Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50
n. 198 febbraio 2016
Il Tema del Mese Tagli agli asili, una storia da raccontare
Spettacoli Intervista a Francesco Camattini
Salute L’educazione sanitaria si fa sui banchi
LA DIFFERENZIATA CHE VORREI... D0350216
Le strade della “bella Parma” si riempiono di immondizia, Nel sistema di raccolta qualcosa non va!
Inchiesta su “Explora” a cura di
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e d l’editoriale itoriale
di SIMONE SIMONAZZI
Il Movimento Cinque Stelle si fa in due
E
NUZZO E SAVANI
SOMMARIO p. 4
La raccolta differenziata non convince, tante le lamentele, ma le proposte non mancano
p. 8
Tema del Mese: i tagli agli asili, intervista al Comitato “Per fare un bambino ci vuole un asilo”
p. 10
A domanda risponde: Tibre o non Tibre?
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Inchiesta ParmaReport: Expo quanto ci costi
p. 14
Spettacoli: intervista a Francesco Camattini
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Speciale San Valentino
p. 23
Economia: aperti i bandi per le start up
p. 24
Salute: l’educazione sanitaria a scuola
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Tendenze e Design
VOGLIONO IL MARCHIO, PIZZAROTTI INTERPELLA GRILLO MA LUI TACE. UN PASTICCIO TUTTO POLITICO CHE LA GENTE
n. 198 febbraio 2016
Il Tema del Mese Tagli agli asili, una storia da raccontare
Spettacoli Intervista a Francesco Camattini
Salute L’educazione sanitaria si fa sui banchi
LA DIFFERENZIATA CHE VORREI... Le strade della “bella Parma” si riempiono di immondizia, Nel sistema di raccolta qualcosa non va! D0231115
NON CAPIRÀ
Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50
alla fine, abbandonato a se stesso, il Movimento Cinque Stelle di Parma ha prodotto un pasticcio tutto politico, che la gente fa fatica a capire e che probabilmente non comprenderà. Tutto è iniziato qualche settimana fa, quando il gruppo consigliare decide di modificare il proprio regolamento per cacciare Mauro Nuzzo, la convivenza con il quale era diventata sempre più difficile. Pizzarotti il giorno dopo cerca una legittimazione e chiede a Grillo di intervenire ratificando la propria scelta, ma non accade nulla. Quello che succede, invece, è che pochi giorni dopo anche il consigliere Savani abbandona e nasce l’idea di costituire un gruppo M5S di opposizione. Una situazione paradossale, dove ognuno dichiara di essere legittimato a portare avanti valori di Grillo, il quale si sente sempre più lontano dai comuni mortali ed è quindi perfettamente inutile chiedere a lui istruzioni sull’uso del suo marchio. Dopo quattro anni il destino di un progetto politico, un esperimento, un laboratorio chiamatelo come volete, unisce e coinvolge tutti. Nessuno si può sfilare e se qualcuno ha pensato di cavarsela eliminando chi gli dà fastidio, ha fatto probabilmente un errore di valutazione politica. In questa storia, probabilmente, perderanno tutti. Perché se il marchio fosse un bambino e Grillo-Salomone proponesse di tagliarlo in due, chi direbbe di no? Credo nessuno.
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Inchiesta su “Explora” a cura di
Foto in copertina: immagine tratta dalla pagina Facebook “Parma non è una discarica” di Pino Agnetti
n° 198 febbraio 2016 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 - ilmese@edicta.net Direttore responsabile Simone Simonazzi - simonazzi@edicta.net Art director Pietro Spagnulo - spagnulo@edicta.net Coordinamento editoriale Rosaria Frisina Grafica e impaginazione Davide Pescini Redazione Fabrizio Furlotti, Daniele Paterlini Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra, Daniela Lella, Cristina Sgobio Commerciale Lina Carollo Tiratura 10.000 copie Chiuso in tipografia il 02/02/2016
il ilmese/ 2015 mesedicembre febbraio 2016
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di CRISTINA SGOBIO
DIFFERENZIATA: PARMA A CIELO APERTO?
Il sistema di raccolta non convince, tante le lamentele. Eppure, dai cassonetti intelligenti al cambio degli orari, le proposte non mancano
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a raccolta differenziata dovrebbe, per principio, raccogliere i consensi di tutti. Ma, in concreto, separa, divide, frammenta, allontana la coscienza umana dallo scopo per cui agisce. E così, anche la raccolta differenziata diventa motivo di polemica, furiosa polemica. A luglio 2015 Parma, dopo essersi dotata di un sistema di raccolta porta a porta, ha accolto a braccia aperte la tariffazione puntuale, inneggiando al risparmio, alla meritocrazia e al virtuosismo. Ma, giorno dopo giorno, l’entusiasmo dei cittadini ha mostrato segni di cedimento, generando un meccanismo che, se non verrà sanato, probabilmente comporterà una vera e
propria implosione. «La tariffazione puntuale è la strada da perseguire in una gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti. Stiamo entrando nella fase in cui il rifiuto non è il problema da risolvere, ma in esso c’è la risorsa da recuperare – spiega Bruno Marchio, presidente Legambiente Parma –. Il sistema di raccolta può
OLTRE 6000 FIRME CONTRO IL SISTEMA In 40 giorni, tra settembre e ottobre, con 14 banchetti posizionati in città, Parma Unita ha raccolto ben 6518 firme di cittadini insoddisfatti dell’attuale sistema di raccolta differenziata. La richiesta è quella di rivedere la modalità di raccolta, andando incontro alle esigenze dei parmigiani. Parma Unita propone di introdurre cassonetti (interrati o meno) differenziati per le diverse frazioni di rifiuto. Inoltre, secondo Ghiretti, la raccolta notturna non fa altro che provocare rumori e disagi, senza assicurare benefici. «L’entusiasmo con cui la cittadinanza ha risposto alla nostra iniziativa la dice lunga sul grado di insoddisfazione raggiunto per una raccolta differenziata che palesemente non funziona, mette le famiglie in difficoltà e lascia la città in condizioni di degrado indicibile – spiega
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Ghiretti –. Ci accusano di non avere a cuore l’ambiente, ma mi chiedo: questo è avere cura dell’ambiente? I rischi igienico-sanitari di un simile spettacolo non si prendono in considerazione?». L’impegno di Parma Unita è arrivare ad avere una risposta chiara e non equivoca dall’amministrazione comunale sul punto centrale della proposta: c’è la volontà politica di prendere in considerazione l’introduzione di cassonetti intelligenti nelle zone di maggiore criticità per la raccolta dei rifiuti differenziati? «La petizione – aggiunge Ghiretti – è stata trattata sommariamente in una sede di Consiglio comunale in cui si è cercato di dare finte rassicurazioni: le indicazioni date dalla giunta sono state sommarie e insufficienti. Per questo, d’intesa con gli altri gruppi di minoranza, abbiamo
presentato una mozione in discussione in Consiglio, a favore di un modello che tenga presente le esigenze dei cittadini. Avevamo chiesto che a questa mozione si aggiungesse il gruppo 5 stelle, ma questo ha presentato una contro mozione che lascia le cose come stanno».
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DISCARICA
però prevedere diverse modalità di servizio e, probabilmente, proprio in questo senso dovrebbero muoversi alcuni correttivi utili alla nostra città». Secondo molti cittadini, a essere sbagliata non è la raccolta differenziata, ma la modalità con cui la si fa. Diverse persone, ad esempio, per motivi personali, non riescono a rispettare sempre gli
orari di esposizione. Questo perché se prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema, il ritiro dei rifiuti avveniva al mattino, ora avviene nella fascia serale, dalle 19,30 alle 21, con l’obbligo, da parte degli utenti, di esporre solo in quelle ore. Il nuovo sistema mira anche a liberare le strade dai sacchi dei rifiuti, migliorare il decoro ur-
COME FUNZIONA La tariffazione puntuale è calcolata sul reale bisogno e utilizzo del servizio da parte di utenti, famiglie e aziende. Il contenitore per il rifiuto residuo, infatti, è dotato di un microchip che l’operatore legge a ogni vuotatura. Il microchip funziona come un contatore abbinato al proprio codice a barre identificativo della Tari e registra il numero di volte in cui il contenitore viene vuotato. Per una famiglia composta da 3 persone che vive in un appartamento di 100 metri, c’è la possibilità di risparmiare 18 euro annui, fino a 24 vuotamenti annuali del bidone o del sacco per l’indifferenziato. Nel caso in cui la stessa famiglia effettui 36 vuotamenti annui, la bolletta raggiunge i 254 euro, lo stesso importo di quello in vigore prima dell’introduzione della tariffazione puntuale. Nel caso in cui effettui il numero massimo di vuotamenti annui, pari a 52, allora la bolletta sale a 276 euro annui. Questo presuppone che non vi siano in alcun modo riduzioni nella frequenza dei passaggi, ma solo il conteggio puntuale del numero di vuotamenti effettuati dalla famiglia stessa.
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L’ALTERNATIVA? LA TARIFFA DI NATURA CORRISPETTIVA
Nicola Dall’Olio, capogruppo Pd, spiega che la Tari, a differenza di quanto affermato da Pizzarotti e Folli, è troppo alta per Parma. Un’alternativa può essere ricercata nella tariffa a natura corrispettiva: anziché versare un tributo al Comune, pagare una fattura direttamente al gestore. Si tratta di un sistema adottato, ad esempio, nel vicino comune di Felino e che dà i suoi frutti. Come funziona? Semplice, con la tariffazione corrispettiva la parte fissa della tariffa diminuisce, mentre la variabile può essere sottoposta a oscillazione: «Si tratta di un sistema vantaggioso perché chi è virtuoso può davvero risparmiare – precisa Dall’Olio –. In più, le utenze non domestiche e, dunque, imprese e aziende, possono scaricare l’iva». Questo sistema sembrerebbe avere dei vantaggi non solo per gli utenti, ma anche per il Comune stesso: il piano finanziario della tariffa non sarebbe più a suo carico, ma resterebbe a carico del gestore e, inoltre, non passerebbe all’interno del fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Inoltre, Dall’Olio precisa che con l’estensione della raccolta domiciliare spinta e della tariffazione puntuale per i rifiuti indifferenziati, pur essendo diminuiti i quantitativi e i relativi costi di smaltimento, sono aumentati i costi di raccolta e trasporto passati dal 2012 al 2015 da 4,51 a 7,88 milioni di euro con un incremento di 3,27 milioni di euro, pari al 75%. Perciò, il capogruppo Pd propone di sperimentare, in un’area pilota della città, l’uso di cassonetti stradali “intelligenti”, già utilizzati da numerosi comuni capoluogo, dotati di bussola di volume definito per il conferimento, apribile solo con smart-card o codice personalizzato e di sensori per il rilevamento in remoto dello stato di riempimento. Ma non è tutto. Dall’Olio invita il Comune a interrompere il servizio di raccolta notturna e domenicale così da ridurre i costi del servizio di raccolta; a riprogrammare gli orari di esposizione e di raccolta senza extra-oneri per turni notturni e festivi avendo cura di minimizzare i tempi di esposizione e i rischi di dispersione dei rifiuti nelle strade; a sincronizzare le fasi di raccolta e di successivo spazzamento per garantire una maggiore pulizia nelle strade.
