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Specchio dell’Anima

TECNOLOGIE PREFABBRICAZIONE E MANUFATTI IN CALCESTRUZZO

SPECCHIO DELL’ANIMA

LE REALIZZAZIONI DI MOZZO PREFABBRICATI PER LA CHIESA DI SAN PIETRO DA VERONA, A PESCANTINA, DIMOSTRANO TUTTA LA SAPIENZA DI ADATTAMENTO DI PRODOTTI E SOLUZIONI APPLICATIVE AI SINGOLI PROGETTI, SENZA COMPROMESSI OBBLIGATI DALLE GEOMETRIE PREDEFINITE DEI CASSERI di Emanuele Mozzo*

Se “L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”, la nuova chiesa di San Pietro, a Balconi di Pescantina, in provincia di Verona, è una perfetta applicazione delle parole di Le Corbusier, oltre ad essere un esempio di come la prefabbricazione sia in grado di adattare prodotti e soluzioni applicative ai singoli progetti, rispondendo anche alle necessità del settore terziario. Nel progetto, redatto dall’architetto Roberto Paoli dello studio Nexus! Associati di Rovereto, il comportamento della luce rappresenta in effetti il “carattere” dell’opera: tramite geometrie e forme essa crea un sapiente gioco di luci all’interno e all’esterno della costruzione. Fin dai primi approcci al progetto, Mozzo Prefabbricati ha dato seguito a questa idea fondante. A partire dalle prime campionature che hanno preceduto e determinato l’aggiudicazione dell’appalto, Mozzo Prefabbricati è andata oltre il concetto di standardizzazione, adattando sistemi e prodotti al progetto finale. Mozzo ha creato infatti per la chiesa di San Pietro da Verona soluzioni prefabbricate nel pieno rispetto delle idee di progetto, senza richiedere modifiche o compromessi, dimostrando ancora una volta quanto sia infondato il preconcetto che limita il campo d’azione della prefabbricazione alle geometrie predefinite dei casseri. Le richieste da soddisfare erano molteplici. Sul piano strutturale c’era l’esigenza di creare un edificio senza i classici pilastri e travi, dove gli elementi di parete fossero anche l’elemento portante, con uno schema di finestrature capace di impedire l’ingresso diretto della luce, permettendo all’edificio di cambiare al suo interno dal sorgere del sole fino al tramonto. Sul piano prestazionale la struttura doveva garantire i parametri di trasmittanza termica prescritti dalla progettazione ed infine, sul piano estetico la finitura della chiesa doveva essere inderogabilmente bianca a specchio, sia internamente che esternamente, in modo da creare anche un distacco cromatico rispetto ai corpi parrocchiali, previsti nel colore grigio naturale del calcestruzzo. Strutturalmente il corpo della chiesa è composto da un muro interno costituito da conci portanti, interconnessi tramite appositi getti di collegamento. A questi sono fissati degli elementi a paramento

(*) architetto, Sales Manager di Mozzo Prefabbricati

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esterno che hanno anche la funzione di creare una vera e propria facciata ventilata. Con la medesima metodologia sono stati realizzati anche i manufatti curvi che compongono l’abside. Gli elementi del colonnato hanno una sezione molto complessa per creare tra un elemento e l’altro le finestrature da cui la luce entra in modo indiretto nella chiesa. Ogni elemento è formato da due manufatti distinti che sono stati uniti in stabilimento, previa interposizione di uno strato di isolante termico. Il campanile presenta invece la struttura portante in acciaio e gli elementi di rivestimento sono realizzati in calcestruzzo, anch’essi con la stessa finitura estetica della chiesa. Le superfici dei manufatti presentano una perfetta finitura liscia da fondo cassero. L’effetto bianco a specchio, richiesto dalla progettazione architettonica, è stato ottenuto tramite uno studio accurato dei casseri metallici costruiti ad hoc e dal mix design del calcestruzzo. I casseri, infatti, sono stati realizzati in acciaio inox ed il mix design studiato appositamente per sfruttare le proprietà fotocatalitiche del cemento e consentire agli elementi di mantenere la loro brillantezza e il loro candore nel tempo. L’opera ha richiesto una progettazione specifica che ha riguardato sia i singoli elementi costruttivi che le fasi produttive dei manufatti, nonché il montaggio in cantiere della struttura nel suo insieme. La tolleranza ammessa nelle fasi di produzione, movimentazione e montaggio è stata dell’ordine del millimetro. L’accurata progettazione ha consentito in soli tre mesi il completamento della struttura della chiesa, incluse la cappella feriale e la sagrestia. In quattro mesi sono poi stati realizzati tutti i locali parrocchiali ad essa adiacenti, comprendendo in questo periodo anche il tempo necessario per la realizzazione delle fondazioni in opera.

Per l’opera realizzata con la nuova Chiesa di San Pietro da Verona, Mozzo Prefabbricati si è aggiudicata il Big SEE Awards, nella categoria “Architetture pubbliche e commerciali”, conferito dalla giuria del Zavod Big di Ljubljana, in Slovenia, tra i maggiori centri europei di studio e analisi dell’architettura e del design, in sinergia con lo sviluppo economico dei territori.

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