Parma Magazine Salute e Benessere n.20

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Salute e Benessere

Testata: il mese Parma n. 225 - GRATUITO

n.225 - novembre 2020

agazine

AVERE 20 ANNI ai tempi del Covid SALUTE

Tutto sulla “Maskne”, la nuova parola che indica i problemi della pelle

Città Bimbi

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All’interno l’inserto speciale

dei

la

Sommario IN PRIMO PIANO

BENESSERE

4 Com’è avere vent’anni in tempo di pandemia?

Ne parliamo con il

sociologo Marco Deriu 6 Tra distanziamento e incertezza, lo abbiamo chiesto ai ragazzi

20 VERDE E CITTÀ. Dal progetto della Cittadella a Parma tra le 10 città green 23 Koselig, la filosofia per

l’inverno arriva dalla Norvegia

8 Giovani e città, alcune delle realtà presenti FOCUS SALUTE

10 Donare significa salvare una vita, la campagna regionale 13 Sonno e lockdown, nuove abitudini per gli italiani 15 I benefici della chiropratica per gli impiegati d’ufficio

ALIMENTAZIONE

26 Le diete più cliccate dagli italiani nel 2020

29 La dieta mediterranea compie dieci anni, ecco i benefici che la rendono “immortale” INSERTO “LA CITTÀ DEI BIMBI”

17 Il nuovo sito dell’associazione ALICe-Parma

31 A novembre ricorre la Giornata dei diritti

dell’infanzia, perché è necessaria

18 Curare la maskne, brufoli e irritazioni da mascherina

32 Biblioteche di Parma e libri d’asporto

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Testata: il mese Parma n. 225 - gratuito

32 Natale prezioso a sostegno dell’Ospedale dei Bambini 33 Donati 2.634 kit di pastelli ai bambini delle primarie di Parma 34 Musica, un toccasana per la formazione dei bambini 36 I bambini bilingue hanno una marcia in più.

Risorse del web per i più piccoli, come orientarsi 38 Classici Disney intramontabili 39 Nido Noccioline, tra crescita e piccole emozioni 41 Senza pensieri, un nido per i vostri piccoli 43 LA RUBRICA DI FACEKIDS:

mai più paura del dentista 44 Prepariamoci al Natale con i lavoretti da fare in casa

Consigli di lettura

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Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Editore Edicta p.s.c.r.l.

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Ufficio commerciale

Lina Carollo • carollo@edicta.net Alice Pallesi • parmasalute@gmail.com Hanno collaborato

Lisa Topi, Sofia Vicini, Francesca Liberatore

www.parmareport.it/salute

Foto di copertina di Lisa Topi

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in Primo Piano

Com’è avere vent’anni in tem UNA GENERAZIONE SOSPESA, CHE VIVE NELL’INCERTEZZA E LAMENTA UNA MANCANZA DI CONSIDERAZIONE. IL SOCIOLOGO MARCO DERIU: “IL MIO CONSIGLIO È QUELLO DI SFRUTTARE QUESTO MOMENTO PER APPROFONDIRE LE VOSTRE PASSIONI E INDIRIZZARE AL MEGLIO I VOSTRI PERCORSI DI STUDIO”

C

i sono alcune parole che rimbombano più di altre nella nostra testa in questo periodo: salute, responsabilità, senso e dovere civico. Ad ognuno di noi, dal più piccolo al più grande, è richiesto un sacrificio, quello di rispettare le priorità sociali in tempo di pandemia e non avere fretta. Ci sono bisogni da mettere in primo piano che sembrano non essere compatibili con l’avere vent’anni oggi, e per fortuna. È un tempo in cui avere vent’anni vuol dire non pretendere attenzioni e avere pazienza, uno sforzo notevole per un’età di transizione verso il “mondo degli adulti” che andrebbe

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semplicemente vissuta, e non pensata. Lo cantano i Maneskin nel loro ultimo singolo che avere Vent’anni vuol dire “spiegare cosa è il colore a chi vede bianco e nero”, una frase che non ha bisogno di molti commenti e che racchiude il senso di una generazione di ragazzi decisi e ambiziosi, a cui se non altro questa pandemia sta togliendo momenti di vita insieme, attimi di spensieratezza e allegria. Alla luce dei fatti è ovvio che darsi delle priorità sia necessario in un momento come questo, ma è inevitabile guardarsi attorno e chiedersi come la generazione Z stia vivendo questo tempo sospeso, alla ri-

in Primo Piano

mpo di pandemia?

cerca di un posto sicuro in cui stare.

Ne abbiamo parlato con il sociologo Marco Deriu, professore dell’Università di Parma, abituato a vivere la quotidianità universitaria dei ragazzi e ad ascoltare le loro esigenze.

I giovani oggi lamentano una mancanza di considerazione, è d’accordo?

«Penso che sia stata data priorità giustamente alle necessità di altre categorie considerate più fragili. Penso anche però che ci sia stata una mancata considerazione soprattutto dei bisogni di quei giovani che hanno già raggiunto una loro maturità, ma sono ancora in una fase molto importante di sviluppo e socializzazione.»

Cosa è venuto meno secondo lei?

«Non c’è stata un’analisi approfondita sui bisogni di questa fascia di popolazione e non c’è stato un investimento, una ricerca per trovare una soluzione alternativa da proporre.

La situazione di emergenza è di fatto gestita dalle autorità centrali, sia a li-

UN PROBLEMA DI RELAZIONI E SOCIALITÀ Ci troviamo in un momento storico delicato che ha inghiottito l’intera popolazione mondiale, non risparmiando nessuna categoria. Il virus non fa discriminazioni, colpisce senza conoscere l’estrazione sociale o la generazione di appartenenza.

Nonostante la nostra battaglia con il Covid sia ancora aperta, ci troviamo già a fare i conti con le sue innumerevoli conseguenze: lavorative, sanitarie, politiche e sociali.

Con la consapevolezza che tutto ciò sia fondamentale e meriti estrema attenzione, non stiamo trascurando qualcosa che, anche se astratto, ci portiamo dentro da mesi?

Si tratta di un’incertezza totale per quanto riguarda il futuro, le scelte e il mondo, in continuo cambiamento. Un aspetto della vita giovanile fortemente minato dalla situazione attuale è l’interazione reciproca, fattore fondamentale di arricchimento della persona, sotto ogni punto di vista. Il non poter avere confronti dal vivo porta ad un’inevitabile chiusura in se stessi che non consente di esternare pensieri e problemi.

Spesso questo processo porta ad autoalimentare le paure e ad ingigantire le insicurezze, spingendo i ragazzi a sentire la necessità di rivolgersi ad uno specialista. Numerosi studi evidenziano un aumento di problemi psicologici legati all’ansia, alla depressione e allo stress post-traumatico in tempo di pandemia. Nonostante ciò, il problema non sembra essere tanto rilevante da accaparrarsi l’attenzione del governo italiano che potrebbe prendere in considerazione piani nazionali di sostegno psicologico.

Tutto questo trambusto rende consapevoli i giovani delle criticità del momento, ma nonostante il mondo si sia messo in pausa e costringa ad una vita statica, senza prospettive troppo rosee, non si sente parlare di rinunce ma semplicemente di rimandare ciò che non è possibile realizzare ora ad un momento migliore.

di Lisa Topi

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in Primo Piano vello nazionale che locale. È mancato il coinvolgimento dei corpi intermedi, di quelle realtà sociali che hanno più a che fare con i giovani e che avrebbero potuto destinare loro quella considerazione di cui hanno bisogno. Mi riferisco soprattutto a quei bisogni sociali, culturali, di partecipazione e comunicazione che si riflettono anche nei contesti cittadini, aldilà dei servizi di studio e formazione, come le biblioteche, i cinema, i teatri, le realtà sportive.»

Anche il contesto universitario è cambiato notevolmente, qual è stato l’impatto?

«Gran parte dei corsi universitari sono stati trasferiti in remoto e ci siamo tutti ritrovati in una situazione che ha messo fortemente in discussione i modelli organizzativi e le forme della didattica.

Tutto il funzionamento dell’Università è stato stressato. Questo ha avuto ricadute sul lavoro dei docenti, aumentato da un punto di vista gestionale, e sugli studenti che stanno vivendo un momento di solitudine. C’è stata una grande discussione sulla didattica in presenza o da remoto (Marco Deriu è anche Presidente del Corso di laurea in Giorna-

lismo dell’Unipr, ndr). Noi abbiamo portato avanti, non senza difficoltà, una didattica mista, con una parte di ragazzi in presenza, un’altra da remoto,

proprio perché per alcuni corsi di laurea è importante mantenere una forma di comunicazione non virtuale.»

Una sfida gestionale

Tra distanziamento sociale e futuro incerto A

vere vent’anni è fame di vivere, svegliarsi un giorno e rendersi conto di dover lasciare la propria cameretta e la propria famiglia per scoprire il mondo. Questa è l’età della paura, il momento in cui ci si ritrova a fare i conti con sé stessi e a comprendere chi si vuole essere e cosa si vuole diventare. Com’è possibile, però, compiere queste riflessioni quando è il mondo intero ad essere in crisi?

Da febbraio 2020, con la diffusione del Covid-19, è cambiato tutto: i primi video degli abitanti di Wuhan sigillati in casa, i primi positivi a Codogno, le prime persone con le mascherine nei negozi, le prime restrizioni, le prime file davanti ai supermercati. Allora sembrava ancora qualcosa che avrebbe rallentato il funzionamento del mondo per qualche settimana al massimo, una malattia al pari di una comune influenza di cui presto si sarebbe trovata una cura: niente di più sbagliato. La nuova normalità è entrata così nelle nostre vite in punta di piedi, ma prima che ce ne accorgessimo la tranquillità e la spensieratezza di una volta

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erano sparite. Era sparita la libertà e a vent’anni la libertà è tutto. Questa impossibilità di vivere appieno gli “anni migliori”, stare in casa a ripetere una routine opprimente, senza nulla da fare e persone da vedere, che effetto ha avuto sui giovani adulti, futuro della nostra società? Abbiamo intervistato alcuni ragazzi dai 20 ai 25 anni per comprendere i cambiamenti che il Coronavirus ha portato nella loro quotidianità, focalizzandoci su una generazione spesso ignorata dal Governo e dai media.

Ciò che spaventa maggiormente i giovani è il futuro che temono gli verrà sottratto: da una parte emerge l’incapacità di fare progetti e previsioni («Una parte della mia testa pensa sempre a questa pandemia, non ho la mente libera come vorrei per prendere determinate decisioni», dice Carlotta, 20 anni), dall’altra la frustrazione per quei programmi che si sono visti cancellare. “La rinuncia più grande per me sarà vivere la laurea con le restrizioni del momento, ciò che mi fa stare peggio è che quel giorno avrebbe

dovuto essere la degna conclusione di un percorso impegnativo e invece così non mi darà alcuna soddisfazione», afferma Gaia, classe 1998.

Non è cambiato, però, solo il modo

in Primo Piano e personale di docenti e studenti. Com’è andata?

«I ragazzi che sono venuti a lezione sono stati contenti di aver avuto questa possibilità e molti docenti si sono impegnati

a cercare delle interazioni e incentivare lavori di gruppo, ricerche. Da parte dell’Università c’è stato un grande impegno e i ragazzi sono stati molto responsabili. È sicuramente un periodo che richiede

flessibilità e buon senso.»

Cosa si sente di consigliare ai ragazzi in questo tempo sospeso?

«Ritengo che i ragazzi possano cogliere e sfruttare questo periodo, pensando a se stessi e ai propri percorsi di formazione, cercando di personalizzarli. Costruire gli esami in modo più personale e sperimentale, con percorsi di ricerca, di indagine, di scrittura. La sfida è quella di inventare un nuovo modo di apprendere e studiare. Un tempo e uno spazio così introspettivi e domestici sono un tempo e uno spazio che si presta-

Marco Deriu,

Sociologo e professore dell’Università di Parma

no molto a lavorare su di sé, a darsi una direzione da soli. Non capita spesso di avere a disposizione tutto questo tempo, usiamolo per creare percorsi più autonomi.» di Felicia Vinciguerra

AVERE VENT’ANNI NON È MAI STATO COSÌ DIFFICILE. PER CAPIRNE DI PIÙ SULLO STATO D’ANIMO DIFFUSO, NE ABBIAMO PARLATO DIRETTAMENTE CON I RAGAZZI di leggere il futuro, sono cambiate anche le relazioni umane e il modo di rapportarsi con gli altri. Addi, per

esempio, fatica a stringere nuove amicizie, essendo lui un ragazzo molto fisico che necessita il contatto: «conoscere una nuova persona non potendole dare nemmeno la mano, rende faticoso per me riuscire a creare una connessione con lei». Internet è diventato, così, il mezzo più facile per socializzare in un momento storico in cui dimenticare di mantenere il distanziamento sociale non è concesso. Trascorrere le proprie giornate davanti ad un computer o ad uno smartphone diventa però frustrante a lungo andare: non sono queste le esperienze vere, non sono questi i momenti di arricchimento personale che servono a questa generazione per crescere e maturare. «Nessuno si è concretamente preoccupato degli effetti psicologici che può avere (e avrà) una situazione simile sui giovani e tanto meno sui più piccoli», sottolinea Marta a 21 anni. C’è anche chi, invece, è riuscito a fare del primo lockdown un momento di crescita personale

come Kevin che è dimagrito di 6 chili e ha imparato a stare bene con se stesso, capendo cosa vuole dalla vita e fino a dove è disposto ad arrivare per realizzare i suoi progetti.

