IN COPERTINA: TIGER WOODS
GIUGNO
COME, COSA E DOVE GIOCARE / ANNO 33 NUMERO 252 CON GOLF DIGEST E GOLFWORLD
SOMMARIO OPINIONI
8 FRANCESCA COSTI L'àncora, il pattone e ... la virgola 10 ALBERTO CROZE A tutto Tiger verso lo US Open 12 PAOLO DE CHIESA È l'ora delle 9 buche 14 DONATO DI PONZIANO Aspettando Letta 16 MARCO DURANTE Cara pioggia 143 EDOARDO MOLINARI Che brutto giocare in Cina, speriamo di tornarci presto! 144 GIULIA SERGAS D opo che hai tirato, conta fino a sette SERVIZI 36 INTERVISTA Franco Chimenti Farò la rivoluzione 41 PERCHÉ IL GOLF DEVE CAMBIARE di Bob Carney 44 IN CAMPO SUBITO! di Luca Barassi 48 113° US OPEN La grande scommessa sul Merion di David Fay 56 COME HO DOMATO IL MERION di Lee Trevino 62 OH, ESSERE SOCI AL MERION! di David Owen THE DIGEST 70 SCOTT LANGLEY 72 OBIETTIVO CRESCITA di Paolo Ferrari 73 GOLF IN CITTÀ di Carolina Durante 74 FIG LAZIO La priorietà è il turismo di Roberto Coramusi 76 NUOVI PROGETTI: Lustica Bay Montenegro 77 CHECK IN 78 GOLF À LA CARTE
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LEZIONI 21 SEQUENZA SWING Lee Westwood 24 TOM WATSON Come metterla “data” 26 BUTCH HARMON I fondamentali 28 SEAN FOLEY I l successo arriva dalla sabbia 30 HANK HANEY Test sull'impatto 32 DAVID LEADBETTER Il segreto per drive più lunghi 84 L E 5 MOSSE GIUSTE DI TIGER di Jim McLean
90 SISTEMARE I 4 ERRORI di Jerry King 92 G IOCARE COLPI MORBIDI DAL BUNKER di Jason Carbone 95 THE BASIC Club dei giovani EQUIPMENT 101 I NUOVI DRIVER REGOLABILI di Mike Stachura 105 H OT LIST PALLE Logica circolare di Mike Stachura con Ashley Majo 112 SPECIALE FITTING Su misura per te di Mike Stachura
116 SPECIALE FITTING Jason Dufner di Michael Johnson VIAGGI E CAMPI 126 FRANCIA Swing tra i vulcani di Paolo Ferrari
GIUGNO
COME, COSA E DOVE GIOCARE / ANNO 33 NUMERO 251 CON GOLF DIGEST E GOLFWORLD
SOMMARIO
AGONISMO 140 HCP ZERO di Nicola Montanaro 146 0/18 di Giuliana Colavito RUBRICHE
134 SCOZIA G leaneagles Aspettando la Ryder di Laura Piras
18 DAI LETTORI
136 LANZO D'INTELVI 50 e più di Luca Barassi
150 GRANDI SPONSOR E ASSOCIAZIONI
138 PRAGELATO Il golf per gli amanti di Guido Piano
149 PROFESSIONE GOLF
172 NON SOLO GOLF 175 GLI ANNUNCI
TIGER WOODS consolida gara dopo gara la posizione di Numero Uno al mondo.
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I N T E R V I S TA / F R A N C O C H I M E N T I /
PRESIDENTE FIG
FARÒ LA RIVOLUZIONE
A L L’ I N D O M A N I D E L L A N O M I N A A P R E S I D E N T E D I C O N I SERVIZI, FRANCO CHIMENTI, PRESIDENTE DELLA F E D E R G O L F, C I P R O M E T T E D I FA R C A D E R E I TA B Ù C H E F R E N A N O L A C R ES C I TA D E L G O L F
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assicuriamo innanzitutto quanti pensano che l’elezione nella giunta del Coni e la successiva nomina a presidente di Coni Servizi, incarico quanto se non più strategico della presidenza del Coni stesso, possa far perdere interesse a Franco Chimenti per le sorti del nostro golf. Quello che incontriamo a Milano in una pausa del consiglio federale di maggio è un uomo determinato, galvanizzato dal successo personale ottenuto e pronto a dare battaglia a tutto quanto ha fino ad oggi impedito al golf di crescere. Chimenti ammette alcuni errori, è pronto a ritornare sui suoi passi ed è fiducioso che al golf stia per arrivare nuova linfa. I lettori più assidui ricorderanno che qualche mese fa Il Mondo del Golf ha organizzato una tavola rotonda con una rappresentanza
F OTO D I
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VERONICA PONS
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di Francesca Costi degli operatori del settore per fotografare la triste situazione del golf italiano. Da lì sono emersi sostanzialmente quattro punti, ovvero: è necessario cambiare l’immagine del golf, bisogna snellire la burocrazia, sensibilizzare i maestri affinché rendano più veloce l’accesso al campo e, infine, fare promozione. Ed è proprio di questi quattro punti che abbiamo parlato con il presidente della federazione italiana golf. Presidente Chimenti, si era allarmato per la nostra tavola rotonda, invece, come ha potuto leggere, nessuno ha sparato a zero.
