In edicola dal 25 Maggio - JUNE
Companies • Colombini Group • Besenzoni
Flexplorer 130 Aurelia
Boats • Bénéteau
GT 62 • Dufour 61 • EVO V8
People Luca Meda 1993-2022
Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI
Years
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2022 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento
Cover
BARCHE
®
The Idea Factory Luca Dini Design&Architecture
Events Miart ANNO//year 29 • N° 6 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf
Giugno//June 2022
Italy only
7€
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EDITORIAL
’PUNTO dimpatto
“THE LEDGE” L’INNOVAZIONE DIGITALE CONSENTE DI ESPANDERE GLI ORIZZONTI DI MERCATO VERSO NUOVE COMUNITÀ. IL METAVERSO PER L’INDUSTRIA NAUTICA È ANCORA TUTTO DA SPERIMENTARE DIGITAL INNOVATION ALLOWS US TO EXPAND MARKET HORIZONS TOWARDS NEW COMMUNITIES. THE METAVERSE FOR THE NAUTICAL INDUSTRY IS YET TO BE TESTED
by Francesco Michienzi
L
a linea tra la vita reale e l’universo digitale sta diventando sempre più sottile. Alcuni settori industriali come quello della moda sono molto coinvolti nel metaverso aumentandone l’interesse, ma si vedrà in un prossimo futuro se sarà una nuova forma di marketing o altro. Il metaverso nasce in letteratura come un mondo virtuale dove rifugiarsi per evitare le catastrofi di uello reale. ggi esiste unicamente per fare business trasportandoci in una realt virtuale cos magnifica da surclassare quella reale. Più immersiva di quanto si possa immaginare rispetto alle esperienze attuali, più attraente nonostante la tecnologia necessaria ancora non esista. L’industria automobilistica ha un atteggiamento più prudente con il metaverso, memore di quello che accadde agli inizi del millennio, quando si parlava e scriveva solo di Second Life, un mondo virtuale dove saremmo tutti finiti a vivere la nostra nuova vita. iversi costruttori di auto cominciarono ad aprire su Second Life concessionarie virtuali, dove vendere auto non virtuali in cambio di denaro vero. Poi la cosa svanì in una bolla così come era arrivata, soldi buttati. o sviluppo e le opportunit che offre il metaverso nella moda, sono, a mio avviso, maggiormente comprensibili perché, grazie alla fotocamera del telefono, i clienti possono eseguire una rapida scansione della loro morfologia, limitando il numero di acquisti non convertiti poi in vendite reali sui fashion e-commerce e di resi.
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EDITORIAL
NEL METAVERSO IL MODELLO DI BUSINESS EMERGENTE VENDE PRODOTTI ALL’INTERNO DI REALTÀ INTERAMENTE VIRTUALI. IN QUESTO MODO GLI APPASSIONATI SONO CHIAMATI AD EVOLVERSI IN AVATAR PER ACCEDERE ALLA PIATTAFORMA ED ACQUISTARE. IN THE METAVERSE, THE EMERGING BUSINESS MODEL SELLS PRODUCTS WITHIN ENTIRELY VIRTUAL REALITIES. ENTHUSIASTS ARE THEREFORE REQUIRED TO CREATE AVATARS FOR THEMSELVES TO ACCESS THE PLATFORM AND MAKE PURCHASES.
Nelle auto e, soprattutto, nella nautica lo comprendo meno. Vedere un’automobile o una barca nel metaverso è come stare in un videogioco. Recentemente ho avuto l’occasione di provare una supercar da 456 cavalli e sono stato contento di sentire la fortissima adrenalina e l’emozione di averla tra le mani mentre accelera. Così come quando nel mese di marzo ho provato una barca di 30 metri, 100 tonnellate di dislocamento e 59 nodi di velocità massima. Si è trattata dell’ennesima conferma che il mondo reale mi affascina molto di pi . a c un pensiero generali ato, che vuole rendere virtualmente accessibile tutto a tutti. L’evento della prima Metaverse Fashion Week è stato totalmente gratuito e aperto a chiunque, senza bisogno di biglietti o inviti privati. «La moda deve essere democratica e aperta a tutti e non solo all’industria stessa», ha dichiarato un noto stilista. «Le persone possono partecipare a questa presentazione creando il proprio avatar. Se pensiamo al mondo reale, nessuno vuole indossare gli stessi vestiti per un’intera settimana, nessuno vuole partecipare a una festa usando lo stesso outfit mostrato in precedenza. Come nel nostro quotidiano, anche se in un universo digitale, le persone vogliono essere uniche indossando abiti e accessori di lusso esclusivi in ogni occasione». L’industria dei beni di lusso, che per essere remunerativa deve avere un mercato ampio, crea l’illusione che quello che stai comprando è realizzato solo per te. Io mi chiedo, ma davvero le persone intelligenti cercano prodotti esclusivi solo per il gusto di essere gli unici a possederli? Oppure, se davvero si sentono meglio nel partecipare a un evento che dal vivo era loro precluso? Il mantra di ogni comunicatore di azienda è simile in quasi tutti i settori, regalare esperienze esclusive. Io credo che gli umani, non gli avatar, si nutrano di sentimenti, passioni, emozioni ed esperienze reali. Quello che può fare concretamente una persona, gra ie ai suoi sentimenti, di una poten a inimmaginabile. el film Punto d’impatto, il protagonista, per salvare la persona amata, decide di sacrificarsi lui stesso. ccade nei film, ma accade anche nella realt , se pensiamo a uanto sta succedendo al centro dell’Europa, perché la forza di un sentimento è così nobile che nessun avatar sarà mai in grado di avere. Sono convinto che in tutti i settori industriali sia fondamentale abbracciare l’innovazione digitale, che consente di espandere i propri orizzonti a nuove opportunit di mercato, ma resto dell idea che la rela ione tra il fisico e il metafisico sia ancora tutta da esplorare. l modello di business emergente che vende prodotti all’interno di realtà interamente virtuali non è ancora l’ideale per un bene di consumo così complesso come una barca. La relazione non è solo tra l’oggetto e la realtà, che potrebbe essere anche virtuale, ma tra le persone e le emozioni che l’oggetto stesso è in grado di produrre grazie al suo utilizzo.
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EDITORIAL
T
PARLARE DI LUSSO NELLA NAUTICA, PARAGONANDO IL TERMINE A QUANTO AVVIENE NELLA MODA, È IMPROPRIO. LE BARCHE SONO PURA PASSIONE CHE GENERANO FORTI EMOZIONI. TALKING ABOUT LUXURY IN THE NAUTICAL INDUSTRY, COMPARING THE TERM TO WHAT HAPPENS IN FASHION, IS INAPPROPRIATE. BOATS REPRESENT PURE PASSION AND GENERATE STRONG EMOTIONS.
he divide between real life and the digital world is growing narrower and narrower. Some industrial sectors like fashion are already heavily involved in the metaverse, increasing interest in it, but it awaits to be seen soon whether it will act as a new form of marketing or something else. The metaverse was born in literature as a virtual world where people could seek refuge to avoid catastrophes in the real world. Today it exists solely to do business, transporting us into a virtual reality that is so magnificent it outclasses real life. ore immersive than you can imagine concerning actual experiences, more attractive even though the necessary technology does not yet exist. The automotive industry has adopted a more prudent approach to the metaverse, mindful of what happened at the start of the millennium when everyone was talking and writing about Second Life, a virtual world where we would all end up living our lives. Various car manufacturers began opening virtual dealerships on Second Life, where they could sell non-virtual cars in exchange for real money. Then the whole thing vanished into thin air, just like it had arrived, and all that money was wasted. The development and opportunities that the metaverse offers the fashion sector are, in my opinion, more understandable because customers can use their phone cameras to rapidly scan their body shape, limiting the number of purchases that are not converted into real sales on fashion e-commerce sites and the number of returns. In the case of cars, and even more so in yachting, the advantages are much less evident to me. Seeing a car or a boat in the metaverse is like being in a video game. I recently had an opportunity to test drive a 456-HP supercar and I enjoyed experiencing the powerful adrenalin rush and the excitement of feeling it in my hands as I accelerated. Just like when I tested a 30-meter, 100-tonne displacement boat with a top speed of nots in arch. This was yet another confirmation that find the real world much more captivating. ut there is a generalised way of thin ing that wants to ma e virtually everything accessible to everyone. The first Metaverse Fashion Week was free of charge and open to everyone, without the need for tickets or private invitations. «Fashion has to be democratic and open to everyone, not just the industry itself», stated a well-known designer. «People can participate in this presentation by creating their avatar. If we think about the real world, no one wants to wear the same clothes for a whole week, no one wants to go to a party wearing an outfit they’ve worn before. In the digital world, just like in our daily lives, people want to be unique and wear exclusive luxury clothing and accessories on every occasion». The luxury goods industry, which needs a large mar et to be profitable, creates the illusion that what you are buying is made just for you. I have to ask myself, do intelligent people look for exclusive products simply because they want to be the only ones to own them? Do they feel better taking part in an event that they couldn’t access in the real-life version? The mantra of every corporate communicator is similar in almost every sector, namely offering exclusive experiences. believe that humans, and not avatars, are nourished by real feelings, passions, emotions, and experiences. What a person can do, thanks to their feelings, is unimaginably powerful. In The Ledge, the main character decides to sacrifice himself to save the person he loves. This happens in films, but also in real life if we think about what is taking place in central Europe because the strength of a feeling is so noble that it is something no avatar will ever be able to possess. I’m convinced that it’s fundamental to embrace digital innovation in all industrial sectors, as it is something that allows us to broaden our horizons to incorporate new market opportunities. However, I’m also firmly of the idea that the relationship between the physical and metaphysical still needs to be explored in its entirety. The emerging business model that sells products within entirely virtual realities is not ideal for such a complex consumer product as a boat. The relationship is not just between the object and reality, which could also be virtual, but between people and the emotions that the object itself can produce through its use.
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CONTENTS
barchemagazine.com
CONTENTS Indice
COVER
Giugno/June 2022
FLEXPLORER 130 AURELIA
photo by Guillaume Plisson
36 66
036 066 076 084 092
064 072
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COLUMNS
News Preview – NY40 Nerea Yacht Lawyer on Board – Avvocato a bordo Supercar - Ferrari SP3 Daytona Boutique cha ha sen o n
COMPONENTS Foresti & Suardi STC Trade
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CONTENTS
154 Superyacht 98
FLEXPLORER 130 AURELIA
174
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204 138
112 098
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EVENTS Miart
PEOPLE
Luca Meda
COMPANIES
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174 188 216
Colombini Group Besenzoni
THE IDEA FACTORY
Luca Dini Design&Architecture
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SUPERYACHT
Flexplorer 130 Aurelia
BOATS
Bénéteau GT 62 EVO V8 Dufour 61
TRADE
Brokerage Section
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BARCHE
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NEWS AQUILA 32 SPORT
Aquila 32 Sport è commercializzato in Italia da FC-Yacht, azienda del gruppo Free Charter di Cagliari, specializzata nel noleggio di barche a motore con un ampia offerta di solu ioni da a metri. FC-Yacht propone l’intera gamma di catamarani a motore di Aquila Power Catamarans, nato dalla partnership tra Sino Eagle Group e MarineMax, che comprende modelli da a .
Fino al 10 luglio 2022, le sale dei Musei San Domenico di Forlì ospitano la mostra Maddalena. Il mistero e l’immagine, a cura di Cristina Acidini, Fernando Mazzocca e Paola Refice, dove circa 200 opere di artisti dal III sec. a.C. al Novecento indagano il mistero irrisolto di una donna che ancora oggi inquieta e a ascina. Il percorso espositivo si sviluppa in 12 sezioni. Until 10 July 2022, the halls of the San Domenico Museums in Forlì are hosting the Maddalena exhibition. The mystery and the image, curated by Cristina Acidini, Fernando Mazzocca and Paola efice, where a o t wor s by artists from the third century . . to the twentieth cent ry investigate the unsolved mystery of a woman that still worries and fascinates today. The exhibition itinerary is developed in 12 sections.
In Italy, Aquila 32 Sport is sold by FC-Yacht, a company of the Free Charter from Cagliari, specialised in the hire of motor boats, able to offer a wide range of solutions from to meters. acht offers the whole line of power catamaran by Aquila Power Catamarans, which comes from the partnership between Sino Eagle Group and MarineMax, including models from to feet.
COLUMBUS YACHTS
CROSSOVER 40 M COLUMBUS YACHTS, BRAND DI PALUMBO SUPERYACHTS, ANNUNCIA LA COSTRUZIONE DI DUE NUOVI SUPERYACHT DI 40 METRI DELLA LINEA CROSSOVER. LA PRIMA UNITÀ POTRÀ ESSERE CONSEGNATA A PRIMAVERA 2024. IL SECONDO COLUMBUS CROSSOVER 40 VERRÀ ASSEMBLATO A PARTIRE DA FINE ANNO. COLUMBUS YACHTS, A BRAND OF PALUMBO SUPERYACHTS, HAS ANNOUNCED THE BUILDING OF TWO NEW 40-METER LONG SUPERYACHTS, OF THE CROSSOVER LINE. THE FIRST UNIT COULD BE DELIVERED IN SPRING 2024. THE SECOND COLUMBUS CROSSOVER 40, WILL BE ASSEMBLED STARTING FROM THE END OF THE YEAR.
ALIMAR - Fiumicino (Roma) - Tel 06 6582868 - info@alimar.it | ARCAN - Monte Argentario (GR) - Tel 0564 818310 - info@arcanyachts.com | BASE NAUTICA - Latina Tel 0773 250411 | Marina di Nettuno (Roma) - Tel 335 7638172 - info@basenautica.it | CALA DE’ MEDICI CANTIERE - Rosignano Solvay (LI) - Tel 335 5681036 mazzieri@calademedicicantiere.net | CANTIERE DEL LAGO D’ISEO BELLINI - Clusane d’Iseo (BS) - Tel 030 9829170 - info@bellininautica.it | CENTRO NAUTICO IDEA VERDE - Mesagne (BR) - Tel 0831 738637 - info@nauticaideaverde.it | BELLINI NAUTICA - Marina di Varazze (SV) - Tel 030 989016 - info@bellininautica.it | MONIGA PORTO NAUTICA - Moniga del Garda (BS) – Tel 0365 671022 – info@monigaporto.it | NAUTICA CONDIPODERO - Brolo (ME) - Tel 0941 561951 - info@nauticacondipodero.it NAUTICABEGO - Verbania (VB) - Tel 0323 404544 - info@nauticabego.com | NAUTICA SUD - Castellammare di Stabia (NA) - Tel 081 8717166 - info@nauticasud.it NS NAUTICARAVANS - Vadue di Carolei (CS) - Tel 0984 624398 - info@nsnauticaravans.com | ORAM - Catania - Tel 095 7122383 - info@nauticaoram.it | PAGLIARINI INTERNATIONAL BOATS - Cremona - Tel 0372 432548 | La Spezia - Tel 329 2143643/42 - info@pagliarini.it | RIMINI SERVICE YACHT & SAIL - Rimini - Tel 335 1626600 - info@riminiserviceyacht.it
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NEWS
NUMARINE 37XP-12
Numarine ha venduto il 37XP-12 che sarà consegnato al suo armatore nel 2024. Lungo 37,16 metri, è stato disegnato da Can Yalman con l’architettura navale di Umberto Tagliavini. Il 37XP-12 pu accogliere fino a ospiti in sei cabine con un equipaggio di 7 persone. I due motori da 800 cavalli ciascuno consentono una velocità massima di 14,5 nodi. Alla velocità di 8 nodi l’autonomia è di 6.000 miglia.
Numarine has sold the 37XP-12, which will be delivered to the owner in 2024. The yacht is 37.16 meters long and it has been designed by Can Yalman, with the naval architecture of Umberto Tagliavini. The 37XP-12 can host up to 12 guests in six cabins and a crew of 7 people. Two engines of 800 hp each allow a top speed of 14.5 knots, At the speed of 8 knots, the range is 6,000 NM.
IBSA AND ALBERTO BONA
IBSA (Institut Biochimique SA) a anca Alberto Bona nella fase di preparazione atletica per a rontare la Route du Rhum, regata transatlantica in solitaria, il prossimo 6 novembre, in partenza da Saint Malo alla volta dell’isola di Guadalupa. Lo skipper ha preso parte al “Championnat Figaro de France Elite de Course au large”, spiegando le vele di un Bénéteau Figaro 3, in attesa che sia varato il Mach 5, l’imbarcazione Class40 con cui a ronter la Route du Rhum.
©Jean-Baptiste D’Enquin - Wind4Production - Alberto Bona
IBSA (Institut Biochimique SA) is supporting Alberto Bona in the athletic preparation phase to tackle the Route du Rhum, a solo transatlantic regatta, on November 6th, departing from Saint Malo for the island of Guadeloupe. The skipper took part in the “Championnat Figaro de France Elite de Course au large”, unfurling the sails of a Bénéteau Figaro 3, while waiting for the Mach 5, the Class40 boat with which he will tackle the Route du Rhum, to be launched.
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NEWS MANGUSTA 104 REV
La seconda unità della serie Mangusta 104 Rev è stata varata a Viareggio. Si tratta di una nave realizzata in materiale composito di 32 metri di lunghezza fuori tutto. Il sistema propulsivo è composto da due idrogetti KaMeWa, accoppiati a due motori Mtu da 2.400 cv ciascuno, per navigare alla velocità massima di 35 nodi in totale comfort.
Le forme di Dame, lavabo free-standing in Vetrofreddo, firmato da Vincenzo Missanelli per Glass.Design, si presentano come un abito elegante che avvolge il corpo in curve morbide e voluttuose con colori brillanti, vivaci e travolgenti, perfettamente in linea con le tendenze moda 2022. Le tonalit proposte sono il Very Peri, il Lavender, il Powder Pink, lAlice Blue, il Sage Green e il Cedro. The shapes of Dame, a free-standing washbasin in Vetrofreddo, designed by Vincenzo Missanelli for Glass. Design, are presented as an elegant dress that wraps the body in soft and voluptuous curves with bright, lively and overwhelming colors, perfectly in line with 2022 fashion trends. The shades proposed are Very Peri, Lavender, Powder Pink, Alice Blue, Sage Green and Cedar.
Il 2021 è stato un anno con un trend positivo per Marina di Varazze. Sono cresciuti del 20 per cento gli ormeggi stanziali e i ricavi per barche superiori ai 15 metri di lunghezza. La stagione estiva si avvia con tanti eventi e servizi per gli armatori. 2021 closed with a positive trend for Marina di Varazze. Permanent berths and revenues for boats over 15 meters in length increased by 20 percent. The summer season starts with many events and services for the shipowners.
MANGUSTA 104 REV
The second unit of the Mangusta 104 Rev series has been launched in Viareggio. It is a ship built in composite material, with a length of 32 meters overall. The power unit is made of two KaMeWa waterjets, paired with two MTU engines of 2,400 hp each to comfortably reach the maximum speed of 35 knots.
THORN
BY MARIONI
THORN È LA NUOVA SERIE DI VASI IN CERAMICA, COMPLETAMENTE REALIZZATI A MANO NEI LABORATORI MARIONI. COMPLEMENTI D’ARREDO CHE, OLTRE A SVOLGERE LA LORO FUNZIONE CONTENITIVA, AGGIUNGONO LUCE A QUALSIASI AMBIENTE. THORN IS THE NEW SERIES OF CERAMIC VASES, COMPLETELY HANDMADE IN THE MARIONI LABORATORIES. FURNISHING ACCESSORIES THAT, IN ADDITION TO FULFILLING THEIR CONTAINMENT FUNCTION, ADD LIGHT TO ANY ENVIRONMENT.
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NEWS
OCTOPUS BY LÜRSSEN Lo yacht a motore di 126 metri Octopus, commissionato e precedentemente di proprietà del defunto co-fondatore di icrosoft aul llen, navigher in ntartide alla fine del 2022 e sarà disponibile per il noleggio grazie a Camper & Nicholsons International. Octopus è stato costruito da Lürssen, su progetto di Espen Øino, ed è uno dei più grandi superyacht del mondo.
The 126-meter Octopus motoryacht, commissioned and previously owned by the late Microsoft co-founder Paul Allen, will sail Antarctica in late 2022 and will be available for charter through Camper & Nicholsons International. Octopus was built by Lürssen, to a design by Espen Øino, and it is one of the largest superyachts in the world.
Il Gruppo Azimut Benetti firma con ISYL (Italian Super Yacht Life) un protocollo per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso una ra orzata inclusione del sistema ITS/ISYL nei processi industriali della nautica. Nella foto, Marco Valle, Ceo del Gruppo Azimut Benetti, e Vincenzo Poerio, presidente di ISYL.
CHASE BOAT A IDROGENO
La chase boat a idrogeno di Emirates Team New Zealand è lunga 10 metri e ha un dislocamento di circa 5.200 kg. La velocità di crociera è di 30-35 nodi con una massima di circa 50 nodi. L’autonomia è di 150-180 km garantita da circa 440 kW di potenza attraverso un sistema a 400V DC alimentato da una cella a combustibile a idrogeno.
HYDROGEN CHASE BOAT
Emirates Team New Zealand’s hydrogen chase boat is 10 meters long and has a displacement of approximately 5,200 kg. The cruising speed is 30-35 knots with a maximum of about 50 knots. The range is 150-180 km guaranteed by approximately 440 kW of power through a 400V DC system powered by a hydrogen fuel cell.
The Azimut Benetti Group has signed a protocol with ISYL (Italian Super Yacht Life) to facilitate the entry of young people into the world of work through a reinforced inclusion of the ITS/ISYL system in the industrial processes of the nautical sector. In the photo, Marco Valle, CEO of the Azimut Benetti Group, and Vincenzo Poerio, president of ISYL.
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NEWS PIRELLI 50 BY TECNORIB
PIRELLI 50 è la nuova ammiraglia della linea di Walkaround di TecnoRib. a carena a doppio step firmata dallo studio svedese Mannerfelt Design Team. Due motori fuoribordo Mercury Verado V12 di 600 cavalli ciascuno garantiscono 50 nodi di velocità. La potenza massima installabile è di 1.800 cavalli complessivi.
Varata la Navetta 33 Renewal3, di Custom Line nella Superyacht Yard di Ferretti Group di Ancona. Si tratta di un superyacht caratterizzato dallo scafo bianco con bulbo prodiero. La lunghezza fuori tutto è di 33 metri e il baglio massimo di 7,52 metri garantisce ampi spazi su tutti i 4 ponti. La suite armatoriale wide body è a prua del ponte di coperta e le 4 cabine ospiti sono nel lower deck per garantire la massima privacy. The Navetta 33 Renewal3 by Custom line has been launched at the Ferretti Group Superyacht Yard in Ancona. This is a superyacht characterised by the white hull with forward bulb. The length is 33 meters overall and the maximum beam of 7.52 meters allows large spaces on all 4 decks. The wide-body owner suite is forward the main deck and the 4 guest cabins are in the lower deck to ensure maximum privacy.
ONIRO GROUP
Oniro Group, forte della recente operazione di rebranding, punta a consolidare la propria presenza sul mercato dell’arredo di fascia alta e stima di raggiungere nel 2022 un giro da ari di 40 milioni di euro. Lobiettivo è tornare a livelli di crescita 2020. Oniro Group, strengthened by the recent rebranding operation, aims to consolidate its presence on the high-end furniture market and expects to reach a turnover of 40 million euros in 2022. The goal is to return to 2020 growth levels.
PIRELLI 50 BY TECNORIB
PIRELLI 50 is the new flagship of the Walkarounds line by TecnoRib. The double step hull is by the Swedish Studio Mannerfelt Design Team. Two outboard Mercury Verado V12 engines of 600 hp each ensure a speed of 50 knots. The maximum rated power is 1,800 hp in all.
BERTRAM AND
BAGLIETTO
BERTRAM, SPECIALIZZATO NELLA COSTRUZIONE DI SPORTFISHERMAN, DAL 2015 DI PROPRIETÀ DELLA FAMIGLIA GAVIO E PARTE DEL GRUPPO BAGLIETTO, COSTRUIRÀ TUTTI I SUOI MODELLI IN EUROPANEL NEL SITO PRODUTTIVO DI MARINA DI CARRARA. BERTRAM, WHICH IS SPECIALISED IN THE BUILDING OF SPORT FISHERMAN BOATS, OWNED BY THE GAVIO FAMILY SINCE 2015 AND PART OF THE BAGLIETTO GROUP, WILL MAKE ALL ITS MODELS OF EUROPANEL AT THE MARINA DI CARRARA SITE.
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NEWS
ARIA SF ISA GRAN TURISMO 45 METERS
ISA Yachts, brand di Palumbo Superyachts, ha varato il Gran Turismo 45 metri ARIA SF. Il design esterno è di Team for Design - Enrico Gobbi, gli interni sono di Luca Dini Design&Architecture. Lo scafo è costruito in acciaio con sovrastruttura in alluminio. a nave pu ospitare fino a 10 persone in 5 cabine. Con due motori CAT C32 di 1.318 cavalli ciascuno la velocità massima è di 15.5 nodi.
ISA Yachts, a brand of Palumbo Superyachts, has launched the 45-meter Gran Turismo ARIA SF. The exterior design is by Team For Design – Enrico Gobbi, whilst the interiors are by Luca Dini Design&Architecture. The hull is built in steel with an aluminium superstructure. The ship can host up to 10 guests in 5 cabins. Thanks to two CAT C32 engines of 1,318 hp each, the maximum speed is 15.5 knots.
LAMPUGA JETBOARD
Lampuga, produttore tedesco di tavole da surf elettriche, ha presentato i suoi jetboard al Palma International Boat Show. È divertente sull’acqua anche senza vento e onde e garantisce un funzionamento intuitivo per gli appassionati di surf. La batteria intercambiabile consente fino a 45 minuti di guida e una velocit massima di 45 km/h. Lampuga, a German manufacturer of electric surfboards, presented its jetboards at the Palma International Boat Show. It is fun on the water even without wind and waves and guarantees intuitive use for surf enthusiasts. The interchangeable battery allows up to 45 minutes of driving and a top speed of 45 km/h.
Il Sunreef 80 Eco, catamarano a vela con propulsione solareelettrica, è completamente autonomo e in grado di navigare senza combustibile, in totale silenzio. Può accogliere fino a otto ospiti a bordo. La vela principale è di 200m , 155m il genoa, 340m il gennaker e 70m² lo staysail. L’albero in carbonio è stato dotato di pannelli solari integrati in materiale composito.
The Sunreef 80 Eco, a sail catamaran with solar electric propulsion, is completely independent and able to sail without fuel, in absolute silence. It can host up to eight guests aboard. The main sailarea is 200m2, the Genoa one 155m2, the Gennaker 340m2, and the staysail 70m2.The carbon mast has been equipped with integrated solar panels of composite material.
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NEWS SUNSEEKER 100 YACHT
Varato a Poole il Sunseeker 100 Yacht. aratteri ato da un ampio flybridge, ha una suite armatoriale a tutto baglio. La motorizzazione prevede due Mtu 12V 2000 M96X o 2 Mtu 16V 2000 M96L. La velocità massima è di circa 29 nodi. autonomia di . miglia nautiche ad una velocità di crociera di 12 nodi.
SUNSEEKER 100 YACHT
The Sunseeker 100 Yacht has been launched in oole. t s characterised by a large fly bridge and features a fullbeam owner suite. The propulsion provides for two tu or two tu engines. The maximum speed is about nots. The range is , nautical miles at a cruising speed of nots.
Martino Del Nevo, ingegnere con una lunga esperienza nei principali cantieri nautici italiani e internazionali, è il nuovo Chief Operating O cer di Cantiere delle Marche. «Siamo lieti di accogliere Martino Del Nevo a bordo del Cantiere delle Marche e non vediamo l’ora di lavorare insieme per portare CdM verso nuovi orizzonti», ha a ermato il Ceo Ennio Cecchini. Martino Del Nevo, an engineer with extensive experience in the main Italian and international shipyards, is the new Chief eratin cer of antiere delle Marche. « e are delighted to welcome Martino Del Nevo on board the Cantiere delle Marche and we look forward to working together to take CdM towards new horizons», said CEO Ennio Cecchini.
COLOMBO 40
BELLAGIO
COLOMBO PRESENTA IL NUOVO 40 BELLAGIO, MOTOSCAFO DI 12 METRI CHE OFFRE TUTTO IL FASCINO DELLA TRADIZIONE, DEL COLORE E DEL CALORE DEL MOGANO E DELLE LINEE CLASSICHE IN UNA CHIAVE MODERNA E CONTEMPORANEA. COLOMBO PRESENTS THE NEW 40 BELLAGIO, A 12-METER MOTORBOAT, WHICH OFFERS ALL THE CHARM OF TRADITION, THE COLOR AND WARMTH OF MAHOGANY AND CLASSIC LINES IN A MODERN AND CONTEMPORARY KEY.
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NEWS
PREFERENCE 19 BY YPI CHARTER
Preference 19, superyacht di 36,4 metri di lunghezza, costruito per le avventure in alto mare, dai tropici ai poli, dal cantiere Tansu, è proposto per il noleggio da YPI a partire da 105 mila euro a settimana. Ha interni luminosi e ariosi, uno stile sofisticato con dettagli ra nati e molte aree relax all aperto. o yacht consente sistema ioni flessibili per un massimo di ospiti in cabine.
Preference 19, a . meter long superyacht, built for adventures offshore, from the tropics to the poles, by the Tansu shipyard, is offered for charter by starting from 105 thousand Euros per wee . t features bright and airy interiors, a sophisticated style with refined details and many outdoor relaxation areas. The yacht allows flexible accommodations for up to guests in cabins.