Sono tempi incerti questi, dove nessuno sa quello che potrebbe succedere da un momento all’altro, dove la normalità è vivere con una mascherina addosso e tenere sempre una bottiglietta di disinfettante in tasca, eppure bisogna sempre ricordare che la vita non si ferma: il futuro si costruisce giorno per giorno. di Sofia Vicinio

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Giovani e Città

Uno spazio libero dedicato ai giovani IL SERVIZIO È DEDICATO AI RAGAZZI DAI 14 AI 19 ANNI, PER PARLARE E CONFRONTARSI CON I PROFESSIONISTI DEI TEMI CHE LI RIGUARDANO PIÙ DA VICINO

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o Spazio Giovani è un centro di consultazione dell’Azienda Usl di Parma, dove i ragazzi dai 14 e i 19 anni possono accedere, da soli o accompagnati da un adulto di riferimento, e trovare un servizio libero, gratuito e riservato. È un punto di riferimento importante in città per questa fascia d’età, per trattare temi spesso non affrontati in famiglia, come la sessualità e i sentimenti, e che invece riguardano i giovani. Fiducia, riservatezza, identificazione: sono solo alcune delle parole chiave del servizio. Ne parliamo con la dottoressa Barbara Galanti, ginecologa e referente dello Spazio Giovani di Parma, per capire quanto conta educare e informare in questo senso i giovani.

Quanto è importante per i ragazzi il lavoro che fate e il servizio che offrite loro, rispetto a temi di cui non si parla molto

nel contesto familiare?

«Lo Spazio Giovani è un servizio dedicato agli adolescenti con una funzione educativa, in un’ottica di prevenzione su tematiche importanti come la sessualità e le malattie a trasmissione sessuale. I ragazzi possono trovare nei professionisti del servizio dei punti

GIOVANI E LAVORO

LE NUOVE GENERAZIONI SEMPRE PIÙ VERSO IL COWORKING Perché aspettare di uscire dalla realtà universitaria quando si può già entrare in contatto con il mondo del lavoro?

Conoscere diverse professioni e professionisti, entrare in un network di persone stimolate a lavorare insieme e condividere gli stessi spazi.

Il principio del coworking è proprio quello di condividere idee e valorizzare le competenze multidisciplinari di freelance e piccole imprese. È quello che promuove Rossella Lombardozzi a Parma da ormai 7 anni, come fondatrice e community manager di Officine ON/OFF, non solo spazio di coworking, ma anche un laboratorio di fabbricazione

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digitale e un contenitore aperto a proposte e iniziative da parte di realtà esterne, un luogo dove si promuove l’autoimprenditorialità a sostegno dell’innovazione sociale e tecnologica del territorio. «Anche la nostra community ha dovuto affrontare il periodo di chiusura, a causa della pandemia- spiega Rossella-. Ci siamo trovati a dover adottare soluzioni di lavoro da remoto e a distanza, quando il nostro punto di forza è proprio la coesione e il lavoro comune.

Non è stato facile all’inizio, ma quando abbiamo riaperto a fine maggio con grande sorpresa abbiamo avuto richiesta da parte di cinque coworker under 35, che si sono

uniti alla community. Sicuramente c’è ora un grande bisogno da parte dei lavoratori di uscire dall’isolamento domestico.» Il coworker tipo ha un’età compresa tra i 30 e i 35 anni, ma si punta molto alla diffusione del lavoro indipendente anche tra i giovanissimi 20enni, che possano conciliare l’università con un progetto lavorativo condiviso, sicuramente stimolante e professionalizzante.

«Ci sono situazioni in cui - continua Rossella-, si fa esperienza di coworking per un po’ di tempo, per avviare un progetto o sviluppare un’iniziativa, che può essere utile anche per proporsi ad un’azienda come dipendente. Una cosa non esclude l’altra.»

Giovani e Città IN CITTÀ E IN PROVINCIA A Parma lo Spazio Giovani è in viale Fratti, alla Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente.

Il servizio è attivo anche in provincia: alla Casa della Salute di Langhirano, al Polo sanitario di Fornovo e all’Ospedale di Borgotaro.

Per tutte le informazioni sul servizio e gli approfondimenti su alcune tematiche è online il sito: spaziogiovani.ausl. pr.it L’accesso allo Spazio Giovani è diretto, ma in questo momento, a causa dell’emergenza Covid, si riceve solo su appuntamento telefonando al numero 0521.393337

di riferimento- spiega la dottoressa Galanti-, per parlare ed avere informazioni su temi a volte non facili da affrontare nell’ambito familiare come la sessualità e la contraccezione. I ragazzi sanno che possono accedere al servizio in maniera libera, gratuita e riservata e che possono trovare risposte e professionisti disponibili a guidarli verso scelte consapevoli.»

I professionisti dello Spazio Giovani

Barbara Galanti ginecologa

Elena Bocchialini ginecologa

Chiara Brianti ostetrica

Daniela Izzotti ostetrica

Eleonora Gallinaro dirigente psicologa

Elisa Capobianco educatrice

Esmeralda Losito educatrice

Francesca Carloni psicologa Psicoterapeuta

L’identificazione è molto importante per i ragazzi affinché si sentano al sicuro. È per questo che svolgete un lavoro di

Rossella Lombardozzi

informazione direttamente nelle scuole?

«I ragazzi hanno bisogno di avere fiducia negli adulti che li guidano e a cui chiedono risposte.

E infatti lo Spazio Giovani attua progetti di prevenzione negli Istituti Scolastici per raggiungere i ragazzi e farli riflettere sui temi legati alla prevenzione.

Gli operatori del servizio, prima in presenza ora con una modalità online, entrano nelle scuole e cercano di svolgere una funzione educativa con i ragazzi, facendosi conoscere ed instaurando una “alleanza” con loro, per guadagnare fiducia e credibilità. I ragazzi infatti sanno che troveranno le stesse persone allo Spazio Giovani e si sentono al sicuro nel portare le loro richieste.»

Perché le tematiche legate alla sessualità sono ancora oggi un tabù per le famiglie?

«Il tema della sessualità e della contraccezione è purtroppo ancora oggi un tema difficile da affrontare per gli adulti che si relazionano con gli adolescenti e preadolescenti. Molto spesso i genitori, ma anche gli insegnanti, delegano il cosiddetto “esperto” per affrontare questi temi delicati ma fondamentali per la crescita dei ragazzi.»

Quanto conta invece parlarne? «È molto importante parlare con loro, chiarire i loro dubbi, dare informazioni corrette che altrimenti cercano sui social o tra coetanei, creando a volte confusione e false certezze.» di Felicia Vinciguerra

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Focus Salute

Donare significa salvare una vita. Al via la campagna Una scelta consapevole PROMOSSA DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, LA CAMPAGNA SI FOCALIZZA SULL’IMPORTANZA DI QUESTA SCELTA. L’IMMAGINE, DI FORTE IMPATTO, GUARDA NEGLI OCCHI LO SPETTATORE

“P

erché la vita ritorni a battere, bisogna che si incontrino due coraggi: quello di chi la dona e quello di chi la riceve”: è questo lo slogan della campagna “Una scelta consapevole, la vita dentro la vita”, partita a novembre di quest’anno e promossa dalla Regione Emilia-Romagna, legata alla sensibilizzazione sulla donazione degli organi, tessuti e cellule. Da gennaio ad ottobre 2020, sono stati effettuati 318 trapianti, solamente 60 in meno rispetto all’anno scorso nonostante la situazione emergenziale

TESTIMONE DELLA RINASCITA Donare un organo è salvare un uomo: per questo motivo, sono tantissime le testimonianze dei sopravvissuti a gravi malattie che, grazie ad un trapianto, hanno riscoperto la vita. Un esempio, come si legge sul sito dell’Aido di Milano, è la storia di Umberto che il 19 giugno di qualche anno fa ha ricevuto la chiamata riguardante la disponibilità di un fegato nuovo. Era al fiume con il suo nipotino, a raccogliere mirtilli e ad immergere i piedi nell’acqua fredda. Quella telefonata è stata l’inizio della sua rinascita. «Se mi possa ritenere un uomo fortunato è piuttosto difficile da dire, del resto ci vuole anche un pizzico di fortuna in tutte le cose, ma ho anche la sensazione di essere riuscito a riscuotere un grosso credito un attimo prima che venisse dichiarato inesigibile, grazie alla capacità di non perdere mai di vista il mio obiettivo ed alla determinazione nel tenere lontano pensieri negativi e persone tossiche.

E ora, nel fresco silenzioso della mia casa, assaporerò qualche momento di riposo con la esaltante prospettiva di essere prestissimo di nuovo in sella.»

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dovuta alla circolazione del virus Covid-19, a dimostrazione dell’efficienza del nostro sistema sanitario. Questa campagna focalizza la sua attenzione su cosa significhi donare un organo, ovvero permettere a chi lo riceve di avere una vita normale, di trovarsi un lavoro, di avere dei figli o semplicemente di praticare uno sport. Il trapianto, infatti, rimane in alcuni casi l’unica soluzione possibile per curare determinate malattie come la cirrosi per il fegato, la cardiomiopatia per il cuore e la fibrosi cistica per i polmoni. Per

Focus Salute questo motivo si è scelto di impiegare, come immagine rappresentativa della campagna, un volto di forte impatto che guarda negli occhi lo spettatore, catturandone l’attenzione: analizzandola più dettagliatamente, però, ci si rende conto che questo viso in realtà è un collage formato da cinque foto, esemplare dell’idea che solo collaborando e aiutandosi a vicenda sia possibile creare un insieme, trovare la vita.

Questa campagna, inoltre, vuole approfondire anche la possibilità legata alla donazione del sangue del cordone ombelicale, ovvero del sangue che normalmente viene scartato insieme alla placenta e che diventerebbe così una fonte alternativa di cellule staminali emopoietiche, ovvero quelle che generano i globuli rossi e

C’è ancora tempo per il vaccino antinfluenzale

bianchi, necessari per la cura di malattie del sangue e del sistema immunitario. È possibile dichiarare la propria volontà di diventare donatori di organi, tessuti e cellule in cinque maniere diverse: all’anagrafe al momento del rinnovo della carta d’identità; agli sportelli Ausl; iscrivendosi all’Aido; compilando il Tesserino Blu del Ministero, oppure scrivendo una dichiarazione di proprio

pugno da conservare nei documenti personali. La donazione di un organo è un atto volontario, consapevole e gratuito che si basa sull’anonimato, possibile a partire dai 18 anni e senza alcun limite d’età successivo. In questo momento di crisi, esprimere il proprio consenso al trapianto di organi è un forte messaggio di speranza e positività verso il futuro e verso la vita! di Sofia Vicini

La campagna di vaccinazione contro l’influenza quest’anno è stata anticipata, per permettere a tutti di vaccinarsi ed evitare, vista la situazione di emergenza Covid in corso, di confondere i sintomi dell’influenza con quelli del coronavirus.

Per fare il vaccino, c’è tempo fino al 31 dicembre. È gia stato rilevato, da parte dell’Azienda Usl di Parma, un notevole incremento di richieste da parte dei cittadini, che hanno compreso l’importanza del vaccino, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria. Fissare un appuntamento per la vaccinazione è inoltre un modo efficace per garantire l’accesso agli ambulatori in sicurezza, evitando assembramenti.

ADOLESCENTI E MONDO ADULTO, un ciclo di webinar dedicati ai docenti La cultura della prevenzione tra i giovani è il principale mezzo di integrazione nella società, capace di promuovere senso di appartenenza e ridurre le conseguenze dell’esclusione sociale. È per questo che S.o.l.e. Italia e l’Azienda Usl di Parma, in collaborazione con Università di Parma, Comune di Parma, Provincia di Parma e CNA, hanno deciso di organizzare un momento di formazione per docenti di ogni ordine e grado, con un ciclo di tre webinar, dal titolo “Connessioni nella comunità educante”.

Obiettivo dei webinar è fornire ai docenti i mezzi necessari per consolidare le relazioni negli adolescenti con il mondo adulto, per rafforzare il radicamento sociale e per limitare gli effetti dell’esclusione dalla società, contribuendo a rendere indipendente il mondo della scuola in ambito di prevenzione.

I tre incontri sono introdotti da Gilberto Gerra, responsabile Prevenzione, innovazione e ricerca del Dipartimento assistenziale integrato Salute mentale e Dipendenze patologiche dell’Ausl, e moderati da Rossana Cecchi, direttrice del Centro di Servizi

per la Salute, Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Università di Parma, verranno approfonditi da esperti del settore altrettanti concetti base legati alla prevenzione: la vulnerabilità, la resilienza e la dipendenza.

Partecipare è facile e gratuito: sarà necessario compilare un form online, accessibile dal sito https://prevenzioneparma.blogspot.com/ e si riceverà via mail un link di collegamento alla piattaforma “Zoom”, da cui seguire gli incontri. I webinar verranno inoltre trasmessi in streaming sul canale “soleitalia2000” della piattaforma Twitch, per consentire la partecipazione a tutti, non solo agli insegnanti. Il primo appuntamento del ciclo di incontri, dedicato alla vulnerabilità, è per giovedì 19 novembre, dalle ore 17.00 alle 18.30; gli altri incontri, in cui verranno approfonditi rispettivamente i concetti chiave di resilienza e dipendenza, si terranno il 26 novembre (dalle 18.30 alle 20) ed il 3 dicembre (dalle 17.00 alle 18.30).