bano e favorire la viabilità diurna. A molti però, è evidente che questi obiettivi non siano stati raggiunti. Capita spesso, infatti, d’imbattersi in rifiuti abbandonati oltre le ore di esposizione,
ammucchiati in determinate zone, contribuendo a contaminare l’immagine del centro storico (spesso via Mazzini è invasa da sacchi e scatoloni). «La differenziata ha molti lati negativi, il il mese febbraio 2016
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porta a porta non funziona – aggiunge Irene Coronese, 30 anni –. In molte vie ci sono sacchi ammassati e non è un bel vedere per la nostra città». A questo, bisogna aggiungere un fenomeno che contribuisce lautamente ad aggravare la situazione: l’abusivismo. «L’affitto in nero rappresenta un problema concreto per la città – spiega Marchio –. Senza un contratto, gli inquilini non pagano la tassa dei rifiuti e dunque non ottengono i sacchi e i contenitori per la differenziata, con conseguente abbandono in strada dei rifiuti». Dal canto suo, il Comune, per migliorare la situazione e tendere la mano ai cittadini, ha pensato bene di sperimentare l’utilizzo di Ecowagon mobili e di quattro Ecostazioni in altrettante zone cittadine: il parcheggio San Pellegrino della Villetta, il parcheggio scambiatore Est, il parcheggio scambiatore Ovest, il parcheggio San Leonardo. Con questo servizio, i cittadini possono conferire i rifiuti usando la tessera sanitaria (nel caso di persone fisiche o ditte individuali) o la Ecocard (nel
FRA LE CRITICHE: LA RACCOLTA SERALE, LA MODALITÀ DELLE ECOSTAZIONI, TARIFFE ALTE, POCO DIALOGO CON I CITTADINI caso di aziende e società). Ma anche questa soluzione non sembra essere vantaggiosa. «Non sono mai andata in un’Ecostazione – spiega Chiara Bricoli, 41 anni –. A dire la verità, non so neanche cosa siano». «Sono lontane e, in più, non capisco perché per gettare l’immondizia debba pagare» precisa qualcun altro. Proprio così, perché per il rifiuto residuo viene addebitato 0,70 euro a conferimento. Qualcosa di positivo, però, sembra esserci. «L’organizzazione è stata migliorata con i con-
LA DENUNCIA DEI SOCIAL NETWORK Il tema della raccolta differenziata sta avendo anche un grande impatto sui social network, in particolare su Facebook. Le foto postate si moltiplicano, rivelando il lato più oscuro di una città che, giorno dopo giorno, assume i contorni di una discarica a cielo aperto. È nato, così, “Parma non è una discarica. Rifiutiamoci”, l’appello lanciato attraverso Facebook dal giornalista e scrittore Pino Agnetti che, nell’arco di pochi mesi, ha raccolto già oltre 2500 adesioni. «È un risultato che non avrei mai pensato di raggiungere,
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non avendo l’appoggio di nessuno, se non quello di migliaia di cittadini di ogni colore politico ed estrazione sociale – spiega Agnetti –, cittadini che subiscono i danni di un sistema sbagliato che anno dopo anno si aggrava, deturpando l’aspetto urbano della città e contribuendo a portare le tariffe alle stelle». Agnetti e tutti coloro che condividono la sua posizione non sono contrari alla raccolta differenziata, ma pensano semplicemente che occorrerebbe istituire un confronto tra Comune, Iren e cittadini, per
trolli per i trasgressori, aumentati nell’ultimo periodo – precisa Roberta D’Arcangelo, 24 anni –, sintomo di un interesse nei riguardi della problematica in questione da parte del Comune». Da circa cinque mesi, infatti, i vigili ambientali del Comune e il personale di Iren hanno avviato azioni di controllo sistematico nelle diverse zone della città per verificare tempi e modalità di esposizione dei rifiuti, sanzionare i comportamenti irregolari e fare formazione.
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INCENERITORE, INTANTO I RIFIUTI ARRIVERANNO ANCHE DA REGGIO “Parma e le grandi promesse”, quelle di chi (torniamo all’era Vignali – Bernazzoli) diceva che l’inceneritore di Parma non avrebbe “mai accettato rifiuti da fuori” e quelle di chi (arriviamo all’era Pizzarotti) in campagna elettorale aveva fatto sperare i cittadini che “il mostro di Ugozzolo” non avrebbe avuto scampo. Invece oggi, l’inceneritore non solo è vivo e vegeto ma riceverà anche i rifiuti da Reggio Emilia (che dopo 44 anni di attività nel 2012 ha chiuso l’impianto di Cavazzoli). Secondo l’accordo recente tra Regione Emilia-Romagna e Iren, la società autolimiterà la quantità di rifiuti destinati al termovalorizzatore di Parma a un massimo di 132.500 tonnellate annue (un passo indietro per la multiutility che aveva chiesto l’ampliamento a 195mila tonnellate all’anno, richiamando il decreto Sblocca Italia). Di queste, 7.500 sono rifiuti speciali (fanghi e ospedalieri di Parma) e 125.000 saranno rifiuti urbani non solo di Parma ma anche di Reggio Emilia (circa 60000 tonnellate di indifferenziata). Il piano regionale rifiuti approvato a gennaio da Bonaccini, inoltre, prevede la progressiva chiusura di due inceneritori su otto, ma tra questi non ci sarà certo quello di Ugoz-
I casi di conferimenti scorretti vengono segnalati attraverso degli adesivi affissi su contenitori o sacchi, ma anche cercando un contatto con il proprietario ai fini di una corretta
provare a migliorare il sistema, magari prendendo esempio anche da altre città italiane. «Pizzarotti, nel corso del discorso di Sant’Ilario, il più importante dell’anno, non ha mai pronunciato la parola “rifiuti” – continua Agnetti –, confermando un atteggiamento di totale chiusura verso quelle istanze che, come noi, chiedono un cambiamento nell’interesse esclusivo di Parma». Su Facebook è presente anche un’altra pagina: “Parma e la Grande Monnezza”, nata dall’incontro e dalla
zolo, l’ultimo termovalorizzatore ad essere stato acceso e, come più volte ribadito, l’impianto parmigiano vanta un modello di ultima generazione, all’avanguardia nei sistemi di smaltimento e di controllo dell’inquinamento.
informazione, prima di procedere eventualmente a sanzionare gli utenti per cui è stata rilevata un’infrazione. Intanto, agiscono anche le Guardie Ecologiche di Legambiente che, non avendo una convenzione col Comune, non emanano sanzioni, ma si limitano a inviare segnalazioni. «Il vero errore commesso dal Comune – conclude Marchio – risiede nella strategia comunicativa: consiglierei di investire di più sul piano informativo, costruendo un vero dialogo con i cittadini». «La raccolta differenziata risulta essere un po’ scomoda giornalmente, accumulando rifiuti in casa, ma il sacrificio si fa nel rispetto per l’ambiente – aggiunge Mino Mannara, 33 anni –, sperando che questo non sia un affare che
produce profitti che vanno in tasca a pochi e che non vengono reinvestiti nella società». Le immagini sono tratte dalle pagine facebook “Parma e la grande monnezza” e “Parma non è una discarica”. Qui sopra, la manifestazione del 2014 in via Cavour: il funerale dell’ultimo cassonetto
volontà di più persone di ristabilire i cassonetti ampi e ordinati nei quartieri abitati. Secondo chi aderisce alla pagina, l’attuale sistema di raccolta non fa altro che comportare disagi. Innanzitutto, bisognerebbe evitare di fare la raccolta porta a porta nelle ore dedicate a shopping e aperitivi, e spostare l’esposizione dei sacchi nelle prime ore del mattino, in modo tale che entro le 9,30 le strade siano libere e pulite. Inoltre, servirebbero più contenitori, soprattutto in Oltretorrente e in centro.
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il Tema del Mese
di SIMONE SIMONAZZI
TAGLI AGLI ASILI, UNA STORIA DA RACCONTARE
Incontri, scontri e richieste ignorate, fino a qualche risultato. Ecco come si è battuto il Comitato di Fognano "Per fare un bambino ci vuole un asilo"
S
iamo nati quando ci hanno comunicato che l’asilo del nostro quartiere, quello di Fognano non avrebbe più avuto tre sezioni, ma una sola perché la scuola elementare che lo ospitava si riprendeva le aule date in prestito». Riassume così, Francesca Saccani del Comitato "Per fare un bambino ci vuole un asilo", le origini del gruppo di genitori che da mesi è impegnato in una vera e propria battaglia con l'amministrazione comunale, per far valere i diritti delle famiglie. Un'iniziativa che nasce nel gennaio 2015, nel quartiere più giovane della città, ma che ormai da dieci anni è in piena emergenza sul fronte delle strutture e dei servizi educativi. Il Comitato parte da una causa di quartiere per aprirsi poi ai genitori di Parma, agli educatori e operatori professionali, perchè tutti navigano nello stesso mare di incertezza e di tagli, con l'obiettivo di aprire una nuova stagione nel rapporto con le istituzioni locali, fatta di maggiore dialogo e progettualità partecipata. La decisione di tagliare due sezioni dell'asilo di Fognano, era stata discussa con i genitori o
LA PROTESTA VIAGGIA ANCHE SU FACEBOOK Asili e scuole materne al centro delle polemiche. Un settore sempre in tempesta per la giunta Pizzarotti. Un’insoddisfazione generale che ha generato la nascita di diversi comitati e gruppi attivi. Non esiste infatti solo il Comitato “Per fare un bambino ci vuole un asilo”. Basta fare un giro sui social per scoprire che esistono anche: “Io sto con la Racagni”, una pagina nata per protestare e monitorare la situazione della scuola primaria Racagni di Parma rimasta senza sede da quattro anni; Genitori Infuriati per i tagli ai disabili, nato per dare voce ai disabili e ai loro diritti, contro i tagli al sostegno
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e alla figura degli educatori; AttivarSI Per L'infanzia, l’associazione che aveva proposto il referendum consultivo in materia di gestione delle scuole dell'infanzia comunale (per chiedere ai cittadini di esprimersi sul quesito “volete che il Comune di Parma mantenga la gestione diretta di tutte le scuole dell'infanzia comunali?"); l’Assemblea Educatori Parma, promotrice di un pagina facebook di informazione e di proteste contro i tagli comunali. Tutti comitati di cittadini che si uniscono in un unico movimento per riportare i diritti al centro della comunità.
