Bravi cittadini si diventa 3

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ROSA CROCE

ADELE DE PAOLIS

Bravi CITTADINI SI DIVENTA Percorsi di cittadinanza attiva scuola primaria

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Direttore editoriale: Mario Carpinelli Progetto grafico, impaginazione e copertina: Anna di Ianni Redazione: La nave dei sogni

L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro, spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di refusi. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe. Tutti i diritti sono riservati ©2020 www.lanavedeisogni.com info@lanavedeisogni.com è vietata la riproduzione dell’opera o di parti di esse con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Ristampa 5 4 3 2 1

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INDICE LA COSTITUZIONE L’Italia... Lo stemma della Repubblica italiana Art. 1 della Costituzione Il lavoro Chi lavora Abbiamo bisogno di... Verifica le tue competenze Art. 3 della Costituzione La mia amica Aisha Cruciverba della Costituzione UNIONE EUROPEA Cos’è l’Europa?

pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 19 pag. 20

SVILUPPO SOSTENIBILE La solidarietà S come... Solidarietà Coronello, il virus birbantello La protezione civile Le calamità naturali e i disastri I volontari Solidarietà e gentilezza Per essere gentili bisogna... CLIL

pag. 22 pag. 25 pag. 26 pag. 28 pag. 30 pag. 31 pag. 32 pag. 33 pag. 34

EDUCAZIONE AMBIENTALE L’Agenda 2030 Compito di realtà Io e l’ambiente Il piccolo fiume CLIL

pag. 35 pag. 37 pag. 39 pag. 44 pag. 47

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INDICE

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Proteggiamo il mare Lo sapevi che... Verifica le tue competenze Rispetta la natura...

pag. 48 pag. 51 pag. 52 pag. 53

LE REGOLE INTORNO A NOI Per strada

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LE COMPETENZE DEL BUON CITTADINO L’albero dei diritti L’alfabeto del buon cittadino T come... TUTTI

pag. 57 pag. 58 pag. 60

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DIGITALE Cittadini digitali Parole utili Navighi in Rete? Uso sicuro del WEB Muoversi in sicurezza Le competenze del buon cittadino digitale

pag. 61 pag. 62 pag. 63 pag. 64 pag. 67 pag. 69

I CYBERBULLI Cosa conosciamo del cyberbullismo Chi sono i cyberbulli? Blocca i bulli

pag. 70 pag. 71 pag. 72


E TUZION I T S O C LA Questa è l’Italia, è una terra circondata su tre lati dal mare e geograficamente è definita una penisola. Il nome Italia è molto antico. Alcuni dicono che significhi “terra dei vitelli”, dal popolo che abitava la parte meridionale, cioè i Vituli; altri affermano che voglia dire “terra infuocata”, per i bellissimi tramonti; altri ancora pensano che si riferisca al re degli Enotri, Italo. Delimita la tua regione e colorala in rosso, poi colora di azzurro il mare che circonda l'Itala.

L’Italia non è solo un territorio: è anche uno Stato e una Repubblica Democratica. Lo Stato è formato dagli uomini e donne che vivono in un determinato territorio. Con la parola Stato si indica anche l’insieme degli organi che hanno la responsabilità di stabilire le leggi e le norme che regolano la vita di quelle persone in quel territorio.

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LA COST ITUZION E LO STEMMA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Questo è il simbolo dello Stato italiano. Puoi vedere una stella, una ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia. ê Il ramo di ulivo rappresenta la volontà di pace della nazione. ê Il ramo di quercia a destra rappresenta la forza e la dignità del popolo italiano. ê La ruota dentata d’acciaio rappresenta il lavoro. ê La stella rappresenta l’Italia. La Costituzione, approvata il 1 gennaio 1948, regola il funzionamento del Parlamento e i suoi rapporti con tutti gli altri organi dello Stato. Per evitare che solo poche persone potessero avere molto potere decisionale, questo è stato suddiviso fra:

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Parlamento, formato da due Camere, Camera dei Deputati e Senato, cui spetta il compito di fare le leggi, quindi ha il Potere Legislativo; Governo, che esegue quanto stabilito nelle leggi, dunque ha il Potere Esecutivo; Magistratura, che controlla che le leggi siano rispettare, quindi ha il Potere Giudiziario.


E TUZION I T S O C LA

I

Il Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, promulga la Costituzione della Repubblica Italiana il 27/12/1947, Palazzo Giustiniani.

In Italia ci sono regole che tutti i cittadini devono rispettare per vivere bene e sono scritte in un libro che si chiama Costituzione. Le regole si chiamano Articoli di legge e sono 139. La Costituzione riconosce i diritti di tutti i cittadini e assicura Pace, Giustizia, Ordine, Uguaglianza e Libertà a tutti gli Italiani.

1 e colo Arti ituzion t s o C ella

d

"l’italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro."

Il “lavoro” è importante e fa parte della vita. Tutti contribuiscono con il proprio lavoro, scelto liberamente,alla vita della società. Diciamo tutti perché così dovrebbe essere. tutti dovrebbero avere un lavoro e una casa, ma forse hai sentito che in questo momento, non tutti riescono a trovare lavoro. L’articolo n.1 della Costituzione regola il lavoro del tuo papà, della tua mamma e di tutti quelli che lavorano.

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la costituzione IL LAVORO Filastrocca dei mestieri C’è chi semina la terra c’è chi impara a far la guerra chi ripara le auto guaste e chi sforna gnocchi e paste. C’è chi vende l’acqua e il vino chi ripara il lavandino c’è chi pesca nel torrente e magari prende niente. C’è chi guida il treno diretto chi a casa rifà il letto chi nel circo fa capriole e chi insegna nelle scuole. C’è chi recita e chi balla e chi scopa la stalla. Così varia è questa vita che la storia è mai finita. Gianni Rodari

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Scrivi i mestieri presentati nella filastrocca. ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................


la costituzione CHI LAVORA La casa dove vivi, la scuola che frequenti, le strade che percorri, il cibo che mangi, gli abiti che indossi sono il frutto del lavoro degli uomini. Con il suo lavoro l’uomo trasforma le cose e aiuta gli altri a vivere meglio. Tutti i lavori sono utili e chi li svolge deve essere rispettato. Osserva le immagini e completa. Chi sono? Che lavoro svolgono? Dove lo svolgono ?

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LA COST ITUZION E ABBIAMO BISOGNO DI… Dove acquistiamo gli abiti ? ........................... Chi confeziona gli abiti?. ................................. Chi produce i tessuti? ........................................ Quando ci ammaliamo dove andiamo a comprare le medicine? ..................................... Chi ci prescrive le medicine? ........................... Se abbiamo bisogno degli occhiali dove andiamo? ............................................................ Chi si impegna per costruire una casa? .............................................................................. ...............................................................................

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Chi lavora nella scuola? .................................. ............................................................................... ...............................................................................

Tutti i lavori sono importanti perché: ü Permettono a chi lavora di guadagnare uno stipendio per mantenere sé stesso e la propria famiglia. ü Sono utili ai cittadini.


ZIONE

ITU LA COST

Fatti aiutare dai tuoi genitori, indica con una û le spese che fanno con i soldi guadagnati e aggiungi ciò che vorresti: comprare cibi .......................................................... comprare vestiti .......................................................... pagare le bollette .......................................................... pagare l’affitto di casa ......................................................... comprare libri e quaderni ......................................................... pagare il dentista .......................................................... comprare ciò che serve in casa .......................................................... pagare le spese per le vacanze .......................................................... CHI LAVORA HA DIRITTI E DOVERI Questi articoli della Costituzione indicano i diritti dei lavoratori. Articolo 35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Articolo 36: ll lavoratore ha diritto ad una giusta retribuzione... e a una limitazione dell’orario di lavoro complessivo. Articolo 37: La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Articolo 38: Il lavoratore ha diritto alla pensione di vecchiaia e all’assicurazione contro gli infortuni e le malattie.

