il piccolo 15 del 16/04/2022

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UCRAINA

VATICANO

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VOLODYMYR ZELENSKY: «CI DAVANO 5 GIORNI RESISTIAMO DA 50»

a pagina 10

PAPA: «DIMENTICATO IL LINGUAGGIO DELLA PACE»

Anno VI • n° 15 • SABATO 16 APRILE 2022

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

L’OSPITE IN REDAZIONE • Il presidente di Confartigianato Rivoltini tra economia e politica

Raineri alle pagine 4-5

I MORSI LETALI DELLA BUROCRAZIA CASALASCO

“TREE PATH”, IL PROGETTO FA DISCUTERE Raineri a pagina 12

FISCO

ESERCENTI E POS ORA LE MULTE Galletti a pagina 9

FATEMI CAPIRE... Tra una settimana i francesi sceglieranno: Le Pen o Macron? Traduzione in italiano: le penne o i maccheroni? La prima punta su una Francia sempre più irritata, il secondo cerca di far dimenticare qualche errore in politica estera. E dunque: Le Pen all’arrabbiata o pasticcio di Macron? Vanni Raineri

CULTURA

LINGUA ITALIANA IN DISUSO IN USA Pani a pagina 21

ACCADDE IL...

TURISMO

Articolo a pagina 3

VISITE A VILLE E CASTELLI, SI PARTE A PASQUETTA

Dossena a pagina 8

IL DOPPIO 16 APRILE DEGLI ANNI DI PIOMBO

SPORT

LUNEDÌ NELL’UOVO LA CREMO SPERA DI TROVARE TRE PUNTI Volpi a pagina 23

VANOLI STASERA A TRIESTE PER ONORARE LA STAGIONE Varesi a pagina 24

LUNEDÌ TORNA IL MAGAZINE DELLA CREMO Lo ritiri fuori dallo Zini prima della gara

DOPO L’IMPRESA IN OLANDA LA CAVALLI SFIDA LA ROUBAIX Chiodo a pagina 25


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CRONACa AEM E POLITECNICO

STUDENTI IN CAMPO PER RILIEVI SUI PARCHEGGI E SULLA SOSTA IN CITTÀ

Sabato 16 Aprile 2022

Nell’ambito dello “Studio sui parcheggi e sulla sosta nel Comune di Cremona”, affidato da AEM S.p.A. al Politecnico di Milano, dal 19 aprile 2022 al 4 maggio 2022 saranno svolte attività di monitoraggio e rilevazione sulle strade cittadine. Si è tenuto un apposito incontro tecnico tra rap-

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presentanti dei competenti servizi comunali, di AEM e della Polizia Locale, per definire e condividere le necessarie modalità operative. Cinque laureandi effettueranno una serie di rilievi: i ragazzi saranno riconoscibili e facilmente individuabili, oltre che muniti di un apposito tesserino.

TURISMO • Da lunedì al via le visite guidate a ville e castelli di Cremona e provincia, in programma anche pic nic e tour notturni

Le dimore storiche in bella mostra A pochi mesi dalla nascita del Circuito “Dimore Storiche Cremonesi” riparte la programmazione di visite guidate ed eventi a cura di Target Turismo Cremona per la valorizzazione turistica e culturale dell’immenso patrimonio di palazzi, ville e castelli di Cremona e provincia. Il 2022 si preannuncia come un anno ricchissimo di opportunità turistiche e culturali che si svilupperanno lungo tutto l’arco dell’anno e coinvolgeranno tutte le dimore del circuito. A Cremona le iniziative riguarderanno Palazzo Calciati Crotti, Palazzo Cattaneo, Palazzo Guazzoni Zaccaria, Palazzo Vergani, Palazzo Mina Bolzesi; in provincia sarà possibile ammirare importanti dimore come Castello Mina Della Scala a Casteldidone, Villa Sommi Picenardi a Torre de’ Picenardi, Villa Manna Roncadelli Vaghi a Corte de’ Frati, Villa Bottini La Limonaia a Robecco d’Oglio, Villa Calciati a Persico Dosimo e Cascina Farisengo a Bonemerse. Dal 2022 inoltre il circuito si amplia fino ai confini della provincia, con l’ingresso di due dei più importanti palazzi storici siti nel cuore della città di Crema, ovvero Palazzo Zurla De Poli, dimora tardo rinascimentale con la sua lunga storia artistica e Palazzo Terni De Gregory, suggestivo palazzo settecentesco tra i più conosciuti della città per la sua caratteristica facciata. Le

aperture avranno inizio nel mese di aprile con le visite guidate del lunedì di Pasquetta, che tradizionalmente coincide con l’inizio della stagione turistica per le dimore storiche: sarà possibile visitare il Castello Mina Della Scala a Casteldidone, che rimarrà poi aperto con visite guidate tutte le domeniche pomeriggio fino ad ottobre; nello stesso giorno aprirà le sue porte anche lo splendido Palazzo Calciati Crotti di Via Palestro, vero gioiello ancora oggi arredato e vis-

suto dai Conti Calciati Crotti. Anche Villa Sommi Picenardi inaugura la stagione turistica lunedì 18 aprile con visite guidate della villa e del meraviglioso giardino all’inglese organizzate in collaborazione con la Pro Loco di Torre de’ Picenardi. Per la prima volta alcune dimore garantiranno un’apertura continuata nel corso di tutta la stagione primaverile e autunnale: Palazzo Calciati Crotti ad esempio rimarrà aperto tutte le domeniche pomeriggio fino a giugno e Pa-

lazzo Guazzoni Zaccaria aprirà alle visite guidate tutti i sabati pomeriggio: sarà possibile visitare il palazzo e le sue sale storiche di recente restaurate. Altra novità del 2022 sono i pic nic in Villa, con la possibilità di trascorrere una giornata nei giardini privati delle dimore, nella quiete e tranquillità della natura, circondati da bellissime ville, con visite guidate e cestini gourmet a cura di Enobottega Viola di Casteldidone. Castello Mina della Scala, Villa Bottini La Limonaia e Villa Manna Roncadelli Vaghi saranno protagoniste dei pomeriggi con pic nic. Il mese di maggio vedrà inoltre la tradizionale rassegna “Notturni a Palazzo. Visite guidate a tarda sera con intermezzi musicali nelle sale e nelle corti”: le visite saranno animate da musicisti, figuranti in costume, attori e poeti. «Il ricchissimo calendario è reso possibile grazie al costante lavoro di programmazione curato dallo staff di Target Turismo e soprattutto alla collaborazione con i proprietari delle singole dimore che con impegno e determinazione rendono fruibile al pubblico un patrimonio immenso fino ad ora poco conosciuto», affermano i coordinatori del progetto Elena Piccioni e Fabio Maruti. «Nelle prossime settimane - aggiungono avremo modo di svelare altre importanti novità e collaborazioni».

• LE BELLEZZE DA PALAZZO CALCIATI CROTTI A VILLA SOMMI PICENARDI LUOGHI SIMBOLO DA VISITARE Dimore Storiche Cremonesi è un circuito che riunisce dimore patrizie, castelli e antiche ville residenziali private presenti nella città di Cremona e suo territorio. Affacciate su giardini e parchi secolari nel cuore della campagna cremonese o racchiuse dentro eleganti architetture lungo le antiche contrade della città, le prestigiose dimore aprono ai visitatori con visite guidate, eventi, appuntamenti culturali ed esperienze turistiche e culturali. Eccone alcune: PALAZZO CALCIATI CROTTI Cremona, Via Palestro 1 PALAZZO GUAZZONI ZACCARIA Cremona, Corso Vacchelli 60 CASTELLO MINA DELLA SCALA Casteldidone, Via Montale 6 (30 Km da Cremona) VILLA SOMMI PICENARDI Torre de' Picenardi, Via IV novembre 1 (25 Km da Cremona) PALAZZO ZURLA DE POLI Crema, Via Tadini 2 (40 Km da Cremona) PALAZZO TERNI DE GREGORY Crema, Via Dante Alighieri 2022 (40 Km da Cremona) VILLA BOTTINI LA LIMONAIA Monasterolo di Robecco d'Oglio, Via Cairoli 23 (19 Km da Cremona)

IL L UT T O

RIV ARO LO DE L R E

ADDIO A TARCISIO AGLIARDI, FONDATORE DI THE CROWN JEWELS UNA VITA IN GIRO PER IL MONDO, SI TROVAVA IN GIORDANIA

ORDINA UN ROBOT DA CUCINA, PAGA MA NON RICEVE IL PACCO IL TRUFFATORE È UN 38ENNE DI FOGGIA, DENUNCIATO

Si trovava in Giordania per lavoro: aveva accompagnato un gruppo di turisti in vacanza. Lì, mentre faceva il lavoro che amava, si è spento Tarcisio Agliardi, fondatore dell’agenzia viaggi della Galleria del Corso “The Crown Jewels” insieme al figlio Massimo. Sarebbe stato stroncato da un malore causato da alcuni problemi precedenti al cuore. Agliardi era molto conosciuto in città e la notizia della

sua scomparsa, ieri, ha suscitato molta commozione. Proprio quest’anno avrebbe festeggiato i 50 anni di viaggi. A breve sarebbe tornato in Italia, reduce dal tour in Giordania insieme a un gruppo di cremonesi. Il motto di Tarcisio Agliardi, da sempre condiviso anche con il figlio, era: “Ovunque tu vada vacci con il tuo cuore” (Confucio). Ora sono in corso le pratiche per il recupero della salma.

I Carabinieri della Stazione di Rivarolo del Re hanno denunciato per il reato di frode informatica un cittadino italiano di 38 anni, residente in provincia di Foggia, con precedenti. I militari hanno ricevuto la denuncia del raggiro da parte di un uomo del posto che a metà marzo ha acquistato online un robot da cucina al prezzo molto conveniente di 500 euro. La vittima ha contattato il numero telefonico fornito nell’annuncio e ha confermato l’acquisto, mettendosi d’accordo sulle modalità di pagamento e di spedizione. Ha quindi

effettuato un bonifico bancario alle coordinate fornitegli, poi ha inviato la foto della ricevuta di pagamento e ha aspettato l’arrivo del robot. Non vedendolo arrivare ha provato a contattare il venditore che inizialmente ha trovato delle scuse e poi si è reso irreperibile. Capito di essere stato truffato, la vittima ha presentato querela. Le verifiche che i Carabinieri di Rivarolo del Re hanno svolto sull’intestatario del conto e del telefono contattato per l’acquisto hanno permesso di individuare il truffatore, denunciandolo.

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, » l intervista VANNI RAINERI

Con Massimo Rivoltini, a capo di Confartigianato da ben 13 anni, partiamo dalla battuta del premier Mario Draghi: meglio la pace o l’aria condizionata? «Fatta salva la battuta, direi che la pace passa anche dall’avere l’aria condizionata. È ovvio che la pace venga prima di tutto, ma se in certi contesti si provocano problematiche di tipo sociale si innescano non una guerra bellica ma problemi enormi a livello territoriale. Quindi è logico che davanti a un disastro come quello in corso in Ucraina possiamo solo chinare la testa nella speranza, ma neanche possiamo evitare di osservare i nostri problemi. Intervenire in un conflitto di tale portata porterebbe a giudizi superficiali e ininfluenti: il nostro compito piuttosto è quello di “stare sul pezzo” e cercare di performare per quanto siamo in grado di fare».

i precedenti

ospiti in redazione

«Al governo chiediamo regole imm attraversato negli ultimi anni, la crisi finanziaria, la pandemia e la guerra, hanno evidenziato problematiche e storture già in essere».

CHI È MASSIMO RIVOLTINI

L’ARTE DEL TORRONE DAL 1928

Probabilmente intende dire che la pandemia e la guerra si inseriscono in un quadro che già non era idilliaco: quello di un Paese come l’Italia in cui le tasse c’è chi non le paga e chi le paga esagerate, in cui la burocrazia è un pachiderma, le infrastrutture sono inadeguate e la giustizia ha tempi biblici. «È così: accade che una situazione eccezionale con concause eccezionali ha trovato uno stato di cose inadeguato. Quel che oggi mi fa rabbia è vederci sventolare davanti soldi che arrivano LA BUONA POLITICA dall’Europa (poi voglio vedere quali saran«Non serve no i risultati effettivi) l’antipolitica per mentre ci sono grafare politica vera, vi problematiche che io penso che avremmo potuto risolla buona politica vere senza soldi, come la si faccia con appunto la burocrazia buoni politici» e la giustizia».

pancia che parlano alla pancia per un uso di tipo elettorale. Da qui partiamo con la constatazione che l’Italia è un paese inospitale per gli imprenditori, un’ostilità che è anche di tipo ideologico».

Si è fatto un’idea del motivo per cui nessuno riesce a risolverle? «Partiamo da una classe politica inadeguata, e dall’equazione che serva l’antipolitica per fare politica vera, mentre io penso che la buona politica la si faccia con buoni politici. Il grande problema è che non abbiamo leader, partiti, visione. Vedo solo politiche di

Qualcuno chiama gli imprenditori “prenditori”. «Vede, fare impresa in Italia è semplicemente impossibile. Non voglio essere negativo, ma ora come ora penserei bene a metter su un’azienda in Italia. Qui vige la politica del piranha: ognuno ti dà un morso, nessuno dei quali letale, ma mille morsi lo diventano. I politici stessi molto spesso sono vit-

Interpretando una frase così brutale, crede che possa essere valutato un danno collaterale la chiusura di aziende per infliggere un danno peggiore alla Russia? «Oggettivamente le cose stanno così, bisogna capire se il danno collaterale che facciamo a noi stessi è necessario e che ripercussioni può avere. Questo è un discorso che andava fatto tanto tempo fa, per arrivare a una minore dipendenza dalle fonti energetiche rispetto a quella che abbiamo oggi, ma non si può incolpare di questo Draghi. Tre eventi storici come quelli che abbiamo

04/09/2021 Carlo Stassano; 25/11/2021 Anna Lucia Maramotti Politi; 13/11/2021 Giovanni Bozzini; 04/12/2021 Maurilio Segalini; 22/01/2022 don Pier Codazzi; 12/02/2022 Agostino Melega; 26/02/2022 Gabriele Cervi; 19/03/2022 Paolo Bodini

Massimo Rivoltini è un imprenditore titolare dell’omonima azienda dolciaria che ha sede a Vescovato, che alla tradizionale produzione del torrone ha aggiunto nel tempo tante altre bontà. Un’azienda fondata nel lontano 1928 dal bisnonno Ersilio, e che oggi è l’unica azienda di torroni che ha mantenuto la produzione artigiana e che è ancora proprietà della famiglia del fondatore. A condurre l’azienda lo affiancano i fratelli Cristiano e Marina, ma già è pronta la successione rappresentata dalla figlia Alessandra e dalle nipoti Clara e Benedetta. Nel contempo Massimo Rivoltini è presidente di Confartigianato dal 2009, rieletto per la terza volta nel 2020 con mandato in scadenza nel 2024.

time della burocrazia. Potrei fare tanti esempi, fatto è che i tempi di adeguamento spesso superano i tempi per poter fare una denuncia. Nessuno sa prendersi responsabilità e il solo scopo è l’autotutela. È un muro di gomma. Sono cose che sentivo dire negli anni Settanta ma purtroppo nulla è cambiato». Difficile trovare soluzioni alla presenza del burocrate che per giustificare se stesso tende ad isolare gli “efficienti”. «È un sistema che non sa inserire nuove leve. Assisto a uno scoramento generale, una disaffezio-

ne della gente, ma i politici sono lo specchio della società. Ripeto, manca una visione. Detto questo, credo che oggi alcuni stiano speculando pesantemente e non solo sull’energia, e penso ci sia una regia a livello mondiale. Purtroppo se il costo dell’energia è una parte consistente del fatturato di un’azienda, questa è costretta a chiudere. D’altra parte lavorare in perdita significa prolungare l’agonia, e tutto questo dopo una pandemia che già ci ha steso. Non dico che siamo alla canna del gas ma è un momento difficilissimo. Voglio essere ottimista e dico che se teniamo la barra dritta me


Sabato 16 Aprile 2022

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la politica del piranha

«NEL NOSTRO PAESE VIGE LA POLITICA DEL PIRANHA: OGNUNO TI DÀ UN MORSO, NESSUNO DEI QUALI LETALE, MA MILLE MORSI LO DIVENTANO»

mediate, certe e praticabili»

usciamo, ma ci saranno macerie economiche. La gente vede oggi il problema del costo dei beni di consumo, ma noi da tempo denunciamo gli aumenti. A monte osservo che siamo costretti a importare certi beni dall’estero per scelte nostre e chiusure assolute, come sugli ogm e sull’energia nucleare: non posso precludere un futuro nucleare pulito se sicuro e sostenibile. Le proteste possono essere un momento di provocazione e confronto ma se ascoltiamo certe sirene poi le conseguenze sono quelle che vediamo. Lo stesso vale per la questione chilometro zero: va benis-

simo per valorizzare l’agricoltura di vicinato, ma non può essere la soluzione al problema alimentare. La globalizzazione porta allo sfruttamento di alcune zone del mondo con l’obiettivo di produrre a prezzi stracciati, senza garanzie di sicurezza, ma in questo caso servono dazi, per avere reciprocità. Esportare in Cina spesso è un’impresa, mentre i cinesi qui non trovano ostacoli. Quanto alla sostenibilità, dobbiamo capire che ha costi elevati. È giusto che noi europei ci siamo “blindati” in difesa dell’ambiente, ma gli altri, non adeguandosi, sono in grado di performare se mpre meglio».

Lei rappresenta gli artigiani, che sono noti per eccellere in pragmatismo. Cosa dovrebbe fare il governo, anche in considerazione di una crisi energetica che non promette di risolversi presto? «Noi artigiani abbiamo sempre chiesto soprattutto una cosa: regole immediate, certe e praticabili, e non questa serie di adempimenti che ci piovono addosso. Io credo che prima di adottare certi provvedimenti sarebbe il caso di ascoltare chi poi sarà chiamato ad attuarli e a subirli. Chiedo dunque più attenzione alle categorie e alle associazioni. L’artigiano ha grandi

pregi, ad esempio è riconosciuto che costituisce l’ossatura dell’economia italiana, ma ha un grande difetto: non sa fare lobby. Arriviamo sempre a un passo da dove si prendono le decisioni. Io credo che sia ancora vero che “piccolo è bello”, a patto di saper fare rete».