Il cantiere americano Hodgdon Yachts e Vita, azienda specializzata nei sistemi propulsivi elettrici, hanno firmato un accordo per la produzione di Lion, tender a propulsione elettrica, lungo 10,5 metri e disegnato da Borromeo de Silva. Hodgdon Yachts, an American yard, and Vita, a company specialised in electric propulsive systems, have signed an agreement for the production of Lion, a 10.5-meter long tender with electric propulsion, designed by Borromeo de Silva.
VIRTUS MENGI YAY YACHTS
Varato Virtus, superyacht di 47,8 metri di lunghezza e 8,8 di larghezza, a Tuzla, in Turchia. L’immersione è di 2,75 metri. Costruito dal cantiere nautico Mengi YAY Yachts, in acciaio con sovrastruttura in alluminio, ha due motori entrobordo diesel con una potenza di 1.450 cavalli che consentono una velocità massima di 14,5 nodi e un’autonomia di 1.892 miglia a 12 nodi di velocità. Proposto a un prezzo base di 19,9 milioni di euro.
VIRTUS MENGI YAY YACHTS
Virtus, a 47.8-meter long and 8.8 wide superyacht, has been launched in Tuzla, Turkey. The draft is 2.75 meters. Built in steel with an aluminium superstructure at the Mengi YAY Yachts yard, it has two sterndrive Diesel engines with an outlet mechanical power of 1,450 hp, which allow a maximum speed of 14.5 knots and a range of 1,892 miles at 12 knots. The base price is of 19.9 million Euros.
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NEWS Y7 BY YYACHTS
Presentata a Palma di Maiorca la barca a vela Y7 di 22 metri. Commissionata a YYachts da un designer molto famoso, ha un layout pensato per lunghe e comode crociere in famiglia. Dirk Zademack, Managing Partner di YYachts, ha dichiarato: «Il Boat Show di Palma è un ritorno a casa per noi poiché abbiamo una filiale e il nostro u cio di progettazione e sviluppo qui».
Volvo Penta ha nominato Lennart Börjesson come nuovo membro dell’Executive Management Group. A partire dal primo settembre, Lennart Börjesson assumerà la carica di Senior Vice President Planning, Purchasing & Product and Solution Development, sostituendo Peter Granqvist che guiderà gli sviluppi della tecnologia dell’elettromobilità del Gruppo Volvo in qualità di Senior Vice President Volvo Group Electromobility Technology. Volvo Penta welcomes Lennart Börjesson as a new member of its Executive Management Group. As of 1 September, Lennart Börjesson will take up the position of Senior Vice President Planning, Purchasing & Product and Solution Development, replacing Peter Granqvist who will lead Volvo Group’s electromobility technology developments as Senior Vice President Volvo Group Electromobility Technology.
BENTLEY HOME
Luxury Living Group presenta la nuova collezione di Bentley Home. Dinamismo, leggerezza e curve contemporanee caratterizzano la personalità della chaise loungue Galloway. Il rivestimento interno è proposto in varie pelli e tessuti. Luxury Living Group presents the new Bentley Home collection. Dynamism, lightness and contemporary curves characterise the personality of the Galloway chaise lounge. The internal lining is proposed in various leathers and fabrics.
Y7 BY YYACHTS
Y7, a 22-meter long sailboat has been presented in Palma de Mallorca. It was commissioned to YYachts by one of the most renowned designers, with a layout designed for long family cruises. Dirk Zademack, Managing Partner at YYachts, said: «The Boat Show in Palma is a homecoming for us as we have a service branch and our design and development o ce here».
MARINA DI LOANO
MASTERPLAN
VITTORIO GRASSI ARCHITECTS FIRMA IL NUOVO MASTERPLAN PER IL RINNOVO DELLA MARINA DI LOANO, PARTE DEL GRUPPO UNIPOL, IN GRADO DI OSPITARE MILLE IMBARCAZIONI. VITTORIO GRASSI ARCHITECTS HAS SIGNED THE NEW MASTERPLAN TO RENEW THE MARINA IN LOANO, A PART OF THE UNIPOL GROUP, ABLE TO HOST ONE-THOUSAND BOATS.
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NEWS
PERFECTION BY NEXT YACHTING
Perfection, lungo fuori tutto 23,93 metri, è stato costruito dal cantiere finlandese altic. ra ie a due motori olvo enta, ha una velocit massima di nodi. l pescaggio di , metri la rende ideale per l accesso ad aree poco profonde e per la crociera vicino alle coste. o yacht disponibile per il noleggio per un massimo di ospiti in cabine con ext achting a partire da mila euro per settimana.
The innish yard altic has built Perfection, with a length of . meters overall. Than s to two olvo enta engines, the maximum speed is nots. The draft of . meters ma es this boat ideal to enter shallow areas and cruising along the coasts. The yacht can be hired from ext achting for a maximum of guests accommodated in three cabins starting from thousand uros per wee .
SCANNER ENVY 1200 OUTBOARD
Lo Scanner Envy 1200 Outboard motorizzato con 3 Mercury R450 può essere utilizzato come day cruiser, ma anche per crociere di coppia, grazie all’altezza uomo della cabina. È lungo fuori tutto 11,98 metri e largo 4. Grazie alla carena a geometria variabile con una V profonda nella sezione di prua è in grado di a rontare anche le pi impegnative condizioni marine. La certificazione CE è in classe B per 18 persone. The Scanner Envy 1200 Outboard powered with 3 Mercury R450 engines can be used as a day cruiser, but also for couple cruises, thanks to the eye-level height of the cabin. It is 11.98 meters long overall and 4 meters wide. Thanks to the variable geometry hull with a deep V in the bow section, it is able to face even the most demandin marine conditions. certification is in class B for 18 people. Il produttore olandese di sommergibili U-Boat Worx presenta la serie Nexus che comprende due modelli. Con un massimo di otto passeggeri e un pilota, i sottomarini Nexus hanno una profondità di 200 metri. Dotati di batterie agli ioni di litio, possono funzionare fino a 18 ore e immergersi fino a dieci volte al giorno per o rire un’indimenticabile avventura.
Dutch submersible manufacturer U-Boat Worx presents the Nexus series, which comprises two models. Seating up to eight passengers and one pilot, the Nexus submarines are depth-rated to 200 meters. Equipped with lithium-ion batteries, they can operate for up to 18 hours and dive up to ten times a day to o er an unforgettable adventure.
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NEWS LYCKA BY NOBISKRUG
Tillberg Design e il cantiere Nobiskrug presentano il superyacht di 77 metri di lunghezza Lycka. Progettato per soddisfare la certifica ione loyd s Register, può avere una propulsione diesel o ibrida. Per il design sono molteplici le opzioni di stile e colori per essere adattati a un loo dal profilo classico, sportivo o ultramoderno.
Quinta unità della serie SW105, SØRVIND risponde perfettamente al brief dell’armatore: un blue water cruiser ad alte prestazioni che fosse insieme veloce ed esaltante da timonare, ma ottimizzato per il mercato charter. Il 105 nasce dalla collaborazione tra Southern Wind, Nauta Design e Farr Yacht Design. Il décor degli interni è dello studio olandese Hermanides. he fifth nit of the series, SØRVIND res onds erfectly to the owners rief a hi h erformance l e water cr iser that was oth fast and e citin to steer, t o timised for the charter mar et. he 105 is the res lt of the colla oration etween o thern ind, a ta esi n and arr acht esi n. he interiors are y the tch st dio ermanides.
APREAMARE GOZZO 45
Apreamare presenta un cruiser walkaround tipicamente mediterraneo. Sottocoperta, ci sono una dinette, due cabine e due bagni. L’architettura navale è di Umberto Tagliavini di Marine Design. reamare resents a ty ically editerranean wal aro nd cr iser oat. nderdec there is a dinette, two ca ins, and two athrooms. he na al architect re is y m erto a lia ini of arine esi n.
LYCKA BY NOBISKRUG
Tillberg design and the Nobiskrug yard present the 77-meter long superyacht Lycka. Designed in compliance with the loyds egister certification, it can be powered with Diesel or Hybrid propulsion. The layout features many options of style and colours to comply with a classic, sporty or ultra-modern look.
QUICK LIGHTING
ONDALED TREPPONTI
QUICK LIGHTING PRESENTA ONDALED TREPPONTI, SISTEMA LUMINOSO FLESSIBILE E RESINATO IP68 CHE, CORREDATO DA UN OPPORTUNO SISTEMA DI FISSAGGIO E COLLEGAMENTO STAGNO, È IN GRADO DI RIMANERE IMMERSO IN ACQUA. QUICK LIGHTING PRESENTS ONDALED TREPPONTI, A FLEXIBLE AND IP68 RESIN-COATED LIGHTING SYSTEM, WHICH, EQUIPPED WITH AN APPROPRIATE FASTENING AND WATERTIGHT CONNECTION SYSTEM, IS ABLE TO REMAIN IMMERSED IN WATER.
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COMPONENTS
Foresti & Suardi
FLATWASH IL SISTEMA DOCCIA DI COPERTA FLATWASH È STATO INCLUSO NELL’ADI DESIGN INDEX, IL CATALOGO DELL’ASSOCIAZIONE DESIGN INDUSTRIALE CHE RACCOGLIE OGNI ANNO LE ECCELLENZE DELLA CREATIVITÀ ITALIANA THE FLATWASH DECK SHOWER SYSTEM HAS BEEN INCLUDED IN THE ADI DESIGN INDEX, THE CATALOGUE OF THE ASSOCIAZIONE DESIGN INDUSTRIALE THAT GATHERS THE EXCELLENCES OF ITALIAN CREATIVITY EVERY YEAR
by Massimo Longoni
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latwash was conceived and developed by oresti uardi to fit the lines of the most prestigious boats without compromising their balance. The circular profiles of the mixer s top and the temperature regulator include a metal portion bent upwards, a slight adjective which, with an almost organic movement, underlines the delicacy of design. Entirely built in chrome-plated brass, Flatwash is characterised by a ceramic flow regulation system and a housing base equipped with a lip seal,
to ensure complete impermeability during use. Its geometries allow for easy installation on flat or slightly curved deck surfaces. The optional aesthetic plate, made of AISI 316L stainless steel, adds an even more refined note to an essential accessory. As with the rest of the range, the components and production processes are 100% Made in Italy, a feature that declares the company s constant commitment in terms of quality, ethics, and sustainability.
L’inclusione nel catalogo ADI Design Index premia l’impegno costante di Foresti & Suardi nella ricerca e nell’innovazione e la consolidata collaborazione con i principali cantieri nautici di fama mondiale.
Foresti & Suardi’s presence in the ADI Design Index catalogue rewards their constant commitment to research and innovation and the consolidated collaboration with the main world-renowned shipyards.
F
latwash è stato concepito e sviluppato da Foresti & Suardi per adattarsi alle linee delle più prestigiose imbarcazioni senza comprometterne l e uilibrio. profili circolari della testa dell erogatore e del regolatore di temperatura presentano una porzione metallica piegata verso l alto, una leggera aggettivazione che sottolinea, con un movimento quasi organico, la delicatezza del disegno. Interamente costruito in ottone cromato, Flatwash è caratterizzato da un sistema ceramico di regola ione del flusso dell ac ua e da una base di alloggiamento con guarnizione a labbro, per garantire la totale impermeabilità durante l utili o. e geometrie ne permettono una semplice installa ione su superfici piane o leggermente curve in coperta. La piastra estetica opzionale, realizzata in acciaio inox , aggiunger una nota ancora più ricercata ad un accessorio irrinunciabile. Come per il resto della gamma, le componenti ed i processi produttivi sono 100% Made in Italy, una caratteristica che dichiara l impegno costante dell a ienda in termini di qualità, etica e sostenibilità.
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PREVIEW
NY40
NEREA YACHT LA BARCA SARÀ PRESENTATA AL PROSSIMO CANNES YACHTING FESTIVAL. UN MIX DI DESIGN MODERNO, RICHIAMI AL MONDO DELLE AUTO SPORTIVE E DETTAGLI DELLA TRADIZIONE NAUTICA THE BOAT WILL BE PRESENTED DURING THE NEXT CANNES YACHTING FESTIVAL. A MIX OF MODERN DESIGN, REFERENCES TO THE WORLD OF SPORTS CARS, AND DETAILS FROM THE NAUTICAL TRADITION
by Massimo Longoni
L
a nuova barca di Nerea Yacht ha uno spiccato carattere sportivo, la carena è stata progettata dallo studio Zuccheri Yacht Design per assicurare buone performance in navigazione anche con mare formato. Alessio Battistini e Davide Bernardini dello studio IdeaeITALIA hanno curato il design anche di questo secondo modello del cantiere marchigiano. Un’imbarcazione che rappresenta l’unicità e interpreta l’individualità di ciascun armatore grazie alla possibilità di ampia personalizzazione e alla scelta di materiali innovativi ed ecosostenibili, come l’oleomalta di Oltremateria, utili ata sia per le superfici interne, sia esterne. Sarà disponibile in versione open oppure T-Top; inoltre la motorizzazione prevede diverse opzioni sia entrofuoribordo con piede poppiero, sia fuoribordo. Tra le caratteristiche distintive del nuovo modello, degna di nota è sicuramente la plancetta multifunzione ideata in collaborazione con Besenzoni, che presenta un ampia por ione fissa e ulteriori tre gradini movimentabili verso il basso o verso l’alto per garantire ampia elevazione, agevolare la discesa in banchina degli ospiti, ma anche un
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PREVIEW La plancetta multifunzione, ideata in collaborazione con Besenzoni, comprende un’ampia porzione fissa e ulteriori tre gradini movimentabili verso il basso o verso l’alto. The multifunctional platform, created in collaboration with Besenzoni, features a lar e fi ed section and three additional steps that can be moved up or down.
comodo ingresso in acqua durante la fase ludica del bagno in mare. Gli interni presentano un duplice layout con cabina armatoriale a prua e cabina con letti gemelli a poppa, oppure con dinette prodiera, con divano a C e tavolo centrale, trasformabile all’occorrenza in letto matrimoniale, e cabina con letto alla francese a poppa e ampio mobile contenitore.
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erea Yacht’s new boat has a distinctly sporty soul, the hull was designed by Zuccheri Yacht Design to ensure good sailing performance even in rough seas. Alessio Battistini and Davide Bernardini from IdeaeITALIA were once again in charge of the design of this second model from the Marchebased yard. A boat that truly represents the uniqueness and interprets the individuality of each ship owner thanks to its wide customisation options and the choice of innovative and ecofriendly materials, such as Oleomalta by Oltremateria, used for both interior and exterior surfaces. It will be available in an open or T-Top version.
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PREVIEW NEREA YACHT
www.nereayacht.com PROGETTO Zuccheri Yacht Design (architettura navale) • Alessio Battistini e Davide Bernardini, IdeaeITALIA (design interni ed esterni)
SCAFO Lunghezza f.t. 12,19m • Larghezza massima 4m • Pescaggio 1,10m • Peso a secco 8.000 kg • Serbatoio carburante 940 l • Serbatoio acqua 330 l • Potenza massima installabile 3x450 cv CERTIFICAZIONE CE CAT B/C PROJECT Zuccheri Yacht Design (naval architecture) • Alessio Battistini and Davide Bernardini, IdeaeITALIA (interior and exterior design) HULL LOA 12.19m • Maximum beam 4m • Draft 1.10m • Dry weight 8,000 kg • Fuel tank volume 940 l • Water tank volume 330 l • Maximum power rated 3x450 hp EC CERTIFICATION CAT B/C
oreover, the motori ation offers both sterndrive and outboard engines. mong the distinctive features of the new model is the multifunctional platform, designed in collaboration with esen oni. t features a large fixed portion and three additional steps that can be moved up or down to ensure wide elevation, ease guests descent onto the doc , and ensure comfortable access into the water for a playful swim in the sea. The interiors have a dual layout with a shipowners cabin in the bow
and a cabin with twin beds in the stern, or forward dinette with a shaped sofa and central table, which can be converted into a double bed if necessary, and a cabin with a rench bed in the stern and large storage unit. Alessio Battistini e Davide Bernardini dello studio IdeaeITALIA hanno firmato il design. Alessio Battistini and Davide Bernardini of IdeaeITALIA studio signed the design.
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COMPONENTS
STC Trade
Photo by Guillaume Plisson.
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uro come l’acciaio. Lo abbiamo sempre sentito dire, e l’inox è certamente un materiale molto impiegato a bordo degli yacht. La convinzione è appunto quella di avere un materiale assai resistente, anche alla corrosione. i filtri, non a caso, sono fatti in acciaio inox. Qualunque tubatura di bordo che ha necessità di filtrare l ac ua, ha, al suo interno, una sorta di cestello di metallo. Quelli più piccoli hanno la dimensione di una tazza, quelli più grandi di un cestino per i rifiuti e uelli per i mercantili arrivano fino a un metro di alte a e
Hans Greve. I filtri di STC sono realizzati in HDPE (High Density Polyethylene), un polimero resistente alla pressione, antifiamma e soprattutto che non si corrode.
STC filters are made in HDPE (High-Density Polyethylene), a polymer that resists pressure, is a flame retardant and above all doesnt corrode.
MEGLIO DELL’ACCIAIO
BETTER THAN STEEL NON SI CORRODE, È PIÙ LEGGERO E PIÙ EFFICIENTE. DALL’OLANDA ARRIVANO I FILTRI IN POLIETILENE PER TUTTE LE IMBARCAZIONI DA 10 A 150 METRI DI LUNGHEZZA IT DOESN’T CORRODE, IT IS LIGHTER AND MORE EFFICIENT. ARRIVING FROM HOLLAND ARE POLYETHYLENE FILTERS FOR ALL VESSELS, FROM 10 TO 150 METERS
by Niccolò Volpati mezzo metro di diametro. Qual è il problema? Che, come spesso si dice, la barca un grande filtro galleggiante. Filtra acqua di mare che, dopo essere passata attraverso la membrana di un dissalatore, viene utilizzata come acqua potabile. In sala macchine arriva ac ua che serve per raffreddare motori e impianti, e anche questa deve essere filtrata, e poi c l ac ua di sentina. Insomma, l’acqua a bordo abbonda, ma è anche un ottimo conduttore e i metalli sono esposti alla corrosione galvanica, soprattutto quando uno yacht è fatto con leghe diverse, perché producono una sorta di effetto pila . ggi per c un alternativa ai filtri metallici che arriva dall’Olanda. Sono i filtri in polietilene ad alta densit realizzati da STC. Quali vantaggi offrono on conoscono la corrosione e, anche in caso di quella galvanica, interrompono il circuito, ostacolandola. Inoltre, sono molto più leggeri e, in aggiunta al beneficio che la ridu ione
del peso ha sui consumi di carburante, pi facile la manuten ione. filtri, infatti, devono essere puliti e per farlo si devono sollevare. È un’operazione che si compie in genere in sala macchine dove lo spazio non abbonda e, come facile immaginare, se il filtro in materiale plastico, e quindi più leggero, è più semplice da sollevare e di conseguenza anche da pulire. Siamo soliti pensare che non ci sia nulla di più forte dell acciaio. filtri in polietilene ad alta densità brevettato da STC sono certificati , garantiti contro la propagazione del fuoco e indeformabili. Sono stati sottoposti, come prevedono gli standard, a una pressione laterale senza che questa li abbia rotti o ne abbia modificato la forma, esattamente come l’acciaio. A bordo di un mega yacht, anche senza particolari problemi di corrosione, i filtri si sostituiscono almeno una volta all’anno. Con una corretta manutenzione e pulizia, uelli in polietilene, invece, offrono
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COMPONENTS
STC Trade
L’AZIENDA HA UNA GAMMA DI 1.800 FILTRI DI TUTTE LE MISURE E DIMENSIONI: DALL’IMBARCAZIONE DI 10 METRI DI LUNGHEZZA FINO AI MERCANTILI E AI TRAGHETTI. THE COMPANY HAS A RANGE OF 1,800 FILTERS OF EVERY SHAPE AND SIZE: FROM TEN-METER BOATS RIGHT UP TO CARGO SHIPS AND FERRIES. una durata molto maggiore e quindi fanno anche risparmiare l’armatore. Il costo di produzione è leggermente più alto, anche perché sono custom, ma i benefici si vedono proprio nella durata e nell e cien a. T da più di dieci anni fornisce i cantieri olandesi che reali ano nuovi yacht. el editerraneo, invece, pi facile che siano richiesti nelle operazioni di refitting. uccede, infatti, che dopo aver avuto un problema di corrosione, si cerca una solu ione e la si trova in uesti filtri in polietilene. a prevenire non forse meglio che curare? Il polietilene è brevettato e ha la stessa capacit di filtraggio di un modello in metallo. olyethylene is atented, and a filter made from it has the same ca acity as one made in metal.
s hard as steel. It is a common saying, and stainless steel is definitely a material that is widely used aboard yachts. The belief is true that it is very resistant, including to corrosion. nd it is no coincidence that filters are made in stainless steel. ny onboard tubing that needs to filter water has a kind of metal basket inside it. The smallest ones are the si e of a cup, while larger ones are as big as to waste bins and the ones for cargo ships get to a meter and a half in height and half a meter in diameter. What is the problem That, as is often said, a boat is a big floating filter. t filters seawater which, after being passed through the
membrane of a desalination device, is used as drinking water. Water is used in the engine room to cool engines and other systems, and this also has to be filtered, and then there is bilge water. o basically, there is a lot of water on board, but it is also an excellent conductor and metal becomes exposed to galvanic corrosion, especially when a yacht is made with different alloys because they produce a sort of battery effect. ut now there is an alternative to metal filters that has arrived from olland. These are high density polyethylene filters made by T . hat advantages do they provide They don t now the meaning of corrosion, and even if galvanic corrosion were present, they brea the circuit and bloc it. They are also very much lighter, and in addition to the benefit that the weight reduction has on fuel consumption, maintenance is easier. The filters have to be cleaned and to do that you have to lift them out. That is something that is normally done in the engine room, where there isn’t a lot of room, and as you can easily imagine if the filter is made of plastic, and thus lighter, it is easier to lift out and thus also to clean. We are used to thinking that there is nothing stronger than steel. T s patented polyethylene filters are certified, crushproof, and guaranteed to stop the spread of fire. s the standards demand, they are subjected to lateral pressure without brea ing or changing shape, exactly li e steel. board a mega yacht, even without particular corrosion problems, filters are changed at least once a year. ith the right maintenance and cleaning, the polyethylene ones by contrast – last a lot longer, and that means saving for boat owners. The cost of production is slightly higher, in part because they are custom made, but the benefits can be seen in how long they last, and how e cient they are. T has been supplying utch yards that ma e new yachts for over ten years. ut in the editerranean, it is more li ely that they are re uested during refitting wor . hat can happen is that, after having had a corrosion problem, people loo for a solution and find it in these polyethylene filters. ut isn t prevention better than cure STC Trade T. +31 6 51790638 sales@stctrade.nl www.stctrade.nl
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LAWYER on BOARD
Il sequestro
conservativo PREVENTIVE
SEIZURE
LA CONVENZIONE INTERNAZIONALE DI BRUXELLES DISCIPLINA IN MODO DETTAGLIATO LA MATERIA DEL SEQUESTRO CONSERVATIVO DI NAVI O IMBARCAZIONI DA DIPORTO THE BRUSSELS INTERNATIONAL ARREST CONVENTION LAYS DOWN VERY SPECIFIC REGULATIONS ON THE PREVENTIVE SEIZURE OF SHIPS AND PLEASURE CRAFT
by Federico Santini*
barchemagazine.com
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LAWYER on BOARD
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I
l sequestro conservativo di navi o imbarcazioni da diporto costituisce un e cace strumento di tutela del creditore ai fini della reali a ione del proprio credito. Nell’ordinamento italiano, l’istituto del sequestro conservativo di navi ed imbarcazioni è disciplinato da un lato dagli artt. 682 e seguenti del Codice della Navigazione (e per quanto ivi non espressamente disposto dal codice di procedura civile), e dall’altro da una serie di Convenzioni
L’ambito di applicazione è ben delimitato, ma tuttavia piuttosto ampio e tale da ricomprendere la maggior parte dei crediti che possono sorgere nell’ambito dell’esercizio e dell’utilizzo di una nave. The areas covered by the convention are strictly defined, t incl de most of the credits that may arise in connection with owning or operating a ship.
internazionali tra cui principalmente la Convenzione di Bruxelles del 1952, resa esecutiva in Italia con la legge 25/10/1977 n. 880 ed entrata in vigore il 9/05/1980. Successivamente la materia è stata oggetto della Convenzione di Ginevra del 1999, entrata in vigore nel 2011, ma ad oggi la maggior parte degli stati della comunità internazionale, e tra di essi l’Italia, continua ad applicare la Convenzione di Bruxelles. Focalizzeremo su quest’ultima, pertanto, la presente analisi in considerazione del suo importante rilievo in tutti quei casi molto frequenti nella prassi - in cui le imbarcazioni da sottoporre a sequestro siano di nazionalità di uno degli stati contraenti della Convenzione, nonché in considerazione di alcuni interessanti vantaggi previsti in favore del creditore da tale disciplina rispetto a quella contemplata dal Codice della Navigazione italiano. n primo luogo bene specificare che la disciplina di cui alla Convenzione di Bruxelles si applica soltanto in relazione ai c.d. “crediti marittimi” elencati tassativamente all’articolo 1,
ossia: a) danni causati da una nave o in seguito ad abbordaggio o ad altra causa; b) perdita di vite umane o danni alle persone causati da una nave o derivanti dall’uso di una nave; c) assistenza e salvataggio; d) contratti relativi all’utilizzazione o alla locazione di una nave con contratto di noleggio o altro contratto; e) contratti relativi al trasporto di merci; f ) perdite o danni a merci e bagagli trasportati; g) avaria comune; h) prestito su beni esposti a rischi marittimi; i) rimorchio; j) pilotaggio; k) forniture di prodotti o di materiali fatte ad una nave in vista del suo esercizio o della sua manutenzione; l) costruzione, riparazioni, equipaggiamento di una nave o spese di scalo; m) salari del Capitano o dell’equipaggio; n) somme anticipate dal apitano e spese effettuate dai caricatori, dai noleggiatori o dagli Agenti per conto della nave o del suo proprietario; o) proprietà contestata di una nave; p) comproprietà contestata di una nave o il suo possesso o il suo esercizio, o i diritti di servizio di una nave in comproprietà; q) qualsiasi ipoteca marittima e qualsiasi diritto di garanzia.
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LAWYER on BOARD L’ambito di applicazione è, quindi, ben delimitato ma tuttavia piuttosto ampio e tale da ricomprendere la maggior parte dei crediti che possono sorgere nell’ambito dell’esercizio e dell’utilizzo di una nave. Il principale vantaggio previsto dalla Convenzione rispetto alla disciplina ordinaria italiana, è dato dal fatto che per i sopra elencati “crediti marittimi” il sequestro della nave può essere concesso prescindendo dall’accertamento della sussistenza del requisito del c.d. “periculum in mora”, ossia il pericolo che nelle more del tempo necessario alla instaurazione del giudizio di merito il creditore possa vedere gravemente pregiudicata o compromessa la possibilità di esigere il proprio credito. E difatti, in base alla disciplina
ordinaria, ai fini dell ottenimento del provvedimento di sequestro conservativo è richiesto che il creditore dia dimostrazione della sussistenza di due requisiti, comuni a tutti i provvedimenti cautelari: il requisito del fumus boni iuris, ossia la dimostrazione anche sommaria della fondatezza del proprio diritto, ed il già menzionato requisito del periculum in mora, costituito appunto dal pericolo di mancato soddisfacimento del credito in caso di ritardo, requisito quest’ultimo che spesso si dimostra di non agevole dimostrazione. Il sistema previsto dalla Convenzione consente al creditore di ottenere il sequestro dell’imbarcazione dimostrando solo il primo dei due requisiti (quindi in sostanza l’esistenza del proprio diritto di credito), senza dover provare l’esistenza di motivi di
urgenza o situazioni di pericolo che impongano di “bloccare” il bene a garanzia del futuro soddisfacimento del credito. Tali prerogative raffor ano, quindi, notevolmente la tutela fornita al creditore e semplificano l ottenimento dell’invocato provvedimento cautelare, rendendolo di fatto un importante strumento di pressione sul debitore, costretto a subire per tutta la durata del sequestro sia l’indisponibilità materiale del bene (la nave sarà difatti bloccata in porto ed impossibilitata a circolare) sia la sua indisponibilità giuridica (che ne impedirà la commerciabilità).
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reventive seizure of ships of pleasure craft is an important and e cient instrument for creditors in order to ensure debts are paid. In the Italian legal system, ship arrest is governed by articles 682 and following articles of the country’s Maritime Law (together with applicable rules of the Italian Code of Civil Procedure) and also by several international Conventions. The most relevant of these is the 1952 Brussels Arrest Convention, which was implemented through Italian Law 880 of October 25th 1977 and came into effect on ay th 1980. The issue was subsequently covered by the 1999 Geneva Arrest Convention, which came into force in 2011, although most countries including Italy still apply the 1952 Brussels Convention. We will thus focus on the Brussels Convention, since it is an important tool which can be applied in all cases when the arrest involves a vessel flagged under one of the signatory countries (which is the most common case in practice). It also gives creditors useful benefits over the ordinary regulations provided by Italian aritime aw. t should first of all be stated that the Brussels Convention only applies to “maritime claims”, or those credits which are strictly defined in
LA DISCIPLINA DI CUI ALLA CONVENZIONE DI BRUXELLES SI APPLICA SOLTANTO IN RELAZIONE AI C.D. “CREDITI MARITTIMI” ELENCATI TASSATIVAMENTE ALL’ARTICOLO 1. THE BRUSSELS CONVENTION ONLY APPLIES TO “MARITIME CLAIMS”, WHICH ARE STRICTLY DEFINED IN ARTICLE 1.
