IL MESE PARMA 196

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Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50

n. 196 novembre 2015

Speciale Evento Tutti in pista con il Parma Swing Festival

Spettacoli Intervista a Savino Paparella

Salute Come evitare il colpo di sonno alla guida

UNA CITTÀ A PROVA DI STUDENTE? D0181115

La considerano cara, ma vivibile. Un focus su come gli universitari vedono Parma

Inchiesta sulla “Scuola Europea” a cura di



e d l’editoriale itoriale

di SIMONE SIMONAZZI

Pizzarotti, realizzato il 47% del programma. Ma come lo ha calcolato?

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LE PANCHINE

SOMMARIO p. 4

Vita da studente, un focus su come gli universitari vedono la nostra città

p. 8

L’inchiesta di ParmaReport: Scuola per l’Europa, la storia infinita

p. 12

Speciale Evento, arriva il Parma Swing Festival

p. 16

Spettacoli: intervista a Savino Paparella

p. 23

Ascom: dal business plan al servizio di georeferenziazione

p. 28

Salute: come difendersi dal colpo di sonno

QUANTO VALGONO?

CENTRI COMMERCIALI NATURALI AFFOSSATI?

p. 30

Motori: Kadjar il nuovo crossover

n. 196 novembre 2015

Speciale Evento Tutti in pista con il Parma Swing Festival

Spettacoli Intervista a Savino Paparella

Salute Come evitare il colpo di sonno alla guida

UNA CITTÀ A PROVA DI STUDENTE? La considerano cara, ma vivibile. Un focus su come gli universitari vedono Parma

D0041015

MENO O DI PIÙ DEI

Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50

ei giorni scorsi il sindaco di Parma ha annunciato su facebook “I numeri sono numeri, e nessuno può smentirli. Mentre gli altri parlano, noi facciamo”, aveva scritto citando cinque dati, tra i quali “il 47% del programma elettorale completato”. Ora, la domanda è inevitabile e curIosa? Come ha calcolato il 47%? Se si trasferisce un documento pieno di contenuti sul piano numerico occorre dotarsi di uno strumento metodologico. E il sindaco con quale criterio ha calcolato questa percentuale? Sulla base delle lettere? Delle parole, delle righe o delle pagine del programma? C’e stato un momento in cui sono stati dati pesi e misure alle 68 pagine del corposo programma di “Parma in Movimento”? E in questo caso le panchine quanto valgono? Meno o di più dei centri commerciali naturali affossati? E le ecostation quanto stanno, in questa scala, rispetto all’inceneritore? Oppure la Scuola per l’Europa o la Racagni, hanno lo stesso valore degli interventi di risparmio energetico? Se il primo cittadino, nel calcolare la sua percentuale ha utilizzato un nuovo sistema di punteggio calibrato a seconda degli interventi, ci dica subito quale. Ci aiuterebbe meglio a capire. In caso contrario ci toccherà contare le pagine.

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Inchiesta sulla “Scuola Europea” a cura di

Foto in copertina di Nico Andrulli

n° 196 novembre 2015 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 - ilmese@edicta.net Direttore responsabile Simone Simonazzi - simonazzi@edicta.net Art director Pietro Spagnulo - spagnulo@edicta.net Coordinamento editoriale Rosaria Frisina Grafica e impaginazione Davide Pescini Redazione Fabrizio Furlotti, Daniele Paterlini Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra, Daniela Lella, Cristina Sgobio Commerciale Lina Carollo Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 2/11/2015

il mese/ maggio 2015 il mese/ novembre


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la.copertina

di DANIELA LELLA

VITA DA STUDENTE

Vivono in centro, frequentano locali che offrono sconti, apprezzano la città su misura. Gli universitari sono una grande ricchezza, ma cosa pensano di Parma e come la migliorerebbero?

«P

er alcuni è la prima esperienza fuori casa, per altri è un investimento sul futuro, per altri ancora è solo una tappa temporanea. Gli oltre ventimila studenti, che in media ogni anno si iscrivono all’Università di Parma, rappresentano una ricchezza per la nostra città, in termini di vivacità socio culturale ma anche di indotto economico (basti solo pensare al mercato immobiliare degli affitti). Ma in quanti rimangono soddisfatti da quello che offre Parma? Raccogliendo numerosi pareri di studenti fuorisede, gli entusiasmi, le speranze e le aspettative che i ragazzi si portano dietro trasferendosi a Parma, sono tante. Parma è una cittadina di medie dimensioni e, ovviamente, non ci si aspetta una vita dallo stile “milanese”. «Parma mi

piace, è una città a misura d’uomo, è vivibile, non molto diversa dalla mia città natale quindi è stato facile ambientarmi. Roma, dove ho fatto la triennale, invece, come città universitaria è totalmente differente e ha uno stile di vita più frenetico», dice Enza Di Lecce, 24 anni (Giornalismo e cultura editoriale). Quindi, Parma non delude perché ci si aspetta già in partenza poco? Può essere così, ma non ci

STUDENT CARD ANCHE PER PARMA In molti si domandano: cos’è questa student card di cui possono usufruire gli studenti parmigiani? Ecco la risposta: è un documento di riconoscimento, un tesserino personale per accedere ai servizi universitari e usufruire di sconti e altri vantaggi economici sul territorio, ma anche – a richiesta – una carta di pagamento ricaricabile. Un nuovo strumento offerto da quest’anno a tutti gli studenti, che la riceveranno in due tranches: fine ottobre 2015 (per le matricole) e gennaio 2016 (per gli altri studenti). Utile durante gli esami, ma anche per accedere alle strutture dell’Università

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di Parma (mense, biblioteche, impianti sportivi, aule, laboratori, aree riservate), o per utilizzare i servizi erogati dall’Ateneo (servizi bibliotecari e altro), usufruire dei vantaggi economici riservati agli studenti universitari (trasporto pubblico, musei, cinema, mostre, eventi), e delle agevolazioni garantite delle convenzioni stipulate dall’Università di Parma. Inoltre, può essere utilizzata come carta di pagamento ricaricabile con IBAN per esempio per l’accredito diretto della borsa di studio, delle collaborazioni 150 ore, ecc. L’attivazione è gratuita e gratuito è anche qualsiasi accredito da parte

dell’Università di Parma; occorre solo essere iscritti all’UniPr e caricare in formato digitale una fototessera. Info: 800 904084 - www.unipr.it


la.copertina possono permetterselo, Parma è una città cara secondo gli intervistati: «Rispetto alle città meridionali, Parma è molto costosa, però non ci si può lamentare. Chi vive a Milano, Firenze, Bologna, cosa dovrebbe dire?», dichiara Silvia Muscò, 18 anni (Giurisprudenza). Nessuno, invece, si lamenta della pulizia della città: Parma è una città molto pulita e camminare diventa un piacere! Per la maggiore, infatti, i giovani preferiscono muoversi a piedi o in bicicletta, tendono a prendere in affitto appartamenti paracentrali o, se frequentano le facoltà scienti-

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fiche, anche vicino al Campus. La situazione non è così idilliaca, invece, per i mezzi di trasporto perché all’unanimità l’unica cosa che gli studenti cambierebbero a Parma è l’orario delle corse, infatti Franco Pisano, 26 anni (Giornalismo e cultura editoriale): «Dopo le 20 non c’è trasporto urbano adeguato a noi giovani, io potenzierei soprattutto la fascia dalle 22 alle 2».. Tendenzialmente, quindi, Parma viene promossa ma quanti poi decidono di restare dopo la laurea?Dipende dal lavoro, dicono i più, che confessano di riporre in Parma molte speranze.

DONNA, GIOVANE, FUORI SEDE. CHI È LO STUDENTE TIPO?

sarebbe nulla di male nello scegliere una città più “tranquilla”, se a lungo andare… «A lungo andare a Parma ci si annoia – dice Giuseppe di Perna, 22 anni (Giurisprudenza) - bisognerebbe aprire più locali, più pub per i giovani soprattutto». In effetti, in molti lamentano la mancanza di posti al chiuso, soprattutto per il freddo che in inverno, a Parma, certamente non manca. È questa una delle ragioni per cui tante perso-

d’Azeglio e via Farini sono sicuramente le zone più gettonate, con una prevalenza per Via d’Azeglio: perché considerata “meno chic e snob” rispetto all’altra via. Molto viva è anche la vita notturna nelle discoteche: il Mu per gli studenti è un punto di riferimento per il giovedì sera, però: «Al Mu mi diverto perché c’è molta gente, ma spesso diventa troppo affollato da studenti Erasmus che rendono l’ambiente invivibile tra

CHIEDONO: “AGEVOLAZIONI, PIÙ PUB ED UN TRASPORTO URBANO ADEGUATO” ne preferiscono riunirsi in casa tra chiacchiere, qualche bicchiere di vino e una partita alla play station o qualche gioco di società. Gli studenti preferiscono il cinema piuttosto che il teatro. «Film e pop corn, abbinamento perfetto durante l’inverno. Tutti i cinema qui a Parma, applicano agevolazione per gli studenti, i d’essai come il d’Azeglio e l’Astra riservano agli studenti anche rassegne gratuite» dice Alessandro Stella, 25 anni (Medicina). Ma, quando si decide di uscire, qualie posti frequentano? Via

urla e spintoni», ammette Simona Elia, 20 anni (Ingegneria civile e ambientale). Nella hit parade dei locali poi figurano: in pole position il Surfer, La Dolce Vita, il Jamaica, Frank focaccia, e poi anche le molte pizzerie della città perché la pizza non delude i palati di nessuno! Non dimentichiamo anche le attività commerciali che vendono kebab, che sono molto gettonate soprattutto per il pranzo. In misura minore, invece, c’è chi predilige il ristorante con menù tipici del territorio, però non tutti

In base ai dati AlmaLaurea realtivi al Profilo dei laureati 2014 dell’ateneo di Parma, è possibile tracciare l’identikit del laureato tipo di Unipr: dall’immagine emerge così che a prevalere sono soprattutto le studentesse, il 59% contro il 41% dei maschi, dato in linea con la media nazionale. Si tratta di giovani provenienti in larga parte da una regione diversa dall’Emilia-Romagna: il 43,5 % rispetto al 21%, in particolare da Lombardia (12,7%), Puglia e Sicilia (rispettivamente 9 e 6%). Laureati che in aula ci vanno eccome, il 68% frequenta la maggioranza delle lezioni (è il 70% a livello nazionale) e lo fa portando a casa il titolo prima della media, 25,8 anni, contro il 26,5 del totale. Giovanissimi quindi che, sebbene nel 66% dei casi svolgano anche attività lavorative durante gli studi, non perdono tempo e portano a termine gli studi nei tempi previsti: il 77% si laurea infatti al più con un solo anno fuori corso. E poi ci sono i tirocini, un vero e proprio fiore all’occhiello per i laureati parmigiani: il 63,5% contro il 57% dei loro colleghi ne ha svolto uno. Meno gettonate le esperienze internazionali, inserite nel curriculum formativo di 11 laureati su cento (è il 12% per la media). A conti fatti i laureati di Parma sono abbastanza soddisfatti dell’esperienza universitaria appena conclusa: promuovono il rapporto con i docenti e con gli altri studenti, le postazioni informatiche ma anche le aule e le biblioteche, a tal punto che se gli chiedi cosa farebbero se tornassero ai tempi dell’iscrizione, il 63% dichiara che sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo. Se guardiamo alle immatricolazioni, secondo i dati dell’Università: a prevalere sono sempre le studentesse, che, stando al numero di iscrizioni dell’a.a. 20142015, ammontano a 13.563 su 23.993. Inoltre, se l’indirizzo umanistico e delle scienze umane è prediletto dalle ragazze, quello ingegneristico e architettonico è preferito dai ragazzi. Per quanto riguarda la provenienza, ben 12.924 studenti giungono dall’Emilia-Romagna, seguita da Lombardia, Puglia e Sicilia. Un dato sorprende: chi proviene dall’Emilia-Romagna, non è in prevalenza di Parma, bensì di Piacenza.

