Bimestrale - anno XIV - n°1 gennaio/febbraio 2023 www.interprogettied.com la ubfornitura POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POSTALE • 70% • L0/MI • COSTO COPIA € 8,00 40 TRANSIZIONE DIGITALE Logistica di fabbrica interconnessa 22 MACCHINE UTENSILI 2023: attesa un’ulteriore crescita 12 ATTUALITÀ La Nuova Sabatini spinge gli investimenti verdi Da 30 anni al fianco di chi usa fasteners
DIGITALE
fabbrica interconnessa
La
La curiosità è la molla di ogni scoperta.
La curiosità è la molla di ogni scoperta.
Produzione molle in acciaio per tutte le applicazioni industriali, minuterie metalliche e particolari sagomati in filo e nastro.
Produzione molle in acciaio per tutte le applicazioni industriali, minuterie metalliche e particolari sagomati in filo e nastro.
Produzione molle in acciaio per tutte le applicazioni industriali, minuterie metalliche e particolari sagomati in filo e nastro.
Via della Meccanica, 14
37139 VERONA (Zona industriale Basson)
Via della Meccanica, 14 37139 VERONA (Zona industriale Basson)
Via della Meccanica, 14 37139 VERONA (Zona industriale Basson)
Tel. +39 045 8510066 - Fax. +39 045 8510012 molle@gardesano.it - gardesano.it
Tel. +39 045 8510066 - Fax. +39 045 8510012 molle@gardesano.it - gardesano.it
Tel. +39 045 8510066 - Fax. +39 045 8510012 molle@gardesano.it - gardesano.it
2023 ubfornitura
curiosità è la molla di ogni scoperta.
Mollificio Gardesano, intuito e passione
L’attività del Mollificio Gardesano S.p.A. comprende la produzione di elementi elastici metallici, più comunemente chiamati molle e minuterie metalliche.
Sorto nel 1953 per iniziativa di Ubaldi Bruno, il Mollificio Gardesano S.p.A. si è poi sviluppato, anche con l’apporto dal 1955 del figlio del fondatore, Ettore, fino a raggiungere le caratteristiche di piccola industria, con insediamento in sede più adeguata nel 1960. Nel 1981, in concomitanza con l’entrata in azienda di Ubaldi Carlo, nipote del fondatore Bruno, il Mollificio Gardesano S.p.A. si trasferiva nella nuova ed attuale sede, situata nella funzionale Z.i. “Basson” di Verona.
L’azienda occupa mediamente 40 dipendenti su un area totale di 5.400 mq.
Filosofia aziendale è il costante sviluppo tecnologico con l’inserimento di macchinari produttivi d’avanguardia e la conseguente possibilità di ampliare la propria gamma di prodotti.
L’azienda è completamente disponibile a tutte le esigenze del Cliente, sia produttive che di tempistica, sia come consulenza per la definizione del progetto e di conseguenza dell’elemento elastico più adatto alle necessità del Cliente stesso.
L’azienda è inoltre attenta anche ai continui sviluppi del mercato per quanto riguarda l’utilizzo di nuovi materiali e di nuove lavorazioni atte alla realizzazione di prodotti più affidabili e rispondenti alle esigenze ed agli standard richiesti dai commitenti.
Sistema Qualità
Con lo scopo di soddisfare le richieste sempre più esigenti della Clientela ed assicurare precisione ed affidabilità al processo produttivo, il Mollificio Gardesano S.p.A. si è dedicato allo sviluppo e alla realizzazione del progetto Qualità, ottenendo la Certificazione Aziendale, secondo la normativa di riferimento “UNI EN ISO 9001”.
23-25 Maggio 2023
23-25 Maggio 2023
23-25 Maggio 2023
23-25 Maggio 2023
Dalla meccanica alla plastica
Dalla meccanica plastica
Dalla meccanica alla plastica
Dalla meccanica alla plastica
www.mecforparma.it
www.mecforparma.it
www.mecforparma.it
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Materiali Lavorati: • Acciaio Inox 304/316/303/307
• Inconel628, Alloy, Monel
• Acciai comuni da costruzione;
• Acciai speciali;
• Acciai automatici e leghe leggere;
• Materiali plastici.
Lavorazioni eseguite:
• Tornitura da barra fino a Ф65
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300
• Produzione ingranaggi e dentatura
• Piccoli assemblaggi di precisione
F.lli Locatelli s.r.l. meccanica di precisione dal 1967
F.lli locatelli s.r.l. Via ghiaie n°25 Paladina (BG) Info e contatti: Tel: 035637913 - Fax: 035637917 E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it Settori di sbocco: • Aeronautico e navale • Costruttori di macchine/impianti • Elettromeccanico • Illuminotecnica • Raccorderia speciale o ad alta pressione • Settore Petrolchimico • Valvole e piccoli gruppi premontati • Ruote dentate e ingranaggi • Medicale • Settore alimentare
Logistica e sistemi per l’assemblaggio: così cresce il progetto di Caruso Fasteners
Cuscinetti evoluti per ottimizzare i consumi
SOMMARIO
La Nuova Sabatini spinge gli investimenti verdi
Il sistema per digitalizzare l’intero processo produttivo
I cinque vantaggi della manutenzione predittiva
Editoriale Un’Italia che vuole evolversi (E.De Vecchis) ............... 4
di copertina
Fasteners (E.De Vecchis) 6 Attualità Notizie attualità 8 Formare i manager per la filiera dei beni strumentali 10 La Nuova Sabatini spinge gli investimenti verdi....... 12 Appuntamenti Parte il tour di SPS Italia 20 Macchine utensili 2023: attesa un’ulteriore crescita 22 Dialogo tra imprese e istituzioni per accelerare la transizione europea 26 Progettazione meccanica Il componente su misura ............................................... 28 Utensili Portautensile regolabile per ridurre il runout dell’85% 30 Componenti Notizie componenti 31 Cuscinetti evoluti per ottimizzare i consumi 32 Saldatura Sistema multi-braccio per saldature complesse 36 Manutenzione I cinque vantaggi della manutenzione predittiva ..... 38 Strumentazione Test PMI per la tracciabilità dei componenti 39 Transizione digitale Logistica di fabbrica interconnessa 40 Automazione Il sistema per digitalizzare l’intero processo produttivo 42 Notizie automazione 45 Robotica Produzione flessibile per diversi modelli di auto 46 Rubriche Elenco inserzionisti 48 2023:
2 www.interprogettied.com La Subfornitura - n.1 2023 32 38 42 12 6 22
anno XIV - n.1 Gennaio/Febbraio 2023
Storia
Logistica e sistemi per l’assemblaggio: così cresce il progetto di Caruso
attesa un’ulteriore crescita
TAGLIATI PER LA QUALITÀ
Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti. Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello. Le procedure e il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau Veritas.
I principali settori che serviamo sono: automotive, medicale, gas domestico, macchinari per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici, arredo d’interni.
Via dei Vetrai, 2 • 25032 Chiari (BS) • Tel +39 030 713135 • Fax +39 030 7101075 • E-mail: info@chiaribruno it • www chiaribruno it
UN’ITALIA CHE VUOLE EVOLVERSI
Il 2023 sembra essere l’anno di due transizioni, quella ecologica e quella digitale. Non si tratta di novità assolute, anzi, ma c’è ancora molta strada da fare. E pensare che digitalizzarsi per l’Italia vorrebbe dire cogliere un’occasione di rilancio della propria produttività e della conseguente crescita del Paese che, se si riprendesse sul piano dell’automazione industriale, potrebbe portare giovamento anche allo sviluppo green.
L’Italia è in ritardo, è vero, e questo dipende dalle carenze strutturali e dal fatto che le competenze digitali sono ancora limitate e poco diffuse. Eppure dei movimenti concreti ci sono. Un esempio arriva della Nuova Sabatini: a partire dal 1° gennaio 2023 la misura Beni strumentali a supporto degli investimenti per le micro, piccole e medie imprese (PMI) prevede che le realtà sostenitrici della tutela ambientale possano presentare le domande per la concessione e l’erogazione dei contributi previsti dalla Nuova Sabatini Green.
Anche Ucimu-Sistemi per produrre, attraverso Fondazione Ucimu, ha sviluppato un articolato piano di iniziative dedicate al tema della sostenibilità culminato nella realizzazione del primo Bilancio di Sostenibilità di settore.
Dal punto di vista del 4.0 la logistica industriale sta incontrando sempre di più la digitalizzazione. Per implementarne i paradigmi e le abilità del settore logistico di fabbrica, infatti, occorre utilizzare e inserire nel sistema logistico strumenti hardware e software specifici. Bisogna tener presente che non esistono macchine definite per l’Industria 4.0, ma è il modo in cui le si utilizza che ne permette la transizione. Per l’industria moderna, in particolar modo per il
relativo sistema logistico, è necessario raggiungere diversi obiettivi come competenza, multidisciplinarietà, generazione di valore aggiunto.
Il MES è una soluzione, e ha la principale caratteristica di saper gestire e controllare tutte le funzioni produttive. Il MES si occupa di acquisire e fornire i dati in tempo reale con lo scopo di avere una visione completa di tutto ciò che sta succedendo all’interno di una fabbrica: l’avanzamento degli ordini, la situazione dei macchinari e delle scorte, il controllo di qualità e così via.
Ancora un altro esempio di iniziativa 4.0 arriva da FasThink e Siemens che hanno messo a punto una risorsa per l’automazione dei processi produttivi, combinando diverse tecnologie e sistemi gestionali, il progetto è a disposizione delle aziende presso la fabbrica sostenibile MADE Competence Center a Milano.
Gli esempi concreti non mancano e molte realtà italiane sono già pronte per fare altri passi in avanti verso un’evoluzione digitale a anche green. A rimanere è però un generale distacco con l’estero per quanto riguarda l’istruzione e la formazione della forza lavoro, insieme a una cultura dell’innovazione e dei benefici che questa può portare. Le imprese nazionali sembrano essere ancora focalizzate sulle attività più ordinarie e su una prospettiva a breve termine. Quello che serve al Paese è invece una visione più ampia che permetta di investire nello sviluppo e nella “coltivazione” di persone appassionate, per alimentare un percorso di crescita continua, passo dopo passo. Perché a parte i robot e l’intelligenza artificiale, la vera potenzialità di un’impresa nasce dalla conoscenza e dalla competenze delle persone. Perciò, sarà pronta l’Italia?
EDITORIALE
4 La Subfornitura - n.1 2023 www.interprogettied.com
di Eva De Vecchis
SISTEMI DI FISSAGGIO
Nel 2023 l’azienda lombarda punterà a potenziare la propria efficienza logistica e a fornire soluzioni mirate all’allestimento degli spazi produttivi. Con l’obiettivo di continuare a soddisfare le esigenze specifiche dei propri clienti su tutto il territorio nazionale.
Logistica e sistemi per l’assemblaggio: così cresce il progetto di Caruso Fasteners
che attesta il vostro impegno affinché prodotti, prezzi e servizi siano sempre di elevata qualità. Possiamo dire che il 2022 sia stato positivo?
Sono passati più di due anni dalla nascita di Caruso Fasteners, azienda con sede a Merone, in provincia di Como, esperta nel progettare e distribuire sistemi di fissaggio a livello nazionale. Fondata da Antonio Caruso, direttore tecnico commerciale con alle spalle 30 anni di esperienza nel settore, l’azienda ha affrontato con successo il 2022, anche grazie al prezioso supporto dei propri clienti e dei collaboratori che hanno creduto sin dall’inizio in questo progetto. “Quando dall’altra parte ci sono dei clienti soddisfatti tutto è più semplice – spiega Antonio Caruso – perché è possibile trovare insieme a loro dei punti di incontro e delle soluzioni, anche in periodi di incertezza del mercato come quello attuale”.
Antonio Caruso, il 2022 è stato per Caruso Fasteners un anno di crescita e soddisfazioni, tra queste, l’aver ottenuto la Certificazione di qualità ISO 9001:2015
“Il 2022 è andato molto bene, abbiamo avuto un incremento del fatturato. Certo, le marginalità sono quelle che sono, considerando anche le variazioni dei prezzi della materia prima. In generale, ci riteniamo soddisfatti per il lavoro che abbiamo svolto lo scorso anno. Abbiamo acquisito nuovi clienti in Italia e abbiamo portato avanti tutti i progetti che ci eravamo prefissati, tra questi lo sviluppo di nuovi prodotti e sistemi di fissaggio. Ora stiamo cercando di farci conoscere sempre di più. In questo senso, lo scorso anno abbiamo attivato una campagna pubblicitaria dedicata ai nostri prodotti e abbiamo partecipato a cinque fiere che ci hanno aiutati ad incrementare il fatturato e a pubbli-
“Fin da subito noi di Caruso Fasteners abbiamo trovato delle realtà aperte che hanno voluto dialogare e che hanno creduto in noi”
cizzarci anche oltre confine. Le fiere sono andate molto bene e tutte ci hanno portato risultati, con un’affluenza notevole e soprattutto di qualità”.
Estendere la rete commerciale oltre la regione Lombardia è una novità che vi ha posto davanti a grandi possibilità di crescita sul territorio nazionale ma anche a grandi sfide. Come sta andando?
C’è un boom di lavoro in più mi immagino…
“È vero, c’è stato un grande incremento di richieste sia da parte di clienti storici che da parte di quelli nuovi, per questo stiamo cercando di evolverci e di cambiare pelle, soprattutto dal punto di vista del sistema logistico, che necessita di un’organizzazione più complessa rispetto a prima. Inoltre la progettazione di prodotti innovativi come le postazioni per assemblaggio ci permettono di entrare in realtà o settori diversi dai nostri standard, altro motivo di crescita. Considero molto importante son-
6 La Subfornitura - n.1 2023
www.interprogettied.com
STORIA DI COPERTINA
dare bene il terreno quando si opta per un’espansione come la nostra. Per quanto mi riguarda, conoscevo già molte aziende italiane, il che mi ha permesso di sapere già chi contattare: sia realtà già sviluppate sia quelle più recenti nate in questi anni”.
La vostra è un’azienda che progetta, importa e distribuisce. Riuscite a bilanciare bene tutto questo, considerando i grandi cambiamenti che avete in atto e anche il periodo storico che stiamo attraversando?
“Effettivamente non è stato facile da gestire a causa di una situazione del mercato molto particolare, ma abbiamo preso le giuste misure e siamo andati avanti. Ci sono state delle difficoltà, è vero, ma quando riscontri la soddisfazione dei clienti tutto è più semplice, perché è pos-
sibile raggiungere insieme a loro dei punti di incontro e delle soluzioni, anche in periodi complicati per il mercato. Fin da subito noi di Caruso Fasteners abbiamo trovato delle realtà aperte che hanno voluto dialogare e che hanno creduto in noi: i clienti nuovi si sono aggiunti ai clienti storici, che in gran parte hanno deciso di seguirci e supportarci in questo progetto”.
Parlando di sicurezza, Caruso Fasteners ha progettato degli innovativi sistemi componibili, ovvero soluzioni utilizzabili per allestire gli spazi interni ai siti produttivi in modo efficiente e razionale. Stanno avendo molta richiesta?
“Direi di sì, anche perché in questo periodo molte aziende hanno riprogrammato i loro reparti produttivi o hanno dovuto reinventarsi nel periodo post-Covid. Per questo siamo riusciti a ottenere dei progetti importanti, fornendo sistemi modulari pensati per venire incontro a richieste specifiche”.
Avete altri progetti già in cantiere per il 2023?
“Il 2023 sarà l’anno del consolidamento soprattutto dal punto di vista logistico e gestionale interno. L’obiettivo principale è quello di aiutare ancora di più i clienti a dimenticarsi dell’acquisizione dei nostri prodotti, così da permettere loro di dedicarsi ad altro e di alleggerire il lavoro dei loro uffici acquisti. Tutto questo verrà fatto attraverso una logistica e una gestione degli ordini del tutto innovativa, che abbiamo già iniziato ad approcciare.
Volgiamo puntare molto e investire sulle linee di assemblaggio e di confezionamento. In sintesi, intendiamo aumentare ulteriormente il supporto logistico ai clienti, e al contempo ci concentreremo sullo sviluppo dei banchi e delle attrezzature di montaggio.
Vorrei concludere ringraziando i clienti, che ci hanno dato fiducia, e i miei collaboratori, che credono in questo progetto e che mi rendono orgoglioso di portarlo avanti, perché senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile”.
www.interprogettied.com 7
n.1 2023 - La Subfornitura
Antonio Caruso, direttore tecnico - commerciale di Caruso Fasteners
I DATI DI FEDERMACCHINE
Industria italiana dei beni strumentali: il fatturato cresce dell’8,1%
Nel 2022, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali ha registrato incrementi interessanti per gran parte degli indicatori economici. Sebbene il trend positivo proseguirà anche con il nuovo anno, il 2023 sarà meno brillante. Questo è quanto emerge dalle rilevazioni appena effettuate dal Gruppo Statistiche Federmacchine, la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali.
Secondo i preconsuntivi, nel 2022, il fatturato dell’industria italiana di settore è cresciuto a 54.106 milioni di euro, l’8,1% in più rispetto al 2021. Il risultato complessivo è stato determinato principalmente dall’andamento delle consegne sul mercato interno, cresciute a 19.733 milioni di euro, pari al 14,7% in più rispetto all’anno precedente; più contenuta è risultata la crescita dell’export che è salito, del
RETI INFRASTRUTTURALI
4,7%, a 34.373 milioni di euro. Il consumo italiano di macchinari, anche grazie ai provvedimenti di incentivo 4.0, è risultato particolarmente vivace: con una crescita del 17,9% ha raggiunto il valore di 31.688 milioni di euro, trainando non solo le consegne interne ma anche l’import, cresciuto, del 23,5%, a 11.955 milioni di euro. Nel 2023, proseguirà il trend
positivo, sebbene la crescita avrà ritmo più contenuto, complice l’incertezza che interessa l’intero scenario internazionale. In particolare, il fatturato crescerà a 55.861 milioni di euro, il 3,2% in più rispetto al 2022. Dello stesso tenore saranno gli incrementi registrati dagli altri indicatori economici. L’export è atteso in crescita, del 3%, a 35.395 milioni di euro; le consegne
Phoenix Contact acquisisce iS5 Communications
Il gruppo Phoenix Contact ha acquisito la società canadese iS5 Communications Inc. con sede a Mississauga, Ontario. Il fornitore di prodotti per reti industriali è specializzato in servizi e soluzioni per reti infrastrutturali critiche.
