In edicola dal 25 Giugno - JULY
The Idea Factory Team For Design Enrico Gobbi
Companies • Martini Marinas • Saim • Talenti • Veco 1993-2021
Years
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BARCHE
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Marinas Marina di Varazze Vintage Boats The Lake Como International Museum
2021 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI
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Shipyards • Baglietto • Sealine Superyachts Sanlorenzo 62Steel Cloud 9 Boats • Azimut Yachts Magellano 25 • TecnoRib Pirelli 35 • Ranieri Next 285 LX • Michael Schmidt Y7 Volante ANNO//year 28 • N° 7 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf
Luglio//July 2021
Italy only
6€
EDITORIAL
Cronista alla ricerca della VERITÀ A reporter in search of the TRUTH
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Antonio Risolo was an outstanding Reporter – an enormous fan of boating and a journalist who would go in search of news. He leaves behind a legacy of truths that need to be told and values we have to promote
“MIO PADRE ERA UN CRONISTA, UNO ABITUATO A CONSUMARE LE SUOLE DELLE SCARPE per cercare i fatti da raccontare e verificare le notizie da pubblicare”. Queste sono alcune delle parole pronunciate da Chiara Risolo per salutare suo padre Antonio. Un giornalista di grande spessore, uno di quelli con la schiena diritta. Esempio e guida per colleghi più giovani e inesperti. Siamo stati grandi amici, e lo saremo sempre perché la stima e l’amicizia non sono un bene materiale. Sono un patrimonio che non si consuma mai. Lo voglio ricordare perché il suo modo di scrivere e lavorare sono un insieme di valori che ho sempre condiviso e ho utilizzato come un monito per ogni singola riga che ho scritto e che scriverò nella mia professione di giornalista. Antonio è stato un giornalista sin dal 1974. Iniziò la sua carriera nel 1970 come corrispondente dell’Ansa e della Rai, negli anni successivi lavorò anche a La Notte come cronista, capo servizio e caporedattore centrale, a Italia Oggi e a il Giornale. Nel 1979 venne chiamato a dirigere il Giornale di Merate, che uscì per la prima volta in edicola il 7 dicembre di quell’anno. Maestro per generazioni di cronisti, grande appassionato di nautica, curava
Antonio Risolo è stato il Cronista per eccellenza. Grande appassionato di nautica, era un giornalista che le notizie le andava a cercare. Ci lascia una eredità fatta di verità da raccontare e di valori che abbiamo il dovere di perpetrare by Francesco Michienzi
per il quotidiano il Giornale la rubrica “Giornale di bordo” e di recente aveva aperto il suo sito web Gente di Mare. Nel 2011 Confindustria Nautica e il ministero per lo sviluppo economico gli consegnarono il titolo di Pioniere della nautica, riconoscimento che lo rendeva particolarmente fiero. Pensavo proprio a lui durante la cerimonia di inaugurazione del Salone Nautico di Venezia. Mentre ascoltavo i vari discorsi mi sono detto che, come diceva Antonio, le notizie le devi andare a cercare, devi essere lì, senza filtri e mediazioni. Non so se si può considerare una notizia o solamente un fatto di cui prendere atto, ma ascoltare il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, con un piglio molto deciso, mi ha sorpreso molto. “L’economia del mare è un’opportunità di crescita e di rilancio per tutto il Paese, anche se il momento è istituzionale, e, normalmente non si fanno dichiarazioni di questo tipo, è mio dovere ringraziare gli imprenditori come Alberto Galassi perché ha creduto fortemente in questo evento…”. Probabilmente il protocollo non permette di citare persone collegate ad aziende. Ma questo protocollo ha messo in evidenza quanto le rigidità istituzionali siano distanti dal paese reale e
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come la politica fatta dai politici di professione sia incapace di avere un atteggiamento veramente utile ai bisogni della società italiana. Luigi Brugnaro, a differenza dei suoi predecessori, è un uomo pragmatico, un imprenditore che bada alla sostanza delle cose e ha capito che l’Arsenale di Venezia è un luogo fantastico e ideale per trasmettere al mondo la bellezza del Made in Italy e delle nostre barche. Una bomboniera in grado di valorizzare ogni cosa. Certo, se non fossi stato presente non avrei colto, dai resoconti dei giornali o dai comunicati stampa, questa dicotomia tra la pomposità delle fanfare e la visione di futuro che trasmette un uomo come Brugnaro. Mi ricorda il sindaco di Genova, Marco Bucci, anche lui votato ai bisogni delle imprese che creano opportunità di lavoro per i suoi cittadini. Basta ricordare il lavoro straordinario che ha fatto per la ricostruzione del ponte Morandi. Questa edizione del salone di Venezia segnava la ripartenza di un mondo che ha voglia di correre e ritrovare tanti volti famigliari, suscitando una certa euforia. In realtà, non bisogna correre il rischio di trasformare questo salone in qualcosa che c’è già e che funziona molto bene come il Salone Nautico di Genova.
EDITORIAL
Proprio per le caratteristiche della città, questo evento dovrebbe essere una sorta di boutique dell’industria nautica italiana e non un salone generalista dove vedere ogni cosa. Noi siamo il primo produttore mondiale di navi da diporto e l’Arsenale è lo scenario perfetto per proporlo con la giusta rilevanza. Bellezza richiama altra bellezza. Solo essendo presenti a un evento si possono coglierne i particolari per poterli raccontare con una notizia. Bisogna sempre cercare la verità per essere dei veri cronisti. Buon vento, Antonio “MY FATHER WAS A REPORTER USED TO WEARING OUT THE SOLES OF HIS SHOES looking for events to report and checking facts before they were published”. These words were spoken by Chiara Risolo in tribute to her father Antonio, who has died aged 74 – a journalist of great standing and with serious backbone, and an example and guide for his younger, less experienced colleagues. We were great friends, and we always will be, because esteem and friendship are not material things: they are values that never go away. I want to remember him here because his approach to writing and work was based on a collection of values that I have always shared, and which have underpinned every line I have ever written, and will ever write, as a professional journalist. Antonio began work as a
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Antonio Risolo, in the middle, taught us to experience things in person, so we can tell the truth rather than simply passing on ready-made news. The launch of the Venice Boat Show was an excellent opportunity to assess an event without any filters.
Antonio Risolo, nella foto al centro, ci ha insegnato a vivere i fatti in prima persona per poter raccontare delle verità senza essere i portatori di notizie preconfezionate. L’inaugurazione del Salone Nautico di Venezia è stata una buona occasione per valutare un evento senza filtri.
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journalist in 1974. He began his career in 1970 as a correspondent for the news agency Ansa and Italian state broadcaster Rai, before going on to work as a reporter, department head, and editorin-chief at the newspaper La Notte, and later the newspapers Italia Oggi and il Giornale. In 1979 he was asked to manage the Giornale di Merate, which made its debut on newsstands on 7 December that year. An inspiration for generations of reporters and a passionate sailor, he ran the ‘Giornale di bordo’ (‘on-board journal’) column for il Giornale and had recently launched his website, Gente di Mare. In 2011 the Italian marine industry association Confindustria Nautica and the Italian ministry for economic development awarded him the title of ‘Pioneer of the Nautical Industry’, a recognition he was extremely proud of. I was thinking about him during the opening ceremony of the Venice Boat Show recently. While listening to the various speeches, I reminded myself – as Antonio said – that you have to go in search of news, you have to be there with no filters or intermediaries. I don’t know whether it counts as news, or simply something to remark upon, but listening to the bold attitude of the mayor of Venice, Luigi Brugnaro, surprised me greatly. “The sea economy is an opportunity for growth and a fresh start for the whole country. Although I am here in an institutional capacity, and we do not normally make statements of this type, I feel dutybound to thank business owners like Alberto Galassi for believing so strongly in this event…”. Protocol probably forbids him from mentioning people with business connections. But this protocol highlighted the great distance between the inflexible nature of Italian institutions and the real country, and how a political system made up of career politicians is incapable of responding in a genuinely useful way to the needs of Italian society. Unlike his predecessors, Brugnaro is a pragmatic fellow, a businessman who prioritises substance over appearance, and who understood that the Venetian Arsenal is a fantastic venue, ideal for showing the world the beauty of Italian manufacturing and Italian boats – a small jewel that can add value to everything. Of course, if I hadn’t been there in person and had been relying on newspaper summaries or press releases, I wouldn’t have grasped this dichotomy between the pomposity of the fanfares and the vision of the future proposed by a man like Brugnaro. He reminds me of the mayor of Genoa, Marco Bucci, someone else who looks after the interests of the businesses that create employment opportunities for his citizens – look no further than the extraordinary job he did with the reconstruction of the Morandi bridge. This year’s Venice Boat Show marked a fresh start for a world that wants to race ahead and see lots of familiar faces, and this provoked a certain degree of euphoria. We need to avoid running the risk of turning this show into a replica of the Genoa Boat Show, which already exists and works very well. Due to Venice’s characteristics, this event should be a sort of boutique for the Italian shipbuilding industry, not a general show where everything is on display. Italy is the world’s biggest producer of yachts, and the Arsenal is the perfect place to give them the recognition they deserve. Beauty attracts beauty. Only by attending an event can you grab the details, and so turn them into a piece of news. To be a true reporter, you must always be searching for the truth. Fair winds, Antonio.
CONTENTS
COVER 196
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photo credits Alberto Cocchi RUBRICHE//COLUMNS
84
94
Italo Bassi
Talenti
034
News
066
Avvocato a bordo//Lawyer on Board
078
Supercar Porsche Taycan
084
Boat Gourmet Italo Bassi
AZIENDE//COMPANIES
118
The Lake Como International Museum
Team For Design Enrico Gobbi
Saim
094
Talenti
142
Martini Marinas
234
Veco
VINTAGE BOATS 104
The Lake Como International Museum
LA FABBRICA DELLE IDEE//THE IDEA FACTORY 118
Team For Design Enrico Gobbi
CANTIERI//SHIPYARDS 130
Baglietto
210
Sealine
MARINAS
162
180
Sanlorenzo 62Steel Cloud 9
Azimut Yachts Magellano 25
154
Marina di Varazze
SUPERYACHT 162
Sanlorenzo 62Steel Cloud 9
TEST
218 TecnoRib Pirelli 35
244 Michael Schmidt Y7 Volante
180
Azimut Yachts Magellano 25
218
TecnoRib Pirelli 35
226
Ranieri Next 285 LX
244
Michael Schmidt Y7 Volante
MERCATO//TRADE 256
Brokerage Section
barchemagazine – Luglio-July 2021
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074
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It´s time for a new course. VULKAN makes your boating dreams come true. #vibroacousticsolutions #sustainable #green
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Questo numero è stato chiuso in Redazione il 9 Giugno 2021. This issue ended on 9th June 2021.
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barchemagazine – Luglio-July 2021
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NEWS
NEWS
Jumping International of Monte-Carlo
34
Dall’1 al 3 luglio, Port Hercule ospiterà il Longines Global Champions Tour de Monaco. A poche settimane dallo storico Gran Premio di Formula 1 e dalla vittoria di Max Verstappen, le vetture e le corsie box lasceranno il posto a cavalli e sabbia, per vivere, ancora una volta, un weekend di grande sport. Per 3 giorni, l’evento susciterà grandi emozioni grazie ai migliori cavalieri e cavalli da salto ostacoli che il mondo possa offrire. Si tratta della 15ma edizione del Monte-Carlo Jumping, lanciato nel 2006 in concomitanza con il Longines Global Champions Tour. Quella del Principato è una tappa storica che da sola rappresenta più di un decennio di grande sport, vittorie, spettacolo e festeggiamenti. From 1st to 3rd July, Port Hercule will host the Longines Global Champions Tour de Monaco. A few weeks after the historic Formula 1 Grand Prix and the victory of Max Verstappen, the cars and pit lanes will give way to horses and sand, to experience, once again, a weekend of great sport. For 3 days, the event will arouse great emotions thanks to the best riders and show jumping horses the world has to offer. This is the 15th edition of Monte-Carlo Jumping, launched in 2006 to coincide with the Longines Global Champions Tour. The one of the Principality is a historic stage that alone represents more than a decade of great sport, victories, entertainment and celebrations.
FLASH HI-MACS ALLA BIENNALE
TAPLAB WALL COVERING
The exhibition Between space and surface was inaugurated at the 2021 Architecture Biennale in Venice, in the Magazzino 3 exhibition space, with the works created in HI-MACS by the visual artist Ludovico Bomben, together with the works of Arthur Duff and Francesco Candeloro.
The Wall Covering collection, consisting of 8 different graphic proposals, was presented in Milan at the Casa degli Artisti, in collaboration with the Piero Manzoni Foundation, as a homage and tribute to the famous 1961 Artist’s Shit.
Inaugurata alla Biennale Architettura 2021 di Venezia la mostra Between space and surface, nello spazio espositivo Magazzino 3, con le opere realizzate in HI-MACS del visual artist Ludovico Bomben, insieme ai lavori di Arthur Duff e Francesco Candeloro.
barchemagazine – Luglio-July 2021
La collezione di Wall Covering, composta da 8 diverse proposte grafiche, è stata presentata a Milano presso la Casa degli Artisti, in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni, come omaggio e tributo alla celeberrima Merda d’Artista del 1961.
ALIMAR - Fiumicino (RM) - Tel 06 6582868 - info@alimar.it | ARCAN - Monte Argentario (GR) - Tel 0564 818310 - info@arcanyachts.com | BASE NAUTICA - Latina Tel 0773 250411 - info@basenautica.it | Marina di Nettuno (Roma) B11 - Tel 335 7638172 | CALA DE’ MEDICI CANTIERE - Rosignano Solvay (LI) - Tel 335 5681036 mazzieri@calademedicicantiere.net | CANTIERE DEL LAGO D’ISEO BELLINI - Clusane d’Iseo (BS) - Tel 030 9829170 - info@nautica-bellini.it | CENTRO NAUTICO IDEA VERDE Mesagne (BR) - Tel 0831 738637 - info@nauticaideaverde.it | LUSSO NAUTICA Marina di Varazze (SV) - Tel 335 275107 - nautica@lussonautica.it | NAUTICA CONDIPODERO Brolo (ME) - Tel 0941 561951 - info@nauticacondipodero.it | NAUTICABEGO - Verbania (VB) - Tel 0323 404544 - info@nauticabego.com | NAUTICA SUD - Castellammare di Stabia (NA) - Tel 081 8717166 - info@nauticasud.it | NS NAUTICARAVANS - Vadue di Carolei (CS) - Tel 0984 624398 - info@nsnauticaravans.com | ORAM - Catania - Tel 095 7122383 info@nauticaoram.it | PAGLIARINI INTERNATIONAL BOATS - Cremona - Tel 0372 432548 - info@pagliarini.it | La Spezia - Tel 329 2143643/42 - info@pagliarini.it PAGLIARINI INTERNATIONAL BOATS WAKE’S - Olbia (OT) - Tel 335 6684666 - davidegessa@drydock.it | RIMINI SERVICE YACHT & SAIL - Rimini - Tel 335 1626600 info@riminiserviceyacht.it
NEWS
ISA YACHTS AYRTON 63M
ISA Yachts presenta Ayrton, un progetto con un forte richiamo al mondo della Formula 1 firmato da Enrico Gobbi - Team for Design, che ha disegnato i tre modelli della linea da 50, 63 e 70 metri. L’ingegneria navale è curata da Palumbo Superyachts. Lo scafo sarà in acciaio e la sovrastruttura in alluminio con una stazza di circa 36 1.200 GT. ISA Yachts presents Ayrton, a project with a strong reference to the world of Formula 1 signed by Enrico Gobbi - Team for Design, who designed the three models of the line, the 50, 63, and 70-meter. The naval engineering is handled by Palumbo Superyachts. The hull will be in steel and the superstructure in aluminium with a tonnage of approximately 1,200 GT.
A Villa Etna, un progetto di Iraci Architetti, sono stati utilizzati molti pezzi di Antonio Lupi come la vasca freestanding Dune disegnata da Mario Ferrarini che occupa il centro del bagno padronale.
FURUNO AND BӦNING
Furuno Italia presenta la nuova generazione di monitor widescreen da 45 pollici AHD 1145 GW sviluppata in collaborazione con Bӧning. Il pannello di vetro in formato ultra-wide con risoluzione 4K e alta luminosità 1.000cd/m2 è ideale per l’uso sul ponte della nave.
FURUNO AND BӦNING
Furuno Italia presents the new generation of 45-inch widescreen monitors AHD 1145 GW developed in collaboration with Bӧning. The glass panel in ultra-wide format with 4K resolution and high brightness 1,000cd/m2 is ideally suited for use on the ship’s bridge.
At Villa Etna, a project by Iraci Architects, a lot of furniture by Antonio Lupi has been used, like the freestanding Dune bath designed by Mario Ferrarini, which occupies the center of the master bathroom.
GRAND SOLEIL 72
Cantiere del Pardo presenta il GS 72 il cui sviluppo sarà seguito dal project manager Franco Corazza in collaborazione con il designer Matteo Polli e con Marco Lostuzzi che si è dedicato alle strutture. Nauta Design ha progettato il layout generale, il design della coperta e degli interni. Cantiere del Pardo presents the GS 72, whose development will be followed by project manager Franco Corazza together with designer Matteo Polli and Marco Lostuzzi, who looked after the structure. The general layout and the design of both superstructure and interiors are by Nauta Design.
barchemagazine – Luglio-July 2021
NEWS
VENTO BY NUVOLARI E LENARD
Il progetto NL 285 Vento, presentato da Nuvolari Lenard, è un manifesto alla salvaguardia ambientale e un appello a progettisti ed armatori per sviluppare, con piena consapevolezza e a 360°, imbarcazioni di grandi dimensioni autenticamente green. Vento sarà un elegantissimo veliero di 100 metri di lunghezza che troverà nel vento la sua naturale forza propulsiva. The NL 285 Vento project, presented by Nuvolari Lenard, is a declaration for environmental protection and an appeal to designers and owners to develop, with full awareness and 360°, large, authentically green boats. Vento will be an extremely elegant sailing ship of 100 meters in length, which will find its natural propulsive force in the wind.
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La costruzione di uno yacht Vitruvius di 66 metri è iniziata nel cantiere Rossinavi a Viareggio, la consegna è prevista nel 2023. Il contratto tra il cantiere e l’armatore è stato firmato a dicembre 2019 e, come segno dei tempi, la fase di sviluppo è stata completata con videoconferenza Zoom. Il team guidato da Philippe Briand ha scoperto che in queste condizioni si è potuto lavorare in modo efficiente e produttivo, soprattutto quando si collabora con clienti esigenti che amano scrutare ogni dettaglio del progetto.
SUNREEF GRAYONE 80
Il Grayone 80 è un multiscafo a vela costruito su misura con scafo grigio antracite. I suoi interni, realizzati totalmente custom, e le grandi aree relax all’aperto, offrono il massimo comfort sia per le vacanze private sia per i charter di alto livello. Grazie a un baglio massimo di 11,5 metri, dispone di 4 cabine per 8 ospiti.
