Natale 2016

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Natale IL GLOBO

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LE TRADIZIONI E LE FESTE IN CUCINA


W W W. C A F F E T R O M B E T TA . C O M . A U

ศ ลง


Un significato profondo Il Natale assume significati diversi per ognuno di noi, significati che possono cambiare nel corso della vita. Dalla trepidazione dei bambini che aspettano di vedere se Babbo Natale ha esaudito i loro desideri, al Natale da adulti tra lavoro e soddisfazione per un pranzo preparato con tanto amore per i propri cari. È una festa di gioia, in cui le famiglie si riuniscono per festeggiare insieme. Quando anche i parenti lontani tornano a casa e si ha la possibilità di condividere momenti che scaldano il cuore. Natale è fatto di momenti spirituali, come l’emozione della Messa di mezzanotte, quando si rivive la storia della nascita di Gesù bambino e si può ripensare ai tanti momenti di rinascita che costellano la nostra vita. Ma Natale è anche scartare i regali insieme ad amici e parenti, tutti stretti intorno un albero o una tavola imbadita, per dimostrarsi l’uno l’altro l’affetto che si prova. La preparazione a questo giorno speciale è faticosa e richiede molto lavoro ma si trasforma spesso anche in momenti di divertimento: comprare i regali, mandare i biglietti di auguri, decorare la casa, installare le luci, cucinare tutti i tradizionali manicaretti delle feste tramandatici dalle generazioni precedenti, sperimentando anche un po’! Per alcuni il Natale può essere anche un momento triste che ci ricorda ancora di più la mancanza o la lontananza di alcune persone care. Sarebbe bene non dimenticarsi mai di questo e ricordarsi anzi che, al di là di shopping e pranzi interminabili, lo spirito del Natale, sia che siamo credenti sia che siamo laici, è stare vicino a chi è solo e a chi soffre. Basta guardarsi intorno e tendere una mano. Buone Feste! A cura di Margherita Angelucci Sara Bavato Eleonora Cavallero Riccardo Schirru Mary Zuppardo

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Una festa lunga un mese Il periodo che precede il Natale è un momento magico in cui tutta la famiglia si prepara con gioia al giorno più atteso dell’anno. Tra le pagine del nostro speciale, troverete 24 spunti, curiosità e consigli che, giorno dopo giorno, vi faranno vivere l’Avvento in modo speciale.

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1 DICEMBRE IL CALENDARIO DELL’AVVENTO Avvento è una parola di origine latina che significa “venuta” e si riferisce alla nascita di Gesù Cristo. Nelle quattro settimane prima di Natale però viene vissuto più come “attesa”, un periodo di preparazione e trepidazione in vista della grande festa. Uno dei modi più classici per attendere il Natale è il Calendario dell’Avvento. Anche se, secondo i dettami della Chiesa, la prima domenica di Avvento cade quest’anno il 27 novembre, il calendario inizia solitamente dal 1° dicembre e ci accompagna fino alla Vigilia con 24 caselline riempite di dolciumi e piccoli regali. Una moderna versione dei primi calendari dell’Avvento diffusi tra i luterani tedeschi fin dall’inizio del XIX secolo che recavano versetti biblici dietro piccole finestrelle di cartone.

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di prodotti naturali come le stelle di anice spruzzate con vernice dorata, tronchetti di cannella legate insieme con fette di arancia essiccate, ghiande colorate, cuori di frutta secca realizzati con uvetta sultanina, cranberry o zenzero tagliato a cubetti infilzati su un fil di ferro piegato a forma di cuore, oppure fiocchi di neve di sale da creare con fili di spago bianco immerso nella colla vinilica e rotolato nel sale più volte fino a raggiungere lo spessore desiderato e poi sovrapposti a creare delle stelle. 4 DICEMBRE

2 DICEMBRE LA CORONA DELL’AVVENTO Un’altra tradizione, anch’essa di origine germanica, che simboleggia il passaggio delle quattro settimane che precedono il Natale è la Corona dell’Avvento. Una ghirlanda da realizzare con rami di piante sempreverdi (soprattutto conifere come abete e pino ma anche alloro) e quattro candele da accendere ognuna una domenica dell’Avvento. Alcune versioni presentano anche una quinta candela da mettere al centro e da accendere il giorno di Natale. Ogni elemento della Corona ha un significato simbolico: le quattro candele rappresentano Speranza, Pace, Gioia e Amore e la loro accensione simboleggia la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre grazie alla nascita del Messia. La forma circolare è simbolo di eternità, così come i rami di sempreverdi.

L’ALBERO DI NATALE L’albero di Natale è probabilmente il simbolo più famoso di questa festività. Pur non avendo un legame diretto con la nascita di Cristo, l’albero fin dalla notte dei tempi ha rappresentato un simbolo di vita per diversi popoli e religioni. L’usanza di decorare alberi sempreverdi era diffusa già tra i Celti durante le celebrazioni del solstizio d’inverno. I Vichinghi credevano che l’abete rosso possedesse poteri magici, poiché non perdeva le foglie nemmeno nel gelo dell’inverno, e decoravano le loro case con i rami di questo albero agghindati con frutti. Un’usanza ripresa anche dai Romani durante le Calende di gennaio. In seguito, con l’avvento del Cristianesimo l’uso dell’albero di Natale si affermò anche nelle tradizioni cristiane, anche se la Chiesa delle origini ne vietò l’uso sostituendolo con l’agrifoglio per simboleggiare le spine e il sangue della corona di Cristo. Secondo la

3 DICEMBRE DECORAZIONI NATALIZIE Così come le nostre città che si riempiono di luci e addobbi, a Natale anche la casa diventa più accogliente con mille decorazioni che ci fanno entrare immediatamente nell’atmosfera delle feste. Uno dei modi più divertenti (che aiuta anche a risparmiare) per decorare la propria casa è sicuramente quello di creare gli addobbi passo passo con il fai-date. Dalle ghirlande, alle decorazioni per l’albero, fino ai centrotavola e ai segnaposto per la tavola natalizia, le idee sono tantissime. Noi vi consigliamo degli addobbi a base

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tradizione italiana, l’albero si prepara il giorno dell’Immacolata Concezione (8 dicembre) o, a Milano, il giorno del patrono Sant’Ambrogio (7 dicembre). Tuttavia, dato che è un’operazione che può richiedere un po’ di tempo, noi vi consigliamo di sfruttare questo primo weekend di dicembre per tirare fuori il vostro albero e addobbarlo con le decorazioni che avete realizzato. 5 DICEMBRE UNA LETTERINA A BABBO NATALE Il Natale, si sa, è un momento molto speciale per i bambini che attendono con trepidazione l’arrivo di Babbo Natale per scartare i regali. Uno dei ‘riti’ più belli da condividere con loro è la stesura della letterina per Babbo Natale. Evitate se possibile i modelli preparati dai negozi di giocattoli e invitate i bimbi a riflettere su quali siano i loro veri desideri, spiegando loro anche il vero significato del Natale, un giorno di gioia e condivisione, lontano dai troppi messaggi consumistici con cui tutti veniamo bombardati. Questo può anche essere l’occasione di dare libero sfogo alla creatività, decorando la letterina con disegni, glitter, adesivi e stampini. L’indirizzo? Santa - North Pole 9999. E sul sito delle poste finlandesi (verkkokauppa.posti. fi ) si può anche richiedere una lettera in qualsiasi lingua (incluso inglese e italiano) direttamente dall’ufficio postale di Santa Claus a Rovaniemi dove ogni Natale giungono mezzo milione di lettere da paesi di tutto il mondo.


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6 DICEMBRE SAN NICOLA Il 6 dicembre è il giorno di San Nicola (o San Nicolò). La figura del Vescovo di Myra è festeggiata in molte città d’Italia, come Lecco, Trieste, Molfetta e Ortisei. I bambini lasciano fuori ai davanzali delle finestre calze e scarpe che la mattina dopo saranno colmi dei regalini del Santo.

IMMACOLATA CONCEZIONE Nel giorno dell’Immacolata concezione non si celebra, come molti pensano, il concepimento di Gesù (ricordato invece il 25 marzo con l’Annunciazione) bensì la concezione di Maria, nel grembo di Sant’Anna. Secondo il dogma della Chiesa Cattolica, la Beata Vergine Maria nacque infatti priva del peccato originale. Tante tradizioni sviluppatesi attorno alla festa dell’Immacolata Concezione hanno una matrice che rimanda a più antiche usanze pagane e al mondo agreste. A Mormanno, in provincia di Cosenza, in questo giorno viene celebrata la festa dei “Perciavutti”, letteralmente “aprire la botte”. Nel corso della giornata, si assaggia il vino nuovo che, per tradizione, viene degustando con ‘grespelle’ ripiene di alici salate, peperoni secchi e cavolfiore portate in dono da amici e vicini di casa. In molte zone della penisola, come a Castellamare di Stabia (Napoli), permane la tradizione contadina dei falò. La festa nel passato aveva una forte dimensione collettiva ed era legata al carattere purificatore

7 DICEMBRE SANT’AMBROGIO Ogni anno i milanesi ricordano il loro patrono recandosi alla Messa, celebrata dall’Arcivescovo, nella basilica dedicata al Santo e alla Fiera degli Oh bej oh bej nelle vie intorno alla Basilica. Sempre in questo giorno il Teatro alla Scala apre la sua stagione con la prima rappresentazione operistica (solitamente un’opera di Verdi) a cui partecipano molti personaggi famosi. Infine, lo sapevate che a Milano l’Avvento dura più a lungo? Secondo il rito Ambrosiano, che prende nome proprio da Sant’Ambrogio che lo rivide profondamente, il periodo che prelude al Natale dura sei settimane invece di quattro.

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del fuoco il quale, oltre a riscaldare la Madonna nel passaggio verso Betlemme, allontanava le forze del male, soprattutto in un periodo dell’anno cruciale per la semina dei campi. 9 DICEMBRE I BIGLIETTI DI AUGURI Trovare un biglietto di auguri nella cassetta della posta fa sempre molto piacere, soprattutto oggi che, tra email e sms, è diventata una cosa più rara e inaspettata. Natale è il momento perfetto per far sapere a parenti e amici lontani che sono sempre nei vostri cuori. L’usanza di scambiarsi auguri durante le festività di fine anno risale ai tempi dell’Antica Roma, fu però solo nel 1843 che venne disegnata e commercializzata la prima cartolina natalizia ‘ufficiale’ della storia, realizzata a Londra da John Callcott Horsley. Da allora i biglietti di auguri natalizi si sono diffusi in tutto il mondo nelle forme più varie, con immagini di carattere religioso o laico. Con l’avvento di internet, hanno fatto la loro comparsa le cartoline di Natale elettroniche, sicuramente più rapide ma forse meno romantiche.


INGREDIENTI Dosi per 4 persone • ¼ di tazza di purè The Dutch Company Applesauce • 150 g di Panettone Maina • 100 g di zucchero • 30g di burro • 100ml di panna montata • stecche di cannella • cannella in polvere • mele per guarnire

CESTINI DI PANETTONE CON MOUSSE DI MELE E CANNELLA ESECUZIONE 1. Tagliare il panettone a fette sottili e ricoprire con esse i lati e il fondo di 4 stampi monoporzione. 2. Infornare gli stampi a 180°C per 8 minuti e fino a doratura del panettone. Fare raffreddare gli stampi, quindi estrarne delicatamente i cestini di panettone e disporli su un piatto. 3. Preparare la mousse mescolando la panna montata e lo zucchero assieme al purè di mele. 4. Versare un cucchiaio del purè di mele nel fondo di ogni cestino, ricoprire con la mousse di mele e spolverizzare con la cannella in polvere. Disporre ogni cestino su un piatto che sarà guarnito con mela tagliata a cubetti e stecche di vaniglia.

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Regali fatti in casa

Quando il Natale si avvicina, spesso il problema più grande è rappresentato dai fatidici regali. Nota dolente di ogni ricorrenza natalizia, la scelta dei regali rappresenta uno dei principali elementi d’ansia associati a questo momento di festa. A generare queste spiacevoli sensazioni che poi si trasformano in sensi di colpa e scelte affrettate, o svogliate, concorrono diversi fattori. Dal prezzo all’effettiva scelta del regalo, quando si tratta di acquistare doni natalizi entrano in gioco diversi elementi che a volte è davvero faticoso mantenere sotto controllo. Che sia perché il portafoglio, dati i tempi, si è fatto sempre più magro, o perché a essere magre sono le nostre idee, per evitare che la questione regali si trasformi in un costoso tormento si può ricorrere ad una dote squisitamente umana: la creatività. Sì, basta quella e la voglia di mettere il proprio tempo a disposizione di quest’ultima per trasformare questa nota dolente del Natale in un passatempo e in un’occasione per sorprendere familiari e amici con doni originali, unici come voi.

Per chi ama cucinare Cremini ai due cioccolati

Ingredienti 300 g di cioccolato al latte 100 g di cioccolato bianco 100 g di nocciole sgusciate 50 ml di panna per dolci Materiale Pirottini Scatole foderate con carta da forno che potete decorare a piacere con nastri colorati ed elementi natalizi Preparazione Come prima cosa frullate le nocciole fino a ottenere una pasta oleosa, poi sciogliete il cioccolato al latte a bagnomaria finché diventa cremoso. Aggiungete i 2/3 della pasta di nocciole e mescolate con una spatola per amalgamare. Versate la metà del cioccolato al latte in uno stampo quadrato di 18 cm di lato, livellatelo con una spatola in modo che abbia uno spessore uniforme e lasciatelo rapprendere

in frigorifero. Tenete in caldo quello rimasto sul bagnomaria spento, in modo che rimanga morbido. Scaldate la panna in un pentolino, levatela dal fuoco, aggiungete il cioccolato bianco tritato e la pasta di nocciole rimasta e amalgamate con cura. Versate tutto nello stampo sopra il cioccolato al latte rappreso, livellatelo con la spatola, mettete in frigo per 10-15 minuti perché solidifichi un pochino. Coprite lo strato di cioccolato bianco con il composto di cioccolato al latte tenuto da parte. Avvolgete lo stampo con un foglio di pellicola e mettetelo in frigo per almeno 5 ore in modo che gli strati di cioccolato si solidifichino perfettamente. Togliete la mattonella dallo stampo e tagliatela a cubetti con un coltello passato di volta in volta in acqua calda. Disponete i cremini in pirottini e sistemateli in scatole foderate con carta da forno che potete decorare a piacere.