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LA COST ITUZION E Tutti i lavoratori hanno oltre ai diritti anche dei doveri. Chiedi a mamma o a papà quali sono i diritti e i doveri di chi lavora e scrivili nella tabella. DIRITTI

DOVERI

Scrivi quale lavoro vorresti fare da grande e perché, poi disegnalo. Da grande io voglio fare ................................................................................ perchè ................................................................................................................ ..............................................................................................................................

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E TUZION I T S O C LA Verifica le tue competenze Conosciamo la Costituzione.

V F

1. La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato.

2. La Costituzione è divisa in tre parti.

3. La bandiera della Repubblica italiana è gialla e rossa.

4. L’Italia è una Repubblica democratica.

5. Lo Stato è diviso in Regioni, Province, Comuni e Quartieri.

6. Nella Costituzione ci sono articoli che tutelano i lavoratori.

7. La Costituzione è stata approvata il 1 gennaio 1948.

8. Gli articoli della Costituzione sono 140.

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LA COST ITUZION E 3 colo Arti ituzione Cost della

Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Filastrocca dei diversi da me Tu non sei come me, tu sei diverso ma non sentirti perso. Anch’io sono diverso, siamo in due. Se metto le mie mani con le tue certe cose so fare io, e altre tu e insieme sappiamo fare anche di più. Tu non sei come me, son fortunato davvero ti son grato perché non siamo uguali: vuol dire che tutti e due siamo speciali. Bruno Tognolini

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E TUZION I T S O C LA La mia amica Aisha Mi chiamo Martina e il primo giorno di scuola quando sono entrata in classe, ho subito visto lei: Aisha. Una bambina con la pelle molto scura, grandi occhi neri e capelli ricci raccolti in treccine strette da fiocchetti colorati. Stava lì, in silenzio e tutta sola, mentre tutti gli altri parlavano a voce alta tra loro, così mi sono avvicinata e le ho chiesto se potevo sedermi accanto a lei, mi ha risposto con un sorriso e il cenno della testa, io ho sistemato lo zaino e mi sono seduta. Abbiamo iniziato a parlare e con mia grande meraviglia lei parlava bene l’italiano, mi ha detto che i suoi genitori vivevano già da molti anni in Italia e che parlavano la loro lingua solo in casa per non dimenticarla. Abbiamo parlato tanto e mi sono resa conto che avevamo molto in comune, ci piacevano gli stessi colori, gli stessi dolci, gli stessi cartoni animati e tante altre cose. Ricordo che, durante la ricreazione, dopo un po’, tutti i miei compagni di classe si sono avvicinati al nostro banco perché ci sentivano ridere e Lucia, una mia compagna le ha chiesto se poteva toccare la sua strana pettinatura. Lei era un po’ infastidita, ma pazientemente l’ha lasciata fare e ha risposto alle sue curiose domande. Da quel giorno, io e Aisha siamo diventate grandi amiche, qualche volta facciamo i compiti insieme e io chiedo alla sua mamma di pettinarmi i capelli come lei, così siamo in due ad avere i capelli raccolti in treccine sottili che terminano con perline colorate. Anche gli altri compagni di classe non la guardano più con curiosità, ormai fa parte del nostro gruppo, è una di noi e quando ci racconta del suo paese noi la ascoltiamo in silenzio e quando siamo noi a raccontare è lei che ci ascolta.

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la costituzione Dopo aver letto rispondi. Chi sono i personaggi principali? ...........................................................................................-.................................... Ha fatto bene Martina a sedersi accanto ad Aisha? ...........................................................................................-.................................... Tu cosa avresti fatto? ...........................................................................................-.................................... Pensi che i bambini che vengono da altri Paesi siano diversi o siamo tutti uguali? ...........................................................................................-.................................... Cosa hanno in comune le due bambine? ...........................................................................................-.................................... Nella tua classe ci sono alunni che provengono da altri Paesi? ...............................................................

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Se ce ne sono scrivi in quale Paese sono nati. ................................................................ ................................................................ ...


E TUZION I T S O C LA

Con l'art.3 della Costituzione a ciascuno di noi è riconosciuto il diritto di essere rispettato come tutti gli altri, di essere protetto da qualunque forma di discriminazione. Per assicurare a tutti le stesse opportunità, è necessario però che venga eliminato qualunque forma di impedimento. Ad esempio un disabile motorio, cioè una persona che ha bisogno della carrozzella per muoversi, ha diritto alle stesse opportunità di una persona abile, quindi deve poter entrare negli edifici e negli spazi urbani, deve infatti salire e scendere dai marciapiedi o utilizzare i mezzi di trasporto senza incontrare ostacoli. Rifletti sul fatto che la scuola dovrebbe offrire a tutti le stesse possibilità di crescita, adeguandosi ai bisogni degli alunni e rispondi: 1. Nella tua scuola c’è lo scivolo oltre alle scale? .............................................................................................................................. 2. C’è la possibilità per chi è in carrozzella di salire al secondo piano? ..............................................................................................................................

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LA COST ITUZION E 3. Ci sono bagni per chi non è abile? .............................................................................................................................. 4. Pensi che manchi qualcosa? Tu cosa faresti per loro? .............................................................................................................................. 5. Ti è mai capitato di aiutare qualche amico in difficoltà? Racconta .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. ..............................................................................................................................

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E TUZION I T S O C LA CRUCIVERBA DELLA COSTITUZIONE 9 8 3

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Definizioni 1. Insieme delle leggi fondamentali di uno Stato. 2. Sono 139 nel testo costituzionale. 3. L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul... 4. Il numero delle Camere del Parlamento in Italia. 5. In Italia votarono per la prima volta il 2 giugno del 1946. 6. è di colore verde, bianco e rosso. 7. è il mezzo con il quale il popolo vota direttamente. 8. Il nome della nostra Nazione. 9. Il potere esercitato dal Parlamento. 10. Il potere esercitato dal Governo. 11. Un cittadino italiano ha diritti e...

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unione

europea

Cos'è l'Europa? ü È uno dei sette Continenti. ü Comprende 44 Paesi. ü In Europa vivono oltre 700 milioni di persone. ü 447 milioni vivono nei 27 paesi dell'Unione europea (in blu nella cartina). ü L'Unione europea fa sì che i suoi cittadini possano vivere, lavorare e viaggiare insieme più facilmente. Questi sono gli Stati membri dell’UE. Il Regno Unito è uscito nel 2020.

Cosa fa l'UE?

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Gli ambiti di investimento dell'UE sono: « trasporti « ricerca e innovazione « istruzione « posti di lavoro « inclusione sociale « salute


EUROPEA E N O I UN « sviluppo regionale e regioni più povere dell'UE « progetti umanitari in tutto il mondo. Favorisce vari ambiti: « protegge l'ambiente e la biodiversità; « combatte i cambiamenti climatici; « aiuta a difendere le frontiere e a combattere l'estremismo e la criminalità organizzata; « tutela i diritti dei consumatori; « protegge la salute e la sicurezza dei consumatori; « tutela la privacy. Grazie all'UE è possibile: « viaggiare e vivere in un qualsiasi paese dell'UE; « studiare o formarsi all'estero; « fare volontariato in progetti umanitari; « trovare un lavoro più facilmente; « definire il futuro dell'Europa: ad esempio votando alle elezioni del Parlamento europeo. L’EURO L'euro ha sostituito le vecchie valute nazionali nel 2002. Attualmente l'euro è la valuta ufficiale di 19 Stati membri. L'euro è attualmente utilizzato da circa due terzi dei cittadini dell'UE in 19 Paesi. Ricerca gli Stati membri dell'UE che utilizzano l'euro. ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................