Confartigianato è tra i soci. Come sta andando? «La Fiera è un set importantissimo per Cremona, e si deve sapere che con tutto quel che è successo se perdi una Fiera non la riprendi più. Dobbiamo lavorare tutti assieme per conservarla. Vorrei sottolineare l’anomalia positiva che la Fiera di Cremona nasca Il mondo degli artigiani come non da banche ma da associaziotanti altri si presenta diviso. «Credo piuttosto che uno spreni (ci sono anche banche, certo) co sarebbe non andare d’accordo. unite per portare avanti la Fiera del Bestiame e condurla a un liAd esempio noi con Cna siamo allineati, ma veniamo da valovello superiore. Credo che la Fiera ri diversi. Possiamo quindi fare abbia pagato un eccessivo legame col mondo dell’agricoltura, e fronte comune. Il problema è che manca una politica di la conflittualità nel mondo agricolo l’ha attenzione verso l’impenalizzata prima che prenditore. Oggi gli arintervenisse il Covid, tigiani si preoccupano che ha colpito ovviasoprattutto di arrivare mente anche le altre alla pensione, e anche LA SOSTENIBILITÀ Fiere. Ma la nostra per i giovani il futuro è «Giusto che noi è una Fiera snella, in un’incognita. Il valore europei ci siamo posizione baricentridel lavoro è cambiato». “blindati” in difesa ca, in un territorio che Lei è a metà del suo dell’ambiente, ma offre tante possibilità mandato in Confarti- gli altri, non adedi intercettare maniguandosi, possono gianato. festazioni in arrivo. La «Sì, ma ho iniziato performare meglio» Fiera deve vivere per nel 2009 e ho avuto la 365 giorni all’anno, e sorte di attraversare, da il nuovo corso sta faallora, una serie di tempeste. Però cendo cose importanti. Oggi non rifarei le scelte che ho fatto: penè necessario avere grandi spazi come avveniva in passato, nel so di avere tenuto la barra dritta, mondo virtuale contano di più e lo dimostra il fatto che Cremona performi. Mi ero ripromesso di i rapporti che si creano. Dell’era far uscire Cremona dal guscio e Biloni mi piace anche la volontà di mi sembra di esserci riuscito. Soportare la Fiera in città e viceverno anche presidente nazionale di sa: è giusto che sia un patrimonio Confartigianato Alimentare e siadella città». mo attivi. Il bilancio lo farò alla fine Da un po’ di tempo non si parla ma credo di aver fatto tanto. L’auspicio è che chi arriverà dopo di me di possibile alleanze. parta da qui e non ritenga questa «Devono avvenire con altre Fiere. un’esperienza da bypassare». Per la sostenibilità è necessaria la connessione, che deve partire dal Ultimamente le polemiche su basso, dalle aziende. Non serve CremonaFiere si sono sopite. subalternità, ma connessione».


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Cronaca

Sabato 16 Aprile 2022

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SOLIDARIETÀ • Il progetto di 5,5 milioni di Fondazione Sospiro finanziato per 1,5 milioni da Fondazione Cariplo BENEDETTA FORNASARI

Il Centro Nazionale per il trattamento delle psicopatologie nell’autismo e nelle disabilità intellettive sta per diventare realtà. Fondazione Sospiro ha iniziato il conto alla rovescia dei giorni che separano dall’avvio dei lavori che porteranno, entro la fine del 2023, alla nascita della nuova struttura. La posa della prima pietra dell’edificio di 1.750 metri quadrati che sorgerà in via Lampugnani sarà eseguita entro il 16 settembre. L’opera, dell’importo totale di 5,5, milioni di euro di cui 1,5 finanziati da Fondazione Cariplo, prevede venti posti letto, una palestra, spazi per attività cliniche e appartamenti per i familiari di persone, in età evolutiva e adulta, affette dalle forme più gravi di autismo. Gli ospiti affronteranno un percorso di cura intensiva per giungere alla dimissione in un periodo compreso tra i sei e i dodici mesi con il successivo reinserimento in famiglia o in una struttura meno protetta. Il centro, primo e unico in Europa, è frutto della partnership con il Kennedy Krieger Institute (KKI) della J. Hopkins University di Baltimora negli Stati Uniti, l’università di ricerca più antica e prestigiosa al mondo. Una collaborazione che negli anni ha permesso di sperimentare con successo un protocollo di cura le cui evidenze scientifiche sono state recentemente riconosciute dall’Istituto Superiore di Sanità. «Abbiamo deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo – spiega il Direttore Generale Fabio Bertusi – per dare una risposta clinica a quei soggetti che, ad oggi, non la trovano. In Italia, un nuovo nato ogni 77 presenta condizioni di autismo. Un dato che non può e non deve lasciarci indifferenti e che va affrontato a livello sociale. Per questo motivo presso alcune residenze del Dipartimento della Disabilità abbiamo attuato il progetto “Meglio Accogliere per accogliere meglio”, finanziato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha dimostrato la possibilità di ridurre in modo significativo i comportamenti problematici dei pazienti e di migliorare complessivamente la qualità di vita delle persone inserite, consentendo un rientro nel proprio territorio. Il progetto pilota ha consentito quindi di verificare la bontà e l’efficacia del modello clinicogestionale che sarà alla base del Centro che ci apprestiamo a realizzare. Possiamo quindi affermare che si tratta di un progetto credibile e concreto.».

Centro Nazionale autismo: iniziato il conto alla rovescia

IN B R E V E

LA TRAMA DEI DIRITTI DON CIOTTI A CREMONA F OND AZIONE IS T I T U T O D I S OS P IR O O N LUS

UN ISTITUTO CON 800 DIPENDENTI E 700 POSTI LETTO Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus (IOS) è una realtà multiservizi senza scopo di lucro, attiva dal 1897. La Fondazione ha complessivamente 800 dipendenti e 700 posti letto oltre servizi diurni e ambulatoriali dedicati al sostegno della popolazione con autismo, con disabilità e della popolazione in età geriatrica. Per questo motivo la fondazione è organizzata in due differenti dipartimenti: il dipartimento delle disabilità e il dipartimento anziani.

Il Dipartimento delle Disabilità “eroga” attività riabilitative e abilitative per persone adulte e minori con disabilità intellettiva e autismo su tutto il territorio d regione Lombardia, attraverso servizi residenziali per adulti (21 residenze per persone con grave Disabilità Intellettiva ed Autismo, per un totale di 408 posti letto, e 15 appartamenti protetti), servizi diurni (Centro Diurno Disabili) e servizi ambulatoriali per minori (nei servizi accedono circa 140 minori con autismo di età compresa tra i 18 mesi ai 18 anni).

Sopra il progetto del nuovo centro di Fondazione Sospiro In alto il Dg Fabio Bertusi e il presidente Giovanni Scotti Una eccellenza europea e italiana, un centro unico nel suo genere come racconta il Presidente Giovanni Scotti: «Ci stiamo specializzando nella cura delle problematiche più serie

della sindrome autistica con l’obiettivo di prendere in carico anche i parenti e coloro che stanno accanto a queste persone. Il percorso offerto presenta tre peculiarità: la velocità del

trattamento, la formazione del nucleo familiare o degli operatori di assistenza che seguiranno la persona “riabilitata” e il reinserimento sociale. I risultati scientifici hanno dimostrato una riduzione almeno del 70% dei gravi disturbi della condotta, grazie a un trattamento integrato frutto del lavoro di una équipe multiprofessionale e grazie all’incremento delle cosiddette abilità adattive per migliorare il livello di indipendenza della persona, in linea con le sue preferenze e i suoi valori». Innovazione della cura e un futuro migliore per i soggetti che soffrono delle forme più severe di autismo. Questa è la mission di Fondazione Sospiro. Per ulteriori informazioni sul Centro è possibile consultare il sito www.centronazionaleautismo.it.

A MBI EN TE

PERCHÉ CREMONA È COSÌ INQUINATA? UN CONVEGNO SABATO 23 APRILE Diverse associazioni ambientaliste e del volontariato sociale aderenti a Rete Ambiente Lombardia promuovono a Cremona un Convegno medico-scientifico sabato 23 aprile, in collaborazione con Onde nel Gerundo, sezione territoriale dell’Istituto Ramazzini di Bologna. Il coordinamento operativo è stato affidato agli Stati generali Clima, Ambiente, Salute della provincia di Cremona. Rete Ambiente Lombardia, coordinata da don Lorenzo Maggioni, docente all’Università Cattolica di Milano, è nata da pochi mesi per volontà di numerose associazioni che operano nei diversi territori della Regione con l’intenzione di collaborare su obiettivi comuni: il primo quello di abbattere l’inquinamento dell’aria che respiriamo individuando le cause della mal’aria e chiedendo

alle Istituzioni regionali e locali di intervenire su di esse con rigore ed efficacia. Troppe misure adottate finora sono risultate poco efficaci perché di fatto hanno ignorato le cause. Ecco allora l’importanza delle indagini epidemiologiche in corso e non ancora terminate; così come l’importanza di avere enti di controllo che siano davvero indipendenti. In questo quadro ancora molto critico si inserisce il Convegno medico-scientifico di sabato 23 a Cremona, scelta da tutte le associazioni lombarde proprio in quanto città tra le più inquinate d’Europa per quanto riguarda polveri sottili, in particolare Pm 2,5. La relazione del dottor Daniele Mandrioli, direttore del Centro di ricerca Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini, aprirà i lavori

provando le relazioni che intercorrono tra inquinamento dell’aria e maggiore gravità di Covid-19. Seguiranno comunicazioni del professor Roberto Lucchini, docente di Medicina del Lavoro all’Università di Brescia e oggi impegnato in importanti collaborazioni negli Stati Uniti; di Edoardo Bai, esponente di Isde-Medici per l’Ambiente di Milano; di Angelo Pan, direttore Malattie Infettive presso l’Ospedale di Cremona; di Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia che completerà i contributi dal punto di vista ecologico e sociale. L’incontro di sabato 23 aprile, dalle ore 14,30, è pubblico, quindi aperto a tutti i cittadini, e si tiene nel salone Bonomelli del Centro Pastorale Diocesano di Cremona, via Sant’Antonio del Fuoco 9/A.

Giovedì 21 aprile alle ore 18.30 presso la parrocchia del quartiere Maristella a Cremona, don Luigi Ciotti sarà protagonista dell'incontro "Laudato Sì Laudato Qui. Pace, giustizia, cura del creato". L'evento è organizzato da Pax Christi, Comunità Laudato sì Cremona, Libera, Tavola della pace, in collaborazione con CSV Lombardia Sud, nell'ambito della rassegna La Trama dei Diritti. La Trama dei Diritti è uno spazio culturale aperto a tutte le organizzazioni che si riconoscono come parte di un sistema di enti e realtà che concorrono alla costruzione della cultura dei diritti, attraverso un approccio integrato a cui ci chiama l’Agenda 2030.

VENDUTE OLTRE 7000 UOVA DI PASQUA AIL

Oltre 7000 uova vendute nei vari stand allestiti in tutta la Provincia (nella foto lo stand allestito in piazza Roma a Cremona). Un grande risultato quello ottenuto dall’Ail cremonese nella 29ª edizione della ormai tradizionale iniziativa. Uova al latte o fondenti servite a finanziare la ricerca contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. «Se avessimo avuto più uova ne avremmo vendute certamente di più» afferma soddisfatta la presidente Ines Bodini. Il ricavato servirà a finanziare la presenza infermieristica presso il reparto di ematologia dell’ospedale di Cremona. Nel frattempo continua la collaborazione, e la fornitura continua di medicinali, con l’ospedale di Leopoli, il cui reparto di oncologia ematologica è stato finanziato proprio da Ail col contributo di Fondazione Cariplo.


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Rubrica

Sabato 16 Aprile 2022

16 Aprile 1973/1975 • Lo stesso giorno a distanza di due anni: vittime di entrambi i fronti

IL RI COR DO

LA MILANO ANNI ’70: DISORDINI COSTANTI (p.a.d.) Chi è vissuto a Milano in quel periodo, gli anni di piombo probabilmente se li ricorda bene. Se ci ripenso (sono nato nel 1968) mi vengono in mente queste cose: una volta sono uscito dal cinema con mia madre e mia sorella, e subito torniamo dentro, perché nel buio della sera si vede un’automobile in fiamme, incendiata nel corso di uno scontro tra forze dell’ordine e manifestanti (un corteo di autonomi e femministe). “Bambini, stanotte si dorme qui nel cinema”, decide mia madre. Poi l’ordine è stato restaurato e siamo potuti tornare a casa. Un pomeriggio sono con un compagno di classe nel cortile di casa nostra. Tiro su la testa e vedo mia madre che ci guarda dal balcone. È al terzo piano, mi parla. Sta piangendo: mio padre è in centro e c’è la voce che sono scoppiati gravi disordini. In un’altra occasione esco di casa e vedo il grosso bossolo di un fumogeno per terra. Per me era ormai normalissimo vivere in questa confusione, in questa perenne situazione di guerriglia urbana: i rossi all’Università Statale e in Piazza Santo Stefano e i neri a Piazza San Babila. Quest’ultima, negli anni Ottanta, si sarebbe trasformata nel punto d’incontro di una nuova tribù metropolitana: i paninari, che si davano appuntamento al primo fast food apparso in Italia: Burgy. All’inizio ricordo che si diceva che anche i paninari fossero violenti (si raccontava sfasciassero le case nel corso di feste). Vero o falso, divennero ben presto gente che non poneva alcun problema di ordine pubblico, semplicemente i paninari si vestivano in modo costoso, “firmato”. Gli anni di piombo erano finiti, a Milano cominciavano gli anni Ottanta, con le varie tribù metropolitane: i Rockabilly di Via Torino, i metallari, e poi i cinesi, i dark, i new wave, i punk e altri ancora. Questi gruppi per me erano fatti di gente vestita in modo bizzarro (le scarpe dei dark mi facevano pensare a strumenti correttivi ortopedici) e che parlava in modo strano (ogni tribù aveva un suo gergo), ma erano fatti da persone del tutto innocue.

PAOLO A. DOSSENA

Li hanno chiamati “anni di piombo”, ma anche “notte della Repubblica”. Queste definizioni riguardano il periodo di tempo che, in Italia, va dal 1969 al 1982, anni durante i quali si contano, secondo le stime, 351 morti per atti di violenza politica. Tutto comincia con un massacro: la strage di Piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969. Io ero nato in marzo e quel giorno ero lì vicino, sul passeggino, con mia madre che mi spingeva. Mia madre non sentì l’esplosione che causò la strage, ma vide gente che correva da tutte le parti e decise che era meglio rientrare a casa. Cos’era successo? Dei terroristi avevano messo una bomba nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana e avevano causato 16 morti e 88 feriti. Negli anni successivi, mia madre mi diceva spesso di aver visto sul giornale le facce dei morti: “erano facce del tipo che potresti vedere nel Lodigiano: facce da agricoltori”. 16 aprile 1973 Un altro ricordo che ho di quegli anni è una fotografia particolarmente impressionante (che forse ho tuttavia visto in età più matura). Nell’immagine si vede un individuo che arde alla finestra. Quella fotografia, da ragazzo, l’ho vista un sacco di volte, veniva continuamente riprodotta su giornali e riviste, ma guardavo senza leggere. Però l’immagine è rimasta fissata nella memoria. Oggi so cosa accadde. Nella spirale di odio degli anni di piombo, nella tarda notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, a Roma, tre miltanti di Potop (Potere Operaio, estrema sinistra extraparlamentare) versano litri di benzina sotto alla porta di casa di Mario Mattei. Mattei è un militante politico di estrema destra, è il segretario della sezione romana “Giarabub” dell’Msi (Movimento Sociale Italiano). L’uomo, di professione netturbino, abita con la famiglia (moglie e sei figli) nella borgata popolare di Primavalle. Quando scoppia l’incendio, quattro dei fratelli Mattei riescono a mettersi in salvo con i genitori, invece due dei figli muoiono bruciati, incluso il piccolo Stefano di otto anni. Non essendo riusciti a fuggire dalla finestra, Stefano e Virgilio muoiono arsi vivi a ridosso della medesima. Sul selciato del cortile viene rinvenuto un foglio a quadretti dove si legge: “Brigata Tanas – guerra di classe – Morte ai fascisti – la sede del Msi – Mattei e Schiavoncino colpiti dalla giustizia proletaria”. Su questa vicenda orribile, Giampaolo Mattei ha scritto un libro

Gli anni di piombo, una spirale di odio

In alto il rogo di Primavalle: un telo bianco copre uno dei due ragazzi deceduti. Qui sopra Claudio Varalli e Giannino Zibecchi riedito varie volte da Sperling & Kupfer: “La notte brucia ancora”. L’autore all’epoca aveva quattro anni, è uno dei fratelli superstiti di Stefano e Virgilio. A difesa dei propri militanti Potop produce un opuscolo (“Controinchiesta”) in cui sostiene che l’incendio è frutto di una faida fascista intestina (il testo sarà pubblicato nel 1974 dall’editore Giulio Savelli con il titolo “Primavalle, incendio a porte chiuse”). Comunque, nel 1975 tre militanti di Potere Operaio (Achille Lollo, Marino Clavo e Manlio Grillo) vengono accusati e processati (anche se due di loro risultano latitanti). Durante il procedimento giudiziario, fuori dal tribunale scoppiano scontri a fuoco tra militanti estremisti di opposte

fazioni. Durante i disordini perde la vita lo studente greco del Fuan (organizzazione studentesca legata all’Msi) Milis Mantakas (si ritiene sia stato ucciso da due militanti di Potop). I sospettati del rogo di Primavalle sono assolti in primo grado, ma in appello sono condannati a 18 anni per omicidio preterintenzionale. Non sconteranno la sentenza, essendo riusciti a fuggire all’estero. 16 aprile 1975 Esattamente due anni dopo, si verifica un’altra tragedia degli anni di piombo. Mentre del rogo di Primavalle (avvenuto a Roma) non ho nessun ricordo (se non la fotografia che continuò per decenni ad apparire su quotidiani e rotocalchi)

dei fatti milanesi del 16 aprile 1975 ho un ricordo diretto. Camminavo con un amico in Piazza Santo Stefano a Milano, quando ci troviamo davanti a un colonnotto con su un bassorilievo. Sul bassorilievo sono scolpiti due volti sotto i quali ci sono due nomi che non ho mai sentito nominare. Il mio amico mi dice: “La sai la storia di questo monumento? Hanno ucciso questi due ragazzi e una notte – non si sa chi – hanno messo qui questo monumento abusivo”. Ho cercato dappertutto, ma non sono mai riuscito ad appurare se questo monumento di piazza Santo Stefano fosse o meno abusivo. L’unica cosa che so è che quella piazza era stata un punto di ritrovo dell’estrema sinistra extraparlamentare. Inoltre, la scritta sul monumento non è del tipo ufficiale che si trova comunemente sulle lapidi del comune di Milano: “16-17 aprile 1975. Claudio, Giannino, caduti partigiani della nuova Resistenza. No allo Stato della violenza. Pagherete caro, pagherete tutto. No al fascismo. Ora e sempre resistenza”. Comunque sia, il monumento è ancora li, insieme a questa vera o presunta notizia che la stele sia abusiva. In ogni caso, la tragica storia di Claudio Varalli è questa: a Milano, all’età di diciassette anni, il 16 aprile 1975 questo giovane studente viene assassinato a colpi di pistola da un neofascista che gli spara freddamente in faccia, ucciso mentre rientra da una manifestazione per il diritto alla casa. Il giorno dopo violente manifestazioni antifasciste scoppiano in tutt’Italia e a Milano i manifestanti tentano di assalire la sede dell’Msi di Via Mancini. Durante i disordini muore un altro giovane, Giannino Zibecchi, travolto da una camionetta dei carabinieri. Questi sono stati gli anni di piombo di cui Milano è stata l’epicentro. Io li ho vissuti, non da protagonista ma da spettatore casuale quale può essere un bambino. Ma queste impressioni mi sono rimaste. E ancora oggi qualsiasi ideologia che sappia anche lontanamente di estremismo mi suscita repulsione.


