IMQ Magazine speciale MCE

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IMQ Informa - Periodico bimestrale Anno XXV - marzo 2016 Redazione: IMQ S.p.A. via Quintiliano 43, 20138 Milano www.gruppoimq.it Registrazione al Tribunale MI n. 265 del 24/4/92

D ATLI Z IG U P I O MUQ NO E R DA I MPQO G R P

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ESPORTARE PRODOTTI A GAS • In Nord America (pagina 6) • In Australia (pagina 7)

ETICHETTATURA ENERGETICA POMPE ACQUA CALDA SANITARIA

NUOVE DIRETTIVE UE: BT, EMC E RED Che cosa cambierà?

• Piattaforma multiuso per etichettatura energetica e progettazione ecocompatibile di pompe di calore per acqua calda sanitaria e recuperatori di calore (pagina 8)

QUALITÀ MATERIALI A CONTATTO CON ACQUA POTABILE • Il DM 174/2004 (pagina 10)

NUOVO SCHEMA DI CERTIFICAZIONE PER CANALI MULTISTRATO • UNI 11344:2014 (pagina 11)

CONTROCOPERTINA SCHEDE SERVIZI IMQ GROUP • Servizi per il settore idrotermosanitario e climatizzazione • Certificazione prodotti • Mercati esteri • Sostenibilità • Tailored Audit Solutions (da pagina 20 a pagina 14)

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DIRETTIVE UE

LE NUOVE DIRETTIVE BT, EMC & RED

Che cosa cambierà?

Trascorsi due anni dalla pubblicazione delle nuove Direttive del settore elettrico - Direttiva Bassa Tensione (2014/35/UE), Direttiva EMC (2014/30/UE) e Direttiva RED (2014/53/UE) - è giunto il momento per fabbricanti, importatori e distributori di conformarsi ad esse. Infatti, dal prossimo 20 aprile 2016 (13 giugno per la Direttiva RED) le nuove direttive sostituiranno le Direttive attualmente in vigore, ovvero la Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE, la Direttiva di Compatibilità Elettromagnetica 2004/108/CE , e la Direttiva R&TTE 1999/5/CE. Da quella stessa data, le precedenti direttive non saranno più valide. PERCHÉ UNA RIFUSIONE DELLE DIRETTIVE? Il principale obiettivo della rifusione delle Direttive è stato l’armonizzazione della normativa di prodotto in

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linea alle disposizioni del “nuovo quadro legislativo” dell’Unione Europea; i tre atti di riferimento sono: • Regolamento (CE) 765/2008, che stabilisce norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato dei prodotti; • Decisione 768/2008/CE, su un quadro comune per la commercializzazione dei prodotti. Include disposizioni di riferimento da osservare ogni volta che viene revisionata una legislazione di prodotto; di fatto, essa costituisce un modello per la futura normativa armonizzata di prodotto; • Regolamento (CE) 764/2008, che stabilisce procedure per l'applicazione di determinate norme tecniche nazionali a prodotti legalmente commercializzati in un altro paese dell'UE.

I PRINCIPALI CAMBIAMENTI L’allineamento delle Direttive al “nuovo quadro legislativo” riguarda principalmente i seguenti punti: •

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Numero di riferimento della direttiva secondo il modello AAAA / No / UE; Integrazione delle Definizioni dal “nuovo quadro legislativo”; Operatori economici (fabbricanti, rappresentanti autorizzati, importatori, distributori) e loro obblighi: descrizione molto più dettagliata dal “nuovo quadro legislativo”; Norme armonizzate e presunzione di conformità (in riferimento al Regolamento (UE) No 1025/2012 sulla normativa europea); Marcatura CE (in riferimento al Regolamento (CE) No 765/2008); Sorveglianza del mercato e procedura di salvaguardia: consolidamento dell’attività e nuove procedure semplificate (relative al pacchetto “sicurezza dei prodotti e sor-


CONFORMITÀ DEI PRODOTTI •

veglianza del mercato"); Atti esecutivi (in riferimento al Regolamento (UE) No 182/2011, relativo alle Decisioni adottate dalla Commissione in materia di obiezioni formali alle norme armonizzate e alle clausole di salvaguardia nei confronti dei prodotti); Dichiarazioni di Conformità CE: contenuti più dettagliati e modello di riferimento dal “nuovo quadro legislativo”.