Al contrario! Ho trovato la vostra iniziativa estremamente qualificante per una rivista autorevole come la vostra e doverosa per degli operatori di un settore che sta attraversando una profonda crisi.
Il golf a nostro avviso deve
Non siamo molto d’accordo sul
cambiare l’immagine che ha
successo (anche se relativo), noi
presso i non golfisti. Che cosa
dovremmo essere già molto più
intende fare al riguardo la
avanti. Guardiamo ad esempio
federazione?
all’Austria, otto milioni di
Questo punto è fondamentale. Noi dobbiamo acquisire dei nuovi tesserati. Proprio ieri nel consiglio nazionale del Coni si è discusso se i contributi alle federazioni dovessero essere concessi in base ai risultati sportivi o al numero dei tesserati, ed è su quest’ultimo che dobbiamo puntare. Negli ultimi dieci anni l’Italia ha vissuto un incremento rilevante in senso relativo, anche se non in senso assoluto. Mi spiego, portare i giocatori da 50 a 100 mila è stato un successo visto che a 50 mila si era arrivati in cento anni di storia, ora però è il momento di far correre questi numeri e per fare questo è fondamentale cambiare l’immagine del golf.
persone, un territorio montuoso, clima non ideale e i golfisti sono 105 mila, più dei nostri.
È una situazione molto diversa quella dell’Austria. Fare il turista là costa molto meno che in Italia. Parliamoci chiaro, quello che tiene lontani i giocatori dai campi italiani sono anche i costi troppo elevati. Anche qui Presidente la vediamo diversamente. Ciò che maggiormente tiene lontani i golfisti dai campi sono tutti i paletti che avete messo per scoraggiarli dal continuare a giocare a golf. E ci riferiamo all’esame delle Regole, ai passaggi di stato, NA, GA, NC, sembra che dietro tutto ciò ci sia una regia perversa...
Sono assolutamente d’accordo!
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E allora è il momento di fare la rivoluzione.
E io farò la rivoluzione. Pensate che nel momento in cui ho proposto l’abolizione della ‘virgola’ ho dovuto subire una forte opposizione all’interno del consiglio federale. Non capiscono che questo provvedimento fa aumentare il numero degli iscritti alle gare, cosa che va a vantaggio dei circoli.
cose ultimamente e lavoreremo in questo senso. Sono convinto che anche il mio nuovo incarico di presidente di Coni Servizi porterà nuova linfa al golf, nuovi sponsor. Allora se possiamo guardare a lei come al presidente del grande cambiamento, dovrà affrontare anche il problema dei maestri che inchiodano i
neofiti al campo pratica.
Questo è un argomento che
Per forza deve essere così, è ottuso pensare che allungando il periodo delle lezioni si ricavi di più. Se si facessero meno lezioni prima di andare in campo, ci sarebbe una marea di allievi in più. Bisogna sensibilizzare la Pgai in questo senso. La gente in campo pratica si annoia.
meriterebbe un discorso a parte. Il golfista italiano è schiavo delle gare, come si spiega che l’85% dei golfisti americani invece non ha neppure un handicap certificato? Non crede che l’assenza di golf ricreativo sia un altro degli ostacoli alla crescita?
E infatti, questo è un altro dei punti su cui dobbiamo puntare.
54, sembra una cosa fatta a metà.
Ma allora Presidente, se siamo
fatto prendere ostaggio dei
E infatti non credo avrà successo, il vero cambiamento sarebbe portare l’handicap di gara a 54, se no la gente se ne va dal golf, fa le gare e non vince mai.
circoli ed è tornato indietro sul
tesseramento libero?