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SVILUPPO SOSTEN IBILE La solidarietà C’era una volta una giovane farfalla che svolazzava allegra in un giardino fiorito, era così orgogliosa della sua bellezza che se ne faceva un gran vanto. Ad ogni piccolo insetto che incontrava si compiaceva per quel dono che la natura le aveva concesso. Come una regina volava di fiore in fiore, facendo bella mostra di sé. L’estate, presto lasciò il posto all’autunno, così in un giorno freddo e piovoso la vanitosa farfalla si trovò in seria difficoltà, una forte folata di vento la scaraventò con forza in un punto lontano, fece appena in tempo ad aggrapparsi su d’una foglia di un vecchio albero, cercando di tenersi ben stretta per non cadere giù. In quel mentre vide una piccola coccinella posata anch’essa sulla stessa foglia.

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La farfalla infastidita e con fare arrogante esclamò: «Fatti da parte, non vedi che le mie ali sono grandi e non c’è posto per due?» La coccinella la osservò intimidita e un po’ perplessa rispose: «Non è certo colpa mia se le tue ali sono così grandi, in ogni modo se ci stringiamo un po’ non correremo il rischio di cadere giù». «Qui c’è posto solo per una di noi», rispose arrogante la farfalla «sei tu dunque quella che deve abbandonare la foglia». «Ma se andrò via, il vento mi spazzerà lontano, chissà dove andrò a finire, di certo morirò» aggiunse spaventata. «Non mi riguarda» rispose l’arrogante farfalla, «su questa foglia ci rimarrò solo io».


NIBILE E T S O S SVILUPPO La coccinella delusa e amareggiata non disse nulla, si posizionò in un angolo della foglia in attesa che la pioggia smettesse di cadere. In quel mentre, una folata di vento fece sobbalzare il ramo su cui i due piccoli insetti si erano riparati. La coccinella piccina piccina, se ne stava ben stretta all’estremità della foglia, la farfalla invece si posizionò al centro di essa, correndo così il pericolo d’essere trascinata via dal vento il quale soffiava sempre più forte, fino a quando una violentissima raffica la scaraventò con forza giù in terra, in una pozza piena d’acqua. «Aiuto! Aiuto!» urlava angosciata la farfalla. La coccinella su dal ramo la rassicurava. «Non disperare proverò a tirarti su, vedrai ce la faremo». Così la farfalla attese con pazienza che la piccola coccinella andasse a recuperarla, una volta raggiunta la sollevò con tutta la sua forza sistemandola sul suo dorso e con gran fatica la riportò sulla foglia. La farfalla ravveduta da quel nobile gesto esclamò: «Senza il tuo aiuto ora sarei bella che morta, ho inteso la lezione, da oggi in poi se tu vorrai diverremo amiche», ammise fiduciosa. La coccinella felice accettò di buon grado. Dopo un po’ la pioggia smise di cadere e nel cielo spuntò un raggio di sole come a voler consolidare la nascita di una nuova e sincera amicizia, così insieme si avviarono al di là del bosco per poi scomparire lontano all’orizzonte. Annamaria Villani

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SVILUPPO SOSTEN IBILE Dopo aver letto il testo sottolinea in rosso gli aggettivi della farfalla e in blu gli aggettivi della coccinella. Rispondi. Chi sono i personaggi del testo? ............................................................................................................................... Dove vivono? ............................................................................................................................... Come è la farfalla? ............................................................................................................................... Dove si posa la coccinella? ............................................................................................................................... Come si comporta la farfalla? ...............................................................................................................................

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Racconta come si conclude la storia. ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................


NIBILE E T S O S SVILUPPO S come... SOLIDARIETÀ Essere solidali significa condividere generosamente le proprie cose con gli altri. Cancella nello schema i seguenti nomi in tutte le direzioni. AIUTARE BENE EURO

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GRAZIE CIBO

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F R C V O E I Z A R G Le parole rimaste danno origine ad un saggio proverbio.

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SVILUPPO SOSTEN IBILE

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Coronello, il virus birbantello C’era una volta, in un paese lontano, un piccolo virus: Coronello. Era famoso per il suo caratterino: ribelle, dispettoso, disubbidiente. Lo chiamavano, scherzosamente, “Coronello il virus birbantello”! Ma il sogno più grande di Coronello era di girare il mondo. Passava giornate intere a sognare paesi lontani: “La Grande Muraglia la conosco, è nel mio paese! Vorrei vedere i mari caldi del sud del mondo, le montagne altissime in tutti i continenti! E poi monumenti famosi come la Tour Eiffel, il Colosseo, il Big Ben, l’Empire State Building!” La sua corona da principe dei virus e il suo rango reale gli permettevano di poter andare ovunque volesse, ma non aveva ancora capito in che modo sarebbe riuscito ad andare molto lontano. Per un periodo studiò i comportamenti delle persone e capì che per andare lontano doveva utilizzare il canale della “gentilezza”: “Se voglio passare da una persona all’altra in modo silenzioso e sicuro, mi devo intrufolare nei loro abbracci, nelle strette di mano. Nei baci che accompagnano i saluti affettuosi, Sì! Farò così! Approfitterò della “gentilezza” per andare da una persona all’altra e girare il mondo”. Inconsapevole dei danni che avrebbe causato, Coronello partì dalla Cina e arrivò fino al Lago di Como. Nella lunga strada percorsa, però, fece danni, procurò malanni, paure, al punto da far abbandonare agli esseri umani le loro “abitudini gentili”. Ma una classe di piccoli bambini di seconda elementare della città di Como capì che lavandosi le mani in modo accurato, starnutendo e tossendo nella piega del gomito, mantenendo accesa la loro vivacità e continuando, con queste piccole accortezze, a stare insieme e a praticare i gesti gentili a cui erano abituati, avrebbero fermato il viaggio di Coronello che, da semplice curiosità di vedere il mondo, era diventato un flagello per le popolazioni. I nostri piccoli eroi mandavano in giro per Como “biglietti gentili”, frasi di conforto a chi era ammalato, a chi non usciva di casa per paura di contagiarsi. Pian piano le persone di Como, poi della Lombardia, poi dell’Italia, poi dell’Europa e infine del mondo intero cominciarono a


NIBILE E T S O S SVILUPPO dedicare gesti gentili agli altri, facendo diventare “virale” la gentilezza. Coronello a quel punto dovette fermarsi, tolse la corona da principe dei virus e scrisse una lettera di saluto ai bambini della seconda elementare che, con atti prudenti e fermamente “gentili” lo avevano sconfitto. Ilaria Flauto Insegna in una classe seconda della Scuola Primaria Sauro.

