Il Periodico News - Giugno 2015

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Anno 9 - N° 93

il Periodico

Giugno 2015

Sette candidati in cerca di vittoria Voghera vota il nuovo sindaco

Aquilini

Barbieri

Bottini

In 4000 per dire no all'inceneritore

Di Pierro

Ghezzi

Grimaldi

Torriani

Ritorna il Rally 4 Regioni: dieci pagine per scoprirlo

Sindaci di tutto l'Oltrepò, il presidente della Provincia di Pavia, consiglieri regionali e poi tante tantissime persone comuni che hanno sfilato per le strade di Retorbido per dire di no alla realizzazione di un inceneritore nell'ex fornace Valdata. Da una prima stima erano oltre 4000 le persone che hanno sfilato.

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Presentato nei giorni scorsi presso il Ristorante Belvedere di Ruino, torna dopo anni di assenza il Rally 4 Regioni. Un appuntamento che richiamerà tanti appassionati del mondo dei motori: la gara andrà in scena il 5-6 giugno ed avrà come quartier generale Salice Terme, storica località di partenza e arrivo del mitico 4 Regioni. Dieci prove speciali animeranno la Valle Staffora proprio come ai vecchi tempi.


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La raccolta firme sembra avere successo in Oltrepo Pavese: nei mesi scorsi ci sono stati alcuni comitati che hanno portato, attraverso il veicolo della raccolta firme, le richieste e le speranze di tanti cittadini alla ribalta mediatica, ma soprattutto hanno portato queste speranze e richieste sul tavolo di tutti quegli enti che ci governano. Il comitato che ha avuto forse più successo, almeno a livello mediatico è senza dubbio il “Comitato no inceneritore” a Retorbido. Chi vincerà o chi perderà la guerra dell’inceneritore? Questo non si sa ancora ma certamente la nascita dei comitati raccolta firme è una cosa positiva, molto positiva , perché senza se e senza ma i politici hanno dovuto, devono e dovranno prendere atto di quanto i cittadini chiedono. Forse non tutti i comitati raggiungeranno i risultati sperati, forse qualche comitato non riuscirà a far cambiare opinione ai decisori politici, ma un traguardo importante lo hanno raggiunto: aver aggregato alla causa migliaia di oltrepadani e questo è un successo insindacabile. La mia opposizione all’impianto di pirolisi non è tecnica, perchè mi sembra di aver capito che ci sono pochi dati su questa tipologia d’impianto e su questa specifica tipologia di prodotto, i pneumatici, questo al di là delle rassicurazioni dei tecnici dell’azienda che desidera realizzare questo impianto. Non mi permetto neanche di criticare dati tecnici forniti, perché bisognerebbe, a mio modesto giudizio, avere una profonda conoscenza tecnica e specifica, conoscenza che in Italia forse pochi hanno, anche alla luce del fatto che esiste un solo impianto di questo tipo, in Giappone e sembra funzionare. Non posso neanche dire che il traffico dei camion sarebbe abnorme, perchè 60 o 80 camion in una giornata sulla strada non sono nulla, sarebbero 5 o 6 camion ogni ora, 1 ogni 10 minuti, basta vedere quanti ne passano oggi, per capire che le fondamenta di questa motivazione al no sono costruite sulla sabbia, ben più pericolosi erano ad esempio i camion che transitavano quotidianamente in Valle Staffora trasportando i rotoloni di acciaio alla Zincor di Varzi, ed a dire il vero qualcuno si è anche ribaltato facendo disastri. La motivazione che mi spinge a dire no è sul futuro dell’Oltrepo Pavese. L’Oltrepo industriale è in crisi e sono da anni convinto che il futuro della nostra terra sia l’agricoltura ed il turismo, per avere questo tipo di futuro sono necessarie alcune componenti fondamentali, quali ad esempio la serietà e l’etica degli agricoltori nel coltivare la terra in modo corretto, la serietà e l’etica di chi trasforma i prodotti della terra in prodotti di certificata qualità e qui…. mi sembra che le ultime vicende vinicole dicano che la strada da percorrere è ancora tortuosa. La serietà e l’etica degli enti competenti nel far tassativamente e costantemente rispettare le più severe normative a tutte quelle industrie dell’Oltrepo, e non sono poche, che hanno un impatto ambientale. Basta percorrere la Via Emilia in direzione Casteggio per sentire molte volte, troppe volte, nell’aria odori e miasmi di dubbia provenienza, basta andare nelle campagne di Voghera per vedere ciminiere che buttano un ombra sinistra sui terreni agricoli, basta andare verso Casei Gerola, verso il ponte sul Po, per vedere stagliarsi in cielo ciminiere che sputano gas petroliferi. Per migliorare tutto questo e per avere questo futuro agricolo-turistico, serve anche l’impegno e la volontà politica dei nostro governanti locali, affinchè tutte quelle aziende esistenti con impatto ambientale siano ridotte e progressivamente eliminate. L’Oltrepo a livello paesaggistico non è male, tenendo conto di dove è ubicato, al centro del triangolo industriale, ma certamente va migliorato, tralasciando

per un attimo la viabiltà e lo stato delle strade per evidenti problemi economici dovuti ai tagli governativi, è certamente evidente che tante nostre colline sono deturpate da anonimi capannoni industriali adibiti ai più svariati usi agricoli e sorti in tutti questi anni al fianco di belle cascine, in questo caso un piano urbanistico che vieta queste brutture sarebbe necessario. In Trentino Alto Adige lo hanno fatto, quindi è possibile. È necessario bloccare questo scempio perché il paesaggio, il territorio, l’agricoltura sono una risorsa fondamentale per il futuro economico del nostro territorio. Insediamenti industriali fuori luogo ed in Oltrepo ce ne sono tanti e anni orsono ce n’erano di più, non devono essere più realizzati, così come deve essere vietata la costruzione di case ed insediamenti produttivi che non rispettano determinati canoni estetici ed architettonici. Per “fare” turismo è necessario migliorare e soprattutto poi mantenere la bellezza paesaggistica. Le cronache degli organi di informazione locali sono spesso improntate ad iniziative che si realizzano nei paesi oltrepadani per attirare visitatori. Sembra quasi e fortunatamente che si faccia a gara. I vari Amministratori si fanno spesso ritrarre per dare il loro imprimatur. Abbiamo Comuni che sono entrati nel gruppo “Borghi più belli d’Italia”. Durante la bella stagione si sfornano programmi e proposte per i turisti ed i cittadini, alcune proposte sono valide altre meno altre balzane, però c’è la volontà. Accanto a tutto questo stanno nascendo attività improntate al recupero e vivificazione delle tradizioni. Bisogna riconoscere e prendere atto che in questi ultimi anni si sta cercando di accendere una luce alimentata dalla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali che, oltre ad essere un bene in sé, potrebbe avere un suo riflesso positivo sul turismo. Sta timidamente avvenendo qualcosa di nuovo che fino a qualche anno prima sembrava impossibile, questo soprattutto grazie ad alcune giovani associazioni, ad alcuni giovani imprenditori ed ad alcuni giovani sindaci e politici. Le vie di alcuni paesi durante alcuni mesi dell’anno si animano, l’Oltrepo a sprazzi appare vivo, ma una domanda si impone: può questa essere la base propulsiva per la vita, l’economia e lo sviluppo del nostro territorio? Credo che una riflessione su questo interrogativo vada posto, a partire dalla considerazione che, nonostante questa luce, la crisi nei nostri paesi è sempre incombente. Il fenomeno della povertà ancora non appare nella sua evidenza anche perché nei piccoli centri resiste ancora il valore della solidarietà familiare che ne attenua il fenomeno, ma è presente. Le prospettive di lavoro sul territorio si affievoliscono sempre più. I giovani ed anche i non giovani sono costretti o a vivere da inoccupati o sottoccupati nel territorio o ad andare lontano a cercare lavoro. Senza aspettare il prossimo censimento, che ci dirà di quanto la popolazione sarà ulteriormente diminuita, appare evidente che lo spopolamento soprattutto delle aree collinari è notevole. Basta vedere

TERZA PAGINA

BRAVISSIMI QUELLI DEL COMITATO NO INCENERITORE, MA NON BASTA, SERVONO ALTRI COMITATI C A L T

il deserto nelle strade centrali dei paesi, quando non sono attraversate da iniziative ed avvenimenti. Penso che una possibile soluzione sia l’agricoltura, perché è indubbio che l’agricoltura sia l’attività più connaturata al territorio ed un suo moderno ed efficiente sviluppo mirato alla conquista di un mercato di qualità, basato su protocolli di produzione ben precisi e territoriali, rappresenti la base per il progresso economico del nostro territorio. Attorno a questa attività fondamentale è possibile avviare tutta una serie di attività collaterali quali la trasformazione, la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti e lo stesso turismo, che potrebbe trovare nel turismo agricolo un ulteriore incremento e trasformarsi da turismo “mordi e fuggi”, caratteristico dell’Oltrepo, in più stabile, rendendo per esempio i vari agriturismi più autentici con la valorizzazione del prefisso “agri”. E' fuori ogni dubbio che il nostro territorio collinare abbia oltre che una vocazione agricola anche una vocazione turistica ma per raggiungere l’obiettivo saranno molti i passaggi necessari primo tra i quali istituire un’azienda, una vera e propria società di capitali, anche partecipata da privati, turistica, una società vera ed efficiente, non il solito carrozzone o carrozzina parapubblico, in grado di interagire in sinergia con le varie realtà produttive locali nonchè con il turista, creando una rete tra gli stessi, siano essi agricoltori, attività agricole, agriturismi, B&B e attività ricettive in genere, allo scopo di valorizzare e vendere i vari servizi offerti, sopratutto vendere, perché valorizzare è una bella parola, facile da dire ma che purtroppo non si porta in banca e non ti permette di vivere. Chi ci amministra sa bene che le risorse sono sempre più limitate, perciò non perda tempo prezioso nell’organizzare ed istituire i vari tavoli di confronto e le varie cabine di regia ed altre sciocchezze simili, non servono a nulla, se ci fate caso parlano sempre i soliti e vi partecipano soprattutto in prima fila i soliti 4 gatti, almeno fossero 44 gatti in fila per sei con il resto di 4 …di Zecchino d’Oro memoria. L’Oltrepo può essere vincente, ma deve essere più severo con se stesso, non sarà vincente in questo progetto se non metterà in un collegamento fattivo e concreto TURISMO ed AGRICOLTURA. Un'agricoltura che deve divenire più ecosostenibile, un’agricoltura più rigorosa a livello qualitativo, un turismo che sappia veramente accogliere e che capisca che i turisti sono degli ospiti, paganti, ma ospiti e non dei meri clienti. La mia speranza è che la positiva nascita dei comitati per la raccolta firme di questi mesi, si moltiplichi nella nascita di altri comitati che si battano per la chiusura di quegli impianti industriali che emanano miasmi ed odori sgradevoli, impianti che producono materie che con l’agricoltura ed il turismo nulla hanno a che fare, comitati che si battano per impedire che altri capannoni industriali ad uso agricolo ornino le nostre colline, che impediscano che altro vino adulterato venga mischiato ai nostri vini e messo in commercio come vino dell’Oltrepo, che impediscano a molti politici di cavalcare a seconda degli interessi del momento i vari comitati, dimenticandosi le brutture paesaggistiche tramite licenze edilizie, piani regolatori o insediamenti industriali che questi stessi politici hanno concesso. Il sincero plauso va ai comitati nati fino ad ora , sia per i risultati raggiunti sia per quelli che forse raggiungeranno, ma non basta, ne devono nascere altri affinche’ i cittadini facciano sentire la loro voce per un Oltrepo migliore.


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ATTUALITA’

INTERVISTA ALL'INGEGNERE SILVIO ARRIVABENE, SOCIO DELLA IET

“Prima di avviare il procedimento Provincia e Sindaco erano favorevoli” di

Valentina Villani

La Società Italiana Energetica Tire proprio non ne vuol sapere di abbandonare l'idea di stabilizzarsi a Retorbido con l'impianto di pirolisi e combatte con tutte le forze per riuscire nel suo intento. Noi abbiamo incontrato l'ingegnere Silvio Arrivabene per farci spiegare più da vicino “la bontà” del loro inceneritore. Ingegnere Arrivabene, parliamo della vostra società, ci spieghi di cosa tratta? "La nostra società Italiana Energetica Tire è stata creata appositamente per realizzare un impianto di pirolisi". Da chi è composta? "E' composta da 5 soci, tutti più o meno milanesi: Nanni Bassani, Lorenzo Ceretti, Massimiliano Zampolli, Antonio Versace, ed io Silvio Arrivabene, che detengo una piccola quota all'interno della suddetta società, alcuni sono associati sotto persona fisica, altri come famiglie". In sostanza la società IET sarebbe alla sua prima esperienza con un impianto di pirolisi? "Siamo agli inizi di tutta questa tematica, in sostanza siamo dei pionieri. Stiamo tentando di costruire il primo impianto di pneumatici fuori uso basato sulla pirolisi replicando quello giapponese". Ingegnere Arrivabene, a quanto pare esiste solo in

Giappone l'unico impianto di pirolisi? “L'impianto di pirolisi dei pneumatici della Nippon Steel che noi replichiamo esiste solo in Giappone”. Perché un impianto di pirolisi? Ci spieghi meglio... “Nel settembre 2011 è entrata in vigore la legge che disciplina il mercato dei pneumatici fuori uso e, allo stesso tempo, anche la modalità per il loro recupero. Pirolisi per dare risposta concreta alle domande di nuove tecnologie. La differenza fondamentale tra inceneritore e pirolizzatore è che noi non bruciamo, se bruciassimo non rimarrebbe niente, non avremmo nulla da vendere e l'impianto non avrebbe motivo d'esistere”. Imgegnere Arrivabene, quest'impianto qualche anno fa fu già proposto e bocciato a Novara, ci spieghi il perché. "Nell'anno 2013 ci hanno bocciato il progetto perché sono stati rilevati due problemi: uno di tipo urbanistico, mentre l'altro poiché erroneamente abbiamo preso il progetto pari quello dell'impianto giapponese ed è stato riscontrato un problema tecnologico del processo, per via di uno dei prodotti della pirolisi ovvero i fanghi oleosi. Successivamente rivisto il progetto, eliminando questi fanghi oleosi dal processo produttivo e lavorando alla predisposizione del progetto definitivo, secondo le procedure indicate da Regione Lombardia, abbiamo presentato un impianto sostanzialmente diverso". Perché dopo tutti questi rifiuti da parte della cittadinanza state combattendo per restare a Retor-

Progetto pirolisi Retorbido

bido? “Premesso che, quando andammo ad interpellare in maniera ufficiosa, prima di avviare tutto il procedimento, la Provincia di Pavia, che tra l'altro aveva appena rinnovato l'AIA a Laterlite, il neoeletto Sindaco Isabella Cebrelli e le persone che facevano parte dell'amministrazione locale, hanno tutti visto di buon occhio il fatto che si andasse a recuperare un'area malmessa. Parliamo di un cadavere desolato, arrugginito, ora inutile zona sgradevole ed area industriale; l'AIA è stata rinnovata l'anno scorso e questo significa che la politica, i funzionari e le istituzioni hanno cercato di promuovere l'industria in quell'area, perché altrimenti, se avessero voluto farla diventare agricola, non avrebbero rinnovato l'AIA. Se le istituzioni si sono comportate in questo modo significa che li è possibile fare un impianto industriale”.


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ECCO COSA NE PENSA LA GENTE DEL MEGA PROGETTO

Fassino

Vecchi

Piccinini

Daglia

Lauri

Prè

Pollini

Nanni

Sgorbini

Villani

Boccalari

Barbieri

Gallotti

Sorci

Livia

Dapiaggi

Mariani

Girani

Neumaier

Cavallotti

Alessandri

Carega

Beltrametti

Bidone

Viola

Lucotti

Francioso

Barzon

Chiesa

Vercesi

Bottiroli

Catalano

Bosone

di

Valentina Villani

Una manifestazione sentita quella di domenica scorsa a Retorbido dove hanno sfilato 4700 persone tutte con un obiettivo comune: dire no all'inceneritore! Noi abbiamo girato tra la gente, ponendo una domanda in generale: 'Perchè no all'inceneritore?'. Ecco cosa ci hanno risposto... Massimo Fassino: "Non vogliamo che ci distruggano l'Oltrepò, le nostre terre!". Sara Vacchi, educatrice asilo nido Retorbido: "Le famiglie del territorio hanno i figli che frequentano il nostro asilo hanno scelto uno stile di vita legato alla ruralità, uno stile di vita sano". Enrica Piccinini: "Siamo in un paese meraviglioso, ho un figlio di 9 anni la vita è aria, è verde, è libertà: non un pneumatico bruciato". Lorenza Daglia: "Siamo in una zona di vigneti, di grandi produzioni e aldilà dei problemi di salute, credo che avremo anche moltissimi problemi legati alle coltivazioni". Rodolfo Lauri: "Questa non è la terra adatta a questo tipo di impianti, è una terra basata sull'agricoltura e deve aprirsi al turismo non all'industria". Paolo Pré Sindaco Borgo Priolo: "Questa è una zona verde, una zona agricola che vogliamo diventi turistica, mi sembra che l'inceneritore non ci azzecchi nulla con questo contesto". Adriana Pollini e il gruppo dei clown naso a naso: "Il futuro dei nostri bambini deve essere libero da inceneritori, da gas, da fumi, vogliamo solo aria pulita". Iolanda Nanni, Consigliere Regionale gruppo M5S: "Pirolisi è una tecnica al bando in tutta Europa, non esiste un impianto in Europa; siamo nella rete ecologica regionale, corridoio primario in cui la legge regionale vieta di insediare qualsiasi impianto di smaltimento rifiuti. Abbiamo già presentato interrogazioni, l'assessore all'ambiente non ci ha ancora risposto ma attendiamo fiduciosi sperando che questo progetto venga rigettato". Simone Sgorbini: "L'Oltrepò è una terra da salvaguardare, è casa nostra, terra ricca di coltivazioni, di persone che lavorano con la terra e che producono buoni frutti". Giuseppe Villani, Consigliere Regionale PD: "In primis è già stato respinto da altre parti e poi non ha senso un impianto di questo tipo in queste terre, non si coniuga con le vocazioni naturali: turismo, agricoltura, ambiente. Sarebbe possibile bloccarlo mettendo mano alla legge che definisce i criteri per queste autorizzazioni inserendo questo elemento: tali impianti devono essere compatibili con ambiente e territorio".

Gabriele Boccalari gruppo Scout Voghera 1: "Gli scout amano il rispetto e la natura, quest'inceneritore deturperà il nostro ambiente, i nostri prodotti e non ci porterà alcun vantaggio di tipo economico". Gabriele Barbieri Sindaco Godiasco Salice Terme: "Un biglietto da visita come quello dell'impianto di pirolisi qui a Retorbido sarebbe molto negativo per tutto l'Oltrepò". Luciana Gallotti: "Produrrebbe solo dell'inquinamento, penso anche alla diossina". Gianluca Sorci: "Al costo di dare 37 posti di lavoro ne perderebbero a migliaia per le 1700 aziende vitivinicole che ci sono nella zona". Le signore Livia e Mariuccia per il gruppo i sempre verdi: "Per il futuro dei nostri nipoti e figli perché l'inceneritore è inquinante, nocivo in tutti i sensi. Ho un figlio chimico, ne so qualcosa". Marco Dapiaggi portavoce comitato no inceneritore Retorbido: "Non lo vogliamo nel nostro ambiente prettamente agricolo, votato all'enogastronomia, alla viticoltura, non abbiamo necessità di industrializzazione e non abbiamo necessità che venga installato nel nostro territorio un impianto di incenerimento perché questo è quello che si andrà poi a realizzare. Brucerà 100 tonnellate al giorno di pneumatici fuori uso 7 giorni su 7, 24 ore al giorno pari a 32mila di tonnellate di pneumatici l'anno. Le emissioni saranno pesanti, saranno costruiti due camini uno 30 metri, l'altro di 24, andranno a modificare la qualità dell'aria, che andremo tutti quanti a respirare, questa è una battaglia sociale". Andrea Mariani Sindaco di Montebello: "Abbiamo già un grande problema a cui non si riesce a venire a capo nella cittadina di Broni, mi riferisco all'eternit, per cui a maggior ragione ci troviamo qui per preservare l'ambiente e la salute che al giorno d'oggi è la cosa più importante". Cesare Girani: "Voglio respirare bene e voglio vivere". Carlo Neumaier: "Vogliamo vigneti che danno lavoro, un ambiente sano che ci renda felici e che ci faccia stare tutti bene". Maria Cavallotti: "L'unica cosa che ci è rimasta sono il verde, la natura e l'agricoltura. Hanno appena finito di costruire la greenway e adesso vogliono distruggere tutto con l'inceneritore, mi sembra veramente un grosso controsenso". Antea Alessandri: "Non possono barattare in cambio di posti di lavoro, per pochi o tanti che siano, il nostro futuro". Fabrizio Carega: "In un paesaggio così penso sia un insulto alla popolazione". Laura Beltrametti, del festival Borghi e Valli: "L'Ol-

ATTUALITA’

E' un coro unanime della gente d'Oltrepò: "No all'inceneritore di Retorbido"

trepò è una terra meravigliosa, dev'essere cosparsa di natura, di cultura, di arte e di vino". Marina Bidone: "Siamo in un territorio agricolo fondato sulla viticoltura, sull'agricoltura e una cosa del genere non deve esistere". Barbara Viola: "Un inceneritore sarebbe altamente inquinante e quindi no grazie, mai!". Alberto Lucotti rappresentante per Coldiretti, Pavia: "8000 ettari di coltivazioni, 650 ettari ad indirizzo vitivinicolo, quindi doc e docg. Solo per questi dati bisogna riflettere perché quest'inceneritore non farà altro che danneggiarci, dobbiamo riflettere sul futuro del nostro territorio. Stiamo facendo tantissimo per migliorarlo, per far arrivare il turismo rurale e non dobbiamo permettere a nessuno di rovinarci tutto questo". Emilio Francioso: "Abbiamo un'agricoltura da salvaguardare, un eco turismo da lanciare, solo questo credo sia sufficiente". Pierluigi Barzon Sindaco di Rocca Susella:”Sono stati fatti tanti investimenti, l'Oltrepò si basa sul turismo è evidente che queste cose non hanno motivo di esistere nel nostro territorio. O turismo o industria, abbiamo scelto turismo proseguiamo per questa strada”. Fabio Chiesa, Medico condotto: "Per il futuro dei nostri figli, per il futuro dell'Oltrepò Pavese, e perché quest'inceneritore va a pirolisi e la pirolisi a livello internazionale è stata sconfessata come tecnica sicura". Giannino Vercesi: "Avremo un decadimento agricolo, turistico, vitivinicolo, sarebbe utile fare delle riflessioni e non prendere nemmeno in considerazione proposte simili". Emanuele Bottiroli direttore Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese: "E' ora di scrivere una legge quadro in Oltrepò Pavese perché non arrivino neanche certe proposte, è assurdo che ci stiano chiedendo: lo approviamo o no? Questo progetto va bocciato ma bisogna anche creare le condizioni nel futuro perché 1700 aziende vitivinicole e 6000 addetti diretti e nell'indotto non abbiano più a tremare". Vittorio Catalano: "Per i 37 posti di lavoro offerti di cui parlano loro, ne perderanno in più di mille. Abbiamo tantissime aziende agricole, un bellissimo mulino, vogliamo perdere tutto questo? No grazie". Daniele Bosone, Presidente Provincia di Pavia: "Non centra niente con lo sviluppo che abbiamo ipotizzato, basato sul turismo sostenibile, abbiamo fatto la greenway, la stazione di Pian del Poggio, il Paniere Pavese, il Distretto del Vino insomma stiamo investendo soldi, sono soldi pubblici per un progetto diverso di sviluppo e creazione del lavoro; questo inceneritore qui non centra nulla, è completamente fuori da ogni norma, è un alieno".


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L'INTERVISTA X

NE PARLA UN EX INDUSTRIALE

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Il futuro dell'Oltrepò è l'agricoltura quindi no pirolisi... e bisogna imparare a comportarsi di

Nilo Combi

Il Mister “X” di questo mese è uno dei più importanti industriali dell’Oltrepo. Una persona di successo che ha creato aziende e lavoro per tante famiglie, portando le sue aziende a competere sia in Italia che all’estero. E’ una persona che “spende” circa il 50% del suo tempo fuori dai confini nazionali ed ha quindi una percezione dei cambiamenti e delle tendenze del mondo. Ma è anche una persona che in Oltrepo ha costruito la sua “fortuna” e quindi è legato a questa terra. Lei è uno degli imprenditori oltrepadani senza ombra di dubbio di maggior successo , perché l’Oltrepo industriale è in crisi? "E’ in crisi, come tante altre zone d’Italia, purtroppo la congiuntura economica nazionale ed internazionale ha colpito tutta Europa, i paesi industrialmente meno attrezzati a livello di management, hanno pagato un prezzo più caro, noi, la Spagna, il Portogallo e la Grecia. Non darei una colpa al sistema industriale Oltrepo, darei la colpa al sistema industriale Italia, che soprattutto nella fascia delle medie e piccole aziende ha un management familiare con tutti i limiti che la parola “familiare” racchiude". Su cosa deve puntare l’Oltrepo per uscire dalla crisi e poter ricreare lavoro, occupazione e benessere? "Io penso che in Oltrepo ci sia benessere, almeno rispetto a molte altre zone d’Italia, perché comunque l’Oltrepo è sempre stato risparmioso, la stragrande maggioranza delle famiglie ha “ i soldi in banca” per superare senza grossi problemi questo momento. Altro aspetto è cosa vuole fare l’Oltrepo a livello imprenditoriale per diventare un’area con una precisa identità produttiva. Io penso che la vocazione dell’Oltrepo Pavese sia quella dell’agricoltura ed è su quella che bisogna puntare". Spieghi meglio questa sua visione “agricola”? "E’ molto semplice , siamo una delle maggior aree italiane di produzione del vino, quindi siamo uno dei leader nazionali, il che vuol dire essere uno dei leader mondiali, visto che l’Italia è uno dei tre paesi top al mondo a livello vitivinicolo. Questa posizione dell’Oltrepo va sfruttata, finora si è sempre puntato, mi sembra, sulla quantità; bene ora è il momento di abbinare alla quantità anche la qualità. Mi spiego: non bisogna tagliare a dismisura la quantità, come sento dire spesso con la frase “produrre meno per produrre meglio”, non è li la sfida, è troppo semplice, la sfida è produrre come ora ma produrre un prodotto, migliore. In Italia c’è un esempio da seguire, anche se in un altro settore, è il Gruppo FCA, la Fiat non ha ridotto i volumi, se non per congiunture di mercato, ha continuato a voler fare volumi, ma ha aumentato la qualità di ogni singola vettura prodotta. Per il vino l’Oltrepo deve fare la stessa cosa, mantenere la quantità ma aumentare la qualità di ogni singola bottiglia prodotta. Poi servirebbe anche un’alta cosa". Cosa servirebbe? "Servirebbero due o tre cantine e due o tre vignaioli che producessero solo vini al top della gamma mondiale, se ci fate caso, in ogni altra grande zona vinicola italiana ci sono una due cantine o due vignaioli, che sono marchi al top della gamma, sia a livello qualitativo che a livello prezzo. Ecco cosa manca in Oltrepo, qualche cantina che sia testimonial di qua-

lità assoluta, che si collochi nella fascia premium o luxury. Se ci fosse farebbe da traino a livello d’immagine a tutto il movimento. Nella moda l’Italia è un’icona mondiale perché ha alcuni marchi che hanno trascinato e posizionato tutta la moda italiana nel mondo". Perché lei non compra anche una cantina? "Sarebbe un’opzione , un’idea che mi frulla in testa da un po’visti anche i prezzi relativamente bassi dei terreni in oltrepo, ma per ora sono troppo concentrato sulle mie aziende, in futuro forse perchè no…". Siamo in un momento politico abbastanza importante, ci sono le elezioni comunali di Voghera, la capitale dell’Oltrepo, cosa ne pensa? "Le seguo di sfuggita, mi sembra che non ci sia “nulla di nuovo sotto il sole”, vedo in lizza molte persone che penso valide, molte le conosco anche personalmente, ma non vedo il “fuoriclasse” che può stracciare tutti, ci sarà battaglia tra i tre o quattro che hanno più chances , la mia opinione è che comunque un sindaco per la città oggi non possa fare molto per i vincoli economici e quindi operativi che il governo impone. Quindi che venga eletto uno o l’altro i cambiamenti sarebbero marginali, nessuno potrebbe fare cambiamenti sostanziali. Questi cambiamenti fatica a farli il Governo, figuriamoci un sindaco di una piccola città". Cosa ne pensa della vicenda inceneritore di Retorbido ? "Prima di tutto non è un inceneritore, ma è un im-

pianto di pirolisi, perché bisogna imparare a chiamare le cose con il suo nome, dire che un prosciutto e’ un salame di Varzi è sbagliato, anche se sono due salumi. Premesso questo ho affrontato e approfondito per diletto la questione con alcuni dei miei tecnici e mi sento di dire che se l’impianto funziona correttamente, di problemi ambientali non ce ne sono. In Oltrepo, senza voler fare nomi ci sono molte altre industrie più inquinanti, ma premesso questo, è la location Oltrepo che è sbagliata per questo impianto, se il futuro dell’Oltrepo , come sembra di capire, sarà quello agricolo, un’azienda di questo tipo non ci sta. Sarebbe ripetere l’errore fatto a Venezia tanti anni orsono, dove hanno costruito il polo industriale di Marghera , con le sue ciminiere, che fa da sfondo alla più bella città del mondo. Un errore madornale. Quindi anch’io sono contrario a questo insediamento, ma non per motivi tecnici, ma per motivi di sviluppo strategico, se l’Oltrepo deve essere una zona a sviluppo agricolo-turistico, non solo quest’impianto non va bene, ma anche tanti altri". Certamente la vicenda pirolisi ha portato alla luce un fenomeno positivo, i cittadini che si riuniscono in modo spontaneo per far sentire la loro voce, che idea si è fatto? "Si questo è vero, ed è positivo, molto positivo, l’Oltrepo da questo punto di vista, per far sentire la sua voce ha sempre “utilizzato” i politici locali che muovendosi nei vari corridoi della politica hanno cercato di portare a casa quello che i cittadini auspicavano. Ora invece si muovono in prima persona i cittadini, una cosa positiva che comunque dovrebbe far riflettere i politici locali… perchè i cittadini fanno questo? Non si sentono più rappresentati dai politici? Posso aggiungere una considerazione sulla vicenda Retorbido?". Certo, dica pure "Proprio l’altra sera ne discutevo in famiglia, ho visto il filmato dell’arrivo del Presidente Maroni a Voghera e non ritengo corretto che alcuni sindaci , indossando la fascia tricolore contestino in modo plateale il Presidente della Regione. Non è una questione di entrare nel merito delle motivazioni, è una questione di “ruoli”. Quando si rappresenta un’istituzione c’è e ci deve essere un modo di comportarsi, quando arriva una figura “istituzionale” ed è questo il caso del Presidente Maroni, la si accoglie come istituzionalmente Dio comanda, poi istituzionalmente se non si è d’accordo, nelle sedi istituzionali si esprime il disaccordo, anche con toni duri e decisi, ma sempre in modo istituzionalmente corretto, perché comunque alle istituzioni di qualunque tipo o colore dobbiamo tutti rispetto, a maggior ragione se si indossa una fascia tricolore. Anche negli affari, sia in Italia che all’estero e sopratutto in estremo oriente c’è un modo istituzionale di comportarsi, chi non lo rispetta viene giudicato male e tagliato fuori. Quello che è successo è una caduta di stile, purtroppo non è l’unica perché ne ho viste tante altre ed un po’ in tutti gli schieramenti. Mi sembra che si vada verso una politica troppo sguaiata". Perché Lei non si è mai candidato? "Perché ho sempre avuto troppo da fare per le mie aziende, avevo ed ho un lavoro che mi ha dato e che mi sta dando grandi soddisfazioni, non ho mai sentito questa necessità. Poi sono un decisionista e quando prendo una decisione la perseguo senza se e senza ma… ecco mi sembra che in politica sia necessario essere un pochino “ondivaghi” e questo non è nel mio DNA".


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ECCO IL CANDIDATO DELLA LISTA CIVICA 'L'ITALIA DEL RISPETTO'

di Alessandro

Disperati

Fabio Aquilini, 49 anni, vogherese guida la lista civica 'L'Italia del Rispetto'. Ex consiglere comunale negli anni 90 e commerciante titolare della cartaria vogherese guida una lista sostanzialemente anti-politica ma che punta al rilancio della città di Voghera. Aquilini sottolinea subito: "Io non mi sento un politico vista la modalità con cui si esprime la politica cioè con atti puramente egoistici. Io sono una persona fortememente credente e spero di portare un messaggio alla gente che consiste nel recupero del valore del rispetto per poter avere una politica più umana contraddistinta da atteggiamenti di vicinanza con i cittadini e per i cittadini". Il Sindaco sarà eletto al primo turno o si andrà al ballottaggio? "I partiti politici hanno perso la loro identità ideologica sostituita dai personalismi. Non vi è piu nel suo interno una coesione tra le persone per arrivare all'obiettivo ma esiste una divisione tra le persone determinata dal desiderio di primeggiare pertanto ritengo che questa divisione crei dispersione e pertanto credo che si vada al ballottaggio". Ha già un identikit della sua giunta, in caso di elezione? "Il mio obiettivo consiste nel recupero del valore del rispetto che contempla il rispetto per se stessi e per gli altri per una politica umana finalizzata al bene comune e non al proprio egoismo. Detto questo ritengo che le caratteristiche delle persone della mia eventuale giunta siano capacita di non fare scelte che possano farci del male e far del male".

