L’Italia è il che amo
UNA DICHIARAZIONE DIVENTATA IL MARCHIO DI FABBRICA DELLA RICERCA DEL CONSENSO A TUTTI I COSTI A STATEMENT THAT HAS BECOME THE HALLMARK OF CONSENSUS-SEEKING AT ALL COSTS
by Francesco Michienzi“L’Italiaè il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà”. Sono le parole che Silvio Berlusconi utilizzò nel 1994 nel momento del suo ingresso in politica. Anche per me l’Italia è il paese che amo. Ma di quale Italia parliamo? Di quella delle bellezze naturali, del suo patrimonio artistico e culturale, degli imprenditori geniali, delle eccellenze invidiate e ammirate in tutto il mondo come le nostre barche? Oppure, quella dei sotterfugi, delle scorciatoie, del clientelismo, della giustizia ingiusta, degli sprechi e della burocrazia soffocante La rivoluzione liberale di erlusconi era cominciata con il supporto di persone illuminate come Marcello Pera, Antonio Martino, Giuseppe Tatarella, Giuliano Urbani. Ben presto però questi pensatori lasciarono il posto a politici scaltri che non amavano esattamente l’Italia come noi. ersone che fanno politica non per il bene comune, come affermano, ma perch hanno trovato un modo redditizio di sbarcare il lunario. La qualit della classe politica è un tema che riguarda tutti, maggioranza e opposizione. Il 1994 è l’anno nel quale inizia la totale trasformazione del Paese che riguarda senza dubbio il sistema politico, quello economico, sociale, culturale, di usi e costumi e con conseguenze
«L’ITALIA È IL PAESE CHE AMO». CLAIM CHE CI HA ACCOMPAGNATO, CON LE SUE LUCI E LE SUE OMBRE, IN UN CAMBIAMENTO RADICALE DELLA NOSTRA SOCIETÀ. «ITALY IS THE COUNTRY I LOVE». A CLAIM THAT HAS ACCOMPANIED US, WITH ALL ITS LIGHT AND SHADE, THROUGH THE RADICAL CHANGES IN OUR SOCIETY.
su intere generazioni. Ma c’è anche qualcosa di più profondo. Per trent’anni il modello Berlusconi non si è limitato a plasmare l’informazione, ha letteralmente sequestrato l’immaginario del paese, imponendo il suo linguaggio e le sue categorie culturali. Dopotutto, il suo apparato mediatico poteva decidere le sorti di una carriera. L’attuale classe politica italiana, compresa buona parte dell’opposizione, è interamente una creatura di Berlusconi. Siamo abbastanza impotenti di fronte al dilagare dell’insussistenza culturale, dell’incapacità di gestire il bene pubblico per il benessere di tutti. Nell’Italia di oggi si utilizzano tutti gli strumenti possibili per gestire il consenso che garantisce il perpetrarsi del potere. Pensate alla pubblicità delle aziende a partecipazione statale che investono soldi, in parte nostri, su mezzi di informazione non esattamente in target con le necessità di comunicazione di quelle aziende. Di esempi se ne potrebbero fare molti, ma lascio a voi il piacere di analizzare questo fenomeno. Il Governo attuale si dice molto vicino agli imprenditori nautici italiani; purtroppo per noi siamo ancora nel campo delle parole. Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, ha dichiarato «Anche nel 2022 la crescita dell’Associazione è in linea con la crescita del settore, con positive prospettive per l anno nautico in corso che sfiora la soglia dei miliardi di euro di fatturato. Il futuro del nostro settore significa futuro economico e occupazionale. iamo attivamente impegnati nella stesura del iano del are, nel tavolo tecnico per le concessioni demaniali presso la residenza del onsiglio, con il inistro del Turismo. a, in considerazione della solidità della maggioranza, ben diversa dalle coalizioni larghe degli ultimi anni, dal overno ci aspettiamo molta pi attenzione . Nel corso di una riunione ministeriale è stata rappresentata l’esigenza di completare al più presto la mappatura delle concessioni esistenti, a partire dai dati del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e delle Capitanerie di porto, eventualmente integrati ove necessario, senza attendere ulteriormente strumenti tecnici in divenire. Confindustria Nautica intervenuta per rappresentare la voce della filiera della nautica da diporto, insieme alla associata Assomarinas e in coordinamento con Assonat-Confcommercio. L’auspicio del presidente Cecchi è anche il nostro, ma nutriamo grandi dubbi sui tempi di stesura di questo Piano del Mare.
“Italy is the country I love. y roots, my hopes and my horizons are here. It is here that I learned my profession as a businessman from my father and from life. It is here that I developed my passion for freedom . These are the words of Silvio Berlusconi when he entered the world of politics in 1994. Italy is the country I love too. But which Italy are we talking about? The Italy of natural attractions, of art and culture, of ingenious entrepreneurs, of areas of excellence envied and admired throughout the world, such
«ANCHE NEL 2022 LA CRESCITA DELL’ASSOCIAZIONE È IN LINEA CON LA CRESCITA DEL SETTORE, CON POSITIVE PROSPETTIVE PER L’ANNO NAUTICO IN CORSO CHE SFIORA LA SOGLIA DEI 7 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO. IL FUTURO DEL NOSTRO SETTORE SIGNIFICA FUTURO ECONOMICO E OCCUPAZIONALE».
«EVEN IN 2022, THE GROWTH OF THE ASSOCIATION IS IN LINE WITH THE GROWTH OF THE INDUSTRY, WITH A POSITIVE OUTLOOK FOR THE CURRENT NAUTICAL YEAR, WHICH SEES US APPROACHING A TURNOVER OF 7 BILLION EUROS. THE FUTURE OF OUR SECTOR MEANS A FUTURE OF ECONOMIC SUCCESS AND EMPLOYMENT».
SAVERIO CECCHI
as our boats? Or the Italy of subterfuge, shortcuts, cronyism, unfair justice, waste and suffocating red tape erlusconi’s liberal revolution began with the support of some enlightened people such as arcello era, ntonio artino, Giuseppe Tatarella and Giuliano rbani. owever, these thinkers soon made way for crafty politicians who didn’t exactly love taly like we do. eople who are in politics not for the common good, as they claim, but because they’ve found a profitable way to make ends meet. The quality of the political class is an issue that involves them all, both in the majority and in opposition. The total transformation of the country began in , undoubtedly affecting politics, the economy, society, culture and customs, with consequences for entire generations. ut there is also something deeper. For thirty years, the erlusconi model has not only shaped information but has literally hijacked the country’s imagination, imposing its language and cultural categories. fter all, his media empire could decide the fate of a career. taly’s current political class, including much of the opposition, is entirely a creature of erlusconi. e are quite powerless in the face of rampant cultural insubstantiality, the inability to manage the public good for the benefit of all. n taly, every possible means is used to manage the consensus that guarantees the perpetuation of power. ust think of the advertisements placed by state companies, which invest money, some of it ours, in media that do not exactly meet the communication needs of these companies. could give lots of examples, but ’ll leave it to you to analyse this phenomenon. The current government says it is working closely with the talian nautical industry, but unfortunately, it’s nothing but words so far. Saverio Cecchi, chairman of Confindustria Nautica, stated «Even in 2022, the growth of the association is in line with the growth of the industry, with a positive outlook for the current nautical year, which sees us approaching a turnover of 7 billion euros. The future of our sector means a future of economic success and employment. We are actively engaged in drafting the Sea Plan with the Ministry of Tourism, and it is on the drawing board at the Prime Minister’s ce for state concessions. owever, in consideration of the solidity of the ma ority, which is uite different from the broad coalitions of recent years, we e pect much more attention from the government». uring a ministerial meeting, the need to complete the mapping of existing concessions as soon as possible was illustrated, starting with data from the inistry of nfrastructure and Transport and the arbour ces, added to where necessary, without waiting for further technical tools to be developed. Confindustria Nautica, through its member ssomarinas and in coordination with ssonat Confcommercio, has intervened on behalf of the pleasure craft industry. e have the same hopes as resident Cecchi, but we have serious doubts about the time frame for the preparation of this sea plan.
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Questo numero è stato chiuso in Redazione il 6 luglio 2023. This issue ended on 6th July 2023.
anosc itti e foto afie anche se non icati non si estit iscono. i a tico i fi mati sono a i e a es essione e i to i e non is ecchiano necessa iamente a inea e ito ia e e io na e. en if not ishe han itten man sc i ts an ict es cannot e et ne . he si ne a tic es a e the f ee e ession of the ite s an o not necessa i y e ect the e ito ia o icy of the ma a ine.
J Craft annuncia la vendita dello scafo numero 22 a un armatore americano. Il Torpedo 42 con due motori Volvo Penta Ips 650 ha una velocità massima superiore a 50 nodi. Lo scafo è caratterizzato da una livrea Blu Notte, dal ponte di mogano, dalla verniciatura di 18 strati della coperta e dai preziosi tessuti con cuciture a rombi rossi e bianchi.
J Craft announces the sale of hull number 22 to an American owner.
Powered by twin Volvo Penta IPS 650 engines, the Torpedo 42 has a top speed of over 50 knots. he h is finishe in i ht e with a mahogany deck, 18-layer deck paint and red and white diamond stitched fabrics.
APREAMARE MAESTRO 88
Apreamare Maestro 88 ha una carena semiplanante ottimizzata per affrontare ogni condizione di mare e navigare a una velocità di crociera di 18 nodi con punte di 22. Grazie a due motori Man di 1.600 cavalli ciascuno e una riserva di combustibile di 8.000 litri, l’autonomia è di oltre 1.000 miglia nautiche alla velocità di 10 nodi.
APREAMARE MAESTRO 88
The Apreamare Maestro 88 has a semiplaning hull, optimised for all sea conditions, with a cruising speed of 18 knots and a maximum speed of 22 knots. Thanks to two MAN engines of 1,600 hp each and a fuel tank of 8,000 litres, the range is more than 1,000 nautical miles at a speed of 10 knots.
FRAUSCHER AND PORSCHE
IL CANTIERE AUSTRIACO FRAUSCHER HA ANNUNCIATO UNA COLLABORAZIONE ESCLUSIVA CON PORSCHE PER LO SVILUPPO DI UN’IMBARCAZIONE SPORTIVA ELETTRICA. THE AUSTRIAN SHIPYARD FRAUSCHER HAS ANNOUNCED AN EXCLUSIVE COLLABORATION WITH PORSCHE TO DEVELOP
PERSHING GTX116
Il Pershing GTX116, disegnato da Fulvio De Simoni, lungo oltre 35 metri e largo 7,70, è equipaggiato con una tripla propulsione waterjet che, abbinata a tre Man V12 dalla potenza di 2.000 cv consente di raggiungere una velocità massima di 35,5 nodi e una di crociera di 29,5 nodi.
The Pershing GTX116, designed by Fulvio De Simoni, with a length of over 35 meters and a beam of 7.70 meters, is equipped with a triple waterjet propulsion system, which, combined with three MAN V12s of 2,000 hp, gives a top speed of 35.5 knots and a cruising speed of 29.5 knots.
SINDALAH AND IGY
IGY Marinas presenta un progetto per sviluppare e gestire il porto turistico di Sindalah nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. Perfettamente posizionato come porta d’accesso glamour al Mar Rosso, Sindalah sarà il marina per superyacht ultra-lusso più vicino all’Europa e al Mediterraneo. a struttura o rir 86 posti barca per ac t fino a 50 metri di lung ezza e ulteriori boe o s ore per super ac t fino a 180 metri.
SINDALAH AND IGY
IGY Marinas has presented a project to develop and operate the Sindalah marina in northwest Saudi Arabia. Perfectly positioned as a glamorous gateway to the Red Sea, Sindalah will be the marina for ultra-luxury superyachts closest to Europe and the e ite anean. he faci ity i o e 86 berths for yachts up to 50 meters in en th an a itiona o sho e oys for superyachts up to 180 meters.
Pininfarina ha disegnato per Elan Yachts la barca a vela Impression 43, un family cruiser con un design slanciato, un interno spazioso e con finiture di altissima qualit . L’architettura navale è di Humphreys Yacht Design.
Designed by Pininfarina for Elan Yachts, the Impression 43 sailboat is a family cruiser with a sleek design, spacious interior and high quality finishes. he na a a chitect e is y Humphreys Yacht Design.
A La Spezia è stato varato il Baglietto Lee, quarto esemplare della linea DOM133, disegnato da Stefano Vafiadis che ha curato anche gli interni in collaborazione con la designer dell’armatore, Tehila Bracha Magyar Shelef. Questo esemplare è dotato di due motori Caterpillar C32 che permettono allo yacht di raggiungere una velocità massima di 17 nodi.
The Baglietto Lee has been launched in La Spezia, Italy. This is the fourth of the DOM133 series, designed by Stefano afia is ho a so i the inte io in co a o ation ith the o ne s designer, Tehila Bracha Magyar he ef. his mo e is o e e y t o ate i a en ines giving the yacht a top speed of 17 knots.
GREENLINE 58FLY
Greenline Yachts presenta il 58 Fly che si inserisce nella gamma per colmare il divario tra il 48 Fly e l’ammiraglia 68 OceanClass. Undici pannelli solari producono 3,6 kW per i servizi di bordo. Il sistema ibrido è composto da una coppia di motori elettrici da 25 kW e da due propulsori diesel di 610 o 715 cavalli.
GREENLINE 58FLY
Greenline Yachts has presented the 58 Fly, which fits into the range to bridge the gap between the 48 Fly and the flagship 68 OceanClass. Eleven solar panels produce 3.6 kW for on-board services. The hybrid system consists of a pair of 25 kW electric motors and two diesel engines of 610 or 715 horsepower.
MAN V12X
2,000 HP
IL MOTORE MARINO PER BARCHE DA DIPORTO, MAN V12X DI 2.000 CAVALLI, HA UNA CILINDRATA DI 30 LITRI SVILUPPATA PER OFFRIRE MIGLIORI PRESTAZIONI AGLI ARMATORI DI YACHT E SUPERYACHT DI GROSSA TAGLIA. THE 2,000-HP MAN V12X MARINE ENGINE FOR PLEASURE YACHTS HAS A 30-LITRE DISPLACEMENT DEVELOPED TO PROVIDE BETTER PERFORMANCE FOR OWNERS OF LARGE YACHTS AND SUPERYACHTS.
Bluegame sta realizzando il tender di American Magic, challenger alla 37ma edizione della Coppa America. BGH è un multiscafo di 10 metri, con foil dinamici, alimentato esclusivamente da fuel cells a idrogeno, che volerà a 50 nodi a zero emissioni, rilasciando solo acqua.
Bluegame is making the tender for American Magic, challenger to the th me ica s . BGH is a 10-meter m tih ith ynamic foi s o e e e c si e y y hy o en f e ce s hich i y at nots ith e o emissions e easin on y ate .
EXTRA X99 FAST
L’architettura navale di Extra X99 Fast è stata curata da Palumbo Superyachts. Le linee esterne sono di Guida Design, gli interni sono di Luca Dini – Design & Architecture. Lo yacht, lungo 30 metri, ha uno scafo planante realizzato in composito e fibra di carbonio in grado di raggiungere i 37 nodi di velocità massima.
The naval architecture of the Extra X99 Fast was designed by Palumbo Superyachts. The exterior was designed by Guida Design, while the interior was created by Luca Dini - Design & Architecture. The 30-metre long yacht has a planing hull in composite and carbon fibre and can reach a top speed of 37 knots.
da iovanni Pomati, Ceo di autor roup, C ief Commercial O cer and Business Development. andini a maturato esperienze in errari, dove a ricoperto diverse posizioni da lobal Business Development Manager, e in BM come specialista di progetti speciali per l’Europa centro-sudorientale.
io anni omati of a to o has a ointe atteo an ini as hief omme cia ce an siness e e o ment. an ini has aine e e ience at e a i he e he he a io s ositions f om o a siness e e o ment ana e an at as ecia o ects ecia ist fo ent a an o th aste n o e.
SUNREEF EXPLORER ECO
Il 33M Sunreef Explorer Eco ha alti livelli di e cienza grazie al sistema di climatizzazione a risparmio energetico e al sistema di gestione intelligente dell’energia. Con dissalatori all’avanguardia, rubinetti a risparmio idrico, un sistema di raccolta dell’acqua piovana e una caldaia c e utilizza il recupero di calore, il catamarano garantisce grande comfort e alti risparmi di energia a bordo.
SUNREEF EXPLORER ECO
The 33M Sunreef Explorer Eco achieves ne e e s of e ciency than s to the ene y sa in ai con itionin system an inte i ent ene y mana ement system. ith state of the a t ate ma e s ate sa in ta s a ain ate ha estin system an an t a e cient oi e ith heat eco e y the catama an ens es the est ate mana ement e e ience.
Il legame tra Ethimo e il mare trova la sua massima espressione con la progettazione della prima collezione esplicitamente pensata per “abitare il mare” e generare inedite esperienze di vita outdoor all’insegna del relax e della condivisione, in ambienti che si muovono sull’acqua. Nata dalla collaborazione con Christophe Pillet, la nuova proposta dedicata al mondo della nautica si declina in due linee, Costiera e Baia
The link between Ethimo and the sea fin s its hi hest e ession ith the esi n of the fi st co ection e icit y concei e to “inhabit the sea” an ene ate n ece ente o t oo i in e e iences cha acte i e y e a ation an sha in in en i onments that mo e on ate . o n f om the co a o ation ith h isto he i et the ne o osa e icate to the na tica o is i i e into t o ines Costiera and Baia.
WALLY wallywhy150
La suggestiva cornice dell’Arsenale è stata lo scenario perfetto per la presentazione del nuovo modello Wally.
WALLY wallywhy150
The picturesque setting of the Arsenal in Venice was the perfect scenario for the presentation of the new Wally
BENETTI B.NOW 72M WITH OASIS DECK
BENETTI HA VENDUTO LA PRIMA UNITÀ DI B.NOW 72 CON OASIS DECK. CON UNA LUNGHEZZA DI 72 METRI E UNA LARGHEZZA DI 12,50 METRI, IL NUOVO YACHT È OGGI L’AMMIRAGLIA DELLA SERIE B.NOW, PROGETTATA IN COLLABORAZIONE CON RWD. BENETTI HAS SOLD THE FIRST UNIT OF B.NOW 72 WITH OASIS DECK. WITH A LENGTH OF 72 METERS AND A WIDTH OF 12.50 METERS, THE NEW YACHT IS NOW THE FLAGSHIP OF THE B.NOW SERIES, DESIGNED IN COLLABORATION WITH RWD.
BAGLIETTO DOM 115
Baglietto ha presentato il DOM 115 entry-level di 35m. Fabio Ermetto, Cco di Baglietto ha dichiarato: «Con questo progetto abbiamo risposto alle richieste di clienti che avevano apprezzato gli elementi di forza del DOM 133, ma cercavano uno yacht dalle dimensioni più contenute». Stefano afiadis ha disegnato le linee esterne.
Baglietto has unveiled the 35m entry level DOM 115. Fabio Ermetto, CCO of Baglietto, said: «With this project we have responded to requests from clients who appreciated the strong elements of the DOM 133 but were looking for a yacht with smaller dimensions». The exterior lines were designed by Stefano afiadis.
FIV ALL’ISOLA D’ELBA
Nella cornice naturale delle coste dell’isola d’Elba si sono svolte le regate di selezione zonale per i Campionati Italiani della Federazione Italiana Vela, della seconda zona della FIV (Toscana, Umbria e Provincia di La Spezia), con le imbarcazioni Ilca, ex Laser. Le regate sono state organizzate dalla Lega Navale Italiana sezione Portoferraio, la terza più antica italiana, fondata nel 1901, in collaborazione con Il Comitato dei Circoli Velici Elbani.
FIV ON THE ISLAND OF ELBA
In the natural setting of the coast of the island of Elba, the zonal selection regattas for the Italian Sailing Federation Italian Championships, of the second zone of the FIV (Tuscany, Umbria and the Province of La Spezia), were held with Ilca boats, formerly Laser. The regattas were organized by the Italian Naval League Portoferraio section, the third oldest in Italy, founded in 1901, in cooperation with The Committee of Elba Sailing Clubs.
Ferretti Group porta la nautica di lusso al centro di Piazza ari. Il ruppo guidato da Alberto Galassi ha festeggiato il debutto su Euronext Milan, listino azionario milanese gestito da Borsa Italiana, ormeggiando al centro della Piazza un Riva Anniversario, serie limitata nata per celebrare i 60 anni del Riva Aquarama
Ferretti Group brings luxury yachting to the center of Piazza a i. he o e y e to Galassi celebrated its debut on Euronext Milan, the Milan stock exchange list managed by Borsa Italiana, by mooring a Riva Anniversario, a limited series created to celebrate the 60th anniversary of the Riva Aquarama at the center of the Square.
Rossinavi ha varato il suo primo Expedition yacht Akula di 59,4 metri di lunghezza con un baglio massimo di 11,3 metri, 1.215 Gross Tonnage e propulsione diesel-elettrica.
L’architettura navale è di Arrabito Naval Architects. Le linee esterne sono di Gian Paolo Nari. Il design degli interni è dello studio FM Architettura. Questo yacht Ice Class è stato costruito per realizzare il sogno dell’armatore di esplorare il mondo.
ossina i has a nche its fi st . met e e ition yacht
M/Y Akula ith a ma im m eam of . mete s oss onna e an iese e ect ic o sion. he na a a chitect e is y a ito a a chitects. he e te io ines a e y ian ao o a i. he inte io esi n is y chitett a st io. This Ice Class yacht has een i t to f fi the o ne s eam of o e o ation.
SPENCER SHIP AND HCB
Spencer S ip Monaco a firmato un accordo come International Export Developer di HCB Yachts, specialista nel settore degli yacht center consolle di lusso. Spencer Ship Monaco svilupperà una rete di concessionari in Europa, Africa, Medio Oriente e Asia.
ence hi onaco has si ne an a eement as nte nationa o t e e o e fo achts a s ecia ist in the y yacht cent e conso e in st y. ence hi onaco i e e o a ea e net o in o e f ica the i e ast an sia.
ENI AND AZIMUT BENETTI
Il Gruppo Azimut Benetti ed Eni Sustainable Mobility hanno sottoscritto un accordo per la fornitura e utilizzo di HVOlution, il biocarburante prodotto con 100% di materie prime rinnovabili. Si tratta del primo accordo di un’industria dello yachting finalizzato alla decarbonizzazione nella nautica.
ENI AND AZIMUT BENETTI
Azimut Benetti Group and Eni Sustainable Mobility have signed an agreement for the supply and use of HVOlution, the biofuel produced from 100% renewable raw materials. This is the first agreement by a yachting industry aimed at decarbonization in boating.
CONE BEACH CLUB BAJA SARDINIA
RIAPERTO PER LA STAGIONE ESTIVA IL CONE CLUB SARDINIA. IMMERSO NELLA NATURA TRA IL MARE E LA COSTA, IL BEACH CLUB DI BAJA SARDINIA FA PARTE DEL COMPLESSO 7PINES RESORT DI HYATT. CONE CLUB SARDINIA REOPENED FOR THE SUMMER SEASON. NESTLED IN NATURE BETWEEN THE SEA AND THE COAST, THE BEACH CLUB IN BAJA SARDINIA IS PART OF HYATT’S 7PINES RESORT COMPLEX.
CASTAGNOLA YACHT HERITAGE 15
L’ingegneria e l’architettura navale dell’Heritage 15 sono stati seguiti dallo studio Names di Francesco Rogantin su disegno di Nauta esign e in collaborazione con l’u cio tecnico interno di Castagnola Yacht. La barca è attualmente in costruzione a Lavagna. La motorizzazione a data a una coppia di motori turbodiesel Man I6 da 730 cavalli ciascuno.
The engineering and naval architecture of the Heritage 15 have been overseen by Francesco Rogantin’s Names studio based on designs by Nauta Design and in collaboration with Castagnola Yacht’s in-house engineering department. The boat is currently under construction at the yard in Lavagna. The hull will be powered by a pair of MAN I6 turbodiesel engines of 730 horsepower each.
Valdenassi, azienda ligure specializzata nella fornitura di arredi di qualit per esterno per il settore nautico, presenta una cassapanca porta-scarpe in teak con un gradino pieghevole a scomparsa che la trasforma in una comoda scaletta per salire a bordo.
Valdenassi, a Ligurian company that specializes in providing quality outdoor furniture for the marine industry, presents a teak shoe chest with a retractable folding step, which turns it into a convenient ladder for climbing aboard.
GREAT PLACE TO WORK
Cantiere del Pardo, guidato dal Ceo Fabio Planamente, è il primo cantiere nautico in Italia ad ottenere la certificazione Great Place to Work. a certificazione avvenuta dopo la somministrazione a tutti i dipendenti di un questionario in forma totalmente anonima e su base volontaria, c e a consentito di certificare e analizzare credibilit , rispetto, equit , orgoglio e coesione dell’azienda.
GREAT PLACE TO WORK
Cantiere del Pardo, led by Ceo abio Planamente, is t e first boat ard in Italy to obtain Great Place to Work certification. e certification came after a questionnaire was administered to all employees totally anonymously and on a voluntar basis, certif ing and anal zing the company’s credibility, respect, fairness, pride and cohesion.
Piero Formenti è stato eletto presidente vicario dell’Ebi, European boating industry. Formenti, già past president di Ebi e vicepresidente di Confindustria autica, stato nuovamente eletto nel board dell’associazione con un ruolo a supporto del presidente Robert Marx. Eletti come vice presidenti anche Jean-Paul Chapeleau e Anne-Marie Bouweraerts.
Piero Formenti has been elected deputy president of Ebi, European boating industry. Formenti, former past president of Ebi and ice esi ent of onfin st ia Nautica, was again elected to the association’s board in a role supporting President Robert Marx. Also elected as vice presidents were Jean-Paul Chapeleau and Anne-Marie Bouweraerts.
ECORACER OD 30
Varato Ecoracer OD 30, il primo monotipo al mondo con scafo riciclabile, grazie alla tecnologia rComposites, prodotto da Northern Light Composites. L’Ecoracer OD 30, progettato da Matteo Polli, è uno dei vincitori della Call For Innovation di Genova Blue District.
ECORACER OD 30
Ecoracer OD 30, the world’s first one design with a recyclable hull, thanks to rComposites technology, produced by Northern Light Composites, has been launched. The Ecoracer OD 30, designed by Matteo Polli, is one of the winners of Genoa Blue District’s Call For Innovation.
BAI - FLYING LINA TRIESTE UNIVERSITY
BAI - FLYING LINA È LA NUOVA IMBARCAZIONE ECOSOSTENIBILE PROGETTATA E REALIZZATA DALL’AUDACE SAILING TEAM, UN GRUPPO DI STUDENTI DI INGEGNERIA NAVALE, APPASSIONATI DI VELA, DELL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE. BAI - FLYING LINA IS THE NEW ENVIRONMENTALLY SUSTAINABLE BOAT DESIGNED AND BUILT BY THE AUDACE SAILING TEAM, A GROUP OF NAVAL ENGINEERING STUDENTS, SAILING ENTHUSIASTS, FROM TRIESTE UNIVERSITY.
AYSHE VE 30
Varato Ayshe, quattordicesimo scafo Custom ine avetta 30, presso la Ferretti Group Superyacht Yard di Ancona. Disegnato da Filippo Salvetti, ha una lunghezza di 28,43 metri e un baglio di 7,3. Gli interni sono dello studio di ntonio Citterio e Patricia Viel con la collaborazione del Custom Line Atelier.
Ayshe, the fourteenth Custom Line Navetta 30 hull, has been launched at the Ferretti Group Superyacht Yard in Ancona. Designed by Filippo Salvetti, the hull has a length of 28.43 meters and a beam of 7.3. The interior is by the studio of Antonio Citterio and Patricia Viel with the collaboration of the Custom Line Atelier.
HP WATERMAKERS RP TRONIC SC140
l cantiere olandese ajer achts sui prossimi cinque scafi di 77 piedi che ha in costruzione, ha scelto di installare i dissalatori HP Watermakers RP Tronic SC140. Il fast cruiser Wajer 77 è l’ammiraglia del cantiere olandese. Lo yacht ha una lunghezza di 23,50 metri ed è adatto anche a navigazioni a lungo raggio.
The Dutch shipyard Wajer Yachts, has chosen to install HP Watermakers RP Tronic SC140 watermakers on the next five foot hulls it has under construction. The Wajer 77 fast cruiser is the utch shipyard’s flagship. The yacht has a length of . meters and is also suitable for long range sailing.
GIANFRANCO FERRÉ HOME
La linea della nuova collezione di Gianfranco Ferré Home ha uno stile contemporaneo, urban e metropolitano, ed è composta da mobili dal design essenziale, arredi dalle forme scultoree e pezzi che richiamano i dettami del vintage anni ’60 e ’70. Il divano Leicester, dalle forme squadrate valorizzate dal piping a contrasto, ha un rivestimento in tessuto blu notte che conferma il calibrato equilibrio tra intimità e contemporaneità che caratterizza l’intera collezione. Maschile e ambizioso, lo spirito della collezione esprime un nuovo concetto di casa da intendersi come luogo di connessioni.
GIANFRANCO FERRÉ HOME
The new Gianfranco Ferré Home collection has a contemporary, urban and metropolitan style; it is made up of furniture with an essential design, furnishings with sculptural forms and pieces that recall the dictates of the 60s and 70s. The square Leicester sofa, with its contrasting piping, is upholstered in mi ni ht e fa ic confi min the balance between intimacy and contemporaneity that characterises the entire collection. Masculine and ambitious, the spirit of the collection expresses a new concept of the home as a place of connection.
Peters & May, specialista nella spedizione di yacht, ha trasportato a Doha la prima Luxury Suite ecologica Anthénea. Si tratta di un elegante spazio galleggiante, con una vista a 360 gradi, c e o re 50 metri quadrati di superficie abitabile, nella cabina principale e sul solarium sul tetto.
Peters & May, the industry leader in yacht handling and shipping, has t ans o te the fi st eco f ien y Anthénea luxury suite to Doha. It is a efine oatin s ace ith e ee ie s o e in s a e met es of living space in the main stateroom and on the rooftop solarium.
RANIERI INTERNATIONAL
IL CANTIERE ITALIANO PRESENTA IL PROGETTO DEL NEXT 275 LX. IL NUOVO MODELLO, CHE AMPLIA UNA GAMMA MOLTO RICCA, SARÀ ESPOSTO AL SALONE DI CANNES
THE ITALIAN SHIPYARD HAS UNVEILED THE NEXT 275 LX PROJECT. THE NEW MODEL, WHICH EXTENDS A VERY RICH RANGE, WILL BE EXHIBITED AT THE CANNES BOAT SHOW
by Ma imo LongoniNext
275 LX è un sundeck di nuova concezione lungo poco più di 8 metri e largo 2,55, quindi regolarmente carrellabile. Oltre alle aree esterne, lo spazio per la notte consente di ospitare 4 persone in due cabine distinte. Il bagno è in un locale separato. Il 275 LX è progettato e costruito con il Fully - Developed Cockpit System by Ranieri International, un sistema di costruzione che consente di raggruppare in un unico stampo la coperta, il fondo cabina, il serbatoio carburante di 390 litri e quello dell’acqua di 76 litri. La carena utilizza il sistema Hull Innovative System di terza generazione.
he Next 275 LX is a newly designed sundeck just over 8 metres long and 2.55 metres wide, so it can be wheeled regularly. In addition to the outside spaces, the sleeping area can accommodate 4 people in two separate cabins. The bathroom is separate. The 275 LX has been designed and built using Ranieri International’s Fully Developed Cockpit System, a construction process that allows the deck, the cabin floor, the litre fuel tank and the 76-litre water tank to be made from a single mould. The hull uses the third generation Hull Innovative System.
La motorizzazione sarà solo in versione fuoribordo, mono o bimotore, con una omologazione di potenza massima di 500 cavalli e una potenza minima consigliata di 250 cavalli.
The engines will be outboard, single or twin, with a maximum power rating of 500 hp and a minimum recommended power rating of 250 hp.
IL BRAND IBOAT NASCE DALL’ESIGENZA DI PORTARE NEL SETTORE NAUTICO NUOVI PRODOTTI AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO E LIFESTYLE.
LA DIVISIONE INNOVATION FOR BOAT PRENDE VITA NEL 2007 ALL’INTERNO DELL’AZIENDA GALLINEA CON PERSONALE SPECIALIZZATO NELLA RICERCA DI NUOVE SOLUZIONI E PRODOTTI PIÙ EVOLUTI A LIVELLO TECNOLOGICO, DI DESIGN E CON ATTENZIONE ALL’AMBIENTE.
PER QUESTO GALLINEA INVESTE NELL’INNOVAZIONE RICERCANDO SOLUZIONI CHE, SUPPORTATE DA UNA PRODUZIONE “TRADIZIONALE”, SIANO IN GRADO DI MIGLIORARSI E DI REINVENTARSI PER ESSERE PIÙ COMPETITIVE E SICURAMENTE AL PASSO CON LE ESIGENZE ATTUALI.
LE RICHIESTE DEGLI ARMATORI MODERNI SI STANNO ORIENTANDO VERSO LA RICERCA DI SISTEMI SEMPRE PIÙ ESCLUSIVI, CHE, OLTRE AD OFFRIRE UNA MAGGIORE QUALITÀ TECNICO-MECCANICA, SIANO ANCHE DI FORTE IMPATTO EMOZIONALE.
I PRODOTTI IBOAT VOGLIONO ESSERE UNA RISPOSTA A QUESTE RICHIESTE.