Per gli amanti dei liquori Liquore al cioccolato

Ingredienti 200 ml di alcool puro 400 g di zucchero 100 g di cioccolato fondente 1 baccello di vaniglia Preparazione Per preparare questo liquore si parte dal cioccolato che dovete tritare finemente per poi riunirlo in una casseruola con 100 ml di acqua e farlo sciogliere a bagnomaria. Una volta fatto questo, unite lo zucchero, mescolate con un cucchiaio e spostate la casseruola direttamente su fiamma bassissima, girando fino a che lo zucchero si sarà sciolto. Versate quindi altri 200 ml di acqua tiepida e cuocete lo sciroppo ancora per 3-4 minuti. Incidete il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza, prelevate i semini con la punta di un coltellino, aggiungeteli allo sciroppo di cioccolato e mescolate. Unite anche l’alcool e girate. Lasciate raffreddare, filtrate per eliminare la vaniglia e versate in una bottiglia da liquore. Portate in tavola il liquore al cioccolato a partire dal giorno dopo.

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Biglietti d’auguri Anche i biglietti d’auguri sono più graditi se fatti in casa. Per realizzarli basta avere a disposizione dei materiali molto semplici, ancora meglio se di recupero come confezioni degli alimenti, che possono essere usate per il cartoncino, scampoli di stoffa, carta da regalo, bottoni, e perline che possono essere usati per le decorazioni. Ecco alcune idee creative per realizzare a mano i vostri biglietti personalizzati, magari facendovi aiutare dai vostri bambini o dai vostri nipoti.

Biglietto di Natale in 3D Facile da preparare questo biglietto stupirà chi lo riceverà, perché, al momento della sua apertura, si potrà vedere comparire un piccolo albero di Natale in 3D. Per la sua realizzazione sono necessari del cartoncino per la base del biglietto, da piegare a metà, e della carta velina, o carta colorata o da colorare, per dare forma all’albero. L’abete natalizio verrà realizzato piegando a fisarmonica le striscioline di carta e incollandole sul biglietto fino ad ottenere una forma triangolare. Si possono aggiungere a piacere delle decorazioni di colore diverso, come il vaso o il tronco alla base dell’albero, una stella sulla punta o fiocchi di neve sullo sfondo.

Biglietti in stoffa Scampoli di tessuto, fili di lana, nastrini, spago, rafia... tutto questo potrà essere utilizzato per creare sia le decorazioni che il biglietto di auguri vero e proprio. Basta procurarsi dei colori che scrivono sulla stoffa e il gioco sarà fatto! Biglietti con erbe aromatiche Le erbe aromatiche, preziosissime in cucina, possono essere utilizzate anche per la decorazione dei vostri biglietti di Natale. Basta un semplice biglietto formato da un rettangolo o da un quadrato di cartoncino di colore bianco o di un altro colore tenue a piacere, che può essere reso davvero originale con l’applicazione di una ghirlanda di erbe aromatiche, realizzata utilizzando, ad esempio, dei rametti di salvia o rosmarino, con cui formare una corona attorno a del fil di ferro o a dello spago da cucina. Biglietti con bottoni Anche utilizzando dei semplici bottoni si possono creare dei biglietti natalizi unici. I bottoni rappresentano infatti un altro materiale facilmente recuperabile o reperibile per la realizzazione dei biglietti di auguri natalizi. Con dei piccoli bottoni di colore verde, ad esempio, si potranno realizzare dei piccoli alberi di Natale. I bottoni dovranno essere applicati uno per uno sul cartoncino prescelto come base per il biglietto. Ai bottoni di colore verde potranno essere alternati dei bottoni di altro colore, ad esempio rosso o giallo, che rappresenteranno le decorazioni dell’alberello. Procuratevi della colla adatta e coinvolgete i più piccoli nella loro realizzazione.

Tazza di ceramica decorata con lo smalto Basta una tazza in ceramica bianca e un po’ di smalto per creare un regalo che assomiglia ad un’opera d’arte. Semplice,veloce ed economica ecco un’idea per creare regali natalizi unici. Materiale Tazza di ceramica Smalto per unghie in varie tonalità Stuzzicadenti Vaschetta di plastica Acqua calda Tovagliolo di carta Sigillante acrilico chiaro Procedimento Per preparare le vostre tazze dovete prendere la vaschetta di plastica (deve essere grande abbastanza da contenere la tazza) e riempirla con l’acqua calda. Versate quindi nella vaschetta qualche goccia di smalto

alternando diversi colori, prendete lo stuzzicadenti e mescolate lo smalto. Immergete rapidamente la tazza nella miscela di acqua e smalto e lasciate asciugare la tazza decorata per almeno 2 o 3 ore. Per assicurare una duratura più longeva alla decorazione sulla tazza

utilizzate un sigillante acrilico chiaro evitando di applicarlo sulla zona in cui si poggiano le labbra. La tazza potrà essere lavata a mano ed utilizzata in microonde ma va evitato il lavaggio in lavastoviglie perché la decorazione reggerà difficilmente alle alte temperature.

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11 DICEMBRE UN TOCCO DI VERDE Quando si pensa alle decorazioni natalizie per la casa non può mancare il tocco di verde delle piante ornamentali che associamo automaticamente a questa festa. In primis, la stella di Natale. Numerose sono le leggende che si narrano su questa pianta originaria del Messico che risponde al nome botanico di Euphorbia pulcherrima. Una di queste racconta che, una notte della Vigilia, una bambina molto povera voleva mostrare a Gesù il proprio amore ma non aveva nulla da poter donare. Allora raccolse un fascio di erbe che mise sull’altare e queste si trasformarono in Stelle di Natale. Il pungitopo (i cui rami tagliati proteggevano le provviste invernali dai topi) e l’agrifoglio sono altre due piante tipiche del Natale. Quest’ultima era considerata protettrice dai demoni e di buon auspicio. Infine, come dimenticare il vischio, sotto cui è tradizione baciarsi la notte di San Silvestro. La leggenda a cui si ispira questo rito affonda le radici nella mitologia scandinava. Il vischio era associato alla dea anglosassone

dell’amore Freya. Dea che aveva due figli, Balder e Loki. Quest’ultimo causò la morte del fratello. Freya, disperata, pianse e le sue lacrime a contatto con

il vischio ridiedero la vita a Balder. Per la gioia, la dea, decise di ricompensare coloro che passavano sotto il vischio con un bacio.

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12 DICEMBRE LE CANDELE Tra le decorazioni natalizie che non possono mancare nella vostra casa ci sono luci e candele. Qui in Australia Natale cade in uno dei giorni più lunghi dell’anno ma nell’emisfero settentrionale, dove questa festa si è sviluppata, coincide con il periodo del solstizio d’inverno. Non sorprende quindi che la luce rivesta un ruolo simbolico centrale. La data del 25 dicembre coincideva nel calendario romano con il “dies natalis” del “Sol invictus” (il Sole invincibile), il momento nel quale le giornate riprendono ad allungarsi, il giorno dedicato all’antica divinità del Sole importata dall’Oriente. Con l’avvento del Cristianesimo, poi, il simbolo del sole è stato utilizzato per indicare Gesù Cristo, inteso come luce dell’umanità.

TEMPO DI SOLIDARIETÀ Si chiude in questo periodo il Giubileo straordinario della Misericordia che ci ha accompagnato per tutto il 2016. “Pregate, rendete grazie, andate ad aiutare gli altri” erano stati i tre consigli che Papa Francesco aveva lanciato lo scorso anno dalla parrocchia di S. Giuseppe all’Aurelio a Roma su come prepararsi al Natale. L’ultimo consiglio è sicuramente valido anche per chi non è credente. Mettendo da parte la corsa ai regali e le preparazioni dei cenoni, portare sollievo a chi soffre dovrebbe essere una delle priorità del periodo che precede il Natale, per condividere veramente la gioia di questa festa. Non serve fare chissà cosa o andare chissà dove, a volte chi ha bisogno è vicino a noi e non ce ne accorgiamo: un vicino di casa anziano o un familiare solo. Trovate un po’ di tempo da passare con loro, anche solo chiacchierando o cucinando.

13 DICEMBRE SANTA LUCIA Il 13 dicembre è il giorno di Santa Lucia. La decisione della Chiesa cattolica di celebrare la santa della vista e della luce in un giorno vicino al solstizio d’inverno, nell’emisfero boreale, è probabilmente dovuta alla volontà di sostituire antiche feste popolari dedicate alla luce con una ricorrenza religiosa. Oggi Santa Lucia è venerata soprattutto in Svezia e in molte città d’Italia. I festeggiamenti più grandi si tengono a Siracusa, la città della Santa, dove le celebrazioni vanno avanti per un’intera settimana. La notte del 13 dicembre Santa Lucia porta doni anche ai bambini di Brescia, Bergamo e Verona. Qui la ricorrenza è molto sentita da tutta la città e, nei tre giorni precedenti la festa, vengono allestiti i tradizionali banchetti di Santa Lucia in Piazza Brà.

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15 DICEMBRE I CHRISTMAS CRACKER Sulle tavole delle famiglie australiane, in particolare quelle di origine anglosassone, il giorno di Natale non possono mancare i Christmas cracker, dei tubi di cartone a forma di caramella avvolti in carta da regalo. All’interno si trovano solitamente piccoli gadget, una coroncina di carta da indossare e le immancabili, terribili, barzellette! Inizialmente, il suo inventore, il caramellaio inglese Tom Smith, li aveva concepiti come semplici bon-bon francesi aggiungendovi solo un piccolo indovinello ma l’idea non aveva riscosso molto successo. Per renderla più originale e divertente, Smith pensò allora di creare un involucro per giochini e dolcetti che si aprisse con un piccolo botto come un petardo. I Christmas cracker erano originariamente chiamati ‘cosacchi’ dal nome dei soldati russi che erano famosi per andare a cavallo sparando colpi in aria.


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Un pizzico di spezie L’uso delle spezie è tipico di questo periodo. Nell’impasto di torte e biscotti, nelle bevande calde e anche come accompagnamento a pietanze salate, il loro odore ci rimanda subito all’atmosfera del Natale

Anice: proviene dalla Cina e dall’Asia sudorientale e si distingue per il leggero sapore di liquirizia. È un ingrediente fondamentale per i dolci alle spezie, il pane di Natale o i tipici biscotti tedeschi Springerle. L’olio essenziale di anice è utile in caso di tosse e catarro e allevia dolori e gonfiori addominali. Zenzero: oggi coltivato soprattutto in India e in Cina, viene utilizzato per dare una nota particolare a torte e dolcetti. Ha proprietà che stimolano la digestione e la circolazione, aiuta a prevenire e a curare la nausea. Chiodi di garofano: vengono utilizzati nella preparazione di biscotti alle spezie, panpepato, panforte o nel vin brûlé. Questa spezia natalizia cresce in diversi paesi tropicali. L’olio di chiodo di garofano ha un effetto antidolorifico e antinfiammatorio, stimola l’appetito e la digestione. Tra l’altro, un’arancia infilzata con tanti chiodi di garofano diffonde un meraviglioso profumo natalizio in tutta la casa. Pimento: ha un sapore misto di chiodi di garofano, pepe, noce moscata e cannella e conferisce al panpepato una delicata e piacevole piccantezza. Questa spezia, che come tutte le sostanze piccanti stimola la digestione, è originaria dell’America centrale.

Cardamomo: una delle più antiche spezie al mondo, coltivato ad esempio in India. Il suo particolare aroma insaporisce panpepato, biscotti alle spezie e infusi tipicamente natalizi. L’olio essenziale di cardamomo ha proprietà antibatteriche, allevia i crampi e aiuta a risolvere i problemi di stomaco. Vaniglia: ha un effetto rilassante e rasserenante. Questa spezia proviene dall’America centrale e dall’India e non viene utilizzata soltanto per i dolci natalizi, bensì tutto l’anno. Cannella: ideale per panpepato, mele al forno, vin brûlé: le possibilità di utilizzare la cannella nel periodo natalizio sono innumerevoli. La spezia proviene dall’isola di Ceylon (Sri Lanka), il suo olio essenziale possiede virtù salutari, abbassa il livello dei grassi e del glucosio nel sangue, ha un effetto riscaldante, aiuta la digestione e protegge il cuore. Come conservarle: poiché le spezie, con il tempo, tendono a perdere i loro oli essenziali, dovrebbero essere acquistate solo in piccole quantità e conservate in un luogo fresco e asciutto, all’interno di contenitori chiusi. Solo così sarà possibile mantenere inalterati l’aroma e le proprietà salutari e curative.

fluido e aggiungetelo all’impasto. Gradualmente incorporate anche la farina e mescolate bene. Lavorate l’impasto fino a ottenere una palla da dividere in due più piccole,

ma si possono fare anche dimensioni diverse dividendo in 4 o in 6 parti l’impasto e ottenere dei panpepati piccolini. Infornare a 170°C per 25 minuti.

