6 minute read
Gomma plastica: un comparto resiliente
segnare un +10% di fatturato del 2022 sul 2021, a rinnovo contrattuale recentemente approvato in tempi rapidi e con una base associativa in crescita”, commenta Marco Do, Presidente di Federazione Gomma Plastica. “È una buona notizia per i nostri comparti, ma lo è anche per lo sviluppo industriale e manifatturiero del Paese, perché i prodotti in gomma e in plastica sono strutturali per settori quali l’alimentare, l’agricoltura l’automotive, i trasporti in generale, la farmaceutica, la sanità, l’edilizia, solo per citare i principali. Non possiamo però non sottolineare alcune difficoltà, relative all’aumento delle materie prime, dell’energia e della logistica che hanno provocato una contrazione dei margini complessivi. Il nostro obiettivo prioritario rimane quello di essere a fianco e a supporto delle imprese dei due settori offrendo un ampio ventaglio di servizi e consulenze, che, come dimostra l’incremento della base associativa, le aziende nostre associate mostrano di apprezzare”.
Si è riunita a giugno scorso, presso la Sala Conferenze Rogers del Politecnico di Milano, l’Assemblea di Federazione Gomma Plastica, appuntamento di metà mandato dell’attuale Consiglio di Presidenza.
Advertisement
L’incontro è stato un’occasione per discutere dell’andamento dei comparti gomma e plastica nel contesto economico nazionale e internazionale, del recente e positivo rinnovo contrattuale di categoria, con focus in particolare sul tema welfare sanitario e della crescita della Federazione in termini di nuovi soci e nuovi servizi. Complessivamente il comparto formato dalle industrie della gomma e della plastica vale un fatturato di 25,9 miliardi di euro, secondo i dati 2022 che registrano una crescita di oltre il 10% rispetto al 2021, quando era attestato a 23,4 miliardi. Una crescita importante, che è stata contrassegnata da numerose difficoltà quali l’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica, connesse allo scenario di guerra e al perdurare della pandemia.
Nello specifico, le materie prime sono aumentate anno su anno del 40%, con picchi anche superiori al 100%. Il settore della gomma ne ha risentito particolarmente: il fatturato è stimato in crescita di circa il 10%, passando quindi da 4,5 miliardi a 5 miliardi di euro, ma le marginalità sono ridotte.
Per quanto riguarda il settore della plastica di prima trasformazione si registra un fatturato nell’ultimo anno pari a 20,9 miliardi di euro, con un aumento del 10,4% rispetto al 2021, anch’esso a marginalità compressa.
Tante luci e qualche ombra
Gli addetti rimangono stabili, per un aggregato totale di 140.000 lavoratori delle due industrie.
“L’Assemblea 2023 coincide con un momento positivo per i due settori e per la Federazione: le industrie della gomma e della plastica fanno
In questo contesto di chiaroscuro, il recente rinnovo del CCNL Gomma Plastica, raggiunto in tempi brevi è, quindi, un risultato particolarmente importante e sottolinea lo sforzo e il cambio di passo delle aziende della gomma e della plastica nell’equilibrare il costo del lavoro con i trattamenti retributivi.
“Nel TEC (Trattamento economico complessivo) – continua il presidente Do – abbiamo consolidato il welfare sanitario integrativo per tutti i 140.000 addetti, in modo da dare un supporto stabile alla salute dei nostri lavoratori”.
Per quanto riguarda l’attività di Federazione Gomma Plastica, i dati danno riscontro di una crescita stabile della base associativa: se nel 2020 Federazione Gomma Plastica rappresentava circa 43.000 addetti, i dati a metà 2023 parlano di una rappresentanza di quasi 47.000 addetti, un aumento cioè di 4.000 addetti, pari a quasi il 10% della base associativa, che corrispondono a 72 nuove aziende tra il 2021 e il primo semestre del 2023.
Volata finale per Bio-Plastics Europe, progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, che mira a ricercare strategie e soluzioni sostenibili idonee alla produzione e all’uso di plastiche bio-based/biodegradabili e compostabili a tutela della qualità ambientale del mare e del suolo in Europa.
Sotto il coordinamento dell’Università di Scienze Applicate di Amburgo (HAW Hamburg), Bio-Plastics Europe vede coinvolti 22 partner, tra cui Assobioplastiche, uniti nella progettazione di prodotti innovativi e nell’analisi di modelli di business che facilitino strategie e soluzioni efficaci per l’utilizzo e il riciclo delle plastiche bio-based / compostabili applicate in molteplici settori, quali per esempio imballaggi alimentari, agricoltura, foodservice e consumer goods, ponendo attenzione anche al tema della sicurezza dei materiali.
Il progetto non ha solo fini di ricerca, ma si pone anche nell’ottica di indagare i complessi e dinamici processi di trasformazio- ne della società innescati da una nuova e maggiore consapevolezza sull’uso della bioplastica. Nel 2022 Assobioplastiche ha organizzato nell’ambito della Digital Green Week di Ecomondo l’evento HISCAP dal titolo “La gestione dell’organico e delle bioplastiche nelle città storiche italiane”.