Un’ ultima domanda: come mai
Guardi, non esiste in federazione una delibera che non possa essere contraddetta da una delibera successiva. Il tesseramento libero l’ho voluto io e Dio sa quanta fatica ci è costata vararlo. Ad un certo punto abbiamo ceduto alle forti pressioni dei circoli, che lo volevano limitare nel tempo (due anni ndr), ma sono portato a pensare che non sia stato giusto farlo e sto già pensando di ripristinare le vecchie regole. Dai dati che abbiamo emerge chiaramente che il tesseramento libero è una linfa nuova che, come si dice volgarmente, porta pane.
la federazione ha trascurato la
d’accordo su tutto, come mai lei, che è in una posizione di forza senza precedenti, si è
Presidente, noi dobbiamo guardare a quei 300 mila potenziali che ancora non giocano a golf, non a chi vuole mantenere lo status quo. Seguiamo l’esempio di chi ci è già passato e ha avuto successo.
Sono d’accordo. È ora di smantellare la burocrazia, di aprire il più possibile, e chi non è d’accordo vada a casa. Abbiamo già semplificato le
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Non ci soddisfa nemmeno il Club
promozione del turismo?
Il turismo è tornato ad essere una priorità. Firmeremo a breve una convenzione con l’ENIT che sarà innovativa al massimo. Purtroppo il progetto ipotizzato con l’ex ministro Brambilla è finito in niente, ora però pare che ci sia una volontà politica determinatissima.
E determinatissimo ci è sembrato anche Franco Chimenti, che siamo certi avrà la forza per imporsi sulla mentalità antiquata che frena lo sviluppo del golf. È nella posizione ideale per poterlo fare, ne ha i mezzi, sia intellettuali che economici. Il mercato italiano, per contro, oggi è depresso e tante imprese stanno soffrendo. È così per tutto il paese, si obietterà, ma al contrario del nostro povero Stato, la federazione golf è ricca (lo vedremo in un prossimo servizio che mette a confronto le federazioni europee) e può cambiare lo stato delle cose. Basta voler fare la rivoluzione.
LE DECISIONI DEL CONSIGLIO FEDERALE Il 16 maggio si è riunito a Milano, presso la sede del CONI, il Consiglio Federale della Federazione Italiana Golf. Queste le principali decisioni assunte e gli argomenti trattati: Affari amministrativi - È stata ratificata l’aggiudicazione della gara a mezzo di cottimo fiduciario per l’affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo della FIG, alla Società AON, alla quale verrà riconosciuta la posizione di fornitore ufficiale. Open d’Italia e manifestazioni professionistiche – Dopo una relazione introduttiva sulla situazione dell’ufficio marketing del Consigliere Antonio Bulgheroni, sono stati ascoltati Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, Presidente e Direttore del Comitato organizzatore Open professionistici, i quali hanno illustrato il budget preventivo e provvisorio dello stesso. Il Consiglio, in considerazione dell’attuale situazione economica e delle difficoltà nel reperimento degli sponsor ha stabilito con rammarico di dover annullare la disputa dell’Open d’Italia Femminile previsto nei giorni dal 5 al 7 luglio presso il Golf Club Dolomiti, che è stato ringraziato per la disponibilità fornita auspicando che sia possibile rinviare la manifestazione al prossimo anno. Decentramento – Il Consiglio, su proposta dei Presidenti dei Comitati e dei Delegati Regionali, ha proceduto a nominare i Delegati Provinciali (elenco disponibile sul sito federgolf.it. Stampa, Promozione e Turismo – Il Consiglio ha approvato il rinnovo dell’accordo di collaborazione con la Gazzetta dello Sport ed ha approvato il testo definitivo del Protocollo d’Intesa tra la Federazione Italiana Golf ed Italy Golf & More, sottoscritto a Roma il 28 maggio in occasione di un incontro con i vertici dell’ENIT. Il Consiglio ha inoltre preso nota della relazione del consulente per il Turismo Maurizio De Vito Piscicelli sulle recenti iniziative e attività svolta per la promozione dell’offerta turistica italiana all’estero. Settore Tecnico – Il Consiglio, su proposta dei responsabili del settore Attività Dilettantistica, ha integrato l’elenco degli atleti di Interesse Nazionale con l’inserimento di Francesco Testa tra gli amateurs e di Enrico Di Nitto e Stefano Pitoni tra i Probabili Nazionali. Sono stati approvati degli accordi di partnership con la società Technogym per l’allestimento della palestra della Scuola Nazionale di Golf e con la società Unibell per la fornitura di un’apparecchiatura fisioterapica Human Tecar. Il Segretario Generale ha relazionato sulla corrispondenza intercorsa con l’Associazione Europea di Golf con riferimento alla recente introduzione della possibilità per i giocatori di alcune categorie di dichiarare il loro score non valido ai fine della variazione dell’handicap in aumento. La Commissione handicap e course rating dell’EGA ha invitato la Federazione a revocare appena possibile