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LAWYER on BOARD
Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 97886606 L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law o ce in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law o ces and of the international yachting associations. For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it
article 1: (a) damage caused by any ship either in collision or otherwise; (b) loss of life or personal injury caused by any ship or occurring in connection with the operation of any ship; (c) salvage; (d) agreement relating to the use or hire of any ship whether by charterparty or otherwise; (e) agreement relating to the carriage of goods; (f ) loss of or damage to goods including baggage carried in any ship; (g) general average; (h) bottomry; (i) towage; (j) pilotage; (k) goods or materials wherever supplied to a ship for her operation or maintenance; (l) construction, repair or equipment of any ship or dock charges and dues; m wages of asters, cers, or crew (n) Master’s disbursements, including disbursements made by shippers, charterers or agent on behalf of a ship or her owner; (o ) disputes as to the title to or ownership of any ship; (p) disputes between joint owners of any ship as to the ownership, possession, employment, or earnings of that ship; (q) the mortgage or hypothecation of any ship. The areas
IL SISTEMA PREVISTO DALLA CONVENZIONE CONSENTE AL CREDITORE DI OTTENERE IL SEQUESTRO DELL’IMBARCAZIONE DIMOSTRANDO SOLO L’ESISTENZA DEL PROPRIO DIRITTO DI CREDITO. THE CONVENTION ALLOWS THE CREDITOR TO APPLY FOR A SHIP’S SEIZURE AND ONLY REQUIRES EVIDENCE OF THE RIGHT OF CLAIM.
covered by the convention are thus strictly defined, but are nevertheless fairly extensive, and so include most of the credits that may arise from owning and operating a ship. The main advantage provided by the convention over standard Italian legislation is that for the aforementioned “maritime claims”, arrest can be permitted even if the “periculum in mora” requirement (i.e.: the risk that the creditor will see the claim severely affected while judgment is pending) has not been determined. Under Italian standard law, preventive seizure may only take place if the creditor provides evidence of two essential requirements (which are common to all interim injunctions): fumus boni iuris, which is providing proof, even in a cursory fashion, of the merit of one’s claim, and periculum in mora (as mentioned above), is the urgent need for action to prevent the claim being compromised, and which is often uite di cult to demonstrate. The convention allows the creditor to apply for a ship to be seized and only requires evidence of the first re uirement the existence of the right of a claim), without having to prove any need for urgency or the existence of risks that would oblige the sequestration of the asset to ensure future fulfilment of the claim. This thus significantly strengthens the protection provided to creditors, and makes it easier to obtain an interim injunction. reventive sei ure is a significant tool in putting pressure on debtors, who are unable to use the asset at both a practical and legal level: the vessel will be held in port and effectively unable to move, and they will also be barred from selling it.
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Ferrari SP3 DaytonaFerrari SP3 Daytona SUPERCAR
Supercar
Absolute
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FERRARI HA PRESENTATO IL SUO ULTIMO MODELLO IN EDIZIONE LIMITATA, LA SP3 DAYTONA. SI TRATTA DEL TERZO MEMBRO DELLA SERIE ICONA DOPO LA SP1 MONZA E LA SP2 DEL 2018 FERRARI HAS PRESENTED ITS LATEST LIMITED-EDITION MODEL, THE DAYTONA SP3. IT IS THE THIRD MEMBER OF THE ICONA SERIES, FOLLOWING ON FROM 2018’S MONZA SP1 AND SP2
by Francesco Michienzi
domination
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Ferrari SP3 Daytona
I sedili sono molto profilati e i poggiatesta sono incernierati al corpo macchina. La velocit massima è limitata a 340 km/h, da 0 – 100 km/h impiega 2,85 secondi, per poi raggiungere i 200 km/h in 7,4 secondi. The seats are heavily contoured and the headrests are hinged from the car body. Top speed is capped at 340 km/h, getting from standing to 100 km/h takes 2.85 seconds, and 7.4 are needed to get to 200 km/h.
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a SP3 Daytona, completamente ridisegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la guida di Flavio Manzoni, si ispira alle forme arrotondate delle splendide vetture che hanno dominato le corse negli anni ’60. La Ferrari Daytona SP3 fa parte della serie Icona Ferrari, vetture pensate per il futuro, ma capaci di guardare al passato per trarre ispirazione nel design e nelle forme. Il frontale schiacciato è attraversato da una sottile linea orizzontale, nella quale sono
inserite le luci diurne, gli anabbaglianti parzialmente a scomparsa, a sormontare una mascherina con disegno tridimensionale dalla quale prendono vita delle lame che finiscono poi all’interno delle prese d’aria, unici elementi verticali della carrozzeria. a fiancata sembra muoversi, ed caratterizzata da una sinuosità estrema, con le portiere ad apertura verticale e gli specchietti sistemati sopra i passaruota anteriori. Il posteriore è possente e muscoloso, dominato da linee orizzontali nella parte alta, mentre al di sotto spuntano due scarichi rettangolari e l’estrattore in carbonio. Su quest’auto non possiamo parlare di aerodinamica attiva, non ci sono ali mobili, paratie o altro, tutto è generato dalla semplice silhouette della carrozzeria e dal fondo carenato. Il telaio è interamente realizzato in carbonio T800, con rinforzi in alluminio e acciaio alle estremità. Il peso è di circa 1.480 chilogrammi. L’abitacolo è caratterizzato dai sedili integrati nella scocca, la posizione di guida è rasoterra e semi distesa, pare quasi quella di una monoposto. Il monitor digitale è gestito da tasti virtuali, oltre ad altri comandi per climatizzatore e funzioni varie. imangono fisiche le levette per gestire la trasmissione con doppia frizione e rapporti. elle e fibra di carbonio la fanno da padrone, e non manca il manettino sul volante per gestire le differenti modalit di guida. Il propulsore è 6.5 litri V12 aspirato, ora portato a 840 cavalli grazie all’impiego
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Ferrari SP3 Daytona
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Il motore pi potente mai costruito dalla Ferrari produce 840 cavalli a 9250 rpm, e 697 Nm di coppia a 7250 rpm. La potenza viene inviata allasse posteriore attraverso un cambio F1 a doppia frizione a 7 rapporti. The most powerful engine ever made by Ferrari produces 840 horsepower at 9250 rpm, and 697 nm of torque at 7250 rpm. Power is transmitted to the rear axle through a double-clutch, seven-speed F1 gearbox.
di bielle in titanio e nanotecnologie per il rivestimento di cilindri e spinotti, così da consentire a questo dodici cilindri di toccare i 9500 giri/min. L’iniezione è a 350 bar, l’impianto è costituito da 2 pompe e 4 rail con sensori in grado di controllare la pressione degli elettro-iniettori. Nuova è anche la pompa dell’olio a cilindrata variabile. Il cambio automatico F1 DCT proietta la trazione sulle sole ruote posteriori, senza l’ausilio di sistemi di elettrifica ione. o m h coperto in soli 2,85 secondi, 7,4 per arrivare a 200 all’ora, mentre la velocità massima dichiarata di m h.
he Daytona SP3, which has been completely redesigned by the Ferrari Style Centre under the leadership of lavio an oni, ta es its inspiration from the rounded shapes of the splendid cars which dominated racing during the 1960s. The Ferrari Daytona SP3 is part of Ferrari’s Icona series of cars designed for the future, but which retain the capacity to loo to the past and to draw inspiration for design and shape from it. A subtle horizontal line runs through the compacted front and incorporates the daytime running lights and semi-recessed headlights which have a three-dimensional style cover. From there come the blades that finish in the air inta es, the only vertical parts of the bodywor . The side seems to be in motion and features a notably curvy loo , with butterfly doors and wing mirrors set on the front wheel arches. The rear has a powerful, muscular loo , and is dominated by the horizontal lines of the top section, while below there are two rectangular tailpipes and the carbon fibre diffuser. ou can t tal about active aerodynamics on this car, as there aren’t moveable wings, flaps or anything li e that. verything is generated by the simple shape of the bodywor and the fairing on the underside of the car. The chassis is made entirely from T800 carbon fibre, with aluminium and steel strengtheners on the edges.
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Ferrari SP3 Daytona MOTORE V 12 6.500 cm3
POTENZA MASSIMA 840 cv a 9250 giri/minuto COPPIA 697 Nm a 7250 giri/minuto CAMBIO doppia frizione, 7 rapporti VELOCITÀ MASSIMA 340 km/h MAIN PROPULSION V 12 6,500 cm3 MAXIMUM OUTLET MECHANICAL POWER 840 hp at 9250/min TORQUE 697 Nm at 7250/min GEAR double-clutch, seven-speed gearbox MAXIMUM SPEED 340 km/h
Unladen weight is around 1,480 kilos. The cabin features seats that are integrated into the frame, with a low, semi-reclined driving position which looks very much like a single-seater. The digital monitor has virtual buttons, together with the air conditioning and other controls. What is still not virtual are the paddles to manage the doubleclutch, seven-speed transmission. eather and carbon fibre reign supreme, and there are plenty of levers on the steering wheel to control the various steering modes. The engine is a 6.5 litre naturally-aspirated V12, with a power output now increased to 840 horsepower, thanks to the use of titanium connecting rods and nano-technology to cover cylinders and dowels: which means that the twelve cylinders can get to 9500 rpm. The 350-bar injection system has two pumps and four rails with sensors that can check the pressure of the electroinjectors. The variable displacement oil pump is also new. The F1 DCT automatic gearbox only drives the rear wheels, without the help of electronic systems. The 0-100 km/h time is just 2.85 seconds, 7.4 are needed to get to 200, while the makers give a top speed of 340 km/h.
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IWC Schaffhausen IWC Top Gun BOUTIQUE Schaffhausen Top Gun
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DOUBLE
LA LINEA TOP GUN DEI PILOT’S WATCHES SI ARRICCHISCE CON I CRONOGRAFI IWC LAKE TAHOE IN CERAMICA BIANCA E IWC WOODLAND IN CERAMICA VERDE IWC’S TOP GUN RANGE OF PILOT’S WATCHES GROWS WITH THE CHRONOGRAPHS IWC LAKE TAHOE IN WHITE CERAMIC AND IWC WOODLAND IN GREEN CERAMIC
by Sophia Negri
a chemagazine co barchemagazine.com
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IWC Schaffhausen Top Gun
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chaffhausen presenta due nuovi cronografi Top un in ceramica colorata. l ilot s atch hronograph Top un dition Lake Tahoe dotato di cassa in ceramica bianca e uadrante nero. l ilot s atch hronograph Top un dition Woodland abbina cassa in ceramica e uadrante verde scuro a pulsanti, corona e fondello in eratanium nero opaco. ntrambi gli orologi sono alimentati dal movimento di manifattura calibro . a produ ione annua dei nuovi modelli sar limitata a . esemplari per edi ione. hristian noop, hief esign cer di , ha dichiarato «Il colore delle uniformi e le a ascinanti viste panoramiche ammirate dai piloti sono state la fonte di ispirazione per i nuovi cronografi. razie a un inedito processo tecnico, abbiamo sviluppato due colori di ceramica totalmente nuovi, a e Tahoe hite e oodland reen, e abbiamo meticolosamente coordinato gli altri componenti degli orologi a queste nuove tonalit ». Gli orologi hanno un calibro IWC di manifattura 69380, un movimento cronografico robusto e a dabile dal design con ruota a colonne. The watches have an IWCmanufactured 69380 calibre, a robust and reliable chronograph movement with a column-wheel design.
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IWC Schaffhausen Top Gun Lake Tahoe ha una cassa da 44,5 millimetri in ceramica bianca, un quadrante nero intenso e lancette nere rivestite di materiale luminescente. Lake Tahoe has a 44.5-millimetre case in white ceramic, a deep black dial and black hands coated with luminescent material.
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chaffhausen introduces two new chronographs in coloured ceramic. The ilot s atch hronograph T dition Lake Tahoe is e uipped with a white ceramic case and a blac dial. The ilot s atch hronograph T dition Woodland combines a dar green ceramic case and dial with pushers, crown and a case bac in matte blac eratanium. oth watches are powered by the manufactured calibre movement. The annual production of the new models will be limited to , pieces per edition. hristian noop, s hief esign cer stated «The colour of uniforms and the fascinating landscape views admired by pilots have inspired our new chronographs. In an unprecedented engineering process, we have developed two completely new ceramic colours, a e Tahoe hite and oodland reen, and meticulously matched all other components of the watches to these new shades».
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Arte in
movimento Art in movement
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RIPARTIRE DAL FUTURO È STATA L’ESORTAZIONE DELLA VENTISEIESIMA EDIZIONE DI MIART CHE SCEGLIE DI APRIRE L’ESPOSIZIONE CON LA GIOVANE ARTE INTERNAZIONALE STARTING AGAIN FROM THE FUTURE WAS THE EXHORTATION OF THE 26TH MIART, WHICH CHOSE TO OPEN THE EXHIBITION WITH YOUNG INTERNATIONAL ART
by Barbara Borgonovo
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Miart
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iart una fiera in cui arte contemporanea, arte moderna e design in edi ione limitata dialogano tra loro, esplorando le rela ioni tra il passato e il presente della creativit e presentando al pubblico la pi ampia offerta cronologica, dall arte dell ini io del secolo scorso fino alle opere delle genera ioni pi recenti. uest anno la fiera si articolata in tre se ioni, Established, Decades ed Emergent per racchiudere la programma ione dei cento uaranta spa i coinvolti. Established ha ospitato, per la prima volta tutte insieme, gallerie che espongono opere della pi stretta contemporaneit e uelle dedite all arte del secolo non tralasciando uelle attive nel settore del design da colle ione e d autore, proponendo cos una sele ione che spa ia dai maestri del ovecento alle produ ioni pi recenti. Decades, a cura di lberto alvadori, ha esplorato la storia del secolo scorso attraverso progetti monografici dagli anni ieci del ovecento agli anni ieci del uemila. Miart con le sue 151 gallerie provenienti da 20 Paesi resta un appuntamento imprescindibile per il pubblico e i collezionisti italiani e internazionali alla ricerca di grandi capolavori del Novecento, delle ultime generazioni di artisti contemporanei e del design d’autore. Miart, with its 151 galleries from twenty countries, remains an unmissable event for the public and Italian and international collectors in search of great twentieth-century masterpieces, works by the latest generations of contemporary artists and fine design.
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1. Decades Toti Scialoja, Galleria dello Scudo. 2. Saul Steinberg Ugo Mulas, Lia Rumma Gallery. 3. othin is insi nificant Bestrizal Besta. 4. Jan Zöller, Meyer Riegger Gallery. 5. Fight Back Ayobola Kekere-Ekun, C+N Canepaneri Gallery. 6. Maidei Tafadzwa Tega, Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea. 7. Le possibilità di esistere Alighiero Boetti, ML Fine Art. 8. Dédász Frieze Ferenc Lantos, Acb Gallery Budapest. 9. W L’Italia Libera! Irving Penn, Cardi Gallery. 10. Space on White Rangga Aputra, Primo Marella Gallery. 11. La langue secrète des Oiseaux Luigi Serafini, izard Gallery. 12. Senza titolo, Mario Schifano, Tonelli Gallery. 13. Ayobola Kekere-Ekun, C+N Canepaneri Gallery. 14. Rosso 77-016 Agostino Bonalumi, Cardi Gallery.
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Established, la sezione principale, ha ospitato in modo inedito gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore. Established, the main section, hosted galleries exhibiting strictly contemporary works alongside those devoted to twentieth-century art, without overlooking operating in the field of collecta le and fine desi n.
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ui merita una men ione speciale la Galleria dello cudo con uno stand interamente dedicato a Toti cialo a, poeta, pittore e importante mentore di artisti come ario chifano, annis ounellis o Tano esta a cui dedic l opera record da hristie s “Via Veneto 2”. Emergent, a cura di ttilia attori ranchini, era dedicata alle giovani gallerie la cui programma ione incentrata sulle ultime genera ioni. ono state venti le gallerie emergenti che hanno confermato la maggiore inclina ione a uesto nuovo evento fieristico, con una particolare apertura e atten ione anche nei confronti di un accurato bacino galleristico interna ionale. n uesto lungo corridoio di booths di risalto sono state le gallerie italiane lessandro lbanese e allery che hanno presentato due solo show dedicati alla pittura, due allestimenti immersivi rispettivamente di oah el achen e Thomas erra. attesimo milanese invece per ans Titre di arigi che ha proposto il dialogo tra l opera di licia damerovich ed io ribaudo, allestimento molto ben bilanciato tanto uanto l alternarsi di sculture e dipinti di osephine a er e atalin islaru presentati dalla galleria ir ltman di onaco. l layout generale della fiera restituisce una sensibilit
e un accurate a uasi pi vicina a un esposi ione museale che a un evento fieristico. uella di uesta edi ione stata una riparten a elegante, sen a nessun colpo di teatro, ma che ha caden ato con grande e uilibrio nuove proposte con importanti lavori storici. Tra uesti emergono sicuramente l opera murale di hung un o allestita dalla galleria onica e ardenas un insolita scultura paesaggistica di alvo alla galleria orma angione una proie ione laser reali ata da ario ir per la galleria istamare di escara e un interessante contrappunto di opere di aniel rews hubb e evin rancis ray nello stand della galleria duardo ecci. mportante anche la presen a di artisti mid career italiani e interna ionali come nel caso delle minu iose composi ioni stellate reali ate da lavio avelli ed esposte da rancesca inini delle oramai caratteristiche stratifica ioni di polvere rosa dell artista ophie o scelte dalla galleria enata abbri o delle pitture dalle tonalit accese delle artiste innet anashe ubaya e Teresa utala irmino da sart gallery. timolante inoltre scovare tra i vari stand le opere di alcune tra uelle esposte anche alla iennale d rte di ene ia come la straordinaria pittrice svi era iriam ahn, le eccellenti
Tra gli artisti in mostra erano presenti alcuni dei protagonisti della 59^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, quali Carla Accardi, Tomaso Binga, Miriam Cahn, Giulia Cenci, Gabriel Chaile, Louise Nevelson, Joanna Piotrowska, Grazia Varisco, solo per citarne alcuni. The exhibiting artists included many names from the 59th Venice Art Biennale, including Carla Accardi, Tomaso Binga, Miriam Cahn, Giulia Cenci, Gabriel Chaile, Louise Nevelson, Joanna Piotrowska and Grazia Varisco, to mention but a few.
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Miart italiane iulia enci, ra ia arisco e arla ccardi o l artista ucraina ouise evelson alle galleria i arconi. egna di nota infine la piccola mostra organi ata da uca eatrice per lo spa io di ntesa an aolo, che celebra la giovane arte italiana sele ionando artisti come aola ngelini, abrina asadei, udy remonini, iego ualandris e iuseppe ulas.
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Milano si è animata con una ricchissima artweek. Dal centro alle periferie, dagli spazi no profit ai musei istituzionali: tutti hanno fatto rete. Senza dimenticare le importanti aperture di Elmgreen & Dragset in Fondazione Prada e Steve McQueen in Pirelli HangarBicocca, fino alle rassegne sulle realtà dei singoli quartieri.
Milan came to life during a packed artwork. From the city centre to the o ts irts, from non rofit s aces to institutional museums: everyone was networking. Not forgetting the important openings of Elmgreen & Dragset in Fondazione Prada and Steve McQueen in Pirelli HangarBicocca, as well as exhibitions on the realities faced by individual neighbourhoods.
iart is a fair in which contemporary art, modern art and limited edition design dialogue with each other, exploring the relationships between the past and present of creativity and introducing the public to the broadest possible chronological offering, from the art of the early last century to wor s by the most recent generations. The fair is divided into three sections Established, Decades and Emergent designed to encapsulate the programming of the exhibition spaces involved this year. or the first time, Established brought together galleries exhibiting strictly contemporary wor s and those devoted to twentieth century art, without overloo ing those operating in the field of collectable and fine design, with a selection ranging from twentieth century masters to the most recent productions.
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Miart I progetti, scrupolosamente selezionati, avevano l’obiettivo di comporre una fiera coerente e accurata. L’intento è stato quello di promuovere il dialogo tra lavori iconici e nuovi talenti ed esaltare la tradizione, con un occhio sempre rivolto al futuro. The projects were handpicked to create a consistent and detailed fair. The aim was to promote dialogue between iconic works and new talents, highlighting tradition while looking to the future.
DECADES, A CURA DI ALBERTO SALVADORI, HA ESPLORATO LA STORIA DEL SECOLO SCORSO ATTRAVERSO PROGETTI MONOGRAFICI DAGLI ANNI ’10 DEL NOVECENTO AGLI ANNI ’10 DEL DUEMILA. DECADES, CURATED BY ALBERTO SALVADORI, EXPLORED THE LAST CENTURY OF HISTORY THROUGH MONOGRAPHIC DESIGNS FROM THE 1910S THROUGH TO THE 2010S.
Decades, curated by Alberto Salvadori, explored the last century of history through monographic designs from the 1910s through to the 2010s. In this section, a special mention goes to Galleria dello Scudo with its stand dedicated entirely to Toti Scialoja, poet, painter and important mentor of artists like Mario Schifano, Jannis Kounellis and Tano Festa to whom he dedicated the work – sold for a record price at Christie’s – “Via Veneto 2”. Emergent, curated by Attilia Fattori Franchini, was dedicated to young galleries whose programming focuses on the new generations. Twenty emerging galleries confirmed the main inclination of this new exhibition event, revealing a particular openness and attention to a comprehensive pool of international ones. Within this long corridor of booths, the Italian galleries Alessandro Albanese and UNA Gallery stood out, presenting two solo painting shows, with two immersive installations by Noah el Hachen and Thomas Berra respectively. eanwhile, it was the first time in ilan for Sans Titre of Paris, which proposed a dialogue between the work by Alicia Adamerovich and Ezio Gribaudo in a very well-balanced installation, and an alternation of sculptures and paintings by Josephine Baker and Catalin Pislaru presented by the Nir Altman gallery of Munich. The general layout of the fair conveyed a sensitivity and curatorial accuracy that was almost closer to a museum exhibition than to a trade fair event. This edition marked an elegant
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Numerose le partecipazioni di gallerie di alto spessore come Lia Rumma (Milano, Napoli), Kaufmann Repetto (Milano, New York), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Mazzoleni (Londra, Torino) e tante altri che sono ormai familiari per i frequentatori della fiera.
mero s hi h rofile alleries artici ated in the fair, s ch as ia mma ilan, a les , a fmann e etto ilan, ew or , alleria ontin a an imi nano, ei in , es o lins, a ana, ome, ao a lo, aris, ai , a oleni ondon, rin and many others that are now familiar names to fair oers.
new start, which did not permit itself any theatrical drama, instead simply balancing new proposals with important historical works. These included Chung Eun-Mo’s mural displayed by the Monica De Cardenas Gallery, an unusual landscape sculpture by Salvo at the Norma Mangione Gallery, a laser projection by Mario Airò for the Vistamare gallery in Pescara and an interesting counterpoint of works by Daniel Crews-Chubb and Kevin Francis Gray at the Eduardo Secci gallery stand. There was also a significant number of Italian and international mid-career artists; this is the case of the meticulous starry compositions created by Flavio Favelli and exhibited by Francesca Minini, the now characteristic layers of pink dust by artist Sophie Ko chosen by Renata Fabbri gallery, and the brightly coloured paintings by artists Linnet Panashe Rubaya and Teresa Kutala Firmino from Osart gallery. It was also stimulating to discover among the various stands the works of some of those invited to the next Venice Art Biennale, such as the extraordinary Swiss painter Miriam Cahn, the excellent Italian artists Giulia Cenci, Grazia Varisco and Carla Accardi, and the Ukrainian artist Louise Nevelson at the Giò Marconi Gallery. Worthy of note was the small exhibition organised by Luca Beatrice for the Intesa SanPaolo space, which celebrated young Italian art by selecting artists such as Paola Angelini, Sabrina Casadei, Rudy Cremonini, Diego Gualandris and Giuseppe Mulas.
EMERGENT, LA SEZIONE A CURA DI ATTILIA FATTORI FRANCHINI, ERA DEDICATA ALLE GIOVANI GALLERIE E CHE ECCEZIONALMENTE È STATA POSTA ALL’INGRESSO DEL PERCORSO ESPOSITIVO, COSÌ DA DARE RISALTO ALLA RICERCA DELLE PIÙ RECENTI GENERAZIONI DI GALLERISTI E ARTISTI. EMERGENT, THE SECTION CURATED BY ATTILIA FATTORI FRANCHINI, WAS DEDICATED TO YOUNG GALLERIES AND WAS EXCEPTIONALLY PLACED AT THE ENTRANCE TO THE EXHIBITION TO HIGHLIGHT THE WORK OF THE MOST RECENT GENERATIONS OF GALLERY OWNERS AND ARTISTS.
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Luca Meda
L’uomo azienda The Man-Company
IL GRUPPO MOLTENI HA PRESENTATO IL LIBRO: LUCA MEDA. ARCHITECTURE, DESIGN, DRAWINGS. È LA PRIMA MONOGRAFIA DEDICATA ALL’ ARCHITETTO CHE CON LE SUE OPERE HA CONTRIBUITO A FARE LA STORIA DEL DESIGN INDUSTRIALE E DELL’ARCHITETTURA ITALIANA, A PARTIRE DAGLI ANNI SESSANTA DEL SECOLO SCORSO THE MOLTENI GROUP HAS PRESENTED THE BOOK: LUCA MEDA. ARCHITECTURE, DESIGN, DRAWINGS. THIS IS THE FIRST VOLUME ENTIRELY DEDICATED TO THE DESIGNER AND ARCHITECT WHOSE WORK HAS BEEN ENRICHING THE HISTORY OF ITALIAN INDUSTRIAL DESIGN AND ARCHITECTURE SINCE THE 1960S
by Sophia Negri
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Luca Meda
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l volume, Luca Meda. Architecture, Design, Drawings, a cura di Nicola Braghieri, Sabina Carboni, Serena a oletti con saggi critici di iampiero osoni, osa hiesa, lberto erlenga, eatrice ampariello, hiara ecce, Mario Piazza e Dario Scodeller, edito da ilvana ditoriale, unisce un accurata biografia e analisi critica dei suoi lavori alla precisa raccolta di tutte le opere dell architetto e designer. a presenta ione del volume non rappresenta solo il momento in cui la monografia viene resa pubblica, ma coincide anche con il compimento di un minu ioso lavoro di ricerca e analisi della moltitudine di materiali e testimonian e legate alla persona, e artista, che eda stato. a vita e le opere del progettista, anche soprannominato uomo a ienda per via della sua grandiosa capacit di commistionare disegno e impresa, sono state ripercorse gra ie ai lavori di ordinamento durati ben anni e che hanno infatti avuto ini io nel . l percorso di ricerca sull opera di uca eda stato sviluppato dall rchivio
rogetti dell niversit uav di ene ia, con l ac uisi ione in comodato dell archivio personale, voluto dalla moglie iulia alossi estelli e dalle figlie hiara e ofia. uesta prima fonte stato a ancato il pre ioso archivio storico del ruppo olteni. a ienda, per cui uca eda ha tracciato la strada dello sviluppo del grande gruppo, oggi di rilevan a mondiale, ha infatti sostenuto la pubblica ione del libro partecipando sia finan iariamente, sia contribuendo al reperimento dei materiali. uca eda ha ricoperto dal , anno del suo ingresso in olteni , il ruolo di art director per le a iende del ruppo olteni. na posi ione che gli ha consentito di affrontare in maniera totali ante il settore del design industriale, occupandosi non solo del progetto di arredo, ma anche di allestimenti, immagine, cataloghi, fotografia e grafica, delineando il volto di a iende come olteni e Dada e rendendole quelle che oggi conosciamo. a prima grande sfida di eda in olteni stata uella di
I principali progetti sviluppati da Luca Meda
Main projects by Luca Meda
Sistemi per la zona giorno come 505 (1972) e Pass (1997), sistemi per la zona notte come 7volte7 (1988) e Glissquattro (1991), Serie Teatro (1982) e libreria Piroscafo (1991) con Aldo Rossi, arredi singoli come Les Beaux Jours (1985), Vivette (1988), Capotavola (1988), Risiedo (1988), ortafinestra (1989) e rimafila (1990); cucine per Dada, come Vela (1993), Pergola (1986) e anco (1994) arredi per u cio come Misura (1973) con Richard Sapper e Progetto 25 (1985).
i in area systems li e 505 (1972) and Pass , slee in area systems as 7volte7 and Glissquattro (1991), Serie Teatro and Piroscafo oo case to ether with ldo ossi, sin le ieces li e Les Beaux Jours (1985), Vivette (1988), Capotavola (1988), Risiedo (1988), Portafinestra and Primafila itchens for ada, li e Vela (1993), Pergola and Banco o ce f rnishin s li e Misura with ichard a er and Progetto 25 (1985).
guidare la transi ione di olteni da una produ ione basata su mobili in stile a una di arredi moderni e di design. uca eda stato un protagonista del disegno industriale e dell architettura italiana tra gli anni essanta e ovanta. rogettista sapiente e artista inventore, riuscito a intrecciare prolificamente il mondo della produ ione industriale a uello dell arte figurativa. suoi progetti illustrano in maniera sublime il denso legame che ha stretto la cultura d impresa con la for a inventiva dei suoi artigiani, dei suoi architetti, dei suoi artisti. l volume Luca Meda. Architecture, Design, Drawings, invita ad una riflessione sulla fragilit del confine che divide l architettura e il disegno industriale, l inven ione e la memoria. disegni, i prototipi e i manufatti sono presentati, nel libro, per celebrare la persisten a di poche e precise forme.
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In quasi quarant’anni di attività professionale Luca Meda ha spaziato dall’architettura, spesso in compagnia del suo grande amico Aldo Rossi, al design industriale nel suo complesso, progettando prodotti tecnologici, come radio e televisori per Radiomarelli, piccoli elettrodomestici per Girmi e Moulinex, mobili ed arredi per Molteni C, Dada, UniFor, Longoni ed Arflex. n almost forty years of rofessional acti ity, ca eda dealt with ro ects ran in from architect re, often in colla oration with his reat friend ldo ossi, to ind strial desi n as a whole, desi nin technolo ical rod cts s ch as radios and tele isions for adiomarelli, small electrical a liances for irmi and o line , f rnit re and f rnishin s for olteni , ada, ni or, on oni and rfle .
