Karel Appel

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Karel Appel (Amsterdam 1921 - Zurigo 2006) "Angoisse" 1960 olio su tela cm 114x146 Firmato e datato 60 in basso a destra Provenienza La Medusa Studio d'Arte Contemporanea, Roma Collezione privata, Roma Collezione privata, Genova Esposizioni "Una stagione informale" Museo Archeologico Regionale, Aosta, 21 giugno - 25 ottobre 2015, p. 20 ill. in catalogo Opera registrata presso la Karel Appel Foundation, Amsterdam, con il n. 0526X60 € 130.000 - 160.000

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Non posso prevedere ciò che sta succedendo: è una sorpresa. La pittura, come la passione, è un’emozione piena di verità, che risuona di un suono vivo, come il ruggito che proviene dal petto del leone. Karel Appel


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Le origini di COBRA sono dialettiche, perché sono rintracciabili nel surrealismo, o meglio nel rifiuto delle dottrine spurie del surrealismo. Dal 1926 c’era un gruppo surrealista in Belgio, ma si sviluppò in modo diverso da quelli che subirono l’influenza di Breton a Parigi. In Belgio c’era poco interesse per il misticismo o per l’automatismo. Christian Dotremont, personaggio chiave nel movimento COBRA, iniziò a collaborare coi surrealisti dopo la pubblicazione del suo primo libretto, Ancienne Eternité, un lungo poema d’amore. Si mise in contatto con Breton a Parigi, ma alla fine ruppe con lui sulle questioni del misticismo e del Partito Comunista. Al suo ritorno in Europa dopo la seconda guerra mondiale, Breton non voleva aver nulla a che fare col partito e tentò di fare della “magia” il puntofocale dell’azione surrealista. Nel 1947, Dotremont rispose fondando il gruppo Surrealisme Révolutionnare, allo scopo di “rinnovare la sperimentazione surrealista,riaffermarne l’autonomia e la simultanea necessità di un’azione comune”. Nei suoi discorsi e scritti teorici, Dotremont pose sempre l’accento sul bisogno dell’attività collettiva. Al primo meeting di Surrealisme Révolutionnare, nell’ottobre 1947, Dotremont fece uso dell’appena pubblicato critique de la vie quotidienne di Henri Lefebvre, e sottolineò che l’esperimento surrealista doveva aver luogo nel contesto della vita quotidiana. Il pittore danese Asger Jorn fu subito un sostenitore del gruppo di Dotremont. Jorn aveva già conosciuto Breton e definito “reazionari” i surrealisti parigini. All’epoca, Jorn era un esponente di spicco del gruppo Host, un’unione di pittori, scrittori e architetti riunitisi in origine intorno alla rivista Helhesten (la“casa infernale”), edita a Copenaghen dal 1941 al 1944.Tra i suoi membri vi erano i pittori Jacobsen, Alfelt e Bille, gli scrittori Schade e Nash (fratello di Jorn) el’architetto Olsen. Helhesten era eclettica e conteneva una gran varietà di materiali, che spaziavano dalle critiche per immagini alla società dei consumi ai testi sul jazz, dalla poesia agli scritti sull’arte negra, dalla critica cinematica agli studi sulla cultura nordica. Dotremont e Jorn erano stati presentati dal pittore Antonio Saura, Dea, olandese Constant (nato ad Amsterdam nel 1920). Jorn aveva incontrato per la prima volta Constant a Parigi nel 1946, ad una mostra di Mirò, e la seconda volta - per caso - poche ore dopo, in un caffè. Constant si sarebbe dimostrato fondamentale per la 26