The construction of a 66-meter Vitruvius yacht has started at the Rossinavi yard in Viareggio, and the delivery is scheduled for 2023. The deal between the yard and the owner was signed in December 2019 and, as a sign of the times, the development stage was completed with Zoom videoconferencing. The team, led by Philippe Briand, has discovered that in these conditions, it was possible to work efficiently and productively, especially when collaborating with demanding clients, who like to look into every detail of the project. barchemagazine – Luglio-July 2021
SUNREEF GRAYONE 80
The Grayone 80 is a custom made sailing multihull with an anthracite grey hull. Its completely custom interiors and large outdoor relaxation areas, offer maximum comfort for both private holidays and high-level charters. Thanks to a maximum beam of 11.5 meters, 4 cabins for 8 guests are available.
NEWS
Majesty 175.
MAJESTY 175 BY GULF CRAFT
Gulf Craft ha varato Majesty 175, ammiraglia del cantiere nautico degli Emirati Arabi Uniti. Il design esterno e interno è di Cristiano Gatto, mentre l’architettura navale è di Massimo Gregori dello Yankee Delta Studio. Costruito secondo le specifiche delineate dalla MCA, Maritime and Coastguard Agency, 40 ha una stazza internazionale di 780 Gross Tonnage. Gulf Craft has launched Majesty 175, the flagship of the UAE shipyard. The exterior and interior design is by Cristiano Gatto, while the naval architecture is by Massimo Gregori of the Yankee Delta Studio. Built according to the specifications outlined by the MCA, Maritime and Coastguard Agency, it has an international tonnage of 780 Gross Tonnage.
Admiral, brand di The Italian Sea Group, propone Geco, megayacht charter di 499 GT, costruito in alluminio, lungo 55 metri e con un baglio massimo di 8,60 metri.
REDONDO BY MOROSO
La collezione Redondo di Moroso, firmata da Patricia Urquiola, richiama un universo che viaggia verso nuovi spazi dell’abitare per creare sempre di più un vero e proprio lifestyle dedicato a tutti gli ambienti della casa. Il design di Redondo si ispira agli interni imbottiti delle auto americane degli anni ’50 e ’60, alle forme morbide della carrozzeria e al comfort on-the-road che accompagnava nei lunghi viaggi tra la East e la West Coast. The Redondo collection by Moroso, designed by Patricia Urquiola, recalls a universe that travels to new living spaces to increasingly create a real lifestyle dedicated to all rooms in the home. Redondo’s design is inspired by the upholstered interiors of American cars of the 1950s and 1960s, the soft shapes of the car body and the on-the-road comfort, which came on the long journeys between the East and West Coast.
Admiral, a brand of The Italian Sea Group, presents Geco, a 499 GT mega yacht for charter, built in aluminium, with a length of 55 meters and a maximum beam of 8.60 meters.
SANLORENZO SUPERYACHT DIVISION
L’intervento di architettura di Lissoni Casal Ribeiro per il Cantiere di San Marco a La Spezia, riguarda tutti gli edifici di supporto alla produzione. Il progetto ha voluto rispettare pienamente l’identità degli edifici con il recupero e la riqualificazione delle parti storiche. The architectural work by Lissoni Casal Ribeiro for the San Marco shipyard in La Spezia concerns all the production support buildings. The project wanted to fully respect the identity of the buildings with the recovery and redevelopment of the historic parts.
barchemagazine – Luglio-July 2021
NEWS
MANGUSTA 140REV
Varato il primo Mangusta 104REV. Le linee sportive e filanti sono dovute alla collaborazione tra l’ufficio engineering del Gruppo e il designer Igor Lobanov. Lungo 31,80 metri, ha una stazza internazionale sotto le 200 GT. Maurizio Balducci, AD del Gruppo, ha dichiarato: «Il varo di questa imbarcazione è per noi motivo di grande orgoglio e segna un nuovo capitolo nella storia degli Open Mangusta». The first Mangusta 104REV has been launched. The sporty and sleek lines are the result of the cooperation between the engineering office of the Group and the designer Igor Lobanov. With a length of 31.80 meters, the Gross Tonnage is less than 200 GT. Maurizio Balducci, the AD of the Group, said: «We are very proud of the launch of this boat, because it marks a new step in the history of the Mangusta Open».
MAN SMART HYBRID
MAN Engines inaugura una nuova era di mobilità a emissioni zero e massime prestazioni basate su soluzioni intelligenti. La MAN Smart Hybrid Experience combina in modo flessibile motori marini convenzionali e motori elettrici con batterie e unità di bordo, aprendo innumerevoli opportunità per offrire diversi gradi di potenza ibrida nelle imbarcazioni da diporto.
OTAM CUSTOM RANGE 115
42 MAN Engines launches a new
era of zero-emission mobility, and maximum performance based on intelligent solutions. The MAN Smart Hybrid Experience combines conventional marine engines and electric motors with batteries and onboard units, opening up countless opportunities to offer different degrees of hybrid power in pleasure crafts.
Il primo Business Talks Monaco è stato organizzato al Fairmont Monte Carlo da Investor Media Monaco in stretta collaborazione con GO ON Group, leader in attività B2B internazionali, Sherbiny Holding dell’Arabia Saudita, NPD e BA Legal. The first Business Talks Monaco was organized at the Fairmont Monte Carlo by Investor Media Monaco in close collaboration with GO ON Group, leader in international B2B activities, Sherbiny Holding of Saudi Arabia, NPD, and BA Legal.
L’Otam 115 è stato disegnato da BG Design Firm con architettura navale di Umberto Tagliavini Marine Design. Lo scafo a V profonda garantisce un’ottima tenuta di mare e alte velocità. Si può scegliere tra una configurazione a due o a tre motori MTU di 2.600 cavalli ciascuno, con idrogetti KaMeWa, per una velocità massima rispettivamente di 44 nodi o di 35 nodi.
OTAM CUSTOM RANGE 115
The Otam 115 has been designed by BG Design Firm, with naval architecture by Umberto Tagliavini Marine Design. The deep V-shaped hull allows good seakeeping and high speeds. You can opt for a twin or a triple configuration with MTU engines of 2,600 hp each, or KaMeWa jet drives, for a maximum speed respectively of 44 or 35 knots.
NAUTA 54M WIDE
Nauta Design presenta Wide, concept di una nave da diporto di 860 GT. «Il concetto base del Nauta 54m Wide è frutto delle richieste di clienti che desideravano molto spazio per ospitare comodamente una famiglia numerosa ma, al contempo, non volevano uno yacht troppo grande». Mario Pedol, co-founder di Nauta Design. Nauta Design presents Wide, a concept of an 860 GT pleasure ship. «The basic concept behind the Nauta 54m Wide started with requests from clients who wanted plenty of room on board to accommodate a family in comfort, but not a yacht that was too big». Mario Pedol, co-founder of Nauta Design.
barchemagazine – Luglio-July 2021
NEWS
CRN M/Y 142 BY OMEGA ARCHITECTS
Il Crn 142 è in costruzione nel cantiere navale di Ancona. Questo superyacht è frutto della collaborazione tra CRN, lo studio di yacht design Omega Architects, che ha disegnato gli esterni, e lo studio di architettura Massari Design, che ne cura gli interni. La nave ha una stazza internazionale di 499 GT. Lunga 52 metri, ha un baglio massimo di 9 metri. The Crn 142 is under construction at the naval shipyard in Ancona. This superyacht is the result of the collaboration between CRN, the yacht design studio Omega Architects, for the exteriors, and the architecture studio Massari Design, responsible for the interiors. The ship has a Gross Tonnage of 499 GT. The length is of 52 meters and the beam is of 9 meters.
PININFARINA NAUTICAL REFITTING
44 Pininfarina Nautical ha presentato il programma dedicato ai progetti di refitting di imbarcazioni d’epoca pensato per gli armatori con una storia da raccontare. Il primo risultato del programma nasce dalla collaborazione con VZ Yacht sul refitting di Mazal, un Benetti di 28 metri di lunghezza costruito a Viareggio nel 1977.
Pininfarina Nautical has presented the program related to refitting projects for vintage boats, designed for owners with a story to tell. The first result of the program stems from the collaboration with VZ Yacht on the refitting of Mazal, a 28-meter-long Benetti yacht built in Viareggio in 1977.
La Galleria Poggiali di Pietrasanta apre la stagione estiva delle mostre con la personale di Francesca Banchelli, Mille giorni contano, a cura di Sergio Risaliti.
THE ITALIAN SEA GROUP IN BORSA
Borsa italiana ha disposto l’ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie della società The Italian Sea Group sul Mercato telematico azionario. La notizia, diffusa dall’agenzia Ansa, riporta che la società offrirà azioni di nuova emissione con un obiettivo di raccolta lordo di circa 50 milioni di euro.
THE ITALIAN SEA GROUP IN BORSA
Borsa Italiana has ordered the admission to the listing of the ordinary shares of The Italian Sea Group on the electronic stock market. The news, released by the Ansa agency, reports that the company will offer newly issued shares with a gross funding target of around 50 million euros.
The Poggiali Gallery in Pietrasanta opens the summer season of exhibitions with the solo show of Francesca Banchelli, A thousand days count, curated by Sergio Risaliti.
PERSHING 6X
Pershing 6X ha una linea che riprende il family feeling con i modelli della Generazione X. Lungo 18,94 metri e largo 4,80 metri, è stato disegnato da Fulvio De Simoni. La prima unità prevede un layout a tre cabine e tre bagni con doccia separata. La velocità di punta sfiora i 48 nodi e quella di crociera si attesta sui 42, grazie a una coppia di motori Man V12 di 1.550 cavalli ciascuno. Pershing 6X has a line that incorporates the family feeling of the Generation X models. It is 18.94 meters long and 4.80 meters wide. The design is by Fulvio De Simoni. The first unit has a three-cabin layout and three bathrooms with separate showers. The top speed is close to 48 knots and the cruising speed is around 42, thanks to a pair of MAN V12 engines of 1,550 horsepower each.
barchemagazine – Luglio-July 2021
NEWS
BLISS BY FEADSHIP
Il cantiere olandese Feadship di Makkum ha varato il 95 metri Bliss, uno yacht classico dalla linea senza tempo che si avvale della più recente propulsione ibrida e, grazie alla certificazione Polar Code, è destinato a viaggiare per il mondo. Frutto della collaborazione tra l’armatore, il designer Jan Schaffers dello Studio De Voogt, per il design esterno, e Rémi Tessier per l’elegante stile interno. The Dutch Feadship yard in Makkum has launched the 95-metre Bliss, a timeless classic yacht, which benefits from the very latest hybrid propulsion and, thanks to the Polar Code certification, is set to be a world traveller. It’s the result of the cooperation between the owner, the designer Jan Schaffers of the De Voogt Studio, for the exterior design, and Rémi Tessier for the elegant interior style.
RJ 115 BY CDM
Venduto RJ 115 ad un armatore australiano, grazie a Sean Madgwick e Scott WellingtonStones di Yachtsmen International. La serie RJ è opera di Francesco Paszkowski che ha disegnato esterni di grande carattere con ampie finestrature laterali e una forma compatta e robusta. Thanks to Sean Madgwick and Scott Wellington-Stones of Yachtsmen International, 46 the RJ 115 has been sold to an Australian owner. The RJ series is the work of Francesco Paszkowski who designed exteriors of great character with large side windows and a compact and robust shape.
Il Riva 68’ Diable disegnato da Officina Italiana Design di Mauro Micheli e Sergio Beretta, è caratterizzato da un hard top, in cui scompaiono alla vista gli elementi tecnici e tecnologici, che protegge e ripara le zone centrali del ponte principale.
The Riva 68’ Diable designed by Officina Italiana Design of Mauro Micheli and Sergio Beretta, is characterized by a hard top, in which the technical and technological elements disappear from view, which protects and shades the central areas of the main deck.
MILANO BY TURRI
La collezione di Turri, disegnata dallo studio SBGA Blengini Ghirardelli, amplia la linea di complementi d’arredo con il nuovo tavolo Milano. Il top circolare, disponibile in marmo o in legno laccato lucido, è sorretto da una base pensata per essere l’ideale espressione del connubio tra qualità della tradizione artigianale italiana e la continua ricerca nel campo del design. The Turri collection, designed by the SBGA Blengini Ghirardelli expands the line of furnishing accessories with the new Milano table. The circular top, available in marble or glossy lacquered wood, is supported by a base designed to be the ideal expression of the combination of quality traditional Italian craftsmanship quality and continuous research in the design field.
barchemagazine – Luglio-July 2021
NEWS
Ocean Independence è la Central Agency per PHOENIX, ex posacavi di 57 metri che verrà trasformata dal cantiere navale ICT in un superyacht. Frank Laupman firma il design e Perry Van Oossanen l’architettura navale.
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INMARSAT
Inmarsat è stata selezionata per fornire i suoi servizi di comunicazione satellitare e di sicurezza per l’edizione europea della The Ocean Race del 2021 e per lo spettacolare giro del mondo del 2022-2023. Inmarsat has been selected to provide its satellite communication and security services for the European edition of The Ocean Race in 2021 and for the spectacular world tour of 2022-2023.
Ocean Independence is the Central Agency for the PHOENIX project, a former 57-meter cable-laying vessel that will be transformed by the ICT shipyard into a superyacht. Frank Laupman signs the design and Perry Van Oossanen the naval architecture.
BITTA BY MIRCOLED
BITTA BY MIRCOLED
MircoLed è un’azienda specializzata in progetti di elettromeccanica totalmente custom nel settore residenziale, automotive e nautico. Tra i vari progetti di illuminazione c’è la lampada Bitta che può essere realizzata in vari formati per essere adattata a molteplici utilizzi. Realizzata lavorando un blocco di alluminio che, a differenza della pressofusione, consente la successiva anodizzazione per una migliore protezione contro la corrosione. Al suo interno c’è un circuito elettronico gestito da un microprocessose con 30 Led.
MircoLed is a company specializing in totally custom electromechanical projects for the residential, automotive and nautical sectors. Among the various lighting projects there’s the Bitta lamp, which can be made in various formats to be adapted to multiple uses. Made by working an aluminium block which, unlike die casting, allows subsequent anodization for better protection against corrosion. Inside there is an electronic circuit managed by a microprocessor with 30 LEDs.
FAMOUS FIVE
FAMOUS FIVE
Sunseeker ha presentato i suoi “Famous Five”, Manhattan 55, Predator 55 EVO, 65 Sport Yacht, 88 Yacht e 90 Ocean al largo della costa del Dorset, in Inghilterra. Andrea Frabetti, Ceo di Sunseeker, ha dichiarato: «Questo è il culmine di un grande lavoro, talento e passione da parte di tutta la forza lavoro di Sunseeker a cui va tutto il merito. Questo lancio è un’occasione davvero importante per noi».
barchemagazine – Luglio-July 2021
Sunseeker has presented its ‘Famous Five’, the Manhattan 55, Predator 55 EVO, 65 Sport Yacht, 88 Yacht, and 90 Ocean off the coast of Dorset, England. Andrea Frabetti CEO of Sunseeker, said: «This is the culmination of great work, talent, and passion by the entire workforce at Sunseeker; the credit rests with each and every one of them. This launch is a truly momentous occasion for us».
NEWS
PHI PHANTOM BY ALIA YACHTS
Alia Yachts ha varato PHI Phantom, nave di 36 metri di lunghezza costruita in alluminio ad Antalya, utilizzando un travel lift da 200 tonnellate. Disegnata da Cor D. Rover con architettura navale di Van Oossanen, è destinata a supportare il superyacht PHI di Royal Huisman. Molto soddisfatto Gökhan Çelik, presidente di Alia Yachts, per questa costruzione. Alia Yachts launched PHI Phantom, a 36-meter-long ship built in aluminum in Antalya, using a 200-ton travel lift. Designed by Cor D. Rover with naval architecture by Van Oossanen, it is intended to support Royal Huisman’s PHI superyacht. Gökhan Çelik, president of Alia Yachts, is very satisfied with this construction.
ADI DESIGN MUSEUM
Inaugurato a Milano l’ADI Design Museum. La sua apertura è carica di significati che vanno ben oltre a quelli già importanti di costruire un luogo di racconto e valorizzazione del sistema design italiano. Il Museo ospita la Collezione storica del Compasso d’Oro, composta dagli oggetti selezionati dal 1954 a oggi, e apre le porte offrendo al pubblico ben 8 mostre di approfondimento 50 multitemporale che si pongono in dialogo con la Collezione. The ADI Design Museum was inaugurated in Milan. Its opening is full of meanings which go far beyond the already important ones of building a place for narrating and enhancing the Italian design system. The Museum houses the Compasso d’Oro historical collection, made up of selected objects from 1954 to today, and opens its doors offering the public 8 multi-temporal indepth exhibitions that give rise to dialogue with the Collection.
Monaco Marine ha completato l’ottimizzazione del suo cantiere di Golfe de St Tropez in Costa Azzurra. Può ospitare sia yacht a motore sia a vela fino a 35 metri di lunghezza. Sono state aggiunte due gru da 150 e 60 tonnellate e un rimorchio motorizzato per carichi fino a 100. Monaco Marine has completed the optimization of its Golfe de St Tropez shipyard on the French Riviera. It can accommodate both motor and sailing yachts up to 35 meters in length. Two 150 and 60 ton cranes and a motorized trailer for loads up to 100 have been added.
TIMESQUARE 20 BY FRAUSCHER
Cantiere Nautico Feltrinelli, importatore italiano del marchio Frauscher, propone il primo catamarano elettrico firmato dal cantiere austriaco. TimeSquare 20 è destinato a far parlare di sé sia per l’innovativo design sia per le sorprendenti prestazioni.
TIMESQUARE 20 BY FRAUSCHER
Cantiere Nautico Feltrinelli, the Italian dealer of the Frauscher brand, offers the first electric catamaran designed by the Austrian shipyard. TimeSquare 20 is destined to be talked about both for its innovative design and for its surprising performance.
