Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50
n. 195 ottobre 2015
Speciale Teatri I primi spettacoli delle stagioni
Economia Salone del camper: piace il turismo in libertà
Motori Kadjar, il nuovo crossover
L’IMPERDIBILE SEDIA DI VAN GOGH D0041015
Da Londra, per la prima volta in Italia, il capolavoro esposto alla Magnani Rocca
Inchiesta sui “Parchi cittadini” a cura di
Emozioni di luci, suoni e immagini Servizi per:
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e d l’editoriale itoriale
di SIMONE SIMONAZZI
Parma, la Tep perde 700mila passeggeri, brutto segnale
SOMMARIO
È
p. 4 La sedia di Van Gogh alla
Magnani. Il dietro le quinte con Stefano Roffi p. 8 Parma diventerà la capitale
italiana della cultura? p. 10 Speciale Teatri.
I primi spettacoli in programma p. 17 L’inchiesta di ParmaReport:
lo stato dei parchi cittadini LE CAUSE:
p. 21 Economia: Salone del Camper,
cresce l’interesse per il turismo in libertà
BIGLIETTI TROPPO CARI E POCHE LINEE RISPETTO
p. 26 Salute: funghi da gustare
in sicurezza
ALLE ESIGENZE, SCARSI SERVIZI NOTTURNI
p. 30 Motori: Kadjar il nuovo
crossover
O SPECIALI?
Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50
n. 195 ottobre 2015
Speciale Teatri I primi spettacoli delle stagioni
Economia Salone del camper: piace il Turismo in libertà
Motori Kadjar, il nuovo crossover
L’IMPERDIBILE SEDIA DI VAN GOGH Da Londra, per la prima volta in Italia, il capolavoro è esposto alla Magnani Rocca
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allarme per il trasporto pubblico a Parma: 2 milioni di passeggeri persi nel 2012, 4,5 milioni in tre anni e quasi 700mila solo nel 2014 in città. E così la giunta che amministra guardando solo ai conti rischia di perdere quello che era un patrimonio per la città, l’abitudine ad utilizzare l’autobus. Guardando le cifre si passa dai quasi 38 milioni e mezzo di viaggiatori nel 2011, ai 34,286 dello scorso anno. Un vero e proprio tracollo nel servizio pubblico di Parma. Le cause: biglietti troppo cari e poche linee rispetto alle esigenze, scarsi servizi notturni o speciali? Comunque sia, si tratta di un segnale molto negativo per la nostra città, che sembra subire soprattutto nelle tratte urbane, dove il calo è più considerevole passando da 27,3 milioni a 26,7 e quindi perdendo quasi 630 mila passeggeri, mentre nelle tratte extraurbane la tendenza addirittura si inverte con un lieve aumento di 64mila viaggi (6,88 milioni contro i 6,77). Il primo anno della giunta Pizzarotti ha comunque rappresentato l’Annus horribilis per il trasporto pubblico, con quasi 2 milioni di passeggeri persi, poi un continuo declino, fino ai 700mila del 2014. E ciò che è più grave è che si tratta di un dato in controtendenza rispetto alle altre città, Seta (Modena, Reggio e Piacenza), ha annunciato che i passeggeri trasportati nel 2014 sono aumentati di quasi mezzo milione in un anno (52,8 milioni). Adesso occorrerà avere qualche idea in più, per arginare un’emorragia che rischia di diventare nostro malgrado la peculiarità della nostra città, un brutto podio, da abbandonare con progetti e idee: se ci sono.
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Inchiesta sui “Parchi cittadini” a cura di
Immagine di copertina: Vincent Van Gogh - “La sedia di Van Gogh” (1888)
n° 195 ottobre 2015 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 - ilmese@edicta.net Direttore responsabile Simone Simonazzi - simonazzi@edicta.net Art director Pietro Spagnulo - spagnulo@edicta.net Coordinamento editoriale Rosaria Frisina Grafica e impaginazione Davide Pescini Redazione Fabrizio Furlotti, Daniele Paterlini Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra, Daniela Lella, Cristina Sgobio Commerciale Lina Carollo Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 30/09/2015
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di ROSARIA FRISINA
L’UNIVERSALE VAN GOGH Dalla National Gallery di Londra alla Magnani Rocca di Traversetolo. La sedia del pittore olandese, per la prima volta in Italia, sarà esposta alla Villa dei Capolavori fino all’8 dicembre
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a National Gallery aveva dato ampia disponibilità, non è stato facile scegliere, poi, abbiamo deciso per La sedia di Van Gogh». Lo rivela Stefano Roffi, curatore artistico della Fondazione Magnani Rocca, raccontando i retroscena dell’arrivo del capolavoro del pittore olandese a Traversetolo. «Un evento unico che, per la prima volta in Italia, permette di ammirare nella Villa dei Capolavori, una delle icone della storia dell’arte mondiale – continua Roffi -, il celebre ed enigmatico quadro di Vincent Van Gogh viene esposto al pubblico fino all’8 dicembre. Questa è l’unica occasione per vedere l’opera nel nostro Paese al di fuori della sua sede storica». Un quadro molto atteso alla Magnani, il cui arrivo è stato comunicato ufficialmente solo all’ultimo, dopo un trasporto eccezionale che ha dovuto rispettare tutte le norme di sicurezza e le cautele imposte da una trasferta così delicata. Un successo che tutti i Musei italiani invidieranno, come siete riusciti ad ospitare il capolavoro di Van Gogh? «La National Gallery di Londra aveva in programma, proprio in questo periodo, una mostra
LA SEDIA DI VINCENT: ritratto di una struggente (disperata) umanità Lo splendido dipinto - eseguito durante il soggiorno del pittore ad Arles, quando egli era intenzionato a creare una comunità di artisti nella celeberrima ‘Casa gialla’ di place Lamartine - era stato concepito insieme a un altro, La sedia di Gauguin (1888), entrambi simboli di solitudine e incomunicabilità. È infatti proprio attraverso il tormentato rapporto con Gauguin che si comprende l’assenza/presenza della vagheggiata
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collaborazione tra i due artisti, fortemente idealizzata, di fatto durata solo nove settimane e che trova nel motivo della sedia l’emblema di un desiderio artistico travagliato, un autoritratto a tutti gli effetti, che racchiude un’enigmaticità che prelude ai drammatici eventi successivi, fino alla tragica morte di Van Gogh. Si manifestano in questo modo la dichiarazione di umiltà e l’introduzione alla vita più intima del pittore già proposte
su Goya, un percorso espositivo che ha portato a ritenere fondamentale la presenza de “La famiglia dell’infante don Luis”, un quadro che fa parte della collezione permanente della Magnani. Da tempo collaboriamo con la National Gallery. Lo scambio di opere è stato una conseguenza dei buoni rapporti sviluppati negli anni». Dove è stata collocata La sedia? «Proprio nella sala del Goya, al posto del quadro che sarà ospitato in cambio alla National Gallery, quindi in un ambiente molto in contrasto con l’opera di Van Gogh, in un’atmo-
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Prosegue la mostra di Giacomo Balla Con un unico biglietto, i visitatori potranno vedere La sedia di Van Gogh, la collezione permanente della Magnani Rocca e la mostra di Giacomo Balla, Astrattista Futurista in programma fino all’8 dicembre, a cura di Elena Gigli e Stefano Roffi. L’esposizione presenta il percorso artistico di Balla (Torino 1871 – Roma 1958), attraverso l’analisi del manifesto Ricostruzione Futurista dell’Universo, ed è articolata per temi: astratto, dinamico, trasparentissimo, coloratissimo e luminosissimo, autonomo, trasformabile, drammatico, volatile, scoppiante. La mostra comprende le varie fasi del lavoro dell’artista, dai pastelli di inizio ‘900 realizzati a Villa Borghese (in particolare Fontana (che piange) della Banca d’Italia, mai esposto in precedenza) allo studio della velocità astratta, dalle opere del Balla ritrattista fino ai quadri del Balla futurista.
sfera settecentesca. L’impatto è molto forte». Non ci sono altre opere di Van Gogh alla Magnani, sarà un’esposizione completamente avulsa dal contesto della Villa… «Abbiamo scelto Van Gogh, in quanto artista dal linguaggio universale, che sa parlare a tutti.