fondazione di COBRA. Nel1948 fondò il gruppo olandese Reflex, tra i cui membri vi erano Appel e Corneille. Nell’omonima rivista, il gruppo pubblicò testi di letteratura, poesie, studi sulla cultura popolare ed elaborazioni teoriche della sua piattaforma sperimentale (che comprendeva l’opposizione all’influenza omologante di De Stijl). Il primo numero di Reflex conteneva due testi di Constant, uno era un manifesto, l’altro una dichiarazione di Libertà in cui egli affermava: “Nel vuoto culturale senza precedenti seguito alla guerra... in cui la classe dominante spinge sempre di più l’arte in una posizione di dipendenza... Noi troviamo stabilita una cultura individualistica che viene condannata dalla stessa cultura che l’ha prodotta, perché la sua convenzionalità impedisce l’esercizio dell’immaginazione e del desiderio, e blocca l’espressione vitale... Non può esserci un’arte popolare, anche se al pubblico vengono fatte concessioni come la partecipazione attivamentre le forme dell’arte vengono imposte storicamente. L’arte popolare è caratterizzata dall’espressione vitale, collettiva e diretta. Sta per nascere una nuova libertà, una libertà che permetterà alle persone di soddisfare i loro desideri creativi. Come risultato di questo processo, la professione dell’artista cesserà di occupare una posizione di privilegio; è per questo che alcuni artisti contemporanei vi si oppongono. Nella fase di transizione, la creazione artistica si ritrova in guerra con la cultura esistente, e contemporaneamente annuncia una cultura a venire. Con questa dualità, l’arte assume un ruolo rivoluzionario nella società.” Questo testo dà un’anticipazione di cosa sarebbe divenuta la piattaforma di COBRA. Il gruppo COBRA fu costituito a Parigi nel novembre 1948, dopo che sei delegati avevano lasciato un convegno del Centro Internazionale per la Documentazione sull’Arte d’Avanguardia, protestando per la banalità del dibattito. I sei si riunirono in un caffè sul Quai St. Michel, dove formarono un gruppo dissidente.

Riunione Cobra a casa di Atlan a Parigi intorno al 1950. A sinistra: Doucet, Constant, Dotremont, Mrs Atlan, Atlan, Corneille e Appel 27


Dotremont stese una breve dichiarazione (“L’unico motivo per cui proseguire una collaborazioneinternazionale sta nella collaborazione organica e sperimentale, che eviti il dogmatismo e la sterile teoria”), che fu firmata da Constant, Appel e Corneille per Reflex (Olanda), da Jorn per Host (Danimarca) e da Dotremont e Noiret per il Surrealisme Révolutionnare (gruppo prevalentemente belga). Dotremont inventò il nome COBRA (COpenaghen, BRuxelles, Amsterdam) una o due settimane più tardi. La prima manifestazione di COBRA ebbe luogo dopo qualche settimana, come parte dell’annuale mostra collettiva di Host a Copenaghen. I singoli gruppi facenti parte di COBRA dovevano ancora amalgamarsi, e per il momento agivano semi-indipendentemente. COBRA giunse ad avere circa cinquanta membri fra pittori, poeti, Jean Dubuffet, Alentour la maison, 1957 architetti, etnologi e teorici, da dieci diversi paesi. E ne avrebbe avuti di più se la Cortina di Ferro non avesse tagliato in due la vita politica e culturale europea. Nei suoi primi giorni COBRA era in contatto col gruppo ceco RA, e alla mostra COBRA di Amsterdam del 1949 furono esibite opere di Josef Istler spedite da Praga. Sfortunatamente, la repressione in Cecoslovacchia interruppe questi scambi. Tra le iniziative di COBRA vi furono convegni, mostre, scambi, e la pubblicazione della rivista COBRA. Quasi tutte queste iniziative erano gestite da Constant, Dotremont e Jorn, anche se la rivista doveva essere pubblicata da diversi gruppi che usavano il francese come lingua comune. Sebbene COBRA funzionasse come un collettivo, nel gruppo c’erano tensioni interne. Il movimento dovette affrontare anche problemi politici: Dotremont, Jacobsen ed altri dovettero rompere col Partito Comunista, che aveva sposato la causa del realismo socialista. ....Comunque, benché fosse di un’ovvietà lampante che il PC non avrebbe mai accettato la posizione di Dotremont, secondo cui “la macchia di colore è un grido nelle mani del pittore... un grido della materia stessa”, la rottura fu preceduta da un approfondito scambio di opinioni. Jean Dubuffet, Personnage, 1962 28


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