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la.copertina

di CRISTINA SGOBIO

QUARTO ATENEO ITALIA UN ALTO TASSO DI OCC Il 91% dei laureati all’Università trova lavoro a cinque anni dalla fine degli studi. Il 63% sceglierebbe di nuovo Parma

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l Censis la pone al quarto posto tra i grandi atenei statali d’Italia. Una lunga storia, un’ampia offerta di corsi di laurea, una città con dimensioni più vivibili rispetto alle metropoli. Parma è sicuramente una delle sedi universitarie più ambite del nostro Paese. E secondo i dati AlmaLaurea, relativi al “Profilo dei laureati 2014” dell’Ateneo di Parma, i laureati parmigiani sono abbastanza soddisfatti della loro esperienza universitaria: promuovono il rapporto con i docenti e con gli altri studenti, le postazioni informatiche ma anche le aule e le biblioteche, a tal punto che se gli chiedi cosa farebbero se tornassero ai tempi dell’iscrizione, il 63% dichiara che sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo. Eppure, a fine settembre, un report di Federconsumatori ha stimato che l’Università parmigiana sia la più cara d’Italia. «È dall’uscita del rapporto dello scorso anno che abbiamo cercato un incontro con Federconsumatori per confrontarci sulla metodologia impiegata dall’associazione nel redigere la graduatoria ma il tentativo è stato infruttuoso – racconta Maria

Cristina Ossiprandi, Pro Rettrice alla Didattica e Servizi agli Studenti-. Semplicemente, il dato è sbagliato sia per il nostro Ateneo che per altre Università. Gli studenti beneficiari di borsa di studio ER.GO. hanno diritto all’esenzione totale delle tasse. Come in tutti gli Atenei d’Italia, gli iscritti al primo anno anticipano la prima rata solo perché occorre del tempo per controllare la dichiarazione ISEE presentata e la presenza dei requisiti di merito. Nel giro di pochi mesi, l’intero importo viene restituito. I nostri studenti che appartengono alle fasce di reddito più basse possono testimoniare che le cifre indicate da Federconsumatori non corrispondono a quanto effettivamente pagato». A fare comunque da controaltare al report di Federconsumatori, un dato importante: l’Uni-

JOB DAY, TRA IDEE E SPERANZE. LE TESTIMONIANZE DI CHI CE L’HA FATTA Il 16 ottobre il Palazzo Centrale dell’Università ha ospitato il Job Day, una giornata di incontro tra studenti e aziende. I giovani, infatti, hanno avuto la possibilità di visitare gli stand delle aziende partecipanti per raccogliere informazioni sulle posizioni offerte, parlare coi responsabili e consegnare il proprio CV. «Da molti anni l’Università di Parma organizza un’iniziativa di incontro con aziende provenienti da tutta Italia – ha spiegato Francesco Covino dell’Unità Organizzativa Specialistica –, permettendo agli studenti di capire quali aziende rispondono agli obiettivi professionali da loro prefissati, e alle aziende di reclutare persone nuove». Nel corso della giornata, due ex studenti hanno raccontato la loro esperienza a Unipr. «A Parma ho trovato un ambiente di studio molto accogliente e stimolante – ha raccontato Giovanni Campari, fondatore del Birrificio del Ducato, Laureato in Scienze e tecnologie alimentari –. Venivo da un’esperienza breve a Bologna, dove ero solamente un numero; a Parma invece ho trovato un corpo docente molto preparato e, anche dal punto di vista umano, persone molto importanti per la mia formazione». Giovanni ha

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spiegato che, grazie a quegli anni di studio, ha maturato e sviluppato il suo progetto di vita: quello che un tempo sembrava un sogno, si è trasformato in mestiere. «Consiglio ai nuovi studenti di coltivare le proprie passioni, ricordando che bisogna sempre lavorare duro perché le difficoltà sono quotidiane – ha spiegato –. Soprattutto: se avete un’idea imprenditoriale, pensate sempre all’aspetto finanziario e di mercato perché, oggi come oggi, sono le cose che contano di più». «Ricordo una dimensione molto privilegiata che mi ha permesso di imparare e maturare; ho incontrato docenti e studenti che porto ancora con me nei miei

ricordi e in quello che metto in pratica tutti i giorni nel mondo del lavoro» ha aggiunto Francesca Carbognani, HR Coordinator, Fidenza Village – Value Retail, Laureata in Lingue e letterature moderne. «Penso che l’esperienza Erasmus sia fondamentale non solo per chi studia Lingue, ma per tutti – ha tenuto a precisare –. È un’esperienza di vita che arricchisce, quindi il mio consiglio per i nuovi studenti è: non abbiate paura di scoprire voi stessi, anche se questo implica dei percorsi non lineari, magari difficili: a volte è normale sentirsi scoraggiati, ma è anche bello poi guardare indietro e pensare “ne è valsa la pena”».


la.copertina

A NO E CON UPAZIONE

farmaceutico (2 corsi); giuridico e politologico (5 corsi); ingegneria e architettura (14 corsi); medico-chirurgico (17 corsi); medico-veterinario (2 corsi); scienze mm. ff. nn. (19 corsi); umanistico e delle scienze umane (12 corsi). «I corsi di studio sono pressoché equamente ripartiti con una

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delle esigenze nazionali definite a livello regionale, oltre che dagli ordini di riferimento (vedi medicina, veterinaria e architettura). Fra i Dipartimenti con il maggior numero di iscritti, figura il Dipartimento di Economia, seguito dal Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione,

DATI DI OCCUPAZIONE LAUREATI MAGISTRALI BIENNALI A CINQUE ANNI DALLA LAUREA Tasso di occupazione (def. Istat - Forze di lavoro)

PARMA

TOTALE MEDIA NAZIONALE

91 %

85,7 %

Tempo indeterminato

55,4 %

48,7 %

Totale stabile

73,8 %

68,6 %

Settore di attività - Pubblico

11,9 %

19,8 %

Settore di attività - Privato

83,2 %

74,5 %

1.409

1.329

efficace per l’88% dei laureati

efficace per l’84% dei laureati

Guadagno mensile netto (medie, in euro) Efficacia della laurea nel lavoro svolto

leggera predominanza in ambito strettamente scientifico frutto anche della nostra collocazione territoriale-food valley - aggiunge l’Ossiprandi. La distribuzione degli iscritti tra i vari corsi rispecchia la distribuzione della domanda a livello nazionale, che ovviamente dipende dal grado di occupabilità, ma non solo. Per alcuni corsi, a test nazionale e a numerosità “blindata”, il dato numerico è contenuto proprio in ragione

FRA LE NOVITÀ FORMATIVE: LA LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE versità di Parma è l’Ateneo statale generalista i cui laureati impiegano mediamente meno anni per ripagarsi il costo degli studi [fonte: University Report di JobPricing.it] e trovano facilmente lavoro dopo la laurea [fonte: Alma Laurea]. Secondo i dati di Alma Laurea, si tratta addirittura di una percentuale del 91% riferita ai laureati magistrali biennali a cinque anni dalla laurea (55,4% con contratto a tempo indeterminato con una media di guadagno mensile di circa 1400 euro). «Cito anche University Report 2015 – aggiunge l’Ossiprandi - che ha focalizzato il valore attuale della laurea, definendo un indice de-

nominato University Payback Index che definisce quanto convenga studiare all’università – rivela la Prorettrice -. Sulla base di criteri specifici, quali i costi universitari ed il tempo necessario ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro, l’ateneo di Parma si colloca al sesto posto di una graduatoria nazionale che la vede preceduta da atenei di prestigio quali Politecnico di Milano, Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Torino». Ma come si articola l’offerta formativa della nostra Università? L’Ateneo copre tutti gli ambiti che, allo stato attuale, sono nove: agroalimentare (3 corsi); economico (5 corsi);

Filosofia – A.L.E.F. E fra le novità dell’offerta formativa, l’Ateneo sta progettando l’istituzione di due nuovi corsi: uno a carattere scientifico a forte impatto nell’ambito del food system ed un corso, in ambito umanistico, incentrato sulla contemporaneità. Fra le novità in partenza nell’anno accademico 2015/2016: l’apertura del corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche in partnership con l’Università di Modena e Reggio Emilia.

IMMATRICOLAZIONI, - 36,1% TRA IL 2011 ed il 2015 L’ateneo parmigiano registra invece un trend negativo nelle immatricolazioni. Secondo il Sole 24 ore, su dati forniti dal Ministero degli interni, tra il 2011 e il 2015, Parma risulta seconda in classifica (preceduta solo da Reggio Calabria e seguita subito da Chieti-Pescara) con 3.301 immatricolati nel 2014-2015 e un -36,1% di ingressi tra 2015 e 2011. La delegata alla Comunicazione interna, marketing e ranking Beatrice Luceri replica «Per l’anno accademico 2015/2016, il dato delle iscrizioni è aumentato del 17%. Un numero ancora parziale, che teniamo sempre sotto controllo, ma che riporta l’ateneo ai numeri del 2011/12». Conferma però il trend negativo rilevato dal Sole 24 ore. «Un risultato che è conseguenza di scelte del passato, abbiamo lavorato sul rendere più fruibile l’accesso ai corsi e sull’attrarre studenti da fuori regione - aggiunge -, da una nostra ricerca, tramite sondaggio, l’Università di Parma è considerata accogliente». Critica l’Unione degli Universitari: «La tendenza negativa – dichiara Enrico Gulluni, coordinatore di UdU Parma – dimostra che a livello di amministrazione non ci si è dati le adeguate risposte, e in alcuni casi non sono state poste neanche le giuste domande».