tale modifica al regolamento. Il Consiglio ha stabilito di rispondere facendo presente che ogni provvedimento ulteriore potrà essere adottato solo alla fine dell’anno quando saranno meglio valutabili gli effetti della modifica introdotta. Istituzione Settore Paralimpico – Il Consiglio preso atto dello scioglimento della Federazione italiana Golf Disabili, ha espresso parere favorevole all’istituzione di un settore paralimpico all’interno della Federazione Italiana Golf, dando mandato al Presidente federale per i necessari conseguenti passi, d’intesa con il Comitato Italiano Paralimpico. Impianti, affiliazioni e aggregazioni – Il Consiglio ha preso atto della comunicazione del Presidente del Comitato Regionale Toscana Andrea Scapuzzi e della proposta del Comune di Livorno di mettere a disposizione nel centro della città un’area dove realizzare un campo pratica ed un campo di golf di 9 buche di dimensioni ridotte. Il Consiglio ha espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto, che verrà finanziato e gestito da una Società Sportiva Dilettantistica in fase di costituzione, e ha dato mandato al consigliere Gianni Collini, assistito dal Vice Presidente Antonio Bozzi e dal Segretario Generale Stefano Manca, a procedere nella trattativa sino alla sottoscrizione degli accordi. Il Consiglio ha poi deliberato l’affiliazione del St. Vigil Seis Golf Club SSD (Bolzano) e la contestuale disaffiliazione del Castelrotto Alpe di Siusi ASD, al quale subentra, l’affiliazione del Tanka Golf e Country Club ASD (Cagliari), che subentra al Tanka Golf Club ASD, e l’affiliazione del Golf Club Bogogno SSD (Novara) in sostituzione dell’ASD Circolo Golf Bogogno, a far data dal perfezionamento della pratica. Sono stati inoltre aggregati Golfino del Monzeglio ASD (Varese ) e Sibilla Golf ASD (Macerata). Commissione federale atleti – Il Consiglio ha infine approvato la costituzione della Commissione Nazionale atleti federale che risulta Composta da Marco Durante (Componente Consiglio Nazionale CONI e Consiglio federale), Marco De Rossi (Componente Consiglio federale) e Isabella Maconi.
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IN CAMPO SUBITO! COME SI È EVOLUTO IL MONDO DEI MAESTRI IN QUESTI ANNI, E QUALI SONO OGGI I TEMPI PER SCENDERE IN CAMPO? IN UNA INDAGINE TRA CIRCOLI E GOLF SCHOOL ABBIAMO VISTO CHE LA MEDIA È DAI 4 AI 6 MESI. ANCORA TROPPO DI LUCA BARASSI
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n principio c’era lui, il Maestro. Col suo Assistente, la postazione fissa in campo pratica e un programma di tante ore di lezione prima di farti vedere un fairway. Ore che diventavano mesi, lunghi mesi solo di grip, stance, address e tante palline “driving range”. “Ginnastica golfistica e insistenza sui fondamentali, sono le regole base per giocare a golf bene tutta la vita: grip, posizione sulla palla e disciplina. (…). Due anni per rendere il giocatore autonomo e veramente capace di stare in
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campo. (…) Le 5 o 10 lezioni con cui oggi si tenta di avviare al golf i neofiti, illudono senza lasciare nulla di concreto. Pazienza e umiltà sono gli unici elementi necessari per diventare golfista”. Questo stralcio di intervista che Giancarlo Grappasonni ci rilasciò alcuni anni fa, dà l’idea di cosa voleva dire cominciare a giocare a golf fino all’inizio del nuovo millennio. Certo non un incentivo a calcare fairway e green. Oggi, per fortuna, le cose stanno cambiando, almeno a parole, ovvero guardando come Golf School, insegnanti privati e circoli approcciano il neofita: non più lunghi mesi di campo pratica e ricerca dello swing
perfetto, ma panoramica generale dei principali colpi, regole base di etichetta e... via! In campo il più in fretta possibile per affinare la tecnica in modo pratico e, soprattutto,
per non perdere per strada (e per sfinimento) un potenziale golfista. Anche la generazione di maestri è cambiata: più giovani, mentalità moderna e coadiuvati
IL CLUB 54 Questo iter formativo si differenzia da quello di altri pacchetti promozionali introduttivi alla disciplina perché immette direttamente il neofita nel mondo del golf a pieno titolo, seguendolo nella sua crescita come farebbe un vero e proprio tutor. Attraverso corsi collettivi ed individuali, con un massimo di venti ore di lezione concentrate in un periodo di tre mesi, il neofita potrà da subito giocare in completa autonomia in tutti i circoli aderenti all’iniziativa con il nuovo status “hcp 54 nazionale non agonistico”, recentemente approvato dalla Federazione. I golfisti con hcp 54 potranno partecipare solo a gare specifiche loro riservate e avranno la possibilità di usufruire di condizioni economiche particolari nei suddetti club aderenti. Questo cammino si concluderà o al conseguimento dello status di N.C. oppure quando il golfista stesso deciderà di associarsi ad un circolo.
