ICF - Rivista dell'industria Chimica e Farmaceutica N°2 Aprile/Maggio 2024

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Biosimilari fra opportunità e rischio carenze

Biosimilari fra opportunità e rischio carenze

COMPONENTI

COMPONENTI

APPROFONDIMENTI

APPROFONDIMENTI

Giunti rotanti per applicazioni esigenti

Biosimilari fra opportunità e rischio carenze

Giunti rotanti per applicazioni esigenti

COMPONENTI

La nuova era delle terapie a RNA

Giunti rotanti per applicazioni esigenti

La nuova era delle terapie a RNA

APPROFONDIMENTI

La nuova era delle terapie a RNA

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INDUSTRIA
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CHIMICA E FARMACEUTICA
ATTUALITÀ
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RIVISTA

Editoriale La crescita è anche una questione di genere

6

Storia di copertina La tranquillità del monitoraggio continuo

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Attualità

Attualità

Appuntamenti

IVS: la giusta visibilità per un’eccellenza italiana

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Biosimilari tra opportunità e rischio di carenze 14

Appuntamenti

Sostenibilità e resilienza per l’industria di processo di domani

Appuntamenti 28

Appuntamenti Una community dedicata alle donne dell’automazione

Ricerca

2 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Sommario INDUSTRIA
CHIMICA E FARMACEUTICA
DELL’ icf 4
20
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32
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40 Sicurezza Sommario
Macchine

Software Digitalizzare la compliance con efficienza e flessibilità

Giunti rotanti per applicazioni esigenti

Software

Anche per gli estratti vegetali si punta sull’efficienza della supply chain

Strumentazione Dove l’acqua è più pura

Strumentazione 62

Strumentazione Nuova crescita e strategie di lungo termine per i 70 anni di Endress+Hauser

“Le risorse biologiche (microrganismi, microbiomi e loro derivati) sono cruciali per il progresso delle biotecnologie, della salute umana, dei sistemi agricoli e alimentari e per la ricerca e lo sviluppo delle scienze della vita e della bioindustria”.

Annamaria Bevivino, curatrice della collezione microbica di ENEA, pagina 14

Aprile/Maggio 2024

Robotica La robotica che riaccende l’industria farmaceutica

Automazione

Approfondimenti La nuova era delle terapie a RNA

Sommario RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 3 APR/MAG 2024 NUMERO 2 42
46
Componenti 30 anni di continue sfide
Componenti
48 Componenti 52
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56
60
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72
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La crescita è anche una questione di genere

Anche nell’industria chimica, farmaceutica e nel loro indotto si assiste a un crescente ruolo delle donne, che hanno raggiunto posizioni apicali sia nell’ambito della ricerca, sia della direzione manageriale e tecnica. È un segnale importante perché questi settori, all’avanguardia sotto molto aspetti, non avevano finora brillato per la lotta al gender gap. Ciò si deve in buona parte agli effetti di alcuni condizionamenti culturali duri a morire, come quelli che inducevano a credere, e in parte tuttora inducono a credere, le donne meno portate alle discipline tecnico-scientifiche, in particolare matematica e ingegneria, ma anche chimica e fisica.

Oggi le cose sono tutt’altro che risolte, ma sono migliorate rispetto a qualche tempo fa e la voce delle donne si sta alzando in molti campi della chimica e della farmaceutica, insieme a tante iniziative che, pur essendo talvolta quasi solo di facciata, segnalano che il tema resta di forte attualità.

Una delle nomine femminili più recenti e prestigiose riguarda la massima carica associativa dell’industria chimica europea, con l’elezione a presidente del Cefic di Ilham Kadri, Ceo di Syensqo, la società frutto di una scissione dal Gruppo Solvay. E in questo numero di ICF riportiamo l’assegnazione della vicepresidenza di IAB

(Italian Angels Biotech) a Paola Lanati e l’espansione di Takeda Italia sotto la guida di Anna Maria Bencini (general manager) e di Francesca Micheli (general manager di Takeda Manufacturing). Diamo inoltre conto di iniziative meritevoli come “EmpowerHer” di PQE Group, che ha investito in borse di studio per incoraggiare l’ingresso di giovani donne nel settore farmaceutico; la Piazza delle donne nel pharma al Simposio AFI, che si terrà a inizio giugno a Rimini; e inoltre She SPS Italia, legata alla fiera dell’automazione in programma a Parma a fine maggio, che si propone di creare una community in un comparto estremamente tecnico ma che non può più trascurare la questione di genere. In questo fascicolo pubblichiamo infine due articoli su importanti realtà della filiera, come Ellab Italia, guidata dalla country manager Alessandra Ferrari, e Texpack, con l’intervista alla Ceo Simonetta Ghisi. Sono alcuni dei tanti esempi che stanno positivamente pervadendo pressoché tutti i livelli delle aziende e delle organizzazioni che operano nel mondo chimico-farmaceutico. Resta però molto lavoro da fare per arrivare a riconoscere pari spazio e dignità alle competenze delle donne, un’evoluzione necessaria anche perché destinata a favorire innovazione e creatività, oltre che una crescita più forte ed equa.

Editoriale 4 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA
Aprile/Maggio 2024

La tranquillità del monitoraggio continuo

La protezione dei prodotti di valore, la conformità alle normative e l’ottimizzazione delle attività sono garantiti dalla soluzione di monitoraggio continuo 24/7 di Ellab per l’industria farmaceutica e delle biotecnologie. Che con il sistema EMSuite raggiunge così nuovi standard di sicurezza.

Nel mondo dinamico della farmaceutica e delle biotecnologie, l’affidabilità e la precisione di un sistema di monitoraggio continuo e la gestione degli allarmi rivestono un’importanza cruciale. Ellab si pone all’avanguardia di questa sfida con soluzioni di monitoraggio affidabili e innovative, garantendo la sicurezza degli ambienti più critici e dei

gettato con in mente quattro principi fondamentali:

1. Per il cliente la protezione dei propri beni è cruciale e non deve mai essere compromessa.

2. Gli allarmi e le azioni correttive devono essere chiari, adeguati e gestibili in modo da poter agire rapidamente e in modo appropriato.

3. L’integrità dei dati deve essere assoluta, senza perdite, alterazioni o vulnerabilità.

4. Il cliente deve essere sempre pronto per ispezioni e audit con una panoramica completa e documentazio

ne a portata di mano. Con questi principi fondamentali, Ellab ha sviluppato il sistema di monitoraggio TrackView Pro con il software EMSuite, in modo che l’utente possa portare il monitoraggio ambientale degli ambienti più critici a un livello completamente nuovo e soprattutto affidabile.

Affidabilità senza compromessi: proteggere i propri beni con un sistema a prova di errore Perdere un lotto di prodotti a causa di un monitoraggio difettoso è inaccettabile. I prodotti dovrebbero essere conservati in modo sicuro in condizioni adeguate 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e se queste condizioni vengono violate, il produttore deve essere informato immediatamente per salvaguardare i propri beni.

Il sistema di monitoraggio EMSuite di Ellab è dotato di una serie di controlli di sicurezza, che garantiscono che gli ambienti, i prodotti e i campioni siano al sicuro, anche in caso di imprevisti.

Il sistema è progettato per garantire la continuità operativa, con una doppia alimentazione e una memoria di backup integrata che garantisce la registrazione continua dei dati anche in caso di interruzione di rete o mancanza di alimentazione.

• Non ci sono buchi nei dati di monitoraggio, l’utente è sempre avvisato in caso di superamento delle soglie di allarme.

• Gli allarmi vengono inviati ai membri del team tramite e-mail, SMS, telefonata e/o notifica su app mobile.

• Grazie agli allarmi intelligenti e alle “carte azione”, il personale riceve ocedure operative chiare e precise per affrontare prontamente la situazione ed intervenire subito per evitare potenziali danni o perdite.

6 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Storia di copertina

Un partner completo per convalida, monitoraggio e taratura

Il Gruppo danese Ellab A/S è presente in Italia con la filiale Ellab Italia, che ha sede a Pero, vicino a Milano. Quest’ultima fornisce dal 1977 soluzioni e servizi di convalida, monitoraggio e taratura accreditata (ISO17025) e strumenti per la misura e il monitoraggio di temperatura, pressione, umidità relativa, parametri HVAC. La qualità, la flessibilità e l’efficienza sono i tratti distintivi che rendono Ellab un riferimento importante per le aziende del settore farmaceutico e delle biotecnologie, cosmetico, alimentare e ospedaliero. L’azienda da sempre dialoga con i clienti con l’obiettivo di fornire loro un servizio a 360 gradi che li aiuti a superare con successo le sfide delle diverse applicazioni: sterilizzazione, liofilizzazione, camere climatiche di simulazione ambientale, depirogenazione, mappatura magazzini, pastorizzazione, CTU e molte altre. Ellab è un partner affidabile per soddisfare i requisiti complessi degli ambienti regolamentati, verificare la correttezza della documentazione richiesta dalle autorità e ottenere la conformità alle normative GxP.

Gestione semplificata con soluzioni innovative

Con TrackView Pro ed EMSuite, l’industria farmaceutica e delle biotecnologie avrà a disposizione una soluzione di monitoraggio in continuo progettata per le condizioni rigorose del settore, che garantirà la conformità alle normative e alle linee guida FDA, GAMP e ai requisiti di processo della singola azienda.

Grazie ad un’interfaccia utente intuitiva è possibile avere sotto controllo costantemente ed in modo affidabile: frigoriferi e congelatori; serbatoi di azoto liquido (LN2); banche del sangue; magazzini e depositi; laboratori e strutture di ricerca; camere bianche; camere di stabilità; incubatori.

Grazie alla vasta gamma di sensori e dispositivi Ellab, è possibile monitorare con precisione temperature, umidità, pressione, livelli di CO2 e altri parametri critici. Indipendentemente dalle dimensioni o dalla complessità dell’impianto, Ellab offre la soluzione ideale per garantire la sicurezza dei processi, garantendo la conformità alle normative e ai requi-

• disponibili solo per utenti selezionati;

• documentati in modo sicuro attraverso audit trail;

• registrati automaticamente e continuamente senza possibilità di errore umano;

• sempre pronti per eventuali ispezioni.

Il sistema di monitoraggio

TrackView Pro con il software

siti interni, visualizzare report dettagliati e gestire gli allarmi in modo efficiente. Inoltre, con il servizio di assistenza clienti dedicato, il cliente è sempre supportato da un gruppo di esperti pronti ad aiutarlo in caso di domande o problemi.

Integrità assoluta dei dati

Tutti i dati saranno memorizzati, trasmessi e ricevuti in modo affidabile, al sicuro da guasti di rete, alterazioni o usi impropri. Sarà così possibile lavorare in conformità alle normative e senza preoccupazioni, poiché i dati sono:

• protetti e supportati da una comunicazione bidirezionale;

• criptati in maniera sicura;

• completamente privi di buchi;

• facilmente presentabili in report per audit e ispezioni;

Grazie alla vasta gamma di sensori e dispositivi Ellab, è possibile monitorare con precisione temperatura, umidità, pressione, livelli di CO2 e altri parametri critici

Pronti per il futuro

Il sistema di monitoraggio continuo di Ellab consente di essere sempre un passo avanti. Con dati affidabili e report automatici, il produttore biofarmaceutico è pronto per affrontare ispezioni e audit senza stress o preoccupazioni. Ellab investe costantemente in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove tecnologie e migliorare le prestazioni dei prodotti. Inoltre, collabora con organizzazioni e istituzioni accademiche di tutto il mondo per rimanere aggiornata sulle ultime tendenze e sviluppi nel settore del monitoraggio ambientale. Con le soluzioni di monitoraggio complete e affidabili di Ellab, è possibile migliorare la sicurezza e l’efficienza delle proprie operazioni, garantendo la conformità normativa e vivendo con tranquillità sapendo che i processi sono sempre sotto controllo. Unirsi a Ellab nell’abbracciare il futuro del monitoraggio ambientale significa sperimentare la differenza che può fare per la propria organizzazione. Con il sistema di monitoraggio continuo di Ellab, si è sempre un passo avanti. l Espone a Simposio AFI: stand 54

EMSuite consente all’utente di portare il monitoraggio degli ambienti più critici a un superiore livello di affidabilità

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 7 Aprile/Maggio 2024
di copertina
Storia

Endress+Hauser Italia festeggia 50 anni

Nella foto in bianco e nero, la cerimonia di inaugurazione della sede di Endress

Hauser Italia a Cernusco sul Naviglio (MI), alla presenza di Georg Endress.

Sopra, la sede attuale, sempre a Cernusco

Ivano Mazzoletti, Managing Director della filiale italiana

Il 20 marzo scorso Endress+Hauser Italia, tra i centri di vendita più importanti del Gruppo svizzero, ha compiuto 50 anni. L’affiliata italiana nasce ufficialmente nel 1974 dopo l’incontro avvenuto qualche anno prima tra l’ingegner Antonio Magri e Georg H. Endress in occasione dell’edizione dell’Interkama, la più importante fiera tedesca dell’automazione. Nella sede di Milano in via Padova si trovavano sia la direzione vendite che quella produttiva in grado di progettare e realizzare misuratori di livello ad ultrasuoni.

Alla fine degli anni ‘80 la produzione di ultrasuoni viene trasferita in Germania e la produzione italiana viene convertita prima nelle misure di umidità nei solidi e successivamente nelle misure industriali di temperatura. L’azienda in Italia, anno dopo anno, si sviluppa sempre di più raggiungendo importanti traguardi a livello di fatturato fino a diventare la seconda azienda in Europa e nel Gruppo Endress+Hauser, alle spalle della sola Germania.

Nel 1986 Georg H. Endress in persona inaugura la prima delle due palazzine di una nuova sede a Cernusco sul Naviglio (MI), in un secondo edificio si

IMA acquisisce Omas Tecnosistemi

IMA ha siglato con Omas Tecnosistemi, azienda specializzata nelle soluzioni personalizzate ad alta tecnologia per cosmetico, make-up e personal care, un accordo che prevede l’acquisto della maggioranza delle azioni della società detenute da Savino Giudici. La storia di Omas Tecnosistemi risale al 1973 quando Luigi Giudici fonda OMG, officina meccanica specializzata nella produzione di sistemi di dosaggio conto terzi da installare su macchine automatiche di riempimento. Grazie all’esperienza acquisita, nel 1987 Savino Giudici fonda Omas Tecnosistemi, trasformandola in breve tempo in un’a-

producono sensori e trasmettitori di temperatura, attività successivamente trasferita a Pessano con Bornago dopo l’acquisizione della società Sicestherm. Attualmente è ancora il centro di produzione per la misura di temperatura.

La sede attuale di Endress+Hauser Italia viene inaugurata nel 2016. L’edificio di tre piani è immerso in un parco e occupa 6.000 metri quadrati di superficie con elementi geotermici per supportare il raffreddamento e riscaldamento dei locali. Un impianto fotovoltaico sul tetto che genera energia elettrica, l’acqua piovana che viene raccolta e utilizzata come acqua di servizio e l’imponente facciata in vetro, così come il sofisticato sistema di building automation, portano ad un ulteriore risparmio energetico.

La sede italiana impiega oggi oltre 250 collaboratori e 20 service partner. Con questa struttura, Endress+Hauser è in grado di seguire i clienti capillarmente, in tutta la penisola con prodotti, soluzioni e servizi. E supportarli nel miglioramento dei loro processi.

zienda leader in soluzioni personalizzate ad alto livello tecnologico. Oggi l’azienda, che ha sede a Cerro Maggiore, Milano, è specializzata in soluzioni per linee di riempimento e tappatura completamente automatiche per il settore cosmetico,

“Un traguardo importante che suggella l’impegno, la professionalità e la determinazione di chi, in questo mezzo secolo, ha creduto da sempre in questa azienda”, afferma l’amministratore delegato Ivano Mazzoletti. “I frutti di questi anni di lavoro sono i nostri prodotti, certo, ma l’anima che li ha fatti maturare sono le persone. Persone che con il loro entusiasmo hanno fatto crescere in Italia una realtà molto importante per il Gruppo Endress+Hauser”. Proprio il 20 marzo, giorno in cui nel 1974 fu stipulato l’atto costitutivo della società, è stato festeggiato l’importante anniversario con un evento a Milano.

make-up, personal care e farmaceutico. La gamma di macchine di Omas Tecnosistemi era già molto ampia, dalla preparazione del prodotto alla pulizia, dall’orientamento e movimentazione del flacone e tappi al riempimento, dalla tappatura all’etichettatura, ma non includeva la parte d’imballaggio secondario di una linea completa fino al pallet. È qui che IMA e Omas Tecnosistemi hanno compreso che, insieme, avrebbero potuto diventare un partner completo nel settore cosmetico, make-up e personal care, per linee di riempimento e confezionamento di ogni tipo.

Aprile/Maggio 2024 Attualità 8 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

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Biosimilari tra opportunità e rischio di carenze

Il convegno di Egualia e Iqvia ha messo in luce le criticità sulla futura disponibilità di farmaci biologici senza brevetto in Europa, “legate soprattutto a costi di produzione e burocrazia”. Secondo i dati presentati, oltre un terzo delle molecole con brevetto in scadenza non ha un biosimilare in fase di sviluppo.

Ifarmaci biologici rappresentano il 40% della spesa farmaceutica europea, ma il 75% di questi con brevetto in scadenza entro il 2032 non ha concorrenti in cantiere e questo comporterà nei prossimi 10 anni per i sistemi sanitari dell’Ue mancati risparmi per almeno 15 miliardi di euro. In Italia, i vantaggi garantiti dai biosimilari, che tra il 2019 e il 2022 hanno generato risparmi che hanno toccato quasi 1,7 miliardi su ba-

se annua, potrebbero sparire a fronte di un crescente rischio di carenze. Ad accendere i riflettori sulle criticità legate alla governance dei farmaci biosimilari in Italia e in Europa è stato il convegno “Biosimilari: un’opportunità a rischio? Le sfide per il futuro”, organizzato da IQVIA Italia in collaborazione con Egualia, che si è svolto lo scorso aprile a Roma con la partecipazione di esponenti del mondo scientifico e rappresentanti delle istituzioni e della politica e focalizzato sui dati IQVIA. Ad illustrare le problematiche che li-

miteranno la futura disponibilità di farmaci biosimilari in Europa, è stato Marco Travaglio, Biosimilar Competition and Sustainability Expert, IQVIA UK, secondo il quale le criticità legate ai costi di produzione e i vincoli burocratici limiteranno la futura disponibilità dei prodotti biosimilari. Ad oggi, infatti, circa 1/3 delle molecole a maggior spesa dei farmaci biologici non ha un farmaco biosimilare in corso di sviluppo, con la conseguenza che, al momento dell’imminente scadenza dei brevetti, ci potrebbe non essere la consueta apertura di mercato determinata dall’ingresso dei farmaci off patent. Più critica la situazione dei prodotti a “bassa vendita”, ovvero quelli con un mercato UE fino a 500 milioni di euro l’anno (76% dei biologici in scadenza entro il 2023), dove solo il 7% sarà oggetto di concorrenza nei prossimi 10 anni, con una mancata opportunità di minore spesa pari a circa 7 miliardi di euro. Stessa previsione per l’evoluzione del mercato dei farmaci orfani in cui solo un farmaco biologico orfano (ecu-

10 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Attualità
a cura dell’ufficio stampa di Egualia

lizumab) ha finora attratto lo sviluppo di biosimilari, meno del 3% dell’intera coorte, secondo le analisi di IQVIA. Affidato invece ai numeri condivisi da Francesca Poma, Principal Consulting, IQVIA Italia, il compito di illustrare le caratteristiche di un mercato nazionale apparentemente in “buona salute”. L’Italia è il primo mercato europeo a volumi per i biosimilari e il terzo a valori, avendo raggiunto 450 milioni di euro nel 2023, pari al 54% del mercato totale dei biologici (836 milioni di euro). Il contributo dei biosimilari in termini di risparmi per il SSN è notevole. Per alcuni prodotti – ad esempio i farmaci per le patologie autoimmuni – il costo medio a trimestre per paziente in trattamento con farmaci biologici si è ridotto del 40%.

Ma un rovescio della medaglia c’è. I biosimilari hanno sostituito in gran parte dei casi i loro originatori senza portare ad una crescita significativa dei pazienti in trattamento con le rispettive molecole, mentre è cresciuto l’accesso ai biologici innovativi, entrati sul mercato dopo il 2016, che hanno assorbito il 73% della crescita del numero di pazienti in terapia.

Ce n’è abbastanza da sollevare dubbi sulla sostenibilità delle attuali condizioni in cui operano le aziende di biosimilari, davanti al protrarsi di fenomeni di sotto trattamento e inappropria-

I numeri in Italia nel 2023

Secondo i dati dell’ultimo Rapporto annuale del Centro Studi Egualia sul mercato di settore nel 2023, le 15 molecole biosimilari in commercio (adalimumab, bevacizumab, enoxaparina, epoetine, etanercept, filgrastim, follitropina alfa, infliximab, insulina glargine, insulina lispro, pegfilgrastim, rituximab, somatropina, teriparatide e trastuzumab biosimilari) hanno assorbito il 49,2% dei consumi nazionali (48% nel 2022) contro il 50,8% (52% nel 2022) detenuto dai corrispondenti originatori. Complessivamente nell’arco del 2023 i prodotti biosimilari hanno registrato una crescita dei consumi del 4,7% rispetto ai dodici mesi precedenti. Specularmente si è registrata una contrazione del 9,9% delle vendite di tutti gli altri farmaci biologici off-patent.

L’analisi del consumo di biosimilare conferma cinque mercati in testa alla classifica. Prime nel consumo Marche con una quota di 70,8%, Valle d’Aosta e Piemonte, con una quota di biosimilari pari al 68,4% rispetto al mercato delle molecole di riferimento. Seguono la Liguria (67,4%), la Sicilia (63%) e la Toscana (60,7%). Fanalini di coda Lombardia (32,2%), Sardegna (34,3%) e Calabria (39,7%).

tezza, nonostante la bontà delle misure della legge 232/2016 che ha previsto lo strumento dell’accordo quadro per le gare d’appalto pubbliche per i biosimilari, coniugando la necessità di tutela della concorrenza per la sostenibilità del SSN con la salvaguardia della decisione clinica affidata al medico a tutela del paziente.

La normativa vigente garantisce al clinico più opzioni terapeutiche: il medico dovrebbe poter scegliere liberamente tra i primi 3 classificati nella graduatoria di aggiudicazione della gara secondo il criterio del minor prezzo o

Le difficoltà di mercato non sono limitate a farmaci a basse vendite

4 fattori principali limitano la produzione di biosimilari in oncologia

Shrinking first-to-market advantage

recruitment

dell’offerta economicamente più vantaggiosa ed è vietata la sostituibilità automatica tra i farmaci biologici. Questo è il perimetro di sostenibilità economica entro il quale il medico prescrittore è chiamato ad operare.

Nella pratica, le cose vanno diversamente, infatti, tutte le Regioni fanno formalmente uso dell’accordo quadro ma analizzando i dati emerge come nella maggior parte dei casi a valle delle procedure di acquisto si ha una netta prevalenza di utilizzo del primo aggiudicatario, ovvero il prodotto a prezzo più basso, così che il secondo e terzo aggiudicatario restano inutilizzati nonostante, spesso, vi siano differenze di prezzo insignificanti. A spiegare i pericoli di questa dinamica dal punto di vista delle aziende è stato Matteo Rinaldi (Business Unit Director di Sandoz Italia e coordinatore del Gruppo biosimilari di Egualia): “La legge vigente ha contribuito a garantire all’Italia un adeguato tasso di penetrazione dei biosimilari ma vi sono delle storture nell’attuazione a livello territoriale che potrebbero amplificare il rischio di carenze”, ha affermato Rinaldi. “Il focus solo sul primo aggiu-

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 11 Aprile/Maggio 2024 Attualità
IQVIA Template (V3.0.0) 13
Criticità nel mercato dei biosimilari in Europa e in Italia Source: IQVIA Institute ‘Assessing the biosimilar void: Achieving sustainable levels of competition in Europe’ (2023) Reference product costs Purchasing high-cost reference biologics increases the costs of development
Rapid
Reference
Shift to antibody drug conjugates
cancer indications raises barriers to entry
price erosion due to an increasingly competitive marketplace Patient
products’ low effect sizes may require large samples for equivalence studies Manufacturing complexity
(ADC) across many
Fonte: IQVIA
“Serve

una strategia europea”

Semplificazioni normative, snellimento burocratico e politiche di prezzo intelligenti e lungimiranti per ampliare l’accesso alle terapie biologiche non protette da brevetto che cambiano e salvano la vita a milioni di pazienti europei, riducendo le disuguaglianze di accesso e il peso delle malattie croniche. A sollecitare decisioni urgenti per non perdere nei prossimi decenni opportunità di cura e un fondamentale apporto alla sostenibilità dei sistemi sanitari (risparmi cumulativi di 50 miliardi di euro dal 2006, 10 miliardi di euro solo nel 2023) i partecipanti alla 20a conferenza annuale sui farmaci biosimilari promossa da Medicines for Europe (l’associazione europea dei produttori di generici, biosimilari e Value Added Medicines), che si è tenuta in aprile ad Amsterdam. “Una strategia globale sui medicinali biosimilari per l’Europa – scrivono i partecipanti in un comunicato – deve responsabilizzare ulteriormente tutti gli attori del mondo della salute; accelerare la razionalizzazione dei processi regolatori per garantire che i pazienti europei possano accedere ad un più ampio numero di farmaci biologici; affrontare efficacemente le barriere e incoraggiare una sana concorrenza nel settore dei farmaci biologici; sostenere e far crescere gli investimenti dei produttori di biosimilari anche nelle biotecnologie di prossima generazione, in quanto settore sanitario ed economico strategico”. Obiettivi condivisi da Marco Forestiere (Country Head Italy di Sandoz e vicepresidente di Egualia con delega per i biosimilari): “Nel nostro Paese è indispensabile rivedere il meccanismo di governance della spesa farmaceutica per creare un sistema industriale più sostenibile, a partire dal superamento del meccanismo del payback. I biosimilari sono inclusi nel conteggio della spesa, pur rappresentando una spesa virtuosa, un fattore di risparmio”.