“Il know-how di iS5 Communications Inc. consente a Phoenix Contact di assumere una posizione di leadership nel mercato delle reti per infrastrutture critiche e di espandere congiuntamente il business di settore”, afferma Martin Müller, vicepresidente di Phoenix Contact.
In particolare, la sicurezza informatica e l’analisi dei dati stanno assumendo una posizione sempre più importante dal punto di vista strategico.
iS5 Communications è stata fondata nel 2012 ed impiega attualmente oltre 40 collaboratori esperti nell’in-
interne saliranno a 20.466 milioni, il 3,7% in più rispetto al valore registrato nel 2022. Anche la domanda interna salirà ancora (+3,1%) attestandosi a 32.679 milioni di euro.
“Il 2022 è stato un anno positivo per l’industria italiana del bene strumentale intesa nel suo complesso”, afferma Giuseppe Lesce, presidente Federmacchine. “Il comparto ha infatti raggiunto livelli di fatturato e consumo mai registrati prima e nel 2023 il trend dovrebbe proseguire, seppure a ritmo più contenuto. Le aziende hanno infatti portafogli ordini davvero ricchi e, nonostante le problematiche con cui tutti noi dobbiamo confrontarci, quali mancanza di componenti elettriche e elettroniche, caro energia e incertezza determinata dal conflitto tra Russia e Ucraina che ancora non si arresta, ci aspettiamo ancora mesi di crescita”.
tegrazione di IIoT ed IT e che apportano competenze ingegneristiche. Phoenix Contact investe nell’azienda già dal 2018 attraverso la sua società di venture capital Phoenix Contact Innovation Ventures nell’ambito del round di finanziamento di allora. Su questa base, sono state avviate attività di sviluppo dei prodotti e di vendita congiunte, anche attraverso la partecipazione di Phoenix Contact USA Inc.
“Siamo lieti di avere con Phoenix Contact Group un forte attore globale al nostro fianco, per espandere ulteriormente la nostra attività. La collaborazione esistente nello sviluppo di prodotti e di tecnologie continuerà a crescere grazie all’acquisizione”, conclude Pino Porciello, Chief Executive Officer di iS5 Communications Inc.
8 www.interprogettied.com La Subfornitura - n.1 2023 ATTUALITÀ
Confindustria Umbria: Elena Veschi alla guida della Piccola Industria
Sarà l’imprenditrice Elena Veschi a guidare la Piccola Industria di Confindustria Umbria per il biennio 2022-2024. L’elezione è avvenuta in occasione della riunione del Comitato della Piccola Industria, che rappresenta le aziende con meno di cinquanta dipendenti. Elena Veschi – già Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Perugia – è amministratore dell’azienda di famiglia, la Umbraplast di San Giustino, che dal 1970 è specializzata nella produzione di imballaggi e prodotti in polietilene e materiale biodegradabile esportati in tutto il mondo. Ad aprire i lavori è stato il Presidente uscente Alessandro Tomassini, giunto al termine del proprio mandato, che ha ripercorso le tappe principali dell’attività svolta dal Comitato nell’ultimo quadriennio per contribuire a promuovere e sviluppare le piccole e medie imprese del territorio.
“Sono stati anni complessi caratterizzati da sfide importanti ed emergenze che hanno messo a dura prova il tessuto economico e sociale”, ha ricordato Tomassini. “In questo periodo ci siamo impegnati per far crescere le realtà produttive del territorio, cer-
cando di migliorare le condizioni della loro operatività e aiutandole a diventare più competitive. Attraverso incontri ed eventi di approfondimento su temi legati a digitalizzazione, credito, finanza e innovazione, abbiamo evidenziato l’importanza delle filiere e la centralità della manifattura diffusa che rappresenta il baricentro economico del nostro Paese”.
“L’incarico che mi è stato affidato è per me motivo di orgoglio, oltre che una grande responsabilità”, ha affermato Elena Veschi, ringraziando per la fiducia dimostrata.
“Le piccole e medie imprese rappresentano una parte importante della nostra economia, che si caratterizza per la presenza di numerose realtà virtuose e di eccellenza.
Punteremo anche su temi come sostenibilità ambientale delle piccole imprese, green economy e internazionalizzazione. Centrale continuerà ad essere la collaborazione con le istituzioni e lavoreremo anche per rafforzare i rapporti con le regioni limitrofe, facendoci portavoce delle istanze delle imprese, che oggi si trovano a fare i conti con le pesanti difficoltà legate all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime”.
SOFTWARE INDUSTRIALE
Schneider Electric acquisisce Aveva
AVEVA, esperto nel settore del software industriale, ha annunciato il completamento dell’acquisizione da parte di Schneider Electric, azienda attiva nel settore industriale, specializzata nell’automazione digitale e nella gestione dell’energia. Dalla sua fondazione, AVEVA è passata dall’essere uno sviluppatore di software di progettazione specialistica a diventare un’azienda esperta del software industriale con un valore di oltre 10 miliardi di sterline.
Oggi, i software di AVEVA aumentano l’efficienza e riducono i costi per oltre 20.000 clienti in tutto il mondo, offrendo Digital Twin per l’intero ciclo di vita degli asset, dalla fase di Engineering e progettazione alle Operations e manutenzione, in diversi settori industriali.
Il settore industriale globale fa sempre più affidamento sui dati per massimizzare il valore aziendale. Ma come altri asset, questa risorsa industriale chiave diventa utile solo quando viene estratta, elaborata e consegnata alle persone giuste al momento giusto, in modo sicuro e contestuale. I clienti evidenziano costantemente la necessità di implementare soluzioni digitali sia per le operazioni industriali che per la gestione dell’energia, esigenze che non sono mai state così rilevanti come nell’attuale contesto economico e di rincaro dei costi energetici. Schneider Electric e AVEVA, insieme, offrono un approccio completo alla trasformazione digitale delle attività dei clienti. Permettono di ottenere miglioramenti significativi attraverso la riduzione dell’intensità energetica, delle emissioni di carbonio e delle risorse, accelerando il percorso aziendale e industriale verso l’efficienza e la sostenibilità.
L’obiettivo strategico di AVEVA è quello di diventare il primo fornitore SaaS di software e dati industriali e di evolvere verso un modello di business solo su abbonamento. L’acquisizione da parte di Schneider Electric accelererà questa transizione, giocando un ruolo strategico nello sviluppo di AVEVA.
NOMINE
9 n.1 2023 - La Subfornitura www.interprogettied.com ATTUALITÀ
Elena Veschi con il past president
Alessandro Tomassini
Per avere delle industrie efficienti ed evolute, servono le persone giuste. Per questo, grazie alla partnership tra SBS e SFC in collaborazione con LIUC Business School e Luiss Business School, prende vita il corso di formazione dedicato alle competenze manageriali per il settore dei beni strumentali.
Formare i manager per la filiera dei beni strumentali
Acimac, Amaplast e Ucima hanno presentato, insieme a SFC - Sistemi Formativi Confindustria, il primo Executive Program “General Management nella filiera dei Beni Strumentali”. Un progetto voluto dalle tre associazioni di categoria insieme a Confindustria che prevede una partnership tra SBS - Scuola Beni Strumentali (l’ente di formazione di Acimac, Amaplast e Ucima) e SFC, e la collaborazione di due delle alte scuole più prestigiose d’Italia: la LIUC Business School e la Luiss Business School.
IL PROGETTO
Il percorso di eccellenza è orientato alla formazione di futuri manager e imprenditori, titolari di seconda generazione e figure deputate a sviluppi di carriera, capaci di contribuire al successo di imprese attive in settori ad alta tecnologia come sono quelli dei beni strumentali e sempre più orientate all’innovazione, all’internazionalizzazione e alla digitalizzazione dei mercati. Si svilupperà in 8 moduli e 122 ore totali di formazione di tipo blended: in presenza (nelle sedi di SBS a
I rappresentanti delle associazioni e delle scuole di specializzazione che hanno dato vita all’Executive Program “General Management nella filiera dei Beni Strumentali”
Modena, della LIUC Business School a Castellanza (Varese) e della Luiss Business School di Milano), online sincrona e in FAD asincrona (fruibile, cioè in qualsiasi momento).
Attraverso una visione organica e
trasversale del sistema impresa, il manager svilupperà capacità di analisi, diagnosi e soluzione delle problematiche gestionali aziendali con una visione internazionale. Il corso ha avuto inizio a febbraio 2023.
10 La Subfornitura - n.1 2023
SPECIALIZZAZIONE
www.interprogettied.com
ATTUALITÀ
UN LAVORO DI SQUADRA
“L’Executive Program per general manager dei beni strumentali rappresenta il completamento dell’offerta formativa della nostra scuola di management SBS, che ci consente di accompagnare tutti i percorsi di carriera all’interno delle nostre aziende, unendo alla formazione accademica le testimonianze di manager e imprenditori che condividono esperienze e best practice per gestire aziende complesse e internazionalizzate”, dichiara Paola Brusiani, responsabile di SBS. “Siamo particolarmente orgogliosi di essere i primi a realizzare questo percorso e farlo con le eccellenze e il contributo di SFC, LIUC e Luiss”. “Esprimo la mia più grande soddisfazione per la nascita del primo Executive Program dedicato alle competenze manageriali per il settore dei beni strumentali”, commenta Luigi Serra, presidente di SFC – Sistemi Formativi Confindustria. “Frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto per la prima volta insieme, in oltre cento anni di storia, le eccellenze formative del nostro Sistema Confindustria: la Luiss Business School e la LIUC Business School. È quindi un’importante esperienza di co-branding che ha generato un’offerta formativa d’eccellenza, all’avanguardia e fortemente ancorata alle esigenze delle imprese”.
“Siamo felici di collaborare con SBS
(Scuola Beni Strumentali) e Sistemi Formativi Confindustria, insieme a Luiss Business School, Acimac, Amaplast e Ucima, a questo percorso di eccellenza studiato per la formazione di futuri manager e imprenditori”, afferma Riccardo Comerio, presidente della LIUC - Università Cattaneo. “La LIUC Business School, mediante i suoi docenti, saprà fornire contenuti di valore per lo sviluppo di conoscenze e competenze sia teoriche sia esperienziali. E lo farà in uno spazio fisico emblematico, dove un tempo c’erano i telai di un cotonificio che produceva tessuti, ora fabbrica di talenti”.
“Siamo orgogliosi di promuovere un progetto che coniuga eccellenze aziendali e prestigiose istituzioni formative con l’obiettivo di consolidare le competenze chiave per il successo delle nostre imprese e dei territori”, spiega Luigi Abete, presidente Luiss Business School. “Una formazione moderna è, infatti, sem-
Il corso è stato presentato nell’ambito di “Megatrends 2030”, evento che ha esposto a una platea di general manager gli scenari di evoluzione prospettica sia a livello macro, sia a livello di filiera dei beni strumentali
pre più disegnata sulle esigenze delle aziende, sull’attività di ricerca, attraverso un’innovazione costante dei modelli didattici. Questo è l’impegno concreto di Luiss Business School a supporto del Paese ed è un fattore imprescindibile per la crescita del nostro sistema economico, di fronte a scenari globali sempre più complessi”.
Il corso è stato presentato nell’ambito di “Megatrends 2030”, evento che ha esposto a una platea di general manager gli scenari di evoluzione prospettica sia a livello macro, sia a livello di filiera dei beni strumentali. Presso la location di Villa Marchetti di Baggiovara (Modena), sede operativa di Acimac, Amaplast e Ucima, hanno partecipato importanti esponenti del mondo produttivo e di servizio alle principali filiere del made in Italy. A partire dal 2020 Acimac, Amaplast e Ucima hanno intrapreso un percorso sempre più integrato, che porta a un rafforzamento reciproco in termini di efficienza, radicamento e sviluppo dei servizi associativi comuni ed iniziative congiunte. I tre settori rappresentanti contano 1170 aziende che occupano 57.500 addetti e generano un fatturato di 14,3 miliardi di euro, pari al 39% del settore dei beni strumentali italiani e l’1,4% dell’intero settore manifatturiero italiano, che vale 1000 miliardi (dati 2021).
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n.1 2023 - La Subfornitura
BENI STRUMENTALI
Entrata in vigore a inizio anno, l’agevolazione
Nuova Sabatini vuole finanziare le PMI nel loro percorso di crescita.
Adesso a beneficiare dei contributi saranno anche le realtà industriali amiche dell’ambiente.
La Nuova Sabatini spinge gli investimenti verdi
La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) a supporto degli investimenti per le micro, piccole e medie imprese (PMI), è diventata operativa il 1° gennaio 2023. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la Circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823 che rende operativa la riforma introdotta dal Decreto interministeriale Mise e Mef del 22 aprile scorsi. La Nuova Sabatini è un’agevolazione disposta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. Lo scopo principale di questa misura è quello di sostenere gli investimenti per chi acquista in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Con un emendamento del Governo alla Legge di Bilancio 2023 è previsto il rifinanziamento della Nuova Sabtini, con 150 milioni di euro per il periodo 2023-2026. In particolare, per assicurare la continuità della misura sono stanziati ulteriori 30 milioni di euro per
il 2023 e 40 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026, per un totale di 150 milioni di euro. Nella relazione tecnica che gli esperti del MIMIT hanno redatto per motivare il rifinanziamento della misura previsto dall’emendamento, è evidente come tali fondi servano per dare continuità alla agevolazione per le piccole e medie imprese.
Le risorse derivano dalla riduzione di pari importo del Fondo d’investimento per lo sviluppo delle PMI del settore aeronautico e della green economy, istituito dalla Legge di Bilancio 2021. Sempre con lo stesso emendamento, viene prorogato di sei mesi il termine per l’ultimazione degli investimenti oggetto dei finanziamenti agevolati stipulati dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
LE AGEVOLAZIONI
Ciò a cui mira la riforma sono agevolazioni concesse alle PMI “nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni” e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per gli investimenti 4.0;
- 3,575 per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
INVESTIMENTI GREEN
A partire dal 1° gennaio 2023 le piccole e medie imprese che puntano sulla tutela ambientale possono presentare le domande
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ATTUALITÀ
per la concessione e l’erogazione dei contributi previsti dalla Nuova Sabatini Green. Gli “investimenti green” comprendono tutti quegli investimenti correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Le domande per beneficiare delle suddette agevolazioni previste per la nuova linea di intervento potranno essere presentate da gennaio 2023. Gli aiuti, nella
forma di un contributo in conto impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelle previste per gli investimenti in beni strumentali ordinari. Affinché venga riconosciuto il contributo, l’impresa beneficiaria deve possedere un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni. Questi “investimenti green” sono strettamente correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.
A partire dal 1° gennaio 2023 le piccole e medie imprese che puntano sulla tutela ambientale possono presentare le domande per la concessione e l’erogazione dei contributi previsti dalla Nuova Sabatini Green
LA QUESTIONE DEL FOTOVOLTAICO
Restando sul contesto ambientale, la riforma prevede anche il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili come impianto fotovoltaico, di cogenerazione, mini eolico o microgeneratori, ecc. Ci sono però delle differenze da considerare perché “fatta eccezione per le imprese che svolgono attività di produzione di energia, per le quali è ammissibile il singolo acquisto di un impianto fotovoltaico, per le imprese che svolgono attività diverse dalla produzione di energia l’acquisto di un impianto fotovoltaico deve far parte di un investimento in beni strumentali all’attività svolta configurabile in una delle tipologie previste dal regolamento comunitario di riferimento.
Ciò premesso, l’acquisto di un impianto fotovoltaico è considerata spesa ammissibile alle agevolazioni, laddove rientri nel concetto di “impianti”, come chiarito nelle varie risoluzioni dell’Agenzia delle entrate (cfr. circolare 19 dicembre 2013 n. 36/E; circolare 19 luglio 2007, n.46/E; circolare 11 aprile 2008, n.38/E), quindi macchinari, impianti diversi da quelli infissi al suolo, ed attrezzature varie, classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema previsto dall’art. 2424 c.c.”
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Le imprese di Padova e Treviso investono sui giovani
Far conoscere ai più giovani la cultura del “fare impresa”, l’impegno quotidiano per la crescita, i talenti e le opportunità per il futuro. Mostrare come nascono i prodotti e i servizi, le competenze e l’esperienza che contribuiscono a realizzarli, la storia delle aziende del territorio, l’orgoglio e l’impegno delle persone che ne fanno parte. Sono stati questi gli obiettivi della PMI Week, l’iniziativa promossa a novembre dalla Piccola Industria di Assindustria Venetocentro e coordinata dall’Area Education dell’Associazione, che è culminata nel PMI Day - Industriamoci, la Giornata Nazionale delle PMI organizzata dalla Piccola Industria di Confindustria nell’ambito della XXI Settimana della Cultura d’Impresa. Sono 50 le imprese di Padova e Treviso che hanno aperto le loro porte e accolto 1.434 studenti e
insegnanti di 26 istituti tecnici e professionali, licei e centri di formazione professionale delle due province. Piccole e medie imprese di tutti i settori che hanno accompagnato i giovani visitatori a conoscere il valore del lavoro, la bellezza di intraprendere, trasformare un’idea in progetto e un progetto in risultato concreto, “fare insieme” per condividere saperi e nuovi traguardi.
Il focus del PMI Day 2022 è stato la bellezza. La bellezza del saper fare italiano, espressione di capacità, valori, cultura che modellano le produzioni di beni e servizi delle imprese. La bellezza come asset, carattere distintivo e fattore competitivo che nasce dall’attitudine a “fare bene”. Bellezza come cultura della formazione e della ricerca, qualità delle relazioni che si sviluppano
all’interno della comunità aziendale. Le visite aziendali sono state precedute dal webinar Comunicare il Made in Italy, nell’ambito del progetto di Assindustria Venetocentro “Cosa si fa in Azienda” (circa 700 i ragazzi e docenti collegati di 32 istituti scolastici).
“I giovani sono la materia prima più importante per il futuro e l’obiettivo del PMI Day, che in tredici anni ha aperto le porte di 455 aziende a 15.500 studenti, è mostrare alle nuove generazioni il ruolo sociale del ‘fare impresa’, la passione e le competenze che permeano la cultura produttiva del nostro territorio”, ha concluso Claudio De Nadai, delegato Piccola Industria di Assindustria Venetocentro.
Nel secondo Paese manifatturiero d’Europa, il futuro dalle imprese passa dalle tecnologie digitali. Si è conclusa a fine novembre a Milano la terza edizione di Forum Software Industriale, l’appuntamento promosso da ANIE Automazione Gruppo Software Industriale e organizzato da Messe Frankfurt Italia, con oltre 150 partecipanti.
