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Nuova donazione all’Ospedale dei Bambini
Il grazie di due famiglie alla Terapia intensiva neonatale
Dopo difficoltà e paure per una figlia nata pretermine, due famiglie hanno deciso di donare un’apparecchiatura alla struttura sanitaria dell’Ospedale dei Bambini. I genitori di Arianna e i genitori di Ginevra hanno condiviso gli stessi timori, le medesime difficolta, fatiche e preoccupazioni. Un parto prematuro è un’esperienza complessa da affrontare, sia per medici che per genitori. Sono proprio le due famiglie a parlarne. Ginevra, nata alla 28esima settimana di gravidanza, e Arianna, di appena 600gr alla 24esima settimana sono le protagoniste di questa storia a lieto fine. La madre di Arianna, Chiara, racconta di quei sei mesi di calvario che lei, insieme con i suoi cari e soprattutto la bambina, hanno dovuto vivere. Un periodo in cui ha rischiato più volte di “perdere la testa”. Le forze su cui ha potuto contare sono state suo marito, la sua prima figlia e il personale della Neonatologia. Grande riconoscenza è stata mostrata per il dottor Enzo Romanini, responsabile del reparto di Terapia intensiva dei più piccoli. Vengono citati anche i medici e gli infermieri che hanno contribuito a dare alla luce le due bambine e a sostenere psicologicamente le coppie di genitori. L’apparecchiatura donata risulta essere davvero molto utile, in questo momento, per gestire le bronchioliti e/o il distress respiratorio. Si tratta di un miscelatore di gas ad alti flussi, che costituisce un metodo di supporto ventilatorio a circuito aperto, sicuro, non invasivo e ben tollerato. Tecnicamente l’apparecchio lava dall’anidride carbonica lo spazio morto naso-faringeo, riscalda e umidifica in modo ottimale i gas respiratori e fornisce una pressione positiva. In questo modo si riduce il lavoro dei muscoli respiratori, si mantiene l’apertura degli alveoli, e si riescono a prevenire le microatelectasie. Ai donatori è andato un sentito ringraziamento da parte del personale sanitario con la coordinatrice infermieristica Mara Cauli e il responsabile Enzo Romanini.
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di Chiara Carolina Conte
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