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Per le aziende del Gruppo Molteni ha ricoperto dal 1968, anno del suo ingresso in Molteni&C, il ruolo di art director, che gli ha consentito di a rontare a 360 il tema del design industriale, occupandosi non solo del progetto di arredo, ma parallelamente di allestimenti, immagine, cataloghi, fotografia e grafica, di fatto plasmando in particolare aziende come Molteni&C e Dada, nella forma come oggi le conosciamo.
ono ueste le forme astratte della tradi ione figurativa moderna, forme pure, uasi simboli, maturate negli anni della sua prima stagione di architetto. orme essen iali, che pur nel mutare del loro uso uotidiano, della loro dimensione o della loro materialit a orano di continuo, si trasformano, si associano ai modelli della memoria familiare e al repertorio degli oggetti di affe ione. emplici manufatti e consuete architetture divengono scene di vita felice e sembrano pronti ad essere riassorbiti dalla vita che scorre.
ince , when he oined olteni , he held the osition of art director which allowed him to wor with ind strial desi n at , dealin not only with f rnit re desi n t also with installations, ima es, catalo es, hoto ra hy, and ra hic desi n, sha in the rofile of com anies s ch as olteni and ada and ma in them what they are today.
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he volume, Luca Meda. Architecture, Design, Drawings, edited by Nicola Braghieri, Sabina Carboni, erena a oletti with critical essays by iampiero osoni, osa hiesa, lberto erlenga, eatrice ampariello, hiara ecce, ario ia a, and ario codeller, and published by ilvana ditoriale, combines an accurate biography and critical analyses of edas wor s with an accurate collection of all the artwor s by the architect and designer. The boo presentation is not only the moment
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CHI HA AVUTO LA FORTUNA DI COLLABORARE CON LUCA MEDA, SPERIMENTANDO IL SUO METODO DI LAVORO, A VOLTE APPARENTEMENTE CAOTICO, SAPEVA CHE TUTTO COMINCIAVA DA UNA SUA INTUIZIONE MAGISTRALMENTE TRASPOSTA SU CARTA, GRAZIE ALLA SUA INSEPARABILE PENNA BIC. THOSE WHO WERE LUCKY ENOUGH TO WORK WITH LUCA MEDA AND EXPERIENCE HIS - AT TIMES SEEMINGLY CHAOTIC - WORKING METHOD KNEW THAT FOR HIM EVERYTHING STARTED WITH AN INTUITION, WHICH HE THEN MASTERFULLY TRANSPOSED ONTO PAPER WITH HIS INSEPARABLE BIC PEN.
in which this monograph is made public, but it also coincides with the completion of a meticulous process of research and analysis of the many materials and testimonies related to Meda as a person and artist. The volume explores the life and works of the designer, who is also known as the ‘Man-Company’ because of his extraordinary skill in combining design and business and is the result of an eight-year-long sorting process initiated in 2013. The research into Luca Meda’s work has been carried out by the Archivio Progetti of the Iuav University in Venice, with the on-loan acquisition of his archive, commissioned by his wife Giulia Balossi Restelli and daughters hiara and ofia. This first source was then integrated with the valuable historical archive of the Molteni Group. The company, for which Luca Meda traced the path towards the development of the large now internationally renowned group, in fact, supported the publication of the boo , both financially and by actively contributing to finding the materials. Since 1968, when he joined Molteni&C, Luca Meda was the Art Director for the companies within the Molteni Group. A role that allowed him to tackle the industrial design sector in an all-embracing way, dealing not only with furniture design, but also with installations, images, catalogues, photography, and graphic design, shaping the profile of companies such as Molteni&C and Dada and making them what they are today.
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Il passaggio da parte di Molteni&C da una produzione basata, ancora nel 1967, su mobili in stile, a una di arredi moderni e di design è stata la prima grande sfida a rontata e vinta da Meda, soprattutto attraverso la progettazione di sistemi componibili per la zona giorno e quella notte, alla base della sua pluridecennale collaborazione.
Molteni&C’s transition from a production based on period furniture in 1967 to modern, design-oriented ieces was the first considera le challenge Meda faced and won, especially by designing modular systems for living and sleeping areas, which were the basis of his collaboration that lasted over several decades.
edas first considerable challenge at olteni was to lead the transition of olteni from a production centred on period furniture to one based on modern design pieces. uca eda was a leading figure in talian industrial design and architecture between the s and the s. s ilful designer and inventive artist, he managed to prolifically intertwine the worlds of industrial production and figurative art. is pro ects are a sublime illustration of the tight bond between corporate culture and the inventive power of its craftsmen, architects, and artists. The boo , Luca Meda. Architecture, Design, Drawings, invites reflection on the frail boundary that divides architecture and industrial design, inventiveness, and memory. n the boo , drawings, prototypes, and artefacts are shown to celebrate the persistence of few and precise shapes. These are the abstract shapes of the modern figurative tradition, pure shapes, almost symbols, developed during his early years as an architect. ssential shapes, which, even though they change in terms of their daily use, si e, or materiality, continually surface, transform, and relate to the models of family memory and the repertoire of ob ects of affection. imple products and ordinary architecture become scenes of a happy life and seem ready to be reabsorbed by the constant flow of life.
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Colombini Group
Companies
Ricerca e
innovazione Research and Innovation
EMANUEL COLOMBINI, PRESIDENTE DELL’OMONIMO GRUPPO, È MANAGER DINAMICO, ORIENTATO AL MIGLIORAMENTO CONTINUO, MANTIENE VIVI I VALORI DELL’ARTIGIANALITÀ AFFIANCATA DAL COSTANTE LAVORO DI RICERCA E DI INNOVAZIONE NELLO SVILUPPO TECNOLOGICO DEL PRODOTTO ANCHE ATTRAVERSO L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEI PROCESSI EMANUEL COLOMBINI, PRESIDENT OF THE COLOMBINI GROUP, IS A DYNAMIC MANAGER, FOCUSED ON CONTINUOUS IMPROVEMENT, WHO KEEPS THE VALUES OF CRAFTSMANSHIP ALIVE ALONGSIDE CONSTANT RESEARCH AND INNOVATION IN TECHNOLOGICAL PRODUCT DEVELOPMENT, ACHIEVED PARTLY THROUGH PROCESS INDUSTRIALISATION
by Francesca Portoghese
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acciamo il punto sulla situazione in termini generali del Gruppo Colombini. Dalla vostra nascita nel , cosa è cambiato di signi cativo? Da piccola realtà artigianale, che produceva arredi per il mercato locale, siamo diventati un’industria performante e organizzata. n gruppo che a onda le sue radici in una famiglia che ha fatto del suo saper far mobili una mission aziendale, che ha abbandonato logiche artigianali per creare condizioni per sviluppare un mercato più ampio e prodotti di alta qualità attraverso processi industrializzati e investendo ingenti risorse in tecnologia. Oggi siamo leader in Italia e tra i principali player europei nel settore dell’arredamento con i nostri marchi: Rossana, Febal Casa, Colombini Casa, c e olombini roup ontract, struttura specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni chiavi in mano in ambito residenziale, h tellerie e u ci. Ci siamo specializzati in un’o erta total living di erenziandoci dai competitor e puntando su una moltitudine di brand. Nel 2021 abbiamo acquisito anche Bontempi Casa e Ingenia arricchendo il Gruppo di una presenza di grande prestigio nel segmento del “living”, per ampliare ulteriormente la gamma di prodotti o erti. Assetti organizzativi strutturati, processi di produzione ottimizzati e automatizzati, programmazione, ricerca e sviluppo sono le attività che ci rendono un’azienda moderna, altamente tecnologica e informatizzata.
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LA COLLEZIONE TRACCIA DI FEBAL CASA È CARATTERIZZATA DA UN SOTTILE GIOCO DI LINEE EVERGREEN RIVISITATE E NUOVE SPERIMENTAZIONI CHE PLASMANO COMPOSIZIONI UNICHE, SCENARI IDEALI DELLA VITA QUOTIDIANA. THE TRACCIA COLLECTION BY FEBAL CASA IS CHARACTERISED BY A SUBTLE PLAY OF REVISITED EVERGREEN LINES, AND NEW EXPERIMENTS, WHICH SHAPE UNIQUE COMPOSITIONS, IDEAL SCENARIOS OF EVERYDAY LIFE.
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Emanuel Colombini Emanuel Colombini, sammarinese classe ’78, dopo gli studi universitari in economia aziendale, inizia oltre 20 anni fa la sua carriera nell’omonima azienda di famiglia. Parte della seconda generazione, prende le redini di un’azienda che vanta oltre 57 anni di storia ed è leader nel settore dell’arredamento e del design italiano, ricoprendo la carica di Amministratore Delegato per 15 anni e diventandone poi il Presidente nel 2019. Ra orza la struttura organizzativa del Gruppo Colombini con manager e competenze di alto livello e spinge l’azienda negli anni 2000 a un raddoppio delle dimensioni, costruendo un portfolio di brand in grado di o rire programmi di arredo completi per tutta la casa che, grazie a soluzioni modulabili e finiture coordinate, garantiscono una coerenza stilistica tra i vari spazi dell’abitazione, realizzando così la prima e unica realtà Total Living in Italia.
Emanuel Colombini, born in 1978 in San Marino, began his career in the family business over 20 years ago, after graduating in Business Administration. Part of the second generation, he took the reins of a company that boasts over 57 years of history and is a leader in the talian f rnit re and desi n field. e held the position of CEO for 15 years and then became its President in 2019. e stren thened olom ini ro s organizational structure with highly skilled managers pushing the company to double its size in the 2000s, building a ortfolio of rands o erin com lete furnishing programs for the whole home which guarantee a stylistic coherence between the various areas, thanks to mod lar and coordinated finishes, th s creatin the first and only otal i in o er in taly.
Il nostro obiettivo è diventare un vero e proprio polo dell’arredo in Italia a matrice familiare, sia in termini dimensionali che di ampiezza dell’o erta, con soluzioni total living in grado di coprire tutti i segmenti di mercato. Quali sono gli elementi che hanno determinato il successo e la crescita del vostro ruppo? I fattori di successo che hanno determinato lo sviluppo costante del Gruppo sono rappresentati, prima di tutto, dall’assetto valoriale, che abbiamo sempre avuto chiaro, legato al rispetto e alla cura nei confronti dei collaboratori, dei partner, dei fornitori e dei clienti finali e poi dalla tenacia degli imprenditori, che hanno sempre cercato di trasmettere un concetto di imprenditorialit di usa. n secondo elemento è la propensione nell’investimento in ricerca di prodotto, di processo e in tecnologia. Abbiamo concepito le nostre fabbriche cercando di ottenere il massimo nel rapporto tra prodotti industrializzabili, qualità percepita e accessibile. Negli ultimi anni abbiamo fatto un grande sforzo per avere macchinari di ultima generazione e strumenti di controllo supportati da sistemi di AI, che ci hanno consentito di aumentare la nostra e cienza in modo sempre pi sostenibile. E poi design italiano creato su misura per le esigenze del cliente, versatilità, attenzione e cura per i dettagli e servizi di assistenza. Questi sono ulteriori elementi distintivi dei nostri brand che hanno determinato il successo del Gruppo. Con Rossana le cucine sono sistemi gioiello di altissima gamma, destinate a una clientela esclusiva. Con gli altri marchi o riamo al consumatore un’esperienza total living composta da un’ampia gamma di prodotti, dalle cucine al living, alla zona notte, per soddisfare tutte le esigenze. Abbiamo saputo adattarci alla contemporaneità, ascoltare i bisogni dei consumatori, comprendere i cambiamenti in atto e trovare soluzioni per rendere la casa un luogo a misura di chi deve viverci. Oggi si parla più di esperienza dell’abitare, invece che arredamento, quali sono gli elementi sui quali puntate maggiormente? Il Gruppo Colombini ha sempre cercato di anticipare le tendenze del mercato. Le nostre collezioni rispondono alle esigenze dell’abitare In alto, il modello Era della collezione Emoziona Febal Casa. Nella pagina a lato, la cucina Rossana W75 nella composizione Shanghai. Above, the Era model of the Emoziona Febal Casa collection. On the opposite page, the Rossana W75 kitchen in the Shanghai composition.
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1.250 11.000
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Data di nascita Date of establishment
Numero di collaboratori Number of employees
5
Rivenditori Retailers
250.000
milioni di euro nel 2020 million in 2020
270
milioni di euro nel 2021 million in 2021
m2 complessivi m2 in total
Mercati principali con divisione percentuale Main markets by percentage
FATTURATO /TURNOVER
170
Numero di strutture produttive Number of production facilities
85%
ITALIA/ITALY
15%
ESTERO/OVERSEAS
B R A N D S Rossana | Febal Casa | Colombini Casa | Offic’è | Colombini Group Contract | Bontempi Casa | Ingenia
200 Punti vendita monomarca tra Italia ed estero Single-brand retail outlets in Italy and overseas
20
Nuove collezioni a catalogo ogni anno New collections in the catalogue each year
32.000
Colli caricati ogni giorno per spedizioni in Italia e all’estero Packs loaded each day for shipping in Italy and overseas
1.900 m3 Produzione giornaliera Daily output
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contemporaneo che richiede spazi versatili, confortevoli, armoniosi e funzionali. Il Covid 19 ha cambiato il modo di vivere e intendere la casa e noi lavoriamo costantemente per trovare il giusto equilibrio tra tutti gli ambienti domestici, sempre in ottica total living, per combinare in assoluta libertà forme, colori e materiali dalle caratteristiche diverse ma allo stesso tempo coordinate, trovando un equilibrio e una coerenza stilistica tra i vari spazi. Anche l’uso della luce trova il suo spazio nel caratterizzare gli arredi, combinando stile e funzionalità. Quando si parla di qualità, cosa intendete esattamente? Qualità in senso
assoluto pu avere molti significati. ggi un prodotto di qualità, oltre ad essere bello e ben realizzato, deve durare. Avere prodotti che si consumano in fretta non è più molto etico. Non solo. Per noi qualit significa migliorare costantemente la gestione di tutto il processo produttivo. Il nostro sistema produttivo è fortemente automatizzato e totalmente integrato dall’ordine presso i punti vendita monomarca e multimarca alla progettazione, alla realizzazione fino alla consegna e installazione. Qualità è garanzia di velocit ed e cacia dei servizi di vendita, produzione e post vendita. ualit significa utilizzare l’innovazione
anche a supporto della sostenibilità dei processi produttivi: grazie a un software che gestisce le informazioni e ottimizza sprechi, scarti e sfridi riusciamo a ridurre l’impatto sull’ambiente, recuperando e reimmettendo gli scarti nel processo produttivo. Il nostro approccio punta, infine, a promuovere qualità e ulteriore sviluppo attraverso l’innovazione tecnologica, fondamentale per rispondere in maniera e cace alle nuove sfide di mercato. Come sono cambiati i consumi e quali sono le nuove tendenze nell’arredo? Il Gruppo Colombini si è sviluppato in una direzione molto chiara. Abbiamo diversi
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brand per di erenti segmenti di clientela. Siamo fornitori di progetti di casa completa più che di singoli pezzi e ricerchiamo l’armonia tra design, forme e finiture. La casa deve essere accogliente, ancor di più dopo la pandemia, un punto di riferimento su cui basiamo le nostre strategie di sviluppo. In questi ultimi due anni è certamente cambiato il modo di vivere e interpretare tutti gli ambienti della casa. I periodi di lockdown hanno focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti dello spazio abitativo; c’è voglia di ambienti funzionali e nello stesso tempo belli e confortevoli; c’è inoltre una grande attenzione ai prezzi.
Carlo Colombo firma IS LA, reinterpretando una storica cucina Rossana, che, all’epoca, destò sorpresa per i suoi contenuti rivoluzionari. Un progetto nato come un prodotto di alta gamma dagli utilizzi e dalle funzioni trasversali. Un modello espresso nella forma di un monoblocco dalle geometrie architettoniche, vicino all’idea di mobile grazie anche ai materiali selezionati. Una cucina aperta e pronta a dialogare con lo spazio circostante.
arlo olom o has desi ned , reinterpreting a historic Rossana kitchen, which, at the time, aroused surprise for its revolutionary contents. A project born as a high-end product with transversal uses and functions. A model expressed in the form of a single piece with architectural geometries, close to the idea of furniture thanks also to the selected materials. An open kitchen ready to dialogue with the surrounding space.
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uanto contano le rme dei designer nell’affermazione di un prodotto? Crediamo molto nelle collaborazioni. Negli anni abbiamo condiviso idee, progetti e innovazioni con molti designer, e continuiamo a farlo. Uno dei nostri prodotti, Rossana, nato dalla collaborazione con un prestigioso architetto, è stato anche esposto al MOMA di New York. Questi scambi sono certamente importanti, rappresentano un valore che arricchisce il nostro bagaglio con competenze che vengono dall’esterno e con esperienze progettuali diverse. Portiamo le collaborazioni su segmenti di mercato non solo di lusso. Ad esempio il design La madia LIBESKIND022 di Febal Casa fa parte della nuova collezione di madie firmata dall’architetto Daniel Libeskind e presentata in anteprima a Eurocucina 2022. he side oard by Febal Casa is part of the new sideboard collection designed by architect aniel i es ind and previewed at Eurocucina 2022.
dei prodotti Febal Casa è curato da noi insieme allo Studio A++ di Paolo e Carlo Colombo. Le sole firme dei designer non sono per su cienti per l’a ermazione di un prodotto il cui successo è la somma di tanti fattori tra cui sono fondamentali le capacità di realizzazione, la scelta dei materiali, la qualità, l’attenzione ai dettagli, la funzionalità e anche il prezzo. Negli ultimi dieci anni i principali cantieri nautici propongono pezzi di design ai loro armatori, una tendenza che si sta consolidando sempre di più. A suo avviso quali sono le ragioni di questo aspetto? Il mercato della nautica mi a ascina, ho una grande passione per il mare. Finalmente il design è entrato in maniera preponderante anche sulle imbarcazioni. Vedo continuità tra il modo di arredare la casa e la barca, soprattutto nel segmento degli yacht a motore di grandi dimensioni. Credo che i clienti vogliano ritrovare negli yacht coerenza con il proprio modo di concepire il design. Questa tendenza ha fatto avvicinare alla nautica designer che lavorano nel mondo dell’interior e anche noi.
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et’s sum up the Colombini Group’s general situation What signi cant changes have taken place since your foundation in ? We’ve gone from being a small-scale company that produced furnishings for the local market to a well-organised, high-performance industry. A group rooted in a family that has transformed its expertise in furniture production into a corporate mission, leaving aside artisanal practices to create the necessary conditions for developing a broader market and top-quality products through industrialised processes and investing huge resources in technology. We’re now a market leader in Italy and one of the main European players in the furniture sector with the following brands: Rossana, Febal Casa, Colombini Casa, c and olombini roup ontract, a structure that specialises in designing and developing turnkey solutions in the residential, hotel and o ce sector. We specialise in a total living o er, standing out from our competitors and focusing on a multitude of brands. In 2021 we also
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acquired Bontempi Casa and Ingenia, enhancing the group with a prestigious name in the living sector and further expanding the product range we have to o er. ormal organisational structures, optimised and automated production processes, planning, research and development are what make us a modern, highly technological and computerised company. Our aim is to become a real family-run furniture hub in Italy, both in terms of size and the breadth of our o er, with total living solutions able to cater to all market segments. What were the decisive factors in your group’s success and growth? The success factors that have determined the group’s constant growth are first and
foremost represented by our structure of values, which has always been clear to us, linked to respect and care for employees, partners, suppliers and end customers, and then the tenacity of the entrepreneurs, who have always sought to transmit a concept of widespread entrepreneurship. A second element is our propensity for investment in product, process and technological research. We designed our factories with a view to achieving the best possible balance between industrialised products, perceived quality and accessibility. We have recently made a great e ort to acquire next generation machinery and control tools supported by AI systems, which have enabled us to boost our e ciency in an increasingly sustainable
I DIVANI DELLA SERIE ANTARES DI BONTEMPI CASA HANNO UN DESIGN INNOVATIVO E ORIGINALE, CON FORME CHE CONFERISCONO CARATTERE E FACILITÀ D’USO. THE SOFAS OF THE ANTARES SERIES BY BONTEMPI CASA ARE CHARACTERISED BY AN INNOVATIVE AND ORIGINAL DESIGN, WITH SHAPES THAT GIVE THEM CHARACTER AND EASE OF USE.
fashion. And then we o er bespoke Italian design to meet our customers’ needs, versatility, attention to detail and customer service. These are some of our brands’ additional distinguishing features that have determined the group’s success. Our Rossana kitchens are top-quality masterpieces, destined for an exclusive clientele. Meanwhile, our other brands o er consumers a total living experience comprised of a wide range of products, from kitchens to living rooms and bedrooms, able to meet all requirements. We have managed to adapt to contemporary society, listening to consumers’ needs, understanding the changes that are taking place and finding solutions to make the home a bespoke place for those who have to live there. Today there is more talk about the living experience than furniture. What factors do you focus on the most? The Colombini Group has always sought to anticipate market trends. Our collections respond to contemporary living requirements that demand versatile, comfortable, harmonious and functional spaces.
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Colombini Group Contract ha stretto un accordo con AbitareIn per fornire gli arredi di Milano City Village, Palazzo Naviglio, Trilogy Towers, Savona105 e Porta Naviglio Grande. Colombini Group Contract has signed an agreement with Abitareln to supply the furnishings for Milano City Village, Palazzo Naviglio, Trilogy Towers, Savona105 and Porta Naviglio Grande.
COVID-19 has changed the way in which we use and perceive our homes. We are constantly working to find the right balance between all the domestic spaces, with an ongoing focus on total living, adopting a completely free approach to combining forms, colours and materials with di erent and yet coordinated characteristics and seeking a balance and stylistic coherence between the various spaces. We also use light to characterise our furniture, combining style and practicality. When you talk about quality, what do you mean exactly? Quality in its most absolute sense can have multiple meanings. Today, in addition to being attractive and well made, a quality product has to be durable. aving products that don’t last long is no longer very ethical. urthermore, for us quality means constantly improving our management of the entire production process. Our production system is highly automated and fully integrated, from the order being placed at the single and multi brand shops to the design, implementation, delivery and installation phases. Quality is a guarantee of fast and e cient sales, production and after-sales services. Quality means using innovation to support the sustainability of production processes: thanks to software that manages all the information and optimises waste, scraps and o cuts, we are able to reduce our environmental impact, recovering and reintroducing waste into the production process.
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Nelle 5 strutture produttive di 250 mila metri quadrati complessivi lavorano oltre 1.250 persone. More than 1,250 people work at the fi e rod cti e sites, which co er an area of , s are meters.
Lastly, our approach also focuses on promoting quality and further development through technological innovation, which is fundamental for providing an e ective response to new market challenges. How has consumption changed and what are the latest furniture trends? The Colombini Group has developed along very clear lines. We have di erent brands for di erent clientele segments. We are suppliers of total living designs rather than
individual pieces, seeking harmony between design, form and finish. The home has to be welcoming, even more so since the arrival of the pandemic. It needs to be the reference point upon which we base our development strategies. Over the last two years, our way of living and interpreting the various spaces in the home has certainly changed. The lockdown periods have focused our attention on certain aspects of the living space. People want practical environments, that are also
attractive and comfortable. There is also significant emphasis on price. How important are designer names in terms of product a rmation? We’re great believers in collaborations. Over the years we’ve shared ideas, designs and innovations with numerous designers and we’re continuing to do so. One of our products, Rossana, which was born out of a collaboration with a prestigious architect, was also exhibited at the MoMA in New York. These exchanges are certainly important, representing a value that enriches what we have to o er with skills from outside and di erent design experiences. However, we don’t just collaborate in luxury market segments. For example, we designed the Febal Casa products in partnership with the Studio A++ di Paolo e Carlo Colombo Nevertheless, designer names along are not enough to a rm a product, whose success is the sum of numerous factors, including fundamental aspects such as development capacity, choice of materials, quality, attention to detail, practicality and, of course, price. Over the last ten years, the main boat yards have been offering designer pieces to their boat owners, as part of a trend that is becoming more and more consolidated. Why do you think this is? I’m fascinated by the nautical sector and have a great love of the sea. Design has finally become predominant feature on boats too. I can see continuity between the way in which houses and boats are furnished, especially in the large motor yacht segment. I think that clients want to find coherence between yachts and their own way of conceiving design. This tendency has drawn our group and designers working in the world of interior design closer to the world of yachting.
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Luca Design&Architecture THEDini idea FACTORY Luca Dini Design&Architecture
The idea factory
Far convivere
gli
opposti
LETTING
opposites coexist LUCA DINI CI RACCONTA UN PEZZO DELLA SUA STORIA DI PROGETTISTA. OGGI, NEL SUO STUDIO, OLTRE 50 PERSONE TRASFORMANO LUNGIMIRANTI IDEE IN AMBIZIOSI PROGETTI LUCA DINI TELLS US A PIECE OF HIS STORY AS A DESIGNER. TODAY, IN HIS STUDIO, MORE THAN 50 PEOPLE TRANSFORM VISIONARY IDEAS INTO AMBITIOUS PROJECTS
by Francesco Michienzi
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THE idea FACTORY
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Luca Dini Design&Architecture
uca Dini con il suo lavoro non vuole imporre uno stile, ma crearne uno sempre nuovo e diverso, unico. Determinato, ambizioso e dal sarcasmo pungente, fondatore del suo studio, è la mente che nel tempo è riuscita a creare un mondo in cui anche le cose più distanti possono convivere: estetica e funzionalità, eleganza e innovazione, terra e mare. La sua visione ha stravolto consolidati modi di pensare e di agire, lasciando segni indelebili nel mondo del Design Nautico e dell’Architettura, prendendo il meglio dall’uno e portandolo nell’altro senza soluzione di continuità. Luca Dini, c’è una corrente di pensiero comune che influenza i progettisti di barche? Credo che come pensiero comune ci sia sicuramente quello di creare un oggetto che possa in qualche modo influenzare il futuro del design nautico, quindi c’è sempre una ricerca di un qualcosa di diverso. Talvolta è una questione di ego in maniera che si rimanga in qualche modo, attraverso questo oggetto, riconoscibili e subito riconducibili allo studio e al progettista; altre volte è proprio la volontà di lanciare anche una linea nuova. Spesso, ciò che accomuna me con altri miei colleghi
è proprio il rompere certi schemi che si sono creati nel tempo. Nell’approccio a un nuovo progetto, qual è il punto di partenza? Io credo che qui ci siano diverse correnti da questo punto di vista. Per quanto mi riguarda, dipende anche dal cliente che ho davanti. Tante volte siamo partiti ispirandoci ad altri mondi, dall’architettura in genere al car design, agli aerei, a tante cose dipende, ripeto, anche dalla committenza che hai di fronte e dall’obiettivo da raggiungere. i sicuro il nostro un punto di partenza che sempre ancora un disegno fatto a mano, cosa ormai rara, ma io gelosamente mantengo proprio un reparto con tre persone che hanno questa facolt , hanno un dono che quello del disegno a mano, e con loro iniziamo a buttare gi qualcosa su un foglio bianco. Chiaramente poi il tutto viene passato al computer, ma il nostro approccio sicuramente il disegno a mano, l’idea che si trasmette alla mano e alla matita. Come gestisce i rapporti con i cantieri committenti e con gli armatori? Le capita spesso di dovere rinunciare a qualche sua buona idea per ragioni di mediazione? Noi, per scelta o per caso, ancora non l’ho capito, ci troviamo a lavorare spesso con cantieri privati o con
cantieri che fanno numeri piccoli. Non abbiamo mai lavorato per i grandi gruppi, ma principalmente lavoriamo per clienti privati o cantieri che hanno un’impostazione meno industriale . Perch ci piace cos , perch mi annoiano le cose ripetitive, quindi mi piace avere sempre sfide nuove e buttare gi idee ogni volta, con la finalit di creare qualcosa di diverso. È capitato sicuramente di mediare per mille motivi, tra i quali il budget o solo pratici. Tante volte le idee possono essere innovative, ma di cilmente attuabili. uindi la capacit di un designer deve essere quella di trovare una soluzione che riunisca l’estetica alla praticità di quello che stiamo pensando e creando. Per cui s , abbiamo mediato, ma ci siamo anche rifiutati di farlo quando non c’era una ragione valida. Se non vedo una ragione valida di trovare una mediazione, cerco di proteggere l’idea fino in fondo. Il WiderCat è un progetto molto interessante, c’è un elemento su tutti che lo rende speciale? L’idea è stata quella di creare il catamarano che solitamente era, fino a qualche tempo fa, una cosa appannaggio dei velisti, e visto come un andar per mare un po’ da hippie. uesta volta abbiamo voluto creare una specie di yacht su un catamarano.
WiderCat 92 A bordo del WiderCat 92 troviamo quattro cabine per otto ospiti più quattro membri dell’equipaggio. Le aree esterne come il beach club di 67 metri quadrati possono essere ampliate anche attraverso l’uso di balconi ribaltabili, con piattaforme aggiuntive per il nuoto che o rono accesso diretto all’acqua e al beach club dalle cabine.
Aboard the WiderCat 92, there are four cabins for eight guests plus four crew members. The outdoor areas, such as the 67m2 beach club, can also be extended through hinged balconies with additional swimming latforms o erin direct access to the water and beach club from the cabins.
