Parma Magazine Salute e Benessere n.10

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Parma aprile / maggio 2019

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Salute e Benessere L’INTERVISTA LE SFIDE DELLA SANITÀ PARMENSE, IL FUTURO È L’INTEGRAZIONE

SPORT E BENESSERE ARRIVA PARMA ENERGY: APPUNTAMENTI PER TUTTA LA FAMIGLIA

FOCUS SALUTE PATOLOGIE, TERAPIE, NUOVE TECNICHE. LA PAROLA AGLI ESPERTI

Testata: il mese Parma n. 215 - GRATUITO

ALIMENTAZIONE LA RICETTA GLUTEN FREE, A TAVOLA SENZA RINUNCIARE AL GUSTO

GENITORI 4.0 F0430419

INFORMA SALUTE: Vaio, un ospedale che cresce. Sport e disabilità, lo sportello che informa sulle opportunità per giovani e bambini


I SERVIZI DEL POLIAMBULATORIO Il Poliambulatorio è collocato al piano rialzato con un Punto prelievo per gli esami del sangue, diversi studi dedicati alle visite ambulatoriali specialistiche e agli esami diagnostici. Elenco completo su www.centrocardinalferrari.it VISITE SPECIALISTICHE Medicina fisica e riabilitazione Neurologia Otorinolaringoiatria (adulti e bambini) Oculistica Psicologia clinica PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE Radiologia tradizionale Ecografia Elettroencefalogramma Elettromiografia Ecocardiografia (adulti e pediatrica) PUNTO PRELIEVI ED ESAMI DI LABORATORIO

PRESTAZIONI RIABILITATIVE Fisioterapia (anche in piscina) Logopedia Riabilitazione cognitiva Riabilitazione ortottica Riabilitazione in età evolutiva e Neuropsicomotricità Riabilitazione strumentale robotica (Realtà virtuale, Retimax Visual Trainer) PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE Trattamento lesioni da decubito e medicazioni. Iniezioni intramuscolari e endovenose Sostituzioni di device (es. cateteri vescicali)

COME PRENOTARE: per prenotare una visita o le prestazioni ambulatoriali, basta chiamare al numero 0521.820211 richiedendo l’appuntamento. CENTRO CARDINAL FERRARI - via IV novembre 21, 43012 Fontanellato (PR) Tel. 0521 820211 - www.centrocardinalferrari.it


Sommario 19 SPECIALE VAIO: Nuovi locali per la Medicina Riabilitativa

7 Salute e web. Quando le campagne viaggiano online

21 SPECIALE VAIO: Il progetto della nuova ala del complesso sanitario

6 A SPASSO CON L’ARTE: Il Titano Prometheus, la lot ta per la libertà e il progresso

SFOGLIABILE ONLINE SU www.parmareport.it/salute

4 Fenomeno Hikikomori, il ritiro sociale dei giovani 6 Genitori 4.0: vademecum per famiglie felici

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9 Arriva Parma Energy, dal 27 aprile all’8 giugno a Parma Retail

22 Disturbi della voce, quando rivolgersi al logopedista

11 La ricetta della tradizione: Tortelli al forno gluten free

23 Allineare i denti con le mascherine invisibili

12 L’intervista a Giuseppina Frattini, Direttore Sanitario AUSL

24 Terapie mininvasive per l’ernia inguinale

14 CASE DELLA SALUTE: A Noceto e Fornovo più servizi sanitari 16 CASE DELLA SALUTE: Sport e disabilità, un nuovo sportello dedicato 18 SPECIALE VAIO: Ampliamento della Radiologia d’urgenza

25 Tecniche di ozonoterapia contro il mal di schiena 27 Novità nel trattamento delle vene varicose 29 Infertilità maschile: cause e rimedi 30 Breve e strategica: la nuova psicoterapia

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Testata: il mese Parma n. 215 - gratuito Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Editore Edicta p.s.c.r.l. via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 Registrazione ISSN: 1592-6230

HOSPICE LA CASA DI IRIS

Redazione via Torrente Termina, 3/b PARMA

MAISON PARMA

Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 salute@parmareport.it Direttore responsabile

Simone Simonazzi • simonazzi@edicta.net Progetto grafico e impaginazione

Davide Pescini • pescini@edicta.net Coordinamento editoriale

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Lina Carollo • carollo@edicta.net Collaboratori

Stefano Cacciani, Francesca Ferrari, Ilaria Gandolfi, Daniele Paterlini, Arianna Torelli, Giovanna Triolo, Felicia Vinciguerra

Menù proposto dall’Istituto Superiore Magnaghi-Solari, chef Daniele Persegani L’incasso sarà destinato a Parmaalimenta e all’Hospice La Casa di Iris di Piacenza 40 € - prenotazione obbligatoria • INFO: 0522 367685 oppure 335 8051640

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in Primo Piano

Fenomeno Hikikomori, il ritiro sociale dei giovani COLPISCE UNA FETTA BEN PRECISA DELLA SOCIETÀ: ADOLESCENTI PREVALENTEMENTE DI SESSO MASCHILE CHE REAGISCONO AL SENTIMENTO DI INADEGUATEZZA.

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a piazza è un palcoscenico difficile da calcare. E lo sanno bene i giovani Hikikomori. Il termine, di origine giapponese, significa letteralmente “stare in disparte”, “tirarsi fuori”, un ritiro dalla società a tutti gli effetti. Il fenomeno si sta diffondendo sempre più e riguarda principalmente la popolazione maschile in età adolescenziale. Ci si sottrae a luoghi di relazione molto specifici, soprattutto quelli che hanno a che fare con mondi competitivi e prestazionali, come lo sport o la scuola, dove i ragazzi, tutti coetanei, giocano una partita tra pari. «Il fenomeno non è più tanto recente, - ci spiega il dottor Fabio Vanni, psicologo psicoterapeuta- esiste da ormai 10-15 anni. Ma è in continuo e rapido aumento». Perchè ha una larga prevalenza maschile? «L’esigenza di trovare per forza una strada diventa un peso che incombe sulle spalle del ragazzo, che non si sente all’altezza di quello che la società richiede. Questo sentimento di inadeguatezza colpisce molto di più l’identità maschile del condottiero e per gli uomini è una perdita della posizione verticale in cui erano in passato. Uscire dal gioco, sottrarsi alla partita è l’unica via d’uscita.» Da cosa è causata la scelta di isolarsi? «La cultura orientata alla performatività incide molto. Non dà delle strade da seguire, dice solo “devi realizzarti, ma arrangiati, vedi tu come farlo”. Quella che noi chiamiamo ‘apprenditività’ è l’esperienza di apprendimento

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nel mondo. Se il mondo non mi riconosce e non riesco ad essere all’altezza dei modelli, crollo. E l’adolescenza è la fase dove si è più esposti al mondo esterno.» Come si manifesta questo disturbo? «Il primo segnale è l’atteggiamento di minacciosità: guardare il mondo in termini persecutori, come se fosse perennemente ‘brutto e cattivo’. E poi il ritiro dagli aspetti sociali della vita. La scuola è il passaggio chiave, perché è un luogo fortemente sociale, da cui i ragazzi si allontanano. Ci sono diversi modi di esprimere il ritiro dalla società e la comparsa può essere sia molto graduale e lenta, che anche netta e subito grave.» Possiamo parlare del fenomeno in termini di patologia? «Dal punto di vista formale, no. Il fenomeno Hikikomori non è incluso in nessuna classificazione patologica. Di fatto è una condizione di grande sofferenza.» In cosa consiste il percorso terapeutico? «Il trattamento è di tipo psicologico-educativo. Dipende moltissimo dalla tipologia delle situazioni e riguarda la persona e il sistema, nello specifico caso. Ci sono ragazzi che riescono a venire qui nel mio studio, e altri casi invece in cui è necessario l’intervento domiciliare. E non è sempre detto che si venga accolti con facilità. Ci sono delle situazioni che vanno avanti per anni,


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Dottor Fabio Vanni Psicologo dirigente e Psicoterapeuta CAGE Centro Adolescenza e Giovane Età AUSL Parma

addirittura casi in cui il ragazzo salta completamente tutto il periodo della socialità dell’adolescenza.» La richiesta d’aiuto arriva dai genitori: quando devono rivolgersi a uno specialista? «L’allarme arriva soprattutto quando c’è un abbandono scolastico. Per limitare le situazioni estreme di cui si parlava prima, è importante intervenire quando si notano i primi segnali, o comunque appena subentra l’abbandono scolastico. Non aspettare che passino mesi prima di chiedere aiuto.» La famiglia rappresenta già il primo livello della società da cui il soggetto scappa? «In genere il genitore è più un rifugio, non un luogo da cui scappare. È il mondo esterno quello da cui

nascondersi.» La famiglia può invece essere una causa del problema? «C’è certamente una tendenza a spingere i bambini verso un’autorealizzazione di sé, che più propriamente chiamerei un’autoaffermazione di sé. L’enfasi sulla necessità di diventare qualcuno a tutti i costi è una spinta familiare, destinata spesso a produrre nell’adolescente soltanto delusione.» A Parma che incidenza ha questo fenomeno: quanti sono gli hikikomori? «È un dato molto difficile da dire, essendo un fenomeno in continua crescita. Posso dire che le situazioni di ritiro parziale sono tantissime.» I ragazzi autoreclusi sono stati prima dei bambini ‘sociali’? «Questo è un aspetto interessante da mettere in luce. Fin dalla nascita, affidiamo i nostri bambini a soggetti terzi che gestiscono parti sempre più consistenti del loro tempo di vita. Dai nidi alle baby sitter, dalla scuola materna allo sport: la prima decade di vita si caratterizza per una cavalcata in una socialità che avviene sì sotto l’egida di adulti, ma che colloca il bambino in un mondo di pari. Quando si arriva all’adolescenza, viene a mancare il controllo dell’adulto: questo impatto con un mondo ‘altro’ meno protetto di quello dell’infanzia, ma ancor più esposto al mondo peer, può non essere affatto facile.» Il mondo del web che cosa rappresenta per gli hikikomori? «È lo strumento per presentarsi, con le proprie capacità, nel modo in cui si vuole. Fa da filtro rispetto a quello che il ragazzo vuole esprimere di sè. Quando sono nati i primi fenomeni di questo tipo i genitori mi dicevano “gli tolgo internet” o “stacco il modem”. Mai! Non è il fatto di avere accesso alla rete che provoca l’esclusione. La rete è in quel momento un salvavita.» E cosa avviene all’interno della propria cameretta? «Di solito si gioca molto ai videogiochi: è un modo per avere a che fare con una rete molto lontana e mettersi alla prova, magari diventando anche molto bravi e ottenere dei riconoscimenti che nutrono

