Granfondo Via del Sale 2018

Page 1

RIVISTA/UFFICIALEGRANFONDO

VIA DEL SALE

PERIODICO IN DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO III - N. 3 SPECIALE VIA DEL SALE / 2018




Scorci panoramici sui pedali

Affresco di Romagna

Dal castello di Teodorico ai fenicotteri rosa della salina, ecco le cartoline da non perdersi sul percorso della gran fondo La Gran Fondo Via del Sale rappresenta anche una gradevole occasione per visitare, tra storia e scorci panoramici, alcune bellezze tipiche della terra di Romagna. Come ad esempio il Castello di Teodorico che i ciclo-amatori incontreranno dopo circa 8 chilometri di percorso. Affrontata la prima salita di Monte Cavallo, incastonato

2

INBICI LIFESTYLE

in questo lembo di collina, si può ammirare questo piccolo borgo di 70 anime che risale al 500, dove svettano i resti della Rocca. Ma oltre alla storia, il percorso della Gran Fondo Via del Sale offre anche alcuni tesori naturalistici d’inestimabile fascino, come ad esempio la Salita panoramica di Monte Finocchio (dove si trova il secondo ristoro) a circa un’ottantina di chilometri dal via. Qui, a chi non ha particolari velleità agonistiche, consigliamo di guardarsi attorno perché gli scorci circostanti offrono un memorabile viaggio

attraverso i mandorli in fiore. Da non perdere anche la vista mozzafiato delle antiche saline di Cervia che, in questo particolare periodo dell’anno, ospitano – regali e sinuosi – gli eleganti fenicotteri rosa. Da non perdere anche la salita di Montepetra nella frazione di Savignano di Rigo, un borgo suggestivo tra la Romagna e il Montefeltro, di solito “habitat” ideale per gli amanti delle mountain bike, ma anche Colinello di Bertinoro, gradevole località immersa nel verde delle colline romagnole.



Alle origini della “Via del Sale”

La genesi di Ficocle

4

INBICI LIFESTYLE


Oggi è Cervia, un tempo era Ficocle. Fondata forse da coloni greci, quando il suo nome compare per la prima volta nei documenti storici - alla fine del V secolo - è già città di una certa importanza, in quanto sede vescovile. Situata fra Ravenna, Rimini e Cesena, si sviluppa notevolmente in età bizantina come conseguenza della lotta politica e religiosa fra la chiesa di Roma, a cui Ficocle apparteneva, e quella di Ravenna. Secondo la tradizione, l’abitato di Ficocle sorgeva all’interno della salina, in quella che è oggi la zona archeologica del Prato della Rosa. Ed è proprio l’inizio della lavorazione del sale (databile VIII - IX secolo) a rendere questa piccola città protagonista di numerose vicende storiche. Nell’antichità, quando il sale era quasi l’unico metodo di conservazione degli alimenti, la sua importanza commerciale ed il suo valore erano enormi, la città prosperava quando il raccolto era abbondante e stentava quando le annate erano cattive. Nel corso dei secoli la città di Cervia fu così oggetto della bramosìa di coloro che si disputarono il possesso ed il controllo delle sue Saline. Successivamente appare in una lettera papale del 997 l’espressione “ad locum qui dicitur Cervia” (in quel luogo che viene chiamato Cervia...). Da questo momento scompaiono le tracce dell’antica Ficocle e comincia la storia di Cervia. Posta al centro delle saline, Cervia vecchia occupava una superficie di 20 ettari. Era circondata da un alto terrapieno che fungeva da argine al canale perimetrale, lungo circa 1800 metri. Cervia vecchia fu demo-

lita in seguito alle pressioni degli abitanti della città, decimati dalla malaria e dalle condizioni di vita insalubri. Posto di fronte alla minaccia di perdere la lavorazione del sale, il papa assecondò le richieste dei cervesi e fece trasferire la città ad est, nella posizione attuale, utilizzando tutto il materiale di Cervia vecchia e facendone giungere altro via mare. Papa Innocenzo XII firmò il decreto di traslazione della città il 9 novembre 1697. Scelto il luogo idoneo (la più alta delle dune costiere), preparato il terreno, chiamati gli operai da varie città, il 24 gennaio 1698 il vescovo Francesco Riccamonti poneva la prima pietra di Cervia nuova. Cervia nuova sorse su disegno del romano Bellardino Preti a forma di rettangolo, con un perimetro di circa 800 metri. La cinta esterna, comprendeva 48 abitazioni che potevano ospitare oltre 150 famiglie di salinari, un piccolo ospedale, una caserma, un macello ed il teatro. Sulla via principale vennero costruite la chiesa del Suffragio ed altre 15 case con vasti cortili per il clero e le famiglie nobili. Una piazza minore ad uso mercato venne lasciata dietro la piazza principale. Nel resto del quartiere centrale trovarono posto un convento ed altre case private. Poco all’esterno del quadrilatero sorsero i due grandi magazzini del sale, mentre dalla Torre San Michele le guardie avvertivano con una campana la popolazione in caso di incursioni piratesche. La costruzione della nuova città fu pressoché ultimata nel giro di dieci anni. Nel 1708 il tesoriere di Romagna Matteo Conte ne prese possesso a nome della Camera Apostolica.

IL MUSEO DEL SALE IN UN’AMPIA ALA DEL SEICENTESCO MAGAZZINO DEL SALE TROVA SPAZIO MUSA: IL MUSEO DEL SALE DI CERVIA. UN PICCOLO GRANDE MUSEO DOVE I VOLTI E LE STORIE DEI SALINARI, CI PORTANO DENTRO ALL’AVVENTURA E ALLA MAGIA DEL SALE. UN PERCORSO GUIDATO FA CAPIRE PERCHÉ IL SALE FOSSE CHIAMATO ORO BIANCO E PRESENTA GLI ELEMENTI CHE HANNO CARATTERIZZATO LA STORIA DI CERVIA E DELLA SUA SALINA. PER ILLUSTRARE E SEMPLIFICARE QUESTI TEMI SONO STATI UTILIZZATI AUDIOVISIVI, PANNELLI, IMMAGINI E PLASTICI. NON MANCA UNA SALA CON GLI STRUMENTI UTILIZZATI IN PASSATO PER LA PRODUZIONE DEL SALE COL SISTEMA ARTIGIANALE A RACCOLTA MULTIPLA. QUI È POSSIBILE ANCHE AMMIRARE LA BURCHIELLA:BARCA IN METALLO A FONDO PIATTO CAPACE DI CONTENERE FINO A 80 QUINTALI DI SALE.

LIFESTYLE INBICI

5


Sommario Speciale Via del Sale 2018 // Numero 03

Perché “Via del Sale?”

Andrea Tafi

La genesi storica della città di Ficocle

Roberto Sgalla

Una tavola rotonda sulla sicurezza stradale

30 34 38 40 44 46

L’UNIVERSO FANTINI a cura della redazione

L’AREA EXPÒ

a cura della redazione

COSMOBIKE 2018 a cura della redazione L’ALTRA METÀ DEL CIELO di Gianluca Giardini

SOS SICUREZZA a cura della redazione INBICI TOP CHALLENGE a cura della redazione

6

INBICI LIFESTYLE

Claudio Fantini

“In Romagna per predicare Il ciclismo dell’aggregazione”

“Un anno di lavoro per allestire questo evento”

Emiliano Borgna

Ernesto Colnago

“Una gara fantastica, garantisce Acsi”

48 53 56 58 62 64

NEL MONDO SHIMANO di Mario Pugliese

LA PERLA DELLA COSTA a cura della redazione RICORDANDO PANTANI a cura della redazione SAPORI DI ROMAGNA a cura della redazione MENTE IN SELLA di Claudia Maffi MILANO MARITTIMA a cura della redazione

Il grande costruttore racconta la bike-economy

68 70 72 74 76 78

COME NUTRIRSI di Alex Bertuccioli

LA VIA DEL SALE BABY a cura della redazione

LA VACANZA ATTIVA a cura della redazione TUTTI PAZZI PER L’IRONMAN a cura della redazione

I PERCORSI

a cura della redazione

L’ALBO D’ORO

a cura della redazione


DAI RESPIRO AI TUOI MEETING SCEGLI IL FANTINI CLUB

Al FANTINI CLUB, lo stabilimento balneare più innovativo della Riviera Adriatica hai sconfinate opportunità per dare risalto ai tuoi eventi, direttamente sul mare di Cervia-Milano Marittima.

SALE MEETING INDOOR E OUTDOOR • SPORT & TEAM GAME • PRANZI E CENE AZIENDALI RELAX E BENESSERE • PRESENTAZIONI E SHOOTING • HOTEL ACCOMODATION

Lungomare g. Deledda 182 48015 Cervia (RA) Italy Tel +39 0544.956519 - Fax +39 0544.974501 info@fantiniclub.com - fantiniclub.com

#MEETINGFANTINICLUB @FANTINICLUB


INBICI INTERVISTA.. ANDREA TAFI

Andrea Tafi

IL MIO CICLISMO EASY Il re delle classiche del nord sarà la gueststar della prossima edizione della Via del Sale: “Dopo aver appeso la bicicletta al chiodo ero stanco di questo ambiente, ma pedalando con gli amatori ho riscoperto la vera passione per il ciclismo” Ancora oggi è l’unico ciclista italiano ad aver vinto Roubaix e Fiandre. Andrea Tafi, il dominatore delle classiche del nord, manca al nostro ciclismo come Roberto Baggio al nostro calcio. Perché, sul pavé di Roubaix, passando nella foresta di Arenberg, pedalando

8 INBICI LIFESTYLE

sui muri delle Ardenne o sulle pietre bagnate dalla nebbia fiamminga, con lui il tricolore era sempre là davanti. Per fortuna ci ha pensato Nibali, splendido trionfatore della Sanremo, a spezzare un digiuno che, per i colori italiani, nella grandi classiche, durava da troppo tempo: “Vincenzo è stato meraviglioso – spiega Tafi – il suo

spunto sul Poggio ha emozionato tutti. Spero sia l’alba di un nuovo rinascimento azzurro anche nelle grandi classiche del nord”. Andrea, dopo aver appeso la bicicletta al chiodo, lei era un po’ scomparso dai radar… “In effetti, dopo vent’anni di ciclismo, ero un po’ saturo di questo ambiente.


Avevo perso stimoli e non vedevo per me prospettive interessanti nel mondo del ciclismo. Diciamo che ero stanco anche della bicicletta in generale, tant’è vero che avevo preso chili e le uscite sui pedali, nelle mie giornate, erano diventate sempre più sporadiche”. Poi cosa è accaduto? “È accaduto che, di tanto in tanto, accompagnavo i clienti del mio agriturismo a fare qualche passeggiata in bicicletta e, giorno dopo giorno, pedalata dopo pedalata, ho riscoperto certe sensazioni e così, senza forzature ma ascoltando semplicemente la mia testa, mi è tornata la voglia delle due ruote”. Tanto che, lo scorso anno, è tornato persino alle gare… “Nel mondo amatoriale mi sono subito trovato a mio agio perché è qui che si percepisce la passione più verace ed autentica. Ho condiviso questa esperienza con tanti amici e le granfondo, interpretate senza nessuna velleità agonistica, sono diventate per me delle splendide occasioni di aggregazione”. Anche tra gli amatori, però, c’è chi fa sul serio… “Me ne sono accorto e, in fondo, se l’agonismo non diventa esagerato, è giusto così perché il ciclo-amatore ha bisogno di confrontarsi e di porsi degli obiettivi che, inevitabilmente, passano anche dal cronometro e dalla classifica. A mio modo di vedere, però, certe corse sono ancora più belle se interpretate con uno spirito più ‘easy’, senza l’assillo del risultato a tutti i costi e con la voglia di condividere una passione comune”. Lei sarà al via anche della Via del Sale nel ruolo di testimonial… “In Romagna ci sono venuto solo da professionista, ma sarà un vero piacere scoprire la città di Cervia, che mi dicono molto bella e straordinariamente ospitale. Sarà un onore essere sulla griglia di partenza di una gran fondo storica che, nel corso degli anni, ha sempre divulgato un’idea virtuosa di ciclismo”. Nei suoi nove anni di Mapei ha corso con grandissimi campioni: da Franco Ballerin a Michele Bartoli, da Johan Museeuw a Paolo Bettini. Qual è il ciclista più forte con cui ha corso?

Andrea Tafi solleva il trofeo alla Parigi – Roubaix 1996 credit foto by Bettiniphoto

“In effetti, ho avuto la fortuna di avere in squadra tantissimi fuoriclasse. Ognuno con le sue caratteristiche e con la sua personalità. Credo però che, sul piano delle potenzialità, il motore migliore fosse quello di un certo Franck Vandenbroucke”. Oggi, oltre a continuare saltuariamente la sua attività da cicloamatore, lei è diventato imprenditore e, all’ultima edizione del salone belga “Velofollies”, ha presentato la sua nuova linea d’abbigliamento tecnico…

“È un settore che mi piace particolarmente perché mi permette di trasferire in un articolo tecnico tutto il know-how accumulato in tanti anni di professionismo. Non è un segmento semplice, ma i riscontri alla fiera Velofollies sono stati davvero incoraggianti. Siamo partiti da poco, ma il brand ‘AT’ è già diventato un punto di riferimento del fashion italico applicato al ciclismo”. (Info www.tafi-cyclingwear.com).

LIFESTYLE INBICI

9


il Saluto del Sindaco

Benvenuti a Cervia

Città dello Sport e delle forti emozioni! Un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti alla Granfondo Via del Sale che torna quest’anno in una edizione ancora più frizzante e briosa, e benvenuti gli amici che sono in visita, in vacanza, in veste di accompagnatori ecc, a tutti voi che siete a Cervia. Sappiamo che lo sport è energia, salute, riduce lo stress e ci mantiene in forma. Aiuta a controllare il peso corporeo, attenua i nostri stati d’ansia, migliora la stabilità posturale. Muoversi all’aria aperta e immergersi nell’ambiente naturalistico del nostro variegato paesaggio. Queste le prerogative della vita sportiva della nostra città. L’ambiente è fra quelli più adatti per praticare diverse discipline e i luoghi mostrano con grande orgoglio il

10

INBICI LIFESTYLE

loro migliore volto dinamico. In questa terra, che ha ospitato e ospiterà anche quest’anno l’IRONMAN Italy Emilia Romagna (22 settembre), la gara di Triathlon più ambita dai grandi “uomini di acciaio” di tutti i tempi, si svolgono diversi eventi sportivi di grande rilevanza. Fra queste la Granfondo Via del Sale è una delle più importanti. Una manifestazione cresciuta nel corso del tempo arricchendosi sempre di più, anno dopo anno, di nuove proposte e iniziative dedicate a tutte le fasce di età. Un ringraziamento sentito va naturalmente a Sportur e a tutto lo staff organizzativo che ogni anno si impegna nella realizzazione di questo importante evento. Muoversi a piedi e in bicicletta a Cervia viene spontaneo e naturale.

Le zone pedonali e ciclabili offrono un’ampia scelta di percorsi fra aree verdi e sentieri delle pinete. Cervia inoltre accoglie gli ospiti in un ambiente naturalistico variegato, offre accoglienza tipicamente romagnola, gastronomia di tradizione, radici millenarie, ambienti suggestivi, eventi internazionali e di grande prestigio. Quest’anno Cervia sarà toccata in maggio (16 e 17) anche dalla Mille Miglia, altra manifestazione di grandissima popolarità che ci conferma ancora una volta l’anima sportiva della città. Scopri il nostro territorio e tutte le emozioni da vivere sul sito http://turismo.comunecervia.it Luca Coffari Sindaco di Cervia


GRUPPO EDITORIALE INBICI Direzione e Amministrazione Viale della Repubblica, 100 - 47923 Rimini (RN) Direttore Responsabile Mario Pugliese Direttore Generale Maurizio Rocchi

In Redazione Mario Pugliese, Dr. Roberto Sgalla, Riccardo Magrini, Wladimir Belli, Gian Luca Giardini, Silvano Antonelli, Prof. Fabrizio Fagioli (Equipe Velosystem), Paolo Mei, Silvia Baldi, Claudia Maffi, Nicola Zama, Dr. Alexander Bertuccioli, Silvano Antonelli, Carlo Gugliotta, Manuela Ansaldo, Dr. Maurizio Radi, Ilenia Lazzaro In Redazione Tecnica Maurizio Coccia, Roberto Diani Fotografi Playfull, Bettini Photo, Newspower, Archivio fotografico selezione fotografica a cura di Gianni Rocchi Distribuzione Italian Business Management LTD Progetto Grafico Roberta Piscaglia Responsabile Marketing Sara Falco Responsabile Facebook Gianni Rocchi Stampa La Pieve Poligrafica Editore

Per la tua pubblicità Maurizio Rocchi +39 393.9838319 Giorgio Puppi +39 346.0823300 Mauro Scovenna +39 345.6339615 Ufficio Marketing 0541.395102 Website www.inbici.net E-mail info@inbici.net Diritti e proprietà GRUPPO EDITORIALE INBICI Sara Falco Editore Reg. imprese n° REA FO 323603 Iscrizione Registro Tribunale di Forlì nr. 3/2013 del 5 aprile 2013. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale di articoli, foto e disegni senza autorizzazioni del GRUPPO EDITORIALE INBICI.