DIRETTIVE BASSA TENSIONE E EMC Le nuove Direttive Bassa Tensione (BT) ed EMC non hanno modificato le finalità delle precedenti direttive in vigore, ad eccezione dell’esplicita introduzione dei kit di valutazione destinati a professionisti, da utilizzare esclusivamente in strutture di ricerca e sviluppo. E anche il rispettivo campo di applicazione di per sè non è stato modifi-

cato, benché le modifiche introdotte alla Direttiva R&TTE (nuova RED) abbiano provocato alcune conseguenze. In partciolare: • le nuove BT ed EMC si applicano ora ad alcuni prodotti finora coperti dalla Direttiva R&TTE (ad esempio è questo il caso delle apparecchiature terminali di telecomunicazione); • le nuove BT ed EMC non saranno più applicabili ai prodotti coperti dalla RED. Infine, i prodotti contemplati dalla nuova EMC hanno disposizioni distinte per gli apparecchi e gli impianti fissi. DIRETTIVA APPARECCHIATURE RADIO (RED) La nuova Direttiva apparecchiature radio (RED), rispetto alla Direttiva 1999/5/CE (R&TTE), introduce i seguenti cambiamenti:

• le apparecchiature di ricezione per la radiodiffusione audio e TV, precedentemente escluse dalla R&TTE, rientrano nell'ambito di applicazione della Direttiva RED; • le apparecchiature che operano al di sotto di 9 kHz, precedentemente escluse dalla R&TTE, rientrano nell'ambito di applicazione della Direttiva RED; • le apparecchiature per la radiodeterminazione ora sono chiaramente incluse nell'ambito della Direttiva RED (ad es. i radar); • le apparecchiature terminali di telecomunicazione sono escluse dall'ambito di applicazione della Direttiva RED; queste apparecchiature ora rientrano nello scopo delle Direttive BT ed EMC, se incluse nel loro campo di applicazione; • i kit di valutazione per professionisti, destinati ad essere utilizzati esclusivamente in strutture di ricerca e sviluppo, sono esplicitamente esclusi dalla RED.

3 Marzo 2016


DIRETTIVE UE FOCUS ON La RED prevede un periodo di transizione di un anno: gli Stati membri non ostacolano, per gli aspetti contemplati dalla Direttiva, la messa a disposizione sul mercato o la messa in servizio delle apparecchiature radio oggetto della Direttiva, conformi alla pertinente legislazione di armonizzazione dell'Unione applicabile prima del 13 giugno 2016, e che vengano immessi sul mercato prima del 13 giugno 2017. Dal momento che la Direttiva R&TTE può essere ancora applicata durante tale periodo, durante la transizione l'intenzione della Commissione è quella di mantenere vigenti tutti i riferimenti alle norme armonizzate e le notifiche degli Organismi Notificati ai sensi della Direttiva R&TTE.

ASPETTI COMUNI DELLE NUOVE DIRETTIVE IN MERITO AGLI "OPERATORI ECONOMICI" Le nuove Direttive chiariscono le responsabilità degli "operatori economici" (definiti come "il fabbricante, il rappresentante autorizzato, l'importatore e il distributore"), allorché essi immettono un prodotto nell’area economica europea. Tutti gli operatori economici che intervengono nella catena di fornitura e distribuzione devono adottare le misure appropriate

