ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Milano, 28 maggio 2024
SALES NOTE
Nella scheda delle opere non è specificato lo stato di conservazione. I Clienti sono pertanto invitati a richiedere i condition report delle stesse, a visionarle direttamente o a mandare una persona di fiducia per l'analisi del lotto. I condition report rilasciati dalla Casa d'aste, per quanto accurati, non vengono eseguiti in un contesto di laboratorio di restauro e comunque rimangono una mera rilevazione soggettiva. Dopo l'aggiudicazione pertanto Il Ponte Casa d'Aste non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali difetti non rilevabili ed evidenti, inesattezze o imprecisioni.
La partecipazione all'asta potrà avvenire esclusivamente tramite offerte scritte, telefoniche e online
28maggio 2024 ore15:00
dal lotto 1 al lotto 131
ESPOSIZIONE
24,25,26 maggio2024(ore10-13/14-18)
PRIVATE VIEWING SU APPUNTAMENTO
21,22,23 maggio2024 ore10-13/14-18
Arte moderna e contemporanea
IL
CENTRALINO
02 863141 - 02986791
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Per questa Asta: 660
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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VINI E DISTILLATI
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Fortunato Depero
(Malosco 1892 - Rovereto 1960) "Allegoria del vino" 1935-36 tempera su cartoncino applicata su masonite
cm 36x42
Firmato in basso a destra
Provenienza
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio
Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, Rovereto, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-657-DIP
€ 6.000 - 8.000
Nel 1927 Depero realizza la copertina per il catalogo della "IV Mostra del Vino e Affini", tenuta a Trento. Poi, all'inizio degli anni Trenta è incaricato dalle
Cantine Cavazzani della realizzazione delle etichette per le bottiglie dei loro vari vini. E quindi, verso la metà degli anni Trenta, è la volta dell'importante incarico per la decorazione globale della "Bottega del Vino" a Trento, per la quale Depero realizza vari dipinti murali e da cornice. E proprio fra quest'ultimi si colloca il presente dipinto che è un'allegoria del vino italiano, essendo appunto l'Itialia in piena autarchia, perché sottoposta alle sanzioni per il suo attacco all'Etiopia. Quanto a questo dipinto si tratta di un'allegra composizione che verte sulla simmetria, con questo volto di donna sorridente con una chioma tricolore e due bicchieri di vino. L'anno dopo, a Bolzano, Depero realizza anche il "Vi. Bi. Bar", ovvero il "Vino Birra Bar", che però decorerà con una serie di grandi arazzi a tema folclorico. Infine, a chiudere questa rassegna vinicola, nell'ottobre del 1936 Depero a Rovereto organizzò anche una "Festa del Vino" corredata da un "Numero unico", con disegni di vari artisti e componimenti poetici.
Maurizio Scudierio
2
Fillia (Revello 1904 - Torino 1936) "Senza titolo" (1928-29)
tempera su cartoncino
cm 30,5x24
Firmato in basso a sinistra
Provenienza Galleria Arte Centro, Milano Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato da Paolo Baldacci e Silvia Evangelisti
€ 3.000 - 5.000
3
Enrico Prampolini
(Modena 1894 – Roma 1956)
"Senza titolo"
tempera su cartoncino
cm 26x17,5
Firmato in basso a sinistra
Provenienza Galleria Arte Centro, Milano Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato da Massimo Prampolini
€ 3.000 - 5.000
4
Fortunato Depero
(Malosco 1892 - Rovereto 1960)
"Donna + rosario" 1916
collage di carte colorate
cm 49,5x33,5
Firmato, titolato e datato 1916 in basso
Iscrizione autografa in basso a destra Firmato al retro
Provenienza
Collezione M. Larionov, Parigi Galleria Arte Centro, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Esposizione futurista Depero" Sala Corso Umberto 20, Roma, 20 aprile - 15 maggio 1916
"La pittura d'avanguardia" Kursaal, Viareggio, 15 - 30 agosto 1918
"Pittori d’oggi" Florentia Ars - Palazzo
Antinori, Firenze, 17 ottobre - 18 novembre 1918
"Depero" Rovereto, Milano, Dusseldorf, 1989, n. II.1 p. 106 ill. a colori in catalogo
"Depero in blu" Galleria Blu, Milano, 11 aprile - 15 luglio 1995, n. 20 ill. in catalogo
"Depero futurista" Studio 53 Arte, Rovereto, dicembre 1998 - febbraio 1999, n.14-1998 ill. in catalogo
"Futurismo 1909-1944. Arte, architettura, spettacolo, grafica, letteratura…" Palazzo delle Esposizioni, Roma, 7 luglio - 22 ottobre 2001, p. 292 ill. a colori in catalogo
Bibliografia
A.Pica "Mostra di pitture, disegni scenografie intarsi manifesti studi di Fortunato Depero" Galleria d'arte moderna padiglione d'arte contemporanea Villa Reale, Milano, 23 aprile - 20 maggio 1966, ill. in catalogo, opera non esposta
B.Passamani "Fortunato Depero" Musei Civici Rovereto, 1981, p. 330, n. 390 ill.
M.Scudiero "Depero: istruzioni per l'uso" Trento, L'editore, 1992, p. 45
M.Scudiero "Depero. L'uomo e l'artista" Egon, 2009, p. 99 ill. a colori
€ 10.000 - 15.000
Tra il 1914 e il 1916 Depero realizza numerosi disegni a china simili a delle xilografie che attestano la conoscenza della grafica espressionista, tuttavia risolti elaborando un proprio codice grafico riconoscibile come stile deperiano. Egli abbandona definitivamente le sperimentazioni astratte nel 1916 quando inizia una serie di lavori figurativi a collage di carte colorate, di cui ci rimane solo la Donna + rosario, nonostante le prime sperimentazioni in senso figurativo siano coeve alla produzione astratta. Sempre nel 1916 si avvicina al teatro sperimentale con Mimismagia, del quale ci rimangono alcuni bozzetti di progetto dei costumi, e verso la fine dell’anno conosce Diaghilev, l’impresario dei Balletti Russi, che gli commissiona la realizzazione delle scene e dei costumi plastici per Il canto dell’usignolo con musiche di Stravinskij, ed inoltre quelli di Ilgiardinozoologico di Cangiullo su musiche di Ravel; entrambi gli incarichi non saranno portati a termine nei tempi previsti. I bozzetti dei costumi realizzati a collage di carte colorate desteranno l’attenzione di Picasso chechiedeilsuoaiutoperrealizzareicostumi di Parade.
Depero
“Donna + Rosario”, 1916
Questo collage di Depero rappresenta in forma sintetica la “processione dei ceri” a Positano, ed è uno dei primi collage realizzati da Depero una volta giunto a Capri. Esso è anche importante perché rientra nell’ambito delle accuse di plagio mosse da Depero nei confronti del russo Larionov. Quello del plagio, della rivendicazione di invenzioni sue che “altri” hanno sfruttato è un tema ricorrente negli scritti di Depero. Gli “altri” cui si accenna sono nella fattispecie francesi e russi: artisti già affermati a livello internazionale e che godevano di un circuito di promozione tramite il quale potevano subito far circolare idee e creazioni, magari non loro, accreditandosene così la paternità. È, questo, un complesso generalizzato e latente anche in gran parte dell’avanguardia italiana, e fra l’altro rende sospettoso lo stesso Boccioni nei confronti dei cubisti, in quanto intuisce la pochezza del sistema organizzativo dell’avanguardia italiana rispetto a quella francese, appoggiata da una vera e propria industria culturale. E questo spiega anche perché Marinetti abbia lanciato il Futurismo prima in Francia, su “Le Figaro”, anziché in Italia. Depero, in particolare, ce l’aveva con il russo Michail Larionov che, primo fra tanti, già nella primavera del 1916 aveva visitato il suo studio a Roma ed entusiasta aveva acquistato parecchi progetti per costumi e costruzioni in cartone, tutti realizzati in carte colorate. Scriverà più tardi Depero: «Questi miei disegni, il pittore Larionov, dopo averli arrangiati alla sua maniera li pubblicò nell’album “Teatro Russo. Gončarova-Larionov”, plagiandoli in pieno. Ecco perché, nel 1921, Margherita Sarfatti scriveva sul “Popolo d’Italia” ch’io derivo dai russi». Che questo non fosse solo un timore di Depero, certamente non tra gli artisti più modesti in circolazione – spesso dichiarava che l’arte iniziava con lui… – ce lo conferma un’autorevole testimonianza del gallerista Giuseppe Sprovieri (il primo gallerista dei futuristi) che, in un articolo di pochi anni dopo, scriveva: «Ho qui in casa qualche quadro suo [di Depero], disegni di Gončarova e di Larionov e forme, colori, deformazioni, stilizzazioni, grotteschi, di questi russi, sono derivati da Depero che seraficamente, alla presenza di tutti, lavorava per i “Balletti Russi” di Diaghilev, e non nascondeva nulla a nessuno, e ora si accorge di essere stato saccheggiato più o meno da tutti: da Picasso, che si serve di alcune sue ricerche di scultore in legno e di plastico in cartone per “Parade” di Erik Satie, da Larionov e Gončarova, che trasformano addirittura in “Théâtre des Ombres colorées” quelle che erano state le rappresentazioni dei Balli Plastici a Roma, sotto gli auspici di Clavi [Clavel, N.d.A.]».
A sostenere la tesi del plagio da parte di Larionov ci sono altri particolari interessanti. Per esempio, l’analogia stilistica dei bozzetti per costumi teatrali di Depero e quelli di Larionov, e il raffronto con la cronologia – non quella attribuita solitamente ai russi, del resto molto sospetta –ma quella dei fatti documentati. Ma ripercorriamo con ordine la sequenza degli eventi.
Larionov incontra Depero a Roma nella primavera del 1916, visita lo studio e acquista diversi bozzetti per costumi teatrali, realizzati con la tecnica del collage di carte colorate. Analoghi bozzetti qualche tempo dopo vengono visti anche da Diaghilev che ne suggerisce a Depero un loro riutilizzo per la realizzazione dei costumi di Le Chant du Rossignol. Sempre nel 1916 Larionov prepara i bozzetti per i costumi delle Histoires Naturelles, dove, fra gli altri, quello del “Pavone” sembra uscito da una serie di figurini deperiani…
Si dirà: “e perché non può essere Depero che copia platealmente Larionov, che era già un artista affermato?”
La risposta non può che essere negativa, e per diversi motivi. In primo luogo, le Histoires Naturelles, nonostante una inverosimile datazione al 1915, è della fine del 1916 se non addirittura del 1917.
In secondo luogo, mentre Depero già all’inizio del 1916, con Mimismagia, formula soluzioni per un costume “sonoro, luminoso e trasformabile”, Larionov sia ne Le Soleil de Minuit, del 1915, sia in Les Contes Russes, della primavera del 1917, non si discosta da un largo recupero iconografico di temi del folclore russo, rimanendo ancora lontano da ogni soluzione sintetica. In terzo luogo, proprio al bozzetto originale del “Pavone” è applicata un’annotazione autografa di Larionov molto interessante: «Costume meccanico che si mette in movimento principalmente con la voce ma anche con piccole scosse».
A questo punto la faccenda sembra più chiara, proprio perché la dicitura “costume meccanico” viene usata da Larionov solo dopo l’incontro con Depero.
Si consideri inoltre che, mentre Depero denuncia più volte il plagio da parte di Larionov, quest’ultimo non fa mai accenno a un eventuale plagio di sue opere da parte dell’italiano, e neanche s’impegna a smentire le accuse che gli vengono mosse pubblicamente da Depero. Semplice understatement?
Solo qualche anno dopo, nel 1921, in una lettera da Roma alla moglie, dunque non a un critico, per cui si presuppone una spontanea sincerità – Depero scriveva: «Cara Rosetta, ho visto da Sprovieri studi di costumi di Larionov. Ha provato questo porco a copiare i miei costumi con faccia tosta idiota. Andrò io a Parigi – sarà messo al suo posto».
Va detto, comunque, che Depero non era il solo a pensarla così, perché nel marzo del 1917, alla messa in scena de Le Soleil de Nuit al Teatro Costanzi di Roma, più di un critico, fra cui anche Alberto Gasco, aveva notato come Larionov si fosse avvalso delle scoperte dei futuristi.
Infine, la prova definitiva del plagio deriva dall’attenta osservazione di due opere appartenute a Larionov.
La prima è un collage di Depero, Donna+Rosario, dei primi del 1916 sicuramente realizzato prima della sua personale in Corso Umberto, in cui presenta le innovazioni plastiche e motorumoriste –con data e firma coeve e autografe di Depero, poi controfirmato al verso da Larionov; la seconda è invece un bozzetto, sempre in carte colorate, per un costume de Le Chant du Rossignol, e dunque della fine del 1916 o dei primi del 1917.
Nel primo caso, se da una parte possiamo notare un certo influsso dei russi su Depero, proprio nel recupero dei temi folclorici capresi, dall’altra abbiamo la certezza che già all’inizio del 1916 si erano delineati i canoni stilistici della figurazione deperiana, che appunto derivano da una sintetizzazione grafica di forme plastiche già del resto in sperimentazione sin dal 1914 con La toga e il tarlo. Il costume per Le Chant du Rossignol, invece, ci dà testimonianza di un fatto clamoroso. Depero deve infatti aver venduto a Larionov il bozzetto finito ma non firmato (come spesso faceva all’epoca, e basta guardare le foto delle opere astratte disperse per verificare come siano tutte non firmate). Allora Larionov pensò bene di attribuirselo, firmandolo in basso a sinistra, e solo in un secondo tempo, recuperato il collage da Sprovieri, al quale Larionov l’aveva venduto spacciandolo per suo, Depero lo controfirmò in basso a destra, in grande calligrafia stampatello a matita blu, per ristabilirne appunto così a caratteri cubitali la paternità. Del resto, nonostante la firma di Larionov, basterebbe accostarlo agli altri progetti di Depero per Le Chant du Rossignol per rendersi conto immediatamente chi sia stato l’ideatore di questo bozzetto.
Maurizio Scudiero Direttore Archivio DeperoLuigi Russolo
(Portogruaro 1885 - Cerro Di Laveno 1947)
"Visioni simultanee (Studio per Ricordi di una notte)" 1910 pastelli su carta cm 38,2x25,3 Firmato a destra
Provenienza
Collezione privata, Milano
Esposizioni
“Luigi Russolo. Vita e opere di un futurista” MART, Rovereto, 27 maggio - 17 settembre 2006, pp. 162-163, n. 67 ill. a colori in catalogo
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Luigi Russolo, Como, con il n. FU1910pstc05
€ 8.000 - 12.000
«Ebbe inizio, con queste opere del 1910, la vera produzione futurista di Russolo ed ebbero inizio le vicende della splendida stagione d’anteguerra che avrebbero condotto il nostro artista, con i suoi compagni di strada, dapprima alla conquista del successo italiano e poi internazionale grazie alle mostre che, con la sapiente regia di Marinetti, si svolsero per tutto il 1912 e parte del 1913 nelle grandi città del vecchio continente: un autentico “Gran Tour” europeo. Se questo capitolo appartiene alla storia del movimento futurista ed è stato da più parti rievocato, anche recentemente, durante le manifestazioni del centenario, la produzione pittorica di Russolo è costituita da pochi ma straordinari dipinti che contraddistinguono la sua inconfondibile cifra stilistica, diversa da quella dei suoi compagni d’avventura. Vale la pena di citare questi capolavori, a partire dallo Studio per treno in corsa nella notte, già totalmente dedito alla ricerca della continuità del movimento, a La Musica della londinese Estorick Collection, ancora debitrice della stagione simbolista, sinestetica, del suo autore; da Notturno + scintille di rivolta a La Rivolta stessa dove appare la lineaforza direzionale del cuneo rosso, la folla che marcia, anch’essa singolarmente rossa, e alcune case quasi irriconoscibili sullo sfondo; dal pastello Visioni simultanee alla completa e matura Ricordi di una notte di collezione newyorkese, autentica traduzione pittorica del principio futurista della simultaneità dello stato d’animo, principio che i pittori milanesi avevano teorizzando in vista del loro grande esordio internazionale. Questo avvenne, come è noto, a Parigi dal febbraio 1912, alla Galerie Bernheim-Jeune, dove il nostro artista presentò alcuni dei suoi dipinti in precedenza citati. È stato opportunamente notato che, tra i futuristi, Russolo fu l’unico a non essere influenzato dall’incontro-scontro con i cubisti, mantenendo la sua unicità, riproposta in successive opere che videro la luce dopo il compimento del “Gran Tour”.»