è stato un fulmine a ciel sereno? «Si, nessuno ci aveva informato, lo abbiamo saputo dalla preside della scuola e allora è iniziata una faticosa ricerca per riuscire a dialogare con l’assessore comunale Nicoletta Paci, ma più chiedevamo chiarezza e più ottenevamo risposte evasive, ci dicevano di stare tranquilli che non sarebbe cambiato nulla». Fino a quando…? «Non si è capito che il nido non solo sarebbe stato ridimensionato da tre a una sola sezione, in cui ventidue posti erano già occu-
il Tema del Mese
Francesca Saccani del comitato "Per fare un bambino ci vuole un asilo"
pati, ma si stava mettendo in atto una vera e propria riorganizzazione per tagliare posti al nido e risparmiare 600 mila euro». In cosa consisteva questa riorganizzazione? «Oltre a quello che è successo al nostro asilo, si è provveduto ad esternalizzare anche il "Tartaruga" e il nido "Bolle di Sapone" dandoli in gestione a Parma Infanzia, per risparmiare, ma disperdendo quello che è il valore della gestione diretta e della presenza di una continuità didattica con maestre comunali e si è anche estesa la sperimentazione 0/6 ad altri due asili "Margherita" e "Palloncino Blu" a partire da settembre 2015, gli altri erano solo in tre sezioni pilota all’Acquerello, Mappamondo e Piffe-
raio Magico. Poi, i nidi Girotondo, Arcobaleno e Lo Spazio Bimbi Bollicine sono stati chiusi, la scuola Albero Parlante è stata privatizzata» . E voi avete iniziato a protestare, come è stata accolta la vostra richiesta di essere ascoltati, avete dovuto alzare la voce? «Si abbiamo iniziato a manifestare e a questo punto è emerso il brutto carattere del nostro sindaco, che pubblicamente ci ha accusato di essere politicizzati. Lo fa sistematicamente per mettere le mani avanti. È la stessa cosa che ha fatto con i genitori dei ragazzi disabili, il comitato "Genitori Infuriati", che erano preoccupati per il bando che si voleva annullare, salvo poi ripristinarlo». Ma poi, come con il bando disabili, il clamo-
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re è diventato troppo per essere gestibile in questo modo? «Si. E allora è arrivato il cambio di strategia, siamo stati chiamati e ad aprile del 2015, abbiamo incontrato sindaco e vicesindaco, per due ore e mezzo, durante le quali ci ha detto di riconoscerci come interlocutore e di essere interessato alle nostre eventuali proposte». Che voi avete puntualmente fatto? «Si abbiamo proposto di congelare la "riorganizzazione" dei servizi educativi fino al 20 aprile, con relativo taglio di 600mila euro, di non ampliare la sperimentazione 0-6 e di attivare il "bando piccolissimi", che prevedrebbe la possibilità di accedere al nido anche per i bambini nati dal 1°maggio al 31 ottobre». E la risposta qual è stata? «Ci siamo sentiti presi in giro, perché ad un certo punto ci è stato detto che avrebbero accolto le nostre richieste se fossimo stati in grado di trovare le risorse, di autofinanziarci, insomma. E il tutto in pochi giorni, naturalmente». Ma neppure quelle proposte che non avrebbero avuto un costo aggiuntivo, come il bando piccolissimi? «Neppure quelle, salvo poi attivarle quest’anno, insieme all’inserimento dell’orario ridotto esteso a tutte le scuole. Noi siamo contenti che abbiano recepito le nostre proposte, anche se non hanno fatto riferimento che erano il risultato del confronto di quasi un anno fa. Ma va bene, la cosa più importante per noi è che ne beneficino le famiglie». Il Comitato "Per fare un bambino ci vuole un asilo" è attivo anche online, con un sito civuoleunasilo.org ed una pagina facebook www.facebook.com/civuoleunasilo.
DAL 2013 TAGLIO DI 4 MILIONI: -18% Dure le contestazioni dei tagli effettuati dal Comune sui servizi educativi. «La cifra ammonta a 4 milioni di euro, esattamente tre volte tanto la cifra che sindaco e vicesindaco hanno ripetuto, come fosse un mantra, per tanti mesi – il commento del Comitato Per fare un bambino ci vuole un asilo -. L’informazione è disponibile a pagina 44 del documento di bilancio triennale - informa il comitatoconfrontando la cifra del 2016 con il 2013, si vede che la giunta ha tagliato del 18% l’investimento in spesa corrente a favore dei servizi educativi all’infanzia».
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a domanda risponde
TIBRE O NON TIBRE? Bruno Marchio spiega la posizione di Legambiente Parma: no all'autostradale, sì al raccordo ferroviario, molto più strategico a quarant’anni la TiBre fa parlare di sé, quell’opera autostradale che sembra sempre più vicina e che alcune amministrazioni, associazioni, comitati e semplici cittadini stanno cercando di allontanare. Tra questi, anche Legambiente e il presidente della sezione di Parma Bruno Marchio. Perchè Legambiente è contraria alla Tibre autostradale? «Semplice, riteniamo non sia utile, ma anzi, comporti gravi ricadute sull’ambiente andando a danneggiare irrimediabilmente un pezzo di campagna che è di per sé elemento raro in Pianura Padana e, soprattutto, tra i suoli più fertili in Europa. Inoltre, la costruzione di questa autostrada comporterebbe anche un eccessivo consumo di suolo per realizzare le opere compensative». Parlate di inutilità, ma la realizzazione di un’autostrada non favorirebbe i trasporti? «Innanzitutto, l’inutilità è dovuta al fatto che nessuno abbia mai mostrato un documento in cui si prevede un flusso di traffico tale da dover migliorare la situazione stradale attuale. Inoltre, il risparmio, dal punto di vista del trasporto, sarebbe di una sessantina di chilometri. A questo punto bisogna chiedersi: la riduzione di un pezzo così limitato per trasporti che viaggiano per oltre 1000 km, cambierebbe la vita all’autotrasportatore? Secondo noi no. E poi abbiamo degli esempi, vicini a noi, che parlano chiaro: la BreBeMi ha deluso le aspettative, è un’autostrada su cui viaggia il 15% del flusso che era stato inizialmente calcolato per rendere l’infrastruttura sostenibile. E anche la Pedemontana è abbastanza vuota. Questo è sintomo della necessità di avere una mobilità diversa». E dunque quali alternative proponete? «L’Unione Europea e lo Stato italiano hanno indicato linee strategiche per il futuro del trasporto merci, immaginato sempre meno sulla gomma e sempre più sulla rotaia. Dunque, perché non completare il collegamento ferroviario dal Tirreno al Brennero? Purtroppo, quello esistente è arretrato, sarebbe opportuno migliorarlo e renderlo degno del suo nome. Inoltre bisogna pensare che La Spezia possiede uno dei porti italiani principali in grado di raccogliere molto traffico ed è at-
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trezzato per il trasporto merci su rotaia, se solo ci fosse un collegamento efficiente. Ecco, questo è il nostro progetto, un progetto su cui si può ragionare». E voi avete ragionato con qualcuno? C’è stato un confronto con Comune e Regione? «Il tema del confronto, in questo campo, è molto delicato. Non posso fare a meno di ricordare che dopo il Consiglio Provinciale del 26 ottobre, in cui era stato ribadito di volere entrambi i progetti, quello su strada e quello su ferro, era prevista l’Assemblea dei sindaci. Con una procedura amministrativa non corretta però, l’assemblea è stata soppressa, tanto che abbiamo anche fatto un esposto al Prefetto. In questa assemblea si paventava la presenza di tre sindaci contrari al progetto che, insieme, avrebbero rappresentato la maggioranza dei cittadini della nostra provincia, dal momento che accanto al Sindaco di Sissa Trecasali e a quello di Colorno, ci sarebbe stato anche Pizzarotti. Senza Assemblea però, è mancato un momento di vero confronto, l’occasione, per il nostro territorio, di decidere per sé». E ora, a marzo, è previsto l’inizio dei lavori per il primo lotto. «Esatto. Il percorso è stato diviso in lotti e sulla provincia di Par-
ma insiste il lotto 1 che va da Pontetaro a Trecasali per circa 9 km. Questo pezzo è in fase di appalto e sono anche state realizzate opere preliminari. Nonostante questo, la volontà popolare potrebbe produrre lo stop del primo lotto. In questo caso, bisognerà valutare anche eventuali penali, però è meglio pagare una penale su un progetto sbagliato piuttosto che fare il progetto, spendere di più, subire i lavori e poi rendersi conto che rischiamo di avere un moncherino nel nulla». Quindi si può dire che l’attenzione pubblica sia molto influente? «Assolutamente sì. Il 25 gennaio c’è stato un incontro molto partecipato che ha riempito l’Auditorium Paganini. Ma ricordiamo che non si tratta di una questione che interessa solo Parma: c’è molta attività anche nelle province di Cremona e Mantova. È un’iniziativa partita dal basso, da alcuni cittadini che abitano quei luoghi, da amministratori come Patrizia Gaibazzi, assessore di Sissa Trecasali, ma anche Cesare Vacchelli che ha coordinato il comitato dei cittadini. Fin dall’inizio, l’iniziativa ha viaggiato dal basso, appoggiandosi a mailing list, social network, testate giornalistiche online. Non abbiamo però avuto copertura dalla stampa tradizionale e, soprattutto, dalla testata giornalistica cartacea cittadina e dalle televisioni locali. Ma ringraziamo la «Gazzetta» per l’ultimo editoriale pubblicato il 25 gennaio: è stata la nostra azione di comunicazione più incisiva». E ora cosa intendete fare? «Vogliamo portare la nostra posizione all’attenzione ministeriale. Vogliamo andare a Roma, dal ministro Delrio per capire come proseguire». (Cristina Sgobio)
di SIMONE SIMONAZZI
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l’inchiesta
EXPO 2015, ma quanto ci costi? L’assessore comunale al Turismo Cristiano Casa è riuscito a spendere quasi 300mila euro senza che nessuno se ne accorgesse: affidando consulenze, incarichi diretti a trattativa privata e progetti sperimentali finiti nel nulla, a società che hanno creato buchi da milioni di euro e i cui amministratori sono stati condannati per consulenze irregolari. Ecco come.
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hi dice che Casa non abbia fatto nulla per promuovere Parma in occasione di Expo, non dice il vero. Infatti l’assessore al Turismo è riuscito nell’impresa di spendere quasi 300mila euro senza che nessuno se ne accorgesse: affidando consulenze, incarichi diretti a trattativa privata e progetti sperimentali finiti nel nulla, a società che hanno creato buchi da milioni di euro e i cui amministratori sono stati condannati per consulenze irregolari. Four Tourism ed Explora sono le due aziende che avevano il compito di realizzare il progetto, per intercettare parte del flusso dei visitatori dell’Expo 2015. Lo strumento individuato era un club di prodotto denominato “Parma città del Gusto”. Si parte a fine febbraio 2014. La società Four Tourism vince un bando da 30mila il mese febbraio 2016
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l’inchiesta
euro per la redazione di un piano di marketing per lo sviluppo del turismo a Parma, il Comune firma una cambiale in bianco, con la quale la società può decidere quali viaggi promozionali organizzare e far fare al Comune di Parma o chi ospiterà. E questa sarà la prima e l’ultima gara. La società Four Tourism è velocissima e in poco più di due mesi ha pronto il piano marketing. E sono gli stessi Pizzarotti e Casa, il 15 maggio, ad annunciarlo alla città con un convegno al ridotto del Regio: si tratta di far convergere tutti i finanziamenti all’interno di una società. E qui entra in gioco Explora e a fianco degli amministratori locali fanno la loro comparsa i manager Giuliano Noci e Joseph Ejarque Bernet. La firma del protocollo d’adesione arriva con un’altra determina, ci costa 79mila euro, ma questa volta con trattativa privata, procedura d’urgenza e senza bando, in quanto “il progetto pur essendo appena stato redatto è, secondo il Comune, in avanzato stato di lancio”, quindi il tutto avviene nelle more dei dovuti controlli di legge.