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per assicurare che sul mercato siano resi disponibili unicamente apparecchi conformi alle Direttive. Un altro concetto importante è quello della "tracciabilità”: essa deve essere assicurata in tutta la catena di approvvigionamento per consentire la vigilanza del mercato. In proposito, gli Stati membri incoraggiano gli operatori economici a includere un indirizzo web in aggiunta al loro indirizzo postale. Le responsabilità dei produttori sono le seguenti: i fabbricanti indicano sull'apparecchio il loro nome, denominazione commerciale registrata o il loro marchio registrato e l'indirizzo postale a cui possono essere contattati; se non è fattibile, tali informazioni devono essere incluse sull'imballaggio o nella documentazione di accompagnamento del prodotto. Le apparecchiature devono riportare il tipo, o il lotto, o la serie, oppure altro elemento identificativo che ne consenta l’identificazione; qualora le dimensioni o la natura del dispositivo non lo consentano, tali informazioni devono essere incluse sull'imballaggio o nella documentazione di accompagnamento del prodotto.

Le apparecchiature devono essere accompagnate da istruzioni ed informazioni sulla sicurezza in una lingua facilmente comprensibile dai consumatori e dagli utenti finali. I produttori che ritengono la propria apparecchiatura non più conforme alla Direttiva, devono prendere immediate misure correttive, eventualmente ritirando o richiamando il prodotto dal mercato. Inoltre, se vi è un rischio per i consumatori, devono informare le autorità nazionali competenti, segnalando le non conformità e qualsiasi misura correttiva intrapresa. La Direttiva specifica gli obblighi per i rappresentanti autorizzati, gli importatori e i distributori. I requisiti per gli importatori sono: gli importatori devono garantire che il produttore abbia effettuato la procedura di valutazione della conformità. Essi devono garantire che il fabbricante abbia preparato la documentazione tecnica, che l'apparecchiatura rechi la marcatura CE e che sia accompagnata dai documenti richiesti. Gli importatori devono indicare sul prodotto il loro nome, denomina-


CONFORMITÀ DEI PRODOTTI zione commerciale registrata o il loro marchio registrato e l'indirizzo postale al quale possono essere contattati (a meno che ciò non sia possibile, nel qual caso tali informazioni devono essere incluse sull'imballaggio o nella documentazione di accompagnamento del prodotto). Gli importatori, devono assicurare che gli apparecchi siano accompagnati da istruzioni e informazioni sulla sicurezza in un linguaggio appropriato. Gli importatori devono garantire che, mentre il dispositivo è sotto la loro responsabilità, le condizioni di conservazione o di trasporto non pregiudichino la conformità ai requisiti della Direttiva. Gli importatori devono conservare una copia della dichiarazione di conformità UE (per 10 anni) e devono garantire che la documentazione tecnica sia disponibile su richiesta delle autorità di sorveglianza del mercato. COMMENTI GENERALI Le nuove Direttive BT ed EMC possono essere applicate a prodotti immessi sul mercato dopo il 20 aprile 2016 (non prima). La RED può essere applicata ai prodotti immessi sul mercato dal 13 giugno 2016 (non prima).

DIRETTIVE UE: I SERVIZI IMQ • Servizi come Ente Notificato (Esame UE del Tipo, Approvazione del Sistema di Qualità, Valutazione del Fascicolo Tecnico) • Supporto alla preparazione del File Tecnico • Prove e verifiche tecniche per la conformità ai sensi della marcatura CE • Valutazione dei rischi con l’applicazione di norme armonizzate • Training dedicato al passaggio alle nuove Direttive • Supporto per la conformità ai requisiti europei di salute e sicurezza • Registrazione dei File Tecnici • Revisione dei protocolli di Progettazione, Acquisto e Ispezione • Servizi per le altre Direttive Europee tra cui: - ATEX 2014/34/UE - ECO DESIGN - 2009/125/UE - ENERGY LABELLING 2010/30/UE certificazione.prodotto@imq.it