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l’inchiesta

Scuola per l’Europa: la storia infinita Dalla prima pietra a oggi: tra la situazione di immobilità della nuova sede, i disagi tra Via Saffi e Via Toscana e lo scontento dei genitori

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dicembre 2010: Vignali, avvolto in un cappotto scuro, con un casco da operaio in testa e un secchio pieno di cemento accanto, posa la prima pietra della Scuola per l’Europa parmigiana. Tutti, intorno a lui, sorridono. «Oggi non posiamo una pietra – dice il vicesindaco Buzzi – ma costruiamo una speranza per i nostri giovani». 7 edifici, una sorta di “campus dell’istruzione” lo definisce Vignali: «Questa struttura, insieme alla nuova sede Efsa, alla cui inaugurazione, prevista a settembre, abbiamo invitato il presidente della Repubblica, e alla scuola di alta formazione, farà diventare Parma un polo europeo della sicurezza alimentare». Insomma, l’ennesima eccellenza parmigiana, l’ennesimo motivo di orgoglio, l’ennesima ragione di soddisfazione per una città che, passo dopo passo, diventa famosa nel mondo. L’impresa Co.ge di Parma e l’Unieco di Reggio Emilia, insieme per un unico obiettivo: “costruire per l’Europa”. La fine del cantiere è prevista per l’aprile 2012, con un investimento complessivo di 30 milioni di euro per un campus che un team di architetti, coordinato da Paolo

Zermani, ha disegnato ispirandosi ai mattoni faccia vista. Una scuola che ospiterà 900 ragazzi per un percorso di studi completo. Murata, nella prima pietra della Scuola, una il mese/novembre 2015


10 pergamena, simbolo dell’inizio di un percorso europeo destinato a durare nel tempo. Catherine Geslain-Lanéelle, Direttore Efsa, commenta: «Adesso abbiamo, o avremo, una nuova sede per la scuola molto importante, che testimonia anche l’ottima cooperazione tra le autorità locali, il governo italiano e l’Efsa». L’appalto affidato dalla Stu Authority a Co.ge e Unieco di 23 milioni di euro si concluderà in tempi record e la

l’inchiesta struttura avrà importanti soluzioni mirate al risparmio energetico. Insomma, il cantiere e la città hanno lo sguardo verso l’Europa. Ma questa storia non sembra destinata ad avere un lieto fine. Gli anni passano, l’aprile 2012 è superato abbondantemente, cambia la giunta comunale e approda il nuovissimo Movimento 5 Stelle. A Parma si susseguono i cambiamenti, ma la Scuola per l’Euro-

pa cade nell’oblio, versa in uno stato vegetativo, in un coma che fa arrabbiare tutti, in primis gli studenti, costretti a fare lezione in aule inadeguate. Nel febbraio 2013, un sorridente Pizzarotti e un cupo Alinovi, vi-

PARERI E SOLUZIONI Giuseppe Romanini Parlamentare PD

Marco Ferretti Assessore al Bilancio

Giorgio Pagliari Senatore PD

«Il primo errore commesso è stato quello di aver mirato a un progetto che impegnava più risorse (30 milioni) di quelle che il governo metteva a disposizione (23 milioni), senza tener conto del valore del terreno che il Comune metterà a posto qualche anno dopo investendo altri 4/5 milioni», così l’on. Romanini spiega, dal suo punto di vista, il principale errore di commesso nella storia della Scuola per l’Europa di Parma. Ma un altro sbaglio, secondo Giuseppe Romanini, è avvenuto quando l’accordo transattivo definito dal commissario straordinario Ciclosi - che riconosceva 250 mila euro per il ritardo nei pagamenti dell’avanzamento nei lavori - non è stato considerato dalla nuova giunta: «Io provai a dirlo in tutti i modi di sottoscrivere l’accordo perché poteva permettere di terminare i lavori in pochissimo tempo di chiudere il cantiere. Probabilmente, la giunta non aveva ancora il quadro ben chiaro. »

L’A ss. Ferretti conferma che tra le ipotesi pensate per risolvere la questione della Scuola per l’Europa c’è anche il bando dell’Inail. «Con quest’alternativa si darebbe all’Inail un nostro bene (Scuola per l’Europa) che diventa il proprietario di quel bene e noi diventiamo locatari e pagheremmo un canone annuale», specifica l’assessore. Il canone è circa del 3%, ma sono due le offerte proposte: una riguarda il 3% del costo complessivo (34 milioni) e l’altra riguarda le aree che non sono attinenti alla didattica (6 milioni). «Abbiamo colto un’occasione. L’Inail intende investire circa 1 miliardo di euro in tutt’Italia, noi abbiamo partecipato rispondendo con una manifestazione d’interesse, ma non conosciamo ancora tempi e condizioni. Si tratta di una soluzione che si aggiunge alle altre per risolvere il problema della Scuola per l’Europa», afferma Ferretti.

«La Scuola sarà di proprietà del Comune e negli atti tra Comune, Unione Europea e Stato italiano non è prevista la concessione gratuita della scuola, perciò è possibile chiedere un affitto». Sarebbe stata questa la soluzione più semplice per il senatore Giorgio Pagliari: un contratto di affitto con anticipazione di annualità, vincolata all’ultimazione della Scuola. La precedente presidenza della Scuola però, non acconsentì. «Ho provato a presentare un emendamento che riguardava 3 milioni e 900 mila euro, ma la Ragioneria dello Stato l’ha bloccato». Per Pagliari, la Scuola per l’Europa è un’opera di interesse nazionale, va ultimata e il tempo per farlo è già abbondantemente scaduto: «Non vorrei che succedesse di giungere a una soluzione quando sarà troppo tardi, perché in Europa le spinte a rivedere la scelta di Parma per l’Efsa, purtroppo, ci sono.» conclude il senatore.

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l’inchiesta SENZA EDIFICIO E SENZA DIRIGENTE

sitano il cantiere. «Oggi è un giorno importante – commenta Alinovi –, avevamo detto che la Scuola Europea doveva riprendere entro la fine di gennaio, massimo i primi di febbraio, per riuscire a essere aperta ai ragazzi a settembre. Questo è avvenuto». «È ancora un impegno – aggiunge il sindaco –, penso che ci rivedremo in altri video, in altre sedi, per il completamento dell’opera». Voi l’avete visto? Proviamo a ricostruire la storia infinita di un’opera che, più che rappresentare un’eccellenza per Parma, rappresenta ormai un buco nero che ha un urgente bisogno di essere rattoppato. Dal 2013 a oggi, pochi passi in avanti. Il 20 marzo scorso, il Comune recede dal contratto con l’Ati, offrendo in permuta la scuola ex-Pascoli di via Saffi a com-

La Scuola per l’Europa ha lo scopo di riunire, dall’inizio dell’età scolastica fino alla soglia degli studi universitari, i ragazzi di Germania, Belgio, Francia, Italia, Olanda, Lussemburgo e altri Paesi interessati a costruire un’Europa unita. Ogni allievo, studiando con professori del proprio Paese la lingua materna, la letteratura e la storia nazionale, ha la possibilità di acquisire fin da subito la pratica di altre lingue, godendo dell’apporto delle diverse culture europee. In quest’ottica, la Scuola per l’Europa rappresenta un’ottima opportunità per i giovani di inserirsi in un contesto multiculturale. A conclusione del ciclo di studi inoltre, gli studenti conseguono il BAC che consente l’accesso a tutte le Università europee. Fin qui tutto bene, anzi, benissimo. Ma a Parma, la situazione è diversa rispetto alle scuole di Lussemburgo, Bruxelles, Mol, Varese e Karlsruhe: non manca solo l’edificio, ma anche il dirigente. Con una riunione indetta il 26 ottobre scorso, l’AGSEP (Associazione Genitori Scuola per l’Europa di Parma) ha evidenziato come il nuovo preside, Dott. Cipollone, formalmente designato il primo ottobre 2015, non abbia ancora preso servizio, né preso contatto informale con la scuola. Tutto questo, naturalmente, comporta delle gravi conseguenze per l’attività degli insegnanti che, nonostante tutto, cercano di assicurare un adeguato svolgimento delle lezioni. In più, la scuola sta terminando le proprie forniture. A tutto questo vanno ad aggiungersi le problematiche mai risolte: in primis, la mancanza di spazi adeguati e a norma. Le aule, infatti, divise tra via Saffi e via Toscana, sono poche e di piccole dimensioni, per non parlare delle palestre dislocate in altre zone della città.

pensazione dei lavori fino ad allora eseguiti e quantificati in 7 milioni. La soluzione, per il Comune, sta nell’affidamento del completamento dei lavori al Cda della scuola, offrendo in cambio, per 50 anni, spazi non destinati alla didattica. Un gran minestrone. L’Ati non ci sta: la crisi immobiliare ha causato la svalutazione della scuola ex Pascoli, il cui valore è ben più basso di quello stima-

to dal Comune: si va verso una causa. In più, per risolvere la situazione alla maniera del Comune, occorreva il via libera da parte del Miur e l’autorizzazione da parte di Bruxelles…inutile dire che la lettera è stata inviata solo un mese fa. Così, affiorano gli emendamenti. La Mussini propone di ottenere i 4 milioni necessari tramite deroga al patto di stabilità interno per il Comune, mentre Pagliari pensa di chiedere soldi direttamente al Miur. E così, si accavallano ritardi su ritardi, polveri su polveri. E tutti si chiedono: cosa sarebbe successo se il Comune avesse preso decisioni diverse? Ora spunta un’ipotesi, l’ipotesi Inail. Ne parla Ferretti, anche se troppo vagamente. E quindi la questione è: ci troviamo di fronte a un punto di non ritorno? Quella tanto inneggiata Scuola per l’Europa riuscirà mai a prendere vita?

La video-inchiesta completa e le interviste integrali su WWW.PARMAREPORT.IT il mese/novembre 2015




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speciale.evento

di ROSARIA FRISINA

Tutti pazzi per lo Swing Dal 10 al 13 dicembre, tornano i ritmi sfrenati del Parma Swing Festival. La kermesse giunge alla terza edizione e conquista la città. Gli aperitivi danzanti Tutti possono danzare e appassionarsi ai balli swing. Da qui l’idea degli aperitivi danzanti. Il Festival propone quest’anno allo Shakespeare Cafè aperitivi musicali, al Workout brunch culturali durante i quali i partecipanti potranno seguire gratuitamente lezioni di swing.

Parma Swing Student Card Studiare a Parma significa anche conoscere lo Swing. Per gli universitari, il Festival ha ideato un pass ad hoc, con il 10% di sconto sulle serate a pagamento.

Regala il Festival per natale Il Parma Swing Festival come regalo di Natale. Un’idea originale per regalare divertimento e far vivere un’esperienza unica sia a chi è già appassionato sia a chi dilettante verrà sicuramente travolto dall’allegria frizzante di questo Festival, bello da ballare ma anche solo da vedere! Regala la serata di Gala al Teatro Regio e partecipa alla raccolta fondi della Croce Rossa. www.parmaswingfestival.com

REGALA IL FESTIVAL ©robertoperotti.com

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ance is life. È questa l’energia dei ritmi del Parma Swing Festival. L’evento musicale, approdato tre anni fa nella nostra città, torna con i suoi balli sfrenati a scaldare l’inverno ducale. Dal 10 al 13 dicembre, artisti da tutta Europa, ballerini professionisti, appassionati, ma anche dilettanti curiosi, invaderanno Parma con il loro entusiasmo, per immergersi nei ritmi swing, dal Lindy Hop, al Boogie Woogie, fino al Balboa. Location, il nuovo NH Hotel, vicino alla stazione, ma non solo. In programma, anche aperitivi nei locali della città e una serata speciale, il Gran Gala di domenica 13 dicembre, per la prima volta, al Teatro Regio. «Quest’anno ci siamo avvicinati ancora di più alla città – spiega Francesca Avagliano di Crazy Ballet, organizzatrice dell’evento -, scegliendo l’NH

LE BAND E LE SERATE WELCOME PARTY

Giovedi 10 dicembre, alle 21:00, al Circolo la Colombofila. Nell’atmosfera di un apericena di benvenuto, si aprono le porte del “Parma Swing Festival” con uno scoppiettante evento italo-americano anni 40. Durante la serata si potranno conoscere tutti gli insegnanti che prenderanno parte al Dance Camp e ballare con loro. Le frizzanti GIOS’ SISTERS si esibiranno in una straordinaria performance musicale, per far scuotere punte e tacchi a ritmo di swing, sulle note dei brani natalizi più famosi riarrangiati in stile per l’occasione.

