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DESTINAZIONE ALL ELECTRIC SOCIETY

Dopo un secolo di storia, Phoenix Contact continua ad avere voglia di futuro. Un futuro che per il pianeta sarà possibile solo se verrà condotta una reale transizione energetica ed ecologica. Ne è ben consapevole l’azienda che ha sede centrale a Blomberg, in Germania, e che da tempo sta orientando investimenti e sviluppo verso la sostenibilità. Con una mission chiara: dare un contributo determinante nella realizzazione della “All Electric Society”. Un impegno che sta interessando tutti i quattro “pillars” di Phoenix Contact: Industria, Infastrutture, Energia e E-mobility.

ITALIA, UN MERCATO STRATEGICO

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Protagonista internazionale nelle soluzioni per il settore automazione, elettrificazione e messa in rete, Phoenix Contact compie dunque nel 2023 i suoi primi 100 anni, che ha voluto festeggiare anche in Italia, un mercato strategico per la società, con una conferenza a Milano lo scor- so febbraio. “Non è così scontato che una lunga esistenza sia sinonimo di successo. Alcuni colossi del Novecento oggi sono ridimensionati per non aver colto i passaggi chiave dell’innovazione. La nostra realtà non ha invece mai smesso di crescere, nelle dimensioni ma anche nella raccolta di nuove sfide e nell’espansione in nuovi mercati”. Francesco Lanzani, presidente e direttore generale di Phoenix Contact Italia, si appassiona nel raccontare le tappe principali della storia e i prossimi progetti dell’azienda alla stampa tecnica intervenuta nell’avveniristica location di Factory NoLo, a pochi passi da Piazzale Loreto. “Oggi stiamo vivendo una nuova fase di cambiamento, avendo intrapreso il percorso verso la All Electric Society”.

Phoenix Contact conta oltre 20mila addetti, 11 stabilimenti produttivi e 55 filiali nel mondo. Nel 2022 ha generato un fatturato record di oltre 3,5 miliardi di euro. “La società è cresciuta nel tempo anche attraverso le acquisizioni, che sono sempre state inerenti alla nostra tecnologia e integrate nell’organizzazione”, ha continuato Lanzani. Non sono mancati i momenti complicati. “Anche i nostri numeri hanno risentito della crisi finanziaria del 2008 e 2009, e dell’emergenza Covid nel 2020, ma appena i mercati si sono normalizzati siamo ripartiti rapidamente e con slancio. Una reazione consentita anche dalla motivazione e dalla serenità dei dipendenti, che nei momenti più duri dell’economia internazionale sono sempre stati rassicurati dai vertici: l’ultimo esempio riguarda gli aumenti salariali erogati per aiutare le famiglie ad affrontare l’incremento delle bollette energetiche. Gli scorsi due anni sono stati di crescita intensa, che in Italia nel 2022 ha superato il +19%, grazie a un fatturato di 151 milioni di euro”.

La capacità attrattiva dell’azienda appare esemplificata dalla stessa biografia di Lanzani, in forza a Phoenix Contact Italia ormai dal 2000.

“Abbiamo una mission chiara, sem pre più orientata al tema della so stenibilità, cruciale per la stessa esistenza futura del pianeta. Credo che le aziende stiano mostrando di poter contribuire alla questione ambientale laddove la politica da sola non riesce”.

Se gli stabilimenti produttivi in Germania sono già carbon neutral dal 2021, l’obiettivo della società è raggiungere entro il 2030 le emissioni zero per tutta la sua catena del valore. Ma il contri buto alla “All Electric Society” passa ovviamente anche dalle soluzioni per la riduzione delle emissioni dei propri clienti e per le tante applicazioni nella produzione di energie rinnovabili, oltre che per l’e-mobility, un settore destinato a una crescita esponenziale. In tale contesto, in veloce evoluzione, il mercato italiano continua a essere centrale per l’azienda, venendo solo dopo a Germania, Usa e Cina. Lanzani ha commentato anche il pro- blema della carenza di chip sulle filiere globali che ha contraddistinto la fase di ripresa post Covid. “Certo non è stato facile governare il rilancio della domanda nel 2021 e 2022, soprattutto per le complicazioni nell’approvvigionamento dei semiconduttori, ma ora la situazione sta nettamente migliorando”.

Verso La Produzione Intelligente Di Energia Pulita

Phoenix Contact ha ridefinito le proprie strategie e riorganizzato la sua struttura a livello mondiale per raggiungere gli obiettivi a favore del clima nel 2030.