Non abbiamo altre opere e quindi è un’operazione a maggior ragione interessante. Un po’ come i focus scientifici, servirà a focalizzare un grande capolavoro della storia dell’arte. La sedia è un’opera simbolo, è un autoritratto, rappresenta la solitudine che l’artista viveva in quel-
nel dipinto La stanza di Vincent ad Arles (1888), con la stessa sedia inserita come una firma personale, e quelle che l’artista chiamava dècorations ad abbellire le pareti del suo rifugio privato. La ricerca di un ideale domestico ordinato che rispondesse ai desideri dell’artista, ma di fatto non certo alle sue inclinazioni, trova oggi una speciale presentazione nella Villa sede della Fondazione, il cui proprietario Luigi Magnani aveva saputo, all’opposto, con grande ordine, valorizzarne gli ambienti con opere di fine gusto estetico e grande rilievo artistico. Oggi, l’umile sedia di Van Gogh
UN’OCCASIONE UNICA PER VEDERE IL CAPOLAVORO FUORI DALLA SUA SEDE STORICA la fase, non a caso è vuota. Uno struggente testamento dell’artista, traccia eterna della sua disperata passione per la vita e per la pittura». Capolavori che viaggiano, dipin-
ti esposti singolarmente e fuori dal loro contesto, è una tendenza in voga, alcuni critici denigrano queste scelte… «L’operazione di isolare un’opera non è negativa. Il pubblico
- con la pipa dell’artista in primo piano e la cassetta delle cipolle dove campeggia la celeberrima firma Vincent - viene offerta eccezionalmente allo spettatore in un nuovo allestimento nella sala più sontuosa della Villa, tra i preziosi arredi in stile Impero, in dialogo inedito con le opere della collezione permanente che vanta nomi di artisti tra i più famosi al mondo; a celebrare la creatività di un pittore diventato mito, che aveva compreso, precorrendo i tempi, il nuovo senso che avrebbe di lì a poco intrapreso la storia dell’arte. Continua a pag. 7
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12 settembre - 8 dicembre 2015
Fondazione Magnani Rocca Mamiano di Traversetolo, Parma La mostra Giacomo Balla Astrattista Futurista è realizzata grazie al contributo di
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LA SEDIA È ESPOSTA NELLA SALA DEL GOYA, L’EFFETTO È DI GRANDE IMPATTO
La famiglia dell’infante don Luis di Goya (1783-1784) è il quadro della collezione permanente della Magnani Rocca che sarà esposto alla National Gallery di Londra da ottobre a gennaio. Un dipinto di grande valore, certamente la più importante testimonianza della prima maturità di Goya e segna la sua ammissione nell’alta società spagnola. La sedia di Van Gogh è presente alla Magnani Rocca in virtù dello scambio delle opere tra i due Musei. va aiutato ad avvicinarsi all’arte, Van Gogh parla e dialoga con tutte le fasce sociali. D’altronde, la mission della nostra Fondazione è proprio questa, comunicare con un pubblico vasto, sensibilizzare al mondo dell’arte. Nella sala, intorno al quadro, è stato allestito un corredo di pannelli che raccontano Van Gogh proprio nel periodo in cui ha dipinto La sedia. Era il periodo dell’amicizia tormentata con Paul Gauguin ad Arles, nello stesso anno il pittore ritrae, infatti, La sedia di Gauguin e La camera di Vincent ad Arles». La National Gallery che concede in esclusiva Van Gogh, è un riconoscimento per la Magnani Rocca… «Sì, significa che il Museo è ri-
conosciuto a livello internazionale come una struttura con le caratteristiche idonee ad esporre capolavori. Si apre una strada in questo senso, per l’esposizione in futuro di altre opere importanti. Avevamo già ospitato di recente un capolavoro di Renoir, La Seine à Champrosay, grazie ad un’altra importante collaborazione, quella con il Museo d’Orsay, ma il quadro era più contestualizzato, perché abbiamo opere impressioniste nella collezione permanente, veniva esposto accanto a Matisse,
Nelle pagine precedenti dall’alto: Fondazione Magnani Rocca - La Villa dei Capolavori e il giardino; Vincent Van Gogh - “La sedia di Van Gogh” (1888); nel box: Giacomo Balla - “Forze di paesaggio + cocomero” (1917-1918); sotto: Vincent Van Gogh - “La sedia di Gauguin” (1888) e “La stanza di Vincent ad Arles” (1888). In questa pagina dall’alto: Goya - La famiglia dell’infante Don Luis (1783-84); Fondazione Magnani Rocca - Sala Goya.
VAN GOGH E LA PROVENZA Il sud della Francia e il Mediterraneo hanno rappresentato per molti artisti un luogo d’attrazione per ricerche legate al colore e alla luce. Lo stesso Van Gogh avverte, dopo la malinconica esperienza parigina, l’esigenza di spostarsi in Provenza, ad Arles, dove si reca nel febbraio 1888. Gli inizi non sono facili; non conoscendo nessuno che possa posare per lui, focalizza la sua attenzione sui paesaggi, compensando il bisogno arretrato di natura, accumulato negli anni trascorsi a Parigi. Quello provenzale è un momento decisamente prolifico nella
carriera dell’artista, la stagione più viva in cui nascono i capolavori più noti: oltre a La sedia di Van Gogh e a La sedia di Gauguin realizza Vaso con dodici girasoli. VAN GOGH E GAUGUIN Van Gogh nutre il desiderio di fondare ad Arles una comunità artistica e invita Gauguin a farne parte. Gauguin diventa guida artistica e Van Gogh si adatta alla posizione di allievo. I due pittori hanno in comune idee rivoluzionarie sulla pittura. Gauguin incita il suo “allievo” a dipingere con una tavolozza dettata
Cézanne, Monet e De Staël. Poi, nel caso di Van Gogh, abbiamo sì, proprio un’esclusiva, perché chi vorrà vederlo in Italia, dovrà venire a Parma. Credo sia un’opportunità straordinaria per noi, ma anche per tutto il territorio».
INFORMAZIONI FONDAZIONE MAGNANI ROCCA via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dal 25 settembre all’8 dicembre 2015. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso, aperto lunedì 7 dicembre. Ingresso: € 9,00 - € 5,00 per le scolaresche. Con lo stesso biglietto è possibile visitare anche la mostra ‘Giacomo Balla Astrattista Futurista’ e la Collezione permanente. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it Il martedì ore 15.30 e la domenica ore 16, Van Gogh e Balla con guida specializzata; non occorre prenotare, basta presentarsi alla biglietteria; costo € 12,00 (ingresso e guida). Ristorante e Caffetteria nella corte del museo tel. 0521 848135.
dall’immaginazione, ma Van Gogh continua a sentirsi più a suo agio davanti alle cose, al modello. La sera fumano insieme in qualche locale malfamato e si accompagnano a prostitute. Cominciano a emergere le prime divergenze: Vincent diventa possessivo, Gauguin è per lui un’ancora di salvezza e vorrebbe garantirsi per sempre la sua amicizia. Preso dalla paura che questi fuggisse, una notte lo insegue armato di rasoio dopo averlo visto uscire; Vincent rientrato in casa si taglia parte dell’orecchio sinistro. di Stefano Roffi il mese/ ottobre 2015
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il Tema del Mese
di FEDERICA DE MASI
PARMA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA?
La nostra città gareggia per il 2017. C'è chi dubita che abbia chance di vincere. Ma la Ferraris ci spera: «sarebbe un'iniezione di fiducia e di leggerezza»
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he Parma sia fra le dieci città finaliste in lizza per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2017 non è una notizia che, quando è apparsa, abbia entusiasmato più di tanto la città. In una Parma acciaccata, che stenta a riprendersi e fatica a migliorare la propria immagine, sono in tanti a credere che le chances di vincere non siano tante. Ma se il clima cittadino ed il periodo non sono certo dei migliori, tra tagli e polemiche, Parma può comunque vantare una storia gloriosa e potenzialità culturali che affondano le radici nel passato. La scelta di gareggiare per il 2017 d’altronde non è casuale. «In questo anno vi sono dei riferimenti identitari forti, come la corrispondenza con i 2.200 anni dalla fondazione di Parma e i 150 anni dalla nascita di Arturo Toscanini», spiega l'assessore alla Cultura di Parma, Laura Ferraris. Ma i parmigiani dovranno aspettare dicembre per scoprire se la città riuscirà ad accaparrarsi il titolo che, aldilà del riconoscimento, porterebbe in concreto nelle casse comunali un finanziamento di un milione di euro, stanziato dal Ministero dei Beni Culturali. In attesa del responso, a sperare in una vittoria per il momento è l'asses-
I PROGETTI PRESENTATI Il Giardino del Parco Ducale, la zona del Cinghio e il centro storico con i suoi monumenti, sono le aree che beneficerebbero della riqualificazione non solo in termini di opere pubbliche (scelte in corrispondenza con gli investimenti già previsti nel piano triennale cittadino) ma anche di costruzione e recupero di un dialogo perduto con i cittadini e con i turisti, senza dimenticare il concetto di sostenibilità della bellezza, che oggi non può essere più intesa “a tutti i costi”. Il giardino ducale ritrovato sarà valorizzato negli spazi monumentali e naturalistici comprendendo le strutture al suo
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interno, dal Teatro delle Briciole alla Serra 900, con l'obiettivo di donargli nuova vivacità. Il Cinghio svilupperà il progetto "Ciak si rigenera" sfruttando gli spazi dell'Edison d'essai, con la creazione della Scuola del documentario e di una residenza per i giovani videomaker che vogliano sperimentare. Il centro storico, partendo dal Ponte romano (progetto di riqualificazione già in atto), continuerà a sviluppare il progetto sperimentale di Sistema Museale Integrato (progetto MIBACT) con l'istituzione di itinerari tematici, che vogliono uscire dai soliti schemi, creando percorsi specifici ed innovativi.
sore Ferraris. «Se Parma vincesse, sarebbe un'iniezione di fiducia e di leggerezza per la città - afferma -. Si avrebbe l'occasione di rilanciare l'immagine di Parma, riportando al centro dell'attenzione la cultura come strumento strategico per la rinascita. Oggi gli operatori culturali già agiscono in questo senso ma guardando i bilanci, i tagli e i livelli di investimento dei privati nel settore cultura ci si rende conto del limite». Perché dovrebbe vincere Parma? «Dal romanico al rinascimento, fino alla cultura delle corti, passando per la lette-
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ratura e il cinema, Parma ha nei suoi strati molto della cultura nazionale. Non è una gara facile, tutte le candidate hanno peculiarità importanti ed uniche». Parma gareggia anche per “Città creativa per la gastronomia dell'UNESCO”, questo titolo gioverebbe di più a livello turistico? «Sono titoli molto diversi. Credo però che il riconoscimento UNESCO (che permane nel tempo, ndr) possa essere più attrattivo, consolidando un'immagine di Parma che c'è già e convincendo la città a lavorare su questo aspetto non solo dal punto di vista aziendale ma anche da quello culturale». Anche il Festival Verdi rientra nel progetto Parma capitale della cultura 2017. Lo ritiene ancora un progetto di punta? Qual è la sua
idea di Festival Verdi? «La potenza del personaggio va oltre l'interesse per le rappresentazioni delle opere in cartellone. È il sistema territoriale, la tradizione e il patrimonio documentario che si trova solo qui a rendere il festival unico. Oggi lo penalizzano il mancato riconoscimento ministeriale, che esclude il Festival Verdi da contributi statali costanti che aiuterebbero la progettazione, e una mancanza di investimenti. Dovrebbe essere un progetto collettivo, che non inizi e finisca con le rappresentazioni teatrali ma riesca ad essere un punto di arrivo di un'attività svolta tutto l'anno. Gli altri Festival, come il Puccini o Rossini, non contano molte più rappresentazioni in un mese di vita, non
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svolgono attività che giustificano un riconoscimento maggiore rispetto al Verdi. Nella gestione del festival incidono tanti elementi, compreso quello che fa più comodo dimenticare. Abbiamo trovato un teatro sull'orlo del fallimento e che si ritrova oggi ad avere un solo socio fondatore nel Comune di Parma. Il Regio si è trovato strozzato dai debiti, e dopo quattro anni di mancati pagamenti ai cantanti, è facile immaginare le difficoltà di richiamarli ad esibirsi, perchè gli artisti decidono di non ritornare». Parma è caduta in un "mortorio" culturale, questa una delle accuse che le rivolgono… «La città ha una sana propensione a farsi del male. Non credo sia così. Lo scorso anno il settore cultura ha ospitato come prima città in Emilia Romagna Romeo e Giulietta in Piazza della Pilotta per più di 2.400 posti e 16 mila spettatori. Un caso particolare, sostenuto da imprenditori privati. Entrare in questi circuiti vuol dire avere luoghi in cui poter organizzare questi eventi. Parma non ha un'arena concerti: lo Stadio Tardini richiederebbe costi altissimi, il Palazzetto dello sport ha una capienza inferiore rispetto a quella richiesta da grossi eventi». Lo sviluppo della cultura non è solo una questione economica, ma anche di idee… «Le idee non mancano, ma devono essere sostenibili. Senza gli investimenti è difficile portare avanti progetti innovativi. Le idee vanno sviluppate con un maggiore ascolto, non solo da parte del Comune ma anche da parte dell'imprenditoria e degli enti. In questi anni abbiamo lavorato di più sulla solidità che sugli eventi, cercando di dare stabilità alle istituzioni esistenti, riducendo i debiti. Serve poi più sperimentazione, e meno "salotti"».