Cancella le affermazioni non corrette Il virus Coronello era gentile, altruista, solidale. Il virus Coronello era ribelle, dispettoso, disubbidiente. Sognava di girare il mondo. Voleva restare a casa. Lui viveva in Cina Lui viveva in Italia. Pensò di farsi aiutare dalle persone che si salutano abbracciandosi o stringendosi la mano. Decise di farsi aiutare dalle persone sgarbate. Viaggiò moltissimo, raggiungendo tutti i paesi della Terra. Visitò solo alcuni paesi. Mentre il virus viaggiava le persone pensavano solo a se stesse. Mentre il virus viaggiava le persone prestavano più attenzione al loro modo di comportarsi, si aiutavano tra loro, i volontari e gli uomini della Protezione civile lavoravano per aiutare tutti, nessuno fu lasciato solo.

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SVILUPPO SOSTEN IBILE LA PROTEZIONE CIVILE

Il racconto”Coronello il virus birbantello” è stato scritto da una insegnante di scuola primaria durante la chiusura delle scuole, a causa del Corona virus.Quando anche tu eri a casa hai sentito parlare di persone che aiutavano chi ne aveva bisogno, hai sentito parlare della Protezione Civile e dei Volontari.

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La Protezione Civile è quell’insieme di persone che ci aiuta nel momento del bisogno come durante una pandemia, un incendio, un terremoto o un’alluvione. La Protezione Civile comprende tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutelare la vita, le città e l’ambiente dai danni che sono la conseguenza di calamità naturali, di catastrofi e di altri disastri. Con la legge del 24 febbraio 1992, n. 225 l’Italia ha istituito la Protezione civile come “Servizio nazionale”, coordinato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto, come dice il primo articolo della legge, dalle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dagli enti pubblici nazionali e territoriali e da ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale.


NIBILE E T S O S SVILUPPO Segna con una

û

la risposta sbagliata.

La Protezione civile Italiana collabora con Regioni, Provincie e Comuni. La Protezione civile è solo a Roma. La PC in Italia è un servizio nazionale che si occupa di proteggere tutto il territorio Italiano. La PC in Italia è un servizio nazionale che protegge solo persone nate in Italia. Una calamità o catastrofe provoca molta paura ma nessun danno. Una calamità o catastrofe causa distruzione di molte case in un vasto territorio. La PC prepara persone che sappiano cosa fare in caso di necessità. La PC può indovinare cosa succederà. La PC può costruire case che resistano ai terremoti. La PC può preparare un piano per sapere cosa fare in caso di calamità. La PC può montare tende per accogliere chi ha bisogno di riparo dopo una catastrofe. La PC può montare tende per accogliere chi è in campeggio. La PC prepara pasti per chi ha subito una calamità. La PC prepara pasti per chi è in vacanza.

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SVILUPPO SOSTEN IBILE LE CALAMITA’ NATURALI E I DISASTRI Inserisci i seguenti nomi nella tabella: Terremoti, incendio, esondazioni, incidente aereo, attacco terroristico, incidente ferroviario, incidente in metropolitana, valanga, incendio boschivo, eruzione vulcanica, frana, incendio industriale, nube tossica, crolli, esplosioni, inondazioni. CALAMITà NATURALI

DISASTRI

NUMERI UTILI dei soccorritori Chiedi aiuto ai tuoi genitori e scrivi tutti i numeri telefonici che puoi chiamare in caso di necessità: NUMERI

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Vigili del fuoco Pronto soccorso Carabinieri Polizia di Stato Polizia locale Volontari Protezione civile

Ricorda che questi numeri possono essere chiamati solo in caso di vera necessità.


NIBILE E T S O S SVILUPPO I VOLONTARI Ci sono persone e associazioni che, gratuitamente, si prendono cura di chi ne ha bisogno: anziani, disabili, persone sole, immigrati. Queste persone sono i Volontari, cioè uomini e donne preparati e attrezzati, per intervenire rapidamente, quando c'è un'emergenza, per montare una tenda, dare un pasto, aiutare dove c'è bisogno, come è accaduto durante il lockdown per il corona virus. Ti è capitato di vedere volontari in azione nella parrocchia, nella città, in televisione? Racconta ........................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... Conosci qualche Volontario? ............................................................................................................................... Cosa ne pensi? .............................................................................................................................. Ti piacerebbe diventare un volontario? Se sì, perché? ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................

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SVILUPPO SOSTEN IBILE SOLIDARIETA’ E GENTILEZZA Parole gentili. Grazie, scusa, per favore: che magnifiche parole! Se le metti pure insieme ad azioni che fan bene, a un sorriso, a una carezza: questa è vera gentilezza. Mi permetti? Faccia pure! Le dispiace? No, è un piacere! Poche, semplici parole, che alla bocca porta il cuore. Vedrai, è facile impararle, fanne uso in quantità, a chiunque tu puoi darle per portar serenità. Germana Bruno

Rifletti e scrivi, puoi lavorare anche con i tuoi compagni. Cerca il significato della parola gentilezza e scrivilo. ...............................................................................................................................

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Che cos’è, secondo te, la gentilezza? Cosa significa essere gentili? ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... Aggiungi altre parole della gentilezza: buongiorno, buona serata, per favore, grazie, prego, potresti…, scusa, permesso, mi dispiace. ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................


NIBILE E T S O S SVILUPPO PER ESSERE GENTILI BISOGNA... Indica se le affermazioni sono vere o false. VERO

FALSO

Mostrarsi sorridente Non ringraziare Incoraggiare e consolare Aiutare chi ha bisogno Deridere chi sbaglia Essere affettuosi Essere avari Non prestare le proprie cose Prendere in giro qualcuno Offendere con gesti e parole Stare vicino a chi viene allontanato dagli altri. VERIFICA LE TUE COMPETENZE

Compito di realtà ü Da solo o con i tuoi compagni, scegli di fare un gesto di gentilezza, poi raccontalo con un testo. puoi documentarlo con foto o disegni. ü Realizza un cartellone scrivendo tutte le parole della gentilezza, puoi usare anche le seguenti: per favore, ciao, ti voglio bene, cosa posso fare per te, conta su di me, come stai, perdonami, permesso, scusate il disturbo, mi dispiace, facciamo pace, ti perdono. ü Condividi con gli altri compagni il lavoro svolto.

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SVILUPPO SOSTEN IBILE CLIL Colora le parole gentili e riscrivile in italiano.

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NTALE E I B M A IONE EDUCAZ L’AGENDA 2030 Nel 2015 i Paesi della Terra, riuniti nell’ONU (l’Organizzazione delle Nazioni Unite), hanno concordato un piano per realizzare, nell’arco di 15 anni, importanti e necessari miglioramenti per la vita del Pianeta Terra e di tutti i suoi abitanti. Questo piano è stato chiamato Agenda 2030.

I Paesi dell’ONU hanno individuato 17 Obiettivi da raggiungere, che sono stati chiamati Obiettivi Globali per uno Sviluppo Sostenibile, per indicare le cose più importanti da fare per risolvere molti problemi. Il pianeta Terra è stato molto danneggiato dalle attività degli uomini che lo hanno sfruttato senza pensare alle conseguenze e ai danni che stavano provocando. Avrai sentito parlare dello scioglimento dei ghiacciai, dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici, della distruzione di foreste. GLI UOMINI NON RISPETTANO LA NATURA Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza ha detto Greta Thunberg, una bambina svedese che si è impegnata per salvare l’ambiente e che ha parlato in importanti conferenze sul clima: ha parlato alla COP24,

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E la Conferenza Onu sul clima, e al forum economico mondiale di Davos per dire a tutti gli uomini e soprattutto ai capi di stato di fare qualcosa per salvaguardare l’ambiente, perché noi siamo ospiti sulla Terra e le risorse non sono infinite.

Fai delle ricerche e rispondi: Cos’è il fridaysforfuture? ............................................................................................................................... Chi può partecipare al fridays for future ? ...............................................................................................................................