SEGUICI SU

www.inbici.net

LIFESTYLE INBICI

11


INBICI INTERVISTA.. CLAUDIO FANTINI

Claudio Fantini

“Serve un anno di lavoro per organizzare la Via del Sale” a cura di Mario Pugliese

Claudio Fantini

12

INBICI LIFESTYLE

Da 21 anni, il pioniere della vacanza attiva ripropone nella “sua” Cervia uno degli appuntamenti granfondistici più importanti e longevi del calendario nazionale: “La burocrazia è un dramma, ma in Italia la vera criticità sono le condizioni delle strade”. È stato uno dei pionieri romagnoli del ciclismo amatoriale, l’uomo che - prima di tutti - ha creduto nel filone aurifero delle granfondo come opportunità di sviluppo turistico e di marketing dei territori. Claudio Fantini - anima, cuore e, soprattutto, cervello della Via del Sale - organizza la sua manifestazione dallo scorso millennio, da quando i telai erano ancora in alluminio e per organizzare un evento bastava il passaparola. Oggi, con i suoi 21 anni di storia ed i quattromila partenti, la gran fondo di Cervia è uno degli appuntamenti più importanti e longevi del calendario nazionale. La macchina organizzativa, dopo anni di messa a punto, oggi è un ingranaggio quasi perfetto in grado di coniugare mirabilmente le esigenze degli sponsor e le aspettative degli atleti, il tutto mantecato con gli eventi solidali, i messaggi virtuosi e quel faro sempre accesso sulla sicurezza: “Organizzare un evento di queste dimensioni - spiega Claudio Fantini - non è mai facile, anche se, dopo aver ospitato la tappa europea dell’Ironman, Cervia ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per or-


I magnifici scenari della Maratona dles Dolomites

ganizzare iniziative di portata planetaria. Ciò non toglie che, ogni anno, si ricomincia da zero e dunque, per quanto mi riguarda, la tensione accumulata in un anno di lavoro si allenta solo quando l’ultimo dei ciclo-amatori taglia il traguardo”. Qual è l’aspetto più complicato? “Certamente quello burocratico perché - tra permessi, assicurazioni e richieste formali - le pratiche da sbrigare ogni anno sono davvero tante, anzi direi troppe”. Ecco perché lavorate a questo evento 365 giorni l’anno… “Esattamente. La consolle organizzativa è sempre in funzione e, considerata la mole di lavoro da sbrigare, più che una scelta è una necessità. E pensare che noi, sul piano delle pratiche burocratiche, siamo anche fortunati…”. In che senso? “Ospitando, all’interno della gran fondo, il campionato nazionale delle forze dell’ordine, possiamo dire di avere una finestra di dialogo sempre aperta con le istituzioni. In questi anni, con Prefetto e Questura, abbiamo

cercato di creare un rapporto solido e continuativo che ci consentisse di acquisire, negli anni, una profonda cultura nell’organizzazione di eventi. Dopo 21 anni di esperienza, anche se non si finisce mai d’imparare, oggi posso dire che la macchina organizzativa della Via del Sale è ben collaudata”.

Anche voi puntate molto sul tema della sicurezza… “Sì e lo facciamo avvalendoci delle massime autorità in campo, come il Prefetto Roberto Sgalla col quale, nell’ambito delle iniziative collaterali della prossima granfondo, organizzeremo a Cervia un importante con-

LIFESTYLE INBICI

13


Poi c’è il tema caldo del codice della strada, che va riaggiornato in base alle nuove esigenze della viabilità. Cito, per tutti, l’esempio della Spagna, dove le leggi precisano in maniera chiara diritti e doveri dei ciclisti. E le multe non sono una rarità. vegno dedicato proprio alla sicurezza sulle strade”. Il 2017 è stato, in questo senso, un anno di dolorosi lutti, e non solo nel mondo del professionismo. Come si contiene questa emergenza? “Una formula magica non esiste. Per ottenere risultati tangibili occorre intervenire su tre versanti. Primo, le condizioni delle strade che resta la principale criticità per noi organizzatori. Senza una rete stradale all’altezza è quasi anacronistico parlare di temi come smart-city o trasporti ad emissione zero e, soprattutto, è complicato far attecchire in un territorio la vera cultura del cicloturismo. Poi c’è il tema caldo del codice della strada, che va riaggiornato in base alle nuove esigenze della viabilità. Cito, per tutti, l’esem-

14

INBICI LIFESTYLE

pio della Spagna, dove le leggi precisano in maniera chiara diritti e doveri dei ciclisti. E le multe non sono una rarità. Infine, serve un dialogo costante con le istituzioni, creando sinergie con le Prefetture e le Regioni per fare in modo che le politiche a favore dell’utenza debole non restino solo proclami. Il mondo della bike-economy, come certificano tutti gli indicatori, è in poderosa espansione ma questa crescita non può non essere accompagnata da politiche all’altezza”. In Italia ci sono cinquecento granfondo all’anno. Troppe, sostiene qualcuno… “In realtà penso che il dato sia semplicemente l’approdo naturale della legge della domanda e dell’offerta. Se ci sono 500 eventi granfondistici, significa che ci sono 500 organizzatori

che, allestendo la loro corsa, quantomeno non ci perdono. E significa che, in questo paese, ci sono ciclo-amatori sufficienti per riempirli quegli eventi. Semmai, con tanti appuntamenti in calendario, un minimo di coordinamento in più non guasterebbe…”. In che senso? “Quando abbiamo deciso di spostare la Via del Sale a maggio non è stato semplice individuare una data libera da altri eventi concomitanti. Perché troppo spesso, nello stesso fine settimana, si accavallano tante manifestazioni, a volte anche a pochi chilometri di distanza. Ecco pensare ad un grande circuito, che includa le manifestazioni più importanti, governato da un’unica consolle, non mi pare una cattiva idea”.


Per le tue

Vacanze a tutto Sport,

Mare & Benessere

Sportur Club Hotel è il modo nuovo e attivo di fare ospitalitĂ : spazi ricchi di comfort ispirati ai principi dello sport e tutti i servizi del Fantini Club, sul lungomare di Cervia-Milano Marittima. L’accomodation ideale per chi ricerca vacanze dinamiche e di benessere, anche con la propria famiglia. Per scoprire promozioni e pacchetti speciali, su misura per te, vai su

sporturclubhotel.com

sporturclubhotel.com

tel. +39 0544 975039 info@sporturclubhotel.com Lungomare G. Deledda 66, Cervia - Milano Marittima (RA)


16

INBICI LIFESTYLE


FANTINI CLUB La notte di San Lorenzo

LIFESTYLE INBICI

17


Roberto Sgalla

Tavola rotonda sulla sicurezza “In Italia abbiamo allevato una società di guidatori indisciplinati e intolleranti, che si riversa sugli utenti deboli, cioè pedoni e ciclisti. E lo stesso ciclista, quando sale in auto, diventa spesso intollerante perché neppure lui ha la cultura dell’uso della strada corretto” È una delle tante illuminate convinzioni del Prefetto Roberto Sgalla che – nella duplice veste di Direttore delle specialità della Polizia di Stato e Presidente della Commissione Nazionale dei direttori di corsa e sicurezza della FCI – sarà la gueststar dell’importante convegno sulla sicurezza stradale di sabato 5 maggio (ore 10) al Fantini Club. L’evento, che si svolge in collaborazione con la Polizia di Stato Italiana, sarà condotto dal giornalista di InBici Gianluca Giardini. Oltre al Prefetto Sgalla, alla tavola rotonda intitolata “La bici: mobilità, sport, sicurezza, turismo”, parteciperanno Luca Coffari (Sindaco di Cervia), Claudio Fantini (A.D. Sportur, organizzatore Granfondo “Via del Sale”), Andrea Corsini (Assessore al Turismo e Commercio dell’Emilia-Romagna), l’Onorevole Gianni Tonelli, Emiliano Borgna (Responsabile Nazionale ACSI Ciclismo) e Silvano Antonelli (Presidente G.S. Progetti Scorta). Ma il grande protagonista dell’evento, come detto, sarà il Prefetto Roberto Sgalla, cre18

INBICI LIFESTYLE

denziali alla mano la voce più autorevole delle istituzioni italiane. Una conoscenza che, al di là della preparazione accademica, affonda saldamente le radici nel suo solido percorso professionale che, negli anni, l’hanno sempre visto in prima linea contro le criticità endemiche delle nostre strade. Il Prefetto Sgalla si batte da sempre per la modifica del Codice della Strada, ma soprattutto è ormai considerato “ad honorem” l’ispiratore di una rivoluzione culturale che oggi, finalmente – nel paese più indisciplinato del mondo – sta diventando virale. Prefetto Sgalla, è cresciuta in questi anni in Italia la sensibilità verso il tema della sicurezza sulle strade? “Direi di sì. Grazie ad una massiccia campagna di sensibilizzazione, che ha investito tutti i livelli delle istituzioni e della società civile, mi pare che, sul piano culturale, questo Paese stia facendo qualche passo avanti”. Col massimo del pragmatismo, qual è la prima cosa da fare per migliorare la sicurezza di chi va in bicicletta? “Quello della visibilità del ciclista mi pare un tema centrale perché molti sinistri

sulle strade sono provocati dagli automobilisti che, per qualche ragione, non si accorgono del transito della bicicletta. Per questo lancio un appello alle aziende che producono divise tecniche per ciclisti: cucite sui capi d’abbigliamento delle fasce riflettenti per aumentare al massimo la visibilità di chi pedala. È un provvedimento semplice che, mi auguro, possa diventare in futuro anche una norma del nostro codice”. Lei si è già detto favorevole anche all’obbligatorietà del casco per i ciclisti… “Ed è una posizione che ribadisco perché con un casco omologato in testa, in caso di caduta, ci sono molte meno probabilità di farsi male”. Lei è anche un discreto ciclo-amatore. Come valuta il livello di sicurezza delle granfondo italiane? “Impossibile generalizzare. C’è chi, con grande scrupolo e competenza – come la Gran Fondo del Sale - rispetta tutti gli standard di sicurezza e chi, al contrario, lavora con una pericolosa facilonerìa. Io credo che non ci si possa improvvisare ‘organizzatori di corsè perché con l’incolumità dei ciclisti non si scherza”.


#ONEFORSPEED UNA BICI. NESSUN COMPROMESSO. Concepita per correre veloce in pianura, per le piĂš impegnative cronoscalate e per lunghi tour. Il rapporto aureo tra leggerezza, aerodinamica, integrazione ed eccellenti caratteristiche di guida. La X-LITE offre le migliori prestazioni su ogni tipo di percorso. rosebikes.it/xlite

LIFESTYLE INBICI

19


20

INBICI LIFESTYLE


SCATTO D’AUTORE PORTO CANALE DI CERVIA Massimo Evangelisti

LIFESTYLE INBICI

21


MONDO ACSI

La sicurezza nelle corse è un tema serio che va gestito e curato da personale altamente qualificato. La Gran Fondo Via del Sale, in questo senso, è una delle manifestazioni più “sicure”. Ne parliamo con Silvano Antonelli, presidente e fondatore del G.S.

“Gara fantastica”: garantisce Acsi a cura della redazione

EMILIANO BORGNA: “LA VIA DEL SALE È IL NOSTRO FIORE ALL’OCCHIELLO E CLAUDIO FANTINI UN PRECURSORE DEL MONDO DELLE GRAN FONDO”

La Granfondo Via del Sale di Cervia, anche per ragioni che esulano dal semplice canovaccio sportivo, è una delle competizioni più affascinanti del panorama nazionale dedicato alle due ruote. La manifestazione si svolge, da diversi anni, sotto l’egida di ACSI Ciclismo, l’ente di promozione sportiva e sociale capace di regalare agli appassionati cicloamatori quasi duemila eventi in tutta Italia, dalle sfide più curiose e stimolanti alle più consolidate, come nel caso della granfondo romagnola del prossimo 6 maggio. “La Granfondo Via del Sale - ribadisce il responsabile nazionale di ACSI Ciclismo, Emiliano 22

INBICI LIFESTYLE

Borgna - è la manifestazione ciclistica più partecipata del nostro calendario. Al timone c’è un pioniere, quel Claudio Fantini che vent’anni fa s’inventò il Pasta Party, un format poi replicato in tutte le altre gare. Inoltre, è l’organizzatore e proprietario di Sportur, una struttura ricettiva legata a 360 gradi al mondo dello sport nella costa romagnola. L’area expo della Granfondo Via del Sale è straordinaria ed è molto di più di un villaggio espositivo. Anche quest’anno saranno tre giorni di puro divertimento e dunque non posso che invitare tutti i cicloamatori ad iscriversi e a celebrare assieme a noi questo ormai tradizionale rito del ciclismo. Per altro, quest’anno la gara si svolge nel mese di maggio, un periodo nel quale la riviera romagnola offre il meglio della sua proposta vacanziera. Per questo, sono sicuro che, anche nel 2018, la Via del Sale sarà un grande successo”. Con ACSI

Ciclismo si ha la possibilità di pedalare in assoluta serenità, liberi da qualsiasi tipo di “ansia da prestazione”. ACSI garantisce infatti una realizzazione in sicurezza delle competizioni cui lega la propria partnership, ed una garanzia di successo delle stesse abbinata agli emozionanti palcoscenici in cui si svolgono i contest agonistici. Migliaia di organizzatori hanno deciso di “fidelizzarsi”, legando le rispettive società di riferimento al mondo ACSI, spinti dalle vantaggiose coperture assicurative e dalle condizioni contrattuali senza termini di paragone. Un ente che si avvia a ripetere gli strepitosi numeri che hanno contraddistinto l’annata 2017, raggruppando circa 50.000 affiliati e 2000 società, arricchendo costantemente il programma di eventi per gli appassionati e garantendosi un posto in prima fila negli ambiti agonistico, amatoriale, formativo e ricreativo.