ELEZIONI VOGHERA

Fabio Aquilini: "Una politica più umana, seria, capace di soluzioni concrete"

In che modo ha condotto finora la sua campagna elettorale? "Essendo una lista civica autofinanziata non abbiamo possibilità economiche che ci permettono di avere negozi lussuosi in centro città per il comitato elettorale e non abbiamo la possibilità di pagarci una sede per ricevere le persone pertanto fin dal nostro inizio nel 2013 abbiamo fatto solo banchetti per raccogliere firme per le petizioni e proseguiamo così per distribuire volantini elettorali. Abbiamo solo aggiunto la circolazione di un camper anni 70-80 con affissi manifesti". Ritiene che la campagna elettorale sia stata condotta correttamente dagli altri candidati sindaci? "Credo che la gente si sia distanziata dalla politica per due motivi: il primo, l'uomo politico non è serio e non è credibile; il secondo, la stanchezza di vedere litigi distruttivi invece di pensieri e azioni costruttive. Pertanto credo che questo sia il tono della campagna elettorale a conferma di un notevole quorum dei votanti". Esiste l’ipotesi che lei o i suoi assessori in caso di elezioni rinunciate al compenso previsto per l’incarico di amministratore? "Un lavoro fatto con serietà e disciplina implica dedizione e tempo pertanto credo che quel tempo debba essere retribuito come tutti i lavori. In dieci parole quali sono i punti salienti del suo programma. "Una politica più umana, seria, capace di soluzioni concrete".

Fabio Aquilini

Claudio Lombardo

Giada Fariseo

Davide Brambilla

Barbara Pollini

Roberto Guagnini

Simona Macchia

Massimo Barbieri

Elena De Bellis

Massimo Marra

Margherita Cascione

Roberto Dionisio

Simona Rebolini

Cristiano Montagna

Donatella Vichi

Roberto Moretti

Silvana Villani


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IL SINDACO USCENTE TENTA IL BIS

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ELEZIONI VOGHERA

Carlo Barbieri: «Continueremo a lavorare per il bene di Voghera» Serena Simula

A tentare per la seconda volta la corsa a Palazzo Gounela è il candidato sindaco di Forza Italia Carlo Barbieri (50 anni, insegnante). Con lui Forza Italia e altre sette liste: Unione Di Centro, Nuovo Centro Destra, Voghera Lombarda, Alleanza democratica per Voghera, Voghera attiva e dai Pensionati. A far parte della lista capeggiata da Barbieri professionisti, imprenditori, operatori dei vari settori che daranno man forte a coloro che hanno governato la città per gli ultimi cinque anni, continuando il percorso già impostato durante il primo mandato. Il Sindaco sarà eletto al primo turno o si andrà al ballottaggio? «Per quanto mi riguarda, dopo cinque anni di lavoro e di fatti concreti, ho impostato una campagna elettorale per vincere al primo turno. Con così tanti candidati in campo è però difficile fare una previsione dell’esito di queste elezioni. Io sono candidato di una compagine in grado di governare la città seriamente e con responsabilità». Ha già un identikit della sua giunta, in caso di elezione? «Competenza, serietà e professionalità sono gli elementi principali che mi indurranno a scegliere le persone a cui affidare le deleghe assessorili». In che modo ha condotto finora la sua campagna elettorale? «Comunicando ai Cittadini le molte cose fatte in questi cinque anni della mia amministrazione e chiedendo agli elettori la fiducia per governare nei prossimi cinque anni per completare tutte le opere iniziate». Ritiene che la campagna elettorale sia stata con-

Carlo Barbieri

dotta correttamente dagli altri candidati sindaci? «Non sono interessato alla campagna elettorale degli altri candidati perché sono molto concentrato sulla mia». Esiste l’ipotesi che lei o i suoi assessori in caso di elezioni rinunciate al compenso previsto per l’incarico di amministratore? «Amministrare una Città come Voghera richiede un impegno per Sindaco e Assessori a tempo pieno,

quindi ognuna delle persone che riveste un incarico nell’esecutivo sceglieranno in base alla loro personale situazione». In dieci parole quali sono i punti salienti del suo programma. «Per riassumere il programma è sufficiente elencare i principali argomenti trattati: sicurezza, lavoro, cultura, salute, ambiente, lavori pubblici, Asm, sport, animali e anziani».

Alessandro Menini

Antonio Ribezzi

Assunta D'Albergo

Cristina Danese

Claudio Zuffi

Cristiana Arata

Daniele Bruno

Federico Taverna

Francesco Rossi

Gianfranco Da Prada

Gianpiero Rocca

Giuseppe Albini

Giuseppe Carbone

Giuseppe Moscariello

Ingrid Gatti

Isabella Comolli

Laura Lanfranchi

Maria Cristina Palonta

Marina Azzaretti

Mauro Vicentini

Oriano Crivellari

Salvatore Pezzati

Simona Virgilio

Simone Algeri


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ELEZIONI VOGHERA

ecco la lista dell'altra voghera a sinistra

Antonietta Bottini: «Ci prenderemo cura della cosa pubblica» di

Serena Simula

Antonietta Bottini (63 anni, pensionata da pochi mesi) è la candidata sindaco della lista "L'altra Voghera a sinistra", che si rifà direttamente all'esperienza greca di Alexis Tsipras. Nel suo programma al primo posto la conservazione del bene pubblico, seguita dalla volontà di rendere Asm un'azienda totalmente pubblica. Il sindaco sarà eletto al primo turno o si andrà al ballottaggio? «Penso proprio che si andrà al ballottaggio. Sono lontani i tempi delle vittorie del centro destra al primo turno». Ha già un identikit della sua giunta, in caso di elezione? «Sarà composta da donne e uomini competenti». In che modo ha condotto sinora la sua campagna elettorale? «Senza urla, privilegiando il ragionamento ed il contatto personale. Siamo molto attenti a non sprecare soldi, visto che non abbiamo finanziatori occulti, ma solo cittadine e cittadini che hanno scelto di sostenerci. Abbiamo organizzato occasioni di incontro su temi specifici, discutendo con i partecipanti circa le competenze del comune e le possibili azioni che si possono attuare per favorire il lavoro, tutelare l’ambiente, promuovere l’iniziativa sociale». Ritiene che la campagna elettorale sia stata condotta correttamente dagli altri candidati? «Fino ad oggi vedo che fra le altre liste c’è stata una rincorsa ad accaparrarsi i metri quadri di vetrina

nella zona centrale, come se il resto della città fosse solo contorno. Noto anche l’affollarsi di spot a pagamento e di manifesti illecitamente esposti che spesso coprono con foto patinate la riproposizione di luoghi comuni». Esiste l'ipotesi che lei o i suoi assessori rinunciate in caso di elezioni al compenso previsto per l'incarico di amministratore? «A mio parere una buona amministrazione ha bisogno di persone competenti e appassionate che vi dedicano intelligenza e tempo. Il ruolo di amministratore – svolto in modo serio e impegnato – comporta

anche spese e una riduzione del proprio reddito di lavoro. Non c’è motivo per rinunciare ad un compenso quando questo serve a svolgere un ruolo politico anche a coloro che hanno redditi bassi». In dieci parole quali sono i punti salienti del programma elettorale? «Conservare il patrimonio pubblico e modificare il PGT, gestire i servizi comunali tramite aziende pubbliche e non società per azioni, favorire l’occupazione, agevolare mutualismo e solidarietà, tutelare l’ambiente, promuovere cultura, partecipazione e democrazia».

Arena Andrea

Ballerini Michela

Bellini Romina

Bertone Sebastiano

Bonventre Francesco

Bracone Adriano

Bruschi Antonella

Campagna Beatrice

Campagna Valentina

Campioni Rita Santa Adriana

Cristaldi Maria Luisa

Di Ninno Matteo

Grassi Enrico

Finotti Fabio

Ghiozzi Maurizio

Imperatrice Antonella

Martello Massimo

Michelini Loredana

Muzio Carlo

Nasser Alaa

Natale Alessandra Michele

Rizzo Maria Luisa

Taverna Mauro

Trupia Maria Grazia


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ECCO IL CANDIDATO SINDACO DEL PARTITO LIBERALE ITALIANO

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Serena Simula

Originario di Chieti ma vogherese da sempre, Diego Di Pierro (63 anni, pensionato) è il candidato sindaco del partito Liberale Italiano. Con lui una squadra di persone in primo luogo serie e oneste, decise a scendere in campo per il bene della città. Punto forte della sua campagna elettorale è il fatto di essere partito in netto anticipo (quasi un anno fa) con l'idea di instaurare un solido rapporto con i cittadini vogheresi, che ha incontrato immancabilmente tutte le settimane. Tra i punti del suo programma sicurezza, snellimento dell'amministrazione comunale, ripresa economica e lavoro. Il sindaco sarà eletto al primo turno o si andrà al ballottaggio? «Se il sindaco sarà eletto al primo turno, il sindaco sarò io. Se ci sarà il ballottaggio, ci sarà Torriani». Ha già un identikit della sua giunta, in caso di elezione? «Sì. Prevedo una riduzione degli assessorati e una redistribuzione di deleghe con una parallela riduzione della spesa comunale. I miei assessori saranno persone qualificate, competenti e completamente libere dai potentati imperanti. I nomi però saranno resi noti al momento opportuno». In che modo ha condotto sinora la sua campagna elettorale? «In modo semplice e lineare, stando sempre in mezzo alla gente. Senza cene o mendaci e fasulli incontri di rappresentanza… Chiuderò la mia campagna elettorale con un incontro culturale che si terrà venerdì 29 maggio alle 18.30 presso il point del mio comitato elettorale in via Emilia 150».

ELEZIONI VOGHERA

Diego Di Pierro: "Punto su sicurezza, lavoro, famiglia e trasparenza"

Diego Di Pierro

Ritiene che la campagna elettorale sia stata condotta correttamente dagli altri candidati? «No, e avrei molto da dire ma preferisco tacere... E' meglio così: saranno gli elettori a giudicare». Esiste l'ipotesi che lei o i suoi assessori rinunciate in caso di elezioni al compenso previsto per l'incarico di amministratore? «Non mi sono candidato Sindaco per integrare la mia pensione e i miei candidati sanno che ci sarà una

drastica riduzione dei compensi per gli incarichi degli amministratori. La risposta credo sia chiara». In dieci parole quali sono i punti salienti del programma elettorale. «Sicurezza, lavoro, famiglia, trasparenza e maggior efficienza nella macchina comunale e nelle aziende municipalizzate, poi ricostruzione del tessuto sociale urbano e resurrezione di Voghera come vera capitale dell'Oltrepo».

Antonio Ingrosso

Barbara Maggi

Bruno Alvigni

Carmine Cardinale

Carolina Foi

Donatella Margiotta

Elettra Gumina

Francesco Starace

Franco Tagliani

Giuseppe Fassardi

Giuseppe Grazioli

Laura Mossa

Luigi Scognamiglio

Marco Femia

Maria Rosa Varotto

Massimiliano Casella

Maurizio Pastore

Michele Zavaglia

Monica Berri

Pasquale Maddaloni

Pasqualina Imperiale

Roberta Chiello

Salvatore Sottile

Stafenia Marchesi


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ECCO IL CANDIDATO SINDACO DEL PARTITO DEMOCRATICO

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Serena Simula

Pier Ezio Ghezzi (64 anni, dirigente d’azienda in pensione) è il candidato sindaco del centrosinistra vogherese. Con lui non solo il Partito Democratico ma anche la lista civica "Ghezzi Sindaco", formata da persone della società civile che hanno in comune la voglia di cambiare le cose a Voghera, facendola tornare ad essere vitale come tanti anni fa. Il sindaco sarà eletto al primo turno o si andrà al ballottaggio? «Ci stiamo impegnando per vincere al primo turno ma siamo sicuri, se si dovesse andare al ballottaggio, di essere uno dei due schieramenti che si confronteranno». Ha già un identikit della sua giunta, in caso di elezione? «La giunta di centro sinistra, cioè Pd e Lista Civica, dovrà possedere una solida cultura di rinnovamento e del fare, e presenterà caratteristiche di professionalità negli ambiti in cui è chiamata a governare. A comporla donne e uomini, giovani con spirito innovativo e persone con esperienza nell’amministrazione cittadina». In che modo ha condotto sinora la sua campagna elettorale? «Accanto alla attività di propaganda abbiamo aggiunto approfondimenti su questioni locali e nazionali. E’ stato diffuso un questionario in cui abbiamo chiesto ai vogheresi di indicarci i problemi più gravi e abbiamo organizzato convegni a riguardo. Vogliamo entrare a Palazzo Gunela preparati e coscienti che Voghera si aspetta molto da noi». Ritiene che la campagna elettorale sia stata con-

ELEZIONI VOGHERA

Pier Ezio Ghezzi punta su sviluppo, sicurezza, salute e qualità della vita

Pier Ezio Ghezzi

dotta correttamente dagli altri candidati? «Qualche episodio c’è stato, ma sotto le righe e non sopra. Quello delle nomine dei vertici in alcune aziende di proprietà della Asm, cioè del Comune, a venti giorni dal voto, lo considero una forzatura inaccettabile. Nel complesso sino a oggi la campagna elettorale si è svolta senza eccessi o particolari tensioni. Noi continueremo a farla così». Esiste l'ipotesi che lei o i suoi assessori rinunciate in caso di elezioni al compenso previsto per l'incarico di amministratore?

«La decisione di rinunciare ai compensi dovrà essere presa collettivamente dalla giunta in modo che vi sia una regola unica di comportamento. Di conseguenza mi riesce difficile pronunciarmi ora». In dieci parole quali sono i punti salienti del programma elettorale? «Sviluppo economico, sicurezza, salute e qualità della vita, trasparenza dell’amministrazione, norme anticorruzione, partecipazione, innovazione tecnologica. A tutto questo cominceremo a lavorare un minuto dopo che saremo stati eletti».

Alessandra Bazardi

Alessandro Picchi

Attilia Vicini

Claudia Polli

Edoardo Alfassio Grimaldi

Elisabetta Clava

Fabio Salmoirago

Filippo Dezza

Francesca Turini

Giancarlo Barbarossa

Giuditta Dirotti

Ilaria Draghi

Lorenzo Zampieri

Loretta Masini

Matteo Coperchini

Mauro Massone

Ornella Moscato

Patrizia Longo

Riccardo Voltan

Roberta Mori

Rosario Boschetto

Sergio Morelli

Simona Viola

Stefano Borutti


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ELEZIONI VOGHERA

ECCO IL CANDIDATO SINDACO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Caterina Grimaldi: «Puntiamo su lavoro, legalità, trasparenza e sicurezza» di

Serena Simula

campagna elettorale? «Sui siti Internet e su Facebook, con volantinaggio, affissioni di manifesti, eventi pubblici con la partecipazione di nostri parlamentari europei, nazionali e con i nostri consiglieri regionali, con eventi diffusi nei quartieri come Bookcrossing, Guerrilla Gardening e Sportivo, Marcia per la Legalità». Ritiene che la campagna elettorale sia stata condotta correttamente dagli altri candidati? «In generale sta andando tutto bene, l’unica situazione negativa si è creata a seguito dell’apertura della sede del comitato elettorale di Torriani immediatamente adiacente alla nostra storica postazione del banchetto che si trova sin dal 2010 antistante la Galleria Duomo». Esiste l'ipotesi che lei o i suoi assessori in caso di elezioni rinunciate al compenso previsto per l'incarico di amministratore? «Prevedo la riduzione degli assessorati dai sette previsti a sei e di mantenere come Sindaco un assessorato ad interim, in questo modo si recupereranno ogni anno circa 30.000 Euro a favore dei cittadini per il Bilancio Partecipativo previsto dal nostro Programma Elettorale». In dieci parole quali sono i punti salienti del programma elettorale? «Legalità, imprese innovative, tecnologia e lavoro, sicurezza, trasparenza e democrazia diretta, cultura e turismo».

Alla guida del Movimento 5 Stelle a Voghera per le prossime elezioni comunali c'è Caterina Grimaldi. Architetto, 57 anni, la Grimaldi è originaria di Milano ma da anni residente a Santa Giuletta, dove gestisce un'azienda agricola biologica. A comporre la lista attivisti del movimento giovani ed entusiasti (l'età media è di 37 anni) impegnati sulle tematiche più diverse. Tra le questioni più importanti che si troveranno ad affrontare in caso di vittoria il lavoro, l'innovazione, il sostegno alle nuove imprese ma anche la sicurezza, la legalità e la valorizzazione del territorio dal punto di vista culturale e turistico. Il sindaco sarà eletto al primo turno o si andrà al ballottaggio? «Il Movimento 5 Stelle punta al ballottaggio». Ha già un identikit della sua giunta, in caso di elezione? «I candidati consiglieri della mia lista che formeranno la giunta esprimeranno tutte le competenze necessarie e non escludo la possibilità di una apertura anche a qualificate competenze esterne provenienti dalla società civile». In che modo ha condotto sinora la sua

Antonio Marfi

Silvia Beltrametti

Federico Baggini

Gabriele Boccalari

Alessia Currò

Fabio Bonello

Gabriele Buccheri

Rosanna Dargenio

Serafino Centenaro

Omar Fascella

Salvatrice Iacuzzo

Daniele Fornaro

Giovanni Gullotti

Patrizia Lanfranchi

Rodolfo Lauri

Valerio Mellini

Jessica Massone

Mario Raccagni

Cristian Romaniello

Alessandra Molinari

RaffaeleTesoro

Giuseppe Truscelli

Anna Vaiani

Simone Verni


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SINDACO NEL 2000 E 2005 TENTA DI NUOVO LA SCALATA A PALAZZO GOUNELA

di

Serena Simula

Aurelio Torriani, 64 anni e già due volte sindaco di Voghera, è il leader di una coalizione di centrodestra formata dalla sua lista "Torriani sindaco - Con voi per Voghera" e quelle di Lega Nord, Fratelli d'Italia e Giancarlo Gabba. Sceso in campo con lo scopo di fornire un candidato forte al centrodestra (diviso, lo si ricorderà, dalla candidatura di Carlo Barbieri) ha messo insieme un team di persone provenienti dalla società civile che condividono il valore della famiglia e gli ideali di libertà economica e politica, nonchè un solido spirito di gruppo. Per lui la priorità (oltre alla vittoria sul centrosinistra) è la sicurezza, ma nel programma compaiono anche un impegno forte contro la corruzione, il sostengo al commercio e alle imprese. Il sindaco sarà eletto al primo turno o si andrà al ballottaggio? «Purtoppo è evidente che quest'anno sarà inevitabile andare al ballottaggio». Ha già un identikit della sua giunta, in caso di elezione? «Sì, ho già un’idea della composizione di una eventuale giunta ma al momento credo che sia ancora troppo presto per parlarne». In che modo ha condotto sinora la sua campagna elettorale? «Nel modo tradizionale, quello che ormai conosco bene perchè mi ha già portato alla vittoria due volte nel 2000 e nel 2005». Ritiene che la campagna elettorale sia stata condotta correttamente dagli altri candidati? «Personalmente non ho visto niente di allarmante ma mi hanno raccontato di episodi scorretti soprattutto

ELEZIONI VOGHERA

Aurelio Torriani: "Il mio impegno contro la corruzione e sostegno al commercio"

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Aurelio Torriani

nelle periferie. In ogni caso non mi riguardano, ci sono le autorità preposte ad occuparsene». Esiste l'ipotesi che lei o i suoi assessori rinunciate in caso di elezione al compenso previsto per l'incarico di amministratore? «Sarei disposto a rinunciare alla mia indennità in cambio di un rimborso spese, di una forte copertura assicurativa e di un'adeguata tutela legale. Per quanto riguarda i miei eventuali assessori, invece,

non posso parlare». In dieci parole quali sono i punti salienti del programma elettorale? «Sicurezza, legalità, impegno contro la corruzione, attenzione per giovani, ascolto dei problemi degli anziani, sostegno alle famiglie, viabilità, sostegno al commercio, incentivi e sgravi fiscali alle aziende del territorio ed a quelle che si insedieranno, attenzione all’edilizia scolastica».

Alessandro Zanocco

Alexandra Petrescu

Angelo Lamio

Elena Merli

Elisabetta Montiron

Federico Montagna

Gabriele Baiardi

Gabriella Giambini

Giuseppe Salvaneschi

Marco Zermoglio

Maria Piccinini

Maria Rosa Bertuccelli

Mariella Delfitto

Massimiliano Campagnoli

Massimo Maiola

Maurizio Schiavi

Morena Parpinel

Nicolò Lobianco

Paolo Casaschi

Roberta Rossi

Umberto Baggini

Valentina Baldi

Valentina Nieswandt

Vania Toccalini


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LA LISTA UDC APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO CARLO BARBIERI

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ELEZIONI VOGHERA

Nicola Affronti: «Continueremo il percorso iniziato cinque anni fa» Serena Simula

Dopo cinque anni di solida collaborazione, l'Unione di Centro non poteva certo abbandonare il sindaco uscente Carlo Barbieri e si è schierata nuovamente al suo fianco in questa difficile campagna elettorale. Per la compagine guidata da Nicola Affronti le priorità sono diverse, e vanno dalla sanità alla valorizzazione del territorio. Chi avete voluto con voi per affrontare le prossime elezioni amministrative? «Una squadra che credo sia tra le più belle mai presentate dal nostro partito, formata da tanti giovani e da tante persone che vengono dalla società civile, che rappresentano i diversi quartieri e i diversi settori. Infermiere, commercialisti, avvocati, forze dell'ordine, imprenditori e insegnanti con una gran voglia di mettersi in gioco per continuare ciò che è stato fatto negli ultimi cinque anni di amministrazione». La collaborazione con Barbieri è quindi stata positiva.. «Assolutamente sì, siamo riusciti ad avere un ruolo importante in questa amministrazione e a portare avanti i progetti che ci stavano più a cuore, realizzando peraltro il 95% del vecchio programma elettorale. Noi rimaniamo con Barbieri perchè crediamo di aver svolto con lui un ottimo lavoro e non ce ne andiamo (come hanno fatto altri) solo perchè hanno avuto una poltrona in meno di quelle che si aspettavano». Su cosa puntate per vincere? «Abbiamo stilato un programma corposo che prevede l'attenzione alla sicurezza, alla sanità, al lavoro, ai trasporti e alla valorizzazione del territorio. In par-

Nicola Affronti

ticolare (tanto per citare qualche proposta concreta) pensiamo al mantenimento della caserma dei carabinieri, alla creazione di una stroke unit, a favorire

il dialogo per la creazione di nuovi posti di lavoro, a migliorare i mezzi pubblici e a favorire la crescita dei servizi commerciali nella nostra città»

Alida Battistella

Arcangelo Verta

Carmine De Carlo

Claudio Cassulo

Dana Bucaciuc in Vinci

Daniela Galloni

Domenico Achille

Elena Ratto

Elisa Piombini

Gianfranco Geremondia

Gloria Arfini

Mario Ivaldi

Martino Orsano

Mauro Oddi

Paola Ferro

Patrizia Della Noce

Piera Schiavi

Pierfausto Ferrari

Roberto Cazzola

Roberto Marchesoli

Simona Panigazzi

Venazio Pisanu

Vitalba Bianco


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LA LISTA 'Voghera attiva' APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO CARLO BARBIERI

di

ELEZIONI VOGHERA

Bruno Calzolai, dalla parte dell'impresa "Con Barbieri perchè ha operato bene" Serena Simula

Tra le sette liste a sostegno del candidato sindaco Carlo Barbieri c'è anche la neonata "Voghera attiva", con alla guida Bruno Calzolai. Composta da persone che non hanno mai fatto politica, vuole fornire un apporto originale al lavoro del sindaco uscente soprattutto dal punto di vista imprenditoriale e commerciale, sfruttando la posizione geografica favorevole e attirando nel territorio vogherese nuove realtà produttive. Perchè sostenete Barbieri? «Perchè a nostro parere ha già operato molto bene in questi anni e volevamo sostenerlo con la nostra partecipazione e con le nostre idee, fornendo da addetti ai lavori spunti nuovi sui temi che ci riguardano maggiormente, vale a dire quelli dell'industria e del commercio». Che persone avete scelto per la vostra lista? «Ci sono industriali, avvocati, commercianti, artigiani: tutte (o quasi) le professioni presenti in città». Che punti avete inserito nel programma? «Punti che riguardano diversi aspetti pensati per rendere più attiva, vitale, funzionale e operosa la nostra città. Ci sono punti sull'occupazione, sull'impresa, sulla sicurezza, sulla comunicazione, sulla tutela degli anziani e delle donne. Oltre a tutto ciò, aiuteremo sicuramente il sindaco e la giunta a migliorare ancora i servizi che già sono attivi». Cosa avete pensato di fare per attirare le imprese sul territorio vogherese? «Cercheremo come amministrazione comunale di dare degli incentivi a chi arriva a investire nel nostro territorio e soprattutto di sburocratizzare le pro-

GIUGNO 2015

Bruno Calzolai

cedure, che sono il problema vero di questo settore. Le aziende che vengono a bussare alla nostra porta dovranno ricevere piena disponibilità e risposte

esaustive in tempi velocissimi, così che non guardino altrove ma decidano di fermarsi qui dove c'è bisogno della loro presenza»

Ammirati Giuseppe

Angeleri Luca

Ascagni Roberta

Bertovello Giulia

Essadik Jalila

Ferri Laura

Ferri Marco

Finotello Antonella

Forni Augusta

Fraschetta Pietro

Garbarini Giovanni

Gasio Valerio

Losardo Claudia

Masanta Rita

Mocchi Roberta

Molinari Iacopo

Pasturensi Riccardo

Piazzardi Pierluigi

Santangelo Adriana

Stafforini Valentina

Villani Riccardo

Villani Valentina

Zanardi Enzo


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ELEZIONI VOGHERA

LA LISTA 'VOGHERA LOMBARDA' APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO BARBIERI

Giuseppe Fiocchi: «La vera Lega siamo noi... E sosteniamo Barbieri» di

Serena Simula

Si sono staccati dalla Lega nord per sostenere il candidato sindaco Carlo Barbieri, con il quale hanno collaborato assiduamente negli ultimi cinque anni. Tra di loro sicuramente l'assessore (prima ai servizi sociali e poi all'urbanistica) Giuseppe Fiocchi, che ha deciso di fondare la lista civica Voghera Lombarda per dissociarsi dal suo ex partito, il quale ha invece voluto affiancare Aurelio Torriani nella corsa a Palazzo Gunela. Con lui anche gli ex assessori Pierfelice Albini e Giuseppe Roffi oltre a Renzo Merli, medico e vicepresidente della casa di riposo Pezzani. Come mai è nata questa lista? «Questa lista è nata dalla volontà di sostenere ancora il sindaco Carlo Barbieri per continuare quel percorso che si è sviluppato positivamente negli ultimi cinque anni e che riteniamo si debba ulteriormente sviluppare portando avanti dei progetti che sono già stati delineati e che devono solo essere messi in pratica». Una decisione presa per dissociarsi dalle scelte del segretario leghista Filippo Musti? «Una dissociazione che è nei fatti più che nelle intenzioni, perchè secondo noi la segreteria avrebbe dovuto avallare la candidatura del sindaco Barbieri così come succede nel resto d'Italia, dove le coalizioni vedono sempre vicine Forza Italia e Lega Nord». L'orientamento rimane leghista? «Certo, noi ci atteniamo agli orientamenti e ai principi della Lega. La scissione è solo a livello locale». Chi fa parte della vostra lista? «Sostanzialmente due categorie: quella dei leghisti

delusi che non si riconoscono più nella linea politica del segretario Musti e la componente del mondo del commercio, delle professioni e degli operatori del sociale».

Tra i punti del programma? «Sicuramente ampio spazio alla sicurezza,per la quale negli ultimi cinque anni la lega "ufficiale" non ha fatto praticamente nulla».

Andrea Baldassarre Lucchese

Angelica Greco

Cinzia Alù

Davide Montini

Elettra Re

Elisa Negri

Fabrizio Obertelli

Giorgio Carmignani

Giuseppe Lanzani

Giuseppe Roffi

Ilaria Capitani

Massimo Benaglia

Matteo Ruggieri

Michele Voccia

Paola Annovazzi

Paola Mantovani

Pierfelice Albini

Renzo Merli

Riccardo Rizzo

Roberta Nalin

Roberto Crivelli

Sergio Lanfranchi

Valeria Peraino


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LA LISTA 'noi cittadini' APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO AURElio Torriani

di

Serena Simula

Nella coalizione a sostegno di Aurelio Torriani c'è anche Giancarlo Gabba con la sua lista "Noi cittadini". Già assessore durante le due amministrazioni Torriani e consigliere comunale negli ultimi cinque anni, Gabba ha messo insieme una squadra che si ispira ai valori tradizionali della destra con lo scopo di riprendere in mano la città «caduta a un livello di degenerazione totale sia al centro che in periferia, gestita per cinque anni da persone che hanno usato il loro potere più per sè stessi che per la città». Perchè Aurelio Torriani? «Personalmente sono stato il primo a incoraggiare Aurelio a lasciare Forza Italia (ormai completamente in disarmo e non più credibile) per correre con un'altra coalizione perchè avendoci lavorato per dieci anni sapevo che il suo nome era quello più adatto a rivestire la carica di primo cittadino. Quando ha accettato, poi, ho caldeggiato la creazione di questa coalizione composta da Fratelli d'Italia e Lega Nord, gli unici due partiti ancora a livello nazionale dei vero riferimento per il centrodestra». Da chi è composta la lista? «Da persone che di politica sono neofite, che hanno voglia di lavorare a servizio del cittadino e soprattutto hanno voglia di fare bella figura perchè questa coalizione mira a vincere e non a partecipare». In caso di vittoria quali saranno le vostre priorità? «Principalmente due: sicurezza e cultura. Di cultura mi sono sempre interessato (anche da assessore) e credo fermamente che questo settore possa essere un

ELEZIONI VOGHERA

Giancarlo Gabba: «Con Torriani per vincere e dare una svolta alla città»

GIUGNO 2015

Giancarlo Gabba

veicolo per rafforzare i valori che stanno alla base della nostra tradizione e perchè credo che attraverso la cultura si possa arrivare a parlare anche di sicu-

rezza, con una città più viva e frequentata. Dunque la sicurezza per potersi muovere liberamente e la cultura per esprimere i nostri valori».

Bobba Marcello

Campanini Simona

Casella Davide

Clavenzani Antonella

Di Caccamo Federico

Fronti Lorenzo

Gargiulo Emanuela

Gioeli Massimo

Nobile Maurizio

Pretari Claudio

Sabau Cristian

Tosto Nadia

Tarditi Giorgio

Soldini Ernestina

Serafini Katia


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LA LISTA del 'pd' APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO PIER EZIO GHEZZI

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ELEZIONI VOGHERA

Enzo Garofoli: "Basta libri dei sogni: vogliamo dare una sterzata al comune" Serena Simula

A sostenere il candidato sindaco del centrosinistra Pier Ezio Ghezzi non poteva mancare il Partito Democratico. Alla sua guida come sempre negli ultimi anni Enzo Garofoli, segretario e capolista che punta dritto alla vittoria elettorale forte del 41% ottenuto alle scorse elezioni europee. Nel programma, steso con la collaborazione di tutti i cittadini che hanno compilato il questionario distribuito negli scorsi mesi, si affrontano temi concreti con la consapevolezza che in tempi di spending review sia prioritario pensare alle necessità quotidiane dei cittadini. Che squadra avete messo insieme per affrontare le elezioni? «È una squadra equilibrata che mette insieme l'esperienza accumulata da quattro nostri consiglieri comunali durante gli ultimi cinque anni insieme a un discreto numero di giovani. Metà donne e metà uomini, abbiamo scelto persone che vengono un po' da tutti gli ambienti professionali della nostra città» Cos'hanno in comune? «La voglia di vincere, la voglia di dare una sterzata all'amministrazione della nostra città e finalmente mettere fine a un quindicennio di gestione clientelare della nostra città». Sarà la volta buona? «Assolutamente sì, se non ne fossi convinto non mi sarei francamente rimesso in gioco. Sarà la volta buona e lo si vede anche dalla divisione verticale palpabile al'interno di un centrodestra ormai allo sfascio». Le priorità quali sono? «La priorità in una fase come questa è la concretezza, pertanto dobbiamo mettere da parte i libri dei sogni

Enzo Garofoli

(e quindi gli evergreen del teatro Sociale, della caserma e del castello, che dovranno essere presi in esame seriamente in un altro momento) e puntare a mante-

nere i servizi nonostante i tagli, a prestare attenzione ai più umili e rivitalizzare e sviluppare un centro cittadino particolarmente depresso».