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Perché è importante lottare contro il disinteresse degli adulti per l’ambiente? ............................................................................................................................... Perché i bambini sono “ il futuro”? ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ COMPITO DI REALTà

Queste sono alcune immagini delle manifestazioni organizzate in circa 100 paesi in occasione del Fridays for future, per sensibilizzare i capi di stato e tutti i cittadini del nostro pianeta a mettere in atto interventi che possano assicurare la sostenibilità ambientale e abbiano un reale impatto sul cambiamento climatico. è stata un’occasione per attivarsi e far sentire la propria voce e vi hanno partecipato bambini e ragazzi di tutte le età. ! Con l’aiuto della maestra formate dei gruppi, informatevi sulle manifestazioni dei cittadini sensibili verso la sorte del nostro pianeta, discutete tra di voi su cosa potete fare per far sentire le vostre opinioni. ! Scrivete le vostre riflessioni. ! Realizzate dei cartelloni con i vostri slogan.

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E Sottolinea ciò che possono fare i bambini come te per salvaguardare l’ambiente. PER

IO POSSO

Limitare l’uso dell’automobile.

Quando è possibile posso chiedere ai miei genitori di andare a piedi/ in macchina.

Ridurre il consumo dell’elettricità.

Lasciare accese/ Spegnere le luci quando esco da una stanza.

Ridurre il consumo dell’acqua.

Fare la doccia/ fare il bagno nella vasca.

Mangiare la frutta di stagione/ Ridurre le spese di trasporto delle mangiare la frutta proveniente da merci. altri paesi. Ridurre lo spreco.

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Posso acquistare solo ciò che mi serve/ Posso acquistare cose inutili.


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ IO E L’AMBIENTE

Ciao, sono Gocciolina, insieme scopriremo l’importanza dell’acqua.

Dove troviamo l’acqua? L’acqua è ovunque intorno a noi: nelle nuvole, nei mari, nei laghi, nei fiumi, nel terreno, nelle piante, negli animali e nel nostro corpo. L’acqua è necessaria per la vita delle piante, degli animali e degli uomini, senza di essa sulla Terra non ci sarebbe vita. Il nostro corpo è composto in grande quantità di acqua. Dobbiamo mantenerlo continuamente in equilibrio idrico, altrimenti rischiamo di disidratarci e morire. Possiamo vivere senza cibo per un mese, ma senz’acqua possiamo resistere al massimo 5-7 giorni. L’acqua degli oceani e dei mari è salata, l’acqua dei fiumi e dei laghi è dolce, noi beviamo acqua potabile, cioè limpida e priva di sostanze che potrebbero farci male.

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E Rispondi con vero o falso

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V

L’acqua è indispensabile per la vita sulla Terra.

Il nostro corpo è formato per la maggior parte di acqua.

L’acqua è nelle nuvole.

Solo gli animali possono vivere senza acqua.

Possiamo vivere un mese senza acqua.

L’acqua che beviamo è potabile.

L’acqua del mare è dolce.

Le piante hanno bisogno di acqua per vivere.

F

Nelle nostre case è naturale aprire un rubinetto da cui scende l’acqua potabile e utilizzarla per bere e cucinare. è normale avere a disposizione l’acqua per lavarsi e utilizzare i servizi igienici, innaffiare le piante, i giardini o nuotare in piscina, ma dobbiamo pensare che moltissime persone non hanno tutto ciò che per noi invece è considerato un diritto. Ogni anno milioni di persone, soprattutto bambini, muoiono per malattie causate dalla mancanza di acqua potabile o di igiene e pulizia.L’acqua è un bene prezioso, in alcuni paesi sono nate guerre per l’utilizzo dell’acqua. Gli uomini hanno costruito canali e dighe per irrigare i campi o per


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ produrre elettricità, ma spesso hanno provocato danni all’ambiente e tolto l’acqua alle popolazioni. L’acqua ci permette di vivere, ma molto spesso gli uomini la usano male o la sprecano. L’acqua è un diritto di ogni essere umano, ma in alcuni paesi è un diritto negato. In molti Paesi gli acquedotti che trasportano l’acqua e gli impianti di depurazione sono vecchi e poco efficienti, le persone che vivono in quei paesi non hanno l’acqua in casa, spesso fanno chilometri per procurarsela. Chi utilizza l’acqua e come Collega con una freccia le seguenti affermazioni con le immagini.

L’acqua viene utilizzata dalle persone che vivono sulla Terra e che aumentano ogni giorno di più. L’acqua viene utilizzata in agricoltura e per allevare gli animali; più della metà dell’acqua dolce è utilizzata dagli agricoltori e allevatori, per irrigare i campi coltivati e allevare il bestiame . L’acqua viene utilizzata nelle industrie per permettere alle macchine di funzionare.

L’acqua viene utilizzata dalle centrali idroelettriche per produrre elettricità che arriva nelle nostre case.

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E Indica con una false.

û

se le seguenti affermazioni sono vere o

V L’acqua è un diritto. L’acqua viene utilizzata per irrigare i campi. L’acqua potabile scarseggia in alcuni paesi. L’acqua non serve per l’igiene personale. L’acqua serve per produrre energia. L’acqua può essere sprecata. L’acqua contaminata causa milioni di morti ogni anno. L’acqua non mancherà mai.

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F


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ Ecco le cose che possiamo fare in casa per evitare gli sprechi. IO POSSO

MIA MADRE PUò

Chiudere il rubinetto quando mi lavo i denti e utilizzare un bicchiere. Chiudere il rubinetto mentre mi insapono.

Utilizzare la lavatrice solo a pieno carico.

Fare la doccia invece del bagno.

Non versare l’olio della frittura nel lavabo ma versarlo in un contenitore adeguato.

Lavare i giocattoli tutti insieme.

Non sciacquare i piatti prima di metterli nella lavastoviglie.

Assicurarsi che i rubinetti di casa non gocciolano.

Aiuta il contadino ad innaffiare il fiore segnando la strada.

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E

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Il piccolo fiume C’era una volta, non tanto tempo fa, un piccolo fiume di nome Bèr che scorreva allegro dalla montagna di cristallo fino alla grande pianura. Bèr era un fiume svelto e luccicante, amico degli uomini e dei bambini che d’estate andavano a fare il bagno nelle sue acque fresche. Bèr era molto amico anche dei contadini ai quali dava volentieri un po’ della sua acqua per irrigare i campi e per innaffiare gli orti. Un giorno in pianura arrivarono uomini che cominciarono a buttare nell’acqua del fiume vari tipi di rifiuti: detersivi, plastica, lattine, oggetti, ecc. L’acqua cominciò a diventare sporca e Bèr non riusciva più a respirare. I bambini non potevano più andare a giocare sulle sue rive, figuriamoci poi fare il bagno! I pesci, che da tempo vivevano nelle sue acque, cominciarono a morire. La frutta, la verdura e tutti i prodotti dei campi irrigati con quell’acqua sporca facevano venire il mal di pancia a chi li mangiava. Insomma per Bèr attraversare la pianura era diventato un vero incubo. Piangeva sempre, ma nessuno poteva vedere le sue lacrime in mezzo all’acqua e nessuno sentiva i suoi lamenti. I contadini, preoccupati, si erano rivolti alle autorità spiegando che bisognava prendere subito dei provvedimenti, ma non ebbero risposte e quindi pian piano i contadini abbandonarono i campi e tutto intorno a Bèr vennero costruiti dei palazzoni e dei parcheggi. Durante un autunno particolarmente piovoso, le acque di Bèr si erano ingrossate a tal punto da rompere gli argini e inondare tutta la pianura. L’acqua sporca invadeva le strade, i negozi e le cantine dei palazzi, le auto galleggiavano sulle strade e la gente non riusciva più a muoversi. Ma ciò che più preoccupava le