L’INTERVISTA Gianfranco Josti

Ernesto Colnago

“Il futuro è nelle bici elettriche”

Dagli albori con la mitica Garibaldina all’amicizia con Enzo Ferrari, passando per Merckx (“un perfezionista”) fino alla rivoluzione del carbonio, la storia, le idee ed i sogni del grande costruttore di Cambiago: “I progetti migliori? Quando sono andato controcorrente”

24

INBICI LIFESTYLE


Strani giochi del destino: l’auto ha quattro ruote, la bici solo due. Ebbene Maranello, sede della Ferrari, ha il doppio degli abitanti di Cambiago dove si costruiscono le Colnago. Ma l’amore che gli appassionati di auto nutrono per “la rossa” non è certamente superiore a quello che i ciclisti hanno per la “Ferrari delle biciclette”. Ernesto Colnago, ottantasei anni compiuti in febbraio, ha la stessa grinta, la stessa carica, la stessa curiosità di quando, ragazzino tredicenne, si presentò in Viale Abruzzi a Milano sede della Gloria. “Uno storico marchio di biciclette con la famosa Garibaldina. Dovetti falsificare il documento di nascita perché non si poteva avere il libretto di lavoro prima di 14 anni. Facevo l’aiuto saldatore e tra i miei compagni c’erano Ernesto Formenti, pugile che ha conquistato la medaglia d’oro all’Olimpiade di Londra ’48 e Gian Maria Volontè, figlio di portinai, divenuto attore di fama”. Usava la bici non solo per raggiungere il posto di lavoro (“d’inverno andavo a prendere il tram a Villa Fornaci”) ma anche per confrontarsi con coetanei in gare prima di allievi e poi di dilettanti. “Una brutta caduta nella Milano-Busseto mi è costata la frattura del perone con relativa ingessatura e steccatura della gamba per cinquanta giorni. Non potevo muovermi da Cambiago quindi ho chiesto al titolare della Gloria, Andrea Focesi, di mandarmi a casa delle ruote da montare. Visto che venivamo pagati a cottimo, in una settimana ho guadagnato quello che a Milano intascavo in un mese. E poi mi sono fatto mandare delle biciclette, ogni settimana assemblavo venticinque Garibaldina”. Da qui l’idea di mettersi in proprio, aprire una piccola officina: “I miei genitori erano contadini, come tutti a Cambiago, c’era bisogno di qualcuno che riparasse le bici, unico mezzo di trasporto in campagna. Così, anziché farmi dare soldi dalla Gloria, mi facevo mandare il materiale necessario per le riparazioni nella mia bottega di cinque metri per cinque. Era il 1954, anno in cui ho incontrato Magni che ha cambiato la mia vita”. A distanza di tanto tempo Ernesto Colnago ricorda quell’incontro in ogni particolare. “Ogni tanto andavo a fare qualche giro in bici con Albani, Crippa, Recalcati, Arrigoni. Quel giorno c’era anche il signor Magni, all’epoca gli davo del lei, che si lamentava per un dolore alla gamba che lo infastidiva da qualche tempo. Dopo aver guardato la sua bicicletta gli ho detto che il male che accusava era causato da una pedivella non in asse e gli ho suggerito di passare dalla mia bottega per sistemarla. Al termine dell’allenamento il dolore era scomparso. Il giorno dopo mi mandò il suo massaggiatore di fiducia Isaia con la proposta di andare al Giro d’Italia. Prima però dovevo prendere contatto con il suo meccanico-costruttore, Faliero Masi che aveva l’officina al Vigorelli. Mi sono Ernesto Colnago


presentato con un mosquito, ovviamente usato, che avevo acquistato con un mio amico e Faliero appena mi vide disse che lui non riparava motori. Ma quando gli ho riferito della proposta di Magni ha dato il suo consenso, non prima però di avermi parlato di telai, forcelle, cambio, brugole, ma mai parlato di soldi.” Dopo quell’anno la vita professionale di Ernesto Colnago ha avuto un’accelerazione degna della Ferrari. Meccanico della Nivea Fuchs di Fiorenzo Magni che nel ’55 strappò il Giro al giovane Nencini con la complicità di Fausto Coppi, Ernesto Colnago costruì il suo primo telaio nel ’57 proprio per Gastone Nencini pilotato dall’ammiraglia da Fiorenzo Magni e Tano Belloni alla conquista della maglia rosa. “Da allora non ho più smesso di fare telai e assemblare bici cercando sempre di inventare qualcosa di nuovo come la piegatura delle forcelle a freddo, l’uso di materiali quali il titanio e il carbonio, la forcella dritta. Sono andato spesso controcorrente, mi hanno anche criticato ma alla lunga certe mie intuizioni si sono rivelate esatte tanto che tutti le hanno copiate. Dal 1970 le mie bici sono marchiate con l’asso di fiori che è diventato il simbolo dell’azienda”. Dai tempi della Nivea di Fiorenzo Magni alla UAE di Fabio Aru sono passati sessantaquattro anni. Il mondo è profondamente cambiato e il ciclismo? “Quando ho cominciato a fornire le mie biciclette alle squadre professionisti-

26

INBICI LIFESTYLE

che solo il capitano o al massimo un paio di corridori avevano a disposizione i modelli più sofisticati, per gli altri andavano bene le bici cosiddette di serie. Adesso i team del Pro Tour hanno 28-30 atleti ed io devo fornire a ciascuno quattro bici da strada e due da cronometro, non importa se un corridore deve puntare a vincere Giro o Tour e a un altro si chiede di sacrificarsi in qualche fuga da lontano per proteggere il capitano di giornata, ora tutti indistintamente hanno il diritto ad avere il meglio. Sei biciclette per ogni atleta sono un bel numero, a fine stagione mi vengono restituite ma per quella successiva devo sempre fornire modelli aggiornati perché c’è qualche piccola variazione, qualche innovazione, non dico miglioramenti sistematici ma qualche cosa di diverso rispetto ai mesi precedenti e quindi da me pretendono i modelli più aggiornati. Quelli restituiti cosiddetti ‘vecchi’, talvolta mai usati, restano qui in azienda. A tutt’oggi ho in casa una sessantina di biciclette che nulla hanno da invidiare a quelle che stanno usando Aru ed i suoi compagni e che metto in vendita in pratica al prezzo di costo. Invece ai tempi della Molteni di Merckx solo a lui dedicavo particolare attenzione, pensi che in un anno gli ho costruito ben 27 bici”. Il nome del fuoriclasse belga evoca un torrente di ricordi. Difficile sceglierne uno. “Era straordinario, sotto tutti gli aspetti, un perfezionista, persino maniaco per i


Ernesto Colnago con il campionissimo Eddy Merckx

dettagli. Per il mondiale di Mendrisio ‘71 gli ho preparato tre biciclette con tre diverse inclinazioni del tubo piantone: 16, 16.5, 16.8. Per provarle si è sobbarcato un allenamento di 380 chilometri, partendo dall’Abetone. Alla vigilia della gara, dal ritiro della nazionale belga mi ha chiamato perché lo andassi a trovare. Quando sono arrivato era in camera con alcuni compagni mentre osservava le tre bici perfettamente allineate perché infilate tra gli elementi del calorifero. Alla domanda ‘padrun, quale sceglieresti?’ ho risposto ‘quella da 16.5’ confermando la sua decisione. Nel toglierla dal calorifero, però ha storto ruota e forcella per cui sono stato costretto a fare le ore piccole per rimettere la bici in perfetto stato. Il giorno dopo il mondiale che ha vinto davanti a Gimondi, è venuto a casa mia per offrire a mia moglie il mazzo di fiori. Era l’anniversario del mio matrimonio”. Un rosario di nomi di corridori che hanno corso con le sue biciclette, da Motta a Dancelli, Zoetemelk, Baronchelli, Saronni, Bugno, Freire, Rominger, Argentin, Ballerini, Museeuws, Cancellara, Popovich, Zabel, Petacchi quelli che affiorano subito alla mente, ma è difficile ricordarsi più di 2500 nomi di un centinaio di squadre (“per me sono stati tutti come dei figli e per raccontare tutti gli aneddoti ci vorrebbe una settimana ma io devo lavorare, non ho tutto quel tempo”). Figli che gli hanno regalato 61 titoli mondiali e 11 olimpici. Un’altra svolta nella carriera del costruttore brianzolo, l’incontro con Enzo Ferrari.

LIFESTYLE INBICI

27


Ernesto Colnago con Fabio Aru (Bettiniphoto)

Più facile per Ernesto Colnago parlare dell’evoluzione delle sue biciclette. “Quando nel 1972 Eddy decise di tentare il record dell’ora, l’assillo di tutto il ciclismo era quello della leggerezza del mezzo. Si parlava di leghe leggere, di titanio, ma dove trovarlo, come lavorarlo? Pensate che ho dovuto spedire tre manubri in titanio a Detroit per farli saldare. Avevo praticato dei fori persino nella catena così che alla fine la bici del record pesava appena 5 chili e 750 grammi. Per quell’epoca fu ritenuta un vero e proprio gioiello”

“Sono andato da lui perché pensavo si potesse usare anche per le biciclette i materiali adottati dalla formula 1, il carbonio in particolare. Volevo capire e volevo imparare. Ho investito molto in quel progetto, lo stesso Ferrari mi metteva in guardia ‘tutte le volte che vieni qui è un costo per tè. Già, calcolato che le ricerche nei vari campi mi sono costate un miliardo abbondante, parlo di lire logicamente. La frequentazione con la Ferrari Engineering ha portato alla Concept, la prima bicicletta con tubi e congiunzioni in fibra di carbonio e poi mi ha permesso di sviluppare altri modelli. Una grande lezione avuta da Enzo Ferrari l’ho avuta a proposito della forcella. Mi ha dimostrato come quella diritta assorbisse meglio i colpi di quella curva. Da sempre avevo visto forcelle fatte in quel modo, mi ero ingegnato a varare una tecnica per la piegatura a freddo di quelle in acciaio, ero da un lato dubbioso e dall’altro scettico. Ma l’ho fatta quasi controvoglia, l’ho chiamata ‘precisa’ e l’ho montata sulla bici di Franco Ballerini che ha vinto la Roubaix del ‘95. È qui in esposizione ancora sporca di fango. In quegli anni per affrontare il pavé venivano adottati ammortizzatori nelle forcelle, ebbene i corridori che avevano scelto la ‘precisa’ mi avevano riferito che consentiva una guida più fluida e che attutiva meglio i colpi tanto che poi tutti l’hanno copiata adottandola forcella dritta”. Carbonio, titanio, alluminio, acciaio, un altro gioiello uscito da Cambiago per il record dell’ora di Tony Rominger che a Bordeaux nel novembre del 1994 sfondò il muro dei 55 orari. E addirittura l’oro. Sul volto di Colnago si stampa un sorriso. “È stato un mio cliente a farmi venire l’idea. Si era presentato in azienda perché voleva acquistare una bicicletta super. Gli ho mostrato vari modelli, diciamo i più sofisticati, e immancabilmente replicava ‘sì bella ma voglio di più’. Spazientito ad un certo punto gli ho detto ‘ma cosa pretendi di più, vuoi una bici d’oro?’ e subito la risposta ‘sì, la voglio d’oro’. Mi ero messo in un bel guaio ma ne sono uscito

28

INBICI LIFESTYLE

alla grande perché a Como ho trovato i fratelli Peverelli specialisti nella laminazione in oro. Fortunatamente nel loro impianto si poteva immettere il telaio così ho lanciato la bici d’oro che ho regalato a vari personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo”. Tra i beneficiari delle bici d’oro papa Paolo II (“ma quando gliela consegnai mi disse che non poteva usarla, così ne mandai una più turistica che usò nella residenza estiva di Castel Gandolfo”) e il sindaco di Milano, Carlo Tognoli. L’ultima (per ora) ‘invenzionè di Ernesto Colnago: i freni a disco. “Erano anni che ci pensavo, quando sono riuscito a risolvere il problema ho passato il progetto a Campagnolo, ma è stato Shimano a buttarsi sul prodotto tanto che oggi ha quasi il monopolio. Se trovo delle soluzioni non le tengo per me, lo scopo di un costruttore non può essere unicamente il guadagno. Mi piace cercare nuove soluzioni, punto soprattutto sulla sicurezza perché è il grande problema che il ciclismo deve affrontare”. Un’ultima considerazione, signor Colnago: tra i suoi gioielli c’è anche la bici elettrica? “Premetto che l’eBIKE, a mio giudizio, è il mezzo di trasporto dell’avvenire. La pedalata assistita, specie per gente di una certa età, consente di affrontare percorsi e distanze che sarebbero precluse. Non solo, in un mondo che sta conducendo una grande battaglia contro l’inquinamento, la bicicletta che è ecologica per definizione troverà sempre più spazio. Però io sono soprattutto un costruttore di bici da corsa e voglio continuare ad esserlo e non vedo spazio per la bici elettrica nel mondo dell’agonismo. Per questo motivo ho ceduto il mio nome all’Atala che le produce”.

Già, continua il parallelismo Ferrari-Colnago. Stavolta, però, a vincere è la bicicletta. Perché chiunque può pedalare sul mezzo usato da Fabio Aru, ma nessuno (tranne gli addetti ai lavori) può andare in giro con la formula 1 pilotata da Sebastian Vettel.



L’ombelico del mondo a cura della redazione

Tra sport, relax e divertimento, sulla spiaggia di Cervia un santuario consacrato alla cultura del wellness. Dai convegni all’Ironman, ecco gli eventi più importanti dell’estate 2018 È l’epicentro dell’evento, l’ombelico della grande festa consacrata al ciclismo. Sulla spiaggia dorata di Milano Marittima, una delle località più glamour della Riviera Adriatica, lo stabilimento balneare Fantini Club si colloca su un’area complessiva di 15.000 mq e con un’ampiezza fronte mare di oltre 100 mt. Fantini Club è molto più di uno stabilimento balneare. Organizzato con la formula del “villaggio vacanze”, rappresenta - ormai da decenni - un punto di riferimento per gli amanti dello sport, del wellness, del mare e delle vacanze all’insegna del buon vivere.Una struttura moderna, ricca di comfort e servizi, ma sempre all’insegna della 30

INBICI LIFESTYLE

rinomata ospitalità romagnola. Al Fantini Club vivrete le vostre vacanze e il vostro tempo libero godendo di servizi di lusso, senza rinunciare però ai piaceri e alle eccellenze che il territorio offre: buon cibo, locali alla moda, eventi, natura e comfort a cinque stelle. All’interno del Fantini Club campi e attrezzature per ogni tipo di sport: palestra attrezzata Technogym, campi sulla sabbia, basket, windsurf, canoa e vela. E per gli amanti del wellness, da non perdere il centro benessere & Spa in riva al mare (il Fantini Wave Spa), vera oasi di relax su 500 mq di green, dove lasciarsi coccolare, con percorso sensoriale, massaggi e trattamenti. In occasione della Granfondo al Fantini Club sono a disposizione tutti i servizi pre e post gara: ritiro dei pacchi gara, segreteria, sala stampa con diretta tv, area hospitality, premiazioni,

parcheggio bici e pasta party finale (aperto anche agli accompagnatori). Da marzo ad ottobre Fantini Club vi offre un ricco calendario di eventi e attività, sportive e non, tutte all’insegna del divertimento sulla spiaggia di Milano Marittima. Nel mese di maggio (il 13), ad esempio, è in programma il Triathlon Sprint Cervia – Milano Marittima, mentre il 27 sarà organizzato un convegno dal titolo “Lo sport fa viaggiare”. Dal 23 al 24 giugno il Trofeo di Beach Basket 3X3 e, nello stesso weekend, spazio al beach tennis con il Trofeo Sportur riservato ai più piccoli. E l’estate proseguirà con una ricca carrellata di eventi che culminerà il 22 settembre con il celebre “Ironman”, l’evento planetario che Cervia ospiterà – in esclusiva europea - per il secondo anno di fila.


…E VIVI LA SPIAGGIA AL 100%

Sul mare di Cervia-Milano Marittima, Fantini Club è un luogo unico dove potrai gustarti tutti i piaceri della vita di spiaggia: sole, movimento, food & drinks, relax e tanto divertimento. In più, Fantini Club è location ideale anche per party, eventi, wedding e business meeting.

fantiniclub.com

fantiniclub.com

Tel. +39 0544 956519 - Fax. +39 0544 974501 info@fantiniclub.com Lungomare G. Deledda 182, Cervia - Milano Marittima (RA)


32

INBICI LIFESTYLE


SCATTO D’AUTORE DAY 2 470 JUNIOR WORLD CHAMPIONSHIP CIRCOLO NAUTICO CERVIA CERVIA, 27 GIUGNO - 3 LUGLIO 2014 ®

Zerogradinord

LIFESTYLE INBICI

33


Gran Fondo Via del Sale

Area Expò

da record sotto i cieli di Cervia a cura della redazione

PiĂš di un chilometro di splendido lungomare interamente dedicato ai grandi marchi della bike-economy 34

INBICI LIFESTYLE


Trascorrere la domenica del 6 maggio o l’intero weekend a Cervia in occasione della Granfondo Via del Sale si traduce in un vasto ventaglio di opzioni che spigolano dallo sport alla musica, dalla vita di spiaggia ai percorsi gourmet, dagli appuntamenti per i campioni in erba alle ricche proposte del Fantini Club. (www.fantiniclub.com)

Il fitto programma della 22ª edizione è un vivace contenitore di iniziative ed eventi che soddisfano tutti i palati, in primis gli appassionati della bicicletta e le loro famiglie, ma non solo.Prima imperdibile tappa sarà la visita

all’area EXPO, polo outdoor dai numeri da record, che ogni anno cresce e si snoda su un chilometro di lungomare, dove esporranno più di cento aziende di settore con tutte le loro novità da testare. Presenti all’appello brand tecnici di primo piano, con particolare at-

tenzione al settore abbigliamento ed integratori, senza tralasciare le news dei comparti accessori e bike. Anche quest’anno nessun ticket d’ingresso: accedere all’area Expo è infatti totalmente gratuito ed è un’ottima occasione per conoscere le nuove proposte di LIFESTYLE INBICI

35


settore, passeggiando in relax sul lungomare di Cervia. Tra le new-entry dell’area expo citiamo Rose Bike, storico marchio tedesco che presenterà le sue bici da corsa. Perla fra le perle la nuova X-LITE, risultato di oltre 110 anni di esperienza nel mondo del ciclismo.