5 Marzo 2016


EXPORT

ESPORTARE PRODOTTI A GAS IN NORDAMERICA

Grazie al recente Memorandum of Understanding siglato tra IMQ e UL, i produttori di apparecchiature a gas e misti potranno rivolgersi direttamente a IMQ per i test di conformità agli standard nordamericani. Un’opportunità di indubbio vantaggio, che consente alle aziende di velocizzare l’immissione dei prodotti sul mercato e di mantenere come referente – anche per il nordamerica – il proprio contatto in IMQ. Destreggiarsi nel panorama delle regolamentazioni del mercato globale è una sfida complessa e ambiziosa che può diventare ancora più tortuosa e costosa se associata all’utilizzo di laboratori esterni. Grazie all’accordo tra IMQ e UL, invece, i produttori di apparecchiature a gas - quali piani cottura a gas e misti, boiler, scaldacqua, valvole etc potranno usufruire di un servizio di riconosciuta qualità, in grado di velocizzare l’immissione dei prodotti sul mercato, conformemente a quanto previsto dalle normative locali. Le procedure di test applicate permetteranno di rispondere ai requisiti degli standard sia del mercato europeo sia di quello nordamericano. I prodotti co-

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struiti all’interno dell’Unione Europea potranno essere testati localmente presso i laboratori di IMQ, accelerando così la distribuzione nel mercato nordamericano. Allo stesso modo, i clienti del Nord America potranno beneficiare dei laboratori locali di UL. Inoltre i clienti continueranno a lavorare con il loro principale contatto all’interno di IMQ o UL, che a sua volta coinvolgerà le parti interessate per mettere in atto un processo coordinato. “Il MoU siglato con UL” ha commentato Fulvio Giorgi, direttore della business Unit Prodotto di IMQ, “ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze sempre più glocal del mercato. Si tratta di una collaborazione virtuosa tra enti impegnati

nella tutela della sicurezza e della qualità, che comporterà vantaggi concreti per i produttori ma anche per i consumatori e, più in generale, per il mercato. Teniamo molto alla collaborazione con UL per migliorare la crescita e la sicurezza dei prodotti a gas e di tutte le apparecchiature miste a livello globale”. “L’accordo con IMQ è stato intrapreso avendo sempre chiari in mente i bisogni dei nostri clienti” ha affermato Marco Crosignani, direttore europeo della divisione Appliances, HVAC e Lighting presso UL. “Attraverso l’offerta di un servizio locale per un accesso globale, i nostri clienti avranno la possibilità di accedere al mercato più velocemente, di ottimizzare i budget e di allargare la loro rete di distribuzione. Siamo orgogliosi di lavorare con un ente che si occupa di sicurezza con grande autorevolezza per offrire ai clienti un servizio ed un valore ancora più elevati”.

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EXPORT

ESPORTARE PRODOTTI A GAS IN AUSTRALIA

Certificazioni e prove per le aziende che esportano nel Mondo, anche in Australia

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IMQ è riconosciuto da SAI Global per operare in qualità di laboratorio di prova per apparecchiature gas per il riscaldamento e per i relativi componenti. Un riconoscimento unico in Italia che consente a IMQ di proporsi quale punto di riferimento per le aziende del settore interessate al mercato australiano.

I vantaggi per le aziende Numerosi, in termini di tempo e di denaro. Infatti, per ottenere la certificazione australiana i produttori potranno ora rivolgersi direttamente a IMQ che, oltre ad occuparsi della gestione degli aspetti amministrativi, potrà effettuare direttamente le prove presso i propri laboratori. Estremamente rapido sarà, di conseguenza,

anche il percorso di certificazione. Un vantaggio, quest’ultimo, determinante per accelerare l’immissione sul mercato dei prodotti e, dunque, il time-to-market. Il riconoscimento di IMQ da parte di SAI Global, è un’ulteriore testimonianza della valenza di IMQ nel mondo della valutazione della conformità e ne sottolinea il prestigio.