L’ASSOCIAZIONE HIKIKOMORI ITALIA E ONLUS GENITORI L’Associazione Hikikomori Italia vuole sensibilizzare le istituzioni e contrastare il fenomeno dell’isolamento sociale volontario. Nata nel 2013 con la fondazione del sito www.hikikomoriitalia.it, è oggi un punto di riferimento nazionale. Nel 2016 nasce poi la ONLUS Genitori, che ha radunato in diverse città italiane tanti parenti dei cosiddetti ritirati, accomunati dalle stesse esigenze. A Parma l’associazione si è costituita due anni fa, «Il fenomeno- ci spiega Tiziana Testonicomporta dei disagi importanti anche nei genitori, che entrano in un tunnel e non sanno più come comportarsi. In casa scoppia una mina. In genere le madri sono più accoglienti, mentre i padri subiscono il colpo come un fallimento, di sè prima ancora che del figlio. Da qui il bisogno di generare una rete di sostegno, di condivisione del problema. Oltre a questo, per noi è importante far capire che la realtà Hikikomori esiste e deve ottenere dei riconoscimenti, per restituire ai giovani ritirati il desiderio e la forza di affrontare il mondo. Attualmente siamo più di 400 iscritti, ma con pochi partecipanti attivi. Il nostro appuntamento, di una volta al mese, è un momento di discussione importante, che avviene fra parenti e psicologhe, due nel caso della nostra associazione, e rappresenta uno stimolo di aiuto e confronto reciproco. Il nostro obiettivo è offrire tutti gli strumenti necessari per contribuire al reintegro dei giovani hikikomori nella società.» Tiziana Testoni, Coordinatrice gruppo genitori di Parma e Piacenza Associazione Hikikomori Italia Genitori tizianatestoni@bluperla.com

il narcisismo del ragazzo. Nella maggior parte dei casi, sono videogiochi di battaglia, di conquista, dove tutto l’immaginario maschile viene espresso. Quella fase di esclusione rappresenta una sorta di training, di allenamento, per essere in grado poi di affrontare la vita vera.» di Felicia Vinciguerra

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News e Rubriche

Genitori 4.0: vademecum per famiglie felici POSSIAMO VIETARE LA CHAT DI WHATSAPP SE NOI STESSI NON RIUSCIAMO A STACCARCENE? NASCONO I PRIMI GRUPPI DI AUTO AIUTO LIDAP PER SOPRAVVIVERE ALL’ADOLESCENZA IN TEMPI DIGITALI

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n gruppo continuativo di auto aiuto per genitori secondo la metodologia LIDAP e, insieme, una serie di laboratori esperienziali dove apprendere nuovi strumenti per facilitare e incrementare le proprie competenze di ascolto e comprensione dei vissuti relazionali. “Genitori 4.0” è il progetto della Lega Italiana contro i Disturbi d’ansia, d’Agorafobia e da attacchi di Panico sez. di Parma, a supporto di mamme e papà alle prese con figli adolescenti e preadolescenti, realizzato grazie alla consulenza delle psicoterapeute Amalia Prunotto

– ideatrice della rassegna nazionale “Amori 4.0” -, Samantha Vitali ed Erika Vitrano. Dalle richieste della famiglia allargata ai moti adolescenziali, da Instagram & C. alle opportunità della rete: esperti, formatori e facilitatori si confrontano sui temi delle nuove genitorialità condividendo esperienze professionali e personali. Punto fondamentale del progetto è quello dell’uso e abuso degli smartphone e dei social, nei confronti dei quali spesso i genitori non riescono a dare una disciplina né a se stessi né ai figli. «Mamme e papà de-

vono essere riferimento ed esempio – suggerisce la dott.ssa Prunotto –: non possiamo vietare la chat di WhatsApp se noi stessi non riusciamo a staccarcene. È quindi buona norma stabilire e condividere delle regole di famiglia come quella di non usare cellulari a tavola e di spegnerli alle 21 della sera per potersi preparare ad un buon sonno

A SPASSO CON L’ARTE… IL TITANO PROMETHEUS, LA LOTTA PER LA LIBERTÀ E IL PROGRESSO Il capolavoro di Arnold Böcklin in esposizione fino al 9 maggio alla Magnani Rocca Prometeo, figura della mitologia greca, è un Titano-eroe, amico dell’umanità e del progresso. Ruba il fuoco agli dei per darlo agli uomini e subisce la punizione di Zeus che lo incatena a una rupe ai confini del mondo; un’aquila ogni giorno si nutre del suo fegato che di notte ricresce. A interrompere il castigo interviene Eracle che, ucciso il rapace con una freccia, libera Prometeo. Ha quindi spesso simboleggiato la lotta del progresso e della libertà contro il potere, incarnazione dello spirito d’iniziativa dell’uomo e del suo ardimento nello sfidare le forze divine, archetipo di un sapere sciolto dai vincoli della falsificazione e dell’ideologia. Se artisti notissimi si sono

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confrontati col mito di Prometeo - da Rubens a Mattia Preti – la versione più celebre è però quella del grande pittore simbolista Arnold Böcklin. Questo capolavoro, il grande Prometheus del 1882, opera somma della Collezione Barilla di Arte Moderna, viene eccezionalmente esposto al pubblico fino al 9 maggio alla Fondazione Magnani-Rocca, durante il primo periodo della mostra “De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna”. Qui trova per la prima volta dialogo con le due versioni del Prometeo di Giorgio de Chirico e del fratello Alberto Savinio, i Dioscuri dell’arte, di cui il Prometheus di Böcklin rappresenta l’imprescindibile modello. Del di-

pinto si coglie al primo sguardo solo un cupo paesaggio di tempesta: onde di un blu profondo si infrangono contro una ripida scogliera mentre il cielo denso di nubi è squarciato da un fulmine. Dopo un’attenta osservazione si riconosce la pur gigantesca sagoma del corpo del Titano, incatenato alla montagna e soggetto alla furia del cielo: protagonista non è l’eroe ribelle, ma la drammatica lotta, impari e senza speranza, dell’uomo contro le forze oscure sprigionate dalla natura, che appare demonicamente animata. Per info www.magnanirocca.it di Stefano Roffi, direttore della Fondazione Magnani Rocca


News e Rubriche ed alla relazione con i famigliari». La navigazione dei ragazzi va inoltre affiancata: «Like, luci e messaggi commerciali contribuiscono a creare una forte dipendenza a livello sinaptico ed operano un condizionamento pari a quello del cane di Pavlov. Occorre quindi fare attenzione a ciò che pubblicano sui social evitando sexting ed immagini provocanti che rimangono perennemente nella rete. È importante poi non mettersi in situazioni di controllo né utilizzare di nascosto i telefonini dei figli attraverso i quali si potrebbero scoprire casi di bullismo e cyberbullismo». Ma al centro di incontri ed iniziative sono anche altre problematiche delle famiglie di oggi: «In mezzo ai cambiamenti epocali cui stiamo assistendo – spiega la dott.ssa Vitali – la famiglia nucleare è solo una delle tipologie esistenti, accanto alla sempre più frequente famiglia allargata destinata ad ampliarsi sempre di più. Nuove figure si inseriscono pertanto in nuclei già costituiti, all’interno di un equilibrio difficile da mantenere». Grazie al lavoro di riflessione condivisa che avviene durante gli incontri di “Genitori 4.0”, è dunque possibile valorizzare i talenti della genitorialità per fornire un adeguato sostegno ai ragazzi: «Nel rispetto delle esperienze personali e del tutto uniche di ogni partecipante – conclude la dottoressa Vitrano – emergono realtà sempre ricche di sfaccettature che richiedono grande flessibilità. In questo contesto è necessario sviluppare la capacità di reagire con plasticità alle difficoltà e alle frustrazioni della vita quotidiana, anche in caso di divorzi e separazioni. Con l’obiettivo di perseverare ogni giorno nonostante la fatica e gli ostacoli che si presentano». Per info ed adesioni ai gruppi e agli eventi: 3382795278; amalia.prunotto@gmail.com; s.vitali7088a@ordpsicologier.it; erikavitrano.psicologa@gmail.com. di Arianna Torelli

SALUTE E WEB. Quando le campagne viaggiano online... Tre nuove iniziative online nate a Parma e dedicate alla salute. Insiemeconteparma.it, è il sito creato a sostegno del progetto del Polo Oncologico di Parma, un unico grande Centro su sei piani che sorgerà in via Volturno a fianco alla Torre delle Medicine. Il cantiere partirà a fine 2019 e durerà 3 anni. Il sito è il punto di riferimento online per la raccolta fondi “Insieme CON te” per coinvolgere la comunità nel progetto, con l’obiettivo sia di migliorare l’accoglienza ai pazienti sia di mettere a disposizione dei cittadini le tecnologie più avanzate in campo oncologico. Ictusaliceparma.it, la campagna dell’associazione ALICe, per sensibilizzare sul riconoscimento dei sintomi dell’ictus e la chiamata tempestiva al 118. Agire immediatamente, infatti, permette al paziente colpito da ictus, di accedere ai servizi di emergenza in tempo utile per beneficiare dei trattamenti adatti. L’ictus è, infatti, una malattia tempo-dipendente e questo significa che il fattore tempo incide in modo profondo sulle sue conseguenze. Il sito è collegato alla pagina facebook Ictusaliceparma per rafforzare la campagna web con la presenza sui social. Diffondere la conoscenza della Sindrome Premestruale per promuovere lo sviluppo della ricerca scientifica sia nel campo della diagnosi sia in quello della cura. Questa la mission del neonato sito internet www.itapms.org creato dall’Associazione Nazionale Sindrome Premestruale che ha sede a Parma. Oltre a caratteristici sintomi fisici, quali mal di testa, gonfiore, tensione mammaria e altri, alcuni dei sintomi psicologici frequenti sono cambiamenti d’umore, irritabilità, collera, sensazione di disperazione, difficoltà di concentrazione, confusione mentale tensione, riduzione dell’autostima, isolamento e conseguente depressione. Le donne, pur avvertendone i sintomi e pur vivendo il dramma di forme gravi di PMS spesso non sono al corrente della loro stessa patologia e delle possibili terapie. Sul sito è possibile trovare informazioni sulla sindrome, articoli e testimonianze di donne che raccontano la propria esperienza e informazioni per associarsi e ricevere supporto.

