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Si riparte, con 10 nuove sane abitudini!
RISPETTO DELLE REGOLE E RESPONSABILITÀ. IN CORSO LA CAMPAGNA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA. L’ASSESSORE DONINI: “RIPARTIRE VUOL DIRE NON COMMETTERE PASSI FALSI, PER NON TORNARE INDIETRO. RISPETTIAMO NOI STESSI E GLI ALTRI”
«C ome affrontare la vita di tutti i giorni in modo sicuro e protetto? Basta attenersi ad alcune semplici indicazioni fornite da medici e virologi. Si tratta di piccole attenzioni, facili da ricordare e da acquisire; se ognuno di noi riuscirà a farle diventare parte della propria quotidianità, insieme potremo ridurre il rischio di nuovi contagi e il presentarsi di nuove situazioni di emergenza. Non è difficile né faticoso, è solo questione di abitudine.» Questa la premessa della campagna di comunicazione della Regione e del Sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna sintetizzata in 10 “Nuove sane abitudini” per vivere in modo responsabile la fase post emergenza. «Ripartire vuol dire non commettere passi falsi, per non tornare indietro. Nella battaglia contro il Coronavirus serve l’apporto di tutti- ha sottolineato in videoconferenza l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-: non solo medici e infermieri, ma anche di ogni singolo cittadino.
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È indispensabile continuare a mantenere i comportamenti adottati in fase emergenziale; si tratta di una questione di responsabilità, di rispetto per sé stessi e per gli altri. Per questo- aggiunge ancora l’assessore Donini - abbiamo ritenuto opportuno fare chiarezza anche sull’uso appropriato dei dispositivi da utilizzare nella quotidianità, vista la presenza di comunicazioni contraddittorie provenienti da fonti poco affidabili».
Quali sono le buone abitudini?
La campagna, che si svilupperà in due fasi fino a luglio, ha l’obiettivo di dare indicazioni e informazioni, ma anche di chiedere ai cittadini di continuare a mantenere i comportamenti, responsabili e corretti, adottati durante l’emergenza. Non più eccezioni, ma “nuove sane abitudini”, necessarie per evitare che azioni sbagliate possano portare a una ripresa dei contagi. www.nuovesaneabitudini.it contiene un carousel di 10 illustrazioni e altrettante clip video sulle sane abitudini da adottare.
1) MANTIENI ALMENO UN METRO DI DISTANZA: il distanziamento fisico è uno dei modi più sicuri per proteggere sé stessi e gli altri. È importante rispettare la distanza con tutti, conoscenti e sconosciuti, sintomatici e asintomatici, con maggiore riguardo per le persone più fragili (come anziani, immunodepressi, cardiopatici).
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2) LAVA SPESSO LE MANI: usa acqua e sapone (per almeno 40 secondi) oppure sfrega le mani con un gel idroalcolico (per almeno 20 secondi) facendo attenzione a pulire a fondo e in modo completo le mani. È necessario ripetere l’operazione molte volte nell’arco della giornata, soprattutto dopo aver maneggiato oggetti toccati da altre persone o potenzialmente esposte al virus. 3) NON TOCCARTI IL VISO: non toccarti occhi, naso, bocca se non dopo esserti opportunamente lavato le mani. Meno ci si tocca il volto, più si riducono le possibilità di contagio. Per questo, ad esempio, non ci si deve assolutamente toccare il viso dopo essersi sistemati la mascherina che si sta indossando.
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4) INDOSSA I GUANTI SOLO SE NECESSARIO: le mani, opportunamente e frequentemente lavate, garantiscono una protezione superiore rispetto all’uso dei guanti che, oltre ad aumentare il rischio di contagio, diventano rifiuti plastici di difficile smaltimento. Nella quotidianità, lavare spesso le mani è più sicuro che indossare i guanti. L’USO DEI GUANTI, INVECE, È RACCOMANDATO: sempre per chi lavora a contatto con persone malate (ad esempio negli ospedali, ambulatori, residenze sanitarie o nell’assistenza a casa) e nel settore della distribuzione di alimenti (alimentari, ristorazione, mense).
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5) INDOSSA LA MASCHERINA: in Emilia-Romagna è obbligatorio l’uso della mascherina (chirurgica monouso o in tessuto lavabile): all’aperto se non si può mantenere la distanza di un metro; nei locali pubblici, inclusi i mezzi di trasporto.
Occorre utilizzare mascherine chirurgiche o in tessuto lavabile.
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6) INDOSSA CORRETTAMENTE LA MASCHERINA: igienizza le mani prima di indossarla; copri sempre e completamente naso e bocca; non toccare la parte frontale durante l’uso o per toglierla; buttala quando è umida o deteriorata; se è lavabile, riponila in un sacchetto prima di detergerla.
8) ARIEGGIA SPESSO I LOCALI: cambia frequentemente l’aria nei locali in cui passi del tempo e prediligi le attività all’aria aperta. In questo modo respiri aria più pulita e con minore concentrazione di germi.
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7) USA LA PIEGA DEL GOMITO QUANDO TOSSICI O STARNUTISCI: se devi tossire o starnutire, copri la bocca e il naso servendoti della piega del gomito e non della mano. L’uso della mano favorisce la trasmissione di eventuali germi a superfici, oggetti o altre persone a te vicine.
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9) PULISCI E DISINFETTA LE SUPERFICI: puoi igienizzare le superfici e rimuovere la presenza di germi, lavandole con normali detersivi e disinfettandole con prodotti a base di alcool etilico al 70% o candeggina opportunamente diluita (ipoclorito di sodio 0,1%).
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10) IN CASO DI SOSPETTO CONTAGIO, STAI A CASA E AVVERTI IL MEDICO: se compaiono sintomi come febbre, tosse, difficoltà respiratorie, vomito o diarrea oppure se hai avuto un contatto stretto con una persona positiva al Covid-19, avverti immediatamente il tuo medico curante o la guardia medica e segui attentamente le istruzioni che ti saranno fornite.
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Mascherine, un aiuto per proteggere sé e gli altri
QUANDO USARLE, COME INDOSSARLE, QUALE SCEGLIERE. TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE…
Èdiventato un gadget da portare sempre con sé. Alla mascherina ci siamo ormai abituati, che ci piaccia o no indossarla è una delle armi, insieme ad altre regole di comportamento, per evitare il contagio da Coronavirus. Le mascherine rappresentano, infatti, una misura complementare per il contenimento della trasmissione del virus e non possono in alcun modo sostituire il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e l’attenzione scrupolosa nel non toccare il viso, il naso, gli occhi e la bocca. Ma che differenza c’è tra le cosiddette mascherine di comunità e le mascherine chirurgiche? Le mascherine chirurgiche sono le mascherine a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione. Le mascherine di comunità, come previsto dall’articolo 16 comma 2 del DL del 17 marzo 2020, hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2.
Quali sono le caratteristiche che devono avere le mascherine di comunità?
Le mascherine devono: garantire un’adeguata barriera per naso e bocca; essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e che non rendano difficoltosa la respirazione; devono aderire al viso coprendo dal mento al naso garantendo allo stesso tempo confort.
È possibile lavare le mascherine di comunità?
È possibile lavare le mascherine di
comunità se fatte con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi. Le mascherine di comunità commerciali sono monouso o sono lavabili se sulla confezione si riportano indicazioni che possono includere anche il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro performance.
Quali mascherine devo usare nel caso in cui compaiano sintomi di infezione respiratoria?
Nel caso in cui compaiano sintomi è necessario l’utilizzo di mascherine certificate come dispositivi medici. Fonte Istituto Superiore di Sanità
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