Il piano consiste nella realizzazione di un sito internet per promuovere il club di prodotto, Parma città del gusto, per il quale la società realizzerà testi di presentazione di poche righe, tradotte in sette lingue, al costo di circa 300 euro l’una. Una sorta di delibera a cottimo, per questo la società lavora in fretta e compila schede su schede: ben presto ne servono altre e il Comune apre ancora il cordone della borsa. Così il 30 settembre 2014, si integrano i 79mila euro, con la determina dirigenziale, n. 1821, per una spesa complessiva di 103.199 euro. Il problema è che oltre alle schede, Explora, che è già da mesi in difficoltà finanziaria, non fa altro, nessuna promozione, nessuna idea o iniziativa. E il sito, inevitabilmente, non va. La presenza social è irrisoria, la prenotazione alberghiera on line non viene attivata. E così Casa cerca di correre ai ripari, come? Mettendo mano ad altri soldi pubblici. Solo venti giorni dopo, il 21 ottobre 2014, un altro incarico senza gara relativo al sito internet: questa volta, con la determina n.2022 tira
L’Assessore al commercio Casa e Bernet durante un incontro nel 2013 a Parma
fuori dal cilindro addirittura un progetto sperimentale un meta-motore di ricerca per aiutare “Parma nel cuore del gusto” a decollare. La spesa? 14.030 euro. Risultati? Nessuno. Il progetto è talmente sperimentale che nessuno ne viene a conoscenza. La società che ne beneficia è Netbooking, una start up informatica nata da poche settimane, già fornitore tecnologico di Explora, il cui product manager è il bosniaco Harun Alikadic formatosi all’Accademia di Belle Arti. Ma Netbooking non fa il miracolo e il progetto sprofonda sempre di più Finisce qui? Macché: Smarrita la via del web, di cui il Club Parma nel cuore del Gusto ha già speso 150mila euro, il 18 febbraio 2015, Casa e Pizzarotti provano la più concreta e consolidata strada del cercare di intercettare fisicamente le persone e decidono di recarsi di persona ad Expo. Ma per ottenere ospitalità si deve pagare ancora e questa volta sono 89.060 gli euro, necessari per buttarsi nella mischia dell’esposizione
I FATTI IN SINTESI Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 si svolge Expo a Milano. Il Comune di Parma spende quasi 300mila euro per cercare di ottenere dei benefici dall’esposizione universale, ma sbaglia strategia, tempi e progetti. Soprattutto si affida a persone e società che dimostrano di essere inefficienti, ottenendo il solo risultato di sprecare molti soldi pubblici Parma decide, incomprensibilmente, di aderire ad un progetto di promozione turistica che si chiama Explora,
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un soggetto che ha come funzione primaria la promozione e la promocommercializzazione dell’intera offerta turistica della Lombardia. Malo fa, come vedremo, per seguire un manager, i cui progetti sono fortemente sostenuti dall’Assessore Casa, fin da tre anni fa. Per annunciare alla città la loro decisione Pizzarotti e Casa organizzano un convegno al Ridotto del Regio, ma i risultati sono catastrofici. Il progetto naufraga, produce un buco di 5
milioni di euro e non solo non porta alcun benefico al territorio, ma è anche incompleto e mal realizzato. Lo stesso Grillo lo definisce “un inutile carrozzone”. Casa e Pizzarotti, a questo punto, decidono di non parlare più di Explora e delle risorse economiche che si è portata con sé. Ma questa storia, seppur complessa, meritava di essere raccontata, ed è quello che abbiamo provato a fare noi con l’inchiesta “Explora, Parma e il flop di Expo”.
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universale. Ma dopo questa nuova iniezione di denaro, e siamo a oltre 200mila euro, almeno gli operatori di Parma hanno percepito la presenza di Expo a Parma? Sanno almeno cos’è Explora? O il club Parma città del Gusto, al quale appartengono? Dalle interviste fatte ai ristoratori, sembra proprio di no. Ma non sorprende che Explora e il suo club abbiano fallito, basta guardare come Explora gestisce il suo sito wonderfulexpo2015
come si fa a veicolare i nostri operatori a livello mondiale se non esistono neppure le loro schede e le traduzioni sono sbagliate? Lo stesso Beppe Grillo considera Explora un inutile carrozzone da chiudere immediatamente. E non è l’unico. Nel frattempo arrivano anche i guai, Explora tra il 2014 e il 2015 produce un buco di milioni di euro obbligando Bernet alle dimissioni nell’aprile dello stesso anno. Il manager catalano non litiga solo con i conti e con consulenze che durante la sua gestione letteralmente “esplodono”, ma deve affrontare anche dei problemi con la giustizia: la Corte dei Conti. nel giugno 2013, lo condanna a restituire 48mila euro di tasca propria, per consulenze irregolari. Per la Procura contabile mancavano i caratteri dell’eccezionalità, straordinarietà, necessità ed urgenza normativamente previsti. Gli stessi che Casa ha invece riscontrato a Parma, nell’occasione della quale ha anche ritenuto e messo in delibera che Explora avesse l’esclusiva della promo-commercializzazione di Expo, dimenticandosi che in Italia esiste Enit, l’Ente nazionale italiana del Turismo il cui compito era proprio occuparsi di promuovere l’esposizione per conto del Governo. Ma in realtà il rapporto tra Casa e Bernet risale al 2013, quando l’assessore lo volle già allora al suo fianco a Parma per cercare di affidargli una società di promozione turistica della nostra città, ma dopo un convegno all’Auditorium Paganini, il proget-
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to naufragò per l’opposizione di Provincia e Camera di Commercio. E guarda caso, la società di Bernet, nel 2013, era la Four Tourism, sì, proprio la stessa alla quale nel febbraio 2014 viene affidato il piano marketing e strategico del Comune di Parma, che a sua volta ne affida la realizzazione ad Explora, il cui amministratore è diventato nel frattempo sempre Bernet. E ricordiamolo, anche la Neetbooking è una società nell’orbita di Explora. Tre società, ma tutte comunque collegate, in un modo o nell’altro, tra loro. Finalmente finisce Expo e forse anche le spese. Invece no. Incredibilmente, pochi mesi fa, spunta un’ulteriore determina, la n 1950 del primo settembre 2015, con cui Casa impegna, sempre a favore di Four Tourism srl per l’anno 2015 e 2016 la cifra di euro 48.190,00 per progettare e creare un nuovo club “Parma città della musica”. E nel frattempo dove lavora Bernet, dopo aver lasciato Explora? È tornato a Four Tourism, dove ha assunto il ruolo di Destination Manager. E voci maligne dicono che da Oristano, dove sta attualmente lavorando e tenendo convegni, si sente Bernet che prende lezioni di violino…”.
La video-inchiesta completa e le interviste integrali su WWW.PARMAREPORT.IT il mese febbraio 2016
14 IL CANTAUTORE PARMIGIANO È IN TOUR CON IL SUO NUOVO ALBUM "VERO SENTIRE", DA ROMA A GENOVA, TAPPA ANCHE A PARMA L'11 FEBBRAIO ALLA FELTRINELLI
FRANCESCO
CAMATTINI
«DOPO LA CRISI, IL PRECARIATO, IL DISAGIO SOCIALE, QUESTO LAVORO INDAGA LE CORDE PROFONDE DELL' ANIMO UMANO»
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L'INTERVISTA di Francesca Costi
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ttivo dal 1998, anno del suo primo disco Le Nove Stagioni, Francesco Camattini ha recentemente dato alla luce il suo sesto album: Solo vero sentire. Cantautore da tempo impegnato nella trattazione di temi importanti, quali crisi, precariato e disagio sociale, con quest’ultimo lavoro si prefigge di indagare corde profonde dell’animo umano, in un momento di generalizzato disorientamento collettivo. Nella prefazione al disco parli della ricerca di una “voce autentica”, di una “musica sincera” e al contempo di un senso di “spaesamento” che vive l’artista e in generale l’uomo moderno. Possiamo considerare questo l’antidoto che ci suggerisci per superare questo momento? «L’arte è sempre stata una forma di cura, una terapia per chi l’arte la fa e per chi la fruisce. La bellezza è una forma di antidoto. Un presupposto perché una cosa sia bella è che ci sia una reale esigenza, la sincerità contribuisce a creare il processo consolatorio. Quando non ci troviamo davanti a un’opera d’arte, al contrario, crediamo di consolarci ma in realtà ci stiamo svuotando. C’è bisogno di arte e non d’intrattenimento, o meglio, anche d’intrattenimento ma non lo metterei al primo posto».
rimettere i tasselli a posto, in modo che tutto alla fine suonasse come scorrono le giornate fuori». Di quali collaboratori ti sei avvalso? «Alessandro Sgobbio, che è un jazzista ed ha una grande sensibilità poetica, ha arrangiato quasi tutti i brani. Preziosissimo è stato Roberto Bonati, bravissimo compositore, ma tanta ricerca l’ho svolta in solitaria. Per la prima volta ho suonato la chitarra in un mio disco ed anche strumenti elettronici e sintetizzatori. Ho tolto delle note, ho fatto un lavoro di editing e di montaggio al computer impegnativo. C’è una buona parte di artigianato tecnico in studio in questo disco, un trucco qualcuno potrebbe dire, ma era necessario paradossalmente proprio per farlo sembrare più vero». Quali sono stati gli aspetti di questo lavoro che ti hanno impegnato di più? «Ho messo note in punti in cui l’ascoltatore “medio” non si aspetterebbe che siano, ho cercato di andare contro il personale tecnico dello studio che mi contestava che nel pop ci sono certi clichè da rispettare, che le cose si fanno in un determinato modo. Abbiamo litigato tanto su questi concetti, ma alla fine quello che mi interessava era fare un lavoro di regia, come si fa per le immagini, in questo caso per suoni e parole».
In copertina troviamo Persefone di Rossana Capasso, la dea che trascorreva metà del suo tempo sulla terra e metà nell’Ade. Ti rifai spesso al mito È un lavoro che consideri collegato nei tuoi testi, con questa immagine «SIAMO COSÌ agli altri o ne è slegato? vuoi meglio descrivere la nostra con«Non per forza collegato, soprattutto dizione sospesa, sempre in bilico? TECNOLOGICI, sotto il punto di vista musicale. Ho «Questa doppiezza caratterizza la noSEMBRIAMO cercato di dare un’impronta mia. Per stra contemporaneità. Siamo uomini e donne così tecnologici e sembriamo AVER PERSO LE la prima volta mi sono permesso una musicale che collima perfetaver perso le nostre radici. Pensiamo NOSTRE RADICI, poetica tamente con quello che penso, magari di essere una generazione di angeli, così tecnici e sfuggenti. Il nostro legaDIMENTICANDO potrà non essere il mio lavoro più belsaranno gli altri a dirlo, ma sicurame con la terra sembra un po’ dimenIL LEGAME CON lo, mente è quello che mi assomiglia di ticato, quasi non venissimo dal ventre più». della terra e fossimo capaci di vivere LA TERRA» solo ciò che è alla luce». A chiudere il disco è la rivisitazione di una canzone popolare che tuo padre ti cantava quando eri piccolo. In Questo disco è più il risultato di un tuo momento autoqualche modo è il pezzo più indicato per chiudere il cerbiografico o di una tua esigenza artistica? E come è nato chio? E’ il più autentico ritorno alle origini che potevi il processo creativo? regalarci? «Vedo questi due aspetti strettamente legati, non riesco a «È senza dubbio un canto primordiale che mi ha molto pensarli scissi. Una decisione estetica non può prescincolpito e influenzato. Una storia cruda e semplice che ha dere da una esistenziale. È stato un momento biografico sempre avuto la capacità di commuovermi sinceramenche ha portato a una riflessione estetica. Se non fosse te. Non la sento estranea, forse perché cerca il nucleo più stato così si sarebbe trattato di un lavoro commerciale, profondo del canto. Ho cambiato in parte la melodia e di mero intrattenimento, ma è qualcosa che non mi rianche qualche parola ma cercando di preservare questa guarda». atmosfera magica, che non ha tempo». Che tipo di suono hai cercato negli arrangiamenti e nelI tuoi progetti futuri? la produzione musicale di questo lavoro? «Ho in testa un’idea da molto tempo. Vorrei realizzare La «Non mi sono accontentato di un arrangiamento a tavita è sogno di Calderón de la Barca in forma di oratorio volino ma ho provato a cercare dei suoni anche e socivile e per farlo vorrei coinvolgere alcuni amici musiprattutto in studio, da solo. Dei suoni che io per primo cisti: Roberto Bonati, Alberto Miodini, Davide Carmaavrei voluto sentire in un disco della contemporaneità. rino e Alessandro Sgobbio, anche se loro ancora non lo Mi sono chiesto: “che cosa potrebbe suonare oggi?”. Era sanno». come se il materiale fosse sfocato e avessi bisogno di
Nella foto grande: Francesco Camattini durante un concerto
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PAURA, COMMOZIONE E RISA SULLA SCENA DI FRANCESCA COSTI
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a compagnia reggiana MaMiMò arriva al Teatro del Tempo di borgo Cocconi il 19 e 20 con lo spettacolo “Jekyll e Hyde”, tratto dall'omonimo romanzo di R. L. Stevenson. Si tratta della storia del dottore inglese Henry Jekyll che, in seguito ad alcuni esperimenti condotti con l'obbiettivo di separare – all'interno di un singolo uomo – il "bene" dal "male", inizia a trasformarsi in un doppelganger: Edward Hyde. Se Jekyll è un rispettato medico, con una serena vita sociale, Hyde è un disgraziato che vaga per le strade di Londra seminando disprezzo, commettendo delitti. Uno strano testamento e alcune lettere di Jekill, però, insospettiscono due amici, Utterson e Lanyon, che cominciano a indagare e finiranno per
IN PROGRAMMA: "JEKYLL E HYDE" AL TEMPO, "GYULA - UNA PICCOLA STORIA D'AMORE" AL DUE, "THAT'S AMORE" AL PEZZANI scoprire – quando sarà troppo tardi per salvarlo – il segreto del dottore. Dal 23 al 28 invece a Teatro Due torna “Gyula – Una piccola storia d’amore”, scritto e diretto da Fulvio Pepe. Una favola, immersa in un clima immaginifico, povero e puro. Protagonista assoluta di questo vivace racconto corale è la piccola storia d’amore del sottotitolo, quella fra la madre Eliza e il figlio disabile Gyula, amorevolmente cresciuto e protetto. Si
ride invece al Teatro Pezzani dal 26 al 28 con “That’s amore”, una commedia musicale di Marco Cavallaro, incentrata su di una storia d’amore condita da dolci e romantiche canzoni, una vera è propria commedia musicale “da camera” che ha per oggetto il precariato, le nuove tecnologie e il bisogno d’amarsi per affrontare la vita.
