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anno 31 numero 236 con Golf Digest e Golf World

IN COPERTINA: Edoardo Molinari, foto Claudio Scaccini

Sommario

EDITORIALE 9

PROFUMO DI AZALEE Fulvio Golob

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SICILIA, UNA TERRA NATA PER IL GOLF Donato Di Ponziano

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EMOZIONI DA LETTURA Alberto Croze

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MARZO CON SPRINT FINALE Edoardo Molinari

IL GIORNALE

a cura di Carolina Durante

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TOP TEN CLASSIFICA

30 ATTUALITÀ E PUNTI DI VISTA 34

Viva la combinata Paolo De Chiesa

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Albo d'oro Marco Durante

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Regolamenti e dintorni Filippo Motta

SERVIZI 46

MASTERS - EUROPA IN POLE POSITION Nicola Montanaro

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DUE BRACCIA RUBATE ALL'INGEGNERIA Barbara Zonchello

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L'EVOLUZIONE DELLO SWING DI TIGER Jaime Diaz

Il finish impeccabile di Edoardo Molinari (intervista a pagina 52)

HCP ZERO 64

HCP ZERO E VARIE Nicola Montanaro

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SICILIAN OPEN Nicola Montanaro

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0/18 Barbara Zonchello

TECNICA 77 80

SWING IN SEQUENZA Dustin Johnson CARICATE PRIMA PER COLPIRE PIÙ FAIRWAY Ian Poulter

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COME USCIRE DAI LIE DIFFICILI Jason Guss

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10 REGOLE Joe Valiante

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GIOCARE SOTTO 100/90/80 Todd Kerstin

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REGOLE Davide Lantos

FOTO CLAUDIO SCACCINI

82 RESTATE IN PIANO Hank Haney

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/ MAGGIO 2009 /

Sommario 128 IGUAZÙ: le cascate con il green intorno Paolo Ferrari

MATERIALI a cura di Luca Barassi

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TROVATE LA VOSTRA STRADA Mike Stachura

108 NELLA SACCA Rickie Fowler 110 SPECIALE HOT LIST PUTTER 116

NOVITÀ IN CAMPO

VIAGGI & CAMPI 122 CHECK IN a cura di Veronica Pons

134 I PIÙ BELLI DEL MONDO Scozia: Kingsbarns Golf Links Veronica Pons 142 GOLF CLUB PEVERO Il signore della Costa Smeralda Marco Maria Berio 146 TANKA GOLF CLUB I tropici in casa nostra

GRANDI SPONSOR E ASSOCIAZIONI 158 LE GARE PIÙ BELLE Ospiti dei circoli italiani

RUBRICHE 20 DAI LETTORI 152 MONDO VERDE Luca Barassi 157 PORSCHE GREEN CLUB 168 NON SOLO GOLF 176 BACK TEE Marco dal Fior

FOTO KINGSBARNS GOLF LNKS

I pi• belli del mondo: Kingsbarns (servizio a pagina 134)

è portavoce ufficiale delle seguenti associazioni federazioni e associazioni professionali CIPCG Consorzio Italiano Proprietari Campi da Golf FIDG Federaz. Italiana Golfisti Disabili

EGCOA European Golf Course Owners Association AITG Ass. Italiana Tecnici Golfisti

Il Mondo del Golf • media partner di:

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le nostre associazioni AIACG Ass.Italiana Architetti di Campi da Golf

Porsche Green Club

1 DH One Digit Handicap

AIGG Associazione Italiana Giornalisti Golfisti

LGA Italian Ladies Golf Association

ACG Associazione Commercialisti Golfisti

AIAG Associazione Italiana Architetti Golfisti

ANMG Associazione Nazionale Militari Golfisti

AEROGOLF Associazione Italiana Golf Piloti e Gente dellÕAria

AIMG Associazione Italiana Medici Golfisti

PF Golf Associazione Italiana Promotori Finanziari

NGO Nucleo Ginnico Operativo

Golf & Classic Car

AIPB Associazione Italiana Private Banking

Business Open

Associazione Italiana Rotariani Golfisti

LOGOS Libera Organizzazione Golfisti Seniores

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Un momento di gioia di Edoardo Molinari e, a destra, le quattro sacche che TaylorMade gli ha preparato lo scorso anno per la sua partecipazione ai quattro major: da sinistra, Masters, US Open, Open Championship e PGA Championship.

