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GIOCO DI SQUADRA A MILANO

UN’IMPORTANTE FLOTTA DI MEZZI DOOSAN (OGGI SIGLATI CON IL MARCHIO DEVELON),

FORNITI DAL CONCESSIONARIO DMO, È ALL’OPERA

DA CIRCA UN ANNO PER IL RECUPERO DELL’AREA

DA TEMPO DISMESSA DELL’EX FABBRICA INNOCENTI,

NEL QUARTIERE RUBATTINO, ALLA PERIFERIA

DELLA METROPOLI LOMBARDA

Icancelli filmati nel “Romanzo Popolare” di Mario Monicelli non ci sono più e si può solo immaginare, ormai, quel fiume di operai in deflusso verso casa, nell’ultima fotografia in bianco nero degli anni Cinquanta quando qui la fabbrica Innocenti di Milano, nel quartiere Rubattinoi, produceva la leggendaria Lambretta. Siamo alla periferia della metropoli italiana per antonomasia, al confine con Segrate, in quell’area di Lambrate che ha vissuto lo spopolamento e la chiusura dei siti produttivi. Oggi si profila una nuova vita per l’ex Innocenti, con la rigenerazione urbana dell’intera area ex Innocenti in virtù di una Convenzione con il Comune di Milano su 300.000 metri quadrati -

110.000 circa di proprietà della società Rubattino 87, interessata allo sviluppo di un complesso direzionale-logistico, 16.000 del gruppo Camozzi (parte dei complessivi 60.000 già di proprietà del gruppo) e il resto di proprietà del Comune stesso. Si tratta di uno dei cantieri più importanti nella città della Madonnina, all’interno del quale diversi mezzi Doosan si stanno occupando della demolizione dei piazzali, delle bonifiche puntuali (hot-spots), della vagliatura e del recupero dei materiali. Cinque escavatori tra DX350LC, DX340LC DX300LC e DX245NHD muniti di pinze, martelli e frantumatori sono dedicati alla demolizione delle pavimentazioni, frantumando il cemento armato per poterne separare il ferro. Le macerie da vagliare vengono quindi movimentate da due pale Doosan DL380 e un Dumper Doosan DA30, per il trasporto del materiale al vaglio sito all’interno del cantiere stesso. Una volta ultimata la demolizione, prevista per il luglio di quest’anno, una parte dei 70.000 metri cubi di materiale vagliato verrà utilizzata come materia prima per realizzare i basamenti sui quali sarà edificato un’imponente capannone logistico che occuperà gran parte dell’area. Il materiale in eccesso verrà destinato a impianti esterni autorizzati. Tutte le attività del cantiere sono gestite dalla società torinese Unica che, a seguito della fusione con Noldem, è diventato

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