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Mensile correggese di informazione e confronto di idee
Come è potuto succedere, a Correggio ! Mentre scriviamo deve ancora aver luogo il Consiglio comunale di venerdì 29 novembre nel quale verrà proposta e votata una mozione di conferma di fiducia da parte del sindaco Marzio Iotti. Sappiamo che il partito di maggioranza, il PD, ha dichiarato che non intende più sostenere il proprio sindaco. L’esito di questo duro confronto sembra ad oggi quasi certo. Ma comunque dovesse evolvere il confronto istituzionale per il governo della città, è ormai assodato che il caso En.Cor si configura come un evento di portata storica per Correggio. Storico per l’entità del rischio-debito., ma anche storico per il suo sviluppo politico. In particolare da più parti è sorta spontanea una domanda: “come è potuto succedere, a Correggio?” Una città con radicate tradizioni di buon governo, che ha visto momenti importanti di politica partecipata, con bilanci positivi e tassazioni tra le più contenute. Questo, al di là della vicenda specifica, che dovrà avere una sua adeguata trattazione, questo è l’interrogativo cui tutti credo debbano contribuire a dare risposta. Per capire e per prevenire, in futuro, che possa di nuovo continua a pag. 7
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Caso En.Cor: Il PD toglie la fiducia al sindaco
Gli ultimi sviluppi Proviamo a riassumere il susseguirsi degli eventi nella seconda metà di novembre. A seguito di un acceso dibattito sul caso En.Cor che da agosto coinvolge l’opinione pubblica correggese, il consigliere comunale di “Correggio al centro” Enrico Ferrari lancia la proposta di una mozione di sfiducia al sindaco. Per essere presentata in Consiglio comunale la mozione necessita della firma di 8 consiglieri (su 20). Ferrari dice di contare sui voti dei consiglieri di opposizione (6) ma anche di alcuni
Nostro servizio alle pag. 7-8-9
dissidenti del PD (gruppo di maggioranza con 14 consiglieri). Però pubblicamente, sulla stampa locale, si dissociano Pdl e Lega e alla fine soltanto il consigliere Pdl Nanetti si rende disponibile a sostenere la richiesta. Il 19 novembre, in sede di Ufficio di Presidenza, ove si compone l’ordine del giorno del Consiglio comunale del 29 novembre, a sorpresa il sindaco, evidentemente infastidito da continua a pag. 2
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Primo Piano - dicembre 2013
Politica
IN QUESTO NUMERO
Primo Piano Dicembre 2013 Editore e proprietario: Circolo Culturale Primo Piano, Correggio. Aut. Trib. di RE. n. 437 del 23/05/79. Redazione Via Conciapelli, 9/G - Correggio Tel. 0522-69.23.40 Fax 0522-01.51.53 e-mail: redazione@primo-piano.info Direttore responsabile: Armando Cocconcelli. Direttore: Luisa Cigarini. Segretaria di redazione: Tosca Covezzi. Hanno collaborato a questo numero: Cecilia Anceschi, Francesca Baboni, Emiliano Bertani, Mauro Degola, Giulio Fantuzzi, Andrea Ferri, Gianna Guaitolini, Chiara Micol Lugli, Elisa Massari, Giulia Paltrinieri,Tino Pantaleoni, Guido Pelliciardi, Marco Sessi, Fabrizio Tavernelli, Monica Testi. Pubblicità: Circolo Culturale “Primo Piano”, via Conciapelli 9/G - Tel. 0522 69.23.40 Abbonamento annuale: Semplice: 16 € - “Tondo”: 20 € - Sostenitore: 30 € - Con spedizione postale fuori Correggio: 20 € c/o sede Circolo Culturale Primo Piano, via Conciapelli 9/G oppure con versamento su c.c. Postale n° 93779080 o Bancoposta IT 05 Y 07601 12800 000093779080 Impaginazione grafica: Studio il Granello Stampa: La Stamperia, Parma
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Speciale Congressi PD Primarie per l’elezione del Segretario nazionale del Partito Democratico .............. Convenzione PD: i risultati a Correggio, a Reggio e in Regione ................................ Il nuovo segretario provinciale ............................ Riflessioni politiche di novembre .............................
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Caso En.Cor. Come è potuto succedere, a Correggio! .......................... Caso En.Cor: il PD toglie la fiducia al sindaco .................. Coraggio e umiltà ................. Il sindaco Iotti: “ci vediamo in Consiglio” .............................
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Politica Sul perché ho inviato una diffida al sindaco ...................
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Economia L’agricoltura: da “cenerentola” a settore trainante dell’economia ........ Parla con Em ........................
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Il viaggio di Frankie Magellano ............................. Ferite a morte ....................... Si intitola European Horror Tour ......................................
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Sport Una stagione di tutto rispetto per gli atleti della Ciclistica Correggio .............................. Una finestra sui campionati minori ................................... Gli atleti della Polisportiva Olimpia continuano a mietere successi sui campi di bocce ................................
Libri e Cinema .................
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Casa 28 28
Gioco .................................. 30 Appuntamenti e notizie Appuntamenti a Reggio Emilia e Provincia .................
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Cultura
Pollice verde ......................... La ricetta del mese ...............
Sociale Sicurezza: Correggio non è il Bronx ma nemmeno una tranquilla isola felice ............. Aiutaci ad aiutarti .................. Icaro compie vent’anni e li festeggia parlando di prevenzione delle emergenze ........................... Luciana, staffetta in Bicicletta
Giornata mondiale del diabete ................................. “Donne del mondo” trova casa in centro: una bella notizia ................................... Aspettando Natale Laboratori in Ludoteca ......... La lotteria di Natale nei negozi del centro ..................
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Caso En.Cor. segue da pag.1
queste voci di dissenso all’interno della maggioranza e dalla convocazione di un Direttivo del PD a tema En.Cor, mette all’ordine del giorno del futuro Consiglio comunale, una sua mozione per avere conferma della fiducia. A parte la sorpresa, evidentemente il tema era centrato. Le divergenze e i malumori erano diffusi. Nasce una sofferta riflessione all’interno dei vari organismi del PD di Correggio. Apprendiamo poi che, in sequenza, la segreteria PD discute e approva la proposta di chiedere le dimissioni del sindaco. Poi è la volta del gruppo consiliare del PD che, riunitosi, perviene, all’unanimità, alle stesse conclusioni.
Si arriva così all’appuntamento del già in programma direttivo sul caso En.Cor. Direttivo convocato per sabato 23 novembre, con esplicitata la presenza del neo segretario provinciale Andrea Costa e dell’on. Maino Marchi, quindi prevedibilmente vocato a scelte importanti. Possiamo ritenere che il confronto sia stato impegnativo, da diversi punti di vista, per tutti i presenti. Dopo diverse ore di discussione, sono usciti dalla sala, sia il sindaco Marzio Iotti che il vice sindaco e Assessore al Bilancio Emanuela Gobbi. Il Direttivo ha poi discusso e votato, approvandolo, il Documento (che pubblichiamo a pag. 7), con due astensioni. Nel corso della discussione il sinda-
co ha rifiutato la proposta di dimissioni, affermando la sua intenzione di mantenere l’appuntamento con la sua mozione di fiducia al Consiglio Comunale. Il Direttivo conferma la richiesta politica e conferma il sostegno al proprio gruppo di maggioranza affinché in Consiglio o nelle forme altrimenti appropriate decida in autonomia. Nel momento in cui andiamo in stampa (martedì 26) il confronto finale si svolgerà nel prossimo Consiglio comunale, venerdì 29 novembre, dalle ore 14,30, presso la Scuola S.Francesco (per il fatto che la sala consiliare del municipio è in stato di manutenzione). Alle pagine 7-8-9 i documenti e le testimonianze.
SPECIALE Congressi PD
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Primarie per l’elezione del Segretario nazionale del Partito Democratico Domenica 8 dicembre 2013 I 3 candidati: Giuseppe Civati
Chi vota:
votano gli iscritti al PD e coloro che, al momento del voto, dichiareranno di essere elettori del PD e verseranno almeno 2 euro
Quando si vota:
si vota domenica 8 dicembre 2013 dalle ore 8 alle ore 20
Dove si vota a Correggio:
Gianni Cuperlo
* Sede PD in via Conciapelli n. 9/g votano i residenti in viale Repubblica, Centro storico, Fatima, zona ospedale, Cantona e S. Biagio che alle elezioni politiche votano nei: Seggi elettorali comunali n. 1 2 – 3 - 4 – 5 – 6 – 7 - 8 - 16 * Sede PD Espansione Sud, in via Tondelli n. 2/s votano i residenti al Villaggio Artigiani, Espansione Sud, Fazzano e parte di Lemizzone che alle elezioni politiche votano nei: Seggi elettorali comunali n. 9 - 10 - 11 - 12 *Sala PD di Budrio, Prov.le per Reggio, 56 votano i residenti di Budrio, parte di Lemizzone, di S.Prospero che alle elezioni politiche votano nel: Seggio elettorale comunale n. 13
Matteo Renzi
*Circolo Il Girasole di Fosdondo, Via Felicità, 2/b votano i residenti di Canolo, Fosdondo e parte di S.Prospero che alle elezioni politiche votano nei: Seggi elettorali comunali n. 14 -15 *Sede PD di Mandrio, Via Mandrio, 26 votano i residenti di Mandrio e S.Martino Piccolo che alle elezioni politiche votano nel: Seggio elettorale comunale n. 17 *Centro sociale Prato - Sala Dribbling, Via A.Ferrari, 8 votano i residenti di Prato e parte di Lemizzone che alle elezioni politiche votano nel: Seggio elettorale comunale n. 18
I giovani di età compresa fra i 16 ed i 18 anni devono obbligatoriamente fare l’iscrizione online all’Albo degli Elettori entro le ore 12 di venerdì 6 dicembre sul sito Internet www. primariepd2013.it nell’apposita sezione loro dedicata. Gli studenti e i lavoratori fuori sede, i cittadini temporaneamente fuori provincia devono obbligatoriamente fare l’iscrizione online all’Albo degli Elettori entro le ore 12 di venerdì 6 dicembre sul sito Internet www. primariepd2013.it nell’apposita sezione loro dedicata. Dovranno poi recarsi al seggio che gli verrà assegnato muniti di carta d’identità. I cittadini immigrati ed extracomunitari, in possesso di regolare permesso di soggiorno possono votare presso il luogo di domicilio/residenza come comprovato dalla Carta d’identità, dal permesso di soggiorno o dalla ricevuta di richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno.
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SPECIALE Congressi PD
Convenzione PD: i risultati a Correggio, a Reggio e in Regione I risultati a Correggio Mercoledì 13 novembre si è tenuta l’Assemblea di circolo per eleggere i candidati alle Primarie dell’ 8 dicembre. L’esito della votazione è stato: 126 votanti 125 voti validi 1 nulla Cuperlo: 68 voti (14 delegati) Renzi: 31 voti (6 delegati) Civati: 26 voti ( 5 delegati) Pittella: 0 voti
I delegati eletti Cuperlo (8): Matteo Panari, Claudia Aguzzoli, Maino Marchi, Elena Carletti, Mauro Vicini, Francesca Tassoni, Paolo Cervi, Lorena Orlandini Renzi (8): Maura Manghi, Giacomo Bertani, Cristina Casoli, Carmine Migale, Emanuela Gobbi, Luca Cagnoli, Nadia Mori, Gianni Pera Civati (3): Maura Bardi, Davide Corradi, Andrea Monti
I risultati I risultati in in Regione provincia di Reggio In Emilia Romagna Nel corso della Convezione provinciale del Partito Democratico che si è tenuta il 18 novembre, l’assemblea ha approvato i nomi dei 19 delegati reggiani che domenica 24 novembre hanno partecipato a Roma alla Convenzione nazionale PD. Si tratta di otto delegati Cuperlo e altrettanti sono coloro che rappresenteranno Renzi. Sono tre i delegati della mozione Civati. La mozione Pittella non ha raggiunto il quorum, 160 voti, per vedere l’assegnazione di un delegato. Cuperlo: 1.225 voti (40,22%) Renzi: 1.290 voti (42,35%) Pittella: 22 voti (0,72%) Civati: 509 voti (16,71%)
Il nuovo segretario provinciale
sono 642 su 642 le assemblee di circolo degli iscritti al PD che si sono svolte per l’elezione della Convenzione nazionale. Hanno partecipato al voto 27.819 iscritti per un totale di 27.631 voti validi, 106 schede bianche e 82 nulle. Di seguito le preferenze raccolte dai singoli candidati in Emilia-Romagna: Cuperlo: 12.032 voti (43,5%) elegge 63 delegati alla Convenzione Renzi: 11.701 voti (42,3%) elegge 61 delegati alla Convenzione Pittella: 341 voti (1,2%) elegge 0 delegati alla Convenzione Civati: 3.557 voti (12,9%) elegge 20 delegati alla Convenzione
Convenzione di Correggio: presentazione dei rappresentanti dei 4 candidati nazionali
Andrea Costa
Nel precedente numero di Primo Piano abbiamo pubblicato i risultati della nostra Assemblea di Circolo relativi all’elezione del Segretario Provinciale (Andrea Costa voti 126 Giammaria Manghi voti 36 - Roberta Ibattici voti 28). Nella successiva Assemblea Provinciale del 4 Novembre è poi stato eletto Andrea Costa. I risultati del ballottaggio tra Costa e Giammaria Manghi consegnano 170 voti al primo e 113 al secondo per un totale di 283 votanti. “Non so come si fa il segretario del Pd – ha esordito Costa commentando la sua elezione – ma di una cosa sono sicuro, la soluzione non è mai un nome e un cognome e in questo momento c’è bisogno di tutti. A partire da Giammaria Manghi e Roberta Ibattici”. Rivolgendosi direttamente agli altri candidati alla segreteria provinciale Costa ha richiamato all’assemblea la volontà unità e condivisione del partito. Questo il tratto distintivo del primo intervento di Costa che ha smesso i panni del candidato per vestire quelli da segretario del Pd. Andrea Costa è nato il 15 dicembre 1977 a Suzzara. Fino al giorno della sua elezione ha fatto il giornalista a La Provincia di Cremona e dal 2010 per il PD è sindaco di Luzzara. Fino al 2010 non è mai stato impegnato direttamente in politica ma ha preso parte attiva in diverse associazioni di volontariato della Bassa Reggiana.