7 Marzo 2016


TESTING

LA PIATTAFORMA DI PROVA MULTIUSO Prove e misure per l’etichettatura energetica e la progettazione ecocompatibile di pompe di calore per acqua calda sanitaria e recuperatori di calore

All’interno dei laboratori IMQ di Amaro (IMQ Clima) è operativa una struttura di prova di eccellenza. Una struttura progettata ad hoc per rispondere alle esigenze di qualificazione energetica di alcuni prodotti, tra cui le pompe di calor per acqua calda sanitaria. La struttura di prova è costituita da una cabina a doppia camera: una conditio sine qua non, dovuta alla necessità di dover simulare contemporaneamente due ambienti, interno ed esterno, per le prove sia dei recuperatori sia delle pompe di calore per riscaldamento e raffrescamento d’ambiente e per la produzione di acqua calda sanitaria (A.C.S.). Ma vediamo da vicino come è strutturato il laboratorio e quale opportunià di prova offre. CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO DI MISURA PER UNITÀ TIPO RECUPERATORE DI CALORE È costituito da due unità, una di trattamento dell’aria interna alla cabina per la termoregolazione della cabina lato interno con particolare attenzione alla umidità nel ciclo estivo e una per il trattamento dell’aria interna alla cabina per la termoregolazione della cabina lato esterno, ma con particolare attenzione alla umidità nel ciclo invernale. I recuperatori sono la tipologia di apparati che richiede un maggior allestimento delle camere poiché, oltre a richiedere la perfetta termoregolazione delle due cabine, necessita anche del controllo sulle portate d’aria che attraversano i due lati del recuperatore. 8 IMQ Group Informa_n.129

La geometria delle due cabine in termini di grandezza è stata valutata per poter ospitare una unità di trattamento aria di 30 kW in entrambe le due camere e per poter ospitare due tunnel di misura aeraulica di portata fino a 3000 m3/h. Le due cabine hanno dimensioni pari a circa 8.0 x 4.0 x 4.0 m e 4.0 x 4.0 x 4.0 m, rispettivamente per la camera (calda) interna e per quella (fredda) esterna All’esterno della cabina sono stati realizzati e posizionati gli impianti di preparazione dei fluidi termovettore per il condizionamento delle due parti della cella climatica. Sul circuito di alimentazione elettrica è stato poi introdotto un variatore di tensione per consentire prove a varie tensioni di alimentazione e frequenze. Ciò consente di allargare la fattibilità tecnica di esecuzione prove per la qualificazione energetica ad altri mercati esteri. PROVE PER LA QUALIFICAZIONE ENERGETICA SU RECUPERATORI DI CALORE I recuperatori di calore aria-aria possono essere del tipo passivi o attivi, questi ultimi incorporano all'interno del loro case un impianto frigorifero a pompa di calore che permette di realizzare un miglioramento delle prestazioni di recupero durante il periodo invernale e un effetto di deumidificazione durante il periodo estivo contribuendo in parte anche alla potenza frigorifera per il mantenimento del livello di temperatura ottimale. Una terza famiglia può configurarsi

composta da recuperatori di calore che utilizzano una batteria di scambio alimentata da acqua calda o fredda a seconda della stagione. Questo tipo di apparecchi richiede l'utilizzo contemporaneo delle due cabine che rappresenteranno l'ambiente interno e l'ambiente esterno. All'interno della camera interna viene installata l’unità di prova (UUT) seguendo le indicazioni del costruttore, vengono posizionati i condotti di mandata aria di espulsione e condotto mandata di rinnovo di opportuna dimensione per la misura delle relative entalpie e pressioni statiche. L'aria in ingresso al recuperatore, sia quella prelevata dall’ambiente interno e sia quella prelevata dall'ambiente esterno, è canalizzata fino al misuratore di portata (tunnel aeraulici), posizionato sul tetto delle cabine e poi portata alla UUT. Quattro sistemi di

ALTRE STRUTTURE DI PROVA IMQ CLIMA Camera riverberante Calorimetro bilanciato Camere climatiche - chiller e pompe di calore Tunnel prova scambiatori Tunnel aeraulici NORME Regolamenti UE 811, 812, 813, 814/2013 Norme EN 16147 Norme EN 12102 Norme EN 13141 Norme EN 14825