Il programma completo e altre informazioni sono disponibili sul sito www.ausl.pr.it

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Focus Salute

Sonno, nuove abitudini da lockdown L’UNIVERSITÀ DI PARMA HA GUIDATO UNO STUDIO PER VALUTARE L’IMPATTO DELLE RESTRIZIONI E DEL LOCKDOWN SUGLI ITALIANI. I RISULTATI, RISPETTO AL CAMPIONE CONSIDERATO, HANNO RISCONTRATO CONSEGUENZE ANCHE SU DEPRESSIONE E STRESS

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a qualità del sonno è un importante antidoto allo stress, all’ansia e al cattivo umore. È noto a tutti infatti quanto il riposo incida sullo stato di salute in generale e che gli esperti consiglino almeno 8 ore di sonno a notte. Durante questo periodo di lockdown, gli italiani hanno cambiato le loro abitudini di vita, e di conseguenza anche quelle legate al riposo, perché inevitabilmente sono cambiati i ritmi. Cosa è successo al sonno degli italiani durante il lockdown? Una domanda che è stata al centro di uno dei più ampi studi italiani cross-sectional in materia, guidato proprio dall’Università di Parma e recentemente pubblicato su Frontier in Psychology.

Lo studio ha coinvolto un campione di oltre 6mila persone di età compresa tra i 18 e gli 82 anni e ha mostrato che il lockdown ha inciso profondamente sul sonno di molti.

«Più della metà (55.32%) dei soggetti che hanno completato i questionari ha rimarcato una ridotta qualità del sonno e una consistente modifica nelle abitudini dovuta all’introduzione della quarantena- si legge dallo studio condotto dall’Unipr-, che ha spostato i normali orari

Lo studio, l’Università di Parma capofila

del ciclo sonno-veglia: vanno a letto e si svegliano prima o più tardi rispetto al solito, e dormono di più durante il giorno. Questi cambiamenti sembrano procedere di pari passo ai livelli più alti di stress (range moderato- severo: 22.8–10.2%), ansia (range moderato-severo: 9.5–14.1%) e depressione (range moderato-severo: 25.9–14%). » Quanto allo stress, le restrizioni introdotte ne hanno aumentato i livelli, con un impatto negativo sulla qualità del sonno, che è estremamente collegata allo stato d’animo. Il sonno è spesso disturbato, il che peggiora il benessere fisico e mentale dell’individuo.

Inoltre, lo studio ha anche

evidenziato una differenza di genere: sono infatti più le donne ad avere problemi di sonno rispetto agli uomini.

Altri fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi nel sonno evidenziati dallo studio sono rappresentati dall’avere domicilio in Centro Italia (il che potrebbe essere spiegato dal fatto che a seguito del terremoto dell’Aquila i residenti di queste zone abbiano sviluppato una maggiore vulnerabilità psicologica) e dall’aver subito la perdita di un caro a causa del virus.

Il progetto è stata anche l’occasione per valutare l’impatto psicologico dovuto alle restrizioni a causa dell’emergenza

Lo studio, partito da Parma e in particolare da Christian Franceschini, docente di Teorie e tecniche di psicologia clinica al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, si è svolto all’interno del Progetto Resilience and the COVID-19: how to react to perceived stress. Effects on sleep quality and diurnal behavior / thoughts, ideato e condotto dal prof. Franceschini e da una rete attivata durante l’Emergenza COVID-19 avvalendosi del contributo di prestigiose collaborazioni nazionali e del contributo scientifico di Dieter Reimann, docente di Psicofisiologia clinica al Dipartimento di Psichiatria e Psicoterapia dello University Medical Center di Friburgo e Presidente dello European Insomnia Network. Allo studio ha inoltre partecipato attivamente la comunità scientifica accademica e studentesca dell’Università di Parma.

sanitaria: circa un terzo dei soggetti ha mostrato livelli di depressione, ansia e stress da moderati a severi. Questo a dimostrazione di quanto sarà importante intervenire, oltre che sui bisogni economici, anche sul sostegno psicologico, rafforzandone la rete su tutto il territorio. di Felicia Vinciguerra

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Focus Salute

I benefici della chiropratica per gli impiegati d’ufficio LA SCORRETTA POSTURA DA SCRIVANIA È UN PROBLEMA DIFFUSO CHE CAUSA DANNI ALLA COLONNA VERTEBRALE. ALCUNI UTILI CONSIGLI SU UNA PRATICA CHE PUÒ RESTITUIRE BENESSERE

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ostura da scrivania e danni alla schiena? Secondo i dati, gli stili di vita della società moderna hanno portato ad una crescita esponenziale d’impiegati d’ufficio che lamentano problemi chiropratici. La maggior parte dei dolori riscontrati negli impiegati si riduce ad una cattiva postura. Un’ovvia conseguenza del lavoro da scrivania, che prevede sempre meno movimento e sempre più workstation tecnologiche che ci legano curvi sulla tastiera per ore.

Una posizione non naturale per il corpo umano che accumula stress sulla colonna vertebrale fino a portare a disallineamento della colonna, problemi posturali e spinali.

Lo stress della colonna vertebrale può interferire con la funzione nervosa e causare una pressione eccessiva che ci spinge (a volte disperati) a cercare sollievo al dolore. La cura chiropratica può alleviare o eliminare i sintomi citati rimettendo il corpo nel giusto allineamento. Queste manipolazioni funzionano, infatti, proprio per riportare fisicamente le vertebre nella posizione corretta: eliminando

la pressione delle vertebre compresse o dei nervi pizzicati il dolore o il formicolio si dissipano. Molti pazienti trovano che grazie ai trattamenti chiropratici il sollievo è immediato. Tuttavia le manipolazioni non sono l’unico strumento disponibile. Infatti, affinché i muscoli sostengano la colonna vertebrale e ne mantengano la giusta disposizione, è necessario svolgere specifici esercizi per la schiena, collo e addominali.

Se i problemi sono legati alla famigerata “postura da scrivania”, il chiropratico indicherà posizioni appropriate, modi per allungare o esercitare i muscoli durante il giorno così da tenerli agili e flessibili, insieme a massaggi, calore e terapia del freddo. In genere, più il corpo si muove durante il giorno, meno è probabile che si blocchi in una determinata posizione.

I trattamenti sono naturali, non si fa affidamento a farmaci e non si mascherano i sintomi.

Anche le donne in gravidanza traggo-

Un problema diffuso tra i giovani Circa l’80% della popolazione soffre di lombalgie e cervicali da cattiva postura da scrivania. Ciò che lascia a bocca aperta è l’età: a giovanissimi impiegati di vent’anni viene diagnosticato addirittura dolore cronico, perdita di funzionalità e problemi di mobilità.

Disturbi da cattive posture Non tutti lo sanno, ma esiste una serie di patologie collegate ad una cattiva postura da scrivania. I disturbi più comuni includono: mal di testa, pressione sinoviale, dolore al collo, mal di schiena, formicolio agli arti, perdita di funzionalità nella spalla, tensione nella zona trapezio, vertigini, fatica e allergie.

no beneficio dalle cure chiropratiche, permettendo alle future mamme di alleviare la pressione della schiena causata dall’incremento di peso che questa si trova a dover sostenere. In genere, si può intervenire quando la patologia è in atto e avanzata, ma ancora meglio sarebbe ricorrere alla chiropratica quando il disturbo inizia a manifestarsi, riuscendo a risolverlo prima che diventi cronico o invalidante, risolvendo il problema alla radice.

Dottor Kristian Baekkel, chiropratico

Via Emilia Ovest, 12/A - 43126 Parma Tel. 0521.2981 - Fax. 0521.994204 info@dallarosaprati.it www.poliambulatoriodallarosaprati.it

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Focus Salute

L’impegno di ALICe Parma è anche online INFORMARE SUL TEMA DELL’ICTUS CEREBRALE È UNO DEGLI OBIETTIVI DELL’ASSOCIAZIONE, CHE LO FA ANCHE SUL WEB CON APPROFONDIMENTI, NOTIZIE E SUPPORTI VIDEO

L’

Associazione per la lotta all’ictus cerebrale è nata con l’obiettivo, tra gli altri, di informare ed educare la popolazione in relazione ai diversi aspetti dell’ictus, in particolar modo insistendo sull’importanza della prevenzione e sul riconoscimento tempestivo dei sintomi d’esordio di questa patologia.

Da questa esigenza di informazione è nata nel 2019 la Campagna di sensibilizzazione “Ictus.

Risparmia Tempo Guadagna vita”, che si è sviluppata soprattutto online attraverso i canali social, proprio per coinvolgere una fascia d’età giovane. Saper riconoscere i sintomi da ictus, nel minor tempo possibile,

permette di intervenire immediatamente e ridurre drasticamente le conseguenze della malattia. Ed è importante saperlo per noi stessi e per gli altri, perché significherebbe salvare una vita. Su questo e su tutti gli aspetti riguardanti l’ictus cerebrale, si incentra il sito di A.L.I.Ce Parma, online da poco con una nuova veste grafica.

Che cos’è, come si manifesta, cosa fare, l’importanza della prevenzione: sono solo alcuni dei temi sviluppati, corredati da video spot, realizzati in occasione della campagna “Ictus.

Risparmia tempo, guadagna vita”. Puoi informarti, approfondire, saperne di più sull’impegno dell’Associazione: tutto online su aliceparma.org

La campagna “Ictus - Risparmia tempo, guadagna vita” è volta ad aumentare nella popolazione di Parma e provincia le conoscenze dei sintomi dell’ictus e soprattutto a far comprendere l’importanza di chiamare tempestivamente il 118, per poter ricevere in Ospedale il trattamento ottimale e ridurre mortalità e disabilità.

Con il patrocinio di

È UNA CAMPAGNA PROMOSSA GRAZIE A È REALIZZATA DA ALICe (Associazione Lotta all’Ictus Celebrale) Parma CON IL PATROCINIO DI Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma e Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma PER INFORMAZIONI www.ictusaliceparma.it - info@ictusaliceparma.it Il presente modello di depliant è stato ideato e realizzato dall’Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma nell’ambito del Progetto finanziato dal Programma di ricerca Regione-Università della Regione Emilia-Romagna – Area 2 bando 2012.

Ogni tipo di riproduzione è consentita solamente a scopi non commerciali

Con il sostegno di

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Focus Salute

MASKNE, brufoli e irritazioni da mascherina CON L’USO CONTINUATIVO DI QUESTO DISPOSITIVO, SIA MEDICO CHE DI COMUNITÀ, LA PELLE NON RESPIRA IN MANIERA CORRETTA. COSA FARE PER COMBATTERE QUESTA FORMA DI ACNE? formazione di piccoli brufoletti sottocutanei in seguito ad un uso prolungato della mascherina. La cute, coperta dal dispositivo di protezione, infatti, non respira più in maniera corretta e la maggior sudorazione comporta

L’ABC della SKINCARE

C

onvivere con un virus che si diffonde principalmente attraverso le vie aeree significa dover prestare particolare attenzione all’ambiente che ci circonda, grazie a piccoli gesti individuali. Uno tra questi, oltre al distanziamento sociale e alla costante igienizzazione delle mani, è l’utilizzo della mascherina: indispensabile per tornare gradualmente alla normalità.

Ben più che un accessorio, la mascherina riesce ad impedire la circolazione nell’ambiente di droplet, ovvero delle goccioline espulse da bocca e naso quando si tossisce, starnutisce e parla. Questo oggetto è quindi diventato necessario nella nostra vita quotidiana e probabilmente resterà importante ancora per molto tempo. Nonostante l’indiscutibile utilità, le mascherine hanno un effetto collaterale: si tratta di maskne, termine nato dall’unione tra mask (mascherina in italiano) e acne, ovvero della

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Parma

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La maskne si può evitare con semplici accorgimenti nella cura della pelle del viso, al mattino e alla sera, con una skincare da prendere come modello sempre, non solo di questi tempi, per il benessere della pelle. Il primo passo è la detersione, da preferire con le schiume detergenti per pelli delicate con un’azione lenitiva e idratante (per esempio quelle con estratto di camomilla o lavanda).

Dopo la detersione, si procede con il tonico che protegge la pelle ripristinando il ph normale, utilizzato in genere su dischetti di cotone e picchiettato sul viso. Fatto questo, il terzo passaggio è l’idratazione, con creme dalla texture leggera, ricca di vitamine, collagene e acido ialuronico che rimpolpa la pelle. Alla sera, particolare attenzione va prestata se si utilizza la mascherina per tante ore consecutive durante il giorno. La pelle può apparire particolarmente segnata e arrossata, ricca di imperfezioni, che arrivano poi a produrre la maskne. È importante in questi casi lenire gli arrossamenti con l’utilizzo di un prodotto specifico, prima di passare alla skincare, e utilizzare prodotti delicati, procedendo con una doppia detersione. Nei casi più gravi, si consiglia il parere del medico per scegliere i prodotti lenitivi più adatti, a seconda della situazione specifica.

Focus Salute

Quale mascherina scegliere per la salute della pelle?

Le mascherine chirurgiche possono essere sostituite frequentemente, limitando la possibilità che lo sporco stia a stretto contatto con la pelle, contribuendo all’irritazione.

Le mascherine FFP2 e FFP3, essendo dispositivi di protezione medica, aderiscono perfettamente alla pelle.

Questo stretto contatto è la causa più frequente di brufoletti e irritazioni, proprio per l’accumulo di umidità.

Il modo migliore per prevenire la maskne è quello di utilizzare mascherine monouso, quindi pulite, oltre che essere la pratica più sicura per contenere la diffusione del virus.