Presenti anche i brand storici della bike-economy, come Campagnolo, Enervit, Unipol Banca e Selle San Marco, anche sponsor della manifestazione. E porterà la firma del prestigioso marchio vicentino di selle anche il pacco gara che, a breve, verrà svelato, per la gioia di tutti i partecipanti.

L’EXPO APRIRÀ I BATTENTI • venerdì 4 maggio dalle ore 15 alle ore 20 • sabato 5 maggio dalle ore 9 alle 22.

LE ISCRIZIONI ALLA RASSEGNA SONO ANCORA APERTE, FARLO È SEMPLICE E RAPIDO, BASTA COLLEGARSI AL SITO UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE E CLICCARE SUL TASTO ISCRIZIONI BEN IN EVIDENZA. LA 22° GRANFONDO VIA DEL SALE È PROVA DEI SEGUENTI CIRCUITI:

• Prestigio 2018 Campionato Nazionale ACSI • Challenge Alè • Trofeo SAP Sport Ravenna • Trofeo CESP Campionato Italiano Medici e Odontoiatri, • INBICI TOP CHALLENGE, • AIMANC Associazione Italiana Magistrati Avvocati Notai Ciclisti • Campionato Italiano ANIAC Associazione Nazionale Ingegneri Architetti CiclistiZerowind Show (Info granfondoviadelsale.com) 36

INBICI LIFESTYLE



COSMOBIKE 2018

Il salone delle bici per tutti a cura della redazione

Presentata a Verona, davanti a Francesco Moser, la nuova edizione della fiera-bike più importante ed innovativa d’Italia. Tre giornate di fullimmersion nel mondo della bicicletta per mettere in contatto i grandi buyers del settore ed offrire ai visitatori l’anteprima assoluta delle novità 2019 Un’edizione rinnovata, con tante sorprese, per rilanciare con entusiasmo il format della fiera, aggiustando le criticità e valorizzando gli aspetti vincenti della manifestazione. Presentato come il “Salone delle bici per tutti”, torna dall’8 al 10 settembre 2018 alla fiera di Verona il Cosmobike che si aprirà virtualmente un giorno prima con le iniziative “outdoor demo” dedicate ai veri bike-addicted che avranno l’opportunità di sperimentare su tracciato tutte le novità del settore in uscita nel 2019. Alla presenza di Francesco Moser, il project management della rassegna Paolo Coin ha illustrato le 38

INBICI LIFESTYLE

novità salienti della più importante fiera italiana della bicicletta, sottolineando le sconfinate potenzialità promozionali della rassegna veronese e ripercorrendo i numeri esaltanti dell’ultima edizione: 59.875 visitatori, 366 espositori, 96 aziende provenienti dall’estero, 15mila test effettuati, 348 giornalisti accreditati: “Dagli operatori professionali ai 52 top buyers esterni provenienti da 14 paesi, dal ciclista professionista fino al cicloturista, lo scorso anno - ha ricordato Coin - abbiamo ospitato un pubblico straordinario. E anche sui mezzi di comunicazione di massa, il Cosmobike ha ottenuto risultati strabilianti con una rassegna stampa di 485 articoli, oltre 40mila follower targetizzati sui social e quasi 73mila visualizzazioni video su youtube”. Un’edizione che, mai come questa volta, spigolerà tra i due grandi vertici della filiera bike: da una parte gli espositori, a cui verrà garantita una vetrina di prestigio internazionale ed un momento unico di sintesi del mercato, e dall’altra gli appassionati di bicicletta, il grande popolo del pedale che, destreggiandosi tra le numerose aree espositive tematiche, si godranno sì le primizie del mer-

cato, ma anche tante iniziative legate al turismo green, al vintage, alla sicurezza e, in generale, alla cultura della bicicletta. Tra le novità dell’edizione 2018 il premio Cosmobike Tech Award dedicato alle aziende che si distinguono nel settore ciclo per tecnologia, innovazione e attenzione agli stili di vita. All’interno della fiera verrà inoltre allestita una sezione “legend” dedicata alla grande tradizione italiana ed europea del ciclismo con un’area espositiva interamente dedicata al glorioso passato della bicicletta per interpretare al meglio le prospettive del futuro. Confermati nei padiglioni i vari settori merceologici: dall’abbigliamento tecnico alle biciclette, dal segmento cicloturistico agli integratori alimentari, dalla componentistica professionale ai vari eventi dedicati al mondo composito della bicicletta. Guest-star dell’ouverture veronese, come detto, il grande Francesco Moser, che ha espresso parole di grande apprezzamento per la kermesse scaligera, sottolineandone la crescita importante e avanzando una sua personale proposta: “Perché non offrire il biglietto gratis a tutti coloro che verranno al Cosmobike in bicicletta?”.


IL SALONE DELLE BICI PER TUTTI THE BIKE EXHIBITION FOR EVERYONE

Verona 8 - 10 Settembre / September 2018 COSMOBIKE OUTDOOR DEMO 7 Settembre / September 2018


// L’INTERVISTA

IL PUNTO DI VISTA

L’altra metà del cielo a cura di Gian Luca Giardini

Sono più determinate, più tenaci, mentalmente più solide e sanno organizzarsi con i tempi. Per queste ed altre mille ragioni anche nel ciclismo… il futuro è donna!

A dare una spinta fortissima all’aumento dei praticanti del nostro sport preferito concorrono, in maniera determinante ed ora più che mai, le donne! In linea teorica sono il 50% della base e già questo dato, all’apparenza trascurabile, è un indizio interessante da cui partire. Ormai il ciclismo non è più lo sport del “ciao Mama”, ma un vero e proprio fenomeno di costume. Con le sue mode, le sue tendenze e, diciamolo pure, con un appeal crescente anche in ambienti apparentemente più snob ed elittari. E quando uno sport ed un ambiente diventano fashion, immancabilmente le donne ne vengono attratte. La grande differenza rispetto ad altri ambienti è che ne diventano velocemente parte integrante, a volte con passione molto superiore ai maschi. Ne vengono letteralmente travolte. Trascinando così altre cicliste e conseguente-

40

INBICI LIFESTYLE


Chi è Gian Luca Giardini Giornalista sportivo esperto di ciclismo, Conduttore televisivo del programma “Inbici passione sui pedali”.

mente altri uomini… Per l’altra metà del cielo non esistono problemi di distanza, di meteo o d’orario! Loro, a differenza di noi uomini, sono già allenate a fare molte cose contemporaneamente, figuriamoci cosa ci vuole ad organizzare un’uscita in bicicletta! La scusa che non vogliono sentire è: non ho tempo! Non è contemplato nel loro vocabolario, e ci sono dimostrazioni palesi. Nella convulsa Milano, ad esempio, vive Alberta, avvenente ultra cinquantenne, creativo pubblicitario e mamma di una ventenne e che è divenuta ciclista proprio in occasione del parto. Gli fu regalata una bicicletta da corsa che velocemente gli ha fatto dimenticare i suoi trascorsi giovanili nel basket, per passare gradatamente da brevi passeggiate lungo il Naviglio a gite in collina, per sfociare nella Maratona delle Dolomiti. Si allena 3-4 volte a settimana percorrendo 6-8000 km l’anno. Quando può con il suo gruppo “Turbolento” oppure in solitaria, con la sola compagnia di una fiammante Cinelli Superstar con freni a disco! Molto esperta di gite autogestite, amerebbe poter partecipare ad un viaggio organizzato in luoghi accattivanti... e prima o poi lo farà, vedrete! Sulla stessa lunghezza d’onda Katia, 47enne di Torino, sposata e customer service di un’importante azienda. Nel 2000 ha iniziato con lo spinning tre volte a settimana, poi è passata alla MTB, quattro anni fa l’approccio con la “più elegante” bici da strada! È partita subito forte; una Bianchi, poi una Pinarello ed ora una BMC con cambio elettronico e freni a disco. Praticamente il top dell’equipaggiamento! Esce spesso da sola o con un amico, non partecipa a gare ma preferisce godersi il paesaggio improvvisando i percorsi. E comunque, i capi rari e molto tecnici, con gli abbinamenti curati, non gli impediscono di percorrere 8000

km l’anno. Bello anche l’esempio di Beatrice, graziosa 32enne albergatrice veronese con un breve passato nelle categorie giovanili. Dopo qualche anno di assopimento, il regalo della Taurus del nonno le ha riacceso la passione. In sella alla sua De Rosa Protos percorre 7/8000 km l’anno e partecipa ad una decina di gran fondo, gli piace prender parte a vacanze ciclistiche organizzate, questo anche per motivi professionali (e come motivazione non è affatto male!). Naturalmente anche lei ritiene l’importanza del look in bicicletta fondamentale! La più ruspante e pragmatica Cristina, romagnola purosangue, sostiene che la frase “non ho tempo per allenarmi non deve esistere”. E dobbiamo dire che lei ne è la prova vivente: 47enne con un marito, due figlie adolescenti ed una casa da seguire, lavora part-time in una gelateria e nel tempo libero dà una mano

nell’agenzia assicurativa del marito. Da oltre 25 anni pratica il cicloturismo, partecipa ad una decina di gran fondo tra le più belle ed impegnative, percorre sulla sua Bianchi fiammante almeno 20.000 km l’anno. Rigorosamente con la sua divisa completa degli “Aquilotti Cervia”. Un mito! Ma come fa? Semplice: “mi alzo un’ora prima…”. Intervistando queste ragazze mi ha colpito una affermazione di Katia che sintetizza benissimo i sentimenti di tutte quante: “Quando esco in bici mi sento benissimo, appagata! Dopo una salita, la discesa è tutta un sorriso. È la mia valvola di sfogo!”. Noi uomini sosteniamo spesso di non aver tempo per allenarci e quelli che vanno più forte lo fanno esclusivamente perché sono più liberi... Invece, tante volte, i limiti sono unicamente dentro di noi.

LIFESTYLE INBICI

41


NOVITÀ IN RETE

Siglato l’accordo fra il gruppo editoriale e il service Pulse Media Group Srl you tube

oltre 4.000.000 visualizzazioni

inbici.net

150.000

visite/annue

il magazine

social network

120.000

oltre 80.000 followers

copie/annue

Tra gli appuntamenti clou la Settimana Internazionale Coppa e Bartali, il Giro dell’Appennino, il Trittico Lombardo e Il Giro dell’Emilia Una nuova incredibile esclusiva InBici per tutti gli appassionati di ciclismo. Negli ultimi giorni di febbraio, il gruppo editoriale ha siglato un accordo con la Pulse Media Group Srl, il service televisivo che detiene i diritti di produzione e distribuzione digitale (per l’Italia ed il mondo) di tutte le corse del circuito Ciclismo Cup 2018. Si tratta di un carnet di appuntamenti di grande prestigio che comprende, fra le altre, la Settimana Internazionale Coppa e Bartali, il Giro dell’Appennino, il Trittico Lombardo, Il Giro dell’Emilia e tante altre corse

42

INBICI LIFESTYLE

storiche del calendario italiano. In virtù di questo nuovo accordo, il gruppo Inbici - attraverso le sue piattaforme social - potrà trasmettere le dirette di tutte le gare del circuito 2018. Basterà infatti collegarsi alla pagina facebook @inbicimagazine per seguire in esclusiva web le gare più avvincenti del calendario italiano. Dopo il Trofeo Laigueglia ed il Gp Industria e Artigianato, gli appassionati di ciclismo potranno seguire, in diretta social, la Settimana Internazionale Coppi e Bartali dal 22 al 25 marzo e il Tour of the Alpès dal 16 al 20 aprile. A seguire Giro

dell’Appennino, Ionica Race, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Giro della Toscana, Coppa Sabatini, Memorial Marco Pantani, Trofeo Matteotti, Giro dell’Emilia, GP Beghelli e gran finale il 9 ottobre con la Tre Valli Varesine.

“L’accordo - spiega l’editore Maurizio Rocchi - segna un nuovo importante salto di qualità per il nostro gruppo editoriale che, dopo aver investito tanto nel magazine, nel sito web e sui social, da quest’anno ha acquisito anche i diritti televisivi delle più importanti corse italiane da trasmettere in digitale sulla nostra pagina facebook. Si tratta di un passaggio importante perché, dopo una leadership ormai riconosciuta nel settore granfondistico, InBici diventa un protagonista importante anche sul mercato del ciclismo professionistico”.



Pedalate

La sicurezza nelle corse è un tema serio che va gestito e curato da personale altamente qualificato. La Gran Fondo Via del Sale, in questo senso, è una delle manifestazioni più “sicure”. Ne parliamo con Silvano Antonelli, presidente e fondatore del G.S.

a rischio (quasi) zero

Sicurezza nelle gare ciclistiche: la parola a Silvano Antonelli, presidente e fondatore del G.S. Progetti Scorta a cura della redazione

Progetti Scorta, direttore di corsa, un vero luminare nel tema della sicurezza nelle gare ciclistiche. Ispiratore della introduzione nel Codice della Strada delle Scorte Tecniche e degli Addetti alle Segnalazioni Aggiuntive, organizzatore del “Giorno della Scorta” e del “Premio Sicurezza”, Consigliere regionale della FCI Emilia-Romagna, Antonelli è l’uomo che - ciclisticamente parlando - fa rima con sicurezza. Presidente Antonelli, oggi le Granfondo sono “sicure”? In un’indagine svolta dal nostro Gruppo, su un campione di 2.388 cicloamatori, il 69% di questi ha giudicato “sufficiente” il livello di sicurezza nelle Granfondo. Un dato incoraggiante, che premia lo sforzo sostenuto dagli organizzatori, che tranquillizza le Forze di Polizia e che rende merito a chi si è battuto in questi anni perché le manifestazioni ciclistiche avessero una loro specifica considerazione nel Codice 44

INBICI LIFESTYLE

della Strada. Segnalo però che in alcune aree del Paese sono ancora troppi i casi dove la sicurezza è sottovalutata tanto dagli organizzatori quanto dai “pedalatori”. Quali sono state le tappe più significative che hanno portato ad un apprezzabile grado di sicurezza nelle Granfondo e nelle gare ciclistiche in genere? Il momento-chiave è stata l’introduzione delle figure della Scorta Tecnica e degli Addetti alle Segnalazioni Aggiuntive inserite nel C.d.S. rispettivamente nel 2003 e nel 2008. Molto importante è stato poi il successivo processo formativo ed abilitativo di migliaia di volontari (motociclisti e personale appiedato) che un tempo svolgevano la loro funzione di scorta attrezzati solo di passione mista a tanta improvvisazione. Di straordinaria efficacia, infine, è stata l’introduzione della sospensione temporanea del traffico in occasione del transito della gara ciclistica. Attualmente, si sta facendo qualcosa di particolare per migliorare ulteriormente la sicurezza?

Si sta facendo tanto e un po’ ovunque ma, dovendo scegliere qualcosa di strategico, indicherei la scelta fatta dal Coni di obbligare tutti gli Enti di Promozione Sportiva ad adottare regolamenti tecnici simili tra loro ed in perfetta sintonia con quello della Federazione di riferimento, allo scopo di realizzare ovunque standard organizzativi sufficienti per qualità e sicurezza. Ci saranno novità nel prossimo futuro? Mi auguro fortemente di sì. Accogliamo con favore la spinta da parte del Ministero dell’Interno che intende ampliare le figure con compiti ausiliari di Polizia, con riferimento specifico anche alle gare ciclistiche, che in tal modo verrebbero a beneficiare di maggiore sicurezza in conseguenza del riconoscimento giuridico e dei maggiori poteri attribuiti al personale addetto ai servizi di scorta. Un processo fortemente sostenuto dalla stessa Polizia Stradale, che in ogni caso resterà sempre il riferimento assoluto per la sicurezza delle nostre manifestazioni.



INBICI TOP CHALLENGE

Cervia 4°tappa dell’InBici Top Challenge a cura della redazione

La Gran Fondo Via del Sale sarà valida come quarta tappa ufficiale dell’InBici Top Challenge, il circuito granfondistico che include le più prestigiose corse italiane con ben sei regioni rappresentate (Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto, Liguria e Trentino Alto Adige).

Alla consolle organizzativa, come sempre, l’Asd Inbici Cycling Team che - in virtù di una lunga esperienza nel mondo del ciclismo - ha selezionato per questo nuovo circuito otto tra

46

INBICI LIFESTYLE

le più affascinanti gran fondo del Belpaese, quelle che, oltre ad avere una valenza tecnica di prim’ordine, si svolgono in territori di grande suggestione e che sanno abbinare al pathos della gara anche il patrimonio storico e naturalistico di località turisticamente all’avanguardia.