Ricetta del Panpepato

Ingredienti per 2 panpepati 300 g di miele 350 g di farina 00 150 g di nocciole pelate 150 g di mandorle pelate 150 g di noci sgusciate 150 g di uvetta 150 g di cioccolato fondente 150 g di canditi 1 cucchiaino di cannella in polvere 1 cucchiaino di pepe nero 4-5 chiodi di garofano ½ cucchiaino di noce moscata Prepazione Mettete a bagno l’uvetta per circa 20 minuti. Poi scolatela e strizzatela leggermente. Tritate mandorle, noci e nocciole con il mixer. Aggiungete i canditi, tutte le spezie, il pepe e l’uvetta. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e unitelo al composto mescolando bene (meglio se con le mani). Sciogliete il miele per renderlo

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I mercatini di Natale I mercatini di Natale sono una delle ricorrenze più attese di questo periodo. In Europa, tantissime località, in particolare in Italia settentrionale, Germania, Austria e Francia, si animano di queste fiere retaggio di un tempo in cui non esistevano supermercati o grandi magazzini per effettuare le spese natalizie e bisognava aspettare che i commercianti arrivassero in città con i loro banchetti. Oggi tra gli stand dei mercatini di Natale si può trovare di tutto, dagli addobbi natalizi, ai prodotti tipici regionali di artigianato e gastronomia.

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Ad aggiudicarsi lo status di mercatino di Natale più grande del mondo è quello di Stoccarda, in Germania, mentre il ‘premio’ per il più antico è conteso tra Strasburgo, Dresda e Norimberga. In Italia, i mercatini più famosi sono sicuramente quelli del Trentino AltoAdige. Se ne trovano ovunque, da Bolzano, nella famosa Piazza Walther, a Merano e Vipiteno, passando per Arco, Brunico e Rovereto. Certamente non da meno Bressanone, dove, oltre a visitare gli stand allestiti in Piazza Duomo, ricchi di originali e pregevoli prodotti artigianali, è d’obbligo una visita alla collezione dei Presepi nel vicino Palazzo Vescovile, una delle più affascinanti di tutta Europa. Ma mercatini più o meno grandi sono ormai spuntati proprio in tutte le regioni italiane. La tradizione del Christkindlmarkt (che in tedesco significa letteralmente Mercato del Bambin Gesù) è arrivata anche in Australia: a Sydney, John Street Square a Pyrmont, domenica 27 novembre, si trasformerà in mercato natalizio, mentre di fronte

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all’Hyde Park Barracks Museum, anche quest’anno si terrà il Christmas Fare (15 dicembre dalle 16 alle 21). A Melbourne, sabato 26 novembre e sabato 3 dicembre dalle 10 alle 16, troverete molte idee regalo al Christmas Market organizzato nel prato di fronte all’Arts Centre, mentre il mercatino di Natale della Deutsche Schule (25 novembre) vi farà immergere nella vera atmosfera natalizia del nord Europa con tantissimi prodotti artigianali tedeschi in vendita. Coloro di voi che abitano ad Adelaide, o saranno lì per le feste, ogni venerdì dal 2 dicembre al 27 gennaio (eccetto il 30 dicembre), possono andare ai Semaphore Summer Twilight Markets sul lungomare di Semaphore, mentre per i lettori di Perth consigliamo il Bazaar Christmas Market nei giardini del Fremantle Art Centre (2-4 dicembre). Brisbane e Canberra festeggeranno il 2 dicembre, rispettivamente con il Brisbane Twilight Christmas Market in King George Square e l’Eco-Elves Night Market al Canberra Environment Centre.


INGREDIENTI

DOSI PER 12-16 ARANCINI secondo la loro misura

Per gli arancini • 3 cucchiai di Olio d’oliva extravergine ROMANELLA • 2 tazze di Riso Arborio LA DOLCE VITA • 120 ml di vino bianco • 1 litro di Brodo di pollo MASSEL • sale • 1 uovo Per il ripieno • Mozzarella di bufala Aziende Agricole Associate • Passata di pomodorini ciliegia ROMANELLA • piselli cotti Per l’impanatura • farina multiuso • 2 uova sbattute • pane grattugiato • Olio di semi ROMANELLA per friggere

ARANCINI DI RISO SICILIANI ESECUZIONE 1. In un tegame mettere a riscaldare l’olio, aggiungere il riso e, continuando a mescolare velocemente per uno o due minuti, bagnare con il vino e lasciarlo evaporare. Mantenendo la fiamma a fuoco medio-alto cominciare ad aggiungere il brodo di pollo un poco alla volta e continuare a girare fino a completo assorbimento. 2. Togliere il risotto dal fuoco e quando si sarà raffreddato aggiungervi l’uovo, mescolare bene e refrigerare per alcune ore. 3. A questo punto prendere un po’ di riso e appiattirlo nell’incavo della mano 4. Mettere al centro del riso un pezzetto di mozzarella, un po’ di sugo e di piselli 5. Chiudere il ripieno nel riso e dargli la forma di una piccola palla . 6. Rotolare gli arancini nella farina, passarli nelle uova sbattute e subito dopo nel pangrattato. Friggere in olio bollente fino a doratura. Man mano che gli arancini sono pronti, asciugarne l’olio in eccesso, sistemandoli in vassoi foderati di carta assorbente da cucina. 7. Servire gli arancini caldi, su un piatto decorato con un po’ del sugo dei pomodorini ciliegia.

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18 DICEMBRE IL CHRISTINGLE Nato in Germania nel 1747 come un semplice nastro legato intorno a una candela, il Christingle (il cui nome significa Luce di Cristo) è uno degli oggetti legati all’Avvento e solitamente usato nelle messe di questo periodo soprattutto nella Chiesa anglicana. È composto di diverse parti, ognuna delle quali con un significato simbolico. L’arancia su cui è poggiata la candela rappresenta il mondo. La candela è il simbolo di Gesù, luce del mondo. Il nastro rosso legato intorno all’arancia ricorda il sangue che Cristo ha versato per l’umanità. I quattro stecchini infilzati nell’arancia rappresentano o le quattro stagioni oppure i quattro punti cardinali. I dolci o la frutta secca su di essi ricordano ai fedeli i doni del Signore come l’amore e la gioia. 19 DICEMBRE I CANTI NATALIZI I più conosciuti sono Tu scendi dalle stelle, Astro del ciel, Adeste fideles e l’immancabile Jingle Bells. Sono i canti natalizi (Christmas carols in inglese) che già da diverse settimane prima del Natale iniziano a risuonare in giro per i negozi e per le strade. Se negli Stati Uniti rimane la tradizione

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di andare casa per casa ad intornare canti natalizi spesso per raccogliere qualche soldo da dare in beneficienza, nei quartieri delle città australiane si moltiplicano i concerti natalizi nei parchi e nelle sale comunali, fino a culminare la sera della Vigilia con la grande manifestazione Carols by Candlelight presso il Sidney Myer Music Bowl di Melbourne. Una tradizione che continua da 78 anni e i cui proventi vengono donati all’associazione Vision Australia. Un evento simile, Carols in the Domain, si tiene anche a Sydney dal 1983. L’edizione di quest’anno è domenica 18 dicembre. 20 DICEMBRE PERCHÉ SI APPENDE LA CALZA? Molte sono le storie e le leggende che narrano dell’usanza di appendere calze colorate ai piedi del letto o sopra al caminetto la notte prima di Natale o dell’Epifania. La leggenda più nota narra di un uomo povero, rimasto vedovo, preoccupato che le sue tre figlie non potessero sposarsi a causa della sua indigenza. Il vescovo San Nicola, avendo sentito la storia dell’uomo dagli abitanti del luogo, avrebbe voluto aiutarlo in qualche modo ma sapeva che il vedovo avrebbe rifiutato. Così, una notte, decise di calarsi dal camino della casa e riempì le calze, che le giovani ragazze avevano lavato e messo a stendere, di monete d’oro. Una leggenda tedesca racconta invece che, durante la notte di Natale, la gente più povera lasciava le proprie scarpe fuori dalla porta e che i ricchi, quelli più generosi, vi depositavano regali, cibo e soldi, condividendo così i loro beni con i meno fortunati. In alcune culture, infatti, si mettono le scarpe e non le calze fuori dalla porta.

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21 DICEMBRE I FILM DI NATALE A Natale tutta la famiglia si riunisce ed è un classico, soprattutto dopo il cenone della Vigilia, ritrovarsi sul divano a guardare un film a tema natalizio tutti insieme. O più probabilmente riguardare, dato che molti dei titoli natalizi sono diventati dei veri e propri classici da rispolvere ogni volta che tornano le feste. Tra i più amati ci sono Mamma ho perso l’aereo (Home Alone), il cartone animato Nightmare before Christmas di Tim Burton, la commedia romantica Love Actually, il classico di Frank Capra La Vita è Meravigliosa, Miracolo nella 34esima strada e il più recente Fuga dal Natale (Christmas with the Kranks). In Italia, tra gli anni ’80 e i primi anni Duemila, si è sviluppato addirituttura un genere cinematografico a parte di film comico-demenziali ambientati durante le feste natalizie e destinati a uscire nelle sale cinematografiche in questo periodo: il cinepanettone. La saga continuerà anche quest’anno con Natale al Sud di Massimo Boldi, in uscita il 1° dicembre. 22 DICEMBRE LE STORIE DI NATALE Un’altra tradizione familiare di questo periodo è quella di aprire un libro e leggere una storia sul Natale. La più famosa, almeno nei paesi anglosassoni, è forse The Night Before Christmas di Clement C. Moore (nota anche come ‘Twas the Night Before Christmas, dal suo incipit, o con il titolo originale A Visit From St. Nicholas). È stata questa storia in rima, pubblicata per la prima volta nel 1823 sul quotidiano americano Sentinel Troy, ad influenzare la figura di Babbo Natale così come la concepiamo oggi, come il vecchietto bonario che porta doni nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, piuttosto che come San Nicola. Tra gli altri classici natalizi, ci sono Canto di Natale di Charles Dickens, Ricordo di Natale di Truman Capote, Un sogno di Natale di Louisa May Alcott, Babbo Natale giustiziato di Claude Lévi-Strauss e La Piccola Fiammiferaia di Hans Christian Andersen. Tra gli italiani, da non dimenticare la raccolta Sogno di Natale e altri racconti di Luigi Pirandello.


23 DICEMBRE LA TAVOLA DELLE FESTE A questo punto avrete già deciso quali deliziosi manicaretti preparare per il cenone della Vigilia e per il pranzo di Natale e starete finendo di acquistare gli ingredienti necessari. Ora è tempo di pensare a come allestire la tavola in modo che sia all’altezza delle vostre pietanze! Puntate sulla semplicità e l’eleganza con una tovaglia bianca ben stirata con al limite dei ricami sul fondo. I colori tipici del periodo (rosso, oro, argento) caratterizzeranno piatti, calici e tovaglioli, così come gli accessori come segnaposti, portatovaglioli, candele e centrotavola. Lasciate sulla tavola qualche melograno, frutto simbolo di fertilità e abbondanza, che vi porterà fortuna e decorerà al meglio grazie ai suoi preziosi chicchi rossi. Per la disposizione delle posate, ricordatevi le regole del galateo: a sinistra del piatto la forchetta, a destra il coltello con la lama verso l’interno. Il cucchiaio a destra del coltello, il cucchiaino da dessert in alto, in senso orizzontale rispetto al piatto. Se avete previsto più di una forchetta seguite questo ordine: da insalata, da primo piatto e poi da pesce.

o una semplice torta da preparare in cucina in compagnia dei più piccoli e da lasciare sul tavolo insieme a un bicchiere di latte o una tisana. E per la renna Rudolph? Una carota o una bella mela andranno benissimo. E adesso tutti a letto che domani è Natale!

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UNO SPUNTINO PER BABBO NATALE Una tradizione bellissima da tramandare soprattutto quando si hanno bambini è quella di lasciare un piccolo spuntino per Babbo Natale la sera della Vigilia prima di andare a dormire. Per rifocillare Babbo Natale dopo tanta strada percorsa Medici Ermete 25 DICEMBRE per portare i regali ai bimbi di tutto il Lambrusco DOC mondo, saranno perfetti dei biscottiConcerto TANTI AUGURI!

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Una Vigilia di pesce La versione elegante

PRIMO Risotto alle capesante

ANTIPASTO Astice in crosta di pasta fillo con purea di fave

Ingredienti 2 astici 1 arancia 1 lime ½ pompelmo rosa ½ cucchiaino di pepe rosa 1 tuorlo 6 fogli di pasta fillo 100 g di fave Germogli di crescione 40 g di burro Olio extravergine di oliva Sale Preparazione Portate a ebollizione un litro di acqua, unite le fave e cuocetele per un’ora e mezza, o fino a quando sono morbide, eliminando man mano la schiuma che si forma in superficie. Nel frattempo staccate la testa dagli astici, spaccate le chele e prelevatene la polpa. Rompete i carapace, estraete le code, disponetele in una ciotola con la

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polpa delle chele, unite il succo filtrato degli agrumi e il pepe rosa sbriciolato. Lasciate marinare in frigo per 30 minuti, scolate il tutto, asciugate con carta da cucina e condite con una presa di sale. Stendete la pasta fillo sul piano di lavoro rivestito con carta da forno, sovrapponete i fogli e tagliatela a striscioline sottilissime. Sciogliete il burro su fiamma bassissima e spennellatelo abbondantemente sulla pasta. Spennellate le code di astice e la polpa delle chele con il tuorlo leggermente sbattuto e avvolgetele con la pasta, una coda e due chele insieme. Trasferite i due involtini su una teglia rivestita con carta da forno e cuoceteli in forno preriscaldato a 180° per 10 minuti. Frullate le fave lessate con 4 cucchiai di olio e una presa di sale e disponete la purea nei piatti. Tagliate gli involtini a metà, con un taglio in sbieco, disponete una metà in ogni piatto e decorate con i germogli di crescione.

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Ingredienti 350 g di capesante sgusciate 250 g di riso 500 ml di brodo 25 g di pecorino 1 tazzina di vino bianco 1 scalogno 1 noce di burro Olio extravergine di oliva Sale e pepe Maggiorana Preparazione Fate soffriggere lo scalogno con poco burro e olio d’oliva. Tagliate le capesante a pezzi e aggiungeteli allo scalogno. Fate cuocere per pochi minuti, aggiungete il riso, fatelo tostare e sfumate con il vino bianco e continuate la cottura aggiungendo poco alla volta il brodo caldo. Mantecate aggiungendo sale, pepe, maggiorana e pecorino.



