Catalogo Asta Arte Moderna e Contemporanea | 25 maggio 2021

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ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Milano, 25 maggio 2021 1


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Asta Asta

Martedì 12 Giugno 2018 ore 15.30 dal lotto 1 al lotto 109

Martedì 25 maggio 2021 ore 15.30 dal lotto 1 al lotto 121

Esposizione

Esposizione 21, 22, 23 maggio 2021 8,ore 9, 10 Giugno 2018 10/13 - 14/18 ore 10.00-13.00 / 14.30-18.30

Private viewing su appuntamento

18, 19, 20 maggio 2021 Private viewing su appuntamento ore 10/13 - 14/18 4, 5, 6, 7 Giugno 2018 ore 10.00-13.00 / 14.00-18.00

Arte Moderna e Contemporanea

IL PONTE CASA D’ASTE S . R . L . - PALAZZO C RIVELLI Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com P.iva 01481220133

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CENTRALINO 02 86314.1 AMMINISTRATORE UNICO Stefano Redaelli Tel. 02 8631419 DIRETTORE GENERALE Rossella Novarini Tel. 02 8631419 direzione.generale@ponteonline.com info@ponteonline.com ASSISTENTE DI DIREZIONE Francesca Conte Tel. 02 8631452 francesca.conte@ponteonline.com Laura Pucci Tel. 02 8631404 laura.pucci@ponteonline.comom AMMINISTRAZIONE Fiammetta Saliu Tel. 02 8631414 amministrazione@ponteonline.com Federica Matera Tel. 02 8631415 federica.matera@ponteonline.com Lorena Massè Tel. 02 8631465 contabilita@ponteonline.com Linzy Hu Tel. 02 8631482 linzy.hu@ponteonline.com Bernadette Cornes Tel. 02 8631450 bernadette.cornes@ponteonline.co \\\\ Luca Bortolussi Tel. 02 8631451 luca.bortolussi@ponteonline.com

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1 Adolfo Wildt (Milano 1868 - 1931) "La fede nell'infanzia" 1922 inchiostro di china e oro su pergamena cm 26,3x19,5, incollato da Wildt su cartoncino cm 44x35,5 Firmato e titolato in basso Provenienza Dono di Wildt ad Andreina Maggi e Giuseppe Rossi Collezione De Carli, eredi Maggi e Rossi, Milano Bibliografia La fede nell'infanzia è un tema eseguito da Wildt a disegno dapprima su carta e poi, con variazioni, su pergamena. Bibliografia del tema "Mostre individuali dei pittori Ambrogio Alciati, Giuseppe Biasi, Aroldo Bonzagni, Guido Cinotti e dello scultore Adolfo Wildt" catalogo della mostra, Galleria Pesaro, Milano, 1 - 23 febbraio 1919 (disegno su carta, altro esemplare) E. Cozzani "L'Eroica" 1920, Quaderno 7071-71, s.p. ma 53 (disegno su carta, altro esemplare) "XIII Esposizione Internazionale della Città di Venezia, 1922, Venezia" catalogo della mostra, sala 19, "Mostra individuale di Adolfo Wildt

Gustav Klimt, Ver Sacrum, 1900 14

e Alessandro Mazzucotelli" pp.71 - 73, n. 47 (disegno su pergamena, altro esemplare) "Wildt" grande cartella di riproduzioni fotografiche, Bestetti e Tumminelli, Milano - Roma 1926, tavola 73 (disegno su pergamena, altro esemplare) G. Valori "Libri" in "Lidel", Milano, 15 settembre 1923 (disegno su carta, altro esemplare) G. Viazzi, V. Scheiwiller "Poeti simbolisti e liberty" edizioni Scheiwiller, collana "All'insegna del pesce d'oro" Milano, 1971, vol II, p. 153 tav. n. 7 G. Olcese e V. Scheiwiller "Disegni di Adolfo Wildt (1868-1931)" catalogo della mostra, Milano, 12 ottobre - 16 novembre 1972, s.p. n. 19 (disegno su carta, altro esemplare) P. Mola "Adolfo Wildt / 1868-1931" catalogo della mostra, Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro, Venezia, dicembre 1989 - marzo 1990, pp. 107 (disegno su carta, altro esemplare), 179-180 n. 59 P. Mola "Adolfo Wildt. Ein Italienischer Bildhauer des Symbolismus" catalogo della mostra, Mathildenhöhe, Darmstadt, 25 marzo - 17 giugno 1990, pp. 222 - 223 (disegno su carta, altro esemplare) E. D. Bliski, E. Brown "Jewish Women and theirs Salons. The Power of Conversation" catalogo della mostra, The Jewish Museum of Art, New York, 4 marzo - 10 luglio 2005 L. M. Barbero "1900 - 1961 Arte italiana nelle Collezioni Guggenheim" Arca, Ex Chiesa di San Marco, Vercelli, 26 febbraio - 5 giugno 2011, pp. 36-37 P. Mola "Wildt. L'anima e le forme" catalogo della mostra, Musei di San Domenico, Forlì, 28 gennaio - 17 giugno 2012, p. 264 n. 67 ill. (disegno su pergamena, altro esemplare) B. Avanzi, O. Ferlier "Adolfo Wildt (1868 - 1931), le dernier symboliste" catalogo della mostra, Musée de l'Orangerie, Parigi, 15 aprile - 13 luglio 2015, poi Galleria d'Arte Moderna, Milano, 27 novembre 2015 - 14 febbraio 2016, p. 63 (disegno su carta, altro esemplare) F. Benzi "Margherita Sarfatti e l'arte in Italia tra le due guerre" catalogo della mostra, Galleria Russo, Roma, 12 marzo - 4 aprile 2020, p. 94 € 12.000 - 15.000


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Il disegno La fede nell'infanzia data al 1916. Fonte per la datazione è Francesco, figlio di Wildt, aiuto in bottega sin dall'adolescenza, poi collaboratore indispensabile, segretario e quasi ombra del padre, fino alla di lui morte. Preciso, meticoloso, Francesco (1896-1969) è fonte attendibilissima, e unico testimone per la produzione grafica degli anni oscuri della Grande Guerra quando Wildt, poverissimo, ancora poco conosciuto in Italia, e quasi senza committenze, lavorava per sè e con particolare impegno sul disegno. La fede nell'infanzia nasce su carta. Ancora nel 1920 Ettore Cozzani Jan Toorop, Panis Angelicus, 1894

pubblicava sull'"Eroica" (Quaderno 70-71-72) la prima versione su carta. Il disegno era stato presentato nel 1919 alla prima mostra

individuale di Wildt alla Galleria Pesaro, in Via Manzoni a Milano. Lo stesso anno 1919 Wildt fece dono di almeno due esemplari: uno, senza dorature, a Margherita Sarfatti, e un altro al critico Giulio Ciampelli, con dorature nel nimbo dei bambini. In occasione della prestigiosa mostra personale alla Biennale di Venezia del 1922 Wildt elabora la seconda versione: più matura, su pergamena, preziosa di dorature, l'opera giunge allora alla definitiva soluzione. Rispetto all'invenzione originaria le variazioni del tema sono poche ma determinanti per il salto di livello estetico: l'asse verticale della Croce sfonda il limite del foglio e dal suo apice, esterno al disegno e invisibile, scendono raggi d'oro aperti a triangolo fino a toccare l'ellisse dell'hortus conclusus dove figure di bambini pregano in adorazione. Dal capo del Cristo Wildt elimina la barba, presente nella versione del 1916, e raccorcia, pur di pochissimo, i capelli, in una soluzione insieme più patetica e più classica. Ne viene, per la sintesi di astrazione geometrica, simbolo e natura, un'opera d'eccezione. Per l'ineccepibile qualità del segno, l'autenticità della firma, e la chiara linea di provenienza, ritengo questo disegno rara e preziosa opera originale di Wildt. Dopo l'esemplare esposto alla Biennale (in collezione privata) è questa la sola altra versione su pergamena attualmente nota agli studi. Per la freschezza del tratto e il gioco delle molteplici, sottili varianti di segno (la più evidente sono i piedi, qui nascosti, del piccolo orante subito alla sinistra del Cristo), ritengo quest'opera subito successiva alla pergamena della Biennale, da datarsi allo stesso anno 1922. Questa pergamena è acquisita al catalogo dei disegni originali di Wildt. Jan Toorop, The marriage proposal, 1898 16

Paola Mola


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2 Sexto Canegallo (Sestri Ponente 1892 - 1966) "La vetta ""L'Estasi"" 1925 olio su tela cm 150x110 Firmato, titolato e datato 1925 al retro Provenienza Collezione privata, Milano Esposizioni "Exposition des peintures et dessins de Sexto Canegallo" Galerie La Boëtie, Parigi, 25 giugno - 11 luglio 1925, n. 57 "Sexto Canegallo 1892-1966" Galleria d’Arte Rotta, Genova, 24 febbraio - 5 marzo 1968, n. 23 € 10.000 - 15.000

Gaetano Previati, La danza delle rose, 1908 18

Nulla è materiale nello spazio. […] La luce è essenza stessa della nostra esistenza. […] Noi non siamo che scherzi di luce. […] La materia non esiste, per questo motivo le immagini ci appaiono come improvvise e fuggevoli apparizioni ottenute da un modellato sensibile agli effetti luministici. Medardo Rosso

Nell’800 la Liguria giunge in ritardo, rispetto al generale rinnovamento artistico che attraversa l’Italia ed è tributaria alla cultura di altre regioni. Il panorama artistico ligure si mantiene desolante almeno fino alla metà del secolo. In questo periodo sono attivi i pittori: Giuseppe Isola, Giuseppe Frascheri e Federico Peschiera, tutti e tre accomunati da una rigida formazione professorale che si esprime attraverso un altrettanto rigido conservatorismo accademico chiuso ad ogni innovazione. Nel 1834 era passato a Genova Camille Corot. Qui l’artista aveva dipinto le bellissime vedute della città all’Acquasola ed al Palazzo del Principe, opere in cui la luminosità crea vibranti armonie tonali. Ma questo evento non sembra suscitare reazioni immediate nell’ambiente artistico locale. Il rinnovamento, invece, prenderà l’avvio da altri due fatti determinanti. Nel 1846 si ebbe l’Esposizione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti per l’VIII Congresso degli scienziati italiani. In quest’occasione oltre ad opere di artisti locali furono presenti numerose opere di artisti provenienti dalle più svariate parti d’Italia, consentendo il confronto con realtà artistiche più ricche e vitali. Fatto ancora più significativo fu la fondazione della Società Promotrice per le Belle Arti, avvenuta nel 1849. Nelle mostre organizzate dalla Promotrice comparvero opere di artisti toscani, macchiaioli in particolare, e di altri centri italiani, oltre a pittori svizzeri, francesi ed inglesi. Furono presenti fra gli altri, Induno, Palizzi, Signorini, Lega, Nino Costa, Zandomeneghi e Giovanni Fattori. Emerse la figura di Nicolò Barabino, singolare interprete dell’opposizione tra la cultura accademica e la nuova ideologia della pittura basata su di un profondo sentimento storico. Comparvero altresì i nomi dei nuovi artisti genovesi destinati a diventare i fautori del rinnovamento della pittura ligure e con i quali trionfò la


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pittura di paesaggio. Tammar Luxoro, Ernesto Rayper, Serafino De Avendano, Alfredo De Andrade e Alberto Issel formarono un gruppo affiatato che d’estate si riuniva a Rivara per dipingere en plein air. Qui si incontravano con il Pittaro ed il Gignous. Frequenti erano le visite di tutta la squadra, formata da pittori liguri e piemontesi, a Volpiano presso il Fontanesi. Il gruppo elaborò un comune linguaggio pittorico contraddistinto dall’amore per gli aspetti più intimi, trepidi e malinconici della campagna, dall’attento studio tonale, dall’utilizzo di una tavolozza di mezze tinte, grigi, verdi teneri e bianchi argentei, con il conseguente rifiuto degli scuri colori accademici. Per tutte queste caratteristiche il gruppo verrà denominato Scuola Grigia. I “grigi” furono gli artefici della nuova immagine del paesaggio ligure che, allontanate le forme del vedutismo manierato, riducevano l’orizzonte visivo, focalizzando l’interesse su dettagli minuti e nascosti. Da qui ha origine una pittura volta alla scoperta della segreta vita interiore della natura, al ripiegamento intimistico sul motivo vissuto nell’attimo della sua fuggevolezza e caducità. Fra gli elementi naturali si individuavano “motivi” Giuseppe Cominetti, Lussuria, 1910 ca. che diventeranno classici ed emblematici del paesaggio ligure dipinto da tanti artisti, come ad esempio il gruppo di alberi, ulivi o pini, con le radici contorte aggrappate ad un dirupo a picco sul mare. I grigi genovesi, come del resto in quel periodo andavano facendo altri pittori di altre regioni italiane, ruppero con i canoni tradizionali dell’accademia, volgendo uno sguardo più libero verso forme e colori, dipingendo dal vero, all’aria aperta. Questa nuova valutazione dell’importanza del paesaggio porterà nel 1874 all’istituzione della Scuola di paesaggio all’Accademia Ligustica, cui venne preposto Tammar Luxoro. A questo artista si deve lo straordinario impulso nello studio del paesaggio che, dal vedutismo volto alla mera documentazione e trascrizione del reale, evolve verso una più matura e partecipata interpretazione del “motivo” naturalistico. Alle vivaci affermazioni del primo gruppo dei grigi seguirono nel decennio 1880-90 quelle più attenuate dei loro seguaci fra cui ricordiamo Angelo Costa, Andrea Figari, Giovanni Quinzio e Alfredo Luxoro (figlio e allievo di Tammar), affiancati da un gruppetto di scultori. Costoro vennero bollati dal conservatore ambiente genovese, che ironizzava sull’esaltazione del colore locale attuata da questi artisti, come “scuola degli spinaci”. Sul finire dell’Ottocento la cultura artistica ligure subisce alcuni scossoni che le consentono di superare i confini dell’ormai consueto ed angusto provincialismo. Come afferma Gianfranco Bruno: «Genova, percorsa da singolari fermenti sociali e culturali, partecipa da protagonista al rinnovamento artistico in Italia. É un favore che dura sino alle soglie del conflitto mondiale, ma tanto basta a fondare quella circolazione di idee, quella coscienza dell’arte come fatto europeo, sulle quali poggeranno, pur nel progressivo oscurarsi dell’ambiente culturale genovese, le esperienze dei pochi grandi isolati». La cultura a Genova alla fine del XIX secolo era caratterizzata da una straordinaria mistura di simbolismo e realismo e si manifestava in campo letterario nelle pagine di Remigio Zena e di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi. Una vera e propria ventata di novità verrà portata dal pittore livornese Plinio Nomellini, che si trova a Genova a far data dal 1890 e a cui si deve la diffusione del Divisionismo in Liguria. Il dipinto di Nomellini Golfo di Genova (altrimenti denominato Marina Ligure) è del 1891, ed è già chiaramente divisionista. Nel 1893 dipinge La Diana del lavoro, opera che sembra anticipare Pellizza nelle tematiche socio-politiche. Nomellini, d’altra parte, è di idee filo-anarchiche, e per questo motivo sarà rinchiuso nelle carceri genovesi di Sant’Andrea, dove eseguirà una serie di bellissimi disegni, verrà processato e poi assolto (al 20


processo partecipò Telemaco Signorini con un’appassionata difesa del collega ed amico). Il ritrovamento, ad opera di Gianfranco Bruno, del dipinto Sciopero, databile al 1889, custodito in una raccolta privata a Trieste e pubblicato per la prima volta nel catalogo per la mostra di Trento del 1990, ha dimostrato il ruolo di precursore di Nomellini; il dipinto, infatti, sembra anticipare il Quarto Stato per le soluzioni compositive e per le figurazioni che compariranno nel ben più noto dipinto di Pellizza. Altri quadri di precisa tematica sociale sono Piazza Caricamento, Incidente in fabbrica, e Mattino in officina. Gli artisti locali subiranno l’influenza di queste opere (ad esempio il pittore Domingo Motta dipingerà sul finire del secolo Lo spaccapietre, un’opera di forte impegno sociale, che richiama altresì il grande esempio di Courbet), ma in generale l’ambiente artistico genovese non è maturo per accogliere fino in fondo l’innovazione ideologica della pittura di Nomellini, forse perché è troppo strettamente legato ai gusti della ricca committenza mercantile. Viceversa verrà accolta più subitaneamente l’innovazione tecnica introdotta dalla pittura “divisa” di questo artista. Nel 1892 occorre rilevare la presenza, a Genova, di Segantini e Pellizza, che espongono rispettivamente Ritorno all’ovile e Mammine (premiato con medaglia d’oro), alla XL Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti, in occasione del IV Centenario Colombiano. A partire da quella data, nella città ligure, verranno esposte regolarmente le opere dei maggiori divisionisti italiani. A Torino, nell’esposizione di Belle Arti del 1898, verranno esposte le opere dei liguri Angelo Vernazza, Andrea Figari, Federico Maragliano e Giuseppe Sacheri, che dimostravano la piena e consapevole acquisizione della tecnica divisionista, e che vennero definiti “Gruppo degli Audaci” dal critico d’arte dell’epoca Ugo Fleres. Durante la sua permanenza a Genova, durata fino al 1902, Nomellini accoglie in casa un gruppo di pittori dando vita al cosiddetto “Gruppo di Albaro”, dove la sua profonda e ricca cultura si confronterà con le migliori figure creative locali fra le quali oltre ai pittori Olivari, Sacheri, Balbi, e Vernazza, si annoverano lo scultore Edoardo De Albertis, il musicista Conti ed i poeti Roccatagliata Ceccardi e Angiolo Silvio Novaro. Sempre al generoso contributo di Nomellini, si deve l’introduzione nell’ambiente genovese, delle istanze simboliste, che si diffonderanno rapidissimamente e che saranno maggiormente rafforzate dalla presenza periodica di Gaetano Previati a Lavagna. Già nel 1898 erano giunte a Genova alcune opere di quest’artista mentre la sua Via Crucis, dipinta nel 1902, sarà esposta nella chiesa genovese di San Donato. Nomellini entra in contatto, tramite lo scultore De Albertis, con la cerchia inglese residente a Genova, fortemente impregnata di idee mistiche ed esoteriche. Infatti il primo collezionista di quadri di Nomellini, ispirati alle poetiche simboliste, sarà proprio il bizzarro medico, scrittore e teosofo inglese James Richardson Spensley, altrimenti noto per essere stato l’artefice del Genoa Cricket and Football Club. Vitaliano Rocchiero Gaetano Previati, Discesa nel maelstrom, 1888 21


3 Fillia (Revello 1904 - Torino 1936) "Senza titolo (Eccentrico - Idolo meccanico)" 1925 tempera su cartone cm 35x50 Firmato in basso a sinistra Provenienza Collezione privata Esposizioni "Fillia" Galleria Il Punto, Torino, 31 ottobre - 25 novembre 1964, n. 3 "Fillia" Galleria La Bussola, Torino, gennaio 1966, n. 3 Bibliografia E. Crispolti "Il mito della macchina e altri temi del Futurismo" Trapani, Celebes, 1969, p. 473 n. 128 ill. P. Baldacci, M. Pinottini, S. Evangelisti "Fillia e l'Avanguardia Futurista negli Anni del Fascismo" Milano, Mondadori, 1986 € 12.000 - 15.000

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[...] l’IDOLO MECCANICO é il tentativo d’interpretare la «sensibilità meccanica» in sé stessa: gli sviluppi che potranno derivare ànno per noi una ragione decisiva — decoreremo gli ambienti cittadini con questi principi superemotivi: raggiungendo una grande facilità e perfezione espressiva l’IDOLO MECCANICO spalancherà ed acrescerà le sensazioni procurate dalle macchine: al valore materiale, sensibile e sensuale esistente si aggiungerà l’interpretazione spirituale — primo complesso organico e originale della vita di domani. Fillia Curtoni Caligaris


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Nel 1986, in chiusura del volume monografico dedicato a Fillia1, edito da Mondadori e Daverio, con catalogo ragionato delle opere a cura mia e di Silvia Evangelisti, si presentò un problema che, allo stato delle nostre conoscenze e possibilità di riscontri di allora, sembrava insormontabile. Tre dipinti – due tempere di collezione privata e un grande olio su tela di proprietà della Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma – firmati “Fillia”, risalenti al 1925-26 e tradizionalmente accettati come tali dalla critica e dall’indagine storica, erano tramandati con titoli che nei cataloghi dell’epoca non corrispondevano a opere di Fillia, ma dei suoi compagni del movimento futurista torinese Curtoni e Caligaris: Macchina del freddo, Pressa Idraulica e Turbina. La questione non era di poco conto, perché quelle opere si riferivano a un momento iniziale e molto importante dell’attività del gruppo futurista torinese, quando il suo giovanissimo leader, Fillia, pubblicava sul numero di luglio 1925 de “L’Impero”, il primo abbozzo del manifesto L’idolo meccanico, uscito poi in veste definitiva a firma di Fillia, Curtoni e Caligaris sul giornale “La Fiamma” del 2 maggio 1926 col titolo Arte sacra meccanica (Manifesto futurista). Era il punto culminante dell’idolatria futurista della macchina, segnata in un primo momento dai manifesti di Paladini e Pannaggi, cui si era aggiunto Enrico Prampolini, e alla quale portava ora un contributo di notevole peso l’ala più avanzata dell’ultima generazione futurista, quella coordinata da Fillia nei “Sindacati Artistici Torinesi”. In quei manifesti troviamo non solo le motivazioni artistiche e ideologiche dei giovani pittori ma anche le descrizioni di alcune loro opere (Bicicletta, Aeroplano, Turbina, ecc.) che venivano comunque raggruppate sotto la comune denominazione di Idoli meccanici. Nello stesso mese di maggio del 1926, e precisamente il 19, i primi e rarissimi esemplari di Idoli meccanici dipinti tra la fine del ’25 e l’inizio del ’26, venivano esposti nella “Mostra Futurista” organizzata a Torino, a Palazzo Cisterna, nella sede del Sindacato della Stampa Subalpina. Fillia esponeva 19 opere, tra le quali tre Idoli meccanici: Bicicletta – fusione di paesaggio; Luce elettrica; Caldaia – rapporto di forme [oggi tutti identificati]. Altri tre ne esponeva Pino Curtoni: Aeroplano; Automobile; Macchina del freddo. Caligaris, oggi quasi dimenticato, tanto che sappiamo a mala pena che era novarese e conosciamo solo le iniziali A. C. del suo nome proprio, ne proponeva invece ben cinque: Turbina; Linotype; Macchina da scrivere; Pressa idraulica; Eccentrico. Parve dunque corretto, sia a me sia alla collega Silvia Evangelisti, di attribuire la prima delle tre opere citate all’inizio di questo scritto a Curtoni e le altre due a Caligaris. In ciò fummo anche confortati dal prudente parere di Marzio Pinottini. Enrico Crispolti, primo grande studioso del secondo futurismo torinese, non convenne con noi e una volta, oltre trent’anni fa, ebbi a discuterne con lui, ma restammo ognuno sulle nostre posizioni, anche perché al momento non avevamo né le opere fisicamente di fronte né tutti i documenti alla mano. L’occasione per riconsiderare l’intera vicenda e, credo, trovare la soluzione più logica e corretta, mi viene offerta ora, a trentacinque anni di distanza, dalla presentazione in vendita della cosiddetta Pressa idraulica da me attribuita a Caligaris ma firmata Fillia. Premetto che prima di affrontare la cosa mi sono riletto bene tutti i documenti e le considerazioni di Crispolti, ma ho anche chiesto di avere fisicamente in mano l’opera. Se infatti si fosse trattato di un’opera di Caligaris successivamente firmata Fillia, questa alterazione non avrebbe potuto non lasciare traccia. L’esame microscopico della firma e della zona circostante, che ho effettuato personalmente, indica invece che non vi fu nessuna alterazione Fillia e l’avanguardia futurista negli anni del fascismo, a cura di Silvia Evangelisti, con testi di Paolo Baldacci, Silvia Evangelisti, Marzio Pinottini, Repertorio (Catalogo ragionato) delle opere a cura di Paolo Baldacci e Silvia Evangelisti, edizioni Arnoldo Mondadori / Philippe Daverio, Milano, 1986.

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né cancellazione o sovrapposizione, e penso si debba convenire che la firma sia un elemento essenziale di un dipinto futurista (tutti i pittori futuristi infatti si firmavano ben in vista e anche Caligaris lo avrebbe fatto). In secondo luogo, né io né nessun altro si è mai accorto che l’immagine raffigurata non rappresenta neanche lontanamente una pressa idraulica. Se andiamo sul web e cerchiamo “pressa idraulica 1920” troviamo diverse immagini pubblicitarie di allora che raffigurano strumenti meccanici tutti simili tra loro, e anche simili a quelli odierni, ma che nulla hanno a che vedere con quello raffigurato in questa tempera. Infine, sull’opera non vi è nessun titolo, né davanti né, come sarebbe normale, soprattutto per opere destinate a essere esposte, sul retro. Ciò significa che il titolo fu arbitrariamente attribuito all’opera dalla Galleria Il Punto di Torino, quando essa fu esposta per la prima volta nella mostra “Fillia” del 1964 (cat. n. 3). Tutto ciò mi porta a concludere con assoluta sicurezza che il dipinto sia di Fillia e attribuibile alla metà circa del 1925. Ma dobbiamo andare più a fondo e considerare anche le altre due opere per spiegarci meglio. Enrico Crispolti, nel suo notevole studio del 1966 su Fillia negli anni Venti, sostiene, riguardo ai tre dipinti in questione, che proprio l’attenta lettura dei manifesti programmatici non esclude che potessero esservi diverse interpretazioni del medesimo tema e che quindi Fillia stesso “si fosse cimentato in tutti o quasi gli idoli meccanici” elencati nei manifesti e nelle mostre.2 Questo vale sicuramente per quanto riguarda il grande olio Turbina della GNAM, che esaminai dal vero alcuni anni fa, arrivando alla conclusione che era sicuramente opera di Fillia, attribuibile all’inizio del '26 per la più raffinata esecuzione, e non di Caligaris, la cui Turbina, descritta abbastanza diffusamente nel Manifesto del 2 maggio 1926 doveva essere molto diversa e con elementi figurativi ben identificabili, come “la cascata” d’acqua e la “centrale elettrica”. Più difficile dare un giudizio su Macchina del freddo, che non conosco dal vero. Quel che possiamo dire è che sicuramente il dipinto rappresenta i tubi refrigeranti di un frigorifero o di un condizionatore (risalgono proprio a quegli anni i primi refrigeratori elettrici), e che lo stile, anche da una semplice fotografia, sembra quello di Fillia e non quello di Curtoni, per come ci è noto da quelle poche opere, probabilmente di qualche anno dopo, sicuramente autografe, venute in luce di recente e ancora ignote quando Silvia Evangelisti e io compilammo il nostro catalogo. A quei tempi ci era nota, di Pino Curtoni, solo la copertina (1925) per la raccolta di novelle La morte della donna di Fillia, eseguita in uno stile direttamente dipendente da quello del compagno maggiore (Curtoni, di famiglia calabrese, era nato nel 1905, ed era quindi di due anni più giovane di Fillia, cosa che a quell’età e in personaggi così precoci, conta molto). Della pittura di A. C. Caligaris, a quanto mi risulta, si conoscono solo due riproduzioni su un giornale di Novara (Fig. 1) in occasione della “Mostra d’Arte Novarese” del 2 ottobre 1926, che sicuramente si differenziano dallo stile di Fillia. Ma non è detto che un anno prima Caligarsi fosse altrettanto indipendente, come non lo era Curtoni. Caligaris fu una meteora: compare per la prima volta in una mostra a Torino nell’ottobre del ‘25, di cui non si ha che la copertina del catalogo e quindi non sappiamo quali opere fossero esposte, e scompare, dopo poche presenze e nessuna riproduzione nei relativi cataloghi, dopo la Mostra Futurista di Imola del febbraio 1928. Il fatto che non sia incluso neppure nella mostra futurista di Novara del

Ora in Enrico Crispolti, Il mito della macchina e altri temi del futurismo, Celebes, Trapani 1969, pp. 436-550, ivi pp. 472-473.

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Fig. 1

Caligaris, Naufragio, 1926

Caligaris, Ferrovia elevata, 1926

1931 potrebbe essere indice di una morte prematura o di un precoce abbandono della carriera artistica. La mia conclusione è dunque questa. Nell’estate del 1925, il vulcanico ventiduenne Fillia scrive il primo abbozzo del manifesto sugli Idoli Meccanici e annuncia in una lettera a Balla (Crispolti 1969, op. cit., figura 126) una mostra a Roma in ottobre da Bragaglia, dove “io e il pittore Bracci esporremo i primi 20 idoli meccanici realizzati” (mostra di cui non si ha più alcuna notizia). Fillia collaborava con Bracci e con il pittore Maino già da qualche anno. Poi, proprio nel 1925 fa la sua comparsa il ventenne Pino Curtoni, che disegna, in perfetto “stile Fillia”, la copertina de La morte della donna, e subito dopo comparirà Caligaris, mentre gli altri via via si perdono, come poi si perderanno Curtoni e soprattutto Caligaris, che doveva essere anche lui giovanissimo. Se seguiamo l’attività del gruppo torinese e soprattutto di Fillia in quel periodo la vediamo caratterizzata da una febbrile ansia di realizzazioni, tanto che Fillia stesso confessa talvolta nelle sue prefazioni o proclami di aver dovuto rimandare per mancanza di tempo la presentazione di determinate opere (per esempio la serie dei ritratti sintetici futuristi). Nel momento dell’estate 1925 in cui viene messo a punto il concetto di “idolo meccanico” e prima di stendere il manifesto finale, vedo il trascinatore Fillia comporre con estrema e sintetica rapidità rappresentazioni a tempera di molti dei temi che il gruppo aveva individuato, affinché potessero servire da esempio e modello ai più giovani epigoni. È più o meno quello che pensava anche Crispolti. Questi progetti a tempera, sicuramente del 1925, non furono esposti ma servirono a guidare Curtoni e Caligaris nella realizzazione degli Idoli meccanici esposti nel 1926 alla mostra di Palazzo Cisterna. Per questo motivo troviamo una Macchina del freddo di Curtoni, che doveva ispirarsi alla analoga tempera di Fillia, e per questo troviamo, tra le opere di Caligaris, un Eccentrico che doveva ispirarsi a questa tempera di Fillia, che infatti non è una “pressa idraulica”, ma un “eccentrico”, cioè un meccanismo rotativo impostato su un elemento portante a due gambe e formato da due o più piastre di forma circolare rotanti su un asse anomalo che distribuisce il movimento in modo alternato agli altri elementi circolari. Direi che proprio la presenza nel catalogo di Palazzo Cisterna di questo titolo per un’opera di Caligaris conferma la correttezza dell’ipotesi che ho esposto. Paolo Baldacci

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4 Enrico Prampolini (Modena 1894 - Roma 1956) "Aeropittura I" 1931 olio su cartone pressato cm 16,8x24,5 Firmato in basso a destra Provenienza Collezione privata, Como Esposizioni "Enrico Prampolini et les aeropeintres futuristes italiens" Galerie de La Renaissance, Parigi, 2 - 16 marzo 1932 Bibliografia F. Menna "Enrico Prampolini" Roma, De Luca Editore, 1967, p. 235 n. 90 fig. 167 Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Massimo Prampolini, Roma € 4.000 - 6.000

Noi futuristi dichiariamo che il principio delle prospettive aeree e conseguentemente il principio dell'Aeropittura è un'incessante e graduata moltiplicazione di forme e colori con dei crescendo e diminuendo elasticissimi, che si intensificano o si spaziano partorendo nuove gradazioni di forme e colori. Con qualsiasi traiettoria metodo o condizione di volo, i frammenti panoramici sono ognuno la continuazione dell'altro, legati tutti da un misterioso e fatale bisogno di sovrapporre le loro forme e i loro colori, pur conservando fra loro una perfetta e prodigiosa armonia. Questa armonia è determinata dalla stessa continuità di volo. Si delineano così i caratteri dominanti dell'Aeropittura che, mediante una libertà assoluta di fantasia e un ossessionante desiderio di abbracciare la molteplicità dinamica con la più indispensabile delle sintesi, fisserà l'immenso dramma visionario e sensibile del volo. Si avvicina il giorno in cui gli aeropittori futuristi realizzeranno l'Aeroscultura sognata dal grande Boccioni, armoniosa e significativa composizione di fumi colorati offerti ai pennelli del tramonto e dell'aurora e di variopinti lunghi fasci di luce elettrica.

I Futuristi

Copertina del catalogo della mostra Enrico Prampolini et les Aeropeintres Futuristes Italiens, 2 - 16 marzo 1932, Galerie de la Renaissance, Parigi 28

BALLA BENEDETTA DEPERO DOTTORI FILLIA MARINETTI PRAMPOLINI SOMENZI TATO


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5 Massimo Campigli (Berlino 1895 - St. Tropez 1971) "Ritratto" 1928 olio su tela cm 50x42 Firmato e datato 1928 in basso a destra Provenienza Galerie XXème Siècle, Parigi Collezione Maria Bonomi, San Paolo Collezione Giuseppe Bianchini, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Massimo Campigli. Mediterraneità und Moderne" Institut Mathildenhohe, Darmstadt, 12 ottobre 2003 - 18 gennaio 2004, p. 134 n. 22 ill. Bibliografia "Massimo Campigli. Catalogue Raisonné Volume II" a cura degli Archives Campigli, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2013, p. 428 n. 128-030 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Nicola Campigli, Saint Tropez, con il n. 8364184, in data 04-06-1983

Il 1928 è un anno cruciale per Campigli. A Roma visita il museo di Villa Giulia, restando affascinato dall’arte etrusca, e le Terme di Diocleziano, dove viene colpito dalla ritrattistica romana del basso impero. Dopo questo vero colpo di fulmine per l’antico, approccia le prime figure femminili dai grandi occhi senza sguardo inserite in raffinate trame architettoniche. La sua pittura mostra ora un mondo perfetto che affascina con i suoi colori fantasmatici, gli elementi geometrici di donne dal corpo a clessidra, statue dal busto stretto (come era lo stereotipo-donna della sua infanzia), fermate in un’espressione incantata, con grande attenzione per l’abbigliamento, la moda. Donne prive di realismo, a parte la bellissima ritrattistica femminile ma anche maschile, in una dimensione mitica e idealizzante, un “non luogo” dell’astrazione antropomorfica e sentimentale: si guardano i quadri e si entra nell’ “altrove”, nelle visioni interiori dell’artista, in stretto confine onirico.