In evidenza il ruolo di primo piano delle tecnologie digitali per conseguire efficacia e flessibilità nei processi produttivi e affrontare in modo strategico le sfide più attuali che attraversano il mondo industriale.
“Promuovendo eventi di approfondimento e confronto come il Forum Software,
Anie Automazione si pone l’obiettivo di accompagnare le aziende verso una trasformazione digitale estesa, percorso necessario se si vuole davvero fare uno scatto in avanti verso un futuro che, in realtà, è già presente”, commenta Andrea Bianchi, presidente ANIE Automazione. “Questa giornata ha evidenziato come, in uno scenario complesso e incerto come quello attuale, le imprese possano fare leva sulla trasformazione digitale per evolversi e porre le basi di quella che viene chiamata “Industria 5.0”. I tre fattori principali che la guidano – la centralità dell’uomo, la sostenibilità e la resilienza – aprono nuove e sfidanti prospettive per il mondo produttivo”.
“Le tecnologie, gli approcci innovativi e le competenze per realizzare tale percorso ci sono: ora serve passare da un approccio tattico, limitato nel breve periodo e rivolto ad aspetti più pragmatici e operativi, ad un approccio strategico, per una visione complessiva di più lungo periodo”, spiega Fabio Massimo Marchetti, vice presidente ANIE Automazione e Presidente WG Software Industriale.
“Forum Software Industriale rappresenta un importante momento di confronto sulla trasformazione digitale, che richiede innanzitutto il continuo sviluppo del capitale umano e delle figure professionali”, conclude Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia.
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SCUOLA E INDUSTRIA
FORUM SOFTWARE INDUSTRIALE
ATTUALITÀ
Le tecnologie digitali per affrontare le sfide della manifattura
Lombardia al primo posto in Italia per l’innovazione
La Lombardia si conferma prima in Italia in tema di innovazione e avanza in modo significativo anche in Europa ma risulta ancora lontana dalle performance registrate dalle principali regioni europee. È quanto emerge dal booklet “Ricerca e Innovazione 2022” curato dal Centro Studi di Assolombarda. Rispetto al totale italiano, la regione - in cui risiede il 17% della popolazione - concentra il 20% della spesa in ricerca e sviluppo e realizza nelle sue università il 23% delle pubblicazioni scientifiche più citate a livello globale. Ma non solo: è sede del 27% delle startup innovative, registra il 31% dei brevetti depositati in Europa e occupa il 33% dei lavoratori del manifatturiero high tech.
“Nonostante il dato lombardo sia ancora superiore rispetto a quello italiano, nel confronto con altre aree europee la regione continua a presentare una minore ‘massa critica’ in tema di capitale umano qualificato, trasferimento tecnologico, brevetti e densità scientifica”, ha dichiarato la vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale Umano, Monica Poggio. “Una circostanza che penalizza un tessuto economico trainante ma, comunque, affaticato dall’impatto della pandemia e dalle conseguenze del conflitto russo-ucraino. Occorre, in tal senso, lavorare insieme con istituzioni, università, centri di ricerca e corpi intermedi per superare, sin da subito, gli ostacoli che impediscono alla Lombardia di dischiudere le sue grandi potenzialità in tema di innovazione, ricerca e sviluppo, per agganciare le performance dei benchmark europei a beneficio della regione e dell’Italia tutta”. L’investimento in capitale umano qualificato e in R&S è considerato dallo studio un fattore abilitante per sostenere lo sviluppo dell’ecosistema lombardo. Per quanto riguarda il capitale umano, il rapporto sottolinea come, negli ultimi anni, sia cresciuta in Lombardia la quota di laureati nella fascia di età 30-34 anni: dal 29,5% del 2015 al 33% del 2019, con un passo indietro nel 2020 (32,8%) e nel 2021 (31,3%).
Quanto all’investimento in ricerca e sviluppo, tra il 2015 e il 2019, la Lombardia ha investito maggiori risorse in R&S: da 4,5 a 5,3 miliardi di euro annui, ma con un incremento più ridotto rispetto a quello registrato tra i top competitor tedeschi.
CENTRO STUDI ASSOLOMBARDA
www.interprogettied.com ATTUALITÀ
STAMPA FLESSOGRAFICA
Acimga costituisce il Gruppo Sviluppo Flexo
È stato ufficialmente costituito il Gruppo Sviluppo Flexo by Acimga, terzo gruppo di specializzazione all’interno dell’associazione che rappresenta i costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica e del converting. Un primo nucleo fondatore rappresentato da 20 tra le aziende associate Acimga - BFT Flexo, BOBST, Brofind, BST Eltromat, Camozzi Automation, Color Consulting, DEC Impianti, ETS International, Ferrarini & Benelli, HuberGroup, Gama, Inciflex, Koenig & Bauer, OMET, Prades, RE, Rossini, Simec Group, Tresu e Uteco - che si pone lo scopo promuovere capillarmente la tecnologia flexo e di analizzarne l’implementazione e i trend nei diversi mercati in cui tale tecnologia è utilizzata.
Simone Bonaria, Chief Operation Officer di BFT Group, è stato nominato Coordinatore del Gruppo ed elemento di rac-
MOTO E SCOOTER
cordo tra il Gruppo e il Consiglio Generale di Acimga.
“Il Gruppo Sviluppo Flexo nasce con l’idea di ampliare il confronto all’interno del panorama della stampa flessografica, prendendone parte attivamente”, afferma Bonaria. “Le 20 aziende che hanno partecipato al kick-off del progetto hanno portato al tavolo moltissimi
spunti per le future attività del gruppo, segnale che questo segmento è vivace e ha ancora moltissimo spazio per l’innovazione”.
Nel 2022 la dimensione del commercio mondiale delle macchine per stampa flessografica è stata pari a circa 1 miliardo di Euro1. Nonostante costituisca una nicchia di mercato, la
Indonesia
Il Gruppo Piaggio (PIA.MI) prosegue il proprio percorso di internazionalizzazione ed espansione strategica inaugurando il nuovo stabilimento produttivo a Jakarta, capitale dell’Indonesia, mercato di crescete rilevanza per il Gruppo. Sviluppato su di un’area edificabile di 55.000 metri quadri, il nuovo stabilimento sorge nel distretto di Cikarang, West Java.
“Il nuovo stabilimento in Indonesia permette al Gruppo Piaggio di compiere un ulteriore balzo in avanti nel percorso strategico di internazionalizzazione avviato oltre un decennio fa, e che l’ha reso uno dei principali player, con un portafoglio di marchi unici, orgoglio dell’italianità nel
volontà di Acimga di avviare un gruppo di lavoro specializzato va vista nella crescita attuale e prevista del segmento. Nel 2022 il commercio internazionale della “flexo” ha vissuto infatti un vero e proprio boom, segnando un +17%, con un trend positivo di crescita moderata che si stima continui fino al 2026, con un CAGR (tasso di crescita annuale composto) del +3,9%.
L’Italia è il secondo Paese al mondo (dopo la Germania) per esportazione di macchine per stampa flessografica con 161 milioni di euro di export (per una quota di mercato pari al 13,3%), una leadership di valore sulla quale puntare nel prossimo triennio. Tra i paesi che importano maggiori quantità di macchine di questo tipo ci sono gli Stati Uniti con una stima di export pari a 175 milioni al 2026 (dai 152 del 2022) e la Turchia (77 milioni al 2026 dai 54 nel 2022).
mondo”, ha dichiarato Roberto Colaninno, presidente e amministratore delegato del Gruppo Piaggio. “Le vendite del Gruppo Piaggio nel mercato indonesiano sono cresciute del 61% nel 2021 e cresceranno ancora nel prossimo futuro”.
Lo stabilimento è stato inaugurato alla presenza delle autorità indonesiane, tra le quali il Ministro dell’Industria della Repubblica di Indonesia, Agus Gumiwang Kartasasmita, e dell’Ambasciatore italiano in Indonesia, S.E. Benedetto Latteri.
Con circa 5 milioni di veicoli a due ruote venduti ogni anno e una popolazione di oltre 276 milioni di abitanti, l’Indonesia rappresenta il terzo mercato al mondo per scooter e moto dopo India e Cina, con prospettive di crescita oltre 6 milioni di veicoli venduti nei prossimi tre anni, in linea con le previsioni di crescita a doppia cifra di popolazione e pil pro-capite. Con il nuovo stabilimento di Jakarta, il Gruppo Piaggio può contare su otto poli industriali: tre in Italia, uno in India, a Baramati, altri due in Asia Pacific e a Boston.
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ATTUALITÀ
Il Gruppo Piaggio inaugura un polo produttivo in
POMPE CRIOGENICHE
Vanzetti Engineering: il fatturato cresce del 32%
I dati finanziari del 2022 confermano nuovamente il trend di crescita degli ultimi anni di Vanzetti Engineering, con un incremento del fatturato del 32% rispetto al 2021. Nello specifico, il 15% del fatturato proviene dal mercato italiano e l’85% da quelli esteri. Metà del fatturato totale dell’ultimo anno arriva dal mercato europeo, mentre nel resto del mondo si registra un notevole incremento proveniente dall’area dell’Asia Pacifica (+14%). Ad ulteriore conferma della crescita costante degli ultimi anni, Vanzetti Engineering è stata selezionata dall’Istituto Tedesco
Qualità e Finanza (Itqf), nel suo ultimo studio “I campioni della crescita”, tra le 800 PMI italiane individuate come motore della ripresa in base alla crescita media annua nel triennio 2018-2021. “Quest’anno i cambiamenti geopolitici ci hanno dato la possibilità di rivedere i nostri piani, dando spazio a strategie nuove e a mercati finora ancora inesplorati”, commenta Valeria Vanzetti Ghio, Amministratore Unico di Vanzetti Engineering. “Con la consapevolezza che la strada da percorrere sia ancora molta, sono felice che anche nel 2022 Vanzetti Engineering abbia
fortemente consolidato il proprio business navale, ma che abbia anche saputo difendere le altre aree di business. Il trend positivo è segno di come il mercato sia in attesa di nuove risposte tecnologiche immediate e sostenibili”. In generale, il portafoglio ordini del 2022 ha registrato +70% rispetto all’anno precedente. A trainare la crescita dell’ultimo anno è stato soprattutto il settore navale. Infatti, la business
unit marine è quella che ha realizzato la quota maggiore del fatturato, raddoppiato rispetto a quello dell’anno precedente. Nello specifico, c’è stato un notevole incremento della vendita di pompe criogeniche alternative ad alta pressione (VT-3) e il consolidamento di quelle a bassa pressione (serie ARTIKA) per sistemi di alimentazione per motori marini e di rifornimento navi.
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ATTUALITÀ
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PRODUTTIVITÀ ENERGETICA
Omron punta alle emissioni zero
OMRON Corporation ha aderito all’iniziativa “EP100” del Climate Group, diventando la prima impresa nipponica del settore manifatturiero nonché la quarta azienda del Paese a unirsi al progetto a cui hanno aderito oltre 120 organizzazioni che hanno adottato sistemi energetici all’avanguardia impegnandosi nella misurazione e rendicontazione dei miglioramenti nell’ambito dell’efficienza energetica.
Attraverso l’adesione all’iniziativa delle proprie divisioni Industrial Automation e Healtchare, Omron si impegna a raddoppiare la propria produttività energetica, puntando a dupli-
FASTENER FAIR ITALY
care, entro il 2040, il volume delle proprie vendite per gigawattora (GWh) rispetto ai livelli del 2016. Con il termine ‘produttività energetica’ si intende infatti un indicatore che mira a ridurre il consumo energetico e, nel contempo, a stimolare la crescita economica.
Omron sta aumentando lo sforzo a favore della creazione e conservazione di energia, impegnandosi parallelamente ad azzerare le emissioni di carbonio nei suoi 76 siti in Giappone entro il 2024, come delineato nel piano a medio termine ‘Shaping the Future Phase 1’ (Plasmare il Futuro Fase 1).
Da oltre un decennio, Omron lavora per conciliare i miglioramenti in termini di qualità e produttività con la salvaguardia dell’ambiente a livello globale nello stabilimento di Ayabe (la città di Ayabe, nella Prefettura di Kyoto) e in altre fabbriche in-house.
“Nella vision a lungo termine di Omron per i prossimi 10 anni ‘Shaping the Future 2030’, abbiamo identificato il ‘contributo al conseguimento della carbon neutrality’ tra le questioni sociali da affrontare attraverso le attività della nostra azienda”, ha dichiarato Yoshihito Yamada, presidente e CEO di Omron Corporation. “Vogliamo
promuovere la neutralità sotto il profilo delle emissioni di carbonio in tutta la nostra catena del valore, consentendo ai clienti di contenere le emissioni attraverso l’affidamento alle nostre iniziative e soluzioni”.
“Impegnandosi a migliorare l’efficienza energetica, Omron sta dimostrando ambizione e leadership in Giappone, indicando alle altre aziende della regione la via verso la riduzione delle emissioni e dei costi, e accelerando così la transizione verso un’economia resiliente ai cambiamenti climatici”, ha commentato Toby Morgan, Senior Manager di Built Environment presso Climate Group.
Si è conclusa a Fiera Milano City la terza edizione di Fastener Fair Italy 2022, il biennale appuntamento internazionale dedicato all’industria della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio.
Il mix di visitatori in fiera ha rispecchiato la diversità dei mercati nei quali opera l’industria della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio. I visitatori provengono da svariati settori industriali, tra cui prodotti in metallo (29%), distribuzione (28%), automotive (22%), costruzioni (18%) e ingegneria meccanica (13%). I principali Paesi di provenienza dei visitatori sono Italia, Germania, Turchia, Regno Unito, Francia e Spagna. La prossima edizione di Fastener Fair Italy tornerà a Milano nell’autunno 2024, dal 29 al 30 ottobre. Grandi numeri caratterizzano questo settore in continua evoluzione: secondo alcu-
ne analisi internazionali, il mercato italiano dei sistemi di fissaggio vede una crescita attesa nel quinquennio 2020-2025 del 2,3% annuo. Questo valore medio comprende tutti i sistemi di fissaggio, sia quelli legati ai settori industriali e manifatturieri, sia all’automotive, sia ad applicazioni molto specialistiche, come nel campo
aerospaziale. I dati pre-pandemia indicano come le aziende del settore dei sistemi di fissaggio abbiano avuto un incremento significativo del giro d’affari negli anni, con crescite del 6,2% nel 2018 e del 6,9% nel 2019, prima dello stop pandemico che nel 2020 ha fatto segnare un decremento del -3,4% (una diminuzione comunque contenuta se comparata con altri mercati). I dati dell’Ufficio studi di Anima Confindustria riferiti al primo semestre 2022 confermano l’export come motore trainante della meccanica italiana: +9% nel primo semestre in confronto allo stesso periodo del 2021, per un valore totale di 17,1miliardi di euro. Il principale mercato di destinazione rimane l’area UE, che fa segnare +15% e oltre 8miliardi di euro di esportazioni, mentre la crescita maggiore in termini percentuali avviene nel continente americano: +37% in America settentrionale e +17% nel Centro e Sud America.
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ATTUALITÀ
Sistemi di fissaggio: previsioni positive per i prossimi anni
Frost & Sullivan premia Stratus con il Global Product Leadership Award
Frost & Sullivan, la ben nota azienda di consulenza americana, sulla base dei risultati emersi da una sua recente analisi sul settore delle soluzioni di Edge Computing per l’Industrial Internet of Things (IIoT) ha riconosciuto a Stratus, azienda di SGH (Nasdaq: SGH), la leadership a livello mondiale per le sue soluzioni Edge semplici, autonome e protette, assegnandole il Global Product Leadership Award 2022. Le soluzioni offerte da Stratus, si
caratterizzano per l’alta disponibilità e la tolleranza ai guasti e permettono alle aziende di eseguire, in modo sicuro e da remoto, operazioni business-critical senza tempi di fermo a livello di data center e di Edge. Ciò grazie alla consolidata esperienza di Stratus nella progettazione e fornitura di tecnologie best-in-class per varie tipologie di clienti, compresi quelli che operano in ambienti industriali che richiedono dispositivi robusti e
tolleranza ai guasti per loro applicazioni mission-critical. Lo stretto e costante allineamento al variare dei bisogni delle aziende è garantito dall’integrazione nella roadmap dei prodotti di Stratus (strategie di pianificazione, sviluppo e implementazione) dei feedback ricevuti dai clienti. Tramite questi riscontri diretti, Stratus identifica e soddisfa i requisiti funzionali prioritari per l’Edge Computing. Ciò rende Stratus ztC Edge (zero-touch computing) un esempio di equilibrio tra un hardware robusto e un software ad alte prestazioni, rafforzato da oltre 40 anni di esperienza come esperto del settore.
Manifattura: investimenti in digitale e formazione grazie ai fondi PNRR
L’economia italiana continua a crescere, come confermano i dati Istat del terzo trimestre 2022, che registrano un +0,5% del PIL. Andamento positivo anche per il 66% delle imprese manifatturiere italiane e portafoglio ordini adeguato per sette aziende su dieci. La manifattura si conferma forza trainante del Paese, nonostante negli ultimi mesi instabilità politica e rincari energetici abbiano gettato un velo di incertezza sulla situazione economica italiana mettendo a dura prova industria e pmi. È quanto emerge dall’Osservatorio Mecspe di Senaf sul II quadrimestre 2022, che da anni indaga andamento e trend della manifattura in Italia, e della sua transizione digitale in ottica 4.0. Proprio in questo senso, il MISE comunica che ammonta a 2,2 miliardi di euro il totale dei bonus Transizione 4.0 finanziati dal PNRR, elargiti alle imprese
per perseguire l’obiettivo della trasformazione digitale, attraverso lo strumento del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali e per la formazione del personale.
Secondo l’Osservatorio Mecspe, cresce infatti la quota di imprenditori informati sul PNRR (57%) e di chi ha usufruito del Fondo Competenze (41%). Le principali
destinazioni d’uso degli investimenti nel digitale sono verso cybersecurity (41%), robotica collaborativa (25%), additive manufacturing (25%) e cloud computing (23%). Questi e altri aspetti centrali per lo sviluppo digitale delle imprese manifatturiere, saranno oggetto di dimostrazioni, simulazioni e dibattito con i protagonisti della filiera,
durante la prossima edizione di Mecspe, la fiera più importante in Italia dedicata alla manifattura e all’innovazione tecnologica organizzata da Senaf, in programma dal 29 al 31 marzo 2023 a BolognaFiere.