Estratto da "Luigi Russolo. Al di là della materia", a cura di Mara Folini, Anna Gasparotto, Franco Tagliapietra © 2014 Museo Comunale d’Arte Moderna, Ascona © 2014 Skira editore, Milano
Angelo Morbelli
(Alessandria 1853 - Milano 1919)
"Una partita a carte" 1904 conté, pastello e olio su tela applicata su cartone
cm 53,5x86,5
Provenienza
Collezione Armando Morbelli, Milano
Galleria Pesaro, Milano
Galleria d'Arte Sacerdoti, Milano
Collezione privata, Milano Esposizioni
"Mostra Angelo Morbelli" Famiglia Artistica, Milano, 1920, p. 14, n.44 in catalogo
"Mostra postuma di Angelo Morbelli"
Galleria Pesaro, Milano, 1929-1930, n.81 in catalogo
"Mostra degli artisti alessandrini dell'800" Alessandria, giugno 1940
"Mostra commemorativa di Angelo Morbelli" Pinacoteca Civica, Alessandria, ottobre - dicembre 1953, n. 72 in catalogo
"Mostra del Divisionismo italiano"
Società per le Belle Arti ed Esposizione
Permanente, Palazzo Sociale, Milano, marzo - aprile 1970, p. 108, n. 80bis in catalogo
"Omaggio a Morbelli nel cinquantenario della morte - mostra di disegni ordinata da Pietro Morando e Arturo Mensi"
Galleria d’Arte “La Maggiolina”, Alessandria, 1970, n.15 in catalogo
"Omaggio a Morbelli" Galleria d'Arte Sacerdoti, Milano, 1980, n. 6 in catalogo
"Angelo Morbelli" Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 25 giugno - 29 agosto 1982; Palazzo Cuttica, Alessandria, 3 aprile - 16 maggio 1982, p. 107, n. 45 ill. in catalogo
Bibliografia
T. Fiori, con introduzione di F. Bellonzi "Archivi del Divisionismo" Roma, 1968, II, p. 113 n. VI.91., fig. 1462 (titolato Una partita interessante (o) Una partita a carte e datato 1901-04)
M. Poggialini Tominetti " Angelo Morbelli. Il primo divisionismo nella sua opera e nelle lettere a Pelizza da Volpedo" Milano, La Rete, 1971, pp. 60-61
€ 40.000 - 60.000
Angelo Morbelli dedicò, a partire dal 1883, una serie di opere agli ospiti del Pio Albergo Trivulzio di Milano, una casa di cura per anziani fondata nel 1766 e destinata agli anziani meno abbienti.
L’artista, nel 1902, allestì persino uno studio all’interno della struttura, per ritrarre più comodamente, e con più realismo, gli anziani che essa ospitava.
In alcuni di questi quadri, all’interno di una grande sala con tavoloni e panche, pochi uomini, vecchi abbandonati dalla società perché non ritenuti più utili, hanno lo sguardo perso nel vuoto, sono lasciati soli con sé stessi o sono assopiti. Gli arredi sono poveri, mostrati di sbieco, ci parlano della forse vana attesa di una visita, di un gesto, di una presenza.
Anche i titoli scelti per questi dipinti, come Un Natale o Giorno di festa, intensificano il senso di desolazione delle scene ed esaltano il tema della solitudine legato alla vecchiaia.
Come descritto da Luciano Caramel in “Angelo Morbelli” edizione Mazzotta (1982) quello di Morbelli è un realismo che coinvolge tutti i sensi, dato dalla necessità di adeguare la realtà alla storia, quindi di idealizzare, portando la percezione obiettiva a una sintesi con la propria visione interiore.
La minuziosa insistenza realistica di Morbelli è immobilizzata nell’opera Una partita di carte (1904), dove si notano giocatori concentrati e spettatori attenti; la luce entra da una finestra e illumina il buio dell’opera. Un olio su cartone di Angelo Morbelli in cui si percepisce l’atmosfera di un momento di svago maschile all'inizio del Novecento. Gli uomini sono ritratti di spalle o di profilo e sono intenti ad osservare l’esito della partita. La raffigurazione naturale dei protagonisti insieme all’inquadratura fotografica della scena, rivela tutta la naturalezza di un semplice istante di vita quotidiana: lo spettatore è immerso nella scena. Altra protagonista indiscussa è la luce che rivela la realtà con tratti divisi, analitici e poetici. Gli uomini sono anziani e tutti vestiti uguali, non si sente il vociare, quanto piuttosto l'atmosfera silenziosa del Pio Albergo Trivulzio durante una partita particolarmente interessante.
7 Mino Rosso
(Castagnole Monferrato 1904 - Torino 1963)
"Architettura di una testa (Mussolini)" 1933
legno dipinto
cm 50x27,5x7
Firmato e datato 1933 in basso a destra
Provenienza
Collezione Ing. Jacobacci, Torino
Bibliografia
"La Città Nuova. Quindicinale di architettura
diretto da Fillia" anno III - N.2 - 20 gennaio
1934, illustrato lo Studio dell'Ing. Jacobacci dove è visibile la presente opera
€ 6.000 - 8.000
"La sintesi della plastica futurista si prestava molto bene a evidenziare sinteticamente i tratti più connotanti del volto di Mussolini. Un esempio di notevole interesse è Architettura di una testa (Mussolini) di Mino Rosso, di cui sono note almeno due versioni in differenti materiali. I tratti somatici essenziali ripresi dall’autore sono la mascella aggressivamente meccanica, oltre che prominente, e la potente rotondità del cranio."
Paolo Sacchini
Studio dell'Ing. Jacobacci, Torino, curato dall'architetto Nicola Diulgheroff.
Manifesto tecnico della scultura futurista, Umberto Boccioni, 11 Aprile 1910
1. – Proclamare che la scultura si prefigge la ricostruzione astratta dei piani e dei volumi che determinano le forme, non il loro valore figurativo.
2.- Abolire in scultura, come in qualsiasi altra arte, il sublime tradizionale dei soggetti.
3. – Negare alla scultura qualsiasi scopo di ricostruzione episodica veristica, ma affermare la necessità assoluta di servirsi di tutte le realtà per tornare agli elementi essenziali della sensibilità plastica. Quindi percependo i corpi e le loro parti come zone plastiche, avremo in una composizione scultoria futurista, piani di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili, per un oggetto, forme sferiche pelose per i capelli, semicerchi di vetro per un vaso, fili di ferro e reticolati per un piano atmosferico, ecc. ecc.
4. – Distruggere la nobiltà tutta letteraria e tradizionale del marmo e del bronzo. Negare l’esclusività di una materia per la intera costruzione d’un insieme scultorio. Affermare che anche venti materie diverse possono concorrere in una sola opera allo scopo dell’emozione plastica. Ne enumeriamo alcune: vetro, legno, cartone, ferro, cemento, crine, cuoio, stoffa, specchi, luce elettrica, ecc. ecc.
5. – Proclamare che nell’intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d’una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio di una finestra, v’è più verità che in tutti i grovigli di muscoli, in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia scultoria.
6. – Che solo una modernissima scelta di soggetti potrà portare alla scoperta di nuove idee plastiche.
7. – Che la linea retta è il solo mezzo che possa condurre alla verginità primitiva di una nuova costruzione architettonica delle masse o zone scultorie.
8. – Che non vi può essere rinnovamento se non attraverso la scultura d’ambiente, perché con essa la plastica si svilupperà, prolungandosi nello spazio per modellarlo. Quindi da oggi anche la creta potrà modellare l’atmosfera che circonda le cose.
9. – La cosa che si crea non è che il ponte tra l’infinito plastico esteriore e l’infinito plastico interiore, quindi gli oggetti non finiscono mai e si intersecano con infinite combinazioni di simpatia e urti di avversione.
10. – Bisogna distruggere il nudo sistematico; il concetto tradizionale della statua e del monumento!
11. – Rifiutare coraggiosamente qualsiasi lavoro, a qualsiasi prezzo, che non abbia in sé una pura costruzione di elementi plastici completamente rinnovati.
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Mario Sironi
(Sassari 1885 - Milano 1961) "Paesaggio urbano" 1915 circa tempera e matita grassa su carta cm 28,8x22,2
Firma apocrifa in basso a destra
Al verso: "Soldati" matita grassa e tempera (probabile studio di illustrazione per la rivista "Il Montello", 1918 circa)
Provenienza
Collezione privata, Milano
Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il n. 183/24 RA
€ 6.000 - 8.000
Sironi in questi anni lavora per il ritorno ad un'arte chiara, leggibile ed universale; Margherita Sarfatti, la critica del gruppo, riconosce dalle colonne de "Il Popolo d'Italia" il 10 aprile 1919 il classicismo dei suoi paesaggi: "La qualità dei suoi grigi è di una novità acuta, e insieme morbida ed equilibrata nel valore dei toni, che non esito a definire classico".
L’atmosfera di questa periferia, come della maggior parte dei paesaggi urbani, è scura e tacita, accentuata dai colori grigi e bruni. Non si evincono tracce di presenza umana se non le stesse architetture. Il paesaggio della periferia diventa così metafora stessa dell'uomo, una presenza drammatica, rigida e silente, piena di solitudine ma allo stesso tempo grandiosa.
"Si tratta di uno degli esempi più precoci di Paesaggio urbano sironiano."
©Associazione Sironi
Giacomo Balla
(Torino 1871 - Roma 1958)
"Luci compenetrate" 1916-1918 tempera su cartoncino sagomato cm 28,1x66,1
Provenienza
Casa Balla, Roma
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, in data 25-3-2004
€ 8.000 - 12.000
Gerardo Dottori
(Perugia 1884 - 1977)
"Forze Ascensionali" 1923 tempera su tavola cm 84x60
Firmato e datato 1923 in basso a destra
Provenienza
Collezione Cav. Tancredi Loreti, Perugia
Galleria Giorgi, Firenze
Collezione Massimo Carpi, Roma
Casa d'arte Bragaglia, Roma
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Prima esposizione nel Palazzo del Capitano del Popolo" Collegio delle arti di Orvieto, Orvieto, 11 settembre - 30 settembre 1923 (etichetta al retro)
"Mostre di "Fiamma" Roma-83, Roma, 1930 (etichetta al retro)
"25 nomi di fama nazionale e internazionale" Galleria La Luna, Perugia, 4 - 14 gennaio 1968
"Gerardo Dottori" Galleria d'Arte
Pier della Francesca, Arezzo, 24 aprile - 12 maggio 1971
"Rassegna storica del Futurismo"
Galleria Schettini, Milano, 15 - 28 giugno 1971, ill. in catalogo
"Rassegna di pitture e documenti del Futurismo" Galleria d'Arte Pinacoteca, Roma, 21 ottobre - 10 novembre 1971, ill. in catalogo
"Mostra antologica Gerardo Dottori" Palazzo del Popolo, Todi, 21 marzo -18 aprile 1971, tav. 5 ill. in catalogo a colori
"Gerardo Dottori" Galleria della Trinità, Roma, 7 - 31 marzo 1972
"Gerardo Dottori" Galleria Giorgi, Firenze, 11 novembre - 2 dicembre 1972, n. 15 ill. in catalogo
"XII Mostra Internazionale del film di fantascienza. Mostra antologica di Gerardo Dottori" Sala Comunale d'arte di Palazzo Costanzi, Trieste, 6 luglio - 28
luglio 1974, p. 67 ill. in catalogo a colori
"Omaggio a Dottori nel novantesimo compleanno" Galleria d'arte Il Caravaggio, Roma, 22 febbraio - 30 marzo 1975, n. 37 ill. in catalogo ed in copertina a colori
"Casa Balla e il Futurismo a Roma" Accademia di Francia, Roma, 1 ottobre - 30 novembre 1989, p. 443 n. G/17 ill. in catalogo
"Gerardo Dottori, opere 18961975" Succursale Fiat, Pescara, 11 dicembre 1993 - 11 gennaio 1994, ill. in catalogo
"Dottori opere dal 1905 al 1975" Galleria Edieuropa, Roma, 19 ottobre - 26 novembre 1994, n. 10 ill. in catalogo a colori
"Gerardo Dottori" Rocca Paolina - CERP, Perugia, 7 dicembre 1997 - 7 febbraio 1998, p. 229 n. B/25, p 121 ill. in catalogo a colori
"Dottori Futurista aeropittore" Galleria d'arte Narciso, Torino, 23 maggio - 28 giugno 1997, p. 29 n. 11 ill. in catalogo a colori
"Dottori. Futurist aeropainter"
Casa Italiana Zarilli Marimò, New York, 4 maggio - 31 maggio 1998, p. 19 n. 11 ill. in catalogo a colori
"Gerardo Dottori e i Futuristi umbri" Galleria Arte - Arte, Bologna, 1 ottobre - 31 ottobre 2000, p. 23 ill. in catalogo a colori
"Futurismo e sua eredità" Museo d'Arte Costantino Barbella, Chieti, 6 dicembre 2002 - 15 gennaio 2003
"Futurism" Media Sphere
Comunication, Chiang Kai-Shek Memorial Hall, Taipei, 15 luglio - 11 ottobre 2009, p. 248 ill. in catalogo a colori
"Futurismo & Futuristi a Firenze"
M.I.C.R.O., Firenze, 15 aprile - 15 maggio 2011, p. 80 ill. in catalogo a colori
"Italian Futurism 1909-1944" Emma Espo Museum of Modern Art, Helsinki, 2 marzo - 10 giugno 2012, p. 154 ill. in catalogo a colori "Dal Futurismo ai percorsi
contemporanei" Naval Heritage Museum, Portomontenegro, 5 luglio - 15 agosto 2013, ill. in catalogo a colori
"Il Futuro sopravvenutoArte-azione, comunicazione e post-umano nel Futurismo" Ex Chiesa del Carmine, Taormina, 10 marzo - 14 giugno 2017, p. 114 ill. in catalogo a colori
Bibliografia
L. Strozzieri "Futurismo e sua eredità" Sambuceto, Litografia Brandolini, 2002, p. 48 ill. a colori
I. Bartsch e M. Scudiero "... Auch wir Maschinen, auch wir mechanisiert!... - ...Anche noi macchine, anche noi meccanizzati..." Bielefeld, Kerber Werlag, 2002, p. 219 ill. a colori
M. Duranti "Gerardo Dottori opere inedite o raramente esposte" Associazione romana G. d'arte moderna, 2006, ill. a colori
M. Duranti "Gerardo Dottori. Catalogo generale ragionato. Tomo Primo" Perugia, Edizione Fabbri Editore, 2006, Tomo Primo p. 129 tav. 50 ill. a colori, p. 346, Tomo Secondo p. 457, n. 116 ill.
€ 35.000 - 50.000
Otto Dix
(Untermhaus 1891 - Singen 1969) "Zertrümmertes Haus" (1917) gouache su carta cm 29x28,5
Firmato in basso a destra
Provenienza
Galerie Klihm, Monaco
Karl & Faber, Monaco, 8.6.2005 Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Otto Dix: Zeichnungen und Gouachen, 1911-1918" Kunstkabinett Klihm, Monaco, novembre - dicembre 1962, fig. 21 in catalogo
Bibliografia
S. Pfäffle "Otto Dix. Werkverzeichnis der Aquarelle und Gouachen. Addendum" 2007, p. 206 ill. a colori
W. Hofmann "Aquarelle des Expressionismus 1905 - 1920" Colonia, DuMont Schauberg, 1966, p. 59
€ 20.000 - 30.000
Giacomo Balla
(Torino 1871 - Roma 1958)
"Balfiore - Motivo floreale per sciarpa" 1925 circa tempera su cartoncino cm 98,5x35
Firmato in basso al centro
Provenienza
Casa Balla, Roma (n. 1039)
Collezione privata, Valenza
Sotheby's Milano 2006
Galleria Arte Centro, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Giacomo Balla, i fiori dipinti da un artista" Galleria d'Arte San Marco, Roma, 19 maggio - 7 giugno 1980, n. 11 in catalogo (Motivo floreale per sciarpa) "12 - 29 Futur Natura" Arte Centro, Milano, 6 novembre - 20 dicembre 2008
Bibliografia
E. Balla, S. Bortoletti "Balfiori" Roma, Edizioni Valori Plastici, 1980, tav. 27 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, con il n. 1144\2024 in data Roma 19 febbraio 2008 - 23 marzo 2024
€ 15.000 - 20.000
Sonia Delaunay
(Odessa 1885 - Parigi 1979) "Deux femmes, esquisse" Parigi 1923 acquerello su carta cm 34x34,7
Siglata, datata 23 e iscritta 476 in basso a destra
Provenienza
Collezione Ardelt, Wiesbaden Collezione privata, Milano
Opera registrata negli Archivi con il n. 476
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Jean Louis Delaunay e Richard Riss, con il n. SD 30 476
€ 10.000 - 15.000
Enrico Prampolini
(Modena 1894 - Roma 1956) "Arte costruttiva" 1920 acquerello su carta cm 58,5x36
Firmato e datato 1920 in basso a destra Etichetta della "Casa d'Arte Italiana"con scritta autografa di Enrico Prampolini al retro Provenienza
Galleria Fonte D'Abisso, Modena Collezione privata, Treviso
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Galleria Fonte D'Abisso, Modena, in data 2-7-1987
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Massimo Prampolini, Roma, in data 23-42024
€ 8.000 - 12.000
Sonia Delaunay (Odessa 1885 - Parigi 1979)
"Projet pour l'album n. 1" Portogallo 1916 pastelli a cera su carta cm 24x24
Provenienza
Christie's, 11-12-2003 Impressionist, Modern and Post-War Art Sale, lotto 90 Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano
Opera registrata negli Archivi con il n. F.1006 Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Jean Louis Delaunay e Richard Riss, con il n. SD 07 177 1006
€ 15.000 - 25.000
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Giacomo Balla
(Torino 1871 - Roma 1958)
"Gatti Futuristi; Canaringatti; Futurtregatesco" 1922-1924
olio su tela (su carta)
cm 66x194
Firmato in basso a sinistra
Firmato, titolato Futurtregatesco e datato 1922 al retro
Targhetta ottagonale di Casa Balla n. 221 al retro
Provenienza
Casa Balla, Roma
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"XCIV Esposizione di Belle Arti - sala VII "Il Pittore Futurista Giacomo Balla" Società Amatori e Cultori
di Belle Arti, Palazzo delle Esposizioni, Roma, febbraio - giugno 1928 (p. 66 n. 69 "Gatti Futuristi", 1923 - visibile nella foto della sala sopra il ritratto di Balla fatto da E. Ambron) "Mostra del pittore Balla" Galleria del Dipinto, Roma, 22 giugno - 2 luglio 1930 (Sala CRRR n. 3 "Canaringatti" - visibile nella foto della sala sotto la tela d'arazzo coi pappagalli, nella parete laterale a sinistra)
Bibliografia
M. Drudi Gambillo, T. Fiori "Archivi del Futurismo" Roma, 1962, pp. 129, 169, n. 294 ill. ("Gatti Futuristi")
E. Crispolti "Nuovi Archivi del Futurismo" Roma, De Luca Editori d'Arte, 2010, pp. 284, 285 n. 1928/2 (riproduzione catalogo "XCIV Esposizione
di Belle Arti" Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1928, n. 69 "Gatti Futuristi"); pp.374, 376 n. 1930/13 (riproduzione catalogo "Mostra del pittore Balla" Galleria del Dipinto, Roma, 1930, n. 3 "Canaringatti")
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato da Luce Balla (in cui scrive che l'opera è esposta alla Biennale romana del 1925 confondendosi con la tela simile ma dai colori arancio viola rosa - si veda testo critico di Elena Gigli)
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, con il n. 2024/1142, in data 19-3-2024
€ 250.000 - 300.000
"XCIV Esposizione di Belle Arti" - sala VII "Il Pittore Futurista Giacomo Balla" Società Amatori e Cultori di Belle Arti, Palazzo delle Esposizioni, Roma, febbraio - giugno 1928
Giacomo Balla riprende uno dei filoni fondamentali del futurismo: l’osservazione del movimento nato dal vero naturale analizzato e scomposto attraverso il cane al guinzaglio, la bambina che corre, i voli delle rondini, le velocità d’automobile e i movimenti degli astri, i vortici ... Il ritorno all’osservazione della natura si accompagna, a partire dagli anni Venti, a un nuovo stile dettato dalle moderne esigenze decorative, in cui tutto diventa un incastro di forme colorate e di luci: sviluppa l’idea dell’abbellire l’utile.