LE ALTRE CITTÀ CANDIDATE Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. Sono le dieci città finaliste per il titolo di capitale italiana della cultura per il 2016 e 2017 scelte all'unanimità dalla giuria presieduta da Marco Cammelli tra le 24 candidate. I comuni hanno dovuto presentare entro settembre i dossier di candidatura definitivi per la scelta della capitale italiana del 2016 (entro il 30 ottobre) e della capitale italiana del 2017 (entro il 15 dicembre). Alle due città vincitrici verrà assegnato un contributo di un milione di euro e l'esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità.
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di DANIELA LELLA e CRISTINA SGOBIO
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Teatri, al via le stagioni. TEATRO REGIO
Otello inaugura il Festival Verdi. Il Corsaro ed il Rigoletto, le altre due opere in cartellone
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arà Otello ad inaugurare l’edizione 2015 del Festival Verdi, in scena l’1 ottobre (recite il 4, 11, 17 ottobre 2015) al Teatro Regio di Parma nel nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi, con le luci di Vincenzo Raponi. Daniele Callegari, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e del Coro di voci bianche e giovanili Ars Canto Giuseppe Verdi preparato da Gabriella Corsaro, guiderà il cast con protagonisti i tenori Rudy Park e Carlo Ventre, poi Aurelia Florian, Roberto Frontali, Manuel Pierattelli, Gabriella Colecchia. Seconda opera
al Teatro Regio di Parma, Il corsaro debutta il 14 ottobre (recite il 20, 25, 31 ottobre 2015) nell’allestimento creato per il Festival Verdi da Lamberto Puggelli e ripreso da Grazia Pulvirenti con le scene di Marco Capuana, i costumi di Vera Marzot, le luci di Andrea Borelli, gli assalti del maestro d’armi Renzo Musumeci Greco, originariamente coprodotto con il Teatro Carlo Felice di Genova. In scena, diretto da Alain Guingal alla testa della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, un cast di giovani e affermati interpreti tutti impegnati: Paoletta Marrocu e, per la prima volta in questo titolo, Diego Torre, Jessica Nuccio, Kiril Manorov. Rigoletto debutta, invece, al Teatro Verdi di Busseto il 10 ottobre (recite
AL FARNESE, TRAIETTORIE E GIANNINI Enrico VIII, La Tempesta, Il mercante di Venezia, Amleto, Otello, interpretate da Giancarlo Giannini, accompagnato al pianoforte da Giovanni Bellucci. Il 13 ottobre, al Teatro Farnese, nell'ambito del Festival Verdi, Shakespeare incontra la musica di Beethoven, Chopin, Liszt, Mendelsshon Bartoldy, Rossini, Busoni,
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Alkan, in Sogno di una notte di mezza estate. Il Farnese è anche una delle location di Traiettorie, Rassegna Internazionale di Musica Moderna e Contemporanea. Fra i concerti, La Lira di Orfeo (20 ottobre), serata dedicata al repertorio seicentesco, con musica per voce, arpa e tiorba. www.fondazioneprometeo.org
il 15, 18, 21, 24, 29 ottobre 2015), in un nuovo allestimento affidato alla regia di Alessio Pizzech e realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna. Il direttore Fabrizio Cassi, sul podio dell’Orchestra dell’Opera Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma, dirigerà gli Artisti del 53° Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto” in collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. L’opera è realizzata in collaborazione con: Comune di Busseto, Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”. Tutto il programma del Festival Verdi su www.teatroregioparma.it
Speciale Teatri
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Ecco i primi spettacoli TEATRO DUE
Si apre il 4 novembre con "Madre di cane", in prima nazionale. In programma, anche "La Locandiera" e "Drakula"
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olte prime nazionali, produzioni, una dedica alla Grecia, un convegno internazionale, per dare il via all’attività 2015/16 di Fondazione Teatro Due. Ad aprire il cartellone, una prima nazionale il 4 e 5 novembre. Dal romanzo best-seller "Mother of the dog" dell’autore greco Pavlos Matesis, il regista Stavros Tsakiris, punta di diamante del teatro ellenico, ha tratto Madre di cane. Dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri, la storia della Grecia è raccontata attraverso lo sguardo di una ragazzina di tredici anni, la piccola Raraou che in questo grandioso e surreale affresco - tradotto dal regista Tsakiris in un allestimento di grande potenza scenica - diventa un’icona, il simbolo universale dell’umana determinazione a non soccombere. La stessa determinazione che ha segnato l’esistenza di Ghiannis
Ritsos, uno dei massimi poeti greci, dai cui versi immortali sono scaturiti Aiace (Raffaele Esposito), Agamennone (Emanuele Vezzoli), Oreste (Massimiliano Sbarsi) e Delfi
(Nanni Tormen): miti incarnati nella poesia e capaci di scavare nella profondità delle turbolenze umane e della Storia, un coro di personaggi diretti da Walter Le Moli che si alternano in scena nell’arco di un’unica serata (7 novembre). Dal 12 al 15 novembre Teatro Due sarà sede dell’Assemblea Generale di ETC-European Theatre Convention, la rete di oltre 40 Teatri Europei. A chiusura del convegno verrà presentata, in prima nazionale, la nuova produzione di Fondazione Teatro Due, La Locandiera, di Carlo Goldoni, con l’Ensemble stabile Attori di Teatro Due, diretti da Walter Le Moli. Il 27 novembre, invece, debutterà in prima nazionale, Drakula, che Fondazione Teatro Due ha prodotto insieme al Teatro Nazionale Croato di Zagabria e al Teatro Sloveno di Maribor. Ispirato al romanzo di Bram Stoker, Drakula, diretto dal regista serbo András Urbán, mette in scena un cast di attori italiani, croati e sloveni, uniti nell’esplorazione delle suggestioni contenute nel testo stokeriano. Numerose altre produzioni in programma, due allestimenti del regista Valerio Binasco, Signorina Julie di August Strindberg, Girotondo di Arthur Schnitzler, Pazzo d’amore di Sam Shepard, una nuova drammaturgia di Juan Mayorga… e altre sorprese. Info su www.teatrodue.org
IL GALÀ DI DANZA DI ROBERTO BOLLE Per la prima volta sul palcoscenico del Regio di Parma il galà di danza più famoso al mondo. L’étoile del Teatro alla Scala e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York Roberto Bolle, affiancato da ballerini di fama internazionale provenienti da alcune tra le migliori compagnie di balletto al mondo, interpreta un
ricco programma di pas de deux e assoli, tratti dal repertorio classico, moderno e contemporaneo. Lo spettacolo, prodotto da Artedanza, è l’occasione per ammirare le più famose stelle del balletto in un confronto di tecniche, scuole e stili diversi. In programma, giovedì 22, venerdì 23, sabato 24 ottobre, alle 20.00.
