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ANNO XXXII MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE
Novembre 2013 n.305
Foto Ivan Montanari
Fabbricati ritinteggiati nel centro storico di Novellara
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Il Partito Democratico alla prova dei congressi A Novellara riconfermata Milena Saccani Vezzani alla guida del Circolo PD, una continuità all’insegna del ricambio generazionale e della serietà in vista delle prossime elezioni amministrative di Elena Carletti L’autunno 2013 vede il Partito Democratico impegnato in una lunga e complessa fase congressuale in cui, a partire dai Segretari di Circolo fino ad arrivare al Segretario Nazionale, si stanno definendo programmi e ridefinendo il quadro dei dirigenti, le segreterie, i direttivi, l’assemblea provinciale e nazionale. Novellara ha inaugurato questa stagione di congressi con il congresso di circolo tenutosi lo scorso lunedì 28 ottobre. Milena Saccani Vezzani è stata riconfermata Segretaria di Circolo con la quasi unanimità dei voti. La disponibilità della segretaria uscente a ricandidarsi è stato un segnale importante e positivo per la continuità che si intende dare all’attività politica sul nostro territorio. Inoltre, in un periodo in cui in Politica si tende a rimarcare l’importanza della discontinuità e della necessità di un cambio di rotta e soprattutto di un ricambio generazionale, la riconferma di Milena è un segnale di continuità, ma nel contesto di un circolo che già da tempo ha saputo interpretare le esigenze di cambiamento che oggi tutti invocano.
Milena, affiancata in questi anni dal vice segretario Alessandro Baracchi, ha saputo condurre il partito attraverso fasi complesse, senza mai perdere il contatto con gli iscritti e gli elettori, ma continuando a rappresentare un punto di riferimento. In questi anni il Circolo del Partito Democratico di Novellara si è caratterizzato per il forte impegno profuso nel cercare un radicamento territoriale, un rapporto diretto e di ascolto verso tutti, seguendo nel contempo i temi che maggiormente interessano e influenzano il nostro territorio come, ad esempio, il futuro di Sabar e le complesse vicende che accompagnano e hanno accompagnato il progetto della tangenziale. Negli ultimi tempi, inoltre, intorno al tema legalità, è nata la straordinaria esperienza del gruppo NOI (Nuovi Orizzonti Insieme), che vede un nutrito gruppo di giovani impegnato con grande dedizione e serietà in un percorso di incontri, sensibilizzazione e divulgazione della cultura della legalità. Oltre alla riconferma di Milena a Segretaria di cir-
La Mafia al Nord C’è chi ancora nega l’esistenza di criminalità organizzate al nord, di clan mafiosi e di flussi di denaro sospetti, chi nasconde tutto e incassa la propria parte senza batter ciglio, incurante dei danni che crea. Ma la mafia non è solo quella che spara e uccide, la mafia è un comportamento sbagliato, un male per tutti, un’erba cattiva che entra nell’economia, distrugge le regole della concorrenza creando in alcuni settori un vero e proprio monopolio, tagliando fuori dal mercato le persone oneste e mettendo in ginocchio un sistema già morente. Ed è qui più vicino di quanto crediamo. di Daniele Guarieri La criminalità organizzata è da sempre un grande cancro per l’Italia. Lo stato non ha mai cercato di arginare il fenomeno, ed anzi gli interessi comuni sono tanti e troppo grandi. Anche per questo motivo anno dopo anno le mafie italiane si arricchiscono senza incontrare ostacoli e trovano i consensi da un mondo che dovrebbe condannare fortemente il fenomeno, ed invece
grazie a certi esponenti, lo agevola. Il grande errore però è quello di pensare che la mafia sia un fenomeno esclusivamente meridionale e negarne l’esistenza nelle terre settentrionali. E allora capita ad un certo punto che si senta parlare anche qui dello scioglimento per mafia di un comune milanese, Sedriano. La notizia è molto recente, il 16 Ottobre il sindaco
colo, a livello provinciale si è vista l’affermazione di Andrea Costa, giovane Sindaco di Luzzara, che si è confrontato nella corsa alla Segreteria Provinciale con Gianmaria Manghi e con la “outsider” Roberta Ibattici, e che, all’indomani della vittoria, si è impegnato nello sfidante progetto di una gestione unitaria del partito. A livello nazionale, il 2013 non è sicuramente stato un anno semplice per il Partito Democratico. Le primarie dell’anno scorso avevano contribuito a creare un clima di grande entusiasmo e partecipazione che, successivamente, è stato compromesso per una serie di inspiegabili e deprecabili vicende, in particolare la “bocciatura” della candidatura alla Presidenza della Repubblica del “padre fondatore” del PD, Romano Prodi. La profonda ferita provocata dallo quello strappo e la successiva nascita del cosiddetto Governo delle “larghe intese”, ha avuto conseguenze pesanti anche a livello locale, portando con sé una sfiducia e uno scoramento di cui tuttora si portano le conseguenze e che rimarrà una delle pagine più nere della storia del partito. Quindi, il congresso in atto servirà anche per misurare la credibilità, l’affidabilità e la capacità di tenuta di un partito che, quest’anno, è stata messa a dura prova. Gli esiti dei congressi locali, a partire dal nostro, fanno ben sperare sotto diversi punti di vista: partecipazione, ricambio generazionale, condivisione dei contenuti. Forti di questa esperienza e superate le ultime fasi congressuali, si intraprenderà il cammino che porterà alle prossime elezioni amministrative, una sfida impegnativa da affrontare con la consapevolezza di un gruppo dirigente che ha lavorato e lavorerà con la massima trasparenza, con una totale disponibilità all’ascolto, e con il massimo impegno nell’interesse dei cittadini e del territorio. Alfredo Celeste, viene accusato di corruzione aggravata da un inchiesta che porta in carcere anche l’assessore lombardo Zambetti. Fenomeno isolato? Non proprio. Il primo comune sciolto per ‘ndrangheta al nord, è quello di Bardonecchia nel 1995, dove il boss Rocco Lo Presti vede una grande opportunità nel riciclare il denaro sporco infiltrandosi negli appalti pubblici. Le carte parlano di un’amministrazione comunale “fortemente condizionata” dal boss. Lo spostamento della criminalità organizzata al nord risale ai primi anni settanta, e le prime regioni ad essere colpite sono la Lombardia, il Piemonte e la Liguria, in seguito tutte le altre. Per molti anni il fenomeno della mafia al nord è stato sottovalutato, si nega l’esistenza del problema e si considerano isolati certi episodi, ma la ragnatela malavitosa si sta costituendo. Il ricco nord è molto appetibile e infatti TUTTE le regioni del settentrione sono state contaminate da un qualche clan mafioso. Da una recente mappatura della criminalità organizzata (riportata nel libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicasio, Fratelli di sangue, cap. xiv “le proiezioni fuori dalla Calabria” pagina 199) si evince che in Italia non ci sono regioni escluse all’interesse delle mafie. I settori coinvolti sono i più disparati,
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NUOVO COMITATO DIRETTIVO P D Baracchi Alessandro
Grigolon Lorenzo
Bellini Omero
Mariani Cerati Daniele
Belluti Maura
Pellini Valeria
Blundetto Roberto
Razzini Alberto
Brioni Marzia
Sabbadini Giorgia
Cantarelli Marco
Tamborrino Elisa
Carletti Elena
Turci Maurizio
Davolio Roberta
Vezzani Agnese
Ferrari Fiorenza
Villa Marco
Furlan Daniel
Zecchetti Elisa
Gareri Daniele dall’edilizia al trasporto, al gioco d’azzardo, al turismo, allo spaccio di sostanze stupefacenti, ai locali notturni. Il modo di “fare” mafia è cambiato, si investe, si ricicla, si compra e si vende, con presta nomi e appalti truccati. Tutto questo non risparmia nemmeno la nostra regione, l’Emilia Romagna. Dai primi anni ottanta, con il soggiorno obbligato, (provvedimento giudiziario in cui si deve risiedere in una località stabilita dalle autorità, lontano dal luogo di origine) i boss hanno spostato e radicato gli interessi in questa regione strategica per la posizione e per la varietà di settori in cui insediarsi. Dall’edilizia al turismo, raccogliendo tutto ciò che c’è in mezzo. Ma facciamo un po’ di nomi: nel piacentino una forte presenza ‘ndranghetista si fa sentire nell’imprenditoria, nel parmense sono presenti esponenti delle tre principali mafie italiane, tra cui i fedelissimi del boss Matteo Messina Denaro (attualmente
latitante e considerato uno dei dieci uomini più pericolosi al mondo)padrino di cosa nostra. Nel modenese, Nicola Femia, diventato tristemente famoso per le minacce al giornalista Giovanni Tizian, appartenente alla famiglia dei Mazzaferro (clan originario di Marina di Gioiosa Jonica) negli anni, mette le mani sulla provincia di Modena stringendo alleanze pericolose con i Casalesi (potente clan camorristico originario di Casal di Principe, Caserta). Da tempo questa famiglia camorristica è ben radicata nel territorio modenese, tant’è che il 13 Settembre viene arrestato proprio nella città di Modena un’esponente di spicco del clan, Antonio Corvino e proprio nella provincia di Modena si sta “recuperando” il tesoro del temuto boss casertano Michele Zagaria arrestato il 7 dicembre 2011. Nel bolognese, le ndrine dei Mancuso e dei Bellocco (di Rosarno) si spartiscono insieme ad alcune famiglie di cosa nostra, il traffico di stupefacenti, la gestione di locali pubblici e perfino aziende. Nel ferrarese è stata riscontrata la presenza della ndrine Farao – Marincola (di Cirò Marina) mentre in Romagna il bottino viene spartito nel medesimo sistema. A Ravenna dominano alcuni clan di cosa nostra originari del catanese e di Gela, a Forli e Cesena è radicata la ndrina cosentina dei Forastefano insieme ad esponenti dei casalesi, mentre Rimini è ostaggio del clan casalese Stolder insieme alle ndrine Vrenna – Pompeo. Oltre al traffico di stupefacenti, all’usura, al gioco d’azzardo, questi clan malavitosi si spartiscono il controllo dell’intera costa, investendo nei locali pubblici tra cui discoteche, ristoranti, bar. E la nostra provincia è immune al fenomeno?Assolutamente no. A Reggio Emilia, la famiglia cutrese del boss Antonio Dragone arriva nel 1982 e in pochi anni crea una struttura molto robusta grazie all’estorsione nei confronti degli imprenditori privati. Con l’arrivo di Dragone e dei suoi fedeli la mafia irrompe in città. Dal 1999 al 2004 scoppia una faida in cui perdono la vita 12 persone. Dopo un periodo di quiete apparente, i fatti di cronaca nel Reggiano parlano ora di roghi verso cantieri, automezzi e attrezzature: si tratta di episodi malavitosi. A Brescello già dai primi anni ottanta, Nicolino Grande Aracri “mano di gomma” braccio destro di Dragone, comincia ad operare nel territorio della bassa. Nei primi anni duemila approfittando dell’incarcerazione del boss, Nicolino prende il controllo del clan e sfida apertamente Dragone e i suoi fedelissimi per il controllo del territorio crotonese e reggiano. Nel 2003 Dragone
esce dal carcere con l’intento di riprendere il potere, non contento della gestione degli affari da parte di Nicolino, ma viene ammazzato un anno dopo a colpi di kalashnikov in un truce attentato. Da quel momento Nicolino Grande Aracri diventa il capo indiscusso e si riprende gli affari costituendo varie imprese edili e di trasporto con lo scopo di riciclare il denaro sporco proveniente dalle attività illecite. Il fratello Francesco è incaricato di ripulire il denaro del boss. Quest’ultimo ha un figlio, Salvatore gestore fino a qualche anno fa del noto locale reggiano, Italghisa, sequestrato proprio per mafia e in seguito riaperto. Il clan dei Grande Aracri negli anni ha scavalcato nelle gerarchie mafiose quello dei Dragone, ed è notizia di pochi giorni fa il sequestro di tre milioni di euro, tra immobili, locali, imprese, automezzi e terreni rurali appartenenti alla famiglia Grande Aracri e riconducibili a Francesco Grande Aracri fratello appunto del boss Nicolino, attualmente agli arresti domiciliari. Anche Novellara due anni fa balza agli onori della cronaca per fatti di malavita: la tangenziale della mafia. Nell’Agosto 2011 il prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro emette una seconda interdittiva antimafia verso la ditta Bacchi Spa. La ditta di Boretto è in stretto contatto con gli ambienti mafiosi ed ha eluso l’autorizzazione antimafia (che si rilascia per subappalti superiori a 155 mila euro) in due tronconi, uno di 50 mila euro al Consorzio M2 (di Gennaro Mattace) ed uno di 130 mila euro alla Tre Emme (di Domenico Mattace). I fratelli Mattace sono ritenuti vicinissimi alla famiglia mafiosa Grande Aracri. La ditta Bacchi Spa, non è comunque nuova ad eventi di questo tipo e dalle inchieste risulta che anche in passato aveva “collaborato” con imprese anche siciliane, in odor di mafia. L’ultimo baluardo è stato abbattuto, l’Emilia Romagna regione in cui ci si riteneva fino a poco tempo fa immuni da questi fenomeni, giorno dopo giorno scopre qualcosa di più e si intravedono scenari inquietanti. Ma la verità è che da tempo stiamo subendo la presenza di organizzazioni mafiose nel nostro territorio, nel silenzio generale delle istituzioni, dei colletti bianchi, delle banche. Tutti sanno e tutti tacciono mentre mangiano la loro fetta di torta sapientemente spartita in quella zona grigia popolata da professionisti in giacca e cravatta e boss mafiosi. La criminalità organizzata è presente dove ci sono grandi interessi economici e davanti a questi interessi in troppi, non guardano in faccia nessuno. Nel frattempo muoiono gli ideali e vengono messe a tacere le figure “scomode”, nella terra dove assieme alle cooperative, anche la mafia ci guadagna.