E nascono le grandi opere per decorare la camera dei bambini: per quanto riguarda l’iconografia, l’opera viene già pensata da Balla per la decorazione della camera per i bambini, presumibilmente in seguito alla nascita della secondogenita Elica nata a Roma il 30 ottobre 1914: infatti nel disegno preparatorio, sulla parete si vede una stilizzazione del quadro con 4 gatti che giocano su uno sfondo verde. Con questa iconografia, Balla realizza altre due opere (un olio e una tempera) dalle misure simili con 5 gatti e 3 canarini che giocano su uno sfondo gialloarancione e rosa. In particolare, l’olio intitolato Gatti futuristi; Canaringatti, 1923-1924, olio su tela cm. 65 x 190, in basso a sinistra FUTUR BALLA, nel retro sul telaio timbro circolare Galleria d’Arte Maggiore Bologna, è quello esposto soltanto alla Terza Biennale Romana del 1925 (sala 6, n.1, pag.39 Gatti Futuristi) e recentemente nella mostra a cura di Germano Celant in Fondazione Prada a Milano nel 2018. A differenza della tela a fondo chiaro, questa tela intitolata Gatti Futuristi; Canaringatti; Futurtregatesco viene inviata da Giacomo Balla alla XCIV Esposizione di Belle Arti – Società Amatori e Cultori di Roma, inauguratasi al Palazzo delle Esposizioni nel febbraio del 1928: appare in catalogo alla pagina 66, n.69 con il titolo Gatti Futuristi 1923. Nella foto della sala, si riconosce l’opera con lo sfondo scuro, attaccata sopra il ritratto di Balla dipinto dall’amico Ambron e a sua volta sopra il grande arazzo dipinto da Balla, Genio Futurista (oggi in collezione Biagiotti). Nel 1930 alla Galleria del Dipinto, nella sala CRRR insieme alle altre opere con soggetti di gatti e di merli, e con le tele d’arazzo coi pappagalli, Balla espone questa tela elencata in catalogo Canaringatti: è riconoscibile nella foto della sala, nella parete laterale in basso a sinistra sotto la tela d’arazzo coi pappagalli.
Sul retro del telaio, Luce Balla applica la targhetta di Casa Balla con il numero 221: nell’Agenda, si legge Preso da Giancarlo Molino, presumibilmente tramite per la vendita dell’opera sul mercato internazionale. Luce Balla, nella autentica compilata in un secondo momento, scrive che l’opera è esposta alla Biennale romana del 1925 confondendosi con la tela simile ma dai colori arancio-viola-rosa.
Elena GigliRenato Paresce
(Carouge 1886 - Parigi 1937) "Paesaggio marino" 1932
olio su tela cm 80,5x100
Firmato e datato 32 in basso a sinistra
Provenienza
Collezione privata, Bergamo
Bibliografia
R. Ferrario "René Paresce. Catalogo Ragionato delle Opere" Milano, Skira, 2012, p. 220, n. 17/32 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato da Rachele Ferrario in data 11-10-2010
€ 18.000 - 25.000
«....è l'universo al centro della sua poetica, la massa piatta dell'acqua che si unisce al cielo, simbolo di un punto nello spazio e nel tempo in cui l'onnipotenza sfiora l'impotenza e riparte una nuova avventura. »
Giorgio de Chirico
(Volos 1888 - Roma 1978) "Piazza d'Italia" fine anni '60
olio su tela cm 40x50
Firmato in basso a sinistra Firmato e titolato al retro
Provenienza
Collezione privata, Torino
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Claudio Bruni Sakraischik, Roma, in data 16-9-1988
€130.000 - 150.000
Nel dipinto di Giorgio de Chirico si scorge una piazza sulla quale si affacciano architetture con portici e una torre. Al centro dello spazio vuoto è dipinto un monumento che raffigura una figura femminile distesa. Sullo sfondo, invece, svetta un’ alta torre cilindrica a due piani con le pareti circondate da sottili colonne. Alla sua sommità, sventolano due vessilli che, insieme allo sbuffo del treno, indicano un cenno di movimento. Quindi, sopra al muro di fondo, lungo una rotaia sopraelevata, corre un treno a vapore. Dalla ciminiera si produce uno sbuffo tondeggiante che assume l’aspetto di una massa solida.
Nella scena cittadina si coglie un’atmosfera inquietante e misteriosa come in tutte le versioni di questo soggetto dipinte da de Chirico. Il tempo infatti sembra sospeso e domina un silenzio assoluto. L’opera emana così un senso di solennità che evoca un realtà parallela, come appunto indica il termine di pittura metafisica.
Il tema delle piazze deserte o con figure inquietanti e spettrali che proiettano lunghe ombre sul terreno ricorre spesso nella carriera di Giorgio de Chirico. In ogni scena l’impostazione è più o meno la stessa ma sono presenti alcune varianti che in quest’opera sono tutte presenti.
L’assenza di precisi riferimenti spazio-temporali, poi, connota il dipinto con una componente lirica e non narrativa. Gli elementi della scena sono infatti da intendersi come simboli della realtà personale dell’artista anche se ricordano edifici presenti nella città di riferimento. Queste piazze, infatti, sono frutto del ricordo di de Chirico e non della pittura dal vero, quindi la loro rappresentazione è filtrata dal suo universo interiore.
Paolo Baldacci
Filippo de Pisis
(Ferrara 1896 - Milano 1956) "Londra" 1935
olio su tela
cm 75,7x73,8
Firmato e datato 35 in basso a destra
Provenienza
Collezione Duckett-Pospisil, Venezia Zwemmer Gallery, Londra Collezione privata, Milano
Esposizioni
"De Pisis, dalle avanguardie al "diario" Galleria Nazionale d'arte Moderna e contemporanea, Roma, 1993, p. 127, n. 79 in catalogo
"De Pisis" Palazzo Massari , Museo d'Arte Moderna e Contemporanea "Filippo de Pisis", Ferrara, 29 settembre 199619 gennaio 1997, p. 69 tav. 39 ill. in catalogo
Bibliografia
G. Briganti "De Pisis - Catalogo Generale. Tomo Primo. Opere 1908 -1938" Milano, Electa, 1991, pp. 370371, n. 1935 48 ill. a colori
P. Campiglio "De Pisis en voyage: Roma, Parigi, Londra, Milano, Venezia"
Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale - Fondazione Magnani Rocca, 2013, p. 114, n. 42 ill.
Archivio fotografico A.S.A.C., Venezia
Fototeca Fondazione Zeri
Fototeca Fondazione Ragghianti
Opera registrata presso l'Associazione per Filippo de Pisis, Milano, con il n. 05967
€ 10.000 - 15.000
Maurice De Vlaminck
(Parigi 1876 - Rueil La Gadaliere 1958) "L'Aqueduc de Nogent-sur-Marne"
olio su tela
cm 38x46
Firmato in basso a destra Firmato e titolato al retro
Provenienza
Galerie Louise Leiris, Parigi Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dal Comité
Catalogue Raisonné de l'Oeuvre de Maurice de Vlaminck, a cura del Wildenstein Institute, in data 2-3-1995, con réf. 2073
€ 15.000 - 25.000
Giorgio de Chirico
(Volos 1888 - Roma 1978) "Cavallo con drappo rosso" 1961
olio su tela
cm 60x80
Firmato in basso a destra
Provenienza
Galleria La Barcaccia, Roma
Galleria d'Arte Sianesi, Milano
Collezione Tega, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Giorgio de Chirico. L'immagine dell'infinito" Galleria Medea, Cortina d’Ampezzo, 5 agosto - 3 settembre 1972, p. 119, n. 32 ill. in catalogo
Bibliografia
C. Bruni Sakraischik "Catalogo Generale Giorgio de Chirico. Volume ottavo. Opere dal 1951 al 1974" Milano, Electa, 1987, tav. 1245 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Claudio Bruni Sakraischik, in data 2-3-1982
€ 40.000 - 50.000
Lucio Fontana
(Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Battaglia" 1947
terracotta smaltata policroma cm 14x11x12
Siglata e datata 47 all'interno
Provenienza
Collezione privata, Milano
Bibliografia
L.M. Barbero "Lucio Fontana. Catalogo ragionato delle sculture ceramiche. Tomo I" Milano, Skira, 2023, p. 243, n. 47 FBA 22 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 1738/1
€ 15.000 - 25.000
Questa splendida ceramica policroma dal carattere spiccatamente barocco è una testimonianza esemplare della tipica modellazione vibrante e prorompente di Fontana. La materia si trasforma verso l’esterno creando un groviglio di torsioni plastiche in movimento. I colori vengono dati attraverso la colatura degli smalti che creano giochi di trasparenze e riflessi che accentuano ulteriormente il movimento e i ritmi vorticosi della materia energica e in divenire. La scultura è animata da guerrieri e cavalli che si impennano, si torcono e si avvolgono come a seguire con i loro corpi colorati le fiamme del fuoco che salgono verso l'alto.
Tancredi
(Feltre 1927 - Roma 1964)
"Senza titolo" 1959
olio su tela cm 100x80
Firmato e datato 59 al retro
Provenienza
Collezione privata, Milano Collezione privata
Esposizioni
"Omaggio a Tancredi" Galleria San Marco, Seregno, 1977
"Tancredi e lo Spazialismo Veneto" Palazzo delle Contesse, Mel, 11 dicembre 2004 - 13 febbraio 2005
Bibliografia
M. Dalai Emiliani "Tancredi. I dipinti e gli scritti" Torino, Umberto Allemandi & C., 1996, p. 270, n. 838 ill.
€ 50.000 - 70.000
«...Ritengo che difficilmente farò altri quadri come questi perchè ho lasciato Venezia, e l'opera nasce sempre legata al luogo dove è prodotta. Credo che la pittura sia appena nata, che la materia-colore sia, oggi più che mai nuova, che abbia delle possibilità immense di rivelazione della sua natura stessa, infinitamente malleabile e meravigliosa. Il colore, come era usato nel passato, ne diminuiva i pregi naturali. Credo che la maniera in cui intendo usarlo possa rivelarlo maggiormente nelle sue qualità allusive ai vari fenomeni universali...»
Tancredi
Ennio Morlotti
(Lecco 1910 - Milano 1992)
"Paesaggio a Imbersago (L'Adda)" 1955
olio su tela cm 61x84
Firmato in basso a destra Firmato e datato 55 al retro
Provenienza
Galerie Ferdinand Möller, Colonia Galleria dell'Annunciata, Milano Collezione privata, Monza
Esposizioni
XXIX Biennale Internazionale d'Arte, Venezia, 1959
"Peintres et Sculpteurs Italiens du Futurisme à nos jours" mostra itinerante Chateau, Blois; Palais des Exposition, Charlerois; Musée des Beaux-Arts, Digione; Mussée des Beaux-Arts, Lione; Musée d'art et industrie, Saint-Etienne, 1959
"Ennio Morlotti" Pinacoteca Comunale
Loggetta Lombardesca, Ravenna, 23 aprile5 giugno 1983
"Ennio Morlotti" Castel Ivano Incontri, Ivano Fracena, luglio - agosto 1983
"Ennio Morlotti. Le rocce 1975-1984"
Galleria Civica, Palazzina dei Giardini, Modena, 4 maggio - 11 giugno 1985
"Il paesaggio di Morlotti" Casa Rusca, Locarno, 30 maggio - 19 luglio 1987
"Ennio Morlotti. Mostra Antologica"
Palazzo Reale, Milano, 9 ottobre - 29 novembre 1987
"Morlotti. Dipinti 1954-1964" Galleria d'Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna, 10 novembre 1991 - 12 gennaio 1992
Bibliografia
G. A. Dell'Acqua "Peintres et Sculpteurs Italiens du Futurisme à nos jours" 1959, p.63, tav. 25 ill. (Paysage d'Imbersago)
C. Pirovano, in "Civiltà delle macchine", XVII, n.6, 1969, p. 42, ill. s.n. (L'Adda a Imbersago)
P.C. Santini "Il Paesaggio nella pittura contemporanea" Milano, Electa Editrice, 1971, tav. 229 ill. (L'Adda a Imbersago)
A.C. Quintavalle "Morlotti struttura e storia" Milano, Gruppo Editoriale Fabbri, 1982, tav. 50 ill. (L'Adda)
P.G. Castagnoli "Ennio Morlotti" Ravenna, Agenzia Editoriale Essegi, 1983, p. 59, tav. XI ill.
(Paesaggio sull'Adda, 1956)
A. Sala, "Ennio Morlotti" catalogo della mostra, Castel Ivano Incontri, Ivano Fracena, 1983, tav. 11 ill. (Paesaggio sull'Adda, 1956)
P. G. Castagnoli "Ennio Morlotti. Le rocce 1975-1984" catalogo della mostra, Galleria Civica, Palazzina dei Giardini, Modena, Edizioni Panini, 1985, p. 20, 10 ill. (Paesaggio sull'Adda, 1956)
R. Tassi "Il paesaggio di Morlotti" catalogo della mostra, Casa Rusca, Locarno Mazzotta, Milano, 1987, p. 63 tav. ill.
P. G. Castagnoli "Morlotti. Dipinti 19541964" catalogo della mostra Galleria d'Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1991, p. 35, tav. ill. (L'Adda, 1956)
R. Daolio "Notizie - Ennio Morlotti. Galleria d'Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna" in "Flash Art", XXV, n. 167, 1992, p. 139 ill. (L'Adda, 1956)
R. Tassi, C. Pirovano "Morlotti" Milano, Electa, 1993, p. 111, tav. 77 ill. (L'Adda)
G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti. Catalogo ragionato dei dipinti, tomo primo" Milano, Skira, 2000, pp. 159-160, n. 337 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità firmato dall'artista
€ 30.000 - 40.000
Georges Noël
(Béziers 1924 - Parigi 2010) "Senza titolo" 1958 circa olio su tela cm 96,5x129
Firmato in basso a destra
Provenienza
Collezione privata
L'autenticità dell'opera è stata confermata dall'Atelier Georges Noël, Parigi
€ 10.000-15.000
“All'inizio della mia carriera, il medium... era come un mare di materia fisica in cui il mio intervento era minimo, e ho cominciato a intervenire nel tentativo di domare questo medium [...] Poiché, come ogni strato spesso di materiali, il medium resisteva, ho dovuto scegliere utensili che [...] lasciavano segni di cui non potevo liberarmi.”
Georges Noël
Roger Bissière
(Villeréal 1886 - Marminiac 1964)
"La Maison Usher, Composition 487"
1962
olio su tela
cm 46x55
Firmato e datato 62 in basso a destra
Provenienza
Galerie Jeanne-Bucher, Parigi
Galleria Nuovo Sagittario, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Roger Bissière" Galerie Jeanne-Bucher, Parigi, maggio - giugno 1962, p. 28, cat. n.28 ill. in catalogo
Bibliografia
R. van Gindertael, 1962, ill. I. Bissière, V. Duval "Bissière. Catalogue Raisonné 1886 - 1964" Parigi, Ides et Colendes, 2001, n. 2611 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Isabelle Bissière in data 16 aprile 2024
Tancredi
(Feltre 1927 - Roma 1964)
"Senza titolo" 1952 circa olio su tela
cm 60x75
Firmato e dedicato "Alla mia cara Alma" al retro
Provenienza
Collezione Dott. Giuffrida, Milano
Galleria Lorenzelli, Milano
Galleria Morone, Milano
Collezione privata, Milano
€ 10.000 - 15.000
Hans Hartung (Lipsia 1904 - Antibes 1989) "P1971-A44" 1971 pastelli ad olio su cartone baryté cm 74,8x104,8
Firmato e datato 71 in basso a destra
Provenienza
Galleria Gissi, Torino Collezione privata, Roma
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes, con il n. CT HH5943-0 e di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné a cura della Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes
€ 25.000 - 35.000
Carmelo Cappello
(Ragusa 1912 - Milano 1996)
"Involuzione del cerchio" 1962
acciaio
diam. cm 149; h cm 158 (h cm con base 222) circa
Firmato, datato 1962 e numerato 2/3
Provenienza
Collezione privata
Esposizioni
"Carmelo Cappello" Galleria Schneider, Roma, 1962, ill. in copertina del catalogo
"Carmelo Cappello" Galleria Blu, Milano, 1963, ill. in catalogo
"Sculture in metallo" Galleria Arte Moderna di Torino, Torino, 1964, ill. in catalogo
"Carmelo Cappello. Mostra antologica" Rotonda di Via Besana, Milano, aprilemaggio 1973, n. 46 ill. in catalogo
Bibliografia
E. Crispolti "Carmelo Cappello" Milano, Mazzotta, 1994, p. 47 ill.
€ 15.000 - 25.000
[...]La forza dominata nel forgiare il metallo, la precisione della linea necessaria alla conquista dello spazio contenuto nell'opera, e alla quale si incorpora imprimono un'idea di ritmo universale alla materia.
