Il periodico news 87 - gennaio 2015

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Anno 9 - N° 87

il Periodico

Gennaio 2015

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Anna Corbi attacca Gabriele Barbieri "Un'assenza ingiustificata" L'ex sindaco di Godiasco, Anna Corbi, attacca il primo cittadino: "La sua assenza in Regione ci lascia davvero perplessi. I cittadini di Salice non si sono sentiti rappresentati e questra è una cosa gravissima". Intanto un tecnico, esperto di ponti e che preferisce l'anonimato, esce allo scoperto e dice: "Con massimo 2-3 mila euro si potrebbe riaprire la struttura e permettere alle auto di passare sul ponte. Con 200 mila euro e, non 600 come vogliono far credere, e un mese di lavoro il ponte potrebbe tornare agibile al 100 per cento". Il tecnico in questione ha già depositato gli atti in Provincia per cercare di smuovere le acque e 'salvare' Salice dal baratro.

Montebello Bruni all'attacco della giunta "Nessun cambiamento" STRADELLA Curedda contro il sindaco "Non c'è flessibilità" CASTEGGIO Polemiche sul Project Fianciang L'assessore Mussi risponde

Diamo il benvenuto a Mister X

Pian del Poggio: inaugurata la seggiovia

Parte da questo numero una nuova iniziativa editoriale: a pagina 6 de 'Il Periodico News' ogni mese troverete un'intervista ad un personaggio, un tecnico, un esperto del settore che andremo a trattare sul giornale, che, grazie all'anonimato, rilascerà interviste piccanti ed accattivanti dando anche consigli su determinate tematiche. Il personaggio intervistato non avrà però ne un nome ne un volto, insomma sarà per l'appunto Mister X. Con il personaggio misterioso, che sarà ogni volta una persona ritenuta dalla nostra redazione adeguato a rispondere in modo diretto e trasparente ad alcune domande scomode relative al mondo agricolo, imprenditoriale, turistico e non solo del nostro Oltrepò pavese. Si parte da questo numero. E la persona intervistata è un enologo che risponde al delicato momento che sta attraversando il nostro territorio tra lo 'scandalo vini' e la situazione delicata in cui si trova la cantina 'La Versa'. Curiosi? Non vi resta che correre a pagina 6 e leggere con attenzione. Buona lettura a tutti.


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Commento di Antonio La Trippa Anche da noi in Oltrepò, come del resto in tutt'Italia si parla d’immigrazione e dei problemi che essa crea. La frase che si sente, purtroppo sempre più spesso, in strada o nei locali pubblici è: “hanno rubato a casa di tizio, saranno certamente degli immigrati”, e con questo termine si intende identificare non un immigrato specifico, ma piuttosto degli immigrati di due zone geografiche determinate, quelli che provengono dall’est Europa e quelli che arrivano dall’Africa. Per identificare i primi si usa l’espressione “al sarà un albanes” che poi sia rumeno, bulgaro, serbo o di altro paese è ininfluente, “l’è un albanes”!, mentre per indicare i secondi si usa l’espressione “al sarà un maruchè”, che poi invece sia un profugo siriano o un nigeriano poco cambia “l’è un maruchè”! Questa semplificazione deve far pensare, perché è grave sintomo di un disagio sociale, ma mentre per “l’albanes” il problema integrazione è in buona parte superato, per il “maruchè” il problema immigrazione è irrisolto, anzi è accentuato dalle continue notizie che ci giungono da ogni parte del mondo inerenti alle atrocità che i fanatici mussulmani compiono sempre di più. Alla luce di questi atroci fatti quotidiani, la posizione della gente nei confronti dei “maruchè” diventa sempre più ostile ed intransigente. Quando si parla dei rapporti tra culture diverse all’interno di una stessa società, occorre evitare semplificazioni e schematismi tali da creare confusioni che spesso mettono radici in processi degenerativi che difficilmente riescono a correggere un danno che è destinato a divenire incontrastabile. Quello degli stranieri che invadono le nostre comunità è uno di questi. All’insegna di quella idea uto-

pistica di multiculturalismo radicale, si è compiuto un grosso fallimento nell’integrare lo straniero. Sul cammino dell’accoglienza i cosiddetti “progressisti” hanno incontrato la sensibilità cattolica ed in un primo momento, a mio giudizio, in modo umanamente ed eticamente corretto, si pensava che i “maruquè” potessero integrarsi e convivere in modo civilmente corretto con gli Italiani. Viceversa, l’idea di frenare, regolamentare, arginare l’immigrazione è stata avvicinata alla destra ed ad una parte del mondo cattolico che si preoccupava della diffusione dell’Islam. Purtroppo dopo ogni nuovo attentato, dopo ogni nuovo massacro, la situazione diventa sempre più critica e ciò, non può essere letto con le lenti ideologiche del razzismo e della xenofobia, ma con il senso comune dell’autoconservazione. E’ normale che una società tuteli prima se stessa e i suoi membri e proceda all’integrazione degli stranieri partendo da coloro che giudica più assimilabili o comunque più vicini ai propri standard di vita, alla propria mentalità, “gli albanes” per l’appunto, mentre accettare i “maruchè” diventa sempre più difficile, per differenze culturali, religiose e di tradizione. Solo chi è stato per un po’ di tempo in diversi stati mussulmani, per lavoro e non per vacanza e quindi ha capito vivendole sulla propria pelle queste enormi differenze, poteva con ragionevole certezza prevedere che questa integrazione fosse difficile. L’unica strada a mio giudizio accettabile è quella civile e logica del principio di reciprocità. Tu a casa mia ti comporti nello stesso modo nel quale io mi posso comportare a casa tua. E’ un principio teoricamente ineccepibile: si è tolleranti nella misura in cui si è tollerati, si rispettano le altrui religioni, tradizioni, culture, nella stessa misura in cui sono rispettate in casa loro le nostre. Al rovescio, nessuna tolleranza verso

TERZA PAGINA

"ALBANES" E "MARUCHE’", PURTROPPO CON I "MARUCHE’" L’INTEGRAZIONE E' DIFFICILE, QUASI IMPOSSIBILE

gli intolleranti, nessun rispetto verso gli irrispettosi. Si erigono, per esempio, moschee nelle nostre città, solo se è possibile erigere cattedrali nelle loro città. Per noi è un concetto semplice ed equo, purtroppo non è applicabile in quasi nessuno dei paesi mussulmani, e chi afferma il contrario o non conosce i paesi mussulmani e le loro tradizioni oppure vive su una nuvoletta e vede tutto il mondo rosa. I “progressisti” affermano che non riescono ad integrarsi perché sono poveri, io non direi, perchè i mussulmani più fanatici arrivano dagli emirati del golfo o dall’Arabia Saudita che paesi poveri non sono, anzi, del resto il più famoso di questi fanatici Osama Bin Laden proveniva da una famiglia ricchissima ed aveva studiato in Inghilterra. Penso sia difficile l’integrazione con i mussulmani, del resto la storia che è ciclica e quindi ripete insegna questo, ogni 2 o 3 secoli, c’è stata da qualche parte una guerra santa, cristiani contro mussulmani, ecco io penso che se non abbandoniamo l’utopistica idea di “integrazione” ed abbracciamo la più ragionevole idea di “convivenza guardinga”, si arriverà ad un’altra, ennesima guerra santa. Di per sè, non è neanche una novità a circa 700 kilometri da noi, in Europa, in alcuni paesi dell’ex Jugoslavia la guerra santa c’è stata negli anni scorsi e per alcuni versi ed in alcune zone c’è ancora. Quindi cosa dobbiamo fare con i “maruchè”? Cercare di conviverci, ma stando molto guardinghi, perché nella quasi totalità non si integreranno mai, anche quelli che hanno studiato in occidente e che poveri non sono. Dovremo usare in futuro tanto buon senso, abbandonando chimere di utopistico “buonismo” perché altrimenti questo sarà un fenomeno destinato a travolgerci.


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BUFERA “TERRE D'OLTREPO”: IN CAMPO IL PRESIDENTE CIA, DAVIDE CALVI

“Bisogna azzerare la scorrettezza e la cattiva pratica, che ci danneggiano” di

Oliviero Maggi

Territorio e qualità: su questo deve puntare l'Oltrepo Pavese per rilanciarsi. A dirlo è il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Pavia, Davide Calvi, che, dopo la bufera giudiziaria che ha colpito la cantina “Terre d'Oltrepo” di BroniCasteggio, invita a rimuovere tutte le scorrettezze e a rilanciare un'immagine di onestà e di qualità, condivisa dalla maggior parte degli agricoltori oltrepadani. A loro, infatti, va riconosciuto un ruolo insostituibile di custodi del territorio: coltivare un terreno, infatti, vuol dire anche salvarlo dall'incolto e prevenire il dissesto idrogeologico. Presidente Calvi, il momento per l'Oltrepo Pavese è molto delicato. Lei che idea si è fatto? “I recenti fatti di cronaca riferiti al maxi controllo, che ha interessato la principale cantina dell'Oltrepo Pavese, impongono importanti riflessioni sulla salute del nostro territorio. Se verrà confermato il malcostume emerso nelle indagini, sarà necessario azzerare, con decisione, la scorrettezza e la cattiva pratica. Le stesse, difatti, danneggiano fortemente l'immagine del territorio e arrecano danni agli agricoltori onesti e scrupolosi, che restano comunque la larga maggioranza. Il nostro ruolo di agricoltori-imprenditori ci impone la ricerca reddito, ma non certo ad ogni costo. Il valore dei terreni del nostro Oltrepo è bassissimo rispetto ad altre zone viticole e certamente di gran lunga inferiore alle sue potenzialità”. Qual è, a suo parere, il “peccato originale” che ha generato una situazione come questa?

“La nostra terra è vocata alla produzione di grandi vini, da invecchiamento e di pronta beva: bianchi, rossi, spumanti e dolci. Vocazione confermata dai grandi gruppi extraterritoriali che nei decenni hanno drenato uva, vino e, dobbiamo dirlo, “carta” dalle nostre colline, portando altrove il valore aggiunto della trasformazione”. Le associazioni di categoria, come la sua, e gli altri soggetti istituzionali, quindi, come possono reagire a tutto questo? “È il momento di prendere una posizione decisa e netta. Il territorio deve cambiare rotta: diciamo basta a disciplinari costruiti su mercanteggiamenti antitetici alla ricerca della qualità; e diciamo no alla politica delle grandi sovvenzioni, che ha premiato

la cisterna e dimenticato la promozione del marchio e della bottiglia. Ci deve essere una ricostruzione e deve partire da basi eccellenti, peraltro già esistenti, esaltando due parole d'ordine internazionali: terroir e qualità. A tutti i livelli”. In queste settimane si è tanto parlato di valori da rimettere al centro. I suoi quali sono? “La nostra missione primaria, come agricoltori, deve essere quella di custodire il nostro bene principale, il terreno agricolo. Noi l'abbiamo ricevuto dai chi ci ha preceduto ed è nostro compito preservarlo per chi ci succederà. La buona pratica agronomica, insita del nostro dna, appresa o trasmessa dalle tradizioni secolari, ci impone massima cautela e cura nella tutela di questo fattore di produzione così limitato e delicato, sensibile agli inquinamenti, alle erosioni e al depauperamento. Inoltre è necessario che venga riconosciuto come premialità ed incentivo questo ruolo importantissimo e non sostituibile, addirittura indispensabile, nella cura delle zone più disagiate”. Presidente Calvi, al di là di questa vicenda, come è stato il 2014 per l'agricoltura oltrepadana? “Questo autunno piovoso, che ha minato le già fragili difese della nostra provincia, ha riproposto il consueto ripetersi degli eventi calamitosi legati al dissesto idrogeologico. In collina, fortunatamente, non abbiamo assistito a numerose frane nei terreni coltivati, ma a soffrire sono state le strade, con diversi cedimenti. In pianura, invece, diverse esondazioni di torrenti e fossi hanno danneggiato terreni e abitazioni. Ancora una volta si manifesta l'inadeguatezza del sistema di manutenzione ordinaria di pulizia dei fossi e degli scoli in pianura e la piaga dilagante degli incolti in collina. Un'altra situazione critica che dobbiamo impegnarci per migliorare”.

ALL'EVENTO HANNO PARTECIPATO NUMEROSI SINDACI DELL'OLTREPO' PAVESE

Si è insediato il nuovo vescovo: grande festa a Tortona per monsignor Vittorio Viola di Alessandro

Disperati

Domenica 14 dicembre la Diocesi di Tortona ha accolto il suo nuovo Vescovo. Mons. Vittorio Viola è arrivato in città da Valle Mosso, suo paese natale e come primo gesto ha voluto visitare coloro che soffrono. Si è recato presso il Centro di Riabilitazione Extra Ospedaliero “Paolo VI” di Casalnoceto, al Santuario della Madonna della Guardia e al Piccolo Cottolengo. Ha salutato i malati e si è fermato con loro per qualche minuto. Nel frattempo piazza del Duomo si è riempita di gente in attesa del suo nuovo Vescovo. Verso le ore 16 mons. Viola è giunto sul sagrato della Cattedrale dove è stato accolto dall’Amministratore apostolico Mons. Martino Canessa, dal Metropolita della Regione Ecclesiastica Ligure e Presidente della Cei Cardinale Angelo Bagnasco, dai Vescovi della Liguria, dai Vescovi di Alessandria, Casale Monferrato, Asti, Biella, Pavia e Vigevano, insieme ai Canonici della Cattedrale e ai Vicari episcopali e foranei. Il primo a rivolgergli il saluto è stato il Sindaco di Tortona Gianluca Bardone che, a nome di tutti i sindaci dei comuni della Diocesi, gli ha assicurato piena colla-

borazione. Mons. Viola dopo averlo ringraziato gli ha chiesto a che ora poteva recarsi all’Ufficio Anagrafe il giorno seguente perché desideroso di prendere la residenza e di “stare a lungo” in città. Prima di entrare nella chiesa il Presidente del Capitolo Mons. Pier Giorgio Pruzzi ha posto il Crocifisso al Vescovo Vittorio che lo ha baciato. Poi tra gli applausi, ha benedetto i fedeli e dopo alcuni momenti di preghiera davanti al Santissimo, è salito sull’altare maggiore per la celebrazione solenne. Il Cardinale Bagnasco ha consegnato al Cancelliere Vescovile la lettera Apostolica con la quale il Santo Padre Francesco ha nominato Padre Vittorio Vescovo di Tortona. Il Cardinale Bagnasco ha salutato mons. Viola con affetto e amicizia fraterna, e ha definito la Diocesi di Tortona il luogo del suo incontro con il Signore, “il Sinai di Mosé, il deserto di Osea, dove Dio chiama il suo eletto per parlare al suo cuore affinché possa lui parlare al cuore del suo popolo”. Terminato il suo intervento, il Cardinale Bagnasco ha consegnato il pastorale al nuovo Vescovo che si è seduto sulla Cattedra. Dopo la proclamazione del Vangelo il Vescovo Vittorio ha tenuto la sua prima omelia.


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IL PRESIDENTE BOSONE TRACCIA UN BILANCIO DELL'ANNO APPENA CHIUSO

di

Oliviero Maggi

Tante emergenze da affrontare, molti tagli dal governo centrale, ma anche diverse opere inaugurate e progetti avviati o portati a termine. Si è concluso così il 2014 per la Provincia di Pavia, che si appresta ad affrontare l'ultimo anno e mezzo di vita, prima del passaggio ad ente di secondo livello. In questa intervista il presidente Daniele Bosone ricorda i tanti progetti conclusi (seggiovia di Pian del Poggio, Greenway, ponte sullo Scuropasso), le emergenze affrontate (i ponti, le scuole, il dissesto idrogeologico) e l'impegno per arrivare nel migliore dei modi ad Expo 2015. Presidente Bosone, come giudica il 2014 che si è appena concluso per la Provincia di Pavia? “L’incertezza sul futuro della Provincia, chiamata a trasformarsi in ente di area vasta, ha governato tutto il 2014, ma non ha avuto la meglio sull’impegno della amministrazione provinciale a favore del territorio. Con sacrifici siamo riusciti ad assorbire i contraccolpi di una spending review adottata in maniera abnorme nei confronti degli enti locali. Tuttavia, grazie ad una sana e rigorosa gestione del bilancio, siamo riusciti a realizzare e finire opere importanti”. Quali sono state le opere principali che avete realizzato in Oltrepo? “Non posso non citare la Greenway Voghera - Codevilla e la Greenway Retorbido - Rivanazzano - Salice Terme, con le quali siamo riusciti a collegare la città di Voghera alla valle Staffora con una pista ciclabile di oltre 13 chilometri. Sempre per quanto riguarda la

mobilità dolce in Oltrepo Pavese abbiamo portato a termine anche la pista ciclabile Mezzanino – Arena Po lungo l’argine del fiume. In collaborazione con Ster ed Aipo è stata poi realizzata una cartografia completa della rete di piste ciclabili sul territorio”. Nonostante le difficoltà, anche di recente, ci sono state importanti inaugurazioni. “Certamente, proprio qualche settimana fa abbiamo inaugurato la nuova seggiovia di Pian del Poggio, dopo 5 anni di chiusura degli impianti, e abbiamo raggiunto obiettivi che guardano al futuro. Finalmente si è iniziato a parlare di un nuovo Ponte alla Becca e ci siamo aggiudicati il Bando Expo con il quale intendiamo accompagnare tutta la provincia a quell’evento unico che è l’Esposizione Universale, lavorando con degli obiettivi specifici. L’agricoltura rappresenta una grande occasione di sviluppo per il nostro territorio e può diventare strategica per il turismo se riusciremo a valorizzare e far conoscere il paesaggio agricolo stesso, i suoi prodotti, la cucina che ne deriva”. Come si sta preparando l'amministrazione provinciale ad Expo 2015? “Con tanti progetti portati a termine nel corso dell’anno: la guida “4 Itinerari turistici nella Provincia di Pavia”, il portale dedicato al turismo “Visit.Pavia.com”, le collaborazioni con tour operator e operatori turistici che hanno permesso l’inserimento della “Destinazione Pavia” nei cataloghi di vendita internazionali dedicati ad Expo. La condivisione del progetto “4 itinerari” con i distretti del Commercio

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“Il futuro incerto non ha avuto la meglio sul nostro impegno per il territorio”

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e dell’attrattività ha attivato sinergie che hanno portato all’adozione di azioni comuni, dalla promozione on line fino alla posa della nuova segnaletica turistica”. Presidente Bosone, accanto a tutto questo, avete dovuto affrontare molte emergenze. “Emergenze che abbiamo in parte risolto: dallo stato di salute dei ponti (Becca, Gerola, Bressana e Ponte di barche), forse la maggiore criticità del territorio, al dissesto idrogeologico. Per la messa in sicurezza del versante a monte della SP18, a Varzi, in località Nivione, abbiamo cofinanziato un progetto insieme a Regione Lombardia per 200.000 euro, mentre per il nuovo ponte sul torrente Scuropasso, tra i comuni di Broni e Cigognola, sono stati necessari lavori per 872.000 euro”. Senza dimenticare le molteplici criticità anche nel settore scolastico. “Qui le manutenzioni straordinarie ed ordinarie sono state gestite in un quadro d’insieme devastato per colpa dei tagli subiti dal Governo centrale. Agli edifici scolastici siamo comunque riusciti ad assicurare manutenzioni straordinarie per 3.700.000 euro e 536 mila euro di manutenzioni ordinarie. Tutto il possibile è stato investito nel settore della viabilità (2 milioni di euro per asfaltature e 650 mila euro per la segnaletica). Siamo consapevoli, però, che molto resta da fare e che non tutte le attese sono state rispettate”.


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L'INTERVISTA X

L'INTERVISTA A UN NOTO ENOLOGO del nostro territorio

"Il vino dell'Oltrepò paga una politica sbagliata e manca una vera strategia" di

Nilo Combi

Il “ Mister X “ di questo mese è un famoso enologo dell’Oltrepo, che in modo diretto e trasparente risponde ad alcune domande scomode sulla situazione viti-vinicola della nostra zona. 1 – E’ momento di grande difficoltà per la Cantina La Versa, qual è la causa principale? R – Una politica commerciale sbagliata, Il Duca Denari, aveva portato il marchio La Versa ad eccellenti livelli, con un prodotto in particolare, il brut, bisognava insistere e continuare su quella strada. 2- Qual è stato l’errore commerciale? R – Aver voluto sprecare risorse per produrre, voler vendere e pubblicizzare anche altri innumerevoli vini. L’errore di La Versa mi ricorda l’errore che ha fatto l’Alfa Romeo, che era famosa per le vetture sportive di alta gamma, poi hanno voluto costruire l’Arna e l’Alfasud, sprecando risorse e distruggendo il marchio. La Versa aveva un ‘immagine con il Brut , su quello bisogna puntare ampliando l’offerta degli spumanti. 3- Dopo il Brut, la cantina ha proposto il marchio Testarossa, che ha dato ottimi riscontri? R – Bisogna fare i complimenti alla cantina perché ai tempi ha centrato sia il nome Testarossa che il prodotto, ma per l’appunto anche in questo caso era uno spumante, non un vino rosso. 4 – Quindi un’altra occasione sprecata? R – Purtroppo si, La Versa poteva e doveva essere uno dei marchi top in italia e nel mondo, come lo sono ad esempio gli spumanti Berlucchi e Ferrari. Bisognava continuare ad investire sulle “bollicine” creando un’offerta di 8 o 10 prodotti e collocarla nella fascia alta del mercato. Del resto il Duca Denari aveva iniziato ad intraprendere questa strada bisognava proseguire sulla strada maestra senza discostarsi. 5 – Altri errori commerciali di La Versa? R – Si è curato pochissimo l’export, e quando ci sono state le prime crisi nelle vendite, si sono gradualmente abbassati sempre di più i prezzi di vendita, bisognava produrre meno, e tenere i prezzi sempre ad un livello medio alto, per riaffermare il marchio nella fascia “premium” del mercato. 6 – La magistratura nei mesi scorsi ha predisposto numerosi controlli a numerose cantine? R- Che dove c’è fumo c’è arrosto, mi auguro meno arrosto di quanto prospettato, ma non sono ottimista 7 – Perché queste presunte irregolarità? R – Ritengo che di super uomini a livello commerciale nelle cantine dell’Oltrepo non ce ne siano, ci sono tantissime persone, chi più chi meno bravo, che lavorano 24 ore al giorno per far quadrare i conti, quindi alla cantine miracolo in questo panorama oltrepadano non ci credo, se qualche cantina faceva miracoli economici qualche sospetto sorge, poi mi auguro siano solo miracoli economici e non miracoli di altro tipo. Forse c’è stato anche un certo atteggiamento da “volemoce bene” da parte di molti che alla luce dei fatti odierni ci ha nuociuto, anche chi di noi doveva controllare forse si è voltato troppo volte dall’altra parte. Ma questo mi sembra sia già stato

detto e con coraggio da un noto e stimato produttore 8 – Qual è il maggior problema del vino oltrepadano? R – Premesso che molti in Oltrepo producono eccellente vino, ma purtroppo molti, direi troppi vendono ancora il vino in cisterne, in questo modo è difficile far decollare l’immagine di qualità che in tantissimi casi il nostro vino possiede. 9 – Come vede l’operazione marketing del Cruasè? R – La ritengo ottima, avevamo bisogno di un marchio collettivo, ed anche le azioni di marketing, così come il posizionamento mi sembrano entrambe azzeccate. 10 – La prima cosa che le Cantine dell’Oltrepo dovrebbero fare per affermarsi qual è dovrebbe essere? R – Essere presenti in tutti i ristoranti, pizzerie, bar e locali pubblici dell’Oltrepo, ma in modo capillare e massiccio, in ogni locale pubblico dovrebbe esserci un adesivo con uno slogan dove si dice che

si serve vino dell’Oltrepo, su ogni tavolo o su ogni banco bar dovrebbero esserci oggetti con il marchio dell’oltrepo. Servire vino dell’Oltrepo deve essere per ogni ristoratore ed ogni esercente un punto di forza e di prestigio e non come molto spesso capita un ripiego. Spesso, troppo spesso, nei ristoranti propongono in prima battuta vini di altre parti d’italia o vini stranieri, poi come soluzione di ripiego vini dell’Oltrepo, in molti bar vengono serviti vini improbabili di altre zone d’italia. Il primo e più grande investimento commerciale e marketing che le associazioni di categoria viti-vinicole oltrepadane devono fare è quello di affermarsi in modo totale nei locali dell’Oltrepo. Se si va ad esempio nella zona del prosecco, tutti i gestori di tutti i locali servono prosecco e con orgoglio! Stessa cosa succede in molte parti del Piemonte ed in tante regioni d’Italia, in oltrepo questo non succede. Se un marchio deve essere forte, lo deve essere prima di tutto in casa propria, poi a macchia d’olio si allarga alle altre zone. Ma prima bisogna essere leader assoluti in casa propria.


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L'EX SINDACO NON ESCLUDE DI SCENDERE IN CAMPO ALLE PROSSIME ELEZIONI

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Christian Draghi

Dimessosi dalla presidenza della casa di riposo Pezzani, l’ex sindaco di Voghera Aurelio Torriani parla già da nuovo leader del centrodestra. Bacchetta il primo cittadino uscente Carlo Barbieri che “non ha operato nella continuità con i mandati precedenti” ed è convinto di poter essere la carta vincente per far recuperare alla coalizione i punti persi sulla strada delle elezioni 2015. Una sorta di auto-investitura che creerà inevitabilmente dibattito in un centrodestra oggi quanto mai frammentato. Forza Italia continuerà a puntare al Barbieri-bis oppure cambierà il suo “cavallo” in corsa? Il quadro politico del centrodestra in vista delle prossime elezioni è quanto mai frammentato. Barbieri al momento è un nome che sembra dividere e non unire. Cosa ne pensa? “Carlo Barbieri ha adottato scelte nel segno della discontinuità rispetto ai miei precedenti mandati amministrativi. Rientra tra i diritti di un sindaco eletto, ma questo è probabilmente stato interpretato come segnale di divisione e non di unitarietà”. Anche Marina Azzaretti pare ambiziosa e scalpita per avere più spazio. Un problema o una risorsa per il centrodestra ? “Certamente lei costituisce una risorsa per il centrodestra, sia come rappresentanza di genere che in senso assoluto”. Se il partito le proponesse di candidarsi al posto di Barbieri accetterebbe?

“Non ho ancora pensato seriamente alla questione ma credo di rappresentare perfettamente il candidato che unendo tutti gli elettori moderati e del centrodestra può sbarrare la strada alle voglie delle sinistre di conquistare la città di Voghera dopo 15 anni”. Anche nel momento in cui Forza Italia perdeva forza a livello nazionale, a Voghera il centrodestra ha ottenuto importanti successi elettorali. Oggi invece sembra aver perso la sua presa sulla città. Di chi è la colpa? “Se di colpe si può parlare, credo che la colpa principale si possa trovare nelle scelte nel segno della discontinuità rispetto ad un recente passato fatto invece di continui successi elettorali. C’erano degli equilibri e la città aveva certi punti di riferimento in grado di dare grande soddisfazione nell’elettorato di centrodestra e non solo”. Da ex sindaco per due mandati cosa si sente di rimproverare al suo successore Barbieri? “Posso rimproverargli, come già detto prima, di non aver voluto mantenere un livello di continuità con i miei due mandati 2000-2010”. Per la prima volta dopo 15 anni il centrodestra rischia seriamente di perdere la guida della città. Perchè secondo lei Forza Italia sembra voler puntare così tanto su un candidato (Barbieri) diciamo....per lo meno "discusso"? “Rispondo con un’altra domanda. Siamo certi che Forza Italia tutta punti decisamente su un solo candidato?”. Lei ha abbandonato il cda della Pezzani "sbatten-

VOGHERA

Torriani: "Chi dice che Forza Italia sosterrà a Voghera un solo candidato?"

do la porta". Cosa l'ha spinta a lasciare? “Rimanere nel consiglio d’amministrazione della ASP in minoranza, con equilibri politici mutati (su 5 membri 3 erano già assegnati alla Lega ndr), non mi avrebbe permesso di governare come avrei voluto questa importante azienda sanitaria dei cittadini vogheresi”. Ha dichiarato che il suo partito, Forza Italia, non l'ha appoggiata. Prima alla corsa in Regione e poi con le nomine per il cda della Pezzani, dove la maggioranza è stata consegnata alla Lega. Crede che chi ha voluto 'farla fuori' dalla Pezzani volesse mandarle un messaggio in vista delle Comunali 2015? “La dietrologia non mi appartiene. Preferisco lasciare decidere ai cittadini vogheresi che saranno gli elettori della nuova amministrazione del 2015 chi deve essere dentro o fuori”.


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VOGHERA

INTERVISTA AL SEGRETARIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI VOGHERA

"Abbiamo idee diverse dalla giunta: faremo una lista che ci rappresenti" di

Christian Draghi

A cinque mesi dalle elezioni comunali di maggio, la segreteria vogherese di Rifondazione comunista scende in campo e attacca l’amministrazione Barbieri. “Voghera è una città stremata a causa di una Giunta incapace di operare per il bene della città e a causa di una maggioranza che da quindici anni amministra senza una concezione strategica dell’intervento pubblico”. A parlare è il segretario Antonietta Bottini. Segretario, cosa non le piace della giunta attuale? “In linea generale diciamo che non ha affrontato i problemi reali degli abitanti e della città di Voghera. Si è puntato sulla sicurezza, sulla paura del diverso mentre la gente ha paura di perdere il lavoro e vive ogni giorno nuove preoccupazioni indotte dalla crisi. Poi ci sono gli sprechi: l’acquisto di Asm Tortona ad esempio, o la cattiva gestione della raccolta differenziata, la gestione dei servizi tramite una serie di società di capitali. C’è un aspetto critico sulla trasparenza, ad esempio sulle modalità di affidamento di strutture alle società sportive. Si è consentito un consumo smodato di suolo per costruire inutili e brutte strutture commerciali, si è operato per lo smantellamento del parco Baratta. Anche i giri vorticosi di assessori hanno prodotto inefficienze”. Cosa bisognerebbe fare?

“Un’Amministrazione attenta, in fase di grave crisi economica, avrebbe concentrato gli sforzi e incrementato gli stanziamenti nel sociale per cercare di alleviare il disagio di molte famiglie. Le famiglie in difficoltà sono aumentate, spesso in conseguenza della perdita del lavoro dei componenti, perciò devono aumentare gli interventi di sostegno. Ci sono oltre 300 richieste di assegnazione di case popolari, si può pensare di incentivare con uno sconto sulle tasse

comunali i proprietari privati disponibili ad affittare ad un canone convenzionato. Si tratta di priorità da affrontare anche a eventuale discapito di spese per opere stradali o per sistemare lo stadio”. Sul piano della cultura però le cose sembrano muoversi. L’assessore Azzaretti ha annunciato che sono stati stanziati 120mila euro per le iniziative del 2015. “Noi abbiamo un’ idea della cultura diversa da quella della giunta Barbieri. La città di Voghera merita una proposta organizzata e continuativa, da pensare e costruire insieme a protagonisti ed operatori, insegnanti, storici, esperti che a Voghera ci vivono, ma che non vengono coinvolti. Altro che qualche spettacolo spot, magari di richiamo, fine a se stesso. E finalmente serve pensare luoghi di incontro e spazi che diano possibilità di espressione dignitosa anche ai nostri giovani e alle realtà musicali locali”. Come si prepara rifondazione alle elezioni 2015? “Faremo una lista che possa riscontrare le aspettative dell’elettorato della sinistra democratica e progressista. In una fase in cui la politica nazionale porta a compimento l’azione di svuotamento delle istituzioni, di smantellamento dei servizi e di svendita del patrimonio pubblico, noi vediamo la necessità di una radicale inversione di tendenza. Siamo impegnati a costruire una proposta che arrivi a delineare tutte le reali possibilità che il Comune ha di essere un centro di governo intelligente, trasparente e partecipato”.


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C'E' MALUMORE NEL CENTRODESTRA VOGHERESE

di

Christian Draghi

Si allunga nel centrodestra vogherese la lista dei “dissidenti”. A quelli che non vedono di buon occhio (tanto per usare un eufemismo) la ricandidatura del sindaco uscente Carlo Barbieri si aggiungono William Tura, ex assessore (e anche ex membro) di Forza Italia “silurato” proprio da Barbieri nel giugno 2012 e Andrea Bertelegni, ex coordinatore provinciale azzurro. Insieme daranno vita ad una lista civica di centrodestra, “Scegli Voghera”, destinata a porsi in contrapposizione all’attuale linea amministrativa. Qualora Barbieri fosse il candidato espresso da Forza Italia, voi non lo appoggereste, giusto? “No e lo abbiamo detto chiaramente anche a lui. Non riteniamo sia una figura in grado di unire il centrodestra, semmai il contrario. Noi preferiremmo le primarie, o quantomeno un dibattito più ampio sulla scelta del candidato a sindaco”. Torriani vi piacerebbe di più? “Se garantisce la coalizione sì. Il candidato deve garantire gli equilibri tra le varie forze: se oggi il centrodestra è sconquassato lo si deve al modo in cui si è gestita la politica interna negli ultimi anni”. Tura, Barbieri ha dichiarato che il vostro dissenso è “di pancia”, non politico… “In realtà sono state molte mosse del sindaco a non essere politiche: se così fosse stato, ad esempio, prima di togliermi la delega da assessore ci sarebbe stata almeno una discussione interna al partito. Il sindaco poi ha agito ignorando un principio base della

Andrea Bertelegni e William Tura

politica: il rispetto della volontà degli elettori che mi avevano votato. Invece ho soltanto ricevuto una comunicazione da parte del messo comunale e stop”. Nessuna spiegazione? “Guardi, ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli esponenti del mio partito solo il mese scorso, a due anni di distanza da quei fatti. In una riunione alla presenza di Alessandro Cattaneo, Giancarlo Abelli, Giovanni Alpeggiani (che mi chiedo perché fosse ad una riunione di Forza Italia), Gianpiero Rocca e Carlo Barbieri stesso ho avuto la possibilità di dire quel-

VOGHERA

Tura appoggia la candidatura di Torriani "Non siamo disposti a votare Barbieri"

lo che pensavo, cioè che il suo modo di prendere decisioni, cambiando assessori in modo piuttosto arbitrario, non unisce”. Lui che ha risposto? “Nel merito della mia cacciata ha detto che la colpa è stata del messo comunale, troppo zelante nel notificarmi la revoca prima che lui avesse il tempo di parlarci”. Che cos’è “Scegli Voghera”? “E’ prima di tutto un’associazione culturale, nata un anno fa e fatta da persone che hanno voglia di mettere in gioco idee e progetti per la città. Ad oggi sono circa 30 gli attivisti, l’idea è confrontarsi con la cittadinanza: negli ultimi mesi abbiamo istituito 5 commissioni su specifici argomenti, affidate e seguite da persone con specifiche competenze. Chiederemo una partecipazione più attiva dei cittadini con una serie di progetti che li coinvolgeranno direttamente per rivitalizzare la città”. Cosa manca oggi a Voghera? “Non ci sono politiche per i giovani, ma non ci stupisce più di tanto data l’età media della giunta. Avevamo iniziato un progetto con l’università, un concorso di idee per la valorizzazione di via Emilia, di cui poi non si è saputo più nulla. Si era iniziato a fare il wifi nella zona del parco Pertini, poi non si è andati avanti. Questa amministrazione ha tirato a campare, senza pensare a progetti di ampio respiro nonostante avesse i numeri in consiglio per fare ciò che voleva”.

