La Cremo ha svoltato, soprattutto nei risultati. Qualcuno resta scettico sul gioco proposto da Corini, ma sette punti in tre partite sono un’ottima base sulla quale costruire un campionato di vertice. I meriti del tecnico bresciano vanno oltre la risalita in classifica, perché il pieno recupero di Bonazzoli e la crescita di Barbieri e Zanimacchia, finalmente tornati nei loro ruoli, non sono casuali. Ora non resta che attendere il miglior Johnsen, ma i segnali lanciati nella trasferta di Modena sono incoraggianti. E poi c’è lui, Franco Vázquez che pare vivere una seconda giovinezza, soprattutto con moduli che ne esaltano l’indubbia classe. Di negativo ci sono i gol presi da palla inattiva, che hanno penalizzato la squadra, aspetto sul quale Corini dovrà lavorare. E per la serie, gli esami non finiscono mai, oggi allo Zini arriva la capolista Pisa, formazione da rispettare ma non da temere, perché questa Cremo ha tutte le armi per fare bottino pieno e quindi avvicinarsi alla vetta della classifica, posizione più consona al valore della rosa.
NOTE: ammoniti Magnino, Santoro, Vazquez, De Luca, Quagliata, Castagnetti.
I toscani non erano accreditati a comandare la classifica
Pisa, che partenza lanciata con la guida di Pippo Inzaghi
Esattamente un anno fa il Pisa di Aquilani aveva solo 12 punti ed ora ne ha il doppio. Merito di Pippo Inzaghi, che dopo la negativa parentesi di Salerno, è in cerca dell’ennesimo rilancio in serie B e per ora ci sta pienamente riuscendo. Del resto, i nerazzurri non sono cambiati molto dalla scorsa stagione, ma si sono rinforzati nei ruoli chiave della squadra. Il reparto arretrato è stato puntellato dagli arrivi del portiere Semper (dal Como) e del difensore Rus (tornato dopo l’esperienza a Cipro), mentre a centrocampo sono stati ingaggiati i danesi Abildgaard (come Semper pro
innesti mirati I nerazzurri si sono rinforzati in tutti i reparti con giocatori di qualità per la serie B e i risultati si vedono
tagonista della promozione in serie A del Como) e Højholt (dall’Aalborg). In attacco i rinforzi sono il danese Lind, prelevato dal Silkeborg e Bonfanti, arrivato dal Modena. Il resto della rosa è formato da giocatori confermati come Caraccioli, Canetrelli e Beruatto in difesa, Tramoni e Touré a centrocampo, Arena, Mlakar e Moreo in attacco. Insomma, una squadra solida, forse non accreditata alla vigilia tra le favorite per la promozione, ma in grado
TOMMASO BARBIERIDIFENSORE
Cremonese e Pisa si sono incontrate una quarantina di volte nella storia del calcio. Il primo confronto avvenne nel 1937 e finì 1-1, l’ultimo il primo maggio di quest’anno che ha visto i grigiorossi di Stroppa trionfare sui nerazzurri di Aquilani per 2-1. Partita complicata per la Cremo, come quasi tutte quelle con i toscani. Rigore di Ciofani per il vantaggio al 13’, rete del pareggio di D’Alessandro e magistrale punizione di Coda a cinque minuti dal 90’. Tante sfide, tante battaglie, tanti risultati sorprendenti. Il fatto curioso è che le due squadre non si sono mai affrontate in serie A, pur essendoci state entrambe per parecchi campionati. Solo confronti in serie C e B.
Non vogliamo tornare (ne abbiamo già parlato tanto) su quella maledetta ultima gara di campionato del giugno 1987 quando la Cremonese di Mazzia venne battuta dal Pisa di Gigi Simoni e perse la promozione in serie A. Ci
sono stati altri confronti che vanno ricordati. Come quello del 28 ottobre 2021, quando Daniel Ciofani al 93’ trovò il gol del pareggio in mischia dopo che il Pisa era passato in vantaggio con Beruatto, il cui tiro era stato deviato da Bianchetti alle spalle di Carnesecchi. Ma non possiamo dimenticare nemmeno il 3-4
del 31 gennaio 2020, con Rastelli sulla panchina grigiorossa. Una partita ricca di colpi di scena ed emozionante sino alla fine. Anzi, oltre. Cremonese in vantaggio con Deli e poi raddoppio di Palombi. Minesso riapre la partita prima della fine del primo tempo ma in due minuti ad inizio ripresa il Pisa
pareggia e passa in vantaggio con Masucci e Birindelli. Piccolo, colpevole sul primo gol del Pisa, rimedia su calcio di punizione, ma nel recupero arriva la doccia fredda. Viene espulso Terranova per doppia ammonizione e sull’ultima azione Masucci da sinistra mette in mezzo un pallone che Pisano incorna in rete da due passi. I precedenti comunque parlano di un vantaggio di vittorie della Cremonese allo Zini. Diverso il discorso all’Arena Garibaldi, dove i padroni di casa hanno quasi sempre avuto la meglio. Nella mia mente rimane però quell’1-0 siglato da Vitiello il 18 marzo 2007. Roselli fu costretto a cambiare sia l’autore del gol che Franco perché entrambi si erano infortunati per la troppa esultanza.