[...]Negli itinerari delle forme, le rotazioni e i ritmi delle curve, il problema fondamentale della scultura non è mai perduto.
Estratto dal catalogo della mostra personale alla Galleria GÜnter Franke, Monaco di Baviera, 1967
30
Hans Hofmann
"Senza titolo (Pour le "Dioscure")" 1962 olio su carta intelata applicata su tavola
cm 34x29,5
Firmato e datato 62 in basso a destra
Provenienza
International Center of Aesthetic Research, Torino Collezione privata
Esposizioni
"Hans Hofmann opere da una collezione" Galleria Peccolo, Livorno, settembre 1999, ill. a colori in catalogo
€ 6.000 - 8.000
Sam Francis
(San Mateo 1923 - Santa Monica 1994)
"Untitled" 1977
acrilico su tela su carta
cm 22,7x29
Firmato e datato 1977 al retro
Provenienza
Sam Francis Estate
Jonathan Novak Contemporary Art, Los Angeles
Galleria Tonelli, Milano Collezione privata, Milano
Opera registrata presso la Sam Francis Foundation, Glendale, California e pubblicata sul Sam Francis Online Catalogue Raisonné Project con il n. SFF.1873 (Francis Archive SF77-932)
€ 10.000 - 15.000
Emilio Scanavino
(Genova 1922 - Milano 1986) "Dall'alto in basso" 1963
olio su tela cm 195x195
Firmato in basso a destra Firmato, titolato e datato Calice 1963 al retro
Provenienza
Galleria d'Arte del Naviglio, Milano Collezione Krizia, Milano
Esposizioni
"Scanavino" Galleria del Naviglio, Milano, 922 febbraio 1963
"XXIII Biennale d'Arte" Palazzo della Permanente, Sala X, Milano, novembredicembre 1963
"Scanavino" Galleria La Bussola, Torino, febbraio 1964
“Scanavino” Galleria De Foscherari, Bologna, 1966
"Il gioco degli artisti" Galleria del Naviglio, Milano, 10 dicembre 1966 - 6 gennaio 1967
“Scanavino” Studio Sant'Andrea, Milano, 1969
Bibliografia
G. Scanavino, C. Pirovano "Scanavino. Catalogo Generale. Volume primo" Milano, Electa, 2000, p. 232, n. 1963 55 ill
€ 15.000 - 25.000
Il rosso è il sangue che da la sua linfa alla vita. È il cuore del mondo che si apre quando la morte lo aggredisce. È la passione che ci illude di poter sfuggire alla morte. E poiché questa lotta non avrà mai fine, ecco perché non ha fine l'alfabeto di segni che mi sono inventato per esprimere il mio sentimento, la mia visione del mondo.
Emilio Scanavino
© Courtesy Archivio Emilio Scanavino Milano
33 Carlo Mattioli (Modena 1911 - Parma 1994) "Papaveri" 1987
olio su tela applicata su tela cm 82x46
Firmato in basso a destra
Firmato, titolato e datato 1987 al retro
Provenienza Collezione privata, Parma Opera registrata presso la Fondazione Carlo Mattioli, Parma, con il n. 4153 e pubblicata nel Catalogo Generale dei Dipinti di Carlo Mattioli al n. 1987D0094
€ 4.500 - 6.500
Mattia Moreni
(Pavia 1920 - Brisighella 1999) "Pattumiera 2 volte" 1991
olio su tela
cm 100x70
Firmato e datato 1991 in basso a destra
Titolato in alto
Firmato, titolato e datato 1991 al retro Provenienza
Collezione privata
Esposizioni
"Mattia Moreni. Regressivo-Consapevole....Perchè?" Galleria Rinaldo Rotta, Genova, 10 - 30 gennaio 1992, pp. 234-235 ill. in catalogo
Bibliografia
E. Crispolti "Mattia Moreni. Catalogo Ragionato delle Opere. Dipinti 1934-1999" Cinisello Balsamo, Silvana, 2016, p. 578, n. 6/1991/13 ill. Opera registrata presso l'Archivio Mattia Moreni, Brisighella, con il n. 6/1991/13
€ 2.500 - 3.500
Ennio Morlotti
(Lecco 1910 - Milano 1992)
"Imbersago" 1958
olio su tela
cm 67x81
Firmato in alto a destra
Firmato e datato 58 al retro
Provenienza
Galleria la Bussola, Torino Collezione privata, Monza
Esposizioni
"Pittori d'oggi - Francia Italia" Palazzo delle Arti, Parco del Valentino, Torino, settembre 1959
"Mostra antologica di Ennio Morlotti" Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo, Lecco, 18 maggio16 giugno 1963
"Fünf Mailander Künstler: Fabris, Francese, Milani, Minguzzi, Morlotti"
Kunstmuseum, Winterthur, 17 gennaio21 febbraio 1965, n. 81 in catalogo
"Morlotti" Palazzo Barberini, Roma, 28 gennaio - 15 marzo 1966
"Ennio Morlotti" Kunsthalle, Basilea, 28 gennaio - 5 marzo 1967
"Morlotti. Dipinti 1954-1964" Galleria d'Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna, 10 novembre 199112 gennaio 1992
"Morlotti - Dipinti 1954-1964" Galleria Bergamini, Milano, 27 febbraio15 aprile 1992
Bibliografia
L. Carluccio "Morlotti" in AA. VV., 1959, tav. 46 ill.
AA. VV. in "il Verri", V, n. 3, giugno 1961, tav. sn.n.
C. Volpe "Ennio Morlotti" Roma, Edizioni Galleria Odyssia, 1963, tav. 43 ill.
M. Valsecchi "Fünf Mailander Künstler: Fabris, Francese, Milani, Minguzzi, Morlotti" catalogo della mostra Kunstmuseum, Winterthur, 1965, n. 81 (non illustrato)
G. Sangiorgi, D. Cooper, F. Russoli "Morlotti" catalogo della mostra Palazzo Barberini, Roma, Edizioni Ente Premi, Roma, 1966, tav. 32 ill.
R.Carrieri "Un giorno con Morlotti" in "Epoca", XVII, n. 839, Milano, 23 ottobre 1966, p.97 ill.
F. Russoli, D. Cooper "Ennio Morlotti" catalogo della mostra, Kunsthalle, Basilea,1967, n. 32 (non illustrato)
L. Bortolon "Morlotti" Milano, Istituto d'Arte Mondadori, 1974, tav. s.n.
A.C. Quintavalle "Morlotti struttura e storia" Milano, Gruppo Editoriale Fabbri, 1982, tav. 63 ill.
P.G. Castagnoli "Morlotti. Dipinti 19541964" catalogo della mostra, Galleria d'Arte Moderna, Villa delle Rose, Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1991, p. 59 tav. ill.
R. Tassi, C. Pirovano "Morlotti" Milano, Electa, 1993, p.133, tav. 99 ill.
G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti. Catalogo ragionato dei dipinti, tomo primo" Milano, Skira, 2000, p. 217 ill. a colori, p. 221, n. 469 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità firmato dall'artista
€ 30.000 - 40.000
Davanti alla pittura di Morlotti subito si impone l'idea della Natura e si pensa al rapporto che l'artista ha avuto con questo concetto, di come l'abbia indagato, maturato e via via con originalità nel tempo elaborato. Morlotti sa che la pittura è un processo autonomo e la Natura la sente non come un riferimento formale, ma in ciò che ne costituisce l'essenza più intima. Una Natura materna e carnale e al contempo dura, aspra, tormentata, seducente e scabra, luminosa e oscura, comunque vivida, in cui l'uomo è parte intrinseca perché prima di tutto è terra. Il desiderio di conoscere fino a immedesimarsi nella Natura per Morlotti è tale che potremmo dire che anche la pittura è profondamente essa stessa Natura. Entrambe hanno forme germinanti e cangianti, stratificazioni, risultato di un incessante mutamento e di sedimentazioni nel tempo di quella creazione continua. Ed è la materia pittorica nel suo corrucciarsi, con i suoi grumi e le sue stesure, che anima lo spazio e crea la dimensione emotiva e poetica fortemente evocativa. Una pittura metamorfica, senza formalismi, che esprime il sentimento di una Natura che è seduttiva al contempo nella sua solennità e nella sua drammaticità. Una Natura che può essere colta profondamente dalla pittura attraverso un processo emozionale, intuitivo: da qui la sua materia pittorica così ricca di sentimenti di compartecipazione. La nota incontentabilità creativa di Morlotti segue il processo ciclico della Natura che si rinnova perennemente mutando aspetto, ma governata dalle leggi di sempre, restando tuttavia inafferrabile. Per Morlotti, quindi, la pittura ha la stessa fenomenologia della Natura; e in questo connubio inscindibile l'uomo/l'artista, con autentica umiltà, pur con i propri limiti ma consapevole anche dei propri valori, è compartecipe e protagonista di un'unica immensa opera nella grande creazione.
Augusto Sciacca
Emil Schumacher
(Hagen 1912 - Sant Josep De Sa Talaia 1999)
"Kalimbi V" 1960
olio su tela
cm 80x60
Firmato e datato 60 in basso a destra
Titolato al retro
Provenienza
La Medusa Studio D'arte Contemporanea, Roma
Collezione privata, Milano
€ 15.000 - 25.000
La densità formale (ammesso che si possa parlare di forma ) e la pregnanza dell’immagine non hanno però mai distratto il fruitore attento da una osservazione e da una considerazione approfondite dei principi ordinatori di tanta complessa espressione.
Il condensarsi della materia sembra rispondere a profonde e precise esigenze di definizione di "immagini", superando o addirittura negando necessità espressive interiori, per la costruzione di percorsi di lettura estremamente liberi, ma indubbiamente controllati.
Il determinarsi di forme, fuori da ogni formalità e da ogni formalismo, è automatico in una logica dell’immagine che delinea - e ne è nel contempo definitiva - percorsi interni individuati e sistematizzati dalla complessità dei segni: segni ora derivanti dall'incidere e dal comprimere la materia, o dal suo emergere, ora prodotti dall’affioramento di un colore (più marcato o più “lento”), ora rilevati dal frangersi della luce. Così si compone un immaginario che diventa via via l’alfabeto originale e personale dell’artista e che riesce a connotare tutta la sua opera.
Luigi CavadiniLucio Fontana
(Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Battaglia" 1951
terracotta smaltata e dipinta diam. cm 47; h cm 10
Firmato al fronte
Provenienza
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla
Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 4529/1
€ 30.000 - 50.000
«Le ceramiche figurative di Fontana stanno a dimostrare che la luce e il colore sono fatti di materia ed entrano nella ricerca spaziale in quanto questa si compie, attraverso la materia»
La ceramica, per Fontana diventa un mezzo per sperimentare, per forzare la stessa scultura, con la finalità di unire spazio, colore e materia.
Tornato dall’Argentina nella primavera del 1947 Fontana lavora al tema delle Battaglie, queste sia in versioni a tutto tondo, sia come soggetto di una lunga produzione di piatti e vasi e fregi a destinazione architettonica. Nel primo caso, l’artista reinterpreta l’antico “piatto d’Albisola” decorato con piccole realizzazioni tridimensionali dove le figure si amalgamano e si avvolgono in un tutt’uno, con quella maniera tentacolare già utilizzato in passato nella Medusa per la VII Triennale e che verrà utilizzato, , nella prima stazione della Via Crucis. La materia è liscia e densamente plastica, mentre il colore, vibra metallico, attraverso l’uso della ceramica policroma riflessata. Le figure sembrano essere attratte verso il centro, ma allo stesso tempo lottano per liberarsi dalla materia. Spesso queste piccole sculture sono così fitte di personaggio che si torcono, scappano, si avvolgono e poi si si svincolano, che spesso non è più importante la definizione del soggetto. Nel secondo caso le figure sembrano fluttuare, danzare, più che combattere nello spazio circoscritto dell’oggetto decorato. Anche in questo caso le forme si animano attraverso una materia viva e palpitante, accentuata dai colori accesi e cangianti che caratterizzano sia le figure in primo piano che gli sfondi, mentre molti particolari sono resi attraverso, graffi e incisioni nella materia, quasi ad anticipare i più famosi Tagli su tela, cercando già di oltrepassare lo spazio fisico della materia, a cui giungerà solo nel 1958. Lo stesso soggetto è adoperato per decorare una vasta produzione di piatti e vasi.
38
Lucio Fontana
(Rosario 1899 - Comabbio 1968)
"Concetto spaziale" 1962-63 inchiostro e lustrini su carta applicata su masonite cm 34,5x49,5 Firmato in basso a destra Provenienza
Galleria La Roggia, Brescia Collezione privata, Ferrara Collezione privata, Bergamo
Esposizioni
"Lucio Fontana. L'altro spazio" Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, Fondazione Ambrosetti arte contemporanea, 12 settembre - 1 ottobre 1999, p.28 ill. a colori in catalogo
Bibliografia
L.M. Barbero "Lucio Fontana. Catalogo ragionato delle opere su carta. Tomo III" Milano, Skira, 2013, p. 879, n. 62-63 DSP 122 ill.
€ 15.000 - 18.000
39
Lucio Fontana
(Rosario 1899 - Comabbio 1968)
"Concetto spaziale" 1957
pastello bianco, nero e buchi su cartoncino rosso, caratteri tipografici
cm 49,4x41
Studio per locandina della mostra alla Galleria del Cavallino di Venezia, 28 settembre - 12 ottobre 1957
Provenienza Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 4408/2
€ 6.000 - 8.000
Conrad Marca-Relli
(Boston 1913 - Parma 2000) "J-S-7-74" 1974
collage di tele e tecnica mista su tela cm 58x65
Firmato, titolato e datato 1974 al retro
Provenienza
Collezione privata, Milano Collezione privata, Cremona
Esposizioni
"Marca - Relli. Mostra Antologica" Lagorio Arte Contemporanea, Brescia, 25 marzo - 17 giugno 2006, p. 108 ill. in catalogo
"Conrad Marca-Relli: protagonista dell'espressionismo astratto americano" Rotonda di Via Besana, Milano, 15 luglio - 28 settembre 2008, p. 268 ill. in catalogo
Bibliografia
K. Wolbert "Marca-Relli" Darmstadt, 2000, p. 179 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Marca - Relli, a cura dell'Archivio Niccoli, Parma
€ 15.000 - 18.000
Superare la figura del pittore tradizionale tramite il collage mi ha permesso di raggiungere una pittura sempre fresca, una composizione anche dopo anni sempre attiva visivamente. Il collage mi consente una purezza d’azione, posso sperimentare nel quadro continuamente, mille e mille volte. Posso costruire una figura e cambiarla immediatamente, posso vederne il risultato e se non mi piace la tolgo, ne cambio le parti, costruisco altrove perchè dipingere è meditazione e azione insieme e la pittura materica del pennello non lo permette.