Angelo Barbieri

Antonella Sicbaldi

Antonio Bartilucci

Barbara Fraschetta

Fabio Faroldi

Federica Scarrione

Francesco Carca

Francesco Olezza

Giulia Scarabello

Giulio Torlaschi

Ilaria Balduzzi

Ilaria Carbone

Maria Iacono

Matteo Zanellati

Mattia Paglia

Paola Lugli

Pierluiigi Pugliese

Rita Savoldelli

Roberto Gallotti

Sergio Valassi Fasanotti

Silvia Grossi

Silvia Tassisto

Vincenza Salvo


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ELEZIONI VOGHERA

LA LISTA FRATELLI D'ITALIA APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO torrianI

GIUGNO 2015

Vincenzo Giugliano: «Come primo obiettivo punteremo sulla sicurezza» di

Serena Simula

Corre con Lega, Torriani e Gabba anche Fratelli d'Italia, partito rappresentato a Voghera da una lista capitanata da Vincenzo Giugliano. Sul suo curriculum otto anni da assessore alla sicurezza e una ancora recente frattura con il sindaco Carlo Barbieri, che lo aveva sollevato dall'incarico nel 2012. Con che squadra vi presentate alle prossime lezioni? «Con una squadra nuova composta da 16 uomini e 8 donne il cui comune denominatore è la volontà di cambiare ciò che in questa città non funziona. Vogliamo dare una svolta alla città con persone che non hanno mai fatto politica e che si sono messe in gioco per trovare delle soluzioni ai problemi di Voghera. Sono liberi professionisti, commercianti, artigiani, un po' tutti i generi che servono in una lista per poter toccare tutti i tasti». Quali saranno le vostre priorità? «La sicurezza prima di tutto, perchè avendo fatto per tanto tempo l'assessore conosco bene i meccanismi e le problematiche. Tra gli argomenti che ci stanno più a cuore anche i servizi sociali, i diritti della famiglia, le difficoltà dei commercianti». Dopo l'esperienza deludente con Barbieri con Torriani si cambia pagina? «Io sono stato assessore con Aurelio Torriani per cinque anni e tre con Barbieri: con Aurelio avevamo una marcia in più, il modo in cui ci muovevamo era molto più snello. Con Barbieri il lavoro è stato molto diverso, tante cose non si sono potute più fare perchè

la giunta ambiva a fare delle cose diverse e la mia delega è stata quindi messa in secondo piano. Personalmente, però, credo che la sicurezza fosse qualcosa da seguire con molta attenzione ed è anche per

questo che ho scelto di sostenere il candidato sindaco Aurelio Torriani, la cui esperienza e competenza porteranno sicuramente a migliorare la città anche sotto l'aspetto della sicurezza».

Trudem Maurizio

Rossi Molinari Daniela

Brignoli Massimo

Bovina Michele

Cagnoni Davide

Daglia Piero

Debiase Antonio

Del Bò Paola

Demichelis Masssimo

Falco Giorgio

Guarneri Giuseppe

Marcinnò Giacomo

Puma Rosella

Repetto Lorenzo detto 'Lollo'

Santus Marianna

Tambussi Massimo

Tucci Massimo

Bellinzona Pierangela

Mangiarotti Claudio

Migliavacca Cinzia

Lagori Cinzia

Libertino Giuseppe


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GIUGNO 2015

LA LISTA DELLA LEGA NORD APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO TORRIANI

di

ELEZIONI VOGHERA

Emanuela Pastore: «Con Torriani faremo rinascere Voghera» Serena Simula

A sostenere il candidato sindaco Aurelio Torriani c'è in prima fila la Lega Nord vogherese, la quale fin da subito aveva espresso la volontà di dissociarsi dal sindaco uscente Carlo Barbieri con il quale ha governato cinque anni. Dopo aver inizialmente presentato il proprio candidato sindaco, la Lega ha poi deciso di sostenere Torriani proponendo però Emanuela Pastore come capolista e vicesindaco seguendo un modello d'ispirazione americana. Che lista è la vostra? «Una lista di persone giovani e preparate, innanzitutto. Una lista che credo possa rappresentare davvero qualcosa di nuovo per Voghera». Come mai avete scelto Torriani? «Perchè è una persona che ha già amministrato con noi per dieci anni e lo ha fatto a nostro parere molto bene, certamente meglio di quanto abbia fatto Carlo Barbieri. Quando a Palazzo Gunela c'era Aurelio Torriani la città era molto più viva e molto più attiva rispetto ad adesso e se con Barbieri non siamo mai stati determinanti e abbiamo faticato a far approvare le nostre proposte, con Torriani pensiamo di poter tornare ad avere voce in capitolo». Quali punti vi accomunano? «Prima dei punti del programma ci accomunano le idee, i progetti e soprattutto i valori. Ovviamente però siamo anche d'accordo su tutto il programma che abbiamo compilato insieme, mettendo l'accento sulla sicurezza, sul lavoro e sulla tutela delle famiglie e delle imprese».

Emanuela Pastore

Bertelegni Andrea

Buscone Eleonora

Deagostini Laura

Gandini Nicola

La Torre Giuseppe

Lanza Davide

Lucchini Elena

Marchese Ottavio

Marcialis Laura

Cleto Marini

Massone Roberto

Matti Micol

Meroso Emanuela

Miracca Francesca

Mognaschi Piero

Musselli Claudio

Musti Filippo

Sartori Marco

Serantoni Chrisian

Stefano Poggi

Thaler Giulia

Tura William

Zucconi Clarissa


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LA LISTA ncd APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO CARLO BARBIERI

di

ELEZIONI VOGHERA

Daniele Salerno: "Abbiamo lavorato bene per questo puntiamo al bis" Serena Simula

A capo della lista "Nuovo Centro Destra - Con Melazzini" c'è l'assessore Daniele Salerno, il quale ha deciso di sostenere ancora una volta il sindaco Carlo barbieri con cui ha lavorato per cinque anni nel settore tributario. Com'è la vostra squadra? «Dodici donne e dodici uomini per garantire la parità di genere. Tra di loro ci sono professionisti, studenti, insegnanti, gente che non vuole fare parole ma fatti». Alla presentazione della lista avete voluto la presenza di Mario Melazzini. Come mai? «Perchè Mario Melazzini è la nostra lista, rappresenta il nostro movimento. Persona eccezionale e assessore alle attività produttive di Regione Lombardia, lo abbiamo voluto anche nel nostro simbolo. Noi abbiamo una persona che ci aiuta, che ci dà una mano ed è per questo che lo abbiamo voluto qui con noi a Voghera». Perchè di nuovo Carlo Barbieri? «Perchè abbiamo lavorato bene, abbiamo raggiunto tutti i risultati e tutti gli obbiettivi che ci eravamo fissati e perchè pensiamo che una città vada amministrata da chi è capace a farlo. La democrazia è bellissima, tutti si possono candidare ma per governare occorre avere delle capacità. È una cosa seria, Voghera ha 40 mila abitanti, gente che lavora e che cerca occupazione, che vuole vivere meglio: per gestirla bisogna essere capaci. Noi pensiamo di avere quelle capacità lo abbiamo dimostrato, lo stiamo dimostrando in campagna elettorale e continueremo a dimostrarlo». I punti che vi stanno più a cuore?

Daniele Salerno

«Mantenere ciò che abbiamo fatto, mantenere il più bassa possibile l'imposizione fiscale, mantenere un filo diretto con la Regione (e con Melazzini è possibi-

le) sul tema dell'occupazione, riaprire il teatro Sociale, riuscire a fare tutte quelle cose che permettono di dire alle nostre famiglie che a Voghera si vive bene».

Alfeo Michela Maria

Bruni Davide

Cabano Barbara

Cerutti Marco

De Sinno Paola

Foresta Marcello

Fulgione Amalia

Gazzaniga Valentina

Ghiozzi Cinzia

Giovanetti Giuseppe

Malaspina Gianluca

Masso Maria

Massone Simone

Mietta Danilo

Magnaschi Elena

Pasotti Monica

Percivalle Graziano

Rancati Vittoria

Rossi Angelo

Rovati Roberta

Sturla Matteo

Tilotta Francesca

Vadurro Michele


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ELEZIONI VOGHERA

LA LISTA dei pensionati APPOGGIA IL CANDIDATO SINDACO CARLO BARBIERI

Servidio: «I Pensionati scendono in campo al servizio del territorio» di

Serena Simula

Con i suoi Pensionati, Saturnino Servidio vuole mettere tutta la saggezza e l'esperienza di chi non è più giovane a servizio della città e del suo sindaco uscente Carlo Barbieri. Perchè avete deciso di scendere in campo? «Perchè crediamo che per capire e pensare il futuro sia necessario conoscere il passato e ritornare a pensare facendo nostra una nuova filosofia etica, fatta di progetti in grado di trasformare la società. La politica attualmente vive l’agonia delle direttive dettate dall’utilitarismo e la via che stiamo percorrendo non ci porterà molto lontano: se ci fosse meno voglia di arricchire sempre di più i capitalisti e le banche, ci si accorgerebbe che tanti settori produttivi piccoli e medi potrebbero risolvere la situazione economica della nostra Nazione, senza penalizzare chi non merita». Cosa volete fare per Voghera? «Noi Pensionati, affronteremo con determinazione questo nuovo impegno per la società,

Saturnino Servidio

in particolare per gli anziani inabili e bisognosi. Rivaluteremo gli ex professionisti, gli artigiani o gli artisti che vivono attualmente umiliati e isolati la loro esistenza». Tra i vostri interessi c'è anche l'agricoltura... «Sì, crediamo che sia necessaria una riforma agraria e territoriale, per colonizzare l’alta collina e la montagna, ricostruendo le vecchie cascine e le stalle con tutte le tecnologie moderne e rispettose dei paesaggi e delle biodiversità, favorendo le coltivazioni a km 0. A questo proposito vogliamo anche riportare in auge l’ufficio del territorio che comprende agricoltura, ambiente, ecologia e siti archeologici». Dunque siete sensibili anche alle tematiche ambientali.. «Riteniamo che i comuni debbano fare programmazione alimentare e fondare Consorzi di Bonifica Integrale, cancellando i distretti, superflui al reale sviluppo del Paese. Inoltre crediamo sia il caso di denunciare per disastri ambientali i fautori di progetti per centrali a biomasse e quelli che approvano lo smaltimento dei fanghi di depurazioni nelle risaie e nei campi».


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LA LISTA 'ALLEaNZA DEMOCARTICA PER VOGHERA' CON CARLO BARBIERI

di

ELEZIONI VOGHERA

Sandra Tassisto: «Più solidarietà, lavoro e volontariato per Voghera» Serena Simula

A guidare la lista civica "Alleanza Democratica per Voghera" c'è Sandra Tassisto, che ha deciso di sostenere con una nuova esperienza politica il candidato sindaco uscente Carlo Barbieri. Con lui, i membri della lista puntano soprattutto sulla solidarietà e sui servizi sociali, in un'ottica di difesa delle categorie più svantaggiate. Perchè avete deciso di creare questa lista? «Alleanza Democratica per Voghera nasce dalla volontà di riunire attorno a un progetto un gruppo di persone accomunate dal desiderio di impegnarsi nel dare un contributo al governo della nostra città, proponendo idee e iniziative quando e dove lo riterremo necessario. Il nostro logo sta proprio a significare questo, un'apertura alla città e alle sue energie vive in un senso di bene comune». Chi avete voluto con voi? «La nostra lista è formata da persone della società civile (dodici donne e dodici uomini) i cui requisiti fondamentali sono onestà e trasparenza». I temi che vi stanno più a cuore? «I giovani, il lavoro, la salute, l'ambiente, il supporto alla famiglia e soprattutto tanta solidarietà, con un aiuto concreto al volontariato e alle persone più fragili, specialmente con una disabilità» Perchè Barbieri? «Perchè abbiamo analizzato attentamente le sue proposte (che abbiamo condiviso e in alcuni casi ampliato ed integrato) e abbiamo apprezzato alcune sue scelte, in particolare quella di assegnare l'assessorato ai servizi sociali a una persona competente come Moreno Baggini. Sosterremo quindi con forza e lealtà

Sandra Tassisto

i progetti della coalizione con un'attenzione particolare ai temi che sentiamo nostri». Tra le vostre proposte?

«La creazione di una consulta per i giovani, rendere Voghera una città cardioprotetta, portare avanti il tavolo della disabilità».

Amatruda Alfredo

Arcalini Barbara

Barbati Michele

Betero Gianluca

Bolognesi Enrico

Caridi Luisa

Cipollina Davide

Esposito Marina

Fazio Angela

Ferrari Andrea

Guerrera Riccardo

Harabagiu Adrian

Illuminati Carmine

Maccarini Nadia

Morano Rocco

Narese Gioachino

Nevoso Milena

Ofria Silvia

Piccinini Albertina

Ricci Anna

Torre Paolo

Vagliaca Sabrina

Zufa Monica


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A RIVANAZZANO TERME SI INSEDIA LA GIUNTA DELLE SCUOLE MEDIE

di Alessandro

e

Disperati Stefania Bertonazzi

Un consiglio comunale davvero particolare quello che si è riunito nei giorni scorsi presso la Sala del Consiglio di Rivanazzano Terme. Il Sindaco Romano Ferrari, Luca Schiavi, Presidente del Consiglio Comunale, gli assessori Marco Poggi, Fransco Digiovanni e Marco Largaiolli, oltre al capogruppo di minoranza, Graziella Zelaschi, hanno aperto le porte ai giovani ed in particolare agli studenti Rivanazzanesi della classe seconda A e B della scuola media. Durante la seduta il sindaco Romano Ferrari ha eletto, con tanto di fascia, Giorgia Dolcini, sindaco. Con lei sono stati eletti Elisa Cigliotti, assessore alla Cultura, Alejandro Klonhammer assessore all’ambiente, Lucrezia Marchese, assessore allo sport e spettacolo. I giovani consiglieri hanno proposto i loro punti all’attenzione del consiglio. Dopo i ringraziamenti e le presentazioni del Sindaco, la parola è passata subito ai giovani che con determinazione e maturità hanno elencato le loro richieste. Tra le varie proposte spiccano: spazio per i murales, idea coordinata da un docente, per dare la possibilità ai giovani di esprimere la loro creatività, a seguire la richiesta di poter approfondire la conoscenza del proprio territorio, la necessità di sistemare il campo sportivo e renderlo attivo sia per giochi studenteschi che per altre attività sportive, ma non solo, il giovane assessore all’ambiente ha avanzato la richiesta di incrementare il numero di cestini e bidoni

per i rifiuti lungo la greenway. Inoltre è stata proposta la richiesta di dare vita ad una vera 'giornata' dedicata al verde ed all’ambiente, giornata in cui si partirebbe dalla pulizia dell’area circostante dell’Istituto Comprensivo, alla vera e propria tinteggiatura delle aule, il tutto con l’aiuto delle famiglie e dei docenti. Ogni punto è stato ascoltato, esaminato ed approvato dal Consiglio Comunale che si è complimentato con la sensibilità che dimostrano di avere questi giovani e con la serietà con cui si presentano al mondo. Il Sindaco Romano Ferrari ha ringraziato le insegnanti, i presenti e ha ribadito la disponibilità degli uffici comunali ad eventuali altre richieste future. Anche le docenti hanno preso la parola definendo questo incontro "una vera palestra di democrazia", palestra in cui Rivanazzano Terme ha tutte le carte in regola per poter offrire ai giovani un vero insegnamento di vita. Al termine del consiglio abbiamo incontrato il sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari. Sindaco, in che cosa consiste questo nuovo proget-

RIVANAZZANO T,

Ecco il consiglio comunale dei ragazzi Ferrari: "Recepite le loro richieste"

GIUGNO 2015

to del consiglio dei giovani? "E’ un progetto che è partito dalla scuola. Ne avevamo parlato tempo fa con la dirigente scolastica. Da subito abbiamo apprezzato l’iniziativa. Iniziativa che ha una forte valenza educativa in quanto stimola nei ragazzi l’entusiasmo verso un impegno civico di servizio rivolto a tutta la comunità. Inoltre il consiglio dei ragazzi sarà foriero di stimoli anche per noi amministratori". Quali sono gli obiettivi che saranno raggiunti con questo nuovo consiglio legato ai giovani? "I ragazzi lavorando come una vera giunta comunale elaboreranno delle proposte che ci verranno sottoposte per il recepimento. Come è avvenuto nel primo consiglio congiunto dove tutti insieme abbiamo approvato quanto ci hanno sottoposto. Adesso dovremo noi adulti dare corso a quanto recepito. Si tratta di ragazzi attenti ai bisogni della loro età ma che ci possono aiutare a vedere con i loro occhi ciò che con i nostri non siamo in grado di cogliere".


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"I migranti lavorano per la pulizia dei parchi di Salice Terme e di Godiasco" di Alessandro

Disperati

Dallo scorso mese di marzo i profughi africani ospitati presso l’albergo i Tigli di Salice Terme, in forza di una convenzione sottoscritta dal Comune di Godiasco Salice Terme con la Prefettura e la Caritas diocesana, sono impegnati in gruppi per lavori che vengono definiti “socialmente utili”. Al Sindaco di Godiasco Salice Terme, Gabriele Barbieri, chiediamo di fare un primo bilancio. "Sicuramente è un bilancio positivo anche se ci sono state e ci sono delle difficoltà, come del resto per ogni nuova iniziativa. Questa, del resto, assume anche aspetti particolari, delicati, legati ad un insieme di fattori. Il primo è che sono persone con cultura ed abitudini completamente diverse dalle nostre. Non parlano la nostra lingua. C’è da vincere anche una certa reciproca diffidenza. A volte hanno problemi anche al loro interno a causa della diversa provenienza geografica ed appartenenza religiosa. Abbiamo infatti cristiani e musulmani. Chi fugge dalla guerra, dalle persecuzioni o semplicemente dalla miseria". Come nasce l’idea di utilizzare i profughi nei lavori socialmente utili? "Intanto il termine utilizzo non mi sembra il più adatto perché il lavoro svolto dai profughi è su base volontaria. Nessuno li obbliga. Il nostro Comune, seguendo l’esempio avviato in altre province, ha aderito ad un protocollo d’intesa predisposto dalla Prefettura di Pavia con la Caritas diocesana, attraverso la cooperativa Agape, ed è stato possibile trovare

uno strumento per dar modo ai migranti di cominciare a misurarsi con quello che per loro è il “nuovo mondo”. Quindi anche con un’idea che mi sembra corretta: ospitalità in cambio di lavoro. Sono sempre di più i Comuni Italiani che ospitano questi rifugiati che, in definitiva, qualche piccolo problema all’ente pubblico lo possono risolvere". Nel nostro caso? "Nel nostro caso, a Salice, abbiamo mediamente venti persone, tra somali, nigeriani e di altri paesi del centro Africa. A rotazione, coordinati da un nostro collaboratore, sono intervenuti sistematicamente nel parco delle Terme di Salice, poi nel Parco Montale a Godiasco, ultimamente anche a San Giovanni per lavori di piccola manutenzione del territorio. Diciamo che si sono resi utili. Il principale ostacolo resta

GODIASCO SALICE T.

DALLO SCORSO MESE DI MARZO SONO OSPITI A SALICE TERME

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comunque la lingua e, per questo, due volte alla settimana, vanno a scuola per imparare i fondamentali d’italiano". Si parla sempre più insistentemente di un aumento del numero dei migranti anche nella Provincia. "E’ vero. La Prefettura, spinta dal Governo centrale, è alla ricerca di nuovi siti dove ospitare queste persone. Ed il problema è serio. Non credo che lo si possa risolvere ribaltando sulle comunità locali se non addirittura sui singoli imprenditori e cittadini questo fenomeno magari ammaliandoli con la prospettiva di un piccolo guadagno o di trasformarsi in “albergatori per caso”. Penso che vada rafforzato il concetto di “ospitalità in cambio di lavoro”. In questo modo non credo venga meno nessun principio di solidarietà nei confronti di queste persone ma, nello stesso tempo, viene riconosciuto anche l’impegno del nostro Paese per garantire a loro un più che dignitoso soggiorno. In altre parole, per evitare facili e scontate polemiche sulla presenza dei migranti, è necessario che questo concetto si affermi con una certa forza, anche a tutela dei migranti stessi e, ne sono certo, che i più bravi, volenterosi e veramente desiderosi d’integrarsi e crearsi un nuovo futuro non avranno alcun problema non solo ad accettare questo “scambio” ma addirittura trovare lavoro".


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“Il complesso dell'Auditorium? Un sogno che sta per divenire realtà”

di

Valentina Villani

Pier Achille Lanfranchi, ne è pieno d'orgoglio: “Un giorno non troppo lontano, vorrei sentirmi dire: ah, tu sei di Fortunago? Uno dei borghi più belli d'Italia”, noi siamo andati a far quattro chiacchiere con il sindaco del borgo. Lanfranchi, parliamo del progetto teatro/auditorium, è il caso di dire che un grande sogno sta prendendo vita? “Esatto, e speriamo che questa sia la volta buona. Nell'ormai lontano 2009 partirono i lavori, finanziati in parte dalla Regione Lombardia e dalla Fondazione Cariplo, per la realizzazione del nuovo teatro/auditorium di Fortunago. Il progetto consiste nella realizzazione di un complesso al cui interno verranno inseriti il teatro della torre antica, l'auditorium al pian terreno, un'enoteca ed infine un eco museo. Ci tengo a precisare che quest'opera non l'abbiamo pensata solo per Fortunago, ma per tutto il territorio che ci circonda, insomma per tutto l'Oltrepò pavese: questa struttura sarà anche una location ideale per assemblee societarie, convegni e conferenze, sinodi diocesani, incontri e rappresentazioni istituzionali. Anche l’Auditorium sarà destinato alla collettività, per feste ed eventi culturali, sociali, ed ancora l'enoteca, una vetrina per la valorizzazione delle nostre produzioni, con esposizione, degustazione e vendita dei migliori vini oltrepadani. Dulcis in fundo, l'eco museo, finalizzato alla valorizzazione della storia, dei mestieri e della tradizione del borgo antico di Fortunago”.

Il sindaco di Fortunago, Pier Achille Lanfranchi

I lavori partirono nel 2009 però poi cosa accadde, furono interrotti? “Nel frattempo, la crisi nazionale si espanse sempre di più ed i nostri finanziamenti furono bloccati e contestualmente anche i lavori che ormai erano già iniziati. Chiaramente l'amministrazione comunale non avrebbe potuto farsi carico di una spesa simile per cui tutto venne sospeso”. Lei però non si diede per vinto? “Per vinto? Mai! Scrissi una lettera a Matteo Renzi dicendo che lo sblocca Italia era un intuizione fondamentale, preziosa e degna della più alta stima, successivamente gli feci una richiesta: quella di condividere e sostenere un progetto molto importante per il futuro del nostro Comune e dell'intera area dell'Oltrepo pavese, intervenendo a favore del completa-

VALLE ARDIVESTRA

INTERVISTA A PIER ACHILLE LANFRANCHI, SINDACO DI FORTUNAGO

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mento di questa opera pubblica. La replica non tardò ad arrivare, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri giunse il benestare per il completamento dell'opera con un finanziamento di 996 mila euro accompagnato da importanti parole:“far ripartire il Paese vuol dire anche sbloccare le piccole grandi opere che le nostre comunità attendono da tempo, opere destinate ad avere un impatto diretto e positivo sulla vita dei cittadini come un palazzetto dello sport, un centro anziani, una strada o il recupero di tanti beni architettonici e storici che impreziosiscono la nostra Penisola”. Lanfranchi, un commento in merito a questa grande vittoria? “Sono molto soddisfatto, per noi questo è un grande, un grandissimo sogno che si appresta a diventare realtà. Vorrei concludere però asserendo anche che c'è stato anche chi, nonostante le nostre continue richieste, non ci ha allungato una mano nel momento del bisogno, e questo porta in me grande rammarico. Mi riferisco agli enti del territorio: il Gal, la Comunità Montana, la Provincia di Pavia, questi importanti enti hanno come scopo, come funzioni istituzionali la valorizzazione, la promozione e lo sviluppo delle zone collinari montane. Spero che dopo questi avvenimenti prendano d'esempio il nostro Governo e si prestino anche loro nel darci una mano”.


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IL COMITATO ORGANIZZATORE ENTUSIASTA PER IL RITORNO DELLA GARA

Era il 1986 quando scese il sipario sul Rally 4 Regioni: oggi si torna in pista

di

Piero Ventura

Dopo le edizioni del 2011 e 2012 promosse dalla TCs di Cesena, e due anni di silenzio, il Rally 4 Regioni è tornato a scrivere il proprio nome nel calendario agonistico per auto storiche 2015, grazie ad un altro gradito ritorno, quello dell’Automobile Club Pavia in veste di organizzatore. L’Aci Pavia, che dallo scorso mese di giugno è presieduto da Marino Scabini, il quale ha riaperto le porte allo sport del volate da troppi anni chiuso nel cassetto della presidenza dell’Ente pavese, intende riproporre una piacevole tradizione fermatasi nel ormai lontano 1986. Il comitato organizzatore è al lavoro da tempo per garantire un evento, che seppure nella sua sobrietà, obbligata dalle ormai note ristrettezze economiche in cui naviga il Paese, cercherà di non far mancare nulla sia sotto forma dello spettacolo agonistico che della storia. L’evento, in programma per i prossimi 5 e 6 giugno, è stato presentato nella serata di sabato 9 maggio presso il Ristorante Belvedere di Ruino, attuale sede di Parco Chiuso Rally Club, il gruppo di appassionanti che da sempre hanno sostenuto il “ritorno”, in cui sono intervenute oltre duecento persone, in un’ambientazione in cui facevano bella mostra di se alcune vetture da rally tra cui la Lancia 037 di Claudio Covini, la Porsche 911 di Alberto Canzian, l’Opel Kadett di Riccardo Canzian, una seconda Kadett tedesca di Antonio Madama e la piccola A112 Abarth di Verri. Molti gli ospiti tra cui Emanuele Sanfront ex componente la squadra Fiat, copilota, tra l’altro, dei popolarissimi Giampiero Bagna e Bobo Cambiaghi; Enrica Vistarini “la vogherese volante”, velocissima al volante della mastodontica Citroen DS21, e altri piloti protagonisti del 4 Regioni “originale” come: Francesco Fiori, Elio Raimondi, Giuseppe Fiori ecc. Con il Comitato Organizzatore al gran completo, fare gli onori da casa è stato lo stesso presidente dell’Automobile Club Pavia, Scabini, il quale ha detto: “I piloti, gli appassionati pavesi, erano e sono affamati di automobilismo e in modo particolare di Rally 4 Regioni. Noi, mantenendo fede all’ impegno preso con i soci che ci hanno voluto alla guida dell’Autoclub pavese, riproponiamo la gara che è stata il fiore all’occhiello dell’Aci Pavia. Per non scostarci da quegli anni gloriosi, la riproponiamo in versione storica, dando modo ai meno giovani di rivivere quei fasti e ai giovani di conoscere i mezzi, e perché no, anche alcuni piloti che di quei fasti sono stati protagonisti. “Abbiamo ritenuto doveroso effettuare la cerimonia di presentazione, qui a Ruino, a casa di quegli appassionati appartenenti a Parco Chiuso Rally Club, che grazie al loro amore per questa manifestazione, hanno dato la giusta spinta per poterla realizzare”. Altri interventi sono stai poi effettuati da Gigi Bigatti, Fiduciario Aci Sport, Renzo Poloniato, che ha illustrato il percorso di gara e Enzo Branda di Aci Soport che curerà l’ufficio stampa della manifestazione. Tre eventi in uno sarà il prelibato piatto che l’Aci pavese offrirà agli appassionati: Rally, Regolarità Sport entrambi espressamente vòlti alla competizione e Parata Hall Star per sfoggiare lungo le strade di Pavia e Oltrepo le bellezze delle vetture storiche, senza l’assillo della sfida con il cronometro e certamente per far apprezzare ai partecipanti le bellezze dei luoghi attraversati. Al Rally 4 Regioni 2015 ci sarà dunque di che soddisfare i palati più esigenti del settore delle auto storiche. Due, le giornate di gara: venerdì 5 Giugno in cui, dopo le verifiche

Alcuni momenti della presentazione del rally

Tecnico-sportive, alle 18.30 la carovana multicolore si muoverà dal famoso “vialetto” del Parco delle Terme di Salice per raggiungere Pavia, da dove la gara prenderà ufficialmente il via alle 19,30 dalla centralissima Piazza della Vittoria di Pavia, già sede di partenza nell’edizione della gara nel 1972, agli arbori del Rally 4 Regioni, per affrontare i primi 73 km del percorso che dopo aver sostenuto la prova spettacolo al Motodromo di Castelletto di Branduzzo alle 20.01, il cui esito non avrà rilevanza ai fini della classifica assoluta, ma solamente per l’assegnazione del Trofeo Automobile Club Pavia e il Trofeo Alberto Alberti, quest’ultimo messo in palio da Parco Chiuso Rally Club, i concorrenti alle 20,42 (orario della prima vettura), faranno il loro arrivo a Salice Terme dove si conclude la frazione di gara iniziale. Nella giornata di sabato 6 giugno, i partecipanti prenderanno il via alle ore 11,30 dal Viale delle Terme di Salice, per affrontare i 257 chilometri della seconda tappa con 9 prove speciali (Oramala, Castellaro e Cecima da ripetere 3 volte), mentre l’arrivo della prima vettura è previsto alle ore 21,50 sempre sul Viale delle Terme a Salice. Particolare cura è stata data al tracciato di gara, per cui si sono riprese “Prove Speciali” che hanno fatto la storia delle corse su strada in Oltrepo.


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PARLA IL PRESIDENTE DELL'AUTOMOBILE CLUB PAVIA

GIUGNO 2015

Scabini: "Il 4 Regioni è una scommessa Puntiamo all'Italiano e... all'Europeo" di Alessandro

Disperati

Il presidente dell'Automobile Club di Pavia, Marino Scabini, spiega il ritorno del 4 Regioni in Oltrepò. Perché riproporre il 4 Regioni dopo tanti anni dall’ultimo evento? "Perché il 4 Regioni non è solo un Rally, ma è la storia del nostro territorio. E’ stata la festa che ha unito gli appassionati, le persone e tutti quelli che volevano vedere uno spettacolo. E’ quell’evento che ha fatto conoscere i nostri luoghi in tutta Italia e non solo". Cosa significa per lei il 4 Regioni? "Per me, ieri, il 4 Regioni è stato l’evento che mi ha acceso la passione. Per me, oggi, il 4 Regioni è una sfida!". Ma dopo questo evento storico-rievocativo, possiamo aspettarci in futuro il ritorno del 4 Regioni vero e proprio? "Il 4 Regioni quest’anno è un vero e proprio rally con a seguito altre due discipline che sono le Regolarità Sport e le All Star. Le regole impongono che come prima edizione, il rally, sia al suo primo livello di validità cioè Nazionale. La mia idea e di quella di tutto Automobile Club Pavia è di partire dal primo scalino a salire… fino al Campionato Italiano e non perché Europeo! Sappiamo che questo comporterà uno sforzo notevole non solo “fisico” ma anche economico". Come sono state scelte le prove speciali per questa edizione? "Son state scelte le prove che hanno fatto la storia, si-

curamente, ce n’erano di altre famose, come “la Rocca Susella” ma non è stata scelta perché già nel mese di ottobre sarà percorsa da un’altra manifestazione. A questa abbiamo optato per il famosissimo circuito di Cecima". Un grande team per un grande evento: chi si sente di ringraziare per il ritorno del 4 Regioni? "In primis tutti quelli che hanno creduto nell’Automobile Club Pavia, i “vecchi” ed i “giovani” tifosi di questo Rally". Avete già molti iscritti? "Ne arrivano tutti i giorni. Quello che ci fa piacere, è che arrivano anche dall’estero. Questo conferma che la gara è conosciuta e non solo in Italia". Come hanno reagito i tifosi alla riorganizzazione di questo evento? "Con un forte entusiasmo che è stato dimostrato anche la sera della presentazione dalle oltre 200 persone intervenute". Com’è cambiato il mondo dei rally in questi anni? "E’ cambiato troppo. Le persone si sono allontanate parecchio da questo sport. Forse non per colpa loro, ma per colpa “Nostra”, forse abbiamo sostituito lo spettacolo e l’avventura con troppa tecnologia". In passato, dopo il 4 Regioni, Salice Terme ha ospitato il Beta Rally: cosa pensa tal proposito? "Penso che il Beta Rally sia rimasto unico nel suo genere, un esempio di come dovrebbero essere organizzati i rally ed il suo spettacolo. Il creare un evento nell’evento, penso che sia “la medicina” per curare

Marino Scabini presidente Aci Pavia

questa “emoragia” di appassionati, tifosi e curiosi. Bisogna anche dire però che il momento economico difficilmente potrà permettere di arrivare ad organizzare un evento come quello del Beta Rally, ma sono convinto che chi allora ha pensato di organizzarlo in quel modo, vedeva lontano…". Il futuro rallystico in Provincia di Pavia? "Il futuro è difficile da prevedere ma L’AC PAVIA sta lavorando per cercare di ridare un futuro all’automobilismo Pavese. Nel 2015 abbiamo inserito tre gare a calendario più una in collaborazione con un altro organizzatore e fino a che saremo alla guida dell’ACI Pavia porteremo avanti le nostre idee cercando di lasciare delle basi solide per questo sport".