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parmaretail.it

ARRIVA PARMA ENERGY DAL 27 APRILE ALL’8 GIUGNO A PARMA RETAIL

TANTI APPUNTAMENTI TRA SPORT E BENESSERE PER TUTTA LA FAMIGLIA Per chi ama lo sport e l’attività fisica, per chi ha voglia di stare all’aria aperta, per chi è attento al benessere, Parma Retail ha organizzato un calendario ricco di appuntamenti. “Parma Energy” si svolgerà dal 27 aprile all’8 giugno: gli spazi all’aperto del Parco Commerciale diventano luogo di incontro e svago per gli sportivi e le associazioni del territorio. Ci saranno spettacoli e lezioni di street sport, con tante discipline popolarissime tra i più giovani: skateboard, parkour, inline skate, slackline e tanti altri. Poi i tornei riservati ai ragazzi dei CUS Parma e gli appuntamenti dedicati al benessere. Per finire, la celebre Strawoman Run, la corsa-camminata riservata alle donne che vogliono dedicare una giornata a se stesse e al proprio benessere. L’occasione giusta per fare sport, conoscersi, riunirsi e trascorrere una giornata insieme. Protagoniste della giornata sono le donne, unite da unico traguardo: combattere la violenza di cui troppo spesso sono vittime. DAL 27 APRILE ALL’8 GIUGNO Parma Energy Evento promosso e organizzato da Parma Retail in collaborazione con CUS Parma, CSI, Academy Parma Calcio 1913 27–28 APRILE Villaggio sportivo: campi da volley, basket e calcetto con partite di qualificazione ai tornei Slackline con istruttore Spettacoli sulla half-pipe Spettacoli di high-line

DAL 6 AL 12 MAGGIO Torneo di calcio in collaborazione con CUS Parma Scuola di slackline

DAL 24 AL 26 MAGGIO Weekend della prevenzione Check up gratuiti e postazioni mediche

11–12 MAGGIO Esibizioni di parkour Scuola di slackline

1–2 GIUGNO Esibizioni circensi e spettacoli di tessuti aerei

DAL 12 AL 17 MAGGIO Torneo di basket in collaborazione con CUS Parma Scuola di skate

8 GIUGNO 2a edizione Strawoman Run Corsa/camminata non competitiva

DAL 29 APRILE AL 3 MAGGIO Torneo di pallavolo in collaborazione con CUS Parma

18 MAGGIO Festa con le partite finali dei tornei in collaborazione con CUS Parma Scuola di skate

4–5 MAGGIO Esibizioni half-pipe e parkour Torneo di pallavolo Special Olympics in collaborazione con CUS Parma

19 MAGGIO 3a edizione Parma Academy Young Cup in collaborazione con Academy Parma Calcio 1913


News e Rubriche

Parma Energy, tra benessere e running A PARMA RETAIL ARRIVANO IL WEEKEND DELLA PREVENZIONE E LA STRAWOMAN RUN

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el calendario di eventi di Parma Energy spiccano due appuntamenti di sicuro interesse per il grande pubblico. Dal 24 al 26 maggio si terrà il Weekend della prevenzione: tre giorni dedicati alla cultura della salute e del benessere fisico, per imparare a prendersi cura del corpo e della mente. Gli spazi di Parma Retail ospiteranno postazioni mediche (poliambulatori, centri medici,

specialisti) che offriranno al pubblico check up gratuiti e consulenze sulle diverse tematiche (cardiologia, ginecologia, fisioterapia e tante altre). Saranno inoltre presenti realtà sportive del territorio con esibizioni di fitness, yoga e pilates, arti marziali, ginnastica, danza. E diverse associazioni e ONG che racconteranno le loro esperienze di volontariato. Altro appuntamento da non perdere è quello dell’8

giugno con la seconda edizione della Strawoman Run, la corsa/camminata non competitiva riservata alle donne. È un evento che va molto aldilà dello sport: la Strawoman nasce per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema della violenza contro

le donne. Il progetto We go! viene realizzato da ActionAid insieme ad altre 5 organizzazioni in Italia, Grecia, Bulgaria e Spagna ed è cofinanziato dall’Unione Europea. È una splendida occasione per fare movimento e ritrovarsi insieme, nel nome di una giusta causa.

La soluzione ideale per chi desidera mantenersi in forma in un ambiente spazioso e confortevole. La nostra struttura garantisce sport, salute, arte del movimento e benessere orientati alla più completa soddisfazione dei nostri clienti. Siamo la scelta migliore per chi vuole dedicare il suo tempo libero al mantenimento della propria condizione fisica, tonificando il corpo e salvaguardando la propria salute, con la possibilità di seguire programmi personalizzati.

LE NOSTRE ATTIVITÀ: L’ampia SALA FITNESS è il fiore all’occhiello dell’impianto sportivo, con i suoi 1.200 mq complessivi. È dotata delle più moderne attrezzature isotoniche e cardiotoniche. CORSI ACQUA • CORSI TERRA FUNCTIONAL CROSS TRAINING • BOXE • ARTI MARZIALI C.C. PARMA RETAIL • Via S. Morse, 24 • 43122 PARMA Tel. 0521 698804 • www.smartfitness.it • info@smartfitness.it

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Erboristeria professionale, erbe vere, erboristi veri

L’Orto dei Semplici era, in età medievale, il luogo in cui i monaci nei conventi coltivavano i semplici, ovvero le erbe medicinali, con cui successivamente venivano preparati gli erborati per le varie affezioni.

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B.go del Parmigianino 9/A - Tel/Fax 0521.230108 Strada della Repubblica 73/A - Tel/Fax 0521.236542 www.ortodeisemplici.it

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Una gustosa ricetta: come preparare i tortelli al forno senza glutine LA VERSIONE PROPOSTA PER CUCINARE SANO E NATURALE SENZA RINUNCIARE AL PIACERE DELLA BUONA TAVOLA

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liadina Free non è solo un market, ma un punto di riferimento a Parma per i celiaci, che, grazie alla varietà di prodotti presenti in negozio, non devono rinunciare al gusto. Dietro agli scaffali c’è molto di più: la titolare Barbara Battistini organizza e promuove momenti di socializzazione, solidarietà e informazione per far sì che gli intolleranti vivano con maggiore consapevolezza. Eventi, come corsi di cucina, menù per le feste di compleanno dei bambini, incontri con professionisti del settore, fanno tutti parte del grande progetto di sostegno ai celiaci. I corsi di cucina

per esempio, organizzati in collaborazione con AIC Emilia Romagna, sono un’occasione per imparare a preparare i piatti della tradizione, insieme a torte, biscotti, pizzette, frollini, voul-au-vant e molto altro, in diversi periodi dell’anno. Questa ricetta che vi proponiamo è una delle tante pensate per il corso, da replicare facilmente dietro i fornelli di casa, per preparare i tortelli (dolci) come quelli della nonna. Il sito www.marketgliadinafree.com ha una nuova veste! Visitalo per scoprire tutte le promozioni ed essere sempre aggiornato sulle iniziative del market!

La ricetta dei TORTELLI AL FORNO INGREDIENTI: • 250 gr farina Bi-Aglut per pane (ricetta classica) Oppure • 250 gr farina Nutrifree per pasta fresca • 200 gr farina di riso finissima • 150 gr di zucchero • 200 gr burro a pezzetti • 50 ml di panna • 2 uova • 1 pizzico di sale • 2 bustine di vanillina certificata PER FARCIRLI • Confettura brusca di susine o amarene sg oppure crema di cioccolato PER DECORARE • Codette di zucchero sg • Zucchero a velo sg • Latte o uovo sbattuto per pennellare

PREPARAZIONE: Impastare velocemente tutti gli ingredienti con le mani o con un robot, mettendo sotto le farine, con lo zucchero e gli aromi, aggiungere al certo il burro, la panna e le uova. Prendere l’impasto e metterlo in frigo per almeno 1 ora. Rimpastare rapidamente l’impasto, cercando di non scaldarlo e con un mattarello stendere in una sfoglia di mezzo cm circa di altezza e tagliare dei rettangoli da farcire e richiudere dopo aver ben pressato il bordo con un tagliabiscotti dentellato tondo, cosi da dare la tipica forma del tortello. Pennellare e cospargere con le codette, se gradite, oppure lasciarli così in modo da poterli poi spolverizzare con zucchero a velo, dopo la cottura. Cuocere in forno caldo a 150°C ventilato o 180°C statico per circa 20 minuti.

Via Adriano Braglia 1/D - Parma (uscita tangenziale sud n. 18 “Strada Budellungo”) Tel. 0521 240554 www.marketgliadinafree.com - Market Gliadina Free orari di apertura: 8.30 - 12.30 / 15.30 - 19.00 Chiuso sabato e martedì pomeriggio (il primo sabato di ogni mese aperto anche il pomeriggio)

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L’intervista

Ausl: un futuro sempre più all’insegna dell’integrazione OSPEDALI, CASE DELLA SALUTE, CURE INTERMEDIE, SANITÀ PUBBLICA: GIUSEPPINA FRATTINI, NUOVO DIRETTORE SANITARIO, CI PARLA DELLE SFIDE CHE ATTENDONO LA SANITÀ PARMENSE.

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na primavera di grande impegno per Giuseppina Frattini, dallo scorso settembre nuovo direttore sanitario dell’Azienda Usl di Parma. Nuove realizzazioni e progetti, ampliamenti, ristrutturazioni, investimenti tecnologici: per l’Azienda sanitaria la “mission” è sempre più l’integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali, anche rafforzando le sinergie e le collaborazioni con il Maggiore e l’Ateneo di Parma. Quali sono le prospettive dell’AUSL per il prossimo futuro? «La sfida che ci attende è già sul campo: utilizzare al meglio le risorse a disposizione per metterle sempre più al servizio della salute della popolazione. Due ospedali, 18 Case

della Salute, i nuovi centri di Cure intermedie, una comunità professionale di oltre 2.500 dipendenti, senza contare medici di famiglia, pediatri e specialisti convenzionati; sono numeri che vogliamo valorizzare, mettendoli sempre più al servizio della comunità. Il futuro sarà sempre più caratterizzato da programmi di integrazione, capaci di coinvolgere in percorsi condivisi tutte queste professionalità, che operano nei servizi sul territorio e in quelli ospedalieri. Parallelamente, stiamo sviluppando sinergie anche con l’Ospedale Maggiore e l’Università; si tratta di unire competenze e risorse, per garantire una presa in carico totale del cittadino. Con queste premesse, abbiamo già intrapreso alcuni progetti di condivisione Casa della Salute Parma Centro

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Giuseppina Frattini, Direttore Sanitario AUSL

e crescita reciproca.» Qualche esempio di integrazione? «Con Azienda Ospedaliero-Universitaria abbiamo istituito il Dipartimento Interaziendale di Emergenza-Urgenza, oltre a reti cliniche integrate e poli sanitari con professionisti di entrambe le Aziende. Abbiamo inoltre avviato alcuni percorsi interaziendali per la diagnosi e cura di alcune patologie; in gergo tecnico si chiamano PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali) e sono protocolli in cui, in ogni fase della malattia, il paziente viene accompagnato con un approccio multidisciplinare e seguito dai professionisti delle due Aziende.» Cosa sono le Cure intermedie e che novità rappresentano? «Sono il percorso di integrazione ospedale-territorio più appropriato, che abbiamo già sperimentato con buoni risultati in alcuni distretti e che intendiamo diffondere ancora. Con le


L’intervista Cure intermedie prendiamo in carico quei pazienti che possono essere dimessi dagli ospedali per acuti, ma che non sono ancora in condizione di essere assistiti a domicilio. A San Secondo abbiamo l’Ospedale di Comunità, attualmente il più grande centro di Cure intermedie in Regione, ma questa tipologia di “ricovero protetto” è presente in strutture di tutta la provincia, sia aziendale che di altri Enti. L’ultimo centro di Cure intermedie ha aperto da poche settimane a Monchio delle Corti.» Poliambulatori e Case della Salute: facciamo il punto? «Lo scorso 4 aprile è stata posata la prima pietra della Casa della Salute di Fornovo, mentre nei mesi scorsi abbiamo dato il via ai lavori di quella di Noceto e ancora prima inaugurato la Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente a Parma: una rete provinciale di Case della Salute si sta allargando per avvicinare sempre più i

servizi sanitari al cittadino.» Parlando invece di sanità pubblica, il pensiero corre alle vaccinazioni: a Parma e provincia che situazione abbiamo? «Partiamo da un dato significativo: quella di Parma è la provincia con la percentuale più alta di bambini vaccinati di tutta la Regione. Grazie ad un piano aziendale partito nel 2017, la percentuale di bimbi vaccinati entro trentasei mesi dalla nascita si avvicina e in alcuni casi arriva al 99%. Siamo soddisfatti, ma altrettanto consapevoli di quanto sia importante non abbassare la guardia, mantenendo alta l’attenzione e coinvolgendo tutti i professionisti nelle scelte aziendali, in particolare pediatri e medici di famiglia.» Anche per gli ospedali dell’AUSL è un periodo di grandi investimenti… «Confermo, dallo scorso autunno abbiamo dato avvio ad una serie di

Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente

lavori all’Ospedale Santa Maria di Borgotaro, e ancora prima a Fidenza dove la realizzazione della nuova ala è ormai al traguardo. Si tratta di opere di ampliamento e ammodernamento, sia strutturale che tecnologico, che sono state accompagnate in questi mesi anche con nuove assunzioni.» (si veda box, N.d.R.).