DOLCE Crème brulée al cioccolato bianco

Ingredienti 250 g di cioccolato bianco 100 g di zucchero di canna 4 uova La scorza di 1 lime 600 ml di latte intero Frutti di bosco a piacere Foglie di menta Preparazione Amalgamate a mano le uova con lo zucchero. Bollite il latte con la scorza del lime e versatelo bollente sul cioccolato bianco a pezzetti precedentemente messo in una ciotola capiente. Mescolate bene e quando sarà ben sciolto aggiungete le uova sbattute con lo zucchero. Versate negli appositi stampini e fate cuocere in forno a 180°C il tempo necessario a fare rapprendere la crema. Fate raffreddare in frigo, sformate sul piatto, spolverate con lo zucchero di canna e caramellatelo con l’apposito apparecchio. Guarnite infine con frutti di bosco a piacere e foglioline di menta.

SECONDO Salmone ai pistacchi in fascia di porri

Ingredienti 2 filetti di salmone da 500 g ciascuno 2 coste di sedano 2 porri 100 g di pistacchi sgusciati 4 fette di pane da toast senza crosta 1 ciuffo di prezzemolo Olio extravergine di oliva Sale Pepe rosa Preparazione Pulite i porri, sfogliateli e tritate i due cuori; lessate le foglie più grandi per 4 minuti in acqua bollente salata; scolate, raffreddatele e tenetele da parte. Rosolate il trito di porri in 2 cucchiai di olio, aggiungete 2 cucchiai

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di acqua, tenete sul fuoco per 2 minuti, quindi trasferitelo in una ciotola. Private le 2 coste di sedano dei filamenti e tritatele nel mixer con il pane e i pistacchi. Trasferite il composto nella ciotola con i porri, unite un cucchiaio di pepe rosa, 2 terzi del prezzemolo tritato, il sale e mescolate. Foderate una teglia con la carta da forno e appoggiatevi uno dei 2 filetti di salmone leggermente salato, distribuitevi sopra il ripieno preparato e coprite con l’altro filetto. Salate nuovamente e avvolgete nelle foglie di porro lessate. Spennellate la superficie con un filo d’olio e cuocete il salmone nel forno caldo a 180°C per circa 25 minuti. Togliete dal forno, spolverizzate con un altro cucchiaio di pepe rosa e servite.

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Decorazioni per ogni giorno

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Palline decorate dentro cilindri di cartone come gocce di m Pigne rivestite di iuta come segnaposti per la tavola del pra Per decorare l’albero, niente di più divertente e bello del pa Se questo Natale lo passerete in vacanza in riva al mare, ecc Tutta l’essenza del Natale racchiusa in un barattolo Natale... è tempo di giochi in famiglia! Chi ha rubato le tess Facili da realizzare e a buon mercato: basta prendere delle di cartone e il gioco è fatto! 8 Nei giorni prima di Natale, si moltiplicano le feste dove scam meglio è, avrete più tappi per questa ghirlanda da append 9 Soffici gomitoli di lana con fiori in feltro e nastrini per un alb 10 Un benvenuto natalizio tutto australiano per gli ospiti che v a base di piante native come eucalipto, banksia e protea 11 Pennellate parole di gioia e amore con semplici tempere c della stagione natalizia 12 Pan di zenzero da mangiare e pan di zenzero per decorare 13 Addobbi in stile ‘eco’ con dischetti di legno levigato abbelli con inchiostro di china e un filo di spago per appenderli 14 Foto dall’album di famiglia incorniciate da stampini per bis 15 Un Natale a pois, ma che bella novità! Con una semplice sto addobbi simpaticissimi 16 Basta aprire la dispensa e prendere un po’ di formati di pas per darvi questi carinissimi addobbi per il vostro albero, per 17 Per un dolcissimo albero di Natale, riempite delle palline d coloratissime caramelle 18 Non sarà il tipico ‘look’ natalizio ma, in questa stagione, in A anche agli addobbi con fiori, frutta e conchiglie 19 Il feltro è uno dei materiali più apprezzati per le decorazion immaginabili: che ne dite degli animali del bosco? 20 La carta è uno dei materiali più semplici e versatili. Con un come questa foresta di abeti 21 I bottoni permettono di fare mille decorazioni: che ne dite da fare insieme ai bambini, facendo finta di giocare al nego 22 Unico ingrediente di questa decorazione: la carta, da ritagli scintillare con le lucine dell’albero! 23 Piccole scene natalizie intagliate in dischetti di legno, per q da falegname... 24 Dei semplici batuffoli di cotone potranno trasformarsi in ca 25 W il riciclo! Vecchi metri da falegname, utensili da cucina, s in un addobbo di Natale, basta solo un po’ di fantasia

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oni fai-da-te rno dell’Avvento

cce di miele in un alveare, perfetto per le feste in campagna a del pranzo di Natale o del patchwork mare, ecco la corona perfetta per voi

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o le tessere di Scarabeo per fare le decorazioni? re delle mollette da bucato e decorare delle sagome

ove scambiarsi auguri e regali a suon di cin-cin: più brindate e appendere alla porta di ingresso er un albero di Natale tutto da abbracciare piti che vi verranno a trovare con questa ghirlanda rotea mpere colorate su pannelli di legno e diffondete lo spirito

ecorare... perché niente dice “Natale” come il suo profumo o abbelliti da decorazioni realizzate a mano nderli i per biscotti: c’è forse una decorazione più dolce? mplice stoffa a pallini potrete creare tanti diversi

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ti di pasta diversi. Una spruzzata d’oro farà il resto bero, perfetti da fare anche insieme ai bambini palline di plastica trasparente o di vetro con

one, in Australia è estate! E allora diamo un tocco di freschezza

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corazioni natalizie. Potete ritagliarlo in tutte le forme possibili ed

Con un po’ di carta crespa si può creare di tutto...

ne dite di questi deliziosi alberelli di Natale? Ideali e al negozio dei bottoni da ritagliare per realizzare meravigliosi fiocchi di neve da far

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no, per quelli di voi che ci sanno fare con gli strumenti

arsi in candide ghiande da appendere all’albero di Natale cucina, soprammobili vari... tutto può tornare a nuova vita sia

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Una Vigilia di pesce La versione casereccia

ANTIPASTO Insalata di mare

Ingredienti 250 g di cozze 250 g di vongole 4 calamari 1 l di acqua 100 ml di vino bianco Verdure miste Olio extravergine di oliva Sale e pepe Preparazione Lessate i calamari puliti nell’acqua e nel vino per 45 minuti. Una volta tolti dal fuoco, sgocciolateli, tagliateli a pezzetti e metteteli in una ciotola. Unite le cozze e le vongole pulite, aperte in una padella con il vino bianco e sgusciate. Unite anche un mix di verdure miste di stagione lessate. Condite il tutto con un po’ di olio, un pizzico di sale e pepe e servite.

PRIMO Pasta, patate e cozze

Ingredienti 200 g di pasta mista 1 kg di cozze 400 g di patate 40 g di passata di pomodoro 1 scalogno ½ costa di sedano 1 peperoncino fresco 1 spicchio di aglio 4 ciuffi di prezzemolo 3 foglie di basilico 5 cucchiai di olio extravergine di oliva Sale e pepe Preparazione Iniziate pulendo le cozze, poi sciacquate i gambi di prezzemolo, tritateli finemente e metteteli da parte

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in una ciotolina. Tritate lo spicchio d’aglio e il peperoncino, quindi fateli rosolare in una padella antiaderente ampia per qualche secondo a fuoco dolce con 2 cucchiai d’olio. Aggiungete poi le cozze e irroratele con 3 mestoli d’acqua. Coprite il tegame con un coperchio e fate cuocere a fuoco medio fino alla completa apertura delle cozze; ci vorranno circa 5 minuti. Quando le valve si saranno aperte, cospargetele con il prezzemolo tritato. Lasciate raffreddare le cozze per qualche minuto, dopodiché sistemate un colino sopra una ciotola e filtrate l’acqua di cottura delle cozze, trasferitela in una pentola e portatela a ebollizione. Conservate i molluschi in una ciotolina. Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a cubetti quindi tritate finemente il sedano e lo scalogno che soffriggerete con 3 cucchiai di olio per circa 1 minuto prima di unire le patate e ricoprire il tutto con l’acqua delle cozze, che avete portato a ebollizione in precedenza, e cuocere per 10 minuti. Trascorso questo tempo, scolate due mestoli di patate a cubetti e trasferiteli su un piatto. Quindi schiacciatele con una forchetta e versatele nuovamente nella pentola con l’acqua di cottura, dopodiché aggiungete la passata di pomodoro, le foglie di basilico e cuocete per 1 minuto. Prendete la pasta mista, versatela nel tegame assieme alle cozze sgusciate, cuocete irrorando di tanto in tanto il tutto con l’acqua di cottura delle cozze fino a quando la pasta non sarà cotta. Aggiustate di sale e di pepe, se necessario, e servite ben calda.

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SECONDO Capitone in umido

Ingredienti 1 kg di capitone (o anguilla) 4 cucchiai di olio extravergine di oliva 200 g di pane casereccio 1 kg di pomodori San Marzano ½ bicchiere di vino bianco 1 rametto di basilico 1 ciuffo di prezzemolo 2 cipolle Sale e pepe q.b. Preparazione Spellate i pomodori dopo averli sbollentati per 2-3 minuti; strizzateli e tagliateli a pezzetti, metteteli quindi in un tegame con 2 cucchiai di olio extravergine; lavate il basilico e unite le foglie intere. Fate cuocere per 40 minuti fino a quando la salsa si addensa, frullate tutto, salate e pepate e tenete in caldo. Nel frattempo, pulite il capitone, spellatelo, eliminate la testa e tagliatelo a tocchetti di 6-7 cm. Affettate finemente le cipolle e fatele stufare a fuoco basso con l’olio rimasto, unite poi il prezzemolo tritato e il capitone, bagnate con il vino e fatelo evaporare. Aggiungete quindi la salsa di pomodoro e fatela cuocere per 15 minuti. Tagliate il pane a fette larghe, fatelo abbrustolire leggermente nel forno, quindi adagiatele nei piatti. Sistemate sul pane i pezzi di capitone con il sugo e servite.


DOLCE Zuppa inglese

Ingredienti Per la farcitura: 1 pan di Spagna Marmellata di lamponi 1 barattolo albicocche sciroppate 150 g di mandorle a scaglie 12 amaretti 6 cucchiai di alchermes Per la crema pasticciera: 2 tuorli 500 ml di latte bollente 100 g di zucchero 1 cucchiaio di farina La buccia di 1 limone Preparazione Preparate il pan di Spagna e, una volta cotto, lasciatelo raffreddare appoggiandolo su una gratella. Preparate ora la crema pasticciera mettendo in un pentolino i tuorli e lo zucchero e, lontano dal fuoco, montateli bene col frullino elettrico fino a che non risulteranno molto cremosi. Versate la farina a pioggia, incorporate poco alla volta il latte bollente e la buccia di limone. A questo punto mettete il pentolino

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sul fuoco molto basso e fate cuocere, mescolando sempre, fino a quando la crema non si sarà addensata. È molto importante non farla bollire. Quando non scivolerà più dal cucchiaio di legno, la crema sarà pronta. Toglietela dal fuoco ricordandovi di togliere la buccia del limone. Spezzettate il pan di Spagna, coprite con questi pezzi il fondo di una coppetta e irrorate con l’alchermes, in modo che la sponge venga bagnata bene. Sistematevi sopra la marmellata, le albicocche sgocciolate e a pezzetti, le mandorle, gli amaretti ed infine la crema pasticciera. Coprite con la pellicola trasparente e fate raffreddare in frigo. Servite decorata a piacere con panna montata, mandorle o altro.

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Il pranzo di Natale ...con gustose alternative per gli ospiti vegetariani

V Paniccia con tartare di verdure

ANTIPASTI Fagottini di pasta sfoglia con prosciutto e granella di pistacchi

Ingredienti 1 rotolo di pasta sfoglia 6 fettine di prosciutto crudo 1 uovo Pistacchi Parmigiano a scaglie Preparazione Stendete sul tavolo il rotolo di pasta sfoglia: con un bicchiere o una formina per i biscotti ritagliate dei cerchi di pasta. A parte, tagliate le fettine di prosciutto crudo in modo da avere dei quadratini che stiano all’interno dei

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cerchi di pasta. Adagiate quindi una fettina di prosciutto crudo al centro dei cerchi; se volete un ripieno più sostanzioso mettete anche due fettine di crudo. Metteteci sopra una o due scaglie di grana e qualche granello dei pistacchi che avrete precedentemente tritato grossolanamente. Rompete l’uovo in una ciotola, salvando solo il tuorlo. Chiudete il fagottino unendo i quattro lati del cerchio di pasta e spennellate i ciuffetti con il tuorlo dell’uovo: adagiate tutti i fagottini su una teglia coperta con la carta da forno e prima di infornare spargetevi sopra i pistacchi tritati avanzati. Infornate quindi a 180°C per 20 minuti.

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Ingredienti 225 g di acqua 80 g di farina di ceci 1 pizzico di sale ½ kg di patate 2 piccole zucchine 1 piccola melanzana ½ peperone giallo ½ peperone rosso ½ cipolla rossa 2 pomodori 1 mazzetto di basilico Olio extravergine d’oliva Pepe nero Preparazione Preriscaldate il forno a 200°C. Portate a ebollizione l’acqua, aggiungetevi 2 cucchiai di olio e il sale. Appena riprende il bollore, versate a pioggia la farina di ceci, mescolando con una frusta per non formare grumi, e cuocete per circa 10 minuti. Stendete il composto ottenuto su una placca da forno, coperta da carta da forno bagnata e strizzata, in uno strato di circa mezzo cm. Cuocete per 15 minuti. Nel frattempo, tagliate le patate a dadini di 1 cm e lessatele al dente. Tagliate le melanzane a dadini delle stesse dimensioni e cuocetele soffriggendole in un po’ d’olio d’oliva per 5-10 minuti. Tagliate le altre verdure a dadini, tutte delle stesse dimensioni, cospargetele con 2-3 cucchiai di olio e con abbondante basilico tritato e pepe nero. Aggiungetevi le patate e le melanzane cotte. Lasciate raffreddare la paniccia e tagliatela a quadrettoni di circa 15x15 cm (ottenendone 4), mentre le verdure riposano qualche minuto. Posate un cerchio di metallo di circa 5 cm di diametro al centro di ciascuno dei crostoni di paniccia, disponetevi le verdure premendo bene e poi togliete delicatamente lo stampo. Completate con pepe e qualche fogliolina di basilico.