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IL WIDERCAT 92 DI 28,04 METRI È STATO PROGETTATO IN COLLABORAZIONE CON IL CANTIERE WIDER. IL PROFILO LATERALE NON RICORDA UN CATAMARANO, BENSÌ UNO YACHT TRADIZIONALE, MA CARATTERIZZATO DA LINEE SPORTIVE. THE 28.04-METER WIDERCAT 92 IS A MULTI-HULL DESIGNED BY THE STUDIO IN COLLABORATION WITH THE WIDER SHIPYARD. THE SIDE IS NOT REMINISCENT OF A CATAMARAN, BUT RATHER OF A TRADITIONAL YACHT WITH SPORTY LINES.
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Heesen Project Gemini 55M L’uso innovativo del vetro e degli specchi amplifica gli spazi e o re molta luce naturale e viste panoramiche. Il top dello stile e dell’artigianato italiano si combinano con gli eccezionali standard di ingegneria di Heesen per creare un design completamente nuovo e unico, con essenze di legni pregiati, vetri decorati e pietre naturali, so tti rivestiti in tessuto e porte in pelle.
Al di l di essere assolutamente ecosostenibile, e quindi elettrico, c’ proprio la ricerca di trovare un oggetto bello. Abbiamo cercato di dare un’impostazione un po’ da yacht sportivo per questo modo diverso di andare per mare. Lei ha disegnato barche di tutti i tipi, ce n’è una a cui è particolarmente legato? Noi abbiamo fatto quasi barche che ora galleggiano, e devo dire che pochissime sono ripetitive. Tutte hanno una storia, tutte hanno qualcosa da raccontare di particolare perché spesso e volentieri sono frutto di uno sforzo di almeno due anni se non tre, con clienti e molte volte famiglie. Certo, quello a cui sono molto riconoscente è Sea Force One, l’Admiral di m, che ormai una barca datata, ma che ancora fa parlare di s . iciamo che questa mi ha aiutato ad aprirmi nel mondo dell’architettura in genere, anche al residenziale, sembra assurdo ma cos .
Infatti, da anni a questa parte, il nostro u cio dotato anche del ramo architettura. Adesso i nostri progetti sono per il architettura, e l’altro design nautico. Entrambi assolutamente con grandi soddisfazioni che ci hanno portato ad essere l’undicesimo studio in Italia per importanza. I nuovi materiali come hanno condizionato o facilitato il suo lavoro? Tantissimo. uando mi sono a acciato a questo mondo, alla fine del , i materiali erano pochissimi e tutti molto pesanti. ggi riusciamo a fare cose incredibili, sia per forme, sia per peso, anche proprio per la variet che abbiamo. I nuovi materiali hanno aiutato tantissimo soprattutto i nostri interior designer, perch sono continuamente stimolati ed un bellissimo lavoro. Il décor all’interno di uno yacht oggi ha veramente un’importanza fondamentale. Nella scelta di uno yacht quanto conta il design? ui molto semplice. Io credo
The innovative use of glass and mirrors am lifies the s ace and o ers lenty of natural light and panoramic views. he ery to of talian style and craftsmanship are combined with Heesen’s exceptional engineering standards to create a brand new and ni e desi n, with fine wood essences, decorated glass and natural stones, fabric-covered ceilings, and leather doors.
sia fondamentale. Per esempio, oggi una super car viene scelta al per la linea, non certo per gli interni. Poi se è comoda ed elegante dentro, certo, ha un suo valore, ma sempre relativo. La barca viene comprata perch un oggetto bello, all’esterno e all’interno. Storicamente lei non ha mai amato gli arredi free standing, qual è la sua posizione oggi? Non è che non ho amato i free standing, anzi, non ho amato quegli interni che non avevano personalità. Oggi il free standing aiuta moltissimo, perch e ettivamente l’immagine di un ambiente pu essere cambiata totalmente grazie anche alla sostituzione degli arredi. E questo in una barca di anni fa era praticamente impossibile. uindi il mobile, la base del divano, il comodino, il letto era sempre lo stesso disegno che si ripeteva. Oggi no. Se un armatore dopo qualche anno si stanca del suo interno, cambiando il free standing, e qualche tessuto ha una barca nuova. uindi, ben vengano i free standing, soprattutto nell’outdoor. No per a quei rivestimenti interni, a quel modo di approcciare l’interno dimenticandosi totalmente di dover andare per mare e di essere a bordo di uno yacht. Come immagina la barca tra dieci anni? Sicuramente molto pi ecologica di quello che oggi, ma non sar certo un numero di barche che cambier la storia della sostenibilit nel mondo, perch il numero delle barche non paragonabile a quello delle automobili. Tra dieci anni mi aspetto di girare purtroppo solo con auto elettriche. Sicuramente anche per le barche si andr in quella direzione. Inoltre me la immagino sempre pi collegata all’esterno, quindi la tendenza sar quella di aprire, dare luminosit e avere pi collegamento con l’ambiente esterno, la vedo sempre pi comoda. Per quanto riguarda le barche sportive sar molto dura da qui in avanti, soprattutto per i consumi.
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PROJECT GEMINI, ATTUALMENTE IN COSTRUZIONE, SEGNA LA PRIMA COLLABORAZIONE CON IL CANTIERE OLANDESE HEESEN CHE OGGI È ARRIVATA A BEN CINQUE SUPERYACHT DA 55 E 50 METRI IN SOLI 3 ANNI DI COOPERAZIONE. LO STUDIO HA PROGETTATO GLI INTERNI CON UN APPROCCIO ELEGANTE E RAFFINATO. PROJECT GEMINI, CURRENTLY UNDER CONSTRUCTION, MARKS THE FIRST COLLABORATION WITH THE DUTCH SHIPYARD HEESEN, WHICH COUNTS AS MANY AS FIVE 55- AND 50-METER SUPERYACHTS IN JUST THREE YEARS OF COLLABORATION. THE STUDIO DESIGNED THE INTERIORS WITH AN ELEGANT AND REFINED APPROACH.
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Ha sempre l’entusiasmo e la curiosità per il suo lavoro rispetto agli inizi della carriera? uesto si ricollega a quello che ho detto prima. La scelta di lavorare sui piccoli numeri e, da buon fiorentino, la conoscenza dell’artigianato, mi porta ad essere un po’ l’artigiano della nautica. Piccoli pezzi, piccoli numeri, clienti privati per piccole compagnie a cui piace creare l’oggetto unico senza fare grosse ripetizioni. questo che porta curiosità ed entusiasmo. Anche il rapporto con i cantieri fondamentale in questo. Cito, ad esempio, Codecasa, che famoso per il tipo di attenzione che mette nelle costruzioni e che ci d modo di mantenere alta l’attenzione a tutti i particolari. ltre a me, lo studio composto da persone molto giovani che hanno voglia di fare e alle quali la curiosit non manca. un bel mix, che ho voluto fortissimamente per poter trasmettere l’esperienza a giovani che vogliono esplorare. Credo sia anche questa una chiave di un certo successo. C’è un aneddoto tra i tanti che vogliamo ricordare? Aneddoti ce ne sono migliaia, nella mia carriera ne ho viste di cotte e di crude. Forse potrei ricordare la prima volta che ho avuto a che fare con una barca veramente importante, un metri costruito per il proprietario di ap Banana epublic a Los Angeles.
Io non avevo mai costruito niente di così grande ed ero davvero agli inizi della mia carriera. Lo incontrai a Milano, mi propose di pagarmi con il suo orologio e alla fine mi chiese un passaggio per tornare in hotel non sapendo che io ero arrivato con la mia iat . uando la vide, lui impazz dal ridere e da l siamo diventati non solo cliente e designer, ma anche amici. edere quest’uomo abituato ad aerei privati, olls oyce, salire su una vecchia appartenuta alla mia famiglia dagli anni ’ , stato strano, ma ha creato un’amicizia che resiste ancora dopo anni ed è veramente di grande stima reciproca. a quel momento, ripeto, partita una cosa meravigliosa che mi ha dato la possibilit di entrare nel mondo delle barche importanti. Tra gli aspetti negativi ci sono anche i fallimenti di cantieri storici per i quali lavorava, cosa le è rimasto di quelle esperienze dolorose? uello per il quale mi sono pi dispiaciuto stato il fallimento di Admiral, dei cantieri navali di Lavagna. uesto perch , oltre ad essere clienti, i proprietari erano e sono tuttora amici. Auguro loro di poter tornare presto ai livelli di maggior successo. Ogni volta che noi disegniamo una barca diventiamo partner di questi imprenditori, lavoriamo insieme a loro, gioiamo e piangiamo con loro.
Perci , quando qualcosa non funziona, fa male anche a noi. uello che possiamo fare noi come designer è aiutarli a riprendersi e a fargli vedere di nuovo la luce. C’è qualcosa che le piacerebbe fosse differente nel mondo nautico? S , vorrei che ci fosse meno spocchia, meno arroganza. uesto un mondo che sembra tutto lustrini, soldi e facilit . Ci sono persone molto per bene, ma ce ne sono altre che si a acciano allo yachting solo per donne e champagne. uesta cosa a me fa ridere e fa anche tristezza da un certo punto di vista perché sicuramente è parte del nostro mondo, ma una conseguenza, non pu essere un punto di arrivo. uesto un messaggio che, quando sono invitato a raccontare la mia esperienza, cerco di trasmettere, perch vedo che i ragazzi in generale sono molto attirati dalla pagina sul giornale, dalla fotografia, dai vari saloni nautici. uella tutta una conseguenza, se uno lavora con cervello e passione tutto arriva e niente è gratuito. Vorrei che questo atteggiamento fosse di erente e che ci fosse un po’ di pi di attenzione al prodotto. Si cerca sempre di fare i numeri tralasciando l’attenzione al dettaglio e al prodotto. ueste sono le cose che mi rattristano di questo mondo, ma che rimane un mondo assolutamente unico e a ascinante.
Rossinavi 50M LEL Lanciata nel 2020, LEL è la prima collaborazione tra il cantiere viareggino Rossinavi e lo studio. Questo progetto risolve il conflitto secolare tra le linee tipiche e sportive dello yacht design italiano e la richiesta del cliente di avere spazi abitativi più ampi e confortevoli. Si pone l’obiettivo di rispettare il limite sempre più fondamentale di 500 GT, ottenendo allo stesso tempo un design esterno attraente.
Launched in 2020, LEL is the first colla oration etween the shi yard Rossinavi based in Viareggio and the studio. This project resolves the cent ry old dis te etween the ty ical, s orty lines of talian yacht design and the customer’s request for larger and more comfortable living s aces. t has the aim of meetin the increasin ly essential limit of 500 GT, while still achieving an attractive exterior design.
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LE FORME FLUIDE E LA SILHOUETTE SONO ARMONIZZATE DA CARATTERISTICHE LINEE ORIZZONTALI E SONO PRESENTI SU ENTRAMBI I DUE PONTI E SULLO SCAFO, COSTRUITO IN ALLUMINIO COME LA SOVRASTRUTTURA. THE FLUID SHAPES AND THE SILHOUETTE ARE HARMONISED BY DISTINCTIVE HORIZONTAL LINES AND EXTEND OVER BOTH DECKS AND ON THE HULL, WHICH IS MADE OF ALUMINIUM LIKE THE SUPERSTRUCTURE.
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ith his work, Luca Dini does not seek to impose a style, but rather to create an ever new and diverse style, a unique imprint. Determined, ambitious, and with biting sarcasm, the founder of his studio, he is the mind that over time has been able to create a world in which even the most distant things can coexist: aesthetics and functionality, elegance and innovation, land and sea. His vision has upended consolidated ways of thinking and acting and left unerasable signs in the world of yacht design and architecture, taking the best from one and seamlessly integrating it into the other. Luca Dini, is there a common school of thought that influences yacht designers? I believe that the common thought could certainly be that of creating an object that can somehow influence the future of yacht design, so there is no doubt
always a search for something di erent. At times it is a question of the ego because you somehow, through the object you design, try to remain recognisable as a studio and a designer. ther times, it is more about the will to launch a new line. ften, what I and some of my colleagues have in common is precisely the fact of breaking with certain schemes that have been created over time. What is your point of departure when approaching a new project? I think there are various schools of thought from this point of view. As far as I’m concerned, it also depends on the client I am dealing with. Many times we set out by being inspired by di erent worlds, from architecture in general to car design, airplanes, many things it depends, as I say, also on the client you are dealing with and on the goal you need to reach. Certainly, our point of departure is still the hand drawn sketch,
something which is rather rare today, but I jealously keep precisely a division with three people who have this ability, they have a gift which is the gift of drawing by hand, and with them, we always start by sketching things on a white sheet of paper. f course, then we transfer everything to the computer, but our approach is the hand drawn sketch, the idea that is passed on to the hand and then to the pencil. How do you manage relations with your yard clients and owners? Do you often have to give up a good idea of yours to mediate? By choice or by chance, I still don’t know exactly, we often find ourselves working with private shipyards or small shipyards with limited productions. We have never worked for large groups, but mainly we work for private clients or yards that have a less ‘industrial’ set-up. Simply because we like it this way, because repetitive things bore me, so I like to always
Tankoa T55 Sportiva Il T55 Sportiva è dotato di una piscina immersa nel ponte di poppa a terrazze e di un comodo accesso alla zona termale, sul ponte inferiore, completa di palestra e sauna, oltre a un garage con accesso laterale per i water toys. La suite armatoriale ha una vasca idromassaggio. Ha la disponibilità per un equipaggiamento a propulsione ibrida con una velocità massima di 16,5 nodi. The T55 Sportiva is equipped with a pool immersed in the terraced stern deck and a comfortable passage to the SPA area on the lower deck, complete with a ym and sa na, as well as a garage with side access for water toys. he owners s ite features a jacuzzi. t can accommodate a hy rid ro lsion system with a maximum speed of 16.5 knots.
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face new challenges and jot down ideas every time to create something di erent. I have certainly had to mediate for a thousand di erent reasons in the past, such as the budget or just practical issues. Many times your ideas can be innovative, but not easy to implement. So a designer’s skill should be to find a solution that combines aesthetics with the practicality of what we conceive and create. So yes, we have mediated, but we have also refused to do so when there was no valid reason for it. If I don’t see a valid reason to find a mediation I try to protect my idea and go through with it all the way. The WiderCat is a very interesting project, is there one particular element that makes it special? The idea was to create a catamaran which was usually, until some time ago, a prerogative for sailors and considered to be somewhat of a hippie way of going to sea.
This time, we wanted to create a sort of yacht on a catamaran. Beyond the fact that it is entirely sustainable and eco friendly, i.e. electric, it is based on specific research to achieve a beautiful object. We have tried to create somewhat of a sports yacht set up for this di erent way of going to sea. You have designed boats of all kinds, is there one you are particularly fond of? We have designed and made almost boats that are floating today and I must say that very few are repetitive. They all have a di erent story, they all have something special to say because they are often the fruit of an e ort that lasted at least two if not three years, often with clients and families. Sure, the one I am particularly pleased about is the Sea Force One, the 54m Admiral, which is a rather dated boat today but is still part of every conversation. Let’s say that this one helped me to open up towards the world of architecture in
T55 SPORTIVA È IL PRIMO MODELLO DELLA NUOVA LINEA SPORTIVA DISEGNATA DALLO STUDIO PER TANKOA. DALLA NATURA DINAMICA, HA CARATTERISTICHE DISTINTIVE QUALI IL GRANDE POZZETTO CHE AFFACCIA SUL MARE E SCENDE DAL PONTE PRINCIPALE A POPPA. T55 SPORTIVA IS THE FIRST MODEL IN THE NEW LINEA SPORTIVA DESIGNED BY THE STUDIO FOR TANKOA. WITH A DYNAMIC SOUL, IT HAS DISTINCTIVE TRAITS SUCH AS THE LARGE COCKPIT OVERLOOKING THE SEA AND EXTENDING AFT FROM THE MAIN DECK.
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Columbus 50M K2 Primo esemplare della serie di superyacht Columbus Sport disegnata dallo studio, ispirato alle linee delle supercar e pensato per un armatore elegante ed esigente, ma anche sportivo e viaggiatore. Incarna due anime distinte che le consentono di essere una barca assolutamente performante in termini di velocità massima, senza rinunciare a comfort e autonomia. he first e am le of the Columbus Sport eryacht line was desi ned y the firm, ins ired y the lines of s ercars, and designed for an elegant and demanding shipowner who is also a lover of sports and tra els. t em odies two distinct so ls that ma e it oth a f ll fled ed sports boat in terms of maximum speed as well as a top performer in comfort and range.
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general, even residential, it seems absurd, but that is the way it is. Now our projects are architecture and the other boat design. Both with great satisfactions that have led us to become the eleventh most important firm in Italy. How have new materials influenced your work and made it easier? In many ways. When I first approached this world, in late , there were very few materials, and all of them were very heavy. Today we can do amazing things, both in terms of shapes and weight, also due to the variety we have. New materials have significantly helped our interior designers in particular because they are continuously stimulated and that is marvellous. The interior d cor of a yacht has an enormous importance today. How important is the design in the choice of a yacht? Well, this is quite simple. I think it is crucial. or instance, in of all cases today a supercar is chosen for its external line, certainly not for its interiors. Then if it is also comfortable and elegant inside, sure, that is a plus, but
always a relative one. The boat is purchased because it is a beautiful object, both outside and inside. In the past, you have never been a lover of free-standing furniture, what is your stance on this today? It’s not that I didn’t like free standing, to the contrary, I was never fond of interiors that didn’t have a personality. Today the free standing is very helpful because the image of an environment can be entirely changed also thanks to the change of furniture. And on a boat designed just years ago, this would have been practically impossible. So the sideboard, the base of the sofa, the nightstand, and the bed, were always the same design repeating itself. Today that’s not the case. If an owner gets tired of his interiors after some years, by changing the free standing furniture and a few fabrics, he will have a new boat. So, free standing pieces are more than welcome, especially for the outdoors. But I say no to those interior coverings, to those approaches to interior design that entirely forget that the point is to go to sea and be on board a yacht.
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LE LINEE ESTERNE DEL COLUMBUS SONO SPORTIVE E DECISE, IN SINTONIA CON GLI SPAZI INTERNI CONFORTEVOLI, IDEALI PER LA CONVIVIALITÀ DELLE ATTIVITÀ DIURNE. K2 HA UNO SPAZIO PER 11 OSPITI IN CINQUE CABINE E PER 11 MEMBRI DI EQUIPAGGIO IN SETTE CABINE. THE EXTERIOR LINES OF THE COLUMBUS ARE SPORTY AND BOLD, IN SYNCH WITH THE COMFORTABLE INTERIOR SPACES, IDEAL FOR DAYTIME SOCIALIZING WITH GUESTS. M/Y K2 ACCOMMODATES 11 GUESTS IN FIVE LARGE CABINS AND 11 CREW MEMBERS IN SEVEN CABINS.
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GENTLEMAN’S YACHT È PERFETTO PER CHI VUOLE TRASCORRERE MOMENTI DI QUALITÀ CIRCONDATO SOLO DALLA FAMIGLIA SU UNO YACHT SENZA TEMPO. IL TENDER COMPLETAMENTE PERSONALIZZATO SI TROVA SUL PONTE PRINCIPALE CREANDO UNO STRAORDINARIO SPAZIO ABITATIVO APERTO. GENTLEMAN’S YACHT IS PERFECT FOR THOSE WHO WANT TO SPEND SOME QUALITY TIME EXCLUSIVELY SURROUNDED BY FAMILY ON A TIMELESS YACHT. THE FULLY CUSTOMISED TENDER IS LOCATED ON THE MAIN DECK CREATING AN EXTRAORDINARY OPEN LIVING SPACE.
How do you imagine boats in ten years? Certainly much greener than they are today, although it won’t be a handful of boats that will change the story of sustainability in the world because the number of boats can never be compared to the number of cars. In ten years, I expect that unfortunately, we will be driving only electrical cars. No doubt boats will also go in that direction. urthermore, I imagine boats will be increasingly connected to the exterior, so the tendency will be to open up, add light and have a stronger bond with the exterior environment I see boats becoming increasingly comfortable in the future. As far as sports boats are concerned, I think that unfortunately, it will be tough from now on, especially in terms of consumption. Are you just as enthusiastic and curious about your work as you were at the beginning of your career? This links up to what I said before. The choice of working with small numbers and, as a true man from lorence, the knowledge
of craftsmanship led me to be a bit the craftsman of boating. Small pieces, small figures, private clients for small companies who like to create a unique piece without too many repetitions. This is what triggers curiosity and enthusiasm. Even the relationship with the yards is crucial in this sense. I will quote, for instance, Codecasa which is famous for the type of attention they place on their constructions and which allows us to maintain attention for every detail high. In addition to me, the studio is composed of very young people with a lot of drivers who do not lack curiosity. It is a nice mix which I pushed for very strongly to convey this experience to young people who want to explore. I believe this is also a key to certain success. Is there one particular anecdote among many you care to remember? There are thousands of anecdotes, I have seen all sorts of things in my career. Maybe I could mention the first time I worked on a really important boat, a meter built
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for the owner of the Gap Banana Republic in Los Angeles. I had never built anything that large and I was truly at the beginning of my career. I met with him in Milan, he proposed to pay me with his watch and in the end, he asked me to give him a ride back to the hotel without knowing that I had arrived in my Fiat 500. When he saw it, he laughed like crazy and since then we have been not just client and designer, but also friends. Seeing this man who was so used to private jets, Rolls Royces, get into an old 500 that had belonged to my family since the ‘60s was strange, but it founded a friendship that is still going strong after 25 years and is based on great mutual respect. From that moment on, as I say, something marvellous
was born that gave me the chance to access the world of important boats. Among the negative aspects of your career are the bankruptcies of some historical shipyards you worked for, what have you taken away from those painful experiences? The most painful one was Admiral, one of the shipyards in Lavagna, because, in addition to being clients, the owners of the yard were and still are my friends. I hope they can soon get back to the peak of their success. Every time we design a boat we become partners of these entrepreneurs, we work side by side with them, rejoice and cry with them. That is why, when something doesn’t work, we su er the same pain as they do.
Cantieri Navali Codecasa Gentleman’s Yacht 24m Uno yacht di 24 metri, attualmente in costruzione, realizzato completamente in alluminio, che coniuga armoniosamente linee ed estro vintage degli anni ‘60 con soluzioni esclusive e tecnologicamente avanzate. Linee esterne, disposizione interna e interior design sono il risultato di un equilibrio perfetto tra comfort e sostenibilità, con un’attenzione particolare al beach club e allo stile e all’eleganza dell’epoca.
A 24-meter yacht, currently under construction, is entirely made of aluminium. It harmoniously combines the lines and inta e flair of the s with exclusive, technologically advanced solutions. Exterior lines, interior layout, and design are the result of a perfect alance etween comfort and s staina ility, with a artic lar foc s on the beach club and the style and elegance of the past.
What we can do as designers is help them to get back on their feet and see the light again. Is there anything you would like to change in the nautical industry? Yes, I would like there to be less haughtiness and less arrogance. This is a world, which seems to be all glitter, money, and ease. There are many extremely good people in the industry, but just as many who come to the world of yachting just for the women and the champagne. This part makes me laugh but it also makes me sad from a certain point of view because it is unquestionably part of our world, but it is a consequence, it cannot be a goal. This is a message which I try to convey whenever I am invited to talk about my experience because I see that young people today are generally very attracted to the glossy page in the magazine, the photograph, and the many boat shows. All that is merely a consequence, if you work with your brain and with passion all this will come and nothing is for free. I would like for this attitude to be di erent and for people in the industry to pay a bit more attention to the product. We always try to produce higher numbers and forget about attention to detail and the product. These are the things that make me sad about this world, but it is still an unique and fascinating industry.
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Flexplorer 130 Aurelia Flexplorer 130 Aurelia SUPERYACHT
Superyacht
APRIPISTA barchemagazine.com
Trailblazer
IL FLEXPLORER 130 AURELIA DEL CANTIERE DELLE MARCHE È UN VERO EXPLORER YACHT CON ARCHITETTURA NAVALE E DESIGN ESTERNO DI SERGIO CUTOLO DI HYDRO TEC. GLI INTERNI SONO DI FRANCESCO PASZKOWSKI DESIGN. A 10 NODI HA UN’AUTONOMIA DI 7.500 MIGLIA NAUTICHE THE CANTIERE DELLE MARCHE FLEXPLORER 130 AURELIA IS A TRUE EXPLORER YACHT, WITH NAVAL ARCHITECTURE AND AN EXTERIOR DESIGN BY SERGIO CUTOLO FROM HYDRO TEC. THE INTERIORS ARE THE WORK OF FRANCESCO PASZKOWSKI DESIGN. AT 10 KNOTS SHE HAS A RANGE OF 7,500 NAUTICAL MILES
by Massimo Longoni photo by Guillaume Plisson
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Flexplorer 130 Aurelia
Sergio Cutolo ha curato il design degli esterni e l’architettura navale.
Exterior Designer Hydro Tec
Sergio Cutolo looked after both the exterior design and naval architecture.
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uando nel 2011 scese in acqua Vitadimare3, il primo explorer yacht costruito dal neonato Cantiere delle Marche, questa tipologia di imbarcazioni era sconosciuta ai più e sicuramente non vi era alcun cantiere al mondo interamente votato alla costruzione di explorer vessel. Di strada il cantiere anconetano ne ha fatta tanta, scalando le classifiche dei maggiori produttori di yacht superiori ai 30 metri. Oggi si attesta al 12mo posto e mantiene incontrastato il suo primato a livello mondiale nel segmento degli explorer yacht. Come è riuscito Cantiere delle Marche, in pochi anni, a diventare un protagonista sulla scena dello yachting internazionale? Il Flexplorer 130 Aurelia, lo yacht che presentiamo in queste pagine, contiene buona parte delle risposte: specializzazione, costruzione di alta qualità, approccio propositivo e proattivo. A questo aggiungerei la capacità di non avere paura di percorrere strade non battute. La gamma Flexplorer ha esordito con un 130, Aurelia, che ha catturato l’attenzione al Cannes Yachting Festival lo scorso settembre con la sua imponente gru A-frame che svettava dal ponte principale in posizione operativa, e il successo commerciale della serie è stato confermato dal cantiere che ha successivamente annunciato la vendita di tre Flexplorer 146. Il gioco di parole che abbina Flexibility a Explorer annuncia lo spirito di questa gamma che fa della flessibilit la sua linea guida. Flexplorer 146 in costruzione hanno infatti caratteristiche molto diverse tra loro: tre o quattro ponti, presenza o meno della gru A-frame, layout totalmente diversi. Ma torniamo ad Aurelia. Nonostante le sue dimensioni che non raggiungono i metri, una nave robusta e a dabile in grado di navigare nelle immensità degli oceani e raggiungere le mete più remote in totale sicurezza. Le linee esterne sono decise, composte da Appena saliti a bordo ci si rende conto che la terrazza poppiera è davvero enorme. Quando le due porzioni di impavesata vengono abbattute, la superficie diventa ancora maggiore e il contatto con il mare è assicurato anche stando comodamente sdraiati sui lettini prendisole. As soon as you get on board, you realize that the aft terrace is truly huge. When the two portions of the bulwark are pulled down, the surface becomes even greater and contact with the sea is ensured even when lying comfortably on the sun loungers.
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Flexplorer 130 Aurelia
Lo studio Francesco Paszkowski Design ha realizzato gli interni.
Interior Designer Francesco Paszkowski
Francesco Paszkowski Design Studio was responsible for the interiors.
In questa pagina, due foto del salone del main deck arredato con un tavolo in legno fossile Edwood by Sugak e un ampio divano in pelle Tuscany Siena di Baxter. Nella pagina accanto, il salone sull’upper deck: l’atmosfera è molto accogliente, dominata da un grande tappeto vintage e da un divano super confortevole di Baxter. On this page, two pictures of the main deck saloon furnished with an Edwood by Sugak fossil wood table and a large Tuscany Siena leather sofa by Baxter. At the side, the lounge on the upper deck: the atmosphere is very welcoming, dominated by a large vintage carpet and a super comfortable sofa by Baxter.
geometrie nette che non sconfinano per in uno spigoloso minimalismo. Sergio Cutolo di Hydro Tec ha disegnato gli esterni di questo yacht così come la sua e ciente carena. a sovrastruttura è ben proporzionata, la prua quasi verticale, il ponte poppiero del main deck enorme. Visitando lo yacht ci si rende conto che le soluzioni stilistiche rispondono a esigen e fun ionali precise. a differen a minima tra lunghezza fuori tutto e al galleggiamento rivela lo sfruttamento massimo dei volumi interni calibrati sulle esigenze abitative dell’armatore, mentre il pozzetto è stato disegnato
per accogliere un tender di una decina di metri, dimensioni molto grandi se paragonato alla lunghezza dello yacht. Ed è proprio attorno al tender che è nato il progetto di questo Flexplorer, come ci racconta Vasco Buonpensiere, co-fondatore e Sales & Marketing Director di Cantiere delle Marche: «Questo cliente aveva un nostro Darwin di cui era molto soddisfatto, ma desiderava un tender più grande per poter svolgere tutta una serie di attività, raggiungere spiagge e coste non accessibili con uno yacht, esplorazioni costiere, ecc. Non voleva però essere vincolato da una gru troppo grande e ingombrante. L’idea, scaturita da
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un’intuizione del nostro Amministratore Delegato che ha molta esperienza nel settore delle navi mercantili, è stata quella di importare un elemento presente su navi da lavoro e pescherecci oceanici e adattarlo alle esigenze e all’uso su uno yacht di lusso. Si tratta della gru A-frame, una gru a ponte in grado di varare e alare a poppa dello yacht un tender di grandi dimensioni - e quindi pesante - senza causare allo yacht alcuno sbandamento laterale. Scelta questa strada, il passo successivo è stato quello di progettare la struttura e studiare un sistema per farla scomparire quando non in uso. Abbiamo coinvolto nel progetto AMS-Advanced Mechanical Solutions, una società di ingegneria specializzata in progettazione per la nautica. Il risultato è una imponente struttura in carbonio, quindi robusta e leggera, che scompare totalmente
nella pavimentazione in teak del ponte. L’alloggiamento della struttura è celato da flap che lavorano in sincronia con la gru stessa. stata una grossa sfida e, alla luce del suo perfetto funzionamento, possiamo dire che abbiamo fatto bene a coglierla. D’altra parte, essere degli apripista è nel nostro Dna!». Tornando al pozzetto c’è da dire che, una volta varato il tender (un Joker Boat Clubman 28 EFB , la superficie di oltre 115 metri quadrati viene attrezzata con divani, chaise longue, ombrelloni, tavolini e si trasforma in un grande soggiorno esterno, una beach area aperta sulla spiaggetta di poppa dotata di scaletta che agevola la discesa e la risalita dall’acqua. Il ponte acquista ulteriore superficie e apertura sul mare grazie a due porzioni di impavesata abbattibili. Dalla spiaggetta si accede
a una bella palestra attrezzata con macchine Technogym che prende luce anche da sei vetrate a so tto. estando all’esterno e salendo di un livello, si arriva alla terrazza poppiera dell’upper deck che accoglie una sala da pranzo esterna ombreggiata dall’aggetto del ponte superiore e, a prua, un’area conversazione con divani contrapposti. Ancora un livello più in alto e si accede a un piccolo sun deck che l’armatore ha voluto come angolo a uso privato, con un divano che guarda a poppa e una piscinetta fiancheggiata da prendisole. Girando all’esterno dello yacht si apprezza la qualità costruttiva, dalla posa del teak alla solidità degli acciai, sia delle attrezzature di coperta, sia del corrimano. Gli arredi esterni sono stati scelti nelle colle ioni di edon e oda.
barchemagazine.com La suite armatoriale è a prua del main deck. Anche in questo ambiente pareti e cielini sono rivestiti in cemento. Sul ponte inferiore ci sono tre cabine per gli ospiti. Al posto della quarta cabina è stata realizzata una lavanderia. The master suite is at the bow on the main deck. Also in this room, the walls and ceilings are covered with concrete. There are three guest cabins on the lower deck. A laundry room was built in place of the fourth cabin.