PIANOSOLO: GRANDI MAESTRI AL REGIO DI CARLOTTA FERRARI
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I Teatro Regio dà la parola ai maestri del pianoforte con la rassegna “Pianosolo”: inaugurata a gennaio da Rudolf Buchbinder, a febbraio l’appuntamento è martedì 23 alle ore 20.30 con Grigory Sokolov che suonerà Chopin. Raggiunta la fama mondiale a soli 16
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MARTEDÌ 23, ALLE 20.30 GRIGORY SOKOLOV SUONERÀ LA MUSICA DI CHOPIN anni Sokolov ha suonato in tutto il mondo con le più grandi orchestre, ma da diversi anni ha deciso di esibirsi esclusivamente in concerti solistici. Nonostante la grandissima esperienza, prima di ogni concerto si esercita per ore per familiarizzare col pianoforte su cui dovrà esibirsi e spesso concede più di un bis al pubblico. Mercoledì 16 marzo, alle ore 20.30, la rassegna continua con Alexander Lonquich: figlio d’arte e capace come pochi di vivere il doppio ruolo di direttore e pianista solista contemporaneamente. Diapason d’Or, Premio Abbiati e Premio Edison solo alcuni dei riconoscimenti
internazionali di Lonquich, artista pluripremiato dalla critica e dal pubblico che sul palco del Regio metterà la sua arte al servizio di Schubert. “Pianosolo” continuerà fino al mese di maggio con altri ospiti di fama internazionale; per informazioni e biglietti: 0521 203999. Continuano anche i concerti della rassegna Nuove Atmosfere ospitati dall’Auditorium Paganini: il 25 febbraio alle 20.30 si terrà una serata dedicata alla tradizione musicale tedesca con il direttore Stefan Anton Reck e il baritono Alessandro Luongo. Mentre il 3 e il 5 marzo, sempre alle 20.30, la Filarmonica Toscanini si esibirà con il direttore Alpesh Chauhane e Mario Brunello al violoncello in un concerto dedicato a Myaskovsky e Brahms. Per informazioni 0521 200145.
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ARTE E TECNOLOGIA: PALAZZOLO E IEMMI
A COME ARTE FINO AL 19 FEBBRAIO LO SPAZIO DEL WORKOUT PASUBIO OSPITERÀ LA MOSTRÀ “I SANTISSIMI”
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otografia, pittura, 3D e tecnologia. Sono questi gli elementi che caratterizzano l’imperdibile mostra "I Santissim"i, realizzata da Aldo Palazzolo e Fabio Iemmi e che è ospitata allo spazio Workout Pasubio (Temporary) fino al 19 febbraio. L’esposizione è composta da circa un decina di tavole rappresentanti personaggi dell’arte e della cultura del ventesimo secolo, tra cui Patty Smith, Rudolf Nureyev, Julian Beck
e Manlio Sgalambro. Tutto nasce dalle foto analogiche di Palazzolo, le quali vengono successivamente rielaborate manualmente da Iemmi attraverso l’uso di tessuti ed intonaci naturali. Seguendo il percorso espositivo troverete la suddivisione
FEBBRAIO, MESE DI GRANDI FILM
DI FIORELLA GUERRA dell’aula unica del Padiglione Nervi in una sequenza di cappelle laterali che finiscono in una sorta di abside, nella quale è collocata l’opera di Luigi Bertogalli. La tecnica di proiezione è la 3d projection mapping, ovvero la proiezione delle opere su superfici non convenzionali create da Fabio Iemmi stesso. Particolarità della mostrà è anche la profonda aura sacrale riprodotta dall’illuminazione dal basso delle opere, alimentata dal suggestivo ambiente e da inedite percezioni olfattive. La mostra è aperta con i seguenti orari: da mercoledì a venerdì e domenica dalle 16 alle 20 e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
TUTTI AL CINEMA
DI FEDERICA DE MASI
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Lo chiamavano Jeeg Robot Regia: Gabriele Mainetti Genere: Fantascienza Paese: Italia, 2015. Durata 112' Uscita: 25 febbraio 2016
er chi vuol colmare alcune lacune, questo febbraio cinematografico offre la proiezione di due capolavori del cinema espressionista tedesco degli anni '20: "Il gabinetto del dottor Caligari" di Robert Weine e "Nosferatu" di Friedrich Wilhelm Murnau. Saranno in sala dall'8 febbraio. Per molti però febbraio è anche il mese del tanto atteso ottavo film di Quentin Tarantino, "The hateful height", un western da camera, claustrofobico, gelido e tagliente, dal 4 febbraio al cinema. Spicca fra le uscite di questo mese il titolo "Lo chiamavano Jeeg Robot", storia di supereroi tutta italiana acclamata dal pubblico al Festival di Roma del 2015. Il protagonista è Enzo Ceccotti che dopo un incidente in cui entra in contatto con delle sostanze radioattive
DAI CAPISALDI ESPRESSIONISTI DEGLI ANNI '20, ALL'ATTESO NUOVO LAVORO DI TARANTINO, PASSANDO PER UNA STORIA DI SUPEREROI TUTTA ITALIANA...PELLICOLE DA NON PERDERE! scopre di avere un forza sovraumana. Enzo però è un delinquente e questi superpoteri sembrano essere stati una benedizione per portare avanti i suoi colpi. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l'eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d'acciaio.
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Incontri.in.libreria L'ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. LA FELTRINELLI LIBRI E MUSICA Strada Farini, 17 - tel 0521 237492 - parma@lafeltrinelli.it 21 FEBBRAIO, ORE 17.30 ARTE PER I BAMBINI ALLA SCOPERTA DI MACKE “Vi ricordate, bambini, i paesaggi così splendenti del pittore Paul Klee, quei paesaggi che lui ha dipinto durante il suo viaggio in Tunisia? Klee andò in Tunisia con il suo amico August Macke…sarà un “viaggio” nella pittura “del sole e del cielo di quella terra”. Propongo ai bambini di fare pittura secondo quanto queste opere “dettano” loro nella forma e nel colore. L'invito è rivolto ai bambini fra i 6 e i 10 anni.
22 FEBBRAIO, ORE 18.00 LA BELLEZZA È NEL CUORE COSMOPOLIS Teresa Giulietti presenta il suo nuovo libro: "La bellezza è nel cuore", un viaggio meraviglioso e incantato tra i segreti del nostro cuore: alimentazione integra e integrale priva di sofferenza; le parole che fanno bene al cuore; i colori e i profumi amici; le piante e i rimedi omeopatici alleati; esercizi e test per mantenersi in allenamento. E molto altro... Con Marta Viappiani e Mauro Raccosi.
23 FEBBRAIO, ORE 18.00 IL BOCCON DEL PRETE TARKA Ovvero il culo della gallina? Scienza, storia e tradizioni in tavola Tarka "Un vassoio di pasticcini da cui pescare golose curiosità sulla tavola e sulle nostre tradizioni gastronomiche”: è questa l'impressione che si ha leggendo il libro di Giovanni Ballarini. Assaggiamo l'origine di proverbi come 'gallina vecchia fa buon brodo', assaporiamo leggende e verità sulla pizza e sui maccheroni, ci deliziamo di distinzioni ormai dimenticate.
24 FEBBRAIO, ORE 18.00 ZOMBI MEDUSA EDIZIONI I mostri del neocapitalismo Medusa Edizioni Questo libro di Martino Doni e Stefano Tomelleri indaga l'orrore. L'orrore degli zombi è il campo di un'inedita etnografia sociale. Ne emerge una sorta di "carriera morale" dello zombi: la sua quotidianità, i suoi gesti, le sue ossessioni, la sua storia. Con gli autori intervengono Sergio Manghi e Michele Guerra.
28 FEBBRAIO, ORE 17.30 PICCOLO FRANK ED I GRANDI ARCHITETTI Laboratorio creativo per bambini da 8 anni Gianna Mencarelli racconta ai bambini la storia di PICCOLO FRANK e li conduce alla scoperta delle architetture più sorprendenti dell’ultimo secolo. Un viaggio insolito e affascinante che parte dal MoMA di New York, con i GRANDI FRANK Lloyd Wright e FRANK O. Gehry, lasciando poi spazio ai PICCOLI ARCHITETTI e alla loro creatività.
29 FEBBRAIO, ORE 18.00 ADONE SCIENZE E LETTERE Elisa Zimarri, con questo libro, "Adone", racconta ai bambini la storia mitologica di Adone, fortemente legato alla natura, alla ciclicità, alla rinascita generativa della primavera. Partecipano all'incontro con l'autrice Gabriella Manelli e l'editore Helga Di Giuseppe. Sono previste durante l'incontro letture di Raffaele Rinaldi.
LA NOTTE NON DORMO
LA BBANDA LIVE!!! Sul palco dell'App Colombofili, il 5 febbraio: La Bbanda in concerto! Tutte le fantastiche canzoni che hanno creato il mito dei fratelli Jake & Elwood Blues dalle ore 22.30.
ROCK AL WOPA Workout Pasubio vi invita al "Carnival Tour" dei Venus in Furs, trio pisano dallo stampo rock, un sound contaminato dal blues, talvolta dal punk. Il 5 febbraio, ore 22.30.!
JOZEF VAN WISSEM Solaris il 6 febbraio presenta nella Chiesa di Santa Cristina, il liutista e compositore olandese Jozef van Wissem. Musica rinascimentale sospesa nel tempo. Ore 21.30.
AD ART LAB È TRASH NIGHT Carnevale non è Carnevale senza una Trash night! Il rito si compie ad Art Lab, il 6 febbraio, dalle 21. Ingresso gratuito, sound tropicale e a seguire Warm up
UNA FORESTA NEI CLUB Imperdibile appuntamento live al Fuori Orario il 13 febbraio. Atteso ritorno dei Subsonica con un concept speciale: il racconto della loro storia dagli anni ’90 ad oggi. Ore 22.