YOU NEVER FORGET YOUR FIRST ELECTRIC MOTOR
AVATOR 7.5E, CON UNA POTENZA ALL’ELICA DI CIRCA 750 È IL PRIMO FUORIBORDO ELETTRICO DI MERCURY AVATOR 7.5E, WITH 750W PROPELLER POWER, IS MERCURY’S FIRST ELECTRIC OUTBOARD
by Niccolò Volp ipesso l’elettrico, vale per i motori come per le imbarcazioni, è pensato e progettato per un target preciso. Lo svantaggio principale è sempre quello dell’autonomia e quindi delle infrastrutture dove effettuare la ricarica. ercury però, per definizione, non è un’azienda che può accontentarsi di una nicchia e anche per il suo primo fuoribordo elettrico si rivolge a un target ampio di utilizzo. Avator 7.5e ha una potenza all’elica di circa 750W che più o meno assomiglia a un fuoribordo tradizionale di 3,5 cavalli. Come si ricarica? Con una normale presa di corrente. Non serve una colonnina apposita perché la batteria, che pesa circa 7 kg, si estrae molto facilmente. , pertanto, una volta ricaricata, la si inserisce con la stessa facilità nella calandra. Per trasportarla c’ perfino uno zainetto dedicato, così, quando si scende a terra, si può facilmente raggiungere una presa di corrente. Autonomia, oltre alla facilità di ricarica, significa anche per quanto tempo si può navigare. Lo abbiamo provato sul Reno, a Düsseldorf, e ci siamo presto resi conto che, se non si esagera troppo con l’acceleratore, l’autonomia arriva perfino a otto ore. Quello che mi è piaciuto è il display che si può avere sia sul motore, nel caso si scelga per il timone a barra, sia
in plancia, per chi preferisce volante e manette. È un display completo e facile da consultare. Dice quanta autonomia si ha in miglia, in tempo, a quanti nodi si sta navigando e quanta potenza sta erogando il motore. Insomma, tutto quello che serve per evitare di rimanere scarichi in modo facile e intuitivo da leggere. A chi si rivolge?
Ai proprietari di tender di piccole dimensioni per barche a vela e a motore. Il vantaggio di un fuoribordo elettrico
è di non aver bisogno di benzina e quindi non è necessario stivare in un gavone una tanica con il carburante. Inoltre, il costo della batteria è di circa 900 €, quindi è probabile che si acquisti anche una seconda, oltre a quella in dotazione. Il peso totale è di 16 kg, senza batteria circa 9. Facile quindi trasportarlo e stivarlo a bordo. Ma un motore elettrico di questo tipo si rivolge anche a chiunque abbia una piccola imbarcazione, vetroresina o alluminio.
The use of electric power, both for outboard engines and the boats themselves, is often designed and targeted at a specific group. The main drawback is always range, and therefore charging facilities. ut ercury, by definition, is not a company that can be satisfied with a niche, and so its first electric outboard is aimed at a broad market segment. The Avator 7.5e delivers around 750 Watts at the prop shaft, which is more or less the same as a 3.5 horsepower outboard. But how does one recharge it? With a normal socket. You don’t need a special recharging column because the battery, which weighs around 7 kilos, is very easy to take out. It is plug&play, and so once charged up it is just as easy to put back into the powerhead. There is even a special backpack to carry it around, so when you disembark it’s easy to get to a
Avator 7.5e
Potenza all’elica 750 W • Voltaggio 48 V
• Batteria integrata al litio da 1 kWh • Batteria stagna IP67 • Peso batteria 7,6 kg • Peso complessivo 16,7 kg
Propeller power 750 W • Voltage 48 V
• Integrated 1 kWh lithium battery
• IP67 sealed battery • Battery weight 7.6 kg
• Total weight 16.7 kg www.mercurymarine.com
power source. Having range, as well as ease of recharging, also determines how long you can sail. We tried it out on the Rhine, at Düsseldorf, and if you don’t overdo it accelerating, you can get as much as eight hours of use from it. What I liked about it was the display on the tiller, or on the bridge for people who prefer a steering wheel and throttles. The display is complete and easy to use. It tells you how much range you have both in terms of time and distance, how fast you are going and how much power the engine is using. So basically, everything you need to avoid ending up without any power is presented in an easy, intuitive way. What is the target market? All kinds of small tenders, sailing and powered boats. The advantage that an electric outboard brings is that you don’t need petrol, and so you don’t have to stow a
L Lawyer on Board Pene
sproporzionate
Non commensurate penalties
SAREBBE AUSPICABILE UN RIPENSAMENTO DEL REGIME SANZIONATORIO, ALLA LUCE DEI PRINCIPI EUROPEI DI PROPORZIONALITÀ DELLE SANZIONI SUI REATI LEGATI ALL’AMMISSIONE TEMPORANEA CON RELATIVO CONTRABBANDO DI YACHT
A REVIEW OF THE PENALTY SYSTEM WOULD BE DESIRABLE IN LIGHT OF THE EUROPEAN PRINCIPLES ON THE PROPORTIONALITY OF PENALTIES FOR OFFENCES RELATED TO TEMPORARY ADMISSION AND RELATED SMUGGLING OF YACHTS
by Federico Santini*Inpassato abbiamo analizzato il regime di temporanea importazione di yacht da diporto extra in talia sottolineando l’estrema importanza per gli armatori di rispettare il termine di appuramento di 18 mesi di permanenza nelle acque comunitarie. Abbiamo infatti chiarito che, se entro il termine di appuramento l’unità da diporto non è trasferita fuori del territorio doganale o il mezzo di trasporto non è vincolato a un altro regime doganale, l’armatore si rende responsabile di contrabbando (cd. contrabbando extra ispettivo punito come reato dall’articolo 292 del D.P.R. come modificato dal ecreto Legislativo n. 75/2020 (Testo Unico Legge Doganale o TULD) quando i diritti di confine evasi sono superiori a euro 10.000. Pertanto, chi si rende responsabile di tale violazione, sarà sottoposto a procedimento penale per contrabbando e, laddove giudicato
colpevole, sarà condannato ad una pena pecuniaria che va da un minimo di 2 ad un massimo di 10 volte l’IVA evasa, alla quale si aggiunge, nell’ipotesi in cui l’IVA evasa superi l’importo di € . , la pena della reclusione fino a 3 anni. A tali sanzioni, già di per sé molto severe, si aggiunge come sanzione accessoria la confisca obbligatoria dello yacht, per effetto della quale l’armatore perde la propriet dello yacht che viene acquisito al patrimonio dello Stato per essere rivenduto all’asta. L’art. 301, comma 1, del TULD prevede che “nei casi di contrabbando sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono l oggetto ovvero il prodotto o il profitto . A giudizio di chi scrive, la confisca appare una sanzione del tutto sproporzionata rispetto alla gravità della violazione. In quanto sanzione accessoria che si va ad aggiungere alla
sanzione pecuniaria sopra citata e, nei casi più gravi, alla reclusione in carcere, dubitiamo che la confisca dello yacht possa rientrare complessivamente nei ranghi del principio di proporzionalità delle sanzioni, stabilito espressamente sia a livello interno sia comunitario. Innanzitutto, occorre richiamare, in primis, l’art. 49 CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) che stabilisce che le pene in itte non devono essere sproporzionate rispetto al reato . È ormai notorio che, dal punto di vista garantistico, sia la Corte EDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) sia la Corte di Giustizia Europea abbiano adottato una nozione ampia di reato, affermando che la valutazione della natura penale dei procedimenti e sanzioni deve avvenire alla luce di tre criteri, quali la qualificazione giuridica dell’illecito nel diritto nazionale, la natura dell’illecito e, infine, il grado di severità della sanzione (cfr. causa C-537/2016, 20.03.2018, arlsson eal state e a). Pertanto, la sanzione da applicare non può eccedere quanto necessario per conseguire gli obiettivi
dell’infrazione che detta sanzione mira a penalizzare, nonché delle modalità di determinazione dell’importo della sanzione stessa” (causa C-384/201, 04.10.2018, Link Logistik N&N). Ancora, sempre a livello sovrannazionale, l’art. 42 par. 1 CEDU stabilisce espressamente che le sanzioni devono essere effettive, proporzionate e dissuasive”, mentre, a livello interno, l’art. 7 del d. lgs. n. 472/1997 prevede che “nella determinazione della sanzione si ha riguardo alla gravità della sanzione violata”, così come analogamente dispone l’art. 11 della l. n. 689/1981. Date queste coordinate normative, il regime della confisca obbligatoria dello yacht aggiunta alla sanzione principale per il reato (sanzione pecuniaria da 2 a 10 volte l’IVA evasa oltre che, nel caso in cui l’IVA evasa superi € 100.000,
reclusione fino a anni appare ampiamente sproporzionata in termini di eccessiva a ittivit della sanzione complessivamente irroganda, a fronte di una violazione commessa il più delle volte senza dolo ed in ogni caso senza mai violenza. Se la confisca si giustificava storicamente e si giustifica ancora oggi con riferimento ad ipotesi dolose di contrabbando di beni di per sé illeciti e/o illecitamente introdotti nel territorio nazionale, essa risulta eccessivamente ed irragionevolmente punitiva con riferimento ad uno yacht che permanga in acque comunitarie oltre il termine di 18 mesi. Sarebbe quindi auspicabile un ripensamento del regime sanzionatorio alla luce dei principi europei di proporzionalità delle sanzioni.
IL REGIME DELLA CONFISCA OBBLIGATORIA DELLO YACHT AGGIUNTA ALLA SANZIONE PRINCIPALE PER IL REATO APPARE AMPIAMENTE SPROPORZIONATA A FRONTE DI UNA VIOLAZIONE COMMESSA IL PIÙ DELLE VOLTE SENZA DOLO ED IN OGNI CASO SENZA MAI VIOLENZA.
THE COMPULSORY CONFISCATION OF THE YACHT IN ADDITION TO THE MAIN PENALTY FOR THE OFFENCE IS LARGELY DISPROPORTIONATE FOR A VIOLATION COMMITTED MOSTLY WITHOUT MALICE AND, IN ANY CASE, NEVER WITH VIOLENCE.
In the past, we have analyzed the temporary admission regime of non pleasure yachts in taly, underlining the extreme importance for owners to strictly comply with the discharge deadline of months of permanence in waters. e have clarified that, if within the discharge period, the pleasure yacht is not transferred outside the customs territory or the means of transport is not bound to another customs regime, the owner will be responsible for smuggling and punished as a crime by rticle of residential ecree as amended by Legislative Decree 75/2020 (Consolidated Customs Law or TULD) when the border duties evaded are greater than , . Therefore, anyone liable for this violation will be subject to criminal proceedings for smuggling and, if found guilty, will be sentenced to a fine ranging from a minimum of to a maximum of 10 times the VAT evaded, to which the penalty of imprisonment up to years is added if the T evaded exceeds , . The mandatory confiscation of the yacht, which is an auxiliary penalty resulting in the loss of ownership of the yacht, which is acquired as state property to be resold at auction, is added to these penalties, which are already very severe. ith regards to smuggling, rticle , paragraph , of the TULD provides that “the items that were used or intended to be used to commit the offence and the items that represent the product or benefit of the offence will always be confiscated . In the opinion of the writer, confiscation appears to be completely disproportionate to the severity of the violation. s an auxiliary penalty in addition to the above mentioned fine and, in the most serious cases, to imprisonment in prison, we doubt that the confiscation of the yacht can, on the whole, be included in the lists of the proportionality of penalties principle, which is expressly established both at domestic and EU level. First and foremost, reference should be made to Article 49 ECHR (European Convention on Human Rights) which states that “the penalties imposed shall not be disproportionate to the offence . It is now known that, from a guaranteed point of view, both the C uropean Court of uman ights and the uropean Court of ustice have adopted a broad notion of a criminal offence, stating that the criminal nature of the proceedings and penalties must be
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L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it
The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns a o ce in ome. e is s ecia i e in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachtin fie es ecia y in te ms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, ins ance iss es an e ate ta . e is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most im o tant a o ces an of the inte nationa yachtin associations. For any requirement or information, please write to:
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assessed according to three criteria, such as the legal classification of the offence in national law, the nature of the offence and, finally, the degree of severity of the penalty see case C , of arch , , Garlsson Real summer and a). Therefore, the penalty to be imposed cannot exceed the extent necessary to achieve the objectives set on this point, see also C. Cost., ctober , , No. in which it is stated that “to be legitimate, the overall result of the combined administrative fine and penalty must not be e cessively severe for the offender in proportion to the severity of the offence and, to assess the conformity of the penalties with the principle of proportionality it is necessary to bear in mind, in particular, of the nature and gravity of the infringement which that penalty aims to penalize, as well as the methods for determining the amount of the penalty case C , ctober , Link Logistik N&N . Still, always at the supranational level, rticle , paragraph of the C expressly establishes that the penalties “must be effective, proportionate and dissuasive , while, domestically, rticle of
Legislative ecree provides that in determining the penalty, consideration shall be given to the seriousness of the violation , as similarly provided by rticle of law . Given these regulatory guidelines, the system of compulsory confiscation of the yacht in addition to the main penalty for the crime fine from to times the T evaded as well as, if the event that the T evaded exceeds , , imprisonment up to years appears largely disproportionate in terms of excessive severity of the overall penalty imposed, in the face of a violation committed most often without malice and, in any case, without violence. f the confiscation was justified historically and is still justified today concerning intentional cases of smuggling of goods that are per se illegal and or unlawfully brought into the national territory, it is excessively and unreasonably severe concerning a yacht that remains in waters beyond the month term. Therefore, reconsidering the penalty system in light of the uropean principles of proportionality of penalties would be desirable.
Revenue on board
L’ACQUISTO DI UNA UNITÀ DA DIPORTO MEDIANTE CONTRATTO DI LEASING NAUTICO E IL SUO TRATTAMENTO AI FINI DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO PURCHASE OF A PLEASURE YACHT THROUGH A NAUTICAL LEASING CONTRACT AND VAT TREATMENT by Berardo Lanci*
Acquisto con leasing
Purchase through a nautical leasing contract Purchase through a nautical leasing contract
Completiamo l’esame dei diversi regimi di tassazione dell’acquisto di unit da diporto da parte di un armatore che usa la barca per scopi ricreativi propri, della sua famiglia e degli ospiti, senza scopo di lucro e al di fuori dei regimi di impresa, arte o professione. n particolare, con contratto di leasing nautico si fa riferimento al contratto di locazione non a breve termine ovvero di durata superiore a novanta giorni il cui regime di conseguenza rappresentato. nnanzitutto, va chiarito che la societ di leasing che concede l’imbarcazione all’utilizzatore diportista effettua nei confronti di quest’ultimo una prestazione di servizi fino al momento dell’eventuale riscatto. ertanto, sia il maxicanone iniziale sia i canoni corrisposti dall’utilizzatore diportista alla societ di leasing per tutta la durata del relativo contratto sono assoggettati alle regole proprie delle prestazioni di servizi e non delle cessioni di beni.
Nel caso di specie, in particolare, il trattamento regolato dall’art. sexies del ecreto del residente della epubblica n. , secondo cui sono rilevanti in talia ai fini dell’applicazione dell’ che, ricordiamo, sconta l’aliquota del i contratti di leasing nautico sottoscritti da un utilizzatore diportista nelle seguenti ipotesi:
l’imbarcazione messa a disposizione nel territorio dello Stato da parte di un operatore qui stabilito ed utilizzata nelle acque comunitarie
l’imbarcazione messa a disposizione in un paese extracomunitario da parte di un operatore ivi stabilito ed utilizzata nelle acque italiane
l’imbarcazione messa a disposizione in un paese extracomunitario, diverso da quello di stabilimento del prestatore, ad un utilizzatore diportista che sia domiciliato nel territorio dello Stato ed utilizzata nelle acque comunitarie ovvero sia domiciliato fuori dalla Comunit ed utilizzata in talia
LA SOCIETÀ DI LEASING CHE CONCEDE L’IMBARCAZIONE
ALL’UTILIZZATORE DIPORTISTA EFFETTUA NEI CONFRONTI DI QUEST’ULTIMO UNA PRESTAZIONE DI SERVIZI FINO
Appare quindi evidente quanto sia rilevante capire il luogo di effettivo utilizzo dell’imbarcazione e gli strumenti e la documentazione necessari al fine di comprovare tale utilizzo. Sul punto bene ricordare che fino al in talia era generalmente ammesso il ricorso a dati statistici che, sulla base della tipologia e della lunghezza dell’imbarcazione, individuava in via presuntiva la misura di utilizzo all’interno ed all’esterno delle acque unionali, con conseguente applicazione dell’ in misura coerente. etto sistema stato però messo sotto accusa dalla Commissione europea che ha evidenziato la necessit di applicare l’ sulla base di criteri che tenessero conto dell’effettivo utilizzo nelle acque comunitarie non ritendendo coerente con il sistema dell’ il ricorso a forfettizzazioni. ertanto, l’ talia stata costretta a rivedere le proprie regole ed adottare un criterio cosiddetto di effettivit che permettesse l’individuazione puntuale del luogo di utilizzo dell’imbarcazione al fine di determinare la misura di assoggettabilit ad del canone di leasing.
specifico modello di comunicazione. Gli estremi del protocollo di trasmissione devono essere poi comunicati alla societ di leasing che tenuta ad esporli nelle fatture in cui assoggetta ad il canone nella percentuale stimata comunicata. fine anno, viene determinata a consuntivo la misura corretta della percentuale di navigazione nelle acque comunitarie e la stessa viene nuovamente comunicata all’ genzia delle ntrate nonch alla societ di leasing che, all’occorrenza, procede alla rettifica dell’ applicata sulle fatture gi emesse in corso d’anno e relative all’anno medesimo.
vviamente, al fine di garantire il buon funzionamento del sistema di fatturazione qui delineato, le societ di leasing sono considerate responsabili dell’ dovuta, qualora le stesse omettano di verificare la corretta trasmissione della menzionata comunicazione all’ genzia delle
ntrate. Come anticipato, quanto sopra illustrato applicabile anche al cosiddetto maxicanone iniziale, che le societ di leasing fatturano all’inizio del periodo di locazione dell’imbarcazione. Giova qui ricordare che non mancano sul punto dubbi circa l’impatto delle rettifiche a consuntivo e, in particolare, se il regime di applicazione dell’ al maxicanone sia quello del primo anno di locazione ovvero vada in qualche modo riparametrato di anno in anno per tutta la durata del contratto. bene infine chiarire che sulla base di quanto stato stabilito dall’ genzia delle ntrate, il regime qui in commento applicabile alle imbarcazioni con scafo di lunghezza superiore a metri. Sebbene sulla base dell’analisi tecnica delle disposizioni di riferimento non siano espressamente citate le navi, opinione univoca che anche queste siano assoggettate al regime medesimo.
In corso d’anno, l’IVA è applicata sulla base di una stima preventivamente indicata all’ genzia delle Entrate. fine anno, il calcolo viene rivisto sulla base della situazione reale e l’eventuale variazione viene nuovamente comunicata alla società di leasing c e provvede alla rettifica dell’IV applicata in corso d’anno.
During the course of the year, VAT is applied based on an estimate communicated in advance to the Revenue Agency. At the end of the year, the computation is revised based on the actual situation and any change is communicated again to the leasing company, which adjusts the VAT applied during the year.
Following on from the article published in the previous issue, this article completes the analysis of the different tax regimes applicable to the purchase of a pleasure boat by a sailor who uses the boat for his pleasure, that of his family and that of his guests, i.e. on a non profit basis and in any case outside the scope of the commercial, artistic or professional regimes. The nautical leasing contract is a non short term leasing contract, i.e. with a duration of more than ninety days, the T regime of which is described below. First of all, it should be clarified that the leasing company, which makes the boat available to the yachtsman, provides a service to the latter until the moment of its eventual return. Therefore, both the initial lease payment and the lease payments made by the yachtsman to the leasing company during the term of the lease are subject to the T rules on the supply of services and not on the supply of goods. n the present case, in particular, the T treatment is governed by rticle sexies of residential ecree No. , according to which nautical leasing contracts entered into by a yachting user are relevant in taly for T purposes which is subject to a rate of in the following cases
the yacht is made available in the territory of the State by a leasing company established here and used in Community waters
the yacht is made available in a non country by a leasing company established there and used in talian waters
the yacht is made available in a non country, other than that of the leasing company’s establishment, to a yachtsman user domiciled in the State and used in Community waters or domiciled outside the Community and used in taly. t is therefore important to understand the place of actual use of the yacht and the instruments and documentation necessary to prove such use. t is worth remembering that until in taly it was generally allowed to use statistical data which, based on the type and length of the vessel, presumptively identified the extent of use inside and outside waters, with consequent application of T consistently. This system was, however, criticized by the uropean Commission, which pointed out the need to apply T based on criteria that took into account actual use in Community
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cms.law
Mobile: +39 347 3441141
E-mail: berardo.lanci@cms-aacs.com
L’Avvocato Berardo Lanci è partner del dipartimento fiscale della fi m internazionale CMS, presente in 44 Paesi con 79 u ci e pi di 5.000 professionisti. In Italia CMS è presente con lo Studio CMS Adonnino Ascoli Cavasola Scamoni c e a u ci a Milano e a Roma. L’Avvocato Berardo Lanci vanta tra le proprie aree di specializzazione un’esperienza pluriennale nell’ambito della tassazione dello yachting, maturata sia prestando assistenza consulenziale sia rappresentando e difendendo i propri clienti davanti agli organi dell’Agenzia delle Entrate e della giustizia tributaria.
e a o anci is a tne in the ta e a tment of the inte nationa fi m esent in co nt ies ith o ces an mo e than ofessiona s. n ta y is esent ith onnino sco i a aso a camoni hich has o ces in i an an ome. e a o anci s a eas of s ecia i ation inc e many yea s of e e ience in yachtin ta ation aine oth y o i in cons tancy assistance an y e esentin an efen in his c ients efo e the ta ian e en e ency an ta co ts.
waters, as it did not consider the use of flat rates to be consistent with the T system. Therefore, taly revised its rules and adopted so called effectiveness criteria that would allow the precise identification of the place of use of the vessel to determine the extent to which the leasing fee is subject to T. The probatory regime was established by the evenue gency in a proper rovision. n particular, the elements that can be used to prove the actual navigation outside Community waters and, therefore, the correct determination of the consideration not subject to T have been indicated. Namely, concerning each calendar year of the leasing agreement, proof of use in nonCommunity waters is provided through, for example, the navigation logbook or the o cial logbook showing the hours of navigation, the beginning and end of each trip, the data detectable from the transponders or satellite systems in use on the vessels, digital photographs of the vessel’s navigation point, contracts and invoices relating to moorings. n addition, a specific procedure is established that allows for a provisional application of T to leasing fees based on a percentage of navigation in non waters, estimated, per year, by the yachtsman user. This estimate must be communicated to the leasing company, which is required to apply T based on this percentage, as well as to the evenue gency, by sending a specific communication form. The details of the
filing protocol to the evenue gency must then be communicated to the leasing company, which is required to include that in the invoices in which it applies to T on rent fees based on the estimated percentage communicated.
t the end of the year, the correct computation of the percentage of navigation in Community waters is determined and communicated again to the evenue gency as well as to the leasing company which, if necessary, adjusts the T applied on the invoices already issued during the year and relating to the same year.
Le società di leasing sono considerate responsabili dell’IVA dovuta, qualora le stesse omettano di verificare la corretta trasmissione della comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
easin com anies a e he ia e fo the e if they fai to e ify the o e fi in of the comm nication to the e en e ency.
To ensure the proper application of the invoicing system outlined herein, leasing companies are held liable for the T due if they fail to verify the proper filing of the aforementioned communication to the evenue gency. s mentioned above, the foregoing also applies to the initial leasing maxi instalment, which leasing companies invoice at the beginning of the leasing period. t is worth mentioning here that there is no lack of doubts on this point as to the impact of the final adjustments and, in particular, as to whether the T regime applied to the maxi instalment is that of the first year of the lease or whether it should be in some way apportioned from year to year throughout the duration of the agreement. Finally, it is worth clarifying that based on what has been established by the evenue gency, the regime under comment herein applies to boats with a hull length
Militem inizia u cialmente la commercializzazione del nuovo Fer x , lug in ybrid lectric ehicle , il primo modello con propulsione elettrica della gamma luxury ilitem, disponibile in due versioni. ilitem Fer x ingegnerizzato sulla base del rangler xe, ed eroga una potenza complessiva di cv e Nm di coppia, gi fruibile ai bassi regimi. ispone del motore litri turbo a benzina di ultima generazione, abbinato a due generatori elettrici con pack batteria ad alta tensione. La trasmissione automatica Torque Flite a marce, mentre la trazione integrale. L’accelerazione da a km h avviene in soli , secondi. n sofisticato sistema, in grado di ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni di C , assicura la possibilit di guidare in modalit completamente elettrica con un’autonomia di circa km. uesta opportunit si presta ad essere sfruttata al massimo soprattutto nella guida in citt , quando la velocit limitata a km h. ilitem Fer x un fuoristrada sostenibile ed e ciente, con consumi pari a circa , litri km in modalit ibrida. l tempo di ricarica completa della batteria inferiore a ore, con la
del motore a benzina garantisce sempre l’autonomia necessaria per poter raggiungere il punto di ricarica più vicino. noltre, grazie alla funzione di massima rigenerazione ax egen, si ha la possibilit di aumentare la carica della batteria quando si procede in modalit di veleggiamento, ovvero togliendo il piede dall’acceleratore in fase di decelerazione. ilitem Fer x prevede tre modalit di guida ybrid, Full lectric, save. La versatilit fuoristradistica della famiglia Fer x rimane inalterata anche su questo modello ibrido l’immediatezza della coppia permette prestazioni off road ancora più brillanti e in piena sicurezza, marciando con quattro ruote motrici in modalit elettrica. uello che cambia il sound si sentiranno solo le voci della natura, non quella del motore. ilitem Fer x un veicolo capace di superare quei limiti insuperabili per la maggior parte degli altri x . Gran parte del merito va attribuito al nuovo sistema di sospensioni ilitem sviluppate appositamente e regolabili a piacimento per affrontare ogni tipo di percorso. Gli ammortizzatori ilitem erformance Shocks a doppio serbatoio a gas separato e a doppio effetto idraulico, realizzati
Il primo s o room con corporate identit Militem, si trova a Monza, mentre la rete commerciale comprende altri tre concessionari in Italia: a Bologna, Padova e Roma, dove uagliumi Cars a aggiunto un nuovo s o room in Via Salaria. a rete Militem all’estero comprende i dealer in ermania, a Monaco di Baviera e Berlino, oltre c e nel Principato di Monaco. Sono previste altre aperture nei prossimi mesi.
sono un vero gioiello della meccanica. l sistema comprende anche Track ar barre di torsione regolabili ed un e cace ammortizzatore di sterzo. L’auto si presenta con il portellone posteriore dotato di ruota di scorta, cerchi da ” e un assetto standard, con possibilit di avere come optional una maggior altezza da terra in funzione dell’adozione del Lift Kit ilitem da ”. Nella versione sportiva, invece ha il portellone senza la ruota di scorta e adotta alcune soluzioni gi sviluppate sul modello Fer x . a un assetto ribassato senza Lift kit, ed fornito con i cerchi in lega lack di colore nero satinato da ”x , ”. Che sono realizzati appositamente per ilitem con l’innovativa tecnologia ybrid Forged, e possono essere utilizzati con pneumatici stradali da oppure ll Terrain, da x , . uesta versione senza dubbio la più adatta a quei clienti che fanno un utilizzo maggiormente urban e lifestyle” e meno off road del proprio mezzo. La dotazione di bordo prevede il sistema connectT Nav con touchscreen da , pollici, pple Car lay e ndroid uto, il nuovo display TFT da pollici specifico con informazioni sul livello di carica della batteria e sull’autonomia in modalit elettrica e ibrida , e l’impianto audio lpine a nove altoparlanti con subwoofer da . al punto di vista del design, anche su questo modello viene mantenuta
la tipica impostazione wide body” e il veicolo impreziosito da alcuni interventi che lo contraddistinguono dal resto della gamma. er esempio, la calandra in carbonio con finitura matt, adotta una griglia nera con sfondo blu, colore che contraddistingue i veicoli elettrici e che troviamo in altri dettagli esterni, a cominciare dal logo del modello. noltre la dotazione presenta diversi accessori aggiuntivi, come ual Top owersoft Top ntegrated off road camera ilitem Carbon Fenders o specchi o mascherina frontale ilitem xhaust alve ilitem erformance rake Kit eccetera. Gli interni sono completamente rivoluzionati da ilitem per assecondare i gusti della propria clientela luxury. gni ilitem un capolavoro rifinito a mano comfort e lusso denotano l’intero abitacolo. proprio in questo mix poco convenzionale fra esterni grintosi da muscle car” ed interni pregiati, che troviamo la vera anima ilitem. La sua funzionalit , infatti, non corrompe mai il gusto per la ricercatezza dei materiali e delle finiture. rivestimenti in pelle possono essere scelti anche per il cruscotto, il quadro strumentazione, il volante, la cu a che riveste il pomello del cambio, cos come i rivestimenti delle portiere e del bagagliaio, trovando il giusto abbinamento con le rifiniture in carbonio e nero assoluto. l pacchetto carbonio interno con
i item s fi st co o ate sho oom as o ene in on a an the an s comme cia net o inc es th ee ea e shi s in ta y in o o na a a an ome he e a i mi a s has o ene a ne sho oom in ia a a ia. i item s net o a oa inc es ea e s in e many nich an e in as e as in the inci a ity of onaco. the ea e s i e a e in the comin months.
I più avanzati dispositivi di sicurezza ADAS sono di serie: Blind-spot Monitoring con Rear Cross Path Detection, telecamera posteriore, controllo elettronico della stabilità (ESC) con sistema antiribaltamento ERM (Electronic Roll Mitigation), park assist anteriore e posteriore e sistema Keyless Enter ‘N Go™. A richiesta sono disponibili Adaptive Cruise Control, Forward Collision Warning Plus e nuova telecamera frontale (di serie
finitura gloss prevede inserti maniglie, volante e consolle in carbonio. Ogni cliente Militem può ulteriormente personalizzare l’allestimento del veicolo, grazie ad una vasta scelta di tipologie di pelli, tessuti e fibre tecniche.
ilitem Fer x disponibile con hard top in tinta carrozzeria, modulare a 3 elementi per facilitarne la rimozione. C’ anche la possibilit di avere il soft top con apertura e chiusura elettrica, corredato di finestrini posteriori rimovibili che consentono un’ampia panoramica per sentirsi a bordo di un’autentica cabrio nche per Fer x , disponibile l’allestimento dventure, completo di componenti specifici che enfatizzano le molteplici opportunit off road del veicolo. ilitem Fer x , Plug-in Hybrid, aggiunge a tutti i contenuti del modello a benzina, anche le opportunit correlate alla propulsione elettrica e permette di beneficiare di alcuni vantaggi economici. È prevista l’esenzione o la riduzione del pagamento della tassa automobilistica, a seconda delle egioni consentito l’accesso libero e gratuito nelle aree a tra co limitato di tanti centri cittadini ed permesso poter circolare durante i
The most advanced ADAS safety kit comes as standard: Blind-spot Monitoring with Rear Cross Path Detection, a rear camera, electronic stability control (ESC) with an ERM (Electronic Roll Mitigation) anti-roll system, front and rear park assist and Keyless Enter ‘N Go™. Options are Adaptive Cruise Control, Forward Collision Warning Plus and a new front camera (which comes as standard on the Rubicon).
blocchi del tra co. l prezzo indicativo del ilitem Fer x lug in ybrid in talia, parte da . , uro, va inclusa. gni modello ilitem coperto da una garanzia europea completa di mesi o . km. veicoli ilitem hanno l’omologazione europea e sono soggetti alle direttive sulla sicurezza del Tüv tedesco, una delle principali associazioni indipendenti di controllo tecnico nel mondo. www.militem.com
Militem has o cially started marketing the new Fer x , a lug in ybrid lectric ehicle . The model is the first electric vehicle in Militem’s luxury range and will come in two versions. t is engineered based on the rangler xe. t develops bhp and Nm of torque, available low down on the rev range. The Militem Fer x offers an advanced litre petrol turbo engine teamed with two electric generators with high-voltage battery packs. The transmission is an speed Torque Flite automatic while the traction is all wheel. ll it takes is . seconds for the car to accelerate from 0-100 km/h. A sophisticated system able to optimize consumption and reduce CO emissions
means a guaranteed all-electric drive with an autonomy of approximately 50 km. This range can be exploited fully around town, as speed is restricted to 50 km/h.
ilitem Fer x is a sustainable and e cient off road vehicle. n hybrid mode, it consumes around 3.5 litres/100 km. A full battery charge takes less than 3 hours and can be programmed. n any case, the petrol engine means you can always reach the nearest charging station. What’s more, thanks to the Max Regen function, drivers can increase the battery charge when coasting, that is taking the foot off the gas when decelerating.
ilitem Fer x boasts three drive modes ybrid, Full lectric, and save. The Fer x family’s offroad versatility is unaltered in this hybrid model. The torque is immediately on tap, allowing even better off road performance in complete safety, in all-wheel drive and 100% electric. What is new is the sound: all that occupants will hear is the nature that surrounds them, not the engine.
ilitem Fer x , like other models from the range, can overcome limits that would stop other 4x4s in their tracks. This is mostly down to the new suspension system specially designed by ilitem. t can be adjusted to take on any terrain. The Militem Performance Shocks, featuring double-calibrated gas shock absorbers, are crafted from aluminium with a carbon fibre finish. They are a mechanical dream. The system also includes an adjustable Track ar torsion bar and e cient steering dampers.
ilitem Fer x comes with a spare wheel fitted to the rear door, ” wheel rims and a standard set-up. As an option, clients can enjoy a raised ride height thanks to the ” ilitem Lift Kit.
ilitem Fer x , in a sportier version, loses the spare wheel on the rear door and adopts certain features found on the Fer x . t rides lower without a Lift Kit and comes with satin lack rims measuring ”x , ”. The rims were specially created for ilitem Fer x using for innovative Hybrid Forged technology and can be fitted with either road tires or ll Terrain treads at x , . This version is, without a doubt, suited to ‘urban and lifestyle’ clients and is the least rugged off road model offered by ilitem.
nboard, the ilitem Fer x employs a UconnectTM NAV system and an
Ogni Militem rappresenta la sintesi perfetta tra Dna americano e maestria artigianale italiana. Militem ridefinisce iconici modelli americani con artigianalità, classe e gusto rigorosamente Made in Italy, creando mezzi esclusivi che si posizionano in una nicchia del segmento di mercato luxury.