A volumi, l'Italia risulta prima per grandezza del mercato

Valore e penetrazione del mercato dei biosimilari per paese (2019-23, DOT)

Fonte: IQVIA

dicatario fa sì che nel momento in cui questo non sia in grado di soddisfare il fabbisogno, gli altri players del mercato non saranno in grado di sopperire rapidamente alla mancanza, provocando così le carenze di farmaci. Nel corso del tempo, questo modello indurrà sempre più aziende a disinvestire dalla produzione e dallo sviluppo di farmaci biosimilari la cui offerta sarà sempre più rarefatta”.

Di qui il doppio appello da parte del comparto italiano dei biosimilari come antidoto al “vuoto biosimilare” presente e futuro.

“È necessario introdurre un meccanismo premiale per affrontare le criticità derivanti da una non adeguata applicazione della legge 232 del 2016 – ha argomentato ancora Rinaldi – consentendo alle strutture sanitarie maggiore flessibilità nella scelta, al fine di permettere alle aziende di mantenere un adeguato livello di produzione e garantire la piena disponibilità di farmaci sul territorio”.

Mentre secondo Paolo Gili (Business Unit Director di Biogen Italia e vicecoordinatore del Gruppo biosimilari di Egualia), “i biosimilari hanno garantito lo sblocco di risorse che il nostro SSN ha potuto investire nell’acquisto di terapie innovative. Siamo il perno di un sistemo virtuoso che però necessita di continua attenzione così da garantire quell’equilibrio che, da un lato, tutela l’accesso alle terapie e, dall’altro, assicura che gli attori che generano concorrenza siano in grado di farlo anche in futuro. A livello nazionale la rimodulazione del payback per gli acquisti diretti rappresenterebbe un primo e efficace provvedimento per mitigare la crescente pressione economica che colpisce l’intero settore dei farmaci fuori brevetto e che, per le aziende di farmaci biosimilari, accanto alle criticità emerse dalle indagini di IQVIA , rischia di compromettere lo sviluppo di nuovi prodotti biosimilari”.

12 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Attualità
IQVIATemplate (V3.0.0) 18
Spain France Italy UK Germany 22% 8% 17% 10% 14% 4% 18% 24% 15% 7% CAGR 2019-23 YoY 2022-23 125 158 178 206 220 76 93 108 130 143 164 206 252 270 282 98 110 133 152 188 81 118 145 166 179 2019 2020 2021 2022 2023 544 685 816 924 1.012 +17% Total biosimilar market (Sell-inDOT, M) excluding bevacizumab and trastuzumab

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Paola Lanati nuova vicepresidente di IAB

Paola Lanati è stata nominata vicepresidente di IAB (Italian Angels Biotech) dal Consiglio direttivo dell’associazione. Lanati porta con sé una vasta esperienza e una reputazione consolidata nel mondo imprenditoriale nel settore delle life science. Il suo contributo alla leadership è ritenuto cruciale da IAB per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il settore delle scienze della vita offre. Lanati, dopo aver ceduto nel 2022 il suo gruppo di aziende di consulenza in lifescience a Cencora, ha fondato due start up: Indicon SB, attiva nell’innovation management in lifescience, e Lionhealth SB, focalizzata sulla nutrizione medica. Dopo la exit ha investito in otto start up e nel 2023 è stata

tra i quattro finalisti del Premio Business Angel dell’anno, organizzato dal Club degli Investitori.

In linea con la visione condivisa con Paola Lanati, IAB intende rafforzare ulteriormente il suo impegno nel coinvolgere un numero sempre maggiore di attori del settore, migliorare le sinergie con partner strategici e ampliare il network di collaborazioni.

“Le competenze, il track record e l’energia di Paola saranno fondamentali per portare un contributo decisivo alla crescita e al consolidamento della nostra associazione”, commenta Luca Benatti, presidente e fondatore di Italian Angels for Biotech.

“Ho iniziato a fare Business Angel nel 2022, concentrandomi sul mercato Li-

È online la biobanca Enea dei microrganismi

È online il sito della biobanca dell’Enea, una grande raccolta di microrganismi composta da oltre 1400 tra batteri, funghi, lieviti, microalghe e virus vegetali, utili per molteplici applicazioni in settori quali agricoltura, ambiente, beni culturali, bioenergia, qualità e sicurezza alimentare, salute. Conservate nei quattro Centri Ricerche Enea di Brindisi, Casaccia (Roma), Portici (Napoli) e Trisaia (Matera), le risorse microbiche sono state catalogate e, nel corso degli anni, sono state caratterizzate, arrivando a costituire un patrimonio unico a livello nazionale. I possibili utilizzi sono innumerevoli: dai microrganismi, infatti, possono essere prodotti biopesticidi, biofertilizzanti, biomasse, enzimi industriali e antimicrobici utili, ad esempio, per la costituzione di consorzi microbici per l’agricoltura sostenibile, per la produzione di alimenti fermentati, di nuovi superfood e di cibi funzionali, nei processi di biorisanamento e per la

produzione di biocarburanti e nuovi biomateriali.

La collezione microbica Enea, infatti, comprende microrganismi con attività di promozione della crescita delle piante e di biocontrollo di funghi fitopatogeni, adattati ad ambienti estremi, con applicazioni biotecnologiche, per la produzione di molecole bio-based nei settori nutraceutico, cosmeceutico e farmaceutico, per la chimica verde, il biorisanamento, il biorestauro e la biomedicina.

Facilmente consultabile attraverso l’uti-

fescience, in cui lavoro da 25 anni”, dichiara la neovicepresidente Paola Lanati. “Credo che il ruolo dei Business Angel vada rafforzato nel nostro Paese, in quanto siamo i primi investitori che intervengono nelle fasi iniziali di sostegno alla start up. Il nostro settore richiede competenze molto specifiche, per questa ragione il ruolo di IAB è decisivo nella fase di technology transfer, perché le start up life science possano avere successo”.

Italian Angels for Biotech è un’associazione nata nel 2015 per contribuire a colmare il divario italiano tra eccellenza scientifica e creazione di valore, attraverso investimenti finanziari e supporto manageriale a progetti industriali.

lizzo di alcune chiavi di ricerca che consentono di filtrare i dati desiderati, il database fornisce informazioni riguardanti il microrganismo, la sua assegnazione tassonomica, origine e geolocalizzazione geografica, condizioni di crescita e campi di applicazione, associati ai riferimenti bibliografici che riportano ulteriori informazioni relative ai ceppi e al loro utilizzo.

“La collezione microbica Enea rappresenta uno strumento di eccellenza per la salvaguardia della biodiversità microbica e per lo sviluppo della bioeconomia circolare e della biosostenibilità”, afferma Annamaria Bevivino, curatrice della collezione.

“Le risorse biologiche (microrganismi, microbiomi e loro derivati) sono cruciali per il progresso delle biotecnologie, della salute umana, dei sistemi agricoli e alimentari e per la ricerca e lo sviluppo delle scienze della vita e della bioindustria”.

Attualità 14 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Aprile/Maggio 2024

Ilham Kadri diventa presidente del Cefic

Ilham Kadri, CEO di Syensqo, succede a Martin Brudermueller nella carica di presidente del Cefic, l’associazione europea delle industrie chimiche. Ilham Kadri è una leader aziendale importante e conosciuta in Europa. Ha conseguito una laurea in ingegneria chimica presso L’École des Hauts Polymères di Strasburgo e un dottorato di ricerca in chimica-fisica macromolecolare presso l’Università Louis Pasteur di Strasburgo. Kadri è stata vicepresidente di Cefic e ricopre diverse posizioni chiave in associazioni imprenditoriali di tutto il mondo. Ha radici marocchino-francesi ed esperienza professionale in quattro continenti. Nel corso della sua trenten-

nale carriera ha ricoperto diversi incarichi presso primarie aziende. Le sue responsabilità hanno riguardato ricerca e sviluppo, strategia, business e digitale in molteplici settori.

Ilham Kadri guida e promuove la leadership femminile nella scienza, nella tecnologia, nell’ingegneria e nella matematica.

“Sono onorata di assumere questo ruolo, in un momento cruciale per l’Europa e gli europei, l’industria in generale e la stessa industria chimica del continente. Non vedo l’ora di confrontarmi con il prossimo parlamento europeo e la nuova leadership della Commissione. Andate a votare a giugno! È fondamentale”.

Nei prossimi mesi Bruxelles ospiterà una serie di dialoghi, che esploreranno ulteriormente le richieste chiave contenute nella Dichiarazione di Anversa.

“La nostra industria è impegnata da tempo a raggiungere gli obiettivi europei di neutralità climatica e circolarità. Con la Dichiarazione di Anversa, so-

stenuta da oltre 1.100 organizzazioni in 25 settori, abbiamo delineato le modalità per realizzarla. Nei prossimi mesi, la nostra ambizione è vedere l’Europa mettere la competitività del settore al centro del processo decisionale. I leader del settore vogliono che l’Europa diventi il polo globale dell’innovazione e anche un luogo in cui le tecnologie possano essere ampliate in modo efficace, nei tempi previsti e con meno burocrazia, un mercato unico con una politica industriale che attragga investimenti sul suolo europeo e dove esiste una solida domanda di mercato, anche pubblica, per prodotti sostenibili”.

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Attualità
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Pqe Group investe sulla parità di genere nei settori Stem

Azienda italiana di consulenza nel settore Life Science, PQE Group rafforza il proprio impegno nello sviluppo e nell’empowerment delle studentesse, offrendo nuove borse di studio a due eccellenti ingegneri dell’Instituto Politécnico Nacional (IPN), un’università pubblica con sede a Città del Messico, dedicata alla ricerca e all’istruzione.

Mariola Mier, direttrice delle operazioni in Iberoamerica di PQE Group, con le vincitrici della borsa di studio

Il programma, denominato “EmpowerHer”, si propone di riconoscere non solo il talento e la dedizione delle donne nei campi delle scienze, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, ma anche di incoraggiare attivamente la loro partecipazione nell’industria farmaceutica.

“A livello globale, è evidente la disparità di genere nei settori STEM: solo circa il 30% dei ricercatori nel

mondo sono donne, una sottorappresentazione che persiste in tutti i Paesi. Anche tra le studentesse universitarie, la scelta di corsi in materie come matematica e ingegneria è limitata, rappresentando solo una piccola percentuale”, ha dichiarato Mariola Mier, direttrice delle operazioni in Iberoamerica di PQE Group. “È essenziale riconoscere che la scienza e l’uguaglianza di genere sono interconnesse e fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

Da qui l’impegno del Gruppo in percorsi di finanziamento accademico e di avvicinamento al mondo del lavoro per le universitarie nei corsi di laurea in materie STEM. “Siamo fermamente convinti che l’accesso all’istruzione e al mondo del lavoro sia fondamentale per ridurre il divario di genere in questi setto-

Novo Nordisk apre in Italia un hub per la ricerca clinica

Novo Nordisk Italia è stata scelta come Clinical Development Center dell’azienda danese, che così rafforza ulteriormente il suo legame strategico con il nostro Paese. L’Italia sarà uno dei 25 paesi nel mondo dotati di un hub di ricerca clinica nell’ambito sia delle aree in cui Novo Nordisk è già attiva, come diabete, obesità e malattie rare, sia, e soprattutto, in altri ambiti terapeutici, come quello cardiovascolare e di malattie croniche quali Alzheimer e steatoepatite associata a disfunzione metabolica (Mash).

L’impegno di Novo Nordisk nella ricerca clinica è significativo e si lega alla sua forte

pipeline nelle nuove molecole. L’azienda ha investito in Italia oltre 10 milioni di euro nel triennio 2021-2023, con un aumento del 415% di pazienti arruolati negli studi clinici negli ultimi 5 anni, triplicando il numero di studi condotti e ampliando le aree terapeutiche. Un’attività che ha coinvolto più di 1.100 operatori sanitari (HCPs) in 80 centri di ricerca. Nel triennio 2024-2026, sempre in Italia, il nuovo Centro di sviluppo clinico (CDC, Clinical Development Center) prevede di coinvolgere complessivamente più di 2.500 pazienti. “L’Italia riveste un ruolo strategico come Paese nella visione di Novo Nordisk a li-

ri, ma ciò richiede un impegno congiunto da parte dei governi, dei sistemi educativi e dell’industria”, ha sottolineato Mier.

PQE Group ha una lunga tradizione di iniziative a sostegno delle studentesse. Oltre al progetto “EmpowerHer”, c’è anche l’iniziativa “Adopt a Student”, avviata due anni fa in collaborazione con il Global Institute for Peace and Conflict Resolution (Glip). Questo programma coinvolge cinque universitarie in materie STEM presso l’Università di San Paolo, in Brasile.

Entrambi i percorsi di borse di studio offerti da PQE Group sono stati concepiti, seguendo la visione della CEO e fondatrice, Gilda D’Incerti, con l’obiettivo di alleviare gli oneri finanziari e di aprire porte a significative opportunità professionali internazionali per giovani meritevoli che si trovano in difficoltà economica. Dopo un periodo di stage, che ha incluso anche esperienze internazionali, tutte e sette le ragazze coinvolte sono state assunte a tempo indertiminato in diversi sedi di PQE Group.

vello globale”, spiega Amale Chalfoun, clinical, medical and regulatory director di Novo Nordisk Italia. “L’apertura di questo HUB è una delle testimonianze concrete che ci permetterà di rispondere alle necessità - ‘unmet clinical needs’ - nelle aree terapeutiche nelle quali siamo presenti. Tutto ciò significa offrire ai pazienti la possibilità di accedere a nuove terapie, contribuire allo sviluppo delle capacità dei centri con i quali lavoreremo in partnership e continuare a portare avanti la nostra mission: guidare il cambiamento per sconfiggere le malattie croniche che sono tra le sfide sanitarie più urgenti”.

Attualità 16 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Aprile/Maggio 2024

Ugo Gay nuovo COO di Stevanato Group

Stevanato Group Spa, fornitore globale di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci e per la diagnostica per i settori farmaceutico, biotecnologico e del life science, ha nominato Ugo Gay nuovo Chief Operations Officer (COO).

L’ingresso di Gay sottolinea l’impegno costante di Stevanato Group nel promuovere l’efficienza operativa, la standardizzazione dei processi e la crescita sostenibile lungo la sua catena del valore globale.

Ugo Gay porta nel gruppo un’esperienza quasi trentennale nel settore, nella gestione aziendale, nella supply chain e nelle operations. Prima di entrare a far parte di Stevanato Group, Gay ha ricoperto posizioni di leadership chiave in rinomate realtà, tra cui l’Istitu-

to di Chemioterapia Biologica di Torino e Diasorin, multinazionale italiana di biotecnologie. In Diasorin, Ugo Gay ha ricoperto diversi ruoli, dalle vendite alle operazioni industriali, fino a diventare amministratore delegato e direttore generale della nuova consociata Diasorin Italia Spa.

Nel suo nuovo ruolo di COO di Stevanato Group, Ugo Gay si occuperà di definire e mettere in atto le strategie di sourcing, pianificazione e produzione per guidare la crescita dell’azienda e raggiungere gli obiettivi e la vision aziendale. Con un’attenzione particolare all’ottimizzazione dei ritorni sugli investimenti e al miglioramento dell’effi-

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cienza, Ugo Gay supervisionerà i progetti strategici più importanti e guiderà lo sviluppo e la gestione dei processi informativi a supporto dei piani di sviluppo e standardizzazione aziendale. “La ricca esperienza e la comprovata competenza di Ugo nel guidare l’eccellenza operativa e la crescita saranno fattori inestimabili, mentre continuiamo ad espanderci e innovare nei settori farmaceutico, biofarmaceutico e delle life science”, ha dichiarato Franco Moro, Ceo di Stevanato Group. “La sua nomina riflette il nostro impegno a costruire un team di livello mondiale in grado di garantire un successo sostenibile”.

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IVS: la giusta visibilità per un’eccellenza italiana

Si alza il sipario su IVS2024, la quinta edizione di Industrial Valve Summit, l’evento globale di riferimento per le valvole industriali e le soluzioni di flow control, che segna un’ulteriore crescita grazie al nuovo primato di espositori con oltre 310 adesioni. L’appuntamento, promosso da Confindustria Bergamo e Promoberg, si svolge a Bergamo dal 14 al 16 maggio 2024. I lavori avranno inizio nella mattina del 14 maggio con l’apertura anticipata dei padiglioni in anteprima riservata agli espositori, una novità introdotta per generare una preziosa opportunità di interlocuzione tra i protagonisti di IVS 2024. Highlight della giornata è l’inaugurazione del Summit con il convegno di apertura, dove si darà ufficialmente il via all’evento e in cui interverranno istituzioni, ospiti d’onore, decisori ed esperti di alto profilo. Nel pomeriggio prenderà il via l’ampio programma scientifico di IVS. Uno

L’edizione 2024 dell’Industrial Valve Summit segna un’ulteriore crescita, confermando la leadership del nostro paese, e in particolare del distretto attorno a Bergamo, nel settore delle valvole industriali.

spazio che negli anni si è dimostrato un’agorà dove interpretare il cambiamento e approfondire le ultime innovazioni tecnologiche, individuando e analizzando le sfide del comparto. Per sostenere lo sviluppo del calendario scientifico, gli organizzatori del Summit hanno realizzato due nuove sale conferenze aggiuntive nel padiglione C. IVS 2024 prevede 52 appuntamenti tra convegni, tavole rotonde, workshop, case study e laboratori, a costituire un piano di oltre il 50% più ampio rispetto ai 34 momenti di approfondimento tecnico di IVS 2022. Il 15 e 16 maggio la rassegna entrerà nel vivo e i padiglioni apriranno le porte a tutto il pubblico internazionale delle valvole. Venerdì 17, a seguito della due giorni espositiva, si offrirà un’ulteriore occasione di incontro tra le delegazioni straniere presenti in fiera e gli attori della supply chain allargata dell’Oil&Gas, grazie ad operazioni mirate di matchmaking. In oc-

casione dell’edizione 2024, gli organizzatori hanno alimentato la crescita qualitativa, incrementato gli appuntamenti del programma fieristico e arricchito gli eventi collaterali, portando Industrial Valve Summit ad estendersi da una due-giorni espositiva a una vera e propria settimana delle valvole.

La quinta edizione della manifestazione segue di due anni l’appuntamento di IVS 2022 e prosegue nel percorso di crescita che l’ha caratterizzata sin dalla prima edizione. Gli organizzatori del Summit preannunciano numeri record per IVS 2024, a partire dalle aziende presenti in fiera. Gli espositori saranno oltre 310, con una componente internazionale sempre più alta, con oltre il 20% di imprese estere. Si prevedono adesioni in crescita anche dal lato dei visitatori, che arriveranno a Bergamo da sempre più Paesi, in rappresentanza di tutti i continenti. In occasione di IVS 2022, nonostante

20 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Appuntamenti

le limitazioni ai viaggi in vigore in alcune aree del mondo e i delicati scenari globali, il Summit aveva accolto 12.000 visitatori (+12% rispetto al 2019) provenienti da più di 60 Paesi. IVS ha ospitato quasi 300 aziende espositrici (+17% sul 2019), provenienti da 12 Paesi: Italia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Francia, Corea del Sud, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Sudafrica, Turchia e Repubblica Ceca. Dati che hanno raccontato l’affermazione di IVS nel calendario globale, eleggendolo ad appuntamento strategico per tutta la filiera connessa alle valvole industriali e al controllo del flusso. Di grande stimolo all’incremento delle presenze internazionali di alto livello sono le sinergie con con Ice (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), AVR Anima (l’Associazione industriale di categoria che rappresenta le aziende italiane del settore valvole e rubinetteria), Confindustria Assafrica & Mediterraneo (la Rappresentanza internazionale di Confindustria che supporta le imprese italiane nel loro percorso crescita in Africa e Medio Oriente) e Sace (Gruppo assicura-

tivo-finanziario direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale).

Le partnership porteranno in fiera delegazioni internazionali composte da rappresentanti istituzionali, imprenditori, decisori, speakers e operatori specializzati. Gli organizzatori hanno invitato oltre 100 buyers qualificati di end user di standing primario ed EPC internazionali. Un parterre che potrà interfacciarsi con gli operatori dell’intero comparto energetico, dando vita a momenti di scambio e confronto. Inoltre, attraverso la collaborazione operativa con UNIDO ITPO Italy (l’Ufficio italiano per la promozione tecnologica e degli investimenti dell’organizzazione delle nazioni unite per lo

sviluppo industriale), IVS conferma la partecipazione di una delegazione di imprenditori e di rappresentanti delle istituzioni dell’Iraq.

Aumenta l’export delle valvole italiane per l’oil&gas Nela conferenza stampa di Milano per il lancio dell’edizione 2024, sono state inoltre presentate le anticipazioni dell’Osservatorio IVS-Prometeia “The Oil&Gas Valve Industry in Italy” 2024, realizzato con il contributo dell’ufficio studi di Confindustria Bergamo. Il nuovo report fotografa lo stato del comparto italiano delle valvole industriali, che si conferma un’eccellenza nel contesto competitivo europeo. Nel 2022, quasi 4 valvole per Oil&Gas su 10 prodotte in Europa sono state realizzate in Italia, dove il settore ha sfiorato i 3 miliardi di valore della produzione. Il fatturato 2022 del comparto nazionale è salito del 12% rispetto al 2021, pur non avendo ancora riagganciato i livelli pre-pandemici. L’Italia mantiene la leadership del ranking settoriale UE, con oltre 8 punti di vantaggio sulla Germania e oltre 30 sul terzo in classifica (Francia). I numeri sono realizzati all’interno di ecosistema di 139 imprese (oltre il 90% del fatturato è realizzato in un raggio di 100 Km dalla provincia di Bergamo), che occupano oltre 10.000 addetti (in crescita rispetto ai 9.300 del 2021). Nel 2023, l’export delle valvole italiane per l’Oil&Gas è ripreso a crescere a ritmi sostenuti (+5,7% a valore sul 2022), dimostrando un tasso di

I relatori della conferenza stampa che si è tenuta a Miano lo scorso aprile presso il Palazzo delle Stelline

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 21 Aprile/Maggio 2024 Appuntamenti

IVS 2024 prevede 52 appuntamenti tra convegni, tavole rotonde, workshop, case study e laboratori, a costituire un piano di oltre il 50% più ampio rispetto alla precedente edizione

crescita superiore all’evoluzione del commercio internazionale. Il rimbalzo delle esportazioni è stato trainato dai mercati mediorientali (rappresentano quasi il 19% sul totale dell’export italiano) ed asiatici. Meno performanti le vendite in Europa Occidentale e, soprattutto, Europa Orientale, frenata dagli strascichi delle sanzioni dirette alla Russia. Sono inoltre cresciuti gli investimenti delle imprese che operano nel settore energetico, con incrementi nel settore nell’upstream, nel downstream e nei servizi di trasporto. Un trend positivo che, unitamente allo sviluppo degli investimenti “green”, offre effetti positivi che potranno manifestarsi anche oltre il 2023. Alle imprese valvoliere si presentano opportunità di crescita sia nei settori tradizionali sia in quelli rinnovabili e innovativi, come il Carbon Capture Utilisation and Storage (CCUS) e l’idrogeno. Non mancano tuttavia elementi di incertezza, legati sia a fattori geo-politici sia ai tempi e ai modi della transizione energetica, che rendono più complesse le scelte strategiche (anche di breve termine) delle imprese. “Le azioni a supporto delle filiere produttive hanno un’importanza strategica per la nostra associazione”, ha commentato Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo. “In questo quadro, IVS - Industrial Val-

ve Summit conferma anche in questa edizione il suo ruolo trainante, esempio vincente di come sia possibile agire in sinergia per valorizzare il comparto d’eccellenza delle valvole industriali. Si tratta di un appuntamento che, da un lato, sta ampliando il profilo internazionale, come evidenzia anche l’aumento delle delegazioni presenti e, dall’altro, consolida la sua valenza scientifica, con oltre 50 sessioni previste fra tavole rotonde, speech e presentazioni aziendali. Parallelamente si punta a rafforzare i legami con il territorio, come dimostrano anche le due iniziative rivolte ai giovani del programma IVS Young”.