Primo Piano - dicembre 2013
Politica
Riflessioni politiche di novembre Con Fabrizio Pelosi, neosegretario del Circolo PD “Un momentaccio”, si lascia scappare Fabrizio. Ma lo sapeva già, riconosce, nel momento stesso in cui aveva messo in campo la sua disponibilità. Fabrizio Pelosi, neosegretario del circolo PD di Correggio, non per questo disarma o si abbatte. Anzi, dimostra una gran voglia di reagire. Uscito dal congresso con un 90% di consensi, già dal giorno dopo, si è messo subito al lavoro. Il tempo è tiranno. Per lui, in particolare, visto che tra lavoro full-time alle dipendenze di azienda e incombenze familiari del weekend, restano solo le ore vespertine feriali pre e post cena e quelle del sabato mattina per il Partito: ritagli sudati. Si aggiunga il Consiglio comunale in cui siede e a cui partecipa assiduamente dall’inizio della legislatura. Dunque tempi stretti anche per le interviste. E così raccogliamo al volo le sue prime “impressioni di novembre”. Diverse sono le criticità, secondo la sua opinione. “Il PD ha perso smalto e fa fatica a guadagnare consenso e fiducia, malgrado lo stato disastroso degli altri Partiti, sia della destra che del centro, e la perdita di credibilità dei grillini” dice Fabrizio. “Il colpo più duro è stato il tradimento dei 101 sul nome di Prodi. Un’onda lunga ancora devastante quella. Poi c’è la sofferenza permanente per quello stato di necessità subìto, dovuto all’ottusità dei 5 Stelle, che ci ha portato a violentare le nostre promesse elettorali, dando
il via ad un Governo di larghe intese che per le sue interne difficoltà spesso non va oltre piccole pretese. Mentre il macigno della crisi scarica conseguenze pesantissime sul lavoro, sulle imprese, sui consumi, sulle famiglie, sulle speranze dei giovani. Aggiungiamo certi vizietti del costume politico, cui anche dei nostri, purtroppo, non sono stati immuni, poi le vicende delle tessere e dei voti per i congressi locali e poi, ancora, certe divisioni eccessive tra i supporter dei vari candidati nazionali che appannano la percezione dell’identità unitaria del Partito” … ecco … il quadro che tratteggia Fabrizio è già più che eloquente. Ecco, capisci perché scappa quella parola, “momentaccio”. Gli ha fatto piacere il consenso pieno, quasi bulgaro, che il suo nome ha registrato al Congresso di Correggio. Una candidatura unitaria, quella di Fabrizio, che ha superato le divisioni congressuali che si sono verificate invece a livello provinciale. Questo gli facilita il compito, non v’è dubbio. Ma nonostante questo dato positivo, il congresso correggese non l’ha soddisfatto pienamente. “Il percorso congressuale sembra sia stato partorito da menti un pochettino contorte: si sono chiamati gli iscritti a votare per tre volte in un mese, sovrapponendo di fatto le varie fasi dei livelli dirigenziali anche se lo si escludeva formalmente. Si è così stimolata la corsa alla conta e si è tolto spazio ad una vera discussione nei congressi di base sui contenuti dell’iniziativa politica più prossimi alla gente, manifestando quello scarso interesse che, purtroppo, a livello nazionale ancora persiste per quello che pensiamo noi nei circoli. Io penso che invece dovrebbe avvenire esattamente il contrario”. Anche a Correggio si può dire sia, alla fine, prevalsa la conta: al congresso comunale sei interventi nel dibattito e quasi duecento votanti, come riportato nel numero scorso di Primo Piano. Idem per la Convenzione correggese del 13 novembre, dove si votava per i candidati nazionali da sottoporre alle primarie dell’8 dicembre: cinque interventi e 126 votanti. Siam ri-
Fabrizio Pelosi
masti quasi senza parola, si potrebbe dire, no? Peccato perché, invece, ne conviene Fabrizio, di una nostra parola c’è più che mai bisogno, visto che sui media non si parla che della decadenza di Berlusconi. Non possiamo permetterci, insomma, di diventare un contificio. A proposito di parola, Fabrizio lamenta la mancanza di una sintesi: “In questo vortice di stagione congressuale, per usare la definizione adottata da Primo Piano di novembre, assistiamo a un dilagare di dichiarazioni di questo o quel candidato (o di questo o quel supporter dei primi più o meno accreditato) sulle varie questioni sul tappeto e si perde la sintesi unitaria, la visione complessiva del Partito. Per fare un esempio, sui temi del lavoro io non ho ancora capito bene quale sia la posizione del nostro Partito! Abbiamo bisogno, insomma, di chiarezza e di unità. Sennò gettiamo via poco a poco un patrimonio accumulato in anni di battaglie e sacrifici. Guardo sempre alle nostre e ai nostri volontari, quei tanti che continuano a impegnarsi alle nostre Feste e nelle varie iniziative. Guai a deluderli, a stancarli con lungaggini, con personalismi o con ambiguità”. Il neo segretario del PD correggese è comunque fiducioso. “Sono convinto che alle primarie dell’8 dicembre, nonostante tutto – comprese le diserzioni annunciate di Romano continua a pag.6
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Primo Piano - dicembre 2013
Politica segue da pag.5
Prodi e di Luciano Ligabue – continueremo ad avere una buonissima partecipazione popolare. Forse un po’ meno del 2012, perché allora si votava per candidare il premier per il Paese, mentre ora si tratta del segretario del Partito, ma comunque in grado di ricaricare le nostre pile e darci tanta energia per fare le due cose che ho annunciato al Congresso: riconquistare la fiducia dei tanti delusi ritrovando l’umiltà di ricominciare dai fondamentali e dedicarsi al dialogo con la gente avendo la capacità di rimettersi sempre in gioco, in ogni momento e in ogni situazione”. La macchina organizzativa delle primarie a Correggio è già in moto. Si voterà in sei seggi, come nel 2012 e si stanno preparando i volontari per accogliervi, con l’ordi-
ne abituale e con il sorriso di benvenuto, iscritti ed elettori. Poi per lo scrutinio finale. Vinca il migliore, naturalmente, e con lui ci sarà tutto il Partito. Fabrizio non ha tentennamenti di sorta. Sa che Correggio sa farsi sentire quando è necessario, ma sempre nella lealtà di un profondo e condiviso senso di appartenenza. Lo sguardo del circolo di Correggio comunque non si ferma all’8 dicembre. La prova che attende il nuovo gruppo dirigente correggese è quella della prossima primavera, quando si voterà per il Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale. C’è da cominciare a pensare alla squadra di governo e c’è da elaborare un programma di mandato del PD, “mettendo insieme diverse competenze e sensibilità” e “indicando alcune priorità
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che possano identificare al meglio la nostra capacità di proposta e di azione”. “I gruppi di lavoro sui temi sociali, economici e territoriali sono già costituiti e stanno iniziando a produrre materiale. Vogliamo lavorare in modo aperto, con assoluta trasparenza, per far capire a tutti l’idea di città che abbiamo in mente. Non c’è nessuna preclusione a confrontarci seriamente con i comitati che, soprattutto in materia ambientale, anche a Correggio sono sorti in questi mesi. Non dobbiamo aver paura ad ammettere errori o sottovalutazioni. Ma tenendo sempre ben fermo il triplice obiettivo: tutela della salute dei cittadini, protezione dell’ambiente e correttezza dell’informazione”. Il nodo EnCor, inutile negarlo, in questo quadro si staglia come il più delicato nel rapporto tra Partito e Amministrazione Comunale. L’insoddisfazione di Fabrizio per come il Comune ha mancato di coraggio e tempestività nell’informare i nostri concittadini sulle difficoltà intervenute nel passaggio della Società ai privati appare evidente. Si avverte da un po’ di tempo, del resto, una forte tensione nel rapporto tra lo stesso gruppo consiliare del PD e il Sindaco, proprio inerente la conduzione di questo spinoso problema. Del resto Fabrizio Pelosi ha dichiarato più di una volta che il Partito non può essere inteso come una pura e semplice “succursale” dell’Amministrazione. Resterà un modo di dire o diverrà modo di fare? Fabrizio ammette che non è una cosuccia di poco conto decidere se fare e che fare. Antico dilemma quello del confine tra sostegno leale a chi guida il Governo e autonoma responsabilità del Partito verso i propri elettori. A Roma tiene banco ormai da un pezzo. E i candidati alle primarie ci fanno i conti tutti i giorni. Anche a Correggio, mutatis mutandis, pare essere diventato di stringente attualità. O sono solo impressioni di novembre? (n.b.: L’intervista è stata realizzata prima del Direttivo PD di sabato 23 novembre) Giulio Fantuzzi
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Caso En.Cor.
Come è potuto succedere, a Correggio! segue da pag.1
succedere. Perchè, va subito detto, non si tratta di un singolo errore, di un singolo evento, che può sempre accedere in ogni contesto. Si tratta, e questo è accertato, di una situazione che si è sviluppata e protratta per anni! Che ha visto coinvolte, nel tempo e a vari livelli, molte persone ed anche e soprattutto molte sedi decisionali. I correggesi si aspettano di capire cosa è successo e cosa è mancato. In primo luogo spetta al partito di governo, il PD, condurre questa riflessione e, dalla svolta di questi giorni, sembra intenzionato a farlo. Per ora possiamo suggerire alcuni punti cruciali.
Rendere puntualmente conto
Chi amministra un bene pubblico è tenuto a rendicontare in modo documentato ogni scelta, ogni spesa. Chi delega e chi ha la responsabilità di controllo ha il dovere di farlo e di chiedere conto, qualora non vengano forniti elementi sufficienti. La fiducia è una cosa seria. Non significa “fidarsi e basta”. Un sano regime di governo democratico deve prevedere e praticare forme di controllo e rendicontazione. Deve prevenire ed evitare possibili conflitti di interesse.
Senso di responsabilità individuale
Chi è delegato a ricoprire un ruolo di responsabilità è tenuto a rendere conto a chi lo ha eletto, non ai membri dello stesso organismo. Troppo spesso abbiamo visto consigli di amministrazione (vedi il caso del Convitto nazionale di Correggio) assenti e distratti o timorosi o incompetenti o solo e sempre fiduciosi.
Partecipazione alle scelte
Nel caso En.Cor è venuta a mancare ogni forma di condivisione e controllo. A livello gestionale l’Amm. re Unico dr. Pellegrini faceva riferimento a sè stesso in quanto Direttore Generale del comune. A livello politico il sindaco Marzio Iotti ha sempre e solo, nelle varie sedi, in vari anni, rendicontato sui buoni propositi, sugli obiettivi, ma mai sui
risultati, sulle difficoltà, minimizzando le obiezioni e minimizzando il grande rischio debitorio che il comune stava assumendo. E questo solo in sedi istituzionali, mai con un confronto aperto e partecipato con la città. I cittadini vanno scoprendo solo ora l’entità dei fatti. Si aspettano a questo punto di capire, come, in questi anni, si sono comportati non solo il sindaco, ma anche l’assessore al bilancio, Emanuela Gobbi, l’intera giunta, il gruppo di maggioranza del PD, i gruppi di opposizione. Come si sono comportati, in questi anni, su questa vicenda? Ecco allora che si comprende meglio il senso del concetto di “partecipazione”. Non è purtroppo sufficiente la delega, verso gli organismi rappresentativi, serve sempre e comunque una vigilanza da parte della opinione pubblica, dei cittadini. A tutti i livelli il peggior nemico è il conformismo, l’indifferenza, il timore di esporsi. Dipende anche dal clima di pressione o intimidazione che è stato creato.
Il diritto/dovere di pensarla diversamente
I valori della diversità della differenza sono sostenuti e difesi a gran voce, quando si tratta del colore della pelle, della provenienza etnica, della cultura, della religione (qui a fatica) o degli orientamenti sessuali (ancor più a fatica). Ma stranamente, ma mano che si circoscrive l’ambito di
applicazione viene a prevalere il bisogno di far gruppo, dell’essere tutti d’accordo, di arrivare a decisioni sempre unanimi. Sono stigmatizzate le “correnti” di pensiero, per poi far rivaleggiare persone diverse. In questo modo si impoverisce l’apporto programmatico, il dibattito, il confronto delle idee. Quando si crea un clima di repulsione del pensiero critico si favorisce poi il conformismo ma anche l’ipocrisia; diventa usuale la denigrazione verso chi non è della stessa idea, e se tutto ciò si diffonde tra chi ha posizioni di “potere”, può generarsi un clima di intimidazione. Ecco allora come “il far parte della stessa famiglia” può impercettibilmente degenerare verso il “lavare i panni sporchi in casa” e al prevalere della difesa degli interessi del proprio gruppo rispetto a quelli collettivi. Anche il PD nazionale è nel pieno di questo travaglio. L’unanimismo crea “balene spiaggiate”. Lasciamo che le diverse idee programmatiche si esprimano alla luce del sole. Gli italiani sono un popolo creativo, non avremo mai un unico partito in grado di governare. Dobbiamo imparare a trovare sintesi da contributi di idee diversi. Che non sono un problema, ma una soluzione a molti problemi. Ben venga allora l’esortazione di Papa Francesco ai giovani: “fate rumore, andate controcorrente!”. Tino Pantaleoni
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Caso En.Cor.
Caso En.Cor: il PD toglie la fiducia al sindaco Gli ultimi sviluppi della vicenda sono stati presentati in prima, seconda e settima pagina. Pubblichiamo qui le varie testimonianze.
Documento del Direttivo PD approvato il 23 novembre Premessa
In data 28 Agosto il direttivo del Partito Democratico di Correggio aveva responsabilmente preso posizione sulla vicenda EnCor condividendo e sostenendo il percorso che aveva portato alla vendita a una società privata (Amtrade Italia) di tutte le quote detenute dal Comune. Tale condivisione era maturata dalla convinzione che l’amministrazione comunale, a fronte di quanto ci aveva esposto, stesse attuando il percorso più auspicabile rispetto all’ottenimento degli obiettivi che ci si era posti. In questo modo l’amministrazione scongiurava la liquidazione e permetteva inoltre di riuscire a dare continuità al piano industriale di EnCor così come delineato in questi anni dall’amministrazione e di realizzare il piano energetico comunale. In quell’occasione ribadivamo il nostro sostegno alle politiche energetiche del piano comunale e ci facevamo sostenitori di tale linea amministrativa a fronte del massimo controllo e vigilanza da parte dell’amministrazione. Il mese successivo (23 settembre), a fronte dello stillicidio di informazioni di stampa, il Partito Democratico di Correggio ha inoltre organizzato una assemblea degli iscritti in cui discutere della situazione e avere la possibilità di chiedere al Sindaco spiegazioni più precise. In quella sede in modo netto e condiviso in seguito ad un dibattito anche aspro si è chiesto a più voci al Sindaco di predisporre un piano di comunicazione e coinvolgimento diretto della cittadinanza attraverso assemblee pubbliche e momenti di confronto. Nell’ultimo mese si è palesato agli occhi di tutti il blocco dei cantieri di Via Gandhi e un sostanziale immobilismo della nuova proprietà. Inoltre da dichiarazioni di stampa dell’avvocato stesso della Banca San Felice (uno degli istituti di credito coinvolti dalle lettere di patronage) siamo venuti a conoscenza del mancato pagamento dei mutui da parte della nuova società. A tal proposito, pur convinti della bontà e fondatezza delle tesi difensive dell’amministrazione circa la nullità, annullabilità ed estinzione delle lettere di patronage rilasciate a favore di EnCor, non si può che prendere atto della volontà da parte di Amtrade Italia di voler operare attraverso una logica non industriale allontanandosi
in modo netto e inaccettabile dagli obbiettivi che ci si era posti e su cui il Partito Democratico di Correggio aveva fatto particolare riferimento per il miglioramento della qualità del proprio Comune. Si prende dunque atto del contesto di poca trasparenza sia di fronte ai cittadini che di fronte agli eletti e al partito. Non possiamo non sottolineare che tale situazione pone il Sindaco di fronte al fallimento della gestione dell’intera vicenda. Preso atto inoltre che questa situazione è amplificata dal: - Mancato coinvolgimento della cittadinanza attraverso un percorso di assemblee pubbliche così come promesso al Partito; - Perdurare, disattendendo le richieste del nostro precedente direttivo, di una situazione di poca chiarezza che non può che generare sfiducia e ulteriori malumori; - Mancato immediato percorso di discontinuità rispetto alla precedente gestione tecnico amministrativa di EnCor.
Tutto ciò premesso,
il direttivo del PD di Correggio, tenuto conto del parere unanime della segreteria tenutasi Mercoledì 20 Novembre e delle posizioni espresse anch’esse all’unanimità dal gruppo consigliare PD riunitosi in data Giovedì 21 Novembre, chiede le dimissioni del Sindaco prima della discussione della mozione di fiducia per evitare l’uso strumentale e non informato delle istituzioni a salvaguardia di una posizione non più difendibile che il Sindaco sta perpetrando. Nel caso le dimissioni non dovessero essere annunciate prima del Consiglio Comunale del 29 novembre, che vede all’ordine del giorno la mozione di fiducia presentata dal Sindaco stesso, il Partito Democratico di Correggio sosterrà ogni azione che il gruppo consiliare determinerà per produrre i medesimi effetti. Documento approvato con due astensioni
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Caso En.Cor.
Coraggio e umiltà Il segretario provinciale Andrea Costa si fa portavoce della posizione del PD di Correggio, da lui condivisa “La richiesta di dimissioni è dettata dal venir meno della fiducia reciproca tra sindaco e gruppo consiliare: la comunità di Correggio non merita il galleggiamento di un’amministrazione in una situazione simile, la scelta fatta è la più difficile ma anche la più corretta verso i cittadini”. “A Correggio si è vissuta una pagina di alta politica, pur se le conseguenze saranno difficili – continua il neo segretario Pd reggiano – Si è partiti dal riconoscimento dei mancati risultati di un progetto amministrativo come quello di En.Cor, e già questo è un fatto inedito per l’Italia: troppe volte nel nostro Paese gli errori sono stati taciuti. A Correggio non si fa: si affronta con serietà un problema, e con grande trasparenza. Siamo convinti che questo stile sarà apprezzato dai cittadini. Per questo dico che la richiesta di dimissioni non è il segnale della sconfitta, quanto il momento dell’orgoglio: il Pd compatto sa prendersi pubblicamente le responsabilità senza paura delle conseguenze”. Per Costa la vicenda En.Cor non deve mettere in secondo piano il tanto buon lavoro fatto dall’amministra-
che dal 1987
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zione: “Intanto, non c’è alcuna presa di distanza. Tra i tanti interventi di esponenti del partito correggese, così come tra quelli dei consiglieri, non ce n’è stato nemmeno uno teso a chiamarsi fuori. Chi pensa che qualcuno voglia scaricare le difficoltà su spalle altrui si sbaglia: il Pd è fatto di persone serie che andranno davanti ai cittadini a raccontare la situazione e le criticità riscontrate”. “Nessuno mette in dubbio l’onestà degli amministratori correggesi, a partire dal sindaco Iotti – aggiunge – persone molto valide, che di certo non hanno agito in maniera illecita. Siamo di fronte a un progetto che non si è sviluppato come previsto, credo che oltre a guardare verso gli amministratori il Pd dovrà anche aprire l’analisi verso la parte tecnica che ha gestito la vicenda. Ma comunque non va dimenticato cosa di buono è stato fatto sotto la guida di Iotti e con il lavoro di tutto l’esecutivo e del gruppo consigliare: Correggio è un Comune virtuoso, che ha livelli dei servizi elevati, una tassazione locale tra le più basse. Una realtà da portare a esempio in tutta Italia. Questo non sarà mai messo in secondo piano a causa di En.Cor”. “A tutte le persone coinvolte – conclude – va la mia stima e la vicinanza umana, soprattutto al sindaco Iotti. Ma il Pd sa riconoscere i propri errori e sa presentarsi davanti alla gente anche con la soluzione per risolverli”.
Il sindaco Iotti: “ci vediamo in Consiglio” Marzio Iotti respinge la richiesta di dimissioni E’ molto deciso, il sindaco, il quale probabilmente già si aspettava questa situazione e aveva avuto tempo di meditare la scelta. “Non mi dimetterò prima del consiglio comunale - dichiara alla stampa - voglio consentire a tutti di partecipare alla discussione, opposizione e maggioranza. E, a dire il vero, a questo punto un confronto lo pretendo”. Iotti ha partecipato al dibattito del Direttivo, durato oltre quattro ore, ed è intervenuto per ricostruire la vicenda En.Cor e difendere il proprio punto di vista, ma precisa: “Sono uscito prima che il dibattito terminasse e il documento è stato presentato in mia assenza”.”Prendo atto della decisione del Pd di Correggio e mi rendo conto di aver messo a nudo l’ipocrisia in essere. Oggi i cittadini chiedono chiarezza e nel corso del consiglio comunale di venerdì penso proprio che verranno chiariti molti dubbi”.