8.4” touchscreen, Apple CarPlay and Android Auto. The new 7” TFT display details the level of battery charge and the autonomy (in electric and hybrid mode) with the Alpine stereo, nine speakers and 552 subwoofers enhancing life on board.
n terms of design, the ilitem Fer x maintains the brand’s trademark ‘wide body’ poise. It also has some features that distinguish it from the other models in the range the matt finish to the grille sports black mesh on a blue background. The tint characterises the electric models and is carried over to bodywork detailing like the model logo.
fibre finish to the handles, steering wheel and console.
ach ilitem client can personalize their car, selecting from a vast range of leather, materials and technical fibres.
ilitem Fer x is available with a body coloured hard top as standard. It is split into three sections for easy removal. Clients who want an even more engaging experience can opt for the soft top with automatic opening. This option guarantees visibility and real droptop vibes!
Militem is the perfect blend of American DNA and majestic Italian craftsmanship. i item e efines iconic American models with knowhow, innate class and rigorous ‘Made in Italy’ taste. The result is an exclusive range that occupies a niche in the luxury market.
The list of the kit includes Dual Top owersoft Top ntegrated off road camera ilitem Carbon Fenders, mirrors or grille ilitem xhaust alve ilitem erformance rake Kit, etc. Militem has completely overhauled the cabin to meet the needs of its luxury clients. ach ilitem is a hand finished masterpiece: the interior is all about comfort and luxury. This unusual mix of muscle car’ exterior and refined interior betrays ilitem’s true nature. ven though Militem models are functional, this never interferes with its attentive selection of materials and finishes. ifferent leather options can be chosen for the dashboard, instrument panel, steering wheel and gear shift lever. The door panels and luggage compartment are also eye catching with their carbon fibre and all lack trim. The carbon fibre gloss interior pack means a carbon
lso available for the Fer x , is the Adventure pack, which includes dedicated components that emphasize and underline the vehicle’s multiple off road opportunities.
ilitem Fer x , lug in ybrid adds to everything offered by the petrol version the opportunity of an electric engine, bringing significant economic benefits. epending on the region of taly, an exemption or reduction in road tax is granted. This means free access to limited tra c zones in urban centres and when the use of vehicles is suspended for environmental reasons.
The price of the ilitem Fer x lug in ybrid, starts from . , uro, without taxes.
ach ilitem is covered by a month or , km uropean warranty.
ilitem Fer x models have uropean homologation and respect German TÜV safety standards, one of the world’s leading independent technical and safety bodies.
Boat Gourmet Lo chefmarinaio
The sailor chef
QUELLA DI DANIELE USAI È UNA CUCINA PROFONDAMENTE ROMANTICA CHE NASCE DA UNA VISIONE COMPLETA DELLA MATERIA PRIMA DANIEL USAI PROPOSES A DEEPLY ROMANTIC CUISINE BASED ON A HOLISTIC VISION OF RAW MATERIALS
by Francesca PortogheseDalmare alle stelle, è questo il tragitto che fa la storia di Daniele Usai, chef dal simpatico accento romano che declina nella sua lingua anche tutti i piatti che porta in tavola, impreziosendo profumi e sapori con una ricerca continua del nuovo che punta all’eleganza e all’equilibrio del gusto. Nel suo ristorante Il Tino, lo chef marinaio, come lo chiamano tutti, presenta una cucina che racconta di uno studio approfondito delle tecniche e di un amore per la cultura del cibo che ha origini nella sua storia personale con costanti rimandi alle cucine sarda e siciliana. Inizia a lavorare giovanissimo, “quando ancora i cuochi non erano chef e le luci dei ri ettori erano puntate solo sui clienti, veri protagonisti della tavola
A Il Tino, però, è ancora così. La lunga gavetta che Daniele Usai può vantare gli ha insegnato a trarre il maggior piacere dalla soddisfazione di chi prova la sua cucina. Prima di fermarsi a Fiumicino, ha viaggiato molto a ancando nomi del calibro di Gualtiero Marchesi, Antonio Carluccio, nrico erflingher. Nel 2006 fa ritorno ad Ostia, apre il suo primo ristorante e riceve una Stella Michelin. Dopo qualche anno, spinto da Pino Stillitano, velista di fama internazionale, si sposta a Fiumicino all’interno del cantiere navale Nautilus Marina. Ed è per questo che Il Tino, ristorante dallo stile minimalista, prende forma
proprio come succede alle barche, da un progetto interamente custom che impiega le migliori maestranze del settore che lavorano con un’ispirazione di stampo nautico. In questo posto elegante e raccolto, luminoso e accogliente, i sapori locali sono l’impronta che lo chef stellato dà ai suoi piatti, realizzati in un’unicità che coniuga il tocco personale con l’amore per una cucina quanto mai contemporanea e ra nata. aniele si diverte a scegliere personalmente la materia prima andando all’asta del pesce di Fiumicino o in banchina dai piccoli pescatori della zona, quelli delle “barchette” che gli forniscono il pescato locale. La sua è una cucina complessa ma riconoscibile, che si lega alla tradizione unita alla voglia di esplorare l’altrove in un lavoro che è uido come l ac ua, e dove il mare detta i ritmi con i suoi prodotti, tanto che le variazioni nel menu non hanno mai cadenza regolare . Al Nautilus Marina c’è anche il 4112,
l’osteria di mare in cui lo chef porta in tavola una cucina sempre legata alle tradizioni del territorio. La semplicità dei piatti, da gustare in un ambiente più informale rispetto a Il Tino, affacciato sulla darsena, non si discosta dall’eccellenza delle materie prime e dal segno distintivo di Usai. Che sia quella de Il Tino, d’avanguardia ma concreta, oppure quella del 4112, legata alla cultura gastronomica del luogo, la cucina dello chef Usai non può prescindere dall’uso delle erbe aromatiche che lui coltiva personalmente nei due orti vicinissimi ai ristoranti. Più di cinquanta varietà di piante assicurano un incredibile carnet di sfumature. Daniele Usai non trascorre molto tempo lontano dai suoi ristoranti, ma quando lo fa si concede di vivere spazi che non sono contaminati dal quotidiano per riuscire a fare due passi indietro e migliorarsi, guardando da un’altra prospettiva il suo lavoro e tutto quello che gira intorno alla sua cucina.
From the sea to the stars, this is the trajectory of Daniele Usai’s story, a chef with a friendly Roman accent who declines all the dishes he brings to the table in his language as he enriches scents and flavours with a continuous search for innovation aimed at superlative elegance and a perfect balance between tastes. In his restaurant Il Tino, this sailor chef, as everyone calls him, presents a cuisine that expresses the profound study of culinary techniques and a love for the culture of food that has its origins in the chef’s personal history with constant references to the Sardinian and Sicilian cuisine. Usai began his professional career at a very young age, a time when cooks were not yet called chefs and the spotlight was directed only at the clients, who were the true protagonists at the table . And, at Il Tino, this is still the way things are done. The long apprenticeship Daniele Usai can boast about taught him to draw the
alghe, un tocco esotico. Ha giocato sul tatto e sulla vista.
Daniele Usai introduced spices, algae, and an exotic touch into his cuisine with a maritime vocation. He focused mainly on the senses of touch and sight.
biggest pleasure from the satisfaction of those who taste his dishes. Before settling in Fiumicino, he travelled quite a lot and worked shoulder-to-shoulder with important names like Gualtiero Marchesi, Antonio Carluccio, and Enrico erflingher. n he returned to stia, opened his first restaurant and received a Michelin Star. After some years, spurred on by Pino Stillitano, an internationally acclaimed yachtsman, he moved to Fiumicino inside the shipyard Nautilus Marina. This is how Il Tino, an establishment with a minimalistic style, came to life - as in the case of luxury boats - within an entirely custom-made project that involved the best workforce in the industry working with a nautical inspiration. In this elegant and intimate location - at once full of light and cosy local flavours are the imprint the starred chef gives each one of his dishes, which are made with unique traits combining the personal touch with the love for highly contemporary
and refined cuisine. aniele enjoys personally hand-picking his raw materials and going to the fish auction in Fiumicino or to the docks to buy from the smaller fishermen of the area, the ones with the “little boats” who provide local fish. is cuisine is complex but distinctive, deeply rooted in tradition but also combined with a strong urge to explore lands beyond his territory, in an operation that is uid like water, and where the sea sets the pace with its products in fact, variations in the menu never happen regularly .
The Nautilus Marina also hosts the , the local sea tavern where Usai serves a cuisine strongly linked to the traditions of the territory. The simplicity of the dishes, which can be enjoyed in a more informal environment compared , overlooking the marina, also reflects the excellence of raw materials
Con lui arriva in Italia la tecnica della frollatura del pesce, imparata con il grande Gérald Passedat. Il pesce viene sistemato in un frigorifero che, controllando temperatura, umidità e ventilazione, estrae ozono (battericida naturale) dall’atmosfera e lo immette nella camera del frigo. sai o ht the techni e of fish maturation to Italy, which he learned with the great Gérald Passedat. he fish is sto e in a ef i e ato which controls temperature, humidity, and ventilation and extracts ozone (which has a natural bactericidal e ect f om the atmos he e an inserts it in the refrigeration chamber.
Daniele Usai vuole portare Il Tino a bordo di una barca. Avendo a disposizione tre o quattro barche del cantiere da ormeggiare davanti al ristorante, si potrà godere di meravigliose cene al largo.
Daniele Usai intends to take Il Tino on board a boat. With three or four boats from the yard to berth in front of his restaurant, he will be a e to o e ests marvellous dinners at sea.
and the distinctive nature of Usai’s cooking. Whether it is the cuisine of Il Tino - avant-garde yet concrete - or that of 4112 - more linked to the culinary culture of the land - Chef Usai’s cuisine always makes use of the aromatic herbs he grows in the two vegetable gardens close to his two restaurants. More than fifty plant varieties ensure an incredible carnet of different nuances. aniele sai never spends too much time away from his restaurants, but when he does, he allows himself to experience places that are not contaminated by everyday life to be able to take a step back and improve himself, as he observes his work and everything that revolves around his cuisine from a different perspective.
Sea Environment
I BIOLOGI MARINI LO CHIAMANO “CORAL BLEACHING”, LO SBIANCAMENTO DEI CORALLI, UNA
IL MONDO
I BIOLOGI MARINI LO CHIAMANO “CORAL BLEACHING”, LO SBIANCAMENTO DEI CORALLI, UNA CALAMITÀ CHE SI STA VERIFICANDO NELLE ACQUE TROPICALI DI TUTTO IL MONDO
MARINE BIOLOGISTS CALL IT “CORAL BLEACHING”, THE WHITENING OF CORALS, A CALAMITY THAT IS
MARINE BIOLOGISTS CALL IT “CORAL BLEACHING”, THE WHITENING OF CORALS, A CALAMITY THAT IS IMPACTING TROPICAL WATERS ALL AROUND THE WORLD
by Clelia PirazziniUnstoppable stress StreinarrestabileStreinarrestabile
Acausa
dell’innalzamento delle temperature marine, provocate dal surriscaldamento globale, le barriere coralline sono sotto stress con conseguenze disastrose per i coralli, che se all’inizio perdono il colore e sbiancano, in seguito, qualora non riescano a riprendersi, finiscono con il morire lentamente. Un danno incalcolabile per l’ecosistema subacqueo, visto che ospitano oltre il 30% della biodiversità marina, fornendo un habitat ricco e sicuro per organismi di vario genere, per pesci, molluschi, crostacei. È stato calcolato che nell’eventualità di un loro collasso totale si arriverebbe all’estinzione di oltre il 25% delle specie marine che vi abitano e ovviamente si ridurrebbe la presenza dei grossi pesci commestibili rendendo la pesca fallimentare. Ma non solo. In molti casi si provocherebbe la riduzione dei litorali, aggrediti da eventuali forti marosi, favorendo anche l’erosione delle coste. È quindi urgente correre ai ripari per evitare la catastrofe, tenendo presente che si tratta di salvaguardare l’esistenza di una delle più sorprendenti specie di animali marini. Perché i coralli sono costituiti da minuscoli polipi
incolori che si riuniscono in colonie e creano carbonato di calcio sotto forma di calcite formando scheletri calcarei protettivi di diverso tipo e grandezza. Ma la loro esistenza è strettamente legata a microscopiche alghe unicellulari, le zooxantelle, con le quali vivono in simbiosi: i coralli danno alle alghe un rifugio sicuro e favoriscono la fotosintesi, mentre le alghe non solo sono le artefici del colore delle barriere coralline, ma producono ossigeno e sostanze nutritive per i polipi. Ma quando la temperatura dell’acqua aumenta in modo eccessivo le alghe sono espulse ed iniziano ad uscire dallo scheletro calcareo, agevolando lo sbiancamento, mentre i polipi dei coralli muoiono lentamente non disponendo più di sostanze con cui nutrirsi. Questi fenomeni preoccupanti sono stati rilevati sia sulla Grande Barriera Corallina australiana, la più imponente del globo ed anche tra le più monitorate, sia in altre aree tropicali, come quelle dei Caraibi, dove nei pressi dell’isola di Cuba si estende una formazione madreporica molto vasta, considerata seconda al mondo per estensione. Un mare molto importante
in quanto costellato da numerose isole abitate dove le barriere coralline sono un supporto importantissimo per la popolazione locale in forma di cibo e indotto economico, in particolare legato al turismo balneare e soprattutto nautico. Per evitare ulteriori stress ai fondali si stanno cercando nuove soluzioni atte a proteggere la flora e la fauna marina. L’isola di Bonaire ha creato un Parco Nazionale in tutte le acque che la circondano dove è vietata la pesca e la raccolta di qualsiasi frammento trovato sulle spiagge. Oltre a queste sono monitorate anche le formazioni coralline del Belize, sette delle quali sono rigorosamente protette, come pure quelle nella Repubblica Dominicana che ha istituito il Parco Nazionale dell’Est. Anche Cuba, dove spicca l’area de Los Jardines de la Reina, è molto sorvegliata e ricca di biodiversità grazie alla sorprendente varietà di coralli che la compongono come quelli della specie Acropora, appariscenti, la Cervicornis chiamata comunemente Corna di Cervo in quanto elegantemente ramificata, o la Acropora digitifera dall’aspetto di gigantesche e ruvide dita. E poi quelli a piattaforma, soprannominati Corallo Tavola che presentano strutture di carbonato di calcio compatte e piatte come pure il caratteristico e arrotondato Corallo Stellato (Montastraea cavernosa). Formazioni tutte frequentate da miriadi di pesci tropicali grandi e piccoli che qui trovano rifugio e nutrimento. L’istituzione di Parchi Marini protetti è certamente un provvedimento importante, ma non su ciente a salvaguardare i fondali dal recente disastro ecologico marino che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti in tutte le acque tropicali. Per questo in molti Stati lambiti dal Mar Caraibico e nel golfo del Messico sono in atto ulteriori iniziative per preservare le barriere. I biologi di alcuni laboratori delle Florida Keys già da tempo hanno messo a punto una tecnica di avanguardia che prevede il trapianto in mare dei coralli precedentemente coltivati in speciali vivai dove sono create le condizioni ottimali per crescere 25 volte più velocemente del normale. I rametti ottenuti vengono trasferiti in mare appesi a una sorta di albero artificiale o in cesti sospesi per poi essere sistemati in piedistalli sul fondo marino. I risultati sono positivi a tal punto da pensare ad un incremento
delle coltivazioni che attualmente prevedono 25.000 coralli l’anno. Ma anche in altre aree caraibiche sono in atto progetti di quello che viene definito Coral Gardens. L’ cquario Nazionale di Cuba, l’ANC, sta portando avanti studi molto accurati sulle tecniche da seguire per innovativi trapianti in mare che sono resi possibili soprattutto con quattro specie di corallo molto resistente che viene coltivato in alcune “fattorie” specializzate. Anche qui frammenti di corallo sono fatti crescere in appositi vivai e a seguito di controlli accurati che ne determinano la buona salute, vengono trasferiti in mare in quattro aree specifiche, due nel Parco Nazionale di Guanahacabibes, una nei pressi del litorale di Avana e l’ultima nella provincia di Matanzas a Playa Coral. Per controllarne la salute i subacquei hanno sistemato dei sostegni ben saldati a galleggianti e facilmente individuabili, ancorati vicino ai rametti dove effettuano periodicamente facili immersioni, visto che la profondità non è rilevante. Sono certamente piccoli
passi, ma molto significativi poich attirano l’attenzione sul declino che si sta verificando in uno degli ecosistemi più complessi e straordinari della natura. Ma se la fauna degli Oceani è sotto stress non se la passa meglio quella che vive nelle acque interne. La più grande isola delle Antille ospita, tra gli altri, un rettile acquatico endemico, il coccodrillo di Cuba (Crocodylus rhombifer), lungo poco più di 2 metri e del peso di circa 80 chilogrammi. La sua sopravvivenza è critica non solo per la caccia illegale in quanto la carne è molto apprezzata nella gastronomia locale, ed anche per la sua ibridazione con il più comune coccodrillo americano, ma soprattutto per il riscaldamento eccessivo delle acque.
Secondo gli scienziati già nel 2035 il 50 per cento dei coralli si troverà in una zona considerata non idonea per la loro vita.
According to scientists, by 2035, 50 per cent of corals will be in an area considered unsuitable for their life.
L’EQUILIBRIO DELLA BARRIERA CORALLINA, RIMASTO INTATTO PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ANNI, ORA È IN PERICOLO A CAUSA DELL’AUMENTO DELLA TEMPERATURA E DELL’ACIDITÀ DEL MARE CAUSATA DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI. THE STABILITY OF THE CORAL REEF, WHICH HAS BEEN INTACT FOR HUNDREDS OF THOUSANDS OF YEARS, IS NOW IN DANGER DUE TO RISING SEA TEMPERATURES AND ACIDITY CAUSED BY CLIMATE CHANGE.
nascono soltanto esemplari di sesso maschile, sbilanciando il rapporto tra maschi e femmine. Anche qui gli esperti stanno studiando soluzioni innovative che attualmente consistono nel raccogliere le uova appena deposte per poi sistemarle in particolari incubatrici dove la temperatura è costantemente controllata. Una volta nati, i piccoli rettili vengono liberati in natura nelle zone più idonee che a Cuba sono costituite prevalentemente da paludi
anche della grande importanza che ha sempre significato per l’umanit .
Due to the rising sea temperatures caused by global warming, coral reefs are under stress with disastrous consequences for the corals, which experience fading colour in the initial stages of the problem, and then, if they do not recover, gradually end up dying. Immeasurable damage to the submarine ecosystem, since corals host
more than 30% of marine biodiversity and provide a rich and safe habitat for various kinds of organisms fish, shellfish and crustaceans. t has been estimated that should the coral reef collapse entirely, more than 25% of the marine species living in the reef would become extinct and, obviously, also the presence of large edible fish would decrease, which would strongly jeopardize the practice of fishing. But that is not all. In many cases, the disappearance of the reef would provoke the reduction of the shorelines making them more vulnerable to attacks from violent waves and causing the erosion of the coasts. It is therefore urgent to seek refuge to avoid catastrophe, keeping in mind that this is about protecting the existence of one of the most surprising marine animal species on the planet. Because corals are constituted by tiny colourless polyps that unite in colonies and generate calcium carbonate in the form of calcite to shape protective calcareous skeletons of different types and sizes. But their existence is closely linked to microscopic unicellular algae – so-called zooxanthellae – with which they live in symbiosis: corals provide these algae with a safe shelter and
Migliaia di specie di pesci, coralli, tartarug e marine, balene, delfini sono a rischio per la perdita del loro habitat. ho san s of s ecies of fish co a s sea turtles, whales, and dolphins are at risk due to the loss of their habitat.
IL MAR ROSSO, LA PENISOLA MESSICANA DELLA BAJA CALIFORNIA, L’AFRICA OCCIDENTALE, I CARAIBI E IL NORD DELL’AUSTRALIA SONO LE ZONE POPOLATE DA BARRIERE CORALLINE PIÙ A RISCHIO.
THE RED SEA, THE BAJA CALIFORNIA MEXICAN PENINSULA, WEST AFRICA, THE CARIBBEAN AND NORTHERN AUSTRALIA ARE THE AREAS POPULATED BY CORAL REEFS MOST AT RISK.
favour photosynthesis, while the algae are not only responsible for the colour of coral reefs but also produce oxygen and nutrients for the polyps. But when the water temperature rises excessively, the algae are expelled and start to exit the calcareous skeleton, furthering the bleaching process, while the polyps of the corals slowly die out since they no longer receive any nutrients. These concerning phenomena have been detected in the Australian Great Barrier Reef, the most impressive reef on the globe and one of the most monitored, as well as in other tropical areas, like the Caribbean, where, close to the island of Cuba, a very large madreporic formation can be found, which is considered the second-largest in the world. A very important sea, since it is studded with countless inhabited islands where the coral reefs are a crucial support for the local population in terms of food and economic activity, in particular, linked to seaside and nautical tourism. To avoid any further stress on the seabeds, experts are now searching for new solutions to protect the marine flora and fauna. The island of onaire was declared a National Park in all its surrounding waters and has prohibited fishing or collecting any fragments found on its beaches. In addition to these, also the coral formations in Belize are being monitored, seven of which are strictly protected, as well as the ones in the Dominican Republic which has established the National Park of the East. Also, Cuba, where the area of Los Jardines de la Reina stands out, is highly surveyed and booming with biodiversity thanks to the surprising variety of corals that compose it, like the ones belonging to the Acropora species, which are highly eye-catching, the Cervicornis, commonly called Staghorn coral due to its highly elegant ramifications, or the Acropora digitifera which look like giant and rough fingers. nd then there are the platform-shaped corals, nicknamed Table Corals, which present flat and compact calcium carbonate structures, or the characteristic and rounded Star Coral (Montastraea cavernosa). All formations are visited by myriads of large and small tropical fish who find refuge and nutrition here. The establishment of protected Marine Parks is certainly an important measure, but not su cient to safeguard the seabeds from the recent maritime environmental disaster that is taking on increasingly
concerning proportions in all tropical waters. This is why many nations lapped by the Caribbean Sea and the area of the Gulf of Mexico have enacted additional initiatives to preserve the reefs. Some time ago already, biologists in laboratories in the Florida Keys honed a cutting-edge technique to transplant corals previously grown in special greenhouses into the sea – greenhouses where the ideal conditions are generated to make them grow 25 faster than normal. The branches obtained with this technique are then transferred into the sea hanging from a sort of artificial tree or in suspended baskets to later be placed on pedestals on the seabed. The results are so positive that it is possible to conceive an increase in cultivation which currently provides 25,000 corals per year. But also other areas of the Caribbean have implemented projects of these so-called Coral Gardens. Cuba’s National Aquarium, the ANC, is carrying out highly precise studies
about the techniques to be followed for innovative transplants into the sea, which involve in particular four highly resistant species of corals that are grown in certain specialised “farms”. Also in this case, the coral fragments are grown in dedicated greenhouses and after accurate tests to determine their good health, they are transferred into the sea in four specific areas, two in the National Park of Guanahacabibes, one close to the coast of Havana, and lastly in the province of Matanzas in Playa Coral. To monitor their health, divers have placed supports welded to floats that are easy to spot and are anchored close to the branches. Here, they can periodically and easily dive under the water to check the transplants since the water is not too deep. No doubt these are still small steps, but they are highly significant since they attract attention towards the decline
I CORALLI SONO FONDAMENTALI PER I PESCI POICHÉ
LI PROTEGGONO DAI PREDATORI E RAPPRESENTANO UN TERRENO DI RIPRODUZIONE E UN VIVAIO PER MOLTE SPECIE ITTICHE.
CORALS ARE FUNDAMENTAL FOR FISH BECAUSE THEY PROTECT THEM FROM PREDATORS AND REPRESENT A REPRODUCTION GROUND AND A NURSERY FOR MANY FISH SPECIES.
that is taking place in one of the most complex and extraordinary ecosystems on the planet. But if our Oceans’ fauna is under stress, the animals inhabiting the internal waters are doing no better. The biggest island in the Greater Antilles host, among other species, an endemic aquatic reptile, the Cuban crocodile (Crocodylus rhombifer), which is just under 2 metres long and weighs about 80 kg. Its survival is at risk, not only due to illegal hunting - since its meat is highly appreciated in the local cuisine –but also due to its hybridization with the more common American crocodile, and, above all, due to the rising temperature of the waters. In fact, the gender of its offspring is determined by the temperature of the nest where it lays its eggs since it is an oviparous animal. But if the temperature constantly exceeds 32 C°, generally only male hatchlings will be born, breaking the balance between the male and female genders. Also here, experts are studying innovative solutions, which for now consist in collecting the eggs as soon as they are laid to then place them in dedicated incubators where the temperature is constantly controlled. Once they are born, the young reptiles are set free in nature in the most suitable areas, which, in Cuba, are mainly swamps full of mangroves. The hope is that the introduction of these new techniques will at least in part restore the balance in the delicate world of waters in order not to lose the memory of the great beauty, but also the great importance, which it has always had for mankind.
Protective Facilities Le opere
di difesa
FRANCO GRIMALDI, FRA I PIÙ NOTI PROGETTISTI ITALIANI DI OPERE MARITTIME, CI SPIEGA COME SI AFFRONTA IL PROBLEMA DI PROTEGGERE LE INFRASTRUTTURE DALLA POTENZA DEL MARE FRANCO GRIMALDI, ONE OF THE MOST FAMOUS ITALIAN DESIGNERS OF MARINE STRUCTURES, EXPLAINS HOW TO DEAL WITH THE PROBLEM OF PROTECTING INFRASTRUCTURES FROM THE FORCE OF THE SEA
by Paolo Viola*Pochifenomeni naturali sono più spettacolari ed affascinanti delle mareggiate e delle onde che investono la costa, una spiaggia, una diga, un faro o anche uno scoglio isolato. Le manifestazioni della potenza del mare e gli effetti di grande bellezza che si possono osservare sono da sempre oggetto di miti e leggende, fonte di ispirazione per opere d’arte e letterarie, tema di indagini, rilievi e misurazioni tecniche e scientifiche. nche la ripresa fotografica e la semplice vista da terra (il cosiddetto wave watching) attraggono moltissime persone e trasmettono emozioni agli appassionati wave hunters che, in numero sempre maggiore, hanno individuato i migliori punti per osservare le onde in presenza di forti mareggiate e dedicano tempo alla ricerca di immagini di particolare suggestione. Le onde e le loro caratteristiche sono però naturalmente anche un tema di assoluto rilievo, da valutare con la massima attenzione e con la dovuta professionalità e prudenza da parte di chi deve progettare, ad esempio, le opere di difesa di un porto. Per questa ragione abbiamo chiesto all’ingegner Franco Grimaldi, fra i più noti progettisti italiani di opere marittime, di spiegarci come si affronta il problema, ed ecco la sua estesa ed esaustiva spiegazione.
a) Il moto ondoso
Cosa sono e come si formano le onde? Tralasciando in questa sede onde particolari (onde “solitarie”, “tsunami” conseguenti ad eventi sismici o frane sottomarine, etc.), osserviamo subito che le cosiddette “onde vive” sono formate dall’azione del vento che, spirando sulla superficie libera del mare (come di qualunque altro specchio d’acqua, lago o fiume , trasferisce progressivamente all’acqua parte della propria energia. Contrariamente a quanto si potrebbe ritenere, le particelle d’acqua non avanzano nella direzione di propagazione delle onde ma finch ci si trova in ac ue profonde cioè in assenza di frangimento - oscillano
LA PREVISIONE DEL MOTO ONDOSO, CHE POTREBBE VERIFICARSI IN UN DETERMINATO PARAGGIO, COSTITUISCE UN FONDAMENTALE E DELICATISSIMO AMBITO DI CUI IL PROGETTISTA DI PORTI, DI INTERVENTI COSTIERI E DI PORTI TURISTICI DEVE TENERE IN GRANDE EVIDENZA. FORECASTING THE WAVE MOTION THAT COULD BE GENERATED IN A GIVEN AREA IS EVIDENTLY A CRUCIAL AND HIGHLY DELICATE TASK THE HARBOUR PLANNER AND DESIGNER OF COASTAL CONSTRUCTIONS AND MARINAS NEEDS TO KEEP CLOSELY IN MIND.
sostanzialmente sul posto, muovendosi su orbite ellittiche: è quindi l’energia che si trasmette nella direzione del vento e non l ac ua che si sposta perch sospinta dal vento. L’ampiezza del moto orbitale in corrispondenza della superficie del mare e uindi l altezza delle onde cresce fino a raggiungere una condizione di piena “maturità” compatibile con il vento che le ha generate e si riduce procedendo dalla superficie verso il fondo del mare, fino ad
annullarsi ad una certa profondità. Al cessare (o al ridursi) del vento che le ha formate le onde “vive” vengono chiamate “morte” o “lunghe” e proseguono la loro storia, attenuandosi gradualmente fino a scomparire o ad infrangersi sulla costa. Avvicinandosi alla riva e al diminuire del fondale sul quale si propagano, tutte le onde subiscono importanti trasformazioni. Per citare solo (molto) sommariamente i principali fenomeni propri di onde “regolari” si osserva che la lunghezza (L) da cresta a cresta si riduce per effetto dell attrito di fondo, l’altezza (H), differenza di uota altimetrica tra cresta e cavo) aumenta, il periodo (T), (cioè il tempo, in secondi, intercorrente tra il passaggio di una cresta e la successiva) rimane sensibilmente costante, la direzione di propagazione su fondali acclivi si modifica avvicinandosi sempre più alla perpendicolare alla riva (fenomeno della rifrazione). I fenomeni più vistosi ed importanti si osservano quando il fondale si riduce a circa 1/20 della lunghezza L e la costa è costituita da una spiaggia a debole pendenza oppure quando le onde incontrano un ostacolo.
el primo caso si verifica il cosiddetto frangimento: le orbite si deformano e si determina la “rottura” dell’onda, con formazione di veri e propri getti, trasporto di masse d’acqua e forte dissipazione di energia. La pendenza del fondale in
rapporto all’altezza d’onda è determinante per governare le caratteristiche delle diverse tipologie di frangenti.
uando le onde, anzich morire su una spiaggia, terminano la loro corsa contro un ostacolo sico, naturale o artificiale, il frangimento avviene (con modalità spesso particolarmente “esplosive”) se l’ostacolo è una parete rocciosa naturale o un’opera di difesa portuale a scogliera ma può anche praticamente non verificarsi in presenza di un fondale ai piedi dell’opera superiore almeno al doppio dell’altezza dell’onda) se l’ostacolo è costituito da una parete verticale piana.