“IVS è il fiore all’occhiello nel percorso di internazionalizzazione della Fiera di Bergamo, con centinaia di imprese e oltre 12mila operatori di altissimo profilo provenienti da tutto il mondo”, ha commentato Giuseppe Patelli, presidente di Promoberg. “Siamo onorati nel fare la nostra parte a sostegno dell’economia e della promozione di Bergamo in ambito anche turistico e culturale. Abbiamo incrementato il numero dei giorni, saliti a tre rispetto ai tradizionali due, con la prima giornata dedicata esclusivamente agli espositori, per confrontarsi sui temi caldi del settore e sulla fiera che li vede protagonisti. Oggi il polo espositivo è un grande valore aggiunto, al

centro di una delle macroregioni più importanti a livello mondiale e centro nevralgico della mobilità, grazie anche all’aeroporto internazionale BGY che unisce Bergamo con tutta Europa, il Medio Oriente e il Nord Africa. E per il ‘domani’ accogliamo con piacere l’annuncio della proprietà sul raddoppio del polo fieristico, che ci consentirà di sviluppare ulteriormente la crescita del summit”.

“L’obiettivo del Comitato Scientifico di IVS è sempre stato quello di rendere disponibili contenuti di alto livello per gli addetti del settore e i visitatori che parteciperanno”, ha affermato Francesco Apuzzo, presidente di Valve Campus. “Quest’anno, presenteremo una serie di sessioni tematiche, e workshop interattivi che copriranno le ultime tendenze e sfide del settore, dall’efficienza energetica alle soluzioni per la decarbonizzazione, passando per i nuovi standard e la digitalizzazione dei processi d’impresa. Tra le novità di questa edizione, ci sarà un focus speciale sull’importanza della sostenibilità e dell’introduzione delle Intelligenze artificiali per sostenere il futuro del settore. Il programma include speaker di prestigio internazionale, case studies e tavole rotonde, oltre alla presentazione di più di 40 paper da parte di autori provenienti da ogni continente”.

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Sostenibilità e resilienza per l’industria di processo di domani

Achema 2024 amplia lo spazio espositivo insieme al ricco programma di conferenze, mentre i numeri dei visitatori attesi a Francoforte raggiungeranno probabilmente cifre da record. Ma l’attenzione verte soprattutto sul futuro e sui giovani talenti tecnici e scientifici.

Dal 10 al 14 giugno 2024 Francoforte sarà ancora una volta il centro dell’industria chimica, farmaceutica e biotecnologica: la 34a Achema sarà inaugurata il primo giorno di fiera da Robert Habeck, Ministro federale tedesco per gli Affari economici. Durante tutti e cinque i giorni della fiera un programma diversificato per i giovani contribuirà a garantire il futuro dell’industria.

L’industria di processo si trova infatti ad affrontare molte sfide. La tendenza decennale verso una maggiore globalizzazione è attualmente sostituita da una crescente instabilità e, in alcuni casi, da tendenze protezionistiche nella politica commerciale. Nel frattempo, il passaggio a una maggiore sostenibilità, lo sviluppo dell’economia dell’idrogeno e il tentativo di garantire le materie prime richiedono nuove reti globali.

Come si posizionano le aziende dell’industria di processo in questo contesto? Quali tecnologie sono necessarie per rispondere alle nuove sfide? E quali condizioni politiche devono essere create per consentire una trasformazione economica che risponda in particolare alla sfida globale del cambiamento climatico? Queste domande saranno al centro dell’evento di apertura dell’Achema che si terrà il 10 giugno 2024 dalle alle 18.30 nella Sala Europa del padiglione 4.0.

“L’Achema sottolinea ancora una volta il suo ruolo di piattaforma centrale e di luogo d’incontro per tutti gli attori dell’industria di processo”, afferma Björn Mathes, CEO di Dechema Ausstellungs-GmbH. “Con un notevole aumento degli espositori e uno dei programmi di conferenze più diversificati della storia recente dell’Ache-

24 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Appuntamenti

ma, l’evento di quest’anno offre anche un’opportunità impareggiabile per i giovani talenti tecnici e scientifici”.

Un programma dedicato ai giovani Giovedì 13 giugno 2024, l’Achema Career Day si svolgerà a partire dalle ore 10 nel Foyer 5.1/6.1. Le aziende dell’Achema si presenteranno come datori di lavoro in loco. Le loro offerte sono rivolte sia a (giovani) professionisti che a laureati. Una bacheca di offerte di lavoro, che sarà allestita per tutta la settimana, presenterà le offerte di lavoro di tutte le aziende partecipanti. Inoltre, nell’Area Start-up nel padiglione 6.0, le aziende di domani presenteranno le loro innovazioni e accoglieranno l’industria di processo globale nei loro stand. Le start-up presenti mostreranno come la scienza e la tecnologia, unite all’ambizione e alla perseveranza, possano essere trasformate in nuovi servizi, prodotti redditizi e processi all’avanguardia.

Una fiera più internazionale che mai

A poca distanza dall’apertura dell’Achema 2024 una cosa è già chiara: con oltre il 60% di espositori provenienti dall’estero, la fiera per l’industria di processo globale di quest’anno sarà l’Achema più internazionale di sempre. Numerosi eventi collaterali di partner rinomati attendono i partecipanti provenienti da 130 Paesi mentre 2.800 espositori provenienti da oltre 50 nazioni presenteranno le loro innovazioni di prodotto per l’industria di processo globale nel quartiere fieristico di Francoforte.

“L’alto livello di partecipazione degli espositori stranieri dimostra che l’Achema continua ad acquisire un’importanza internazionale sempre maggiore”, afferma Mathes. “Rispetto all’evento precedente, si sono registrati più di un quarto in più degli espositori e lo spazio espositivo è di nuovo quasi

un terzo più grande dell’ultima volta”. Anche il programma di conferenze, completamente integrato nell’esposizione dall’Achema 2022, registra numeri da record: in un massimo di 25 percorsi paralleli, oltre 900 conferenze, discussioni e workshop di più di 1.000 relatori attendono i visitatori dell’Achema.

“La fiera offre la piattaforma perfetta per presentare e scambiare le ultime innovazioni, le soluzioni e le tendenze future dell’industria farmaceutica e chimica e per entrare direttamente in contatto con coloro che possono trarre vantaggio dalle nostre soluzioni orientate alla sostenibilità”, afferma Norbert Strieder, Head of Marketing Chemical Technologies di GEA.

“La nostra mappa dell’innovazione spazia dall’ingegneria integrata e dalle complesse simulazioni di produzione ai concetti di produzione sostenibile”, afferma Andreas Marchler, amministratore delegato di ZETA. “Il Pharma Innovation Stage è la piattaforma più adatta per condividere le nostre innovazioni con l’industria di processo globale e accelerare il progresso tecnico”.

Gli eventi collaterali dei partner

Achema 2024 ospiterà anche numerosi eventi collaterali di partner rinomati. Nel padiglione 11.0, ARC Advisory Group, NAMUR e ZVEI organizzano nuovamente un forum congiunto dal titolo “Automation in Dialogue”. Anche quest’anno la finale dell’AIRA Robotics Challenge farà parte dell’Achema. Nel padiglione 11.1 questa volta l’attenzione si sposta sulla teleoperazione, cioè sull’uso di sistemi che consentono il controllo a distanza.

Nell’ambito di un’iniziativa industriale intorno al Padiglione della chimica di flusso, alcuni operatori del mercato organizzano il 12 e 13 giugno il Simposio sulla chimica di flusso. Le sessioni presenteranno casi di studio interessanti e best practice incentrate sulle capa-

cità rivoluzionarie della tecnologia di produzione continua. Per tutti e cinque i giorni della fiera, la North American Scientific Equipment and Furniture Association (SEFA) accoglierà i visitatori nel suo SEFA Theatre nel padiglione 12.0, dove offrirà approfondimenti sulla progettazione globale dei laboratori. Sempre all’Achema, DEXPI organizza il Process Industry Data Model Integration Congress 3.0 (PIDMIC 3.0) l’11 e il 12 giugno. Il congresso tratterà gli ultimi sviluppi nell’integrazione dei dati e si concentrerà sulle applicazioni pratiche, sugli sforzi di standardizzazione e sulle innovazioni tecnologiche.

Durante tutti e cinque i giorni della fiera, un programma diversificato per i giovani contribuirà a disegnare il futuro dell'industria

Numerosi eventi collaterali di partner rinomati attendono i partecipanti provenienti da 130 Paesi mentre 2.800 espositori provenienti da oltre 50 nazioni presenteranno le loro innovazioni di prodotto

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 25 Aprile/Maggio 2024 Appuntamenti

Dalla robotica all’AI: Solids porta nel futuro la lavorazione polveri

Quali sono le tecnologie più avanzate per la lavorazione dei materiali nel campo della robotica e come possono supportare l’industria di processo? A que-

L’AGENDA

IVS

15-16 maggio 2024

Bergamo www.industrialvalvesummit.com

Packaging Première

21-23 maggio 2024

Milano www.packagingpremiere.it

SPS Italia

28-30 maggio 2024

Parma www.spsitalia.it

Solids

5-6 giugno 2024

Parma www.solids-parma.de

Simposio AFI

5-7 giugno 2024

Rimini simposio.afiscientifica.it

sta ed altre domande proporrà le proprie risposte Solids 2024, unico evento italiano che espone le macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali in forma polverulenta, granulare e dei solidi sfusi. Tra le numerose tecnologie esposte per la lavorazione dei materiali, gli espositori presenteranno anche soluzioni applicate alla robotica, alcune delle quali brevettate, e risponderanno alle domande dei visitatori, tutti operatori professionali specializzati che ricoprono ruoli decisionali negli acquisti e nelle forniture.

A Solids verranno esposte le tecnologie legate alla robotica per il riempimento, lo svuotamento, il dosaggio, il trasporto mecca-

nico, il trasporto pneumatico, la vagliatura e selezione, lo stoccaggio, la miscelazione e la pallettizzazione. E dunque sistemi robotici di insacco e pallettizzazione per granuli e polveri, soluzioni robotizzate per la preparazione di microdosaggi e di ordini di picking di prodotti in sacchi. Alcune aziende presenteranno impiantistica elettrica industriale, antincendio, antiesplosione, impianti e sistemi di automazione industriale evoluta per industria 4.0 e 5.0, con tecnologie di controllo di processo, robotica, automazioni industriali, alcune delle quali in grado di risolvere problemi di intralogistica, oltre che di efficientamento produttivo e riduzione degli errori umani.

La robotica consente di introdurre rapidità, ripetibilità e precisione in quasi tutte le fasi dei processi industriali. I robot possono eseguire lavorazioni che coinvolgono il trattamento di materiali in polvere e granuli, comuni in diversi settori, come l’industria farmaceutica, chimica, alimentare e metallurgica, portando vantaggi significativi in termini di precisione, sicurezza e automazione. Ad esempio, possono essere utilizzati per: movimentazione e trasporto di materiali, miscelazione e dosaggio, riempimento e confezionamento, trattamenti termici e di superficie, controllo di qualità e ispezione, manutenzione e pulizia.

Achema

10-14 giugno 2024

Francoforte, Germania www.achema.de

MedPharmPlast Europe

12-13 giugno 2024

Malmö, Svezia www.medpharmplasteurope.org

Lab Italia

18-19 giugno 2024

Milano www.lab-italia.com

Chemspec Europe

19-20 giugno 2024

Düsseldorf, Germania www.chemspeceurope.com

Interphex Week 26-28 giugno 2024

Tokyo, Giappone www.interphex.jp

CPhI South East Asia 10-12 luglio 2024 Bangkok, Thailandia www.cphi.com/sea/en/home.html

PharmaTech Expo & LabTech Expo 8-10 agosto 2024 Gandhinagar, India pharmatechexpo.com

Farmaforum 25-26 settembre 2024 Madrid, Spagna www.farmaforum.es

CPhI Milano 8-10 ottobre 2024 Milano europe.cphi.com

Pharmexpo 25-27 ottobre 2024 Napoli www.pharmexpo.it

Analytica China 18-20 novembre 2024 Shanghai, Cina www.analyticachina.com.cn/en-us

mcT Petrolchimico 28 novembre 2024 Milano www.mctpetrolchimico.com

OMC MED Energy 8-10 aprile 2025 Ravenna www.omc.it

Pharmintech 27-30 maggio 2025 Milano www.pharmintech.it

Powtech Technopharm 23-25 settembre 2025

Norimberga, Germania www.powtech.de/en

Appuntamenti 26 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

Lo stato dell’arte della robotica per una produzione sicura

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Una community dedicata alle donne dell’automazione

Anche il mondo dell’automazione deve confrontarsi con il gender gap, un ostacolo che può essere superato solo attraverso la sensibilizzazione, il supporto alle donne e l’istruzione scolastica: elementi fondamentali alla base del progetto She SPS Italia.

a cura di Eva De Vecchis

SGreta Moretto, Marketing

Communication & Domestic

Events Director

presso Messe

Frankfurt Italia

ono sempre di più le donne appassionate di un settore, quello dell’automazione, spesso ritenuto adatto solo agli uomini: appassionate che, scegliendo questa strada, sanno di dover combattere ancora contro alcuni pregiudizi di genere difficili da scardinare. A supportarle in questo percorso di inserimento e di crescita ci sono iniziative fondamentali, come il progetto She SPS Italia dedicato alla valorizzazione del contributo di esperienze e conoscenze di donne che si occupano di automazione e tecnologie per l’industria. Si tratta di una community di professioniste che unisce e racconta storie e promuove la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile. L’iniziativa si rivolge a tutto il network della fiera SPS Italia: giornaliste, imprenditrici, professoresse e, più in generale, tutte le donne che si occupano di automazione e innovazione, incluse le nuove ge-

nerazioni che devono avere fiducia in un settore “affascinante, in continua evoluzione, ricco di spunti e nel quale il contatto umano resta ancora fondamentale nonostante il progresso tecnologico”, conferma Greta Moretto, Marketing Communication & Domestic Events Director presso Messe Frankfurt Italia, che abbiamo voluto intervistare per ICF.

Greta Moretto, come nasce l’iniziativa di She SPS Italia e chi può farne parte? Ci sono state molte adesioni? “Sempre di più si parla di divario di genere nel mondo del lavoro, questa distanza è più che mai evidente nel settore industriale in cui operiamo, di tradizione prettamente maschile. Per questo dal 2021 ci impegniamo a dare un piccolo contributo per colmare il gender gap e ispirare le nuove generazioni attraverso il progetto She SPS Italia, una community al femminile che racconta storie di successo nel mondo dell’automazione e dell’innovazione per l’industria. Al momento con-

28 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Appuntamenti

tiamo soprattutto giornaliste, imprenditrici, ingegneri e professoresse ma il nostro bacino continua ad espandersi e includere tutte quelle donne che grazie alla loro esperienza e personalità possono essere un esempio soprattutto per chi si avvicina agli studi o a nuovi sbocchi professionali”.

In questi anni ha notato, nell’ambito del manifatturiero e dell’automazione, una crescita della presenza femminile o, comunque, una maggiore consapevolezza in merito al tema del gender gap?

“Sì, negli ultimi anni stiamo assistendo a una crescita, seppur lenta, del numero di donne nell’ambito del manifatturiero e dell’automazione, e anche a una maggiore consapevolezza di lavoratrici, istituzioni, aziende in merito al tema del gender gap. Tuttavia, c’è ancora molto su cui lavorare per raggiungere una vera e propria parità di genere da diversi punti di vista. Trovo rilevanti alcune iniziative in atto come quella del Miur, nell’ambito della formazio-

ne, per orientare le giovani generazioni, soprattutto femminili, alla scelta di materie di studio STEM. Dal lato professionale invece, credo che sia importante la presenza di alcune forme di regolamentazione: ne sono un esempio la recente direttiva europea per contrastare il gender pay gap e le attività del PNRR con l’introduzione del ‘Sistema di certificazione della parità di genere’ per ridurre il divario in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne”.

Crede che alcune donne siano ancora oggi inibite da certi pregiudizi che le escludono da settori come il manifatturiero?

“In parte sì. Il mercato del lavoro continua a preferire l’assunzione di giovani uomini e non sempre garantisce una forma di supporto adeguato al-

le dipendenti donne. Questa attitudine può disincentivare nella scelta di determinate carriere rispetto ad altre. Il fatto che sia un tema dibattuto e che qualcosa si stia muovendo, anche sull’esempio di paesi europei più avanti nelle politiche di gender equality, fa ben sperare per il futuro”.

SPS Italia ha proposto negli anni e continua a proporre progetti rivolti a docenti, studenti e famiglie. Quanto pensa ci sia ancora da fare nelle scuole?

“Le iniziative scolastiche non sono mai abbastanza. Sensibilizzare i giovani verso percorsi STEM fin dai primi anni dell’adolescenza può contribuire in maniera rilevante nella scelta di un percorso di studio rispetto a un altro e porre le basi per la soluzione del mismatch delle competen-

“Alle donne appassionate del settore automazione direi di non aver paura di affrontarlo e di andare oltre agli stereotipi di genere”

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 29 Aprile/Maggio 2024 Appuntamenti

ze di cui soffre il mondo del lavoro. In qualità di ente fieristico, già da anni, ci impegniamo in diverse iniziative che fanno da ponte tra scuola e industria. In fiera abbiamo creato un’area education, nel padiglione 8, proprio per le generazioni che nei prossimi anni entreranno nella fabbrica digitalizzata, ma anche per i loro docenti. L’Arena Next sarà palcoscenico di incontri e laboratori organizzati da espositori e partner, pensati per i ragazzi e per i professori di università e istituti tecnici. Prosegue inoltre l’iniziativa ‘Lezioni in fiera’ che porta gli studenti in una visita guidata per delle vere e proprie lezioni agli stand degli espositori che si propongono per il progetto”.

Avete in programma degli incontri o eventi dedicati a She SPS Italia durante la fiera?

“Il 28 maggio, primo giorno di fiera, consegneremo il premio She SPS Italia Award. Un momento di incontro con la community in cui verranno

In occasione di SPS Italia, la fiera sull'automazione e il digitale per l'industria che si terrà a Parma dal 28 al 30 maggio 2024, verrà consegnato lo She SPS Italia Award

premiate appunto le quattro migliori case history raccolte con il call for paper. In quell’occasione interverrà Claudia Segre, presidente e fondatrice di Global Thinking Foundation. Parteciperà anche Cristina Oyón, director of Technology, Innovation and Sustainability in Spri, illustrando i risultati dello studio condotto sull’impatto delle donne rispetto alla competitività industriale, proseguimento del lavoro svolto da Spri dal 2020, incentrato sull’analisi delle principali sfide che l’industria deve affrontare per garantire una maggiore partecipazione, riconoscimento e leadership delle donne”.

Come funziona il premio She SPS Italia Award e in base a quali criteri viene assegnato?

“Nel corso dell’anno abbiamo raccolto le case history sui temi di sostenibilità sociale, empowerment, imprenditoria femminile e mentorship. Una giuria di esperti esamina e decreta le quattro relazioni vincitrici sulla base di alcu-

ni parametri, individuati con lo scopo di valorizzare le conoscenze e le esperienze di donne che si occupano di automazione: focus sulle risorse messe in atto; contenuto innovativo del progetto; espressione di applicazioni reali; evidenza e quantificazione dei vantaggi reali dell’applicazione”.

Se potesse dare un consiglio alle donne e alle giovani appassionate di questo settore, cosa direbbe loro?

“Direi loro che è un settore affascinante, in continua evoluzione, ricco di spunti e nel quale il contatto umano resta ancora fondamentale nonostante il progresso tecnologico. Di non aver paura di affrontarlo se le appassiona, andando oltre agli stereotipi di genere. Non dimentichiamo inoltre che è un percorso che può offrire molti sbocchi professionali, fattore importante per i giovani in generale e in particolare per giovani donne. Mi farebbe piacere rivolgermi a loro per invitarle a far parte della nostra community e a partecipare alle nostre iniziative”.

30 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

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Utilizzare l’AI per individuare gli anticorpi monoclonali

Una recente pubblicazione di Fondazione Toscana Life Scien ces individua un nuovo approc cio per identificare anticorpi mo noclonali umani contro il batterio Neisseria gonorrhoeae. Lo studio pubblicato su Scientific Reports, del prestigioso gruppo editoriale Nature, dal titolo “Deep‑learning image analysis for high‑throu ghput screening of opsono‑pha gocytosis‑promoting monoclo nal antibodies against Neisseria gonorrhoeae”, è firmato dai ri

cercatori di TLS Fabio la Vacca, Dario Carda mone, Emanuele An dreano, Duccio Medini, Claudia Sala e dal Di rettore Scientifico del la Fondazione Biotec nopolo di Siena, Rino Rappuoli. La ricerca si basa sull’applicazio ne dell’intelligenza ar tificiale alla microsco pia confocale per velo cizzare l’analisi e l’individuazione di anticorpi monoclonali contro l’agente eziologico della gonor rea, un’infezione trasmessa ses sualmente che colpisce più di 100 milioni di persone ogni anno, e che è diventata una grave minac cia per la salute, visto il costante aumento di casi di resistenza an timicrobica.

La gonorrea è una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse a livello mondiale. Trat tandosi di un’infezione batterica,

la cura è a base di antibiotici, che sempre di più hanno perso effica cia contro il Gonococco, conside rato ormai una delle specie batte riche resistenti alla maggior parte degli antibiotici di cui disponia mo. L’attività di ricerca sul bat terio N. gonorrhoeae si inserisce nel più ampio progetto sulla re sistenza antimicrobica che il Mo noclonal Antibody Discovery La boratory (MAD Lab) di TLS por ta avanti dal 2018 e che riguarda l’isolamento di anticorpi mono clonali umani da utilizzare come terapie innovative. La ricerca del MAD Lab sfrutta le più moderne tecnologie di microscopia confo cale integrate con un algoritmo di intelligenza artificiale, grazie al quale si è potuta misurare la fagocitosi del batterio N. gonor rhoeae, in seguito a trattamen to con anticorpi monoclonali, da parte di cellule umane specializ zate.

“L’alleanza tra biologia, matema

Brevettato un nuovo farmaco per il diabete di tipo 2

Si chiama “Melodie”, acronimo di “Metfor min isothiocyanate: a noveL apprOach to prevent Diabetes Induced Endothelial dy sfunction”, il progetto che propone un nuovo farmaco per la terapia del diabete di tipo 2, ideato e realizzato dai ricerca tori del Dipartimento di Farmacia dell’Uni versità di Pisa, che, oltre a mantenere le proprietà antidiabetiche, presenta anche caratteristiche protettive a livello cardio vascolare ed un migliore profilo farmaco cinetico.

“Il farmaco brevettato a livello interna‑ zionale si basa su una piccola molecola ibrida, Met ITC, che coniuga l’effetto an tidiabetico della metformina, la moleco la più venduta tra i farmaci antidiabetici

orali, con le proprietà protettive cardiova scolari del solfuro d’idrogeno, o H2S”, spie ga Alma Martelli, coordinatrice scientifica del progetto Melodie. “Abbiamo modifica to la molecola della metformina aggiun gendo una porzione biologicamente atti va, l’isotiocianato. Gli isotiocianati sono anche sostanze naturali che derivano da piante commestibili come broccoli, ruco la, cavolo, senape, wasabi ed hanno effet ti benefici a livello cardiovascolare, poiché sono in grado di rilasciare H2S nell’organi smo. H2S è un importante “gastrasmetti‑ tore” che protegge la parete vascolare da gli stimoli infiammatori e ossidativi che caratterizzano i disturbi metabolici come il diabete”.

tica, analisi di immagini e intel ligenza artificiale è stata l’arma vincente dello studio”, spiega Fa biola Vacca, ricercatrice del MAD Lab e prima firmataria dello stu dio con Dario Cardamone. “Attra verso il lavoro di ricerca siamo ri usciti a trovare un modello che velocizza l’individuazione di an ticorpi monoclonali attivi contro la specie batterica di interesse”. “Siamo riusciti a sfruttare un ap proccio multidisciplinare per di mostrare che è possibile identi ficare anticorpi funzionali contro batteri, nello specifico in grado di mediare la fagocitosi, utilizzando la microscopia a fluorescenza e il deep learning”, spiega Dario Car damone, Data Scientist e ricerca tore del MAD Lab. “Il vantaggio è doppio: il protocollo che abbiamo sviluppato e l’utilizzo di un mo dello di deep learning non solo permettono di superare le limita zioni imposte dai metodi di seg mentazione tradizionali, ma pos sono essere adattati a diversi pa togeni”.