LA MAGIA DEI SWINGINPARIS

Venerdi 11 dicembre, alle 21:00, con un gruppo che arriva da Parigi, gli SWINGINPARIS. il mese/ novembre 2015

Cinque musicisti professionisti con un repertorio che va dalla musica di New Orleans allo Swing, al Blues ed al Gospel. Un repertorio che spazia da Benny Goodman a Muddy Waters a Louis Armstrong.

LA BATTAGLIA DELLE BAND

Nei sogni di qualunque Lindy Hopper di qualsiasi parte del pianeta c’è sicuramente quello di poter tornare indietro nel tempo per assistere ad una Battle of the Bands nel locale più famoso della Harlem degli anni ‘30: il Savoy. Ed è proprio un Battle of the Band quella che si terrà sabato 12 dicembre alle 21. Spalla a spalla sul palco, due Band che hanno già fatto ballare i Lindy Hoppers di tutta Europa: SwingInParis vs Billy Bros. Jumpin’ Orchestra.

INFO@PARMASWING FESTIVAL.COM

Hotel come sede principale, vicino alla stazione,quindi comodo anche per i tanti partecipanti che vengono da fuori Parma, e programmando party e aperitivi in alcuni locali». Il Parma Swing prevede diverse iniziative, dalle feste ai dance camp, dalle competizioni ai concerti fino agli aperitivi con lezioni gratuite per i principianti. «Il Festival è


& aperto a tutti, da coloro che non hanno mai praticato questi balli sino ai più esperti - dice l’Avagliano -. Questa edizione è importante perché siamo riusciti ad entrare nel “cuore” di Parma, il Teatro Regio, è per noi un grande riconoscimento – continua –. Quando ho pensato

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patrocinio, oltre che del Comune, anche della Provincia e della Regione, si conferma attrattivo anche per il turismo. «Credo sia una bella opportunità per la città, il Parma Swing richiama partecipanti da tutta Italia e artisti da diverse parti del mondo – spiega l’Avagliano

«PER LA PRIMA VOLTA, SI BALLERÀ AL TEATRO REGIO PER UN GRAN GALA FINALE UNICO, DA NON PERDERE» a questo festival, tre anni fa, la scelta di Parma come sede è stata quasi naturale, è la città della musica e sapevo che lo swing l’avrebbe travolta – aggiunge –, il 13 dicembre, saremo al Ridotto per gli show e al Foyer per i balli con una grande band di Amburgo, inoltre sarà allestito uno spazio per la Croce Rossa, perché la serata avrà un valenza sociale di cui siamo orgogliosi, con la promozione di una raccolta fondi». L’evento, che da quest’anno ha il

-. Spero che venga colta la bontà della “ricetta”, un mix che unisce l’amore per la musica, la magia del lo swing, un genere che sa accogliere tutti, e, da ultimo, il periodo, dicembre, strategico perché precede il Natale – conclude-. Sarebbe bello poter arrivare a vedere la città sempre più partecipe, potersi imbattere in allestimenti a tema, mercatini e atmosfere da New Orleans, una città swing, ma questo al momento resta un mio sogno nel cassetto». GLI ARTISTI E LE BAND OSPITI

©robertoperotti.com

FASCINATING

Sabato 12 e domenica 13 dicembre, alle 11, il festival propone una novità: un corso, pensato tutto al femminile senza partner, per tutti i livelli, quindi per tutte le donne che non vogliono perdersi il Parma Swing Festival e trovare un corso interessante per approfondire la propria espressività e femminilità nello Swing. E con grandi insegnanti: Sharon Davis, Katja Zavrsnki, Sonia Ortega.

GRAN GALA AL TEATRO REGIO

La serata di domenica 13 dicembre sarà quella del Gran Gala. Per la prima volta, si terrà al Ridotto del Teatro Regio, e con un sapore solidale. Infatti, il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa. Una serata speciale che vedrà una band di

L’edizione 2015 conferma la presenza di artisti e band internazionali di grande livello. Quattro band: la BILLY BROS. SWING ORCHESTRA, una folle orchestra che suona nei migliori club e festival d´Europa; le GIO’SISTERS, elettrizzante trio vocale accompagnato da una combo di tutto rispetto, sulle note dei brani natalizi riarrangiati in stile per l’occasione; SWINGINPARIS, da Parigi, con un repertorio che va dalla musica di New Orleans allo Swing, al Blues ed al Gospel; la BUNJON & THE BIG JIVE!, da Amburgo, protagonisti al Teatro Regio per alternare la musica swing con del buon rhythm ‘n’ blues ed un pizzico di boogie woogie.E poi ancora: Remy Kouakou Kouame; Vincenzo Fesi; Jamin Jackson; Moe Sakan; Sharon Davis; Katja Zavrsnik; Marcus & Barbl; Marcos Agote; Kate Hedin; Jeremy Otth; Sonia Ortega; Ramsus &Tove; Cherubinski e Cherubinska. A presentare la cantante Rosa Alberini. www.parmaswingfestival.com

Amburgo, composta da otto grandi musicisti: i Bun-Jon & The Big Jive! Un repertorio che spazia da Louis Jordan a Nat King Cole, da Ray Charles a Ray Collins.

PRONTI PER LE COMPETIZIONI?

Anche quest’anno al Parma Swing Festival riserva uno spazio alla competizione, per chi ha la voglia di mettersi in gioco. Le competizioni prevedono sei specialità: lindy hop showcase; strictly lindy; jack’n jill balboa (advanced and open); jack’n jill lindy hop (advanced and open); solo charleston; boogie woogie.

DANCE CAMP

Un cast di artisti internazionali per uno staff di 18 insegnanti. Un percorso formativo di ben

12 ore di lezioni, una modalità full immersion per migliorare rapidamente il proprio livello di ballo. Di queste 12 ore, ben 9 saranno dedicate al ballo prescelto, mentre 3 saranno dedicate a Taster Lesson che daranno la possibilità sia di arricchire il bagaglio di conoscenze che di provare nuovi balli, come lo Shag o gli Aerials, il Charleston, il Killer Boogie. Le lezioni si terranno da venerdi 11 a domenica 13, da scegliere tra 3 stili di ballo, con livelli didattici: il Lindy Hop (internedio, intermedio avanzato e avanzato), Balboa e Boogie Woogie (intermedio e avanzato). Anche quest’anno ci sarà un TEST LESSON degli insegnanti prima dell’inizio delle lezioni, per garantire a tutti i partecipanti un migliore equilibrio nei gruppi. www.parmaswingfestival.com

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16 ATTORE E REGISTA, SAVINO PAPARELLA HA OTTENUTO DIVERSI RICONOSCIMENTI GRAZIE ALLA PRODUZIONE DEL TEATRO DEL TEMPO, "AL FORESTÈR, VITA ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO", DI MATTEO BACCHINI

SAVINO

PAPARELLA PRESTO UNA NUOVA PRODUZIONE. «HO IN MENTE DI LAVORARE SU VICENDE PIÙ RECENTI, MA SEMPRE LEGATE ALLA NOSTRA CITTÀ» il mese/novembre 2015


Cultura.e.Spettacoli

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L'INTERVISTA

di Francesca Costi

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i origini pugliesi, Savino Paparella, attore e regista, è ormai parmigiano d’adozione. Nella sua carriera attoriale annovera importanti collaborazioni con registi del calibro di Roberto Latini, Roberto Bacci, Marco Baliani. Recentemente ha ottenuto diversi riconoscimenti grazie alla produzione 2014 del Teatro del Tempo, Al Forestèr - vita accidentale di un anarchico, di Matteo Bacchini, di cui è protagonista e firma anche la regia. L’opera è stata insignita del Premio Linutile del Teatro di Padova 2014 ed è stata premiata al Festival teatrale di Resistenza – Museo Cervi 2015 e al Palio Poetico Ermo Colle 2015.

avendo trovato quello che cercavo. Questo è stato il risultato più straordinario di questo lavoro». Qual è il messaggio di attualità che Antonio Cieri è ancora in grado di trasmetterci oggi con la sua storia esemplare? «Sta più nel linguaggio dello spettacolo che non nella vicenda narrata. Abbiamo cercato in tutti i modi di sfuggire alla retorica storica, raccontando le debolezze di un uomo che si incrociano con le sue posizioni ideologiche. Cieri si pone continuamente domande e oggi abbiamo bisogno di storie di uomini non di eroi».