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E GLI ALTRI SPORT? Abbiamo sbirciato il costo delle lezioni nei due sport più affini al nostro dal punto di vista sociale, ovvero il tennis e lo sci. Per il tennis il costo delle lezioni è differente se si tratta di un maestro o di un palleggiatore. Nel primo caso varia dai 20 ai 30 euro all’ora, nel secondo caso è intorno ai 15 euro allora. Più il costo del campo che è sempre a carico dell’allievo (circa 10 euro/ora in inverno, 15 in estate). I corsi collettivi vengono tipicamente fatti per gruppi da quattro a sei persone e i costi sono abbastanza vari a seconda della tipologia di centro sportivo. Anche nello sci i prezzi della lezione singola sono abbastanza in linea: 35/40 euro all’ora. Per le lezioni collettive (che spesso sono abbastanza numerose) il costo è di 30 euro + 4 euro per ogni partecipante. Naturalmente l’allievo dovrà essere dotato di skipass oppure, dove previsto, di un pacchetto di risalite (sempre più raro).
dalla tecnologia (anche se non tutti la usano) e consci del fatto che è meglio “un uovo domani, piuttosto che una gallina oggi”, ovvero che è meglio far appassionare un neofita in modo che diventi un golfista, piuttosto che guadagnare sulle lezioni di sei mesi e poi perderlo per sempre. Qualche resistenza, comunque, c’è ancora e spesso (come possiamo leggere nella Lettera al Direttore pubblicata nella pagina seguente ndr) l’investimento in tempo e denaro è davvero notevole. Ma quanto mi costi? Innanzitutto va fatta una distinzione fondamentale tra
corsi di avviamento, lezioni private di mantenimento e golf clinic. Se sul costo orario (che poi in realtà diventa di mezz’ora, il tempo tipico di una lezione) sono tutti abbastanza allineati – dai 40 ai 60 euro all’ora – un ampio range di offerta, invece, lo si trova nelle Academy e nei corsi per neofiti. In quest’ultimo caso non tanto nel costo del corso stesso, quanto nelle agevolazioni accessorie. Infatti, tipicamente il pacchetto base va dai 250 ai 300 euro per 10 lezioni da mezz’ora, oppure da un’ora ma divise in due, tre o quattro persone. “Il numero ideale per i corsi per neofiti – ci dice Franco Piras, general manager de Le Rovedine, uno dei
circoli che ha creato più golfisti negli ultimi venti anni – è due/tre persone. In questo modo il maestro è in grado di seguire bene il gruppo, lasciando anche spazio a momenti di riflessione da parte dell’allievo e, cosa non poco importante, riducendo il costo per capire se il golf è il proprio sport”. Ciò che cambia, come s’è detto, può essere il contenuto del pacchetto: se al Mirasole, per esempio, la spesa comprende ingresso al campo pratica, palline di allenamento e anche noleggio dell’attrezzatura, in altri come al Parco de Medici o a Barlassina, l’allievo deve acquistare anche i gettoni per i distributori. In caso di lezioni private, poi, se un allievo viene da fuori si aggiunge spesso anche il costo dell’ingresso al campo pratica che può andare dai 10 ai 15 euro. Cosa ben diversa è per i circoli con missione più turistica, dove i corsi devono spesso concentrarsi in pochi giorni e dove si punta ad un ritorno periodico del potenziale golfista. “Oltre a fare una volta al mese una lezione di gruppo di due ore gratuita di avvicinamento al nostro sport – racconta Marcello Sanscritto, direttore e maestro a Castelfalfi – i nostri corsi di avviamento prevedono 4 ore al costo di 90 euro come primo step per sondare tutti gli aspetti del golf.