32 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Ricerca
Il gruppo di ricerca che ha ideato il nuovo farmaco Met-ITC, da sinistra: Federico Da Settimo Passetti, Lara Testai, Eugenia Piragine, Elisabetta Barresi, Alma Martelli, Valentina Citi, Sabrina Taliani, Vincenzo Calderone Fabiola Vacca e Dario Cardamone

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Biostampante 3D per accelerare la ricerca sui tumori

Enea ha messo a punto una biostam pante a basso costo, denominata Bio VERVE in grado di “riprodurre” modelli in 3D di tumori, con l’obiettivo di affi nare la ricerca di nuove terapie onco logiche. È stata realizzata in collabora zione con l’azienda toscana Kentstrap per Srl, grazie a un finanziamento POC, e le sue prestazioni sono paragonabili a quelle di una biostampante profes sionale, permettendo di ottenere strut ture cellulari tridimensionali con preci sione e rapidità di stampa (poche deci ne di secondi per costrutto).

“Rispetto alle tradizionali culture in vitro, i modelli 3D biostampati sono in grado di mimare in maniera più ef ficace il tessuto umano, sano o pato logico, fornendo un modello comple mentare per studi sugli effetti delle radiazioni e delle terapie chemiote rapiche sui tumori”, spiega Francesca Antonelli, ricercatrice del Laboratorio Enea di Tecnologie biomediche, che ha seguito il progetto insieme al la responsabile della Divisione Enea di Tecnologie e metodologie per la salvaguardia della salute, Mariatere sa Mancuso, e ai colleghi Paolo D’A tanasio, Antonio Rinaldi, Alessandro Zambotti.

“Sebbene negli ultimi dieci anni ci sia stato un incremento significativo nell’utilizzo di modelli 3D da parte dei ricercatori impegnati nella lotta con tro il cancro, l’impatto è stato limi‑ tato dai costi elevati delle biostam panti professionali in commercio (tra i 50 e 200 mila dollari)”, prosegue la ricercatrice. “Ecco, quindi, la nostra idea di trasformare una stampante 3D a basso costo in una biostampante 3D home made in grado di stampare con ottimi risultati un modello tridimen sionale di medulloblastoma, il princi pale tumore cerebrale pediatrico”. Attualmente, nonostante gli intensi sforzi dedicati ai test preclinici, mol te promettenti terapie faticano a pas sare con successo dalla fase di labo ratorio a quella della pratica clinica. Una spiegazione plausibile della di screpanza osservata tra i risultati ot tenuti in fase preclinica e quelli cli nicamente riportati potrebbe deriva re proprio dalla mancanza di modelli cellulari preclinici in grado di replica re fedelmente la complessità del con testo clinico.

Grazie alle ottime prestazioni e ai bas si costi garantiti dalla biostampan te 3D sviluppata da Enea, i ricerca tori potranno mettere a punto e, so prattutto, testare nuovi approcci te rapeutici per migliorare la sopravvi venza dei pazienti affetti da cancro.

Creare nuove molecole con metodi sostenibili guidati dalla luce

La luce e la natura come preziosi alleati nella produzione di molecole essenzia li per la nostra vita quotidiana. È l’oriz zonte immaginato da Photozyme, nuo vo progetto di ricerca guidato da Pao lo Melchiorre, professore al Dipartimen to di Chimica Industriale “Toso Montana ri” dell’Università di Bologna, finanziato dallo European Research Council (ERC) con un Advanced Grant del valore di 3 milioni di euro.

La sfida è combinare tre moderne strate gie di trasformazione chimica – biocata lisi, fotochimica e directed evolution –ponendo così le basi per una sintesi mo lecolare sostenibile, da cui possono na scere ad esempio nuovi farmaci.

Photozyme arriva a conclusione di una traiettoria di ricerca supportata dallo European Research Council negli ultimi 15 anni: il professor Melchiorre ha infat ti affrontato questi temi con uno Star ting Grant ERC nel 2011, con un Conso lidator Grant ERC nel 2016 e con un Pro of of Concept ERC nel 2019.

“La peculiarità di questo progetto è l’in troduzione della luce, e quindi della fo tochimica, come elemento attivante del la biocatalisi, che utilizza gli enzimi co me veri e propri catalizzatori biologici, capaci di orchestrare reazioni chimiche con precisione e efficienza sorprenden ti”, spiega Melchiorre.

L’obiettivo è quello di sviluppare nuovi

strumenti fotobiocatalitici per conver tire in modo sostenibile sostanze chi miche di base e facilmente disponibi li (ad esempio acidi grassi) in molecole chirali, quindi con una ben definita tri dimensionalità, utilizzabili per diverse applicazioni.

A potenziare ulteriormente queste ca pacità catalitiche, si aggiunge poi la di rected evolution, o evoluzione direzio nata. Questo terzo ingrediente del pro getto Photozyme utilizza un processo di ingegnerizzazione per sottoporre gli en zimi a una sorta di “addestramento”, che li rende più adatti ed efficienti nel com piere specifiche reazioni molecolari pro mosse dalla luce.

34 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Ricerca

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Una linea dedicata al riempimento sterile, alla tappatura e alla codifica di flaconi

Achema 2024, in programma dal 10 al 14 giugno, sarà un’occasione speciale per Marchesini Group che quest’anno celebra il suo 50° anniversario.

Lo stand G3 al padiglione 3.1 ospiterà diverse soluzioni prodotte dalle varie divisioni del Gruppo, tra cui anche una novità assoluta, pensata per migliorare le performance delle aziende specializzate nella produzione di medicinali sterili iniettabili. Si tratta di una linea sotto isolatore per il riempimento sterile, la tappatura e la codifica di flaconi di varie dimensioni, progettata per essere estremamente veloce: la linea può produrre infatti fino a 500 pezzi al minuto con controllo peso al 100%. La linea verrà svelata al pubblico il primo giorno di avvio della kermesse.

Oltre a questa novità sviluppata dalla divi-

MG2 espone ad Achema: Pad. 3.1, stand F47

sione Aseptic, il Gruppo esporrà anche diverse macchine prodotte dalle divisioni Pharma Process e Pharma Laboratory, rispondenti alle rigorose GMP (Good Manufacturing Practice).

Sullo stand saranno presenti anche due monoblocco, una per il confezionamento di prodotti solidi e una per prodotti in polvere: la prima è composta da una macchina blister, con sistema Line Clearance targato SEA Vision, e un’astucciatrice con modulo Track & Trace integrato; la seconda è una soluzione compatta per riempimento polveri con controllo peso al 100%, realizzata da M.A.R, ultimo brand entrato a far parte del Gruppo.

Tra le novità della divisione Pharma Packaging presenti sullo stand anche una linea per il confezionamento ed etichettatura di

penne per iniezioni, con un’isola robotica che posiziona con precisione e flessibilità le penne all’interno di un paper tray.

Non mancherà, infine, il corner dedicato all’area Digital con le ultime innovazioni nel campo della trasformazione digitale e dell’intelligenza artificiale.

Marchesini Group ha chiuso il 2023 con 591 milioni di ricavi, segnando un +15% rispetto al 2022. Nel 2024, il Gruppo prevede di consolidare i propri asset strategici, confermando lo stesso trend dell’anno appena terminato e augurandosi un’ulteriore crescita. “Per raggiungere questi obiettivi e prepararci al meglio alle prossime sfide, continueremo ad investire nel campo della robotica, dei sistemi di visione e dell’intelligenza artificiale”, commenta Pietro Cassani, AD di Marchesini Group. “Negli ultimi mesi, abbiamo inaugurato nuove filiali in Sud America, Asia e Nord Africa, garantendo una presenza ancora più incisiva in oltre 116 paesi nel mondo. La produzione, 100% made in Italy, resta però interamente in Italia dove stiamo potenziando la produzione, avviando i lavori di ampliamento di alcuni dei nostri stabilimenti in Toscana, Lombardia ed Emilia-Romagna”.

Espone ad Achema (Pad. 3.1. stand G3) e a Simposio AFI (stand 123-124)

Una partnership strategica tra MG2 e Qualicaps

MG2 s.r.l. (con sede a Pianoro, Italia) e Qualicaps Co. Ltd (con sede a Nara, Giappone), due aziende hanno fatto la storia della tecnologia farmaceutica e che ancora rappresentano il meglio della qualità nel proprio settore, oggi annunciano la conclusione di un accordo di distribuzione. I due brand, infatti, condividono una storia di lungo corso che vede entrambi entrare sul mercato alla metà degli anni ‘60 e ad oggi essere sinonimo di affidabilità e qualità dei propri prodotti.

“Qualicaps è un’azienda che può vantare una competenza unica nella fornitura di soluzioni per produzioni farmaceutiche in capsula”, dichiara Manuela Gamberini, direttore Generale di MG2.

“Questa partnership rappresenta un importante

passo avanti per entrambe le aziende, che ci consente di unire le nostre competenze e capacità collettive per fornire soluzioni di riempimento di liquidi a una base di clienti più ampia”, aggiunge Seiichiro Matsumura, presidente di Qualicaps Giappone.

Da questo momento, infatti, le opercolatrici MG2 equipaggiate con gruppo di riempimento liquidi, presentano un ulteriore punto di forza: l’integrazione con le sigillatrici Qualicaps. Più in dettaglio, l’accordo tra MG2 e Qualicaps consiste nella distribuzione da parte dell’azienda italiana della sigillatrice S-125 di Qualicaps, che aggiunge la celebrata qualità e affidabilità della tecnologia giapponese all’indiscusso posizionamento del prodotto made in Italy di MG2.

Macchine 36 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

Modello “zero sprechi” per una produzione di farmaci più rapida e sostenibile

Per sopperire alle conseguenze dell’aumento dei costi di riempimento, confezionamento ed etichettatura dei medicinali, oltre alla crescita di quelli energetici, Steriline investe su una soluzione che minimizza gli sprechi per risparmiare tempo e massimizzare la produzione.

Stazione di tappatura della RVFM5 (in alto) e stazione di riempimento con celle di pesatura della RVFM5 di Steriline (sotto)

Achema 2024, il Forum mondiale per le industrie di processo che richiama produttori e fornitori di servizi da oltre 50 paesi, sta per aprire i battenti. Steriline, azienda europea produttrice di linee standard e robotiche per la lavorazione asettica di farmaci iniettabili, presso il suo stand E95, padiglione 3.1 (Fiera di Francoforte) dal 10 al 14 giugno, presenterà le nuove tecnologie sviluppate in ottica upgrade della propria filosofia “zero sprechi”, così da soddisfare al meglio le esigenze di sostenibilità dell’industria farmaceutica. Il mercato del confezionamento farmaceutico crescerà dell’8,24% a livello mondiale, mentre il mercato delle macchine per il confezionamento farmaceutico registrerà una crescita annua del 7,5% fino al 2028 (https:// www.achema.de/en/press/trend-reports/packaging-of-medicinal-products). Allo stesso tempo, l’aumento dei costi per il riempimento, il confezionamento e l’etichettatura dei medicinali, sommato alla crescita dei costi energetici, potrebbe causare un

calo delle entrate per i produttori farmaceutici, già sotto ulteriore pressione a causa dei prezzi di vendita fissi dei farmaci (ad esempio nell’UE). Le tecnologie e le soluzioni che facilitano la massimizzazione del profitto sono quindi oggetto di un attento esame da parte dei produttori farmaceutici, particolarmente attenti alla flessibilità produttiva, all’implementazione della robotica e alla sostenibilità, soprattutto in termini di riciclo e riduzione di consumi e sprechi.

In mostra ad Achema 2024

In occasione di Achema 2024, Steriline esporrà una macchina riempitrice robotica per flaconi (RVFM5) in grado di soddisfare tutte queste necessità legate al confezionamento primario dei farmaci iniettabili. Dotata di 5 aghi di riempimento, integra la robotica, che permette di modificare facilmente i cicli produttivi, contenitori e capacità, con la filosofia “zero sprechi” 2.0, una metodologia sviluppata per la prima volta cinque anni fa e ora notevolmente migliorata per risparmiare ulteriormente tempo e accelerare la produzione. Tale modello di Steriline, nella sua versione 2.0, rileva le even-

tuali imprecisioni nei processi di riempimento e ghieratura direttamente nelle rispettive stazioni e, se necessario, lavora nuovamente eventuali contenitori non conformi. La stazione di riempimento è dotata di celle di pesatura ad alta precisione che misurano i livelli di dosaggio e, attraverso un sofisticato software, controlla il funzionamento della pompa per garantire un riempimento accurato (±0,5% o migliore, a seconda del volume di riempimento rispetto al requisito di produzione). Nella stazione di tappatura la tecnologia si basa invece su sensori di pressione in grado di distinguere un processo di tappatura eseguito correttamente da uno errato. Entrambi i controlli evitano eventuali sprechi dovuti a riempimenti non conformi o componenti mancanti o mal posizionati. “Innovazione e sostenibilità sono senza dubbio tra le maggiori sfide dell’industria farmaceutica,” afferma Federico Fumagalli, direttore commerciale di Steriline. “Insieme, questi temi portano a una combinazione vincente su tutta la linea: un minor impatto sul nostro pianeta (in termini di risorse) unito a una riduzione dei costi di produzione, un toccasana per il business e i margini operativi”. La macchina RVFM5 sarà inoltre dotata di una nuova tecnologia per il monitoraggio delle particelle vive e non vive fornita da Particle Measuring Systems. “Il monitoraggio microbico costante attraverso il campionamento attivo dell’aria viene ottenuto utilizzando l’impattatore BioCapt® Single-Use, consentendo di ridurre la quantità di piastre agar per il monitoraggio dell’aria di almeno il 50% su linee di riempimento come quelle di Steriline”, afferma Frank Panofen, vicepresidente e General Manager della Divisione Life Sciences presso Particle Measuring Systems. Espone ad Achema (Pad. 3.1, stand E95) e a Simposio AFI (stand 131)

Macchine 38 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA
La serenità di sentirsi al sicuro Technology for Life
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Tuta di protezione e giubbotto per un maggiore comfort e libertà in fase operativa

Se

domandassimo a un operatore dell’industria chimica, petrolchimica o farmaceutica quali sensazioni prova quando indossa una tuta di protezione chimica, le sue prime parole sarebbero: “chiuso, caldo, scomodo”. Infatti, se in condizioni normali il corpo umano dispone di un sistema di controllo del calore perfettamente regolato, all’interno di una tuta di questa tipologia il sistema è mes-

so sotto pressione e, nel peggiore dei casi, lo stesso involucro protettivo può diventare un rischio.

Proteggersi è una condizione imprescindibile per chi svolge un’attività lavorativa a contatto con sostanze pericolose, liquide o solide, ma essere protetti respirando facilmente, con più sicurezza e una sensazione di freschezza è da oggi un obiettivo raggiungibile.

Dalla combinazione della tuta protettiva a tenuta stagna Dräger SPC 4700 con il giubbotto di ventilazione CVA 0700 si ottengono infatti comfort e libertà di movimento oltre a una protezione ottimale e questo consente di lavorare in modo efficace e più a lungo, senza ricor-

rere a pesanti dispositivi di protezione delle vie respiratorie. L’aria viene infatti fornita da un’ unità di alimentazione esterna e lo speciale giubbotto la distribuisce uniformemente all’interno della tuta, creando un effetto di raffreddamento ed evitando l’appannamento della visiera panoramica.

La tuta di protezione antispruzzo SPC 4700 Dräger è realizzata con due nuovi materiali antistatici, impermeabili alle particelle radioattive e agenti infettivi: CPM Chemical Protective Meltblown Fabric che offre resistenza alle sostanze inorganiche e alle minacce biologiche e ha ottime caratteristiche di flessibilità; CLF Chemical Laminated Fabric, con un‘ottima difesa da sostanze chimiche, garantisce una riduzione del livello di rumore grazie alle proprietà degli strati, un‘ottima sensazione tattile e un‘elevata

resistenza chimica e meccanica. Anche il prodotto CVA 0700 Dräger è stato perfezionato: con una riduzione del livello di rumorosità a meno di 70 db(A) questo giubbotto ventilato consente di respirare liberamente e in sicurezza pur svolgendo attività a contatto con sostanze pericolose. Il flusso d’aria protetto e regolabile produce un effetto refrigerante se diretto verso il torso dell’operatore, mentre rende la respirazione più confortevole se direzionato verso il capo. Il giubbotto è in taglia unica ed è adatto al 95% degli operatori. Inoltre, poiché viene indossato all’interno della tuta, può essere riutilizzato e pulito facilmente. Grazie alla riduzione dello stress termico, la combinazione tuta SPC 4700 e giubbotto CVA 0700 è ideale per le operazioni di lunga durata perché permette di concentrarsi sul lavoro da svolgere in condizioni ottimali.

Espone ad Achema: Pad. 11.1, stand C75

Moduli di espansione MCM per la gestione di pulsantiere remotate

I dispositivi di sicurezza multifunzione Euchner della serie MGB2 consentono di integrare, all’interno del loro sistema, tutti gli elementi necessari per l’ottimizzazione della gestione e del controllo dei ripari, garantendo una riduzione dei tempi e dei costi di cablaggio.

Infatti, all’interno del sistema MGB2, oltre agli interblocchi con blocco di sicurezza, è possibile integrare dei moduli di espansione MCM per la gestione di pulsantiere remotate.

All’interno, è possibile inserire un elevato numero di submoduli MSM, che

permettono, tra le altre cose, di gestire lo stato dei segnali di pulsanti di arresto d’emergenza, di sensori e interblocchi di sicurezza o di barriere optoelettroniche di protezione esterne al sistema. Un ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità di gestire tutte le informazioni, sicure e non, tramite interfaccia Bus ProfiNet o EtherCAT. Questi dispositivi, certificati in Cat. 4 e PLe secondo UNI EN ISO 13849-1, risultano particolarmente indicati per l’impiego anche in isole robotizzate secondo UN EN ISO 10218-2, permettendo di integrare tutti i segnali di sicurezza necessari al corretto funzionamento dell’impianto, all’interno del sistema MGB2.

Espone a SPS Italia: Pad. 6, stand B032

Sicurezza 40 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

Abbigliamento da lavoro mix and match per l’estate

Per affrontare la giornata lavorativa nella stagione primaverile ed estiva, l’azienda di servizi tessili Mewa offre un outfit completo, dagli indumenti fino alle protezioni solari. Le collezioni di abbigliamento, fornite con un servizio a 360°, sono coordinate e ben combinabili tra loro e garantiscono quindi un’ampia varietà di look alla moda. Completano l’assortimento Mewa le scarpe antinfortunistiche comode e colorate, gli occhiali da sole e i copricapi estivi proposti nello shop online dell’azienda. Colori tenui, tessuti innovativi: da un sondaggio realizzato da Mewa è emerso

che gli artigiani preferiscono un abbigliamento che sia al tempo stesso professionale e confortevole.

Il fornitore di servizi tessili propone quindi dei moderni evergreen per l’estate, come i bermuda Mewa Move che, con il loro stile casual, sono un vero e proprio bestseller: aderenti al corpo, estremamente comodi da indossare e provvisti di molti pratici dettagli.

Se invece si richiede un indumento più robusto, l’azienda consiglia i pantaloncini da lavoro Mewa Dynamic Construct: offrono una grande libertà di movimento e sono dotati di efficaci

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Listello passacavo per cavi con connettore per l‘industria alimentare con grado di protezione IP65, compatibile con le aperture dei connettori industriali.

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protezioni sulle tasche e sui passanti. Sono disponibili in 27 colori combinabili tra loro, anche in bianco e nero.

Per le giornate più calde

La collezione Mewa Basics comprende T-shirt, camicie, polo e gilet in vari modelli e ben combinabili tra loro con la formula del mix and match. Anche i colori sono coordinati, in tutte le collezioni. Per le giornate più calde Mewa propone la polo Basics Air: è dotata di una funzione termoregolatrice e grazie alle speciali proprietà delle sue fibre è molto comoda da indossare non appena compaiono le prime gocce di sudore

mentre si lavora. Nel negozio online “buy4work” Mewa offre infine altri prodotti complementari come le calzature di sicurezza, i guanti protettivi e gli articoli per proteggere la testa e la pelle.

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30 anni di continue sfide

Intervista a Simonetta Ghisi, AD di Texpack, leader nelle guarnizioni industriali: “Tanti i traguardi di cui siamo orgogliosi. Ma non possiamo fermarci per guardare indietro e godere dei risultati raggiunti: ogni anno porta nuove prove da affrontare”.

NLa sede di Texpack ad Adro, in provincia di Brescia

on è mai il momento di sedersi e di volgersi indietro per osservare e godersi i risultati raggiunti. Ogni anno infatti porta nuove sfide, spesso alzando l’asticella delle difficoltà da superare. Ma questa consapevolezza non toglie a Simonetta Ghisi, amministratore delegato di Texpack®, il senso di orgoglio per i 30 anni di storia dell’azienda, fondata e guidata insieme al marito Giorgio Lanza, fino alla sua scomparsa nel 2020, nella fase iniziale della pandemia. Texpack, che ha sede ad Adro (BS), è

leader nella produzione di trecce, nastri, filotti, tessuti, calze per isolamento termico ad uso dinamico per pompe e valvole. Produce e commercializza guarnizioni industriali di differenti tipologia e misura, offrendo una gamma completa di sistemi di tenuta e prodotti per alte temperature, cui si aggiunge una linea di prodotti per la manutenzione di caminetti e stufe dedicata al mercato consumer.

Con Simonetta Ghisi, oggi sola alla guida di Texpack pur con il supporto dei figli Camilla e Antonio Lanza, abbiamo avuto l’opportunità di fare il punto in occasione del trentesimo anniversario dell’azienda, che nella sua storia ha affrontato e superato tante sfide.

Simonetta Ghisi, avete appena festeggiato i primi 30 anni.

“Texpack mosse i primi passi a cavallo fra la fine del 1993, quando iniziò come attività individuale, e l’inizio del 1994, con l’apertura della Srl. Ecco perché, dopo una prima celebrazione prima dello scorso Natale, quest’anno avremo ancora un momento di festa”.

Di cosa è più orgogliosa rispetto a questo lungo percorso?

“Guardandomi indietro, provo orgoglio prima di tutto per come siamo riusciti a superare le difficoltà degli inizi. Fu-

rono anni impegnativi e complessi, in cui affrontammo la sfida della transizione dall’amianto ai materiali sostitutivi. Da allora l’azienda ha continuato a crescere e a strutturarsi. Sono fiera dei diversi traguardi raggiunti. Ma mi sono presto resa conto che non viene mai il momento per sedersi e godersi i risultati ottenuti. In ogni anno appare un nuovo ostacolo da superare, una nuova criticità da risolvere. Basti pensare solo all’ultimo periodo: la pandemia, la carenza di materie prime, la rottura delle catene di approvvigionamento, l’inflazione e ora le guerre ai confini dell’Europa. Insomma per chi fa impresa non esiste ‘comfort zone’, anche quando uno magari se la meriterebbe. Bisogna essere sempre pronti a rimettersi in gioco, ad adattarsi alle diverse dinamiche che si presentano, con l’obiettivo di continuare a far evolvere l’azienda. Prima al timone eravamo in due, io e mio marito Giorgio Lanza. Oggi sono da sola, con il supporto dei miei figli Camilla e Antonio, che stanno formandosi e devono fare ancora tanta esperienza. In questi anni la mia responsabilità è dunque aumentata, ma da tanto tempo, quantomeno, sono circondata da un team affiatato e competente. Bisogna continuare su questa strada e allargarsi a nuove figure che ci consentano di rendere anco-

42 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Componenti

ra più efficienti le dinamiche aziendali. I cambiamenti sono sempre più veloci e, rispetto alle prime tappe della nostra storia, il modo di lavorare è decisamente diverso”.

State lavorando su prodotti innovativi?

“Il nostro settore non è particolarmente sensibile alle innovazioni o alle ultime tendenze. Una volta che un processo funziona bene, è difficile che venga modificato per adottare un nuovo tipo di guarnizione. Si fa innovazione più che altro nel caso di applicazioni speciali e uniche, ma proprio per questo non standardizzabili come si fa con i prodotti a catalogo. Se proprio vogliamo parlare di trend, noto che, con i conflitti internazionali e gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso, la scelta del made in Italy diventa sempre più strategica, oltre che prestigiosa e sicura. E questo chiaramente ci avvantaggia nella competizione con i prodotti importati dall’Asia”.

Avete installato nuovi macchinari in produzione?

“In questi anni abbiamo investito

molto in tecnologie innovative, grazie in particolare alle agevolazioni del piano Industria 4.0. Uno degli inserimenti più recenti riguarda la macchina per il taglio lastre, che ci ha consentito di migliorare ulteriormente la produzione di guarnizioni. L’acquisto era stato pensato inizialmente per soddisfare soprattutto le richieste di quantità limitate e urgenti. Ma l’utilizzo della nuova macchina di taglio sta aumentando ed è destinato a supportare in modo strutturale la nostra produzione complessiva. Stiamo investendo anche nella sede, per dotarla di un ingresso e di un’insegna in grado di identificarci sempre di più, e nella partecipazione a fiere internazionali di diversi settori”.

Come vede i prossimi mesi?