L’Osservatorio Mecspe rivela inoltre che l’aumento dei costi di materie prime ed energia ha avuto un impatto da medio ad alto sulla produttività per il 94% delle imprese. Una situazione che ne ha intaccato la fiducia in generale – calata dal 57% al 34% in un anno – e nel settore (37%). Non stupisce quindi che gli aumenti dei costi energetici siano la più grande preoccupazione per gli imprenditori del manifatturiero (49%), seguiti dalla paura per la guerra RussiaUcraina (18%), dall’aumento dei prezzi e dalla difficoltà di reperimento delle materie prime (10%) e infine dall’instabilità politica e dall’inflazione (entrambi al 5%).
La 21ª edizione di Mecspe sarà dunque il luogo ideale per il dialogo tra gli attori dell’industria e per definire possibili soluzioni e nuovi asset del settore.
PRODOTTI EDGE PER IOT
DATI DI SETTORE
19 n.1 2023 - La Subfornitura www.interprogettied.com ATTUALITÀ
Smart Production Solutions On Tour è la rassegna di incontri, da nord a sud, sui temi dell’automazione e del digitale nei distretti produttivi. Per ciascun appuntamento è previsto un focus tecnologico e applicativo definito sulle esigenze e le eccellenze della manifattura del territorio, in collaborazione con Competence Center ed Enti Territoriali. Gli incontri, che vedranno la partecipazione di ANIE Automazione, saranno inoltre aperti tramite live streaming agli studenti che ne faranno richiesta.
Il calendario:
• 31 gennaio, Museo Mille Miglia - Brescia “La fabbrica intelligente sintesi di flessibi-
L’agenda
Fornitore Offresi
9 - 11 febbraio 2023
Erba
www.fornitoreoffresi.com
Tornitura Show
16 - 18 febbraio 2023
Bergamo www.tornitura.show
Global Industrie
7 - 10 marzo 2023
Lione, Francia
www. global-industrie. com/fr/accueil
Parte il tour di SPS Italia
lità ed efficienza” Focus on: New business models, Digital Twin, AI;
• 16 febbraio, Spazio Novecento - Roma “Connessa e sicura: come trasformare una fabbrica in una Smart Factory” Focus on: Pharma 4.0, Blockchain, Edge Computing;
• 21 marzo, EcoArea Better Living Cerasolo - Rimini “Verso un’industria sostenibile, umanocentrica e resiliente” Focus on: Industry 5.0, Efficienza energetica, IoT
• 13 aprile, Start 4.0 Compe-
Fastener fair Global 21 - 23 marzo 2023
Stoccarda, Germania www.fastenerfairglobal. com
Mecspe 29 - 31 marzo 2023
Bologna www.mecspe.it
SAVE
5 aprile 2023
Bergamo www.exposave.com/ bergamo/evento.asp
tence Center - Genova “Automazione, digitale e robotica al servizio della manifattura e della società” Focus on: 5G, robotica avanzata, circular manufacturing;
• 4 maggio, Spazio Murat
- Bari “Le nuove frontiere della manifattura connessa e integrata” Focus on: Skills in manufacturing, Additive manufacturing, AR/VR.
A Parma, dal 23 al 25 maggio 2023, con sei padiglioni SPS Italia si ripresenta come punto di riferimento per scoprire le
Hannover Messe
17 - 21 aprile 2023
Hannover, Germania https://www. hannovermesse.de/en
Interzum 9 - 12 maggio 2023
Colonia, Germania www.interzum.com/en/ trade-fair/interzum-2023
Lamiera 10 - 13 maggio 2023
Milano www.lamiera.net/it/ homepage
tecnologie abilitanti per la fabbrica, conoscere i nuovi trend, confrontarsi sulla trasformazione green e digitale del manifatturiero.
Alle 3 aree tematiche già consolidate se ne aggiunge una nuova, che vuole offrire al visitatore un percorso dimostrativo sulle soluzioni più innovative e sostenibili. Un percorso che consentirà al visitatore di soffermarsi sui temi della sostenibilità, circolarità e flessibilità. L’area “Sustainable Innovation” valorizzerà il ruolo delle smart production solutions con le tre principali accezioni: automazione al centro della sostenibilità; digitale come tecnologia a supporto della sostenibilità; tecnologie emergenti per la sostenibilità. Tra i progetti collaterali “She SPS Italia”, la community di professioniste che unisce e racconta storie e promuove la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile; il programma Educational che coinvolge università, aziende, studenti, professori e istituti tecnici da tutta l’Italia con programmi mirati e attività in fiera.
SPS 23 - 25 maggio 2023
Parma
www.spsitalia.it/it/percheesporre-a-sps-italia
Mecfor 23 - 25 maggio 2023
Parma www.mecforparma.it
EuroBLECH
25 - 28 ottobre 2023
Hannover, Germania www.euroblech.com
20 www.interprogettied.com La Subfornitura - n.1 2023 APPUNTAMENTI
DA GENNAIO A MAGGIO 2023
Non si arresta la crescita dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che, dopo un 2021 positivo, chiude il 2022 con incrementi a doppia cifra per quasi tutti i principali indicatori economici e si attende un 2023 favorevole, sebbene con tassi di crescita più contenuti. Questo, in sintesi, quanto illustrato da Barbara Colombo, presidente UCIMUSistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno. Come emerge dai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UcimuSistemi per produrre, nel 2022, la produzione si è attestata a 7.255 milioni di euro, segnando un incremento del 14,6% rispetto all’anno precedente.
Il risultato è stato determinato dall’ottimo andamento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno cresciute, del 27%, a 3.980 milioni di euro, e dal positivo riscontro delle esportazioni che si sono attestate a 3.275 milioni di euro, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente.
2023: attesa un’ulteriore crescita
La domanda italiana di macchine utensili, robot e automazione è risultata – anche nel 2022, così come era accaduto l’anno precedente – decisamente vivace. Con un incremento del 31,3%, il consumo domestico è cresciuto a 6.575 milioni di euro, trainando non solo le consegne dei costruttori italiani ma anche l’import (2.595 milioni di euro, +38,5%).
Il dato di import/consumo cresce di un circa 2 punti percentuali a 39,5%, restando comunque sotto la “soglia di attenzione” del 40%.
IL FRONTE ESTERO
Secondo l’elaborazione Ucimu sui dati ISTAT, nel periodo gennaioagosto 2022 (ultimo dato disponibile), i principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di settore sono
risultati: Stati Uniti (281 milioni di euro, +24,7%), Germania (199 milioni, -15,6%); Cina (122 milioni, -3,5%), Polonia (111 milioni +4,7%), Francia (105 milioni, +9,1%). Il dato di export/produzione si riduce di circa 5 punti percentuali attestandosi a 45,1%. Nonostante i fattori di incertezza che agitano il contesto, il trend positivo proseguirà anche per il 2023. In particolare, secondo le previsioni elaborate dal Centro Studi Ucimu, nel 2023, la produzione crescerà a 7.565 milioni (+4,3% rispetto al 2022), in virtù dell’incremento registrato dalle esportazioni, che si attesteranno a 3.375 milioni di euro (+3,1%), e dalle consegne dei costruttori sul mercato interno, che sono attese in crescita del 5,3% a 4.190 milioni di euro.
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DATI DI SETTORE
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Il 2022 ha segnato nuovi record per i costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. A confermarlo soni i dati UCIMU che annunciano per il 2023 una crescita produttiva del 4,3%, anche in virtù dell’incremento delle esportazioni.
MACCHINE UTENSILI
Secondo le previsioni, il carnet ordini dei costruttori italiani nei primi nove mesi del 2023 risulta pari a 8,1 mesi di produzione assicurata. Il valore più alto registrato negli ultimi 30 anni.
Anche il consumo continuerà a crescere attestandosi a 6.820 milioni di euro, pari al 3,7% in più rispetto al 2022. Sebbene in misura minore rispetto alle consegne dei costruttori, anche le importazioni beneficeranno della vivacità della domanda interna segnando un incremento dell’1,3% che ne porterà il valore a 2.630 milioni di euro. Il dato di export/produzione scenderà ancora fermandosi al 44,6%. La conferma che nel 2023 proseguirà la crescita registrata nel 2022, così come evidenziato dalle previsioni, arriva anche dall’analisi del carnet ordini dei costruttori italiani che nei primi nove mesi dell’anno (ultimo dato disponibile) risulta pari a 8,1 mesi di produzione assicurata, il valore più alto registrato negli ultimi 30 anni.
I PROSSIMI PASSI
“Nonostante i problemi di contesto, quali difficoltà di reperimento di materie prime, componenti elettriche e elettroniche e caro energia, il 2022 ha segnato nuovi record per i costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione che hanno raggiunto risultati mai toccati prima per quasi tutti gli indicatori economici”, spiega Barbara Colombo, presidente Ucimu.
“In particolare emerge chiaramente la vivacità della domanda interna
sostenuta dagli incentivi 4.0 che, nel 2022, presentano ancora aliquote decisamente elevate (credito di imposta pari al 40% del valore dell’investimento) per poi, se non si interverrà con correttivi, ridursi al 20% già a partire dal 2023”.
“La grande mole di investimenti in sistemi di produzione di ultima generazione che è stata attivata in questi anni, e in particolare in questo biennio post-2020, dimostra la validità dei provvedimenti messi in atto dalle nostre autorità di governo. Per questo – ha continuato Barbara Colombo – chiediamo che le misure di incentivo alla sostituzione di macchinari obsoleti e alla digitalizzazione degli impianti produttivi divengano strutturali perché l’innovazione digitale e non, è un processo continuo.
“In materia di internazionalizzazione – ha proseguito Barbara Colombo – i nostri dati ci dicono che le imprese italiane riescono a operare in modo soddisfacente su alcuni mercati, primo fra tutti quello degli Stati Uniti così come in alcuni paesi europei, quali Francia e Polonia. Meno positivi sono i riscontri rac-
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Barbara Colombo, Presidente Ucimu-Sistemi per produrre
colti in Germania e in Cina, mercati comunque importantissimi. Al di là delle problematiche legate ai singoli paesi, occorre comunque potenziare l’attività delle nostre imprese oltreconfine perché è all’estero che troviamo le opportunità di business più interessanti e perché il mercato italiano non può reggere ancora a lungo i tassi di crescita a cui ci ha abituato negli ultimi anni”. “Alla luce di ciò siamo favorevoli ai fondi a supporto delle attività per l’internazionalizzazione delle nostre aziende. In particolare, penso alle risorse per garantire l’incoming di operatori esteri alle fiere internazionali di settore che si svolgono in Italia, e che riguardano le iniziative organizzate con ICE-Agenzia e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; così come penso agli incentivi previsti da SIMEST per la partecipazione delle aziende italiane alle manifestazioni di caratura internazionale, che si svolgono in Italia e all’estero. E, in generale – ha concluso la Presidente di Ucimu – sempre nell’ambito della riapertura del Fondo 394, chiediamo siano previste risorse, non solo per le PMI ma anche per
Nel corso del 2022 Ucimu ha sviluppato un articolato piano di iniziative dedicate al tema della sostenibilità che è culminato nella realizzazione del primo Bilancio di Sostenibilità di settore
le Mid Cap che agiscono da traino della filiera per finanziamento a fondo perduto e a tasso agevolato, delle attività di internazionalizzazione quali, per esempio, l’apertura di sedi e filiali e la creazione di reti di imprese all’estero così come i progetti di sviluppo in materia di transizione ecologica e digitale”.
UN APPROCCIO ESG
Tra i vari successi, nel corso del 2022 Ucimu-Sistemi per produrre attraverso Fondazione Ucimu, ha anche sviluppato un articolato piano
di iniziative dedicate al tema della sostenibilità che – avviato con un corso di formazione ad hoc riservato alle imprese associate e proseguito con la definizione di un modello di valutazione della sostenibilità aziendale per le stesse imprese ucimiste – è culminato nella realizzazione del primo Bilancio di Sostenibilità di settore. Nello svolgimento di queste attività, l’associazione ha potuto contare sul supporto di ALTIS, Alta Scuola dell’Università del Sacro Cuore di Milano.
Realizzato da Ucimu con il contributo delle aziende associate, il Report di Sostenibilità di settore è il primo importante traguardo che Ucimu raggiunge dopo un articolato percorso avviato già da parecchi anni sotto la guida attenta del vertice associativo.
Per la redazione di questo primo report, relativo al 2021, il Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu ha condotto una attenta e puntale ricognizione delle attività svolte da tutte le aree dell’associazione e di quelle messe in atto dalle imprese associate che hanno partecipato al questionario. Il Primo Bilancio di Sostenibilità del settore sarà presentato in questi primi mesi del 2023, con l’obiettivo di presentare a tutti gli stakeholder lo stato dell’arte del settore rispetto all’adozione dei criteri ESG.
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MACCHINE UTENSILI
POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00 ANNO XXXIII N.4 SETTEMBRE 2022 www.interprogettied.com RIVISTA DELLE SISTEMI PER PRODURRE Il mercato degli enzimi per l’industria alimentare Migliorare resa e qualità del grano con l’intelligenza artificiale Le macchine per il packaging rallentano dopo l’anno record 00_00_COVER_TA_04-2022.indd 1 17/10/22 08:57 “Accompagniamo con competenza globale e sensibilità locale nostri partner verso scelte innovative, per formulare il futuro con ingredienti e soluzioni affidabili e sostenibili”. VIA MEDARDO ROSSO, 8 20159 MILANO WWW.FARAVELLI.IT PHARMA@FARAVELLI.IT #FaravelliPharmaDivision BEHIND GREAT RAW MATERIALS SATISFACTION ARE ALWAYS GREAT ICF 230x192.indd INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA RIVISTA DELL’ icf ANNOXIII NUMERO5 NOVEMBRE/DICEMBRE2022 www.interprogettied.com POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE 70% LO/MI - COSTO COPIA €10,00 ATTUALITÀ Industria chimica: un motore essenziale per l’economia italiana MACCHINE L’intelligenza del processo asettico APPROFONDIMENTI La versione finale dell’Annex 1 alle GMP _I_IV_COVER 5-2022.indd ANNO XI - NUMERO 3 SETTEMBRE/OTTOBRE 2022 www.interprogettied.com ATTUALITÀ La plastica USA cavalca le onde dell’incertezza APPUNTAMENTI In Germania vanno in scena automazione e stampa 3D RICICLO Le miniere urbane dell’Italia plastic a la OGGI DOMANI e Costruiamo insieme una nuova storia di sostenibilità. www.radicigroup.com POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA 8,00 00_00_COVER 03-2022.qxp_Layout 1 27/09/22 15:16 Pagina Bimestrale - anno XIII - n°6 novembre/dicembre 2022 www.interprogettied.com la ubfornitura POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POSTALE • 70% L0/MI • COSTO COPIA € 8,00 44 ROBOTICA Un anno da record per robot 34 SICUREZZA L’abbigliamento che protegge anche chi non lo indossa 18 ATTUALITÀ La materia prima del rinnovamento 00_00 COVER SUB_6-2022.indd 1 19/12/22 16:40 Abbonati alle nostre riviste Visita la pagina web: www.interprogettied.com/abbonamenti L’informazione tecnica per crescere nel tuo business. Via Statale 39 - 23888 La Valletta Brianza (LC) Tel./fax +39 039 5153705 vendite@interprogettied.com - www.interprogettied.com
La manifattura europea ha subito i danni portati dal rallentamento delle economie mondiali. Secondo i relatori intervenuti all’assemblea di Cecimo l’obiettivo del 2023 deve essere quello di investire ancora di più nelle competenze tecnologiche, nell’analisi dei dati e nell’intelligenza artificiale.
Dialogo tra imprese e istituzioni per accelerare la transizione europea
Durante la sua Assemblea Generale, CECIMO – l’Associazione Europea delle industrie delle macchine utensili e delle relative tecnologie di produzione – ha dichiarato un fatturato per il 2022 di quasi 25 miliardi di euro, con un aumento del 10% rispetto al 2021. Tuttavia, con il rallentamento delle economie mondiali e la minore fiducia dei consumatori e delle imprese, sono previsti sviluppi meno ottimistici della domanda globale nel prossimo futuro. Per quanto riguarda le politiche, l’Assemblea Generale ha discusso l’adozione di tecnologie produttive avanzate per migliorare la competitività economica e rendere l’industria digitale, verde e resiliente.
SITUAZIONE ECONOMICA E PROSPETTIVE
Considerati i tempi difficili che il settore manifatturiero europeo sta attraversando, Cecimo si aspetta una crescita positiva riguardo i dati del 2022 da poco concluso. Mentre i produttori europei stanno ancora
sperimentando problemi di approvvigionamento a causa delle conseguenze della pandemia COVID19, della guerra russo-ucraina che ha portato con sé nuove sfide di approvvigionamento, un’inflazione persistente e una grave crisi energetica in Europa. Poiché le banche centrali adottano politiche monetarie restrittive per ridurre l’inflazione, i produttori si trovano di fronte a minori opportunità di finanziamento. Inoltre, se queste misure rimarranno in vigore, potrebbero avere un impatto negativo maggiore sul percorso degli investimenti a livello globale.
Tenendo presente che la crisi energetica sta colpendo soprattutto i produttori europei, mantenere le industrie italiane competitive sulla scena globale sta diventando una sfida urgente.
Per quanto riguarda gli ultimi dati Cecimo, dopo un aumento dell’11,5% nel 2021, le ultime stime sulla produzione di MT (machine tool) hanno confermato una continua ripresa del settore nel 2022. Le nuove previsioni hanno infatti calcolato che la produzione di MT Cecimo aumenterà ulteriormente di circa il 10% nel 2022 e raggiungerà quasi 25 miliardi di euro. Nei prossimi dati sul 2022 si stima un livello di produzione di MT aumentato del 12% circa, rispetto al 2021.
Secondo le ultime previsioni di Oxford Economics, nel 2022 si prevede inoltre una forte crescita del consumo di MT tra i Paesi Cecimo, pari a circa il 17%, per poi rallentare a circa il 6,6% nel 2023. Dopo una forte ripresa nel 2021, il consumo globale di MT
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DIGITALIZZAZIONE
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MACCHINE UTENSILI
Questioni come le sfide geopolitiche e la crisi energetica sono state al centro della conferenza del Cecimo Fall Meetings 2022, ma i relatori hanno anche sottolineato le opportunità che la transizione verde e digitale può portare al settore
dovrebbe registrare una crescita leggermente più lenta, pari a circa il 7% nel 2022.