€ 15.000 - 20.000

Piero della Francesca, dettaglio dal ciclo di affreschi Storie della Vera Croce nel coro della Basilica di San Francesco, Arezzo. Dalla scena: la Regina di Saba davanti a Salomone, 1452 - 1458 30


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Evasione, incanto, armonia, purezza, magia, stranezza, ordine, erano alcune delle parole d'ordine correnti a Parigi, e in Italia […] In quegli anni, sino al 1928-1930, (Campigli) saggiò e mise a frutto le lezioni e gli esempi del repertorio figurale e stilistico della tradizione e dell'arte contemporanea: dagli Egizi a Ozenfat, da Creta a Seurat, dalla pittura romana a Picasso, dagli Etruschi a Carrà, dai romanici a Léger. […] Nei dipinti del 1928, si assiste a questa ricerca dell'essenziale figurazione di un mondo silenzioso e attonito, bloccato e sospeso nell'incanto Bartolomeo Passarotti, Tête de femme vue de profil Plume et encre brune

di ampie armonie di forme

semplificate, di

contrapposizioni e incastri di volumi e superfici. Sono personaggi, oggetti, animali, giustapposti

in spazi deserti, o dilatati e lievitanti sino a occupare, nel lento e musicale giro dei loro profili e gesti, tutta la estensione della tela. […] Dipinti in una materia densa e scabra, in tonalità fittili di bianchi, rosa, bruni, terre, quei quadri segnano uno dei punti più alti dell'arcaismo figurativo di quegli anni, nonostante l'evidente intenzionalità compositiva e i richiami culturali. Ma il museo, intanto, agiva in Campigli proprio in senso antimuseale, anticulturalistico. Quanto più, cioè, egli affondava la sua indagine nella storia dell'arte, nell'archeologia, nei prodotti delle civiltà primitive, tanto più ritrovava se stesso, e la chiave poetica per il suo rapporto con la natura, con il presente. […] passato e presente erano ormai una stessa cosa, le immagini della sua infanzia erano le immagini primordiali della poesia dell'uomo, il mondo reale di ogni giorno aveva in sé il misterioso ordine e la magia ricercati nelle testimonianze di civiltà sepolte. La nostalgia archeologica e il tormento metafisico si incarnavano nell'immediato racconto di “cose viste”, di spettacoli quotidiani decantati nella meditazione e nel sogno. Fu la rivelazione improvvisa dell'arte

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etrusca, nel 1928, dice Campigli, che gli aprì la strada alla felicità espressiva, che lo liberò dall'ossessione del preciso e geometrico, e dal riferimento obbligato alle figurazioni rievocative di elementi culturali. In quell'arte schietta e viva, accostante,

le

norme

dell'armonia

stilistica si fondono spontaneamente al senso della verità più semplice: le regole auree della visione classica sono immedesimate nella rappresentazione diretta dell'esistenza quotidiana. Mito e cronaca, sogno e realtà convivono serenamente. La metamorfosi è cosa consueta, come la magia, come il concetto che tutto ha un'unica matrice, e tutto risponde nell'eco ripetuta di forma onnipresenti, plasmate nella stessa sostanza. […] Queste sono, appunto, le caratteristiche della poesia di Campigli: e perciò, forse, egli allora si riconobbe etrusco. Negli splendidi quadri di quegli anni 1928-1929, egli aveva ricreato un mondo di esseri monumentali, bloccati in gesti senza effetto evidente se non il ripercuotersi nel vuoto del loro ritmo, disposti in simmetrie di orizzontali e verticali entro una profondità senza fine. […] immagini di idoli femminili, assorti e come sorridenti per segrete fantasie, per misteriose rivelazioni e compiacimenti della loro bellezza […] uno spazio extratemporale, calcificato da luce immobile, faceva eco alla loro architettonica maestà.

Franco Russoli

Affresco romano, Palestra delle Terme del Foro di Ercolano

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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI 6 Felice Casorati (Novara 1883 - Torino 1963) "Concerto (Pianoforte, voce e violino)" 1948 olio su tela cm 59,5x49,5 Firmato in basso a destra Provenienza Galleria La Bussola, Torino Galleria d'Arte Carlina, Torino Collezione Cesare e Gina Romiti Esposizioni "Capolavori per Natale" Galleria La Bussola, Torino, dicembre 1967, n. 17 ill. in catalogo "Felice Casorati. Dagli anni Venti agli anni Quaranta" Fondazione Palazzo Bricherasio, Torino, 24 aprile -14 luglio 1996 Bibliografia G. Bertolino, F. Poli "Catalogo Generale delle Opere di Felice Casorati" Torino, Umberto Allemandi Editore, 2004, n. 841 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Galleria La Bussola, Torino e firmato da Giuseppe Bertasso, in data 12-1-1968 € 25.000 - 35.000

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Vorrei saper proclamare la dolcezza di fissare sulla tela le anime estatiche e ferme, le cose immobili e mute, gli sguardi lunghi, i pensieri profondi e limpidi, la vita di gioia e non di vertigine, la vita di dolore e non di affanno. Felice Casorati


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7 Arturo Martini (Treviso 1889 - Milano 1947) "Donna al sole" (1930) 1989 bronzo cm 43x156x70 Firmata, numerata 5/6, marchio della Fonderia Tesconi di Pietrasanta, punzone PHD della tiratura del centenario. Fusione in bronzo tratta dal gesso originale autorizzata dagli Eredi Martini, in 6 esemplari numerati, più due prove E.A. I/ II, eseguita nel 1989 a cura della Galleria Philippe Daverio, presso la Fonderia Tesconi, Pietrasanta, in occasione del Centenario della nascita dell'artista Provenienza Collezione privata, Milano Esposizioni "Arturo Martini" Philippe Daverio Gallery, New York, 2 maggio - 15 giugno 1991, pp. 57-60 in catalogo Bibliografia G. Vianello, N. Stringa, C. Gian Ferrari "Arturo Martini. Catalogo Ragionato delle Sculture" Vicenza, Neri Pozza editore, 1998, p. 186-187 € 20.000 - 30.000

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Fusione in bronzo tratta dal gesso originale, autorizzata dagli eredi Martini in sei esemplari numerati più due prove E.A. I/II, eseguita nel 1989 a cura della Galleria Philippe Daverio presso la Fonderia Tesconi di Pietrasanta in occasione del Centenario della nascita dell’artista. Ogni esemplare reca sulla base la numerazione, il marchio della Fonderia e il punzone PHD della tiratura del centenario. Il gesso originale si trova nella collezione di Gerolamo e Roberta Etro, Milano. La Donna al sole è uno dei tre celebri grandi nudi femminili eseguiti da Arturo Martini nel periodo centrale e più felice della sua attività (gli altri sono La Pisana 1928 e La dormiente 1931). La scultura fu modellata da Martini nel 1930 direttamente in grès, Gesso, 1930 un particolare tipo di terracotta a forte indurimento, per la villa di Alessandro Contini Bonacossi, Firenze (poi collezione Papi, Firenze, oggi collezione eredi Adriano Vanzetti, Milano). Prima di inviare la terracotta a Contini Bonacossi, Martini ne trasse una controforma e un gesso (gesso originale, foto in alto a sinistra) che doveva essere destinato al conte Arturo Ottolenghi ma che dopo una complessa trattativa rimase a Martini che lo conservò nello studio di Vado Ligure fino alla morte. Da questo gesso originale (oggi collezione Etro, Milano) è stata tratta la fusione del Centenario.

Terracotta grès, 1930

Fusione in bronzo tratta dal gesso orginale (1989)

Prima variante Una variante della donna al sole, che differisce dalla prima per l’aggiunta di un drappo che copre parte del nudo, fu realizzata nel 1934-35 traendo due copie in creta chiara (mista a caolino) dalla controforma ricavata dal grès di Alessandro Contini Bonacossi e modellandovi un drappo sui fianchi prima della cottura. Le due terrecotte si trovano ora: 1) al Museo di Anversa in Belgio; 2) al Museo di Spina (Ferrara).

Seconda variante Una diversa variante con una base differente e di dimensioni leggermente più piccole (65 x 150 rispetto a 70 x 156), fu realizzata in pietra di Tarvisio nel 1933 sotto la guida di Martini (che non scolpiva direttamente né la pietra né il marmo) e venduta alla “Galleria Milano – Arte Moderna” di Vittorio Emanuele Barbaroux (poi collezione Alberto Mondadori, Milano; oggi collezione privata, Tarvisio). Da questa pietra furono tratti dalla Galleria Barbaroux tre bronzi non numerati che si trovano oggi: 1) collezione privata, Roma, oggi Venezia; 2) Museo delle Albere, Trento (MART); 3) collezione privata, Viareggio. 38


Prima variante - Esemplare del Museo di Spina (Ferrara) con drappo posato sulla coscia che scende in mezzo alle gambe

Seconda variante - Esemplare del MART (Rovereto). La base è rettangolare e non sagomata, le dimensioni inferiori e la superficie risulta scalpellata e non modella a mano perché deriva dal trasferimento in bronzo di una pietra

L’ Edizione del Centenario L’Edizione del Centenario comprendeva ventidue soggetti1, di cui 20 tratti dai gessi originali conservati nell’atelier di Vado Ligure e acquistati per l’occasione dalla Galleria Daverio e 2 rispettivamente da una terracotta originale e da una scultura in pietra appartenenti alla Galleria Daverio. I gessi da cui è stata tratta la tiratura del Centenario (1889-1989) fanno ora parte delle collezioni della ex Banca Popolare di Vicenza, della Pinacoteca di Brera, Milano, di Banca Intesa San Paolo e di Gerolamo e Roberta Etro, Milan. Ubicazione delle prove e degli esemplari numerati di “Donna al sole”: E.A. 0/00 Eredi Martini Vado Ligure E.A. 00/00 ubicazione ignota 1) Già collezione del magnate delle comunicazioni John Werner Kluge (1914-2010), acquistata nel maggio 1991 e sistemata insieme a una serie di bronzi di Aristide Maillol nei giardini della ex tenuta di Thomas Jefferson ad Albemarle County (VA). Donata alla University of Virginia nel 2001 insieme alla collezione d’arte. 2) Eredi Prof. avv. Adriano Vanzetti, Milano 3) Comune di Savona (collocata in Piazza Giulio II). Vedi foto. 4) Masseria Mondadori (Ostuni), eredi Leonardo Mondadori. 5) Ubicazione ignota (già collezione Philippe Daverio, Milano) 6) Collezione privata, Milano (il presente lotto)

Comune di Savona (collocata in Piazza Giulio II)

Paolo Baldacci Testa di fanciulla 1921 (TC); La Principessa prigioniera 1925 (G); San Giorgio e il drago 1925 (G); Lo sposalizio dei principi 1925 (G), La Nena 1928 (G), La Pisana 1928 (G), La donna al sole 1930 (G), La dormiente (il sonno) 1931 (P), Il giudizio di Salomone 1935 (G), Ulisse 1935 (G), Il ratto delle Sabine 1935 (G), Maternità della montagna 1935 (G), Susanna 1935 (G), Morte dell’amazzone 1935 (G), Il centometrista 1935 (G), Laocoonte 1935 (G), Nudino 1935 (G), Ercole e il leone 1936 (G), Pegaso caduto 1943 (G), La vacca 1943 (G) , La morte di Saffo (G), Adamo ed Eva al pozzo (G). TC = terracotta; G = gesso, P = pietra.

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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI 8 Mario Mafai (Roma 1902 - 1965) "Osteria romana (Osteria di Via Flaminia)" 1949-50 olio su tela cm 200x300 Firmato e datato 49-50 in basso a destra Provenienza Galleria Netta Vespignani, Roma Collezione Cesare e Gina Romiti Esposizioni "XXV Esposizione Biennale Internazionale d'arte di Venezia" Venezia, Sala XXX, 1950 "Mafai" Galleria La Colonna, Milano, marzo 1953 "I Mafai. Vite parallele" Galleria Netta Vespignani, Roma, febbraio - marzo 1994, 70 n. 20 ill. in catalogo Bibliografia G. Castelfranco "La XXV Biennale di Venezia" estratto dal "Bollettino d'Arte del Ministero della Pubblica Istruzione" n. III, luglio - settembre 1950, p.25 L. Sinisgalli "Mafai" Milano, 1953, n.13 (Osteria con parete gialla) "Mostra retrospettiva delle opere di Mario Mafai" Palazzo del Popolo, Todi, 1977, p. 51 ill. F. Gualdoni "Nove Maestri della Scuola Romana" ed. Seat, Torino, 1992, p.143 ill. a colori Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio della Scuola Romana, Roma, con il n. 148/96, in data 03-05-1996 € 25.000 - 35.000

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9 Mario Tozzi (Fossombrone 1895 - St. Jean du Gard 1979) "Il balcone" 1934 olio su tavola cm 46,3x73,3 Firmato in basso a sinistra Provenienza Galleria S. Lorenzo, Torino Collezione A. P. Schiavina, Torino Collezione Frattini, Novara Collezione privata, Verona Esposizioni "I Protagonisti 'qualità nella varietà'" Gissi Galleria d’Arte, Torino, 1982, tav. n.40 ill. in catalogo Bibliografia "Catalogo Nazionale d'Arte Moderna n.18" Milano, Mondadori, 1983, p. 404 ill. M. Pasquali "Catalogo Ragionato dei Dipinti di Mario Tozzi - vol.1" Milano, Mondadori, 1988, p. 259 n. 34/7 ill. (con tecnica errata) Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Generale delle Opere del Maestro Mario Tozzi, Foiano, con il n. 1009 € 15.000 - 25.000

Vilhelm Hammershøi, Interior with Ida in a white chair, 1900 42

Nel 1920 si trasferisce a Parigi ed entra in contatto con De Chirico, Campigli, Savinio, De Pisis con cui fonda il Gruppo dei Sette che si richiama concettualmente ed esteticamente alla pittura metafisica. Ben presto Tozzi trova una sua dimensione pittorica, realizzando dipinti di grande originalità ed intensa suggestione che gli valgono i riconoscimenti della critica, numerosi premi e persino l'ammirazione di Picasso. [...] Siamo alla prima metà degli anni Trenta, periodo in cui la sua fama è al culmine e le sue opere entrano a far parte dei maggiori musei europei, mentre dal governo francese riceve la legion d'onore per straordinari meriti culturali. È il periodo della maturità creativa: la tecnica pittorica si fa sempre più raffinata, la prospettiva e la composizione dei suoi dipinti sembrano proiettarsi in una dimensione dove le figure appaiono immobili, statuarie quasi fossero collocate in luoghi irreali e misteriosi. Un'arte influenzata dalla suggestione metafisica che vuole superare i limiti del reale, mostrando il significato simbolico degli oggetti, il loro inconsueto accostamento in spazi architettonici in cui prevalgono immagini femminili, diventate protagoniste quasi esclusive dei suoi quadri [...]. Nel 1936 lascia Parigi e il lavoro stabilendosi a Suna, sul lago Maggiore, dove trascorrerà buona parte dell'anno senza mai dipingere o limitandosi a collaborare saltuariamente all'allestimento di alcune mostre che gli verranno dedicate, soprattutto a Venezia e Milano. Nel 1958, migliorate sensibilmente le sue condizioni di salute riprende a lavorare sui dipinti, recuperando i temi di un tempo, in prevalenza volti e figure femminili. C'è però una nuova ispirazione nella sua pittura, una svolta estetica che gli fa abbandonare la figurazione classicistica per sostituirla con un'ulteriore rarefazione delle immagini. Una rarefazione geometrica che mostrerebbe apparentemente un nuovo Tozzi. Tuttavia egli non diventa un pittore astratto, né rinnega il suo rapporto logico, ordinato con la realtà sconvolgendone proporzioni e volumi. L'ultimo ventennio della sua produzione si caratterizza per un singolare tratto creativo che gli fa dipingere un mondo quasi geometrico in cui la dimensione della bellezza continua ad essere rappresentata dalla grazia femminile, dai visi e dai corpi di una o più donne colte nell'eterno fascino della loro essenza.


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10 Alberto Savinio (Atene 1891 - Roma 1952) "Senza titolo" 1928 matita grassa su carta cm 37,7x27,9 Firmato e datato 1928 in basso a destra Provenienza Collezione privata, Roma Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Angelica Savinio, Roma, in data 24 novembre 2011 Opera registrata presso l'Archivio delle Opere di Alberto Savinio, Roma L'opera sarà inserita nel catalogo di prossima pubblicazione a cura dell'Archivio Alberto Savinio e Nicoletta Cardano edito da Electa € 5.000 - 7.000

Alberto Savinio, La mère et l'Enfant, 1928 44


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11 Egon Schiele (Tulln an der Donau 1890 - Vienna 1918) "Male Nude (Self-Portrait) I Männlicher Akt (Selbstbildnis) I" 1912 litografia cm 44,8x40 Firmata e datata 1912 in basso a destra. Firmata e datata anche in lastra, timbro dell'editore Sema-Vereinigung Edizione di 200 dal portfolio "SEMA 15 Original-Steinzeichnungen" edito da Delphin-Verlag, Monaco Provenienza Collezione privata, Merano Bibliografia Bolliger, Hans, and E.W. Kornfeld "Verzeichnis des graphischen Werkes" Egon Schiele: Bilder, Aquarelle, Zeichnungen, Graphik (Lagerkatalog 57). Bern, Gutekunst & Klipstein, 1956, n. I. Schwarz, Heinrich "Die Graphischen Werke von Egon Schiele" Philobiblon, vol. 5, n. 1 (marzo 1961), e vol. 6, n. 2 (giugno 1962), n. 1. Kallir, 1 b2 € 8.000 - 10.000

Egon Schiele, 1914, Heritage Image Partnership Ltd / Alamy Foto Stock 46


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12 Mario Sironi (Sassari 1885 - Milano 1961) "La Giustizia" 1938 circa tempera e tecnica mista su carta intelata cm 48,5x72,5 Firmato in basso a destra Studio per il mosaico del Palazzo di Giustizia di Milano (Intitolato La Giustizia fiancheggiata dalla Legge, che reca le tavole scritte e da una figura giovanile, simbolo della forza, recante il Fascio con la Verità) Provenienza Galleria Narciso, Torino Galleria Il Vicolo, Genova Collezione privata, Genova Esposizioni "Sironi" Galleria Narciso, Torino, 8 aprile - 8 maggio 1967, tav. 28 ill. in catalogo "Omaggio a Sironi" Galleria Il Vicolo, Genova, 8 - 21 maggio 1971 Bibliografia A. Sironi "Sironi. La grande decorazione" Milano, Electa, 2004, p. 283 n. 4 ill. Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il n. 49/21 RA € 8.000 - 12.000

Per Sironi, l’arte murale è la manifestazione più significativa degli anni Trenta. Ma le sue affermazioni teoriche e le sue realizzazioni non mutano la realtà estetico-ideologica di un decennio, che vede l’architettura affermarsi, di fatto, come arte di Stato, relegando l’ambito decorativo ad un ruolo complementare. Evidenziando le norme architettoniche del dipinto, si sottolinea la vocazione costruttiva assegnata alla pittura, nonché una volontà di edificazione morale (“nuovi principi costruttivi volti a rendere espressive e significative le grandi superfici murali”) che si propone di segnare l’immagine artistica e ideologica della città. Pur non precisando quale tipo di contenuto debba essere espresso dall'arte monumentale, Sironi prospetta i cicli murali degli anni Trenta all’insegna del “calore profondo” che la decorazione può apportare all’architettura: le linee rette dei suoi antichi paesaggi urbani – simboli di un percorso che non conosce variazioni – si curvano e si arricchiscono di richiami alle immagini del passato. E questi riferimenti sono il contesto ideologico necessario, per l’artista, allo stato corporativo fascista, cui offrire tali forme rappresentative. Il fascismo delle origini, e il regime in seguito, si sono d’altronde serviti delle differenti immagini emblematiche fornite dagli artisti: dalle rappresentazioni futuriste della “Città che sale” – proposte da Boccioni e Sant’Elia – si giunge, anni dopo, alla realizzazione e alla decorazione degli edifici del potere (“Case del Fascio”, facoltà universitarie, centri sportive, tribunali, stazioni). Ettore Janulardo

Mario Sironi, La Giustizia, 1936-38, Palazzo di Giustizia, Milano. 48


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13 Carlo Carrà (Quargnento 1881 - Milano 1966) "Marina" 1931 olio su tavola cm 36x58 Firmato e datato 31 in basso a sinistra Provenienza Collezione Galleria Beyeler, Basilea Collezione privata, Milano Esposizioni XVIII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Venezia, 1932, p. 97 n. 18 Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Carlo Carrà, Milano, a cura di Luca Carrà, con il n. 27/31 € 8.000 - 12.000

Ritornato in me l'amore per la natura, si trattava di prendere esatta coscienza del valore chiarificatore che poteva avere per le mie idee artistiche la pittura di paese. Principio fondamentale delle mie ricerche era di fermare la commozione suscitata nel mio animo dalla contemplazione del paesaggio, ma occorreva stabilire il rapporto fra i sentimenti e il mondo esterno, onde sorgevano continuamente dei problemi di interpretazione e di espressione che dovevano essere affrontati e risolti via via che procedeva il lavoro. [...] La natura veniva pertanto da me considerata come suscitatrice di rapporti pittorici che per la loro coerenza stessa andavano determinati in ritmi di forma, colore e luce in una costruzione armonica coi valori spaziali e architettonici dei motivi scelti, tenendo altresì conto di certe esigenze stilistiche e compositive che io giudicavo essenziali alla vitalità del quadro. [...] Incominciai le mie prove con delle analisi minute che sfociarono più tardi in qualche piccola tela raffigurante capanni sulla riva del mare. Anche il Cinquale mi occupò a lungo e riuscii alfine a realizzare i primi esempi suggeritemi da questo fiume [...]. Sebbene la realizzazione mi riuscisse faticosa, fui persuaso di aver trovato gli incanti e le magie di un paesaggio che confaceva col mio intimo sentimento. Carlo Carrà

Etichetta della XVIII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, 1932 50


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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI GIACOMO BALLA "LA CITTÀ CHE AVANZA"

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Giacomo Balla sul Lungotevere della Vittoria dipinge La citta che avanza, Roma 1942. Archivio E. Gigli, Roma 53


14 Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958) "La città che avanza" 1942 olio su tavola, in cornice originale dell'artista cm 67,5x103 Firmato in basso a destra Firmato, titolato e datato 1942 al retro Provenienza Collezione Pierluigi Bartoli, Roma Galleria d'Arte La Nuova Pesa, Roma Collezione Antonello Trombadori, Roma Archivio della Scuola Romana, Roma Collezione Cesare e Gina Romiti Esposizioni "Giacomo Balla" Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 1963, n.217 in catalogo "Roma sotto le stelle del '44" Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1994 "Ritratti di città" Villa Olmo - Pinacoteca Civica, Como, 28 giugno - 16 novembre 2014, p. 79 ill. in catalogo Bibliografia G. Lista "Balla" Modena, Ed. Galleria Fonte d'Abisso, 1982, p. 441 n. 988 ill. V. Rivosecchi, A. Trombadori "Roma appena ieri nei dipinti degli artisti italiani del Novecento" Roma, Newton Compton editori, 1986, p. 216-217 ill. a colori € 22.000 - 28.000

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L’opera apparteneva a Pierluigi Bartoli che la presta a Enrico Crispolti nella mostra che la città di Torino dedica a Giacomo Balla nel 1963. Attraverso la Galleria Nuova Pesa, entra a far parte della collezione di Antonello Trombadori per confluire, attraverso l’Archivio della Scuola Romana di Netta Vespignani, nella collezione di Gina e Cesare Romiti. Viene pubblicato da Valerio Rivosecchi e Antonello Trombadori nel 1986: "Questa veduta del lungotevere Flaminio, con il cantiere del lungotevere della Vittoria in primo piano e sullo sfondo Villa Balestra, fa ripensare ai suoi esordi, ai cantieri della giornata dell’operaio e ai quadri del suo allievo Boccioni. La cornice fatta apposta per sottolineare con il rilievo di finti ferri e bulloni la tematica del quadro, ci riporta al suo straordinario artigianato futurista". Proprio per la sua veduta così fotografica, l’opera è stata inserita nel progetto della mostra Balla a Roma per il Comune di Roma a cura di E. Gigli e G. De Feo in programma per l’autunno 2022. Ricorda Elica Balla: “In novembre mio padre, che se ne andava come sempre a vedere il fiume, dopo ripetute osservazioni decise di fare un quadro di tutta la visone del lungotevere con le case moderne che si riflettevano nell’acqua, il colle di San Valentino nello sfondo e in primo piano la gru e gli operai che lavoravano sul greto del fiume, è la città che avanza irrimediabilmente, la poesia rimane al di sopra del cielo luminoso e del bellissimo riflesso delle acque; è questo un dipinto molto importante perché raggiunge una verità nella completezza di tutta l’opera nella magia del colore e inoltre descrive il nostro tempo nella dilagante città distruggitrice della poesia campestre. L’artista studia per questo quadro una cornice color acciaio con i bulloni della gru. Il dipinto lo acquista poi un ingegnere” Elena Gigli


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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI 15 Felice Casorati (Novara 1883 - Torino 1963) "Notturno a Torino" 1953 tempera su cartone intelato cm 48x69 Firmato in basso a destra Provenienza Galleria d'Arte Carlina, Torino Galleria La Bussola, Torino Collezione Cesare e Gina Romiti

Vivo a Torino. In questa città antituristica, che io amo per la sua misteriosa, non palese bellezza, in questa città enigmatica e inquietante come una cabala che ogni giorno bisogna scoprire e poi ancora riscoprire, in cui la nebbia è più luminosa del sole, in cui la misura non è stata mai dimenticata e non potrà mai essere dimenticata; in questa città quadrata e squadrettata, solo in questa città potevano nascere i miei quadri. Felice Casorati

Bibliografia G. Bertolino, F. Poli "Catalogo Generale delle Opere di Felice Casorati" Torino, Umberto Allemandi Editore, 2004, n. 1411 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Galleria La Bussola, Torino e firmato da Giuseppe Bertasso € 10.000 - 12.000

Felice Casorati, Notturno a Torino, 1954, Milano, Museo del Novecento © Comune di Milano 56


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16 Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) "Natura morta con pesci" 1937 olio su tela cm 65x91 Firmato e datato 37 in basso a destra Provenienza Collezione privata, Roma Bibliografia G. Raimondi "De Pisis" Firenze, 1952, tav. 64 G. Briganti "De Pisis - Catalogo Generale. Tomo Primo. Opere 1908-1938" Milano, Electa, 1991, p. 410 n. 1937 31 ill. € 15.000 - 25.000

Filippo de Pisis in studio a Venezia, 1947 ca. © Courtesy Associazione per Filippo de Pisis, Milano 58


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17 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Donna allo specchio" 1948 ceramica policroma smaltata cm 29x19x14 Siglata sotto la base Provenienza Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 3877/7 € 15.000 - 25.000

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18 Massimo Campigli (Berlino 1895 - St. Tropez 1971) "Senza titolo (Quattro figure)" 1955 olio su tela cm 43x66 Firmato e datato 55 in basso a destra Provenienza Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dagli Archiv Weiss, a cura di Eva e Marcus Weiss, Monaco, con il n. 20210222exp0020 e sarà inclusa nel futuro supplemento al Catalogo Ragionato del maestro a cura di Eva e Marcus Weiss € 25.000 - 30.000

Frammento mosaico bizantino del Cinquecento, Museo archeologico nazionale, Toscana 62

La sua è sempre stata una ricerca di rigore e di simmetria, di armonia e di equilibrio, ma anche di una quiete interiore che traspare dai suoi dipinti attraverso la purezza del segno velato talvolta da una garbata ironia. «Vorrei che le mie tele offrissero una consolazione» sosteneva infatti Massimo Campigli «… che il quadro arrivasse ad una perfezione formale che appagasse sensi e spirito tanto da poterci vivere assieme pacificamente…vorrei che con i miei quadri si potesse convivere in pace come con un lento pendolo silenzioso» E questo desiderio di pace, scrupolo costante di tutta la vicenda pittorica di Campigli e che si avverte nella tensione continua di riuscire a trovare e a offrire serenità con la pittura, appare evidente anche negli ultimi dipinti degli anni ‘60 dove l’artista pone al centro della composizione più che una presenza reale, un concetto, un’idea. O anche, semplicemente, un segno che diventa una forma di scrittura, quasi un codice cifrato e simbolico che aggiunge mistero alla sua pittura già segreta. Gli idoli, i totem e le cariatidi, le ultime figure femminili di Campigli, si offrono infatti in questi anni come numi tutelari di cose e persone, racchiuse in una sorta di recinto sacro, solitarie e distanti. E nella loro immobilità quasi totale, ripetono pochi gesti cadenzati, un accenno di danza con le braccia alzate, un invito alla fecondità con le mani riposte sul grembo, in un atteggiamento che ricorda quello immutabile e senza età di una Grande Madre. Molto spesso al centro della composizione, attorniate da altre figure più piccole e geometriche, queste ultime presenze non hanno ormai né un volto né una espressione e restano mute e assorte, sospese in un tempo molto lontano, la cui eternità è cadenzata dal ritmo di poche forme elementari, un rombo, una sfera, un quadrato, una linea curva appena accennata, una serie di triangoli sovrapposti che fanno pensare più ad una antichissima scrittura simbolica che non ad una semplice decorazione. Nicoletta Pallini


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19 Giorgio de Chirico (Volos 1888 - Roma 1978) "Icaro (da Rubens)" 1955 olio su cartone telato cm 30x40 Firmato in basso a sinistra Firmato e iscritto al retro Provenienza Collezione Muzzi, Roma Collezione privata, Roma Bibliografia C. Bruni Sakraischik "Catalogo generale. Giorgio De Chirico - Volume quinto Opere dal 1951 al 1974" Milano, Electa 1974, n. 677 ill. € 18.000 - 24.000

Icaro bruciatosi le ali di cera perchè si era troppo avvicianato al sole, precipita nel mare Egeo al cospetto di suo padre Dedalo, che non lo può salvare. Dedalo aveva fatto per suo figlio Icaro delle ali di cera con le quali poteva volare ma lo aveva avvertito di non approssimarsi al sole. Icaro disobbedì e fu pentito per non aver seguito il consiglio del genitore. Giorgio de Chirico

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20 Igor Mitoraj (Oederan 1944 - Parigi 2014) "Grepol" 1982 bronzo cm 45x30x16,5 Firmato e numerato E.A. Timbro Fonderia Tesconi, Pietrasanta Provenienza Collezione privata Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Atelier Mitoraj, Pietrasanta € 18.000 - 24.000

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La storia dell’arte è una misteriosa catena di opere completamente diverse le une dalle altre ma collegate da vincoli più o meno segreti. Igor Mitoraj


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GIORGIO MORANDI | DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA ITALIANA LOTTI 21 - 22 - 23 [...] Il disegno è una pratica quotidiana che Morandi esercita con costanza e senza interruzioni lungo tutto il corso della sua vita. Viene abbastanza naturale allora pensare al disegno come al laboratorio di Morandi: l’ambito privilegiato della riflessione e dell’esercizio, l’autonomo e imprescindibile punto di partenza della meditazione pittorica. [...] per Morandi il disegno rappresenta lo strumento attraverso cui verificare l’identità di pensiero e rappresentazione: la salda corrispondenza tra la disposizione cosciente delle nature morte sul tavolo da lavoro e il momento della loro trasfigurazione poetica per mezzo della pittura. Il momento in cui gli oggetti smettono di essere oggetti e diventavano forme [...]. In un suo testo sull’artista bolognese Argan sostiene che al centro della riflessione di Morandi non è tanto la rappresentazione del dato reale, quanto la lenta creazione di immagini che nel loro farsi consumino, esauriscano e revochino tutte le possibili analogie con il reale. [...] Lungi dall’essere meramente descrittiva la ricerca di Morandi riguarderebbe quindi l’essere degli oggetti nello spazio, ovvero la prova della loro esistenza. Ed esistere significa innanzitutto nascere [...]. La carta è bianca, come la luce. La stessa luce che appiattisce i volumi e scontorna le forme risolvendo il chiaroscuro degli oggetti in ampie e diffuse zone luminose, in ampi e diffusi spazi bianchi. Il visibile inizia con la luce e appena c’è luce c’è ombra: nei disegni degli ultimi anni le linee sono semplici margini d’ombra, intervalli tra le cose. All’inizio il bianco della carta, poi una linea malferma traccia il contorno di un certo oggetto. Può essere molte cose e nessuna al tempo stesso. È una forma sul limitare dell’esistenza, sospesa tra l’essere e il non essere ancora. [...] La pittura di Morandi ha a che fare con le origini, con il sorgere della forma. Il foglio di carta è come una stanza buia; a un certo punto filtra attraverso la finestra la luce del mattino e dove prima c’era solo vuoto, lentamente, fa la sua comparsa il mondo. «Gli oggetti che Morandi dipinge […] non sono oggetti, sono posti dove qualche piccola cosa sta avendo origine.» (Berger) Giulio Vaccher

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© Courtesy Il Ponte Casa d’Aste Oggetti Sonia Pedrazzini, Le Morandine


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21 Giorgio Morandi (Bologna 1890 - 1964) "Natura morta" 1947 acquerello su carta cm 25x33,8 Firmato e datato 1947 in basso a destra Provenienza Collezione Guido Sinigaglia, Torino Eredi Sinigaglia, Torino Esposizioni "Morandi. Gli acquerelli" Galleria Comunale d'Arte Moderna Giorgio Morandi, Bologna, 15 dicembre 1990 marzo 1991, n. 12 ill.; L'Arsenale, Iseo (Brescia), 22 marzo - 12 maggio 1991; Palazzo Medici Riccardi, Museo Mediceo, Firenze, 16 maggio - 30 giugno 1991 "Giorgio Morandi. Die Aquarelle" Akademie der Bildenden Kunst, Vienna, marzo - aprile 1995; Kunsthal, Rotterdam, maggio - luglio 1995 Bibliografia M.Pasquali "Morandi. Acquerelli Catalogo Generale" Milano, Electa, 1991, p.42 n.1947/1. ill. a colori € 40.000 - 60.000

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22 Giorgio Morandi (Bologna 1890 - 1964) "Natura morta" 1946 matita su carta cm 18x31,5 Firmato e datato 1946 in basso al centro Provenienza Collezione Guido Sinigaglia, Torino Eredi Sinigaglia, Torino Bibliografia E. Tavoni "Morandi Disegni" Vol. II, Sasso Marconi, La Casa dell'Arte Editrice, 1984, n. 374 ill. M. Pasquali, E. Tavoni "Morandi Disegni. Catalogo Generale" Milano, Electa, 1994, p. 87 ill. 1946 7 ill. € 30.000 - 40.000

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Si può viaggiare per il mondo e non vedere nulla. Per raggiungere la comprensione è necessario non vedere molte cose, ma guardare attentamente ciò che vedi. Giorgio Morandi


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23 Giorgio Morandi (Bologna 1890 - 1964) "Natura morta" 1945 matita su carta cm 24x29,3 Firmato e datato 1945 in basso a destra

Il disegno non è la forma, ma la maniera di vedere la forma. Paul Valéry

Provenienza Collezione Guido Sinigaglia, Torino Eredi Sinigaglia, Torino Bibliografia E. Tavoni "Morandi Disegni" Vol. II, Sasso Marconi, La Casa dell'Arte Editrice, 1984, n. 368 ill. M. Pasquali, E. Tavoni "Morandi Disegni. Catalogo Generale" Milano, Electa, 1994, p. 84 ill. 1945 4 ill. € 35.000 - 40.000

Giorgio Morandi, Natura morta, 1946 74


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MARINO MARINI | DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA TALIANA 24 Marino Marini (Pistoia 1901 - Viareggio 1980) "Cavaliere" 1946 gouache su carta cm 45x35

Firmato in basso a destra Provenienza Collezione Guido Sinigaglia, Torino (acquisito direttamente dall'artista) Eredi Sinigaglia, Torino Esposizioni "Marino pittore" Convento del Tau, Pistoia, 17 ottobre - 30 novembre 1987, p. 69, n. 50 ill. in catalogo Bibliografia H. Read, P. Waldberg, G. Di San Lazzaro "L'oeuvre complet de Marino Marini" Parigi, Société internationale d'art XXe siècle, 1970, p. 395, n. 34 ill. L. Papi "Marino Marini pittore" Torino, Priuli & Verlucca editori, 1987, p. 38, n. 74 ill. € 15.000 - 20.000

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Già nel '46 Marini creò i primi cavalli con il muso proteso verso l'alto, i denti in evidenza e il collo a forma di fallo, i cavalieri sembrano rigidi manichini storpiati in maniera bizzarra a volte con le braccia aperte, o crocifissi o ancora abbagliati e senza volto. Così, dalle rovine dell'immediato dopoguerra, dominato dalla miseria e dalla fame, nacque l'apocalittica figura di cavaliere.