Tra le novità dell’edizione 2018 la “Racing Cup”, ovvero uno speciale riconoscimento che premierà gli abbonati più costanti, tenaci e fedeli. Il premio verrà infatti consegnato a tutti coloro che porteranno a termine le otto gare del circuito. Le maglie dei leader saranno impreziosite dai loghi di due prestigiosi partner del circuito: l’Apt di Trento Monte Bondone e Valle dei Laghi e l’azienda Velosystem.


Tante sorprese anche nell’area dell’InBici Top Village, dove sarà sempre presente il maxi-pullman granturismo con un’officina meccanica riservata agli abbonati per risolvere i piccoli inconvenienti tecnici prima della partenza gestita dall’ex professionista Walter Delle Case.

Nell’area expò di InBici, come nelle scorse edizioni, si potrà ritirare il pacco-gara, evitando le lunghe file della vigilia. E durante la visita nel villaggio si potrà gustare gratuitamente un caffè espresso e, nello stesso tempo, visitare il piccolo store dove acquistare, a prezzi scontatissimi, i celebri integratori Inkospor e tutti i prodotti del merchandising InBici. Dopo l’appuntamento cervese il calendario dell’InBici Top Challenge farà tappa tra Cattolica e Gabicce

Mare per la Gran Fondo degli Squali. Il 10 giugno si sale in alta quota con la novità della “3 Epic Cycling – Tre Cime di Lavaredo”, corsa per grimpeur di razza. Il 24 giugno si resta in altura con la Gran Fondo Gavia & Mortirolo all’Aprica(So), mentre il gran finale è sempre fissato a Trento, quando l’8 luglio si celebrerà una nuova edizione della Gran Fondo “La Leggendaria Charly Gaul”.

Anche quest’anno, infine, il circuito propone una “prova jolly”, a cui gli abbonati dell’InBici Top Challenge potranno partecipare gratuitamente. Si tratta della Gran fondo Nevio Valcic, che si disputerà il 27 maggio in Croazia.

LIFESTYLE INBICI

47


10

Domande a...

“Così Shimano

conquisterà il Belpaese”

Da poco più di tre anni il colosso giapponese ha aperto una piattaforma anche in Italia. Marco Cittadini: “Gamma di prodotti sempre più evoluta e formazione verticale per gli addetti alle vendite. Così vinceremo le sfide del futuro”

Quando si parla di Shimano ogni presentazione appare superflua. Perché poche aziende, nel mondo del ciclismo, possono vantare un’immagine così prestigiosa e longeva. Da poco più di tre anni, il colosso giapponese

48

INBICI LIFESTYLE

ha aperto una piattaforma anche in Italia, dove già da tempo deteneva una grande fetta del mercato. Una sfida con nuove premesse, ma gli obiettivi di sempre: incrementare i fatturati e confermarsi come il marchio ciclistico più noto del pianeta. Nell’ufficio marketing

e comunicazione lavora un professionista di primissimo livello - Marco Cittadini – una delle figure di riferimento di Shimano Italia a cui è stato affidato il compito di promuovere il brand anche nel Belpaese. Con lui, spigolando tra presente e futuro, vi raccontiamo


Marco Cittadini

i progetti e le strategie di sviluppo del grande marchio nipponico. Cittadini, quali sono gli andamenti di mercato del vostro marchio in Italia? “Shimano Italia che – è bene ricordare - è nata solo nel settembre del 2014, è un marchio in grande salute ed in costante espansione. E questo, bisogna ammetterlo, anche grazie alla nascita

e, soprattutto, al consolidamento di nuovi filoni di mercato, come ad esempio le biciclette a pedalata assistita o il segmento ‘gravel’ che hanno dato nuovo impulso a tutta l’industria della bicicletta. L’Italia mantiene certamente le sue peculiarità culturali ed il settore strada è storicamente quello predominante, ma anche nel nostro paese questi nuovi fenomeni si stanno affermando in maniera sempre più radicata con volumi d’affari non più trascurabili”. Shimano, a dispetto della concorrenza, conserva un’importante fetta di mercato anche nel mondo delle Mtb… “È un settore che seguiamo con grande interesse, anche perché ci intriga, in particolare, la sfida con Sram che, con Shimano, rappresenta il player dominante a livello mondiale. È una concorrenza impegnativa che ci stimola a fare sempre meglio, tutto a vantaggio dell’utenza finale che si ritrova sul mercato una gamma di prodotti sempre più validi”. Qual è il rapporto di Shimano con la

di Mario Pugliese

“Gran parte dei negozi, come noto, hanno problemi di cash flow, ma per noi sono partner prima che dealer e quindi con loro cerchiamo, oltre che di condividere i successi, anche di affrontare le difficoltà” rete distributiva italiana? “Gran parte dei negozi, come noto, hanno problemi di cash flow, ma per noi sono partner prima che dealer e quindi con loro cerchiamo, oltre che di condividere i successi, anche di affrontare le difficoltà. Come strategia aziendale investiamo tanto nella formazione verticale degli addetti alla vendita, soprattutto oggi che l’acquisto di un prodotto non è più solo un mero scambio merceologico, bensì un’interazione che si fonda su un rapporto consulenziale, per non dire confidenziale. Su questo versante, noi facciamo la nostra parte fino in fondo, partecipando agli eventi e rendendoci disponibili, con i nostri tecnici, per ogni necessità”. Ma i negozi sono sempre all’altezza delle aspettative aziendali? LIFESTYLE INBICI

49


10 DOMANDE A MARCO CITTADINI

“In molti casi sì, in altri – è innegabile – si ha la percezione che di strada da fare ce n’é ancora tanta. Ad esempio, quando visitando alcune officine mi accorgo che non c’è un computer, capisco subito che, rispetto alle esigenze di Shimano, c’è qualcosa che non va. Perché, ad esempio, per i gruppi di matrice elettromeccanica i settaggi passano inevitabilmente dall’utilizzo di un software”. In effetti, con uno sviluppo così intensivo della tecnologia, non è semplice per i punti vendita tradizionali restare al passo con i tempi… “È senza dubbio un passaggio complesso che, tuttavia, non ci preoccupa. Perché, in fondo, si tratta di una rivoluzione che l’Italia ha già vissuto nel mercato delle automobili quando, negli anni 70-80, le grandi case automobilistiche cominciarono ad inserire il computer nelle vetture di nuova concezione. Anche in quel caso, l’officina che lavorava esclusivamente con grimaldello e chiave inglese si trovò impreparata, ma poi, col tempo, quasi tutti si aggiornarono dotandosi della strumentazione necessaria per la manutenzione. Fu un passaggio epocale, ma alla fine assolutamente naturale. E da quell’istante, anche in Italia, si iniziò finalmente a parlare di post-vendita”. Un concetto che sta molto a cuore a Shimano… 50

INBICI LIFESTYLE

“Certo ed è la filosofia che ci ha portato ad inaugurare in tutto il mondo gli Shimano Service Center o gli Shimano Point, dove il cliente, trova un’assistenza di primissimo livello per qualsiasi necessità. È una formula vincente che, anche in Italia, stiamo cercando di promuovere sia verso i negozianti che verso il consumatore finale”. Qual è il punto di vista di Shimano Italia sulle fiere di settore? “Noi produciamo componenti, dunque il dibattito ci riguarda fino ad un certo punto. In ogni caso, mi pare ormai assodato, la dicotomia è fra la fiera campionaria, sul modello di Euro Bike, e la fiera impostata sui bike-test e quindi costruita più sul concetto di ‘esperienza’. Sintetizzando, in un caso testi l’articolo, in un altro vivi l’anteprima. Ogni opinione è legittima, per carità, ma dal mio punto di vista sono due format più complementari che antiteci”. Dunque, qual è la soluzione ottimale? “Io non sottovaluterei la legge dei numeri: in una fiera campionaria gli spettatori raggiungono le 40-50mila unità, mentre se parliamo di test, per una questione logistica, in un evento non si superano mai i 5mila bike-test. Io credo che la discussione sia viziata da un equivoco di fondo, ovvero la convinzione secondo cui la prospettiva più corretta sia sempre quella di chi investe nell’evento fieristico. A mio modesto parere, invece, per

trovare le giuste soluzioni o il giusto compromesso, bisognerebbe iniziare a mettersi più dalla prospettiva del consumatore finale”. Freni a disco: il mercato road ha ormai imboccato questa direzione, anche se permangono le riserve… “I freni a disco sono l’approdo naturale di un percorso evolutivo che, al di là delle varie correnti di pensiero, hanno portato ad un innegabile miglioramento dei dispositivi frenanti, soprattutto in condizioni di bagnato e di sterrato. Permane qualche dubbio, a mio modo di vedere piuttosto pleonastico, sulla sua presunta pericolosità, ma in realtà la bicicletta, da sempre, dispone di componenti potenzialmente pericolosi, come ad esempio la corona esterna. Cito, per tutti, il caso della caduta di Ventoso alla Parigi-Roubaix di due anni fa: subito si puntò il dito sul disco del freno, in realtà, da un’analisi più accurata, ci si rese conto che a procurargli la ferita alla gamba sinistra era stata la corona”. Perché allora questi pregiudizi? “Se devo essere sincero, certe discussioni mi sembrano più ispirate da ragioni di business che da una reale disamina della situazione. In ogni caso, se restiamo nell’ambito delle esperienze, mi pare che i freni a disco abbiano portato significativi miglioramenti e, proprio per questo, credo che non si tornerà più indietro”.


#marcialonga @marcialonga_ marcialonga.it

27·05·2018

Get involved_

12THEDITION 80Km_135Km

Marcialonga cambia nel simbolo che l’ha rappresentata per più di 45 anni. Il nuovo logo racchiude in una perfetta sintesi tutti i nostri valori, il nostro territorio e la nostra storia. Il risultato è un marchio moderno, forte e rigoroso che diverrà simbolo indissolubile di un movimento sportivo che raccoglie più di 15.000 atleti ogni anno in 3 discipline differenti: Sci di Fondo, Ciclismo, Corsa. Questo corpo rappresenta tutta la bellezza del gesto atletico, fuso nell’essenza minimalista del nostro nuovo logo. Benvenuti nella nuova MARCIALONGA: Get involved_

02·09·2018

27·01·2019

Get involved in our events!


Cervia

la perla della costa Alla scoperta delle meraviglie della riviera romagnola tra antiche rievocazioni, pinete secolari, wellness, notti di divertimento ed eccellenze a tavola a cura della redazione

52

INBICI LIFESTYLE


CITATA GIÀ DA DANTE ALIGHIERI NELLA DIVINA COMMEDIA (INFERNO, CANTO XXVII), CERVIA NASCE COME CENTRO DI PRODUZIONE DEL SALE PER POI TRASFORMARSI COL TEMPO IN UNA DELLE LOCALITÀ TURISTICHE PIÙ APPREZZATE D’ITALIA, IN VIRTÙ DI UNA RARA ALCHIMIA PROPOSITIVA CHE ALL’AMPIA GAMMA DI SERVIZI UNISCE UN TERRITORIO UNICO, UNA PREZIOSA DIMENSIONE A MISURA D’UOMO E LA POSSIBILITÀ DI SPOSTARSI AGILMENTE TRA LE LOCALITÀ – MILANO MARITTIMA, PINARELLA E TAGLIATA – CHE NE COMPLETANO L’ESCLUSIVA VARIETÀ. LA MAGIA DI UNA FULL IMMERSION NELLA NATURA Fin dalle sue origini il legame di Cervia con la natura è forte e inscindibile. Si narra infatti che quando la città era interamente circondata dai boschi e dalle foreste, uno dei maggiori frequentatori di questi spazi verdi fosse il vescovo di Lodi, il quale un giorno, mentre passeggiava in pineta, si imbatté in un cervo, che, riconosciutolo come funzionario di Dio, gli si inginocchiò davanti in segno di devozione. Da quel giorno risultò naturale chiamare la città Cervia, non solo per ricordare lo straordinario avvenimento, ma anche considerando che nelle pinete limitrofe i cervi erano particolarmente numerosi. A tutt’oggi Cervia vanta un importantissimo patrimonio di aree verdi e uno sviluppo turistico in totale armonia con l’ambiente la cui attenta salvaguardia e valorizzazione ha assicurato alla città dal 2007 la garanzia del marchio “EMAS”. Cervia è stato il primo comune romagnolo e della costa regionale ad essere certificato e tra i pochissimi in Italia ed in Europa. Il suo enorme patrimonio è caratterizzato dalla secolare pineta di Milano Marittima, che si estende per circa 260 ettari. Negli anni ’60 in 23 ettari di bosco è stato realizzato il Parco Naturale, dove si possono osservare mucche cavalli caprette, conigli, cigni, pavoni e cervi, simbolo della città. Una fascia di pineta costituisce un importante polmone verde tra l’arenile e le località di Pinarella e Tagliata. 827 ettari sono invece l’estensione delle saline, scrigno naturalistico di rara bellezza fruibile attraverso visite guidate a piedi o in barca organizzate dal Centro visite Saline. Varie le specie di avifauna osservabili fra cui pittime reali, aironi, cavalieri d’Italia, martin pescatore e naturalmente le colonie di fenicotteri rosa che superano i 2000 esemplari. Nel periodo estivo sono possibili anche escursioni in notturna, dedicate all’osservazione delle stelle. Davvero di grande fascino è l’area di produzione artigianale del sale “dolce”, il pregiato sale integrale dal gusto morbido e delicato. Da giugno a settembre vengono organizzate visite gratuite per mostrare il lavoro dei salinari con gli antichi attrezzi in legno e si può raccogliere il sale assieme a loro. Questo avviene nella salina Camillone, l’unica rimasta intatta delle 150 esistenti prima della trasformazione e passaggio al sistema di produzione industriale. I fanghi e le acque madri delle saline – dalle importanti proprietà terapeutiche sono utilizzate nei trattamenti delle Terme di Cervia.
Estremamente suggestivo inoltre il tramonto, quando i colori accesi nel cielo sfumano dall’arancio al viola e si riflettono sulle acque dei bacini salanti. Per il più fedele amico dell’uomo invece sono riservate delle aree di “sgambamento” che permettono di lasciare liberi gli animali per correre in sicurezza e sempre nel verde. Cervia e le sue località sono inoltre caratterizzate dalla lunga spiaggia di sabbia fine, da servizi di prim’ordine offerti negli oltre 200 stabilimenti balneari e dal prestigioso servizio di salvataggio che vigila ogni giorno sul mare. La spiaggia di Pinarella e Tagliata, anche per la naturale fascia di pineta che la costeggia, offrendo ombra, zone attrezzate per pic-nic e giochi per bambini, è stata definita dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club “perla naturale” della riviera. Cervia ogni anno dal 1999 espongono con orgoglio la Bandiera Blu, riconoscimento rilasciato ad attestazione della qualità del mare e dei servizi dalla Foundation for Environmental Education. E ancora, per gli amanti del mondo faunistico, le località offrono la Casa delle Farfalle e degli Insetti: una grande serra di 500 mq che accoglie centinaia di farfalle libere, in un caratteristico ambiente tropicale appositamente creato e altri 500 mq che ricalcano gli habitat ideali per vari tipi di insetti. E LIFESTYLE INBICI