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/ I N T E R V I S TA / E D O A R D O M O L I N A R I /

DUE BRACCIA

RUBATE ALLÕ INGEGNERIA PER NOSTRA FORTUNA, NONOSTANTE LA LAUREA, LA STRADA DI EDOARDO é RIMASTA QUELLA CHE ATTRAVERSA I PIô CELEBRI FAIRWAY E GREEN DEL MONDO. DAL GOLF CLUB TORINO AI MAJOR, ALLA WORLD CUP, ALLA RYDER... di Barbara Zonchello - foto di Claudio Scaccini

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nche con la stagione fredda - il cielo è di un grigio senza speranza e il termometro segna 2 gradi - qualcuno in campo pratica batte palline verso delle bandierine infilate nella neve. C’è poca gente in giro, con questo tempo, al Golf Club Torino. Ma lui invece c’è sempre e il suo giro in campo pratica lo fa tutti i giorni, a prescindere dal clima. Così come tutti i giorni si allena nella palestra che il circolo ha predisposto - forse su misura per lui. Edoardo Molinari lo conosciamo ormai da tanti tanti anni, lo abbiamo visto ‘dal vivo’ agli esordi da dilettante, poi man mano nelle gare italiane dei circuiti professionisti. Lo abbiamo seguito in tanti Open. Abbiamo tifato per lui con parecchia commozione davanti alla tv, nelle gare che ha vinto o che stava per... e dulcis in fundo ci siamo emozionati colpo dopo colpo all’indimenticabile, recente Ryder Cup. Edoardo ci sta aspettando con la consueta cortesia e disponibilità che lo contraddistinguono: ha fatto tanta strada e ha raggiunto obiettivi inimmaginabili, ma è rimasto quello di sempre. Ci sediamo attorno a un tavolo per ricordare la magica annata appena conclusa e per farci raccontare cosa ha ancora in serbo per il golf italiano, in un’intervista a più round, che poi abbiamo concluso qualche tempo dopo con aggiornamenti telefonici. Laureato in ingegneria, pro da fine 2006, ha appena compiuto 30 anni. Oggi è nei primi 25 al mondo e, nella passata stagione, con 28 gare giocate ha portato a casa due vittorie - entrambe in Scozia -, l’inclusione in Ryder Cup e un gruzzoletto di 2 milioni di euro. Come è logico che sia, si sono interessati a lui sponsor da ogni dove, media, fan.

Mondo del Golf: Edoardo facciamo un passo indietro. Giochi da quando eri bambino e hai avuto una brillante carriera da dilettante. vincendo anche il prestigioso US Amateur. Come hai conciliato agonismo con scuola e università? Edoardo Molinari: Ho iniziato da piccolissimo a Sestrieres in vacanza, ho preso l’hcp a 10 anni e vinto la prima gara qui al Circolo Golf Torino, il mio club di sempre. Da ragazzo ero molto organizzato e non perdevo tempo. Scuola o università che fosse, studiavo e giocavo un paio di volte alla settimana e nel week end. In trasferta portavo i libri e trovavo il tempo per non restare indietro coi programmi. Certo perdevo un po’ di scuola, ma non poi tanta. Non ho mai giocato tutti giorni. Quello è il mio dovere di oggi. MdG: Nelle tue quattro stagioni professionistiche hai alternato Challenge Tour e Tour maggiore portando a casa otto vittorie individuali, la World Cup, la Ryder Cup e qualche piccolo grande record (vedi box). Qual è stato il più bel momento golfistico e questo 2010 è stato sorprendente o addirittura prevedibile? EM: Il 2010 è stato a dir poco inaspettato: speravo di giocare bene e a dire il vero ho lavorato molto sul mio gioco ma è stato straordinario e speriamo sia solo l’inizio. Quanto al momento golfistico più bello penso sia senza dubbio l’aver vinto la World Cup con Chicco. MdG: A proposito del tuo gioco, curiosando nelle statistiche dell’European Tour tra

il 2008 e il 2010 sei migliorato in tutti gli aspetti del gioco salvo nella lunghezza col drive dove sei passato da 295 a 286 yard. Come lo spieghi? EM: Nel 2008 giocavo col draw (quindi la palla va di più) e comunque facevo molta più preparazione atletica. L’anno scorso ho avuto poco tempo per prepararmi fisicamente perché non conoscendo i percorsi di gara facevo sempre due giri di prova campo e ogni giorno un’ora e mezza di massaggio con il preparatore che segue anche Francesco, Harrington, Karlsson e Stenson. Non riuscivo a ritagliarmi lo spazio per la palestra, cosa che quest’anno ho tra le priorità assolute. C’è anche da dire che a fine 2008 ho “finalmente” cambiato lo swing. Dico finalmente perché tornando indietro è una cosa che avrei dovuto fare molto prima. Ricordo anche l’attimo esatto in cui l’ho deciso: ero a un Open in Sud Africa e con il drive ho fatto un push slice di 50 metri con la prima palla e la provvisoria è partita 40 metri a sinistra. In quel periodo a Torino c’era stata tanta neve ed era chiuso

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Tiger a circa 3 anni, prima che incominciasse a lavorare veramente al suo swing.