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Flexplorer 130 Aurelia
QUANDO IL TENDER È IN ACQUA, LO SPAZIO VIENE ARREDATO CON DIVANI E LETTINI E SI TRASFORMA IN UNA SPLENDIDA BEACH AREA. SU ENTRAMBI I LATI DUE PORZIONI DI IMPAVESATA SI ABBATTONO TRASFORMANDOSI IN TERRAZZE. I LUCERNARI A PAVIMENTO DANNO LUCE ALLA PALESTRA REALIZZATA NEL LOWER DECK E ATTREZZATA CON MACCHINE TECHNOGYM. WHEN THE TENDER IS AT SEA, THE SPACE IS FURNISHED WITH SOFAS AND LOUNGERS AND TURNS INTO A BEAUTIFUL BEACH AREA. ON BOTH SIDES, TWO PORTIONS OF THE BULWARK COLLAPSE AND TURN INTO TERRACES. THE FLOOR SKYLIGHTS GIVE LIGHT TO THE GYM BUILT ON THE LOWER DECK AND EQUIPPED WITH TECHNOGYM MACHINES.
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Se gli esterni danno ad Aurelia un carattere molto spiccato, tale impressione viene ulteriormente confermata e addirittura raffor ata dai suoi interni portatori di novità stilistiche sicuramente molto interessanti. I particolarissimi interni sono stati disegnati da Francesco Paszkowski con la collaborazione di Margherita Casprini. Anche in questo caso le scelte dell’armatore non sono convenzionali. Non ha voluto ambienti lussuosi. Appena entrati nel salone principale ci si rende conto dell’originalità dello stile di Aurelia: un grande tavolo di legno fossile, massiccio e solcato da profonde spaccature, sta sulla sinistra, mentre a destra c’è un divano in pelle. La zona conversazione è completata da due poltroncine Baxter modello Houston e da una lunga panca in legno che corre lungo la murata e che, ad entrambe le estremità, termina con due materassoni trapuntati che ricordano i vecchi materassi di lana dei nonni. Il pavimento è composto da larghe doghe di quercia di dimensione diversa. La sorpresa continua con il rivestimento delle pareti e del cielino realizzati in cemento e con travi metalliche. Gli interruttori della luce sono di ispirazione industriale e l’impianto elettrico è completato da tubi e raccordi a vista. Come dice Francesco Paszkowski: «Gli interni di Aurelia con il loro stile di ispirazione industriale, fanno pensare pi a un sofisticato loft newyorkese che a uno yacht». Soprammobili, tappeti, quadri e alcuni pezzi d’arredo sono stati scelti personalmente dall’armatore che ama gli oggetti che hanno una storia, un vissuto e lo fanno sentire a casa. Il layout di Aurelia non presenta grosse sorprese. Sul main deck, a prua, c’è una bella suite armatoriale e, sempre sullo stesso ponte, c’è una grande cucina. Nella lobby spicca un elemento davvero originale: nella tromba delle scale è stata inserita una cantina vini che sale fino all upper dec . i tratta di una colonna trasparente, contenente decine e decine di pregiate bottiglie su rastrelliere girevoli, le cui porte d’accesso si aprono solo con l’impronta digitale. L’oggetto è di grande impatto e, oltre a rendere facilmente accessibili i vini sui due ponti, è un pezzo di design e di ingegneria notevole. Arriviamo, salendo accanto alla cantinetta dei vini, nel saloncino panoramico dell’upper deck. Anche qui lo stile è molto particolare e gli oggetti scelti sono poco o nulla convenzionali, tra tutti spicca un
antico proiettore su treppiede per pista d’atterraggio, un oggetto insolito trovato in un mercatino delle pulci di Firenze. Torniamo giù e scendiamo nel lower deck, dove l’armatore ha voluto solo tre cabine per gli ospiti, due Vip e una doppia. Al posto della quarta cabina c’è una grande lavanderia/stireria. L’armatore intende navigare a lungo e desidera che il suo equipaggio abbia a disposizione ambienti spaziosi e comodi sia per il lavoro, sia per i momenti di riposo. Le tre cabine equipaggio e una bella dinette occupano la parte prodiera del ponte e sono collegate tramite una scala separata alla cucina che si trova sul main deck. La sala macchine, che ospita i due motori Caterpillar C32 che erogano 746 kW ciascuno a 1600-1800 giri/min e gli altri impianti, è grande e impeccabile nella disposizione che consente un accesso agevole a tutti i macchinari. Al di sotto del lower deck corre un under lower dec che offre ulteriore spazio di stoccaggio e un accesso diretto agli stabilizzatori. Aurelia monta due coppie di stabilizzatori CMC Marine ad attuazione elettrica che, come spiega Sergio Cutolo, presentano molti vantaggi: «I benefici di avere quattro pinne al posto di due sono molteplici. Le pinne sono di dimensione minore e quindi o rono minore resistenza e, lavorando insieme ai timoni indipendenti grazie a un sofisticato software, contribuiscono al mantenimento della rotta». o yacht, da specifica, avrebbe dovuto avere una velocità massima di 14 nodi e un’autonomia di circa 5.000 miglia nautiche a 10 nodi. Le prove in mare hanno dato risultati diversi. a velocit massima ha sfiorato i 16 nodi contro i 14 preventivati e, soprattutto, l’autonomia prevista di 5.000 miglia nautiche si è dimostrata assai maggiore superando agevolmente le 7.500 miglia nautiche, sempre a 10 nodi, come si evince dal grafico che presentiamo in queste pagine.
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hen the newly founded Cantiere delle arche launched its first explorer yacht, Vitadimare3, in 2011, this type of boat was largely unknown, and there weren’t any shipyards anywhere in the world dedicated entirely to the Explorer vessels. The shipyard from Ancona has come a long way since then, rising through the rankings of the leading manufacturers of 30-meter-plus yachts. It currently lies twelfth in the list and remains uncontested internationally in the explorer yacht market segment.
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Tra i tanti dettagli spicca sicuramente l’imponente gru A-frame in grado di movimentare un tender di grandi dimensioni. La struttura in carbonio, quando non è in funzione, scompare in alloggiamenti a filo con la pavimentazione del ponte. Un elemento molto interessante degli interni è il wine-cellar che si estende tra il main e l’upper deck. Amongst the many details the imposing A-frame crane capable of handling a large tender certainly stands out. The carbon structure, when not in operation, disappears in ho sin s fl sh with the dec floorin . A very interesting element of the interior is the wine cellar, which extends between the main and upper decks.
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How has Cantiere delle Marche succeeded in becoming a leading player on the international yachting scene in just a few years? The Flexplorer 130 Aurelia, the yacht we are presenting over the next few pages, contains many of the answers to this question: specialisation, excellent build quality, and a constructive and proactive approach. To which I would add a lack of fear of treading new paths. The Flexplorer range started with a 130-foot boat, Aurelia, which caught people’s eye at the Cannes Yachting Festival last September with its majestic A-frame crane sticking out from the main deck, ready for action. The shipyard then confirmed the range’s commercial success, announcing it had sold three Flexplorer 146s. The play on words combining flexibility and ‘explorer’ perfectly embodies the spirit of this range, where everything revolves
around the concept of flexibility. ach of the Flexplorer 146s currently under construction differs substantially from the others: some have three decks, others have four; some include the A-frame crane, others don’t, and the layouts are completely different. ut let s return to Aurelia. Despite being under 40 metres long, it is a robust and reliable boat that can sail across vast oceans and reach the most remote destinations in complete safety. The exterior design is bold, displaying clear-cut geometries without straying into angular minimalism. Sergio Cutolo from Hydro Tec designed the yacht’s exterior and its e cient hull. The superstructure is well proportioned, the bow is almost vertical, and the main deck afterdeck is huge. Looking around the yacht, you come to realise that the stylistic solutions are a response to specific functional
re uirements. The minimal difference between the overall length and the length at the waterline reflects the optimal use of internal space, designed around the owner’s everyday needs, while the cockpit has been designed to house a ten-metre tender, which is very large compared to the length of the yacht. As Vasco Buonpensiere, cofounder and sales & marketing director at Cantiere delle Marche, explains, Un’ampia scalinata congiunge il ponte alla piattaforma da bagno. Nella piattaforma poppiera è inserita una passerella transformer che agevola la discesa in acqua e la risalita a bordo. A wide staircase connects the deck to the bathing platform. In the aft platform, there is a transformer gangway, which facilitates the descent into the water and getting back on board.
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the design for this Flexplorer was built around the tender: «This client had one of our Darwins, and he was very happy with it, but he wanted a larger tender for a wide range of activities: reaching beaches and coasts that were inaccessible with the yacht, exploring coastlines, and so on. But he didn’t want to be restricted by an overly large and bulky crane. ur CE , who has a lot of experience in the merchant vessel sector, had a brainwave: borrowing an element used on workboats and fishing trawlers and adapting it to the needs and purposes of a luxury yacht. The item in question is an A frame or bridge crane, which can launch and haul a large, and therefore heavy, tender from the yacht’s stern without any risk of listing. Having chosen this approach,
the next step was to design the structure and develop a system to make it disappear when not in use. We got Advanced Mechanical Solutions (AMS) involved, an engineering company that specialises in boat design. The result is an imposing carbon fiber structure, strong and lightweight, that can be fully concealed beneath the deck’s teak floor. The housing for the structure is hidden by flaps that move in harmony with the crane itself. It was an enormous challenge, but given how perfectly it works, we can now say it was well worth taking it on. In any case, blazing a trail is in our DNA!». eturning to the coc pit, once the tender (a Joker Boat Clubman 28 EFB) has been launched, the over 115 m² area is transformed into a large outdoor
living space equipped with sofas, chaise longues, sunshades and coffee tables, and a beach area that opens onto the beach platform at the stern, with a ladder for easy access to the water. Two fold-down bulwarks provide even more floor space and a feeling of proximity to the sea. The beach platform leads to a lovely gym fitted with Technogym gear, lit by six roof lights. Moving up a level outdoors you reach the stern terrace on the upper deck, which houses an outside dining room shaded by the overhang from the upper deck and, forwards, a sitting area with facing sofas. Another level up is a small sundeck, which the owner chose to make into a private area with a sofa looking aft and a small pool and adjacent sunbed. When you walk around the yacht’s outside spaces you appreciate the build quality, from the laying of the teak to the durability of the steelwork, both in the deck equipment and the handrail. The outdoor furniture is made by edon and oda. The exterior design gives Aurelia plenty of personality, and this is confirmed and even heightened by the fascinating new stylistic features indoors. The highly unusual interior was designed by Francesco Paszkowski in partnership with Margherita Casprini. Once again, the shipowner’s choices defy convention he didn t want luxury rooms. Entering the main saloon, the originality of Aurelia’s style is immediately obvious: a large, solid, fossil wood table with deep cracks running through it stands on the left, with a leather sofa on the right. Completing the sitting area are two Baxter Houston armchairs and a long wooden bench that runs along the wall, with two large, quilted mattresses at both ends recalling the old wool mattresses our grandparents’ generation used. The floor is made of large oa slats of various sizes. The surprises continue with the concrete-clad walls and ceiling with metal beams. The light switches are industrial in design, and the wiring system comes with visible ducting and junction boxes. La prua alta fende le onde con sicurezza e garantisce una navigazione confortevole in tutte le condizioni del mare. The high bow cuts through the waves with confidence and arantees comfortable sailing in all sea conditions.
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Flexplorer 130 Aurelia CANTIERE DELLE MARCHE
Via E. Mattei, 36 I-60125 Ancona www.cantieredellemarche.it www.cdmexperience.com
PROGETTO Hydro Tec (exterior design e architettura navale) • Francesco Paszkowski Design (interior design)
As Francesco Paszkowski puts it: «Aurelia features an interior design of industrial inspiration that is more reminiscent of a sophisticated New York loft than a yacht». Ornaments, rugs, paintings, and a few pieces of furniture were chosen personally by the owner, who loves objects with a bit of history and life behind them, and which make him feel at home. Aurelia’s layout, meanwhile, does not offer any big surprises. The main deck features a lovely master suite at the bow and a large galley. The lobby includes a highly original wine cellar in the stairwell: a transparent column that continues to the upper deck containing dozens of sought-after labels on rotating racks, with fingerprint access control. This striking feature is both a practical way of making the wines accessible on
two decks and a notable piece of design and engineering. Climbing up past the wines we reach the panoramic lounge on the upper deck. Here, once again, the style is unusual and the objects are not exactly conventional: the stand-out item is an old landing strip floodlight on a tripod, found at a flea mar et in Florence. We go back downstairs to the lower deck, where the owner only wanted three guest cabins: two VIPs and one double. Il grafico in alto evidenzia le performance di Aurelia. I dati, rilevati in prova in mare con lo yacht a mezzo carico, hanno superato le più rosee aspettative. The graph above highlights Aurelia’s performances. The data, collected during sea trials with the yacht at half load, exceeded the rosiest expectations.
SCAFO Materiale costruzione Acciaio/ Alluminio Lunghezza 39,37 m Larghezza 8,60 m Immersione 2,60 m Dislocamento 392 t Stazza lorda 453GT Serbatoi carburante 60.000 l Serbatoi acqua 8.500 l Serbatoi acque grigie/nere 2.000 l MOTORI 2 x Caterpillar C32 (A rating, Heavy Duty) Potenza 746kW @1600-1800 giri/min Velocità max 15 nodi Autonomia a 10 nodi: 7.500 miglia nautiche CERTIFICAZIONI C Malta Cross HULL MACH Ych, unrestricted navigation
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PROJECT Hydro Tec (exterior design and naval architecture) • Francesco Paszkowski Design (interior design) HULL Building material Steel/Aluminium Length 39.37 m Beam 8.60 m Draft 2.60 m Displacement 392 t Gross Tonnage 453GT Fuel tanks volume 60,000 l Water tanks volume 8,500 l Grey/waste water tanks volume 2,000 l MAIN PROPULSION 2 x Caterpillar C32 (A rating, Heavy Duty) Outlet mechanical power 746kW @1600-1800/min Maximum speed 15 knots Range at 10 knots 7,500 nautical miles CERTIFICATION C Malta Cross HULL MACH Ych, unrestricted navigation
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Engine room
La sala macchine è amplissima e rende facile il lavoro dell’ingegnere di macchina. Un tank deck, al di sotto del lower deck, consente un agevole accesso agli impianti tra i quali le due coppie di stabilizzatori. The engine room is very large and makes the engineer’s job easy. A tank deck, below the lower deck, allows easy access to the systems including the two pairs of stabilisers.
The fourth cabin has been replaced by a large laundry and ironing room: the owner intends to sail long distances and wants his crew to have spacious and comfortable rooms both when at work and when resting. Three crew cabins and a nice dinette occupy the forward part of the deck and are connected to the galley on the main deck by a separate staircase. The large engine room, which houses two Caterpillar C32 746 kW 1600-1800 rpm engines and the yacht’s other systems, is laid out impeccably, providing easy access to all equipment. An under lower deck provides further stowage space and direct access to the stabilisers. Aurelia has two pairs of CMC Marine electric stabilisers, which, as Sergio Cutolo explains, have many advantages: «There are several benefits to having four fins instead of two. The fins are smaller and therefore o er less resistance and, working with the independent rudders and sophisticated software, they help to keep the boat on course». According to the spec, the yacht should have had a maximum speed of 40 knots and a range of roughly 5,000 nautical miles at 10 knots. However, the sea tests exceeded expectations. The maximum speed was above 16 knots, rather than the 14 predicted, and the expected range of 5,000 nautical miles turned out to be an underestimate: the yacht easily surpassed 7,500 nautical miles at 10 knots, as the graph accompanying this article shows.
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TEST Grand Bénéteau Grand Bénéteau Trawler 62 Trawler 62
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Long Range
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Cruise LUNGHE NAVIGAZIONI, LUNGHE CROCIERE E LUNGHE PERMANENZE A BORDO. IL NUOVO TRAWLER DI BÉNÉTEAU NON È FATTO PER RIMANERE ANCORATO IN BANCHINA TRAVELLING DISTANCES, LONG CRUISES AND SPENDING A LONG TIME ABOARD. THE NEW TRAWLER FROM BÉNÉTEAU WAS NOT DESIGNED TO STAY TIED UP AT THE QUAY
by Niccolò Volpati -photo by NicolasClaris
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cantieri che fanno grandi numeri hanno molte informazioni dai loro armatori. È un bel vantaggio e l’importante è saperlo mettere a frutto. Quando comparvero i primi trawler, anche quelli di lunghezze molto contenute, fu chiaro fin da subito che si rivolgevano a persone che amavano stare a bordo per lunghi periodi e percorrere tante miglia. Insomma, le caratteristiche ricercate sono quelle di quasi tutte le barche, ovvero comfort e doti marine, ma in questo caso il cantiere sa di non poter barare. Gli armatori di un trawler non si limitano a poche ore di moto e si accorgono in fretta se la barca non mantiene le promesse. «La prima cosa che ci ha chiesto, quasi ossessivamente, Gianguido Girotti, deputy Ceo di Bénéteau è l’autonomia», racconta Amedeo Migali di MICAD. E il progettista che ha curato l’architettura navale ne ha certamente tenuto conto, tanto che a 9 nodi di velocità il Grand Trawler 62 arriva quasi a mille miglia di autonomia. Non bastano per attraversare l’oceano, ma certamente per navigare a lungo senza bisogno di fare rifornimento. E il vantaggio non è solo pratico, ma anche economico. Avere una lunga autonomia permette di andare a fare rifornimento là dove il carburante costa meno, una caratteristica a cui gli Salone molto luminoso, cucina in locale separato e area notte con due possibili layout: a tre o a quattro cabine. The saloon is very light, the galley is in a separate room, and the cabin area has two possible layouts, with three or four cabins.
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Bénéteau Grand Trawler 62
armatori amanti del long range fanno particolare attenzione. Grand Trawler 62 è una barca semidislocante con due motori piuttosto potenti. Alla massima si superano i venti nodi, ma le andature da prendere in considerazione sono due: a 9 e a 14 nodi. La prima è la classica navigazione da trasferimento con un consumo istantaneo complessivo di soli 25 litri/ ora che, tradotto in litri per miglio, fa 3. Consumi davvero contenuti considerato che si tratta di una barca di quasi diciannove metri di lunghezza fuori tutto, per 5,41 metri di larghezza, tre ponti e 28 tonnellate e mezzo di peso. A 14 nodi di velocità, invece, i litri/ora totali sono 135 e per percorrere un miglio
servono circa 10 litri. In fase di progetto, pesi e altezze sono state un’ossessione per MICAD. Un trawler deve avere tanto spazio per il comfort a bordo, ma deve rimanere una barca marina. Tre ponti, incluso un fly imponente, potrebbero influire sull assetto, ma la sensa ione che ho avuto al timone non è stata questa. Di solito i grandi trawler corrono il rischio di risultare seduti sulla poppa quando si accelera. Non il 62’ di Bénéteau, che mi è parso sempre in assetto rispetto alla superficie dell ac ua. alte a dell’opera morta, comunque, impone un po’ di prudenza durante le virate. Se lo si fa a tutta barra, meglio non superare i 12 nodi di velocità. È solo una sensazione, visto che la barca non s’inclina per nulla,
ma rimanendo nella posta ione sul fly, con vento e un po’ di onda al traverso, mi sono sentito assolutamente sicuro fino a 12 nodi di velocità, mentre se viravo stretto a una velocità più sostenuta, la percezione di stabilità non era la stessa. ffrontando le onde in prua, un po’ di beccheggio si sente, anche questo credo inevitabile visti i volumi Tanto Made in Italy in questo progetto, dato che interni e coperta sono di Nauta e l’architettura navale di MICAD. The project is very much Italian made, given that the interiors and deck are by Nauta and the naval architecture by MICAD.
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Grandi spazi in coperta, ma niente sprechi. Aree living, tavoli da pranzo, prendisole e sedute, a bordo non manca nulla, ma è sempre facile muoversi. There is a lot of space on deck, without any being wasted. The lounge area, lunch tables, sun pad and seats – you’ve got everything you need onboard, but it is always easy to get around.
e la tipologia di barca. Tutto quello che non sono linee d’acqua e architettura navale, è opera di Nauta. Lo studio di progettazione italiano, infatti, ha curato sia interni, sia coperta. Lo spazio su cui ha potuto lavorare è tanto. La regola è sempre niente sprechi, anche se i centimetri abbondano. E un esempio l allestimento del fly, convincente in primis per il doppio accesso che amplifica la facilit di muoversi a bordo. Per raggiungere il piano superiore si può passare dalla tradizionale scaletta collocata in pozzetto che porta alla parte poppiera del fly, oppure da uella
collocata a sinistra della postazione di comando. oppio accesso significa nessun intralcio tra chi è passeggero e chi è adibito alla conduzione. er il resto, il layout prevede ona pranzo, prendisole, postazione pilota e copilota, angolo bar, living e perfino la gruetta per tender o moto d’acqua. Interessante anche la soluzione con tendalino estraibile e tende parasole laterali che permette di avere ombra con qualsiasi inclinazione dei raggi solari e non solo a mezzogiorno. Sul ponte principale la protezione è strutturale perché l’area del pozzetto è riparata dal
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fly che arriva fino a poppa e perfino i passavanti laterali sono protetti dalle dimensioni extra large del fly. li interni ricordano uelli di un mega yacht sia per i volumi, sia per alcune scelte che volutamente richiamano lo stile delle imbarcazioni più grandi. Nel salone, per esempio, c’è la cucina in un locale separato e la postazione di comando è al centro; inoltre il design della plancia e il timone a ruota danno proprio la sensa ione del grande yacht. a visibilit dalla postazione di comando interna è ottimale e la collocazione al centro aumenta la sensazione di controllo delle fiancate durante la manovra. Oltre all’occhio umano, ci sono comunque le telecamere per evitare punti ciechi e agevolare l’ormeggio. La discesa verso l’area notte è, come tutto il resto, all’insegna dell’assenza di sprechi. La scaletta che parte a dritta della plancia di comando, ruota
a sinistra in modo da occupare meno spazio possibile, ma rimanendo sempre comoda e sicura da percorrere. È una soluzione che regala più spazio alle cabine e, al tempo stesso, permette di avere la consolle di guida più a prua possibile e vicina al parabrezza, migliorando così visibilità e controllo in navigazione. In conclusione, i progettisti sono riusciti a disegnare interni e coperta funzionali e confortevoli e linee d’acqua e cienti in modo da garantire lunghe permanenze a bordo, percorrendo molte miglia. Tutto quello che ci si aspetta da un trawler.
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he yards with large sales numbers obtain a lot of information from their buyers. t is a significant advantage, and it is important to make the most of it. hen the first trawlers appeared, including very short ones, it was immediately clear that they were aimed
LA POSTAZIONE DI GUIDA INTERNA HA UN’OTTIMA VISIBILITÀ E DÀ UNA SENSAZIONE DI CONTROLLO ASSOLUTO, IN NAVIGAZIONE COSÌ COME IN FASE DI ORMEGGIO. THE INDOOR HELM STATION HAS GOT EXCELLENT VISIBILITY AND GIVES THE FEELING OF BEING IN COMPLETE CONTROL, WHETHER UNDERWAY OR WHEN MOORING.
at people who liked to spend a lot of time onboard and cover significant distances. So, the characteristics that people were looking for were those sought in practically any boat comfort and seafaring qualities. But with trawlers, yards now they cannot ta e any shortcuts. Their owners don t limit themselves to a mere handful of hours at sea, and so they are uic to notice if a boat doesn’t live up to expectations. «The first thing that ianguido irotti, the deputy CEO of Bénéteau, asked us for – and he was practically obsessive about it – was range», says medeo igali from MICAD. And the designer who handled the naval architecture certainly took that into account, to such an extent that at nine knots, the Grand Trawler 62 achieves a range of nearly a thousand nautical miles. That’s not enough to get across an ocean but is enough to cover a considerable distance without having to refuel. nd the advantages are financial as well as practical. Having a longer range means you can travel to where fuel costs are lower, which is something that owners who like to do long trips are eenly aware of. The Grand Trawler 62 is a semi-displacement boat with two fairly powerful engines. t top speed, it does over twenty nots, but there
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VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
BÉNÉTEAU Saint Hilaire de Riez, Francia, www.beneteau.com/it
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PROGETTO Studio MICAD (architettura navale), Nauta Design (interni e coperta) SCAFO Lunghezza f.t. 18,95m • Lunghezza scafo 16,47m • Larghezza massima 5,41m • Dislocamento 28.500 kg • Serbatoi carburante 4.000 l • Serbatoi acqua 840 l Delfiniera con struttura inox Verricello salpancora elettrico • Gavone per ormeggio, 2 gavoni per parabordi a prua, boe di ormeggio
AUTONOMIA MN RANGE NM
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Località//Place Cannes Mare//Sea state Calmo//Calm Vento//Wind speed Brezza//Breeze Persone a bordo//People on board 14 Carburante imbarcato Fuel volume on board 1.800 l Acqua imbarcata Water volume on board 120 l
VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS
MOTORE 2xMan i6-730 Potenza 537 kW (730 cv) 6 cilindri in linea • Cilindrata 12,42 l • Regime di rotazione massimo 2300 giri/min Peso a secco 1.251 kg
CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H Rpm
kn
CERTIFICAZIONE CE CAT B
20.7
270 218
18.9
27
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W
3.5
PREZZO A partire da 1.522.900 - motorizzato con due motori Man i6-730 da 537 kW ognuno
kg kw
13
10 8.4
Giri/min speed 1/min
1250 1000
24.4
600
6.8 50
100
150
200
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Consumi contenuti e grande capacità dei serbatoi del carburante. A 9 nodi di velocità l’autonomia è di circa mille miglia. Fuel consumption is minimal, and the fuel tanks have a lot of capacity. At nine knots the range is around a thousand nautical miles.
MAIN PROPULSION 2xMAN i6-730 Outlet mechanical power 537 kW (730 hp) 6 cylinders in-line Swept volume 12.42 l Maximal rotational speed 2300/min • Dry weight 1,251 kg
LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)
4.2
EC CERTIFICATION CAT B PRICE Starting from 1,522,900 - powered with two MAN i6-730 engines of 537 kW each
Engine rotational
1500
42.6
0
HULL LOA 18.95m Length 16.47m Maximum beam 5.41m • Displacement 28,500 kg • Fuel tanks volume 4,000 l • Water tanks volume 840 l • Stainless steel bowsprit • Electric windlass • Anchor locker, 2 lockers for fenders on the forward deck, mooring lines lockers
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80
5.3
PROJECT Studio MICAD (naval architecture), Nauta Design (interiors and deck)
2000
120
11.3
2390 2250
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RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER
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Velocità kn
Consumi totali l/h
Consumi litro miglio
Autonomia mn
Rumore su scala A (in plancia) dB
Boat
Total Fuel consumption
Total Fuel consumption
Range
Sound level on scale A
speed in knots
(as volume flow) l/h
(as volume hanging) l/ na mi
na mi
(at the dash oa d) d 57
600
5.3
6.8
1.3
3.076
1000
8.4
24.4
2.9
1.379
61
1250
10.0
42.6
4.2
952
62
1500
11.3
80
7.0
571
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1750
13.0
120
9.2
434
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15.8
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10.3
388
67
2250
18.9
218
11.5
347
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minimo di pl
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Bénéteau Grand Trawler 62 are two speeds to bear in mind – nine and fourteen nots. The first of these is a typical rate to get from to , with snapshot fuel consumption of just 25 litres per hour, which means three litres per nautical mile. That is a really low figure considering that we are tal ing about a boat that is nearly nineteen metres long overall, with a 5.41-metre beam, three decks and 28.5-tonne displacement. While at fourteen knots, it needs 135 litres per hour, and 10 litres per mile. Weight and height were an obsession for MICAD at the planning stage. A trawler has to provide a lot of room for onboard comfort but still has to be a boat with good seafaring qualities. Three bridges, including a significant flybridge, could affect the trim, but I didn’t get that feeling at the helm. Large trawlers often run the risk of being stern heavy when they accelerate. But Bénéteau’s 62’ didn’t, and I thought it always sat well in the water. The height of the superstructure, however, means you have to be a bit careful when turning. It’s best not to exceed twelve nots if you are at the full rudder. That is just an impression, given that the boat doesn’t tip at all. Steering from the flybridge and with the wind on the beam, felt completely safe up to twelve nots. ut if turned tightly going any faster, I didn’t get the same feeling of stability. Ta ing the waves on the bow you do feel a bit of pitching, which I think is inevitable given the interior dimensions and type of boat. verything that isn’t waterlines or naval architecture is the work of Nauta, the Italian design studio which did both interiors and the exterior. They had plenty of space to wor on. The rule is always that you shouldn t waste any, even if you have plenty of room to play with. nd an example of that is how the flybridge has been laid out, which is immediately convincing because of the double access points, which help to get around aboard. To get up there you can use the A 9 e a 14 nodi si hanno le andature ideali. La prima per i lunghi trasferimenti dato che garantisce bassi consumi e molta autonomia, la seconda come crociera più veloce, ma sempre economica. At nine and fourteen knots you get a perfect speed. Nine knots are for long trips, as it ensures low fuel consumption and a lot of range, while fourteen is a faster, but still economical, cruising speed.