ALEX NERI IN CONSOLLE Dj resident e fondatore di uno dei locali di riferimento mondiale, il Tenax, membro dei Planet Funk: Alex Neri! Al Campus Industry, per la serata Eden, 20 febbraio, ore 23.
GRILLO ALLO ZERBINI Un live set dinamico, ispirato ad artisti come Jeff Buckley, Anna Calvi e Antony and the Johnsons. Guido Maria Grillo sarà con Max Magali all'Arci Zerbini il 25 febbraio, ore 20.
INVULNERABILE TOUR Spontaneo, auto-ironico, rinnovato nello stile. Di chi stiamo parlando? Dell'"Invulnerabile" Francesco Tricarico! Il suo tour farà tappa al Mu il 26 febbraio, ore 22.
DI ELEONORA BELLOMI VINTAGE... ROCK "The music is like food. Se ne mangi solo di un genere finisci per essere denutrito." Al Circolo Giovane Italia il 12 febbraio arriva la grinta degli Still Cream. Ore 22.
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di CRISTINA SGOBIO
speciale. San Valentino
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San Valentino tra i Castelli del Ducato
Dalle tradizionali cene romantiche allo spettacolo Shakespeariano: tutti gli appuntamenti per rendere la Festa degli innamorati unica e indimenticabile tradizionali visite guidate durante le quali saranno narrate le leggende più affascinanti, fino ad arrivare alla scoperta by night dei grandi amori alla corte dei Sanvitale. Al Castell’Arquato inoltre, sarà data a tutti i partecipanti una lanterna da accendere insieme alla persona amata, lanciandola in cielo nella suggestiva Piazza Municipale ed esprimendo un desiderio. La Festa degli Innamorati sarà anche l’occasione per trasformare la Rocca Sanvitale di Sala Baganza nella città di Messina
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hi non ha mai sognato di trascorrere una serata romantica a mo’ di principi e principesse, tra castelli e manieri? Beh, a San Valentino tutto è possibile e così i 24 Castelli del Ducato di Parma e Piacenza si trasformano in splendide location pronte a ospitare gli innamorati. Sabato 13 e domenica 14 febbraio dunque, una fitta rete di magici appuntamenti si snoderanno tra i corridoi dei castelli, tra le passioni sbocciate nei secoli e tra gli amori passati che oltrepassano il tempo (tutto il programma su www.castellidelducato.it). A fare da cornice al giorno più romantico dell’anno, eleganti cene a lume di candela, percorsi enogastronomici, degustazioni di piatti tipici e tuffi nel passato, alla scoperta delle antiche tradizioni e degli amori ducali, con quel fascino storico tutto da scoprire. E ancora, visite ai manieri con le lanterne e
per raccontare una vicenda intricata di amori, inganni e segreti: la “Compagnia Teatro del Cigno” infatti, riproporrà “Molto rumore per nulla”, il celebre testo Shakespeariano in un allestimento itinerante nella cornice suggestiva del Castello. Personaggi in costume d’epoca, eleganti camere da letto per trascorrere la notte più romantica dell’anno e cene di gala saranno gli ingredienti magici di un San Valentino fia-
besco che, tra le altre cose, cercherà di avere un occhio di riguardo anche per i bambini, permettendo loro di partecipare a numerose attività e simpatici laboratori. Un giorno così speciale, con atmosfera da sogno e stile raffinato in location di charme, potrà trasformarsi anche nell’occasione di pensare e organizzare le proprie nozze. Non mancheranno, infatti, eventi dedicati al mondo del wedding, idee per personalizzare le bomboniere e, soprattutto, l’opportunità di fare veri e propri sopralluoghi per andare a caccia del posto perfetto in cui sposarsi.
Per informazioni Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza – Club di Prodotto Tel. 0521.823221; 0521.823220 www.castellidelducato.it e-mail: info@castellidelducato.it tw: @CastelliDucato il mese febbraio 2016
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speciale. San Valentino
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speciale. San Valentino
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A cena con l’amore Tavole romantiche, bollicine e menù afrodisiaci: tutti i segreti culinari della Festa degli Innamorati
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uori, rose e biglietti d’auguri, ma anche calici, tavole ben apparecchiate e menù afrodisiaci: San Valentino non è fatto solo di regali, ma anche di cene preparate a puntino. C’è chi si affanna a ricercare il locale perfetto per una cena a lume di candela e chi, più semplicemente, decide di comprare i dolcetti più romantici del mercato. Ma, in un caso o nell’altro, il cibo è sempre presente. E tra chi opta per una prenotazione o per una scatola di cioccolatini, s’inserisce anche chi decide di restare a casa per preparare una cena magica e raffinata, a partire dalla tavola, dalla scelta dei piatti e delle posate, della tovaglia giusta e del vino perfetto, fino ad arrivare al menù, ricco di sorprese. I siti internet pullulano di dolci proposte culinarie e così, tra ricette della tradizione e gusti della modernità, si passa tempo ai fornelli per regalare un momento intimo, ma sempre apprezzato, al proprio partner. Un menù degno di quella serata non può non
aprirsi con un cocktail di vermouth, gin e succo di pompelmo, versato in una coppetta di cristallo bagnata ai bordi con una fetta di lime e cosparsa di zucchero. Al cocktail accompagnate dei simpatici finger food, leggeri, stuzzicanti e veloci, da preparare come più gradite. Come primo, perché non abbandonarsi al gusto frizzante del risotto allo spumante? Semplice da preparare, bello da vedere e buono da mangiare: con questo piatto impossibile sbagliare. A seguire, per accendere la passione, provate a preparare il tacchino in salsa piccante, ma-
gari con contorno di patate. E, per concludere in dolcezza, perché non cimentarsi con due cupcakes a cuore ripieni di cioccolato? Sapori per tutti i gusti dunque, ma ricordate che l’unico vero ingrediente che conta la sera di San Valentino è l’amore.
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Economia
Ascom: Malanca lascia, Franchini nuovo Direttore Dopo trent’anni di avvicendamento, nel segno della continuità. “Lascio il testimone ad una persona che stimo e che saprà interpretare al meglio il cambiamento in atto”
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laudio Franchini è il nuovo direttore di Ascom Parma, succede così alla guida dell’Associazione a Enzo Malanca che lascia il ruolo di direttore, ricoperto per 30 anni, e la cui storia inizia a metà degli anni 80 permettendo ad Ascom Parma di diventare, oggi, una delle più importanti realtà associative della Confcommercio a livello nazionale. «Assumo questa importante responsabilità – agfferma Franchini – con grande soddisfazione e con la volontà di costruire, supportando la Dirigenza e con la collaborazione di tutti i colleghi, un progetto comune e condiviso per affrontare al meglio i problemi dei settori del commercio, del turismo e dei servizi, delle imprese parmensi». Un percorso che ha visto, tra le tante attività, la nascita nell’85 del Centro Servizi per la contabilità e le paghe Seacom, per
CARIPARMA, AL VIA LE RICHIESTE DI CONTRIBUTO 2016 Quattro i settori individuati dal bando, le domande devono pervenire entro il 15 marzo Fondazione Cariparma apre la raccolta delle richieste di contributo per l’anno 2016. Dal 1° febbraio al 15 marzo sarà infatti possibile inviare proposte progettuali riferite ai seguenti settori di intervento: “VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA”: iniziative volte al contrasto e al superamento delle condizioni di disagio, acuite dalla crisi economica, vissute da diverse fasce della popolazione (il budget a disposizione ammonta a Euro 3.500.000). “SALUTE PUBBLICA, MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA”: progetti volti a qualificare, diversificare ed integrare il sistema dei servizi sanitari, tenendo in particolare considerazione la capacità dei progetti di favorire maggiore efficienza, efficacia e qualità del servizio sanitario oltre che la fornitura di servizi innovativi non adeguatamente disponibili (il budget a disposizione ammonta a Euro 1.000.000). “RETI D’ARTE”: prevede sia progetti per la realizzazione di manifestazioni culturali promossi da reti di enti ed organizzazioni del territorio sia progetti rivolti alla valorizzazione di gruppi di beni culturali, legati da un percorso storico, filologico o turistico coerente (il budget a disposizione ammonta a Euro 500.000). “INFRASTRUTTURE SCOLASTICHE”: iniziative di riqualificazione degli edifici scolastici con particolare attenzione alla riqualificazione energetica (il budget a disposizione ammonta a Euro 750.000). Inoltre dal 16 marzo al 16 aprile 2016, sarà aperto il Bando
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“Innovazione Didattica”, finalizzato ad iniziative rivolte alla promozione del successo scolastico ed al miglioramento del sistema educativo provinciale. Tale bando è riservato esclusivamente agli Istituti Scolastici pubblici o paritari organizzati in rete, con sede nella provincia di Parma (il budget a disposizione ammonta a Euro 750.000). Maggiori info su www.fondazionecrp.it
Economia evoluzione dei Servizi Contabili costituiti dallo stesso Enzo Malanca nel 1972, e la costituzione, nel 1992, del consorzio albergatori Promo Parma dalla cui evoluzione si è arrivati, nel 2000, alla nascita di Parma Incoming, tour operator che, grazie all’intensa partecipazione a fiere e workshop nel mondo, ha permesso di favorire e incentivare il turismo a Parma. «Per 30 anni – afferma Malanca – ho fatto un lavoro che mi ha appassionato, ma ho ritenuto che oggi fosse giunto il momento giusto per passare il testimone ad un collaboratore che stimo e che saprà senz’altro interpretare al meglio il cambiamento in atto». Claudio Franchini, 51 anni sposato con due
figli, è entrato in Ascom nel 1987 e, dopo aver seguito l’area sindacale associativa e turistica, ha ricoperto numerose esperienze maturate in ambito gestionale tra le quali quella di coordinatore regionale dell’Unione di prodotto regionale delle Città d’Arte Cultura e Affari e la presidenza di AXIS Associazione Congressuale Regionale. Dal 2010 ricopriva il ruolo di Direttore Area Associativa Ascom. Con il passaggio alla Direzione Generale di Franchini, assume il ruolo di vicedirettore la Dottoressa Cristina Mazza.