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25 Igor Mitoraj (Oederan 1944 - Parigi 2014) "Tindaro con piede" bronzo cm 35,5x17x14 Firmato e numerato 2/8 Provenienza Opera acquistata dall'attuale proprietario direttamente dall'artista Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'artista, in data 06-02-1999 € 18.000 - 20.000

Lo spettatore di fronte alle sue opere si trova a dialogare con frammenti che sembrano emersi da scavi archeologici, sculture mutilate la cui imponenza, i cui lineamenti perfetti, la cui calma sembrano voler dire qualcosa di più, sembrano celare una potenza intrinseca. Lo sguardo vuoto dei volti attira quello dell’osservatore, e sembra insinuarsi nell’anima, nell’inconscio. Lo spettatore entra col proprio sguardo nell’opera e prova a colmare l’assenza di quelle parti che lo scultore ha volutamente omesso, cercando di ricreare una forma compiuta e fondendosi con essa. 78


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OPERA A FAVORE DELL'ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE MARIO NEGRI IRCCS

26 Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) "Natura morta con bottiglia" 1940 olio su tela cm 60x70 Firmato, datato 40 e dedicato "al caro Pallini" in alto Provenienza Collezione Giuseppe Gorgerino, Milano Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Milano Opera registrata presso l'Associazione per Filippo De Pisis, Milano, con il n. 05435 € 10.000 - 15.000 80


27 Fausto Pirandello (Roma 1899 - 1975) "Natura morta" 1960 olio su cartone cm 51x72 Firmato in basso a sinistra Provenienza Collezione Giorgio Falck, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Fausto Pirandello" Galleria Gian Ferrari, Milano,

4 dicembre - 18 gennaio 1970 "Fausto Pirandello" Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 3 luglio - 10 ottobre 1982, n. 152 in catalogo Bibliografia C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello" Roma, Leonardo De Luca Editore, 1991, p. 149 n.427 ill. C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello. Catalogo Generale" Milano, Electa, 2009, p. 222 n. 748 ill. € 7.000 - 9.000 81


28 Renato Guttuso (Bagheria 1912 - Roma 1987) "Ulivo" 1957 olio su tela cm 91x76,5 Firmato in basso a destra Provenienza Galleria Medea, Milano Collezione privata Bibliografia E. Crispolti “Catalogo Ragionato Generale dei Dipinti di Renato Guttuso” Milano, Mondadori, 1984, p. 78, n.57/37 ill. € 10.000 - 15.000 82


29 Bruno Cassinari (Piacenza 1912 - Milano 1992) "Natura morta" 1958 olio su tela cm 81x100 Firmato e datato 58 in basso a destra Provenienza Galleria Michaud, Firenze Galleria Medea, Milano Galleria La Nuova Loggia, Bologna Collezione privata, Piacenza

Esposizioni "Cassinari: Mostra Antologica" Palazzo Farnese, Piacenza, 21 maggio - 24 luglio 1983, p. 234, n. 76 Bibliografia "Catalogo dell'arte moderna italiana" Milano, 1964, p. 251 M. Rosci "Bruno Cassinari. Catalogo Generale dei Dipinti" Martellago, Elemond spa, 1998, p. 270, n. 1958/38 ill. € 6.000 - 8.000 83


30 Renato Guttuso (Bagheria 1912 - Roma 1987) "Coltivazione del limone nel napoletano" 1956 olio su tela cm 125x160 Firmato in basso a destra Firmato, titolato e datato 1956 al retro Provenienza Collezione privata, New York John Heller Gallery, Inc., New York Estate of Marion E. Papp, New York Collezione privata, New York Esposizioni "Guttuso" ACA Gallery and John Heller Gallery, New York, 7 - 28 aprile 1958, n. 9 ill. in catalogo Bibliografia "Sicilia", n.31, Palermo, 1961, p. 60 ill. E. Crispolti "Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso" Volume Secondo, Milano, Mondadori, 1984, p. 51 n. 56/22 ill. *Lotto in temporanea importazione doganale. Soggetto ad un'ulteriore iva del 10% sul valore di aggiudicazione per i residenti U.E. € 50.000 - 70.000

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I colori messi in campo sono violenti, e seguono una loro logica di tensione compositiva, più che rispondere a necessità di rappresentazione narrativa. La loro logica di rapporto è nella sollecitazione dei risalti dei contrasti nel concorrere alla violenza del colore entro una solarità totale. É l'aranceto un frammento di natura senza miti, vista dall'occhio di un uomo moderno per il quale essa non ha più misteri, anche se ne ha tutta la poesia, del grembo di donna da cui nascerà una creatura; è anche natura del contadino che dà l'acqua alle piante nei giardini e rincalza la terra sulla radice e segue di giorno in giorno il lento crescere e moltiplicarsi dei frutti. Così se fra le foglie aguzze e taglienti di un arancio rigoglioso, splende come un sole il globo di un frutto succoso da scoppiare, nella fantasia del pittore foglie e frutti si moltiplicano fino a divenire pianura e a nascondere la terra, e ogni ramo si snoda e cresce con poderosa fatica verso la luce (un motivo quest'ultimo che nella Coltivazione dei limoni è il simbolo stesso della forza generatrice della natura). Su questo ritmo di verdi e di giallo-aranci, sui quali l'occhio corre libero e esaltato, si stende il canto alla terra al suo grembo nascosto. Enrico Crispolti

Credo che queste siano eredità della mia ispirazione più profonda e remota. Alla mia infanzia, alla mia gente, ai miei contadini, a mio padre agrimensore, al giardino dei limoni e degli aranci, ai giardini della latitudine familiare ai miei occhi e ai miei sentimenti, dove sono nato. Contadini siciliani che ricoprono la posizione di primo piano nel mio cuore, perché sono uno di loro, i cui volti vengono davanti ai miei occhi qualunque cosa faccia, contadini siciliani così importanti nella storia d'Italia Renato Guttuso 86


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31 Ennio Morlotti (Lecco 1910 - Milano 1992) "Imbersago" 1958 olio su tela cm 100x90,5 Firmato in basso a sinistra Firmato e datato 1958 al retro Provenienza Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Monza Esposizioni "Ennio Morlotti. Mostra antologica" Palazzo Reale, Milano, 9 ottobre - 29 novembre 1987, tav. 56 p. 92 in catalogo "Morlotti. Opere 1936 - 1991" Galleria Comunale d'Arte, Palazzo Sarcinelli, Conegliano, 10 novembre 1996 - 6 gennaio 1997, p.34 ill. tav. p. 135 in catalogo Bibliografia G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti: Catalogo Ragionato dei dipinti - Tomo I" Milano, Skira, 2000, p. 212 n. 451 Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista, in data 13-11-1973 € 10.000 - 15.000

Jean Fautrier, Nature morte, 1929/1930 88


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32 Alberto Burri (Città di Castello 1915 - Nizza 1995) "Cretto Bianco" 1971 acquaforte e acquatinta su carta Fabriano Rosaspina cm 67x96,4 Firmata e numerata 34/90 Stamperia 2RC, Roma Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia "Alberto Burri. Catalogo completo di tutta l'opera grafica, 1959-1973" Galleria San Luca, Bologna, ill. p. 36 B. Corà "Alberto Burri. Catalogo Generale. Opera grafica 1949 - 1994" Città di Castello, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, 2015, pp.78, 79, n.21a ill. a colori € 9.000 - 13.000 90


33 Alberto Burri (Città di Castello 1915 - Nizza 1995) "Cretto Nero F" 1971 acquaforte e acquatinta su carta Fabriano Rosaspina cm 67x96,4 Firmata e numerata 38/90 Stamperia 2RC, Roma Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia "Alberto Burri. Catalogo completo di tutta l'opera grafica, 1959-1973" Galleria San Luca, Bologna, ill. p.39 e in copertina B. Corà "Alberto Burri. Catalogo Generale. Opera grafica 1949 - 1994" Città di Castello, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, 2015, pp.78, 85, n.21g ill. a colori € 5.000 - 7.000 91


34 Ennio Morlotti (Lecco 1910 - Milano 1992) "Paesaggio di Brianza" 1958 olio su masonite cm 130x98 Firmato e datato 58 in basso a destra e al retro Provenienza Collezione Lariviere Galleria del Milione, Milano Ruggerini & Zonca, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "The 1958 Pittsburgh International Exhibition of Contemporary Painting and Sculpture" Carnegie Institute, Pittsburgh, 4 dicembre 1958 - 8 febbraio 1959, n. 306 in catalogo "L'Arte Moderna in Europa" Padiglione della Comunità Europea, Esposizione Universale ed Internazionale, Montréal Museum of Fine Arts, Montréal, 1967, cat s.n. (Vegetation I, 1961) in catalogo Bibliografia "Catalogo dell'arte moderna italiana n.22" Milano, Giorgio Mondadori & Associati, pp. 355 -357 G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti: Catalogo Ragionato dei dipinti - Tomo I" Milano, Skira, 2000, p. 212 n. 450 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio delle Opere di Ennio Morlotti, con il n. 612584 € 15.000 - 25.000

Davanti alla pittura di Morlotti subito si impone l'idea della Natura e si pensa al rapporto che l'artista ha avuto con questo concetto, di come l'abbia indagato, maturato e via via con originalità nel tempo elaborato. Morlotti sa che la pittura è un processo autonomo e la Natura la sente non come un riferimento formale, ma in ciò che ne costituisce l'essenza più intima. Una Natura materna e carnale e al contempo dura, aspra, tormentata, seducente e scabra, luminosa e oscura, comunque vivida, in cui l'uomo è parte intrinseca perché prima di tutto è terra. Il desiderio di conoscere fino a immedesimarsi nella Natura per Morlotti è tale che potremmo dire che anche la pittura è profondamente essa stessa Natura. Entrambe hanno forme germinanti e cangianti, stratificazioni, risultato di un incessante mutamento e di sedimentazioni nel tempo di quella creazione continua. Ed è la materia pittorica nel suo corrucciarsi, con i suoi grumi e le sue stesure, che anima lo spazio e crea la dimensione emotiva e poetica fortemente evocativa. Una pittura metamorfica, senza formalismi, che esprime il sentimento di una Natura che è seduttiva al contempo nella sua solennità e nella sua drammaticità. Una Natura che può essere colta profondamente dalla pittura attraverso un processo emozionale, intuitivo: da qui la sua materia pittorica così ricca di sentimenti di compartecipazione. La nota incontentabilità creativa di Morlotti segue il processo ciclico della Natura che si rinnova perennemente mutando aspetto, ma governata dalle leggi di sempre, restando tuttavia inafferrabile. Per Morlotti, quindi, la pittura ha la stessa fenomenologia della Natura; e in questo connubio inscindibile l'uomo/l'artista, con autentica umiltà, pur con i propri limiti ma consapevole anche dei propri valori, è compartecipe e protagonista di un'unica immensa opera nella grande creazione. Augusto Sciacca

Jean Fautrier, Végétaux, 1957 92


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35 Toshimitsu Imai (Kyoto 1928 - 2002) "Composition" 1962 olio su cartone cm 50,5x64,5 Firmato e datato "Paris 1962" in basso a destra Provenienza Collezione privata, Genova Esposizioni "Una stagione informale" Museo Archeologico Regionale, Aosta, 21 giugno - 25 ottobre 2015, p. 47 ill. in catalogo € 10.000 - 15.000

Le vie per l'Estremo Oriente sono infinite: Imai ha scelto quella di Pollock e del suo metodo pittorico, applicato alla rivelazione di un mondo, in cui natura e fantasia si confondono. La storia di Imai si svolge costantemente alla ricerca della forza costruttiva ed espressiva della materia coloristica, sempre più accesa, addirittura infocata. Alla violenza del gesto di Shiraga, Imai oppone un'elaborazione lenta e controllata del colore aggrumato e disposto secondo il disegno e il rilievo di una veduta dall'alto di forme frastagliate e accidentate: è la topografia dei sogni e dei ricordi costruita con l'evidenza delle figure antiche, spesso travolte e trascinate sull'onda di un ritmo drammatico. Il valore espressivo del dripping tempera, in una specie d'inconscio divisionismo, l'unità compatta della corteccia pittorica. I filamenti colorati brillano di una luce misteriosa sullo sfondo dei rossi vivaci, interrotti dalle macchie e dagli spruzzi, che sembrano avvicinare queste pitture informali alle silografie più drammatiche degli uragani, dei tifoni, delle onde del mare in tempesta. […] Le nuove serie di Imai rivelano un dominio sicuro della materia vibrante, quasi incendiaria, che dilaga in ritmi centrifughi, animata, quasi, da una energia primigenia. Il dominio, cioè il controllo di questa libera esplosione del colore, non contraddice la forza istintiva del gesto. Giuseppe Marchiori

Kazuo Shiraga, Chigakusei Tekkyoshi, 1961 94


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36 Emilio Scanavino (Genova 1922 - Milano 1986) "Senza titolo" 1958 olio su tela cm 55x46 Firmato e datato 58 in basso a destra Firmato e datato 1958 al retro Provenienza Galleria Blu, Milano Collezione privata, Roma L'opera è stata visionata ed è registrata presso l'Archivio Emilio Scanavino, Milano € 4.000 - 6.000

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Un tempo ero piuttosto attento ai segni sui muri, li avevo persino fotografati [...] avevo anche trovato un libro di graffiti, di gesti tracciati sulle pareti, che mi avevano confermato ciò che già pensavo: ognuno custodisce nell’animo il senso della pittura. Emilio Scanavino


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37 Hermann Nitsch (Vienna 1938) "Senza titolo (Schüttbild mit Malhemd)" 2009 acrilico e tessuto su tela cm 200x300 Firmato e datato 2009 al retro Provenienza Collezione privata Esposizioni "56a painting action" Hermann Nitsch Museum, Mistelbach, maggio 2009 "55. Esposizione Biennale Internazionale d'arte di Venezia" Padiglione della Repubblica di Cuba, "La perversión de lo clásico: anarquía de los relatos", Venezia, 2013 Bibliografia J. Fernandez Torres, G. Zaza "La perversión de lo clásico: anarquía de los relatos" Imola, Maretti Editore, 2013, pp.262 - 265 ill. a colori Opera registrata presso l'Atelier Hermann Nitsch, Prinzendorf, con il n. MZM_081_09 € 40.000 - 60.000

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A soli cinquant’anni dalle prima teorizzazioni freudiane, si sviluppa nei prima anni ‘60 l’Azionismo Viennese (Wiener Aktionismus), movimento artistico di performance colme di pulsioni sanguigne, di ritualità primitiva e carica irruenta. Arte dissacrante che vede il corpo come mezzo espressivo per esternare malattie esistenziali. Nell’arte “tradizionale” la creazione parte dalla mente per arrivare al corpo, qui, viceversa, si usa il corpo per comunicare Hermann Nitsch 20. Malaktion, Wiener Secession, 1987 alla mente. Protagonisti di questa nuova Rauminstallation, Ausstellungsansicht Lechner Museum, 2019 cultura furono Günter Brus, Otto Mühl, Rudolf Schwarzkogler e il discusso Hermann Nitsch, autore dell’Orgien-Mysterien Theater. Per comprendere l’opera azionista basta citare come esempio la performance di esordio, alla rassegna delle Wiener Festwochen, dal titolo Die Blutorgel (Organo di sangue), che vide Nitsch, Mühl e Adolf Frohner murati per tre giorni nel vano di un locale. Una delle poche esibizioni che vide la cooperazione tra artisti che solitamente operavano in autonomia. Brus era tendenzialmente il più masochista e carico di implicazioni erotiche: bevve il proprio piscio, si fece urinare in bocca da Mühl e si masturbò in pubblico. Non da meno Mühl, che oltre allo scambio di liquidi con l’amico Brus, durante una performance gettò una ragazza in un cumulo di rifiuti per poi sfregiarne il corpo con oggetti e colate di pittura. Schwarzkogler era probabilmente il più sadomasochista: si accaniva sul proprio corpo ferendosi; la scomparsa prematura è da ricondurre probabilmente ad un tentativo di autocastrazione. L’artista più complesso rimane Nitsch con il suo Teatro delle Orge e dei Misteri: crocifissioni, interiora di animali squartati, tanto sangue su persone, pareti ed oggetti. Riti dionisiaci che durano interi giorni, che coinvolgono molte persone in atti sacrificali. Per Nitsch la violenza è giustificata dallo scopo puramente terapeutico e catartico. L’artista sostiene che ogni uomo ha una potenza violenta ed assassina che deve essere liberata, sfogata, per raggiungere la purezza. Nitsch, barbuto e corpulento, con il suo camice bianco imbrattato di sangue, fa pensare più ad un macellaio che ad un mistico. Come afferma lo stesso: “Io rovisto con le mie mani nella carne bagnata di sangue delle sue interiora e cospargo il mio camice con feci, sangue, colpa”. Tutto ciò per far sfogare quell’istinto violento e perverso insito nell’uomo, unicamente per salvarlo. “È solo passando attraverso i più bassi istinti dell’uomo che può avvenire la catarsi. Quando squartiamo un animale, sentiamo le sue viscere calde, beviamo il suo sangue, ritorniamo in contatto con qualcosa di primitivo che ci appartiene. È in questi momenti che esce fuori la nostra natura, che non è né buona né cattiva, è semplicemente il nostro istinto. Può essere anche violento, ma la violenza fa parte del mondo ed è meglio esorcizzarla in un rito collettivo che reprimerla. Viviamo in una forma di depressione latente, siamo anestetizzati. Le mie Azioni sono un modo per avvicinare la vita alla morte ed è da questa esperienza che usciamo più forti. Ecco perché la gente che partecipa mi ringrazia”. 100


55° Biennale di Venezia – Padiglione della Repubblica di Cuba, 2013

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38 Hans Hartung (Lipsia 1904 - Antibes 1989) "Senza titolo" 1956 inchiostro su carta cm 27,2x20,5 Provenienza Espace Carole Brimaud, Parigi Collezione privata, Genova Esposizioni "Hans Hartung - encres" Espace Carole Brimaud, 102

Parigi, 2005, p. 48 ill. in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes, con il n. CT 1756-383, e di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné a cura della Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes € 5.000 - 7.000


39 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale" 1959 inchiostro e buchi su carta stagnola argento cm 12x9,5 Firmato e datato 59 in basso Da C. Laszlo "La Lune en Rodage 1" Basilea, Editions Panderma, 1960

Provenienza Collezione privata, Roma Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 4352/1 € 5.000 - 7.000 103


40 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale" 1956 buchi, graffiti e pasta di vetro su terracotta policroma parzialmente smaltata diam. cm 43,5 Firmato al retro: iscritto "Albisola" Provenienza Collezione privata, Milano Opera registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n.2725/1 € 40.000 - 50.000

Colore, l'elemento dello spazio, suono, l'elemento del tempo ed il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio. Son le forme fondamentali dell'arte nuova che contiene le quattro dimensioni dell'esistenza. Lucio Fontana

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Le condizioni fondamentali dell'arte moderna si notano chiaramente nel secolo XIII nel quale comincia la rappresentazione dello spazio. I grandi maestri che compaiono successivamente dànno nuovo impulso a questa tendenza. Lo spazio viene rappresentato con ampiezza ogni volta maggiore durante diversi secoli. I barocchi fanno un salto in questo senso: lo rappresentano con una grandiosità non ancora superata e aggiungono alla plastica la nozione del tempo. Le figure sembrano abbandonare il piano e continuare nello spazio i movimenti raffigurati. Questa concezione fu conseguenza del concetto dell'esistenza che andava formandosi nell'uomo. La fisica di questa epoca, per la prima volta, esprime la natura per mezzo della dinamica. Si determina che il movimento è una condizione immanente alla materia come principio della comprensione dell'universo. Giunti a questo punto dell'evoluzione, la necessità di movimento è talmente grande che non può essere corrisposta dalla plastica. Quindi tale Euler Crater evoluzione viene continuata per opera della musica. La pittura e la scultura entrano nel neoclassicismo, autentica palude nella storia dell'arte, e restano annullate dall'arte del tempo. Conquistato il tempo, la necessità di movimento si manifesta pienamente [...] Il Futurismo adotta il movimento come unico principio ed unico fine. I cubisti negavano che la loro pittura fosse dinamica; l'essenza del cubismo è la visione della natura in movimento. [...] L'arte moderna si trova in un momento di transizione nel quale si esige la rottura con l'arte antecedente per dar luogo a nuove concezioni. Questo stato di cose, visto attraverso una sintesi, è il passaggio dell'astrattismo al dinamismo. Situato nel mezzo di tale transizione, non ha potuto liberarsi completamente dalla eredità rinascimentale. Si impiegarono i medesimi materiali e le medesime discipline per esprimere una sensibilità completamente trasformata. Gli elementi antichi vennero impiegati in senso contrario. Furono forze opposte che combatterono in una stessa battaglia. Il conosciuto e lo sconosciuto, l'avvenire e il passato. Per questo si moltiplicarono le tendenze, appoggiate a valori opposti e perseguendo apparentemente obbiettivi diversi. Noi raccogliamo questa esperienza e la proiettiamo verso un avvenire chiaramente visibile[...] L'estetica del movimento organico rimpiazza l'estetica vuota delle forme fisse. Invocando questo mutamento operato nella natura dell'uomo, nei cambiamenti psichici e morali e di tutte le relazioni e attività umane, abbandoniamo la pratica delle forme d'arte conosciuta abbordiamo lo sviluppo di un'arte basata sulla unità del tempo e dello spazio. L'arte nuova prende i suoi elementi dalla natura. L'esistenza, la natura e la materia sono una perfetta unità. Si sviluppano nel tempo e nello spazio. Il cambiamento è la condizione essenziale dell'esistenza. Il movimento, la proprietà di evolversi e svilupparsi è la condizione base della materia. Questa esiste in movimento e in nessun'altra maniera. Il suo sviluppo è eterno. Il colore e il suono si trovano nella natura legati alla materia. La materia, il colore e il suono in movimento sono i fenomeni lo sviluppo simultaneo dei quali integra la nuova arte. Il colore in volume si sviluppa nello spazio adottando forme successive[...] La costruzione di forme voluminose in mutamento mediante una sostanza plastica e mobile. Disposti nello spazio agiscono in forma sincronica, integrano immagini dinamiche. Esaltiamo cosi la natura in tutta la sua essenza. La materia in movimento manifesta la sua esistenza totale ed eterna, svolgendosi nel tempo e nello spazio, adottando nel suo mutarsi i diversi stati dell'esistenza. Concepiamo l'uomo nel suo nuovo incontro con la natura nella sua necessità di vincolarsi ad essa per trovare nuovamente l'esercizio dei suoi valori originali. Chiediamo una comprensione esatta dei valori primari dell'esistenza, per questo instauriamo nll'arte i valori sostanziali della natura. Presentiamo la sostanza, non la marginalità delle cose. Non rappresentiamo né l'uomo né gli altri animali né le altre forme. Queste sono manifestazioni della natura, mutevoli nel 106


tempo, che cambiano e scompaiono secondo la successione dei fenomeni. Le loro condizioni fisiche sono soggette alla materia ed alla sua evoluzione. Noi ci dirigiamo verso la materia e la sua evoluzione, fonti generatrici dell'esistenza. Prendiamo l'energia propria della materia, la sua necessità d'essere e di svilupparsi. Postuliamo un'arte libera da qualunque artificio estetico. Approfittiamo di ciò che l'uomo ha di naturale, di reale. Rinneghiamo le falsità estetiche inventate dall'arte speculativa. Ci troviamo così vicini alla natura come mai l'arte lo è stata nel corso della storia. L'amore per la natura ci spinge a copiarla. Il sentimento di bellezza che ci dà la forma di una pianta o di un passero o il Raffaele Carrieri, Fontana ha toccato la Luna, sentimento sessuale che ci procura il corpo di una in “Tempo”, XI, n. 8, 19-26 febbraio, 1949 donna, si svolge ed opera nell'uomo secondo la sua sensibilità. Rinneghiamo le emozioni particolari che ci producono determinate forme. La nostra intenzione è di riunire tutte le esperienze dell'uomo in una sintesi, che unita alla funzione delle loro condizioni naturali costituisca una manifestazione propria dell'essere. Prendiamo come principio le prime esperienze artistiche. Gli uomini della preistoria che percepirono per la prima volta un suono prodotto da colpi battuti su un corpo vuoto, si sentirono soggiogati dalle sue combinazioni ritmiche. Spinti dalla forza di suggestione dinanzi alla natura sconosciuta, sensazioni musicali, sensazione del ritmo. La nostra intenzione è di sviluppare questa condizione originale dell'uomo. Il subcosciente, magnifico ricettacolo dove alloggiano tutte le immagini che l'intelligenza percepisce, adotta l'essenza e le forme di queste immagini, alloggia le nozioni riguardanti la natura dell'uomo. Così, nel trasformarsi il mondo oggettivo, si trasforma ciò che il subcosciente assimila, la qual cosa produce modificazioni nella forma di concezione dell'uomo. L'eredità storica ricevuta dagli stadi anteriori della civiltà e l'adattamento alle nuove condizioni di vita operano mediante questa funzione del subcosciente. Il subcosciente modella l'individuo, lo integra e lo trasforma. Gli dà l'ordinamento che riceve dal mondo e che l'individuo adotta. Tutte le concezioni artistiche sono dovute al subcosciente. La plastica si sviluppa in base alle forme della natura. Le manifestazioni del subcosciente si sono adattate pienamente a quelle in quanto dovute alla concezione idealistica dell'esistenza. La coscienza materialistica, ossia la necessità di cose chiaramente provabili, esige che le forme d'arte sorgano direttamente dall'individuo, soppresso qualunque adattamento alle forme naturali. Un'arte basata su forme create dal subcosciente, equilibrate dalla ragione, costituisce una reale espressione dell'essere e una sintesi del momento storico. La posizione degli artisti razionalisti è falsa. Nel loro sforzo per sovrapporre la ragione e negare la funzione del subcosciente ottengono solamente che la sua presenza sia meno visibile. In ognuna delle loro opere notiamo che questa facoltà ha funzionato. La ragione non crea. Nella creazione delle forme, la sua funzione è subordinata a quella del subcosciente. In tutte le attività l'uomo funziona con la totalità delle sue facoltà. Il libero sviluppo di tutte queste è una condizione fondamentale nella creazione e nell'interpretazione della nuova arte. L'analisi e la sintesi, la meditazione e la spontaneità, la costruzione e la sensazione sono valori che concorrono alla sua integrazione in un'unità funzionale. E il suo sviluppo attraverso l'esperienza è l'unico cammino che conduce ad una manifestazione completa dell'essere[...] Concepiamo la sintesi come una somma di elementi fisici: colore, suono, movimento, tempo, spazio, la quale integri una unità fisico-psichica. Colore, l'elemento dello spazio, suono, l'elemento del tempo, il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio, sono le forme fondamentali dell'arte nuova, che contiene le quattro dimensioni dell'esistenza. Tempo e spazio. Lucio Fontana 107


41 Asger Jorn (Vejrum 1914 - Arhus 1973) "Senza titolo" 1968 acrilico su tela cm 70x50 Firmato e datato 68 in basso a destra Provenienza Galleria Gissi, Torino Galleria Anna D'Ascanio, Roma Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Ezio Gribaudo, Torino, in data 23-12-1998

Jorn aveva l’arte di dominare il disordine e di governarlo [...] Il tumulto era il suo elemento [...] In tutte le sue attività regnava lo stesso principio interno alle sue opere: il pensiero figlio dell’azione e non l’inverso [...] È dall’irrazionale che egli era preso; è l’irrazionale che senza sosta e in tutte le sue opere egli interrogava. Di quest’uomo così riccamente dotato, animato inoltre da una bontà generosa, e così sottile, così inventivo, così caloroso, io conservo un ricordo commosso e molto affezionato. Jean Dubuffet

Opera registrata pressso gli archivi del Museum Jorn, Silkeborg € 28.000 - 30.000

Asger Jorn nella sua casa di Albissola Marina Courtesy © Donation Jorn, Silkeborg 108


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42 Hans Hartung (Lipsia 1904 - Antibes 1989) "P1967-A86" 1967 pastelli, acrilico e grattage su carton baryté cm 100x73 Provenienza Collezione privata, Milano Opera registrata presso la Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes, con il n. CT5617/8 e di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné a cura della Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes € 25.000 - 35.000

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I fulmini mi hanno dato il senso della rapidità del tratto… il desiderio di catturare l’istantaneo con la matita o il pennello. Hans Hartung


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43 Georges Mathieu (Boulogne-Sur-Mer 1921 - Boulogne-Billancourt 2012 ) "Senza titolo ("Onzain")" 1969 tecnica mista e collage su cartoncino cm 55,3x76,3 Firmato e datato 69 in basso a destra Provenienza Dominion Gallery, Montreal Collezione privata, Merano € 5.000 - 7.000 112


44 Manolo Millares (Las Palmas de Gran Canaria 1926 - Madrid 1972) "El picador" 1966 gouache e tecnica mista su cartoncino cm 50x71,5 Firmata e datata 66 in basso al centro Firmata, titolata e datata 1966 al retro Provenienza Collezione privata, Merano € 8.000 - 12.000 113


45 Antoni Tapies (Barcellona 1923 - 2012) "Crani" 1977 acrilico, sabbia e tecnica mista su cartone cm 55x69,5 Firmato in basso a destra Provenienza Galerie Maeght, Parigi Collezione privata, Milano Opera registrata presso la Fundación Antoni Tàpies, Barcellona, con il n. 77-115 € 20.000 - 25.000

La materia non veniva mai elaborata astrattamente per servire a scopi estetici, ma ricreava un frammento della realtà più prossima. Affascinava Tàpies, in maniera ossessiva, solo perché si dimostrava capace di raccogliere e divulgare l’innumerevole traccia, quasi cancellata, del passaggio dell’uomo. Analogamente, l’oggetto viene trattato come materia. È l’oggetto vicino, qualsiasi, banale, e preferibilmente segnato, maltrattato dall’uso. E innanzitutto è la sua superficie ad esigere il pittore: trama secca e granulosa del tappetino, plasticità del fango, lanugine della coperta, morbida robustezza e densità stratificata del cartone che invoca intagli e strappi… Con una predilezione per gli oggettimaterie, che Tàpies usa al modo delle sue paste preparate, paglia, ghiaia, terra, e ogni genere di tessuti e tipi di carta. Nell’oggetto stesso, ciò che gli importa non è tanto la particolarità, quanto il risultato dell’alterazione dovuta alla mano e all’uso, il modo in cui il fil di ferro è contorto, la scatola schiacciata, il giornale sgualcito e sporcato, il lenzuolo spiegazzato, annodato e macchiato, il cartone deteriorato. Jean-Marie Baron 114


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ALBERTO BURRI | DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA 46 Alberto Burri (Città di Castello 1915 - Nizza 1995) "Combustione" 1964 acrilico, vinavil, combustione su carta applicata su tela cm 32x20 Firmato in basso a destra

Al nero di una bruciatura si accosta il nero a colore, su bianco: ha la crudezza fisica di un cratere è quasi la leggerezza di un' "elevazione". Lo stesso, con variazione di bianchi, ma un'idea è più suggestiva dell'altra. Lo strappo bianco su bianco; punti e cuciture su un frammento di stoffa; le setole di un minuscolo pennello incollate sul foglio simulano un fruscio, una bruciatura morde un rettangolo, un rettangolo di pelle.