PRIMI Cannelloni di polenta al ragù

Ingredienti 300 ml di latte 500 g di polpa di manzo macinata 150 g di pancetta affumicata a fette 1 costa di sedano 1 carota 1 cipolla 100 ml di panna fresca 400 g di pomodori pelati 250 g di farina di mais per polenta ½ bicchiere di vino bianco 30 g di parmigiano grattugiato 1 rametto di rosmarino Brodo vegetale Burro Olio extravergine di oliva Sale e pepe Preparazione Cominciate preparando il ragù. Tritate carota, sedano, cipolla e la pancetta affumicata e fate soffriggere dolcemente con 30 g di burro e un filo di olio. Di tanto in tanto, bagnate le verdure con 1 cucchiaiata di brodo vegetale caldo. Unite la carne macinata e 1 rametto di rosmarino e rosolate a fuoco vivace per circa 15 minuti.

Bagnate con il vino bianco e lasciatelo evaporare. Regolate di sale e pepe, abbassate la fiamma e aggiungete i pomodori pelati spezzettati. Cuocete il ragù a fuoco molto basso per almeno 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo, cuocete la polenta e trasferitela su un foglio di carta da forno, copritela con un altro foglio di carta da forno e livellatela con il matterello, in modo da ottenere una sfoglia di circa ½ cm di spessore e lasciatela intiepidire. Eliminate il foglio di carta da forno superiore. Tagliate la polenta in quadrati di circa 10 cm di lato. Suddividete il ragù tiepido al centro dei quadrati di polenta e arrotolateli, aiutandovi con la carta da forno, in modo da ottenere tanti cannelloni. Disponete i cannelloni in una pirofila unta con una noce di burro. Irrorate la superficie dei cannelloni con la panna, ridotta della metà a fiamma bassa in un pentolino, e spolverizzate con 30 g di parmigiano reggiano grattugiato. Cuocete i cannelloni di polenta e ragù in forno già a caldo a 180°C per 20-25 minuti e servite.

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Polpettone di noci e lenticchie in crosta

V Lasagne al radicchio

Ingredienti 350 g di radicchio rosso 100 g di parmigiano 1 cipolla 1 carota 1 costa di sedano 80 ml di vino rosso 1 l di besciamella Lasagne Olio extravergine d’oliva Sale Preparazione Fate soffriggere il trito di sedano, carota e cipolla. Versatevi il vino e fatelo sfumare. Aggiungete il radicchio e un pizzico di sale e fate cuocere fino a che non sarà appassito. A questo punto, unite il sugo di radicchio alla besciamella e al parmigiano. Scottate le lasagne e componetele a strati alternati con il sugo. Terminate con uno strato di sugo e del parmigiano. Infornate per 25 minuti a 180°C. Servite le lasagne al radicchio ben calde.

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SECONDI Rotolini di tacchino alla mostarda

Ingredienti 8 fette di petto di tacchino 4 cipolle 4 cucchiai di burro 30 g di uvetta 2 cucchiai di senape 4 mele 100 g di farina 1 bicchiere di vino bianco 30 g di zucchero 2 cucchiai di aceto balsamico Olivo extravergine di oliva Sale e pepe Preparazione Tagliate a dadini le mele e le cipolle e stufatele in una casseruola con metà del burro e un po’ di olio per 25 minuti: a metà cottura unite l’aceto, lo zucchero, sale e pepe; a fine cottura aggiungete la senape e l’uvetta. Farcite le fette di carne con il composto preparato, arrotolatele e legatele con spago da cucina, infarinatele e rosolatele con il burro rimasto e un po’ d’olio. Sfumate con il vino bianco e proseguite la cottura con il coperchio. Quando il sugo si sarà ristretto, spegnete e servite i rotolini a fette. Se volete, potete completare il piatto con qualche goccia di aceto balsamico.

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Ingredienti 250 g di lenticchie 2 cipolle 200 g di noci sminuzzate 200 g di farina 80 ml di olio extravergine di oliva 70 ml di acqua ghiacciata 120 g di pane raffermo 1 bicchiere di latte 2 rametti di timo Una manciata di gambi di prezzemolo 1 rametto di rosmarino 1 foglia di alloro 3 foglie di salvia 1 bicchiere di vino rosso Sale e pepe Preparazione Preparate la pasta brisè: in un mixer, unite la farina setacciata e l’olio, frullate il tutto fino a ottenere un composto “sabbioso”. Disponete il composto in una ciotola e impastate il tutto velocemente aggiungendo poco alla volta l’acqua fredda, finché l’impasto non diventi compatto, sodo e abbastanza elastico. Trasferite il tutto su una spianatoia e formate una palla che avvolgerete nella pellicola e lascerete riposare in frigorifero. Prendete una casseruola, riempitela d’acqua e inserite le lenticchie, le cipolle affettate finemente e la foglia di alloro per aromatizzare. Portate il tutto a ebollizione e continuate la cottura fino a che le lenticchie si siano ammorbidite a dovere. Una volta rimossa la foglia di alloro, scolate e frullate il tutto. Rimettete in pentola e al passato di lenticchie aggiungete le noci e le erbe tritate e aggiustate di sale e pepe. Unite il pane ammollato nel latte, l’olio e il vino rosso. Continuate la cottura lasciando assorbire il vino. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Stendete la pasta brisè; distribuite al centro il composto di lenticchie, pane e noci, modellandolo fino a dargli la forma desiderata, in questo caso la forma di un filetto. Avvolgete il filetto e decorate con i ritagli di pasta rimasti. Cuocete in forno già caldo a 200°C per 25 minuti e servite.


DOLCI Torta Saint Honoré di Natale

Ingredienti 1 disco di pasta frolla pronta 205 g di zucchero semolato 50 g di zucchero a velo 60 ml di latte 50 g di burro 300 ml di panna fresca 75 g di farina 1 uovo 200 g di panettone tagliato in 2 fette orizzontali ¼ di cedro candito Sale Preparazione Incidete nella frolla pronta un disco dentellato di 22 cm con uno stampo da crostata. Infornatelo a 180°C per 30 minuti. Portate a ebollizione il latte e 600 ml di acqua, unite 5 g di zucchero semolato, una presa di sale e il burro a dadini. Togliete dal fuoco, incorporate la farina in una sola volta, cuocete per 3-4 minuti e fate raffreddare. Unite l’uovo. Trasferite il composto in una tasca da pasticciere con la bocchetta liscia da 1 cm e formate 10 bignè di 3 cm su una teglia. Fateli cuocere in forno a 200°C per 20 minuti aprendo leggermente la porta dopo 5 minuti, poi fateli raffreddare. Tostate una fetta di panettone e frullatela. Montate la panna con lo zucchero a velo e aggiungetene un terzo al panettone frullato. Fate cuocere lo zucchero rimasto

con 3 cucchiai di acqua fino a ottenere un caramello ambrato. Toglietelo dal fuoco, immergeteci la parte alta dei bignè, fateli raffreddare capovolti su carta da forno e procedete a farcire con la panna al panettone. Spalmate un velo di panna montata sulla frolla, posatevi l’altra fetta di panettone, coprite con la panna rimasta, disponete i bignè tutti attorno e decorate con il cedro candito a lamelle.

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Cheesecake al triplo cioccolato

Ingredienti 300 g di nocciolata (tipo Nutella) 500 ml di panna 2 pacchetti di biscotti al cioccolato 150 g di cioccolato al 70% e al 50% 100 ml di latte 2 cucchiaini di cacao amaro 2 cucchiai di burro Cocco essicato e pasta di zucchero rossa per decorare Preparazione Frullate i biscotti nel mixer con il burro. Col preparato rivestite una teglia a cerniera, compattate bene e mettete in frigorifero. Montate la panna e mescolate con il cacao amaro e la nocciolata (se è troppo compatta, fatela sciogliere mettendo il barattolo in una pentola con acqua calda). Versate il composto nella teglia rivestita di biscotti. Ponete ancora in frigorifero. Fate fondere i due tipi di cioccolato a bagnomaria insieme al latte. Versate il cioccolato fuso sulla torta e spalmatelo bene. Decorate a piacimento la cheesecake al triplo cioccolato con il cocco e con la pasta di zucchero rossa. Servite fredda da frigorifero.

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Fiori di zucca al vapore farciti alla ricotta e alga wakame con barbabietole sottaceto

Spaghetti alla chitarra con pesto e stracciatella

Ingredienti per 4 persone 500 g di spaghetti alla chitarra 200 g di foglie di basilico 2 cucchiai di pinoli 1 spicchio di aglio 2 cucchiai di parmigiano grattugiato 125 ml di olio extravergine d’oliva 100 g di stracciatella That’s Amore Sale e pepe Preparazione Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata. Nel frattempo, in un mixer da cucina, frullate il basilico, i pinoli, l’aglio e il parmigiano fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete gradualmente l’olio, sale e pepe e frullate nuovamente. Condite gli spaghetti con il pesto, mescolate e aggiungete infine la stracciatella fresca.

Ingredienti 8 fiori di zucca 200 g di ricotta delicata That’s Amore 50 g di alga wakame La scorza grattugiata di 1 limone 200 ml di aceto di riso 100 ml di acqua 1 foglia di alloro 6 semi di cardamomo Sale e pepe Erbe aromatiche a piacere per decorare Preparazione Preparate una soluzione tipo salamoia usando l’aceto di riso, l’acqua, la foglia di alloro e i semi di cardamomo. Sbucciate, lavate e tagliate le barbabietole e immergetele nel liquido per almeno 24 ore. Preparate il ripieno alla ricotta, mettendo la ricotta, l’alga wakame e la scorza del limone in una ciotola e mescolando finché tutti gli ingredienti saranno amalgamati bene. Salate e pepate a piacere. Riempite ciascun fiore di zucca con il composto usando una tasca da pasticciere. Prima di servire, cuocete i fiori di zucca al vapore per 2-4 minuti, a seconda delle dimensioni. Serviteli subito accompagnati dalle barbabietole sottaceto e dalle erbe aromatiche da voi scelte.

Ingredienti per 4 porzioni 1 cipolla piccola tritata 50 ml di olio extravergine di oliva 500 g di riso Arborio 1 mazzo di asparagi a pezzetti 40 g di prezzemolo tritato 500 g di fave 200 g di formaggio lavato That’Amore 2 l di brodo vegetale 1 foglia di alloro 1 spicchio d’aglio Sale e pepe q.b. Preparazione Scaldate l’olio in una casseruola, aggiungete la cipolla e l’aglio e lasciate soffriggere fino a che la cipolla non sarà diventata trasparente. Aggiungete il riso e mescolate fino a tostarlo leggermente. Incorporate il brodo vegetale un mestolo alla volta, lasciando che il riso lo assorba completamente prima di aggiungerne altro. Continuata a mescolare con un cucchiaio di legno per mantenere i chicchi separati. Aggiungete la foglia di alloro, le fave e gli asparagi e cuocete fino a che il riso non risulterà cremoso e al dente. Aggiungete il formaggio e il prezzemolo e mescolate. Aggiustate di sale e pepe e servite con un filo di olio extravergine di oliva.

limone, continuando a mescolare. Una volta montato il composto, coprite la terrina con della pellicola e lasciate riposare in frigorifero per 3 ore. Quindi aggiungete la farina setacciata e mescolate fino a formare una pasta spessa e liscia. Avvolgetela attentamente nella pellicola e mettetela in congelatore per almeno 2

ore per farla solidificare. Ungete una pirofila da forno con l’olio extravergine di oliva e, usando una grattugia a fori larghi, grattugiate la pasta congelata per creare il crumble. Infornate a 180°C per 40 minuti fino a che il crumble non sarà di un bel colore dorato. Intanto preparate la mousse al mascarpone, frullando tutti gli ingredienti, tranne i frutti della passione, in un Thermomix o in un robot da cucina. Aggiungete gradualmente il succo e i semi dei frutti della passione fino ad incorporarli bene. Una volta che il composto risulterà omogeneo, passatelo attraverso un colino e quindi in una tasca da pasticciere. Lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Infine, fate scendere la mousse al mascarpone dalla tasca da pasticciere in un bicchiere, alternandola con il crumble e del frutto della passione fresco. Decorate con la menta e servite.

Mousse con mascarpone e frutto della passione con crumble all’olio di oliva

Ingredienti per 4 porzioni Per il crumble: 5 uova 100 g di zucchero a velo 125 di farina di riso 125 g di farina 00 La scorza grattugiata di 1 limone 150 ml di olio extravergine di oliva Per la mousse: 375 g di mascarpone That’s Amore 100 g di zucchero extrafine Semi estratti da 1 baccello di vaniglia 4 frutti della passione Menta per decorare Preparazione Per preparare il crumble, separate gli albumi dai tuorli e montate questi ultimi con lo zucchero in una terrina fino ad ottenere un composto di colore chiaro. Poi aggiungete gradualmente l’olio e la scorza di

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Risotto agli asparagi, fave e formaggio “lavato”

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Cosa portare a un bbq di Natale...

...invece delle solite “chips”!