Conrad Marca-Relli
Franz Kline
(Wilkes-Barre 1910 – New York 1962)
"Sketch for Riverbed" 1961 circa inchiostro su carta cm 26,6x30
Provenienza
Marlborough-Gerson Gallery, New York
Marlborough Galleria d'Arte, Roma
Galleria Morone 6, Milano Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Scuola di New York" Galleria Morone 6, Milano (in collaborazione con la Galleria Marlborough, Roma), 25 maggio30 giugno 1972, n. 15 ill. in catalogo
€ 20.000 - 30.000
Copertina del catalogo della mostra "Scuola di New York" Galleria Morone 6, Milano, in collaborazione con la Galleria Marlborough, Roma, 1972
42
Lucio Fontana
(Rosario 1899 - Comabbio 1968)
"Concetto Spaziale Cratere" 1968
scultura in porcellana bianca
cm 38x28x5
Firmata e numerata 3/75 al retro
Edizione Rosenthal by courtesy of Marlborough
Provenienza Collezione privata
Bibliografia
H. Ruhé, C. Rigo "Lucio Fontana. Incisioni, grafica, multipli, pubblicazioni" Trento, Reverdito Edizioni, 2007, n. C-2
€ 10.000 - 15.000
Lucio Fontana
(Rosario 1899 - Comabbio 1968)
"Concetto spaziale" 1958
terracotta ingobbiata, dipinta sotto vetrina e graffiti
diam. cm 21,5
Firmato e datato 58
Marchio Coop Stovigliai Albissola al retro
Provenienza Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 4408/3
€ 10.000 - 15.000
Emilio Vedova
(Venezia 1919 - 2006)
"Del NO" 1977
pittura alla nitro, pittura acrilica, pastello e carboncino su carta
cm 69,9x50
Firmato e datato 77 in basso a destra
Provenienza
4 Emme Arte Contemporanea, Firenze
Galleria Morone, Milano
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione
Emilio e Annabianca Vedova, Venezia, con il n. FV355
€ 12.000 - 18.000
45
Gerard Schneider (Saint Croix 1896 - Parigi 1986)
"Opus 10N" 1970
olio su tela
cm 73x92
Firmato e datato 70 in basso a sinistra
Provenienza
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Gérard Schneider
Archives, con il n. GS-T-70-23
L'opera sarà inclusa nel Catalogue Raisonné des oeuvres sur toile de Gérard Schneider in preparazione
€ 6.000 - 8.000
Norman Bluhm (Chicago 1921 - New York 1999) "Helen" 1974
olio su tela
cm 130x100
Firmato, titolato e datato 74 al retro
Provenienza
Martha Jackson Gallery, New York
Il Cerchio Galleria d'Arte Moderna, Milano
Collezione privata, Milano
€ 2.000 - 3.000
Mario Deluigi
(Treviso 1901 - Venezia 1978)
"G.R. 99 rosso" 1970
olio e grattage su tela cm 70x70
Firmato, titolato e datato 1970 al retro
Provenienza
Galleria d'Arte del Naviglio, Milano Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Da Venezia alla Venezia Giulia, gli anni dello spazialismo veneziano e della ricerca friulana e giuliana" Galleria d'Arte Moderna, Pordenone, 2004
"Spazialismi a confronto, Virgilio Guidi e Mario Deluigi, Museo Civico di Santa Caterina, Treviso, 2007
"La luce di Guidi e 50 anni di grande pittura a Venezia" Palazzo Todesco, Vittorio Veneto, 2016
Bibliografia
C. De Luigi, G. Bianchi "Catalogo Generale Ragionato delle opere pittoriche di Mario Deluigi" (www. catalogogenerale.mariodeluigi.it), n. 0359
€ 10.000 - 15.000
La luce prende vita all' interno del dipinto mediante segni incisi sulla superficie pittorica. È questa la tecnica del grattage che caratterizzerà tutta la sua futura produzione artistica e che appare ben testimoniata nelle opere esposte alla Biennale di Venezia nel 1954.
Roberto Crippa (Monza 1921 - Bresso 1972)
"Senza titolo" 1957-58 olio su tela cm 100x81
Firmato e datato 1958 in basso a destra
Firmato e datato 1957 al retro
Provenienza
Collezione privata, Pavia
Esposizioni
"Quadriennale 1959", Società promotrice Belle Arti Torino, Parco del Valentino, Torino, 24 maggio30 giugno 1959
"Decima mostra d'arte contemporanea", Torre Pellice, 1959
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Opere Roberto Crippa, a cura di Gimmi Stefanini, Milano, con il n. 1538
€ 2.500 - 3.500
Renato Birolli
(Verona 1905 - Milano 1959)
"Minatore" 1949
olio su tela
cm 65,5x35
Firmato e datato 1949 in basso a sinistra
Provenienza
Collezione Achille Cavellini, Brescia
Collezione privata, Firenze
Collezione privata, Pavia
Esposizioni
“Pittori moderni dalla Collezione Cavellini”
Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, maggio - giugno 1957, n. 34 in catalogo
Bibliografia
AA.VV. "Renato Birolli" Milano, Feltrinelli, 1978, p. 254 n. 1949.1 (417) ill.
€ 4.000 - 6.000
50
Achille Perilli
(Roma 1927 - Orvieto 2021)
"La prigione di cristallo" 1966 olio e tecnica mista su tela
cm 40x30
Firmato e datato 66 in basso a destra
Firmato, titolato e datato 1966 al retro
Provenienza
Marlborough Galleria d'Arte, Roma
Galleria La Sfera, Modena
Collezione privata, Modena
Bibliografia
G. Appella “Achille Perilli. Catalogo Generale dei dipinti e delle sculture 1945-2006” Milano, Silvana Editoriale, p. 134, n. 670 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista, in data 10-11-1991 e iscritta con il n. 41 dell'anno 1966 nel catalogo dell'artista
€ 6.000 - 8.000
51
Roberto Crippa (Monza 1921 - Bresso 1972)
"Spirali blu" 1951
acrilico su tela cm 80x100
Firmato, dedicato e datato 1951 al retro
Provenienza Collezione privata
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Gimmi Stefanini
€ 6.000 - 8.000
Gastone Novelli
(Vienna 1925 - Milano 1968)
"Une voix" 1960
olio e tecnica mista su tela cm 50x60
Firmato in basso a destra
Firmato, titolato e datato 60 al retro
Provenienza
Collezione Viviane Simon Stoloff, Parigi
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Novelli" Galerie du Fleuve, Parigi, 7 novembre - 7 dicembre 1961
Bibliografia
"Bolaffi 1991. Arte Moderna. L'arte contemporanea dal 1900 a oggi, numero 27" Milano, Giorgio Mondadori, pp. 198199 ill.
AA.VV. "Gastone Novelli. Catalogo Generale 1. Pittura e Scultura" Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2011, p. 202, n. P/1960/24 ill.
€ 20.000 - 30.000
I segni, le lettere, i frammenti, i campioni di materiali, organizzati, formano
un universo. Tutti gli universi sono possibili e costituiti da materiale in gran parte noto, ma si differenziano per la struttura, per il sistema in cui
questo materiale è contenuto. Un universo diventa significante, e i suoi segni permutabili, cioè suscettibili di stabilire rapporti con altri, a condizione che il sistema che lo regge sia costituito in modo tale che la modificazione di
uno solo dei suoi elementi interessi automaticamente tutti gli altri. Ogni
universo è un possibile linguaggio; e qui intendo «linguaggio magico» e non «linguaggio accademico» (universitario), la differenza è che mentre il secondo utilizza (procede da) sistemi precedentemente esistenti per arrivare al proprio, il linguaggio magico elabora un sistema strutturato utilizzando residui e frammenti, «testimoni fossili della storia di un individuo o della società», in modo del tutto astorico.
Gastone Novelli, Pittura procedente da segni, «Grammatica», n. 1, aprile 1964, ora in Novelli. Scritti ’43-’68, a cura di P. Bonani, Nero, Roma 2019, p. 152.
Giulio Turcato
(Mantova 1912 - Roma 1995) "Superficie lunare" 1972 circa olio e acrilico su gommapiuma applicata su tela cm 120,5x80
Firmato al retro
Provenienza
Studio Mirabello, Milano
Collezione privata, Milano
Opera registrata presso l'Archivio Giulio Turcato, Roma, con il n. BM250420ML03A2A
€ 18.000 - 25.000
«...Uso la gommapiuma perché il suo crostone scabroso è pieno di avvenimenti nuovi e di meraviglia...»Giulio Turcato
Mario Deluigi (Treviso 1901 - Venezia 1978)
"Senza titolo" 1948
olio su tavola
cm 75x100
Etichetta al retro della XXIV Esposizione
Biennale Internazionale d'Arte, Venezia, 1948 (opera documentata presso la Biennale poi non esposta)
Provenienza Collezione privata, Milano
L'autenticità dell'opera è stata gentilmente confermata dal prof. Giovanni Bianchi
€ 6.000 - 8.000
55
Alfredo Chighine
(Milano 1914 - Pisa 1974)
"Composizione" 1966 olio su tela
cm 116x89
Firmato, titolato e datato 1966 al retro
Provenienza
Galleria Le Ore, Milano
Collezione privata, Lodi
Esposizioni
"Mostra retrospettiva di Alfredo Chighine" Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano, dicembre 1977 - gennaio 1978 "Alfredo Chighine. Grande artista informale" Banca Centropadana, Lodi, 15 - 29 ottobre 2017, p. 38 ill. in catalogo
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio e Catalogo ragionato delle opere di Alfredo Chighine, Milano, con il n. 143
€ 8.000 - 12.000
Giulio Turcato
(Mantova 1912 - Roma 1995) "Rebus" 1987
olio su tela
cm 130x195
Firmato in basso a destra
Provenienza
Zonca & Zonca arte moderna e contemporanea, Milano
Collezione privata, Bologna
Opera registrata presso l'Archivio Giulio Turcato, Roma, con il n. E.4536213822-Luna
€ 25.000 - 35.000
57*
Gio' Pomodoro
(Orciano Di Pesaro 1930 - Milano 2002)
"Piccola folla" 1965
marmo nero del Belgio
cm 43x75x15,5
Siglato e datato 65 lungo il bordo destro
Provenienza
Collezione Fimbrux SA (Galerie Farber), Bruxelles (acquistata direttamente dall'artista nel 1974)
Collezione privata, Vaduz (acquisita dal precedente proprietario nel 2006)
Esposizioni
"Gio Pomodoro. Sculptures" Galerie Farber, Bruxelles, 29 ottobre11 dicembre 1974
Bibliografia
M. Meneguzzo "Gio' Pomodoro. Catalogo generale" Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2023, p. 121, n. 25 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato
dall'Archivio Gio' Pomodoro, con il n. 01008M
*Lotto in temporanea importazione doganale. Soggetto ad un ulteriore IVA del 10% sul valore di aggiudicazione per i residenti U.E.
€ 7.000 - 9.000
58
Achille Perilli
(Roma 1927 - Orvieto 2021)
"Emploi d'une copule negative" 1975
acrilico su tela
cm 130x81
Firmato e datato 75 in basso al centro
Firmato, titolato e datato 1975 al retro
Provenienza
Galleria L'Alfiere, Padova
Marlborough Galleria d'Arte, Roma
Collezione privata, Vicenza
Esposizioni
"Achille Perilli. Machinerie, ma chère machine. 1972 - 1975" Marlborough Galleria d'Arte, Roma, aprile - maggio 1975
"Achille Perilli" Galleria La Tavolozza, Palermo 12 novembre - 6 dicembre 1975, n. 22 in catalogo
"Achille Perilli. Lo spazio della pittura dal 1947 al 1977" Scuola media Fogazzaro, Trissino, 3 - 18 settembre 1977; Galleria 2RC, Milano, ottobre 1977, n. 47 in catalogo
Bibliografia
C. Terenzi "Machinerie di Perilli", "Documento d'Arte", a. 2, n. 4, Roma, 1977, p. 31
G. Appella “Achille Perilli. Catalogo Generale dei dipinti e delle sculture 19452006” Milano, Silvana Editoriale, p. 197, n. 1108 ill. a colori
€ 8.000 - 12.000
Roberto Crippa
(Monza 1921 - Bresso 1972)
"Spirale" 1951
olio su tela
cm 60x120
Firmato e datato 51 al retro
Provenienza
Galleria del Cavallino, Venezia
Collezione privata
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Roberto Crippa Jr., con il n. ADN 43/4/XIX/02
Parere verbale di autenticità rilasciato dall'Archivio Roberto Crippa, a cura di Gimmi Stefanini, Galleria Pace, Milano
€ 8.000 - 12.000
60 Hsiao Chin
(Shanghai 1935 - 2023)
"Il giardino eterno 62" 1992
acrilico su tela
cm 100x100
Firmato e titolato al retro
Provenienza Collezione privata
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista, in data 4-7-1998
€ 8.000 - 12.000
Agostino Bonalumi
(Vimercate 1935 - Desio 2013) "Rosso" 2001
tela estroflessa e tempera cm 130x160
Firmato e datato 01 al retro
Provenienza
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Agostino Bonalumi. Sensorialità e astrazione" Galleria Blu, Milano, 2002, p. 93 in catalogo
Bibliografia
F. Bonalumi, M. Meneguzzo "Agostino Bonalumi. Catalogo Ragionato - Tomo II" Milano, Skira, 2015, p. 676, n. 1569 ill.
€ 20.000 - 30.000
Pablo Atchugarry (Montevideo 1954) "Fronde" 1991
marmo
cm 56x60x23
Firmato in basso
Provenienza
Collezione privata, Roma
Bibliografia
C. Pirovano "Atchugarry. Catalogo generale della scultura" vol. 3: 2014-2018 - Addenda, Milano, Mondadori Electa, 2020, p. 398, n. A103 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista
€ 15.000 - 20.000
Paolo Scheggi
(Firenze 1940 - Roma 1971) "Per una situazione" 1962
acrilico nero su tre tele sovrapposte
cm 65x60x5
Firmato, titolato e datato 1962 al retro
Provenienza
Collezione privata, Milano
Bibliografia
L. M. Barbero "Paolo Scheggi. Catalogo Ragionato" Milano, Skira, 2015, p. 220, n. 62 T 6 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Associazione Paolo Scheggi, Milano, con il n. APSM143/0003
€ 35.000 - 45.000
64
Giuseppe Capogrossi (Roma 1900 - 1972)
"Superficie" 1960 circa tempera su carta cm 17,5x12
Firmato e dedicato "a Nemo
Vicentini - XII.61" in basso
Provenienza
Galleria La Scaletta, S. Polo d'Enza Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Archivio Capogrossi, Roma, con il n. AC/516/T
€ 3.000 - 5.000
65
Pietro Consagra
(Mazara Del Vallo 1920 - Milano 2005)
"Porta di Giano n. 1" 1994
bronzo dorato, fusione a terra
cm 41x35x2,2
Firmato, datato 94 e numerato 1/3
La scultura è stata realizzata in 3 pezzi
unici
Provenienza
International Film, Milano
Collezione privata, Milano
Collezione privata, Treviso
Esposizioni
"Disegno e scultura nell'arte italiana del XX secolo" Museo della Permanente, Milano, 24 gennaio - 13 marzo 1995, p. 54, n. 39 ill. in catalogo
Bibliografia
L. M. Barbero "Pietro Consagra Catalogo Ragionato delle sculture" Milano, Skira, 2023, p. 576, n. 1994 POR 1 ill. a colori
€ 2.000 - 3.000
66
Sonia Delauvnay
(Odessa 1885 - Parigi 1979)
"Rythme coloré" Parigi 1936
gouache su carta
cm 29,5x24,6
Siglato, datato 19-1-36 e iscritto 1058 in basso a destra
Provenienza
Collezione Brito, Lisbona
Galleria Blu, Milano
Collezione privata, Milano
Bibliografia
"Quarant'anni in Blu" Milano, Galleria Blu, 1997, p. 56 ill. a colori
Opera registrata negli Archivi con il n. F.1058
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Jean Louis Delaunay e Richard Riss, con il n. SD 10 374 1058"
€ 10.000 - 15.000
67
Sonia Delaunay
(Odessa 1885 - Parigi 1979)
"Rythme couleur" Parigi 1971
gouache su carta cm 56x39
Firmato e datato 12-8-71 in basso a destra
Firmato, titolato, datato 1971 e inscritto n.1842 al retro
Provenienza
Collezione Sabine Hettner, Parigi
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Disidentico. Maschile/Femminile e oltre" Palazzo Branciforte, Palermo, 1998, p.152 in catalogo Richard Riss ha confermato l'autenticità dell'opera
Opera registrata negli Archivi con il n. SD 17 902 1842
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato e firmato dall'artista, in data 15-4-74
€ 12.000 - 18.000
Antonio Calderara
(Abbiategrasso 1903 - Vacciago 1978) "Spazio. Colore. Luce" 1972
olio su tavola
cm 24x27
Firmato, titolato, datato 12 marzo 1972 e dedicato "A Sergio Tosi con la mia più affettuosa amicizia" al retro
Provenienza
Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'artista
Opera registrata presso la Fondazione Antonio e Carmela Calderara, con il n. 0521
€ 15.000 - 25.000
Dipingo, dipingo e le mie pitture maturano nel colore luminoso e nella struttura sempre più semplice. Non più la natura, non più l'uomo, ma la natura e l'uomo dimensionati nel bisogno della più assoluta sintesi, portati a quell'estremo limite di essenzialità, nel quale finisce il ricordo per avere principio l'idea. Ambizione di una realtà d'immagine, che non è più la realtà, ma la più alta, la più pura, la più astratta espressione di quella realtà. In questo ordine il tempo perde il senso della sua misura per annullarsi nello spazio senza limite, nella luce senza sorgenti e l'orizzontalità e la verticalità, ordinata nella perfezione dell'angolo retto, si chiarisce statica immagine di un punto in movimento e si definisce nel costruirsi quadrato e rettangolo, misura organizzata di luce nello spazio di luce.
Antonio Calderara
Manlio Rho
(Como 1901 - 1957)
"Composizione" 1940-42 tecnica mista su tela cm 79x59
Firmato in basso a destra "M.RHO" da Enzo Rho in qualità di attribuzione postuma
Provenienza
Famiglia Rho, Como
Galleria del Cavallino, Venezia
Collezione privata, Bergamo
Esposizioni
"Arte non figurativa a Como dagli Anni Trenta ad oggi" Galleria Sant'Elia, Como, 20 settembre 1973
"Manlio Rho" Galleria del Cavallino, Venezia, 9 - 30 gennaio 1974 (datato 1942-1950)
"L'astrattismo di Manlio Rho"
Galleria d'arte Banchi Nuovi, Roma, aprile 1991, p. 28 ill. a colori
Bibliografia
L. Caramel “Rho. Catalogo Generale” Milano, Electa, 1990, p. 135 n. 1941-1942 3 ill.
L. Caramel “L’astrattismo di Mario Rho” Roma, Ed. Luccarini, 1991, p. 28 ill. a colori
€ 15.000 - 25.000
Nato a Como nel 1901, Manlio Rho frequenta diverse scuole tecniche, ma, artisticamente, si forma all' Istituto Carducci di Como. Dal 1918 si dedica all'insegnamento di arte decorativa e applicata. Segretario-economo del Regio Istituto nazionale di setificio Paolo Carcano dal 1923, nel 1929 diviene capo del reparto stampa della tessitura serica Aliverti & Stecchini, ruolo che manterrà fino al 1942, anno in cui si dimette dal ruolo di segretario-economo. Dal 1933 la pittura di Rho si volge all'astrattismo e le sue opere vengono accolte in importanti rassegne. Collabora con Radice all'allestimento della "Mostra di pittura moderna italiana" nel 1936, alla "Mostra coloniale per il I annuale della vittoria imperiale" nel 1937, e promuove nello stesso anno, insieme con Sartoris e Radice, la rassegna "La pittura nella scuola moderna di Milano". Aderisce nel 1938 al gruppo "Valori Primordiali" e due anni dopo firma insieme ad insigni esponenti dell'astrattismo comasco il "Manifesto del gruppo primordiali futuristi Sant'Elia". Dal '42 al '57, anno della morte, l'artista insegna disegno ornamentale-artistico presso l'Istituto tecnico industriale statale di setificio di Como.