IL SUO SLOGAN: RISPETTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI

Aquilini sarà sicuramente uno dei candidati sindaci: "Vogliamo rivolgerci alla gente"

di

Christian Draghi

Fabio Aquilini, leader del movimento civico L’Italia del Rispetto, è al momento uno dei tre candidati “sicuri” (gli altri sono Diego Di Pierro e Pier Ezio Ghezzi) alla carica di sindaco di Voghera in vista delle elezioni 2015. Da subito ha voluto porsi come alternativa ad un mondo, quello politico, fatto di logiche e meccanismi tanto “concreti” da sembrare crudi. Aquilini si è definito un “politico spirituale” e ha inaugurato la campagna elettorale al motto di “Rispetto dei diritti e dei doveri”. Può spiegarci il senso di questo slogan? “Intendiamo rivolgerci ai cittadini ripartendo proprio dai diritti fondamentali e dai doveri che ne conseguono, come del resto illustra anche la nostra Costituzione. Come l’esperienza storica ci ha più volte dimostrato, il buon funzionamento di una società dipende dal corretto equilibrio che si determina tra i diritti e doveri di ogni individuo e alla base di questo equilibrio ci devono essere le istituzioni politiche. Dal momento che i cittadini hanno il dovere di rispettare i diritti dei propri simili, anche le istituzioni politiche sono tenute a fare altrettanto. Noi pensiamo che le forze politiche che governano uno Stato o una città siano lo specchio della società stessa. Per questo motivo chi intende fare politica non puo’ fare a meno di essere prima di tutto un buon cittadino, e

questa è principalmente una questione culturale e di educazione civile”. Come si traduce tutto questo in programma politico? “Il nostro programma è suddiviso in cinque punti fondamentali: il diritto al lavoro, il diritto alla sicurezza, il diritto alla cultura, il diritto all’assistenza sociale, e il diritto allo sport. Non ci si può permettere grandi progetti, bisogna restare ancorati ai problemi concreti”. Il primo punto è dunque il lavoro. A Voghera le

aziende chiudono e per trovare impiego bisogna fare i pendolari. Come pensa di invertire questa tendenza? “Bisogna intraprendere nei confronti delle attività industriali, commerciali e artigianali, una serie di azioni per diminuire il carico fiscale e i costi energetici, di competenza comunale, compatibilmente con le risorse disponibili, in modo da favorire l’incremento dell’occupazione”. Questione sicurezza. Cosa può fare il Comune in merito? “Di fronte all’evidente aumento della microcriminalità io da sindaco procederei ad una razionalizzazione dei servizi della polizia locale intesa a concentrare ed aumentare il personale sia nelle ore diurne che notturne”. In questi mesi avete portato avanti numerose battaglie, soprattutto attraverso lo strumento delle petizioni. Che cosa avete riscontrato stando fra la gente? “Paradossalmente quando abbiamo affrontato temi concreti come la sicurezza di alcune strade o gli asili abbiamo visto meno partecipazione, mentre su petizioni che toccano l’emotività della gente (come quella contro i fuochi artificiali a tutela degli animali) c’è stata molta più attenzione. Credo che troppo spesso si tenda a preoccuparsi delle cose solo quando riguardano il proprio orticello”.


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GENNAIO 2015

VOGHERA

PARLA L'ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI, MORENO BAGGINI

"Bisogna ascoltare la gente per risolvere i problemi della città" di

Christian Draghi

Moreno Baggini, per 11 anni vicedirettore della Caritas diocesana di Tortona, ha iniziato lo scorso giugno la sua esperienza da assessore nel comune di Voghera. Si occupa dei servizi sociali e per uno con la sua esperienza nel mondo del volontariato e della solidarietà verrebbe proprio da dire “l’uomo giusto al posto giusto”. Concorda Baggini? “Diciamo che mi considero un assessore tecnico e che mi piace lavorare per la gente, non fa molta differenza se questo avviene attraverso la Caritas o in Comune”. Da assessore cosa si è portato dietro del suo bagaglio di “uomo del volontariato”? “La capacità di ascoltare la gente. Ricevo 10-15 persone ogni mattina, molte delle quali si rivolgevano a me già in Caritas”. Chi chiede aiuto ai servizi sociali oggi? “Soprattutto italiani. Uomini di mezza età rimasti senza lavoro, famiglie monoreddito. Gli stranieri sono molti meno rispetto a prima, tanti di loro hanno iniziato a rientrare nei loro paesi d’origine. Una sorta di contro-immigrazione che la dice lunga su come la crisi stia colpendo duro in Italia”. La Lega ha portato avanti una battaglia per limi-

tare l’accesso ai benefici comunali per gli extracomunitari, ottenendo che nella dichiarazione Isee si dovesse indicare la situazione patrimoniale nel paese di origine. Lei era stato critico su questo punto. “Non mi convince la modalità con cui è stata affrontata la questione. L’obiettivo era a tutti gli effetti quello di limitare gli accessi ai contributi agli extracomunitari, ma a questo riguardo ho ottenuto più lamentele dagli italiani che dagli stranieri. Quello che in pochi sanno è che la nuova normativa prevede che per il calcolo dell’Isee siano conteggiate anche le pensioni di invalidità, di accompagnamento, l’assegno di mantenimento ai figli. E’ accaduto così che inserendo questi elementi all’interno dell’Isee molte persone che in precedenza prendevano il contributo dal Comune non hanno più potuto averlo. Senza contare il fatto che si è perpetrata una ulteriore discriminazione: quella fra stranieri stessi. Perché un rumeno che è comunitario può autocertificarsi e un marocchino no?”. Quali iniziative ha intrapreso il suo assessorato in questi mesi? “Prima di tutto abbiamo potenziato l’ascolto delle problematiche. Dopo il convegno del 10 ottobre è arrivata a compimento l’apertura di un tavolo permanente sulle disabilità, uno dei pochi in tutta Italia, che coinvolge Asl, Azienda ospedaliera, volontariato e scuole. Saranno seguiti in tutte le sedi quei temi che riguardano la prevenzione, i percorsi di diagnosi,

cura e riabilitazione al fine di creare interventi adeguati che vadano incontro alle speciali esigenze dei disabili. Abbiamo poi un progetto sulla dipendenza dal gioco d’azzardo e mi piacerebbe riuscire al più presto ad aprire un tavolo casa cui invitare i soggetti, dal Comune ai sindacati all’Unione dei piccoli proprietari per discutere il ruolo delle seconde case da assegnare”. Rifondazione comunista aveva chiesto che si togliesse l’Imu a chi, proprietario di una seconda casa sfitta, la mettesse a disposizione delle fasce disagiate. Cosa ne pensa? “Credo che non basti togliere l’Imu. Bisognerebbe essere in grado di garantire il proprietario nel momento in cui l’affittuario non riuscisse più a pagare la quota mensile”.

IL PROGETTO E' STATO PRESENTATO NEI GIORNI SCORSI IN COMUNE A VOGHERA

In arrivo 33 nuovi alloggi per i cittadini bisognosi: in attesa sono in 200 di

Christian Draghi

L’inizio del 2015 porterà in “dono” al Comune di Voghera 33 alloggi da mettere a disposizione dei cittadini bisognosi. L’operazione, partita con il recupero di 16 appartamenti di proprietà comunale dislocati sul territorio, è stata resa possibile dalla sinergia tra Amministrazione e Aler, l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Pavia che si è fatta carico, a seguito di un finanziamento di 180mila euro messo a disposizione da palazzo Gounela, della ristrutturazione e della messa norma delle unità immobiliari. Gli alloggi già pronti per l’assegnazione sono proprio i 16 di proprietà dell’ente: 2 in via Pasotti, 1 in via Grieco, 3 via Bassi, 1 via Uberti,1 via Cavour, 4 in via XXVII marzo, 2 in via Gallini, 2 in via Morandi. Ad essi se ne aggiungeranno entro la fine del mese altri 17 (questa volta di proprietà di Aler), che al momento sono ancora interessati dagli ultimi interventi. Ad annunciarlo in conferenza stampa l’assessore alle politiche sociali Moreno Baggini, il presidente di Aler Pavia Franco Bettoni, il direttore generale di Aler Pavia Alfonso Mercuri e il sindaco Carlo Barbieri. “Il tema della casa è molto importante – ha detto Bettoni – soprattutto in questi periodi. Durante l’ultimo anno Aler Pavia ha fatto appalti che hanno portato all’assegnazione di più di 250 appartamenti. A Voghera la sinergia con il Comune ha consentito anche di aver dei risparmi utilizzati per consegnare 3 alloggi all’Amministrazione per lo svolgimento di attività

sociali”. “Nello specifico è stata realizzata la messa a norma degli impianti (elettrico e di adduzione gas) in tutti gli alloggi – ha detto Mercuri – . In alcuni alloggi si è provveduto alla sostituzione dei serramenti esterni (persiane) e in alcuni particolari casi anche di quelli interni (finestre). Nella maggior parte degli alloggi è stato completamente rifatto il bagno ed ove non è stato possibile sono comunque stati sostituiti tutti i sanitari. In alcuni alloggi si è inoltre provveduto alla sostituzione dei pavimenti, alla rimozione della carta da parati ed alla successiva tinteggiatura”. Moreno Baggini per parte sua ha annunciato che non si tratta dell’unica novità in fatto di assegnazioni: “L’Aler metterà a disposizione del Comune 3 ulteriori alloggi, per adesso inagibili, in via Furini che noi metteremo a disposizione, attraverso una convenzione con Agape Cooperativa sociale Onlus (braccio

della Caritas ndr) e Associazione C.h.i.a.r.a. Onlus (associazione che si occupa di donne abusate ndr) di donne svantaggiate. Dal primo gennaio inoltre – ha spiegato l’assessore – saremo in grado di mettere a disposizione di altre donne in difficoltà economiche due nuovi appartamenti in via Beltrami di proprietà dei padri Barnabiti, che dopo averli ristrutturati ci hanno contattato per metterli a disposizione dei bisognosi. Ad usufruirne saranno una ragazza madre e una donna anziana”. Il passo avanti è dunque di quelli concreti, anche se l’emergenza casa è ancora lontana dall’essere risolta: “Ci sono ancora 80 alloggi inagibili e servirebbero 2 milioni di euro per ristrutturarli tutti – ha detto il presidente di Aler Bettoni – e ci auguriamo di reperire questi fondi tra Comuni e Regione Lombardia”. Solo a Voghera, le persone che ancora aspettano una casa sono più di 200.


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IL MOVIMENTO 5 STELLE A META' GENNAIO PRESENTERA' IL CANDIDATO

di

Christian Draghi

Il Movimento 5 Stelle affila le armi in vista della sfida elettorale di maggio. I “grillini” vogheresi presenteranno ufficialmente il candidato sindaco entro il mese di gennaio e alzano il tiro rispetto al risultato delle comunali 2010. “L’obiettivo è il ballottaggio”, parola del consigliere Antonio Marfi, unico esponente del movimento a Palazzo Gounela dopo l’uscita di Francesco Rubiconto. Marfi, alle elezioni 2010 avevate ottenuto risultati senza precedenti. C’era però un candidato forte, proveniente dal mondo della scuola, come Rubiconto. Crede che sarà possibile riproporsi con la medesima forza? “L’ottimo risultato del 2010 è stato il frutto di un grande lavoro di squadra e di un buon programma elettorale. Alle prossime elezioni il M5S di Voghera si proporrà come forza di cambiamento. Il risultato sarà sicuramente positivo. Vogliamo puntare al ballottaggio”. Avete già un vostro candidato? Chi sarà? “Il candidato Sindaco è già stato scelto con una valutazione legata alla qualità della persona. Competenza, onestà e determinazione sono le sue caratteristiche. Terremo una presentazione ai cittadini a metà gennaio”. Correrete da soli come ci si aspetta oppure prenderete in considerazione l'eventualità di allearvi con qualche forza politica? “La lista locale, nel rispetto dello Statuto del Movimento 5 Stelle, si presenterà alle prossime elezioni

comunali con un lista autonoma, senza alleanze. Vogliamo vincere e governare senza essere costretti a scendere a compromessi con forze politiche che non han fatto il bene della città”. Gira voce che una parte degli aderenti al movimento vorrebbe un'alleanza col Pd. E' vero? “No. Noi vogliamo un cambiamento forte. Gli apparentamenti, come si è visto in questi ultimi anni, non hanno portato grandi risultati. Una volta arrivati al Governo della città, ascolteremo le proposte di tutti, ma il filo conduttore sarà il nostro programma”. Come valuta l'operato di questa amministrazio-

VOGHERA

Marfi: "Una lista autonoma per vincere e governare senza compromessi"

GENNAIO 2015

ne? Dove è mancante? “La giunta Barbieri ha svolto solamente ordinaria amministrazione. Serve una visione diversa e progetti che portino ricchezza e qualità della vita. E’ sicuramente mancante di una visione moderna della città. Pensiamo alle smart city. Le mancanze maggiori si sono viste nella progettazione della raccolta differenziata porta a porta, nella poca attenzione alle periferie, le piste ciclabili e la sicurezza”. Quali proposte avete avanzato che non sono state ascoltate? “Abbiamo presentato tante proposte, io sono l’unico consigliere comunale ad aver presentato emendamenti al bilancio e delibere consiliari ed insieme ad altri consiglieri di minoranza ho presentato e sottoscritto diverse mozioni. Non siamo stati ascoltati sulla raccolta differenziata, sull’implementazione delle piste ciclabili, su un ridimensionamento del Piano di Governo del Territorio (meno cementificazione), sulla partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative…” Quali attività e progetti state portando avanti in questo momento? Il gruppo sta costruendo il programma elettorale per le prossime elezioni comunali e sta sostenendo la raccolta firme per il no all’impianto di pirolisi (inceneritore di pneumatici) in progetto nel comune di Retorbido. Sosteniamo inoltre la raccolta firme per un referendum consultivo sull’Euro.

L'EVENTO E' ANDATO IN SCENA AL CASTELLO DI VOGHERA

Grande successo per lo spettacolo teatrale “Follie d’amore” organizzato dall'Unitre di

Bruna Spalla Lozza

L’edizione di Iria Castle Festival 2014 si è dimostrata giustamente “fiore all’occhiello” in particolare per l’Assessore alla Cultura Marina Azzaretti che tanto si è impegnata così da poter dare ospitalità nella prestigiosa cornice del Castello a mostre, spettacoli culturali, musicali, enogastronomici e di puro divertimento. L’invito a partecipare è stato rivolto anche all’Unitre di Voghera che l’ha accolto con piacere, facendosi presente con il suo laboratorio teatrale “Ciak si recita”. La compagnia, di dilettanti, ha visto nell’importante manifestazione un mezzo per misurarsi in un contesto aperto che dava modo di acquisire nuove esperienze, di confrontarsi e in particolar modo di crescere. Ma voleva anche offrire alla città l’opportunità di conoscere e apprezzare l’Unitre quale centro di promozione culturale e sociale sul territorio. In scena è stata portata la commedia brillante “Follie d’amore”, un atto unico scritto da Luciano Longhi, con la regia di Anna Orlandi. Nove interpreti hanno calcato il palcoscenico con entusiasmo, verve significativa, prontezza a superare inevitabili imprevisti, capacità di destreggiarsi con vivacità simpatica, forse anche perché il fulcro attorno cui si snodava la vicen-

da era l’amore. Oh, l’amour! quante e quali pazzie si fanno per conquistarlo, conservarlo, riconquistarlo. I coniugi Arturo (Gianni Accardo) e Lucrezia (Melina Aricò), Eufemia mamma della donna (Norma Napolitano), Antonia amica di Arturo (Lorenza Tavano), Amalia amica di Eufemia (Luciana Bonin), la vicina di casa Pina (Anna Chiarini), la fioraia Gisella figlia di Amalia (Daniela Cioccale), la vedova Annarita Lomorti (Neva Carlini), l’ispettore assicurativo Renata Controllini (Daniela Cioccale) hanno regalato agli spettatori ognuno una sua performance con tratti paradossali, tragico-comici: lo scopo far divertire. I bisticci, le ripicche, le incomprensioni tra Arturo e Lucrezia, molto vicini al divorzio, erano il filo conduttore della loro vita, in uno spaccato facile a trovarsi nella realtà di oggi. Anche l’ostilità della suocera verso l’uomo, o l’intrusione della vicina di casa erano trasposizioni del vivere odierno. Lo stratagemma di Arturo di fingersi morto, il modo singolare e farsesco di Lucrezia come reazione all’inganno, hanno portato la commedia da momenti assurdi a situazioni di tragicità che sfociavano nell’umorismo. Il pubblico ha riso, ha applaudito, ha accolto con simpatia il felice finale che mostrava ancora innamorati i due coniugi. La loro consapevolezza del valore dei sentimenti è stato un messaggio da far proprio dagli spettatori, un

insegnamento a superare intrusioni da parte di chiunque, anche…della suocera. L’augurio a questa compagnia è quello di continuare a far divertire e anche di divertirsi come durante la serata.


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VOGHERA

TESTIMONIAL D'ONORE L'EX PRESIDE TERESIO NARDI

Grande festa per i 120 anni della fondazione dell'Istituto Gallini di Voghera di

Stefania Bertonazzi

Grande festa nelle scorse settimane al Gallini, scuola di grande fascino e richiamo per tutti gli studenti che in tanti anni l’hanno frequentata. L’occasione è stata offerta dal Bicentenario della nascita di Carlo Gallini, benefattore e fondatore dell’istituto, nonché dai 120 anni di vita della scuola stessa. Centovent’anni di storia per l’istruzione agraria, non solo dell’Oltrepò ma di tutta la Lombardia nonché Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, grazie al collegio convitto presente nella scuola, ancora oggi funzionante che permette agli studenti più lontani di risiedere all’interno dell’istituto. E nei giorni scorsi in tanti si sono radunati al PalaOltepò di Voghera, circa 300, per trascorrere con i vecchi compagni di scuola una giornata serena e densa di bellissimi ricordi: le interrogazioni, i professori, le scappatelle, le note, i dispetti, le belle lezioni didattiche e di vita, e tanto altro. Tanta amicizia, allegri e rapporti umani mantenuti inalterati nonostante gli anni trascorsi. Tanti i più anziani, i veterani, diplomati negli anni ’40 e ’50; da ricordare in particolare il prof. Fogliani Giuseppe e il P.A. Gandolfi Lino diplomati nel lontano 1941/1942, nonché il Prof. Barbieri Luigi che ha completato gli studi presso l’istituto nel 1942/1943 e almeno altri 20 periti agrari usciti tra il 1945 e il 1960; tantissimi i diplomati negli anni ’60 e ’70. Il quarto raduno è stato realizzato dall’associazione degli ex diplomati “Insieme per il Gallini”, presieduta dal prof. Teresio

Nardi, coadiuvato da Lucchelli Gladys, vicepresidente, Gianluigi Stringa e Italo Ferrari; importante è stata la collaborazione dell’Istituto e dalla disponibilità del Dirigente Scolastico, dott. Luigi Toscani. La festa è stata caratterizzata dalla celebrazione del Bicentenario della nascita di Carlo Gallini; una delegazione guidata dal Dirigente scolastico, composta da ex studenti e studenti, con la presenza del Sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, dell’Assessore alla Polizia Urbana e dal rappresentante dell’amministrazione provinciale, ha deposto due corone d’alloro rispettivamente presso il cimitero di Voghera e in Piazza Provenzal. ll raduno degli ex per il festeggiamento dei 120 anni dell’Istituto ha avuto inizio alla ore 12.30 presso il PalaOltepò di Voghera dove si è preso posto a tavola per il tradizionale pranzo, la consegna di attestati di riconoscenza e dell’onorificenza “Seminatore d’Argento” che quest’anno è stato conferito a Mario Maffi con le motivazioni di seguito indicate: "Diplomato Perito Agrario nel 1966, specializzato in enologia, ot-

timo sommelier, figura importante nel territorio, per cinquant’anni ha prestato la sua collaborazione a tante cantine con l’obiettivo di migliorare la qualità del vino oltrepadano credendo nella potenzialità dei nostri vitigni e del nostro territorio. Esperto di cultura, storia e tradizioni locali ha sempre creduto e continua a credere nella centralità culturale dell’Oltrepò Pavese, riuscendo a descriverne le peculiarità con competenza, in modo schietto, sincero e gradevole, divulgando tra i numerosi giovani che incontra un sapere lontano che non dev’essere dimenticato. Con estrema lucidità e coerenza d’impegno, con disinteresse e con tenacia, senza mai arrendersi, ancora oggi difende con coerenza le sue tesi con lo scopo di costruire un Oltrepò migliore". L’obiettivo di questa giornata è quello di ristampare il volume “Centanni” edito nel 1998, ormai esaurito e da rinominare “Centovent’anni” con qualche piccolo aggiornamento; la generosità del Dirigente Scolastico e il ricavato dell'evento dovrebbero permettere la ristampa del volume.

SONO 160 GLI ALLIEVI ISCRITTI A VOGHERA

Enaip: un punto di riferimento per la scuola alberghiera

di

Stefania Bertonazzi

Ad anno scolastico ormai avviato, in un periodo cosi duro per la scuola e per l’Istruzione in genere, l’Otrepò vanta Istituti che registrano un “boom di iscrizioni". Si tratta dell'Enaip di Voghera. Abbiamo incontrato la Coordinatrice d’Istituto Emanuela Lanfranchi. Quando ha preso ufficialmente il via il nuovo anno scolastico? “Si è tenuta nella prestigiosa cornice del Castello Visconteo di Voghera la Cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2014/15. Alla presenza delle autorità locali, e non solo, sono state presentate le eccellenze del mondo scolastico pavese che hanno conseguito riconoscimenti in ambito regionale, nazionale ed europeo. Presenti alla cerimonia le delegazioni degli istituti cittadini; un ruolo di particolare rilevanza è stato senza dubbio attribuito alla Scuola Alberghiera vogherese della Fondazione Enaip Lombardia chiamata a realizzare una degustazione di preparazioni dolci accompagnati da vini locali (i colleghi dell’Istituto Santachiara di Stradella invece hanno preparato degustazioni salate)”. Gli alunni sono stati i veri protagonisti della giornata, vero?

“Gli alunni Enaip, come per ogni scuola, sono il motore ed il cuore di tutto. In questo specifico caso, gli allievi delle classi seconde e terze hanno realizzato una particolare e gustosissima torta coordinati dagli chef Danilo Nembrini e Silvia Vigo, con il supporto e lo stimolo del direttore dell’istituto Enzo Garofoli. Tra gli insegnati ed allievi si instaura un rapporto di "amore–odio", di "dovere e piacere" dove l’insegnante pur mantenendo un ruolo professionale che lo porta ad essere a volte severo, diventa anche un amico per gli allievi, un riferimento con il quale il giovane si trova a trascorrere molte ore della giornata. E’ importante, quasi determinante, quindi, che ci sia il giusto rapporto equilibrato che punti alla formazione di un giovane sia dal punto di vista pratico che morale”. Un boom di iscrizioni quest'anno, vero? “Per l’anno scolastico appena inaugurato Enaip Voghera conta oltre 160 allievi iscritti ai percorsi di qualifica professionale triennale e diploma di quarto anno in ambito della ristorazione e della trasformazione agroalimentare (operatore della ristorazione e operatore della vitivinicoltura); i percorsi avviati sono tutti finanziati da Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo e pertanto gratuiti per le famiglie. Le professioni del Settore agroalimentare e della ri-

storazione sono stimolanti, aperte alle innovazioni, agli inserimenti lavorativi più svariati ed ovunque richieste ed apprezzate; nella formazione sono presenti conoscenze teoriche, sia generali che inerenti all’alimentazione la ristorazione e la vitivinicoltura, integrate da molte ore settimanali da trascorrere nei laboratori, dove i giovani acquisiscono competenze ed abilità sotto la guida di insegnanti professionisti del settore. Completa il percorso di studi uno stage formativo da svolgersi in strutture del settore per favorire l’esperienza diretta ed un rapido inserimento lavorativo”. Non solo teoria, ma anche tante attività vere e proprio, giusto? “L’anno scolastico è già a pieno regime: 50 allievi sono stati inseriti in aziende del settore per lo svolgimento di ben oltre 300 ore di stage; gli allievi hanno effettuato svariate visite/partecipazioni esterne: sagra della zucca berettina di Lungavilla, diverse presenze con preparazioni culinarie ad eventi realizzati dalle associazioni del territorio nell’ambito dell’Iria castle festival” e recentemente visita al Salone Internazionale del Gusto presso Lingotto Fiere a Torino dove sono stati protagonisti allo stand della Provincia di Pavia con degustazioni e show coking in collaborazione con slow food”.


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"No all'inceneritore di Retorbido; priorità alla sistemazione del ponte di Salice" di Alessandro

Disperati

Il territorio dei Comuni di Rivanazzano Terme, Godiasco Salice Terme e Retorbido è stato in questi ultimi mesi interessato da diverse problematiche. Il locale Circolo del Partito Democratico è uno tra i principali interlocutori politici delle Amministrazioni locali e sovracomunali. Abbiamo intervistato Stefano Alberici, Segretario del circolo. Partiamo dalle tematiche di interesse ambientale. Nell’area ex Valdata nel Comune di Retorbido è stata da parte di Imprenditori privati, depositata una richiesta di autorizzazione per un impianto di smaltimento pneumatici. Qual è la posizione del Partito Democratico? "Una società collegata a Ecopneus, consorzio costituito dalle grandi società produttrici di pneumatici per lo smaltimento dopo l’uso, ha presentato in regione Lombardia la richiesta di realizzare un impianto che di fatto smaltisce i pneumatici bruciandoli. L’impianto è definito dai proponenti come “innovativo” poiché nel mondo ve ne è solamente uno simile in Giappone e, nelle intenzioni, servirà a smaltire tutti i pneumatici dismessi in regione Lombardia. La posizione del Partito Democratico è di netta contrarietà. Siamo molto preoccupati poiché in un territorio come il nostro vocato ad uno sviluppo sostenibile basato su Turismo, cibo ed ambiente ci sia il rischio di vedere realizzato un impianto che ne peggiorerebbe notevolmente il valore. Seguiremo l’evolversi della situazione coordinandoci con le Amministrazioni Comunali che formalmente hanno già espresso il proprio parere negativo, con le Associazioni, con i Comitati, coinvolgendo l’Amministrazione Provinciale ed il Nostro Consigliere Regionale". Il dissesto idrogeologico è l’altro tema di grandissima attualità. Dopo la piena dello Staffora nello scorso mese di Novembre il ponte di Salice Terme rimane chiuso e la pista ciclabile interrotta tra Rivanazzano Terme e Salice Terme. Come sta agendo il partito locale per stimolare le Amministrazioni Preposte ad intervenire? "Il partito Democratico da subito ha voluto prendere contatto con i propri rappresentanti Istituzionali provinciali e regionali per sostenere l’azione dei Sindaci. Per quanto riguarda la pista ciclabile la provincia di Pavia ed il Comune di Rivanazzano Terme hanno già trovato le risorse per il ripristino che verosimilmente dovrebbe avvenire entro la prossima primavera. Più complessa appare la situazione del ponte di Salice Terme. La competenza della ristrutturazione del manufatto è della provincia di Pavia che evidentemente, in questo momento storico di tagli agli Enti Locali, non è da sola in grado di stanziare in breve tempo le necessarie risorse. Si è così previsto un percorso a step, attualmente rispettato. In un primo momento si sta provvedendo al consolidamento del ponte per evitarne il collasso e permettere il passaggio pedonale. Per questa fase la Provincia di Pavia ha da sola stanziato 220 mila E. Nel contempo provincia e Comuni hanno chiesto un aiuto a Regione Lombardia e, come sede locale del Partito Democratico abbiamo interessato il Consigliere Regionale Giuseppe Villani. Alla fine del mese di dicembre 2014 una delegazione composta da operatori economici di Salice Terme, dal Sindaco di Rivanazzano Terme e dall’Assessore Provinciale Paolo Gramigna ha incontrato l’Assessore Regionale alle infrastrutture Sorte. Il giorno dopo l’incontro il Consiglio Regionale ha approvato

Stefano Alberici

un ordine del giorno sottoscritto tra gli altri dal Consigliere regionale Villani, in base al quale si impegna la Giunta Regionale a reperire risorse per 700 mila E per la completa riapertura del ponte prima del periodo estivo. Tutto ciò fa ben sperare ed essere fiduciosi. Spiace che il Movimento Cinque Stelle sia uscito dall’aula del Consiglio Regionale non partecipando al voto". Sempre sul dissesto idrogeologico, che fine hanno fatto i fondi stanziati da Regione Lombardia per la sistemazione di numerose frane nei Comuni di Retorbido e Godiasco Salice Terme? "Anche in questo caso fondamentale è stata l’attività politica locale del Partito Democratico. Nel mese di Settembre 2014 l’Assessorato alla protezione civile di Regione Lombardia, stanziava dei fondi per la sistemazione di frane conseguenti alle abbondantissime piogge che hanno interessato anche il nostro territorio tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. In parti-

RIVANAZZANO TERME

PARLA IL SEGRETARIO DEL CIRCOLO PD DI RIVANAZZANO TERME

GENNAIO 2015

colare erano previsti 300 mila E per il Comune di Retorbido e circa 600 mila per il Comune di Godiasco Salice Terme. La rendicontazione dei lavori era prevista per dicembre 2015. Nel corso del mese di Dicembre 2014 l’Assessore Bordonali scriveva una nota ai Sindaci con la quale veniva comunicato che le risorse stanziate non potevano più essere garantite causa problematiche di bilancio. Venuti a conoscenza del problema, abbiamo contattato il Consigliere Regionale Villani che ha presentato immediatamente un emendamento al bilancio in Commissione che ha ripristinato i fondi che rischiavano di andare perduti. Anche grazie alla sua tempestiva azione ora lavori indispensabili per la collettività potranno essere eseguiti". Si avvicina Expo 2015. Che giudizio date sull’operatività delle Istituzioni locali in relazione all’evento? "Innanzitutto condividiamo con i Comuni che senza la riapertura del ponte di Salice Terme il territorio non potrà sfruttare appieno le proprie potenzialità di attrattività territoriale. La buona notizia è che la provincia di Pavia è stata finanziata da regione Lombardia per un importantissimo progetto di attrattività. La provincia di Pavia ha affidato, già dallo scorso autunno, al Gal Oltrepò la responsabilità di pianificare ed attuare azioni finanziate che possano attrarre turisti sul nostro territorio dall’area Expo. E’ una incredibile occasione che va sfruttata al meglio. Attualmente non è ancora possibile attribuire all’ attività del Gal in questo ambito un giudizio positivo in quanto non pare ancora pienamente chiaro ciò che si vorrebbe organizzare. Le risorse disponibili sono importanti, pari a 300 mila E che per il 50% derivano da Regione Lombardia attraverso la Provincia. Speriamo si pensi ad attività che occupino l’intero periodo dell’esposizione universale, realmente capaci di produrre un indotto e start up per future attività, piuttosto che a convegni estemporanei utili solamente a una élite".

A RIVANAZZANO TERME

Alla scuola d'infanzia Leidi “Cantano le mamme”

Nella sezione A della scuola dell’infanzia don Alberto Leidi di Rivanazzano Terme è ormai diventata una tradizione che si ripete con grande successo da due anni: infatti durante la festa di Natale dove solitamente si esibiscono solo i bambini in canti balli e recitazioni, le dinamiche maestre Rosella e Maria sono riuscite a coinvolgere anche le mamme convincendole ad esibirsi tutte insieme in un simpatico coro natalizio. Davanti ai loro stupiti e divertiti bambini, ai numerosi ed emozionati nonni, nonchè alla presenza del sindaco di Rivanazzano, Romano Ferrari accompagnato da numerosi assessori comunali e dalla direigente scolastica Silvana Bassi è stata una festa nella festa.


RIVANAZZANO TERME

il Periodico

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parla il sindaco di rivanazzano terme, attento ai problemi salicesi

Ferrari: "Per Expo il ponte di Salice deve essere aperto ad ogni costo" di Alessandro

Disperati

La piena dello Staffora del novembre scorso ha causato danni molto gravi nel Comune di Rivanazzano Terme. La pista ciclabile è stata interrotta e danneggiata molto gravemente in uno dei suoi punti più panoramici. Sentiamo il Sindaco Romano Ferrari. Sindaco, come sta evolvendo la situazione? “La Regione è prontamente intervenuta effettuando il consolidamento spondale e, di fatto, riconsentendo la percorribilità della pista. Chiaramente ora il lavoro va completato dalla Provincia. L’assessore Gramigna, che ringrazio per la sollecitudine e disponibilità, ci ha già convocato qualche settimana fa per decidere insieme a noi ed ai suoi funzionari l’iter da seguire. Siamo assolutamente fiduciosi perché abbiamo visto che il tutto si è avviato rapidamente. Siamo sulla strada giusta”. Invece i danni al ponte di Salice Terme? “La situazione del ponte è più complessa. Innanzitutto la sua chiusura crea dei disagi e danni sia agli abitanti che agli operatori di Salice Terme. Disagi e danni, che sicuramente si aggraveranno con il sopraggiungere della bella stagione e che si ripercuotono anche sull’abitato di Rivanazzano Terme che sarà sempre più intasato dal traffico. E’ impensabile avvicinarsi all’EXPO avendo chiusa la strada principale di accesso ad una località che presenta una grande offerta ricettiva come Salice”. A che punto siamo? Sappiamo che una vostra delegazione è stata ricevuta dall’assessore Sorte, nuovo assessore alle infrastrutture. “Il 22 dicembre scorso una delegazione, composta oltre che da noi dall’assessore Provinciale Gramigna e da alcuni rappresentanti degli operatori salicesi, è stata ricevuta dal nuovo assessore alle infrastrutture Sorte, che ringraziamo per la disponi-

bilità. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di poter rappresentare la gravità del problema e le difficoltà cui andiamo incontro. Questo è stato possibile anche grazie al contributo degli operatori di Salice presenti con me all’incontro". E della raccolta firme che è stata effettuata cosa ne pensa? "Sicuramente le circa 3000 firme che hanno raccolto sono state un eccellente biglietto da visita per rappresentare i disagi e le preoccupazioni di tutto un territorio. Il giorno successivo, grazie all’impegno dei nostri tre consiglieri regionali, Ciocca, Melazzini (che è anche assessore) e Villani ed alla loro perseveranza, in consiglio regionale, è stato votato un ordine del giorno che identifica il ripristino del ponte di Salice come priorità anche per la Regione. Bisogna insistere tutti uniti nel portare avanti questa causa. Sappiamo di non essere soli e che i nostri rappresentanti regionali si stanno impegnando al massimo".

SUI CARTELLI DI DEVIAZIONE DELLA PROVINCIA

Staffola invece di Staffora... Sono arrivati un mese dopo la chiusura del ponte e per di più sbagliati... Ecco i cartelli della Provincia di Pavia che indicano la chiusura del ponte di Salice. Si... leggete proprio bene 'Ponte interrotto sul torrente Staffola' invece di Staffora. Sia quello che si incontra provenendo da Voghera verso Rivanazzano sia quello che è stato sistemato lungo la Bressana-Salice all'altezza della rotonda di Rivanazzano Terme indicano il nome dello Staffola. Ma è mai possibile che nessuno se ne sia accorto e soprattutto è mai possibile che in Provincia, dove abbiamo quattro torrenti, nessuno conosca il nome dello Staffora? (a.d.)