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DA UN'IDEA DI BENEDETTO PELLICCIONI E SIROPIETRO QUARONI

di

1971-1986: 15 anni di storia che hanno fatto grande il Rally 4 Regioni

Piero Ventura

E’ il 1971 quando, Benedetto Pelliccioni (direttore dell’Aci Pavia) e Siropietro Quaroni (presidente della commissione sportiva dello stesso Aci), dopo aver lavorato in simbiosi, proponendo nel 1969 e nel ’70 due edizioni del Giro della Provincia sottoforma di "Regolarità Sprint”. Sull’onda del successo riscosso, si lanciarono nell'organizzazione di un rally, per così dire: “vero e proprio”, che di li a breve, si sarebbe distinto per la sua durezza e tecnicità. Nacque così, nel mese di giugno di 40 anni fa, il Rally 4 Regioni. Ben 1.656 chilometri ricavati tra i più impegnativi asfalti e sterrati dell’Appennino lombardo, emiliano, ligure e piemontese, 900 dei quali di prove speciali, furono il teatro del primo atto di una splendida avventura durata sino al 1986. La vittoria di Lampinen con la Fulvia HF ufficiale, in un’edizione massacrante che vide solo 17 vetture al traguardo e la partecipazione della Squadra Lancia ufficiale che piazzò tre vetture ai primi tre posti, collocò da subito la gara pavese ai vertici dell’interesse generale. Nel 1973 Siropietro Quaroni fu eletto presidente dell’Aci Pavia e con Pelliccioni Direttore dell’Autoclub ebbero mano ancora più libera per far grande la gara. Ci furono innovazioni nel percorso, si sco-

prirono tratti ancora più affascinanti e tecnici. Dopo la vittoria di Paganelli-Russo nel ’72 con la Fiat 124 spider ufficiale, fu la volta di Balestrieri-Maiga (Fulvia HF ufficiale) a firmare l’albo d’oro. Alla fine del 1973 Pelliccioni lasciò Pavia e tutto il peso dell’organizzazione per l’edizione ‘74 ricadde sul solo Quaroni. Il rally era ormai divenuto di validità europea, in quel periodo a padroneggiare era la Lancia Stratos, la quale dominò il 4 Regioni per un intero lustro. Munari-Mannucci vinsero nel ’74 e ’75, Darniche-Mahe fecero loro le edizioni ’76 e ’77, mentre Carello-Perissinot si aggiudicarono quella del ’78. Innovazioni Straordinarie. L'edizione del 4 Regioni 1976 fu designata quale prova di riserva per il Campionato Mondiale Rally, proprio in quell'anno Quaroni portò alcune innovazioni di grande successo nel modo di far correre i rally in Italia inserendo ronde lunghissime e affascinanti. Un’altra grande innovazione l’apportò nel 1981, quando creò il “Circuito di Cecima” un vero autodromo collinare, più tortuoso e impegnativo del famoso Nurburgring. Solo grandi nomi nell'Albo d'Oro. “Se non si è campioni non si vince il 4 Regioni” questa fu una frase storica pronunciata dal suo creatore Siropietro Quaroni, infatti, a iscrivere i propri nomi nell’albo d’oro della manifestazione furono solo grandi rallysti.

PARLANO ROCHINI E MEISINA DEL COMUNE DI gODIASCO

"Un grande entusiasmo per una manifestazione unica"

di Alessandro

Disperati

Daniele Rochini e Luca Meisina sono i due consiglieri comunali del Comune di Godiasco che hanno seguito da vicino l'organizzazione della manifestazazione. Li abbiamo incontrati. Torna il Rally 4 Regioni e Salice ancora una volta sarà protagonista: come è nato l’impegno dell’Amministrazione comunale verso questo evento? Lo chiediamo al consigliere comunale Daniele Rochini, capogruppo di maggioranza. "Il Presidente dell’Aci di Pavia, Marino Scabini, tempo fa aveva manifestato l’intenzione di riprendere in mano questa manifestazione che si è sempre svolta in perfetta simbiosi con Salice e tutto l’Oltrepò Pavese. Quando si è concretizzata questa possibilità, anche attraverso l’amico Tigo Salviotti che ringrazio, ci siamo messi a disposizione degli organizzatori condividendo, con loro, anche la strategia dell’evento: ovvero senza effetti speciali, ma con il chiaro scopo di farlo ridiventare un appuntamento di prestigio non solo per Salice ma per tutto il territorio". Rally 4 Regioni: un passato storico per Salice e Godiasco... "E’ vero il “4 Regioni” ha sempre rappresentato, insieme al Concorso Ippico, una delle manifestazioni di punta per Salice Terme. Tutti ricordano quando questa manifestazione, fortemente voluta dall’allora presidente dell’Aci Pavia, l’indimenticabile prof. Siropietro Quaroni, fu elevata a prova del campionato europeo e cominciava a nutrire, giustamente, aspirazioni di gara mondiale. I migliori equipaggi continentali, grazie al

4 Regioni, si sono misurati sulle nostre strade e Salice, in particolare, grazie anche alla perfetta organizzazione, ha sempre fatto fronte degnamente a tutte le esigenze di ricettività e di logistica generale". I rally, in futuro, potranno tornare ad essere protagonisti di questo territorio? "Me lo auguro, anche perché il mondo dell’automobilismo ha una grande capacità di trascinamento sia verso i giovani, sia nei confronti di quanti, non più giovani, sono comunque appassionati di automobilismo. L’importante è che questo sport sia praticato e vissuto, anche dagli appassionati spettatori, in modo consapevole e coscienzioso. Proprio nell’interesse di tutti. Più ci saranno comportamenti indisciplinati, stupide emulazioni ed in generale un approccio senza regole, più il futuro dei rally sarà in pericolo e percepito dalla popolazione non più come una passione sportiva ma esclusivamente come un sport pericoloso e da evitare". Al Consigliere Luca Meisina, che ricopre l’incarico di supervisore ai lavori di manutenzione del territorio comunale, chiediamo cosa significa essere il quartier generale del 4 Regioni? "Come è stato giustamente sottolineato, la storia del 4 Regioni è legata a doppio filo con Salice, anche grazie alla sua potenzialità logistica con alberghi, ristoranti, bar, location per varie esigenze. Per la nostra località si traduce, sicuramente, in occasioni di lavoro grazie all’utilizzo di questa potenzialità. Il Comune di Godiasco Salice Terme è a tutti gli effetti parte attiva della manifestazione e mette a disposizione dell’ organizzazione le camere del centro Diviani per l’ospitalità e, naturalmente, piazze, strade e parcheggi. Anche

Dopo quelli già citati, nel ’79 fu la volta dei compianti Attilio Bettega e Maurizio Perissinot con la Fiat 131 Abarth davanti agli iberici Zanini-Petisco (Seat) e Cerrato-Guizzardi (Opel Kadett GTE), nel ’80, l’anno in cui il Giovane Alberto Alberti con la sorella Maddalena su di una privatissima stratos “mal gommata”, fincé rimasero in gara, riuscirono a mettere alle strette i grandi nomi del rallysmo, la vittoria andò ai transalpini Beguin-Lenne con la Porsche davanti a Tabaton-Redaelli (Stratos) e Vudafieri-Mannucci (Fiat 131 Abarth). Doppietta Ferrari nel 1981 con le 308 dei francesi Andruet-Emanuelli e dei nostri Pregliasco-Mannini. Tripletta delle Opel Ascona di Conrero invece nel ’82 grazie a Luky-Penariol, Tony Fassina-Rudy Dalpozzo e Biasion-Siviero, questi ultimi passati sulla Lancia 037 vinsero l’anno successivo. Sempre con la Lancia 037, Vudafieri Pirollo si aggiudicarono l’edizione 1984. Il 1985 segnò il preludio alla fine. Difficoltà economiche e una situazione politico-sportiva delicata, indussero Quaroni a desistere dal mandare in scena l’edizione numero quindici, che fu ripresa l’anno successivo in tono minore in cui, prima che il sipario calasse definitivamente sul 4 Regioni, Ormezzano-Mello con la Toyota Corolla, riuscirono a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di una gara rimasta nel cuore di tutti gli appassionati. le Terme di Salice collaborano attivamente mettendo a disposizione il parco e alcune sale che ospiteranno la direzione gara. La loro parte la faranno anche gli Operatori Turistici che sono poi direttamente interessati al buon esito della manifestazione. C’è però l’altra faccia della medaglia. Il prezzo da pagare per questo genere di eventi che per alcune ore stravolgono la quiete della località e creano alcuni problemi alla viabilità. E’ un piccolo prezzo che Salice, ma anche le persone che vivono lungo il tracciato delle gare, sono chiamati a pagare. Con un po’ di tolleranza, senso di realismo e per i motivi legati alla situazione economica generale, credo che si possa pagare". Quali aspettative per questo evento? "Le aspettative sono tante. In primo luogo che attraverso la riuscita di questa manifestazione si veicoli il nome di Salice Terme. Il ritorno in grande stile del 4 Regioni, anche se in versione storica, è un’occasione ottimale per capitalizzare e concentrare l’interesse degli appassionati e dei media, sul nome della nostra località termale, sul nostro territorio. Un legame Rally – Salice Terme – Oltrepò che in un certo senso si autoalimenta e cresce, attraverso uno sport che ha un numero straordinario di appassionati". Voi siete stati protagonisti, insieme al presidente Aci, nell’organizzazione di questo evento: cosa vi ha appassionato? "Il desiderio di far tornare questa manifestazione ai fasti di una volta. Il 4 Regioni storico, così come ci è stato proposto, non è una semplice operazione nostalgia, ma l’occasione per rivivere esperienze passate il cui ricordo è ancora vivo in tutti. Il rally, come in generale altri eventi motoristici, sono per noi un’opportunità che dobbiamo saper cogliere in tutte le sue migliori potenzialità. Siamo quindi al fianco del Presidente dell’Aci Pavia, Marino Scabini che ringraziamo per aver puntato ancora una volta su Salice. Come Amministrazione comunale stiamo facendo il possibile per la riuscita dell’evento e chiediamo a tutti i nostri concittadini di collaborare, portando un po’ di pazienza e sopportando qualche ora di rumore".


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ECCO UNO DEGLI ORGANIZZATORI DEL 4 REGIONI, MATTEO MUSTI

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"Il 4 Regioni sarà una gara che non mancherà di entusiasmare il pubblico" Matteo Musti figlio d'arte, nato in una famiglia, la famiglia Musti dove i rally erano il pane quotidiano, dove lo sport era solo uno, l'automobilismo! Fin da bambino ha gareggiato nei Kart per poi passare ai rally, ha corso con tante macchine ed ha affrontato avversari di valore, un inguaribile "innamorato" dei rally, che ora con caparbietà vuole insieme ad altri compagni d'avventura far rivivere e riportare il "mitico" Rally 4Regioni agli onori della cronaca. Non abbiamo dubbi, ci metterà anima e corpo! Suo padre ha corso tante volte il Rally 4 Regioni, lei era un bambino, qual è il ricordo più bello legato a questo rally? "Anche se sono ormai passati diversi anni, ricordo l'atmosfera che si viveva in casa circa 2 mesi prima dell'evento. Uno dei momenti più emozionanti era la preparazione dell'auto di mio papà nell'officina del nonno, mentre una miriade di appassionati si affollava fuori per seguirne le fasi con grande entusiasmo". Lei dopo una bellissima carriera con i rally moderni, ha deciso di correre con i rally storici, cosa l’ha spinta a questa decisione? "Ho voluto cimentarmi nella guida di queste auto fantastiche che, da ragazzini, hanno fatto sognare tutti noi, trascinato anche dal momento di riscoperta del fascino di questi tipi di gare. Ma soprattutto la profonda passione che nutro per questo sport mi ha spinto a rimettermi in gioco, questa volta con auto difficili". Da pilota quali sono le differenze tra condurre una vettura da rally moderna o una vettura da rally storico? "Sostanzialmente, posso dire di non aver riscontrato grosse divergenze. Penso che la diversità tra le due sia data in prevalenza dal fatto che mentre per distinguersi nella categoria moderna è necessaria una macchina super aggiornata, nel mondo delle storiche è ancora il pilota che può fare la differenza". Frequentando sia il mondo dei rally moderno che quello degli storici quali sono le differenze tra questi due mondi paralleli? "Nei rally moderni vive la speranza dei giovani piloti

di far sì che questo sport diventi per loro una professione. Questo anche grazie al fatto che le case madri continuano a investire nel campo della tecnologia per migliorare sempre di più le prestazioni delle vetture. Nei rally storici, invece, vige il puro divertimento e la passione per auto che han fatto la storia". Non le è mai ritornata la “voglia” di correre nuovamente nei rally moderni? "La voglia c'è sempre. Sono un pilota "poliedrico" e l'importante per me è correre. Se e quando si presenterà l'occasione, la coglierò sicuramente al volo". Lei ha disputato tante gare con le vetture WRC ora in gara conduce, e con successo una Porsche, piu difficile condure una WRC o una Porsche? "Il primo approccio è risultato più difficile con la Porsche che con la WRC. È da tenere presente che stiamo parlando di due macchine di categoria "top", ognuna performante per le proprie caratteristiche. Pur avendo pari potenza e tecnologie diverse, è sicuramente più difficile condurre un'auto senza l’assistenza dell’elettronica. Ma non c'è dubbio che portarle entrambe al limite non è un "gioco da ragazzi". Al Rally 4 Regioni Storico 2015, lei non sarà presente in qualità di pilota, ma farà parte del comitato organizzatore , perché questa decisione? "È una decisione legata ancora una volta alla passione che nutro per questo sport. Nella mia famiglia non è solo uno sport ma è "uno stile di vita" che ci coinvolge tutti: dal papà, a mia sorella. Fin da bambino quando vedevo mio papà sognavo non solo di diventare un pilota, ma anche di riuscire a vincere il Rally Oltrepo, e ci sono riuscito. Da quando non è stato più organizzato il Beta Rally Oltrepo, ho deciso che era necessario fare qualcosa per il nostro sport ed eccoci qua con la mia squadra di lavoro a pochi giorni dall'evento. Per me non basta solo partecipare, ma ottenere il max risultato, in ogni cosa io faccia". Molti tifosi “accaniti” dei rally moderni dicono che assistere ad un rally storico è un po’ come assistere ad una partita di vecchie glorie di calcio, a questi “accaniti” cosa risponde? "Sì, potranno essere definite "vecchie glorie" le auto,

Matteo Musti

ma ci sono sempre più piloti giovani che, con tantissimo entusiasmo, riscoprono il fascino delle gare storiche. E un numero sempre maggiore di appassionati ci sta seguendo". Salice Terme è stata per molti nni ed in momenti diversi la “capitale” del rallysmo oltrepadano, ritiene che con la disputa del Rally 4 Regioni Storica, sia un nuovo inizio per far si che Salice Terme ridiventi la “capitale” rallystica dell’Oltrepo? "Parlando da pilota lo spero, per me è il rally "di casa" e mi sta particolarmente a cuore. Da addetto ai lavori, ritengo che sia un buon punto di partenza per riportare il nostro territorio all'attenzione di tanti appassionati e un'occasione per far splendere questo rally come ai tempi d'oro. Bisogna ricordarsi, infatti, che il 4 regioni è una gara internazionale che ha fatto la storia del rallysimo europeo". Una domanda provocatoria, ma in famiglia Musti, chi è stato il più veloce Filippo o Matteo? "È difficile esprimere un parere, perché abbiamo corso in momenti diversi. Non riesco a giudicare. Io ho vinto il campionato 2013 e molte gare,ma sicuramente perché il momento ha offerto possibilità diverse".


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LA PROVA E' LUNGA 5,90 CHILOMETRI

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La Ps1 si disputerà al Motodromo di Castelletto di Branduzzo

P.S. 1 Motodromo Castelletto di Branduzzo - Km 5,90. Prova d’apertura del Rally 4 Regioni, si percorre in senso antiorario con fondo interamente su asfalto e buona aderenza, la caratteristica di questa prova è basata fondamentalmente sullo spettacolo che, per la sua conformazione, richiede comunque attenzione in

quanto comporta una guida diversa da quella usata nella P.S. classiche del Rally, i tratti risultano medio lenti con tratti medio veloci dove si devono “tirare” buone staccate. Note: Prova Speciale già effettuata in passato per altre manifestazioni rallistiche. Questa prova si predi-

spone bene per la visibilità e le foto in quanto dispone di tribuna, è facilmente raggiungibile in auto con annessi parcheggi. La prova è in programma venerdì 5 giugno. Il primo concorrente entrerà al motodromo di Castelletto alle ore 20.01.


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LA GARA PREVISTA ALLE 12,11; 15,46 E ALLE 19,21

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Prova speciale 2-5-8: Oramala Per una guida precisa e senza errori

P.S. 2-5-8 Oramala - Km 10,13 Seconda prova del Rally 4 Regioni, con fondo interamente su asfalto con buona aderenza, partenza in salita fino al km 4,00 con guida tipicamente “rallistica” e passaggi mozzafiato su un fondo medio stretto, bello ed impegnativo per tipologia di asfalto, segue poi un tratto quasi piano fino al km 5,00, sempre con carreggiata medio stretto ed asfalto buono dove bisogna, come si dice in gergo, “pennellare” con qualche “staccata” secca per produrre una guida redditizia ai fini dei tempi, dal km 5,00 al km 10,13, tutta in discesa, con carreggiata medio stretta che impone un ritmo di guida abbastanza fluido ma impegnativo prestando attenzione in alcune staccate, per il fondo sconnesso. La caratteristica di questa prova, data la conformazione della carreggiata non da molta possibilità di tagliare, richiede invece una guida molta precisa, accorta e senza errori. Note: Prova Speciale classica del Rally 4 Regioni percorsa diverse volte tra gli anni 70 e 80 anche quando il fondo era ancora misto terra/asfalto, partenza 300 mt circa dopo il caseggiato della frazione di Casa Ponte (dopo Municipio) direzione Poggio Ferrato. In questa prova è possibile accedere dallo start a piedi e posizionarsi nelle aree autorizzate previste per il pubblico, oppure in auto salendo dal bivio tra Ponte Nizza e Molino del Conte su SP 137 direzione Pizzocorno che porta a Poggio Ferrato, oppure prima tra le frazioni di Nizza Superiore e Casa Ponte bivio per Monticelli dove si arriva a Poggio Ferrato, oppure da SP 7 Molino Cassano Inferiore bivio per Poggio Ferrato posizionandosi sempre nelle aree in sicurezza, è possibile, salendo a piedi, vedere il fine prova da Varzi su SP 155 direzione Albareto posizionandosi nelle aree autorizzate previste per il pubblico, mentre nella prova risulta difficile entrare in auto e trovare parcheggi per le vetture che rischiano di intralciare il regolare svolgimento della gara, inoltre si rimane bloccati all’interno per tutti e tre i passaggi. Data sabato 6 giugno. Orari del 1° concorrente 1° passaggio ore 12.11 – 2° passaggio ore 15.46 - 3° passaggio ore 19.21; chiusure richieste: dalle ore 10,00 alle ore 23,00.


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SI CORRE ALLE 12,56; 16,31 E 20,06

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Prova speciale 3-6-9: Castellaro Una prova storica, che fa la differenza

P.S. 3-6-9 Castellaro - Km 7,40

Terza prova del Rally 4 Regioni, con fondo interamente su asfalto e con buona aderenza, partenza in salita fino al km 5,00 con guida abbastanza impegnativa su un fondo medio stretto molto “guidato” e fondo leggermente sconnesso, il tratto fino alla fine della prova, al km 7,40, è in leggera discesa sempre con carreggiata medio stretta ed asfalto buono dove bisogna, come si dice in gergo, “pennellare” per produrre una guida redditizia ai fini dei tempi. La caratteristica di questa prova per la conformazione della carreggiata nel tratto iniziale abbastanza stretta con poche possibilità di tagliare, richiede una guida impegnativa, molto precisa, accorta e senza errori. Note: Prova Speciale storica del Rally 4 Regioni percorsa diverse volte tra gli anni 70 e 80, partenza 200 mt circa dopo il caseggiato di Varzi su SP 166 bivio per Castellaro su SP 91. In questa prova è possibile accedere dallo start a piedi e posizionarsi nelle aree autorizzate previste per il pubblico, oppure è possibile, salendo a piedi, vedere il fine prova da Castellaro posizionandosi nelle aree autorizzate previste per il pubblico, è sconsigliato mentre nella prova in quanto ci sono pochissimi parcheggi per le vetture che rischiano di intralciare il regolare svolgimento della gara, inoltre si rimane bloccati all’interno per tutti e tre i passaggi. Data sabato 6 giugno; orari del 1° concorrente 1° passaggio ore 12.56 – 2° passaggio ore 16.31 - 3° passaggio ore 20.06; chiusure richieste: dalle ore 10.25 alle ore 24.00. Altimetrie: start a 414 mt – con punte di 767 mt e arrivo a 763 mt.


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Prova speciale 4-7-10: Cecima Sarà spettacolo con il fondo sconnesso

P.S. 4-7-10 Circuito di Cecima - Km 7,40 Quarta prova del Rally 4 Regioni, con fondo interamente su asfalto con diversi tratti sconnessi che rendono abbastanza impegnativa la guida, partenza in salita fino al km 5,00 dove per il fondo sconnesso medio stretto darà poca tregua a piloti e navigatori, il tratto fino alla fine della prova, al km 7,40, è in leggera discesa con carreggiata medio stretta ed asfalto buono, darà un po di respiro all’equipaggio senza però abbassare tanto l’attenzione. La caratteristica di questa prova per la conformazione della carreggiata e per il fondo sconnesso senza la possibilità di tagliare, richiede attenzione alla guida impegnativa onde evitare che la vettura si scomponga sul fondo sconnesso. Note: Prova Speciale classica e storica del Rally 4 Regioni percorsa diverse volte anche tra gli anni 70 e 80, utilizzata come prova conclusiva nella ultima edizione del Rally 4 Regioni 1986 con l’organizzazione capitanata dal grande Siropietro Quaroni con un chilometraggio totale pari a km 33,00 di P.S., partenza 200 mt circa dopo il caseggiato di Cecima su SP 135 bivio per Busanca. In questa prova è possibile accedere dallo start solo a piedi e posizionarsi nelle aree autorizzate previste per il pubblico, si prega vivamente al pubblico di non avvicinarsi con le vetture in prossimità dello start P.S., in quanto coincide anche con il fine P.S. e incrocio Concorrenti, onde evitare ingorghi alla viabilità della gara, sempre dallo start è possibile, salendo a piedi, vedere il fine prova sulla SP 62 posizionandosi nelle aree autorizzate previste per il pubblico, è possibile raggiungere in auto percorrendo strade secondarie la frazione Busanca, oppure il bivio sulla SP 135 direzione Serra del Monte ricordando però che è una zona vietata al pubblico ed un punto di evacuazione Ambulanze in caso di incidente, oppure da Brignano Frascata su SP 109 direzione Serra del Monte, in prova ci sono pochissimi parcheggi per le vetture, inoltre si rimane bloccati all’interno per tutti e tre i passaggi. Data sabato 6 giugno; orari del 1° concorrente 1° passaggio ore 14.04 – 2° passaggio ore 17.39 - 3° passaggio ore 21.14; chiusure richieste: dalle ore 12.00 alle ore 1.00.


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VALLE STAFFORA

INTERVISTA AL PRIMO CITTADINO DI CECIMA: ANDREA MILANESI

Milanesi: “Questo 2015 sarà l'anno della prova ufficiale per il mio comune” di

Valentina Villani

Piano piano la politica lascia sempre più spazio alle giovani promesse, come nel caso di Andrea Milanesi che, dopo un decennio di militanza in maggioranza come consigliere, dalla tornata elettorale dello scorso maggio è divenuto Primo Cittadino di Cecima. Noi siamo andati nella sua ridente cittadina tra le alte colline dell'Oltrepò Pavese ad intervistarlo... Milanesi, è ormai trascorso un anno dalla sua entrata in carica, tra impressioni e prime esperienze cosa ci può dire? “Quella da Sindaco è sicuramente una bell'esperienza, assolutamente positiva: una realtà davvero coinvolgente sotto ogni punto di vista. E' “un'avventura” tutta nuova che spesso però porta anche qualche difficoltà, come nella vita quotidiana del resto, ma anche tante soddisfazioni. Questo 2015 poi sarà l'anno della prova ufficiale, poiché arrivando a metà stagione non si è potuto fare un granché; quello che c'era di programmato l'abbiamo semplicemente portato a termine, ed ora i nostri progetti iniziano a prendere il via. Unico grande problema: il tempo, che non è mai abbastanza”. Sindaco, quali sono le difficoltà alle quali si riferisce? “Innanzitutto il 2014 purtroppo è stato un anno gravoso da un punto di vista climatico e, di conseguenza, abbiamo avuto parecchi danni collaterali portati dal maltempo; contestualmente più problemi, più lavoro da dedicare alle urgenze, e meno tempo per il resto delle attività amministrative. Un altro grande grattacapo poi sono i tagli in via preliminare da parte dello Stato che ammontano a 19mila euro, che, a qualcuno potrebbero sembrare briciole, ma all'interno di una piccola realtà come la nostra sono una voce molto importante. Dover far quadrare il bilancio senza altre entrate o proventi diversi, con queste premesse non sarà facile, anche perché alla nostra ammini-

Andrea Milanesi

strazione sta a cuore la serenità dei suoi cittadini e, a maggior ragione in un momento come questo, non vuole in alcun modo tagliare servizi o, peggio ancora, gravare maggiormente nelle loro casse”. Quindi con le tasse come avete deciso di comportarvi? “Al momento abbiamo mantenuto le aliquote dell'anno precedente e nostro intento sarebbe quello di procedere in questa direzione. Con l'arrivo effettivo dei tagli valuteremo la possibilità di mantenere queste condizioni, diversamente ci inventeremo qualcosa per poter sopravvivere ed evitare con ogni mezzo il grande disagio che ultimamente sta attanagliando piccole realtà come la nostra”. Milanesi, di che disagio parla? Ci dica di più. “Sto parlando dello spopolamento: questa forte diminuzione della quantità di popolazione, dovuta a migrazioni verso le città limitrofe, per i piccoli paesi come il nostro è tutt'altro che costruttiva. Se poi co-

minciassimo a far ripercuotere sulle persone quelli che sono i tagli dei fondi di sostegno statali, questo grave fenomeno aumenterebbe ancora di più; chiaramente per sopperire a tutto questo stiamo cercando valide alternative”. Vorrebbe illustrarcene qualcuna? “Per prima cosa abbiamo messo in atto una vera e propria sinergia con tutto quello che sono le attività presenti sul nostro territorio, in modo tale da erigere un impulso e riuscire così ad attirare tutto quello che è l'afflusso turistico. A tal proposito stiamo appunto cercando di promuovere attività che di fatto possano garantirci una continuità di flussi turistici e di livello ricettivo. C'è una buona sinergia anche con la nostra Pro Loco, che ha da poco cambiato il direttivo, e si sta già operando per organizzare attività e manifestazioni di quest'anno che vi anticipo saranno davvero considerevoli. Questa è una prerogativa che ci siamo prefissati, aggiungerei altresì che ci stiamo muovendo per dare una mano alle poche attività che sono rimaste all'interno del nostro territorio, aiutandole ad incrementare quello che sono i proventi”. Sindaco avete già messo in atto qualche progetto? “Stiamo terminando tutte le opere inerenti la sistemazione del territorio, il bilancio tutto sommato è positivo, con qualche piccola parentesi che resta in sospeso, per cui qualcosina la si è potuta programmare. Proprio in questi giorni sta partendo la realizzazione del progetto di riqualificazione idrogeologica per il tratto di strada comunale da Cecima a San Ponzo. Questa strada sarà dedicata agli amanti dello sport all'aria aperta, che potranno beneficiarne per percorsi sportivi dal ciclismo, alla corsa ma anche per semplici passeggiate. Sono da poco terminati i lavori ripavimentazione e riqualificazione del nostro centro storico, e, a breve, termineranno anche quelli per la sistemazione della chiesa parrocchiale di San Martino, cantiere ripreso in seguito ad una sospensione necessaria per motivi tecnici, la cui supervisione è in carico a Don Gianluca Vernetti, che si sta adoperando per ottimizzare i tempi e le lavorazioni al fine di una celere riapertura”.


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INTERVISTA AD AURELIO BRAMANTI PRIMO CITTADINO DI ROMAGNESE

di

Valentina Villani

Aurelio Bramanti, Sindaco di Romagnese, vanta un trentennale impegno verso la sua amata cittadina: già dal 1970 è presidente della pro loco, successivamente socio fondatore della Croce Azzurra e presidente dell' S.C. Romagnese. Decennale invece la presenza all'interno dell'amministrazione comunale, vice sindaco dal 2002 e ,dopo le elezioni dello scorso maggio, si riconferma a pieni voti primo cittadino del gioiello d'Italia (nomina acquisita da Romagnese nel 2012). Bramanti, cosa la spinge da tutti questi anni a prodigarsi per la sua cittadina? “L'amore per il mio paese, per il mio Comune, per la mia gente. Il mestiere di Sindaco se vuoi farlo bene ti toglie davvero il respiro però le soddisfazioni che porta sono impagabili, anche se spesso ti trovi a non riuscire comunque a fare tutto quello che vorresti”. Parliamo delle condizioni in cui versa il Comune di Romagnese “Le condizioni in cui versa il nostro Comune credo siano purtroppo le stesse in cui versano tutti gli altri Comuni. In questo momento di crisi devo ammettere che è difficile fare il Sindaco: in un certo senso ci si sente demotivati, perché i continui tagli ti impediscono di realizzare progetti ed idee che avevi in animo e soprattutto spesso non riesci a fornire tutti i servizi che vorresti. Quest'anno il nostro Comune avrà tagli per 40mila euro, potrebbe sembrare un cifra piccola ed irrisoria ma per un Comune come Romagnese questa è una cifra molto importante; senza considerare poi che negli anni passati siamo stati impegnati a pagare debiti pregressi per quasi 50mila euro ereditati dalle precedenti amministrazioni”. Sindaco parliamo di note dolenti: le tasse, voi come vi siete comportati? “Purtroppo negli ultimi tempi i Sindaci sono diventati dei gabellieri, degli esattori per conto dello Stato. Per poter affrontare le spese comunali ci troviamo a dover imporre tasse alla popolazione, noi cerchiamo sempre di mantenere le aliquote al minimo sindacale, in modo da far quadrare il bilancio e contestualmente non pesare nelle tasche dei nostri cittadini, anche se vorremmo evitare di essere un'ulteriore preoccupazione considerato che c'è già lo Stato che ci pensa”. Bramanti, in sostanza è quasi una vita che Romagnese può contare sul suo impegno, qual'è la cosa più importante che ritiene di aver fatto per la sua cittadina? “Sicuramente l'aver amministrato con correttezza, senza mai guardare il colore politico ad esempio, o chi mi ha sostenuto con il suo voto e chi invece no, trattando i cittadini con imparzialità e cercando di portare tranquillità e serenità nel mio paese. Sono un pacificatore, lo sono sempre stato, è nel mio carattere in fin dei conti”. Per i progetti in cantiere cosa ci può dire in merito? “Quello più importante, al quale la nostra amministrazione lavora da ormai 5 anni, in collaborazione con Regione Lombardia, Provincia ed altre autorità locali, è quello di portare a termine la costruzione della casa albergo con il contestuale avvio di questa struttura. Ci sta davvero a cuore la realizzazione di questo progetto e speriamo di riuscire finalmente a terminarla in breve tempo”. Un progetto importante e portato a termine è stato la riapertura della scuola elementare, un grande traguardo per Romagnese immagino... “Sicuramente lo è e lo è stato! Abbiamo riaperto la scuola elementare che era chiusa da ormai 3 anni,

abbiamo lavorato davvero moltissimo per riuscire ad ottenere tutti i permessi per riaprirla: c'è stata tanta burocrazia da sbrigare ed abbiamo combattuto fino in fondo perché a noi spettava una scuola, considerato che siamo un paese riconosciuto di montagna e fino ad un totale di 6 alunni erano obbligati a darci i permessi. Contestualmente è nata poi l'associazione genitori per scuola di qualità, che cura corsi aggiuntivi a quelli previsti nella normale attività scolastica”. Nell'ambito sociale che progetti sono stati realizzati? “Siamo riusciti ad ottenere un finanziamento presentando il nostro progetto ad un bando e, in collaborazione con il Ministero degli Interni, abbiamo aperto lo Sprar ( sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Si tratta di un progetto per l'accoglienza di quelle povere anime che, dopo aver subito le terribili esperienze del tragitto verso la libertà dal loro paese di origine, versano in situazioni di disagio mentale, depressione, abbattimento morale. Allo stato attuale, all'interno del nostro centro sono presenti 8 donne e vi resteranno fino a un massimo di 6 mesi durante i quali saranno curate con sostegno psicologico e cure mediche, ove necessarie. Inoltre, verrà loro insegnata la nostra lingua e parteciperanno a degli stage formativi al fine di imparare una professione che le porti al raggiungimento di una figura professionale ma soprattutto ad una nuova vita. Ci sentiamo in dovere di aiutare il nostro prossimo, non dimenticando poi che Romagnese è da sempre paese di emigranti, nella nostra anagrafe sono presenti 150 concittadini residenti all'estero, e la cosa migliore che potevamo fare era accogliere anche noi chi aveva necessità di nuove opportunità di vita. Sono attivi tutti i servizi previsti nel sociale: il nostro è un paese abitato prevalentemente da anziani per cui abbiamo dato priorità assoluta all'assistenza domiciliare. In collaborazione con la Croce Azzurra Romagnese è inoltre attivo il servizio per il trasporto verso strutture sanitarie. Un pensiero è stato rivolto anche alle famiglie, che hanno ragazzi che viaggiano ogni giorno con il pullman per andare a scuola a Voghera, ai quali rimborsiamo il 50% dell'abbonamento annuale per il trasporto”. Bramanti qual è il sogno più grande che ha per il suo paese? “I sogni sarebbero davvero tanti, ma la realtà ci ricorda che dobbiamo restare con i piedi per terra. Vorrei poter terminare finalmente la casa albergo di cui par-

VAL TIDONE

“Oramai i sindaci sono diventati degli esattori per conto dello Stato”

GIUGNO 2015

lavo prima: sarebbe un grande traguardo riuscire a finire i lavori di questa enorme struttura ereditata dal passato. Vorrei inoltre rivivificare Romagnese, ridonargli la vita, riuscire a dare più prospettive ai nostri giovani che ultimamente ahimè scappano da piccole realtà come la nostra poiché non sono in grado di offrigli tutto ciò di cui hanno bisogno. Vorrei si riuscissero a creare situazioni in modo da farli restare qui, farli sentire vivi con il loro paese, vorrei che Romagnese non si spegnesse come sta accadendo a diversi piccoli comuni montani. A tal proposito, vorrei asserire che da diverso tempo abbiamo un'intensa collaborazione con pro loco ed altre associazioni insieme alle quali riusciamo a mettere in campo ogni anno un programma culturale e sportivo molto ricco di eventi. Inoltre, grazie ad un gruppo di ragazzi gestiamo la piscina comunale, una struttura molto ambita e meta di numerose persone nel periodo estivo”.


