LAND ART L'Arte che celebra la natura

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LAND ART L’arte che celebra la natura

Conoscere e comprendere la Land Art e la sua evoluzione dagli anni Settanta ai giorni nostri.

incontro a cura della dott.ssa Sara Zugni


Programma della serata

1 I presupposti (origini lontane e vicine) 2 Genesi 3 Caratteristiche 4 I linguaggi della Land Art (I Pionieri e gli sviluppi tra Usa ed Europa)


1 I PRESUPPOSTI a)Origini lontane


a - origini lontane LAND ART è L’ESPRESSIONE DELLA PRESA DI COSCIENZA DELLA QUESTIONE AMBIENTALE DA PARTE DEL MONDO DELL’ARTE. PREFIGURA ARTISTICAMENTE NUOVI MODELLI DI VITA E LO FA IN MODO LIRICO E POETICO -> INTELLETTUALISMO ROMANTICO:

LAND ART = SUBLIME CONTEMPORANEO


Teoria del sublime: nasce una nuova estetica ⦿

prima definizione teorica > E. Burke, nel 1756, con un saggio dal titolo: Ricerca filosofica sulla origine delle idee del sublime e del bello.

⦿

Il bello è opposto al sublime

⦿

Il sublime ha la sua radice nei sentimenti di paura e di orrore suscitati dall’infinito, dalla dismisura, da «tutto ciò che è terribile o riguarda cose terribili»

⦿ Kant dirà: sono sublimi le alte querce e belle le aiuole; la notte è sublime, il giorno è bello.


Joseph Wright of Derby



William Turner


Sublime-> Quando si verifica uno scarto di fatto incolmabile, tra qualcosa di finito e determinato (il contingente), e qualcosa che invece si presenta come irriducibilmente altro rispetto a quella determinatezza (l’ infinito, e quindi l’ assoluto). citazione*


LAND ART -> SUBLIME CONTEMPORANEO Anche l’immagine della natura veicolata dalla Land Art è quella della natura primordiale immensa e potente. La differenza con l’arte del ‘700 e dell’800 è che la primigenia forza della natura non è più trattata attraverso il pittoresco ma viene evocata attraverso l’astrazione e le forme elementari (influenza del Minimalismo)


1 I PRESUPPOSTI b)Origini vicine


Origini VICINE 1 ARTE AMBIENTE NEL CORSO DEL ‘900 AVVIENE UNO SPOSTAMENTO DELL’ATTENZIONE VERSO LA DIMENSIONE DELLO SPAZIO AMBIENTALE CHE DIVENTA PARTE INTEGRANTE DELL’ ELABORAZIONE CREATIVA

La relazione lavoro-luogo assume un’ importanza decisiva


Umberto Boccioni - Manifesto tecnico della scultura futurista 1912 “Non vi può essere rinnovamento se non attraverso la scultura d’ ambiente, perchè in essa la plastica si svilupperà prolungandosi per modellare l’atmosfera che circonda le cose”


Umberto Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio 1913 Con Boccioni viene ipotizzata una dialettica relazionale tra opera e ambiente. In quest’ottica iniziano ad essere prodotte sculture che sviluppano il tema della relazione con l’ambiente


Merzbau Kurt Schwitters


Marcel Duchamp


Lucio Fontana


Ambienti minimalisti Le pi첫 vicine cronologicamente a quelle della Land Art sono proprio le opere degli scultori minimalisti La tensione estetica deriva soprattutto dal rapporto tra gli elementi plastici oggettuali e lo spazio. Dan Flavin


Origini VICINE 2 MINIMALISMO ● In arte: corrente che ha origine negli Usa tra gli anni 60’ e gli anni 70’ -> segna l’affermazione della scultura americana sul panorama internazionale


Il minimalismo ● si basa sulla riduzione

della realtà: ● l'arte è puramente astratta, oggettiva ed anonima, priva di decorazioni superficiali o caratteri espressivi.