L’avvicinarsi della stagione natalizia, in Australia, significa tanti inviti da parenti, amici e colleghi per feste e grigliate all’aria aperta. Spesso il dilemma quando si viene invitati a questi eventi dove chi ospita provvede alle portate principali è: “Che cosa porto?”. Per non presentarsi con il solito pacchetto di patatine, ecco 5 idee gustose adatte per festeggiare in compagnia

Punch all’ananas e zenzero

Ingredienti 200 g di zucchero 100 g di zenzero sbucciato e affettato sottilmente 700 ml di succo di ananas ghiacciato 700 ml di acqua minerale frizzante ghiacciata 60 ml di succo di limone 60 ml di succo di lime Cubetti di ghiaccio Fette di lime e/o limone per decorare Preparazione Iniziate preparando lo sciroppo allo

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zenzero. Mettete in una pentola lo zucchero, lo zenzero e 350 ml di acqua, portate a ebollizione, poi fate sobbollire dolcemente per 10 minuti. Togliete dal fuoco, lasciate raffreddare scoperto una ventina di minuti, poi passate al colino e mettete in frigorifero per almeno due ore (può essere fatto anche il giorno prima). Al momento di servire versate nel bowl lo sciroppo di zenzero, i succhi di frutta (ananas, limone e lime), l’acqua frizzante e abbondante ghiaccio. Decorate con fette di limone e/o di lime.

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Coleslaw con anacardi e tahini

Ingredienti Per l’insalata: 2 carote 1 finocchio ½ cavolo cappuccio bianco 10 foglie di insalata iceberg 2 cucchiai di anacardi Per il condimento: 2 cucchiai di tahini 1 cucchiaio di succo di limone 1 cucchiaio di aceto di mele 1 cucchiaino di miele 1 cucchiaino di erba cipollina Olio extravergine di oliva Sale e pepe Preparazione Mondate il finocchio, dividetelo in 4 spicchi e affettatelo molto sottilmente. Riducete il cavolo cappuccio e l’insalata iceberg in striscioline e poi le carote in julienne. Quindi mescolate in una ciotola finocchio, cavolo cappuccio, iceberg e carote. Preparate il condimento. Sciogliete in una ciotolina il tahini nel succo di limone e nell’aceto, quindi unite il miele e un cucchiaio d’olio. Salate, pepate e allungate con 2-3 cucchiai di acqua tiepida per ottenere una salsa cremosa e non troppo densa. Per ultimo aggiungete l’erba cipollina e

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lasciate insaporire. Tostate gli anacardi in padella senza aggiungere grassi e mescolando finché prendono un bel colore dorato. Poi uniteli (interi o pestati grossolanamente) alle verdure e completate con una-due cucchiaiate di salsa fatta colare a filo. Mescolate e servite.

Insalata di anguria, feta e menta

Ingredienti 700 g di anguria matura 1 piccola cipolla rossa di Tropea 70 g di rucola fresca 200 g di formaggio feta 100 g di olive nere snocciolate (preferibilmente kalamata) 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine 2 cucchiai di succo di lime fresco Aceto di vino bianco o rosso Un mazzetto di menta tritato Sale e pepe a piacere Preparazione Sbucciate la cipolla e tagliatela a fette sottilissime. Disponete le fette su un piattino e versate sopra abbastanza aceto per coprirle del tutto; mettete da parte. Pulite l’anguria dalla buccia e dai semi, quindi tagliatela a cubetti. Lavate e asciugate la rucola.

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Tagliate la feta a dadini. Unite in un’insalatiera la rucola con l’anguria, la feta e le olive. Scolate e sciacquate le fette di cipolla e aggiungetele all’insalata. In un bicchiere sbattete insieme l’olio d’oliva, il succo di lime, la menta tritata e il sale e pepe a piacere. Condite l’insalata con la vinaigrette, assaggiate e aggiustate il sapore a piacere e servite subito.


Polpette di melanzane

Ingredienti 4 melanzane 3 uova 100 g di pane raffermo Pangrattato Parmigiano grattugiato Sale e pepe Spezie a piacere Olio di semi per friggere Preparazione Lavate accuratamente le melanzane. Sbucciatele e tagliate la polpa a pezzettoni. Fate cuocere le melanzane in una casseruola con pochissima acqua. Quando saranno cotte, lasciatele raffreddare completamente. Aggiungete alla polpa di melanzane, un uovo, il sale, il pepe, il parmigiano e il pane raffermo bagnato e strizzato. Se preferite, potete aggiungere delle spezie come timo o basilico. Amalgamare il tutto con un cucchiaio. Sbattete le altre due uova in una terrina. Preparate le polpette di melanzane, passandole prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggete le polpette in abbondante olio per friggere. Ottime da servire sia calde che fredde.

Biscotto gelato al caffè

Ingredienti Per il biscotto: 250 g di burro 200 g di zucchero a velo 30 g di cacao amaro in polvere 2 uova + 1 tuorlo 7,5 g di lievito chimico 500 g di farina 00 Per il ripieno di semifreddo al caffè: 60 ml di caffè espresso caldo 20 ml di caffè solubile 150 g di crema pasticciera 290 g di meringa italiana 480 g di panna montata Per la finitura: 150 g di cioccolato fondente 100 g di burro di cacao Granella di nocciole q.b. Preparazione Montate il burro con lo zucchero a velo, aggiungete le uova, il tuorlo e in ultimo la farina, il cacao e il lievito setacciati insieme. Impastate tutti gli ingredienti e lasciate riposare la pasta in frigorifero per 2 ore.

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Stendete la pasta dello spessore di 2 mm circa, bucherellatela con delicatezza, quindi tagliatela a rettangoli della grandezza di 10x5 cm. Disponete i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno e infornateli a 250°C per 5 minuti. Intanto preparate il semifreddo al caffè: sciogliete il caffè solubile nel caffè espresso caldo, unite la crema pasticciera e la meringa e infine alleggerite il tutto con la panna montata. Stendete il composto ottenuto sulla superficie di una teglia rettangolare che vi consenta di ricavare uno strato di 2 cm di spessore. Lasciate riposare tutto nel congelatore per almeno 4 ore in modo tale che si rassodi. Tagliate il semifreddo in rettangoli della misura dei biscotti. Farcite i biscotti, quindi immergete una metà del biscotto nel cioccolato fondente fuso insieme al burro di cacao e cospargetela con granella di nocciole.

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Il buffet di Capodanno

Invece del classico cenone dalle portate infinite, perché non organizzare una cena a buffet, in cui mangiare aspettando la Mezzanotte, mentre si parla, si gioca e si balla come in una vera e propria festa per accogliere l’anno nuovo?

Bicchierini con gamberi e salmone

Ingredienti 100 g di salmone affumicato 400 g di gamberi 2 cucchiai di yogurt greco intero 4 cucchiai di Philadelphia Olio extravergine di oliva 1 limone Aneto Lattuga Sale e pepe Preparazione Per prima cosa cuocete a vapore i gamberi per 10 minuti, poi sgusciateli. Condite gamberi e salmone a filetti con limone, sale e pepe. Prendete una ciotola, versateci dentro il Philadelphia e lo yogurt greco e mescolate bene con una forchetta. Prendete 4 bicchierini e mettete una foglia di insalata con sopra qualche cucchiaio di crema di yogurt e poi un po’ di gamberi e salmone. Decorate con l’aneto e servite.

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Torta di cotechino e spinaci

Ingredienti 300 g di farina 150 g di burro 500 g di spinaci 5 uova 400 g di cotechino 80 g di parmigiano 1 cucchiaio di semi di sesamo Noce moscata Sale e pepe Preparazione Stendete la farina su una spianatoia e lavoratela con un uovo, il burro a pezzetti e poco sale. Formate una palla e fatela riposare in frigorifero per 30 minuti avvolta in carta da forno. Mondate gli spinaci, lavateli e lessateli in poca acqua salata per 10 minuti e alla fine strizzateli e tritateli. Amalgamate in seguito gli spinaci con il cotechino sbriciolato, tre uova, il parmigiano, un pizzico di noce moscata e una macinata di pepe. Stendete la pasta in una sfoglia e ricavate due dischi, di cui uno più grande dell’altro. Con il disco più grande foderate uno stampo rivestito di carta da forno e versatevi il ripieno preparato e coprite con il disco piccolo, sigillando bene lungo i bordi. Sbattete leggermente l’uovo rimasto e spennellatevi la superficie della torta. Cospargetela con i semi di sesamo e fatela cuocere nel forno già caldo a 180°C per 40 minuti.

Roast beef al brandy

mettete il filetto legato con lo spago di cucina, aggiungete una foglia di alloro e rosolate la carne per 5 minuti. Bagnate la carne con il brandy e fatelo evaporare per 2 minuti. Nel frattempo accendete il forno a 200°C. Alla carne aggiungete il trito di verdure, i funghi e la maggiorana, aggiustate di sale e poi unite il brodo caldo. Coprite la teglia con l’alluminio e infornate per 10 minuti. Togliete l’alluminio e proseguite la cottura per altri 20 minuti e bagnate la carne ogni tanto con il fondo di cottura. Sfornate il filetto di manzo e servitelo tagliato a fettine con il contorno di verdure e il fondo di cottura.

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Ingredienti 1 carota 1 costa di sedano 1 cipolla 20 ml di olio extravergine di oliva 20 g di burro Filetto di manzo da 800 g 1 foglia di alloro 30 ml di brandy 500 g di funghi misti surgelati 1 rametto di maggiorana 100 ml di brodo Preparazione Spuntate e raschiate la carota e il sedano, sbucciate la cipolla, poi lavateli e fateli tutti a dadini. In una teglia che possa andare anche in forno scaldate l’olio e scioglietevi anche il burro,


Baccalà fritto

Ingredienti 600 g di baccalà ammollato 100 g di farina 150 ml di birra 1 albume Sale Olio di semi di arachidi per friggere Preparazione Sciacquate il baccalà con acqua corrente per eliminare eventuali residui di sale. Eliminate le lische e la pelle aiutandovi con un coltello affilato. Asciugate bene con un panno o della carta da cucina e tagliatelo a pezzetti. Preparate quindi la pastella: amalgamate la farina con la birra fino ad ottenere un composto omogeneo e non troppo liquido. Poi incorporate l’albume montato a neve. Scaldate in un tegame abbondante olio. Infarinate i pezzetti di baccalà, passateli nella pastella e poi metteteli nell’olio bollente. Una volta dorati, fateli scolare su fogli di carta da cucina. Servite il baccalà fritto ben caldo.

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Medaglioni di polenta con radicchio caramellato

Ingredienti 500 g di polenta (anche istantanea) 1 radicchio 4 cucchiaini di miele 1 scalogno Olio extravergine di oliva Sale Preparazione Preparate la polenta in un pentola con poca acqua salata; una volta pronta e rassodata tagliatela a fette alte circa 2 cm. Con una formina tonda (va benissimo un bicchierino da caffè) formate tanti dischetti di polenta e poneteli su una teglia da forno. Infornate per un quarto d’ora a 180°C, girandoli sull’altro lato a metà del tempo. Lavate e tagliate a listarelle il radicchio. Passatelo 5 minuti in acqua bollente per togliergli l’amaro. Fate scaldare un po’ d’olio con lo scalogno tritato in una padella e passateci il radicchio ben scolato. Salate. Prendete il miele e aggiungete 4 cucchiaini nella padella. Fate sciogliere per bene il miele e fatelo amalgamare bene al radicchio. Terminata la caramellatura del radicchio, sfornate i dischetti di polenta e metteteci su ognuno un po’ di radicchio. Servite caldi o anche freddi.

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Carpaccio di pesce spada al pepe verde

Ingredienti Trancio di pesce spada da 500 g (oppure 16 fette da circa 30 g l’una) 250 ml di latte 10 g di pepe verde in grani 5 g di pepe rosa in grani 50 ml di olio extravergine di oliva Sale rosa dell’Himalaya Preparazione Tagliate il trancio di pesce spada in 16 fettine da circa 30 g l’una e dello spessore di 3-4 mm con l’aiuto di un’affettatrice. Alternativamente comprate il pesce spada già affettato. Eliminate con un coltello la pelle del pesce spada e disponete le fette in una pirofila. Nel frattempo iniziate a preparare la marinatura: in una ciotola versate il latte e l’olio, unite i due tipi di pepe e il sale. Emulsionate il composto con una frusta per amalgamare tutti gli ingredienti; poi versate il composto nella pirofila dove avrete disposto il pesce e coprite con la pellicola. Il pesce spada dovrà marinare in frigorifero per almeno 4 ore. Trascorso questo tempo, scolando la marinatura, disponete le fette di pesce spada in una pirofila da forno e cuocete a 180°C per non oltre 5 minuti. Fate intiepidire il carpaccio di pesce spada prima di servirlo a tavola.


Bicchierini di biscotti con mousse al caffè e Nutella

Muffin al melograno e cioccolato

Ingredienti 150 ml di latte 2 uova 150 g di zucchero 120 g di burro Succo di 1 melograno 300 g di farina tipo 00 70 g di cacao amaro in polvere 1 bustina di lievito per dolci 1 pizzico di sale 70 g di gocce di cioccolato Chicchi di melograno per decorare Preparazione In un pentolino versate il latte e riscaldatelo per qualche minuto: deve essere tiepido. Poi in una ciotola o in un robot da cucina aggiungete al liquido il burro ammorbidito, lo zucchero, le uova e il succo del melograno, che potete ricavare premendo il frutto nello schiacciapatate, così che i semini restino nell’attrezzo. A questo punto unite la farina, il cacao amaro in polvere e il lievito per dolci con un pizzico di sale (segreto di cucina per avviare la lievitazione). Impastate il composto per i muffin per qualche minuto e al termine di tale procedimento potete aggiungere anche le gocce di cioccolato, se volete rendere ancora più golosa la vostra ricetta.

Alla fine della preparazione versate l’impasto nei pirottini o in una teglia per muffin, decorate con qualche chicco di melograno e cuocete in forno caldo a 180°C per 20 minuti circa. Trascorso il tempo necessario controllate con uno stuzzicadenti che l’impasto all’interno della tortina sia cotto, altrimenti infornate per altri 5 minuti.