Nel caso di mascherine di stoffa, invece, è necessario lavarle dopo ogni utilizzo per preservarne l’integrità.

La mascherina è molto importante in questo momento di pandemia, e indossarla, oltre che essere obbligatorio, è quanto mai fondamentale per limitare la diffusione del virus. Con piccoli accorgimenti, si può anche nello stesso tempo non creare danni alla pelle.

l’infiammazione del follicolo pilifero e la proliferazione batterica, che provocano una sovrapproduzione di sebo. Un altro fattore decisivo per la comparsa di questo fenomeno è l’attrito causato dalle mascherine: il volto viene così esposto costantemente ad una sorta di esfoliazione meccanica dove, ovviamente, le zone maggiormente colpite sono gli zigomi, il mento e la bocca. Questi disturbi cutanei possono variare da persona a persona, soprattutto in base al proprio tipo di pelle: vi sono quindi individui che manifestano quest’acne anche in seguito ad un breve utilizzo della mascherina e altri, invece, che non vedono mai la comparsa di brufoli.

Com’è quindi possibile arginare questo problema e tornare ad avere una pelle liscia e setosa? Sicuramente il primo consiglio da tenere bene a mente è di utilizzare sempre una

mascherina nuova o di lavarla tutti i giorni, in caso questa fosse di stoffa: non è importante solo per

quel che riguarda l’igiene personale, ma anche per combattere efficacemente la diffusione del Covid-19.

Secondo gli esperti poi, è necessario cercare di mantenere il viso sempre pulito, abituandosi a praticare una regolare routine di pulizia al mattino e alla sera, lavando il viso con acqua tiepida e con un detergente delicato: in caso di foruncoli molto evidenti o gravi irritazioni, è consigliata settimanalmente una maschera purificante all’argilla. Bisogna, inoltre, tenere in forte considerazione l’acquisto di prodotti non troppo aggressivi e ad effetto lenitivo come l’aloe vera o la bava di lumaca. di Sofia Vicini

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Verde e Città

Cittadella, il punto sulla riqualificazione IL DIBATTITO SUL PROGETTO DEL PARCO È ANCORA APERTO. IL COMUNE PROPONE UN RESTYLING, SENZA SNATURARE L’AREA. MA NON TUTTI SONO D'ACCORDO. L'OPINIONE DEI CITTADINI DEL QUARTIERE proposta dal Comune vuole essere, sottolinea ancora Adinolfi, una “ricollocazione garbata” di quest’area verde della città, con l'obiettivo di mettere ordine.

Il progetto prevede infatti lo spostamento dell'area giochi per i bimbi

I

l Parco della Cittadella cambierà volto. Tuttavia il restyling proposto dal Comune di Parma e dall’Assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi ha sollevato un dibattito animato tra i residenti e i vari rappresentanti delle forze politiche, tanto da richiedere l’istituzione di Comitati che, attraverso una raccolta firme, denunciano la preoccupazione di residenti e non, che condannano la mancata chiarezza nelle fasi di progettazione del Master plan.

Il progetto, infatti, da quello che sostengono i cittadini, non è partito dalla reale raccolta dei bisogni dei residenti. In questi anni nel parco sono già stati realizzati alcuni importanti lavori di ristrutturazione, come quella della struttura dell'ex Ostello e della porta d'ingresso. I cittadini non chiedono un restyling

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Parma

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del parco, bensì una significativa manutenzione che attende da tempo di essere messa in atto, e si mostrano contrari agli interventi che a loro parere minerebbero la conformazione attuale dell’area, nonché il valore storico di una fortezza cinquecentesca che è soprattutto luogo di memoria collettiva. Dall’altra parte, l’Assessore Alinovi garantisce che il progetto non intende snaturare l’area, bensì potenziare il parco nella sua naturale fruizione e vocazione, ottimizzando quegli spazi e quelle funzioni già esistenti. Lo spostamento dell’area giochi, ad esempio, a sostituzione degli attuali campi da basket, è stato pensato per riqualificare la zona di accesso, per valorizzare soprattutto dal punto di vista storico la porta principale del parco, realizzata da Giambattista Carra nel 1596. Quella

Verde e Città davanti all'ex Ostello e la creazione di campi da basket circondati da una serie di panche, per formare una piccola arena; i sentieri attualmente presenti verranno riasfaltati, creando i bordi in pietra; la pavimenta-

zione dell'ingresso verrà allargata e verranno piantati nuovi alberi per tutto il parco, oltre all'installazione di nuove sedute. L'area verde centrale sarà disposta per permettere la realizzazione di eventi nel rispetto degli spazi e dell'ambiente.

L’Assessore Adinolfi, ribadendo ulteriormente la reale natura degli interventi prospettati, si è mostrato aperto al dialogo per concordare una strategia ricollocativa che vuol venire incontro alle esigenze di tutti.

Il Master Plan sarà il centro della discussione, “usando se necessario anche la matita rossa” per rivederne

alcuni aspetti. Al tavolo di confronto si parlerà di quanta superficie verde verrà sostituita da materiale impermeabilizzante, così come dei costi e la previsione delle spese di manutenzione. Si prospetta, dunque, un acceso confronto alla presenza dell’assessorato ai Lavori Pubblici, dei Comitati, del FAI e di tutte quelle associazioni interessate al futuro del Parco Cittadella: sarà un tavolo di revisione del progetto su cui non mancheranno di certo penne rosse pronte a lasciare il loro segno di disappunto. di Francesca Liberatore

PARMA NELLE 10 CITTÀ PIÙ GREEN DEL 2020 Questo mese è stata pubblicata l'indagine Ecosistema Urbano, realizzata da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia, legata alla classifica delle città più green d'Italia del 2020: sul podio si sono collocate Trento, Mantova e Pordenone. Un ottimo risultato, però, è stato raggiunto anche da Parma, arrivata al settimo posto, seconda in Emilia Romagna solo a Reggio Emilia. Questa ricerca si è basata principalmente su 18 parametri raggruppati in cinque macroaree quali qualità dell'aria, acqua, rifiuti, ambiente e mobilità. In particolar modo, ciò che emerso da questo report è la suddivisione dell'Italia in due fasce diverse: da una parte vi sono città molto attente alle fonti rinnovabili e alla conservazione degli ecosistemi; dall'altra, invece, vi sono località in cui il processo di modernizzazione procede più lentamente, soprattutto per quel che riguarda i trasporti.

Relativamente a questo grande traguardo, il sindaco Federico Pizzarotti afferma: «C’è un Paese che corre e che ha scelto la filosofia green e la qualità della vita come sviluppo della propria crescita. Parma è in questa parte di Paese e intende rimanerci. Da anni lavoriamo, progettiamo, investiamo, creiamo e ci impegniamo per fare della città un modello di sviluppo sostenibile. Continueremo sempre su questa strada, senza se e senza ma».

MONOPATTINI ELETTRICI, come sta andando in città?

Smart mobility e Parma sono una combo riuscita. Da qualche mese, infatti, sono entrati nel circuito di sharing anche i monopattini elettrici, in una città già molto avviata dal punto di vista della mobilità sostenibile. È pratico e fa bene all’ambiente, e qualche mese fa Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma, aveva dichiarato che «se diventasse una moda spostarsi complessivamente in modo sostenibile, avremmo raggiunto il nostro obiettivo».

Ad oggi, dopo una prima fase di “gioco”, in cui il monopattino rappresentava la novità testata da tutti, si può dire che Parma ha reagito particolarmente bene e il successo riscontrato

non è paragonabile a quello rilevato in altre città.

Le tre società vincitrici del bando (Bit, Helbiz e Wind) emesso dal Comune qualche mese fa, hanno complessivamente messo a disposizione sul territorio 900 monopattini.

Già nel giro di pochi giorni, il successo è stato notevole.

Gli ultimi dati, risalenti al mese di ottobre, rilevano 3000 accessi al giorno, per 2 km di percorrenza. «Io penso che Parma rappresenti un terreno fertile per continuare ad implementare tutto il mondo della mobilità sostenibile - dichiara l’assessore Benassi-, alternativa all’auto privata. Il lavoro fatto fino a questo momento ha reso la città pronta anche a questo tipo di servizio. Il monopattino, poi, è il mezzo ideale per gli spostamenti brevi e viene molto utilizzato dagli studenti universitari, che ne stanno facendo un uso importante.»

Il servizio è usufruibile tramite app.

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Benessere

Koselig: dalla Norvegia la filosofia per affrontare l’inverno RENDERE L’AMBIENTE CIRCOSTANTE ACCOGLIENTE, SCEGLIERE LE PERSONE CON CUI PASSARE IL TEMPO IN CASA. LA TEMPERATURA PIÙ FREDDA APRE NUOVE OPPORTUNITÀ

C

on l'arrivo del freddo, del maltempo e delle giornate che si fanno sempre più corte, le possibilità di uscire e trascorrere bei momenti all'aperto si riducono drasticamente.

Quest'inverno in particolare, in seguito a tutte le limitazioni legate alla veloce diffusione del virus Covid-19, passeremo moltissimo tempo in casa: diventa così necessario riuscire a trovare il proprio centro per non farsi abbattere da pensieri opprimenti e scomodi, per vivere bene la stagione che ci attende.

In nostro aiuto, arriva dalla Norvegia la filosofia Koselig che allude a tutto ciò che proietta un'atmosfera calda e confortante: l'abitazione domestica, secondo questi principi, dovrebbe diventare un nido protettivo in grado di rasserenarci e stimo-

larci. La parola “Koselig” significa letteralmente “accogliente” e si riferisce ad uno stato d'animo che si raggiunge entrando in totale contatto con la natura e concentrandosi sullo stretto legame con le altre persone. In realtà non esiste un vero e proprio manuale per sapere come essere e come compiere azioni Koselig, questo è per lo più

uno stile di vita che vuole esaltare tutto ciò che di bello c'è nell'esistenza, creare un'estate interiore per riuscire a trovare calore anche d'inverno. I norvegesi quindi tendono a circondarsi di candele accese (meglio se arricchite da aromi profumati), decorazioni per migliorare l'estetica dell'ambiente circostante e rendere così casa il più accogliente pos-

sibile, musica rilassante e buon cibo caldo in tavola.

Un altro punto importante di questa filosofia è il contatto con gli altri, al giorno d'oggi reso molto difficile dal Coronavirus. Il consiglio è quello, in primis, di stringersi accanto ai propri congiunti, poi di restare legati agli altri affetti attraverso Internet: addobbare la stanza in cui ci si trova secondo il metodo Koselig, chiedere all'altra persona di fare lo stesso e videochiamarsi su Skype o Facetime, può rappresentare un modo molto originale e allo stesso tempo piacevole per mantenere dei rapporti sociali a distanza.

Il segreto probabilmente per vivere bene ed essere felici, soprattutto in inverno, è quindi questo: trovare calore, calore umano, anche mentre fuori la temperatura scende.

Si comincia dalla casa Il calore domestico è molto spesso associato alle candele e alle lucine colorate, che evocano immediatamente lo spirito del Natale, facendo venire voglia di preparare l’albero. La tradizione vuole che lo si faccia l’8 dicembre, ma, stando a quanto dice la scienza, chi anticipa le decorazioni natalizie è più felice. Questo approccio infatti migliora l’umore e persino il rapporto con i vicini di casa. Ecco perché sono in tanti ormai ad aver “rotto” la tradizione e anticipato questo momento di rito.

Resuscitare la magia del Natale farebbe ridurre il livello di stress e ansia nelle persone, evocando per esempio sentimenti legati all’infanzia. Il momento giusto non lo decide nessuno, neanche la storia. È sempre il momento giusto per fare qualcosa che rende felici.

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Alimentazione

Le diete più cliccate nel 20 O

gni anno la società d'analisi statunitense GolfSupport si occupa di uno studio che riguarda le diete più ricercate sul web, secondo i dati che emergono da Google Trends. Nel 2020 in particolar modo, molte più persone si sono concentrate sulla propria alimentazione, in seguito alla riscoperta dell'importanza della propria salute, data dalla diffusione del virus Covid-19.

Inoltre, viste le limitazioni sugli spostamenti del primo lockdown, si è potuto trascorrere più tempo all'interno delle proprie abitazioni, dedicando i propri momenti liberi all'attività fisica e alla cucina. Quali sono quindi le diete che hanno riscosso più successo quest'anno?

Al primo posto dei trend del 2020, con oltre 25 milioni di ricerche, si piazza la DIETA CHETOGENICA, nota anche come keto: un regime alimentare basato sulla drastica riduzione dei carboidrati, supportata dall'aumento di proteine e grassi. I carboidrati, infatti, vengono utilizzati dal nostro corpo come fonte primaria d'energia: in caso di scarsità, le cellule cominciano ad impiegare i grassi, avviando così un processo che prende il nome di chetosi. Decidendo di intraprendere questo percorso, si sceglierà quindi di mangiare soprattutto verdure a basso contenuto di zucchero (come zucchine, broccoli e sedano), carne (soprattutto manzo e pollo), uova e latticini.

Questa dieta è molto efficace per quel che riguarda la perdita di peso, ma bisogna prestare molta attenzione, soprattutto se non si viene seguiti da un esperto, perché non fornisce alcuna base per un'alimentazione equilibrata e per eventuali benefici di salute. In un report del 2018 pubblicato dai ricercatori di Us News and World Reports, questa dieta si è piazzata infatti al primo posto tra le 40 peggiori a cui dare inizio.