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LÕ evoluzione dello swing di Tiger

Ovvero perchŽ ha continuato a cambiare con cinque diversi insegnanti di Jaime Diaz

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lungo lo swing di Tiger è stato oggetto di studio, congetture, invidia, critiche e mistero ed è ormai ragionevole pensare che abbia dedicato tempo e attenzioni al suo swing più che a chiunque altro in vita sua. Woods parla dello swing più volentieri che di altri argomenti, anche se in realtà è proprio lo swing è il suo punto debole. Nella sua costante ricerca di miglioramento, Woods ha continuato a ricostruirlo e a rischiare, senza mai accontentarsi, e i risultati per lungo tempo hanno dimostrato che sapeva per certo ciò che era meglio per il suo swing e che, grazie al suo talento straordinario, le sue decisioni erano ben calibrate. Secondo Butch Harmon e Hank Haney, quando erano i suoi istruttori, nessun altro giocatore ne sapeva di più. Dopo aver ottenuto risultati da record, Woods ha fatto qualcos’altro che nessun campione di golf aveva mai fatto prima: all’apice del gioco, ha intrapreso per ben due volte una revisione totale del suo swing, sempre dopo un avvenimento storico: la prima nel 1997 dopo aver vinto il Masters con 12 colpi di vantaggio, e la seconda poco dopo aver vinto, nel 2002, sette Major su undici. Woods direbbe che voleva dominare il suo swing come Ben Hogan e Lee Trevino, che grazie alla loro tecnica erano in grado di correggere qualunque difetto durante un torneo e che, come tutti i grandi giocatori del passato, convivevano con le loro caratteristiche imperfezioni; ma lui ha osato ricominciare con cambiamenti radicali tesi a raggiungere velocemente la perfezione tecnica con una straordinaria forza di volontà. “Pensa di poter sconfiggere questo gioco”, aveva detto il suo amico Michael Jordan

dopo la sua peggior stagione nel 2004. Anche durante quel periodo frustrante, Woods non ha mai avuto dubbi. “La gente pensava che fosse stupido cercare di cambiare lo swing dopo aver vinto un Master con 12 colpi di vantaggio, ma io pensavo di poter migliorare, ho sempre rischiato per farlo, ed è ciò che mi ha portato fin qui”, sostiene. Lo scopo era di costruire uno swing che superasse il compromesso fra distanza e controllo comune ad ogni stile di gioco, fondendo precisione e potenza e garantendo in teoria il colpo ideale in ogni situazione. Non ce l’ha fatta: i problemi al ginocchio sinistro e la sua crisi personale hanno avuto un ruolo importante. Ora che si presenta al Masters senza una vittoria negli ultimi dieci Major e nella fase del suo terzo cambiamento importante di swing, ci si chiede se tutta l’energia spesa avrebbe potuto essere incanalata meglio. Secondo Arnold Palmer dovrebbe attenersi al suo buon solido movimento, mentre Jack Nicklaus sostiene che ora Tiger è più tecnico, ma torna istintivamente ad essere naturale quando inizia a sbagliare. “Quando è veramente sotto pressione per vincere, il suo tocco e la sua sensibilità danno risultati incredibili, dovrebbe giocare sempre così”, dice Jack. Oggi, a 35 anni, Tiger ha verosimilmente ripercorso tutto il lavoro fatto con i suoi istruttori: Rudy Duran, John Anselmo, Butch Harmon, Hank Haney e Sean Foley, con il quale ha studiato i video dello swing fluido e immensamente potente che aveva da ragazzo.