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Ingredienti 200 g di biscotti secchi 100 g di burro 100 g di panna 50 g di mascarpone 1 cucchiaio di zucchero 3 cucchiai di caffè freddo Nutella Acqua Preparazione Montate panna, mascarpone, zucchero e 2 cucchiai di caffè fino a ottenere una crema liscia e poi mettete in frigo. Tritate i biscotti fino a renderli a farina, aggiungete il burro e 2 cucchiai di acqua, lavorate il tutto. Riempite 4 bicchierini di plastica; date almeno mezzo cm di spessore intorno ai bordi e la base più piena, per evitare che si sbricioli tutto quando toglierete la forma. Mettete in freezer per 30 minuti. Trascorso il tempo, sciogliete 1 cucchiaio di Nutella con il resto del caffè sul fornello. Foderate i lati interni dei bicchierini con 2 cucchiaini di Nutella e caffè, riempite con il composto di panna e mascarpone e decorate con altra nutella. Rimettete in congelatore per circa 30 minuti. Togliete poi i bicchieri dal freezer, tagliate via con delicatezza la plastica e servite.

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Semifreddi e torte gelate per le feste australiane

Per concludere in dolcezza il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno in Australia, la scelta più azzeccata con la stagione estiva non può che essere un semifreddo o una torta gelato, che farà contenti grandi e piccini, non tralasciando i sapori e i profumi che ricordano le feste al freddo dell’emisfero settentrionale! Panettoncini ripieni di gelato

Ingredienti 8 panettoncini 1 kg di gelato al cioccolato, alla crema o vaniglia Gocce di cioccolato o canditi Preparazione Tagliate la calotta dei panettoncini e svuotateli aiutandovi con un cucchiaino o un coltello. Cercate di lasciare due o tre centimetri di pasta di panettone sul fondo. Farcite i panettoni con il gelato e guarnite a piacere con gocce di cioccolato o canditi. Conservateli in freezer fino a pochi minuti prima di servirli a tavola.

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Semifreddo alla cannella con pere al vin brulé

Ingredienti 4 pere non troppo mature 400 ml di vino rosso 1 stecca di cannella 4 chiodi di garofano 60 g di zucchero di canna Per il semifreddo: 4 uova 30 g di zucchero semolato 70 g di zucchero a velo 250 g di panna fresca 1 cucchiaio di cannella in polvere Preparazione Sbucciate le pere, dividetele in quattro e togliete il torsolo prima di metterle in una pentola con il vino, la cannella, i chiodi di garofano e lo zucchero di canna. Lasciate cuocere fino a che le pere saranno cotte ma sode. Mettete da parte circa 100 ml di

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sciroppo e fatelo raffreddare. Frullate qualche spicchio di pera e mettetelo in pentola, mescolandolo con il resto delle pere e dello sciroppo. In una ciotola, montate i tuorli con lo zucchero semolato, aggiungete lo sciroppo tenuto da parte e la cannella. Fate addensare il composto a bagnomaria e lasciate raffreddare. Montate anche gli albumi a bagnomaria con lo zucchero a velo e toglieteli quando saranno belli lucidi e gonfi. Incorporate gli albumi montati allo zabaione ormai freddo. A parte montate anche la panna fresca e incorporatela al composto. È arrivato ora il momento di versare tutto in stampini monoporzione di silicone (o da muffin in alluminio ma foderati di pellicola) da mettere in freezer per qualche ora. Servite i semifreddi con lo sciroppo al vin brulé e le pere tiepide.


Franciacorta che passione Le bollicine italiane fanno tendenza in tutto il mondo... anche per il brindisi di Natale e Capodanno!

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Le bollicine italiane ormai fanno grande tendenza anche in Australia. Non c’è festa o evento a Sydney, Melbourne, Adelaide e Brisbane dove non venga offerto Prosecco, sia quello italiano di Valdobbiadene che quello australiano della King Valley. Questo vino sta ormai veramente spopolando in tutto il mondo, anche grazie all’operazione promozionale che ha visto la comunità italiana, che non aveva mai smesso di berlo, protagonista. Il Prosecco e la sua incarnazione più alla moda, l’Aperol Spritz, o il più sostenuto Campari Spritz, è l’aperitivo sicuramente più gettonato in Italia e sta diventando estremamente popolare anche in Australia. Le origini del nome dell’aperitivo ‘Spritz’, sono ignote ma si presume derivino dal verbo ‘spritzen’ (spruzzare in austriaco) e dalle abitudini dell’esercito dell’impero austriaco ai tempi della Repubblica ella Serenissima, che per stemperare l’alta gradazione alcolica dei vini veneti, usavano allungarli con un po’ di seltz. Al vino ‘spruzzato’ si aggiunse l’Aperol, nell’asse tra Venezia e Padova, solo negli anni ’20 o ’30, dopo che nel 1919 tale aperitivo bitter all’essenza di arancia fu presentato alla Fiera di Padova nel 1919. La grande affermazione globale del Prosecco, oltre alla comunità italiana che lo ha sicuramente messo sulla mappa, è dovuto anche al forte impegno

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da parte regionale e del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, che nel corso degli anni ha fatto un’azione capillare di promozione in tutto il mondo. Ora forse sarebbe doveroso lanciare una nuova ‘tendenza’ sulle bollicine italiane, quelle del Franciacorta, lo spumante di grande pregio, prodotto con la tecnica del méthode champenoise (metodo classico), che ha origine dalla zona di Franciacorta, situata tra Brescia e il Lago d’Iseo. Partiamo dal nome di questa zona della Lombardia con un’estensione di 240Kmq, un dibattito ancora privo di una soluzione definitiva. C’è la leggenda che racconta che dopo la conquista di Brescia, Carlo Magno, in occasione della festa di San Dionigi, che aveva giurato di festeggiare a Parigi, decretò che la zona di chiamasse “piccola Francia”. La tesi più ricorrente e storicamente plausibile allude alle “curtes francae”, le corti franche. Nell’Alto Medioevo, si insediarono nella zona collinare vicino al Lago d’Iseo, delle piccole comunità di monaci cluniacensi, dell’ordine dei benedettini, che godevano di franchigie (curtes francae) per il trasporto e il commercio delle loro

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merci, perché erano dediti alla bonifica dei territori. La vite, sulle colline della Franciacorta, è stata impiantata in un periodo remoto, ne sono prova rinvenimenti archeologici e la testimonianza di autori classici da Plinio a Columella. Vini di una regione a cavallo tra storia e leggenda Nell’intreccio tra storia, vino e cultura della Franciacorta s’inserisce una delle prime pubblicazioni al mondo sulla tecnica di preparazione dei vini a fermentazione naturale in bottiglie e sulla loro azione sul corpo umano. Stampato in Italia nel 1570, il testo viene scritto dal medico bresciano Gerolamo Conforti con il significativo titolo di “Libellus de vino mordaci”. Questo medico, i cui studi precedettero le intuizioni dell’illustre abate Dom Perignon, mise in rilievo la notevole diffusione e il largo consumo che i vini con le bollicine avevano in quell’epoca, definendoli “mordaci”, cioè briosi e spumeggianti. Non solo: li descrisse con perizia da esperto degustatore, arrivando a giudicarli “dal sapore piccante o mordace che non seccavano il palato, come i vini acerbi e austeri, e

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che non rendevano la lingua molle come i vini dolci” e ne elencò i pregi terapeutici. Per Conforti, che tra l’altro conosceva a fondo l’enologia francese, i vini franciacortini divenivano più spumeggianti durante il periodo invernale, per deperire, smorzandosi, nel corso dei mesi estivi. L’origine della spuma stava dunque nell’ebollizione del mosto o, più correttamente, nella fermentazione, che, anche allora, andava controllata, affinché la “scoria gassosa, leggera e pungente” non si disperdesse. È da queste illustri considerazioni che, forse, i primi produttori di vino franciacortino con le bollicine ricominciarono ad utilizzare i chicchi d’orzo per accentuare e prolungare la fermentazione. Il nuovo corso della viticoltura della Franciacorta inizia al principio degli anni ‘60 e ha un nome e un cognome: quelli di Franco Ziliani, l’uomo che nel 1961 ebbe l’intuizione, dai più considerata una pazzia, ma che si è rivelata un colpo di genio, di produrre le prime tremila bottiglie di spumante Franciacorta, con la tecnica del metodo classico, ovvero la rifermentazione in bottiglia, utilizzata da 3 secoli in Champagne.


L’enologo, o come si diceva allora il Perito Agrario Enotecnico, Ziliani, che assieme a Giorgio Lanciani e Guido Berlucchi aveva fondato l’azienda vinicola Berlucchi (si è ritirato dall’attività, dopo 50 anni, nel 2012), ha battezzato quel suo primo Franciacorta “Pinot di Franciacorta”, uno spumante prodotto utilizzando uve Chardonay, Pinot Nero e Pinot Bianco, in sostituzione del Pinot Meunier della Champagne. Da quegli anni, la crescita è stata rapidissima e oggi l’odierna Franciacorta è la zona vinicola di sicuro riferimento per quanto attiene la produzione di metodo classico, assumendo un’importanza sempre maggiore tanto da fregiarsi del marchio DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita). Come con lo Champagne, di Franciacorta non ce n’è solo uno, ma ci sono le diverse tipologie di sapore: Non Dosato, Brut, Extra Brut, Extra Dry, Sec Dry e Demisec, oltre ai Rosé, i Satèn (cremant), i Millesimati, e i Gran Riserva, questi ultimi due estremamente pregiati, che si distinguono per i tempi di invecchiamento e la scelta di uve base provenienti da annate particolarmente favorevoli. Per tutti però un perlage finissimo e persistente con il bouquet proprio della fermentazione in bottiglia, fine, gentile, ampio e composito, sfumato ma deciso il profumo di lievito con sentori di crosta di pane e delicate note di agrumi e frutta secca, con un sapore fresco, sapido, fine ed armonico. Nel 1990, la qualità del vino spumante di Franciacorta, già garantita dal Consorzio per la tutela del Franciacorta, l’aggregazione di un gruppo di viticoltori accomunati da passioni e stimoli comuni, interessati alla valorizzazione della viticoltura franciacortina, ottiene il riconoscimento DOC (denominazione di origine controllata) e, nel 1996, il Franciacorta diventa il primo brut italiano ad ottenere il riconoscimento di garanzia DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) che copre gli ottimi vini bianchi e rossi ‘fermi’ che vengono prodotti nella zona. Qualunque sia la vostra scuola di pensiero, un Non Dosato dalle bollicine pungenti come aperitivo o un Demisec per la pasticceria, un Rosé a tutto pasto, un Brut con una cuvée di uve diverse, oppure un Millesimato, magari di un singolo terroir, massima espressione di grandezza di una bollicina, quest’anno per Natale e Capodanno, brindate anche voi con il Franciacorta. Alla salute!

Un perlage finissimo e persistente con il bouquet proprio della fermentazione in bottiglia

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Cocktail e aperitivi sfiziosi Un menù delle feste non può dirsi organizzato nei minimi dettagli senza un “drink” per cominciare

Che sia alcolico o analcolico, l’aperitivo natalizio permette di accogliere e mettere a proprio agio ospiti e parenti e aggiunge una nota di colore al Natale. Nelle sfumature del rosso e del bianco ecco alcuni consigli per preparare cocktail da offrire prima che il banchetto abbia inizio. Un modo raffinato e chic per stuzzicare l’appetito con qualcosa di buono e originale lasciando i propri ospiti a bocca aperta.

CoCktail sparkling

Capaci di accontentare tutti i palati e non lasciare mai insoddisfatti, i cocktail sparkling, a base di Champagne o Spumante metodo classico, come un Franciacorta, sono perfetti per rompere il ghiaccio e per aprire le danze del cenone della Vigilia o del pranzo di Natale con eleganza e buon gusto. Facili da preparare - non servono né shaker né abilità acrobatiche, basta “solo” stare attenti alle dosi - ecco una lista di cocktail sfiziosi a base di bollicine.

Bellini

Mimosa

Il Mimosa è senza dubbio uno dei cocktail sparkling più famosi. Fresco e delicato, è facilissimo da preparare e gli ingredienti sono semplicissimi: spumante e succo di arancia, non serve altro. Se volete esaltare il colore rosso, usate succo di arance rosse. Ecco la ricetta per la regina degli aperitivi. Ingredienti per 4 calici 300 ml di succo d’arancia (meglio se da arance appena spremute) 600 ml di Champagne o Franciacorta Mirtilli rossi (cranberries) Rosmarino Preparazione Versate il succo di arancia dentro 4 bicchieri lunghi arrivando fino a poco meno della metà e mescolando bene con un cucchiaio. Aggiungete lo spumante fino ad arrivare quasi al bordo del bicchiere. Decorate con qualche mirtillo rosso e un rametto di rosmarino.

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kir royal

Se volete che il vostro aperitivo natalizio sia indimenticabile, affidatevi al cocktail più raffinato in circolazione: il Kir Royal, a base di champagne e crème de cassis, il famoso liquore di ribes nero di origine francese. Se il Mimosa è solare, fresco e vivace, il Kir è misterioso e suadente. Ingredienti per calice 10 ml di crème de Cassis 90 ml di Champagne More per la decorazione Preparazione Raffreddate in frigorifero o con del ghiaccio una bottiglia di Champagne. Mettete 10 ml di crème de cassis in un calice, o in un flûte, quindi colmate con lo Champagne e decorate il bicchiere con le more per aggiungere un ulteriore tocco di colore.