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Speciale Teatri TEATRO AL PARCO
TEATRO DEL TEMPO
Inizio di stagione con tre opere dell'autore parmigiano Bacchini
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aranno due concerti ad aprire significativamente la stagione 2015/16 del teatro delle Briciole. Primo appuntamento, sabato 31 ottobre è con Serata al Parco, la rassegna di teatro contemporaneo, con un aperitivo di inaugurazione, alle 19.30, realizzato grazie alla collaborazione di Fratelli Galloni Prosciutti di Parma e di Tabarro Enoteca, che farà da piacevole prologo conviviale al Concerto dell’Officina del Battagliero in programma, a seguire, alle 21. Negli anni ‘30 del Novecento nella reggiana Val d’Enza il clarinettista Tienno Pattacini componeva per la sua orchestra il Valzer del Battagliero: emblema di una musica popolare emiliana, capace di far dialogare folclore e musica colta, insaporendosi di aromi dell’opera verdiana. L’Officina del Battagliero fa rivivere ora con autenticità di esecuzione uno stile musicale e una tradizione espressiva che rischiavano di andare perduti. Il cartellone di Serata al Parco proporrà poi fino al 22 aprile 2016 un itinerario nell'eccellenza del teatro italiano, da Marco Baliani a Sonia Bergamasco, da Ascanio Celestini
TEATRO EUROPA
Si parte il 29 ottobre con "Il pianto di Azzurra"
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i parte giovedì 29 ottobre, alle ore 22, con ll pianto di Azzurra, la prima serata della rassegna “Il rumore del lutto 2015”. Si tratta di un concerto “up to you” in cui è lo spettatore a de-
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Il 31 ottobre, "Serata al Parco, la rassegna di teatro contemporaneo" a Motus e Fanny&Alexander. Weekend al Parco, proposte di teatro per adulti e bambini, la storica rassegna per le famiglie, invece, prende il via, domenica 1° novembre, sotto il segno della musica dal vivo, con una versione moderna della favola dei Fratelli Grimm “I musicanti di Brema”, firmata da Catlyst Theatre Company e i Camillocromo, con il loro energico mix musicale tra valzer, tango, rumba e ritmi circensi. Info su www.solaresdellearti.it cidere liberamente quanto pagare. Il pianto di Azzurra, suona un noise rock elettronico alternativo dalla cornice cantautoriale. La band nasce nella provincia di Reggio Emilia da un’idea di Matteo Papini e Pier Bernardi e i brani sono da subito numerosi. Il primo ep "Io non dormo mai" (febbario 2014) ne contiene solo alcuni, rivisti e arrangiati con l’arrivo nella band di Mattia Rubizzi, Alessandro Fontana, Demis Castellari. I brani sono un sano mix di poesia, noise e aspro coinvolgimento emotivo. Il tutto si traduce in un forte calcio all’anima. Europa Teatri si propone come un luogo di sperimentazione dei linguaggi pertinenti alla scena in cui la pratica teatrale e la ricerca poetica trovano il loro mondo possibile. Per questo, i suoi componenti lavorano non solo per produzioni e rassegne teatrali e di danza, ma anche nel campo della pedagogia teatrale, organizzando e conducendo seminari e laboratori rivolti a diverse fasce d’età. È in questo scenario che s’inseriscono i “Laboratori in Teatro”, che saranno presentati martedì 6 ottobre alle 21.00: il primo livello rivolto a chi non ha ancora esperienza, il II livello invece, a chi, dopo aver fatto esperienza, vuole continuare il lavoro di apprendimento. Info su www.europateatri.it
pre con tre opere dell’autore parmigiano Matteo Bacchini la stagione 2015/2016 del Teatro del Tempo. Si parte il 28 con la pluripremiata produzione 2014 del Teatro “Al Forestér Vita accidentale di un anarchico”, interpretata da Savino Paparella con la direzione tecnica di Rocco Antonio Buccarello. La solidissima scrittura di Matteo Bacchini, unita alla presenza intensa di Paparella, han valso a Al Forestér diversi premi, ultimo dei quali la scorsa estate, il premio del pubblico al Palio Poetico Musicale Ermo Colle di Tizzano. Una storia, quella dell’anarchico Antonio Cieri, che oggi sarebbe eccezionale: i moti di Ancona, le barricate di Parma, l'esilio in Francia e la guerra di Spagna, sempre dalla parte sbagliata, dalla parte degli sconfitti. Il 30, è la volta di In nome del popolo italiano con Daniele Bonaiuti e Silvia Frasson, la deposizione strampalata di un “romanesco” manesco che illustra a un maresciallo dei carabinieri come si trasforma un matrimonio in un funerale, con annessa testimonianza della sposa in quanto persona disinformata dei fatti (e di tutto il resto). A completare l’excursus nella scrittura di Bacchini il 7 novembre arriva SS9 Storie della via Emilia con Rocco Antonio Buccarello, cinque vicende su quella che è molto più che una strada, è un'eredità di ricordi e speranze che passano di padre in figlio. Info su www.teatrodeltempo.it
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Speciale Teatri TEATRO LENZ
Grande debutto con "Verdi Re Lear"
TEATRO DEL CERCHIO
Teatro per tutti: stagione per adulti e per ragazzi
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rande debutto, domenica 11 ottobre alle ore 21, per Teatro Lenz con Verdi Re Lear, nell’ambito del Festival Verdi (repliche il 12, 13 e 14 ottobre alla stessa ora). Lo spettacolo si propone come «un simulacro d’opera d’arte performativa e musicale che trae dal Lear di Shakespeare e dal Lear di Verdi gli elementi fondamentali alla sua manifestazione». Il tutto con la collaborazione del compositore di musica elettronica inglese Robin Rimbaud aka Scanner e dei cantanti del Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Questo audace accostamento ha lo scopo di sperimentare nuove forme di intreccio creativo tra melodramma, nuova composizione, scenografia reale e virtuale, stile di recitazione e di canto, musica unplugged ed elettronica. Dal 19 novembre al 6 dicembre, invece, si terrà la 20° edizione di Natura Dèi Teatri, con la direzione artistica curata da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, Info: www. lenzfondazione.it
l teatro come un cerchio di energia in movimento, come luogo dove accogliere e abbracciare. Ecco cos’è il Teatro del Cerchio. Per la stagione serale degli adulti 2015/2016, in cartellone sono previsti ben quindici titoli di prosa. Si parte il 10 ottobre con "Le vacanze dei signori Lagonia" del Teatrodilina, con Francesco Colella e Mariano Pirrello; un racconto divertente sul senso della vita, tra i finalisti del Premio In-Box 2015 che, quest’anno, ha eletto vincitore lo spettacolo "L’insonne" (in scena al Teatro del Cerchio il 24 ottobre) con gli acclamati interpreti Alice Conti e Francesco Villano impegnati in un dialogo
TEATRO PEZZANI
Da "Precari" a "Tre donne in cerca di guai" a stagione è ricca di novità, divertimento e allestimenti importanti di artisti di fama nazionale e giovani compagnie. Dal 2 al 4 ottobre, un "cult"
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TEATRO DI RAGAZZOLA
Sul palco, nomi come Ivano Marescotti e Anna Della Rossa
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mozione, divertimento e riflessione: queste le coordinate dei nuovi spettacoli del Teatro di Ragazzola e dell’Arena del Sole di Roccabianca. Da ottobre ad aprile 2016, una nuova stagione teatrale con sedici spettacoli in programma. Ad aprire la stagione, il 17 ottobre, con la commedia Peperoni difficili – la verità chiede di essere conosciuta, sarà la promessa del cinema italiano Anna Della Rosa, che prende spunto da una storia realmente accaduta e ha come tema la verità e il diritto di dirla o di saperla. Un
il mese/ ottobre 2015
fra fratello e sorella di grande potenza. Mentre per la stagione ragazzi ogni domenica fino al 28 febbraio andranno in scena spettacoli pomeridiani dedicati alle famiglie; tra questi il 31 ottobre (replica l'1 novembre) la nuova produzione "I vestiti nuovi del principe Amleto", un omaggio al genio di William Shakespeare a 400 anni dalla sua scomparsa Info: www.teatrodelcerchio.it
di Gianni Clementi: “Clandestini” con Marco Cavallaro, Alessandro Salvatori, Andrea Perrozzi, Antonia Renzella, diretti da Vanessa Gasbarri. Anno 2031: nessuno straniero lambirà più le nostre coste e saremo proprio noi europei a dover espatriare! Una cinica e irriverente commedia dal finale inatteso. Dal 23 al 25 ottobre, la giovane compagnia formata da Marco Morandi, Claudia Campagnola, Carlotta Proietti e Matteo Vacca, affronta con ironia e comicità il tema della precarietà nella commedia di Toni Fornari: Precari, con Maurizio Di Carmine, per la regia di Paola Tiziana Cruciani. Grande attesa per il secondo appuntamento di novembre, dal 20 al 22, la commedia di J.M. Chevret Tre donne in cerca di guai, con un cast al femminile: Corinne Clery, Barbara Bouchet e la partecipazione straordinaria di Iva Zanicchi. Info su www.nuovoteatropezzani.it
altro appuntamento imperdibile e dall’ironia è quello del 31 ottobre Bestiale… quel giro d’Italia con il geniale Ivano Marescotti che parla del Giro d'Italia del 1914, considerato il più duro di tutti i tempi, e vinto dal bolognese Alfonso Calzolari. E per non farsi mancare niente in cartellone ci sarà anche Wonder Woman, il 19 dicembre che indagherà su un mondo fatto di stereotipi di genere, spreco di talenti, crisi della coppia, diritti mancati. Per info sul programma: www.teatrodiragazzola.it
Speciale Teatri
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TEATRO MAGNANI
Quattro spettacoli per la stagione lirico-concertistica
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l grande Teatro Magnani di Fidenza prevede un ricco calendario di appuntamenti per la stagione liricoconcertistica 2015/2016. Si inizia con un evento d'eccezione, in concomitanza con il Bicentenario della nascita dell'illustre concittadino e scenografo Girolamo Magnani, l’1 novembre con "Norma", una tragedia lirica in due atti di Felice Romani e con la musica Vincenzo Bellini. Ma questa sarà una "Norma" particolare, perché interpretata da un’artista d’eccezione: la soprano Dimitra Theodossiou, la più grande e famosa
Norma al mondo. Si prosegue poi il 21 novembre con "Grandi voci in libertà" concerto lirico-vocale di arie celebri con il maestro di pianoforte Simone Savina. Ma ancora un altro imperdibile appuntamento con l’operetta in due atti di E. Kalmàn il 13 dicembre:
TEATRO NUOVO
A Salsomaggiore, risate con Max Giusti ed Enzo Iacchetti na stagione “sorridente” quella 2015/2016 del Teatro Nuovo di Salsomaggiore. Artisti in scena che racconteranno la vita con l’ironia, con lo sberleffo. E via quindi il 10 ottobre, con uno spettacolo di e con il grande Max Giusti "Work in progress" in cui si avvicenderanno una miriade di personaggi, che appariranno sia in video che live; uno spettacolo che cambia in ogni data (come annuncia già il titolo) per prendere in giro continuamente tutta l’assurda realtà che ci circonda. In un turbinio di ritmo sorprese e
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"La principessa della Czarda" con il corpo di ballo Novecento e le coreografie di Salvatore Loritto, l’orchestra “Cantieri d’Arte” diretta Stefano Giaroli e la regia Alessandro Brachetti. E per concludere il 16 gennaio il "Concerto sinfonico". Info www.comune.fidenza.pr.it
risate che lasceranno il pubblico a bocca aperta! Il 18 ottobre, andrà in scena "Al cavallino bianco" della Compagnia Corrado Abbati, con performance virtuosistiche e coreografie scattanti in costumi colorati che trasformeranno l’Austria-clichè in uno spettacolo non banale, ma capace di emozionare. Un cavallino moderno, veloce, ironico e divertente, Mentre il 30 ottobre con "Le Olimpiadi del 1936" Federico Buffa (giornalista di Sky Sport) racconta il grande evento sportivo voluto dal Terzo Reich e anche le storie di uomini che hanno preso parte all’Olimpiade. Un altro spettacolo degno di nota è "Talk Radio", il 19 dicembre con uno dei personaggi più amati dagli italiani, Enzo Iacchetti, incalzato dallo speaker Marco Caronna. Una prima assoluta di questo lavoro sul palco del Teatro Nuovo: una carrellata di canzoni, monologhi, improvvisazioni pronti a stupire il pubblico. Info su www.teatronuovosalsomaggiore.it
Cercate un locale per aprire il Vostro ristorante ideale? Vi proponiamo un ambiente ampio, confortevole ed elegante nello stesso tempo, collocato in edificio storico, con diverse tipologie di utilizzo e parcheggio. Posto sulla Via Emilia, a pochi chilometri dalla città si apre verso la campagna circostante. Si richiede curriculum, serietà e professionalità. No perditempo.