Cronaca

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FISCO • Dal 30 giugno doppia sanzione per chi non permette di usare il Pos, ma siamo terzultimi in Europa per transazioni ENRICO GALLETTI

Pagamenti elettronici, multe al via Ma l’Italia è affezionata al contante

La spinta verso la digitalizzazione dei pagamenti compie un altro, importante, passo in avanti. Con il decreto approvato in settimana, l’esecutivo ha anticipato l’entrata in vigore delle sanzioni per gli esercenti che non accetteranno i pagamenti senza però l’entrata in con il Pos, quindi con vigore di sanzioni per i carte di credito, bancocommercianti. mat o altre forme digitaMa l’Italia è pronta a queli. Le nuove misure, che sta svolta? Giusto ieri scatteranno dal 30 giumattina, a partire dalle gno, prevedono una san11.45, migliaia di titolari zione di 30 euro più il 4% di carte di Intesa Sanpaodel valore della transalo, UniCredit, Poste Italiazione e non riguarderanne e Bnl Bnp Paribas hanno soltanto i commerno denunciato malfuncianti ma tutti coloro che zionamenti con i pagaoffrono prodotti e servizi menti elettronici tramite al pubblico, compresi i Pos. Un malfunzionaprofessionisti, come i mento che, secondo fonti medici, o i tassisti. La Nexi, sarebbe durato norma prevede che circa 30 minuti, non esista alcuna durante i quali soglia minima di però è stato impagamento possibile esela multa (più il 4% sotto la quale non scatti la della transazione) a chi guire transaziosanzione. Dunnon accetta la carta ni. Il disservizio è stato causato da que a partire dal un problema della 30 giugno gli piattaforma Nexi, che esercenti, pena sansi occupa delle transaziozione, saranno obbligati ni digitali per i pagamenad accettare pagamenti ti. Fatto sta che in molte digitali per qualunque ticittà italiane si sono regipo di importo, a differenstrate code di persone za di quanto accadde nel davanti alle banche, 2014 (governo Monti), clienti che non riuscivano quando venne imposto a pagare il conto e negozi per la prima volta l’obblicostretti a preparare cargo di Pos fissando però a telli che annunciavano i 30 euro l’importo minimo malfunzionamenti dei e senza prevedere sancircuiti bancomat e carte. zioni in caso di rifiuto. A tutto questo va somDue anni dopo, il governo mato il fatto che l’Italia è, Renzi aveva portato la per tradizione, un paese soglia da 30 a 5 euro,

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IL GRAFICO Uso di carte di pagamento: confronto tra l’Italia e gli altri paesi europei (numero di transazioni), 2008 e 2020. Fonte: elaborazione The European House–Ambrosetti su dati Banca Centrale Europea, 2022

molto affezionato ai contanti. E se è vero che aumentano gli italiani che usano sistemi di pagamento digitali, l’Italia è precipitata in fondo alla classifica dei paesi europei per numero di transazioni cashless pro capite, inserendosi in una tendenza opposta rispetto alla media europea. L’Italia è terzultima in Europa per numero di transazioni pro capite (a fare peggio, solo Romania e Bulgaria) ed è 29esima al mondo per incidenza del contante sull’economia, posizionandosi al 24esimo posto su 27 paesi Ue nel Cashless Society Index. A rilevarlo è il settimo rapporto della Community Cashless Society 2022, presentato a Cernobbio da The European House - Ambrosetti, che elaborando i dati della Banca centrale europea restituisce la fotografia dell’andamento dei pagamenti elettronici nel nostro paese. «In Italia ci posizioniamo tra le 30 peggiori economie al mondo per cash intensity con un valore del contante in circolazione sul PIL pari al 15,4 per cento», ha spiegato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House - Ambrosetti, presentando i dati. Ecco perché la transizione verso un futuro senza cash che passa anche attraverso le sanzioni in vigore da giugno - è più che mai necessaria. Blackout vari permettendo.


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dall italia & dal mondo in collaborazione con:

SANITÀ

UCRAINA/ 3

COVID, INCIDENZA IN CALO. DIMINUISCONO I POSITIVI

DI MAIO: «RIAPERTA L’AMBASCIATA ITALIANA A KIEV»

Scende l’indice di trasmissibilità Rt questa settimana: è pari a 1 rispetto al valore di 1,15 della settimana scorsa. Scende anche l’incidenza dei casi di Covid-19 per 100mila abitanti: da 776 a 717. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale Issministero della Salute.Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 4,2% contro il 4,7%. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,6% a fronte del 15,5%. Secondo il bollettino del ministero della Salute, i nuovi positivi di ieri sono 61.555 (rispetto agli 64.951 del 14 aprile). Si registrano 133 decessi (il 14 aprile erano 149). I tamponi processati sono 397.482 che portano il tasso di positività al 15,48%.

«Poco fa ho finito di parlare con l’ambasciatore Zazo, che è arrivato a Kiev, l’ambasciata è stata riaperta e sarà pienamente operativa da lunedì». Lo annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Zapping, su Radio1. «L’ambasciatore Zazo è sempre rimasto in Ucraina, era a Leopoli, ha raggiunto Kiev dopo un viaggio di 10 ore», ha proseguito.

UC RAI N A/ 2

IL PAPA: «ABBIAMO DIMENTICATO IL LINGUAGGIO DELLA PACE» «A noi, in questo momento, in Europa ci colpisce tanto questa guerra» in Ucraina, «ma guardiamo più lontano: il mondo è in guerra, Siria, Yemen. Il mondo ha scelto lo schema di Caino, uccidere il fratello, e la guerra è mettere in atto il cainismo». Lo ha detto Papa Francesco nell’intervista esclusiva a Lorena Bianchetti, conduttrice di “A Sua Immagine”, Rai Uno, in una puntata speciale del programma. «Quando dico “con il demonio non si dialoga è perchè è il male”» - ha aggiunto – ma con le persone che hanno questa malattia dell’odio si dialoga, Gesù dialogava con tutti, tutti noi abbiamo qualcosa di buono, tutti, mai dobbiamo dare per finita nel male una vita. Il male è più seduttore, io ci credo al demonio, la seduzione cerca sempre di entrare in qualcosa, se i peccati fossero brutti nessuno li farebbe, il demonio ti porta a peccare». «C’è la guerra in tante parti del mondo, anni fa avevo detto che stavamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzi. La guerra cresce con la vita dei nostri giovani e dei nostri figli, per questo dico che la guerra è una mostruosità», ha sottolineato il Pontefice.

UCRAINA/1 • Ieri è affondato l’incrociatore russo “Moskva”: per i russi un incendio a bordo, per gli ucraini un missile

Zelensky: «Resistiamo da 50 giorni, ce ne davano 5» Superati i cinquanta giorni, continua il conflitto in Ucraina. Nelle città suonano ancora le sirene d’allarme, a Kiev vengono avvertite esplosioni e l’incrociatore russo “Moskva”, che giovedì aveva subito danni nel Mar Nero, ieri è affondato. Mentre sul campo la guerra prosegue (oggi è al cinquantaduesimo giorno), il presidente statunitense Joe Biden valuta la possibilità di recarsi in Ucraina. «Abbiamo già resistito 50 giorni – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video –, 50 giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque». Per Zelensky «durante i 50 giorni di questa guerra, l’Ucraina è diventata un eroe per l’intero mondo libero». Nelle ultime ore avevano destato interesse le sorti

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dell’incrociatore missilistico russo “Moskva”. La nave, quindi, alla fine è affondata. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass. Giovedì l’incrociatore, che si trovava nel Mar Nero, è stato colto dalle fiamme e danneggiato. Sulle cause, però, sono giunte notizie contrastanti: per Kiev la

nave è stata colpita dai missili della difesa ucraina, per Mosca si è trattato invece di un incendio a bordo che ha determinato un’esplosione delle munizioni. Adesso la conferma: è affondata. Per il ministero della difesa russo, l’incrociatore avrebbe perso stabilità «in condizioni di mare tempestoso».

Secondo l’intelligence britannica, “Moskva” ha svolto “un ruolo chiave sia come nave di comando sia come centro di difesa aerea”. Nell’ultimo aggiornamento diffuso dal ministero della Difesa del Regno Unito, l’intelligence ha spiegato che con questo incidente la Russia “ha subito danni a due importanti risorse navali da quando ha invaso l’Ucraina” e che questi eventi “porteranno probabilmente la Russia a rivedere la sua posizione marittima nel Mar Nero”. Intanto il presidente statunitense Joe Biden ha risposto “sì” ai giornalisti che chiedevano se fosse pronto ad andare in Ucraina. Nel frattempo, però, secondo Kyiv Independent, ieri sono state avvertite esplosioni a Kiev e nella regione della capitale, mentre nella notte l’allarme aereo sarebbe scattato in tutte le regioni.


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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Mi spieghi perché hanno assolto la Juventus? I potenti la passano sempre liscia» Ti riferisci alla sentenza di questo pomeriggio sulla questione delle plusvalenze, immagino «Non so, so solo che dovevano condannare i dirigenti ma alla fine l’hanno passata liscia tutti» Pericle, facciamo un po’ di ordine. La questione riguarda il trasferimento di calciatori. Quando uno di questi è ceduto da una società all’altra, quest’ultima paga una somma, che consiste nel valore dato al giocatore. Fin qui ci siamo? «Certo» Ok. Nel caso però di uno scambio c’è la possibilità che le due società gonfino i valori. Questo per far sì che risulti un incasso dalla vendita che consenta una plusvalenza che migliori il bilancio. Ok? «Un po’ meno» Facciamo un esempio. Io vendo a te un giocatore che si chiama Bianchi, e tu in cambio me ne dai uno che si chiama Rossi. Poniamo che ci accordiamo su una valutazione di Bianchi di un milio-

ne di euro, e di Rossi di mezzo milione. Di conseguenza facciamo lo scambio e tu mi dai un conguaglio di 500mila euro, ovvero la differenza tra i due. Fin qui mi segui? «Certamente» Se a noi conviene mostrare di aver venduto a cifre elevate il nostro giocatore per aumentare le cosiddette plusvalenze, cioè l’aumento di valore che consente un risparmio fiscale, fissiamo un valore per Bianchi di 5 milioni, e di Rossi di 4,5 milioni. La differenza che tu mi devi consegnare è sempre di mezzo milione, ma entrambi traiamo vantaggi di bilancio «Ed è questo che è avvenuto?» Certo, ed è una cosa che accade da quasi vent’anni «Ma allora perché le società non sono state condannate?» Perché è impossibile per un tribunale stabilire il valore di un atleta, che è soggettivo. La procura federale aveva chiesto condanne per una sessantina di dirigenti italiani, tra i quali i più noti sono i presidenti della Juventus Andrea Agnelli e del Napoli Aurelio De Laurentiis, e per 11 società sportive di serie A e

LO SCATTO DELLA SETTIMANA Un messaggio di pace in una gig ant ogr afi a lunga 40 metri. È quella realizzata sulla Riva degli Schiavoni a Venezia dall’artista francese Jr e che ritrae la piccola profuga ucraina Valeriia, già sulla copertina di Time.

B. Alla fine però sono stati tutti prosciolti «Hai detto che non è la prima volta che succede» No. Ricordo quello che fu il primo scandalo, che portò alla richiesta di sanzioni per Milan e Inter, mi pare nel 2004: le due società si scambiarono 4-5 giovani giocatori (uno di loro, Matteo Deinite, arrivò in prestito al Pizzighettone) ciascuna per cifre molto elevate. Tra l’altro uno di questi denunciò una società perché non riconobbe la propria firma, sostenendo che aveva provveduto direttamente un dirigente senza avvisarlo. Alcuni di questi giocatori fecero poi il percorso inverso, tornando alla squadra di origine. La finalità era sempre quella, ma anche allora le società furono scagionate per il fatto che un giudice non è in grado di stabilire una cifra oggettiva del valore «Ma allora si continuerà così?» Probabilmente sono sbagliare le regole. Servirebbe intervenire sul vantaggio delle plusvalenze. Intanto tu vai a dormire, e buona Pasqua Pericle “Buona Pasqua. E buonanotte» Vanni Raineri

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA SANNA MARIN Quando fu eletta primo ministro, nel 2019, aveva 33 anni ed era la più giovane premier al mondo. Oggi ne ha 36 e si sta assumendo la responsabilità di cancellare lo stato di neutralità del suo Paese, la Finlandia, a braccetto con la sua omologa svedese Magdalena Andersson. Entrambe hanno chiesto di entrare a far parte della Nato: la “operazione militare speciale” che Putin sta conducendo in Ucraina (guai a chi in patria la chiama col suo nome: “guerra”) non le lascia certo tranquille, soprattutto la finlandese che coi russi condivide 1340 km di confine.


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casalmaggIore

Sabato 16 Aprile 2022 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

A SABBI ON E TA

AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ INCONTRO CON DON BIGNAMI

AMBIENTE • In attesa della presentazione a Milano, fa discutere il progetto della ciclopedonale sospesa

Pedalare tra gli alberi nell’Oglio Po VANNI RAINERI

Il Teatro all’Antica di Sabbioneta ha fatto da cornice mercoledì sera ad un incontro pubblico su temi ambientali alla presenza di don Bruno Bignami, già presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari (della cui causa di beatificazione è postulatore) e oggi Direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali ed il lavoro. Il titolo: “Ambiente e sviluppo sostenibile: cosa possiamo fare nelle nostre comunità?”. L’occasione era data da un intermeeting, un’alleanza tra ben 9 club di servizio dell’Oglio Po: 3 Rotary Club, 2 Rotaract, 3 Lions e un Leo Club. Un’alleanza inedita nel nome dello sviluppo sostenibile. Assieme a don Bignami, sul palco erano seduti i presidenti Luigi Borghesi e Giuseppe Bottoli in rappresentanza rispettivamente di Rotary e Lions, e Marco Pezzoni, della “Rete clima-ambiente-salute” che coordina una quarantina di associazioni sull’ecologia integrale. A fare gli onori di casa il sindaco Marco Pasquali, che ha messo a disposizione la splendida sede. Quindi don Bruno ha iniziato la sua relazione basata sulla grande esperienza accumulata in tema di ambiente, sfociata in diversi libri scritti, ultimo dei quali “Parole come pane”, sottotitolo “Tutto è connesso: ecologia integrale e novità sociali”, che vede la sua firma al fianco di quella del giornalista Gianni Borsa,. Per parlare di sostenibilità don Bruno Bignami è partito da un anno determinante, il 2015, che vide l’uscita dell’enciclica Laudato si’, la sottoscrizione dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile da parte di 193 paesi e l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Ha poi ricordato il caso Taranto, città che ha ospitato in ottobre la 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani e assurta a simbolo di una contrapposizione tra salute e lavoro che rappresenta una logica tipica del Novecento e che va superata: «Il Papa dice che l’autentico lavoro si prende cura della vita. Dal consumismo dobbiamo passare all’ecologia integrata: il modello lineare porta all’incenerimento e alla discarica, mentre serve circolarità, per questo lo sviluppo deve essere sostenibile, e l’atto più insostenibile, come ha detto Papa Francesco, è la guerra». Dopo le risposte puntuali del relatore ad alcune domande, gli interventi di Marco Pezzoni e del sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio.

Si chiama Tree Path (dall’inglese “sentiero degli alberi”), e sta facendo discutere gli abitanti dell’Oglio Po. Si tratta di un progetto che il Gal Terre del Po ha commissionato alla Carlo Ratti Associati, e già dal conferimento dell’incarico è stato facile capire che si sarebbe trattato di qualcosa di altamente innovativo, data la fama dello studio internazionale. Pian piano poi è emerso il contenuto del progetto: niente di meno che un percorso ciclopedonale di collegamento tra Casalmaggiore e Sabbioneta sospeso tra gli alberi, fino a 6 metri di altezza. Il comprensibile sbigottimento iniziale ha lasciato spazio in fretta alla discussione social, e qui possiamo dire che i giudizi negativi hanno avuto la meglio su quelli positivi. Che sia la solita tendenza casalasca a vedere il bicchiere mezzo vuoto, a concentrarsi sulle cose negative storcendo il naso di fronte alle novità? O piuttosto si tratta di una sana consapevolezza che un’opera del genere attirerebbe attenzioni ma poi si rivelerebbe inutile se non dannosa, assorbendo risorse finanziarie che sarebbe il caso di impiegare altrimenti? La maggioranza dei commenti vira sulla seconda posizione: sia gli esponenti più noti dei movimenti ambientalisti che tanti portatori di interesse sostengono che ci sono tanti modi più efficaci per spendere soldi che non realizzare una “cattedrale nel deserto”, tra l’altro con fondamenta così instabili. I pochi favorevoli sottolineano l’incapacità dei cittadini di guardare lontano non comprenden-

do le potenzialità di un’operazione che a qualcuno ricorda l’installazione “The floating Piers” realizzata nel 2016 da Christo sul Lago d’Iseo, una passerella gialla che creò infinite polemiche ma che poi catalizzò l’attenzione del mondo su quell’area rilanciandone immagine e turismo. Certo l’immagine di una passerella aerea tra gli alberi che sorvola la rotonda di Quattrocase che pare colpita da missili militari rende l’idea della necessità di impiegare le risorse prima per risolvere le forti criticità. E da più parti si ricorda come il territorio non sia ancora abbastanza coperto dalla presenza di piste ciclabili tradizionali. Diamo però un’occhiata al progetto. The Tree Path vuole essere un percorso sopraelevato per pedoni e ciclisti supportato da oltre mille alberi, che fungono da pilastri su due file parallele. Il percorso intende valorizzare la campagna padana collegando uno dei Borghi più belli d’Italia, Sabbioneta che è anche Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, alla VenTo a Casalmaggiore, città che dista pochi km e ritenuta degna di essere valorizzata. I progettisti sottolineano i contenuti sostenibili e smart: le persone possono camminare o andare in

bicicletta su una piattaforma rialzata tra le cime degli alberi, che saranno probabilmente pioppi, mentre i sensori integrati nel verde tracciano le condizioni ambientali in tempo reale. Il progetto vede la stretta collaborazione con Ola (Office for Living Architecture), uno dei massimi esperti mondiali di una tecnica nota come Baubotanik (“costruzione botanica” in tedesco) - grazie alla quale gli alberi possono diventare elementi architettonici in continua evoluzione. A chi critica il fatto che la piattaforma rialzata poggi su vegetazione destinata a trasformarsi, la risposta è che le piante crescerebbero attorno a un corrimano in acciaio inossidabile, costruendo e trasformando la struttura del percorso nel corso di diversi anni. I sensori digitali incorporati potranno misurare molteplici fattori nell’atmosfera, dall’inquinamento atmosferico allo stato di salute e crescita dei singoli alberi. I sensori aiuteranno anche a garantire che tutti gli organismi viventi lungo il percorso possano rispondere alle mutevoli condizioni ambientali o ai carichi strutturali, realizzando una visione di “Internet degli alberi”. Quanto all’altezza della piattaforma, dipenderà dalla fase di

crescita degli alberi. Si farà? Non si farà? Sta di fatto che la gente ne discute ovunque, e questo è il primo risultato ottenuto dal Gal Terre del Po presieduto da Francesco Meneghetti, che con la sua fabbricadigitale ha dimostrato ampiamente di saper anticipare il futuro. Il progetto verrà presentato in un evento pubblico, alla presenza di Carlo Ratti (architetto, urbanista, teorico dell’architettura e accademico), presso la sede della Regione Lombardia a Milano nel mese di maggio.