“Il 2024 è cominciato con un ritmo piuttosto blando. La grave situazione internazionale si fa ovviamente sentire. L’embargo verso la Russia ha provocato la carenza di alcune materie prime che richiederà anni per essere compensata con valide alternative. Credo comunque che si tratti di una fase di assestamento dopo il calo di fine 2023, che dovrebbe preludere a una ripresa nella seconda parte del 2024. Sono cicli di rallentamento e accelerazione che da alcuni anni caratterizzano l’economia”.

Il problema dell’approvvigionamento delle materie prime è del tutto rientrato?

“La situazione è migliorata anche perché la domanda si è calmata dopo il rimbalzo successivo al Covid. I conflitti internazionali e in particolare la questione del Mar Rosso rischiano però di avere pesanti ripercussioni nei prossimi mesi, facendo lievitare ritardi e costi delle materie prime. È anche lo scotto che l’Europa paga dopo aver delocalizzato molte produzioni e reso la propria economia troppo dipendente dagli altri continenti”. l

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 43 Aprile/Maggio 2024 Componenti
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Valvola a farfalla in plastica a basso impatto ambientale

GF Piping Systems arricchisce la sua gamma di valvole a farfalla in plastica. La Divisione del Gruppo Georg Fischer specializzata nell’offerta al mercato soluzioni destinate al trasporto sicuro e sostenibile dei fluidi centra l’obiettivo che si è prefissata proponendo la 565 Lug-Style, prodotto che va ad affiancare la “sorella” 565 Wafer-Style, presentata per la prima volta nel 2021 come valida alternativa alle classiche valvole a farfalla in metallo.

Una scelta rivelatasi doppiamente vincente, sia sul versante delle performance, sia su quello della sostenibilità ambientale. Sul primo perché, rispetto alle metalliche tradizionali che le hanno precedute, le valvole a farfalla in plastica presentano un costo significativamente inferiore, garantiscono maggiore durata nel tempo, sono più leggere, più semplici e veloci da installare, sono esenti dal ri-

schio di corrosione e abrasione e comportano il vantaggio di non prevedere praticamente forme di manutenzione. Sull’altro perché la valvola a farfalla in plastica, se confrontata con una in metallo equivalente nella stessa configurazione, la supera in una serie di settori chiave. Uno in particolare: produce meno emissioni di gas serra se si confrontano i rispettivi cicli di vita dei due materiali. Questo divario aumenta ulteriormente se si considera che la valvola in metallo dovreb-

be essere sostituita circa tre volte durante i 23 anni di vita previsti per la 565. Inoltre, la valvola in plastica ha un impatto idrico inferiore. Oggi, a distanza di pochi anni e grazie alla 565 Lug-Style, GF Piping Systems completa il suo catalogo di valvole a farfalla in plastica di elevata qualità offrendo ancora una volta una soluzione versatile per le applicazioni di trattamento e di distribuzione dell’acqua, nel caso specifico realizzando un prodotto caratterizzato da

un design ad “alette” che gli consente di svolgere la funzione di valvola di chiusura, semplificando lo smontaggio da un solo lato per la manutenzione di filtri, serbatoi e impianti. Gli inserti ad innesto di cui la valvola è fornita garantiscono inoltre numerosi vantaggi: aumentano infatti la flessibilità e la personalizzazione durante il funzionamento e migliorano la separazione dei materiali al termine della vita utile della valvola, la quale essendo dotata di un alloggiamento brevettato con lati aperti offre anche un più facile accesso agli inserti filettati. Tutti i requisiti sopra elencati nel loro insieme permettono alla valvola a farfalla 565 Lug-Style di essere impiegata in ulteriori forme di applicazioni idriche, vedi la nautica e i sistemi di raffreddamento.

Espone ad Achema: Pad. 8.0, stand E64

Passacavo ad U per installazioni senza telaio fino a IP54

I nuovi passacavi UT di icotek sono una soluzione innovativa per il passaggio semplice ed efficiente dei cavi con e senza connettore direttamente nelle custodie.

Il passacavo UT è un passacavo a forma di U con un taglio su un lato che consente di posare in modo sicuro e senza attrezzi i singoli cavi con un range di serraggio variabile di 2 mm. La gamma di diametri gestibili va da 4 a 11 mm.

Il passacavo UT è ideale per le installazioni sulla parte superiore

dell’alloggiamento. Il passacavo viene semplicemente montato intorno al cavo. Il gommino montato viene fatto passare nell’apertura; poi viene alloggiato il coperchio della custodia. Avvitando il coperchio, si esercita la pressione necessaria sul passacavo UT, che consente una tenuta fino a IP54. Il passacavo viene inserito nella parte superiore dell’alloggiamento senza telaio o attrezzi. Lo spessore della parete dell’alloggiamento può essere compreso tra 1 e 4 mm.

Il passacavo UT è realizzato con il tipico elastomero icotek e offre un’elevata resistenza ai raggi UV, nonché una classe di resistenza al fuoco UL 94 V-0, è inoltre esente da silicone e di alogeni. È resistente ad un intervallo di temperatura compreso tra -40°C e 100°C. Ulteriori informazioni e richieste di campioni possono essere richieste direttamente al produttore. Espone a SPS Italia (Pad. 3, stand B039) e ad Achema (Pad. 11.1, stand B25)

Componenti 44 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

IL FUTURO A PORTATA DI UN CLICK

LA PIATTAFORMA MODULARE HMI ORCA CON IL NUOVO SISTEMA

DI CONNESSIONE EASYCONNECT CLICK-FIT

Con la nuova stazione operatore modulare ORCA, R. STAHL indica la direzione per la moderna visualizzazione ed operatività in area pericolosa. Gli HMI ORCA offrono funzionalità molto apprezzate per tenersi al passo con il progresso tecnologico proteggendo i propri investimenti per i prossimi 15 anni e oltre. Per saperne di più visita r-stahl.com/it/orca

Giunti rotanti per applicazioni esigenti

Andrea Scaramuzzi, sales director (divisione separazione solido-liquido ed essiccamento

sotto vuoto) di 3V Tech

Johnson-Fluiten

fornisce giunti rotanti per numerosi macchinari di 3V Tech destinati alle industrie chimico-farmaceutiche. Con

un’affidabilità riconosciuta nel tempo, grazie a soluzioni personalizzate e alla scrupolosa aderenza agli standard e alle certificazioni richieste da questi complessi settori.

V TECH è una realtà affermata nel segmento dei macchinari per l’industria chimico-farmaceutica: da circa 50 anni opera in questo complesso settore e fornisce ad aziende di tutto il mondo soluzioni standard e su misura destinate al settore farmaceutico e della chimica fine.

La gamma di macchinari e attrezzature sviluppate da 3V Tech è ampia e spazia da serbatoi, scambiatori di calore, reattori, cristallizzatori ed evaporatori a film sottile fino ad arrivare agli essic-

catori, ai filtri-essiccatori e ad impianti completi montati su skid.

Per realizzare i propri macchinari, soggetti ai minuziosi controlli e alle rigide normative dei settori nei quali operano le aziende clienti, 3V Tech si è sempre servita di partner in grado di garantire una qualità compatibile con questi elevati standard: fornitori il cui numero è in alcuni casi diminuito nel corso degli anni, in quanto non tutti i produttori di componentistica sono disponibili e in grado di sostenere gli investimenti necessari a mantenere costantemente ai massimi livelli la propria offerta.

Qualità certificata

Da decenni Johnson-Fluiten fornisce i giunti rotanti necessari per il funzionamento di numerosi macchinari 3V Tech, mantenendo un’ottimale conformità ai requisiti tecnici del cliente, una scrupolosa aderenza a tutti gli standard e alle certificazioni richieste dai mercati di sbocco e una costante disponibilità a fornire un supporto senza impegno per selezionare il componente giusto. Nel caso delle soluzioni 3V Tech destinate all’industria farmaceutica, della chimica fine e dell’agrochimica, seppure le richieste più stringenti in materia di certificazione riguardino i componenti a contatto con i farmaci o le

sostanze chimiche prodotte negli impianti, anche per i giunti rotanti (che non rientrano in questa fattispecie) è peraltro richiesta la conformità a diverse normative, dalla marcatura CE con relativo certificato di conformità alle diverse certificazioni richieste di volta in volta a seconda del processo, delle normative locali e della classificazione dell’area di installazione. Frequente è ad esempio la necessità della certificazione ATEX: il processo produttivo di alcuni farmaci, che a dosi e concentrazioni terapeutiche possono essere maneggiati con disinvoltura, in presenza di quantità elevate possono generare atmosfere potenzialmente esplosive e/o polveri a loro volta esplosive.

“Johnson-Fluiten è in grado di fornirci giunti rotanti con tutte le certificazioni del caso, facilitando la certificazione dell’intero macchinario in base alle esigenze del nostro cliente”, spiega Andrea Scaramuzzi, sales director (divisione separazione solido-liquido ed essiccamento sotto vuoto) di 3V Tech.

I filtri-essiccatori

Fra i macchinari 3V Tech che richiedono giunti rotanti spiccano gli innovativi filtri-essiccatori realizzati per industrie chimico-farmaceutiche. Il vantaggio di questi macchinari è che sono in

46 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Componenti
3

grado di eseguire tre processi – filtrazione, lavaggio ed essiccamento agitato sotto vuoto – senza dover trasferire la sostanza oggetto di lavorazione da un macchinario a un altro, con un notevole risparmio di tempo e una riduzione dei rischi di contaminazione o deterioramento del prodotto.

All’interno di alcuni macchinari, per velocizzare i processi, il prodotto viene movimentato utilizzando un agitatore rotante dotato di un circuito di riscaldamento e raffreddamento. Il fluido di regolazione della temperatura che scorre nel circuito può essere fornito per mezzo di un giunto rotante Johnson-Fluiten.

Uno dei vantaggi del giunto rotante in acciaio inossidabile della serie R di Johnson-Fluiten è la sua capacità di gestire diversi tipi di fluido – ad esempio, olio diatermico e acqua – utilizzando il medesimo componente, ma con tenute meccaniche diverse a seconda delle richieste dell’applicazione. Nel caso dei macchinari 3V Tech, i fluidi vengono utilizzati soprattutto per il riscaldamento e il raffreddamento delle pale degli agitatori, con cui si tengono in agitazione le varie sostanze chimiche.

Le caratteristiche tecniche dei giunti della serie R permettono di impiegare questi componenti nei macchinari per

la produzione di principi attivi utilizzati nei medicinali e nella cosmesi. Ma in caso di applicazioni speciali o particolarmente gravose con temperature fino ai 400°C, Johnson-Fluiten fornisce i giunti RHB con tenute speciali che consentono di raggiungere performance estreme.

Soluzione personalizzata con un giunto a 3 vie

Per una particolare applicazione, i progettisti di 3V Tech hanno identificato la necessità di un giunto rotante a tre vie: questo per consentire il passaggio all’interno dell’albero agitatore del fluido di termoregolazione (acqua o olio diatermico) e di un secondo fluido gassoso (aria o azoto) in modo da eseguire un’operazione di svuotamento rapido e totale del prodotto e ottimizzare la produttività del macchinario, velocizzando le successive operazioni di pulizia.

“Una volta spiegato ai tecnici di Johnson-Fluiten quali erano le esigenze, nel giro di poco tempo hanno svolto tutte le fasi, dalla progettazione alla prototipazione al collaudo, fornendoci un giunto a tre vie del tutto adatto alle esigenze di questo particolare processo”, dichiara Scaramuzzi.

Istruzioni per l’uso e disponibilità dei tecnici

Il filtro-essiccatore nel quale viene utilizzato il giunto a tre vie Johnson-Fluiten è un macchinario sofisticato e delicato; per questo i tecnici del fornitore non si sono limitati a progettare, realizzare e consegnare il componente, ma hanno dato a 3V Tech istruzioni precise su come montarlo, installarlo e compiere le semplici azioni di manutenzione necessarie a garantire un funzionamento affidabile e costante nel tempo. “La manualistica a supporto fornita con il componente è chiara ed esaustiva, ma i tecnici Johnson-Fluiten si sono sempre dimostrati disponibili per fornire ulteriori chiarimenti e dettagli telefonica-

mente o dimostrazioni pratiche in sede”, prosegue Scaramuzzi.

Processi efficienti I giunti Johnson-Fluiten hanno pienamente soddisfatto la necessità di 3V Tech permettendo lo svolgimento di un processo innovativo e particolarmente efficiente, contribuendo così all’elevata produttività del macchinario nel quale sono inseriti.

“Per un’azienda come 3V Tech, in costante ricerca di soluzioni innovative che garantiscano ai clienti competitività e redditività, è fondamentale trovare fornitori che si lascino coinvolgere dal nostro entusiasmo per le novità e accettino le sfide, percorrendo strade inesplorate fino al raggiungimento degli obiettivi. Johnson-Fluiten continua a dimostrarci di avere tutte le caratteristiche che ricerchiamo nei nostri partner”, conclude Scaramuzzi.

Da decenni JohnsonFluiten fornisce i giunti rotanti per numerosi macchinari 3V Tech, mantenendo un’ottimale conformità ai requisiti tecnici del cliente

Giunti rotanti Johnson-Fluiten serie R

3V Tech espone ad Achema: Pad. 4.0, stand C66

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 47 Aprile/Maggio 2024 Componenti

Una business unit dedicata ai materiali speciali

Voestalpine High Performance Metals

Italia partecipa alla quinta edizione dell’Industrial Valve Summit (IVS), l’evento internazionale dedicato alle tecnologie delle valvole industriali e alle soluzioni di flow control, in programma il 15 e 16 maggio 2024 al Bergamo Exhibition Centre. La fiera rappresenta la vetrina ideale per esplorare le applicazioni nel settore Oil & Gas e CPI. Voestalpine HPM Italia sarà presente al Pad. B - stand 130 per presentare una nuova Business Unit dedicata esclusivamente ai prodotti speciali: Voestalpine Specialty Metals.

Grazie all’expertise di un team qualificato, all’accesso diretto a produttori di materiali interni ed esterni e alla rete globale di centri di distribuzione approvati dal Gruppo, Voestalpine garantisce:

• soluzioni personalizzate e su misura per rispondere alle esigenze specifiche di ogni cliente;

• elevati standard di qualità e affidabilità dei prodotti;

• consegne tempestive per ottimizzare i processi produttivi dei clienti.

Tra i prodotti di Voestalpine Specialty Metals Europe:

• Böhler L718 API (UNS N07718): acciaio ad alta resistenza alla corrosione in nichel-cromo-ferro-molibdeno. Resiste efficacemente alla corrosione in ambienti aggressivi, specialmente in quelli contenenti H2S (acido solfidrico) e CO2. Adatto per valvole, pompe e scambiatori di calore.

• Böhler P511 (XM-19): materiale resistente all’acqua di mare e alla corrosione intergranulare, garantisce

Soluzione OEM per il montaggio a pannello

Watson-Marlow Fluid Technology Solutions (WMFTS) ha perfezionato DriveSure™ con le più recenti tecnologie per offrire ai produttori di apparecchiature originali (OEM) una soluzione di pompa peristaltica completa per il montaggio a pannello.

Grazie alla capacità di utilizzare l’Ethernet industriale, DriveSure semplifica l’integrazione nei sistemi di controllo distribuiti avanzati e offre agli utenti finali il monitoraggio e il controllo a distanza.

Il design a bassa temperatura, silenzioso e

compatto rende DriveSure la soluzione perfetta per soddisfare le esigenze di laboratori, camere bianche, ospedali e ambienti di processo. In quanto prodotto OEM testato e certificato, DriveSure garantisce una maggiore sicurezza della catena di fornitura. DriveSure integra un motore, un sistema di montaggio e una tecnologia di controllo ad anello chiuso interna per ridurre i tempi di sviluppo e i rischi di approvvigionamento delle soluzioni motore/di montaggio da parte degli OEM.

un’eccellente resistenza alla corrosione, alla fessurazione da cloro e alla fatica. Perfetto per valvole, raccordi e tubazioni in ambienti marini.

• BÖHLER A911SA (F55): acciaio inossidabile ferritico-austenitico ad alta resistenza alla corrosione, vanta una robustezza meccanica superiore e una ottima tenacità a basse temperature. Ideale per valvole criogeniche, scambiatori di calore e sistemi di stoccaggio.

• Böhler L625: lega a base di nichel non magnetica e resistente alla corrosione, offre eccezionale resistenza anche al calore e all’usura. Perfetta per valvole, pompe e componenti in ambienti aggressivi.

Espone a IVS (Industrial Valve Summit), Pad.B - Stand 130

“I nostri team di software, elettronica e progettazione hanno collaborato con impegno per sviluppare la tecnologia di controllo dei motori di ultima generazione e soddisfare gli standard che le aziende leader del settore del motion control si aspettano”, spiega Robin Proctor, Product Manager - Pompe per montaggio a pannello di WMFTS. “Il risultato di questa ricerca, combinata con la nostra esperienza nelle tecnologie peristaltiche, è l’ultima generazione di pompe OEM di WMFTS che, in un formato compatto, a bassa temperatura e silenzioso, garantiscono un controllo preciso dei processi”. DriveSure è disponibile con le teste Watson-Marlow 114DV, 313/314D, 400RXMD e 520.

Caratteristiche e vantaggi:

• Supporta i protocolli Ethernet industriali e il controllo analogico tradizionale.

• Ingresso per interruttore di adescamento e sensore di apertura del coperchio.

• Armadio IP66.

• Software per PC scaricabile (WM Connect) per la valutazione, l’ottimizzazione e la diagnosi, tramite connessione USB.

Espone ad Achema: Pad. 3.1, stand C48

48 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Componenti

Un servizio che supporta la costruzione di quadri elettrici

La realizzazione di quadri elettrici è tutt’altro che semplice, le attività che si mettono in campo per creare comuni morsettiere, come siglare i singoli cartellini, tagliare i cavi ed effettuare i diversi passaggi, sono numerose e dispendiose.

Phoenix Contact supporta i costruttori di quadri elettrici fornendo non solo componenti e dispositivi d’automazione come sistemi di stampa innovativi, ma anche software e dati di

prodotto in forma digitale che, attraverso la loro integrazione nei processi di ingegneria, agevolano e velocizzano sensibilmente le attività di produzione dei clienti. I tools e i software di progettazione di Phoenix Contact si integrano perfettamente con i software legati all’ingegneria elettrica, dell’automazione e della meccatronica e gli ERP dei clienti, rendendo il flusso produttivo più semplice e veloce.

Materiale in FFKM per alte temperature

Precision Polymer Engineering (PPE), produttore di guarnizioni in elastomero stampato ad alte prestazioni, ha sviluppato Perlast® G77X, un materiale di tenuta in perfluoroelastomero (FFKM) che combina prestazioni ad alta temperatura con un ecce-

In tal senso, forte del suo expertise ed esperienza, Phoenix Contact ha avviato il progetto ECB (Efficiency Cabinet Building) per affiancare i clienti con un approccio più consulenziale, per ingegnerizzare ed efficientare il loro processo produttivo interno, considerandone le specifiche peculiarità produttive ed esigenze. Il tutto con l’obiettivo primario di contribuire a generare, per ciascuno, una maggiore competitività sul mercato.

Il servizio ECB si struttura su un flusso di attività ben definito il cui obiettivo è quello di rendere il più proficuo possibile l’intero processo produttivo: dall’ingegneria alla creazione dello schema elettrico, fino al quadro elettrico finito. La continuità del flusso che scandisce le diverse operazioni all’interno dell’intero processo produttivo è vitale per garantire efficienza e competitività

zionale set di compressione ridotto. Perlast G77X è stato progettato per garantire prestazioni e durata a lungo termine in una serie di applicazioni critiche, tra cui i processi chimici, il settore aerospaziale e le tenute meccaniche. Il materiale può essere usato per dare forma a o-ring e forme personalizzate. “Il punto di forza di Perlast G77X è la sua prestazione ad alta temperatura, ai vertici della categoria, fino a 350°C, con un’eccellente risposta agli effetti dei cicli di temperatura”, ha spiegato Duncan Frame, responsabile di linea per la crescita strategica di PPE. “Se combinato con un set di compressione eccezionalmente ridotto per periodi prolungati e con la resistenza chimica tipi-

nella costruzione di quadri elettrici. Lungo la catena di questo processo, esistono numerose aree potenziali in cui è possibile impiegare metodi di digitalizzazione o automazione. Proprio per questo motivo Phoenix Contact prevede una serie di servizi a supporto dei costruttori per efficientare ed ingegnerizzare le operazioni relative alla costruzione di un quadro elettrico e che si suddivide nelle seguenti fasi di processo:

1. Ingegnerizzazione e progettazione

2. Gestione del flusso degli ordini d’acquisto in tempo reale

3. Lavorazioni Meccaniche

4. Assemblaggio

5. Siglatura

6. Preparazione dei conduttori

7. Montaggio e cablaggio

8. Prodotti d’avanguardia

9. Consulenza.

Espone ad Achema: Pad. 11.1, stand A31

ca dei materiali FFKM, Perlast G77X emerge come una scelta forte per qualsiasi applicazione critica ad alta temperatura”. L’aggiunta di Perlast G77X significa che, a prescindere dalle temperature o dai prodotti chimici, PPE è in grado di offrire un materiale ad alte prestazioni che supera le aspettative”, ha commentato Stuart Campton, responsabile dello sviluppo strategico del mercato per i prodotti fluorurati di PPE. “Che si tratti di Perlast G90LT per le alte pressioni e le basse temperature o di Perlast G74S per le applicazioni a contatto con gli alimenti, la famiglia Perlast rappresenta ora una soluzione di tenuta completa laddove gli insuccessi non sono contemplati”.

Componenti 50 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

Process Service

37 anni di esperienza al servizio della chimica fine e dell’industria farmaceutica.

Impianti di chimica fine

Purificazioni per alte purezze

Reparti di produzione APIs in Bulk

Linee di produzione sterili (Bulk, filling & lyophilization)

Impianti biofarmaceutici (Fermentazioni, DSP, mAbs)

Reparti di produzione API Altamente Attivi (HP API)

Progettazione Sistemi Utilities e Clean Utilities

REPARTI DI PRODUZIONE ALTAMENTE ATTIVI

(HP APIs)

Laboratori R&D e QC Kilolabs Small Scale

Impianti ad altissimo contenimento validato fino a 10 nanogrammi/m3

YOUR PHARMA ENGINEERING PARTNER Via A. De Gasperi 111, 20017 Rho (MI) | Tel. +39 02 93909272 | Email info@process-service.it | www.process-service.it

Digitalizzare la compliance con efficienza e flessibilità

QualiWare è una piattaforma low-code flessibile e validabile secondo le linee guida GMP, sviluppata grazie alla trentennale esperienza di Analysis nella gestione dei sistemi informativi per la compliance.

Sopra: audit trail su un documento con QualiWare.

A fianco: dashboard scadenzario delle attività dell’utente

Una digitalizzazione personalizzata e non subita

L’ingegner Pier Alberto Guidotti, Ceo e fondatore di Analysis

Quando un’azienda sceglie di digitalizzare i propri processi di gestione della compliance, si trova spesso di fronte ad un ostacolo dato dalla intrinseca complessità degli applicativi e del relativo processo di gestione, dagli stringenti requisiti cui devono sottostare gli applicativi stessi per garantire, prima di tutto, l’integrità del dato. Di fatto, quindi, nel settore farmaceutico, digitalizzazione può essere sinonimo di complessità,

laddove, invece, digitalizzare dovrebbe portare ad una maggiore efficienza, e ad un risparmio di tempo per gli operatori. “In effetti le soluzioni che il mercato propone sono spesso rigide e poco personalizzabili“, spiega Pier Alberto Guidotti, CEO di Analysis, azienda che da trent’anni sviluppa QualiWare, il software per la gestione della compliance alle normative. “Questo è dovuto al fatto che un sistema rigido pone, in teoria, meno rischi e meno lavoro in fase di validazione. La conseguenza, però, è che, una volta validato, il processo che gestisce si ‘congela’ e non può più evolvere per seguire le esigenze che, invece, sono in continuo cambiamento. Per questo motivo, essendo QualiWare caratterizzato da un’estrema flessibilità e da un tool di sviluppo rapido low-code, abbiamo deciso di metterlo a disposizione anche delle aziende del settore pharma, rendendolo conforme e validabile secondo le linee guida GMP”.

Con QualiWare le aziende del settore pos sono essere proprietarie della digitaliz zazione dei loro processi, senza subirla, perché il sistema permette loro di svi luppare, anche in autonomia, flussi do cumentali automatizzati del tutto ade renti alle esigenze aziendali. Inoltre, centralizzare la gestione dei documen ti (per esempio: SOP, documenti di qua lifica, registri dei lotti, ecc.) all’interno della piattaforma assicura maggiori rapi dità ed efficacia nel consolidamento dei dati secondo i principi ALCOA++. Infat ti, attraverso la funzionalità Audit Trail, il software garantisce piena tracciabilità delle registrazioni, modifiche e revisioni effettuate consentendo una rapida indi viduazione anche su eventuali deviazioni dalle procedure operative stabilite. Inol tre è anche l’unico software che sfrutta l’intelligenza artificiale GPT per estrarre informazioni strutturate da qualsiasi ti pologia di documento attraverso sem plici comandi in linguaggio naturale. In questo modo le attività di data entry saranno velocizzate fino all’89%. Non è tutto. QualiWare è una suite completa, i cui moduli sono indipendenti e al tempo stesso integrabili fra loro e consentono di migliorare non solo la gestione docu mentale ma anche la gestione dei trai ning, della manutenzione e taratura di strumenti, attrezzature, impianti e locali al fine di gestire efficientemente i piani di intervento e di controllo degli stessi. Questi sono solo alcune delle funziona lità che QualiWare può offrire; per cono scerle tutte si consiglia di visitare il sito web o di richiedere maggiori informazio ni ai product specialist dell’azienda com pilando il form al link: https://www.qua liware.it/richiedi-demo.