LÜRSSEN PROJECT 13800
Lürssen ha varato il progetto 13800, nave da diporto di 55 metri di lunghezza. Il design è opera di Bannenberg & Rowell. Molto particolari gli interni realizzati secondo le esigenze dell’armatore. L’uso originale di colori e trame, nonché arredi di qualità museale sottolineano l’approccio di un’enorme attenzione ai dettagli. Lürssen has launched project 13800, a 55-meter long pleasure ship. The design is by Bannenberg & Rowell. The interiors made according to the owner’s needs are very particular. The original use of colors and textures, as well as museum-quality furnishings, underline the approach of an enormous attention to detail.
barchemagazine – Luglio-July 2021
61st Genova Boat Show 16-21 September 2021 The point of reference for the yachting world. Once again in 2021.
salonenautico.com
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LAWYER ON BOARD
La tutela durante la
COSTRUZIONE Legal protection during yacht construction 66
barchemagazine – Luglio-July 2021
LAWYER ON BOARD
We take a look at bank refund guarantees in yacht building agreements protecting the instalments paid during the construction process
Vediamo quali sono le garanzie bancarie di rimborso nei contratti di costruzione di yacht a fronte del pagamento di ciascuna rata del prezzo in corso di costruzione
by Federico Santini*
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barchemagazine – Luglio-July 2021
LAWYER ON BOARD NEL PRECEDENTE NUMERO DI QUESTA RIVISTA ABBIAMO VISTO QUANTO SIA IMPORTANTE per l’armatore committente di una nuova costruzione ottenere dal cantiere garanzie idonee ad assicurare il rimborso degli acconti versati in corso di costruzione, in ipotesi di risoluzione del contratto per insolvenza o inadempimento del cantiere. Prendiamo in esame ora la garanzia che, senza dubbio, maggiormente tutela l’armatore ma al contempo è maggiormente onerosa per il cantiere, ossia la garanzia bancaria di rimborso (“Bank Refund Guarantee”) prestata a fronte del pagamento di ciascuna rata del prezzo in corso di costruzione. La garanzia bancaria di rimborso può essere configurata come garanzia “a prima richiesta” con la quale la banca si obbliga a pagare l’importo garantito al beneficiario sulla base di una sua semplice richiesta scritta ed a prescindere dalle eccezioni del cantiere, ovvero come una garanzia la cui escussione, in caso di contestazione giudiziale della risoluzione contrattuale, è condizionata all’esito del procedimento giudiziario o arbitrale tra committente e cantiere costruttore. La prima forma di garanzia, il cui testo è estremamente semplice e conciso, è di fatto sempre più rara nella pratica in quanto impone un notevole squilibrio a favore del committente, il quale può escuterla “a prima richiesta” ed, in teoria, anche quando la risoluzione contrattuale non sia legittima. La forma più utilizzata è attualmente la seconda, il cui testo è invece piuttosto articolato ed è spesso frutto di una lunga negoziazione trilaterale tra i legali del cantiere, quelli dell’armatore e quelli della banca. Il pagamento da parte della banca è di regola condizionato alla presentazione da parte del beneficiario di (i) un lodo arbitrale ovvero una sentenza esecutiva che dichiari l’inadempimento del cantiere e lo condanni a restituire all’armatore quanto da questi versato a titolo di acconto, ovvero di (ii) una sentenza dichiarativa del fallimento ovvero comunque dell’insolvenza del cantiere costruttore. In tal modo, il cantiere è tutelato rispetto a risoluzioni contrattuali illegittime, potendo far valere nelle opportune sedi eventuali difese ed eccezioni. La banca, dal canto suo, pagherà l’importo garantito solo a fronte di un provvedimento giudiziario o arbitrale,
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La banca pagherà l’importo garantito solo a fronte di un provvedimento giudiziario o arbitrale, e quindi al riparo da eventuali richieste risarcitorie da parte del cantiere. The bank will pay the guaranteed amount only if there is an enforceable judgment and will therefore be protected from the risk of builder claiming compensation.
barchemagazine – Luglio-July 2021
LAWYER ON BOARD
The bank refund guarantee can be structured as a first demand guarantee by which the bank undertakes to pay the guaranteed amount to the beneficiary when asked to do so in writing and regardless of any objections raised by the boat builder.
La garanzia bancaria di rimborso può essere configurata come garanzia a prima richiesta con la quale la banca si obbliga a pagare l’importo garantito al beneficiario sulla base di una sua semplice richiesta scritta ed a prescindere dalle eccezioni del cantiere.
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e quindi al riparo da eventuali richieste risarcitorie da parte del cantiere. Di norma l’armatore richiede il rilascio di una garanzia bancaria di rimborso per ciascuna rata del prezzo da pagare pre-consegna, sicché il cantiere rilascerà tante garanzie bancarie quante sono le rate pattuite ad eccezione solo del saldo dovuto alla consegna ed accettazione. In tale caso, il cantiere manterrà la proprietà dello yacht in costruzione sino alla consegna ed accettazione, ed in tale momento trasferirà la proprietà all’armatore a fronte della restituzione degli originali delle garanzie bancarie ricevute e del pagamento del saldo del prezzo. Tale meccanismo di garanzia consente al cantiere di mantenere la disponibilità giuridica del bene e di poter quindi eventualmente concedere ipoteca alla propria banca per ottenere da questa un finanziamento per la costruzione. Non tutti i cantieri, tuttavia, sono disponibili o sono in grado di fornire garanzie di entità elevata, sia per i costi connessi al rilascio sia perché la banca garante normalmente impone al cantiere il pegno su una parte più o meno rilevante di ciascuna rata da garantire con la conseguenza che il cantiere potrà disporre solo di una parte della stessa per finanziare la costruzione. Per questa ragione, si è andato sempre più affermando nella pratica un meccanismo di garanzia misto, che consiste nel rilascio di garanzie bancarie di rimborso a fronte delle prime rate del prezzo che l’armatore deve contrattualmente versare fino a quando lo yacht in costruzione non raggiunge uno stato di avanzamento tale da acquisire un valore intrinseco significativo. Tale stato di avanzamento è di regola rappresentato dal completamento dello scafo, coperta e sovrastruttura assemblate. Una volta raggiunto tale stato di avanzamento, le garanzie bancarie precedentemente rilasciate vengono in tutto o in parte restituite dall’armatore a fronte del contestuale trasferimento a suo favore della proprietà del manufatto in costruzione, sicché la costruzione prosegue su un bene che è già di proprietà del committente. Tale sistema misto può essere variamente configurato a seconda della negoziazione tra le parti e del potere contrattuale di ciascuna di esse in fase di redazione del contratto di costruzione. Nel prossimo numero esamineremo nel dettaglio le modalità e caratteristiche del passaggio di proprietà in corso di costruzione. IN THE JUNE ISSUE OF BARCHE, WE SAW HOW IMPORTANT it is for the owner who commits to building a new yacht to obtain sufficient guarantees from the yard to ensure repayment of all advances made during construction if the contract is terminated because of default or insolvency. We will now consider bank refund guarantees which are provided by boat builders against each down payment made by the owner. This type of guarantee is undoubtedly the one that best protects the owner, although it is also the most burdensome for the yard. Bank refund guarantees can be structured as a first demand guarantee by which the bank undertakes to pay the guaranteed amount to the beneficiary upon demand in writing, and regardless of any objections from the yard. So if the termination of the contract is disputed in court, the enforcement of tis kind of guarantee depends on the outcome of the case or arbitration between buyer and builder. First demand guarantees are normally straightforward and very concise but are now only rarely used because they
barchemagazine – Luglio-July 2021
LAWYER ON BOARD
Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 97886606
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L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it
create a significant imbalance in favour or owners who are free to enforce them at first demand and, in theory, even in case of unlawful termination. The most commonly used form is therefore the second type, which is fairly complex and often the result of extensive negotiations between lawyers representing the owner, the builder and the bank. Payment by the bank is normally subject to the provision by the beneficiary of (i) an arbitration award or an enforceable court judgment declaring the builder to be in breach of contract and ordering the builder to repay the down payments made by the buyer, or (ii) a court judgment declaring the builder to be bankrupt or at least insolvent. In this way, the builder is protected from the risk of unlawful termination by the buyer and can dispute and present its case and objections in court or at arbitration. At the same time, the bank will pay the guaranteed amount only if faced with an enforceable judgment and will thus be protected from the risk of the builder claiming compensation. An owner would normally require bank refund guarantee for each instalment of the price to be paid before delivery, meaning that builders have to provide as many banks guarantees as there are instalments, excluding the final instalment that is due upon acceptance and delivery of the yacht. With this method, the builder retains full ownership of the yacht until delivery and acceptance, at which time the builder transfers ownership to the owner against the return of the original bank refund guarantees and payment of the last instalment.
In practice, the first demand guarantee is used increasingly rarely because it entails a significant imbalance in favour of the owner, who can execute it upon first demand and, in theory, even in case of unlawful termination.
The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations. For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it
barchemagazine – Luglio-July 2021
This guarantee mechanism allows builders to maintain legal possession of the yacht being constructed and thus register a mortgage against the yacht with a bank to finance construction. However not all yacht builders are willing or able to provide bank guarantees for very high amounts, whether because of the costs involved in securing one or because issuing banks normally require pledges over a significant proportion of the advances that are to be guaranteed, which means that the builder does not have the entire amount of the down payment to finance the yacht’s construction. For this reason, a hybrid guarantee mechanism is increasingly being used. This consists in the provision of bank refund guarantees to secure the first instalments until the stage where the yacht reaches a stage of construction where the yacht has a significant intrinsic value. This usually occurs when the hull, deck, and superstructure are completed and assembled. Once that stage is reached, the owner returns all or part of the bank refund guarantees that had been issued and the builder transfers the ownership deeds to the owner, so that the construction continues on an asset that is already the client’s property. This hybrid guarantee mechanism can be structured in various ways depending on negotiation between the parties and the bargaining power each has during the drafting of the construction agreement. In the next issue we will look more closely at the ways in which ownership of the yacht can be transferred during construction.
La prima forma di garanzia è di fatto sempre più rara nella pratica in quanto impone un notevole squilibrio a favore del committente, il quale può escuterla “a prima richiesta” ed, in teoria, anche quando la risoluzione contrattuale non sia legittima.
COMPANIES SAIM
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70 anni di successi 70 years of success
Saim, nata nel 1951, si è trasformata, nel corso di 70 anni di attività, da piccola azienda con un ufficio nel centro di Milano, a grande gruppo con tre filiali e un network di 100 dealer
Saim, which has founded in 1951, has grown over the seventy years it has been in business from a small firm with an office in the centre of Milan, to a large group with three subsidiaries and a network of a hundred dealers
by Massimo Longoni
AL RAGGIUNGIMENTO DEI 70 ANNI DI ATTIVITÀ, SAIM È PRONTA AD AFFRONTARE IL FUTURO con la lungimiranza che l’ha sempre contraddistinta per ampliare i mercati di riferimento e diversificare la propria offerta. La base è sempre data dalla ricerca di prodotti tecnologicamente evoluti e dalla qualità del servizio. È un chiaro esempio di impresa italiana, fondata nel 1951 a Milano da Donato Donà come distributore di motori e componenti automobilistici e industriali. Oggi è guidata dalla terza generazione, composta dai tre nipoti del fondatore, Massimo, attuale presidente, Marco, amministratore delegato e vicepresidente, e Cristina, direttore marketing, tutti e tre figli di Giorgio, in prima linea dal 1962, che segue la divisione sviluppo nuovi progetti oltre a
ricoprire il ruolo di consigliere. Saim è diventata un gruppo che opera nei settori marine, industrial ed engineering. La sede operativa è a Buccinasco ed è affiancata dalle filiali di Roma, Bologna e Viareggio e da un network di oltre 100 dealer. Con un fatturato di oltre 40 milioni di euro, rappresenta numerosi brand internazionali ad alto contenuto tecnologico. Nel corso di 70 anni, la storia di Saim racconta di una crescita costante, successi, acquisizioni, joint-venture con gruppi internazionali, traguardi raggiunti grazie a dedizione, lungimiranza e curiosità. Queste caratteristiche sono le stesse che all’inizio hanno guidato Donato Donà, uomo estremamente concreto che, intuendo la necessità di motori per la ripartenza dell’agricoltura e dell’in-
barchemagazine – Luglio-July 2021
dustria dopo la guerra, acquistò i General Motors Diesel a due tempi che equipaggiavano i carri armati Sherman dai campi di stoccaggio dei militari USA in Italia per costruire gruppi industriali ed elettrogeni. Fu questa la prima intuizione che mise le basi per i successi futuri. Dai motori passò ad invertitori, trasmissioni e cambi di velocità. È ancora grazie a Donato che il marchio tedesco ZF arrivò in Italia. Fu lui, infatti ad importare per primo le trasmissioni ZF nel momento del boom economico del Paese, quando l’industria dell’auto era il volano per innescare la nuova stagione dello sviluppo. Saim non conosce sosta e diventa fornitore di tutte le aziende automobilistiche italiane di cambi, sterzi, frizioni e quant’altro le automobili e mezzi pesanti
COMPANIES SAIM
«Saim’s seventieth birthday is a milestone that we are proud of, but it is just the starting point for the future, which we can ensure for the firm and our employees by continuing on the path of seeking quality and sustainability». necessitassero per fare ripartire subito l’economia. Motori, frizioni e cambi significa anche ricambi e su questo fronte Giorgio Donà, figlio del fondatore, concentra le attività dell’azienda a partire dal 1962. Il mercato dei ricambi diventa così il core business dell’azienda, che mantiene una posizione nel settore automotive e industriale e comincia ad avvicinarsi al mercato nautico. Saim cresce ancora e conferma il suo ruolo di partner affidabile. Negli anni ’90, la FIAT, importante cliente di Saim, chiede il rapporto
«Il 70° compleanno di Saim è un traguardo di cui siamo orgogliosi, ma è solo il punto di partenza per il futuro, che potremo assicurare all’azienda e ai nostri dipendenti continuando sulla strada della ricerca della qualità e delle sostenibilità». Giorgio Donà
diretto con i produttori. Giorgio Donà fonda così la ZF Italia. Allo stesso tempo percepisce in anticipo lo sviluppo futuro del mercato nautico da diporto e investe in questo settore. È una mossa lungimirante perché la crescita decisiva del mercato e il suo sviluppo avverranno a partire dal 2000 per durare fino al 2008. In questo mercato Saim trasferisce il proprio know-how in termini di conoscenze tecniche, di strutture e di organizzazione logistica mantenendo le stesse dinamiche e la stessa qualità.
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«Lo sviluppo futuro deve far tesoro della nostra tradizione: la ricerca continua di prodotti innovativi, l’ampliamento dei mercati, la diversificazione dell’offerta e l’attenzione alla qualità del servizio continueranno ad essere i nostri punti di riferimento». «Development in the future should make the most of our tradition: the ongoing search for innovative products, expanding markets, product diversification, and attention to the quality of service will continue to be our points of reference». Massimo, Marco e Cristina Donà
barchemagazine – Luglio-July 2021
UPON REACHING THE SEVENTIETH ANNIVERSARY OF ITS FOUNDATION, SAIM IS READY TO TACKLE THE FUTURE with the far-sightedness that has always made it stand out by growing its target audience and diversifying its product range. The base has always come from research into technologically advanced products and the quality of service. It is a textbook example of an Italian company, founded in 1951 in Milan by Donato Donà as a distributor of engines and car and industrial parts. It is now led by the third generation, which is made up of the three grandchildren of the founder: Massimo, the current President, Marco who is the Managing Director and Vice-President, and Cristina, the Marketing Director. All three are the children of Giorgio, who has been on the front line since 1962, and who heads the new project development division, as well as being a member of the company board. Saim has become a group that works in the marine, industrial, and engineering sectors. The operational headquarters are at Buccinasco and it is supported by the subsidiaries in Rome, Bologna, and Viareggio, and by a network of over a hundred dealers. With a turnover of over forty million euros, it represents many international brands with a significant technological component. Over the past seventy years, the story of Saim is that of continual growth, successes, acquisitions, joint ventures with international groups, and milestones reached because of dedication, far-sightedness, and curiosity. These are the same qualities that inspired Donato Donà from the start. An intensely practical man, he realised that engines would be needed for agriculture and industry to restart after the war, and bought the two-stroke General Motors Diesel that powered Sherman tanks from American military dumps in Italy to build industrial and electrical generators. That was the first intuition, which laid the foundations for future successes. From engines, he moved onto inverters, transmissions, and gear systems. And it was thanks to Donato that the German brand ZF came to Italy. He was the first to import ZF transmissions, at a time when Italy was going through an economic boom when the car industry was the driving force behind a new period of development. Saim didn’t hang back and became a supplier to all of the Italian automobile firms of gearboxes, steering systems, clutches, and everything else that cars and heavy goods vehicles needed to quickly restart the economy. Engines, clutches, and gearboxes also mean spare parts. And it was in that area that Giorgio Donà, the son of the founder, concentrated the firm’s work from 1962. Spare parts thus became the core business of the company, which kept its position in the automobile and industrial sectors and began to get closer to the yachting market. Saim was still growing and confirmed its role as a trustworthy partner. In the 1990s, FIAT, which was an important Saim client, asked to have a direct relationship with producers. And so, Giorgio Donà founded ZF Italia. At the same time, he was anticipating how the yachting world would develop and was investing in the sector. It was a far-sighted move, because the decisive growth of the market and its development was to begin from 2000, and lasted until 2008. In that market, Saim transferred its know-how in terms of technical aspects, structures, and logistical organisation while keeping the same dynamics and quality.
SUPERCAR
SUPERCAR
La Gran Turismo
The ELECTRIC Grand Tourer
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PORSCHE TAYCAN
elettrica
Sono tre le varianti messe a punto dal brand di Stoccarda per la Porsche Taycan, con potenze che vanno da 326 a 760 cavalli. Oltre 400 i chilometri di autonomia
The Stuttgart-based brand has developed three versions for the Porsche Taycan, with powers ranging from 326 to 760 HP. Range reaching more than 400 kilometres by Francesco Michienzi
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SUPERCAR SVILUPPATA SULLA PIATTAFORMA DEDICATA J1, LA PORSCHE TAYCAN è stata pensata per essere una vera e propria gran turismo a quattro porte. Lunga poco meno di cinque metri, nonostante le forme affusolate tipiche dei modelli più sportivi, offre spazio in abbondanza anche a chi viaggia seduto dietro, merito del passo che sfiora i tre metri. Buona la capacità di carico da un minimo di 366 litri ad un massimo di 407 litri. La Taycan è una nativa 2.0 e gli interni ne sono la perfetta dimostrazione. L’abitacolo è un tripudio di schermi, a partire da quello del quadro strumenti, che mantiene i diversi elementi circolari tipici di Porsche, ma li propone tutti in chiave digitale permettendo così al conducente di modificarne la grafica e le informazioni a proprio piacimento. Accanto a questo, al centro della plancia, spicca lo schermo del sistema di infotainment, posizionato subito sopra un altro schermo a sviluppo verticale, sul tunnel centrale, dal quale è possibile gestire il sistema di ventilazione. La versione entry level della Porsche Taycan è dotata di un motore elettrico sull’asse posteriore, con una potenza a partire da 326 cavalli, con boost fino a 380 cavalli. Le altre tre versioni della gamma sono spinte da due motori elettrici, uno montato sull’asse anteriore e uno su quello posteriore. La variante Plus del modello porta la potenza a 490 cavalli con picco di 571 cavalli e 650 Nm di coppia. Nel mezzo del listino troviamo la Turbo con i suoi 625 cavalli e 850 Nm, mentre al vertice dell’offerta si posiziona la Turbo S da 625 cavalli e ben 1.050 Nm di coppia.
Gli esterni della Taycan evolvono i tipici tratti estetici di Porsche, proponendo uno stile dal sapore futuristico e una linea più bassa e fluida.
The exterior of the Taycan evolves the typical aesthetic traits of Porsche, offering a futuristic style and a lower and more fluid line.
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DEVELOPED ON THE DEDICATED J1 PLATFORM, THE PORSCHE TAYCAN was designed to be an authentic fourdoor grand tourer. Just under five meters long, despite the tapered shapes that distinguish all sport models, it offers plenty of space even for passengers seated in the back,
SUPERCAR thanks its wheelbase of almost three meters. With a good load capacity ranging from a minimum of 366 litres to a maximum of 407 litres, the Taycan is a 2.0 native and its interiors are perfect proof of it. The cockpit is a feast of screens, first of all, the instrument panel, which maintains the various circular elements that are distinctive to Porsche, but now offers them all in a digital version, thus allowing the driver to change the graphics and information as he desires. Next to it, in the centre of the dashboard, the infotainment system prevails, placed straight above another vertical screen, on the central tunnel, which controls the ventilation system. The entry level version of the Porsche Taycan is equipped with an electric engine on the rear axle, with power starting at 326 horsepower and boosting up to 380 horsepower. The other three versions of the range are powered by two electric engines, one mounted on the front axle and one on the rear axle. The Plus variant of the model takes power up to 490 HP with a peak of 571 HP and 650 Nm in torque. In the middle of the price list is the Turbo with its 625 HP and 850 Nm, while the top of the range features the Turbo S with 625 HP and as much as 1,050 Nm in torque.