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ autorità era il crollo della strada che impediva ai camion che portavano il cibo di arrivare nella pianura. E intanto continuava a piovere. Dopo tanti giorni di pioggia Bèr cominciava a sentirsi meglio, più pulito. Quando finalmente un pallido sole era apparso in cielo, le sue acque riflettevano la luce facendolo brillare tutto. Appena le acque si ritirarono un po’, i bambini andarono subito vicino agli argini a giocare mentre i loro genitori stavano ancora cercando di pulire le strade dal fango. Quando gli uomini arrivarono con i camion per buttare nel fiume tutta la sporcizia che avevano raccolto nelle strade, i bambini cominciarono a urlare: “Eh no! Adesso basta! Lasciatelo stare!” Attirate dalle urla dei bambini, tutte le persone della pianura si avvicinarono al fiume per vedere cosa stesse succedendo. Bèr scorreva più lucente che mai, era uno spettacolo. Gli uomini restarono incantati a guardarlo per un po’, poi decisero che non lo avrebbero riempito di rifiuti un’altra volta, anzi non l’avrebbero fatto mai più. “Lo ripuliremo per bene e nessuno dovrà più buttare immondizia nell’acqua, perché se lo farà le multe saranno salate!” disse il sindaco. Ora Bèr scorre felice nella pianura vicino alle case dei bambini e forse, con un po’ di pazienza, qualche pesce deciderà di fidarsi ancora degli uomini e tornerà a guizzare nelle sue acque. Rispondi alle domande Chi è il protagonista della storia? ............................................................................................................................... A cosa servono le sue acque? ............................................................................................................................... Cosa succede un giorno? ............................................................................................................................... Come diventa il fiume? ...............................................................................................................................

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E Cosa fanno i contadini? ............................................................................................................................... Vicino al fiume cosa viene costruito? ............................................................................................................................... Cosa accade durante un autunno? ............................................................................................................................... Che cosa fanno i bambini? ............................................................................................................................... Che cosa decidono di fare i cittadini? ............................................................................................................................... Come sta alla fine Bèr? ............................................................................................................................... Disegna il piccolo fiume

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Per proteggere l’acqua possiamo: ü Diminuire l’inquinamento evitando di versare nei fiumi e in mare sostanze pericolose. ü Proteggere l’ambiente come le montagne dove ci sono le sorgenti, i ghiacciai, i fiumi sotterranei.


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ CLIL Risolvi il cruciverba e saprai fare il bagno in lingua inglese.

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Ci serve per insaponarci. Lo usiamo per lavarci, è profumato. Ci immergiamo dopo averla riempita d’acqua. Si alzano dall’acqua e volano leggere. La mettiamo in testa per non bagnarci i capelli. Quando facciamo il bagno preferiamo che sia calda. Ci giocano i più piccoli quando fanno il bagnetto. Fa il bagno nell’immagine.

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E PROTEGGIAMO IL MARE

Il mare copre la maggior parte (circa il 70%) della superficie terrestre. Le acque dei mari e degli oceani assorbono calore d’estate e lo restituiscono d’inverno così regolano il clima. Nel mare si riciclano i rifiuti organici (piante, animali) nella catena alimentare, ma non i rifiuti inorganici che restano nell’acqua per molti anni. La salute delle acque marine è indispensabile per un futuro sostenibile della Terra.

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Piccola bot Bot era una simpatica bottiglietta di plastica, quando uscì dalla fabbrica delle bottiglie con le sue sorelle era felice perché non era più petrolio e gas, ma era una bellissima bottiglia pronta ad essere riempita di acqua. Prima di salutarsi Bot e le sue sorelle, riunite nel deposito, incominciarono a parlare dei luoghi in cui sarebbero andate. Bot disse: «Io, spero di andare a casa di un bambino che mi porterà con sè a scuola, starò con lui per molto tempo perché


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ ogni mattina mi riempirà di acqua fresca e mi metterà nella sua cartella. Durerò per molto tempo prima di finire nel contenitore della plastica della raccolta differenziata e così noi torneremo ancora insieme». La sorella Bat, salutandola disse: «Sono felice di andare via perché ora che gli uomini hanno capito l’importanza del riciclo, sicuramente torneremo insieme per trasformarci in altri utili oggetti di plastica. Ho saputo che le bottiglie fatte prima di noi sono state riciclate e trasformate in tavoli per bambini, non vedo l’ora di essere riciclata e usata nuovamente». In un angolo del magazzino c’era Bet, l’ultima sorella della produzione giornaliera, che piangendo disse: «Ma come potete essere così felici, non sapete che oggi solo il 14 per cento della plastica viene riciclato? Una buona parte finisce nelle discariche di rifiuti, negli inceneritori o negli impianti per recupero energetico, ma il 32 per cento è abbandonato nell'ambiente, se la famiglia in cui finiremo non dovesse fare la raccolta differenziata noi non ci incontreremo mai più. Sapete,le bottiglie di plastica che finiscono in mare impiegano quasi mille anni per dissolversi. Nel tempo si frantumano in pezzi di dimensioni più piccole, microplastiche che sono scambiate per cibo dagli animali marini e le ingeriscono, quando gli uomini mangiano il pesce mangiano anche le microplastiche». Mentre Bot stava cercando di rassicurarla, un operaio della fabbrica le trasportò su un camion che le avrebbe portate alla sorgente dove sarebbero state riempite d’acqua. Dopo qualche giorno Bot, riempita d’acqua, finì in casa di Giacomino, un bambino che non rispettando l’ambiente la portò con sè al mare e dopo aver bevuto, la buttò in acqua. Completa tu la storia di bot ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E Rispondi. Cosa era Bot prima di diventare una bottiglia? ............................................................................................................................... Dove va a finire la plastica non riciclata? ............................................................................................................................... Cosa sono le microplastiche?Dove vanno a finire? ............................................................................................................................... Tu fai la raccolta differenziata? ...............................................................................................................................

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Cosa possiamo fare noi cittadini del mondo? Possiamo allungare il ciclo di vita della bottiglia di plastica, evitando che venga abbandonata nell'ambiente dopo un solo utilizzo. Differenziare correttamente la plastica, depositandola negli appositi raccoglitori, rappresenta un guadagno economico, ma soprattutto un guadagno ambientale e per la salute pubblica. Il pianeta è uno, il mare non ha confini, cosÏ come le sorgenti, e la bottiglia di plastica abbandonata nel mare finisce nei nostri piatti e noi la ingeriamo avvelenandoci.


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ LO SAPEVI CHE…

Il 22 marzo è stato scelto come giorno per ricordare l’importanza e lo sfruttamento delle risorse idriche del pianeta. La Giornata mondiale dell’acqua 2019 è stata indetta dall’ONU a seguito della Conferenza di Rio, e festeggiata per la prima volta nel 1993. I dati sulle risorse idriche del pianeta sono allarmanti, ogni giorno la richiesta di acqua corrente aumenta, fra 30 anni potremmo aver bisogno del 30% di acqua in più, in un mondo che ne dispone sempre meno. Rifletti e rispondi. Perché c’è bisogno di una Giornata mondiale dell’acqua? ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... Cosa potrebbe accadere tra 30 anni? ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E VERIFICA LE TUE COMPETENZE Compito di realtà. Con i tuoi compagni fai una ricerca sull’inquinamento del mare. Dividetevi in gruppi e stabilite quale aspetto dell’inquinamento volete analizzare. Potete usare internet, libri o riviste specializzate. Dopo aver raccolto tutte le informazioni corredate da foto, immagini o disegni, scrivete un testo informativo. Realizzate un cartellone che rappresenti l’inquinamento del mare. Presentate il lavoro agli altri gruppi di compagni.