70
Atanasio Soldati
(Parma 1896 - 1953)
"Composizione" 1949
olio su tela
cm 38x55
Firmato in basso a sinistra
Provenienza
Galleria Annunciata, Milano
Galleria Sianesi, Milano
Collezione privata, Pavia
Esposizioni
"Mostra antologica nel centenario dalla nascita"
Galleria d'Arte Niccoli, Parma, 14 dicembre 19962 marzo 1997
"Mostra antologica nel centenario della nascita"
Chiostri di S. Caterina - Oratorio de Disciplinanti, Finale Ligure, aprile - giugno 1997, p. 122 tav. 86 ill. a colori in catalogo e p. 175 n. 86 (pubblicato con la data 1949-1950)
Bibliografia
L. Caramel "Atanasio Soldati. Mostra antologica nel centenario della nascita" Galleria d'Arte Niccoli, Parma, 1996
E. Zanella Manara "Atanasio Soldati alla Galleria Niccoli di Parma", in "Titolo", Anno VII, n. 22, Perugia, inverno 1996-1997, p. 29 (pubblicato con la data 1949-1950)
L. Cavadini "Atanasio Soldati. Catalogo Generale dei dipinti" Bologna, BorArte, 2019, p. 199, n. 1949 14 ill. a colori a piena pagina
€ 10.000 - 15.000
71
Jean Dewasne
(Lilla 1921 - Parigi 1999)
"Roi de carreau" 1973
smalto su tavola
cm 50x64,5
Firmato e titolato al retro
Provenienza
Galleria Beniamino, Sanremo
Vismara Arte Contemporanea, Milano
Galleria Lorenzelli, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Jean Dewasne" Galleria Beniamino, Sanremo, 1974
"Jean Dewasne" Vismara Arte Contemporanea, Milano, maggio 1974
"Jean Dewasne" Galleria Lorenzelli, Milano, dicembre 1975, n. 13 in catalogo
Mr Gérard Galby, avente diritto di Jean Dewasne, ha confermato l’autenticità dell'opera
€ 4.000 - 6.000
72
Guy Vandenbranden (Bruxelles 1926 - 2014)
"Senza titolo" 1960
olio su tela
cm 110x90
Firmato e datato Anvers 60 al retro
Provenienza Galleria Pater, Milano Collezione privata
€ 3.000-5.000
73
Atanasio Soldati
(Parma 1896 - 1953)
"Composizione" (1935)
tempera su tavola
cm 34x50
Firmato in basso al centro
Provenienza Collezione privata, Siena
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Atanasio Soldati, Bologna, con il n. AS21014
€ 8.000 - 12.000
Atanasio Soldati
(Parma 1896 - 1953)
"Composizione n. 6" (1934) olio su tavola
cm 22x33
Firmato in alto a sinistra
Esposizioni
"Premio Marche" Ancona, 3 - 24 luglio 1960
Bibliografia
A. Gatto, L. Sinisgalli "Atanasio Soldati" Milano, Collezione pittori nuovi, Edizioni di Campo Grafico, 1934
G. Di Genova "Storia dell'arte italiana del '900Generazione Maestri storici, vol. III" Bologna, Edizioni Bora, 1995, p. 1462, tav. 1965
L. Cavadini "Atanasio Soldati. Catalogo Generale dei dipinti" Bologna, BorArte, 2019, p. 64, n. 1934 25 ill. a colori
€ 8.000 - 12.000
75
Mauro Reggiani
(Nonantola 1897 - Milano 1980)
"Ascolto" 1954
olio su tela cm 61x46
Provenienza
Collezione privata, Bergamo
Esposizioni
"XXVIII. Esposizione Biennale Internazionale d'arte" Sala XVL, Venezia, 1956, p. 233, n. 5 in catalogo
"XXXIII Mostra d’arte contemporanea“Movimento arte concreta” M.A.C. nazionale"
Civica Galleria d’Arte Contemporanea, Torre Pellice, 7 agosto - 5 settembre 1982
“MAC 1948 - 1958” Galleria Fonte d’Abisso,
Modena, 21 novembre 1987 - 13 febbraio 1988, p. 127, n. 39 ill. in catalogo
"I 4 Soli» 1954 - 1969 (una rassegna d'arte attuale)
Palazzo delle Mostre e dei Congressi, Alba, 18 novembre - 17 dicembre 1989, p. 100 ill. in catalogo
“Colore - Struttura. Una linea italiana 1945/1990”
Palazzo Pretorio, Prato, 7 aprile 1990 - 2 maggio 1990, p. 26, n. 1 ill. in catalogo
"Omaggio a Mauro Reggiani" Sala delle Colonne, Nonantola, 16 ottobre 1993 - 9 gennaio 1994
“MAC Movimento Arte Concreta 1948 - 1958"
Galleria Niccoli, Parma, marzo - maggio 1996, p. 80 ill. in catalogo
Bibliografia
L. Caramel “Reggiani. Catalogo Generale delle Pitture” Milano, Electa, 1990, p. 129, n. 1954 32 ill. (con misure errate)
€ 7.000 - 9.000
Victor Vasarely
(Pecs 1906 - Parigi 1997) "TOLNA" 1953-58
acrilico su cartone applicato su tavola cm 54,5x42,8
Firmato, titolato e datato 1953-58 (h.e.) al retro
Provenienza
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Pierre Vasarely, Aix-en-Provence
€ 15.000 - 25.000
77
Victor Pasmore
(Chelsham 1908 - Gudja 1998)
"Blue Development" 1970
olio su tavola
cm 41x41
Siglato al retro
Provenienza
Galleria Lorenzelli, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Victor Pasmore" Galleria Lorenzelli, Bergamo, novembre 1970, cat. 65
Bibliografia
A. Bowness, L. Lambertini "Victor Pasmore. Catalogo Ragionato di pittura, architettura e grafica" Milano, 2RC Editrice, 1980, cat. 457 ill.
€ 8.000 - 12.000
78
Bruno Munari (Milano 1907 - 1998)
"Negativo - Positivo giallo e bruno" 1939
tempera su tavola applicata su tavola
cm dipinto 26x33; cm tavola 37x43,5
Firmato in basso al centro
Firmato, titolato e iscritto "per autentica Munari 1989" al retro
Provenienza Collezione privataOpera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista in data 26-10-88
€ 6.000 - 8.000
Gio' Pomodoro
(Orciano Di Pesaro 1930 - Milano 2002) "Sfera" 1968
marmo nero del Belgio
diam. cm 40
Siglato, datato 68 e numerato 1/1
Provenienza
Vismara Arte, Milano
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
€ 8.000 -12.000
Quando Gio’ Pomodoro definisce ed attua, o per meglio dire attua e definisce quella che chiama “cattura del vuoto fuori” in corrispondenza col solido e coi solidi “creati agendo dal dentro verso il fuori”, esclude decisamente lo spazio in quanto fenomeno: esso come fattore agente e interagente nella compagine globale è persona del dramma, è soggettivato non meno della forma. L’esplorazione o apprensione dello spazio animato è momento indispensabile, ed equivale all’ingresso in un tempio, che sposta dalle abitudini e convenzioni e tira dentro l’estatico e il contemplativo, potendo non mancare di magica o religiosa suggestione, sia detto senza voler vincolare i siti di Pomodoro a un rievocato arcaico.
Carlo Ludovico RagghiantiWilliam Scott (Greenock 1913 - Bath 1989)
"Jar and Plate" 1971
olio su tela
cm 64x64,5
Titolato e datato 1971 al retro
Provenienza
Falchi Arte Moderna, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"William Scott" Falchi Arte Moderna, Milano, ottobre 1972, n.20 in catalogo
Bibliografia
M. Valsecchi "William Scott" Milano, Falchi Arte Moderna, 1972, ill. a colori British Council Lecture, 1972, slide 71
S. Whitfield, L. Inglis "William Scott: Catalogue Raisonné of Oil Paintings" Londra, Ed. Thames and Hudson, 2013, n. 705
€ 40.000 - 60.000
Lynn Chadwick (Londra 1914 - Stroud 2003) "Winged Figures II" 1975 bronzo parzialmente lucidato cm 47x43x38
Impresso con il monogramma dell'artista e inscritto 688S 2/9
Provenienza
Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano
Bibliografia
D. Farr and E. Chadwick “Lynn Chadwick Sculptor: with a Complete Illustrated Catalogue 1947-1996" Gloucestershire, Lypiatt studio - StroudGlos ed. 1997, p. 294, n. 688S ill. (un altro esemplare)
€ 30.000 - 35.000
Giorgio Morandi
(Bologna 1890 - 1964)
"Natura morta" 1943
matita su carta
cm 24x32,5
Firmato e datato 1943 in basso a destra
Provenienza
Galleria Barbaroux, Milano
Galleria Dombrosky, Milano
Collezione Dorazio, Todi
Galleria Erker, St. Gallen
Collezione privata, Bologna
Collezione privata, Venezia
Collezione privata, Monza
Bibliografia
E. Tavoni "Morandi. Disegni. Secondo volume" Sasso Marconi, La Casa Editrice
dell'Arte Sasso Marconi, 1984, n. 365 ill. E. Tavoni "Morandi. Disegni. Catalogo generale" Milano, Electa, 1994, p. 77 n. 1943 10 ill.
€ 25.000 - 35.000
Giorgio de Chirico
(Volos 1888 - Roma 1978) "Combattimento di Puritani" 1959-60
olio su tela
cm 85x74,5
Firmato in basso a destra
Provenienza
Galleria Gussoni, Milano Collezione privata
Esposizioni
"Giorgio de Chirico" Galleria Gussoni, Milano, marzo 1960
Bibliografia
P. Picozza, E. Pontiggia "Giorgio de Chirico. Catalogo generale Vol. 5 (19141976)" Imola, Maretti editore, 2023, p. 265, n. 2161 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, con il n. 033/09/22 OT
€150.000 - 200.000
Qui, con colori e forme definiti e rinforzati, de Chirico mette in scena una sorta di teatrino dei pupi – si veda soprattutto il personaggio baffuto di destra – dove si mescolano abilmente elementi della metafisica ferrarese e richiami al mondo teatrale e del folklore. Le sfumature rosa, gialle e verdi, dipinte prima con pennellate rapide e sottili, lasciano il posto a una maggiore e chiaroscurata plasticità scultorea, da legno dipinto, che richiama l’opera dei pupi siciliana e la sua espressiva e frenetica enfaticità di gesti: un altro inesistente mondo fantastico.
Paolo BaldacciIl Combattimento di Puritani di Giorgio de Chirico, olio su tela databile 1959-1960, costituisce, più che una replica, una sofisticata rivisitazione di alta qualità dell’omonima opera realizzata dall’artista tra il 1932 e il 1933. Essa fa parte del cosiddetto ciclo dei Puritani, che assieme a quello dei Costruttori di Trofei (iniziato nel 1928), dei Calligrammes (1929 e seguenti) e dei Bagni Misteriosi (1934-38) rientra in quella produzione che l’artista stesso definiva “ricerche di invenzione e di fantasia”1 e che costituisce la vetta della sua espressione artistica negli anni Trenta.
Rispetto agli altri temi, il ciclo dei Puritani nasce in un contesto specificamente italiano e teatrale, in conseguenza dell’importante incarico conferitogli nell’agosto del 1932 per realizzare la messinscena e i costumi dei Puritani di Vincenzo Bellini, melodramma serio in tre parti del 1834, in occasione della prima edizione del Maggio musicale fiorentino (1933).
L’intento degli organizzatori del Maggio musicale era quello di fare della neonata rassegna “una palestra rinnovatrice della scenografia europea”2, e per questo motivo essi si rivolsero a de Chirico, la cui fama era già consolidata dai grandi successi ottenuti a Parigi e a Montecarlo per la realizzazione delle scene e dei costumi de La Giara e di Le Bal (rispettivamente nel 1924, per i Ballets Suédois di Rolf de Maré, e nel 1929, per i Ballets Russes di Diaghilev). Si riteneva infatti, e non senza ragione, che la fervida creatività di de Chirico potesse costituire quel tramite necessario e tanto ricercato tra la cultura artistica e teatrale italiana – ancora molto tradizionale – e la modernità delle avanguardie europee. Ottimo intento e ottima scelta, che tuttavia non teneva conto dell’arretratezza del pubblico e di gran parte della critica. Infatti, la sera del 25 maggio del 1933, quando si aprì il sipario ed entrarono in scena i cantanti nei loro costumi chiarissimi e sfumati di colori pastello, “successe un putiferio”3 . Le rivoluzionarie proposte di de Chirico erano così ardite e radicali che furono accolte con fischi e furibonde proteste da parte del pubblico, innescando una feroce polemica lanciata sulle pagine del quotidiano fiorentino “La Nazione” dal critico Aniceto Del Massa (assolutamente negativo) e che finì per coinvolgere nomi illustri della cultura dell’epoca tra cui: Anton Giulio Bragaglia, Alessandro Pavolini, Elio Vittorini, Bruno Barilli (tra tutti il più favorevole), e molti altri. Il pubblico, completamente spiazzato dinnanzi al candore abbagliante di scene e costumi, disapprovò rumorosamente, convinto com’era, e seguito anche da gran parte della critica, che l’ambientazione del melodramma belliniano nel Seicento inglese, esigesse solo accuratezza storica e rigore documentale. I puritani, che Del Massa definiva come “gente austera e piuttosto vestita di scuro”4 , nella messinscena dechirichiana diventavano, come scriveva divertito Bruno Barilli, dei personaggi lunari, “soldati al borotalco, corpi di garza, infarinati guerrieri”: fu infatti Barilli, raffinato scrittore, critico e musicista lui stesso, uno dei pochissimi a comprendere il vero significato della modernità ‘galvanizzante’ del progetto di scena, che descrive con parole che rendono perfettamente quella che doveva essere l’atmosfera generale in quella notte di maggio:
1 G. de Chirico, testo di presentazione per la mostra alla Seconda Quadriennale d’Arte Nazionale, Roma, Palazzo delle Esposizioni, febbraio-luglio 1935, p. 91
2 A. Pavolini, Importanza del Maggio, “Il Bargello”, 30 aprile 1933 in Giorgio de Chirico: “I Puritani” 8 bozzetti per scene e costumi, “Maggio Musicale”, Firenze 1933, a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco, Galleria Ferretti, Viareggio 1981, p. 1.
3 G. de Chirico, Memorie della mia vita, Rizzoli, Milano 1962, p. 140.
4 A. Del Massa, “La Nazione”, 17 giugno 1933.
“Scene, costumi, ambiente costituivano una vera mostra del bianco. Ma non di biancheria, come quella della Rinascente – intendiamo del bianco pittorico. Una sinfonia, una scala di toni candidi – la tastiera in do maggiore. Diatonismo assorbente, che assorbiva la vista, intontiva. Bianco azzurro, bianco biondo, sgargiante chiaro scuro, tutta la gamma dei bianchi distesa sapientemente per dare l’impressione di un bassorilievo neoclassico, o meglio d’un Foro monumentale, anzi d’una foresta scolpita squillante e travolta in un pandemonio di bianco cloroformio. Nel pallore spettrale e violento, dame e cavalieri lunari, soldati al borotalco, corpi di garza, infarinati guerrieri senza peso in lunghe camicie da ospedale, migravano tra velature e trasparenze da zanzariere. […] Vedevi i personaggi sorgere da un vero bagno di calce ed essiccare d’un subito in mezzo a quello sterminato chiarore. Su tutto, la cipria a sacchi – o la farina del diavolo. Le parrucche aderenti e rigide, vere cuffie di gesso, con l’ondulazione permanente. Le mani, le braccia delle nobildonne parevano inguantate di biacca asciutta fino alle ascelle. Non si doveva vedere nessun pezzo di pelle scoperta […]. Facce di magnesia – criniere dipinte, cimieri e piume di naftalina. Costumi saldati all’amido, con delle striature serpeggianti e sottili di colori rosa e grigi, e qualche toppa verde, d’un verde radioso e chiaro. Puritani grecizzati, sorpresi in gruppi plastici, sulla linea dell’Equatore. Tutto rifuggiva dal vero. Armi, attrezzi, cannoni di cartapesta sugli spalti del castello. E statuoni di antenati con una testa d’uovo, disegnati entro nicchie colossali a fondo rosso-grigio. E dalle arcate aperte ampie e alte quanto la scena si vedeva un cielo levigato gonfiarsi d’azzurro spumoso e leggero sulle bianche e acuminate tende del campo militare. Euforia dell’etere – Colori puri – Ostentata liberazione – grandiosità dello spazio […]. Sul pavimento intonacato anch’esso a righe bianche e nere, tutte quelle figure che avevan la tremarella crocchiavano a suon di musica come i pezzi d’un giuoco dei tarocchi. Insomma una meraviglia riuscita dell’effetto. Quanta ironia e fantasia sprofondante con una sonorità secca in quel baratro scenico. Sembrava una scarica di confettura contro il vetro che copre una reliquia autentica: il Melodramma”.5
Durante le prove Barilli aveva intervistato de Chirico, il quale, alla domanda su quale rapporto ci fosse tra la sua scenografia e la musica di Bellini, aveva risposto “senza orgoglio ma senza umiltà, con la bravura di un combattente”: “Il rapporto scandaloso che corre fra la pittura moderna e la vecchia musica d’opera. Del resto, la tradizione qualche volta bisogna tradirla per ritornare a riprenderla e a riamarla”.