GLI INVESTIMENTI NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE Ospedale di VAIO

La nuova ala metterà a disposizione dell’Ospedale oltre 7.500 metri quadrati, che andranno ad aumentare gli spazi della struttura. Quattordici milioni di euro di investimento, che hanno consegnato al complesso di Vaio nuovi ambienti per la diagnostica ecografica e la mammografia, il day-service psichiatrico ed una residenza per il trattamento intensivo psichiatrico territoriale di dieci posti letto, ambulatori specialistici integrati ospedalieri e territoriali di area medica, chirurgica e materno-infantile. Gli interventi di ampliamento sono completati da un rinnovato Pronto Soccorso, nuovi ambienti destinati alla distribuzione farmaci e all’accoglienza, oltre alla Recovery-Room, ovvero una sala dedicata all’addormentamento e risveglio dei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici, attiva dallo scorso autunno.

Ospedale di BORGOTARO Anche il “Santa Maria” di Borgotaro sta vivendo una fase di importanti investimenti. Entro fine giugno saranno ultimati i lavori di ampliamento del Punto di Primo Intervento Ospedaliero, che consegneranno un reparto più spazioso, confortevole e di facile accesso: nuovi locali, un nuovo ingresso pedonale, una sala triage ed una camera calda innovativa ed altamente funzionale. A breve diverrà poi operativo il percorso di riabilitazione pneumologica, che affiancherà quella cardiologica già in funzione; si tratta di un investimento che porterà nell’ospedale della montagna nuove professionalità e competenze. È invece in fase di definizione la strategia per la ristrutturazione del comparto operatorio che, oltre ad un adeguamento strutturale, vedrà la realizzazione di un ambiente dedicato all’osservazione intensiva post-operatoria. Al momento la direzione aziendale sta valutando le modalità di lavoro più adeguate, per ridurre al minimo i disagi.

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Viaggio nelle Case della Salute

Noceto: il Polo Sanitario diventa Casa della Salute AVVIATO IL CANTIERE PER LA RISTRUTTURAZIONE DEGLI SPAZI CHE PASSANO DA 1200 A QUASI 1800 MQ. STANZIATO CIRCA UN MILIONE DI EURO

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l Comune di Noceto avrà una Casa della Salute. L’importante traguardo è stato realizzato grazie alla sinergia fra l’Amministrazione Comunale e l’Azienda USL di Parma, con nuove opportunità di assistenza e cura. Il cantiere è stato avviato il 28 febbraio, nell’edificio di via Dalla Chiesa n.30, dove sono già operativi diversi servizi dell’AUSL, e la fine dei lavori è prevista per l’inizio del 2020. Elena Saccenti, Direttore Generale AUSL di Parma, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei lavori, ha ricordato l’importanza dell’intervento per l’intera comunità: «Si corona uno sforzo e impegno di tanti: AUSL, Comune, Asp e anche Medici di famiglia e Pediatri di libera scelta protagonisti insieme ai professionisti dell’AUSL dell’attività svolta nella Casa della Salute. Si tratta dell’ampliamento del polo

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sanitario oggi presente: aumentano gli spazi e soprattutto i servizi. La Casa della Salute offre l’opportunità di un nuovo approccio al lavoro di assistenza e cura, con particolare attenzione alla cronicità e alla costruzione di percorsi di salute partecipati grazie anche alla collaborazione con le Associazioni di volontariato». Non sono previste chiusure per i servizi sanitari attualmente collocati nell’edificio, al fine di garantire la funzionalità e ridurre al minimo i disagi per gli utenti: per questa ragione, l’intervento di ristrutturazione è organizzato in 5 fasi. Nel corso dell’estate, alcuni servizi dell’AUSL verranno trasferiti nei locali ristrutturati, come il Servizio Salute Donna, con alcuni ambulatori di riferimento. Grazie a questo intervento, au-

Come saranno collocati i servizi AL PIANO RIALZATO: gli ambulatori della medicina di gruppo, gli ambulatori dei medici specialisti, il servizio per le cure e assistenza domiciliare, il punto prelievi, lo sportello unico-CUP e il centro di salute mentale. AL PRIMO PIANO: la Pediatria di comunità, gli ambulatori dei Pediatri di libera scelta, la Salute donna, i servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica (igiene pubblica e medicina veterinaria) e l’assistente sociale. Questa ricollocazione risponde alla volontà di integrare i servizi e promuovere una maggiore e più efficace collaborazione, oltre che la condivisione di obiettivi e azioni tra tutti i professionisti che vi lavorano.

mentano i locali a disposizione per i servizi sanitari, che passano dagli attuali 1.200 mq a poco meno di 1.800. Infatti, al termine dei lavori, tutto l’edificio sarà occupato dai servizi della Casa della Salute, quindi sia la parte di proprietà dell’AUSL che oggi ospita lo sportello unico-CUP e il Poliambulatorio, sia la parte restante, ceduta dal Comune di Noceto all’Azienda sanitaria in comodato d’uso gratuito per 40 anni grazie ad un protocollo siglato fra Comune e AUSL il 1 agosto 2017. Per le opere di ristrutturazione e riqualificazione sono stati stanziati 975.000 euro. La Casa della Salute sarà un luogo di collaborazione tra medici, specialisti e operatori sanitari e non un semplice poliambulatorio, aprendosi anche alla comunità per promuovere la partecipazione di cittadini e del volontariato locale. Questa sinergia contribuisce al miglioramento della salute e al benessere della popolazione. La Casa della Salute di Noceto si aggiunge a quelle già operative nel distretto di Fidenza a San Secondo, Busseto e Fontanellato: con questa infatti, le Case della Salute nella provincia di Parma saranno, a regime, ventinove.


Viaggio nelle Case della Salute

Fornovo: più servizi sanitari in un solo edificio IL PROGETTO TRASFORMA IL POLO SANITARIO IN CASA DELLA SALUTE DOVE MEDICI E PEDIATRI DI FAMIGLIA LAVORERANNO INSIEME

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l complesso sanitario di via Solferino a Fornovo Taro avrà nel 2020 un nuovo edificio adibito ai servizi sanitari, che si unirà agli spazi già presenti, formando la nuova Casa della Salute. I lavori sono ufficialmente partiti il 4 aprile, con la cerimonia della posa della prima pietra: l’opera, concepita secondo i più moderni criteri antisismici e con materiali ad alto isolamento termico, prevede un costo di 800mila euro, divisi tra fondi statali e risorse della Regione Emilia-Romagna. Il modello organizzativo della Casa della Salute prevede una collaborazione tra servizi e professionisti, quindi una migliore qualità dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria. Questo aspetto viene infatti messo in luce proprio in occasione della cerimonia dal Direttore Generale Elena Saccenti, che sottolinea l’importanza dell’avvio del cantiere per un luogo «dove lavoreranno fianco a fianco medici di medicina generale, pediatri e professionisti dei servizi socio-sanitari, per una completa presa in carico dei pazienti, in particolare di quelli più fragili». I vantaggi della Casa della

Salute, oltre all’integrazione continua tra i professionisti, riguardano anche la presa in carico degli utenti, che ricevono risposte certe ai propri bisogni di salute, con particolare riferimento alla gestione di patologie croniche. Nelle Case della Salute opera, infatti, un team interdisciplinare in grado di fornire prestazioni cliniche di qualità e una vasta gamma di interventi specialistici, preventivi e di promozione della salute. IL PROGETTO Con una superficie di oltre 500 metri quadrati, verrà realizzata una nuova palazzina di tre piani, direttamente collegata al poliambulatorio ed alla radiologia. Nella nuova struttura troveranno spazio undici ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia, oltre ai professionisti della Pediatria di comunità, un ambulatorio infermieristico e le relative sale d’attesa, più altri locali di servizio. Oltre alla costruzione del nuovo edificio, i lavori prevedono l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto della palazzina dove hanno sede il Servizio veterinario e l’Igiene pubblica, un impianto da 4.800

A Colorno uno sportello dedicato alle donne vittime di violenza “Mai più sola” non è uno slogan, è l’impegno che i Comuni di Torrile, Colorno, Sorbolo-Mezzani prendono con le donne vittime di violenza, insieme all’Azienda USL e al Centro Antiviolenza. E si tratta di un impegno concreto: alla Casa della Salute di Colorno apre uno sportello dedicato a loro, alle donne, dove trovare ascolto e il necessario supporto, nel rispetto della privacy. Questo nuovo servizio si trova al piano rialzato della Casa della Salute, con personale appositamente formato, a disposizione per offrire accoglienza, senza pregiudizio, ascolto nel rispetto dei tempi di elaborazione di ciascuna donna informazioni sui percorsi per uscire dalla situazione di violenza, supporto per recuperare fiducia e autonomia. Per accedere al nuovo servizio, è sufficiente chiamare il numero 3202805954 e fissare un appuntamento. A breve, lo sportello sarà operativo anche a Sorbolo-Mezzani, nei locali del Comune, in via del Donatore 2. Per il progetto “Mai più sola” le Amministrazioni comunali di Torrile, Colorno, Sorbolo-Mezzani investono complessivamente 4.000 euro e la Regione Emilia-Romagna 4.500.

Professionisti di AUSL, Servizi Sociali e Centro Antiviolenza

kilowattora l’anno ad emissioni zero che contribuirà così a ridurre il fabbisogno energetico della nuova Casa della Salute. A questo, si aggiunge anche l’ampliamento del parcheggio con una nuova area di 73 posti auto, raggiungendo quindi i 145 stalli di capienza.