53


se poi vogliamo vivere la natura anche in modo audace, ecco CerviAvventura, parco di tarzaning con tanti percorsi spericolati che si snodano in sospensione fra gli alberi del Parco Naturale. Il tutto in assoluta sicurezza con caschi di protezione e imbragature. IL FASCINO DELLA TRADIZIONE CULTURALE Tutte le località cervesi sono caratterizzate da una particolare vitalità in campo culturale e da una grande cura nel rispetto delle tradizioni. A dimostrazione di ciò, una serie incredibile di eventi che durante tutto l’anno spaziano dalla letteratura all’arte figurativa, dalla musica al teatro, fino alla filosofia, alla storia. Tra Milano Marittima e Tagliata si possono anche visitare numerose strutture museali, alcune davvero particolari. Il MUSA, ad esempio, il Museo del Sale di Cervia, che in un accattivante percorso etnologico mostra le attività nella salina, spiega i complessi equilibri idrici del territorio ed espone documenti e attrezzi dell’antica attività salinara. Non dimentichiamo inoltre i grandi nomi di scrittori, poeti e cantautori che alla città di Cervia hanno legato il proprio nome talmente stretto da diventarne cittadini onorari, come Grazia Deledda, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi e Roberto Vecchioni o, comunque grandi amici, come Giovannino Guareschi e Giosuè Carducci. Passeggiando sul piazzale dei salinari possiamo farci sedurre dal fascino di un passato importante fra gli imponenti magazzini del sale e la torre San Michele, gli antichi guardiani dell’ “oro bianco”. E ancora il centro storico cervese, costruito a fine seicento su un progetto pianificato che fa di Cervia una delle rare città di fondazione italiane, incanta il visitatore con le caratteristiche case dei salinari che fungevano anche da cinta muraria della città. Caratteristico anche il teatro comunale, raccolto e dall’acustica perfetta, mostra affreschi del Canepa ed un sipario a soggetto marinaro in cui compare anche un salinaro con la tipica imbarcazione: la burchiella. L’INCANTO DI SENTIRSI BENE Il benessere, fisico e mentale, è probabilmente il maggior valore aggiunto che si può guadagnare dalla permanenza nelle località cervesi. Tutto qui sembra concepito – dalla natura prima, dall’uomo poi – apposta per restituire all’idea di vacanza il suo significato più genuino e intrinseco, ossia quello di un tempo rigenerativo per lo spirito, il corpo o, ancora meglio, entrambi. Ecco allora l’opportunità di sconfiggere qualsiasi tipo di noia o di stress con tanti chilometri di piste ciclabili per piacevoli pedalate in aree verdi, romantiche passeggiate lungo il porto-canale di Cervia o lungo le stradine dell’antico centro storico. Aperte da maggio a dicembre Le Terme di Cervia propongono trattamenti al fango della salina dalle proprietà eccellenti, una piscina con acqua ad alta salinità ed aggiungono trattamenti estetici e rilassanti di alta qualità e alcune piacevolissime novità quali peeling al sale, massaggi Watsu o massaggi super-rilassanti con pietre calde. A completare l’offerta wellness, nel 2007 è nata una Spa anche sulla spiaggia. Una insolita combinazione che propone novità e servizi particolari che vanno dalla cromo-aromo-terapia al trattamento al sale, completati da una vasta gamma di massaggi e trattamenti estetici. Numerosi i centri benessere che accolgono gli ospiti nelle innumerevoli strutture alberghiere all’avanguardia. Sono però le due ruote le grandi protagoniste del territorio cervese. Alle piste ciclabili presenti in tutte le località di Cervia – vera occasione di movimento, anche per chi ha da poco familiarizzato con la bicicletta – si aggiungono infatti i tanti percorsi attraverso la pineta, con grande gioia soprattutto degli appassionati della mountain bike. 54

INBICI LIFESTYLE


Proprio per questo già da anni gli operatori hanno sviluppato una particolare attenzione per i cicloturisti, offrendo loro un’attenta accoglienza. E se proprio acqua e terra non ci bastano e vogliamo un po’ di brivido, abbiamo l’aria a disposizione. È possibile infatti prendere parte a voli turistici per apprezzare dall’alto le località del territorio in tutta la loro bellezza, e frequentare corsi di paracadutismo anche per dilettanti assoluti. Un’ebbrezza unica per rendere la vacanza ancor più indimenticabile. IL PIACERE DELLO SVAGO Non siamo tipi sportivi e preferiamo divertimenti più classici? Tra le quattro località del territorio cervese c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un’opzione che mette sempre d’accordo grandi e più piccoli è quella di Mirabilandia, il grande Parco delle Meraviglie a pochi minuti da Cervia che ogni anno si conferma un gioiello che coniuga l’inventiva dei più bravi artisti del divertimento alle innovazioni della tecnologia, offrendo divertimento e relax a 360 gradi. I bambini poi sono protagonisti in tantissime occasioni, ad esempio a Natale, quando una grande pista di pattinaggio su ghiaccio viene allestita nella piazza principale di Cervia, oppure in spiaggia, con i tanti giochi a loro dedicati e con la possibilità di usufruire di laboratori artistici, di lavorazione del mosaico e di costruzione aquiloni, per non parlare degli spettacoli di animazione e teatro di figura proposti in tantissime occasioni. Durante il periodo estivo hanno persino un mercatino tutto loro, in cui scambiare vendere e acquistare giochi, figurine e tantissimi altri oggetti, dove testare il loro senso degli affari. E di sera le occasioni di intrattenimento e divertimento si fanno praticamente infinite per tutti, con le centinaia di ristoranti, pub e street bar disseminati su tutto il territorio. Ma la regina della notte è sicuramente Milano Marittima, la raffinatissima località della moda e dello shopping che ama vivere la notte. Il centro dell’elegante cittadina – completamente rinnovato negli arredi urbani – di sera si trasforma infatti nel punto di ritrovo dei ragazzi da tutta Italia. Ognuno può scegliere il proprio ambiente, gli street bar che dettano mode e tendenze, un calice di vino in una delle moderne enoteche, musica soft e due chiacchiere per incontrare nuovi amici, magari prima di provare una delle discoteche più famose e glam del Paese. LA SEDUZIONE DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO La posizione stessa di Cervia e delle località limitrofe sembra studiata appositamente per poter godere di quanto di meglio questo scorcio di Romagna può offrire: da una parte il mare, con una tradizione peschereccia secolare, dall’altra il vicino entroterra collinare, ricco di particolarità e borghi suggestivi. E poi le eccellenze tipiche ed esclusive della città di Cervia. Una su tutti la fa da padrone, sua maestà il sale. Il sale “dolce” di Cervia, conosciuto in tutto il mondo e dal 2004 anche presidio Slow Food, caratterizza in modo davvero speciale la gastronomia locale, offrendo agli ospiti una vasta scelta di gustosissimi piatti di carne e pesce, e proponendo anche prodotti unici come il cioccolato al sale, piadina al sale, il torrone al sale. L’unicità di alcuni prodotti locali viene sottolineata da alcuni prodotti come il Prugnolino, liquore lavorato dalle bacche del prugnolo, cespuglio tipico delle saline, o il sale aromatizzato alla salicornia, erba aromatica tipica dei bacini salanti. Tutti i prodotti – da non dimenticare i vini di sabbia – si possono trovare nei tanti mercatini all’aperto che durante tutto l’anno cadenzano l’arrivo delle prelibatezze stagionali. E tra Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata, centinaia di ristoranti propongono una infinita scelta di pietanze che vanno dalla cucina tradizionale con piatti semplici quali cappelletti, tagliatelle, strozzapreti, pesce e carne alla griglia, ai più raffinati menu con piatti elaborati e innovativi ma sempre rigorosamente attenti ai palati più raffinati.


Nella Terra del

PIRATA

Un tempo da battere e uno da rispettare: così Cervia ricorda IL 6 APRILE 1997 quando, sulla griglia di partenza, si presentò un certo MARCO PANTANI

a cura della redazione

C’è un personaggio, nell’immaginario degli amanti del ciclismo, che nessuno potrà mai più dimenticare, soprattutto in Romagna, dove le sue imprese venivano festeggiate come le vittorie dell’Italia al Mondiale. Lui è Marco Pantani, il ciclista italiano che, più di tutti, dal dopoguerra ad oggi, ha riscaldato i cuori degli appassionati, non a caso l’ultimo campionissimo a centrare l’accoppiata Giro e Tour. Tantissimi campioni, in questi vent’anni, hanno pedalato sulle strade della Via del Sale. Personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo, della politica. Tanti amici che, nel corso degli anni, a modo loro, hanno voluto rendere omaggio a questo fantastico rito collettivo. Ma nessuno ha lasciato il segno come Marco Pantani, protagonista di uno degli episodi più suggestivi della gloriosa storia della Gran Fondo Cervese. È il 6 aprile del 56

INBICI LIFESTYLE

1997 e sono le 7,45. Mancano 15 minuti alla partenza. È la prima edizione della granfondo. Ogni anno, quando lo speaker inizia il conto alla rovescia, l’emozione sale forte. Tutto è pronto: i ciclisti impugnano forte il manubrio, le moto si scaldano, la bandiera a scacchi è pronta ad abbassarsi. Poi, all’improvviso, il personale di servizio, quello collocato alla prima curva, comincia ad agitarsi. C’è un gruppo di ciclisti che sta venendo incontro alla gara. Hanno scavalcato cordoli e transenne e nessuno è riuscito a fermarli. Avranno sbagliato le indicazioni, pensa qualcuno. Fermateli. Vengono dalla parte sbagliata! C’è il serio rischio di una collisione. Effettivamente un gruppo di una decina di ciclisti imbocca il viale e, con piglio sicuro, viene incontro al gruppo fermo, in attesa del via. Sono tutti vestiti con un’inconfondibile divisa gialla e pedalano su biciclette che, da queste parti, non si sono mai viste. Arrivano e si posizionano davanti al gruppo, in attesa dello start. “Mi hanno detto che c’è una gara, sono venuto con un gruppo di amici. Possiamo farla anche noi?”. Quel

giorno Cervia conobbe Marco Pantani. L’episodio resterà impresso nella mente di tutti e così, per celebrare il ricordo, gli organizzatori della Gran Fondo cervese hanno deciso di organizzare una nuova gara. Una competizione speciale, in cui - per vincere - non devi arrivare primo. Tutto si gioca, ovviamente, sulla cosiddetta “Cima Pantani”, in località Montevecchio: 373 metri di altezza spalmati in quattro chilometri per una pendenza massima del 14%. In questo spicchio di tracciato si corre contro se stessi e contro il tempo. Un tempo da battere ed un tempo da rispettare, sessanta secondi per una sfida tutta speciale: tutti quei ciclisti (al percorso lungo) che affronteranno la salita della Cima Pantani in un tempo massimo di 17 minuti, senza scendere sotto il tempo minimo di 17 minuti, saranno inseriti in una speciale classifica e riceveranno un particolare diploma commemorativo. Un cadeau per commemorare un grande campione e per ricordare a tutti che questa, ciclisticamente parlando, è - e sarà sempre - la terra di Marco Pantani.



PERCORSO GOURMET

I SAPORI

di Romagna a cura della redazione

Spigolando tra sport e gastronomia, il 3 aprile - tra gli eventi collaterali della Gran Fondo via del Sale - è in programma il “Percorso Gourmet: le strade dei sapori”, una pedalata ciclo-gastronomica non competitiva aperta a tutti. L’itinerario si snoderà attraverso i punti più suggestivi della costa e dell’entroterra cervese, con soste e degustazioni dei prodotti caratteristici locali. Il percorso, che misura 40 chilometri (interamente pianeggianti), è adatto a tutti - esperti e principianti - con qualsiasi tipo di bicicletta. Il programma prevede la partenza dal Fantini Club alle ore 10.00 di domenica 6 maggio con arrivo previsto alle ore 14.00 circa. La quota di iscrizione è di euro 10 ed è possibile pre-iscriversi direttamente sul posto fino a domenica mattina alle ore 9.00 presso lo stand informazioni Sportur. LA QUOTA COMPRENDE 1) assistenza lungo il percorso, 2) gadget Gourmet, 3) 6 punti gourmet con buffet.

58

INBICI LIFESTYLE



CHE INCANTO Cervia sui pedali Dalla pineta secolare alle saline, storia di una località da sempre “bikefriendly” Per la particolare conformazione del suo territorio (la pianura della costa ed i dolci declivi delle colline), la città di Cervia è l’habitat ideale per gli appassionati della bicicletta. Località dalla consolidata cultura ciclistica (a pochi chilometri, nella vicina Cesenatico, è nato Marco Pantani), in questo lembo di Romagna la bicicletta ha sempre avuto “corsie preferenziali”. Merito anche di amministrazioni che, nel corso degli anni, hanno saputo 60

INBICI LIFESTYLE

cogliere, con lungimiranza, le opportunità di un turismo “green”. Per gli amanti della mountain-bike, ad esempio, la dorsale litoranea dell’antica pineta costituisce un tracciato naturale di formidabile bellezza, ma anche di eccezionale comodità visto che - per raggiungerlo - non occorre inoltrarsi in boschi lontani, ma semplicemente… attraversare la strada. Del resto Cervia - e in generale tutta l’area del Delta del Po emiliano romagnolo - è già da qualche anno proiettata all’accoglienza dei cicloturisti. È il luogo ideale per una vacanza in sella a una bici, grazie ai servizi e alle decine di chilometri di piste ciclabili realizzate negli ultimi anni anche grazie a grandi progetti di respiro europeo, come i progetti Bicy “Cities & Region of Bicycles” e “Interbyke”, finanziati da vari programmi europei di cooperazione 2007-2013 e incentrati sull’intermodalità e un maggior utilizzo della bicicletta.

La città di Cervia, in particolare, ha già da qualche anno promosso lo sviluppo di una politica per la mobilità ciclabile, con l’estensione della rete di piste ciclabili, la promozione di un sistema di bike sharing e l’attivazione di punti noleggio, con l’obiettivo di far diventare Cervia la capitale turistica della mobilità sostenibile. Il territorio dispone di una rete basica di piste ciclabili e una buona rete di sentieri che percorrono valli, attraversano pinete, seguono gli argini dei fiumi, connettono il centro della città ai punti nevralgici dell’entroterra e della costa. Dispone soprattutto - a partire dalla pineta stessa - di un territorio ideale per la pratica della bici, sia come attività sportiva o di discovering territoriale, sia come mezzo di spostamento quotidiano di abitanti e ospiti. Esistono percorsi segnalati ma le possibilità di costruirsi itinerari su misura per impegno e tempi di percorrenza sono infinite.


W E L C O M E

B I K E R S

B I K E R E S O R T, P R O M E S S A D I Q U A L I T À

Destinazione con certificazione BIKE-RESORT per una vacanza in bici perfetta: penseremo a tutto noi, tu devi solo divertirti!

GLI EVENTI DA NON PERDERE

PACCHETTI VACANZE IN BICI

BIKE DAYS dal 29 giugno al 1 luglio 2018 Ponte di Legno - Tonale

IDEE VACANZE PER I NOSTRI AMICI CILISTI!

GAVIA BIKE RACE gara in salita e raduno, 2 settembre Ponte di Legno - Passo Gavia

Prenota ora le tue vacanze personalizzate su due ruote. Contatta le strutture bike direttamente dal nostro sito per un’offerta su misura.

I N F O E P R E N O TA Z I O N I :

www.pontedilegnotonalebike.com info@adamelloski.com - T. +39 0364 92066/92097


// MENTE IN SELLA

Mental training la potenza invisibile delle emozioni a cura di Claudia Maffi

credit bettiniphoto

Ansia da prestazione, stress da vigilia e scarsa attitudine a fronteggiare l’imprevisto. Così la mente - se non adeguatamente allenata può deprimere una performance

Pensaci. Ti è mai capitato di finire una gara un po’ deluso perché non sei riuscito ad esprimerti come avresti voluto? Una gara in cui, magari, sapevi che avresti potuto dare di più ma, per qualche ragione apparentemente ignota anche 62

INBICI LIFESTYLE

a te stesso, non sei riuscito a farlo? A fine gara - nell’ascoltare i commenti dei corridori delusi dalla propria performance - raramente mi capita di sentir dire “oggi non è andata, fisicamente non ero in forma”. Piuttosto è frequente sentir dire: “oggi non è andata, non c’ero con la testa!”,

imputando così il risultato ottenuto proprio a quella parte di scibile umano interiore all’atleta, non visibile. Peccato che proprio questa “GARA INTERIORE”, responsabile della maggior parte delle performance insoddisfacenti dei bikers, sia troppo spesso così trascurata.