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BUONE NOTIZIE DAL MONDO SPORTIVO La stagione sportiva novellarese 2013/14 si è aperta con alcune importanti novità e benefici a favore delle società sportive, dei genitori e dei piccoli sportivi. Oltre al bando a sostegno dei progetti che sostengono attivamente lo sport dedicato ai più giovani di un totale di 10.000 euro, l’assessorato allo sport conferma che le politiche tariffarie, mantenute intatte dal 2011 hanno da quest’anno un particolare vantaggio per tutte le società sportive: la gratuità dell’uso dei campi e palestre per chi attiva corsi a favore di giovani under 16 (fino a d un massimo di tre allenamenti per ogni squadra a settimana), contrariamente a quanto in vigore sino all’anno scorso quando c’era l’obbligo di corrispondere 3 euro all’ora per allenamenti dei gruppi under 18. DIVIETO DI ACCESSO AL CORTILE DELLA ROCCA Dal 1/11/2013 è entrato in vigore il divieto di transito per tutti i veicoli a motore all’interno della Rocca. Un divieto già attivo dal 1996 e che, con il dissuasore di transito, diventa una prassi quotidiana e regolare. L’ordinanza mira a garantire maggior sicurezza e incolumità di tutti i cittadini e bambini che quotidianamente usufruiscono degli spazi/ uffici comunali ed a valorizzare il decoro del cortile. SCOPRI I 520 CORSI FINANZIATI DAl FONDO SOCIALE EUROPEO E dalla REGIONE EMILIA ROMAGNA Si sono aperte in questi giorni le iscrizioni ai primi percorsi formativi rivolti a persone ed imprese dei Comuni colpiti dal sisma del 2012 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna grazie all’Unione europea e alla solidarietà delle altre Regioni. Sono 520 le opportunità formative e oltre 13.000 i potenziali destinatari. Scopri tutte le opportunità sul sito formazione lavoro della regione Emilia Romagna. TARES 2013 Sul sito del Comune di Novellara puoi trovare le notizie, gli aggiornamenti, le domande e le risposte e per scaricare la modulistica relativa al Tributo sui Rifiuti e sui Servizi – TARES (che ha sostituito la Tariffa di Igiene Ambientale – TIA). IL DISCOBUS RIPARTE, PER DIVERTIRSI IN SICUREZZA In piena attività il servizio promosso da Provincia e Agenzia della mobilità al servizio dei ragazzi (e non solo) che in 5 anni ha percorso 300.000 km e trasportate 55.00 persone. Dal 4 ottobre e fino al 10 maggio (dal 27 dicembre al 4 gennaio compresi) il Discobus permetterà di raggiungere diversi luoghi del divertimento serale di Reggio e Provincia; direttamente a bordo sarà possibile acquistare il biglietto con soli 2,50 euro (andata e ritorno), importo che sarà poi scontato dai gestori di Fuori orario, Italghisa, REclub, Tempo Rock e Tunnel. La Linea Rossa (Reggio Emilia-Guastalla) passerà da Bagnolo, Novellara e Gualtieri, collegando la Bassa reggiana (e dunque il Tempo Rock) con la città, e sarà attiva solo il sabato sera.
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CARTA D’IDENTITA’: ATTENZIONE ALLA SCADENZA Si avvisano i cittadini che sono in scadenza le carte d’Identità rilasciate dall’ 1 novembre al 30 novembre 2003. Per il rinnovo è necessario recarsi presso l’URP negli orari di apertura al pubblico con 3 fotografie recenti ed uguali e il documento scaduto (o in scadenza) al costo di euro 5,42. PROPOSTE DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE Presso l’ufficio elettorale è possibile firmare a sostegno di due proposte di legge: la prima riguarda la “Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro - giochi d’azzardo” presentata da 80 Sindaci che hanno aderito al “Manifesto dei Sindaci per la Legalità contro il gioco d’azzardo”; mentre la seconda appoggia la campagna “Eleggiamoci il Presidente” promossa dal Comitato “Scegliamoci la Repubblica”. TRACCE DI STORIA DALL’ARCHIVIO STORICO… La “Festa dell’albero” è una delle più antiche ricorrenze nate per dimostrare che il rispetto dell’ambiente che ci circonda è segno di civiltà, progresso civile, ecologico ed economico del mondo. In Italia la prima “Festa dell’Albero” risale al 1898 su iniziativa di Guido Baccelli, Ministro della Pubblica Istruzione. MACELLAZIONE di SUINI A DOMICILIO PER USO FAMILIARE Anche quest’anno il Comune autorizza la macellazione a domicilio dei suini per uso familiare nel periodo compreso tra il 15/11/2013 e il 16/02/2014. La comunicazione dovrà essere effettuata all’URP almeno 24 ore prima della macellazione al numero 0522 655417. EVENTI E MANIFESTAZIONI CIAK SI GIRA IN TEATRO - IL SOGNO DI RIGOLETTO Mercoledi 27 novembre alle ore 20.30 tutta la cittadinanza è invitata ad intervenire al Teatro della Rocca “Franco Tagliavini” dove saranno girate alcune delle scene musicali del nuovo film di Mauro Maletti: “Il sogno di Rigoletto”. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Al termine delle riprese sarà offerto uno spettacolo lirico-musicale condotto da Daniele Rubboli. AUTORI SUL DIVANO Sabato 30 novembre in Biblioteca alle ore 10,00 “Autori sul divano” Massimo Bernardi LETTURA PER BAMBINI Sabato 30 novembre in biblioteca alle ore 16.30 i lettori volontari dell’iniziativa: “Nati per Leggere” animeranno i racconti e le poesie tratte dal libro “Io, io, io… e gli altri?”. Consigliato ai bambini da 4 a 8 anni con genitori o accompagnatori. DICEMBRE IN PIAZZA ASPETTANDO IL NATALE Per tutto il mese di dicembre in Piazza Unità d’Italia e Centro Storico iniziative varie a cura di “Pro Loco” e “Novellara
Viva”. Consulta tutti gli eventi sul sito del Comune. GRUPPO DI LETTURA “LA SPEZIERIA” Giovedi 5 dicembre alle ore 17.30 presso la Sala del fico – Rocca Comunale letture a cura del gruppo di lettura “La Spezieria”. Ingresso libero. FESTA PER I NEODICIOTTENNI L’assessorato all’Associazionismo, Volontariato e Giovani del Comune di Novellara invita tutti i neo diciottenni il 7 dicembre 2013 nella Sala Polivalente ad una grande festa dedicata a loro. A breve il programma dell’evento su: www. comunedinovellara.gov.it. INCONTRO SULL’ILLUSTRAZIONE Sabato 7 dicembre alle ore 17.00 in Sala del Fico – Rocca Comunale, incontro sull’illustrazione con Samanta Malavasi. IL DONO DELLA CULTURA Sabato 7 dicembre dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 in biblioteca oltre ai libri, ai biglietti per gli spettacoli in Teatro, ai gadget del Museo e all’ inimitabile “Chiocolato” dei Gonzaga nelle tre versioni: speziato, fondente e in polvere, saranno disponibili, in edizione limitata, le borse realizzate recuperando bunner pubblicitari e maglioni infeltriti! L’incasso ricavato sarà investito in cultura. FESTA “IL FUTURO IN LAUREA” L’assessorato all’Associazionismo, Volontariato e Giovani del Comune di Novellara invita nella mattinata di sabato 14 dicembre nella Sala del Consiglio i cittadini e le aziende del territorio alla giornata di festa per la presentazione dei neo-laureati che hanno partecipato al bando “Il Futuro in Laurea”. Info e programma su www.comune.novellara.re.it. GIORNATA DEL DIALOGO Domenica 15 dicembre presso il salone parrocchiale Giovanni Paolo II la Giornata del dialogo interreligioso. BIANCANEVE Domenica 15 dicembre alle ore 16,00 presso il Teatro della Rocca “Franco Tagliavini” “BIANCANEVE”, rassegna Di Domenica in Domenica le famiglie a Teatro. NEUROSCIENZE: 3 LEZIONI CON IL DR. MARCO RUINI Il Circolo Culturale Marta Beltrami - Università dell’Età Libera propone lunedi 16 dicembre presso i locali del circolo ricreativo di Via Veneto alle ore 15.30 la prima delle tre lezioni a cura del dr. Marco Ruini dal titolo: “Il valore del tempo e il mito della velocità”. Costo: 10 euro per 3 lezioni. MOSTRA PERSONALE DI LUIGI CAMELLINI E COLLETTIVA D’ARTE Presso il salone del Circolo Ricreativo Aperto Novellarese, nei consueti orari di apertura, è possibile visitare la mostra realizzata in occasione dei 40 anni di attività artistica di Luigi Camellini fino al 31/1/2014. La mostra collettiva d’arte invece si inaugurerà sabato 21/12/2013 e durerà sino al 6 gennaio 2014
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Notizie a cura dell’Amministrazione Comunale
Educare con lo sport: una sfida possibile L’assessore allo sport Maria Ghizzi traccia un resoconto del seminario dello scorso 12 ottobre
Il tema scelto per la giornata del 12 Ottobre è nato dall’esigenza di approfondire ed evidenziare lo stretto legame che esiste tra Sport ed Educazione. Innanzitutto perché occorre proteggere e diffondere le buone prassi che già sono presenti sul nostro territorio, ma che sono diversificate a seconda del ruolo e della sensibilità specifica di ciascuna realtà. Parliamo di tante, centinaia di persone coinvolte: società sportive, famiglie, insegnanti, amministrazione…con questo seminario abbiamo tentato di stringere maggiormente le maglie della collaborazione, il che non significa sminuire il ruolo specifico di ciascuno, ma valorizzare ancora di più i punti di contatto, ciò che accomuna tutte queste persone è infatti l’interesse per il benessere psicofisico dei ragazzi. Lo sport è un aspetto che entra nella vita di tante persone ed è un punto di vista privilegiato perché più informale, meno istituzionalizzato, per poter riflettere su che tipo di riferimenti vogliamo che le future generazioni crescano e per poter comunicare con loro attraverso questo strumento in maniera più diretta. L’amministrazione ha scelto di affrontare questo percorso proprio ora perché il momento
storico che stiamo vivendo è sicuramente un momento di sfida : dunque la sfida sportiva letta come metafora della sfida educativa: dobbiamo “allenarci” tutti insieme per preparare i ragazzi ed insieme noi stessi perchè mai come oggi è fondamentale il “gioco di squadra” ! Durante la mattinata abbiamo ascoltato le testimonianze di ospiti che hanno dedicato la propria vita allo sport e con successo (Cecilia Cammellini , Gregorio Paltrinieri, Julie Vollertsein, Andrea Menozzi, Pietro Trabucchi, Gianni Scot-
Riprendono i lavori per il completamento della tangenziale di Novellara di Michele Crotti Dopo l’esperimento di apposita gara di appalto, sono stati riassegnati i lavori per il completamento del terzo stralcio della tangenziale di Novellara. Lo stralcio, che interessa il tratto ponte Cartoccio - viadotto ferrovia e strada provinciale 50 per Guastalla, svincolo Frassanello- Canove, a suo tempo era stato sospeso in conseguenza dei provvedimenti cautelativi antimafia adottati nei confronti della ditta prima assegnataria dell’opera, la Bacchi di Boretto. Il nuovo appalto è stato condotto dalla Provincia di Reggio Emilia che provvederà entro Novembre a consegnare il cantiere alla ditta Cooperativa Muratori e Braccianti (CMB) di
Carpi risultata vincitrice tra otto concorrenti . Le opere di questo terzo stralcio, già eseguite dalla Bacchi per oltre cinque milioni di euro , sugli otto complessivamente previsti, saranno completati con questi ulteriori lavori dell’importo di circa 2.200.000 euro. I tempi di esecuzione richiesti nel capitolato di appalto in otto mesi, potrebbero essere più brevi in quanto la ditta aggiudicataria tra le migliorie proposte per vincere l’appalto ha inserito un ribasso dei tempi di esecuzione. Per quanto riguarda la costruzione del secondo e ultimo stralcio della tangenziale , il tratto rotonda Fras-
ti). Personaggi che sono stati di stimolo ed aiuto per capire e ricollocare correttamente l’importanza della prestazione sportiva in sé in rapporto ad aspetti mediaticamente meno ridondanti. Aspetti che sono l’essenza della storia di vita dello sportivo: il lavoro e l’impegno, la costanza e la tenacia, il rispetto dell’altro, la mentalità del lavoro di squadra , le difficoltà di conciliazione con gli altri aspetti della vita: lo studio, la famiglia, il tempo libero. Gli interventi sono stati intervallati dalle interessanti video interviste curate dal Centro per le Famiglie Bassa Reggiana e realizzate negli impianti sportivi novellaresi tra gli sportivi, allenatori e ragazzi e ai loro genitori. Per tutta la mattinata hanno partecipato con curiosità e attenzione anche alcune classi della scuola media che hanno posto domande ai relatori. Nel pomeriggio si è cercato di ”concretizzare” i discorsi della mattinata, si sono formati tre gruppi di lavoro che hanno riflettuto insieme sul ruolo di genitore, allenatore e istituzione (scuola e amministrazione comunale) nel mondo sportivo, questi gruppi hanno condiviso e presentato una serie di impegni che verranno successivamente arricchiti dal contributo dei ragazzi delle scuole e condensati in una Carta Etica dello Sport che dovrà essere da guida e riferimento nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività sportive.Considero questo non un punto d’arrivo ma un percorso per una riflessione che mi auguro si allarghi davvero a tutti coloro che più o meno consapevolmente hanno scelto di assumersi la responsabilità di educatori. Penso che solo così si potrà affrontare la vera sfida che è quella di darci tutti, adulti e ragazzi, un orizzonte col quale guardare al futuro, mettendo ognuno a disposizione dell’altro l’esperienza-competenza che ciascuno di noi ha nell’interesse dei ragazzi. Per questo ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno offerto il proprio contributo durante l’intera giornata. sanello- rotonda strada provinciale per Reggiolo, sono stati risolti i problemi che ancora sussistevano con la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici che infine ha rilasciato il nulla-osta di competenza. E’ stato di seguito redatto da parte di Iniziative Ambientali, società preposta alla costruzione della tangenziale, il progetto definitivo, importo complessivo euro 3.817.000, che è già stato approvato dalla Provincia. E’in corso di predisposizione il progetto esecutivo la cui conclusione è prevista entro il corrente novembre. SE tutto si svolgerà secondo le previsioni, con la prossima primavera potrebbe essere indetto l’appalto per questo stralcio di completamento dell’intera opera. Il rispetto di queste scadenze dipende da tanti fattori prevedibili e imprevedibili, tra i quali spiccano i tempi per l’approvazione del progetto esecutivo da parte del Comune e della Provincia e quelli, con l’impegno operativo e finanziario del Comune di Novellara, per la messa a disposizione di Iniziative Ambientali delle aree su cui costruire la strada.