FINANZIAMENTI ALLE START UP INNOVATIVE Sei milioni di euro per le Start Up innovative. È il bando della Regione Emilia Romagna per sostenere l’avviamento o l’ampliamento di start up ad elevato contenuto di conoscenza, che si rivolge a piccole e micro imprese che possono presentare domanda dal 1° marzo al 30 settembre 2016. Il bando contribuisce all’attuazione della Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3), quindi i progetti dovranno avere ricadute positive sui settori individuati come prioritari: agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica, industria della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi. L’obiettivo è favorire la nascita e la crescita di start up in grado di generare nuove nicchie di mercato attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione a elevato contenuto innovativo, cogliere le tendenze dominanti e generare opportunità occupazionali. Il contributo è rivolto
alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca (non al finanziamento della ricerca stessa). Il bando, con una dotazione finanziaria di 6.028.065 euro, si rivolge alle piccole e micro imprese regolarmente costituite come società di capitali (incluse Srl, uninominali, consorzi, società consortili, cooperative). Per i progetti di avvio di attività (tipologia A) possono presentare domanda le imprese costituite successivamente al 1° gennaio 2013. Per i progetti di espansione di start up già avviate (tipologia B) possono presentare domanda le imprese costituite dopo il 1° marzo 2011. Le domande possono essere presentate dalle ore 10 del 1°marzo 2016 alle ore 17 del 30 settembre 2016 esclusivamente online, tramite l’applicativo che sarà messo a disposizione su questo sito prima dell’apertura del bando. Per informazioni: tel. 848800258 infoporfesr@regione.emilia-romagna.it
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“THE STRANGE DAYS, COSE DELL’ALTRO MONDO” Iniziative legate al mondo del fantastico, dell’eccentrico, del kitsch e del bizzarro, creati e pensati per gli spazi Workout Pasubio “The Strange Days, cose dell’altro mondo” è l’iniziativa prevista nella sede dell’ex – Manzini in programma il 1-2-3 aprile 2016.Il presupposto è dare spazio alla partecipazione sul tema “cose dell’altro mondo”, promuovendo approcci creativi, irregolari e fuori dal coro, valorizzando iniziative legate al mondo del fantastico, dell’eccentrico, del kitsch e del bizzarro, creati e pensati per gli spazi Workout Pasubio. L’iniziativa si rivolge a società, associazioni culturali, sportive, di promozione sociale, a cittadini e cittadine, di qualunque nazionalità che abbiano l’interesse di aderire all’evento con iniziative programmate o intenzionate a proporre uno o più idee da realizzare negli spazi di Workout Pasubio. A partire dalle ore 12:00 del 25 gennaio 2016, sarà possibile inviare la propria proposta progettuale. La deadline è il 26 febbraio 2016 alle ore 12.00. La domanda di partecipazione con la proposta di progetto deve essere presentata esclusivamente via email all’indirizzo info@workoutpasubio.it e in copia a info@federicabianconi.com. I progetti saranno selezionati e scanditi per ragioni organizzative in differenti momenti pomeridiani, in relazione alla distribuzione negli spazi interni.Iniziative permanenti nei tre giorni della manifestazione (1-2-3 aprile). È possibile proporre e allestire negli spazi di WoPa: installazioni luminose o reinterpretazioni di oggetti d’arredo in chiave fantasy, pop, trash e kitsch, postazioni che propongano oggetti bizzarri (per scambio o vendita), elementi decorativi (a terra, a muro o pendinati sulle pareti verticali). L’iniziativa è promossa da l’Associazione Workout Pasubio, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Made in Art, di CNA Giovani Imprenditori di Parma, di Solaris e di spazio entropia, sotto l’egida del Comune di Parma.
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Salute&Benessere
L’educazione sanitaria: progetti Ausl per le scuole Un catalogo di 32 progetti di educazione sanitaria per alunni e docenti. Anche per l’anno scolastico 2015-2016 le scuole di Parma e provincia potranno contare su un’ampia offerta di moduli didattici per diffondere una corretta visione delle pratiche sanitarie esperienza, condivisa con l’Ufficio scolastico provinciale, è giunta alla sua terza edizione. Per l’anno scolastico 2015-2016 sono proposti 32 progetti educativi che privilegiano la formazione dei docenti e la formazione tra pari dei giovani, coinvolgendo in molti casi anche le famiglie e le comunità di riferimento degli alunni. Il catalogo, con tutti i progetti, è disponibile nei siti www.ausl.pr.it e www.istruzioneer. pr.it, in home page con un banner dedicato “AUSL per la Scuola”. È un vero e proprio documento interattivo, facilmente consultabile e scaricabile sia da Pc che da tablet. Ogni intervento proposto è sintetizzato in una scheda con tutte le informazioni utili per la sua attivazione ed eventuali documenti di approfondimento. Le aree tematiche dei progetti possono riguardare: la corretta alimentazione, il benessere individuale e relazionale, il contrasto
a comportamenti a rischio, le dipendenze comportamentali, internet e le nuove tecnologie, la prevenzione in ambito domestico, i sani stili di vita, la sessualità e l’affettività, l’uso/abuso di sostanze legali e illegali. Le proposte educative del catalogo non esauriscono le possibili collaborazioni con i professionisti dell’Ausl, che sono aperti anche a nuovi progetti. Nella pagina del sito si può utilizzare il motore di ricerca dei progetti selezionando te-
matica d’interesse, territorio d’attuazione, destinatari e livello scolastico. È sufficiente poi avviare la ricerca e consultare i progetti di interesse tra quelli proposti.
Attivare il progetto È molto semplice! Una volta scelto, è necessario compilare il form collegato e cliccare “invia”. I referenti dell’AUSL contatteranno la scuola richiedente, per dare tutte le informazioni necessarie.
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L’ELENCO DEI PROGETTI Affettiva-Mente: dialogando con i ragazzi ed i docenti sui temi dell’affettività e della sessualità; LavorInCorpo; A Lezione del Mondo Animale; A Tu per Tu con lo Spazio Giovani; Affettività, Sessualità, Contraccezione e Malattie Sessualmente Trasmesse; Amore e... Dintorni; Come Out: comprendere ed orientare la risposta al disagio agito e sommerso; Conoscere e Prevenire il Gioco d’Azzardo Patologico; Famiglie e Insegnanti;
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L’AUSL PER LA SCUOLA
L’EDUCAZIONE SANITARIA SI FA SUI BANCHI Focus Group sulle Difficoltà Relazionali in Ambito Scolastico; FRUTTA mica; Game Over Life; Gli Adulti siamo Noi; Guarda, Pensa, Gusta; In Piazza contro l’AIDS; Internet e Nuove Tecnologie; Liberi di Scegliere; Meeting Giovani; Paesaggi di Prevenzione - Scuole che Promuovono Salute; Prevenire in Rete – Adulti; Prevenire in Rete – Giovani; Prevenire le Dipendenze Patologiche;
Prevenzione Primaria Odontoiatrica; Progetto Corridoio; Promozione della Sicurezza Domestica; Scegli con Gusto e Gusta in Salute; Scuole a Vigheffio; Scuole Libere dal Fumo; Sessualità e Dintorni; Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole; Uso e Consumo di Cannabis: quali fattori di rischio e quali fattori di protezione; Viva l’Amore. Per informazioni o proporre interventi educativi non presenti nel catalogo, occorre andare sul sito internet del progetto e compilare il form on line ”Ausl per la scuola - Scrivici”
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Arte e prevenzione: performance a sorpresa che rafforzano i progetti AUSL E SCUOLA, INSIEME, CON UN UNICO OBIETTIVO: PROMUOVERE LA SALUTE E IL BENESSERE TRA I GIOVANI ALUNNI, PREVENENDO IL DISAGIO E I FATTORI DI RISCHIO
Per l’anno scolastico 2015-2016, con il patrocinio del Comune di Parma, gli insegnanti del Distretto di Parma (Comuni di Parma, Sorbolo, Colorno, Mezzani e Torrile) possono usufruire anche delle performance di artisti volontari a supporto degli interventi concordati con operatori e professionisti dell’AUSL, presenti nel catalogo “Ausl per la Scuola”. L’idea è nata da un gruppo di artisti locali, di fama nazionale e internazionale, che si sono proposti per sostenere l’Azienda sanitaria nella sua attività di prevenzione ed educazione, portando i messaggi nelle scuole, tramite la loro arte. Musica, teatro, lettura, illusionismo, disegno e poesia sono le discipline in cui gli artisti di volta in volta proporranno performance originali in base all’obiettivo di ogni progetto di educazione alla salute. I nomi degli artisti? Savino Paparella, Mario Mascitelli, Umberto Fabi, Loredana Scianna, Antonio Buccarelli e la Compagnia Teatro Necessario, per il teatro; Paolo Schianchi, Rocco Rosignoli, Rose Ricaldi, Grazia Cinquetti, Michela Ollari e Fabio Carima, per la musica; Elide La Vecchia, poesia; Cesare Pastarini giornalismo e lettura; Leonardo Mussini, dj di Vinylistic; Gianluca Foglia “Fogliazza”, disegno Francesco Busani, illusionismo.
Nella foto sopra la conferenza di presentazione del progetto. Da sinistra: Morreale, Volta, Paci, Fogliazza, Bussoni, Conforti, Marani.
L’artista, il giorno concordato con insegnanti e professionisti dell’AUSL, entra a scuola in modo inaspettato e si esibisce con un effetto a sorpresa per i ragazzi. La prestazione è resa in modo gratuito: gli artisti infatti sono volontari coordinati da Forum Solidarietà.
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La riabilitazione post ictus, ecco come affrontarla Assistenza specializzata, il ruolo attivo del familiare e le novità tecnologiche, essenziali per il recupero. Bertolino del Centro Cardinal Ferrari: “Negli ultimi anni sono aumentati i ricoveri di pazienti giovani”
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l terzo posto nella lista delle cause di morte, dopo le cardiopatie ed i tumori, l’ictus è al primo posto tra le patologie con invalidità permanente. «L’ictus viene definito come un disturbo neurologico, ad insorgenza acuta, e può essere di due tipi: ischemico o emorragico – spiega Chiara Bertolino neurologa del Centro Cardinal Ferrari, la casa di cura di Fontanellato specializzata nella riabilitazione delle gravi cerebrolesioni acquisite -. L’ictus ischemico è solitamente più frequente, l’85% dei casi, ed è causato da un ostacolo al flusso sanguigno al cervello, può essere un restringimento progressivo o una chiusura improvvisa di un’arteria – continua -. L’ictus emorra-
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gico viene invece dalla rottura di un’arteria cerebrale, che può verificarsi per aumento della pressione arteriosa, come nel caso di un’emorragia cerebrale primitiva, oppure per la presenza di una malformazione congenita della parete dell’arteria, l’aneurisma». Sono proprio i pazienti colpiti da questi ictus che vengono ricoverati al Centro Cardinal Ferrari, casi gravi che necessitano di un percorso riabilitativo specializzato dopo un periodo trascorso nei reparti per acuti (Stroke Unit, Rianimazioni, Neurologie). Qual è l’età media dei ricoveri? «L’età media di insorgenza dell’ictus è di 70,8 +/- 13 anni nella donna e 63,3 +/-13,5 anni nell’uomo. Ma negli ultimi anni sono aumentati anche i casi di ictus nei giovani,
solitamente uomini, che fanno uso di droghe, in particolare, di cocaina e che conducono una vita stressante e disordinata. Lo stile di vita sano, attività fisica e periodici controlli dei principali esami ematici e della pressione arteriosa aiutano ad abbassare i fattori di rischio». Come affrontare un post ictus grave? «Nei soggetti colpiti da ictus grave, è solitamente necessaria una prima fase di stabilizzazione clinica, per il mantenimento dell’equilibrio metabolico ed emodinamico, nonché al trattamento delle infezioni ed alla prevenzione dei decubiti; è fondamentale, inoltre, lo svezzamento dai presidi invasivi, la fisioterapia respiratoria mirata a ridurre le secrezioni bronchia-
Chiara Bertolino, neurologa del CCF; in basso la Realtà Virtuale
li e salivari nei pazienti a lungo allettati e portatori di cannula tracheostomica, associata all’adattamento alla stazione seduta in carrozzina, anche quando ancora non si è verificato un recupero di coscienza. Un ruolo importante nel percorso riabilitativo è quello del familiare, un ruolo attivo, dal momento che conosce bene il paziente, le sue abitudini; inoltre, è possibile osservare risposte comportamentali in presenza di stimoli emotivi ed affettivi nei pazienti con basso contenuto di coscienza.». Ci sono novità particolari nel percorso riabilitativo post ictus del vostro Centro? «Al Centro Cardinal Ferrari, accanto alla terapia medica abbiamo affiancato un trattamento con sistema di realtà virtuale, cioè una simulazione mediata dal computer, che consente di vedere, sentire, manipolare ed interagire con un ambiente artificiale generato da computer. Le applicazioni terapeutiche di realtà virtuale sono finalizzate sia al recupero di competenze motorie, compromesse in seguito ad ictus o traumi cranici, sia al potenziamento delle abilità cognitive e al recupero di autonomia nelle attività della vita quotidiana». Cristina Sgobio
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Avis Parma, 70 anni di solidarietà Il presidente Mazzini: «Si è fatto tanto, oggi bisogna far riscoprire ai giovani il valore della donazione, per rianimare quello straordinario spirito altruistico dei grandi donatori del passato che ha dato vita ed impulso all’associazione»
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ettanta anni di attività, di storia cittadina, di solidarietà. Un traguardo per l’Avis comunale di Parma, ma come ogni traguardo anche un nuovo inizio per l’associazione, che già mette in campo progetti e azioni per il 2016. Tante le iniziative per festeggiare il 70mo, dai tornei sportivi ai convegni, dai concerti alle feste, come quella del 28 maggio dedicata al dono. Con l’obiettivo, primo fra tutti, di mantenere vivo lo spirito di solidarietà che sta alla base della storia di Avis, quello autentico, e da conservare intatto, che negli anni quaranta aveva dato impulso a quel movimento di generosi donatori parmigiani, pronti a tutto, anche alle trasfusioni dirette da braccio a braccio. «L’anima bella dell’associazione sta nell’entusiasmo – afferma il presidente di Avis Parma Luigi Mazzini -, nella vivacità che ha portato a creare nei quartieri gruppi di donatori attivi, persone consapevoli dell’importanza della donazione». L’Avis comunale oggi conta circa 6000 volontari, un numero importante ma che registra un leggero calo rispetto al passato «È un calo legato in generale a tutto il mondo del volontariato, ma proprio per questo è preoccupante, considerando anche che c’è un limite di età per donare – aggiunge Mazzini -, esiste un reale bisogno di incre-
DAL ’46, OLTRE 250000 DONAZIONI Oggi AVIS può contare su 5800 soci attivi (3934 maschi e 1870 femmine). Nel 2015 sono state effettuate 7946 donazioni di cui 510 prime donazioni. I nuovi iscritti sono 768, che sostituiscono coloro che per raggiunti limiti di età o problemi vari devono lasciare l’attività di donazione. Dal ‘46 ad oggi sono state raggiunte oltre 250000 donazioni. I donatori attivi nati all’estero sono attualmente 378 e 20 quelli nuovi iscritti nel corso del 2015.