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Politica
Primo Piano - dicembre 2013
Sul perché ho inviato una diffida al sindaco Ho scoperto l’esistenza del Comita- da approfondire quello sulla pos- ce elettricità. to Ronchi quando, poco più di un sibilità di utilizzare mais attaccato I fumi di combustione immettono mese fa, mi è capitato di leggere un da aflatossine (cancerogene) che nell’aria una serie lunghissima di volantino che invitava i Correggesi resterebbero intatte nel digestato. inquinanti come DIOSSINE, FORa partecipare ad un incontro presso Nessun controllo sistematico risulta MALDEIDE, BENZENE, PM10. la sala XXV Aprile, argomento : le essere stato fatto sulle falde acqui- Tutte sostanze altamente canceroCENTRALI BIOGAS e BIOMASSE. fere che, dopo lo sversamento del gene, le stesse prodotte dai tanto diFino ad allora, per quello che ne sa- digestato, potrebbero essere conta- scussi inceneritori conosciuti con il pevo, si trattava di impianti di pro- minate dai batteri e dalle aflatossine nome meno spaventoso di TERMOVALORIZZATORI. duzione di energia da fonti alterna- presenti nello stesso. tive a quelle fossili. L’idea che me ne Importante dire che, come confron- Per dare un’idea del funzionamenero fatta era del tutto positiva . to con la normativa italiana, gli im- to di uno di questi impianti riporto Cominciavano ad arrivarmi anche pianti presenti in Germania, e sono alcuni dati tecnici presi dal piano file prime fumose (e “affumicate”) tanti, procedono alla pastorizzazio- nanziario di AMTRADE: notizie sulla disastrosa gestione di ne del digestato prima che questo ENCOR, vicenda che, anche ad oggi, venga sparso sul terreno: in alcuni 1 sola centrale a pellet (BIOMASSE) è ben lontana da trovare una conclu- casi è prevista la pastorizzazione da 999 kw genera: 4185 ton/anno sione certa. anche dei rifiuti immessi nelle BIO- Consumo pellet 159 ton/anno Certo è che tra ENCOR e le nuove GAS. Pastorizzazione significa l’ab- Consumo gasolio centrali, che si dovrebbero costruire battimento delle cariche batteriche Acqua di processo da smaltire 300 ton/anno sul territorio correggese, esiste un di cui sopra. Ceneri da smaltire 150 ton/anno legame di causa ed effetto. Causa: ENCOR era un’impresa di BIOMASSE: impianti a combustione proprietà di un ente pubblico, il co- diretta di materiali organici e NON. Sono tutte centrali di potenza non mune di Correggio che, secondo la Qui a fianco trovate l’elenco di ciò superiore ai 999 kw perché oltre legge Bersani, doveva essere ven- che può essere bruciato, preso pari questa potenza l’impianto sarebbe duta poiché in perdita in uno o più pari dal DM del 6 luglio 2012 del Mi- assoggettato a normative diverse, molto più restrittive. Il fatto che sordegli ultimi 3 esercizi. nistero dello Sviluppo Economico. Effetto: Il comune, vendendo EN- La combustione produce alte tem- gano quasi sempre in coppia e quinCOR ad una società privata AMTRA- perature, quindi vapore in grado di di raddoppino comunque la quantiDE, concede a quest’ultima il diritto far girare un alternatore che produ- tà di inquinanti prodotti pare non abbia rilevanza al fine della di costruire nuove centrali e di normativa da applicare. potenziare quelle già esistenti. La pianura padana è il terriSul territorio correggese esitorio più inquinato d’Europa. stono già 6 centrali BIOGAS Correggio rientra tra le aree funzionanti, che si sommano di superamento dei PM10. a quelle presenti in provincia: A questo proposito, la Deli2 di Rio Saliceto, 5 di Campabera della Giunta Regionale gnola, 2 di Gazzata, 3 di Reg362/2012 consente nuovi imgio Emilia . pianti a biomasse solo se non A Correggio se ne dovrebbero aumentano le emissioni di costruire altre 11 a BIOMASSE. Da sottolineare che 3 dei PM10. nuovi impianti sono previsti Qualcuno a Correggio ha conin via Gandhi, di fronte al partrollato queste emissioni? Ha valutato l’impatto amco Articolo 21, a poco più di bientale? 500 metri, tra l’altro, dall’aLa direttiva europea 92/2011 silo e dalla scuola elementare Come appare il digestato appena sparso precisa che sugli stati membri dell’Espansione Sud. grava l’OBBLIGO di assoggettare a Piccolo riassunto, fatto a grandi liVIA (Valutazione di Impatto nee, sul funzionamento di queste centrali. Ambientale) tutti i progetti di costruzione di impianti BIOBIOGAS: utilizzano materie GAS, BIOMASSE, qualora organiche (liquami, legna, ce“provochino un impatto amreali, letami zootecnici) che, fermentando, producono mebientale importante , tenuto tano che viene bruciato da un conto delle caratteristiche del progetto, produzione rifiuti, motore il quale fa girare un inquinamento, disturbi amalternatore che produce elettricità. I rifiuti ad altissima cabientali, e tenuto conto della rica batterica, (streptococchi, localizzazione dei progetti“. stafilococchi pericolosissimi La localizzazione degli imper la nostra salute), che repianti a Correggio, che è già stano dopo il processo di fertra le aeree di superamento mentazione, possono essere dei PM10, dovrebbe rendere diluiti nell’acqua e sparsi sul Il campo a destra è quello su cui è stato versato il digestato, obbligatorio l’assoggettamenterreno (digestato). Discorso quello a sinistra il campo che non ha subito lo sversamento to a VIA. A questo proposito
Primo Piano - dicembre 2013 la Corte Costituzionale, con sentenza 93 del 20/05 ha dichiarato illegittima una legge della regione Marche (quasi fotocopia di quella dell’Emilia Romagna), che non teneva conto della direttiva UE circa l’assoggettabilità a VIA delle centrali. Già è stato scritto, anche nel precedente numero di Primo Piano, che i costruttori delle BIOGAS e BIOMASSE, beneficiano di ingenti incentivi statali. Questa valanga di soldi ha provocato il sorgere come funghi, in tutta Italia, di impianti di questo genere che, dal loro scopo primario di utilizzare scarti e rifiuti per lo più di aziende agricole, sono passati a vere e proprie società private il cui scopo principale è quello di cercare profitto (come qualsiasi azienda d’altronde) dalla vendita di energia.
Politica Di contro a questo proliferare di centrali, fortunatamente, non sono mancate le proteste dei cittadini preoccupati per la propria salute ed il proprio territorio, MAI interpellati su scelte tanto importanti per tutta la comunità, e la nascita di numerosi comitati come il Comitato Ronchi. Come presumibile conseguenza di queste proteste, una recente sentenza del TAR del Piemonte ha chiuso una centrale a BIOGAS perché non rispettava i limiti di emissione di COT (Composti Organici Totali) e proprio in questi ultimi giorni, il TAR del Veneto ha congelato la costruzione di un impianto a BIOMASSE in provincia di Vicenza. La provincia di Modena, invece, non ne ha mai autorizzato la costruzione. Perché, se è pur vero che il problema dello smaltimento dei rifiuti è ormai
quello principale e assillante per la nostra società dei consumi, è anche vero che la politica di chi ci amministra dovrebbe essere lungimirante, non concentrata sul risolvere immediatamente solo il problema più urgente e non senza la cautela dovuta a nuove tecnologie su cui gravano dubbi di pericolosità per la nostra salute. Ancora di più lungimirante e cauta dovrebbe essere la politica ambientale di coloro che respirano la nostra aria, camminano sulla stessa terra nostra, hanno figli che frequentano le stesse scuole dei nostri figli. Sulla pagina Facebook del Comitato Ronchi troverete numerosi articoli e video che riportano notizie su episodi d’inquinamento causati da BIOGAS e BIOMASSE, di denuncie, diffide, esposti presentati da cittadini in diverse parti d’Italia. Da tale raccolta di documenti ho tratto molte delle informazioni da me riportate qui. Sulla stessa pagina potete trovare il testo delle diffide (che sono 5, una per ogni impianto, 5 per ogni Ente ) inviate da me e da più di 50 correggesi a 8 Enti pubblici interessati (Sindaco, Presidente di Provincia , Presidente di Regione per citarne alcuni). A questo punto mi sembra chiaro il motivo che mi ha spinto a firmare una diffida, più chiare ancora le ultime, testuali righe del documento: Io, Monica Testi, INVITO gli amministratori, i funzionari ed i dipendenti in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, entro il termine di 30 giorni dalla data di ricevimento della presente, - a voler verificare la correttezza e la legittimità delle procedure poste in essere ed emettere, in attesa di tali verifiche, i dovuti provvedimenti di sospensione e/o revoca e/o annullamento in autotutela dei provvedimenti già emessi e di ogni attività già in essere, sino all’esito delle verifiche suddette; - a ritenere la richiesta di autorizzazione in oggetto, qualora non assoggettata a procedura di screening e di eventuale successiva procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, priva dei requisiti minimali. Tutto ciò nel superiore interesse dei cittadini. Tutto ciò nel superiore interesse dei cittadini. Monica Testi
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Economia
L’agricoltura: da “cenerentola” a settore trainante dell’economia
Quando il ritorno alla terra è una risposta alla crisi. Intervista a Leana Pignedoli, Senatrice PD, componente della commissione agricoltura Chi l’avrebbe detto alcuni anni fa che l’agricoltura, settore primario secondo la ripartizione tradizionale, ma ultimo come tasso di sviluppo e produttore di reddito, sarebbe diventato un pezzo fondamentale della nostra economia: qualità dei prodotti ed export in crescita, attrattività del settore per nuove fasce di lavoratori. Gli ultimi vent’anni sono stati gli anni del “terziario avanzato”, i precedenti, quelli dell’industria. Oggi, la crisi ha fatto riemergere l’agricoltura come settore dalle forti potenzialità, anzi, già in grado di rispondere almeno in parte, alla perdita di importanza di altri. Nella nostra provincia, questo è ancora più vero, non solo perché siamo tradizionalmente vocati all’agricoltura, ma perché abbiamo saputo cambiare, investire, innovare e fare sistema. Non solo, ma l’agricoltura è finalmente emersa come strumento indispensabile per la difesa del territorio, soprattutto nelle zone di montagna, e dunque, parte fondamentale di una “economia verde” da cui tutti trarremo vantaggio. C’è ancora molto da fare, le questioni aperte sono ancora numerose, e non solo a livello italiano, ma non c’è dubbio che la “riscossa” dell’agricoltura può costituire una risposta occupazionale per i giovani e anche per le donne. Gli esempi non mancano. Abbiamo quindi chiesto alla senatrice Pignedoli di fare il punto sulla situazione dell’agricoltura della nostra provincia, sui provvedimenti
Meli in fiore
sui quali sta lavorando e sulle prospettive che si profilano all’orizzonte. Senatrice Pignedoli, qual è la situazione oggi dell’agricoltura della nostra provincia? Non si può dare un’unica valutazione perché all’interno del settore agricolo ci sono filiere con situazioni molto diverse. Alcune hanno trend positivi, altre sono in forte criticità. Un dato generale comunque su cui riflettere è il saldo negativo delle imprese agricole: nel 2012 nella provincia di Reggio Emilia sono 339 le aziende in meno rispetto all’anno precedente. Quali i settori trainanti e quali quelli in maggiori difficoltà? Il settore che oggi ha risultati particolarmente confortanti è sicuramente il settore vitivinicolo. Nella nostra provincia il Lambrusco ha conquistato alti livelli di qualità e ha occupato quote importanti di export che aprono nuove possibilità. Forti criticità le troviamo, invece, nel settore suinicolo che, dopo un periodo positivo nel 2012, in questi ultimi mesi ha visto crollare i prezzi agli allevatori a livelli insostenibili. Prezzi fortemente condizionati da due fattori: la commercializzazione in mano a pochi che determinano i prezzi e un fenomeno crescente di importazioni di carne straniera a prezzi molto bassi.
Sono possibili spazi di sviluppo? E in quali ambiti specifici? Stiamo assistendo ad una domanda in crescita esponenziale di prodotti Made in Italy. A fronte di un calo dei consumi nel nostro Paese, si aprono spazi del tutto nuovi sui mercati esteri. Per questo la sfida è un’altra: attrezzarsi per cogliere queste opportunità, che oggi regaliamo al mercato del “falso Made in Italy” che fattura ben 60 miliardi contro un’esportazione di prodotti nazionali di 32 miliardi. Lo spazio c’è, dobbiamo volerlo occupare. Sono realistiche le prospettive di sviluppo per una forza lavoro giovanile e ad alta scolarizzazione? Assolutamente sì, se crediamo davvero nel settore. Se vogliamo fare un salto e dal nostro cortile di casa vogliamo andare sui mercati esteri occorrono competenze assolutamente nuove. Occorrono nuove capacità gestionali nelle aziende, nuove capacità di marketing, competenze informatiche e di comunicazione, competenze sul diritto e sulle normative internazionali. Non solo: se vogliamo essere i primi a trasformare le nostre ottime materie prime, abbiamo bisogno di puntare su nostre tecnologie e nostri ricercatori altrimenti siamo colonizzati da investitori stranieri. Come dice qualcuno, siamo come le regioni afri-
Primo Piano - dicembre 2013 cane dei grandi laghi che lasciano agli anglo-franco-americo-cinesi il compito di sfruttare i loro minerali preziosi. E che dire della componente femminile che sembrerebbe esclusa dal settore agricolo? La componente femminile è sempre stata determinante nell’attività agricola, ma spesso invisibile sulla carta. Ora stanno crescendo le imprese agricole guidate da donne, anche nella nostra regione. Sono portatrici di una grande innovazione e creatività. Spesso sono le prime ad intravedere l’integrazione tra settori come l’agricoltura - turismo - salute - ambiente. Sono capaci, cioè, di tenere insieme diverse componenti e farle diventare fattori di competitività imprenditoriale. C’è una sensibilità che fa percepire prima il nuovo. Quali interventi richiedere ai vari livelli di governo, soprattutto provincia e regione? Formazione, start up, altro? Io credo che di fronte a risorse limitate, come sta avvenendo ora, dal livello locale fino a quello nazionale, occorra concentrare risorse per i giovani che intendono affrontare il mondo agroalimentare con una nuova visione. Intendo dire che bisogna avere il coraggio di sostenere in modo forte chi fa innovazione reale. Chi investe in nuove tecnologie, in nuove formule organizzative che vedono gli imprenditori agricoli in rete con l’obiettivo di diventare protagonisti nella trasformazione e vendita dei loro prodotti. Chi sceglie la naturalità, il valore artigianale delle produzioni e la loro identità territoriale, perché è questo il nostro vero valore aggiunto su cui possiamo competere nel mondo, per cui siamo così ricercati. In vista delle elezioni per il Parlamento europeo, quali ri-
Economia
forme ed interventi deve compiere l’Europa per difendere e promuovere la nostra agricoltura? Più determinazione nell’etichettatura dei prodotti per dare consapevolezza e diritto di scelta ai consumatori, più sostegno alle organizzazioni dei produttori, iniziative decise per avviare accordi bilaterali negli scambi commerciali con i paesi extraeuropei soprattutto in oriente e maggiore omogeneità delle normative di accesso. Spesso per le nostre imprese le frontiere diventano vere e proprie barriere insormontabili. Infine, un progetto che Le stia particolarmente a cuore e che rappresenti un po’ la sintesi del suo impegno, quale potrebbe essere? In particolare due progetti. Il primo è una mia proposta di legge sulla riduzione degli Enti del ministero dell’agricoltura. Sto parlando di eliminare sprechi, di togliere duplicazioni e aumentare l’efficienza. Stiamo parlando di incidere e ridurre costi su un monte risorse investi-
te oggi di oltre 3 miliardi. Il secondo progetto riguarda la mia proposta per una nuova strategia sull’export agroalimentare. Sta lì il futuro, la possibilità delle nostre aziende di mantenere il loro valore prezioso, di mantenere le nostre eccellenze. Ho presentato progetti ed ora emendamenti proprio sulla legge di stabilità, perché vengano finanziati i produttori che si aggregano. Corriamo il rischio che i produttori perdano via via potere nella filiera anche a Reggio Emilia. Nel secolo scorso i nostri produttori hanno costituito cooperative per essere più forti, oggi rischiano di tornare indietro e di cadere nelle mani dei grandi soggetti commerciali. Credo che la cooperazione nel settore agricolo oggi debba affrontare la questione della commercializzazione, altrimenti è come se decretasse la sua resa, facendo diventare essere cooperativa quasi ininfluente. A cura di Cecilia Anceschi
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Economia
Parla con Em... Ci avviciniamo sempre più anche alla fine di questo 2013 e, dato che questo è il mio ultimo articolo per quest’anno, vi propongo un’intervista che (spero) solleticherà le vostre papille ancora prima di ritrovarsi davanti al pranzo di Natale. Avete presente quello che si dice quando si parla degli italiani? Quelle frasi fatte che denotano gli abitanti del Bel Paese, quelle che usano all’estero per etichettarci velocemente, per esempio: “Italiani, pizza, mamma e mandolino”, oppure “Italiani, una faccia una razza” (io questa me la sono sentita urlare in faccia a Montmartre da una signora con due orrendi barboncini e, oltre a non avere ancora capito bene cosa significa, non credo sia esemplificativa)... Bene, in mezzo a tutti questi detti ce n’è uno che, secondo me, ci rappresenta appieno: Italiani popolo di navigatori, santi e poeti. E, aggiungo io, di giocatori. Un po’ perchè avvicinandoci alle feste mi vengono in mente i partitoni a tombola e quelli a pinnacolo che facevamo dopo pranzo nella speranza di digerire le venti portate delle feste, un po’ perchè leggendo giornali e riviste, le uniche spese che vengono effettuate negli ultimi tempi riguardano le attività ricreative, mi è venuto in mente che noi, il gioco, ce lo abbiamo nel sangue. Adesso potrei scrivere un pippone di almeno due pagine sul fatto che, antropologicamente, il gioco rappresenta il primo approccio alla realtà nei cuccioli (umani e non) e che è attraverso di esso che si apprendono le regole sociali, si rappresenta simbolicamente la realtà e la si fa propria. Potrei, sì. Potrei ma vi risparmio perchè è quasi Natale e voglio essere buona (almeno un po’ più del solito). Beh, pensavo, dato che la crisi è arrivata ma abbiamo comunque tutto il diritto di goderci le feste insieme alle persone che amiamo, perchè non ritrovare quello spirito ludico per un tempo che non sia semplicemente quello delle vacanze? Dopotutto il piacere di stare in compagnia, di divertirsi insieme agli amici ed ai parenti, è una delle cose belle che non potrà mai esserci preclusa, nonostante la crisi. Io, personalmente, devo ammettere che non ho mai smesso di giocare, come di leggere fumetti e libri per bambini, del resto. Trovo infatti che il gioco (da tavolo, elettroni-
la rubrica di interviste e chiacchiere su Primo Piano, di Elisa Massari