Lezioni di golf a 4 anni Importantissima è l’impronta lasciata da Rudy Duran quando iniziò a lavorare con lui nel 1980 a Heartwell Golf Park, un campo a 18

buche par 3 a Long Beach, California: aveva quattro anni e tre bastoni accorciati, e partecipò ad un programma per giovani che prevedeva palline di pratica gratuite, lezioni di un’ora al sabato e un torneo a 18 buche che, con il suo primo premio di tre palline, divenne il punto focale delle settimane di Woods. Sotto la guida di Duran Woods sbocciò. Fino ad allora aveva copiato suo papà Earl e i giocatori che vedeva alla televisione e “giocava come un mini professionista del Tour: bello stile, grande ritmo ed equilibrio, molta potenza” dice Duran. “E non è cambiato molto”. Era chiaro che quando giocava Woods non pensava allo swing, ma a dove voleva mandare la palla. “Era molto dotato, valutava ogni colpo, era portentoso nel prendere le decisioni: gestiva il campo” racconta Duran. Il rapporto fra Duran e Woods era più da compagni di golf che da insegnante e allievo. “Dovevo solo dargli qualche dritta e lasciarlo lavorare: Tiger mi ha dimostrato che il golf non si insegna, si impara”, ricorda Duran. A sette anni e con un set di bastoni accorciati Woods prendeva quasi tutti i corti par 3 in regulation e giocò sette sotto al par delle seconde nove di Heartwell. La volontà di vincere le gare del sabato gli insegnò a prepararsi, e a otto anni vinse il suo primo titolo di Optimist Junior World, la categoria under 10. Secondo Nicklaus, Tiger era talmente focalizzato sul bersaglio da sviluppare uno swing efficace per far fare alla palla quello che voleva lui. “Lo swing di Tiger era uno strumento, come il cesello per uno scultore. Prima visualizzava, poi lo strumento eseguiva. Quando usava il cesello, non pensava dove puntasse il suo gomito: pensava all’immagine visualizzata” dice Duran.

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Reprinted with permission from Golf Digest © (USA Edition) April 2011. Copyright © 2011. The Golf Digest Companies, which is a subsidiary of Advance Publications, Inc.

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/ I PIô BELLI DEL MONDO / / VIAGGI / NORMANDIA /

Scozia

Kingsbarns A meno di dieci chilometri da St. Andrews, questo straordinario campo disegnato dal genio di Kyle Phillips rappresenta unÕesperienza unica di golf e di sensazioni. Un vero ÔmustÕ, che propone una fantastica e forse unica sequenza di buche davanti alle spumeggianti onde del mare di Veronica Pons - foto di Veronica Pons e Kingsbarns Golf Links

I green accoppiati delle buche 8 (bandiera bianca) e 15 (rossa) a Kingsbarns. Si tratta di due par 3 molto differenti: il primo • corto ma delicatissimo, il secondo lungo e con un braccio di mare da volare. In alto, lo starter davanti alla sua ÔcasettaÕ sul tee della 1.

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Golf Links

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Associazione Italiana Giornalisti Golfisti

Tutte le gare

2011

del

Challenge Contarini Spumanti

Anche quest'anno

22 marzo

LE QUERCE

23 marzo

OLGIATA

10 maggio

MILANO

13.000 euro

14 giugno

BOGOGNO CASTELCONTURBIA

donati in beneficenza

15 giugno 5 luglio

CANSIGLIO

6 luglio

ASOLO

6 settembre

PERUGIA

7 settembre

ANTOGNOLLA

21 settembre

CHERASCO

22 settembre

LA MARGHERITA

Campionati Italiani 4-6 ottobre

Individuale SAN DOMENICO

8-9 novembre

Doppio CHERVñ SAN VIGILIO

Incontri Internazionali 3-5 maggio

FRANCIA-ITALIA (GOLF NATIONAL DE PARIS)

18-20 maggio

AUSTRIA-ITALIA (MIEMING)

1-3 giugno

SPAGNA-ITALIA (HUELVA)

17-21 ottobre

EUROPEAN MASTER (PORTO SANTO)

e inoltre... 5 aprile 12 dicembre

ITALIA-SAN MARINO (ARZAGA) RAPALLO Ferro Cup, Louisiana di Natale

L'AIGG desidera ringraziare i circoli di Acaya, Cansiglio, Carimate, Castelgandolfo, Castellarquato, Cherv˜ San Vigilio, Fioranello, Jesolo, Lignano, Margara, Poggio dei Medici, Punta Ala, Rapallo, Rivieragolf, Toscana, Venezia e Villa Carolina che hanno ospitato le nostre gare nel 2010. Con la loro generositˆ e amicizia ci hanno consentito di raccogliere oltre 13.000 euro, che vengono ora interamente devoluti in beneficenza. Questa somma, divisa in due parti uguali di circa 6.500 euro l'una, • stata destinata dall'AIGG al Lebbrosario 'Vimala' di Mumbay, in India, e al File di Firenze, associazione di leniterapia che si occupa dei malati terminali. uuu