In termini di dati commerciali, vista la ripresa degli ordini esteri, è attesa dai prossimi dati, una crescita delle esportazioni di MT con una crescita del 10% circa nel 2022. Dall’altro lato, in linea con le forti aspettative di crescita del consumo di MT in Europa, le importazioni di MT dovrebbero aumentare un po’ più velocemente, circa il 14,5% nel 2022. La bilancia commerciale totale dovrebbe quindi raggiungere un surplus di circa 7,8 miliardi di euro quest’anno.
Mentre l’indice degli ordini totali Cecimo ha raggiunto un massimo storico nel primo periodo del 2022, i due trimestri successivi hanno registrato due periodi di calo trimestrale. Tuttavia, è importante notare che
l’indice degli ordini totali Cecimo è rimasto al di sopra dei livelli del 2021 nel terzo trimestre del 2022.
LA TRASFORMAZIONE
DIGITALE NELL’UE
Lo stato del settore manifatturiero è in continua evoluzione a causa della volatilità del panorama globale, economico e politico. Data la complessità della situazione attuale, la definizione di politiche efficaci ha assunto un’importanza ancora maggiore. La conferenza del Cecimo Fall Meetings 2022 si è concentrata sulla produzione avanzata e ha riunito gli operatori del settore e i responsabili politici per discutere del futuro dell’industria e della sua competitività. Questioni come le sfide geopolitiche e la crisi energetica sono state al centro della discussione ma l’ottimismo ha prevalso, in quanto i relatori
hanno sottolineato le opportunità che la transizione verde e digitale può portare al settore. La conferenza ha affrontato inoltre l’importanza di investire nelle competenze tecnologiche, nell’analisi dei dati e nell’intelligenza artificiale come motori chiave per la produzione intelligente e la prosperità economica dell’UE.
“L’adozione di tecnologie manifatturiere avanzate aiuterà l’industria europea a diventare più competitiva, digitale, verde e resiliente”, ha commentato Kerstin Jorna, direttore generale del Mercato Interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI della Commissione europea. “La Commissione sta lavorando a stretto contatto con l’industria per rafforzare gli argomenti commerciali a favore di questo obiettivo”.
“La condivisione dei dati, la sicurezza informatica, gli standard e l’intelligenza artificiale saranno i fattori chiave della nuova era industriale”
“Una forte e duratura competitività europea nel settore manifatturiero avanzato sarà raggiunta solo quando avremo un quadro normativo coerente, proporzionato e snello”, ha spiegato Martynas Barysas, direttore del Dipartimento Mercato Interno di BusinessEurope. “La condivisione dei dati, la sicurezza informatica, gli standard e l’intelligenza artificiale saranno i fattori chiave della nuova era industriale. Tuttavia, le imprese si trovano di fronte a iniziative legali complesse, che per il momento generano maggiore confusione, anziché offrire un orizzonte chiaro per il settore”.
“Il raggiungimento della transizione verde e digitale sarà possibile solo se tutti gli attori dell’industria manifatturiera e le istituzioni politiche dialogheranno tra loro, conosceranno tutte le sfide e le opportunità e collaboreranno per realizzare il cambiamento e rafforzare i punti di forza dell’industria manifatturiera europea”, ha aggiunto Klaus Beetz, CEO di EIT Manufacturing.
Con una forte leadership e investimenti nell’innovazione, il settore manifatturiero europeo può uscire dall’attuale crisi in una posizione di forza a livello globale.
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Martynas Barysas (Dipartimento Mercato Interno di BusinessEurope):
TRASMISSIONE DI POTENZA
Il componente su misura
Mayr è un’azienda conosciuta per la sua vasta gamma di soluzioni per la trasmissione di potenza e il controllo del movimento: limitatori di coppia, giunti di trasmissione e freni di sicurezza di questo produttore trovano impiego in un grande numero di industrie in tutto il mondo.
La gamma di prodotti è ampia, come le innumerevoli applicazioni alle quali possono servire: uno dei compiti che si prefiggono i tecnici dell’azienda è di permettere ai clienti di identificare all’interno di questa vasta offerta il componente ideale per il loro processo produttivo.
UN PROCESSO RAPIDO
Come procedono i consulenti Mayr per aiutare i clienti in questa selezione? Uno strumento messo a disposizione da Mayr, particolarmente apprezzato dai progettisti per la sua praticità e velocità di utilizzo, è il configuratore. Nella maggioranza dei casi, quando il settore industriale in esame è ben conosciuto dai tecnici Mayr, il cliente ha chiare le caratteristiche del macchinario nel quale dovrà inserire il componente e l’applicazione è standardizzata, i tecnici suggeriscono all’utente di avvalersi del configuratore, supportandolo nel suo utilizzo. I clienti più
esperti potranno utilizzarlo anche in autonomia, arrivando con pochi semplici passaggi a determinare esattamente qual è la soluzione più adatta per il loro progetto. Una volta identificato il componente Mayr più idoneo, il configuratore permette di scaricare disegni in 2D e 3D del prodotto inserendolo direttamente nel software di progettazione utilizzato dal cliente, visualizzandolo così nel dettaglio nel contesto dell’impianto e ottenendo conferma della validità della scelta.
Nel caso in cui il settore o il campo di applicazione siano più inconsueti, i tecnici si adoperano per comprendere meglio le esigenze del cliente, procurandosi maggiori informazioni riguardo al progetto: innanzitutto si tratterà di capire quale applicazione ha in mente il cliente e di conseguenza verso quale famiglia di prodotti Mayr ha
pensato di orientarsi. Potrà essere utile un layout dell’applicazione e una descrizione delle sue caratteristiche tecniche; questi ragguagli permetteranno ai tecnici Mayr di fornire un supporto tecnico e commerciale, scegliendo il componente ideale sulla base di quello che il cliente dovrà produrre, delle specifiche qualitative richieste e della redditività attesa del prodotto. Per quanto il catalogo Mayr sia ampio, è possibile che non comprenda la soluzione desiderata. È però probabile che il componente ideale assomigli abbastanza a un prodotto di serie; in questo caso, customizzare il prodotto partendo da una base già esistente per i tecnici Mayr sarà piuttosto semplice.
SOLUZIONI PER OGNI ESIGENZA
In determinati casi il componente ideale può sembrare piuttosto
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Mayr fornisce un concreto supporto al cliente in fase di pre-vendita per aiutarlo a scegliere la soluzione giusta fra quelle a catalogo e, qualora non fosse già disponibile, per realizzarne una ad hoc.
PROGETTAZIONE MECCANICA
dissimile dalle alternative a cata logo, ma questo non è certo un ostacolo insuperabile per i tecnici Mayr: avere alle spalle una Casa madre con 125 anni di esperienza anche in questo caso comporta dei vantaggi. Il reparto di ricerca e svi luppo della sede centrale dispone di un ampio data base, dove sono conservati i progetti delle applica zioni ad hoc realizzate in passato: i tecnici, con una forte esperienza in tutti i settori applicativi, sanno bene dove cercare per trovare un progetto facilmente adattabile alle nuove esigenze.
Nel caso in cui l’esigenza sia tal mente innovativa da non essere mai stata affrontata prima, il dipar timento tecnico Mayr è comunque in grado di iniziare una progettazio ne da zero. L’idea del componente viene proposta al cliente in modo che possa comprendere tempi e costi di realizzazione e verificare la fattibilità, economica oltre che tecnica, del progetto. Una volta raggiunto l’accordo, si parte con il disegno tecnico, si realizza un prototipo e lo si sottopone a vari test – di durata, carico, temperatura e quant’altro sia necessario, in base all’applicazione finale – per
verificare se risponde a requisiti e standard richiesti.
Una volta superati i test, i prototipi sono consegnati al cliente che li prova al suo interno o sul campo, verificando la corrispondenza con le esigenze del suo processo produttivo; qualora si riveli necessario,
Una volta identificato il componente Mayr più idoneo, il configuratore permette di scaricare disegni in 2D e 3D del prodotto inserendolo direttamente nel software di progettazione utilizzato dal cliente
i tecnici Mayr possono successivamente procedere con gli aggiustamenti finali per raggiungere una perfetta conformità con le richieste e passare alla produzione in serie. Recenti esempi di componenti creati ad hoc per specifiche esigenze comprendono freni per veicoli a guida autonoma (AGV) in grado di funzionare a temperature estreme e in spazi particolarmente ristretti; la scelta dei materiali e l’accuratezza della progettazione hanno permesso di ottenere soluzioni perfettamente rispondenti alle richieste del cliente.
VELOCITÀ E PUNTUALITÀ
L’ampio e organizzato magazzino di Mayr Italia permette di evadere circa il 70% degli ordini con immediatezza e consegnare il prodotto tramite corriere nell’arco di uno o due giorni lavorativi; se il prodotto non è subito disponibile in Italia ma è presente nel magazzino della Casa madre, regolari arrivi settimanali assicurano che il tempo di consegna anche per la stragrande maggioranza degli altri casi non superi i cinque o sei giorni lavorativi.
Attese più lunghe si rendono necessarie solo per ordinativi molto particolari, come prodotti che richiedano forature su misura, assemblaggio o altri interventi speciali, ma i tecnici e i commerciali Mayr si adoperano affinché anche le più complesse realizzazioni su misura siano sempre completate in tempi compatibili con le esigenze del processo produttivo dei clienti.
I corrieri utilizzati da Mayr mettono a disposizione un servizio di tracking online per seguire le consegne dei componenti, mentre l’azienda resta naturalmente a disposizione per fornire informazioni, rispondendo sempre con solerzia a telefonate o mail: anche sotto questo aspetto Mayr si conferma sempre un partner affidabile.
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La sede centrale di Mayr a Mauerstetten, in Germania
MECCANICA
Big Kaiser, esperto nella realizzazione di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche di elevata qualità e precisione, presenta NRA Holder, un portautensile regolabile che riduce il runout. In una tipica lavorazione di alesatura o foratura, NRA Holder può diminuire il runout dell’85%, passando da 20µm a soli 3µm.
La precisione di concentricità della linea mandrino diminuisce con il passare del tempo. Le classiche lavorazioni di alesatura e foratura sono influenzate negativamente da questo parametro, riducendo la durata degli utensili. NRA Holder supera questi problemi, permettendo di regolare il runout migliorando le lavorazioni di precisione. Questo lo rende ottimo per le macchine che tendono a perdere di precisione con l’utilizzo intensivo. La riduzione del runout dei mandrini estende la durata degli utensili, permette di utilizzare più a lungo le macchine e di rinviare costosi
LAVORAZIONE DEI METALLI
interventi di manutenzione o sostituzione.
NRA Holder garantisce inoltre una migliore cilindricità dei fori e diametri più precisi, oltre a una migliore rugosità superficiale.
“I vantaggi del nuovo NRA Holder sono a 360 gradi, sia dal punto di vista economico che della sostenibilità, poiché
permette di posporre costosi servizi e di rinviare gli investimenti in nuove macchine”, dichiara Giampaolo Roccatello, Chief Sales & Marketing Officer Europe di Big Kaiser. “NRA Holder è una soluzione particolarmente interessante per tutte le officine meccaniche piccole e medie che fanno lavorazioni di alesatura e foratura anche profonda, e che hanno problemi di precisione a causa dell’usura dei mandrini e delle macchine più obsolete”.
NRA Holder si presenta con un design semplice ed è disponibile nella versione New Baby Chuck e Hi-Power Milling Chuck di Big Kaiser. Con il mandrino New Baby Chuck offre un serraggio da ø0,5 mm a ø20 mm, mentre il mandrino Hi-Power supporta il serraggio da ø20 mm a ø32 mm. Con entrambe le versioni, il massimo runout raggiungibile all’estremità dell’utensile è di circa 2 µm o inferiore.
La barra alesatrice Garant Master Mute adatta il proprio comportamento di smorzamento in tempo reale in base alle condizioni di lavorazione, e barena con precisione anche fori profondi in componenti difficili da raggiungere. Si ottengono così superfici di alta qualità e un significativo aumento della produttività perché profondità di taglio, velocità di taglio e avanzamento non devono essere ridotti. Garant Master Mute dispone di un nuovo sistema di smorzamento, non deve essere calibrato e ora è disponibile anche per lunghezze fino a 15xD. L’utensile può essere montato su teste di taglio intercambiabili GL, QC e DM.
I componenti stanno diventando sempre più complessi, i fori sempre più profondi e i materiali sempre più
ostici da lavorare. Allo stesso tempo, cresce la richiesta di tolleranze e qualità delle superfici. Per soddisfare questi requisiti, Hoffmann Group ha sviluppato la barra alesatrice antivibrazioni Garant Master Mute con un nuovo meccanismo di smorzamento progettato per reagire in tempo reale alle influenze esterne. Durante la lavorazione, esso neutralizza le vibrazioni naturali della barra alesatrice risuonando a una frequenza corrispondente. In questo modo, Garant Master Mute è particolarmente facile da usare e molto affidabile. Non solo, il sistema di ammortizzazione non ha bisogno di manutenzione, è già preimpostato e non deve essere regolato. Garant Master Mute può quindi essere utilizzato immediatamente
senza bisogno di taratura. I test hanno dimostrato inoltre che con Garant Master Mute è possibile ottenere una superficie di qualità superiore rispetto a sistemi analoghi. Garant Master Mute offre una tecnologia innovativa per una produttività ancora maggiore nella lavorazione dei metalli. La famiglia di prodotti Garant Master è, del resto, stata lanciata dal Gruppo Hoffmann nel 2015 con l’obiettivo di rendere ancora più produttive le lavorazioni ad alte prestazioni con utensili particolarmente potenti e sicuri per il processo. Da allora, la linea è stata costantemente ampliata e ora offre moderni strumenti ad alte prestazioni per ogni applicazione.
UTENSILI
Portautensile regolabile per ridurre il runout dell’85%
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La barra alesatrice che assorbe le vibrazioni in tempo reale
SISTEMI DI TENUTA
Guarnizioni stampate e tornite per il settore aerospace e difesa
CAAST, fondata nel 1998, trasformatasi in Spa nel 2020 e specializzata nella realizzazione di sistemi di tenuta personalizzati, ha partecipato ad Aeromart 2022 rafforzando così la sua presenza sui mercati internazionali, grazie ai suoi sistemi di tenuta particolari, speciali e soprattutto customizzati per soddisfare le condizioni d’impiego più critiche. Caast nel 2006 ha ottenuto la certificazione ISO9001 che attesta la qualità dell’azienda e dei suoi processi lavorativi e nel 2017 la ISO9100 indispensabile per operare in ambito aerospace. La società è infatti in grado di assicurare materiali per elevate prestazioni, producendo e all’occorrenza progettando guarnizioni realizzate in unico pezzo che arrivano a superare i tre metri o anche senza limiti di dimensioni per alcune tecnologie produttive.
Per l’ambito applicativo aerospaziale Caast ha svi -
luppato una mescola particolare la “E383” studiata appositamente per garantire alte prestazioni a bassissime temperature (-50°C) in un ambiente a contatto con gas refrigeranti (freon) garantendo così un notevole aumento della vita del sistema di refrigerazione. Questo risultato è stato raggiunto grazie ad un’attività di ricerca e sviluppo sui polimeri, in questo caso specifico nella reticolazione polimerica (cross linking) di un EPDM e ad un corretto dimensionamento del particolare finito in grado di garantire la tenuta nelle condizioni di impiego nelle quali il particolare andrà a lavorare. “La passione e l’esperienza dell’azienda si concentrano sulla ricerca tecnica e sullo sviluppo di nuove applicazioni per far avanzare il limite di ciò che oggi è considerato standard nel mercato”, ha spiegato Lorenzo De Lorenzi, Sales e Marketing Director Caast.
La gamma di cuscinetti in triboplastica rigranulata
Nella sede centrale di Colonia (Germania), igus – lo specialista delle motion plastics – sviluppa e testa materie plastiche ad alte prestazioni, ottimizzate dal punto di vista tribologico, per applicazioni in movimento: cuscinetti, supporti e manicotti, cuscinetti a sfere, snodi sferici, catene portacavi, cavi, materiali per la stampa 3D e prodotti per la robotica low-cost sviluppati a partire da materie prime plastiche. I vantaggi dei tribo-polimeri sono evidenti: sono leggeri e non necessitano di ulteriore lubrificazione per tutta la loro durata d’esercizio. La tecnologia dei cuscinetti autolubrificanti iglidur può contribuire a ridurre questo inquinamento, aumentando al contempo la durata d’esercizio dell’applicazione. Con la gamma di cuscinetti in materiali ECO, igus interviene ancora prima nel ciclo del prodotto e utilizza il rigranulato per produrre nuovi cuscinetti. I materiali di questa nuova serie sono composti dal 97 al 100% da rigranulati iglidur. A tal fine, vengono impiegate le materozze: uno scarto del processo di stampaggio a iniezione. La nuova gamma di cuscinetti comprende quattro materiali che si possono prestare alle più svariate applicazioni: iglidur ECO H è particolarmente resistente alle temperature e agli agenti chimici e può pertanto essere utilizzato in ambienti altamente corrosivi ed estremamente caldi. iglidur ECO P presenta un’elevata resistenza meccanica con ridotto assorbimento di umidità ed è quindi ideale per l’uso in esterno. Il materiale iglidur ECO A180, invece, è economico e risulta un’ottima scelta in tutte quelle applicazioni dove il fattore costo è determinante, mentre iglidur ECO G è estremamente robusto e versatile. Così come l’intera gamma dei cuscinetti iglidur, anche i materiali ECO sono autolubrificanti e la loro durata d’esercizio può essere calcolata online. La nuova serie ECO e gli altri 58 materiali iglidur continuano a mettere in evidenza la propria resistenza all’abrasione e all’usura in oltre 15.000 test tribologici ogni anno. Minore abrasione significa meno inquinamento da microplastica oltre a maggiore durata d’esercizio. Non serve più sostituire così di frequente singoli componenti o l’intero sistema.