● Agnes Martin


Scultura Minimal ● La Minimal Art nasce come forma di astrazione geometrica radicale e giunge a maturazione intorno alla metà degli anni’60, quando viene portata alla ribalta da un’importante mostra -> 1966 Primary sculpture a NY, da cui emergono le caratteristiche di questa arte: ● Pulizia della forma ● Neutralità del colore ● Piacere intellettuale più che fisico ● L’elemento più importante è il processo creativo ● Gli oggetti rappresentano loro stessi


â—?L'essenza dell'arte risiede nell'idea, nel concetto che precede e conforma l'opera.


La Land Art può essere considerata una specie di ARTE MINIMAL, più romantica e primitiva e legata al paesaggio e all’uso di materiali per lo più naturali e non industriali Quando gli artisti iniziano ad applicare questi ragionamenti in ambienti esterni nasce la Land Art


2 GENESI DELLA LAND ART


1968

“Earth Works” mostra alla Dwan Gallery di New York


1969 “Land Art” è il titolo del film di Gerry Schum che documenta i lavori di un gruppo di artisti che operano all’interno dell’ ambiente naturale.



i termini LAND ART EARTH WORKS diventano i termini per definire

OPERAZIONI ARTISTICHE CHE VANNO AL DI LA’ DEGLI SPAZI ESPOSITIVI DELL’ARTE E DELLE AREE URBANE, INTERVENENDO DIRETTAMENTE NEI TERRITORI NATURALI PERCHE’ GLI ARTISTI FANNO QUESTA SCELTA?


1968-69-> rivoluzione culturale e sociale la Land Art nasce in un contesto ben preciso. Sono gli anni della critica al sistema borghese e industriale che fagocita l’ individuo e lo obbliga a sopravvivere in uno spazio limitato - la città e la fabbrica - che mette a tacere ogni slancio creativo.


La rivoluzione della Land Art Gli artisti abbandonano la città alla ricerca di ambienti naturali e vergini, con un gesto di romantica memoria , sollecitando un confronto con l’altro da sè che è la NATURA, dove gli artisti ritengono sia ancora possibile un gesto libero e creativo.


LAND ART MONDO NATURALE + MONDO ARTIFICIALE


DOVE?



3 CARATTERISTICHE DELLA LAND ART


Carattere effimero

Le opere di LandArt sono destinate alla rimozione o a essere riassorbite da quello stesso paesaggio che le ha generate. Hanno il carattere effimero dell’evento unico e irripetibile, di cui rimane spesso traccia solo in filmati, fotografie o annotazioni.


La documentazione: un rapporto conflittuale


Una precisazione LAND ART ➽ NO SITED SCULPTURE La Land Art è molto più radicale Le opere non sono semplicemente collocate nel paesaggio, LE OPERE VENGONO REALIZZATE utilizzando il paesaggio non solo come oggetto ma come materia stessa dell’opera. I materiali naturali sono mezzi fisici dell’opera, attraverso interventi su larga scala.


4- I LINGUAGGI DELLA LAND ART


I Pionieri


DENNIS OPPENHEIM (19382011)

L’ARTE NEL SUO DIVENIRE


DENNIS OPPENHEIM (1938-2011) Artista che proviene dall’ ambiente concettuale, L’esperienza della Land art, seppur fondamentale, occupa solo un breve tratto della sua carriera, concentrandosi in un arco cronologico che va dal 1968 al 1969, con qualche sconfinamento nei primi anni settanta.

è il più avverso alla documentazione.


2 zone di confine tra stati Annual Rings - 1968


Che c’è di male a lasciare l’opera d’arte lì dov’è? Nel lasciare l’ opera fatta… Solo farla, farla senza cercare di diffonderla […] Una caratteristica del nuovo artista sarà questo aspetto esoterico […] il fatto che il suo lavoro non può essere venduto, spostato, [perchè] è effimero, è etereo, è concettuale… […] Ci sono un sacco di artisti che non documentano le loro opere, non ne parlano, semplicemente le fanno e basta. D.O.