Chi è la Dott.ssa Claudia Maffi

Psicologa dello sport. Laureata in Psicologia all’università Cattolica, specializzata in psicologia dello sport presso Psicosport di Milano. Conosciuta nel mondo sportivo come Psicologa dello sport e Mental Training per atleti. Infatti, la tendenza degli atleti è quella di pensare che non ci si possa fare nulla, proprio perché la mente è considerata una parte “intangibile”, non misurabile e dunque non allenabile come il resto del corpo. Grave errore! La psicologia dello sport, in realtà, è una SCIENZA e ci dimostra che questa parte MENTALE, che determina la qualità della performance in gara, è in realtà perfettamente allenabile. Dunque, cari ciclisti, non disperate. Il Mental training è un insieme di tecniche e strategie mentali, messe a punto dai ricercatori in psicologia dello sport, che vi aiutano ad AFFRONTARE e VINCERE quella gara interiore che spesso determina l’esito della vostra performance in gara. CIÒ CHE NELLE GARE NON SI VEDE... MA COMANDA IL TUTTO! Molti ciclisti, nel prepararsi ad una gara, ragionano esclusivamente in termini di watt, potenza, forza, tecnica

ed ogni giorno allenano ciascuno di questi elementi. L’obiettivo è arrivare all’appuntamento agonistico sperando nella performance ottimale che metta a frutto i miglioramenti derivanti dalla costanza di un allenamento settimanale. Scelta impeccabile. La preparazione fisica e tecnica, in effetti, è la base per affrontare le gare e richiede attenzione e cura in ogni dettaglio. Ma se vuoi esprimerti al massimo nella performance, da sola questo tipo di preparazione NON BASTA! Molti ciclisti ben allenati e preparati, infatti, si presentano il giorno della gara carichi di aspettative e intimoriti dall’idea di deluderle: atteggiamento mentale che, frequentemente, favorisce un livello di attivazione più alto di quello ottimale con il rischio di sviluppare tensione psico-fisica eccessiva. Se il corridore non si è MENTALMENTE PREPARATO ad affrontare possibili imprevisti ed evoluzioni inedite della gara, il rischio è che - alle prime difficoltà - inizierà

ben presto ad utilizzare un dialogo interiore negativo perdendo concentrazione e sincronia. Se manca un lavoro di potenziamento sulla percezione di auto-efficacia, il biker sarà più soggetto a perdere fiducia nelle proprie capacità, interpretando così ogni suo errore in gara come la conseguenza di una preparazione fisica inadeguata. Pensaci. Quanto tempo dedichi, nel corso della stagione, alla tua preparazione fisica e tecnica e quanto tempo dedichi all’allenamento mentale? Ricorda: il primo passo per “spostare il limite” parte sempre dalla testa.

Ti piacerebbe imparare delle tecniche di Mental Training per ottimizzare la tua performance in gara? Contattami all’indirizzo mail info@claudiamaffi.it Visita il mio sito www.claudiamaffi.it

LIFESTYLE INBICI

63


Milano Marittima

Benvenuti nel “salotto buono” a cura della redazione

Milano Marittima, definita il “salotto buono” della città di Cervia, è situata sulla costa romagnola, a 20 km da Ravenna e 37 da Rimini. Elegante e rinomata località balneare, immersa nella lussureggiante e secolare pineta, capace di sposare la sua vivacità con la tranquillità dell’ambiente naturale, Milano Marittima è la località ideale per una vacanza in famiglia, ma anche l’Eldorado del pubblico più giovane. Il suo centro è ricco di raffinati negozi e ristoranti, di discoteche, di locali notturni e di bar sempre 64

INBICI LIFESTYLE

alla moda.Nella millenaria pineta si trovano le Terme di Cervia, uno stabilimento all’avanguardia per la sinergia tra moderna scienza termale e natura, che utilizza dalla vicina Salina di Cervia il “liman”, elemento preziosissimo per la salute insieme all’acqua madre. Particolarmente suggestiva una visita alla Casa delle farfalle & Co., una serra riscaldata di 800 metri quadrati che contiene centinaia di farfalle vive e decine di specie di insetti provenienti principalmente dal sud America e dall`Africa meridionale. A pochi passi dal centro di Milano Marittima, immerso nel verde della secolare pineta, sorge il Palazzo dei Congressi, struttura polifunzionale dotata di diverse sale, con una capienza di più di 1000 posti, aree espositive e servizi di ristorazione. Lungo i sentieri che attraversano la pineta si può accedere al Parco Naturale, patrimonio

ambientale di notevole interesse, popolato da numerosi animali e da una flora caratteristica delle pinete marittime. Al suo interno si trova cerviavventura, il parco avventura dove vivere la natura in modo nuovo ed emozionante grazie ai suoi cinque percorsi che si snodano tra gli alberi. Poco lontano dal centro e dalla pineta, importanti impianti sportivi quali l’Adriatic Golf Club, il primo campo da golf a 27 buche della riviera, lo Stadio dei Pini “Germano Todoli”, il Circolo Tennis Cervia, il Centro Tennis Mare e Pineta, il Circolo Nautico e il Centro Ippico “Le Siepi”, ospitano manifestazioni ad altissimo livello. Per gli amanti dello shopping e dei brand più rinomati da non perdere gli appuntamenti con le varie edizioni (pirmavera, autunno e inverno) della Fashion Night, notti di apertura speciale dei negozi e attività con offerte speciali ed eventi particolari.



66

INBICI LIFESTYLE


SCATTO D’AUTORE ALBA ALLE SALINE E POI AL LAVORO Stefano Bottari

LIFESTYLE INBICI

67


// COME NUTRIRSI

Gel Idroelettrolitici: gli alleati dell’idratazione a cura del dott. Alexander Bertuccioli

Carenza di acqua e di sali minerali durante una gara? La ricerca ci offre una soluzione in più L’importanza della corretta idratazione per chi esegue attività fisica, soprattutto per l’atleta, rappresenta un elemento d’importanza ormai consolidata. Infatti, considerando che l’intero organismo di un adulto è composto per almeno il 60% da acqua e il tessuto muscolare addirittura per un 75%, 68

INBICI LIFESTYLE

risulta di facile comprensione come alterazioni nel contenuto di fluidi o di elettroliti (volgarmente conosciuti a livello generale come Sali minerali) rappresenti una chiara criticità. Basti pensare che una riduzione dell’idratazione intorno al 2-3% è correlata ad una riduzione della forza contrattile fino al 10% e della velocità di contrazione fino all’8% circa. Nel tentativo di evitare queste situazioni, da anni l’utilizzo di bevande idro-elettrolitiche - contenenti cioè, oltre ad acqua, anche i sali minerali normalmente persi nel processo di sudorazione in proporzioni idonee a

favorirne l’assorbimento - rappresenta un elemento fondamentale a sostegno della performance. L’utilizzo di questi prodotti tecnici, soprattutto nelle prestazioni di lunga durata, viene preferibilmente alternato all’utilizzo di sola acqua, in quanto più favorevole nell’evitare fenomeni avversi dal punto di vista gastro-intestinale. Spesso e volentieri quindi l’idratazione deve essere un elemento programmato nel corso della gara, valutando a priori quelle che potrebbero essere - in linea di massima - le necessità in termini di acqua e di bevanda tecnica. Questa pianificazione non sempre


Chi è Dr Alexander Bertuccioli Biologo nutrizionista Perfezionato in Nutrizione in Condizioni Fisiologiche DISB - Scuola di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Comitato scientifico Associazione Italiana Fitness e Medicina – Comitato scientifico Federazione Italiana Fitness.

riesce in modo ottimale e quindi non è raro trovarsi nel bel mezzo di una prestazione o, peggio che mai, nelle fasi finali della contesa sprovvisti del necessario apporto idrico e costretti dunque a dover surrogare “con mezzi di fortuna” tamponando la situazione con “quello che si trova”. Recentemente l’industria del nutraceutico ha messo a disposizione una nuova soluzione che può, nel caso del ciclismo, rappresentare un’ottima soluzione di emergenza per una reidratazione veloce, eventualmente integrabile con il solo consumo di semplice acqua: i gel idro-elettroliti. Questi prodotti si affiancano ai già consolidati gel glucidici (ovvero a base di carboidrati) e sono composti essenzialmente da una matrice costituita da acqua gelificata a cui sono aggiunti i principali elettroliti consumati in corso di attività fisica:

L’utilizzo di questi prodotti tecnici, soprattutto nelle prestazioni di lunga durata, viene preferibilmente alternato all’utilizzo di sola acqua, in quanto più favorevole nell’evitare fenomeni avversi dal punto di vista gastro-intestinale.

SODIO: componente fondamentale nel bilancio idrico e , in equilibrio con il potassio, degli scambi si sostanze a livello cellulare, funzionale al mantenimento e all’ottenimento di un corretto stato di idratazione POTASSIO: complementare al sodio nella gestione del bilancio idrico e negli scambi cellulari di sostanze e di fluidi CLORURO: Dagli effetti simili a quelli del sodio, svolge ruoli sovrapponibili e complementari, in natura spesso si ritrovano associati CALCIO: Essenziale insieme al magnesio nella modulazione di una corretta dinamica di contrazione muscolare, la sua carenza potrebbe essere associata ad una riduzione nell’efficacia contrattile e nella trasmissione nervosa FOSFATO: Complementare al calcio, funzionale ad un suo corretto assorbimento e metabolismo

MAGNESIO: Essenziale insieme al calcio nella modulazione di una corretta dinamica di contrazione muscolare, la sua carenza potrebbe essere associata ad una riduzione nell’efficacia contrattile e nella trasmissione nervosa

Questa nuova tipologia di prodotto, sia per la particolare composizione (che potrebbe variare a seconda dell’azienda produttrice) che per il significativo vantaggio costituito dal formato, rappresenta una grande opportunità nel supporto dell’idratazione e nella gestione di eventuali “emergenze” dovute ad un’inadeguata pianificazione della strategia di gara, permettendo con pesi e ingombri molto contenuti di avere un alleato in più per la gestione di eventuali criticità idriche.


VIETATO AI MAGGIORI

Baby ciclisti crescono a cura della redazione

Tra le iniziative collaterali della Via del Sale una prova di educazione stradale riservata ai giovanissimi ed un percorso ad ostacoli in collaborazione con la Polizia Municipale di Cervia L’organizzazione della Gran Fondo Via del Sale da sempre promuove iniziative finalizzate alla promozione della mobilità sostenibile tra le giovani generazioni. Un impegno che ha un obiettivo ben preciso: educare i ciclisti del domani. Per questo, in stretta 70

INBICI LIFESTYLE

sinergia con la Polizia Municipale di Cervia, tra gli eventi collaterali della Gran Fondo figurano anche prove di abilità e conoscenza della regolamentazione stradale e pedalata su un circuito urbano di 11 chilometri aperto a tutti i ragazzi. L’iscrizione è gratuita e ai partecipanti si richiede esclusivamente l’utilizzo obbligatorio di un casco omologato. Il gruppo sarà scortato dagli agenti della Polizia Municipale di Cervia e, lungo il percorso, verranno spiegate ai piccoli atleti le regole basiche della circolazione stradale. Al termine, a tutti i partecipanti verrà rilasciato un diploma di partecipazione, oltre a gadget omaggio e premi in sorteggio. Le iscrizioni si ricevono direttamente sul posto, sabato 5 maggio, dalle ore 13.00. La giornata si aprirà alle ore 14,30 con il ritrovo al Fantini Club (spiaggia 182, Lungomare G.Deledda, Cervia). Alle ore 15,30 partenza della

“Pedalata dei Piccoli Atleti” (lungo il percorso, sosta degustazione presso il ristorante “L’Azdora del Mare” di Milano Marittima). Alle ore 17,00 l’arrivo presso Fantini Club dove ad attenderli ci sarà un prelibato ristoro (gelato-merenda) e alle ore 17,30 gran finale con le premiazioni a sorteggio. Sabato 5 maggio (ore 15-18,30) e domenica 6 maggio (ore 10-18.30) è previsto anche un percorso ad ostacoli, ovvero una prova di abilità per i bimbi dai 4 anni in su sempre in collaborazione con la Polizia Municipale di Cervia. I baby ciclisti si cimenteranno su un percorso ad ostacoli aperto a tutti. Iscrizione gratuita direttamente sul posto. Gadget per tutti i partecipanti.


REALIZZAZIONE IMPIANTI ELETTRICI Da oltre trent’anni attiva in tutta la Romagna, comprese le città di Ravenna e Forlì, offriamo una vasta gamma di servizi di altissima qualità, rispondendo in modo ottimale a tutte le richieste dei nostri clienti. Eseguiamo l’installazione di impianti elettrici, aspirapolveri centralizzati, impianti di condizionamento e riscaldamento, impianti antifurti, di videosorveglianza e antincendio. Siamo anche specializzati nel settore della domotica e dell’automazione cancelli. Grazie alla nostra formazione tecnica e alla nostra consolidata esperienza siamo in grado di garantire caratteristiche di efficienza, efficacia ed economicità in diversi settori quali:

• • • • •

Automazioni di cancelli Porte automatiche a marchio BFT – Hormann Impianti elettrici Impianti di condizionamento a marchio Daikin e Mitsubishi Impianti di aspirazione centralizzata domestica e industriale a marchio TUBO’ by AERTECNICA • Impianti di videosorveglianza • Sistemi di sicurezza con sistemi di allarme antintrusione TVCC, anche senza fili del marchio IQL Logisty

INOLTRE, TRATTIAMO SISTEMI DI PROTEZIONE PERIMETRALE E SISTEMI A DIFFERENZA DI PRESSIONE, AFFIDANDOCI AL MARCHIO GPS STANDARD. NECESSITI DI UN ELETTRICISTA PER I TUOI IMPIANTI DOMESTICI? VUOI INSTALLARE UN SISTEMA DI ASPIRAZIONE CENTRALIZZATA?

RIVOLGITI A NOI!

Operiamo tra Cesena, Milano Marittima e in tutta la Romagna.

CONTATTACI PER RICHIEDERE PREVENTIVI GRATUITI O MAGGIORI INFORMAZIONI IN MERITO AI NOSTRI SERVIZI.

Via Garampa, 4 – 47521 Cesena (FC) • tel. 335 5252932 • impiantielettricibagnoli@gmail.com


Turismo & Wellness

Sportur,

i pionieri della vacanza attiva a cura della redazione

Tornei innovativi, ospitalità, servizi “HQ” ed un’agenzia viaggi. Alla scoperta di un inesauribile contenitore di eventi che, sulla costa romagnola, ha rivoluzionato la filosofia della vacanza Un inesauribile filone aurifero di idee, una laboratorio “working in progress” di eventi, una consolle al lavoro dodici mesi l’anno con una mission ben precisa: il turismo sportivo. Questo e tanto altro è Sportur, il progetto nato nel 1996 dall’intuito avanguardista di Claudio Fantini, imprenditore cervese che ha fatto dell’ospitalità e dello sport un marchio di fabbrica. Dopo aver ereditato dai genitori il “bagno” di famiglia (acquistato nel 1959 dalla madre Fiorina e dal padre Antonio sul Lungomare di Cervia), negli anni ‘80 Claudio Fantini trasforma questo spicchio di spiaggia nell’Eldorado degli sportivi e degli amanti del benessere. E così, nel 1984, sugli arenili di Romagna, compare uno sport nuovo: il beach vol-

72

INBICI LIFESTYLE

ley. Da quel momento nasce un fenomeno e, quello stesso anno, proprio al Fantini Club, si disputa il primo torneo ufficiale di beach volley in Europa. Nel 1996 Claudio Fantini ha un’altra felice intuizione: unire al mondo dello sport le politiche promozionali del turismo. E viceversa. Fonda così Sportur, per organizzare e promuovere eventi sportivi: gare, tornei, scuole e camp con grandi campioni. Fiore all’occhiello di Sportur è la Granfondo Via del Sale, che ogni anno coinvolge migliaia di ciclisti e che è fra le più importanti granfondo d’Italia. Nel 2009, logica emanazione di un progetto sempre più strutturato, nasce Sportur Club Hotel, un concept innovativo di ricettività per la riviera dell’Emilia Romagna dedicato a tutti coloro che amano lo sport e le vacanze dinamiche. Nel 2013 Claudio Fantini lancia HQ. Non un nuovo spazio, ma

una filosofia semplice da capire e da usare, dove HQ sta per High Quality. Un modo per gustarsi la vita al 100% in piena forma, benessere e positività. Uno stile di vita che a Cervia-Milano Marittima diventa un vero e proprio stile di vacanza. Nel 2015 da questo inesauribile terreno di idee, nuove visioni e servizi trae energia SPORTUR TRAVEL, nuovo Tour Operator e agenzia viaggi dedicato a chi si muove per passione dello sport. Pacchetti, destinazioni ed eventi per praticare in libertà il proprio sport e per vivere vacanze all’insegna dello Star Bene, in linea con un Italian Lifestyle che abbina movimento e relax, alimentazione equilibrata e sano divertimento.

È la nuova frontiera di una multi-utility della vacanza. E sicuramente, c’è da scommetterci, non sarà l’ultima.