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Bénéteau Grand Trawler 62
Engine room
Due Man da 730 cavalli sono un’ottima scelta perché garantiscono buone performance, visto che alla massima si superano perfino i 20 nodi, ma senza consumi esagerati. Two 730-horsepower MANs are an excellent choice because they deliver good performance, given that at top speed the boat will do over twenty knots but without excessive fuel consumption.
traditional staircase in the cockpit that leads to the aft part of the flybridge, or there is the one located to port of the helm station. Two access points mean that passengers whoever is at the helm don t get in each other s way. The layout also includes a lunch area, sun pad, helm station for pilot and co pilot, corner bar, lounge area and even a crane for tenders or et s is. There is also an interesting solution which gives you an extractable awning and side parasol curtains which can provide shade regardless of the angle of the sun, and not ust at noon. n the main dec , the protection is structural
because the cockpit area is protected by the flybridge, which goes as far as the stern, and even the gangways are protected by the outsi ed fly dec . The interiors seem li e a mega yacht, both in terms of the volume and some styling which consciously reflects that of larger vessels. n the saloon, for example, there is a galley in a separate room, and the helm station is in the middle; the design of the dashboard and wheel also have a bit yacht feel to them. isibility from the interior steering position is excellent, and its location in the centre increases the feeling of eeping an eye on the sides while manoeuvring. s well as being able to see directly, there are also video cameras to avoid blind spots and ma e mooring easier. o room is wasted as you go down to the cabin area, ust li e everywhere. The staircase starts to the starboard of the helm station, and curls round to the left to use as little space as possible, while still being comfortable and safe to use. This leaves more room for the cabins, while at the same time you can have the console as far forward as possible and close to the windscreen, thus improving visibility and control while underway. o basically, the designers have managed to create functional and comfortable interiors and dec space which enable you to spend a long time on board and cover a lot of distance. verything that you expect from a trawler.
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fabbrica
Evo EvoV8 V8
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A factory of
SURPRISES
sorprese barchemagazine.com
delle
È LA NUOVA AMMIRAGLIA DEL CANTIERE NAPOLETANO, UN ELEGANTE 24 METRI DAGLI ALTI CONTENUTI TECNOLOGICI E CON FORTI RICHIAMI AL MONDO DELLA VELA WITH ITS SIGNIFICANT AMOUNT OF TECHNOLOGICAL CONTENT AND STRONG LINKS TO THE SAILING WORLD, THIS ELEGANT 24-METRE BOAT IS THE FLAGSHIP OF THE NEAPOLITAN YARD
by Luca Sordelli photo by Roberto Sgrò and Stefano Gattini
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Evo V8
rendete due segmenti di mercato, quello dei walk-around/luxury tender di 13/14 metri di lunghezza, e quello delle imbarcazioni al limite dei 24 metri, e uniteli. Ecco, arrivate a Evo V8. inee e filosofia richiamano i primi, mentre le dimensioni, lo spa io e il lusso a bordo appartengono alle seconde. una barca molto coraggiosa, frutto di un intelligente opera ione del cantiere napoletano che gli permette di rimanere fedele al suo family feeling, che arriva dal successo dei suoi pi piccoli R4 e R6, due walkaround trasformisti e dagli alti contenuti tecnologici, proiettandola in avanti, sia dal punto di vista puramente dimensionale della barca, sia concettuale. Ad orchestrare il tutto c alerio ivellini, padre delle linee di ogni vo achts, supportato da un brand che da sempre, dal primo modello arrivato sul mercato nel 2015, non ha mai difettato in coraggio e nella voglia di innovare. i osservandolo da poppa, fermo in banchina, il V8 fa capire subito che si è di fronte a qualcosa di nuovo. a beach area enorme, a pochi centimetri dall’acqua, ed è un tutt’uno con quello che una volta si chiamava po etto. asce cos un area aperta che occupa ben un ter o della lunghe a della barca: i volumi dedicati a salone e ona notte sono stati infatti spostati molto in avanti gra ie anche all impiego della propulsione ps di olvo enta, per la prima volta a bordo di un vo achts, che salva spa io in sala macchine e consente di arretrare e abbassare la posi ione dei motori. d ingigantire uesto spa io, e proiettarlo sul mare, ci pensano poi le due grandi ali di poppa del
Il layout degli interni è totalmente customizzabile. La prima unità è stata realizzata con un grande soggiorno con zona dining circondato da vetrate parzialmente apribili, tre locali per la notte, quattro postazioni di guida e due percorsi separati per raggiungere il main deck. The interior layout can be completely c stomised. he first boat in the series was created with a large lounge with a dining area surrounded by windows that can be partially opened, three cabins, four steering positions and two separate routes to get onto the main deck.
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Evo V8
V8, le due murate che si abbattono lateralmente con un e ciente sistema elettroidraulico. empre per rendere il pi possibile vivibile e sgombra uest area, per il cuore della barca, Evo Yachts si è inventata uno dei suoi trucchi il tender e la gruetta per movimentarlo sono a scomparsa sotto il filo del tea , all interno di due grandi gavoni tecnici. opera ione per l alaggio e il varo sicuramente pi complessa di uella per movimentare un tradi ionale minirib sulla plancia, ma rimane piuttosto rapida e il guadagno in termini di vivibilità a bordo è notevole. Fra le tante sorprese che uesto riserva a chi naviga, la pi interessante riguarda le posta ioni di pilotaggio, che sono ben uattro oltre alla tradi ionale plancia sul main dec e a uella a scomparsa sul roof top ce ne sono altre due, all ini io dei due passavanti, contraddistinte da grandi ruote in carbonio, in perfetto stile yacht a vela. Da un lato è una citazione esplicita a uesto mondo, per una barca che non ha fretta, che non serve per correre, ma per godersi il piacere di viaggiare, dall altro una precisa scelta funzionale. Da qui la visibilità verso poppa, uando si deve ormeggiare, infatti perfetta e anche guardando verso prua, incrociando lo sguardo verso il mascone opposto, rimane ottima gra ie alle estese superfici vetrate e alle finestrature apribili che corrono lungo tutta la sovrastruttura centrale.
e solu ioni inaspettate continuano anche all’interno dell’Evo V8, e ancora tutto ruota intorno alla terrazza sul mare di poppa. a ui il collegamento verso il lower deck è infatti senza solu ione di continuit basta aprire un grande portellone a tutto baglio, passare tre gradini e ci si ritrova in un’accogliente area lounge con salottino e bar. Una soluzione amata e richiesta su molti yacht “crossover” di ultima genera ione che ui pu anche godere di un’interessante trasformabilità: una seconda porta scorrevole a scomparsa conduce verso la cabina armatoriale full beam. Gli armatori hanno quindi la possibilit di godere in esclusiva di uno spettacolare e ininterrotto spa io che arriva fino al coronamento. nche l ultimo ponte, uello pi in alto, molto originale. infatti, sen a compromessi, un grande solarium. Nella scelta della tipologia di décor Rivellini si è ispirato nuovamente al mondo della vela, riproponendone la pulizia di stile e la semplicità nei tessuti e nelle essenze, come ad esempio il teak filettato acero che accomuna la cabina armatoriale e l’area lounge. In choosing a décor scheme, Rivellini again took inspiration from sailing, and once more o ered a clean style and the simplicity of fabrics and wood, such as the teak with steel inserts which provides a link between the master cabin and the lounge area.
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Evo V8 , come dicevamo, una posta ione di pilotaggio, ma a scomparsa, in pochi secondi diventa invisibile. Questo rooftop un luogo per immergersi nel sole mediterraneo, ma anche un luogo che deve essere impercettibile alla vista, non deve ingobbire le forme volute da ivellini sportive, compatte, leggere. opo tante solu ioni inattese, sopra e sotto coperta, non stupiscono invece le presta ioni, perfettamente in linea con la filosofia del progetto, pensato ammiccando al mondo della vela e a tutti quegli armatori che delle barche amano non solo l’oggetto, ma anche il piacere del viaggio che ueste possono regalare. Quindi grande autonomia, silen io, poche vibra ioni velocit pacate. n sala macchine, sul modello della prova c erano due olvo enta da . cavalli con propulsioni ps , che ben si accoppiano alle caratteristiche della carena planante del V8: velocità massima 22,5 nodi, andatura di crociera veloce che si attesta a 19 e quella “long cruise” a 13/14. Delle tre uella pi centrata sul progetto
è sicuramente la terza: si naviga nel silen io pi assoluto, con consumi pi che accettabili litri miglio e un autonomia che sfiora le miglia. Tante sorprese uindi, tante inven ioni, ma prima di tutto viene il piacere di navigare.
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ake two market segments – the 13 to 14-metre walkaround/luxury tender area, and the one for boats of up to metres. Join them together and you get the Evo V8. ts lines and design approach reflect the former group, while the si e, space and luxury onboard belong to the latter. t is a very brave boat, the product of an intelligent move by the eapolitan yard which means it can stay true to its family feeling, stemming from the success of its smallest R4 and R6 models: these very versatile walkarounds deploy a lot of technology and have propelled the new boat forward, both in terms of si e and concept. t the helm of everything is Valerio Rivellini, the man behind the design of every Evo Yachts boat, who is backed by a
barchemagazine.com I volumi dedicati a salone e zona notte sono stati spostati molto in avanti grazie anche allimpiego della propulsione Ips di Volvo Penta, per la prima volta a bordo di un Evo Yachts. The space used for the lounge and cabin area has been moved a long way forward. This was possible in part because of the use of Volvo Penta , the first time the system has been deployed on an Evo Yachts boat.
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Evo V8 brand that has, from its very first model which went on sale in , never lacked courage and desire to innovate. Seen stern-on at the quayside, the V8 immediately lets you know you are looking at something new. The beach area is enormous, just a few centimetres above the water, and becomes one with what was once called the coc pit. This is how an open area has been created which ta es up as much as a third of the boat s length the space used for the lounge and cabin area has been moved a long way forward. This was possible in part because of the use of olvo enta , the first time the system has been deployed on an vo achts boat, which saves space in the engine room, and means the motors could be moved deeper and further aft. hat ma es the beach area huge, pro ecting out over the sea, are the V8’s two large
C’è, ma non si vede. Il sun roof è un solarium nascosto sul ponte più alto della barca, esteticamente scompare all’interno delle linee generali del V8 di Evo che mantiene il suo carattere sportivo e compatto. It is there, but you cannot see it. The rooftop is a solarium hidden on the highest deck of the boat, which disappears amongst the overall lines of the Evo V8, which keeps a sporty and compact feel.
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Evo V8 wings in the stern, the sides which fold out sideways using an e cient electro hydraulic system. Evo Yachts has come up with another of their tric s to ma e this area, the heart of the boat, as clear and easy to use as possible the tender and its crane disappear down below the teak deck, into two large storage lockers. Launching and recovering the tender is more complicated than putting a traditional mini onto a swimming platform, but it is nevertheless fairly quick and the gains in terms of on-board liveability are significant. f the many surprises that this holds bac for those who sail it, the most interesting one involves the helm stations, all four Il tender e la gruetta per movimentarlo sono a scomparsa sotto il filo del teak, all’interno di due grandi gavoni tecnici. The tender and its crane disappear down below the teak deck, into two large storage lockers.
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VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
BLU EMME YACHTS Via Petrarca, 177 I-80122 Napoli T. +39 0810320679 info bluemmeyachts.com www.evoyachts.com
22.5
PROGETTO Valerio Rivellini SCAFO Lunghezza f.t. 23,71m Larghezza massima 7,17m Immersione a pieno carico 1,5m Dislocamento a vuoto 58.000 kg Dislocamento a pieno carico 64.000 kg Capacit serbatoio carburante 4.150 l Capacit serbatoio acqua 600 l
AUTONOMIA MN RANGE NM
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Località//Place Cannes Mare Appena mosso Sea state Little moved Vento forza//Wind speed 8 kn Direzione vento//Wind direction NE Altezza onda// ave height 40 cm Persone a bordo//People on board 6 Combustibile imbarcato Fuel volume on board 80% Acqua imbarcata Water volume on board 40% Motore Main propulsion 2 x IPS 1350 Volvo Penta Stabilizzatori//Stabilizers Humphree
MOTORE 2 Volvo Penta Ips 1350 Potenza 735 kW (1.000 cv) Numero di cilindri 6 Alesaggio per corsa 131mm x 158mm Cilindrata 12,8 l Regime di rotazione massimo 2400 giri/min Peso 2.458 kg
VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H
CERTIFICAZIONE CE CAT 12/A
RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER
41
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W
3.3
PREZZO A partire da 3.850.000 € più IVA
kg kw
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Rpm
kn
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PROJECT Valerio Rivellini
14.8
MAIN PROPULSION 2 Volvo Penta IPS 1350 Outlet mechanical power 735 k (1,000 hp) 6 Cylinders Bore Stroke 131mm x 158mm Swept volume 12.8 l Maximal rotational speed 2400/min eight 2,458 kg
Giri/min speed 1/min
1600 1400
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Velocità minima di planata 13/14 nodi a 1700 giri The minimum gliding speed is 13/14 knots at 1700/min
LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)
9.6
EC CERTIFICATION CAT 12/A
Engine rotational
1800
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HULL LOA 23.71m Maximum beam 7.17m Draught at full load 1.5m Light mass displacement 58,000 kg Full mass displacement 64,000 kg Fuel tank volume 4,150 l ater tank volume 600 l
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PRICE Starting from 3,850,000 € (Excl.VAT)
PESO FULL MASS DISPLACEMENT
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Velocità kn
Consumi totali l/h
Consumi litro miglio
Autonomia mn
Boat
Total Fuel consumption
Total Fuel consumption
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speed in knots
(as volume flow) l/h
(as volume hanging) l/ na mi
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6,56
633
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7,73
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9,62
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361
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14,26
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Evo V8
A PRUA DEL MAIN DECK SI TROVA UN COMODO DIVANO A C CON TAVOLO CENTRALE A SCOMPARSA, TRASFORMABILE IN PRENDISOLE OMBREGGIATO DA UN TENDALINO SMONTABILE “A VELA”. FEDELE ALLA VOCAZIONE DI YACHT CONVERTIBILE, ANCHE IL DIVANETTO PUÒ A SUA VOLTA NASCONDERE UNA PLUNGE POOL. FORWARD FROM THE MAIN DECK, THERE IS A COMFORTABLE C-SHAPED SOFA WITH A FOLD-DOWN CENTRAL TABLE, WHICH CAN BECOME A SUN PAD SHADED BY A SAIL-STYLE COLLAPSIBLE AWNING. AND IN KEEPING WITH ITS AIM OF BEING A CONVERTIBLE YACHT, THE SOFA CAN ALSO HIDE A PLUNGE POOL.
of them: as well as the traditional console on the main deck, and the vanishing one on the roof, there are two others – at the start of the two gangways, which feature two large carbon wheels, in perfect sailing boat style. n the one hand, it is a specific reference to the world of sailing, and to a boat that isn’t in a hurry, which hasn’t been designed to charge around, but for en oying the pleasures of being at sea, and on the other, it also has a very precise function. rom here the visibility aft, when you have to moor, is perfect, as it is when you look forward and is still excellent when you look across to the other side of the bow, because of the extensive glass surfaces and the windows that can be opened and which run along the entire central superstructure. The unexpected solutions also continue inside the Evo V8, and everything revolves around the terrace overlooking the sea at the stern. t oins the lower dec seamlessly you ust have to open a large full-beam door, walk down three steps and find yourself in a welcoming lounge area with a saloon and bar. That is something that is much loved on a number of the latest generation crossover yachts, and in this case also has a very interesting transformative element: a second sliding door leads to the full beam master cabin. wners thus have the option of en oying a spectacular and uninterrupted space that stretches as far as the taffrail.
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Evo V8
Engine room In sala macchine i due D13 di Volvo Penta con propulsioni a elica traente Ips 1350 hanno mostrato nel corso della nostra prova di abbinarsi perfettamente alla carena del V8, planante, non pensata per alte velocità, bensì per il massimo comfort a bordo. Quasi 400 le miglia di autonomia a regime “long cruise” di 14 nodi.
In the engine room the two Volvo Penta D13s with IPS 1350 forward drive propeller propulsion showed during our test that they combine with the V8 hull perfectly – it planes, but it is designed for maximum comfort rather than going fast. You get nearly 400 nautical miles range at 14 knots, the long cruise mode.
The last deck, the highest one, is also very original. It is an uncompromising sun area. As we said earlier, there is a helm station, but it folds away and disappears from view after just a few seconds. This roof deck is a place to immerse yourself in the Mediterranean sun, but also an area that should remain unnoticed and not weigh down the shape that Rivellini looked for: sporty, compact and light. After so many unexpected solutions, both above and below decks, the levels of performance underway come as no surprise at all and are completely in line with the approach to the project, which is a nod to the world of sailing and to all boat owners who do not just love their boats as objects, but because of the pleasure of travelling that they provide. So, it has excellent range, is silent, without much vibration, and delivers serene speed. In the engine room for the test, we had two Volvo Penta D13s each developing 1,000 horsepower with IPS 1350 propulsion, which are a good fit for the planning nature of the V8: top speed is 22.5 knots, fast cruising speed is 19 and long cruise speed is 13 or 14 knots. Of these three speeds, the one that is most focused on the overall project is the third: you proceed in complete silence, with fuel consumption levels at a more than acceptable level (ten litres per mile) and a range that touches 400 nautical miles. So, there are a lot of surprises, a lot of inventions, but above all comes the pleasure of sailing.
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Creatività e
idee vincenti
Creativity and winning ideas
TECNOLOGIA, INTUIZIONE E VOGLIA DI MIGLIORARSI, QUESTA È LA DIFFERENZA TRA CHI STA SULLA CRESTA DELL’ONDA E CHI SI ACCONTENTA DI SEDERSI IN RIVA AL FIUME PER OSSERVARE L’ACQUA CHE SCORRE TECHNOLOGY, INTUITION, AND A DESIRE TO IMPROVE – THAT IS THE DIFFERENCE BETWEEN SOMEONE ON THE CREST OF THE WAVE AND THOSE WHO ARE HAPPY TO SIT ON THE RIVER BANK AND WATCH THE WATER FLOW BY
by Niccolò Volpati
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«È
come se ci fossimo trovati al posto giusto nel momento giusto», racconta Giorgio Besenzoni. «Io volevo realizzare una scaletta per la poppa delle barche in grado di trasportare tante persone insieme e anche lui cercava qualcosa di simile. Quando l’ho visto gli ho detto: Valerio, ho il prodotto giusto per il tuo nuovo Evo e lui mi ha risposto anch’io ho la barca giusta per la tua nuova scaletta». Dove nasce la creatività? Dalla necessità. «Vivo la barca – prosegue Besenzoni –, navigo molto e trascorro parecchio tempo a bordo e lo faccio con tutta la famiglia. Spesso siamo quattro adulti e cinque bambini e la scaletta che ci costringe a muoverci in fila indiana l’ho sempre trovata non molto adatta per le nostre esigenze». La volontà di risolvere un problema, di avere un accessorio che semplifica la vita a bordo e che rende l’esperienza in barca più confortevole, è il motore dell’innovazione. E Valerio Rivellini ha realizzato il progetto che ha permesso di trasformare l’idea
LA GAMMA BEELECTRIC, LANCIATA POCO PIÙ DI UN ANNO FA, COMPRENDE ORA PASSERELLA, SCALETTA, SALPANCORA E PIATTAFORMA DI POPPA. THE BEELECTRIC RANGE, WHICH WAS LAUNCHED JUST OVER A YEAR AGO, NOW INCLUDES GANGPLANKS, LADDERS, WINDLASSES, AND STERN PLATFORMS.
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1. Mechanical detail 2. Automatic Helm Seat P400 Matrix Prestige 3. Electric System TenderLift 4. Ladder with electric system LaScala 5. Fully electrical gangways LaPasserella.
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di Giorgio Besenzoni in un oggetto concreto. Durante lo sviluppo del progetto i due artefici si sono confrontati più volte perché all’esigenza pratica di una scaletta larga e accogliente, c’era quella di non alterare le linee d’acqua e il design della poppa. Qualità della navigazione, prestazioni ed estetica non devono essere sacrificate in nome della funzionalità e del comfort. È una storia che si ripete. La Besenzoni, sin da quando il padre di Giorgio e Fiorella la fondò, ha instaurato un rapporto diretto con alcuni cantieri italiani. L’obiettivo è sempre stato quello di innovare, andare incontro alle esigenze di chi costruiva barche, trovare soluzioni che permettessero di rendere più facile la vita a bordo. La creatività di tante aziende e progettisti italiani ha contribuito a uello che oggi definiamo “made in Italy”. Ci sono i designer che consultano i cataloghi dei fornitori e scelgono gli accessori e poi ci sono quelli che invece hanno un approccio più critico e cercano delle soluzioni più innovative. È dalla collaborazione tra le aziende che li producono e questa seconda categoria di progettisti che nasce l’innovazione. «Una volta realizzato un prodotto che soddisfa le richieste – Custom e ingegnerizzazione non sono due concetti obbligatoriamente in contrasto, anzi, uno può essere la conseguenza dell’altro. Customisation and engineering don’t ha e to conflict with one another, one can be the consequence of the other.
afferma iorgio Besenzoni –, il passo successivo è capire come ingegnerizzarlo per farlo diventare un nuovo accessorio a catalogo e quindi disponibile per tutti». Passare dalla produzione custom a uella in serie di cile, ma non impossibile. I numeri della nautica sono limitati, non è necessario ipotizzare la realizzazione di milioni di pezzi all’anno. «Ingegnerizzare un accessorio significa cercare di capire quali possano essere quelle quattro o cinque componenti che si usano già per altri prodotti simili». Si tratta, in poche parole, di cercare di realizzare una sorta di mini economia di scala che consente di contenere i costi di produzione e, soprattutto, di rispondere celermente alle richieste che arrivano dai cantieri. «Ogni nostro accessorio è sottoposto a continue revisioni. Cerchiamo sempre di migliorarci o di adattarlo ai vari modelli di barca. Oggi, rispetto a qualche anno fa, ci sono tante tipologie di imbarcazione: plananti, dislocanti, monoscafi, catamarani, a vela o a motore. Siamo noi che dobbiamo essere bravi ad adattarci a queste esigenze e non il contrario. Non possiamo pretendere che un progettista limiti la propria creatività perché si deve adattare ai prodotti che abbiamo a catalogo». I numeri più contenuti della nautica da diporto, rispetto a un settore come quello dell’automotive, permettono ancora la convivenza tra produzione in serie e artigianalità. È proprio l’artigianalità e l’esperienza che consentono di adattare gli accessori a tanti tipi di barche che vengono costruite. Quei settori industriali che richiedono la realizzazione di milioni di pezzi, cancellano per forza l’artigianalità. Nella nautica, invece, questo non succede. Ed è la conseguente condizione necessaria per l’innovazione. Oltre all’idea, allo stimolo a risolvere problemi e alla creatività, poi servono anche persone che con la loro professionalità ed esperienza sappiano mettere in pratica quelle intuizioni e diano materialmente forma a un oggetto. E i cinquant’anni di esperienza di Besenzoni, sempre molto focalizzati su una tipologia di accessori, è un bell’aiuto. «Credo che nella zona di poppa delle imbarcazioni di tutte le dimensioni ci siano ancora molti margini di innovazione. In Mediterraneo o ai Caraibi, dove viviamo la barca? A poppa. È qui, quindi, che gli accessori si devono evolvere per andare incontro alle esigenze di progettisti e cantieri. Gli ultimi modelli di Evo hanno
mostrato come la gruetta per alaggio e varo del tender e il tender stesso possano essere ricoverati in un gavone sotto il piano di calpestio del pozzetto. È sempre una gruetta, ma non è semplicemente collocata in coperta o sul fly». Dal dicembre 2020 Besenzoni ha lanciato la gamma BeElectric, perché l’innovazione degli accessori si fa anche con l’impiego di tecnologie innovative. Il primo modello di questa gamma fu LaPasserella, poi è arrivata LaScala, IlSalpAncora e, più recentemente, IlTenderLift. Si tratta di prodotti a movimentazione esclusivamente elettrica, non più elettroidraulica. Quali sono i vantaggi? Per prima cosa si evita di usare l’olio e la centralina idraulica rendendo gli accessori più silenziosi e quindi più confortevoli. Eliminare la componente idraulica, inoltre, consente di contenere i pesi e perfino il consumo di energia perché la potenza necessaria per un pistone idraulico è maggiore rispetto a un sistema di movimentazione totalmente elettrico. Ridurre i pesi e il consumo di energia è quello che tutte le aziende di qualsiasi settore, non solo della nautica, si prefissano come obiettivo. ridurre i pesi significa anche diminuire il consumo di carburante necessario per muovere la barca.
«I
t is as if we had found ourselves in the right place at the right time», says Giorgio Besenzoni. «I wanted to create a ladder for the stern that can take a lot of people together and he was looking for something similar. When I saw him, I said: alerio, I’ve got the right product for your new Evo and he answered that he also had the right boat for the new ladder». Where does creativity start? From necessity. «I live my boat to the full», continues Besenzoni «I do a significant amount of sailing and spend a lot of time onboard, and I do so with the whole family. ften, we’ve got four adults and five children and we have to queue up for the ladder, so I have often found it’s not suited to our needs». The desire to sort out a problem, to have an accessory that simplifies life on board and that makes being on board more comfortable, is the driver of this innovation. And Valerio Rivellini has created a project that allows Giorgio Besenzoni’s idea to become reality. During the development of the project the two men behind it met many times because along with the practical need of having a wide ladder that is easy to use, it was also essential that the waterlines and stern design were not altered.
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LA VOLONTÀ DI RISOLVERE PROBLEMI E RENDERE LA VITA A BORDO SEMPRE PIÙ CONFORTEVOLE È LA MICCIA PER REALIZZARE ACCESSORI INNOVATIVI. THE DESIRE TO RESOLVE PROBLEMS AND MAKE LIFE ON BOARD MORE COMFORTABLE IS THE KINDLING THAT IS NEEDED TO CREATE INNOVATIVE ACCESSORIES.
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È PROPRIO L’ARTIGIANALITÀ E L’ESPERIENZA CHE PERMETTONO DI ADATTARE GLI ACCESSORI A TANTI TIPI DI BARCHE CHE VENGONO COSTRUITE. IT IS PRECISELY CRAFTSMANSHIP AND EXPERIENCE THAT ALLOW ACCESSORIES TO BE ADAPTED TO THE GREAT VARIETY OF BOATS THAT IS BUILT.
The sailing experience, performance, and loo s shouldn t be sacrificed in the name of functionality and comfort. It is a story that comes back again. Since it was founded by Giorgio and Fiorella’s father, Besenzoni has worked on having direct relationships with various Italian boatyards. The aim has always been to innovate, to meet the needs of people who build boats, and find solutions that mean life on board can be made easier. The creativity of many Italian firms and designers has contributed to what we now call “made in Italy”. Some designers look through catalogues of suppliers and choose accessories, and then some have a more critical approach and who look for more innovative solutions. Innovation comes from the partnership between the companies that produce them and this second type of designer. «Once a product is made which meets the requirements», says Giorgio Besenzoni, «The next step is to understand how to engineer it so it becomes a new accessory in the catalogue, and so something that is available to everybody». Going from customised manufacturing to mass production is di cult, but not impossible. There isn’t a lot of volume in the yachting market, and you don’t need to think about producing millions of units a year. «Engineering an accessory means trying to understand what might
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be those four or five components that are already used for other similar products». Put simply it is a matter of looking for a kind of mini economy of scale which allows production costs to be kept down and, above all, to quickly meet the orders that come in from yards. «Each of our accessories is subject to continuous revision. We are always seeking to improve or to adapt it to various types of boats. Nowadays, compared with a few years back, there are so many kinds of boats: planing, displacement hulls, single hulls, catamarans, sailing boats, and powered craft. It is us who have to be good at adapting to these requirements, and not the other way around. We can’t expect a designer to limit their creativity because they have to adapt to the products that we have in our catalogue». The lower
volumes in the yachting world compared to other sectors such as automobile one means that mass production and craftsmanship can still co-exist. It is precisely craftsmanship and experience that allow accessories to be adapted to the great variety of boats that is built. Industrial sectors that require millions of pieces to be manufactured must necessarily eliminate craftsmanship. But that doesn’t happen in yachting. And that is the necessary condition for innovation. As well as the idea itself, and the stimulus to solve problems and creativity, then people are needed who, with professionalism and experience, know how to put that intuition into practice and to give shape to an object. nd esen oni s fifty years experience, which has always been very much
focused on a kind of accessories, is a bonus. «I think that it is in the stern area of boats of all sizes that there is still a lot of innovation to be done. Where is it that we spend time on board when in the Mediterranean or Caribbean? In the stern. It is thus there that accessories will have to evolve to meet the needs of designers and yards. The latest Evo models have shown how a tender crane and the tender itself can be stowed away in a locker below the cockpit deck. It’s still a crane, it’s just that it isn’t on the deck or the flybridge». In December 2020 Besenzoni launched the BeElectric range since innovative accessories are also created using innovative technology. The first model of this range was LaPasserella, then came LaScala, IlSalpAncora, and, more recently, IlTenderLift. These are purely electrically operated and are no longer electro-hydraulic. So, what are the advantages of that? First of all, it means you avoid using oil and a hydraulic unit, making the accessories more silent and thus more comfortable. Eliminating the hydraulic component also means keeping weight down and even energy consumption because the power needed for a hydraulic piston is greater than a completely electrical movement system. Reducing weight and energy consumption is the goal of all companies, in all businesses, not just the yachting sector. And on a boat, keeping weight down also means keeping down the amount of fuel required to move the boat.