Se Antonio Cieri fosse qui oggi, quali battaglie culturali Che cosa ha reso Al Forestér - che ti vede solo in scena a si potrebbe sentire in dovere di portare avanti? vestire i panni dell’anarchico Antonio Cieri - capace di «Innanzitutto se fosse qui sarebbe di certo in galera. Non raccogliere un così ampio consenso, riuscendo al conera un uomo di lettere ma pensava in maniera poetica, tempo a mettere d’accordo pubblico e critica? era dove c’era l’idea. Oggi dovrebbe “resistere” alla glo«È il soggetto stesso. Si tratta della storia di un uomo balizzazione, in un’epoca in cui si fondamentalmente semplice, che può parlare raggiungendo tutti ma grazie al lavoro drammaturgico «IL TEATRO HA fondamentalmente nessuno». di Matteo Bacchini si sviluppa in IL COMPITO DI una forma capace di arrivare a tutRIAPPROPRIARSI DI Quindi quali sono i temi di attualiti. Mentre facevamo le prove ogni tà che dovrebbe trattare la scrittuaspetto del materiale che usciva PICCOLE STORIE. ra teatrale oggi? veniva ricondotto a una sola doPARMA HA MILLE «Il teatro ha il compito di riappromanda: a chi stiamo parlando? E POSSIBILITÀ DI priarsi di piccole storie, ha il doveimmaginavamo un vecchietto, RACCONTARSI re di prendersi un’ora e mezza per seduto in un’osteria dell’Oltretorraccontare la storia di un singolo rente, intento ad ascoltare la storia ATTRAVERSO IL che deve diventare emblematica davanti ad un bicchiere di malvaTEATRO, DALLE per tutti, per essere capita in modo sia. Per questo, quando il materiaBARRICATE FINO AGLI empatico. In questo senso Parma le diventava troppo complesso lo scartavamo, la nostra priorità era SCANDALI PIÙ RECENTI» ha mille possibilità di raccontarsi attraverso il teatro, dalle barricate che il linguaggio artistico fosse il fino agli scandali più recenti che ci hanno colpito». più coerente possibile rispetto all’interlocutore immaginario che ci eravamo dati». In questo momento a cosa stai lavorando e ci dobbiamo aspettare altri progetti con al centro Parma? Quali sono stati i problemi che hai dovuto affrontare «Sto collaborando con il Teatro Stabile della Toscana e nella costruzione dell’opera? al progetto le Metamorfosi di Roberto Latini. Con Bac«Quando ho iniziato a pensare di portare in scena le barchini stiamo leggendo e guardando e ho in mente di ricate di Parma il primo scoglio che mi sono trovato ad lavorare su vicende più recenti che abbiano sempre un affrontare è stata la figura di Picelli, un personaggio che collegamento con la nostra città. Intanto , il 7 novembre non avrebbe che potuto parlare in parmigiano e io da siamo al Teatro del Tempo con SS9 – storie della via Emilia, pugliese d’origine non potevo farlo. Mi resi conto che sempre di Matteo Bacchini, con Rocco Antonio Buccal’unico modo per raccontare questa storia sarebbe stato rello. Uno spettacolo di cui io ho curato la regia e che anfarlo da “forestér”. Per questo mi sono rivolto ad Antocora una volta è il pretesto per portare in scena storie di nio Cieri, che aveva vissuto le stesse vicissitudini di Piimmigrazione meridionale sul territorio parmigiano». celli, ma da straniero». Ed è qui che entra in gioco la collaborazione con Matteo Bacchini? «Sì, a quel punto avevo bisogno di una persona che mi aiutasse a trasportare le mie idee in un testo. Ho chiesto a Matteo Bacchini, che avevo conosciuto tempo prima a UOT, di potergli parlare del progetto. Dopo una semplice chiacchierata a casa, Matteo tornò con venti pagine di copione che funzionavano alla perfezione. Il lavoro in teatro durò un mese. Ci sono stati momenti difficili ma mi bastava uscire dal Teatro, girare per le vie dell’Oltretorrente e quei luoghi mi suggerivano, tornavo sul palco

Fotografie di Arturo Delle Donne

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Cultura.e.Spettacoli

AL PARCO E AL CERCHIO TRA GUERRA E ZOMBI DI FRANCESCA COSTI

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n’esperienza di immersione fisica dentro la vita della trincea, di trasferimento nel corpo di un anonimo soldato della prima guerra mondiale. Il nuovo spettacolo di Marco Baliani, in scena il 13 a Teatro al Parco, ricerca nei vuoti dell’anima, nella perdita di individualità del soldato-massa, il primo esperimento, in Occidente, di un controllo biopolitico del corpo umano, in forma industriale. In una scena che si ispira a Francis Bacon parole, suoni e immagini restituiscono squarci di esistenze di quella fabbrica di morte che ha aperto la strada ai tanti totalitarismi del terrore del Novecento. Per riflettere su sull’orrore di questo nostro tempo, sulla condizione di semi-vita che ci sentiamo addosso, Il teatro

IL 13 "TRINCEA" AL TEATRO AL PARCO E IL 14 "ZOMBITUDINE" AL CERCHIO. UN WEEKEND PER RIFLETTERE SULLA PERDITA D'INDIVIDUALITA'

sto spazio di illusoria resistenza attendono l’arrivo di qualcuno, di qualcosa: un nuovo inizio? La morte? Una rivoluzione? Un cambiamento? Non si sa se bello o brutto, ma un evento sta arrivando. O forse arrivano gli Zombi.

del Cerchio risponde il 14 con Zombitudine, non uno spettacolo horror ma un’analisi dei tempi in cui viviamo, tempi moribondi, morti, decomposti. Lo Zombi è l’impossibilità della morte e dunque della resurrezione. Lo Zombi è un morto che cammina e non sa dove va. Come noi. Gli Zombi siamo noi. Gli zombi sono Daniele Timpano ed Elvira Frosini. Un uomo e una donna, rifugiati in un teatro insieme al pubblico. In que-

UN MESE DI CONCERTI JAZZ DI CARLOTTA FERRARI

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rriva la XX edizione del ParmaJazz Frontiere Festival: nato da un progetto di Roberto Bonati il festival promuove progetti nell'ambito del jazz e della musica contemporanea. Iniziato il 25 ottobre, il festival prosegue tutto il mese di novembre: mercoledì 4, alle 20.30, la Casa della Musica ospita il

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PARMA JAZZ FRONTIERE FESTIVAL, ECCO TUTTO IL PROGRAMMA. MUSICA ANCHE PER I BAMBINI Marc Turner Quartet; sabato 7, dalle 18, l'Associazione Remo Gaibazzi sarà invasa da «In cerca di spazi», tra fotografia e improvvisazione musicale. Si continua domenica 8, a Palazzo Sanvitale, con Susanne Abbuehl & Matthieu Michel Duo alle 20.30; mercoledì 11, è la volta di Django Bates' Belovèd, e venerdì 13, del «Double Concert-Piano Improvvisation e Chamber» entrambi alle 20.30 alla Casa della Musica; mentre il duo Flavianobraga e Simonemauri sarà ospite dell'Associazione Remo Gaibazzi, sabato 14 alle 18. La Casa della Musica, alle 20.30, ospiterà anche: mercoledì 18, Magro e il Giulio

Stermieri Stopping Trio; venerdì 20, The Leaping Fish Trio con Fabrizio Puglisi; sabato 21, «Cantico» di Roberto Bonati, tutti alle 20.30; mercoledì 25, il concerto del vincitore del premio Gaslini e il duo TroveRemo; venerdì 27, il pianista Alberto Tacchini, e sabato 28, «Voci del Nord, luci del Sud-Luci del Nord, voci del Sud». Domenica 29, alle 17, un concerto che racchiude gli esiti del workshop condotto da Mario Arcari, sempre alla Casa della Musica. Due anche gli appuntamenti per i bambini: domenica 15 alle 11 al Ridotto del Teatro Regio con «Cartoons - Tutti quanti voglion fare il jazz» e domenica 22 alle 16.30 al Teatro Europa con «Cartoons-Do-Re-Mi-Fa, Di-SeGna-Re».


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A COME ARTE

DA PANE NOSTRO AD AMOS NATTINI

IL 29, SI CHIUDE LA MOSTRA DEDICATA AL PANE. IL 15, L'ESPOSIZIONE DEI DIPINTI DI NATTINI

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ane nostro è il titolo della mostra che si concluderà il 29 novembre presso la Galleria Nazionale e il Museo Bodoni. La prima mostra a Parma dedicata alla collezione di oltre tre mila esemplari di pane raccolti in tutta una vita da Marisa Zanzucchi Castelli e ha come fine quello di mostrare quali sono i beni più preziosi donati all’umanità, ossia l’acqua, usata con la farina per fare il pane, l’ambiente e la sua tutela,

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dalle cui terre e campi si coltivano i foraggi necessari alla produzione delle farine. Esemplari provenienti da ogni parte del mondo e tutte le culture religiose. Altro evento, che si concluderà

UN MELODRAMMA URBANO

DI FIORELLA GUERRA il 15 novembre, è la mostra “Amos Nattini – Pittore di altri mondi”: attraverso cinquanta dipinti di cui diversi inediti, disegni, studi preparatori si racconterà la vita artistica del Nattini, che dopo anni di notorietà e vicissitudini storiche, decide di abbandonare quella vita per dedicarsi a una pittura del tutto intimistica e privata. I suoi lavori raccontano la vita semplice dei contadini e la quotidianità di vita dell’Appennino Emiliano: è chiaramente visibile un ritorno al classico che valorizza le tradizioni di una storia millenaria, quasi infinita. La mostra si tiene nel Palazzo della Pilotta dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30

TUTTI AL CINEMA

DI FEDERICA DE MASI

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Alaska Regia: Claudio Cupellini Genere: Drammatico Uscita: 5 novembre

n melodramma urbano contemporaneo: Cupellini gira un gran film dal respiro internazionale. Il giovane favoloso e Suburra, Elio Germano ritorna al cinema con un nuovo volto. L'attore romano, vincitore di 3 David di Donatello, è il protagonista di Alaska, una storia d'amore immersa nella realtà di oggi, quella dei giovani sradicati, alla ricerca parallela di successo e felicità. Fausto, italiano emigrato a Parigi con il sogno di diventare maitre, conosce per caso Nadine, una modella francese in attesa dell'esito di un casting. Già dal primo incontro si riconoscono: fragili, soli, ambiziosi e ossessionati da un’idea di felicità che sembra irraggiungibile. Il destino si sa riserva sempre sorprese, prove ed ostacoli: i due protagonisti, come due

DIRETTO DA CUPELLINI, UN FILM CON UNA SCENEGGIATURA MINUZIOSA, UNA STORIA APPASSIONANTE, RICCA DI AVVENIMENTI eroi moderni, dovranno intraprendere il loro viaggio alla conquista l'uno dell'altra. Diretto da Claudio Cupellini, regista di Una vita tranquilla e della serie tv Gomorra, Alaska, grazie alla sceneggiatura minuziosa che non disorienta mai lo spettatore, intesse una storia appassionante, ricca di avvenimenti, molto contemporanea.

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Fuori Porta

NOVEMBER PORC, TUTTE LE NOVITÀ DELL'EDIZIONE 2015 G

e si chiude il 29 a Roccabianca venerdì 13 a domenica 15. Venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 si fa tappa a Zibello con “Piaceri e delizie alla corte di Re Culatello” e lo Strolghino più lungo. November Porc si

no in pes

es

conclude venerdì 27, sabato 28 e domenica 29, a Roccabianca, con “Armonia di Spezie e Infusi”, e il mercatino “Aria di Natale”. Ma quali le novità di questa edizione? Eccole: Birra MENABREA è la birra ufficiale della kermesse, tutte e quattro le tappe comprendono anche il venerdì sera, debutta la LINEA NEBBIA, magliette, felpe e gadget ufficiali della rassegna, di color nebbia (cioè grigio) che si affianca ai “classici” blu e amaranto; la lotteria assegnerà premi settimanali, con estrazione finale di altri quattro premi il 30 novembre, i bus navetta da e per Parma saranno “personalizzati”; nel sito è stata realizzata la “sezione” NOVEMBER PORC NEL MONDO, con foto e selfie da Sidney a Singapore. Il programma su www.novemberporc.it .