Da un paio di anni a questa parte, l’azienda ha effettuato importanti investimenti nel networking, nell’elettrificazione e automazione, potenziando la ricerca e sviluppo per la creazione di tecnologie a favore di una sempre più concreta “All Electric Society”. Per Phoenix Contact la sostenibilità si sviluppa su tre dimensioni: sociale, economico-finanziario e ambientale, insieme creano un circuito virtuoso capace di rendere disponibili a tutti le energie ottenute da fonti rinnovabili.

“All Electric society” significa anche fare in modo che l’elettricità diventi a sua volta energia primaria prodotta in modo sostenibile, convertita in altre fonti di energia liquida o gassosa, assolutamente neutre dal punto di vista della CO2

Il cosiddetto accoppiamento di setto- re rende concreto il concetto di produzione intelligente dell’energia pulita. Si tratta di un collegamento in rete completo e intelligente dei settori dell’energia, dell’industria, della mobilità, delle infrastrutture e dell’edilizia, sia in termini di informazioni che di energia. “L’obiettivo è un sistema globale efficiente ed equilibrato in cui l’energia in eccesso possa sempre essere indirizzata dove è necessaria. La base per questo è la massima elettrificazione e la successiva digitalizzazione, l’interconnessione e l’automazione di tutti i settori.

Le tecnologie di base sono già disponibili: dal 5G via TSN al Single Pair Ethernet, è possibile implementare un’infrastruttura di comunicazione senza interruzioni tra i numerosi dispositivi installati dal livello sensoreattuatore fino al sistema IT.

Su questa base, gli standard di comunicazione come OPC UA, le piattaforme di controllo aperte come PLCnext Technology di Phoenix Contact, le soluzioni software per container come Docker, i progetti open source come il framework MORYX pubblicato da Phoenix Contact su Github e gli ambienti di sviluppo low-code accelerano la gestione di progetti e applicazioni intersettoriali.

Phoenix Contact propone una serie di soluzioni che, acquisite dai clienti, sono in grado di lasciare all’interno della filiera un’impronta sostenibile. I settori coinvolti sono: E-mobility, Smart Industry, Smart Energy. La mobilità, per esempio, è un mercato in forte espansione e transizione, che richiede l’immissione di nuove soluzioni a livello industriale, e l’azienda vanta una grande esperienza in tema di connettività e gestione intelligente dei dati, elementi in forte ascesa in questo comparto.

In ambito di elettrificazione Phoenix Contact offre un vasto programma di soluzioni che contribuiscono all’alimentazione dei sistemi, alla loro stabilità e continuità. Sul fronte del networking, l’azienda punta molto sulla comunicazione, sulla sicurezza, sulla cyber security con importanti investimenti in ricerca e sviluppo. Nell’automazione, PLCnext Technology fa da padrone con funzioni di controllo e di sicurezza innovativi, anche per l’analisi dei dati di sistema e dal campo. Phoenix Contact ha ridefinito gli ambiti nei quali operare, dedicando risorse in funzione delle specificità dei diversi comparti e investendo in innovazioni che contribuiscono ad una maggiore sostenibilità. In questo processo multisettoriale, l’azienda fa da precursore, ad esempio attraverso l’ecosistema PLCnext Technology quale valido strumento per realizzare progetti innovativi e funzionali all’accoppiamento di settore. La piattaforma di controllo è basata su Linux e consente la programmazione libera da vincoli e supporta applicazioni già esistenti. PLCnext Technology è la soluzione in grado di integrare in modo sicuro la tecnologia esistente e obsoleta nel sistema di controllo. La svolta energetica pone infatti nuove sfide per le centrali di produzione dell’energia elettrica, che devono essere modernizzate in modo da soddisfare le esigenze future. In questo contesto l’ecosistema PLCnext Technology permette l’espansione tecnica degli impianti esistenti grazie alla sua apertura e compatibilità. Oltretutto, tecnologie che oggi potrebbero non esistere ancora, potranno essere facilmente integrate nell’ecosistema in un secondo momento, ad esempio, tramite le applicazioni caricate nel PLCnext Store. In questo modo gli impianti saranno a prova di futuro anche per i prossimi decenni.

Sono nove i premiati al contest Best Packaging dedicato al tema del Quality Design, tutti valutati in base a parametri estetici, sensoriali e di funzionalità. Inoltre, per la prima volta in quasi 60 anni, sono stati ammessi i lavori di ricerca universitaria e i progetti di startup innovative.

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