L’energia dell’onda incidente viene pertanto dissipata in varie forme ed in misura diversa (alta – se non quasi totale – per una spiaggia, media per un’opera a scogliera di massi naturali od artificiali, molto modesta per una parete verticale) e la parte residua viene comun ue ri essa dando luogo al fenomeno della riflessione. Una parete verticale pu ri ettere la gran parte fino al 90 o 100%) dell’energia del moto ondoso che la colpisce e ciò genera, di fronte ad essa, un moto ondoso “di ritorno” speculare ed “incrociato” rispetto a quello incidente. ltri fenomeni significativi di cui ualun ue intervento portuale o costiero deve tener conto sono: la diffra ione (la propagazione delle onde a tergo di un ostacolo, ad esempio la testata di un’opera di difesa), la formazione di correnti longitudinali o trasversali alla riva, il run-up cioè la
risalita dell ac ua lungo il profilo della spiaggia o della diga, l’overtopping cioè la quantità d’acqua che scavalca l’opera di difesa, etc.
b) La previsione delle onde, il “clima ondoso”
La previsione del moto ondoso che potrebbe verificarsi in un determinato paraggio costituisce evidentemente un fondamentale e delicatissimo compito del progettista di porti e di interventi costieri, in particolare di porti turistici. La previsione deve consentire la comprensione – quanto più possibile completa e basata su dati certi e strumenti di analisi a dabili delle specifiche condizioni in atto nella località di interesse e di tutti i fenomeni presenti e potenzialmente possibili, cioè di quello che si chiama il “clima ondoso” dell’area di intervento e delle aree contigue potenzialmente interessate. I dati e le informazioni locali da acquisire nonch le analisi da eseguire, limitandoci in questa sede ai soli aspetti principali e più propriamente di idraulica marittima (con esclusione quindi dei temi geotecnici, sismici, ambientali, urbanistici, paesaggistici, archeologici, etc.) riguardano in particolare, ancorch non in maniera esaustiva, i seguenti argomenti:
- il fetch, cioè l’area (o le aree, se diverse per orientamento, ampiezza di superficie e lunghezza) di mare libero da ostacoli davanti alla zona di intervento sulla/e quale/i può spirare il vento, con direzione ed intensità sostanzialmente costanti;
- l’andamento plano-batimetrico e le caratteristiche morfologiche del fondale antistante e circostante, esteso all’intera l unità fisiografica interessata, da rilevare mediante accurati rilievi e indagini;
- tutti i dati e le informazioni reperibili circa le opere costiere e portuali eventualmente presenti nel paraggio o in situazioni assimilabili, le loro caratteristiche, comportamento “storico”, problematiche, etc.;
- dati e statistiche relative al regime anemometrico locale e generale, alle correnti costiere, alle escursioni di marea, al prevedibile innalzamento del livello medio del mare (sea level rise), etc.;
Per quanto riguarda in particolare le onde si osserva che la definizione del “clima ondoso” deve consentire la formazione di un quadro completo e coerente delle condizioni da tenere presenti per il dimensionamento di tutte le opere da eseguire nonch per la valutazione del comportamento delle stesse e del loro impatto sul territorio e sull’ambiente, comprendenti:
- i valori estremi altezza significativa e “massima”; direzione, periodo e lunghezza associati) in acque profonde antistanti l’area di intervento ed in prossimità delle opere di difesa, in base ai quali individuare l’“onda di progetto” rispetto alla quale dimensionare e valutare la stabilità delle opere. A questo scopo i dati acquisiti regolarmente ormai da diverso tempo dalla Rete Ondametrica Nazionale (RON)
del moto ondoso presuppone, in qualche misura, un processo di estrapolazione di dati storici , inevitabilmente affetto da margini di incertezza – specie in questi tempi di possibili cambiamenti climatici – di cui appare opportuno tener conto con ragionevole prudenza;
- i valori medi e la variabilità stagionale ed annuale in relazione ai quali valutare la prevedibile operatività del porto, in particolare la frequenza e la durata dei periodi di possibile di colt di manovra in entrata ed uscita dal porto delle imbarcazioni che si prevede di ospitare e la loro accettabilità;
- i parametri del moto ondoso considerati ammissibili nei diversi specchi acquei del porto in relazione alla sicurezza della navigazione interna e alla sicurezza e al comfort delle imbarcazioni ormeggiate, tenendo conto delle loro caratteristiche ed
L’imboccatura di un porto da una parte deve “chiudere la porta” alle onde incidenti per impedire che il moto ondoso si propaghi all’interno del bacino portuale, d’altra parte invece “aprire” l’accesso al porto in maniera da rendere quanto più sicura e agevole la manovra delle imbarcazioni e delle navi in entrata ed uscita.
esigenze;
- i dati necessari per valutare – se del caso – il comportamento “storico” e attuale del litorale adiacente all’area di intervento, prevederne l’evoluzione per effetto delle nuove opere nonch i rischi di insabbiamento/erosione in corrispondenza della imboccatura portuale e dello stesso litorale, definire gli interventi da adottare. I parametri relativi al clima ondoso sopra sinteticamente richiamati costituiranno il necessario input per gli e cienti modelli matematici – i migliori dei quali tra loro interagenti in pacchetti integrati – che sono oggi disponibili per mettere a punto tutti i principali aspetti del progetto. Non appare comunque inutile sottolineare la complessità delle considerazioni da fare e delle operazioni da eseguire, anche sul campo, ancor prima di procedere alla progettazione vera e propria delle singole opere».
c) Il progetto delle opere di difesa ed interne «Il layout delle opere di difesa è caratterizzato in particolare dalla forma dell’imboccatura portuale e dalle
On the one hand, the mouth of a harbour needs to “close the door” to impacting waves to avoid that the wave motion spreads within the harbour basin. On the other, it needs to “open” access to the harbour to make manoeuvring as safe and easy as possible for entering and exiting boats.
caratteristiche strutturali delle stesse opere. L’imboccatura costituisce indubbiamente una parte particolarmente importante – e potenzialmente critica – dell’intero progetto. Basti pensare infatti alle contrastanti esigenze che l’imboccatura deve soddisfare: da una parte “chiudere la porta” alle onde incidenti per impedire (per quanto possibile) che il moto ondoso si propaghi –direttamente o per diffrazione all interno del bacino portuale, d’altra parte invece “aprire” l’accesso al porto in maniera da rendere quanto più sicura e agevole la manovra delle navi in entrata ed uscita. La progressiva messa a punto della soluzione più idonea fa di norma riferimento ai risultati dei modelli matematici cui si è fatto cenno per la valutazione in particolare dei fenomeni di diffra ione e riflessione e della conseguente agitazione interna residua nei diversi bacini. Lo studio mediante modelli fisici in vasca e o in canaletta è stato in gran parte sostituito dai moderni modelli numerici ma può ancora risultare utile in alcuni casi. La natura
poco riflettente dei paramenti esterni ed interni delle opere di difesa e di quelle perimetrali interne al porto può contribuire sensibilmente a contenere l’agitazione ondosa. Se del caso, possono anche risultare utili simula ioni di manovra delle imbarcazioni in entrata/uscita, da eseguire in tempo accelerato o, meglio, in tempo reale con pilotaggio manuale. Il progetto geometrico e strutturale delle opere di difesa farà riferimento alla cosiddetta “onda di progetto” caratterizzata da un determinato “periodo di ritorno” (Tr) cioè gli anni prevedibilmente intercorrenti tra due eventi ondosi estremi in occorrenza dei quali si vuole preservare la stabilità dell’opera, eventualmente accettando che si verifichino danni di limitata entità. er la valutazione della stabilit complessiva e delle singole parti dell’opera (nonché per la verifica della tracima ione e del run-up, anche ai fini della sicurezza delle persone e dei mezzi eventualmente presenti sulla diga) si farà ricorso anche in questo caso - oltreché a consolidate formulazioni ed esperienze - agli opportuni modelli matematici, eventualmente a modelli fisici. er le opere interne di banchina e comunque disposte lungo il perimetro degli specchi acquei portuali si osserva che la forma degli stessi deve essere preferibilmente quanto più possibile articolata: grandi bacini sostanzialmente rettangolari si prestano infatti alla formazione di oscillazioni di risonan a di lungo periodo, di cilmente controllabili ed assai fastidiose per le imbarcazioni all’ormeggio. Da quanto detto
appare chiaro che, per contenere l’agitazione interna, le opere di bordo devono essere uanto meno ri ettenti possibile. ltre alle scogliere danno apprezzabili risultati anche opere a parete verticale (cassoni in cemento armato) le cui celle frontali sono forate e quindi consentono di smorzare la ri essione delle onde incidenti. o stesso si può dire per cassoni la cui parte frontale, al di sopra di una certa quota, ospita una ridotta scarpata di massi naturali, in grado di provocare il frangimento di piccole onde e uindi anch essa di smorzare la ri essione. ffetti analoghi se non migliori si possono ottenere, se le condizioni lo consentono, anche con banchine costituite da impalcati sostenuti da pali e sottostanti scarpate di scogliera.
Ecco dunque che, mettendo insieme queste informazioni con i precedenti articoli della rubrica, dovremmo esserci fatti un’idea della complessità del progetto di un porto e delle ragioni per cui esso è sottoposto al vaglio di diverse Amministrazioni Pubbliche, attraverso iter complessi che conducono alle autorizzazione urbanistiche, edilizie, paesistiche, ambientali, ecc. e infine alla concessione demaniale delle aree e degli specchi d’acqua che vengono impegnati. Nei prossimi articoli tratteremo dell’architettura e dell’estetica dell’impianto portuale, poi degli aspetti tecnico-economici della sua realizzazione, per finire con un esame delle grandi e piccole ricadute che i porti turistici provocano sul territorio.
Few natural phenomena are more spectacular and fascinating than sea storms and waves breaking against the coast, a beach, a dike, a lighthouse or even an isolated cliff. The manifestations of the power of the sea and the effects of great beauty they bring along with them have always been the object of myths and legends, a source of inspiration for works of art and literature, and the subject of technical and scientific surveys and measurements. ven photography or simple ‘wave watching’ attract large groups of people and trigger strong emotions in passionate ‘wave hunters’ who, in increasing numbers, have identified the best points to observe waves in the presence of strong storms and dedicate time to search for particularly suggestive images. Waves and their characteristics, however, are also an absolutely crucial issue to study with the highest attention and due professionalism and caution if you need to design, for instance, the protective facilities of a harbour. This is why we asked engineer Franco Grimaldi, who is one of the most renowned Italian planners of marine works, to explain how you tackle this problem and here is his detailed and exhaustive response.
a ave motion
What are waves and how are they generated eaving aside particular waves (such as “solitary” waves, “tsunamis” caused by seismic events or underwater landslides, etc.), we can immediately observe that socalled “live waves” are shaped by the action of the wind, which, as it sweeps over the free surface of the sea (or any other body of water, like a lake or a river), progressively transfers part of its energy to the water. Contrary to what you might think, the particles of water don’t progress in the direction the waves develop but - until you find yourself in deep waters and therefore in the absence of breaking conditions - they substantially oscillate on the spot moving in elliptical orbits. So it is the energy that is released in the direction of the wind and not the water that moves because it is pushed by the wind. The width of the orbital motion on the surface of the sea - and therefore the height of the waves - increases until it reaches a condition of full “maturity” that is compatible with the wind that generated them and is reduced as it proceeds from the surface towards the bottom of the sea, until it disappears completely at a certain depth. As the wind that shaped the
waves ceases (or is reduced), the waves are called “swell” and continue their story as they fade out gradually until they disappear or break against the coast. As they approach the shore and as the seabed on which they develop decreases, all waves go through important transformations. To quote but a (very) few of the main phenomena relating to “regular” waves, you can observe that the length (L) from crest to crest is reduced due to the effect of shoaling, the height (H), difference in altitude between crest and trough) increases, the time (T), (i.e. time in seconds between the passage of one crest and the next) remains sensibly constant, the propagation direction on steep seabeds changes and gets closer and closer to the perpendicular side of the shore (phenomenon of refraction). The most eye-catching and important phenomena occur when the seabed is reduced to about 1/20 of the length L and the coastline is made up of a mildly sloping
beach or when waves collide with an obstacle.
In the first case, the phenomenon that occurs is known as breaking: the orbitals become deformed causing the wave to “break” with the generation of actual jets of water, transportation of bodies of water and strong dissipating of energy. The slope of the seabed in relation to the wave height is crucial in controlling the characteristics of different types of breaking waves . When the waves, instead on the beach, but end their course at a physical obstacle, natural or artificial, the breaking occurs (often in a particularly “explosive” way) if the obstacle is a natural rock face or a cliff like harbour defence structure. It may also not occur practically (in the presence of a bottom at the foot of the structure that is at least twice the height of the wave) if the obstacle is a at vertical wall. The energy of the impacting wave would thus be dissipated in various forms and
LA NATURA POCO RIFLETTENTE DEI PARAMENTI ESTERNI ED INTERNI DELLE OPERE DI DIFESA E DI QUELLE PERIMETRALI INTERNE AL PORTO PUÒ CONTRIBUIRE SENSIBILMENTE A CONTENERE L’AGITAZIONE ONDOSA.
THE SCARCELY REFLECTING NATURE OF THE EXTERNAL AND INTERNAL PARAMETERS OF THE PROTECTIVE WORKS AND THE HARBOUR’S INTERNAL PERIMETRICAL STRUCTURES CAN SENSIBLY CONTRIBUTE TO CONTAINING WAVE DISTURBANCE.
different degrees high if not almost total - in case the impact takes place on a beach, medium if it is against a rock fill structure of natural or artificial boulders, very moderate for a vertical wall) and the remaining part would in any case be re ected giving rise to the phenomenon known as reflection. A vertical wall can re ect the ma ority up to 90 or 100%) of the energy of the wave motion that breaks against it and that generates a “return” wave motion in front of it, which is mirrored or “crossed” with respect to the impacting motion. Other important phenomena that any harbour or coastal intervention needs to take into account are: diffraction (the spreading of waves behind an obstacle, e.g. the front of a protective structure), the creation of longitudinal or transversal currents at shore, run-up, which is the rise of the water level along the edge of the beach or dam, overtopping, i.e. the amount of water that crosses the protective structure, etc.
b) Wave prediction, “wave climate” Predicting the wave motion that could be generated in a given area is evidently a crucial and highly delicate task the harbour planner and designer of coastal constructions - in particular marinas - needs to deal with. The prediction needs to reveal - as completely as possible based on certain data and reliable analytical tools - the specific conditions in the location of interest
and all the phenomena present in the area or potentially possible, that is, what we call the “wave climate” of the area of intervention and any contiguous areas that could potentially be affected. The local data and information that need to be acquired as well as the analytics to be obtained - and here we will focus only on the main aspects that specifically concern maritime hydraulics (excluding any geotechnical, seismic, or environmental issues, as well as any urban, landscape or archaeological aspects) –in particular, although not exhaustively, concern the following topics:
- the fetch, i.e. the area or areas, if they are different by orientation, surface width and length) of the sea free from obstacles in front of the area of intervention over which the wind can blow, with substantially constant direction and intensity; the plano bathymetric profile and
morphological characteristics of the seabed in front of and surrounding the area, extended to the entire physiographic unit in question, to be measured by means of precise surveys and inspections;
- all the data and information that can be obtained about any coastal and harbour structures present in the area or in similar situations, their characteristics, “historical” behaviour, issues, etc.
- any data and statistics regarding the local and general wind regime, coastal currents, tidal excursions, the predictable average sea level rise, etc.
As far as the waves are concerned, it should be pointed out that defining the “wave climate” should make it possible to provide a complete and consistent overview of the conditions to consider for the design of all the works to be carried out and to assess their behaviour and impact on the territory and surrounding environment, including:
- the extreme values significant and “maximum” height; respective direction, time and length in deep waters off the area of intervention and close to the protective facilities based on which the “project wave” can be established and used to size and assess the stability of the works. To this end, the data that the Italian Sea Waves Network (RON) has been acquiring on a regular basis for some time now and its processing ensure a good reliability. However, it needs to be kept in mind that the estimate of the extreme values of various parameters that are typical of wave motion to some extent always implies the mining of “historical” data - which is inevitably in uenced by margins of uncertainty, especially in these times of possible climate change – and which therefore need to be taken into account with reasonable caution;
FOR THE INTERNAL WORKS OF THE QUAY AND ALONG THE PERIMETER OF THE HARBOUR’S BODIES OF WATER, THE SHAPE NEEDS TO BE AS ARTICULATED AS POSSIBLE.
- the average values and seasonal and annual variability in relation to which the predictable operation of the harbour needs to be assessed, and in particular the frequency and duration of periods of possible di culty in manoeuvring in and out of the harbour for the boats that are planned to berth in the harbour as well as their acceptability;
- the parameters of wave motion that are considered to be acceptable in the harbour’s various bodies of water in relation to safe internal navigation and the safety and comfort of the berthed boats, considering their characteristics and needs;
- the data necessary to assess - if any - the “historical” and current behaviour of the adjacent coastline, with a prediction of its evolution by effect of the new works as well as the risk of accretion or erosion on the site of the entrance to the harbour and coast, with a definition of the interventions to be adopted.
The parameters concerning the wave climate brie y described above will constitute the necessary input for e cient mathematical models - the best of which interact with each other in integrated sets - that are available today to hone all the main aspects of the pro ect. However, it is paramount to stress the complexity of the considerations and operations to be carried out, also on the field, even before proceeding to the actual design and planning of the individual works.
c) The project of internal and protective facilities
The layout of the protective facilities is characterised by the particular shape of the mouth of the harbour and by the structural features of the works themselves. The mouth is no doubt a particularly
s.r.l., classificato fra i primi 100 studi di architettura e design d’Italia. Ha fondato il Master sulla ianifica ione e o etta ione sosteni i e e e a ee o t a i dell’Università Federico II° di Napoli ed è autore del volume o ti t istici a occio m ti isci ina e e na st ate ia o ett a e inte ata (Flaccovio, 2010).
ao o io a a es is an en inee an an anne s ecia isin in ha o esi n hea of the Marina aterfront area at WiP chitetti s. . . an e amon the to a chitect e an esi n fi ms in ta y. e fo n e the aste s o amme on “Sustainable planning and design of arbour areas at the Università Federico II° in a es an is the a tho of the oo “Porti turistici, approccio multidisciplinare per una strategia progettuale integrata (Marinas, a multidisciplinar approac for an integrated design strategyacco io .
important - and potentially critical - part of the entire pro ect. u ce it to think of the contrasting needs that the mouth needs to meet: on the one hand, it needs to “close the door” to impacting waves to avoid (as far as possible) that the wave motion spreads directly or by diffraction within the harbour basin. On the other, it needs to open access to the harbour to make manoeuvring as safe and easy as possible for entering and exiting boats. The gradual elaboration of the most suitable solution is typically based on the mathematical models referred to above to assess the phenomena of diffraction and reflection in particular and the consequent residual internal wave disturbance within the different basins. tudies using physical models in pools and/or conduits have been largely replaced by modern numerical models, but can still be useful in some cases. The scarcely reflecting nature of the external and internal parameters of the protective structures and the harbour’s internal facilities on the perimeter can sensibly contribute to containing wave disturbance. Where appropriate, also manoeuvre simulations of entering/exiting boats can be useful, which can be performed either in time lapse or, even better, in real time with manual steering.
The geometric and structural project of protective facilities will refer to the so-called “project wave”, which is characterised by a given “return time” (Tr), i.e. the years that could predictably go by between two extreme wave events against which the stability of the work needs to be protected, possibly accepting that minor damage might take place. To assess the overall stability of the single parts of the work as well as to check overtopping and run-up to ensure the safety of any people or vehicles present on the dike also in this case we use the most appropriate mathematical models and, if necessary, physical models, in addition to
our consolidated formulas and experiences. For the internal works of the quay and along the perimeter of the harbour’s bodies of water it can be noted that their shape needs to be as articulated as possible: large and substantially rectangular basins are in fact typically prone to the generation of long-term resonance oscillations, which are di cult to control and rather disturbing for berthed boats. It is therefore logical that, in order to contain internal wave disturbance, the edge works need to be as scarcely re ective as possible. In addition to cliffs, also vertical wall works yield positive results (caissons in reinforced concrete) whose front cells are perforated and therefore reduce the re ection of impacting waves. The same can be said for caissons whose front, above a certain level, hosts a small slope of natural rocks, which can break small waves and thereby also reduce re ection. imilar if not better effects can be obtained, if the conditions allow for it, with quays that are built with scaffolding decks supported by poles and located under cliff slopes. It is fair to say that, by combining this information with the previous articles in our column, we should now have a rather clear idea of the complexity of a harbour project and of the reasons why it is always subjected to the scrutiny of various Public Administrations through complex procedures that lead through urban planning, construction, landscape design, environmental authorisations, etc. and finally yield the state concession of the areas and bodies of water in question.
In our next articles we will be discussing the architecture and appearance of the harbour facilities, and then move on to the technical and economic aspects involved in their construction, to conclude with an examination of the large and small repercussions that marinas have on the territory.
The idea factory
Pensieri e
CON OLTRE 30 ANNI DI ESPERIENZA NELLA PROGETTAZIONE NAUTICA, SERGIO CUTOLO, FONDATORE DI HYDRO TEC, CI PARLA DEL FUTURO CHE SI STA DELINEANDO IN FATTO DI TENDENZE E TECNOLOGIE WITH OVER THIRTY YEARS OF EXPERIENCE IN YACHT DESIGN, SERGIO CUTOLO, FOUNDER OF HYDRO TEC, TELLS US ALL ABOUT THE OUTLOOK FOR THE FUTURE IN TERMS OF TRENDS AND TECHNOLOGY
by Annar a Marianiand words
Daun pensiero nasce un concetto, da questo una parola e si sa che le parole sono il vestito delle idee. Nulla è realizzabile se non lo inseriamo in una categoria di lemmi che ci aiutino a disegnare nella mente nuove cose da immaginare.
E Sergio Cutolo ha indiscutibilmente arricchito il vocabolario nautico. La sua parola, o meglio, il suo concetto è Explorer. La storia la conosciamo. Nel 2004 l’esperto velista, navigatore e scrittore Stefano Carletti era alla ricerca di un’imbarcazione per tornare sul relitto dell’Andrea Doria, dove era già stato anni prima nella sua, storica, immersione all’ammiraglia della marina mercantile italiana, ormai nei fondali dell’Atlantico dal 1956. Carletti commissionò quindi ad Hydro Tec, l’unico studio che era riuscito a soddisfare completamente le richieste, una barca con caratteristiche specifiche, la cui priorità non fosse la bellezza, ma la funzionalità. Hydro Tec riuscì nell’impresa realizzando il Naumachos, uno yacht dal design funzionale, privo di fronzoli e di abbellimenti, che, contro la previsione di entrambi, oggi fa ancora scuola per concept e tendenza. Così nacque una linea di explorer dalle dimensioni contenute e destinata al diporto
che ha letteralmente rivoluzionato la percezione dello yachting. Oggi il design ha un peso importante nella progettazione e questo lo avete capito da tempo. Lo stesso Naumachos non era brutto e a confermarlo c’è il successo commerciale e il seguito che questa, allora nuova, tipologia di imbarcazione ebbe. Quanto sono lontani i tempi del “Più la barca sarà brutta e meglio sarà”? Nella nautica sta succedendo quello che è già accaduto nel settore dell’automotive negli ultimi 30/40 anni. Quando ero ragazzo in commercio, nel settore auto, c’erano la berlina, il coupé sportivo e la familiare. Oggi assistiamo ai crossover e possiamo vedere in strada quello che una volta era il fuoristrada, ma che oggi si chiama suv e lo troviamo ad esempio in versione coupé o due ruote motrici anziché 4. E c’erano le Land Rover, le Jeep e i fuoristrada che erano scomodi e rumorosi. Ecco il Naumachos può essere considerato una Wrangler vecchia maniera, dove l’aspetto tecnico prevale su tutto. Lei che è stato così lungimirante da comprendere i bisogni di un armatore,
sa dirci, ad oggi, in che direzione sta andando il design nautico? È una bella domanda. In questo periodo mi sto divertendo a fare il professore. Ho seguito la tesi di laurea di alcuni ragazzi dello IED di Torino ed è stato molto divertente confrontarsi con loro: quello che vedo è la tendenza di un design molto liscio, ra nato dove gli spigoli tendono a sparire. Si parte da un concetto molto estremo e lo si porta nel mainstream. L’Explorer parte da un concetto duro e puro, ma poi vediamo che, anche quelli molto grandi in uscita in questo periodo, hanno una linea molto elegante. Assistiamo agli spazi interni che iniziano ad essere molto più importanti rispetto all’aspetto della barca. Ci sono delle imbarcazioni che hanno rivoluzionato la percezione della distribuzione volumetrica. Cioè i Naumachos, con la timoneria molto avanti e la prua corta, fanno il verso alle imbarcazioni da lavoro, ai supply vessels, che necessitano di un grande carico da lavoro, come i pick up nell’automotive. Dove tutto il volume abitativo è concentrato in una zona perché poi vogliamo un grande piano di carico. La tendenza oggi, invece, è quella di ridistendere la linea e tornare a proporzioni più vivibili. Quindi ci sta dicendo che se prima gli interni si adeguavano
alle linee e alla funzione dell’imbarcazione, ora accade il contrario, ossia la linea cerca di adattarsi alla vivibilità dell’imbarcazione? Non sarei così estremo, ma certamente è una propensione. Vedo anche delle imbarcazioni sportive con volumi apparentemente spostati molto in avanti che nella realtà poi si riequilibrano negli interni. E questo agli armatori piace: ossia il fatto di avere una buona distribuzione di volumi all’interno dell’imbarcazione, avere degli spazi, avere delle grandi finestre e uindi la possibilità di godere del panorama anche stando all’interno.
Snoccioliamo insieme i punti del design che sta arrivando allora…
Nell’Explorer le finestre molto grandi hanno ragione di esistere anche per un quid molto tecnico: con questo tipo di imbarcazione si va in zone molto fredde o molto calde, dove non deve essere necessario uscire sui ponti. Questo accade ad esempio con Aurelia, il Flexplorer del Cantiere delle arche che ha una finestra di tre metri e mezzo fronte mare, di cui posso godere stando sul divano. Una soluzione completamente diversa rispetto alle barche tradizionali. Così fu il Vanguard, quel progetto un po’ folle di qualche anno fa, dove la skylounge è completamente vetrata, anche quella mutuata da forme che troviamo sulle imbarcazioni commerciali dove le timonerie sono totalmente vetrate. Nei contesti commerciali l’esigenza è
SERGIO CUTOLO È UN INGEGNERE FILOSOFO DAL VOLTO UMANO E DALLA GRANDE CULTURA DEL MARE, CHE È RIUSCITO A TRASMETTERLA E A TRASFERIRLA A TUTTO IL TEAM DI HYDRO TEC, UN GRUPPO IN GRADO DI PROGETTARE OGNI SINGOLO ASPETTO DELLA BARCA, DALLA CARENA ALL’ULTIMO DETTAGLIO DI DESIGN.
SERGIO CUTOLO IS A PHILOSOPHICAL ENGINEER, WITH A HUMAN SIDE AND A GREAT NAUTICAL BACKGROUND, WHO HAS BEEN ABLE TO PASS ON AND TRANSFER HIS KNOWLEDGE TO THE HYDRO TEC TEAM, A GROUP CAPABLE OF DESIGNING EVERY SINGLE ASPECT OF THE BOAT, FROM THE HULL DOWN TO THE SMALLEST DESIGN DETAIL.
funzionale, ma non dimentichiamo che lo è anche sugli yacht che costruiamo per il diporto, dove il fine uello di soddisfare le esigenze degli armatori. Ci pieghiamo ai desideri del cliente dove spesso l’estetica non pi fine a s stessa, ma finalizzata ad una funzione. Un esempio sono le imbarcazioni sportive, come quelle che si costruivano negli anni in cui ero da aglietto barche profilate, spazi interni piccoli e finestre ridotte. Oggi invece si accettano proporzioni diverse in ragione della funzionalità. E in questa evoluzione c’è uno sviluppo positivo: c’è molta più architettura. Un’altra tendenza positiva, da un paio di anni a questa parte, è l’utilizzo delle zone di poppa, che prima erano deputate a garage. Oggi il beach club è una zona di comunicazione tra yacht e mare: da lì si scende in acqua, si posizionano molti water toys e si inseriscono elementi decorativi e funzionali come le piscine. Queste zone di poppa che degradano delicatamente verso il mare sono molto affascinanti. Il desiderio di una piscina a poppa ad esempio ci porta a dover progettare giochi di luci e questo cambia anche l’approccio progettuale:
inizio a progettare pensando “dove metterò l’illuminazione”?
Illuminazione, vetrate ampie, spazi estremamente godibili e uso delle aree di poppa: sembrano dunque essere questi i punti cardine su cui si snoda il futuro del design nautico. Ma mi sembra che oggi ci sia bisogno di meno formalità a bordo... Le racconto un aneddoto: mi trovavo a bordo di uno yacht di Cantiere delle Marche con un cliente americano che aveva voluto un open space tra cucina e sala da pranzo. Questo desiderio era perché lo chef a bordo fosse visibile mentre ospiti e armatore erano a tavola. L’armatore voleva lo show cooking e questo era parte dell’entertainment. Quindi sì, l’armatore cerca uno yacht meno formale. Riesce, attraverso i 25 progetti che avete in cantiere, a delineare il trend della nautica sia dal punto di vista estetico, sia ingegneristico, di materiali e soluzioni? Noi abbiamo un ventaglio molto ampio di capacità progettuali e passiamo facilmente dal tender agli yacht di 80 metri, ma posso dire che quello che vediamo è una crescente diminuzione di
barche veloci. Se vogliamo anche in quel caso c’è un’estremizzazione. Molti clienti optano per una barca dislocante da 10/11 nodi per navigare in autonomia anche per lunghi periodi. Di contro, ci sono clienti che amano le prestazioni e non si accontentano più dei 30 nodi, ma vogliono i 50 nodi. E questo lo si evince anche dalle proposte dei cantieri che presentano sempre più spesso la dicotomia explorer / barche estremamente veloci. Torniamo all’explorer come ispirazione del design nautico oggi e a venire. È anche una tipologia di yacht a basso impatto ambientale, corretto? Siamo tutti condizionati da quello che gira intorno al discorso emissioni. Il cliente dell’explorer usa la barca per trovare destinazioni nuove ed insolite ed è sensibile all’impatto ambientale del proprio yacht, che è molto razionale nell’utilizzo. So che ha navigato nel Mar Rosso una nostra imbarcazione di Cantiere delle Marche. Pur non essendo una zona molto attrezzata per il diporto, è sempre stata una via di passaggio per l’Oriente, ma di rado una destinazione.
uesto in uenza molto il design. Scherzando dico sempre che “il primo explorer è stato un tronco cavalcato da un uomo che probabilmente era curioso di vedere cosa ci fosse al di là della baia”. La navigazione umana è nata con questa attenzione all’esplorazione e a questo sta tornando.
Quindi ci sta dicendo che l’esigenza è quella di barche che navighino ai poli e ai tropici senza problemi? Ma come si costruisce una barca adatta a climi e temperature opposte? a sfida del design oggi è proprio questa: convertire le zone esterne in interne. Noi ci proviamo, ma è una questione complicata. Solo nel Mediterraneo si usano le zone esterne
Negli ultimi 25 anni Hydro Tec ha ingegnerizzato e progettato oltre 2.000 metri di splendidi yacht. Dalle navi explorer, robuste ma eleganti, agli ac t di navigazione veloce ma confortevoli dal piccolo tender di 7 metri al maestoso mega yacht di 80 metri.
Over the past 25 years, Hydro Tec has designed and built over 2,000 metres of beautiful seaworthy yachts. From rugged yet elegant explorers to fast yet comfortable cruisers; from small 7 metre tenders to majestic 80-metre mega yachts.
all’imbarcazione, così come le intendiamo noi. Americani e mediorientali preferiscono stare nei loro 15 gradi condizionati, dobbiamo far fronte quindi a questo tipo di esigenza.
“Cercare di dare una veste bella agli elementi tecnici e una veste razionale alla parte estetica”. Mi spiega meglio questo vostro concept? Vede, questo è uno slogan, ma anche una realtà. Hydro Tec vanta al suo interno due tipologie di professionisti: Ingegneri e Designer, un team eterogeneo e multidisciplinare ma con una visione unica e integrata del progetto. Hydro Tec è cresciuta molto negli ultimi anni, e sta continuando a crescere. Consideri che in poco più di 5 anni siamo passati da 5 a 25 dipendenti e oltre 30 collaboratori esterni. Quando ci presentiamo lo facciamo con dei progetti che definiamo olistici, ossia che inglobano sia la parte tecnica, sia la parte estetica. Creiamo un mix e un dialogo tra queste due entità. Il tecnico inizia quindi a ragionare sulle necessità estetiche; viceversa, il designer ragiona con un approccio più tecnico all’estetica. Possiamo farlo perché in Hydro Tec questo avviene in maniera ormai spontanea. Questo giova anche ai cantieri che si rivolgono a noi solo per la parte tecnica, e che poi trovano professionisti abituati a dialogare con la parte creativa. Dal punto di vista ingegneristico c’è qualcosa, una richiesta, che non siete
riusciti a centrare perché magari la tecnologia non è ancora pronta a soddisfare alcune esigenze? Mandiamo veicoli nello spazio, la tecnologia non è un problema. Lo è piuttosto il budget. Può succedere che i cantieri preferiscano soluzioni tecniche e tecnologiche più convenzionali, piuttosto che alzare i costi rispettando il progetto originale. Le faccio un esempio molto semplice: l’utilizzo del carbonio anche su barche realizzate in carpenteria metallica per dei particolari posizionati molto in alto per contribuire all’abbassamento del baricentro, o inserire un ponte in più o una zona chiusa: queste sono soluzioni gestibili dal punto di vista tecnologico, meno da quello dei costi. E questo succede più nel custom che non nella grande serie, che invece è più propensa ad utilizzare tecnologie all’avanguardia. Il custom è molto mainstream, si predilige una tecnologia più
conservativa. Guardiamo all’A-Frame di Aurelia: è tutto in carbonio, con un sistema di movimentazione idrodinamica molto complesso, però questo tipo di impiego è un evento abbastanza raro.
Cosa vedremo in acqua da qui a annes rmato ydro ec Sicuramente un 115 di Cantiere delle Marche e una piattaforma navale di 45 metri di Isa Yachts. Va detto che tante imbarcazioni sono in costruzione dal periodo del covid, che ha decalendarizzato le consegne.
Prevediamo una stagione molto ricca di vari quella del 2024. Aspettiamo il 2026, invece, per la consegna di un Isa Yachts molto importante per noi.
Ci anticipi qualcosa… Si tratta di un progetto ancora secretato, ma posso dire è un’imbarcazione di 80 metri, la più grande a cui stiamo attualmente lavorando, e in cui siamo già abbastanza avanti nella progettazione.
C’è una barca che le piacerebbe realizzare e che ancora non è riuscito a vedere in acqua? Un explorer da 50 metri e 20 nodi realizzato in lega leggera. Ma per questo forse ci sono un paio di trattative in atto… insomma, mi piacerebbe fare un bell’explorerone di 50 metri che viaggi a 20 nodi, questo è senz’altro un sogno nel cassetto. Abbiamo già lavorato su queste metrature e queste velocità, con il K2 di Columbus Yachts, del gruppo Palumbo, quindi è una materia che sappiamo maneggiare. Dobbiamo trovare il cliente giusto che desideri un explorer in una versione più sportiva.
Athought leads to a concept, and this leads to a word, and we know that words dress ideas. Nothing can be achieved if not placed in a category of terms that help us draw new things to be imagined in our minds. And Sergio Cutolo has undoubtedly added to the maritime vocabulary. His word, or better still, his concept is Explorer. We know the story. In 2004, Stefano Carletti, an experienced sailor, navigator and writer, was looking for a boat to return to the wreck of the Andrea Doria, where he had been years earlier on his historic dive to the flagship of the talian merchant navy, which had been lying at the bottom of the Atlantic since 1956. Carletti, therefore, asked Hydro Tec, the only company able to fully meet his requirements, to design a boat with specific characteristics, whose priority was not beauty but functionality. Hydro Tec succeeded in this endeavour by creating the Naumachos, a yacht with a functional design, devoid of frills
and embellishments, which, against all odds, continues to set the standard for concept and trend to this day. Thus was born a line of small, recreational explorers that literally revolutionised the perception of yachting. Styling has an important role to play in design today and you’ve known this for some time. The Naumachos was not ugly and this is con rmed y its commercial success and the following achieved by this boat, which was something new at the time ow ar removed are we from the times of “The uglier the boat, the better it will be”? In yachting, we are witnessing that which has already happened in the automotive
IL CANTIERE CHE SI RIVOLGE A HYDRO TEC SA CHE HA A DISPOSIZIONE UN AMPIO RAGGIO D’AZIONE, DIPENDE DA COME È STRUTTURATO E QUALI SONO LE SUE ESIGENZE. SHIPYARDS THAT TURN TO HYDRO TEC KNOW THAT IT HAS A WIDE RANGE OF SKILLS TO OFFER THEM, DEPENDING ON HOW THEY ARE STRUCTURED AND WHAT THEIR NEEDS ARE.
sector over the last thirty to forty years. When I was a boy, the car industry was marketing the saloon, the sports coupe and the family car. Today we are seeing crossovers and we can see what used to be the off roader on the road, but today it s
called an and we can find it in a coupe version or two-wheel drive instead of four. And there used to be Land Rovers, Jeeps and off roaders that were uncomfortable and noisy. So the Naumachos can be considered an old-style Wrangler, where the technical aspect is the most important thing.