ì rcole0d0 e m i n g o re 19: dalle o

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La staffetta più golosa d'Italia parte il 5 a Sissa

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cato ital

rande attesa per la XIV edizione di November Porc… speriamo ci sia la nebbia!!!. La “staffetta più golosa d’Italia”, a novembre, farà tappa nella Bassa. Si inizia da Sissa, giovedì 5 con “… aspettando November Porc”. Ci si sposta poi a Polesine Parmense, in riva al Po, con “Ti cuociamo Preti e Vescovi” da

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Incontri.in.libreria

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L'ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. LA FELTRINELLI LIBRI E MUSICA Strada Farini, 17 - tel 0521 237492 - parma@lafeltrinelli.it 11 NOVEMBRE, ORE 18 PARTIGIANI A TAVOLA FAUSTO LUNETTI EDITORE Dai 380 chili di pasta al burro offerti dai fratelli Cervi al paese di Campegine per festeggiare la caduta del regime, passando per le lasagne della ricostruzione gustate da Teresa Noce di ritorno dai campi della morte. Il libro si propone di parlare di Resistenza come finora non è stato fatto, focalizzando la riflessione sul bisogno di nutrirsi nella vita quotidiana dei partigiani. Partecipano le autrici, Lorenza Carrara e Elisabetta Salvini.

13 NOVEMBRE, ORE 21 ERO ALTROVE LE VOCI DELLA LUNA Luca Ariano incontra Alberto Padovani per presentare l'ultima raccolta di poesie di Ariano”Ero altrove”. La serata, oltre alle letture di poesie, vedrà l'esecuzione di canzoni di cantautori come Fossati, Conte, lolli e Jannacci e canzoni dello stesso Padovani. Nato a Mortara (PV) nel 1979, Luca Ariano vive ora a Parma. Nel 2012 per le Edizioni d’If è uscito il poemetto I Resistenti, tra i vincitori del Premio Russo – Mazzacurati.

15 NOVEMBRE, ORE 17.30 LA BALLATA DELLA GRANDE GUERRA - FRANCO ANGELI La guerra raccontata ai bambini, la guerra raccontata dai bambini: questo il capolavoro di un grande scrittore, Roberto Piumini, illustrato dai capolavori di alcuni tra i tanti bambini della scuola elementare che hanno partecipato al concorso, promosso da USR e Corriere della Sera, in occasione del centenario della Grande Guerra. Piumini è scrittore per grandi e per bambini, autore di romanzi, ballate, poemi, opere teatrali.

17 NOVEMBRE, ORE 18.00 LA COLLINA DEI GIRASOLI ALTROMONDO ALLA FELTRINELLI BARILLA CENTER. Anno 1957. Un adolescente di 11 anni, spinto dalla famiglia, dal parroco e dalle circostanze, entra in seminario. Ma l'incontro con un suo insegnante, un prete, lo coinvolgerà in giochi particolari, turbandogli la vita di adolescente e segnandogli l'esistenza per sempre. Insieme all'autore Florio Lami, ci saranno Isabella Bonati e Mariolina Tarasconi.

18 NOVEMBRE, ORE 18.00 ONORA IL BABBUINO FELTRINELLI Che sappiamo, di Cardo? Che è figlio degli anni sessanta e di un carabiniere emigrato nella periferia di Torino con il bozzo per la legge. Con una verve comica unica, infilando la realtà dentro una taglientissima voce ironica, Michele Dalai riesce nell’esito di piazzarci davanti agli occhi l’essenza dell’espediente, e di dare una faccia a quel mimetico sottobosco criminale che vive a pochi metri da noi.

22 NOVEMBRE, ORE 17.30 ARTE PER I BAMBINI ALLA SCOPERTA DI PAUL KLEE Un laboratorio di disegno. rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni. Insieme ai bambini guardiamo alcune opere di un grande pittore svizzero che ha viaggiato e lavorato molto non solo in Europa. Ancora una volta i bambini sono invitati a disegnare e colorare “ispirati” da quanto hanno colto nelle immagini che sono state via via presentate. Laboratorio a cura di Paola Scandolara.

LA NOTTE NON DORMO

IL TEATRO DEGLI ORRORI Il Teatro degli Orrori torna sui palchi italiani. Ospiti il 6 novembre all'App. Colombofili. Un viaggio nella società italiana con rabbia e ironia. Ore 22

VILLAGGIO ROCK AL DADA Voglia di baracca fino allo sfinimento? Il Dadaumpa, in collaborazione con la Vecchia Volpe decide di cambiarsi d'abito, tutti i venerdì sarà Villaggio Rock!

MANELLY'S E TURBO SOUND Il 7 all'App Colombofili, se per il live dovremmo affidarci ai The Manelly's, per il dj set saremo coinvolti dagli Shaka Shaka Turbo Sound. Ore 21.30.

SAN MARTINO SALENTINO Torna la festa salentina a Parma. In un unico ballo dannato: la pizzica! Cena alle 21 e a seguire concerto e dj set. L'11 novembre alla Taverna Espumosa.

METAL AL MU Rise Above Collective porta al Mu Parma gli Shields uk, band inglese al suo primo passaggio nel nostro paese. Per gli amanti delle sonorità metal. Il 12 novembre. Ore 22.

ZERBINI PROGRESSIVE ROCK Al Circolo Arci Zerbini un omaggio al gruppo più "IN" del progressive rock degli anni 70: Emerson Lake & Palmer. Insieme ai Black Moon. Il 14 , ore 21.30.

I MITICI ANNI '50 E '60 Torna al Fuori Orario la serata che ha rotto gli schemi del clubbing italiano con le atmosfere del ventennio più fervente di tutti i tempi. Twist & Shout! A 50's and 60's Night. Il 28, alle 22.30.

ROCK AGRICOLO Dalle selezioni di X-Factor al Settimo Cielo di Collecchio con la sana follia agro-punk. Gli Iron mais porteranno il proprio graffiante rock agricolo il 4 dicembre, alle ore 20.

DI ELEONORA BELLOMI TRIBUTO A TENCO Il Titty Twister presenta per i suoi "Giovedì d'autore" il tributo a Luigi Tenco, grande pilastro della scuola genovese. Il 12 novembre, ore 21. Aperitivo dalle 20.

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NOLEGGIo VEICOLI

COMMERCIALI ED INDUSTRIALI

BREVE TERMINE 1 30 giorni

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MEDIO TERMINE 1 6 MESI


Economia

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Festival Verdi, i negozi a fianco della manifestazione Ascom ha riconfermato il proprio sostegno economico alla manifestazione e come ogni anno, ha invitato le attività commerciali ad allestire le vetrine a tema nel periodo della kermesse, per onorare il Maestro

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nche quest’anno Ascom Parma ha sostenuto il Festival Verdi, riconfermano il proprio contributo econmico, nella convizione che la kermesse rappresenti un evento con una importante ricaduta economica sul territorio e con grandi potenzialità di attrattività turistica. Ascom, in collaborazione con il Teatro Regio, come già fatto gli scorsi anni, ha invitato gli operatori commerciali ad allestire a tema le vetrine del centro di Parma e di Busseto: negozi e bar che ne hanno fatto richiesta, hanno potuto realizzare scenografie verdiane con costumi e accessori di scena messi a disposizione dal Teatro. Tutti gli operatori associati, inoltre, hanno potuto usufruire di espositori per vetrine. Per promuovere l’iniziativa, durante il mese di ottobre, Ascom ha realizzato alcuni video in cui i commercianti celebrano il Festival verdiano. I filmati sono disponibili sul canale youtube e sulla pagina Facebook di Ascom, oltre che sul sito www.ascom.pr.it di Cristina Sgobio

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Economia

Start Up: dal Business Plan al servizio di georeferenziazione Uno strumento in più utile al neo imprenditore per avere un quadro più dettagliato del contesto in cui intende avviare la propria attività

di privilegiati con gli Istituti di Credito convenzionati per la concessione di affidamenti speciali e aggiuntivi. Insomma, con Start Up Ascom offre un servizio di assistenza completo, dalla valutazione del rischio di impresa alla formazione gratuita. A questo ora si va ad aggiungere un nuovo importante servizio: il geomarketing, che utilizza le informazioni riferite al territorio per analizzare, pianificare e attuare le attività di marketing. Attraverso una ricerca di georeferenziazione, dunque, Ascom permette al futuro imprenditore di avere un quadro più preciso del contesto in cui intende aprire la propria attività, fornendo informazioni sul territorio, sulla popolazione e, soprattutto, sulla presenza di competitors. Un importante strumento in più, in grado di dare maggiore sicurezza e più dettagli a chi sceglie di avviare un’impresa. c.s.

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vviare una nuova impresa non è semplice, per questo Ascom si propone di offrire un servizio di assistenza integrato per tutti coloro che vogliono aprire una nuova attività o rilevarne una già esistente. Tutto questo grazie al progetto Start up che guida nella pianificazione del progetto, fornisce assistenza tecnica e prevede un corso gratuito per acquisire le conoscenze necessarie per gestire un’attività. Ascom, dunque, affianca la neo impresa nella stesura di un “Business plan” iniziale, lo strumento in grado di verificare la fattibilità e la redditività del progetto, fornendo le conoscenze necessarie per la gestione e assistendo l’attività nel controllo contabile nei primi cinque anni di vita, in modo da monitorarne l’andamento. Avvalendosi di Start Up, il neo imprenditore può godere di una serie di agevolazioni economiche sui servizi offerti, nonché di accor-

DALL’OSPITALITÀ TURISTICA ALLA CAFFETTERIA, I NUOVI CORSI ISCOM Iscom Parma istituto di formazione promosso da Ascom (www.iscomparma.it) propone nuovi corsi professionalizzanti per il mese di novembre. Ecco l’elenco dei corsi in partenza: NUOVE LOGICHE DEL BUSINESS NEL SETTORE TURISTICO… TUTTO SUI SOCIAL Durata: 12 ore. Data: 19 novembre, dalle 15.00 alle 18.00. Docente: Gruppo Len. Frequenza: una volta a settimana. ADDETTO ALL’OSPITALITÀ TURISTICA Durata: 8 ore. Data: 17 novembre, dalle

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9.00 alle 18.00. Docente: Paola Imparato, Sede: Iscom. CAFFETTERIA… NON SOLO CAPPUCCINO Durata: 10 ore. Date: 5-12-19-26 novembre, dalle 15.00 alle 17.30. Docente: Vito Schiavo. Sede: Art Cafè, Strada Martinella. IN CUCINA… RICETTE CON LA NUTRIZIONISTA Durata 12 ore. Date; 10 novembre e 17 novembre, dalle 18.30 alle 21.30. Docente: Sara Barletta. Sede: Jacki Cafè.

PANINI… UN MONDO DA REINVENTARE! Durata: 8 ore. Date: 9-16-23 novembre, dalle 15.00 alle 17.30/18. Docente: Cristina Bottari e Licia Cagnoni. Sede: Euridice. OPERATORE PRATICHE FUNERARIE O ADDETTO ALLA TRATTAZIONE DEGLI AFFARI Corso abilitante, percorso specialistico. Durata: 16 ore. Inizio: 18 novembre una volta a settimana.