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Viaggio nelle Case della Salute

Inaugurato il nuovo spazio dedicato ALLA CASA DELLA SALUTE PER IL BAMBINO E L’ADOLESCENTE IL RISULTATO DI UN PROGETTO DI COLLABORAZIONE CON IL COMITATO ITALIANO PARALIMPICO, UN’OPPORTUNITÀ PER FACILITARE L’INIZIO DELLA PRATICA SPORTIVA CON UNO SPORTELLO DEDICATO

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a Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente ha un nuovo sportello dedicato ad incentivare la pratica sportiva di bambini e giovani con disabilità motorie, sensoriali, cognitive, mentali, relazionali. Questo progetto è il primo risultato nato dalla più ampia collaborazione tra Azienda USL di Parma e Comitato Italiano Paralimpico (CIP), attivo da gennaio alla Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente di viale Fratti. Genitori e ragazzi possono recarsi allo sportello dedicato e ricevere tutte le informazioni per conoscere le realtà sportive presenti sul nostro territorio e le opportunità che offrono. Il binomio sport e salute è importante per il benessere psico-fisico di tutti e la disabilità non deve rappresentare un ostacolo alla pratica sportiva, che comporta invece notevoli vantaggi, in relazione agli aspetti morfologici, psicologici e sociali nella vita di persone disabili. Questo aspetto è stato ribadito, nel corso dell’inaugurazione dello sportello, dal direttore generale Ausl di Parma, Elena Saccenti, che ha sottolineato l’importanza dello sport «veicolo di inclusione sociale, strumento di riabilitazione e opportunità per esprimere la propria personalità. Lo sport è fonte di salute e benessere e la collaborazione con il CIP, avviata insieme anche all’Azienda Ospedaliero-Universitaria trova nel nostro territorio una ricchezza importante: la presenza di tante realtà, associazioni sportive aperte ai disabili che con questo sportello informativo auspichiamo possano

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a sport e disabilità essere portate a conoscenza dei giovani e delle loro famiglie». Lo sportello vuole quindi facilitare l’inizio della pratica sportiva, superando la scarsa informazione e i timori personali di bambini e giovani e dei loro genitori. Le Associazioni sportive aperte alle persone con disabilità, sul nostro territorio sono tante, in diversi ambiti, dal calcio, al tiro a segno, dalla boxe all’atletica e agli sport in acqua. Un tecnico incaricato dal CIP è presente allo sportello, a disposizione per dare tutte le informazioni necessarie e i contatti delle Associazioni sportive locali: sarà lo stesso tecnico, dopo aver compreso le attitudini e le passioni del bambino o del ragazzo, insieme alle specifiche disabilità, a consigliare il tipo di attività sportiva più adatto. «Oggi è un giorno importante per la comunità, per questo territorio, per la famiglia paralimpica. - ha dichiarato Luca Pancalli, presidente Comitato Italiano Paralimpico - Con questa iniziativa, ragazzi e ragazze, bambini, potranno conoscere le opportunità che l’attività sportiva offre. Lo sport non è una medaglia da vincere, ma è un’opportunità per uscire da casa, per incontrare altre persone, per crescere insieme. Ben venga, ovvia-

mente, anche l’aspetto agonistico: molti sportivi paralimpici ci danno tante soddisfazioni; ma lo sport è innanzitutto gioco.» L’importanza del progetto è stata poi anche confermata dal vice sindaco di Parma, che ha citato alcune delle tante realtà dedite allo sport, come la Polisportiva Gioco, attiva da 35 anni, la Và Pensiero, la San Severina. «A Parma lo sport è di tutti, è per tutti. ha concluso Bosi- L’attività sportiva è occasione per esprimere le capacità di ognuno, il potenziale che ciascuno ha. Spesso è difficile per giovani e bambini disabili e per i loro genitori, superare i timori, avvicinarsi alla prativa sportiva. Il progetto che presentiamo oggi è strategico perché aiuta a far conoscere le tante opportunità che i nostri giovani possono trovare.» Lo sportello è aperto il martedì dalle 9 alle 12 negli spazi di accoglienza della struttura, il giovedì dalle 15.30 alle 18.30, ai piani dei servizi di Neuropsichiatria Infantile e Riabilitazione Pediatrica (a settimane alterne), per un totale di sei ore settimanali. È prevista, inoltre, l’estensione dello stesso servizio anche ad altre Case della Salute della provincia, oltre a ulteriori azioni, frutto della collaborazione tra AUSL e CIP, sancita da una convenzione sottoscritta anche dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria: l’avvio di laboratori di avvicinamento alle pratiche sportive per persone con disabilità e un programma annuale di attività formative e di linee di ricerca per accrescere le conoscenze dei professionisti sanitari e dei professionisti delle scienze motorie nel campo specifico delle pratiche sportive per le persone con disabilità.

Il libro realizzato dalla Polisportiva Gioco Parma E per far comprendere come lo sport sia fonte di benessere e gioia di vivere, la Polisportiva Gioco ha realizzato un libro: “Parmanauti per gioco. Racconti di straordinaria normalità”. Gli autori Laura Lentini e Antonio Franceschetti hanno raccolto le tante testimonianze di sportivi disabili e quindi scritto le loro storie di fatica e di successi, di come lo sport sappia dare loro forza, coraggio e autostima. Il volume è disponibile presso l’Associazione in via S. Pellico, n. 14/A.L’associazione Polisportiva Gioco Parma ONLUS nasce nel 1983 con lo scopo di promuovere la pratica sportiva, il benessere psico-fisico e l’integrazione sociale delle persone disabili. Le attività sportive proposte sono molteplici: atletica, tennis da tavolo, nuoto e pallanuoto, basket in carrozzina, handbike, hockey in carrozzina elettrica, tiro a segno, acquaticità, senza rinunciare a esperimenti promozionali con la vela e il paracadutismo. Le recenti innovazioni sono la canoa e il sitting volley. L’esperienza di 35 anni si trasforma in mission nelle scuole, dove dal 2010 entra con testimonianze di atleti e giochi in palestra con handbike, wheelchair basket, sitting volley, e con strumenti didattici come video, gadget e libri di propria produzione. L’adeguamento alle nuove leggi ha imposto la nascita della nuova associazione sportiva dilettantistica GiocoParma A.S.D. in stretta collaborazione con la Polisportiva Gioco ONLUS, con lo scopo di iscriversi e partecipare a gare e campionati con le Federazioni dei vari sport agonistici. Nella pagina a fianco: da sinistra Andrea Grossi delegato CIP, Melissa Milani Presidente CIP Regione E.R., Marco Bosi Vice Sindaco, Luca Pancalli Presidente nazionale CIP, Elena Saccenti Direttore Generale AUSL, Massimo Fabi Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria

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Ospedale di Vaio

Rinnovata la Radiologia d’emergenza-urgenza L’INTERVENTO COMPLETA IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI VAIO A FIDENZA

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Ospedale di Vaio aggiunge un nuovo importante servizio, rinnovando gli spazi dedicati alla Radiologia d’emergenza-urgenza, di fianco all’Osservazione Breve Intensiva e all’area codici gialli del Pronto Soccorso con l’inserimento di attrezzature diagnostiche all’avanguardia. Ha presentato il servizio durante l’inaugurazione della struttura Elena Saccenti, Direttore Generale Ausl, parlando del completamento della riqualificazione del Pronto soccorso di Vaio, «dotato di tecnologia all’avanguardia, -ha dichiarato- in grado di dare tutti i riscontri diagnostici necessari, con immagini di altissima qualità e in tempi ridotti.» Quest’ultimo è infatti uno degli obiettivi principali alla base della realizzazione del servizio, ovvero il miglioramento dell’attività di imaging sotto l’aspetto dell’efficacia, sicurezza e tempestività delle cure ai cittadini, oltre che una migliore efficienza della radiologia nel suo complesso. Infatti la Radiologia d’emergenza-urgenza è operativa con il personale dell’U.O. di Radiodiagnostica dell’Ospedale di Vaio, l’équipe medica diretta da

Massimo Pedrazzini, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Nella nuova Radiologia d’emergenza-urgenza verranno assicurati tutti gli esami richiesti dal Pronto Soccorso, circa 30.000 esami/anno di cui, nel 2018, 22.000 raggi X, 5.000 TAC e 3.000 ecografie, e gli esami urgenti richiesti dalle Unità Operative dell’Ospedale (circa 4.000 esami/anno). I costi per l’adeguamento dei locali sono stati sostenuti dall’Azienda USL, per poco più di 90mila euro, mentre gli acquisti per le attrezzature sono

finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del “programma straordinario di investimenti in sanità”. Nello specifico le nuove attrezzature installate sono: una TAC multistrato del valore di 500mila euro, un’apparecchiatura radiologica digitale diretta del valore di 240mila euro e un ecografo. A queste, si aggiungono l’ambulatorio ecografico, la postazione di refertazione completa di monitor ad alta definizione con kit di refertazione vocale, le postazioni informatiche ad uso delle diagnostiche, oltre a spogliatoi, spazi per la preparazione alla TAC e sala d’attesa.

PUNTO DI ACCOGLIENZA e SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE FARMACI Il complesso sanitario di Vaio è in continua crescita e riorganizzazione degli spazi, al fine di migliorarne la qualità e l’efficienza per i servizi al cittadino. Il complesso sanitario ha inaugurato due nuovi locali del Punto di Accoglienza e del Servizio di distribuzione farmaci, entrambi collocati al primo piano, sotto i portici, di fianco all’ingresso dell’Ospedale. Il punto di accoglienza, prima dislocato in tre sedi sempre a Vaio, è ora operativo con un’unica sede dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 17.15 e il venerdì dalle 8 alle 14, con tre sportelli attivi.

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Agli sportelli i cittadini possono: prenotare visite specialistiche ed esami diagnostici prescritti da medici dell’Ospedale di Vaio, prenotare prestazioni in libera professione, ecc. Il servizio di distribuzione farmaci assicura ai cittadini i farmaci utili al proseguimento della terapia quando sono dimessi dall’Ospedale o dopo una visita specialistica ambulatoriale, limitatamente al primo ciclo terapeutico. Sono inoltre distribuiti particolari tipologie di farmaci. Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17 e al sabato dalle 8.30 alle 12.30, con la presenza di un farmacista e un operatore tecnico.