As someone who was farsighted enough to understand an owner’s requirements, can you tell us what direction nautical design is heading in today? That’s a good question. I’m currently enjoying teaching. I was the degree thesis supervisor for some students at the IED in Turin and it was great fun to discuss things with them. What I’m seeing is a tendency for a very smooth, refined design, where the sharp edges tend to disappear. It begins with a very extreme concept and it is brought into the mainstream. The Explorer starts with a hard and pure concept, but then we see that even the very large ones coming out at the moment have extremely elegant lines. We’re seeing the interiors starting to become much more important than the external appearance of the boat. Certain vessels have revolutionised the perception of volumetric distribution. That is to say, Naumachos, with their very forward wheelhouse and short prow, mimic work boats, and supply vessels, and are designed for a large workload, like pick-up trucks in the automotive industry. Where all the passenger accommodation is concentrated in one area because we want a large loading surface. However, the trend today is to redraw the line and return to more liveable proportions.
So you’re telling us that while previously the interiors adapted to the lines and function of the boat, now the opposite is happening and the line is adapting to the liveability of the boat? I wouldn’t go quite that far, but it’s certainly along those lines. I also see sports boats with volumes that have seemingly shifted forward but are balanced out in the interior. And owners like this, they like having a good distribution of volumes inside the vessel, having spaces, having large windows and the possibility to enjoy the view from inside too.
Let’s look through aspects of this new design then...
In Explorer, the very large windows are also ustified for technical reasons.
HYDRO TEC HA PROGETTATO PER IL CANTIERE DELLE MARCHE LA FAMIGLIA DI NAVETTE DISLOCANTI IN ACCIAIO DARWIN CLASS, IMBARCAZIONI IN GRADO DI SOLCARE GLI OCEANI SENZA RINUNCIARE AL COMFORT, PERMETTENDO DI TRASCORRERE LUNGHI PERIODI A BORDO.
HYDRO TEC DESIGNED THE DARWIN CLASS RANGE OF STEEL DISPLACEMENT NAVETTA YACHTS FOR CANTIERE DELLE MARCHE. THESE VESSELS ARE CAPABLE OF PLOUGHING THE OCEANS WITHOUT SACRIFICING COMFORT, MAKING IT POSSIBLE TO SPEND LONG PERIODS ON BOARD.
This type of boat is used to travel to very cold or very hot areas, where you shouldn’t have to go out on the decks.
For example, this is the case with Aurelia, the Flexplorer from the Cantiere delle Marche with its 3.5-metre window overlooking the sea, which I can enjoy while sitting on the sofa. This is a completely different solution compared to traditional boats. So was the Vanguard, that somewhat crazy design from a few years ago, where the sky lounge is completely glazed. In this case, too, it was inspired by shapes we find on commercial vessels where the wheelhouses are glazed. In commercial contexts, the requirement is functional, but let’s not forget that this is also true of the yachts we build for pleasure, where the aim is to meet the needs of owners. We bend to the customer’s wishes, where aesthetics is often no longer an end in itself, but has a specific functional aim. ports boats are one example, such as those built when I was at aglietto profiled boats, small interior spaces and small windows. Today, however, different proportions are accepted for reasons of functionality and this evolution has led to a positive development: there is much more architecture. Another positive trend over the last couple of years is the use of the stern areas, which were previously used as garages. Today, the beach club is an area of communication between the yacht and the sea: it is a place where you can get into the water, place water toys and incorporate decorative and functional elements such as swimming pools. These stern areas that slope gently towards the sea are very attractive.
The desire for a swimming pool in the stern means we have to design lighting effects and this also changes the design approach I start my design by thinking “Where am I going to put the lighting”?
Lighting, large windows, extremely usable spaces and use of the stern areas. These seem to be the key points on which the future of nautical design is based. But it seems to me that there’s also less need for formality on board today… I ll tell you a uick story. I was on board a antiere delle arche with an merican client who wanted an open space comprising the kitchen and dining room. This was because the onboard chef had to be visible while the guests and owners were at the table. The owner wanted to show cooking to form part of the entertainment. So yes, the owner is seeking a less formal yacht.
ased on the twenty ve ro ects you have in the i eline can you outline the yachting trend in terms of aesthetics, engineering, materials and solutions? We have a very wide range of design capabilities and can switch easily from tenders to metre yachts, but I can say that what we are seeing is a growing reduction in fast boats. ou could say there are e tremes in this case too.
any customers opt for a knot displacement boat so that they can sail
independently even for long periods. n the other hand, some customers love performance and are no longer satisfied with knots, but want knots. nd this is also apparent in the proposals from the yards that are increasingly presenting vessels at the opposite ends of the spectrum e plorers e tremely fast boats. Let’s go back to the explorer as the inspiration for the nautical design of today and the future. It’s also a type o yacht with a low environmental impact, right? We re all conditioned by the issue of emissions. The e plorer client uses the boat to find new and unusual destinations. These clients are very aware of the environmental impact of their yachts and rationalise their use. I know that one of our boats from antiere delle arche sailed in the ed ea. This isn t a very well e uipped area for yachting and has always been a passageway to the East, but rarely a destination. nd this has a significant in uence on design. I always oke that the first e plorer was a trunk ridden by a man who was probably curious to see what lay outside the bay . uman navigation was born with this focus on e ploring and this is making a comeback. So you’re telling us that boats need to be able to sail to the poles and the tropics without any problems? How do you build a boat suitable
or com letely different climates and temperatures? That s e actly the challenge faced by design today converting e terior areas into interiors. This is what we try to do, but it s a complicated issue. It’s only in the Mediterranean that the outdoor areas of the vessel are used as we understand them. eople from the mericas and the Middle East prefer to be in their air conditioned at degrees and so we also have to cater to this kind of re uirement. rying to give a eauti ul look to the technical elements and a rational look to the aesthetic part.” Can you explain this concept of yours to me? Well, this is a slogan, but it s also a reality. ydro Tec has two types of professionals engineers and designers, a heterogeneous and multidisciplinary team, with a uni ue and integrated vision of the pro ect. ydro Tec has grown a lot in the last few years and is continuing to grow. ust think that in little more than five years we ve gone from five to twenty five employees and more than thirty e ternal consultants. When we introduce ourselves, we do so with designs that we describe as holistic, incorporating both the technical aspect and the aesthetics. We create a mi and a dialogue between these two entities. The technician, therefore, begins to reason about aesthetic needs, while the designer reasons with a more technical approach to aesthetics.
HYDRO TEC OFFRE AD OGNI ARMATORE UN SERVIZIO DI SUPERVISIONE PROFESSIONALE IN GRADO DI LIMITARE AL MASSIMO TUTTE LE PROBLEMATICHE TIPICHE DELLA COSTRUZIONE NAVALE.
HYDRO TEC OFFERS EVERY BOAT OWNER A PROFESSIONAL SUPERVISION SERVICE CAPABLE OF LIMITING AS FAR AS POSSIBLE ALL THE TYPICAL PROBLEMS OF BOAT BUILDING.
We can do this because it’s something that happens spontaneously at Hydro Tec these days. This also benefits yards that only come to us for the technical part, and then find professionals who are used to working on the creative side of things too. As regards engineering, is there anything, perhaps a request, that you’ve not been able to get right because maybe the technology isn’t yet ready to meet certain requirements? We can send vehicles into space, so technology isn’t a problem. The budget is the real issue. Yards sometimes prefer more conventional technical and technological solutions, rather than raising the costs to stick with the original design. Here’s a very basic example. The use of carbon in steel boats to make the parts at the very top and thereby help lower the centre of gravity, or to insert an e tra deck or an enclosed area these are practical solutions in a technological sense, but less so as regards the costs. And this happens more in custom builds than in large series, which are perhaps more inclined to adopt cutting-edge technology. Custom builds are very mainstream, preferring more conservative technology. If we look at Aurelia’s A-Frame it’s made entirely from carbon, with a very comple hydrodynamic handling system, but this type of use is quite a rare event.
What will we see from Hydro Tec in the water at Cannes 2023? A Cantiere delle Marche 115 and a 45-metre naval platform from the Isa Yachts yard. It should be said that many vessels have been under construction since the COVID period, which slowed down deliveries. We anticipate a very varied season in 2024. owever, will see the delivery of a very important Isa Yachts for us.
Can you tell us more? It’s still a secret project, but I can say that the vessel is 80 metres long, the biggest we re currently working on, and we are already at uite an advanced stage of the design.
Is there a boat you would like to make that you’ve not yet seen on the water? metre e plorer with a speed of knots made from light alloy. ut maybe there are a couple of negotiations taking place in this regard... In short, I d like to make a nice metre e plorer that travels at knots. This is a dream of mine. We ve already worked on these dimensions and these speeds, with the K2 from Columbus Yachts, in the Palumbo group, so it’s something we could handle. We ust have to find the right client who wants a sportier explorer.
HYDRO TEC OPERA IN TUTTI GLI AMBITI DELLA PROGETTAZIONE NAVALE, DALLA CARENA AL DESIGN DEGLI ESTERNI, DALLA SUPERVISIONE DELLA COSTRUZIONE PER CONTO DELL’ARMATORE ALLO SVILUPPO DI PARTICOLARI MECCANICI.
HYDRO TEC IS INVOLVED IN ALL ASPECTS OF SHIP DESIGN, FROM HULL TO EXTERIOR DESIGN, FROM SUPERVISING CONSTRUCTION ON BEHALF OF THE OWNER TO DEVELOPING MECHANICAL PARTS.Columbus 40mt Sport Hybrid.
P People
Drive for innovation
GAËLLE TALLARIDA, MANAGING DIRECTOR DEL MONACO YACHT SHOW, A POCHE SETTIMANE DALL’INAUGURAZIONE DEL PIÙ IMPORTANTE EVENTO MONDIALE DEDICATO AI SUPERYACHT, SOTTOLINEA IL RUOLO DELLA MANIFESTAZIONE NELLA CRESCITA DEL SETTORE A FEW WEEKS BEFORE THE OPENING OF THE WORLD’S LEADING SUPERYACHT EVENT, GAËLLE TALLARIDA, MANAGING DIRECTOR OF THE MONACO YACHT SHOW, EMPHASISES THE ROLE OF THE EVENT IN THE GROWTH OF THE SECTOR
by Andrea Dinil MYS 2023 si preannuncia
a incorporare pratiche sostenibili in ogni un caposaldo del nostro evento. Le nostre sfide ambientali e a ispirare cambiamenti
e i partecipanti, abbiamo un’opportunità
sua strategia generale per attirare i clienti finali nel settore della nautica da diporto. Abbiamo introdotto iniziative come una giornata dedicata ai clienti privati, il mercoledì, e sviluppato nuove aree espositive tematiche per offrire un’esperienza più coinvolgente e personalizzata, maggiormente incentrata sulle loro esigenze e interessi. Inoltre, il nostro impegno per la sostenibilità dimostra la nostra preoccupazione per la salvaguardia dell’ambiente e l’incoraggiamento di pratiche responsabili all’interno dell’industria nautica.
Il MYS è un evento in continua crescita
Quali sono i principali progetti per l’edizione 2023? Quali le novità? Il punto forte dell’edizione 2023 del Monaco Yacht Show è l’esclusiva presentazione in anteprima mondiale degli ultimi superyacht. È l’unico evento internazionale in cui i clienti privati possono scoprire e visitare in prima persona questi nuovi superyacht. Inoltre, il salone continuerà il suo impegno per la sostenibilità attraverso il Sustainability Hub e lo Yacht Design & Innovation Hub, che presenteranno soluzioni ecologiche e progetti di yacht innovativi. L’evento
«IL NOSTRO IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ MOSTRA LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E L’INCORAGGIAMENTO DI PRATICHE RESPONSABILI PER L’INDUSTRIA NAUTICA».
«OUR COMMITMENT TO SUSTAINABILITY IS AN EXPRESSION OF OUR CONCERN FOR THE PRESERVATION OF THE ENVIRONMENT AND THE PROMOTION OF RESPONSIBLE PRACTICES WITHIN THE YACHTING INDUSTRY».
GAËLLE TALLARIDA
sarà inoltre caratterizzato da conferenze, workshop e sessioni interattive, che forniranno preziosi approfondimenti sulle tendenze del design e sui progressi tecnologici. Nel complesso, l’edizione offre un’opportunit unica ai clienti privati di esplorare nuovi superyacht e di sperimentare l’apice dell’industria nautica.
Anche per questa edizione ci saranno importanti iniziative legate alla sostenibilità? Quali? Cosa c’è di nuovo? Il Monaco Yacht Show continua a dare priorità alle iniziative di sostenibilità per questa edizione, con una forte attenzione alla promozione di pratiche eco-compatibili. Gli espositori sono attivamente incoraggiati ad allinearsi all’impegno del Salone per la sostenibilità, abbracciando tecnologie, materiali e pratiche eco-compatibili. Il Sustainability Hub, lanciato lo scorso anno, funge da piattaforma per presentare le soluzioni e le innovazioni sostenibili nel settore della nautica da diporto. Mettendo in evidenza questi progressi e incoraggiando gli espositori a partecipare, il salone mira a ispirare e guidare un cambiamento positivo all’interno del settore. L’impegno per la sostenibilità si basa sulla responsabilità collettiva degli espositori nel seguire e sostenere le iniziative ambientali del salone, promuovendo un futuro più eco-consapevole per l’industria nautica. Qual è la composizione del team di lavoro del MYS e quante persone coinvolge nella fase operativa?
Il team di lavoro del Monaco Yacht Show è composto da circa 20 persone dedicate che lavorano tutto l’anno alla preparazione dell’evento.
photo by Valeria Maselli.«LA PRESENZA DI PROPRIETARI DI YACHT, BROKER E PROFESSIONISTI DEL SETTORE OFFRE UN’OPPORTUNITÀ UNICA PER INTERAGIRE FACCIA A FACCIA, METTERE IN MOSTRA GLI YACHT, DISCUTERE LE SPECIFICHE E COSTRUIRE RELAZIONI».
«THE PRESENCE OF YACHT OWNERS, BROKERS AND INDUSTRY PROFESSIONALS PROVIDES A UNIQUE OPPORTUNITY FOR FACE-TO-FACE INTERACTION. YACHTS CAN BE DISPLAYED, SPECIFICATIONS DISCUSSED AND RELATIONSHIPS BUILT».
Questo team è responsabile delle fasi strategiche e operative del Salone, assicurandone la regolare esecuzione e il successo. Le loro competenze e i loro sforzi collettivi contribuiscono alla perfetta organizzazione e gestione del Monaco Yacht Show, rendendolo un evento unico al mondo nel settore della nautica da diporto.
Il MYS è uno degli appuntamenti più importanti per il Principato di Monaco. Che tipo di sostegno ricevete dal governo monegasco e come reagisce la popolazione del Principato a questo evento? Il Monaco Yacht Show uno degli eventi più importanti per il Principato di Monaco, paragonabile al Gran Premio di Formula 1. Riceviamo un forte sostegno dal governo monegasco, che riconosce il valore economico e promozionale dell’avvenimento. Il governo fornisce varie forme di supporto, tra cui l’assistenza logistica, le misure di sicurezza e la facilitazione delle collaborazioni con le imprese locali. In generale, la popolazione monegasca accoglie con entusiasmo l’evento, che porta l’attenzione internazionale sul Principato e favorisce l’economia locale. L’industria della nautica da diporto è una delle voci principali dell’economia del Principato, quanto è importante
il MYS per le numerose società di nautica da diporto con sede nel Principato? Il MYS riveste una grande importanza per le numerose società di yachting con sede nel Principato di Monaco. Serve come piattaforma globale per queste aziende per presentare i loro prodotti, servizi e competenze a un pubblico altamente mirato di proprietari di yacht, acquirenti e professionisti del settore. L’evento offre impareggiabili opportunità di networking e facilita le transazioni commerciali ai massimi livelli. Contribuisce ad affermare Monaco come polo internazionale per l’industria dello yachting e contribuisce in modo significativo alla sua vitalit economica.
Nel corso degli anni il MYS si è tras ormato da una sem lice era di Superyacht B2C a una vetrina e a un evento B2B legato al lusso, dove il settore dei Superyacht è diventato una piattaforma in cui tutte le aziende e le industrie coinvolte interagiscono ai massimi livelli ome si affrontano queste due diverse fasi del MYS? B2C e B2B allo stesso tempo. Cosa fate per mantenerle entrambe ai massimi livelli? La doppia natura del Monaco Yacht Show come evento B2C e B2B è un aspetto unico del nostro approccio.
Per mantenere i massimi livelli in entrambi i segmenti, adottiamo una strategia completa. Per quanto riguarda l’aspetto B2C, ci concentriamo sulla creazione di un’esperienza eccezionale per i proprietari di yacht, gli appassionati e il pubblico in generale. Curiamo una flotta impressionante di superyacht, offriamo eventi esclusivi e forniamo opportunità di coinvolgimento diretto con gli espositori. Per la componente B2B, organizziamo programmi dedicati, conferenze ed eventi di networking che si rivolgono ai professionisti del settore, favorendo la collaborazione e lo sviluppo del business.
I superyacht vengono ancora venduti in loco durante gli Yacht Show o gli eventi come il MYS vengono utilizzati er attivare o nali are lunghe trattative come quelle normalmente necessarie per yacht di tali dimensioni? La vendita di superyacht in occasione di saloni nautici come il Monaco Yacht Show è ancora prevalente. Anche se le lunghe trattative e le finalizzazioni non sempre avvengono in loco, i saloni nautici rappresentano una piattaforma cruciale per avviare e portare avanti tali trattative. La presenza di proprietari di yacht, broker e professionisti del settore offre un’opportunit unica per interagire faccia a faccia, mettere in mostra gli yacht, discutere le specifiche e costruire relazioni.
Nella passata edizione i superyacht in mostra sono stati 117, i visitatori 19.000 e 600 gli espositori.
The last edition saw 117 superyachts exhibited, 19,000 visitors and 600 exhibitors.
«IL MONACO YACHT SHOW È UNO DEGLI EVENTI PIÙ IMPORTANTI PER IL PRINCIPATO DI MONACO, PARAGONABILE AL GRAN PREMIO DI FORMULA 1».
«THE MONACO YACHT SHOW IS ONE OF THE MOST IMPORTANT EVENTS FOR THE PRINCIPALITY OF MONACO, COMPARABLE TO THE F1 GRAND PRIX».
PEOPLE Gaëlle Tallarida
Come è cambiata la partecipazione delle società di charter e brokeraggio, vista la crescente difficolt di avere superyacht disponibili per il salone a causa dell’aumento dell’uso privato da parte degli armatori? La partecipazione delle società di charter e brokeraggio al Monaco Yacht Show è cambiata a causa dell’aumento dell’uso privato dei superyacht da parte degli armatori. Sebbene la disponibilità di yacht possa rappresentare una sfida, il numero di yacht presentati dalle società di brokeraggio è rimasto stabile. Queste società ora enfatizzano la loro esperienza, i loro servizi e le loro relazioni con il settore. L’evento funge da piattaforma per mostrare le loro capacit , stabilire connessioni preziose ed evidenziare la loro proposta di valore unico. Nonostante l’evoluzione delle circostanze, le societ di noleggio e di intermediazione adattano il loro approccio per partecipare attivamente al salone, coinvolgere potenziali clienti e contribuire al dinamico settore della nautica da diporto in mostra al Monaco Yacht Show.
The MYS 2023 is expected to be a historic edition in terms of numbers and participation. How do you live this moment? What are your expectations? As Managing irector of the onaco acht Show, am particularly excited about the 2023 edition, in terms of our dedication to sustainability. We are fully committed to incorporating sustainable practices into every aspect of the show, and this has become a cornerstone of our event. Our
raise awareness about environmental challenges and inspire positive change within the sector. By bringing together key stakeholders, exhibitors, and attendees, we have a unique opportunity to drive the conversation around sustainability and shape the future of yachting.
MYS is an event that is constantly growing and evolving. How has it changed and transformed over the last 10 years? n recent years, the onaco acht Show has undergone significant changes in its overall strategy to attract end clients to the yachting industry. We have introduced initiatives such as a dedicated day for private clients, on ednesday, and developed new thematic exhibition areas to offer more immersive and personalized experiences that are more focused on their needs and interests. dditionally, our commitment to sustainability demonstrates our concern for preserving the environment and encouraging responsible practices within the yachting industry.
What are the main projects for the 2023 edition? What is the news? The main highlight of the 2023 edition of the Monaco Yacht Show is the exclusive world premiere unveiling of the latest superyachts. t is the only international event where private clients can discover and visit these new superyachts first hand. longside this, the show will continue its commitment to sustainability through the Sustainability ub and acht esign nnovation ub, showcasing eco friendly solutions and innovative yacht designs. The event will also feature conferences,
opportunity for private clients to explore new superyachts and experience the pinnacle of the yachting industry. Will there be any major sustainability initiatives in this edition? Which ones? What’s new? The Monaco Yacht Show continues to prioritize sustainability initiatives for this edition, with a strong focus on promoting eco-friendly practices. Exhibitors are actively encouraged to align with the show’s commitment to sustainability by embracing eco-friendly technologies, materials, and practices. The Sustainability ub, launched last year, serves as a platform to showcase sustainable solutions and innovations in the yachting industry. By highlighting these advancements and encouraging exhibitors to participate, the show aims to inspire and drive positive change within the industry. The commitment to sustainability relies on the collective responsibility of exhibitors to follow and support the show’s environmental initiatives, fostering a more eco conscious future for the yachting industry.
What is the composition of the MYS team and how many people are involved in the operational phase?
The Monaco Yacht Show’s work team is composed of approximately 20 dedicated individuals who work yearround in the preparation of the event.
Il Monaco Yacht Show dedica uno spazio alla sostenibilità, denominato Sustainability Hub, creato dalla volontà di rendere il settore sempre più rispettoso dell’ambiente.
PEOPLE Gaëlle Tallarida
This team is responsible for the strategic and operational phases of the show, ensuring its smooth execution and successful implementation. Their expertise and collective efforts contribute to the seamless organization and management of the Monaco Yacht Show, making it a world-class event in the yachting industry.
MYS is one of the most important events for the Principality of Monaco, comparable to F1GP, as a showcase and also in terms of economic impact. What kind of support do you get from the Monegasque government and how does the population of the Principality react to this event? The Monaco Yacht Show is indeed one of the most significant events for the rincipality of Monaco, comparable to the Formula 1 Grand rix. e receive strong support from the Monegasque Government, which recognizes the economic and promotional value of the event. The government provides various forms of support, including logistical assistance, security measures, and facilitating collaborations with local businesses. The population of Monaco generally welcomes the event with enthusiasm, as it brings international attention to the principality and boosts the local economy.
The yachting industry is one of the Principality’s main economic drivers, how important is MYS to the various yachting companies based
in the Principality? The MYS holds great importance for the numerous yachting companies based in the rincipality of onaco. t serves as a global platform for these companies to showcase their products, services, and expertise to a highly targeted audience of yacht owners, buyers, and industry professionals. The event offers unparalleled networking opportunities and facilitates business transactions at the highest levels. t helps establish Monaco as an international hub for the yachting industry and contributes significantly to its economic vitality. Over the years, MYS has evolved from a pure B2C superyacht show to a showcase and B2B event linked to luxury, where the superyacht sector has become a platform for all companies and industries involved to interact at the highest level. How are you managing these two different phases of MYS? B2C and B2B at the same time. What are you doing to keep both at the highest level? The dual nature of the Monaco Yacht Show as both a B2C and B2B event is indeed a unique aspect of our approach. To maintain the highest levels in both segments, we adopt a comprehensive strategy. For the B2C aspect, we focus on creating an exceptional experience for yacht owners, enthusiasts, and the general public. e curate an impressive fleet of superyachts, offer exclusive events, and provide opportunities for
direct engagement with the exhibitors. For the B2B component, we organize dedicated programs, conferences, and networking events that cater to industry professionals, fostering collaboration and business development.
Superyachts are still sold on the spot at boat shows or events, as the MYS is used to activate or conclude the long negotiations that are normally required for yachts of this size. The sale of superyachts at yacht shows like the Monaco Yacht Show is still prevalent. hile long negotiations and finalizations may not always occur on-site, yacht shows serve as a crucial platform to initiate and advance such negotiations. The presence of yacht owners, brokers and industry professionals provides a unique opportunity for face-to-face interaction to showcase yachts, discuss specifications and build relationships. How has the participation of charter and brokerage companies changed, given the increasing difficulty in making superyachts available for the show due to increased private use by owners? The participation of Charter and Brokerage companies at the Monaco Yacht Show has adjusted due to increased private usage of superyachts by owners. hile yacht availability may pose challenges, the number of yachts presented by brokerage firms has remained stable. These companies now emphasize their expertise, services, and industry relationships. The event serves as a platform for showcasing their capabilities, establishing valuable connections, and highlighting their unique value proposition. Despite evolving circumstances, Charter and Brokerage companies adapt their approach to actively participate in the show, engage potential clients, and contribute to the dynamic yachting industry showcased at the Monaco Yacht Show.
Grazie al Sea Index il Principato punta a essere un centro di eccellenza e innovazione per il settore degli scafi di lusso, e incoraggiare l’industria del settore a ricercare e proporre soluzioni per ridurre l’impatto ambientale delle imbarcazioni taglia XXL.
Thanks to the Sea Index, the Principality aims to become a centre of excellence and innovation for the luxury hull sector, encouraging the industry to research and propose solutions to reduce the environmental impact of XXL boats.
S Superyacht
by chance Nothing
RESILIENCE, DISEGNATO DA TEAM FOR DESIGNENRICO GOBBI, È UN SUPERYACHT DI 65 METRI DI LUNGHEZZA PROGETTATO PER ESSERE UN AMBIENTE DI BENESSERE DOVE TUTTO È STATO PENSATO PER RENDERE L’ESPERIENZA A BORDO MOLTO PARTICOLARE RESILIENCE, DESIGNED BY TEAM FOR DESIGNENRICO GOBBI, IS A 65-METRE SUPERYACHT CREATED TO BE A PLACE FOR WELL-BEING WHERE EVERYTHING HAS BEEN THOUGHT OF TO MAKE THE ON-BOARD EXPERIENCE VERY SPECIAL by
Ma imo Longoni photo by Blueiprod and Tom van Oo anenLaforma di una nave da diporto deriva da una problematica della funzione risolta con coerenza e semplicità. La forma diventa quindi essa stessa una funzione, una manifestazione che incontriamo nello spazio e che non può essere separata dallo scopo a cui è adibita. Con questa direttrice Team for Design - Enrico Gobbi ha realizzato il progetto di Resilience, nave da diporto costruita in acciaio e alluminio da ISA ad Ancona nei cantieri di Palumbo Superyachts, di cui il brand fa parte. A bordo tutto è stato studiato per permettere agli ospiti di godere appieno del proprio tempo, intervallando momenti di assoluto relax a momenti di brio, riuscendo a soddisfare ogni più piccolo capriccio.
Su questo superyacht tutto infatti è curato nei minimi particolari con infinite accortezze per sentirsi coccolati a bordo. L’ISA Classic 65 metri, concepito fin dall’inizio come una vetrina delle capacità tecnico produttive del Cantiere, ha una stazza internazionale di oltre 1.400 Gross Tonnage e si sviluppa su 6 ponti. Il team tecnico di Palumbo Superyachts si è occupato dell’architettura navale. Edmiston e RVB Marine hanno supervisionato il progetto per conto dell’armatore in veste di suoi rappresentanti. Enrico Gobbi ha dichiarato: «Nulla è lasciato al caso in questo design. Anche la verniciatura esterna in bicolore blu e bianco è stata studiata secondo lo stesso concetto delle finestrature nere, per conferire allo yacht un
SOPRA AL SUNDECK PRINCIPALE C’È IL PONTE DI OSSERVAZIONE. SI TRATTA DI UN’AREA MOLTO RISERVATA CHE INCLUDE UN PRENDISOLE ED UN TAVOLINO CON SEDIE DOVE GLI OSPITI POSSONO GODERE DI UN PUNTO PANORAMICO UNICO IN TOTALE PRIVACY E PACE. THERE IS AN OBSERVATORY DECK ABOVE THE MAIN SUNDECK. THIS IS A VERY PRIVATE AREA THAT INCLUDES A SUNDECK AND A TABLE AND CHAIRS WHERE GUESTS CAN ENJOY A UNIQUE VANTAGE POINT IN TOTAL PRIVACY AND PEACE.
profilo filante e dinamico da prua a poppa per tutta la lunghezza dello scafo. n altra caratteristica distintiva, che ne alleggerisce la forma facendola inoltre apparire pi elegante, il disegno dell albero che, con due grandi ali di sostegno delle cupole dei satelliti, contribuisce all effetto filante del profilo. Il design degli interni stato studiato in collaborazione con arlo ionetti, o Director interiors per Team for Design su Resilience. bbiamo voluto esprimere uno stile moderno e ricercato a dimostrazione di una altrettanto meticolosa attenzione all uso dell acciaio ed ai dettagli in generale». Nel progetto generale sono stati molto ben studiati l’equilibrio e il rapporto tra spazi esterni e spazi interni. Le finiture degli interni e il lussuoso design moderno sono parte
di un gioco di equilibri che coniuga la ricercatezza alla semplicità. Nel lower deck, il portellone di poppa da 4 x 4 metri si allinea a filo della plancetta quando abbassata, e quando combinato all’apertura delle due porte laterali, porta il beach club ad una superficie di oltre 180 metri quadrati. Versatilità ed effetti luce sono gli elementi chiave di questa porzione del lower deck composta da un’area lounge, bar, docce, palestra, sauna, sala massaggi e da una zona di accoglienza ospiti durante l’imbarco/sbarco dai tender. Il beach club è dotato di tre diversi accessi al resto dello yacht: una scala esterna dal ponte di poppa, una scala interna a destra della zona massaggi, ed un corridoio scenico in vetro trasparente che, attraversando la sala macchine, collega direttamente il beach club con la lobby del lower deck e con le
Il salone principale e la sala da pranzo sono arredati con ampi divani e un tavolo per 12 commensali. Questa zona è stata progettata con porte su tutti i lati così che, quando sono tutte aperte, sia in contiguità con l’area della piscina di poppa. Le porte scorrevoli divisorie tra il soggiorno e la zona pranzo consentono, dipendentemente dall’uso richiesto, di unire queste aree in un unico grande ambiente o di mantenerle separate, conferendo estrema essibilit all’intero spazio.
cabine ospiti. Questa è una peculiare caratteristica che, oltre alla comodità, offre agli ospiti un interessante sguardo sul cuore pulsante dello yacht che raramente si ha modo di vedere. La palette cromatica del beach club si basa su diverse tonalità di blu cobalto delle superfici metalliche e laccate in abbinamento a materiali naturali come il teak. L’illuminazione dello yacht è stata studiata nei minimi dettagli, ed in quest’area prevede una corsia di luci Led a so tto che corrono simmetricamente rispetto al portellone centrale, dirigendo lo sguardo verso la parete sullo sfondo. Quest’ultima è formata da onde sinuose di teak e Led che si riflettono sulle due lastre in acciaio inox e vetro del so tto che in realtà è il pavimento della piscina del main deck. Questa soluzione permette alla luce di filtrare attraverso l’acqua,
The main lounge and dining room are furnished with large sofas and a twelveseater table. This area has been designed with doors on all sides so that, when they are all open, it leads to the aft pool area. Depending on the required use, the sliding doors that separate the living and dining area allow these areas to be joined together to form one large room o e t se a ate i in e t eme e i i ity to the entire space.
La cabina armatoriale, sul main deck, è a tutto baglio, larga 12 metri, comprende due terrazze private abbattibili su entrambe le fiancate. Sul letto centrale svetta un lampadario su misura, disegnato da Enrico Gobbi e realizzato da Preciosa, in cristallo ed acciaio cromato lucido. I materiali utilizzati sono evocativi, come il Palissandro bruno per l’impiallacciatura dei mobili e i piani in onice che conferiscono un aspetto moderno, ra nato e ricercato.
The 12-metre wide full-beam owner’s cabin on the main deck includes two private foldable terraces on both sides. The central bed here is crowned by a custom-made chandelier, also made by Preciosa in crystal and polished chromed steel to a design by Enrico Gobbi. The materials used are evocative, like the brown Palissandro veneered furniture and the ony to s that asc i e a mo e n efine and very luxurious feel.
creando una suggestiva e magica atmosfera soprattutto di notte. A prua del bridge deck trovano collocazione la plancia integrata con separata sala radio, la cabina del Comandante e la sesta cabina Vip con terrazza privata. Spostandoci verso poppa, incontriamo il comodo e riservato studio armatoriale dotato sia di terrazzo sia di bagno (oltre che di un divano-letto per un eventuale ospite in più). Superata la lobby, si entra nello spazioso sky lounge. Qui si è accolti da comodi divani appositamente studiati per rilassarsi e guardare film, ed una zona bar con un pianoforte Edelweiss trasparente a coda. Anche il bar è un vero elemento di design, con sfondo in onice retroilluminato ed uno straordinario sistema di illuminazione. All’esterno del bridge deck, il tavolo da 12 posti è corredato da sedie realizzate da Vaar in acciaio lucido e mogano,
tutto su misura. Il pozzetto esterno è completato da comodi prendisole e divani oltre che attrezzato per cinema all’aperto con ampio schermo piatto a scomparsa nell’hardtop di poppa. Il sundeck è senza dubbio una delle zone più versatili di Resilience, grazie all’articolato sistema di aperture delle porte scorrevoli a scrigno in grado di rendere questo ponte completamente aperto, oppure chiuso e climatizzato nella sezione centrale per l’utilizzo in condizioni meteo avverse o di temperatura molto calda. Partendo da prua, l’appartata Jacuzzi in mosaico, a ancata da ampi prendisole e con una doccia esterna, permette agli ospiti di godere appieno dei momenti di relax. Una serie di porte semicircolari in vetro posizionate all’interno, sotto l’hard top, danno accesso alla scala d’ingresso, prima di raggiungere attraverso una seconda porta scorrevole il soggiorno e la zona pranzo del sundeck. Questi sono illuminati naturalmente dai due lucernari laterali simmetrici, uno sopra il tavolo da pranzo (per 12 ospiti), e l’altro sopra la zona relax.