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Motori Elettrico • Potenza massima fino a 760 cv • Velocità max 260 km/h • Accelerazione da 0 a 100 km/h 5,4s • Autonomia 464 km
In poco più di cinque minuti la ricarica ad alta potenza in corrente continua garantisce una percorrenza di 100 km e per arrivare all’80 per cento sono sufficienti 22 minuti con una potenza massima di 270 kW. In just over five minutes, the high-power DC charge can guarantee a distance of 100 km and 22 minutes are enough to complete 80% of the charge at a maximum power of 270 kW.
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Engine Electric • Maximum power up to 760 hp • Maximum speed 260 km/h • Speed change from 0 to 100 km/h in 5.4s • Range 464 km
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ITALO BASSI
Non ancora ventenne inizia il suo percorso professionale all’Enoteca Pinchiorri, dove salirà tutti i gradini della scala che porta al successo. A Porto Cervo ha aperto il ConFusion boutique, che rappresenta al meglio la filosofia di Eno-Gastro-Edonismo He began his career before turning twenty at the Enoteca Pinchiorri, where he climbed up to the top of the tree of success. He opened the ConFusion boutique, which best reflects the eno-gastro-hedonistic approach, at Porto Cervo by Francesca Portoghese - photo by Francesca Zaccaria
Quando il segreto è la CURIOSITÀ When curiosity is the SECRET I BAFFI, DIVENUTI ICONICI DI ECCENTRICHE E GENIALI PERSONALITÀ, hanno nei secoli caratterizzato alcuni degli uomini più famosi del mondo dell’arte, del cinema e della scienza. Vezzo, simbolo di mascolinità, simpatico orpello con cui raccontarsi, sono il tratto distintivo di chi sceglie di comunicare con il mondo. Come sa fare Italo Bassi che con il suo sguardo accattivante e i suoi curatissimi mustacchi, oggi ci parla di sé, della sua cucina intrisa di passione per qualsiasi commistione che sappia coniugare il rispetto della tradizione con l’amore per la contaminazione culturale gastronomica. Con un eloquio spontaneo e genuino, ci descrive un lavoro che non è solo passione o capacità, ma anche il risultato di un impegno morale assunto nei confronti di ciò che la vita e la sua carriera gli hanno regalato.
Chef di uno di più blasonati ristoranti italiani, l’Enoteca Pinchiorri, e oggi proprietario del ristorante ConFusion a Porto Cervo, Italo Bassi scopre l’amore per la cucina da piccolissimo, nella fattoria dei nonni: «Attaccato alle gonne della mamma», che ogni giorno cucinava per più di venti persone, «giocavo con gli impasti e con gli avanzi delle verdure, scorrazzavo in giardino insieme ad anatre, galli e galline, bevevo ogni mattina il latte appena munto e assistevo affascinato alla produzione di formaggi, ricotta e mascarpone». Il mondo colorato della realtà contadina è il ricordo che lo muove a parlare del retaggio di un’educazione che diventa lavoro e filosofia di vita. «È stato in famiglia che ho imparato a capire cosa fosse la cucina, a conoscere la materia prima e a
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riconoscerne l’importanza. Nella fattoria dei miei nonni, tutti i prodotti erano bio, quando ancora di bio nessuno parlava, ed era la loro stagionalità a dettare i tempi in tavola. È da queste radici che nasce il mio lavoro, linfa vitale della mia crescita, senza la quale non potrei permettermi alcuna sperimentazione e sarebbe impossibile qualsiasi evoluzione». Un’evoluzione che Italo Bassi trova grazie ad un’innata curiosità che lo spinge ad allontanarsi dalla sua Fusignano quando, poco più che quattordicenne, varca la soglia della cucina di un albergo della Riviera Romagnola. Allora non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe entrato anche lui nel firmamento Michelin. «Volevo conoscere il mondo e avevo capito che la mia passione per la cucina me lo avrebbe permesso».
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Lo Yin Yang è la ricetta emblematica della sua filosofia ConFusion: un vero e proprio viaggio attraverso l’intero globo che avvicina la tradizione italica di una cucina impeccabile al temperamento, alla magia, al ritmo e alla bellezza di luoghi lontani. Si tratta di un’insalata di gamberi rossi crudi sardi che anticipano un volo verso il Centro America con la quinoa rossa e gialla e che riparte per il Sud America con il mango. Il viaggio prosegue in Messico con l’avocado e continua in Oriente con lo zenzero marinato, per raggiungere la Thailandia con il coriandolo che profuma la salsa di Leche di Tigre. L’ultima tappa è l’Europa che si fa sentire nell’olio extravergine d’oliva, nel sale di Cervia e nel caviale. Un viaggio del gusto, della mente, del desiderio e del sogno che Italo Bassi condivide con chi siede alla sua tavola.
The Yin Yang is the dish that best reflects his ConFusion approach: it is truly a journey across the entire world and one that brings together Italian tradition with its impeccable temperament, with the magic, the rhythm and the beauty of far-off places. It is a salad of raw Sardinian red prawns that sets you up for a trip to Central America with red quinoa and then on to South America with mango. The journey goes on to Mexico with avocado and then to the East with marinated ginger, reaching Thailand with the coriander that flavours the Tiger’s Milk sauce. Europe is the last stage and comes out through the extravirgin olive oil, Cervia salt and caviar. It is a journey for one’s taste buds, but also one of the mind, desire and dreams which Italo Bassi shares with those who sit down at the table with him.
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Dopo gli studi all’istituto alberghiero che gli danno la giusta formazione, sono tanti i punti che mette a segno con una gavetta che si fregia di nomi altisonanti: dal Trigabolo di Argenta, sotto la guida di Igles Corelli, precursore negli anni ’80 della cucina moderna, all’Antica Osteria del Teatro di Piacenza fino ad arrivare a Firenze, nel tempio della cucina italiana, l’Enoteca Pinchiorri. «È stato il sogno di una vita. Sono entrato in punta di piedi e ho dimostrato il mio talento in una graduale ascesa». Scalando la montagna gerarchica ed implacabile della cucina, Italo Bassi diventa primo chef e subito le sue capacità lo portano lontano, dall’altra parte del mondo, ad occuparsi dell’apertura del nuovo ristorante nel Sol Levante, a Tokyo: «Mi sentivo investito di una grandissima responsabilità. Eravamo il secondo ristorante europeo ad aprire in Oriente, avevo solo ventidue anni ed era la prima volta che uscivo dall’Italia. Stavo accettando la sfida di trasferire il nostro cuore italiano in piatti preparati con materie prime molto diverse dalle nostre. È stato un lungo lavoro di ricerca, ma alla fine abbiamo raggiunto risultati sorprendenti. Era il 1992». Dopo il Giappone, Italo Bassi torna a Firenze. L’Enoteca Pinchiorri, appena insignita della sua terza stella Michelin, attraversa un periodo difficile che vede anche la revoca del titolo, ma il duro lavoro di una squadra forte e determinata riporta a casa la stella. Erano ormai passati ventisette anni dal primo giorno all’enoteca, emblema e voce dell’Italia enogastronomica nel mondo e, nel frattempo, Italo aveva aperto il suo ristorante ConFusion a Verona. Il progetto, nato in collaborazione con uno chef giapponese, non gli impedisce di viaggiare alla ricerca di nuovi stimoli, di idee ed esperienze che potessero arricchire il suo lavoro, motivato da quell’atavica curiosità che per lui era ed è il motore di tutto. Nonostante il successo più che meritato, sente di dover fare di più, di voler andare avanti, spinto anche dall’entusiasmo di sua moglie, sua musa e sostenitrice. Seppur doloroso, l’inevitabile distacco dall’Enoteca arriva, ma lo chef veronese deve e vuole riuscire a fare qualcosa che parli di lui ed è così che decide di dare corpo al suo concetto di cucina ConFusion, fulcro di una filosofia di vita che lo anima dal profondo. Il nuovo ristorante in Costa Smeralda è l’occasione per cercare la fusione del grande prodotto italiano con evidenti ed interessanti rimandi ad altri continenti, per un pubblico che assiste ad uno spettacolo in cui colori, profumi e sapori si alternano e si rincorrono in un’elegante danza del gusto che affina i sensi e che trasporta altrove.
«For me cooking should be a stimulating game that both amazes and entertains, with imagination making dishes enticing». barchemagazine – Luglio-July 2021
«Cucinare per me dev’essere un gioco stimolante che sappia stupire e divertire, in cui la fantasia renda il piatto ammiccante».
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«It was at home that I learnt what cooking is, and where I learnt about raw materials and how important they are».
«È stato in famiglia che ho imparato a capire cosa fosse la cucina, a conoscere la materia prima e a riconoscerne l’importanza».
«In ogni Paese ho sempre trovato qualcosa di interessante. Dopo il Giappone, mi sono spostato tra Cina, Malesia, Thailandia fino a raggiungere i Paesi Arabi, l’Australia, l’Europa intera e l’America. Nel mio bagaglio gastronomico, però, regna indiscusso il fascino dalla cucina asiatica che mi ha conquistato con le sue erbe, con gli odori intensi e persistenti, con il rigore e la continua ricerca di un’estetica perfetta. La forte italianità dei prodotti che scelgo, delle ricette che preparo, dell’equilibrio che inseguo, si fa contaminare da piccoli segnali che arrivano da momenti e posti lontani e che riescono a valorizzare la materia prima, nel completo rispetto di ciò che essa rappresenta». I suoi piatti devono essere orecchiabili, è così che li definisce: ogni ingrediente deve sapersi far riconoscere ed essere in grado, insieme agli altri, di avvolgere il palato in un gusto che sia unico e irripetibile. La grande vetrina che offre Porto Cervo è un nuovo punto di partenza, un’opportunità di crescita. Dopo aver messo a punto una strategia ben precisa, il ristorante si avvia verso il successo e un bel giorno, come in una scena del film “L’aile ou la cuisse” di Claude Zidi, seduto ad un tavolo prenotato per
Italo Bassi si è lasciato conquistare dal sapore del caviale italiano Pisani Dossi. Dopo un attento studio dell’allevamento degli storioni in falde acquifere naturali e del processo di lavorazione, nasce l’etichetta ConFusion per l’unico caviale fresco europeo certificato, senza conservanti, dalle elevate caratteristiche organolettiche, dal gusto tenue e dal sentore di mandorla e nocciola.
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Italo Bassi has let himself be won over by the flavour of Pisani Dossi Italian caviar. After carefully researching how sturgeon are raised in natural groundwater and how the produce is processed, the ConFusion brand was launched as the only fresh European caviar. It has no preservatives, and considerable organoleptic properties, with subtle flavours and an aroma of almond and hazelnut.
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BOAT GOURMET due si palesa un signore da solo. In questa che non è finzione cinematografica, però, nessun travestimento è messo in scena, ma quella presenza anonima che passa quasi inosservata, a distanza di poco tempo varrà al ConFusion di Porto Cervo la prima stella Michelin. L’emozione di quella notizia, che arriva con un disegno con il rossetto fatto da sua moglie sullo specchio del bagno, è enorme. E l’emozione è l’unico obiettivo del suo lavoro, raggiungibile solo attraverso un grande equilibrio tra tecnica e creatività che mai prescinde dalla passione e dall’ironia, che contribuisce al bilanciamento perfetto del piatto e con cui lo chef abbina i prodotti che l’isola e il mare gli offrono. «Cucinare per me dev’essere un gioco stimolante che sappia
«A fascination with Asian food is foremost in my gastronomic experience: it won me over with its herbs, the strong and persistent flavours, its rigour and its constant pursuit of aesthetic perfection».
stupire e divertire, in cui la fantasia renda il piatto ammiccante». Cuoco e imprenditore di sé stesso, Italo Bassi punta alla soddisfazione del cliente che si incrocia con quella personale, imperativo dal quale non si discosta mai: «Voglio arrivare al cuore del cliente, con una cucina d’autore ma ruffiana». Forse è anche per questo che quasi sempre si siede al tavolo con i suoi clienti e racconta di sé e dei suoi piatti, connubio difficile da disgiungere da ciò che con il suo lavoro va ricercando. Oltre a cucinare, descrive i piatti in una narrazione che si snoda tra i pensieri, i ricordi e quelle illuminazioni subitanee che sono il Big Bang delle sue creazioni. Perché ogni piatto è un baule, racchiude un passato che rimanda al presente.
«Nel mio bagaglio gastronomico regna indiscusso il fascino della cucina asiatica che mi ha conquistato con le sue erbe, con gli odori intensi e persistenti, con il rigore e la continua ricerca di un’estetica perfetta».
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OVER THE CENTURIES, MOUSTACHES, WHICH HAVE BECOME SYMBOLS OF ECCENTRICITY AND EXTRAORDINARY PERSONALITIES, have been worn by some of the most famous men in the world of art, cinema and science. A habit, a symbol of masculinity, a friendly frill that can portray you, they are the distinctive feature of somebody who wants to communicate with the world. Today, with his inimitable style, Italo Bassi, with his captivating eyes and his carefully groomed moustache, is going to tell us about himself, of his cooking full of passion for any combination that can bring together respect for tradition with love for gastronomic cultural contamination. With a spontaneous and genuine eloquence, he described to us a job that is not just a question of passion or ability, but also the product of a moral commitment taken to what life and his career have given him. As a chef of one of the most highly-decorated Italian restaurants, the Enoteca Pinchiorri, and today as the owner of the ConFusion restaurant at Porto Cervo, Italo Bassi discovered a love for cooking when very small, in his grandparents’ farm: «I was hanging onto my mother’s skirt», as she cooked for twenty people every day, «and I played with the dough and the extra vegetables, and ran around in the garden together with the ducks, chickens and cockerels. Every morning I drank the milk that had just been produced, and looked on fascinated as cheese, ricotta and mascarpone were
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Italo Bassi is planning to take his ConFusion approach abroad too. His dream is to launch it in the UK, a country where he enjoyed living.
Italo Bassi ha in programma di esportare la sua filosofia ConFusion anche all’estero. Il sogno è quello di approdare nel Regno Unito, Paese in cui lo chef ha amato vivere.
being made». The colourful world of everyday farm life is the memory that moves him to talk about the legacy of an education that has become a job and an approach to life. «It was with my family that I learnt what cooking was, and I got to know the raw materials and understand their importance. At my grandparents’ farm, all of the products were organic, even back when nobody used the world, and it was their seasonality which decreed when they would 92 appear on the table. Those are the roots from which my work has sprung, the lifeblood of my growth, without which I wouldn’t be able to allow myself any experimentation and any evolution would be impossible». Italo Bassi finds this evolution thanks to an innate curiosity, which drew him away from his home in Fusignano when, aged just over fourteen, he crossed the threshold of a kitchen of a hotel on the Riviera Romagnola. At that stage, he could never have imagined that he too would have become part of the Michelin galaxy.
«I wanted to see the world and I had realised that my passion for cooking meant that I could». After getting the right kind of training at hotel management school, there are a lot of things that he got right with an experience that can boast some well-known names: From the Trigabolo in Argenta, managed by Igles Corelli, who was a precursor of modern cooking in the 1980s, to the Antica Osteria of Piacenza Theatre until he came to Florence, in the great temple of Italian cooking, the Enoteca Pinchiorri. «It was my life’s dream. I started on my tiptoes and I showed my talent as I gradually rose up». As he climbed the hierarchical mountain of the kitchen, Italo Bassi became a head cook and immediately his abilities took him far, to the other side of the world, to handle the opening of the new Sol Levante restaurant, in Tokyo: «I felt that I was being entrusted with very great responsibility. We were the second European restaurant to open in the East, I was just 22 and it was the first time that I had left Italy. I was accepting the challenge of transferring our Italian heart into dishes that were prepared with raw ingredients that were very different from our own. It was a lengthy job of research, but in the end, we got surprising results. That was in 1992». After Japan, Italo Bassi returned to Florence. The Enoteca Pinchiorri, which had just been awarded its third Michelin Star, was going through a difficult time which even saw it forfeiting the award, but the hard work of a strong and determined team brought the star back home. By then twenty-seven years had passed since the first day at the Enoteca, which is a symbol and the voice of Italian food and wine in the world. And in the meantime, Italo had opened his ConFusion restaurant in Verona. The project, which was the product of the collaboration with a Japanese chef, didn’t prevent him from travelling to seek out new stimuli, new ideas and experiences that could enrich his work, and he was motivated by that visceral curiosity that drove him in everything he did. Despite this welldeserved success, he felt he should do more, and he wanted to move forward, pushed in part by
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the enthusiasm of his wife, his muse and supporter. Although painful, the inevitable detachment from the Enoteca arrives, but the Veronese chef must and wants to be able to do something that speaks to him and this is how he decides to give substance to his concept of ConFusion cuisine, the fulcrum of a philosophy of life that soul from deep inside. The new restaurant on the Costa Smeralda was a chance to try to combine great Italian produce with clear and interesting hints of other continents, for a clientele that looks on at a show in which colours, smells and flavours come one after another in an elegant dance of the taste buds which sharpens the senses and transports you elsewhere. «In every country, I have always found something interesting. After Japan, I moved around between China, Malaysia and Thailand until I reached the Arab countries, Australia, the whole of Europe and America. A fascination with Asian food is foremost in my gastronomic experience: it won me over with its herbs, the strong and persistent flavours, its rigour and its constant pursuit of aesthetic perfection. The profoundly Italian identity of the products that I use, and the recipes that I prepare, of the balance that I seek, is influenced by small elements that come from distant times and places, and which manage to bring out the best in the raw material, while completely respecting what that represents». His dishes have to be catchy, which is how he describes them: every ingredient has to be able to make itself be known and to be capable of, together with the others, wrapping the palate in a taste that is unique and unrepeatable. Porto Cervo’s great visibility provided a new starting point and an opportunity for growth. After having perfected a very precise strategy, the restaurant started to become successful and one fine day, like a scene from Claude Zidi’s film “The Wing or the Thigh”, a man appeared and sat alone at a table that had been reserved for two. It wasn’t something made up from cinema, no trickery had been carried out. But a short time later this anonymous presence, one that was practically unnoticed, meant that the ConFusion in Porto Cervo would get its first Michelin Star. The emotional impact of that news, that he learned through a drawing done by his wife in lipstick on the bathroom mirror, was enormous. And emotion is the only goal he feels for his work, which can only be obtained through the great balance between techniques and creativity, which never goes without passion and irony, and which contributes to the perfect balancing of the dish and with which the chef puts together the products that the island and the sea provide him. «For me, cooking should be a stimulating game that both amazes and entertains, with imagination making dishes enticing». A chef and entrepreneur who promotes his business, Italo Bassi seeks client satisfaction which combines with his satisfaction, a fundamental goal that he never strays from: «I want to reach a client’s heart, with arty but genuine food». That may also be why that he nearly always sits down at a table with his clients and talks about himself and his cooking, a connection that is difficult to separate away from what he is seeking to achieve with his work. As well as cooking, he describes the dishes with a narration that unwinds between thought, memories and the sudden lightbulb moments which are the Big Bang of his creations. Because every dish is like a trunk, which contains a past that points to the present.