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Salice sempre meno terme e più piangente di Alessandro

Disperati

Salice Terme: ma cosa sta succedendo? Negozi che chiudono, banche che abbandonano, l’accesso al paese bloccato da un ponte che forse tra sei mesi verrà ripristinato. Ma dov’è finita la nostra amena località? Salice tra gli anni sessanta e novanta era il cuore delle attrazioni non solo della Valle Staffora ma della Provincia di Pavia. Era il volano di un'intera provincia. E' a Salice che veniva l'elite. E' a Salice che soggiornavano i campioni, i più grandi talenti: da Fausto Coppi a Bice Valori, da Paolo Panelli a Aldo Fabrizi. E' a Salice che, come scriveva la poetessa Ada Negri, 'si sogna e si guarisce'. Già ma oggi le terme non sono più quel traino portante che hanno fatto di questa la località regina dell'Oltrepò. Oggi a Salice chiudono i negozi. Delle due banche che c'erano nel cuore della località ne è rimasta solo una che, forse, rischia anche di essere ridimensionata. E le terme? Vi ricordate quando venivano le squadre in ritiro, dal ciclismo al calcio, quanta gente girava per la nostra bella e amena località? Bè oggi quando giri per il paese non trovi neppure un'anima per andare a bere un caffè in compagnia. Ma questo, ahimè, succedeva già quando c'era ancora il ponte che rendeva i collegamenti facili. Oggi, con la chiusura provvisoria della struttura, è ancora peggio. Basta soffermarsi per qualche attimo sul marciapiede e rendersene conto. Salice da regina delle località turistiche della Provincia di Pavia è diventata un salice piangente e per ritornare grandi mi sa che la strada da fare è tanta e, purtroppo, tutta in salita.

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CHIUDONO NEGOZI, LE BANCHE E NON CI SONO COLLEGAMENTI

L'EX SINDACO DI GODIASCO IN CAMPO SULLA QUESTIONE PONTE

Corbi: "I salicesi non sono stati rappresentati e oggi si sentono 'figli di nessuno'"

di Alessandro

Disperati

Non è piaciuto alla minoranza consiliare del Comune di Godiasco l'assenza del sindaco in Regione Lombardia all'incontro per discutere delle soluzioni per riaprire il ponte di Salice Terme. E l'ex sindaco, che oggi siede tra i banchi dell'opposizione, Anna Corbi scende in campo. Come appare la questione ponte dal suo osservatorio? "Gravissima! Da tempo gli operatori turistici di Salice (che vanno elogiati perché si sono fatti promotori di vaste intese e sinergie sul problema ponte, coinvolgendo i soggetti pubblici deputati e/o interessati a provvedere) hanno inviato al Sindaco una lettera con delle richieste di aiuto alle loro attività in sofferenza: parcheggi gratuiti, riduzione delle tasse; fino ad oggi non mi risulta che sia stato dato seguito alle promesse verbali. C’è stato, poi, il 9 dicembre, un Consiglio comunale urgente dove è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno analogo a quello approvato dal Consiglio comunale di Rivanazzano Terme il giorno prima, in vista dell’incontro pubblico, a Salice Terme, con il Presidente della Provincia Daniele Bosone e gli assessori Gramigna e Visponetti. In quella sede abbiamo appreso che la Provincia aveva stanziato una prima tranche importante di denaro per la messa in sicurezza del ponte e che ci sarebbe stato un incontro decisivo a Milano, volto a ottenere i fondi più consistenti e risolutivi dalla Regione, con il supporto congiunto dei consiglieri regionali Giuseppe Villani, Angelo Ciocca e dell’assessore Melazzini". Ma a Milano il sindaco di Godiasco non è andato e non ha delegato nessuno... "Da un paio di settimane su Facebook e per strada non si fa che parlare della mancata partecipazione del Sindaco di Godiasco Salice Terme, Gabriele Barbieri, a questa riunione importantissima del 22 Dicembre 2014 in Regione. Penso che il grande scalpore provocato dalla notizia vada oltre la cosa in sé e dipenda dal significato che i cittadini hanno attribuito a quell’assenza: essi non si sono sentiti rappresentati in un momento decisivo per la risoluzione di una questione di vitale importanza per tutti". Condivide quest’atteggiamento? "I comportamenti che noi adottiamo hanno sempre echi ma, soprattutto, lasciano tracce quelli di un primo cittadino che proprio perché tale, non può anteporre fatti privati ai fatti pubblici in quanto la

collettività si aspetta da lui intenti e azioni al servizio del paese del quale è tenuto a conoscere e interpretare le esigenze ben oltre i tecnicismi burocratici che stabiliscono a “chi tocca”, di chi sono le competenze nei vari casi. E’ inconcepibile, ad esempio, che, dopo il crollo del pilone del ponte, alla notizia che esso è in territorio di Rivanazzano, si dica: “meno male!” perché la competenza territoriale in casi come questo, non è sufficiente né a responsabilizzare alcuni né a deresponsabilizzare altri dal momento che quel ponte, dal 1932, è stato un volano per lo sviluppo turistico di Salice migliorando e velocizzando l’accesso alla carrozzabile e alla ferrovia Voghera-Varzi, svolgendo un ruolo decisivo per i cittadini godiaschesi residenti nella frazione salicese". Che cosa bisogna fare? "Bisogna conoscere e sapere, appunto, che cosa quel ponte ha rappresentato e rappresenta nella storia di Salice Terme, nella vita quotidiana dei suoi abitanti, nella realtà turistica, quindi economica del paese;

bisogna sapere fino in fondo quali momenti difficili hanno attraversato nell’ultima stagione gli operatori turistici e tutti quelli che lavorano a Salice Terme nel settore terziario, bisogna soprattutto condividere, con affetto ed amicizia, come tra concittadini, le loro preoccupazioni per l’anno 2014, terminato male, per l’anno che è cominciato nel quale si spera di riempire gli alberghi e i locali grazie a Expo 2015. Da tutte queste conoscenze e comunanze bisogna trarre la determinazione e la forza non solo per partecipare sempre a riunioni allargate e o ristrette in cabine di regia ma per dare contributi teorici e operativi tanto importanti quanto gli interessi dei propri concittadini che si rappresentano. Non solo è doverosa la partecipazione e non scusabile l’assenza ma quello che conta è che la partecipazione sia capace di dare apporti risolutivi delle questioni". Lei ha detto prima che la mancata partecipazione va al di là della semplice assenza, vuole spiegare meglio? "I nostri concittadini salicesi non si sono sentiti, come già detto, rappresentati da quest’amministrazione e dal Sindaco. Sembra, talora, che si voglia tornare indietro e creare un solco tra il capoluogo e la nostra località nullificando l’azione politico-sociale svolta negli ultimi anni per rafforzare l’immagine di appartenenza con la riuscita nuova denominazione di Godiasco Salice Terme voluta dalla maggioranza dei Godiaschesi". Consigliere Corbi, tra l'altro il sindaco Barbieri non ha perso occasione per sferrarle duri attacchi... "Alla luce di questa considerazione e degli esiti delle ultime elezioni vorrei terminare con una riflessione che è questa: ove mai questa maggioranza espressa dai cittadini e quindi il Sindaco che ha, senz’altro, sensibilità molto diverse dalle mie (come lui stesso in Consiglio comunale ha puntualizzato indicando, in maniera offensiva e banale, le differenze tra chi, come me, ha depositato peli di gatto sulla sedia dell’ufficio del sindaco e chi, come lui, “ha dovuto ripulirla prima di sedersi”), ritengono di dover abbandonare la parte preponderante del Comune ad altro Territorio, sfondano una porta aperta. Anch’io, come tanti, credo sia giunto il momento di operare con maggiore raziocinio in merito al governo di una importante area, seppure di confine, del territorio lombardo dove è senz’altro indispensabile unire risorse e gestione delle stesse per affrontare il futuro".


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Barbieri: "La mia assenza in Regione non influirà sulla sistemazione del ponte" di Alessandro

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Il 2014 ha segnato il cambio amministrativo in seno al comune di Godiasco: i cittadini, per una ventina di voti, hanno preferito Gabriele Barbieri ad Anna Corbi, sindaco uscente. Incontriamo l'attuale sindaco. Il 2014 è ormai alle nostre spalle e sono trascorsi sette mesi dall’inizio della sua amministrazione. E’ possibile fare un primo bilancio? "Non parlerei di bilancio, il tempo a nostra disposizione per tirare delle somme sulla nostra attività ritengo sia ancora esiguo. Del resto avevamo chiaramente detto che la prima fase del nostro mandato l’avremmo dedicata al monitoraggio della situazione finanziaria del Comune e anche grazie alla disponibilità del 'Periodico' è stato possibile informare i nostri concittadini su quello che abbiamo trovato. Per noi questi primi e pochi mesi alla guida della macchina comunale sono stati di estrema importanza, nel senso che volevamo fosse chiaro a tutti in quali condizioni la mia amministrazione si trova ad operare e rispondere alle legittime aspettative della gente. Questo non vuole essere un alibi per il futuro, ma semplicemente un atto di responsabile realismo nei confronti di tutti". Le difficoltà finanziarie sono comuni a tutte le amministrazioni locali. "È vero, ma se a questo aggiungiamo situazioni dovute ad una molto approssimativa gestione precedente, mi riferisco ai debiti fuori bilancio di quasi 100mila euro, alla mancata cura nella riscossione di crediti come tributi e affitti, il nostro margine di manovra diminuisce ulteriormente. Ripeto, per noi questo non sarà un alibi per non fare, ma sicuramente una realtà con la quale confrontarci quotidianamente". E poi c’è la questione ponte di Salice. "Questa proprio non ci voleva. Una vera sciagura per tutti. Per cittadini e commercianti. La complessità di questa vicenda che ha delle fortissime ricadute principalmente sul tessuto economico della nostra località termale, merita il massimo rispetto, l’impegno di tutti e unicità d’intenti. L’obiettivo deve essere uno solo: la riapertura del ponte nel più breve tempo possibile, speriamo entro l’estate in vista dell’Expo. Per raggiungere questo obiettivo è necessario fare gioco di squadra, dare una chiara immagine di compattezza soprattutto nei confronti dei nostri interlocutori, cioè gli enti che a vario titolo dovranno intervenire per il ripristino dell’opera". Non mancano però delle polemiche, ad esempio sulla sua mancata presenza all’incontro in Regione del 22 dicembre scorso con l’assessore alle infrastrutture. "Le polemiche non servono al raggiungimento del nostro obiettivo. In merito alla mia mancata partecipazione all’incontro, voglio precisare che per uno spiacevole e imprevista causa di forza maggiore non mi è stato possibile partire in tempo per Milano, ne delegare un collega dell’amministrazione ne, tantomeno, un nostro funzionario. Detto questo, sono convinto che qualsiasi pretestuosa strumentalizzazione sulla mia assenza non influisca minimamente sulla soluzione del gravissimo problema. Ho tempestivamente informato il Sindaco di Rivanazzano della mia assenza e gli ho chiesto di rappresentarmi. Devo dare atto al collega Romano Ferrari di essersi impegnato con tutte le sue forze in questa circostanza, come giudico positiva ed importante l’azione degli operatori commerciali di Salice che con la raccolta di un grande quantitativo di firme e importanti interventi

mediatici, hanno contribuito a creare il giusto clima di attenzione nei confronti della vicenda". Si dice che l’assenza dei rappresentanti del Comune di Godiasco Salice Terme alla riunione in Regione sia una mancanza di considerazione nei confronti di questo problema. "Niente di tutto questo. Solo uno spiacevole contrattempo che non ci impedisce di seguire da vicino l’evolversi della situazione e comunque di fare la nostra parte anche con proposte concrete". Ad esempio? "Ad esempio ricordo di aver caldeggiato l’intervento del Genio Militare per la costruzione di una struttura provvisoria che sarebbe servita al traffico leggero. Purtroppo la Provincia, proprietaria del manufatto, non ha ritenuto opportuno dare seguito a questa opzione che, probabilmente e in tempi brevi, avrebbe consentito di ripristinare un minimo di viabilità in attesa di un intervento definitivo sulla struttura. Sono scelte. Per quanto mi riguarda l’intervento dell’esercito l’avrei anche visto come una sorta di riconoscimento del ministero della Difesa nei confronti delle comunità di Rivanazzano e Godiasco che per decenni hanno subito le servitù derivanti dalla presenza del deposito carburanti. Tra l’altro mi risulta per certo che nel territorio del comune di Lerma (nell’Ovadese) proprio il Genio Pontieri ha allestito un ponte Bailey e ripristinato la circolazione in pochissimo tempo con la spesa di soli 28.000 Euro". A scartare l’ipotesi del ponte provvisorio sono stati i tecnici della Provincia "Certo. Ma resto dell’avviso che un sopralluogo del Genio Militare per valutare questa opzione valeva la pena chiederlo. L’auspicio, ora, è che gli uffici tecnici dell’Amministrazione Provinciale procedano con sollecitudine a predisporre il progetto esecutivo che determini e quantifichi la tipologia e costi dell’intervento definitivo sulla struttura. In ogni caso credo che nei prossimi giorni partiranno i primi concreti interventi ad opera della Provincia (220mila euro) per la messa in sicurezza del ponte, lavori che, ci auguriamo, consentiranno un passaggio ciclopedonale. Un altro intervento è invece previsto per il rifacimento della griglia a valle del ponte da parte della Regione (150mila euro). Voglio anche ricordare che l’ultimo intervento della Provincia per il ponte di Salice risale ai primi anni ’90, quando l’allora consigliere provinciale Mario Anselmi patrocinò lo stanziamento di 500milioni di vecchie lire per opere di consolidamento e messa in sicurezza del manufatto". La sua amministrazione che cosa ha in programma per fronteggiare l’emergenza ponte? "Il Comune di Godiasco Salice Terme, dal canto suo, ha chiesto ed ottenuto in tempi brevissimi l’interven-

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IL SINDACO DI GODIASCO SPIEGA LA MANCATA PRESENZA AL PIRELLONE

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to della Comunità Montana per il ripristino di uno smottamento della strada comunale di Montalfeo, ora più che mai di primaria importanza, è in contatto con ASM per concordare interventi sui parcheggi a pagamento, siamo disponibili a ricevere richieste per la rateizzazione dei tributi da parte dei commercianti ed interverremo anche per una diversa regolamentazione dei parcheggi nel centro della nostra località termale". Avete chiesto aiuto alla Comunità montana? "Colgo anche l’occasione per informare che abbiamo chiesto ed ottenuto l’intervento della Comunità Montana per la pulizia del reticolo idrico minore del nostro comune e tra questi vi è il fosso “Barbellona” di Montalfeo che attraversa la strada che collega Salice con Godiasco. L’importo complessivo del’intervento dell’ente montano ammonta a circa 20mila euro. Comunque ribadisco che questo non è il momento delle polemiche ma della condivisione dell’obiettivo, come del resto hanno ben fatto i nostri rappresentanti regionali: l’assessore Melazzini, i consiglieri Ciocca e Villani che pur appartenendo ad espressioni politiche diverse hanno concordato una linea comune. Il risultato di quest’azione unitaria in seno al Consiglio Regionale è stata l’approvazione, a larghissima maggioranza, non ha partecipato al voto solo il Movimento 5 Stelle, di un ordine del giorno che riconosce prioritario l’intervento sul ponte di Salice. Un primo importante traguardo che pone le premesse per un auspicato finanziamento da parte della Giunta regionale".


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SONO INIZIATI I LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL PONTE

“Serve una maggiore collaborazione per riaprire il ponte di Salice Terme”

La Provincia di Pavia ha chiesto la massima collaborazione ai comuni di Rivanazzano Terme e Godiasco Salice Terme e agli operatori turistici di Salice Terme per reperire il finanziamento di 600.000€, indispensabile per la riapertura definitiva del ponte di Salice. Questo è il pensiero emerso dall’incontro svoltosi presso il salone delle Terme, che ha visto la partecipazione del Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone, degli assessori provinciali Maurizio Visponetti e Paolo Gramigna, del consigliere regionale Giuseppe Villani, del dirigente dello Ster di Regione Lombardia, Dottor Roberto Daffonchio, e dei Sindaci di Rivanazzano Terme e Godiasco Salice Terme, Romano Ferrari e Gabriele Barbieri. Durante la conferenza stampa sono state consegnate al Presidente Bosone le 3.000 firme raccolte dagli operatori turistici, che nei giorni successivi sono pervenute anche al nuovo assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Alessandro Sorte. "Siamo disponibili a collaborare, ma pretendiamo che la Provincia abbia un ruolo attivo, nonostante le comprensibili difficoltà economiche – ha affermato Romano Ferrari –. Prendo atto, con soddisfazione, che ha preso il via il primo step, stabilito dalla Regione e dalla Provincia, in cui era prevista la messa in sicurezza del ponte. Il passo successivo, per cui non nascondo una certa preoccupazione, prevede lo stanziamento della somma pari a 600.000€ per la riapertura definitiva del ponte. Ci auspichiamo che i lavori siano completati prima dell’inizio dell’estate". Il Sindaco di Godiasco Salice Terme, Gabriele Barbieri, ha sostenuto che il Comune sta collaborando all’iniziativa e, a fronte di quest’improvvisa emergenza, è stato commesso un grosso errore da parte dell’Ente provinciale, che ha destinato una somma ingente, oltre 8 milioni di Euro, per “raddrizzare due curve” nel tratto che collega Bagnaria a Varzi. "Abbiamo subito previsto un intervento di emergenza per evitare la caduta del ponte – ha ribadito Daniele Bosone –. Mi auspico che il collaudo finale del primo step previsto possa ripristinare il passaggio ciclopedonale. Il nostro obiettivo è ripristinare la viabilità in ottica Expo 2015 e per questo è necessaria la massima collaborazione tra i comuni della Comunità Montana, senza il quale aiuto non sarebbe possibile rendere effettivo tale sforzo". L’Assessore provinciale ai lavori pubblici e alle infrastrutture, Maurizio Visponetti, ha dichiarato che, in vista del primo step stabilito, la Provincia ha messo a disposizione 219.000€. "La situazione va monitorata giorno dopo giorno e confidiamo nell’assessorato regionale alle infrastrutture per reperire il finanziamento necessario di 600.000€. Tale questione si allinea alle altre questioni spinose attuali legate ai ponti della Gerola, della Becca e di Bressana, che versano in condizioni difficili. Il problema di Salice verrà posto all’attenzione della Regione Lombardia". E’ emersa in questa fase la tenacia del Sindaco Romano Ferrari. "Mi è giunta la notizia che per l’anno 2015 la Provincia di Pavia potrà disporre di 1.800.000€ aggiuntivi. Se la riapertura del ponte di Salice non dovesse essere posta tra le priorità, Rivanazzano Terme non sarebbe intenzionata a partecipare all’Expo". Visponetti ha dichiarato, in seguito, che l’intervento

necessario per il ponte di Bressana si aggira sugli 800.000€, e lo stanziamento di ulteriori 1.800.000€ è stato deciso prima del danno occorso al ponte di Salice Terme. "Ho apprezzato moltissimo il lavoro dei comuni interessati, degli operatori turistici di Salice Terme e dei tecnici impegnati – ha affermato il consigliere regionale Giuseppe Villani –. La questione va risolta dal punto di vista strutturale. Andremo ad approvare

nei prossimi giorni il ripristino dei risarcimenti seguenti alle frane degli scorsi mesi, che erano stati inizialmente cancellati. Stiamo valutando le priorità, e di certo tra queste vi è anche la questione del ponte di Salice. Puntiamo fortemente, per ottenere un deciso riscontro, sul discorso turistico e sull’avvento dell’Expo. L’obiettivo è raggiungibile solo attraverso una forte collaborazione tra comuni, popolazione, Provincia e Regione".


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E' STATA INAUGURATA QUALCHE GIORNO PRIMA DI NATALE

di Alessandro

Disperati

Sono stati cinque anni difficili. Cinque anni di lotte portate avanti di concerto tra la famiglia Fossati di Casale Staffora e dalle consigliere comunali Mirella Balletti e Luigina Fossati. E alla fine l’obiettivo è stato raggiunto: la seggiovia di Pian del Poggio ha una sua seconda vita. Dopo la chiusura avvenuta nel 2009 si cercavano i fondi necessari, ben 500 mila euro, per dare il via alle opere di ristrutturazione ed ammodernamento dell’impianto inaugurato nel Natale del 1976. Si cercava di fatto una collaborazione tra pubblico e privato: unico neo il Comune di Santa Margherita Staffora, dove è ubicato l’impianto, che per lunghi mesi, per non dire anni, ha sempre tentennato. Ma la caparbietà dei Fossati e delle due consigliere comunali, che seppur sedevano tra i banchi della maggioranza della passata amministrazione, hanno affilato le armi e dato battaglia. E alla fine questa tenacia è stata premiata: dando un calcio a tutti gli intralci burocratici, veri o presunti che fossero, e con l’appoggio di Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comunità montana e della nuovissima amministrazione comunale di Santa Margherita Staffora, oggi guidata da Andrea Gandolfi, non solo è stato dato un calcio al passato ma è stata finalmente riaperta al pubblico, sciatori ed escursionisti, la rinnovata seggiovia di Pian del Poggio. L’unico impianto a fune esistente in provincia di Pavia, l’unico mezzo di trasporto che permette di salire a 1700 metri di quota, sul Monte Chiappo, e di godere di un panorama mozzafiato, dalla catena delle Alpi al Mar Ligure. Insomma uno spettacolo per chi sa apprezzare la natura del nostro Appennino al confine di quattro province: Pavia, Piacenza, Alessandria e Genova. Dunque il grande sogno si è finalmente avverato. Nella località turistica del Comune di Santa Margherita di Staffora si aspetta solo la neve ma ora, dopo cinque anni di stop, l’impianto a fune che dai 1320 metri di Pian del Poggio porta ai 1700 metri del Monte Chiappo è tornato in funzione. Superando tutti gli aspetti burocratici e anche gli intoppi della passata amministrazione comunale oggi la seggiovia è tornata ad essere la vera attrattiva dell’Appennino pavese. Il tutto grazie all’impegno della nuova amministrazione comunale di Santa Margherita Staffora guidata da Andrea Gandolfi che ha dato la spinta finale per arrivare alla tanta attesa inaugurazione. Al taglio del nastro, avvenuto qualche giorno prima di Natale, erano presenti il sindaco di Santa Margherita Staffora, Andrea Gandolfi, il consigliere regionale Angelo Ciocca, il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, l’assessore provinciale Paolo Gramigna, il presidente della Comunità montana dell’Oltrepò pavese Gianfranco Alberti con gli assessori Carlo Ferrari e Ivan Elfi, l’assessore del comune di Voghera, Alida Battistella, il sindaco di Ferrera Erbognone Roberto Scalabrin. E tanti sindaci della Comunità montana e l’onorevole Paolo Affronti. La benedizione dell’impianto è stata impartita dal parroco di Varzi, don Gianluca Vernetti. Il sindaco Gandolfi ha sottolineato: “La seggiovia di Pian del Poggio è rinata grazie all’aiuto di Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comunità Montana Oltrepò Pavese, Comune di Voghera, Comune di Ferrera Erbognone e privati cittadini che hanno cofinanziato l’opera di riqualificazione. La sua inaugurazione rappresenta per il nostro Comune un momento di particolare importanza, ricco di significato, dato che l’impianto di risalita e la stazione sciistica ad esso

VALLE STAFFORA

Signori in... seggiovia! Dopo cinque anni riapre l'impianto di Pian del Poggio

Il taglio del nastro

collegato sono una risorsa fondamentale per lo sviluppo turistico ed economico del nostro territorio. Ora chiediamo uno sforzo alla Provincia di Pavia perché ci sistemi le strade che da Varzi portano alla nostra località che risultano in più punti sconnesse e franate”. Il presidente Bosone ha spiegato: “Ci abbiamo creduto fin dall’inizio e abbiamo stanziato parte dei fondi necessari che serviranno al rilancio dell’impianto che sarà sicuramente un bel richiamo turistico sia estivo che invernale. Abbiamo sempre creduto nella necessità di arrivare a questa riapertura che consideriamo strategica per l’incremento del turismo nell’Oltrepò montano. Il rilancio di questa zona passa anche attraverso il buon funzionamento degli impianti sportivi, come la seggiovia, oltre che attraverso la realizzazione di progetti di promozione turistica che tengono conto di tutte le offerte del territorio”. Visibilmente commosso Giuseppe Fossati, la parte ‘privata’ dell’impianto. “Sono passati cinque anni dall’ultimo giorno del funzionamento della seggiovia. Da parte nostra non abbiamo mai perso la speranza di rivederla in funzione. Voglio dire grazie a chi ha finanziato il progetto e alle due consiglieri comunali della passata amministrazione del Comune di Santa Margherita, Mirella Balletti e Luigina Fossati che sono state le uniche che si sono adoperate per il ripristino dell’impianto. A Pian del Poggio personalmente è da 40 anni che stiamo investendo per far rivivere la montagna. Continueremo investendo e se sarà il caso anche rimettendoci ma per far si che questa fetta di Appennino contini a vivere. E in futuro potremmo anche installare nuovi impianti di risalita”. Di fatto per la seggiovia di Pian del Poggio sono stati investiti oltre 500 mila euro: l’impianto è stato rimesso completamente a nuovo, con nuovi seggiolini, nuovi rulli, nuovi anche gli impianti macchine e torna in funzione grazie ad un contributo di Regione Lombardia (200000 euro), Provincia di Pavia (100000 euro), Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese (100000 euro), Comune di Voghera (30000 euro), Comune di Santa Margherita di Staffora (23000 euro) e Comune di Ferrera Erbognone (25000 euro). Altre risorse sono state messe a disposizione dalla ditta vincitrice dell’appalto che si occuperà della gestione degli impianti. Insomma tra le vette dell’Appennino si aspetta solo la neve. Il più bel regalo di Natale degli ultimi cinque anni è il ripristino della seggiovia che potrà far rivivere il nostro Oltrepò montano. La seggiovia è una biposto che parte dai 1300metri di Pian del Pog-

gio e raggiunge i 1700 del monte Chiappo dove partono tre piste, una di 2500 metri, una di 1720 metri ed una di 600 metri, capaci di soddisfare diversi gradi di abilità sciistica. Naturalmente la programmazione non riguarderà solo l’inverno ma tutto l’anno. Infatti, oltre all’organizzazione di gare sciistiche, eventi sulla neve i gestori e gli enti che hanno contribuito alla riapertura, punteranno molto sulle escursioni e soprattutto sugli appassionati di mountain bike. “Infatti, i nuovi seggiolini, che portano in 8 minuti sulla vetta del Monte Chiappo, hanno degli attacchi per le biciclette – ha sottolineato il gestore Giuseppe Fossati –. Gli amanti di queste discipline potranno utilizzare le nostre piste in estate oppure percorrere i suggestivi tratti della Via del Sale”. Per l’inverno lo skipass costerà 25 euro mentre mattiniero o pomeridiano soltanto 15 euro.

Bosone e Gandolfi

Giuseppe Fossati


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VALLE STAFFORA

L'INCENERITORE DI RETORBIDO: LE PROPOSTE di chi lo vuole realizzare

La ditta garantisce 37 posti di lavoro e il pieno rispetto dell'ambiente

di

Christian Draghi

“37 nuovi posti di lavoro, tecnologia all’avanguardia, rispetto dell’ambiente, sicurezza, efficienza energetica, bonifica del sito esistente”. Sarebbero questi i punti di forza del progetto per la realizzazione di un impianto di recupero di Pneumatici Fuori Uso alla ex Valdata che la ditta Italiana Energia ha proposto al Comune di Retorbido. Le ragioni e la “bontà” del medesimo vengono spiegate in un comunicato firmato dalla Hill&Knowlton Strategie. “La pirolisi – si legge nel documento – è un processo di decomposizione termochimica di materiali organici, ottenuto mediante l’applicazione di calore e in completa assenza di un agente ossidante (normalmente ossigeno). Di conseguenza il materiale non viene bruciato bensì subisce la scissione dei legami chimici originari con formazione di molecole più semplici, permettendo il recupero del materiale costituente gli pneumatici sotto forma di olii combustibili, acciaio e carbon black. L’obiettivo principale della soluzione impiantistica proposta è quindi quello di realizzare un impianto che costituisca un nuovo riferimento per l’implementazione di una tecnologia di recupero dei pneumatici fuori uso finora non applicata a livello europeo”. Quali sarebbero i vantaggi secondo la ditta? “Un ci-

clo produttivo compatibile dal punto di vista ambientale e di modesto impatto; emissioni inferiori rispetto alle prescrizioni previste dalla normativa attuale in materia; consumi energetici molto competitivi in virtù del recupero del syngas per la produzione di energia termica ed elettrica necessaria al funzionamento di tutte le parti dell’impianto; produzione di rifiuti

ridotta al minimo, prevedendo tra l’altro il recupero dei fanghi oleosi come prodotto”. A questo processo seguirebbe la produzione di materie collocabili sul mercato: “Viene recuperata integralmente tutta la materia di cui il pneumatico è composto e da cui si possono ricavare olio idrocarburico pesante (per autotrazione) e leggero (per l’industria chimica dei solventi), fibre di acciaio (per acciaieria), fanghi oleosi (per realizzare guaine isolanti da utilizzare negli asfalti), carbon black (sotto forma di granuli da impiegare come filler nelle mescole di manufatti in gomma)”. Italiana Energia mette sul piatto anche la bonifica dell’area: “Il sito, ancora prima di iniziare i lavori di costruzione del nuovo impianto, sarà bonificato a cura dell’attuale proprietà, rimuovendo quanto di pericoloso dal punto di vista ambientale deriva dalla precedente installazione, come il cemento e l’amianto presenti negli edifici esistenti”. Riguardo alla capacità produttiva, nel comunicato la ditta spiega come il nuovo impianto sarebbe in grado di smaltire “100 tonnellate al giorno di pneumatici, che su base annua si traducono nella totalità dei pneumatici fuori uso della Lombardia, forniti e garantiti totalmente dal Consorzio Ecopneus”. Infine si fa cenno al dato occupazionale: il nuovo impianto porterebbe “37 posti di lavoro in condizioni di normale funzionamento dell’impianto, più lavoratori esterni per attività di manutenzione e logistica”. Basterà a convincere scettici e contrari?


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IL PROGETTO E' STATO PRESENTATO DA ITALIANA ENERGIA

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Christian Draghi

L’impianto di smaltimento di copertoni usati che la ditta Italiana Energia vorrebbe realizzare nell’area della ex Valdata a Retorbido ha da subito incontrato molti oppositori. Tra di loro anche un tecnico come Achille Cester, ingegnere vogherese esperto nel ramo dello smaltimento rifiuti e nella radioprotezione, nonché promotore di uno dei due comitati già sorti (uno a Retorbido, l’altro a Codevilla) per il “No” al nuovo insediamento industriale. Cester, cosa non la convince di questo progetto? “Molte cose. Innanzitutto non mi pare serio: come può una ditta con un capitale sociale di 10.000 euro presentare un progetto da 60 milioni? E’ questo il vero nodo di tutta la vicenda… la solita finanza creativa dei soliti noti che indebitano una società con la complicità dei soliti istituti finanziari e lasciano poi il debito da pagare a pantalone. Infatti si vede che il progetto è firmato anche da ditte come Impregilo e Technit. Un’altra menzogna che si è detta è che il Giappone utilizza questa tecnica. Mentre la pirolisi è obsoleta per loro, e non si utilizza quasi mai per i copertoni, per i quali il processo più idoneo è l’idrogenazione”. Cosa può dirci della pirolisi? “E’ stata messa a punto negli anni ’30 per recuperare le bacheliti dai telefoni e dagli impianti, ma sulle gomme non funziona bene e dà un sacco di problemi di vario tipo. Lo scopo della pirolisi è quello di pulire il metallo contenuto nei pneumatici dalla gomma. In

pratica si brucia il materiale in assenza di ossigeno, riproducendo il processo naturale della formazione del metano. Pirolisi vuol dire bruciare senza ossigeno, quindi: scaldi in mancanza di ossigeno, carbonizzi, spezzi i legami creando del gas e del carbone da pirolisi. Se però poi il gas e il carbone li ri-bruci con l’ossigeno, fallisce lo scopo di sfruttare i vantaggi della pirolisi. Se la logica era quella di avere pochi fumi, con questa tecnica non ci si riesce. Ho visto non funzionare un impianto di questo tipo in provincia di Mantova negli anni 90, il proprietario, un piccolo imprenditore locale si era dissanguato spendendo un

VALLE STAFFORA

Cester: "Il progetto dell'inceneritore è poco serio e solo a scopo di lucro"

paio di miliardi di allora per inseguire il miraggio di petrolio dai rifiuti”. Perché allora crede che venga proposta? “Principalmente per trarne guadagni. Anche se in questo caso non si sa bene come abbiano in programma di finanziarsi: se spendendo il nome del nuovo consorzio per il recupero dei pneumatici che per legge per ogni pneumatico nuovo venduto incassa a nostre spese una certa cifra per il suo futuro smaltimento, oppure se all’ antica riempendo il capannone Valdata di vecchie gomme senza nessuna intenzione di bruciarle”. Cosa la preoccupa maggiormente? “La leggerezza e l’impreparazione degli attori coinvolti, il clima di segretezza che circonda l’iniziativa che in realtà gira intorno agli stabilimenti Valdata da almeno tre anni. La prima idea era quella di costruire un impianto di recupero presso lo stabilimento di Casei Gerola per smaltire prima i pneumatici usati dell’ecogomma di Castelletto di Braduzzo incassando i due milioni messi a disposizione dalla Provincia e poi di creare un polo regionale”. Come crede che andrà a finire l’iter? “Per me non si arriverà neppure ad un progetto esecutivo, perchè costa molti soldi: non 60 milioni ma almeno un paio di centinaia di migliaia di euro. Non credo si troverà qualcuno disposto a farsi abbindolare”.

ANCHE ALLEANZA NAZIONALE E RIFONDAZIONE BOCCIANO L'INIZIATIVA

Da Fratelli d'Italia a CasaPound: un 'no' secco al progetto di Alessandro e

Disperati

Christian Draghi

Il progetto dell'inceneritore che dovrebbe trovare posto nell'ex area Valdata di Retorbido non piace. Se da una parte fioccano i 'no' dei comuni confinanti, come per esempio Rivanazzano Terme, Torrazza Coste e Codevilla che hanno sottoscritto un ordine del giorno per ribadire la propria contrarietà al progetto, dall'altra è già stato istituito un vero e proprio comitato del 'No' per evitare che questa iniziativa possa essere portata avanti. Ora anche diversi gruppi politici scendono in campo per dimostrare la propria contrarietà. Fratelli d'Italia e Alleanza Nazionale. Saputo del progetto di riqualificazione industriale dell’area ex-Valdata di Retorbido per la realizzazione di un impianto di Pirolisi per il recupero di Pneumatici Fuori Uso (PFU) il gruppo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale dell’Oltrepò Occidentale si è schierato a fianco del comitato del NO. “Un no non pregiudiziale ma ragionato e convinto - spiega il responsabile Massimo Lucotti -. I temi legati ad ambiente e territorio sono tra le nostre priorità. Un impianto industriale di questo tipo genera in noi dubbi e timori: pochi sanno che sarebbe il primo di questo tipo in Europa, collocato per altro in una zona, come l’Oltrepò, prettamente agricola e vocata alla coltura della vite. Il futuro economico dell’Oltrepò a nostro giudizio deve

essere legato a produzioni vitivinicole di eccellenza ed al turismo enogastronomico ad esso collegato. Un impianto di questo tipo finirebbe per penalizzare ulteriormente il nostro territorio”. CasaPound. CasaPound nei giorni scorsi a Voghera ha raccolto firme su diversi temi, tra i quali l’impianto a pirolisi che dovrebbe sorgere a Retorbido. “Dopo la presa di posizione dei comuni di Rivanazzano Terme, Torrazza Coste e Codevilla – spiega in una nota il responsabile provinciale di Cpi Jacopo Merlini – anche Voghera finalmente prende posizione e un impegno nella difesa del nostro territorio. La capitale dell’Oltrepò non poteva che esprimere il proprio diniego verso un progetto che mette a serio rischio un’area con eccellenze vinicole, gastronomiche, agricole e turistiche da sempre sinonimo di qualità. Questo progetto oltre al citato danno alle attività economiche avrebbe sicuramente ripercussioni dal punto di vista viabilistico visto l’aumento del traffico di camion da e per l’impianto, attentando alla salute nostra e dei nostri figli. Per queste ragioni – conclude CasaPound – speriamo che Provincia e Regione, prendano coscienza della volontà dei cittadini, che si sta manifestando attraverso una petizione popolare alla quale noi come movimento stiamo partecipando, incaricandosi di difendere la salute e il benessere di una splendida zona com’è quella dell’Oltrepò”.