Solo dopo studiamo percorsi di formazione personalizzati e più strutturati”. Per la Golf Clinic, invece, in genere è meglio aspettare. Solitamente, infatti, non è consigliabile parteciparvi se non quando si ha già acquisito una certa praticità nel gioco. Inoltre va considerato il costo di questo genere di formazione. Infatti, oltre al fatto che spesso le giornate vengono “firmate” dai grandi guru dell’insegnamento o da campioni del passato, normalmente si svolgono anche in località turistiche o in resort lontani dalla propria residenza. A volte, dunque, si tratta più di operazioni di marketing che di reale utilità per il golfista. Andrea Zanardelli (GolfAcademy) è abbastanza d’accordo in linea di massima anche se aggiunge “per funzionare una golf clinic deve avere il giusto rapporto tra maestro e allievo. Se il numero è giusto (massimo quattro a uno) il professionista è in grado di capire subito gli errori e intervenire, e allora il costo è giustificato”. Quanto tempo ci vuole per andare in campo? È la tipica domanda del neofita e, come detto inizialmente, la tendenza oggi è quella di fare di “necessità virtù” e far apprezzare il gioco del golf il prima possibile. “I nostri corsi – ci dice ancora Piras – tendono a portare in campo il neo golfista entro le 10
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La
GRAND E SCOMM E SUL MERION
L’EX DIRETTORE ESECUTIVO DELL’USGA SPIEGA COME È RIUSCITO A RIPORTARE L’OPEN SU UN CAMPO CONSIDERATO “TROPPO CORTO” E PERCHÉ, TEMPO PERMETTENDO, POTREBBE TRATTARSI DI UN GRAN BEL TEST
di David Fay
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DE M ESSA
Reprinted with permission from Golf Digest © (USA Edition) June 2013. Copyright © 2013. The Golf Digest Companies, which is a subsidiary of Advance Publications, Inc.
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Reprinted with permission from Golf Digest © (USA Edition) June 2013. Copyright © 2013. The Golf Digest Companies, which is a subsidiary of Advance Publications, Inc.
LE 5 MOSSE GI U D
urante la maggior parte della sua carriera professionistica Tiger Woods ha avuto una missione, come lui stesso ha spesso affermato: “possedere” il suo swing. Nel corso delle settimane precedenti il Masters i cambiamenti allo swing su cui aveva lavorato per oltre due anni hanno finalmente dato l’impressione di funzionare, e Tiger ha mostrato di avere il controllo di ogni aspetto del suo gioco, riguadagnando il primo posto nel World Golf Ranking. Ho guardato Tiger giocare in competizione per oltre metà della sua vita, fin da quando lo vidi per la prima volta a 16 anni al torneo dell’Orange Bowl di Miami, e raramente ha dato mostra di un gioco così completo come ha fatto nelle sue vittorie all’inizio di quest’anno prima a Torrey Pines, poi al Doral e quindi a Bay Hill. Dal driver ai colpi di approccio, ai chip e al putt, dà un’impressione di grande solidità e controllo. Ecco cosa vedo io, e cosa ne potete ricavare. —con roger schiffman
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I USTE DI TIGER —E COME CIÒ PUÒ ESSERE D’AIUTO AL VOSTRO GIOCO DI JIM McLEAN
PROFESSIONISTA E ISTRUTTORE DI GOLF DIGEST
∆ IL DRIVER
PREPARA L’IMPATTO CON IL BACKSWING
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n gioventù Tiger ha sempre chiuso leggermente la faccia del bastone all’apice del backswing: questo significa che la faccia aveva un angolo più orizzontale rispetto al braccio sinistro (foto più a sinistra). Questo mi piace nella maggior parte dei giocatori, perché richiede meno rotazione della mano e del braccio per riportare la faccia square in tempo per l’impatto. Inoltre il polso sinistro assume una posizione leggermente arcuata o arrotondata, che è come dovrebbe essere all’impatto. Molti dilettanti fanno esattamente l’opposto, piegano il polso sinistro in senso contrario e hanno un millisecondo di tempo nel downswing per rimetterlo piatto. La posizione della faccia del bastone di Tiger è cambiata nel corso degli anni, ma ora è tornata leggermente chiusa e credo che ne ricaverà risultati migliori con il driver. Inoltre ora tiene le braccia più vicine al corpo, quindi è più compatto. Può colpire forte con piedi, ginocchia, fianchi e busto e questo significa minore azione delle mani. Guardate questo rilascio completo del corpo (qui a sinistra). PROVA COSÌ: Una faccia leggermente chiusa funziona per la media dei giocatori, favorendo un draw con traiettoria più bassa. Rinforza il grip in modo da vedere un’altra nocca della mano sinistra all’address.