Provenienza Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano

Maurizio Calvesi

Esposizioni "Dante e Burri" Galleria Toninelli, Milano, gennaio 1966; Galleria Il Segno, Roma, febbraio 1966 Bibliografia B. Corà "Alberto Burri. Catalogo Generale Pittura 1958 - 1978" Città di Castello, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, 2015, volume 2 p.177, n.1055 ill. a colori; volume 6 p.158 € 35.000 - 50.000

Antoni Tàpies, Brown on black with collage, 1972 116


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47 Gastone Novelli (Vienna 1925 - Milano 1968) "Munkar e Nakir" 1963 olio e tecnica mista su tela cm 65,5x100,5 Firmato, titolato e datato 63 al retro Provenienza Galerie Thomas, Monaco Collezione privata, Merano Esposizioni "Gastone Novelli" Kunstverein, Friburgo, 24 maggio - 21 giugno 1964, n. 23 in catalogo Bibliografia Z. Birolli "Novelli" Feltrinelli, Milano, 1976, p. 234 n. 352 ill. AA.VV. "Gastone Novelli. Catalogo Generale 1. Pittura e Scultura" Milano, Silvana Editoriale, 2011, p. 261 n.P/1963/16 ill. a colori € 35.000 - 50.000

I segni, le lettere, i frammenti, i campioni di materiali, una volta organizzati formano un universo. Tutti gli universi esistono e sono in grado di esistere e sono composti in gran parte di materiale noto, ma si differenziano per la struttura per il sistema nel quale questo materiale è collocato, contenuto. Un universo diventa significante, e i suoi segni permutabili cioè suscettibili di stabilire rapporti con altri a condizione che il sistema che lo regge sia costituito in modo tale che la modificazione di uno solo dei suoi elementi interessi automaticamente tutti gli altri. Ogni universo è un possibile linguaggio, ‘linguaggio magico’ e non 'linguaggio accademico', universitario, la differenza è che mentre il secondo procede da sistemi precedenti per arrivare al proprio, il linguaggio magico elabora un sistema strutturato utilizzando residui e frammenti, 'testimoni fossili della storia di un individuo o della società', in modo del tutto non storico. Gastone Novelli 118


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48 Ennio Morlotti (Lecco 1910 - Milano 1992) "Calendole" 1955 olio su tela cm 60x84 Firmato e datato 55 in basso a destra Firmato e datato 55 al retro Provenienza Collezione privata, Monza Esposizioni "XXVIII Biennale internazionale d'Arte di Venezia" Venezia, 1956 "Mostra personale di Ennio Morlotti" Centro Culturale Olivetti, Ivrea, gennaio 1957, tav. 5 in catalogo - Galleria La Bussola, Torino, febbraio 1957, n.7 in catalogo "Morlotti" Azienda Autonoma di Soggiorno, Merano, 9 - 20 settembre, 1958, tav. 10 in catalogo "Ennio Morlotti" Università Popolare Trentina, Centro di Cultura Artistica, Trento, 27 settembre 10 ottobre 1958 "Mostra antologica di Ennio Morlotti" Azienda autonoma soggiorno e turismo, Lecco, 18 maggio 16 giugno 1963, tav. 25 in catalogo "Pittura a Milano dal 1945 al 1964. Ajmone, Baj, Birolli, Brindisi, Cassinari, Chighine, Crippa, Dova, Fontana, Francese, Manzoni, Meloni, Migneco, Morlotti, Peverelli, Scanavino, Treccani" Palazzo Reale, Milano, giugno - luglio 1964, tav. 8 in catalogo "Mostra antologica di Ennio Morlotti" Palazzo Barberini, Roma, 28 gennaio - 15 marzo, 1966, tav. 14 in catalogo "Ennio Morlotti" Kunsthalle, Basilea, 28 gennaio - 5 marzo 1967, n.14 in catalogo "Ennio Morlotti. Mostra antologica" Palazzo Reale, Milano, 9 ottobre - 29 novembre 1987, tav. 41 p. 77 in catalogo Bibliografia F. Arcangeli "Ennio Morlotti" Milano, Edizioni del Milione, 1962, tav. 10 p. XX G. Testori, in R. De Grada "Pittura Scultura degli anni '60" Milano, Alfieri e Lacroix, 1967, tav. p. 217 I. Tommasoni "Arte dopo il 1945" Bologna, Cappelli Editore, 1971, tav. 9 A. C. Quintavalle "Morlotti, struttura e storia" Milano, Gruppo Editoriale Fabbri, 1982, tav. 45 E. Pontiggia in AA.VV. "Corrente. il movimento di arte e cultura di opposizione 1930 - 1945" Milano, Vangelista Editore, 1985, p. 204 G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti: Catalogo Ragionato dei dipinti - Tomo I" Milano, Skira, 2000, p. 143 n. 303, p. 155 ill. a colori Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista, in data 24-2-1991 € 6.000 - 8.000 120


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49 Jean Fautrier (Parigi 1898 - Chatenay-Malabry 1964) "Deep Blue" 1961 olio su carta applicata su tela cm 50x65 Firmato e datato 61 in basso a destra Provenienza Acquistata da Guido Le Noci direttamente dall'artista (1961) Galleria Apollinaire, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Pittori d'oggi. Francia - Italia" Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, Torino, settembre - novembre 1961, n. 127 ill. in catalogo Opera registrata presso il Comité Jean Fautrier, Parigi, con il n. 200398 PF, in data 19 giugno 2003 Opera di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné de Jean Fautrier, a cura di Marie-José Lefort, Parigi € 35.000 - 50.000

Non meno di Kandinsky o Klee o Pollock, Fautrier è un pioniere di un movimento che ha trasformato da cima a fondo le basi e le intenzioni delle arti plastiche. Herbert Read

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Quando mi trovo davanti alla pittura di Fautrier, la felicità - parlo di me, ma non mi pare possibile che non sia così per chiunque - la felicità che s'impossessa dei miei occhi è tale che certo non penso allora a ragioni, né a scuole, né ad altro che questa pittura possa suggerire. Anche dopo, anche sempre, se essa mi torna in mente, è la suggestione prepotente di felicità che è in essa che mi sorprende. Che mi sorprende...Prima di tutto questo miracolo compie Fautrier: torna a infondere all'opera d'arte una bellezza analoga a quella che colpisce da oggetti della natura, o da momenti o fasi di fenomeni della natura. Non sono però i suoi dipinti, imitazioni della natura, ma sono come se fossero vita vivente della natura, particolari casi nuovi, indimenticabili, della natura stessa. Nella sua pittura, e non ve n'è una oggi più originale, nulla gli è estraneo della cultura pittorica. Ma, per compiere il suo miracolo, come egli abbia distinto, e scelto, tra gli apporti d'una lunga e illustre sapienza artigiana, è il suo segreto. E nel segreto, come farà egli stesso a sapere ciò che è dell'istinto, e ciò che è della coscienza? E come farà a sapere ciò che ha ereditato e ciò che conquista? A noi basterà sapere che il suo miracolo è dunque in primo luogo un miracolo di volontà e di straordinaria perizia controllata d'occhi e di mano. Ma ciò che questa pittura sorregge, ciò che essa sublima tanto da toglierci il fiato, e non farci gridare al miracolo, ma ridurci al silenzio per contemplare e godere il miracolo - ora possiamo tentare di dichiararlo, poichè arriva sempre il momento di cercare ragioni alle cose. Se l'uomo si dilata, sino a abolire il proprio spazio, le sue dimensioni, i propri connotati e lo spazio; sino ad avere spavento del tempo e dei caratteri del tempo, incessantemente e innumerevolmente mutevole nei suoi segni, e del perire; sino ad avere paura della memoria da cui nascono di continuo i suoi strumenti, i sempre più terribili mezzi che l'uomo e la sua memoria non sanno più dominare se non per esserne travolti - se in giro c'è una dismisura da Apocalisse, come il pittore (la pittura può, come ogni linguaggio, essere linguaggio essenziale, linguaggio di poesia), come il pittore ne troverà misura liberatrice nella sua arte? In un'arte cui toccherebbe di manifestarsi come se nelle sue viscere avesse sondato l'universo, e dell'universo avesse passato in rassegna, esaminandoli alla lente, in un baleno gl'infiniti aspetti, e come se, di tale conoscenza terrificante che l'anima, dovesse dare una sintesi non disumana. Una delle risposte più persuasive, l'unica forse veramente persuasiva nella pittura degli ultimi 50 anni, è quella che Fautrier ci propone nei suoi dipinti. Giuseppe Ungaretti

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50 Hans Hartung (Lipsia 1904 - Antibes 1989) "P1967-24" 1967 pastelli e inchiostro su carton baryté cm 36,5x50 Firmato e datato 67 in basso a destra Provenienza Galleria Narciso, Torino Collezione privata, Torino Bibliografia G. Marchiori "Hartung" Galleria Narciso, Torino, 1967 Opera registrata presso la Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes e di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné a cura della Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes € 10.000 - 15.000

Una pianta che cresce, la pulsazione del sangue, tutto quello che è germinazione, crescita, slancio vitale, forza viva, resistenza, dolore o gioia possono trovare la propria incarnazione particolare, il proprio segno, in una linea morbida o flessibile, curva e fiera, rigida o possente, in una macchia di colore stridente, gioioso o sinistro. Hans Hartung

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51 Cy Twombly (Lexington 1928 - Roma 2011) "Triumph of Galatea" maggio 1961 (Focene) pastelli a cera e matita su carta cm 27,1x35,5 Firmato e titolato in alto al centro Provenienza Collezione privata Bibliografia N. Del Roscio "Cy Twombly Drawings Catalogue Raisonné Vol. 3 1961-1963" Monaco - New York, Schirmer Mosel Gagosian Gallery, 2013, n. 43 ill. a colori € 60.000 - 80.000

Il suo grafismo è poesia, reportage, gesto furtivo, sfogo sessuale, scrittura automatica, affermazione di sé e anche rifiuto. Pieno d’ambiguità, come la vita stessa, catturato negli angoli dei muri, nei cortili di scuola, nei frontoni dei monumenti. Quando Twombly scrive, ed è qui il miracolo, non vi è sintassi né logica, ma un brivido dell’essere, un mormorio che va fino al fondo delle cose. Pierre Restany

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52 Mark Tobey (Centerville 1890 - Basilea 1976) "Senza titolo" 1966 tempera su carta cm 58x44,3 Firmato e datato 1966 in basso a destra Provenienza Collezione T, St. Gallen Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Mark Tobey" Galleria Blu, Milano, 12 maggio - 17 luglio 2009, pp. 54 - 55 ill. in catalogo

Fuori dalla grotta del mio occhio guardai all'infinito, ed in quella terra di nessuno lasciai giacere il mio corpo, Cielo sopra e terra sotto, nessun tempo, nessun luogo, nè sole, nè luna, la Tua opera è compiuta, vedo il Tuo volto, il mio amore ed io siamo una cosa sola. Mark Tobey

Opera registrata presso CMT Committee Mark Tobey, Münster, a cura di Dr. Heiner Hachmeister € 30.000 - 35.000

Norman Wilfred Lewis, Untitled, 1960 ca. (particolare) 130


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Tobey rimane rapito dall’eleganza della calligrafia persiana e araba, l’arte sacra per eccellenza insieme alla lettura del Corano per la cultura sufi – è fin da subito presente l’elemento che più affascina l’artista: la luce, una luce di matrice divina in grado di illuminare lo spirito, espressa in questa tela con pennellate vibranti, che ricordano le iridescenze degli astri del cielo notturno di Notte stellata di Van Gogh. In Middle West del 1929 e in Algerian Landscape del 1931, si possono poi osservare le prime influenze del cubismo europeo, paesaggi metafisici caratterizzati da composizioni geometriche che rivelano uno stile non ancora del Calligrafia Zhang Xu tutto personale da parte del pittore [...]. Durante il periodo in cui insegna disegno e pittura, prima a Seattle alla Cornish School of Arts e poi in Europa nel Devonshire alla Dartington Hall, Tobey è alla costante ricerca di nuove possibilità espressive. Le strade cariche di luci al neon tipiche delle vedute cittadine americane, e le folle brulicanti di persone che le attraversano catturano l’attenzione dell’artista; egli diventa un attento osservatore del mondo che lo circonda, assimilando quell’energia profondamente vitale che in seguito riuscirà a trasmettere in tutte le sue opere. Nel 1934, Tobey parte per l’estremo Oriente. La Cina e il Giappone sono le mete che arricchiscono ulteriormente il genio del pittore americano, facendolo avvicinare alle pratiche e al pensiero zen. Attraverso questi studi egli si rende conto che la pittura può diventare un vero e proprio atto meditativo, in grado di connettere il corpo, la mente e lo spirito. Dopo aver visitato Hong Kong e Shanghai, in Giappone trascorre un mese in un monastero zen a Kyoto, qui dialoga con i monaci e gli adepti, pratica la meditazione, la calligrafia [...] L’antica arte calligrafica orientale, che per le culture dell’estremo Oriente è il veicolo principale per trasmettere l’essenza stessa delle cose unicamente attraverso il segno, diventa così per Tobey la via più naturale per dare forma a questo nuovo mondo.«“Lascia che la natura assuma il controllo del tuo lavoro”; queste parole del mio amico Takïzaki in un primo momento mi disorientarono, ma poi si esemplificarono nel concetto di “Lasciar libero il passaggio”. ....Queste esperienze fanno nascere in Tobey l’idea che le forme artistiche possano migrare da Oriente a Occidente e lo portano a sviluppare una particolare sensibilità e uno stile pittorico nuovo chiamato “white writing”: una sovrapposizione di simboli calligrafici bianchi, su un campo astratto composto da migliaia di piccole pennellate. Tobey giunge a utilizzare questi segni calligrafici isolandoli dai loro contenuti poetici tradizionali, rendendoli significativi anche al di fuori del loro sistema linguistico originario, volgendoli dal positivo al negativo, dalla china nera alla tempera bianca. Svuotati dai loro significati, quest’ultimi sono infinitamente ripetibili; la “luce filante” che si dirama sulla superficie della tela diventa un simbolo di illuminazione spirituale, della comunicazione umana, della migrazione nello spazio, delle forme naturali, dei loro processi, e dei movimenti tra i livelli della coscienza. I dipinti esposti, Broadway del 1935/36 e New York del 1944, entrambi dedicati alle vedute cittadine e realizzati da Tobey dopo il suo ritorno in Europa, sono rivelatori del passaggio dalla pittura figurativa a quella astratta. L’osservazione supera la rappresentazione oggettiva della realtà, per giungere alla sua essenza. La città diventa un intreccio di scie luminose, che si espande senza confini nello spazio, che risuona della vita delle persone che la abitano. «L’impulso calligrafico che avevo ricevuto in Cina mi ha permesso di trasmettere, senza essere vincolato dalle forme, il movimento delle persone, delle automobili e l’intera vitalità della scena». [...] nel corso degli anni ’50 il critico e teorico francese Michel Tapié, autore di Un art autre e promotore dell’arte informale, accosta Tobey a molti artisti europei, americani e giapponesi. Tapié considera la sua esperienza nel mondo dell’arte come un’“avventura” di derivazione dadaista, dove gli artisti vengono definiti dei veri “pionieri” ed esploratori del divenire, vissuta in 132


modo frenetico e appassionato, accentuando quel senso permanente di avanguardia rivoluzionaria. Ciò lo porta a promuovere la prima mostra di Pollock nel 1952 a Parigi, grazie alla quale l’Espressionismo astratto americano viene fatto conoscere in modo definitivo in Europa. Sono proprio le opere realizzate attraverso il “dripping” – la tecnica che consiste nel lasciare sgocciolare il colore su una tela posta direttamente a terra – di Jackson Pollock, che ad un primo colpo d’occhio potrebbero ricordare le tessiture dei dipinti del pittore di Seattle. Come lo stesso Tobey afferma però, lo spirito che guida la loro creazione è completamente diverso dal suo, anzi addirittura opposto, sottolineando che nell’arte di Pollock la pace interiore e la meditazione non presiedono Lee Krasner, Untitled, 1946 alla creazione; al contrario, alla base dell’azione creatrice vi è un’irrequietudine corporea e un’esaltazione mentale, lontane dai precetti ai quali egli aderisce. Tobey ha uno sguardo maggiore verso la sensibilità orientale rispetto a quella europea, di riferimento per gli artisti della scuola di New York, e ritiene fondamentale la concentrazione nell’osservazione della realtà, attraverso la quale si riescono a cogliere i profondi elementi dei processi naturali. L’atto meditativo del gesto, la ricerca di un controllo minuzioso del pennello, si può paragonare all’attenzione che viene richiesta nell’antica arte del tiro con l’arco giapponese. Nel libro “Lo zen e il tiro con l’arco”, del 1953, viene descritta in modo minuzioso l’osservazione che deve porre l’arciere prima di scoccare la freccia: «Vedere, guardare, osservare, sono diverse espressioni per i diversi modi di utilizzare lo sguardo. Nell’arte dell’arco, è molto importante saper concentrare lo sguardo in un punto. Un esercizio consigliato è quello di mettersi al davanzale e fissare un fiocco di neve sino a quando cade a terra. Nell’insegnamento delle buone maniere si dice: “L’occhio è l’avamposto, animato dalla mente. Bisogna guardare con molta attenzione. Con la mente ben aperta, si esercita anche lo sguardo interiore”».[...] Nel proseguimento della sua ricerca e grazie allo studio sempre più approfondito della religione Bahá’í, Tobey giunge all’idea che lo spazio però in realtà non è mai totalmente vuoto, e che anche dove i sensi dell’essere umano non riescono a percepire nulla, esiste una qualche forma di energia. Il Vuoto dipinto da Tobey è ricco di vita, ogni segno che egli dipinge sulla tela, ogni sfumatura, è fondamentale per donare la sensazione di movimento all’interno del dipinto; una tensione costante tra la creazione di una massa quasi scultorea e contemporaneamente la sua disintegrazione, la costruzione di una struttura, un’architettura quasi immateriale, una finestra su una dimensione in grado di abolire i confini spaziali e temporali dell’opera. L’approccio mistico di Tobey, che riceve nel 1958 il “Gran Premio Internazionale per la Pittura” alla Biennale di Venezia, diventa un vero e proprio punto di riferimento per gli artisti dell’epoca, non solo nel campo delle arti, ma anche come filosofia di vita. Jackson Pollock, Number 27, 1950

Dennis Ercole 133


SAM FRANCIS | DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA 53 Sam Francis (San Mateo 1923 - Santa Monica 1994) "Untitled - Blue, Yellow and White" 1956 circa acquerello e gouache su carta intelata cm 76x56

L’occhio è la luce del corpo. Il colore è la luce sul fuoco. Il colore è una struttura che gioca attraverso la membrana della mente. La forma è vuoto. Sam Francis

Provenienza Collezione Bruno Lorenzelli, Bergamo Lorenzelli Arte, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Il cavaliere azzurro: Der Blaue Reiter" Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 18 marzo - 9 maggio 1971, p. 306 ill. in catalogo L'opera è stata pubblicata anche sul manifesto della mostra Opera registrata presso la Sam Francis Foundation, Glendale, California, con il n. SFF5.393 € 150.000 - 250.000

Manifesto della mostra Il Cavaliere Azzurro. Der Blaue Reiter Torino, Galleria Civica D'arte Moderna, 1971 134


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Una parte importante della pittura di Sam Francis, e dunque, del suo fare creativo attinge a questa radice inconscia, onirica, immaginativa in un processo attivo di trasformazione della medesima o, meglio, trovando una propria via d’accesso a questa riserva a multipli fondi quale spazio o esperienza interiore rivelata dal sogno, egli ponendosi sin dall’infanzia in un rapporto diretto e creativo al proprio inconscio, in un atto d’ascolto della propria innata, intrinseca intuizione. L’artista dell’espressionismo astratto americano definisce la propria arte come “il processo del sogno reso visibile” perseguendo sulla via d’un cammino interiore che lo porta a “continuare a cercare, esplorare, scoprire nella ricerca del sé”, di un sé espanso, inclusivo che in qualche modo superi i limiti e le barriere di un intelletto puramente logico o razionale per andare ad attingere qualcosa di più primordiale, più antico alla radice del proprio fare pittorico. Francis parla di quell’intuizione creativa come di “un dono”, l’evento interiore di un’inclusione di quella parte dell’universale femminile ritrovata in sé come “un guardare al mondo attraverso altri occhi, gli occhi del femminile, grandi occhi violetti” [...] spazio o esperienza interiore della conciliazione degli opposti, animus-anima, ampiamento dell’ego limitato a un’individualità espansa, inclusiva di coscienza e inconscio, io e es, istanza femminile e maschile insieme dove anche quella parte oscura del desiderio o della coscienza viene inclusa o riconosciuta come energia creatrice o potenziale risorsa conoscitiva. Perché come l’artista aggiunge: “quel luogo interiore è molto importante per me, è sempre stato il modo in cui ho lavorato, è naturale, sono un sopravvissuto grazie a questo” [...]. Il colore appare come vera emergenza dei quadri [...] Libero di circolare sulla superficie in forme geometriche astratte o biomorfe, in macchie, diluizioni o ondulazioni, in stratificazioni di materia o in gradazioni tonali colorate esso è sempre visto, in relazione, in contrapposizione o comunque in rapporto tensivo con gli spazi bianchi, con questa altra emergenza fondamentale nel suo lavoro dell’entità d’un bianco immoto, vuoto, assoluto perpetuandosi in molteplici simbologie, modi e forme nel corso degli anni. “Una scia di nuvole bellissime fino a quando la terra non fosse ricoperta di nuvole colorate. Il mio lavoro consisteva nel volare sopra la terra lasciando strascichi di belle nuvole sopra di me finche tutta la terra, tutto il cielo non fossero ricoperti d’un reticolo di nubi colorate.” Copertina del catalogo Il Cavaliere Azzurro, Galleria civica d'arte moderna,Torino, 1971 136

Elisa Castagnoli


Torino, Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, mostra Il cavaliere azzurro, 1971, scatola 866 lastra 25951, Torino, Archivio Fotografico dei Musei Civici – Fondazione Torino Musei. Su concessione della Fondazione Torino Musei Al centro è visibile "Untitled - Blue, Yellow and White"

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54 Pierre Soulages (Rodez 1919) "Eau-forte XXII" 1973 acquaforte cm 95,5x94 Firmata e numerata 52/90 Stamperia 2RC, Roma Edita da Dürer, Roma 138

Provenienza Collezione privata, Roma Bibliografia P. Encrevé, M. C. Miessner "Soulages, L'Oeuvre imprimé" Parigi, 2003, n. 23 Rivière, XXII € 12.000 - 15.000


55 Pietro Consagra (Mazara Del Vallo 1920 - Milano 2005) "Solida" 1966 bronzo cm 34x30x1 + base 0,5x16,2x7,5 Firmato e datato 66 sulla base Numerato 1/3 La scultura è stata realizzata in 3 pezzi unici Provenienza Collezione privata

Esposizioni "Vanni Scheiwiller e l’arte da Wildt a Melotti" Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 18 ottobre 2019 - 19 gennaio 2020, p. 49 ill. in catalogo Opera registrata presso l'Archivio Pietro Consagra, Milano € 7.000 - 9.000 139


56 Roberto Crippa (Monza 1921 - Bresso 1972) "Alamo" 1961 assemblage di carte e legni su tavola cm 162,5x130 Firmato e datato 1961 in basso a destra Firmato e datato 1961 al retro Provenienza Galleria Schwarz, Milano Collezione privata, Milano Bibliografia A. Jouffroy "Crippa" Milano, Schwarz Galleria d'Arte Milano, 1962, ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall' Archivio per il Catalogo Generale delle Opere di Roberto Crippa, a cura della Galleria Pace, Milano, con il n. 477 e firmato da Roberto Crippa Jr. € 8.000 - 10.000

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57 Emilio Scanavino (Genova 1922 - Milano 1986) "Immagine" 1958 olio su tela cm 116x89 Firmato in basso a destra Firmato, titolato e datato 1958 al retro Provenienza Opera acquistata direttamente dall'artista dall'attuale proprietario L'opera è stata visionata ed è registrata presso l'Archivio Emilio Scanavino, Milano € 12.000 - 15.000

Segno, disegno, alfabeto senza fine. Forme, simboli, segni, solo segni. Che cosa è per me segnare: se penso al Greco vedo il suo segno, in esso si compie ogni cosa, la raffigurazione avviene dopo. Il gesto, come nell'abbozzare immediato, genuino, si segna e subito appare una figurazione. Come non si può non sentire i nostri moti, come si può rinunciare ad essi, l'odio, il dolore, la gioia, l'uomo che ci sta davanti, tutto tradotto in segni, non meccanici, non diagrammi, ma impulsi, impulsi veri, perché corrispondono a moti del nostro cuore. Ora, per me, questo segnare diviene poi forma, che piglia vita non appena riesce ad essere vera, non a stupire, ma sentirla in noi. Come crediamo che l'uomo veda sé stesso, come crediamo che l'uomo raffiguri il suo simile? Con segni. Ecco prendo una matita e faccio tanti segni, via via disponendosi sulla tela, essi danno vita ad alcune forme. Pensi alla magia, la magia del segno sulla carta. Sono un pittore del disegno più che del colore ed il nero è l'unico che possa restituirmi il segno e, insieme, un po' di magia. E poiché questa lotta non avrà mai fine, ecco perché non ha fine l'alfabeto di segni che mi sono inventato per esprimere il mio sentimento, la mia visione del mondo. Emilio Scanavino

Botanical Journal Plants 142


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58 Ettore Sottsass (Innsbruck 1917 - Milano 2007) "Senza titolo" 1954 olio su tela cm 80x100 Firmato e datato 54 in basso a destra (due volte) Firmato e datato 54 al retro Provenienza Opera acquisita direttamente dall'artista dal precedente proprietario Collezione privata, Pavia € 13.000 - 15.000

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59 Tancredi (Feltre 1927 - Roma 1964) "Realtà del movimento materiale di una scrittura in rapporto allo spazio" 1960 tecnica mista su carta intelata cm 153x179 Firmato, titolato e datato 60 in basso a destra Provenienza Collezione privata, Milano Esposizioni "Artisti italiani contemporanei 19501983" Chiesa di San Samuele, Venezia, 15 aprile - 15 luglio 1983, p. 38 n. 30 ill. in catalogo "Informale in Italia" Kunstmuseum, Lucerna, 30 maggio - 15 luglio 1987, p. 109 n. 94 ill. in catalogo Bibliografia M. Dalai Emiliani "Tancredi. I dipinti e gli scritti" Torino, U. Allemandi Editore, 1995, n.1002 ill. € 15.000 - 20.000

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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI 60 Andrè Masson (Balagny-sur-Thérain 1896 - Parigi 1987) "La valse" 1958 tempera, pastelli e sabbia su tela cm 65x50 Firmato in basso a destra Provenienza Galerie Louise Leiris, Parigi (inv. 14779) Galerie Patrice Trigano, Parigi Collezione Cesare e Gina Romiti Esposizioni "André Masson - Paintings" The Waddington Galleries, Londra, 12 gennaio - 5 febbraio 1972, n. 19 in catalogo Opera registrata negli archivi del Comité André Masson, Parigi, con il n. 1958*49 € 6.000 - 8.000

Max Ernst, Dancers under the starry sky, 1951 148


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61 Joan Mirò (Barcellona 1893 - Palma Di Maiorca 1983) "Le Lézard aux plumes d'or, composition XI" 1971 tecnica mista e litografia su pergamena (pezzo unico) cm 39x58,7 Firmato e datato 25/X/71 Provenienza Collezione privata, Milano Opera registrata presso ADOM, (Association pour la Défense de l'œuvre de Joan Miró), Parigi € 10.000 - 15.000

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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI 62 Joan Mirò (Barcellona 1893 - Palma Di Maiorca 1983) "Personnages" 1979 inchiostro e pastelli a cera su carta applicata su tela cm 105x75 Firmato in basso a destra

Mirò: "Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni" Jacques Prévert

Provenienza Galeria Maeght, Barcelona Cleto Polcina, Studio 2C, Roma Collezione Cesare e Gina Romiti Bibliografia J. Dupin, A. Lelong-Mainaud "Miró: Catalogue Raisonné. Paintings. Volume VI: 1976-1981" Parigi, Polígrafa/Lelong, n. 4855 ill. Opera registrata presso ADOM, (Association pour la Défense de l'œuvre de Joan Miró), Parigi € 50.000 - 60.000

Max Ernst, Blue bird, 1968 152


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63 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Visage aux yeux rieurs" 1969 ceramica bianca, parzialmente incisa, con ingobbio colorato e smalto h cm 33,5 Edition Picasso Madoura Plein Feu R 137 Edition Picasso Madoura Numerata 240/350 Concepita il 9 gennaio 1969 ed eseguita in un'edizione di 350 Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia A. Ramié, 608 € 25.000 - 30.000

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64 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Picador et taureau" 1959 terracotta parzialmente smaltata diam. cm 42,5 Madoura plein feu, Empreinte originale de Picasso Numerata 94/100 Provenienza Collezione privata, Biella 156

Bibliografia A. Ramié, 411 G.Block "Pablo Picasso, catalogue de l’oeuvre gravé céramique, 1951-1971", vol. III, Berna, 1972, p.111, n.125 € 6.000 - 8.000


65 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Deux Femmes au Miroir, plate III from Sable Mouvant" 1965 acquatinta e puntasecca su carta giappone lastra cm 37,3x26,6; foglio cm 50x40 Firmata in basso a destra Iscritta "E. A. unique" in basso a sinistra

Provenienza Collezione privata, Biella Bibliografia Bloch, 1185 Baer, 1154 IIIBc Cramer, 136 € 8.000 - 12.000 157


66 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Chouette" 1969 ceramica parzialmente smaltata h cm 29,5 Edition Picasso Madoura Plein Feu Numerata 95/500 Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia A. Ramié, 605 € 5.000 - 7.000 158


67 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Colombe à la lucarne" 1949 ceramica parzialmente smaltata e dipinta cm 38x31 Edition Picasso Madoura Plein Feu Numerata 86/100 Bibliografia A. Ramié, 78 € 5.000 - 7.000 159


68 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Couple et flûtistes au bord d'un lac (Bacchanale)" 1959 linocut a colori su carta Arches immagine cm 52,7x63,5; foglio cm 62x75 Firmata e numerata 49/50 Stampata da Arnèra, Vallauris, edita da Galerie Louise Leiris, Parigi Provenienza Marlborough Galleria d'Arte, Roma Collezione privata, Merano Bibliografia B. 930; BA. 1259 € 25.000 - 35.000

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69 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Paloma et sa Poupée, Fond blanc" 1952 litografia su carta Arches cm 75,5x56,3 Firmata in basso a destra Numerata 15/50 in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Biella Bibliografia Bloch, 726 Mourlot, 228 € 10.000 - 15.000

Pablo Picasso, Paloma et sa poupée sur fond noir, 1952 162


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70 Georges Braque (Argenteuil 1882 - Parigi 1963) "Composition. (Nature Morte aux Verres)" 1912 acquaforte su carta Arches lastra cm 34,6x21; foglio cm 56,9x37,8 Firmata in basso a destra Numerata 12/50 in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Biella Bibliografia D. Vallier "Braque: The Complete Graphics: Catalogue Raisonné" New York, Alpine Fine Arts Collection, Ltd., 1988, p. 21 n. 11 € 5.000 - 7.000

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PIERO MANZONI | DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA | LOTTI 71 - 72 - 73 71 Piero Manzoni (Soncino 1933 - Milano 1963) "Linea lunga metri 5,70" novembre 1959 inchiostro su carta, tubo di cartone h cm 22, diam. cm 6 Titolata e datata 11/59 Provenienza Collezione Sergio D'Asnasch, Milano Collezione privata, Milano

[...] Manzoni era un uomo di ricerca e la linea non era e non è facile da capire e da accettare: però io ho la ferma convinzione che la linea di Manzoni ha segnato un punto fondamentale nella storia dell'arte contemporanea. Lucio Fontana

Esposizioni "Piero Manzoni" Galleria Civica d'Arte Moderna Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 23 ottobre - 28 novembre 1971 (esposizione itinerante), n. 38 in catalogo "Participio Presente" Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 18 febbraio - 1 aprile 1973, in catalogo "Identité italienne: l'art en Italie depuis 1959" Centre Georges Pompidou, Parigi, 25 giugno - 7 settembre 1981 "Dadamaino Piero Manzoni. Storia di un grado zero 1956-1963: le opere, i documenti" P420, Bologna, 23 gennaio 6 marzo 2010, ill. in catalogo Bibliografia G. Celant "Piero Manzoni. Catalogo Generale" Milano, Prearo Editore, 1975, pp. 38, 183 n. 25 I ill. F. Battino, L. Palazzoli "Piero Manzoni. Catalogue raisonné" Milano, Edizioni di Vanni Scheiwiller, 1991, p. 431, n. 923 BM ill. G. Celant "Piero Manzoni. Catalogo Generale" Milano, Skirà, 2004, p. 469 n. 515 p. 144 ill. a colori G. Celant "Piero Manzoni" catalogo dell'esposizione al MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli, 20 maggio - 24 settembre 2007, Milano, Electa, 2007, p. 387 nn. 96-97 ill. p. 163, 186 M. Engler "Piero Manzoni. Als Körper Kunst wurden / Piero Manzoni. When bodies became art" catalogo dell'esposizione al Städel Museum, Francoforte, 26 giugno - 22 settembre 2013, Bielefeld, Kerber Verlag, 2013, p. 254, ill. p.92 Opera registrata presso la Fondazione Piero Manzoni, Milano, con il n. 0923BM € 60.000 - 80.000 166

Le linee di Piero Manzoni in mostra alla galleria Azimut, Milano, 1960 - Credits: Uliano Lucas


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La Linea è un estremo concettuale straordinario, affidato a un’economia esecutiva ridotta all’essenziale. È un segno teoricamente illimitato, quindi

tendente

all’infinito

dello spazio e del tempo (e di lì a poco Manzoni darà la Linea di lunghezza infinita, dismisura del pensiero) che nasce da un processo Robert Rauschember, Automobile Tire Print, 1953

massimamente elementare ma è in grado di farsi, a tutti gli effetti, il

segno, il differenziale plastico primo a ridosso del mentale, secondo un’intuizione cui rimandano già le prove precoci di Achromes in gesso, 1957-1958, ora al Kröller-Müller Museum di Otterlo, e, tra le altre, le consimili dei musei milanesi (Casa-Museo Boschi-Di Stefano) e dello Städtisches Museum Abteiberg di Mönchengladbach. Se con le superfici Achrome Manzoni è largamente in sintonia con il dibattito internazionale sulla monocromia, della quale è considerato uno dei massimi esponenti, le Linee indicano che la sua partita intellettuale è ancor più radiante e radicale. Ben lo nota Vincenzo Agnetti, storico compagno di strada, che nel catalogo scrive: “Di fronte a queste opere scompaiono tutti i discorsi riguardanti la pittura, le transizioni e i cari ritorni: scontati sono il fascino mnemonico delle cose celebrate e la didascalia storica tanto cara agli imbalsamatori”. Non si tratta più, ormai, di “non fare l’opera”, con tutto quanto ciò comporta, secondo uno slogan allora radicato, ma di conferire uno snudato statuto di esistenza e di presenza a un pensiero, perché, scrive ancora Agnetti, “Il tempo finalmente si è fatto visibile e contribuente anche nell’arte". È qui che Manzoni afferma un grado inaudito di indifferenza estetica, oltre che operativa, comportante anche che sia messo in mora lo stesso fondamento storico del “far vedere”, ovvero dell’instaurare un rapporto con il fruitore che transiti attraverso lo sguardo. Ciò si rende manifesto attraverso un approccio del quale l’autore non fa mai dichiarazione esplicita, ma che, subito intuito dal non benevolo recensore, è ben individuabile come costante nell’arco di tutto il suo percorso. Egli è sin da questo momento ben consapevole che il trasferimento simbolico di carisma dall’opera al suo autore si è definitivamente compiuto, e che dunque la sacralità che la società attribuisce all’artistico si identifica compiutamente con la figura 168


dell’artista stesso. Legge, cioè, la mania collezionistica novecentesca, e la proliferazione di musei e raccolte private, in una chiave che la sua solida e cólta formazione cattolica – per tradizione familiare e per studi – gli consente di proiettare nell’ambito in cui la stessa storia del collezionismo ha avuto origine, il culto medievale delle reliquie. Il cilindro/capsa concepito da Manzoni si pone all’inizio di una genealogia non banale, che subito passa per Fiato d’artista, 1960, semplice palloncino gonfiabile riempito dall’autore stesso con il proprio respiro. Che si tratti, in entrambi i casi, di realizzazioni esplicitamente seriali e teoricamente illimitate – anzi, nel caso delle Linee, programmaticamente illimitate – ma non moltiplicate, secondo l’accezione che va diffondendosi giusto in quegli anni, in quanto tutte diverse tra loro, è un fattore pienamente nuovo, il quale solo in seguito verrà accolto con consapevolezza

Piero Manzoni, Linea, 1959, RMN-Grand Palais /Dist. Photo SCALA, Florence

critica: in realtà sono manifestazioni di un’unica opera, perché frutto d’un’unica concezione che si replica in più attuazioni intimamente uguali, trascendendo i canoni interpretativi allora correnti. Nel caso, poi, della Linea lunga 7200 m di Herning, 1960, Manzoni s’inoltra sulla via della monumentalizzazione, collocando l’enorme rotolo in un cilindro di zinco ricoperto da fogli di piombo recante la dichiarazione del contenuto in lettere lapidarie a rilievo. È evidente che l’autore implica qui un senso di incorruttibilità e di durata che amplifica la misura temporale connaturata all’idea stessa di linea. Inoltre Manzoni immagina a partire da ciò, e ne scriverà, di realizzare una serie di linee di lunghezza notevole da conservare sotto vuoto in contenitori d’acciaio inossidabile e da collocare in diversi punti del mondo, la cui somma equivalga quella della circonferenza terrestre. Proprio la Linea lunga 7200 m incrocia l’esperienza delle Linee con un’altra pratica che ribadisce l’esercizio deliberato del potere di consacrazione dell’artista. Infatti, alla conclusione dell’operazione il rotolo massiccio, duecentodue chilogrammi, prima di essere calato nella sua capsa metallica viene contrassegnato da titolo, luogo, data, firma e da un’impronta digitale. 169


72 Piero Manzoni (Soncino 1933 - Milano 1963) "Achrome" 1960 circa cotone idrofilo a riquadri cm 40x30 Provenienza Collezione privata, Milano Esposizioni "Piero Manzoni Materials of His Time" Hauser & Wirth, Los Angeles, 16 febbraio - 7 aprile 2019; Hauser & Wirth, New York, 26 aprile - 26 luglio 2019 Bibliografia R. Pasqualino di Marineo "Piero Manzoni. Materials of His Time" Zurigo, Hauser & Wirth Publishers, 2019, p. 101 ill., p. 138 Opera registrata presso la Fondazione Piero Manzoni, Milano, con il n. 1380A/16 € 80.000 - 100.000 Con la serie degli Achromes, iniziata nel 1956, Manzoni esplora una vasta gamma di nuovi materiali - come, per esempio, le tele increspate e poi solidificate con il caolino o stoffe cucite - introducendo nuove sfide al concetto di superficie pittorica. Dal 1960, Manzoni aggiunge un nuovo gruppo di materiali alla serie, fra cui l'ovatta, il polistirolo e il cobalto. La dimensione rivoluzionaria espressa in Achrome, polistirolo, è resa ancora più radicale dall'uso di una vernice fluorescente che emana una luce verde quando vista al buio. Il polistirolo, un elemento di tipo industriale, che l'artista eleva presentandolo nel contesto artistico e allo stesso tempo, introducendo con provocazione questo materiale nella sfera elevata e sublime dell'arte. 170


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73 Piero Manzoni (Soncino 1933 - Milano 1963) "Achrome" 1961 polistirolo espanso e vernice fosforescente cm 33x24 Provenienza Collezione privata, Danimarca Collezione privata, Milano Esposizioni "Piero Manzoni 1933-1963" Palazzo Reale, Milano, 26 marzo - 2 giugno 2014

© ph.Archivio RCS Periodici 172

Bibliografia F. Gualdoni, R. Pasqualino di Marineo "Piero Manzoni 1933-1963" Milano, Skira, 2014, p. 156 n. 80, p. 117 ill. Opera registrata presso la Fondazione Piero Manzoni, Milano, con il n. 1356A/09 € 50.000 - 70.000


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Portrait of Joseph Beuys (1921-1986), German artist / © Laurence Sudre / Bridgeman Images

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74 Joseph Beuys (Krefeld 1921 - Dusseldorf 1986) "Bruno Corà - Tee" 1975 bottiglia di Coca Cola, tè, scatola di legno cm 28x11x10,5 Firmata, e numerata 18/40 sulla targhetta. Marchiata 'Beuys 1975 EDIZIONE LUCIO AMELIO NAPOLI' sul lato della scatola

Provenienza Studio Casati, Merate Collezione privata, Milano Bibliografia J. Schellmann "Joseph Beuys: Die Multiples" Monaco, 1992, n. 159 (p. 169 ill. un altro esemplare). € 10.000 - 15.000 175


75 Alain Jacquet (Neuilly-sur-Seine 1939 - New York 2008) "La Vièrge et l'Enfant" 1966 acrilico su tela, dittico cm 129,5x195 cad.; cm totali 259x195 Firmato e datato 66 in basso a sinistra Provenienza Galleria Apollinaire, Milano Collezione privata, Milano € 6.000 - 8.000

L'artista francese Alain Jacquet è stato uno dei protagonisti della Mec-Art, celebre per le sue reinterpretazioni in chiave Pop Art di capolavori della pittura europea. Nato a Neuilly-sur-Seine nel 1939 e trasferitosi a New York nel 1964, Jacquet nel 1992 aveva sposato una bisnipote di Henri Matisse, Sophie, da cui ha avuto una figlia, Gaia Jacquet-Matisse. Una delle opere più note di Jacquet è "Le dejeuner sur l'herbe", dove ripropone in modo dissacrante il quadro impressionista di Edouard Manet, per smitizzarne l’opera. Tra le sue opere più ''irriverenti'', figurano anche quadri di Sandro Botticelli e Leonardo da Vinci. Insieme all'italiano Mimmo Rotella, Jacquet è stato uno dei protagonisti principali della Mec-Art, secondo una definizione creata dallo stesso artista francese. Il comun denominatore delle esperienze dei pittori di questa corrente era l'uso della tela emulsionata, cioè di tele fotografiche su cui era possibile stampare le fotografie esattamente come sul supporto cartaceo. Era possibile ovviamente intervenire pittoricamente sulla foto; alcuni artisti operavano stampando sulla tela la foto di un fotomontaggio, rendendo quindi più complesso il numero di passaggi e manipolazioni che subiva l'immagine. Alain Jacquet usava invece, procedimenti di stampa serigrafica che gli consentivano di ottenere la sgranatura amplificata del retino tipografico e il colore. Le tele emulsionate partendo dalla definizione di mechanical art consentirono a Jacquet di creare i suoi ''artypo'', esposti per la prima volta nel 1966 alla Galerie Zunini di Parigi, assumendo un aspetto radicale e definitivo dove l'artista, appropriandosi in tipografia delle prove di stampa, evitava ogni forma di mediazione narrativa o metaforica ponendosi in diretta relazione con i combine painting di Robert Rauschenberg.