PER APPLICAZIONI IN MOVIMENTO
COMPONENTI www.interprogettied.com 31 n.1 2023 - La Subfornitura
EFFICIENZA ENERGETICA
Cuscinetti evoluti per ottimizzare i consumi
Il consumo di corrente dei motori installati su macchinari rappresenta il 40-50% dei consumi elettrici mondiali, facendo di questi dispositivi essenziali per l’industria un obiettivo primario delle politiche di riduzione dei consumi. Partendo da questa considerazione, il mercato sta assistendo a una proliferazione di motori industriali che vantano una maggiore efficienza energetica. Anche i motori con inverter più recenti aiutano a ridurre i consumi, regolando la velocità di rotazione in base alle condizioni operative. Inoltre, cresce la domanda di servomotori di nuova generazione, tipicamente utilizzati sui robot industriali in quanto capaci di ruotare in entrambe le direzioni per garantire posizionamenti accurati. Queste tre tipologie di motori (ad alta efficienza, con inverter e servomotori) fanno tutti affidamento
su un componente che contribuisce a massimizzare le prestazioni e ridurre i consumi energetici: il cuscinetto.
elettricità, pertanto la loro riduzione avrebbe un impatto significativo.
Cuscinetti di NSK con rivestimento ceramico e trattamento anticorrosione elettronica per motori con inverter
In tutto il mondo, le iniziative atte a ridurre i consumi energetici hanno portato a leggi e regolamenti che richiedono di aumentare l’efficienza dei motori. La perdita di energia di un motore è data da tre fattori: perdite di calore nell’alloggiamento (dissipazione di calore nella sede in ferro), perdite elettriche (dissipazione di calore dall’avvolgimento di rame) e perdite meccaniche (dovute a rotazione dei cuscinetti, ad esempio). Le perdite meccaniche possono essere limitate all’1% dei consumi di potenza del motore, ma rappresentano comunque lo 0,40,5% del fabbisogno mondiale di
CUSCINETTI A BASSO ATTRITO PER MOTORI AD ALTA EFFICIENZA
NSK ha valutato in modo approfondito le perdite meccaniche dei cuscinetti utilizzando motori ad alta efficienza in condizioni operative reali. L’azienda ha cercato di individuare potenziali margini di riduzione dei consumi sviluppando un metodo di test che consente di valutare direttamente le perdite meccaniche nei cuscinetti. I risultati di questi test vengono poi convogliati nel programma di NSK per lo sviluppo di cuscinetti per motori ad alta efficienza. Ad esempio, l’analisi di un motore ad alta efficienza a due poli con
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Le perdite meccaniche sono uno dei fattori principali di perdita di potenza di un motore. Così NSK ha sviluppato dei cuscinetti che le riducono, ottimizzando consumi e prestazioni.
COMPONENTI
una velocità di esercizio di 3.000 giri/min ha evidenziato come la causa dell’80% circa delle perdite meccaniche fosse la resistenza del lubrificante, in particolare la resistenza al taglio e all’agitazione del grasso presente fra le parti del cuscinetto. NSK ha quindi avviato un progetto per ottimizzare il tipo e la quantità di grasso, oltre alla forma della gabbia del cuscinetto. Test successivi hanno dimostrato che, ottimizzando la quantità di lubrificante, le perdite meccaniche si riducono del 60% rispetto ai cuscinetti tradizionali. Un altro aspetto degno di nota è che la riduzione del contenuto di gras-
so nei cuscinetti tradizionali tende a lacerare il velo d’olio e ad accorciare la durata del grasso prima del grippaggio. I cuscinetti a basso attrito sviluppati da NSK utilizzano invece uno speciale grasso che, nelle prove effettuate, ha dimostrato di aumentare di oltre 2,7 volte la durata del cuscinetto stesso.
CUSCINETTI PER MOTORI CON INVERTER
Alcuni cuscinetti per motori di piccole/medie dimensioni sono dotati di corpi volventi in ceramica che non consentono il passaggio di corrente così da tagliare il passaggio di corrente attraverso il cuscinetto; purtroppo, questa soluzione non è applicabile a tutte le taglie di cuscinetti, soprattutto dove più necessario, per inverter di taglie mediograndi, questa soluzione è economicamente non applicabile. Per porre rimedio a questo problema, NSK ha sviluppato un cuscinetto con rivestimento ceramico anticorrosione elettrica, specificamente desinato ai motori con inverter, sul quale l’azienda applica un rivestimento ceramico spray sull’anello esterno. Questo cuscinetto offre un ottimo iso-
Perdite meccaniche delle gabbie in diversi materiali montate su cuscinetti a sfere con bassa coppia di NSK per motori ad alta efficienza
lamento elettrico, dieci volte maggiore rispetto ai cuscinetti con rivestimento ceramico generici, come risulta da test condotti con un’alimentazione in corrente continua. Da notare anche che il cuscinetto di NSK ha un isolamento equivalente o leggermente superiore con un alimentatore in corrente alternata, con un’impedenza di 100 Ω o più a una frequenza di 1 MHz. Per quanto riguarda le prestazioni meccaniche, la resistenza agli urti del rivestimento è circa tre volte maggiore rispetto a un cuscinetto con rivestimento ceramico generico. La dissipazione termica, che rappresenta uno svantaggio dei rivestimenti ceramici, può essere eliminata utilizzando un rivestimento relativamente denso rispetto a quello impiegato sui cuscinetti standard, prolungando la durata sia del lubrificante sia del motore. Nei test, l’aumento di temperatura durante la rotazione del cuscinetto era di circa 10°C inferiore rispetto a quello registrato su cuscinetti con rivestimento ceramico generici. Il rivestimento denso, inoltre, riduce i vuoti e aumenta la resistenza.
CUSCINETTI PER SERVOMOTORI
NSK ha sviluppato un cuscinetto per servomotori che utilizza un lubrificante che rilascia poche particelle grazie a una composizione ottimizzata. Il cuscinetto utilizza inoltre la tenuta DW a contatto leggero sviluppata da NSK, che offre un’eccellente protezione contro la contaminazione nelle situazioni in cui bisogna tenere conto dei livelli di coppia.
Cuscinetti a sfere a basso attrito
I test hanno confermato che la quantità di dispersione diminuisce utilizzando cuscinetti con tenuta senza contatto e lubrificante LGU a basse emissioni di NSK (rispetto ai cuscinetti con tenuta senza contatto e grasso convenzionale). Inoltre, i cuscinetti con grasso LGU e la tenuta DW a contatto leggero hanno mostrato una dispersione di grasso pressoché nulla, a conferma dell’efficacia delle contromisure contro la corrosione dell’encoder.
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APPLICAZIONI CON PRV
Emerson lancia due nuove tecnologie per valvole di sfioro (PRV) Crosby™ Serie J. La prima è una membrana di bilanciamento, che elimina la necessità di soffietti nelle PRV, garantendo un funzionamento bilanciato a fronte della contropressione riducendo i costi di gestione e migliorando le prestazioni. La seconda tecnologia è il rilevamento delle perdite dei soffietti, che consente di rilevare a distanza le rotture dei soffietti nelle PRV, con la possibilità di ridurre e calcolare con precisione le emissioni volumetriche in tempo reale. In presenza di contropressione le PRV a molla utilizzano spesso soffietti per garantire un funzionamento bilan ciato. L’analisi dei dati di 30.000 registrazioni di eventi di manu tenzione di PRV in diversi settori e su più marche di valvole evidenzia un tasso di guasti soffietti compreso tra il 2% e il 6%. In altre parole, in un impianto con 1.000 PRV a soffietto si possono avere in ogni dato momento da 20 a 60 PRV che funzionano con soffietti dan
RESISTENZA AGLI STRESS MECCANICI
neggiati. Le cause più comuni di rottura dei soffietti sono l’eccessiva contropressione e i cicli rapidi. La rottura dei soffietti provoca emissioni fuggitive e può impedire il funzionamento della valvola alla pressione prevista, con il rischio di eventi di sovrapressione. La membrana di bilanciamento Crosby può sostituire i soffietti nelle applicazioni con PRV per risolvere questi e altri problemi. Il suo design innovativo estende i limiti della contropressione dal 60% all’80% e aumenta il fattore di correzione della contropressione Kb fino al 15%, ampliando la gamma di applicazioni per le PRV a molla. Il fattore Kb si utilizza per dimensionare le PRV da installare in sistemi chiusi soggetti a contropressione. L’estensione del limite della contropressione e l’aumento del fattore Kb consentono spesso di utilizzare valvole più piccole. Inoltre, le membrane sono intrinsecamente più resistenti dei soffietti nelle applicazioni con contropressioni più elevate e cicli rapidi. Il passaggio a una membrana di bilanciamento consente di ridurre i costi di manuten-
Ingranaggio in ottone per un’elevata durabilità
Ct Meca ha presentato la sua nuova gamma di ingranaggi in ottone CuZn39Pb3 (C6304), angolo di pressione 20° serie GB-RA:
- Modulo 0.5 da 15 a 80 denti
- Modulo 0.8 da 15 a 60 denti
- Modulo 1 da 15 a 50 denti
Questa lega di rame e zinco conferisce agli ingranaggi una buona resistenza agli stress meccanici garantendone la durabilità nel tempo. Assicura inoltre
prestazioni meccaniche migliori rispetto ad altri materiali: l’elevata conducibilità elettrica e termica, le proprietà anti-magnetiche e anti-batteriche, l’alta duttilità, l’interessante coefficiente d’attrito, la resistenza a temperature fino a -100°C sono alcune tra le caretteristiche intrinseche dell’ottone. Le proprietà di questo materiale ne rendono possibile l’utilizzo in diverse tipologie di impianti, macchinari e strumenti.
zione, migliorare l’affidabilità e aumentare la stabilità.
La seconda tecnologia risolve il problema dei guasti ai soffietti, che sono in genere difficili da rilevare e restano spesso inosservati per anni, fino alla rimozione della valvola per la manutenzione periodica. I programmi di rilevamento e riparazione delle perdite (LDAR) possono includere le PRV, ma le loro fonti target per il rilevamento delle perdite sono flange o sedi delle valvole. La rottura dei soffietti genererà quindi emissioni fuggitive attraverso lo sfiato del coperchio della PRV che potrebbe non rientrare nell’ambito dei programmi LDAR. Inoltre, le PRV installate sono spesso di difficile accesso e in luoghi pericolosi, complicando il rilevamento delle perdite.
“Con l’enfasi globale posta sulla sostenibilità un numero sempre maggiore di PRV, che oggi sfiatano in atmosfera, richiederà il collegamento a sistemi di torcia per ridurre le emissioni. Le contropressioni più elevate che ne derivano supereranno i limiti delle PRV esistenti e le innovazioni di membrana di bilanciamento e rilevamento delle perdite dei soffietti aiuteranno i nostri clienti a soddisfare questa esigenza”, dichiara Judson Duncan, presidente del business Pressure Management di Emerson.
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COMPONENTI
Valvole di sfioro per migliorare le prestazioni e ridurre le emissioni
AMPLIAMENTO DEL CATALOGO
Giunti a snodo universali in acciaio inox
Il produttore tedesco di componenti standard Norelem ha ampliato la propria gamma di giunti universali con giunti cardanici a doppio snodo in acciaio inox.
I giunti a snodo (giunti cardanici) universali sono progettati per collegare alberi rigidi i cui assi sono inclinati l’uno rispetto all’altro e sono comunemente utilizzati negli alberi che trasmettono il movimento rotatorio, compensando al contempo i disallineamenti degli assi. Sia i giunti singoli che quelli doppi sono montati su cuscinetti a strisciamento, il che significa che i giunti possono compensare disallineamenti angolari molto più ampi rispetto ad altri tipi di giunti. Inoltre, i giunti universali doppi compensano anche i disallineamenti radiali.
RIDUTTORI INDUSTRIALI
Sebbene i giunti possano sopportare velocità di rotazione elevate, la velocità massima dipende dall’angolo di lavoro e dal carico, ma di norma non dovrebbe superare le 500 rotazioni al minuto, se possibile. Inoltre, ci sono dei limiti agli angoli di lavoro, che sono di 45° per i giunti universali a snodo singolo e di 90° per i giunti uni-
versali a snodo doppio.
“I nuovi modelli aggiunti al nostro catalogo di giunti a snodo ci permettono di fornire componenti adatti alle esigenze di una moltitudine di nuovi settori”, spiega Marcus Schneck, CEO di Norelem. “L’elevato contenuto di cromo del materiale in acciaio inossidabile rende i giunti adatti all’utilizzo
in situazioni in cui è richiesta un’elevata resistenza alla corrosione, come ad esempio in applicazioni all’aperto o nell’industria chimica, alimentare o farmaceutica”.
I giunti sono disponibili con e senza cava per chiavetta che, insieme a un giunto con chiavetta, assicurano che i giunti trasmettano il carico, la potenza e la rotazione senza slittamenti e nel rispetto dei requisiti di precisione del progetto. Ad esempio, è necessario scegliere una cava per chiavetta se è richiesto un dispositivo antirotazione. Tuttavia, poiché questi giunti non sono adatti a tutti i carichi e a tutte le connessioni, come i carichi direzionali alternati e gli urti, sono disponibili come variante e non come standard. Inoltre, in caso di funzionamento continuo, i giunti richiedono una lubrificazione sufficiente e, se necessario, una guaina protettiva in gomma riempita di grasso.
Azionamenti di lunga durata per sistemi di trasporto a nastro
Con limiti elevati di potenza termica ammessa, i riduttori industriali Maxxdrive XT sono ottimizzati per applicazioni di movimentazione di grandi quantità di materiali sfusi solidi come i sistemi di trasporto a nastro. Elevate capacità di carico termico e meccanico e lunga durata. Per soddisfare i requisiti tipici richiesti agli azionamenti utilizzati nei sistemi di trasporto delle merci sfuse e dei minerali, Nord DriveSystems ha sviluppato appositamente il riduttore industriale Maxxdrive XT. Fornisce coppie di uscita da 15 a 75 kNm con rapporti di riduzione da 6,3 a 22,4 ed è disponibile in sette taglie di potenza: da 22 a 2.100 kW. Le gamme di potenza e di velocità del riduttore ortogonale a due stadi sono
state appositamente studiate per le applicazioni in cui sono richieste alte gamme di velocità in combinazione con potenze elevate, come il settore delle merci sfuse e dei minerali. La sua struttura robusta rende il riduttore Maxxdrive XT molto resistente alla sporcizia ed estremamente affidabile, anche nelle condizioni operative più difficili. Uno speciale sistema di tenuta riduce le necessità di manutenzione. I grandi cuscinetti a rulli e gli ampi interassi aumentano la capacità di carico e la durata dei componenti.
Il riduttore industriale è dotato di serie di una carcassa Unicase con ampia alettatura e di una ventola assiale integrata. Grazie alla maggiore superficie di smaltimento termico dovuta alle alettature ne conse-
gue che il flusso d’aria di raffreddamento è ottimizzato e si ottiene un potere di limitazione termica molto elevato. In molti casi, non è necessario utilizzare un sistema di raffreddamento aggiuntivo.
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CASE HISTORY
Pe i suoi manufatti dedicati all’industria aeronautica, Aero Sekur vuole garantire l’assoluta sicurezza e affidabilità, per questo ha scelto la saldatrice di Leister Seamtek 900 AT dal design intelligente e capace di realizzare qualsiasi applicazione di saldatura.
Sistema multi-braccio per saldature complesse
Aero Sekur è un’azienda di Aprilia (LT) conosciuta, tra l’altro, per i suoi sistemi di sicurezza per veicoli aerei e terrestri. Fra le soluzioni fornite da Aero Sekur ai principali OEM dell’industria aeronautica – da Leonardo a Turkish Aerospace e Airbus, per citarne solo alcuni – rientrano i sistemi di galleggiamento di emergenza per elicotteri, le zattere di salvataggio esterne e i sistemi e componenti di stoccaggio del carburante autosigillanti e a prova di incidente (cosiddetti crash-resistant).
La criticità di questi sistemi e le situazioni in cui vengono utilizzati rendono evidente l’importanza di una lavorazione della massima qualità, tale da garantire l’assoluta sicurezza e affidabilità di queste realizzazioni.
Nel corso degli anni Aero Sekur ha perfezionato le proprie tecniche di produzione, soprattutto a seguito dell’esigenza di progettare sistemi in cui viene utilizzato il gas elio per motivi legati al peso e ai tempi di gonfiaggio; quest’ultimo, avendo una molecola decisamente più piccola rispetto ai componenti dell’aria, richiede elevate prestazioni in termini di tenuta.
In questo contesto, l’azienda sta
progressivamente riducendo l’utilizzo di adesivi, tendendo a privilegiare i processi di saldatura dei tessuti, in grado di garantire una maggiore resistenza dei manufatti nel tempo, soprattutto in ambienti particolarmente aggressivi e ostili (ambienti salini con ampie escursioni termiche ed elevato grado di umidità) anche se gonfiati con elio. “Abbiamo iniziato con una saldatrice a caldo idonea a materiali spessi, che però non ha condotto a risultato soddisfacenti laddove impiegata sui tessuti più leggeri che, visti gli stringenti requisiti di peso dei prodotti aeronautici, sono da noi molto impiegati”, spiega-
no Francesco Giannini e Andrea Bianchi, rispettivamente responsabile tecnico e commerciale di Aero Sekur. “Per questo abbiamo sondato il mercato per scoprire quale fosse l’alternativa più consona”. Dopo attente valutazioni e prove, i responsabili hanno optato per un macchinario progettato e realizzato da Leister, multinazionale svizzera esperta nel proporre soluzioni innovative per la lavorazione della plastica.
UNA SOLUZIONE FULL OPTIONAL Fra le numerose soluzioni presenti nel catalogo Leister, Aero Sekur ha scelto la saldatrice Seamtek 900 AT.
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SALDATURA
Francesco Giannini e Andrea Bianchi
Si tratta di una soluzione dal design intelligente, che rende possibile qualsiasi applicazione di saldatura. Grazie al suo sistema multi-braccio, può essere configurata con precisione in tempo record, per creare giunzioni di alta qualità in qualsiasi situazione. La vasta gamma di rulli di azionamento, ugelli e guide garantisce la massima flessibilità. Con Seamtek 900 AT, oltre alle saldature a sovrapposizione/accoppiamento e di nastri, si possono realizzare anche orli (con o senza Keder di rinforzo).
Inoltre, la presenza del touch screen che permette l’impostazione dei parametri di saldatura (temperatura, quantità d’aria e velocità) e di controllare costantemente la
performance della macchina, rende l’operazione ancora più intuitiva. Per la saldatura di gonfiabili dalle geometrie complesse, come le realizzazioni di Aero Sekur, è fondamentale un’elevata flessibilità del macchinario: nel caso di Seamtek 900 AT questa è garantita dal sistema multibraccio.
Il braccio del piedistallo permette la saldatura di sovrapposizioni, orli e Keder.
Il braccio rapido è usato per la saldatura continua di tubi e fasce, mentre il braccio laterale viene utilizzato per saldature circolari.