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secondo i quattro criteri della Hot List (Prestazioni, Innovazione, Feel e Popolarità). Come in ogni Hot List annuale, più si chiede a una pallina e più sofisticato dev’essere il suo design. Questo può comprendere la tecnologia di un rivestimento in uretano con l’interno multistrato per ottenere il doppio scopo di uno spin basso con il driver M AT ER I AL I
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HOT LIST PALLINE
ed elevato negli approcci. Ma sebbene le multiple funzioni siano auspicabili, potrebbero non essere la cosa più importante nella tua gerarchia di qualità in una palla. Un modello che ha meno spin nei tee shot e una compressione più morbida può volare una manciata di metri in più, e quindi farti comodo. Ma poi la domanda diventa: quale sarà la tua prossima richiesta? Pensiamo che tu possa trovare ogni risposta ai tuoi quesiti in queste pagine.
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er sapere qual è la palla giusta per te bisogna che tu conosca te stesso, come ti comporti in campo, quali sono le tue aree problematiche, e quanto vuoi spendere. Dopo esserti posto queste domande, ti rimarranno solo i quesiti da porre alla pallina, e da lei dovrai aspettarti una risposta. È con questo in mente che ci siamo apprestati alla sfida di pro-
durre la nostra Hot List Palline 2013, il nostro giudizio sulle palle più importanti e su quelle che riteniamo forniscano le risposte cercate da tanti giocatori. Abbiamo preso in considerazione i modelli in tre categorie di prezzo per la scatola da 12: sino a 30 euro; da 31 a 45 euro; e oltre i 46 euro. Abbiamo proceduto sia con test computerizzati sia con valutazioni di giocatori sul campo. I nostri quattro giudici della Hot List hanno determinato la lista finale considerando ogni palla
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COSA S IGNIFICAN O QU EI PALLI N I
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o spin non è tutto, ma il nostro grafico mostra che vi sono differenze da considerare. Usando dati ottenuti da test computerizzati presso Golf Laboratories Inc., abbiamo rilevato lo spin di un driver (alla velocità della testa di 95 miglia/h) e di un mezzo wedge. La fascia di spin con il driver è relativamente piccola, ma può essere ampia con un bastone corto. Se giochi colpi a correre lo spin non è un fattore principe, ma può esserlo se giochi un pitch alto. In questo caso una palla a basso spin può rotolare da 4,5 a 5,5 metri più di un modello ad alto spin (meno su un green morbido), secondo il software di simulazione di volo Foresight Sports. Il nostro consiglio: per trovare la palla giusta, provane diverse in campo.
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7.500 G/M
RICONOSCIMENTI
OLTRE 46 EURO LA DOZZINA
2 1 CA L L AWAY HEX CHROM E
1 B R IDGESTON E B330
22 CALLAWAY HEX CHROME+
2 B R IDGESTON E B330-RX
2 3 CA L L AWAY HEX HOT
3 B R IDGESTON E B330-RXS
24 CA L L AWAY HEX HOT PRO
4 B R IDGESTON E B330-S
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Palline con un punteggio da 93 a 100. A R G E N T O : Palline con un punteggio da 88 a 92.99.
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2 6 N IKE ON E RZN X
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7 NIKE 20XI
2 8 S RIXON Q-STA R
Il prodotto con il punteggio più alto tra i quattro criteri della Hot List.
8 NIK E 20XI X 9 SR IXON Z-STA R
29 TAYLORM A D E ROCKETBA L LZ U RETHA N E
10 SR IXON Z-STA R S L
30 TITL EIST N XT TOUR
11 SR IXON Z-STA R XV
31 TITL EIST N XT TOUR S
12 TAY LORM A DE L ETHA L
32 TITL EIST VELOCITY
13 T IT LE IST PRO V1
ORO:
L E A D E R D I C AT E G O R I A
PUNTEGGI Le stelle rappresentano il range di punteggio all’interno della stessa fascia di prezzo. La mezza stella corrisponde all’estremità superiore di un particolare intervallo.