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VALLE TIDONE

INTERVISTA AL SINDACO DI VALVERDE, GIANNI ANDRINI

GIUGNO 2015

"Abbiamo un bilancio molto solido e molti progetti futuri da realizzare" di Alice

Tentori

Siamo andati ad incontrare il Sindaco di Valverde Gianni Andrini, per sapere come sta andando il primo anno da primo cittadino dopo la sua rielezione. Sindaco ci stili un bilancio all’interno del Suo Comune... "Nonostante le difficoltà che hanno tutti i comuni, visto che sono anni che la finanza pubblica si riduce, noi ora ci troviamo con un bilancio molto solido e questo è anche frutto di una continuità amministrativa di buon senso, di fatti non abbiamo mai rinegoziato mutui e abbiamo intrapreso una gestione associata convenzionale con Ruino, creando una vera e propria unione. Questo accordo ci ha portato a migliorare una serie di servizi, siamo riusciti ad utilizzare meglio il personale e abbiamo anche ricevuto risorse aggiuntive da parte dello Stato per la gestione associata". Sono stati apportati miglioramenti al paese? "Noi cerchiamo sempre di migliorare per promuovere la nostra piccola realtà. Teniamo soprattutto all’ambiente e alla bellezza del nostro paese. Nel 2000 abbiamo costituto il Parco del Castello di Verde, che per noi è sempre stato un po’ il “fiore all'occhiello”. Negli anni è stato ampliato e in futuro vorremmo creare una riserva naturalistica all'interno del parco stesso". Diciamo che questo è un progetto per il futuro,

Gianni Andrini

avete altri progetti in mente? "Grazie all’importante finanziamento del bando 6000 campanili vorremmo intervenire sul centro sportivo. La nostra idea è quella di creare un polo sportivo culturale e ricreativo, rimodellando la strada d’accesso, realizzando una sala polivalente, ampliando la struttura già esistente e aggiungendo tre piazzole attrezzate per i camper. Inoltre vorremmo creare un campo da bocce e probabilmente, con nostre risorse, un campo da beach volley. Un altro nostro obbiettivo

per il futuro è quello di far crescere e migliorare la raccolta differenziata, su cui stiamo già investendo molto". Qualcosa da aggiungere? "Sì, vorrei anticipare che a Valverde il prossimo 27 giugno si terrà una festa in onore del nostro concittadino Monsignor Piero Marini, Arcivescovo e Cerimoniere di Papa Giovanni Paolo II per 20 anni. Festeggeremo i suoi 50 anni di Sacerdozio, sarà una grande festa che vedrà coinvolta anche la Pro Loco. Nel pomeriggio sarà proprio il nostro Vescovo a celebrare la cerimonia religiosa e alla sera terremo un concerto di lirica e non solo nella nostra Piazza". Cosa ne pensa dell’Expo? "Sicuramente è una grande opportunità per il territorio anche se non vedo impegno da parte dei produttori locali per valorizzare ciò che offre la nostra zona. Abbiamo in progetto la creazione di un infopoint proprio a Milano per promuovere l’Oltrepò. Expo deve essere visto anche come un'occasione per dare il meglio di noi. Credo molto in questo progetto e spero di riuscire a portarlo a termine". E invece dell’Immigrazione cosa ne pensa? "Noi comuni ci siamo presi questa responsabilità, ovvero quella di essere partecipi a questa emergenza con il Prefetto. Credo che sia meglio avere dei rifugiati politici che non degli immigrati clandestini senza documenti di riconoscimento. Noi attualmente non abbiamo degli spazi da poter adibire per i rifugiati ma, se ci fosse qualche privato saremmo ben disposti ad accettarli".

PARLA IL SINDACO DI VAL DI NIZZA, FRANCO CAMPETTI

"Expo: grande opportunità per tutti, peccato per i fondi non utilizzati”

di Alice

Tentori

Per il sindaco di Val di Nizza, Franco Campetti questo è il quarto anno del suo primo mandato. Secondo lei i cittadini sono soddisfati del Suo operato in questi anni? "In questi anni i trasferimenti Statali hanno penalizzato, in modo negativo, i bilanci comunali. Ciò ha reso difficoltoso fare una programmazione sugli investimenti da effettuare. Le Amministrazioni si sono trovate di fronte a realtà difficili da gestire a cui si andavano a sommare i problemi dei cittadini e del territorio. Detto questo, non per giustificare quanto non fatto, ma per sottolineare le difficoltà che sono subentrate nel corso degli anni. La mia Amministrazione ha fatto di tutto per evitare che i cittadini pagassero le mancanze dello Stato attraverso l'aumento delle tasse e degli oneri, cercando di gestire al meglio le risorse a propria disposizione e operando sempre nell'interesse del cittadino". Il bilancio comunale? "La chiusura dell’anno precedente ha dato un risultato positivo, per il futuro non so cosa ci aspetterà, abbiamo subito un taglio di 39.000 euro sui trasferimenti statali e questo è un problema a cui non ho ancora fatto fronte. Trovo inammissibile che il Comune di Val Di Nizza debba finanziare lo Stato italiano con 100.000 euro di Imu. Devo riconoscere che abbiamo vinto, grazie ad un ricorso al Tar, la battaglia per

Franco Campetti

l’Imu sui terreni di montagna ma, su questi tagli del Governo centrale ci troviamo ancora senza armi di lotta, nonostante l’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni si stia attivando per portare all’attenzione nazionale questo problema". Collaborate con qualche Associazione per il bene del Paese?Avete dei programmi per l’estate? "Si, collaboriamo con diverse Associazioni tra cui lo Spino Fiorito, gli Amici di Poggio Ferrato ed in particolare con la Pro Loco. Ci sono attività che hanno sempre dato un buon risultato, tra cui l’Estate Verde, siamo arrivati ai 100 ragazzi iscritti negli scorsi anni e mi auguro che vada sempre meglio, ci sono tante nuove iniziative per quest’anno e tanta voglia da parte di tutti di collaborare per il bene comune".

Quali opportunità offre secondo lei l’Expo? "Sicuramente l’Expo offre grandi opportunità, sia per l’Italia che per la Regione Lombardia in particolare. Purtroppo il progetto presentato come attrattività dei distretti, con capofila la Comunità Montana, non è stato finanziato, pertanto come comune mi ritrovo con una serie di ipotesi progettuali che non hanno potuto essere concretizzate. Vorrei anche aggiungere una provocazione, Expo vuol dire “nutrire il pianeta”, abbiamo il PSR, nonché il Progetto di sviluppo rurale della Regione Lombardia, che al momento non è ancora stato reso operativo nonostante abbia una somma consistente di fondi e questa la vedo come un'occasione persa per promuovere la filiera agricola di eccellenza che ha la Regione Lombardia". Parliamo di immigrazione e dei fatti che stanno succedendo nei Comuni limitrofi, cosa ne pensa? "È un problema che esiste ed è inutile volerlo nascondere. Siamo stati convocati dal Prefetto di Pavia nei giorni scorsi che ci ha illustrato la situazione attuale. Al momento non è particolarmente drammatica ma in futuro i numeri potranno diventare importanti, quindi dovremo incominciare a convivere con il problema dei profughi e vedere di trovare loro una sistemazione dignitosa. Noi personalmente come Comune non ne abbiamo ancora ospitati ma, in futuro, tutti noi a partire da me, fino ad arrivare ai cittadini, dovremo ipotizzare una soluzione per superare al meglio questa vera e propria emergenza".


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INTERVISTA AL SINDACO, DANIELE TARAMASCHI

GIUGNO 2015

di

Valentina Villani

Daniele Taramaschi è Primo Cittadino di Cervesina. L'ultima volta che l'abbiamo incontrato si era insediato da pochi mesi presso il suddetto Comune con una scoperta tutt'altro che positiva: un grosso deficit di bilancio:“I numeri sono ancora piuttosto pesanti, la situazione che abbiamo trovato diciamo che ci ha reso difficile il lavoro di anno, ma noi siamo comunque fiduciosi. Ora però vorrei voltare pagina e chiudere una volta per tutte questa polemica con quello che è stato pregresso aprendone una tutta nuova e concentrandomi solo sulla volontà, mia e di tutta l'amministrazione, nel portare avanti una serie di progetti che vanno rafforzandosi di giorno in giorno”. Una situazione pesante la vostra e questa volontà di chiudere una volta per tutte “il libro della polemica” non può farvi altro che onore. Sindaco, ormai è passato un anno dal vostro insediamento, ci stili un bilancio all'interno del Comune. “Innanzitutto vorrei asserire che il primo anno è comunque un anno in cui non si riesce a fare più di tanto poiché si entra con un bilancio già esistente, e la situazione di primo anno è sempre critica a prescindere da tutto. Per quanto riguarda opere e servizi abbiamo cercato di mantenerli perché, a differenza di anni fa, non li possiamo andare ad arricchire in altro modo. Siamo fiduciosi però anche perché abbiamo trovato un alleato molto valido: l'Unione dei Comuni, insieme a Pizzale e Pancarana stiamo portando avanti progetti collettivi, è un'unione molto valida e con il tempo dovrà solo essere rafforzata. Credo che il senso dell'unione esca proprio quando ci si trova in difficoltà e, solo in quel momento, credo sia possibile intuire se questa sia davvero valida o se invece è soltanto un qualcosa creato sulla carta”. Ben venga l'Unione dei Comuni allora, cosa ci può dire in merito? “Sono una persona realista, il tempo del campanilismo è ormai finito, e forse era giunto anche il momento perché questo negli anni ha generato elementi di freno per lo sviluppo di una comunità. Sono convinto

invece che “uniti si faccia la forza” ritengo che trovare soluzioni omogenee e bilanciate, sinergie e punti d'incontro tra i piccoli Comuni sia una strada decisamente più costruttiva. L'Unione dev'essere presa non come 3 comuni messi insieme ma come un'unica entità, che ha una sua logica di esistere. Inizialmente questo è stato un percorso “obbligato” da una parte ma fortemente voluto e alimentato dall'altra; quel che è certo è che con il tempo porterà a sfociare all'abbandono definitivo del campanilismo con conseguente creazione di un unico ente. Io posso solo dire che questa non potrà essere altro che un'operazione costruttiva”. Taramaschi, quali le idee per risollevare Cervesina? “Abbiamo alcuni progetti da programma elettorale, stiamo già iniziando a considerare il nuovo bilancio, che sarà approvato nel mese di luglio. A fronte del decreto 6000 campanili abbiamo appena presentato un progetto, che avevamo a cuore già da anni e che andrebbe a rivalorizzare una struttura molto bella che abbiamo in paese denominata“centro civico”. Purtroppo allo stato attuale è sottoutilizzato, per una criticità tecnica ma non strutturale, vorremmo realizzarvi un vero e proprio teatro permanente. La nostra amministrazione punterà soprattutto sulla promozione di Cervesina”. Promozione di Cervesina? Ci spieghi di cosa si tratta... “Il discorso promozione è stato costruito sulla base di realtà esistenti che nobilitano la nostra comunità e che vorremmo sfruttare al meglio. Citando la più antica: il Castello di San Gaudenzio, passando per l'autodromo che sta diventando una realtà conosciuta a livello sia nazionale che internazionale. Un grande merito quindi al proprietario, che oltretutto ringrazio per quel che sta facendo, portare ad alto livello il proprio impianto al tempo stesso si sta riflettendo in maniera positiva anche sulla nostra cittadina. Queste operazioni portano solo beneficio al nostro Comune. Un altro elemento appartenente al piano promozionale è destinato alle nuove coppie: cercheremo di

LUNGO IL PO

“La nostra amministrazione comunale punterà sulla promozione di Cervesina”

fare in modo che possano trovare in Cervesina un punto di approdo, e, per quelli che già vi risiedono, creargli una cittadina dalla quale non fuggano, come sta accadendo in altre piccole realtà, creando qualcosa di piacevole, per dargli modo di condurre una vita serena in un contesto solidale, sereno felice. Lo scopo di promozionare Cervesina, proporre Cervesina è già partito con la festa patronale, che con nostro grande orgoglio, ha avuto un buon successo e da qui abbiamo posato il primo mattone di una lunga serie”. Sindaco, per quanto riguarda gli altri progetti cosa ci può dire? “I progetti sono tanti, bisogna però fare in conti con la dura realtà che ci circonda. Le energie finanziarie sono sempre più modeste, i finanziamenti contenuti, dobbiamo mettere in atto una gestione studiata ad hoc. Non ci sono più margini per inefficienze o sprechi, bisogna dare una managerialità di gestione sana e lavorare come se l'amministrazione comunale fosse quasi un'azienda, per quanto vada a toccare gli elementi di un sociale. Non possiamo più soprassedere, dobbiamo dare un po' più di ritmo, un po' più di dinamismo. Detto ciò quello per noi prioritario è sicuramente mantenere le scuole, successivamente, come già asserito prima, riproporre un teatro civico funzionante, ed infine portare a compimento il collegamento della strada provinciale che porta alla frazione di San Gaudenzio, al fine di permettere il transito dei mezzi pesanti, evitando di passare in una parte di paese che tutt'oggi giornalmente è coinvolta”.


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ANCORA SCONTRI IN SALA CONSILIARE e VOLANO PAROLE GROSSE

di

Valentina Villani

“Vergogna, vergogna , vergogna”: queste le ultime parole “spolmonate” dal sidnaco di Casteggio, Lorenzo Callegari rivolgendosi ai due esponenti della minoranza, Giulio Giovannetti e Franco Arnese, prima che quest'ultimi abbandonassero l'aula del consiglio, in seguito all'ennesima accusa versata all'amministrazione in merito ai pagamenti arretrati delle bollette da parte dell'associazione sportiva FBC di Casteggio. Ma spieghiamo meglio cos'è accaduto. La conisigliera Officio presenta il bilancio in consiglio e, un attimo dopo, l'opposizione parte con le accuse: “se abbiamo degli ammanchi la colpa è anche di società come l'FBC che non saldano i loro debiti con il Comune, se non pagano l'unica soluzione è quella di farli chiudere e mandare i ragazzi nei paesi limitrofi a fare attività sportive” in quel momento ecco che si alza in piedi un alterato Stefano Cimò, ex presidente dell'FBC ora sostenitore, che, puntando il dito contro i due consiglieri vuole assolutamente prendere la parola. Interviene quindi il presidente del consiglio Andrea Tagliani insieme alle forze dell'ordine per chetare la situazione e Callegari, in mano le redini prende la parola. Spiega dunque che all'amministrazione stanno

CASTEGGIO

Consiglio di Casteggio... Callegari s'infuria: "Vergogna, vergogna..."

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L'aula del consiglìo comunale di Casteggio

a cuore salute fisica e sociale dei loro ragazzi e che si cerca, laddove si può, di andare incontro a queste società. L'opposizione (composta solo da Giovannetti ed Arnese) chiaramente non è d'accordo ed ecco che il consiglio sfocia in una pesante diatriba. I due consiglieri di minoranza si alzeranno dalle loro postazioni ed abbandoneranno l'aula in segno di protesta. I Consigli Comunali di Casteggio sono ormai da tempo in cima alle polemiche con argomenti scottanti,

spesso ripetuti, sicuramente tutt'altro che costruttivi e sintomo di una situazione pesante tra maggioranza e minoranza che non vuole proprio cessare. Una minoranza gestita solo da Franco Arnese e Giulio Giovannetti, poiché Ettore Albani è spesso assente, mentre la signora Giuliana La Cognata è divenuta ormai “consigliere indipendente” che, lontana da polemiche, presenta solo richieste concrete e costruttive per il bene del “suo popolo”.

INTERVISTA ALLA MINORANZA CON GIULIO GIOVANNETTI E FRANCO ARNESE

“Siamo sempre più convinti che il Comune di Casteggio sia a rischio default” di

Valentina Villani

L'indomani di questo increscioso evento abbiamo incontrato Giulio Giovannetti e Franco Arnese per avere qualche delucidazione in merito all'argomento. Consiglieri, tra voi e l'amministrazione Comunale di Casteggio la situazione è sempre più tesa e contestualmente i rapporti ai minimi termini. Cosa sta succedendo? “Succede che la maggioranza si trova a disagio a dover battagliare con una minoranza come la nostra: siamo persone senza scheletri nell'armadio, limpide, e diciamo le cose come stanno. Siamo convinti che il Comune di Casteggio sia a rischio default in primis per la spada di Damocle del famoso plesso scolastico di Viale Montebello. Noi, come gli altri in consiglio, siamo pubblici ufficiali e abbiamo il dovere di denunciare tutto ciò che riteniamo reato. L'esempio ultimo è la questione riguardante le bollette dell'FBC Casteggio”. Illustrateci meglio questo tema di grande diverbio: l'FBC Casteggio... “La spiegazione è molto semplice: Comune e FBC hanno sottoscritto una convenzione che prevede il pagamento delle bollette del campo sportivo comunale a carico dell'associazione sportiva, pagamento che ad oggi non è ancora avvenuto. Parliamo di circa 5mila euro che pesano come ammanco nelle casse comunali. Non riteniamo giusto che il Comune non chieda i soldi previsti in convenzione: fossero anche solo 100 euro il Comune deve avere ciò che gli spetta. Il sospetto è che la maggioranza usi la leva economica per avere voti”. Nell'ultimo consiglio, dopo lo scontro sull'FBC, avete abbandonato l'aula in aperta polemica con

Giovannetti e Arnese

la maggioranza anche sul tema bilancio: come mai? “Abbiamo segnalato e contestato una prassi anomala, ovvero che il Sindaco Callegari, che detiene la delega al bilancio, regolarmente viene meno al suo dovere di relazionare il consiglio sui temi economici come previsto dalle leggi e delega costantemente la consigliera Officio. Per questo ce ne siamo andati, e chiederemo nelle prossime sedute che sia il Sindaco a rispondere e relazionare sul bilancio del comune”. La vera partita però si gioca sul plesso scolastico di Viale Montebello esatto?

“Assolutamente si. Quella scelta, voluta dall'amministrazione Manfra, rappresenta oggi un pericolo per le casse comunali ed il Comune è già stato condannato al TAR a pagare il dovuto. La convenzione approvata dal consiglio comunale impegnerà l'amministrazione per ben 10 anni a pagare un totale di 3milioni di euro per l'affitto di una scuola inutile ed il rischio più grande è che farne le spese saranno tutti i cittadini. Per questo, in qualità di Pubblici Ufficiali, abbiamo deciso di portare tutto a conoscenza della Procura della Repubblica così che la Guardia di Finanza potesse individuare eventuali illeciti”.


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CASTEGGIO

PARLA IL VICESINDACO ED ASSESSORE ALLO SPORT LORENZO VIGO

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“Da tempo i consiglieri di minoranza fanno una politica al limite del ridicolo” di

Valentina Villani

Per dar spazio alle pari opportunità incontriamo anche il Vice sindaco, nonché assessore allo sport, Lorenzo Vigo: “Come ormai capita spesso la discussione in Consiglio Comunale ha assunto da parte della minoranza toni deliranti, polemici e inquisitori: il Sindaco con una parola ha sintetizzato il loro atteggiamento; vergogna. Da ormai un anno i consiglieri di minoranza Giovannetti, Arnese ed Albani portano avanti una politica al limite del ridicolo, fatta di zero contenuti e zero proposte; esattamente un anno fa si sono presentati ai cittadini con la loro idea di Casteggio e sono stati pesantemente bocciati: da allora si dimenano alla ricerca di illeciti e reati penali per screditare l'operato della nostra maggioranza con scarsissimi risultati. Il prodotto di tutto questo è un teatrino ormai arcinoto, trito e ritrito: Albani da 6 anni viene in consiglio urlando che il Comune è fallito e, da 6 anni, il Comune chiude il bilancio alla pari, paga i mutui, registra avanzi di amministrazione, rispetta il patto di stabilità, non ritocca le tasse, mantiene i servizi...e quindi? Questo fallimento?” Vigo, la minoranza vi accusa di essere indebitati e prossimi al default, lei cosa ci vuol dire a riguardo? “In primis urge sicuramente informare la popolazione della situazione mutui, chimera che viene sempre tirata in ballo cercando di strumentalizzarne il significato e urlando alla gente che il Comune ha dei debiti: i debiti di cui parlano loro sono mututi che il Comune ha contratto negli anni '90 e che sta pagando senza nessun problema finanziario come previsto. Con quei mutui gli amministratori non si sono pagati le vacanze ma hanno fatto opere per i cittadini come piazze, fognature, centri sportivi e la ristrutturazione di una meravigliosa Certosa settecentesca: mai casteggio avrebbe potuto fare queste opere con risorse sue, senza mutui, ma il credito è uno strumento che serve proprio per imprendere e per poter realizzare opere. Tralasciando il fatto che la nostra maggioranza in 6 anni ha acceso solo un piccolo mutuo di 200 mila euro per asfalti, non vedo perchè cercare di far passare un messaggio disonesto come quello di un Comune in affanno: probabilmente, invece di abbandonare l'aula innervositi da presunti vizi di forma, i consiglieri avrebbero dovuto ascoltare e cercare di captare i numeri che venivano spiegati”. Di che numeri stiamo parlando? Ci spieghi meglio. “Il Comune ha mutui per un totale di 7,7 milioni di euro circa, cifra che può impressionare e che i consiglieri sventolano come un buco nero per la nostra amministrazione...ma in realtà l'indebitamento dell'amministrazione, come spiegato dal Consigliere Officio in consiglio comunale, è in linea con le disponibilità di un Comune come Casteggio; il bilancio 2014 si è chiuso con un avanzo di € 155.568,55 e la quota di spesa corrente destinata ai mutui è del 5%, quando lo Stato prevede un limite dell'8%. Ora, premesso che fare politica contro chi ha amministrato 25 anni fa porta pochi risultati e che il Comune continua a pagare le sue rate senza nessuna difficoltà, non vedo proprio dove Arnese, Albani e Giovannetti vogliano andare a parare”. E per quanto riguarda il tema scuola? “Ecco, forse questo è il solo punto su cui mi trovo in

Lorenzo Vigo

accordo con loro: quella scuola non andava costruita e questo noi lo abbiamo sempre sostenuto. Come abbiamo sempre sottolineato lo scempio amministrativo ereditato dall'amministrazione Manfra che al comune è costato questa scuola, nuovi mutui inutili, e ha rischiato di vedere la nascita di una centrale elettrica a combustione di oli. Non per nulla ci siamo candidati contro quella amministrazione e da allora lavoriamo per sanare molte situazioni. La scuola, va precisato, è una situazione che noi staimo cercando di sanare, facendo di necessità virtù e cercando la migliore soluzione per il comune e soprattutto per i cittadini. Ricordiamo che l'allora Assessore Daglia, contemporaneamente Assessore sia Comunale che Provinciale, dichiarò in consiglio comunale che la struttura non sarebbe costata nulla al Comune, salvo poi approvare, a poche settimane dalle elezioni e con la candidatura di Callegari ormai ufficializzata, una convenzione che impegnò il Comune in un affitto. Se questo sia un illecito amministrativo io non lo so, la Corte dei Conti dice di no: sicuro è un modo scellerato e irresponsabile di amministrare la cosa pubblica e i soldi della gente. Ora però purtroppo questo danno è stato fatto e spetta a noi gestirlo. Il Comune non rischia nessun fallimento, solo che, se dovesse pagare questo affitto, sarà costretto a tagliare altre spese e forse a ridurre servizi per i cittadini o alzare imposte, ma noi stiamo cercando di evitare que-

sto. Parliamo di 300mila euro annui per 10 anni, una cifra importante...e la lungimiranza della minoranza porta a una denucia per mancato introito per 5mila euro (2mila all'anno circa) per avere liquidità per pagare questi affitti? Questo spiega perchè non li hanno votati”. Il consigliere Arnese ha parlato anche di reati penali e denunce... “La cosa che più mi sorprende è che tutto questo arrivi da un ex maresciallo dei carabinieri. Franco Arnese non capisce che un illecito amministrativo non è automaticamente reato penale e, imperterrito e malpensante continua a sostenere che, se a suo avviso ci sono degli illeciti amministrativi, di conseguenza ci sono dei reati penali. Probabilmente è deformazione professionale ma dovrebbe ripassare qualche normativa: penale, civile ed amministrativo sono illeciti diversi. La Corte dei Conti, ente a cui abbiamo denunciato la situazione scuole, si occupa di illeciti amministrativi: ad oggi per loro non è stato individuato nessun illecito...dove sta l'illecito penale? La stessa Corte dei Conti, analizzando le carte, se riscontra possibile notizia di reato è tenuta a trasmettere il tutto alla Procura della Repubblica, cosa che non è stata fatta così come noi non abbiamo denunciato nessuno penalmente poichè, su indicazione degli avvocati e non su balzane iniziative personali, nelle carte non c'è notizia di reato penale. Certo che per chi denuncia penalmente il FBC Casteggio per ritardo nel pagamento di bollette è dura capire la differenza”.


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INTERVISTA AL VICE SINDACO DI BRONI, ANTONIO RIVIEZZI

GIUGNO 2015

di

Gaia Martini

Croce e delizia di ogni politica - locale o nazionale che sia, il commercio rappresenta senza dubbio il valore aggiunto di qualsiasi centro, a prescidere dalle dimensioni: complice il delicato momento economico attraversato dal paese, la domanda, – non sempre formulata, ma sempre latente - rivolta alle amministrazioni, nelle scomode vesti di unico - possibile interlocutore, chiama in causa un potere spesso castrato dai limiti del vil denaro che l'avaro Stato nega, ma che viene spesso soppiantato dalla fantasia degli stessi protagonisti della politica. In questo gioco di ruoli un terzo incomodo, il cittadino medio, che gioca la parte dell'eterno insoddisfatto per antonomasia. Di recente, e parlando in senso lato di auto non vi è termine più appropriato, l'amministrazione locale di Broni è stata investita da polemiche legate ai parcheggi: alcuni esercenti si sono infatti detti insoddisfatti rispetto al sistema vigente in città. A rispondere alle critiche, Antonio Riviezzi, nel doppio ruolo di Assessore alla viabilità e al commercio che spiega: “I posti auto sono notevolmente incrementati, proprio per favorire l'accesso in città e di conseguenza agli esercizi commerciali: Oltre al parcheggio della stazione, con più di 70 posti per i pendolari che quotidianamente prendono il treno, e a quello in piazza Volontari del sangue, di circa 60 posti e pensato per favorire chi si reca nei negozi del cento storico e al mercato cittadino, qualche giorno fa sono stati inaugurati ufficialmente altri 30 posti auto nel nuovo parcheggio gratuito in Piazza Romana Meriggi. Ulteriori 25 saranno poi realizzati a completamento del secondo lotto di lavori previsti all'interno del progetto housing sociale e altri 30 sono già disponibili in via Don Minzoni nei pressi del nuovo Polo culturale ‘Giorgio Soavi’ di Via Matteotti; questi ultimi sono in attesa di asfaltatura”. La nuova frontiera del sostegno al commercio si declina anche attraverso la logistica, oltre che incentivando l'afflusso in città attraverso la promozione di eventi e manifestazioni..

Antonio Riviezzi

“Non solo: tra le azioni messe in campo per rilanciare il turismo e il commercio locale, c’è il posizionamento di una nuova segnaletica di promozione turistica dell’attrattività, pensata per valorizzare le potenzialità del territorio della via Emilia vocato alla cultura del vino e per favorire l’afflusso di turisti. Si tratta di uno degli interventi programmati all’interno del programma di intervento del V bando ‘Distretto del Commercio della via Emilia’, approvato lo scorso anno da Regione Lombardia”. Quanti sono i nuovi cartelli e dove sono posizionati? “A Broni, i nuovi cartelli posizionati sono 13. Due, roportanti l'indicazione 'Teatro Carbonetti' sono stati posizionati sulla Strada Provinciale all’altezza del semaforo della stazione, per chi proviene da Stradella, ed uno all’inizio di via Da Vinci. Uno, indicante il ‘Polo culturale – Biblioteca’, si trova all’ingresso della nuova via Don Minzoni. Tre cartelli, riguardanti il ‘Parcheggio mercato storico’, sono stati sistemati presso l’incrocio tra via circonvallazione e via Giordano Bruno, sulla provinciale all’altezza del semaforo della stazione, per chi viene da Stradella, e all’incrocio tra via Togni e via Montebello. Un altro cartello per il ‘Mercato storico’, è stato posato in Piazza Vittorio Veneto; uno indicante il ‘Monte

BRONI

"Parcheggi gratis e nuova cartellonistica: anche così sosteniamo il commercio"

San Contardo’, si trova all’incrocio tra via Emilia e via San Contardo. Quello indicante il “Parco Naturale Valli di Recoaro”, già riconosciuto dalla Provincia e che verrà realizzato tempo per tempo in relazione alle risorse che potranno essere rese disponibili, si trova all’incrocio tra via Emilia e via Recoaro; il cartello con ‘Itinerari Valle Scuropasso’ è stato posizionato sulla ex Strada statale 10 all’incrocio con via Vescovera. Infine, i 3 cartelli riguardanti la nuova Enoteca Regionale Lombarda di Cassino si trovano nei 2 sensi di marcia della Ex Strada statale 10 e nei pressi dell’uscita autostradale”. Da oggi i visitatori avranno un aiuto in più per trovare i luoghi interessanti del territorio … “Assolutamente, l’installazione dei cartelli acquista un’importanza ancora maggiore in periodo di Expo 2015, quando anche il nostro territorio dovrebbe avere un incremento di visitatori, ed in previsione della prossima apertura dell’Enoteca regionale di Cassino. Inoltre, con i nuovi cartelli si darà maggior visibilità non solo ai luoghi turistici della città, ma anche ai parcheggi funzionali sia per gli utenti del mercato rionale che per chi si reca a far spesa dai commercianti locali. La nuova segnaletica, unitamente all’Info Point di prossima apertura, è uno degli strumenti comunicativi messi in campo in campo per valorizzare al meglio l’offerta turistica di Broni e del circondario, che si sta arricchendo sempre più. Tra i motivi di interesse per recarsi a Broni, oltre al Teatro Carbonetti e al nuovo polo culturale, presto ci sarà anche la prima Enoteca regionale Lombarda con relativa postazione multimediale sulla storia della viticoltura in Oltrepò pavese e il nascente ‘Parco Naturale Valli di Recoaro’, senza dimenticarci che dalla nostra città ha inizio l’itinerario turistico della valle Scuropasso. Ad arricchire l’offerta turistica anche il ricco palinsesto delle manifestazioni estive che faranno da cornice ai mesi estivi ed autunnali”.