I nuovi locali della Medicina Riabilitativa a Vaio SONO LUMINOSI E ACCOGLIENTI E ASSICURANO OLTRE 11MILA PRESTAZIONI L’ANNO GRAZIE ALL’ÉQUIPE DI PROFESSIONISTI QUALIFICATI

L’

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa del Distretto di Fidenza ha inaugurato nel complesso sanitario di Vaio una palestra più moderna e spaziosa e un ambulatorio fisiatrico. I nuovi spazi sono luminosi, colorati e accoglienti, come ha ribadito il direttore generale Ausl Elena Saccenti, ambienti sicuramente più adeguati per svolgere al meglio l’attività. L’Azienda Usl ha realizzato,

con un investimento di circa 135.000 euro, un intervento di ristrutturazione per ampliare gli spazi dedicati a questo Servizio che trova sistemazione nel complesso sanitario di Vaio nel corpo O e nel corpo L (piano terra), con la nuova palestra dedicata alla riabilitazione individuale e di gruppo, insieme ad un nuovo ambulatorio fisiatrico oltre alla segreteria organizzativa. Le prestazioni erogate annualmente sono oltre 22.000, di cui circa 11.200 sono assicurate dai professionisti della sede di Vaio. Le prestazioni rivolte a bambini e ragazzi, invece, in media per tutto il Servizio, sono circa 5.800. Sono oltre 700 le visite fisiatriche domiciliari e 4.600 circa quelle ambulatoriali. L’U.O. di Medicina Riabilitativa garantisce visite fisiatriche ambulatoriali e domiciliari per adulti e bambini, visite per valutazione e

prescrizione di ausili ed ortesi, visite per gravi disabilità. Vengono trattati pazienti con patologie ortopediche, neurologiche ed oncologiche. Il servizio è operativo sia all’Ospedale di Vaio, che alla Casa della Salute di San Secondo. L’Unità Operativa è diretta da Marcella Ferrari, alla quale sono assegnati 3 medici fisiatri, mentre l’attività riabilitativa a Vaio è coordinata da Monia Nilluti, con 11 fisioterapisti, 4 terapiste per la riabilitazione infantile e 1 logopedista. Nella Casa della Salute di San Secondo, il coordinamento del comparto riabilitativo è affidato a Giorgia Squeri, mentre l’attività fisiatrica dell’Ospedale di comunità è assicurata da Chiara Donetti, con un’équipe composta da 10 fisioterapisti che svolgono attività ambulatoriale e anche prestazioni a domicilio. COME SI ACCEDE ALLE PRESTAZIONI DELL’U.O. Per le visite fisiatriche, occorre la richiesta del medico di famiglia o del pediatra di libera scelta o di un medico specialista di struttura pubblica e prenotazione al CUP, o al numero verde 800.629.444, o tramite fascicolo sanitario elettronico, o nelle farmacie convenzionate. Agli interventi riabilitativi si accede con richiesta di un medico specialista di struttura pubblica e prenotazione alla segreteria organizzativa del Servizio di Medicina Riabilitativa Territoriale, nei nuovi locali del corpo L. La segreteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, per prenotazioni di interventi riabilitativi, controlli fisiatrici e collaudi di ausili, anche telefonicamente al numero 0524.515396.

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NOLEGGIO (CYCLETTE, CARROZZINE, LETTI) SANITARI (CALZE TERAPEUTICHE, CALZATURE FISIOLOGICHE, AEROSOL, TERMOFORI, SFIGMOMANOMETRI) ORTOPEDIA CON LABORATORIO (BUSTI, PLANTARI SU MISURA,TUTORI, COLLARI, GINOCCHIERE) PROFESSIONALE (ARREDO AMBULATORIALE, DIAGNOSTICI, MONOUSO, PRONTO SOCCORSO, FERRI CHIRURGICI) TERZA ETÀ (AUSILI INVALIDI, LETTI A MANOVELLA, LETTI ELETTRICI, CARROZZELLE, POLTRONE ELETTRICHE, DEAMBULATORI, STAMPELLE, CONVENZIONATO AUSL)


Ospedale di Vaio

L’Ospedale di Vaio cresce: ecco il progetto della nuova ala SEI PIANI, PER UNA SUPERFICIE DI OLTRE 7.500 METRI QUADRATI, CHE CONSENTIRANNO DI ACCORPARE LE ATTIVITÀ AMBULATORIALI OSPEDALIERE E DEL DISTRETTO IN UN UNICO EDIFICIO

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n ospedale che cresce e che punta, come dichiara Elena Saccenti, direttore generale Azienda Usl di Parma: «a migliorare notevolmente sia l’assistenza e la cura dei pazienti che le condizioni di lavoro dei professionisti». La Direzione dell’AUSL di Parma ha presentato, alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna e altre autorità, il progetto della nuova ala dell’Ospedale di Vaio: 6 piani, per una superficie di oltre 7.500 metri quadrati, un investimento economico complessivo di circa 15 milioni e 600mila euro (di cui quasi 14 milioni per la costruzione della nuova ala). Il nuovo edificio ha l’obiettivo prioritario di accorpare le attività ambulatoriali ospedaliere e del distretto per area funzionale e consentire l’utilizzo integrato delle tecnologie disponibili e

del personale infermieristico di supporto. «La realizzazione di questo importante progetto è un segno tangibile della crescita qualitativa dell’assistenza sanitaria non solo qui a Fidenza ma per i cittadini di tutta la provincia» conclude la Saccenti. IL PROGETTO È l’integrazione il criterio guida dell’organizzazione dei servizi della nuova ala dell’Ospedale di Vaio. Grazie alla disponibilità di ambienti dedicati alle attività ambulatoriali, in tutti i piani della nuova ala si potrà gestire in modo più adeguato la progressiva riconversione di trattamenti di tipo medico, tradizionalmente eseguiti in regime di day-hospital, in trattamenti ambulatoriali di day service, la modalità di presa in carico del cittadino che necessita di assistenza specialistica complessa. La nuova Ala composta da sei piani, compresi il piano interrato, destinato a deposito, e il sottotetto, è così divisa: al piano terra si trovano 5 ambulatori ecografici e 1 mammografico, oltre al day service psichiatrico e alla residenza a trattamento intensivo psichiatrico con 10 posti letto. Il primo piano è occupato da 20 ambulatori, dedicati alle funzioni di diabetologia, pneumologia, dermatologia, allergologia, epatologia, cardiologia, terapia anticoagulante orale (Tao) e nuovi anticoagulanti orali (Nao). Al secondo piano ci sono tutte le funzioni dell’area materno-infantile, ospedaliere e distrettuali, per complessivi 16 ambulatori, a cui si aggiunge un ambulatorio chirurgico dedicato alla terapia antalgica. Al terzo piano sono aggregate le specialità chirurgiche, oltre agli ambulatori di medicina dello sport. Si tratta, complessiva-

Le tappe dell’opera I lavori hanno preso il via a giugno 2015, affidati a UNIECO di Reggio Emilia. Nel 2017 l’attività è rallentata da ripetute sospensioni, fino ad aprile, quando la ditta è sottoposta a liquidazione coatta amministrativa. Nell’ottobre 2017 il cantiere è affidato alla ditta Edificanda e a gennaio 2018 riprendono i lavori. Nuove esigenze sanitarie hanno portato alla riqualificazione del comparto operatorio, con realizzazione di una recovery room dotata di 4 posti letto. I lavori finiranno a giugno e l’inizio delle attività è previsto per il prossimo autunno.

mente, di 20 ambulatori di oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia, ortopedia e chirurgia, oltre agli ambulatori di prericovero e di day service chirurgico preoperatorio. La realizzazione della nuova ala è parte di un più ampio progetto, che vede una serie di interventi di ristrutturazione del Pronto Soccorso. Contestualmente ai lavori di ampliamento, viene realizzato un nuovo parcheggio di 2.250 metri quadrati. Inoltre, grazie al progetto Emilia-Romagna WIFI e alla convenzione tra Azienda USL e Lepida, anche al complesso sanitario di Vaio è ora possibile attivare la connessione internet per navigare in rete 7 giorni su 7, 24 ore su 24, senza costi e autenticazione, cioè senza registrazione o password. I tecnici sono al lavoro per terminare entro aprile gli ultimi collegamenti e quindi garantire la copertura in tutto il complesso sanitario. Ad oggi, il WIFI libero e gratuito è già operativo nei reparti di degenza (ad eccezione dell’U.O. di Medicina e Neurologia) e nei poliambulatori.

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Focus Salute

Corde vocali, un bene maltrattato DISTURBI E PATOLOGIE DELLA VOCE: QUALI SONO I SINTOMI DELLA DISFONIA, LE CURE E QUANDO RIVOLGERSI AL LOGOPEDISTA

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e patologie della voce sono in costante aumento, soprattutto nelle categorie per cui rappresenta il principale strumento professionale; oltre a cantanti e attori i più colpiti sono gli insegnanti, gli speaker, i commercianti/venditori e gli avvocati. Studi condotti su questi professionisti stimano che il 60% di essi sia disfonico, ovvero che abbia problematiche correlate alla voce. Non bisogna però dimenticare che queste patologie colpiscono anche al di fuori delle categorie a rischio. La voce è un bene prezioso che però tendiamo inspiegabilmente a maltrattare. I motivi sono i più vari: parlare a un volume eccessivo, troppo velocemente, spesso in ambienti rumorosi. Quello che succede spesso in questi casi è una mancanza di sinergia tra i due apparati che concorrono alla produzione vocale: l’apparato respiratorio e quello fonatorio. I ritmi odierni, lo stress e la necessi-

tà di prevaricare i rumori ambientali inducono atteggiamenti vocali errati. A peggiorare la situazione contribuiscono fattori esterni, come l’abitudine di stare molte ore al cellulare, anche in luoghi dove c’è confusione, o il fumo di sigaretta, per non parlare degli stessi agenti atmosferici e del grado di umidità ambientale. Raucedine, perdita di volume, cambiamento del timbro, bruciore, prurito o sensazione di avere un corpo estraneo in gola, tensioni muscolari a livello del collo sono i principali segni di uno sforzo vocale eccessivo. Molte volte si accusano fastidi alla gola dopo aver parlato a lungo durante la propria attività; di non essere in grado di mantenere il

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A cura del dottor Luca Militello, Logopedista. Specializzato nel trattamento dei disturbi della voce volume costante e di vedersi quindi “costretti” a gridare; con gli inevitabili dolori e bruciori alle corde vocali e abbassamenti di voce che ne conseguono. Cosa occorre fare per risolvere il problema? Quando al sovraccarico vocale concorrono fattori sfavorevoli prolungati, l’abbassamento vocale può cronicizzare portando a patologie delle corde vocali. Spesso la disfonia di natura “funzionale” può portare ad alcune forme organiche, come polipi, noduli e cisti alle corde vocali, fino ad arrivare a neoformazioni maligne. È perciò importantissimo non sottovalutare la sintomatologia: quando la disfonia supera i 15 giorni diventa necessario sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica/foniatrica per indagare lo stato delle corde vocali. Per una valutazione completa e adeguata diventa necessario rivolgersi ad un Logopedista esperto nei disordini vocali, il quale effettuerà un’accurata e approfondita analisi di tutti i parametri vocali, fornirà le strategie per ridurre il carico vocale ed eventualmente definirà un piano di trattamento rieducativo per utilizzare correttamente la voce.