L’azienda esiste da più di 50 anni, è presente in 59 paesi con 187 punti di rappresentanza e ha a catalogo 170 prodotti. The company has e isted for o er fifty years, works in 59 countries with 187 sales outlets, and has a catalogue of 170 products.
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XL cruising Dufour 61
L’AMMIRAGLIA DEL CANTIERE FRANCESE È, OVVIAMENTE, ALL’INSEGNA DI SPAZIO E COMFORT, MA L’ARCHITETTURA NAVALE, CURATA COME SEMPRE DA UMBERTO FELCI, ASSICURA ANCHE BUONE PERFORMANCE SOTTOVELA THE FLAGSHIP OF THE FRENCH YARD HAS A SIGNIFICANT AMOUNT OF ROOM AND COMFORT, BUT THE NAVAL ARCHITECTURE – WHICH, AS ALWAYS, IS BY UMBERTO FELCI – ALSO MEANS THAT IT DELIVERS VERY GOOD PERFORMANCE UNDER SAIL
by Niccolò Volpati photo by Jérôme Kelagopian and Jean-Marie Liot
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i hanno abituato bene, ma non ci basta mai. Il diportista crocierista è esoso. Comfort e spazi non raggiungono mai uno standard, ma devono continuamente aggiornarsi per soddisfare esigenze sempre più pretenziose. Oltre a tutto questo, trattandosi di barche a vela, bisogna anche che si muovano con il vento. L’arduo compito, anche questa volta, stato a dato a mberto elci, un veterano dei modelli da crociera di Dufour. Sa quello che vuole il cantiere, sa quello che vogliono gli armatori, ma non per questo aveva un compito facile. Il 61 è l’ammiraglia, la più grande che il cantiere di La Rochelle abbia mai realizzato. Ha uno scafo di 18,30 metri che diventa 19,22 fuori tutto. Il baglio è di 5,48 metri, una larghezza importante, ma non spropositata. Le linee dello scafo e della tuga non danno la sensazione di una barca che pensa solo al comfort. E poi c’è un piano velico piuttosto importante, dato che la randa ha una superficie di m2 e il fiocco 2 autovirante di 66 m . Nel caso si decidesse di optare per un genoa tradi ionale, la superficie velica sarebbe superiore di una dozzina di metri quadrati. Insomma, i numeri per navigare a vela ci sono e non solo con 20 nodi di vento. Crociera è sinonimo di navigazione senza patemi e l’allestimento della coperta sembra
rispettare questa esigenza. La scotta di randa è sul rollbar per non piovere al centro del pozzetto, i winch sono quattro, tutti vicini alle due ruote del timone, e il fiocco autovirante. Tutto appare facile da gestire e di immediata comprensione. Dufour 61 è una barca che si può timonare facilmente e senza troppo impegno. Altra caratteristica certamente apprezzata dagli amanti della crociera è la semplicità nel muoversi a bordo. Niente gradini, niente necessità di scavalcare sedute e schienali e passavanti su cientemente larghi per muoversi da prua a poppa anche in navigazione e anche con mare formato. La falchetta è strutturale e integrata nello scafo e dà la sensazione di robustezza. In pozzetto l’area destinata alle manovre è contenuta verso poppa, mentre tutto il resto dello spazio è occupato dalle panche e dal tavolo centrale. Tra le due ruote, come è ormai tradizione per Dufour, c’è un prendisole da due posti grazie al baglio di quasi cinque metri e mezzo. Il layout degli interni o re diverse soluzioni. Gli spazi sono ben sfruttati senza rinunciare allo stile e al design. There are many options for the interior layout. Inside areas have been incredi ly well sed, sacrificin neither style nor desi n.
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Umberto Felci ha curato il design e larchitettura navale del Dufour 61.
Designer
Felci Yacht Design
Umberto Felci has de ised the desi n and the naval architecture for the Dufour 61.
E visto che non ci si accontenta mai, se si alza lo schienale del prendisole, che affaccia proprio sulla piattaforma basculante di poppa, si scoprirà che nasconde un grill e un lavabo. Le barche a vela sopra i piedi sono al confine. Teoricamente lo spazio per il garage del tender c’è, ma poi è un po’ angusto e si finisce per non utili arlo con il risultato di un doppio spreco: gavone vuoto e tender da trainare o da alare in coperta. Non è il caso di Dufour 61 sia perché i volumi consentono di stivare il tender sen a doverlo sgonfiare o fare strane evoluzioni per estrarlo e riporlo, sia perché la plancetta basculante di poppa permette di compiere questa operazione con estrema facilità. E un garage del tender voluminoso è una gran bella comodità, soprattutto in crociera. layout degli interni offrono diverse soluzioni. La prima è nelle colorazioni dei legni: chiari o scuri a seconda dei gusti. Oltre all’aspetto cromatico, sottocoperta si può decidere anche quale allestimento fa più al caso vostro. La scelta principale riguarda l’ubicazione della cucina. na solu ione uella di poppa sul lato sinistro, sfruttando lo spazio che consente l’accesso a una delle due cabine di poppa. In questo modo, tutta la parte centrale della barca è occupata dall’area living, il tavolo da pranzo, le
sedute e anche una zona carteggio dalle dimensioni generose. In alternativa, la cucina può essere collocata più a prua, proprio a ridosso della cabina armatoriale. In questo caso si avrà una cucina pi ampia con pi superficie per lavorare sia a dritta, sia a sinistra. La cabina armatoriale è a prua e non si discute, mentre diverse opzioni rimangono aperte per quelle di poppa. Sono due, ma in un caso sono gemelle con letti matrimoniali o due singoli, mentre l’altra versione prevede una matrimoniale e una più piccola, ma con un letto solo e bagno privato. In questo caso, si tratta di un’ottima soluzione per un comandante o un secondo marinaio, dato che la vera e propria cabina marinaio si trova all’estrema prua. Riassumendo, i diversi layout consentono di avere tre cabine e tre bagni oppure quattro cabine e tre bagni, ma collocate diversamente negli spazi sottocoperta.
La cabina armatoriale è a prua. ampia, con una buona illuminazione naturale e con molti armadi per stivare vestiti ed e etti personali. The master cabin is in the bow. t is lar e and has ood nat ral li ht, while there are plentiful wardrobes for clothes and personal items.
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DUFOUR YACHTS
La Rochelle, Francia www.dufour-yachts.com PROGETTO Felci Yacht Design
SCAFO Lunghezza f.t. 19,22m Lunghezza scafo 18,30m Lunghezza al galleggiamento 17,62m Baglio massimo 5,48m Dislocamento a secco 24.150 kg avorra 6.500 kg Pescaggio 2,80 m Serbatoio carburante 780 l Serbatoio acqua 880 l Superficie velica totale 170 m2 Randa 104 m2 Fiocco autovirante 66 m2 MOTORE Volvo Penta D4-180 Potenza 132 kW (180 cv) Ciclo operativo 4 tempi Cilindrata 3,7 l 4 cilindri Alesaggio per corsa 103mm x 110mm Rapporto di compressione 17,5:1 Regime di rotazione massimo 2800 giri/minuto CERTIFICAZIONE CE CAT A PREZZO A partire da 1.040.000 Euro PROJECT Felci Yacht Design HULL LOA 19.22m Length 18.30m aterline length 17.62m maximum beam 5.48m Displacement (unloaden) 24,150 kg Ballast 6,500 kg Draft 2.80 m Fuel tank volume 780 l ater tank volume 880 l Total sailing surface 170 m2 Main sail surface 104 m2 Self tacking ib 66 m2 MAIN PROPULSION Volvo Penta D4-180 Outlet mechanical power 132 kW (180 hp) 4 stroke Swept volume 3.7 l 4 cylinders Bore Stroke 103mm x 110mm Compression ratio 17.5:1 Maximal rotational speed 2800/min EC CERTIFICATION CAT A PRICE Starting from 1,040,000 Euros
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IL GARAGE DEL TENDER È VOLUMINOSO E STUDIATO APPOSTA PER SEMPLIFICARE LE OPERAZIONI DI ALAGGIO E VARO. THE GARAGE FOR THE TENDER IS LARGE AND HAS BEEN SPECIALLY DESIGNED TO SIMPLIFY LAUNCH AND RECOVERY.
e have grown used to good things, but we still want more. Sports yachtsmen are very demanding. Comfort and room can never reach a high enough standard but have to be continually updated to meet increasingly overlyambitious requests. As well as all of that, and because we are talking about sailing boats, they also need wind to move. This tough job was once again handed to mberto elci, a veteran of ufour s cruising models. He knows what the yard wants and he knows what buyers are looking for, but that didn’t mean it was an easy task. The 61 is the flagship, and the largest boat that the yard based in La Rochelle has ever made. It has an 18.30-metre hull, which gives a 19.22m length overall, with a beam of 5.48m. That s a significant width, but not excessive. The lines of the hull and the deckhouse don’t give the feeling of a boat that is only designed for comfort. nd then there is a fairly significant sail plan, given that the mainsail is 104 square metres, and the self-tacking jib is 66 m2. If you decide to go for a traditional genoa, then the sail area would increase by a dozen square metres. So basically, the figures mean that it can sail, and not just when there is a 20-knot wind. Cruising is synonymous with untroubled sailing and the deck set-up seems to follow that requirement. The mainsail
sheet is on a rollbar so that it does not pour down drips into the middle of the cockpit. There are four winches, all of them close to the wheel, and the jib is self-tacking. Everything seems easy to handle, and easy to understand. Dufour 61 is a boat that you can helm easily, and it does not take too much effort. nother feature that is appreciated by cruise lovers is the simplicity of getting around on board. There are no steps, no need to climb over seats and seatbacks, and the gangways are wide enough to get from bow to stern, even when underway in a moderate sea. The gunwale is structural and integrated into the hull, giving a feeling of strength. In the cockpit, the area set aside for rigging is kept to the stern, while all the rest of the space is taken up by benches and the central table. Between the two wheels, as has become a tradition for Dufour, there is a two-person sun pad, which is something that has nearly five and a half metres of the beam allows. And, since nothing is ever enough for us sailors, if you raise the back of the sunbed which looks onto the folding stern platform, you find that it hides a grill and sink. Sailing boats of over fifty feet are right at the limit. In theory, there is room for a tender garage, but then it gets a bit cramped and you end up not using it.
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Dufour 61 Il piano di calpestio in coperta è privo di dislivelli o gradini ed è quindi facile da percorrere anche mentre si sta navigando. The surface of the deck does not have any changes in level or steps, so it is easy to move around even when underway.
Engine room I 180 cavalli del motore Volvo Penta sono garanzia di spostamenti veloci in caso di trasferimento o di navigazioni senza vento. The 180 horsepower from the Volvo Penta engine ensures you can get around quickly when you need to, or when there is no wind.
That is doubly wasteful – the locker stays empty and the tender has to be towed or hauled up on deck. This is not the case with the Dufour 61 both because the volumes mean you can stow the tender without having to deflate it or do strange manoeuvres to get it out and put it back, and also because the folding swimming platform in the stern means you can do that extremely easily. And having a large tender garage makes things so much easier, especially on a cruise. There are many options for the interior layout. The first is the colour of the wood: light or dark, according to taste.
As well as colours, you can also choose what set-up suits you best below decks. The main choice involves where you put the kitchen. One way is in the stern, on the port side, which means you can take advantage of the room which gives access to one of the stern cabins. If you go for that, then all of the central section of the boat is taken up by the living area, the dining table, seats and also a goodsized map area. Alternatively, the galley can be located further forward, right behind the master cabin. That means having a larger kitchen, with more room to work, both to port and starboard. The master cabin is in the bow. That location is fixed, while there are many options for those in the stern. There are two of them, but in one case they are identical, with double or two single beds, while the other version has a double room and a smaller one with just one single bed and a private bathroom. That variant works very well for a captain or second sailor, with the main sailor’s cabin deep in the bows. So essentially the various layouts mean you can have three cabins and three bathrooms, or four cabins and three bathrooms, but laid out differently in the area below decks.
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BROKERAGE section MADSUMMER
BUILDER LÜRSSEN, YEAR BUILT 2019, LENGTH 95.0 M, GUESTS 12, CABINS 10, Twin MTU 16V4000M63 diesel engines allow a range of up to 6,000 nautical miles at 12 knots and a top speed of 18 knots. Standout features include an impressive 12m swimming pool and jacuzzi on the main deck and a gym located on the sun deck. € 229,000,000 u MIBA - Monaco +377 97 98 76 60, www.cecilwright.com
AMELS SERENITY J Year 2014, Length 55.00m, Beam9.40m, Draft 3.35m, Cruising speed 13 Knots. Asking: € 35,000,000 u Camper and Nicholsons alebuhn@ camperandnicholsons.com www.camperandnicholsons. com
COLOMBO 29 RACING Anno 1980 – 2 x 175 Volvo Penta TD. Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni. Totalmente rinnovata nel 2016. € 30.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
FALCON 80’ S Anno 1995, 23.95m, 2 Man da 1100 hp, ore moto 1300, bowthruster, aria cond., full optional, 4 cabine, unico proprietario dal 2001. € 530.000 + 5%. u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
INVICTUS FX270 Anno 2019, Lunghezza F.T.: 8,10 mt, Larghezza: 2,80 mt Portata max persone: 8/10 Motore: Honda 250cv Ore navigazione: 320 Prezzo: € 78.000 u Nautica Bertelli Srl +39 035/911302 info@nauticabertelli.it
ASH WALLY Year Built 2006, Length 22.38 M, Beam 5.80 M, Draft 1.20 M, Guests 4, Crew 2, Cruising Speed 32 Knots. Construction Composite. Price € 1,790,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
SEA RAY 200 1992, lago Maggiore. Motore Mercury 4.3 Alpha I del 2015. Eseguiti moltissimi lavori, già tagliandata e pronta alla boa. Usata solo lago. € 22.500. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
SUNSEEKER 86’ Year 2017, Length 86’, Beam 21’ 3’’, Draft 6’ 5’’, Staterooms 4, Engine MTU 12V 2000 M96L, $5,400,000 u Denison Yachting +1 954.763.3971 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
CHEOY LEE 147’ Year: 2007, Beam: 30’ 2’’, Max Draft: 10’ 6’’, Maximum Speed: 14 kn, Cabins: 5 $14,450,000. u Denison Yachting +1 954.763.3971 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
UNIESSE 57’ Anno 2002; motori 2x800 hp Man i6-800, ore moto 95 ca, refit totale 2021 con imbarco motori nuovi, eccellenti condizioni, richiesta € 595.000. u Yacht Service Rapallo +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it
SARNICO 60’ Anno costr. 2008 Imm 2009, 2x1100 Man, 1225 h di moto, 3 cabine con bagno ensuite + cabina marinaio con bagno, elettronica aggiornata, € 580.000. u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it
CANTIERI DI SARNICO SPIDER Anno 2008; 13,40 mt; 2x435 hp Volvo Penta; ore moto 755 ca; ottime condizioni; Visibile Sud Tirreno; € 235.000 iva pagata (+ comm.). u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it
UNIESSE 48 OPEN Anno 1999 - 2 x 610 Man Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni – con 530 h originali di utilizzo € 240.000. u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
LADY CANDY Year: 2013, LOA: 56 m, Beam: 10.6 m, Capacity: 12 Guests in 6 staterooms, 32,000,000 USD. u Blackorange Superyacht Experts greg@blackorange-yachts.com M. +971505796099
CIGARETTE BULLIT 31 Anno 1990, Mercruiser 454 MAG MPI 7.4/8V Bravo, buonissime condizioni. Richiesta € 50.000 - Iva assolta. u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it
COLOMBO ALLDAYS 39 2011, 2 Volvo IPS 500, ore moto 300 circa, Joystick di manovra, aria condizionata, teak in coperta, pilota automatico, chart plotter 7012. € 275.000 + Iva. u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it
STAMA 37 OPEN Del 2006 imm. 2008. 2X VOLVO D6-310/PPH ore moto 485 – 2 cabine – 2 bagni- dinette trasformabile – angolo cottura- GPS del 2020. € 120.000 Iva assolta. u Yacht Service Rapallo +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it
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BROKERAGE section ODYSSEA HEESEN 154’
Year: 2012. Cruising Speed: 12 kn Maximum Speed: 16 kn Beam: 29’ Hull Material: Steel Max Draft: 9’ 2’’ Fuel Tank: 1 x 16907|gallon Fresh Water: 1 x 5238|gallon Max Passengers: 12 Cabins: 6 Heads: 8. $26,500,000 u Denison Yachting +1 954.763.3971 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
TECNOMAR 35 Anno 2006 - lunghezza 34,80 m. 2 motori da 2250 Hp MTU, 5 cabine ospiti, 3 cabine equipaggio, Prezzo di richiesta € 2.950.000 (Iva non assolta). u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
AICON 85 Anno 2010, lunghezza 23,98 m, 2 X 1800 Hp CAT, 4 cabine ospiti. Stabilizzatori. Prezzo di richiesta € 1.500.000. u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
SUNSEEKER PREDATOR 62 Anno di costruzione 2009 2 MAN V10 1100 Hp - Prezzo di richiesta trattabile € 680.000 + Iva se dovuta u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
AZIMUT 27 GRANDE Anno 2019 - lunghezza 26,68 m., larghezza 6,59 m., 2 motori MAN 1900 Hp V12, 5 cabine ospiti, 2 cabine equipaggio, full optional. Prezzo € 5.950.000 u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello - La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
CABRI G2 -2009
Floats Fixed Part • Transpondeur GTX 328 • Alticodeur ACK-30 • GPS GNS 430 • Aspen Avionics EBD 1000 • MGB 2074 h • TGB 1253 h • Engine 2000h (New) Cabri G2 occupants enjoy a spacious and luxurious cockpit, with perfect all-round visibility and outstanding ergonomics. The cockpit features a user-friendly interface, which is designed to reduce pilot workload. Asking price 290.000€ business@helipartner.com - M +33 6 12 094 776 www.helipartner.com - Cannes-Mandelieu Airport France
FOMALHAUT Year 2019, LOA 20.45 m Beam 5.7 m, Displacement 36 Tons, Engine 2 x 435 hp Volvo Penta D6, Max Speed 15 knots. Price - € 1,540,000 VAT Not Paid u YMB Yachting +905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marinebrokerage.com
GAIA - 19’ RACING RUNABOUT Anno di costruzione: 1949 Materiale di costruzione: Legno Mogano • Lunghezza f.t. 5,70m • Larghezza 1.90m Motore: Chris Craf • Tipo: 158HP • 6CIL • Modello BL • Anno 1949. Luogo Nord Italia Prezzo richiesto: € 50.000 uInfo: +39 348 28 09 797
SEA RAY 370 Model Year 1998, Sardegna. Motori 2x300 HP Caterpillar linea d’asse + V drive. Manutenzione scrupolosa. Nel 2021 sono stati sbarcati i motori e revisionati a zero. € 106.500. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
ETOILE DES BERGERS Year: 2019, LOA: 16.15 m Beam: 8.63 m, Draft: 1.43/3 m. Price: € 1,870,000 - VAT Paid u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
FERRETTI 881 RPH Year 2009, Guest Cabins 4, LOA 27, Beam 6,71 m, Max Speed 30 kn. Engines 2xMTU 2211hp. Price € 2,800,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
PRINCESS 72’ Year 2012, Length 72’, Beam 18’, Draft 5’ 6’’, Staterooms 4, Engine C32 Acert. $2,199,000. u Denison Yachting +1 954.763.3971 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
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BROKERAGE section MI AMORE 157’
LENGTH 47.85 M, BEAM 9.02 M DRAFT 2.44 M, GROSS TONNAGE 499 Ton, GUESTS 16, CREW 10 BUILDER Christensen YEAR BUILT 2005 CONSTRUCTION Fiberglass CRUISING SPEED 12 Knots, PRICE $ 21,500,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
SEALINE F46 Model year 2010 visibile in Liguria. Unico proprietario, 2 cabine 2 bagni. Manutenzione scrupolosa. 2x480 HP Cummins IPS Zeus. € 295.000. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
ASTONDOA 46 Anno 2000, Friuli. Full optional: gps, autopilota, elica di poppa e prua, aria condizionata. Antivegetativa eseguita ad Agosto 2021. 2x430 HP Volvo Penta linea d’assi. € 208.000. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
PERSHING 92’ Year 2019, Maximum Speed: 40 kn, Beam: 20’ 5’’, Max Draft: 5’ 5’’, Fuel Tank: 1 x 2378|gallon, Single Berths: 5, Double Berths: 3, Cabins: 4, Heads: 7. $8,200,000 u Denison Yachting +1 954.763.3971 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
AFRICAN QUEEN Year Built 2009, Builder Benetti, Length 36.9 M, Beam 7.90 M, Draft 2.25 M, Gross Tonnage 299 Ton Guests 11, Crew 7, Cruising Speed 13 Knots. Price € 6,800,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
SUNSEEKER 105’ Beam: 20’ 8’’, Max Draft: 6’ 7’’, Fuel Tank: 1 x 2383|gallon, Cabins: 4, Heads: 5. $3,495,000. u Denison Yachting +1 954.763.3971 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
LEOPARD 24 Year: 2005, Loa: 24m, Beam: 6m, Accommodation: 6/7 guests in 3 cabins. Price: € 790.000 + EU VAT PAID u Infinite Yachts +33 493 952 994 info@infiniteyachts.com www.infiniteyachts.com
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AZIMUT 55’ Year 2016, Length 55’, Beam: 15’ 7’’, Max Draft: 3’ 9’’, Cabins: 3 Heads: 2. $1,075,000. u Denison Yachting +1 954.763.3971 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
RIVA 63 VERTIGO Anno 2008, Lunghezza 19,57 m, Riva Elegant and innovative, 470 running hours, 3 cabins, 3 bathrooms + crew. € 980.000 VAT paid in EU u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
SUNSEEKER 56 PREDATOR Anno 2000, Lunghezza 18,34 m. Very well equipped New navigation instruments 2 x 800 MAN + Arneson SD. € 295.000 VAT paid EU u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
RIVA 56 RIVALE Anno 2019, Lunghezza 17.27 m, Interior in polished mahogany, Equipped with 2 x 1200 MAN, 3 cabins layout. € 2.195.000 VAT paid in EU u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
ITAMA 75 Year 2011, 4 Cabins, 2xMTU 2218hp, Athens, Greece. € 2,300,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
MANGUSTA 92’ Year: 2006, Loa: 28,30m, Beam: 6,60m, Draft: 1,40m, Engines: 2 x MTU 16V2000 M93CR 2400HP. Price: € 1.390.000 - EU VAT PAID. u Infinite Yachts +33 493 952 994 info@infiniteyachts.com www.infiniteyachts.com
MASTER YACHT 52 Anno 2009, Lunghezza 14.50 m, Master, 3 x IPS 600 VOLVO. Refitting 2021 Trade-in is considered. € 370.000 VAT paid u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
WALLY TENDER 45 Anno 2007, Lunghezza 13.54 m, Wally Yacht, Innovative day cruiser 2 x Yanmar 440hp Top System SD, € 380.000 VAT paid in EU u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
42 WALK AROUND Anno 2017, Lunghezza 1 2.2 m, Mazu Yacht, Modern design boat, High performance, Large sunbathing area, € 340.000 VAT paid in EU u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
RIVA 76 PERSEO Anno 2017, Lunghezza 23.25 m, Larghezza 5.75 m, Bagni 3, Cabine 3 € 3.260.000 u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
FERRETTI YACHTS 850 Anno 2020, Lunghezza 26.14 m, Larghezza 6.28 m, Cabine 4, Bagni 4. € 4.350.000. u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
CUSTOM LINE NAVETTA 33 Anno 2013, Lunghezza 33 m, Larghezza 7.52 m, Cabine 5, Bagni 6 € 5.400.000 IVA pagata u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
CUSTOM CERRIMARINE 86 FLYING SPORT Anno 2004, Lunghezza 26.3 m, Larghezza 6.35 m, Cabine 4, Bagni 5, € 1.750.000 IVA pagata u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
barchemagazine.com SHOCKWAVE Year 2020, LOA 26M, Guest 8, Last Refit: 2022, Staterooms: 4, Crew: 4, Builder: Delta Powerboats, Top Speed: 39 Knots, Location: Mediterranean. Price € 6.850.000 u Ocean Independence www.oceanindependence. com
IXIA AKHIR 35S Year 1990, LOA 34.72 m, Beam 7.56 m, Cruising Speed 24 kn, Engines 2xMTU 2575hp, Heads 5, Max Speed 28 kn Price €1,900,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
BLUEGAME 60 Year: 2010, Length: 17,63 mt, Beam: 5,38 mt, Engines 2x1100 hp MAN, Location: Italy, € 690.000. u Santa Marina Yachts +39 335 334 192 info@smy.it
ELEONORA Year: 2000, LOA: 49.50 m Beam: 8.11 m, Draft: 5.34 m, Price: € 6,900,000 u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
CAMENA Year 1992, LOA 30M, Guest 12, Staterooms: 4, Crew: 4 Builder: Lowland Yachts Cruising Speed: 10 Knots, Top Speed: 12 Knots, Price: € 1.870.000 u Ocean Independence www.oceanindependence. com
SPIIP ROYAL HUISMAN Year 2020, LOA 34M, Guest 6, Staterooms: 3 Crew: 4, Cruising Speed: 10 Knots, Top Speed: 11 Knots, Last Refit: 2021. Asking: € 5,300,000 (Ex VAT) u Ocean Independence www.oceanindependence. com
OVERMARINE MANGUSTA 72 Year 2009, 3 Cabins, 2xMTU 1522hp, Liguria, Italy. € 1,200,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
PERSHING 70 Year 2016, 3 Cabins, 2xMTU 1600hp, Liguria, Italy. € 2,200,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
OKEAN 55 OPEN SPORT Year 2020, 2 Cabins, 2xVolvo 600hp, Côte d’Azur, France. € 1,295,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
SANLORENZO ACE 96’ Year Built 2021, Length 29.06 M, Beam 6.76 M, Construction Fiberglass Cruising Speed 23 Knots. Low engine hours and in pristine condition. Price € 8,900,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
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BROKERAGE section
NUOVA JOLLY PRINCE 34 Anno 2008 Varato 2009 2 x 300 Mercury 4T (Piedi Nuovi). Perfette condizioni. € 95.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
BELLA UNO Year: 1998 | Refit: 2015 LOA: 21.88 m, Beam: 4.57 m Draft: 2.8 m, Price: $ 595,000 u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
JEANNEAUSUNODYSSEY54DS Year: 2004 - LOA: m 16,38, Beam: m 4,87 - Max draft: m 2,30 - 1x Volvo Penta 100Hp - Price € 230.000 + Iva u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
PERSHING 64 Year: 2010, Loa: 20.04m, Beam: 5m, Draft: 1.32m, Price: € 1.090.000 + EU VAT IF DUE u Infinite Yachts +33 493 952 994 info@infiniteyachts.com www.infiniteyachts.com
PERSHING 82 Year 2013, Beam 5.50 m, LOA 24.99 m, Engines 2xMTU 2435hp, Heads 3, Max Speed 44 kn. Price € 3,000,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
SANLORENZO SD 112 Year 2016, LOA 34.10 m, Beam 7.66 m, Engines 2xMTU 1500hp, Max Speed 18 kn, Price €7,800,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
RAFFAELLI MELTEMI 65 Anno 2008, m.18,60, Caterpillar 2x870 hp, bowthruster, aria cond., full optional. Ottime condizioni. € 450.000 + 5%. u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
SANLORENZO SL 62 Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. € 600.000. u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
DIANO 22 S Anno 1998, m.23.95, Cat 2x1360 hp, ore 1600, stern+bowthruster, aria cond., dissalatore, tre cabine + crew. € 340.000. u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
CRANCHI 56HT Year: 2017 - Loa: m 17,20 Beam: m 4,85 - Max Draft: m 1,30 - 2x725hp Volvo IPS 950 - PRICE: € 680.000 u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
BAIA 48 FLASH 2002 Adriatico. 2 cabine con servizi e cabina marinaio. 2x 480 Hp Volvo Penta con eliche di superficie. € 145.000. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
RIZZARDI CR 63 TOPLINE HT Year 2005. Man V10 - 2 X 1100 HP - 1516 hours. LOA: 19,10 mt, Beam: 4,70 mt, Price € 295.000. u Giorgio Dalla Pietà – Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
X-412 Year:1999 - LOA: m 12,50 Beam: m 3,90 - Max draft: m 2,10 - Price: € 130.000 u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
C&C 51.8 Year: 1991. LOA: m 15,75 Beam: m 4,75 - Max draft: m 3,40 - Price € 120.000. u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
ZUANELLI 49S Year: 2000 - LOA: m 15,30 Beam: m 4,50 - Max draft: m 2,24 - Price: € 210.000 u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
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