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Talenti, azienda umbra fondata da Fabrizio Cameli, è specializzata nella progettazione e realizzazione di arredi outdoor firmati da designer internazionali come Ludovica + Roberto Palomba, Ramón Esteve, Marco Acerbis e Jean Philippe Nuel Talenti, a company based in the Italian region of Umbria founded by Fabrizio Cameli, specialises in designing and manufacturing outdoor furniture bearing the signatures of international designers including Ludovica + Roberto Palomba, Ramón Esteve, Marco Acerbis, and Jean Philippe Nuel by Carla Pagani
TALENTI, NOMEN OMEN. Non c’è nulla di più corretto della locuzione latina per descrivere una delle eccellenze del made in Italy che negli ultimi anni ha inanellato un successo dopo l’altro. Oggi Talenti, azienda specializzata in progettazione e realizzazione di arredi outdoor, fa parlare di sé per un sontuoso e avveniristico progetto di riconversione industriale che ha trasformato lo storico pastificio umbro Federici di Amelia in un headquarter all’avanguardia. Amelia non è certo nuova a riconversioni, trasformazioni e cambiamenti. Le sue molteplici cinte murarie (quelle megalitiche del VI secolo a.C. prima, quelle romane e medievali poi) raccontano di stratificazioni successive in cui l’ingegno umano in epoche diverse ha saputo creare grandi opere. Grandi come la spettacolare torre di vetro e metallo progettata da Filippo Cagnotto dello studio Progetto Reb, che caratterizza in maniera iconica il nuovo quartier generale di Talenti inaugurato di recente. Un tempo la torre veniva utilizzata per la conservazione del grano. Oggi è un’installazione verticale luminosa e piena di piante che dialoga con il paesaggio circostante. Le piante cambiano colore in base alla stagione, esprimendo così visiva-
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mente la grande versatilità e flessibilità dell’azienda. Cagnotto ha sviluppato il progetto di tutto il nuovo headquarter di 80mila metri quadrati che include anche un lussuoso showroom pensato per offrire ai clienti una vera e propria brand experience in cui i pezzi più rappresentativi dell’azienda si alternano alle nuove creazioni in modo fluido e coerente. Per la nuova sede, Talenti ha scelto la purezza delle linee e uno stile minimale ripensando un luogo dal carattere fortemente industriale ed esprimendo un modo diverso di fare impresa: tanta luce naturale, tante piante e pannelli mobili in legno all’insegna di leggerezza, funzionalità e design. Ad Amelia, non a caso, trova posto anche un moderno magazzino riorganizzato secondo i criteri di una logistica veloce e snella. E ancora, gli uffici import ed export e quelli commerciali che coesistono in un open-space pensato per favorire uno scambio di informazioni rapido tra tutti i membri della squadra. Facciamo un passo indietro. Tutto comincia nel 1945, quando viene fondata la Cameli Marmi. Negli anni ’80 l’azienda si internazionalizza sotto la guida di Fabrizio Cameli. Nel 2004 Cameli decide di partire dall’azienda di famiglia per immaginare una nuova
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realtà imprenditoriale capace di rispondere ai trend di mercato: nasce Talenti. Nel 2008 la rivoluzione: le collezioni Talenti passano da uno stile classico a uno più moderno e contemporaneo. Nel 2009 il brand partecipa per la prima volta al Salone del mobile di Milano. È qui che inizia la collaborazione con il designer Karim Rashid. L’azienda assume un ruolo importante nel mercato dell’outdoor living ampliando anno dopo anno le collaborazioni con altri grandi designer internazionali. Tra il 2015 96 e il 2017 nascono le collezioni Cleo Teak di Marco Acerbis, la pluripremiata Casilda dello spagnolo Ramón Esteve e la versatile Moon di Cristian Visentin. Nel 2018 arriva Cliff, firmata da Ludovica e Roberto Palomba, che rivoluziona il concetto dell’arredo per esterni mescolando sapientemente nell’outdoor dettagli tipici dell’indoor. Talenti sbarca in America, in Asia e in Australia. Un anno dopo è la volta del primo flagship store a Milano tra le eleganti vie dello storico quartiere Brera. Nel frattempo viene lanciata sul mercato Tikal, prima linea di cucine per esterni ideata dall’architetto Nicola De Pellegrini dello Studio Anidride Design e ispirata alle imponenti architetture di culto mesoamericane. Seguono anche nuovissimi arredi firmati da Jean Philippe Nuel. Tante le gamme dei prodotti. Icon, comode sedute, tavoli conviviali, lettini accoglienti e
complementi per il living. Premium, che reinterpreta il concetto di vita all’aperto trasformando gli ambienti in luoghi per il relax. Ma c’è anche Furniture, un catalogo ad hoc pensato soprattutto nell’ambito del contract per chi opera nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità. E poi ci sono le forme decise del catalogo Piùtrentanove, prodotti versatili, pratici e resistenti. Dunque, tanta eleganza e comodità per vivere pienamente gli spazi all’aperto, a casa coccolati da un giardino colorato magari leggendo il Grande Gatsby o a bordo di uno yacht cullati dalle onde del mare ascoltando Rhapsody in blue. TALENTI BY NAME, TALENTED BY NATURE. One of the top names in Italian manufacturing, which has achieved one success after another in recent years, undoubtedly has talent by the bucketload. Today Talenti, a firm that specialises in designing and manufacturing outdoor furniture, is causing a stir with its luxurious and futuristic industrial conversion project, which has seen the historic Federici pasta factory in Amelia, Umbria, transformed into a cutting-edge headquarters. Amelia is certainly no stranger to conversions, transformations and changes. Its multiple rings of city walls (megalithic structures dating from the 6th century BC, followed by Roman and medieval constructions)
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Il nuovo headquarter
Quella di Talenti non è solo una nuova sede. È un messaggio a tutto il mondo del design: con passione e impegno si possono conseguire risultati straordinari. Oltre 80mila metri quadrati di superficie, di cui circa 20mila coperti, uno showroom di 2mila metri quadrati per un investimento di quasi 6 milioni di euro, in un progetto che ha visto la riqualificazione dell’ex pastificio Federici.
The new HQ
Talenti’s new headquarters is not just a new building. It sends a message to the entire world of design: with passion and commitment you can achieve extraordinary results. The former Federici pasta factory covers an area of over 80,000 m2, 20,000 m2 of which is covered, including a 2,000 m2 showroom, and cost almost € 6 million.
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COMPANIES reveal how human ingenuity has created major pieces of architecture in different eras. And the spectacular glass and metal tower designed by Filippo Cagnotto from the Progetto Reb studio, the iconic feature of Talenti’s recently opened new headquarters, is on a similarly large scale. Once the tower was used to store wheat. Today, however, it is a bright, vertical installation, full of plants that enter into dialogue with the surrounding landscape. The plants change colour depending on the season, a visual expression of the firm’s exceptional versatility and flexibility. Cagnotto created the design for the entire 80,000 m2 headquarters, which also includes a refined showroom designed to offer clients a true brand experience: the company’s hallmark products sit alongside new creations in a seamless and coherent space. Talenti opted for a sleek design and a minimalist style for its new headquarters, rethinking a highly industrial building and expressing a different approach to business with plenty of natural light, heaps of plants and mobile wooden panels representing lightness, functionality and design. They have also built a modern warehouse in Amelia, which has been redesigned with quick and efficient logistics in mind. And having import, export and sales offices in a single open space enables rapid exchange of information between all members of the team. First, however, let’s take a step back. It all began in 1945 with the founding of Cameli Marmi. In the 1980s, with Fabrizio Cameli Materia e creatività, 98 manualità e immaginazione. È questo il design Talenti, per vivere il relax all’aria aperta.
Materials, creativity, dexterity and imagination are the cornerstones of the outdoor relaxation spaces designed by Talenti.
Cruise Alu.
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COMPANIES Grandi designer internazionali anno dopo anno consegnano al marchio prodotti esclusivi di grande qualità, versatilità, eleganza e resistenza dall’inconfondibile stile minimal. Year after year, major international designers create exclusive, highquality, versatile, stylish and durable products for the firm, with an unmistakable, minimalist style.
Riviera. at the helm, the company went global. In 2004 Cameli decided to launch a new firm based on the family business that was better placed to respond 100 to new market trends, and Talenti was born. A revolution took place in 2008: the Talenti collection moved from a classic style to a more modern and contemporary look. In 2009 the brand attended the Milan Furniture Fair for the first time, and this led to its collaboration with designer Karim Rashid. The company made a name for itself in the outdoor living market, expanding its partnerships with other major international designers year after year. Cleo Teak by Marco Acerbis, the multi-award-winning Casilda by Spanish designer Ramón Esteve and Cristian Visentin’s versatile Moon collection were all released between 2015 and 2017. 2018 saw
the arrival of Cliff, designed by Ludovica e Roberto Palomba, which revolutionised the concept of open-air furnishing, expertly mixing in the outdoor the typical details of indoor life. Talenti started making waves in America, Asia and Australia. One year later, it opened its first flagship store in Milan, amongst the stylish streets of the historic Brera district. In the meantime, it also launched Tikal, its first range of kitchens designed specifically for the outdoors, the brainchild of architect Nicola De Pellegrini from Studio Anidride Design and inspired by the imposing religious buildings of Mesoamerica. They also have items designed by Jean Philippe Nuel. There are numerous product ranges. First, there is Icon, with its comfortable chairs, tables designed for socialising, inviting sunbeds and living
Casilda.
Talenti Casilda Daybed.
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Argo.
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COMPANIES room accessories, and Premium, which provides a fresh interpretation of the concept of outdoor life, turning spaces into relaxing environments. Then there is Furniture, a catalogue designed especially for the contract market in the catering and hospitality industries, and the bold forms of the Piùtrentanove catalogue, a series of versatile, practical and durable products. They offer all the style and convenience you need to get the most out of any open-air space, whether at home, surrounded by a brightly coloured garden, perhaps reading The Great Gatsby, or onboard a yacht, rocked by the waves, listening to Rhapsody in Blue.
Fatturato in crescita
Talenti, che ha chiuso il 2020 con un fatturato a 20 milioni di euro, +26% rispetto all’anno precedente, è presente in 60 paesi in tutto il mondo. Tra i più recenti progetti internazionali il Royal Mirage a Dubai, la lussuosa villa La Cañada realizzata in Spagna da Ramón Esteve, il Temptation Cancun Resort in Messico, il Grand Hotel Victoria a Menaggio e, per la prima volta nella nautica da diporto, l’arredamento dello yacht Silver Fox firmato Baglietto.
Growing turnover
102 Talenti ha debuttato nel settore della nautica da diporto con l’arredamento dello yacht di 48 metri di lunghezza Silver Fox costruito da Baglietto.
Talenti’s first foray into the pleasure boating sector came when it furnished Baglietto’s 48-metre yacht Silver Fox.
Cliff Collection.
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Talenti ended 2020 with a turnover of €20 million, 26% up on the previous year. It sells its products in 60 countries around the world. Recent international projects include the Royal Mirage in Dubai, the luxury villa La Cañada built in Spain by Ramón Esteve, the Temptation Cancun Resort in Mexico, the Grand Hotel Victoria in Menaggio, and the furnishing of Baglietto’s yacht Silver Fox, its first foray into the pleasure boating sector.
VINTAGE BOATS
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Nel NOME
In the NAME of the FATHER barchemagazine – Luglio-July 2021
The Lake Como International Museum
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del PADRE Riaperto il Museo della Barca Lariana sul lago di Como, fondato nel 1982 da GianAlberto Zanoletti e ora portato avanti dal figlio Ferdinando Announcing the reopening of the Lake Como International Museum of Vintage Boats, founded in 1982 by GianAlberto Zanoletti and now run by his son, Ferdinando by Bruno Cianci – photo by Carlo Borlenghi and Luca Erba barchemagazine – Luglio-July 2021
VINTAGE BOATS IL LAGO DI COMO NON È SOLO LA CASA DE “I PROMESSI SPOSI” E DEL JET-SET: è anche un paradiso per gli appassionati di nautica, in particolare di barche a motore e da lavoro. Com’è noto, a Tremezzina si trova il cantiere Tullio Abbate, fondato dall’omonimo campione di motonautica scomparso l’anno scorso. A Laglio, a due passi da ‘Villa Oleandra’ di George Clooney, lavora Ernesto Riva, discendente di quel Pietro che ha dato vita all’omonimo cantiere di Sarnico, sul lago d’Iseo. Altri marchi presenti lungo le sponde del Lario sono Colombo, Cranchi ed FB Design, il cantiere-laboratorio di Annone Brianza frutto del genio di Fabio Buzzi, morto nel 2019 facendo ciò che più amava fare: correre sull’acqua. A Lezzeno, inoltre, vive e lavora Erio Matteri, forse il migliore restauratore di motoscafi Riva del mondo. Lungo la sponda nord-occidentale del lago, non lontano dal confine svizzero, si trova il museo voluto da un altro grande appassionato scomparso nel 2019: GianAlberto Zanoletti di Rozzano, “padre” del Museo della Barca Lariana. La struttura ha ripreso le attività dopo un lungo periodo di chiusura dovuto a ristrettezze finanziarie, alla necessità di mettere in sicurezza gli edifici e a causa della pandemia in corso. Fondata nel 1982 in una filanda storica a Pianello del Lario, si propone di raccontare non solo la storia della nautica lariana, ma dell’Italia intera. Fra i pezzi più importanti, il museo custodisce il Laura I° Abbate, primo scafo a infrangere la barriera dei 200 km/h sull’acqua (recentemente esposto a una mostra Alfa Romeo); la Star Merope appartenuta ad Agostino Straulino; il 106 Cisko-Yu, un A-Rater inglese di fine ’800; il Balilla, primo battello a vapore monoelica del lago e le ultime barche tradizionali rimaste in vita sul Lario. Uno degli ultimi arrivati è l’aliscafo Freccia dei Gerani, in servizio dagli anni ’70 sino al decennio scorso, molto amato dalla gente del luogo e unico superstite degli Rhs70 Rodriguez. Complessivamente, la raccolta comprende qualcosa come 470 barche su tremila metri quadrati: barche a remi, comprese alcune gondole del Lario (le “Lucie”), barche da pesca, da caccia, motoscafi entro e fuoribordo; e poi vaporetti, scafi a tre punti e catamarani da competizione, barche a vela, scafi da lavoro e da contrabbando, un’attività legata a doppio filo alla storia del posto a causa della vicinanza al confine elvetico.
Il Lario non è solo la casa de “I promessi sposi” e del jet-set: è un paradiso per gli appassionati di nautica, specie di barche a motore e da lavoro.
Lake Como isn’t just the setting for “The Betrothed” and the home to the jet set: it is a paradise for boat fans, especially motor boats and work boats.
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The Lake Como International Museum
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Sono da tener presente anche i 300 motori in mostra (molti dei quali fuoribordo) e migliaia di altri oggetti attinenti alla costruzione e l’uso delle barche. Non si contano le immagini d’epoca, le registrazioni con le testimonianze dei barcaioli, dei maestri d’ascia e dei pescatori, senza dimenticare la biblioteca da oltre 2.500 volumi e riviste di settore.
GianAlberto Zanoletti.
Ferdinando Zanoletti.
Affari di famiglia Tornando alla collezione delle barche vere e proprie, ci sono oggetti che sono molto cari alla famiglia Zanoletti, poiché legati ai loro ricordi personali. Come ci ha raccontato Ferdinando, classe 1967, suo padre GianAlberto: “Amava in modo incondizionato tutte le imbarcazioni e non aveva particolari preferenze; io invece sono personalmente legato ad alcune barche che mi riportano alla mia infanzia: dalla Star Blue Marlin di mio padre al runabout Colombo Pucci III con cui praticavamo sci d’acqua, dall’Abbate Ribot, recuperato dopo essere andato a fondo, alla gondola Onnis, della quale ricordo bene il restauro condotto negli anni ’70”. Ferdinando ci ha illustrato pazientemente le attività museali, con particolare attenzione agli ultimi sviluppi: “Con qualche ritardo dovuto all’emergenza sanitaria e a lavori straordinari, a fine aprile riapriamo al pubblico, dal venerdì alla domenica, dalle 14 alle 18, con delle novità 2021. Tra maggio e giugno abbiamo anche in programma una conferenza e due serate dedicate a Straulino e a Giulio Cesare Carcano che, ovviamente, ci auguriamo di non dover cancellare”. E che cosa dire dei restauri e dei finanziamenti? Com’è noto, GianAlberto non
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amava gli interventi invasivi, il che non si discosta dalla filosofia ancora imperante: “Come Fondazione portiamo avanti l’idea di non restaurare le barche, a maggior ragione se molto danneggiate, perché il restauro ne compromette la storicità. Ciò non significa che non eseguiamo lavori: al contrario, dobbiamo farci carico di una lunga serie d’interventi mirati che interessano i legni, i pellami, le stoffe, le vele e i motori. Abbiamo anche barche funzionanti per le quali sono necessarie cure costanti. La mole di lavoro è enorme e le spese ingenti». Il museo è finanziato dalla Fondazione Museo Barca Lariana, la quale è sostenuta principalmente dalla famiglia Zanoletti e da altri privati. «Negli ultimi anni – ha detto Zanoletti – abbiamo ottenuto dei finanziamenti per progetti specifici dal Comune di Bellagio e dalla Fondazione Cariplo, un contributo assai gradito”. Grazie al lavoro dello staff del museo e allo sviluppo del marketing il museo cammina autonomamente. L’augurio – pandemia permettendo – è che esso possa prosperare e continuare ad aprire i battenti per mostrare una collezione che merita senz’altro di essere vista. Se anche i visitatori dovessero essere pochi, però, Ferdinando Zanoletti non si fermerebbe perché, come diceva suo padre: “Vale la pena continuare, anche per pochissime persone. Anche per una sola persona. Anche se fossi l’unico al mondo a occuparmi delle barche tradizionali e anche se fossi circondato dal completo disinteresse dei contemporanei, continuerei comunque, perché la storia della nautica merita qualsiasi sforzo per essere salvata”.
The Lake Como International Museum
I pezzi di punta The main pieces
Runabout Taroni anni ’30, usato da Winston Churchill in occasione di una sua visita sul lago. A 1930s Taroni Runabout, used by Winston Churchill during a visit to the lake. MTM, barchino esplosivo Cranchi della Seconda guerra mondiale, con piede e doppia elica controrotante Cabi-Cattaneo. MTM, a Cranchi explosive motorboat from the Second World War, with a stern drive and double Cabi-Cattaneo counter-rotating propeller. Canotto Baglietto con motore Truscott dei primi del ’900 e un catamarano Taroni coevo. A Baglietto inflatable with a Truscott engine from the early 20th century and a Taroni catamaran from the same time. Sala Remi: collezione di ‘inglesine’, barche di contrabbando e skiff vari. The Rowing Room: a collection of inglesine rowing boats, smuggling boats and various skiffs. Sala Taroni, con tutti i “vaporetti” Taroni in dotazione alle grandi casate (Villa Erba, Villa Passalacqua, Villa d’Este). The Taroni Room, with all of the Taroni used by the great houses (Villa Erba, Villa Passalacqua, Villa d’Este). Sala Vele: la star Merope, di Agostino Straulino, vari dinghy, due scafi A-Raters del Tamigi, e altri monotipi, tra cui scafi appartenuti a Guido Monzino e a Carlo Nasi. The Sail Room: the star is Agostino Straulino’s Merope, then there are various dinghies, two Thames A-Raters, and other one-offs including boats belonging to Guido Monzino and Carlo Nasi. Sala Racer con, tra gli altri, un’intera collezione di scafi da corsa appartenuti a Carlo Leto di Priolo. The Racer Room which has, amongst other things, an entire collection of racing boats belonging to Carlo Leto di Priolo.