Per informazioni contattare 335-6266055 il mese/ ottobre 2015
Teatro Regio di Parma 1, 4, 11, 17 ottobre 2015
OTELLO
Musica Giuseppe Verdi 14, 20, 25, 31 ottobre 2015
IL CORSARO
Musica Giuseppe Verdi Teatro Giuseppe Verdi di Busseto 10, 15, 18, 21, 24, 29 ottobre 2015
RIGOLETTO
Musica Giuseppe Verdi Teatro Regio di Parma 3 ottobre 2015
DESIRÉE RANCATORE Pianoforte GIULIO ZAPPA
Soprano
Ridotto del Teatro Regio di Parma 8 ottobre 2015
ENSEMBLE PROMETEO Direttore MARCO ANGIUS Teatro Regio di Parma 10 ottobre 2015
GREGORY KUNDE VITTORIO VITELLI Pianoforte BEATRICE BENZI Tenore
Baritono
16 ottobre 2015
FUOCO DI GIOIA FILARMONICA ARTURO TOSCANINI CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA Direttore STEFANO RABAGLIA 18 ottobre 2015
ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA Direttore ANTONIO PAPPANO 19 ottobre 2015
ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO “ARRIGO BOITO” DI PARMA Direttore ELISEO CASTRIGNANÒ 27 ottobre 2015
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA Direttore JADER BIGNAMINI Tenore WALTER FRACCARO Basso MICHELE PERTUSI Maestro del coro MARTINO FAGGIANI 29 ottobre 2015
IL REGIO NEL PAESE DEL MELODRAMMA 30 ottobre 2015
Soprano Pianoforte
JESSICA PRATT JAMES VAUGHAN
24 settembre - 31 ottobre 2015
AROUNDVERDI - VERDIYOUNG
Il Teatro Regio di Parma ringrazia inoltre Luca Barilla e tutti gli imprenditori che hanno voluto sostenere personalmente il Festival Verdi 2015
di DANIELA LELLA e CRISTINA SGOBIO
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l’inchiesta
Parchi, si deve fare di più Altalene rotte, sporcizia, cani liberi, spacciatori, piste ciclabili chiuse. La gente denuncia il degrado. Pizzarotti: «troppi vandali ed inciviltà»
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hi dice “parco” a Parma, pensa subito al maestoso Parco Ducale; invece, di parchi, che contribuiscono a rendere più poetica e vivibile la città, ce ne sono molti di più, alcuni noti, altri meno conosciuti, in tutto sono 120. Una bella e comoda panchina, un leggero venticello, un libro, e il gioco è fatto: ecco come rilassarsi dopo una giornata di lavoro. Un’altalena, tanta voglia di divertirsi e anche questa volta il gioco è fatto: tanti bambini che si svagano e scorrazzano divertiti. I parchi sono un po’ il giardino di una città e come vengono protetti, difesi e curati è l’esempio dell’attenzione che si dedica alla collettività. Per questo abbiamo cercato di capire un po’ di più visitandoli e parlando con chi li frequenta. Tralasciando il Parco della Cittadella, per il quale è nato un comitato antidegrado che lamenta (tra le altre cose) troppa disattenzione, le potature considerate eccessive degli alberi e lo scheletro dell’Ostello abbandonato, con le telecamere di ParmaReport abbiamo analizzato quattro parchi cittadini come Parco Lubiana, Parco Falcone-Borsellino, Parco Ferrari e Parco Martini, per farsi un’idea del loro stato di salute. C’è qualcosa che turba la quiete dei parmigiani durante le loro passeggiate nel Parco Ferrari? Quasi nulla sembrerebbe, piccoli dettagli e così una signora si lamenta: «Ci sono due
pini strasecchi che se non vengono abbattuti, o per lo meno potati, possono causare forti danni», ci sono poi alcuni giochi danneggiati, altri sono stati sostituiti con un certo ritardo. Sembrerebbe tutto bene, ma il principale problema si manifesterà tra qualche settimana, con le prime piogge e il paril mese/ottobre 2015
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l’inchiesta
co di via Zarotto diventerà un’enorme pozzanghera. «Andrebbe scavato e si dovrebbe rifare il fondo, qui alle prime piogge diventa una vasca e addio parco per mesi», ci rivela un papà che vorrebbe godersi qualche mattina di sole con i figli anche in autunno e inverno. Altri hanno già il rimedio: «Noi infiliamo gli stivali e i bambini giocano nel fango, si divertono ugualmente». E per finire qualche lamentela: «C’è anche qualche piccolo spaccio». Se la passano peggio di tutti i bimbi del Parco Lubiana; la situazione pare sconfortante e a confermarlo è una giovane mamma: «Altalene danneggiate dai ragazzi che la sera le usano in maniera inappropriata
e forzata e riparate in modo insicuro, buchi nei tappeti, giostre rotte da mesi se non anni e mai riparate. Eppure sono interventi semplici, ma le nostre segnalazioni non hanno mai alcun esito. Poi un giorno arriviamo e troviamo qualcosa di sistemato, ma sembrano interventi casuali». Forse manca un monitoraggio più adeguato. Interpellato il sindaco Pizzarotti si scaglia contro l’inciviltà e la maleducazione della gente «Servirebbe più rispetto ed educazione civica per tutelare i nostri parchi!» Ma se è vero che spesso le giostrine sono rotte o c’è chi non rispetta l’ambiente, perché non si provvede celermente con la manutenzione o con la pulizia?
Pattume e sporcizia, regnano nel Parco Martini e lo conferma una signora: «I cani sguinzagliano liberi dove giocano i bambini, pur essendo presente un’area cani, e questo è poco igienico». Ma i problemi non terminano qui e a qualcuno sfugge anche qualche insulto: «Chi è addetto alla manutenzione non ha cervello perché sono stati tagliati tutti i tubi dell’irrigazione!» – svela una nonna -. Parco Falcone Borsellino, il Comune lo descrive con parole idilliache sulla pagina in-
I PARCHI DELL’INCHIESTA Parco Ferrari Via Giacomo Puccini
Parco Lubiana Piazzale Lubiana
Parco Falcone-Borsellino Via Mantova
Parco Martini Via Grenoble
Bambini che giocano, genitori che spingono i figli sulle altalene, nonni che chiacchierano. Sembra tutto tranquillo e, forse, lo è. Durante l’estate, sono stati fatti lavori di manutenzione e ora, a parte qualche piccolo problema, è tutto sistemato. Poche lamentele, tante persone. «Non riceviamo lamentele – conferma il titolare del chioschetto – a parte qualche raro caso di spaccio». Be, che sarà mai!
Il mercoledì e il venerdì regna sovrano il mercato. Nel resto della settimana, i bimbi provano a giocare e i genitori sperano che non si facciano male, tra buche e altalene inagibili. Una mamma parla di gruppi di adolescenti che, s’intrattengono al parco, fumano e fanno piccoli atti vandalici. «Non bisogna subito denigrarli, ma occorre capire di cosa hanno bisogno» dice.
Un’ampia area verde, ma poca gente. Però entrando nella zona dell’Auditorium Paganini la gente c’è, eccome, e in numerosi dicono che nel Parco Falcone-Borsellino ormai non c’è più sicurezza: «La gente che lo frequenta è poco raccomandabile: gira droga ed è morta anche una persona», confessa una signora che abitualmente faceva lunghe passeggiate e ora non più.
Pista ciclabile interrotta, panchine rotte e sporcizia ovunque: questa è la situazione del Parco Martini. Eppure a sostare nel Parco sono in tantissimi: anziani che giocano a carte, bambini sugli scivoli e anche persone che fanno jogging. Una signora, esasperata, dice che «i bambini giocano dove ci sono i cani (nonostante ci sia una zona dedicata) ed è poco igienico»! Per non parlare delle innumerevoli zanzare...
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l’inchiesta I PARCHI DI REGGIO EMILIA Il verde reggiano sembra godere di ottima salute, grazie alle cure di amministrazione comunale e cittadini. In tutto, esistono 176 parchi divisi tra storici, di quartiere, di zona, agricoli e naturalistici. La superficie occupata è pari a 4 km2, 10 volte il Vaticano! Il costo complessivo di manutenzione si aggira tra i 2 e i 2 milioni e mezzo di euro l’anno, e i lavori sono divisi tra Comune, che fa un appalto, e volontari e associazioni che decidono di dedicarsi al verde comune. La vera novità però, risiede nell’esistenza di una vera e propria web app: i parchi, censiti in base alla categoria e ai servizi offerti, sono facilmente individuabili dai cittadini, in modo che il patrimonio verde sia conosciuto e vissuto da tutti.
ternet: “La grande area verde costeggia il tratto iniziale di Via Mantova, collegata da sentieri percorribili a piedi e in bicicletta, il parco include i giochi per i bimbi, panchine e tavoli di legno, fontana e area cani”. Andiamo a vedere. Un signore anziano si sfoga dicendo: «Nel Parco Falcone Borsellino si spaccia la droga sotto gli occhi di tutti. Nascondono le bustine sotto le piante e a terra. Oltretutto non ci sono mai vigili o controlli». Eppure, basta oltrepassare un cancello e giungere nella zona dell’Auditorium Paganini che l’atmosfera già cambia, bimbi che giocano, fiori e tantissimi signori, ma anche qui c’è qualcosa che non va: «I topi», dice una donna. Perché così tanta disattenzione e poca solerzia nell’intervenire? Per il sindaco il problema è che ci sono troppi parchi e pa-
ghiamo gli errori degli altri: «In passato si dovevano realizzare meno parchi, un numero adeguato a garantire la manutenzione e le attrattive per bambini; invece si è puntato sulla quantità». Sarà un problema di soldi, di organizzazione o forse di idee? L’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici Alinovi ha confermato che la manutenzione del verde pubblico c’è, e si spendono
anche parecchi soldi a riguardo: «Circa 200 mila euro di manutenzione straordinaria per arredi urbani (sia per il centro storico che per i parchi) e un investimento di circa 1 milione e mezzo». Spostandoci di qualche chilometro, la situazione sembra essere differente e semplice: a Reggio Emilia esistono 176 parchi e il Comune spende circa 2/2 e mezzo milioni di euro per la cura del verde, i problemi sono davvero irrisori e la fruibilità è perfetta. Quindi, quale sarebbe la soluzione per i parchi di Parma? I cittadini dichiarano che servirebbe maggior cura, ma anche più controlli; invece il sindaco Pizzarotti risponde che: «Controllare 120 parchi è abbastanza impossibile! Servirebbe invece più educazione e senso civico».