© Alain Jacquet, ADAGP, 2021 176


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76 Gérard Deschamps (Lione 1937) "Vaby" 1962 assemblaggio di tessuti applicati su tavola cm 79x180x11 circa Firmato e datato 62 al retro Provenienza Galerie J, Parigi Galleria Apollinaire, Milano Collezione privata, Milano € 15.000 - 25.000

Gérard Deschamps, Galleria Apollinaire, Milano 178


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77 Alain Jacquet (Neuilly-sur-Seine 1939 - New York 2008) "L'âne" 1966 stampa in quadricromia cellulosica su tela, pezzo unico cm 113,5x162 Firmato e datato 66 in basso a sinistra Provenienza Galleria Apollinaire, Milano Collezione privata, Milano € 5.000 - 7.000

Jacquet eseguì Le Déjeuner sur l’herbe nel 1964. In quest’opera determinante, l’artista gettò le fondamenta di un’ampia parte del suo sviluppo artistico successivo. Jacquet trasforma l’istantanea fotografica originale, allargandone la trama fino al punto di deformarla, lasciando che i grani della fotografia diventino visibili in primo piano. I puntini, così ingranditi, al tempo stesso creano e nascondono l’immagine. Entrando in contatto con i nuovi movimenti artistici degli anni Sessanta del secolo scorso, Jacquet ebbe affinità non solo con il Nouveau Réalisme francese, ma anche con i movimenti della Pop Art nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Alain Jacquet, Déjeuner sur l'herbe, 1964 180


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GIULIO PAOLINI | ZEUSI E PARRASIO | DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA

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78 Giulio Paolini (Genova 1940) "Zeusi e Parrasio" 2007 matita su tela preparata (due elementi), otto elementi in gesso, due basi, due teche di plexiglas cm 150x150 ciascuna tela, h cm 46 ciascuno degli elementi in gesso, cm 135x50x50 ciascuna base, cm 50x50 ciascuna teca Provenienza Collezione dell'artista Galleria Massimo Minini, Brescia Collezione privata, Milano Esposizioni "Giulio Paolini. Zeusi e Parrasio" Galleria Massimo Minini, Brescia, 2007-08 Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista € 120.000 - 150.000

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Giulio Paolini parla attraverso le sue opere. Si riflette, si racconta e si analizza sulle pareti, si intravede nelle prospettive dei suoi quadri, si rispecchia nelle scenografie delle sue installazioni, vive nelle allusioni delle sue citazioni, si definisce senza contraddizioni nell’intero corpus dei suoi lavori. Fin dall’inizio la sua indagine verte sulla struttura della visione e la sua ricerca si orienta sull’analisi dei fondamenti costitutivi della creazione artistica. [...] In Zeusi e Parrasio, la storia si confonde con la leggenda in un dialogo tra verità e finzione tanto caro alla sua poetica. Di questi due artisti, la cui fama era celebre nell’antichità, non conserviamo testimonianze, né opere che possano confermare il loro talento, ma solo il racconto di Plinio il Vecchio che li vuole coinvolti in una gara con cui si contesero il primato di pittore più abile dell’epoca. Attraverso il ricordo di questo aneddoto Paolini mette in scena un’affascinante operazione mentale. I frammenti di due volti, contenuti in teche e posizionati su basi, sono disposti di fronte a una tela bianca su cui è disegnato lo spazio che li contiene. Nella frammentazione dei calchi si riflette la disgregazione dell’unità visiva e concettuale. Le due figure, Zeusi e Parrasio, si dissolvono di fronte al vuoto rappresentato nella tela che resta in attesa di un’immagine. È l’artista che svanisce di fronte all’opera che deve ancora venire, in un gioco di ruoli e di scambi fra autore, attore e spettatore. Tutto il suo lavoro si muove sotto il segno dello sguardo in uno studio delle corrispondenze e analogie che citano il passato aprendo nuove prospettive e indicando nuovi confini per la ricerca artistica. In questa poetica della citazione, della duplicazione e del frammento, in un rapporto tra vuoti e pieni delle immagini, ben si posizionano le opere su carta, che appartengono alla collezione del museo, e rappresentano una risposta intima e personale alle sue continue riflessioni.

Germano Celant

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79 Irma Blank (Celle 1934) "Trascrizioni, Poesie für Jedermann" 1975 inchiostro su carta pergamenata, dittico (2 fogli composti da 36 pagine ciascuno) cm 91x57 cad. (cm 91x114 totali) Firmato, titolato e datato 75 in basso a destra Provenienza Galleria P420, Bologna Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Galleria P420, Bologna, e firmato dall'artista € 15.000 - 25.000

Hanne Darboven, Senza titolo, 1973 190


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80 Michelangelo Pistoletto (Biella 1933) "Il dentro fuori" 1977 riporto fotografico su tela cm 59,5x49,5 Firmato, titolato, iscritto 5 e datato 1977 al retro Una delle 29 opere uniche esposte all'esterno della Saman Gallery in occasione dell'esposizione "L'alto in basso, il basso in alto, il dentro fuori" Provenienza Collezione privata, Bologna 192

Ivi acquistata dall'attuale proprietario Collezione privata, Milano Esposizioni "L'alto in basso, il basso in alto, il dentro fuori" Saman Gallery, Genova, ottobre 1977 (bollettino Saman n.11, Genova, Saman Gallery, novembre - dicembre 1977) Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista € 5.000 - 7.000


81 Michelangelo Pistoletto (Biella 1933) "Il dentro fuori" 1977 riporto fotografico su tela cm 59,5x49,5 Firmato, titolato, iscritto 3 e datato 1977 al retro Una delle 29 opere uniche esposte all'esterno della Saman Gallery in occasione dell'esposizione "L'alto in basso, il basso in alto, il dentro fuori" Provenienza Collezione privata, Bologna

Ivi acquistata dall'attuale proprietario Collezione privata, Milano Esposizioni "L'alto in basso, il basso in alto, il dentro fuori" Saman Gallery, Genova, ottobre 1977 (bollettino Saman n.11, Genova, Saman Gallery, novembre - dicembre 1977) Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista € 5.000 - 7.000 193


82 Pino Pascali (Bari 1935 - Roma 1968) "Guerriero" 1964 bitume, olio e colla su tavola cm 122x52 Firmato e datato 64 in alto a destra Provenienza Opera acquisita direttamente dall'artista dalla famiglia dell'attuale proprietario Collezione privata, Novara Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Pino Pascali, a cura di Frittelli Arte Contemporanea, Firenze € 6.000 - 8.000

Le prime opere di Pino Pascali appartengono al ciclo "dei Guerrieri", con cui realizza armature in scala impastando bitume, ferraglia e altri oggetti di recupero per ottenere effetti materici e realistici. Come grafico realizza pubblicità per la RAI, e celebri sono diventati i suoi caroselli e i sui personaggi per la pubblicità dell'Algida. All'inizio degli anni '60 realizza una serie di opere scultoree che ritraggono il corpo femminile, costruite con stoffe e legno, traendo ispirazione da un altro grande e innovativo artista italiano contemporaneo, Alberto Burri. A partire dal 1965 si dedica alla realizzazione delle armi giocattolo: riproduzioni di armi a grandezza naturale, assembrate con materiale di riciclo, pensate per uno scopo ludico. Queste finte armi nascono dalla personale riflessione dell'artista sulla guerra in Vietnam e su quella in Albania, vissute in prima persona: tutte le opere di questo ciclo vengono presentare nel corso di una performance in cui Pascali si traveste e "gioca" con le armi.

Pino Pascali, invito mostra Galleria Franz Paludetto, Torino, 1984 194


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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI 83 Mario Ceroli (Castel Frentano 1938) "Orologio" 1964 scultura in legno diam. cm 150, profondità cm 22 Provenienza Collezione Cesare e Gina Romiti Esposizioni "Mario Ceroli" Galleria La Tartaruga, Roma, novembre 1964 Galleria Il Centro, Napoli, 1966 "Exhibition of Contemporary Italian Art" The National Museum of Modern Art, Tokyo, 1967, ill. in catalogo "Guttuso Burri Vespignani Baj Guccione Ceroli" Galleria Il Grafo, Roma, 1969 "Ceroli" Palazzo della Pilotta, Parma, 22 febbraio al 31 marzo 1969 "Mario Ceroli" Folkwang Museum, Essen, 1970 "Mario Ceroli" Frankfurter Kunstverein, Francoforte, 1971 "Mario Ceroli" Palazzo Ducale, Pesaro, 8 luglio - 30 settembre 1972, ill. in catalogo Bibliografia M. Diacono "Catalogo n. 1" Roma, 1964, ill. M. Calvesi "Catalogo n. 2" Roma, 1964, ill. M. Fagiolo Dell'Arco "Rapporto 60. Le arti oggi in Italia" Roma, 1966, ill. A. Boatto, 1966, ill. A. C. Quintavalle "Ceroli" 1969, p. 12 ill. "Ceroli. Premio Bolaffi 1972" Torino, Giulio Bolaffi Editore, 1971, ill. V. Rubiu, 1980 E. Maurizi, 1981, p. 42 € 8.000 - 12.000

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84 Ray Johnson (Detroit 1927 - 1995) "Mary Crehan" 1972 tecnica mista e collage di legni su cartone pressato cm 55x46 Firmato e datato 1972 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1972 al retro Provenienza Galleria Schwarz, Milano Collezione privata, Roma Esposizioni "Ray Johnson" Galleria Schwarz, Milano, 5 - 29 aprile 1972, n.7 ill. in catalogo € 10.000 - 15.000 198


85 Gianfranco Baruchello (Livorno 1924) "BLACK LIGHT AND NOTHING LOOK EXTREMELY ALIKE" 1978 teca in legno, tecnica mista e assemblage di materiali diversi cm 20x30x9,8 Firmato, titolato e datato 1978 al retro Provenienza Collezione privata, Roma € 3.500 - 5.000 199


86 Mario Ceroli (Castel Frentano 1938) "La M di Keplero" 1968 scultura in legno cm 100x100x13 Firmato e datato 68 al retro Provenienza Collezione privata Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista € 6.000 - 8.000

Mario Ceroli a New York, Bonino Gallery, 1966 © Courtesy Archivio Mario Ceroli 200


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87 Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "Particolare di esterno" 1962 smalto e tecnica mista su carta intelata cm 50x70 Firmato e dedicato "A Gian Tommaso" (Liverani) in basso al centro Provenienza Galleria La Salita, Roma Galleria Niccoli, Parma Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 04613210424 € 10.000 - 15.000

Nel novembre 1960, il ventiseienne Mario Schifano espone nella collettiva “5 Pittori. Roma 60”, organizzata dalla galleria La Salita di Gian Tomaso Liverani, tra i fiancheggiatori della neo-avanguardia romana. Presentata da Pierre Restany, la mostra include anche Franco Angeli, Giuseppe Uncini, Francesco Lo Savio e suo fratello Tano Festa. La mostra è recepita come la comparsa di un cambiamento radicale. Mario Schifano abbandona relativamente presto il monocromo in smalto su carta intelata, per passare a nuovi filoni tematici, fino a mettere a punto un immaginario vitale, attento e rapace rispetto a una realtà in continua evoluzione. Le opere create tra il 1960 e il 1962 furono subito apprezzate dalla gallerista Ileana Sonnabend, la cui galleria parigina sarebbe stata la porta di accesso all’Europa per la nuova avanguardia statunitense, gallerista che metterà sotto contratto Mario Schifano e a cui sarà dedicata una mostra personale nel 1963. Prima della mostra nella sua galleria Ileana Sonnabend riuscì a far partecipare Mario Schifano alla mostra “The New Realists” presso la Sidney Janis Gallery a New York nel 1962, questa fu la prima esposizione di Schifano negli Stati Uniti alla quale partecipò spedendo un dipinto della serie Propaganda, la serie di dipinti in cui iniziò ad integrare riferimenti della realtà all’interno dei suoi quadri, inserendo i loghi delle grandi compagnie americane come Coca Cola ed Esso. I primi quadri di Propaganda risalgono all’inizio del 1962, pochi mesi dopo che Warhol aveva iniziato ad inserire la forma della bottiglia e il logo di Coca Cola per la prima volta nel 1961. Propaganda attesta l’assoluta originalità della visione di Mario Schifano rispetto alle tendenze dell’arte internazionale degli anni Sessanta, lo stesso titolo allude al sentimento di disillusione che Mario Schifano iniziò a percepire nei confronti del modello americano, via via che familiarizzava con la cultura statunitense. Con le sue appropriazioni Schifano decostruisce così il mito stesso della commercializzazione e del sistema occidentale.

Mario Schifano, Tutta propaganda, 1963 202


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88 Peter Klasen (Lubecca 1935) "La machine à laver" 1966 acrilico su tela cm 194x113 Firmato, titolato e datato 1966 al retro Provenienza Collezione privata, Monza Esposizioni "Klasen" Galerie Mathias Fels, Parigi 1966 "Combattimento per un'immagine. Fotografi e pittori" Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, marzo - aprile 1973 Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'artista € 10.000 - 15.000

Konrad Klapheck, 1976 204


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89 Luigi Ontani (Grizzana 1943) "Vediove con Uva e Uova" 1985 olio su tavola cm 64x248 Firmato, titolato e datato 85 al retro Provenienza Jack Tilton Gallery, New York Collezione privata, Roma Esposizioni "Luigi Ontani: Last Lost Love" Jack Tilton Gallery, New York, 7 - 25 maggio 1985 "Luigi Ontani", P. S. 1 Contemporary Art Center, New York, 1 marzo - 6 maggio 2001, ill. in catalogo € 30.000 - 50.000

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90 Jan Voss (Amburgo 1936) "Effrayantes frequentations" 1965 olio su tela cm 89x129,5 Firmato e datato 65 in basso a destra Firmato, titolato e datato 65 al retro Provenienza Galleria d'Arte del Naviglio, Milano Collezione privata, Monza Esposizioni "Jan Voss - 474° Mostra del Naviglio" Galleria del Naviglio, Milano, 5 - 21 aprile 1967 € 8.000 - 10.000 210


91 Jan Voss (Amburgo 1936) "Entre ciel et terre" 1966 olio su tela cm 116x89 Firmato e datato 66 in basso a destra Firmato, titolato e datato 66 al retro Provenienza Galleria d'Arte del Naviglio, Milano Collezione privata, Monza Esposizioni "Jan Voss - 474° Mostra del Naviglio" Galleria del Naviglio, Milano, 5 - 21 aprile 1967 € 8.000 - 10.000 211


92 Salvatore Scarpitta (New York 1919 - 2007) "Hod Carrier" 1989 tela, legno, ferro e tecnica mista cm 230x78x8,5 Firmata, titolata e datata 1989 al retro Provenienza Leo Castelli Gallery, New York Collezione privata, Milano Esposizioni "Salvatore Scarpitta" Studio Guenzani, Milano, 13 dicembre 1990 - 27 gennaio 1991 "Salvatore Scarpitta" Scott Hanson Gallery, New York, 1990, ill. in catalogo "Salvatore Scarpitta" GAM, Torino, 20 ottobre 2012 - 3 febbraio 2013, p. 234 291 n.59 ill. in catalogo Bibliografia L. Sansone "Salvatore Scarpitta. Catalogue raisonné" Milano, Mazzotta, 2005, p. 213, n. 451 ill. € 20.000 - 30.000

L'opera Hod Carrier, una sorta di slitta, portantina, realizzata da Scarpitta nel 1989, è composta da due travetti in legno posizionati verticalmente così da delimitare la superficie della tela ottenuta da un meticoloso intreccio di bende intrise di resine. Dunque le bende che si intersecano a mo' di rete, indurite dalle resine, con il tempo hanno acquistato una calda monocromia terrosa che conferisce all'opera l'apparenza del vissuto e dell'uso come mezzo di trasporto. Hod carrier, come le slitte create da Scarpitta nella prima metà degli anni Settanta del secolo scorso, costruite con i materiali più svariati e tenute insieme da bende imbevute di collanti e colori organici, sottratte all'interazione con l'ambiente, dunque statiche, evocano un viaggio silenzioso, il viaggio dello spirito verso nuove mete. Esse rappresentano l'energia spirituale delle origini, quando ogni individuo considerava la propria vita un travagliato viaggio alla ricerca dell'assoluto. "Una slitta è nella memoria di ogni uomo", afferma Scarpitta. La slitta non è soltanto strumento per il viaggio terreno, ma simbolo di partenza per una meta che trascende la realtà stessa, che appartiene al mondo dello spirito. Da qui la sensazione di mistero, di solennità totemica che, proprio nella loro arcaica struttura, ci trasmettono le slitte di Scarpitta, le quali sembrano proseguire in itinerari oltre i limiti terrestri. Nell'antica civiltà egizia, nei riti che accompagnavano il viaggio del faraone o dei membri della sua famiglia nell'aldilà, troviamo raffigurate numerose slitte in legno dalle linee essenziali su cui giacciono personaggi imbalsamati, trainate da uomini o da animali. Le slitte che l'artista considerava "figlie dirette" dei lavori a fasce esposti nel 1958 alla Galleria La Tartaruga, a Roma, furono esposte per la prima volta nel 1975 alla Leo Castelli Gallery di New York, e poi nel 1977 al Contemporary Art Museum di Houston, Texas. Luigi Sansone

Salvatore Scarpitta nello studio di Guilford Avenue, Baltimora, 1992 © Courtesy Archivio Salvatore Scarpitta 212


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93 Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "Al mare approssimativamente" 1979 smalto su tela cm 200x200 Firmato e titolato al retro Provenienza Acquistata dalla famiglia dell'attuale proprietario presso la Galleria Mazzoli, Modena nei primi anni '80 Collezione privata, Bologna Esposizioni "Mario Schifano, 1970-1980. Laboratorio umano e pittura" Galleria Comunale d'Arte Moderna, Palazzo del Ridotto, Cesena, 26 gennaio - 24 febbraio 1980 Bibliografia A. Bonito Oliva "Mario Schifano: 19701980: Laboratorio umano e pittura" Modena, Emilio Mazzoli Editore, 1980, pp. 108-109 ill. a colori Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 04614210424 € 20.000 - 30.000

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Per Schifano la pittura non è un’attività pulita, nel senso che richiede una pratica di continue contaminazioni, di imbrattamenti, di reticenze e talvolta di dettagli ben rifiniti. Paesaggi, animali o figure, l’immagine è immersa in un tessuto di colore e in una rete di segni veloci che la circondano e la corteggiano, assediandola con piccoli assalti e intrusioni fin dentro i suoi confini e la sua sagoma. Evidentemente per velocità si crea un campo d’azione e di interazione tra colore e disegno, la superficie dipinta diventa l’alveo naturale dentro cui l’immagine scivola. Velocità e rallentamento costituiscono i tempi d’esecuzione e di percezione. La velocità segna il ritmo interno del contorno, il campo spazioso e nello stesso tempo contratto dove va a planare l’immagine, paesaggi, animali o figure. Qui la mano del pittore si aggira liberamente senza obblighi descrittivi, eseguendo numeri di grande perizia tecnica mediante l’iscrizione di linee sinuose e vorticanti, oppure lente e geometriche. Talvolta la descrizione arriva al punto di accogliere sulla tela segni articolati in parole ma che restano segni di un alfabeto appartenente più alla pittura che alla scrittura. Il rallentamento avviene ai bordi dell’immagine, quando è necessario assecondare con la mano la sagoma della cosa, paesaggi, animali o figure. Allora il segno e il colore acquistano una maggiore compostezza, una struttura ordinata che permette di individuare e costruire. La costruzione avviene mediante l’uso della sagoma che permette all’immagine di conservare della cosa (paesaggi, animali o figure) il nome più che la sostanza, il rimando elementare a un reale utile a produrre pittura. Perché l’edonismo guida la mano di Schifano che passa da un quadro all’altro, da un’immagine all’altra senza mai perdere di vista la prospettiva di piacere che regge la sua creatività. Tale prospettiva non implica assolutamente e necessariamente disinvoltura e gioia di dipingere, non designa il punto d’arrivo a uno stato di astratto piacere. Invece indica l’idea di una pittura che riesca a produrre, attraverso il linguaggio, un livello di intensità rispetto all’orizzontale appiattimento dentro cui vive acquattata la cosa rappresentata, paesaggi, animali o figure. [...] Schifano assume la posizione di un artista teso a recuperare lo stato interno dello stile, la tensione dell’immagine, a trattenere dentro la propria soglia visibile tutto il risentimento culturale ed emotivo che appartiene alla sua storia. Lo spazio interno dell’immagine trova nell’opera di Schifano una doppia applicazione, inizialmente ha proceduto anche mediante la tecnica della fotografia, dove il linguaggio dell’arte trova una sua estroflessione quantitativa e reale. La specificità della pittura, fatta di un supporto e di un sistema di segni, trova una sua capacità intensiva e ostensiva, fatta di occupazione dello spazio fuori dai limiti territoriali della superficie del quadro. La bidimensionalità espelle verso l’esterno tutte le cariche erotiche dell’immagine che trova un’articolazione e una metamorfosi: il quadro che diventa scultura di sabbia, miraggio, duna, deserto. Dilatazione e condensazione sono le polarità entro cui l’immagine ha le proprie oscillazioni. La pittura tende a profanare lo statuto aulico in cui la porrebbe la sua storia interna, per accedere a una articolazione confinante con l’architettura, con la possibilità di integrare il disegno e lo spazio esterno nell’immagine globale dell’opera. La tela segue docilmente l’immagine disegnata o dipinta, assume il movimento (metonimia) suggerito dalla figura (metafora). Schifano realizza e mette in scena ciò che il linguaggio dell’immagine lascia solo sospettare. L’articolazione esplicita mette in rilievo e sblocca l’occlusione concettuale patita dall’arte negli anni settanta. Se precedentemente l’opera d’arte era abitata da un’intelligenza semantica che ne paralizzava il libero movimento interno, ora invece l’immagine slitta fuori da questa immobilità e procede liberamente verso un senso esplicito disinibito e ostentato. Così la palma appoggiata nella sabbia alla tela diventa essa stessa fonte e supporto di pittura. Achille Bonito Oliva 216


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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI | LOTTI 94 - 95

94 Mario Ceroli (Castel Frentano 1938) "Profili" scultura in legno cm 44,5x80x16 Provenienza Collezione Cesare e Gina Romiti € 3.500 - 4.000 218


95 Mario Ceroli (Castel Frentano 1938) "Profilo" scultura in legno cm 48x40x27,5 Firmata Provenienza Collezione Cesare e Gina Romiti € 2.000 - 2.500 219


96 John Salt (Birmingham 1937) "Arrested Vehicle Silver Upholstery" 1970 olio su tela cm 134,5x196 Provenienza Galerie Arditti, Parigi O. K. Harris Works of Art, New York Galleri Östegren, Malmo Collezione privata Esposizioni "John Salt - Solo exhibition" O. K. Harris Works of Art, New York, 14 novembre - 5 dicembre 1970 "Ars 74 Ateneum: Kuvan mahdollisuudet; Bildens möjligheter; The picture based on reality" The Art Museum of the Ateneum, Helsinki, 15 febbraio - 31 marzo 1974 € 10.000 - 15.000

Gavin Turk, Negative transit disaster on blue, 2011 220


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ANDY WARHOL | DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA 97 Andy Warhol (Pittsburgh 1928 - New York 1987) "Rorschach painting" anni '80 acrilico su tela cm 50x40 Firmato e datato al retro Al retro timbro della Andy Warhol Art Authentication Board, New York Provenienza Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Andy Warhol Art Authentication Board, New York, in data 30 marzo 1994, con il n. A393.105

L'intera serie dei dipinti di "Rorschach" di Warhol, molti dei quali non erano mai stati in mostra prima, fu esposta a New York, alla Galleria Gagosian nel 1996. La mostra non solo ha evidenziato le opere monocrome, ma comprendeva anche un'intera sala con opere dai colori vivaci: macchie come farfalle dai toni brillanti del rosa, giallo, verde mare, viola e blu cobalto. In effetti, "Rorschach" è un'immagine ambigua e seducentemente allusiva, che Warhol esegue come una sorta di fitta ragnatela simmetrica di strati di vernici materiche eseguite con la tecnica del pour-and-fold. I dipinti di "Rorschach" innescano una forte connessione con l'inconscio, evocando una profonda varietà di risposte e interpretazioni, una serie di reazioni emotive e fantasiose, ricordi e significati personali.

€ 80.000 - 100.000

Andy Warhol, Rorschach, 1984 222


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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI 98 Alexander Calder (Lawton 1898 - New York 1976) "Etapé" 1971 gouache e inchiostro su carta cm 77,6x57,6 Firmato e datato 71 in basso a destra Provenienza Galerie Maeght, Parigi Galleria Nuovo Sagittario, Milano Collezione Cesare e Gina Romiti Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Daniel Lelong, Parigi, in data 4 luglio 1973 Opera registrata negli archivi della Calder Foundation, New York, con il n. A13022 € 50.000 - 60.000

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99 Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "Velo Infornel" 1980 smalto su carta inteltata cm 127x100 Firmato in basso a destra Provenienza Galleria Emilio Mazzoli, Modena Collezione Armando Testa Collezione privata, Milano Esposizioni "Schifano 1970-1980. Laboratorio umano e pittura" Galleria Comunale d'Arte Moderna, Palazzo del Ridotto, Cesena, 26 gennaio - 24 febbraio 1980 Bibliografia A. Bonito Oliva "Mario Schifano: 19701980: Laboratorio umano e pittura" Modena, Emilio Mazzoli Editore, 1980, pp. 138 - 139 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 01478090502. € 4.000 - 6.000

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100 Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Classifying the thousand longest rivers in the world" 1977 libro di 1016 pagine stampate tipograficamente con copertina ricamata, entro custodia originale cm 21,5x16x5,5 Firmato e dedicato Realizzata nel 1977, edizione di 150 esemplari con copertina ricamata + 300 esemplari con copertina cartonata in tela rossa + 50 esemplari con numerazione romana + alcuni esemplari non numerati con copertina ricamata + alcuni esemplari siglati H.C. Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia J.C. Amman "Alighiero Boetti. Catalogo generale - vol. II" Milano, 2012, p. 270, n. 909 (altri esemplari illustrati) Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 7786 € 20.000 - 30.000

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DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA ALIGHIERO BOETTI | INSICURO NONCURANTE Il portfolio completo di 81 fogli numerati, è la summa di tutta la produzione artistica di Boetti dal 1966 al 1975. Raccoglie schizzi e cartoline, mappe e lettere originali in un'importantissima antologia di molte delle sue opere più significative realizzate in quell'arco temporale Sviluppato con l'incisore Rinaldo Rossi, il portfolio è, tra le altre cose, un omaggio all'artista americano Marcel Duchamp (1887–1968), che, come Boetti, ha speso notevoli energie e sforzi realizzando modelli in miniatura di gran parte del suo lavoro. Quest’opera (una delle poche complete) raccoglie come un’antologia lavori e progetti realizzati da Alighiero Boetti nell’arco di dieci anni, dal 1966 al 1975. Vi si riconoscono alcune delle sue opere più famose ma anche molti temi e idee di lavori successivi. I lavori sul corpo dell’artista, in cui l'io si sdoppia in A e B, i due "Gemelli", oppure suona un doppio "Strumento" silenzioso o diventa quasi corpo mistico in "San Bernardino" e "Shaman showman". Il ritratto di Jacqueline Kennedy di Andy Warhol con baffi e barba disegnati a matita, in cui l’artista si paragona a Marcel Duchamp non solo ripetendo il gesto dissacratorio su un’icona dell’arte, ma anche attraverso l’uso dell’acronimo per il titolo ("AW : AB = L : MD" come “L.H.O.O.Q.” per la Gioconda di Leonardo). I lavori legati alla sua città, Torino, e al gruppo Arte Povera che in quegli anni si formava: il famoso "Manifesto", con simboli indecifrati vicino ai nomi di amici artisti; la "Città di Torino", con la localizzazione di Piacentino, Boetti, Merz, Paolini, Anselmo, Pistoletto e Zorio; il lavoro postale con le cartoline de "La Mole Antonelliana m.168", spedite dai luoghi più diversi. Le opere nate dalla sua passione per i viaggi (Guatemala ) e, in particolare, per l’Afghanistan: gli arazzi che riprendono la tradizione locale, ma anche aspetti più legati alla cronaca e alla vita quotidiana come "One Hotel", "Kabul Time", "Colpo di Stato". E ancora i disegni, i segni, le griglie, le carte piegate e incollate, che mostrano calcoli e operazioni, come in "32x32-24" e "31x31+39", che sono due immagini del numero mille. Affascinante, e ben evidente in questa cartella, è l’instancabile lavoro di analisi della realtà in tutte le sue forme, la varietà di temi e immagini, indagati da Boetti con intensità ma anche con ironia e leggerezza. È lo stesso tipo di leggerezza che nelle "Lezioni americane" Italo Calvino associa alla precisione e alla determinazione e che descrive nell’immagine del poeta-filosofo (o l’artista) il quale, con un agile salto improvviso, “si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza”. Giulia Girardello

Manifesto Alighiero e Boetti Insicuro Noncurante, Sprüth Magers, Berlino, 30 gennaio - 1 aprile 2010

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101 Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Insicuro Noncurante" 1975-76 portfolio completo di 81 tavole di cm 55x45 ciascuna, in contenitore originale di tela rossa di cm 56x48.5x3.2 Le 81 tavole comprendono ottanta fogli con immagini (tecniche miste, stampe, collage, fotografie, disegni, alcune realizzate a mano dall'artista, variano da un esemplare all'altro) e un colophon Firmato e numerato 24/41 sulla tavola n. 81, eseguito nel 1975, edizione di 41+IV esemplari, 2R Rinaldo Rossi, Genova Provenienza Galleria Salvatore Ala, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Alighiero Boetti" Saman Gallery, Genova, 23 ottobre 1975 "Alighiero Boetti" Studio Marconi, Milano, marzo 1976 "Alighiero Boetti" Galleria D'Alessandro-Ferranti, Roma, 19 maggio - 9 giugno 1976 "Alighiero Boetti" Annemarie Verna, Zurigo, 25 febbraio - 15 marzo 1977 "Alighiero Boetti" Galleria dell'Ariete, Milano, 31 marzo 1977 Kunsthalle, Wilhelmshaven, 16 ottobre - 21 novembre 1982, p. 45 ill. in catalogo "Alighiero Boetti" Loggetta Lombardesca, Ravenna, 15 dicembre 1984 - 24 febbraio 1985 "Alighiero Boetti. Insicuro Noncurante" Le Nouveau Musée, Villeurbanne, 7 febbraio - 20 aprile 1986; Villa Arson, Nizza, 30 aprile - 30 giugno 1986; Stedelijk Van Abbemuseum, Eindhoven, 30 novembre 1986 11 gennaio 1987, p. 17, 90 ill. in catalogo Le Magasin, Grenoble, 8 novembre 1986 - 11 gennaio 1987, ill. in catalogo Locus Solus A.C., Genova, 19 febbraio 1987 Musée Savoisien, Chambéry, 7 marzo - 11 marzo 1987 Villa du Parc, Annemasse, 22 gennaio - 5 marzo 1988, ill. in catalogo Galerie L'Encan, Lou-vain-la-Neuve, 30 novembre 22 dicembre 1988, ill. in catalogo "Alighiero Boetti" Museo Casabianca, Malo, 9 dicembre 1990 - 13 gennaio 1991 Kunstlerhaus/Neue Galerie/Stadtmuseum, Graz, 3 ottobre - 8 novembre 1992 Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain, Nizza, 23 marzo - 16 giugno 1996, p. 35 ill. in catalogo "Alighiero Boetti" Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 10 maggio - 1 settembre 1996, pp. 196, 242 ill in catalogo "Alighiero Boetti" Museo Casabianca, Malo, 28 luglio - 25 agosto 1996 Neues Museum Weserburg Bremen, Bremen, 22 giugno - 2 settembre 1997, pp.216-217 ill. in catalogo 232