mentare il numero dei donatori, come anche dei volontari che partecipino alla vita dell’associazione, in tutti i settori, anche in quello dirigenziale». Chi vuole impegnarsi in Avis lo può fare in diverse aree: scuola, per promuovere attività di sensibilizzazione al dono; segreteria; organizzazione e sviluppo; comunicazione; giovani; eventi e iniziative; accoglienza, per il ristoro post-donazione. «Essere donatori deve essere motivo di
orgoglio, significa essere persone forti e sane e dall’animo generoso – afferma il presidente –, occorre essere consapevoli quanto un semplice gesto possa aiutare a far stare bene una persona malata – continua -, stiamo parlando di un impegno costante ma che richiede dalle due alle quattro donazioni all’anno, non esistono slogan per convincere – conclude - una malattia o un incidente possono capitare a tutti e basta poco, “tirarsi su le maniche”, per salvare una vita e dare il buon esempio. Basta mezz’ora della propria vita per fare un grande gesto». Nella foto in alto il Presidente di Avis Comunale Parma Luigi Mazzini. Nel box Roberta Di Mario, testimonial della campagna “Con un selfie dono”.
Come si diventa donatori? Diventare donatori è semplice. Basta chiamare (0521 981385), iscriversi online sul sito web (www. avisparma.it) o passare in sede (via Mori 5/a, San Pancrazio). I passaggi sono: la visita di idoneità; un breve colloquio medico; il primo prelievo sangue. Ottenuto il risultato, se idonei si può diventare donatori. Per donare sangue bisogna avere almeno 18 anni, pesare più di 50 Kg, essere in buone condizioni di salute e condurre uno stile di vita senza comportamenti a rischio. Per le donazioni di sangue intero occorre non avere superato i 65 anni; per le donazioni di plasma e piastrine il limite è di 60 anni.
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Frattura della spalla, quando e con quali tecniche trattarla Sempre più frequenti, hanno conseguenze dolorose che richiedono percorsi di recupero personalizzati
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l trauma alla spalla è sempre più frequente: sport, lavoro e incidenti stradali sono le cause principali. I soggetti colpiti presentano quadri dolorosi e di deficit funzionale tali da non consentire una normale capacità di movimento. Per affrontare la decisione sul da farsi è necessario innanzi tutto capire a cosa ci si trova di fronte per raggiungere l’obbiettivo del recupero del movimento. «Il nostro intento, intervenendo sulla spalla, è sempre quello di fare il maggior numero di riparazioni, cioè cercare di recuperare al massimo la funzionalità - spiega Michele Verdano, dirigente medico della Clinica ortopedica dell’Ospedale di Parma e specialista traumatologo -. Di solito i traumi coinvolgono i il mese febbraio 2016
giovani, più di frequente maschi, che arrivano da noi dopo un incidente durante l’attività sportiva o sulla strada. Oppure si tratta di anziani e, tra questi in particolare, di donne, che spesso sono osteoporotiche e che arrivano in ospedale in seguito a un trauma tra le pareti di casa o durante la normale vita quotidiana». Come viene valutato il tipo di intervento? «Di solito si procede con esami strumentali: la lastra o una Tac, a seconda dei casi. Ma l’obiettivo è valutare la frattura anche in base alla richiesta funzionale della persona. Dobbiamo procedere a una sorta di personalizzazione del percorso, in base alle aspettative del paziente. È un procedimento, chiamato tailor, che prevede di “cucire” la
soluzione addosso al paziente. Per questo dobbiamo definire sia il profilo della frattura sia quello della persona, in modo da mettere bene a fuoco le future esigenze». Quali le tecniche impiegate? «Variano molto, vanno da quelle tradizionali, con la chirurgia a cielo aperto, a quelle in artroscopia. Per esempio, per quanto riguarda le rotture tendinee ormai si fa quasi tutto in artroscopia. Ma, come abbiamo detto, la decisione viene cucita addosso alla persona, quindi si decide sulla base delle esigenze e delle aspettative espresse». Quanto tempo occorre per il recupero? «La spalla, in generale, richiede periodi di riabilitazione medi o lunghi: si va dai tre ai sei mesi per il ritorno alla normale attività. Dopo l’intervento però il periodo di immobilizzazione è breve, infatti il giorno stesso dell’intervento si comincia la
Michele Verdano, dirigente medico della Clinica ortopedica dell’Ospedale di Parma
riabilitazione. Per quanto riguarda la degenza in ospedale cerchiamo sempre di mandare a casa la persona il prima possibile. Di norma comunque si resta in ospedale un giorno, in caso di intervento in artroscopia, e due giorni, in caso di sintesi di frattura».
Te n d e n z e
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IL FENOMENO DEI FAB LAB
INAUGURATO A “ON OFF” IL PRIMO LABORATORIO DI FABBRICAZIONE DIGITALE DELLA CITTÀ Lavoro
IL BOOM DEL COWORKING
il coworking conquista Parma. Sono ormai una decina le realtà che offorno postazioni con questo stile lavorativo, che consente di condividere gli uffici pur mantenendo la propria indipendenza.
Tecnologia
Il Fab Lab apre i battenti anche a Parma e trova casa negli spazi di On Off al Centro Polifunzionale Casa nel Parco, in Strada Naviglio Alto 4/1. Si tratta del primo laboratorio per la fabbricazione digitale di Parma, un luogo basato sulla condivisione di macchinari, strumenti e tecnologie low cost e open source per la creazione di prototipi e prodotti. Non solo
Mode
Bellezza
IL RITORNO DEL VINILE
LA NAIL MANIA
Il vinile torna di moda e c’è chi ne fa un business. Vinylify, una giovane azienda olandese, ha cavalcato l’onda offrendo la possibilità di incidere su vinile LP personalizzati. Basta caricare sul sito i brani preferiti e non superare i 10 minuti per lato.
Una buona idea di impresa. Dopo New York e Londra aprono anche in Italia i Nail bar. Se in origine la manicure era una pratica da consumarsi in modo riservato, ora è un rito collettivo da godersi in un’atmosfera da bar, tra sgabelli, bibite e chiacchiere.
stampanti 3D quindi, ma anche laser cutter, fresa CNC, stampanti ad argilla e scanner 3D saranno a disposizione di cittadini, collettivi, enti, aziende del territorio, oltre che di tutti i makers del territorio. Un fenomeno in crescita quello del Fab Lab, che nato negli Stati Uniti all’inizio degli anni Duemila, si è pian piano diffuso in tutto il mondo. In Italia, i primi FabLab sono nati nel 2011, ma negli ultimi anni si sono moltiplicati. I FabLab sono una rete mondiale di 270 laboratori locali aperti al pubblico equipaggiati con macchine per la fabbricazione digitale. Il FabLab offre opportunità e servizi non solo per i singoli individui ma anche per aziende, start-up, scuole, università, associazioni e onlus.
MENU VEGANO A SCUOLA!
Anche nelle scuole di Parma è possibile “richiedere diete prive di carni e derivati animali e prodotti della pesca sia per motivi religiosi che etici o culturali”, ossia diete vegane. Per farlo basta produrre certificazione medica (che non occorre, invece, per la richiesta del menu vegetariano). Il menu può essere chiesto sulla base di richiesta congiunta da parte di entrambi i genitori o del tutore, accompagnata da dichiarazione del pediatra di libera scelta
(PLS), medico di base (MMG) o altro medico specialista. La tendenza “vegana” è crescente e alla base del boom di ristoranti con menu dedicati a chi ha deciso di andare oltre la scelta vegetariana e rinuncia a mangiare non solo animali ma anche i loro prodotti, come latte, latticini, uova e miele. Per molti è una scelta alimentare, per altri una fede salutista, per alcuni è anche una “filosofia di vita” contro lo sfruttamento degli animali.
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Home&Design
Bianco, tinte pastello o colori scuri? Il colore ideale per le pareti è una scelta che cambia lo stile ed il carattere della casa
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areti bianche per dare luce all’ambiente, tinte chiare per regalare un tocco di personalità, vernici scure per rendere gli spazi più caldi. La scelta dei colori delle pareti della propria casa non è una decisione banale e spesso incide sullo stile ed il carattere dell’abitazione. “La tendenza in questo momento cade sulle tonalità scure che vengono sempre più proposte dagli architetti – spiega Marco Botti, decoratore di interni –, sono molto usate ad esempio nei locali, intendo nero, marrone, grigio, sono colori che regalano molta atmosfera”. Se il bianco si abbina a tutto e rende le stanze luminose – occhio però a non cadere nell’effetto “anonimo” o freddo, ci vuo-
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le un tocco di colore negli arredi - le pareti pastello vanno bene per gli indecisi, “sono quelle preferite da chi non ama il bianco,
ma non vuole osare le tinte scure ”, spiega Botti che consiglia: “l’ideale sarebbe alternare colori chiari a quelli più accesi, che comunque sono molto consigliati ad esempio per mettere in evidenza quadri, fotografie, per personalizzare un angolo particolare della stanza”. Ed ecco, in sintesi le indicazioni dell’esperto. “La cucina ed il bagno tendenzialmente è meglio mantenerli sul bianco, magari utilizzando vernici a smalto lavabili, dato che si sporcano facilmente – spiega –, per il soggiorno vanno bene le gradazioni tenui abbinate a due tre pareti con un colore più deciso che dia carattere all’ambiente, ad esempio alla zona studio o all’angolo pranzo – e conclude - , per la camera da letto andrei invece sulle tinte scure, che rendono tutto molto raccolto e accogliente, rilassante secondo proprio i principi della cromoterapia”.
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Emozioni di luci, suoni e immagini Servizi per:
Conferenze - Eventi - Fiere - Cerimonie
TOP SERVICE Tel. 335 5695300 www.topserviceluci.it - topservice@topserviceluci.it
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Home&Design
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