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Genitori efficaci: al via la 4a edizione del corso L’associazione di genitori “Un sasso nello stagno” di Reggio Emilia – sezione di Novellara, con la collaborazione del Comune di Novellara, organizza nell’ambito delle iniziative a sostegno della genitorialità, la quarta edizione del corso “Genitori Efficaci”. Il corso “Genitori Efficaci”, è la versione italiana di Parent Effectiveness Training. Si basa sulle attività formative di Thomas Gordon, e si prefigge di sviluppare o migliorare la sensibilità e le competenze necessarie per affrontare i molteplici aspetti della vita familiare e dei rapporti tra genitori e figli. Il corso è rivolto a genitori di figli di tutte le età, ma allo stesso tempo educatori, insegnanti, a tutti coloro che vogliano migliorare le relazioni all’interno di una comunità, di un gruppo e siano alla ricerca, di un
metodo collaborativo per la risoluzione dei conflitti, come vera alternativa a comportamenti autoritari o permissivi. • Come parlare ai nostri figli/ragazzi in modo da farci capire • Come evitare comportamenti che bloccano la comunicazione con i nostri figli/ragazzi • Come favorire la discussione e l’interazione acquisendo attitudine all’ascolto • Come modificare l’ambiente domestico in modo da ridurre i problemi di vita in comune Negli incontri condotti da Andrea Allione, dell’Istituto dell’approccio centrato sulla persona (IACP), verrà proposta una forma di apprendimento attivo che
impegnerà i partecipanti nell’esperienza diretta dei contenuti e delle capacità da acquisire e che, faciliterà la condivisione di esperienze, il confronto di idee, il reciproco supporto. Dall’ultimo corso, alcune riflessioni dei partecipanti: ... quello che abbiamo colto del corso è la sfida di affrontare giorno per giorno un grande viaggio dentro noi stessi, come singole persone. Migliorare se stessi per migliorare anche chi ti sta intorno, in senso lato. Nessuna ricetta, ma tanto impegno ad aprire le orecchie e il cuore.” … Prendersi tempo per se stessi significa anche prendersi tempo per gli altri e con gli altri. Guardarsi un po’ intorno per rendersi conto che, molto spesso, anche gli altri hanno le nostre fragilità, le nostre insicurezze, le nostre ansie, lo stesso bisogno di fermarsi un attimo e condividere un pensiero, un problema, un sorriso. Comunichiamo che sono aperte le pre-iscrizioni al corso (che si svolgerà a partire dal 3 febbraio 2014). Se interessati potete inviare una mail a infogenitoriefficaci@gmail.com oppure chiamare il numero 3473549497 (Mario); 3285736972 (Stefania).
Associazione“Un sasso nello stagno” di Reggio Emilia - sezione di Novellara
Centro socio-riabilitativo Il Colibrì: le attività e i progetti futuri È un servizio diurno gestito dalla Cooperativa Sociale CO.RE.S.S. che accoglie persone adulte in condizioni di non autosufficienza presenti sul territorio distrettuale di Guastalla. Equipe Centro il Colibrì L’équipe, costituita da educatori professionali ed o.s.s., lavora quotidianamente per migliorare la qualità della vita delle persone che lo frequentano incentivando l’autonomia personale, aumentando e mantenendo le capacità possedute, partecipando e sostenendo percorsi di supporto psicosociale alle famiglie. Ogni persona che vive il Colibrì ha un progetto educativo individualizzato e partecipa ad attività quotidiane che si differenziano per obiettivi e strategie, sia a carattere individuale che di gruppo. Nei giorni scorsi è stato inaugurato l’automezzo Fiat Doblò dotato di sollevatore per carrozzine, grazie al progetto Mobilità gratuita di Europa Servizi che coordina i contributi delle aziende locali. Il mezzo garantirà ai ragazzi del Centro una maggiore mobilità su tutto il territorio, favorendo ancor di più la rete di relazioni nel proprio ambiente di vita.
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Come ogni anno, verrà allestita nella giornata del 2 dicembre, presso i Poliambulatori di Guastalla, la bancarella di Natale, dove saranno esposti i manufatti prodotti durante l’attività di laboratorio creativo. Sarà un’ottima occasione per mostrare alla cittadinanza le abilità e la passione che quotidianamente spendono i ragazzi del Colibrì. Per il 2013 l’équipe ha dedicato parte della programmazione al bisogno di inclusione e di integrazione sociale che trova evidenza nella esposizione fotografica intitolata “Colibrì Errante”, con la collaborazione dei commercianti del Centro Storico di Novellara, infatti, verranno esposte fotografie che ritraggono momenti di vita del centro nelle vetrine nelle prime due settimane di dicembre. L’evento è stato organizzato anche grazie al Bando Straordinario del Servizio Civile Nazionale emesso dalla Regione Emilia-Romagna in supporto
ai Comuni colpiti dal terremoto in Emilia – Progetto denominato: Per Daniele: straordinario come voi - che ha visto prendere parte alle attività del Centro diurno un Volontario per la durata di 12 mesi. Tra le tante attività del 2013 inoltre spiccano per novità, allegria e passione il progetto Dialogo armonico, laboratorio di musicoterapia condotto da Paolo Borghi e il progetto Attività relazionale con gli asini tenuta da Massimo Montanari dell’asineria didattica “Aria aperta” di Reggio Emilia. Entrambi i progetti sono in corso e per la loro attivazione si ringrazia particolarmente l’azienda Marchesi Metalli di Gualtieri per la donazione ricevuta che li ha resi possibili. Per Il Colibrì e la cooperativa sociale Co.Re.S.S. mantenere vivo il contatto con la cittadinanza di Novellara è fondamentale per una maggiore sensibilizzazione ed integrazione; grazie al Portico avremo l’opportunità di far conoscere le iniziative del Centro, le nostre attività ed i progetti futuri.
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L’affetto e la solidarietà dei novellaresi per Don Tonino Manzotti Si è tenuto presso il Circolo Ricreativo Novellarese l’ormai tradizionale pranzo annuale organizzato in memoria di Antonella e Gianpaolo per aiutare la missione in Congo di don Tonino. di Sergio Calzari Sono ben cinquant’anni che a Novellara, ma non solo qui, si parla di don Tonino Manzotti, della sua missione in Congo, delle attività umanitarie e missionarie da Lui portate avanti con la forza, l’energia e lo slancio, tipiche di un uomo che ha fede, un uomo di Dio, un uomo che ha dedicata la propria vita agli altri, spesso agli ultimi. Novellara, in primis, ha sempre sostenuto questo sacerdote che nei primi anni di attività pastorale ha fatto nella nostra parrocchia il classico curato, quello che gestisce l’oratorio, i giovani e che cerca di favorire la loro crescita spirituale e umana. Lavoro che ha lasciato un segno del tutto speciale, se pensiamo che è tuttora ricordato da quei giovani d’allora e dai lori racconti rivolti a figli e nipoti. La straordinarietà di questo legame, quasi inconcepibile nel mondo attuale che tutto cancella in fretta e nulla è sedimentato nella memoria individuale e collettiva, sta nel fatto che il tempo (tanto tempo: oltre 50 anni) non ha sminuito, ma per certi versi fortificato il rapporto tra i novellaresi e il loro prete missionario. In questi 50 anni tante iniziative sono state fatte per aiutare don Tonino nelle sue attività, e tante persone hanno lavorato per tenere vivo il rapporto, raccogliere fondi, diffondere il messaggio di speranza da lui rappresentato. In queste poche righe vogliamo raccontarvene una, l’ultima in ordine di tempo, ma non certamente quella conclusiva di un rapporto che non può avere fine, perché si romperebbe un legame fatto di solidarietà, affetto, riconoscenza, vale a dire di quei valori che a Novellara tuttora esistono e che segnalano una comunità vera, attiva, che guarda in avanti con speranzaFoto e fiducia. Ivan Vi raccontiamo perciò del pranzo annuale che gli
“amici di don Tonino” organizzano da oltre 15 anni, pranzo ideato da Antonella e Giampaolo che ora ci aiutano in altro modo a raggiungere un risultato che non è mai mancato. Pranzo tenuto domenica 20 ottobre nel salone del circolo ricreativo novellarese. Il risultato di questa edizione è stato importante, o meglio emozionante sia per il numero dei partecipanti: oltre 130, che per l’atmosfera che si è creata tra i partecipanti; il tutto impreziosito dal menù da trattoria Romana dello chef per eccellenza: MIRO’, dall’apporto dei volontari, dalla splendida collaborazione ricevuta dal Circolo Ricreativo novellarese, dai tanti sponsor, per arrivare a Rebecca e Anna Maria che hanno gestito da par loro la mitica lotteria; sottolineando peraltro la presenza di intere famiglie quali nuovi embrioni che si formano e diffondono l’affetto per il prete missionario, novellarese d’adozione, e insignito del titolo “tra i grandi del ‘900” dalla nostra Amministrazione Comunale a fine del secondo millennio. Dal punto di vista economico, il pranzo-lotteria e le offerte hanno permesso un ricavato di 3.000 euro, prontamente inviato a don Tonino che, per la verità, l’attendeva a mani aperte. Perciò Novellara può dire d’aver fatto un’azione di solidarietà vera a favore di bisogni immediati e reali. Prima di finire, un ringraziamento speciale va fatto alla Cooperativa CILA, che assieme alle CANTINE LOMBARDINI è da sempre in prima fila a contribuire, come dice don Tonino, a piene mani. Ringraziamo anche di cuore: Supermercato DIANA, la gastronomia “NON SOLO CAPPELLETTI”, Supermercato CONAD e tutti quelli che c’erano e che hanno dato vita ad una gran bella giornata/festa. Concludo con le parole di Don Tonino, ricevute telefonicamente nei giorni scorsi: “Un grazie di cuore e a piene mani a tutti. Un grazie non dato a caso, ma dato ai novellaresi, agli amici vecchi e nuovi e alla loro generosità, una generosità che mi permette di aiutare in concreto i tantissimi che tutti i giorni bussano alla mia porta”.
