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ANTONIO CAMPANILE ART PuBLISHER AND ART MANAGER
Ma Campanile è anche, e forse soprattutto, artista poliedrico ed impegnativo, o meglio Campà, questo il suo pseudonimo, quando sveste gli abiti di direttore, editore, fotografo, editore e veste l’abito (come a sdoppiarsi, peraltro mirabilmente e con il tempismo di un prestigiatore “navigato”) del pittore-bambino. Colui che vede il mondo con una innocenza “provata”, tastata, sperimentata sul campo del vivere e non smette però di credere ad una perfezione anelata e cercata quasi da subito. Sulla tela come artista Campà, questo il suo pseudonimo, già da bambino è sensibile alla bellezza in generale e in particolare alla bellezza della natura che lo rapisce letteralmente per poi riportare su qualsiasi superficie, tutte quelle impressioni ed emozioni trasformatisi in colore vivo. La città di Firenze ha senz’ altro influenzato l’artista con le sue molteplici attrazioni culturali ed artistiche, qui ha affinato le sue tecniche, trasferitosi in Svizzera (dove vivrà le umiliazioni e le ingiustizie degli anni Sessanta, fu addirittura espulso per la mancanza del permesso di residenza) porterà nel cuore e sulla tela i ricordi della sua permanenza in Toscana. Nel 1969 ritorna in Svizzera affittando una mansarda e inizia a dipingere dal vivo giovani fanciulle. Ama tutte le forme artistiche, dal disegno alla pittura, alla fotografia. In lui vi è una esplosione di colori, forme dai tratti rapidi e decisi, soggetti sempre riconoscibili è una forza singolare, essenziale che colpisce subito l’occhio, l’immagine si imprime da subito alla memoria di chi guarda, vi si annida e vi resta. Un messaggio che vuole colpire e colpisce, un’ esplosione che è avvertita dallo stesso artista che butta fuori la sua percezione del mondo che lo circonda. L’ artista usa il disegno perché gli permette di circoscrivere quel suo mondo interiorizzato fatto di incontri e stravaganze conoscitive; usa e si fa usare dalla pittura perché è un naturale sfogo alla bramosia, ingordo di nutrirsi di piccoli/grandi attentati alla dignità di uomo, libero da condizionamenti, ma condizionato dalla propria libertà, a volte in conflitto con sé e con gli altri diversi da sé, uniti nella dolorosa gioia di vivere. Per aggridire così quanto subito razionalmente voluto, gli attentati di un mondo amato e odiato (quello intimo già circoscritto e addensato, quello esteriore allargato e in-finito). Scoperto dal critico d’arte Vincenzo Guarracino decide di riprendere ad esporre a Zurigo nel settembre del 2015. La fotografia in Campà è una tecnica poetica che gli permette di guardare l’ esterno da sé, trasmutante, e fissarlo proprio in quell’ istante in cui il “fatto” si fa, la “visione” si forma a rendere il tutto
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eterno, senza tempo, una translucenza atemporale, per fuggire chissà dove, pur sapendone il motivo. … e tutto si forma e trasforma, anche l’ affannoso respiro del vivere… E ogni cosa resta lì, immobile, seppure a portata di mano, in attesa di qualcuno che voglia e sappia rimescolare le carte e tirare fuori quanto di buono ci sia. Come le sue tele “strafottenti”, sfacciate a volte, nate per caso in un impeto di ira e/o di collera rimescolando quei colori accesi, violenti, decisi, il rosso, il verde e l’ azzurro, in uno stato di quiete, quasi di oblio a placare, (qualora fosse possibile) quella sana e infinita fame di vivere. Vivere adesso e qui. Antonio Campanile in arte Campà ha curato mostre alla Keller Gallerie di Zurigo e nominato giurato della Biennale Arte Contemporanea di Salerno nel 2014 inserendo il premio Victorinox premiando il Presidente Vincenzo De Luca ex ministro della Cultura. Ha seguito con interesse la Fiera d’arte Kunst di Zurigo. Ha ideato la testata INEWS Kunst e mediapartner del Premio Arte Laguna di Venezia. Dal 2014, promuove l’artista Franco Abbina e Rafael Alvarado artista conosciuto al Museo CAC di Malaga. Settembre 2015 sposa il progetto dell’artista Claude Dauphin per curare e promuovere la sua arte Esplosiva con la Galleria tedesca Obrist nella Kunst 2015 di Zurigo mostra internazionale seconda sola a ArtBasel. Con l’artista Claude Dauphin punta alla scena artistica internazionale dal 2015 al 2017 con esposizioni: Kunst 2015 Zürich, ArtBasel 2016, Marbellarte 2016, Premio Museo di Malaga CAC. Ideatore del Premio Arte Rotary Club Estepona Sotogrande a Art Marbella 2018 premiando l’artista Iraniano Masoud Akhavanjam. Nell’ambito della Biennale di Venezia 2015 collabora al progetto “Global Village” nel padiglione Guatemala alle officine delle Zattere, come organizzatore e artista con il suo nome d’Arte Campà. Dicembre 2014 curatore alla Toro Arte Contemporanea di Sessa Aurunca Italia. Media partner al Premio Arte Laguna di Venezia 2104 con Inews Kunst. Nel 2019 in occasione della Biennale promuove l’artista Masoud Alkahjan a Venezia. Ha consciuto e intervistato la famosa curatrice della Biennale di Venezia 2012 Bice Curiger e Curatrice della fondazione Vincent Van Gog in Francia, la quale ha apprezzato l’arte di Campà Tricolore scambiandolo con Mario Schifano. Con Inews Kunst ha iniziato una Mediapartnerschip con il media Exibart, Artribune e la TV d’Arte di Alessandro Orlando. Ideatore del Premio Arte Rotary Club a Art Marbella 2019. Premio Oscar Farinetti alla Biennale Belvedere Città di Caserta. Collabora con le più famose Gallerie internazionali promuovendole nella rivista Inews Kunst e Partner della Galleria Toro Arte dal 2012. Nel 2020 Inizia la collaborazione con l’artista Andreas Luethi portando alla Galleria Keller di Zurigo con una esposizione di successo di 28 opere il progetto dal nome “ Andreas Luethi Tribute to Roman Opalka. Il 25 Giugno 2021 organizza la mostra “ ANDREAS LUETHI TRIBUTE TO ROMAN OPALKA” al Museo Gipsoteca Gianluigi Giudici di Lugano, mostra curata da Vittorio Raschetti. Antonio Campanile con la Mediapresse Swiss Ag ha iniziato una collaborazione di promozione con la Fondazione Renato e Gianluigi Giudici di Lugano per promuovere giovani artisti internazionali. L’artista svizzero Andreas Luethi sarà a Venezia dal 23 Aprile al 27 Novembre a Centro Culturale Europeo manifestazione in parallelo alla Biennale di Venezia 2022. Presenta alla Gallerista Angela Reitz l’artista Andreas Luethi con il progetto “ Tribute To Roman Opalka” che sarà presentato a Zurigo e Colonia. Molti sono i progetti d’Arte per il futuro. Il motto di Antonio Campanile è “ L’arte fa muovere le anime”. Art Management antonio@campanile.ch