La video-inchiesta completa e le interviste integrali su WWW.PARMAREPORT.IT il mese/ottobre 2015
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il.tema.del.mese
NOLEGGIo VEICOLI
COMMERCIALI ED INDUSTRIALI
BREVE TERMINE 1 30 giorni
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MEDIO TERMINE 1 6 MESI
Economia
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Salone del Camper, dati positivi Oltre 126 mila ingressi, numeri che superano le visite del 2014. Cresce l’interesse delle persone per il turismo in libertà. Dall’Aglio di Assocamp: «per quanto riguarda le vendite, c’è stato un incremento del 10 %, dato in linea con l’aumento delle immatricolazioni»
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ove giorni all’insegna del turismo en plein air, tra camper per tutti i gusti e una vasta gamma di accessori e attrezzature per il campeggio. È il Salone del Camper che, dal 12 al 20 settembre, è tornato ad animare con grande successo le Fiere di Parma per l’edizione 2015. Appassionati e curiosi si sono dati appuntamento per la seconda più importante manifestazione europea del caravanning e del turismo en plein air, che vede la partecipazione di tutti i produttori europei di veicoli ricreazionali e i più importanti marchi della componentistica e dell’accessoristica da campeggio. Una delle novità di quest’anno è stata l’iniziativa per la sicurezza promossa da Assocamp che si è mossa sulla linea della
sensibilizzazione degli utenti sulla manutenzione degli impianti a gas dei camper. Raccoglie il bilancio di questa edizione Vittorio Dall’Aglio, presidente nazionale Assocamp, che afferma: «Il Salone del Camper si è concluso molto bene, abbiamo avuto oltre 126 mila ingressi, cifra che ha superato quella dell’anno passato e che dimostra l’interesse delle persone per il turismo in libertà di cui il camper è il simbolo». Anche per quanto riguarda le vendite, Dall’Aglio sottolinea che «c’è stato un incremento del 10%, dato in linea con l’aumento delle immatricolazioni». I visitatori del salone hanno anche avuto la possibilità di acquistare un voucher del costo di 129 euro che permette di noleggiare un camper per un
Vittorio Dall’Aglio, presidente nazionale Assocamp
weekend. «La proposta dei voucher, pensata per far provare anche a chi non la conosce l’esperienza del camper, ha dato un ottimo risultato», dichiara il presidente Dall’Aglio che continua: «Abbiamo esaurito tutti i voucher, vendendone 2500». L’edizione 2015 ha quindi incassato un ottimo successo e Dall’Aglio conclude: «Il salone ha provato la validità della sua proposta, mostrando il crescente interesse delle persone nei confronti di un particolare modo di viaggiare. Un appuntamento che continua a soddisfare gli appassionati, che attira sempre nuovi curiosi e che è un’importante occasione per la città di Parma». Non solo per Parma ma anche per tutto il territorio, in grado grazie a questa iniziativa ma anche alle tante aree attrezzate per i camper di attirare gli appassionati di turismo en plein air, italiani e stranieri, per scoprire le bellezze della nostra terra. (Carlotta Ferrari)
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Economia
Gli ambulanti di FIVA verso il 2017 A Parma, un seminario tecnico per spiegare a operatori e rappresentanti delle amministrazioni comunali le novità sulle concessioni su area pubblica
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nnovazione e qualificazione dei mercati sono le parole chiave in grado di permettere a operatori e amministrazioni di affrontare le sfide del futuro. Si tratta di uno dei temi principali affrontati nel corso del seminario tecnico “Il commercio ambulante verso il 2017. Nuove concessioni: sfide ed opportunità per il settore”, organizzato da FIVA Confcommercio regionale. Il secondo appuntamento del 2015, tenutosi nella Sala Cortesi di Ascom Parma, ha avuto l’obiettivo di informare e sensibilizzare i protagonisti del settore sulle tematiche del rinnovo delle concessioni su area pubblica, i cui criteri sono stati definiti dall’intesa Stato Regione del luglio 2012. A maggio 2017, ci sarà la prima fase di applicazione dell’intesa attraverso i bandi: «Questa scadenza rappresenta un momento importante, una svolta epocale per il settore – spiega Gianluigi Boldrini, Presidente Fiva Parma –, di fronte alla quale sarà opportuno trovarsi preparati». «Il settore del commercio ambulante riveste un’importanza storica nel tessuto economico non solo locale – ha riferito Paolo Corradi, Vice Presidente Ascom Parma, nel corso dell’incontro –, ma che tuttavia non è immune alla crisi e ai cambiamenti che hanno sconvolto il mondo economico negli ultimi anni». Paola Castellini, Responsabile del Servizio Commercio, Turismo e Qualità Aree Turistiche della Regione Emilia-Romagna, ha illustrato nel dettaglio le novità, concentrandosi sugli effetti che la norma produrrà una volta diventata pienamente attuativa evidenziando le problematiche che operatori e amministrazioni dovranno affrontare. La responsabile regionale ha parlato di un settore “sconvolto” da una serie di normative europee che hanno introdotto principi che, calati in contesti economici locali e consolidati, rischiano di gravare sulle spalle degli operatori, ma anche dei consumatori. Per questo, ha precisato che, a livello europeo, sono stati introdotti principi in base a cui le attività, una volta scadute, sarebbero dovute essere assegnate con procedura di bando pubblico, con il rischio, per gli operatori attuali, di non poter continuare a esercitare la propria attività. L’intesa Stato Regione siglata nel 2012, che dovrà passare il mese/ ottobre 2015
attraverso tre fasi di applicazione, permette dunque di mettere in salvaguardia le imprese per un periodo di tempo sufficientemente lungo, dando poi la possibilità agli operatori che ora svolgono la loro attività, di avere un rinnovo delle autorizzazioni per ulteriori 12 anni. La Castellini ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra dinanzi a un grande cambiamento come questo: «Bisogna dire grazie al grande lavoro di concertazione, nato dal basso e quindi dalle categorie, e assunto dalle Amministrazioni». In Emilia-Romagna si contano 735 mercati, 33.501 posteggi
e 1,15 milioni mq di superficie occupata. Nella sola Provincia di Parma, ci sono 77 mercati, 3.250 posteggi e 138 residenti per posteggio. Si tratta di numeri importanti che richiedono interventi incisivi: «Ora che abbiamo garantito la durata della concessione, è necessario pensare a percorsi di innovazione e qualificazione» ha concluso la Castellini. «Bisognerebbe creare zone dedicate – ha aggiunto Alverio Andreoli, Presidente Fiva della Regione Emilia-Romagna – puntando sulle eccellenze del territorio, così da rendere i mercati sempre più attrattivi». A Parma, ad esempio, bisognerebbe valorizzare ulteriormente il comparto alimentare, dandogli adeguata visibilità. Il settore, ancora forte e vitale, dovrebbe dunque cercare di allontanare tutti quegli elementi che minacciano la qualità dei mercati, dalla liberalizzazione della merceologia alle forme di abusivismo, dalla presenza di operatori improvvisati ai problemi legati alla formula distributiva. Tutto questo in un clima di totale collaborazione, pensando al futuro come una sfida che può e deve essere superata al meglio. (Cristina Sgobio)
Economia
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Premiati i panificatori storici del nostro territorio Si è svolta la 62° Festa di settore, grande partecipazione. Mauro Alinovi: «Attendiamo il disegno di legge sul pane fresco, così come hanno già fatto altre regioni»
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na festa partecipata, che ha rinnovato un appuntamento annuale, ormai tradizionale, e sempre più atteso. Si è svolta al ristorante Vèdel di Colorno la 62esima Festa del Panificatore Parmense, organizzata dal Gruppo Panificatori di Parma, aderente Ascom. «Una serata che si è rivelata un successo, come ogni anno, con una grande adesione da parte degli associati – afferma Mauro Alinovi, presidente Gruppo Panificatori di Parma - , in particolare, la cena ha visto quest’anno anche la presenza di numerose autorità, tra cui anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il prefetto Giuseppe Forlani, sottolineando così l’importanza dell’iniziativa del Gruppo che
ha come scopo quello di promuovere la collaborazione e il principio di solidarietà tra i panificatori di Parma e provincia». Come ogni anno, il momento più atteso della serata è stato quello del riconoscimento ai panificatori storici che si sono distinti per il loro contributo nel territorio parmense. In ordine, ecco i nomi: Sergio Lusardi, di Compiano, per i suoi 32 anni di attività nel settore, Silvano Facchini di Felino per 30 anni di attività e il premio per il Panificio Antico è andato a Biliardi – Bertozzi di San Prospero per i 51 anni nel settore. Sono state inoltre premiate due commesse: Katia Boni, del panificio Boni, 18 anni di attività, e Laura Talignani, del panificio Chezzi – Rodolfo, 15 anni di servizio. La
cena ha l’obiettivo di valorizzare un mestiere antico che affonda le sue radici nella tradizione. «Stiamo lavorando sia a livello regionale che nazionale per promuovere un disegno di legge che tuteli il
pane fresco oggi venduto insieme al pane surgelato – conclude Alinovi -. Dobbiamo tutelare i nostri prodotti, altre regioni si sono già attivate. Ora tocca a noi». (Fiorella Guerra)
Panificio Chezzi di Sissa-Trecasali - dipendente Laura Talignani con 15 anni
Panificio Bigliardi e Bertozzi di Parma - 51 anni di attivita
Panificio Boni di Sala Baganza - dipendente Boni Katia con 18 anni
Panificio Facchin Silvano di Felino - 30 anni di attivita
Panificio Lusardi Sergio di Compiano - 32 anni di attività
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“Ascoltami”, il cortometraggio di Ascom Parma presentato al Confcommercio Film Festival Il video approfondisce l’importanza dell’ascolto e della personalizzazione del rapporto con gli associati. Si è classificato secondo nella categoria “miglior cast”
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econdo nella categoria “miglior cast”. Si è classificato così “Ascoltami”, il cortometraggio realizzato da Ascom Parma in collaborazione con Confcommercio Nazionale all’interno del progetto formativo che Confcommercio ha organizzato l’estate scorsa per le aree comunicazione delle Ascom provinciali. «Si tratta di un progetto partito a luglio, quando abbiamo partecipato ad un concorso che ha selezionato quattordici Ascom nazionali – afferma Cristina Mazza di Ascom Parma -. Ognuna ha proposto un tema per la realizzazione di un cortometraggio sul sistema Confcommercio; la nostra idea è piaciuta e così è partito il lavoro di realizzazione, insieme a professionisti videomaker, del cortometraggio Ascoltami». Proiettato a settembre a Chia, in occasione del Confcommercio Film Festival, nell’ambito dell’annuale conferenza di sistema che riunisce tutte le associazioni e le federazioni a livello nazionale, il cortometraggio si è distinto e classificato secondo nella categoria “miglior cast”. Un lavoro ed un risultato importante per l’area
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comunicazione di Ascom Parma, che completa un percorso più ampio di informazione e formazione sui nuovi modi di comunicare, sui nuovi sistemi e sulle opportunità che offre il web. Un’ottica integrata e orientata ai nuovi mezzi di comunicazione che spaziano da internet ai video fino ai social. Media e canali, ai quali i commercianti devono sempre più abituarsi, sia per ottimizzare e promuovere la loro attività sia per condividere le iniziative del sistema Confcommercio. «Questa è stata ed è l’attività di comunicazione su cui si è concentrata Ascom per il 2015 – conclude la Mazza -, nell’ambito di quest’area ricevere il riconoscimento a Chia è stato un po’ il completamento di un progetto, di un lavoro di innovazione importante portato avanti in
questi mesi e che ha prodotto risultati. In particolare, il cortometraggio mette in evidenza il concetto di “ascolto”, di personalizzazione del rapporto con il socio. Pur alla luce dei nuovi strumenti di comunicazione, il film fa riflettere sull’importanza di conservare l’aspetto tradizionale e familiare del rapporto personale, del contatto diretto, che è e resta per Ascom un valore imprescindibile».