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LA CHIAVE DELLA LIBERTÀ Mi colpì la chiave: enorme, massiccia, di un lucido ottone giallo mentre girava nella serratura della pesante porta metallica; un arnese di proporzioni inusuali, simbolo di prigionia o lasciapassare per la libertà, strumento di dolore o viatico di gioia. Le chiavi sono oggetti comuni: aprono e chiudono le porte. Anche quelle di un carcere. In quattro eravamo entrati a Rebibbia e i dubbi e le paure tornarono ad affacciarsi nelle nostre menti: cosa dire, quale comportamento tenere, come evitare errori in un ambiente così nuovo e diverso per noi? La risposta la conoscevamo: essere noi stessi, alcolisti che si confrontano con altri alcolisti mettendo a disposizione di tutti le nostre esperienze. Porgemmo il messaggio a chi voleva ascoltare, magari per curiosità o per spezzare la monotonia di giornate tutte uguali, persone più sfortunate di noi perché doppiamente prigionieri: dalla schiavitù del bere (prigionia che noi conosciamo così bene) e la costrizione in una cella di pochi metri quadrati. Rispondemmo a domande... sì siamo alcolisti anche se non beviamo, non offriamo altro che il nostro aiuto a chi desidera smettere di bere, nessun intervento presso le autorità carcerarie per permessi o concessioni varie... Il Direttore ci aveva assicurato che detenuti bevitori erano diversi e la settimana dopo iniziammo - il lunedì e il giovedì - due A.A. a turno. Reperimmo una piccola cella con banchi, qualcuno <<venne solo per ascoltare>>, altri qualche volta solo per simpatia, altri ancora, pur riconoscendo di bere smodatamente, non avevano intenzione di smettere; più in là... forse. Ma due di loro rimasero, si riconobbero alcolisti e poco tempo dopo uno iniziò le sue prime 24 ore senza bere. Un mese dopo anche il secondo diede inizio alla propria sobrietà. Il primo purtroppo ha rinunciato: non si ritiene alcolista e non ha bisogno di noi. Ma G. l’ altro amico alcolista, sono tre mesi che continua il cammino in A.A., che esprime ad ogni incontro con la felicità negli occhi la sua riconquistata libertà interiore. <<Il passato non posso rimpiangerlo né lo rinnego; l’ho messo nel portafogli per pagarmi (esperienze cambiate in valuta corrente) la serenità del giorno che vivo>> dice. <<Gli anni che debbo ancora trascorrere in carcere non mi pesano più: godo di una forma di libertà che voi potete capire e che spero mi consentirà, uscito di qui, di viverne una nuova perché più vera e totale. L’oggi, a differenza di ieri, sono contento di viverlo>>. Partecipavo con gioia alla sua rinascita e altri si sono aggiunti in seguito, anche S. trova il coraggio di affacciarsi. E così oggi, giorno di riunione, nella piccola cella con sbarre al posto della finestra, 7 alcolisti, mano nella mano, hanno recitato la Preghiera della Serenità. Bruno. Lazio
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Novellara ospita la Convention mondiale di Argo Tractors Il gruppo industriale Argo di Fabbrico, leader nel settore delle macchine agricole, ha scelto un appezzamento di terreno nelle Valli di Novellara, per presentare alla propria rete mondiale i risultati ottenuti negli anni con un costante impegno in termine di Innovazione e Progettazione. di Paolo Bigi Nella prima settimana di ottobre, la tenuta agricola “La Gatta” della Bernolda, ha ospitato le prove in campo dell’importante Convention mondiale di una delle più grandi aziende della nostra provincia nel settore della meccanica agricola. “Argo Tractors: New Season Opening”, è la perfetta sintesi delle giornate che hanno visto protagonisti i nuovi modelli sviluppati dall’azienda con un appassionato lavoro di ricerca, che ha permesso una perfetta integrazione tra innovazione e tradizione. La Convention si è sviluppata tra il prestigioso Auditorium Paganini di Parma e il fondo agricolo della “Gatta”, messo a disposizione dal sig. Giancarlo Menotti. Per l’occasione sono giunti a Novellara da ogni parte del mondo, oltre 800 tra
Importatori, Filiali, Dealer e Concessionari suddivisi tra i marchi storici del gruppo: Landini, McCormick, Valpadana. Tecnici del settore, giornalisti e televisioni si sono incontrati sul campo del fondo agricolo “La Gatta” per assistere alla presentazione dei nuovi trattori e realizzare demo in campo. Come da tradizione, non poteva mancare l’accoglienza tipica “reggiana” che ci contraddistingue nel mondo: assaggi di prodotti tipici come erbazzone, gnocco, formaggio hanno raccolto consensi e apprezzamenti entusiasti, oltre alla sapiente organizzazione delle associazioni turistiche locali, che hanno saputo tenere alto il livello e la genuinità sia dei prodotti offerti che dell’organizzazione sul campo. A conferma di tutto ciò,
ed a ringraziamento per i tanti volontari che si sono impegnati, le parole del direttore marketing del gruppo, Antonio Salvaterra: abbiamo colto un feedback fortemente positivo ed entusiasta sia da parte della Rete di Vendita mondiale Landini e McCormick, sia da parte della stampa specializzata italiana ed estera, partecipi dell’evento, con un deciso apprezzamento per l’organizzazione efficiente e curata. “La Gatta” è stata una location ideale, con i suoi spazi ben organizzati sia per prove in campo che per accoglienza. Novellara, attraverso le sue associazioni, ancora una volta si è così contraddistinta per la capacità di accogliere e far relazionare tra loro etnie tra le più diverse tra loro, anche attraverso la buona tavola, allo stesso tempo semplice e genuina ma rispettosa delle varie tradizioni e culture.
Auguri a Nadia e Selvino Mora Per il loro 50° anniversario di matrimonio. Ne avete fatta di strada...., il nostro augurio è quello che assistiti dalla salute e dalla fortuna possiate continuare questo cammino insieme per tanti anni. Manuela e Sergio, Danilo e Sabrina, Gina e Mauro, Francesco, Daniele, Erika, Monica, Alessandro, Simone, Elisa.
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Ancora in merito al Mercatino di Novellara Due parole con la vicesindaco Barbara Cantarelli per precisare la posizione del Comune e dei commercianti dell’Associazione NovellaraViva. di Simone Oliva Il mercatino dell’antiquariato di Novellara fa ancora discutere e a volte alcune dichiarazioni vengono fraintese e male interpretate. Il problema principale è sempre quello dell’entrata in vigore della nuova legge regionale contro gli abusivi. Ricordiamo che questa presenta diversi vincoli piuttosto penalizzanti per gli hobbisti che vogliono continuare a esporre le proprie merci e che saranno costretti ad abbandonare la piazza. L’Amministrazione comunale di Novellara sta cercando un modo, attraverso incontri con la Regione e attivazioni interne, per salvaguardare lo storico appuntamento mensile. Il mercatino infatti, da ormai più di un quarto di secolo, è un importante volano culturale per il nostro paese, così come lo è, dal punto di vista economico, per le attività commerciali del centro. Le parole del vicesindaco Barbara Cantarelli, apparse in un titolo della Gazzetta di Reggio Emilia di domenica 3 novembre, hanno mosso qualche malumore tra i cittadini e tra i commercianti di Novellara. “Mi dispiace essere stata fraintesa. Quello che intendevo dire era che le associazioni di categoria dei commercianti hanno applaudito la legge della Regione. Non si può però certo dire che i commercianti di Novellara siano contenti di un’eventuale fine del mercatino, anzi, da loro è stato sempre sostenuto.” I negozianti di Novellara, in particolare gli aderenti a NovellaraViva, infatti plaudono all’iniziativa del mercatino in tutte le sue forme (hobbistica, antiquariato, riuso…) proprio perché contribuisce a vivacizzare il centro storico del paese.
Circolo Ricreativo Novellarese
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COMUNE NOVELLARA
Un’eccellenza a Novellara: la Piscina Comunale Si dice piscina comunale ma la gestione è di Coopernuoto e.... voglio rendere pubblico un elegio per l’efficenza con la quale viene gestita questa struttura. Sono un pensionato e personalmente la frequento per alleviare problemi alla colonna vertebrale e fare moto globale, ma la struttura viene utilizzata da tutti, partendo dai bimbi di pochi mesi ai ragazzi per corsi agonistici,dagli adulti per corsi motori o relax , ai disabili con diverse patologie. La piscina è aperta 12 ore al giorno, sempre pulita, efficente e attrezzata per soddisfare tante esigenze- il personale preparato, disponibile ma pronto a richiamare all’osservanza dei regolamenti e al rispetto di limiti necessari perchè tutti possano usufruire dei servizi che la struttura dispone. Queste mie osservazioni non sono personalismi ma, come mi è stato detto da un altro operatore, sono tanti i residenti di altri Comuni anche da fuori provincia, che frequentano la nostra struttura, come quelli di Carpi, anche se in Carpi esiste un impianto di notevoli dimensioni. Buon lavoro. PAOLO C.
Auguri
a Federico Battini che ha compiuto 2 anni festeggiato da mamma Erika papà Luca i nonni Graziano e Giuseppina, Luciano, Vilmerina, la bisnonna Adelia gli zii Fabiano, Ilaria e Chiara e tanti amichetti.
Circolo tennis “La Rocca” via C.Malagoli n°4 Novellara ctlarocca@gmail.com - www.tennislarocca.it
SQUADRA PARTECIPANTE ALLA YOUNG CUP (13-17 ANNI)
da sx in alto; Samuele, Federico, Andrea, Cristian. Accosciati; Gabriele, Sebastiano, Mattia. Con la fine di settembre è cominciata la nuova stagione sportiva del Circolo tennis “La Rocca”. Rispetto allo scorso anno sono da registrare alcune novità nella programmazione tecnica. Innanzitutto, si è deciso di svolgere la preparazione atletica per i soci agonisti, per tutta la durata dei corsi, a differenza degli scorsi anni, quando veniva effettuata solo per il periodo iniziale della stagione. Da tempo gli atleti ne facevano richiesta, quindi la società ha provveduto a mettere a loro disposizione, una guida qualificata e la scelta è caduta sul preparatore atletico Andrea Bigliardi, che dovrà gestire e coordinare gli allenamenti del gruppo formato da una ventina di giocatori. Ormai la preparazione fisica è diventata fondamentale, a prescindere dal livello e dall’età dell’atleta. Viene vista come parte integrante dell’allenamento del tennis, utile per migliorare la forza, la mobilità, la resistenza e la velocità. Il tennis moderno infatti è basato molto sull’atletismo e la potenza dei colpi. S.A.T. (SCUOLA ADDESTRAMENTO TENNIS) Motivo di soddisfazione per i dirigenti del circolo è anche l’alto numero di iscritti per quanto riguarda i tennisti più piccoli della S.A.T. La nostra scuola tennis accoglie quest’anno circa 65 allievi, contro i 55 dello scorso anno. La frequenza può essere monosettimanale o bisettimanale. La Scuola Tennis organizza tornei interni, partite amichevoli contro altre scuole SAT, tornei provinciali a squadre e campi estivi. I corsi di tennis seguono il calendario scolastico.
