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BEST PACKAGING: PREMIATE ANCHE RICERCA E START UP
Sono stati premiati, a Milano, in occasione della Milano Design Week i 9 vincitori dell’edizione 2023 del contest Best Packaging, dedicato al tema del Quality Design. Sul palco a dialogare con i vincitori di innovazione e futuro, Alessandra Fazio, presidente di Istituto Italiano Imballaggio, insieme all’attore comico e formatore Diego Parassole.
La Giuria, presieduta dalla professoressa Valeria Bucchetti, coordinatrice del corso di Design della Comunicazione del Politecnico di Milano, ha valutato i progetti in base alla dimensione strutturale, valutando l’innovatività della soluzione formale e sue qualità estetiche, semantiche, sensoriali, all’impianto visuale, considerando l’originalità del modello narrativo e la qualità delle forme grafiche, all’attenzione informativa, attraverso la qualità delle soluzioni grafiche, tese a veicolare contenuti informativi riferiti all’imballaggio e/o al suo contenuto, e infine, alla funzionalità e modi d’uso, con particolare attenzione al miglioramento ergonomico, di servizio e prestazionale.
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Cinque soluzioni, tra primarie e da trasporto, sono state scelte per aver rispecchiato a pieno i criteri riportati nel regolamento del contest. È stato, inoltre, assegnato un premio speciale ambiente, patrocinato da Conai, alla soluzione che più di tutte ha mostrato di aver attivato i criteri di ecodesign, in termini di prevenzione alla fonte. Un altro premio speciale è stato tributato per l’innovazione tecnologica, con il patrocinio di Ipack-Ima. Infine, con il supporto di Fondazione Carta Etica del Packaging, sono stati assegnati un premio speciale all’innovazione a una startup innovativa, al servizio del settore packaging e a una tesi di ricerca. In quasi 60 anni di storia del contest, per la prima volta, sono stati ammessi i lavori di ricerca universitaria e progetti di startup innovative, che abbiano progettato prodotti, servizi, consulenza per il mondo del packaging, che si contraddistinguano per la novità e l’originalità o l’alto contenuto tecnologico offerto. “Ho voluto portare nel contest le categorie studenti e startup, perché sono proprio i giovani il motore dell’innovazione”, ha spiegato Alessandra Fazio, presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio e Fondazione Carta Etica del Packaging.
Sezione Quality Design
I vincitori per la sezione quality design sono stati:
• Barilla G&R F.lli: la nuova visual identity per i Classici Barilla rende la confezione più essenziale, incisiva e assertiva aumentandone l’impatto mediatico. Un’evoluzione ottenuta anche grazie al ruolo di ‘cardine visuale’ attribuito al logotipo e alla variazione della cromia, ora più profonda e vibrante.
• CoopItalia: la nuova confezione è un esempio efficace delle potenzialità di un imballaggio in grado di coniugare i valori della marca, fornire informazioni chiare, incrementare il servizio offerto al consumatore. Tanto più pregevole, in quanto esprime attenzione e sensibilità nei confronti di categorie di consumatori con problemi di intolleranze e allergie alimentari.
• Happy: la progettazione della testu rizzazione tridimensionale del fondo della vaschetta permette il ricircolo dell’aria, offrendo un importante servizio a supporto del mantenimento ottimale delle caratteristiche organolettiche dell’alimento, unitamente a una maggiore efficacia e semplificazione dei processi di confezionamento e la riduzione dei materiali utilizzati.
• Sipa: prima bottiglia in PET in com mercio per vini spumanti. Nata per ovviare alla carenza e agli alti costi delle bottiglie in vetro, presenta numerosi vantaggi, quali il riempimento su linee esistenti, la leggerezza, l’infrangibilità, mantenendo invariata la user experience grazie a collo e fondo analoghi alla versione iconica in vetro.
• Vimar: il progetto prevede un equilibrio dimensionale e una stampa che offre ottimi risultati grafici e di resistenza. L’interno della confezione è liscio e patinato, per evitare danneggiamenti alle superfici dei prodotti, riducendo quindi rotture e scarti.
I Premi Speciali
Il premio speciale ambiente è andato a Latteria Montello - Nonno Nanni: Il nuovo packaging, con incarto esterno riciclabile e vaschetta prodotta con il 50% di riciclato, riduce le emissioni di CO2 del 35%, l’utilizzo di plastica vergine del 29%, la quantità di imballaggio smaltito del 33% e l’impatto sull’impronta idrica del 61%, garantendo analoghe prestazioni rispetto all’imballaggio precedente.
Il premio speciale tecno
Sopra: la vaschetta Happy con testurizzazione tridimensionale del fondo per garantire un maggiore ricircolo dell’aria
A destra: il prototipo di robot umanoide Altopack, in grado di interagire e rifornire autonomamente le macchine per il packaging, alleggerendo il lavoro pesante e ripetitivo svolto dall’essere umano logia è andato ad Altopack: Il prototipo di robot umanoide è in grado di interagire autonomamente con macchine per il packaging quali incartonatrici, astucciatrici e flow-pack, per rifornirle in continuo dei materiali consumabili necessari per il loro funzionamento, alleggerendo il lavoro pesante e ripetitivo svolto dall’essere umano.