Economia
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Salute&Benessere
Funghi: una bontà da gustare in sicurezza Fritti trifolati, con la polenta o con le tagliatelle, i funghi sono una vera bontà! Occorre però fare molta attenzione, perchè alcune specie possono trarre in inganno e confondere anche gli appassionati “fungaioli” più esperti.
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utunno tempo di funghi. Il nostro Appennino è uno dei luoghi più rinomati per la raccolta e tanti parmigiani e non si avventurano nei boschi della Val Taro alla ricerca dei rinomati porcini e di altre specie, meno nobili, ma altrettanto gustose. Per tante persone è un momento piacevole, fatto di passeggiate nella natura e di sorprese nella ricerca. Perchè lo rimanga anche dopo, a tavola, è meglio preprarsi ed informarsi sulla commestibilità del raccolto. Gli ispettorati micologici dell’Ausl sono al servizio del cittadino proprio per questo. IL CONTROLLO Non esistono metodi empirici per riconoscere i funghi commestibili, come, ad esempio, le prove dell’argento, dell’aceto, del latte. L’unico modo per essere tranquilli è quello di far controllare i funghi agli Ispettorati Micologici dell’AUSL, prima di consumarli. L’esame di commestibilità dei funghi raccolti per il consumo diretto è gratuito, mentre le certificazioni sanitarie obbligatorie per la vendita e/o la somministrazione sono a pagamento (40 centesimi al Kg). I funghi sottoposti a controllo devono essere: freschi (non congelati o scongelati, non essiccati, non diversamente conservati); interi (non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, non raschiati o comunque privi di parti essenziali al riconoscimento); sani ed in buono stato di conservazione (non tarlati, non ammuffiti, non fermentati, non fradici, non eccessivamente maturi); puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei; provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico (discariche di rifiuti, cumuli di macerie, il mese ottobre 2015
UN SERVIZIO ATTIVO TUTTO L’ANNO
IN PARTICOLARE NEI MESI AUTUNNALI sponde di corsi d’acqua lurida, pascoli ove si sia verificata transumanza soprattutto di pecore, parchi e giardinetti cittadini, vicinanze di aeroporti, autostrade, strade ad intenso traffico veicolare, stabilimenti industriali, forni inceneritori, cimiteri, centrali elettriche e colture trattate con antiparassitari). Attenzione All’esame di commestibilità deve essere sottoposto l’intero quantitativo raccolto e nel più breve tempo possibile. Portare al controllo solo un campione non serve! Il quantitativo lasciato a casa può contenere anche un solo pezzo di fungo velenoso o mortale. I funghi giudicati non commestibili saranno immediatamente ritirati e distrutti. Prima di acquistare funghi freschi, verifica sempre che la cassetta o l’involucro siano muniti di una etichetta attestante l’avvenuto controllo da parte degli Ispettori dell’AUSL o di un altro Micologo iscritto al Registro Nazionale.
IL CONSUMO Utilizzare soltanto funghi raccolti nelle 48 ore e conservati a bassa temperatura (circa a 4° C nello scomparto del frigo destinato alle verdure), infatti un fungo commestibile, invecchiando, può divenire tossico, perché in cattivo stato di conservazione. Mangiare solo funghi ben cotti, perché, oltre ad essere più facilmente digeribili, alcuni di loro contengono tossine termolabili, cioè che si degradano solo con una abbondante cottura. Ad esempio, i comuni chiodini (Armillaria mellea) necessitano di una prebollitura per 10/15 minuti seguita da una successiva ulteriore cottura a piacere. La frittura e la grigliatura non garantiscono la completa cottura. Attenzione: si deve fare un uso moderato dei funghi, poiché sono alimenti che possono creare difficoltà digestive, in particolare nei bambini, nelle persone molto anziane, nelle donne in gravidanza e in allattamento.
Salute&Benessere
GLI ISPETTORATI MICOLOGICI DELL’AUSL SONO AL SERVIZIO DEI CERCATORI DI FUNGHI, PROFESSIONALI E AMATORIALI, PER AIUTARE A RICONOSCERE LA COMMESTIBILITÀ DEL RACCOLTO
DOVE FRUIRE DEL SERVIZIO Sede di Parma - via Vasari n. 13/a Il servizio è aperto nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto, il lunedì dalle 17 alle 18:30. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre, il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 19. Al di fuori dei periodi e degli orari sopra indicati, è necessario prendere appuntamento, telefonando ai numeri 0521/396400 - 396405 - 396543 - 396411
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La conservazione casalinga dei funghi L’essicazione L’essiccazione non richiede attrezzature particolari, solo l’essenziale apporto del sole o di appositi essiccatori (non il forno). È bene che i funghi sottoposti ad essiccazione siano il più possibile sani ed asciutti. Una volta essiccati, i funghi si possono conservare nel congelatore o in contenitori ermetici. Il congelamento Il congelamento dei funghi freschi crudi è sconsigliato: il fungo va prima precotto o sbollentato. Importante I comuni chiodini, se congelati senza prima una prebollitura, possono causare sindromi da intossicazione. La conservazione sott’olio La conservazione sott’olio dei funghi richiede particolari accorgimenti per evitare lo sviluppo delle spore del botulino, responsabile di una tossinfezione grave, talora anche mortale. Sono necessarie: la perfetta pulizia dei funghi e dei contenitori, del locale e dei piani di appoggio o di lavoro, le alte temperature impiegate e l’uso di aceto o di altri acidificanti per abbassare il ph. Si consiglia di usare contenitori piccoli (max 300-500 ml) e sterilizzati, facendoli bollire chiusi con coperchi nuovi per almeno 15 minuti. Anche i funghi vanno bolliti, ad una temperatura di 100°C per 15/30 minuti, in una miscela di acqua e aceto. È possibile controllare il grado di acidità del preparato con una cartina di tornasole: se il ph risulterà inferiore a 4,5 si può stare tranquilli. Per evitare il più possibile la formazione di bolle d’aria, nel contenitore, dovrà prima essere versato il liquido, poi i funghi. Il prodotto finito deve essere conservato in luoghi freschi, non umidi, al di sotto dei 10° e va consumato entro breve tempo. Attenzione: la presenza della tossina del botulino non modifica l’odore e il sapore dell’alimento, ma sono sempre da scartare le conserve che, all’apertura, lascino uscire del gas o presentino bollicine o altre alterazioni.
Sede di Fidenza - Via don Tincati n. 5 (loc. Vaio) Il servizio è aperto nei mesi di settembre, ottobre e novembre, il lunedì dalle 15:30 alle 17:30 Sede di Langhirano - Via Roma n. 42/1 Per accedere è necessario l’appuntamento, telefonando ai numeri 0521/865310 - 865319 - 865309 865263 Sede di Borgotaro - Via Micheli n. 2: il servizio è aperto: nei mesi di aprile, luglio, agosto e novembre, il martedì dalle 14:30 alle 17:30 nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre. Sede di Fornovo - Via Solferino n. 37 Per accedere è necessario l’appuntamento, telefonando ai numeri 0525/300442 - 300495 - 300419 il mese/ottobre 2015
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Salute&Benessere
Dal maniglione al segway, gli ausili per la qualità della vita Tanti gli espedienti esistenti oggi sul mercato per garantire l’autonomia dei movimenti. Infilacalze, infilabottoni, le posate adattate. Ecco quanti ne esistono.