Economia

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Dati imprese: il 2015 rileva timidi segnali di ripresa del mercato Secondo i dati del Centro Studi Ascom non si può dire che la sperata svolta economica ci sia stata. Si registra, anzi, la riduzione di ben 104 attività commerciali al dettaglio. Ma è il momento giusto per riprogrammare le scelte a beneficio dell’intero sistema

che non può essere trascurato. «Nelle indagini che il nostro Centro Studi effettua periodicamente – aggiunge Cristina Mazza direttore area organizzativa Ascom –, si conferma, anche al 30 settembre 2015, un trend negativo NATALITÀ-MORTALITÀ IMPRESE PARMA E PROVINCIA - periodo: gen-sett. 2014 e 2015 Iscritte 2015

Cessate 2015

Saldo 2015

Saldo 2014

Commercio

353

484

-131

-236

di cui commercio al dettaglio

144

248

-104

-183

Turismo 96 142 -46 -75 l 2015 non ha rappresentato l’anno di cui pubblici esercizi 90 135 -45 -74 della tanto sperata Totale Terziario 785 957 -172 -369 ripresa economica, ma, anzi, ha registrato un saldo negativo di ben 104 attività commerciali al detsia strutturale che in termini di flussi nati/ dei centri storici, abbiano favorito la desertaglio da inizio anno, 131 nel commercio in mortalità. Tuttavia siamo di fronte a dati che tificazione dei centri storici stessi. Servono generale. Lo dimostrano le analisi del Centro iniziano ad essere un po’ meno negativi rispetpolitiche urbanistiche e di mobilità in grado studi Ascom sulle rilevazioni di Movimprese. to al passato a testimonianza di primi timidi di restituire importanza al piccolo commercio Prendendo in esame il 2014 invece, il saldo è di segnali di ripresa del sistema. Questo ci pare tradizionale, così da limitare le chiusure inarmeno 236 imprese. dunque poter essere il momento giusto per rirestabili delle attività. A Parma e provincia, si Un passo avanti, certo, ma non basta. «La situaprogrammare oggettive e più equilibrate scelte è registrata una diminuzione dello 0,8% delle zione attuale – commenta Claudio Franchini, politiche, a beneficio dell’intero sistema». c.s. imprese al dettaglio tra il 2014 e il 2015: un dato direttore area associativa Ascom – che vede il commercio tradizionale proseguire, anche DATI IMPRESE PARMA E PROVINCIA a Parma, il trend negativo iniziato ormai da Imprese attive a Imprese attive a var% diversi anni, è sicuramente la conseguenza settembre 2014 settembre 2015 di politiche errate, sia a livello nazionale che Commercio 9.196 9.188 -0,1% locale, che hanno favorito le grandi superfici di cui commercio al dettaglio 4.481 4.443 -0,8% commerciali senza in alcun modo considerare una politica che mantenesse l’equilibrio tra doTurismo 2.602 2.641 1,5% manda e offerta». di cui pubblici esercizi 2.360 2.399 1,7% Ascom ha ribadito più volte che scelte di queTotale Terziario 19.955 20.145 1,0% sto tipo, unite all’imposizione fiscale più alta d’Europa per le imprese e a scelte di chiusura Fonte: elaborazione Centro Studi Ascom su dati Movimprese

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Economia

Legalità, i commercianti chiedono sicurezza e controlli Pulizia, illuminazione, più vigili e vivibilità. Queste alcune delle richieste di chi ha un’attività a Parma. Se ne parlerà in occasione della giornata per la legalità, promossa da Confcommercio, del 25 novembre prossimo

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arlare di legalità non è mai semplice, soprattutto se a essere protagonista di atti poco piacevoli, è la propria città. Ultimamente, infatti, le pagine dei quotidiani locali raccontano episodi e raccolgono testimonianze di una Parma sempre più assediata dal degrado urbano e civile. Un degrado che non interessa solo la periferia, ma anche il centro, il salotto parmigiano e le vie ricche di attività commerciali. «Penso che la pulizia, il decoro urbano, l’illuminazione e il controllo siano interventi fondamentali per aiutare noi cittadini ad attenuare il senso di insicurezza – racconta Antonia Galliano di una boutique in via Garibaldi – «Chiedo al Comune di prestare più attenzione alle nostre strade, di renderle più accoglienti e più sicure. La presenza delle attività commerciali sul territorio e, soprattutto, nel centro storico, è importante non solo per assicurare migliore vivibilità, ma anche per incrementare l’attrattiva turistica». «Da tempo ormai, siamo in balia delle bande, soprattutto delle cosiddette baby gang che stazionano vicino ai negozi, urlano e corrono sotto i portici e, non di rado, sono artefici di risse – aggiunge Marina Lazzini titolare di una profumeria in via Mazzini – «Nat u ra l mente, non sono solo i ragazzini a creare questa situazione, ma anche persone più adulte, di tutte le età, che vivono la città come terreno di scontro». «Il centro è anche sede del fenomeno dell’accattonaggio e degli zingari che stazionano davanti ai negozi – precisa Marina –: tutto ciò danneggia l’immagine della città e, soprattutto, non permette a noi commercianti di lavorare serenamente». Il problema non è solo del centro storico, ma anche della periferia. È il caso del quaril mese/ novembre 2015

tiere Pablo, dove il problema maggiore sembra essere quello legato allo spaccio. «Esiste una sorta di micro criminalità – spiega Patrizia Cabrini, titolare di una merceria in viale Piacenza –, la gente ha paura di uscire, soprattutto di sera, al buio. Per questo, commercianti e residenti abbiamo deciso di provare ad arginare il problema organizzando delle “passeggiate serali”: ci ritroviamo, passeggiamo insieme e, attraverso la nostra presenza, cerchiamo di far allontanare persone poco rassicuranti». Secondo Patrizia, dovrebbero essere le istituzioni a risolvere la situazione, incrementando la capacità numerica delle forze dell’ordine: «La sorveglianza c’è, ma essendo le pattuglie sottodimensionate, non riescono sempre ad assicurare una sorveglianza completa e costante».

Anche in provincia la situazione non sembra essere migliore: la stazione di Fidenza ad esempio pian piano sta diventando una zona poco sicura e troppo degradata. «Fino a poco tempo fa, la mia attività si trovava proprio davanti alla stazione - spiega Matilde Farnese titolare di un bar a Fidenza -, una zona abbandonata al degrado, nonostante il continuo impegno delle delle forze dell’ordine. Successivamente, ho trasferito l’attività in un quartiere artigianale e, dopo aver subito due furti e ripetuti atti vandalici, ho installato allarme e telecamere». Di tutto questo si parlerà il prossimo 25 novembre in occasione della giornata naz della legalità promossa da Confcommerio: un’occasione di incontro e confronto diretto con tutte le principali forze dell’ordine del territorio. di Cristina Sgobio


Salute&Benessere

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Gita a Norimberga per i mercatini di Natale A

VIS Cortile San Martino organizza, i giorni 5-6-7-8 dicembre, una gita a Norimberga per i mercatini di Nata-

Avis Comunale e Circolo Aquila Longhi ricordano Bruno Tagliapietra Le due associazioni hanno ricordato lo storico e amato presidente di AVIS Ghiaia, scomparso lo scorso 10 agosto. Al Circolo Aquila Longhi, gli è stata dedicata la sala della Biblioteca con una targa che intitola il nuovo spazio di lettura a Bruno Tagliapietra. Erano presenti i rappresentanti di AVIS e tutti i labari dei gruppi locali e i volontari che porteranno avanti le attività già avviate dall’ex Presidente al fine di reperire nuovi donatori di sangue e rimanere un punto di riferimento per i cittadini nel cuore di Parma.

le, al costo di 290 euro. Di seguito il programma di viaggio: 1° GIORNO – SABATO 5 DICEMBRE PARMA/AUGUSTA Ritrovo ore 05,00 al parcheggio scambiatore A1 Viaggio in pullman GT e partenza per Augsburg (Augusta),arrivo e sistemazione all’ Hotel Holiday Inn Express Augsburg Visita libera ai mercatini o alla città. Ore 19,30 Cena (compresa nel viaggio) e pernottamento. 2° GIORNO – DOMENICA 6 DICEMBRE AUGUSTA/NORIMBERGA Prima colazione in hotel; Ore 09,30 caricheremo i bagagli, tempo libero per visitare i mercatini di Natale o la città. Nel primo pomeriggio partenza per Norimberga, sistemazione nell’ Hotel Azimuthotel di Norimberga Visita libera ai mercatini e alla città. Pasti liberi 3° GIORNO – LUNEDÌ 7 DICEMBRE NORIMBERGA/KEMPTEN Prima colazione in hotel; Ore 09,30 caricheremo i bagagli, mattinata libera per visitare Norimberga. Pasti liberi. Primo pomeriggio partenza per Kempten, sistemazione al My Park Hotel 4° GIORNO – MARTEDÌ 8 DICEMBRE KEMPTEN/PARMA Prima colazione in hotel; Ore 09,30 caricheremo i bagagli tempo libero per visitare i mercatini di Natale di Kempten. Nel primo pomeriggio partenza per Parma con arrivo in tarda serata. Pasti e visite libere. La quota individuale si riferisce per parteci-

Mc Donald’s e Avis Parma uniti per cercare nuovi donatori - ambulatorio mobile di fronte ai tre punti fast food di Parma SABATO 7 NOVEMBRE, IL 21 NOVEMBRE E IL 12 DICEMBRE l’ambulatorio mobile di AVIS Comunale di Parma sarà di fronte ai tre ristoranti Mc Donad’s della città per incontrare nuovi potenziali donatori di sangue. Grazie all’impegno di Mc Donald’s, AVIS sarà presente per far conoscere ai giovani quanto donare il sangue sia fondamentale per salvare vite e aiutare il prossimo e invitarli a condurre una vita sana e a tenersi sempre controllati. Tramite un primo colloquio con il medico sulla stazione mobile, infatti, i ragazzi potranno conoscere come avviene la donazione, quali requisiti sono essenziali e, dunque, sapere se sono potenziali donatori, raccontando agli operatori presenti sul posto la propria storia medica e grazie ad alcuni primi controlli eseguiti in loco. Coloro che risulteranno possibili donatori potranno prenotare direttamente dalla stazione mobile gli esami di idoneità da svolgere presso il centro prelievi AVIS di San Pancrazio dove Mc Donald’s distribuirà loro un buono consumazione per ringraziarli della loro generosità. L’iniziativa è stata pensata da AVIS Comunale di Parma con la preziosa collaborazione di Mc Donald’s e si inserisce perfettamente tra gli eventi pensati per reperire nuovi donatori di sangue sul territorio locale.

pante in camera doppia. Supplemento in camera singola euro 85 La gita si effettuerà al raggiungimento minimo di 40 partecipanti CAPARRA € 150 ENTRO 2 NOVEMBRE SALDO € 140 ENTRO IL 21 NOVEMBRE 2015. Per informazioni e prenotazioni: ANGELO 3493206361 - MASSIMO 3472430015

PREMIO PADRE LINO Giunto alla diciottesima edizione, il Premio Padre Lino è stato consegnato venerdì 16 ottobre a quattro eroi silenziosi, esempi di altruismo e solidarietà. I vincitori di quest’anno, che hanno ricevuto il riconoscimento durante una cerimonia all’Annunciata, sono Anna Dalcò (presidente dell’AVIS di base Montebello-Cittadella), Gabriella Comelli (che veste i panni della Befana AVIS da più di vent’anni) e suo marito Carlo Zurlini (anch’egli impegnato quotidianamente nell’AVIS) ed Enore Guerra (tra i fondatori dell’associazione Amici di Padre Lino, del circolo Il Borgo e di Parma Solidale). A consegnare gli attestati ai quattro volontari, campioni di altruismo, sono stati Emore Valdessalici, presidente dell’associazione Amici di Padre Lino e Luigi Mazzini, presidente di AVIS Comunale Parma.