MICHAEL HEIZER (1944)

ALLA RICERCA DELL’ESSENZA DELL’ARTE AMERICANA


MICHAEL HEIZER (1944) Alla fine del 1960 lascia New York per recarsi nei deserti della California e del Nevada, dove inizia a produrre opere in grande scala. È il vero earth mover: è l’autore degli interventi più mastodontici e radicali Artista taciturno, alla ricerca dell’ essenza dell’arte americana


Ero determinato a contribuire allo sviluppo dell’arte americana, non semplicemente continuare l’arte Europea. Per arte europea intendo pitture su tela e sculture cui puoi girare intorno come il Balzac o il Mosé. Stavo deliberatamente cercando di sviluppare un’arte americana e le uniche fonti che sentivo accettabili erano americane; sudamericane, mesoamericane, o nordamericane. Che significa [anche] eschimesi e peruviane. […] avevo fotografie di grandi rocce del Peru, della Bolivia e del Messico, e iniziai a sentire che volevo lavorare con quei materiali e con quelle forme. […] Ero interessato tanto negli oggetti imponenti quanto all’assenza degli oggetti


1967 SCAVO IN SIERRA NEVADA, PROFONDO 15 METRI PRIMO GRANDE SCAVO


MICHAEL HEIZER

1968-69 DISSIPATE Sempre nel Deserto del Nevada, 5 enormi rettangoli bordati da lastre d’acciaio


MICHAEL HEIZER 1971 DOPPIO NEGATIVO è l’intervento più grandioso dell’artista 560 m di lunghezza, 15m di profondità, 10m di larghezza è uno scavo ai lati di uno stretto Canyon del Virgin River è una sorta di grande strada interrotta dalla valle



“ha delle implicazioni metafisiche perché un doppio negativo è impossibile. Non c’ è nulla eppure c’è una scultura”


MICHAEL HEIZER “Nel deserto posso trovare quel genere di spazio inviolato pieno di pace e religioso che gli artisti hanno sempre cercato nel loro lavoro�



WALTER DE MARIA (1935-2013)


Ăˆ uno dei principali esponenti della corrente artistica detta Land Art alla quale è passato dopo un'iniziale esperienza di scultore nell'ambito della Minimal Art


1968 mostra THE LAND SHOW: PURE DIRT, PURE EARTH, PURE LAND alle gallerie HEINER di Monaco di Baviera Lo spazio espositivo viene riempito di terra-> si genera un cortocircuito tra interno ed esterno, tra spazio naturale e spazio culturale L’opera d’arte arriva a coincidere con la materia primaria per eccellenza: la TERRA



1973-79 THE LIGHTING FIELD


ROBERT SMITHSON (1938-1973) LA DOCUMENTAZIONE SI TRASFORMA IN OPERA D’ ARTE


“Robert Smithson era il più intellettuale di tutti: acuto, brillante, scriveva meglio di tanti critici e le sue idee erano più importanti dei suoi gesti”, afferma Vito Acconci.


1969 MIRROR DISPLACEMENTS lastre specchianti in configurazioni regolari collocate nella sabbia o nella terra, tra la vegetazione, in modo da riflettere a livello del terreno la luce, il cielo e gli altri elementi della natura. SPECCHI= PRESENZA SENZA MEMORIA


Rimane un solo reportage con foto e testi dell’artista pubblicato su ARTFORUM, documento che è diventato in sè un’ opera concettuale.


la documentazione per Smithson

A differenza di Oppenheim e Morris, Smithson tiene in grande considerazione la fotografia: per lui la fotografia è traccia del sito. Egli vede nella macchina fotografica un elemento integrale della creazione stessa e un mezzo per elaborare l’opera


Spiral Jetty 1970

una spirale di 450 metri, disegnata con terra e pietre, visibile unicamente a chi sia in grado di sorvolare l’area, è nota di fatto solo grazie a documenti fotografici.


Banchina a forma di spirale nel Great Salt Lake nello UTAH 60.000 tonnellate di terreno spostate con le moderne tecnologie ma che appare ancora oggi come un enorme primitivo monumento.




Oggi la sua opera sta scomparendo Rimangono foto e il film che documenta le fasi della sua realizzazione


1 OPERA CON QUATTRO ANIME -OPERA VERA e PROPRIA -LIBRO FOTOGRAFICO -FILM -LIBRO DI DISEGNI






RICHARD LONG (1945) L’ARTE E LA FORZA ANCESTRALE


Fotografo e scultore britannico. È un artista visivo, esponente di primo piano della Land Art. L'intento di Long è quello di accreditare la relazione tra l'uomo e l'ambiente come “fatto” creativo per eccellenza, intimo e primitivo.