Possono aderire allÕAssociazione Italiana Giornalisti Golfisti tutti i giornalisti (professionisti e pubblicisti) regolarmente iscritti allÕAlbo nazionale. Occorre anche essere iscritti alla Federazione Italiana Golf. FACILITAZIONI I seguenti circoli offrono facilitazioni per i soci AIGG: Castell'Arquato, Cherv˜ S. Vigilio, Cus Ferrara, Cus Genova, La Margherita, Le Robinie e San Siro. é possibile iscriversi allÕAIGG utilizzando i moduli pubblicati sul sito www.aigg.it oppure contattando la segreteria dellÕAssociazione allÕindirizzo email info@aigg.it o al numero di fax 02.62057050

Associazione Italiana Giornalisti Golfisti PRESIDENTE: CONSIGLIERI:

Marco Dal Fior VICE PRESIDENTI: Fulvio Golob, Paolo Emilio Pacciani Carlo Coscia, Renato D'Argenio, Stefano Cazzetta, Marco Lanza, Roberto Roversi (presidente Commissione sportiva), Pietro Ruo

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Porsche Green Club ASSOCIAZIONI

Sponsor che passione Aziende di grande livello accompagnano lÕAssociazione fin dalla costituzione e lÕingresso di eccellenti aziende conferisce ancor pi• prestigio al Team dei sostenitori del Porsche Green Club

Porsche Green Cup 2011

I porschisti attorno al green della 18 di Venezia da dove partirˆ questÕanno il tour

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l circuito Porsche Green Cup inizia proprio in questi giorni dal Golf Club Venezia con grande partecipazione di Soci, Amici e Sponsor. Il piacere di ritrovare, dopo la pausa invernale, i ‘vecchi’ amici si coniuga con il desiderio di intraprendere una nuova stagione di sfide sportive e con la curiosità di conoscere le iniziative, i nuovi Soci, e i nuovi Sponsor. Proprio agli Sponsor vogliamo dedicare un particolare ringraziamento partendo dagli storici: Porsche Italia, Michelin, Mobil1 e Porsche

Sponsor

Financial Services; proseguendo con le conferme di Peak Performance, Champagne Deutz, Bermuda e Carthusia e concludendo con i nuovi eccellenti arrivi di UBI Private Banking e la Rinascente, cui diamo un caloroso benvenuto e dedichiamo una presentazione.

UBI Private Banking Terzo operatore del settore in Italia e il primo in Lombardia. E’ il servizio esclusivo del Gruppo UBI Banca dedicato ai Clienti più esigenti, che ha come obiettivo assicurare eccellenza e concretezza in tutti gli aspetti della relazione. Oltre ad una gamma completa di prodotti e servizi, UBI Private Banking mette a disposizione del Cliente e del nucleo familiare professionisti qualificati per ricercare sempre le migliori soluzioni a tutte le esigenze.

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Aprile 8 Circolo Golf Venezia 9 Circolo Golf Venezia 15 Versilia Golf Club Golf Club Poggio 16 de Medici Maggio 1 Circolo Golf Rapallo 7 Conero Golf Club 8 Riviera Golf Club Golf Club Paradiso 15 de Garda Gargagolf 20 Country Club 21

Arzaga Golf Club

22

Rally

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Golf Club Milano

Circolo di Campagna Golf Club Zoate Giugno Parco di Roma 10 Golf & Country Club 28

11

Golf Club Le Querce

Villa Condulmer Golf Club 26 Circolo Golf Asiago Settembre Modena 10 Golf & Country Club 11 Golf Club La Rocca Golf Club Bergamo 16 LÕalbenza 17 La Pinetina Golf Club Circolo Golf Torino 24 La Mandria 25 Royal Park I Roveri Ottobre 13 Donnafugata 14 Donnafugata 15 Donnafugata 25

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C.P. Padova C.P. Padova C.P. Firenze C.P. Firenze

C.P. Genova C.P. Ancona C.P. Pesaro C.P. Verona C.P. Brescia C.P. Brescia CittaÕ Porsche Club Brescia Porsche Haus C.P. Milano Est

C.P. Roma C.P. Roma Nord C.P. Treviso C.P. Vicenza

C.P. Modena C.P. Parma C.P. Bergamo C.P. Como C.P. Torino C.P. Torino PIT PIT PIT

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