SO C I AL E

ADOLESCENTE-MENTE: TRE INCONTRI DELL’INTERFLUMINA COI GENITORI DEGLI ATLETI Non è facile essere genitori di adolescenti. Del resto, non è facile nemmeno essere adolescenti. L’Interflumina ha sempre scelto di agire nel pieno rispetto delle agenzie educative esistenti, prima tra tutte la famiglia, ma non vuole sottrarsi alla propria responsabilità di concorrere allo sviluppo e alla costruzione di una città educante. Una comunità nella quale i giovani siano risorse e diventino i primi protagonisti del loro star bene. Per questo organizza tre incontri che contengano esperienze e riflessioni che potranno rappresentare un importante contri-

buto nell’impegno verso una direzione del valore del crescere. Il primo incontro si terrà mercoledì 27 aprile dalle ore 20.45 alle ore 21.45, e come tema avrà “La mente dell’adolescente: opportunità e sfide dell’adolescenza; comprendere l’adolescenza e i suoi cambiamenti, fisici e mentali; momenti di transizione nell’adolescenza e centralità delle relazioni”. Il secondo sarà martedì 3 maggio dalle ore 20.45 alle ore 21.45. Tema: “Il ruolo delle figure di riferimento: restare presenti fra cambiamenti e sfide; dispositivi tecnologici

e il loro ruolo nella società odierna; accettazione, libertà delle aspettative”. Il terzo e ultimo incontro sarà martedì 10 maggio dalle ore 20.45 alle ore 21.45, e il tema sarà “La comunicazione funzionale con l’adolescente: gli adolescenti oggi: difficoltà e risorse; elementi per instaurare una relazione comunicativa motivante; consapevolezza e ascolto attivo; conoscere le barriere che impediscono il cambiamento”. Condurrà gli incontri la psicologa Eleonora Trinchera. Iscrizioni entro il 22 aprile alla mail “f.miglio.interflumina@gmail.com”.


Casalasco

Sabato 16 Aprile 2022

ECONOMIA • Consorzio Casalasco del Pomodoro, rinnovate le cariche e ok al bilancio 2021

Ccdp, Voltini confermato presidente Si è svolta giovedì presso la sede di Rivarolo del Re l’assemblea ordinaria del Consorzio Casalasco del Pomodoro, che aveva tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di esercizio 2021 e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il prossimo triennio 2022-2024. I soci hanno approvato all’unanimità il bilancio caratterizzato da un volume d’affari in crescita che sfiora i 350 milioni di euro e sviluppa il 70% dei ricavi nell’export, sui mercati europei ed extra europei, confermandosi l’elemento portante delle attività del Casalasco e delle sue controllate. La commercializzazione ha registrato un ulteriore incremento del segmento dei derivati del pomodoro, sughi e condimenti e vede ancora il canale distributivo del retail come il più importante (83% del totale) sia coi prodotti a marchio Pomì e De Rica, sia con le produzioni per conto terzi. Nel corso dell’assemblea è stato, inoltre, sottolineato come il 2021, oltre che per gli ottimi risultati, sia stato un

P IC -NI C

PASQUETTA A VILLA MEDICI DEL VASCELLO

A sinistra la sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro a Rivarolo del Re, a destra Paolo Voltini anno caratterizzato dall’importante operazione straordinaria finalizzata all’accordo con il fondo QuattroR che ha dato vita alla Casalasco Società Agricola S.p.A., con l’obiettivo di sposare i valori della filiera agricola italiana con quelli di un operatore specializzato nell’accompagnare la crescita di aziende italiane eccellenti sui mercati internazionali. Il piano industriale condiviso si articolerà nei prossimi cinque anni. I soci hanno riconfermato, nella quasi totalità, il Consiglio di Amministrazione uscente (Voltini, Sartori, Ara-

ta, Barilli, Bassi, Borzi, Compagnoni, Fava, Fertonani, Gentili, Spagnoli, Sfolcini, Trentini, Failli) e il collegio sindacale presieduto dal dottor Bignami. Paolo Voltini, imprenditore agricolo, 49 anni (da venti anni alla guida del Consorzio Casalasco) è stato rieletto presidente con Marco Sartori vicepresidente all’unanimità. Il Presidente Voltini ha evidenziato come, in un momento di così forte crescita dei costi che gravano sul comparto agricolo, nei giorni scorsi è stato concluso un ac-

Apertura straordinaria lunedì 18 aprile, Lunedì dell'Angelo, a Villa Medici del Vascello. Le visite guidate al complesso saranno alle ore 11, 15, 16 e 17. Si potrà trascorrere una giornata di divertimento e relax nel parco ottocentesco organizzando un pic-nic con la famiglia o con gli amici. È possibile anche acquistare il solo ingresso al parco per il pic-nic al costo di 5 € a persona. Villa Medici del Vascello rimarrà chiusa invece domani, domenica 17 aprile, in occasione del giorno di Pasqua.

cordo con le Organizzazioni di Produttori socie del Consorzio Casalasco, che ha fissato il prezzo del pomodoro per la campagna 2022 a 111 euro/ tonnellata. In chiusura, Voltini ha dichiarato: «Ringrazio il Consiglio di Amministrazione e tutta la compagine sociale sia per la fiducia dimostrata, sia per il lavoro svolto negli ultimi tre anni che ci ha portato alla realizzazione di un’importante operazione per creare valore lungo la filiera agroalimentare italiana, dalla fase agricola alla distribuzione a livello mondiale».

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A G USSO LA

PNRR: LA PROVINCIA INCONTRA I SINDACI

È iniziato un ciclo di incontri con gruppi di sindaci sul territorio, suddiviso in Aree di Coordinamento Intercomunale (Aci), per affrontare tematiche a carattere di sviluppo economico e di pianificazione oltre a continuare il confronto su specifiche questioni di interesse locale. «Abbiamo iniziato una serie di incontri per affrontare questioni sia a carattere generale che specifico, con al centro i temi relativi al Pnrr, i progetti e cantieri infrastrutturali viari in atto per singoli territori, edilizia scolastica, esigenze che ineriscono le attività di protezione civile, pianificazione e Centrale Unica di Committenza, seguendo l’evoluzione normativa che la sta accompagnando proprio in questi giorni» ha commentato Paolo Mirko Signoroni, presidente della Provincia di Cremona. Il primo incontro si è svolto presso la sala del Consiglio Comunale di San Daniele Po (nella foto sopra), a cui sono stati invitati i sindaci/delegati dei comuni limitrofi. I prossimi incontri volta per volta verranno implementati fino a coprire tutto il territorio provinciale. In particolare quello che interessa i comuni casalaschi si terrà mercoledì 27 aprile ore 17,30 presso la sala del Consiglio Comunale di Gussola. Vi parteciperanno i sindaci di Gussola, Casteldidone, Cingia de’ Botti, Motta Baluffi, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Torricella del Pizzo e Voltido.


SPECIALE

14 A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE

#Seguimi: in trecento gli adolescenti cremonesi il 18 aprile dal Papa Fervono i preparativi per #Seguimi, il Pellegrinaggio degli adolescenti a Roma e il loro incontro con Papa Francesco, in programma il 18 aprile. Più di cinquantamila ragazzi da tutta Italia, accompagnati da educatori, sacerdoti, religiosi e religiose, per vivere un’esperienza di comunione fraterna e di fede. Anche la Diocesi di Cremona prenderà parte all’iniziativa promossa dalla Chiesa italiana. Sono circa 320, infatti, gli adolescenti che partiranno dalla diocesi cremonese: la maggior parte dei gruppi ha aderito alla proposta della Federazione Oratori Cremonesi, che ha messo loro a disposizione il viaggio e i locali per il pernottamento. Alcune altre parrocchie, come Arzago d’Adda, Brignano Gera d’Adda, Calvenzano, Casirate, San Bassano e Soncino, hanno organizzato autonomamente il proprio pellegrinaggio, pur con la FOCr che ha fatto da tramite. L’evento avrà il suo momento clou nel dialogo tra gli adolescenti e il Santo Padre, seguito da una Veglia di preghiera con l’ascolto e la meditazione del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. «L’idea – spiega don Francesco Fontana, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile e presidente della FOCr – è quella di un pellegrinaggio per incontrare altri adolescenti provenienti da tutto il Paese e, soprattutto, il Santo Padre. È la prima occasione di un grande raduno dopo la pandemia, e la proposta, leggendo i numeri, è stata accolta dai nostri adolescenti con im-

menso entusiasmo e con lo spirito giusto». Saranno quattro i pullman che all’alba del Lunedì dell’Angelo partiranno dalle varie zone della diocesi. Hanno aderito, infatti, ragazzi appartenenti a numerose parrocchie, sparse su tutto il territorio diocesano: Arzago d’Adda, Brignano Gera d’Adda, Calvenzano e Casirate nella zona 1, Casalbuttano, Castelleone, San Bassano, Soncino e Soresina nella zona 2, Cristo Re, Sant’Agata, Sant’Ilario e Santa Maria Assunta nella zona 3, quella cittadina, Piadena, Sospiro e Vescovato nella zona 4 e Bozzolo, Calvatone, Cicognara, Viadana e Vicomoscano nella zona 5. Giunti a Roma, per tutti l’appuntamento sarà in Piazza San Pietro dove nel pomeriggio, dalle 16, vi sarà un momento dedicato agli adolescenti italiani, con canti, video e testimonianze. Alle 17.30 l’arrivo del Pontefice che presiederà quindi la veglia. I ragazzi, divisi in gruppi guidati dai responsabili accompagnatori, alloggeranno presso tre strutture della capitale: l’Istituto scolastico Seraphicum, la Casa Madre Speranza e l’Hotel Mantegna. La mattinata di martedì 19 aprile, invece, sarà dedicata alla visita della città, con ogni gruppo che si organizzerà in autonomia. Prima del ritorno in diocesi un momento di riflessione e la celebrazione eucaristica comunitaria alle 15 per concludere l’esperienza insieme a livello diocesano.

Il messaggio del Vescovo: Gli auguri che Monsignor Antonio Napolioni, rivolge ai fedeli: Non c’è Venerdì Santo, per quanto buio, violento e prolungato… Non c’è notte del male e del peccato che non ceda il passo al mattino di Pasqua. All’alba di un giorno nuovo, reso possibile dalla mitezza di Dio, che non entra in guerra tra gli uomini, ma si fa vittima d’amore per disarmarli. L’uomo della croce risorge dal sepolcro e guida, inesorabilmente, la storia – attraverso le sue contraddizioni e ricadute – fino all’abbraccio eterno del Padre. Dopo la battaglia della pandemia, continuiamo a lottare e pregare perché cessi tanto altro dolore. Vorremmo una Pasqua di pace, di quella vera, fatta anche di perdono e verità. Ma non so se tutti la vogliono. Dio, certamente sì. E per questo ci dona e mostra Gesù: nei bambini in fuga, nell’amore eroico delle mamme, nel grande abbraccio dell’accoglienza, nella fatica di chi cerca vie di pace che rifiutino altrettanta violenza omicida. Il dolore è acuito dal pensiero che combattono popoli fratelli, della medesima storia, cultura e fede cristiana, subendo le perverse logiche del potere e del dominio, mostrando come si può inquinare il Vangelo quando cuore e mente non si lasciano purificare. Ma questo accade anche nel nostro piccolo, nelle incoerenze e meschinità di tutti noi, sempre tentati dal male, sempre di qualcosa colpevoli e peccatori. Ma alla fine della notte… viene la notte di Pasqua! Che la liturgia, nell’Exsultet, canta così: “Il santo

mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti”. Non ci saranno dun-

que vincitori e vinti, ma solo salvati e perdonati, per la potenza della morte del Figlio di Dio, che risorgendo ci ridona la vita, nuova


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«La notte che vince!»

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IL PROGRAMMA DELLE LITURGIE

Le celebrazioni in diretta su Cremona1 sul portale e i canali social diocesani

«Continuiamo a lottare e pregare perché cessi altro dolore»

ed eterna. Lui, il Signore, tutto questo l’ha fatto e lo fa, ma fermandosi sempre a un millimetro dal libero sì di ciascuno di noi. La

luce del nuovo giorno risplende, ma solo a chi apre uno spiraglio della sua finestra interiore per farla entrare. Per la pace, perciò,

c’è sempre tempo, e sempre vincerà… se anche tu lo vuoi. Anche tu che attraversi una buia notte di solitudine e paura, di tristezza e di peccato, di miseria e rabbia verso tutti… qualunque sia la tua storia e il tuo male, qualsiasi possano essere le tue ragioni, guarda alla Pasqua di Gesù, solidale nella fragilità e potente nell’amore, e unisci la tua notte di sconfitto alla Sua notte di Agnello immolato e vittorioso. È il santo mistero che riapre sempre la storia a nuove stagioni di pace e di civiltà, e che offre anche a te giorni carichi di semplice ed eterna bellezza. Questa è la certezza di fede che abbiamo ricevuto senza alcun merito e con fierezza cristiana raccontiamo al mondo. È più di un augurio, perché è preghiera e grazia. + Antonio Napolioni vescovo di Cremona

Con la Domenica delle Palme si sono aperti ufficialmente i riti della Settimana Santa. Le principali celebrazioni presiedute dal vescovo Antonio Napolioni in Cattedrale saranno proposte in diretta streaming sul portale diocesano (www.diocesidicremona.it), sulla pagina Facebook DiocesiCremona e il canale YouTube, oltre che in tv su Cremona1 (canale 19 del digitale terrestre). Il servizio liturgico di tutte le liturgie della Settimana Santa è stato garantito dagli studenti di Teologia del Seminario Vescovile di Cremona, con la direzione del cerimoniere vescovile don Flavio Meani L’animazione con il canto a cura del Coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi. All’organo il maestro Fausto Caporali.

SABATO SANTO, 16 APRILE

Ore 8.45 – Liturgia delle Ore. Anche la giornata del Sabato Santo si apre in Cattedrale alle 8.45 con la Liturgia delle Ore (Ufficio delle letture e Lodi mattutine) presieduta dal Vescovo insieme al Capitolo della Cattedrale. Ore 21.30 – Veglia di Pasqua (diretta portale, social e tv). Alle ore 21.30 mons. Napolioni presiede la solenne Veglia pasquale, con inizio nel cortile del palazzo Vescovile con la liturgia della luce. Quindi proseguirà in Cattedrale. Dopo l’omelia, il Vescovo amministrerà i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana ad alcuni catecumenti adulti.

DOMENICA DI PASQUA, 17 APRILE Ore 9 – S. Messa in Carcere. Nella mattina di Pasqua il vescovo Antonio Napolioni presiede la Messa per i detenuti e gli operatori di polizia penitenziaria della Casa circondariale di Cremona. Ore 11 – S. Messa di Pasqua. (diretta portale, social e tv) Alle ore 11 in Cattedrale il Vescovo presiede il solenne Pontificale al termine del quale impartirà la benedizione apostolica con annessa indulgenza plenaria. Ore 16 – S. Messa al Santuario di Caravaggio (nella foto). Alle ore 16 il Vescovo presiede l’Eucaristia di Pasqua presso il Santuario di S. Maria del Fonte, a Caravaggio.

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Storia e tradizioni della Pasqua Francia, Germania, Spagna, Olanda: le principali usanze, i festeggiamenti e le sfumature della La Pasqua è la festa cristiana che celebra la resurrezione di Cristo ma in tante parti del mondo i riti religiosi si legano alla tradizione pagana. La festa ricade in date diverse a seconda della religione e del calendario adottato: la Pasqua ebraica, per esempio, si celebra in una data diversa da quella cristiana. Nella tradizione cattolicocristiana la Pasqua è una data mobile che ricade generalmente in una domenica compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile. In tutto il mondo, comunque, la Pasqua simbolizza il risveglio della primavera dove tradizioni religiose e pagane si intersecano con diverse sfumature da Paese a Paese. Ecco allora una carrellata delle principali usanze e delle tradizioni pasquali nel mondo. PASQUA IN FRANCIA Come vuole la tradizione cattolica, le campane in Francia restano silenziose dal Venerdì Santo fino alla domenica di Pasqua in segno di lutto per la Crocifissione di Cristo. In genere ai più piccoli si dice che le campane siano volate a Roma, per questo molti di loro la mattina di Pasqua corrono alla finestra per riuscire a vedere volare le campane di nuovo verso casa. In sostituzione delle “campane volanti”, però, i bambini troveranno in tavola le uova di cioccolato. PASQUA IN INGHILTERRA In Inghilterra la tradizione pasquale vuole che il Giovedì Santo

ci si dedichi all’attività caritativa. A Londra nell’Abbazia di Westminster viene ricordato il Royal Maundy Gifts, ossia il dono delle borse di denaro ai poveri da parte del sovrano che, dopo la cerimonia religiosa, le distribuisce prendendole da un vassoio d’argento. Il Venerdì Santo, invece, c’è l’usanza dei dolci. Secondo un’antica leggenda, una vedova che attendeva il figlio marinaio disperso in mare non si arrese mai all’idea di averlo perso e continuò ogni anno a preparargli i classici Hotcross-buns, dolci a forma di croce per ricordare appunto la passione di Cristo, con cannella e uvetta. PASQUA IN GERMANIA I simboli della Pasqua in Germania sono le uova e i coniglietti. Qui la tradizione pasquale vuole che il giardino e la casa siano abbelliti con disegni di coniglietti, uova, fiori e molti altri motivi colorati. L’usanza più comune è quella di prendere rami secchi da addobbare appunto con uova e sagome di coniglietti colorati. Il giorno di Pasqua si svolge invece una vera e propria caccia alle uova, nascoste dai genitori in casa o in giardino. Nella zona settentrionale della Germania è diffusa la tradizione dei fuochi di Pasqua, accesi rigorosamente con mezzi naturali ricorrendo a due pezzetti di legno, oppure alla silice o ad una lente. I “fuochi sacri” sono poi utilizzati per accendere i ceri delle chiese

durante le celebrazioni pasquali, mentre le ceneri vengono sparse per i campi per favorire i raccolti. Il pranzo pasquale è a base d’agnello, mentre il dolce tipico che da noi ha la forma di colomba, in Germania prende le sembianze di un agnello. PASQUA IN OLANDA Anche in Olanda, la tradizione pasquale vuole che i genitori nascondano le uova in casa o in giardino per scatenare una sorta di caccia al tesoro da parte dei bambini. Le uova colorate e decorate possono essere appese a un albero in giardino o in casa. Il dolce tipico pasquale olandese è il Paasbrod, un pane dolce a base di uvetta. PASQUA IN SPAGNA A Barcellona la centralità delle celebrazioni pasquali avviene durante la Domenica delle Palme, in ricordo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme accolto da rami d’ulivo e, appunto, palme. Le palme e i “palmons”, rami interi di palme, vengono portati in chiesa per la benedizione e possono essere decorati con dolci o rosari di zucchero. Le stesse palme vengono appese alle porte e alle finestre per proteggere la casa dagli spiriti maligni. Il dolce tipico pasquale catalano è la “mona”, decorata con uova di cioccolato o un’immagine di un personaggio famoso per i bambini e viene donata dal padrino di battesimo al figlioccio.