Rifondazione Comunista. Anche la segreteria vogherese di Rifondazione comunista interviene sulla questione. “L’impianto vorrebbe trattare 100 tonnellate al giorno di materiale con un movimento previsto di 94 autorimorchi al giorno. Inoltre il rischio potrebbe essere anche di un possibile aumento di questo dato, visto il punto strategico tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. La tecnologia utilizzata è presente in un solo impianto al mondo da dieci anni, non capiamo perché se questa tecnologia dovesse essere così positiva e senza rischi per l’ambiente e la salute ancora nessun Paese abbia deciso di adottare questo sistema di smaltimento. Viene invece molto più facile ed immediato il collegamento con la discarica di copertoni di Castelletto di Branduzzo". E Rifondazione prosegue: "La nostra provincia con gli inceneritori di Parona e Corteolona sta accogliendo e bruciando già fin troppi rifiuti. Il sito si trova a 250 metri dalle prime case di Retorbido e non ci sembra una localizzazione opportuna; inoltre va anche considerato il fatto che l’Ex Valdata si trova nel corridoio ambientale dello Staffora e del Rile, che scorre a soli 20 metri dall’impianto, soggetti tra l’altro a ripopolamento faunistico. Come se questo non fosse sufficiente c’è la presenza di un pozzo idropotabile ad 1 km circa dall’impianto. Cosa potrebbe succedere se a causa di un incidente qualsiasi ci fossero degli sversamenti? Il rischio ambientale sarebbe enorme. Riteniamo che 37 posti di lavoro non si possano barattare con la salute delle persone. Ci auguriamo che presto tutti i Comuni coinvolti possano portare nei diversi consigli comunali una stessa mozione che esprima una netta contrarietà all’apertura dell’impianto”.


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INTERVISTA AL SINDACO DI BAGNARIA, MATTIA FRANZA

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Giacomo Braghieri

Intervista al sindaco di Bagnaria, Mattia Franza, dopo l'apertura del nuovo tratto stradale della provinciale 461 Voghera-Varzi e dopo i danni dovuti all'alluvione di metà Novembre 2014. Nel comune di Bagnaria si è arrivati ad aprire il primo tratto rifatto della provinciale Voghera Varzi. Chiediamo al sindaco di illustrarci il progetto. "E' un progetto della Provincia la cui approvazione risale al mandato di Vittorio Poma. Negli anni l'iter di approvazione e stanziamento fondi per la realizzazione si è concluso, e il cantiere si è aperto. Il costo complessivo dell'opera è di otto milioni di euro e dovrebbe essere terminata entro novembre 2015. Ci sono state diverse polemiche durante la realizzazione ma ora stanno arrivando feedback positivi sia per quanto riguarda il miglioramento della viabilità, sia per quanto riguarda la valorizzazione urbanistica dell'area interessata". Lo dice quasi con pudore "Vede ora ci sono grosse criticità in tutti i comuni della valle Staffora sia nel sistema viario che nel mantenimento in sicurezza del trasporto di gas ed elettricità. La strada che si sta realizzando è stata concepita per diminuire la pericolosità del tratto. Negli anni si sono registrati molti incidenti, alcuni dei quali mortali". Per realizzarla si sono usati in grande quantità, a scopo di riempimento, materiali inerti, è cronaca che importanti opere stradali in Lombardia sono state bloccate per il rinvenimento di inerti inquinati nella massicciata, possiamo tranquillizzare i cittadini? "L'ufficio tecnico settore viabilità della Provincia ha vagliato l'idoneità del materiale e ne tiene documentazione, sono scarti da demolizione; gli agenti del Corpo Forestale dello Stato si sono attivati nel controllo del trasporto di tale materiale verificando l'origine dei documenti di trasporto. Dal punto di vista dei controlli dovremmo essere garantiti a sufficienza. Rimane il fatto che le nostre proposte per reperire il materiale inerte sul luogo, a km zero, e con la massima garanzia sulla bontà dell'inerte si sono scontrate con la burocrazia Regionale". Quindi ci sono stati intoppi burocratici. "Abbiamo messo in campo due proposte in tal senso: prendere il materiale dal letto dello Staffora che ricordo essere anche una cava, le case in sasso nei nostri borghi lo stanno a dimostrare; oppure, come da richiesta della ditta appaltante, di costruire una cava di prestito in località Casa Galeotti che a termine dei lavori sarebbe diventato un invaso di proprietà comunale atto a scopi ricreativi quali la pesca sulla falsa riga dei laghi Malvista costruiti sul torrente Curone, e una riserva d'acqua da sfruttare in emergenze quali incendi o siccità. Comunque non si sarebbe deturpato il paesaggio e forse si sarebbe creato lavoro sufficiente al mantenimento di una famiglia. L'ufficio paesaggio della regione non ha voluto saperne, mentre si sta progettando un impianto per lo smaltimento rifiuti tramite pirolisi nella zona di Retorbido, praticamente all'imbocco della valle che potrebbe avere impatto negativo sulla qualità dell'aria e dei terreni circostanti. In ultimo, ma di questi tempi è argomento importante, con queste proposte si sarebbero potuti risparmiare fra tasse demaniali sul materiale e costi di trasporto circa 400.000 euro da destinare ad altri

lavori". Passiamo ai problemi creati dall'alluvione di metà novembre nel suo comune. "Appena sotto Varzi in località Lazzuola, dove inizia il comune, il torrente ha eroso campi e massicciate fino a lambire un traliccio dell'alta tensione. Scendendo a Ponte Crenna sotto la confluenza del torrente omonimo c'è stata una erosione fino a danneggiare la futura Greenway. A casa Arcano lo Staffora ha esondato lambendo un altro traliccio dell'alta tensione. A Casa Massone sulla sponda destra adiacente all'ex ferrovia si è scoperchiato un tubo per il trasporto del gas ad alta pressione (8 atmosfere) che serve tremila utenze praticamente tutte le utenze dell'alta valle. Infine è stato danneggiato il collettore intercomunale fognario che da località Lazzuola si collega al depuratore di Cecima". Dal Comune di Voghera fino a Varzi passando da Godiasco Salice, Ponte Nizza, Bagnaria ci sono stati problemi di diversa gravità dovuti all'alluvione di novembre, agite tutti da soli? "La legge prevede questo, l'alveo dello Staffora è

VALLE STAFFORA

"La nuova arteria si è dimostrata vincente per migliorare la viabilità"

di competenza regionale essendo un reticolo idrico principale, mentre gli alvei degli affluenti sono di competenza Comunale, aggiungo purtroppo perché ad onere non è corrisposto alcun finanziamento. Teniamo conto che le acque scendono dai fossi ai margini delle strade delle aree agro silvo pastorali verso i fossi di quelle comunali fino alla provinciale. La legge impone ai proprietari dei fondi confinanti con la strada provinciale di fare manutenzione atta alla salvaguardia della viabilità, negli anni passati si riuscivano ad ottenere piccoli finanziamenti per lo svolgimento dei lavori, ora tutto è lasciato alla legge e al buon senso del proprietario. Detto questo ringrazio tutti i volontari che durante i giorni di crisi dell'alluvione hanno rispolverato la zappa o la vanga del nonno e si sono prodigati per far scorrere le acque evitando ulteriori allagamenti". Mi permetta d'insistere, per questioni sanitarie si è avuta una mobilitazione collettiva degli abitanti della valle, ora che sono in pericolo viabilità ed utilities quali le forniture di gas e luce si raccolgono lamentele, anche accorate, ma nessuna mobilitazione generale. "Le questioni sanitarie, come il mantenimento del presidio ospedaliero di Varzi, hanno una presa profonda ed immediata nella cittadinanza, mentre l'interesse per il mantenimento delle condizioni basilari per la vita in valle come la messa in sicurezza di strade ponti e condutture si suscita solo quando vi sono eventi negativi. E' comprensibile, ma ripeto, se saltassero i tralicci dell'alta tensione lungo lo Staffora o la conduttura del gas si creerebbero situazioni di reale disagio per tutta la popolazione della valle. La partecipazione del cittadino in questo caso sta nel segnalare le criticità sia con i metodi tradizionali del contatto diretto con gli amministratori che con l'invio di e-mail. Noi preferiamo il primo approccio perché il motivo di esistere di un piccolo comune è anche la facilità con cui si può comunicare con gli amministratori".


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INTERVISTA AL SINDACO ERMANNO PRUZZI

“Dalle parole ai fatti: ecco i programmi per il nuovo anno a Torrazza Coste”

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Stefania Bertonazzi

Ormai chiuso il 2014 che ha visto un intero Oltrepò chiamato al voto, incontriamo il sindaco di Torrazza Coste, Ermanno Pruzzi, riconfermato primo cittadino ed ora al lavoro al suo secondo mandato. Un primo bilancio di fine anno post elezioni? “Le lezioni comunali del maggio scorso mi hanno riconfermato. Il risultato è andato oltre le nostre previsioni raddoppiando il consenso avuto 5 anni fa, un risultato quindi che ha saputo premiare il lavoro svolto. La nostra squadra è rinnovata con la presenza di numerosi giovani fortemente motivati. Le idee ci sono e diversi sono gli interventi che affronteremo nei prossimi anni. Per poterlo fare è però necessario che qualcosa cambi e subito. Mi riferisco in primo luogo al Patto di Stabilità che da quest’anno anche il nostro comune deve rispettare. Questo purtroppo ci impedisce, pur avendo una consistente somma a disposizione, di intervenire su importanti problematiche del nostro territorio. Confidiamo che il Governo centrale tolga questa assurda legge e di avere a disposizione, come promesso dagli organi regionali, dei finanziamenti che ci consentiranno di intervenire sul territorio, mi riferisco in particolare al ripristino frane e ad interventi sulle nostre strade fortemente compromesse dagli ultimi eventi atmosferici”. Primi interventi reali e concreti? “Abbiamo realizzato la rotonda nella piazza centrale del paese, un progetto realizzato esclusivamente con sponsorizzazioni private, al fine di migliorare la viabilità e la sicurezza. Alcuni mesi fa abbiamo iniziato, con l’impegno dei nostri dipendenti, la pulizia dei fossi su tutto il territorio comunale. Abbiamo approvato il regolamento di polizia locale e rurale per un

migliore controllo del territorio e della palestra. Particolare attenzione, inoltre, sarà rivolta alle politiche sociali; ci saranno infatti importanti incentivi per le famiglie bisognose con contributi “una tantum”. Per quanto riguarda l’istruzione, sono stati attuati piccoli interventi con finanziamenti al progetto "vita sicura". Altri progetti portati avanti? "Voglio con orgoglio sottolineare che l’Amministrazione Comunale è sempre attenta alle esigenze dei ragazzi, nelle scuole, ad esempio, è stato installato l’ADSL e nelle scuole medie è stata ridipinta la cancellata grazie all’aiuto dei volontari del comune. Sono stati svolti svariati lavori nella palestra comunale ed entro breve verranno fatti altri lavori di manutenzione della struttura che è stata danneggiata. Nell’ultimo consiglio comunale è stato approvato il regolamento comunale della palestra, creato in base

alle esigenze della nostra comunità. La palestra viene utilizzata sia dalle scuole ma anche dalle numerose associazioni sportive presenti sul territorio”. Per quanto riguarda le consulte? “Sono state nuovamente costituite per favorire la collaborazione tra i cittadini e l’Amministrazione Comunale. Le consulte sono: Sport e tempo libero, Cultura e Scuola, Ambiente e Territorio, Associazioni e politiche sociali, a breve anche la consulta giovani. È stata approvata la costituzione della consulta al commercio. La consulta cultura, l’8 novembre, in occasione del quarantesimo anno dalla sua morte, ha ricordato la figura del Dottor. Fabio Fabiani che per anni è stato medico condotto, il suo ricordo è ancora molto sentito e vivo nella memoria del nostro paese. Durante la serata, è stata realizzata una piccola mostra fotografica sulla vita del medico". Tra gli eventi, invece, di natura “sociale”? “Quest’anno si è svolto il centenario del campanile. È stata fatta una manifestazione organizzata tra il gruppo parrocchiale e la pro loco “La nuova Torre”, in occasione della festa patronale della Madonna del Carmine che si è svolta a luglio dove è intervenuto il vescovo Monsignor Martino Canessa che ha benedetto la torre campanaria. Tra gli eventi più importanti ricordiamo il pugile professionista, Giacobbe Fragomesi, che lo scorso settembre ha presentato la propria autobiografia “Fino all’ultimo round – la mia storia (Lìmina)”, presso il Centro Nerina Bolognesi a Torrazza Coste. Il libro, scritto con la collaborazione del giornalista Valerio Esposti, è stato tra i sei finalisti del Premio Bancarella Sport 2014. Il pugile è stato due volte campione del mondo WBC massimi leggeri, ed è stato recentemente nominato sfidante ufficiale del campione d’Europa dei pesi massimi leggeri, il russo Grigory Drodz che sarà disputato nei prossimi mesi. Un ringraziamento speciale al giornalista Riccardo Crivelli per la disponibilità e la preziosa collaborazione, che ha visto un gran seguito di pubblico".

L'EVENTO ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE VARZI VIVA

Gino Giacobone vince la quarta edizione del concorso Carlo Fagnola di Varzi Grande successo della IV edizione del concorso fotografico organizzato dall’Associazione Culturale Varzi Viva con il patrocinio del Comune di Varzi e dedicato alla memoria dello storico fotografo di Varzi Carlo Fagnola che, attraverso la pellicola fotografica, ha sapientemente raccontato la storia, la tradizione e la vita del nostro paese. Carlo Fagnola è stato prevalentemente un fotografo ritrattista che ha esercitato la propria attività dal 1929 al marzo 2001. L’associazione Varzi Viva, che ha ricevuto in omaggio l’intero suo archivio fotografico, costituito da circa 50.000 scatti su pellicola oltre ad un centinaio di positivi su carta, attraverso il concorso vuole rendere omaggio al fotografo che con i suoi scatti ha immortalato la vita di intere generazioni. Il tema di quest’anno del concorso, nato nel 2011, è stato “Il Colore: interpreta, esprimi, emoziona, sorpendi...” in tutte le sue sfaccettature... panorami, oggetti, scene della quotidianità”. Complessivamente hanno partecipato 19 concorrenti provenienti non solo da Varzi e dai comuni limitrofi,

ma dall’intera provincia di Pavia, per un totale di circa settanta foto iscritte a concorso che hanno messo a dura prova i membri della giuria. Vincitore del primo premio, è stato il fotografo Gino Giacobone di Voghera con la foto “Un tocco di colore in una estate piovosa”. Secondo classificato, Gianmario Milanesi con la foto “Sacro e Profano”. Terza classificata, Natalia Catenacci con la foto “Lasciatemi giocare”. Il premio del pubblico, che ha raggiunto quest’anno il numero ragguardevole di circa settecento schede votate, è andato a Natalia Catenacci con la foto “Lasciatemi giocare” e ad Antonio Di Tomaso con la foto “Piazza della fiera sotto la pioggia”, entrambi pari merito. Sono stati infine premiati due giovani “Fotografi in erba” che hanno raggiunto un buon apprezzamento del pubblico, Marco Toccalini con la foto “Colori fuggiti verso l’infinito” e Sabina Bellomo Viletti con la foto “L’ombra dei colori”. Apprezzamenti per la qualità delle immagini, per la sentita partecipazione e per l’organizzazione dell’evento sono stati espressi

dall’assessore alla cultura del Comune di Varzi, Silvia Giacobone, mentre il presidente dell’Associazione Varzi Viva, Mariano Lerbini, ha confermato che l’iniziativa ha dato segnali molto positivi al di là delle aspettative e che per il prossimo anno è in previsione la suddivisione del concorso in due categorie, una dedicata ai giovani e una agli adulti.


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L'INCONTRO VOLTO A TRASFORMARE IL SETTORE AGRICOLO IN OLTREPO'

di Alessandro

Disperati

Agricoltori, imprenditori, tecnici ed esperti scientifici si sono dati appuntamento in Municipio a Fortunago per conoscere e valutare innovazioni produttive al riguardo di possibili coltivazioni di piante erbacee nelle zone collinari e montane e, al contempo, progettare spazi di futuro maggiormente remunerativi per l’attività agricola. L’incontro è stato organizzato dall’amministrazione comunale di Fortunago, in collaborazione con il comune di Milano. Sono intervenuti il sindaco Pier Achille Lanfranchi, il Consigliere comunale di Milano, Andrea Mascaretti e il prof. Alberto Vercesi, nella sua duplice veste di docente universitario alla facoltà di Agraria di Piacenza esperto del settore e di Presidente, neo-eletto, della Fondazione Gal Oltrepo Pavese. Erano presenti tante persone, con diverse esperienze nel campo agricolo, interessate alle nuove coltivazioni di Quinoa e di Zafferano, di cui si è trattato nel corso della riunione. La Quinoa, oggi coltivata in Bolivia, Cile, Ecuador, Perù, Argentina e Francia è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Originaria delle Ande, già conosciuta, per il suo buon apporto proteico, dalle popolazioni degli Incas che la chiamano “madre di tutte le piante”. E’ anche un'ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene ammino acidi essenziali in proporzioni bilanciate che corrispondono alle raccomandazioni dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. La coltivazione della quinoa oggi ha un

potenziale interesse economico. Attraverso la conoscenza e le buone pratiche del vivere in armonia con la natura e il sostegno della biodiversità, la coltivazione di questo cereale potrà essere sperimentata anche in Oltrepo. Inoltre, lo Zafferano, già coltivato in Italia in diverse regioni: Abruzzo, Toscana, Marche e Umbria, da buoni risultati e ritorni economici di grande interesse, soprattutto se il suo utilizzo è finalizzato alla preparazione di medicinali da parte delle industrie farmaceutiche. A gennaio si svolgerà un corso di formazione per l’approfondimento delle conoscenze per impiantare in via sperimentale queste coltivazioni sul territorio. Al riguardo si tengono d’occhio i finanziamenti messi in campo dall’Europa per l’innovazione agricola, l’organizzazione della rete di cooperazione e di vendita, che saranno ogget-

VALLE STAFFORA

Parte da Fortunago una singolare iniziativa: coltivare quinoa e zafferano

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to d’intervento nel prossimo Piano di sviluppo rurale della Regione Lombardia. L’argomento sarà ripreso per l’Expo 2015, a cui Andrea Mascaretti, come Assessore comunale di Milano, ha dedicato molta attenzione, essendo il tema della esposizione mondiale proprio quella dell’alimentazione “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Ad Expo saranno presenti per tutta la durata dei sei mesi dell’esposizione i comuni di Fortunago e Zavattarello, in quanto Borghi più Belli d’Italia, nel Padiglione di Eataly, in collaborazione con Oscar Farinetti. L’agricoltura, l’ambiente, il paesaggio sono gli argomenti che vedranno impegnati tutti gli Stati presenti ad Expo, ognuno con le proprie realtà, bisogni, identità, innovazioni per contribuire all’eliminazione della povertà e a sostegno del raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio.


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A CASCINA BELLA SALE LA PREOCCUPAZIONE TRA I RESIDENTI

di

Marta Calatroni

Nei mesi scorsi l'azienda agricola San Francesco ha avuto la necessità di trasferire circa 500 maiali nella sede di Cascina Bella, frazione di Bressana Bottarone. Lo stabile, inutilizzato da diversi anni, è stato esaminato dall'Asl veterinario e da quello ambientale, in modo da verificare se è effettivamente consono ad ospitare gli animali in questione. A preoccupare i cittadini e l'amministrazione comunale, che continua a monitorare la situazione, è soprattutto la presenza di amianto su tutto il tetto dello stabile: la sostanza, altamente cancerogena, può essere smaltita secondo le linee guida regionali entro la fine del 2015 e l'azienda ha elaborato nelle scorse settimane un possibile piano di smaltimento. L'amministrazione ha garantito che l'azienda si sta muovendo rispettando tutte le normative, preoccupandosi in primis per la salute degli stessi animali. Tuttavia, soprattutto i cittadini di Cascina Bella, hanno mostrato fin da subito delle perplessità e si sono riuniti nel "Comitato Cascina Bella", organizzando anche una raccolta di firme, preoccupati per le conseguenze sanitarie ed ambientali. Abbiamo quindi intervistato i membri del Comitato. Quali sono le preoccupazioni del Comitato? "Come residenti in area limitrofa alla struttura, le preoccupazioni sono soprattutto igienico-sanitarie: in primo luogo temiamo l'impatto di una struttura intensiva: gli effetti sull'acqua e sull'aria (ampiamente documentati da ogni studio), l'impatto olfattivo che ridurrebbe drasticamente la qualità della nostra vita; la presenza (mai del tutto debellabile) di parassiti. Da confine a confine, corrono circa 250 metri. In secondo luogo, desta preoccupazione la movimentazione della struttura in cemento amianto. E' noto che la movi-

mentazione di una struttura da anni inerte comporta un deciso aumento di rischio per chi ci lavora o vive nelle vicinanze. Da indagini preliminari risulta che nessuno (amministrazioni, asl e proprietari) si sia curato di far rispettare, negli anni, le norme del PRAL (piano regionale smaltimento amianto) che prevedono uno stretto monitoraggio delle aree dismesse. Stiamo parlando di 11000 mq di eternit, abbandonato da vent'anni e fortemente esposto alle intemperie. Come cittadini ci saremmo aspettati di trovare documenti che comprovassero l'impegno degli attori in gioco a salvaguardia della salute pubblica, visto che, secondo le direttive regionali, i siti dismessi con presenza d’amianto devono essere messi in sicurezza prima di svolgervi qualsivoglia attività". Avete altre perplessità? "In ultima istanza è importante rilevare quanto inserito nel programma elettorale dell’attuale amministrazione che, oltre a mettere al centro la qualità della vita, la difesa dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile del territorio, prevedeva per la zona una riqualificazione e una valorizzazione in senso storico e ambientale con il progetto di un parco della storia e della memoria". Per meglio capire la situazione voi membri vi siete ampiamente informati. Quali fonti avete consultato e a cosa fate riferimento? "Dipende da cosa si intende. La regolare richiesta agli atti inoltrata al Comune ha prodotto ben poco: non un’ombra di progetto. Nessuna autocertificazione di lavori di ristrutturazione e messa a norma delle stalle. Se la documentazione che ci è stata fornita è l’unica in possesso del Comune (e così ci è stato comunicato ufficialmente) ci chiediamo su che basi le Autorità possano rassicurare i cittadini asserendo che non si tratterà di un allevamento intensivo.

LUNGO IL PO

Un comitato contro 500 maiali ed una struttura che è realizzata in eternit

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Eppure il sindaco ha dichiarato a mezzo stampa le sue sicurezze in proposito. Quanto al resto abbiamo studiato le linee guida della Regione in merito alla realizzazione di allevamenti zootecnici, gli articoli di legge inerenti all’inizio di attività zootecnica, il piano di governo del territorio del comune di Bressana in cui si esclude di poter realizzare in quell’area allevamenti di natura intensiva". Quali provvedimenti avete cercato di prendere e cosa avete segnalato all'amministrazione? "Già a fine agosto abbiamo scritto al Sindaco segnalando i nostri dubbi e inviando precisi riferimenti alla normativa di legge affinché l’amministrazione potesse intervenire a nostro favore. A novembre, quando sono sbarcati i primi maiali, oltre a telefonate interlocutorie con richieste di incontri finalizzati a chiarire anche la regolarità delle procedure, alcuni di noi hanno scritto di nuovo al Sindaco, ma non hanno ottenuto risposta. Contemporaneamente, abbiamo contattato i giornali locali, sperando che il Sindaco rispondesse indirettamente ai nostri dubbi. Purtroppo, spiace constatare che l’amministrazione si ostina a rispondere in modo non esaustivo alle nostre domande". Come intendete procedere nel caso in cui la situazione non dovesse mutare? "Dipende dalla trasparenza e dalla volontà delle controparti. Da parte nostra c’è disponibilità al dialogo per trovare una soluzione sia rispettosa delle normative di legge sia compatibile con il progetto di valorizzazione storico, culturale e turistico dell’area.

DA ORMAI QUALCHE GIORNO E' ATTIVO L'IMPIANTO DELLA PROVINCIA DI PAVIA

In azione il nuovo autovelox sulla provinciale a Castelletto: il sindaco si dice contrario

di

Christian Draghi

Bel regalo di Natale quello dell’Amministrazione Provinciale agli automobilisti oltrepadani: un gemello dell’autovelox “terribile” già attivo sulla tangenziale Nord di Voghera è entrato in funzione sulla strada provinciale Bressana-Salice lo scorso 22 dicembre. Già posizionato lungo la corsia che conduce verso Pavia, il “pannellone” più odiato dagli automobilisti campeggia nel tratto di strada compreso tra Castelletto di Branduzzo e Lungavilla, poche centinaia di metri prima dell’incrocio per Verretto. Rileva le infrazioni al limite di velocità in entrambe le direzioni di marcia e già fa discutere. Non tanto per il limite di velocità che si sarà obbligati a rispettare su quel tratto di strada, previsto in 90 km orari, quanto per la volontà ormai diffusa di collocare simili apparecchiature su strade per lo più rettilinee e ad ampia visibilità. Una prassi piuttosto diffusa in tutto l’Oltrepò occidentale e che dà adito a più di un dubbio: l’installazione degli autovelox, decretata dalla Prefettura in base a delle mappe di rischio sulla pericolosità dei tratti stradali, serve davvero come deterrente, oppure è solo un

ulteriore strumento per fare cassa a spese dei soliti noti (in questo caso i cittadini-automobilisti)? Il sindaco di Castelletto Tony Lo Verso non esita a schierarsi contro il posizionamento del nuovo autovelox, ritenuto un mero mezzo per estorcere altro denaro a cittadini già tartassati. “Perché – fa notare – anziché spendere 40mila euro in questo modo non si utilizzano i fondi per sistemare le strade?”. Dal Comune di Bressana la levata di scudi fa notare come i rilevatori di velocità nei rettilinei non servano a nulla. Quantomeno nell’Oltrepò occidentale esistono tratti di strada ben più pericolosi di quelli ultimamente scelti per l’installazione degli autovelox, come per esempio il tratto di tangenziale di Voghera compreso tra le uscite di Campoferro e Montebello della Battaglia, che è già stato teatro di incidenti dei quali uno anche mortale. Quella fetta di tangenziale è resa pericolosa sia dalla presenza di curve, sia da due alti dossi che impediscono alle auto di vedere cosa accade oltre, sia da un distributore la cui uscita è stata scriteriatamente posizionata in prossimità di uno dei due dossi. A voler pensar male poi si potrebbe anche rilevare che la postazione appena collocata sulla Bressana Sali-

ce, per quanto sia segnalata da cartelli, non risulterà sicuramente ben visibile perché di colore grigiastro: in questo modo tenderà a confondersi con l’ambiente circostante – soprattutto nella stagione invernale – piuttosto facilmente. Apparecchi identici a questo, oltre a quello posizionato sulla tangenziale di Voghera (tra l’altro anch’esso “potenziato” nei mesi scorsi in modo da riprendere le infrazioni in entrambi i sensi di marcia) sono presenti a Mortara in Lomellina e a Landriano, nel nord est di Pavia.


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LUNGO IL PO

INCONTRIAMO IL SINDACO DI CERVESINA, PAOLO TARAMASCHI

GENNAIO 2015

"Dobbiamo fare i conti con un deficit piuttosto elevato ereditato dal passato" di

Christian Draghi

Paolo Taramaschi, classe 1961, è sindaco di Cervesina dal maggio scorso, da quando ha sconfitto alle urne il primo cittadino uscente Daniele Fuso. E’ al suo primo mandato, ma la sua carriera politica parte da lontano, nel 1999 per l’esattezza. Da allora e per i dieci anni successivi è stato vice di Renato De Sanctis. Una lunga esperienza nella macchina amministrativa che gli torna utile oggi, costretto a gestire un Comune “ereditato” con un importante deficit di bilancio. Sindaco, a quanto ammonta il vostro “buco”? “Al momento non abbiamo ancora una stima precisa della cifra. Quello che posso dire è che mi sono trovato in una situazione totalmente inaspettata di cui ho ritenuto di dover mettere al corrente la cittadinanza in un’assemblea pubblica lo scorso mese di ottobre. Terremo i cittadini informati sugli sviluppi, per essere limpidi e chiari”. Come si spiega quello che è accaduto ai vostri bilanci? “Non credo si possa parlare di malafede se è questo che intende. Io credo si sia trattato di un eccesso di leggerezza e inesperienza nella gestione dei conti. C’è stato un periodo di tre-quattro anni in cui la gestione dell’ente non è stata corretta: non intendo dal

punto di vista legale, più che altro si è trattato di una cattiva gestione della parte contabile”. Al momento quindi i progetti che avevate per il Comune sono bloccati. Come pensate di far quadrare i conti? “Puntiamo molto sull’entrata fissa che deve essere corrisposta al comune dalla Casa di Risposo, la RSA comunale intitolata all’ex sindaco Paolo Beccaria, che dovrà versarci un canone annuale di 270mila euro. Dico dovrà perché al momento siamo in fase di trattativa con il nuovo gestore, la Cooperativa Socia-

le Nuova Sair, il quale però vanta ancora dei crediti con la vecchia gestione comunale che stanno però andando esaurendosi”. La RSA era stata oggetto di polemiche per via delle rette molto alte… “Sì, ma da quando è subentrato il nuovo gestore, tre anni fa, la situazione è cambiata. Le cifre sono state messe in linea con quelle del mercato, le rette sono convenzionate e rimodulate. Con i suoi 79 posti letto e i 60 posti di lavoro, per gran parte occupati da nostri cittadini, la casa di riposo rappresenta una delle risorse principali per Cervesina”. Una volta rientrati dal deficit quali progetti intendete portare avanti? “Una delle nostre intenzioni è quella di sistemare e rendere operativo il tratto di strada, di circa un chilometro e mezzo, che fa da collegamento tra la strada provinciale Bressana-confine alessandrino e la frazione San Gaudenzio, di cui abbiamo già acquisito la proprietà. Una strada strategica perché, una volta pronta, permetterebbe agli automezzi della Laterizi S. Antonio di non transitare più per una via centrale del paese come la via Marconi. Poi abbiamo già previsto di affidare uno spazio alle associazioni: abbiamo affittato lo stabile, in via Roma, dove c’era la Banca Popolare un tempo. Al momento la struttura non è ancora del tutto operativa ma sarà messa a disposizione anche dei giovani, che hanno sempre bisogno di strutture per le loro attività”.

IL PRIMO CITTADINO E' MORTO A SETTEMBRE: E' IL VICE ORA A GUIDARE IL COMUNE

Il 17 maggio Silvano Pietra torna al voto per eleggere il sindaco del paese di

Christian Draghi

Dopo la morte improvvisa di Massimo Stringa, scomparso lo scorso settembre all’età di 65 anni, il comune di Silvano Pietra è oggi guidato dal suo vice Luca Barbieri. “E’ stato un duro colpo per tutti” dice l’attuale primo cittadino. “C’erano tanti progetti in cantiere e la voglia di fare molto per un paese piccolo come il nostro. Poi un malore ha cancellato tutto, e una serie di situazioni a dir poco sfortunate hanno falcidiato l’organico della macchina comunale”. Cosa è successo esattamente sindaco? “Pochi giorni prima della morte del sindaco Stringa l’impiegata comunale che svolge numerose funzioni, tra le quali quella dell’anagrafe, ha avuto una frattura seria alla gamba ed è tutt’ora in fase riabilitativa. Il 31 agosto poi era andato in pensione il segretario comunale storico, la parte esecutiva della macchina amministrativa. Abbiamo avuto un reggente fino al primo di novembre, ma doveva dividersi fra i diversi comuni di cui si occupava, come Casei Gerola, Castelletto e Corana. Si capisce che per un piccolo comune come il nostro la perdita di elementi chiave ha creato non poche difficoltà, costringendoci a limitare al minimo sindacale l’attività amministrativa. La situazione in cui mi sono trovato è a dir poco singolare. Credo che se si faccia una ricerca su quanti comuni abbiano dovuto affrontare un’emergenza del genere legata a carenze di organico e culminata addirittura

con la morte del sindaco, Silvano potrebbe risultare unico nel suo genere”. Le nuove elezioni sono state fissate a maggio con election day il giorno 17. Lei si ricandiderà provando a riproporre il vostro progetto? “Al momento sinceramente non saprei dirle. Ci sono troppe situazioni che devono essere valutate, le disponibilità di ogni singolo e la volontà di stabilire quante forze restano da rifondere in una nuova sfida”. C’è comunque qualche situazione in paese di cui vi occuperete da qui alle urne?

“Una delle nostre intenzioni era quella di sistemare l’acquedotto pensile che grava sul paese. Una struttura vetusta, che non è più in funzione e dalla quale cadono calcinacci e che necessita di essere ristrutturata e messa in sicurezza perché rappresenta un pericolo per la popolazione. Poi l’altro nodo sarà la manutenzione dei fossi”. Questione interessante se si tiene conto di quanto se ne è discusso dopo le inondazioni dovute alle piogge di novembre. Silvano è stata colpita duramente? “Fortunatamente no, non in modo particolare, però i campi limitrofi si sono allagati tutti. Occorre ragionare attentamente sulla situazione per adottare opere di prevenzione”. Alcuni comuni hanno adottato ordinanze inerenti la pulizia dei fossi. Voi come avete agito? “Il nostro problema principale oggi è addirittura identificare il reticolo idrico originario. Non sarà facile, occorrerà consultare vecchie mappe catastali perché in molti casi ci sono agricoltori che per recuperare qualche metro di terreno hanno occupato i vecchi fossi”. Chiudiamo con la situazione industriale. Dopo un anno di cassa integrazione, la ex fornace Valdata chiuderà definitivamente i battenti. 9 dei 26 dipendenti hanno accettato la mobilità volontaria. “Guardi, onestamente le dico che il Comune in questa decisione non è stato neppure interpellato”.


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NEL MIRINO LE INFRAZIONI CHE SONO STATE REGISTRATE DALLA TELECAMERA

di

Marta Calatroni

A distanza di due mesi dalla riapertura al traffico della piazza principale di Bressana, l'amministrazione comunale pone fine alla pioggia di multe. In questo lasso di tempo infatti molti conducenti si erano visti recapitare sanzioni per non aver rispettato la segnaletica in piazza, raggirando le due rotonde presenti: il fatto di aver eseguito le trasgressioni in rotatorie di piccole dimensioni, non trafficate e magari senza essere visti, aveva fatto sentire alcuni conducenti "legittimati" a compiere più volte la stessa infrazione. Ma le manovre non sono passate inosservate all'occhio della telecamera di sorveglianza. Quella telecamera che, tuttavia, non era autorizzata ad essere così tanto "vigile". Il vice sindaco Bruno Moio ha infatti raccontato: "A me e ad altri amministratori è venuto il sospetto che fosse presente un vizio di forma per quanto riguarda la somministrazione delle sanzioni. In particolare, dopo una verifica della documentazione, abbiamo scoperto che il sistema di video sorveglianza, utilizzato in piazza fino ad ora sia per sorvegliare la zona sia per verificare eventuali infrazioni del codice stradale, era omologato solo per poter svolgere il primo compito. Ciò significa quindi che quelle multe non sono da considerare come valide. L'amministrazione ha pertanto deciso di provvedere immediatamente con il risarcimento del denaro ai trasgressori".