Software 52 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

Anche per gli estratti vegetali si punta sull’efficienza della supply chain

Stesi ha fornito la piattaforma WMS Silwa a Nutraceutica, azienda specializzata nello sviluppo di ingredienti naturali per la salute, che potrà rendere così più efficiente l’area logistica, attraverso l’ottimizzazione degli spazi e una più funzionale movimentazione dei prodotti.

La supply chain entra nel mondo delle erbe e degli estratti vegetali, contribuendo alla crescita di un mercato già in forte ascesa, con un CAGR previsionale nel periodo 2022-2030 del 9,2% (fonte: UnivDatos). Una tendenza che include Nutraceutica, azienda di Ozzano dell’Emilia (BO) che da oltre 20 anni è impegnata nella selezione, commercializzazione e sviluppo di ingredienti attivi per la salute e il benessere e che oggi si colloca tra i principali player nel mercato di ingredienti naturali, estratti di piante officinali, alghe e microalghe, aminoacidi, proteine, bioflavonoidi, enzimi digestivi e probiotici.

Per gestire con efficienza un catalogo di circa 1.330 referenze e una richiesta media di 9.000 ordini al giorno, Nutraceutica si è rivolta a Stesi Srl, azienda veneta specializzata nello sviluppo di soluzioni di supply chain execution systems atte a ottimizzare i flussi logistici di magazzino, ridurre

tempi e costi di gestione e agevolare la crescita competitiva delle imprese. Stesi metterà a disposizione di Nutraceutica il WMS della sua piattaforma software proprietaria Silwa. In questo modo, in un breve lasso di tempo Nutraceutica sarà in grado di efficientare la supply chain attraverso l’ottimizza-

zione degli spazi e una più funzionale movimentazione delle merci. Grazie ai suoi algoritmi, alle avanzate possibilità di personalizzazione e alla sinergia con dispositivi mobili e tecnologie IoT, il modulo WMS di Stesi è infatti in grado di abbattere le inefficienze di gestione a beneficio di attività e risorse.

Un’innovazione in linea con l’ingresso in un grande gruppo La scelta di Nutraceutica di gestire in modo strategico l’intera area logistica è in parte legata alla recente acquisizione che ha visto il Gruppo Sparkvos – a cui l’azienda emiliana fa capo – entrare nel colosso portoghese Sonae, multinazionale che gestisce un portafoglio diversificato di azien-

54 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Software
Camere bianche
nello stabilimento di Nutraceutica a Ozzano nell’Emilia (BO)

de che operano nei settori della vendita al dettaglio, dei servizi finanziari, della tecnologia, della gestione di centri commerciali e delle telecomunicazioni, e che ha registrato nel 2023 un fatturato complessivo di 8,4 miliardi di euro.

L’impulso innovativo di Nutraceutica era in realtà già partito tempo prima con l’ingresso nel gruppo comasco Sparkvos. Quest’ultimo, che oltre a Nutraceutica ha acquisito sia un’azienda italiana produttrice di estratti naturali (Evra Srl) che una società di commercio all’ingrosso e importazione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici (Nvh Italia Srl), ha infatti favorito la sinergia tra le tre imprese facendone aumentare gli standard qualitativi. Nutraceutica, nello specifico, ha aggiunto al proprio portafoglio commerciale altri estratti vegetali provenienti da filiera 100% italiana e da micro filiera certificata dell’incontaminato Parco del Pollino. Grazie alle partnership di gruppo, sono state inoltre avviate nuove collaborazioni con produttori internazionali che hanno affidato a Nutraceutica la distribuzione di loro brand prestigiosi e leader nei rispettivi segmenti di mercato. Si è così creata attorno a Nutraceutica – che confeziona, porziona e distribuisce i preziosi prodotti con elevate competenze – un’articolata rete di sodalizi sinergici che le consente di con-

trollare l’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione. L’obiettivo a breve termine del Gruppo è di creare in Italia un modello pilota da replicare in altri Paesi, primo fra tutti la Germania. “È un settore interessato da un forte tasso di crescita quello degli estratti naturali, con una media di circa il +10% annuo negli ultimi anni. Per coglierne appieno potenzialità e sviluppi è necessario innanzitutto dotarsi delle tecnologie adeguate per far fronte alla domanda”, afferma Francesco Fanelli, CEO di Nutraceutica. Da qui la scelta dell’azienda di spostarsi in una nuova sede, con magazzini più ampi e consoni a garantire una maggiore efficienza gestionale, e di avvalersi del supporto di Stesi, il cui WMS permetterà la riduzione dei costi della logistica di magazzino e del lead time, agevolerà l’occupazione ottimale degli spazi, la digitalizzazione dei processi esecutivi, l’aumento dei livelli di servizio e, in generale, una maggiore agilità e flessibilità delle attività logistiche. “Il primo traguardo sarà l’abolizione delle trascrizioni cartacee, non più accettabili nel nuovo processo digitalizzato”, commenta Fiorella De Sandre, Key Account di Stesi. “Questo favorirà la tracciabilità dei lotti e permetterà di gestire al meglio le scadenze. Non ultimo, assicurerà l’accurato porzionamento della materia prima offrendo al cliente un importante

servizio aggiunto”. Si tratta infatti di un processo estremamente complesso che deve rigorosamente avvenire all’interno di laboratori asettici, a bassissimo contenuto di microparticelle di polvere in sospensione: Nutraceutica dispone di 6 camere bianche ad atmosfera controllata, dove le polveri vengono prelevate nelle qualità richieste, le confezioni madri rietichettate e il nuovo peso registrato, il tutto nelle massime condizioni di igiene e assenza assoluta di contaminazione. La nuova sede operativa, attrezzata con le più moderne tecnologie e ottimizzata dal punto di vista logistico, consentirà a Nutraceutica di intraprendere un percorso di internazionalizzazione che la renderà un player primario nel mercato di riferimento, in grado di proporre prodotti, servizi e vantaggi competitivi affiancando i clienti nelle sfide di un settore in costante evoluzione. l

Confezionamento

La piattaforma WMS di Stesi permetterà a Nutraceutica di ridurre i costi di magazzino e del lead time, occupare in modo ottimale gli spazi, digitalizzare i processi esecutivi e aumentare la flessibilità delle attività logistiche

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 55 Aprile/Maggio 2024 Software

Dove l’acqua è più pura

Protagonista nei settori

industriali che richiedono acqua di processo pura e ultrapura, il gruppo Swan punta ad affermarsi sempre di più anche nel mondo farmaceutico. E la filiale italiana rafforza la presenza tecnico-commerciale nel nostro paese.

cura

Swan Analitica Srl, filiale italiana del gruppo svizzero Swan

Analitical Instruments, è una realtà in crescita, sia in termini di fatturato sia di presenza sul territorio nazionale con il proprio personale tecnico-commerciale. Swan produce strumentazione per le misure in continuo chimiche e chimico fisiche delle acque nei processi industriali ed è al vertice mondiale nella fornitura ai settori che necessitano di acqua pura e ultrapura, come quello dei semiconduttori, della produzione di energia elettrica e delle acque potabili. Da alcuni anni punta con sempre maggiore interesse e risultati anche al settore chimico-farmaceutico, dove ha ancora grandi potenzialità di espansione. Abbiamo avuto l’occasione di porre alcune domande al responsabile della filiale italiana, Giovanni Rubattu, che si è soffermato sull’approccio tecnico e logistico del gruppo, sulla strategia per il nostro paese e su una novità tecnologica come la linea AMI-II LineTOC Compact, per la misura del TOC (carbo-

nio organico totale) che, insieme alla conducibilità, rappresenta un parametro basilare da monitorare nelle acque ad uso farmaceutico.

Dottor Rubattu, come è andato il 2023 e quali prospettive avete per quest’anno?

“Come filiale italiana del gruppo svizzero, il 2023 si è chiuso positivamente, con un fatturato che ha superato i 3 milioni di euro. Essendo specializzati negli strumenti per misurazioni in continuo delle acque, operiamo in un settore di nicchia. La nostra sede è comunque in espansione anche per l’inserimento di nuovo personale tecnico e commerciale. Alla fine dell’anno scorso, abbiamo inserito due figure tecniche, mentre a inizio 2024 abbiamo rafforzato anche l’area commerciale con un nuovo collaboratore: oggi siamo una realtà di 12 persone, distribuite fra la sede centrale di Genova e altre in diverse regioni, e quin-

di in grado di essere ancora più vicini alle esigenze del territorio”.

Nel periodo successivo alla pandemia avete dimostrato una grande rapidità di consegna nonostante i problemi delle catene di approvvigionamento. La situazione è del tutto rientrata?

“I problemi delle catene di approvvigionamento causati dalla pandemia non sono completamente rientrati, ma la nostra fabbrica, attraverso una pianificazione proattiva, è riuscita a mitigare molto gli impatti negativi. Nell’ottica di anticipare potenziali interruzioni negli approvvigionamenti, sono state adottate misure per garantire che il magazzino centrale rimanesse rifornito, riducendo al minimo il rischio di colli di bottiglia e assicurando alle filiali di poter soddisfare tempestivamente gli ordini. Questa capacità ci ha permesso di attirare nuovi clienti

56 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Strumentazione

che non hanno trovato la stessa capacità nei loro precedenti fornitori”.

Quali sono le maggiori criticità oggi per le filiere?

“La questione più critica per le forniture oggi riguarda i componenti elettronici. La loro domanda continua a crescere, spinta dai progressi tecnologici, dalla proliferazione di dispositivi intelligenti e dalla transizione digitale delle industrie. Tuttavia, l’offerta di componenti elettronici fatica a tenere il passo della domanda, e questo causa diffuse carenze e interruzioni della catena di approvvigionamento”.

Nella sede di Genova siete organizzati con un magazzino?

“Si, anche se in realtà non è destinato principalmente allo stoccaggio degli strumenti, che nella maggior parte dei casi non passano dal nostro magazzino. È dedicato più che altro alla gestione delle urgenze, in particolar modo nell’ambito della fornitura di consumabili e reagenti. Abbiamo anche un magazzino di appoggio vicino a Como, nei pressi della dogana. L’organizzazione logistica è uno dei punti di forza del gruppo, che è stato capace di contenere i tempi di consegna, anche nei periodi più complessi, entro le 2-3 settimane dall’ordine”.

Pensa che il susseguirsi delle emergenze internazionali peseranno anche sulla vostra attività?

“La sequenza delle emergenze può effettivamente influenzare le imprese, in

quanto ogni crisi presenta sfide uniche che possono interrompere le operazioni, le catene di fornitura e le dinamiche di mercato. Tuttavia, avendo affrontato con successo la pandemia da Covid-19, la fabbrica ha dimostrato resilienza e adattabilità di fronte alle tensioni globali. Questa esperienza è una risorsa preziosa, in grado di fornire informazioni su strategie efficaci di gestione delle crisi e di rafforzare la fiducia nella capacità della nostra organizzazione di rispondere alle emergenze future”.

Qual è il peso del mercato italiano, in particolare nell’ambito chimico-farmaceutico, per il gruppo?

“Nell’ambito delle nostre iniziative di crescita strategica, desideriamo ampliare la presenza nel mercato chimico-farmaceutico, diventandone protagonisti, come già siamo in altri settori come quelli della produzione di energia elettrica e della gestione e distribuzione delle acque potabili. Riconosciamo l’enorme potenziale di questo settore e siamo impegnati ad aumentare la quota di mercato attraverso sforzi mirati. Il nostro approccio prevede una rigorosa ricerca di mercato per identificare le opportunità. Le informazioni che inviamo, come ogni filiale, alla casa madre, ne guidano gli investimenti nell’innovazione e focalizzano l’attenzione del cliente sulla fornitura di valore. Sfruttando i nostri punti di forza e competenze, miriamo a stabilire una posizione più forte nel settore chimico-farmaceutico e a promuovere la crescita sostenibile del nostro gruppo. Sappiamo che il pharma non è un settore semplice, anche perché piuttosto conservativo nella scelta dei fornitori. Tuttavia siamo consapevoli delle potenzialità di penetrazione delle nostre capacità e dei nostri strumenti. Penso per esempio ai sistemi per la misurazione del TOC (Total Organic Car-

bon, ndr), di cui siamo tra i quattro maggiori fornitori attivi nel mondo”.

Qual è il vostro rapporto con il cliente? Include un servizio di assistenza post vendita e di consulenza?

“Si tratta di un rapporto a 360 gradi, che include entrambi. La formazione presso la casa madre a Hinwil, nel cantone di Zurigo, sede dell’unico stabilimento di produzione, unitamente al costante affiancamento, permette a tutto il personale tecnico di essere il punto di riferimento per ogni attività di assistenza richiesta e per ogni eventuale consulenza per installazioni o modifiche e integrazioni della strumentazione già installata. Con il servizio di assistenza post vendita offriamo sia interventi a chiamata che contratti di manutenzione preventiva e correttiva, garantendo, grazie alle tre sedi di assistenza dislocate sul territorio, tempi di intervento più rapidi. Il supporto telefonico o via mail o videochiamata, per i casi di più facile risoluzione, completa la nostra proposta. Sottolineo che, a differenza di altri competitor, non chiediamo un’esclusiva per la garanzia, ma consentiamo che il cliente possa intervenire direttamente o rivolgersi ad aziende terze. Quando però viene richiesto il nostro intervento, facciamo uscire solo tecnici Swan dalle nostre sedi, senza subappaltare ad altri alcun intervento”.

LineTOC Compact con cover in acciaio inox

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 57 Aprile/Maggio 2024 Strumentazione
Giovanni Rubattu, direttore di Swan Analitica Srl AMI-II

AMI Inspector

Pharmacon: strumento

portatile certificato per la misura di conducibilità

La formazione tecnica dei vostri operatori sul campo è di alto livello. Avete però anche voi difficoltà a reperire personale qualificato?

“La difficoltà a reperire personale qualificato è concreta. Non è semplice trovare un candidato che abbia un adeguato background tecnico, la curiosità di affrontare ed imparare nuovi argomenti e la diponibilità per un lavoro non sedentario. Superati questi step, segue una adeguata formazione sul campo, con l’affiancamento a colleghi più esperti, ed un periodo presso la casa madre, che si rinnova con corsi di aggiornamento e training tecnici dedicati”.

Quali sono oggi le maggiori problematiche o richieste che si riscontrano nel monitoraggio dell’acqua usata nei processi farmaceutici?

La sede centrale di Swan Analitical Instruments a Hinwil, nel cantone di Zurigo, dove viene realizzata tutta la produzione del Gruppo

“I due principali parametri nel monitoraggio delle acque ad uso farmaceutico sono la conducibilità e il TOC. Come capita spesso vengono richiesti sistemi di analisi affidabili che garantiscano interventi di manutenzione praticamente nulli da parte del cliente finale. Rispettare queste aspettative per la misura di conducibilità è quasi scontato. Spesso però il cliente finale non ha modo di verificare la qualità della misura. Per la conducibilità offriamo sistemi portatili certificati in grado di

verificare qualsiasi sonda di conducibilità installata in linea, anche quando non di nostra produzione. Per quanto riguarda la misura del TOC, la quasi totalità delle attività di manutenzione sono programmate e spesso affidate ai nostri tecnici attraverso appositi contratti. In generale i punti cardine sono sempre l’affidabilità della strumentazione, la soddisfazione dei requisiti delle varie farmacopee ed un servizio di assistenza tecnica all’altezza della situazione; quest’ultimo punto è da tenere nella giusta considerazione, visto che, in ambito farmaceutico, le verifiche strumentali sono quasi sempre delegate direttamente ai produttori o a società terze. Quindi, a questo punto, entrano in gioco anche le richieste di queste società, che forniscono l’impianto di produzione e distribuzione di acqua pura ed ultrapura e che molte volte, oltre all’avviamento delle macchine, seguono le successive verifiche della strumentazione fornita. Un esempio mi è stato riportato dalla nostra responsabile dell’assistenza tecnica, Valentina Zani, contattata recentemente dal tecnico di una ditta fornitrice dell’impianto, piacevolmen-

Sistema di monitoraggio AMI Codes-II Ozono

te sorpreso dalla facilità di avviamento e di funzionamento di quanto fornito, definito ‘facile, immediato e intuitivo’. In questo caso si parlava di due analizzatori colorimetrici per la misura di ozono, usato come sanitizzante nei sistemi di stoccaggio a freddo e di distribuzione dell’acqua pura ed ultrapura. Un apprezzamento nato anche dal confronto con la sua personale precedente esperienza con strumenti con metodo amperometrico”.

Quali sono i vantaggi principali introdotti dalla linea AMI-II LineTOC Compact, rispetto alla versione precedente?

“Sono due gli aspetti migliorativi implementati dalla fabbrica. Il primo riguarda alcune innovazioni introdotte nell’elettronica, con l’obiettivo di semplificare la gestione dei dati rispondendo a quanto previsto dalla FDA 21 CFR Parte 11 e Data Integrity. Sono state migliorate una serie di funzionalità quali l’audit trial (cronologia non modificabile delle attività eseguite), le password univoche per un maggior numero di utenti che possono accedere con password univoca, la firma elettronica e il download di un data logger in formato criptato non modificabile. Il secondo è relativo all’hardware. Riprendendo il principio di funzionamento del collaudato modello precedente, ne sono state ridotte le dimensioni. Il nuovo AMI-II LineTOC Compact permette così di rispondere alle richieste di chi realizza impianti per la produzione di acqua ad uso farmaceutico, realtà che possono avere la necessità di implementare l’analizzatore di TOC su skid con spazi ridotti. l Espone ad Achema (Pad. 11.1, stand C13) e a Simposio AFI (stand 28)

58 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Strumentazione

Controller per misurazioni di livello e portata

Emerson ha presentato il controller di nuova generazione Rosemount™ 3490 per applicazioni di misura di livello e portata, che aiuta a ridurre la complessità, ottimizzare i processi e migliorare la sostenibilità. Progettato per un semplice utilizzo, il Rosemount 3490 offre funzionalità di controllo complete per i trasmettitori a 4-20 mA o HART® compatibili e rappresenta la soluzione ideale per le applicazioni su acqua e acque reflue e per l’industria di processo. Il Rosemount 3490 è il primo controller a disporre di procedure guidate per la configurazione, semplici da programmare e finalizzate ad aiutare gli utenti ad impostare il controller, rendendo questa procedura significativamente meno complessa e dispendiosa in termini di tempo. Per migliorare ulteriormente l’usabilità, il controllore è stato dotato di un’interfaccia grafica moderna e intuitiva, di una struttura di menu di facile navigazione e di un display LCD a colori da 4,3 pollici retroilluminato, che semplifica le operazioni e la lettura dello stato dei dispositivi.

La combinazione di controller Rosemount 3490 e trasmettitore di livello e portata radar non contat-

tivo Rosemount 1208C di Emerson consente alle aziende di ottenere misure precise e affidabili con una configurazione semplice su HART. Ciò consen te di ottimizzare l’efficienza operativa in una va sta gamma di applicazioni su acqua e acque reflue, tra cui il controllo automatico di un massimo di sei pompe, le operazioni di filtrazione, la gestione dei fanghi e il flusso in canali aperti, canali artificiali e dighe. Il design robusto del controller e del trasmettitore li rende adatti all’uso negli ambienti difficili, tipici di queste applicazioni.

A supporto di una maggiore sostenibilità, l’accuratezza delle misure di livello e portata aiuta a prevenire i riempimenti eccessivi e gli sprechi d’acqua. Per garantire la conformità a direttive e normative del settore, il Rosemount 3490 semplifica la gestione dei report e della documentazione. Consente infatti di totalizzare una serie di misure di portata, di calcolare i differenziali e di registrare facilmente i dati prima di condividerli con le autorità mediante un’interfaccia Web con connettività Ethernet. Espone ad Achema: Pad 11.1, stand C3

Valvole e manifold per l’industria di processo

Wika sarà nuovamente presente con un proprio stand a IVS (Industrial Valve Summit). L’evento, della durata di due giorni, avrà luogo presso Bergamo Fiere dal 15 al 16 maggio 2024. IVS rappresenta la fiera internazionale di riferimento per il settore delle valvole industriali e delle soluzioni di flow control.

L’evento si articola attorno a otto macrotemi: manifattura additiva; tecnologie digitali applicate alle valvole, agli attuatori e ai sistemi di controllo del flusso; guarnizioni e fugitive emission; design di valvole e materiali per condizioni estreme; standard normativi e sviluppi; gestione della catena di fornitura; intelligenza artificiale applicata al design meccanico, all’approvvigionamento e alla manifattura; transizione energetica e sistemi di cattura e sequestro del carbonio.

Wika espone in fiera diverse novità tecnologiche:

• Natural Gas solutions

Valvole e manifold specifici per applicazione con gas naturale, dotati di bonnet di regolazione con foro da 9,5

mm (3/8”).

• H2 Ready

Il trasmettitore di livello e portata

Rosemount 1208C e il regolatore Rosemount 3490 per la misurazione di livello e portata in applicazioni su acqua, acque reflue e utility per processi

Valvole a spillo e di non ritorno certificate secondo ISO 19880-3 per idrogeno gassoso in stazioni di rifornimento, oltre ad altre soluzioni specifiche adatte per applicazioni con idrogeno.

• Fugitive Emissions

Soluzioni di hook-up EMICOgauge per l’industria oil & gas composte da manometro e valvola di strumentazione. Tale assemblato consente di ridurre al minimo il numero di punti di perdita e quindi limita considerevolmente il rischio di fuoriuscita del fluido nell’ambiente (fugitive emissions).

Espone a IVS (Pad. B, stand 70), a SPS Italia (Pad.6, stand J060) e ad Achema (Pad 11.0, stand A27)

Strumentazione 60 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

INDUSTRIA DI PROCESSO: SOLIDS TORNA A PARMA

La fiera per le tecnologie dei granuli, delle polveri e dei solidi sfusi

La due giorni dedicata alle macchine e alle soluzioni più innovative del settore Bulk Handling nei settori gomma e plastica, alimentare, agricoltura e mangimi, chimico e farmaceutico, cosmetico, lavorazione dei metalli, minerario, carta e vetro, recycling.

• Apparecchiature di dosaggio, pesatura e misura

• Tecnologia di miscelazione e omogeneizzazione

• Essiccatori e attrezzatura per l‘essiccazione

• Macinazione e frantumazione

• Trasporto e movimentazione

SOLIDS PARMA

5-6 Giugno 2024, Fiere di Parma www.solids-parma.it

• Stoccaggio e distribuzione

• Imballaggi e servizi di imballaggio

• Sicurezza e ambiente

• Tecnologie di riciclaggio e recupero

• Componenti

VISITA SOLIDS PARMA!

Nuova crescita e strategie di lungo termine per i 70 anni di Endress+Hauser

L’incremento degli ordini in ingresso, delle vendite, degli utili e dell’occupazione nel 2023 suggellano l’anniversario del gruppo svizzero, protagonista di una lunga e vincente storia nel settore delle tecnologie per la misura e l’automazione di processo.

Endress+Hauser sta già scrivendo il prossimo capitolo della sua storia di successo. Dopo aver festeggiato il suo 70° compleanno nel 2023, con celebrazioni in tutto il mondo, e preparato la strada per un cambio al timo-

ne, l’azienda specializzata in tecnologie di misura e automazione ha siglare il tutto registrando ottimi risultati in termini di ordini in entrata, vendite, profitti e occupazione. Endress+Hauser si è poi detta cautamente ottimista per il 2024, in occasione della conferenza

stampa annuale, tenuta a Reinach, in Svizzera, e accessibile anche in streaming dalla stampa internazionale. L’amministratore delegato Peter Selders ha assunto la carica di Ceo del Gruppo all’inizio di quest’anno, dopo aver ricoperto il ruolo di amministratore delegato del centro di competenza per la tecnologia di misura di livello e pressione. Il suo predecessore, Matthias Altendorf, è ora presidente del Supervisory Board. “Il nostro obiettivo comune è quello di posizionare bene Endress+Hauser per le generazioni future”, ha dichiarato Altendorf. Selders ha affermato dal canto suo che promuoverà l’ulteriore sviluppo dell’azienda familiare “con pensieri e azioni a lungo termine”. Endress+Hauser aveva iniziato il 2023 con un volume record di ordini in ingresso. Anche se lo slancio economico ha subito un sensibile rallentamento nella seconda metà dell’anno, l’azienda ha ottenuto risultati migliori del previsto. “La nostra crescita organica è stata così forte che sia gli effetti valutari negativi che la perdita dell’attività in Russia non ci hanno rallentato eccessivamente”, ha dichiarato Altendorf.