Il suo primo lavoro, dal titolo “Una linea fatta passeggiando (A line made by walking)â€?, è del 1967 e consta di una riproduzione fotografica della linea lasciata nell'erba di un prato dal ripetuto andare e venire dell'artista lungo un percorso predefinito.


Attraverso la sua arte Long compie un ritorno alle ORIGINI DELL’UMANITA’: le sue sculture sono fatte con materiali naturali direttamente trovati in situ e disposti a disegnare forme primigenie: linee, cerchi, spirali: forme presenti in tutte le culture: LINEE INNATE


QUANDO LO SPAZIO DIVENTA UN LUOGO?


Bisogna risalire al primo confronto dell’uomo con la natura, ai primi atti fondativi e di misurazione dello spazio. ATTRAVERSO IL PRIMORDIALE GESTO DI TRACCIARE FORME GEOMETRICHE, LO SPAZIO DIVENTA UN LUOGO: LE FORME DANNO UNA MISURA ALLO SPAZIO


THE RIVER i FIUMI per LONG sono elementi naturali fondamentali, e sono delle opere d’arte naturali, nonché culla delle diverse civiltà.

LONG: SINTESI ARTISTICA DEL BINOMIO DI OPPOSTI NATURACULTURA


MARINUS BOEZEM (1934)

L’ARCHITETTURA DELLA NATURA


Nei paesi Bassi -> Almere Riproduce la cattedrale di Reims-> Pioppi italiani




Successivi sviluppi tra Usa ed Europa


CHRISTO E JEANNE-CLAUDE LA SPETTACOLARE ESPERIENZA DEL PAESAGGIO SINTETICO


Christo e Jeanne-Claude LAVORANO A 2 TIPI DI PROGETTI:

-1 IMPACCHETTAMENTI trasformazione degli oggetti/edifici in PRODOTTI ESTETICI AUTONOMI-> ENTITA’ ARCHITETTURALI

-2 INTERVENTI DI LAND ART-> dagli anni ‘70


1 - Impacchettamenti Oggetti famigliari, una volta impacchettati, offrono VISIONI ONIRICHE ED ENIGMATICHE L’impacchettamento di ponti, torri, mura storiche, edifici situati in punti cruciali della città .



Wrapped Reichstag, Berlin 1971-95




2- Interventi Land Art Sempre dagli anni ‘70 prende vita un ciclo di opere dal titolo: CURTAIN WALLS: confini morbidi e permeabili, spazi di filtro che arbitrariamente definiscono un dentro e un fuori, richiamando l’attenzione all’ARTIFICIALITA’ DEI CONFINI POLITICI 1970-72 VALLEY CURTAINCOLORADO




1976 RUNNING FENCE -> tenda-frontiera di nylon bianco che scinde il territorio fino a tuffarsi nell’oceano, è lunga 40 km - A nord di San Francisco




1983 - SURROUNDED ISLANDS ISOLE BISCANYE BAY - FLORIDA

QUESTE SONO LE MIE NINFEE DI MONET



THE UMBRELLAS JAPAN-WESTERN UNITED STATES 1984-91 piÚ di 3000 ombrelli per creare una linea che idealmente unisce Giappone e Stati Uniti. Allo spazio tagliato dai confini politici, sovrappongono arbitrariamente uno spazio artistico inedito definito dall’unione del territorio americano e di quello giapponese.




OVER THE RIVER 1992-IN CORSO



THE GATES 1979-1995




THE FLOATING PIERS 2014-2016 Progetto anticipato da: 2000 Metres Wrapped, Inflated Pier- Rio de la Plata – Argentina, 1970 The Daiba Project, progetto per il parco di Odaiba Baia di Tokyo Giappone



Sono gentili disturbi temporanei, tra terra e cielo, fatti per riequilibrare le nostre impressioni- 1995


“Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.”