Una tappa importante di questo progetto è rappresentato dalla Summer School “The new plastics economy: circular business models and sustainability” che si svolge a Bologna dal 10 al 14 luglio 2023. Patrocinata da Assobioplastiche, la Summer School è organizzata dall’Università di Bologna in collaborazione con l’Università di Scienze Applicate di Amburgo, l’Università tecnica di Kaunas l’Università di Scienze Applicate di Turku.
“La collaborazione tra mondo scientifico-accademico, ricerca e imprese rappresenta uno dei valori aggiunti di Bio-Plastics Europe”, ha sottolineato Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche.
“Così come nel progetto, Assobioplastiche lavora in ambito comunicativo affin - ché ci sia una corretta informazione.
Assistiamo ad una moltiplicazione di ricerche scientifiche ed accademiche nel campo della bioeconomia e delle sue applicazioni. Occorre saper valutare la portata di questi studi e contestualizzarli. Interpretazioni non corrette possono generare incomprensioni nell’opinione pubblica a danno dell’immagine di queste nuove filiere produttive”.
Plexiglass, anche considerando che i monomeri possono essere riprocessati secondo un approccio circolare.
Maire Tecnimont Spa annuncia che NextChem, la controllata facente parte della business unitSustainable Technology Solutions, ha acquisito il 51% diMyRemono Srl, una nuova società nella quale Biorenova Spa ha trasferito brevetti, asset, incluso un impianto pilota, e contratti relativi a CatC, un’innovativa tecnologia di depolimerizzazione catalitica della plastica.
CatC consiste in un processo di riciclo chimico continuo per il recupero di monomeri (componenti base per la catena del valore della plastica) ad alto grado di purezza da rifiuti plastici differen- ziati, in particolare dal polimetilmetacrilato (PMMA, anche noto come Plexiglass®).
Il primo impianto dimostrativo della tecnologia CatC, con una capacità di trattamento di circa 1.600 tonnellate di rifiuti plastici all’anno, è attivo in Abruzzo e campioni di monomeri sono stati pienamente validati da potenziali clienti.
I risultati raggiunti indicano che CatC rappresenta un’alternativa economicamente vantaggiosa, efficiente (circa il 95% di conversione del materiale plastico) e competitiva rispetto ad altre tecnologie di depolimerizzazione del
MyRemono realizzerà il primo impianto industriale con una capacità di trattamento fino ad un massimo di circa 5.000 tonnellate all’anno, la cui entrata in esercizio è prevista nella seconda metà del 2025, quando saranno inoltre avviate le attività commerciali di licensing, ingegneria di processo e fornitura di apparecchiature critiche.
Questa acquisizione aggiunge un altro importante tassello all’esecuzione della strategia di MAIRE, che individua nell’espansione del portafoglio di tecnologie sostenibili di NextChem un driver di crescita fondamentale nei prossimi 10 anni.
Prysmian Group: Massimo Battaini designato come prossimo CEO
Il Consiglio di amministrazione di Prysmian Spa ha designato Massimo Battaini - attuale Amministratore e Chief Operating Officer (“COO”) di Gruppo - quale prossimo candidato per il ruolo di Chief Executive Officer di Prysmian Group, coerentemente con il piano di successione di Gruppo, essendo stato informato dall’attuale CEO della società, Valerio Battista, della sua indisponibilità a continuare a ricoprire la carica di CEO per il prossimo triennio (2024-2027). Massimo Battaini sarà presentato come candidato CEO nella lista che il Consiglio uscente presenterà per il prossimo rinnovo in occasione dell’assemblea degli azionisti del 2024, quando Valerio Battista lascerà la carica.
“Sono felice di essere il candidato designato ad assumere la leadership di questa straordinaria società”, ha aggiunto Massimo Battaini, COO. “Saremo rigorosi e attenti alla creazione di valore, nel lavorare con i nostri clienti e con i nostri partner con l’obiettivo preminente di creare valore in modo sostenibile per tutti i nostri stakeholder”.
Prysmian Group organizzerà un Capital Market Day il 5 ottobre 2023 per presentare un’overview della strategia del Gruppo. Maggiori dettagli sull’evento saranno forniti nelle prossime settimane.
Massimo Battaini ha iniziato il proprio percorso professionale nel Gruppo Pirelli nel 1987 ricoprendo, per un periodo di oltre 13 anni, diverse posizioni nelle aree R&D e Operations. Dopo aver guidato la divisione di Business Development tra il 2000 e il 2002 come responsabile dei business Tyres, Cavi Energia e Cavi Telecom, è stato nominato Operation Director delle divisioni Energia e Telecom di Pirelli Cavi e Sistemi.
In seguito alla formazione del Gruppo Prysmian tramite l’acquisizione delle attività di Cavi e Sistemi Energia e Telecom di Pirelli nel 2005,
Battaini è stato nominato CEO di Prysmian UK. Nel 2011 è stato nominato COO del Gruppo Prysmian, posizione che ha ricoperto sino al 2014 quando ha assunto il ruolo di Responsabile Business Energy Project e di Presidente e CEO di Prysmian PowerLink S.r.I. ricoprendo tale carica fino a quando, nel giugno 2018, ha assunto il ruolo di North America CEO.
Nel gennaio 2021, Massimo Battaini è stato promosso a COO del Gruppo Prysmian con responsabilità anche della performance nelle unità di business regionali.