Il lower deck dispone di 4 ampie cabine ospiti collegate al main deck da una scala circolare. Questa si snoda attraverso tutti i ponti ed è decorata da una splendida rappresentazione di meduse in vetro di vari colori, progettata da Enrico Gobbi e realizzata da Preciosa, che invita a volgere lo sguardo verso il cielo. Un tributo al mare, quest’opera d’arte simboleggia la vastità dell’oceano e l’armonia delle forme e del movimento, ed appare meravigliosa quando illuminata di notte.
The lower deck features 4 large guest cabins connected to the main deck by a circular staircase. This staircase runs between all decks and features a stunning glass e yfish insta ation of various colours (designed by Arch. Gobbi and made by Preciosa) that accompanies the view of the sky. A tribute to the sea, this piece of art symbolises the vastness of the ocean and the harmony of shapes and movement and looks stunning when lit at night time.
La piscina di poppa, lunga 6 metri ed attrezzata per il nuoto controcorrente, è un elemento particolarmente scenografico. Il pozzetto completato da un ampio divano a C con tavolino e divano frontale.
The stern pool, which is 6 metres long and equipped for counter-current swimming, is a particularly attractive element. The cockpit is completed by a large C-shaped sofa with a small table and a front-facing sofa.
Una seconda porta in vetro semicircolare, completamente a scomparsa, conduce poi al pozzetto di poppa, dove l’elemento focale è un caminetto circolare realizzato su misura in vetro cracklè e acciaio inox lucido. L’area è completata da altri prendisole ed un’ampia area barbecue. Resilience è disponibile per il charter attraverso Edmiston.
he form of a yacht derives from a function-related problem that is resolved with coherence and simplicity. The form thus becomes a function itself, a manifestation that we encounter in space and that cannot be separated from the purpose for which it is used. It was with this in mind that Team for Design
- Enrico Gobbi designed Resilience, a steel and aluminium yacht built by ISA in Ancona at the Palumbo Superyachts shipyard, of which the brand is part. Everything on board has been designed to allow guests to enjoy their time to the full, alternating moments of absolute relaxation with moments of fun, catering for every little whim. Indeed, everything on this superyacht has been
designed down to the smallest detail, with countless little devices to make people feel pampered on board.
The 65-metre ISA Classic, conceived from the start as a showcase for the yard’s technical production capacity, has a gross tonnage of over 1,400 and extends over six decks.
The Palumbo Superyachts technical team looked after the naval architecture. Edmiston and RVB Marine supervised the project on behalf of the owner, acting as representatives. Enrico Gobbi stated: « othing has been left to chance in this design. The two tone blue and white e terior paintwork has also been designed according to the same concept as the black windows, to give the yacht a sleek, dynamic profile from bow to stern along the entire length of the hull. nother distinctive characteristic, which adds lightness to its shape while also making it appear more elegant, is the design of the mast which, with two large wings supporting the satellite domes, further elongates the profile. The interior design was developed in partnership with arlo ionetti, Interiors o Director for Team for Design on Resilience.
SUPERYACHT ISA Classic 65 M Resilience
We wanted to convey a modern, sophisticated style, demonstrating e ually meticulous attention to the use of steel and the details in general». In the overall design, the balance and relationship between exterior and interior spaces were very well thought out. The interior finishes and the luxurious modern design are part of an interplay of balances, combining sophistication with simplicity. On the lower deck, the
key elements of this portion of the lower deck, which consists of a lounge area, bar, showers, gym, sauna, massage room and a welcome area for boarding/ disembarking guests from tenders. The beach club has three different accesses to the rest of the yacht: an external staircase from the aft deck, an internal staircase to the right of the massage area, and a scenic corridor running through a transparent glass enclosure which, crossing the engine room, directly connects the beach club with the lower deck lobby and the guest cabins. This is a unique feature which as well as being very convenient, gives guests a fascinating view into the beating heart of the yacht that they
rarely get to see. The colour palette of the beach club is based on different shades of cobalt blue applied to metallic and lacquered surfaces, combined with natural materials like teak. The yacht’s lighting was studied in great detail, and in this area, it includes a strip of LED lights along the ceiling, running
LA ZONA EQUIPAGGIO, POSIZIONATA A PRUA DEL LOWER DECK PUÒ COMODAMENTE OSPITARE FINO A 15 PERSONE SUDDIVISE IN 8 CABINE, OLTRE ALLA CABINA DEL COMANDANTE SUL BRIDGE DECK.
THE CREW AREA, LOCATED FORWARD ON THE LOWER DECK, CAN COMFORTABLY ACCOMMODATE UP TO FIFTEEN PEOPLE SPLIT BETWEEN EIGHT CABINS, IN ADDITION TO THE CAPTAIN’S CABIN ON THE BRIDGE DECK.
symmetrically concerning the central door and accompanying the view up to the back wall. The latter is formed by sinuous waves of teak and LEDs reflected onto the two stainless steel and glass plates of the ceiling, which is the floor of the swimming pool on the main deck. This solution allows the light to filter through the water. This creates an evocative and magical atmosphere, especially at night.
The forward section of the bridge deck hosts the integrated bridge with a separate radio room, the captain’s cabin and the sixth VIP cabin with a private terrace. Continuing towards the stern we find a comfortable and very private owner’s o ce, also provided with a terrace and bathroom (the sofa here is convertible in case it is needed for an extra guest). After passing through the lobby, we enter the spacious sky lounge. Here we are welcomed by comfortable sofas specifically designed for relaxing and watching films, and a bar area with an Edelweiss transparent grand piano. The bar itself is also a real design feature, with a backlit onyx backdrop and a stunning lighting scheme. Outside on the bridge deck, the custom-made twelve-seater table boasts custommade Vaar chairs in polished steel and mahogany. The external cockpit on the bridge deck is completed by large sunbeds and sofas and is also fitted for an outdoor cinema, with a very wide flat screen hidden in the stern hardtop.
ISA YACHTS info@columbusyachts.com www.columbusyachts.it
PROJECT
Palumbo Superyachts (naval architecture)
• Team for Design - Enrico Gobbi (exterior and interior design)
SCAFO
Lunghezza f.t. 64,76m • Lunghezza al galleggiamento 55m • Baglio massimo 11,50m
• Pescaggio a pieno carico 3,50m • Dislocamento a mezzo carico 1.050 t • Stazza internazionale 1.420
GT • Capacità serbatoio carburante 115.000 l
• Capacità serbatoio acqua 34.000 l • Capacità serbatoio acque grigie/nere 25.000 l
• Cabine armatore e ospiti 6 per 12 persone
• Cabine equipaggio 9 per 16 persone
MOTORI PRINCIPALI
2 x Mtu 12V 4000M63 da 1.500 kW
CLASSIFICAZIONE
ABS, A1, CYS/ AMS, ACCU COMP.LY3
PREZZO
In charter a partire da € 600.000 per settimana
HULL
LOA 64.76m
• LWL 55m
• Draft at full load 3.50m
1,050 t
• Maximum beam 11.50m
• Half load displacement
• Gross Tonnage 1,420
115,000 l
GT
• Fuel tanks volume
• Water tanks volume 34,000 l
• Grey/waste water tanks volume 25,000 l
• Owner and guests’ cabins 6 to welcome 12 people
• Crew cabins 9 to welcome 16 people
MAIN PROPULSION
2 x MTU 12V 4000M63 of 1,500 kW
CLASSIFICATION
ABS, A1, CYS/ AMS, ACCU COMP.LY3
PRICE
In charter - Starting from € 600,000 a week
Charter info: www.edmiston.com
Engine room
I due motori Mtu 12V da 1.500 kW ciascuno raggiungono 17.5 nodi di velocità massima, 14 nodi di velocità di crociera e ad 11 nodi producono un’autonomia di 5.500 miglia nautiche.
Two MTU 12V engines of 1,500 kW each give the yacht a top speed of 17.5 knots, a cruising speed of 12 knots and a range of 5,500 nautical miles at 11 knots.
The sundeck is certainly one of the most versatile areas on board Resilience, thanks to the complex system of pocket door openings that can either make this deck completely open or closed and airconditioned in the mid-section for use in inclement or very hot weather. Going from the bow, the secluded mosaictiled Jacuzzi allows guests to fully enjoy moments of relaxation, with large sun pads alongside an outdoor shower. A series of semicircular glass doors inside, under the hard top, provide access to the staircase lobby, while a second sliding door leads to the sundeck lounge and dining areas. These are naturally lit by the two symmetrical side skylights, one above the dining table (for twelve guests), and the other above the relaxation area. A second fully retractable semicircular glass door then leads to the cockpit aft, where the focal element is a bespoke circular fireplace made from crackle glass and polished stainless steel. Here there are also more sun pads and a large BBQ area. Resilience is available for charter through Edmiston.
Cover Story
LE LINEE ESTERNE DI ACE SONO STATE DISEGNATE DA REYMOND LANGTON, L’ARCHITETTURA NAVALE È DELLO STUDIO OLANDESE DIANA YACHT DESIGN, MENTRE M2 ATELIER DI MARCO BONELLI E MARIJANA RADOVIC HA PROGETTATO TUTTI GLI INTERNI, LO STYLING E IL LAYOUT DELLE ZONE ESTERNE
THE EXTERIOR LINES OF ACE WERE DESIGNED BY REYMOND LANGTON, THE NAVAL ARCHITECTURE IS THE WORK OF DUTCH FIRM DIANA YACHT DESIGN, WHILE MARCO BONELLI AND MARIJANA RADOVIC’S M2 ATELIER WAS RESPONSIBLE FOR ALL THE INTERIORS, STYLE AND LANDSCAPING
by Marco MarianiSuperare
Pushing boundaries
Ace si esprime all’interno di un’idea di progetto unico, regolare e fluido della nave. lementi ben precisi polarizzano lo spazio e attraggono l’attenzione con il potere delle forme che ci ricordano e suggeriscono immagini percepite altrove. n questo yacht, caratterizzato da sportivit e dinamismo, si a ancano bene anche lusso e prestazioni. l design mostra degli esterni ben bilanciati e puliti, con linee filanti e decise e una silhouette slanciata. Ace una nave da diporto dislocante, con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio
Nel main salon, il cui allestimento ra gura l’idea della massima uidit e informalit , i divani sono distribuiti nello spazio in modo preciso ma libero, rinunciando consapevolmente al tavolo da pranzo fisso ed enfatizzando la continuit e la prospettiva con il deck esterno.
In the main lounge, whose layout illustrates the idea of maximum i ity an info ma ity the sofas a e arranged in a precise but free manner, conscio s y eno ncin the fi e inin table and emphasising continuity and perspective with the outdoor deck.
a master cabin, a cui si accede dallo studio/libreria, un compendio di tutte le soluzioni stilistic e: la cabina vera e propria ripropone le ampie vetrate con le strutture orizzontali ottanti sul pavimento. Il divano, il letto, i comodini, sono come sospesi in un equilibrio lieve e senza gravit . Il bagno a tutto baglio interamente rivestito in marmo bianco asa parzialmente lavorato in tre dimensioni. I due lavandini monolitici sono interrotti da una doccia passante centrale in cui le gole luminose e le nicchie accentuano la continuit visiva creando un punto d’incontro tra i due bagni.
The master cabin, accessed via the study/ library, is a compendium of all the stylistic solutions: the cabin itself replicates the a e in o s ith oatin ho i onta st ct es on the oo . he sofa e an bedside tables seem to be suspended in a light, gravity-free equilibrium. The fullbeam bathroom is clad entirely in white Lasa marble, partially worked in three dimensions. The two monolithic washbasins are interrupted by a central through-shower in which luminous grooves and niches accentuate the visual continuity, creating a meeting point between the two bathrooms.
costruita da Conrad, nella quale si riconoscono tutti i tratti distintivi del cantiere polacco con linee che sanno creare un bilanciamento armonico delle forme, magistralmente interpretate da Reymond Langton e Diana Yacht Design, lo stesso team che aveva lavorato sul metri Viatoris, consegnato nel . l design degli interni è stato curato dallo studio di progettazione milanese m telier. La nuova costruzione rappresenta un grande passo avanti in termini di complessit e dimensioni
tonnellate lorde, rispetto alle GT di Viatoris . «L’imbarcazione è una magnifica combinazione di armonia, eleganza e sofisticata maestria. un mondo completamente diverso dentro e fuori. n opera d arte e una scultura senza tempo, mi sono detto con orgoglio uando ho visto Ace in ac ua per la prima volta , afferma iko aj Kr l, Charmain e Ceo di Conrad. Lo scafo e la sovrastruttura svelano un notevole lavoro di ingegneria
e carpenteria metallica che fanno della barca una vera e propria scultura del mare. Salendo a bordo, si immersi in un gioco di fusione tra gli ambienti che rende lo yacht confortevole e pratico da vivere. n questo caso il lusso si mette a disposizione del cliente e non ne ostacola il comfort, anzi, lo rende parte integrante di una ricercatezza che dimostra di conoscere gli stilemi del bello. l bianco dello scafo e della
sovrastruttura contrastano con il nero lucido delle tughe e delle finestrature. « a nostra caratteristica onda sulla sovrastruttura ri ette il cielo sopra e l ac ua sotto, proiettando contemporaneamente ombre accattivanti sui ponti uando il sole si muove nel cielo , afferma eymond Langton di esign Studio. Soddisfacendo le più alte esigenze di qualit , Ace offre il massimo livello di lusso con interni su misura realizzati
ospiti nel lo er deck. Nella Vip la sottile lavorazione a rig e in rilievo della pelle della testiera arricchisce la gamma delle finiture, mentre una grande mensola abbraccia e circonda il letto accompagnando l’andamento dello scafo.
There are four guest cabins on the lower deck. In the VIP cabin, the subtle striped embossing of the leather on the headboard enriches the an e of finishes while a large shelf embraces and surrounds the bed, accompanying the advance of the hull.
da m telier. Less is enough” questa la filosofia cara ai designer italiani che sta alla base del concept di Ace Grazie al dialogo aperto instaurato con i clienti, stato possibile abbracciare un concetto più fluido e informale per il loro yacht. La vera espressione di questo approccio visibile nel salone principale, dove apertura e trasparenza si incontrano per creare uno spazio ampio e invitante. uasi tutti gli
arredi sono stati progettati per dare l’impressione di essere sospesi da terra, accentuando il senso di continuit e l’idea di casa galleggiante”. Le finestre a tutta altezza aggiungono luce naturale e un’eleganza ariosa al salone, offrendo una vista maestosa sul paesaggio oceanico.
l salone sul ponte di comando offre un’area lounge asimmetrica e informale, con un comodo divano a L
che si estende sotto una fila di finestre panoramiche, mentre una libreria nasconde una TV a grande schermo dietro un pannello. l superyacht accoglie comodamente fino a ospiti nelle cabine splendidamente arredate, membri dell’equipaggio in cabine doppie più il quartiere del capitano sul ponte. La cabina armatoriale la quintessenza dell’idea di espandere la percezione complessiva dello spazio.
I materiali sono ridotti e selezionatissimi. Prevalgono il legno c iaro rovere negli interni, teak per gli esterni , il marmo, la pelle di colore grigio, tessuti c iari, il metallo scuro. a ricc ezza dovuta al trattamento e alla lavorazione del medesimo materiale con un minuzioso lavoro calligrafico.
A small number of materials are carefully handpicked. Pale wood (oak in the interiors, teak for the exteriors), marble, grey leather, pale fabrics and dark metal dominate. The richness is due to the processing and working of the material itself with meticulous calligraphic work.
« li spazi ci hanno permesso di sperimentare e superare i limiti. gni angolo dell imbarcazione stato progettato per creare spazi simili a uelli che si trovano in imbarcazioni molto pi grandi , spiegano arco onelli e arijana adovic di m telier. Nel dettaglio l’armatoriale è caratterizzata da ampie finestre, un divano, un letto king size e comodini disposti e sospesi in un equilibrio di luce perfetta. Sezioni di vetro a specchio integrate nel so tto ampliano lo spazio. l bagno padronale a tutto baglio interamente rivestito in marmo bianco di Lasa, dotato di due lavabi monolitici e di una spaziosa cabina doccia centrale. Sul ponte inferiore ci sono quattro cabine ospiti con bagno privato, tutte caratterizzate da uno schema di colori chiaro e rilassante, ma con piccole variazioni sul tema. « a forma il risultato di un rapporto ottimizzato tra spazio e struttura , affermano i designer di m telier. progettisti hanno optato per l’uso di pochi materiali accuratamente selezionati, con legno chiaro rovere all’interno, teak all’esterno , marmo, pelle grigia, tessuto chiaro e metallo scuro a farla da padrone. n questo modo, gli interni creano un senso di lusso e abbondanza che non deriva tanto da un’opulenta accumulazione di materiali diversi, quanto dal modo in cui ciascuno di essi viene trattato. bordo dell’imbarcazione, l’accento posto essenzialmente sulla continuit e sulla prospettiva tra i ponti interni e quelli esterni. Ace offre grandi aree relax all’aperto tutti gli spazi a bordo sono interamente personalizzati e adattati ai piani di navigazione e allo stile di vita dell’armatore. l ponte esterno una sapiente combinazione di molteplici aree multifunzionali a partire dalla piattaforma di poppa con un beach club, aree lounge, un
e finestre amplificano il volume in orizzontale, la fascia di inserti specc ianti posti sul perimetro del so tto lo aumenta in verticale. In questo modo la prospettiva si dilata e lo spazio si sottrae all’e etto schiacciamento che, solitamente, penalizza le aree pi grandi delle barc e.
The windows amplify the volume ho i onta y hi e the st i of mi o e inserts around the edge of the ceiling increases it vertically. The perspective therefore expands and the space is f ee f om the s ee in e ect that usually penalises large parts of boats.
cinema sul ponte, bar e aree pranzo, per finire con una piscina a sfioro sul ponte superiore. l garage trasversale dell’imbarcazione può ospitare un tender di metri, oltre a due moto d’acqua di dimensioni standard e diversi Seabob.
L’architettura navale stata curata da Diana Yacht Design, che ha utilizzato la sua vasta esperienza per creare questo scafo. «Il nostro team di ingegneri ha fatto di tutto per facilitare la costruzione agli artigiani del cantiere e la manutenzione all e uipaggio dopo il completamento. bbiamo prestato particolare attenzione al risparmio di carburante con soluzioni costruttive per ridurre il peso . Alimentata da due motori diesel Caterpillar C di kW ciascuno, può raggiungere velocit di , nodi. La bassa resistenza idrodinamica e l’e cienza garantita dal design dello scafo consentono un’autonomia di crociera di .
el sundeck stato studiato un sistema di pedane e di gradini c e anno permesso di integrare la piscina nel corpo dello scafo con grande naturalezza. a piscina rivestita con micromosaico riciclato. stato inoltre creato un vero e proprio cinema all’aperto con un importante sc ermo a scomparsa c e quando aperto crea due zone distinte ma allo stesso tempo permeabili.
miglia nautiche a nodi, grazie alla capacit dei serbatoi di gasolio di . litri. Ace è costruito secondo gli standard Lloyds L e C . uesta versatile imbarcazione non solo dedicata all’esplorazione di nuovi orizzonti, ma rappresenta anche un altro importante passo avanti per l’industria navale polacca. lavori di costruzione del progetto si sono svolti durante la pandemia, il che ha comportato un’intensa collaborazione a distanza e riunioni online tra tutte le parti coinvolte. uesto progetto riflette un’enorme dedizione e rappresenta l’epitome dell’esperienza della costruzione di yacht su misura. opo la consegna al cliente, Ace far il suo debutto sul mercato internazionale del charter. adek Gendek di Luxury Charter Group, che aveva presentato l’armatore al cantiere dopo aver gestito le sue vacanze charter per oltre un
A system of platforms and steps has been developed on the sundeck to integrate the pool into the body of the hull very naturally. The pool is lined with recycled micromosaic. A real outdoor cinema was also created with a large retractable screen that creates two distinct but same time permeable ones hen o en.
decennio, afferma «Ace è un altro esempio di come il rapporto costruito con un broker dedicato sia essenziale nell ac uisto e nella costruzione del superyacht dei vostri sogni. uando si fa il salto dal charter alla proprietà, non c persona migliore per guidarvi in ogni fase del processo, dall ideazione alla consegna .
Ace expresses itself within a single, regular and fluid ship design concept. Specific elements polarise the space and attract attention through the power of shapes that evoke and remind us of images observed elsewhere. Luxury and performance go well together in this sporty, dynamic yacht. The design reveals well balanced and clean exteriors, with sleek and decisive lines and a streamlined silhouette. Ace is a displacement yacht with a steel hull and aluminium superstructure built by Conrad, in which one can recognise all the distinctive features of the Polish shipyard with lines that succeed in creating a harmonious balance of forms, masterfully interpreted by eymond Langton and Diana Yacht Design, the same team that worked on the metre Viatoris, delivered in . The interior design is by ilan based design firm m telier. The new construction represents a major step forward in terms of
«ABBIAMO LAVORATO SULLE APERTURE, SUGLI ALLINEAMENTI, SULLA FLUIDIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI, SULLE PROSPETTIVE, SULLA CONTINUITÀ DEI VOLUMI, SULLE PROPORZIONI, PER CERCARE DI AMPLIARE LA PERCEZIONE GENERALE DELLO SPAZIO. LA SENSAZIONE A BORDO È DI TROVARSI ALL’INTERNO DI UN’IMBARCAZIONE PIÙ GRANDE».
«WE WORKED ON THE OPENINGS, THE ALIGNMENTS, THE FLUIDIFICATION OF THE DIFFERENT AREAS, THE PERSPECTIVES, THE CONTINUITY OF THE VOLUMES AND THE PROPORTIONS IN AN ATTEMPT TO BOOST THE GENERAL PERCEPTION OF SPACE. THE SENSATION UPON ENTERING IS ONE OF BEING INSIDE A MUCH LARGER BOAT».
MARCO BONELLI E MARIJANA RADOVIC
complexity and dimensions GT, compared to the GT of Viatoris . «The boat is a magnificent combination of harmony, elegance, and sophisticated craftsmanship. This is an entirely different world inside and outside. piece of art and timeless sculpture, I said to myself with pride when I saw Ace on the water for the very first time , states ikolaj Kr l, Conrad Chairman and C . The hull and superstructure reveal considerable engineering and metalwork that make the boat a real marine sculpture. Stepping aboard, one is immersed in a playful fusion of environment that makes the yacht comfortable and practical. n this case, luxury makes itself available to clients and does not obstruct their comfort, instead making them an integral part of a refinement that demonstrates knowledge of the stylistic features of beauty. The white of the hull and superstructure contrasts with the glossy black of the deckhouses and windows. « ur signature undercut rolling wave on the superstructure re ects the sky above and the water below, simultaneously casting captivating shadows on the decks as the sun moves across the sky , states Reymond Langton of esign Studio. eeting the highest quality requirements, Ace offers the maximum level of luxury with bespoke interiors by m telier. Less is enough” is the philosophy dear to the talian designers, underpinning the very concept of Ace. Thanks to the open dialogue established with the clients, it was possible to embrace a more fluid and informal concept for their yacht. The real expression of this approach is apparent in the main lounge, where openness and transparency come together to create a large and inviting space. lmost all the furnishings were created to give the impression of being suspended above the floor, accentuating the sense of continuity and the idea of a floating home”. Floor to ceiling windows add natural light and airy elegance to the lounge, offering majestic views of the surrounding ocean.
a sensazione di continuit e di abitare ottante viene accentuata sia dall’uso di porte scorrevoli a scomparsa e a tutta altezza, sia dalla scelta di disegnare la quasi totalit degli arredi sospesi da terra.
he fee in of contin ity an oatin living” is accentuated both by the use of et acta e oo to cei in s i in oo s and by the decision to design almost all the f nit e s s en e a o e the oo .
Conrad un cantiere noto per la produzione di super ac t di lusso a vela e a motore fino a 100 metri. Situato a Danzica, in Polonia, in una delle pi storic e citt cantieristic e del ord Europa, Conrad S ip ard stato fondato nel 2003 e intitolato allo scrittore e navigatore polaccobritannico osep Conrad zef eodor onrad orzenio ski . Il cantiere, assieme alla sua societ madre Marine Pro ects, impiega attualmente oltre 500 artigiani e ingegneri.
Conrad is a shipyard renowned for building luxury sailing and motor superyachts up to 100m. Located in Gdansk, Poland, in one of the most historic shipbuilding towns in Northern Europe, Conrad was established in 2003 and named after the Polish-British writer and seafarer Joseph Conrad ef eo o on a o enio s i . The shipyard, together with its parent company Marine Projects, currently employs over 500 craftsmen and engineers.
The bridge deck saloon features an asymmetrical and informal lounge area, with a comfortable L shaped sofa extending beneath a row of panoramic windows, while a bookcase conceals a widescreen T behind a panel. The superyacht can comfortably accommodate up to ten guests in five beautifully furnished cabins, along with nine crew members in four twin cabins and the captain’s quarters on the bridge. The master’s cabin is the very embodiment of the idea of expanding the overall perception of space. «The spaces allowed us to e periment and push the boundaries. very corner of the boat was designed to create spaces that were like those found in much larger vessels , explained arco onelli and arijana adovic of m telier. n greater detail, the owner’s cabin stands out for its large windows, a sofa, a king size bed and bedside tables arranged and suspended in a perfectly light balance. irrored glass panels built into the ceiling expand the space. The full beam master bathroom is clad entirely in white Lasa marble and is fitted with two monolithic basins and a spacious central walk in shower. The lower deck houses four guest cabins with en suite bathrooms, all characterised by a light and relaxing colour scheme, but with small variations on a theme. « hape is the result of an optimised relationship between space and structure , state the designers from m telier. The designers opted to use a small number of handpicked materials, with pale wood oak inside, teak outside , marble, grey leather, pale fabric and dark metal dominating. The interiors therefore convey a sense of luxury and abundance that does not so much derive from an opulent accumulation of different materials, as from how each of them is treated.
VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS
13.8
AUTONOMIA MN RANGE NM
4200
RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER
472 kg kw
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W 4.9
CONRAD SHIPYARD .conrads ip ard.com
PROJECT
Re mond angton exterior design m2 telier interior design Diana Yac t Design naval arc itecture
SCAFO
ung ezza f.t. 44,27m ung ezza al galleggiamento
42,98m arg ezza max 8,9m Immersione massima 2,45m Scafo in acciaio Sovrastruttura alluminio Dislocamento a pieno carico 472 t Stazza internazionale 497 Capacit casse combustibile 51.300 l Capacit cassa acqua 11.710 l Cabine armatore e ospiti 5 cabine per 10 persone Cabine equipaggio 5 4 cre 1 capitano
CERTIFICAZIONE
lo ds 100 1 SSC Y CH MO O 6, LMC, MCA REG
MOTORI PRINCIPALI/GENERATORI
2 Cat C18 cert 500 kW 2 x 118 kW
PREZZO
Per lo scafo nr.4 della linea C144s la ric iesta di 27,7 milioni di euro. Central agencies sono SuperYac ts Monaco e Denison Yachting
HULL
O 44.27m 42.98m Maximum beam
8.9m Maximum draug t 2.45m Steel ull and alumimium superstructure ull load displacement 472 t ross onnage 497 uel tanks volume 51,300 l ater tanks volume 11,710 l O ner and guest accomodation: 5 cabins for 10 people Cre accomodation: 5 4 cre 1 captain
CERTIFICATION
lo ds 100 1 SSC Y CH MO O 6, LMC, MCA REG
MAIN PROPULSION/GENERATORS
2 Cat C18 cert 500 kW 2 x 118 kW
PRICE
e asking price for ull number 4 from C144s line is 27.7 mln euro. Central agencies are SuperYac ts Monaco and Denison Yac ting
11
LA BASSA RESISTENZA IDRODINAMICA E L’EFFICIENZA GARANTITA DALL’ARCHITETTURA NAVALE DELLO SCAFO CONSENTONO OTTIME PRESTAZIONI, CONSIDERANDO ANCHE UNA MOTORIZZAZIONE CON POCHI CAVALLI.
THE LOW DRAG AND EFFICIENCY GUARANTEED BY THE NAVAL ARCHITECTURE OF THE HULL ALLOW FOR EXCELLENT PERFORMANCE, EVEN CONSIDERING THE RELATIVELY LOW HORSEPOWER O HE E I ES.
represents the epitome of the bespoke yacht-building experience. After delivery to the client, Ace will make its debut on the international charter market.
Radek Gendek from Luxury Charter Group who had introduced the Owner to the shipyard after managing his charter vacations for over a decade says: «Ace is yet another example of how the relationship built with a dedicated broker is essential in purchase and construction of your dream superyacht. When making the leap from charter to ownership, there is no better person to guide you through every step of the process from conception to delivery».
Engine room
Nella sala macchine ci sono due motori diesel Caterpillar C18 di 500 kW ciascuno che consentono di raggiungere una velocità massima di 13,8 nodi. L’autonomia di crociera economica è di 5.100 miglia nautiche a 10 nodi, grazie alla capacità dei serbatoi di gasolio di 51.300 litri.
The engine room houses two Caterpillar C18 diesel engines of 500 kW each, which make it possible to reach a top speed of 13.8 knots. The economical cruising range is 5,100 nautical miles at 10 knots, thanks to the 51,300-litre fuel tank capacity.
QUESTO MOTORYACHT, DISEGNATO DA FILIPPO SALVETTI CON INTERNI DI IDEAEITALIA, MANTIENE IL FAMILY FEELING DEL CANTIERE, SENZA RINUNCIARE AL COMFORT, AI VOLUMI E ALLA TECNOLOGIA THIS MOTOR YACHT, DESIGNED BY FILIPPO SALVETTI WITH INTERIORS BY IDEAEITALIA, KEEPS THE YARD’S FAMILY FEELING GOING, BUT THERE IS NO LACK OF COMFORT, VOLUME AND TECHNOLOGY
by Niccolò Volp iEvoluzione sostanziale
A Significant Evolution
Il mito della caverna di Platone mi ha sempre affascinato. i sorprende, a distanza di tanto tempo, l’attualit che esprime. n sintesi, latone dice che ciò che vediamo non è detto che sia la realt . Nella grotta, con la luce del fuoco alle spalle, vediamo delle ombre proiettate sulla parete. Crediamo che sia la realt , ma sono solo ombre. C’ chi rimane prigioniero, fermo sulle sue convinzioni, mentre chi esce dalla caverna, scopre che la realt un’altra cosa. i venuto in mente l’altro giorno, quando mia moglie, passando davanti allo schermo del computer
Il salone principale, di oltre 27 metri quadrati, esalta la continuit tra esterno e interno grazie alle vetrate a tutta altezza su entrambe le murate, ed proposto in due versioni: con cucina a vista o con lobb separata da una parete.
Internal Designer IdeaeItalia
Gli interni sono stati progettati da Alessio Battistini e Davide Bernardini dello studio IdeaeItalia. The interiors were designed by Alessio Battistini e Davide Bernardini dello studio IdeaeItalia.
acceso con un rendering di uno yacht mi ha detto: “queste barche sono tutte uguali, sembrano quelle di dieci anni fa”. Chi si limita a guardare le ombre proiettate sulla parete della caverna potrebbe pensare qualcosa di simile per il Ferretti 860, ma proviamo a girarci dall’altra parte e a uscire dal tunnel. La carena la stessa, nasce dal precedente 850. Cambiano però il layout degli interni e la coperta. Cambia tutto il contenuto e buona parte del contenitore. Ferretti il cambiamento lo ha a dato a Filippo Salvetti e a deae talia. ha dato anche delle
The main saloon, with over 27 square metres, brings out the continuity between exteriors and the interior thanks to the full-height windows on oth si es an is o e e in t o e sions ith an open-plan kitchen or with a lobby separated by a wall.
indicazioni precise progettare uno yacht moderno, al passo con i tempi e in grado di soddisfare le esigenze degli armatori di oggi. l primo obiettivo quindi quello di aumentare i volumi a disposizione. Facile a dirsi, ma meno a farsi, soprattutto perch lo si deve centrare partendo da un’ottima carena gi esistente. Guadagnare spazio senza poter intervenire sulle dimensioni, le linee d’acqua e la struttura, non cos semplice, ma ciò che si ottenuto servito soprattutto per ricavare un garage per il tender, capace di ospitare un tender da quattro metri, una moto d’acqua da due posti e gli immancabili toys, a cui sembra che gli armatori non possano più fare a meno. L’aumento di volume del garage ha comportato una posizione relativamente più rialzata del pozzetto che ha una sorta di parapetto a poppa in cristallo per
a cabina armatoriale, a tutto baglio e dalle grandi dimensioni, si trova a centro barca e adotta design e soluzioni simili a quelle ideate per i mega ac t con ampi spazi di storage, una cabina armadio alk in e bagno armatoriale. ungo la murata di dritta si trova la cabina ospiti matrimoniale, mentre a sinistra c’ la cabina ospiti con letti singoli. Completa il lo er deck la cabina matrimoniale Vip.