co, di ruolo) sia un ottimo modo di impiegare il proprio tempo; non lo vedo, infatti, come una attività con cui “tappare” le ore buche nelle quali non abbiamo nulla di meglio da fare, ma una attività divertente con cui trascorrere le ore in compagnia. Sarebbe molto triste se la nostra vita si dividesse solamente tra lavorospesa-cura della casa-. Ci meritiamo sicuramente qualcosa di meglio e di più significativo di una perenne corsa contro il tempo per fare tutto quello che ci si aspetta da noi. Mi rendo conto che ai più questo discorso risulti poco congeniale ma, vi dico, provate a pensare bene a cosa fate durante la vostra settimana: le prime cose che vi vengono in mente sono la solita routine, fonte di doveri, oppure qualcosa che vi rilassi e distenda le pieghe della vostra anima? E’ chiaro che non si può vivere senza lavoro, senza una dignità occupazionale, senza uno scopo ma, parimenti, non si può (e non si deve) vivere senza trovare tempo per coltivare il proprio benessere. Io faccio parte di quella generazione a cui è stato negato un lavoro a tempo indeterminato, la sicurezza assistenziale, il welfare, come si chiamava negli anni ‘90. Io, come tantissimi altri, non ho la fortuna di ottenere una retribuzione equa per le ore di lavoro che effettivamente svolgo, nonostante questo vi assicuro che, se non trovassi un po’ di tempo per rilassarmi in compagnia e condividere delle belle serate giocando e stando allegri, sarei già scappata a gambe levate da questo paese. Vi auguro, sinceramente un Buon Natale ed un felice 2014, nella speranza che voi, tutti voi e le persone a cui volete bene, ritroviate la gioia e la felicità nelle più piccole cose, quelle che scaldano il cuore e fanno stare bene: quattro chiacchiere, una passeggiata, una partita intorno al tavolo. AUGURI! CARTA DI IDENTITA’ ESSENZIALE: Tipologia di impresa: Srl importazione e distribuzione di giochi di ruolo e da tavolo Nome ditta: Asterion press srl Data di nascita: 2006 Nome dei soci fondatori: Luca Cattini e Massimo Bianchini Età: interna 12, esterna intorno ai 40 Di cosa vi occupate: vendiamo emozioni
D: Il nome di questa azienda , vuoi spiegarcene l’origine Massimo? R: Asterion era una divinità greca che rappresenta il Dio del Sole. Ci serviva un nome che ci rappresentasse anche all’estero... io sono appassionatissimo di Hyperion la saga di Dan Simmons e per questo ci piaceva. Per noi è molto elegante e ci piace... D: Quale percorso formativo vi ha portato alla fondazione di questa casa editrice specializzata nella vendita di emozioni? R: La nostra passione... la genesi parte da lotano. L’incipit è stato Massimo che ha scritto un gioco di ruolo (che è un gioco di interpretazione teatrale che si può fare a casa, dove i giocatori al tavolo vivono un’esperienza di sceneggiatura teatrale), nel 1992 abbiamo aperto una associazione di giochi di ruolo che si chiama “V Dimensione” (ancora oggi esistente n.d.a.), avevamo tipo 60 iscritti sul territorio; Tante persone che poi hanno fatto carriera con strade diverse... c’era un grande fermento culturale a Correggio in quegli anni che poi ci ha portato a farci conosere dalla casa produttrice di D&D e Massimo dal 1997 fa questo lavoro. Io (Luca) ho una storia di formazione professionale tecnica dovuta alle aziende di mio padre, import-export di macchine agricole. Nel 2006 abbiamo messo in piedi questa piccola casa editrice che nel 2010 ha subito un arresto in quanto edizioni, quindi ci siamo reinventati
Primo Piano - dicembre 2013 come editori di giochi di ruolo e giochi per famiglie. D: Da qualche settimana si è concluso l’ Asterion gaming days in quel di Bologna, potete raccontarci come è andata? Io, da parte mia, posso dirvi che mi sono divertita moltissimo e che la cornice dell’albergo Admiral Hotel era magnifica! R: Volevamo creare un’esperienza di rilassatezza per i giocatori, creare un ambiente a provare i nostri giochi, non volevamo fare un evento commerciale, infatti non c’era il biglietto d’ingresso ma le persone che abitavono intorno alla zona sono venute a costo zero. Ci ha stupito che non fosse gioco notturno, a parte i nostri collaboratori... le presenze si sono attestate intorno alle 350 persone nei tre giorni delle quali 1/3 donne, che per il mondo dei giochi da tavolo e di ruolo è un grande risultato! D: Avete dei dipendenti o collaboratori che vi aiutano? A Bologna, per gli Asterion Gaming days c’erano parecchi ragazzi... R: Sì, a Bologna abbiamo avuto 53 ragazzi che abbiamo “selezionato” per dimostrare e spiegare bene i giochi, condurre le partite e spiagare ed accompagnare le persone intervenute. Erano tutti ragazzi e ragazze giovani, pieni di entusiasmo che hanno svolto un’ottimo lavoro ed hanno reso le giornate ricche e significative. D: Credete che il mercato dei giochi da tavolo, oggi, sia più fertile grazie al fatto che le nostre generazioni (nate negli anni ‘70-’80) non classificano più i giochi da tavolo come “per bambini” ma, nel tempo gli hanno conferito più dignità? R: In Italia il gioco da tavolo è an-
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Da sinistra: Massimo e Luca
cora di nicchia. Pensa che il mercato italiano vale 1/5 di quello francese e 1/20 di quello tedesco e non per la grandezza dello stato o la popolosità: la causa principale è legata all’evoluzione dei giochi. In Italia, se qualcosa non è pubblicizzato in tv non si vende, il negoziante quindi non fa più vendita assistita ma si limita a dare quello che chiede il cliente, senza coivolgimento, senza sapere cosa vende in realtà. Di certo ha aiutato il cambio generazione adesso il gioco è la “scusa” migliore per i genitori per stare con i figli. Se guardiamo il mercato dei giochi da tavolo la fascia 0/6 è ricca di moltissimi giochi che però annoiano i genitori, noi invece tentiamo di fare e proporre giochi dagli 0 ai 99 anni, che vanno bene sia da stare con i figli che con gli amici con eguale gioia e piacere. I negozianti che spiegano i giochi ed assistono il compratore danno un valore maggiore al denaro del compratore, lo accompagnano in una scelta di qualità, che dà valore al denaro ed alla persona per questo i nostri titoli si possono trovare solo in alcuni negozi specializzati e non nelle tradizionali giocattolerie. D: Se doveste suggerire al pubblico correggese di provare uno dei vostri giochi, quale gli proporreste e perchè? R: Dobble, perchè sta già circolando molto ed ha un grande successo... lo proporrei perchè è divertente. Punto. Dixit perchè è uno splendido gioco narrativo. Con Dixit si impara a
conoscere la gente, scopri cose che non sai o non avresti immaginato delle altre persone semplicemente stando seduto attorno ad un tavolo ed a goderti la serata in compagnia. D: Luca, come mai la Asterion si trova a Correggio? R: Il motivo prosaico è perchè ho altre due aziende nella zona ma adesso che abbiamo traslocato per trovare una sede più grande siamo rimasti comunque a Correggio perchè ci siamo affezionati! D: Quali difficoltà avete incontrato (reperire fondi/location) nell’avviare il vostro progetto? R: Non tantissimi, in realtà. Le banche sono state abbastanza brillati, in Italia non ci sono grandissimi incentivi, se ti autofinanzi bene, altrimenti non ti aiuta nessuno... noi abbiamo grandi esborsi prima di finanziare. Essendo andati bene, quest’anno siamo contenti. La difficoltà che abbiamo è star dietro alla crescita (che fortunatamente è costante da 4 anni), il livello di imposizione non tiene conto della crescita. Le tasse le paghi prima di vendere, noi abbiamo un magazzino di cui mi fanno pagare le tasse che non ho ancora venduto. La pressione fiscale è altissima. D: Come va adesso la Asterion? R: Siamo in crescita... ci consideriamo al terzo anno dello start up, stiamo andando bene, speriamo di raddoppiare anche quest’anno... il motivo è che abbiamo un catalogo di giochi che non ha nessun altro in italia, quindi ci sono ottimi presupposti per un futuro brillante. D: Cosa vi immaginate la vostra impresa nel futuro? R: Di crescere ancora. E molto. Vorremmo diventare un punto di riferimento dei giochi da tavolo in Italia, continua a pag.14 pag.15
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Sociale il mercato italiano non ha nessun motivo per essere secondo a quello francese o tedesco, ne siamo sicuri. D: Avete raggiunto anche zone fuori provincia? Come gestite la vendita dei giochi da tavolo, li vendete anche on-line? R: Noi vendiamo in negozi o “catene di negozi” perchè crediamo nella formazione dei negozianti e dei venditori, non vendiamo on-line perchè crediamo nostro dovere proteggere il negozio fisico. In più, nei negozi dove sono disponibili i nostri titoli, c’è la possibilità di provarli per vedere se effettivamente piacciono, se coinvolgono. Così il denaro del compratore assume un valore ancora maggiore, soprattutto in tempo di crisi come ora. D: Quali sono i prossimi appuntamenti che avete in calendario? R: Dal 19-22 gennaio saremo al Macef, una fiera del Natale per operatori del settore, è una fiera grandissima e bellissima, piena di luminarie e decorazioni, dalle statuine ai regali passando per tutto ciò che riguarda la casa i gioielli. Saremo al Mantova Comics & Games il 7-8-9 Marzo 2014 Saremo anche al Play a Modena, una grande fiera di giochi da Tavolo e giochi di ruolo, sempre nel 2014. D: Concludiamo questa intervista con un gioco: se doveste scegliere una canzone che rappresenti ..., quale scegliereste? R: “The end is the beginning is the end” degli Smashing Pumpkins [1997] D: Invece un film che vi rappresenti? R: “Inception”, di C. Nolan, USA/ UK, 2010 INDISPENSABILI CONTATTI: Asterion Press via Martiri di Cervarolo 1/B Correggio (RE) SITO WEB: site.asterionpress.com FACEBOOK: Asterion I negozi che ci distribuiscono a Correggio sono: Star toys La perla nera A Reggio Emilia ed a Carpi: La città del sole e Mangiafuoco a Guastalla Libreria Gonzaga a Scandiano Casabella
Sicurezza: Correggio non è il Bronx ma nemmeno una tranquilla isola felice I recenti episodi estivi di vandalismo e piccola criminalità ad opera di giovani e giovanissimi hanno allarmato la comunità correggese, provocando anche una discussione in Consiglio comunale. La repressione è necessaria ma da sola non basta. Il problema è sociale, educativo e culturale. La tradizionale tranquillità sociale di Correggio pare essere messa in dubbio dall’aumento della frequenza di reati contro cose e persone registrata in questi ultimi anni e ancor più negli ultimi mesi. Danneggiamenti a proprietà private, atti vandalici contro il patrimonio pubblico, minacce di violenze a privati cittadini, risse e percosse, qualche tentativo di rapina, furti in appartamento e di altre proprietà private (biciclette soprattutto) si sommano a fatti ben più gravi come le violenze in famiglia che pure da noi si stanno manifestando di tanto in tanto. Non siamo certo nel Bronx e gli episodi in questione, pur in aumento questa estate, paiono numericamente ancora modesti. Pertanto non è giusto parlare di una situazione di ordine pubblico particolarmente critica. E’ però evidente che l’attenzione a questi fatti sia importante, soprattutto se produce un impegno sociale teso a contrastare e prevenire l’acutizzarsi di fenomeni di sopraffazione e violenza. Anche le forze politiche ne hanno discusso in consiglio comunale. L’opposizione di centrodestra, anche questa volta, ha tentato di sfruttare il problema a fini politici speculativi. In ogni caso la ricetta prevalente che è emersa è quella di richiedere maggiore sorveglianza delle forze dell’ordine e di potenziare i controlli anche con l’ausilio delle telecamere. Quello che però pare mancare da questa discussione è l’attenzione verso la prevenzione sociale e la costruzione di una sorta di deterrenza educativa e culturale. Certo non è bene anteporre la repressione alla prevenzione. Se non si deve dare l’idea di essere troppo indulgenti o peggio ancora lassisti e
rassegnati verso chi compie atti illeciti o veri e propri reati anche se di lieve entità che vanno comunque repressi efficacemente, dall’altra si deve avere l’intelligenza di capire che il migliore antidoto all’insicurezza e ai comportamenti dannosi per le cose e le persone è di investire sulla promozione del benessere delle persone, sulla responsabilità (doveri oltre che diritti) e su di una etica pubblica condivisa e civilmente avanzata. Bande giovanili crescono Una certa preoccupazione sembra destare a Correggio la presenza e gli atteggiamenti di alcuni piccoli gruppi o bande giovanili propense a compiere provocazione e atti offensivi e violenti. Di fronte a minori protagonisti di episodi di bullismo, di danneggiamento o esecutori di atti intimidatori verso propri coetanei e persone deboli, l’interrogativo che dobbiamo porci è il perché di questi comportamenti. Non per giustificare ma per capire, per evitare che facciano “scuola”, per dissuaderli con un’alternativa sociale ed educativa in grado di proporre altre strade di vita. Anche a Correggio il numero di minori seguiti dai servizi sociali è purtroppo aumentato. Le sofferenze e le difficoltà di integrazione di adolescenti è ormai un dato non più marginale. Non è un problema, almeno non unicamente, riguardante solo qualche immigrato o figlio di immigrati in difficoltà. Più frequentemente paiono essere figli di famiglie di origine italiana a comportarsi in modo deviante. Alla base ci sono spesso problemi familiari, insuccessi scolastici, malessere esistenziale, suggestioni negative da valori e modelli culturali irresponsabili che la prevalente sottocultura televisiva diffonde in continuazione. C’è poi una crisi economica che determina insicurezze e privazioni di speranze che di certo non favorisce serenità e fiducia nel futuro, senza parlare della credibilità delle istituzioni pubbliche fortemente in crisi e di una politica mai così poco autore-
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Sociale cativa. I dati sul calo dell’orario di aperture delle scuole, del calo del numero di insegnanti (con l’anacronistico ritorno al “maestro unico” alle elementari), della diminuzione degli incentivi non solo economici ai docenti ha senz’altro ridimensionato l’importanza della formazione scolastica per i ragazzi. Altri servizi educativi extrascolastici pubblici e privati, a parte forse quelli sportivi, non hanno certo conosciuto sorte migliore.
vole ed attraente. La comunità correggese è bene che si ponga il problema del futuro, oltre che del presente, dei propri giovani e più in generale di chi sta peggio. E’ un bene che lo faccia per essere una comunità civilmente solidale ed è, pragmaticamente, una necessità per essere tutti più tranquilli e sicuri. La solitudine causa di molti mali A mio modo di vedere quello che tutti (sottolineo tutti perché non penso sia solo un problema delegabile alle istituzioni pubbliche) potremmo fare è di impegnarci di più per favorire il benessere “dell’altro” a partire da chi sta peggio. Ad esempio maggiori relazioni e dialoghi tra le persone, alfine di contrastare il problema della solitudine che a detta dei sociologi sta aumentando un po’ in tutto l’Occidente ed è causa di molti mali, sarebbe già una tra le diverse utili risposte. Buone relazioni di qualità si ottengono promuovendo modelli positivi di vita. Certo ognuno deve scegliere autonomamente il proprio percorso esistenziale e di crescita, ma è altrettanto evidente che una comunità più unita, in grado di produrre solidarietà e attenzione umana, responsabilità e senso civico, ha molte più possibilità di stare meglio e di far
stare meglio ogni singolo individuo che la compone. Un’altra considerazione da fare è che nell’era dell’esplosione delle comunicazioni informatiche, della iper connettività, la sensazione di essere soli pare aumentare. E’ un paradosso che la dice lunga sull’efficacia e sulla qualità delle diverse relazioni fisiche ed internettiane. A volte poi i soggetti più deboli, quelli meno culturalmente attrezzati o in ogni caso ancora ingenui ed immaturi, tendono purtroppo a diventare succubi di chi non si fa scrupoli ad utilizzare la rete per circuirli e sfruttarli, se va bene a fini commerciali al limite della legalità, e se va male per renderli vittime di interessi inconfessabili se non criminali. Se le nuove tecnologie non vanno demonizzate, né vanno negate le straordinarie possibilità che ci offrono, dall’altra è bene essere consapevoli dei limiti e dei rischi che esse determinano. Bisogna saperle utilizzare non tanto solo tecnicamente quanto culturalmente. Occorre avere la capacità di capire cosa possono offrirci e cosa invece possono sottrarci. Delegare a internet e ai nuovi strumenti tecnologici di comunicazione informatica le principali funzioni educative, formative e di socializzazione è un errore. In questi ultimi anni la scuola ha ridotto la propria potenzialità edu-
Modelli culturali berlusconiani Più in generale poi questo ultimo ventennio è stato perlopiù deleterio sul piano culturale. I suoi modelli prevalenti si sono ispirati ad una ideologia che ha esaltato una feroce competizione individuale, all’idea che il mio successo derivi dalla tua sconfitta, che per guadagnarci qualcosa debba fregarti, che l’avere e l’apparire conti ben più dell’essere e del sapere, che per farsi strada nella vita non bisogna avere remore a concedersi al più forte, fisicamente o intellettualmente che sia, che è inutile impegnarsi perché tanto sono tutti uguali e che le colpe sono sempre di qualcun altro… A questo punto il discorso dovrebbe essere più approfondito e più propositivo, pur nella consapevolezza che le risposte migliori si trovano quando si fanno le domande giuste. Sarebbe interessante raccogliere altre idee e altre valutazioni, utili anche per progettare la nostra Correggio del domani, perché si affermi un modello di comunità più tranquilla, serena e fiduciosa nel futuro. Guido Pelliciardi
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Sociale
Aiutaci ad aiutarti
Il volontariato ha bisogno di sostegno Nel momento in cui la società si sta impoverendo e i bisogni sociali crescono, il volontariato, che a Correggio è sempre stato molto diffuso, potrebbe essere la leva per riformare un welfare strutturato nei nostri territori sull’iniziativa pubblica. Infatti il suo costo per le amministrazioni locali diventerà sempre più insostenibile, e il “self-help” è storicamente un elemento presente dove lo stato gioca un ruolo modesto: nel nordamerica le comunità locali hanno una tradizione di forte coesione e di servizi sociali autogestiti. Destinare quindi una parte del nostro tempo libero ad un uso sociale diventerà necessario nelle forme che già conosciamo tramite associazioni ed enti, o per mezzo di nuove forme individuali (l’esempio più radicale è lo scambio di servizi attraverso la “banca del tempo”). Per questo preoccupano ancor di più i segnali di difficoltà provenienti da alcune associazioni correggesi di volontariato. Si pone oggi anche a Correggio un problema di “rieducazione al volontariato”, dopo trent’anni di messaggi a senso unico che hanno attraversato la società italiana (e impoverito la scuola) indirizzandola verso un individualismo da paese culturalmente sottosviluppato. Non è una affermazione gratuita: tutte le statistiche mondiali relegano l’Italia a livelli assai poco dignitosi. Esiste poi la necessità di ottimizzare l’efficacia della risorsa-volontariato. In Piemonte da anni sono gli stessi enti locali a indirizzare e a organizzare la disponibilità di tempo dei cittadini agli usi sociali ritenuti più necessari, com’è usuale in molte nazioni (e capitava una volta da noi ad
esempio con l’assistenza all’uscita delle scuole). Il sindaco di Bologna ha recentemente battezzato la scelta di utilizzare i volontari direttamente nell’azione del comune. Su questo anche Correggio dovrà riflettere e progettare. Ma tutto deve partire dalla convinzione dei membri della comunità di far parte di un sistema di sicurezza sociale non interamente delegabile a terzi.