FOLLOW YOUR PASSIONS Sportur Travel è il nuovo Tour Operator dedicato a tutti coloro che si muovono per passione. Follow what you like! …E VIVI LA SPIAGGIA 100% Troverai mete, spazi eALpacchetti per praticare in libertà il tuo sport. Scoprirai destinazioni che uniscono ospitalità speciale ed alta qualità. E vivrai vacanze all’insegna dello Star Bene, tra movimento e relax, alimentazione equilibrata e sano divertimento.

sporturtravel.com

sporturtravel.com info@sporturtravel.com Tel: +39 0544 974395 Via Caduti per la Libertà 52/C, Cervia - Milano Marittima (RA)


Tutti pazzi per l’Ironman a cura della redazione

Al bagno Fantini, anche nel 2018, sarà collocata la consolle operativa dell’unica tappa italiana Anche Claudio Fantini – abituato ad ospitare eventi di grido (dalla Grafondo Via del Sale al Bobo Summer Camp) – lo scorso anno ha trattenuto a stento l’emozione. Grazie ad un autentico capolavoro di marketing strategico, è stato infatti il suo stabilimento balneare l’epicentro del primo IRONMAN Italy Emilia-Romagna, gara full distance per uomini di ferro (3,8 chilometri a nuoto, 180 in bici e 42 di corsa) che si è svolto il 23 e 24 settembre scorso a Cervia. Quando nel 2016, Fantini si mise in testa di ospitare l’evento planetario, in tanti – pur riconoscendogli un’abilità organizzativa non comune – avevano manifestato tutto

74

INBICI LIFESTYLE

il loro scetticismo. In Italia, del resto, ci avevano provato in tanti. E tutti avevano fallito. Claudio Fantini, però, ha impresse nel genoma le stigmate del pioniere (fu lui a portare il beach volley per la prima volta in Romagna). E così, malgrado una diffidenza generalizzata, con l’ostinazione del romagnolo e la sagacia dell’imprenditore navigato, ha subito trovato la strada giusta e, dopo aver avuto il “semaforo verde” dalle istituzioni, non si è più fermato: “In effetti – spiega – non è stata un’impresa semplice. Bisogna ringraziare la Regione, i Prefetti ed i Questori di Ravenna e Forlì-Cesena che ci hanno garantito l’appoggio necessario, dimostrando di aver colto l’importanza mediatica dell’Ironman. Parliamo, del resto, di un evento di portata planetaria che, per tre anni, considerati i 2500 atleti e le loro famiglie, avrà effetti formidabili sul turismo di settembre”. Il capolavoro di Fantini, infatti, è stato quello di ottenere l’organizzazione dell’evento per tre anni: “In questo modo potremo

consolidare la promozione – spiega – e diventare una location di riferimento per il triatlon internazionale. Non dimentichiamo, infatti, che ospiteremo atleti provenienti da ben 71 nazioni diverse”. L’edizione 2018 andrà in scena il 22-23 settembre e, come al solito, porterà con sé un’imponente macchina organizzativa. Qualche cifra per capire: 7 i tir carichi di materiale brandizzato come archi, segnaletica, zaini e t-shirt. I punti di ristoro distribuiranno 15.000 litri di bevanda isotonica, 21.300 gel, 8.550 lattine di Red Bull, 7.300 barrette e 6.600 mele. E sono 1.600 i volontari che supporteranno l’organizzazione collaborando con istituzioni, forze dell’ordine e personale di soccorso. 16 ore è il tempo massimo per conquistare maglia e medaglia da finisher. Quarantamila dollari, infine, il montepremi in palio: “Io penso – conclude Fantini – che se siamo riusciti ad organizzare un evento del genere, nulla potrà più spaventarci in futuro. Perché questo non è l’evento del Fantini, bensì la vittoria di un intero territorio”.


SE SEI UNO SPORTIVO, AMANTE DELLA NATURA FONDO RISO È IL LUOGO IDEALE PER LE TUE PASSIONI Fondo Riso propone innumerevoli itinerari per il turismo ciclistico in una collocazione geografica che offre al ciclista la possibilità di escursioni in bicicletta su strada e in mountain bike, in un susseguirsi di incantevoli panorami dall’Appennino Tosco-Romagnolo al mare

Fondo Riso, via Ravegnana 124 - 48018 Faenza (RA) +39 349 5146946 Tel./Fax +39 0546 27231 info@fondoriso.it - www.fondoriso.it


Percorsi a cura della redazione

LUNGO - MEDIO - CORTO LUNGO - 174 KM

174 km, 5 salite, un dislivello complessivo di 2400 metri. Un percorso dedicato a chi ha gambe e vuole mettersi alla prova fino in fondo. Emozioni assicurate in un ambiente naturale davvero unico. Una prova che, dopo una prima parte invariata, propone un’esperienza nuova, impegnativa, ma davvero affascinante.

MEDIO - 118 KM

Finalmente Cima Pantani! Un percorso agile, divertente ma adatto anche a gambe non troppo allenate. 118 km di strada per un itinerario che promette paesaggi fantastici e che per la prima volta si arricchisce anche della bella salita dedicata al “Pirata”.

CORTO - 77 KM

Un’esperienza suggestiva che porta a vivere tutto d’un fiato un percorso nato per chi ama fare sport immergendosi nella bellezza. Una sola salita per impegnare le gambe quanto basta e panorami bellissimi per una prova adatta a chi vuole godersi la primavera della Romagna con i suoi colori e i suoi inebrianti profumi.

76

INBICI LIFESTYLE


ALTA QUALITÀ CERTIFICATA In collaborazione con

LANCIA IL “KIT GARA” VIA DEL SALE

KIT MEDIO FONDO PREZZO AL PUBBLICO € 17,85

KIT GRANFONDO

10

12,00

PREZZO SPECIALE EXPO €

PRIMA

pz.

DURANTE

DOPO

PREZZO AL PUBBLICO € 22,35 VISITA LO STAND INKOSPOR

12 15,00

NELL’AREA INBICI TOP PREZZO SPECIALE EXPO €VILLAGE

PRIMA

pz.

DURANTE

DOPODOPO

IL “KIT GARA” VIA DEL SALE LO TROVI NELL’AREA INBICI TOP VILLAGE #iousoinkospor


L’albo d’oro della Gran Fondo di Cervia

L’ultima volta vinsero

Celli e Fedeli a cura della redazione

Albo d’Oro 2017

2017 1 Luca Celli 03:50:10:10 (media 39.03) 2 Cristian Barchi 03:50:17 (media 39.03) 3 Matteo Di Donato 03:51:01:01 (media 38.92) 1F Simona Parente 04:01:51.51 (media 37,13) PERCORSO MEDIO 1 Manuel Fedele 02:31:50.51 (media 42,12) 2 Silver Lazzari 02:31:44.83 (media 42,12) 3 Andrea Pontalto 02:31:35.35 (media 42,12) F Michela Gorini 02:45:48.20 (media 38,67) 2016 PERCORSO LUNGO 1 ZANETTI Igor 03:53:33.11 media 38,53 2 MORRONE Marco 03:53:22.48 38,53 3 CORSELLO Giuseppe 03:57:03.33 37,86 1F PARENTE SIMONA 04:06:05.44 36,55 PERCORSO MEDIO 1 LAZZARI Silver 02:31:40.12 media 42,16 2 D’ANGELO Davide 02:31:07.39 42,16 3 TREVISAN Marco 02:32:11.21 42,16 1F TASSINARI Marica 02:41:20. 4839,61 2015 PERCORSO LUNGO 1 Lombardi Tiziano 03:59:32.62 media 38,07 2 Zanetti Igor 03:59:32.63 38,07

78

INBICI LIFESTYLE

3 Busbani Giampaolo 04:03:42.49 37,42 1F Gentili Claudia 04:23:05.95 34,67 PERCORSO MEDIO 1 Fabbri Jader 02:37:39.64 40,72 2 Borgese Stefano 02:37:39.65 40,72 3 Viglione Leonardo 02:37:39.84 40,72 2014 PERCORSO LUNGO 1 Castagnoli Federico 04:01:47.60 37,22 2 Farlzarano Alfonso 04:01:49.25 37,22 3 Morrone Marco 04:01:52.81 37,21 1F Ciuffini Chiara 04:17:17.80 34,98 PERCORSO MEDIO 1 Amerighi Fabrizio 2:38:08.88 40,60 2 Giulianelli Moreno 2:38:10.13 40,59 3 Magon Davide 2:38:12.88 40,58 1F Shartmueller Astrid 2:42:39.87 39,47 2013 PERCORSO LUNGO 1 Di Salvo Giuseppe 04:06:05.00 36,57 2 Magazzini Enrico 04:06:05.20 36,57 3 Bertuola Alessandro 04:06:06.00 36,57 1F Rinaldi Ilaria 04:17:26.80 34,96 PERCORSO MEDIO 1 Anzalone Mattia 02:41:45.00 38,21

2 Borgese Stefano 02:41:45.10 38,21 3 Viglione Leonardo 02:41:45.34 38,21 1F Schartmuller Astrid 02:52:20.00 35,86 2012 PERCORSO LUNGO 1 Pinizzotto Leonardo 04:09:59.00 37,2 2 Calo’ Euprepio 04:09:59.90 37,2 3 Caddeo Manuele 04:10:00.10 37,2 1F Gentili Claudia 04:22:01.50 35,49 PERCORSO MEDIO 1 Guizzaro Angelo 02:48:22.10 38,13 2 Bruschi Matteo 02:48:22.32 38,13 3 Barbetta Stefano 02:48:22.34 38,13 1F Prati Maria Cristina 02:59:03.30 35,86 2011 PERCORSO LUNGO 1 Fioretti Luca 04:29:37.20 36,72 2 Cavalli Gianluca 04:29:38.40 36,72 3 Fanelli Ivan 04:29:39.60 36,72 1F Luperini Fabiana 04:47:08.80 34,48 PERCORSO MEDIO 1 Nicoletti Stefano 02:47:58.10 38,22 2 Lazzari Silver 02:48:05.40 38,19 3 Benedetto Davide 02:48:05.45 38,19 1F Gentili Claudia 02:56:54.70 36,28


L’anno scorso, sul traguardo del lungomare, sfrecciarono Luca Celli (per il lungo) e Manuel Fedeli (per il medio). Prima di loro altre imprese ed altre storie, anche se nell’albo d’oro che troverete in queste pagine siamo partiti dall’anno 2004, l’edizione che - in termini organizzativi - segnò per la Via del Sale il definitivo salto di qualità.

2010 PERCORSO LUNGO 1 Bertuola Alessandro 04:29:25.00 36,75 2 Centenaro Andrea 04:31:54.40 36,41 3 Miorin Devis 04:32:21.70 36,35 1F Luperini Fabiana 04:43:49.40 34,88 PERCORSO MEDIO 1 Nicoletti Stefano 02:41:06.10 39,85 2 Guizzarro Angelo 02:41:07.80 39,85 3 Volpe Daniele 02:41:13.00 39,82 1F Prati Maria Cristina 02:56:12.70 36,44 2009 PERCORSO LUNGO 1 Sacchi Fabio 03:57:55.00 37,83 2 Bajenov Alexander 03:57:55.41 37,83 3 Jones Timothy 03:57:55.45 37,83 1F Lancioni Barbara 04:16:28.10 35,09 PERCORSO MEDIO 1 Saccomanni Enrico 02:45:41.00 38,75 2 Bucci Emanuele 02:47:05.00 38,42 3 Lazzari Silver 02:47:21.40 38,36 1F Merloni Melissa 02:59:57.00 35,68 2008 PERCORSO LUNGO 1 Bazhenov Alexander 04:06:58.60 36,93 2 Chocol Michel 04:09:24.60 36,57

3 Frigo Maurizio 04:11:20.14 36,29 1F Lancioni Barbara 04:23:48:70 34,57 PERCORSO MEDIO 1 Nencini Andrea 02:36:13.10 38,41 2 Saccomanni Enrico 02:36:13.30 38,41 3 De Bastiani Alex 02:39:53.10 37,53 1F Merloni Melissa 02:52:29.20 34,79 2007 PERCORSO LUNGO 1 Rumsas Raimondas 04:02:26.50 37,12
 2 Jones Thimothy David 04:02:26.80 37,12 
 3 Chaburka Anatoli 04:05:42.71 36,63 1F Lancioni Barbara 04:26:03.14 33,75 PERCORSO MEDIO 1 Kivishev Eduard 02:35:20.10 38,63 
 2 Panichi Mario Mariano 02:34:55.30 38,58 
 3 Alberti Antonio 02:35:53.29 38,49 1F Prati Maria Cristina 02:51:10.80 35,05 2006 PERCORSO LUNGO 1 Rumsas Raimondas 04:03:58.6 38,12
 2 Cavalli Gianluca 04:06:37.0 37,71 
 3 Torres Juan 04:05:27.7 37,66 1F Lancioni Barbara 04:27:23.3 17,31 PERCORSO MEDIO 1 Toni Paolo 02:38:19.2 37,79

2 Saccomanni Enrico 02:38:38.8 37,76
 3 Sergenti Massimo 02:38:49.3 37,75 1F Merloni Melissa 02:52:33.8 34,77 2005 PERCORSO LUNGO 1 Balducci Mirco 04:26:32.0 34,89
 2 Ceralli Christian 04:26:32.0 34,89
 3 Rezzani Michele 04:26:32.0 34,89 1F Bandini Monica 04:40:51.0 33,11 PERCORSO MEDIO 1 Pareschi Alessio 02:43:04.0 36,79
 2 Fabbri Marco 02:42:45.0 36,79
 3 Baldassarri Renato 02:42:31.0 36,79 1F Merloni Melissa 02:54:32.0 34,36 2004 PERCORSO LUNGO 1 Biasci Simone 04:24:03.0 36,26
 2 Stybar Zdenek 04:48:03.0 36,26
 3 Tani David 04:49:45.0 36,25 

 1F Bandini Monica 05:12:24.0 33,82 PERCORSO MEDIO 1 Baldassarri Renato 02:43:11.0 36,77
 2 Pareschi Alessio 02:43:11.0 36,77
 3 Muratori Dario 02:43:14.0 36,76 1F Merloni Melissa 02:53:25.0 34,6

LIFESTYLE INBICI

79


NUMERI UTILI

NUMERI UTILI RADIO TAXI 0544 973737 MUNICIPIO 0 544 979111 CERVIA INFORMA CITTADINI/URP 0544 979350 INFORMAGIOVANI SPORTELLO DONNA 0544 979355-974356 COOPERATIVA BAGNINI 0544 72011 FEDERALBERGHI 0544 913913 IAT 0544 974400 CATTEDRALE 0544 971102 POSTE 0544 971000 STAZIONE FS 0544 973737

GUARDIA DI FINANZA 0544 972123 POLIZIA MUNICIPALE 0544 979251 GUARDIA COSTIERA 0544 72355 CORPO FORESTALE DELLO STATO 0544 980193 VIGILI DEL FUOCO 115 0544 451759 - 281511 UFFICIO OGGETTI SMARRITI 0544 979240 PRONTO SOCCORSO 118 ASSITENZA MEDICO GENERICA TURISTICA 0544 917613 GUARDIA MEDICA VETERINARIA 0544 693099 OSPEDALE CIVILE 0544 917650

EMERGENZE

FARMACIA COMUNALE 0544 977650

CARABINIERI 112 0544 997000

EMERGENZA ACI 116

POLIZIA 113 0544 299111

OFFICINE 0544 992395 - 970792/3

CULTURA BIBLIOTECA 0544 979315 TEATRO COMUNALE 0544 975166 AMBIENTE MUSEO DELLA CIVILTA’ SALINARA 0544 71270 CASA DELLE FARFALLE 0544 995671 PARCO DELLA SALINA 0544 971765 TERME DI CERVIA 0544 990111 STADIO GERMANO TODOLI 0544 993003 PALAZZETTO DELLO SPORT 0544 971017 CENTRO PARCO DEL DELTA DEL PO 0544 973040 PARCO NATURALE 0544 973613 FONDAZIONE CERVIA AMBIENTE 0544 71921

RIVISTA/UFFICIALEGRANFONDO

VIA DEL SALE



Una nuova dimensione nuova dimensione della Una visione e della velocità. della visione della Leggeri, rapidi, e fatti pervelocità. vedere Leggeri, rapidi, fattipiù perinvedere sempre fretta! sempre più in fretta!

AEROSPEED FOTOCROMATICA. AEROSPEED

TRATTAMENTO ANTIAPPANNAMENTO. FOTOCROMATICA. TRATTAMENTO TRATTAMENTO OLEOREPELLENTE. ANTIAPPANNAMENTO. SI ADATTA ALLAOLEOREPELLENTE. LUCE IN QUALSIASI MOMENTO DELLA GIORNATA. TRATTAMENTO SI ADATTA ALLA LUCE IN QUALSIASI MOMENTO DELLA GIORNATA.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.