Premio speciale carta etica del packaging è andato a:
• La startup GENC con I CONE: in linea con l’edizione focalizzata sul Quality Design, il progetto della startup, che opera nel settore cosmetico, è riconducibile a diversi valori della Carta Etica del Packaging: è bilanciato e responsabile nel design del prodotto, contemporaneo e lungimirante nella forma e nelle potenzialità che offre, inoltre educativo e sostenibile nel suo minimalismo.
La confezione CoopItalia per consumatori con problemi di intolleranze e allergie alimentari
• La studentessa Benedetta Rotondo con POMOPLA2: una tesi di laurea magistrale che contribuisce alla ricerca su un nuovo biocomposito performante che valorizza i sottoprodotti delle industrie agroalimentari, nello specifico del pomodoro. Seguendo i principi dell’economia circolare si vuole dare una seconda vita agli scarti di produzione attraverso lo sviluppo di POMOPLA2, che rappresenta un sostituto promettente delle attuali plastiche fossili. Riconducibile ai valori: responsabile, sicuro e sostenibile.
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE: NASCE LA GAMMA
Di Prodotti Per La Brand Protection Packaging
Per garantire l’originalità dei prodotti Fedrigoni ha concepito, a livello trasversale tra Paper e Self-Adhesives, delle soluzioni in carta e in materiale autoadesivo destinate a tutti gli stampatori e i converter che realizzano packaging per gourmet food, o merci di cui sia necessario garantire e tracciare l’integrità e l’originalità.
Se in precedenza ad essere contraffatti erano perlopiù abiti di alta moda e accessori, negli ultimi anni il mercato del falso ha colpito anche il gourmet food, i cosmetici, i giocattoli e perfino i medicinali.
L’originalità e l’esclusività di un prodotto rappresentano una diretta estensione del brand, sono espressione della sua qualità e del suo prestigio, e giocano un ruolo fondamentale nelle preferenze d’acquisto dei consumatori.
Da qui nasce l’esigenza del Gruppo Fedrigoni, operatore globale di riferimento nella produzione di carte speciali ad alto valore aggiunto per il packaging di lusso e altre applicazioni creative, nonché di materiali autoadesivi per la creazione di etichette premium, di compiere un ulteriore passo verso la lotta alla contraffazione: presentare una gamma unificata di prodotti in carta e materiale autoadesivo dedicata alla brand protection nel settore commerciale.
Grazie alla sinergia tra le Business Units Paper e Self-Adhesives, Fedrigoni ha realizzato soluzioni di brand protection personalizzabili, con materiali diversi e molteplici funzionalità, che consentono di rispondere in modo specifico agli obiettivi di anticontraffazione e antimanomissione specifici per ogni settore.
L’offerta di Fedrigoni in materia di anticontraffazione copre tutte le esigenze per la creazione di sigilli in materiale autoadesivo e packaging di garanzia: dai voids, prodotti in film personalizzabili che trasferiscono un disegno o un testo sul supporto quando vengono rimossi dall’articolo e non si possono più riposizionare; ai materiali ultra-distruttibili che, una volta applicati, si rompono irrimediabilmente se si cerca di toglierli, a quelli delaminanti, che si distruggono per delaminazione; agli olografici, che si possono personalizzare con diversi livelli di elementi di sicurezza per la protezione del brand; alle soluzioni tamper proof appositamente studiate per lacerare il cartone su cui viene applicato il sigillo se si tenta di aprire la confezione; fino alle carte di sicurezza, in cui è possibile integrare fibre, coriandoli e altri pigmenti speciali per aumentare il livello di autenticazione.
Ogni prodotto ha una modalità di verifica e autenticazione differente, a seconda delle necessità: dalle soluzioni overt, immediatamente ri- conoscibili da tutti semplicemente osservando o toccando l’etichetta, fino alle forensic, che necessitano di apparecchiature altamente specialistiche per la loro verifica.
“Autenticità, sicurezza e integrità di marchi, prodotti e packaging sono l’obiettivo di ogni impresa e costituiscono un asset strategico sotto il profilo economico e valoriale”, dichiara Michele De Pascalis, Product Manager per i prodotti di sicurezza. “Proprio le esigenze dei grandi marchi del lusso e della moda, ma anche dei produttori di gourmet food e pharma, ci hanno portato a spostare il focus dei materiali per la sicurezza a tutti gli stampatori e converter che si occupano di packaging per prodotti di alta qualità”. Forte di una lunghissima esperienza nel campo della security, unita a un dipartimento R&D impegnato a sviluppare e testare tecnologie sempre più innovative, Fedrigoni si impegna così a contrastare un fenomeno che danneggia brand e consumatori, e dunque un’intera economia: il problema infatti non è solo che si paghi come autentica una merce contraffatta – potenzialmente pericolosa per la salute se si fa riferimento a farmaci, tessuti non certificati, cibo o bevande – ma anche che articoli a tutti gli effetti originali vengano deviati verso i cosiddetti ‘mercati grigi’ ed escano dalla catena di distribuzione corretta.