PASQUA IN SVEZIA Anche in Svezia, un ruolo centrale nelle celebrazioni pasquali lo riveste la Domenica delle Palme. In questo giorno vengono benedetti i rami di pioppo bianco e di betulla con le gemme che, somigliando alla coda di un gatto, prendono il nome di gattici. Un’altra antica tradizione risalente ad-

dirittura al medioevo vuole che durante la Settimana Santa che precede la domenica di Pasqua, i bambini girino per le strade vestiti da streghe, per ricordare come la resurrezione di Cristo le abbia poi scacciate riportando la luce e la pace. Anche qui si usa decorare le uova, possibilmente sode, da mangiare a pranzo a Pasqua.


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nel mondo ricorrenza nei diversi Paesi

Per concludere la carrellata dei Paesi europei, da ricordare che in Danimarca a Pasqua tutto è colorato di giallo, in Bulgaria i giorni precedenti la domenica si fanno le grandi pulizie nelle case, mentre in alcuni paesi come la Polonia, l’Ungheria e la Repubblica Ceca, durante la Pasqua i giovani celebrano un antico rito di fertilità

spruzzando acqua di sorgente alle ragazze. NEL RESTO DEL MONDO In molte parti del mondo la Pasqua viene celebrata ricordando la crocifissione di Gesù Cristo con rappresentazioni folkloristiche e teatrali che si intrecciano con le culture del posto.

In Spagna, per esempio, più precisamente in Andalusia, le confraternite organizzano processioni che sono vere e proprie rappresentazioni teatrali che ripropongono la via crucis di Cristo. Le celebrazioni più famose si svolgono a Siviglia durante la “Semana Santa” e richiamano turisti da tutte le altre parti del mondo.

Religione e folklore si uniscono anche nelle Filippine: il Sinakulo è la rappresentazione tradizionale che ricorda la via Crucis durante la quale i devoti si autoflagellano in segno di solidarietà. Nel Salvador, e più precisamente a Texistepeque, riti cattolici e tradizioni locali si incontrano in una strana celebrazione pasquale che

vede coinvolti i “talcigüines”: uomini travestiti da diavoli che attraversano le strade della città, frustando tutti quelli che incontrano sul loro cammino. La loro incursione finisce ai piedi di Cristo dove si inginocchiano in segno di sottomissione come simbolo della vittoria del Figlio di Dio sulla tentazione e sul male.

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Una dolce crema e una soffice torta: due idee per riciclare il dolce per eccellenza della Pasqua

Come utilizzare il cioccolato delle uova Durante le feste di Pasqua, sopratutto se avete bambini, vi ritroverete sicuramente nella dispensa chili e chili di uova di cioccolata. Passata la prima settimana in cui un pezzetto di cioccolata (o due) non si disdegna, sarete alla ricerca di qualche idea nuova, e facile, per riutilizzare il cioccolato delle uova di Pasqua, anche perché con il caldo alle porte rischierebbe di sciogliersi. NUTELLA FAI DA TE Ingredienti • 80 g di nocciole tostate • 100 g zucchero di canna circa • 100 g cioccolato fondente • 100 ml di latte (o latte di soia ) • 80 g di burro (o 1 cucchiaio di olio extra vergine) Preparazione 1 • Preparare la Nutella fatta in casa con gli avanzi delle uova di cioccolato fondente è facilissimo. Armatevi di mixer e frullate le nocciole e lo zucchero fino a che non otterrete la consistenza ideale. Se vi piace una Nutella più rustica basteranno alcuni minuti, se invece volete ottenere una crema liscia ci vorranno alcuni minuti in più. 2 • Riscaldate a bagnomaria il burro con il cioccolato, aggiungete anche il latte ed ottenete una crema, quindi unite la polvere (o la crema) di nocciole. 3 • In un pentolino riscaldate il burro, il cioccolato ridotto a pezzetti e una volta completamente sciolti aggiungete il latte e la crema di nocciole e mescolate bene. 4 • Fate cuocere la crema per circa 5/8 minuti, facendola addensare. 5 • Versate la vostra Nutella in un barattolo di vetro sterilizzato, fatelo raffreddare, chiudetelo e conservatelo in frigorifero.

TORTA DI PANE RAFFERMO AL CIOCCOLATO Ingredienti • 250 g di pane raffermo • 500 ml di latte (anche di soia) • 2 uova • 150 g zucchero semolato + 2 cucchiai per guarnire • 80 g di burro (o margarina o olio di semi) • 150 g di cioccolato fondente • un pizzico di cannella • 1 bustina di Lievito vanigliato

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Preparazione 1 • Lasciate ammorbidire per alcuni minuti il pane tagliato a cubetti nel latte freddo. 2 • Fate ammorbidire 80 g di burro, spezzettate il cioccolato e separate i tuorli dagli albumi. 3 • Montate il burro con lo zucchero semolato e incorporate i tuorli, uno dopo l’altro. 4 • Versate la montata di uova e la

cannella nell’impasto e amalgamate con una spatola dal basso verso l’alto. 5 • Frullate con le fruste elettriche il pane e latte fino ad ottenere un impasto morbido privo di pezzi. Aggiungete ora il lievito. 6 • Versate in uno stampo e spolverate con altro zucchero semolato. 7 • Infornate a 180 gradi (in forno preriscaldato) per circa 45-50 minuti. La vostra torta è pronta!


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Una fantastico risotto e una soffice frittata: i migliori modi per gustare i bruscandoli (meglio noti come luartis)

Luppolo selvatico, due ricette I “luartis” sono i germogli del luppolo selvatico (Humulus lupulus), una pianta spontanea che in primavera nelle campagne del Cremonese, del Mantovano e della pianura lombarda cresce in mezzo alle siepi e lungo le rive dei fossi. Le loro tenere cime assomigliano a dei piccoli asparagi selvatici e, una volta raccolte, si possono preparare per fare un buon risotto o una gustosa frittata. Qui di seguito, le ricette di entrambi. LA FRITTATA Ingredienti • 1 mazzetto (equivalente a circa 150 g) di luartis o bruscandoli • 8 uova • 40 g di burro • 30 g di olio evo • 2 cucchiai di Grana Padano grattugiato • sale e pepe Preparazione 1 • Mondare i germogli dei luartis avendo cura di eliminare le parti dure, lavarli, asciugarli e tritarli grossolanamente e soffriggerli leggermente in padella con olio e burro. Nel mentre sbattere bene le uova e aggiungerle ai luartis insaporendo con il formaggio grattugiato, sale e pepe. 2 • Lasciare che la frittata si rapprenda senza più mescolare, ma solo muovendo la padella in senso rotatorio per evitare che vada ad attaccarsi al fondo. 3 • Dopo circa 5 minuti di cottura con l’aiuto di un coperchio o di un piatto capovolgere la frittata facendola scivolare nella padella unta, aggiungendo pochissimo olio. La frittata deve risultare piuttosto alta, ben dorata e servita calda. Ottima anche al forno dove risulterà più spessa e meno unta.

IL RISOTTO Ingredienti • 1 mazzetto di luartis o bruscandoli • uno scalogno • riso Vialone nano • Grana Padano grattugiato • burro (o olio Evo) • sale • acqua salata q.b. Preparazione 1 • Per prima cosa fare imbiondire lo scalogno tagliato a rondelle sottili in poco burro o olio. 2 • Aggiungere i “luartis” e saltarli brevemente. A questo punto, incorporare il riso, tostarlo qualche minuto, aggiungere con il mestolo poca acqua bollente già salata. Portare avanti la cottura aggiungendo acqua bollente sempre poca alla volta fino alla cottura senza dimenticare di mescolare per favorire il rilascio dell’amido dal riso. 3 • Quando il riso con i luartis sarà quasi cotto (11/12 minuti circa), spegnere e mantecare con un una noce di burro e buon Grana Padano.

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Torta fritta con Salame cremonese, Culatello di Zibello, Pancetta affumicata al miele e giardiniera della casa Tagliolini di grano saraceno al Culatello di Zibello Faraona ripiena di salsiccia e castagne Tiramisù classico della casa 35,00 € bevande escluse

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Dal 2017 al 2021 le persone assistite sono aumentate del 7%, soprattutto donne. Consumo di alcol cresciuto del 24% nel 2020-2021 «Stiamo assistendo ad un netto incremento degli accessi al Servizio Dipendenze». Roberto Poli, direttore UOC Servizio Dipendenze dell’Asst di Cremona (comprendente i nuclei di Cremona e di Casalmaggiore) commenta così i dati raccolti nel corso del 2021, che confermano la tendenza segnalata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, caratterizzata da un aumento del numero di persone con problemi di salute mentale (depressione e ansia in primis) e dipendenze. Negli ultimi cinque anni (20172021) si è verificato un incremento del numero di persone prese in carico al SerD (+7%). Nel 2021 sono state seguite complessivamente 2254 persone con problematiche di dipendenza da eroina, cocaina, altre sostanze illegali. «Il trend di crescita viene ulteriormente confermato dai dati del primo trimestre 2022 rapportato allo stesso periodo del 2021, con l’incremento dei casi seguiti pari al 10%», aggiunge Poli. «Si tratta di un dato atteso, come effetto del periodo pandemico», prosegue Poli. «L’aumento delle richieste di presa in carico riscontrato l’anno scorso è stato in parte frenato dalle limitazioni correlate all’emergenza sanitaria: come già evidente dai dati del primo trimestre, nel 2022 prevediamo un’ulteriore significativa crescita». «In relazione alle differenze di genere – prosegue Poli - si segnala un lieve ma costante incre-

Negli ultimi 5 anni netto aumento degli accessi al Servizio Dipendenze

L'èquipe del Serd (Servizio Dipendenze) dell'Asst Cremona mento della popolazione femminile seguita al SerD, che sul totale dei pazienti presi in carico passa dal 14% del 2018 al 16% del 2021». Per quanto riguarda la cittadinanza, dal 2017 al 2021 sono aumentate del 6% le persone di origine straniera in carico al SerD. Gli italiani sono il 63%, gli extracomunitari sono il 24 per cento e i cittadini non italiani provenienti dall’Unione Europea sono il 5 per cento. CONSUMO DI ALCOL Poli sottolinea come siano cambiate le abitudini di consumo delle sostanze illegali. «Sono

PUNTO TAMPONI: CAMBIANO GLI ORARI DURANTE LE FESTE

In occasione delle festività che ricorrono nel mese di aprile, i punti tamponi dell’Asst Cremona osserveranno i seguenti orari: PUNTO TAMPONI COVID CREMONA presso il Padiglione n. 8 accesso da via Ca’ del Ferro 52/a Lunedì 18 e 25 aprile, chiuso Sabato 16 e 23 aprile, apertura straordinaria, dalle 8 alle 10.30 PUNTO TAMPONI COVID OGLIO PO presso l'Ospedale Oglio Po Via Staffolo, 51 - Vicomoscano (Casalmaggiore) Lunedì 18 e 25 aprile, chiuso Sabato 16 e 23 aprile, apertura straordinaria, dalle 8.30 alle 10

sempre più usate in mix, con effetti molto pesanti sul piano dei comportamenti devianti». Nello specifico, il consumo di alcol è sempre più vicino agli stili nord-europei: non più il classico bicchiere di vino a pasto “all’italiana”, ma una grande abbuffata alcolica (binge drinking) a base di birre, superalcolici e alcolpop usati fuori pasto». Tra il 2020 e il 2021, il consumo di alcol e i disturbi ad esso correlati sono aumentati del 24 per cento. Nel primo trimestre 2022 il trend viene riconfermato con un ulteriore incremento dell’accesso di persone con proble-

mi alcol-correlati pari al 15%. Se si considera la sola popolazione femminile, la percentuale di aumento è pari al 26% rispetto al primo trimestre 2021. I dati relativi al territorio cremonese e casalasco confermano quanto emerso nella Conferenza Nazionale Alcol tenutasi a Roma nel mese di marzo. «Anche su scala locale – conferma Poli - abbiamo riscontrato un incremento del consumo eccessivo di alcolici alla ricerca dello “sballo”. A livello nazionale, si contano oltre 4 milioni di binge drinkers. Aumentano inoltre gli incidenti stradali causati da guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Tra questi i giovanissimi, tra i quali aumenta l’abitudine di consumare alcolici, soprattutto fuori pasto. PRESA IN CARICO Resta stabile il numero di accessi e prese in carico per il consumo di sostanze illegali nel 2021. «Questo dato è condizionato dalla riduzione degli invii da parte della Prefettura durante il periodo della pandemia, quando le forze dell’ordine erano con-

centrate su altri fronti». Rimane costante anche il numero di pazienti in trattamento con terapie farmacologiche sostitutive (come il metadone): l’anno scorso sono state trattate 434 persone. Calano invece i pazienti inseriti in comunità di recupero per tossicodipendenti: «Nel 2021 abbiamo registrato 63 nuovi pazienti, con un calo del 22 % rispetto a cinque anni fa», spiega il direttore SerD. «Questo dato è da leggere in relazione ai cambiamenti nella tipologia delle dipendenze, che necessitano di interventi differenti rispetto a quelli comunitari tradizionali». Rimane quasi invariato il numero delle persone prese in carico per gioco d’azzardo e nicotina, così come gli interventi relativi alle infezioni sessualmente trasmesse (HIV ed epatite C) CASI LEGALI, MINORI E DETENUTI Negli ultimi cinque anni sono quasi raddoppiati i casi legali (+94%), ovvero persone inviate dal Tribunale ordinario o dei minorenni per accertamenti tossicologici, eventuali trattamenti e monitoraggi. Nel corso del 2021 sono state prese in carico 91 persone; solo nel primo trimestre 2022 le segnalazioni da parte dei tribunali sono il 40% in più. In crescita nel quinquennio considerato anche il numero dei tossicodipendenti seguiti all’interno del carcere: nel 2021 sono stati presi in carico 370 detenuti, 66 in più rispetto al 2017.

Premiata la ricerca per la profilassi del tromboembolismo venoso Negli scorsi mesi, l’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Asst di Cremona si è aggiudicata il FADOI Award per i migliori centri di ricerca 2021, assegnato dalla Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, nata nel 1995 per promuovere lo sviluppo delle conoscenze medico-scientifiche e della ricerca clinica nell’ambito della Medicina Interna. Come spiega Matteo Giorgi Pierfranceschi, primario dell’Unità di Medicina interna dell’Asst di Cremona, «è un riconoscimento dell’impegno svolto durante una ricerca spontanea multicentrica, che aveva come tema la profilassi contro il tromboembolismo venoso nel paziente internistico, che presenta un rischio almeno otto volte superiore rispetto alla popolazione ordinaria». La ricerca svolta su scala nazionale ha coinvolto 36 unità operative di medicina interna, suddivise in due gruppi. «Il nostro era definito

La Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti riconosce l’impegno del reparto diretto da Matteo Giorgi Pierfranceschi e l’esperienza maturata sul campo

L'èquipe dell'Unità Operativa di Medicina Interna dell'Asst Cremona “giudizio clinico” – spiega il primario - aveva quindi il compito di scegliere se praticare o meno la profilassi antitrombotica. Abbiamo compiuto questa valutazione in base alla nostra esperienza, valutando i fattori di rischio dall’anamnesi del paziente». Il premio FADOI è un riconoscimento all’impegno e alla qualità dei dati forniti: «Esi-

stono strumenti per stimare la necessità di praticare la profilassi antitrombotica in questi pazienti: lo scopo dello studio era valutarne l’efficacia». A questo si aggiunge un ulteriore riconoscimento dell’Associazione Nazionale Medici Ospedalieri Cardiologi (ANMCO) per un altro studio svolto nell’ambito del tromboembolismo venoso.

«La medicina di Cremona è attivamente impegnata nel campo della ricerca – afferma Giorgi Pierfranceschi – per dare il proprio contributo allo sviluppo pratico e al miglioramento della clinica». Ciò si affianca all’attività ordinaria in reparto dove la degenza può contare su 58 posti letto complessivi, utilizzati per pazienti pluripatologici con un’età media piuttosto avanzata che si attesta sui 77 anni. Come risaputo, le patologie croniche nelle persone anziane tendono a sommarsi e a generare problematiche che devono essere valutate in un’ottica globale», prosegue il primario. «Questo è il compito dell’internista, che è in grado di tirare le somme in merito alle diverse situazioni croniche e acute, per offrire cure e prestazioni adeguate al caso».