Trasgressori perché, effettivamente, i conducenti hanno commesso delle pesanti infrazioni del codice stradale: in particolare, nel primo caso, ignorando un divieto di accesso e quindi percorrendo parte della piazza contromano, nel secondo caso "tagliando" la rotonda per accorciare la strada. Si tratta di manovre che, effettuate in presenza di un vigile, possono costare al conducente anche il ritiro della patente, ma fortunatamente per i sanzionati, la situazione si è conclusa nel migliore dei modi. La questione però ha dato l'occasione a numerosi cittadini di lamentarsi sui social network per quanto riguarda la realizzazione della piazza, definendo il percorso "non chia-

LUNGO IL PO

Bressana, il vice sindaco assicura: "Le multe della piazza saranno tolte"

GENNAIO 2015

ro". Nella quantità c'è anche chi ha compreso di aver violato gravemente il codice stradale, indipendentemente dal fatto che la rotonda fosse di piccole dimensioni, poco trafficata e con una buona visibilità. L'amministrazione ha assicurato che verranno effettuati più controlli sul posto da parte dei vigili urbani del paese e, nel frattempo, la decisione di restituire il denaro sarà verbalizzata e pubblicata sul sito del Comune sotto forma di delibera. "Verranno inoltre chiarite nel dettaglio le modalità di risarcimento. Nel frattempo chiunque avesse preso la multa e non avesse ancora pagato è invitato ad astenersi dal pagamento", ha spiegato Moio.


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CASTEGGIO

NE PARLIAMO CON IL RESPONSABILE, DANIELE VIDALI

GENNAIO 2015

La Protezione civile di Casteggio in campo per fronteggiare le emergenze di

Marta Massacci

Gli sbalzi climatici dei mesi scorsi hanno reso necessari, in questi ultimi mesi, diversi interventi da parte del gruppo volontari della Protezione Civile di Casteggio. Abbiamo incontrato Daniele Vidali che ci spiega in che modo hanno agito e come sono strutturati all'interno del gruppo. Come è andata la vostra attività? Ci sono state novità all'interno del gruppo volontari? “Nel nostro gruppo si sono inseriti, nel corso dell'anno, tre nuovi volontari, che come altri, arrivano da comuni limitrofi. Questo probabilmente perchè il volontariato di protezione civile non esiste in ogni frazione e ciò permette che le persone interessate si rivolgano a noi. Attualmente il nostro gruppo conta diciotto iscritti, tra cui studenti, pensionati e lavoratori dipendenti e autonomi; questo determina un gruppo piuttosto variegato in termini di target. Accettiamo sempre nuove persone, purchè vogliano veramente dedicare il loro tempo libero per essere di aiuto ogni qualvolta ce ne sia bisogno. Il gruppo della Protezione Civile di Casteggio ha, inoltre, tre specializzazioni: A.I.B. - anti incendio boschivo - Logistica e soccorso e Radiocomunicazioni. Tre dei nostri volontari hanno conseguito con successo anche il corso per operatori DAE”. Gli scorsi mesi sono stati particolarmente piovosi, è stato richiesto il vostro intervento e quali aiuti avete portato? “A causa delle abbondanti precipitazioni, tutto il vo-

lontariato di Protezione Civile della provincia di Pavia è stato impegnato su diversi fronti: noi di Casteggio siamo intervenuti a Rivanazzano per aiutare il gruppo locale ad arginare un torrente a rischio esondazione. In questa occasione si sono rivolti a noi per monitorare il livello delle acque presso le cave di Lungavilla. Inoltre, siamo intervenuti a Pancarana, dove l'acqua proveniente dal torrente Staffora che ha esondato a Voghera, ha allagato parte del paese; a Casei Gerola i nostri volontari sono intervenuti per ripulire gli edifici invasi dal fango, nel nostro stesso comune la rete fognaria non riusciva a smaltire tutta l'acqua piovana e quindi abbiamo dovuto attivare le nostre idrovore”. In che zone l'Oltrepo ha risentito di più in termini di territorio a rischio? “Per quanto riguarda il Comune di Casteggio grossi problemi non si sono verificati fino ad ora, l'unico rischio in queste condizioni meteo, durante le quali

si verificano piogge durature e anche di forte intensità, è che le nostre colline, ormai sature di acqua, rischiano in diversi punti di franare, creando non pochi disagi ai cittadini, invadendo di terra le strade ed in alcuni casi anche le abitazioni che rischiano di essere invase da acque piovane e fango”. Com'è il dialogo con la nuova Amministrazione e come state lavorando? “Con il nuovo assessore, Milena Guerci, si è instaurato subito un buon rapporto, abbiamo, purtroppo, avuto qualche problema a Casteggio in precedenza, circostanze in cui comunque ci si è potuti rapportare con una persona che comprende il problema dei cittadini e vuole rendersi utile affinché si possano limitare il più possibile i rischi. Per quanto riguarda gli altri enti e Istituzioni, collaboriamo anche con la Polizia Locale di Casteggio e con il Comandante Riccardo Merlo, quando ci viene richiesto. Allo stesso modo, con loro si lavora egregiamente”. Avete prestato soccorso anche in altre città colpite come Genova? “I nostri aiuti come Associazione non sono solo per Casteggio ma sono rivolti dovunque ci sia una richiesta, nel caso specifico di Genova e la Liguria, la Provincia di Pavia non è potuta intervenire, perché anche noi eravamo in allerta meteo”. A quali progetti o attività future parteciperete nei prossimi mesi? “Per i nostri progetti futuri vorremo poter avere qualche nuovo volontario che seriamente voglia contribuire col proprio impegno e serietà iscrivendosi alla nostra Associazione. Noi, nel frattempo, proseguiremo con i nostri addestramenti per poter intervenire al meglio, qualora fosse necessario”.

PARLA L'ASSESSORE MILENA GUERCI

"Il nuovo regolamento di polizia agricola aiuta a tenere a regime il territorio" di

Marta Massacci

Il Consiglio Comunale sta lavorando per portare avanti i programmi stabiliti. Nell’ambito dell’agricoltura, ambiente ed ecologia, personale e polizia locale, abbiamo incontrato l’Assessore Milena Guerci, che ci ha parlato, nello specifico, delle sue competenze, del suo ruolo politico ma anche di donna. Da quanto tempo è impegnata politicamente e quale legame ha con la città di Casteggio? “Io sono nata a Broni però sono residente qui da sempre così come i miei genitori, la mia famiglia appartiene al tessuto commerciale della città con la nostra attività quindi il mio legame con il Comune è molto forte. Mi sono impegnata come consigliere prima che come Assessore, ormai da 11 anni e posso dire che cerco di agire al meglio delle mie possibilità nell’ambito delle mie competenze ma soprattutto per migliorare la vita dei cittadini che hanno avuto fiducia in me, votandomi”. Come vive il suo Assessorato e su quali aspetti state lavorando? “Come Assessore ho più di una delega e gestirle sempre tutte non è facile. Sicuramente quella che riconosco di più è quella del settore agricolo, dove

recentemente siamo riusciti ad attuare il regolamento di polizia agricola che aiuta a tenere a bada il territorio, in un periodo come questo, di continui cambiamenti climatici che lo pongono a dura prova. Stiamo sicuramente facendo la nostra parte, nei limiti delle nostre possibilità, proprio negli ultimi due anni è stata fatta una convenzione con ASM di Voghera che consente agli agricoltori di poter conferire ad ASM direttamente in due giornate dedicate, una a Giugno e l’altra a Novembre, durante le quali coloro che sono muniti di convenzione per trasportare i loro contenitori, possono confluire in un'area attrezzata, la nostra area Truffi. Qui, compilando un modulo descrittivo di tutto, possono conferire i loro rifiuti in sacchi differenziati, gratuitamente. È chiaro che tutto questo porta vantaggio innanzitutto dal punto di vista ecologico, dal momento che si tratta di un’ulteriore raccolta differenziata, che incentiva l'agricoltore a smaltire in maniera corretta i rifiuti. Inoltre, si ha un vantaggio per quanto riguarda la componente economica delle aziende, perché viene loro evitato di usufruire di ditte specializzate esterne, che possono gravare in maniera onerosa sulla propria economia". Per quanto riguarda la polizia rurale? "La polizia rurale, inoltre, si è rivelata competente

e sono fiera del lavoro svolto soprattutto nell’ultimo periodo di piogge. Ho avuto modo di stare a contatto sia con i tecnici comunali che con la Protezione Civile li ringrazio fortemente per il lavoro svolto. Se non ci fossero i volontari non riusciremmo a tenere monitorato il territorio in maniera costante e in un momento come questo, potrebbe rivelarsi pericoloso". E la polizia locale? "Per quanto riguarda la polizia locale, infine, stiamo collaborando in modo molto proficuo anche perché con il responsabile abbiamo un ottimo rapporto mi viene riportato settimanalmente tutto quello che fanno. Adesso stiamo dando particolare attenzione alla video sorveglianza sulla quale sta per partire un progetto. Abbiamo chiuso un bando (per ora è solo una domanda alla Regione) per mettere in sicurezza i passaggi pedonali dove ci sono già stati incidenti importanti, uno su tutti piazza Cavour, che oltretutto nei giorni di mercato ha un cospicuo affollamento. Stiamo dando particolare importanza anche alle strade dove sia motociclisti che automobilisti vanno troppo veloci, in via Manzoni per esempio, dove abbiamo inserito la segnaletica verticale per il limite di velocità e non sarà più necessaria la segnaletica da terra quando la pattuglia è presente con tele laser”.


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GENNAIO 2015

Casteggio nel 2015 punta MOLTO ANCHE sullo sport

di

Valentina Villani

Il Comune di Casteggio ha da poco raggiunto un accordo con la Società Movimento Acque, titolare della gestione del Centro Sportivo di via del Rile, per una serie di investimenti che cambieranno il volto della struttura. L’accordo, firmato non senza polemiche da parte della minoranza, prevede interventi di ammodernamento e manutenzione del palazzetto e della piscina a carico del gestore che verranno poi detratti dalla quota di affitto che questo deve al Comune di Casteggio. Abbiamo incontrato Lorenzo Vigo, Vicesindaco di Casteggio e titolare della delega allo Sport per capire meglio i progetti dell’amministrazione comunale. Assessore Vigo, può illustrarci l’accordo raggiunto con la società Movimento Acque? “L’accordo in realtà è molto più semplice di quanto si pensi o di quanto qualcuno abbia voluto farlo apparire. Negli scorsi mesi i tecnici del Comune con quelli della Società Movimento Acque hanno valutato una serie di problematiche e criticità che da anni il nostro impianto porta in eredità. Dopo una serie di incontri i gestori del Centro Sportivo si sono resi disponibili a farsi carico di una serie di interventi che andrebbero a risanare queste criticità. I lavori sono stati stimati in circa 150.000 euro”. Considerato che l’impianto in questione è di proprietà Comunale, perché il Comune non si è fatto carico direttamente degli interventi? “Purtroppo non è possibile. La strada scelta è l’unica che permette oggi ad una amministrazione di fare certi interventi. Nonostante un bilancio sano, i vincoli del patto di stabilità interno legano le mani agli amministratori su molte questioni e spesso riducono a zero la capacità di spesa dell’ente. Lasciando che siano i gestori a fare i lavori queste spese non incidono sulle uscite del Comune e quindi sul suo patto di stabilità. Logicamente le spese saranno recuperate in detrazione dall’affitto che i gestori pagano al Comune. I vantaggi di questa operazione sono molteplici: il Comune non perde capacità di spesa, non ci sono vincoli sul patto di stabilità e i lavori, che saranno realizzati tutti nel 2015, verranno ammortizzati sugli affitti di 4 anni, ovvero fino al 2017. Non dobbiamo poi dimenticare che Casteggio avrà una struttura sportiva rinnovata e più efficiente”. Che cosa prevede questo piano di ammodernamento del Centro Sportivo? “I lavori si articolano in diversi interventi, molti dei quali hanno lo scopo di contenimento dei costi energetici che in una struttura complessa come questa sono una delle voci più importanti del bilancio. Si interverrà sul riscaldamento di locali e piscine, sugli impianti elettrici, sulle coperture di parte degli spogliatoi e sul locale bar che, oltre a presentarsi ai clienti in una nuova veste, diventerà ingresso unico per tutte le attività del centro sportivo. Ottimizzazione e ammodernamento quindi, così da risolvere diverse problematiche che, se trascurate, possono alla lunga danneggiare strutturalmente ed economicamente il nostro Centro Sportivo”. Questo accordo è stato siglato non senza polemiche, sollevate dalla minoranza per il mancato introito degli affitti, motivo per cui è stata anche presentata una interpellanza al Sindaco. “Ormai, come si dice in gergo, “ci abbiamo fatto il callo”. Le critiche e le osservazioni della minoranza potrebbero anche essere utili e costruttive ma a Ca-

steggio ormai sono il pretesto per polemizzare. I colleghi di minoranza annaspano nella disperata ricerca di illeciti e ruberie senza rendersi conto delle importanti operazioni che l’amministrazione sta chiudendo

CASTEGGIO

Vigo: “Faremo investimenti importanti per avere strutture di primo livello”

per Casteggio. Ma di questo poco ci preoccupiamo, noi continuiamo dritti per la nostra strada”. Alle porte del 2015 come pensa di intervenire sullo Sport a Casteggio? “Prima di tutto non dobbiamo dimenticare che Casteggio vanta strutture sportive di primissimo livello. Il compito del Comune è prima di tutto garantire l’efficienza e la sicurezza di queste strutture: ciò renderà più semplice il già durissimo compito delle nostre associazioni sportive nel coinvolgere e far crescere i nostri giovani. Nonostante le difficoltà economiche il Comune di Casteggio ha intenzione di continuare ad investire nello sport: per il 2015 stiamo programmando diversi interventi che coinvolgeranno, oltre che il Centro Sportivo e le piscine comunali, anche il campo da calcio comunale e i giardini adiacenti la scuola media che diventeranno un nuovo polo di aggregazione sportiva e giovanile. Attenzione poi alla sicurezza: da gennaio al via i corsi per uso del defibrillatore per allenatori e dirigenti sportivi”.


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CASTEGGIO

NE PARLIAMO CON L'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI MUSSI

Critiche e polemiche a Casteggio per il Project Financing di

Valentina Villani

Critiche e polemiche a Casteggio per il Project Financing: incontriamo Andrea Mussi, assessore ai lavori pubblici, per capire meglio di che cosa si tratta. Ultimamente si è molto parlato del Project Financing che il Comune ha approvato per la realizzazione dei nuovi loculi del cimitero, ci può spiegare meglio di cosa si tratta? “Il Project Financing è una formula di compartecipazione pubblico - privata normata da leggi dello Stato in accordo con l'amministrazione pubblica. Un privato si fa carico dei costi di progettazione e realizzazione di un' opera, nel nostro caso si tratterà quindi delle opere di ampliamento del cinitero comunale che prevede la costruzione di n. 820 loculi e 27 cappelle private, con successiva vendita degli stessi e relativo sfruttamento economico. Dopo un tempo prestabilito l'opera resterà di proprietà dell'amministrazione che negli anni riceverà una percentuale dei ricavi delle vendite”. Quindi quest'operazione garantirebbe pochi rischi per il Comune ma l'ottenimento di un risultato ovvero di nuovi loculi? “Purtroppo le amministrazioni comunali ultimamente si trovano in serie difficoltà economiche a causa dei continui tagli e del patto di stabilità, di conseguenza non si hanno le possibilità di realizzare tutto quel che

si vorrebbe, nonostante il bilancio del nostro Comune sia sano. Con questo progetto il Comune non avrà nessun costo, un introito in percentuale delle vendite ed al termine la proprietà dell'opera. Altra cosa molto importante da non sottovalutare è che il Comune, adottando questo metodo, non correrà nessun rischio dovendo solo controllare il rispetto di quanto previsto nella convenzione da stipulare con il concessionario aggiudicatario a seguito di bando di gara”. Il tema non è stato così immune da molte critiche e polemiche, soprattutto da parte della minoranza, in particolare sui rapporti tra il comune e la cooperativa che ha presentato il project, vuole chiarire questo punto? “Chiaramente si è cercato di costruire una polemica attorno a questo progetto. Il Comune non ha rapporti con il proponente che, autonomamente ed in base ad una normativa nazionale, ha liberamente deciso di proporre al Comune quanto abbiamo spiegato. La cooperativa in questione, C.A.E.S. Consorzio artigiano edile Sicilia Soc.Coop, è una ditta specializzata in opere cimiteriali e ha presentato al Comune il Project come già ha fatto in molti comuni del pavese: la stessa impresa ha realizzato recentemente in provincia di Pavia iniziative simili a quella proposta al Comune di Casteggio che riguardano l'edilizia cimiteriale. Non solo: la stessa ditta, anni fa, si era aggiudicata un'appalto inerente un lotto dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Carena (ala nobile degli uffici comunali) e il Comune di Casteggio non ha mai avuto problemi”. Quindi dopo l'approvazione del project tutto si

GENNAIO 2015

svolgerà con regolare bando di gara, esatto? “Certamente, come prevede la normativa. Anche questo è un aspetto che va chiarito molto bene dato che qualcuno ha parlato di forzature o di assegnazioni dirette per favorire qualcuno. L'aggiudicazione avverrà a seguito di pubblicazione di bando di gara ad evidenza pubblica di carattere europeo al quale possono partecipare tutte le imprese europee con le caratteristiche previste dalla normativa secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La ditta che ha proposto il Project avrà, come da normativa, il diritto di prelazione a parità di offerta. Quindi nessuna assegnazione diretta ma un percorso chiaro e trasparente come previsto dalla legge”. Molti comuni stanno utilizzando questa formula a causa delle difficoltà economiche: come vede il futuro degli investimenti del comune di Casteggio? “Conosciamo tutti i momenti di estrema difficoltà dei conti pubblici del notro Stato. Questo ricade inevitabilmente sui bilanci dei comuni come il nostro che, nonostante siano in salute, devono subire enormi tagli e sostenere un patto di stabilità che soffoca le iniziative amministrative. Le strade come in Project Financing intrapreso dal Comune di Casteggio, sono alcune delle strade possibili per arrivare alla realizzazione di importanti opere che con la spesa diretta dell'ente non sono più possibili. Sicuramente noi continuremo nell'opera di investimento e manutenzione del patrimonio comunale sperando in un allentamento del Patto di Stabilità che ci dia più libertà di manovra”.


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GENNAIO 2015

I PROGETTI DEL COMMERCIO LOCALE IN VISTA DI EXPO 2015

di

Oliviero Maggi

Il Comune di Broni, in qualità di soggetto capofila di un’apposita aggregazione di enti, ha recentemente presentato domanda di finanziamento alla Regione, all’interno del bando “Distretti dell’Attrattività”, per realizzare un programma di intervento di area vasta riguardante le tematiche “vino” e “Po”. Al programma partecipano, oltre al Comune di Broni e alla Provincia di Pavia, i comuni di Arena Po, Barbianello, Corvino San Quirico, Torricella Verzate, Casteggio, Cigognola, Casanova Lonati, Lirio, Mezzanino, Portalbera, Pietra de’ Giorgi, Redavalle, San Cipriano, Santa Giuletta, Santa Maria della Versa, Stradella, l’Unione di Comuni Lombarda di Primo Collina (Canneto Pavese, Castana, Montescano), l’Unione Campospinoso - Albaredo (Campospinoso e Albaredo Arnaboldi), Confcommercio, il Consorzio Tutela Vini Oltrepo Pavese, il Distretto del Vino, la Strada dei Vini e dei sapori dell’Oltrepo Pavese, il Sistema turistico “Po di Lombardia”, l’associazione di promozione turistica “Vivoltrepo” e sponsor privati. Vicesindaco Riviezzi, quali sono gli obiettivi del progetto “Un Po diVino”? “Gli obiettivi del programma per cui sono stati richiesti i fondi sono molteplici: realizzare opere strutturali e infrastrutturali per il miglioramento dell’accessibilità dei luoghi; realizzare iniziative per migliorare l’attrattività del territorio, come interventi di riqualificazione della pubblica illuminazione, arredo urbano, miglioramento dei centri urbani ed interventi funzionali allo sviluppo della mobilità ciclopedonale; incentivi per gli esercizi commerciali e turistici del territorio per il mantenimento dell’offerta turistico -

commerciale nelle aree urbane e periferiche dei piccoli centri; creare percorsi formativi, con particolare attenzione alla filiera enogastronomica del territorio, per il personale degli esercizi commerciali e turistici e personale di accoglienza con il coinvolgimento delle associazioni di categoria”. Quali altre opportunità possono scaturire da questo programma di interventi? “Sicuramente la realizzazione di un’offerta enogastronomica, turistica e commerciale modulata e contestualizzata in un sistema territoriale aggregato sotto un unico brand, al fine di valorizzarne le qualità; creare un unico calendario degli eventi nei centri principali di Voghera, Broni, Stradella con il coinvolgimento dei rispettivi comuni limitrofi dal Po alla prima collina; realizzare interventi per la promozione e

BRONI

“Vogliamo migliorare l'attrattività del nostro territorio creando un unico brand”

l’accoglienza turistica attraverso la realizzazione di infopoint innovativi, segnaletica coordinata, realizzazione, estensione e potenziamento di reti e spazi wi-fi per il reperimento di informazioni relative al sistema di offerta turistico commerciale territoriale; iniziative per il miglioramento dei servizi di accoglienza e per la promozione dei luoghi di interesse turistico, commerciale, enogastronomico, della produzione artistica e creativa; riqualificare l’offerta turistica complessiva dell’area fluviale e della mobilità fluviale funzionale al raggiungimento di target di pubblico differenti in una logica di “destagionalizzazione” che possa durare oltre Expo”. Ci sono novità anche per quanto riguarda il Distretto del commercio. Di cosa si tratta? “Il progetto presentato dal Comune di Broni, in qualità di capofila del Distretto, è risultato beneficiario di un contributo regionale di 80.000 euro su un investimento complessivo di circa 220.000. L’itinerario dell’attrattività del Distretto di Broni ha come principali obiettivi la valorizzazione delle peculiarità del territorio attraverso la promozione dei suoi prodotti tipici; la creazione di itinerari personalizzati, di uno o più giorni che possano abbinare arte,natura, cultura, vino e gastronomia; l’organizzazione di eventi e di degustazioni sul territorio in ossequio alle proprie tradizioni. Al centro dell’itinerario deve essere costantemente posta l’impresa, commerciale, turistica o dei servizi, con una forte attenzione alla sua sostenibilità economica, conseguita grazie alla innovazione ed alla promozione”.

LE PERPLESSITA' DEL CONSIGLIERE DI MINORANZA SULL'ENOTECA DI CASSINO PO

“Non sono contrario, ma i futuri gestori diano un'immagine rinnovata dell'Oltrepo” di

Oliviero Maggi

“L'Enoteca regionale sarà pronta prima di Expo”. Lo ha annunciato il sindaco di Broni, Luigi Paroni, nel corso di uno degli ultimi consigli comunali. Il 2015, quindi, vedrà finalmente l'apertura di questo spazio così importante per lo sviluppo del territorio. Ma c'è chi non nasconde alcune perplessità: secondo il consigliere di minoranza di “Broni per il futuro”, Emilio Bosini, è azzardato aprire un'enoteca del genere in un momento così difficile per l'Oltrepo, colpito da una bufera giudiziaria senza precedenti, con il coinvolgimento diretto della cantina sociale “Terre d'Oltrepo” di Broni-Casteggio. Consigliere Bosini, cosa non la convince della convenzione per la gestione dell'Enoteca di Cassino che è stata approvata di recente? “Il Comune è andato ad approvare un museo del vino di Pinot nero, quando, in questi giorni, abbiamo sentito parlare in un modo non troppo onorevole del nostro Oltrepo, a causa delle vicende che si stanno via via delineando e che probabilmente ci mostreranno qualcosa che nessuno avrebbe voluto vedere, soprattutto in questo momento di crisi che sta colpendo in particolar modo il settore agroalimentare e quindi il settore del vino in primis”.

Che idea si è fatto di tutta questa vicenda, che ha coinvolto anche la cantina di Broni? “L’Oltrepo in questo momento non aveva bisogno di una cosa del genere, ma purtroppo sarebbe da stupidi nascondersi dietro un dito, perchè è una situazione che si è venuta a creare, al di là delle singole responsabilità, a causa di una serie di fattori che negli anni si sono trascinati e per tanti motivi hanno portato poi a tutto questo. Al di là di quelle che siano le responsabilità singole o collettive, questo è ancora tutto da vedere e da delineare, mi auguro che in Oltrepo si inizi a voltare pagina in modo concreto”. Questa vicenda, secondo lei, potrebbe avere risvolti negativi sul funzionamento dell'Enoteca? “Oggi purtroppo l’Enoteca, che dovrebbe essere un punto di arrivo di una zona che è già affermata a livello economico, sui mercati sia nazionali che internazionali, si va ad insediare in un momento in cui non siamo al punto di arrivo, ma dobbiamo pensare di essere al punto di partenza. In questo momento non me la sento di dire che sono contrario a questa convenzione, purchè i soggetti che se ne occuperanno facciano sentire forte la loro voce e si cominci davvero a lavorare in modo diverso e a dare una immagine dell’Oltrepo diversa da quella che purtroppo in questi giorni sta venendo fuori”.


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BRONI

I NUMERI DEGLI INTERVENTI SOCIALI MESSI IN CAMPO DAL COMUNE DI BRONI

Varesi: “Cerchiamo di rispondere a tutti, in base alle risorse disponibili” di

Oliviero Maggi

L'assessore al Welfare e Pari opportunità del Comune di Broni, Cristina Varesi, traccia un bilancio degli interventi sociali effettuati dall'amministrazione nel 2014: a beneficiarne, soprattutto, famiglie numerose in difficoltà con minori a carico, disabili, anziani soli e donne vittime di abusi. Senza dimenticare le esenzioni per il buono mensa e il trasporto scolastico. Come ormai accade da diversi anni, però, l'azione del Comune non potrebbe essere così efficace senza il supporto insostituibile delle associazioni di volontariato, che riescono ad arrivare anche laddove l'amministrazione non può o non riesce ad intervenire. Assessore Varesi, quali azioni avete messo in campo a sostegno delle fasce più deboli della popolazione? “Il nostro Comune, nonostante il taglio delle risorse e la crisi economica nazionale, interviene con una serie di servizi a favore di tutte le fasce di età: dall’assistenza domiciliare ad anziani e disabili, all’assistenza scolastica e ai portatori di handicap; dal pagamento di strutture residenziali per anziani, minori e disabili, all’erogazione di contributi economici per non abbienti, senza dimenticarci dell’assegnazione di alloggi pubblici. Riguardo all’erogazione delle risorse, cerchiamo di essere attenti a rispondere a tutte le fasce di utenti, compatibilmente con le risorse disponibili. Non è pensabile intervenire soltanto su una fascia di popolazione, tagliando fuori le altre; la nostra logica è di dare un po’ meno distribuendo a più persone bisognose”. Quante risorse riuscite a mettere in campo, ogni

anno, per questi interventi? “In rapporto al numero di abitanti, le risorse destinate dal Comune di Broni per sostenere i propri abitanti in difficoltà sono comunque tra le più alte del circondario. Tuttavia, avere risorse da distribuire non significa facilità di accesso, anzi, proprio perché con i tagli imposti le risorse stanziate diventano ogni giorno più preziose, abbiamo intensificato i controlli anche in collaborazione con altri enti, tra cui l’Agenzia delle Entrate, così che gli aiuti vadano a chi ha davvero bisogno, con un occhio di riguardo alle famiglie in cui vi sono dei minori”. Quali servizi, invece, vengono erogati per gli anziani in difficoltà e le donne vittime di abusi? “Per quanto riguarda gli anziani in difficoltà, eroghiamo i pasti a domicilio, l’assistenza domiciliare, la lavanderia convenzionata, senza dimenticare la preziosa opera delle nostre assistenti sociali e dei progetti messi in campo in partenariato con i comuni dell’Oltrepo pavese orientale: il servizio di trasporto a chiamata a tariffa agevolata Mio Taxi; il Punto

rosa, luogo dove le donne possono trovare supporto legale e psicologico per problemi legati al lavoro, alla famiglia e ai figli; il Progetto Oltretempo e la collaborazione con il Centro antiviolenza di Pavia a sostegno delle donne in difficoltà”. Assessore Varesi, ci può dare qualche numero di questo vostro impegno nel sociale? “Quest'anno il fondo sostegno affitti ha aiutato circa 160 nuclei famigliari; i buoni spesa sono stati erogati ad una media di 15 utenti per tutto l’anno, mentre con il bando di aprile sono stati erogati contributi a 88 nuclei famigliari in difficoltà. Tra dicembre 2014 e gennaio 2015, inoltre, verranno erogati contributi anche ad altre famiglie. I pasti caldi a domicilio, il servizio assistenza domiciliare e il servizio di lavanderia hanno avuto tra i 25 e i 30 utenti per tutto l’anno, mentre i trasporti sociali circa 40 utenti. 25 alunni sono stati esonerati dal pagamento della mensa scolastica e 15 dal pagamento del trasporto scolastico. Gli assegni di maternità per il nucleo famigliare sono stati concessi a circa 20 famiglie, mentre dei bonus gas e bonus elettricità erogati tramite il Comune hanno beneficiato circa 250 famiglie per l’uno e circa 250 famiglie per l’altro”. Oltre a questi interventi cosa si può fare materialmente per supportare le persone colpite dalla crisi? “Purtroppo la crisi aggredisce sempre più famiglie ed anziani, anche chi prima non aveva problemi, perciò è essenziale mantenere forte il legame con la propria comunità tramite l’ascolto e il confronto, per comprendere esigenze sopraggiunte e intercettare bisogni nuovi. Questo è possibile anche grazie all’operato delle associazioni di volontariato che operano sul territorio comunale, cui va il ringraziamento sentito dell’amministrazione”.


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IL SINDACO TRACCIA UN BILANCIO DEI PRIMI MESI ALLA GUIDA DEL COMUNE

di

Oliviero Maggi

L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Piergiorgio Maggi, raggiunge il traguardo dei sei mesi di mandato: alcuni progetti presenti nel programma elettorale sono stati portati a termine, altri sono stati iniziati, altri sono slittati per il sopraggiungere di altre emergenze. Tra le iniziative più importanti l'avvio delle procedure per l'attuazione del Piano per l'illuminazione pubblica e per la variante al Pgt, oltre all'impegno sul fronte del lavoro e a quello sulla manutenzione delle scuole, grazie ai fondi erogati da Regione Lombardia e dal governo. Nei prossimi mesi l'amministrazione si dedicherà alla riorganizzazione interna degli uffici e all'istituzione dell'Urp. Sindaco Maggi, come sono stati questi primi mesi alla guida dell'amministrazione? “Come già affermato su vari organismi di comunicazione, riguardo all'attuazione del programma, anche come scansione temporale, alcune cose sono già state realizzate, altre hanno subito leggeri ritardi per diverse scelte di priorità, alcune problematiche non previste nel programma di Torre Civica sono già state invece realizzate”. Quali sono stati i provvedimenti più importanti che avete già adottato? “Entro la fine del 2014 sono partite le procedure di evidenza pubblica per dare piena attuazione al Piano Regolatore per l'Illuminazione Comunale (Pric). Più luce per la nostra città. Sono partiti anche gli adempimenti per l'avvio della variante parziale al Pgt. In questi mesi abbiamo avviato le procedure per la riqualificazione del Bosco Negri e per la sistemazione del parco giochi dei giardini pubblici. Per quanto riguarda il lavoro, infine, abbiamo programmato una progettualità che, con la nomina di Franco Provini

come assessore al Lavoro, verrà deliberata dalla giunta e poi condivisa in commissione”. A cosa state invece lavorando per i prossimi mesi? “Stiamo lavorando per creare le condizioni, sia di riorganizzazione del personale, sia di adeguamento delle strutture comunali, che diano l’avvio alla istituzione dell’Urp, molto più articolata ovviamente del solo punto attuale che si regge su una sola persona, ma che comunque da risposte ai cittadini. Si sta peraltro riflettendo, all’interno della progettualità “Oltretempo” finanziata da Regione Lombardia, di cui Stradella si occupa per l’azione di conciliazione dei tempi, sull’opportunità di ampliare gli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali nella giornata di martedì, come primo segnale di una più ampia rivisitazione degli orari degli uffici più ampi e flessibili”. A che punto sono, invece, i lavori di realizzazione della gronda nord? “Non è stato necessario perfezionare le procedure di esproprio con l’emissione dei relativi decreti in quanto le ditte espropriande hanno convenuto la cessione volontaria in via bonaria degli immobili oggetto

STRADELLA

Maggi: “Tanti i progetti portati a termine Ora priorità ai lavori nelle scuole e all'Urp”

di procedura espropriativa. Nelle prossime settimane il soggetto attuatore depositerà agli atti comunali gli elaborati integrativi del progetto definitivo, già redatto, per consentire al comune di sottoporre l’intervento alla verifica di assoggettabilità alla V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale), procedura di competenza dell’amministrazione provinciale. A seguito del completamento della suddetta procedura il lottizzante provvederà quindi alla redazione del progetto esecutivo e all’appalto dei lavori”. Sindaco Maggi, prima parlava di lavori che hanno subito ritardi per la scelta di altre priorità. A cosa si riferisce? “La progettazione degli interventi inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche è stata parzialmente modificata a seguito della sopravvenuta necessità di redigere altri progetti, ritenuti prioritari rispetto a quello del parcheggio dello scalo ferroviario: due progetti relativi agli interventi denominati “scuole sicure” finanziati dallo Stato, un progetto relativo alla rimozione dell'amianto dalla copertura del Palazzetto dello Sport, un progetto di consolidamento strutturale della porzione di fabbricato della scuola primaria lungo via Comolli. L’attività di progettazione del nuovo parcheggio nell’area ex scalo ferroviario, inoltre, implica il coinvolgimento di più soggetti, che si dovranno esprimere riguardo la realizzazione dell’opera. Quindi un leggero ritardo rispetto ai cento giorni, ma stiamo già da ora lavorando sia alla realizzazione del parcheggio, sia alla realizzazione di opere per la scuola, non previste nel programma di Torre Civica”.