La nostra Croce Rossa resiste, ma ... Molto importante è il pronto soccorso sanitario: qui a Correggio abbiamo la Croce Rossa Italinana che, tra le decine di attività di supporto, sostegno e formazione della popolazione, svolge un servizio di Emergenza/Urgenza (118) con 2 ambulanze ed un’automedica. Abbiamo chiesto al presidente Claudio Rustichelli di illustrarci la situazione al momento: “ Sono un po’ di anni che il volontariato nel nostro settore è in calo; credo che ci sia un po’ di disaffezione, dovuta anche alla mentalità instaurata e accresciuta negli ultimi 10-15 anni cioè “prima io poi gli altri”. La Croce Rossa ha affrontato queste minori disponibilità assumendo personale dipendente ma oggi, anche se il sistema ancora regge senza lacune nel servizio e disfunzioni, dovremo rivedere nel tempo la forza lavoro. A fronte di costi sempre più alti (si pensi solo ai 60.000 euro di carburante che vengono “bruciati” ogni anno), le convenzioni sulle quali siamo attivi non sono mai state adeguate (l’ultimo aggiornamento risale al 2007). A questo si aggiungono gli effetti della congiuntura socio-economica come il calo delle donazioni da parte delle aziende e dei privati. Tutto ciò per rimarcare come siano sempre più importanti i nostri Volontari: proprio ad inizio novembre è
partito un corso per Volontari che, per fortuna, ha visto una partecipazione di oltre 50 cittadini. Ma i risultati “veri”, ovvero vedere i nuovi Volontari attivi, arriveranno solamente con il nuovo anno. Poi Claudio continua spiegandoci le difficoltà che la Croce Rossa affronta quotidianamente e ci dice: ”Qui a Correggio non abbiamo un ospedale diciamo “vero” (L’ospedale San Sebastiano è considerato un centro riabilitativo e non un ospedale, anche se mantiene il Punto di Primo Intervento - il Pronto Soccorso di “secondo livello” -, il servizio di radiologia e un comparto operatorio per attività programmate). Per questi motivi, 8 volte su 10 i nostri mezzi viaggiano tra Reggio Emilia e Guastalla percorrendo il doppio dei km rispetto ai Comitati dei comuni che hanno un ospedale.” Poi Claudio prosegue dicendoci: “ Bisogna che le amministrazioni locali siano presenti e ci stiano vicini facendosi carico di alcune delle nostre difficoltà, naturalmente in base alle loro possibilità. A tal proosito il comune di Correggio si è già mobilitato per aiutarci, impegnandosi ad effettuare lavori di manutenzione straordinaria (copertura, impianto elettrico, ...) sulla nostra sede (di proprietà comunale).” Abbiamo chiesto a Claudio se è cambiato qualcosa nel corso degli anni nel modo di lavorare della Croce Rossa: ”La metodologia di lavoro non è mai cambiata ma nel frattempo è cresciuta la nostra professionalità, siamo sottoposti ad esami di idoneità alla “professione” da parte della Regione Emilia Romagna e purtroppo devo sottolineare che i contratti con l’Ausl non tengono, ad oggi, conto di questo sforzo umano ed economico.“ Claudio conclude spiegandoci che dal 1° Gennaio 2014 diventeranno ente di diritto privato a livello locale, ora sono solo un punto territoriale della CRI nazionale e considerati ente pubblico. Diventeranno autonomi dal punto di vista finanziario e delle risorse ma Claudio sottolinea che dovranno diventare anche amministratori per essere bravi a sfruttare le suddette risorse al meglio per loro e naturalmente per i cittadini. A cura di Mauro Degola e Emiliano Bertani
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Sociale
Icaro compie vent’anni e li festeggia parlando di prevenzione delle emergenze Un’occasione per discutere di rapporti tra volontariato e pubblica amministrazione L’associazione Icaro, attiva nella protezione civile, ha festeggiato vent’anni di attività svolta sul territorio locale e non solo. Lo ha fatto organizzando un incontro pubblico in occasione del quale si è parlato di volontariato, emergenza e prevenzione. Al termine degli interventi del sindaco Marzio Iotti e della presidente dell’unione dei comuni “Pianura reggiana”, Paola Baraldi (anche sindaco di Campagnola), che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra gli enti e l’associazione di protezione civile, nonché il valore del volontariato, è stato il turno di Paolo Lugli, presidente di Icaro. Lugli si è soffermato sul presente (sull’emergenza in Sardegna e sul tema dell’emergenze, in generale) per poi entrare nel vivo dell’argomento della giornata: i vent’anni dell’associazione che rappresenta. “Vent’anni sono pochi, se si pensa all’esistenza umana ma sono un bel traguardo per un’associazione. Siamo partiti in nove e siamo stati tra i primi gruppi dedicati alla protezione civile costituitisi a livello nazionale, subito dopo l’uscita della legge che sanciva la nascita di questo particolare tipo di volontariato. Eravamo impegnati su tutti i fronti, dalla raccolta fondi al servizio attivo vero e proprio. Una Fiat campagnola è stato il primo mezzo su cui abbiamo potuto contare per le nostre attività. Oggi Icaro è una realtà ben radicata nel territorio, che ha saputo conquistare la fiducia dei cittadini nel tempo, tanto che può contare su centosettanta volontari attivi, la maggior parte dei quali ha un’età compresa tra 18 e vent’anni. E’ un’associazione pragmatica, nel senso che accetta investimenti ed incarichi che può onorare con le proprie forze, e basata sul confronto, anche acceso, tra i volontari. Tali presupposti hanno creato un gruppo affiatato, in grado di dare risposta ad ogni tipo di emergenza, da quella a carattere locale a quella di tipo nazionale. A ciò va aggiunto che viene dato una grande peso alla formazione dei volontari stessi che vengono spesso invitati a frequentare corsi dedicati per approfondire le proprie conoscenze”. “Le associazioni di volontariato
Paolo Lugli e Marzio Iotti
come la nostra – ha concluso Lugli – sono un valido aiuto, nelle situazioni di emergenza, per le amministrazioni locali e per coloro che sono deputati a garantire la sicurezza dei cittadini”. L’importanza del coordinamento tra le associazioni di protezione civile e gli enti locali è stato sottolineato anche da Volmer Bonini, presidente del coordinamento provinciale. “Nella nostra Provincia è stato fatto molto per raggiungere i migliori livelli possibili in fatto di coordinamento delle forze, nelle situazioni di emergenza, tra quelle messe in campo dagli enti locali e la protezione civile. In questa fase di cambiamento delle regole del volontariato e di riforma degli enti locali, mi auguro che la competenza in fatto di protezione civile rimanga in capo alle province o come saranno chiamate. I volontari, infine, devono essere ben radicati nel territorio in cui operano per conoscerne le particolarità ed avere la possibilità di sopperire alle mancanze della pubblica amministrazione”. Lorenzo Alessandrini, del Dipartimento nazionale della protezione civile, si è soffermato proprio sull’importanza del buon rapporto tra le amministrazioni locali ed il volontariato: “Sono vent’anni che giro l’Italia in lungo ed in largo facendo convegni e conferenze sui temi della protezione civile – ha detto – ed ho potuto constatare che sono solo tre le regioni sensibili all’argomento, che hanno cercato di migliorare la propria gestione del territorio. Quando è in gioco la sicurezza dei cittadini è il sindaco il principale punto di riferimento della comunità e del volontariato. Con l’elezione
diretta il primo cittadino raccoglie su di sé una tale quantità di responsabilità che, a volte, possono essere onorate a pieno con l’utilizzo degli strumenti di cui possono dotarsi i comuni, come, ad esempio, le unioni, importantissime per gli enti più piccoli”. Vanna Scaltriti, sindaco di Rolo, uno dei comuni reggiani maggiormente colpiti dal terremoto dell’anno scorso, a proposito dell’autonomia dei sindaci dice che: “Nonostante abbiamo grandi responsabilità nei confronti della nostra comunità abbiamo bisogno di aiuto per poter svolgere al meglio i compiti cui siamo chiamati. In occasione del terremoto dell’anno scorso abbiamo sentito vacillare le nostre certezze perché Rolo è un comune piccolo ed abbiamo avuto il timore di essere lasciati soli. Invece, la situazione terribile in cui ci siamo trovati, ha scatenato una reazione incredibile nella comunità. Abbiamo conosciuto persone straordinarie che ci sono state vicine e, grazie al coordinamento provinciale anche il volontariato locale è stato valorizzato nel modo dovuto, tanto che, da quell’esperienza, sono entrati nell’associazione Icaro ventuno nuovi volontari”. La mattina di festa per i vent’anni di Icaro è stata conclusa dagli interventi di Daniele Marani, un giovane volontario che è stato attivo nel campo d’accoglienza a San Felice sul Panaro in occasione del terremoto del 2012, Mauro Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile e Paola Gazzolo, assessore regionale alla protezione civile. Luisa Cigarini
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Sociale
Luciana, staffetta in Bicicletta Nel mese di Novembre è venuta a mancare Luciana Morgotti da anni impegnata nella sezione ANPI di Correggio, figura di riferimento e componente del direttivo. Da circa un anno Luciana lottava con la malattia ma non faceva mai mancare la sua presenza negli avvenimenti importanti: per il 25 Aprile in piazza o in occasione del festival Europea della Resistenza (ERA). L’ultima volta che ho visto Luciana è stata l’estate scorsa durante una serata organizzata dalla Fondazione Fossoli di Carpi per raccogliere fondi da destinare a lavori di recupero dell’ex Campo di Concentramento. Nonostante la sofferenza, sembrava che quel giorno potesse guardare con speranza al futuro. In un certo modo quel suo futuro negato è diventato per tutti noi dell’Anpi un presente da conservare. Una immagine in particolare si materializza e credo possa essere condivisa dai nuovi e dai vecchi partigiani: Luciana rimarrà nella nostra memoria in sella alla sua bicicletta mentre in testa guida le biciclettate resistenti. Lei che conduce decisa i partecipanti lungo i percorsi che conducono ai cippi sparsi nel nostro territorio. Due elementi imprescindibili nella sua vita: la bicicletta e la Resistenza. Due elementi che danno l’idea dell’impegno, dell’agire, del partecipare, del muoversi per raggiungere mete e obiettivi. Un segnare direzioni verso utopie e liberazioni. Ricordi e immagini che moltiplicano le scene di una staffetta che apre lunghe file di ciclisti con nel cuore la lotta partigiana. In testa alla delegazione proveniente da Carpi attraverso Budrione con arrivo a Correggio, ancora lei a condurre lungo le strade ghiaiate il corteo su due ruote che si incontra con i ragazzi tedeschi (ulti-
ma tappa dei Sentieri Partigiani di Istoreco) in cammino verso la nostra città lungo il sentiero della vecchia ferrovia. Quello dei percorsi della memoria era diventata una sua specializzazione e insieme all’ex partigiano Artullo Beltrami studiava minuziosamente il migliore tragitto da compiere organizzando sicurezza stradale, rifocillamenti, soste e logistica. Proprio grazie a questa collaborazione nel progettare percorsi su cippi e monumenti tra Luciana e Artullo c’era Luciana Morgotti con Germano Nicolini alla un reciproco affetto commemorazione della Battaglia di Fosdondo, 2003 che simbolicamente affermava il legame ziative nel corso degli anni erano per tra generazioni di resistenti. Una tutti un punto fermo, una certezza. sinergia che assicurava una squadra Ma non solo di questioni materiali è organizzativa infallibile nell’Anpi, fatto questo vuoto incolmabile ma è sia che si trattasse di presenziare la perdita di una amica, di una renei giorni in cui l’ufficio doveva risistente convinta. Allora possiamo manere aperto al pubblico, sia che dire che come i partigiani, anche si dovesse garantire turni presso il Luciana ci lascia una eredità, un nostro stand per fiere e eventi citinsegnamento, un dono prezioso: tadini. Un affetto e una stima verla ricerca di giustizia e libertà, la so i nostri partigiani che Luciana passione, la presenza nonostante dimostrava con una vicinanza idetutto, nonostante le sorti della vita. ale e con un supporto anche fisico Nostro compito, come antifascisti, nel momento in cui gli anni hanno sarà quello di continuare a “odiare reso sempre più difficile il semplice gli indifferenti”, sarà quello di metcamminare. Quante volte Luciana tere a disposizione noi stessi per un ha sostenuto, accompagnato, preso ideale comune. Proprio come faceva per mano Artullo, Avio, Germano. Luciana. Inutile aggiungere che la sua mancanza per la nostra sezione sarà Fabrizio Tavernelli un vuoto incolmabile, il suo essere Presidente ANPI Correggio sempre disponibile con entusiasmo e trasporto per la riuscita delle ini-
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Cultura
Il viaggio di Frankie Magellano
Da Correggio al Club Tenco: una fantasmagorica “resurrezione” per il cantautore correggese Aveva abbandonato la scena musicale e aveva lasciato il palco facendosi trasportare su di una bara. Era il 2007 e Frankie Magellano dichiarava in maniera teatrale, come di suo stile, la morte del suo alter ego cantastorie. Una manciata di anni dopo invece l’artista correggese, nella vita postino quanto ex voce dei Mamamicarburo, “rinasce” grazie alla collaborazione con Muki Edizioni e se ne esce con un secondo album, Adulterio e Porcherie, prodotto da Stefano Riccò e Luca Galloni. Il 5 ottobre è stato ospite alla serata principale del Premio Tenco 2013 e della Rassegna della canzone d’autore dedicata al cantautore genovese. «Poco tempo fa ho suonato al “Tenco Ascolta” di Laigueglia in Liguria. Probabilmente qualcuno mi ha visto lì, gli sono piaciuto, stranamente, e mi hanno chiamato a suonare.» E così Matteo Margotti, alias Frankie Magellano, insieme al suo Teatro Musicale Mobile Schifoso si è trovato ad esibirsi al Teatro del Casinò di Sanremo, condividendo il palco con artisti come Nicolò Fabi e Max Gazzè. Una grande soddisfazione e la possibilità di portare la propria musica immaginifica e grottesca agli occhi di un pubblico attento e della critica nazionale. «Ero più estraniato che emozionato. Mi chiedono di cosa parla il mio disco e non so mai cosa rispondere, so però di cosa parlano le mie canzoni, quello sì. Io scrivo la musica, la canto, la arrangio, scrivo le parole. Questo mi piace fare. Ma non riesco a stare dietro alle altre cose, alle date, alle interviste...». Frankie si incarta con le parole e ama aprire e intrecciare i fili del discorso ma in conferenza stampa, ci racconta, riesce comunque a fare breccia nel pubblico di giornalisti. Un dotto critico musicale di un’importante testata nazionale lo interroga contemporaneamente sul suo lavoro di postino nonché sul significato dei suoi tatuaggi. Gli chiede cosa pensa la gente di Correggio quando si ritrova lui, Frankie Magellano, a consegnare loro la posta. Frankie, con la concretezza del mestiere e l’occhio smaliziato di un bambino, risponde: «Guardi, non glielo so dire cosa ne pensano a Correggio. Io faccio il postino a Novellara, al massimo posso dirle cosa ne pensa la gente
di Rolo». E così li ha conquistati. La sera sul palco propone quattro canzoni: La favola del pasticciere, Arnaldo Pininfarina, Il taccuino del sagrestano e Sciare. Quest’ultima, insieme ad Amore mio fallimentare e Camere separate, è parte di un lavoro in fase di costruzione, in cui Frankie interpreta testi per canzoni scritti dallo scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli. «Sono testi che Tondelli aveva scritto e aveva il desiderio di vederli messi in musica». Sul palco del Premio Tenco Frankie mette in scena il suo avan-teatro di canzone d’autore, mimica immaginaria e contaminazione musicale. E piace, sia alla critica che al pubblico. Sono soddisfazioni: «La gente batte le mani e compra i tuoi dischi. La riconoscenza fa piacere, anche se è superflua e sarebbe una semplice questione di “estetica” se fare musica ti permettesse di vivere del proprio lavoro e nient’altro. Fare musica sarebbe il lavoro più bello del mondo. Purtroppo io cedo alle velleità e quel giorno lì è stato un po’ come la favola di cenerentola, devo ammetterlo». Adulterio e porcherie conquista il pubblico di Sanremo con la sue parole dirette e crude, con il racconto affascinante e irritante della vita reale, con la ruvidezza e leggerezza dei suoi testi essenziali. Il suono dell’Emilia fantasiosa e randagia dove ha sempre vissuto si mescola a contaminazioni di posti lontani ed a influenze tzigane, jazz e folk. «Tango, musica balcanica, melodie etniche di tutte le parti del mondo o quasi. Io mescolo tutte queste cose come meglio, o peggio, mi viene e questo mi piace. Comporre in questo modo, fare musica così mi dà soddisfazione, senza girarci troppo attorno».