TESTING campionamento permettono di misurare le entalpie in ingresso e in uscita delle due portate d'aria di espulsione e di rinnovo. Una volta messo in funzione l'impianto di ricondizionamento delle due cabine si deve procedere al raggiungimento dei valori di set point dell'ambiente esterno e dell'ambiente interno. L'impianto idraulico di ricondizionamento è controllato dal un sistema National Instruments (NI) – realizzato ad hoc – per il raggiungimento e il mantenimento di tutti i valori di set che caratterizzeranno la prova impostata. Il sistema di controllo permette di effettuare prove in sequenza passando da una prova alla successiva dopo aver raggiunto il regime, averlo stabilizzato per tutto il periodo necessario, come previsto in fase di ricerca ed in riferimento alla normativa tecnica, aver acquisito tutti i dati necessari a caratterizzare il test. Il passaggio da uno step al successivo può essere automatico o manuale. Il ricercatore può decidere se automatizzare gli step e in questo caso il sistema di controllo e acquisizione potrà effettuare una serie di test senza l'intervento umano o rendere manuale il consenso per passare da uno step al successivo. In questo modo il ricercatore può controllare in tempo reale dati acquisiti, funzionalità dell'impianto e stabilità di tutti i parametri di funzionamento, anche dell'impianto oltre che della UUT. PROVE PER LA QUALIFICAZIONE ENERGETICA SU SCALDACQUA A POMPA DI CALORE E NON Questo tipo di unità di prova presenta

aspetti analoghi a quanto visto nelle precedenti configurazioni sui controlli ma si differenzia per tipologia di prove ed anche perché, oltre a coinvolgere contemporaneamente le due parti della doppia cabina multiuso, utilizza un circuito idraulico dedicato completamente a questi apparati. Le UUT possono essere essenzialmente di tre tipologie: Scaldacqua elettrico, Scaldacqua a pompa di calore monoblocco, Scaldacqua a pompa di calore splittato. Altre configurazioni potranno essere ricondotte a queste tre principali. Nel caso di misure sulla prima tipologia viene utilizzata solo una delle due camere lasciando la seconda libera. La UUT viene collegata all'impianto idraulico che simula l'utenza di acqua calda sanitaria ACS e all'alimentazione elettrica a tensione costante. Per effettuare la prova di efficienza energetica di uno scaldacqua occorrerà mantenere per tutto il lungo periodo di prova la temperatura costante all'interno della/e camera/e (interna e/o esterna) e la tensione costante di alimentazione. Il software di controllo guida l'operatore nell'approntamento della prova e nella taratura dell'impianto di alimentazione spillamenti e scarico della UUT. Il primo passo è quello di selezionare il tipo di scaldacqua da testare tra le tre principali tipologie, come riportato in precedenza. La prima fase di operatività del sistema di controllo, quando è stato programmato il Test Scaldacqua e dopo avere provveduto all’allacciamento idraulico ed elettrico, è quella relativa alla preparazione dell'acqua di alimentazione

della UUT. Una volta caricata la UUT, parte la fase di Start-up che va dall’avvio della UUT fino allo spegnimento da termostato secondo quando previsto dal costruttore. Questo periodo di riscaldamento dipende dal volume di acqua accumulata e dalla potenza del riscaldatore elettrico. Viene quindi analizzato un periodo di Stand-by in cui sono registrati tutti gli assorbimenti elettrici della UUT nel tempo e contabilizzati i consumi in Wh e VAh. Questa fase può durare al massimo 48 ore: se durante questo periodo si sono avuti 6 cicli di “on-off” allora si può passare allo step successivo. La piattaforma memorizza il numero di accensioni dopo la fase di Start-up e registra il tempo in modo da poter calcolare la potenza dissipata media dello stand-by in kW. Fase finale della prova è quella degli spillamenti in cui vengono simulati i prelievi di acqua calda sanitaria durante una giornata tipo. Con questa postazione di prova possono essere misurate le prestazioni di apparati fino a 30 kW di capacità termica con un serbatoio di accumulo fino a 1000l e profili di carico fino alla taglia 3XL.