“La macchina è pluriaccessoriata e ci permette di far fronte alle lavorazioni evolute che soddisfano le esigenze dei nostri clienti: con le guide regola-
Grazie al suo sistema multi-braccio la saldatrice Seamtek 900 AT di Leister può essere configurata con precisione in tempo record, per creare giunzioni di alta qualità in qualsiasi situazione
bili, il braccio a sgancio rapido, i rulli di guida del nastro che lo mantengono in tensione e altri optional riusciamo a gestire agevolmente anche le saldature più complesse”, spiega Francesco Giannini.
Tra gli accessori extra aggiunti a Seamtek vi è una versione speciali di software che consente alla saldatrice di essere in linea con i requisiti di Industria 4.0 e quindi godere dei benefici a livello fiscale che ne conseguono. La macchina è infatti controllata da PLC e connessa alla rete dati aziendale: i parametri di saldatura vengono costantemente monitorati e i dati possono così essere abbinati ai singoli lotti di produzione. Inoltre ricette o parametri di saldatura possono essere modificati grazie al collegamento con i PC aziendali.
SETTAGGIO DEI PARAMETRI FACILITATO
“Anche il settaggio dei parametri è molto agevole, grazie all’interfaccia user-friendly – prosegue Giannini – una volta impostata, Seamtek permette di lavorare a velocità sostenuta mantenendo una produttività elevata, abbreviando i tempi di lavorazione e garantendo comunque una tenuta senza problemi”.
Francesco Giannini e Andrea Bianchi, rispettivamente responsabile tecnico e responsabile commerciale di Aero Sekur
I responsabili dell’azienda hanno apprezzato la versatilità e affidabilità di Seamtek che grazie agli ugelli e rulli disponibili con larghezze da 8 a 64 mm è in grado di saldare una vasta gamma di materiali. Un range che comprende di tutto, dai film plastici più sottili ai tessuti tecnici per abbigliamento fino ai materiali più spessi per teloni, tende e coperture protettive, sempre con al stessa qualità impeccabile.
Aero Sekur si unisce quindi alla lunga lista di aziende di successo che utilizzano soluzioni Leister per la saldatura della plastica, apprezzandone l’efficacia e il notevole apporto alla produttività dei processi.
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MONITORAGGIO IN TEMPO REALE
La availability, cioè la disponibilità, è uno tra gli aspetti cruciali di un data center, considerando che i tempi di fermo, anche se brevi, possono causare danni finanziari. Ecco allora che il concetto di manutenzione predittiva diventa sempre più importante per rilevare i problemi in fase iniziale ed evitare i downtime.
Idealmente, la manutenzione predittiva permette di ridurre al minimo la frequenza degli interventi necessari per evitare una manutenzione reattiva, non pianificata, senza però incappare nei costi di una esagerata manutenzione preventiva.
Quando si parla di manutenzione predittiva, solitamente si intende migliorare ed evitare ritardi nel deployment dei dati. Nel campo dei data center, tuttavia, il focus è più sui sistemi e apparati come generatori di corrente, cavi, batterie, gruppi di continuità, sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC). Questi componenti rappresentano le fondamenta materiali di qualsiasi data center e servono a garantire un’operatività senza problemi. Più un data center è grande, più aumenta il numero dei componenti presenti e più è necessario incrementare la manutenzione ordinaria. Esaminare i dati tratti da sistemi e dispositivi permette una manutenzione predittiva, e di conseguenza nuovi risparmi potenziali e una migliore availability. La manutenzione predittiva, tuttavia, funziona su dati che devono essere già stati raccolti e analizzati.
Analytics predittiva
Per fare previsioni su eventi futuri sconosciuti servono le analytics predittive. Si tratta di un’attività legata al business analytics & information management. Le aziende impiegano queste tecnologie e modellazioni per analizzare i dati correnti e ottenere stime e previsioni basate su casi. I data scientist possono utilizzare i pattern emersi da dati storici e transazionali per identi-
ficare i rischi e le opportunità future. La manutenzione predittiva consente quindi di risparmiare tempo, fatica e denaro, ma comporta anche altri vantaggi. Di seguito i cinque principali individuati dagli esperti di Paessler, azienda specializzata nel monitoraggio di rete:
1. Evita gli interventi di manutenzione non necessari, perché in caso di previsto guasto è possibile spegnere il sistema immediatamente prima.
2. Estende la durata della vita dei sistemi e taglia gli sprechi di risorse.
3. Riduce i downtime dovuti a malfunzionamenti dei sistemi.
4. Supporta la compliance ai regolamenti di sicurezza.
5. Aiuta gli addetti agli acquisti a scegliere in modo consapevole i sistemi hardware più economicamente vantaggiosi per ciascuna attività.
“Progettare e implementare una soluzione di manutenzione predittiva può richiedere molto tempo, risorse e denaro”, spiega Chiara Ornigotti, Senior Sales Manager South Europe
di Paessler. “In questi casi, per ottimizzare l’intero processo, è fondamentale affidarsi a uno strumento di monitoraggio grazie al quale poter rilevare in tempo reale tutti quei dati utili per mantenere una costante visibilità sullo stato di salute dei sistemi. Ad esempio, con PRTG, è possibile impostare delle soglie di sicurezza personalizzate, il che consente di intervenire prima ancora che un’alterazione rispetto alle normali condizioni di attività possa generare un guasto imprevisto e un conseguente downtime”.
Paessler ritiene che il monitoraggio abbia un ruolo fondamentale nel ridurre il consumo di risorse. Il monitoraggio dei dati aiuta i clienti a risparmiare risorse ottimizzando le infrastrutture IT, OT e IoT per ridurre il consumo di energia e le emissioni per il bene del nostro futuro e del nostro ambiente. Ecco perché Paessler offre soluzioni di monitoraggio per aziende di ogni settore e di tutte le dimensioni, dalle PMI alle grandi imprese.
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MANUTENZIONE
Chiara Ornigotti, Senior Sales Manager South Europe di Paessler
I cinque vantaggi della manutenzione predittiva
I test di identificazione positiva del materiale, anche conosciuti come test PMI, sono di grande importanza per la tracciabilità dei componenti. Questi test non distruttivi servono a provare i componenti delle leghe presenti nel materiale, a conferma dell’analisi chimica della colata contenuta nel certificato 3.1. Ciò è importante, dal momento che la confusione dei materiali può comportare danni considerevoli e deve pertanto essere evitata a tutti
i costi in applicazioni rilevanti per la sicurezza.
Esistono due differenti procedure di prova per i pozzetti termometrici:
- Analisi a raggi X fluorescenti.
- L’analisi a raggi X fluorescenti utilizza i raggi X per simulare gli atomi del materiale del pozzetto termometrico per produrre radiazione naturale senza danneggiare la superficie del metallo.
- La lunghezza d’onda e l’intensità della radiazione emessa rappresenta a sua volta una misura degli elementi costituenti della lega e della relativa concentrazione.
Elementi identificabili:
• Acciai: Nb/Cb, Cu, Cr, Fe, Mn, Mo, Ni, Ti, W
• Materiali Cu: Co, Cu, Fe, Mn, Ni, Pb, Sn, Zn, Zr
Nell’analisi spettrografica viene generato un arco elettrico tra la superficie del pozzetto termometrico e un elettrodo di tungsteno nello strumento di prova: lo spettro di quest’arco consente agli elementi della lega, incluso il carbonio, di essere identificati sia sul piano quantitativo che qualitativo. Caratteristico dell’analisi spettrografica è un segno di bruciatura di circa 5 mm [0,020”] di diametro lasciato sul pezzo. Elementi identificabili:
• Acciai: Al, C, Cu, Cr, Fe, Mn, Mo, Nb/Cb, Ni, P, S, Si, Ti, W
• Materiali CU: Al, Be, Co, Cu, Fe, Mn, Ni, P, Pb, S, Si, Sn, Zn, Zr
SICK presenta la nuova barriera fotoelettrica di automazione SLG-2. La seconda generazione della “Slim Light Grid” brilla per la sua flessibilità e funzionalità. Le dimensioni contenute, il design sottile e senza zone cieche, le altezze di rilevamento regolabili garantiscono una facile integrazione nelle macchine in cui lo spazio è limitato. Le prestazioni di SLG-2 con le sue ottiche brevettate sono integrate dalla funzionalità smart task integrata e dalle ampie opzioni diagnostiche. Con la comunicazione IO-Link di standard, la barriera ottica è pronta per l’Industria 4.0
La barriera fotoelettrica di automazione SLG-2 è progettata per l’uso nei sistemi di logistica, nella costruzione di macchine e nell’industria dell’imballaggio.
La buona risoluzione e il rapido tempo di risposta di SLG-2 consentono di realizzare soluzioni di rilevamento e misurazione ad alte prestazioni, la barriera
fotoelettrica è disponibile con distanze dei raggi di 10 mm, 25 mm e 50 mm. Nella modalità “cross beam”, la barriera fotoelettrica non solo raggiunge una risoluzione di 6,5 mm, ma può anche rilevare in modo affidabile oggetti piatti che possono essere più sottili di 1 mm. Un elemento ottico sviluppato e brevettato da SICK garantisce la massima resistenza alla luce ambientale, ai riflessi o alle interferenze di altri sensori optoelettronici
nell’ambiente circostante. SLG-2 colpisce anche per i suoi brevi tempi di risposta, che vanno da 2,1 ms a 20 ms, a seconda del numero di raggi luminosi. Ciò significa che gli oggetti possono essere rilevati in modo affidabile anche in processi ad alta velocità.
Grazie alle sue dimensioni, di 12 mm x 24 mm, SLG-2 è una delle barriere fotoelettriche di automazione più compatte del suo genere sul mercato. Le altezze di rilevamento sono comprese tra 100 mm e 2.400 mm e possono essere regolate con incrementi ottici di 100 mm. L’utente può inoltre scegliere tra la variante “slim” con emissione della luce attraverso il lato sottile dell’apparecchio o la versione “flat” con l’apertura dell’ottica nel profilo piatto dell’alloggiamento. Ciò semplifica l’installazione meccanica, soprattutto perché SLG-2 non presenta zone cieche poiché gli elementi emettitore e ricevitore arrivano fino al bordo dell’alloggiamento.
www.interprogettied.com 39 n.1 2023 - La Subfornitura STRUMENTAZIONE
PREVENZIONE
DEI DANNI
Test PMI per la tracciabilità dei componenti
INDUSTRIA 4.0
Barriera fotoelettrica per macchinari con spazio limitato
INDUSTRIA 4.0
Logistica di fabbrica interconnessa
Per implementarne i paradigmi e le abilità del settore logistico di fabbrica occorre utilizzare e inserire nel sistema logistico strumenti hardware e software specifici. Infatti, bisogna tener presente che non esistono macchine definite per l’Industria 4.0, piuttosto è il modo in cui le si utilizza che ne permette la transizione. Per l’industria moderna, in particolar modo per il relativo sistema logistico, è necessario raggiungere diversi obiettivi come competenza, multidisciplinarietà, generazione di valore aggiunto.
Stefano Massari, Sales Manager Account di DM Management
& Consulting, fornisce un’analisi esaustiva ed elenca i benefici derivanti dall’adozione del MES.
A COSA SERVE IL MES?
Il MES ha la principale funzione di gestire e controllare tutte le funzioni produttive. Vengono presi in considerazione ordini, stato produttivo in termini di quantità, qualità e tempo impiegato, operazioni di magazzino e la connessione ai macchinari. Ciò è possibile attraverso il collegamento con PLC e SCADA come anche tramite le informazioni fornite dagli operatori in linea. Il MES si occupa di acquisire e fornire i dati in tempo reale con lo scopo di avere una visione completa di tutto ciò che sta succedendo all’interno di
Il MES si occupa di acquisire e fornire i dati in tempo reale con lo scopo di avere una visione completa di tutto ciò che sta succedendo all’interno di una fabbrica
una fabbrica: l’avanzamento degli ordini, la situazione dei macchinari e delle scorte, il controllo di qualità e così via. Il MES può anche dialogare con i sistemi gestionali in uso, gli
ERP. L’interconnessione e integrazione automatizzata con i sistemi informatici di fabbrica rappresentano un nodo essenziale nel percorso di digitalizzazione.
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Anche in ambito logistico, l’integrazione automatizzata con i sistemi informatici di fabbrica rappresenta un nodo essenziale nel percorso di digitalizzazione.
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Con il MES è possibile gestire e controllare tutte le funzioni produttive.
TRANSIZIONE DIGITALE
Un sistema logistico di fabbrica può essere suddiviso in due tipologie di integrazione correlate da due sottocategorie: l’integrazione fisica e quella informativa, l’integrazione con la supply chain e l’integrazione con altri macchinari del ciclo produttivo.
INTEGRAZIONE FISICA
Avviene quando la macchina o l’impianto sono alimentati fisicamente in input/output da un sistema di movimentazione automatizzato o semiautomatizzato. Il sistema di movimentazione deve, a sua volta, essere integrato da un ulteriore sistema che lo alimenti, esattamente come il macchinario a valle. Facciamo l’esempio di un impianto di lavorazione, il quale viene alimentato di materia prima da un sistema rulliera/ AGV. L’AGV è incaricato di prelevare la materia prima dal magazzino o da un’altra macchina, nel caso di semilavorati.
INTEGRAZIONE INFORMATIVA
L’ integrazione informativa riguarda il processo di tracking di prodotti/ lotti realizzati mediante appositi dispositivi di identificazione (per esempio codici a barre, tag RFID, ecc.). Questo sistema consente al sistema di gestione della logistica di fabbrica di registrare tutte le fasi del processo: avanzamento, posizione o
altre informazioni di natura logistica dei beni, lotti o semilavorati.
INTEGRAZIONE DELLA SUPPLY CHAIN
In questo caso l’integrazione prevede che la macchina oppure l’impianto siano in grado di scambiare i dati relativi, ad esempio alla gestione di ordini, lotti, date di consegna, ecc… con altre macchine. Inoltre, lo scambio di dati produttivi può avvenire anche con i sistemi informativi relativi alla supply chain nella quale il macchinario o l’impianto sono inseriti. Va considerato che come supply chain si intende la filiera che comprende sia il fornitore che il cliente.
INTEGRAZIONE
CON ALTRI MACCHINARI
Si definisce integrazione con altri macchinari quando la macchina in oggetto è integrata in una logica
L’integrazione fisica del sistema logistico di fabbrica avviene quando la macchina o l’impianto sono alimentati fisicamente in input/output da un sistema di movimentazione automatizzato o semiautomatizzato
di comunicazione M2M (Machineto-Machine) con un’altra macchina o impianto, indipendentemente dal fatto che si trovi a monte o a valle del flusso di produzione. Va fatto notare che questo tipo di integrazione rientra nella tipologia informativa, ossia lo scambio di dati e segnali.
QUALI SONO I BENEFICI DELL’INTEGRAZIONE DELL’AMBIENTE PRODUTTIVO?
Sostanzialmente i benefici che si possono ottenere dall’integrazione sono sei:
1) Flessibilità: con l’integrazione è molto più rapido riprogrammare la produzione di un prodotto, come anche predisporre versioni customizzate.
2) Aumento della velocità, dalla fase di prototipazione alla produzione in serie. Può essere paragonato a una ricetta migliorata e un controllo preciso del peso degli ingredienti.
3) Incremento di produttività attraverso processi più dinamici, una maggiore flessibilità operativa e di riconfigurazione dei sistemi. Tramite la schedulazione di ordini e commesse si ottengono un controllo e un report sullo stato dei processi di produzione.
4) Ottimizzazione della manutenzione. Attraverso il monitoraggio e i sistemi di alert è possibile gestire e controllare in tempo reale lo stato di salute delle macchine e programmare in modo conveniente gli interventi manutentivi.
5) Sostenibilità: con l’integrazione è possibile monitorare i parametri KPI. In questo modo si individuano tutti gli sprechi, con il risultato di diminuire i costi di produzione.
6) Innovazione di prodotto. Quelli elencati sono solo i primi vantaggi che si possono riscontrare nel breve periodo. In un intervallo di tempo più lungo si potranno apprezzare benefici a livello economico, poiché i flussi produttivi vengono monitorati e gestiti in tempo reale, con maggiore coerenza, allo scopo di ottimizzarli al massimo.
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FABBRICA DIGITALE
Il sistema per digitalizzare l’intero processo produttivo
FasThink, da oltre dieci anni, progetta e realizza sistemi e componenti dedicati alle aziende che intendono digitalizzare la supply chain attraverso l’automazione del tracking, l’identificazione e la gestione inbound/outbound delle merci e molto altro. FasThink è al fianco delle aziende con un ampio portfolio di servizi di analisi, consulenza progettuale e integrazione di soluzioni che utilizzano tecnologie e sistemi RFID, Pick To Light, Robot mobili, Voice picking e Localizzazione. Siemens ha messo a disposizione il proprio know-how attraverso strumenti digitali come Industrial IoT, Cloud, Data Analytics, Robotica Collaborativa, Digital Twin, Intelligenza Artificiale e molto altro ancora, per sviluppare, a fianco di FasThink, un sistema di automazione di processo produttivo declinabile in svariate applicazioni. Questo sistema è a disposizione delle aziende presso gli spazi di MADE a Milano. MADE è una fabbrica digitale sostenibile che offre il proprio supporto alle imprese manifatturiere nel percorso di trasformazione digitale verso l’Industria 4.0. È l’interlocutore tecnico a cui rivolgersi per innovare, trasferire la tecnologia 4.0 e implementarla. L’obiettivo
La soluzione implementata di Siemens e FasThink dimostra come sia possibile coordinare tecnologie di robotica collaborativa e autonoma, software di orchestrazione e controllo assieme a sistemi di visione e automazione delle macchine
del MADE è quello di ristrutturare i modelli organizzativi, di business e strategia delle imprese.
AUTOMAZIONE
DEL PROCESSO
E CONTROLLO
L’idea che sta dietro alla soluzione implementata è la dimostrazione pratica di come sia possibile coor-
dinare tecnologie di robotica collaborativa e autonoma, software di orchestrazione e controllo assieme a sistemi di visione e automazione delle macchine. Il progetto portato a termine dalle due aziende ha lo scopo di mostrare a tutto il comparto industriale come digitalizzare e migliorare i propri processi pro-
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FasThink e Siemens hanno messo a punto una soluzione per l’automazione dei processi produttivi combinando diverse tecnologie e sistemi gestionali. Il progetto è a disposizione delle aziende presso la fabbrica sostenibile MADE Competence Center a Milano.