Focus Salute

Allineare i denti con le mascherine invisibili N

on è mai troppo tardi per assicurarsi un sorriso perfetto! Gli allineatori dentali trasparenti sono dispositivi intraorali quasi invisibili utilizzati per allineare i denti. Per questo motivo sono molto graditi agli adulti che pur volendo correggere la posizione dei denti per avere un bel sorriso, sono restii a farlo, frenati dal doversi servire di apparecchi fissi antiestetici. Ora ci si può affidare a soluzioni molto discrete per migliorare la propria dentatura senza avere alcun

disagio psicologico. Il trattamento prevede l’utilizzo di mascherine personalizzate rimovibili che devono essere indossate tutto il giorno, tranne che al momento dei pasti e dell’igiene orale e vengono sostituite circa ogni 3-4 settimane. Esercitano forze meccaniche lievi e costanti che permettono un movimento dentale finalizzato a raggiungere l’allineamento programmato. La tecnica delle mascherine trasparenti per allineare i denti è ormai utilizzata da anni in tutto il mondo. Le sue caratteristiche principali sono l’aspetto estetico e il comfort: le mascherine sono trasparenti, non inva-

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UNA TECNICA ORMAI UTILIZZATA DA ANNI, NON È INVASIVA E NON CREA ALCUN DISAGIO PSICOLOGICO

sive, sono leggere e lisce: non rischiano di pungere le guance come accade talvolta per l’apparecchio fisso. Vengono inserite sui denti e disinserite con estrema facilità. Inoltre non complicano la quotidiana igiene orale come accade per gli apparecchi fissi multibrackets e non alterano la fonazione (la pronuncia delle lettere). Le mascherine trasparenti vengono fabbricate partendo da due semplici impronte delle arcate dentali e sono realizzate in materiale termoplastico con sofisticati sistemi digitali. Apparentemente molto semplici, sono

il risultato di un processo tecnologico estremamente complesso e raffinato. Questa terapia quindi è bene che venga seguita da un professionista esperto in ortodonzia che con costante periodicità cambierà le mascherine e controllerà che la terapia proceda come da programma.

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Terapie mininvasive per trattare l’ernia inguinale I DOTTORI BERTOLANI E CECCHINI DELLA CASA DI CURA CITTÀ DI PARMA SPIEGANO I VANTAGGI DELLA TECNICA LAPAROSCOPICA

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ernia inguinale rappresenta una delle patologie di più frequente riscontro nella popolazione; si manifesta in particolare negli uomini (fino a 10 volte più delle donne) in tutte le fasce di età. Tale patologia può essere trattata con grande efficacia grazie anche ad innovative terapie mininvasive, come ci spiegano due medici dell’equipe chirurgica della Casa di cura Città di Parma, dottori Marco Bertolani e Stefano Cecchini. «L’ernia inguinale è la fuoriuscita di tessuto adiposo o di un viscere addominale attraverso un difetto della parete addominale nella regione inguinale.- Spiega il dottor Stefano Cecchini- Curare l’ernia significa riparare il difetto e la chirurgia raggiunge l’obiettivo mediante l’impianto di reti protesiche.» Come viene eseguito l’intervento di ernia inguinale? «L’evoluzione tecnica determinata dallo sviluppo ed impiego di materiali protesici innovativi ha portato a risultati eccezionali, con riduzione significativa del tasso di recidiva. -Sottolinea il dottor Marco Bertolani - Va però detto che il 5% circa dei pazienti sottoposti a riparazione con protesi lamenta dolore “cronico”, ovvero dolore nella regione inguinale che perdura oltre i 30 giorni dall’intervento. A tal proposito le tecniche chirurgiche mini-invasive,

quali le tecniche laparoscopiche, hanno dimostrato efficacia e affidabilità.» Cosa significa tecnica laparoscopica? «La tecnica mini-invasiva laparoscopica affronta il difetto dall’interno dell’addome mediante tre piccole incisioni addominali, l’anestesia generale e il posizionamento della protesi in una sede più profonda della parete addominale e più lontana dai nervi sensitivi dell’inguine, responsabili del dolore cronico post-operatorio. - Spiega il dottor Stefano Cecchini- La tecnica tradizionale invece prevede un’incisione inguinale unica di circa 7-10 cm affrontando l’ernia dall’e-

Piazza Athos Maestri, 43123 Parma • Tel. 0521 249611 - Fax 0521 493474 web: www.clinicacdp.it • mail: info@clinicacdp.it

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sterno in anestesia locale o spinale, portando il posizionamento della rete in una sede più vicina ai summenzionati nervi. È dimostrato da numerosi studi clinici che la tecnica laparoscopica è superiore alla tecnica tradizionale nella riduzione del dolore cronico post-operatorio con più rapido ritorno all’attività lavorativa. Non tutte le ernie possono però essere trattate in laparoscopia; esistono indicazioni precise che devono essere rispettate. La valutazione pre-operatoria è fondamentale per scegliere la tecnica chirurgica migliore per il singolo caso.» Come è il post operatorio? «Le raccomandazioni post-operatorie sono le stesse indipendentemente dalla tecnica.- Sottolinea il dottor Bertolani- Generalmente si ha una rapida ripresa delle proprie funzioni ed un rapido ritorno alle attività quotidiane; il dolore è solitamente transitorio e ben controllato dai comuni farmaci antidolorifici; può esservi un minimo gonfiore sotto ed intorno alla cicatrice, che si risolve spontaneamente dopo due-tre settimane.»


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Tecniche infiltrative di Ozonoterapia IL SERVIZIO PARAVERTEBRALE E RADIOGUIDATO PER CONTRASTARE MAL DI SCHIENA, CERVICO-DORSALGIE E ERNIE DISCALI

Dott. Massimiliano Sacchelli Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione. Master Universitario di 2° livello di alta qualificazione e formazione in Terapia del Dolore

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os’è l’Ozonoterapia? «L’ozono è un gas naturale, presente anche nell’atmosfera, che quindi non comporta rischi di allergie. Si può utilizzare nei pazienti con patologie quali il diabete e le cardiopatie. L’ozonoterapia è indicata in pazienti con mal di schiena, cervicalgia, sciatica e in particolare in presenza di ernia del disco. L’ozonoterapia per via infiltrativa è una metodica raccomandata dal Ministero della Salute per l’efficacia dimostrata anche sulla riduzione degli interventi chirurgici alla schiena. È inoltre consigliata nei soggetti con patologie quali il diabete e le cardiopatie.» Quali sono le tecniche infiltrative utilizzate al Centro Hope? «Dipendono dalla patologia di base: di seguito quelle che io utilizzo più frequentemente e in quali casi. TECNICA PARAVERTEBRALE INTRAMUSCOLARE Utili nel mal di schiena, nelle cervicalgie e dorsalgie, legate a problematiche di postura, contratture muscolari, discopatie etc. Vengono eseguite per via ambulatoriale con una tecnica specifica che non prevede l’utilizzo di

raggi o ecografia. Il numero di sedute utili sono solitamente di 6 con cadenza bisettimanale ma il numero può variare in funzione dell’andamento dei miglioramenti. A miglioramento avvenuto, si consiglia poi di ripetere qualche seduta di mantenimento a distanza di alcuni mesi e comunque da stabilire in base alla problematica di base. TECNICA INTRAFORAMINALE RX GUIDATA Utili nelle ernie discali compressive lombari (lombosciatalgie o lombocruralgie). Questa metodica prevede che l’ago venga inserito in profondità, facendo prima un’anestesia locale, per arrivare quindi in corrispondenza dell’ernia e della radice compressa. L’infiltrazione intraforaminale viene infatti eseguita in un apposita sala attrezzata appositamente, in sterilità, con l’ausilio di personale dedicato e mediante l’utilizzo di un fluoroscopio (una sorta di radiografia mobile), un macchinario che permette di vedere su monitor le immagini in tempo reale dell’anatomia interna di un paziente e nello stesso tempo di controllare il tragitto dell’ago durante la procedura per visualizzarne l’esatto posizionamento in corrispondenza dell’ernia e del nervo compresso. L’obiettivo di questa procedura è quello di far riassorbire l’ernia per permettere al paziente di accedere velocemente al percorso riabilitativo accelerando il processo di guarigione. Con questa tecnica mirata sono solitamente sufficienti solo 2 infiltrazioni che vengono eseguite a distanza di 1 o 2 settimane l’una

dall’altra.» Quali sono le controindicazioni all’Ozono terapia? «Poche. Viene utilizzato frequentemente anche nei problemi di dolore correlati all’attività sportiva e negli atleti professionisti in quanto non costituisce doping. Le infiltrazioni possono inoltre essere eseguite anche nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti; in questi casi è spesso sufficiente variare la terapia di base per un periodo molto limitato di tempo accordandosi prima con il Medico Curante di riferimento o con il Centro Emostasi. Le uniche situazioni in cui le infiltrazioni di Ozono hanno una controindicazione (anche se non assoluta) sono: • pazienti affetti da Favismo: deficit funzionale o quantitativo della glucosio-6-fosfato deidrogenasi; • pazienti affetti da scompenso cardiocircolatorio in atto; • pazienti affetti da ipertiroidismo clinicamente manifesto; • pazienti in gravidanza (unica controindicazione assoluta).»

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: collegarsi al sito www.hope-hpf.it rivolgersi alla segreteria del Centro chiamando lo 0521 917720. Per poter accedere al servizio di Ozono Terapia è necessario prenotare una visita col Dottor Sacchelli chiamando allo 0521 917720.

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Da oltre 35 anni al servizio della salute, con attrezzature all’avanguardia e un team di specialisti La salute, il benessere dei pazienti, la costruzione di un rapporto di fiducia che passa attraverso una consulenza specialistica multidisciplinare: da oltre 35 anni il Centro Medico Spallanzani di Parma è una delle prime realtà sanitarie private cittadine. Nato prima come Laboratorio di Analisi, nel corso del tempo si è sviluppato ampliando le proprie aree di intervento così da offrire un supporto completo ad opera di professionisti altamente qualificati.

Oggi il Centro Medico Spallanzani è Poliambulatorio Medico Specialistico, Punto Prelievi, Centro Odontoiatrico e Centro Gravidanza SiCura, quest’ultimo incentrato sulla diagnostica prenatale avanzata, cui si aggiungono servizi quali Medicina del lavoro, Estetica e Dermatologia, Psicologia, Medicina dello Sport, Centro Fertilità e Riproduzione con annesso Laboratorio Andrologico per indagini approfondite di valutazione della fertilità maschile. STRUTTURA ALL’AVANGUARDIA E TEAM DI SPECIALISTI Ciò che contraddistingue il centro è l’utilizzo delle più moderne attrezzature, ma anche e soprattutto l’impegno costante nel campo della ricerca e dello sviluppo in ambito medicale. Un’attività che vede la cura del Paziente come fulcro attorno al quale si muove tutta l’opera della struttura e dei suoi medici, un team di professionisti di riconosciuta fama e specializzazione. Ciò che viene costruito è un rapporto basato sulla fiducia, sull’attenzione verso le singole necessità, sulla più completa e preparata assistenza, nonché sull’importanza data alla persona.