Ristorante Pizzeria
La Piccola Conchiglia di Alfano Francesco
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CORSO ADULTI Le lezioni collettive per gli adulti, prevedono un’ora di tennis, senza preparazione atletica, con giorni e orari da stabilire con l’istruttore. A conferma dell’ottimo momento che attraversa il nostro sport, sono aumentati anche i partecipanti a questi corsi che vedono un incremento significativo rispetto allo scorso anno. Sono 70 gli iscritti attuali contro i 40 dello scorso anno. Si è resa perciò necessaria la collaborazione esterna di istruttori per coadiuvare la gestione dei corsi, di cui è responsabile tecnico Paolo Tagliavini. A tal fine prestano già la loro opera la Maestra Silvia Dotti e l’istruttore Andrea Vitale. Ricordiamo inoltre che con la prossima conclusione dei lavori di ampliamento del circolo, sarà a disposizione un terzo campo coperto che andrà a colmare una domanda di ore di gioco che dura da tempo. AGONISTICA Sono stati individuati anche i componenti che parteciperanno ai tornei a squadre. Saranno 3 le formazioni maschili a difendere i nostri colori mentre una sarà la compagine femminile. E’ consuetudine ad inizio della stagione sportiva formulare uno speciale in “bocca al lupo” a tutti i nostri tennisti, piccoli e grandi. Si ricorda che per informazioni su corsi, lezioni individuali e prenotazione campi si può telefonare al tel.0522/653026 o al cell.3470744239. Giorgio Pagliani
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SPORT / PODISMO
Un’altra domenica entusiasmante per il Jogging Team Paterlini Il team novellarese in evidenza ai campionati Nazionali UISP Il 27 ottobre 2013 a Pontelagoscuro (Ferrara) si sono disputati i campionati italiani Uisp di mezza maratona (km.21). Con gli ultimi risultati ottenuti si chiude la stagione 2013 che ha visto il Jogging Team Paterlini conquistare ben 10 titoli provinciali, 4 titoli regionali e 1 titolo italiano. Con la sua ultima prestazione Claudio Gelosini, ha conquistato il suo 13° titolo nazionale nella categoria G50, chiudendo sesto assoluto con il tempo di 1h 13’ 09” Ottime prestazioni anche di Silvia Paterlini giunta seconda nella categoria C30 e Andrea Panini giunto quarto nella categoria E40. Complimenti a Claudio e a tutti gli altri atleti dal Jogging Team Paterlini. SPORT / PALLAVOLO
Lisa Pavarotti
Il G.S. Pallavolo Novellara femminile vi aspetta per una nuova stagione insieme! di Nicolò Bassoli
Il G.S. Pallavolo Novellara è già all’opera da metà Ottobre nel campionato regionale di Serie D Femminile. Dopo la grande stagione dell’anno passato culminata ai play-off con il sogno promozione sfumato per un soffio, l’entusiasmo è alle stelle e invitiamo tutti gli appassionati di pallavolo e i novellaresi a sostenere le nostre ragazze nelle partite casalinghe. Qui a fianco l’organico al completo per la stagione 2013/2014. Sponsor principale di quest’anno sarà la Tira-
bassi e Vezzali srl. La sede di tutte le partite casalinghe ad ingresso gratuito sarà il Palazzetto di via Novy Jicin, che già è stato riempito fino all’inverosimile durante le fasi finali della scorsa stagione. Per conoscere nel dettaglio tutte le date delle partite e le attività collegate al G.S. Pallavolo Novellara (attività giovanili, minivolley...) potete consultare il nostro sito internet www.pallavolocampagnolanovellara.it . Vi aspettiamo numerosi e calorosi! Forza Novellara!
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Ylenia Castagnoli Raby Diallo Alizia Ongarini Greta Bellesia Chiara Vioni Laura Buonanno Giulia Marcheselli Elena Boni Alice Vioni Francesca Ferretti Anna Gaiuffi Gastone Panini (Allenatore) Giuseppe Ferri (Vice-Allenatore) Giuseppe Meffe (Dirigente Acc.) Nicolò Bassoli (Scout Man)
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Quaranta estati al mare L’avventura del CCR raccontata in un libro con video inediti, foto e testimonianze. Presto anche una mostra fotografica a Novellara. di Simone Oliva La storia di 40 estati in Casa di Vacanze CCR a Igea Marina sono ora la cornice dei ricordi di tanti ragazzi e ragazze novellaresi che hanno avuto la fortuna di trascorrervi almeno un periodo. Esce proprio in questo periodo il volume “GENERAZIONI CCR”, curato dall’associazione culturale Lombardo Radice, che raccoglie le testimonianze di chi ha fatto crescere la casa di vacanze fino a farla diventare un’eccellenza della nostra Provincia. Oltre alle tante foto è allegato anche un CD rom contente materiale video inedito. Il libro si ripropone di ripercorrere, dalla sua nascita alla chiusura, i momenti più importanti dell’esperienza CCR: la sua nascita, con il contributo del pedagogista Loris Malaguzzi, il boom degli anni ’80, la nascita delle vacanze Trotterme gli storici ritrovi post estivi. Un libro che regalerà a tutti, ai nostalgici come ai curiosi, la scoperta di una avventura educativa che si è costruita nel tempo e che ha forgiato generazioni di ragazzi, ormai adulti, con un forte senso di appartenenza alla propria terra. Nei prossimi mesi sarà allestita a Novellara una mostra fotografica che permetterà a tanti di rivedere le glorie di quegli anni e di assistere alla presentazione del libro da parte di alcuni protagonisti di quegli anni. Il libro è già in vendita e si può acquistare contattando l’ISECS al numero 0522.732064 (referente Daniela Santi) oppure recandosi presso le librerie Moby Dick o Ligabue e presso la cartolibreria Birò di Correggio.
Santa Maria nel cuore e nella penna di Gianni Sabato 12 ottobre presso il negozio di specialità culinarie legate alla nostra tradizione, ubicato nei locali dell’ex cantina di Santa Maria, alla presenza di un foltissimo pubblico, (oltre 200 persone) Gianni Massari ha presentato un suo libro dal titolo “Gianni racconta Gianni e Santa Maria”. Si è trattato di un vero e proprio atto d’amore dell’Autore verso la nostra vivace frazione, i suoi abitanti e le sue tradizioni. Gianni Massari, figlio dell’ex casaro è nato e vissuto a Santa Maria fino a 29 anni, prima di trasferirsi a Novellara con la famiglia e poco dopo a Formigine dove ha intrapreso un’attività imprenditoriale e dove si è sposato. Il ricavato della vendita del libro la cui stesura è andata esaurita già in sede di presentazione è stato devoluto in beneficienza. E’ prevista una ristampa viste le richieste inevase. La lettura è un piacevole adagiarsi fra i ricordi di un passato che profuma di cose semplici e genuine, soprattutto di amicizia e solidarietà. Lucio Reggiani
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rubrica a cura di Stefania Erlindo
BIBLIOTECA
7 dicembre 2013_Il dono della cultura Si arricchisce il “pacchetto doni” in vendita presso la Biblioteca comunale di Novellara. Oltre ai libri, ai biglietti per gli spettacoli in Teatro, ai gadget del Museo e all’ inimitabile “Chiocolato” dei Gonzaga nelle tre versioni: speziato, fondente e in polvere, saranno disponibili, in edizione limitata, le borse realizzate recuperando i bunner pubblicitari e i maglioni infeltriti. - L’incasso ricavato sarà investito in cultura. Agenda: Caro Babbo Natale Dal 3 dicembre al 24 dicembre, i bambini dagli 0 ai 10 anni potranno ritirare in biblioteca la letterina da spedire a Babbo Natale per chiedere in dono un bel libro da inserire nella raccolta della biblioteca. La letterina potrà essere imbucata nell’apposita buca delle lettere che sarà situata in biblioteca. La Spezieria: un nuovo anno di letture Giovedì 5 dicembre ore 17.30 Sala del Fico - Lettura di Fu a Natale e altri racconti di Guareschi. Per conoscere il programma completo delle letture della Spezieria visita il sito della biblioteca. Un libro al mese: sabato 7 dicembre ore 17 Sala del Fico Samanta Malavasi presenta i suoi ultimi libri, pubblicati dalla casa editrice marocchina Marsam. Mediatrice dell’incontro Cinzia Lucchini. In-coroniamo il Natale: 14 dicembre dalle 16 alle 18 Biblioteca Olga Guerra ti aspetta in biblioteca per un produrre e distribuire ad adulti e bambini coroncine, ghirlande a altri fantasiosi oggetti ecocompatibili per rendere il tuo Natale ancora più speciale.
MUSEO:
Un giorno da ciceroni: 1 dicembre ore 10-12.30 e 15-18.30 Museo Gonzaga I bambini delle classi quinte della scuola elementare di Novellara faranno da ciceroni in Museo.
TEATRO:
Per il programma vedi locandina pag.15 Ingressi singoli: fascia A intero 15 euro, ridotto (under 25 e over 65) euro 13 fascia B intero euro 13, ridotto (under 25 e over 65) euro 11 Ingresso agevolati: per chi acquista minimo 6 spettacoli 1 ingresso omaggio. Per Soci Coop, soci di Noveteatro, iscritti Scuola Comunale di Musica “Schiaccianoci”, iscritti Scuola di danza, aziende private con sede e/ o unità locali sul territorio novellarese che dichiarino di acquistarli per omaggi aziendali euro 10. I biglietti sono acquistabili in biblioteca dal martedi al sabato durante gli orari di apertura: martedi, giovedi e sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, mercoledi e venerdi dalle 15 alle 19.
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“INNO DI NATALE”
Concerto di musiche natalizie per soli, coro e pianoforte.
In memoria di Bruno Orlandini Messa con il Coro Giaches de Wert alla Chiesa della Fossetta Si è tenuta domenica 3 novembre nel Santuario della Beata Vergine della Fossetta ad una Messa in ricordo di Bruno Orlandini, fondatore e presidente per 40 anni del ‘Circolo Amici della Musica’, scomparso il 18 settembre scorso. Gli amici del Coro Giaches de Wert di Novellara e il Coro Città di Castellarano, diretti dal maestro Francesca Canova, hanno voluto dedicargli questa Messa come tributo ad un appassionato amante della musica, che ha dedicato per tanti anni le sue energie per la conoscenza e la diffusione della lirica e per ringraziarlo anche del grande amore da lui profuso per il suo paese. Il coro ha accompagnato la Messa con brani di celebri autori: Saint Saens, Bruckner, Mozart, Puccini. Nella piccola chiesa affollata dai famigliari e amici di Bruno, si sono raggiunti momenti di intensa commozione. Al termine della funzione, toccanti le parole di Giovanni Franzoni, che con Bruno ha diviso tante emozioni nei concerti e sul palcoscenico. In chiusura, le note solenni del Requiem che Giacomo Puccini compose in memoria di Giuseppe Verdi hanno risuonato a lungo nel cuore dei presenti. Un sentito ringraziamento al Coro Giaches de Wert, al Coro Città di Castellarano e a Francesca Canova per aver ricordato un grande di Novellara con le musiche di grandi maestri che lui sicuramente apprezzava.
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Rubrica a cura di “Gente di Canile” via Valle, 104 Novellara (RE) Tel. 654647 Fax 0522 758556 Orari: tutti i giorni (Domeniche e festivi) dalle ore 08,00 alle ore 14,00.
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LULA pastore tedesco del 2010, molto affettuosa e socievole nonostante i precedenti proprietari la tenessero alla catena senza mai coccolarla. Sa andare a guinzaglio. MARK & BENJI nati a marzo 2013, tg. media Mark è curioso e vivace Benji è timido e affettuoso
DODA nata a marzo 2013 taglia media molto affettuosa
CI TROVIAMO SULLA PROVINCIALE PER REGGIOLO.
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Non più Soli: formare gli amministratori di sostegno
Non tutti sanno che... Rubrica a cura di Massimo Vecchi
Un progetto promosso da DarVoce Centro di Servizi per il Volontariato
di Adelmo Iotti
CHE COS’È L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO L’amministratore di sostegno è un volontario che affianca e aiuta le persone fragili, per migliorare la loro qualità della vita, accompagnandole nelle attività quotidiane e svolgendo quegli adempimenti che altrimenti non potrebbero essere eseguiti dalle persone stesse. CHI SIAMO DarVoce – è un’associazione di volontariato che conta 84 associazioni socie. Opera dal 1994 per il sostegno e la qualificazione delle oltre 400 associazioni reggiane e promuove la cultura della solidarietà e del dono. Crede nei valori della pace, della laicità, della legalità, dell’accoglienza, della solidarietà e nel volontariato come stile di vita. Garantisce numerosi servizi gratuiti ad oltre 400 associazioni di volontariato reggiane; formazione, consulenza, progettazione di rete, comunicazione, orientamento e promozione del volontariato in collaborazione con tutti i soggetti del territorio (enti pubblici, aziende, altri soggetti del non profit, ecc). COS’È IL PROGETTO NON PIÙ SOLI Il progetto Non più Soli a supporto dell’Amministrazione di Sostegno, intende sostenere, formare, affiancare e promuovere una nuova forma di volontariato di vicinanza alle persone deboli (disabili, anziani, persone in recupero da dipendenze, ecc). “Negli ultimi due anni abbiamo formato 150 Amministratori di Sostegno e abbiamo aperto 3 sportelli di informazione, di ascolto e di assistenza rivolto ai cittadini sull’Ads, uno direttamente presso il Tribunale di Reggio Emilia e due sui distretti di Correggio e Scandiano. Ecco i primi traguardi di questa avventura!” afferma Anna Ganapini coordinatrice del Progetto Non più Soli. L’obiettivo 2014 è di fare conoscere l’amministratore di Sostegno e di aiutare tutte le persone deboli e i loro famigliari sui distretti della nostra provincia. “Ancora molto lavoro resta da fare, ma siamo sempre più convinti di aver intrapreso la strada giusta per un efficace e duraturo cambiamento culturale nella comunità sul tema della protezione giuridica delle persone fragili, per riattivare quel volontariato di prossimità e vicinanza di cui l’Amministratore di Sostegno è un esempio” conferma Anna Ganapini. PER INFORMAZIONI visita il sito www.nonpiusoli.org oppure contatta Anna Ganapini allo 0522791979 o rivolgersi direttamente allo sportello dell’amministratore di Sostegno presso il Tribunale di Reggio Emilia allo 0522-510606
Le prime donne a votare furono le neozelandesi Questo vuole essere il 1° articolo spartiacque di una delle 3 rubriche che, ho deciso di promuovere per diffondere un po’ di scienza e conoscenza, seppur in pillole presso tutte le famiglie novellaresi. Ho voluto esordire in seno a un argomento di sempreverde attualità italiana (purtroppo!) quale quello delle votazioni, scrivendo in specifico sul diritto di voto concesso alle donne. Quando avvenne e chi furono le prime donne a poter votare ufficialmente, vale a dire senza metterne in dubbio legalmente la liceità al voto? Era il 1893 quando la Nuova Zelanda, – stato insulare dell’Oceania, posto nell’Oceano Pacifico meridionale - allora protettorato britannico, concesse il diritto di voto alle donne che avessero compiuto i 18 anni d’età, proclamando così il suffragio universale femminile in uno Stato indipendente. Storicamente l’idea del suffragio femminile, anche se non universale, si ebbe nel XVIII secolo, il secolo dei Lumi – secolo che si dimostrò illuminato anche in quest’ambito – concedendo il voto alle donne che avessero minimo 25 anni e che non avessero contratto matrimonio – nel qual caso soltanto il marito poteva votare -, come successe durante il fin troppo breve periodo di indipendenza della Repubblica Corsa (17551769) – pochi anni che tuttavia bastarono a scalfire l’idea predominante e apparentemente giustificata di un suffragio assolutamente maschile. Nel 1906 la Finlandia fu il primo stato europeo a rendere partecipi universalmente le donne e solamente 40 anni dopo l’Italia, smarcandosi dagli angusti vincoli del passato, poté aprire i seggi anche al gentil sesso. Correva il 1946 e la Repubblica, affermandosi, si affacciava timidamente alla finestra della democrazia. Anche nello stato dalle mille contraddizioni, un primo importante passo di riconoscimento era stato fatto.