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The Lake Como International Museum LAKE COMO ISN’T JUST THE HOME OF “THE BETROTHED” AND THE JET SET: it is also a paradise for boat fans, especially for motorboats and work boats. As is well known, the Tullio Abbate yard is located at Tremezzina. It bears the name of the powerboat champion who died last year. Laglio, close to George Clooney’s Villa Oleandra, hosts the work place of Ernesto Riva, a descendant of Pietro Riva who created and gave his name to the yard in Sarnico, on Lake Iseo. Other brands along the shores of Lake Como are Colombo, Cranchi and FB Design, the yard-laboratory in Annone Brianza that was the creation of the genius of Fabio Buzzi, who died in 2019 doing what he most loved: racing on the water. Eri Matteri, who is perhaps the best restorer of Riva motorboats in the world, lives and works at Lezzeno. And along the north-west spur of the lake, not far from the Swiss frontier, you can find the museum that was the project of another big boat fan who left us in 2019: GianAlberto Zanoletti di Rozzano, the father of the Lake Como International Museum of Vintage Boats (the Museo della Barca Lariana).
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The Lake Como International Museum
«Anche se fossi l’unico a occuparmi di barche tradizionali continuerei comunque, perché la storia della nautica merita qualsiasi sforzo per essere salvata». «Even if I were the only one to work with traditional boats, I would continue regardless, because the history of boating deserves to be preserved however difficult that may be».
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Le novità 2021
What’s new in 2021
La Sala Riva, con varie barche del cantiere di Sarnico; tra queste un modello ‘Serafino’, un ‘tre punti’ dotato di motore 250cc e altri Riva unici.
The Riva Room, with various boats from the yard based in Sarnico; they include a ‘Serafino’, a threepoint hydroplane with a 250cc engine and other unique Riva boats.
Glauco, runabout Vidoli con motore Alfa 1.750 6V, che alcune fonti sostengono essere appartenuto a Claretta Petacci, amante di Mussolini.
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La Sala Gondole, con pezzi del Lario e veneziani: tra questi la gondola Arconati Visconti (la più antica al mondo in stato originale dotata di felze) e la gondola di Villa Melzi, anch’essa molto antica ma priva di felze; da questa villa proviene anche un ferro di prua appartenuto a un’altra gondola utilizzata dai principi di Sassonia a Villa Melzi. Esterni: battello Balilla, probabilmente il primo monoelica sul lago di Como, e l’aliscafo Freccia dei Gerani.
Glauco, a Vidoli runabout with a 1750cc Alfa Romeo 6V engine, which some people say belonged to Claretta Petacci, Mussolini’s lover.
The Gondola Room, with examples from Lake Como and Venice: including the Arconati Visconti (the oldest gondola in the world in its original state, which includes felze hoods) and the gondola from Villa Melzi, which is also very old, but which doesn’t have any felze; of the same provenance is an iron prow, which belonged to another gondola used by the princes of Saxony at Villa Melzi. Outside: the Balilla boat, probably the first singlepropeller craft on Lake Como, and the hydrofoil Freccia dei Gerani.
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The museum has started work again after being closed for a long time owing to financial restrictions, the need to make the buildings safe caused, and the ongoing pandemic. Founded in 1982 in an historic textile mill at Pianello del Lario, it seeks to tell not just the story of boats on Lake Como, but from throughout Italy. Amongst the most important exhibits in the museum’s collection are the Abbate Laura I°, the first boat to break the 200 km/h barrier (which was recently displayed at an Alfa Romeo exhibition); the Star Merope that belonged to Agostino Straulino; the Cisko-Yu, an English A-Rater from the end of the 19th century; the Balilla, the first single-propeller steam boat on the boat and the last traditional boats remaining active on the lake. One of the latest arrivals is the hydrofoil Freccia dei Gerani, which was in service from the 1970s until the last decade, and which was much loved by local people and is the sole survivor of the Rhs70 Rodriguez class. The museum houses a total of around 470 boats in three thousand square metres: rowing boats, including some Como gondolas (“Lucie”), fishing boats, hunting boats, motor boats with either inboard or outboard engines; and then small steamboats, competition three-point hulls and catamarans, sailing boats, working boats and boats used for smuggling – which is something that is strongly linked to local history because of the proximity to the Swiss border. Neither should you forget the three hundred engines on display (many of them outboards) and thousands of other artefacts relating to the building and use of boats. There are countless old pictures, recordings of first-hand accounts from boatmen, shipwrights and fishermen, without forgetting the library with over 2,500 volumes and sector magazines. In alto a sinistra, Laura I°, con cui nel 1953 Mario Verga ha battuto il record di velocità della classe 800 kg, portandolo da 194 a 226 km/h.
Above, on the left, Laura I°, with which Marco Verga won the record of Class 800 kg, raising it from 194 to 226 km/h on 15th February 1953.
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«We have scheduled a conference and two evening sessions on Straulino and on Carcano, and we hope we don’t have to cancel them».
«Abbiamo in programma una conferenza e due serate dedicate a Straulino e a Carcano che ci auguriamo di non dover cancellare».
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Family business Going back to the collection of boats, there are objects that are very dear to the Zanoletti family, since they are linked to personal memories. Which is what we were told by Ferdinando, who was born in 1967: his father GianAlberto “had an unconditional love for all boats and didn’t have any special preference; whereas I am particularly fond of a few boats that remind me of my childhood: from my father’s star class Blue Marlin to the Colombo runabout Pucci III that we used for water-skiing, from Abbate’s Ribot, that was saved after having sunk, to the gondola Onnis, the restoration of which I remember well in the 1970s.” Ferdinando patiently explained the work of the museum, focusing on the latest developments: “With a few delays because of the health emergency and extraordinary work, at the end of April we reopened to the general public, from Friday to Sunday, from 2 to 6pm, with some new features in 2021. Between May and June, we have also scheduled a conference and two evenings dedicated to Straulino and to Giulio Cesare Carcano – and obviously we hope we don’t have to cancel them”. And what does he have to say about restoration and financing? As is known, GianAlberto didn’t like invasive work, and that is still the prevailing approach: “As a foundation we are pursuing the idea of not restoring boats, even more so if they are heavily damaged, since restoration means compromising their historic nature. That doesn’t mean that we don’t work on them: on the contrary, we undertake a number of specific actions that involve wood, leather, fabric, sails and engines. We also have functioning boats which need constant work. The quantity of work is huge, and the expenses enormous”. The museum is financed by the Museo Barca Lariana Foundation, which is mainly supported by the Zanoletti family and other individuals. “In recent years,” Zanoletti said, “we obtained financing for specific projects from the Bellagio Town Hall and the Cariplo Foundation, which is a contribution that has been very much appreciated.” Thanks to the work of the museum staff and the development of marketing the museum is proceeding on its own feet. The hope, if the pandemic allows, is that it can prosper and continue to open its doors to show a collection that definitely deserves to be visited. And even if there aren’t many visitors, Ferdinando Zanoletti won’t stop, since as his father said “it is worth continuing, even if there are just a few people that come. Even for just one person. Even if I were the only person in the world to work with traditional boats, and even if I were met with complete disinterest, I would nevertheless continue, since the history of boating deserves to be preserved however difficult that may be”.
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TEAM FOR DESIGN | ENRICO GOBBI
Lo studio di yacht design ed architettura Team For Design Enrico Gobbi di Venezia è una vera e propria fucina di idee e di progetti. Passione e talento sono gli ingredienti del suo successo Team For Design Enrico Gobbi, the Venice-based studio of yacht design and architecture is a crucible of ideas and projects. Passion and talent are the ingredients of its success by Francesca Ciancio - photo by Andrea Muscatello
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LOVE for boats barchemagazine – Luglio-July 2021
MESTRE È UN PO’ TERRAFERMA E UN PO’ ACQUA. Il mare puoi non vederlo, ma lo senti nell’aria, quel piglio salmastro che ti indica la strada verso la laguna. Sarà anche per questo che un veneziano Doc come Enrico Gobbi ha voluto il suo studio di design qui, a pochi passi da un canale che annuncia un orizzonte più aperto. Il suo lavoro invece fa prendere il largo alle sue creazioni, barche di grandi dimensioni che conoscono il mare aperto. Team For Design è il suo studio di yacht design e architettura fondato nel 2005. Il rapporto con l’acqua però parte da lontano, dalla città natale, Venezia e dall’amore per le barche da parte del padre. Poi c’è la passione per il disegno, per l’uso della matita e per l’architettura che lo fa iscrivere alla facoltà della città lagunare. La nautica è al centro dei suoi interessi ma l’ateneo, all’epoca, non aveva nulla che consentisse una specializzazione in materia. Anzi, sarà proprio la tesi di Enrico a fare da volano all’interesse verso il settore con un lavoro su una nave di lusso per ben cento passeggeri. «Fu lì che scelsi – ci spiega il designer – di volermi occupare sia di esterni sia di interni.
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ISA Yachts 63 Ayrton.
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TEAM FOR DESIGN | ENRICO GOBBI Carlo Lionetti, anche lui architetto e poi persone di fiducia, che non vuol dire solo brave professionalmente, ma anche con una visione più ampia e lunga rispetto ai singoli progetti, che vivano le singole realizzazioni come step di un percorso lungimirante. Per avere una visione così devi poter andare d’accordo quasi su tutto». Dallo studio su due piani di Team For Design escono progetti di super e mega yacht, case di lusso galleggianti a cui non manca proprio nulla: «Ma la funzionalità di qualcosa che si sposta sull’acqua non va mai messa in secondo piano», sottolinea l’architetto veneziano. «Le misure importanti tuttavia permettono più libertà nello sfoggio estetico. Pensiamo a barche più piccole dove diventa complicato inserire angoli retti che possono risultare pericolosi». In effetti, a guardare gli interni dei
modelli firmati dal “Team for Design” vengono in mente bellissime ville, dagli ampi spazi e dalla tantissima luce. «Abbiamo uno stile nostro molto riconoscibile – continua Gobbi –, chi ci sceglie ama i colori tenui, il tono su tono, le linee pulite e i pochi fronzoli. Il colore per me lo offre l’esterno. Queste barche raggiungono posti paradisiaci, dai paesaggi accesi e vivaci, che senso avrebbe colorare anche gli interni quando fuori c’è una natura sfavillante?». Uno stile così apprezzato dai clienti che alcuni hanno affidato al team la progettazione delle loro abitazioni: «Però non mi piace parlare di barche che assomigliano a case – specifica il designer –, piuttosto sono le case che assomigliano ai nostri yacht: dinamiche, piene di luce, dalle linee pulite». Dinanzi a tanta grandeur, viene spontaneo chiedere a Gobbi che idea ha del lusso e lui ha la risposta pronta:
La tesi mi portò subito in contatto con il mondo dei cantieri, prima con Fincantieri e poi a Brema, in Germania. L’ultimo passaggio, prima di tornare a casa, è stata la California, già molto avanti nel campo dello yacht design». La gavetta è da Nuvolari&Lenard, ma Gobbi aspira alla piena autonomia e, tutto sommato, tra università e scelta della libera professione passano pochi anni. Una decisione che da subito non lo vede solo e da qui anche il nome della società, Team For Design, proprio per sottolineare l’importanza della squadra: «Il team ideale – ci racconta Enrico – è fatto di poche persone affiatate, al massimo dieci, tutte concentrate su un lavoro sartoriale che parte dal foglio bianco e arriva alla scelta dei piatti. L’ottica è quella dell’atelier o se vuoi anche della bottega rinascimentale. Ho con me da sempre il mio braccio destro che è
«L’Italian style è sempre richiestissimo e se gli stranieri si rivolgono a noi è perché sanno che deteniamo le chiavi del bello».
«Italian style is always highly sought after, and if foreigners come to us, it is because they know we hold the keys to beauty».
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ISA Yachts 45 GT. Un’idea del bello che coincide con le giuste proporzioni secondo la più tradizionale dottrina architettonica italiana. Per il designer veneziano altre fonti di ispirazione sono le opere di Le Corbusier e di Mies Van der Rohe.
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It is an idea of beauty that coincides with the right proportions, in line with the most traditional Italian architectural doctrine. Other sources of inspiration for the Venetian designer come from the work of Le Corbusier and Mies Van der Rohe.
ISA Yachts 80 Continental.
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«Il team ideale è fatto di poche persone affiatate, al massino dieci, tutte concentrate su un lavoro sartoriale che parte dal foglio bianco e arriva alla scelta dei piatti». «The ideal team is small and close-knit, with a maximum of ten people, all of them focused on tailor-made work that starts from a blank sheet of paper and ends up with choosing the dinner plates». «Italia, è la prima parola che mi viene in mente. L’Italian style è sempre richiestissimo e se gli stranieri si rivolgono a noi è perché sanno che deteniamo le chiavi del bello. Poi da architetto il concetto di bello corrisponde a quello delle giuste proporzioni. Non a caso fonte di ispirazione per me sono ancora le forme di Le Corbusier e di Mies Van der Rohe. E in tema artistico voglio raccontarvi del mio ultimo progetto, una società che vede coinvolto me e un amico nella realizzazione di sculture in marmo. Avevo voglia di creare pezzi unici, coinvolgendo gli artigiani veneti. Il fine non è commerciale, ma devo dire che l’idea è nata anche grazie agli armatori che richiedono sempre più pezzi di design per impreziosire le loro barche». Un mercato, quello dei grandi yacht, che non ha conosciuto flessioni importanti
legate all’emergenza sanitaria. Semmai sono cambiate le richieste in termini di vivibilità degli spazi: «L’effetto pandemia si traduce nel desiderio di vivere la barca appieno, non scegliendo più hotel o ristoranti dove trascorrere parte del tempo libero, ma avendo un rapporto ancora più intenso con il mare, grazie a spazi sempre più intimi e personalizzati». MESTRE IS PART DRY LAND, PART WATER. You may not be able to see the sea, but you can smell it in the air, that maritime hint that leads the way to the lagoon. That is also why a true Venetian like Enrico Gobbi decided to set up his design studio here, a few steps from a canal that announces the arrival of a more open horizon. But his work takes him to the water with his creations, which are large-scale boats
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that sail the open seas. Team for Design is his yacht and architectural studio and was founded in 2005. His relationship with the water, however, comes from a long back, from his native city, Venice, and from the love of boats that comes from his father. Then there is a passion for design, for the use of a pencil and the architecture, and so he signed up to study the subject in the lagoon city. Boating is the focus of his interests, but at that time the university didn’t have anything that meant he could specialise in it. And in fact, it was Enrico’s thesis, with a design for a luxury ship for as many as a hundred people, that has helped to drive interest in the sector. «It was there that I decided», the designer explained to us, «that I wanted to handle both exteriors and interiors. My thesis immediately brought me into contact
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Rossinavi EIV.
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TEAM FOR DESIGN | ENRICO GOBBI
with the world of boatyards, first at Fincantieri and then in Bremen, in Germany. The last step, before coming back home, was in California, which was already far advanced in the field of yacht design». He started his career at Nuvolari&Lenard, but Gobbi aspired to become fully independent and at the end of the day not long passed between finishing his degree and going freelance. That choice didn’t mean he was immediately out on his own, which also explains the name of the company, Team For Design, to underline the importance of working as a group: «The ideal team», Enrico told us, «is made up of just a few, close-knit people, maximum ten, all of them focused on tailor-made work that starts from a blank sheet and ends up with choosing the dinner plates. The approach is that of a studio, or what you could call a Renaissance atelier. I have always had my right-hand man, Carlo Lionetti, who is also an architect, with me. Then we have people you can count on, which doesn’t just mean that they are good from a technical point of view, but that they also have a wider and further-reaching viewpoint on individual projects, and that they experience individual creations as a step in a more far-sighted journey. To have a vision like that, you have to be able to agree on just about everything».
«La funzionalità di qualcosa che si sposta sull’acqua non va mai messa in secondo piano. Le misure importanti tuttavia permettono più libertà nello sfoggio estetico». «The functionality of something that moves across the water should never be a secondary issue. Larger measurements should nevertheless allow more freedom for aesthetic display».
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Rossinavi Utopia IV.
«L’effetto pandemia si traduce nel desiderio di vivere la barca appieno, non scegliendo più hotel o ristoranti dove trascorrere parte delle vacanze». «The effect of the pandemic comes out in the desire to live a full boat experience, no longer opting to spend part of your holidays in hotels or restaurants».
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What emerges from the two-storey Team For Design studio are projects for super and megayachts, which are floating luxury homes that lack for absolutely nothing: «But the functionality of something that moves across the water should never be reduced to a secondary issue», the Venetian architect stressed. «The important measurements must nevertheless allow more freedom for aesthetic display. You have to consider smaller boats, where it becomes complicated including right angles, which could prove dangerous». And indeed, when you see the interiors created by the “Team for Design”, what
comes to mind are beautiful villas, with wide-open spaces and a lot of light. «We have our own, very recognisable, style», continued Gobbi. «Our clients are people who like light colours, shade upon shade, clean lines and not too many frills. From my point of view, colour comes from the outside. These boats get to places that feel like paradise, with lively and bright landscapes. So, what point would there be colouring the interiors, when outside there are the marvels of nature?». It is a style that has been so appreciated that some clients have entrusted their team with designing their homes: «But I don’t Uno stile fatto di pochi colori, con nuance dal bianco al beige, tanto apprezzato dai clienti armatori che alcuni di questi hanno affidato al team la progettazione anche delle case. It is a style that is made up of just a few colours, with nuances from white to beige, which is appreciated by boat buyers to such an extent that some of them have even entrusted the design of their houses to the team.
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Private Residence by Enrico Gobbi Architect in collaboration with H&A Associated Architects.
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«Abbiamo uno stile nostro molto riconoscibile: chi ci sceglie ama i colori tenui, il tono su tono, le linee pulite e i pochi fronzoli. Il colore per me lo offre l’esterno». «We have our own, very recognisable, style: people who employ us love light colours, shade upon shade, clean lines and not too many frills. For me, the colour is provided by the exterior».
like talking about boats that look like houses», the designer explains. «It is more houses that look like our yachts: they are dynamic, full of light, with clean lines». Faced by such grandeur, it is instinctive to ask Gobbi as to his concept of luxury, and he was quick to reply: «Italy – that’s the first word that comes to mind. Italian style is always highly sought after, and if foreigners come to us, that is because they know we hold the keys to what is beautiful. Then as an architect, the concept of beauty corresponds to the correct proportions. It is not by chance that the shapes created by Le Corbusier and Mies Van der Rohe are still sources of inspiration for me. And concerning art, I would like to tell you about my latest project: a company that has me and a friend involved in creating marble sculptures. I wanted to create unique pieces, by involving Venetian craftsmen. The goal is not a commercial one, but I have to say that the idea came in part from owners who always ask for more design pieces to decorate their boats». It is a market, the one for large yachts, that hasn’t suffered a significant slump from the health emergency. Even though the demand to increase the liveability of areas on the boats has changed: «The effect of the pandemic has shown itself in the desire to fully experience a boat, and no longer opting to spend most of one’s free time in restaurants or hotels, but rather having an even more intense relationship with the sea, thanks to areas that are more intimate and personalised».