Al secondo posto, invece, si è collocato il DIGIUNO INTERMITTENTE, un metodo che prevede l'assunzio-

LA DIETA INIZIA GIÀ AL SUPERMERCATO Riempire il carrello tra le corsie del supermercato non sembra essere il modo migliore di fare la spesa. E, soprattutto quando si vuole iniziare a seguire un regime alimentare, la spesa è il primo passo verso il raggiungimento degli obiettivi. La migliore strategia per evitare acquisti compulsivi o dettati dalla fame è avere sempre una lista, studiata su base settimanale per una scelta più consapevole degli alimenti. Molto importante è non farsi ingannare dagli slogan presenti su molte confezioni, del tipo “senza zuccheri aggiunti” o “senza olio di palma”. È sempre meglio leggere le etichette per saperne di più su cosa mangiamo.

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Alimentazione

20: i pro e i contro SONO TRE: LA DIETA CHETOGENICA, IL DIGIUNO INTERMITTENTE E LA PALEO. MOLTI I BENEFICI, MA BISOGNA STARE ATTENTI A LIMITARE L’ASSUNZIONE DI ALCUNI CIBI IN MODO AUTONOMO. PER EVITARE ERRORI, È SEMPRE IMPORTANTE RIVOLGERSI AD UN ESPERTO

ne di una minor quantità di calorie, senza però ridurre l'apporto dei nutrienti fondamentali. Esistono differenti tipologie di diete legate alla restrizione calorica, ognuna di queste da applicare

due volte a settimana: c'è il protocollo Leangains, in cui si digiuna per 16 ore al giorno e si consumano i pasti nelle restanti 8 ore; la Dieta Fast in cui sono previsti apporti calorici imitanti il digiuno (500/600 Kc) e

lo schema Eat-Stop-Eat in cui non si mangia nulla per 24 ore consecutive.

Attraverso queste strategie, il corpo si adatta alla mancanza di cibo e si attrezza per produrre energia andando ad attingere alle riserve cellulari.

L'obiettivo di questa dieta è quello di far comprendere la distinzione tra fame reale e quella legata a fattori emotivi. Assolutamente da evitare dai ragazzi ancora nella fase della crescita, dalle donne in gravidanza e da tutti coloro che hanno sofferto di disturbi alimentari.

Per concludere, al terzo posto di questa classifica, con quasi 4 milioni di ricerche, si è piazzata la DIETA PALEO, che consente di mangiare esclusivamente cibi che esistevano già nell'era paleolitica. Basandosi sull'idea che l'uomo moderno dovrebbe nutrirsi come si faceva in un lontano passato, questo regime alimentare vuole sottolineare soprattutto l'importanza che bisogna dare alla salute: secondo i sostenitori della paleo, il consumo di cereali, prodotti raffinati, legumi e latticini, ha stravolto nel corso degli anni il nostro organismo e fatto sì che aumentasse l'incidenza di malattie metaboliche come il diabete. È consigliato quindi il consumo di carne, pesce, frutta e verdura di stagione, bacche e miele. di Sofia Vicini

GOOGLE NON È LAUREATO IN MEDICINA Quando si parla di salute, non si scherza. E l’alimentazione fa parte a tutti gli effetti di un circuito legato al nostro benessere fisico. Il parere del “dottor Google” va consultato con attenzione e cautela, e non valutato come assoluto.

Tutti gli esperti infatti, prima di cominciare una dieta o una particolare alimentazione, consigliano di sottoporsi ad una serie di esami, tra cui quelli del sangue, prima di decidere in maniera autoritaria quali cibi eliminare dalla nostra dieta.

Per esempio, è utile conoscere il proprio gruppo sanguigno per valutare, insieme al nutrizionista, quali cibi preferire o escludere dal proprio regime alimentare.

Quello che si può fare, invece, sfruttando i potenti mezzi del web, è curiosare, informarsi, leggere e, in seguito, valutare dopo il consulto di un medico, i fabbisogni del proprio corpo. Alimentarsi nel modo corretto fa bene al corpo e previene il rischio di molte patologie. È bene affidarsi sempre alle competenze di un esperto, che non sia però il “dottor Google”.

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Informazione commerciale

Stai cercando una casa da comprare a Parma e non trovi quella giusta?

La ricerca di una casa da comprare è un’odissea... se non sai come fare

Eri convinto che cercare casa fosse come comprare un abito?

Ti sei detto... “Vado in qualche agenzia, spiego loro cosa cerco, ed il gioco è fatto... che ci vorrà mai!”.

Ma dopo mesi di visite e di telefonate da parte di mille agenti, trovi sempre qualcosa che non va: qualche angolo umido, qualche spazio distribuito male, la mancanza del garage, l’assenza del balcone, il giardino che è sotto gli occhi di tutti, la zona che non ha i servizi per te fondamentali.

E allora cosa puoi fare per arrivare al traguardo senza perdere mesi e mesi?

Poco, la verità è che puoi fare poco se continui a cercare casa in modo tradizionale. Quando pensi ad un agente immobiliare classico, pensa ad un tassista. Sei mai stato in un taxi?

Per esperienza quando prendi un taxi, il tassista ti porta per la strada che vuole lui, quindi arrivi a destinazione e paghi. Il tassista se ne va e non lo rivedi mai più. Non ti dirò che quasi tutti gli agenti immobiliari classici investono l’80 - 90% del loro tempo cercando nuovi clienti, e quella percentuale potrebbe essere anche maggiore. Questi agenti immobiliari sono come i tassisti, sempre in cerca di nuovi clienti come è normale che sia. Portano le persone a vedere delle case senza interessarsi realmente di capire fino in fondo le esigenze per offrigli una soluzione su misura, semplicemente si limitano a mostrarti una casa e poi arrivederci e grazie.

Quando nel 2008 abbiamo creato Grandi Agenzie l’abbiamo posizionata come la prima agenzia che ti cerca casa. Lo scopo era rendere la ricerca della casa un’esperienza straordinaria. Un po’

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come la differenza che c’è tra prendere un Taxi ed una Limousine.

Gli agenti di Grandi Agenzie investono l’80-90% del loro tempo nel prendersi cura di te e come risultato di offrire un servizio Limousine, per questo le persone ci consigliano volentieri ai loro conoscenti, amici, parenti e colleghi. Per questo i clienti che acquistano con noi sono entusiasti e le persone che ci affidano le loro case da vendere riescono a trovare un ottimo acquirente in tempi record.Per te che compri casa pochissime volte in una vita intera è indispensabile avere a fianco un professionista che ti aiuti nella ricerca della casa giusta.

Noi di Grandi Agenzie abbiamo creato per i nostri clienti un servizio chiamato “Ti cerco casa”, che ti permette di cercare casa solo tra quelle che presentano le caratteristiche da TE indicate, senza fare nulla. L’agente che ti seguirà in tutto il percorso si impegnerà a cercare la tua casa ideale, per zona, dimensione, e accessori vari, cercandola appositamente tra i parametri di tuo interesse e presentandoti soluzioni settimanalmente.

Se vuoi approfondire come funziona il servizio Ti Cerco Casa visita il sito www.parma.grandiagenzie.it

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Lo Staff di Grandi Agenzie, la prima agenzia che ti cerca casa

Alimentazione

Buon decimo compleanno alla dieta mediterranea!

AGGIUNTA NEL 2010 ALLA LISTA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE UNESCO, È UN REGIME ALIMENTARE CHE RISPETTA TRADIZIONI E VALORI, OLTRE AD AVERE DIVERSI BENEFICI. PROPOSTO ANCHE UN NUOVO SIMBOLO UFFICIALE

D

efinire che cos'è la dieta mediterranea è complesso: a prima vista questo regime alimentare sembrerebbe unicamente un elenco di cibi da assumere, in realtà si tratta di un vero e proprio stile di vita da mantenere. Il termine è stato coniato durante gli anni '70, quando due ricercatori americani, Ancel e Margaret Keys, si sono resi conto che la longevità delle popolazioni del Sud Italia e di altri paesi del Mediterraneo era dovuta principalmente alla loro alimentazione e alle loro produzioni locali. Esattamente dieci anni fa, poi, il 16 Novembre 2010, la dieta mediterranea è stata aggiunta alla lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco, soprattutto per la sua importanza in termini di tradizioni e valori. Questo regime si basa sulla cosiddetta “Piramide alimentare” che definisce a colpo d'occhio cosa si dovrebbe mangiare e in che quantità: alla base di questo triangolo si trovano i cereali non raffinati, i legumi, la frutta, la verdura, le noci, l'olio d'oliva, il latte e i derivati, tutti alimenti che dovrebbero essere assunti quasi quotidianamente. Al centro, invece, da consumare settimanalmente, si collocano pesce, uova e carne di piccola taglia. La cima della piramide è rappresentata dalla carne rossa e dal vino: concessi solamente qualche

volta in un mese.

Per festeggiare questo decimo anniversario dal riconoscimento ufficiale della dieta mediterranea è stato proposto dall'Associazione Carni Sostenibili, un nuovo simbolo grafico al posto della piramide: si tratta di un tempio, in grado di riunire sia gli alimenti che le idee. Alla base di questa figura, infatti, si collocherebbero gli aspetti sociali come l'attenzione alla tradizione, la biodiversità e la convivialità; mentre i pilastri dell'edificio rappresenterebbero le quattro categorie alimentari: carboidrati, frutta, verdura e proteine.

I BENEFICI A differenza di altri regimi alimentari, la dieta mediterranea è estrema-

mente bilanciata dal punto di vista dei nutrienti ma deve essere assolutamente accompagnata dall'esercizio fisico per garantire uno stile di vita equilibrato. Negli ultimi anni, sono state pubblicate moltissime ricerche che evidenziano il ruolo fondamentale della dieta mediterranea nella riduzione dell'incidenza mortale di malattie cardiovascolari, tumori e patologie neurologiche. Nel dettaglio, secondo alcuni studi, questo regime alimentare riduce di un terzo il rischio d'infarto, grazie alle sostanze antiossidanti presenti nei cibi che dovrebbero essere consumati maggiormente. Un'altra malattia che viene scongiurata da questo stile di vita è la demenza: la frutta (anche quella secca), la verdura e il pesce sono ricchi di Omega 3, che svolge un ruolo protettivo per il cervello. di Sofia Vicini

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Città Bimbi

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Inserto dedicato ai bambini e ai genitori

La GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA nel 2020 Quest’anno sta riportando fortemente alla luce differenze e difficoltà sociali che non dovrebbero riguardare i bambini. Ecco perchè, oggi, questa giornata, che ricorre nel mese di novembre, ha ancora più valore e merita l’attenzione di tutti

P

oco più di 30 anni fa veniva adottata quella convenzione che per la prima volta riconobbe i bambini come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991. È proprio in occasione di questa giornata che l’Italia riafferma il proprio impegno a proteggere e promuovere i diritti di tutti i bambini, soprattutto di quelli che vivono in situazioni di conflitti e difficoltà. Questo è il 31esimo anno

di vita della Convenzione e ricorre in una situazione di pandemia dove proprio i bambini e gli adolescenti stanno affrontando momenti di instabilità e incertezza e dove, purtroppo, a seconda dell’appartenenza sociale e geografica, sono ancora più evidenti le differenze e le difficoltà. Perché serve una giornata da celebrare per ricordare i diritti dei bambini? Sembrerebbe ovvio, ognuno di noi direbbe che i bambini hanno gli stessi diritti.

Eppure, ancora oggi, sono molti i bambini e gli adolescenti che vivono situazioni di abuso, violenza, discriminazione o emarginazione. Parole che nessuno vorrebbe venissero

associate all’età dell’innocenza. Molti soffrono la fame, vivono in condizioni di disagio e trascuratezza. È a loro che va il nostro sostegno e l’importanza di ricordare, se non altro cogliendo questa giornata così importante, il diritto di tutti i bambini ad essere felici. Perché di questo si tratta. Si tratta di far vivere loro la spensieratezza e l’ingenuità della tenera età, senza distinzioni. Ed è il lavoro di cui si occupano molte associazioni umanitarie, come Save the Children o Telefono Azzurro, per citarne alcune.

I quattro principi ispiratori: 1. NON DISCRIMINAZIONE: i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzioni 2. SUPERIORE INTERESSE DEL BAMBINO: in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità

3. DIRITTO ALLA VITA, SOPRAVVIVENZA E

SVILUPPO: gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e lo sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati

4. R ISPETTO DELLE OPINIONI DEL MINORE: prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

Si ispira alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza anche la Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori, per tutelare la crescita di questi bambini coinvolti in un periodo di transizione dei loro genitori, che può diventare un momento di grande sofferenza, se non gestito con la giusta cura. Per tutti questi motivi e perché è una cosa che ci riguarda tutti indistintamente, è importante ricordare questa giornata e non dare niente per scontato. di Felicia Vinciguerra e Lisa Topi

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le News LIBRI D’ASPORTO A VOLONTÀ grazie al take away e alla consegna a domicilio Le Biblioteche di Parma hanno sospeso l’apertura al pubblico e la normale attività ma hanno contemporaneamente attivato il servizio di restituzione e prestito in sicurezza.

Come già avvenuto lo scorso maggio, si è ripartiti con “take away” e consegna a domicilio. Queste modalità permetteranno ai più piccoli di continuare ad affittare libri, senza perdere il vizio della lettura. Per prendere in prestito un libro sarà obbligatoria la prenotazione, dopo aver scelto i libri a catalogo, all’indirizzo www.biblioteche.parma.it, e-mail o telefonicamente dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17 da lunedì a sabato alle singole biblioteche. Dopo la prenotazione verrà comunicato il giorno e la fascia oraria di ritiro dei libri prenotati.