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parla il consigliere con delega a turismo e sviluppo territoriale

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Gaia Martini

Per anni la parola amianto ha rappresentato lo scomodo francobollo a corredo del nome Broni, un'eredità scomoda che la città ha pagato a caro prezzo a tutti i livelli, un'etichetta da cui è difficile liberarsi, anche ora in cui i retaggi di quell'idea sopravvivono in sordina nell'immaginario collettivo, nonostante la realtà sia completamente cambiata. “Credo che una chiave di sviluppo possa e debba passare attraverso un nuovo modo di pensare Broni – commenta il consigliere con delega al turismo e allo sviluppo territoriale Pietro Alberto Merlini –. I livelli dell'aria, costantemente monitorati, sono riprova del fatto che non è più quella Broni, e il progetto relativo al completamento della bonifica dell'ex Fibronit va nella medesima direzione. Il futuro parla di ambiente, natura e territorio e le politiche portate avanti in questi anni sono causa e conseguenza di questa rinnovata volontà, ovvero quella di riprendere un rapporto sano e costruttivo con il territorio”. Una nuova impronta a segnare un percorso che sembrava dato, quindi? “Esattamente: giusto per citare qualche esempio, di recente il Parco della Valle Recoaro è stato riconosciuto a livello provinciale come area soggetta a tutela paesaggistica e naturalistica. Non dimentichiamo poi le peculiarità del territorio che si compone di eccellenze dal punto di vista agroalimentare. Se parlare di vino è quasi retorico, citare il Barbacarlo è doveroso; un unicum presente solo a Broni. Recen-

temente l'amministrazione ha insignito Lino Maga dell'onoreficienza di San Contardo, a testimonianza dell'orgoglio della città di Broni rispetto ad un prodotto eccezionale”. Broni sarà presto, anzi, lo è già sulla carta, sede della prima Enoteca Regionale... “Già, finalmente quel progetto nato come un sogno è diventato realtà. Se per l'immediato si parla di enoteca regionale, un progetto che prevede al suo interno il lavoro congiunto di amministrazione, Regione Lonbardia, ma anche degli attori locali legati al mondo della produzione vitivinicola come Consorzio e Distretto, in prospettiva la cascina di Cassino diventerà un centro agroalimentare dell'eccellenza lombarda, in cui, come si intuisce, confluirà il meglio della produzione regionale. Questo aprirà nuovi orizzonti, anche sotto il profilo turistico”. Parlare di turismo oggi, significa in qualche modo chiamare Expo in causa.. “Consapevoli che il mondo non finisce il 30 ottobre, il nostro dovere è lavorare su progettualità di ben più ampio respiro: per noi è sucuramente un'ottima palestra e un'opportunità unica, ma dobbiamo gettare lo sguardo anche al di là di Expo ed investire idee ed entusiasmo per lo sviluppo del territorio”. Ciò di cui ha parlato sinora contribuisce sicuramente a comporre una nuova immagine per Broni... “Come detto vogliamo lasciarci un passato doloroso e che continua a ferire la città alle spalle – senza chiaramente dimenticare tutte le ripercussioni che

BRONI

Merlini: "Una nuova idea di Broni, non più amianto, ma ambiente e territorio"

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quel passato ha sul presente delle persone. Sicuramente a Broni, per quanto riguarda questo gruppo, non sorgeranno più aziende inquinanti ed i progetti che guardano e riguardano questi nuovi temi coinvolgeranno anche le scuole. Ripartiamo dal territorio, insomma, ripartiamo da noi. A tal proposito e ritornando per un istante all'enoteca regionale, con la Provincia svilupperemo una serie di azioni comuni incentrate sul Pinot, di cui l'Oltrepò è maggior produttore: racconteremo il territorio anche attraverso un suo prodotto simbolo. Un connubio di storia, storie e geografia che chiama anche però in causa la cultura nell'accezione più ampia del termine. Vi è poi un'ulteriore novità: a breve, entro l'estate, uscirà una miniguida di Broni di carattere storico architettonico e non solo che verrà distribuita in tutti gli infopoint provinciali, ma che sbarcherà anche fuori provincia... come dire, a Broni oltre al vino, che è già tanto, c'è di più”.


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INTERVISTA ALL'ASSESSORE AL WELFARE, ALESSANDRA MOSSI

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Gaia Martini

Il termine droga disegna nell'immaginario collettivo il macrocosmo delle sostanze stupefacenti, una dipendenza che vive ai margini e negli angoli bui delle città, ma esistono droghe incolori dall'aspetto innocuo che diventano tali allorchè l'uso sfocia in abuso. Tra queste, la più diffusa, sicuramente l'alcol. Facilmente reperebile, in Italia spesso il suo consumo si associa alla cultura di cui è testimonianza – il vino ne è esempio per antonomasia – e per questo sicuramente un nemico più insidioso da riconoscere e combattere. I dati sono la conferma di quello che la generica consapevolezza probabilmente suggerisce, ma dicono anche che l'approccio rispetto al passato si è modificato ed il cambiamento riguarda anche il tipo di bevande consumate: negli ultimi 10 anni diminuiscono i consumatori di vino e birra mentre aumenta il consumo di aperitivi alcolici, superalcolici e amari, un comportamento particolarmente rilevante tra i giovani, dove gran peso rivestono anche le mode, come quella “bindge drinking”, ovvero le bevute incontrollate durante i week end. E quando l'alcol passa da vizio occasionale a malattia, a quel punto diventa un problema sociale che chiama in causa anche le amministrazioni locali, anche se limitatamente al loro potere d'azione rispetto a problematiche tanto complesse. Un nuovo progetto nasce così a Stradella, a raccontarlo l'assessore al welfare Alessandra Mossi: “A partire dal mese di giugno par-

Alessandra Mossi

tirà un progetto, condiviso e patrocinato dall’Ordine dei Medici di Pavia, sulla prevenzione dell’uso dannoso di alcool, al fine di contrastare le ricadute negative generate dall’abuso di alcolici quali i danni sulla salute individuale, l’incidentalità stradale causata dalla guida in stato d’ebrezza, mettendo in atto strategie di prevenzione ed informazione, per contrastare tale problematica di rilevante impatto sociale. Rientra all'interno di un quadro più ampio che ci vede

STRADELLA

Contro la dipendenza, dal 4 giugno, “Punto ascolto alcol”, anonimo e gratis

coinvolti come amministrazione: fa parte infatti di un pacchetto di iniziative che mirano alla prevenzione delle dipendenze da sostanze legali ed illegali, rivolti al mondo giovanile ed alla generalità della popolazione”. Come si declina il progetto? “Il Progetto, prevede l’attivazione di un punto di ascolto gratuito, in uno spazio neutro - e come tale non stigmatizzante, come sono i servizi per le dipendenze patologiche -, non sanitario sia per i soggetti ad alto rischio, sia per i soggetti con danni organici. Lo scopo del punto di ascolto è quello di fornire informazioni sull’uso dannoso di alcol, contribuire a formulare una richiesta d’aiuto e favorire la presa in carico attraverso i percorsi terapeutici ed i gruppi di auto-aiuto del territorio”. Non resta che capire come e quando... “A partire dal 4 giugno, in Via Bottini, 28 presso l'ex ambulatorio ufficiale sanitario. Gli incontri saranno tenuti da personale volontario esperto in campo sanitario, con periodicità di una volta al mese: il primo giovedì di ogni mese, escluso agosto. Per informazioni o prenotare i numeri sono 0385-249248/9 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13: è importante inoltre sottolineare che verrà garantito il più totale anonimato anche nel caso si decida di prendere appuntamento con il personale a disposizione”.


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PARLANO I COMMERCIANTI DI STRADELLA

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Alessandro Tavernari

Maurizio Czeppel di

Elisa Zanardo

Roberto Fugazza

Gaia Martini

Prospettiva caleidoscopica per antonomasia, quella del commercio, che si declina nelle mille sfaccettature dei suoi protagonisti, non offre infatti quasi mai un'interpretazione univoca o universale di una medesima realtà. Un'unità che è tale in quanto solo categoria? Il rischio di inciampare in un pensiero pre-confezionato è alto, per cui le conclusioni – o mancate tali – le lasciamo a chi avrà voglia di rintracciare tra le parole un filo rosso ad unire. All'occorrenza ossessione istituzionale, comunque oggetto e soggetto di promesse della politica in senso trasversale, soprattutto in questo oggi prolungato in cui è il termine crisi ad esserne diventato scomodo compagno. In mancanza di un ricettario anti-crisi è il dominio dei se e dei forse ad invadere il campo delle possibili probabilità. Come in ogni dove, così anche a Stradella, il contraccolpo della crisi è un'ombra che diventa realtà nelle saracinesche abbassate, macchie di grigio a spezzare il colore delle vetrine, ma, diversamente rispetto ad altri contesti, la vivacità del contesto non ha tolto sorriso, speranze e aspettative; soprattutto tra i nuovi. “Ho aperto da soli due mesi – commenta Simona Fracchioni – e, per il momento, non posso che dirmi felice della scelta. Stradella è una realtà in costante movimento e trovo che sia un buon affiatamento tra gli esercenti, per cui diciamo che in prospettiva sono ottimista”. Alle sue parole fanno eco quelle di Martina Civardi, giovane imprenditrice, titolare di un negozio di fiori da circa un anno: “Eventi e manifestazioni non mancano, da quel punto di vista quindi non credo ci si possa lamentare: credo che il fatto di creare interesse attorno a Stradella non possa che essere d'aiuto al commercio”. Tra ottimisti per vocazione, o pessimisti per … scelta? realtà? Vi sono poi i naturalmente pragmatici, come Elisa Zanardo: “Che il momento non sia dei più felici è indubbio; diversi gli esercizi che hanno chiuso; questo non implica però necessariamente la rassegnazione ad una realtà tanto complessa. Credo che serva lo sforzo congiunto

Maria Rina Brega

Simona Fracchioni

STRADELLA

C'è chi vorrebbe l'area pedonale nei week-end e chi... Ecco le proposte...

Mariagrazia Faravelli

Paola Porri

di commercianti e amministrazione: solo guardando ed operando insieme in un'unica direzione è possibile immaginare l'orizzonte”. Sul ruolo dei commercianti insiste anche Maurizio Vallini: “Essere imprenditore implica responsabilità diverse, per cui la polemica fine a sé stessa non serve a nulla. Questo non significa essere attori passivi rispetto ad iniziative o mancanza di- significa solo che comunque bisogna inventarsi e reinventarsi ogni giorno, andando a supplire laddove qualcosa viene meno”. E sono proprio gli esercenti di Via Trento ad essersi fatti parte attiva, come spiega Alessandro Tavernari: “Anche quest'anno ripeteremo quanto proposto la scorsa stagione: Tregustando, ovvero l'apertura serale durante i venerdì sera di luglio, è stata una buona vetrina per tutti noi; l'iniziativa è piaciuta, così piace la festa d'autunno. Non si tratta nel nostro caso di vendite immediate, ma, attraverso eventi di questo tipo, permettiamo alle persone di conoscere la realtà di Via Trento ed i suoi negozi. Soprattutto tra i “nuovi” c'è molta voglia di fare e proporre idee: la coesione compatta è forse utopica, ma ormai si è formato un buon gruppo di lavoro”. Strada che vai, questione che trovi, verrebbe da dire... basta infatti svoltare l'angolo e andare in corso XXVI aprile che tra crisi ed amministrazione si insinua un terzo in comodo, ovvero i bar, croce e delizia del commercio locale. Tra chi li attacca, rei di essere i favoriti per antonomasia, e chi li difende, risulta difficile trovare la giusta quadra. Così Maria Rina Brega: “Credo che si debbano ringraziare i bar: durante i caffè concerto Stradella si riempie di persone, potenziali clienti di domani. Diverso il ruolo dell'amministrazione, talvolta sorda ai nostri appelli: abbiamo più volte ed in più occasioni richiesto che la strada venga chiusa al traffico durante i fine settimana, ma a quanto pare chi può decidere sembra essere sordo da questo orecchio. Se Stradella è viva e vivace, come giustamente viene dipinta, lo è anche grazie alla presenza di noi esercenti”. Sul fronte opposto Roberto Fugazza: “Sono contrario all'area pedonale; a mio avviso risulterebbe un disincentivo

Paolo Milza e Gaia

all'acquisto. Ad esserne favoriti solo i bar, già categoria detentrice di privilegi, non ultimo quello relativo ai dehor che vengono predisposti senza chiedere il parere all'esercizio a fianco, nonostante gli inviti anche da parte di Ascom: parlare a Stradella di commercio è quasi come parlare di bar, questo anche in ragione del fatto che sono una categoria molto più unita, si presentano come un corpo unico composto di 70 unità. Che ci sia un declino è indubbio, a questo aggiungiamo poi il numero di elemosinanti aumentati negli ultimi anni in maniera esponenziale”. Sostenitrice convinta della necessità di chiudere corso XXVI Aprile al traffico durante i week end è Paola Porri: “Ci vorrebbe più passaggio quando serve; in questo senso un'isola pedonale a mio avviso sarebbe molto utile: chiaramente parliamo del sabato e della domenica. Con l'invasione dei centri commerciali i centri storici delle città sono sicuramente penalizzati”. Più diplomatico Paolo Czeppel: “La buona volontà da parte dell'amministrazione non manca, anche sul fronte sicurezza le cose sono migliorate: il problema è la crisi e la concorrenza della grande distribuzione che ha ridimensionato il passaggio nelle vie del centro”. E se l'accordo sull'opportunità di un'isola pedonale del fine settimana manca, ed il presente appare di difficile lettura, c'è chi getta uno sguardo ad un passato nostalgico, e chi invece lancia alla sfida al futuro: della prima squadra Mariagrazia Faravelli, che ricorda: “Tanti anni fa, quando ancora il mercato era sulle due piazze, anche per gli esercenti tutto era diverso, in senso migliore. Oggi sicuramente l'afflusso di persone è dimininuito, nonostante gli sforzi di chi cerca comunque di attirare persone a Stradella”. Se le piazze reali traballano, quelle virtuali sembrano essere invece la porta del domani. “Dal 2006 abbiamo esteso la vendita anche all'e-commerce, che credo rappresenti una nuova frontiera, visti anche i risultati - commenta Paolo Milza. Rispetto all'opportunità di creare isole pedonali non sono certo sia la soluzione migliore: vanno fatte dove hanno senso che esistano, in caso contrario tolgono solo parcheggio”.


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INTERVISTA A PIETRO AMEDEO QUARONI, SINDACO DI MONTU' BECCARIA

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“831mila euro per i nostri progetti: per noi è davvero una grande soddisfazione” di

Valentina Villani

Pietro Amedeo Quaroni inizia la sua carriera come assessore all'interno del Comune di Montù Beccaria nel 1990. Una lunga militanza anche all'interno dell'opposizione durata ben 9 anni e nell'anno 2005/2006 diviene prima Vicesindaco e successivamente Sindaco facenti funzioni, a causa della morte del suo predecessore. Il suo operato viene così apprezzato dai concittadini che, da quel momento e sino ad oggi, vedranno in lui, e nella sua squadra, gli esponenti adatti a rappresentarli. “Quando mi dissero:“inutile che facciate sforzi per partecipare al bando 6000 campanili, siete in tantissimi, vedrete, sarà tutto tempo perso, non ce la farete mai”, io ovviamente non volli nemmeno ascoltare quelle parole e, insieme alla mia squadra, decidemmo di provarci ugualmente. Solo 115 comuni, compreso il nostro, hanno ricevuto questo finanziamento ed ora siamo pronti per realizzare questo progetto con 831mila euro sul tavolo ed una soddisfazione immensa; credo che l'essenziale sia crederci, poi lavorare certo, ma credere, credere fino in fondo quando si vuole realizzare un qualcosa ti aiuterà a superare le difficoltà lungo il cammino”. Sindaco Quaroni, ci parli di questi 6000 campanili... “Innanzitutto spiegherei di cosa si tratta: 6000 campanili è un bando dedicato ai comuni sotto i 5000 abitanti, il suo nome è dato dal fatto che i Comuni sotto i 5000 abitanti sono appunto 6000. I progetti che si possono presentare partono da un minimo di 500mila euro e arrivano ad un massimo di un milione di euro. Il vincolo più grande sono stati i tempi strettissimi per la presentazione del progetto, ma abbiamo lavorato duramente ed ora abbiamo 831mila euro per metterlo in atto”. Sindaco, una cifra senz'altro considerevole, come avete pensato di investire questi soldi, ci illustri il

progetto... “Con una vera e propria rivitalizzazione della nostra cittadina. Il nostro progetto sarà dedicato alla sistemazione di diversi tratti di strada in paese e l'asfaltatura di quelle delle frazioni, rifaremo la pavimentazione in porfido nelle piazze e piazzette, nel centro storico e, ove necessario, svolgeremo opere di manutenzione all'interno di esso”. Un bel carico di progetti insomma, quelli che probabilmente non si possono realizzare a causa del patto di stabilità immagino... “Già, proprio così! Lo Stato non ci lascia tranquilli, siamo un Comune virtuoso, abbiamo un buon avanzo di amministrazione che potremmo utilizzare per opere e servizi ma, nonostante tutto, proprio a causa di questo patto non ci è consentito toccarlo. La cosa più ingiusta poi è che questo patto di stabilità non tiene conto dei comuni virtuosi e fa di tutt'un erba un fascio, finendo per penalizzare chi ha sempre risparmiato, chi è sempre stato corretto. Inoltre siamo sommersi da proroghe, insicurezze ed interruzioni burocratiche: prima del bilancio non si può spendere,

e dopo il bilancio non si possono mettere in atto progetti, diventa tutto impossibile. Un tempo i risparmi e gli accantonamenti erano una boccata d'ossigeno, ora il contrario”. Nonostante tutto però, a quanto pare, riuscite a mantenere tutti i servizi essenziali ai cittadini ed al tempo stesso realizzare anche qualche piccolo sogno... “Certo. I servizi ai cittadini sono la prima priorità della nostra amministrazione: abbiamo la scuola materna, elementari e medie, una buona mensa che distribuisce pasti freschi e non trasportati, la storica biblioteca comunale. Per quanto riguarda i sogni, devo ammettere che qualcuno l'abbiamo realizzato, mi riferisco in primis alla rivitalizzazione della cittadina grazie al finanziamento sopracitato; ma anche alla riapertura del nostro teatro, risalente al 1902, chiuso per 40 anni e riaperto al pubblico da 2, utilizzato da scuole, associazioni locali e contestualmente vetrina per presentazioni di libri e spettacoli di vario genere. Per i restanti sogni, non nascondo che sono già presenti “le fondamenta” nei nostri progetti”.


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LA DECISIONE PRESA DALLA REGIONE LOMBARDIA

di Alessandro

Disperati

Raccolta dei funghi senza tesserino, non solo in Oltrepò ma in tutta la Lombardia. Questo è quanto ha disposto la giunta regionale in attesa di formulare le nuove disposizioni in merito. «In base al comunicato regionale di alcune settimane fa “Modalità di raccolta dei funghi sul territorio della Lombardia” – scrive la Regione in proposito – in riferimento ai numerosi quesiti pervenuti in ordine alla modalità di raccolta dei funghi sul territorio della Lombardia e in considerazione che gli adempimenti previsti non sono anco-

ra stati portati a termine, ne consegue che sull’intero territorio regionale della Lombardia, la raccolta non è subordinata al possesso di alcun tesserino ed è a titolo totalmente gratuito».«Si ricorda però – prosegue l’amministrazione regionale – che non sono cambiate le regole generali sulle modalità di raccolta relative al periodo, ai quantitativi ammessi, alla pulitura, al tipo di contenitori ammessi, ecc. come pure i divieti di asportare humus e terriccio e di raccogliere funghi decomposti e ovoli chiusi di Amanita cesarea disciplinate dal “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo ru-

rale” nel rispetto della legge quadro nazionale n. 352/1993. Sono inoltre confermate le limitazioni restrittive vigenti nelle aree protette e le limitazioni particolari nelle aree private di pertinenza degli immobili e nelle aree di nuovo rimboschimento».

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Per tutto il 2015 la raccolta dei funghi in Oltrepò sarà senza tesserini

OMAR COSTANTINI E' IL PRESIDENTE DEL GRUPPO

MAXERRE Agenzie Viaggi: il sogno di 4 giovani imprenditori

L’agenzia Maxerre nasce a Voghera nel 1997, dal 2013 un gruppo di dipendenti ne ha rilevato la proprietà, passando così da lavoratori dipendenti a soci imprenditori, riuscendo a mantenere in un momento storico e politico così difficile, assetto, dipendenti e punti vendita. “La possibilità di concedersi una vacanza è un diritto sacrosanto dell’uomo, potersi concedere una vacanza con la propria famiglia, con i propri figli è un arricchimento di esperienza e di emozioni che ti

porti nel cuore per tutta la vita” dice Omar Costantini, presidente del gruppo. Questo lo spirito di questi 4 giovani imprenditori accompagnato dall’esperienza ormai ventennale nel settore turistico a 360°: pacchetti viaggi, pacchetti vacanze, viaggi di nozze, business travel, viaggi di gruppo e gite scolastiche. La Maxerre inoltre è l’unica agenzia della zona ad avere un proprio catalogo ed una propria programmazione viaggi, molto apprezzata nel nostro Oltrepo con partenza da Tortona/

Voghera/Casteggio/Broni/Stradella/Pavia. Nonostante il settore turistico sia certamente uno tra quelli che più ha risentito dei problemi e dei dissesti economici/sociali, con il cambiamento della propensione alla spesa e con il conseguente adeguamento di tutta la filiera del turismo: scelta dei fornitori, qualità dei servizi offerti, controllo del prezzo, massima disponibilità, attenzione alle esigenze dei clienti, innovazione, sono tutti gli ingredienti della ricetta vincente chiamata Maxerre.


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Adottare un animale: un gesto d'amore che ti può cambiare la vita

A cura di Elisa Nervetti

“Gli animali non solo provano affetto, ma desiderano essere amati” Charles Darwin Allevamenti , negozi, rifugi, colonie feline, annunci internet, cucciolate dei vicini e sacchi nei cassonetti…. Come arrivano cani e gatti nelle nostre case? Quali ragioni ci spingono a scegliere di acquistare un animale , di adottarlo o di raccoglierlo dalla strada? Rivanazzano Terme, Parco Brugnatelli, ecco le vostre risposte: Alice con Dea Dea arriva dal rifugio di Pavia perché a parer mio gli animali non si comprano come fossero oggetti, soprattutto perchè i canili sono pieni di cani che hanno bisogno di essere salvati da abbandono e maltrattamento. E’ sufficiente entrare qualche minuto in canile per decidere di adottare invece che acquistare. Jessica con Bianca e Berry Non ho mai pensato di avere gatti, finche un giorno ho sentito dei mugolii provenienti da una cassettiera in un cascinale che stavano ristrutturando e quando ho aperto il cassetto ho trovato due micini nati da pochi giorni con la madre morente probabilmente per essere stata investita. Le due creature avevano ancora gli occhi chiusi e mi si è aperto il cuore…non ci ho pensato un istante e li ho portati a casa. E così iniziata una vita “da gattara”, innamorata di quei due frugoletti che ora sono due gattone che con affetto e dispetti mi rendono felice del gesto compiuto. Paola con Black Ho scelto di adottare Black perché non è il primo cane che prendo in canile e sapevo già quanto affetto avrei ricevuto in cambio di una famiglia e una casa... e poi l’ affetto non si compra! Francesca con i suoi tre cani Ho tre cani, due da allevamento e uno adottato. Inizialmente pensavo che comprare un cane di razza potesse dare delle sicurezze dal punto di vista di salute e carattere,così ho preso i miei primi due compagni; in realtà nonostante gli ottimi pedigree non si ha mai la sicurezza dell’individuo perché ognuno ha le sue caratteristiche che vanno comprese e gestite. L’ultimo invece è stato un colpo di fulmine via internet dove ho visto una cucciolata nata involontariamente da cani pastori e mi sono innamorata di una dei cuccioli: sono andata a conoscerla e subito è scattato un particolare feeling , così l’ho portata a casa nonostante sia uno scatenato mix di razze ! Rossella con i suoi pastori svizzeri Adottare è un gesto nobile,ma attenzione . L‘amore del cane ci viene donato da ogni essere, ma quando adottiamo possiamo solo sperare che abbia le caratteristiche che cerchiamo e speriamo. Se scegliamo un cane di razza abbiamo possibilità di studiarne le caratteristiche non solo fisiche, ma anche caratteriali prima di averlo con noi. È meglio avere la possibilità di scegliere un cane con caratteristiche che si adattano al nostro carattere e al nostro stile di vita: cercavo un cane che facesse la guardia, in quanto abito in un posto isolato, che fosse equilibrato e soprattutto adatto ai bambini quindi ho cercato una razza adeguata e ho trovato i miei pastori svizzeri! Alessandra con Oliver Dopo aver avuto diversi boxer abbiamo deciso di cercare un cane di taglia inferiore per poterlo gestire meglio in casa e in giro, ma senza rinunciare alle caratteristiche fisiche del molosso ide; ci siamo

e attenzioni così mi sono rivolta al canile. Lì ho trovato una cucciolata di meticci tra cui ho scelto Mia, non è stato facile inizialmente da gestire perché era il primo cane e perché purtroppo i cani abbandonati spesso presentano problemi comportamentali o fobie. Nonostante l’impegno necessario per poter vivere bene con Mia, sono ogni giorno grata a lei per l’affetto che mi dona e le grandi risate! Che sia di razza o meticcio, nato in

AMICI A 4 ZAMPE

RIVANAZZANO TERME, LOCALITA' DOVE CANE E UOMO SONO IN SIMBIOSI

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Alessandra e Oliver

documentati sulle caratteristiche delle diverse razze per andare sul sicuro e abbiamo trovato la razza del boston che per morfologia e temperamento risultava essere il nostro compagno ideale, così abbiamo preso Oliver in allevamento. Monica con Blitz Fin da ragazza ho posseduto pastori tedeschi di cui amo la bellezza fisica e il temperamento perciò circa un anno fa, quando ho avuto l’opportunità di prendere un nuovo compagno, sono andata alla ricerca di un esemplare della stessa razza. Navigando in internet ho visto l’annuncio di una famiglia che cercava una sistemazione nuova per il cucciolo che aveva acquistato in un allevamento poco tempo prima , in quanto non era più possibile per loro tenerlo. Appena ho letto la storia del cagnolino e visto la sua foto ho deciso che la sua nuova casa sarebbe stata la mia! Per andare a conoscerlo ho viaggiato fino a Brescia, appena l’ho incontrato ho sentito una forte sensazione in me, come un innamoramento, che mi ha fatto capire che Blitz sarebbe diventato il mio nuovo pastore! Michela con Mia L’adozione di un cane è una decisione presa col cuore, non è una scelta di razza colore o taglia…io volevo semplicemente qualcuno da aiutare , a cui dare amore

Michela e Mia

casa o in gabbia, adottato in rifugio, scovato via internet, acquistato in allevamento, fatto arrivare tramite staffetta, ciò che caratterizza le storie raccontate è il forte legame che da subito stabiliamo con i nostri animali, un sentimento che ci lega ad essi e che cresce grazie alla loro capacità di regalarci sempre il doppio di quello che noi sappiamo dargli! Come possiamo leggere grazie alle testimonianze, ognuno di noi sceglie per ragioni diverse se adottare o acquistare un animale. In ogni caso ciò che dobbiamo sempre ricordare è che il gesto che stiamo compiendo ci farà diventare responsabili di un’altra vita, di un essere che diventerà nostro compagno e di cui dovremo prenderci cura per sempre.

Jessica e Berry


IL PERIODICO A SCUOLA

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protagonisti I BAMBINI DI VARZI e di rivanazzano terme

Coltiviamo e adottiamo un prodotto Expo 2015 entra nelle scuole d'Oltrepò A cura di Virginia Guerra

Nei giorni scorsi in occasione del convegno “Coltiviamo il futuro”, andato in scena a Riccagioia, sono state premiate le numerose scuole della provincia che hanno aderito al progetto “Adotta un prodotto” promosso dal Comitato Pavia per EXPO 2015, al fine di valorizzare i prodotti tipici e sensibilizzare i giovani alla preser-

vazione del territorio. Le classi 1° e 3° elementare di Varzi seguiti dalle maestre Grazia Chiappano e Federica Lazzati, hanno presentato una classica ricetta varzese: la torta di mandorle. I bambini hanno svolto un divertente laboratorio su come preparare la torta di mandorle con l’aiuto di una nonna e della sua ricetta custodita gelosamente. Infine hanno realizzato un libro gioco che spiega passo passo la ricetta per un’ottima torta.

L'Istituo Comprensivo di Rivanazzano Terme è stato insignito di un premio speciale per il maggior numero di lavori presentati. Infatti hanno partecipato tutte le classi delle scuole primarie di Rivanazzano Terme, Godiasco e Salice Terme. La classe 2°B elementare di Rivanazzano Terme, vincitrice di un premio, ha scritto e illustrato la storia de “Le sorelle delicious”, racconto ambientato ne “Il Paese TantiFrutti” e che ha come protagoniste le mele. Ogni personaggio della storia rappresenta un diverso tipo di mela. L’idea nasce in seguito alla visita da parte dei bambini a Cascina Chiericoni, dove hanno potuto osservare come le mele vengono coltivate, raccolte e hanno anche partecipato al laboratorio artigianale su come produrre la marmellata.

Il libro gioco realizzato dai bambini di 3°

La ricetta della torta realizzata dai bambini di 1°

A sx Giovanna Draghi referente progetto, Graziella Zelaschi, Rita Raciti e Silvana Bassi

Il racconto dela classe 2°B


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Zelaschi: "Abbiamo valorizzato i prodotti del nostro territorio" Di Alessandro Disperati

Festa grande nei giorni scorsi a Riccagioia; tutti gli ordini di scuola della Provincia di Pavia che hanno aderito al concorso “Adotta un prodotto”, hanno dato vita ad una importante mostra allo scopo di far conoscere e valorizzare i prodotti del territorio pavese. Erano presenti lavori multimediali, manufatti, manifesti, ricerche trasferite su libroni sul peperone di Voghera, il riso, la pomella genovese, il salame di Varzi, la cipolla dorata e persino un lavoro sulla pesca della rana, diffusa un tempo in Lomellina, e naturalmente uva e altro ancora. Abbiamo chiesto all’ideatrice del concorso, Graziella Zelaschi, preside in pensione, ma sempre attiva di illustrare la manifestazione che ha coinvolto scuole, associazioni agricole, istituzioni, privati. "Innanzitutto se il progetto ha avuto un buon esito, lo si deve al Club Rotary Oltrepò, che ha accolto e sostenuto la proposta con attenzione e generosità e al senatore Mura che ha messo a disposizione la struttura di Riccagioia. La sala Gallini si è rivelata un ambiente ideale per ospitare sia la mostra che il convegno “Coltivare il futuro”. E vorrei iniziare proprio dal convegno che ha visto la partecipazione del capo della segreteria del Ministro Martina, on. Angelo Zucchi che ha illustrato la Carta di Milano, gli assessori provinciali Emanuela Marchiafava e Milena D’Imperio, il presidente del GAL prof Alberto Vercesi, il prof Nardi di Slow food. La prof Graziella Arazzi ha fatto una appassionata relazione sul rapporto dell’uomo con la terra. “Agricoltura, bellezza e vita”, un invito ad accettare con responsabilità la sfida di…reintrodursi nell’alveo della terra, creare connessioni fra i luoghi del fare, del sapere e il livello primario della nostra esistenza. E dopo la filosofia, l’irruzione di bambini e ragazzi per la premiazione ha dato una svolta molto movimentata alla manifestazione". Solitamente le premiazioni lasciano anche un po’ di malessere a chi non rientra fra i vincitori… "No, è stato un momento gioioso per tutti, grandi e piccoli. Grazie ai numerosissimi sponsor tutte le classi sono state premiate; molte le classi con menzione speciale a cui sono andati premi importanti offerti da ASM, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, Torrevilla, Assessorato all’Ambiente; Lions Club Voghera Castello Visconteo, studio fotografico Marchesi di Casteggio; molti e importanti i libri offerti da Fondazione Cariplo. Buoni per l’acquisto di materiale didattico e consistenti premi in denaro sono andati, grazie al contributo del Rotary Club Oltrepò alle scuole che hanno aderito con un numero elevato di classi come gli Istituti Comprensivi di Stradella, Broni, Dante Voghera, Rivanazzano e Varzi. Un riconoscimento particolare alla classe 1°E della scuola Media di Casteggio, alla classe 3° E del Gallini, Ipsia Calvi di Varzi, Maragliano. E ancora la scuola dell’Infanzia di Strada Valle, la classe 2°E della Plana, le prime della Dante, 2°B Rivanazzano, 2°A della Bramante di Vigevano. Alla scuola di Borgarello un premio in denaro offerto dalla Fondazione Gaia, mentre Sportello Donna di Pavia con la presidente Isa Maggi ha premiato l’Istituto San Giuseppe di Vigevano. Un centinaio di classi, tutte premiate. Infine gli allievi della Scuo-

IL PERIODICO A SCUOLA

FESTA GRANDE A RICCAGIOIA: PROTAGONISTI LE SCUOLE DELLA PROVINCIA

GIUGNO 2015

Alcuni momenti della manifetsaizone

la Alberghiera ENAIP di Voghera hanno dato prova di grande abilità per accontentare le centinaia di bambini e adulti presenti". E’ stata una giornata intensa sembra di capire che ha fatto incontrare mondi diversi? "Un importante incontro di persone e realtà diverse, di generazioni diverse. L’ interpretazione che i ragazzi con la guida competente dei loro insegnanti hanno saputo dare al tema del concorso è stata notevole. Hanno saputo scegliere i prodotti scavando nella tradizione, nella cultura del proprio territorio, facendone affiorare l’identità. E’ bellissima questa loro integrazione nel territorio; si coglie nei loro lavori un radicamento vero e una capacità di dare valore alle diverse specificità che supera le consuete promozioni. Per questo varrebbe la pena di dar vita ad una mostra itinerante".