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360 degree challenge Diego Michele Deprati e Fabio Ermetto ci parlano del nuovo corso dei cantieri Baglietto. Una sfida fatta di eccellenza tecnologica e grande capacità di risposta alle esigenze degli armatori di oggi Diego Michele Deprati and Fabio Ermetto tell us about the new course Baglietto is charting. A challenge tackled with technological brilliance and an unerring ability to meet the needs of today’s boat owners by Carla Pagani and Francesco Michienzi photo by Pugliese
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Club M 40mt - ph. Scovavento.
PER DIEGO MICHELE DEPRATI, AMMINISTRATORE DELEGATO DEI CANTIERI BAGLIETTO, LA VERA SFIDA DEL FUTURO È QUELLA GREEN. «Il vero valore non è solo nel fatturato ma in ciò che lasciamo in cantiere a chi viene dopo di noi», dice deciso. Idee chiare, sguardo lungimirante, piedi per terra. Deprati, classe ’64, è stato chiamato da Beniamino Gavio per guidare la fusione avvenuta alla fine dello scorso anno con Ccn-Cerri cantiere navale, già appartenente al gruppo, con l’obiettivo di ottimizzare la produzione dei cantieri di Carrara e La Spezia. Deprati conosce bene l’azienda, l’ha guidata quando la famiglia Gavio ha acquisito il marchio. Più che sulle dimensioni e la velocità, il Ceo di Baglietto vuole concentrarsi sull’innovazione tecnologica: «Vogliamo puntare a un alto livello tecnologico e anche per questo la nostra produzione non supererà le 5-6 unità l’anno. È giunto il momento di fare un passo avanti». A confermarlo è Fabio Ermetto, CCO, chiamato proprio da Deprati e Gavio per rilanciare il cantiere. Laureato in ingegneria navale in Olanda, 49 anni, già capo dell’ufficio commerciale di Benetti e Presidente di Fraser Yachts, Ermetto ha il compito di sviluppare la nuova gamma di prodotti: «Baglietto vuole fare barche senza mire di crescita, né economica né di volume. Vuole concentrarsi sul prodotto e consolidare il marchio». Per farlo il Ceo ha riorganizzato il modo di lavorare, ottimizzando ruoli e funzioni. E non è un gioco da ragazzi.
Club M 40mt - ph. Petrignani.
barchemagazine – Luglio-July 2021
BAGLIETTO
Più di 160 anni di storia
Tutto comincia nel lontano 1854 quando Pietro Baglietto inizia a costruire prima gozzi e piccoli scafi, poi yacht. Nel 1906 i Cantieri costruiscono Giuseppina, il più grande yacht da crociera d’Italia con “motore a esplosione”. Dalla mano di Vittorio Baglietto nel 1929 nasce La Spina, il primo 12 metri costruito in Italia. Tra gli anni ’40 e ’50 il cantiere inanella record e vittorie continue. Dieci anni dopo iniziano a cambiare radicalmente le tecniche di produzione. Negli anni ’80 comincia la produzione di yacht di grandi dimensioni: il primo è Al Fahedi, disegnato da Giovanni Zuccon. Nel decennio successivo arriva in azienda Francesco Paszkowski. Nel 1996 Baglietto acquisisce i Cantieri Ferrari. Nel 2012 inizia un nuovo corso: i Cantieri Baglietto vengono acquisiti dalla Famiglia Gavio, uno dei gruppi industriali più solidi d’Italia.
Over 160 years of history
It all began back in 1854, when Pietro Baglietto began building first skiffs and small boats, and then yachts. In 1906 the firm built Giuseppina, Italy’s largest cruising yacht with an ‘explosion engine’. In 1929 Vittorio Baglietto created La Spina, the first 12-metre boat built in Italy. In the 1940s and 1950s the shipyard chalked up a string of records and triumphs, and ten years later began to radically change its production techniques. In the 1980s it built its first large yachts, beginning with Al Fahedi, designed by Giovanni Zuccon. During the following decade, Francesco Paszkowski arrived at the company. In 1996 Baglietto acquired Cantieri Ferrari, and a new chapter began in 2012, when Cantieri Baglietto was acquired by the Gavio family, one of Italy’s most successful industrial groups.
133 Da oltre 165 anni i cantieri Baglietto lavorano per creare yacht dal design unico e contemporaneo, mantenendo un approccio artigianale.
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For over 165 years, Baglietto’s shipyards have created yachts with a unique and contemporary design, without abandoning their handcrafted approach.
SHIPYARD
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T52.
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BAGLIETTO
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«With lightweight aluminium hulls you can apply the technology of fast boats to those with displacement hulls too».
Ad affiancare Deprati, oltre a Ermetto, ci sono profili di spicco del settore nazionale e internazionale come Luca Ghirlanda, nato nel ’78, prima in Benetti e poi in Sanlorenzo, ora a capo delle Operations, e Guido Penco, ingegnere navale e professore universitario con più di venti anni all’attivo in Baglietto, direttore tecnico con il compito di condurre l’azienda verso uno sviluppo ecosostenibile e green, e Daniele Bellotto, CFO. La vetroresina, materiale in uso in CCN, nel panorama di Baglietto è ormai tramontata: «Non fa più parte della nuova visione», dice Deprati deciso. Al contrario, la sfida alla propulsione ibrida e all’idrogeno è quella su cui l’azienda sta concentrando molte delle sue energie: «In costruzione abbiamo già un 52 metri che sta nascendo con propulsione totalmente ibrida. Del resto Vanadis di Ccn è stata la prima barca italiana certificata hybrid power. Tutte le nostre piattaforme sono predisposte per l’SCR (la riduzione catalitica, ndr) come pure per l’ibrido», aggiunge. È questa infatti secondo Deprati la vera sfida. «Si sta andando sempre più nella direzione di adot-
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«Grazie agli scafi leggeri in alluminio si può applicare la tecnologia delle barche veloci anche a quelle dislocanti». Fabio Ermetto
tare motori piccoli, tanto più che anche il modo di vivere il mare sta cambiando. La logica è quella di essere green e per esserlo dobbiamo ripensare consumi, velocità, spazi. Non ha più senso portare in mare 12 persone su uno yacht di 70 metri se puoi comodamente ospitarle su uno di 50». E il discorso vale soprattutto per le nuove generazioni, più sensibili all’ecosostenibilità: un aspetto destinato a incidere sulle dimensioni delle future imbarcazioni. Anche per questa ragione la misura massima per Baglietto saranno i 65 metri. E poi c’è la questione della velocità: «Cerchiamo di creare prodotti in un’ottica nuova, veloci ma non necessariamente di grandissime potenze. Tanto più che la velocità si può raggiungere non solo con i cavalli ma anche con uno scafo estremamente efficiente», aggiunge Ermetto. Sulle barche leggere in alluminio si può lavorare sulla velocità come mai era accaduto prima. E poi c’è il design, che in Baglietto ha avuto sempre un ruolo cruciale. Francesco Paszkowski ha iniziato a collaborare con l’azienda negli anni Novanta. «Lui è di fatto il nostro designer di riferimento e
SHIPYARD
Run Away 37m.
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Baglietto produce yacht tra i 40 e i 65 metri nelle due sedi produttive di 35mila metri quadrati a La Spezia e 10mila a Carrara. 81 dipendenti diretti con un’età media di 45 anni. 400 dipendenti totali, compreso l’indotto. Quattro le linee di cui tre firmate da Francesco Paszkowski Design (T-Line, Fast Line e Superfast) e una firmata da Stefano Vafiadis, DOM. Con un fatturato di 41 milioni di euro e 3,4, milioni di investimenti solo nell’ultimo anno, Baglietto attualmente ha 9 yacht in costruzione e 6 ordini firmati da consegnare.
Baglietto produces yachts between 40 and 65 metres long in its two production facilities: a 35,000 m2 site in La Spezia and a 10,000 m2 site in Carrara. It has 81 direct employees, with an average age of 45, rising to 400 employees when you include its satellite activities. It has four ranges of boats, three of which were designed by Francesco Paszkowski Design (T-Line, Fast Line and Superfast) and one – DOM – designed by Stefano Vafiadis. With a turnover of over € 41 million and € 3.4 million of investment in the last year alone, Baglietto currently has nine yachts under construction and six signed orders to deliver.
rimarrà il nostro punto di riferimento come designer delle nostre imbarcazioni», dice il nuovo Ceo. «Poi c’è sempre posto per il custom, anche se ci stiamo spostando sempre di più su una produzione di barche disegnate dal cantiere». Ma quali sono le previsioni sul mercato? «Siamo ben presenti in Europa, Americhe, Middle East, ma anche il mercato italiano sta tornando in forze», prosegue Deprati. E i clienti sono più interessati al prodotto che sa distinguersi in termini di qualità. «Per i cantieri top italiani vale ancora la regola del value for money per cui rispetto ai cantieri esteri quelli italiani sono ancora molto competitivi, soprattutto quando si punta alla qualità del prodotto e si fanno investimenti in ricerca e sviluppo», aggiunge Ermetto. I contraccolpi della pandemia non si sono fatti sentire più di tanto. «Abbiamo assunto a cavallo del nuovo anno, sia tra i dirigenti sia tra le maestranze. Il richiamo dell’outdoor ha consentito a tutto il settore nautico di procedere senza grandi problemi», spiega Deprati. Segno che Baglietto è un’azienda sana che ha scelto una direzione vincente per crescere in modo solido. Diego Michele Deprati è il nuovo amministratore delegato chiamato a guidare la fusione avvenuta alla fine dello scorso anno con Ccn-Cerri cantiere navale. Fabio Ermetto è il direttore commerciale di Baglietto, chiamato dal Ceo Deprati e dalla proprietà Gavio per rilanciare il cantiere in termini di qualità.
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Diego Michele Deprati is the new managing director, who was asked to run last year’s merger with naval shipyard CCN-Cerri. Fabio Ermetto is Baglietto’s new chief commercial officer, tasked by the new CEO Deprati and the owner Gavio with relaunching the shipyard with a focus on quality.
BAGLIETTO
«It is important that such a strong brand with such a long history creates recognisable products based on tried-and-tested technical platforms».
«Un marchio così forte con una così lunga storia alle spalle è importante che faccia prodotti riconoscibili basati su piattaforme tecniche ben sperimentate e solide». Fabio Ermetto
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Deprati and Ermetto.
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SHIPYARD
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«Yachting is a sector where technological development has not always been given the role it should have had. But we believe innovation is crucial».
«La nautica è un settore in un cui non sempre lo sviluppo tecnologico ha avuto il ruolo che sarebbe stato opportuno dargli. Per noi invece l’innovazione è cruciale». Diego Michele Deprati DIEGO MICHELE DEPRATI, CEO AT BAGLIETTO, BELIEVES GOING GREEN IS THE BIGGEST CHALLENGE FACING SHIPYARDS. «True value can be seen not only in our turnover, but also in what we leave at the shipyard for those who come after us», he says resolutely. Deprati, born in 1964, has clear ideas, a long-term view and his feet firmly on the ground. He was asked by Beniamino Gavio to run the merger at the end of last year with CCNCerri, a naval shipyard that was already part of the same group, with the aim of optimising production at the two shipyards in Carrara and La Spezia. Deprati knows the company well – he was at the helm when the Gavio family bought the brand. Rather than prioritising size or speed, Baglietto’s CEO wants to concentrate on technological innovation: «We want to aim for high-tech design, which is one of the reasons we won’t produce more than five or six units a year. It’s time to take a step forward». This is confirmed by Fabio Ermetto, the firm’s CCO, who has been specifically tasked by Deprati and Gavio with relaunching the shipyard. The 49-yearold completed a degree in naval engineering in the Netherlands, and was previously head of sales at Benetti and president of Fraser Yachts.
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BAGLIETTO
1854 2 35.000 m2
400 9 3
Anno di fondazione Foundation year
Sedi produttive, a La Spezia (headquarters) e Carrara (sede operativa) Production sites, in La Spezia (headquarters) and in Carrara (operative site)
10.000 m2
Sede di La Spezia - La Spezia site
81 Dipendenti diretti - Direct employees 45 Anni età media dei dipendenti - Average age of the employees
Dipendenti indiretti Indirect employees
15
Sede di Carrara - Carrara site
Barche BAGLIETTO prodotte dal 2012 ad oggi BAGLIETTO branded boats built from 2012 to date
40 65
Yacht attualmente in costruzione No. of yachts currently under construction
a metri Range da The range is from 40 to 65 meters
Linee firmate Francesco Paszkowski Design - Lines designed by Francesco Paszkowski Design T-LINE
dislocanti con prua tradizionale da 50m a 65m displacement yachts from 50 to 65 meters in length and traditional bow
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FAST LINE con propulsioni in linea d’asse per velocità attorno ai 20-23 nodi
with in line propulsion able to reach a speed of about 20 -23 knots
SUPERFAST con velocità attorno ai 30 nodi e sistemi di propulsione diversi,
1
anche misti linee d’asse/jet propeller with speeds around 30 knots and different propulsion systems, even mixed (i.e. in line with jet propellers)
Linea firmata Stefano Vafiadis - Line designed by Stefano Vafiadis DOM
800
che include il 133’ cruiser in alluminio - which includes the 133’ aluminium cruiser
6
6
300
Tonnellate di acciaio consumate in un anno Tons of steel used in a year
Tonnellate di alluminio consumate in un anno Tons of aluminium used in a year
Ordini firmati in portafoglio da consegnare No. of signed orders in Portfolio to be delivered
43.312.023 Totale valore della produzione 2020 - Production value in 2020 34.338.787 Totale valore della produzione 2019 - Production value in 2019 Investimenti degli ultimi cinque anni - Investments over the last five years 2016
3 Mil/€
2017
2,7
Mil/€
2018
2019
2020
1,8 Mil/€
1,8 Mil/€
3,4 Mil/€
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SHIPYARD
Superfast 42.
«Lavoriamo su prototipi di sistemi energetici ibridi e a idrogeno da utilizzare per l’alimentazione della parte alberghiera dello yacht e in seguito, gradualmente, anche per la propulsione». 140
«We are working on prototypes for hybrid and hydrogenpowered energy systems to use to power the hospitality part of yachts and then, gradually, their propulsion too». Diego Michele Deprati
Now his role is to develop the new product range: «Baglietto wants to make boats without any growth targets, either financial or in terms of volumes, focusing instead on its products and on strengthening the brand». To achieve this, the CEO has reorganised the way the company works, optimising its roles and functions: no easy matter. As well as Ermetto, Deprati is flanked by leading Italian and international figures from the sector, including Luca Ghirlanda, born in 1978 and who worked first for Benetti and then Sanlorenzo, now in charge of operations, and Guido Penco, a naval engineer and university professor with over twenty years of experience at Baglietto, who is now technical director, with the task of moving the company towards being environmentally sustainable and green, and Daniele Bellotto, CFO. At Baglietto, fibreglass, a material used in CCN, is already a thing of the past: «It is no longer part of our new vision», Deprati says confidently. Instead, the firm is focusing most of its efforts on the challenge of hybrid propulsion and hydrogen power: «We already have a 52-metre boat under construction with 100% hybrid propulsion. CCN’s Vanadis was the first Italian certified hybrid-power boat. All our
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platforms are designed for SCR [selective catalytic reduction], hybrid power», he adds. This, says Deprati, is the real challenge they face. «Things are increasingly moving in the direction of adopting smaller engines, to the extent that the way people experience the sea is changing. People want to be eco-friendly, and to do that we have to rethink fuel consumption, speed and volumes. It no longer makes sense to transport twelve people on a 70-metre yacht if you can comfortably fit them on a 50-metre boat». And this applies especially to the younger generations, who are more alert to environmental issues, something which is sure to affect the size of boats in the future. Another reason why Baglietto’s yachts will not exceed 65 metres in length. Then there’s the issue of speed: «We’re trying to create products with a new outlook – quick but not necessarily hugely powerful. Especially since horsepower is not the only way to achieve speed; you can also do it with a highly efficient hull», Ermetto adds. With lightweight aluminium boats there is more potential for working on speed than ever. Then there’s the design element, which has always played a crucial role at Baglietto. Francesco Paszkowski first worked with the company in the 1990s. «He’s actually our reference designer, and will remain our key resource for the design of our boats», the new CEO notes. «Plus there’s always room for custom-made designs, although we are increasingly moving towards boats that are designed by the shipyard». So, what are their forecasts for the market? «We have a good presence in Europe, the Americas and the Middle East, and the Italian market is coming back strongly too», Deprati continues. And customers are more interested in products of exceptional quality. «The top Italian shipyards provide excellent value for money: they are still very competitive compared to foreign shipyards, especially when they focus on the quality of the product and invest in research and development», Ermetto adds. The repercussions of the pandemic have not been felt too strongly. «We recruited at the turn of the new year, both for management figures and general workers. The lure of the outdoors has allowed the entire nautical sector to continue without any major issues», Deprati explains. A sure sign that Baglietto is a healthy business that has chosen a winning path to sustainable growth.
COMPANIES
COMPANIES
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MARTINI MARINAS
Cristina Martini ci racconta la visione di un’azienda che ha superato i 75 anni nel settore della produzione e commercializzazione di contenitori e pallet in plastica. Da quasi cinquant’anni è anche un punto di riferimento nella costruzione di pontili e attrezzature per porti turistici Cristina Martini describes her vision of a company with over 75 years of experience producing and marketing plastic containers and pallets. For almost 50 years they have also been a leading manufacturer of pontoons and marina equipment by Francesco Michienzi - photo by Andrea Muscatello
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L’innovazione nel
DNA
Innovation in the DNA barchemagazine – Luglio-July 2021
COMPANIES QUELLA DELLA MARTINI ALFREDO SPA È UNA STORIA LUNGA OLTRE TRE QUARTI DI SECOLO fatta di grande cultura industriale, intuizioni, innovazione e competenza. Leader nel settore dei contenitori industriali in materiale plastico, ha anche una divisione specializzata nella costruzione di impianti e attrezzature per porti turistici. Ne abbiamo parlato con Cristina Martini, presidente e figlia del fondatore, e con Maurizio Scaravaggi, direttore generale. La Martini è stata la prima azienda italiana a costruire i pontili galleggianti nel nostro Paese. Per il diporto nautico dell’epoca fu un atto pionieristico. Dopo quasi 50 anni cosa è rimasto di quello spirito innovatore? Ci occupiamo di porti turistici con la Divisione Martini Marinas fin dal 1973, quando mio padre, l’ing. Alfredo Martini, applicò la sua instancabile ricerca del nuovo alla sua passione per il mare. Presentò così il primo pontile galleggiante in Italia costruito con struttura in acciaio, galleggianti e pagliolato in resina sintetica riciclabile. Ci ha lasciato una grande cultura di rispetto all’ecosistema e all’ambiente. Cristina Martini, qual è l’eredità più importante che le ha lasciato il fondatore Alfredo Martini dal punto di vista della cultura industriale?