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Dal ritorno dell’Aquila Estense al Tricolore/2 L’Istituzione della censura. La carboneria e le sommosse. di Sergio Ciroldi Francesco V abbandona Modena Nel 1827 il ricco ebreo Guglielmo Sinigaglia di Correggio, livellario (il livello è un contratto agrario a lunghissima durata, anche 100 anni, dietro versamento di un corrispettivo quasi simbolico) dei beni dei Carmelitani e dei Servi di Maria aveva acquistato grosse partite di grano e di mais con la speranza di rivenderlo nel momento più favorevole e fare un buon guadagno. Una speculazione in piena regola. Nei primi giorni del 1828 vendette al mercato di Guastalla sette carri di mais. Quando fu esaminato dagli interessati all’acquisto, lo trovarono pieno di insetti. Riportato segretamente a Novellara fu distrutto. I Dragoni informati della storia, alla presenza di testimoni e di periti, visitarono i granai che il Sinigaglia teneva a Novellara e videro che altri 300 sacchi di mais e 100 di frumento erano guasti. Allora i Dragoni ordinarono al Sinigaglia di fare, a sue spese, una catasta di fascine lungo la strada che porta al Mulino di Sotto e di bruciarlo tutto. Furono impiegate molte fascine e “soghe” di legna secca. I dragoni ispezionarono anche i magazzini che l’ebreo teneva a Reggio e a Correggio e riscontrarono che tutto il prodotto era guasto e puzzolente. A Reggio furono dati alle fiamme 700 sacchi di frumento; a Correggio “molta biada”. Negli stessi giorni un incendio distrusse, completamente, la sua casa a Correggio. Nel granaio conservava “molto frumento” e 700 pesi di canapa. (Da Davolio, Istoria di Novellara). Il 15 giugno 1828, i gesuiti rinunciarono (erano in pochi) ad attivare, nell’ex convento, una scuola. L’eredità di Giuseppe Mazzerini fu, secondo il testamento, divisa fra gli aventi diritto : 2/3 al Comune di Novellara e 1/3 alla sig.ra Verdecchi che poi la cedette a Paolo Sabbadini. La collezione prestigiosa dei vasi da farmacia e 400 zecchini furono assegnati al Comune di Novellara, il resto (abitazione del Mazzerini, Casino di Campagnola, mobili, debiti e crediti) a Paolo Sabbadini. Con decreto sovrano del 28 aprile 1828, il “buon governo” istituì la censura. Reggio Emilia ebbe tre censori ecclesiastici e tre secolari e un presidente, l’abate prof. Luigi Cagnoli (1772-1854). Cagnoli era un uomo con molto talento e ricco di studi. Era uno dei primi letterati della città. Scrisse opere pregevoli in prosa (“Pensieri”) e in versi. Si occupò anche di melodrammi che furono presentati con successo in vari Teatri (“Francesco Sforza”,
“Ruth”). Visionava e spesso cassava libri e spettacoli teatrali. Anche le compagnie teatrali dovevano stare attenti alle battute e ai doppi sensi delle parole. Come uomo era considerato dagli storici “un girella” per via del cambio di orientamento politico. Infatti, prima era stato un acceso repubblicano, poi un estimatore di Napoleone, poi carbonaro, infine funzionario del “buon governo” austro-estense. Si raccontava che i libri che cassava invece di bruciarli, li rivendesse sottobanco a qualche amico. Una bella faccia tosta. Sull’onda delle sommosse parigine e delle concessioni fatte a Luigi Filippo anche in Italia la carboneria organizzò, nel 1830, diversi tentativi d’insurrezione. A Modena Ciro Menotti fu catturato (9 febbraio 1830) e condannato a morte (23aprile 1830) insieme all’avv. Vincenzo Borrelli. Tumulti scoppiarono anche a Carpi dove furono uccisi diversi Dragoni e, poi, a Mirandola. Il sovrano per mettersi al sicuro abbandonò Modena con 36 carrozze, protetto dal Battaglione Estense e dal corpo dei Dragoni. Riparò a Mantova e, poi, raggiunse Vienna per chiedere rinforzi militari. A Modena e a Reggio si creò un Governo provvisorio. Nel reggiano furono presi di mira dai rivoltosi i Monti della Farina della città, di Cà del bosco e di Bagnolo. Inutile dire che furono vuotati ( 6-7 febbraio 1830). Dopo questa impresa circa 300-400 uomini si diressero verso Novellara. Desiderio Storchi, bottegaio di Novellara, era diretto quel giorno a Reggio. Li vide e giudicò che il loro atteggiamento fosse minaccioso per la popolazione di Novellara. Ritornò immediatamente a Novellara ed avvisò il Podestà, conte Giovanni Zuccardi Grisanti il quale ebbe il tempo di organizzare la difesa del paese. All’altezza dell’Osteria del Moro (inizio di Viale Roma) ci fu uno scontro armato e diversi feriti e arresti (poi rilasciati). Formato il Governo provvisorio di Reggio, il 10 febbraio 1831 fu innalzato a Novellara in piazza Unità d’Italia, la bandiera a tre colori bianco, rosso e verde. Il giorno successivo la Comunità nominò il dott. Felice Altimani colonnello della Guardia Civica e tutti gli ufficiali. Molti contadini aderirono alla nuova milizia, ma “agitati dal sospetto” che questa servisse al governo rivoluzionario, alcuni si allontanarono renitenti creando tumulti, altri alla presenza degli ufficiali lacerarono e calpestarono la coccarda. Alessandro Bertelli di 28 anni casaro alla Ronca (Re-
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atino di Novellara) tentò di salvare dall’arresto l’amico Luosi, ma un colpo di squadrone lo ferì mortalmente. Una ventina di persone approfittando della situazione si diedero al saccheggio della casa in centro del paese di un commerciante di rame. La mattina del 21 febbraio 1831 furono arrestati e dopo pochi giorni posti in libertà i possidenti Pompeo Trentini e Giuseppe Boschi sospettati di essere dei carbonari. A richiesta del Podestà vennero, poi, da Reggio quattordici Dragoni a cavallo e due a piedi e la quiete ritornò. Ma era una quiete solo apparente. Da Vienna, Francesco IV ritornò nel suo ducato, l’8 marzo 1831 protetto da truppe tedesche, croate e tirolesi. Nel 1832 Gregorio XVI (1831-1846) emanò l’enciclica Mirari Vos con la quale condannava i principi di libertà di coscienza, della stampa e del diritto di ribellione al dispotismo. Errore gravissimo perché divise il mondo cattolico. L’enciclica fu anche criticata da movimento cattolicoliberale di Lamennais. Gli ebrei del ducato furono esclusi dalle cariche pubbliche, obbligati a vivere nel ghetto, e gravati di una contribuzione di tre milioni di franchi (20.000 a carico dell’Università degli Ebrei di Novellara -1831). Nell’autunno del 1833 si verificarono a Novellara e a Bagnolo, esondazioni con allagamenti di interi quartieri. L’acqua raggiunse anche l’altezza di un uomo. I danni alle case e ai raccolti furono notevoli. Nel 1835 furono accesi, per la prima volta, dodici lampioni a petrolio. I novellaresi ne furono molto contenti. Intanto la situazione economica del paese si era fatta molto grave. Il Podestà e gli amministratori erano molto preoccupati come appare dalla relazione del 16 novembre 1837 consegnata al duca : “Il popolo è povero e non può provvedere. La proprietà fondiaria è nelle mani di ebrei e forestieri per nulla interessati al paese. Le famiglie che un tempo erano a mezzadria ora si vedono divise e i loro figli mendicanti. I conventi sono pieni di accattoni… Anche la situazione religiosa era preoccupante: “ i confessionali sono vuoti e abbandonati. I ministri dell’altare ridotti a pochi …”. (continua)
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EDUCAZIONE SANITARIA
Fatti e personaggi d’altri tempi Rubrica a cura di Giovanni Franzoni
I braccianti di San Bernardino di Luca Minghetti - Odontoiatra Negli ultimi anni sono sempre in numero maggiore i pazienti sottoposti a terapia con farmaci antiaggreganti orali allo scopo di prevenire la formazione di trombi. Tali farmaci rendono il sangue più fluido impedendo alle piastrine di aggregarsi ed indurre quindi la formazione di coaguli. La terapia è solitamente indicata nei seguenti casi: -dopo un infarto al cuore -in presenza di angina -dopo by-pass aorto-coronarico -dopo un ictus cerebrale ischemico -nei pazienti anziani con fattori di rischio aterotrombotico (sedentarietà, diabete, fumo, ipertensione). Attualmente non esistono test di routine utilizzabili per monitorare la terapia antiaggregante, dunque l’unico esame valido rimane una scrupolosa anamnesi coinvolgendo pure il medico cardiologo con l’intento di inquadrare sia il rischio emorragico che quello trombotico. Chirurgia orale senza o con sospensione della terapia antiaggregante La prosecuzione della terapia antiaggregante prima di un intervento chirurgico preserva dal rischio tromboembolico ma aumenta il rischio di sanguinamento post-operatorio. In letteratura sono reperibili studi che dimostrano che il rischio di sanguinamento in chirurgia odontoiatrica è sovrapponibile tra pazienti non in terapia e pazienti in terapia antipiastrinica. L’eventuale sanguinamento è gestibile con il solo utilizzo di emostatici locali. La sospensione della terapia con antiaggreganti espone il paziente a rischi tromboembolici cardiaci,cerebrali e periferici. Di conseguenza oggi prima di intraprendere un intervento di chirurgia orale si raccomanda di non interrompere la terapia con antiaggreganti utilizzando precauzioni quali l’emostasi con tamponi compressivi, emostatici locali e sutura. L’esame clinico, la consultazione con i colleghi (cardiologo, neurologo) devono guidare l’odontoiatra a decidere se condurre il trattamento chirurgico in ambiente ospedaliero o ambulatoriale; solo una attenta valutazione dei rischi può garantire una gestione ottimale di questi pazienti.