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SCUOLA ELEMENTARE DI VARZI: PROGETTO ORTO IN CONDOTTA

I bambini ci spiegano il progetto e raccontano le loro esperienze A cura di Virginia Guerra

L’Istituto Comprensivo P. Ferrari di Varzi ha partecipato al progetto “Orto in condotta” promosso da Slow Food Oltrepò, nella veste del suo fiduciario Teresio Nardi, volto a sviluppare l’educazione alimentare e ambientale all’interno delle scuole. Grazie all’impegno costante delle insegnanti Federica Lazzati e Stefania Alberti, alla collaborazione del Comune di Varzi che ha reso possibile la realizzazione di un orto e al contributo del Gal che ha donato una compostiera, per il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti organici, l’iniziativa ha riscosso grande successo. Abbiamo voluto incontrare gli alunni della classe terza elementare di Varzi che ci hanno parlato con entusiasmo del progetto e hanno voluto mostrarci con orgoglio il loro orto che sta dando i primi frutti. Questa esperienza ha avvicinato i bambini al nostro territorio ed ha insegnato loro l’importanza del rispetto della natura e i vantaggi di una alimentazione sana. È sorprendente come questi bambini abbiano compreso con estrema chiarezza che il progresso non può prescindere dal rispetto del nostro territorio e dalle sue tradizioni. Nel nostro orto abbiamo prodotti diversi come: pomodori, lattuga, fagioli borlotti, rosmarino e tanto altro ancora. Grazie all’orto abbiamo imparato a

I bambini della terza elementare e il loro orto

mangiare sano e a coltivare i prodotti tipici del nostro territorio con l’aiuto dei nonni e dei papà. Da consumatori siamo diventati coproduttori di prodotti genuini. L’importanza di coltivare in modo naturale ci insegna a nutrirci in modo sano, a rispettare l’ambiente, a mangiare prodotti di stagione. Con le maestre dedichiamo ogni giorno un po' del nostro tempo alla cura delle piantine. (Paolo, Francesco, Elisa A., Nicole e Tommaso) Le mele sono un prodotto tipico del nostro territorio. Ci sono varietà dimenticate come le mele champagne. La mela cotogna che si usa prevalentemente per fare la marmellata. Le renette sono piccole e dolci. Grazie al progetto Orto in condotta abbiamo imparato a rispettare la natura e a coltivare prodotti tipici del nostro territorio, (Ginevra, Luca S.,Gabriela e Alessia)

Il progetto dell’orto è importante per riconoscere i prodotti del territorio per sapere mangiare sano e genuino senza danneggiare il prodotto con agenti chimici. Bisogna privilegiare prodotti di stagione. Aver imparato a coltivare ci ha fatto capire che se fatichiamo a fare crescere le nostre piantine non dobbiamo sprecare il cibo. (Sofia, Caterina, Edoardo e Luca) Quest’anno abbiamo partecipato insieme alle maestre, ad alcuni nonni e papà al progetto orto in condotta di slow food. Il dott. Nardi ci ha illustrato le tecniche, i prodotti tipici e ci ha aiutato a capire che il nostro corpo ha bisogno di cibo sano. Ora non siamo più solo consumatori, ma anche coproduttori. È fondamentale per il rispetto dell’ambiente, conoscere il nostro territorio, le nostre tradizioni. (Alice, Riccardo, Greta, Nicolò e Samuele)


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RIPRENDE L'ATTIVITA' il locale che fa divertire i giovani d'oltrepo'

Nel parco del Castello dal Verme, ai piedi del maniero, è attivo ormai da tempo un chiosco bar che negli ultimi anni, grazie alle gestioni giovani e frizzanti che si sono succedute, è diventato un punto di riferimento non solo per i turisti che giungono alla rocca ogni weekend, ma anche per centinaia di giovani (e non solo) che partecipano settimanalmente agli eventi proposti dal ‘Barino’. La gestione del locale è stata affidata anche quest’anno a Gianmarco Fracchioni, che con il suo team è riuscito a dare un’impronta nuova al locale, facendo incrementare progressivamente numero e varietà dei frequentatori. Imperdibili sono ormai gli happy hour domenicali targati ‘Barino’, con musica dal vivo, cocktail innovativi e offerta di un ricco buffet. La novità di quest’anno è che il Barino da uno diventa trino: alla domenica si aggiungono infatti le serate del sabato e del venerdì, ciascuna con una caratterizzazione particolare. Il ‘nuovo corso’ ha assunto come nome di battesimo ‘Panama’. Sì, proprio come il noto paese caraibico, con la sua atmosfera sognante di crocevia fra mondi distanti, che riescono però a dialogare grazie al canale che lo taglia attraverso. Questa è un po’ la stessa filosofia che anima il ‘Panama-Barino del Castello’: ‘Lavoriamo ogni giorno per assicurare ai nostri clienti di trascorrere qualche ora di sano divertimento - afferma Gimmy, il gestore del Barino - Quest’anno lo facciamo sperimentando nuovi tipi di serate, i cui ingredienti fondamentali rimangono però gli stessi di sempre: cortesia, buona musica e bevande di qualità’. Quella venerdì è la serata ‘Panama grey’, all’insegna del cabaret, degli spettacoli e della musica da ascolto. Il sabato è ‘Black Panama’,

EVENTI

Il Barino del Castello, porta ai Caraibi Zavattarello: un'estate di divertimento

Un'immagine del Barino del Castello di Zavattarello e il gestore Gianmarco Fracchioni

la serata giovane in cui il Barino si trasforma in una grande discoteca a cielo aperto, con animazione, dj ed ospiti d’eccezione. La domenica, infine, è la volta di ‘Villa Panama’, il collaudato happy hour a base di musica dal vivo e prelibatezze locali. Il primo evento in programma per i venerdì del ‘Panama Grey’, il prossimo 26 giugno, è niente meno che la prima edizione di Zava’s got talent, organizzato in collaborazione con la Monnalisa management e presentato da Leo Bosi. Un nutrito gruppo di artisti e dilettanti allo sbaraglio (alcuni dei quali hanno partecipato anche al noto programma televisivo) compor-

ranno la serata di spettacolo, al termine della quale una giuria d’eccezione premierà il più bravo fra i performers, che parteciperà di diritto alla finale del Got Talent Show, prevista per fine estate. Le iscrizioni per partecipare allo show sono ancora aperte, per cui chi fosse interessato può contattare direttamente gli organizzatori tramite la pagina Facebook ‘New Barino Castello Panama’. Info e prenotazioni: 334-5855690 (Gianmarco). Il Barino del Castello Panama aspetta tutti i lettori del Periodico alle proprie serate, per dare inizio ad un’estate indimenticabile!!

DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE, TUTTI I WEEKAND DALLE 8 FINO A SERA

Inaugurato il Paese della Cuccagna a Castellar Guidobono Il 23 magio è stato inaugurato CASTELLAR GUIDOBONO (AL) il più grande mercato agro-alimentare e artigianale direttamente dal produttore al consumatore. Un mondo di vecchi valori si sta estinguendo e un'in-

tera generazione chiede un futuro migliore, la soluzione non può che emergere dalla crisi stessa. Ed è per questo che risposta alla crisi è di aprirsi ad una nuova consapevolezza economica che elimini gli sprechi alimentari e che riduca la filiera tra produttori

e consumatori. Il Paese della Cuccagna permette al produttore di esporre le proprie attività e vendere le proprie produzioni locali, in uno spirito di conservazione e di promozione di valori e tradizioni.

IL 7 SAGRA DELLA CILIEGIA A SCHIZZOLA

Un ricco mese di giugno per Mabedo

Dopo il "sold out" della seconda edizione di Bollicine in Castello, Mabedo è già al lavoro per proporre una serie di eventi da mille e una notte. In vista di un ricco calendario, lo Staff Mabedo anticipa qualche piccola anteprima di quanto sta organizzando. Sabato 6 giugno Gran Gala a Calvignano con musica dal vivo, Domenica 7 giugno, in collaborazione con l’Associazione Culturale Oltre la Valle, si terrà la storica Sagra della Ciliegia: tra gli ospiti d’onore Mabedo proporrà: "Albert ONE". Sabato 20 serata a Rovescala con Sherrita Duran e cena. Domenica 21, presso la prestigiosa Tenuta Pegazzera, apericena con la splendida Sherrita Duran. Ospiti. Oltrepò, tipicità locali, prestigiose etichette e rinomati produttori, il tutto in ottima compagnia! Riscoprite con noi il nostro meraviglioso territorio! Seguiteci sulla nostra pagina facebook, visitate il nostro sito “www.mabedo.it” e scaricate le nostre guide! Per tutti i nostri “followers” tantissime sorprese!

Prodotti tipici all'inaugurazione del Paese della Cuccagna


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EVENTI

GRANDE EVENTO A CASANOVA STAFFORA

I musicisti in coro regalano musiche e tradizioni per aiutare l'Auser di Alessandro

Disperati

Nelle scorse settimane l'Auser Santa Margherita di Staffora, in collaborazione con il Comune, Ecomuseo, Unione Sportiva e Pro Loco, hanno organizzato presso il centro Polifunzionale di Casanova Staffora la tradizionale festa, denominata “ La nostra piccola arte”, con la partecipazione di produttori artigiani, gastronomici e

dei suonatori di piffero e fisarmonica per un pomeriggio di musica e danze tradizionali. L'obiettivo di questo evento è quello di raccogliere fondi da destinare all'Auser che durante l'anno organizza servizi gratuiti a favore degli anziani che abitano la montagna e che sono impossibilitati, da soli, a raggiungere ospedali, centri per le cure e visiste mediche. Dopo il saluto delle autorità, del presidente dell'Auser Enzo Bariani, del presidente della Pro Loco Andrea Zanocco e degli espositori ha fatto seguito un pomeriggio di danze tradizionali con tante coppie di suonatori che hanno

aderito all'invito e si sono alternate sul palco per regalare al pubblico un pomeriggio di buona musica e divertimento. Quindi il sindaco del comune di Santa Margherita di Staffora Andrea Gandolfi, ha effettuato la premiazione dei volontari autisti dell'Auser ed in particolare di Bariani Luciano, Bariani Pietro, Bariani Ugo, D'Ingillo Silvano, Marchesi Roberto, Volpini Domenico e Tambussi Giancarlo. La giornata è stata animata anche da Angelo Dedomenici anima di questa festa e dai volontari che si sono impegnati per la buona riuscita di questa manifestazione.

IL 21 GIUGNO A VAL DI NIZZA

Tra i feudi malaspiniani

Dalla collaborazione tra le Pro Loco di Val di Nizza e Ponte Nizza e l'associazione culturale "Amici di Poggio Ferrato", nasce l'iniziativa denominata "Nei feudi dei Malaspina", camminata storica da Casarasco a Oramala con visita all'Eremo di Sant'Alberto di Butrio. Il percorso si svilupperà interamente tra i boschi della Valle Staffora "e l'evento - sottolinea il presidente degli Amici di Poggio Ferrato, Gigi Casarini - intende far conoscere e valorizzare le nostre eccellenze. Per l'occasione sarà anche presentata l'opera letteraria inedita 'I Feudi del Malaspina' di Alessandro Disperati". Il presidente della pro loco di Ponte Nizza, Gabriele Scabini spiega: "Sono molto felice della collaborazione che sta nascendo tra le pro loco e gli Amici di Poggio: è un ottimo modo per valorizzare il nostro territorio. Aiutarsi in questi periodi è fondamentale e poter condividere esperienze e materiali ci permette di ottimizzare i costi degli eventi che intendono rilanciare la nostra valle".


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Giorgio Buscone uno dei rallysti più famosi e vincenti dell’Oltrepo Pavese, personaggio sanguigno, pilota spettacolare, dotato di una capacità dialettica spiccia ed a volte cruda, ma sempre condita di simpatiche battute. A lui, vincitore del prestigioso Trofeo Italiano Terra 1991, vittoria ottenuta in coppia con il suo navigatore Mario Perduca, al volante della leggendaria “Lancia Delta”, abbiamo voluto dedicare questa intervista per conoscere episodi curiosi della sua carriera e la sua opinione sui rally e sui rallysti oltrepadani di ieri e di oggi. Signor Buscone quando ha debuttato nei rally? "Il mio debutto è avvenuto nel “lontano” 1980 al Rally Città di Stradella e non in qualità di pilota ma come navigatore o come si dice oggi co-driver, il pilota era Carlo Tacconi, la vettura una Fiat 500". Come navigatore o co-driver hai mai ottenuto vittorie? "Si una e ne sono anche orgoglioso, sempre nel 1980 ho navigato Mario Lucianatelli al Rally di Mantova con una Fiat 124 Abarth, siamo arrivati primi, battendo Alberto Bruciamonti, vincitore del Rally Colline Oltrepo dell’anno prima". Perché ha iniziato come navigatore? "Ho sempre frequentato e sono sempre stato appassionato di rally e di motori, mi si è presentata l’opportunità di correre come navigatore e l’ho colta al volo. Il mio sogno era però fare il pilota, forse perché ho un’indole , per usare un’eufemismo, un pochino “agitata”, quindi “volevo” fare il pilota, ci sono riuscito e il desiderio si era avverato". La sua prima gara come pilota qual è stata? "Nel 1981 allo slalom di Pallavicino a Cantalupo Ligure con Fiat 500 stradale ed ho… “capottato” all’ultima curva". Il suo primo Rally? "Sempre nel 1981, il Rally Città di Stradella al volante di una Fiat 127 stradale. La vettura l’ho allestita il giorno prima della gara, di nascosto ed in fretta furia per non farlo sapere ai miei genitori, il navigatore era Marco Benenti. Alla fine siamo arrivati senza gloria e senza infamia , ma soprattutto senza far danni alla vettura. Alla fine del rally ho rimesso il 127 in asseto stradale e sono ritornato a casa…i miei genitori non si sono accorti di nulla, con grande sollievo da parte mia". Dopo la sua prima vittoria come navogatore quando è arrivata la sua prima vittoria come pilota? "Qualche anno dopo nel 1987 a Siena al Rally Fettunta con BMW M3, navigato da Raffaele Caliro". Qual è la cosa che più le ha dato soddisfazione durante la sua lunga carriera? "Certamente il risultato ottenuto al Rally della Lana nel 1988 dove conducevo una Mazda 323 Gr. N, in quella gara ho ottenuto tempi fantastici, tempi che hanno fatto insospettire molti altri piloti in gara perché pensavano che mia vettura fosse irregolare, e quindi mi hanno “mandato” in verifica tecnica postgara, la macchina era regolare, ciò che aveva fatto la differenza in quell’occasione era stato il “manico”, aver tempi inferiori a quelli di Cerrato, Tabaton, etc etc, è stato ed è tutt’ora motivo di grande soddisfazione, così come essere l’unico pilota dell’Oltrepo ad aver concluso un Rally di Montecarlo". Chi è stato il suo avversari storico? "Senza ombra di dubbio Filippo Musti , perché in quel momento in Oltrepo era il più famoso pilota locale ed io ero il pilota emergente, premesso questo devo dire che Musti nonostante la rivalità mi ha comunque dato molti consigli". Molti hanno definito Buscone come un pilota spet-

MOTORI

Giorgio Buscone: un pilota vincente e dalla simpatica battuta, sempre pronta

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Giorgio Buscone

tacolare, veloce ed irruento, ma “spaccamacchine”, si riconosce in questa descrizione? "Non è vero, in carriera ho fatto due sole uscite di strada, una con la Lancia 037 al Rally Colline Oltrepo e la seconda “escursione per campi “con Peugeot al Rally Sprint di Santa Maria della Versa. E’ vero che in molte occasioni ho subito rotture meccaniche, ma non per il mio stile di guida,piuttosto perchè avendo risorse economiche limitate ho sempre corso con macchine poco affidabili, il mio stile di guida non ha mai penalizzato la meccanica piu di tanto, a riprova di questo mi vanto di aver portato al traguardo e anche con ottimi tempi la Ford Escord Kit, vettura fragile e senza storia". Qual è la vettura che le ha dato maggior soddisfazioni? "La Lancia 037, anche se di ogni macchina che ho guidato ho un piacevole ricordo". Qual è la più grande delusione patita in carriera? "Senza ombra di dubbio al Rally 4Regioni del 1985, partivo con una Lancia 037, la macchina ha accusato problemi al motore sulla pedana di partenza, sono partito ugualmente ma dopo due prove speciali il motore si è rotto definitivamente". Chi sono stati i piloti oltrepadani che Lei ha avuto come avversari più forti? "In tanti andavano forte , ma se devo fare tre nomi, dico Filippo Musti, Francesco Fiori e Michele Tagliani, anche se il mio idolo è stato Alberto Alberti che ritengo il più forte rallysta oltrepadano in assoluto, purtroppo ha corso pochissimo ma ha lasciato un segno indelebile". Pregi di Filippo Musti? "Il pregio più grande era che “sapeva guidare” era molto scaltro nella tattico di gara ,sapeva cogliere le opportunità e durante la gara si faceva trovare al posto giusto al momento giusto, al primo errore degli avversari, Filippo li castigava". Difetti di Filippo Musti? "Aveva i numeri per fare bene dappertutto, purtroppo ha corso solo in questa zona". Pregi di Francesco Fiori? "Un pilota super affidabile, un pilota che ha sempre “portato” al traguardo le vetture e con questa tattica ha ottenuto eccellenti risultati". Difetti di Francesco Fiori? "Forse per limiti di tempo dovuti al suo lavoro non preparava bene le gare provando poco e poi non ha mai disputato un campionato, dove sono certo che poteva fare bene, perché lui arrivava sempre al traguardo e questo in un campionato è una tattica che premia".

Pregi di Michele Tagliani? "E’ un pilota molto veloce, ha coraggio ed ha il “manico” e poi è anche affidabile". Difetti di Michele Tagliani? "A mio giudizio, quando è in bagarre soffre psicologicamente qualche avversario locale, detto questo desidero dire che è l’unico pilota dell’Oltrepò, oltre a me ad aver vinto un titolo italiano, il Trofeo Italiano Fiat Punto, battendo Giandomenico Basso uno dei piloti italiani attualmente più forti, così come io ho vinto il Trofeo Italiano Terra battendo Gianni Del Zoppo. Abbiamo battuto due grandi campioni e questo conferma il valore delle nostre vittorie a livello nazionale". Quest’anno si disputerà il Rally 4 Regioni storico, può essere il preludio di un grande rally con auto moderne a Salice Terme? "Non necessariamente perchè sono due cose diverse con costi diversi, forse in questo momento di crisi la strada giusta è quella del rally storico che ha costi molto più contenuti". Il figlio di Filippo Musti, Matteo, ha seguito le orme padre, i suoi tre figli invece, con ottimi risultati, corrono nelle due ruote, questo le dispiace? "Hanno iniziato a correre in moto fin da bambini, facevano rumore anche quelle come le macchine… e poi erano più economiche ed è quest’ultimo aspetto che molte volte fa la differenza". Chi nella sua carriera l’ha aiutata particolarmente? "La Pirelli, perchè credendo in me, per molti anni mi ha fornito le gomme gratis". Famose, ai tempi erano le polemiche tra Lei e Filippo Musti, è vero? "Sane e divertenti polemiche, eravamo e siamo due appassionati, sapevamo che per avere sponsor dovevamo andare sui giornali e portare pubblico sulle strade, certamente non tutte erano polemiche costruite ad arte ma noi ci “lavoravamo sopra” per creare interesse". Oggi i piloti non fanno più polemiche e danno risposte sempre più uguali e preconfezionate, perchè? "A mio giudizio è un problema perchè questa mancanza di personaggi, questa mancanza di “pepe” non attira l’interesse della gente comune, ritengo che qualche battuta sopra le righe è sempre utile per attirare l’attenzione del pubblico, soprattutto quella parte di pubblico che non è super tifosa di rally, ma oggi se un pilota dice una cosa un pochino pepata su altro pilota, questo si offende subito… purtroppo altri tempi e che bei tempi!".


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VOTA LA FIGURINA SULLA NOSTRA PAGINA

BEST PLAYER-COACH

di Mauro Colombini

IL 30 GIUGNO CHIUDONO LE VOTAZIONI: IL COUNTDOWN E’ INIZIATO. Eccoli qui i finalisti de “IL PERIODICOLTREFOOTBALL BEST PLAYER&COACH”, venticinque giocatori, cinque allenatori di Prima e altrettanti di Seconda categoria. Andate sulla nostra pagina Facebook “IL PERIODICO NEWS” , cercate l’album “VOTAZIONE FINALE PERIODICOLTREFOOTBALL” e mettete mi piace sulla foto del giocatore o su quella dell’ allenatore che secondo Voi ha fatto la differenza. Ogni mi piace vale due voti… Che vinca il migliore o meglio.. che vincano i “mi piace”...! 1A CATEGORIA - COACH POS.

ALLENATORE

CAP.

1

Landini (Varzi)

2

2A CATEGORIA - COACH TOT.

POS.

ALLENATORE

CAP.

TOT.

460 207 667

1

Bissacco (APOS Stradella)

970

63 1033

Poma (Lomello)

520

22

542

2

Grossi (Roncaro)

500

12

3

Orbetegli (Certosa)

490

8

498

3

Cavo (Retorbido)

330 114 444

4

Galbiati (Cisliano)

460

8

468

4

Tamer (Castelletto)

290

14

304

5

Rebecchi (Torrevillese)

230

19

249

5

Tondo (Portalberese)

260

33

293

512

Player: Averaimo prova la fuga. Castagna - Nobili sfida all’ultimo voto 1A CATEGORIA - PLAYER POS.

CALCIATORE

ALL.

1

Averaimo (Casteggio)

340

2

Guidi (Varzi)

3

2A CATEGORIA - PLAYER TOT.

POS.

CALCIATORE

ALL.

TOT.

85

574

1

Castagna (Portalberese)

400

39

439

310

99

409

2

Nobili (Zavattarello)

330

74

404

De Colombi (Certosa)

240

4

244

3

Montagna (APOS Stradella)

230

52

282

4

Ruben Rebolini (Varzi)

210

28

238

4

Carbone (Giussago)

230

6

236

5

Carusi (Cisliano)

110

90

200

5

Bernini (APOS Stradella)

190

46

236

6

Predko (Nord Voghera)

180

6

186

6

Manzini (Zavattarello)

130

87

217

7

Nulli (Vistarino)

60

121

181

7

Corti (Zavattarello)

120

53

173

8

Finelli (Cisliano)

160

9

169

8

Vitali (Lungavilla)

120

50

170

9

Amaro (Varzi)

70

86

156

9

A.Ferrari (Zavattarello)

90

62

152

10

Pugliese (Vermezzo)

130

20

150

10

Picolla (Retorbido)

140

10

150

11

Barbieri (Lomello)

120

7

127

11

C.Mastropietro (Belgiosioso)

110

28

138

12

Ochoa (Cisliano)

20

95

115

12

Livelli (APOS Stradella)

90

46

136

13

Beltrami (Lomello)

30

80

110

13

Savino (Landriano)

110

15

125

14

Casagrande (Certosa)

90

18

108

14

Volpini (Nizza)

90

25

115

15

Scarzanella (Torrevillese)

20

88

108

15

Viola (APOS Stradella)

70

27

97

16

Gabba (Bastida)

60

42

102

16

Galu (Castelletto)

40

54

94

17

B.Ferrari (Bastida)

20

80

100

17

Gualdana (Castelletto)

80

12

92

17

Castellaneta(Vistarino)

50

49

99

18

Pancini (Retorbido)

70

17

87

18

Termine (Rivanazzanese)

30

57

87

19

Scano (APOS Stradella)

60

21

81

18

Duilio (Varzi)

20

65

85

19

Sailouh (Albuzzano)

40

39

79

19

Cigagna (Rivanazzanese)

50

31

81

20

Bozzini (Albuzzano)

70

5

75

20

Buratti (Lomello)

40

40

80

20

Mancin (Albuzzano)

30

43

73

21

Bariani (Varzi)

40

35

75

21

Viscione (Castelletto)

50

19

69

22

Zilocchi (Vermezzo)

70

5

75

22

Ganimede (Retorbido)

20

48

68

22

Ferrari (Or. Don Bosco)

30

32

62

22

Achilli (Albuzzano)

40

27

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SPORT

Coach: Landini prende il largo. Bisacco ad un passo dalla vittoria

DIVERTIMENTO

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SPORT

VINCONO RISPETTIVAMENTE I CAMPIONATI DI PRIMA E SECONDA CATEGORIA

Varzi e Apos: categorie diverse, una cosa in comune, la vittoria! Un anno intenso forse il più competitivo degli ultimi cinque: il Varzi vince dopo 14 anni il campionato di prima categoria, lottando fino all’ultima giornata, l’Apos finisce in bellezza un campionato dominato dalla prima all’ultima giornata. Abbiamo intervistato i due DS, due figure che lavorano nelle retrovie e che molte volte scompaiono dalla lista dei proclami: Mizar Mancinelli per il Varzi Marco Valizia dell’Apos Stradella.

MIZAR MANCINELLI D.S. AS VARZI Com’è il clima a Varzi dopo questa magnifica impresa? “Il clima è di grande entusiasmo, sia di noi società che dei tifosi”. Chi è stato il trascinatore della squadra? “L’unico vero ed indiscusso trascinatore è il gruppo”. Il calciatore o i calciatori che si sono contraddistinti? “Per fare un campionato in testa dall’ inizio alla fine, tutta la rosa doveva ed ha dato il massimo. Non mi sento quindi di fare un nome, ma ancora una volta ha funzionato la capacità di fare squadra”. Gli obbiettivi per la prossima stagione? “Conoscendo il nostro Presidente, l’obbiettivo sarà certamente quello di fare un’ottima figura.“ Mister Landini è confermato? Nella rosa si prevedono grandi cambiamenti?

Mizar Mancinelli

Marco Valizia

“Landini è confermato, anzi Super confermato, come continuo a ripetere lui merita categorie superiori per la sua professionalità e preparazione e quindi noi ce lo teniamo stretto”. Oltrefootball... Landini e Guidi tra i favoriti, crede che manchi qualcuno della sua squadra nelle prime posizioni? “Io metterei tutti i miei giocatori, perchè è merito di tutti se abbiamo raggiunto l’impresa”. MARCO VALIZIA D.S. APOS STRADELLA Com’è il clima a Stradella dopo questa magnifica impresa? “Il clima è di grande euforia! Nelle partite casalinghe, durante l'intera stagione, abbiamo avuto un crescente numero di sostenitori che hanno supportato la squadra con entusiasmo. Questo è stato un componente importantissimo per il raggiungimento della vittoria finale!”. Chi è stato il trascinatore della squadra? “Non c'è stato un trascinatore unico, tutti hanno

dato un grandissimo aiuto, in modo particolare vorrei sottolineare le prestazioni di due "veterani" della squadra: Bernini e Garlaschi, giocatori di grande esperienza e di enormi qualità tecniche e comportamentali, che hanno spronato i più giovani a dare sempre il massimo sia in allenamento che in partita”. Il calciatore o i calciatori che si sono contraddistinti? “Il nostro "bomber" Viola, un attaccante che serviva a questa squadra per poter fare il "salto di qualità", autore di 18 reti, alcune delle quali si vedono difficilmente in queste categorie”. Gli obbiettivi per la prossima stagione? “Stradella ci ha dimostrato una grande fame di calcio, quindi dobbiamo cercare di allestire una squadra rispettando rigorosamente i nostri princìpi: scelta di giocatori provenienti dalla nostra città o comunque dalle zone circostanti o perchè no dal nostro settore giovanile”. Scelta dell’allenatore: Bisacco o Truffi? Chi farà il vice? “Innanzitutto come dirigente volevo ringraziare a nome della società Carlo Truffi, che ha scelto la nostra squadra, rinunciando ad offerte molto più allettanti e di categorie superiori, privilegiando l'aspetto sentimentale che lo ha sempre tenuto legato all'APOS. Gli allenatori saranno entrambi e collaboreranno con grande affinità e rispetto reciproco dei ruoli. Nessuna squadra ha la fortuna di avere tra le proprie file, l'allenatore più vincente dei campionati dilettantistici Carlo Bissacco è uno tra i più preparati a livello di giovani e "di campo" Carlo Truffi”.


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LA SQUADRA GUIDATA DA MILANO VINCE IL CAMPIONATO csi under 10

Claudio Milano, allenatore

L’orgoglio del paese sono loro: piccoli ma già diventati il simbolo della rinascita sportiva di un paese che da alcuni anni si è allontanato dal calcio. L’F.C Zavattarello vince il campionato C.S.I. nella categoria ‘Under 10’. I giovani calciatori hanno sbaragliato la concorrenza di squadre ben più blasonate e con anni di esperienza nel settore giovanile, ma ciò non ha spaventato l’allenatore, Claudio Milano, e il suo vice, Maurizio Manzini, che nonostante gli impegni lavorativi hanno sempre garantito ai piccoli una professionalità impeccabile. Arriva cosi il primo successo in una realtà cosi piccola. Per capire l’affetto che la gente prova per questa squadra basta elencare il numero di collaboratori della societa: Filippo Foppiani, Matteo Lazzati, Stefano e Carlo Mirani, Matteo Nori e Patrizio Bruni che hanno aiutato i mister a rendere campioni questo gruppo di bambini. Ma andiamo a sentire proprio loro.

SPORT

Ecco i giovani campioni che riempiono d'orgoglio Zavattarello

Maurizio Manzini, vice allenatore

Ecco le domande che abbiamo rivolto ai bambini: 1) Pregi e difetti dei tuoi mister; 2) Il momento più bello della stagione; 3) Quale calciatore vorresti diventare da grande

1 Mi piacciono perche riescono a capire se vogliono giocare in una posizione rispetto ad un'altra sono simpatici. 2 Il momento più bello è stato quando siamo andati a Parma e quando ho segnato di testa contro il Trivolzio 3 Vorrei diventare come Gianluigi Buffon

1 Dei mister mi piace quando ci fanno fare la partitella e i tiri. Non mi piace quando si incavolano. 2 Quando il Mister Claudio mi ha fatto mettere la maglia numero 7 3 Mi piacerebbe diventare come Cristiano Ronaldo.

1 Mi piace il loro modo 1 La cosa che mi piace è che sono bravi ad allenarci 2 Quando siamo andati a Parma 3 Vorrei diventare come Messi perche è bravo e leale

1 Mi piace perche Claudio è sempre gentile con tutti, mentre mio papà (Maurizio Manzini) è ossessivo sul come stare ordinati in campo 2 Aver vinto il campionato, segnando due gol nella partita decisiva 3 Iniesta del Barcellona per la sua tecnica e visione di gioco.

di allenare però l’unica cosa che mi da fastidio è quando mi sostituiscono

1 Mi piace tutto dei mister 2 Quando siamo andati a giocare a Parma 3 Vorrei diventare un giocatore della Juventus

1 Che è bravo ma non mi piace quando mi mette in difesa 2 Quando siamo diventati campioni 3 Come Messi

2 Quando sono andato in porta la prima volta con l’under 10 3 da grande vorrei essere Kagawa

1 Mi piace fare le partite. La cosa che non mi piace è quando mi sgridano per1 Mi piace tutto di loro che corro poco. 2 Quando abbiamo vinto 2 Quando ho segnato il il campionato primo gol 1 Che mi allena bene e che 3 Vorrei diventare come 3 Come Tevez o Higuain mi aiuta quando sbaglio Morata 2 Quando abbiamo vinto il campionato 3 Come Ronaldo

1 Mi piacciono quando mi fanno giocare, non mi piacciono quando mi lasciano in panchina 2 Il Torneo a Moline, che è stato il giorno del mio compleanno dove ho segnato 2 gol 3

Vorrei

diventare

come Ronaldo

1 Di Mister Claudio mi piace come ci insegna la 1 I suoi allenamenti, per- tecnica ma non mi piace che sono molto divertenti quando ci fa stancare 2 Quando ho segnato il 2 Quando ho segnato il mio primo gol mio primo gol 3 Tevez o Marchisio 3 Come Messi

1 Insegnano tutti e due molto bene 2 Essendo difensore quando ho segnato la prima volta 3 Zanetti per la sua protezione della palla e la sua professionalità


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PALLAVOLO VOGHERA-RIVANAZZANO: GRANDISSIMO SUCCESSO

di Alessandro

Disperati

L'Adolescere Voghera Rivanazzano Terme ha conquistato la serie B. La squadra presieduta da Giancarlo Franchini e guidata dal Coach Claudio Bravuzzo ha conquistato questo importantissimo traguardo. Ma non solo: in quel di Pisogne (Bs) sul Lago d'Iseo, dove si sono disputate le finali scudetto della serie C, il team termale ha ottenuto una brillantissima medaglia di bronzo. Spiega patron Franchini: "Aver conquistato la B2 è stato per noi un traguardo davvero ambitissimo e di questo siamo davvero molto felici. Così come siamo contenti del terzo posto ottenuto sul Lago d'Iseo". E Franchini prosegue: "Le migliori 4 squadre, tutte con la promozione in B2 in tasca, si sono date battaglia per incoronare la regina della Lombardia a Pisogne. Le nostre ragazze dopo l'impresa in quel di Brembate di domenica scorsa, dove hanno conquistato il punto mancante che consegnava definitivamente la serie B si sono date battaglia a Pisogne. Hanno concluso al terzo posto assoluto questa strepitosa stagione". Franchini una stagione con i fiocchi... "Davvero una stagione da incorniciare. Tutta la società si complimenta con questo gruppo, esempio di dedizione, passione, sacrificio e perseveranza nel credere ai sogni, che a volte, e loro sono l'esempio si avverano. Ora godiamoci questo grande traguardo di nome serie B, e ci struttureremo e organizzeremo al meglio tutto per tenerci stretta questa categoria, che

MOTORI

Dal Lago d'Iseo un altro acuto vincente: le ragazze Adolescere sono in serie B

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Le ragazze dell' Adolescere Rivanazzano

con fatica abbiamo voluto e conquistato. La società intende dar fiducia al gruppo ed al coach che hanno brillato in questa stagione agonistica". Il team è composto da: Valeria Sala e Giulia Bianchi (palleggiatri-

ci); Jessica Tarditi, Francesca Garbarino, Francesca Raiola (centrali); Giulia Franchini (libero); Sara Barbieri, Valentina Pavione, Francesca Lugano, Cecilia Migliazzi, Francesca Fontana (schiacciatrici).