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Utilizza per le ricerche i seguenti link: ® un mare da salvare ® inquinamento- cause e conseguenze ® ocean4future


NTALE E I B M A IONE EDUCAZ Un giorno nel bosco

RISPETTA LA NATURA

Marta, Luca, Anna e Nicole vanno con i loro genitori a fare un pic-nic nel bosco. Dappertutto vedono rifiuti abbandonati, ci sono fazzoletti di carta, bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, lattine, sacchetti della spesa. Poiché amano la natura e gli animali, la mamma decide di fare un gioco: Aiuta la natura. Distribuisce sacchetti, guanti, pinze ad ogni bambino, organizza le coppie e dice loro: Vi nomino piccoli aiutanti della natura. Dovete raccogliere i rifiuti con le pinze e metterli nei sacchetti, chi avrà raccolto più rifiuti sarà nominato Aiutante della natura e avrà diritto ad un premio. I bambini che a scuola erano abituati a fare la raccolta differenziata, separando i rifiuti della giornata in appositi contenitori, con impegno iniziano il loro gioco. Dopo un po', stanchi ma felici portano i sacchetti colmi di rifiuti alla mamma che, soddisfatta del lavoro, premia tutti i bambini. Il giorno seguente, a scuola, raccontano ciò che era accaduto alla maestra che li elogia, spiega che non si devono abbandonare i rifiuti nell’ambiente, bisogna buttarli negli appositi contenitori o metterli in un sacchetto e poi buttarli nel cassonetto adeguato. I rifiuti impiegano molto tempo per degradarsi e, pertanto, proteggere la natura è il compito di ogni buon cittadino.

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EDUCAZ IONE AM BIENTAL E Ci sono oggetti che possono rimanere in circolazione anni e addirittura secoli. Il tempo necessario ai microrganismi presenti nell’ambiente a trasformare qualsiasi tipo di rifiuto è molto lungo. Ecco alcuni esempi: ü ü ü ü ü ü ü

fazzoletti di carta gomma da masticare vetro oltre mozziconi di sigarette lattine di alluminio carta e giornali bottiglia o sacchetto di plastica

3/6 mesi 5 anni 2000 anni 12 anni 20/100 anni 4/12 mesi 100/1000 anni

Nella tua città sono state organizzate delle attività per ripulire l’ambiente? ...............................................................................................................................

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Hai partecipato o vorresti parteciparvi? ............................................................................................................................... Tu a scuola fai la raccolta differenziata? Racconta. ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................


TORNO N I E L O LE REG

A NOI

Per strada Sul marciapiede va il pedone come tutte le persone, però per attraversare sulle strisce deve andare. Sulla strada un ciclista corre come fosse in pista, ma il ciclista ligio e abile sceglie la pista ciclabile. Corre l'auto sulla strada nella giusta carreggiata, strisce bianche e segnali sono aiuti assai speciali. L'autobus per la città quanta gente porterà? La sua corsa è a puntate. Attenzione alle fermate! Pubblicato in Educazione Stradale Chi utilizza la strada come i pedoni, i ciclisti, gli autisti e tutti gli altri, devono rispettare le Regole del Codice della strada. L’articolo 190 parla del comportamento dei pedoni: 1. I pedoni devono circolare sui marciapiedi... qualora questi manchino, devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli, in modo da causare il minimo intralcio alla circolazione. 2. I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono utilizzare le strisce

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LE REGO LE INTOR NO A N OI pedonali. Quando queste non ci sono, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare. 3. I pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata dove mancano le strisce, devono dare la precedenza ai veicoli. 4. Le macchine per trasporto bambini o persone invalide... possono circolare sulle parti della strada riservate ai pedoni. 5. La circolazione mediante tavole, pattini o altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade. 6. Ăˆ vietato effettuare sulle carreggiate giochi, allenamenti e manifestazioni sportive non autorizzate. Sugli spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini od altri acceleratori di andatura che possano creare situazioni di pericolo per gli altri utenti.

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7. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa. Anche chi va in bicicletta deve rispettare le regole.


ADINO T T I C N DEL BUO E Z N E T PE LE COM L’ALBERO DEI DIRITTI Scrivi sull’albero i diritti importanti per te, confrontali con i tuoi amici e insieme realizzate un cartellone.

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LE COM PETENZE DEL BUO N CITTA DINO L’ALFABETO DEL BUON CITTADINO Scrivi le parole più importanti per il buon cittadino. A come ambiente B come bisogni C come Costituzione D come diritto Continua tu...

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ADINO T T I C N DEL BUO E Z N E T PE LE COM Divertiti ad inventare Acrostici con alcune delle parole che hai scritto. Segui l’esempio. A Amo M molto la B bandiera I italiana E e la mia N Nazione con T tanto E entusiasmo Cerca le parole Trova nella tabella le seguenti parole e colorale: democrazia – regole – diritti – doveri ambiente – solidarietà – Italia - Paese A M C

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LE COM PETENZE DEL BUO N CITTA DINO T come... TUTTI Se riuscirai a decifrare le parole, ritroverai cosa dice l’articolo 3 della Costituzione Italiana a proposito di differenze e uguaglianze.

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ITALE G I D A Z DINAN A T T I C A L ONE AL I Z A C U ED CITTADINI DIGITALI Ciao bambini, io sono Digit, sono qui per guidarvi a diventare bravi Cittadini digitali. Prima però provate a rispondere con un Sì o con un No. Sono cittadino digitale, quando: Possiedo uno strumento digitale (pc, smatphone, tablet...)

No

Ho una rete internet

No

Posso comunicare digitalmente (social network, skipe...)

No

ECCO CHI È IL BRAVO CITTADINO DIGITALE Il bravo Cittadino digitale è chi conosce le regole del Web. Chi sa navigare in Internet in maniera sicura. Chi presta attenzione ai pericoli della Rete. Chi si comporta in modo sicuro, responsabile e rispettoso Online.

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EDUCAZ IONE AL LA CITTA DINANZ A DIGITA LE Parole UTILI INTERNET: una rete globale che connette le persone usando computer, telefoni o altri dispositivi. ONLINE: connesso a Internet. SITO WEB: un posto che puoi visitare in Internet. GOOGLE sai che cos’è? .............................................................................. ............................................................................................................................... YOUTUBE cos'è? ............................................................................................. ............................................................................................................................... CHAT, CHATTARE cosa significano? .......................................................... SOFTWARE che cos’è? .................................................................................. Quali utilizzi? ...................................................................................................... E le APP le utilizzi? .......................................................................................... Quali usi abitualmente? ....................................................................................

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ITALE G I D A Z DINAN A T T I C A L ONE AL I Z A C U ED Navighi in Rete? Segna con una Ăť. 1. Navigo in rete per:

svolgere ricerche/attivitĂ di studio

leggere notizie

reperire informazioni su servizi pubblici e/o privati

incontrare virtualmente persone conosciute (coetanei, aduti)

2.

Trascorro connesso in rete:

1-2 ore della mia giornata

3-5 ore della mia giornata

6-8 ore della mia giornata

sono sempre connesso/a

3.