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CULTURA

Sabato 16 Aprile 2022 lettereilpiccolo@gmail.com

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CINEMA • IL FILM DI MARIO MARTONE CON FAVINO

MUSICA • LA PERFORMANCE DI GLASTONBURY NEL 2007

“NOSTALGIA” IN CONCORSO A CANNES

IN VINILE UN LIVE DI AMY WINEHOUSE

MILANO - “Nostalgia” di Mario Martone sarà presentato in concorso al 75º Festival di Cannes (17-28 maggio). Il film è interpretato da Pierfrancesco Favino, Francesco di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi e Nello Mascia. “Nostalgia” è una produzione Picomedia e Mad Entertainment in associazione con Medusa Film e in coproduzione con Rosebud entertainment Pictures ed è distribuito da Medusa Film. (Fonte Italpress)

MILANO - Universal Music annuncia l’uscita di Live at Glastonbury 2007, l’iconica performance al Pyramid Stage di Amy Winehouse a Glastonbury 2007, in uscita per la prima volta su vinile il 3 giugno. L’inimitabile abilità artistica di una delle cantanti più talentuose del Regno Unito di tutti i tempi: questo live set ricco di emozioni sarà pubblicato in Doppio LP su vinile nero e in un’esclusiva edizione su vinile colorato “crystal clear”. (Fonte Italpress)

INTERVISTA • Il professor De Angelis ci fa un quadro del modo di parlare dei nostri emigrati

La lingua italiana non si Usa quasi più FEDERICO PANI

Cinquant’anni fa, nel 1972, con il film “Il Padrino”, il regista Francis Ford Coppola faceva riscoprire al mondo la cultura italoamericana. In occasione dell’anniversario, sono state poche, però, le sale a proiettare il film in lingua originale. Un peccato, perché proprio il massiccio ricorso all’italiano parlato nella New York del Secondo dopoguerra, restituisce uno degli aspetti più interessanti del film. Per riscoprire un po’ di quella cultura, a partire dalla lingua e gettare un occhio a quel che oggi ne rimane, abbiamo rivolto alcune domande a Valerio Massimo De Angelis (nella foto), che insegna Lingue e letterature angloamericane all’Università di Macerata ed è coordinatore del Centro Interdipartimentale di Studi ItaloAmericani. Professore, nel film di Coppola ci sono scene nelle quali alcuni attori italoamericani, come Al Pacino, provano a parlare in italiano, ma hanno delle difficoltà e un forte accento americano: che ne pensa? «Penso che il forte accento di Al Pacino non sia un errore: al contrario, è voluto. Interpretando il figlio di don Vito Corleone, Michael è quello che si definisce un “second generation italian american”; la perdita della lingua madre negli immigrati di secon-

LETTURE DI POESIA DI LORCA

fanno attività di recupero e di meridionali, in particolare dalla lettura critica della cultura italoSicilia e dalla Campania. Si venne perciò a creare prima di tutto americana, così come numerose un’interlingua siculo-campana, la iniziative all’interno della “public quale poi si ibridò con l’inglese, culture”, la cultura libera diffusa, dando vita all’italenglish (di cui con iniziative aperte a tutti. In l’esempio classico è il cosiddetto fondo, il motivo per cui la nostra “Broccolino”). Oggi, questo fenolingua non è più parlata dagli itameno ormai è molto ridotto: gli loamericani è perché la loro è una immigrati italiani furono tra le “success story”: sono riusciti a conquistare un riconoscicomunità che si assimilarono volontariamente alla mento nella cultura di cultura mainstream. Quemassa, nel mainstream. “Il Padrino” faceva A tale proposito, faccio sto fenomeno ha una dascoprire la cultura tazione abbastanza preciun esempio particolaritaloamericana sa, la fine della Seconda mente mainstream: per guerra mondiale; negli anni riprendersi da una crisi della guerra, del resto, il goverdell’identità nazionale senza precedenti, dopo la sconfitta nelno americano perseguì una politica di repressione linguistica nei la Guerra del Vietnam, lo scandaconfronti dei nemici bellici, Gerlo Watergate e la crisi energetica mania, Giappone e Italia». della metà degli anni Settanta, il sistema culturale, attraverso E oggi come se la cava l’italiaHollywood (che tantissimo deve no? agli italoamericani, non solo a «Oggi negli Stati Uniti l’italiano Coppola, ma anche a Scorsese, De parlato non gode di buona salute: Palma, Ferrara, Cimino, Tarantino sebbene sia la quinta più studiae Zemeckis) costruì un personagta, tra le lingue straniere parlate è quella che sta morendo più ragio italoamericano di enorme pidamente. Ciò, nonostante da successo interpretato da Sylvequalche tempo la migrazione itaster Stallone, “Rocky Balboa”, che liana nel Paese sia ricominciata. divenne, assieme a John Rambo Tuttavia, anche negli Stati Uniti (che però non è un personaggio italoamericano) il simbolo della c’è un ritorno di orgoglio per cerrevanche americana. Quella culti aspetti legati alla cultura italiatura, insomma, ha acquisito una na, in particolare alla moda e al riconoscimento e una popolarità cibo. L’italiano, dicevo, resta una lingua di studio: negli ultimi anni, che le permettono di non avere a livello universitario sono fioriti quasi più la necessità di consergli “Italian American studies”, che vare un’identità linguistica».

1972

da generazione in favore della lingua della comunità di accoglienza è un fenomeno generale, che risulta però accentuato nelle comunità italiane emigrate in Nord America. Michael Corleone, inoltre, è rappresentato nelle prime scene come un eroe di guerra che si accompagna con una donna, Wasp, interpretata da Diane Keaton: è perfettamente integrato, dunque». Ci può dire di più della lingua che parlavano gli italoamericani e della vitalità di quella comunità? «Dei cinque milioni di italiani espatriati negli Stati Uniti, il 7075% provenivano dalle regioni

Secondo appuntamento con la Rassegna poetica 2022, giovedì 21 aprile alle ore 18.30 presso il centro sportivi Stradivari (ingresso libero), a cura dell’ensemble Alma Libera (Lorenzo Colace alla chitarra e Giovanni Uggeri voce). Dopo Pablo Neruda, è la vol-

ta di Federico Garcia Lorca, grande poeta spagnolo (nato a Granada nel 1898), che fu anche commediografo, pittore e musicista. Nel 1936, dopo aver aderito all’Associazione degli intellettuali antifascisti, venne arrestato, torturato e fucilato nell’agosto

dello stesso anno. L’ensemble Alma Libera proporrà una lettura di liriche tratte da quasi tutte sue opere (dal “Libro de Poemas” sino alle “Poesie sparse”), con particolare attenzione a sei poesie praticamente inedite, scritte intorno agli Anni 20.

AL DIOTTI LA MOSTRA DEDICATA A MARCANTONIO GHISLINA La prossima mostra del Museo Diotti è dedicata a Marcantonio Ghislina (Casalmaggiore 1676-Gussola 1756), l’artista del tardo-barocco che ha caratterizzato, con la sua bottega a conduzione familiare, la pittura locale della prima metà del Settecento. Della sua produzione, di natura eminentemente sacra, il Museo Diotti conserva quattro dipinti, fra cui due Apostoli che furono acquistati con una sottoscrizione pubblica nel 2006, in vista dell’apertura del Museo. A Casalmaggiore opere del Ghislina sono conservate anche nella Chiesa di Santa Chiara e nella Chiesa dell’ex Ospedale, ma molte altre si trovano in numerose chiese del territorio della Diocesi di Cremona (da Dosolo a Viadana, da Villa Pasquali a Quattrocase, da Gussola a Scandolara e poi Cingia de’ Botti, Cella Dati, Piadena Drizzona, Vescovato, Brancere, San Salvatore, Rivarolo del Re, Rivarolo Mantovano, oltre alla città di Cremona, dove si ricordano soprattutto le grandi tele per San Sigismondo e Sant’Agata). Fra le varie

chiese che ospitano opere di Ghislina vi è l’Oratorio della Beata Vergine di Loreto di Commessaggio Inferiore (Mantova), a cui appartiene la pala raffigurante Sant’Antonio da Padova col Bambino, San Girolamo e Santa Caterina. Firmata e datata 1722, la tela è stata oggetto di un recente restauro finanziato dal Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e curato, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova, dallo Studio Sanguanini di Rivarolo Mantovano, con il supporto di indagini diagnostiche realizzate da Mario A. Lazzari. E proprio questa pala, appena restaurata, e la ricca documentazione prodotta a corredo saranno esposte nello Spazio Rossari del Museo Diotti dal 30 aprile al 22 maggio. Venerdì 29 aprile alle 18.30, invece, si terrà una conferenza di presentazione (ad ingresso libero). La mostra sarà aperta da martedì a venerdì, dalle 8 alle 12.30, sabato, domenica e festivi ore 15.30-18.30.

F INO AL 1 5 M AGGIO

GLI AMICI ANIMALI IN MOSTRA A CREMA Fino al 15 maggio, presso l’Arci San Bernardino di Crema, si può visitare gratuitamente la mostra dal titolo “A-mici e altri animali dipinti” degli artisti Giulio Mancabelli e Dionisio Ciampolillo. La rassegna si svolge in contemporanea con il corso serale di storia promosso dal sodalizio di via XI Febbraio 14/b. Nelle opere di Mancabelli è costante la presenta di gatti collocati in precisi paesaggi. «I miei moai, dice, si collocano proprio da spettatori davanti a scenari di vita in perenne mutamento. Osservano con curiosità felina l’evolvere di un universo apparentemente assurdo nelle sue manifestazioni, ma allo stesso tempo affascinante e ricco di suggestioni. Troneggiano impertinenti nel centro della scena noncuranti della nostra presenza ed immobili scrutano con gli occhi indagatori dell’artista la meravigliosa metamorfosi umana. Questi felini, dal profilo fumettistico, divengono l’espediente attraverso cui l’artista permette di spaziare fino all’orizzonte di un sogno infinito dai contorni proibiti. La fanciullezza e l’innocenza, retaggio perduto dell’infanzia di ciascuno, rinascono per un attimo nel cuore tanto da lasciare turbati e commossi». La mostra è aperta martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17.30 alle ore 19.30, sabato e domenica anche al mattino, dalle 10 alle 12.

EMOZIONI IN MUSICA IN ONORE DELL’UCRAINA E PER LA PACE Note musicali per la pace hanno risuonato nell’auditorium dell’ex Chiesa di San Vitale: un’iniziativa della Provincia di Cremona in collaborazione con l’Adafa. Sullo sfondo la bandiera italiana e quella ucraina così come i colori della locandina dell’evento. Protagonista del concerto è stata l’Orchestra Classica Adafa, diretta da Patrizia Bernelich. «Il sentimento di impotenza di fronte a questi orrori che hanno colpito il popolo ucraino è fortissimo; mentre noi viviamo e conduciamo la nostra vita nella quotidianità vicino a noi vi sono stragi di esseri umani – ha così introdotto Ilaria Dioli –. Manifestiamo la nostra vicinanza all’Ucraina e solidarietà anche con la musica, che è una lingua internazionale, con questo evento auspicando la pace in tutto il mondo». Sentimento di impotenza espresso anche dal consigliere comunale Pini, che ha posto in luce come il territorio sia molto attivo, anche da un punto di vista associazionistico e del volontariato, che ha inviato e sta inviando mezzi di sussistenza e di prima necessità in Ucraina: «La musica, l’arte e la cultura sono armonia contro la disarmonia». Nel corso dell’appuntamento musicale sono state eseguite musiche di Vivaldi, Mozart, Pergolesi, Bellini, Verdi, Caccini, Piazzolla e Morricone.


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Cultura

Sabato 16 Aprile 2022

DUE MUSEI DELLA PROVINCIA NELLA RETE DELL’800 LOMBARDO

NASCE “THE STRING CIRCLE”

Grazie al contributo di Regione Lombardia, la Rete dell’800 Lombardo sviluppa un sito interamente dedicato alle attività didattiche, per condurre gli utenti in un percorso che va dai documenti d’archivio alla tecnologia. La Rete riunisce istituzioni che riconoscono il proprio tratto identitario comune nel patrimonio artistico e culturale del XIX secolo in Lombardia, testimoniando con le loro collezioni la ricchezza, la molteplicità e la complessità di quell’epoca. Nata nel 2004, la Rete si è ricostituita nel 2019 grazie al supporto di Regione Lombardia

“The string circle” è il nuovo progetto ideato da “Le Dimore del Quartetto” e promosso in collaborazione con Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari, che con la mappatura internazionale delle migliori botteghe artigiane selezionate attraverso il Concorso Triennale Internazionale, mette in connessione l’eccellenza dell’arte liutaria con la nuova promettente generazione di musicisti. L’obiettivo, infatti, è la realizzazione di una piattaforma che metta in connessione eccellenti liutai italiani e internazionali con la nuova generazione dei migliori musicisti da camera. L’idea nasce per rispondere da una parte alla volontà di valorizzare l’arte e la professionalità del maestro liutaio mettendolo in diretto contatto con la potenziale giovane clientela.

con l’intento di valorizzare e promuovere luoghi e raccolte legati, a vario titolo, alla cultura ottocentesca. La Rete (della quale fanno parte il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona e il Museo Diotti di Casalmaggiore) intende sviluppare progetti di studio, ricerca e valorizzazione impegnandosi nella divulgazione del suo messaggio culturale allo scopo di offrire e garantire una migliore proposta attraverso strumenti integrati di guida al territorio, sempre in un’ottica attrattiva indirizzata a consolidare il pubblico esistente e coinvolgerne altro.

LIBRI • È uscito “El Alamein tra sabbia e vento”, incentrato sulla vita di Giuseppe Degrada, reduce di guerra

Il racconto di un leone della Folgore

E’ uscito ufficialmente in libreria, entrando a fare parte della collana di Mursia Editore, “Storia e Testimonianze” legata al Novecento e in particolare alla Seconda Guerra Mondiale, il saggio “El Alamein tra sabbia e vento. Giuseppe Degrada - Divisione Folgore” scritto dagli autori di Casalmaggiore Giovanni Gardani e Giuseppe Boles. Un libro nato nel settembre 2016, durante una intervista al reduce Giuseppe Degrada, all’epoca dell’incontro 95enne, che ha ricordato negli spazi dell’agriturismo di Canevino - dove ha speso i suoi ultimi anni, circondato dall’affetto del figlio Claudio e delle nipoti - una esistenza davvero straordinaria. Pochi mesi dopo quell’incontro, il 25 aprile 2017, Degrada si lancerà col paracadute nei cieli del Migliaro a Cremona, a 96 anni compiuti, ripetendo poi l’impresa a 98 anni. Il libro parte proprio da lì. Nato a Spessa Po, nella provincia pavese, Degrada ha legato la sua esistenza a una delle battaglie più importanti e sanguinose della Seconda Guerra Mondiale, quella di El Alamein dell’ottobre 1942, dove i parà della “Folgore”, in quel caso utilizzati come fanti, provarono ad arginare l’esercito alleato, nonostante fossero nettamente inferiori di numero. Winston Churchill coniò, dopo quella battaglia vinta poi dagli anglo-americani, l’epiteto “i leoni della Fol-

Da sinistra: Boles, Degrada e Gardani

gore”, a conferma del grande rispetto che aveva nutrito per l’avversario. «Ma il volume va oltre - spiega Gardani - anche se El Alamein è senza dubbio il nucleo centrale della vicenda. In Giuseppe, infatti, al quale siamo sempre stati legati da grande affetto, abbiamo trovato davvero un libro aperto. Ci sono vicende talmente incredibili che sembrano essere state scritte da un regista e che si

legano alla sua prigionia nei campi di Ramla e Ismailia. Un aneddoto? Il più curioso, che esplica al meglio l’astuzia e l’ingegno di Degrada, riguarda la preparazione degli gnocchi di Sant’Antonio, una tradizione padana, dopo avere rubato qualche sacco di farina, direttamente nel campo di prigionia». Un’esistenza fuori dal comune, che passa dall’incontro con Gianni Brera, vicino di casa di

MAURO FERRARI PRESENTERÀ VENERDÌ IL SUO NUOVO LIBRO (GM) Venerdì prossimo, alle 21 presso la biblioteca comunale di Piadena Drizzona, Mauro Ferrari presenterà il suo ultimo libro “Il mio nome è un acronimo” (Edizioni Rossopietra). Dialogheranno coll’autore, il poeta e insegnante Stefano Prandini e il poeta Massimo Bondioli. Figura molto nota nel Casalasco, Ferrari è sociologo ed esperto in ecologia delle migrazioni e in botanica sociale. Il suo nuovo libro raccoglie squarci di storie e singoli disegni, scarabocchi, appunti e molto altro che venerdì sarà illustrato in modo più dettagliato.

Degrada, essendo vissuto a San Zenone Po, poi dal ritorno al termine della guerra. Ed è in questa fase che Giuseppe si sposa con Olga, dalla quale ha il figlio Claudio, continuando a mettere la sua famiglia al centro dell’attenzione. Nel 1983 il suo trasferimento a Casalmaggiore, dove rimarrà fino al 2013. «E qui, nel volontariato alla Santa Federici e al vecchio ospedale di via Cairoli - racconta Boles - Degrada troverà il vero senso della vita. Giuseppe ricordava spesso un dato: “Non ho mai fatto un giorno di ferie in vita mia”, ripeteva. Questo perché è stato sempre al servizio degli altri». Il volume, in vendita in libreria e sui principali store on line (Mondadori, Amazon, Libreria Universitaria, Hoepli), oltre che sul sito dell’editore Mursia, al costo di 17 euro, consta di 242 pagine con un ricco apparato fotografico. Degrada, mancato il 2 febbraio 2020, ha avuto modo di leggerlo prima di andarsene e aveva espresso grande soddisfazione. Il grazie degli autori va ad altre due persone che non ci sono più. «A mio padre, Carlo Sante, perché a lui devo la spinta ad andare avanti in questo lavoro e la primissima rilettura - spiega Giovanni Gardani - e a Marco Bazzani, che effettuò un prezioso lavoro di revisione bozze». Il libro ha la prefazione di Maurizio Fioravanti, Generale della Folgore.

“IL CIBO NELL’ARTE” DI COLDIRETTI PER EDUCARE GLI STUDENTI “Il cibo nell’arte” è fra i temi proposti da Coldiretti Cremona nell’ambito de “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, il progetto didattico rivolto alle scuole primarie e secondarie della Provincia di Cremona, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, con Coldiretti Donne Impresa e Giovani Impresa in prima linea nell’impegno di promuovere sani stili di vita coniugati alla sostenibilità ambientale. Il percorso entrerà nel vivo nei prossimi giorni, con l’atteso ingresso degli alunni nelle sale del Museo Civico “Ala Ponzone” (in via Dati Ugolani 4), alla

scoperta di opere che hanno come soggetto i cibi, oppure in cui sono presenti, in maniera più o meno velata, elementi che rimandano ad essi. La visita sarà accompagnata dalle guide del museo, da un video introduttivo di Flavio Caroli, storico dell’arte e accademico italiano e da un documentario curato da Simone Fappanni per Coldiretti, nel quale il critico d’arte presenta una scelta di dipinti esposti nelle sale del Museo Civico “Ala Ponzone”, in via Ugolani Dati, sul tema del progetto, a cominciare dall’Ortolano di Giuseppe Arcimboldo, famoso soprattutto per le sue celebri “teste compo-

ste”, cioè dei singolari ritratti realizzati combinando magistralmente fiori, frutti, ortaggi e persino pesci. La visita delle scolaresche si concluderà con la realizzazione, ad acquerello, di una riproduzione proprio dell’Ortolano di Arcimboldo, guidata dal maestro Riccardo Bozuffi che condurrà gli studenti alla scoperta dei segreti della pittura ad acqua. Del resto, il cibo è uno dei soggetti ricorrenti nella storia dell’arte: a diverse altezze cronologiche e culturali, creativi di diversa formazione, tendenza e stile si sono cimentati nella realizzazione di opere aventi come tema le vivande.