Dopo una lunga assenza, dovuta a gravi motivi familiari, come novellarese portatore di vecchie vicende paesane, cerco di riprendere i contatti e di farlo sempre senza la pretesa di di ricevere un Nobel per la letteratura. Colgo l’occasione, attraverso queste colonne, per ringraziare i tanti amici che mi sono stati vicini nei momenti difficili. Fatta questa doverosa premessa, voglio ora raccontarvi un aneddoto accaduto tanti anni orsono, a San Bernardino (1953). La frazione era allora molto abitata da braccianti che prestavano lavoro in agricoltura e che nel periodo invernale pativano la disoccupazione. A quel tempo, durante il periodo estivo, facevano molte ore per mettere in cascina un po’ di soldi per l’inverno. Per dare loro un aiuto, anche se di breve durata, l’allora sindaco Antonio Mariani Cerati e il collocatore cav. Lurcanio Zatelli, riuscirono a convincere le autorità Provinciali a trasformare in una strada normale, la carraia “Viazza” che era tutto fango. Si era perciò creato un Cantiere Scuola composto da venti braccianti alle dipendenze di un geometra e la scelta cadde sul sottoscritto. Ho ritenuto necessario fare questa premessa all’aneddoto, breve ma interessante. Voglio doverosamente sottolineare, a proposito dei suddetti lavoratori (Subazzoli, Raflini, Mazza, Bigi, Manguzzi, Lasagni, Ballabeni, Pancaldi, Costa, Medici, Gualdi, ed altri di cui non ricordo il nome) la serietà, l’educazione e il massimo impegno profuso nell’esecuzione dei lavori che terminarono con ben due settimane di anticipo sui tempi previsti dal Genio Civile. Mi recai pertanto dal Sindaco per vedere come occupare tali giornate rimaste. Con il parere del Tecnico Comunale geom. Bazzani, si decise di ghiaiare la strada che attraversa san Bernardino dalla stazione ferroviaria a Santa Vittoria. Eravamo ormai vicini alle festività natalizie e al passaggio di tale gruppo di lavoro, le famiglie confinanti ai lati della strada uscivano per offrire qualche dolce e un buon bicchiere di vino. Una fraternità stupenda che ricordo ancora. Voglio ora narrarvi l’episodio che sicuramente vi farà piacere e capire che brava gente ho incontrato. Verso le ore 9,00 si vide arrivare e proseguire poi per la stazione ferroviaria, una potente e voluminosa macchina americana con tanto di bandierina sul parafango anteriore e targa del Consolato. La velocità molto ridotta per la strada stretta e gli operai al lavoro, non consentì ugualmente di riconoscere chi vi era a bordo. La seguimmo tuttavia con curiosità in educato silenzio e rispetto per la bandiera americana che a quel tempo non era particolarmente gradita e la vedemmo proseguire per la “Tenuta Riviera”. Dopo un’ora passò Giovanni Rondini, un noto e simpatico abitante della frazione, proveniente dalla Riviera in bicicletta il quale, con soddisfazione ci avvertì che a bordo dell’automobile americana si trovava nientemeno che il grande scienziato americano Fleming, colui che scoprì la penicillina. Quando si avvicinò nuovamente la macchina tutti gli operai sospesero il lavoro e dopo aver posto a lato della strada carriole e attrezzi, si tolsero il cappello e agitando la mano salutarono compiaciuti lo scienziato che a sua volta contraccambiò soddisfatto. Nessuno organizzò tale evento e fu perciò un grande segno di intelligenza da parte degli operai (del badile). Sono contento, a distanza di tanti anni, di essere riuscito, con carta e penna, a fare risaltare, con un piccolo episodio che anche i poveri hanno un cuore!
Telefono Amico cerca volontari Oltre a gestire un servizio di assistenza e compagnia telefonica per le persone anziane, molte delle quali sole, ogni quarta domenica del mese il gruppo telefono Amico organizza una iniziativa a carattere ricreativo. Per molti è l’unica occasione per uscire dalla routine e socializzare. Le iniziative hanno avuto tutte un
grande successo. I volontari sono ovviamente contenti di tutto ciò, ma sono in difficoltà a gestire tutte le attività. Quindi attraverso le colonne del Portico lanciano un appello ai novellaresi in ricerca di nuove collaborazioni. Chi fosse interessato può contattare l’istituzione I Millefiori tel.0522/655481 Email: millefiori@comune.novellara.re.it
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MEMORIE ISTORICE DI NOVELLARA – 11
Fine dei Gonzaga di Novellara di Vittorio Ariosi
Camillo III, penultimo conte di Novellara, succeduto al padre Alfonso II nel 1678, fu educato dai Gesuiti. Si sa che non fece “alcun progresso nelle scienze”, ma risultò arguto, disinteressato, affabile e generoso. Ricco di suo, potendo contare su molte entrate, come i suoi maggiori fu prodigo di elemosine ai poveri, ma anche di sussidi ai sudditi, abituandoli ad una facilità eccessiva del vivere e rendendoli di conseguenza “inerti e spensierati”. Nel 1695 sposò Donna Matilde d’Este, figlia del marchese di San Martino, che negli anni gli procurò non pochi problemi. Non si preoccupava del fatto che quasi tutti in paese vivevano a sue spese, e che i novellaresi erano più occupati a derubarlo che a lavorare, perché, data la cagionevole salute dell’unico figlio maschio, Alfonso, nato nel 1700, prevedeva a breve la fine della sua famiglia e la conseguente dispersione di quanto possedeva. Negli anni del suo governo furono fabbricati il convento delle Monache di S. Teresa, lungo l’attuale via delle Libertà, fra l’antica chiesa dei PP. Carmelitani e la casa dei Sessi; il nuovo magnifico tempio del PP. Gesuiti, a ridosso del convento, alla fine dell’attuale viale Roma; la chiesa della Beata Vergine del Popolo, ancora esistente in via Cavour. Nell’Anno Santo 1700 si recò a Roma; fu ricevuto dal papa, che lo benedisse, gli concesse la benedizione “In articolo mortis” fino alla quinta generazione e trecento indulgenze da distribuire a suo piacimento. A Vienna, alla presenza dell’imperatore Carlo VI, richiesto ironicamente dal principe di Avellino di quanti sudditi avesse nella contea di Novellara, rispose: “Due soltanto, lo zecchiere e il boia”, per sottolineare il
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potere assoluto ch’egli godeva nel suo piccolo stato. La mattina del 31 luglio del 1702 arrivò a Novellara Filippo V, re di Spagna, con due reggimenti delle guardie nobili, dopo il successo ottenuto contro i tedeschi nella battaglia nei pressi di Santa Vittoria, accolto in Rocca da Camillo e dalla moglie. Durante i tre giorni di soggiorno in Rocca, l’imperatore fece da padrino al battesimo di Alfonso, il figlio di Camillo. Il 1709 fu un anno straordinariamente freddo, di grandi nevicate e di devastante carestia. A questa calamità naturale si aggiunse l’alloggiamento a Novellara di una compagnia di ussari tedeschi, che gravarono il paese di tasse eccessive e pesanti contribuzioni militari. Per evitare ai suoi sudditi rappresaglie e rovina, Camillo si addossò tutti i debiti e pagò per loro, per due anni, impegnando anche gioielli e argenti. La sera dell’otto giugno del 1714, mentre il conte si stava recando al Casino di Sotto, accompagnato da un maggiordomo e da un gentiluomo di camera, la sua carrozza fu assalita da otto sicari, che fermarono i cavalli e gli scaricarono contro per due volte i loro archibugi. La carrozza restò tutta traforata, ma rimasero feriti solo il maggiordomo ad una mano e di striscio alla schiena il cocchiere. Il quale riusci a controllare i cavalli imbizzarriti e a lanciarli di gran carriera sulla via del ritorno. Della congiura fu incolpata la moglie, donna Matilde, che al rumore delle archibugiate aveva fatto alzare il ponte levatoio della Rocca; in modo che, se il conte si fosse salvato dall’imboscata, potesse precipitare con il cocchio nel fossato. Il capo dei congiurati fu poi catturato e impiccato in una cella nella torre della Rocca e donna Matilde fu rinchiusa per undici anni nel convento delle monache di San Geminiano, a Modena. Ritornata in Rocca, inventò l’Acquetta di Novellara, “che abbreviò i giorni a non poca gioventù”. amillo morì di morte naturale nell’agosto del 1727. Filippo, suo figlio, l’ultimo conte di Novellara aveva in mente di ingrandire la sua piccola capitale, costruendo nuove contrade, ma morì un anno dopo, stroncato da un male incurabile. Con lui fini la dinastia dei Gonzaga di Novellara, dopo Mantova il ramo più antico dei Gonzaga. Ricciarda, duchessa di Massa e sorella di Filippo, chiese all’Imperatore l’investitura della contea; era
sul punto di ottenerla, ma gli intrighi a Vienna della Corte di Guastalla riuscirono a bloccarla. E così, grazie ai guastallesi, Novellara passò sotto il dominio degli Estensi di Modena. Per il paese fu l’inizio di un lungo periodo di decadenza e degrado.
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Un pizzicotto ai più piccoli e non solo …C’è un diffuso rifiuto a permettere al bambino di sapere che gran parte degli inconvenienti della vita sono dovuti alla nostra stessa natura: alla propensione di tutti gli uomini ad agire in modo aggressivo, asociale, egoistico, spinti dall’ira e dall’ansia… (Tratto da “Il Mondo Incantato” di Bruno Bettelheim).
FIABE dal MONDO
zio lupo La fiaba che vi racconterò in questo mese di novembre, come già avvenuto in un’altra occasione, non proviene da un paese lontano da noi, bensì dalla nostra regione: l’Emilia Romagna e ci parla di cosa aveva combinato zio lupo. C’era una volta una bambina golosa. Un giorno di Carnevale, la maestra dice alle bambine: -Se siete buone a finire la maglia, vi do le frittelle.Ma quella bambina non sapeva fare la maglia e chiese d’andare al camerino. Si chiuse là dentro e ci si addormentò. Quando tornò in scuola, le altre bambine si erano mangiate tutte le frittelle e lei andò a piangere da sua madre e a raccontarle tutta la storia. -Sta buona, poverina. Ti farò io le frittelle- disse la mamma. Ma la mamma era tanto povera che non aveva nemmeno la padella. -Va da ZIO LUPO a chiedere se ci presta la padella-. La bambina andò a casa di ZIO LUPO. Bussò: BUM, BUM. -Chi è?- -Sono io!- -Tanti anni, tanti mesi che nessuno batte più a questa porta! Cosa vuoi?- - Mi manda la mamma, a chiedervi se ci prestate la padella per fare le frittelle-. -Aspetta che mi metto la camicia- BUM BUM -Aspetta che mi metto i mutandoni - BUM BUM- Aspetta che mi metto i pantaloni- BUM BUM- Aspetta che mi metto la gabbana.Finalmente ZIO LUPO aprì e le diede la padella. -Io ve la presto, ma dì alla mamma che quando me la restituisce me la mandi piena di frittelle, con una pagnotta di pane e un fiasco di vino-. -Si, si, vi porterò tutto-. Quando fu a casa, la mamma le fece tante buone frittelle e ne lasciò una padellata per lo ZIO LUPO. Prima
di sera disse alla bambina: -Porta le frittelle a ZIO LUPO e questa pagnotta di pane e questo fiasco di vino-. La bambina, golosa com’era, per strada cominciò ad annusare le frittelle: -Oh, che buon profumino! E se ne assaggiassi una?- E una, due tre se le mangiò tutte e, per accompagnarle, si mangiò tutto il pane e, per mandarle giù, si bevve anche il vino. Allora, per riempire la padella, raccolse in un campo delle zolle di terra. E il fiasco lo riempì d’acqua sporca. E per pane fece una pagnotta con la calcina d’un muratore che lavorava per la strada. E, quando arrivò da ZIO LUPO, gli diede tutta questa brutta roba. ZIO LUPO assaggiò una frittella. -Puecc! Ma questa è una zolla di terra! -Va subito per bere il vino per togliersi il sapore di bocca. -Puecc! Ma questa è acqua sporca! -Addenta un pezzo di pane e: -Puecc! Ma questa è calcina!- Guardò la bambina con occhi di fuoco e disse: -Stanotte ti vengo a mangiare!- La bambina corse a casa da sua mamma: -Stanotte viene ZIO LUPO e mi mangia!La mamma cominciò a chiudere porte, a chiudere finestre a chiudere tutti i buchi della casa, perché ZIO LUPO non potesse entrare, ma si dimenticò di chiudere il camino. Quando fu notte e la bambina era già a letto si sentì la voce di ZIO LUPO da fuori: -Adesso ti mangio! Sono vicino a casa! -Poi si sentì un passo sulle tegole: -Adesso ti mangio! Sono sul tetto!Poi sì sentì un gran rumore giù per il camino: -Adesso ti mangio, sono nel camino!-Mamma, mamma c’è il lupo!- -Nasconditi sotto le coperte!- -Adesso ti mangio! Sono nel focolare!La bambina si rifugiò nel letto, tremando come una foglia. -Adesso ti mangio, sono nella stanza!- La bambina trattenne il respiro. - Adesso ti mangio, sono ai piedi del letto! Ahm, che ti mangio!- E se la mangiò. E così ZIO LUPO mangia sempre le bambine golose. Da Fiabe da far paura (appena appena, non tanto) di ITALO CALVINO.