Musée de Valence, Valence, 14 maggio - 30 agosto 1998, p.89 ill. in catalogo "Alighiero Boetti" Whitechapel Art Gallery, Londra, 14 settembre - 7 novembre 1999, p.77 ill. in catalogo "Alighiero Boetti" Institut National des Sciences Appliquées, Lione, 5 gennaio - 17 febbraio 2000 "Alighiero Boetti" La Biennale di Venezia, Venezia, 10 giugno - 4 novembre 2001 "Alighiero Boetti" 38 Langham Street, Londra, 19 settembre - 26 ottobre 2002 Institut d'art contemporain, Villeurbanne, 19 giugno 17 agosto 2003 "Alighiero Boetti" FRAC Bourgogne, Digione, 21 giugno - 27 settembre 2003, p.68 ill. in catalogo "Alighiero Boetti" Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo, 6 aprile - 18 luglio 2004, pp. 119-121, 233 ill. in catalogo "Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Angle Art Contemporain, Saint Paul Trois Chateaux, 28 gennaio - 23 aprile 2005 "Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Galerie Monika Sprüth Magers, Colonia, 2 novembre 2005 5 gennaio 2006 "Alighiero Boetti" Museum Ritter Sammlung Marli Hoppe-Ritter, Waldenbuch, 26 ottobre 2008 - 19 aprile 2009 "Alighiero Boetti" MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli, 22 febbraio 11 maggio 2009, p.121 ill. in catalogo "Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Galerie Monika Sprüth Magers, Berlino, 30 gennaio - 1 aprile 2010 "Alighiero Boetti: Game Plan" Tate Modern, Londra, 28 febbraio - 27 maggio 2012; MOMA, New York, 1 luglio - 1 ottobre 2012 "Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Ierimonti Gallery, New York, 14 aprile - 5 giugno 2015 "Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Collezione permanente Tate Modern, Londra (esposti altri esemplari) Bibliografia T. Trini "Alighiero e Boetti, Insicuro Noncurante perchè Leonardesco" Milano, Data, 1975 A. Bonito Oliva "Studio International" gennaio febbraio 1976, (illustrato un altro esemplare) Levi, Milano 1985, pp. 55, 58, 63, (illustrato un altro esemplare) Levi, Di Pierantonio, Cherubini, Guglielmino, Buenos Aires 2004, pp. 30, 59, (illustrato un altro esemplare) Jean-Christophe Ammann, Alighiero Boetti Catalogo generale, Milano, 2012, vol. II, p. 202, n. 748, (illustrato a colori un altro esemplare) Opera registrata presso l'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 6606 (come da lettera rilasciata dall'Archivio in data 17-03-2021) € 40.000 - 60.000


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Gemelli

Rosso Gilera

San Bernardino

Shaman showman

Pari e dispari

Strumento

Riso

La Stampa

Contatore

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11 Luglio 2023

AW : AB = L : MD

Mettere al mondo il mondo

Ononimo

Ordine e disordine

La Mole antonelliana M. 168

Percomunicazioni

Rosso Guzzi

Manifesto

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102 Piero Dorazio (Roma 1927 - Perugia 2005) "Equidistanza" 1963 olio su tela cm 51x115 Firmato al retro Provenienza Galleria Marlborough, Roma Marlborough - Gerson Gallery, New York Galleria dell'Ariete, Milano Collezione P. Marinotti, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Dorazio" Galleria dell'Ariete, Milano, ottobre 1965 "Piero Dorazio. Peintures" Galleria Bonnier, Losanna, febbraio - marzo 1966 "Piero Dorazio" Galerie Im Erker, St Gallen, 28 maggio - 16 luglio 1966 "Piero Dorazio, Gemälde 1958-68" Haus am Waldsee, Berlino, 1969 Kunststudio Westfalen-Blatt, Bielefeld, marzo - maggio 1969 "Piero Dorazio" Galleria Peccolo, Livorno, febbraio - marzo 1971 Bibliografia G. Crisafi, J. Lassaigne, M. Volpi Orlandini "Dorazio" Venezia, Alfieri, 1977, n. 641 ill. € 70.000 - 90.000

Giacomo Balla, Compenetrazioni iridescenti n. 1, 1912 238


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Il segno di Dorazio inizia la sua storia: a forza di interrogazione acuta e di concenrazione ostinata, il pittore lascia alle sue spalle l'essenziale e febbrilmente scopre in pochi anni - starei per dire in pochi mesi data la "precipitazione" di tanti fattori avvenuta nel 1958, anche se preparata da più di un decennio di esperienze - la vibrazione del campo pittorico come suo specifico ambito di esperienza. [...] Il gioco dell'immagine ritmica propone una serie di combinazioni libere - regolate il cui scopo sembra essere, come dicevo all'inizio, portare il colore-luce a comporre un'idea di spazio ordinato e vibrante. Margini sfrangiati, linee bianche che sembrano sfilature del tessuto pittorico lasciano leggere con nettezza la complessità dei processi di fattura. [...] Strisce verticali, orizzontali, diagonali, vengono condotte a mano libera intrecciando rapporti di colore diverso secondo un'idea chiave. Direi che è rovesciata la formula dei pointillistes: essi componevano col punto ottenendo un disegno finale, Dorazio disegna fin dall'inizio una struttura con il colore ma lascia all'esecuzione un largo margine di libertà. Descrivere tutti gli esiti diversi di tale procedimento sarebbe compito troppo vasto e dispersivo, ma è cosa importante che lo spettatore compia tutti gli itinerari ponendo in parallelo i vari episodi, confrontando la rigidità dell'uno con la morbidezza di un altro, il comparire di onde regolari, l'emergere di un soffuso effetto luminoso, l'ovattata dolcezza di un monocromo, la puntuale ossessività di un retino, la maglia stretta, la maglia che si allarga, l'effetto brillante, l'effetto solenne, e così via. [...] la struttura tissulare minuta fa da supporto a variazioni di addensamenti regolari o irregolari, ad effetti timbrici o tonali, a policromie di "fondamentali", o policromie di "complementari", ad effetti monocromi caldi o freddi. E sono gli anni in cui Dubuffet e Fautrier recuperano il surrealismo e l'art-brut nel decadentismo raffinato di un'immagine degradata a segno, sono gli anni in cui la pittura materica ottiene effetti di splendore inusitato nell'opera di Burri, in cui il surrealismo per vie letterarie oltre che pittoriche arriva a vitalizzare negli Stati Uniti la pittura gestuale da Gorky a Pollock. Sono gli anni in cui Dorazio è arrivato negli Stati Uniti a dirigere una sezione artistica dell'Università di Pennsylvania: il contatto con quella cultura, con Motherwell, con De Kooning, con Barnett Newman, con Franz Kline, non modifica per nulla la sua idea del quadro, che rimane nitidamente logica e formale. Per un giovane poco più che trentenne che non avesse acquisito la forza del suo linguaggio attraverso un'appropriazione sicura di ogni passaggio tematico, era difficile tenere una linea così fortemente differenziata, così oggettivamente, così determinante antiinformale, ostile all'enfasi esistenziale ed autobiografica. Per quel che mi consta in tal senso, e a questo livello, Dorazio costituisce un caso quasi unico e tanta arte cool che si rifà oggi ad Agnes Martin, a Barnett Newman, può ben annoverare tra i precursori l'opera solitaria dell'artista italiano. Il 1963 è per Dorazio un anno di verifica: egli ingrandisce, e quindi in un certo senso irrigidisce, la struttura tissulare isolando momenti particolari di quel pullulare ritmico, la cui profondità sembrava parafrasare fino al 1962 le profondità atmosferiche. La struttura viene isolata ed esplicitata, e oltre ad evidenziare il procedimento facilitandone la lettura a livello di superfice, caratterizza maggiormente l'aspetto decorativo del quadro. [...] non è più solo l'intreccio della trama ad essere sonorizzato rispetto all'intensità pittorica uniforme dei quadri precedenti, ma addirittura dalla trama si sfilano isolate le bande verticali, proponendo rapporti timbrici puri di grande efficacia ottica. 240


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103 François Morellet (Cholet, Maine-et-Loire 1926 - 2016) "Trame de grillage -22°5 + 22°5" 1975 fili di metallo e acrilico su tavola cm 40x40 Firmato, titolato, dedicato e datato 1975 al retro Provenienza Sincron Centro Culturale, Brescia Collezione privata, Brescia Esposizioni "Morellet" Galleria Sincron, Brescia, 12 aprile - 2 maggio 1975 "Ballocco Morellet. Sguardi paralleli", Fondazione Ragghianti, Lucca, 24 marzo - 26 giugno 2016, p. 19, n. 64 ill. in catalogo Opera registrata presso lo Studio Morellet con il n. 75012 € 30.000 - 50.000

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104 Mario Nigro (Pistoia 1917 - Livorno 1992) "Dallo spazio totale" 1954 tempera su tela cm 65x100 Firmato e datato 54 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1954 al retro Provenienza Galleria dei Mille, Bergamo Collezione privata, Bergamo Esposizioni "Bergamo. Arte italiana del XX secolo" Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo, 10 novembre 1991 - 31 gennaio 1992, p. 228 n. 163 ill. in catalogo "Arte a Bergamo. 1970-1981" Palazzo della Ragione, Sala delle Capriate, Bergamo, 29 novembre 2003 - 7 marzo 2004, p. 80 ill. in catalogo Bibliografia G. Celant "Mario Nigro. Catalogo Ragionato" Milano, Skira Editore, 2009, p. 357 n. 94 ill. € 25.000 - 35.000

Lo Spazio totale di Nigro visualizza il compenetrarsi di diversi gradi di realtà e di dimensioni, riferendosi al contempo alla scienza relativistica e alla tragicità del divenire dell’esistenza, rese presenti in immagine nelle fughe prospettiche irriducibili di reticoli ottico-percettivi che l’artista movimenta sia in termini strutturali che cromatici. 244


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105 Victor Vasarely (Pecs 1906 - Parigi 1997) "MELY" 1965 tempera su cartone pressato su tavola cm 41x41 Firmato in basso al centro Firmato, titolato e datato 1965 al retro

Gli indizi che ci permettono di valutare lo spazio e la profondità sono di vario tipo: da una parte il cervello trae informazioni dallo sforzo muscolare nella messa a fuoco, dall’altra ci sono le informazioni retiniche che sono di due tipi, quelle binoculari, legate al confronto fra i due occhi, e quelle monoculari. Di queste alcune si basano su indizi cinetici, altre sui cosiddetti indizi pittorici, chiamati così perché sono di natura bidimensionale e sono quelli usati nella pittura figurativa. Abbiamo poi le informazioni legate al sistema vestibolare che ci informano sulla nostra posizione nello spazio, e abbiamo le informazioni sonore che ci dicono un oggetto dove si trova e quanto sia lontano.

Provenienza J.J. Brookings & Co, San Jose, California Galleria Il Capricorno, Venezia Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Pierre Vasarely, Aix en Provence, in data 11 marzo 2021, con il n. 0656

Riccardo Falcinelli

€ 15.000 - 20.000

Victor Vasarely 246


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106 Carla Prina (Como 1911 - La Douvaz 2008) "Senza titolo" 1972 olio su tela cm 60x81 Firmato e datato 72 in basso a destra Firmato e datato 72 al retro Provenienza Collezione privata, Roma Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Carla Prina, con il n. OT72-029 € 10.000 - 15.000

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107 Luigi Veronesi (Milano 1908 - 1998) "Composizione diagonale" 1950 olio su tavola cm 96x48 Firmato e datato 50 in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Milano Collezione privata, Genova Esposizioni "Arte astratta e concreta in Italia - 1951" Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 3 - 28 febbraio 1951 "Luigi Veronesi - Mostra antologica" Loggetta Lombardesca, Ravenna, 18 giugno - 2 ottobre 1983, tav. XVII in catalogo "Luigi Veronesi" Palazzo Reale, Milano, 23 novembre 1989 - 7 gennaio 1990, p. 115 n. 66 ill. a colori in catalogo "Luigi Veronesi" Museo D'Arte della Provincia di Nuoro, Nuoro, 15 dicembre 2000 - 18 febbraio 2001, p. 69 n. 12 ill. a colori in catalogo Bibliografia L. Berni Canani, G. Di Genova, "MAC/ ESPACE Arte concreta in Italia e in Francia 1948-1958" Roma, Acquario Romano, 1999 € 8.000 - 12.000

Luigi Veronesi, Composizione, 1936 250


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108 Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) "Coro" 1976 rame e ottone cm 57x19x28 Es. 4/20 Provenienza Galleria La Scaletta, San Polo d'Enza Collezione privata, Marina di Massa Esposizioni "Arp e Melotti - Poesia come gioco" Galleria Narciso, Torino, 4 dicembre 1986 - 10 gennaio 1987 (un altro esemplare) "Una Collezione Internazionale di Piccole Sculture del Secondo Novecento" Castello Scaligero, Malcesine, 11 giugno - 15 settembre 2005 (un altro esemplare) Bibliografia G. Celant "Melotti. Catalogo Generale. Tomo secondo. Sculture 1973-1986" Milano, Electa, 1996, p 454 n.1976 48 ill. (un altro esemplare) F. Gualdoni "Melotti. Una mostra" San Polo d'Enza, Edizioni la Scaletta, 1998, p. 8 ill. G. Chierici "Fausto Melotti/Disegni & Ceramiche. Opere dal 1952 al 1985. Matite, Acquerelli, Tempere, Bassorilievi, Ceramiche, Gessi, Multipli, Acqueforti" San Polo d'Enza, Edizioni La Scaletta, 1998, p. 8, ill. G. Chierici "Fausto Melotti/Disegni e Ceramiche. Opere dal 1927 al 1985. Matite, Tempere, Ceramiche, Gessi e Terrecotte" San Polo d'Enza, Edizioni La Scaletta, 2009, p. 7, ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Fausto Melotti, con il n. 76 046 Sr € 15.000 - 20.000

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109 Giuseppe Capogrossi (Roma 1900 - 1972) "Superficie 684" 1970 tecnica mista e rilievo di sughero su tavola cm 93x73 Titolato al retro Provenienza Galleria Editalia, Roma Collezione privata, Milano Esposizioni "Giuseppe Capogrossi" Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 12 dicembre 1974 - 2 gennaio 1975, n. 130 ill. in catalogo Bibliografia G.C. Argan "Capogrossi. Seconda parte del Catalogo delle Opere 1967-1972" Milano, Edizioni del Naviglio, 1974, p. 32 n. 118 ill. € 15.000 - 25.000

Capogrossi traccia insieme lo spazio e il segno, ostinatamente esplicito nella sua completa evidenza, senza mistero se non quello di una splendente presenza. Un segno che non emerge dal paesaggio storico dei segni, ma si è costituito autonomamente affiorando alla forma, non tenta di rassomigliare al mondo ma racchiude una tensione verso la totalità e l'auto significazione: esso contiene in sé tutte le forme più primitivamente germinali (linea retta, circolarità, segni a punta scoccati come dardi). Per Capogrossi la pittura scrittura serve a sviluppare la tensione ad interrogare, perché come non è possibile arrestare il rotolare del tempo così questa subisce lo scacco di non diventare parola e di non avere significato. Qui il segno è sempre una cifra, che ossessivamente accompagna gli istanti della sua apparizione e persistenza, incarnato come è nello spazio che lo accoglie. Si moltiplica e si dispone ritmicamente sulla superficie. Se il tempo è una linea orizzontale, percorsa di attimi all'infinito, e se questo flusso accompagna l'uomo dalla nascita dei tempi, vuol dire che attraverso una presentificazione di esso è possibile portare l'infinità del tempo (passato e futuro) nell'istante temporale del segno. L'attività magica dell'artista consiste nella capacità di recintare spazio e tempo nell'istante iconografico del segno archetipo, consegnandolo in tal modo alla definitività del presente. [...] Ed il segno ripetuto è la ripetizione del tempo, quale somma di istanti concentrati nella stessa immagine del mondo e sintetizzata nello stesso segno. Come per Mallarmé, l'opera di Capogrossi è il luogo del silenzio imparziale, e cioè restituzione all'imparzialità della ripetizione. Achille Bonito Oliva

Copertina della mostra Gruppo Origine, Roma, 1951 254


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110 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto Spaziale - Teatrino (bianco)" 1968 quattro fogli di cartone sagomato cm 70x70x1 Firmato e numerato 30/75 al retro Edition Plus, Baden-Baden Provenienza Collezione privata, Roma Bibliografia H. Ruhé, C. Rigo "Lucio Fontana, incisioni, grafica, multipli, pubblicazioni..." Trento, Reverdito Edizioni, 2007, n. M-11, ill. a colori un altro esemplare € 6.000 - 8.000 256


111 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto Spaziale - Teatrino (nero)" 1968 quattro fogli di cartone sagomato cm 70x70x1 Firmato e numerato 50/75 al retro Edition Plus, Baden-Baden Provenienza Collezione privata, Roma Bibliografia H. Ruhé, C. Rigo "Lucio Fontana, incisioni, grafica, multipli, pubblicazioni..." Trento, Reverdito Edizioni, 2007, n. M-9, ill. a colori un altro esemplare € 6.000 - 8.000 257


112 Irma Blank (Celle 1934) "Radical Writings, Lonesome story, pagina destra, D-1" 1986 acrilico su carta trasparente pergamenata, 5 pagine cm 35x24,5 pagina cad.; cm totali con cassette 40,1x148 La pagina 5 è firmata, titolata e datata 86 in basso Provenienza Studio dell'artista Galleria P420, Bologna Collezione privata, Milano Esposizioni "Irma Blank, Life Line" P420, Bologna, 1 febbraio - 18 marzo 2017 Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Galleria P420, Bologna € 15.000 - 25.000

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113 Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) "Insonnia" 1984 ottone cm 37x16x8 Firmato e numerato 13/20 Provenienza Collezione privata, Milano Opera registrata presso la Fondazione Fausto Melotti, Milano, con il n.1984 14 € 15.000 - 20.000

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114 Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) "Divagando" 1976 circa ottone cm 51x47x18,5 Firmata e numerata 36/50 Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia G. Celant "Melotti. Catalogo Generale. Tomo secondo. Sculture 1973-1986" Milano, Electa, 1996, p. 455 n.1976 54 ill. (un altro esemplare) G. Chierici "Fausto Melotti/Disegni & Ceramiche. Opere dal 1952 al 1985. Matite, Acquerelli, Tempere, Bassorilievi, Ceramiche, Gessi, Multipli , Acqueforti" San Polo d'Enza, Edizioni La Scaletta, 1998, p. 9 ill. (un altro esemplare) G. Chierici "Omaggio a Fausto Melotti" S. Polo d'Enza, Edizioni La Scaletta, 2000, p. 4, tav. VI ill. (un altro esemplare) € 6.000 - 8.000

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115 Agostino Bonalumi (Vimercate 1935 - 2013) "Rosso" 1974 tempera su tela estroflessa cm 70x70 Firmato e datato 74 al retro Provenienza Studio F. 22, Palazzolo sull'Oglio, Brescia Collezione privata, Milano Bibliografia F. Bonalumi, M. Meneguzzo "Agostino Bonalumi. Catalogo Ragionato - Tomo II" Milano, Skira, 2015, p. 470 n. 610 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Bonalumi, Milano, con il n. 74-022 € 20.000 - 30.000

Locandina della mostra ZERO, New Vision Centre Gallery, Londra, 1964 262


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116 Pablo Atchugarry (Montevideo 1954) "Senza titolo" 2015 marmo statuario di Carrara cm 45x14,5x10 Firmato Provenienza Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'artista in data 30 giugno 2015 € 15.000 - 20.000

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117 Piero Dorazio (Roma 1927 - Perugia 2005) "Grisaille rosa" 1977 olio su tela cm 45x85 Firmato, titolato e datato 77 al retro Provenienza Collezione privata, Milano Esposizioni Galleria Il Sole, Bolzano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista, Todi 14.5.1984 Opera registrata presso l'Archivio Piero Dorazio, Milano, come da certificato su fotografia, in data 12 aprile 2021 € 10.000 - 15.000

Georges Seurat, Le Port de Gravelines, 1890 266


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118 Victor Vasarely (Pecs 1906 - Parigi 1997) "KAT-KUB" 1973-75 acrilico su tela cm 100x100 Firmato in basso a destra Firmato, titolato e datato 1973-75 al retro Provenienza Collezione privata, Torino Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Pierre Vasarely, Aix-en-Provence, in data 24 febbraio 2021, con il n. 2840 € 50.000 - 70.000

La dimensione di ogni composizione astratta è estendibilecomprensibile, quindi altrettante grandezze quante sono le distanze ideali tra l'occhio e l'opera, relativamente alla funzione propria di quest'ultima. Forma e colore, due nozioni distinte nel linguaggio plastico: ogni forma è substrato di colore, ogni colore attributo di forma. Ma sono necessarie due forme-colore per ingenerare l'unità plastica - prima misura d'arte e prima prova di sensibilità. Ogni forma-colore plastica rappresenta una costante fisica misurabile e oggettiva, ma la sua interpretazione sarà soggettiva, stante il fenomeno di mutazione delle quantità in qualità. Inoltre l'interpretazione dovrà variare in relazione al grado di sensibilità dello spettatore. Noi enunciamo la legge di reversibilità dell'unità plastica. Questa, espressa in partenza come sistema binario positivonegativo, ossia negativo-positivo, nero e bianco o bianco e nero, è facilmente convertibile in colore-contrasto e in colore-armonia. Ogni opera autentica deve essere due volte nuova. Nuova come informazione e nuova come impronta fisica, al fine di poter affrontare la durata. L'idea e le tecniche d'arte debbono marciare di pari passo col pensiero e la tecnica più avanzati dell'epoca; in tal modo si realizzerà il sogno della concomitanza tra cultura e civilizzazione. Quanto meno nella creazione ci lusingheremo di riuscire singolari, tanto più brilleremo attraverso l'universalità dello spirito. L'opera sarà allora densa, duratura e generosa, liberata dal suo inventore per essere ricreata da altri o dalla macchina. L'opera plastica cinetica, ricreabile secondo i desideri, rappresenta l'indistruttibilità di un pensieroarte, la perpetuità dell'oggetto sempre giovane nella forma originale, una immensa prospettiva di ripartizione statistica dell'arte divenuta tesoro comune. Victor Vasarely

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DALLA COLLEZIONE DI CESARE E GINA ROMITI | LOTTI 119 - 120

119 Arnaldo Pomodoro (Morciano Di Romagna 1926) "Piramide per Rusconi Editore" 1987 bronzo dorato cm 17x18x18 Firmato e numerato 12/20 Fonderia Artistica F.lli Bonvicini, Verona Provenienza Collezione Cesare e Gina Romiti Opera registrata presso l'archivio della Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano con il n. M/87/6 e pubblicata sul Catalogue Raisonné online di Arnaldo Pomodoro con il n. M 160 € 3.000 - 3.500 270


120 Pietro Consagra (Mazara Del Vallo 1920 - Milano 2005) "Trasparente" 1994 bronzo cm 32x23,5x6 Firmato e numerato VI/X Tiratura 80 esemplari in numeri arabi+X+5 P.A. Edizione G. Cerutti, Casale Monferrato Fonderia Bonvicini, Verona Provenienza Collezione Cesare e Gina Romiti € 2.000 - 3.000 271


121 Irma Blank (Celle 1934) "Radical Writings, Schriftzug=Atemzug 15-3-89" 1989 olio su tela cm 55x92 (dittico) Firmato, titolato e datato 15/3.89 al retro Provenienza Collezione privata, Milano € 15.000 - 25.000

La scrittura nasce nel presente, porta con sé il passato e rimanda al futuro [...] è un andare con il tempo [...] un linguaggio aperto, aperto a un significato oltre, al di là del significato fisso della lingua. Io purifico la scrittura, io lascio il segno originario primordiale, cioè prima che si faccia scrittura, prima che venga codificato in lingua. [...] Io ho voluto ritagliare un ambito di silenzio, di non significato o di significato altro. Irma Blank

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INDICE DEGLI AUTORI Atchugarry, Pablo 116 Balla, Giacomo 14 Baruchello, Gianfranco 85 Beuys, Joseph 74 Blank, Irma 79 112 121 Boetti, Alighiero 100 101 Bonalumi, Agostino 115 Braque, George 70 Burri, Alberto 32 33 46 Calder, Alexander 98 Campigli, Massimo 5 18 Canegallo, Sexto 2 Capogrossi, Giuseppe 109 Carrà, Carlo 13 Casorati, Felice 6 15 Cassinari, Bruno 29 Ceroli, Mario 83 86 94 95 Consagra, Pietro 55 120 Crippa, Roberto 56 de Chirico, Giorgio 19 De Pisis, Filippo 16 26 Deschamps, Gérard 76 Dorazio, Piero 102 117 Fautrier, Jean 49 Fillia 3 Fontana, Lucio 17 39 40 110 111 Francis, Sam 53 Guttuso, Renato 28 30 Hartung, Hans 38 42 50 Imai, Toshimitsu 35 Jacquet, Alain 75 77 Johnson, Ray 84 Jorn, Asger 41 Klasen, Peter 88 Mafai, Mario 8 Manzoni, Piero 71 72 73 Marini, Marino 24 Martini, Arturo 7

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Masson, Andrè 60 Mathieu, Georges 43 Melotti, Fausto 108 113 114 Millares, Manolo 44 Mirò, Joan 61 62 Mitoraj, Igor 20 25 Morandi, Giorgio 21 22 23 Morellet, François 103 Morlotti, Ennio 31 34 48 Nigro, Mario 104 Nitsch, Hermann 37 Novelli, Gastone 47 Ontani, Luigi 89 Paolini, Giulio 78 Pascali, Pino 82 Picasso, Pablo 63 64 65 66 67 68 69 Pirandello, Fausto 27 Pistoletto, Michelangelo 80 81 Pomodoro, Arnaldo 119 Prampolini, Enrico 4 Prina, Carla 106 Salt, John 96 Savinio, Alberto 10 Scanavino, Emilio 36 57 Scarpitta, Salvatore 92 Schiele, Egon 11 Schifano, Mario 87 93 99 Sironi, Mario 12 Sottsass, Ettore 58 Soulages, Pierre 54 Tancredi 59 Tapies, Antoni 45 Tobey, Mark 52 Tozzi, Mario 9 Twombly, Cy 51 Vasarely, Victor 105 118 Veronesi, Luigi 107 Voss, Jan 90 91 Warhol, Andy 97 Wildt, Adolfo 1


BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO 1 P. Mola, Adolfo Wildt, 21 gennaio 2021 2 G. Lista, Medardo Rosso e i futuristi, in Medardo Rosso. Le origini della scultura moderna, in Op. V. Rocchiero, Maestri divisionisti in Liguria, Genova, 1971 3 P. Baldacci, Senza titolo (Eccentrico - Idolo meccanico), 3 febbraio 2021 4 Futurismo - Manifesto Della Aeropittura 5 Campigli Il Novecento Antico , 2014 - M. Campigli, Scrupoli, 1955 @ Fondazione Magnani Rocca F. Russoli in Campigli Catalogue raisonné 7 P. Baldacci, Donna al Sole, 2021 9 Mario Tozzi il metafisico dimenticato @ mauriziocattelan.altervista.org, 2007 12 Tesi Ettore Janulardo 14 E. Gigli, La Città che avanza, Roma, 26 aprile 2021 (in Con Balla, Milano 1986, vol. III, pag. 210) 18 N. Pallini, Massimo Campigli. Il tempo del sogno, 2001 © Copyright 2001 italialibri. net, Milano 21 G.Vaccher Tra luce e ombra. I disegni di Giorgio Morandi, 2018 25 La classicità in un frammento: le sculture di Igor Mitoraj - 17 Ottobre 2014 30 E. Crispolti, Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso, Volume Secondo, Milano, Mondadori, 1984

34 A. Sciacca Morlotti: pittura come natura TREDICESIMA EDIZIONE PREMIO MORLO TTI NOVEMBRE 2011 - comune.imbersago. lc.it 35 G. Marchiori, Imai, Galleria Il Centro Napoli, 1962 37 E. Angelini, Art, La sanguinolenta arte di Hermann Nitsch, 2019 40 L. Fontana, MANIFESTO TECNICO DELLO SPAZIALISMO (1951) LUCIO FONTANA - Manifesto Bianco 45 Jean-Marie Baron, Conversazione con Tàpies, Campins, 26 luglio 1990 47 P. Bonani, a cura di, Scritti ’43-’68 di Gastone Novelli, Nero edizioni, Roma 2019. 49 G. Ungaretti La pittura di Fautrier (1960) in Ungaretti, Saggi e interventi, Mondadori-Meridiani, Milano, 1982 (III ed.) 50 H. Hartung, Autoritratto, Torino, 2000 51 P. Restany, The Revolution of the Sign” 1961, in Writings on Cy Twombly, a cura di Nicola Del Roscio, Monaco, 2002 52 D. Ercole , Mark Tobey – L’arte di lasciare libero il passaggio 53 E. Castagnoli, Sam Francis: La libertà del colore. Galleria d’Arte Maggiore di Bologna, 2013

from Painting, in Piero Manzoni. Lines, catalogo della mostra, a cura di R. Pasqualino di Marineo, Hauser & Wirth, New York, 25 aprile – 26 luglio 2019 75 http://www1.adnkronos.com/Archivio/ AdnAgenzia/2008/09/06/Cultura/Arte/ ARTE-E-MORTO-ALAIN-JACQUETPIONIERE-DELLA-MEC-ART-CONMIMMO-ROTELLA_074439.php 78 G. Celant @castellodirivoli.org 82 L. Giovanni, Arte povera, Milano, Five continents editions, 2006; P. Francesco, Minimalismo arte povera arte concettuale, Bari, Laterza, 1995; P. Francesco, Arte contemporanea. le ricerche internazionali dalla fine degli anni ‘50 a oggi, Milano, Electa, 2003 92 L. Sansone, Hod Carrier, 2021 93 A. B. Oliva, L’arte avventurosa di un pittore di confine, Galleria nazionale d´Arte moderna, Roma 101 G. Girardello, Alighiero Boetti Insicuro Noncurante, Museo Casabianca, Malo, Udine, Campanotto Editore, 2006 102 G. Crisalfi, J. Lassaigne, M. Volpi Orlandini, Dorazio, Venezia, Alfieri, 1977 104 OMAGGIO A MARIO NIGRO NonColoCinema 2006 - https://www. nonsolocinema.com/OMAGGIO-AMARIO-NIGRO.html 109 A. B. Oliva CAPOGROSSI GIUSEPPE Dalla gran luce della scuola romana al segno astratto che contiene il mondo, Venezia, 2012

71 L. Fontana, Rai Gazzettino Padano 8 febbraio 1963 F. Gualdoni, Piero Manzoni. Fugitive 275


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Condizioni Generali di Vendita 1. Informazioni importanti per i potenziali acquirenti 1.1. I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente. 1.2 Le presenti Condizioni Generali di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso nella sala d’asta o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta. 1.3 La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria del Venditore ed è esente da qualsiasi responsabilità in ordine alla provenienza, stato e descrizione dei lotti nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non possono generare affidamento e/o aspettativa di alcun genere nei potenziali acquirenti. La mancanza di riferimenti espliciti nel catalogo d’asta in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni. Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Il Ponte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi caratteristica di un lotto - quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, la stima - riflettono esclusivamente opinioni non vincolanti e possono essere riesaminate da Il Ponte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. Il Ponte, i suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti, non possono ritenersi responsabili degli errori o delle omissioni contenuti nelle suddette descrizioni e/o rappresentazioni. Le stime pubblicate in catalogo sono espresse in euro: il prezzo base d’asta e il Prezzo di aggiudicazione (vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore) possono essere superiori o inferiori alle valutazioni indicate. 1.4 Ogni potenziale acquirente è tenuto a esaminare preventivamente lo stato di ciascun lotto nella esposizione dei lotti organizzata da Il Ponte prima dell’asta, allo scopo di eseguire (anche con propri esperti) un preventivo esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione e le condizioni, la provenienza, il tipo e la qualità dei lotti, su cui esclusivamente i potenziali acquirenti – e l’acquirente finale - assumono ogni rischio e responsabilità. Durante l’esposizione il personale de Il Ponte sarà a disposizione dei potenziali acquirenti per fornire – su richiesta degli stessi - una illustrazione aggiornata dei beni stessi, ove disponibile. 1.5 Ad integrazione delle descrizioni contenute nel catalogo, Il Ponte rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di ciascun lotto. 1.6 Tutti i beni di natura elettrica o meccanica sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso del lotto oggetto di aggiudicazione che il sistema elettrico eventualmente in esso presente sia certificato da un elettricista qualificato, non assumendo Il Ponte alcuna responsabilità al riguardo. 1.7 Né Il Ponte, né suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi altra questione relativa alla vendita del lotto. 1.8 Dopo l’aggiudicazione Il Ponte non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi dei lotti, relativi tra l’altro anche allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei lotti. I potenziali acquirenti e l’aggiudicatario rinunciano espressamente alla garanzia di cui agli artt. 1490 e 1497 c.c., liberando Il Ponte da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né Il Ponte né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso. 1.9 In ogni caso, l’eventuale diversa responsabilità de Il Ponte nei confronti dell’Acquirente (la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accetta dal banditore e si aggiudica il lotto) in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla commissione d’acquisto pagata a Il Ponte dall’Acquirente. 1.10 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta ed il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato dal banditore all’Acquirente. Il colpo di martello del banditore determina inoltre la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente e in particolare dell’obbligo dell’Acquirente di pagare a Il Ponte l’intero ammontare dovuto per l’aggiudicazione del lotto, incluso il prezzo e la commissione; resta espressamente previsto che solo a seguito dell’integrale pagamento a Il Ponte di tutto quanto dovuto dall’Acquirente la compravendita si intenderà perfezionata e la proprietà e il possesso del lotto aggiudicato potranno passare in capo all’Acquirente (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni). 2. Offerte per l’asta 2.1 Le offerte per l’acquisto dei lotti possono essere presentate personalmente in sala durante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono oppure via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla 282

specifica asta). 2.2 L’incremento delle offerte è del 10% rispetto a quella precedente, salvo diversa scelta del banditore comunicata prima dell’inizio (o nel corso) dell’asta. 2.3 Nell’ipotesi di offerte di pari importo e presentate attraverso la stessa modalità (vale a dire presentate in sala, per telefono, per iscritto oppure online), Il Ponte terrà in considerazione solo l’offerta ricevuta per prima. 2.4 Ove sorga contestazione in merito all’aggiudicazione di un lotto, quest’ultimo, ad insindacabile giudizio del banditore, potrà essere ritirato dall’asta oppure rimesso in vendita all’asta nello stesso giorno (in questa ultima ipotesi le offerte aventi ad oggetto il lotto in precedenza formulate non saranno più tenute in considerazione). 2.5 A sua completa discrezione, Il Ponte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste; in particolare, Il Ponte può rifiutare la partecipazione all’asta di potenziali acquirenti che in precedenza non abbiano puntualmente adempiuto alle proprie obbligazioni, anche a titolo risarcitorio, nei confronti de Il Ponte. 2.6 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva (il prezzo minimo concordato in via riservata tra Il Ponte e il Venditore al di sotto del quale il lotto non verrà venduto). 2.7 In qualsiasi momento Il Ponte ha facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto offerto in vendita. Il banditore ha la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di abbinare o separare i lotti e di variarne l’ordine di vendita rispetto a quanto indicato in catalogo, purché il lotto non sia offerto in asta in una giornata anteriore rispetto a quella indicato nel catalogo d’asta. 2.8 Nei confronti di ciascun potenziale acquirente, Il Ponte si riserva il diritto di subordinare la partecipazione all’asta alla esibizione di una lettera di referenze bancarie, oppure al deposito di un somma a garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, la quale verrà restituirà una volta conclusa l’asta. 3 Offerte in sala 3.1 Per partecipare all’asta in sala è necessario munirsi dell’apposita paletta numerata, che viene consegnata al banco di registrazione dal personale de Il Ponte in seguito alla compilazione del modulo di iscrizione all’asta e alla esibizione di un documento di identità del potenziale acquirente. L’offerta per aggiudicarsi il lotto è espressa mediante alzata della paletta numerata. 3.2 Il Ponte invita i potenziali acquirenti a munirsi per tempo della paletta numerata e informa che è possibile effettuare l’iscrizione all’asta anche nei giorni nei quali si svolge l’esposizione che precede l’asta. Lo smarrimento della paletta numerata dovrà essere immediatamente comunicato a Il Ponte, che provvederà ad attribuire al potenziale acquirente una nuova paletta numerata. La paletta numerata dovrà essere restituita a Il Ponte al termine dell’asta. 3.3 Subito dopo l’aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà sottoscrivere un verbale di aggiudicazione. 3.4 Ciascun lotto aggiudicato in sala sarà fatturato in base alle generalità e indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata. 3.5 E’ possibile partecipare all’asta in qualità di rappresentante di una terza persona. Il rappresentante, in occasione della registrazione all’asta dovrà esibire una delega sottoscritta dal rappresentato con allegati copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e del rappresentante; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. 3.6 In nessun caso verranno accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”. 4. Offerte scritte 4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte scritte e telefoniche” (Modulo) allegato al catalogo d’asta o scaricabile dal sito www.ponteonline.com (Sito). 4.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline. com (ovvero all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte come risultante dal Sito ovvero dal catalogo dell’asta) in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo; in difetto Il Ponte non garantisce la partecipazione del potenziale acquirente all’asta, né che darà esecuzione alle offerte indicate nel Modulo. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. 4.3 Le offerte scritte verranno accettate solo se arrotondate alla decina; in caso contrario, Il Ponte considererà l’offerta come fosse arrotondata alla decina per difetto (ad esempio, una offerta scritta pari ad euro 238,00 verrà considerata da Il Ponte come formulata per euro 230,00). 4.4 Il Ponte, nel dare luogo ai rilanci per conto del potenziale acquirente, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al Prezzo di aggiudicazione più basso. Gli importi indicati nel Modulo verranno intesi come importi massimi. Il Ponte non terrà conto di offerte con importi illimitati ovvero prive di importo.