14 T IT LE I ST PRO V1X
S IN O A 30 EURO
15 VOLV IK VISTA IV
33 CA L L AWAY HEX D IA BLO
16 W ILSO N FG TOUR
34 M AXFL I U/2
17 W ILSON FG TOU R X
35 TAYLORMADE SUPERDEEP
97-100 . . . . . . . ★ ★ ★ ★ ★
36 TITL EIST DT SOLO
88-96. . . . . . . . . . ★ ★ ★ ★
37 TOP-FL ITE GA M ER
70-87 . . . . . . . . . . . ★ ★ ★
38 WILSON DX2
51-69.. . . . . . . . . . . . ★ ★ <50 . . . . . . . . . . . . . . . . ★
DA 31 A 45 EURO 18 B R IDGESTON E E5 19 B R IDGESTON E E6 20 B R IDGESTON E E7
Il Mondo del Golf
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24/05/13 15.13
I N O R D I N E A L FA B E T I CO
O LT R E 4 6 E U R O
BRIDGESTONE
●
B330
●
B330-RX
●
B330-RXS
●
B330-S
TECNOLOGIA Il design con doppia fossetta riduce l’attrito nel decollo e au-
menta l’ascesa nell’ultima parte per un volo più lungo. Il rivestimento in uretano di B330 e B330-S è più sottile per un miglior feel. Il mantello nelle RX è più morbido per controllare lo spin nei drive. VERDETTO Grande varietà, e apprezziamo l’impegno nel ball-fitting. 56 EURO LA DOZZINA
ORO
HEX BLACK TOUR
CALLAWAY
TECNOLOGIA Il nucleo interno morbido e quello esterno, duro, hanno
grande differenza di compressione per dare meno spin nei tee shot e più spin nei wedge. Lo strato esterno compatto del doppio mantello aumenta la velocità di palla. Il rivestimento è un po’ più spesso delle precedenti Callaway Tour, per maggior feel. VERDETTO Una valida combinazione di tecnologie che rispondono alle domande degli hcp bassi. 5 5 E U R O L A D O Z Z I N A
ORO
●
Z-STAR
●
Z-STAR SL
●
●
Z-STAR XV
LETHAL
TAYLORMADE
TECNOLOGIA TaylorMade si è impegnata a migliorare il volo di questa 5
strati per accordarsi meglio agli angoli di lancio più alti dei bastoni attuali. Il nucleo aumenta la velocità di palla nei tee shots. I 3 mantelli ottimizzano lo spin nei ferri lunghi, medi e corti. E il rivestimento controlla spin e feel nel gioco corto. VERDETTO Progettare una palla per il mondo odierno - decollo alto, basso spin - è molto intelligente. 55 EURO LA DOZZINA
TITLEIST
●
PRO V1
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PRO V1X
TECNOLOGIA Titleist ha usato un nuovo procedimento per la colorazione
F OTO D I
che migliora durata e regolarità aerodinamica del rivestimento. La Pro V1 ha un nucleo a compressione più morbida, meno spin e angolo di atterraggio più piatto nei tee shot; la Pro V1x con doppio nucleo ha migliorato lo spin nei ferri lunghi e medi. VERDETTO Le migliorie sono ben calcolate e nella Pro V1 saranno apprezzate dal giocatore medio. 60 EURO L A D O Z Z I N A
/
EDDIE BERMAN
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★★★★½
• P O P O L A R I TÀ
★★★½
• P R E S TA Z I O N I ★★★★½
• I N N OVA Z I O N E ★★★★½
• FEEL ★★★★
• P O P O L A R I TÅ ★★★
• I N N OVA Z I O N E
20XI
nuclei possono essere più grandi e produrre più velocità di palla. La XV ha un doppio nucleo più duro per meno spin con il driver, e la SL una compressione più bassa per un angolo di lancio più alto. VERDETTO Ci piace l’enfasi sul nucleo grande per i suoi benefici sulla velocità di palla. E il rivestimento è sorprendentemente duraturo. 4 9 ,9 9 E U R O L A D O Z Z I N A
ORO
★★★★★
• FEEL
• P R E S TA Z I O N I
●
TECNOLOGIA Le Srixon da tour hanno un rivestimento molto sottile così i
ORO
• I N N OVA Z I O N E
20XI X
SRIXON
ORO
★★★★½
Il polimero di resina iniettato nel nucleo interno e nel mantello è il doppio della versione 2011. Il peso più leggero rispetto ai nuclei in gomma tradizionali aiuta a ridurre lo spin della palla nei tee shot e a mantenere uno spin più alto nei colpi corti. V E R D E T T O Nike ha fatto passi da gigante in ciò che risulta essere una totale rivoluzione nella tecnologia delle palline da golf. 5 6 ,9 5 E U R O L A D O Z Z I N A
NIKE TECNOLOGIA
ORO
• P R E S TA Z I O N I
Il Mondo del Golf
★★★★½ ★★★★★
• FEEL ★★★★
• P O P O L A R I TÅ ★★★
• P R E S TA Z I O N I ★★★★½
• I N N OVA Z I O N E ★★★★½
• FEEL ★★★★
• P O P O L A R I TÀ ★★½
• P R E S TA Z I O N I ★★★★½
• I N N OVA Z I O N E ★★★★½
• FEEL
★★★★½
• P O P O L A R I TÀ ★★★½
• P R E S TA Z I O N I ★★★★★
• I N N OVA Z I O N E ★★★★★
• FEEL ★★★★★
• P O P O L A R I TÀ ★★★★★
GI U G NO 2 0 1 3
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