Mi connetto:

da pc quando sono a scuola

da pc quando sono a casa

da tablet quando sono a casa

da smartphone quando sono a casa

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EDUCAZ IONE AL LA CITTA DINANZ A DIGITA LE USO SICURO DEL WEB Laura, Marta e Serena sono compagne di scuola. Amano incontrarsi e parlare tra di loro, anche oltre il tempo-scuola. Sono tutte e tre affascinate dal computer e da Internet. Spesso chiedono ai loro genitori di vedere un filmato o di ascoltare la loro canzone preferita su Youtube. Sono attratte anche dai social network, hanno imparato ad usare Whatsapp e ad utilizzare piattaforme digitali in occasione della chiusura della scuola dovuta al Covid-19. Online si scambiano i compiti, semplici messaggi, chattano e si video- chiamano per chiacchierare tra di loro.

Nome:

Marta Salinas

Data di nascita: 18 giugno 2002

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Dove abiti:

in via Silvio Pellico, 158 a Catania

Foggia

Utente:

martasalinas

Cibo preferito:

dolci

Password:

2345

Animale preferito:

cane

Foto preferita:

Hobby preferito:

danza

Sport preferito:

tennis

Nome:

Laura

Dove abiti:

Segreto:

litigo spesso con mio fratello

Nome:

Serena

Dove abiti:

Treviso

Animale preferito:

cane

Hobby preferito:

andare in palestra in via Roma,32

Utente:

martasalinas

Password:

12345

Cibo preferito:

frutta

PapĂ si chiama Paolo Resta e lavora in banca. Mamma si chiama Anna Tosca e lavora in Comune.


ITALE G I D A Z DINAN A T T I C A L ONE AL I Z A C U ED Rispondi alle domande, compilando la tabella. LAURA

MARTA

SERENA

Di quale bambina conosci il cognome? Di quale conosci l’indirizzo? Di quale conosci il nome utente e la password? Quale bambina ha svelato un segreto su Internet? Quale bambina puoi identificare dalla sua foto? Riflettiamo. Tutto ciò che fai online lascia delle tracce digitali permanenti. Ciò che condivi con gli altri oggi, rimarrà in rete. Ad esempio, se invii un messaggio ad un amico, quell’amico potrebbe inviarlo ad un amico di un amico, che può inviarlo agli amici dei loro amici e così via.

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EDUCAZ IONE AL LA CITTA DINANZ A DIGITA LE Pensa e scrivi 3 cose che potresti condividere in Rete e altre 3 da non condividere. 1. ........................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................... 3. .......................................................................................................................... 4. .......................................................................................................................... 5. .......................................................................................................................... 6. .......................................................................................................................... RICORDA Come la traccia di un animale rimane a lungo anche dopo che l'animale è andato via, così anche la tua traccia digitale rimane online. Dai comportamenti delle tre bambine abbiamo imparato che è necessario conoscere le regole essenziali per essere protetti durante la navigazione in Rete.

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REGOLE PER UNA NAVIGAZIONE SICURA 1. Non navigare o chattare da soli, ma chiedere aiuto ad un adulto. 2. Non rivelare mai la propria identità digitale. 3. Non utilizzare Internet condividendo il tuo nome e cognome completo, nè delle foto. 4. Non passare molto tempo davanti al computer, tablet o smartphone.


ITALE G I D A Z DINAN A T T I C A L ONE AL I Z A C U ED MUOVERSI IN SICUREZZA Bambini, sono sempre io , il vostro amico Digit, vi voglio parlare dell’importanza di seguire delle regole di sicurezza quando si naviga in Internet, proprio com’è necessario fare nel mondo reale. So che quest’anno la scuola è stata chiusa tempestivamente per il Covid-19 e voi siete passati dalla lezione in presenza ad una didattica a distanza. Tante cose non sono state realizzate, ad esempio la Gita scolastica. Ho pensato di guidarvi a farla lo stesso, come? Utilizzando Internet.

Compito di realtà Partiamo da un’indagine. Quale luogo ti piacerebbe visitare? ............................................................... Ci sono così tanti posti interessanti da visitare online! È possibile visitare luoghi lontani, esplorare uno zoo o anche viaggiare nello spazio! Fai un disegno di un luogo che desideri visitare su Internet.

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EDUCAZ IONE AL LA CITTA DINANZ

A DIGITA LE

Confronta il tuo disegno con quelli dei compagni del tuo gruppo e scegliete un solo luogo, poi iniziate a fare una ricerca di foto, di informazioni su un motore di ricerca (google...). Raccogliete tutti i materiali e preparate una Locandina da distribuire alle altre classi pubblicizzando il luogo. Al termine del lavoro scrivete le difficoltĂ incontrate navigando in Rete . ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... Provate a scrivere quali sono, secondo voi, le regole per navigare in sicurezza su Internet (scrivetene almeno tre). 1. ........................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................... 3. ..........................................................................................................................

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ITALE G I D A Z DINAN A T T I C A L ONE AL I Z A C U ED LE COMPETENZE DEL BUON CITTADINO DIGITALE Aggiungi alle seguenti parole le iniziali e troverai la parola segreta. .... RIVACY .... PP .... ITO .... ICUREZZA .... EB .... NLINE .... ETE .... IVERTIMENTO Inserisci nella tabella i Diritti e i Doveri del bravo cittadino digitale. DIRITTI

DOVERI

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I CYBERB ULLI Cosa conosciamo del cyberbullismo

Il cyberbullismo oggi è un problema abbastanza diffuso: il 5% dei ragazzi sostiene di esserne stato vittima (EU KIDS Online). Con il telefonino, la vittima può essere colpita 24 ore su 24, ovunque si trovi. Grazie a Internet il cyberbullo può avere un pubblico potenzialmente enorme e continuare a rimanere anonimo. Le conseguenze possono essere gravi e dolorose come e più che per il bullismo tradizionale.

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ULLI I CYBERB

Chi sono i cyberbulli?

Persone che: ü Inviano SMS, messaggi ed e mail che offendono. ü Fanno circolare foto e notizie riservate per divertirsi. ü Escludono e isolano chi non risulta simpatico. I cyberbulli sono persone che navigano in Internet ma che bisogna tenere a debita distanza.

Come puoi difenderti? Ecco alcuni consigli utili: « Se si viene provocati da un cyberbullo, è importante non reagire allo stesso livello. « Non rispondete alle email, agli SMS, ai post, ecc. « Il cyberbullo (o la cyberbulla) cerca una reazione: se non la ottiene potrebbe smettere. « è importante conservare le tracce di ciò che accade online. « A differenza del bullismo tradizionale, nel cyberbullismo si lasciano molte tracce. « Le azioni presenti nel cyberbullismo sono perseguibili per legge.

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I CYBERB ULLI Blocca i bulli È possibile bloccare, almeno parzialmente, l’azione dei cyberbulli. Salvando il testo di una chat e inviando una segnalazione al moderatore. Così come contattando il provider del servizio (Facebook, ad esempio) o nel caso del cellulare, il gestore della telefonia mobile. A volte può essere necessario contattare la polizia postale, o chiamare la nostra helpline. Hai problemi di cyberbullismo? a chi puoi rivolgerti? Genitori, insegnanti, allenatori, sacerdoti, pediatra, medico di famiglia... insomma... ogni adulto di fiducia.

Oppure: Polizia postale

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Help Line Cyberbullismo (tel. 19696) o in chat su www.generazioniconnesse.it Telefono azzurro 199 15 15 15 La casa di Nilla 800 912 300


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