The master cabin, which is large and full beam, is amidship and uses designs and solutions that are similar to those designed for mega yachts, with large storage areas, a walk-in cupboard and a master bathroom. The double guest room is along the starboard side, while to port there is the twin room. The double VIP cabin completes the lower deck.
mantenere comunque un contatto visivo con il mare e la beach area. l pozzetto allestito con un tavolo da pranzo per otto persone che si possono accomodare sui due divanetti lineari contrapposti e l’accesso al salone avviene attraverso una porta apribile che garantisce continuit ai due ambienti. Naturalmente, non potendo moltiplicare gli spazi, si sono dovuti fare dei cambiamenti, come quelli dei volumi della sala macchine, che però molto ben organizzata. l suo interno, oltre ai due an di . cavalli ciascuno, ci sono due generatori, uno stabilizzatore giroscopico Seakeeper e tutti gli altri impianti. motori standard sono leggermente meno potenti di quelli a disposizione per la prova. Si tratta di una coppia di an di . cavalli ciascuno. La sensazione al timone quella di una navigazione tranquilla. Non c’ un mare particolarmente formato, ma un po’ di onda di scia riesco a incrociarla e la carena non va mai in crisi. iesce infatti a fendere l’onda senza problemi, risulta sempre maneggevole e con un ottimo assetto, ben distesa sulla superficie del mare. Nonostante l’aumento di volumi e un allestimento che non si fa mancare nulla, i pesi sono stati ben distribuiti. e ne rendo conto anche dall’osservazione della scia e dei ba ” che partono molto a prua. er quanto riguarda le prestazioni, alla massima velocit siamo arrivati a quasi trenta nodi, mentre per planare ne servono
External Designer
Filippo Salvetti
Filippo Salvetti a firmato il progetto dell’exterior design.
Filippo Salvetti has signed the project of the exterior design.
Il bridge accoglie gli ospiti in un’area di 44 metri quadrati, alla quale si accede tramite una scala in teak. Pu essere configurato con arredi freestanding, c e a ancano un grande mobile bar multifunzione, la dinette, capace di ospitare fino a 8 persone, e, come optional, una acuzzi a poppa.
There is a teak staircase for guests to access the s a e met e y i e. t can be set up with freestanding furniture, which goes alongside a large multi-functional bar unit, the dinette – which can take up to eight people – and a Jacuzzi in the stern, which comes as an optional.
a plancia di comando semi-rialzata, ben separata dalla area guest, con ussi perfettamente progettati per accrescere maggiormente i livelli di privac dell’armatore e dei suoi ospiti. a timoneria a il controllo Simrad Command e il parabrezza senza montanti centrali permette una visione perfetta durante la navigazione. Dalla plancia di comando si accede direttamente ai locali equipaggio a cui sono dedicate due cabine doppie con bagni privati.
The bridge is partially raised, and nicely separated from the guest area, with foot o e fect y anne to ens e a si nificant e e of i acy fo the o ne and guests. There is a Simrad Command steering system and the windscreen doesn’t have central supports to ensure perfect sightlines when underway. You can get straight from the bridge to the crew area, which has two double cabins with private bathrooms.
sedici e mezzo. consumi non sono esagerati, soprattutto tenendo conto che si tratta di uno scafo da metri di lunghezza con tre ponti, . cavalli di potenza e tonnellate di dislocamento a pieno carico. er planare servono litri ora e per raggiungere la massima ne servono . ttimo anche il sistema integrato di enta che ha aiutato in virata e all’ormeggio. l designer, soprattutto per quanto concerne gli spazi esterni, riuscito nel compito di mantenere il family feeling Ferretti, ma innovando. Filippo Salvetti ha lavorato molto sui pieni e sui vuoti che hanno il merito di alleggerire, anche in senso estetico, senza modificare troppo le linee a cui il cantiere ci ha abituato. l ponte inferiore, quello che ospita la cabina armatoriale e le cabine ospiti, e il salone sono circondati da vetrate, ma un disegno analogo riproposto con uno spazio vuoto lungo la fiancata del
ponte principale. l perimetro del fly ha la stessa filosofia minimale. er i miei gusti, ho trovato il parabrezza un po’ basso. Navigando a nodi avrei preferito averne uno più alto per una maggiore protezione dall’aria. erso poppa la battagliola ha una cornice in legno scuro che accentua il concetto di pieni e vuoti degli altri due ponti. layout particolarmente riusciti sono quelli dell’area notte che comprende, oltre all’armatoriale a centro barca e tutto baglio, anche due matrimoniali e una con letti singoli, e la soluzione per l’area living a prua che a tutti gli effetti un secondo pozzetto.
Ihave always been fascinated by the allegory of lato’s cave. ll these years later, find it surprising how well the story reflects the current day. lato essentially said that there was no proof that what we see is actually how things are. n the cave, with a light
VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS
29.7
FERRETTI YACHTS
Via nsaldo, 5/7 - ona Industriale Villa Selva I-47122 orl . 39 0543 787511
.ferretti- ac ts.com
PROGETTO
Dipartimento Engineering erretti roup ilippo Salvetti esterni IdeaeItalia interni
SCAFO
ung ezza f.t. 26,95m ung ezza scafo 23,96m arg ezza massima 6,22m Pescaggio 2,08m Dislocamento a secco 72.000 kg Dislocamento a pieno carico 82.000 kg Serbatoi carburante
7.000 l Serbatoi acqua 1.400 l
MOTORE
2 Man V12-2000 Potenza 1.471 kW 2.000 cv Cilindrata 24,24 l lesaggio per corsa 128mm x 157mm regime di rotazione massimo 2300 giri/min Peso 2.380 kg
CERTIFICAZIONE CE C
RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER
27.8 kg kw
AUTONOMIA MN RANGE NM 325 RAPPORTO LUNG./LARG. L/W 4.3
PREZZO
partire da 5.590.000 con Man 1800 per la stagione 2024/2025 – Esclusa Iva - Ex Yard
PROJECT
erretti roup Engineering Department ilippo Salvetti exteriors IdeaeItalia interiors
HULL
O 26.95m engt 23.96m Maximum beam 6.22m Draft 2.08m ig t mass displacement
72,000 kg ull load displacement 82,000 kg uel tank volume 7,000 l ater tank volume 1,400 l
MAIN PROPULSION
2 M V12-2000 Outlet mec anical po er 1,471 kW 2,000 p S ept volume 24.24 l • Bore Stroke 128mm x 157mm Maximal rotational speed 2300/min eig t 2,380 kg
EC CERTIFICATION C
PRICE
Starting from 5,590,000 po ered it M 1800 for t e 2024/2025 season – Excl.V , Ex Yard
Da zero a planata in 18 secondi liding time of 18s from 0 to glide Da zero a velocit massima in 32 secondi liding time of 32s for a speed c ange from 0 to 29.7 knots maximum speed
21.5
FERRETTI YACHTS 860 È DISPONIBILE IN DUE MOOD, CLASSICO E CONTEMPORANEO: IL PRIMO CARATTERIZZATO DA COLORI SCURI E CALDI CON CONTRASTI IMPORTANTI, IL SECONDO DA COLORI CHIARI E FRESCHI, CON TINTE TONO SU TONO FINO AL TOTAL WHITE.
THE FERRETTI YACHTS 860 IS AVAILABLE IN TWO MOODS, CLASSIC AND CONTEMPORARY: THE FIRST FEATURES DARK, WARMER COLOURS WITH SIGNIFICANT CONTRAST, WHILE THE LATTER HAS A LIGHTER, FRESHER FEEL, WITH SHADE ON SHADE UP TO TOTAL WHITE.
from a campfire at our backs, we see shadows cast on the walls. e think that is reality, but actually, they are just shadows. Some remain imprisoned by
and deae talia. is instructions were clear he wanted a modern yacht, that has moved with the times and that can meet the requirements of today’s buyers. The main goal is thus to increase the area that can be used. That is easier said than done, especially since it had to be done in combination with a pre existing hull, albeit an excellent one. t is not easy to gain room without being able to change height, width and depth, as well as waterlines and superstructure. The space they managed to carve out has been mainly used to create a garage for the tender, which can house a metre boat, two person jet ski and also water toys, which owners now seem to consider indispensable. The increase in garage size has meant that the cockpit has been raised. t now has a kind of stern parapet, which is in glass so that you can still see the sea and beach area. The cockpit has been fitted out with a lunch table for eight people sitting on two linear, facing sofas and access to the saloon is through a door that opens to ensure continuity between the two areas. The number of different areas could not, of course, be increased, so they had to make some changes, for example, the space available for the engine room which, it has to be said, is very well organised. t houses, as well as two , horsepower N s, two generators, a Seakeeper gyroscopic stabiliser and all of the rest of the equipment. The pair of N s developing , hp each, that are fitted as standard, are slightly less powerful than the ones we tried out. t the helm, the calm prevailed. The sea wasn’t especially rough, but did manage to cross over some bow waves, and the boat coped without
any problem. It cuts through the waves without any di culty, as well as always being manageable and in good trim, holding the surface of the water nicely. Despite the increase in volumes and a set-up which means nothing is left out, the weight has been well distributed. That was something I also realised by looking at the wake and the bow wave, which starts well aft. s far as performance is concerned, at top speed we got to nearly thirty knots, while . were needed to plane. Fuel consumption is not excessive, especially if you bear in mind that it is a metre boat with three decks, engines that develop , horsepower and it displaces tonnes fully loaded. ou need litres per hour to glide, and at top speed that figure reached . The Xenta integrated system was excellent when turning and docking. specially as far as external areas are concerned, the designer has managed to keep the Ferretti family feeling going while still introducing innovations. Filippo Salvetti has focused on alternating solid and empty spaces and this has lightened the boat, both aesthetically and physically, yet without hugely modifying the lines that the yard has got us used to. The lower deck, which houses the master cabin and guest rooms, and also the saloon, is surrounded by windows, but a similar design is also used with an empty space alongside the main deck. The perimeter of the flybridge adopts the same minimalist philosophy. found the windscreen a bit low for my taste. hen you are doing knots, would have preferred it to be slightly higher to offer more protection from the spray. Going aft, the guard rail has a dark wood frame that accentuates the feeling of solids and voids on the other two decks. The layout is especially well done in the accommodation area, which also includes – as well as the full beam master cabin midships two double and one twin room, and a kind of living area in the bow, which is essentially a second cockpit.
Il garage è in grado di ospitare tender, moto d’acqua e toys in prossimità della piattaforma di poppa che si immerge per semplificare alaggio e varo. he a a e can ho se ten e s ets is an toys c ose to the ste n atfo m hich s me es to sim ify a nch an eco e y.Senza compromessi Senza compromessi
No compromise
IL NUOVO 72’ RIESCE A MIGLIORARE LE PRESTAZIONI E AUMENTARE IL COMFORT RISPETTO AL MODELLO PRECEDENTE THE NEW 72-FOOTER HAS MANAGED TO IMPROVE PERFORMANCE AND INCREASE COMFORT LEVELS FROM THE PRECEDING MODEL by
La musica rock, il fish chips e le carene a . Gli anglosassoni hanno molti meriti, ma per ovvi motivi mi concentro solo sulle carene.
Sanremo, ho avuto modo di testare, e di apprezzare, quella del Princess S72. iciotto nodi di vento e mezzo metro d’onda sono una condizione che per gli inglesi consuetudine, ma a noi sono su cienti per saggiare le doti di navigazione. Fino a nodi di velocit non abbiamo sentito la presenza del moto ondoso. S72 procede tranquillo anche con onda di prua. ccelerando, la compie il suo dovere spezza l’onda e la carena si adagia comodamente su di essa. Ci si accorge che il mare non assolutamente piatto solo perch lo scafo leggermente frenato quando entra nell’onda. motori sono due an in linea d’asse da . cavalli ciascuno e assicurano una buona spinta. ale sia per l’accelerazione, sia per la velocit di punta, ma anche per la facilit di controllo sul mare formato. er affrontare le onde su ciente dosare la manetta. La bont della carena confermata quando riduco la velocit per verificare fino a quando lo scafo rimane fuori dall’acqua.
Razionale la divisione delle aree su entrambi i ponti, quello principale con cucina, living e postazione di guida interna e quello che ospita la zona notte con quattro cabine, inclusa l’armatoriale.
The areas have been divided up sensibly across the various decks, the main one with the galley, lounge and indoor helm position, and the one which houses the accommodation area with four cabins including the master room.
l minimo di planata lo registro a nodi e ricordo che, una decina di anni fa, quando provai il vecchio” 72 di rincess, di nodi per planare ne servivano almeno un paio in più. un risultato quasi eccezionale anche perch il dislocamento aumentato di circa tonnellate. l giorno d’oggi una barca ha a bordo una quantit di accessori e impianti che incidono sul peso complessivo. iuscire quindi a planare con una spinta minore nonostante un peso accresciuto sinonimo di linee d’acqua molto e cienti. La velocit massima di quasi nodi , per la precisione. nche questo un valore più che su ciente per la crociera. ermette di navigare in fretta quando c’ la necessit di spostarsi se il meteo peggiora. conti fatti, il range di crociera, tra il minimo di planata e la velocit massima, di ben nodi. na forbice cos ampia consente
di scegliere la navigazione preferita. La mia tra i e i nodi sia perch non si avverte minimamente il mare formato, sia perch i consumi rimangono intorno ai litri per miglio. n buon risultato considerando che lo scafo misura poco meno di metri, i ponti sono tre, dato che c’ anche il fly, il dislocamento supera le tonnellate e che la propulsione in linea d’asse. Carena a profonda e trasmissione in linea d’asse solitamente sono le condizioni perfette per limitare l’agilit in manovra. Non il caso di S72. Sia ai bassi regimi, quando si deve entrare o uscire da un ormeggio, sia in navigazione, quando si vira a tutta barra, la barca risponde bene. un’agilit equilibrata. Non si tratta di uno scafo fatto per fare lo slalom tra le boe, ma la sensazione che lo si può dirigere dove si vuole senza di colt . n fondo, questo che conta. La postazione sul fly ha, ovviamente,
un’ottima visibilit , quella dalla postazione interna un po’ meno. L’assetto corretto e quindi la vista verso prua sempre assicurata. l problema sono i montanti ai margini del parabrezza sono piuttosto robusti, ed un bene, ma limitano la visuale soprattutto quando si vira. La gamma S Class sinonimo di crociera veloce e le prestazioni, come abbiamo visto, sono più che soddisfacenti. er quanto riguarda il comfort, l’area notte prevede tre cabine ospiti e due bagni, entrambi con box doccia separato, tutte nella zona di prua. L’armatoriale si trova a centro scafo.
L’armatoriale è a tutto baglio a centro scafo e si raggiunge con una scaletta dedicata che parte dal salone sul ponte principale.
IN COPERTA NON C’È BISOGNO DI INVENTARE NULLA PERCHÉ LO SPAZIO A DISPOSIZIONE È TANTO. SERVE SOLO ORDINE. ED È QUELLO CHE È STATO FATTO CON I LAYOUT DI FLY E COPERTA.
THERE IS ENOUGH ROOM UP ON DECK THAT THERE IS NO NEED FOR EXTRAORDINARY MEASURES. IT JUST NEEDS TIDINESS. AND THAT IS WHAT HAS BEEN DONE WITH THE LAYOUT OF THE FLYBRIDGE AND DECK.
a tutto baglio, cos come il bagno collocato più verso poppa. uesta soluzione, oltre a sfruttare al meglio lo spazio disponibile, ha il vantaggio di separare la cabina armatoriale dalla sala macchine. volumi a disposizione, inoltre, permettono di avere una discesa apposta per l’armatoriale. l ponte principale ha un layout molto razionale. La zona prodiera del salone, oltre alla postazione di guida interna, dedicata al living, mentre la cucina e la zona pranzo si trovano più a ridosso del pozzetto. Gli spazi all’aperto beneficiano della presenza del fly che moltiplica la superficie a disposizione. La coperta
ha un allestimento tradizionale con il pozzetto che ospita un divanetto lineare, un tavolo da pranzo e un prendisole che, come da tradizione inglese, rialzato sopra il garage per il tender e si affaccia sulla piattaforma di poppa.
n altro prendisole e una seconda zona living con più privacy per quando si ormeggiati di poppa in porto, si trovano nella zona di prua. La superficie del fly molto ampia. rriva, infatti, fino a coprire tutto il pozzetto e quindi in grado di ospitare un’altra area living, prendisole e numerose sedute. Non c’ un T Top, ma un tendalino che si può aprire durante le soste in rada. nche il parabrezza ha un profilo molto contenuto, pertanto la postazione di guida confortevole solo quando la meteo lo consente. L’assenza di T Top, inoltre, non protegge il timoniere dal sole e quando in estate la navigazione lunga, forse meglio scegliere la postazione di guida interna.
Ce n’ perfino una terza, molto comoda in pozzetto, ideale per l’ormeggio in porto. a scomparsa, nel senso che si apre uno sportello dalla fiancata della dinette e si ha a disposizione manetta e comandi. collocata in un punto strategico dell’imbarcazione, all’inizio del passavanti di sinistra. Strategico sia perch permette la visuale verso poppa, sia perch , almeno in parte, consente di vedere anche la prua e tutta una fiancata dell’imbarcazione. itte sovradimensionate, tientibene e strutture che danno l’idea della robustezza, fanno il resto. nche questa volta, rincess non delude.
Al timone si ha la sensazione di una barca maneggevole nonostante le dimensioni, il dislocamento e il tipo di trasmissioni.
At the helm, the boat feels manageable despite its size, weight and kind of transmission.
PRINCESS YACHTS
www.princessyachts.com
Dealer
Marine Group - Princess Italia
Portosole I-18038 Sanremo (IM)
T. +39 0184 990770 www.princessitalia.it
PROJECT
Studio Olesinski (hull) and Princess technical department in partnership with Pininfarina (interiors and deck)
SCAFO
Lunghezza f.t. 23,09m • Lunghezza f.t. escluso il pulpito 22,30m • Larghezza massima 5,22m
• Pescaggio 1,72m • Dislocamento 55.461 kg
• Serbatoi carburante 4.500 l • Serbatoi acqua 836 l
MOTORE
2 Man V12
• Potenza 1.324 kW (1.800 cv) • Alesaggio per corsa 128mm x 157mm • Cilindrata 24,24 l
• Rapporto di compressione 17:1
CERTIFICAZIONE CE CAT B
PREZZO
A partire da 3.510.000 £ con Twin Man V12-1800 (2 x 1.800 cv), Esclusa IVA
HULL
LOA 23.09m • LOA without the pulpit 22.30m • Maximum beam 5.22m • Draft 1.72m
Displacement 55,461 kg
Fuel tank volume 4,500
Water tank volume 836 l
MAIN PROPULSION
Outlet mechanical power 1,324 kW (1,800 hp)
2 MAN V12
Swept volume 24.24 l
Bore&Stroke 128mm x 157mm
Compression ratio 17:1
EC CERTIFICATION CAT B
PRICE
Starting from 3,510,000 £ powered with Twin MAN V12-1800 (2 x 1,800 hp), Excl.VAT
È STABILE NELL’AFFRONTARE LE ONDE, MANEGGEVOLE
IN MANOVRA E IN VIRATA E CAPACE DI PLANARE CON SOLI 13 NODI. QUESTI TRE ELEMENTI DIMOSTRANO CHE IL LAVORO DI OLESINSKI È BEN FATTO.
IT IS STABLE WHEN HANDLING WAVES, IS EASY TO MANOEUVRE AND TURNS WELL, AND CAN GLIDE AT JUST 13 KNOTS. THESE THREE ELEMENTS SHOW THAT THE OLESINSKI DESIGN HAS WORKED WELL.
ock music, fish and chips and shaped bows. The rits have a lot of good points, but for obvious reasons, will stick to the hulls. t Sanremo, had the chance to try out and appreciate the hull of the Princess S72. n knot wind and waves of nearly two feet are normal for the nglish, but for us, it is what we needed to check out how well it handles on the water. p to twenty knots we didn’t feel any movement from the waves. The S72 moves calmly, even when it takes the waves on the bow. nd as you speed up the bow does its job well, cutting through the waves, while the hull sits happily on them. only noticed that the sea wasn’t completely flat because the boat held up slightly when it was going into the waves. There are two straight shaft N engines each developing , horsepower and they ensure that it has plenty of power. That affects both acceleration and top speed and also how easy the boat is to control
on moderate seas. To tackle the waves, you just have to dose out the power with the throttle. The good feeling got about the hull was confirmed when slowed down to check how much of the boat stays out of the water. hen we plane, at knots, recalled that ten years earlier, when tried out rincess’ old” 72, we had needed at least a couple more knots to start planning. That is an excellent outcome, not least because the displacement has increased by around tonnes. Nowadays a boat has a large number of accessories and equipment that affect total weight. ut managing to plane with less thrust despite carrying more weight means that the water lines are very e cient. The top speed is nearly knots, . to be exact. nd that is another number that is more than enough for cruising. t means that you can go fast when you need to get a move on as the weather worsens. hen you look at it, you have a full knot span of cruising speeds to choose from
between planning minimum and top speed. That is such a wide range that it means you can get just the right one. For me that was between and , both because at that rate you don’t feel anything from a moderate sea, and also because fuel consumption stays around litres per nautical mile. That is a good result, if you think that the boat is just under metres long, there are three decks since there is also a flybridge and displacement is a bit over tonnes, and it uses a straight shaft propulsion system. deep hull and straight shaft systems normally do a lot to limit manoeuvrability. ut not in the S72 case.
t responds well both at low revs when you have to move in or out of a mooring, or when underway when turning at full lock. t has balanced agility. t is not a boat that is made to zig zag between buoys, but the feeling it gives you is that you can steer it where you want without any problem. nd basically, that’s what counts. The helm position in the flybridge has got great sightlines while the view from the inside one isn’t quite so good. The trim is good, so you can always see forward. The problem comes from the supports alongside the windscreen they are fairly robust, and that’s a good thing, but they restrict what you can see, especially when turning. The S Class range is synonymous with fast cruising and performance levels, as we have seen, are more than su cient.
s far as comfort levels are concerned, the accommodation area has three guest cabins and two bathrooms, each with a separate shower cubicle, all of them in the bow area. The master cabin is located midships, and is full beam, as is the bathroom that is further aft. That not only means that the area available is fully used, but it is also a way of separating the master cabin from the engine room. The volumes the boat delivers mean that there is a separate staircase down into the cabin. The main deck has a very sensible layout. The forward part of the saloon, as well as having the inside helm station, has been set aside as a living room, while the galley and dining room are closer to the cockpit. The flybridge means there is much more open space. The deck has a traditional set up, with the cockpit housing a linear sofa, a dining table and a sun pad which, as dictated by ritish tradition, has been raised over the garage for the tender and looks
Engine room
Una coppia di motori con la linea d’asse tradizionale. Si tratta di due Man V12 da 1.800 cv. Lo stesso blocco motore è disponibile con una potenza di 2.000 cv.
There are a pair of engines with the traditional shaft-drive system. They are MAN V12s, each developing 1,800 horsepower. The same engine block is available in a 2,000-hp version.
onto the stern platform. n additional sun pad and a second living area with more privacy when ed moored in port can be found in the bow. The flybridge covers a large area, and even covers the entire cockpit, meaning it can take another lounge area, a sun pad and a lot of seating. There isn’t any T Top, but rather an awning that you can raise while at anchor. The windscreen is also fairly small so that the helm position is only comfortable when the weather is right. The lack of a T Top also means that whoever is at the helm is exposed to the sun, and during long summer trips, it might be better to use the inside station instead. There is even a third control area, which is very comfortably located in the cockpit and is perfect for mooring. That steering equipment is not always on view, and the throttle and controls are accessed through a hatch in the side of the dinette. t is in a strategic part of the boat, at the beginning of the port side deck. Strategic both because it gives a view to the stern, and also because it means you can see part of the bow and the whole side of the boat. The oversized bitts, grab handles and other elements that give a feeling of strength do the rest. nce again,
ISPIRATO AI FAST COMMUTER DEL NORD EUROPA, IL WELLCRAFT 355 È UNA BARCA CHE OFFRE PRESTAZIONI ELEVATE. CON 3 MOTORI FUORIBORDO YAMAHA V6 DI 300 CAVALLI CIASCUNO ABBIAMO NAVIGATO ALLA VELOCITÀ MASSIMA DI 43,3 NODI
INSPIRED BY THE FAST COMMUTER BOATS OF NORTHERN EUROPE, THE WELLCRAFT 355 OFFERS AN ADVANCED LEVEL OF PERFORMANCE. WITH THREE YAMAHA V6 ENGINES DEVELOPING 300 HORSEPOWER EACH, WE HAVE ACHIEVED A TOP SPEED OF 43.3 KNOTS
by Niccolò Volp ifast commuter
Wellcraft 355
IlWellcraft 355 è il frutto di un lavoro di progettazione sinergico tra Pawel Denert, Camillo Garroni e Michael Peters che ha disegnato una carena senza step, scelta poco consueta per questo tipo di imbarcazione, ma giustificata per migliorare l’ingresso in planata e avere una maggiore velocità massima. Il 355 è il primo modello realizzato dal cantiere americano da quando è entrato a fare parte del Gruppo Bénéteau. Abbiamo avuto il piacere di provarlo in Spagna. L’onda davanti a Barcellona è corta e ripida, ma niente che possa impensierire uno scafo di undici metri di lunghezza, anche se la navigazione non priva di colpi e un po’ impegnativa. Wellcraft 355 è agile. Vira stretto, le eliche dei tre fuoribordo Yamaha V6 di 300 cavalli ciascuno, non cavitano mai. La barca riesce a compiere un giro su sé stessa nello spazio di una circonferenza di soli 15 metri di diametro. Praticamente, poco più della sua lunghezza. S’inclina molto quando si vira a tutta barra, ma la sensazione non è quella della poca stabilità, ma di agilità e sicurezza insieme. Merito, oltre che delle linee d’acqua, anche del sistema Steer by Wire della timoneria elettrica dei fuoribordo Yamaha. La minima di planata l’ho registrata a 12,3 nodi, mentre la massima velocità è stata raggiunta a 43,3. A conti fatti, il
range di crociera è di 30 nodi esatti. Un margine ampio che permette di scegliere l’andatura preferita e il consumo conseguente. I tre Yamaha consumano meno di 70 litri al minimo di planata e poco più di 300 alla massima. Il rapporto litri per miglio, invece, varia poco perché si passa da circa cinque a sette. Il seggiolino del pilota è avvolgente, comodo, e dà una bella sensazione di protezione. La visibilità attraverso il parabrezza rovescio e le finestrature della dinette è ottima, meno quando la barca è in virata stretta perché il parabrezza non è molto alto. Camillo Garroni, che ha lavorato su design, coperta e interni, mi ha convinto molto di più della carena. Lo stile è quello, ormai di moda, dei fast commuter del Nord Europa. Alcune caratteristiche, in primis l’abitabilit degli spazi esterni e di quelli sottocoperta, sono ben studiate. Anche con un baglio contenuto, la larghezza massima è di 3,30 metri, i volumi sono generosi, grazie agli allestimenti molto versatili. In pozzetto, per esempio, il divanetto lineare di poppa è a scomparsa, in questo modo si può scegliere se avere più sedute per i passeggeri o un’area più sgombra, ideale per la pesca e le attività sportive. posti letto sono quattro due fissi, nella cabina di prua, e due trasformabili in
Il layout e un allestimento versatile della coperta consentono di soddisfare le esigenze dei crocieristi e degli sportivi. Senza rinunce.
The deck layout is versatile, meaning that the requirements of both cruising and sports enthusiasts can be met without any compromises made.
dinette. Il tavolo, infatti, è basculante e abbassandolo si ottiene una seconda cuccetta matrimoniale. Molto meglio così, rispetto a chi colloca la cuccetta in una cabina di poppa che rimane sotto il pozzetto e quindi con pochissima abitabilit . ui l’aria tanta e anche la luce naturale, dato che siamo al centro della dinette. Anche i volumi del bagno sono generosi, dal che se ne deduce che Wellcraft 355 può candidarsi per essere una barca da crociera a corto o medio raggio. Poi ci sono tutta una serie di soluzioni all’insegna della praticit che ci fanno capire che i progettisti sanno che cosa significa la vita a bordo.
passavanti laterali sono asimmetrici con quello di dritta molto largo e agevole. Non solo si ha a portata di mano un tientibene, ma il piano di calpestio è allo stesso livello di quello della coperta. Niente gradini quindi, per un accesso sempre comodo e sicuro verso prua. Allo stesso modo, i due portelloni laterali, che si aggiungono a quello di poppa per accedere alla dinette, sono molto ampi, così dal passavanti non si raggiunge solo il seggiolino del pilota, ma anche lo spazio che rimane a poppa delle sedute per timoniere e copiloti. Una zona molto ben riuscita è quella della prua. Sulla tuga ci sono tre chaise
longue e all’estrema prua un divanetto lineare rivolto verso poppa che permette di creare un’area living diversa da quella del pozzetto. In questo modo, in meno di undici metri di lunghezza fuori tutto, chi si dedica alle attività sportive può sfruttare la poppa e chi privilegia il relax può rimanere a prua.
The Wellcraft 355 is the result of the synergistic design work of Pawel Denert, Camillo Garroni and Michael Peters, who has created a hull without steps, an unusual move for this type of boat, but one that is justified by the improvements in gliding performance
Ottima la fattura e le finiture degli interni. Comodi per quattro persone grazie anche alla cuccetta matrimoniale trasformabile della dinette. Tanta la luce naturale c e filtra da oblò e vetrate.
The build quality and finish of the inte io s is excellent. There is space for people comfortably because of the convertible double bed in the dinette. Plenty of nat a i ht o s in from portholes and windows.
VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS
43.3
AUTONOMIA MN RANGE NM 195
WELLCRAFT, USA
Bénéteau Group
www.wellcraft.com
PROGETTO
Michael Peters (carena), Pawel Denert (design), Camillo Garroni (interni)
SCAFO
Lunghezza f.t. 10,90m • Lunghezza scafo 10,70m
• Larghezza massima 3,30m • Pescaggio 0,84m
• Dislocamento 5.278 kg • Serbatoio carburante 999 l • Serbatoio acqua 159 l • Potenza massima installabile 1.050 cv
MOTORE
3xYamaha 300 cv V6 • Potenza 220,6 kW (300 cv)
• 6 cilindri a V 60° • Cilindrata 4.169 cc • Alesaggio per corsa 96mm x 96mm • Rapporto di riduzione 1,75:1
• Regime di rotazione 5000-6000 giri/min • Peso a secco 268 kg
CERTIFICAZIONE CE CAT B
PREZZO
RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER
7.8 kg kw
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W 3.3
444.240€ Iva esclusa, base, con tre motori fuoribordo Yamaha di 300 cavalli
PROJECT
Michael Peters (hull), Pawel Denert (design), Camillo Garroni (interiors)
HULL
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
LOA 10.90m
3.30m
• Length 10.70m
• Draft 0.84m
VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS
• Maximum beam
• Displacement 5,278 kg
• Fuel tank volume 999 l
• Water tank volume 159 l
• Maximum rated power 1,050 hp
MAIN PROPULSION
3xYamaha 300 hp V6
• Outlet mechanical power
Da zero a planata in 4 secondi
Gliding time of 4s from 0 to glide
Da zero a velocità massima 30 secondi
Gliding time of 30s for a speed change from 0 to 43.3 knots (maximum speed
220.6 kW (300 hp)
• 6 V-shaped cylinders with 60° angle
• Swept volume 4,169 cc
• Bore&Stroke
• Compression ratio 1,75:1 • Maximal rotational speed 5000-6000/min • Dry weight 268 kg
96mm x 96mm
LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)
EC CERTIFICATION CAT B
PRICE
VAT, standard, with three 300 hp
5.1
and increased top speed. The 355 is the first model made by the merican yard since it became part of the Bénéteau Group. We were fortunate enough to try it out in Spain. There were short, steep waves off arcelona, but nothing to bother an 11-metre hull, even though we did feel the water crashing against the hull, and it was quite hard work at times. The Wellcraft 355 is agile, heels a lot and turns tightly. But the three 300hp outboard amaha s never suffer cavitation. The boat can turn round completely in a circle of 15 metres in diameter. That’s just a bit more than its length. It heels a lot when you turn as much as possible, but the feeling you get is not instability, but rather that of a combination of agility and safety. That is thanks not only to the waterlines but also to the electric helming facility enabled by the Yamaha outboard steerby-wire system. I found we went on the plane at 12.3 knots, with a top speed of 43.3. When you do the sums, you get to choose between a 30-knot spread of cruising speeds. That’s a lot and means you can choose just the right speed and consequently fuel usage. The three Yamahas use less than 70 litres per hour at planning minimum and just over
300 at top speed. Whereas the litres per nautical mile figure doesn’t change very much, rising from five to seven. The seat at the controls is comfortable and welcoming and makes you feel protected. The sightlines through the reverse rake windscreen and the dinette windows are excellent, but less so when the boat is turning tightly because the windscreen isn’t particularly high. I liked the work done by Camillo Garroni, who did the design of the deck and interiors, much more than the hull. The style is a northern European fast commuter yacht, something that has become fashionable. A great deal of careful research has gone into the features, starting with the question of how liveable both the exterior spaces and the area below decks are. Even with a limited amount of beam (3.30 metres maximum), the volumes are generous, thanks to the very versatile range of setups. In the cockpit, for example, the linear sofa in the stern folds away, and that means you can choose to have more seats for passengers or a clearer area which is perfect for fishing and sports activities. There are berths for four people two of them are fixed, in the bow cabin, and two of which can
Engine room
Tre Yamaha da 300 cavalli sono la motorizzazione usata durante il test. uella massima arriva fino a una tripla con fuoribordo da 350 cavalli ciascuno.
he oat e teste fits th ee 300-horsepower Yamahas. The biggest rating comes with three 350 hp outboards.
be converted from the furniture in the dinette. The table tilts and by lowering it makes a second double bed. That is much better than having a stern cabin beneath the cockpit with almost no headroom at all. There is a lot of space here, and natural light to go with the fresh air given that you are in the middle of the dinette. The bathroom is also generously sized, from which you can work out that the Wellcraft 355 can aspire to be a short or medium-range cruiser. And then there is a whole series of practical solutions which show that the people who designed the boat know what life on board is like. The side decks are asymmetrical, with the starboard one very wide and easy to use. ou don’t just have a grab handle comfortably to hand, but the floor level is the same as that of the deck. So there are no steps, to giving access going forward that is comfortable and safe. At the same time, the two side doors (which are in addition to the one in the stern to get into the dinette) are both very large, meaning that the side decks can be reached not just from the helm, but also from immediately behind the driving seats. The bow area has been particularly well done. On the deckhouse, there are three chaises longues and right in the bow an aft-facing linear sofa which creates a living area separate from the one in
confiniAllargare i
Rolling back the BOUNDARIES
Gruppo BoeroSVILUPPARE LA DIVISIONE YACHTING IN EUROPA E FUORI. L’OBIETTIVO È QUELLO DI CRESCERE E FARLO IN FRETTA, COME CI HA RACCONTATO GEMMA GONZALEZ FERRER, DIRETTRICE DELLA BUSINESS UNIT YACHTING DEL GRUPPO BOERO
DEVELOPING THE YACHTING DIVISION IN EUROPE AND BEYOND. THE GOAL IS TO GROW AND DO IT SO QUICKLY, SAYS GEMMA GONZALEZ FERRER, DIRECTOR OF THE YACHTING BUSINESS UNIT AT GRUPPO BOERO
Informazione publiredazionale –
Advertorial
Gemma Gonzalez Ferrer è stata nominata Direttrice del Gruppo Boero Yachting Business Unit circa un anno fa e, da esperta del settore, si è dedicata a una sorta di “ricognizione”. «La prima cosa che mi ha colpito di Boero YachtCoatings, – racconta – è stata la forte presenza in Italia». La nautica da diporto rappresenta una fetta importante del business dell’azienda, ma la peculiarità è che è molto concentrata in Italia dove si producono molte barche, soprattutto yacht di medie e grandi dimensioni, quindi Boero YachtCoatings ha acquisito in tutti questi anni il consenso di tanti cantieri italiani. «Stiamo lavorando insieme alla proprietà per espanderci all’estero». Questo è il DNA di CIN Group, il maggior azionista di Boero Group dal 2021, che è una multinazionale con business in più di 50 nazioni ed è tra le 10 maggiori aziende di vernici in Europa. «Hanno una visione che porterà il brand Boero YachtCoatings ad essere un player internazionale nello yachting», afferma Gemma. L’obiettivo è quello di crescere anno dopo anno di
doppia cifra di fatturato. È un obiettivo ambizioso che si può raggiungere con una strategia precisa. Gemma Gonzalez Ferrer prevede il rafforzamento della rete di concessionari all’estero. Oggi Boero YachtCoatings è leader in Italia e lo è soprattutto per gli yacht di nuova costruzione. Quando le barche toccano l’acqua e iniziano a navigare non rimangono entro i limiti territoriali. La maggior parte degli yacht che hanno utilizzato i prodotti Boero si trovano nel Mediterraneo, per questo è fondamentale ampliare la rete di concessionari, sia sotto il profilo commerciale, sia dal punto di vista dell’assistenza. «Dobbiamo fidelizzare i nostri clienti e seguirli anche negli anni successivi alla costruzione. Inoltre dobbiamo espandere la nostra presenza tra i maggiori cantieri europei». Spagna, Olanda e Turchia sono solo i primi paesi su cui Boero YachtCoatings ha puntato i fari, ma l’obiettivo è quello di una rete capillare per tutto il Mediterraneo. È qui, del resto, che navigano ben 700 yacht, mediamente di 50 metri di lunghezza, che hanno utilizzato vernici, stucchi o antivegetative Boero YachtCoatings. «Assistenza, service, attività di refitting, ma anche nuovi cantieri che scelgono i nostri prodotti». Ormai è indiscutibile la qualità dei prodotti Boero, grazie all’innovazione che è sempre stata ben sostenuta. Tra i prodotti possiamo citare Magellan 630 Extra, un’antivegetativa basata sulla tecnologia SPC, il “Self-Polishing Copolymer” Silyl acrilato. Ciò significa che durante il periodo di navigazione il film antivegetativo diventa più liscio avendo meno attrito con l’acqua. Aiuta a risparmiare carburante e a mantenere basse le emissioni di CO2. Inoltre, questo prodotto contiene due speciali biocidi, tiocianato di rame, che non crea bioaccumulo, e DCOIT che, una volta a contatto con l’acqua, si degrada rapidamente in un materiale non tossico, il che significa nessuna presenza a lungo termine di questo biocida in mare. Tutte queste caratteristiche speciali consentono a questa antivegetativa di garantire un intervallo di tre anni in bacino di carenaggio (DD) e, dopo la vita utile, la pellicola rimanente ha una buona adesione e può essere ricoperta senza rimozione, riducendo i tempi di sosta e di applicazione, il che significa minori costi di manutenzione per gli yacht. Queste caratteristiche hanno reso Magellan 630 Extra l’antivegetativa SPC
più sostenibile sul mercato secondo il benchmarking tecnico di Boero tra i prodotti antivegetativi SPC più venduti. Tutti i prodotti della gamma sono all’altezza delle esigenze del mercato internazionale dei superyacht, e l’antivegetativa Magellan 630 Extra non fa eccezione, visto che il Biocide Product Regulation (BPR) da tempo vieta l’uso di biocidi e componenti che possono danneggiare l’ambiente. L’azienda, infatti, guidata dalla convinzione di essere sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, sta collaborando con la Water Revolution Foundation (WRF) per l’analisi dell’intero ciclo di vita di alcuni prodotti antivegetativi al fine di verificarne l’impatto con l’ambiente con lo scopo di ridurlo ancora di più. Boero YachtCoatings non è solo sinonimo di antivegetative, il sistema completo di verniciatura comprende primer, stucchi, pitture e vernici.
«I filler sono essenziali per il mercato delle nuove costruzioni. Hanno un’ottima reputazione a livello globale grazie alle loro principali caratteristiche di Flessibilità e Leggerezza. I più leggeri sul mercato», ha detto Gemma. Epolight Win è uno stucco epossidico bicomponente molto flessibile e quindi più facile da applicare e leggero. Questa è una caratteristica importante perché gli yacht di cinquanta metri e oltre, ad esempio, utilizzano una quantità enorme di stucco. Contenere il peso significa non incidere sul dislocamento della barca, infatti, consente risparmio di carburante e riduzione di CO2 Epolight Win è, allo stesso tempo, uno stucco molto flessibile, il che significa che rimane molto elastico anche in condizioni critiche, evitando il rischio di screpolature e, di conseguenza, allunga l’intervallo di carenaggio riducendo i costi di manutenzione per gli yacht. Grazie alla sua resina high-tech priva di solventi, questo prodotto è anche una “buona notizia” per gli applicatori, perché è sicuro da usare e non è irritante per la pelle umana.
«Come sponsor di The Ocean Race Genova - The Grand Finale, Boero YachtCoatings sta aumentando la sua rete di yachting in tutto il mondo con un’esperienza di oltre 50 anni di soluzioni di verniciatura», ha affermato Gemma. «Sostenendo questo evento internazionale, abbiamo colto questa straordinaria opportunità per entrare in contatto con i nostri clienti, sia italiani, sia internazionali, coinvolgendoli per attività di networking e svago, rafforzando la nostra partnership».
Gemma Gonzalez Ferrer was appointed Director of Gruppo Boero Yachting Business Unit about a year ago and, as a sector expert, she started by taking stock. «The first thing that struck me about Boero YachtCoatings», she says «is the solid presence in Italy». Yachting represents a significant percentage of the firm’s business, but the peculiarity is that it is very concentrated in Italy. We produce a lot of boats in Italy, especially medium-sized and large yachts, and so over the years, Boero YachtCoatings has won the trust of a lot of Italian yards. «We are acting in concert with the property to expand abroad». This is the DNA of the CIN Group, the majority shareholder of the Gruppo Boero since 2021, actually, a multinational corporation with business in more than 50 countries, among the top ten painting manufacturers in Europe. «They have an international vision which will lead Boero YachtCoatings brand as an international player in the yachting industry», says Gemma. The aim is to grow double digits of turnover year on year. That is an ambitious target, but one which can be achieved with a precise strategy. Gemma Gonzalez Ferrer says the international dealer network will be strengthened. Boero YachtCoatings is currently a leader in Italy, in particular for newly-built yachts. When boats are launched and start to be used, they also travel beyond Italian waters. Most of the yachts which have used Boero YachtCoatings products are in the Mediterranean, and that is why it is essential to expand the dealer network, both for sales and assistance. «We have to encourage loyalty amongst our clients and follow them in the years that follow the yacht construction process. And then we have to expand our presence in the main European yards». Spain, the Netherlands and Turkey are just the first countries on which Boero YachtCoatings is focussing, but the aim is to create a network throughout the Mediterranean. These are the home waters to 700 yachts, on average fifty metres long, which have used Boero YachtCoatings paints, fillers or anti-fouling products. «Assistance, service, refitting, but also new yards that use our products». The quality of Boero products is now beyond question, thanks to innovation, which has always been well funded. Amongst the products, we should mention Magellan 630 Extra, an antifouling based on SPC technology, the “Self-Polishing Copolymer” Silyl acrylate. This means that during the
EPOLIGHT WIN È UNO STUCCO EPOSSIDICO BICOMPONENTE, MOLTO FLESSIBILE E LEGGERO. EPOLIGHT WIN IS A TWOCOMPONENT EPOXY FILLER THAT IS VERY LIGHT AND FLEXIBLE.
sailing period, the antifouling film becomes smoother having less friction with the water. It helps save fuel and keep the CO2 emission low. Also, this product contains two special biocides, Copper thiocyanate, which does not create bioaccumulation, and DCOIT that, once in contact with water, rapidly degrades itself to a non-toxic material, meaning no long-term presence of this biocide in the sea. All these special features let this antifouling guarantee three years drydock (DD) interval and, after the service life, the remaining film has good adhesion and can be re-coated without removal, reducing dock time and application which means lower maintenance costs for yachts. These characteristics made Magellan 630 Extra the most sustainable SPC antifouling in the market according to Boero’s technical benchmarking among top seller SPC antifouling products. All the products in the range are at the level of the international superyacht market requirements, and Magellan 630 Extra anti-fouling paint is not an exception, since the Biocide Product Regulation (BPR) have for some time now forbidden the use of biocides and components that can damage the environment. In fact, the firm, guided by its belief in being always more sustainable and respectful of the environment, is collaborating with Water Revolution Foundation (WRF) for the analysis of the entire life cycle of some antifouling products in order to verify their impact with the aim of reducing it even more. But Boero YachtCoatings isn’t just synonymous with anti-fouling paints; its range for the full paint system also
includes many primers, fillers, paints, and varnishes. «Fillers are essential for the New Building market. They have an excellent reputation globally thanks to their principal features of Flexibility and Lightness. The lightest on the Market», Gemma said. Epolight Win is a two-component epoxy filler that is very flexible and thus easier to apply, while also being the lightest in the market. This is an important feature because yachts of fifty metres and more, for example, use an enormous amount of filler. Keeping weight down means it doesn’t affect the boat’s displacement, in fact, it allows fuel saving and reduction of CO2 Epolight Win is, at the same time, the most flexible filler in the world which means that it remains very elastic also in critical conditions, avoiding the risk of cracking and, consequently, lengthens the DD interval reducing maintenance costs for yachts. Thanks to its high-tech solvent-free resin, this product is also “good news” for applicators, because it is safe to use and it is non-irritating for the human skin. «Proud sponsor of The Ocean Race Genova - The Grand Finale, Boero YachtCoatings is elevating its yachting network worldwide with a legacy of over 50 years of painting solutions», said Gemma. «By supporting this international event, we seized this remarkable opportunity to connect with our valued customers, both Italian and international, engaging them for friendly networking and leisure activities, reinforcing our partnership. With the final leg of the race, from Alicante to Genoa, we’re sailing alongside our many partners, supported by our new dedicated yachting strategy, and making waves of excellence together».
Challenger Pro è uno smalto bicomponente. La sua caratteristica è la capacità di proteggere le superfici dagli agenti atmosferici, in particolare i raggi UV del sole.
Challenger Pro is a two-component varnish. It features the ability to protect surfaces from atmospheric agents, especially ultraviolet rays produced by the sun.
BROKERAGE section
KISMET - LURSSEN
Year 2014, Length 95m, No. of Guests
12, No. of Cabins 7, Crew 28, Beam
13.8M, Draft 3.75M, Hull configuration
Displacement, Hull STEEL, Gross
Tonnage 2,978, Cruising Speed 14 knots, Maximum Speed 17 knots
Exterior Styling & Concept ESPEN
OEINO, Interior Designer REYMOND
LANGTON. EUR 169,000,000
u Blackorange Superyacht Experts Mobile (FR): +33699939099
www.blackorange-yachts.com
MAGNUM 53
1982, 2x1150 Mtu, Refit, interni custom con tre cabine. € 425.000.
u Santa Marina Yachts
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ITAMA 62 2012, 2 x 1360 Man.
€ 915.000 oltre iva.
u Santa Marina Yachts
+39 335 334 192 info@smy.it
MAGNUM 40
Anno 1990 - 2x425
Caterpillar - Trasmissioni in linea d’asse -Refit vari dal 2018 al 2021 - € 130.000
u Santa Marina Yachts +39 335 334 192 info@smy.it
RIVA 88’
Length 88’, Beam 20’ 8’’, Draft 6’ 6’’, 4 Staterooms, Engines MTU. $8,975,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
PERGOLA 63’
Build 2016/2022, Builder Riva, Length 63’ (19.2m)
Cabins 3, Crew 1, Asking Price $ 2,295,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
Perfect conditions –Private use only – Several improvements 2021. € 3.980.000 IVA pagata
u CMM Yacht Service
+39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
Ultima generazione del performance cruiser interamente costruito in carbonio, chiglia retrattile, garage tender, 4 cabine oltre a zona equipaggio, € 4.500.000 Iva assolta.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
VAN
2017, usata con cura, scafo e strutture in alluminio, ponte in teak, aria condizionata, generatore 17kw, motore Volvo 265hp,.
€ 1.700.000 + IVA.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
QUASAR
Builder: Se Ri Gi, Designer: D.peterson, Year/Refit: 1986/1994/2020, Length: M 14.79, Beam: M 4.14, Cabins/Bath.: 3/1, From € 135,000 To € 120,000 VAT paid u Media Ship info@mediaship.it www.mediaship.it
AICON 85 2008/2010 - Refitting 2022 - Length 26,5 m - 2 CAT 1800HP - Prezzo € 1.450.000 IVA pagata u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
Length 94’ 3” (28.73m)
Beam 20’10” (6.34m)
Engines 2x MTU M96L
2600Hp, Speeds 24 / 35 knots, Accomodation 8 guests in 4 cabins, 4 crew
Asking $6,500,000 USD
u FGI Yacht Group
2400 E Las Olas Blvd Fort Lauderdale, FL 33301-1582
FARR 72
Custom IMS Bruce Farr condizioni impeccabili e grande abitabilità di interni e coperta. Aria condizionata, generatore, winch elettrici. € 495.000 oltre Iva. Visibile in Italia.
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Uno dei progetti più iconici dello studio Brenta, costruita con i migliori materiali dal cantiere CNB e sempre professionalmente curata. € 4.150.000 Iva assolta, 2009, carbonio e titanio.
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SANLORENZO 82
Anno 2010, LOA 23,95m, 2 x 1670 Hp CAT, 4 Cabine ospiti, cabina equipaggio, piattaforma tender lift e full optional. € 1.790.000 Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabellot. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
JEANNEAU CAP CAMARAT 10.5 Liguria. Model year 2018. Full optional. Possibilità di diventare natante. Cabina matrimoniale e dinette trasformabile.
Motori 2x350 HP Suzuki Dual Prop con 260 ore di moto!!! € 190.000 u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
COLOMBO NOBLESSE 30 1996, showroom Como. Unica al mondo con plancetta in VTR perfettamente integrata con lo scafo. Usata solo lago. Ottime condizioni. Nessun lavoro da fare. 2x240 HP Mercury Alpha I. Portati a zero nel 2021. € 83.000. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
RIVA OLYMPIC 1970, visibile a Verbania, sul Lago Maggiore. 1x220 HP Crusader V8 entrobordo benzina con solo 379 ore. Usata solo su lago Maggiore. Fondo rifatto nel 2008. Refit eseguito nel 2009 da cantiere nautico specializzato in Riva. € 93.000 u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
Anno 2006, Sardegna. Completamente ristrutturato nel 2020. Revisione eseguita inverno 2022. 3 cabine e 2 bagni+ cabina marinaio a poppa.
€ 220.000
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FOUR WINNS 238 1999 Lago Maggiore. Il migliore sul mercato. Rimessato 8 mesi l’anno.1x225HP Volvo
Penta 4.3 Gi DP V6 benzina. Lavori eseguiti nel 2023: carena portata a zero, lucidatura, antivegetativa e sanificazione interni. Pronta alla boa. € 27.900. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
Versione motore della fortunata serie Moon 60 catamaran. Barca demo, 4 cabine 4 bagni oltre equipaggio, ben accessoriata, disponibile per la stagione 2023.
€ 3.878.300 oltre IVA
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BROKERAGE section
ALPA 42 FLY
Anno 2003 – 2 x 450
Cummins - Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni – Possibile piccola permuta
€ 150.000
u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047,
BENETEAU MONTE CARLO 47
Year 2012, 2 Cabins version, very well maintained VOLVO 2 x D6 435 hp IPS.
€ 315 000,00 Tax not payed.
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SAF_Layout 1 30/01/20 09:10 Pagina 1
PRESTIGE 560
Year 2017, 3 Cabins version +crew, Very well equipped with Hydraulic platform, Water maker. Cummins 2 x 600 hp with 3 Joysticks.
€ 815 000,00 Tax payed
u Vanguard Yachts +33497041500 contact@vanguard.yachts www.vanguard.yachts
AMER 94
Anno 2015, lunghezza 29 m., larghezza 6,30 m., 2x Volvo Penta IPS D13. 4 cabine + 5 bagni + 2 cabine equipaggio. Prezzo
€ 3.290.000 + IVA se dovuta Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello - La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com
DALLA PIETA’ DP 72’ HT Year 2012. CAT C32 Dita - 2 x 1625 HP – hours 860. LOA: 23,02 m, BEAM: 5,72 m Price € 1.250.000 plus VAT on ongoing lease.
u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it,
Maximum Speed: 32 kn
Beam: 17’ 2’’ Hull Material: Fiberglass Max Draft: 4’ 11’’ Fuel Tank: 1030 Fresh
Water: 258 gal Holding: 101 gal Cabins: 3. $1,579,000. u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
JONGERT 2800S
LOA 28.75 m,Beam 6.70 m, Main Engine – MTU OM 423 / 300 Hp, Speed under power – 8 Knots. Price € 1.490,000. u YMB Yachting +905439538678 www.yacht-marinebrokerage.com
FERRETTI YACHTS 1000 Year 2022, Hull Material Fiberglass, Length 30.13m Width 6.18m, Bathrooms 6 Cabins 5. € 10.250.000. u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
FITZROY 123’
Year 2005, Maximum
Speed: 14 kn, Beam: 27’ Hull
Material: Aluminum Max
Draft: 13’ 11’’, Gross Tonnage:
170, Fuel Tank: 4148, Fresh
Water: 1427 gal, Cabins: 4.
$7,000,000
u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
JEANNEAU 64
2018 – Transom del popolare performance cruiser di Jeanneau. 4 cabine, 4 bagni oltre equipaggio, bandiera commerciale maltese.
Visibile Corfu, € 995.000 + Iva.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
AZIMUT 60
Year 2017, 3 Cabins version + crew, Fully loaded MAN R6 2 x 800 hp.
€ 1 150 000 Tax not payed
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s.r.l.
Servizi Assicurativi e Finanziari s.r.l.
PERSHING 115
Anno 2010, Lunghezza 35.37m, Larghezza 7.2m, Bagni 4, Cabine 4. € 5.500.000 IVA pagata u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
M/Y GLADIATOR
Builder: Galeon, Type: Galeon 445 Hts, Year: 2017
LOA: 14.98 m, Beam: 4.25 m Cabins: 2, Flag: French Location: Hyères, France, Asking Price: € 490,000VAT Paid
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Barca nuova, consegna stagione 2023, 5 cabine 5 bagni più equipaggio con possibilità di personalizzare il layout degli interni con 4 o 6 cabine. Prezzo su richiesta in base alla configurazione.
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PERSHING 62
Anno 2005
Lunghezza 19.43 M
Larghezza 5 M
Bagni 3 Cabine 3. € 685.000 IVA pagata
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SANLORENZO SL 62
Modello: SL 62
Anno: 2007
Lunghezza (m): 18.9 € 610.000 IVA pagata
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COLOMBO 36’ BELLAGIO
Anno 2020; motori 2x3000 hp Volvo Penta, ore moto 157 ca; visibile Grecia; richiesta € 390.000 Iva assolta.
uYacht Service Rapallo Srl +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it
SANLORENZO SX 88
Year: 2021, LOA 26,70m, Beam 7,20m, Draft 1,70m, 9 guests in 4 cabins, Speed max 23 kn. Price is € 5,950,000.
u Blackorange Superyacht Experts Mobile (FR) : +33699939099 www.blackorange-yachts.com
NM NAUTICA MARE srl
Via Pitagora 30, San Vincenzo (LI) Tel. (+39) 0565 704961 info@nauticamare.eu
ITAMA 38
Anno 1984 – 2 x 350 CAT revisionati nel 2015. Perfette condizioni – Refitting totale interno ed esterno.
€ 135.000
u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
PERSHING 76
Anno 2004 - Motori 2 x 2000
MTU - Prezzo € 890.000 u Santa Marina Yachts
OTAM 45 1999. 2 x 660 Caterpillar
€275.000 u Santa Marina Yachts
OTAM 55’
Anno 2000 - Motori 2 x 1420 Caterpillar. €650.000. u Santa Marina Yachts +39 335 334 192 info@smy.it
AZIMUT MAGELLANO 53 Del 2015. Stabilizzatore Seakeeper 9, generatore 20 kw. Full optional. Ottimo stato. Richiesta € 710.000 compresa iva, leasing in corso. Visibile ad Alassio. u bergui@libero.it 348 2287773
CRANCHI E52F
Year: 2018 - LOA: m 15,82Beam: m 4,67 - Max draft: m 1,25 - 2x600Hp Volvo D8 - Price: € 980.000 u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
SAN VINCENZO • TOSCANA
Anno 2006 – 2 x 250
Yamaha - Gommone ben accessoriato e in perfette condizioni. € 70.000
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MASTER YACHT 52
3x IPS 600 Volvo – Refitting 2021 – Trade ins are considered. € 270.000 IVA pagata u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
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RIMESSAGGIO COPERTO • Shipyard
ALESSANDRO FAVILLI
Agenzia di A ari in Mediazione
Immobiliare & Nautica
Licensed Real Estate & Yacht Broker
Mob. (+39) 335 7112251
BROKERAGE section
YERSIN - PIRIOU
Year 2015, Length 76.6m,
No. of Guests 18, No. of Cabins 8
Beam 13m, Draft 4.5m
Gross Tonnage 2,198 GT
Hull Steel, Generators 4 x Caterpillar
(875kW) , 2 x Caterpillar (430kW)
1 x Caterpillar (192kW)
Stabilisers At Anchor and underway
Crusing speed 11 knots
Max speed 15.6 knots
Cruising range 12,000 nm
Classification Bureau Veritas
Number of Crew 22 / 24.
Price: € 59,000,000
u Black Orange Yachts
www.blackorange-yachts.com
CANELLI 43
Length 14.1m, Beam 4.22m,
Draft 1.04m, Power 3x
Mercury 450hp Outboards
Speeds 35 Kts / 42 Kts
Accommodations 4 Guests.
Asking $899,999 U.S.
u FGI Yacht Group
2400 E Las Olas Blvd Fort Lauderdale, FL 33301-1582
AZIMUT 85 FLYBRIDGE
Beam: 21’, Hull Material: Fiberglass, Max Draft:
5’ 10’’, Fuel Tank: 2055, Fresh Water: 465 gal, Cabins: 4 Double Berths: 1.
$1,899,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
FIART 32
Anno 2004 – 2 x 210 Volvo Penta D4 (sbarcati e revisionati esternamente nel 2021). Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni. € 75.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
WESTPORT 108’
Maximum Speed: 21 kn Beam: 5’ 7’’ Hull Material: Fiberglass Max Draft: 5’ 7’’ Fresh Water: 1600 gal
Holding: 480 gal Cabins:
4 Double Berths: 1. $3,399,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
CANTIERI DI SARNICO
SPIDER
Anno 2011; motori 2x435 hp Volvo IPS 600, ore moto 88 ca; visibile Sud Francia; richiesta € 385.000 Iva assolta.
u Yacht Service Rapallo Srl +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it
ALFAMARINE 47
Anno 2004 – 2 x 660 CAT (sbarcati e revisionati esternamente). Ben accessoriata e in perfette condizioni –Tappezzeria es. e tendalini 2018. € 150.000
u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
PERSHING 72
anno 2007, 2 motori MTU 1823 hp, dimensioni 21,67 x 5,50 m., 3 cabine zona equipaggio x 2 persone. Visibile in Liguria. Prezzo di richiesta: € 1.600.000.
u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello - La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com
5’’ Hull Material: Fiberglass Max Draft: 5’ 10’’ Fuel Tank: 1981.29 Fresh Water: 262 gal Cabins: 4 Double Berths: 3. € 5,930,000 – VAT PAID u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
WALLY Year / Refit 2005 / 2017, Length 28.5m,Beam 6.4m, Draft 4.2m, Gross Tonnage 62 GT. Accommodation 6 Guests
PRINCESS V65
anno 2007, 2 motori MTU 1360 Hp, dimensioni 20,12 x 5,03 m, 3 cabine ospiti, 1 cabina equipaggio. Prezzo di richiesta: € 790.000. u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello - La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com
99901094 info@ideayachting.com
FOURTH DOWN Length 29.64m, Beam 6.83m, Draft 1.80m, Builder Ocean Alexander, Build 2023, Guests 10, Cabins 5, Crew 4, Max Speed 20 Knots. Asking Price $ 14,995,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
MAGAZZÙ MX 11 SPIDER
Anno 2008 – 2 x 430
Mercruiser (Piedi Bravo One). Gommone ben accessoriato e in perfette condizioni. Carena a zero nel 2023-03-27. € 85.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
AZIMUT 55S
Year: 2015, Length 16,60m, Beam 4,70m, Draft 1,14m, Hull Grp, Max Speed 35 Knots, Engines 3 X Volvo D6 Ips600, Location Olbia, Italy. Price: € 850 000 (VAT excluded*) u Althaus Luxury Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
TERZA SANTA MARIA
Cantieri Navali Sangermani
Anno di costruzione 1973
Lunghezza mt. 20,58
Ormeggio: BARI prezzo richiesto € 250,000 u Francesco Paolo
Godono
+39.335.46.06.61
BAVARIA 33 HT 2017, Liguria. Con una velocità di punta di oltre 35 nodi, 2x250 HP Mercruiser MCM 4.5L V6 trasmissione Bravo III benzina con circa 100 ore di moto. € 165.000 u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
PERSHING 7X
Anno 2021 Layout 3 cabine + cabina equipaggio / solo 115 ore motore / ottime condizioni generali partire da € 3.300.000 u CMM Yacht Service
SARNICO 58’ OPEN
Year 2004. Engines: 2 x 1050 CR HP MAN – 759 hours. LOA: 17,65 mt (59,71 ft) BEAM: 4,53 mt (14,86 ft). Price € 300.000 u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
PERSHING 40 1995 Liguria. Alta qualità costruttiva e ottima tenuta di mare. Completamente refittata nel 2022. 2x435 HP Caterpillar 3208 V8 turbodiesel. 2 cabine e 2 bagni. 2023: aria condizionata. € 117.000. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com,
FOURTH DOWN
Build 2023, Length 97’ 3” (29.64m), Builder Ocean Alexander, Guests 10 Cabins 5, Crew 4, Draft 5’ 11” (1.80m), Beam 22’ 5” (6.83m) Asking Price$ 14,995,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
GAIA - 19’ RACING RUNABOUT
Anno di costruzione: 1949 Materiale di costruzione: Legno Mogano • Lunghezza f.t. 5,70m • Larghezza 1.90m
Motore: Chris Craf 158HP • 6CIL • Modello BL • Anno 1949. Luogo Nord Italia. Prezzo richiesto: € 50.000 uInfo: +39 348 28 09 797
SUNSEEKER 90
Anno 2008, Materiale Scafo Fiberglass, Lunghezza 28m, Larghezza 6.26m, Bagni 4, Cabine 4. € 1.850.000 IVA pagata u CMM Yacht Service
NUMARINE 26XP Year: 2023, Maximum Speed: 31 kn Beam: 21’ 8’’, Max Draft: 6’ Fuel Tank: 2905.89 Fresh Water: 528 gal Cabins: 4. $6,950,000 u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
AZIMUT 85 FLYBRIDGE
Year 2018, Length: 50’, Beam: 8’, Max Horsepower 3,100, Price $ 1,199,000 u Florida Yachts International https://fyiyachts.com
PENDENNIS WALLY 106
1998:costruita con ABS Classification, carbonio e kevlar, refit 2019 – 2020, cabina armatoriale a tutto baglio. Visibile Grecia.
€ 3.500.000 Iva assolta.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
DALLA PIETÀ 59’
Year 2007 - 2x900 Hp MAN
- LOA: m 18,30 - Beam: 4,94 m - Price: € 420.000. u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
AMER YACHTS AMER F100
Anno 2019, Lunghezza
29,60 m, 4 x 1.200 HpVolvo Penta IPS, Velocità
(cro) 23 Kt, cabine 5, bagni 5 € 5.990.000.
u Forwardyachts S.r.l. Porto MirabelloLa Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
CANTIERI DI SARNICO 60’
Anno 2008; motori 2x1100 hp Man, ore moto 1700 ca; visibile Sardegna; richiesta
€ 539.000 Iva assolta.
uYacht Service Rapallo Srl +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it
CANTIERI DI SARNICO 65’
Anno 2004; motori 2x1050 hp Man, ore moto 620 ca; visibile Liguria; richiesta
€ 600.000, Iva assolta.
u Yacht Service Rapallo Srl +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it
HALLBERG RASSY 64
2012: due cabine più equipaggio, randa, fiocco, trinchetta avvolgibili, passerella e spiaggetta di poppa idrauliche, dissalatore, generatore.
€ 1.420.000 Excl. VAT.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
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AITOR
Builder: Viudes, Year: 1964, LOA: 21.75 m, Beam: 5.50 m, Draft: 2.30 m, Price: € 380,000 - VAT Paid
u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
SANLORENZO SL96
Anno 2021, Lunghezza
29,06 m, 2 x 2.216 Hp - MTU
16V2000M86, Velocità
(max) 28 Kt, cabine 5, bagni 5 € 8.300.000
u Forwardyachts S.r.l. Porto MirabelloLa Spezia.
t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com
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BROKERAGE section
BALISTA - CANTIERI DI PISA
Build 2013/2022, Length 46.57m, Draft 2.59m, Guests 14, Cabins 7, Crew 10, Range 2,100 NM, Max Speed 26 Knots, Price $ 16,900,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
WALLY TENDER
Year 2007 - Good condition - Engine room refit. Price: € 315.000 + IVA u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
INDOMITA 30
Year 2008 – Good condition- Equipped with 2x164 Mercury. €60.000 u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
DALLA PIETA’ DP 58’ Open anno 2003 – refit totale 2019, 2 Man 1050hp LOA: 18,67 mt (61,25 ft) BEAM: 5,00 mt (16,40 ft). Price € 330.000.
u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
CRN 105 Navetta 34 CRM, scafo acciaio e sovrastrutture in alluminio, può ospitare otto ospiti e 6 membri dell’equipaggio, 2x MTU 1.000 hp. Visibile Spagna. € 2.250.000 Iva assolta.
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JEANNEAU 64
2015 – ben accessoriata + equipaggio professionista. 4 cabine oltre cabina equipaggio con armatoriale a tutto baglio sulla poppa. Bandiera maltese commerciale. Visibile Corfu. € 895.000 oltre Iva. u Grabau International +393337489281 michele@ grabauinternational.com
LACEY KAY
Maximum Speed: 12 kn Beam: 24’, Max Draft: 8’ 6’’, Fuel Tank: 9575, Cabins: 5. $10,200,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
NIIGATA 148’
Length 148’, Beam 24’ 3’’, Draft 10’ 5’’, 6 Staterooms, Engines Niigata 1479.00 hp, $3,950,000
u YMB Yachting +905439538678 www.yacht-marinebrokerage.com
OCEAN PEARL
Guests 11, Cabins 4, Crew 6, Asking Price $ 2,800,000 u Camper & Nicholsons +1 415 407 9915 alebuhn@ camperandnicholsons.com
Year 2021, LOA 31.10m (102’), 5 cabins, 10 guests, 5 crew. €10,500,000 VAT paid
u Camper & Nicholsons +1 415 407 9915 alebuhn@ camperandnicholsons.com
C&C 51.8
Year: 1991. LOA: m 15,75Beam: m 4,75 - Max draft: m 3,40 - Price € 120.000. u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
INDIGO VII
Length 65’ (19.82m), Builder Nautor’s Swan, Build 2005, guests 6 Cabins 3, crew 2. Asking price € 1,090,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com