il mese/novembre 2013


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Salute&Benessere

Come difendersi dal colpo di sonno al volante L’importanza di conoscerne le cause e seguire i consigli per prevenirlo. Dormire è un bisogno primario dell’organismo e come tale va “rispettato”

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ormire bene è importante tanto quanto nutrirsi correttamente. Tuttavia, si parla molto di quel che si mangia e molto meno di come si dorme, forse perché il piacere di un buon pasto è più immediato e scontato di quello di un buon riposo. È invece importante sapere che esiste un ritmo sonno-veglia e che le pause di riposo e le ore di sonno vanno rispettate. Un sonno troppo breve, o di cattiva qualità, può determinare un’eccessiva sonnolenza diurna, che mal si adegua a un’attività che richiede un’alta vigilanza, come la guida. Si stima che la sonnolenza al volante sia causa o concausa di 1/5 degli incidenti stradali in Italia. Ma è possibile prevenire il colpo di sonno, innanzi tutto imparando a cogliere i segnali inviati dal corpo e agendo di conseguenza. Come riconoscere l’arrivo di un colpo di sonno? Prestando attenzione a pesantezza delle palpebre, sbadigli, frequente sfregamento degli occhi, difetti di attenzione. Se si è alla guida invece ce ne si rende conto se si ha difficoltà di mantenere una veloci-

tà costante, ci si ritrova al di fuori della propria corsia di marcia, si attuano comportamenti automatici e si allungano dei tempi di reazione. L’unico rimedio efficace è fare una sosta per un sonnellino di 15-20 minuti, seguito da una o due tazze di caffè. Questi rimedi, invece, non sono utili: alzare il

volume della radio, abbassare il finestrino, accendere il climatizzatore o mettersi a cantare. DIECI REGOLE PER DORMIRE BENE 1 - Non tenere la televisione o il computer in camera da letto. 2 - Rendere l’ambiente sufficientemente buio e silenzioso, con temperatura confortevole

ADDORMENTARSI ALLA GUIDA: SINTOMI E RIMEDI

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er ridurre il rischio di incidenti stradali da colpo di sonno, occorre dormire a sufficienza la sera precedente e non assumere sostanze che possono provocare sonnolenza (alcolici, psicofarmaci, stupefacenti). In caso di lunghi percorsi, fare soste frequenti per riposarsi e, se possibile, viaggiare con un compagno con cui alternarsi alla guida. I FATTORI CHE AUMENTANO IL RISCHIO Nessuno è esente dal rischio di incidenti stradali dovuti a eccessiva sonnolenza. Ecco i fattori che ne aumentano la probabilità: • sonno insufficiente o di scarsa qualità • elevato numero di chilometri di guida • lavoro a turni o notturno • disturbi del sonno non diagnosticati o non curati • uso di farmaci che provocano sonnolenza • abuso di alcool.

il mese/novembre 2015


Salute&Benessere

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COME PREVENIRE LA SONNOLENZA DIURNA

e umidità adeguata. 3 - Non assumere nelle ore serali bevande stimolanti (caffè, tè, coca cola, cioccolata, …). 4 - Bere alcolici con moderazione. 5 - Evitare pasti serali abbondanti e ad alto contenuto di proteine. 6 - Eliminare o ridurre il fumo di tabacco, soprattutto nelle ore serali. 7 - Fare un breve sonnellino (1520 minuti) dopo il pasto di mezzogiorno. Non dormire a lungo durante il giorno né la sera dopo cena sul divano. 8 - Non praticare attività fisica intensa poco prima di andare a dormire, ma farla almeno a distanza di due ore. 9 - Non fare il bagno caldo la sera nell’immediatezza di coricarsi, ma a distanza di 1-2 ore. 10 - Evitare un’esposizione prolungata alla luce e ad attività coinvolgenti sul piano mentale e/o emotivo (lavoro al computer, video-giochi, film dell’orrore) nelle ore prima di coricarsi.

PER CHI LAVORA A TURNI Un sonno di 1-2 ore prima del turno serale e notturno risulta efficace, non solo per migliorare il benessere durante il lavoro, ma anche per ridurre il rischio di incidenti stradali e di infortuni. Attenzione anche all’alimentazione! È bene: • prevedere un idoneo intervallo per il pasto principale durante il turno; • consumare il pasto sul luogo di lavoro in ambiente confortevole; • consumare un pasto caldo anche durante il turno notturno; • non consumare pasti abbondanti ricchi di grassi prima o durante il turno; • scegliere cibi a prevalente contenuto proteico prima del turno e cibi a prevalente contenuto di carboidrati alla fine del turno; • integrare i pasti principali con piccoli spuntini e bevande non alcoliche durante il turno; • mantenere il più possibile regolari gli orari dei pasti abituali.

Intervista a Franco Roscelli direttore del servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro distretti di Fidenza e Valli Taro Ceno dell’AUSL di Parma. “L’eccessiva sonnolenza diurna può avere ripercussioni importanti anche in ambito lavorativo, basti pensare al colpo di sonno per gli autotrasportatori. Per questo, organizziamo incontri con i lavoratori in varie aziende, per parlare delle cause, che possono essere professionali, ad esempio dovute a turni di lavoro o al lavoro notturno o non professionali, dovute ad una cattiva igiene del sonno o alle malattie del sonno”. Quali sono queste? “La malattia più comune è la sindrome delle apnee notturne. A causa di diversi fattori favorenti, tra cui anche l’obesità, si ha la chiusura delle alte vie aeree durante il sonno, che comporta russamento e pause respiratorie, con conseguenti risvegli improvvisi e sensazione di fame d’aria. Al riguardo, entro la fine del 2015, l’Italia dovrà recepire e tradurre in legge una direttiva dell’UE, che individua la sindrome delle apnee notturne con eccessiva sonnolenza diurna tra le patologie da segnalare per avere o rinnovare la patente di guida. Ma esistono molti altri disturbi del sonno: citando i due estremi, si va dalla narcolessia all’insonnia. È importante ricordare che i disturbi del sonno influenzano quasi tutti gli aspetti della salute, in un rapporto bidirezionale di causa-effetto: da un lato contribuiscono allo sviluppo o all’aggravamento di molte malattie; dall’altro, molte patologie (neurologiche, metaboliche, cardiovascolari, psichiatriche, respiratorie) possono causare disturbi del sonno. Questo ha notevoli conseguenze negative, sia per l’individuo che per l’impresa e l’intera società, in termini di benessere, produttività e costi sociali”.

...E QUANDO ANDARE DAL MEDICO In alcuni casi la sonnolenza diurna è sintomo di qualche problema e quindi occorre riferirsi al medico. Se capita spesso di addormentarsi in queste situazioni, allora è meglio chiedere un consulto: • seduti guardando la televisione o leggendo durante la giornata; • seduti in un luogo pubblico (per esempio al cinema); • alla guida, fermi per pochi minuti nel traffico; • come passeggero in automobile per viaggi di almeno un’ora; • seduti mentre si parla con qualcuno; • seduti, dopo pranzo, anche senza aver bevuto alcolici. In questi casi, è bene rivolgersi al proprio medico: i disturbi del sonno possono essere curati e tenuti sotto controllo.

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SPECIALE MOTORI

KADJAR, UNA NUOVA INTERPRETAZIONE DEL CROSSOVER

Con la commercializzazione di Kadjar in Italia, Renault amplia ulteriormente la sua offerta di crossover posizionandosi sul segmento C tra Captur ed Espace. Kadjar rappresenta una nuova interpretazione del crossover con il suo design esteriore fluido e atletico. Il suo design interno è contemporaneamente sportivo e raffinato, grazie alla qualità dei materiali e delle finiture. Misto tra SUV, station wagon e berlina, KADJAR possiede tutte le caratteristiche di un autentico crossover: capacità off-road, grazie alla motricità potenziata e all’altezza libera dal suolo rialzata di 200 mm; modularità intuitiva e volume del vano bagagli al miglior livello, con 472 dm3 VDA (527 litri); comfort e serenità grazie a numerosi sistemi di assistenza alla guida. Equipaggiato con il nuovo tablet connesso R-Link 2®, KADJAR propone una connettività intuitiva e personaliz-

zabile. KADJAR si rivela fin dal lancio un crossover efficiente, con una motorizzazione diesel 110cv che emette soltanto 99 g di CO2/km1. Disponibile con trasmissione manuale e automatica EDC a doppia frizione, questa motorizzazione lo colloca al miglior livello del segmento per le emissioni di CO2. KADJAR eredita un DNA robusto, grazie alla piattaforma tecnica già utilizzata su veicoli dell’Alleanza Renault-Nissan. Prodotto nello stabilimento di Palencia, il suo arrivo è stato l’occasione per modernizzare il sito, che si è dotato di tutti gli strumenti necessari per una produzione al miglior livello qualitativo. Disponibile con trazione 4x2 e 4x4, Kadjar invita all’evasione, pur restando molto maneggevole anche in città. Una gamma composta da 4 livelli di equipaggiamento. LIFE, ZEN, INTENS, BOSE.

DA SAPERE Quattro i livelli di equipaggiamento che compongono la gamma Renault KADJAR LIFE, ZEN, INTENS e BOSE. I prezzi di Renault KADJAR partono da 20.250 € per la versione LIFE Energy TCe 130. La gamma motori risponde alle normative Euro6 e presenta una versione benzina Energy TCe 130 e due versioni diesel Energy dCi 110 con cambio manuale o EDC e Energy dCi 130, su cui è disponibile anche la trazione 4X4. In attesa del lancio, Renault KADJAR aveva proposto in anteprima sul mercato un’edizione limitata denominata Première Edition e preordinabile online sull’esclusivo Kadjar Klub.

UN’AMPIA GAMMA DI MOTORI Una gamma di motori che combina prestazioni e controllo delle emissioni di CO2. Renault Kadjar propone 3 motorizzazioni Energy adatte ai bisogni di una clientela alla ricerca di performance, ma con consumi ed emissioni di CO2 contenuti. Tutte le motorizzazioni di Renault Kadjar rispondono alla normativa Euro 6 e sono equipaggiate con un sistema Stop & Start con recupero dell’energia in frenata. Renault Kadjar beneficia di una gamma di propulsori Energy basata sul downsizing, posizionandosi al miglior livello nel suo segmento con la motorizzazione diesel Energy dCi 110. Questo motore si distingue per un consumo di 3.8 l / 100 km ed emissioni di CO2 di 99 g / km sia con cambio manuale che con cambio automatico a doppia frizione (EDC). La gamma si completa con il motore Energy dCi 130 oltre al motore benzina Energy TCe 130. il mese/novembre 2015


Sport

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il mese/ febbraio 2014



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