IL CONSIGLIERE DI MINORANZA CRITICA I RAPPORTI CON BRONI-STRADELLA SPA

Curedda: “Questa giunta non ha flessibilità per capire i cambiamenti del tempo”

di

Oliviero Maggi

Il consigliere di minoranza del gruppo “La Strada Nuova”, Antonio Curedda, è tornato ad attaccare i rapporti tra il Comune e la Broni-Stradella spa, in occasione del provvedimento confermativo del servizio di raccolta rifiuti, in attesa che la Regione individui gli ambiti ottimali di gestione. Secondo Curedda, il Comune, con questo atto, ha fatto un nuovo favore alla partecipata, non considerando le criticità del servizio e i possibili miglioramenti da apportarvi. Consigliere Curedda, cosa ne pensa della conferma dell'affidamento del servizio di raccolta rifiuti alla Broni-Stradella spa? “La delibera confermativa dell'affidamento del servizio di raccolta rifiuti alla Broni-Stradella spa è stata predisposta dall'amministrazione comunale unicamente per allontanare l'attenzione sul fatto che il servizio è largamente deficitario: la raccolta differenziata in città, infatti, si attesta a percentuali bassissime tra il 27 e il 29%, quando, invece, per legge, dovrebbe essere il 65%. L'unica soluzione è quella di

estendere a tutta Stradella la raccolta porta a porta, ma finora il Comune non ha preso in considerazione questa opportunità. Sono questi i dati che dovrebbero interessare il Comune”. Il Comune ha parlato di un vantaggio economico rispetto ad altre città della zona e ad altre “aziende partecipate. Le situazioni di vantaggio economico prospettate dall'amministrazione sono tutte da verificare, visto che, ad esempio, l'indagine non ha preso in conside-

razione aziende come la Iren di Castel San Giovanni, a cui anche molti comuni, anche vicino a noi, stanno pensando di affidare il servizio di raccolta dei rifiuti. La verità è che i risultati ottenuti dalla Broni-Stradella sono fallimentari e il servizio non risulta conforme alla normativa. Inoltre non c'è nessuna possibilità di controllo da parte del Comune nei confronti della Broni-Stradella, visto che sia a Broni che Stradella ci sono dipendenti della società nelle giunte”. Cos'altro non vi convince della delibera approvata dalla maggioranza? “Le considerazioni di convenienza nell'affidamento del servizio non sono vere. Anzi, ancora una volta il comportamento tenuto dall'amministrazione ha agevolato più l'azienda del Comune stesso. Ed è per questo che il nostro voto è stato assolutamente contrario all'approvazione della delibera. Le scelte discutibili fatte dalla Broni-Stradella spa in questi anni non devono per forza essere condivise anche dal Comune. Ma, purtroppo, in questa giunta e in questa maggioranza non c'è la flessibilità necessaria per capire i cambiamenti del tempo”.


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STRADELLA

PRESENTATO IL PIANO LAVORO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

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“Mettiamo a disposizione gli strumenti di approccio al mondo del lavoro” di

Oliviero Maggi

Franco Provini è il nuovo assessore al Lavoro del Comune di Stradella. La nomina è arrivata nelle scorse settimane: Provini, già assessore nella passata legislatura, si trova ad affrontare una delega molto complicata, soprattutto per la difficoltà occupazionale dovuta alla crisi. L'amministrazione, però, in questi mesi ha elaborato un progetto per supportare i giovani nel primo approccio al mondo del lavoro, da una parte realizzando un grande database di curriculum a disposizione di ditte e aziende, dall'altro organizzando open day periodici con tutti i protagonisti che operano sul mercato, interessati ad usufruire di questo database. Un progetto che il nuovo assessore sta seguendo da vicino e che si attuerà nella prossima primavera. Assessore Provini, come si fa a creare lavoro in un Comune come Stradella al giorno d'oggi? “Preso atto che non è nei poteri dell’amministrazione comunale il creare posti di lavoro, stiamo studiando un progetto che si propone di supportare i giovani nell’approccio al mondo del lavoro, mettendo a disposizione metodi, strumenti, e momenti periodici di incontro con i protagonisti che operano sul mercato.

E’ prevista la realizzazione del “Vivaio delle competenze”, luogo virtuale ma anche fisico, ubicato pres-

so l’assessorato al Lavoro, in grado di supportare i giovani nel difficile approccio al mondo del lavoro. E’ un luogo virtuale in quanto si tratta di un database informatico che contiene curriculum / video -curriculum e dati anagrafici dei candidati che si sono proposti”. Quali sono le altre azioni previste da questo progetto? “Il progetto culminerà con un importante evento che consisterà in quello che comunemente viene definito “Open Day”. Questo evento verrà periodicamente ripetuto con una frequenza da definire; a titolo di esempio si può pensare a una periodicità di due volte l’anno. La realizzazione del primo open day si può ipotizzare nella primavera 2015”. Quante sono le risorse a disposizione per la realizzazione di queste azioni? “Il Comune di Stradella mette a disposizione la somma di 10.000 euro per la realizzazione dell’Open Day Lavoro e per i giovani in cerca di lavoro. L’obiettivo è quello di creare interesse e motivazione intorno al progetto “Open Day”, ad esempio prevedendo la partecipazione di alcuni giovani in procinto di affacciarsi sul mercato del lavoro alla realizzazione del progetto, magari già nella fase organizzativa. Chiediamo ai giovani di svolgere un ruolo attivo e di partecipare alla costruzione del progetto, che prevederà anche l’assegnazione di borse di studio”.

VIA AL PROGETTO “L'ALBERO CHE ACCOGLIE” RIVOLTO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE

L'assessore Mossi: “Un punto di riferimento importante per Stradella e per la provincia”

di

Oliviero Maggi

Continua con successo, anche nel nuovo anno, l’attività de “L’albero che accoglie. Rete di supporto alle famiglie. Promozione dell’affido familiare e dell’adozione”, il progetto di prevenzione del disagio minorile e di promozione della cultura dell’accoglienza e della solidarietà sociale promosso dall’assessorato al Welfare del Comune di Stradella con la collaborazione dell’Istituto Angelo e Margherita Gavina, del Centro Medico HTC, dell’avvocato Elvira Anna Iannitelli e dell’avvocato Annamaria Bruzza, con il finanziamento concesso dalla Regione Lombardia nell'ambito delle “Politiche Regionali per la Famiglia”. La prima iniziativa legata al progetto è stata il convegno “Racconti sotto l’albero – il percorso adottivo raccontato dai soggetti istituzionali e dalle famiglie”, tenutosi a Stradella presso il Centro Culturale (ala Nerina Brambilla) via Montebello 2, nelle scorse settimane ed organizzato dagli avvocati Iannitelli e Bruzza. Nell’occasione sono intervenuti il sindaco Piergiorgio Maggi e l’assessore al Welfare Alessandra Mossi. Finalità dell’incontro è stata quella di tratteggiare le tappe del percorso adottivo, fornendo delle linee guida per le famiglie che intendono intraprenderlo, per coloro che hanno già iniziato l’iter e per tutti coloro che hanno interesse ad un confronto sulla genitorialità. Pertanto, sono stati invitati come relatori i soggetti coinvolti a vario titolo nella procedura adottiva. La dottoressa Daniela Gorgoglione, assistente sociale per il piano di zona del Distretto di Broni, ha illustra-

to i requisiti che una coppia deve avere per poter presentare la domanda/disponibilità all’adozione ed ha illustrato come vengono condotte dai servizi di zona le indagini psico-sociali su incarico del Tribunale per i minorenni. La dottoressa Sophie Perichon, ex Giudice Onorario del Tribunale per i minorenni di Milano, invece, ha delineato le procedure di adozione nazionale ed internazionale, ricordando il primario interesse che muove l’attività degli operatori del Tribunale, vale a dire la tutela del minore. Era inoltre presente un ente autorizzato alle adozioni internazionali che ha accompagnato quattro famiglie che hanno generosamente raccontato la loro esperienza genitoriale.

““L’Albero che accoglie” sta diventando un punto di riferimento importante per le famiglie adottive ed aspiranti tali non solo per Stradella, ma per l’intera provincia di Pavia non esistendo in zona un analogo servizio” ha spiegato soddisfatta l'assessore Mossi. La seconda azione si è svolta sempre presso la sala Brambilla del Centro polifunzionale, prima della fine dell'anno, con lo spettacolo teatrale “Un posto nel cuore”, per la regia di Ezio Novarini e le musiche dal vivo di Cristiano Heredia. Lo spettacolo è stato rappresentato dai bambini del doposcuola dell'istituto Gavina, che hanno partecipato al laboratorio di teatro. Altre azioni, incontri, laboratorio legati al progetto sono previsti anche nel 2015.


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IL CONSIGLIERE DI MINORANZA CRITICA I PRIMI MESI DELLA NUOVA GIUNTA

di

Oliviero Maggi

I primi sei mesi di mandato della nuova amministrazione, guidata dal sindaco Andrea Mariani, non hanno convinto il capogruppo di minoranza di “Montebello più nuovo e sicuro”, Guglielmo Bruni: a suo parere, infatti, la giunta si sarebbe trincerata dietro l'alibi della mancanza di soldi o dell'impossibilità di spenderli per non portare a termine nessun intervento significativo. La cura del territorio, secondo Bruni, sarebbe stata trascurata, così come la manutenzione del reticolo idrico minore. Inoltre sono stati eliminati alcuni servizi scolastici. Bruni si augura che nel nuovo anno, grazie ad un introito di fondi, per la trasformazione dell'area Lodi/Scania, il Comune riesca a risolvere almeno le emergenze più importanti. Consigliere Bruni, come giudica l'azione della maggioranza in questi primi mesi di mandato? “Essendo iniziato un nuovo anno vorrei porgere ai miei concittadini l’augurio di un proficuo e sereno 2015. Sono trascorsi oltre sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, con un consiglio comunale composto da tre gruppi, mai successo in Montebello. Si sperava che questa novità portasse maggiore partecipazione e l’incentivazione al fare quanto necessario per riportare il nostro paese ad un dignitoso apparire, ma purtroppo devo constatare che è stata solo un’illusione”. Che cosa non l'ha convinta dei provvedimenti assunti dall'amministrazione? “È vero che sei mesi non sono molti, però un segnale di cambiamento dovrebbe almeno apparire, invece devo constatare che ad ogni piè sospinto si sbandiera, favoriti dalle normative dello stato centrale, che non si possono spendere più i soldi, vuoi per mancanza o per divieto. Si continua ad affermare che non si vuole fare investimenti per non aumentare le tasse ai cittadini, ma si adeguano le indennità degli assessori. Non si è ancora appurato a chi compete la responsabilità dell’inconveniente ai cassonetti interrati di piazza “Il Cortile”, visto che i lavori che dovevano

essere effettuati a settembre sono stati sospesi perché non si riescono a reperire i 4.000 euro necessari”. Per quanto riguarda la cura del territorio, invece, che cosa si sente di dire? “Le buche nel manto bituminoso delle strade diventano sempre più delle voragini, nessuno provvede a preventivare e ricercare quelle soluzioni, poco costose, come i ripristini a caldo con speciali attrezzature

OLTREPO

“Nessun segnale di cambiamento e sono stati tolti anche alcuni servizi”

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che comportano un intervento molto limitato nei costi, ma utile alla viabilità. Durante il piovoso mese di novembre scorso, si è subito, per l’inadeguata manutenzione del reticolo idrico minore, l’allagamento delle strade, lo straripamento dei fossi e l’inondazione dei campi. Si è costituito il gruppo della Protezione civile formato da “volontari” subito aggregati a quello di Torrazza, con sede in un sottoscala e senza mezzi operativi”. Quali altre criticità ha rilevato in questi mesi? “Il Comune si trova, dopo oltre vent’anni, a dovere mettere in sicurezza le scuole, non erano state poste in essere le porte regolamentari con maniglie antipanico, in caso di pericolo o di incendio i bambini correvano gravissimi pericoli. Questa amministrazione si fa vanto di non aumentare le tasse, in compenso non da più i servizi, infatti si scopre che il pulmino per trasporto alunni non è più a norma, quindi sono sospese le gite didattiche. In compenso l'amministrazione spenderà 13.000 euro per l’informatizzazione degli uffici e aumenterà la visibilità del nostro paese sfruttando l’evento di Expo 2015 con la somma di 37.900 euro per riqualificazione arredo urbano, pannelli informativi, segnaletica e infopoint turistici”. Consigliere Bruni, come giudica, invece, i progetti futuri dell'amministrazione? “Con le prevedibili entrate per la trasformazione dell’area Lodi/Scania in centro commerciale, le casse comunali introiteranno circa 100.000 euro; così si potranno sistemare le scuole, ripristinare la piazza Dante (piazzetta Municipio), rifare i fossi e le rogge, abbellire l’obbrobrio di piazza Ciro, sistemare la piazza Roma (magazzino comunale), risolvere i problemi dei cassonetti di Piazza “Il Cortile”, rinnovare l’arredo urbano, cambiare il pulmino trasporto alunni, riasfaltare le strade e procedere alla totale sistemazione del verde e dei giardini”.


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INTERVISTA A PAOLO PRE', SINDACO DI BORGO PRIOLO

di

Valentina Villani

Il 25 maggio scorso Borgo Priolo si è confermato uno dei Comuni più contesi negli agoni elettorali con ben tre liste a concorrere. Ne parliamo con il sindaco vincente, Paolo Prè. Una bella soddisfazione immagino, l'aver vinto queste elezioni? “Proprio così, è stato motivo di grande orgoglio e gratificazione il poter constatare che i cittadini di Borgo Priolo hanno creduto nella nostra squadra. Tre liste non sono poche, se si pensa alle dimensioni del nostro paese, questa per noi è stata davvero una grande vittoria”. Nuovo Sindaco ma con un gruppo che continua il cammino già iniziato dieci anni fa: quali elementi di continuità e quali novità? “Nella nuova giunta siamo a metà tra amministratori più esperti e volti nuovi, abbiamo anche dato spazio alle pari opportunità in politica: per i prossimi anni avrò l'onore di avvalermi della collaborazione di Patrizia Gallotti, assessore e vicesindaco donna, che sarà un valore aggiunto alla nostra azione politica. Siamo tutti molto entusiasti di poter cooperare insieme per l'amore che ci lega al nostro paese. La cosa che mi da entusiamo e che ci tengo particolarmente a sottolineare è la collaborazione pacifica con gli elementi della minoranza: credo sia un aspetto molto importante e fondamentale per una buona gestione della nostra cittadina”. Patto di stabilità e tagli da Roma, come sta il bilancio del Comune? “Compatibilmente con i continui tagli, purtroppo, ci troviamo un po' tutti in gravi difficoltà economiche. Il bilancio è fermo; il patto di stabilità comporta piccoli interventi a breve termine ma non grandi lavori da poter mettere in programma. Ci si trova costretti a compiere scelte alternative per contenere sempre di più le spese, anche se ci sarebbe bisogno di molti più interventi rispetto a quelli che riusciamo davvero ad effettuare. Tengo però a precisare che questo non è il solo ed unico problema: il vero grattacapo di oggi è la confusione creata dalle continue nuove disposizioni, le difficoltà su cui ci si trova ad inciampare di continuo, causate da chi ci obbliga ad utilizzare

metodi poco chiari portando a noi gravi difficoltà ad amministrare invece come vorremmo”. Sindaco, progetti a breve termine? “Obiettivo prioritario è sicuramente il contenimento della pressione fiscale sia per la TARI che per le altre imposte; si cercherà di vessare il meno possibile i nostri cittadini ed impostare riduzioni e detrazioni soprattutto a chi è più in difficoltà. Una TASI più leggera, soprattutto per il mondo agricolo, per favorire il cuore produttivo del nostro territorio. Stiamo progammando interventi di valorizzazione della nostra cittadina anche in vista di EXPO con opere di arredo urbano come, per esmpio, il rifacimento della rotonda all'ingresso di Borgo Priolo". E in ambito sociale e sportivo? "In ambito sociale abbiamo da poco approvato il regolamento per l'attività di volontariato della leva civica per sopperire ai bisogni di mobilità degli anziani e dei meno abbienti. In programma, inoltre, la riqualificazione del centro sportivo “Montini”, la cui gestione è stata affidata in via gratuita all'associazione culturale e ricreativa Dagda che se ne occuperà a proprie spese. Con le altre Associazioni presenti sul territorio siamo intenzionati a favorire sinergie volte

OLTREPO

“Mi piacerebbe affrontare l'emergenza lavoro, aiutare i cittadini e i giovani”

allo sviluppo della promozione delle nostre colline e delle loro tipicità produttive e favorire momenti di aggregazione sociale". Nei prossimi anni Borgo Priolo è destinato a recitare un ruolo da protagonista anche in Comunità Montana. Cosa si aspetta da questa partecipazione? “Per noi la Comunità Montana è un importantissimo punto di riferimento. Inoltre la presenza dell'ex Sindaco, oggi assessore del nostro paese, Andrea Giganti nella giunta della Comunità Montana, ci darà negli anni sicuramente più visibilità ma anche più responsabilità. Spero vivamente che la Comunità Montana sia un punto di partenza per l'ottimizzazione e la messa in rete dei servizi dei Comuni della Valle Coppa, auspichiamo di divenire Comune trainante, collaborando con quelli limitrofi, per poter fornire servizi congiunti ed essere sempre più efficienti per i nostri concittadini”. Sindaco, un sogno nel cassetto in questi tempi difficili? “Mi piacerebbe poter affrontare l'emergenza lavoro, magari che ci vengano fornite più possibilità nel poter aiutare i cittadini a realizzare qualcosa in cui credono, soprattutto per i giovani. Sono convinto che se avessimo meno doveri verso lo Stato e più possbilità riusciremmo a concretizzare qualcosa, volendo ci si industria ma bisogna anche dare un margine all'inventiva”. Come avete fatto con il vostro albero di Natale ad esempio? “Esatto, il concetto è proprio questo. Quest'anno non avremmo potuto spendere per decori natalizi, per cui abbiamo cercato di lasciar spazio all'ingegno e trovare una soluzione alternativa: siamo andati presso un famoso centro commerciale della zona alla ricerca di un albero, magari inutilizzato o semplicemente degli anni precedenti, un qualcosa che a loro non andasse più bene ma che permettesse a noi di illuminare a festa il nostro paese. Risultato? Siamo tornati a casa omaggiati di un albero alto sei metri compreso di luci. In cambio? Solo un po' di pubblicità”.

MARCO BERTELEGNI RICONFERMATO PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE

Oltre la Valle punta al rilancio della Valle Schizzola e spera in Expo 2015

di Alessandro

Disperati

Obiettivo: promuovere la Valle Schizzola: e ‘Oltre la Valle’, associazione guidata da Marco Bertelegni sta facendo i salti mortali per cercare di raggiungere questo scopo. Presidente com'è stato il 2014 per la vostra associazione? "Il 2014 è stato l’anno nel quale, proseguendo una fattiva collaborazione con produttori e ristoratori già associati (cene itineranti, mercatini e fiere enogastronomiche), sono stati acquisiti due artigiani fondamentali per la qualità della nostra filiera, il Birrificio Oltrepò e la Pasticceria Pini. Inoltre Oltre la Valle ha

sfoggiato una grande immagine e professionalità a Voghera durante La Sensia, con uno stand stupendo ed una forte sinergia tra gli associati produttori. Durante la Sagra delle Ciliegie sono stati collaudati con grande successo i Laboratori del Gusto che saranno riproposti ed approfonditi nel 2015". Oggi cosa rappresenta questa associazione? "Oltre la Valle è un’associazione stimata e divenuta simbolo di promozione territoriale, sicuramente invidiata da tanti. Nelle scorse settimane è stato costituito il nuovo Consiglio. I primi mesi di lavoro del nuovo Consiglio sono stati caratterizzati da una forte coesione del gruppo ed un buon apporto di idee per il 2015 che verranno vagliate per proporre a gennaio

un calendario eventi ricco di novità. Manifestazione cardine resterà la tradizionale Sagra delle Ciliegie, giunta alla XVII° Edizione, che verrà completamente rivista e rinnovata. Infine, ricordando che il 2015 sarà l’anno di Expo e che è dal 2012 che Oltre la Valle si sta impegnando con importanti eventi culturali, cercheremo di focalizzare ogni sforzo su manifestazioni legate alla promozione e sviluppo della filiera enogastronomica locale in collaborazione con altri Enti ed Associazioni territoriali". Oltre al presidente fanno parte del direttivo: Marco Buzzi, Carla Negri, Bruno Nappi, Daniela Montagna, Andrea Negri, Marco Gallotti, Luca Cantoni, Sergio Cristiani, Stefania Bertonazzi e Giancarlo Bertelegni.


RIVANAZZANO TERME

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INCHIESTA: IL GIUDIZIO dEI FREQUENTATORI E’ GLOBALMENTE POSITIVO

Greenway: “Favorevoli all’iniziativa, ma attendiamo miglioramenti per l’estate”

di

Gianluca Giaconia

La Greenway funziona, perciò va migliorata. In breve è questa l’opinione emersa dalle parole delle persone incontrate in occasione di una domenica particolarmente soleggiata, con il termometro che superava i 15°. Per definizione il termine inglese Greenway sta ad indicare un percorso immerso nel verde e chiuso al traffico a motore, indirizzato generalmente a tutte le tipologie di utenti, pedoni, ciclisti e pattinatori. Si tratta di un’opera ben seguita, nel corso del tempo, dalla Provincia, in particolare dall’Assessore alla mobilità Paolo Gramigna. Nello scorso mese di Aprile è stato inaugurato il tratto tra Voghera e Codevilla, mentre a partire dallo scorso mese di Settembre è stato reso agibile il percorso Retorbido - Rivanazzano Terme. Proprio il tratto di Rivanazzano Terme era stato chiuso in seguito alla piena del Torrente Staffora dello scorso 15 Novembre, che ha causato una diffusa erosione spondale con conseguente franamento della sede stradale della pista ciclopedonale. La pista ciclabile è stata messa in sicurezza, mediante il consolidamento della sponda, pur essendo attualmente presenti dei problemi in termini di asfaltatura. Pedoni e ciclisti, famiglie e animali al seguito, bambini in bicicletta e in monopattino. Tutti quanti presenti per cercare un po’ di svago prima di un’altra settimana lavorativa o prima del famigerato ritorno a scuola dopo le vacanze natalizie. Emerge in primo luogo la soddisfazione per un investimento importante, utilizzabile da tutte le fasce di età, in quanto stiamo parlando dell’unico percorso ciclopedonale presente fino a Varzi. “La Greenway è un esperimento ben riuscito per accogliere al meglio pedoni e ciclisti – ha commentato Mauro Casanova –. Sfruttando le giornate soleggiate, i bambini possono camminare e divertirsi in tranquillità senza la preoccupazione portata dalla presenza delle macchine e dei mezzi pubblici”. In particolare le diverse famiglie incontrate hanno esaltato la finalità del percorso ciclopedonale. “Tutto procede nel verso giusto e proprio per questo vogliamo che sia completato il tratto fino a Varzi per coinvolgere così tutto il basso Oltrepo – ha sostenuto Alberto Afili –. Abbiamo notato una buona cura della vegetazione, a parte qualche lamentela pervenuta nella scorsa estate per il mancato taglio dell’erba”. Di certo non sono mancate delle piccole lamentele perché se l’investimento funziona, deve essere necessariamente migliorato per renderlo ancora più accogliente. “I tratti di strada andrebbero regolamentati perché, soprattutto nella stagione estiva, si crea una gran confusione tra pedoni e ciclisti – prosegue Alberto Laffi –. Resta comunque un investimento azzeccato e speriamo che in futuro, grazie alla presenza di ulteriori risorse economiche, venga migliorato”. Alcune persone incontrate hanno avuto lo stesso pensiero riguardante le lamentele. “Ci sono diversi soggetti che utilizzano il tratto durante la sera per una corsetta salutare, a tal proposito sarebbe più opportuno un potenziamento dell’impianto di illuminazione per evitare inconvenienti. I tratti, inoltre, sono sprovvisti di panchine e punti di ristoro, indispensabili per dissetarsi e trascorrere momenti di riposo; si tratta di un discorso valido per tutte le età,

dai bambini agli anziani. Altro neo coincide con la pericolosità del tratto che da Torrazza Coste porta a Voghera: stiamo parlando di un punto critico in cui è frequente il passaggio degli automobilisti”. Altri visitatori hanno affermato che il tratto tra Codevilla e Torrazza Coste, parecchio utilizzato dagli abitanti dei due paesi, risulta essere migliore rispetto a quello di Voghera perché è localizzato in aperta campagna, in mezzo al verde. Curioso il parere di una signora, che ha alzato i toni contro le persone che si lamentano della Greenway: “Chi vuole camminare e dimagri-

re, al posto di lamentarsi, vada nei campi a lavorare, cosi almeno è più felice”. Dopo la buona frequenza giornaliera fatta registrare durante la stagione estiva, quindi, anche in inverno le persone non mancano. I pensieri e le opinioni riguardano un po’ il pensiero comune, con la speranza che in futuro, in presenza di ulteriori risorse economiche, la Greenway venga migliorata e prolungata fino a Varzi per costituire un percorso ciclopedonale che collega l’intero Oltrepo. Non ci resta che aspettare, con fiducia…

Alberto Afili

Mauro Casanova

Alberto Laffi

La greenway


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LA CANTINA “LA VERSA” SI SALVA E SI PREPARA ALLE SFIDE DEL 2015

di

Oliviero Maggi

La cantina “La Versa” “mangia il panettone” e si prepara ad affrontare il 2015 forte di un capitale sociale ricostituito e di un corpo sociale ancora parzialmente aggregato. Al termine dell'assemblea di fine dicembre, infatti, i soci hanno dato il via libera sia al bilancio 2014 che alla ricapitalizzazione della società, scongiurando il fallimento e aprendo la strada alle trattative per il salvataggio. Un pericolo scampato per il presidente del consiglio di amministrazione, Alberto Dino Scarabelli. Presidente Scarabelli, è soddisfatto per l'esito dell'ultima assemblea di fine dicembre? “Diciamo che non era facile ma siamo sopravvissuti. Voglio precisare che con la votazione dell'ultima assemblea non è nata nessuna nuova società, ma c'è stata la ricapitalizzazione della vecchia “La Versa”. I soci interessati, già in quella sede, hanno iniziato a versare le quote, che prevedono un minimo di 66 euro per un'azione. Per le sottoscrizioni ci sarà tempo fino al 28 gennaio. Dopo quella data, poi, chi avrà versa-

to la quota sarà socio di “La Versa”, mentre tutti gli altri, anche i vecchi soci, saranno fuori”. E poi, dopo la ricapitalizzazione, quali strade si

OLTREPO

“Due sono le strade, l'aumento di capitale o la trattativa con i soggetti esterni”

apriranno per il salvataggio della cantina? “Prima di tutto bisogna vedere se i nuovi soci riusciranno, con le loro forze, ad avviare un aumento di capitale e a salvare autonomamente la cantina. E io non voglio escludere che si riesca anche su questa strada. Altrimenti ci apriremo all'esterno, verso quei soggetti che hanno mostrato il loro interesse nei confronti di “La Versa”, in particolare la cordata bresciana, l'unica ad avere presentato finora una vera e propria proposta di intenti organica”. In questa fase dovrete anche modificare lo statuto? “Se l'accordo con i bresciani dovesse andare in porto dovremo modificare lo statuto per permettere l'ingresso in società anche di coloro che non hanno terreni in Val Versa, come invece avviene adesso. Però, ripeto, prima verifichiamo se i soci riusciranno in autonomia a ricostituire il capitale sociale, altrimenti inizieremo le trattative con i soggetti esterni”.

APPROVATO IL REGOLAMENTO PER L'ASSEGNAZIONE DEL MARCHIO DE.CO.

Ordali: “E' un piccolo passo per il rilancio e la valorizzazione del nostro territorio” di

Oliviero Maggi

Il consiglio comunale di Santa Maria della Versa ha approvato il regolamento per l'assegnazione del marchio De.Co. (Denominazione Comunale) a quei prodotti locali che sono legati agli usi e alle tradizioni del territorio. Per questo scopo è stata istituita un'apposita commissione ed è stato approntato un logo, che servirà ad identificare i prodotti che si fregeranno di questo marchio. Si tratta di un'operazione praticamente a costo zero, finalizzata a sviluppare un progetto più organico di valorizzazione del settore agro-alimentare, con il coinvolgimento di tutti i soggetti attivi sul territorio. Sullo sviluppo della valle Versa, però, pesano le sorti della cantina “La Versa”, che sta tentando di ripartire dopo la crisi degli anni scorsi. Lo sa bene il sindaco Maurizio Ordali, che sta seguendo da vicino sia le vicende della cantina sia la continuazione del progetto De.Co. Sindaco Ordali, di recente avete approvato un provvedimento per la valorizzazione dei prodotti locali. Di cosa si tratta in concreto? “Nel corso di uno degli ultimi consigli comunali abbiamo approvato il regolamento De.Co. (Denominazione Comunale). La scelta di istituire la De.Co. ha lo scopo di tutelare e valorizzare le attività agroalimentari e vitivinicole locali; quei prodotti che rappresentano vanto del territorio di Santa Maria della Versa e quindi meritevoli di essere promossi e valorizzati, in quanto si identificano con gli usi locali, le tradizioni, il patrimonio culturale ed i sapori legati alle produzioni tipiche”. A chi toccherà il compito di valutare quali prodotti fregiare della denominazione comunale? “La struttura organizzativa a cui viene attribuita la competenza per gli adempimenti previsti dal regola-

mento è individuata all'interno dell'ufficio Attività Produttive del Comune. È stata anche istituita un'apposita commissione, composta da Luca Desimoni (delegato dal sindaco), Claudio Colombi, Marina Riccardi, Beniamino Sbaraglini, Marco Bruciamonti (esperti settore vitivinicolo, gastronomico, commercio, artigianato). È chiaro che non è previsto alcun compenso per i componenti, neppure a titolo di rimborso spese”. Una volta iscritti nel registro De.Co. come saranno riconoscibili i prodotti dai consumatori? “Per riconoscere chiaramente i prodotti iscritti nel registro De.Co. è stato adottato anche un apposito logo identificativo di forma rotonda, con l'immagine stilizzata della dicitura De.Co. su sfondo bianco e azzurro; questa figura geometrica è sormontata dallo stemma del Comune di Santa Maria della Versa”. Questa iniziativa rientra in un progetto più vasto di valorizzazione delle produzioni, in particolare quel-

la vitivinicola. Quali sono le azioni in cantiere? “Come previsto dal nostro programma elettorale, questo è un piccolo passo verso il rilancio e la valorizzazione del nostro territorio. In futuro, poi, vorremmo sviluppare un progetto organico del settore vitivinicolo insieme agli agricoltori, le cantine i Comuni interessati, le associazioni. Occorre dare dignità territoriale al nostro comparto vitivinicolo. Individuati i prodotti di eccellenze (anche pochi che poi fanno da traino) gli stessi dovranno risultare subito riconoscibili al consumatore sia dal punto di vista visivo, con un'etichetta e un tipo di bottiglia particolare, sia dal punto di vista qualitativo, tramite regole ben precise e concordate che ne garantiscano la qualità, oltre ad un'adeguata azione di marketing che ne consentirà la diffusione. A volte non servono solo i soldi, ma anche le idee buone, speriamo che la De.Co. sia una di queste”. Sindaco Ordali, parlando del settore vitivinicolo, non si può non pensare al futuro della cantina “La Versa”. Lei come lo vede? “Ero molto preoccupato per le ripercussioni negative che un eventuale fallimento della cantina, per ora fortunatamente scongiurato, avrebbe scatenato sull'economia della nostra valle e sullo sviluppo di tutto il territorio oltrepadano. Ora, dopo l'assemblea dello scorso dicembre, la società dovrà affrontare un passaggio molto stretto, in cui è prevista anche la modifica dello statuto. Mi auguro che la nuova società agisca con forza, interpellando tutti gli interlocutori e agendo per il bene del nostro Oltrepo Pavese. Non posso nascondere, però, la mia forte preoccupazione per il futuro dei dipendenti della cantina, per i quali auspico una soluzione il più possibile indolore sia per il loro futuro occupazionale che per quello delle loro famiglie”.


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MONTESEGALE: IL SINDACO ILLUSTRA I NUOVI PROGRAMMI

di Alessandro

Disperati

Per il 2015 il Comune di Montesegale sta mettendo in cantiere una serie innumerevole di iniziative tendenti a valorizzare il territorio. Ne parliamo con il sindaco Carlo Ferarri. Quali sono i progetti che portere avanti? "Il Comune di Montesegale realizzerà entro aprile 2015 il progetto "Arte nella Natura" in qualità di partner del progetto "Rete nazionale delle comunità ospitali - gente che ama ospitare" che è stato candidato dal Comune di Fara San Martino (CH), nel ruolo di capo-fila di un raggruppamento di 27 Comuni fra cui Montesegale, oltre all'Associazione Borghi Autentici d'Italia, sul bando“Sostegno, realizzazione e diffusione dei servizi innovativi in favore dell’utenza turistica e gestiti dagli Enti pubblici territoriali” del Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri". Quali gli obiettivi del progetto? "Il progetto dei Borghi Autentici d’Italia ha come obiettivo quello di realizzare un sistema nazionale di destinazioni turistiche e culturali in cui gli ospiti partecipino alla vita delle comunità locali: in sostanza il turista sarà un “cittadino temporaneo”, verrà creata

la “Bottega dei sapori autentici” per valorizzare tutto il catalogo delle produzioni locali e sperimentare un dispositivo di e-commerce per la vendita on line dei prodotti di tutti i 27 comuni. Montesegale ha aderito all’iniziativa che coinvolge quasi 70 mila abitanti dalla Sicilia al Friuli, passando per la Sardegna. Il Comune realizzerà opere strutturali e infrastrutturali per l’informazione turistica (per un importo complessivo di circa 55.000,00 euro), realizzerà un percorso culturale turistico specifico “Arte nella natura” quale supporto alle strategie di offerta locale, formerà il personale necessario e coinvolgerà nel progetto gli operatori privati". Parliamo invece degli interventi di riqualifica urbana... "Abbiamo programmato insieme ai Borghi Autentici d’Italia interventi di riqualificazione della struttura urbana allo scopo di migliorare in modo netto il paesaggio fisico e il decoro del borgo così da produrre effetti positivi in termini di attrattività verso l’esterno (i visitatori) e verso l’interno (i cittadini) e, quindi, concorrere a migliorarne le condizioni di vita abitativa. Servirà, in primo luogo, e permetterà uno sviluppo edilizio più ordinato ed in linea con il nostro bel paesaggio e poi a generare attrattività e consapevolezza

OLTREPO

Ecco il nuovo centro di aggregazione destinato alle famiglie ed ai giovani

nella comunità locale e nei “cittadini temporanei”. Per questo anche nel 2015 saranno mantenuti gli incentivi del progetto Rinascimento Urbano che prevede agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione sulla TARES per le nuove attività commerciali e per chi recupera secondo i canoni della tradizione locale". E del nuovo centro di aggregazione cosa ci può dire? "È terminato un nuovo centro di aggregazione a Montesegale in cui gli abitanti (soprattutto le famiglie ed i giovani) potranno incontrarsi, trascorrere del tempo insieme e organizzare, anche in modo autonomo, feste, eventi e momenti ludico ricreativi. È stato attivato il servizio di accesso internet gratuito, sia all’interno del centro polifunzionale di Fraz. Case del Molino, che all’esterno (parco giochi ed area attrezzata). Per quanto concerne, invece, la sala interna il progetto ha previsto l'allestimento di due o tre postazioni multimediali con personal computer fissi, accesso alla rete gratuito ed accesso gratuito alla biblioteca multimediale del Comune. L’accesso alla sala sarà garantito dal Comune".