info@imqclima.it

9 Marzo 2016


TESTING

QUALITÀ DELL’ACQUA E MATERIALI A CONTATTO CON L’ACQUA POTABILE Il D.M. 174/2004 e i test di contatto/cessione In Europa la qualità dell’acqua destinata al consumo umano è regolamentata da una Direttiva, 98/83/CE conosciuta come DWD (Drinking WaterDirective). Essa impone ai singoli stati membri di dotarsi di una apposita legislazione, relativa ai materiali utilizzati nei prodotti a contatto con acqua. Non essendo attuabile il progetto EAS, di ottenimento di un’unica regolamentazione valida per tutti gli stati membri, ognuno di essi dispone attualmente di una serie di disposizioni nazionali, il cui rispetto spesso rende difficoltosa la libera circolazione delle merci. In Italia i materiali usati a contatto con acqua destinata al consumo umano sono regolamentati dal DM N° 174 del 6 aprile 2004.

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Trattamenti acqua (addolcitori, osmosi inversa) Industrie alimentari Adduzione e trasporto (acquedotti, pompe, condotte) Componentistica (raccorderie e guarnizioni) Trattamenti superficiali (verniciature e zincature)

I materiali ammessi Metalli e loro leghe: • Acciaio al carbonio • Ghisa • Acciaio al carbonio zincato • Acciaio inossidabile • Rame e leghe • Alluminio • Titanio e sue leghe • Leghe per la brasatura

Il D.M. 174/2004 Entrato in vigore nel 2007, il DM concerne i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano.

Materiali a base di leganti idraulici, smalti porcellanati, ceramiche e vetri: • Fibre (metalliche, non metalliche, organiche) • Aggiunte (minerali, organiche) • Smalti porcellanati • Ceramiche • Vetri

I settori produttivi interessati • Acqua calda sanitaria (gas, elettrico e solare)

Materie plastiche: • Gomme (naturali, sintetiche)

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I punti salienti del D.M. 174/2004 • Indicazione di liste positive per la composizione dei materiali; • Indicazione dei limiti di migrazione globale in acqua ad opportune condizioni di contatto e dei limiti di migrazione specifica per molti elementi e composti (monomeri, additivi, cariche, coloranti, coadiuvanti di processo, metalli) • Obbligo di garantire la non alterazione delle caratteristiche organolettiche dell’acqua potabile come definite dal D.Lgs. n. 31/2001 e l’assenza di cessione di sostanze tossiche non regolamentate.

Le attività di prova offerte dal Gruppo IMQ • Migrazioni globali • Migrazioni specifiche • Migrazioni metalli • Test sensoriali • Composizione leghe coinvolte • Controllo corrispondenza liste positive

silviaarrigoni@csi-spa.com


NUOVE CERTIFICAZIONI

TUBAZIONI IN MULTISTRATO: LA GARANZIA DELLA CONFORMITÀ AI REQUISITI DI LEGGE IMQ presenta un nuovo schema di certificazione per i tubi multistrato metallo-plastici. Una certezza per gli installatori, un plus per i fabbricanti Un impianto a gas progettato con uso di tubazione in multistrato, presenta una serie di precauzioni che l’installatore è tenuto ad osservare in ottemperanza alle norme che ne dettano le modalità di progettazione e collaudo. La norma fornisce infatti i criteri per la progettazione e l’installazione delle tubazioni multistrato negli impianti domestici (cioè impianti a gas in cui tutti gli apparecchi installati hanno portata termica singola non maggiore di 35 kW) e impianti similari (impianti destinati ad alimentare apparecchi per la produzione di