La restituzione avverrà semplicemente depositando volumi e dvd all’ingresso delle biblioteche.

Un ulteriore servizio attivo per i residenti a Parma è la consegna a domicilio; il servizio potrà essere

richiesto telefonicamente alla struttura bibliotecaria di interesse. Così le Biblioteche si apprestano a rincontrare i loro piccoli lettori.

Il servizio sarà disponibile presso le Biblioteche dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. La Biblioteca di Alice è aperta tutte le mattine e nei pomeriggi di martedì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 17; il sabato dalle 15 alle 17. La Biblioteca Mediateca di Casa della Musica osserverà i seguenti orari: dal lunedì a giovedì dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 18, venerdì dalle 9 alle 13.

NATALE PREZIOSO a sostegno dell’Ospedale dei Bambini di Parma È stata promossa da Conad un’iniziativa denominata: “Natale Prezioso”, sarà attiva fino al 6 dicembre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia).

Con una spesa minima di 30 euro e un contributo di 2,90 euro si ricevere in regalo una delle sei sfere in vetro

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soffiato, a temi natalizi, decorate a mano nel Nord Europa da artigiani esperti per Brandani. Per ciascuna sfera saranno donati in beneficenza 50 centesimi a favore di enti e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali rivolti per lo più ai bambini. Per la provincia di Parma la donazione sarà a favore della nuova area ad alta intensità di cura, in fase avanzata di realizzazione al secondo piano dell’ospedale dei Bambini Pietro Barilla, e che andrà a completare il progetto originario della struttura pediatrica.

I nuovi spazi sorgeranno accanto alla Chirurgia pediatrica e alla Neonatologia, avranno box singoli per il piccolo paziente

e i propri genitori e un’area di lavoro e monitoraggio open space oltre a locali per medici e infermieri.

Dal 2011 ad oggi Conad Centro Nord ha donato, anche grazie ai suoi clienti, oltre 126 mila euro a progetti inerenti all’ospedale dei Bambini passando dall’Albero degli Amici, ai Cuccioli del Cuore, alle Luci del Cuore, i Supercoccolosi e Dino&Company.

Il prof. Gian Luigi de’ Angelis, direttore del dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: «anche in questo periodo difficile Conad è al fianco dell’Ospedale dei bambini, insieme, portiamo avanti progetti importanti che fanno si che l’Ospedale dei Bambini sia un riferimento per la cura dei piccoli pazienti e per le loro famiglie. Ringrazio quindi, fin da ora, tutti coloro che vorranno sostenere questo nuovo progetto».

le News Donati 2.634 kit di pastelli ai bambini delle primarie di Parma Dalla collaborazione tra Assessorato alla Scuola e Sinapsi Group è partita la promozione del progetto “La scuola a colori”. Anche grazie alla collaborazione di Gazzetta di Parma, Fondazione Collodi, Assistenza Pubblica e Croce Rossa Italiana, i bambini delle prime classi delle scuole primarie di Parma hanno ricevuto bellissime sacche con

tanti pastelli colorati e fogli da utilizzare nel modo più creativo e divertente possibile.

Dopo mesi di lockdown, le scuole sono ripartite tra cambiamenti, problemi e nuove regole da seguire per la salute di tutti. Ma la cosa più importante è che l’emozionante e lunga avventura dell’educazione ha ripreso il suo flusso, coinvolgendo tanti bambini. In segno di ringraziamento verso gli operatori della scuola, e come segno di buon auspicio per tutti i bambini in questo grande viaggio, Sinapsi Group ha deciso di impegnarsi nella distribuzione di questi kit “per la ripresa del sorriso”.

Sinapsi Group ha condiviso il progetto con Luca Chirico della Chirico Servizi.

GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI Si celebra il 20 novembre la Giornata mondiale dei diritti dei bambini, un’occasione per ricordare i diritti fondamentali dell’infanzia e dell’adolescenza. La data del 20 novembre in cui ricorre la Giornata mondiale dei diritti dei bambini coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989. Il Comune di Parma celebra questa occasione nei Nidi e nelle Scuole dell’Infanzia, nelle quali verranno realizzati laboratori di gioco o letture animate sul tema dei diritti che dal 1989 la Convenzione riconosce quali fondamentali per i bambini e le bambine designandoli cittadini fin dalla nascita, affinchè tutti i bambini, anche piccolissimi, possano conoscere i loro diritti.

L’idea di partenza era quella di incoraggiare i bambini a vedersi all’interno della scuola e del mondo, cercando di dare un colore alle emozioni che l’inizio della prima elementare fa scaturire in loro. Davide Battistini: «La scuola è il luogo dell’espressione per eccellenza, il piccolo kit che abbiamo studiato con il Comune di Parma è solo un modo per dare a tutti un segnale, nonostante il Covid siamo ripartiti, e dobbiamo alimentare la positività innata delle nuove generazioni».

Usando l’immaginazione e l’espressività, i bambini avranno la possibilità di disegnarsi a scuola e di vedere poi questi “disegni di classe” pubblicati sulla Gazzetta di Parma. Gli organizzatori del contest raccoglieranno le foto dei disegni entro il 10 dicembre 2020, per poi pubblicare una galleria di immagini sul quotidiano e sul sito web della Gazzetta.

Neonati e sonno, chi aiuta i genitori? È un tema molto caro ai genitori, che lo siano diventati da poco o che lo saranno a breve. Il sonno è una tappa importante dei primissimi giorni di vita del neonato e imparare a gestire i bisogni del piccolo, con l’aiuto di un esperto, è fondamentale. Per questo Biancamaria Acito, psicologa perinatale, organizza sempre incontri interessanti rivolti a genitori e futuri genitori per dare loro un sostegno, parlando di sonno, pianto, tappe di sviluppo.

Vista l’emergenza sanitaria in corso, gli incontri sono online e gratuiti e si svolgono sulla piattaforma Meet. Il prossimo appuntamento è in calendario per martedì 1 dicembre alle ore 15.00.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a: laboratorifamiglia@gmail.com o telefonare al numero 3755008355.

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attività Bimbi

MUSICA, un toccasana per la formazione dei bambini Cantare, suonare e ascoltare musica coinvolgono la parte creativa del cervello, ma agiscono anche su concentrazione e autocontrollo.

Esiste anche l’intelligenza musicale.

Quale strumento consigliare per i più piccoli?

P

rima ancora di comprendere il linguaggio, il neonato coglie l’armonia dei suoni che lo compongono e ne apprezza la musicalità. Egli sviluppa così la capacità di ascolto e comprensione della lingua: riesce a cogliere il tono, le inflessioni e persino le emozioni che stanno dietro alle parole dette.

I bambini adorano la musica in ogni sua forma: i suoni, la melodia, il ritmo creano un ambiente sano e riposante intorno ai più piccoli. Ma non solo, questa disciplina è molto di più. Diversi studi dimostrano come influenzi in modo determinante lo sviluppo fisico, emotivo ed intellettuale del bambino fin dalla nascita, rafforzando lo sviluppo cognitivo e sensoriale.

Per cantare, suonare o ascoltare sono necessari entrambi gli emisferi del cervello: la parte destra, contenitrice delle emozioni e delle capacità sensibili, esamina il timbro della musica e la melodia mentre la parte sinistra, che controlla i processi logici, analizza il ritmo e

NATI PER LA MUSICA, un supporto per i genitori Da tempo ormai si è consolidato a livello nazionale il progetto Nati per la Musica, che ha lo scopo di arricchire l’esperienza musicale in famiglia, come strumento di relazione per uno sviluppo migliore del bambino.

Sul sito www.natiperlamusica.org si trova una sezione dedicata ai genitori, dove sono sviluppati diversi argomenti legati all’importanza della musica, già a partire da quando il bambino è nella pancia della mamma, oppure al legame tra musica e cervello. Il Programma è promosso dall’Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la Salute del Bambino ed è attivo su tutto il territorio nazionale grazie alle reti regionali di operatori, che coordinano e promuovono diverse iniziative locali per bambini in età prescolare e le loro famiglie.

Sul sito si trovano anche informazioni sulle iniziative attive sul territorio.

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attività Bimbi VERSO QUALE STRUMENTO SI PUÒ INDIRIZZARE IL BAMBINO

l’altezza dei suoni. Per questo si dice che la musica sia fondamentale nello sviluppo del cervello del bambino, lo aiuta ad affinare le sue capacità, aumenta le competenze analitiche, matematiche e logiche.

Quando poi i bambini imparano a suonare uno strumento, affinano la concentrazione e l’autocontrollo.

Inoltre la musica ha un ruolo nello sviluppo affettivo: i genitori e le persone che lavorano con i bambini sanno che cantare per loro aiuta a tranquillizzarli e a creare un rapporto più stabile.

Si dice li aiuti anche ad acquisire autostima, oltre a potenziare la creatività, stimolare il processo di concentrazione e accrescere la memoria. È quindi molto importante fare loro ascoltare ogni genere di musica, poiché un ambiente musicale

Come spesso accade, è il bambino che seleziona lo strumento da suonare, in base alle sue attitudini e desideri. Altre volte però è il genitore che sceglie quello che pensa possa essere adatto per il suo piccolo. Ci sono alcuni, intramontabili, strumenti musicali che accomunano grandi e piccini nella scelta e sono quasi sempre gli strumenti più amati dai bambini.

LA CHITARRA spinge un bambino ad esprimere le proprie emozioni. Con questo strumento s’impara a trovare un equilibrio tra intelletto (impegno e pazienza) ed emozioni (sensibilità, sentimenti).

IL VIOLINO è da prendere in considerazione per un bambino dal carattere riflessivo e tranquillo, che abbia idealmente dita sottili, braccia non troppo corte e molta pazienza e precisione.

IL PIANOFORTE stimola la coordinazione per l’utilizzo simultaneo di entrambe le mani. Inoltre regala una soddisfazione immediata.

LA BATTERIA e i tamburi sono strumenti adatti per bambini vivaci e pieni di energia, insegnano la coordinazione e scaricano il piccolo.

LA TROMBA è piuttosto semplice, ma ha bisogno di molta forza e fiato. È adatta a bambini energici e con la tendenza a voler comandare.

interessante, l’ascolto attivo del bambino e il ballo, sono per lui degli stimoli alla conoscenza di sé e delle proprie capacità.

Una teoria interessante è quella delle Intelligenze multiple di Howard Gardner, secondo la quale non esiste un unico livello d’intelligenza ma 8 tipi ben distinti tra cui troviamo anche l’intelligenza musicale. Chi la possiede è specialmente capace di individuare le sfumature tra le melodie, pensare in termini di ritmo e distinguere suoni simili che si producono separatamente o insieme. Secondo lo psicologo questo tipo d’intelligenza è la prima a svilupparsi durante il corso della vita, dipendendo quindi dall’aver ricevuto educazione musicale durante l’infanzia. Il messaggio è quindi “sì alla musica per bambini sempre e comunque!”. di Lisa Topi

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attività Bimbi

I BAMBINI BILINGUE hanno una marcia in più Imparare due lingue già da piccolissimi si può e i benefici si riscontrano anche sulle capacità esecutive del bambino

I

l bilinguismo riguarda la capacità che possiede una persona di parlare più di una lingua, realtà sempre più presente nella nostra società globalizzata.

Le forme di bilinguismo sono molte-

plici: simultaneo, il parlante è immerso nell’apprendimento sin dalla nascita; sequenziale precoce, si viene in contatto con la seconda lingua entro gli otto anni; infine, il sequenziale tardivo, in cui l’esposizione avviene dopo gli otto anni.

RISORSE DEL WEB PER I PIÙ PICCOLI, COME ORIENTARSI Educare i più piccoli alla tecnologia e all’uso consapevole del web non è semplice, tuttavia è assolutamente necessario cercare di far avvicinare i bambini al digitale con consapevolezza e attenzione. Tante sono le risorse e i canali che possono aiutarci a farlo, ma è bene selezionarli con cura per incentivare sia grandi che piccini ad un utilizzo conscio di Internet e dei social network, nonché di video e videogiochi, per favorire una media education che tenga conto dei rischi e delle opportunità offerte dal digitale. I metodi per proteggere la sicurezza online dei bambini e migliorarne l’esperienza su tablet, pc, smartphone e console di videogiochi sono molteplici, ma ad un efficace sistema di parental control va affiancata un’attenta selezione di app e canali su cui far navigare i ragazzi.

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Per molto tempo, si è creduto che il cervello di un bambino non potesse sostenere il doppio apprendimento linguistico e che questo portasse a sviluppare dei problemi con la lingua madre. È arrivato il momento di sfatare questo mito!

PER I PIÙ PICCOLI... UN MONDO A COLORI Loopimal è un’applicazione per bambini che gioca con i colori, la musica e i movimenti, dando la possibilità ai bambini di vederli combinarsi grazie all’aiuto di 6 simpatici animali, che si muoveranno, danzeranno e suoneranno per intrattenere i più piccoli. Sempre animali i protagonisti dell’Arca di Noè Animalibrium, gli stessi che Noé deve caricare sulla sua arca prima del grande diluvio. Di Noé non c’è però traccia, perché sono i bambini a fare le sue veci e a recuperare dalle terre ancora tutti gli animali.

Per l’età prescolare, molto utili e divertenti le applicazioni di Edoki Academy,

attività Bimbi PERCHÉ INSEGNARE L’INGLESE AI BAMBINI? Attualmente imparare una lingua straniera come l’inglese è fondamentale, soprattutto per i bambini. Entrare in contatto già dall’infanzia con questo idioma, permette di trasformare l’apprendimento di una lingua in un gioco, qualcosa di curioso e divertente.