QUESTO MESE LA VITTORIA VA A MATILDE, GIOVANE FOTOGRAFA DI RUINO

Ecco i vincitori di gennaio del concorso "La foto dell'Oltrepò"

Rici86 - Castello di Zavattarello

Matilde Guerra - Carmine Passo

Da dicembre è partita la nostra iniziaticva sulla pagina 'La foto dell'Oltrepò' che ha visto vincitori Matilde Guerra. Al secondo posto la foto di Rici86 raffigurante Zavattarello. Terza piazza per Sara Zampillo con un bell'arcobaleno che domina la scena a Zavattarello. Quarto posto per Gianvittorio Palli con la foto scattata a Ponte Crenna. Continuate a mandarci le vostro foto su facebook: quelle che otterranno più voti verranno pubblicate sul nostro giornale. Complimenti per le immagini spedite e ne aspettiamo sempre di più. Gianvittorio Palli - Dove c'era l'erba Ponte Crenna

Sara Zampillo - Arcolbaleno Zavattarello


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IL SINDACO MARIA PIA BARDONESCHI ILLUSTRA I PROGETTI

Castana: "Amo rendermi disponibile per i miei cittadini per il bene del paese" di

Valentina Villani

Incontriamo Maria Pia Bardoneschi che a maggio è stata riconfermata a pieni voti primo cittadino di Castana. I cittadini di Castana le hanno rinnovato la fiducia per altri cinque anni, cosa ci vuol dire in merito? “C'è stato un alto indice di gradimento, credo che i cittadini abbiano semplicemente capito quanto ci sta a cuore il bene del nostro paese, sono molto soddisfatta e felice. Amo rendermi disponibile per i miei concittadini e credo che alla base del mio lavoro una posizione importante sia occupata anche da questo”. Sindaco, il punto della situazione all'interno del comune? “Purtroppo, a causa dei continui tagli, abbiamo fatto tutto quello che ci è stato possibile. Ciò che premeva era il tentare, nel limite del possibile ovviamente, di non rincarare troppo le tasse: ad esempio l'IMU non è stata aumentata, la TASI è all' 1%. Per quanto riguarda l'arredo urbano abbiamo svolto opere di ordinaria amministrazione quali, ad esempio, l'asfaltatura delle strade e la pulizia dei fossi. Molta attenzione è stata anche dedicata alla sicurezza della nostra cittadina: abbiamo infatti da poco ottenuto un finanziamento da Regione Lombardia per lo sviluppo di una nuova e più efficace videosorveglianza all'interno del nostro comune. Il progetto, finanziato a Castana in convenzione con altri comuni, sarà determinante per una maggiore sicurezza per gli abitanti del nostro territorio. Abbiamo inaugurato la nuova area ludica attrezzata, all'interno del nostro parco giochi, adattandola in modo da favorire anche i bambini disabili. Lo stesso giorno è stato inaugurato anche il bassorilievo ligneo all'ingresso del paese, realizzato per il comune dallo scultore locale Marco Piovani, simboleggiante lo stemma del comune di Castana”. Unione dei Comuni: Canneto – Castana – Montescano, come procedono i rapporti? “Sono presidente dell'unione da ottobre 2013, i rapporti sono ottimi, siamo tre donne molto determinate e procediamo lavorando insieme a stretto contatto tutte con un solo obiettivo: il bene dei nostri comuni. Per l'unione è già tutto predisposto: servizi sociali, scuole, protezione civile; stiamo giusto terminando le ultime cose prima di uffucializzare il tutto. Resta chiaro ovviamente che, nonostante l'unione, ognuno manterrà comunque l'autonomia dei rispettivi comuni”. Sindaco Bardoneschi, progetti futuri? “ Progetti futuri tanti, anche se, purtroppo, non sempre si hanno le possibilità di realizzare tutto quel che si vorrebbe. In vista di Expo, come promozione turistica ad esempio, vorremmo creare degli eventi su quello che è il nostro fiore all'occhiello: il vino. Stiamo prendendo accordi con operatori del settore: l'idea è quella di trovare un accordo con i proprietari del castello del nostro paese per poterlo utilizzare come location. Un altro desiderio, a cui tengo particolarmente e già presente nel programma elettorale, è la realizzazione di un museo della vite e del vino, una iniziativa volta alla promozione del nostro territorio”. Sappiamo che avete preso i primi contatti con la

cittadina francese Poses in vista di un futuro gemellaggio italo/francese, da dove è partita l'idea e come si sta procedendo a riguardo? “L'idea nasce due anni fa: un amico propose questo gemellaggio ad entrambe le amministrazioni, l'idea piaque parecchio e da qui si iniziò a pensare di creare qualcosa di più concreto. Sono seguiti poi incontri per visitare le rispettive cittadine: le autorità locali di Poses si sono recate a Castana e noi siamo stati loro ospiti in Francia. A suggellare la nostra ami-

cizia i collgehi di Poses ci hanno dedicato un parco giochi intitolandolo Piazza Castana. All'interno del consiglio è già stato predisposto un comitato ed i membri del gemellaggio, anche a Poses, sono in fase conclusiva: entro la seconda metà di gennaio avremo ultimato tutto. In programma ovviamente scambi enogastronomici ma anche scambi culturali per i ragazzi: con questo gemellaggio vorremmo che, nonostante il nostro paese sia piccino, si aprissero le frontiere culturali”.

NASCE IL ROTARACT OLTREPO

“E' un club che da tempo mancava sul territorio”

di

Oliviero Maggi

Si è costituito nelle scorse settimane il “Rotaract Club Oltrepo”, l'associazione di giovani, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, nata in seno al Distretto Rotary 2050 “Oltrepo Pavese”. Lo scopo del Rotaract è quello di offrire ai giovani l'opportunità di elevare le conoscenze e le capacità che contribuiranno al loro sviluppo personale, di affrontare le esigenze materiali e sociali delle loro comunità e di promuovere migliori relazioni tra i popoli del mondo attraverso l'amicizia e il servizio. Come presidente del sodalizio è stato designato Camillo Dardano (nella foto, al centro in piedi), giovane dentista stradellino: “Un anno fa nacque l'idea di fondare questo club, che mancava sul territorio da ormai troppo tempo – ricorda Dardano –. Da allora, insieme al past presidente Cesare Lisandria, abbiamo provato in tutti i modi a realizzare il nostro piccolo sogno”. Dardano non nasconde le difficoltà e le reticenze incontrate durante questo percorso, “ma perseverando e sostenuti dall'esperienza del Club Oltrepo e da tutti coloro che hanno creduto nell'iniziativa, siamo finalmente arrivati al punto di partenza”. Un percorso, iniziato dodici mesi fa, e culminato nelle scorse settimane con la nascita del gruppo giovani, ampiamente sostenuto dal presidente del Rotary Club Oltrepo, Enzo Balzanelli: “E' stata

un'esperienza molto importante per me e per la mia crescita professionale. Ho conosciuto molte persone interessanti che con il loro appoggio morale mi hanno permesso di arrivare in fondo a questo obiettivo che mi ero prefissato – afferma ancora Dardano –. Voglio ringraziare tutti, a partire dall'attuale presidente Enzo Balzanelli, persona di giovane spirito, che mi ha supportato e ci ha creduto con enorme entusiasmo”. I Club Rotaract organizzano attività di raccolta fondi con lo scopo di soddisfare le esigenze della comunità locale, attività volte a favorire la comprensione internazionale, riunioni formali, relazioni su temi di pubblico interesse, visite ad aziende, attività culturali, campagne di sensibilizzazione nelle scuole.


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SCRITTO DA ANGELO VICINI ED ELISA PIANETTA

di Alessandro

Disperati

Sarà il clima natalizio, sarà che si presentava un libro di fiabe, ma a Codevilla sabato 6 dicembre si percepiva davvero un’atmosfera piacevole e particolare. La presentazione del volume 'Tra draghi streghe e gnomò dell'Oltrepo' si è svolta presso la nuova sede della biblioteca di Codevilla la cui ristrutturazione è stata sostenuta e fortemente voluta dall’amministrazione comunale. I saluti istituzionali sono stati presentati dal sindaco di Codevilla Roberto Pastormerlo e dal consigliere Pierluigi Feltri e dalla vice Presidente della Provincia e assessore alla cultura Milena D’Imperio. L’assessore ha sottolineato l’importanza del valore della cultura e della lettura e la necessità di sostenere i molteplici servizi che le biblioteche e il sistema bibliotecario offrono. Il tema del libro è stato introdotto dalla lettura animata di Laura Malacalza e Sara Sacchi dell’associazione Spinofiorito con l’aiuto delle bambine Gaia e Aurora. Gli gnomò, gnomi d’Oltrepò sono stati i protagonisti della mattinata, infatti i due autori Angelo Vicini ed

Elisa Pianetta hanno raccontato come è nata l’idea e come sono strutturate le fiabe. Il libro essenzialmente vuole essere uno strumento per la valorizzazione del territorio poiché le ventiquattro storie sono tutte ambientate in Oltrepò facendo riferimento alle tradizioni, ai prodotti tipici, ai luoghi, agli strumenti musicali e ad alcuni personaggi della zona. Un modo nuovo per raccontare il territorio ricco di suggestioni storiche volando con la fantasia. Le colline si animano di Gnomò che inventano lo yogurt,

EVENTI

Il libro 'Tra draghi streghe e gnomò dell’Oltrepò' presentato a Codevilla

scoprono il salame di Varzi, creano la famosa mostarda e raccontano a grandi e piccini il nostro mondo reale. I cieli sopra le nostre terre si animano di draghi che sputano acqua cavalcati da piccole principesse, e streghe dal naso lungo fanno da guardiane al Ponte Rosso. La mattinata è stata allietata dalle letture di alcune fiabe, infatti, grazie alla voce delle lettrici di Spinofiorito è riecheggiata la risata della strega del Ponte Rosso, il miagolio di Gatta Striona di Garlazzolo e l’allegra voce degli gnomò dei villaggi. Un invito alla lettura di 'Tra draghi streghe e gnomò dell’Oltrepò' edito da Libreria Ticinum ed illustrato da Guido Conti perché non sono fiabe fine a se stesse, ma con un aggancio alla realtà territoriale, narrate, tra mille sorprese, con uno stile semplice e divertente. Un libro che vuole essere anche uno strumento didattico per tutte le maestre, per incuriosire e realizzare e un dono alla nostra terra.

GRANDE SUCCESSO PER LA FESTA DELLA FAMIGLIA CON UN MAXI SPETTACOLO

Godiasco tra passato, presente e futuro LA BAND OLTREPADANA

Tour in Europa per i Doctor Cyclops

Undici concerti in undici città tra Austria, Germania e Svizzera. La band oltrepadana Doctor Cyclops, che da qualche anno ormai porta il vessillo d’Oltrepò in giro per l’Europa, ha portato a termine con successo un nuovo tour, partito da Salisburgo mercoledì 3 dicembre e conclusosi a Thun in Svizzera il giorno 14, passando per Wurzburg, Francoforte, Dortmund e altre città tedesche. Il power trio composto da Christian Draghi (chitarra e voce), Francesco Filippini (basso) e Alessandro Dallera (che in questo tour è stato momentaneamente sostituito alla batteria da Marco Binda) promuove il secondo disco, “Oscuropasso”, pubblicato dalla casa discografica tedesca World in Sound. La loro musica è una miscela di heavy rock di matrice anni 70, ruvido e potente, ispirato dalla musica di Black Sabbath, Deep Purple e Led Zeppelin, con punte di proto heavy metal, doom e progressive rock.

Grande successo al Teatro Cagnoni di Godiasco dove il 18 dicembre in occasione della 'Festa della Famiglia' organizzato dall'Anspi con la collaborazione del Comune di Godiasco è andato in scena lo spettacolo dialettale 'Il mio paesello' dedicato a Godiasco e ai suoi abitanti. Protagonisti della serata gli 'Attori per casa' (un gruppo di amici del paese) che hanno cantato, recitato poesie di Merli e Ferrari e raccontato aneddoti accaduti nei tempi passati ricordando così i vari personaggi tipici d Godiasco con grande partecipazione del pubblico presente in sala. L'incasso della serata è stato devoluto alla parrocchia di Godiasco. Insomma si è trattato di una piacevole serata fra passato, presente e futuro del paese di Godiasco.

IL NUOVO LIBRO DI CUCINA EDITO DA GUARDAMAGNA

Lele Baiardi e Gabriella Draghi presentano 'Fuori i secondi' di Alessandro

Disperati

Secondi piatti di pesce, carne, verdura e preparazioni varie sono le quattro sezioni che compongono il nuovo libro di Gabriella Draghi e Lele Baiardi 'Fuori i secondi' edito da Guardamagna. 120 ricette che tentano gli amanti della buona cucina, ma anche i principianti ed i palati più raffinati. Il libro, come già i tre precedenti pubblicati, 'Dolci tentazioni', 'Primi piatti tentatori' e 'Ouverture d'attrazione' non è solo una raccolta di ricette, ma un viaggio attraverso personaggi, racconti, citazioni e curiosità nel mondo dei secondi piatti.L’opera è corredata dalle splendide immagini della fotografa Michela Bonelli ed è stata presentata al pubblico nelle scorse settimane nell'incantevole cornice delle Cantine Cattaneo Adorno di Retorbido. Al termine della presentazione, come sempre, gli Autori hanno offerto al pubblico una degustazione dei loro piatti, tutte ricette rigorosamente contenute nel volume!


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EVENTI

IL LEADER DEL GRUPPO E' MASSIMO 'MAX' FINOTELLO

I Necroart, un gruppo metal made in Oltrepò, festeggia 15 anni in musica

di

Christian Draghi

I Necroart sono un pezzo di storia del metal made in Oltrepò. Attivi fin dal 1999, festeggiano quest’anno i 15 anni di vita. Moltissimi per una band nata e cresciuta nella provincia padana, che ha saputo ritagliarsi negli anni uno spazio di tutto rispetto nella scena musicale underground. Sopravvissuta a numerosi cambi di formazione (recente l’addio del bassista storico “Fox” Volpini, del batterista Marco Binda e del tastierista Davide Quaroni), la band presenta oggi il suo quinto disco, “Lamma Sabactani”, un concentrato di atmosfere death, dark e black metal con una spruzzata di prog rock che è tutt’altro che sottovalutabile. Ne parla il cantante e leader Massimo “Max” Finotello. In che modo questo disco si differenzia dai precedenti? “Forse questo disco rappresenta al meglio ciò che è lo spirito Necroart, quindi nei pezzi contenuti in Lamma Sabactani potrai ascoltare sfuriate tipicamente death/black metal e atmosfere horror e decadenti, diciamo che è il lavoro più maturo a livello compositivo che abbiamo mai creato”. Come spieghi il titolo dell'album? “Lamma Sabactani è aramaico, sono le ultime parole pronunciate da Gesù Cristo prima di morire sulla croce (“perché mi hai abbandonato?” ndr). Abbiamo deciso di incentrare la title track sulle sue ultime sensazioni e i suoi ultimi pensieri. Il disco non è un concept album, ma quel titolo ben riassume a nostro parere tutte le atmosfere anche un po’ eretiche del disco”. Chi sono i Necroart oggi, e come è nata l’idea di fondarli 15 anni fa? “Oggi la line up è composta da Davide Zampa, unico altro membro storico della band, alla chitarra ritmica, Filippo Galbusera a quella solista, Daniele Murelli al basso, Paolo Laurenti alla batteria e Riccardo Rossi ad effetti e rumoristica. L’idea è semplice: suonare la musica che amiamo”. Quali sono le vostre influenze? “Tutta la scena death/black/dark metal degli anni 90 assolutamente! A questi aggiungerei qualcosa di folk e la scuola progressive rock italiana degli anni 70, nonché svariate colonne sonore di film horror e thriller”. Che progetti avete per il futuro? “Suonare live, anche se è diventato particolarmente difficoltoso per un genere come il nostro rimediare delle date abbiamo comunque qualche buon aggancio per poter promuovere adeguatamente il disco a partire dal 2015”. Com'è la scena metal in Oltrepò? Cosa significa suonare in una band underground e fare musica propria oggi? “Non c’è mai stata una scena metal in Oltrepò, solo qualche gruppo che collabora, ma definire questo una scena mi pare un po’ eccessivo; abbiamo fatto parte della scena metal undergound italiana quando questa definizione ancora aveva un senso, ora c’è troppa concorrenza e poca collaborazione…noi però non molliamo e portiamo avanti il nostro discorso musicale, anche un po’ anacronistico se vogliamo, a prescindere dalle opinioni e dalle mode del momento”.

L'esperienza più bella e quella più brutta legata alla band?

“Beh sicuramente avere avuto la possibilità di dividere il palco coi gruppi di cui sei un fan accanito è una di quelle, partorire un disco come Lamma… che abbiamo creato in totale libertà artistica senza vincoli produttivi e che ci soddisfa in pieno… Per quanto riguarda l’esperienza più brutta direi avere a che fare con gente che ritiene un gioco ciò che facciamo…ci è capitato di fare concerti anche davanti a due persone, ma non sarà mai negativo quanto vedere vanificati i tuoi sforzi artistici”. Un sogno nel cassetto? “Vorrei che l’Oltrepò si svegliasse e supportasse le band che il territorio offre, ogni genere musicale qui da noi ha gruppi degni di nota ma purtroppo ai concerti vedi sempre le solite facce…”.

CONSENSO di pubblico agli appuntamenti IN CITTA'

Con “Le forme dell’anima” incontro con letteratura, musica e fotografia di

Bruna Spalla Lozza

Da anni, in particolare in autunno, Voghera assume l’aspetto di una città di transito: saracinesche abbassate, vie deserte, case abbandonate, un silenzio cupo rotto da qualche clacson o dal suono lugubre delle sirene delle ambulanze. A sfatare l’appellativo di “città dormiente” si impegnano l’Assessore alla Cultura Marina Azzaretti, esperti e dal 1996 l’ingegner Leonardo Gallina con tutti gli operatori di “Progetto Voghera”. Con “Le forme dell’anima” si è giunti per il quinto anno a portare avanti eventi di qualità, richiamando in città personaggi di una certa levatura per fare presa su un pubblico il più ampio possibile. Impegno encomiabile, nelle scorse settimane, ha programmato eventi culturali letterari, musicali, fotografici che hanno reso affollati i luoghi di incontro: Fondazione Adolescere, Teatro S. Rocco. La scelta ha avuto, oltre alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura di Voghera, come partner la Libreria UBIK, la Polifonica Gavina, la Fondazione Adolescere, Spazio 53. Gli appassionati di libri sono stati attratti dall’incontro con Corrado Augias presentatore di “Il lato oscuro del cuore” e con Piero Dorfles autore di “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita”, seguiti dal collettivo bolognese di scrittori, i Wu Ming, con il romanzo sulla rivoluzione francese “L’armata dei sonnambuli”. Agli amanti della fotografia la mostra di Edoardo Miola “MUSTANG, un destino di frontiera” e la videoproiezione “FROM SOUTH AFRICA TO NORTHERN EUROPE” hanno dato modo di conoscere il valore di una filosofia, la sua, che crede nell’attesa dello “scatto” colmante il vuoto. La vita è osservata e raccontata dalla macchina fotografica nella rappresentazione della natura,

delle popolazioni, delle situazioni, manovrata da un fotografo ogni volta in cerca di emozioni riempitive dei suoi vuoti e possibili ad essere condivisi dagli osservatori dei suoi scatti. La musica ha avuto il suo trionfo grazie al concerto jazz di Tino Tracanna compositore e sassofonista con la sua band Acrobats di solisti eccezionali e al concerto lirico del tenore Massimiliano Pisapia. Questo si è svolto sul palcoscenico del Teatro S. Rocco con grande affluenza di un pubblico formato anche da molti giovani: dimostrazione che «La lirica – come ha sottolineato il direttore della Polifonica “Angelo Gavina” Michele Viselli – non è la musica di noia, ma è fatta di arte, di palcoscenico… arriva a tutte le persone». Pisapia ha dimostrato meritoria la sua consacrazione a livello internazionale in campo lirico. L’interpretazione brillante del repertorio si è unita alla semplicità con cui si è rapportato con il pubblico, a tratto divertente nello scambio di battute con Viselli, pronto con la bacchetta a ottenere il meglio dagli ottimi elementi del coro, applauditissimo. Importanti sono stati gli accompagnamenti del pianoforte sui cui tasti si muovevano agili e sicure le dita dei maestri Alba Pepe e Roberto Picco, molto apprezzati dal pubblico che ha reso omaggio alla piacevole voce della soprano solista Gabriella Selvaggio. Il pubblico ha gradito il repertorio: brani dall’opera “Ernani” di Giuseppe Verdi, dalla “Bohème” di Giacomo Puccini, “Il coro delle streghe” dal Macbeth”, l’interpretazione da parte del coro maschile dei matadores spagnoli e da quello femminile delle zingarelle. Grandi applausi ha ricevuto il famoso “Nessun dorma”, celebre romanza della “Turandot”. Ma quella sera non c’era spazio per il sonno: tutti erano coinvolti da una musica stupenda, magistralmente interpretata.


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Oltrepo Pavese “patria” di moltissimi appassionati e di tanti rallysti, un nome “storico” nel panorama dei ralllysti oltrepadani è certamente quello di Francesco Fiori, nato a Varzi nel 1949, è memoria storica degli ultimi 30 anni del rallysmo oltrepadano, ha partecipato ad innumerevoli rally, ed ha corso con tanti nostri campioni, e ha visto “crescere” tanti piloti della nostra terra. Francesco Fiori è un super appassionato, è un pilota ancora in attività che ha sempre partecitato ai rally con lo “spirito giusto”, quello di divertirsi e divertire, ancora oggi quando si siede al volante di una macchina da rally lo fa con lo stesso entusiasmo di quando ha iniziato nel 1974. A lui, pur essendo ancora in attività, ma ritenendolo "super partes" abbiamo voluto fare il gioco delle domande “secche” sia sulla sua carriera agonistica, ma soprattutto chiedergli il punto di “forza” ed il punto di “debolezza” dei più famosi rallysti dell’Oltrepo, quelli passati e quelli presenti. Fiori con divertita nonchalance ha risposto a tutte le domande, in modo simpatico e sincero D - Prima domanda d'obbligo: qual è stata la sua prima gara? R - “Il Rally di Stradella nel lontano 1974 al volante di una Fiat Abarth 124, l’obiettivo era divertirmi e portare a termine la gara, obiettivo raggiunto in entrambi i casi”. D – Qual è stata la sua prima vittoria? R – “ Il Rally di Piacenza nel 1981, al volante di un Opel Kadett. Alla fine della gara, però ci fu la doccia fredda, mi squalificarono, perché risulto che la macchina aveva l’albero a canne con un’alzata inferiore, era chiaro che questa anomalia tecnica non portava nessun vantaggio, anzi semmai uno svantaggio, ma i giudici furono irremovibili”. D – Allora qual è stata la sua prima vittoria “legalmente“ riconosciuta? R- “ Nel 1982 e sempre il Rally di Piacenza, al volante ancora una volta dell’Opel Kadett. La vittoria arrivata fu sia una rivincità per quello che era successo l’anno prima, sia una grande soddisfazione perché mi confrontai e vinsi contro i piloti più forti del momento anche loro al volante delle Opel Kadett”. D – Quante vittorie ha ottenuto in carriera? R- “ Quattro vittorie oltre ad innumerevoli ottimi piazzamenti”. D – Ora continua a correre? R – “Certamente, la passione per i motori non mi da tregua, e nonostante le oltre 150 gare disputate, continuo con immutato entusiasmo, l’ultima gara con le macchine moderne l’ho disputata al volante di una Clio S1600 nel 2012 al rally Coppa d’Oro di Alessandria. Nel 2011 ho iniziato a correre anche con le macchine storiche, dove ho disputato 4 gare, la prima non poteva che essere il Rally 4 Regioni Storico, al volante di un’Opel manta, poi l’anno scorso è arrivata anche la prima vittoria. Anche in questo caso è arrivato con la mia “macchina del cuore” un’Opel Kadett GTE al Rally Valtidone Storico”. D - Qual è stato sportivamente parlando il suo grande nemico R - “E’ stato Zucchi titolare della Zucchi S.p.A, alla guida di un’Opel superiore alla mia, perché preparata da Conrero, all’inizio mi snobbava, poi lo ho battuto, non convinto mi ha mandato in verifica tecnica. Alla fine si è convinto e ricreduto”. D - Lei ha corso con tutti i rallysti dell’oltrepo, per ognuno di quelli che Lei ci segnalerà le faremo due domande , pregi e difetti, ci risponderà con sincerità?

Francesco Fiori

R – “Risponderò con estrema sincerità, anche perché essendo tutti amici, non potranno offendersi, l’unica certezza che ho è quella che ne dimenticherò qualcuno. In trentanni ho corso veramente con un’innumerevole numero di piloti e la memoria a volte mi tradisce, mentre il "piede" non mi ha mai tradito”. D - Bene incominciamo con il primo nome, Massimo Brega. FORZA – "Inizio con Massimo, perché la prima gara l’ha disputata con me, ma in veste di navigatore nel 1982 al Rally del Taro. Brega ha un controllo della vettura e non rischia fino a che non ha capito i limiti della macchina e poi è velocissimo". DIFETTI - "E’ molto emotivo e nervoso nel pre gara". D - Giorgio Buscone FORZA – "La sua capicità di guida sulla terra, lo ritengo il miglior “terraiolo dei piloti Oltrepadani". DIFETTO – "Sull’asfalto si ricorda troppo di come si guida sulla terra". D - Filippo Musti FORZA – "E’ un bravissimo preparatore, conosce la meccanica grazie ai tanti insegnamenti di suo padre, inoltre sulle nostre strade è sempre stato velocissimo". DIFETTI – "La sua carriera si è svolta principalmente nella nostra zona, e questo è un peccato, perché sono convinto che sarebbe potuto andare forte ovunque". D- da Musti padre al figlio Matteo Musti FORZA – "Oltre ad essere un ragazzo simpatico ha uno stile di guida molto pulito e redditizio, è un piacere vederlo guidare". DIFETTI – "Quando ha corso su palcoscenici nazionali ha raccolto meno di quanto ci si aspettava, poi quanto corre in gare dove ci sono Brega e Tagliani sente molto la pressione". D - Alessandro Ghezzi FORZA – "Alessandro guida veramente bene, inoltre ha la grande capacità di reperire sponsor e quindi risorse economiche che gli hanno permesso di avere sempre vetture al top". DIFETTI – "Nel dubbio non osa, fa sempre la scelta più conservativa". D - Paolo Scattolon FORZA – "Ha una grande capacità di messa a punto della vettura sia dal punto di vista motore che di assetto, in questo è aiutato tantissimo da suo fratello Michele".

MOTORI

IL GIUDIZIO DI FRANCESCO FIORI SUI RALLYSTI DELL'OLTREPO E NON SOLO...

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DIFETTI – "Ha una guida molto irruente". D - Michele Tagliani FORZA – "Quando corre ha grande coraggio, butta il cuore al di la dell’ostacolo, inoltre Massimo Brega il suo avversario sportivamente parlando, storico, lo soffre tantissimo e quindi Tagliani parte avvantaggiato". DIFETTI – "A volte paga il suo coraggio ed è quindi molto falloso". D - Franco Leoni PREGI – "Leoni ha una grande capacità psicologica di condizionare gli avversari prima e durante la gara, inoltre è un pilota con grande esperienza e velocissimo". DIFETTI – "Quando perde il controllo della vettura perché ha superato il “limite” difficilmente riesce a recuperarla". D - Bossi Luigi FORZA – "Il vigile di Pavia famoso per la frase che dice spesso “La buti da chi la buti da la” è come il vino, più passano gli anni, grazie all’esperienza acquisita, più diventa veloce". DIFETTI – "Deve conoscere perfettamente ogni metro di Prova Speciale". D - Chi è la giovane speranza del rallysmo dell’Oltrepo? R – "Senza dubbio Giacomo Scattolon che spero continui il percorso di crescita nel panorama nazionale". FORZA – "Guida molto redditizia grazie alla lunga militanza nei kart". DIFETTI – "Deve fare esperienza nella messa a punto della vettura, inoltre dovrebbe avere un approccio più umile nei confronti del mondo dei rally". D – Ed ora la domanda d’obbligo per quelli che Lei ha definito “ gli amici delle mie valli” , il compianto Alberto Alberti e il decano dei piloti oltrepadani Giovanni Alberti D Alberto Alberti. FORZA – "Il miglior talento del nostro Oltrepo, purtroppo prematuramente scomparso". DIFETTI – "Era difficile trovarne, ma se proprio si deve, forse era troppo irruento". D - Giovanni Alberti FORZA - "Con Giovanni ho un rapporto di amicizia sincera e profonda, mi ha anche permesso di correre con la sua Stratos alla gara in salita “ Svolte di Foppoli “ dove sono arrivato secondo, Giovanni è un grande pistaiolo con una guida super pulita e con un’eccezionale capacità d’interpretazione delle traiettorie". DIFETTI – "A volte non sa accettare la sconfitta". D - Chi è stato il più grande personaggio sportivo, rallysticamente parlando dell’Oltrepo? R - "Senza ombra di dubbio il Professor Siro Pietro Quaroni, l’inventore del Rally 4 Regioni, poi Chicco Gorini che con la Scuderia Alberto Alberti per anni ha organizzato gare di ottimo livello in Oltrepo". D – Lei ha corso con molti navigatori qual è il migliore? R – "Tecnicamente il migliore è Paolo Zanini, ma per me il migliore è mio nipote Roberto Lupi, perché ha corso con me e si è fidato dello zio". D - Il più bel rally dell’Oltrepo qual è stato? R – "Certamente il 4 Regioni dove negli anni d’oro c’era un parco partenti di assoluto valore internazionale, poi il Beta Rally Oltrepo, che aveva un contorno, prima, durante e dopo la gara, che superava il valore del rally in se stesso".


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INTERVISTA ALL'ATTACCANTE DEL VARZI

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Pietro Amaro con 104 gol entra nell'elite dei bomber dell'Oltrepo di

Mauro Colombini

Pietro Amaro, attaccante dell’As Varzi, classe 1990, entra nell’elite dei bomber dell’Oltepo, con i suoi 15 gol stagionali e riesce a raggiungere quota 104 gol in carriera. Pietro hai raggiunto i 100 gol in diversi campionati, quando hai raggiunto questo obbiettivo cosa hai provato? "Felice di aver raggiunto questo traguardo importantissimo, un attaccante vive per fare gol e raggiungere questo obbiettivo a 24 anni è una cosa per me straordinaria, vengo ripagato di tutto l’impegno, il sacrificio e la dedizione che ci ho sempre messo". Qual è il gol che più ti è rimasto nel cuore? Stagione 2008/2009, giocavo nel Bressana contro il Lomello, il gol segnato su rigore al 92° che ci permise di vincere il Campionato di Prima Categoria e di salire in Promozione". Sei un giocatore ancora molto giovane e talentuoso, ma nonostante queste tue spiccate doti giochi in prima, ti senti giocatore di categorie superiori o pensi di aver trovato la tua dimensione? "Tutti dicono che merito di giocare in altre categorie, però mi è sempre mancato un pizzico di testa, se gioco in prima categoria è perche ho dovuto dare priorità ad altre scelte, ad esempio il lavoro, non essendo “un figlio di papa”, devo lavorare per vivere e questo mi ha impedito di fare il salto di qualità". Hai degli obbiettivi nel tuo futuro? "Certo, vorrei togliermi qualche soddisfazione in categorie superiori, ora che ho raggiunto una certa tranquillità lavorativa per quest’anno voglio fare bene con il Varzi e spero di vincere il campionato di prima categoria e di salire in Promozione. Ho quasi 25 anni, sono nel pieno della mia maturità calcista, punto a migliorarmi e di conseguenza a scalare qualche categoria". Ti senti di dedicare a qualcuno questo tuo importante traguardo? "Prima di tutto devo ringraziare le persose che mi hanno permesso di raggiungere questo obbiettivo cioè tutti i miei compagni di squadra, dal primo all’ultimo, senza di loro non sarei qui, i tifosi e la mia famiglia che mi ha sempre appoggiato, in particolare la mia ragazza Elisa e mio fratello Nicola". L’AS Varzi è protagonista di questa stagione, qual'è il vostro punto forte? "Il punto forte di questa squadra è il gruppo, inizialmente eravamo una squadra fortissima singolarmente, invece con il passare del tempo il gruppo si è amalgamato e i singoli sono diventati squadra, voglio portare come esempio il Real Madrid, per anni hanno acquistato i migliori giocatori del mondo senza mai vincere nulla, quest’anno grazie anche ad Ancelotti sono diventati un gruppo solido e sono riusciti a raggiungere i loro obbiettivi. Capacità di fare gruppo, giocatori giovani e di talento ed atleti di esperienza è il giusto mix per fare un ottimo campionato". Parliamo ora della nostra rubrica IL PERIODICO OLTREFOOTBALL BEST PLAYER E COACH, il tuo mister sta lottando testa a testa con il mister del certosa Orbetegli, chi pensi vincerà? Cosa pensi che abbia in piu il tuo mister? "Il mister del Certosa purtroppo non lo conosco, posso solo parlare del mio Mister (Landini), penso sia un

dei pochi top coach della zona, con lui ho imparato cose che con altri non avevo mai visto, lui è bravissimo a trasmettere le sue idee ai giocatori ed ad estrapolare il meglio da ognuno di noi. Inoltre è una persana eccellente dal punto di vista umano, lui è uno di noi che non si mette mai un gradino sopra la squadra e queste doti per me lo fanno il migliore della nostra categoria e per questo spero che rimanga primo e che possa vincere questo ambizioso premio". Nonostante i tuoi 15 gol annui che ti hanno proclamato capocannoniere del campionato di prima categoria nel girone di andata, molti allenatori hanno preferito votare altri bomber, ad esempio Averaimo, secondo te qual e il motivo? "L’importante è che sono il preferito del mio mister, del mio presidente e delle perone che vengono a vedere il Varzi. Il calcio è soggettivo quindi gli altri possono votare quello che meglio credono, per sdrammatizzare mi sento di dire che se ogni volta che ti gioco contro ti faccio gol, sempre, magari… e dico magari…. posso risultare un filo antipatico".

PRIMA PARTE DI STAGIONE POSITIVA PER L’ADOLESCE

Franchini: “Siamo fiduciosi per il campionato e per la Coppa Lombardia” di

Gianluca Giaconia

Un inizio di stagione positivo che fa ben sperare per il proseguimento della stagione. A Rivanazzano si respira un clima di soddisfazione per quanto sta raccogliendo la squadra locale, al momento 2° nel campionato di serie C alle spalle della capolista Gorle. In compagnia del presidente Giancarlo Franchini abbiamo analizzato la stagione della squadra. Come commenta la stagione della prima squadra? “Stiamo disputando una stagione decisamente positiva, dato che al momento occupiamo una posizione di classifica migliore rispetto agli anni scorsi. Siamo quindi fiduciosi per il campionato e per la Coppa Lombardia, competizione che riprenderà il 21 Gennaio con lo scontro casalingo contro il San Genesio”. In estate si è registrato il cambio di allenatore, da Ferrari a Bravuzzo: come ha reagito la squadra? “Il cambio di allenatore non ha causato dei contraccolpi, che, in effetti, potevano verificarsi. Claudio Bravuzzo sta egregiamente portando avanti l’ottimo lavoro intrapreso da Ugo Ferrari, persona che ha lasciato un ottimo ricordo in questa società”. Come giudica le avversarie in campionato? “A parte il Gorle, squadra che schiera in campo atlete con trascorsi anche in serie A, e sta quindi disputando un campionato a sé, le altre avversarie sono tutto sommato abbordabili. Inoltre, se consideriamo che al ritorno affronteremo tutte le partite contro le squadre più forti tra le mura amiche, mi posso ritenere molto fiducioso”. Cosa si sente di dire ai tifosi, sempre presenti alle partite casalinghe? “Mi aspetto che i tifosi seguano costantemente le nostre ragazze, incitandole anche nei momenti di

difficoltà. Se riusciamo a portare avanti questi buoni risultati, anche i tifosi si divertiranno”. Tornando alla squadra, mi può indicare l' elemento rivelazione? “Le rivelazioni sono più di una, non lo nego. Le vere rivelazioni sono le ragazze che negli anni scorsi avevano avuto poco spazio e ora si stanno mettendo in luce alla pari delle altre”. Come proseguono i rapporti di collaborazione? “Per quanto riguarda i programmi futuri, sta procedendo bene la sinergia con Adolescere, programmata per i prossimi tre anni. Il primo anno è più che positivo e, in caso di condizioni favorevoli, potrebbe avvenire in futuro una fusione”. In conclusione, presidente? “Concludo dicendo che la festa del minivolley, svolta a Rivanazzano lo scorso 23 Dicembre, ha riscosso un notevole successo. Colgo l’occasione per ringraziare vivamente il Sindaco Romano Ferrari e l’assessore allo sport Marco Poggi per il sostegno economico offerto alla nostra realtà. Siamo tutti orgogliosi e soddisfatti per i lavori di ristrutturazione svolti nella palestra, creando una struttura moderna e totalmente antisismica”.