C’è chi lo paragona a Bregovic o Emir Kusturica, a Tom Waits e alla ruvidezza di Paolo Conte. Di sicuro ha un amore malato per il Nord, per l’Islanda e la Danimarca, e una passione viscerale per l’Oriente, per l’Est Europa. «Il suono della lingua russa mi piace da matti, non so perché, sarà il suono che fanno le parole». Non ama molto la musica italiana. Comprendere a fondo i testi lascia troppo poco spazio all’immaginazione della sola musica. Ma se dovesse scegliere, «Suzanne di Leonard Cohen nella versione di De Andrè fa sognare». Di Adulterio e Porcherie scrivono che racchiuda il senso della canzone come “recita”, come seconda vita che viene eseguita al fine del solo piacere, per stare meglio di come effettivamente si sta. Un momento surreale, un po’ assurdo e poco credibile per superare «la noia, la sconfitta, turni e sala mensa» (Arnaldo Pininfarina). Il racconto parte da una giornata qualsiasi, dalle cose di ogni giorno. Dalle esperienze di fabbrica ad esempio: «io ho sempre fatto l’operaio e scrivevo mentre lavoravo sugli attrezzi, sulle macchine a controllo numerico. Mi venivano dei pezzi lì, tra le macchine da tornitore, e li scrivevo.» Le sue canzoni parlano di cose comuni, di vite sgangherate, delle sfumature banali di una vita “noiosa”. E da lì sceglie di aprire una via teatrale e allucinata per cantare una realtà grigia, trasformandola in qualcos’altro. «Sono spunti di vita comune: vedi una ragazza passare, la guardi e lei ti guarda. Bene, poi uno ci romanza intorno. Ho fatto un viaggio in Ungheria, ero in un caffé e guardavo la piazza. Pensi a tante continua a pag.22
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Sociale segue da pag.21
cose e da qui ci costruisci sopra una storia». Insomma, basta fermare delle immagini e «di una figura ne fai una fiaba ed ogni fiaba ha la sua strega» (La favola del pasticciere). La tentazione di trovare interpretazioni metafisiche o sottesi significati metaforici c’è, le sue parole sono ipnotiche e spingono a leggere a fondo sotto le maglie del testo. Ma la volontà del suo creatore è quella di rimanere in superficie, di cogliere istantanee e trasformarle in storie belle da ascoltare, semplicemente. «Alla fine di cosa devono parlare le canzoni? Amore, donne, sesso, fallimenti. Chi scrive canzoni scrive per buttare fuori i sentimenti più forti, la rabbia, l’amore e gli istinti». Il vocabolario di Frankie è scarno ed essenziale. Questo, ci dice, deriva anche dalla scarsa informazione sugli avvenimenti e dalla quasi assente lettura di ogni genere di cosa. Fatta eccezione per Il senso di Smilla per la neve e Bukowski, quello l’ha letto tutto. Il suo lessico è fatto di carne, amore e delusione. Per il resto, «a me piacciono nient’altro che le parole quando suonano all’orecchio, le parole quando stanno bene insieme». L’intervista è stata realizzata da Giulia Paltrinieri e Chiara Micol Lugli il 30/10/2013
Discografia (1995) – Frankie Magellano (2011) – Ricordati che prima o poi io ti mangerò (2012) – Adulterio e Porcherie Il Teatro Musicale Mobile Schifoso è ... Paolo Gilioli – Chitarra Pippo Bartolotta – Pianoforte Michele Trapljiov – Batteria Andrea Moretti – Contrabbasso
Giornata mondiale del diabete La Giornata mondiale del diabete ha permesso di effettuare un’intensa attività di prevenzione nella nostra zona. Nelle mattine di sabato e domenica, l’ASSOCIAZIONE DIABETICI DI CORREGGIO in collaborazione con l’AUSL, COOP NORDEST, l’Istituto Tecnico Einaudi e Progetto Valerio hanno organizzando due presidi presso la COOP di Correggio e di Fabbrico ai quali si sono rivolti moltissimi cittadini, di tutte le età ed etnie. Medici, infermieri e volontari hanno avuto la soddisfazione di dialogare ininterrottamente con uomini e donne, giovani e anziani, elargendo consigli e schede informative. In totale sono state 660 le persone che si sono sottoposte al test gratuito della glicemia e alla prova della pressione arteriosa: 265 a Fabbrico e 395 a Correggio. Complessivamente non sono stati riscontrati casi gravi o preoccupanti, tranne un caso di glicemia alta (448) in uomo di età media italiano ed alcuni casi di glicemia alta ma entro il valore 160. A tutti coloro che hanno effettuato il test è stato fornito un questionario conoscitivo su stili di vita ed abitudini alimentari e sono stati offerti libri a scelta dalla COOP, sponsor dell’iniziativa. Le persone i cui valori lasciavano intravedere il rischio di contrarre il diabete sono state invitate a contattare il proprio medico curante per le dovute verifiche e i necessari approfondimenti. Secondo i dati ufficiali di una ricerca effettuata nel 2012 dall’Associazione Italiana Lions per il Diabete, in Italia ci sono 5,5 milioni di persone con il diabete, delle quali solo 3,9 milioni sono a conoscenza della malattia, mentre 1,6 milioni ignorano di soffrirne fino a quando non si presentano gli effetti negativi di questa silenziosa patologia. Proprio per questa ragione è necessario sottoporsi a controlli preventivi periodici. Gli screening gratuiti servono in-
nanzitutto per fornire ai cittadini informazioni adeguate soprattutto riguardo al diabete clinicamente asintomatico, in una logica di prevenzione e di intervento il più tempestivo ed appropriato possibile. La collaborazione di docenti e studenti dell’ITS Einaudi e di Progetto Valerio ha permesso di sensibilizzare tanti giovani e famiglie e di promuovere capillari attività di sensibilizzazione già nella settimana precedente alla Giornata Mondiale del Diabete.
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Sociale
“Donne del mondo” trova casa La lotteria di Natale nei in centro: una bella notizia lone e il cortile chiuso, non è ancora stata inaugurata, lo sarà più avanti quando tutto sarà completato, ma già adesso è aperta e funziona. Per esempio, nei pomeriggi di martedì e giovedì nel centro si ritrovano le ragazzine che, oltre a completare i compiti, fanno attività diverse sotto la guida dell’animatrice del Nel centro, giovani frequentatrici progetto, Gianna Radecon l’animatrice Gianna Radeghieri ghieri. Per la nuova fase di “Donne del mondo” sono Dopo aver trovato “casa” per alcuni in cantiere diversi progetti: non solo anni nell’edificio del campo spor- gli incontri sui temi della salute e tivo, “Donne del mondo”, le donne dei servizi sanitari di Correggio, ma alle quali si rivolge il progetto, pro- anche attività come visite guidate al mosso dal Comune di Correggio, di Museo, alla biblioteca, visite in alcuincontro tra donne immigrate e cor- ne città vicine e poi corsi di cucina, reggesi, sono venute finalmente in di bigiotteria e chissà di cosa altro. centro, in corso Cavour dove aveva Il Centro è aperto a tutte, donne di ogni provenienza, che abbiano desede il Circolo 25 aprile. Un posto perfetto per donne che siderio incontrarsi, confrontarsi, non sempre riescono a spostarsi e imparare e scambiare conoscenze e che faciliterà le iniziative e gli incon- abilità che tutte hanno e in abbontri. La sede, adattata alle esigenze danza! di mamme e bambini, con le stanze Cecilia Anceschi per i giochi, la cucina, un ampio sa-
Aspettando Natale Laboratori in Ludoteca Prosege, con il terzo appuntamento in calendario, sabato 7 dicembre, la narrazione di favole in Ludoteca, dalle 17 alle 18 (da 4 anni per un massimo di 40 partecipanti), “Natale in un libro”, narrazioni a cura della Bottega di Merlino. Infine, sabato 14 dicembre, dalle 17 alle 18,30, (da 4 anni per un massimo di 40 partecipanti), “Il complotto dei Babbi Natale”, a cura di Castello di Carta. Per quanto riguarda i laboratori, venerdì 6, venerdì 13 e venerdì 20 dicembre (ore 16-19), sabato 14 (ore 9-12,30) e sabato 21 dicembre (ore 9-12,30 e 16-19), venerdì 3 (ore 1619) e sabato 4 gennaio 2014 (ore 9-12,30 e 16-19), bambini e adulti sono invitati all’“Officina di Babbo Natale”, al Piccolo Principe, laboratori artistico-manipolativi per rea-
lizzare bigliettini, pendagli, oggetti regalo, ghirlande e decori per l’albero di Natale, la casa, gli amici. La partecipazione a tutte le iniziative è gratuita. L’adesione ai laboratori è libera e senza prenotazione. La partecipazione alle letture e alle narrazioni, invece, è a numero chiuso su prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili, riservati ai soli bambini e ai genitori che li accompagnano. Si accettano prenotazioni telefoniche o via mail per un massimo di tre nominativi a persona. È possibile iscriversi a una sola lettura-narrazione a scelta, salvo ulteriori posti disponibili, dal giorno prima ogni singola iniziativa. Per info e iscrizioni: “Piccolo Principe”, tel. 0522.643811 - ludoteca@ comune.correggio.re.it
negozi del centro
Da domenica 8 a domenica 29 dicembre numerosi negozi e ambulanti del mercato di Correggio propongono i biglietti della Lotteria di Natale ad 1 € l’uno. Sette i premi in palio: una settimana a Parigi per due persone e con volo compreso, un week end a Roma in treno per due persone, un tablet, quattro buoni spesa da 100 a 300 €. L’estrazione dei biglietti vincenti avverrà domenica 5 gennaio alle 11 in municipio, nella sala del consiglio comunale. L’iniziativa è promossa dall’ associazione dei commercianti Punta al Centro, da Confcommercio, Confesercenti, Pro Loco ed è patrocinata dal Comune di Correggio. Sempre in dicembre diverse poi le iniziative in programma rivolte a bambini e adulti: dai mercatini in corso Mazzini al sabato e domenica ai laboratori artistici presso la casetta di Babbo Natale di fronte al municipio, dalle letture per bambini alla biblioteca ragazzi e ludoteca Piccolo Principe agli spettacoli musicali e teatrali all’Asioli. Il programma completo delle iniziative è consultabile sul sito internet del Comune di Correggio.
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Sociale
Ferite a morte Teatro gremito di pubblico la sera del 1° novembre a vedere lo spettacolo scritto e diretto da Serena Dandini “Ferite a Morte” sul tema del femminicidio. Tra gli spettatori, molte donne ma anche parecchi uomini, anche loro sensibili ad un problema divenuto oramai culturale oltre che sociale. I numeri in Italia sono impietosi: muore di violenza maschile una donna ogni due o tre giorni. Ma questi sono appena un’approssimazione: non esiste, infatti, un monitoraggio nazionale che metta insieme i dati delle varie associazioni con gli sforzi dei volontari fai-da-te e con quelli delle istituzioni che a diverso titolo hanno a che fare con la violenza contro le donne. Lo spettacolo, nato come una sorta di antologia di monologhi sulla falsariga della famosa Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master e costruita con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR, attinge a fatti di cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. “Tutti i monologhi di ‘Ferite a morte’ – spiega Serena Dandini – ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica”. Da gennaio 2013 “Ferite a morte” è anche un libro edito da Rizzoli, che raccoglie tutti i testi prodotti per il
palcoscenico ed è arricchito da una sezione dedicata alla descrizione del fenomeno del femminicidio, particolarmente curata da Maura Misiti. Un blog (www.feriteamorte.it) che raccoglie e diffonde notizie sul tema della violenza alle donne, informazioni sui centri di accoglienza, segnalazioni di progetti messi in atto dai sostenitori per avviare buone
pratiche in materia, storie, appuntamenti, iniziative nate sulla scia dei testi di Serena Dandini. Al blog sono associati una pagina Facebook e un profilo Twitter, utili da un lato a rendere virale la diffusione dei contenuti, dall’altro a concentrare in quel luogo virtuale una comunità di uomini e donne uniti dalla necessità e dall’urgenza di questa battaglia di civiltà. “Ferite a morte” ha debuttato a Palermo il 24 novembre scorso, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e successivamente ha fatto tappa in diverse città italiane tra cui anche Correggio, grazie alla collaborazione dell’associazione Nondasola a cui va una parte del ricavato. Al Teatro Asioli la voce delle donne prende
vita con le bravissime Lella Costa, Orsetta de Rossi, Giorgia Cardaci e Rita Pelusio. Uno spettacolo che fa molto riflettere, dal ritmo serrato e deciso, con una scenografia povera, pochi oggetti e un monitor su cui passano immagini e animazioni. Le vittime già morte si ritrovano in un fantomatico Paradiso delle donne e vestite di nero con scarpette rosse raccontano danzando e ballando, con macabra ironia e leggerezza le cose atroci subite, botte e coltellate, da chi avrebbe dovute amarle e invece le ha uccise. Donne di tutte le età e provenienza, dall’Italia all’Africa, che le bravissime attrici interpretano simulando i dialetti e le cadenze, donne che avevano “il mostro in casa e non se ne sono accorte”. Perché era buono, gentile, fino a quel giorno. Delitti d’onore di un sud ancora arretrato, donne in carriera che guadagnano più del marito suscitando risentimento e colpi all’autostima perché “è più facile che un cammello entri da una cruna di un ago che una donna in un consiglio di amministrazione”, donne che si annullano per i loro compagni, che rinunciano alla loro vita, che diventano oggetti. Donne che “meglio morta che un’altra sera con lui”. Francesca Baboni
Via Gramsci, 23 42015 Correggio (RE) Tel. 0522.694989 Fax 0522.732892
E-mail: danielegomme@fastwebnet.it
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Cultura
Si intitola European Horror Tour
ed è un vero e proprio viaggio all’interno del cinema horror contemporaneo del vecchio continente. La nuova proposta del circolo Cinecomio L’evento, organizzato dal circolo cinematografico Cinecomio con il patrocinio del comune di Correggio e la collaborazione della biblioteca G. Einaudi, si terrà nella sala conferenze di Palazzo Principi, per cinque lunedì a partire dalle ore 21. Sin dalla nascita il genere horror ha veicolato ansie, dubbi e paure – consce e inconsce – delle società che di volta in volta ha raccontato, spesso finendo per prefigurare problematiche destinate a emergere nella vita reale. Nel nostro Paese è quasi impossibile vedere film horror, e non certo perché ne vengano prodotti pochi, ma per due ragioni principali: lo scetticismo e le paure dei distributori italiani, che non distribuiscono i suddetti film, e la quantità esagerata di pregiudizi veicolati da tanta critica cieca e prevenuta figlia degli anni Settanta. Come se fosse sufficiente archiviare un genere etichettandolo come “bestiale”, perché andrebbe a stuzzicare gli “istinti più bassi” dell’essere umano e, proprio in virtù di questo, condannarlo a genere inutile e (sigh) “fascista”. Queste categorie (e questi giudizi), oltre che ridicole e fallimentari, risultano nel lungo periodo assolutamente obsolete e terrificanti, ben più dei film contro cui si schierano. I film horror, in Europa, continuano a esistere. Sono prodotti, guardati e commentati da una moltitudine di persone. Scatenano casi e dibattiti, sulle riviste così come sul web. Proprio perché, a differenza di molti altri film, parlano di qualcosa che è vicino a noi. Parlano di noi. I film proposti in questo percorso, che saranno introdotti da alcuni studiosi-appassionati e accompagnati da una dispensa cartacea, provengono da cinque realtà geografiche differenti: si apre lunedì 11 novembre con il francese À l’intérieur (A. Bustillo e J. Maury, 2007), si prosegue il 18 novembre con il tedesco Masks (A. Marschall, 2011) e, dopo una pausa, si riprende con gli ultimi tre
film: il 2 dicembre con lo spagnolo Secuestrados (M. A. Vivas, 2010), il 9 dicembre con l’inglese Red White & Blue (S. Rumley, 2010) e si chiude il 16 dicembre con A Serbian Film (S. Spasojević, 2010). Si tratta di film passati in diversi festival internazionali – tra cui Cannes, il Sitges di Barcellona e anche il nostrano Ravenna Nightmare – spesso vincendo premi o raccogliendo menzioni importanti. I film scelti, mai proiettati nelle sale italiane, eccezion fatta per qualche festival, e mai distribuiti in home video – caso unico e raro, visto che sono distribuiti in tutta Europa – vogliono delineare una traiettoria, un piccolo percorso culturale ed estetico all’interno del nuovo orrore, nato negli anni successivi all’11 settembre 2001 e a tutto ciò che è accaduto dopo. Non è un caso che proprio nel decennio appena trascorso, un genere come l’horror, apparentemente inabissato nella palude dell’autoreferenzialità ironica negli anni Novanta, sia rinato avvalendosi di tematiche e personaggi desunti da problematiche reali: il ritorno del nazismo, la brutalità e la violenza delle classi dominanti, la malattia fisica e mentale, la solitudine e l’esclusione nella società odierna, il bullismo e l’educazione dei giovani, i “mostri” che sono sempre e comunque esseri umani come noi, la reclusione famigliare, la crisi valoriale ed economica, la “home invasion” sintomo di una classe media che si vede crollare addosso le certezze materiali che aveva accumulato, la guerra e le sue atroci violenze.
