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Il personaggio del mese: la professoressa Sara Martin

Il personaggio

del mese

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Sara Martin si presenta. “Ricopro tre insegnamenti all’Università di Parma: televisione al corso di comunicazione, storia del cinema a lingue e lettere, e critica cinematografica a giornalismo - ci spiega -. Sono direttrice del CAPAS, Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo, e nelle mie linee di ricerca mi occupo prevalentemente di scenografia e di costume, sia nella serialità televisiva che nel cinema, inoltre dirigo la rivista accademica “Cinergia: il cinema e le altre arti”, oltre ad essere nel comitato scientifico del CSAC, e nella commissione organizzativa del Parma Film Festival”. “Nel dettaglio, mi occupo della scelta dei film da proporre, dei seminari e delle masterclass. Faccio parte di due trin, attività finanziate dal ministero. Uno dei quali si occupa di produzione cinematografica e adesso ho appena finito un progetto sugli addestratori di animali nel cinema Cinecittà dagli anni ‘50 agli anni ‘70”. In cosa consiste l’attività del CAPAS e quali servizi offre alla città?” - “Il CAPAS ha al suo interno molte anime, diverse realtà. C’è il gruppo teatrale CUT, un’orchestra e un coro, il gruppo Video Ateneo che realizza montaggi di vario genere, il giornale Parma Ateneo, la Radio Revolution e infine un gruppo social che si occupa della comunicazione. Tutti questi organi lavorano in sinergia su alcuni eventi proposti da enti in collaborazione con il Comune. Al CAPAS appartiene anche la scuola di alta formazione di cinema documentario sperimentale”. Il centro, chiarisce Sara Martin, è pensato per tutti gli studenti, ma ogni attività prevede l’intervento e la partecipazione di professionisti esterni che coordinano il lavoro: c’è chi insegna montaggio, chi a lavorare in radio, e chi dirige l’orchestra e il coro. Inoltre, vengono realizzati una serie di seminari a numero chiuso che fanno acquisire dei crediti formativi agli studenti dell’ateneo. “Lo scopo di questi incontri è integrare l’attività universitaria, offrendo competenze specifiche - prosegue Sara Martin - come il corso di fotografia, di podcast e di ripresa cinematografica”. Dal 12 novembre è poi possibile visitare, presso il CAPAS, la mostra fotografica permanente di Edoardo Fornaciari dal titolo “L’UOMO oltre IL MITO, FEDERICO FELLINI”. “Questa mostra è stata pensata già prima del Covid. Abbiamo deciso di inaugurarla all’interno di Parma film Festival in occasione del compleanno di Fellini – afferma Sara Martin -. Si tratta di una selezione di scatti realizzati da Tobia Fornaciari tra il 1980 e il 1985. Il fotografo ha seguito Fellini nella sua vita pubblica ma anche in momenti molto privati, ad esempio dal barbiere o in metropolitana. Ne è uscito un racconto per immagini molto curioso. Quello rappresentato è un

LA PROFESSORESSA SARA MARTIN

Fellin giunto alla fine della sua carriera, che però ci dà la misura della sua grandezza. Abbiamo pensato di mantenere questa mostra in forma permanente perché ci piaceva l’idea di poter fare seminari, presentazioni di libri e tutte le attività che vengono svolte dentro questa sala polifunzionale con gli occhi di Fellini che ci osservano”. Le fotografie sono esposte per nuclei tematici: nella prima parte Fellini è ritratto nella sua quotidianità, in quelle che sono azioni probabilmente abituali per lui. A queste, si aggiungono rappresentazioni del regista in ambienti più sofisticati e lavorativi. Da qui il titolo della mostra “Fellini oltre il mito”. La mostra permanente su Fellini è aperta tutti i giorni al pubblico la mattina e il pomeriggio. di Chiara Carolina Conte

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