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DIVERTIMENTO

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BRESSANA, INTERVISTA AL RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE

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Tundis: “Nuovi schemi e programmi per valorizzare i nostri giovani” di

Gianluca Giaconia

Una nuova immagine alla società con l’intento di valorizzare il vivaio del Bressana. Evidentemente Ennio Tundis, dopo aver abbandonato il calcio giocato, non riesce a star lontano dai campi e per questo ha iniziato una nuova avventura come responsabile del settore giovanile. Assieme a lui abbiamo parlato anche dell’ottima stagione disputata dalla prima squadra, attualmente ad un solo punto dalla capolista Lomellina. Tundis, in che modo è iniziato il sodalizio col Bressana? “Sono arrivato a Bressana grazie al rapporto di amicizia e di stima reciproca col Direttore Sportivo Gianluca Palladini, conosciuto ai tempi del Castelletto, compagine nella quale abbiamo vinto un campionato di 3° categoria e disputato una buona stagione in 2°. Palladini ha premuto moltissimo affinché io diventassi responsabile del settore giovanile, considerando personalmente Bressana come una piazza importante”. Quali sono state le novità da lei portate? “Ho voluto creare una nuova immagine alla società puntando su un lavoro di organizzazione interna con l’obiettivo di valorizzare i giovani. Ho premuto per la creazione del sito internet del Bressana e della pagina Facebook, che può contare su 500 likes e oltre 2.000 visitazioni giornaliere. Infine, per favorire la conoscenza tra tutti i membri della società, ho ideato l’album delle figurine e l’applicazione “A.C. Bressana 1918” per iPhone e Android. Sembrano aspetti banali, ma in realtà non è così”. Quali sono le squadre su cui puntate? “All’interno del settore giovanile ci sono 100 ragazzi e speriamo di migliorare questi numeri nei prossimi anni. Possiamo contare, per la stagione in corso, su piccoli amici, pulcini, esordienti a 9, giovanissimi, allievi e juniores regionale fascia A. Mi soffermo sugli juniores perché attualmente sono ultimi in classifica, ma sono certo che riusciremo a raggiungere l’obiettivo salvezza. Il mercato invernale ha aggiunto alla squadra Di Palma dall’OltrepoVoghera, Galuzzi dal Casteggio e ha previsto il recupero dall’infortunio di Cristopher Palladini”. Quali altre novità hanno riguardato la squadra juniores? “In panchina non ci sarà più Mister Benedini, che si è dimesso per mancanza di risultati. Essendo una persona esperta e in grado di lavorare ottimamente, resterà nella società al mio fianco con l’obiettivo di potenziare il settore giovanile. Il gruppo aveva bisogno di una scossa e verrà gestito dall’allenatore della prima squadra, Carlo Truffi, che ricoprirà così il duplice ruolo fino al termine della stagione”. In questi primi mesi di lavoro sono emerse delle soddisfazioni? “La società ha approvato perfettamente il mio progetto e mi consente sempre di lavorare al 100%: questo è stato un ottimo punto di partenza e ringrazio, per questo, tutti i dirigenti che mi hanno accolto alla grande. Un pulcino 2005, Rebasti, è stato richiesto dal Milan e, dopo il provino effettuato, rimane sotto la lente d’ingrandimento della società rossonera. Grazie al lavoro prezioso del preparatore dei portieri, Diego Esquivel, gli estremi difensori si allenano

La squadra Juniores

tre volte a settimana, innovazione vera e propria. A mio avviso sentiremo parlare di alcuni piccoli amici ed esordienti che cresceranno molto bene. Con i giovanissimi e gli allievi, infine, vogliamo vincere i rispettivi campionati per poter disputare la fase regionale il prossimo anno”. Passiamo ora alla prima squadra. “La squadra reincarna alla perfezione la figura di Mister Carlo Truffi, un mix di cuore, forza e grinta. Sono presenti 2-3 elementi di categoria superiore, in grado di fare la differenza. C’è stato un calo nell’ul-

timo mese per via di squalifiche ed infortuni, ma questo non ha di certo pregiudicato quanto di buono è stato fatto nei mesi precedenti”. Quali sono gli obiettivi prefissati? “Il campionato è equilibrato, ci sono 7-8 squadre racchiuse in pochi punti. L’obiettivo è quello di raggiungere quota 40 punti, poi si vedrà, assieme ai ragazzi, dove potremo arrivare. Siamo orgogliosi a livello societario perché stiamo puntando su un budget ridotto, a differenza di corazzate, in termini economici, come la Lomellina”.

La prima squadra


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L’OBIETTIVO E’ RISALIRE DOPO UN GIRONE DI ANDATA DIFFICILE

di

Gianluca Giaconia

Il Nord Voghera punta alla “remuntada”. Un girone d’andata complicato ha infatti posto i grigiorossi in penultima posizione nel campionato di 1° categoria. I problemi in zona gol, come ha più volte ribadito l’allenatore Luciano Rebolini, hanno causato la perdita di punti preziosi. Un ottimo mercato invernale, condotto dal presidente Perinetti, ha portato al “Nord” alcuni elementi interessanti, tra cui spicca l’ex Novese Filippo Catenacci. Mister, cosa non ha funzionato nel girone di andata? “Ci sono tanti fattori che hanno determinato questo girone di andata difficile. Abbiamo costruito in estate una squadra giovane, che ha peccato di esperienza in parecchie circostanze. Pur dando filo torcere a tutte le avversarie incontrate, abbiamo riscontrato problemi in fase di realizzazione, infatti parlano chiaro i soli 7 gol messi a segno. Ormai è acqua passata, pensiamo a disputare un girone di ritorno da protagonisti”. In estate si sarebbe mai aspettato una partenza così complicata? “Partiamo dal fatto che in estate si sono registrate delle novità all’interno della società e l’unico baluardo rimasto è stato il presidente Perinetti. Con lui ci siamo accordati per costruire una squadra giovane per ottenere una salvezza tranquilla in questa prima stagione. Purtroppo qualcosa non è andato, e in questi giorni di festività ci siamo messi a lavoro, con fiducia ed entusiasmo, puntando anche sull’arrivo di nuovi elementi in rosa. Posso solo ringraziare Perinetti perché, nonostante le 10 sconfitte, sono ancora seduto su questa panchina”. Mi parlava prima di mercato, di certo il colpo è stato Filippo Catenacci dalla Novese. “Catenacci è un elemento indispensabile per noi. Abbiamo aggiunto un tassello non indifferente in un

reparto nel quale eravamo già competitivi grazie alla presenza di due ottimi difensori, come Banfi ed Arrigoni. Inoltre Catenacci è un giocatore duttile e sto valutando assieme a lui delle soluzioni alternative per il suo utilizzo in campo”. L’attaccante Ucraino Predko, invece, ha il compito di risolvere i problemi in zona gol. Cosa ne pensa di quest’acquisto? “Ho potuto vedere dal vivo Predko mentre era nella Torrevillese ed è certamente un giocatore che mi ha impressionato per corsa e dribbling, non ha niente a che fare con la 1° categoria. Per quanto riguarda il

reparto offensivo abbiamo acquistato dal Casteggio Bouchari, giovane interessante che reclamava spazio. Altro colpo in entrata, Micu, giocatore di quantità che l’anno scorso militava in eccellenza al Sant’Angelo”. Quali sono le squadre che hanno maggiormente impressionato? “La squadra che mi ha impressionato maggiormente a livello di gioco è il Cisliano, con giocatori importanti del calibro di Carusi e Finelli. A livello di solisti, invece, direi senza dubbio il Varzi, che non a caso occupa la prima posizione in classifica”. Un giudizio invece sui giovani utilizzati in squadra? “Ho schierato alcuni giovani del ’94 alla loro prima stagione in 1° categoria, a differenza di tanti allenatori che hanno puntato sui più esperti ’92 e ’93. Sono soddisfatto perché ho notato un miglioramento e soprattutto sottolineo la loro costante presenza agli allenamenti, così come posso dire degli altri giocatori della rosa. La dimostrazione si è avuta in queste vacanze natalizie in cui tutti erano presenti e si sono impegnati con dedizione”. Passiamo ora al nostro concorso “OltreFootball”. Dando un’occhiata alla classifica dei giocatori più votati dagli allenatori, l’unico presente è Mannozzi. A suo parere, il giudizio degli allenatori è influenzato dalla classifica difficile del Nord Voghera? “Ritengo che gli allenatori puntino ad indicare i giocatori delle squadre di vertice, che maggiormente risultano decisivi nelle domeniche in campo. Mannozzi è un ottimo giocatore, ha già una certa esperienza in questa categoria, pur essendo un ’94, ma non dimentico Banfi e Brondoni, elementi di lusso per la 1°, e un ottimo difensore come Arrigoni”.

ECCO IL PROGRAMMA PER LA NUOVA STAGIONE AGONISTICA

Il Pedale Godiaschese riparte per una nuova sfida con tanti atleti di Alessandro

Disperati

La stagione sportiva 2014 è ormai andata in archivio con ottimi risultati per il Team ciclistico Pedale Godiaschese. Dalla Coppa Piemonte Strada, con un quarto posto veterani per Damiano Chiesa ed un settimo Gentleman per Arpesella Giancarlo. Alla conquista della maglia di campione provinciale della Montagna ACSI per Mauro Bonamici (Gentleman) e sempre con Damiano Chiesa (Veterani). Buoni successi nelle gare in salita con Cristian Secco che centra quattro successi assoluti ed oltre una decina di piazzamenti di categoria (Senior) oltre a Claudio e Daniele Malinverni che tra la Liguria, Lombardia e Piemonte infilano successi e piazzamenti a ripetizione. Ricordiamo inoltre la partecipazione alla prestigiosa Maratona delle Dolomiti con Luca Meisina e la vittoria di categoria alla GF dei Vigneti per Mauro Bonamici. Tutto questo, in sinte-

si, le principali affermazioni della Godiaschese, ma molte altre se ne sono raggiunte. Il team per questo nuovo anno si è completato con l'arrivo di nuovi ed agguerriti atleti, che sono: Cristian Negri, Guglielmo Ciannella, Carlo Galboni, Filippo Contardi, Elio Garardo e Roberto Innocenti. Quest'ultimo correrà con i colori bianco/azzurri in gare nella sua terra di residenza, la Toscana, essendo della Provincia di Pistoia e avendo espressamente chiesto di correre per noi. A questi si aggiungeranno ai veterani Damiano Chiesa (capitano), Ciro Demarinis (vice capitano), Martino Carrassi, Roberto Grosso, Giancarlo Arpesella, Matteo Caffarone, Claudio Malinverni, Daniele Malinverni, Cristian Secco, Daniele Concati, Luca Meisina, Severino Giacobone. Alcuni eventi programmati per il 2015 saranno la Coppa Piemonte Strada, Il Giro dell'Oltrepò, la Maratona delle Dolomiti, la Nove Colli di Cesenatico, la Maratona Du Mont Blanc e molti altri eventi in via di definizione.

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Rebolini (Nord Voghera): “I pochi gol messi a segno ci hanno penalizzato”

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L’APOS STRADELLA E’ LA CAPOLISTA DEL CAMPIONATO DI 2° CATEGORIA

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Bissacco: “Il merito va ai giocatori che hanno sposato il progetto Apos” di

Gianluca Giaconia

Apos Stradella campione di inverno. Questo è il verdetto emesso dal girone di andata del campionato di 2° categoria, che vede attualmente i gialloneri in testa davanti ad Albuzzano, Ceranova e Giussago. Ottime individualità, tanti gol segnati e una difesa granitica hanno fatto la fortuna di Mister Carlo Bissacco, più che soddisfatto per l’andamento della sua

squadra. Mister, quali sono stati i meriti della squadra nel girone d’andata? “Ho a disposizione degli ottimi giocatori, a mio avviso da categoria superiore. A loro va attribuito il merito per aver sposato il progetto Apos, rinunciando a decorosi rimborsi spesa offerti da altre società”. Guardando la classifica, possiamo notare come l’attacco, grazie ai 37 gol segnati, è un vero punto di forza… “Tutti possono andare a segno, sia attaccanti che centrocampisti. Ho l’imbarazzo della scelta, dato che abbiamo in rosa 21 giocatori, e tutti quanti possono fare bella figura. Riusciamo, per questo, a sopperire ottimamente alle assenze”. A detta di molti, l’Apos esprime il miglior gioco della categoria. Di certo le individualità nella squadra non mancano… “Sono riuscito a coinvolgere nello stesso gruppo 7-8 giocatori forti, che si sono bene amalgamati nel tempo. Durante le festività natalizie erano pochi i presenti agli allenamenti, ma non potevo di certo negare le vacanze a persone che non percepiscono nemmeno il rimborso spesa. Alla prima giornata saremo opposti al Ceranova, compagine che ben sta impressionando in questo campionato, che si prospetta difficile. Senza i giocatori bravi è difficile vincere”. Ci sono stati dei movimenti di mercato? “Abbiamo preso Buzzi dal Bastida, centrocampista di qualità, abitante di Stradella, che per motivi lavorativi ha lasciato la 1° categoria. Siamo molto contenti di questo acquisto, inoltre ho già avuto Buzzi con me nell’esperienza passata a Zavattarello”. Come giudica le avversarie nella lotta al titolo finale? “Parto dal Giussago, squadra forte, trascinata dal bomber del campionato, Carbone, abile anche nel guadagnarsi molteplici calci di rigore; i pavesi hanno un solo piccolo difetto: essere una squadra giovane. L’Albuzzano è una commpagine tenace, ben messa fisicamente e diretta da un mister coriaceo, come Sacchi. Con il Ceranova abbiamo perso alla 1° giornata, subendo due gol molto strani; Mister Garbuglia ha dichiarato che mancano sei punti alla salvezza, ma a mio avviso erano parole ironiche. Non dimentico lo Zavattarello, che, grazie a diversi buoni giocatori, sta risalendo la classifica e ben figurerà nel girone di ritorno; con loro ho ottimi ricordi passati. Infine il Volante Roncaro, compagine partita in sordina, ma ora a contatto con la zona playoff”. Quali sono stati i miglioramenti rispetto alla passata stagione? “L’anno scorso venivamo dalla 3° categoria e inizialmente abbiamo avuto qualche problema, anche a causa dell’infortunio di Montagna, out per diversi mesi. Quest’anno possiamo contare su Viola, che non dimostra i 40 anni indicati sulla carta d’identità, in quanto

Apos Stradella

segna e riesce a dialogare ottimamente con i compagni. Siamo migliorati dal punto di vista del gioco, in quanto ci esprimiamo molto meglio. Quando vinciamo giochiamo bene, soprattutto tra le mura amiche”. Avete degli obiettivi particolari? “Essendo l’unica squadra di Stradella, l’obiettivo è quello di riportare i tifosi allo stadio e per questo è necessario giocare bene, ottenere i risultati e far divertire il pubblico. Cercheremo di migliorarci nel girone di ritorno, al momento possiamo ritenerci soddisfatti”. Carlo Bissacco è attualmente l’allenatore più vota-

to nel nostro concorso “OltreFootball”. Guardando nella lista dei giocatori, non troviamo nessun giocatore dell’Apos Stradella tra i primi tre votati. Cosa si sente di dire agli altri tecnici? “A mio avviso giocatori come Viola, Livelli e Scano meritano di essere nelle prime posizioni, essendo di altre categorie. Marcolin è un ottimo portiere, forte sulle palle alte e capace di dare sicurezza al reparto, ricordando anche che durante la settimana si allena come punta. Bernini è un centrocampista unico, che non si è mai allontanato dalla zona, altrimenti avrebbe potuto fare carriera”.

NEI GIORNI SCORSI A VOGHERA

Pugilato per non dimenticare Giovanni 'Flash' Parisi Giovanni Parisi avrebbe compiuto mercoledì 2 dicembre, 47 anni, se non fosse scomparso in un tragico incidente il 25 marzo del 2009. “Flash”, come era soprannominato, vanta nella sua carriera titoli prestigiosi. È stato campione mondiale della sigla WBO dei pesi leggeri e dei pesi superleggeri ed ha vinto l’oro nei piuma alle Olimpiadi di Seul. Dal 2009 la Boxe Voghera non dimentica il suo pugile più illustre ed organizza una manifestazione di pugilato in sua memoria. E così nei giorni scorsi al PalaOltrepo di Voghera c'è stata una riunione pugilistica con ben 12 incontri che hanno animato la serata. E per un pò è stato come ricordare Giovanni che tanti sacrifici aveva fatto per scalare le vette del mondo conquistando prestigiosi titoli mondiali.


il Periodico

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IRIA PALLANUOTO, INTERVISTA AL SEGRETARIO MARCO SINIGAGLIA

di

Gianluca Giaconia

Iria Pallanuoto, nuova frontiera dello sport vogherese. Il lavoro, si sa, paga sempre e alla fine questa nuova società vogherese, nata nel 2011, sta iniziando a togliersi delle soddisfazioni, sia nelle giovanili che in prima squadra. E’ imminente l’inizio del campionato e i ragazzi di Mister Stefano Bissaco, che ha sostituito Francesco Ladisa, passato al Bilbao, si stanno allenando duramente per ben figurare, cercando di migliorare la 9° posizione della passata stagione. Assieme al segretario Marco Sinigaglia, coadiuvato dal presidente Marco Zucchi, abbiamo analizzato il percorso di crescita dell’Iria. Sinigaglia, quando è stata fondata la società? “L’idea Iria Pallanuoto è stata concepita ben prima del 2011, ma la nostra attività è partita solo da tre anni. Siamo entusiasti di avere circa trenta iscritti per la categoria Master, ma cosa che ci riempie ancora più d'orgoglio sono i ventidue iscritti della squadra giovanile”. Parliamo della squadra giovanile. “Le prove di "Primaviria", appellativo con cui chiamiamo in modo scherzoso la nostra giovanile, sono cominciate l'anno scorso grazie all'appoggio della piscina Gestisport di Voghera. Tre giorni alla settimana in cui il presidente Marco Zucchi, il vicepresidente Alessandro Aschei e il sottoscritto facevano sperimentare la pallanuoto agli iscritti Gestisport. Tutto in modo gratuito, non chiedevamo soldi, è la passione e la consapevolezza di stare per costruire qualcosa di importante che ci spingeva e ci spinge tutt’ora a proseguire il progetto. Solo dopo un anno, invece, la situazione è cambiata e ora i ragazzi dai 10 ai 16 anni sono ufficialmente tesserati Iria Pallanuoto”. Persiste l’obiettivo di iscrivere la squadra al campionato? “Per l'iscrizione al campionato è ancora presto, infatti la pallanuoto, non essendo uno sport mediatico e trattandosi di una disciplina difficile sia da capire oltre che da giocare, ha bisogno di tempo per essere assimilata a livello agonistico. E' per questo motivo che chiediamo ai nostri ragazzi lo sforzo di venire ad allenarsi in piscina anche fino a quattro volte la settimana, lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. Alla fine sono gli stessi ragazzi, in accordo coi genitori, a scegliere i giorni e gli orari da loro preferiti”. Avete in programma iniziative interessanti per questa giovanile? “Per la giovanile abbiamo comunque in programma una serie di amichevoli con ragazzi pari età. Hanno giocato la loro prima partita contro una squadra di ragazzi e di ragazze di Tortona nella piscina di Voghera e si sono comportati bene, divertendosi, e questo è l’aspetto importante. Il risultato attualmente non conta”. Passiamo ora al discorso legato alla prima squadra. “Discorso diverso per la prima squadra, che punta sugli atleti dai diciassette anni in su, impegnati negli allenamenti del martedì, giovedì e domenica, lasciando il sabato come facoltativo. Attualmente siamo in fase di preparazione, assieme al nuovo mister, per l'inizio del campionato, che partirà verso metà gennaio. Abbiamo riscontrato diverse metodologie tra gli allenamenti a cui ci sottoponeva Francesco

SPORT

“Finalmente a Voghera si comincia a parlare di pallanuoto”

GENNAIO 2015

Iria Pallanuoto Sotto la squadra giovanile

Ladisa, ex nostro allenatore (ora vive in Spagna e si allena e gioca per il Bilbao) e il nuovo Stefano Bissaco, ma i cambiamenti non ci spaventano perché sono sintomo di evoluzione e di continuo fermento. E i risultati ci danno ragione”. Quali sono i risultati da voi raggiunti? “Quest'anno abbiamo aumentato il numero di iscritti e, cosa che ci rende felice, anche l'età media si è abbassata; uno dei ragazzi, Luca Schilhan, ha fatto il grande salto dalla "Primaviria" alla prima squadra. In generale vediamo che la pallanuoto a Voghera comincia ad essere qualcosa di cui si parla, qualcosa di vivo e di energico che ci da la forza per puntare sempre più in alto”. Quali sono, invece, gli obiettivi stagionali? “Se l'anno scorso al primo campionato disputato siamo arrivati noni, quest'anno abbiamo alzato un

po' l'asticella e speriamo di poter competere con le squadre più forti, composte da atleti che si allenano a pallanuoto fin da quando erano ragazzini. Anche per questo stiamo puntando molto sulla squadra giovanile, sperando che in un futuro neanche troppo lontano i bambini e i ragazzi dell'Iria possano diventare ed essere un punto fisso e di riferimento per la vita sportiva vogherese. Speriamo che il 2015 ci regali un anno di emozioni e di buone sorprese”. Un regalo, in particolare, per l'anno nuovo? “Abbiamo intavolato con il Comune di Voghera un discorso per ottenere una sede sociale, cosa che ci aiuterebbe sia a svolgere tutte le attività secondarie fondamentali alla squadra, sia a crescere come visibilità. Diventerebbe un luogo fondamentale per i giovani vogheresi interessati alla pallanuoto e alla cultura dello sport”.


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SPORT

GRANDE FESTA A RIVANAZZANO PER IL NEONATO CLUB MOTOCICLISTICO

GENNAIO 2015

Alex Salvini e Ivan Lazzarini tagliano il nastro del neonato Mc Valle Staffora

Domenica 14 dicembre in occasione del mercatino di Natale, a Rivanazzano Terme, è stato inaugurato il nuovo “Moto Club Valle Staffora” fondato da alcuni appassionati della zona con a capo il presidente Mario Mega, vice presidente Andrea Mogni, segretario Francesco Gavio, direttore sportivo Massimo Bergamaschi, e i consiglieri Luca Pavan e Omar Pometti tutti amanti dell’enduro e delle due ruote. Già dalle prime ore del mattino il team del Valle Staffora era presente per allestire gli stand, situati al centro della piazza. Come da tradizione il sindaco Romano Ferrari, ha tagliato il nastro inaugurando ufficialmente l’esistenza del Moto Club Valle Staffora con la presenza dell’assessore allo sport Marco Poggi. Ha fatto seguito l’apertura alle iscrizioni per il tesseramento per l’anno 2015 al nuovo motoclub. Sotto gli stand, in esposizione alcune moto che correranno il Campionato Regionale Lombardia. Per l’occasione, sono stati ospiti due grandi piloti delle due ruote: Alex Salvini (Honda Zanardo), Campione del Mondo Enduro E2 nel 2013, e Ivan Lazzarini (Honda L30), pluricampione italiano SuperMoto, pluricampione mondiale SuperMoto a squadre e medaglia d’oro agli X-Games 2009, sempre nella disciplina del motard accompagnati da Fabio Momina (the voice) commentatore del mondiale motocross, il quale ha condotto una simpatica intervista ai due campioni. Presenti nel pubblico Giovanni Sandi, (capotecnico team Aprilia per Max Biagi) e Martina Beltrandi (considerata un riferimento per il supermotard al femminile).

Il moto Club Valle Staffora ha voluto sostenere negli stand anche S.I.L.V.I.A una Onlus di Cantù che raccoglie fondi da destinare alle attività di supporto, come la musicoterapia e l’arteterapia, e all’allestimento di spazi che rendano più piacevole la degenza dei bambini in pediatria presso l'Ospedale S. Anna di Como e il S. Antonio Abate di Cantù., la Onlus Associazione Autismo Pavia, e la Onlus Terre Des Hommes che lavorano e combattono per aiutare chi è molto meno fortunato di noi. Durante la cerimonia d'inagurazione della neonata associazione è stato sottolineato: "Il moto club Valle Staffora ringrazia il Comune di Rivanazzano che anche questa volta si è dimostrato essere guidato da un gruppo di persone vere, la pro loco, il direttore del Periodico Alessandro Disperati, tutta la cittadinanza, le Onlus, la F.I.M., le ragazze del team Valle Staffora e i marchi sostenitori. e tutti i presenti e quelli che ci hanno supportato a distanza, quelli che credono nelle nostre idee e nelle nostre

capacità. Ancora grazie ad Alex Salvini, Ivan Lazzarini, Giovanni Sandi, Martina Beltrandi, il grande Fabio Momina, Matteo Solinghi, Matteo Traversa e un ringraziamento speciale al signor Raffaele Todaro "il motore" in questi primi mesi di lancio del moto club, colui che ha creduto da subito in questo nuovo progetto". Archiviata la festa di presentazione "gli uomini del Moto Club Valle Staffora" si preparano alla ormai prossima stagione di gare del 2015 fitta di appuntamenti su tutto il territorio italiano.

NEI BALLO LATINO AMERICANO

Eleonora Lardini e Leonardo Ventura regalano un bel bronzo all'Italia

di Alessandro

Disperati

L’Italia del ballo latino americano sale sul podio grazie a due pavesi: Eleonora Lardini e Leonardo Ventura che centrano un bellissimo terzo posto dietro a Spagna e Croazia. L’vento è andato in scena al Sheraton Hotel di Milano dove si sono sfidate una trentina di coppie in una gara a livello internazionale di ballo. E appunto grazie all’atleta godiaschese ed al suo compagno di ballo, l’Italia può oggi vantare questa bellissima medaglia di bronzo. Eleonora Lardini e Leonardo Ventura iscritti al world DanceSport Federation gareggiano per il Tarditi studio dance nella categoria AS delle danze latino americane. I due atleti che ormai gareggiano da due anni nella gare a livello internazionale classe raggiunta per merito di vincite, hanno gareggiato in questi mesi as Alassio, a Rimini, in Sardegna, a Pieve di Cento. La coppia ha conquistato sempre il podio e le finali. Spesso Eleonora e Leonardo si esibiscono anche in diversi locali ed eventi sia sul territorio che in località più lontane. La coppia per poter mantenere i risultati si allena 3/4 volte a settimana e spesso è in trasferta anche in sedi lontane per aggiornamenti con insegnanti di fama internazionale.

Il mondo del ballo è anche immagine e look, per un competitore è importante studiare tutto con precisione dall' acconciatura al make up, ma più importan-

te è la creazione dell'abito, studiato sempre su ogni minimo particolare, Eleonora è spesso l'artefice dei vestiti.


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Tutti i cittadini/contribuenti del Comune di Menconico hanno ricevuto quest’anno un bel regalo di Natale da parte dell’Amministrazione comunale: una multa salatissima di Euro 9.188,51 comminata dall’ASL di Pavia per irregolarità gestionali della R.S.A. “I Germogli” nel periodo agosto 2012-giugno 2014. Questa va ad aggiungersi all’altra di Euro 1.407,08 comminata al Comune dall’Agenzia delle Entrate per irregolarità nelle dichiarazioni fiscali (agosto 2013). Va precisato che entrambe le multe riguardano la precedente amministrazione. La notizia della multa più salata risale al 7 luglio scorso ma l’attuale Amministrazione l’ha tenuta nascosta a tutti, compreso il Consiglio comunale, fino alla seduta del 29 novembre scorso quando, con l’approvazione dell’assestamento di bilancio, è stata inserita tra le passività e posta quindi “sul gobbo” dei cittadini/contribuenti. Per il Sindaco e la maggioranza si è trattato di una operazione normalissima, non hanno avuto il minimo dubbio: la pagheranno i cittadini! Abbiamo ovviamente evidenziato la nostra netta contrarietà e ci impegneremo perché siano identificati i responsabili e questi SOLI siano chiamati a pagarle. Un settore importante dove si possono fare notevoli e tangibili risparmi è quello degli acquisti. Il relativo Regolamento prevede che, per importi in-

feriori a 40.000 Euro, il responsabile del servizio (ne abbiamo ben tre nel nostro Comune!) possa decidere autonomamente andando a trattativa con l’impresa o il fornitore che a lui più si addice. E’ vietato l’uso di offerte plurime, è vietato mettere in concorrenza tra di loro i fornitori per spuntare i prezzi migliori. Se invece lo si praticasse almeno una volta all’anno, quanto denaro si potrebbe risparmiare! Un caso eclatante è accaduto da poco ed è, a nostro avviso, degno di essere segnalato. Nel marzo scorso l’ufficio tecnico decideva di affidare all’ASM di Voghera che, come a tutti è noto, è leader di mercato nel settore degli impianti fotovoltaici, la realizzazione di un impianto da 6 KW da collocarsi sul tetto del municipio. Importo totale concordato 15.000 Euro. E’ sorprendente che sulla determina sia riportato in chiaro: ritenuto congruo il prezzo. Ma chi può dirlo, se non si dispone di alcun’altra offerta comparativa? Infatti, da una ricerca fatta in quel periodo, abbiamo ricevuto offerte tra i 10 e i 12.000 Euro. Nei mesi scorsi ne è arrivata una di importo pari a 8.000 Euro (stessa potenza, chiavi in mano e alta tecnologia tedesca). Altro che prezzo congruo! Abbiamo prontamente girato l’offerta al Sindaco perché si rendesse conto del denaro che si sperpera e decidesse una buona volta di modificare quel rego-

DAI LETTORI

Callegari: "A Menconico si continua a sperperare denaro pubblico"

GENNAIO 2015

lamento. Nessuna reazione! Ricordiamo infine che in moltissimi piccoli Comuni, dove le risorse sono veramente scarse, la responsabilità dei servizi viene assunta dal Sindaco e dai due assessori: si evita in questo modo di pagare ai dipendenti l’indennità di funzione e quel denaro resta nelle casse comunali (visitare p.es. il sito del Comune di Volpedo). Il nostro Comune invece affida a tre dipendenti un incarico di grande responsabilità (addirittura con poteri autonomi di spesa!) e versa loro complessivamente ca. 20.000 Euro/anno di indennità. Per non parlare del privilegio, scandaloso e intollerabile, dell’assenza di cartellino elettronico. Chi controlla il loro ingresso e la loro uscita/assenza? Con poche iniziative, concrete e facili da realizzare, potremmo migliorare notevolmente in efficienza e disporre di maggiori risorse da destinare a servizi da rendere ai cittadini. A Menconico però innovare e cambiare verso resta sempre un’utopia. Alessandro Callegari consigliere comunale

Ospedale di Voghera sosta selvaggia e parcheggiatori abusivi

“In queste festività natalizie, ma anche durante tutti i mesi dell’anno, nel parcheggio e nelle vie in prossimità dell’ospedale di Voghera la sosta selvaggia non ha limite e le auto continuano indisturbate a sostare sui marciapiedi cittadini senza alcun controllo da parte delle autorità preposte. Inoltre spesso nel parcheggio posto di fronte all’ospedale, ci sono venditori di merce varia, accendini, fazzoletti di carta etc, che si adoperano per fare anche i parcheggiatori, indicando con ampi gesti dove e come parcheggiare le vetture, terminate queste inutili segnalazioni, si avvicinano al conducente per ricevere la mancia. Essendo l’opera di questi abusivi, inutile e fastidiosa, e se il malcapitato conducente non dà la mancia, la richiesta di queste

persone diventa sempre più insistente ed a volte an- strade e marciapiedi cittadini” che aggressiva. Questo accade praticamente tutti i Claudio Mangiarotti giorni ed a tutte le ore, vorrei sapere come mai il Voghera Comando di Polizia Locale non interviene e come mai il Sindaco non chiede un maggior presidio Desidero esprimere un plauso al Comune di Rivanazzano perchè in poco tempo e repressione verso ha fatto in modo che venisse ripristinata la Greenway, resa impraticabile dopo il questi comportanubifragio dei mesi scorsi. Nel contempo mi sorge un dubbio sui lavori effettuati menti incivili che sia in precedenza che ora. Per la Greenway sono già state spese notevoli somme ogni giorno coindi denaro e di risorse pubbliche, i costosi lavori sono stati, a suo tempo evidentevolgono numerose mente eseguiti male se solo dopo pochi mesi dall'inaugurazione alla prima piena persone, numerose del torrente Staffora un tratto della Greenway è crollato. Penso che il Comune di Rivanazzano o chi per lui, davanti a un risultato non conforme a quanto richiesto, dovrebbe chiedere i danni o bloccare i pagamenti, se ancora possibile, a chi ha sbagliato (in fase progettuale, costruttiva, eccetera). Perchè ancora una volta, per sanare gli errori e rimettere a posto la Greenway, è stato necessario spendere altri soldi con un ulteriore aggravio per le casse pubbliche. Non fidandomi alla luce Una mia amica nelle settimane scorse è stata vittima di un furto nella dei risultati, dei tecnici che hanno progettato ed eseguito i lavori prima, pur non propria abitazione e sconsolata mi chiedeva “Dov'è lo Stato?” Io, senza sapendo se questo sia possibile ma essendo il tratto in questione nel territorio di presunzione, le ho rispondo. Lo Stato italiano è sempre presente quando Rivanazzano, spero che il sindaco o l'assessore indichino con precisione, qualcusi tratta di depredare i cittadini con tasse, accise, imposte, eccetera, per no competente con responsabilità di controllo per assicurarsi che questa volta i mantenere inutili e dannosi carrozzoni. È sempre presente per ostacolare necessari lavori di sistemazione siano finalmente quelli risolutivi per il bene della in tutti i modi le aziende che provano a sopravvivere. È sempre presente greenway ma anche per le tasche dei cittadini contribuenti. per controllare i cittadini con spesometri, redditometri, scontrini, interSilvano Giacomotti Voghera cettazioni ed altre simili idiozie tipiche da regime. Ma cara amica mia, tu hai pretese eccessive quando chiedi all'elefantiaco apparato pubblico di difenderti come cittadino italiano. Questo per lo Stato non è remunerativo. Le forze dell'ordine vengono utilizzate dalle istituzioni (Stato e Comuni in particolare) per fare cassa. Tu potrai notare quanti autoveQuesta pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti lox hanno installato per multare gli automobilisti, sopratutto gli italiani, o per intervenire sulle questioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete una perchè gli stranieri se ne fregano tanto la multa non gli arriva. Pensa a email a: direttore@ilperiodiconews.it. quanti soldi hanno speso, con i nostri soldi, per installare gli autovelox. Le lettere non devono superare le 2500 battute! Mi raccomando le 2500 battute Questo per i "nostri" amministratori è un investimento, non certo insee non 5 mila come spesso vengono recapitate in redazione. guire pericolosi ladri e criminali che violano quotidianamente le nostre E devono contenere nome, cognome, indirizzo e numero di telefono case ed aziende. che non saranno pubblicati sul giornale ma che ci permetteranno Carlo Poggi Stradella di riconoscere la veridicità del mittente.

Un plauso ed un dubbio

Pensano solo a fare soldi

LETTERE AL DIRETTORE


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