Pellicole che si caratterizzano per precise e consapevoli – seppur non per forza condivisibili – scelte estetiche, film che decidono di mostrare ciò che è considerato irrappresentabile, film che decidono di usare un genere codificato (con relative citazioni ai maestri, in particolare gli italiani Bava e Argento, ma anche il Pasolini di Salò) per affrontare con rabbia e passione tematiche calde e cruciali della società contemporanea. Molti di questi lungometraggi sono film politici, nel senso che mettono in scena precise prese di posizione da parte degli autori (i registi quasi sempre hanno sceneggiato, e a volte anche montato, i film) di fronte a un mondo che cambia. Un mondo che, da qualche anno, fa i conti con una società dell’immagine, veicolata dai mass-media, in cui non sembrano più esserci limiti dello sguardo: ci si indigna di fronte a un film horror, che è pura finzione, mentre siamo immersi in una realtà che costruisce intere trasmissioni pornografiche su casi di bambini e ragazzini morti, quotidiani locali e nazionali che incrementano le loro vendite giocando sporco e amplificando qualsiasi episodio di violenza accada. In una società che, ogni giorno, vede queste cose nella realtà e sugli schermi di tv, pc e smartphone, come si può fare cinema horror? Oppure, come si possono veicolare messaggi autoriali importanti e interessanti avvalendosi del medium cinematografico, oggi? Il nuovo horror europeo sembra interrogarsi e dare qualche risposta a tutto questo. Riuscendo o fallendo, sbagliando o realizzando ottimi film, qualcuno ha provato a parlarci dei nostri tempi, anche se solo in pochi hanno avuto la possibilità di vederlo. Fino ad ora. Andrea Ferri
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Sport
Una stagione di tutto rispetto per gli atleti della Ciclistica Correggio Con il tradizionale pranzo del primo dicembre, si è conclusa la stagione agonistica e amatoriale della Ciclistica Correggio. Un altro anno “sui pedali”, onorato dagli atleti correggesi su è giù per l’Italia. Numerosi, come sempre, gli obbiettivi raggiunti dal sodalizio cittadino: la vittoria del campionato di cicloturismo 2013, suddiviso in cinque tappe lungo le strade della provincia, distanziando di oltre cinquanta punti l’A.S.D. Cooperatori di Reggio Emilia. Il secondo posto nel 36° trofeo della Resistenza, suddiviso in sette tappe, dove la Cooperatori si è presa a rivincita. Il secondo posto di Fabio Santolin, Campionato Amatori Strada 2013. Da non dimenticare la squadra agonistica, che si cimenta nelle gare a cronometro, gli Amatori che hanno
Fabio Santolin in azione
partecipato alle più importanti Gran Fondo italiane ed europee e allo sparuto, ma non meno importante, gruppo che si dedica alla mountain byke. Nel 2013 è nata una collaborazione con la Strucchi, i cui Giovanissimi ciclisti erano presenti al pranzo. Si ricorda che è aperta la sede nella serata del mercoledì e il pomeriggio del sabato, per il tesseramento 2014. Marco Sessi
Una finestra sui campionati minori A che punto sono le correggesi?
Emilia-Romagna, per mano del Virtus Cibeno, da allora ha trovato la giusta amalgama e ha conseguito un ruolino immacolato. Sarà una corsa a tre fino alla fine?
Virtus Mandrio
Nel Campionato dilettantistico di calcio, sono solamente due le squadre al nastro di partenza: L’ASD S. Prospero, impeganto nella prima categoria girone C, dopo undici giornate si allontana dai piani alti della classiffica, complice il 2-4 subito sul campo amico dal Fabbrico, che lo scavalca. Con 19 punti si posiziona sul quinto gradino a otto punti da un Campagnola che al momento sembra inarrestabile con ben otto vittorie e tre pareggi; L’ USD Virtus Mandrio, viaggia a gonfie vele nella seconda categoria girone H. Unica squadra imbattuta, con sei vittorie e cinque pareggi, si trova in vetta alla classifica con due punti di vanatggio sul duo Virtus Cibeno e Cavezzo (entrambe con una partita in meno). Dopo l’uscita dalla Coppa
Nell’Eccellenza Girone B le squadre correggesi la fanno da padrone, con il Quadrifoglio A che guida la classifica con 16 punti, inseguita ad una lunghezza dal S. Prospero Correggio, entrambe con sette partite disputate. Nel campionato amatori Seniores girone D, classifica tutta da decifrare, in quanto il maltempo ha condizionato il regolare sviluppo delle gare. Il Virtus Mandrio, ha 7 punti dopo tre partite disputate, il Quadrifoglio B, 9 punti in cinque gare, G.S. Budriese 8 punti frutto di otto gare e la Pol. Canolese 6 punti in cinque partite. Occorrerà qualche settimana e i recuperi per vedere se le squadre Correggesi potranno intaccare la capolista Virtus Campogalliano che ha 12 punti ottenuti con tre vittorie e altrettanti pareggi. Nel Campionato Amatori girone F, il Dribbling Prato, con solo tre punti in sei partite staziona nel fondo della classifica. Marco Sessi
Gli atleti della Polisportiva Olimpia continuano a mietere successi sui campi di bocce Sabato 16 novembre è stata un serata di festa per gli atleti, i soci e simpatizzanti della Polisportiva Olimpia. Sono state portate in trionfo le noe campionesse d’Europa, titolo conquistato nella gara a squadre a Crema. Del magnifico quartetto due erano le portacolori della società correggese: Elisa Luccarini (al suo secondo titolo dopo quello del 2009) e Linda Cristofori al suo primo successo internazionale, ma che nel 2013 ha raggiunto il quarto posto ai Word Game Senza contare gli innumerevoli podi del duo sui campi Italiani. Un anno “rosa” per le bocce correggesi, dove si è distinta per i risultati ottenuti Marina Branconi, vincente a S.Benedetto del Tronto in luglio, a Jesi maggio, Lago di Garda e San Giovanni in Persiceto in gennaio. A tenere alto il settore maschile da segnalare il secondo posto della coppia Cocconcelli/Ferrari a Rio Saliceto in aprile e con i piazzamenti di Giovanni Papagno sempre in aprile. Marco Sessi
Campionesse d’Europa
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I Libri del mese a cura di Cecilia Anceschi
Michele Serra
Gli sdraiati
Loro ci sono. Loro sono di là. O forse sono altrove. Se li chiami, c’è anche il rischio che rispondano. Ma con che risultato? Feltrinelli, coll. I narratori, Loro sono riconosci12 euro bilissimi - ma chi li ha visti crescere teme sempre che possano essere stati sostituiti. Inquietanti o inquieti? Loro passano gran parte del tempo in una posizione orizzontale che non è necessariamente quella del sonno. Ma certamente dormono quando gran parte del mondo è sveglia. Loro sono gli adolescenti, anzi i figli adolescenti. Così se li immagina Michele Serra: sdraiati. Gli sdraiati fanno paura, fanno tenerezza, fanno incazzare. Eppure se interrogati a volte sorprendono per intelligenza, buon senso, pertinenza. E allora? Bisogna raccontarli, guardarli, spiarli. Cosa che Michele Serra fa con l’ansia del padre, con lo spirito del moralista, con l’acutezza del comico. Gli sdraiati è un romanzo, un saggio, un’avventura. Ed è anche il “monumento” a una lunga generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, nella società, e forse da quella posizione sta riuscendo a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere. Michele Serra giornalista, scrittore , autore di programmi televisivi e di spettacoli teatrali, è uno dei più acuti osservatori del costume e della politica italiana. Formatosi come giornalisti all’Unità, oggi collabora con Repubblica e con la Rai.
Libri e Cinema
Aldo Cazzullo
Basta piangere! Storie di un’Italia che non si lamentava
«Non ho nessuna nostalgia del tempo perduto. Non era meMondadori, glio allora. È meglio 14,90 euro adesso. L’Italia in cui siamo cresciuti era più povera, più inquinata, più violenta, più maschilista di quella di oggi. C’erano nubi tossiche come a Seveso, il terrorismo, i sequestri. Era un Paese più semplice, senza tv a colori, computer, videogiochi. Però il futuro non era un problema; era un’opportunità.» Aldo Cazzullo racconta ai ragazzi di oggi la storia della sua generazione e quella dei padri e dei nonni, «che non hanno trovato tutto facile; anzi, hanno superato prove che oggi non riusciamo neanche a immaginare. Hanno combattuto guerre, abbattuto dittature, ricostruito macerie. Hanno fatto di ogni piccola gioia un’assoluta felicità anche per conto dei commilitoni caduti nelle trincee di ghiaccio o nel deserto. Mia bisnonna sposò un uomo che non aveva mai visto: non era la persona giusta con cui lamentarmi per le prime pene d’amore. Mio nonno fece la Grande Guerra e vide i suoi amici morire di tifo: non potevo lamentarmi con lui per il morbillo. L’altro nonno da bambino faceva a piedi 15 chilometri per andare al lavoro perché non aveva i soldi per la corriera: come lamentarmi se non mi compravano il motorino?». I nati negli anni Sessanta non hanno vissuto la guerra e la fame, ma sapevano che c’erano state. Hanno assorbito l’energia di un Paese che andava verso il più anziché verso il meno. Hanno letto il libro Cuore, i romanzi di Salgari, Pinocchio, i classici. Non hanno avuto le opportunità dell’era digitale, scrivevano lettere e non mail o sms, ma proprio per questo hanno conosciuto il tempo in cui le parole avevano un valore. Basta piangere! rievoca personaggi, canzoni, film, libri e oggetti di un’Italia che si accontentava di poco.
Parliamo di cinema “Gloria” di Sebastian Lelio Divorziata da anni con due figli ormai adulti, un nipote e un vicino molesto, Gloria cerca un nuovo equilibrio in feste, eventi serali e discoteche nelle quali poter incontrare qualcuno della propria età, un nuovo fidanzato. Quando però sembra averlo trovato questi si rivela inaffidabile, misterioso e poco propenso a tener fede a quel che dice. Sul corpo non più giovane di Gloria, sulle sue imperfezioni, sui diversi look, sulle sue valorizzazioni e sulla potenza con la quale si regge in piedi e procede nonostante tutto, è riconoscibile la forza di un film capace di elevarsi al di sopra di qualsiasi banalità e qualsiasi rischio di smielata drammatizzazione dell’ordinario. Gloria è un ritratto di donna come raramente si ha la fortuna di vedere: completo, profondo, toccante eppur composto, talmente onesto e sincero da travalicare il sesso di riferimento e risultare universalmente disarmante. La storia di una 50enne che con compostezza e serietà vive come un’adolescente fuori tempo massimo, attraverso il lento accumularsi di eccessi, passioni e delusioni aliene alla sua età, è attraversata con una grazia ed un’urgenza morale che impediscono al personaggio di scivolare nel ridicolo anche quando questo è palesemente nell’aria. Il film di Sebastian Lelio con audacia non comune prende le distanze dai più illustri esempi del cinema passato in materia di profili femminili e sceglie un registro da commedia sebbene si attacchi alla protagonista come in un dramma, trovando in lei una forza motrice inesauribile. Molto della riuscita del film è infatti merito di Paulina Garcìa, attrice capace di tramutare una sceneggiatura rigorosa in cinema di rara intensità grazie ad una maratona di recitazione ai massimi livelli. Con un’economia di gesti, espressioni e movimenti disegna la sua Gloria giocando sulle minuzie, sulle canzoni cantate in macchina, sui piani d’ascolto o su movimenti accennati, senza mai presentare due volte lo stesso volto alla macchina da presa.
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Casa
Pollice verde L’Anthurium
Ricetta del mese Ricette originali con prodotti tradizionali
L’alternativa più diffusa alla Stella di Natale, tra gli omaggi natalizi, è sicuramente l’Anthurium. Il suo fiore, dalla forma a cuore (con pistillo centrale) è tipicamente rosso ma si può trovare anche bianco o rosa. La sua fioritura dura dai tre ai quattro mesi e quando termina questo periodo è, comunque, una bella pianta verde. Non necessita di molta luce, richiede terriccio normale per piante verdi e fertilizzante per mantenimento sciolto in acqua una volta ogni quaranta giorni. Di Anthurium ne esistono più di 500 varietà, tra cui anche alcune perenni da esterno che, però, non sono adatte alle nostre zone. La più diffusa dalle nostre parti è l’Anthurium andreanum. Come tutte le pinte da appartamento potrebbe ammalarsi e presentare la cocciniglia (una lanuggine bianca), soprattutto in inverno. In tal caso è bene fare trattamenti insetticidi. Per pulire le grandi foglie è sufficiente utilizzare uno straccetto umido, bagnato con acqua, e non il lucidante fogliare, prodotto odiato da ogni genere di pianta. Daniela Santini Sun Garden
anthurium
anthurrium schezerianum
Ospitiamo, in questo numero, la ricetta di un originale piatto inviataci da Gianna Guaitolini e cogliamo
l’occasione per invitare altri lettori appassionati della buona cucina, a fare altrettanto.
Sgombero arrosto in salsa verde Ingredienti per 4 persone: • Quattro sgomberi freschi di media pezzatura • Aglio • Rosmarino • Sale • Olio di oliva • Prezzemolo • Olio extravergine Procedimento: Questo piatto solitamente viene proposto come antipasto ma può essere un ricco e interessante secondo, piacevolissimo al palato. Semplice nella sua realizzazione ma di sicuro effetto. Prima di tutto perché lo sgombero è uno di quei pesci che io chiamo poveri del nostro mare ma che si riescono quasi sempre a trovare freschi sui banchi delle pescherie e a prezzi non esagerati. In più è un pesce che esce sicuramente dalle mode alimentari ma con un sapore unico. L’unico problema che ha per molti è che è un pesce con lisca, ma la fortuna è che è grossa e centrale quindi si fa molto presto a pulirlo. Ma passiamo alla ricetta. Quando comperate gli sgomberi fateli eviscerare ma non fategli togliere la testa. Teniamo tutti i sapori. Lavateli abbondantemente, metteteli a scolare, asciugateli con una carta assorbente. A parte preparate un trito di aglio, rosmarino, sale (la nostra concia) e spalmate dentro e fuori gli sgomberi. Riponeteli in uno stampo in alluminio, irrorateli con olio d’oliva e vino bianco, copriteli con la stagnola e metteteli in forno a 180°. A metà cottura scopriteli e lasciateli asciugare dai liquidi ma non seccateli troppo. Togliete dal forno e fate raffreddare. Preparate intanto un trito abbondante di prezzemolo. Amalgamatelo con olio extravergine e un po’ di sale. Questa è la salsina,
semplice semplice, con cui condiremo lo sgombero. Ora la parte più difficile. Sfilettiamo il pesce. Innanzi tutto togliamo la pelle che si sarà un po’ seccata. Facciamolo solo su mezzo pesce per volta altrimenti roviniamo tutto. Quindi via la pelle, via le lische dorsali e con l’aiuto di una spatolina togliamo la polpa da testa a coda di metà pesce. Riduciamola in due filetti e riponiamola in una ciotola da portata. Facciamo la stessa operazione con tutti i pesci. A questo punto prendiamo la testa e così facendo riusciremo ad eliminare anche tutta la lisca centrale. Resta così l’altra parte del pesce che puliamo a sua volta dalla pelle e da eventuali lische residue e filettiamo nel piatto di portata. Cospargiamo il tutto con la salsina al prezzemolo che abbiamo in precedenza preparato. Se necessario aggiungiamo un altro po’ di olio e lasciamo riposare. Questo piatto è molto buono se viene preparato un giorno per l’altro perché tutti i semplici ingredienti hanno la possibilità di amalgamarsi. Vi consiglio di mangiarlo a pranzo con un buon bicchiere di bollicine perché risulta essere un po’ pesante da digerire. In ogni caso buon appetito.