“DOLCE CENERENTOLA” PER LA RASSEGNA OPERAKIDS Per la rassegna “Operakids”, venerdi 22 aprile alle ore 9.15 e 10.45, As.Li.Co. propone al Ponchielli “Dolce Cenerentola”, liberamente ispirato a “La Cenerentola” di Gioachino Rossini, per la regia di Simone Guerro, animazione di Nadia Milani, pupazzi di Ilaria Comisso, drammaturgia musicale di Giuseppe Califano. In un antico castello troviamo Angelina, che meglio conosciamo come Cenerentola, schiava dei capricci

delle due sorellastre e del patrigno, Don Magnifico. Nonostante tutti i torti che la sua famiglia le fa subire, Cenerentola riesce a mantenere viva la sua grande bontà e gentilezza. Un giorno arriva al paese il Principe Ramiro in cerca di moglie. Non è facile per un principe trovare una donna che lo ami davvero e non sia solamente affascinata dalla sua ricchezza. Il Principe escogita quindi un piano: scambierà i

propri abiti regali con la divisa del suo cameriere per qualche giorno. Solo così riuscirà a capire se sarà vero l’amore della donna che incontrerà. Nasce così una commedia che parla della ricerca della vera umanità: mentre gran parte del mondo si muove per avere potere e denaro, esistono e resistono persone che hanno l’onestà come valore più grande. Un valore che unisce ricchi e poveri, donne e uomini.

MOSTRA

È POSSIBILE VEDERE I VIOLINI DI VIVALDI Lo scorso 12 aprile, l’Istituto Provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà di Venezia ha aperto al pubblico, in collaborazione con la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona, la mostra “I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro’, inserita tra le proposte culturali di Homo Faber, iniziativa promossa nella città lagunare dalla Michelangelo Foundation. Antonio Vivaldi è considerato il più influente e originale musicista italiano del periodo Barocco, il cui genio viene ispirato dal violino nella ricerca di soluzioni compositive sempre nuove. L’esposizione, allestita nel percorso museale della Chiesa della Pietà, è visitabile su prenotazione e consentirà di scoprire la fulgida tradizione musicale dell’Ospedale della Pietà attraverso gli strumenti scelti e utilizzati dal prete rosso e dalle sue allieve. Oltre a essere un luogo di assistenza per l’infanzia abbandonata, l’Ospedale della Pietà era, infatti, anche un conservatorio nel quale le giovani orfane talentuose venivano avviate a un percorso pedagogico musicale con lezioni di canto, teoria e strumento. Vivaldi vi operò dal 1703 al 1740, dapprima come Maestro di Violino e successivamente come maestro di concerti, occupandosi anche della scelta e dell’acquisto degli strumenti musicali. In quel periodo l’Ospedale comprò più di cinquanta strumenti, molti dei quali fanno ancora parte della collezione, che annovera alcuni pezzi di altissimo pregio storico.

Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com PER L’UCRAINA

Auguri di buona Pasqua a tutti i nostri soci e ai sostenitori che hanno aderito al progetto sociale Egregio direttore, mi permetta di fare gli auguri di buona Pasqua, a tutti i nostri soci, ai sostenitori e a coloro che hanno aderito al nostro progetto sociale: una bicicletta per un sorriso rivolto alle famiglie ucraine rifugiate nella nostra provincia. Grazie alle donazioni,

abbiamo donato a tutt’oggi ben 12 biciclette a 4 famiglie ucraine. Il progetto continua in quanto le donazioni non smettono di arrivarne e la gente, come sempre, ci sta aiutando. Buona Pasqua, quindi, certo che la martoriata Ucraina risorgerà dalle macerie volute da un psicopatico dittatore (il criminale Putin) più forte di prima. Per informazioni telefonare al 339-1461161. Gabriele Cervi Presidente Cascinetta didattica di Castelverde


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Sabato 16 Aprile 2022

Responsabile Fabio Varesi

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per sperare nella promozione diretta deve battere il cosenza Classifica alla mano, solo i tre punti contro i calabresi possono far ancora sognare la promozione in serie A, anche perché lunedì sera è in programma Monza-Brescia

La Cremo non ha più margini di errore CREMONESE

MATTEO VOLPI

L’obbligo di crederci fino in fondo e la tensione adesso inizia a salire. A proposito: che programmi avete per Pasquetta? Gita fuori porta ? Grigliata imperiale ? Fate come volete, ma alle 15 tutti sintonizzati perché allo Zini ci sarà una Cremonese-Cosenza tutta da vivere. Da un lato la formazione di Pecchia, che non può concedersi altri passi falsi nel testa a testa per la lotta promozione, dall’altro il Cosenza guidato dall’ex Bisoli (esonerato poco più di un anno fa dai vertici di via Persico) che arriverà affamato di punti salvezza e rinvigorito dalla sorprendente vittoria ottenuta nel recupero di giovedì sera contro il Benevento. Una sfida che per la Cremonese potrebbe avere un’importanza cruciale e di fronte alla quale l’obiettivo potrà essere solo quello di conquistare i tre punti. La formazione calabrese, nonostante i 35 punti di distacco e numeri piuttosto deludenti in questa stagione, con la vittoria contro il Benevento ha rilanciato le speranze di salvezza (almeno passando per i playout) e dimostrato che, a questo punto della stagione, il divario di classifica non conta più e la tensione per verdetti di retrocessione o promozione, può giocare brutti scherzi così come darti una marcia in

17 SERNICOLA

COSENZA

STADIO ZINI - LUNEDÌ ORE 15

99 DI PARDO 10 BUONAIUTO

19 CASTAGNETTI 13 MERONI

23 CAMPORESE

70 GAETANO

19 PALMIERO

CLASSIFICA 5 RIGIONE

31 MATOSEVIC

32 LARRIVEY

15 BIANCHETTI 21 FAGIOLI

34 FLORENZI

15 VAISANEN

98 ZANIMACCHIA

5 CASASOLA

92 SITUM

più. Ogni partita è una finale e come tale andrà interpretata, senza più pensare a quella successiva. Il film del-

SERIE A • IL NAPOLI NON PUÒ STECCARE LUNEDÌ CON LA ROMA Dopo gli anticipi di ieri sera, con in campo Milan e Inter, il turno prepasquale vede in campo tra le big solo la Juventus che ospita oggi alle 18.30 un Bologna in salute. Lunedì alle 19 tocca al Napoli, che attende la visita della Roma, rinfrancata dal passaggio del turno in Conference League, mentre alle 21 l’Atalanta affronta il Verona, per dimenticare l’Europa League. CLASSIFICA (32ª giornata): Milan 68; Inter*, Napoli 66; Juventus 62; Roma 57; Lazio 55; Fiorentina* 53; Atalanta* 51; Sassuolo 46; Verona 45; Torino* 39; Bologna* 37; Udinese** 36; Empoli 34; Spezia 33; Sampdoria 29; Cagliari 25; Venezia*, Genoa 22; Salernitana** 16. *Una partita in meno.

DIRETTA SU DAZN E SKY

la gara sembra abbastanza prevedibile, con la Cremonese a fare la partita e il Cosenza tutto rintanato dietro a

Buonaiuto è andato a segno a Frosinone (foto © Ivano Frittoli)

Lecce Monza Cremonese Brescia Benevento Pisa Ascoli Frosinone Perugia Cittadella

65 63 63 61 60 60 55 54 49 48

Ternana Parma Como Reggina Spal Alessandria Cosenza L.R. Vicenza Crotone Pordenone

47 45 44 44 34 29 28 25 21 17

35 ª GIORNATA (18-04 h 15)

ARBITRO: FRANCESCO MERAVIGLIA DI PISTOIA

4-2-3-1 ALL.: FABIO PECCHIA

Alessandria-Pordenone 2-0, Ascoli-Reggina 2-0, Benevento-Vicenza 1-0, Brescia-Parma 1-0, Como-Cittadella 1-2, Cosenza-Monza 0-2, Crotone-Ternana 1-2, Frosinone-Cremonese 2-1, Lecce-Spal 1-0, Perugia-Pisa 1-1. Recupero: Cosenza-Benevento 1-0.

25 GERBO

10 CASO 9 CIOFANI

12 CARNESECCHI

RISULTATI 34 ª GIORNATA

ALL.: PIERPAOLO BISOLI 3-5-2

cercare di chiudere ogni varco. Pecchia e i suoi uomini questo lo sanno bene e pertanto serviranno concretezza e attributi giusti per evitare scivoloni inutili e sfruttare ogni episodio a proprio favore. Indisponibile Strizzolo (squalificato), torneranno però a disposizione Zanimacchia, che dovrebbe essere riproposto nell’undici titolare e Gondo (destinato alla panchina). Sempre fuori causa per infortunio sia Okoli che Valeri, due assenze pesanti, ma non sono ammessi alibi. Quindi avanti tutta, aspettando l’esito dell’attesissimo posticipo serale tra Monza e Brescia.

Cittadella-Alessandria (h 18), CremoneseCosenza, L.R. Vicenza-Perugia, Monza-Brescia (h 20.30), Parma-Ascoli (h 18), Pisa-Como (h 18), Pordenone-Benevento, RegginaLecce, Spal-Crotone (h 12.30), Ternana-Frosinone (h 18). PR IM AV E R A 2

CREMO OGGI IN CAMPO A VICENZA

Continua il momento di flessione dei grigiorossi di Pavesi, sconfitti sul terreno amico dall’Udinese (1-2). Tra l’altro, il gol della Cremonese è arrivato nel tempo di recupero con Pezzini, quando i friulani conducevano per 2-0. Oggi pomeriggio i grigiorossi, scivolati al sesto posto, cercheranno il riscatto alle ore 15 sul campo del Vicenza. CLASSIFICA (24ª giornata): Parma 45; Brescia, Udinese 44; Monza 43; Venezia, Cremonese 39; L.R. Vicenza 29; Virtus Entella 28; Cittadella 22; Como 21; Alessandria 18; Pordenone 17; Reggiana 5.

SERIE C

LA PERGOLETTESE HA ORA IN MANO LA SALVEZZA La Pergolettese ha messo un mattone pesante nella costruzione della salvezza diretta, andando ad espugnare l’ostico Martelli di Mantova. Vittoria arrivata al termine di una partita che l’ha vista protagonista assoluta in campo nei primi 45 minuti, chiusi con una sola rete di vantaggio (siglata da Morello), dopo aver sprecato almeno altre due opportunità. Poi la ripresa è stata di controllo, ma a volte di sofferenza, comunque giocata dai gialloblu con cuore e intelligenza. Peccato solo per le numerose ripartenze sprecate per troppa imprecisione nell’ultimo pas-

saggio, dopo la rete del raddoppio di Lepore. Un successo che mette i gialloblu in un’ottima posizione, in vista delle ultime due partite di campionato, la prima oggi alle 14.30 a Renate, dove la squadra di Mussa può già chiudere i conti con un successo. CLASSIFICA (36ª giornata):

Südtirol 86; Padova 84; FeralpiSalò 65; Renate 61; Lecco, Triestina 54; Pro Vercelli 52; Juventus U23 50; Piacenza 49; Fiorenzuola 43; Pro Patria, AlbinoLeffe, Virtus Verona 42; Pergolettese (-1) 40; Mantova 39; Trento 38; Pro Sesto, Seregno 32; Legnago Salus, Giana Erminio 30.

Il gol di Morello a Mantova

SERIE D • CREMA IN NETTA FLESSIONE, DOPO LA SOSTA SERVE UNA REAZIONE Svanito l’obiettivo dei playoff, il Crema sembra aver staccato la spina e a 5 giornate dalla fine può essere pericolo. Al ko di Legnano (1-3), si è aggiunto il tonfo casalingo con il Villa Valle (1-2). Dopo la pausa pasquale servirà una reazione. CLASSIFICA (33ª giornata): City Nova 67; Brusa-

porto 60; Legnano, Folgore Caratese 56; Desenzano Calvina 55; Ciserano 54; Casatese 52; Sporting Franciacorta, Arconatese 50; Breno 49; Ponte San Pietro 42; Crema 41; Castellanzese 38; Real Calepina 37; Sona, Villa Valle 35; Vis Nova Giussano 31; Leon, Caravaggio 29; Olginatese 27.


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Sport

Sabato 16 Aprile 2022

CANOTTAGGIO • IL 2 9 APRILE A SABAUDIA PRESSO LE FIAMME GIALLE

CALCIO • EPILOGO DEL PROCESSO SPORTIVO DI PRIMO GRADO

TEATRO IN MEMORIA DI MONDELLI

PLUSVALENZE: TRUTTI PROSCIOLTI

ROMA - Venerdì 29 aprile le Fiamme Gialle, a un anno dalla prematura scomparsa per un male incurabile, intitoleranno il Teatro Fiamme Gialle, adiacente la sede del III Nucleo Atleti di Sabaudia, in pieno centro città, alla memoria del compianto campione di canottaggio e finanziere Filippo Mondelli. Il Teatro Fiamme Gialle “Filippo Mondelli” continuerà ad essere il fiore all’occhiello di Sabaudia, a disposizione della comunità per spettacoli ed eventi di vario genere. (Fonte Italpress)

ROMA - Tutti prosciolti. E’ l’epilogo del processo sportivo di primo grado sul caso plusvalenze. Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica “ha prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale”. Lo scorso 1º aprile erano stati deferiti 11 club (Juventus, Sampdoria, Napoli, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo, Novara e Pescara) e 61 persone tra dirigenti e amministratori. (Fonte Italpress)

» basket serie a

i biancoblu non devono mollare anche se la situazione è compromessa

Malgrado le due sconfitte contro Tortona e Milano, la squadra di Galbiati ha giocato buoni match, ma ancora una volta non è stata fortunata, come per tutta la stagione

Vanoli a Trieste per concludere a testa alta Possiamo catalogarla come la stagione delle occasioni mancate. Un campionato che è perfettamente sintetizzato nel match perso in volata contro Tortona, giocato nel complesso bene dalla Vanoli, incapace però di cogliere le occasioni per vincere il match. Ed è successo tante volte nelle 26 giornate fino ad ora disputate, con i biancoblu che hanno gettato al vento quei punti che la distanziano da avversari non certo irresistibili come Varese (che ha esonerato a sorpresa Roijakkers), Napoli e Treviso. Una stagione molto simile a quella di cinque anni fa, terminata con la retrocessione dei rimpianti (allora la Vanoli racimolò 18 punti, ma in A2 andava solo l’ultima classificata), cancellata però dal ripescaggio. Stavolta sembra più improbabile l’arrivo di una wild card, ma per correttezza la squadra non deve mollare la presa, perché con ancora quattro partite da giocare, la matematica non condanna al momento la squadra di Galbiati. Il coach sta spendendo le ultime energie rimaste, nel difficile tentativo di motivare la squadra e da quello che si è visto contro Tortona e Milano, sembra esserci riuscito, anche se sono arrivare altre due sconfitte in questa

RIS U L T AT I 2 6 ª G IO R N A TA

McNeace a canestro contro Tortona (foto Passamonti)

Cremona-Tortona 73-74, Napoli-Brescia 6870, Pesaro-Sassari 75-73, Reggio Emilia-Trieste 103-109, Trento-Brindisi 96-78, VareseTreviso 80-89, Venezia-Fortitudo Bologna 7772, Virtus Bologna-Milano 83-65.

CLA SSIF ICA Virtus Bologna* Milano* Brescia Tortona Venezia Sassari* Reggio Emilia Pesaro

44 40 36 28 28 26 26 24

*una partita in mrno

FABIO VARESI

24 Trieste Varese 22 Trento 22 Brindisi 22 Treviso* 20 Napoli 20 Fortitudo Bologna 16 Cremona 14

RIS U L T AT I 1 6 ª G IO R N A TA

Milano-Cremona 70-61, Napoli-Reggio Emilia 82-85, Pesaro-Fortitudo Bologna 88-87, Sassari-Treviso 94-80, Tortona-Brescia 81-74, Varese-Trieste 76-92, Venezia-Brindisi 8078, Virtus Bologna-Trento 95-88.

27ª GIORNATA (16-04): Brescia-Reggio Emilia (h 18), Fortitudo Bologna-Trento (h 20.30), Milano-Napoli (h 17), Pesaro-Virtus Bologna (h 20), Sassari-Venezia (h 12), Tortona-Varese (h 17.30), Treviso-Brindisi (h 20.45), Trieste-Cremona (h 19.30).

tribolata stagione. Non è ancora tempo per i processi sportivi, anche se col senno di poi, la scelta di aspettare a lungo Miller e Harris si sta rivelando fatale, mentre le precarie condizioni fisiche di McNeace, hanno privato per troppo tempo la squadra di

un centro che nelle ultime settimane ha comunque dimostrato buone qualità. Insomma, tra errori e sfortuna, la Vanoli non è mai riuscita a invertire la rotta di un campionato che nel girone di ritorno è diventato un autentico calvario. Ma nello sport fino che

c’è vita, si deve combattere, anche se stasera a Trieste i biancoblu si presenteranno di nuovo senza l’elmetto. L’Allianz di coach Franco Ciani, infatti, sembra aver superato il momento difficile ed è reduce dai successi di Reggio Emilia e Varese, che hanno rilanciato le ambizioni di playoff dei giuliani. Galbiati darà ancora spazio ai giovani, che rappresentano il futuro della Vanoli, nel caso sia costretta a ripartire dalla serie A2.