62 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Strumentazione

Risultati positivi in ogni area geografica e settore

Nel 2023 il fatturato netto del Gruppo è aumentato dell’11%, raggiungendo i 3,719 miliardi di euro. “Gli effetti dei tassi di cambio ci sono costati il 3,9% della crescita”, ha spiegato il direttore finanziario Luc Schultheiss. Tutti i settori e le regioni hanno contribuito alla performance positiva dell’anno. La crescita in Europa e nelle Americhe è stata superiore alla media; l’impulso maggiore è arrivato dal Medio Oriente; gli Stati Uniti hanno superato la Cina come mercato di maggior vendita del Gruppo, mentre la Germania è arrivata terza.

Tutti i settori principali hanno registrato una buona crescita, mentre solo il settore chimico in Europa ha avuto un andamento debole a causa dei prezzi elevati dell’energia. Endress+Hauser ha spedito oltre 2,9 milioni di sensori e sistemi in tutto il mondo nel 2023. Mentre il business legato ai processi ha registrato una buona performance, il settore del laboratorio ha continuato il suo declino a causa del calo dell’aumento della domanda legato alla pandemia. Anche il settore dei sensori del Gruppo, che comprende segmenti ciclici come la building technology, ha subito un calo.

Migliora la redditività

Poiché i costi dei materiali e del personale sono aumentati a un ritmo inferiore rispetto alle vendite, l’utile operativo del Gruppo è cresciuto del 20,3% a 573 milioni di euro. Il rendimento delle vendite (ROS) è salito di 0,6 punti al 14,4% nonostante l’aumento dei costi per interessi e coperture valutarie. L’utile netto è migliorato del 14,5% a 408,7 milioni di euro a fronte di un leggero aumento dell’aliquota fiscale.

Per la prima volta, i dati finanziari di Endress+Hauser escludono l’influen-

za delle risorse finanziarie strategiche dell’azienda familiare. In precedenza, questo effetto aveva più volte alterato il risultato finanziario, a seconda dell’andamento dei mercati dei capitali. “Ora ci concentriamo esclusivamente sulla performance delle nostre attività operative”, ha spiegato Schultheiss. Questo cambiamento si è tradotto, tra l’altro, in una riduzione della quota di capitale proprio (2023: 55,1%).

Tra investimenti e innovazioni

Nel 2023 il Gruppo ha investito 260,6 milioni di euro in edifici e macchinari, con un aumento dell’8,4%.

Negli ultimi cinque anni ha investito 1,131 miliardi di euro di fondi propri per migliorare le infrastrutture e le reti ad alte prestazioni, e attualmente sono in corso progetti per un valore di 570 milioni di euro. I progetti più importanti riguardano le sedi a Maulburg, Jena e Waldheim in Germania, Suzhou e Shanghai in Cina, Greenwood nell’Indiana, Stati Uniti.

L’innovazione è un fattore chiave di crescita per Endress+Hauser. Il Gruppo ha oltre 1.300 persone direttamente coinvolte nello sviluppo di nuovi prodotti e nel 2023 ha speso 267,6 mi-

lioni di euro, pari a circa il 7,2% del fatturato netto, in ricerca e sviluppo, con un aumento del 10,4% rispetto al 2022. Gli 8.900 brevetti e brevetti in corso di registrazione e le 257 richieste di brevetto in tutto il mondo testimoniano la forza innovativa dei suoi dipendenti.

Un ruolo chiave nella trasformazione sostenibile del settore Alla fine del 2023 il Gruppo aveva 16.532 dipendenti, 715 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La maggior parte dei nuovi

Peter Selders (a sinistra), Ceo di Endress+Hauser da gennaio 2024, e Matthias Altendorf, già Ceo della società e ora presidente del Supervisory Board

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 63 Aprile/Maggio 2024 Strumentazione

posti di lavoro riguarda la produzione. Nel benchmark annuale di sostenibilità EcoVadis, Endress+Hauser ha ottenuto 71 punti su 100, raggiungendo lo status Gold, un piazzamento che colloca il Gruppo tra il primo 5% di tutte le aziende valutate.

Alla fine del 2023 il Gruppo aveva 16.532 dipendenti, 715 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La maggior parte dei nuovi posti di lavoro riguarda la produzione

L’anno scorso l’azienda ha anche aderito all’iniziativa Science Based Targets (SBTi) e si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di gas serra a zero entro il 2050.

Selders ha indicato la digitalizzazione e la sostenibilità come temi chiave: “Sono i motori della nostra attività. E sono strettamente collegati, perché solo con la digitalizzazione

In mostra a SPS Italia le soluzioni per l’industria 4.0

Grazie all’esperienza maturata in 50 anni di attività in Italia, Endress+Hauser può supportare al meglio i clienti del nostro paese nell’implementazione dell’Industry 4.0. L’azienda esporrà a SPS Italia (padiglione 5, stand A053) i propri sensori intelligenti, soluzioni, servizi e relative applicazioni concrete. Endress+Hauser offre dispositivi, sensori, misuratori, sistemi e servizi per misure di livello, di pressione, di portata, di temperatura, oltre che per l’analisi liquidi e gas e della registrazione dati.

Le sue soluzioni hanno lo scopo di risolvere compiti di misura, controllo e automazione per la produzione e la logistica dell’industria di processo, consentendo ai clienti di monitorare e controllare i processi con affidabilità e assicurando un funzionamento economico, sicuro ed ecologico.

L’offerta è rivolta a tutti i settori industriali: l’industria chimica e farmaceutica, l’industria alimentare e delle bevande, la potabilizzazione e il trattamento delle acque reflue, la produzione di energia, l’industria cartaria, l’industria petrolchimica, l’off-shore.

Coerenza e completezza dell’offerta sono garantite da un’efficace combinazione di know-how industriale e applicativo, facilità di integrazione degli strumenti, tecnologia d’avanguardia e moderne metodologie.

La filosofia di Endress+Hauser si basa sull’individuazione dei bisogni del cliente attraverso un’analisi dettagliata delle sue specifiche condizioni di produzione. Ogni materiale,

possiamo raggiungere la sostenibilità a costi competitivi”. Le tecnologie di misura e di analisi offrono una grande leva per rendere i processi industriali più sostenibili. Questo è stato dimostrato all’Endress+Hauser Global Forum 2023, dove oltre 800 clienti di tutto il mondo hanno discusso su come trasformare in modo sostenibile l’industria di processo.

Partnership strategica con SICK

In questo contesto va vista anche la futura partnership strategica con il produttore tedesco di sensori SICK nel campo dell’automazione di processo. “Il nostro obiettivo è quello di fornire un supporto ancora più efficace ai nostri clienti su temi chiave come la

ogni processo ed ogni installazione vengono esaminati con estrema cura al fine di individuare la proposta migliore per l’applicazione e ottenere, quindi, risparmi di costi e miglioramenti nel prodotto finale. La vasta alternativa di tecnologie, che sta alla base della strumentazione Endress+Hauser, e il supporto di specialisti esperti permettono poi di definire gli obiettivi dell’automazione e di elaborare la soluzione più appropriata per il cliente.

Sistema IoT per applicazioni intelligenti e connesse

A SPS Italia Endress+Hauser presenterà in anteprima Netilion, un ecosistema che combina applicazioni e componenti di sistema che semplificano notevolmente la gestione e la manutenzione degli impianti.

L’applicazione Netilion Scanner, così come Netilion System Components, semplificano il monitoraggio della base installata, mentre Netilion Analytics fornisce una panoramica degli strumenti installati. Netilion Health visualizza e interpreta lo stato di salute della base installata, consentendo così agli operatori di avviare rapidamente le necessarie misure manutentive. Con Netilion Library, Endress+Hauser offre un servizio di gestione dei dati online per l’intero ciclo di vita del punto di misura.

In questo modo si risparmia molto tempo nello svolgimento di attività di manutenzione o di ingegneria, poiché la ricerca di informazioni, spesso noiosa, viene eliminata. La

64 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Strumentazione

protezione del clima e dell’ambiente, la transizione energetica e l’economia dell’idrogeno”, ha spiegato il CEO. L’obiettivo della partnership è quello di incorporare gli strumenti e gli analizzatori di flusso di gas SICK nell’offerta di prodotti di Endress+Hauser. Ciò comporterà l’integrazione dei team di vendita dell’automazione di processo di SICK nei centri di vendita di Endress+Hauser e lo spostamento della produzione della tecnologia di processo di SICK in una joint venture. “Le trattative stanno procedendo bene”, ha commentato Selders. Si prevede che l’accordo sarà firmato entro la metà del 2024 e che la partnership sarà operativa all’inizio del 2025.

All’Endress+Hauser Global Forum 2023, a Basilea, sono stati celebrati i 70 anni del Gruppo e oltre 800 clienti di tutto il mondo hanno discusso su come trasformare in modo sostenibile l’industria di processo

Ottimismo per il 2024

L’amministratore delegato ha espresso un cauto ottimismo per l’anno finanziario in corso, sottolineando che Endress+Hauser ha 70 nuovi prodotti per supportare ancora meglio i clienti. “Gli ordini in ingresso e le vendite nette dei primi tre mesi sono stati migliori del previsto. Tuttavia, questa crescita non è ancora consolidata”, ha

combinazione di Netilion Library e Netilion Tablets di Endress+Hauser consentirà la manutenzione mobile e documentata in modo esclusivamente digitale.

Le novità di prodotto

Radar FMR6xB - La nuova generazione dei sensori radar a spazio libero Micropilot da 80 GHz soddisfa i vostri personali requisiti grazie a semplicità, sicurezza intelligente e maggiore efficienza. Nuove tecnologie di comunicazione come Ethernet-APL predispongono il vostro impianto per il futuro. La Heartbeat Technology aumenta la produttività dei vostri ocessi. L’ampio portfolio prodotti offre soluzioni per qualsiasi applicazione: industria chimica, Oil & Gas e dei primaries, nonché impianti di produzione di energia e settore energetico.

Misuratore di solidi totali Teqwave MW 500 - Proline Teqwave MW 500 di Endress+Hauser Italia è un misuratore “in linea” per la misura dei solidi totali in fanghi di acque reflue in versione remota fino a 4 I/O. Lo strumento migliora il trattamento dei fanghi negli impianti di trattamento delle acque reflue, grazie alla misura in tempo reale dei solidi totali mediante trasmissione

dichiarato Selders, spiegando che, dopo anni di tassi a due cifre, l’azienda si aspetta una crescita a una sola cifra per l’anno in corso. Endress+Hauser intende creare 300 nuovi posti di lavoro in tutto il mondo. l Espone ad Achema: Pad.11.1, stand C27

a microonde. Ciò consente l’ottimizzazione più rapida ed efficiente del processo, oltre che un minor numero di misure in laboratorio. La disponibilità continua dei dati migliora la separazione solido-liquido, potenzia la sicurezza operativa e permette una rapida risposta ai cambiamenti. Applicazioni tipiche nel trattamento dei fanghi comprendono chiarificazione, digestione e disidratazione.

Misuratore di portata elettromagnetico Proline Promag P 300 - Flussimetro ad alta temperatura per applicazioni di processo con trasmettitore compatto e facilmente accessibile, Promag P è studiato per applicazioni nell’industria chimica e di processo o laddove si prevedono liquidi corrosivi e ad elevate temperature. Grazie al trasmettitore compatto, Promag P 300 offre elevata flessibilità in termini di funzionamento e integrazione nel sistema: accesso da un lato, display separato, migliori opzioni di connettività. Heartbeat Technology consente conformità e sicurezza di processo in qualsiasi momento. Il principio di misura bidirezionale è virtualmente indipendente da pressione, densità, temperatura e viscosità. È dedicato ad applicazioni nell’industria chimica e di processo, con liquidi corrosivi e ad elevate temperature.

Espone a SPS Italia (Pad.5, stand A053) e a Simposio AFI (stand 91)

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 65 Aprile/Maggio 2024 Strumentazione

Sensore di distanza compatto con campo di misura fino a 60 metri

La tendenza alla miniaturizzazione crea una domanda di sensori sempre più potenti con dimensioni della custodia sempre più compatte. Per rispondere a questa domanda di mercato, Pepperl+Fuchs ha inserito i sensori della famiglia R20x in una custodia dal design compatto sfruttando la tecnologia Pulse Ranging, una soluzione che garantisce risultati precisi per la rilevazione a lunga distanza nelle aree in cui lo spazio è molto limitato. Il nuovo sensore di distanza R200 con tecnologia Pulse Ranging soddisfa esattamente

questa tendenza del mercato. Nella custodia compatta della serie R200, il sensore ottico raggiunge campi di rilevamento fino a 10 m su oggetti bianchi e fino a 60 m in combinazione con un riflettore. Emette sempre un segnale di distanza e mantiene una precisione di ripetizione fino a 3 mm.

Dotato di un’interfaccia IO-Link integrata nell’ultima versione V1.1.3, questo sensore è ideale anche per le applicazioni dell’Industria 4.0.

Espone ad Achema: Pad. 11.1, stand A43

Smart camera per elaborare immagini complesse

Anche Wenglor sarà tra i protagonisti della dodicesima edizione di SPS Italia, con le ultime novità in ambito di machine vision e sensoristica.

In ambito di machine vision, la più recente innovazione di wenglor è la Smart Camera B60, per la quale l’azienda ha rilasciato il nuovo modello dotato di autofocus e illuminazione integrata, caratteristiche che garantiscono a chi sviluppa l’applicazione, ma anche all’end-user che la utilizza, maggiori semplicità di impiego e velocità di configurazione. Grazie a un’efficace integrazione tra un hardware rinnovato e un software, queste smart camera possono essere impiegate per realizzare soluzioni complete e scalabili per applicazioni di elaborazione immagini di qualsiasi genere, anche le più com-

plesse. All’interno del software all-inone uniVision che wenglor ha sviluppato al fine di fornire un ambiente di sviluppo comodo e integrato, è possibile avvalersi delle librerie Halcon, che permettono di migliorare la parametrizzazione e semplificare il settaggio del dispositivo.

Sempre in ambito di visione artificiale, wenglor ha potenziato la gamma degli illuminatori TPL, aggiungendo a catalogo due nuovi prodotti. Le Bar Light miniserie LBT, configurabili in modalità continua o in stroboscopica, sono ideali per quelle applicazioni di elaborazione delle immagini ove sussistano spazi ristretti. Le Dome Light multi-UV, invece, sono utilizzabili per l’illuminazione omogenea di superfici lucide o materiali fluorescenti e consentono di scegliere tra tre diverse lunghezze d’onda (UV365, UV395, UV405) e la luce bianca.

I sensori induttivi ad anello sono tra le novità più interessanti di wenglor. Ideali per rilevare piccoli componenti metallici nei tubi di alimentazione, a partire da dimensioni di 2 mm, dispongono di una bobina divisibile che offre ergonomia di montaggio, manipolazione e sostituzione.

I sensori a ultrasuoni U2GT con desi-

gn igienico sono stati progettati appositamente per le stringenti esigenze dell’industria alimentare. I quattro modelli di questa serie sono protetti da una custodia ermetica in acciaio inox V4A (1.4404/316L) con classi di protezione IP68/IP69K. Certificati Ecolab, i sensori sono resistenti a detergenti aggressivi, vapori prodotti da acidi, sostanze chimiche e lavaggi intensivi. I campi di lavoro arrivano fino a 1.300 mm in modalità reflex e fino a 2.600 mm in modalità barriera. Della stessa famiglia, troviamo i sensori a ultrasuoni U1KT in formato miniaturizzato, una soluzione ideale per tutte quelle applicazioni con spazi particolarmente ristretti.

I lettori RFID industriali di wenglor, dotati di interfaccia IO-Link, garantiscono invece un’identificazione a corto raggio rapida e certa, con performance di lettura, confronto e scrittura di dati per applicazioni a distanza ravvicinata, con portata fino a 78 mm. Disponibili con custodia fino a IP69K e range di temperatura esteso da -25 °C a +80 °C, possono essere utilizzati in qualunque ambito industriale, anche negli ambienti più gravosi.

Espone a SPS Italia: Pad. 3, stand D60

Strumentazione 66 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

INSPIRING SUSTAINABLE CONNECTIONS

10 - 14 June 2024

Frankfurt am Main, Germany #ACHEMA24

World Forum and Leading Show for the Process Industries

ACHEMA is the global hotspot for industry experts, decision-makers and solution providers. Experience unseen technology, collaborate cross-industry and connect yourself worldwide to make an impact.

Are you ready? Join now!

La robotica che riaccende l’industria farmaceutica

Ad Achema 2024, Stäubli

Robotics presenta tre gamme di robot farmaceutici che adempiono ai requisiti di ogni grado GMP, per tutte le fasi di produzione.

Evento globale per l’industria che si terrà a Francoforte sul Meno, dal 10 al 14 giugno, Achema 2024 metterà in mostra soluzioni di processo per la ricerca e la produzione chimica, farmaceutica e biotecnologica. Nel momento in cui le aziende si stanno preparando ad aggior-

nare l’automazione, Stäubli Robotics, leader nel settore dell’automazione industriale, è pronta a soddisfare i requisiti di ogni grado GMP con una gamma di robot farmaceutici progettati su misura.

I robot nell’industria farmaceutica devono soddisfare criteri rigorosi che vanno oltre i requisiti che caratterizzano gli altri settori. L’attenzione si spinge alla pulibilità e alla compatibilità con i processi di decontaminazione, come definito dai gradi GMP. Stäubli Robotics offre soluzioni di automazione all’avanguardia in ogni settore della produzione, con robot progettati per soddisfare i requisiti di isolatori, RABs e liofilizzatori nelle aree di grado A/B e in quelle meno ristrette di grado C/D. I visitatori di Achema avranno l’op-

portunità di scoprire l’offerta completa di Stäubli per il settore farmaceutico, che comprende tre distinte gamme di robot che coprono l’intero spettro delle esigenze: la più recente, accessPharma, per le applicazioni non asettiche; Stericlean per le applicazioni asettiche e Stericlean+ per l’uso negli isolatori. Presso lo stand 3.1 J72, Stäubli esporrà quindi tre robot di ultima generazione dedicati al settore: un TX2-90 accessPharma, un TX2-60 Stericlean e un TX260 Stericlean+.

Una continua evoluzione per soddisfare le esigenze del pharma Stäubli è da decenni il partner ideale per applicazioni chiave nell’industria farmaceutica. L’innovativa serie Stericlean, lanciata nel 2008, è stata

Robotica
68 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

il primo robot al mondo progettato per operare in aree a contaminazione controllata. Da allora i robot Stericlean sono protagonisti in laboratori e impianti di produzione farmaceutica e biotecnologica di tutto il mondo, dove hanno portato nuovi livelli di efficienza nella movimentazione dei materiali, nel fill-finish e in molte altre applicazioni. Nell’era odierna, definita da nuove sfide di mercato e da normative più severe, come la revisione dell’Annex 1 delle GMP, sono necessarie soluzioni in grado di resistere a un maggiore controllo normativo, elevando al contempo l’efficienza produttiva. Sulla base del lungo successo che ha caratterizzato la gamma Stericlean, Stäubli ha collaborato con OEM, System Integrators e clienti del settore farmaceutico per ampliare e adattare i suoi robot in modo da poter gestire un maggior numero di applicazioni e soddisfare le crescenti esigenze di compliance: il risultato è stato Stericlean+, che ha debuttato nel 2022 con il primo modello TX2-60. Stericlean+ è un’innovazione nell’automazione dei processi altamente asettici, caratterizzata da una maggiore pulibilità, da un nuovo rivestimento superficiale FDA Compliant e da guarnizioni a tenuta, oltre che da altre caratteristiche di design igie-

nico migliorate, volte a garantire livelli di sicurezza del prodotto e del paziente senza precedenti. L’intera superficie esterna è in grado di resistere alla pulizia intensiva e alla decontaminazione con VHP (H2O2) negli isolatori.

Insieme, Stericlean e Stericlean+ coprono tutti i requisiti delle aree di produzione di grado A/B, soddisfacendo i più elevati standard di igiene e pulizia in isolatori, RABS, liofilizzatori e autoclavi. Sono utilizzati anche nella terapia cellulare e genetica (CGT), nella bioterapia, nella ricerca e produzione di API, nell’automazione di laboratorio, nei processi ausiliari e in altre aree del settore farmaceutico.

Un’automazione ottimale per l’ambiente di grado C

La più recente offerta di Stäubli nel settore farmaceutico, i robot accessPharma, si concentra sull’ambiente di grado C, chiudendo il cerchio con

soluzioni di automazione rapide e affidabili per le aree non asettiche. La serie accessPharma è progettata per applicazioni di ispezione e confezionamento secondario in aree di grado C/D, dove la pulizia viene generalmente effettuata con panni imbevuti a base di alcol isopropilico o etanolo. I robot sono dotati di un nuovo rivestimento resistente all’alcol isopropilico e all’etanolo e di viti igieniche. L’introduzione di soluzioni robotizzate nelle aree di grado C può aiutare le aziende produttrici a far fronte alla carenza di manodopera e ad alleggerire i lavoratori in applicazioni poco ergonomiche di carico e scarico dei macchinari. Inoltre, favoriscono la compliance con le normative e contribuiscono a garantire un flusso di lavoro e una produttività costanti.

Stericlean+: per una produzione asettica automatica e sicura Ridurre al minimo l’intervento diretto degli operatori è da sempre

Grado A/B (ISO 5): le linee di produzione farmaceutiche esistenti evidenziano le principali tendenze dell’automazione

Packaging secondario

Grado D/E e NCA (ISO 8)

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 69 Aprile/Maggio 2024 Robotica

Robot di grado

A (ISO 5) negli isolatori di contenimento

TX2-60

Stericlean+ per l’uso in isolatori in aree altamente asettiche di Grado A

TX2-90

Stericlean per applicazioni asettiche in aree di grado A/B che soddisfano gli standard igienici e di pulizia. Progettata per RABS e liofilizzatori

in caso di guasto attraverso le porte dei guanti continuano a rappresentare un rischio. L’Annex 1 scoraggia l’uso di guanti, accelerando la transizione a sistemi automatici chiusi come i gloveless isolators. In questi sistemi, gli stessi robot che eseguono le attività di processo possono gestire gli interventi diretti sui guasti con l’uso della telemanipulation, riducendo ulteriormente i rischi. I partecipanti avranno l’opportunità di testare con mano la funzionalità di telemanipulation, muovendo un robot TX2-60 Stericlean+ utilizzando un joystick: un progresso tecnologico che promette di far evolvere il settore farmaceutico.

TX2-40 accessPharma per l’ispezione e le applicazioni di packaging secondario in aree di grado C/D

un obiettivo importante nell’automazione dell’industria farmaceutica.

Il nuovo Annex 1 sottolinea espressamente la necessità di ridurre l’intervento umano nei processi asettici e di aumentare l’automazione per ridurre il rischio di contaminazione e aumentare la produzione.

L’automazione e i robot sono da tempo protagonisti nelle aree di grado A/B, dove il prodotto rimane esposto e il rischio di contaminazione è elevato. Tuttavia, i sistemi aperti che consentono l’intervento manuale

Ridurre le distanze tra filling e liofilizzatori

Uno sguardo alla configurazione delle linee di produzione farmaceutica, in particolare alle macchine di riempimento e ai liofilizzatori, può svelare le principali tendenze dell’automazione. Nei nuovi impianti, queste stazioni sono solitamente disposte l’una vicina all’altra. Non è sempre così negli impianti esistenti che necessitano revamping; quindi, l’automazione del trasporto dalla fine della linea di fill-finish al liofilizzatore è attualmente uno dei principali hot topic.

In genere, i contenitori dei prodotti vengono spostati tra le stazioni di riempimento e di liofilizzazione da nastri trasportatori o dagli operato-

ri stessi. Ma all’orizzonte si profila un’alternativa più efficiente e più sicura: gli automated guided vehicles (AGV) adattati ai requisiti di contaminazione controllata degli ambienti di grado A/B. Una soluzione mobile che funge da collegamento tra queste celle potrebbe essere la chiave per soddisfare i requisiti del processo asettico e aumentare la produzione. “Sviluppiamo continuamente soluzioni robotiche per tutte le applicazioni e i livelli di camera bianca nel settore life science, ma i riflettori saranno puntati sui robot mobili dal design igienico per applicazioni in ambienti di grado A/B”, spiega Rudolf M. Weiss, Global Head of Life Sciences & Food di Stäubli Robotics. I robot Stäubli sono già una soluzione chiave per le linee fill-finish. I partecipanti ad Achema possono provarlo di persona grazie alla cella dimostrativa di Stäubli per il carico/scarico dei liofilizzatori, sviluppata in collaborazione con l’azienda spagnola Telstar. La demo presenta un robot fisso TX2-90 Stericlean+ conforme al grado A che carica i vassoi in un liofilizzatore “pizza door” e gestisce il prelievo di clip e il collegamento dei vassoi tra loro. l Espone ad Achema, Pad. 3.1 - stand J72

70 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Robotica

Creare valore aggiunto grazie alla partnership

L’industria di oggi si trasforma grazie al digitale e, al contempo, deve mantenere alti standard di sostenibilità. Per le quattro aziende del Gruppo Friedhelm Loh, la soluzione sta nella meccanizzazione e nella razionalizzazione dei processi lungo l’intera catena del valore.