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usili che migliorano la qualità della vita, che regalano movimenti altrimenti impossibili o faticosi, che rendono il quotidiano più accessibile. È questa la rivoluzione dell’abbattimento delle “barriere” fisiche. Espedienti pensati e studiati per chiunque viva invalidità, temporanee o permanenti che siano. «Pensiamo al deambulatore, in Germania o nei Paesi scandinavi il sistema sanitario, in toto o con agevolazioni, lo prevede come ausilio non solo per disabili ma anche per gli anziani – spiega Gerardo Malangone titolare di Allmobility e responsabile dell’Ausilioteca del Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato. Un servizio di consulenza gratuita che la struttura fornisce per informare sui tanti ausili esistenti sul mercato e sulle novità. Il Centro offre così un supporto per orientare nella scelta dell’ausilio più adatto alle esigenze e condizioni personali. «È una questione di cultura, ma è anche un concreto calcolo economico, la filosofia dei paesi nordici è quella della prevenzione – continua Malangone – una rottura di femore costa come
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trenta deambulatori. In Italia, se ad acquistare l’ausilio è un invalido, l’iva è al 4%, un anziano, invece, si ritrova a pagare l’iva al 22%». Ma quali sono gli ausili che oggi si trovano sul mercato? «Sono fondamentali gli ausili della vita quotidiana, come l’infilacalze, l’infilabottoni, le posate con il manico adattato per aiutare ad esempio nei casi di tremore delle mani, ausili che costano dai 10 ai 50 euro e sono utili per la qualità della vita».Ancora però poco conosciuti, si trovano in
qualche ortopedia. «Non vengono ancora visti come ausili della terza età, ma le farmacie cominciano ad esporre in vista sui banconi questi prodotti - aggiunge Malangone -, all’Ikea, proprio perché catena svedese, si trovano già alcuni oggetti di uso quotidiano che facilitano la vita in cucina». Fra gli altri ausili, Malangone elenca quelli per la gestione del letto. «Esistono sponde da letto universali che hanno anche la funzione di maniglia per alzarsi e per mettersi in piedi e seduto, così come le prese parallele che supportano il primo passo». Poi, gli ausili per la gestione del bagno (ad esempio, i maniglioni a ventosa o gli extra water con rialzi per la seduta più alta), e gli ausili per la mobilità in esterno, dalla bicicletta a tre ruote al segway. «Il segway, che ha sviluppato diverse linee, per disabili e anziani, con seduta e manubrio consente, tramite gli stabilizzatori, di muoversi con il tronco» conclude Malangone. Infine, la linea relax per le poltrone da riposo, con lo schienale che si reclina ed il sistema che permette di alzarsi in piedi.
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Gita a Rovigo e Delta del Po L’
AVIS Cortile San Martino organizza per l’11 ottobre una gita a Rovigo e Delta del Po con pranzo di pesce. La quota di partecipazione è di 65 euro e comprende: viaggio in pullman granturismo, guida turistica per il centro, ingresso al Tempio della Beata Vergine del Soccorso e al Museo Regionale e pranzo di pesce in un ristorante. Di seguito il programma della giornata: Ore 7:00 Ritrovo nei punti di raccolta: Chiesa di San Leonardo, Centro Torri, Case Nuove,
CON UN SELFIE DONO Un momento della serata al cinema Astra, durante la quale è stata presentata la campagna “Con un selfie dono” ed è stato proiettato il fim “Birdman”. La testimonial Roberta Di Mario ha postato la sua foto e taggato i suoi amici dal palco dell’Astra, inaugurando così la campagna.
ex Uba Uba e partenza per Rovigo su pullman granturismo. Ore 10:00 Incontro con la guida con la quale si raggiungerà il Quartiere di Santo Stefano dove sono visibili le antiche torri medievali e il Duomo. Si proseguirà verso il Quartiere di Santa Giustina dove si visiteranno le piazze Vittorio Emanuele II e Garibaldi incorniciate da palazzi estensi e veneziani, il Teatro sociale, il Tempio della Beata Vergine del Soccorso ( visita interna) che custodisce un’immagine della Vergine ritenuta miracolosa, la chiesa di San Francesco e, a conclusione, sosta all’area del ghetto ebraico. Ore 12:15 Partenza per il ristorante. Ore 13:00 Arrivo alla Locanda Da Renata dove gusteremo un menù di pesce. N.B.: Per chi non gradisce il menù a base di pesce, è disponibile un menù di terra da richiedere esplicitamente al momento della prenotazione. Ore 16:00 Visita dell’Isola della Donzella dove è possibile ammirare il più grande orto italiano di cozze e vongole, le risaie, i capanni dei pescatori e ingresso nel Museo regionale della bonifica di Ca’ Vendramin. Ore 18:00 Partenza per il rientro. Ore 20:30 circa Previsto arrivo a Parma. All’atto della prenotazione sarà necessario versare una caparra di € 20 non rimborsabili. Le prenotazioni si riceveranno telefonicamente al 349.1510946.
BICINSIEME L’avis Comunale di Parma ha aderito all’iniziativa di Bicinsieme, nella settimana della mobilità sostenibile, collaborando alla organizzazione della biciclettata che ha visto riunirsi al Parco Ducale nel pomeriggio di domenica 20 settembre adulti e bambini diretti alla fattoria di Vigheffio. AVIS era presente con un gazebo informativo e tanti palloncini a forma di cuore per dichiarare che la salute è importante, per sé e per gli altri; una buona condizione fisica permette di vivere bene e può far realizzare un sogno: diventare donatori di sangue e stando a ruota: un donatore tira l’altro!
BORGOSOUND Lemon Flavour vince l’edizione 2015 di Borgosound festival, il contest musicale organizzato come ogni anno dall’associazione I Nostri Borghi. la serata finale ha visto la partecipazione dei 6 gruppi risultati vincitori di ogni serata e come sempre il punto informativo di Avis Parma, tutor della manifestazione, ha fatto bella mostra e distribuito informazioni ai presenti. Il Presidente Luigi Mazzini, ha ringraziato gli organizzatori del festival, tutti gli addetti ai lavori e soprattutto i volontari Avis che si sono avvicendati nelle sette serate estive consolidando un rapporto con i giovani e la città, rapporto che non deve venire meno per mantenere alto il livello di attenzione ad un problema, quella della costante ricerca di nuovi donatori. A Parma fortunatamente i donatori sono numerosi ma non soddisfano appieno le richieste della Regione, per questo una capillare opera di informazione è necessaria e una buona dose di volontà da parte dei nostri giovani di aderire è altrettanto importante.
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SPECIALE MOTORI
KADJAR, UNA NUOVA INTERPRETAZIONE DEL CROSSOVER
Con la commercializzazione di Kadjar in Italia, Renault amplia ulteriormente la sua offerta di crossover posizionandosi sul segmento C tra Captur ed Espace. Kadjar rappresenta una nuova interpretazione del crossover con il suo design esteriore fluido e atletico. Il suo design interno è contemporaneamente sportivo e raffinato, grazie alla qualità dei materiali e delle finiture. Misto tra SUV, station wagon e berlina, KADJAR possiede tutte le caratteristiche di un autentico crossover: capacità off-road, grazie alla motricità potenziata e all’altezza libera dal suolo rialzata di 200 mm; modularità intuitiva e volume del vano bagagli al miglior livello, con 472 dm3 VDA (527 litri); comfort e serenità grazie a numerosi sistemi di assistenza alla guida. Equipaggiato con il nuovo tablet connesso R-Link 2®, KADJAR propone una connettività intuitiva e personaliz-
zabile. KADJAR si rivela fin dal lancio un crossover efficiente, con una motorizzazione diesel 110cv che emette soltanto 99 g di CO2/km1. Disponibile con trasmissione manuale e automatica EDC a doppia frizione, questa motorizzazione lo colloca al miglior livello del segmento per le emissioni di CO2. KADJAR eredita un DNA robusto, grazie alla piattaforma tecnica già utilizzata su veicoli dell’Alleanza Renault-Nissan. Prodotto nello stabilimento di Palencia, il suo arrivo è stato l’occasione per modernizzare il sito, che si è dotato di tutti gli strumenti necessari per una produzione al miglior livello qualitativo. Disponibile con trazione 4x2 e 4x4, Kadjar invita all’evasione, pur restando molto maneggevole anche in città. Una gamma composta da 4 livelli di equipaggiamento. LIFE, ZEN, INTENS, BOSE.
DA SAPERE Quattro i livelli di equipaggiamento che compongono la gamma Renault KADJAR LIFE, ZEN, INTENS e BOSE. I prezzi di Renault KADJAR partono da 20.250 € per la versione LIFE Energy TCe 130. La gamma motori risponde alle normative Euro6 e presenta una versione benzina Energy TCe 130 e due versioni diesel Energy dCi 110 con cambio manuale o EDC e Energy dCi 130, su cui è disponibile anche la trazione 4X4. In attesa del lancio, Renault KADJAR aveva proposto in anteprima sul mercato un’edizione limitata denominata Première Edition e preordinabile online sull’esclusivo Kadjar Klub.
UN’AMPIA GAMMA DI MOTORI Una gamma di motori che combina prestazioni e controllo delle emissioni di CO2. Renault Kadjar propone 3 motorizzazioni Energy adatte ai bisogni di una clientela alla ricerca di performance, ma con consumi ed emissioni di CO2 contenuti. Tutte le motorizzazioni di Renault Kadjar rispondono alla normativa Euro 6 e sono equipaggiate con un sistema Stop & Start con recupero dell’energia in frenata. Renault Kadjar beneficia di una gamma di propulsori Energy basata sul downsizing, posizionandosi al miglior livello nel suo segmento con la motorizzazione diesel Energy dCi 110. Questo motore si distingue per un consumo di 3.8 l / 100 km ed emissioni di CO2 di 99 g / km sia con cambio manuale che con cambio automatico a doppia frizione (EDC). La gamma si completa con il motore Energy dCi 130 oltre al motore benzina Energy TCe 130. il mese/ottobre 2015
Sport
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