Il 20 novembre è dedicato alla giornata internazionale dei diritti dell’infanzia Ciascuno di noi conta! Ognuno può e deve fare la sua parte, anche chi è piccolo e giovane! Anche chi è piccolo e giovane ha un ruolo fondamentale nel mondo: bastano l’impegno e la volontà. Nel 1997, una ragazza di 23 anni, Julia Butterfly Hill, decise di salire su di una sequoia gigante per impedirne l’abbattimento da parte di una potente compagnia del legname, che voleva tagliare una foresta di alberi millenari. Rimase sull’albero per più di due anni, vivendo su di una piccola piattaforma. La compagnia del legname fu costretta a rinunciare ai propri affari e, grazie al suo coraggio, Julia divenne un simbolo di impegno e di amore per la natura: una piccola donna che salva un gigante in pericolo. Julia battezzò la sua sequoia Luna. Insieme a Luna, il coraggioso gesto di Julia salvò un’intera foresta di sequoie giganti del Nord della California. Le sequoie giganti sono esseri millenari: una, chiamata “Generale Sherman”, con i suoi 83,3 metri di altezza, si può considerare, per volume, il più grande organismo del mondo. Si ritiene abbia tra 2300 e 2700 anni. In natura, però, anche gli organismi più piccoli sono fondamentali. Le esili canne piegate dal vento hanno radici profonde e forti che trattengono la terra lungo gli argini dei fiumi e ne impediscono l’erosione. Le radici delle piante possono essere molto potenti: con la loro forza possono spezzare il cemento, l’asfalto e bucare persino una strada! MALALA YOUSAFZAI ha ricevuto un prestigioso riconoscimento: il Premio Sakharov del Parlamento Europeo per la libertà di pensiero e la lotta per i diritti umani. Così, l’Unione Europea ha reso omaggio al coraggio e alla forza di questa ragazzina pakistana che nel 2012 fu gravemente ferita dai talebani per la sua battaglia in favore delle bambine ad andare a scuola. Secondo i dati dell’ONU, sono 31 milioni nel mondo le ragazze alle quali è negata l’istruzione primaria. La scelta del Premio Sakharov non è affatto piaciuta ai talebani, i quali hanno minacciato di nuovo Malala, che però non si lascia affatto intimorire: la sedicenne continua infatti la sua lotta attraverso il Malala Fund, organizzazione non profit impegnata nel raccogliere fondi da destinare a progetti educativi nel mondo. ARRIVEDERCI AL MESE DI DICEMBRE.
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Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini PEARL JAM: “Lightning bolt”. “Lightning Bolt” non è il disco che ci si può aspettare dai Pearl Jam: “Mind your manners” e “Sirens” non sono così rappresentative della varietà dell’album. Che, per certi versi, è sorprendente. Bisogna dar atto ai Pearl Jam, che dopo un paio di dischi tutto sommato “nella norma” hanno provato a spostare le carte in tavola, uscendo un po’ dai loro canoni. Un bel po’. Certo, quel “canone” è ben rappresentato: la title track è un esempio di rock “alla Pearl Jam”, scritto, cantato, suonato benissimo. L’attacco di “Getaway” è un altro rock dritto, con gran tiro e grandi suoni, ma molto, molto già sentito. Ma già da “Father’s son” le cose cambiano. E cambiano in buona parte del disco - con il quasi funkrock di “Infallible”, il bluesaccio (post)moderno di “Let the records play”, i suoni rarefatti di “Pendulum”. E’ un disco dall’andamento poco lineare, per certi versi - sicuramente meno dei precedenti. Ora, in tutto questo è chiaro un dato: i Pearl Jam, hanno superato (da un bel po’ di tempo) l’apice della loro produzione in studio. La cosa migliore che è uscita dalle loro parti, nell’ultimo decennio, peraltro, l’ha fatta Eddie Vedder: quel capolavoro della colonna sonora di “Into the wild”; echi se ne sentono anche qua, in diverse canzoni: “Sleeping by myself” - incisa in “Ukulele songs”, che anche con la band sembra una canzone solista del cantante. Così come le due ballate finali”, “Yellow moon” e “Future Days”. Insomma, “Lightning Bolt” non è il disco che farà gridare al miracolo e non è paragonabile con gli album “classici” della band. Ma è comunque un signor disco. A me ha ricordato “No line on the horizon” degli U2. Non perché i Pearl Jam provino a suonare come Bono & co (Dio ce ne scampi) - ma perché lì la band arrivava da uno dei dischi più dritti (e banali) della sua carriera, e aveva provato a cambiare suoni e struttura di una parte delle canzoni, pur rimanendo riconoscibile. “Lightning bolt” fa una cosa simile. Non è ai livelli di quel capolavoro spiazzante che fu “No code”, ma fa il suo lavoro con buonissimi risultati. Il tempo dirà se è un disco che rimane.
In man sicuri Incoo l’è-l-dé dal feragost 2012, intant ch’a vin meszdé, a zogh cun la custodia d’i’ocialen, ch’am mèt per veder ben dasven; cun al “cléch”, dal me man la préla sul tavlen come l’elica ‘d’l’areoplan, un zogh ch’al feva anca da putèl cun i’ocialen ‘d’ia nona a mèsza luna. “der su-lstopen sé s-ciusess più ben còl d-ghee dasven!”. La dzeva spèss menter l’arvoieva al stanghèti a mola, intor’n-al padilion ‘d’iorèci fiapi in spicolon cun un bel gherb, come fare un’ator ch’sa fer al-so lavor, perché ich caschesen mia dret per dret, in dal sufrét. Tut al volti ch’an g’ho gnint da fer, a rug in d’l’a memoria in serca d’una storia, quasi semper su dal cosi strani, ormai lontani. S’eren incòr in temp ed guèra. Una giorneda limpida pulida, guardeva al cel fora da la fnestra, sensa alver la testa, col spècc in man, voler in formasion di bombarder. Me sorlena, la gheva se e nò un an, sduda sul comò, s’un ciapapésa, al post d’un bambolot, la rideva e l’am-piceva-al man menter la guardeva sensa saver perché cul “nèsi” ed so fradel al feva baler la “vècia” a i-areoplan ch’i voleven avanti e indree pin “d-bombi e d-munision, come fusen pin ‘d-”Bon Bon” . Am-divertiva guarder in “zò per veder in su” i’aparècc riflèss denter in dal spècc, ascoltand i rumor di soo motor. Ho vest deddree dal spali i risolen biond e doo maneni in spicolon. La “Tatina” lam guardeva a testa-bas e la rideva; rideva anca me c’l’a volta le, sensa saver perché. Al spilon dal tripins al s’era infrucee per fortuna in d’l’anel d’la cev d’’Impero”, dal prem caston. D’in campagna al papà e la mama ieren tranqueii cun la soo putina in custodia in boni man... Quand am vin in ment... am vin un mèsz asident !
RINGRAZIAMENTO L’AVIS ringrazia Carla Santachiara con Piero Ghidini e Lidia Vecchi con Ermanno Reverberi per aver fatto un’offerta in memoria della cara Pierina Luppi recentemente scomparsa. CAMPAGNA ANTINFLUENZALE 2013 Riconoscendo l’alto valore sociale della donazione di sangue, per evitare che nei periodi di picco dell’epidemia influenzale venga a meno l’autosufficienza regionale, l’Avis di Novellara congiunta alle altre consorelle dell’Emilia Romagna offre la possibilità ai donatori di sangue e ai collaboratori Avis di effettuare gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale. Presentarsi in sede Avis nei giorni e orari d’apertura per maggiori chiarimenti.
R I S TO R A N T E P I Z Z E R I A
Aperto tutti i giorni anche amezzogiorno Turno di chiusura: Giovedì Tel. 0522-651301 Galleria Dei Cooperatori 1 - 42017 Novellara (RE)
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GIANPAOLO BARTOLI 24/11/1973 24/11/2013 Quest’anno avresti compiuto 40 anni, ma il destino non te l’ha permesso. Sei sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri Mamma, papà, Penny, Gabri, Marci e le nipoti Maddalena e Ludovica.
CARISSIMI AMICI TUTTI, LA NOSTRA CASA DELLA CARITÀ QUEST’ANNO HA COMPIUTO 40 ANNI…È UNA BELLA ETÀ! Vorremmo ringraziare insieme il Signore di questo dono e dei segni di misericordia che ogni giorno ci fa incontrare nella Casa della Carità nostra vita, nella nostra Parrocchia e Novellara nel nostro territorio. 1973 – 2013 “Noi uomini e donne di Chiesa siamo in mezzo a una storia d’amore: ognuno di noi è un anello in questa catena di amore. Se non capiamo questo, non capiamo nulla di cosa sia la Chiesa” (Papa Francesco) Ringraziare dei 40 anni passati è una bella occasione per riconoscerci anelli in questa catena d’amore e insieme guardare avanti!! Con gioia, Tutti noi della Casa della Carità
IVAN PARMIGGIANI Nel 10° anniversario della scomparsa lo ricordano con immenso affetto Claudia, Andrea e Elena.
Parcheggi riservati di Paolo Paterlini Anche nella nostra civile cittadina succede che spesso i parcheggi riservati a persone portatrici di handicap o di invalidità (quelli segnati in giallo e con cartello indicatore) siano occupati da chi è perfettamente sano e dovrebbe lasciarli liberi. “Me ne vado subito”, “Sono appena arrivato” “Il tempo di comprare il pane al forno” sono le frasi più ricorrenti per chi sosta in via Cavour, all’altezza del civico n.30 nel parcheggio riservato alle persone suddette. Con grave danno spesso per chi ne dovrebbe usufruire e che per ovvi motivi non può invece farlo. Per favore, vediamo
MASSIMO UBOLDI di osservare regole e codice della strada e lasciamo liberi gli spazi riservati a chi è meno fortunato di noi.
Nell’ 10° anniversario della scomparsa lo ricordano con immenso affetto la moglie Cosetta i figli Fabiano e Alicia, Lara Battini, la sorella e i fratelli.
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FRANCO MORA BRUNO COLI Nell’ 11° anniversario della scomparsa lo ricordano con immenso affetto la moglie Ileana e la figlia Marilena.
Il tempo passa. Sono già 5 anni che non sei più tra noi, ma dentro i nostri cuori rimmarrai per sempre, ovunque tu sia. Ciao Franco, tua moglie Giannina i tuoi figli Stefano ed Elisa tua nuora Manuela, e i tuoi nipoti Michael, Eric e Manuel.
DELFINA BETTIOL (TINA) LORIS JEMMI Nell’anniversario della scomparsa li ricordano con affetto Ada e Remo.
GINA ROSSI A 4 anni dalla Tua scomparsa ti ricordiamo sempre con amore. I tuoi cari
LINA STORCHI ved. Loschi
Nel 15° anniversario della scomparsa la ricordano con affetto il figlio Giorgio, la nuora Diana e l'adorato nipote Massimo.
IVO TURCI A sei mesi dalla scomparsa di Ivo Turci lo ricorda l’amico Gianfranco Bernini e famiglia.
GUALDI AGRIPPA
LIDIA BRIONI
Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con affetto immutato i figli la nuora e i nipoti.
In memoria di
Ferrari Marisa
recentemente scomparsa sottoscrivono a favore del Portico, Paola, Fausta, Nadia, Pierangela e Marta.
CIRCOLO IL CONTEMPORANEO
mensile novellarese d'informazione Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89
GIORGIO GIULIANI 4 / 11 / 2013 Lo ricordano con immutato affetto la moglie Argentina con Paola, Monica e Patrizia, i generi, i nipoti e i famigliari tutti.
Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447 Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni, Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva, Sara Lanza. Stampato presso Tipolito Lugli Novellara via Prov.le Nord Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione.
In memoria di Fusari Maria I volontari e le volontarie di Telefono Amico, Marta, Liliana, Gianna, Franca, Learda, Anna e Roberto Deforel, Marie Jeanne e Clara, Enrico e Ildo Andreis e moglie; I Condomini e Vicini di casa: Bagni Ovilio, Foroni Stelio, Verzelloni Primo, Zecchini Tersilla, Benevelli Massimiliano, Spaggiari Daniela, Benevelli Melissa, Veronesi, Badiali Alessandra, Spaggiari Tina, Tosi Efrem, Bigi Morena, Lupi Anna e Erminia, Malavasi Magda; Le colleghe del Settore Finanziario e dell’Ufficio Personale; Bussei Maura. In memoria di Ferrari Marisa I volontari e le volontarie di Telefono Amico In memoria di Walter Gambarini Maria Luisa, Filippo, Anna Maria, Anna Pia In memoria di Santini Lina - Santini Elvira e famiglia Offerte in Favore del Servizio S.A.P. - Pitocchi Carla Nota: nel precedente numero del portico ho erroneamente inviato da pubblicare le offerte del mese di settembre 2013. Porgo le mie scuse alle famiglie che hanno rivisto i loro famigliari nell’elenco delle offerte e alle famiglie che non hanno visto pubblicati i loro cari e coloro che li hanno ricordati con offerte ai servizi. Emanuela Bartoli
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