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Appuntamenti
Appuntamenti a Reggio e provincia 6/8 dicembre Reggio Emilia Vintage & Vernice-La moda che vive due volte & Artisti in fiera - moda, modernariato, articoli da collezionismo, profumi, capi sartoriali dell’epoca, pezzi di design dagli anni ‘40 agli anni ‘80 - c/o Centro Esposizioni, via Filangieri 15 - Info: Romagna Fiere tel. 0543.798466; Reggio Emilia Fiere tel. 0522.503511 7 dicembre Reggio Emilia Incontro culturale a ricordo del Prof. Odoardo Rombaldi a 10 anni dalla morte - intervengono l’Avv. Mario Rombaldi e il Prof. Carlo Baja Guarienti; nell’occasione sarà presentato il volume: Le Montagne del Duca; segue aperitivo - c/o Hotel Notarie, Sala Matilde, via Palazzolo 5 - Info Antiche Porte tel. 0522.433326 - email: info@anticheporte.it 7 dicembre Reggio Emilia - località Gavassa Soli Deo Gloria-Organi, Suoni e Voci della Città - Fabio Caggiula tromba, Daniele Bononcini organo - musiche di A. Vivaldi, J. S. Bach, G. B. Martini, J. Pachelbel, G. Torelli c/o Chiesa di San Floriano, via Fleming 10 - ore 21 - Info: Comune / Assessorato Cultura e Università tel. 0522.456249 7 dicembre Bibbiano - località Barco Concerto in ricordo di Don Paolo Ghini - Paolo Gandolfi fisarmonica, Mirko Ghirardini clarinetto, Erio Reverberi violino, Luzia Klein flauto, Silvia Felisetti soprano, Carla Ragni organo - c/o Chiesa parrocchiale - ore 21 - Info: Comune tel. 0522.253202 7, 15, 22 dicembre Casalgrande Mercatino di Natale - addobbi natalizi, oggetti artigianali e specialità gastronomiche - in centro storico - tutto il giorno - Info: Comune tel. 0522.998570-998537
8 dicembre Reggio Emilia 17a Maratona di Reggio Emilia “Città del Tricolore” - maratona internazionale - partenza e arrivo in corso Garibaldi - partenza ore 9 Info: Tricolore Sport Marathon tel. 0522.267223; Info-Line Maratona tel. 334.5455222 8 dicembre Reggio Emilia RiutilizzaRE-L’usato domestico in Polveriera - l’usato domestico da espositori occasionali, per il riciclo e il riutilizzo di vecchi oggetti, vestiti, libri, giochi non più utilizzati che passano di casa in casa; punti ristoro nell’area del mercatino - in piazzale Reverberi (parcheggio Polveriera) dalle 9 alle 16 - Info: Associazione di Promozione Sociale di via Melato tel. 334.3302854 8 dicembre Rubiera Soli Deo Gloria-Organi, Suoni e Voci della Città - Giuliano Ruggi organo, Coro e Schola Cantorum Canossa: Chiara Giroldini soprano, Pamela Ragazzini mezzosoprano, Gian Pietro Capacchi direttore - musiche di F. Couperin, M. Praetorius, C. Franck, L. Boëllmann, J. S. Bach - c/o Chiesa dei Santi Donnino e Biagio, via Emilia Est 16 - ore 21 Info: Comune di Reggio Emilia / Assessorato Cultura e Università tel. 0522.456249 8 dicembre Fabbrico XVI Fiera delle Idee - mostra mercato dei prodotti dell’ingegno; mercato degli agricoltori, negozi aperti, stands gastronomici, musica e spettacoli - in centro storico - dalle 9 alle 18 - Info: Biblioteca Comunale “Allende” tel. 0522.751923 8 dicembre Casalgrande Le Vie del Cioccolato: Chocolate Run - Camminata della cioccolata: corsa podistica non competitiva di Km 8
Via Mandrio 26/C - Mandrio di Correggio tel. 0522 69.98.37 www.ristorantinodelborgo.it info@ristorantinodelborgo.it Cucina tradizionale reggiana a base di prodotti genuini, con aggiunta di gnocco e tigelle e carne chianina certificata. Menù di pesce, solo per gruppi, su prenotazione.
per le vie del centro storico - partenza ore 9,30 in piazza Martiri Libertà; letture per bambini e omaggi cioccolatosi nei bar del centro, stands gastronomici con gnocco fritto e vin brulè, punti vendita cioccolato Lindt, animazione per bambini - ore 15 - Info: Comune tel. 0522.998570998537 8 dicembre Cavriago Mercatino di Natale - addobbi natalizi, oggetti artigianali e specialità gastronomiche - in piazza Zanti - dalle 9 alle 19 - Info: Comune tel. 0522.373429-373474 8 dicembre Gattatico - località Praticello Mercatino di Natale - bancarelle di artigianato artistico, musica, canti, clowns, giocolieri, specialità gastronomiche, cottura dei ciccioli - in piazza Cervi - dalle 9 alle 17 - Info: Comune tel. 0522.477919 8 dicembre Poviglio Mercatino di Natale - spettacoli, cori natalizi, artisti di strada, stands di artigianato artistico e prodotti tipici - in piazza Umberto I - dalle 9 alle 19 - Info: Comune tel. 0522.966816 8 dicembre Guastalla Festa di Santa Lucia con animazione - ore 14; Gran Galà “La sposa di ieri e di oggi” - evento di beneficenza - c/o Paladucale, via Mons. Bagnoli ore 16 - Info: Associazione Love Generation tel. 340.6435350; Comune tel. 0522.839711 8 dicembre Novellara Luci e magie di Natale - apertura della Rocca dei Gonzaga e dell’Acetaia comunale - dalle 10 alle 11,30 e dalle 15,30 alle 17; mercatino dell’ingegno, S. Lucia con il suo asinello, truccabimbi e palloncini creativi - nei portici di piazza Unità d’Italia - dalle 8 alle 18; mercato dei contadini - nei portici Borgonuovo dalle 14 alle 18 - Info: Comune tel. 0522.655411 8 dicembre San Polo d’Enza - località Pontenovo Mostra-mercato di auto, moto e ricambi d’epoca - c/o Centro Commerciale - ore 8,30 - Info: Scuderie Terre Matildiche (sig. Giacomo) tel. 338.8216385 8 dicembre Carpineti XI Trofeo “Il Tortellino di Castagna” - manifestazione gastronomica dedicata ai tortellini di castagna fritti e al continua a pag.30
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CORREGGIOCORREGGIOCORREGGIOCORREGGIO
Due problemini per allenare occhio e cervello (Tratti dal libro “Impariamo ad imparare” di Christian Drapeau, ed. Dedalo)
Problema n. 1
Problema n. 2
Immaginate di afferrare i capi di queste corde e di tirare con forza ciascuno di essi fino ad ottenere corde ben dritte. In quale di queste corde rimarrà un nodo?
Dove dovete lanciare le freccette per ottenere un totale di 100 punti? Potete utilizzare il numero di freccette che volete e servirvi anche più volte dello stesso cerchio.
Le soluzioni sono a pagina 31
segue da pag.29
forno; musica dal vivo, mercatino di Natale, artigianale e gastronomico, animazione per bambini, pranzo con menù tipico, mostra dei quadri dei ragazzi dei centri disabili della montagna, gara di creatività “Il presepe più creativo” - c/o Parco Matilde (locale riscaldato), piazza della Repubblica - tutto il giorno - Info: Associazione “Carpineti da Vivere” (sig.ra Francesca Pisani) tel. 335.6655624; Comune tel. 0522.615023 8 dicembre Ligonchio - località Casalino Mercatino artigianale di Natale - oggettistica, prodotti tipici, opere realizzate a mano - dalle 14 alle 18; concerto natalizio della Corale “Gigante” - ore 16 - nella piazzetta del centro storico Info: Agriturismo 25 (sig.ra Emilia Paoli) tel. 0522.899302; 335.6128190; Comune tel. 0522.899121 8, 15, 22 dicembre Scandiano - località Arceto “Il Natale di ViviArceto” - bancarelle, animazione, intrattenimenti e negozi aperti - in centro stori-
co - tutto il giorno - Info: Comune tel. 0522.764290; Pro Loco tel. 334.5213509 8, 15, 22/24 dicembre Scandiano Mercatino dell’Avvento - hobbisti nelle vie del centro e negozi aperti - tutto il giorno - Info: Comune tel. 0522.764290 11 dicembre Campagnola Emilia località Cognento Concerto di Santa Lucia - Coro polifonico “La Corbella” - c/o Chiesa di S. Giacomo - ore 21 - Info: Comune tel. 0522.753358 13/15 dicembre Campagnola Emilia Il Cicciolo d’Oro - 13-14 dicembre: apertura ristorante sotto il tendone riscaldato - ore 19; 15 dicembre: sfida tra oltre cento norcini nella produzione dei ciccioli migliori e del supercicciolo da guinness e a fine giornata premiazione del norcino migliore; stands gastronomici e bancarelle con prodotti alimentari tipici e tradizionali, mostre - in piazza Roma - dalle 10 alle 18 - Info: Associazione “Il Cicciolo d’Oro” tel. 348.8943075; 335.8098666; Comune tel. 0522.753358
14 dicembre Reggio Emilia Viaromantiquaria - articoli di arte e antiquariato, cose vecchie o usate, numismatica e filatelia, collezionismo, stampe e quadri antichi e simili - in via Roma e piazza Scapinelli - tutto il giorno - Info: Comune tel. 0522.455161; Associazione Viaromaviva tel. 348.3601923 14 dicembre Reggio Emilia Circolo degli Artisti - mercatino con esposizione e vendita di opere dell’ingegno creativo - in piazza Prampolini - dalle 8 alle 19,30 Info: Comune tel. 0522.456316 14 dicembre Correggio Giornata Tondelliana 2013 - presentazione di studi, libri e video dello scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli - c/o Biblioteca Comunale “Giulio Einaudi”, Palazzo dei Principi, corso Cavour 7 - Info: Comune tel. 0522.693296 14/15 dicembre Reggio Emilia XXV Cambi & Scambi - mostramercato di collezionismo, piccolo antiquariato, modernariato, fumetti - c/o Centro Esposizioni, via Filangieri 15 - Info: Exposition Ser-
Primo Piano - dicembre 2013
Appuntamenti e Annunci
Consegna di Primo Piano agli abbonati Cerchiamo collaboratori volontari. Cari lettori, cari abbonati come sapete la spedizione postale di Primo Piano avviene sempre con notevole ritardo. Abbiamo provato diverse modalità ma con pochi risultati. Oltretutto ha un discreto costo. Su proposta di un abbonato, che si è reso disponibile, abbiamo iniziato la distribuzione in alcuni quartieri, effettuata da lettori abbonati, volontariamente. Oltre a un piccolo risparmio si può così consegnare il nostro mensile in tempi molto più stretti. Adesso abbiamo quattro persone che coprono alcuni quartieri (Villaggio artigiani, via Pirandello, zona da Fatima al cimitero). Lanciamo un appello a tutti gli abbonati per chiedere se qualcun altro è disponibile a consegnarlo nella propria via o nel proprio quartiere. Una distribuzione tempestiva ci consentirebbe anche di valorizzare le notizie sugli appuntamenti in calendario, prima che avvengano. Per segnalare la vostra disponibilità potete scrivere a redazione@primopiano.info o rivolgervi alla signora Tosca c/o sede Circolo PD, in via Conciapelli 9/g.
15 dicembre Sant’Ilario d’Enza - località Calerno Soli Deo Gloria-Organi, Suoni e Voci della Città - Coro C.A.I. Mariotti di Parma, Gian Bernardo Ugolotti direttore - musiche di M. Della Pina, B. De Marzi, J. Guillen, G. Verdi, G. B. Ugolotti - c/o Chiesa di Santa Margherita, via XXV Luglio 50 - ore 16 - Info: Comune di Reggio Emilia / Assessorato Cultura e Università tel. 0522.456249 15 dicembre Gualtieri Mercatino di Natale - decorazioni e
addobbi di Natale, ricamo, découpage, hobbystica, dolciumi e prodotti enogastronomici locali, negozi aperti - sotto i portici di piazza Bentivoglio - dalle 9 alle 19 - Info: Comune tel. 0522.221827
15 dicembre Novellara Luci e magie di Natale - musica dal vivo - in zona Borgonuovo, portici di piazza Unità d’Italia, via Costa e via Cavour - dalle 15,30 alle 19,30 Info: Comune tel. 0522.655411
15 dicembre Campegine Mercatino di Natale - spettacoli, artisti di strada, stands di artigianato artistico e prodotti tipici, mercato straordinario - in centro storico dalle 9 alle 19 - Info: Comune tel. 0522.677645
15 dicembre Montecchio Emilia Il Mondo di Babbo Natale - spettacoli e animazioni per bambini - in Contrada Grande - dalle 15 alle 19 Info: Comune tel. 0522.861864
15 dicembre Gattatico - località Taneto Mercatino di Natale - bancarelle di artigianato artistico e prodotti tipici, musica, canti, clowns, giocolieri, specialità gastronomiche - in centro storico - dalle 9 alle 17 - Info: Comune tel. 0522.477919 15 dicembre Albinea Mercato straordinario - espositori di qualità per acquisti natalizi, degustazioni di vin brulè, ciambella, frittelle, castagne e dolci natalizi, negozi aperti - in centro storico dalle 8 alle 18 Info: Comune tel. 0522.590211590244
15 dicembre Correggio Mercatale - mercatino riservato ai ragazzi della scuola dell’obbligo; partecipazione di 250 espositori con vendita di giocattoli, libri e fumetti per ragazzi - sotto i portici di corso Mazzini - dalle 9 alle 19 - Info: Pro Loco tel. 0522.641817; 339.6064036 15 dicembre Carpineti Mercatino di Natale - oggettistica e prodotti tipici - in via Crispi - dalle 9 alle 18 - Info: sig.ra Vanda tel. 0522.618392; Comune tel. 0522.615023 15 dicembre Viano Mercatino di Natale - prodotti tipici e artigianato artistico - in piazza continua a pag.32
Soluzioni dei problemi a pag.30
Problema n. 1: La risposta giusta è F
14 dicembre / 12 gennaio 2014 Montecchio Emilia XXXI Fotofestival - rassegna dedicata all’arte della fotografia; mostre di Giovanni Marroccini “Echi - emigranti marchigiani in Argentina”, Filippo Neviati “I luoghi dell’oblio”, “Guardare, pensare, fare” - corso avanzato di fotografia condotto da Laura Sassi - c/o Castello Medievale, piazza Repubblica - Info: Comune/Biblioteca tel. 0522.861864861861
Invitiamo i nostri lettori a fare uso di questo spazio. Per gli annunci “cerco, vendo, ecc” è sufficiente telefonare allo 0522-69.23.40 (dalle 9 alle 12.30) o, meglio, inviare un testo scritto alla redazione (anche via fax allo 0522-63.13.44 o via e-mail all’indirizzo info@primo-piano.info). Gli annunci devono essere brevi e recare il recapito del mittente. Ogni annuncio sarà pubblicato per un massimo di tre volte. La redazione declina ogni responsabilità per quanto concerne il contenuto degli annunci. In ottemperanza a disposizioni della CCIAA di Reggio Emilia non si accettano annunci riguardanti compravendite immobiliari.
Problema n. 2: Quattro frecce nel cerchio 17 e due frecce nel cerchio 16. 68 + 32 = 100.
vice tel. e fax 0545.27548-83508; 348.9030832; Reggio Emilia Fiere tel. 0522.503511
Piccoli annunci
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Primo Piano - dicembre 2013
Appuntamenti segue da pag.29
XXV Aprile - ore 9 - Info: Comune tel. 0522.988321 15 dicembre Ligonchio - località Cinquecerri Mercatino di Natale - bancarelle di prodotti tipici e creazioni degli hobbisti montanari; nel pomeriggio, arrivo di Babbo Natale con doni ai bambini e animazioni - c/o Bar K2, via Centrale 34 - ore 14 - Info: Bar K2 tel. 0522.891110; Comune tel. 0522.899121 15, 22 dicembre Reggiolo Natale a Reggiolo - negozi aperti, bancarelle, stands gastronomici, animazione e attrazioni natalizie - in piazza Matteotti e vie del centro storico - dalle 8 alle 20 - Info: Comune tel. 0522.213713 17/24 dicembre Reggio Emilia Mercatino di Natale - prodotti a tema natalizio e artigianali - in via Emilia San Pietro - dalle 8 alle 19 Info: Comune tel. 0522.456316 21 dicembre Reggio Emilia Soli Deo Gloria-Organi, Suoni e Voci della Città - Enrico Presti organo, Corale Il Bosco di Cadelbosco Sopra, Francesco Trapani direttore musiche di J. Langlais, O. Respighi, C. Saint-Saëns, B. Britten, F. Trapani - c/o Chiesa di San Prospero de’ Strinati, via Samoggia 50 - ore 21 -
CORREGGIO Via Mandriolo Ville abbinate e a schiera immerse nel verde a due passi dal centro
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Info: Comune / Assessorato Cultura e Università tel. 0522.456249 22 dicembre Viano - località Regnano Mercatino di Natale dell’usato - oggettistica e gastronomia - in piazza delle Salse - dalle 9 alle 18 - Info: Comune tel. 0522.988321 25 dicembre Gattatico - località Taneto “Concerto di Natale Swing” - con Vinicio Capossela e le Sorelle Marinetti - c/o Circolo Arci Fuori Orario, via Don Minzoni 96/b - ore 22,30 Info: Circolo Arci Fuori Orario tel. 0522.671970 26 dicembre Reggio Emilia “Se al cosi estan acsé... avanti un altro!” - spettacolo di cabaret dialettale di e con Antonio Guidetti e Mauro Incerti - c/o Teatro San Prospero, via Guidelli 5 - ore 16 e ore 21 - Info: Teatro San Prospero tel. 0522.439346 26 dicembre Casalgrande Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in technicolor - performance con orchestra dal vivo - Teatrino della Rocca - c/o Teatro De Andrè, piazza Roberto Ruffilli 1 - ore 21 - Info: Teatro De Andrè tel. 0522.1880040; 334.2555352 31 dicembre Reggio Emilia “La cena dei cretini” - commedia di
Francis Verber - Compagnia “Teatro Distillato” - regia di Manfredi Rutelli - c/o Teatro San Prospero, via Guidelli 5 - ore 21,15 - Info: Teatro San Prospero tel. 0522.439346 31 dicembre Reggio Emilia “Capodanno a Reggio Emilia” - ballo liscio e balli di gruppo - con Felice Tavernelli e l’Orchestra Ivana Group - c/o Palasport “G. Bigi”, via Guasco 8 - dalle 21 alle 2 - Info: Palasport (sig. Claudio Sarti) tel. 339.3762122 31 dicembre Guastalla Festa di Capodanno 2014 - musica e animazione con Radio Circuito 29 - area ristoro coperta e riscaldata e pista di pattinaggio aperta fino a tarda notte - in piazzale Ragazzi del Po - ore 22,30 - Info: Love Generation tel. 340.6435350; Comune tel. 0522.839711 31 dicembre Castelnovo di Sotto Bruciatura del Vecchione - bruciatura del gigantesco pupazzo in cartapesta costruito dall’Associazione “Al Castlein” e degustazione di cioccolata calda - in piazza IV Novembre - dalle 18 alle 24 - Info: Comune tel. 0522.485711 31 dicembre Castellarano Capodanno in piazza - degustazione di panettone, spumante e vin brulè, intrattenimento musicale, fuochi d’artificio - in piazza XX Luglio - ore 22 - Info: Comune tel. 0536.850114