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SPORT

Stagione positiva per gli esordienti dell’Anspi Godiasco

"L’obiettivo è la crescita dei ragazzi sotto il profilo educativo" di Alessandro

Disperati

Si è conclusa la stagione sportiva 2014/2015 per gli esordienti dell’Anspi Casa del Giovane Godiasco 2002/2003, squadra iscritta al campionato a 9 misti. Forte della collaborazione con il Nizza Calcio e il Varzi, la realtà si è posta, anche per quest’anno, l’obiettivo di crescere i ragazzi principalmente sotto il profilo educativo e comportamentale, oltre al lato prettamente sportivo. Gli allenatori Andrea Fiocchi e Tiberio Loda costituiscono, da due anni a questa parte, un tandem ben collaudato in panchina. Quali sono stati gli obiettivi prefissati inizialmente? "Siamo partiti da due aspetti imprescindibili, il rispetto nei confronti degli avversari e dei compagni di squadra. Poi, senza alcun dubbio, si viene a curare il valore tecnico-tattico, un aspetto difficile e soggettivo, poiché spetta a noi il compito di valorizzare le qualità di ogni ragazzo". Com’è andata la stagione? "L’annata si è rivelata positiva per quanto riguarda il profilo comportamentale e dei risultati. In confronto alle precedenti esperienze, è ben visibile un netto miglioramento sotto tutti i punti di vista, rimanendo sempre nel nostro piccolo. Abbiamo disputato una prima parte di stagione in maniera egregia, impreziosita da risultati importanti. La seconda parte è stata inizialmente travagliata, per via della mancanza di

alcuni ragazzi, ma tutto sommato il nostro finale di stagione è andato in crescendo". Qualche altro aspetto positivo da ricordare? "Siamo stati invitati a partecipare ad un torneo, grazie all’Accademia Pavese, e l’esperienza si è rivelata positiva. Infatti abbiamo avuto la possibilità di sfidare altre realtà: questa tipologia di confronto è essenziale per la crescita dei nostri ragazzi". Previsioni future? "L’idea è quella di continuare su questa linea di pensiero. L’Anspi è un’associazione che si basa sul volontariato, pertanto siamo sempre alla ricerca di nuovi collaboratori e sponsorizzazioni in grado di agevolare il nostro percorso ed essere quindi più vicini ai giovani. In particolare, stiamo cercando ragazzi da inserire nel gruppo, in vista della prossima stagione agonistica, per ampliare l’organico. Cogliamo l’occasione di invitare gli eventuali interessati a contattarci al 333-5912139, oppure all’indirizzo mail ale.

prose@gmail.com. Da quest’anno, inoltre, è operativa la nostra pagina facebook, “Anspi Godiasco”, nella quale è possibile visualizzare foto, commenti e comunicati, invitando tutti quanti a porre il 'Mi Piace'". In conclusione, è tempo di ringraziamenti. "Ringraziamo il Nizza e il Varzi per la collaborazione, essenziale per la sopravvivenza della nostra piccola realtà. Senza dimenticare l’aiuto offerto dal nostro presidente, Monsignor Don Rino Mariani, i nostri dirigenti Paolo Daglia e Pier Angelo Ghezzi, i collaboratori Beppe Macaluso, Andrea “Tigo” Salviotti, pilota di rally con la passione del calcio, i preparatori dei portieri Mario Agolli e Matteo Oggiano e un grosso ringraziamento a tutti i genitori dei ragazzi, i nostri ultras a tutti gli effetti, che non ci fanno mai mancare il loro sostegno. Per finire, un doveroso ringraziamento all’amministrazione comunale di Godiasco Salice Terme per la concessione della struttura “Mario Conti”".

AL CAMPIONATO ITALIANO ARRIVANO GROSSE SODDISFAZIONI

Enduro: una primavera con i fiocchi per il Moto Club Varzi a Matelica

di

Matteo Solinghi

Aprile e maggio, mesi di fiori e gare. Già, perché così come i prodotti della natura escono allo scoperto dopo il periodo invernale, anche le manifestazioni off-road nazionali entrano nel vivo della stagione. Mentre le colline della Valle Staffora si arricchiscono di bellezze naturali di prima qualità, il MotoClub Varzi gioca un ruolo da protagonista nel Campionato Italiano Enduro. Triplo appuntamento primaverile per lo staff del Varzi: il 19 aprile l’esordio del Campionato Italiano Major a Castel di Tora (RI), proseguito poi a Matelica (MC) il 10 maggio e il 26 aprile il secondo round dell’Under23/Senior a Pietramontecorvino, in provincia di Foggia. Andiamo con ordine: i Major sono quelli più… “esperti” (no, non mi viene da chiamarli vecchi perché andando in moto, soprattutto a questi livelli, non si invecchia mai). Maggior esponente della squadra Major del Varzi è senza dubbio Luca Grosso, fedele al Varzi e di recente passato dalla Suzuki 250 4T alla Honda 450 4T. Ed è proprio lui ad ottenere la miglior prestazione assoluta e di classe nel primo round nonostante il passaggio di classe: su quasi 200 atleti al via, tra cui vari ex-piloti ufficiali e tester professionisti di riviste giornalistiche del settore, Grosso firma un 30° piazzamento da urlo, con tanto di top 10 nella classe Master 2; risultato di classe replicato a Matelica, ad un niente dall’ottava piazza.

Nella stessa categoria, purtroppo senza le medesime prestazioni a causa di svariati motivi, hanno corso anche Luca Fasani con la KTM 350 4T (il quale è stato costretto al ritiro nella gara della Basilicata a causa di un piccolo infortunio, ma non vediamo l’ora di rivederlo sui campi di gara) e Juri Angino (salito dalla piccola Husaberg 125 all’Husqvarna 350 4T). Bene anche la terza forza del Regionale Lombardia, il godiaschese Marco Scabini (Husaberg 125), 12° nella Expert 1 nel 2° round. Apparizione a livello nazionale anche per Marco Gabanelli (Honda 300 4T, categoria Veteran). E ora è la volta degli Under23 e i Senior, le categorie dei giovani, i meno “esperti”, ma non per questo non meno competitivi, come dimostrano le prestazioni dei fratelli vogheresi Buscone, ancora una volta i più veloci tra i giovani. In particolare Riccardo (Yamaha 125) ottiene l’81° piazzamento assoluto su 210 partenti (7° di classe nella combattuta E1 2T Senior), seguito dal fratello Paolo (TM 250 4T) 84° (8° nella E1 4T Under) e da Francesco (TM 300 2T) 103° assoluto e 10° della E3 Under. Un passo avanti rispetto alla prima gara di Ottobiano per i piloti di Voghera, che non stonano affatto nella top 10 nazionale e continuano a rosicchiare secondi preziosi gara dopo gara ai primi della categoria, segno di miglioramento costante! Ottimi risultati anche per il varzese Alberto Merli (sempre più competitivo con la sua Yamaha 125 e immortalato da Mihai Marius Botan in foto),

109° assoluto e 12° nella E1 2T Senior e Stefano Frustagli (Honda 250 4T), 124° assoluto e 11° di classe nella E1 4T Senior, categoria nella quale corre il Campione Europeo in carica Jacopo Cerutti, e scusate se è poco. Prosegue l’avventura del giovanissimo Alberto Caronni (Honda 125) nel Campionato Italiano, mentre Roberto Tinelli (Honda 250) porta a termine la sua prima gara nazionale del 2015. Prossimo appuntamento per gli Under23 e i Senior è il giro di boa proprio a Varzi il 26 luglio.


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Gentile direttore sento tanti politici e tanti sindaci parlare di turismo, parlare, spesso a vanvera, dell’opportunità di Expo 2015 per l’Oltrepò, ma questi nostri “benedetti” politici hanno visto lo stato in cui si trovano i fossi e molte rotatorie? Sono nel degrado, con erba alta e sporcizia. E’ questa l’immagine che emerge del’Oltrepò passando sulle varie strade provinciali e comunali che guidano i turisti, pochi a dir il vero, verso le nostre colline. A Casei Gerola, all’uscita dell’autostrada, le rotatorie e gli svincoli sono in condizioni disastrose ormai da mesi e le autorità di competenza, principalmente la Provincia ma anche i Comuni, non fanno niente per cambiare la situazione.

A maggior ragione se si pensa che queste sono le prime occasioni in cui sarebbe necessario fornire massima accoglienza ai visitatori e le rotatorie sono uno dei principali biglietti da visita, rappresentando gli ingressi della nostra terra. L’esempio lampante è quello che accade alle rotatorie di Casei Gerola, dove l’erba è cresciuta al punto da togliere la visuale a chi guida. Basta circolare su una qualsiasi strada provinciale per accorgersi che la situazione è a dir poco imbarazzante: erba alta dappertutto che costituisce una sorta di barriera. E’ questo il messaggio che le nostre amministrazioni, di tutti i colori, rossi, bianchi, azzurri, blu e neri vogliono dare a chi, pochissimi a dir il vero, hanno scelto l’Oltrepò come meta delle proprie passeggiate o delle vacanze? Così trascura-

tezza e degrado fanno da padroni. Quanto bisognerà ancora attendere per vedere un intervento da parte degli organi di competenza? Io non so a chi tocca mettersi all’opera, se sta ai Comuni o alla Provincia, ma qualcuno dovrebbe “vedere” e prendere provvedimenti. La realtà è una sola sola, abbiamo dei politici, comunali e provinciali che fanno ridere, sanno solo fare dei tweed e fare comunicati su Facebook.

DAI LETTORI

L'erba cresce lungo le strade e le rotatorie: provinciali al limite

Luigi De Martini Voghera

La dura vita di chi lavora nei centri commerciali: non esiste nè sabato nè domenica Spettabile direttore Sono una donna di 36 anni con 2 figli. Lavoro in un grosso centro commerciale dell’Oltrepò e sicuramente è una fortuna ora come ora avere un lavoro. Se non fosse che in questi ultimi anni si sia, in questo settore, ampiamente superato il limite del «buon senso lavorativo». Cosa significa lavorare in un centro commerciale? Significa che quando i tuoi figli il sabato e la domenica non vanno a scuola, tu lavori. E mentre gli altri organizzano le classiche gite del fine settimana o anche solo e semplicemente godersi i propri figli che durante la settimana sono presi dai mille impegni scolastici ed extrascolastici, i tuoi figli sono dai non-

ni, per chi ha la fortuna di averli. Quando loro sono in vacanza, fanno i ponti, fanno le festività, a casa, tu lavori. Perché per chi lavora in un centro commerciale non esistono ponti né tantomeno festività. Il giorno di riposo infrasettimanale viene dedicato alle pulizie di casa, alla spesa e a far fare ai figli la miriade di compiti di cui vengono sobbarcati ogni giorno. Organizzare una giornata con loro? La gita della Pasquetta? Del Primo maggio? Ma neanche a parlarne. La sera si finisce alle 21 o alle 22, arrivi a casa che i tuoi figli già dormono. E come se non bastasse hai a che fare con clienti che ultimamente sono sempre più arroganti e pretenziosi, che non hanno rispetto e non considerano

minimamente le persone che sono lì per lavorare. Ok, è il mio lavoro, ed è quello che mi permette di mangiare, ma credo che il rispetto della famiglia venga prima di tutto, e qui di rispetto non ce n’é più. Una festività è una festività per tutti, non siamo lavoratori di serie B e non lavoriamo in un settore di vitale importanza come può essere un ospedale. Il cliente è sempre più viziato e questo va a discapito dei lavoratori e delle loro famiglie. Fate un sondaggio fra le lavoratrici dei centri commerciali e chiedetevi come mai la maggior parte delle donne siano separate... Lettera firmata Casteggio

"Ci negano il diritto al diploma" La lettera degli studenti del Maragliano Gentile direttore,

Siamo la classe 4°IPA e 3°IPA dell'istituto IPC A. Maragliano (Voghera) e frequentiamo tutti l'indirizzo di Operatore Grafico Multimediale. Per colpa della riforma Gelmini del 2010 adesso ci troviamo in una situazione di disagio e che ci crea molto amaro in bocca. Abbiamo saputo circa 15 giorni fa che pur-

troppo non possiamo avere accesso al quinto anno per poter effettuare la maturità. Inoltre è stato affermato che è stata fatta l'eccezione per fare una quinta articolata ( i ragazzi del grafico si trasferiscono nell'aula dell'aziendale quando hanno ore in comune) però da quest'anno non è più possibile farla e se prima lo hanno concesso è solo perché erano presenti deroghe che adesso sono state bloccate. C'è solo un problema, i

Viale delle Terme a Salice massacrato dai vandali ...continuano imperterrite. Non mi riferisco, ovviamente, ad incidenti stradali, bensì alle devastazioni ambientali con cui gli abitanti di Salice devono fare i conti alla domenica mattina. Viale delle Terme massacrato da bottiglie di vetro frantumate, panchine devastate, cassonetti rovesciati, siepi sradicate, vasi distrutti e sporcizia ovunque, organica e non, senza dimenticare le risse, i litigi ed il baccano fatti ad ore tardissime e che si poggiano su tassi alcoolici oltre la media. E pensare che siamo solo a maggio e con il ponte sullo Staffora ancora non transitabile dalle

auto, ed è altresì perfettamente inutile che la Polizia Locale o le pattuglie dei Carabinieri transitino alle ore 22, il periodo "caldo" va dall'1,00 alle 4,00 del mattino. Approfitto per segnalare anche come i cassonetti della raccolta differenziata, in particolare carta e plastica (l'organico no, poichè misteriosamente da queste parti non esistono cassonetti apposta e quindi non si differenzia...) vengano lasciati strapieni giorni e giorni. Come sempre grazie dell'ospitalità. Marco Zaino Salice Terme

ragazzi di 4° sono stati avvisati a 20 giorni dalla fine della scuola per colpa della regione. Ci sono professori che rischiano di perdere il posto di lavoro perché si ritrovano senza ore. Il 29/04/2015 sia noi ragazzi che i genitori ci siamo riuniti e non possiamo che esprimere il nostro disgusto perché ci ritroviamo con il nostro futuro sospeso non potendo continuare il nostro percorso per diventare grafici, anche perché noi in 3° e in 4° abbiamo diplomi di qualifica ma che in Italia non possono farti accedere all'università! Noi, avremmo delle proposte… già in altri istituti è stata effettuata e approvata questa soluzione, ovvero di aggregarci a un indirizzo Commerciale con curvatura grafica, ove si andrebbero a sostituire le seguenti materie : Servizi Commerciali e Tecniche di Comunicazione con le materie Grafiche che sono le seguenti: Disegno grafico e Pubblicità e Fotografia e Laboratorio Multimediale. Questa posizione è già stata presa da altri istituti, quindi noi vorremmo una spiegazione del perchè il nostro istituto e il Provveditorato Regionale della Lombardia non ci consente di attuarlo e di avere anche noi un diploma di Maturità inerente al nostro indirizzo. Giannola Martina, Alletto Michele e Bottero Donata, rappresentanti delle classi 4^IPA e 3^IPA dell'istituto A. Maragliano di Voghera.


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GIUGNO 2015

L’ UNICO GIORNALE DELL’OLTREPO STAMPATO IN 20.000 COPIE ALBAREDO ARNABOLDI - BAR “PAUSA CAFE’” - BAR “NOIR” - MUNIPIO - ARENA PO - BAR “HALL IN CAFE’” - BAR “GIO” - MUNICIPIO - BARBIANELLO - BAR “ VOGLIA DI CAFFE’” - BAR “CENTRALE” - CIRCOLO ACLI - MUNICIPIO - BAGNARIA - BAR “BAMBOO CAFFE” - BAR DISTRIBUTORE TAMOIL - BAR TRATTORIA “DEI CACCIATORI” - RISTORANTE PIZZERIA “GERRY’S” - ALIMENTARI “LA BOTTEGA CHE VALE” - SUPERMERCATO “SUPERCRENNA” - MUNICIPIO - BASTIDA PANCARANA - ALIMENTARI “MARIONCINI” - BAR “CENTRO” - BAR “ROSE” MUNICIPIO - BRALLO DI PREGOLA - BAR RISTORANTE “APPENNINO PAVESE” PANETTERIA “NOBILE” - FARMACIA “CHLAPANIDAS” - HOTEL CENTRO BENESSERE “PARK HOTEL OLIMPIA” - ABBIGLIAMENTO “IVO DEL BRALLO” - MUNICIPIO BRESSANA BOTTARONE - BAR “LE VOLTE” - BAR “SPORT” - BAR “LINDA” - BAR TRATTORIA “LALLA” - BAR “CLUB ARANCIONE” - BAR “MAX 71” - BAR RISTORANTE “IL CAVALLINO” - TABACCHERIA/LOTTO “FRONTI” - TABACCHERIA “PICCHI GEGE’” - EDICOLA “BERNINI” - PIZZERIA D’ASPORTO “DA STE” - VIVAI GIARDINAGGIO “RC GARDEN” - MUNICIPIO - BORGO PRIOLO - BAR TABACCHI “VIA MAESTRA” - PUB “DELL’OCA GRIGIA” - RISTORANTE “LA LOCANDA DEL GRILLO PARLANTE” - BAR TRATTORIA “DEL PASSEGGERO” - ALIMENTARI “MARCHESI” - SALUMIFICIO “LIBERALI” - FARMACIA “FIORI” - EDICOLA - MUNICIPIO - BORGORATTO MORMOROLO - RISTORANTE “DELIZIE D’ OLTREPO” - RISTORANTE PIZZERIA “BRAGLIA” - MUNICIPIO - BOSNASCO - MUNICIPIO - BRONI - BAR RISTORANTE” GALLO RIBELLE” - BAR “3 BAR’S” - BAR “INDIPENDENZA” - BAR “ECLIPSE” - BAR “GRANDE GELATERIA” - BAR “LE CAFE’ NOIR” - BAR “HDEMIA” - BAR CAFFE’ “SANTA MARIA” - BAR “MILANO” - BAR “LUNA” - BAR CAFFE’ “L’INCONTRO” - BAR “COMMERCIO” - BAR “CIN CIN BAR” - GELATERIA”CHIARA” - BAR “TEMPO PREZIOSO CAFE” - BAR “PICCOLO BAR”- BAR “LIGHT CAFE’” - PANIFICIO “NATURAL PAN” TABACCHERIA RICEVITORIA “FINARDI” - TABACCHERIA “GIORGI” - PANIFICIO “LA SPIGA D’ORO” - PANIFICIO “CALIOGNA” - FARMACIA “GARBARINI” - MUNICIPIO BAR “SPORT” - BAR “CAFFE’ MARCONI” - BAR “EVER GREEN” - BAR “ROMA” - BAR PASTICCERIA “ROVATI” - HOTEL RISTORANTE PIZZERIA”GRILLO VERDE” PIZZERIA “IL TEMPIO DELLA PIZZA” - TABACCHERIA “ANDREOLI” - TABACCHERIA “CASSOTTA” - SALUMERIA “BENSO MEZZADRA” - AGRUMI E ORTAGGI “CASA DEGLI AGRUMI” - PARAFARMACIA “ALMIMI” - CALVIGNANO - RISTORANTE “ANTICA OSTERIA CALVIGNANO” - RISTORANTE “LA LOCANDA” - MUNICIPIO CAMPOSPINOSO - BAR TABACCHI “MARA” - OSTERIA “CAVEJA” - MUNICIPIO CANEVINO - RISTORANTE “PARADISO” - MUNICIPIO - CANNETO PAVESE RISTORANTE “LA PESA” - RISTORANTE “DA BAZZINI” - MINIMARKET/ TABACCHERIA “LE COLLINE” - CENTRO CARNI, SALUMI E FORMAGGI “DAL MACELLAIO” - FARMACIA “DEL CARMINE” - ARREDAMENTI “2 A” - MUNICIPIO CASANOVA LON. - BAR “CASANOVA” - MUNICIPIO - CASATISMA - RISTORANTE “KATACLISMA” - BAR TABACCHI “CENTRALE” - ABBIGLIAMENTO “WILLY SPORT” MUNICIPIO - CASEI GEROLA - FARMACIA “CUCINOTTA” - BAR “SPORT” - BAR “PICCOLO BAR” - BAR “ELENA” - BAR “ROMEO” - TABACCHERIA “BOVERI” MUNICIPIO - CASTANA - BAR “LE BOTTI DI CASTANA” - MUNICIPIO - CASTEGGIO BAR PANINOTECA “THE PIT STOP” - BAR CAFFETTERIA “MAGIC MOMENT CAFE” BAR TABACCHI “GABRINI” - BAR “ CAFE’ IL PONTE” - BAR “CAESAR” - BAR “DALYA” - BAR “REVE” - BAR “MANHATTAN” - BAR “TORREFAZIONE CAFFETTERIA” - BAR “BUL DOG CAFE” - BAR “ART CAFE” - BAR “STAZIONE” - BAR “CAFE DE PARIS” - BAR “VITTORIA” - BAR “ROMA” - BAR PASTICCERIA “IDEAL” - PASTICCERIA “LA DOLCE VITA” - PANINERIA-PIZZERIA “APREA” - HAMBURGHERIA “COOK & SNACK” TABACCHERIA “D’ARCANGELO” - TABACCHERIA RICEVITORIA “CLASTIDIUM” TABACCHERIA RICEVITORIA “QUADRIFOGLIO” - FARMACIA “SOMENZIN” FARMACIA “VIGO” - GOMMISTA “CLASTIDIUM GOMME” - FABBRO “ACHILLI” - BAR C/O STAZIONE DI SERVIZIO Q8 - BAR BIRRERIA “TENDENZA” - PIZZERIA “PULCINELLA2”- MUNICIPIO - CASTELLETTO DI BRANDUZZO - BAR TABACCHI” MARY FLOWERS” - BAR “MOTODROMO” - RISTO PUB “DD BIKER” - FARMACIA “CROCE” - SALUMERIA MACELLERIA “CICCONE” - MUNICIPIO - CECIMA RISTORANTE “LA PIAZZETTA” - RISTORANTE “IL BUON GUSTAIO” - RISTORANTE “IL SAGRESTANO” - MUNICIPIO - CERVESINA - BAR TABACCHI “MARTINI” - BAR “DE PAOLI” - OSTERIA “DEL BUON GUSTAIO” - FARMACIA “VERCESI” - ORTOFRUTTA “LE DELIZIE” - TRATTORIA “DA LINA” - MUNICIPIO - CIGOGNOLA - BAR RISTORANTE “LE DUE FONTANE” - RISTORANTE PIZZERIA “AL CASTELLO” RISTORANTE “SCUROPASSO” - MUNICIPIO - CODEVILLA - BAR PANINOTECA “DA MASSIMO” - BAR “PICCOLO BAR” - BAR PUB “DA LUCIO” - BAR RISTORANTE PIZZERIA “IL POETA” - TRATTORIA PIZZERIA GRIGLIERIA “DAL NONNO” - PIZZERIA “LA NUOVA FORNACE” - ALIMENTARI “LA BOTTEGA DELLA NONNA” - ALIMENTARI “AGOSTELLI” - TABACCHERIA “GAZZANIGA” - CANTINE “TORREVILLA” - ENOTECA “CASARINI VINI” - FARMACIA “DELUCCHI” - PARRUCCHIERA “DEL CONTE DIANA” - MUNICIPIO - CORANA - BAR TRATTORIA “LA LOCANDA DELLO ZIO” - ALIMENTARI

TABACCHERIA “NICOSIA” - MUNICIPIO - CORNALE E BASTIDA - BAR “DELLA PIAZZA” - ALIMENTARI “BUTEJA” - FARMACIA “CARPANI” - MUNICIPIO - CORVINO SAN QUIRICO - BAR “RED CAFE’” - BAR TABACCHERIA “MICENE” - PIZZERIA DA ASPORTO” DA JERRY” - FERRAMENTA “SAROLLI” - MUNICIPIO -FORTUNAGO- BAR “L’ALPINO” C/O DISTRIBUTORE - RISTORANTE “LA PINETA” - RISTORNATE “LA LOCANDA DEL PASSEGGERO” - PANETTERIA “ SAVIOTTI” - MUNICIPIO - GODIASCO SALICE TERME - BAR “LALLA” - BAR PIZZERIA “ITALIA” - BAR “DA LUISA” - BAR DELLA “ROSA” - BAR TABACCHI “ROMA” - BAR “TOFEE BAR” - BAR BOCCIOFILA ‘FONTANA’ - RISTORANTE PIZZERIA “LA MONELLA” - SALUMIFICIO “TOGHAN PORRI” - PANETTERIA “BARIANI” - PANETTERIA “L’ANGOLO DEL PANE” PASTICCERIA “PINI” - MACELLERIA “VOLPINI” - AZIENDA AGRICOLA MONTALFEO - FARMACIA “FILIPPA” - MERCERIA” CASANOVA” - ARTICOLI CASALINGHI “VIOLANI” - CENTRO ESTETICO”IL TEMPIO DI VENERE” - MOBILIFICIO “CENTRO MOBILI DENARI” - MOBILIFICIO “GALLO” - GIARDINAGGIO “TECNOAGRIGARDEN” PARAFARMACIA “LODRONI” - MUNICIPIO - *FRAZIONE SALICE TERME - BAR “CAFFE’ BAGNI” - BAR “MALY” - BAR GELATERIA “SALA DEI GELATI” - BAR “COYABA” - BAR ORATORIO - BAR “GOLF & COUNTRY” - BAR “IL SOQQUADRO” - BAR “LUNA” - BAR PANETTERIA PASTICCERIA “LA FABBRICA DEL GUSTO” - BAR TAVOLA CALDA “IL BARINO” - RISTORANTE “LA STAZIONE DEI SAPORI” - RISTORANTE “GUADO” PIZZERIA DA ASPORTO”SOLE E LUNA” - PASTICCERIA “ZAMBELLI” - PANETTERIA “LA BARCA” - PANETTRIA “ANTICO FORNO” - HOTEL “CLEMENTI” - TABACCHERIA “BENEDINI” - FARMACIA “CHIAPPANO” - PARAFARMACIA “GARAVANA” GIOIELLERIA”IL CAPRICCIO” - FIORISTA”IL FIORE” - ABBIGLIAMENTO ED ACCESSORI “PIERNEL” - ACCONCIATURE “A-Z” - ACCONCIATURE “TECLA” LAVANDERIA “ BAMBOLINA” - C. “BEAUTY CASE” - IMMOBILIARE”STUDIO DIECI” IMMOBILIARE”ALBASI” - TERME PRESIDENT - TERME DI SALICE - CONCESSIONARIA “SALICE MOTORI” - UFFICIO TURISTICO - BAR “KAOS” - PIZZERIA RISTORANTE “IO E VALE” - PISCINA “LIDO” - GOLFERENZO - RISTORANTE - PIZZERIA “DELL’OLMO NAPOLEONICO” - AGRITURISMO “CREVANI” - MUNICIPIO - LIRIO - RISTORANTE “L’OSTERIA DI LIRIO “ - MUNICIPIO - LUNGAVILLA - BAR “ROMA” - BAR “GREEN CAFE” - BAR TABACCHERIA “SPORT” - ALIMENTARI “IL PUNTO” - FARMACIA “DE PAOLI” - MUNICIPIO - MENCONICO - RISTORANTE “LA FRASCA” - MUNICIPIO MEZZANINO - BAR DANCING “CORALLO” - CAFFE “DEL CENTRO” - BAR “LAS VEGAS” - BAR “PERBACCO” - TABACCHIERIA “AL TABACHE’” - BAR PRESSO DISTRIBUTORE “TOTALERG” - MUNICIPIO - MONTALTO PAVESE - BAR “BLU LIGHT” - BAR RISTORANTE “IL PORTICO” - RISTORANTE “ITALIA” - TRATTORIA “DEL POVERO NANDO” - PANIFICIO “IL SCIUR GARO” - MACELLERIA “SAVIOTTI” MINIMARKET “NON SOLO MARKET” - FARMACIA “MAZZA” - MUNICIPIO MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA - BAR PIZZERIA “POSILLIPO” - BAR “SPORT” RISTORANTE GIAPPONESE “TOKIO” - TABACCHERIA - FARMACIA “ROMANO” - CENTRO ESTETICO “GIARDINO DEL BENESSERE” - AGENZIA VIAGGI “MAXERRE” - MUNICIPIO - MONTECALVO VERSIGGIA - RISTORANTE” PRATO GAIO” RISTORANTE “LA VERDE SOSTA” - MUNICIPIO - MONTESCANO - RISTORANTE “LA LOCANDA MONTESCANO” - CENTRO DI RIABILITAZIONE - MUNICIPIO MONTESEGALE - BAR PIZZERIA “LA VECCHIA FORNACE” - MUNICIPIO - MONTU BECCARIA - BAR “MAI DIRE” - BAR TABACCHERIA “ROXY BAR” - RISTORANTE “LOCANDA DEI BECCARIA” - RISTORANTE “COLOMBI” - MUNICIPIO - MORNICO LOSANA - BAR “CALVI” - AGRITURISMO “IL FEUDO DI NICO” - PANETTERIA “IL SCIUR GARO” - MUNICIPIO - OLIVA GESSI - MUNICIPIO - PANCARANA - BAR “ATLANTIS CAFE” - PANETTERIA “GLI - BA PAN” - MUNICIPIO - PIETRA DE’ GIORGI - BAR RISTORANTE “LOCANDA DI PIETRA” - BAR RISTORANTE “TORTI” RISTORANTE “SAVINI” - ALIMENTARI “SAVINI” - MUNICIPIO - PINAROLO PO - BAR “CARPE DIEM” - MUNICIPIO - PIZZALE - BAR “CARPI M. GRAZIA” - SALUMERIA “BERGAMASCHI” - RISTORANTE “IL BORGO DI PORANA” - MUNICIPIO - PONTE NIZZA - PIZZERIA “DE DOMENICI” - BAR TABACCHI “SPORT” - BAR “DE BAR” FARMACIA “TARDITI” - SALUMERIA MACELLERIA “ROSSI” - MACELLERIA “GIACOMOTTI” - FIORISTA “LANZAROTTI” - ABBIGLIAMENTO “PRIVILEGIO” ABBIGLIAMENTO “SEALUP” - LATERIZI “EDILSCIANNI” - MUNICIPIO - PORTALBERA - BAR TABACCHI “MILANO” - BAR TRATTORIA “DELLA PIAZZA” - MUNICIPIO POZZOL GROPPO - AGRITURISMO “CASA TUI” - OSTERIA” CASA STRINGA” - REA BAR “ROMPI BAR” - ABBIGLIAMENTO “GIANNI MAGLIERIA” - MUNICIPIO REDAVALLE - BAR “LADY” - BAR “CAVALLINO” - FARMACIA “FORNI” - PANETTERIA “LA PANETTERIA “ - RISTORANTE PIZZERIA “NEW METRO” - MUNICIPIO RETORBIDO - BAR “RE CAFE’” - BAR “MONTECARLO” - PANETTERIA PASTICCERIA”BELTRAMI” - TABACCHERIA/ALIMENTARI “GRAZIOLI” - PIZZERIA RISTO PUB “MALU” - PIZZERIA DA ASPORTO “SUPER PIZZA” - EDICOLA MINIMARKET “DI MEGLIO” - CENTRO ESTETICO “VANITY” - PARRUCCHIERA “FASCHION STYLE” - AZIENDA VINICOLA “MARCHESE ADORNO” - MUNICIPIO -

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