AUTOMAZIONE
duttivi. L’obiettivo della soluzione è quello di ottimizzare tutto il processo produttivo, fin dalle prime fasi di gestione logistica della materia prima, arrivando alle fasi finali di collaudo e stoccaggio.
L’esempio applicativo coinvolge un’intera linea produttiva di una valvola pneumatica; dalla gestione dei semilavorati che costituiscono il corpo valvola e la minuteria necessaria per l’assemblaggio stoccati in magazzino e gestiti da un sistema controllato da un sw orchestrator, la targhetta riportante il numero seriale, gli attrezzi necessari al montaggio fino ad arrivare al sistema che coordina il flusso intra-logistico assolto da un AMR, un AGV e bracci antropomorfi incaricati di preparare e posizionare i semilavorati, portare il prodotto nell’area collaudo e posizionarlo sul banco prova.
MADE Competence Center, struttura da oltre 2500 mq situata nel campus Bovisa del Politecnico di Milano, ha sviluppato diversi progetti che sono il frutto di collaborazione di know how proveniente dalle migliori eccellenze del mondo digitale industriale.
“MADE Competence Center Industria 4.0 è una struttura creata per affiancare le imprese manifatturiere e offrire loro supporto relativamente alle tematiche inerenti alla digitalizzazione”, afferma Augusto De Castro, direttore generale di MADECompetence Center Industria 4.0. “MADE 4.0 è un consorzio di 51 partner, aziende tra le più competenti nell’offrire soluzioni tecnologiche sulle tematiche industria
4.0. MADE grazie al contributo dei partner propone un approccio pratico alle tecnologie abilitanti verso la transizione digitale. Nel Competence Center sono infatti disponibili oltre 20 dimostratori che permettono di toccare con mano soluzioni digitali, che senza il supporto questi supporti rimarrebbero concetti astratti. FasThink e Siemens, due aziende del parternariato di MADE,
hanno unito le loro competenze per realizzare uno dei dimostratori, un esempio di gestione produttiva.
L’obiettivo di MADE è anticipare i problemi di digitalizzazione delle imprese, con focus sulle PMI e offrire supporto per migliorare processi produttivi e prodotti”.
“Per FasThink partecipare al MADE è una grande opportunità perché ci consente di dimostrare alle aziende ciò che è possibile fare a livello di integrazione di Industria 4.0”, commenta Marco Marella, General Manager di FasThink. “Non solo parole, dimostrazioni o presentazioni, ma risultati reali in grado di spiegare esattamente come un processo può essere migliorato gra-
tunità di sfruttare la trasformazione digitale per migliorare i propri processi. Aziende come FasThink mettono a disposizione il proprio know-how per le realtà italiane, dandogli la possibilità di migliorare i propri processi, introducendo automazione e integrazione di tecnologie. Ad esempio, l’introduzione di robot mobili consente una movimentazione delle merci dalla produzione alla logistica e viceversa che porta efficienza e permette di fare un passaggio evolutivo al personale che lavora nell’azienda per compiti di maggior valore”.
“Abbiamo creato diverse aree tecnologiche che sono state allestite con i contributi di numerosi partner
zie all’Industria 4.0 e grazie alle tecnologie integrate con i sistemi gestionali in essere”.
FasThink ha inserito nell’applicazione le tecnologie di ultima generazione come il Connect Orchestrator che è stato integrato per gestire prodotti come il Pick2Light e l’eKanban e combinarsi con la tecnologia di gestione Siemens. Marella pone il focus sui molteplici significati di queste applicazioni: “Oggi le aziende hanno una grande oppor-
industriali sotto la guida tecnicoscientifica del Politecnico di Milano, proprio per dimostrare al fruitore i vantaggi derivanti dall’impiego di strumenti digitali come Industrial IoT, cloud, data analytics, robotica collaborativa, digital twin, Intelligenza Artificiale e molto altro ancora”, spiega Emanuele Barina, Digital Enterprise Team Siemens Business Developer Manager. “Di conseguenza, l’esempio applicativo che abbiamo implementato
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assieme a FasThink vuole essere un esempio concreto di come, attraverso un booster tecnologico come il MADE, è possibile trasferire l’innovazione alle aziende con una soluzione “chiavi in mano”. La digitalizzazione e fabbrica 4.0 è uno degli aspetti più importanti per l’attuale scenario industriale. Luoghi come il MADE sono fondamentali per diffondere le tecnologie di ultima generazione, capirne a fondo il potenziale e trarre beneficio dai vantaggi conseguenti. Il ruolo degli Incubatori tecnologici come MADE è quello di rappresentare un punto di incontro fra aziende che innovano attraverso il loro know-how e tecnologia, e fruitori.
COME FUNZIONA
L’applicazione è la sommatoria ottenuta attraverso l’interoperabilità di vari sistemi automatizzati suddivisi principalmente in 5 aree: area di stoccaggio dei semilavorati, area di produzione delle targhette, area di assemblaggio, area di collaudo e area di stoccaggio del prodotto finito.
L’intero processo si svolge in più fasi: Fase 1: La linea produttiva della targhetta è composta da una fresa CNC e da una macchina per incisione laser automatizzate. L’operatore si occupa di prelevare le targhette
AUTOMAZIONE
Marco Marella (FasThink):
“L’introduzione di robot mobili consente una movimentazione delle merci dalla produzione alla logistica e viceversa, in grado di portare efficienza e di permettere un passaggio evolutivo al personale verso compiti di maggior valore”
prodotte dal CNC e inserirle nel caricatore della macchina per l’incisione. Una volta incisi il numero seriale e i codici identificativi la macchina consegna in modo automatico il lavorato presso il magazzino.
Fase 2: Il magazzino è costituito da una scaffalatura munita di Pick2Light e di e-Kanban. Viene effettuato il Picking dei semilavorati e della minuteria necessari all’assemblaggio della valvola sotto stretto controllo del Connect Orchestrator FasThink, un software di orchestrazione.
Fase 3: Il materiale prelevato viene caricato su un robot mobile (AMR) che lo trasporta verso l’area di assemblaggio.
Fase 4: L’area di assemblaggio attrezzata con un sistema di visione e un display guida l’operatore, attraverso la comunicazione visiva e interattiva step-by-step, verso il completamento dell’assemblaggio di tutti i particolari. Al termine dell’operazione un braccio antropomorfo preleva e carica su un AMR (che nel frattempo si è diretto alla zona di assemblaggio) tutti i pezzi finiti.
Fase 5: L’AMR si dirige autonomamente verso l’area di collaudo, dove un altro braccio antropomorfo in coordinazione con il banco prova, posiziona la valvola e compie le operazioni di verifica, come ad esempio il controllo di tenuta. Una volta terminata questa operazione il braccio riposiziona i pezzi verificati sull’AMR che questa volta si dirige verso l’area di stoccaggio del prodotto finito completando la propria missione.
L’intero processo richiede la presenza di soli due operatori: uno addetto alle operazioni di picking e dropping, l’altro addetto alle operazioni di assemblaggio. L’intero flusso è monitorato dal sistema Connect Orchestrator di FasThink, il quale verifica le giacenze attraverso i dispositivi e-Kanban e i prelievi tramite P2Light. La comunicazione fra robot mobile AMR e bracci antropomorfi avviene attraverso la tecnologia Siemens.
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CAPACITÀ MULTIPROTOCOLLO
L’interfaccia AS-i si è affermata da tempo come soluzione semplice ed economica per l’integrazione di sensori e attuatori sul campo. Ma da quasi 20 anni non sono state apportate modifiche a uno dei componenti più importanti del sistema: i gateway AS-Interface. Gli innovativi gateway AS-Interface 3 di Pepperl+Fuchs aprono nuove opportunità in questo senso. Il design sofisticato, il moderno concetto operativo,
la capacità multiprotocollo e le funzionalità IIoT portano i gateway AS-Interface 3 a un nuovo livello e semplificano notevolmente il funzionamento per i clienti.
Caratteristiche:
- Design estremamente stretto con una larghezza di soli 37,9 mm;
- collegamento senza attrezzi grazie ai terminali a molla sul lato anteriore;
- 3 connettori RJ45 per facili-
CONNETTIVITÀ IO-LINK
tare le comunicazioni;
- configurazione semplicissima grazie al server web integrato;
- display che visualizza le informazioni sui dispositivi mobili;
- pulsanti operativi per una facile messa in servizio;
- Profinet ed Ethernet/IP in un unico dispositivo;
- commutazione rapida tramite il server web o i pulsanti di comando;
- semplice standardizzazione della macchina;
- aPI REST per le comunicazioni IIoT;
- accesso a tutti i dati del gateway e dei dispositivi AS-Interface collegati;
- protocollo semplificato per la comunicazione tra macchine.
Power controller smart e ultracompatto
Gefran – multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali e sistemi per l’automazione – presenta i controllori di potenza GRM-H con diagnostica integrata, basati sulla piattaforma scalabile GRx, dedicati al controllo dei carichi resistivi nel riscaldamento industriale. Connotano la soluzione, un design ultracompatto e l’interfaccia IO-Link, che garantisce funzionalità avanzate in ottica Industry 4.0.
“I nuovi GRM-H sono in grado di soddisfare le esigenze di un ampio ventaglio di applicazioni, in cui sono richieste elevate prestazioni nel controllo della temperatura: dal trattamento termico dei metalli, alla produzione del vetro e lavorazione delle materie plastiche, ai semi-conduttori, fino agli ambiti food e pharma”, dichiara Paolo Buzzi, Controllers & Power Controllers Marketing Manager di Gefran.
“In particolare, questa innovativa serie integra le caratteristiche tipiche di un power controller all’interno delle dimensioni di un relè a stato solido (SSR). Disponibili in taglie di corrente da 15A a 120A, sono garanzia di una più agevole installazione e permettono di gestire carichi resistivi lineari e non lineari, come MoSi2, Sic, SWIR, grafite e trasformatori”.
I GRM-H sono power controller monofase, che in configurazio-
ne Master/Slave permettono anche il controllo di carichi trifase. Dispongono di tutte le principali tecnologie di firing mode, dal Zero Crossing e Burst Firing, fino all’Half Single Cycle e al Phase Angle, utili per poter adeguare il controllo, in funzione delle diverse caratteristiche degli elementi riscaldanti.
In aggiunta, oltre alla funzione Soft Start, ideale per le Lampade IR, forniscono algoritmi di Feedback che rendono il regolatore una sorgente costante, con set point modificabile, di tensione, corrente o potenza. Un vantaggio importante quando si è in presenza di alcuni tipi di resistenze, come quelle al silicio-molibdeno, al carburo di silicio o grafite. Un elemento distintivo della serie GRM-H è la connettività IO-Link. Sono infatti i primi controllori di potenza al mondo a adottare questo protocollo
che abilita una comunicazione digitale dal livello di campo a quella di livello superiore di fabbrica.
E’ possibile quindi registrare, oltre a informazioni di processo cicliche, anche variabili acicliche come le ore di lavoro, i picchi di temperatura, l’energia e la temperatura interna, a favore di un’efficiente manutenzione predittiva della macchina.
Grazie alla configurazione smart tramite l’APP Gefran NFC, disponibile per Android e IOS, è possibile un rapido set up dei principali parametri e una facile lettura dei dati diagnostici.
Questa interfaccia consente inoltre di duplicare facilmente la configurazione su più dispositivi o di inviarla via file al service di assistenza che, da remoto, è in grado di analizzarla ed eventualmente modificarla.
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Il gateway per semplificare le operazioni
Comau ha progettato e implementato una soluzione di produzione Body-InWhite (BIW) flessibile per la nuova Tonale, il primo SUV Alfa di nuova generazione, che soddisfa i rigorosi obiettivi di produzione, di qualità e di commercializzazione del cliente. Le 20 linee nuove e potenziate, sono progettate per consentire alla casa automobilistica di assemblare la sua Tonale di medie dimensioni in un mix casuale che può comprendere fino a 4 versioni diverse, mantenendo al contempo la produttività desiderata. Completamente scalabile, l’innovativa soluzione
Produzione flessibile per diversi modelli di auto
consente alla casa automobilistica di produrre più marchi sulla stessa linea e di espandere ulteriormente la produzione in futuro, se e quando necessario. Inoltre, la capacità di Comau di eseguire l’intero progetto per fornire la massima qualità in termini di processi e attrezzature di produzione ha permesso al team di lavoro congiunto di garantire il valore del prodotto finale, soddisfacendo pienamente i requisiti di un marchio premium come Alfa Romeo.
I VANTAGGI DELL’INGEGNERIA SIMULTANEA
Incaricata sia di costruire cinque linee completamente nuove sia di riattrezzare le 15 esistenti per accogliere la nuova Tonale, Comau le ha implementate in tempi da record nonostante le molteplici sfide. Il telaio per SUV è molto più grande di quello per la vettura compatta
per la quale la linea è stata originariamente progettata e a Comau è stato chiesto di apportare le modifiche necessarie senza sacrificare la produzione di entrambi i veicoli. Grazie all’ingegneria simultanea, il team ha progettato una strategia di trasformazione che ha consentito a Comau di eseguire l’operazione di “riattrezzamento” (retooling) in parallelo con le attività esistenti, secondo la sua filosofia “lancio a perdite zero” (Zero Loss Launch). Comau ha inoltre lavorato sulle linee durante il naturale fermo dello stabilimento, riducendo al minimo qualsiasi impatto sulla produzione.
Nell’ambito dell’approccio di produzione snella di Comau, la soluzione di produzione automatizzata e semi-automatizzata si basa sulla tecnologia proprietaria ComauFlex, soprannominata “Butterfly” per la sua notevole agilità e l’uso di
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AUTOMOTIVE
Comau ha progettato, riattrezzato e implementato 20 linee all’avanguardia per la produzione Body-inWhite della nuova Alfa Romeo Tonale e altri marchi.
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Il sistema così ampliato è capace di produrre contemporaneamente sia un SUV sia un veicolo compatto molto più piccolo.
ROBOTICA
Comau digital twin
robot sospesi. Questa configurazione consente ad Alfa Romeo di cambiare o modificare la linea per uno specifico modello di veicolo regolando unicamente gli utensili del robot ma non la loro disposizione. Oltre a proteggere la scalabilità dell’investimento iniziale del cliente, la soluzione è progettata per consentire l’introduzione di nuovi modelli in futuro con una frazione della spesa iniziale. Infatti, l’intero sistema è dotato di 468 robot di saldatura, 148 dei quali sono completamente nuovi e 320 provenienti da linee esistenti. Comau ha utilizzato strumenti di simulazione avanzati durante l’intero periodo di sviluppo, garantendo la massima qualità del prodotto e produttività. Oltre a consentire ad Alfa Romeo di eseguire i complessi processi di carrozzeria con elevata precisione, la soluzione progettata da Comau assembla la scocca dall’inizio alla fine. Con l’aiuto di tre diversi sistemi di visione per facilitare il prelievo e il posizionamento automatici dei pezzi, i robot saldano, fissano ed eseguono altre attività, tra cui la distribuzione dell’adesivo semistrutturale sui pezzi e il taglio al plasma durante le attività di fine linea. Nel complesso, il processo prevede l’inserimento di circa 2.800 punti di saldatura per ogni modello.
Con una produzione netta significativa, Alfa Romeo può contare su risparmi sostanziali in termini di tempo, costi a lungo termine ed efficienza produttiva. Inoltre, poiché la soluzione è un sistema completamente modulare costruito su prodotti standard che vengono combinati in un quadro di progettazione espandibile, la casa automobilistica può espandere rapidamente il proprio ambiente di produzione con un impatto limitato sulla produzione esistente.
Incaricata sia di costruire cinque linee completamente nuove sia di riattrezzare le 15 esistenti, per accogliere la nuova Tonale di Alfa Romeo, Comau ha lavorato in tempi da record nonostante le molteplici sfide
UNA SOLIDA COLLABORAZIONE
Comau ha utilizzato strumenti di simulazione avanzati durante l’intero periodo di sviluppo, garantendo la massima qualità del prodotto e produttività
“La collaborazione con un brand prestigioso come Alfa Romeo è una grande opportunità per sviluppare tecnologie all’avanguardia. Siamo orgogliosi di vedere i risultati tangibili dell’esperienza di Comau in questo progetto condiviso da due eccellenze italiane”, spiega Pietro Gorlier, CEO di Comau. “Il nostro impegno per una qualità costante è evidente nei processi e nei prodotti utilizzati per la realizzazione della Tonale e ci consente di garantire il massimo valore per il cliente”. “Nel supportare il marchio Alfa Romeo nella sua espansione di prodotto, Comau ha sfruttato appieno la sua lunga esperienza nell’automazione e nella produzione intelligente per offrire un livello di flessibilità senza precedenti”, ha aggiunto Andrew Lloyd, Chief of Engineering di Comau. “Questo approccio innovativo d’implementazione di nuove tecnologie e di riattrezzamento delle linee esistenti è il risultato del nostro impegno a offrire soluzioni sempre più scalabili e sostenibili, aiutando i nostri clienti a raggiungere meglio i loro obiettivi di oggi e di domani”.
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N. 1 - GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)
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ACIMAC 10 ACIMGA 16 AGAZZI GIANCARLO 4A COP. ALFA ROMEO 46 AMAPLAST 10 ANIE 14 ASSINDUSTRIA VENETOCENTRO 14 ASSOLOMBARDA 15 AVEVA 9 BIG KAISER 30 CAAST 31 CARBOTEMPRA 17 CARUSO FASTENERS 1A COP., 6 CECIMO 26 CHIARI BRUNO 3 COMAU 46 CONFINDUSTRIA 10 CONFINDUSTRIA UMBRIA 9 CT MECA 34 DM 40 EMERSON 34 F.LLI LOCATELLI 1 FASTENER FAIR 18 FEDERMACCHINE 8 FROST & SULLIVAN 19 GEFRAN 45 GRUPPO PIAGGIO 16 HOFFMANN GROUP 30 IGUS 31 LEISTER 36 MADE 42 MAYR 28 MEC-NOVA 5 MECFOR 2A COP. MECSPE 19 MOLLIFICIO GARDESANO BATT. 1A COP. MOLLIFICIO LOMBARDO 21 MORETTI 15 NORD DRIVESYSTEMS 35 NORELEM 35 NSK 32 NUOVA SABATINI 12 OMRON 18 PAESSLER 38 PEPPERL + FUCHS 45 PHOENIX CONTACT 8 SICK 39 SPS 20 STRATUS 19 UCIMA 10 UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE 22 VANZETTI ENGINEERING 17 WIKA 39
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