“Finalmente – conclude Barilli – s’è visto alla ribalta splendere vertiginoso questo concetto metafisico, come un mondo nuovo sotto una folgore sospesa – o se meglio v’aggrada s’è vista la messinscena di un pittore di genio. […] De Chirico non è un sarto, è un maestro del colore. Come ho detto, il pubblico fischiò la prima sera, la seconda sera fischiò e fischiò anche alla terza, e scoppiarono molte polemiche”.
In realtà, per riprendere una giusta osservazione di Alessandro Tinterri, in quel clima fiabesco era probabilmente contenuto il senso di una proposta più vasta sulle finalità stesse del teatro, che per de Chirico aveva il compito “di introdurre gli spettatori in un’altra atmosfera, fantastica, alta, di evasione nel meraviglioso”6 . Inoltre, la nuova interpretazione dello spazio teatrale e degli attori trovava una sua naturale e concreta evoluzione nelle scene di combattimento dei puritani, che si presentavano come blocchi bianchi e colorati uniformi.
Nei due dipinti, quello del 1959-1960 e quello del 1932-1933, più chiaro e sfumato, de Chirico mantiene lo stesso impianto compositivo a blocco. La scena tumultuosa del combattimento tra i puritani di Cromwell e l’esercito regio degli Stuart diventa un gruppo, fermo nei suoi gesti e collocato in primo piano, in uno spazio indefinito che potrebbe essere una stanza, un proscenio teatrale, un aperto orizzonte campestre. La mancanza di dettagli realistici contribuisce a caricare la scena di mistero e ambiguità, ma il fumo e il bagliore delle fiamme sullo sfondo delineano chiaramente lo scenario di guerra.
Nella mischia della battaglia si distinguono corpi riversi e arti penzolanti; personaggi dai tratti somatici di burattini di cartapesta e costumi sgargianti con decori stilizzati brandiscono con ostentazione pugnali, lance e aste da torneo, alternandosi a manichini guerrieri dalle teste ovoidali. con elmi e mantelli, in una suggestiva scena di azione corale. Tuttavia, come nel precedente ciclo dei Gladiatori (1927 e seguenti), di cui i Combattimenti di Puritani si presentano come una chiara prosecuzione in aperto dialogo tematico e stilistico, l’opera è concepita come “un blocco policromo dinamico e statico nello stesso tempo” con una sua valenza plastica e formale autonoma e conclusa 7 .
5 B. Barilli, I puritani di de Chirico, in “Il lavoro fascista”, 19 luglio 1933.
6 A. Tinterri, «L’alba appar’ì» (Firenze 1933), in “Teatro e Storia”, Annali 29 XXII (2008), p. 379.
7 P. Baldacci, Giorgio de Chirico. Gladiatori 1927-1929, catalogo della mostra, Varese, Villa Panza, 4 ottobre-14 dicembre 2003, p. 104
L’aura sognante e un po’ eterea da favola cavalleresca che caratterizzava la prima versione viene abbandonata nella seconda che enfatizza invece l’aspetto marionettistico che era già ben evidente nei costumi progettati per i personaggi-manichino del melodramma belliniano. Qui, con colori e forme più definiti e rinforzati, de Chirico mette in scena una sorta di teatrino dei pupi – si veda soprattutto il personaggio baffuto di destra – dove si mescolano abilmente elementi della metafisica ferrarese e richiami al mondo teatrale e del folklore. Le sfumature rosa, gialle e verdi, dipinte prima con pennellate rapide e sottili, lasciano il posto a una maggiore e chiaroscurata plasticità scultorea, da legno dipinto, che richiama l’opera dei pupi siciliana e la sua espressiva e frenetica enfaticità di gesti: un altro inesistente mondo fantastico.
Paolo Baldacciprima versione, 1932-1933
Fausto Melotti
(Rovereto 1901 - Milano 1986) "Kore" 1954
ceramica smaltata h cm 102
Firmato all'interno
Provenienza
Collezione privata
Bibliografia
G. Celant "Melotti. Catalogo generale delle sculture e dei bassorilievi" Milano, Electa, 1994, tomo I, p. 95, n. 154 4 ill. A. Commellato, M. Melotti "Fausto Melotti. L'opera in ceramica" Milano, Skira, 2003, p. 126 n. 32 ill.
Opera registrata presso la Fondazione
Fausto Melotti, Milano, con il n. 1954 4
€ 40.000 - 60.000
Nel mito antico, Kore “la fanciulla”, altro nome di Persefone, figlia di Demetra, un giorno viene rapita da Ade, il re degli Inferi mentre raccoglie fiori in un prato, e viene portata negli abissi dell’oltretomba. Kore scompare nel sottosuolo e fa il suo ritorno in primavera.
La terra che era inaridita riprende a fare fiori e frutti, per volere della madre Demetra, divinità dei raccolti, la quale durante la sparizione di Kora aveva mandato un’annata terribile sulla terra, che non fece germogliare alcun seme. L’opera dalla struttura filiforme in ceramica smaltata di Fausto Melotti, è ispirata alle statuecolonna dell’antica Grecia che rappresentano la figura di Persefone.
Renato Guttuso
(Bagheria 1912 - Roma 1987) "Interno con damigiana" 1960
olio su tela cm 90x116
Firmato in basso a destra
Provenienza
Galleria La Nuova Pesa, Roma
Galleria d'arte Lisi, Roma
Galleria Sianesi, Milano
Galleria Falsetti, Prato
Galleria Santa Croce, Firenze
Galleria Mentana, Firenze
Collezione privata, Bergamo
Esposizioni
"2a Mostra mercato nazionale d'arte contemporanea" Palazzo Strozzi, Firenze, 21 marzo - 19 aprile 1964, a cura della
Galleria Lorenzelli di Milano
"Renato Guttuso" La Rosta due, Bari, 25 febbraio - 16 marzo 1968, ill. in catalogo
Bibliografia
D’Ars Agency, a V n.2, Milano, 20 febbraio - 30 aprile 1964, p. 69, ill. a colori
La Gazzetta del Mezzogiorno, Bari, 9 marzo 1968, ill.
E. Crispolti "Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso” Volume secondo, Milano, Mondadori, 1984, p.187, n. 60/43 ill.
€ 50.000 - 70.000
Le Nature morte sono protagoniste di una grande stagione della pittura guttusiana, dove la sua intenzionalità di realismo prende la massima consistenza e si esprime in una personalissima immagine di materialità del reale.
Per Guttuso, l'opera è la cronaca di quello che sta accadendo: raccontare la vita nella sua dimensione più quotidiana.
La natura morta è un motivo conduttore della sua pittura, una lunga esplorazione delle cose reali, l'oggetto di indagine per le sue ricerche formali e cromatiche: egli racchiude i suoi oggetti in forme che risultano chiuse e compatte, nonostante la loro deformazione.
I suoi interni raccolti e quotidiani traboccano di oggetti dalla notevole consistenza materica, quasi tangibile, in virtù anche dell’utilizzo di una pennellata decisa e robusta. La sua potenzialità espressiva si esplica nel contrasto di tonalità pure: gialli pieni, rossi energici e blu intensi.
Le angolature sono spesso ingrandite e gli ambienti appena accennati perché l’attenzione si concentri sugli oggetti, accatastati sul tavolo in composizioni disordinate e casuali, che in realtà Guttuso assembla con cura nel proprio studio e poi ritrae con combinazioni sempre differenti.
E. Crispolti
Enrico Baj
(Milano 1924 - Vergiate 2003)
"Dama dell'Ordine di San Maurizio" 1969
acrilico, collage, ovatta, passamaneria, decorazioni, oggetti e stoffa su tela cm 130x97
Firmato in basso a sinistra
Provenienza
Studio Marconi, Milano
Collezione privata, Milano
Bibliografia
E. Crispolti "Catalogo Generale dell'opera di Enrico Baj" Torino, Bolaffi, 1973, p. 206, n. 1493 ill.
€ 25.000 - 35.000
Come osserva Roberto Sanesi i "Generali ostentano le medaglie al valore. I loro volti sono le due facce del potere economico e militare, le due facce delle gerarchie che ordinano la società.
Enrico Baj fuori dal suo studio di via Bertini, Milano 1961 © Roberta Cerini Baj
87
Valerio Adami
(Bologna 1935)
"Studio per Narciso" 1976 acrilico su cartoncino applicato su tavola
cm 37,4x27,4
Firmato e datato 76 in basso a sinistra
Provenienza
Sotheby's Arte Moderna e Contemporanea, Milano, 22 novembre 1994, lotto 103 Collezione privata, Milano"
€ 5.000 - 7.000
88 Salvo
(Leonforte 1947 - Torino 2015)
"Senza titolo" 1991
olio su cartone telato
cm 35x25
Firmato e datato 91 al retro
Provenienza
Galleria Enzo Cannaviello, Milano
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S1991-076
€ 8.000 -10.000
89 Karel Appel
(Amsterdam 1921 - Zurigo 2006)
"Figure" 1973
olio su carta intelata
cm 77x50
Firmato e datato 73 in basso a destra
€ 8.000 - 12.000
90
Enrico Baj
(Milano 1924 - Vergiate 2003) "Decorato" 1968
acrilico, collage, ovatta, passamaneria, decorazioni, oggetti e stoffa su cartone
pressato su tavola cm 49x36
Provenienza Collezione privata, Milano
Bibliografia
E. Crispolti "Catalogo Generale dell'opera di Enrico Baj" Torino, Bolaffi, 1973, p. 238, n. 1323 bis ill.
€ 7.000 - 9.000
91
"Salvatore Fiume
(Comiso 1915 - Milano 1997)
"Monumento al gallo" 1984 olio su tela applicata su masonite cm 115x148
Firmato e datato 1984 in basso a sinistra
Provenienza
Collezione privata
Esposizioni
"Fiume a Siracusa. Pitture - sculture - disegni" Museo Archeologico, Ortigia, 10 maggio - 30 settembre 1986, n. 71 in catalogo
"Salvatore Fiume. De Architectura Pingendi. L'immagine della donna nella pittura di Salvatore Fiume" Sporting d'Hiver, Montecarlo, 1987, n. 24 in catalogo "Salvatore Fiume. Insinuazione metafisica"
Provveditorato al Porto, Venezia, settembre 1989, p. 81 n. 57 in catalogo "Fiume a Mosca" Palazzo delle Esposizioni, Mosca, 19 Luglio - 18 Agosto 1991, n. 24 in catalogo Palazzo Comunale, Fellbach, 1996
Bibliografia
E. Gualazzi, P. Levi "Catalogo dei dipinti e dei disegni di Salvatore Fiume. Opere dal 1945 al 1985" Milano, Giorgio Mondadori & Associati, 1985, p. 220 n. 68
L. Caprile "Salvatore Fiume. Dipinti e sculture 1950-1996" Milano, Galleria Prima Visione
Artesanterasmo, 2000, n. 21
"Fiume Catalogo Generale delle Opere 1930 - 1997" Milano, Techne Editore - Artesanterasmo, 2003, p. 209, n. 426 ill. a colori
€ 6.000 - 8.000
92
Salvatore Fiume
(Comiso 1915 - Milano 1997)
"Statua equestre" 1952 olio su tela su masonite cm 76x60
Firmato in basso a destra
Esposizioni
"Salvatore Fiume. Mostra Antologica" Palazzo Reale, Milano, 1974, n. 16 ill. in catalogo
Bibliografia
E. Gualazzi, P. Levi "Catalogo dei dipinti e dei disegni di Salvatore Fiume. Opere dal 1945 al 1985" Milano, Giorgio Mondadori & Associati, 1985,
p. 306, n. 70 ill.
F. Solmi "Salvatore Fiume. De Architecture Pingendi. L'immagine della donna nella pittura di Salvatore Fiume" Trento, Dolomia Editrice d'Arte, 1987, n. 75
F. Solmi "Salvatore Fiume. Insinuazione metafisica" Venezia, Marsilio Editori, 1989, p. 48 n. 18
AA.VV. "Fiume a Mosca" Parma, Augusto Agosta
Tota editore e Arte Immagine Santerasmo International, 1991, n. 75
"Fiume Catalogo Generale delle Opere 1930 - 1997" Milano, Techne Editore - Artesanterasmo, 2003, p. 42, n. 45 ill. a colori
€ 4.000 - 6.000
36
Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Lampe femme" 1955 vaso in ceramica, parzialmente dipinto h cm
Variante di colore dall'edizione ideata nel 1955 e realizzata in 100 esemplari Timbro e marchio Edition Picasso Madoura Plein Feu D'après Picasso
Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia
94
Pablo Picasso
(Malaga 1881 - Mougins 1973)
"Quatre visages" 1959 brocca in ceramica smaltata h cm 22,5
Timbro e marchio Edition Picasso Madoura Plein Feu Esemplare 44/300
Ideata nel 1959 e realizzata nell'edizione di 300 esemplari
Provenienza
Collezione privata, Milano
Bibliografia
A.R. 436
€ 3.500 - 4.500
95
cm 100x70,5
Firmato, titolato e datato 89 in basso a destra
Studio d'arte Cannaviello, Milano
Collezione Carlo Monzino
Collezione privata, Trento
€ 8.000 - 12.000
96
Francis Bacon
(Dublino 1909 - Madrid 1992)
"Portrait de Michel Leiris, from Requiem pour la Fin des Temps" 1977
acquaforte acquatinta su carta Arches
foglio cm 67x52; lastra cm 29,8x25
Firmato e numerato 62/100 in basso
Pubblicata da Georges Visat, Parigi, con il timbro a secco
Provenienza
Collezione privata, Milano
Bibliografia
B. Sabatier "Francis Bacon. Oeuvre graphiqueGraphic work, Catalogue Raisonné" Parigi, Ed. Bruno Sabatier, 2012, pp. 36-37, n. 2 ill. a colori
€ 6.000 - 8.000
Leonardo Cremonini
(Bologna 1925 - Parigi 2010)
"Senza titolo (Femmes au balcon)" 1963
olio su tela
cm 92,5x73
Siglato e datato 63 in basso a destra Firmato e datato 63 al retro
Provenienza
Galerie du Dragon, Parigi (acquistato direttamente dall'artista)
Galleria d'Arte Galatea, Torino
Collezione Heytens, Waterloo
Collezione Fimbrux SA (Galerie Farber), Bruxelles (acquisita dalla Collezione Heytens nel 1976)
Collezione privata, Vaduz (acquisita dal precedente proprietario nel 2006)
Esposizioni
Galerie du Dragon, Parigi, 1964
"International Exhibition of Contemporary Painting and Sculpture"
Carnegie Institute Museum of Art, Pittsburgh, 30 ottobre 1964 - 10 gennaio 1965, n. 210-56
"Leonardo Cremonini. Mostra antologica 1953-1969" Galleria Civica d'Arte Moderna, Bologna, 15 ottobre - 15 novembre 1969, n. 70 in catalogo "Cremonini: opere dal 1960 al 1984"
Palazzo Racani-Arroni, Spoleto, giugnoluglio 1984, n.p., n. 10, ill. in catalogo "Cremonini: opere dal 1953 al 1985"
Spedale Santa Maria della Scala, Siena, luglio - settembre 1986
Bibliografia
J. Brosse "Leonardo Cremonini" Bologna, Grafis, 1979, p. 99 n. 56 ill.
W. Rubin "Leonardo Cremonini" Bologna, Grafis, 1987, n. 65 ill.
*Lotto in temporanea importazione doganale. Soggetto ad un ulteriore IVA del 10% sul valore di aggiudicazione per i residenti U.E."
€ 6.000 - 8.000
Esposizioni
Fausto Pirandello
(Roma 1899 - 1975)
"Rinascenza e Universalità della chiesa" 1940
olio su tavola
cm 76,2x150
Firmato in basso a sinistra
Provenienza
Collezione privata, Catania
Collezione privata
"Fausto Pirandello. Pastelli" Galleria d'Arte Moderna, Paternò, maggio - luglio 1983
"Fausto Pirandello 1899-1975" Palazzo Ricci, Macerata, 2 giugno - 16 settembre 1990, p. 47 in catalogo
Bibliografia
G. Giuffrè "Fausto Pirandello. Con un'appendice di scritti inediti" Roma, Edizioni della Cometa,1984, tav. 70 ill.
M. Fagiolo dell'Arco "Scuola Romana. Pittura e
scultura a Roma dal 1919 al 1943" Roma, De Luca,1986, p. 176
C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello" Roma, LeonardoDe Luca Editori, 1991, n. 153
C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello" Milano, Edizioni Charta, 1995, p. 51
M. Fagiolo dell'Arco, C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello. La vita attuale e la favola eterna" Milano, Edizioni Charta,1999, p. 80
C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello. Catalogo Generale" Milano, Electa, 2009, p. 127, n. 205 ill."
€ 20.000 - 30.000
L'opera fa parte della serie di quattro bozzetti realizzati da Pirandello per il concorso promosso dall'Ente Autonomo E 42 per l'Arte e la Decorazione, bandito il 19 settembre 1940, per la decorazione a mosaico del salone centrale del Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi di Roma.