ANDY GOLDSWORTHY (1956)

LA VOCAZIONE TRANSITORIA


Artista e fotografo inglese che vive in Scozia. Nelle sue opere domina la vocazione transitoria della Land Art

OAK LEAVES AND HOLE





Red cherry leaf patch Brough, Cumbria 4 November 1984


SERIE DELLE REFLECTION

Dead hazel sticks Bentham, Yorkshire September 1980






Opera a mani nude o con i denti o con strumenti di fortuna messi a disposizIone dal caso



E’ CONSIDERATO UNO DEI PIONIERI DEL ROCK BALANCING -> MOVIMENTO CHE SI ESPRIME CON VIRTUOSI ASSEMBLAGGI DI PIETRE



SNOW SHADOW 1985


IT’S NOT ABOUT ME IT’S JUST ABOUT LIFE AND THE NEED TO UNDERSTAND THAT A LOT OF THINGS IN LIFE DO NOT LAST


CHRIS DRURY (1948)


ARTISTA AMBIENTALE INGLESE MOLTO VICINO A GOLDSWORTHY NELLA SELEZIONE DEI MATERIALI NATURALI +

LAVORI SU CARTA

+

LAVORI PER AMBIENTI CHIUSI



MUSHROOMS CLOUD-> DEFINISCE I FUNGHI COME” i veri riciclatori dell’ecosistema” e quindi elementi naturali in grado di ricordare all’uomo la caducità della vita e allo stesso tempo di riassumere il ciclo dell’ universo-> i funghi possono NUTRIRE, UCCIDERE, CURARE.



GIULIANO MAURI (1938-2009)


Giuliano Mauri (1938-2009) Numerosi poetici interventi ambientali, definiti come architetture naturali. Operando con rami e tronchi costruisce edifici fantasticamente reali. Il presupposto è che la natura riempirà i vuoti lasciati dal disfacimento del legno operando quindi una sorta di dialogo con l'artista.



Cattedrale vegetale/Tree Cathedral Giuliano Mauri, 2001 Arte Sella


ottanta colonne di rami intrecciati, alte 12 metri e di un metro di diametro; all' interno di ognuna e' stato messo a dimora un giovane carpino. La struttura ha un rettangolo di base di 82 metri per 15, un' altezza di 12 metri e copre una area di 1.230 metri quadrati.


«La Natura è un tempio dove pilastri vivi mormorano a tratti indistinte parole; l’uomo passa, tra foreste di simboli che lo osservano con sguardi familiari». Charles Baudelaire


ALBERTO BURRI


Alberto Burri 1915-1955 CRETTO DI GIBELLINA 1984-89 Gibellina-> terremoto 14 gennaio 1968. La nuova cittĂ viene ricostruita a 20 km Burri progetta un gigantesco monumento funebre frattura del cretto= CONGELAMENTO DELLA MEMORIA STORICA



« Andammo a Gibellina con l’architetto Zanmatti, il quale era stato incaricato dal sindaco di occuparsi della cosa. Quando andai a visitare il posto, in Sicilia, il paese nuovo era stato quasi ultimato ed era pieno di opere. Qui non ci faccio niente di sicuro, dissi subito, andiamo a vedere dove sorgeva il vecchio paese. Era quasi a venti chilometri. Ne rimasi veramente colpito. Mi veniva quasi da piangere e subito mi venne l’idea: ecco, io qui sento che potrei fare qualcosa. Io farei così: compattiamo le macerie che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene, e con il cemento facciamo un immenso cretto bianco, così che resti perenne ricordo di quest’avvenimento. » (Alberto Burri, 1995


8000 M QUADRATI-> INIZIATA TRA IL 1984 E IL 1989 è stata restaurata e terminata nel 2015, è attualmente una delle più estese opere di arte contemporanea al mondo.




JAMES TURRELL (1943)


James Turrell (1943) IL RODEN CRATER Da oltre 30 anni sta lavorando ad un’opera incredibile: nel 1977 compre il terreno, situato nella zona centrale del PAINTED DESERT in ARIZONA E’ il più grande LAND FORMED WORK del mondo Processi di rimodellazione e scavo nel corpo di un CONO VULCANICO estinto.


sono stati coinvolti architetti, ingegneri, geologi, astronomi Il progetto prevede complesse strutture ipogee con aperture adeguate orientate in modo da poter catturare interagire con la luce solare, lunare e stellare Le varie camere funzionano come osservatori astronomici a occhio nudo e come spazio d’ arte

Un profondo viaggio nella percezione












Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!


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