Direttore Sanitario Dott. Antonio Di Castri

Viale Tanara 20/B - 43122 Parma Tel. 0521 287178 www.centrospallanzani.it Lunedì-venerdì: orario continuato 7.30-19.30. Sabato: 7.30-12.30


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Ci sono novità nella diagnosi e nel trattamento delle vene varicose? UN’ATTENZIONE PARTICOLARE VIENE RISERVATA ALLA DIAGNOSTICA STRUMENTALE MEDIANTE I PIÙ SOFISTICATI APPARECCHI ECO-COLOR DOPPLER

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e vene sono sempre state considerate poco importanti “corpo umano”, tanto da essere considerate a torto, solo come impaccio estetico o poco più. Invece rappresentano IL PRINCIPALE sistema di drenaggio delle tossine prodotte dalle cellule di ogni organo ed apparato. Il corretto funzionamento del sistema VENOSO è elemento imprescindibile per una buona salute, tanto quanto ogni altro organo nobile (cervello, cuore, fegato, reni). La diagnostica: un’ attenzione particolare viene riservata alla diagnostica strumentale mediante i più sofisticati apparecchi eco-color doppler con valutazione bidimensionale e tridimensionale del circolo venoso, così da offrire per ogni paziente opportunità di un successivo trattamento personalizzato. Questo ha consentito e ci fa comprendere quotidianamente quanto sia rilevante una diagnostica approfondita e precisa al fine di proporre terapie

votate alla salvaguardia del patrimonio venoso, senza distruggerlo; al paziente viene eseguita inoltre l’analisi morfologica della ghiandola tiroide e delle arterie carotidi. Oltre alla anatomia e la funzionalità del sistema venoso, lo studio del paziente flebopatico si avvale altresì della analisi funzionale mediante fotopletismografia (analisi della pompa muscolare e della “tonicità” del sistema venoso, del doppler transcranico e dei test genetici per la trombofilia in casi selezionati. RUOLO DELLA CHIRURGIA, COSA È CAMBIATO? Il futuro del trattamento delle “malattie delle vene”

è dunque stravolto nei concetti fondamentali, ovvero curare e preservare il circolo venoso e non demolire: agendo come una macchina del tempo, si può così riportare la condizione della propria circolazione venosa come era 10 o 20 anni prima. La nostra casistica di chirurgia flebologica conta ormai più di 10.000 pazienti operati ed oltre 40.000 trattati con metodiche non chirurgiche, e negli ultimi anni abbiamo consolidato una tecnica assolutamente innovativa e conservativa per il sistema venoso: il risparmio safenico. Riusciamo infatti a studiare in modo così approfondito il sistema circolatorio venoso tanto da consentire la salvaguardia degli assi venosi importanti, sebbene non indispensabili, come le vene safene, risparmiandole da un’ inutile ed aggressiva demolizione. Questo comporta una chirurgia molto dolce, in anestesia locale, senza tagli sulla cute e soprattutto a li-

Dott. Paolo Casoni Direttore Sanitario del Centro Ippocrate vello ambulatoriale, con una permanenza in struttura per un’ora o due al massimo e ritorno alla normale attività in 24 ore. A prescindere dalla completa gestione ambulatoriale del paziente, ciò che è da sottolineare è che le recidive a distanza rispetto alla chirurgia tradizionale od alle più nuove metodiche endovascolari, sempre demolitive di una struttura venosa nobile, sono crollate a 4 anni dal 70% al 5%. Se parliamo di benessere come “salute”, come ricerca di una condizione della ricerca di un corpo sano e non di benessere solo come ricerca cosmetica, si basa sì sulla corretta alimentazione ed una regolare attività fisica, ma è consolidato e reso possibile pariteticamente, da una circolazione venosa ottimale.

Autorizz. sanitaria num. 184280 del 22-10-2008 Direzione Sanitaria Dr. Paolo Casoni, Via Po, 134 A - Parma - Tel. 0521.986049 • 348.3831052 www.ippocrateparma.it Vein Clinic - Ippocrate Centro Medico Ippocrate Centro Medico @ippocrateveinclinic

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Azoospermia e varicocele: cause di infertilità risolvibili con la microchirurgia IL MICROSCOPIO OPERATORE FORNISCE UNA MARCIA IN PIÙ ALL’ANDROLOGO PER IL RECUPERO DI SPERMATOZOI E PER LA CHIRURGIA DEL VARICOCELE

Dott. Edoardo Pescatori Specialista in Urologia - Andrologo, con formazione negli U.S.A. e a Londra

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uomo ha un ruolo nel 50% dei casi di una ricerca di figli che non va a buon fine. Le cause sono molte e spesso possono essere identificate e curate: per questo in casi di infertilità è fondamentale che non solo la donna ma anche l’uomo sia valutato dal suo specialista di riferimento: l’Andrologo. Tra le cause di infertilità maschile due possono essere risolte con una procedura chirurgica condotta con l’utilizzo di microscopio operatore: la mancanza di spermatozoi sostenuta da azoospermia non ostruttiva (o “secretiva”), e il varicocele. AZOOSPERMIA NON OSTRUTTIVA: L’INTERVENTO MICRO-TESE Esistono due forme di azoospermia, cioè di mancanza di spermatozoi nel liquido seminale: una forma ostruttiva, dove i testicoli producono spermatozoi ma c’è un blocco di transito lungo le vie seminali, e una forma non ostruttiva, o “secretiva”, più grave, dove il testicolo non ha una produzione adeguata di spermatozoi.

Anche nella forma più severa, quella non ostruttiva, c’è la possibilità di recuperare spermatozoi chirurgicamente. La tecnica di ricerca che ha più probabilità di recuperare spermatozoi e che ha il minor rischio di causare danno testicolare (cioè minor produzione di testosterone) è la Micro-TESE: “Microdissection TEsticular Sperm Extraction”. È una procedura microchirurgica: durante l’intervento si attua una ricerca mediante microscopio operatore nelle aree più promettenti per il ritrovamento di spermatozoi nel testicolo, dove si procede a prelievi mirati. Gli spermatozoi così raccolti vengono congelati per essere in seguito utilizzati in procedure di fecondazione assistita. L’intervento viene condotto in day hospital. VARICOCELE: CORREZIONE MICROCHIRURGICA Il varicocele è una dilatazione anomala delle vene che drenano il sangue dal testicolo, che visivamente può ricordare le vene varicose delle

gambe. Il danno alla funzione testicolare è determinato principalmente da un aumento della temperatura del testicolo stesso, che può causare diminuzione di numero, motilità e forme normali di spermatozoi. In questi casi la correzione chirurgica del varicocele può migliorare le probabilità di concepimento spontaneo, e di successo alla fecondazione assistita. La chirurgia del varicocele prevede una piccola incisione inguinale attraverso la quale si identifica il funicolo spermatico, che viene aperto. Successivamente si isolano e legano i vasi venosi funicolari. La tecnica chirurgica più accurata è quella microchirurgica, cioè eseguita con microscopio operatore: permette di identificare anche i vasi venosi funicolari più sottili (maggior radicalità chirurgica) e di riconoscere e risparmiare i sottili vasi linfatici, evitando la principale complicanza: la comparsa di liquido intorno al testicolo, o “idrocele”. Anche in questo caso la procedura è condotta in day hospital. Il Dott. Pescatori visita a Parma (poliambulatorio MORO), Reggio Emilia, Modena, Bologna, Lugo (RA) e Verona. Sito personale: www.andrologiapescatori.it

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Breve e strategica: è la nuova psicoterapia AGISCE SUL PAZIENTE IN MODO RAPIDO E DECISO: MODIFICA IL MODO DI VEDERE LE COSE E PERMETTE DI OTTENERE UN CAMBIAMENTO RADICALE CURA I SEGUENTI DISTURBI: Problemi dell’infanzia e dell’adolescenza: bullismo, disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività, disturbo oppositivo-provocatorio, mutismo selettivo, disturbo da evitamento, ansia da prestazione, fobia scolare, disturbo da isolamento; Disturbi d’ansia: disturbo da attacchi di panico, agorafobia, disturbo d’ansia generalizzato, fobia sociale, disturbo post-traumatico da stress (PTSD), fobie specifiche (di animali, oggetti, situazioni); Disturbi ossessivi compulsivi: ossessioni, compulsioni, disturbi somatoformi (ipocondria, dismorfofobia, ecc); Disordini alimentari: anoressia, bulimia, vomiting, Binge Eating; Disturbi sessuali: difficoltà di erezione, eiaculazione precoce, vaginismo e dispaurenia, disturbi del desiderio; Depressione, nelle sue varie forme; Problemi relazionali nei diversi contesti: coppia, famiglia, lavoro, relazioni sociali; Disturbi legati all’abuso di Internet: la dipendenza dalla rete, la information overloading addiction (quando le informazioni non bastano mai), lo shopping compulsivo in Rete, on-line gambling (scommesse in rete), il trading on-line compulsivo, la chat dipendenza, la dipendenza da cybersesso.

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a terapia breve strategica, nella forma utilizzata attualmente, deve la sua formulazione alla collaborazione tra Paul Watzlawick e Giorgio Nardone, una forma di avanzata tecnologia terapeutica che ha dimostrato la sua sorprendente efficacia nell’applicazione alle più invalidanti e persistenti forme di patologia. Ne parliamo con la dottoressa Barbara Sacchelli. Perchè si chiama terapia strategica breve? «La terapia è breve, perché l’intervento si conclude con un numero contenuto di sedute, massimo dieci. Strategica perché usa un dialogo strategico: l’intervento si focalizza fin dall’inizio sul rompere il circolo vizioso che si è stabilito fra tentate soluzioni e persistenza del problema, lavorando sul presente piuttosto che sul passato, su come funziona il problema piuttosto che sul perché esiste, sulla ricerca delle soluzioni piuttosto che delle cause.» A cosa è finalizzato il trattamento? «In sostanza, il metodo strategico si propone di modificare il modo di vedere le cose della persona che soffre di un disturbo. La ristrutturazione del proprio punto di vista inizia già du-

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rante le prime sedute, nelle quali la persona impara ad accedere a risorse che già possedeva ma che non era in grado di sfruttare, creandosi una nuova maniera di vedere e percepire ciò che fino a poco prima rappresentava un problema.» Il terapeuta come agisce sul paziente? «A differenza di altri orientamenti terapeutici, il terapeuta strategico si interessa direttamente a tutte e tre le seguenti aree della persona: • la funzionalità o disfunzionalità del comportamento; • il vissuto emotivo della persona; • il suo modo di interagire e di costruire la propria realtà, ossia cognizioni e percezioni.» Qual è l’atteggiamento più comune del paziente? «Quando ci troviamo di fronte a una difficoltà, la prima cosa che ci viene da fare per risolverla è utilizzare la strategia che ci sembra appropriata perché ha funzionato in passato

Dott.ssa Barbara Sacchelli, Psicologa psicoterapeuta specialista in Terapia breve strategica

per difficoltà simili. Talvolta, però, essa non funziona come ci saremmo aspettati. E questo ci porta a intensificare i nostri sforzi in quella direzione, perché la soluzione pensata ci appare ancora la più logica, ovvia, o l’unica possibile.» Ci faccia un esempio. «Un semplice esempio è la reazione tipica che le persone hanno quando la mattina mettono in moto la macchina, e non parte al primo colpo. Di solito si tenta ancora. E ancora, e ancora. E a volte si arriva a scaricare completamente la batteria. In casi come questi è proprio lo sforzo ripetuto per risolvere il problema ad alimentarlo.» Qual è il vantaggio di questa terapia? «La possibilità di ottenere un cambiamento radicale e duraturo e non superficiale o sintomatico, come spesso accade nel metodo tradizionale. Oltre a questo, permette ai pazienti di risparmiare tempo e denaro.»

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