Ad Hannover Messe 2024, le quattro aziende del Gruppo Friedhelm Loh – Rittal, Eplan, Cideon e German Edge Cloud –hanno illustrato le opportunità derivanti dalla combinazione di soluzioni software e hardware, attraverso interi ecosistemi. Insieme, hanno discusso con i visitatori idee, strategie e soluzioni in materia di automazione industriale, panel building, transizione energetica e fabbriche intelligenti. L’obiettivo è creare un maggiore valore aggiunto attraverso le partnership.

L’industria è in piena trasformazione digitale. Allo stesso tempo, deve anche soddisfare crescenti esigenze di sostenibilità: il passaggio a una “All Electric Society”, ad esempio, è una pri-

orità. Dal punto di vista delle aziende del Gruppo Friedhelm Loh, la chiave sta nella meccanizzazione e nella razionalizzazione dei processi lungo l’intera catena del valore. Ad Hannover Messe, le quattro aziende mostrano come i clienti possano compiere rapidi progressi. Di seguito, vengono presentati prodotti, software e soluzioni di sistema per requisiti specifici nelle quattro aree di approfondimento.

Automazione industriale: maggiore efficienza

In che modo la standardizzazione della pianificazione, della progettazione e dell’ingegnerizzazione può portare a una maggiore coerenza ed efficienza digitale – per compiti diversi –

nella tecnologia dell’automazione? Eplan, ad esempio, offre un primo assaggio di Cable proD, una futura applicazione software per il cablaggio virtuale delle macchine, nonché le funzionalità avanzate dell’app “eView AR”, che utilizza la realtà aumentata per sovrapporre l’armadio reale al suo gemello digitale. Gli utenti hanno potuto anche vedere la prossima Eplan Platform 2025. Cideon presenta l’applicazione software Sparify, che semplifica la gestione dei pezzi con informazioni provenienti da modelli CAD e PDM.

Costruzione di quadri: maggiore produttività Come si può rendere ancora più efficiente e produttiva la produzione di quadri e di apparecchiature di comando in tempi di carenza di manodopera qualificata? La risposta è la coerenza dei dati lungo l’intera catena del valore, dall’ingegneria elettrica all’ingegneria dei sistemi e alla costruzione dei quadri, fino alla fase di operatività digitale degli impianti. Rittal sta ampliando le possibilità con nuove proposte nella serie di armadi AX, con il nuovo sistema di console CX o con gli armadi da esterno CS Toptec collegabili in batteria.

Inoltre, fornisce soluzioni di raffreddamento a risparmio energetico. Rittal Automation Systems aumenta l’automazione in officina con il terminale di taglio ottimizzato CT M3 e con

i nuovi macchinari di Ehrt, come il terminale di piegatura BT 20E per la piegatura delle sbarre e il terminale di punzonatura PT S4 per una facile lavorazione delle stesse.

Transizione energetica: maggiore velocità

Come si può aumentare la velocità dei processi della catena del valore nello sviluppo dei sistemi energetici?

A questo proposito, i visitatori della fiera hanno visto un’implementazione concreta basata sull’esempio di una stazione di trasformazione. L’idea è che Eplan offra un progetto di sistema industriale completo e conforme agli standard, comprensivo di un elenco di attrezzature e parti specifiche per il settore. È sufficiente personalizzarlo e adattarlo a seconda delle esigenze.

Fabbrica intelligente: maggiore trasparenza

Con il Digital Production System (DPS) di ONCITE, German Edge Cloud rende la digitalizzazione scalabile anche per i produttori di piccole e medie dimensioni. Le innovazioni includono un servizio di ispezione visiva della qualità basato sull’IA con prospettive di sviluppo per applicazioni di IA generativa (GenAI) e un caso di utilizzo di GenAI nella gestione delle informazioni di produzione. Altre demo hanno evidenziato la facilità di connessione a Catena-X e Supply ON attraverso il Gateway ONCITE DPS CX, nonché il Track & Trace nello Smart Press Shop con Schuler.

Espone ad Achema: Pad. 11.0, stand E44

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Automazione
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Dispositivi operativi portatili con schermo multi-touch

“Qui non si tratta solo di automazione industriale, si tratta anche di trasformare le vostre idee in realtà”, così recita l’invito di KEBA a SPS

Italia 2024 dove l’azienda punterà i riflettori su AI, HMI e AMR

Anche quest’anno KEBA parteciperà a SPS Italia 2024, la fiera italiana dell’automazione e del digitale per l’industria che si tiene ogni anno a Fiere di Parma.

L’Artificial Intelligence Team di KEBA mostrerà come l’intelligenza artificiale possa essere integrata in un processo di controllo, ad esempio per rilevare e tracciare oggetti in tempo reale. Il team presenterà anche il KEBA AI Development Kit. Il DevKit è costituito da un’unità di controllo KEBA C5 basata su sistema operativo Linux, completa di scheda/e di I/O e dal modulo di espansione per l’AI. Questo modulo di espansione è stato sviluppato in modo specifico per applicazioni AI in contesto industriale nel rispetto di tutte le norme vigenti. La toolchain in esso contenuta comprende tutti gli strumenti necessari per l’addestramento delle reti neurali per il modulo di espansione AI. Sono inoltre disponibili dei blocchi funzionali che permettono di eseguire i modelli

direttamente nel codice del PLC. Le imprese industriali che necessitano di AI possono così accedere in tempi brevi al mondo delle reti neurali e potenziare i propri impianti con il valore aggiunto dell’AI.

Soluzioni HMI

Per quanto concerne l’HMI, il team di KEBA presenta due novità alla SPS Italia: il dispositivo operativo portatile KeTop T15x Safe Wireless ora disponibile anche in combinazione con la stazione base CB42x con interfaccia PROFINET/PROFIsafe, e il nuovo terminale portatile KeTop T135.

La famiglia HMI “KeTop” cresce e amplia la gamma dei dispositivi portatili con un nuovo terminale. Il KeTop T135 è dotato di uno schermo multi-touch da 7 pollici ed è ottimizzato per le visualizzazioni web. Grazie a una serie di driver, è compatibile con qualsiasi sistema di controllo. Il T135 viene fornito con il sistema operativo Linux. Le sue dimensioni compatte lo rendono particolarmente leggero e comodo da usare, anche per lunghi periodi di tempo. Una tastiera opzionale sul retro consente inoltre di operare comodamente con una sola mano. Uno dei punti di forza del KeTop T135 è l’ampia varietà di elementi opzionali integrabili, i quali consentono una personalizzazione individuale.

Sistemi di azionamento I macchinari modulari richiedono sistemi di azionamento flessibili e compatti. Il nuovo KeDrive D3-

AC di KEBA è un servoazionamento che integra l’alimentatore AC, fil tro di rete, resistenza di frenatura e tre drive in un unico dispositivo. Questo servoazionamento tri asse è stato sviluppato per essere il controllore ideale per cinemati che robotiche a tre assi. Uno dei tre assi eroga una poten za maggiorata del 50% rispetto agli altri due, garantendo la cor rente necessaria all’asse vertica le dei robot cartesaini. Pertanto, nel servoazionamento triasse vi sono varianti con corrente nomi nale 4/4/6A o 8/8/12A. KeDrive D3-AC è un’evoluzione del siste ma multiasse KeDrive D3 con ali mentatore centralizzato. Con que sta nuova variante KeDrive, KEBA può offrire una soluzione modula re in grado di soddisfare sia appli cazioni che richiedono un elevato numero di drive nel quadro elettri co principale della macchina, sia una soluzione compatta all-in-o ne quando un numero limitato di drive deve risiedere in un quadro elettrico decentralizzato. Il siste ma di azionamento multiasse Ke Drive D3 è una soluzione economi ca per le macchine che hanno un elevato numero di assi. Per le ap plicazioni con un numero limitato di assi, K eDrive D3-AC rappresen ta una soluzione ancora più con veniente.

Espone a SPS Italia: Pad.5, stand L12

Oltre allo stand principale, KEBA presenterà le sue novità anche nel District 4.0 Pad. 7 A18 dove all’in terno di un’esposizione aggiunti va troveranno spazio un’interes sante demo, diversi componenti e soluzioni dedicate ai robot mobi li AMR.

Automazione 74 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

La nuova frontiera del LAB

SCIENZA FARMACEUTICA

Aggiornati sulle tendenze attuali e future. Ricevi una guida sulle sfide regolamentari e scientifiche all'interno dell'intera industria italiana dei laboratori.

L'area espositiva sarà ricca di innovazioni dei principali fornitori e produttori scientifici che presenteranno gli ultimi sviluppi e attrezzature da laboratorio applicabili a una miriade di settori industriali.

La conferenza di Lab Italia rappresenta un'opportunità unica per esplorare le frontiere della conoscenza, approfondire argomenti di rilevanza internazionale e connettersi con alcune delle personalità più influenti del settore.

NH Milano Congress Centre 2024 18-19 Giugno

FIERA

CONFERENZA TECNICO-SCIENTIFICA

Lab Italia si svolgerà il 18-19 giugno e riunirà la comunità italiana dei laboratori. Supportato da alcune tra le più importanti istituzioni scientifiche italiane. Lab Italia si sta profilando come un evento chiave per l'industria della scienza di laboratorio. Una piattaforma per mettere in mostra soluzioni innovative e all'avanguardia e un punto di incontro per far nascere collaboazioni significative, a contributo dello sviluppo scientifico di tutta la comunità dei laboratori.

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La nuova era delle terapie a RNA

L’avvento dei vaccini contro il virus Sars-CoV-2 ha definitivamente aperto la via alle innovative terapie a base di varie tipologie di derivati dell’acido ribonucleico (RNA). Se i vaccini terapeutici a base di mRNA promettono di aprire nuove strade nella cura di molti tumori, non mancano molti esempi di terapie già approvate o in via di sviluppo a base di oligonucleotidi antisenso o siRNA.

Itempi evolvono rapidamente, e con essi anche le tipologie di medicinali che escono dalle pipeline delle case farmaceutiche. Non solo i farmaci a base di piccole molecole, anche i medicinali biotech di prima e seconda generazione, come gli anticorpi monoclonali e le terapie cellulari, sono ormai stru-

menti ben rodati e di uso quotidiano per il trattamento di molte malattie. L’avvento dei vaccini contro il virus Sars-CoV-2, nel 2021, ha portato alla ribalta una nuova categoria di prodotti, basati su varie tipologie di acido ribonucleico (RNA). Il fattore che distingue medicinali a base di RNA rispetto alle piccole molecole e agli anticorpi monoclonali è la capaci-

tà dell’acido ribonucleico di interagire in modo estremamente ampio con proteine, DNA e altri RNA, modulandone gli effetti in un vasto range di azione, dall’attivazione alla totale inibizione delle loro funzioni. Un RNA debitamente progettato nella sua sequenza di basi nucleotidiche, infatti, può teoricamente legarsi alla pressoché totalità dei geni umani, comprese le parti non codificanti proteine, che ne rappresentano la porzione maggiore. Secondo i dati di una review pubblicata nel 2022 su Cell Death and Disease [1], i farmaci di sintesi chimica e gli anticorpi riuscirebbero, invece, a interagire solo con lo 0,05% del genoma umano. Riepiloghiamo in modo estremamente sintetico e di certo non esaustivo, per ragioni di spazio, le varie tipologie di approcci per la messa a punto di farmaci e vaccini a RNA.

Una storia molto recente Il mercato delle terapie a RNA rappresentava, nel 2021, il 45% dei 6 miliardi complessivi fatti segnare a livello globale dalle terapie avanzate, incluse anche le terapie geniche e cellulari (ma esclusi i vaccini a mRNA, dati Iqvia) [2]. La comparsa sul mercato delle terapie a base di RNA può essere fatta risalire all’approvazione, nel 1998, di fomivirsen/Vitravene, un oligonucleotide antisenso (ASO) per il trattamento della retinite da citomegalovirus in pazienti immunocompromessi, poi ritirato nel 2002 per mancanza di vendite. Dopo un salto di una quindicina d’anni, solo a partire dal 2016 sono riprese le approvazioni di terapie a RNA. Tra le più significative, ricordiamo nel 2018 il primo prodotto a base di siRNA, Onpattro/patisiran contro l’amiloidosi ereditaria mediata dalla transtiretina, e nel 2020 i primi vaccini a mRNA per il Covid. Nella categoria degli oligonucleotidi antisenso spicca Spinraza (nusinersen), approvato nel 2017 per il trattamento dell’atro-

76 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Approfondimenti

Figura 1 - Aree terapeutiche target per i prodotti a base di RNA (fonte: Iqvia blog, Nov 27, 2023, https://www.iqvia.com/blogs/2023/11/ rna-therapeutics-rewriting-the-script-of-medical-treatments)

fia muscolare spinale. Tra i prodotti più innovativi vi è la terapia a base di siRNA di Novartis (Alnylam, inclisiran/Leqvio) contro il colesterolo, approvata dall’Agenzia europea dei medicinali nel 2020.

I dati Iqvia riferiti a novembre 2023 [3] indicano nelle malattie cardiometaboliche l’area di maggiore interesse (32%) per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici a base di RNA, in particolare per quanto riguarda i prodotti destinati a trattare malattie del fegato. Fanno seguito l’area oncologica (25%) e il sistema nervoso centrale (21%, figura 1). Tra i prodotti per la cura dei tumori si trovano anche i cosiddetti “vaccini a mRNA” o “vaccini terapeutici”, mirati a sviluppare l’immunità naturale dei pazienti nei confronti di specifici antigeni correlati al tipo di tumore. Proprio le tecnologie a mRNA sono le più rappresentate in area oncologica (32%), seguite dagli oligonucleotidi antisenso (29%).

Guardando ai prodotti in sviluppo (165, ad esclusione dei vaccini profi-

lattici), la maggior parte (58) si trovano in fase II, fase I (43) o ancora in fase pre-clinica (34). Molti studi di fase II sono riferiti a prodotti destinati al trattamento di malattie neurologiche, quali ad esempio l’Alzheimer e altre forme di demenza o la distrofia muscolare. In quest’area, gli ASO sono la tipologia di prodotto più rappresentata (67%).

Molte tipologie diverse di terapie a RNA

Gli oligonucleotidi antisenso sono costituiti da brevi sequenze nucleotidiche che si legano in modo complementare alla sequenza di RNA target, che può anche essere completamente degradata tramite accoppiamento di un ASO a enzimi quali l’RNasi H1. Le diverse tipologie di oligonucleotidi antisenso sono progettate in modo da sortire effetti diversi a livello dei meccanismi su cui vanno ad agire, come ad esempio lo splicing, la sotto- o sovra-regolazione della trascrizione o la rimozione degli RNA messaggeri difettosi.

Le previsioni di Iqvia indicano che nei prossimi anni la popolazione di pazienti con accesso alle nuove terapie a RNA è attesa aumentare molto di più rispetto alle terapie geniche e cellulari, che presentano problemi produttivi più difficili da risolvere nell’ottica di produzioni su ampia scala

Sempre alla categoria degli oligonucleotidi appartengono gli aptameri, corte sequenze a catena singola la cui struttura tridimensionale si lega in modo specifico alle proteine target, inibendone il funzionamento. Oltre che agire in modo diretto sulle proteine alla base di una certa patologia, gli aptameri possono anche essere utilizzati anche come vettori per il delivery di altre molecole attive.

Il silenziamento dei geni target è l’obiettivo degli small interferring RNA (siRNA), molecole a doppio filamento debitamente funzionalizzate il cui legame col gene ne blocca il funzionamento. Oltre che per i loro effetti terapeutici, i siRNA sono spesso utilizzati anche per studiare le funzioni di particolari parti del genoma.

Il processo dell’interferenza può essere innescato anche da microRNA (miRNA), molecole endogene a catena singola che si vengono a creare tramite un complesso processo di rottura di precursori più lunghi. Anche in que-

A partire dal 2016 sono riprese le approvazioni di terapie a RNA. Nel 2020 sono stati messi a punto i primi vaccini a mRNA per contrastare la pandemia da Covid19

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 77 Aprile/Maggio 2024 Approfondimenti

sto caso, il risultato finale dell’azione dei miRNA è la degradazione o la repressione dei geni target.

Nell’attivazione (RNAa), una molecola di RNA a doppia catena (small activating RNA, saRNA) dalla sequenza omologa agisce sulle sequenze promotrici del gene target, innescandone la produzione. Questo tipo di meccanismo può venire utilizzato, ad esempio, per agire sui geni disregolati.

La sostituzione di geni difettosi o mutati è l’obiettivo principale dei prodotti a base di RNA messaggero (mRNA) o RNA di trasferimento (tRNA). L’mRNA è anche alla base dello sviluppo delle nuove tipologie di vaccini, come quelli contro il virus SarsCoV-2 o altri agenti infettivi. Si parla, in questo caso, di “vaccini profilattici” in quanto somministrati a persone sane e mirati ad aumentare le difese immunitarie dell’individuo, rendendolo così meno soggetto alle infezioni ad opera di agenti microbici. I cosiddetti “vaccini terapeutici”, invece, sono prodotti mirati a rinforzare le difese immunitarie del paziente per permettergli di contrastare me-

glio un’infezione o un’altra malattia già presenti. Ricadono all’interno di quest’ultima categoria molte immunoterapie di ultima generazione per il trattamento dei tumori, tra cui alcuni approcci a base di mRNA che, una volta iniettati al paziente, entrano nel citoplasma delle cellule per venire tradotti negli antigeni proteici desiderati. Diventa così possibile ripristinare i corretti meccanismi di sorveglianza immunitaria dell’organismo, che portano al riconoscimento delle cellule cancerose come cellule estranee e alla loro conseguente eliminazione ad opera delle cellule immunitarie a ciò preposte (come linfociti T citotossici e macrofagi).

Anche le tecniche di gene editing più innovative, che sfruttano l’approccio noto come CRISPR-Cas9, vedono l’utilizzo di particolari RNA. Questo argomento verrà trattato più nel dettaglio in un articolo successivo di questa serie.

Una sfida per lo sviluppo Lo sviluppo dei prodotti a base di RNA è stato storicamente frenato da problemi di stabilità della molecola e di bassa efficienza nella sua traduzione [4, 5]. Problemi che sono stati risolti con la messa a punto di tecniche che permettono di funzionalizzare le varie parti che costituiscono l’mRNA (lo prendiamo come esempio) nel suo complesso.

In particolare, la presenza di un cap al terminale 5’ è risultata di fondamentale importanza sia per il riconoscimento che per migliorare la stabilità e l’immunogenicità, grazie a una maggiore protezione dell’acido ribonucleico dall’azione delle nucleasi. Anche la lunghezza della coda di poliadenina presente al terminale 3’, aggiunta in fase post-trascrizione, deve essere attentamente messa a punto, in quanto tale elemento svolge numerose funzioni essenziali, tra cui l’attivazione

dei ribosomi che sintetizzano la proteina target. Le regioni non tradotte (UTR) presenti alle estremità 5’ e 3’ del mRNA sono importanti per regolare l’espressione della proteina codificata dalla sequenza nucleotidica, e vanno anch’esse attentamente progettate. L’ultima componente del mRNA sono gli open reading frame (ORF), la vera e propria sequenza codificante per la proteina che si vuole esprimere. Questo elemento può venire modificato ottimizzando la composizione delle sequenze di tre basi nucleosidiche che codificano per i singoli amminoacidi (codoni), modificando alcune basi con introduzione di pseudouridina o altri analoghi nucleosidici o prevedendo l’utilizzo di amminoacidi non naturali. La sintesi degli mRNA avviene per trascrizione ad opera di enzimi RNA-polimerasi, a partire da una molecola modello di DNA. Segue quindi un passaggio di purificazione, che spesso utilizza metodi cromatografici (per esempio cromatografia ad esclusione, in fase inversa ad alte prestazioni, di affinità, a scambio ionico).

La necessità di veicolare gli mRNA all’interno delle cellule è uno dei passaggi più complessi nella messa a punto di queste nuove terapie, a causa dell’instabilità delle molecole. I prodotti a base di mRNA non necessitano di entrare nel nucleo per dar luogo all’espressione della proteina target (a differenza dei vaccini a DNA): una volta all’interno delle cellule presentanti l’antigene (APC), la produzione di quest’ultimo avviene direttamente nel citoplasma. Gli antigeni così prodotti sono quindi presentati sulla superficie cellulare ad opera delle molecole del complesso maggiore di istocompatibilità, inducendo la risposta immunitaria dell’organismo e la produzione di anticorpi.

La veicolazione degli mRNA utilizza varie tipologie di sistemi di drug delivery. Le nanoparticelle lipidiche (LNP)

78 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA Approfondimenti

con carica positiva sono tra gli esempi più diffusi: la molecola di RNA a carica negativa viene incapsulata al loro interno a formare un cosiddetto “lipoplexe”. Questa tecnologia è stata ampiamente utilizzata, ad esempio, nella messa a punto dei vaccini Sars-CoV-2. Per la realizzazione delle nanoparticelle possono venire utilizzati lipidi variamente funzionalizzati, ad esempio con PEG, colesterolo o fosfolipidi, a seconda delle proprietà che si desiderano ottenere.

Se, invece, si utilizzano polimeri cationici come la polietileneimmina per incapsulare gli mRNA da veicolare, si ottengono i cosiddetti “polyplexes”. Altri esempi possibili di polimeri per la veicolazione di mRNA includono l’acido poli(lattico-co-glicolico) o, per quella dei siRNA, anche chitosano o polimeri di ciclodestrine. Particolarmente innovativi per la loro capacità di superare anche le barriere biologiche, come quella emato-encefalica o cutanea, sono i cosiddetti acidi nucleici sferici (SNA), organizzati attorno a una particella carrier (spesso d’oro o d’argento) a formare un denso strato nanomicellare.

La formulazione dei vaccini a mRNA include anche la presenza di sostanze adiuvanti, finalizzate ad aumenta-

re l’immunogenicità del preparato. A questo riguardo, la letteratura riporta ad esempio l’utilizzo della TriMix, una combinazione di mRNA codificanti per tre diverse proteine immunostimolanti (CD40L, CD70 e TLR4). Anche gli stessi polimeri cationici possono presentare proprietà adiuvanti.

Allo stato attuale, infine, sembrano in gran parte superate le difficoltà legate alla gestione della supply chain dei vaccini a mRNA, che aveva rappresen-

Bibliografia

tato una delle principali criticità nel periodo pandemico. Questa tipologia di prodotti non richiede più temperature di conservazione estremamente basse (-80°C circa), come inizialmente stabilito, e può ora essere conservata a 2-8°C.

Sul piano produttivo, le tecnologie a mRNA permettono anche di scalare molto più rapidamente la produzione dei vaccini rispetto ai metodi tradizionali basati sull’utilizzo di batteri o virus inattivati o parti di essi, consentendo una più rapida risposta in caso di pericoli per la salute pubblica. Questo fattore è molto rilevante al fine delle prospettive future di questi prodotti. In questo senso, le previsioni di Iqvia [2] indicano che nei prossimi anni la popolazione di pazienti che avranno accesso alle nuove terapie a RNA è attesa aumentare molto di più rispetto alle terapie geniche e cellulari, che presentano problemi produttivi più difficili da risolvere nell’ottica di produzioni su ampia scala. L’attesa, quindi, è che proprio le terapie a RNA presentino il più elevato potenziale di mercato a lungo termine. l

[1] Zhu, Y., Zhu, L., Wang, X. et al. RNA-based therapeutics: an overview and prospectus. Cell Death Dis 13, 644 (2022). https://doi.org/10.1038/s41419-02205075-2

[2] S. Lutzmayer, A. Wright, S. Rickwood, Promise Fulfilled? The next decade of cell, gene, and RNA therapies, Iqvia White Paper, Apr 06, 2022, https://www.iqvia. com/library/white-papers/promise-fulfilled-next-decade-of-cell-gene-rna-therapies

[3] S.Lutzmayer, A. Wright, RNA Therapeutics. Rewriting the script of medical treatments, Iqvia blog, Nov 27, 2023, https://www.iqvia.com/blogs/2023/11/rna-therapeutics-rewriting-the-script-of-medical-treatments

[4] Zhang, G., Tang, T., Chen, Y. et al. mRNA vaccines in disease prevention and treatment. Sig Transduct Target Ther 8, 365 (2023). https://doi.org/10.1038/s41392023-01579-1

[5] Lee, K., Kim, M., Seo, Y. et al. Development of mRNA vaccines and their prophylactic and therapeutic applications. Nano Res. 11, 5173–5192 (2018). https://doi.org/10.1007/s12274-018-2095-8

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 79 Aprile/Maggio 2024 Approfondimenti

In questo numero abbiamo parlato di…

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RIVISTA DELL’ icfANNOXV NUMERO2 APR/MAG2024
INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA
In
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nero
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