pare all’asta formulando offerte telefoniche. 5.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline. com (o all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte risultante dal Sito o dal catalogo dell’asta), in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo. 5.3 A seguito della ricezione del Modulo e della sua corretta compilazione, Il Ponte provvederà a contattare il potenziale acquirente al numero di telefono indicato nel Modulo prima che il lotto per il quale il potenziale acquirente intende formulare offerte telefoniche sia offerto in vendita all’asta. 5.4 La stima minima indicata in catalogo riferita a ciascun lotto per il quale si intende formulare offerte telefoniche deve essere pari ad almeno euro 100,00; in difetto, Il Ponte non ricontatterà il potenziale acquirente e quest’ultimo non potrà formulare offerte telefoniche ad oggetto il lotto. 5.5 Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte non riuscisse a contattare telefonicamente il potenziale acquirente, Il Ponte, in relazione a ciascun lotto indicato nel Modulo, avrà facoltà di effettuare offerte per conto del potenziale acquirente sino ad un Prezzo di aggiudicazione pari alla offerta massima indicata dal potenziale acquirente nel Modulo o, in mancanza di questa offerta massima, alla base d’asta riferita al lotto. 5.6 Il Ponte non risponde in alcun modo per il ritardo o mancata esecuzione di ordini telefonici derivanti dal malfunzionamento della linea telefonica. 5.7 I collegamenti telefonici durante l’asta saranno registrati. Il personale de Il Ponte è in grado di effettuare telefonate in italiano, inglese, francese, cinese, spagnolo e portoghese. 6 Offerte online 6.1 Il Ponte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta) e/o sul catalogo d’asta se è possibile formulare offerte anche online, tramite il Sito o siti gestiti da terzi. 6.2 Le offerte online sono disciplinate sia dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le presenti Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno. 6.3 Per informazioni in merito alla registrazione all’asta e alla presentazione di offerte online si prega di far riferimento al Sito. 6.4 In caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live (si rinvia per ogni altra informazione al sito www.ponteonline.com) sarà applicata e dovuta dall’Acquirente una ulteriore commissione pari al 5% sul Prezzo di aggiudicazione, oltre le commissioni e spese previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita. 7 Pagamento 7.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pontaccio 12) oppure al 35% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pitteri 8/10) del Prezzo di aggiudicazione (in entrambi i casi IVA inclusa se dovuta) e oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle presenti Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto). 7.2 L’Acquirente è obbligato a versare l’Ammontare dovuto entro e non oltre dieci giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello della aggiudicazione. 7.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare dovuto entro il predetto termine essenziale, Il Ponte potrà risolvere la vendita ex art. 1456 c.c. mediante semplice comunicazione scritta. In questo caso, Il Ponte avrà comunque diritto al pagamento di una penale pari al doppio delle commissioni di acquisto che l’Acquirente inadempiente avrebbe dovuto pagare, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente. 7.4 Ciascun lotto può essere pagato a mezzo assegno circolare, carta di credito, bancomat, bonifico e contanti, nel rispetto dei limiti di legge. 7.5 Il pagamento del lotto può essere effettuato a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo in cui si è svolta l’asta) ai seguenti orari di ufficio: Lun.-Ven. 9:00-13:00; 14:00-17:30 (esclusi i giorni di festività nazionale in Italia). 7.6 Le carte di credito accettate sono le seguenti: American Express, Diners, Visa e MasterCard. Il pagamento può essere disposto solo dal titolare della carta di credito. 7.7 Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code n. ICRAITRR950; beneficiario Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. Nella causale si prega di indicare il proprio nome, cognome, numero di lotto e asta. 7.8 Il Ponte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti provenienti da persone differenti dall’Acquirente. 7.9 Ai sensi del D.Lgs. n. 231/07 e successive modifiche ed integrazioni e nel pieno rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) e del Regolamento UE 2016/679, Il Ponte richiederà a tutti i Clienti i dati necessari ai fini dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica del Cliente e

del titolare effettivo. In caso di formale richiesta da parte delle Autorità e della Pubblica Amministrazione, e in ogni altro caso previsto dalla legge, Il Ponte potrà comunicare il nominativo e i recapiti dell’Acquirente. 8 Consegna e ritiro del lotto 8.1 Il lotto sarà consegnato da Il Ponte all’Acquirente solo a seguito dell’intero pagamento dell’Ammontare dovuto (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni). 8.2 Il Ponte non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione, il quale dovrà essere ritirato dall’Acquirente a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo di svolgimento dell’asta), entro dieci giorni successivi al giorno dell’avvenuto pagamento dell’Ammontare dovuto. 8.3 Qualora l’Acquirente non provveda al tempestivo ritiro del lotto saldato entro dieci giorni dall’avvenuto pagamento o dall’ottenimento dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione, Il Ponte avrà facoltà di procedere all’eliminazione del lotto, previa comunicazione via raccomandata a.r. o Pec. L’acquirente riconosce ed accetta che nell’ipotesi di eliminazione del lotto, non avrà titolo per promuovere alcun tipo di azione o reclamo, innanzi a qualsiasi autorità, nei confronti de Il Ponte, il quale è pertanto manlevato da qualsiasi responsabilità. 8.4 Nel caso in cui l’Acquirente incarichi un terzo di ritirare il lotto, quest’ultimo dovrà essere munito di delega scritta rilasciata dall’Acquirente nonché fotocopia del documento del delegante e del delegato. 8.5 Su espressa richiesta dell’Acquirente, Il Ponte potrà organizzare, a spese e a rischio dell’Acquirente, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione del lotto, previa comunicazione e accettazione scritta da parte dell’Acquirente delle relative spese. La spedizione potrà essere effettuata da un trasportatore incaricato da Il Ponte, su indicazione dell’Acquirente, ovvero incaricato direttamente dall’Acquirente, a seconda degli accordi. 8.6 Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Il Ponte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria. 9 Passaggio del rischio 9.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente: (i) prende in consegna il lotto acquistato o (ii) paga l’Ammontare dovuto per il lotto; qualora nessuna di queste ipotesi si realizzi, il passaggio del rischio avverrà in ogni caso dalla data in cui è decorso il termine di dieci (10) giorni dalla avvenuta aggiudicazione del lotto. Con il passaggio del rischio in capo all’Acquirente quest’ultimo esonera espressamente Il Ponte da ogni responsabilità circa la sorte del lotto aggiudicato, anche per eventuali danni, furti, incendio, perimento, smarrimento del lotto stesso (totale o parziale). 9.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo l’aggiudicazione ma prima del trasferimento del rischio, ma il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla commissione d’acquisto ricevuta da Il Ponte. In nessun caso Il Ponte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere, a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta. 9.3 In nessun caso Il Ponte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento (totali o parziali) del lotto aggiudicato: (i) verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di terzi da chiunque incaricati; (ii) derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da interventi sul bene e/o da altri eventi (inclusi i tarli e i parassiti del legno); (c) errori di trattamento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimiche o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo; (f ) casi di lockdown e simili, disposizioni da parte delle Autorità, ogni altra causa di forza maggiore estranea al controllo de Il Ponte. 10 Contraffazione 10.1 Nel caso in cui, dopo l’aggiudicazione, un lotto risulti essere una contraffazione, Il Ponte rimborserà all’Acquirente che abbia fatto richiesta di risoluzione del contratto di vendita - previa restituzione del lotto a Il Ponte - un importo pari al Prezzo di aggiudicazione e alle commissioni di acquisto corrisposte, in entrambi i casi nella valuta in cui questi importi sono stati pagati dall’Acquirente. L’obbligo de Il Ponte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della aggiudicazione, l’Acquirente: (i) comunichi a Il Ponte per iscritto, entro novanta (90) giorni dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una contraffazione; (ii) sia in grado di riconsegnare a Il Ponte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; (iii) fornisca a Il Ponte le relazioni di almeno due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza a livello internazionale, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una contraffazione. 10.2 Il Ponte non sarà vincolata dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere l’ulteriore parere di altri esperti a proprie spese. 283


al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 68 e ss. del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Urbani). L’Acquirente sarà tenuto, per i lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. “notifica”) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004, all’osservanza di tutte le disposizioni di cui alla legge e di ogni altra normativa speciale applicabile, anche in materia doganale, valutaria, tributaria, e di specie protette. È esclusivo onere dei partecipanti all’asta e dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni alla circolazione e/o esportazione del lotto di proprio interesse e comunque del lotto aggiudicato, ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge, in Italia e nel Paese di destinazione, nonché provvedere alle eventuali formalità e obblighi di legge previsti per la circolazione e/o l’esportazione del lotto aggiudicato, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte. 11.2 Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non può costituire una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustificare il mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare dovuto. 11.3 Su richiesta e a spese dell’Acquirente, Il Ponte può accettare di presentare la denuncia per ottenere l’attestato di libera circolazione e/o la licenza di esportazione, a condizione che l’Acquirente abbia già corrisposto l’Ammontare dovuto. L’importo che l’Acquirente deve pagare a Il Ponte per la presentazione della denuncia ammonta ad euro 150,00 (oltre IVA ed eventuali spese di trasporto), per ciascuna opera oggetto della denuncia. In ogni caso Il Ponte non assume alcuna responsabilità, né obbligo, né garanzia, circa il buon esito della relativa pratica e il rilascio di quanto richiesto dall’Acquirente. 11.4 Ciascun lotto offerto in vendita all’asta può essere stato già oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso - o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani - Il Ponte ne darà comunicazione in catalogo e/o mediante un annuncio del banditore prima che il lotto sia offerto in vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale precedentemente alla aggiudicazione, il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. In ogni caso, resta inteso che l’eventuale dichiarazione di interesse culturale (o anche solo l’avvio del relativo procedimento) che dovesse intervenire successivamente alla aggiudicazione non potrà inficiare o invalidare l’aggiudicazione, né l’obbligo di pagamento dell’Ammontare complessivo e in generale la compravendita del lotto. 11.5 Il lotto contrassegnato con il simbolo “§” è in temporanea importazione doganale. E’ soggetto ad IVA (secondo legge) sul valore di aggiudicazione solo per gli acquirenti residenti nell’U.E. La chiusura della temporanea importazione doganale del costo di euro 300 è a carico dell’Acquirente. Il Ponte non è responsabile per le tempistiche burocratiche. 11.6 Il lotto contrassegnato con il simbolo “#” è in temporanea importazione artistica. 12 Diritto di seguito 12.1 Qualora dovuto, il pagamento del c.d. “diritto di seguito” (introdotto dal Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, attuativo della Direttiva 2001/84/ CE) sarà corrisposto dal Venditore. 13 Specie protette 13.1 Indipendentemente dall’ottenimento di un attestato o di una licenza di esportazione ex art. 68 e ss. del Codice Urbani, tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (es.: ossa di balena, coccodrillo, avorio, corallo, tartaruga), a prescindere dall’età e dal valore, potrebbero necessitare di una licenza o un certificato prima dell’esportazione e/o di ulteriori licenze e/o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. L’ottenimento di una licenza o di un certificato di importazione non garantisce l’ottenimento di una licenza o di un certificato per l’esportazione e viceversa. Il Ponte consiglia i potenziali acquirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. Prima di effettuare qualsiasi offerta, è responsabilità dell’Acquirente ottenere tali licenze/certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte. 14 Garanzia legale di conformità 14.1 Ove previsto per legge, i lotti venduti tramite Il Ponte sono coperti dalla garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo (Garanzia Legale), se applicabili. 14.2 La Garanzia Legale è riservata al consumatore (vale a dire, ai sensi dell’art. 3, I comma, lett. a) del Codice del Consumo, la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta). 14.3 Il Venditore è responsabile nei confronti del consumatore per un difetto di conformità esistente al momento della consegna del prodotto e che si manifesti entro due anni da tale consegna. Il difetto di conformità deve essere 284

denunciato al Venditore, a pena di decadenza dalla garanzia, nel termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del prodotto o con la natura del difetto di conformità. A partire dal settimo mese successivo alla consegna del lotto, sarà invece onere del consumatore provare che il difetto di conformità esisteva già al momento della consegna dello stesso. Per poter usufruire della Garanzia Legale, il consumatore dovrà quindi fornire innanzitutto prova della data dell’aggiudicazione e della consegna del lotto. E’ opportuno, quindi, che il consumatore, a fini di tale prova, conservi qualsiasi documentazione idonea a dimostrare l’aggiudicazione (ad esempio la fattura di acquisto) e la data di consegna o ritiro del lotto. 14.4 Con riferimento alla definizione di “difetto di conformità”, si rimanda a quanto indicato all’art. 129, comma II, del Codice del Consumo. Sono esclusi dal campo di applicazione della Garanzia Legale eventuali difetti determinati da fatti accidentali o da responsabilità del consumatore ovvero da un uso del lotto difforme rispetto alla sua destinazione d’uso. 14.5 In caso di difetto di conformità debitamente denunciato nei termini, il consumatore ha diritto: (i) in via primaria, alla riparazione o sostituzione gratuita del lotto, a sua scelta, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro; (ii) in via secondaria (nel caso cioè in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose ovvero la riparazione o la sostituzione non siano state realizzate entro termini congrui ovvero la riparazione o la sostituzione precedentemente effettuate abbiano arrecato notevoli inconvenienti al consumatore) alla riduzione del Prezzo di aggiudicazione o alla risoluzione del contratto, a sua scelta. Il rimedio richiesto è eccessivamente oneroso se impone al Venditore spese irragionevoli in confronto ai rimedi alternativi che possono essere esperiti, tenendo conto: (i) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto di conformità; (ii) dell’entità del difetto di conformità; (iii) dell’eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore. 14.6 Nel caso in cui il lotto, nel corso del periodo di validità della Garanzia Legale, manifesti un difetto di conformità, il consumatore può comunicare la circostanza a Il Ponte ai contatti indicati all’art. 16. Il Ponte darà tempestivo riscontro alla comunicazione del presunto difetto di conformità e indicherà al consumatore la specifica procedura da seguire. 15 Contatti E’ possibile chiedere informazioni, inviare comunicazioni, richiedere assistenza o inoltrare reclami, contattando Il Ponte con le seguenti modalità: - per email: all’indirizzo info@ponteonline.com; - per posta: scrivendo a Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milano, via Pontaccio 12 (20121) oppure via Pitteri 8/10 (20134); - per telefono: al numero +39 02.863141 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.8631472 (sede di via Pitteri 8/10) (numeri di telefono a pagamento, operativi nei seguenti giorni e orari: Lun.-Ven. 9:00-13.00; 14.00-18.00, per la sede di via Pontaccio 12; 9:00-13:30; 14:00-17:30 per la sede di via Pitteri 8/10, in entrambi i casi esclusi i giorni di festività nazionale in Italia); - per fax: al numero +39 02.72022083 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.36633096 (sede di via Pitteri 8/10); Il Ponte risponderà ai reclami presentati entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento degli stessi. 16 Foro e legge applicabile 16.1 Il rapporto contrattuale tra Il Ponte e l’Acquirente è regolato dalla legge italiana. In caso di traduzione in altra lingua delle presenti Condizioni Generali di Vendita, prevarranno e resteranno valide e vincolanti le condizioni di vendita nel testo in lingua italiana in caso di conflitto con la traduzione in lingua straniera. 16.2 Nel caso di Acquirente consumatore, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita è competente il foro del luogo in cui il consumatore risiede o ha eletto domicilio. 16.3 Ai sensi dell’art. 141-sexies, comma 3 del Codice del Consumo, ove applicabile, Il Ponte informa l’Acquirente consumatore che, nel caso in cui egli abbia presentato un reclamo direttamente a Il Ponte, a seguito del quale non sia stato tuttavia possibile risolvere la controversia così insorta, Il Ponte fornirà le informazioni in merito all’organismo o agli organismi di Alternative Dispute Resolution per la risoluzione extragiudiziale delle controversie relative ad obbligazioni derivanti da un contratto concluso in base alle presenti Condizioni Generali di Vendita (cc.dd. organismi ADR, come indicati agli artt. 141-bis e ss. Codice del Consumo), precisando se intenda avvalersi o meno di tali organismi per risolvere la controversia stessa. 16.4 Il Ponte informa inoltre l’Acquirente consumatore che è stata istituita una piattaforma europea per la risoluzione online delle controversie dei consumatori (c.d. piattaforma ODR). La piattaforma ODR è consultabile al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/consumers/odr/; attraverso la piattaforma ODR l’Acquirente consumatore potrà consultare l’elenco degli organismi ADR, trovare il link al sito di ciascuno di essi e avviare una procedura di risoluzione online della controversia in cui sia coinvolto. Sono fatti salvi in ogni caso il diritto dell’Acquirente consumatore di adire il giudice ordinario competente della controversia derivante dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, qualunque sia l’esito della procedura di com-


vendita all’asta. Queste Condizioni si aggiungono (e non si sostituiscono) alle sopra riportate Condizioni Generali di Vendita, le cui definizioni si intendono qui richiamate. Partecipando all’asta tramite il Sito e/o le Piattaforme, l’offerente accetta di essere vincolato alle Condizioni Generali di Vendita applicabili alla vendita ed a queste ulteriori Condizioni. 1. Istantaneità ed irrevocabilità dell’offerta online. Eccezione al diritto di recesso Per registrarsi all’asta è necessario inviare una copia della propria carta di identità in corso di validità all’indirizzo info@ponteonline.com. In difetto, non sarà possibile registrarsi all’asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare la registrazione all’asta a sua esclusiva discrezione. Il procedimento per effettuare un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma è istantaneo; l’offerta è inviata non appena l’offerente clicca il relativo bottone ed è definitiva. Sottoponendo un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma accettate che l’offerta sia finale e che non sia in alcun modo possibile modificarla o revocarla. Inoltre, ai sensi dell’articolo 59, comma 1, lettera m) del Codice del Consumo, qualora il contratto di vendita all’asta sia concluso con un offerente che abbia formulato un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma e possa essere qualificato come consumatore in base all’art. 3, comma 1, lett. a) del Codice del Consumo, l’Acquirente non disporrà del diritto di recesso, in quanto il metodo di vendita utilizzato è un’asta pubblica, come definita dall’art. 45, comma 1 lettera o) del Codice del Consumo. Se l’offerta inviata a Il Ponte è la più alta, l’Acquirente irrevocabilmente accetta di pagare l’intero prezzo di acquisto, incluse le commissioni di acquisto e tutte le tasse applicabili e qualsiasi altro addebito. 2. Modalità di pagamento e di consegna Modalità di pagamento: si rinvia alla clausola 7 delle Condizioni Generali di Vendita. Consegna: si rinvia alla clausola 8 delle Condizioni Generali di Vendita. 3. Offerte incrementali Ogni offerta incrementale comparirà sullo schermo del Sito e/o della Piattaforma. Il banditore ha la facoltà di variare gli incrementi per gli offerenti presenti nella sala d’aste e tramite telefono, ma coloro che formulano un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma potrebbero non essere in grado di fare un’offerta per un importo diverso rispetto a quello di un’intera offerta incrementale. Tutte le offerte all’asta saranno espresse in Euro. 4. Responsabilità dell’offerente Coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma sono responsabili della loro conoscenza di tutte le comunicazioni e gli annunci effettuati durante l’asta. Tutte le comunicazioni effettuate saranno lette dal banditore, all’inizio, se del caso, o durante l’asta, prima che il lotto rilevante sia offerto in vendita. Il Ponte raccomanda che coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma si autentichino tramite log-in almeno dieci minuti prima dell’inizio dell’asta per assicurarsi di ascoltare tutte le comunicazioni effettuate dal banditore all’inizio dell’asta. Tutte le comunicazioni di modifiche relative all’offerta in vendita del lotto (“sale room notices”) e gli annunci in sala eseguiti dal banditore sono parte delle presenti Condizioni e delle Condizioni Generali di Vendita. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare il permesso di fare offerte online attraverso il Sito e/o la Piattaforma, nonché di revocare i privilegi di offerta nel corso di una asta. Gli aggiudicatari dei lotti riceveranno una conferma dell’aggiudicazione e l’estratto conto in relazione al loro acquisto dopo la vendita. 5. Esonero di responsabilità de Il Ponte Il Ponte non sarà responsabile per eventuali errori o malfunzionamenti nella presentazione delle offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, errori o malfunzionamenti causati da: (i) una perdita di connessione a Internet o al software del Sito e/o della Piattaforma da parte de Il Ponte ovvero del cliente; (ii) un malfunzionamento o un problema con il software del Sito e/o della Piattaforma; oppure (iii) un guasto o un problema di connessione internet, rete mobile o computer del cliente. Il Ponte non è dunque responsabile per qualsiasi impossibilità di formulare un’offerta online o per gli eventuali errori o omissioni in relazione ad essa. La partecipazione all’asta tramite il Sito e/o la Piattaforma avviene pertanto a esclusivo rischio degli offerenti e potenziali acquirenti, che assumono ogni rischio e responsabilità sulla ricezione e il buon esito delle offerte formulate e/o da formulare. INFORMATIVA EX ART. 13 del G.D.P.R. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Nuovo Regolamento sulla Protezione del Dati (GDPR 2016/679), s’ informa il Cliente (c.d. interessato) che: 1. Titolare e altri soggetti designati Il Titolare del trattamento è Il Ponte - Casa D’aste S.r.l. , con sede legale in Milano, Via Pontaccio n. 12, nella persona della direttrice, Dott.ssa Rossella Novarini, mail: direzione.generale@ponteonline.com e che, ai fini del riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti ad opera di quest’ultimo, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline. com. Il DPO nominato è Programmastudio Spa, nella persona del Dott. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it.

2. Trattamenti effettuati e base giuridica I dati di natura personale, liberamente forniti dal Cliente alla società in ragione dell’attività svolta in virtù di apposita regolamentazione contrattuale saranno trattati in modo lecito, secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento, per la finalità di: - espletamento del mandato a vendere e/o dell’adesione alla partecipazione alle aste in programma; - per le finalità previste dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio (D.Lgs. 231/07 e successive modifiche). Il conferimento dei dati sopra indicati è obbligatorio affinché il Titolare possa espletare l’incarico affidatogli. In caso di rifiuto a fornire i dati richiesti, il Titolare si troverà nell’impossibilità di eseguire le prestazioni contrattualmente previste, per fatto e colpa del Cliente interessato. I dati di natura personale quali l’indirizzo e-mail, forniti facoltativamente dal Cliente alla società in ragione di apposito consenso rilasciato dallo stesso, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento per la finalità d’inoltro di informative, aggiornamenti e novità in merito alle nuove aste e/o eventi futuri. Per tale trattamento la società raccoglierà il consenso con modalità elettroniche e /o cartacee. L’immagine verrà ripresa, mediante sistema di videoregistrazione e come da informativa regolarmente esposta, nell’interesse legittimo del Titolare, ovvero allo scopo di tutelare la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio dell’azienda. 3. Strumenti di trattamento e modalità di conservazione dei dati I dati trattati (che potranno avere natura: comune ed identificativa) sono aggiornati, completi, pertinenti e non eccedenti rispetto alle sopracitate finalità del trattamento. I medesimi dati saranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessari attraverso le seguenti modalità: raccolta dei dati presso l’interessato, registrazione e conservazione dei medesimi per gli scopi predeterminati, espliciti e legittimi. Gli stessi dati saranno trattati sia con strumenti cartacei che con mezzi elettronici ed automatizzati. I dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento nonché dai dipendenti e collaboratori autorizzati al trattamento medesimo. I dati potranno essere comunicati, oltre che agli enti pubblici destinatari delle comunicazioni/dichiarazioni oggetto del presente contratto, anche agli organi ispettivi preposti, ove richiesti in seno a fasi di verifiche e controllo, inerenti alla regolarità degli adempimenti. I medesimi dati, oggetto della presente informativa, potranno essere comunicati a professionisti e/o collaboratori del titolare per l’espletamento dell’incarico affidato e per le stesse finalità. Per contro i dati in discorso non saranno oggetto di diffusione, oltre i limiti ivi specificati, salvo diversa indicazione dell’interessato, fornita per iscritto. Non è intenzione del Titolare trasferire i dati oggetto della presente ad un paese terzo o ad una organizzazione internazionale. Si precisa che anche il backup esterno è eseguito da società italiana, quindi tenuta anch’essa al rispetto della normativa privacy in discorso, tramite l’utilizzo di server siti in territorio italiano. Non è presente alcun processo decisionale automatizzato. Infine, si informa l’interessato che Il Titolare ha posto in essere una gran varietà di misure di sicurezza per proteggere i dati contro il rischio di perdita, abuso o alterazione. 4. Periodo di conservazione dei dati I dati, oggetto della presente informativa, saranno conservati: - per 10 anni (dieci anni) dalla conclusione del rapporto contrattuale, per trattamenti aventi base giuridica contrattuale; - 5 anni dalla revoca del consenso per i trattamenti aventi base consensuale - non oltre le 72 ore, relativamente al trattamento delle immagini della videosorveglianza. 5. Diritti dell’interessato L’interessato ha diritto: - di chiedere al Titolare del trattamento la conferma o meno della detenzione di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile, nonché l’accesso ai dati personali, il loro possibile aggiornamento o integrazione, la rettifica o la cancellazione degli stessi, la trasformazione dei medesimi in forma anonima ovvero il blocco di quelli trattati in violazione della normativa, la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati. Ha altresì il diritto di ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, la loro finalità e le modalità di trattamento, nonché la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici; - potrà inoltre opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati che lo riguardano ai fini dell’invio di materiale pubblicitario, vendita diretta o ricerche di mercato o comunicazione commerciale; - ha il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, senza pregiudizio alcuno per la liceità del trattamento eseguito in ragione del consenso prestato prima della revoca, nonché il diritto di proporre reclamo ad una autorità di controllo.

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Terms and Conditions of Sale 1. Important information for potential buyers 1.1. The lots are offered for sale by Il Ponte - Casa d’Aste Srl, a company with registered office in Milan, Via Pontaccio 12 (20121), VAT and Milan Company Register no. 01481220133, fully paid share capital of Euro 34,320.00 (Il Ponte), acting in the name and on behalf of the Seller as agent with representation of the same, except for the cases in which Il Ponte is the owner of the lot. Seller means any individual or company owning the lot offered for sale by auction by Il Ponte. In any event (bids placed by phone and/or internet and/ or online auctions included) sales are considered to be carried out within the scope of a public auction, therefore the buyer will not be entitled to any right of withdrawal. 1.2 These Terms and Conditions of Sale may be modified by means of a notice posted in the auction room or via an announcement made by the auctioneer before the auction begins. Potential purchasers should consult the site www. ponteonline.com (Website) to review the most current information on the lots in the catalogue and any possible different condition of sales for the specific auction. 1.3 Il Ponte acts as agent of the Seller and is exempt from any responsibility in regard to origin, condition and description of the lots included in catalogues, brochures and any other illustrative material. The aforementioned descriptions, as any other indication or illustration, is to be considered as purely indicative and shall not under any circumstances induce trust and/or expectation of any sort in the potential buyers. The lack of explicit references concerning the lot conditions in the catalogue shall not imply that the asset is without imperfections. Any written or verbal representation provided by Il Ponte, including the ones in catalogues, reports, comments or evaluations concerning any characteristic of a lot - such as authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, date, cultural origin or source, its quality, including its price or its value or valuation – merely reflect non-binding opinions and can be re-examined by Il Ponte and possibly modified before the lot is offered for sale. Il Ponte, its administrators, employees, collaborators or consultants, shall not be held responsible for mistakes or omissions included in the aforementioned descriptions and/or representations. The estimates published in the catalogue are expressed in Euro: the starting price for the auction and the Hammer Price (i.e. the price at which a lot is sold at an auction by the auctioneer) can be higher or lower than the evaluations indicated.. 1.4 All potential buyers are required to examine in advance the conditions of each lot during the exhibition of the lots organized by Il Ponte before the auction in order to carry out (also with their own experts) a prior in-depth examination concerning the authenticity, preservation, condition, provenance, typology and quality of the lots, on which potential buyers – and the final buyer – shall assume any sort of risk and responsibility. During the exhibition, the staff of Il Ponte will be available to potential buyers to provide – at their own request - an updated illustration of the objects in question, if available. 1.5 To supplement the descriptions contained in the catalogue, Il Ponte makes available, upon request, condition reports on the status of each lot. 1.6 All objects of an electrical or mechanical nature are to be considered solely on the basis of their artistic and decorative value and are not to be considered functional. Before using any such object of a sold lot, it is best to have any electrical system therein certified by a qualified electrician, as Il Ponte shall not assume any responsibility in these regards. 1.7 Neither Il Ponte nor its directors, employees, contractors or consultants shall be liable for acts or omissions relating to the preparation or conduct of an auction or for any other matter relating to the sale of the lot. 1.8 Following the adjudication, Il Ponte shall not be held responsible for any fault or defect of the lots, including but not limited to those related to state of preservation, wrong attribution, authenticity, provenance, weight or lack of quality. Potential buyers and successful bidders expressly waive the benefit of all warranties pursuant to Articles 1490 and 1497 of the Italian Civil Code, exempting Il Ponte from any responsibility. Neither Il Ponte or any member of its staff will be able to issue any sort of valid guarantee. 1.9 At all events any different l liability of Il Ponte vis-à-vis the Buyer (the individual or company who makes the highest bid in the auction accepted by the auctioneer and is awarded the lot) in connection with the purchase of a lot is limited to the Hammer Price and the buyer’s premium paid to Il Ponte by the Buyer. 1.10 The fall of the auctioneer’s hammer determines the acceptance of the highest bid and the price at which a lot is sold by the auctioneer to the Buyer. The fall of the auctioneer’s hammer also determines the conclusion of the purchase contract between the Seller and the Buyer and in particular it indicates the obligation of the Buyer to pay to Il Ponte the entire amount due for the purchased lot, including its price and commission. It is expressly provided that the purchase shall be considered finalized, and the ownership of the lot shall be passed to the Buyer, only pursuant to full payment from the Buyer to Il Ponte of the entire amount due (with the exception of different provisions referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale). 2. Bids 2.1 Bids for the purchase of lots may be submitted in person in the room during the auction, in a written offer before the auction begins, by phone or via the internet (in the latter case only if the specific auction admits this possibility). 286