V OLLEY

IL PRIMATO DI OFFANENGO SI DECIDERÀ SOLO ALL’ULTIMO TURNO Mentre in serie A1 la Vbc Casalmaggiore si prende un po’ di tempo per pianificare il futuro, dopo la sofferta salvezza, in serie B1 la stagione sta entrando nel vivo, con il rush finale della regular season. Nel girone B, non si ferma la corsa in vetta della Chromavis Abo Offanengo (nella foto), che travolgendo 3-0 la Walliance Ata Trento, ha colto la 16ª vittoria consecutiva, mantenendo così il primo posto, con un punto in più della Picco Lecco (avversario dell’ultima giornata il 30 aprile) e quattro lunghezze di vantaggio su Costa Volpino. Prima della sfida decisiva, le neroverdi saranno impegnate in Trentino

con la Rothoblaas Volano. Nulla da fare per la Enercom Fimi Crema, travolta 3-0 dal Don Colleoni e scivolata a -5 dalla salvezza, con due sole partite ancora da giocare. Nel girone D, l’Esperia Cremona è tornata a sorridere grazie al facile successo sul MioVolley Gossolengo. Le gialloblu, prima del recuperodi ieri sera a Cesena, erano quarte, ma a una sola lunghezza dal 2º posto. Vittoria al tie break per la Cvs RaMa Ostiano contro proprio Cesena, che vale il 5º posto in classifica per le cremonesi. In serie B maschile, infine, netto successo della Imecon Crema (30 contro Cavaion), che vale l’ipoteca alla salvezza.

foto Matteo Benelli (Gruppo fotografico Offanengo)

BASKET B • JUVI IN VETTA OGGI C’È SAN VENDEMIANO Dopo un lungo inseguimento, la Ferraroni JuVi Cremona ha raggiunto la vetta, grazie alla vittoria di Mestre (77-72) e alla sconfitta di Cividale a Monfalcone. La trasferta in Veneto non era facile e si è confermata tale, con i cremonesi che hanno conquistato il successo solo nell’ultimo quarto con un parziale di 23-16. Grande protagonista Nasello (nella foto Zenzolo), autore di 29 punti, ben spalleggiato da Gobbato e Preti (17 punti a testa). Oggi alle 18.30 la JuVi difende la vetta al PalaRadi contro San Vendemiano. Ancora tempi duri, invece, per Crema che ha ceduto di schianto nell’ultimo quarto a Padova (87-68), dopo essere rimasta in partita per 30’. Stasera contro Bergamo è vietato sbagliare. CLASSIFICA (26ª giornata): JuVi Cremona, Cividale 46; Mestre, San Vendemiano 36; Bergamo 30; Vicenza 28; Desio, Fiorenzuola 26; Monfalcone 24; Padova 22; Lumezzane 20; Bologna 18; Crema, Jesolo, Olginate 16; Bernareggio 10.

SERIE A2 • LE AZZURRE NON CONOSCONO OSTACOLI È davvero impressionante la facilità con la quale il Basket Team Crema travolge gli avversari: 83-49 con Treviso (D’Alie 25 punti) e 9341 nel recupero contro Brescia (Conte 26). Le azzurre in classifica hanno fatto il vuoto e oggi alle 18 sfidano a Bolzano il Valbruna. CLASSIFICA (24ª giornata): Crema 48; Udine* 38; Milano 36; Brescia* 34; Alpo, Castelnuovo Scrivia 32; Ponzano 22; Mantova 20; Carugate 18; Valbruna Bolzano 16; Alperia Bolzano 14; Treviso 10; Vicenza* 8; Torino* 4. *Una partita in meno.


Sport

» CICLISMO

Sabato 16 Aprile 2022

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con una grande azione è diventata la prima italiana a trionfare in olanda

Già nel Giro delle Fiandre aveva dato segnali positivi e nella Amstel Gold Race ha compiuto un capolavoro. «Ringrazio la squadra e la mia famiglia». Oggi ci prova nella Parigi-Roubaix

Marta Cavalli è già nella storia azzurra FORTUNATO CHIODO

Marta Cavalli non è solamente una giovane fuoriclasse, ma anche una professionista straordinaria. Non si è sottratta al duello su muri e pavè nelle classiche del Nord in Belgio (Gand-Wevelgem e Giro delle Fiandre), ma ha fatto il grande salto di qualità nell’8ª Amstel Gold Race, in Olanda, con partenza da Maastrich e arrivo a Valkeunburg. Ha messo nel sacco tutte con un’azione da autentica finisseur. Ha danzato sui pedali sul Cauberg, la 24enne cremonese di San Bassano e portacolori dell’equipe francese Fdj Nouvelle-Aquitaine-Futuroscope e delle Fiamme Oro e finalmente abbiamo potuto ascoltare le note dell’Inno di Mameli per il primo successo di un’italiana in questa classica. Sul podio con lei l’olandese Demi Vollering (Team SD Worx) e la tedesca Liane Lippert (Team Dsm). Solo quarta l’olandese Annemiek Van Vleuten (Movistar Team) e a completare la giornata magica, ci sono l’8° posto della campionessa del mondo Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) e il decimo di Sofia Bertizzolo (Uae Team).

L’arrivo vincente di Marta Cavalli (a lato sul podio)

Oggi la Cavalli ci prova nella prestigiosa ParigiRoubaix. «Non ci si potrà nascondere, cercherò di essere protagonista», ha affermato Marta che nella prima edizione femminile della Roubaix nell’autunno del 2021, corsa nel fango, ha colto un ottimo ottavo posto. Sul podio dell’Amstel Gold Race ha fatto finta di assaporare la birra, non è la sua bevanda pre-

ferita, poi ha passato la pinta alle compagne della Fdj Nouvelle-AquitanieFuturoscope, che ne hanno approfittato per festeggiare questo grande successo. «Non amo la birra, ma da oggi avrà comunque un posto speciale nel mio cuore - ha racconta la cremonese sul podio di Valkenburg -. Lo confesso, sapevamo che la vittoria non era distante,

ma ora che è arrivata, la sensazione è davvero fantastica. Nel 2021 ho fatto il salto di qualità, da settimane vedevo in allenamento che miglioravano le cose, sentivo di crescere. Finora avevo avuto un po’ di sfortuna, ma stavolta è andato tutto bene. Il finale della corsa? Scollinato il Cauberg, dall’ammiraglia mi hanno sprinto ad attaccare e ci ho provato

ARVEDI CYCLING S’IMPONE CON MATTIA PINAZZI

Sprint vincente del velocista Mattia Pinazzi (nella foto), parmense di Sacco di Colorno nella 78ª Vicenza-Bionde, classica nazionale per Elite e Under 23, con arrivo a Bionde di Salizzone nel Veronese. Pinazzi, atleta della Arvedi Cycling e già vincitore sulla pista dell’autodromo di Misano, ha regolato il gruppo precedendo Mattia Garzara (Cycling Team Friuli) e Davide Persico (Team Colpack-Ballan), coprendo 163,700 km alla media di 44,450. Dario Igor Belletta (GB Team-Pool Cantù), uno dei favoriti alla Dondeo, ha rotto il ghiaccio nel 2022 vincendo con autorità il Trofeo Città di Treviglio, precedendo il piemontese Alessandro Perracchione e Luca Giaimi.

sfruttando il momento di rilassamento delle mie avversarie. Quando mi sono voltata e ho visto che c’era il gap, mi sono detta, non ci credo. Quel rettilineo d’arrivo non finiva mai, ho spinto fino alla fine perché non volevo rischiare niente, non volevo sorprese». Quali sono le tue sensazioni? «Un vero uragano, capisci di aver realizzato qualcosa di importante, di aver concretizzato un sogno che inseguivo da tanto tempo. Devo dire grazie alla mia squadra, al mio staff e alla mia famiglia. Mio papà aveva preso una domenica di riposo la settimana scorsa per seguirmi al Fiandre, non è andata benissimo, ma credo di aver regalato ai miei genitori una grande soddisfazione». In campo maschile, sprint finale tra l’ex campione del mondo Michal Kwiatkowski e l’ex iridato Under 23 Benoiy Cosnefroy, che ha premiato al fotofinish il polacco. In evidenza il cremonese Luca Rastelli, neoprofessionista della Bardiani Csf Faizanè, autore di una fuga sulle cotes dell’Olanda. In gara nel Giro di Sicilia, sarà sicuramente protagonista nel 105° Giro d’Italia (6-29 maggio).

GIOVANISSIMI: AL TEAM SERIO IL TROFEO DI POZZAGLIO Tanti Giovanissimi hanno regalato emozioni nel “1° Gran Premio Comune di Pozzaglio”, prima prova della Challenge Cav. Roberto Martinelli-Memorial Cav. Uff. Mario Vicini, organizzata dal Pedale Cremonese e alla presenza di Barbara Mussa, responsabile tecnico della Lombardia. Il Team Serio di Pianengo ha vinto il trofeo per società. I VINCITORI • G1: 1) Thomas Bertelli (VC Cremonese B&p Recyclin). G1 femminile: 1) Giulia Maiocchi (Pedale Lungavilla). G2: 1) Diego Minoia (CC Cremo-

nese-Arvedi). G2 femminile: 1) Aurora Moretti (Team Serio Pianengo). G3: 1) Tommaso Menga (VC Cremonese B&p Recycling). G3 femminile: 1) Selene Sforzini (Pedale Lungavilla). G4: 1) Sergio Bocci (Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore). G4 femminile: 1) Serena Dominoni (UC Cremasca). G5: 1) Nicolò Belli (Scuola Ciclismo Mincio Chiese). G5 femminile: 1) Viola Setti Scapuzzi (VC Cremonese B&p Recyclin). G6: 1) Riccardo Longo (Team Serio). G6 femminile: 1) Greta Manfredini (Team Serio).

La partenza della G6

JUNIORES

LUNEDÌ SI CORRE LA COPPA DONDEO Ci siamo. Lunedì mattina si corre la grande classica in linea di primavera, la Coppa Dondeo riservata alla categoria Juniores, con partenza e arrivo a Cremona. Quest’anno la corsa celebra i 75 anni di storia, con l’inserimento nel calendario nazionale e nella prestigiosa challenge dell’Oscar TuttoBici, dunque è la tappa decisiva per l’assegnazione del premio che celebra il miglior atleta della stagione nella categoria. Merito del Velo Club Cremonese B&p Recycling del presidente Cristiano Colleoni e del direttore tecnico Fulvio Feraboli, in sinergia con il titolare del Bar Pasticceria Dondeo Fabiano Frontali e con la struttura organizzativa diretta da Eugenio Villa. Partenza da Cremona il 18 aprile e arrivo dopo 120 km. Al via 30 squadre e 176 partecipanti: su tutti il favorito numero uno Igor Dario Belletta di Arluno (Milano), che punta al bis nella “Dondeo”. Quest’anno ha esordito nel team Pool Cantù-GB Junior, diretto dall’ex professionista Gianluca Bortolami ed ha indossato la maglia azzurra nella GandWevelgem e nell’Internazionale su pista di Grenghen in Svizzera. Tra i possibili protagonisti ci sono anche lo sloveno Sivok Tomas (Nuova Ciclistica Arma Team Franco Ballerini), il bergamasco Niccolò Arrighetti (Gs Massì Supermercati), Mirko Bozzoli (Aspiratori Otelli), Salvatore Florio (Team Cesano), Alessio Delle Vedove (Borgo Molino Rinascita), tanto per citarne qualcuno. Punzonatura a Cremona dalle 9.30 dinanzi allo storico Bar Pasticceria Dondeo in via Dante e arrivo previsto intorno alle 12.20.

DUATHLON

LO STRADIVARI SFIORA IL PODIO NELLA SPRINT A PIACENZA CON GLORIA CISOTTO Lo Stradivari Triathlon Team ha partecipato al duathlon sulla distanza sprint che si è svolto a Piacenza. In evidenza Gloria Cisotto (nella foto), che ha concluso la prova emiliana con il quarto tempo assoluto in 1h00’59”. Al termine di una intensa e bella gara, solo 9 secondi hanno diviso l’atleta dello Stradivari Team da un piazza-

mento sul podio. Una conferma per Gloria Cisotto, già vincitrice del duathlon sprint di San Benedetto del Tronto e protagonista con un posto nella top ten di categoria, ottenuto ai Campionati Italiani di duathlon classico di Pesaro. Per il team del presidente Massimo Ghezzi sono arrivate anche altre soddisfazioni dalla

prova di Piacenza, con buoni risultati nelle varie categorie ottenuti dal gruppo verdeblu. Questi gli altri risultati, oltre a quello della Cisotto: 12º posto di Mara Cisotto in 1h05’47”, 18º posto di Vittoria Lavadini in 1h07’29”, 25º posto di Francesca Ruggeri in 1h09’19”, 54º posto di Giovanni Bonfanti in 58’57”.


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Sport

Sabato 16 Aprile 2022

» canottaggio

Il tecnico commenta le prove di giacomo, pedrola e sali

Il quattro di coppia del cremonese ha conquistato l’oro la domenica, dopo il secondo posto del giorno prima, mentre le giovani bissolatine hanno colto entrambe un ottimo bronzo

Gigi Arrigoni promuove Gentili nel D’Aloja FABIO VARESI

È andata in archivio con soddisfazione per i colori azzurri la 36ª edizione del Memorial Paolo d’Aloja. Alla fine l’Italia ha conquistato 33 podi (8 ori, 10 argenti e 15 bronzi) e il Trofeo per Nazioni con 77 punti, davanti a Romania (58) e Grecia (25). Da segnalare l’affermazione del quattro di coppia di Giacomo Gentili (Fiamme Gialle/Bissolati), che riparte dopo la delusione olimpica con un equipaggio formato anche da Lorenzo Gaione, Davide Mumolo e Simone Venier. Gli azzurri (dopo l’argento del sabato con Leonardo Tedoldi al posto di Mumolo) hanno avuto la meglio su Romania e sul secondo equipaggio italiano. Sul podio anche la giovane bissolatina Elena Sali, bronzo con Magdalena Clerici nel doppio

Giacomo Gentili festeggia dopo la premiazione al D’Aloja (foto fapress © Enrico Artegiani)

pesi leggeri. Terzo posto anche per Susanna Pedrola (Bissolati), Giulia Bosio, Alice Gnatta e Vittoria Tonoli nel quattro di coppia femminile. «È stato un buon D’Aloja - commenta il tecnico azzurro Gigi Arrigoni

- sia per i risultati che per la partecipazione di nazioni, anche con atleti olimpici. Peccato per il maltempo di sabato, che ha impedito a tutti di dare il massimo. Bravo Giacomo, che con la vittoria di domenica,

vede pian piano riformarsi il suo quattro di coppia, anche se c’è ancora molto da fare. Bravissime le altre ragazze cremonesi, giovanissime, che si sono trovate a sfidare campionesse olimpiche. Un’ottima esperienza per il loro futuro, che comunque le conferma leader nella loro categoria». A Piediluco ha gareggiato in maglia azzurra anche Anna Scolaro (Flora), 7ª il sabato nel quattro senza Senior, pur essendo ancora una Under 23 e poi 8ª su un equipaggio modificato per il 50%. I giovani della Baldesio, invece, hanno gareggiato con il Comitato della Lombardia a Melano, nei pressi di Lugano e tutti e quattro (Andrea Politi, Matilde Contardi, Michelangelo Colopi e Alessandro Viola) hanno conquistato la medaglia d’oro nelle rispettive competizioni.

ATLETICA LEGGER A

CREMONESI PROTAGONISTI NELLA MARCIA E NEI SALTI Cremona Sportiva-Atletica Arvedi protagonista nella marcia e nei salti. I Cadetti hanno gareggiato nel Trofeo Nazionale Ugo Frigerio: ad Alessandria nei 5 km in pista, Giona Bozzetti ha sfiorato il podio (4º) in 26’54”95, con un sensibile miglioramento di oltre 2 minuti e mezzo sul precedente personale, mentre Francesco Struzzi ha chiuso al nono posto in 29’28”78, migliorando il personale di quasi un minuto. A Chiari, ottimo esordio e successo tra gli Allievi per Giulia Lodi. Nel salto in alto ha portato il proprio personale a 1,61 e ha così ottenuto il pass per i Campionati Italiani di categoria che si terranno a giugno a Milano. Vittoria nel salto in lungo anche per l’allieva Gloria Battocletti con un balzo a 5 metri. Nella stessa gara, terzo posto per la compagna di squadra Giulia D’Agostino (4,70).

BOCCE MASSIMO MALFATTO

Conferme e qualche sorpresa per le nostre bocciofile impegnate nella prima giornata del campionato di Promozione. Prima categoria • La bocciofila Capergnanica si aggiudica il derby cremasco superando l’Achille Grandi per 5-3. Sugli scudi i capergnanichesi Venturelli e Contini che, dopo aver vinto i loro due set in coppia (83 e 8-1), s’imponevano anche in terna con Erba per 8-2 e 8-6. Per i padroni di casa successo di Pedrignani-Testa che infliggevano due cappotti a Erba e Comizzoli, bissolatino che aveva pareggiato il suo match contro Testa. Seconda giornata di campionato in programma sabato 30 aprile con Familiare Tagliuno-Capergnanica e Achil-

FLORA OK, PARI TRA BISSOLATI E BALDESIO

le Grandi-Arcos Bocce. Seconda categoria • Grande equilibrio nel derby rivierasco tra la Bissolati (nella foto)

e la Baldesio terminato 4-4. La terna bissolatina formata da Papa-Lacca-Vailati si aggiudica il primo set (8-5), ma cede a Brocchieri-Dilda-Lupi nel successivo 3-8. Nell’individuale disco rosso per Gianpietro Lanfredi all’esordio contro Odoardo Ghisleri (3-8), ma si riabilita vincendo il secondo set per 8-1. Terminano in parità gli incontri di doppio che hanno visto impegnati Ferrari-Lanfredi opposti a Brocchieri-Bergamaschi e Vailati-Visconti contro Barbieri-Lupi. Senza patemi il successo esterno del Flora contro l’Arci Crema Nuova. La terna Ferrari-Zinetti-Ghidoni supera Moretti-Moretti-Mantovani (8-5 e 8-4), mentre

Elia Ravasi ha la meglio su Velio Bresciani con un doppio 8-5. I rivieraschi ZinettiGhidoni battono Erata-Mantovani (8-7 e 8-2), l'unico successo cremasco arriva da Bresciani-Magnini che hanno la meglio su Stringhini-Ravasi con un doppio 8-3. Se si affligge l’Achille Grandi di categoria A per l’inopinata sconfitta casalinga, sorride la formazione di categoria B opposta alla Nuova Verdi. La formazione cremasca torna da Monza con un buon pareggio (4-4) grazie alla bella prestazione di Rudy Bocca. vincente nell'individuale (8-3, 8-7) ed in coppia con Natale Scorsetti per 8-3 e 8-6. Il campionato riprenderà sabato 23 aprile con la 2ª giornata: in programma FadigatiBissolati, Baldesio-Arci Crema Nuova, Achille Grandi-Canonichese.


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SIAMO PRESENTI ANCHE A: CASALMAGGIORE (CR) c/o Poliambulatorio LE CO.ME.TE. - Via Don Paolo Antonini, 12 • PIADENA (CR) c/o Poliambulatorio LE CO.ME.TE. - Via Platina, 46 • GADESCO PIEVE DELMONA (CR) c/o Centro Tutela Salute MED - Centro Comm. Iper Cremona 2, Via Enrico Berlinguer • PIZZIGHETTONE (CR) c/o Farmacia Bonfanti - Via Castello, 1 • ORZINUOVI (BS) c/o Farmacia Adua - Via Bracesco, 3b • SORESINA c/o Farmacia Solzi - Via Barbò, 40 • CASALMORANO (CR) c/o Centro Futuro Salute - Piazza IV Novembre, 7/8 • RIVOLTA D’ADDA (CR) c/o Farmacia Ferrario - Piazza Vittorio Emanuele II, 33


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