calore, acqua calda sanitaria o per la cottura di cibi, installato in ambienti ad uso non abitativo e non considerati nel campo di applicazione di specifiche regole tecniche). Ma prima ancora dell’installazione, per poter realizzare impianti in conformità con la norma UNI 7129, progettisti e installatori devono accertarsi di utilizzare solo prodotti che soddisfino i requisiti della norma e che gli consentano di redigere la dichiarazione di conformità. A tal fine, per agevolare tutti gli operatori del settore, IMQ ha predisposto un apposito schema di certificazione dei tubi multistrato metallo-plastici per il trasporto di combustibili per impianti interni. Una certificazione di terza parte, utile agli installatori, ma prima ancora ai fabbricanti. Grazie alla certificazione IMQ, infatti, questi possono disporre di una garanzia visibile e indipendente riguardo alla conformità dei propri prodotti. Conformità “verificata” e “certificata” da un Ente di parte Terza che ne garantisce anche la continuità nel tempo avendo applicato uno schema di certificazione di tipo ISO 5 che prevede oltre alle prove di tipo

la sorveglianza produzione.

continua

della

Lo schema di certificazione prevede tre fasi: una visita preliminare presso il luogo di produzione, al fine di verificare che sia fornito di mezzi di produzione, di prova o verifica, di personale ed attrezzature, atti a garantire per i prodotti posti sul mercato la costante conformità alle corrispondenti norme. La verifica del prodotto, eseguendo le prove di tipo complete secondo la norma UNI 11344:2014. Il controllo della produzione, attraverso la sorveglianza continua. A seguito dell’ottenimento della certificazione, il marchio rilasciato è il marchio IMQ-CIG.

certificazione.prodotto@imq.it

11 Marzo 2016


SISTEMI QUALITÀ

Nuove ISO

ISO 9001 e ISO 14001: edizione 2015

A fronte della pubblicazione dell’edizione 2015 delle norme ISO 9001 e ISO 14001, tutti i certificati in essere dovranno essere aggiornati entro un periodo di transizione di 3 anni. COME AVVERRÀ LA TRANSIZIONE Per le aziende già certificate secondo le edizioni precedenti della norma, IAF (International Accreditation Forum - www.iaf.nu) ha definito un piano di implementazione per favorire una transizione graduale, oltre ad alcuni documenti di sintesi sui principali cambiamenti apportati: - TRANSITION PLANNING GUIDANCE FOR ISO 9001:2015 (WWW.IAF.NU/UPFILES/IAFID9TRANSITION9001PUBLICATIONVERSION.PDF)

- TRANSITION PLANNING GUIDANCE FOR ISO 14001:2015 (WWW.IAF.NU/UPFILES/IAFID9TRANSITION9001PUBLICATIONVERSION.PDF)

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DURATA PERIODO TRANSITORIO Avrà la durata di 3 anni, a partire dalla data di pubblicazione delle norme (15 settembre 2015). Durante tale periodo sarà possibile effettuare l’audit per l’adeguamento alle nuove edizioni. VALIDITÀ EDIZIONI PRECEDENTI Le certificazioni rilasciate a fronte delle norme ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004 saranno valide sino alla fine del periodo transitorio. AUDIT DI ADEGUAMENTO Già dalla data di pubblicazione delle nuove norme è possibile, su richiesta, effettuare il relativo audit di adeguamento, anche in occasione delle visite ordinarie di sorveglianza o rinnovo. IMQ provvederà a fornire ai propri clienti informazioni dettagliate sulla durata dell’audit di adeguamento. Qualora esso venga effettuato in concomitanza con la visita ordinaria

IMQ è stato tra i primi Organismi accreditati (16.09.2015) per operare secondo la nuova edizione delle norme.

di sorveglianza/rinnovo, sarà necessario valutare l’adeguatezza dei tempi attualmente previsti. GAP-ANALYSIS Ai clienti IMQ è offerta la possibilità di pianificare attività di gap-analysis, finalizzate a valutare il grado di allineamento del Sistema di Gestione alle nuove norme. LINK UTILI - www.uni.com - www.iso.org/iso/iso9001_revision - www.iso.org/iso/iso14001_revision

commerciale.csq@imq.it










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