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Questo notissimo e raffinato cocktail, nato all’Harry’s Bar di Venezia nel 1948 dall’inventiva di Giuseppe Cipriani, ispirato da un quadro di Giovanni Bellini, è la perfetta unione tra succo di pesca (rigorosamente a polpa bianca) e ottimo prosecco o spumante. Il colore bianco che richiama le atmosfere natalizie e la sua semplicità d’esecuzione fanno di questa bevanda un gradevolissimo aperitivo da gustare prima di un pranzo o una cena di Natale. Ingredienti per calice 3/10 di succo di pesca bianca frullata 7/10 di spumante o ottimo prosecco Preparazione Frullate le pesche e successivamente versate nel bicchiere flûte ghiacciato il succo di pesca ottenuto e lo spumante; infine mescolate con lo stirrer e decorate con una fetta di pesca. Al posto dello spumante potete aggiungere lo Champagne che varia il cocktail in Bellini Royal.


Rossini

Il Rossini è un cocktail delicato che si prepara con purea di fragole e Champagne o Spumante metodo classico. Forse non è famoso come il cocktail dedicato al pittore Giovanni Bellini, ma grazie alla dolcezza delle fragole e al colore, che richiama il rosso del Natale, è l’aperitivo ideale per le feste natalizie qui in Australia, dove le fragole in questo periodo sono ancora facilmente reperibili. Un piccolo consiglio tecnico: preparatelo in anticipo e in caraffe così risparmierete tempo e il cocktail risulterà più equilibrato. Ingredienti per calice 100 ml di Champagne o Franciacorta 50 ml di purea di fragole Fragole per la decorazione Preparazione Prendete 4 o 5 fragole e spremetele a mano, mettendole nel colino e poi pestandole con un cucchiaio. Raffreddate un calice o un flûte con del ghiaccio, poi buttate il ghiaccio, versate la purea filtrata, aggiungete Champagne o Franciacorta, mescolate delicatamente e guarnite a piacere. Per la preparazione della purea di frutta evitate il frullatore perché per i cocktail sparkling i profumi e sapori devono essere mantenuti intatti e intensi.

Cocktail di Natale al melograno

Colorato e aromatico, il cocktail di Natale alla melagrana è un drink perfetto per iniziare i vostri pranzi o cene delle feste natalizie. Bastano succo di mela, melograno e prosecco per preparare una bevanda piacevole e spumeggiate. Ingredienti per calice 2 cubetti di ghiaccio 1 melograno 1/3 succo di mela 1/3 prosecco Preparazione Per ricavare il succo del melograno tagliatelo a metà, riunite i chicchi in uno schiacciapatate e spremeteli raccogliendo il liquido in una ciotola. Passate il liquido ottenuto attraverso un colino a maglie fitte per eliminare eventuali residui di semi e con questo riempite per 1/3 i bicchieri. Unite al succo di melograno 1/3 di succo di mela, 1/3 di prosecco, 2 cubetti di ghiaccio e alcuni chicchi di melograno dalla metà tenuta da parte.

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Spritz

Un altro cocktail facile da preparare e sempre molto piacevole è lo Spritz. Dal gusto dolceamaro, con i suoi colori caldi, è ideale per accogliere i vostri ospiti prima del banchetto natalizio. Ingredienti per bicchiere 3 parti di prosecco D.O.C. 2 parti di Aperol o Campari 1 parte di soda Una fettina e mezza d’arancia Ghiaccio Preparazione Lo Spritz perfetto si prepara in un bicchiere rock o in un calice grande da vino. Mettete un bel po’ di ghiaccio e mezza fettina di arancia nel bicchiere. Versate il prosecco D.O.C., aggiungete la soda e l’Aperol o il Campari, versandolo con un movimento circolare per evitare che si depositi sul fondo. Decorate con una fetta d’arancia.

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Sangria analcolica

CoCktail analColiCi Virgin Mojito al melograno

Il Virgin Mojito al melograno è la variante analcolica del noto cocktail di origine cubana. Questo drink, molto semplice da preparare e dal gusto fresco, è perfetto come aperitivo. L’aggiunta del melograno alla ricetta tradizionale, inoltre, aggiunge un tocco davvero natalizio. Ingredienti per bicchiere 100 ml di acqua tonica o soda al limone 50 ml di succo di melograno 1 lime 1 cucchiaio di zucchero di canna 4-5 foglie di menta Qualche chicco di melograno per guarnire Preparazione Versate lo zucchero in un bicchiere

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capiente da cocktail e aggiungete 3/4 di lime tagliato a fettine. Con un pestello di legno o di plastica schiacciate bene il lime in modo che si unisca allo zucchero, quindi mescolate bene. Aggiungete le foglie di menta e premetele leggermente al pestato di lime e zucchero, senza schiacciarle. Sempre con l’aiuto del pestello, spezzettate il ghiaccio (se ne avete la possibilità e gli strumenti adatti, potete direttamente tritarlo) e aggiungetelo nel bicchiere fino al bordo. Versate ora l’acqua tonica o la soda, unite il succo di melograno e spremete direttamente con le dita il succo dell’ultimo quarto di lime rimasto. A questo punto non vi resta che dare una generosa mescolata e terminare il vostro Mojito con qualche chicco di melograno.

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La Sangria analcolica è la versione senza alcol della classica bevanda spagnola a base di vino e frutta. Facile da preparare, è ideale per il Natale australiano. Ingredienti per caraffa 1 l di succo di mela Zucchero di canna 1 stecca di cannella 1 stecca di vaniglia 2 arance 1 pompelmo 1 limone Preparazione Procuratevi una caraffa capiente con del ghiaccio. Versate il succo di mela e unite due cucchiai di zucchero di canna, quindi mescolate bene finché lo zucchero si sarà sciolto, poi aggiungete le stecche di vaniglia e cannella al succo. Tagliate gli agrumi a fettine sottili o cubetti, avendo cura di eliminare molto bene la buccia esterna e la pelle. Unite la frutta al succo e lasciate riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore prima di servire.


Dalla Nuova Zelanda a mete più esotiche, le vacanze estive sono il momento ideale per concedersi una pausa lontani dalla “terra ferma”

In Australia è tempo di vacanze estive. E una tra le vacanze oggi più in voga è sicuramente la crociera. Indubbiamente è una vacanza particolare, più adatta ad alcune persone che ad altre, e molto spesso viene associata dai più a un’idea di lusso sfrenato (e di conseguenza costosa) o a un’idea di “vecchio” e poco avventuroso. Ma non è così. Non ci sono solo pensionati sulle navi da crociera, ci sono anche moltissime famiglie, dato che quasi sempre i minori non pagano o comunque pagano davvero poco, il che rende la crociera una vacanza più economica per una famiglia rispetto alla classica vacanza “sulla terra ferma”. Ci sono molte attività adatte ai più piccoli,

Natale e Capodanno in crociera oltre che piscine apposite e servizi dedicati. Decidere di navigare a Natale o a Capodanno, magari insieme alla propria dolce metà, in famiglia o con un gruppo di amici scatenati, renderà ancora più emozionanti le feste di fine anno. Il periodo natalizio è uno tra i più richiesti per una vacanza in crociera e la disponibilità è per questo molto limitata. Se volete assicurarvi le migliori cabine e i migliori itinerari prenotare in anticipo potrebbe essere l’alternativa migliore. Alcuni siti online vi permettono di confrontare le offerte delle principali compagnie di crociere sul mercato e trovare quella più adatta alle vostre esigenze. Dal Natale a

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bordo nei gelidi fiordi scandinavi, al Capodanno sulle acque del Mar dei Caraibi, la scelta è davvero vastissima.

Destinazioni da favola

Diverse compagnie offrono crociere di Natale e Capodanno per le destinazioni più ricercate: Nuova Caledonia e Fiji sono sicuramente un classico ma, a dicembre e gennaio, le precipitazioni molto frequenti e la possibilità di cicloni tropicali non le rendono particolarmente adatte. Quindi, se volete mantenervi “in zona”, meglio puntare sulla Nuova Zelanda. Oppure optare per mete più lontane, come Caraibi, Emirati Arabi Uniti e Norvegia, da raggiungere tramite voli aerei.

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Milford Sound, nell’isola Sud della Nuova Zelanda

meraviglia della natura è parte del Sito Te Wahipounamu, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. È protetto dalla sua geografia naturale che lo rende un paradiso per tutti i tipi di fauna selvatica. Circondato da cascate, monti e foresta pluviale, il fiordo è anche casa della più grande popolazione di coralli neri del mondo. Mentre si naviga attraverso gli stretti fiordi di Milford Sound, anche la nave, seppure maestosa, sembra ridursi rispetto alle alte scogliere ricoperte da vegetazione verdeggiante.

Caraibi

Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda è un Paese davvero affascinante, terra di hobbit e di kiwi, uccelli simbolo di questo paese, dove la natura sembra aver racchiuso tutte le sue espressioni più maestose. Una crociera qui si dividerà tra le due isole che la compongono: North Island e South Island. Nel nord, la baia e il porto di Auckland sono il punto di approdo scelto da molte navi da crociera. Non perdete un solo minuto e salite sull’altissima Sky Tower, dove rimarrete incantati da una vista mozzafiato su tutta la città. Approfittate per esplorarne i quartieri, come anche Cornwall Park, perfettamente attrezzato per fare escursioni. Poco a sud di Auckland, si arriva alla città di Tauranga, porto ideale per conoscere da vicino lo stile di vita e le tradizioni maori, vista la presenza di numerosi villaggi indigeni. Situata nella fertilissima regione di Bay of Plenty, nei frutteti che la circondano, si possono inoltre assaggiare i kiwi più dolci e succosi del territorio. South Island è più grande ma molto meno abitata, caratterizzata da grandi montagne, che culminano nei 3.764 metri del monte Cook, laghi, fiordi e spettacolari ghiacciai che scendono a picco fino al livello del mare. Proseguendo per la costa sudoccidentale di South Island, si trova il Parco Nazionale del Fiordland. Con i suoi 12.500 chilometri quadrati è il più grande parco nazionale neozelandese e la fauna del parco è estremamente varia. Qui si possono trovare, fra le altre specie, delfini, foche, topi, lepri e cervi, nonché il rarissimo kakapo e il kiwi bruno, uccello endemico della Nuova Zelanda. Da non perdere è Milford Sound. Situato all’interno di Fiordland, questa

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Per quanti vogliano essere catapultati in uno scenario esotico e trascorrere le festività natalizie al caldo, la meta più gettonata sono i Caraibi. Acque cristalline e sole cocente sono la soluzione perfetta per chi desidera una rilassante crociera di Natale e Capodanno in una meravigliosa location tropicale, ma lontano dai cicloni che in questo periodo possono interessare le isole del Pacifico. Le tappe sono innumerevoli, da Barbados alla Giamaica, da Saint Lucia alle Bahamas, da Guadalupa a Trinidad e Tobago, fino a Cuba. Con anche escursioni “continentali”, tra la vita notturna di Miami e la cultura della misteriosa costa dello Yucatan messicano.

La spiaggia di Bottom Bay, a Barbados

Emirati Arabi Uniti

Un’altra meta di grande successo è quella degli Emirati Arabi Uniti, un Paese ricco di tradizioni e di spettacoli naturali e architettonici senza paragoni. Le vacanze a Dubai, Abu Dhabi e Bahrein sono un mix di lusso, natura, modernità e cultura. Gli Emirati Arabi Uniti sono la destinazione ideale per conoscere la vita del popolo arabo che da sempre vive a cavallo tra due mondi. La ricchissima Dubai vi sorprenderà con i suoi grattacieli sul mare, boutiques esclusive e hotel a 7 stelle.

Uno scorcio notturno di Dubai

Norvegia

Per assaporare uno scenario da fiaba nel clima natalizio non c’è nulla di meglio di una crociera sui fiordi norvegesi. La bellezza della natura qui domina con paesaggi pittoreschi e scogliere a picco sul mare. Con itinerari dai 7 ai 12 giorni si potranno visitare i luoghi più splendidi della Scandinavia: città dal caratteristico centro storico come Trondheim o Tromso, ma anche le favolose isole Lofoten e il villaggio di Honningsvag, a 1.900 km dal Polo Nord. I fiordi e i villaggi immersi nel verde vi lasceranno senza fiato.

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I fiordi norvegesi


Alberi… da record!

A New York

Per chi sogna un Natale nella Grande Mela, il Rockfeller Centre è sicuramente la prima tappa da segnare sulla “bucket list”. Un’icona in innumerevoli film ambientati durante le feste a Manhattan, l’albero di Natale viene montato ai piedi del grattacielo fin dal 1933 e al giorno d’oggi l’accensione è un vero e proprio evento mediatico a cui partecipano star e divi di Hollywood e che sancisce l’inizio della parte più commerciale (e meno autentica) del Natale, lo shopping. Sotto l’albero, in genere un abete rosso, viene istallata anche una pista da pattinaggio sul ghiaccio.

A Rio de Janeiro

Il Natale a Rio è il terzo evento più importante della città dopo il Carnevale e il Capodanno grazie all’accensione dell’albero di Natale galleggiante più grande al mondo. Ogni anno, da oltre vent’anni, viene realizzata un’imponente costruzione sulla laguna Rodrigo de Freitas che conta oltre tre milioni di luci colorate, dal peso di ben 542 tonnellate e un’altezza di 85 metri. Viene spostato in diverse location ed è ormai diventato una vera e propria attrazione turistica.

A Gubbio

L’albero più grande del mondo si trova in Italia… ma in realtà proprio un albero non è! Quello di Gubbio, infatti, viene creato ogni anno con centinaia di luci sulle pendici del monte Ingino. Acceso per la prima volta nel 1981, l’albero viene illuminato grazie ad un sistema fotovoltaico che immagazzina tutto l’anno energia appositamente per l’evento. È possibile “adottare” una luce e quest’anno gli incassi andranno per i paesi limitrofi toccati dal terremoto.

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A Parigi

È nuovamente un centro commerciale ad allestire uno degli alberi di Natale più lussuosi e originali al mondo. I grandi magazzini La Fayette ogni anno svelano sotto la magnifica cupola creazioni da lasciare letteralmente a bocca aperta. In collaborazione con grandi marche come Swarovsky o Swatch, il centro commerciale aveva anche ideato qualche anno fa un albero a testa in giù.

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