I vantaggi da non sottovalutare sono la forte capacità imitativa e l’enorme plasticità fonetica e cerebrale dei più piccoli. L’inglese sarà estremamene utile una volta cresciuti: a scuola, in ambito lavorativo e in viaggio. Il web offre una vasta gamma di siti pieni di contenuti divertenti per imparare la lingua, giocando. Ne possiamo elencare alcuni gratuiti: • Super Simple Learning • Squeak Online • StoryNory • Anglomaniacy • Starfall • CBeebies • AgendaWeb

Il nostro cervello funziona in modo incredibilmente complesso: 100 miliardi di

neuroni e un numero elevatissimo di connessioni. Le sue funzioni? Dirige il lavoro

tutte ispirate al metodo Montessori. Il ventaglio delle app spazia da quelle dedicate al calcolo numerico e alle lingue, fino ad arrivare alla logica, alla musica e molto altro ancora.

Attraverso le attività proposte, i bambini potranno iniziare ad approcciarsi all’alfabeto, alla scrittura e ai numeri.

Insomma, una raccolta che si caratterizza per contenuti interessanti e di grande qualità pensati in maniera specifica per l’età prescolare.

PER I PIÙ GRANDI... LA SCIENZA A PORTATA DI CLIC Con l’app Mammiferi si possono scoprire informazioni sull’anatomia e l’impianto relativo ai cicli vitali e alle abitudini di questa classe di vertebrati (l’applicazione è frutto della collaborazione con professionisti zoologi), il tutto senza dimenticare il divertimento! Mentre

dell’organismo, elabora i segnali che arrivano dall’esterno, ci permette di pensare e, soprattutto, di apprendere.

Quando un bambino viene al mondo, ha già quasi tutti i neuroni ma sono presenti pochi collegamenti fra essi, giusto quelli essenziali per la sopravvivenza.

Crescendo, si raggiunge una maggiore densità neuronale.

Il modo in cui il cervello viene stimolato, nella fascia d’età 0-8 anni, determinerà le capacità cognitive, affettive e sociali dell’adulto.

Secondo alcuni studi le lingue cui si è esposti entro i primi tre anni di vita sono ricevute dal cervello come materne e questo fa sì che siano immagazzinate nella memoria a lungo termine, ottenendo un uso automatico e naturale. Mentre la lingua appresa in età adulta, si collocherà nella memoria a breve termine, portando spesso a un’espressione lenta e con molte imprecisioni.

I benefici offerti dall’acquisizione di una seconda lingua in età precoce, non si fermano solamente ad aspetti linguistici.

I bambini bilingue, infatti, dimostrano di avere una marcia in più per quanto riguarda le funzioni esecutive: pianificare, coordinare e controllare.

I piccoli parlanti devono scegliere costantemente tra una o più lingue, nel momento in cui si trovano a voler comunicare, stando attenti a non attivare la parola ricercata in una lingua diversa da quella che stanno utilizzando in uno specifico momento, mantenendo sempre alto il livello di concentrazione. di Lisa Topi

Il Sistema Solare del Professor Astro Gatto è una app che unisce il divertimento alla scienza, parlando del Sole, del pianeta Terra, del Sistema Solare, della nostra galassia e dei misteri e delle curiosità sull’Universo. Molto simile l’app dell’Atlante Barefoot, che consente di esplorare tutto questo, e molto altro ancora, a partire proprio da un globo tridimensionale interattivo!

Prodotto interamente made in Italy, il videogioco Gran sasso in cui l’alieno Zot precipita in una strana struttura terrestre, che scopre solo dopo essere i Laboratori Nazionali del Gransasso. Per tornare a casa avrà bisogno di compiere diversi esperimenti, che porteranno il giocatore ad imparare concetti di fisica e astronomia, il tutto risolvendo dei semplici ma divertenti mini game. di Francesca Liberatore

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attività Bimbi

I CLASSICI DISNEY che non passeranno mai di moda Difficile fare una scelta quando si tratta di Disney, i cartoni animati che accontentano i gusti di grandi e piccini. E non c’è momento migliore per rispolverarne alcuni

I

l periodo non è dei migliori, non si possono fare grandi cose e la noia è sempre dietro l’angolo ma l’importante è non lasciar prendere il sopravvento alla routine e alla pigrizia.

Se cercate qualcosa che renda speciali i pomeriggi o le serate in casa con i bambini, un tuffo nei cartoni animati del passato è quello che ci vuole. Un classico della Disney renderà felice tutta la famiglia, vi permetterà di guardare la tv con gli stessi occhi dei vostri figli e di condividere con loro qualcosa della vostra infanzia.

Vi starete chiedendo da dove cominciare; per rinfrescarvi la memoria e facilitarvi il compito, parleremo ora di 5 celebri film d’animazione Disney. di Lisa Topi

Lilli e il vagabondo

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Dumbo

(1941) È un cartone incentrato sulla storia scritta da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl per il prototipo di un nuovo giocattolo. Il protagonista è un cucciolo di elefante, preso in giro per le sue grandi orecchie, finché non imparerà a volare utilizzando proprio queste come ali. La morale in questa storia è palese: riuscire a non considerare un proprio difetto come tale ma riuscire a vederlo come un punto di forza, qualcosa che ci rende unici.

Gli Aristogatti (1970)

(1955) È il 15º Classico Disney. I protagonisti sono un cane randagio chiamato Biagio e una cagnolina di nome Lilli che vive con una famiglia benestante. È una storia che parla d’amore, sofferenza, libertà e crescita. Lilli scopre il mondo attraverso gli occhi di Biagio che non ha nulla del principe azzurro convenzionale, ma anzi, ricorda di più il classico cattivo ragazzo ma con il cuore buono.

Il film racconta di una tenera famiglia di gatti, residente nella casa di un’anziana aristocratica, che dovrà lottare con il maggiordomo che vuole farli sparire per questioni legate all’eredità della signora.

Un gatto di nome Romeo ed altri animali aiuteranno gli Aristogatti a cacciare il furfante. La pellicola si presenta ricca di contenuti morali: amicizia vera, amore e uguaglianza.

Robin Hood (1973) Cartone basato sull’omonima leggenda, sostituisce però i personaggi umani della storia originale con gli animali.

Il protagonista è mostrato come un eroe che lotta per il bene dei poveri (“rubare ai ricchi per donare ai poveri”).

Pur sfuggendo alla legge, lui è una persona onesta, dal cuore nobile, che deruba i ricchi per alleviare le sofferenze dei più sfortunati.

Mulan (1998)

Diretto da Tony Bancroft e Barry Cook, ispirato all’antica leggenda cinese di Hua Mulan.

La protagonista non è certo una classica principessa del mondo Disney ma una scaltra e ribelle guerriera. La pellicola insegna a non fermarsi davanti a niente e nessuno e soprattutto a non conformarsi ai canoni imposti dalla società, se questi non ci rappresentano.

attività Bimbi

Un percorso di CRESCITA e PICCOLE EMOZIONI Il NIDO NOCCIOLINE accoglie i bambini dai 9 ai 36 mesi e propone diverse attività ludiche ed educative, in uno spazio che ha le stesse caratteristiche della casa

I

bambini, sin da piccolissimi, iniziano un graduale percorso di costruzione della propria personalità. Sulle emozioni si costruisce l’intera personalità del bambino, nei suoi aspetti cognitivi, comportamentali e sociali. Ecco perché, per chi si occupa di educazione, intervenire su questo aspetto della vita di un bambino rappresenta una sfida fondamentale. Compito dell’educatore è favorire la sperimentazione delle emozioni da parte del bambino, attraverso le relazioni, e mostrarsi come modello emotivo. Stiamo parlando della cosiddetta “pedagogia delle emozioni”, della quale il Nido Noccioline fa il proprio punto cardine nel rapporto con i piccoli. Gestire le emozioni in un contesto educativo come un piccolo nido, che raccoglie un numero limitato di bambini, è il lavoro della Tata

Susanna, che con grande passione, cura e organizzazione accoglie a Parma i vostri piccoli, all’interno di spazi pensati su misura dei bambini. «Il nostro nido- spiega Susanna direttrice del nido- è stato ideato con l’intento di offrire ai bambini un luogo, nelle sue caratteristiche, molto simile a quello della casa, anche nell’impatto estetico: semplice, gradevole e armonioso.

Lo spazio è infatti di piccole dimensioni e accogliente, nella sua duplice funzione di contenitore affettivo e ludico: offre sicurezza e continuità nelle relazioni e una ricchezza di stimoli ed opportunità di gioco.»

Le varie attività sono accompagnate dalla lettura di storie e racconti legati al tema delle emozioni e del colore. Noccioline è

Al Nido Noccioline puoi festeggiare il compleanno del tuo bambino!

Il Nido, in attesa dell’auspicata piena ripresa di tutte le attività ricreative in totale serenità, mette a disposizione i suoi spazi per organizzare e festeggiare compleanni e ricorrenze.

Vieni e trovarci per vedere i nostri spazi!

SIAMO IN via Rubini (viale dei Mille) Orari: 7.00 -18.00 PER INFORMAZIONI chiamaci: 3459038643 o scrivici: nidonoccioline@yahoo.com

un Piccolo Gruppo Educativo, che accoglie un numero limitato di bambini dai 9 ai 36 mesi, 8 al massimo, proprio per garantire loro le cure e le attenzioni che necessitano. Il rispetto dei tempi di ciascun bambino è uno dei punti di forza dell’attività del Nido, affinché possano fare esperienza delle varie attività proposte. Un pensiero speciale è dedicato ai lattanti, i bambini che iniziano il nido tra i 9 e gli 11 mesi, ai quali sono garantite risposte personalizzate anche relativamente ai bisogni fisiologici del sonno e del pasto. «Non amiamo parlare di programma della giornata – continua Susanna-, perché crediamo che il valore di un progetto che sostiene le competenze dei bambini stia nella sfida di costruire insieme a loro una giornata educativa dove le routine, i tempi della cura, dell’apprendimento, dell’individualità e delle relazioni, abbiano lo stesso peso sulla bilancia del nostro progetto.» Il piccolo gruppo educativo Noccioline è il mondo dei vostri bambini ed è anche un Baby Parking: qui potranno cantare, suonare, colorare, manipolare, giocare con puzzle ed incastri, fingersi cuochi e maghi, senza mai dimenticare ciò che amano maggiormente, tanto gioco in movimento!

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Ca’Pina: il luogo ideale dove gusto e tradizione si incontrano Ca’ Pina ristorante, bar, degusteria.

Caratteristico casale della campagna parmigiana con tre sale ristorante e piccoli ambienti dove proponiamo piatti e prodotti tipici ma anche “personalizzati” dai nostri maestri di cucina. Serviamo colazioni, pasti veloci, drinks, aperitivi e squisiti gelati artigianali.

Nella nostra cantina è a disposizione un’ampia selezione di vini.

Parma - Via Traversetolo, 200 loc. Botteghino Tel. 0521 394559 - www.capina.it

attività Bimbi

SENZA PENSIERI, un nido per i vostri piccoli Dopo un periodo di sospensione dovuto all’emergenza sanitaria, le tate dell’asilo Senza Pensieri sono pronte ad accogliere i vostri bambini in totale sicurezza

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ccogliere i più piccoli in un ambiente familiare che abbia le caratteristiche di un vero e proprio nido. È questo il principio su cui si fonda il Senza Pensieri, un luogo accogliente e sicuro pensato su misura dei più piccoli. Non solo un centro di custodia oraria, ma anche un vero e proprio asilo. Il Piccolo Gruppo Educativo è un piccolo nido che accoglie un numero

ristretto di bambini di età compresa da 0 a 3 anni. Questa tipologia di servizio consente l’instaurarsi di un rapporto privilegiato tra educatrici e bambini e la creazione di un ambiente in cui i piccoli si sentono al sicuro. Inoltre, in questo specifico momento storico dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19, avere la tranquillità di lasciare il proprio bambino all’interno di spazi adeguati da condividere con pochi altri bambini, è un vantaggio da non sottovalutare. La struttura, infatti, rispetta le norme anti-Covid 19 dettate dai protocolli regionali e ministeriali e garantisce la sanificazione e la sicurezza degli spazi. Dopo un anno difficile per tutti, e ancor di più per i bambini, desideriamo ritornare “alla normalità” e riprendere le attività in presenza, più motivate e cariche che mai.

L’obiettivo del P.G.E. Senza Pensieri è quello di accompagnare i bambini in un percorso di crescita nel rispetto dei tempi e della loro individualità, in un contesto adatto a promuovere le relazioni sociali e lo sviluppo psico-affettivo.

ASILO NIDO & BABY PARKING Via Fainardi 10/A a Parma Tel. 0521 572084 / 366 7215224 info@senzapensieri.parma.it www.senzapensieri.parma.it Aperti da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18 Flessibilità oraria

Al Baby Parking gli orari si adattano alle tue esigenze!

Tra le tante attività e i servizi dell’asilo, quella del Baby Parking è un’idea davvero vincente per grandi e piccini. Il Baby parking nasce direttamente dall’esigenza dei genitori di trovare per i propri figli un posto sicuro e fidato per alcune ore. La differenza fondamentale dal nido d’infanzia è data dal fatto che gli orari e la durata della permanenza dei bambini sono flessibili ed adattabili alle singole esigenze. Non deve essere inteso come un “parcheggio per i più piccoli” bensì come un servizio che include aspetti socio-educativi e ricreativi che favorisce il benessere psico-fisico e la socializzazione di tutti i bambini attraverso il gioco.