2.2 Bids are increased by 10% (compared to the previous bid) unless otherwise determined by the auctioneer and communicated before the auction begins or during its course. 2.3 In the event bids of an equal amount are submitted through the same method (that is presented in the auction room, by telephone, in writing or online), Il Ponte will take into consideration only the bid received first. 2.4 Where a dispute arises concerning the successful bid, the lot may be withdrawn from the auction - at the sole discretion of the auctioneer - or relisted for auction on the same day (in this case, the bids relating to the lot made previously will no longer be taken into account). 2.5 At its own discretion, Il Ponte has the right to exclude anyone from participating in the auctions; in particular, Il Ponte may refuse to allow any potential buyer who has not previously fulfilled his obligations to Il Ponte, even by way of compensation, to participate in the auction. 2.6 The auctioneer conducts the auction starting from the bid he considers suitable. The auctioneer can put consecutive bids or respond to other bids in the interest of the Seller up to the Reserve Price (the minimum price agreed confidentially between Il Ponte and the Seller, below which the lot will not be sold). 2.7 At any time Il Ponte has the right to withdraw any lot offered for sale. The auctioneer has the right, at his sole discretion, to combine or separate lots and to vary the order of sale from the one indicated in the catalogue, provided that the lot is not offered for sale any day prior to the one indicated in the auction catalogue. 2.8 In regard to each potential buyer, Il Ponte reserves the right to subordinate participation in the auction to the presentation of a letter of bank references or the deposit of a sum that guarantees the proper fulfilment of the obligations laid down in these Terms and Conditions of Sale, which will be returned once the auction has ended. 3 Bids in the auction room 3.1 To participate in the auction in person, it is necessary to have the appropriate numbered paddle, which is issued by the staff of Il Ponte at the registration desk, upon filling in the auction registration form and upon exhibiting the identity document of the potential buyer. Bidders shall place their bids by raising the numbered paddle. 3.2 Il Ponte invites potential buyers to pick up their numbered paddle ahead of time and informs them that they can also register for the auction during the exhibition period held prior to the auction. The loss of a numbered paddle must be reported immediately to Il Ponte, who will give the potential buyer a new numbered paddle. The numbered paddle must be returned to Il Ponte at the end of the auction. 3.3 Immediately after the successful bid, the Buyer shall sign a sale report. 3.4 Each lot sold in the auction room will be invoiced on the basis of the personal information and address provided when the numbered paddle is issued. 3.5 It is possible to participate in the auction on behalf of a third person. The agent, when registering for the auction, must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the identity document and tax code of both the principal and the agent; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with power of attorney, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte reserves its right to prevent the agent from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of attorney has not been sufficiently demonstrated. 3.6 Under no circumstances shall bids be accepted “without limits” or “upon examination”. 4. Bids submitted in writing 4.1 Written bids may be submitted by filling in the “Written telephone bid” form (Form) annexed to the auction catalogue or available for download from www.ponteonline.com (Website). 4.2 The Form shall be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction: either i) by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or ii) to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or iii) by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or the email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases the required documentation specified in the Form must be enclosed; in case of failure to provide the required documentation, Il Ponte guarantees neither the participation of the potential Buyer in the auction nor that it will accept the bids indicated in the Form. Il Ponte will accept only bids equal to or higher than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue with respect to the lot for which the bid is submitted. 4.3 Written bids will only be accepted if rounded to a multiple of ten; otherwise, Il Ponte will consider the offer as being rounded down to the nearest multiple of ten (for example, a written offer of € 238.00 will be considered by Il Ponte as a bid of € 230.00). 4.4 Il Ponte, in allowing potential buyers to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to sell the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. The amounts specified in the Form shall be meant as maximum amounts. Il Ponte will not take into consideration bids for unlimited amounts or bids for an unspecified amount. 4.5 Il Ponte is not responsible for any errors made by the potential buyer in completing the Form. Before sending the Form to Il Ponte, the potential buyer is required to verify that the lot description indicated in the Form corresponds to the good that he intends to buy; in particular, the potential buyer is re-


in the Form. 5.3 Following the receipt of the duly completed Form, Il Ponte will contact the potential buyer at the phone number indicated in the Form before the sale of the lot for which the potential buyer intends to make telephone bids. 5.4 The minimum estimate indicated in the catalogue in reference to each lot for which potential buyers intend to make telephone bids must be at least € 100,00; otherwise, Il Ponte will not contact the potential buyer nor will he be able to make telephone bids for the lot. 5.5 If, for any reason, including technical reasons, Il Ponte is not able to telephone the potential buyer, Il Ponte will have the right to bid on behalf of the potential buyer, in regard to each lot specified in the Form, up to a Hammer Price equal to the maximum bid listed by the potential buyer in the Form, or if that maximum bid is not reached, up to the starting price referred to that lot. 5.6 Il Ponte is not liable in any way for any delay in or failure to make telephone bids arising from the malfunction of the telephone line. 5.7 Telephone conversations during the auction will be recorded. The staff of Il Ponte is able to make phone calls in Italian, English, French, Chinese, Spanish and Portuguese. 6 Bids submitted online 6.1 Il Ponte will give notice on its Website (at least 24 hours before the auction starts) and/or in the auction catalogue if bids can be made online, via the Website or sites operated by third parties. 6.2 Online bids are regulated both by these Terms and Conditions of Sale and by the “Additional conditions for the submission of online bids” available on the Website or on request. In the event of inconsistency between these Terms and Conditions of Sale and the “Additional conditions for the submission of online bids”, the latter shall prevail. 6.3 For information about registering for the auction and submitting online bids, please refer to the Website. 6.4 In case of participation in the auction and bids submissions carried out by means of platforms and/or websites different from Il Ponte Live platform (for further information reference shall be made to the website www.ponteonline. com) an additional commission corresponding to 5% of the Hammer Price will be applied, as well as the commissions and expenses provided for by these Terms and Condition of Sale. 7 Payment 7.1 In the event of a successful bid, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte, in addition to a buyer’s premium of 25% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pontaccio 12) or 35% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pitteri 8/10) of the Hammer Price (in both cases VAT shall be included if applicable) in addition, to the payment of any other amount due to Il Ponte under these General Terms and Conditions (see also § 6.4) related to the lot sold (Amount Due). 7.2 The Buyer undertakes to pay the Amount Due no later than ten days from the day following the date of the sale. 7.3 3In the event of failure to pay or delay in payment by the Buyer, in whole or in part, of the Amount Due within the aforementioned imperative time-limit Il Ponte has the right to terminate the sale contract pursuant to Article 1456 of the Italian Civil Code, by giving simple written notice. In this event, Il Ponte shall have in any case the right to receive the payment of a penalty corresponding to the double of the purchase commissions that the defaulting Buyer should have paid, as well as to possible further compensation for greater damages. Il Ponte shall be entitled to retain any advanced payment made by the Buyer. 7.4 Each lot can be paid by cashier’s check, credit card, debit card, bank transfer or cash, within the limits of the law. 7.5 Payment of the lot can be made in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (according to where the auction was held) during the following office hours: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm (excluding public holidays in Italy). 7.6 The following credit cards are accepted: American Express, Diners, Visa and MasterCard. Payment can be made exclusively by the owner of the credit card. 7.7 The bank details for wire transfers are the following: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code no. ICRAITRR950; Beneficiary: Il Ponte - Casa d’Aste Srl. In the space for “reason for payment” (causale), please provide your full name and the invoice number. 7.8 Il Ponte has the right to control the source of the payments it receives and to refuse payments from people other than the Buyer. 7.9 Pursuant to the Italian Legislative Decree no.231/07 and subsequent amendments and additions and in full compliance with the provisions of the Italian Legislative Decree 196/2003 (Privacy Code) and EU Regulation 2016/679, Il Ponte will require from all customers the data necessary to the fulfilment of the obligations of adequate verification of the Customer and of the beneficial owner. In the event of formal request from Authorities and Public Administration, and in any other circumstances provided for by law, Il Ponte shall be entitled to provide the name and contact details of the Buyer. 8 Delivery and collection of the lot 8.1 The lot will be delivered by Il Ponte to the Buyer only after receiving full payment of the Amount Due (unless otherwise specified as referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale). 8.2 Il Ponte does not undertake the obligation to arrange for shipment of the

lot sold, which must be collected by the Buyer in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (depending on where the auction was held), within 10 days following the day the Amount Due is paid. 8.3 If the buyer does not promptly collect the lot he has paid for within 10 days of payment or the issue of the certificate or the export license, Il Ponte will have the right to proceed to the elimination of the lot, subject to prior notification by registered mail with return receipt. The buyer acknowledges and accepts that in the event of elimination of the lot, he will not be entitled to proceed to legal actions or promote any complaint before the authorities, against il Ponte, which is therefore free of any liability. 8.4 In the event that the Buyer entrusts the collection of the lot to a third party, said party must be provided with a written authorization of the Buyer as well as a copy of the identity document of both the represented party and his agent. 8.5 At the express request of the Buyer, Il Ponte can arrange, at the Buyer’s expenses and risk, for the packaging, transport and insurance of the lot, subject to prior notice and written acceptance of the Buyer in relation to the relevant expenses. The shipping may be carried out by a carrier hired by Il Ponte, in accordance with the instructions of the Buyer, or hired directly by the Buyer, depending on the agreement between the parties. 8.6 In the event of death, disqualification, incapacitation or termination, for any reason, of the Buyer, duly notified to Il Ponte, it is agreed that Il Ponte will deliver the lot on the basis of an agreement between all the assignees of the Buyer or in compliance with the procedures established by the judicial authority. 9 Transfer of risk 9.1 A purchased lot is entirely at the risk of the Buyer starting on the earliest of the following: (i) the date the Buyer receives the lot purchased, or (ii) the date the Buyer pays the Amount Due for the lot; if none of these events takes place, the transfer of risk will in any case have effect after the ten (10) day-period of the sale has elapsed. The transfer of risk to the Buyer expressly exonerates Il Ponte from any liability regarding the fate of the adjudicated lot as well as in the event of damages, theft, fire, destruction of loss of the lot itself (partial or total). 9.2 The Buyer will be compensated for any loss of or damage to the lot that occurs after the adjudication but before the transfer of risk, but the compensation may not exceed the Hammer Price of the lot plus the buyer’s premium received by Il Ponte. In no event will Il Ponte be responsible for the loss or damage of glass/frames containing or covering prints, paintings or other works unless the frame and/or the glass is part of the auctioned lot. 9.3 In no event will Il Ponte be liable for any loss or damage (partial or total) of the adjudicated lot: (i) that occurs as a result of any action (including restoration or cleaning of the work or the frame) carried out by third parties appointed by anyone; (ii) arising, directly or indirectly, from: (a) changes in humidity or temperature; (b) normal wear and tear or gradual deterioration resulting from interventions on the object and/or other events (including woodworms and wood parasites); (c) errors in treatment; (d) war, nuclear fission, radioactive contamination, chemical, biochemical or electromagnetic weapons; (e) acts of terrorism; (f ) in case of lockdowns or similar situations, Authority regulations and any other reason of force majeure outside the control of Il Ponte. 10 Counterfeiting 10.1 If, after the sale, a lot turns out to be a counterfeit, Il Ponte will reimburse any Buyer who has requested termination of the sale contract - upon the return of the lot to Il Ponte - in an amount equal to the Hammer Price and the buyer’s premium paid, in both cases in the currency in which these amounts were paid by the Buyer. The obligation of Il Ponte is subject to the condition that, no later than five (5) years from the date of adjudication, the Buyer: (i) gives Il Ponte written notice, within ninety (90) days from the date on which he received information causing him to believe that the lot is counterfeit, of the lot number, the date of the auction where the lot was purchased and the reasons why the Buyer believes that the lot is counterfeit; (ii) is able to return the lot to Il Ponte free from any demands or claims by third parties made after the date of sale, and the lot is in the same condition as at the date of sale; (iii) provides Il Ponte with the reports of at least two scholars or independent experts of internationally recognized competence, in which they explain the reasons why the lot is to be considered a counterfeit. 10.2 Il Ponte will not be bound by the opinions provided by the Buyer, and reserves the right to request additional expert advice at its own expense. 10.3 Il Ponte will not make a refund if: (i) the description in the catalogue was in accordance with the generally accepted opinion of scholars and experts on the date of the sale or indicated that the authenticity or attribution of the lot was controversial; or (ii) on the date of publication of the catalogue the counterfeit nature of the lot could be ascertained only by carrying out analyses generally considered inadequate for that purpose or otherwise not feasible, whose cost was unreasonable or which might reasonably have damaged or otherwise resulted in a decrease in the value of the lot. Under this Article, counterfeit means, in the reasonable opinion of Il Ponte, the imitation of a lot offered for sale, not described as such in the auction catalogue, created for the purpose of deception in regard to the authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, source, date, age, period of the lot, which on the date of the sale had a value lower than it would have had if the lot had corresponded to the description in the auction catalogue. A lot that has been restored or modified in any way (including repainting or painting over) does not constitute a counterfeit. 287


11.3 At the Buyer’s request and expenses, Il Ponte may accept to apply for the issuance of the certificate of free circulation and/or the export license, provided that the Buyer has already paid the Amount Due. Il Ponte charges to the Buyer a fee of € 150.00 (plus VAT - as per law if due - and any transportation cost) for each work for which an application is filed. In any case, Il Ponte shall not be held responsible for any obligation or guarantee regarding the good outcome of the pertaining application. 11.4 Each lot offered for sale at auction could already be the subject of a declaration of cultural interest by the Ministry of Culture and Heritage and Tourism in accordance with Article 13 of the Urbani Code. In that case - or if, in relation to the lot, the proceeding of declaration of its cultural interest pursuant to Article 14 of the Urbani Code has commenced - Il Ponte will communicate as much in the catalogue and/or through an announcement made by the auctioneer before the lot is offered for sale. In the event the lot has been the subject of a declaration of cultural interest prior to its sale, the Seller will report the sale to the competent Ministry pursuant to Article 59 of the Urbani Code. The sale is subject to the condition precedent that the relevant Ministry exercises the right of pre-emption within sixty days of receipt of such report, or within a period greater than one hundred and eighty days, pursuant to Article 61 paragraph II of the Urbani Code. During the period provided for the exercise of the right of pre-emption, the lot cannot be delivered to the Buyer, pursuant to Article 61 of the Urbani Code. In any event, it is understood that any declaration of cultural interest (or even just the commencement of the related procedure) that should occur subsequently to the adjudication of a lot shall not invalidate or nullify neither the adjudication nor the obligation of payment of the total amount due and, in general, the purchase of the lot. 11.5 Please note that the lot marked with“§”symbol has been imported under a temporary customs licence. The hammer price for the lot will be subject to VAT (as per law if due) for EU residents only. The cost of € 300 regarding the final importation will be at the buyer’s expense. Il Ponte will not be responsible for the delays in paperwork procedures. 11.6 Please note that the lot marked with “#”symbol has been imported under a temporary artistic importation licence. 12 Resale right 12.1 If due, the payment of the so-called “resale right” (introduced by the Italian Legislative Decree 13 February 2006, no. 118, implementing Directive 2001/84/EC) will be paid by the Seller. 13 Protected species 13.1 Regardless of the issue of a certificate or an export license under Article 68 et seq. of the Urbani Code, all lots consisting of or containing parts of plants or animals (e.g.: whalebone, crocodile, ivory, coral, turtle), regardless of their age or value, may require a permit or certificate before export, and/or additional licenses and/or certificates for importation into non-EU countries. The granting of a license or a certificate for import does not guarantee the issuing of a license or certificate for export, and vice versa. Il Ponte recommends that potential buyers check their own specific national legislation regarding requirements for the imports of goods made of or containing protected species into their country. It is the Buyer’s responsibility to obtain these import or export licenses/certificates, as well as any other required supporting document, before making any bid and Il Ponte shall be expressly exempted from any responsibility and/or obligation. 14 Legal Guarantee of Conformity 14.1 When required by law, lots sold through Il Ponte are covered by the legal guarantee of conformity provided for in Articles 128-135 of the Italian Consumer Code (Legal Guarantee), if applicable. 14.2 The Legal Guarantee is given to the consumer (who, pursuant to Article 3, paragraph I, letter a) of the Consumer Code, is an individual who acts for purposes unrelated to his business, commercial, craft or professional activities). 14.3 The Seller is liable to the consumer for any lack of conformity existing at the time of delivery of the product and that becomes apparent within two years of that delivery. The lack of conformity must be reported to the Seller within two months of the date on which it was discovered, otherwise the guarantee is voided. Unless proved otherwise, it is assumed that any lack of conformity which becomes apparent within six months of delivery of the product already existed on the delivery date, unless this assumption is incompatible with the nature of the product or with the nature of the lack of conformity. From the seventh month following the delivery of the lot, it becomes the consumer’s burden to prove that the defect existed at the time of delivery. In order to avail himself of the Legal Guarantee, therefore, the consumer shall first give proof of the date of the sale and of the delivery of the lot. The consumer, in order to be able to provide this proof, should therefore keep all documentation suitable to demonstrate the sale (for example, the purchase invoice) and the date of delivery or collection of the lot. 14.4 With reference to the definition of “lack of conformity”, please refer to the provisions of Article 129, paragraph II, of the Consumer Code. Excluded from the scope of the Legal Guarantee are defects caused by accidental events or by responsibilities of the consumer, or by any use of the lot that is incompatible to its intended use. 14.5 In the event of a lack of conformity duly reported in the appropriate terms, the consumer is entitled: (i) first of all, to the repair or replacement of the lot, at his choice, free of charge, unless the solution requested is impossible or excessively expensive compared to the other; (ii) second, (in cases where repair or replacement is impossible or prohibitively expensive or the repair 288

or replacement did not take place within a reasonable time or the repair or replacement made previously caused significant inconvenience to the consumer) to a reduction in the Hammer Price or the termination of the contract, at his choice. The remedy requested is overly burdensome if it imposes unreasonable costs on the Seller with respect to alternative remedies that may be exercised, taking intoaccount: (i) the value the object would have if there were no lack of conformity; (ii) the nature of the lack of conformity; (iii) the possibility that the alternative remedy could be implemented without significant inconvenience to the consumer. 14.6 If, during the period of validity of the Legal Guarantee, the lot manifests a lack of conformity, the consumer may inform Il Ponte of this fact at the contacts provided in Article 16. Il Ponte will reply promptly to communications of any alleged lack of conformity and indicate to the consumer the specific procedure to be followed. 15 Contacts It is possible to ask questions, send information, request assistance or file complaints to Il Ponte: - by email: info@ponteonline.com; - by mail: Il Ponte - Casa d’Aste srl, Milan, Via Pontaccio 12 (20121) or Via Pitteri 8/10 (20134); - by phone: +39 02.863141 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.8631472 (offices in Via Pitteri 8/10) (phone numbers are not free of charge and operate at the following times: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 6 pm, for the offices in Via Pontaccio 12; 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm for the offices in Via Pitteri 8/10, in both cases excluding public holidays in Italy); - by fax: +39 02.72022083 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.36633096 (offices in Via Pitteri 8/10); Il Ponte will reply to complaints within five working days of their receipt. 16 Jurisdiction and applicable law 16.1 The contractual relationship between Il Ponte and the Buyer is governed by the Italian Law. These Terms and Conditions of Sale may be translated into other languages, should any conflict arise between the Italian original version and any foreign language translation, the conditions of sale included in the Italian version shall prevail and shall remain valid and binding. 16.2 In the case of consumer Buyers, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, the jurisdiction shall be the location where the consumer resides or is domiciled. 16.3 Under Article 141-sexies, paragraph 3 of the Consumer Code, when applicable, Il Ponte informs the consumer Buyer that, in the event he has filed a complaint directly with Il Ponte, after which however it has not been possible to resolve the dispute, Il Ponte will provide information about the Alternative Dispute Resolution entity or entities for the extra-judicial settlement of disputes relating to the obligations arising from any contract concluded under these Terms and Conditions of Sale (so-called ADR entities, as specified in Articles 141-bis et seq. of the Consumer Code), specifying whether or not it intends to make use of such entities to resolve such dispute. 16.4 Il Ponte also informs the consumer Buyer that a European platform for online dispute resolution of consumer disputes has been established (the so-called ODR platform). The ODR platform is available at http://ec.europa.eu/ consumers/odr/; through the ODR platform, the consumer Buyer may consult the list of ADR entities, find the link to the website of each of them and start an online dispute resolution procedure for the dispute in which he is involved. This is without prejudice of the consumer Buyer’s right to appeal to a competent ordinary court for settlement of the dispute arising from these Terms and Conditions of Sale, regardless the outcome of the out-of-court dispute settlement procedure pursuant to Part V, Title II-bis of the Consumer Code. 16.5 The Buyer who is resident in an EU member state other than Italy may also have access, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, to the minor disputes procedure established by Regulation (EC) No. 861/2007 of 11 July 2007, provided that the value of the dispute does not exceed, excluding interest, fees and expenses, Euro 2,000.00. The text of the regulation is available on the website www.eur-lex.europa.eu. II. Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding The following Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding (Terms) apply to online auctions where Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l., based in Milan, via Pontaccio 12 (20121), VAT no. 01481220133, fully paid-up share capital of Euros 34,320.00 (Il Ponte) allows online bids through the web site www. ponteonline.com (Web Site) and/or web sites of third parties (Platforms). Each lot is offered for sale by Il Ponte. All auction sale contracts concluded via online bidding through the Web Site and/or the Platform are are excluded from the rules of Chapter I, Title III of the Italian Legislative Decree no.206 of 6 September 2005 for the reason that the aforementioned contracts have been concluded at an auction sale. These Terms are in addition to (and do not replace) the above reproduced Terms and Conditions of Sale, whose definitions will be referred to in these Terms. By participating in an auction via the Web Site and/or the Platform, the bidder agrees to be bound by the Terms and Conditions of Sale applicable to the sale and these Terms. 1. One-Step Process and Irrevocability of an Online Bid. Exception to the Right of Withdrawal


Delivery: please refer to Clause 8 of the Terms and Conditions of Sale. 3. Competing Bids If you have the leading bid this will be indicated on the Web Site and/or the Platform. The auctioneer has discretion to vary bidding increments for bidders in the auction room and on the telephones, but bidders via the Web Site and/ or the Platform may not be able to place a bid in an amount other than a whole bidding increment. All bidding for this sale will be in euros. 4. Bidder’s responsibility Bidders on the Web Site and/or the Platform are responsible for making themselves aware of all sale room notices and announcements. All sale room notices will be read by the auctioneer at the beginning, where appropriate, or during the sale prior to a relevant lot being offered for sale. Il Ponte recommends that bidders on the Web Site and/or the Platform log on at least ten minutes before the scheduled start of the auction to ensure that you have heard all announcements made by the auctioneer at the beginning of the sale. All sale room notices and announcements form part of these Terms and the Terms and Conditions of Sale. Il Ponte reserves the right to refuse or revoke permission to bid online via the Web Site and/or the Platform and to remove bidding privileges during a sale. Successful bidders will be notified about the adjudication and receive the bank statement related to their purchase after the sale. 5. Il Ponte’s responsibility Il Ponte will not be responsible for any errors or failures to execute bids placed via the Web Site and/or the Platform, including, without limitation, errors or failures caused by (i) a loss of connection to the internet or to the Web Site and/or the Platform software by either Il Ponte or the client; (ii) a breakdown or problem with the Web Site and/or the Platform software; or (iii) a breakdown or problem with a client’s internet connection, mobile network or computer. Il Ponte is not responsible for any failure to execute an online bid or for any errors or omissions in connection therewith. When participating to the auction by means of the Website and/or the Platform, bidders and potential buyers exclusively and expressly assume any risk and/or responsibility for the receiving and good outcome of the bids placed and/or to be placed INFORMATION on ART 13 of the G.D.P.R Pursuant to and for the effects of art. 13 of the New Data Protection Regulation (GDPR 2016/679), we inform the Customer (so-called interested party) that: 1. Owner and other designated persons The data controller is Il Ponte - Casa D’Aste S.r.l. , with registered office in Milan, Via Pontaccio n. 12, in the person of the director, Dr. Rossella Novarini, mail: direzione.generale@ponteonline.com. For the purpose of replying to the interested party in case of exercise of rights by the latter, it is possible to contact Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline.com.

The data may be communicated, to the public bodies recipients of the communications /declarations object of the present contract, as well as to the appointed inspection persons, where required, during the verification and control phases related to the regularity of the fulfilments. The same data, object of this information, can be communicated to professionals and /or collaborators of the holder for the accomplishment of the assigned task and for the same purposes. Moreover, the data in question will not be disseminated beyond the limits specified therein, unless otherwise indicated by the interested party, provided in writing. It is not the intention of the Data Controller to transfer the data object of this letter to a third country or to an international organization. It should be noted that the external backup is also performed by an Italian company, therefore also required to comply with the privacy legislation in question, through the use of server sites on Italian territory. There is no automated decision making process. Finally, the interested party is informed that the Data Controller has set up a great variety of security measures to protect data against the risk of loss, misuse or alteration. 4. Data retention period The data, subject of this information, will be kept: - for 10 years (ten years) from the conclusion of the contractual relationship, for treatment with a contractual legal basis; - 5 years from the withdrawl of consent for treatment with a consensual basis; - no more than 72 hours, relative to the treatment of images of the video surveillance. 5. Rights of the interested party The interested party has the right: - to ask the Data Controller to confirm or not the possession of personal data concerning himself, even if not yet registered, and their communication in an intelligible form, as well as access to personal data, its possible updating or integration, correction or the cancellation of the same, the transformation of the same in anonymous form or the blocking of those treated in violation of the law, the limitation of the processing that concerns himself or to oppose its treatment, in addition to the right to data portability. The interested party also has the right to obtain an indication of the origin of personal data, its purpose and the methods of treatment, as well as the logic applied in case of treatment carried out with the aid of electronic instruments; - he may also object in whole or in part to the processing of data concerning him for the purpose of sending advertising material, direct sales or market research or commercial communications; - he has the right to withdraw the consent at any time, without prejudice to the lawfulness of the processing performed on the basis of the consent given prior to the revocation, as well as the right to place a complaint with a supervisory authority.

The appointed DPO is Programmastudio Spa, in the person of the Dr. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it. 2. Treatment and legal basis Personal data, freely provided by the Customer to the company on the basis of the activity carried out by virtue of specific contractual regulations, will be treated in a lawful manner, according to correctness, and in accordance with the provisions of the Regulations, for the purpose of: - fulfilling the mandate to sell and / or participating in the scheduled auctions; - for the purposes established by the current anti-money laundering legislation (the Italian Legislative Decree 231/07 and subsequent amendments). The provision of the above data is mandatory for the holder to be able to carry out the task assigned to him. In case of refusal to provide the requested data, the holder will find it impossible to perform the contractually provided services, due to fact and fault of the Customer concerned. Personal data such as e-mail address, provided optionally by the Customer to the company on the basis of a specific consent issued by the same, will be processed in a lawful and correct manner, as well as in accordance with the Regulation for the purposes of forwarding information, updates and news regarding new auctions and / or future events. For this purpose the company will collect the consent with electronic and /or written modalities. The image will be recorded, by means of a video recording system and as per reported information, in the legitimate interest of the Owner, or in order to protect the safety of persons and the protection of the company’s assets. 3. Processing tools and data storage methods The data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, relevant and not excessive with respect to the aforementioned purposes of processing. The same data will be processed, in compliance with the security and confidentiality required through the following procedures: collection of data from the interested party, registration and storage of the same for predetermined, explicit and legitimate purposes. The same data will be processed using both paper and electronic and automated means. Personal data will be processed by the Data Controller as well as by employees and collaborators authorized to process the data. 289


MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE Asta n. n. 507 Asta 491

Io sottoscritto/a Nome

Cognome

Residente a

Cap

Via

Cell.

E-mail

Telefono

Fax

Codice fiscale

Nato a

il

ALLEGATI: COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITA' O DEL PASSAPORTO con la sottoscrizione del presente modulo dichiaro di aver letto e di accettare incondizionatamente e senza riserve le Condizioni Generali di Vendita ricevute da Il Ponte Casa d’Aste (con la sottoscrizione della presente il sottoscritto ne rilascia ricevuta) e pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. e riferite all’asta n. .................. del ......................... nonché dichiaro (segnare l’opzione rilevante) (A) che, non potendo essere presente all’asta, desidero formulare le seguenti offerte massime per l'acquisto dei lotti qui sotto elencati. (B) di voler essere contattato da Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. - ai numeri di telefono da me sopraindicati – nel momento in cui i lotti qui di seguito descritti verranno offerti in vendita al fine di poter partecipare con una o più offerte telefoniche e per i quali formulo fin da subito l'offerta sulla base d'asta di cui dichiaro essere stato informato. Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non riuscisse a contattarmi telefonicamente, la casa d’aste avrà facoltà di effettuare offerta per mio conto sulla base d'asta garantita e sino ad un prezzo di aggiudicazione pari all'offerta massima eventualmente indicata nella colonna specifica. Riconosco e accetto di poter formulare offerte telefoniche solo per lotti per i quali la stima minima indicata in catalogo è pari o superiore ad euro 100,00. Riconosco e accetto che la telefonata sarà registrata da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l.

LOTTO N.

DESCRIZIONE

OFFERTA MASSIMA (in caso di opzione B commissione telefonica - si intende implicitamente formulata l’offerta sulla base d’asta)

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email dipartimentale di riferimento). Qualora il partecipante all’asta intenda formulare una o più offerte scritte in qualità di rappresentante di una terza persona è pregato di allegare al presente modulo una delega sottoscritta dal rappresentato unitamente a copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega deve essere sottoscritta dal legale rappresentate o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. In caso di aggiudicazione del lotto, l’acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. il prezzo di aggiudicazione del lotto, vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore, oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (IVA inclusa) del prezzo di aggiudicazione, oltre ogni eventuale ulteriore importo previsto dalle Condizioni Generali di Vendita. In relazione ad offerte scritte, non vengono accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”; oppure con importi illimitati o prive di importo. Le offerte sono accettate solo se arrotondate alla decina. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., nel dare luogo ai rilanci per conto del partecipante, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al prezzo di aggiudicazione più basso. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non è responsabile di eventuali errori nella compilazione del presente modulo. Prima di inviare il modulo è necessario verificare che la descrizione del lotto ivi indicata corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare, è necessario verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta del bene e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. formulerà l’offerta con esclusivo riferimento al primo. Accetto e approvo specificatamente, anche ai sensi dell'art. 1341 e 1342 c.c., le seguenti clausole delle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo d'asta de Il Ponte: 1.3 (esclusione di responsabilità per errori o omissioni); 1.7 (esclusione di responsabilità per atti o omissioni); 1.8 (esclusione di responsabilità per vizi); 1.9 (limitazione di responsabilità); 2.8 (referenze bancarie e deposito); 5.5 e 5.6 (esonero responsabilità offerte telefoniche); 7.3 (termine essenziale, clausola risolutiva espressa, penale); 8.3 (conseguenze del mancato ritiro del lotto); 9.1 (passaggio del rischio); 9.2 (limitazioni al risarcimento del danno); 9.3 (limitazione di responsabilità); 10.1 (conseguenze nel caso di una contraffazione); 10.3 (limitazioni al rimborso nel caso di contraffazione); 11.1 (esonero responsabilità in materia di esportazione e dichiarazione di interesse culturale); 11.3 (esonero responsabilità per pratiche di libera circolazione e/o esportazione); 11.4 (validità dell’aggiudicazione); 13.1 (esonero responsabilità in materia di specie protette); 16 (legge e foro); II-4 (esonero responsabilità offerte online).

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Ai sensi e per gli effetti dell'art. 13 del G.D.P.R., Regolamento UE 679/16, il sottoscritto interessato dichiara di aver ricevuto adeguata informativa in merito ai dati forniti che risultano necessari ed indispensabili al fine della corretta esecuzione dell'intesa contrattuale, del loro trattamento, della sua durata, delle indicazioni del Titolare, dell'eventuale Responsabile del Trattamento, del D.P.O., nonché delle modalità concrete di esercizio dei diritti che mi sono riconosciuti dalla normativa in discorso. Dichiaro altresì di avere piena conoscenza della pubblicazione dell'informativa in discorso sul sito http://www.ponteonline.com/, nella sezione G.D.P.R.

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Ai fini e per gli effetti del trattamento dei dati personali per la ulteriore finalità d'inoltro d' iniziative pubblicitarie e/o informative, mediante mail o mezzi equivalenti, relative esclusivamente alle aste e/o iniziative organizzate da Il Ponte □ acconsento

□ non acconsento

coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. 290 PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476


FORM FOR BIDS SUBMITTED IN WRITING AND BY TELEPHONE Salen.n.491 507 Sale

I, the undersigned, Name

Surname

City

Postal code

Street

Mobile

E-mail

Telephone

Fax

Tax code

Birthplace

Identity card/Passport n.

Issued by

Date of issue

ENCLOSED: COPY OF AN IDENTITY DOCUMENT OR PASSPORT by signing this form, I hereby declare that I have read and that I accept unconditionally and unreservedly the Terms and Conditions of Sale received from Il Ponte Casa d’Aste (by signing this form the undersigned acknowledges receipt of the aforementioned Terms and Conditions of Sale) and published in the auction catalogue of Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l. and related to auction no. .................. to be held on ........................., and I request (mark the relevant option) (A) to place the following maximum bids for the purchase of the lots listed below, as I am unable to be present at the auction (B)I wish to be contacted by Il Ponte Casa d'Aste at the numbers I have provided above - at the moment in which the lots described hereunder will be offered for sale - so that I may participate with one or more telephone bids for which I am hereby placing an offer for the starting price of which I have been informed. Should Il Ponte for any reason, including technical difficulties, be unable to contact me on the telephone it is understood that Il Ponte will have the faculty to bid on my behalf for the aforementioned starting price or if specified, up to the amount equal to the maximum offer indicated in the specific column. I acknowledge and agree to make telephone bids only for lots for which the minimum estimate indicated in the catalogue is greater than or equal to € 100.00. I acknowledge and agree that the telephone call will be recorded by Il Ponte - Casa d’Aste Srl.

LOT NO.

DESCRIPTION

MAXIMUM BID (if option B -

telephone bid – the reserve price is implicitly guaranteed)

Signature ...................................................................................................... Date ................................................................................... The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the auction starts - by fax to +39 02.72022083 or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the email address of the relevant department). If a bidder wishes to submit one or more bids in writing as the representative of a third party, he must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the principal's identity document and tax code; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with signing authority, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte - Casa d’Aste Srl has the right to prevent the representative from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of representation has not sufficiently been demonstrated. In the event a lot is awarded, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte - Casa d’Aste Srl, which is to say the price at which a lot is awarded at an auction by the auctioneer, in addition to the buyer's premium of 25% (including VAT) of the Hammer Price and any other additional amount required by the Terms and Conditions of Sale. No written bids will be accepted for an unspecified or unlimited amount for a given lot, nor bids subject “to inspection” as an attached condition, nor bids for unlimited amounts, nor bids without a specified amount. Bids are accepted only in amounts rounded to the nearest ten. Il Ponte - Casa d'Aste Srl will give effect only to bids equal to or greater than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue for the lot being sold. Il Ponte - Casa d’Aste Srl, in allowing participants to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to award the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. Il Ponte - Casa d’Aste Srl is not responsible for any errors made in filling out this form. Before sending the Form to Il Ponte, it is necessary to verify that the lot description indicated therein corresponds to the object desired for purchase; in particular, it is necessary to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte - Casa d’Aste Srl will make the bid by referring exclusively to the lot number. I specifically accept and approve, also pursuant to Articles 1341 and 1342 of the Italian Civil Code, the following clauses of the General Terms Conditions of Sale published in the auction catalogue of Il Ponte: 1.3 (exclusion of liability for errors or omissions); 1.7(exclusion of liability for acts or omissions); 1.8 (exclusion of liability for faults or defects) 1.9 (limitation of liability); 2.8 (bank references and deposit); 5.5and 5.6(exclusion of liability for bids submitted by telephone); 7.3 ) imperative time limit, immediate termination clause, penalty); 8.3 (consequences of failure to collect the lot); 9.1 (transfer of risk); 9.2 (limits to damage compensation); 9.3 (limitation of liability); 10.1 (consequences in the case of a counterfeit); 10.3 (limits to refunds in the case of counterfeiting); 11.1(exclusion of liability for matters related to export and declaration of cultural interest); 11.3(exclusion of liability for free circulation related procedures and documents); 11.4 (validity of the adjudication); 13.1(exclusion of liability for protected species related matters); 16 (Jurisdiction and applicable law); II-4(exclusion of liability for online offers).

Signature ...................................................................................................... Date ................................................................................... Pursuant to and for the effects of art. 13 of the G.D.P.R., EU Regulation 679/16, the undersigned declares that he/she has received adequate information regarding the data provided that is necessary and indispensable for the correct execution of the contractual agreement, its duration, the handling of the data, the indications of Il Ponte, where applicable the manager of the handling, of the D.P.O., as well as of the concrete modalities allowing me to exercise my rights as specified by the law in question. I also declare to have full knowledge of the information note specified and printed ,on the website http://www.ponteonline.com/, in the section G.D.P.R.

Signature ...................................................................................................... Date ................................................................................... For the purposes and effects of the processing of personal data for the further purpose of sending advertising and / or information initiatives, by email or equivalent means, related exclusively to auctions and / or initiatives organized by Il Ponte □ I consent

□ I don't consent

In my full conscience to the processing of the data

Signature ...................................................................................................... Date ................................................................................... IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L.

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PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com

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Fotografie Pietro Scapin e Maria Teresa Furnari Il Ponte Casa d'aste S.r.l. nonostante le ricerche effettuate non è stato in grado di rintracciare alcuni degli aventi diritto delle immagini riprodotte. Si dichiara, pertanto, disponibile ad assolvere ai suoi obblighi. SALES NOTE Nel catalogo non è specificato lo stato di conservazione delle opere. I Clienti sono pertanto invitati a richiedere i condition report delle stesse. I condition report non vengono eseguiti in un contesto di laboratorio di restauro pertanto non costituiscono, ad alcun titolo, elemento di dichiarazione o garanzia che possa sostituire l’esame diretto da parte degli interessati e rimangono una mera opinione soggettiva. Tutti i lotti dovranno quindi essere esaminati in modo adeguato dai potenziali acquirenti al fine di accertare in modo inconfutabile il loro stato. Dopo l’aggiudicazione Il Ponte Casa d’Aste non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi, inesattezze o lacune relative allo stato dei lotti. 292


ASTA LIVE.

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IL PONTE CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12 - 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com

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