Salvo (Leonforte 1947 - Torino 2015) "Primavera" 2007
olio su tela cm 80x130
Firmato, titolato e datato Dic '07 al retro
Provenienza
Bugno Art gallery, Venezia Collezione privata, Napoli
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S2007-138
€ 100.000 - 150.000
100
Mario Schifano
(Homs 1934 - Roma 1998) "Paesaggio anemico" 1976 smalto e pastello su tela cm 70x119
Firmato al centro
Provenienza
Galleria Nuovo Sagittario, Milano
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato
dall’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 05950240302
€ 8.000 - 12.000
101
Asger Jorn (Vejrum 1914 - Arhus 1973)
"Senza titolo" 1969
tecnica mista e collage di carte
cm 35,8x25,2
Firmato e datato 69 in basso al centro
Provenienza Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Silkeborg Kunstmuseum, e registrata negli archivi con il n. T800, in data 1-6-90
€ 4.000 - 6.000
102
Mimmo Rotella
(Catanzaro 1918 - Milano 2006)
"Senza titolo" 1954
décollage su faesite
manifesti, colla
cm 32x40
Firmato in basso a sinistra
Provenienza
Libreria dell'Oca, Roma
Collezione privata, Roma
Bibliografia
G. Celant "Mimmo Rotella. Catalogo Ragionato. Volume primo 1944-1961. Tomo II. Integrazioni e aggiornamenti"
Milano, Skira, 2020, p. VI, n. 1954 110 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione
Mimmo Rotella, Milano, con il n. 2071
DC 954/954, in data 22-9-2017
€ 10.000 - 15.00
cm 120x100
Firmato e numerato 6/60 al retro
€ 12.000 - 18.000
Firmato e numerato 244/450 al retro
€ 6.000 - 8.000
Giorgio Griffa (Torino 1936)
"Linee orizzontali" 1973
acrilico su tela
cm 153,5x201
Firmato e datato 1973 al retro
Provenienza
Collezione privata, Torino
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio
Giorgio Griffa, Torino, con il n. AGG1973-028
€ 25.000 - 35.000
106 Salvo (Leonforte 1947 - Torino 2015) "Da E. Broglio" 1984 olio su tela cm 30,5x40
Firmato, titolato e datato 84 al retro
Provenienza
Collezione privata, Lodi
Opera accompagnata da certificato di autenticità firmato dall'artista
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S1984-91
€ 8.000 - 12.000
107
Salvo
(Leonforte 1947 - Torino 2015) "Luglio" 1980
olio su carta di giornale applicata su tavola
cm 28x46
Firmato titolato e datato 80 al retro
Provenienza
Collezione privata, Lodi
Opera accompagnata da certificato di autenticità firmato dall'artista
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S1980-103
€ 6.000 - 8.000
Renato Guttuso
(Bagheria 1912 - Roma 1987)
"Natura morta con cestino e libri" 1959
olio su tela
cm 65x80
Firmato in basso a destra
Firmato e datato 59 al retro
Provenienza
Lino Mezzacane, Roma
Toninelli Arte Moderna, Milano - Roma
Galleria Nuovo Sagittario, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
"I pittori italiani dopo il novecento"
Palazzo Scuola Media Curtatone e Montanara, Pontedera, 23 dicembre 1969 - 4 gennaio 1970; Galleria Civica d'Arte Moderna, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 11 gennaio - 15 febbraio 1970; Palazzo Reale, Milano, marzo 1970
"Guttuso" Mediterranea Galleria d'Arte, Napoli, 24 novembre - 4 dicembre 1975, n. 2 ill. in catalogo
Bibliografia
"Arte Figurativa Antica e Moderna" a. VIII, n. 47, settembre - ottobre, 1960. p. 50, fig. 2
E. Crispolti "Catalogo Ragionato
Generale dei dipinti di Renato Guttuso. Volume secondo" Milano, Mondadori, 1989, p. 164, n. 59/88
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
€ 15.000 - 20.000
109
Edgardo Mannucci
(Fabriano 1904 - Arcevia 1986) "Senza titolo" 1966
rame e ottone su base in pietra (pezzo unico) h cm 50 (base cm 7x7x7)
Provenienza
Collezione privata, Bologna
Esposizioni
Galleria Gherardi30, Senigallia, 2013
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da Barbara D'Incecco
€ 2.500 - 3.500
110
Maria Lai
(Ulassai 1919 - Cardedu 2013) "Senza titolo" 1979
tecnica mista, xerografia a colori, stoffa e filo cm 28x37
Firmato e datato 79 in basso a sinistra
Provenienza
Collezione privata, Roma
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio
Maria Lai, Lanusei, con il n. AA 092/18
€ 8.000 - 12.000
Salvo
(Leonforte 1947 - Torino 2015)
"Una sera" 1994
olio su tela
cm 60x50
Firmato e titolato al retro
Provenienza
Collezione privata, Trento
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S1994-68
€ 40.000 - 50.000
Renato Guttuso (Bagheria 1912 - Roma 1987) "Tronco d'ulivo" 1957
olio su tela
cm 65x55,3
Firmato in basso a destra Firmato al retro
Provenienza
Galleria Il Fante di Picche, Livorno
Graphis Arte, Livorno
Galleria Guastalla, Livorno
Collezione privata, Roma Collezione privata, Varese
Bibliografia
E. Crispolti "Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso. Volume secondo" Milano, Mondadori, 1984, p. 81, n. 57/48 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
€ 8.000 - 12.000
113
Alighiero Boetti
(Torino 1940 - Roma 1994)
"Al Pantheon" 1990
collage e tecnica mista su carta intelata
cm 71x100
Firmato in basso al centro
Provenienza
Collezione Casamonti, Firenze Collezione privata
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 2521
€ 15.000 - 25.000
114
Alighiero Boetti
(Torino 1940 - Roma 1994) "Senza titolo" 1984
tecnica mista su carta cm 101x71
Provenienza
Collezione Casamonti, Firenze
Collezione privata, Firenze Collezione privata
Bibliografia
Archivio Alighiero Boetti "Alighiero Boetti. Catalogo Generale. Tomo Terzo / 2a" Milano, Electa, 2022, p. 132, n. 1712 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 2525
€ 8.000 - 12.000
Alighiero Boetti
(Torino 1940 - Roma 1994) "Insicuro Noncurante" 1975-1976
portfolio completo di 81 tavole di cm 55x45 ciascuna, in contenitore originale di tela rossa di cm 56x48.5x3.2
Le 81 tavole comprendono ottanta fogli con immagini, tra cui un pezzo unico (tecniche miste, stampe, collage, fotografie, disegni, alcune realizzate a mano dall'artista, variano da un esemplare all'altro) e un colophon
Firmato e numerato 1 sulla tavola n. 81, eseguito nel 1975, edizione di 41+IV esemplari, 2R Rinaldo Rossi, Genova
Provenienza
Collezione Molino, Milano Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Alighiero Boetti" Saman Gallery, Genova, 23 ottobre 1975
"Alighiero Boetti" Studio Marconi, Milano, marzo 1976
"Alighiero Boetti" Galleria D'AlessandroFerranti, Roma, 19 maggio - 9 giugno 1976
"Alighiero Boetti" Annemarie Verna, Zurigo, 25 febbraio - 15 marzo 1977
"Alighiero Boetti" Galleria dell'Ariete, Milano, 31 marzo 1977
Kunsthalle, Wilhelmshaven, 16 ottobre21 novembre 1982, p. 45
"Alighiero Boetti" Loggetta Lombardesca, Ravenna, 15 dicembre 1984 - 24 febbraio 1985
"Alighiero Boetti. Insicuro Noncurante"
Le Nouveau Musée, Villeurbanne, 7 febbraio - 20 aprile 1986; Villa Arson, Nizza, 30 aprile - 30 giugno 1986; Stedelijk Van Abbemuseum, Eindhoven, 30 novembre 1986 - 11 gennaio 1987, p. 17, 90
Le Magasin, Grenoble, 8 novembre 1986 - 11 gennaio 1987
Locus Solus A.C., Genova, 19 febbraio 1987
Musée Savoisien, Chambéry, 7 marzo11 marzo 1987
Villa du Parc, Annemasse, 22 gennaio - 5 marzo 1988
Galerie L'Encan, Lou-vain-la-Neuve, 30 novembre - 22 dicembre 1988
"Alighiero Boetti" Museo Casabianca, Malo, 9 dicembre 1990 - 13 gennaio 1991 Kunstlerhaus/Neue Galerie/ Stadtmuseum, Graz, 3 ottobre - 8 novembre 1992
Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain, Nizza, 23 marzo - 16 giugno 1996, p. 35
"Alighiero Boetti" Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 10 maggio - 1 settembre 1996, pp. 196, 242 ill.
Neues Museum Weserburg Bremen, Bremen, 22 giugno - 2 settembre 1997, pp.216-217
Musée de Valence, Valence, 14 maggio - 30 agosto 1998, p.89
"Alighiero Boetti" Whitechapel Art Gallery, Londra, 14 settembre - 7 novembre 1999, p.77
"Alighiero Boetti" Institut National des Sciences Appliquées, Lione, 5 gennaio - 17 febbraio 2000
"Alighiero Boetti" La Biennale di Venezia, Venezia, 10 giugno - 4 novembre 2001
"Alighiero Boetti" 38 Langham Street, Londra, 19 settembre - 26 ottobre 2002
Institut d'art contemporain, Villeurbanne, 19 giugno - 17 agosto 2003
"Alighiero Boetti" FRAC Bourgogne, Digione, 21 giugno - 27 settembre 2003, p.68
"Alighiero Boetti" Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo, 6 aprile - 18 luglio 2004, pp. 119-121, 233
"Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Galerie Monika Sprüth Magers, Colonia, 2 novembre 2005 - 5 gennaio 2006
"Alighiero Boetti" Museum Ritter Sammlung Marli Hoppe-Ritter, Waldenbuch, 26 ottobre 2008 - 19 aprile 2009
"Alighiero Boetti" MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli, 22 febbraio - 11 maggio 2009, p.121
"Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Galerie Monika Sprüth Magers, Berlino, 30 gennaio - 1 aprile 2010
"Alighiero Boetti: Game Plan" Tate Modern, Londra, 28 febbraio - 27 maggio 2012; MOMA, New York, 1 luglio - 1 ottobre 2012
"Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Ierimonti Gallery, New York, 14 aprile - 5 giugno 2015
"Corrispondenze d'arte 3. Nuovi Orizzonti" Civico Museo Revoltella - galleria d'Arte Moderna, Trieste, 14 luglio -5 novembre 2016 (esposto il presente esemplare)
"Alighiero Boetti - Insicuro Noncurante" Collezione permanente Tate Modern, Londra
Bibliografia
T. Trini "Alighiero e Boetti, Insicuro Noncurante perché Leonardesco" Milano, Data, 1975
A. Bonito Oliva "Studio International" gennaiofebbraio 1976
Levi, Milano 1985, pp. 55, 58, 63
Levi, Di Pierantonio, Cherubini, Guglielmino, Buenos Aires 2004, pp. 30, 59
Jean-Christophe Ammann, Alighiero Boetti
Catalogo generale, Milano, 2012, vol. II, p. 202, n. 748
€ 35.000 - 50.000
Irma Blank
(Celle 1934 - Milano 2023)
"Abecedarium 15.8.90" 1990
olio su tela cm 240x102
Firmato, titolato e datato 15.8.90 al retro
Provenienza
Collezione privata
Esposizioni
"Irma Blank. Abecedarium" Galleria
Spaziotemporaneo, Milano, aprile 1991, ill. in catalogo
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'artista
€ 35.000 - 50.000
Mario Schifano
(Homs 1934 - Roma 1998)
"Senza titolo" 1970
anilina su tela emulsionata
cm 115x150,5
Firmato e datato 1970 al retro
Provenienza
Galleria Il Centro, Napoli
Collezione privata, Napoli
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 05993240302
€ 8.000 - 12.000
Alighiero Boetti
(Torino 1940 - Roma 1994) "Languidi sguardi assassini" 1990 circa ricamo cm 28x31
Provenienza
Galleria Santo Ficara, Firenze Collezione privata, Modena
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, con il n. 2708
€ 40.000 - 60.000
“Ci sono cinque sensi e il sesto senso è il pensiero. Cioè la cosa più straordinaria che l’uomo possieda, e che non ha niente a che vedere con la natura. Per cui, se io devo dire quali sono state le grandi emozioni della mia vita, confesso che non sono mai state di ordine naturale. Il petalo di un fiore, una farfalla, un tramonto possono essere cose bellissime, però le grandi emozioni, secondo me, si provano ascoltando Mozart, leggendo una poesia, perché c’è un pensiero fatto di mille coincidenze, sincronismi, ricordi direi quasi biologici, forse di tempi antichissimi in cui eravamo un’altra cosa e forse non eravamo neanche sulla terra…”
Alighiero Boetti
Salvo
(Leonforte 1947 - Torino 2015) "Tre colonne" 1989
olio su tela
cm 150x100
Firmato e datato 89 al retro
Provenienza
Galleria Santo Ficara, Firenze Collezione privata, Modena
Esposizioni
"Salvo Viaggi Dipinti" Galleria Santo Ficara, Firenze, 10 maggio - 7 giugno 1997, p. 21 ill. in catalogo
"Salvo" Ex-Convento dei Cappuccini, Caraglio, 4 luglio - 31 agosto 1999, p. 94 ill. in catalogo
Bibliografia
"Arte" n. 311, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, luglio 1999, p.19 ill. a colori
L. Beatrice "Salvo" Milano, Edizioni Charta, 1999, p. 94 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S1989-21
€ 80.000 - 120.000
Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "Paesaggio TV" 1977 smalto su tela emulsionata e perspex cm 116x116
Firmato al retro
Provenienza
Galleria In Primo Piano, Taranto (acquisito direttamente dall'artista) Collezione privata, Torino
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 06016240302
€ 6.000 - 8.000
Sergio Lombardo (Roma 1939)
"Mao Tze Tung" 1964 smalto su tela cm 120x120
Firmato, titolato e datato 1964 al retro
Provenienza
Luca Tommasi Arte Contemporanea, Milano Collezione privata, Milano
Esposizioni
"Sergio Lombardo. Uomini politici 19611964" Luca Tommasi Arte Contemporanea, Milano, 17 settembre - 16 novembre 2013, p. 27 ill. a colori
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista
€ 30.000 - 50.000
Subito dopo la mostra alla Tartaruga, nell'aprile del 1963, iniziai a dipingere facce, soprattutto di uomini politici, impiegando una tecnica simile a quella dei Gesti Tipici, ma con smalti industriali colorati. La sagoma non riproduceva più il profilo esterno della figura, ma quello delle zone interne del volto. Erano due regioni, o due paesi di una carta geografica, di cui una regione rappresentava le parti illuminate del volto, l'altra le parti scure, in ombra. Queste due regioni erano incastrate fra loro ed erano parzialmente confinanti, perciò dovevano essere colorate con due colori differenti. Un terzo colore doveva essere usato per il fondo, che di solito confinava con ambedue i colori usati per il volto. Ne derivarono immagini molto particolari, perché si riconosceva chiaramente il personaggio rappresentato, ma erano ancora rigorosamente automatiche nella procedura esecutiva, come prescriveva il principio estetico della strutturalità.
Sergio Lombardo
GESTI TIPICI,
1961-63
Senza alcun apparente legame con le opere precedenti, nel 1961 cominciai a dipingere quadri più aperti verso il mondo dei mass media, specialmente i settimanali e i documentari cinematografici, un mondo fatto di uomini politici, indaffarati, ricchi, irraggiungibili. I grandi uomini politici erano rappresentati come onnipotenti autorità che suggestionavano un pubblico ancora ingenuo, attraverso l'abbigliamento elegante in giacca, cravatta e fazzoletto da taschino, attraverso i gesti perentori. La gestualità mi appariva come un linguaggio arcaico, innato, animale, involontario e profondo in grado di influenzare e suggestionare chiunque, come il sesso, come il potere. Soprattutto mi piacevano i grigi impastati della carta stampata e quelli della televisione. I rotocalchi a colori erano ancora poco diffusi nella stampa di massa e la televisione a colori ancora non esisteva. Questi personaggi in bianco e nero, queste macchie di grigi impastati per cause meccaniche, mostravano la nuova estetica dell'idustria, della stampa meccanica. Erano fondamentalmente forme astratte e ripetibili, che contrastavano macroscopicamente con le figure realistiche dipinte a olio dei pittori figurativi. Pertanto, ricondussi queste figure a sagome geometriche, riproducibili per mezzo di un metodo automatico (strutturalità), che non necessitava alcuno stato di ispirazione da parte dell'esecutore. Si trattava di proiettare la sagoma umana, ricavata da giornali, rotocalchi, documentari, o fotografie, su una tela preparata con fondo bianco e poi di verniciare a smalto nero lucido l'interno della sagoma. Trattandosi di un lavoro automatico, la verniciatura non doveva seguire l'anatomia della figura. L'assorbimento irregolare dello smalto raffreddava ulteriormente l'opera, creando un effetto non realistico paragonabile a quello della stampa industriale (astinenza espressiva).
Sergio Lombardo
Mario Ceroli
(Castel Frentano 1938) "Farfalla" 1967
legno di pino di Russia
77x90x30 circa
Provenienza
Collezione privata, Firenze
Esposizioni
"Mario Ceroli" Bonino Gallery, New York, 1967
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato
dall'Archivio Mario Ceroli, Roma, con il n. 21/24 e firmato dall'artista
€ 8.000 - 12.000
el p r e s s o l a Bonino Gall
e da elirpa