Le tate Alessia, Elena e Morena vi aspettano!

Tutte le attività proposte al Senza Pensieri hanno lo scopo di creare, grazie a un ambiente stimolante, funzionale e confortevole, opportunità educative, di socialità e di relazione tra i bimbi: le attività ludiche, libere o strutturate, che comprendono laboratori di educazione alla musicalità, psicomotricità, pittura e manipolazione, sono pensate nel rispetto dei ritmi personali, di crescita cognitiva ed emotiva di ciascun bimbo.

Il nostro piccolo asilo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.30 con possibilità di prolungare l’orario fino alle 18.00. È possibile inoltre richiedere l’orario ridotto fino alle 13.30.

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Mai più PAURA DEL DENTISTA! Consigli e strategie per rassicurare i vostri bambini: a colloquio con la Dr.ssa Beccuti, pedodontista del centro FaceKids

L

a paura del dentista è detta odontofobia ed è un disturbo riconosciuto ufficialmente anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Ne soffrono un numero sempre crescente di persone, siano essi adulti o bambini. Per evitare che i più piccoli diventino adulti sofferenti è bene cercare di ridurre e controllare questo tipo di ansie. È fondamentale che il bambino viva la sua prima esperienza dal dentista in modo sereno, senza alcun tipo di condizionamento negativo da parte del genitore che non deve trasmettergli le proprie paure o le proprie insicurezze.

Ecco alcuni suggerimenti per trasformare il vostro bambino in un paziente sicuro e collaborativo: • CONTROLLI PERIODICI Dal momento in cui iniziano a spuntare i primi dentini, organizzate appuntamenti periodici dal pedodontista.

Il bambino vivrà l’esperienza come qualcosa di routinario e normale e voi attuerete una prevenzione efficace.

• PEDODONTISTA Optate per un odontoiatra specializzato in odontoiatria infantile, che sappia affrontare con la dovuta esperienza la curiosità del piccolo ed evitare l’insorgenza di paure ed ansie che potrebbero influire negativamente sulla crescita psicologica del vostro bambino.

• AMBIENTE ACCOGLIENTE Sala d’attesa a misura di bambino, con giochi o attività mirate a rassicurare il piccolo.

• ATTENZIONE ALLE PAROLE Non associate mai la visita dal dentista con una punizione. Raccontate al vostro bambino che il dentista ‘conterà i suoi dentini’ o ‘controllerà il suo sorriso’. Lasciate che vostro figlio porti con sè un gioco o un peluche.

• NON PROMETTERE PREMI Promettere al bambino un premio se farà il bravo dal dentista equivale a dare importanza all’evento, che invece deve essere vissuto in modo assolutamente routinario.

• SCEGLIETE L’ANALGESIA SEDATIVA CON PROTOSSIDO D’AZOTO È una miscela di ossigeno e protossido d’azoto che, inalata tramite una masche-

Dr.ssa Maria Letizia Beccuti, Spec. Ortodonzia, Pedodonzia FACEKIDS Parma

Via R. Bormioli 5/A 43122 Parma Tel. 0521 035122 Fax. 0521 035120 info@facekids.it www.facekids.it

rina profumata, permette al bambino di raggiungere quello stato di sedazione per cui rimane vigile e collaborativo ma sostanzialmente tranquillo durante le manovre odontoiatriche. L’analgesia sedativa ha effetto: 1) antidolorifico: il bambino avverte meno dolore 2) ansiolitico: attenua la paura e stimola pensieri e fantasie piacevoli 3) antiemetico: riduce lo stimolo al vomito.

La paura del dentista provoca spesso ansia e angoscia nei bambini e nei genitori che li accompagnano. Nel centro di odontoiatria pediatrica FACEKIDS lavoriamo per eliminare lo stress e rendere la seduta dal dentista gradevole e rassicurante.

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consigli per Voi

PREPARIAMOCI AL NATALE, con Un ottimo modo per trascorrere il tempo e sviluppare la creatività dei piccoli.

Il Natale è da sempre un momento di condivisione, creare insieme ai bambini dei lavoretti personalizzati sarà un’occasione divertente per tutta la famiglia

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atale significa famiglia, amore, condivisione e lavoretti per bambini. Tutti almeno una volta nella vita da piccoli, abbiamo creato con le nostre mani qualche regalino o decorazione natalizia: un calendario dell’avvento, un presepe, una pallina da mettere sull’albero. Queste attività non annoiano mai e sono un’occasione per divertirsi con la propria famiglia. Tutti i bambini amano creare, disegnare e sporcarsi con più colori possibili, la domanda è: “che lavoretti inventare per questo Natale 2020?”. Nel caso in cui vi mancasse un po’ di fantasia e creatività, potrete prendere spunto da qui!

Pensiamo a qualche attività d’ispirazione montessoriana per divertirci al meglio: i bambini sono bambini e devono sentirsi liberi di toccare, rompere e giocare; quindi, regola numero uno: non scegliete materiali preziosi o delicati, si prediligono quelli resistenti e facili da lavorare. Il metodo Montessori poi suggerisce di non dare istruzioni troppo pre-

5 LIBRI per insegnare ai bambini la parità di genere Educare alla parità dei sessi è indispensabile per combattere gli stereotipi di genere già in tenera età. Chi lo dice che l’azzurro è un colore solo da maschi? E che una femmina non può diventare una calciatrice? O che un bambino non deve giocare con le bambole? Proprio nessuno! I bambini, così come gli adulti, devono comprendere di poter essere liberi di esprimere la loro natura, senza paura del giudizio degli altri. Un modo per riuscire ad oltrepassare queste barriere sessiste è la lettura. Ecco 5 libri da leggere per abbattere i luoghi comuni: solo educando le nuove generazioni, possiamo produrre un cambiamento nel mondo!

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cise ai bambini ma di fornire le tecniche e gli strumenti necessari per realizzare i propri lavoretti, lasciando però sempre la possibilità di creare e sperimentare in autonomia.

Fate realizzare un albero di Natale in feltro, con il quale i bambini potranno giocare tranquillamente, senza paura di

COLORI RIBELLI (di Antonella Milardi) dai 4 anni È una favola in rima baciata che ipotizza cosa succederebbe se il rosa e il celeste si scambiassero i ruoli: in particolar modo, mostra che tutti gli adulti avrebbero difficoltà ad accettare questa variazione, mentre i bambini ne sarebbero entusiasti. La domanda necessaria che emerge dopo questa lettura è una sola: può davvero un colore appartenere unicamente ad un sesso?

rompere la punta o di far cadere le palline. Questa è un’opzione molto economica: basterà del feltro verde per realizzare l’albero e di altri colori per le decorazioni. Per fissare gli ornamenti si può utilizzare un rotolo di velcro autoadesivo, ovvero due rotoli a forma di nastro, dotati di un adesivo sul retro. Un’alternativa per

C’È QUALCOSA DI PIÙ NOIOSO CHE ESSERE UNA PRINCIPESSA ROSA? (di Raquel Diaz Reguera) In questo libro, viene raccontata la storia della principessa Carlotta che è incredibilmente stufa della sua vita: solo vestiti rosa e senza la voglia di dover baciare dei rospi per trovare il suo principe azzurro. Lei è libera ed indipendente, vuole vivere mille avventure e andare a caccia di draghi!

consigli per Voi

i lavoretti da fare in casa Palline di Natale, come realizzarle?

quanto riguarda il materiale, è quella di realizzare l’albero in cartone, a due dimensioni o tridimensionale, a forma di piramide.

Se invece non si vuole rappresentare l’albero, si può decidere di creare la sagoma di un pupazzo di neve sempre in feltro, molto simpatico e carino. Divertenti sono anche le renne fatte con i rotoli finiti di carta igienica. Si possono personalizzare con occhietti da applicare con la colla e corna realizzabili con cannucce di plastica.

Anche creare palline personalizzate può essere una buona idea per esercitare la creatività del bambino. Glitter e tempera saranno gli alleati dei piccoli per la decorazione del loro elaborato.

Se siete alla ricerca di qualcosa di molto semplice, con un po’ di cartoncino, colla e forbici potrete realizzare delle bellissime stelle di Natale e tanti fiocchi di neve che possono essere usati per decorare le finestre, o semplicemente per abbellire il tavolo. di Lisa Topi

Le idee per rendere l’albero di Natale originale e personalizzarlo per creare qualcosa insieme ai piccoli sono davvero tante. La creatività non ha limiti e i bambini in questo sono i migliori! Bastano pochi accessori per divertirsi e il bambino si sentirà molto orgoglioso di avere sull’albero una sua piccola opera d’arte. Per realizzare delle palline personalizzate in polistirolo, serviranno: • pallina di polistirolo • delle perline colorate • spilli da patchwork • tempera rossa (o del colore che preferisci) • un pennello • filo per appendere Per realizzare le palline comincia a dipingere con la tempera del colore che hai scelto la pallina di polistirolo e lasciala asciugare bene. Infila in uno spillo tre perline e infilzalo fino in fondo nella pallina. Ricopri in questo modo tutta la pallina lasciando solo il posto per un ultimo spillo. In questo vuoto, infilza uno spillo al quale hai precedentemente legato un pezzetto di filo e sul quale hai annodato un cappio. La pallina adesso è pronta per essere appesa. Puoi utilizzare altre tempere per realizzare palline di diverso colore e addobbare tutto l’albero in questo modo!

ETTORE, L’UOMO STRAORDINARIAMENTE FORTE

STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI

MI PIACE SPIDERMAN...

E ALLORA?

(di Magali Le Huche) Racconto fresco ed ironico dove il nostro protagonista, Ettore appunto, si esibisce in un circo come uomo forzuto.

Nessuno però conosce la sua vera passione: l’uncinetto e il lavoro a maglia.

Un giorno, però, due avversari decidono di rivelare al mondo questo suo segreto. Cosa succederà? Non vi resta che scoprirlo!

(di Francesca Cavallo e Elena Favilli) Pubblicato nel 2017, ormai è diventato un classico per tutti i bambini.

In questo lavoro, sono contenuti i racconti di 100 donne che hanno cambiato il mondo: per ispirare le vostre figlie alla realizzazione personale, per far comprendere ai maschietti che la storia non è stata fatta solo dagli uomini!

(di Giorgia Vezzoli e Massimiliano di Lauro ) Cloe ha sei anni, racconta le storie che la sua mamma trascrive al computer e ha una grande passione: Spiderman! In più, vuole giocare a calcio, fare pugilato e pettinarsi i capelli con la cresta.

Libro di narrativa sull’identificazione per i bambini, è estremamente importante perché ricco di spunti anche per gli adulti.

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le Associazioni

La nostra Associazione, operativa dal 2010 a Parma e provincia, ha l’obiettivo di diffondere la musicalità nella nostra comunità, a partire dalle famiglie.

Offriamo corsi per tutte le età: Neonati (0-9 mesi) e Classi miste (0-5 anni), corsi di propedeutica per bimbi da 5 a 9 anni, corsi chitarra per ragazzi da 7 a 12 anni, corsi per donne in gravidanza, corsi di chitarra per genitori e laboratori intergenerazionali per famiglie e anziani nelle case di riposo, con esperienze divertenti, giocose e rilassanti!

Una scuola di musica per tutte le età, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna con sedi a Parma, con Banda G. Verdi e tre Istituti Puccini - Pezzani, Albertelli - Newton, Toscanini; Sorbolo; San Polo; Colorno; Collecchio; Sala Baganza; Basilicanova; Monticelli Terme; San Secondo; Roccabianca e Fontanellato.

Corsi e lezioni individuali: propedeutica e Giocomusica dai 4-6 anni, Canto young dai 6-10; lezioni di pianoforte, tastiere, violino, chitarra, strumenti a fiato, batteria e canto moderno.

CRESCENDO CON LA MUSICA

ARTI E SUONI G.A.S. Soc Coop. ONLUS

scuolacrescendoconlamusica@gmail.com associazioneculturalediesis@gmail.com www.crescendoconlamusica.it

L’arte vissuta con gioia, emozione e divertimento. Per bambini dai 5 ai 9 anni e dai 10 ai 12 anni.

Il laboratorio artistico EOS organizza corsi di pittura con l’utilizzo di vari materiali e colori primari.

La creazione della propria arte darà ai bimbi tanta gioia nell’esprimerla e la sicurezza nelle proprie capacità.

E in più una promozione speciale per un gruppo di almeno 4 bimbi.

LABORATORIO ARTISTICO EOS

Viale Gramsci, 5 - Parma tel. 327 2974239 / 348 6963591 eugeniagiusti@interfree.it www.eugeniagiusti.it

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Via La Spezia, 177 - Parma - Tel. 0521 989315 - 331 8328357 info@artiesuoni.com www.artiesuoni.com

SolFaMì è un gruppo di educatori musicali con percorsi di formazione diversi e complementari, da quello musicale accademico alla formazione attoriale, dall’insegnamento primario alla musicoterapia. Siamo specializzati nell’educazione musicale e il nostro desiderio più grande è condividere con i bambini e le loro famiglie il nostro amore per la musica.

SolFaMì è un centro Music Together autorizzato (l’unico a Parma e provincia) e offre corsi di educazione alla musicalità per i bambini già a partire dai primi mesi.

SOLFAMÌ – LA MUSICA È DI TUTTI!

Tel. +39 371 4211958 info@solfami.it https://www.solfami.it - FB/solfamiparma

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info e contatti: 0521.8648 | www.valparmahospital.it