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Il personaggio del mese la nuotatrice Giulia Ghiretti
Il personaggio del mese di aprile è Giulia Ghiretti, pluripremiata nuotatrice paralimpica parmigiana, nonché un prezioso esempio per tutti gli atleti e appassionati di sport. La storia di Giulia è un’incredibile rinascita, un percorso fatto di rimonte e di successi. Da poco rientrata dai Campionati Italiani Invernali di nuoto tenutisi a Lignano Sabbiadoro lo scorso mese, dove ha conquistato due ori nei 100 rana e nei 50 farfalla (ma non solo), la Ghiretti si racconta.
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Hai raggiunto grandi traguardi, come sei arrivata fin qui?
«Da piccola ero una bambina vivace, e mia madre mi ha iscritta in palestra già a 3/4 anni. Ho iniziato dalla ginnastica artistica, ma ho praticato anche un anno di ritmica. Sotto consiglio del mio allenatore, secondo cui avevo “il fisico da trampolinista”, mi sono data al trampolino elastico. Durante un allenamento mi sono persa in un salto, e da lì è cambiato tutto». A seguito di questo evento, Giulia ha trascorso sei mesi in ospedale per fare riabilitazione, dove ha ripreso pian piano la sua quotidianità, tra cui gli allenamenti. «Ho espresso il desiderio di continuare con lo sport, ma dodici anni fa non avevo idea delle attività paralimpiche. Durante la mia permanenza in clinica, un nuotatore di Reggio Emilia mi ha aperto un mondo. C’era una parte di me che voleva nuotare, anche perché la riabilitazione andava fatta altresì in acqua: lì stavo bene poiché mettevo alla prova il mio corpo».
Come si struttura un allenamento per un atleta paralimpico?
«La preparazione fisica è la stessa del nuoto normo. Certamente alcuni esercizi vanno adattati, avendo degli accorgimenti. Il percorso di un nuotatore prevede, però, le medesime tappe: allenamenti in vasca e in palestra, visite mediche, consulenze con nutrizionisti, psicologi e tanto altro». Oltre alla carriera da nuotatrice, Giulia ha anche conseguito la laurea in Ingegneria Biomedica, conciliando studio e allenamenti: «a seconda del periodo e degli impegni, mi dedico più ad un aspetto rispetto che all’altro. Ad esempio, a breve inizierò i doppi turni in palestra e trascorrerò la maggior parte del mio tempo in vasca. – continua la Ghiretti - Lo sport è una fase della nostra vita, portare avanti un percorso parallelo è comunque una soddisfazione e un arricchimento personale. Il nuoto sarà sempre una certezza nella mia vita, anche se non il mio primo lavoro». Giovanissima, Giulia ha già vissuto ben due esperienze olimpiche, che le hanno fruttato diverse medaglie.
Come descriveresti le Paralimpiadi di Rio De Janeiro del 2016 e di Tokyo 2020?
«La prima è stata davvero indimenticabile, ho provato ad immaginarla ma ogni aspetto ha superato le mie aspettative. Ricordo i brividi entrando allo stadio Maracanã di Rio, nonché la magica atmosfera. L’avventura di Tokyo l’ho vissuta diversamente. Il vuoto del pubblico, dovuto allo stato di emergenza per il Covid-19, si riversa-
va sulle nostre emozioni. Nonostante ciò, sono subito entrata nel clima gara rimanendo concentrata nella mia “bolla”». La chiave del successo sta, seconda la nostra atleta, in due aspetti: nel divertimento ma soprattutto nella condivisione di gioie e di difficoltà con familiari, amici e allenatori. «Credo che lo sport regali emozioni irripetibili, difficili da spiegare, che andrebbero solo vissute. Auguro a tutti di poterle vivere!». Ringraziando questa briosa personalità e pilastro del mondo dello sport, mandiamo a Giulia tanta fortuna per prossimi Campionati del Mondo di nuoto di Madeira 2022! di Chiara Carolina Conte