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Alfredo Martini, fondatore dell’azienda, è stato un imprenditore illuminato e un navigatore con una grande passione per il mare, che lo ha spinto a creare la divisione Marinas che ha prodotto il primo pontile in Italia costruito con galleggianti e pagliolato in resina sintetica riciclata in rispetto all’ecosistema e all’ambiente. È stato un vero innovatore che amava stupire con le sue intuizioni.
Alfredo Martini, the company’s founder, was a knowledgeable businessman and sailor with an enormous passion for the sea. This led him to create the Marinas division, which produced the first pontoon in Italy with floats and decking made from recycled synthetic resin, respecting both the ecosystem and the environment. He was a true innovator, who loved to amaze people with his intuitive designs.
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Martini Marinas ha realizzato ad oggi più di 2.000 impianti in approdi marini, lacustri e fluviali in Italia all’estero. È il prosieguo naturale dello spirito pionieristico ed imprenditoriale di mio padre: lo spirito di squadra, l’innovazione continua, la disponibilità e l’attenzione alle necessità dei clienti confermano che sicurezza e tecnologia sono valori chiave che da sempre contraddistinguono la nostra realtà. La Martini si è sempre caratterizzata nell’offrire soluzioni semplici a problemi complessi come l’ormeggio di una barca in tutte le condizioni climatiche. Avete introdotto elementi nuovi? Abbiamo accumulato una vasta esperienza su varie applicazioni, ad esempio in climi rigidi con notevoli spessori di ghiaccio invernale, ma anche in climi molto caldi, con grandi escursioni di marea e forti correnti. Come novità abbiamo realizzato anche delle piattaforme galleggianti per villaggi turistici e in tempo di Covid abbiamo ricevuto richieste per piccoli pontili per prendere il sole a distanza di sicurezza. Quali sono i mercati più importanti? Come è suddiviso il fatturato tra Italia e resto del mondo? Il mix è variabile. In passato l’esportazione valeva poco meno della metà dell’Italia, mentre nel 2019 il fatturato estero ha superato quello nazionale. Naturalmente il 2020 è stato un anno molto difficile, ma per il 2021 abbiamo già un ordinativo importante sia in Italia sia all’estero. Buone soddisfazioni in Olanda, dove ci conoscono molto bene, Malta, Svizzera ed Europa dell’Est, e ci stiamo espandendo in Croazia. Quali sono i lavori che vi rendono più orgogliosi? Verrebbe da dire: i prossimi… In realtà, abbiamo realizzato una grande marina molto complessa e personalizzata per un importante cliente in Europa dell’Est. La sinergia con il cliente è stata a tutti
MARTINI MARINAS
Il centro di ricerca e sviluppo della Martini è il cuore dell’azienda di Turate, in provincia di Como, dove si mettono a punto soluzioni adeguate a contenere ogni tipologia di merce e adattabili alle esigenze di tutti i settori. Martini’s research and development centre is the heart of the company based in Turate, near Como. It works to develop solutions that can hold all types of goods and meet the needs of all sectors.
i livelli: siamo partiti dal progetto architettonico e lo abbiamo trasformato in un ventaglio di prodotti industriali “sartoriali”. Alla fine il risultato è stato entusiasmante, e ci hanno chiamato per degli ampliamenti. Ci sono state commesse complesse che vi hanno impegnato in modo particolare? Per un progetto in Israele è stato realizzato un prodotto speciale su misura: un cliente molto esigente ha richiesto verifiche prestazionali molto severe su un prodotto realizzato totalmente su misura e con finiture particolari. Per la qualificazione abbiamo progettato un prototipo che ha subito un ciclo di impegnative prove di carico, sia in laboratorio sia in acqua, nel lago di Como. Come è composta la vostra organizzazione? La progettazione avviene internamente? Siamo un team al passo coi tempi, ma con una lunga e interessante storia da raccontare. Chi sceglie i nostri prodotti si affida ad una realtà con quasi 50 anni di esperienza. Tutte le nostre soluzioni vengono progettate dagli esperti dell’ufficio tecnico interno e sottoposte a rigorosi collaudi di qualità. L’assemblaggio avviene tutto all’interno con personale proprio. Martini Marinas garantisce da sempre soluzioni all’avanguardia per un porto sicuro. Maurizio Scaravaggi, quali sono i punti di forza del vostro prodotto e della vostra offerta rispetto ai principali competitor? Noi puntiamo sulla qualità con la flessibilità nelle applicazioni: combiniamo l’approccio industriale strutturato e modulare con la possibilità di personalizzazione “sartoriale” dei prodotti e con la sostenibilità ambientale. Le faccio un esempio: tutti gli accoppiamenti sono studiati per evitare corrosioni galvaniche fra i diversi metalli in ambiente marino, il cosiddetto “effetto pila”. I materiali sono scelti appositamente e sono 100% riciclabili ed ecologici: resina sintetica per corpi galleggianti, resistente agli agenti marini e raggi U.V.; alluminio trattato per la struttura dei galleggianti; acciaio zincato a caldo per il telaio
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Baia di Napoli.
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COMPANIES portante; acciaio inox per le viti e bulloni; resina riciclabile, oppure su richiesta legno Massaranduba sostenibile, per il pagliolato. Grazie a questi materiali i pontili galleggianti richiedono una manutenzione minima e molti nostri impianti hanno superato i 30 anni in attività. Uno sviluppo cui stiamo prestando molta attenzione è la ricarica dei motoscafi elettrici a batteria, che si stanno affermando sui laghi e richiedono infrastrutture dedicate sui pontili. Il consolidato know-how interno e la stabile collaborazione con i costruttori di apparecchiature elettriche ci hanno permesso di rispondere alle richieste dei clienti. La divisione Martini Marinas è solo una parte
della Martini Alfredo SpA, leader italiano nei contenitori industriali in materiale plastico, come si conciliano le due attività? I pontili sono nati nel 1973 come una “costola” della produzione dei contenitori, che sono stati usati per i galleggianti, e poi si è evoluta in una “business unit”. I due mercati sono molto indipendenti, e la buona continuità delle vendite dei contenitori nel corso dell’anno compensa la naturale stagionalità della divisione Marinas. Tuttavia le sinergie non sono più solo materiali, ma si riverberano ad esempio sulla capacità operativa, la solidità finanziaria, le certificazioni ottenute, l’ottimizzazione del personale di staff e le sinergie a livello tecnologico.
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Cipro.
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MARTINI ALFREDO SPA HAS A HISTORY OF INDUSTRIAL EXCELLENCE, INTUITION, INNOVATION, and expertise that goes back over threequarters of a century. As well as being a leader in the plastic industrial containers sector, it also has a division that specialises in creating infrastructure and equipment for marinas. We discussed this division with Cristina Martini, the company’s president and the daughter of its founder, and general director Maurizio Scaravaggi. Martini was the first Italian company to build floating pontoons in Italy, a pioneering move for pleasure boating at the time. Almost 50 years later, how much of that spirit of innovation remains?
MARTINI MARINAS
Omegna.
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Porto Ceresio.
Martini Marinas conta ad oggi più di 2.000 impianti installati presso porti marini, di lago e di fiume in Italia e all’estero. Sicurezza e tecnologia sono i due valori chiave che contraddistinguono questa realtà, fra le prime del settore ad avere ottenuto la certificazione ISO 9001. To date, Martini Marinas has installed over 2,000 facilities at the coastal, lake, and river marinas both in Italy and abroad. The company prioritises safety and technology and was one of the first firms in the sector to achieve ISO 9001 certification. barchemagazine – Luglio-July 2021
COMPANIES
Malta. Ungheria.
Grecia - Porto Heli.
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Carloforte.
Autuori Salerno.
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MARTINI MARINAS
Domaso Carnazzola. Israele - Porto Haifa.
Tutte le soluzioni vengono messe a punto dagli esperti del centro di ricerca e sperimentazione e sottoposte a rigorosi test e collaudi di qualità. All solutions are honed by the experts in the research and testing centre and subjected to rigorous testing and quality checks.
Rodi Garganico.
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COMPANIES We have been working on marinas through the Martini Marinas division since 1973, when my father, Alfredo Martini, applied his tireless research into new technology to his passion for the sea. This led to the first floating pontoon in Italy, built with a steel frame, and floats and decking made of recyclable synthetic resin. This instilled a great culture of respect for the ecosystem and the environment in our company. Cristina Martini, what is founder Alfredo Martini’s most important legacy on your industrial culture? To date, Martini Marinas has built over 2,000 structures for the coastal, lake, and river harbors, both in Italy and abroad. This is the natural continuation of my father’s pioneering and entrepreneurial spirit: teamwork, constant innovation, openness and attention to customers’ needs, and a focus on safety and technology are the key values that have always set our business apart. Martini has always been known for providing simple solutions to complex problems, such as mooring boats in all weather conditions. Have you introduced any new products? We have accumulated vast experience in a range of applications, for example in cold climates with
150 Maurizio Scaravaggi.
La gamma di pontili galleggianti è molto ricca e spiccano per innovazione e sicurezza le serie Strong e Middle. È stata ampliata con la produzione di frangiflutti a elevatissime prestazioni e con una nuova categoria di pontili ad alto dislocamento, dotati di galleggianti in calcestruzzo, installati in Israele con il modello Glossy.
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significant amounts of ice in the winter, but also very warm climates, with large tidal ranges and strong currents. New products we have created include floating platforms for tourist villages and, in this new Covid age, we have also received requests for small pontoons where people can sunbathe at a safe distance. Which are your most important markets? And how is your turnover divided between Italy and the rest of the world? It varies. In the past, our exports were worth just under half of our Italian sales, but in 2019 our foreign turnover surpassed our Italian income. Naturally, 2020 was a very difficult year, but we already have a large number of orders in place for 2021, both in Italy and abroad. We have done very well in the Netherlands, where we are very well known, Malta, Switzerland, and Eastern Europe, and we are also expanding in Croatia. Which projects are you most proud of? I want to say the ones we haven’t yet started... Actually, we built a large, highly complex, and bespoke marina for a major client in Eastern Europe. We worked closely with them at all levels, starting from the architectural design and turning it into a range of tailor-made industrial products. The final result was excellent, and they’ve asked us to expand it.
The firm sells a large variety of floating pontoons; the Strong and Middle series are particularly innovative. The product range has also expanded to include ultra-high-performance breakwaters and a new category of high-displacement jetties with concrete floats, including the Glossy model installed in Israel.
MARTINI MARINAS
Colico.
Como.
151 Faggeto Lario.
Fano.
Porlezza.
Giulianova.
Marciana Marina. Romania - Porto Tomis.
Olanda - Urk. Roma - Ati.
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COMPANIES
Ungheria.
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A focus on environmental issues is integral to Martini’s culture, and it was the first firm in Europe to replace classic teak timber with the extremely durable and eco-friendly Similteak for the surfaces of its pontoons, fingers, and gangways.
L’attenzione al rispetto dell’ambiente è parte integrante della cultura della Martini che per prima in Europa ha sostituito le classiche doghe in teak utilizzando quelle in similteak, ultraresistenti ed ecologiche, per il piano di calpestio di pontili, bracci e passerelle.
Have you had any complex commissions that were particularly challenging? We created a special made-to-measure product for a project in Israel: the very demanding client requested extremely strict performance checks on a completely bespoke product with special finishes. To certify it we had to design a prototype, which we subjected to a series of challenging load tests, both in the lab and in the water, at Lake Como. How is your organisation structured? Do you create the designs in-house? Our team moves with the times, but we have a long and interesting story to tell. Those who choose our products are putting their trust in a company with almost 50 years of experience. All our solutions are designed by the experts in our in-house technical department and subjected to rigorous quality testing, and all assembly is carried out internally by our staff. Martini Marinas has always provided cutting-edge solutions for marinas that are guaranteed to be safe. Maurizio Scaravaggi, what are the strong points of your products and range compared to your main competitors? We focus on quality and flexibility in our products’ applications, combining a structured and modular industrial
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approach with environmental sustainability and the option to customise bespoke products. For example, all our couplings are designed to avoid galvanic corrosion between the various metals in the marine environment, the so-called ‘battery effect’. Our materials are chosen specially, and are 100% recyclable and environmentally friendly: synthetic resin for the floating bodies, which is durable in a marine environment and resistant to UV rays; treated aluminium for the frame of the floats; hot-dip galvanised steel for the loadbearing structure, stainless steel for the screws and bolts; and recyclable resin or (on request) sustainable Massaranduba timber for the decking. These materials mean the floating pontoons require minimal maintenance, and many of our creations have been in use for over thirty years. One development we’re looking at very closely is recharging battery-powered electric motorboats, which are becoming more popular on lakes and require special infrastructure on the jetties. Our team’s extensive knowledge and our longterm partnership with manufacturers of electrical equipment ensure we can meet our clients’ needs. The Martini Marinas division is just one part of Martini Alfredo SpA, the leading Italian producer of industrial plastic containers. How do you balance the two parts of the business? The pontoons were launched in 1973 as an ‘offshoot’ of the container production business – we used the containers as floats – before evolving into a business unit in their own right. The two markets are very much independent of each other, and the fact that container sales remain consistent during the year compensates for the natural seasonality of the Marinas division. However, as well as the materials, there is synergy between the two parts of the business in many areas: our operational capacity, maintaining a secure financial position, the certifications we have achieved, optimising staff numbers, and various technological factors.
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MARINA DI VARAZZE
Un luogo dove rilassarsi e sentirsi a proprio agio. Proprio come se ci si trovasse in famiglia A place to relax and feel at ease. Like coming home to family by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello
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Buen RETIRO barchemagazine – Luglio-July 2021
«SONO QUI DA DIECI ANNI, ESATTAMENTE DAL PRIMO LUGLIO DEL 2011, – racconta Giorgio Casareto – ma nel gruppo Azimut ho ricoperto molti incarichi, spaziando dal commerciale al produttivo». Non sempre e solo direttore di un porto turistico, quindi, e questa esperienza è stata determinante per la gestione del marina. Quello di Varazze, inoltre, non è solo un porto turistico. Recentemente l’area della cantieristica si è allargata. Nella zona storicamente occupata dai cantieri Baglietto c’è ora Lusben Varazze, specializzata in refit. È una precisa strategia del gruppo Azimut, tanto che il cantiere Lusben è presente anche a Livorno e a Viareggio. «Molti cantieri hanno scelto Varazze come sede di armamento prima della consegna». Marina di Varazze, sin dal suo progetto, ha rappresentato una concezione moderna del porto turistico. C’è una significativa parte residenziale, molto ben integrata con il porto vero e proprio, come lo spazio di una dinette e del pozzetto sugli
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yacht con il portellone scorrevole. Quando arrivi a Varazze non ci sono barriere. Accedervi è facile e il porto, in questo modo, non è una realtà separata, distante da tutto il resto. Ci si muove con facilità. Come quando si hanno i passavanti laterali ampi e la battagliola alta. L’unica differenza è che invece di andare da poppa a prua, qui si cammina da ponente a levante, lungo la costa. Ha un’urbanistica quasi naturale. Quando la si osserva dall’alto, la diga foranea appare come una sorta di linea in continuità della costa che racchiude e protegge gli ormeggi. Marina di Varazze, già negli anni scorsi, ha provato a essere innovativa anche nella gestione. Tante le iniziative culturali per sostenere la na156 scita di una comunità. E oggi che molte iniziative non si possono tenere per ragioni di sicurezza sanitaria, il senso di comunità è comunque presente. Il Marina di Varazze è una sorta di grande famiglia, un “buen retiro” dove si cerca tranquillità e relax. È quello che vogliono gli armatori che frequentano le banchine. Ed è anche il segreto del successo di questa struttura. Lo dimostrano i ben 11 tra bar e ristoranti che lavorano senza sosta. L’offerta è molto ampia e variegata e, nonostante questo, gli esercizi non sono in sofferenza, anzi. Significa che c’è la comunità degli armatori e dei frequentatori del porto, ma significa anche che l’architettura del marina ha dato i risultati sperati, perché non c’è separazione tra la cittadina di Varazze e il suo porto turistico. Abbiamo chiesto a Giorgio Casareto come vede il futuro del marina e ci ha rispo-
sto: «È dal 2015 che assistiamo a un’inversione di tendenza, la richiesta di posti barca è ricominciata a salire. Oggi c’è una sostanziale saturazione di quelli per gli yacht da 15 metri di lunghezza in su. È un segno che riflette il mercato stesso della nautica da diporto. Per il prossimo futuro mi aspetto una crescita equilibrata perché la voglia di barca è molta e, oltre a quelli che non hanno mai smesso di essere armatori, tanti altri lo stanno diventando. Noi, come sempre, ci stiamo attrezzando per rispondere a questa richiesta. Il porto è in continua evoluzione proprio per soddisfare le esigenze del diportista». Il Marina di Varazze si sta avviando a compiere la maggiore età, ma ci sono ancora molti anni prima che scada la concessione. Nonostante questo i lavori di manutenzione e ammodernamento sono stati già realizzati. È una scelta saggia della proprietà. Purtroppo, tra le tante storture che interessano le concessioni demaniali, si deve registrare quella di una cesura netta tra prima e dopo il 1994. Da quella data è entrata in gioco l’Unione Europea e la famosa direttiva Bolkestein che prevede che qualsiasi concessione vada messa a bando. Questo significa che i marina sorti prima del 1994 possono contrattare con il comune dove sorgono per un prolungamento della concessione, mentre tutti gli altri no. Il prolungamento si chiede, di solito, in cambio di lavori straordinari di manutenzione e di ammodernamento. Le concessioni spesso durano 50 anni, ma non è facile per un progettista immaginare con tanto anticipo come saranno le barche del futuro.
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MARINA DI VARAZZE
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Il mare è sempre più blu
Con quella di quest’anno sono tredici. È il tredicesimo anno di fila che il Marina di Varazze conquista la “bandiera blu”. È un riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) relativo alla qualità ambientale e al turismo responsabile. La commissione ha valutato gestione, servizi, sicurezza, qualità delle acque e impegno nell’educazione ambientale e nella formazione. Non meno importanti, per ottenere il riconoscimento, sono la funzionalità degli impianti di depurazione e la gestione dei rifiuti.
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The sea keeps getting bluer
With this year’s, they add up to thirteen. For the thirteenth year in a row Marina di Varazze wins the “blue flag”. It is an international acknowledgment awarded by the Foundation for Environmental Education (FEE) that acknowledges the environmental quality and responsible tourism. The commission assessed key issues like management, services, safety, water quality, and commitment to environmental education and training. No less important to obtain the acknowledgment is the functionality of the water purification plants and waste management.
MARINAS Il Marina di Varazze è un’infrastruttura aperta tutto l’anno. Il porto turistico fa parte del Gruppo Azimut Benetti, il quale è anche socio del marina della Valletta a Malta e proprietario del porto di Mosca. I nuovi progetti interessano Livorno con la realizzazione di un approdo turistico sulle darsene del porto commerciale ed è in fase di studio la ristrutturazione del vecchio porto di Sanremo.
Come prima, più di prima 158
L’anno scorso, Marina di Varazze ha compiuto 15 anni e per regalo ha ottenuto una ristrutturazione di tutte le parti più esposte agli agenti atmosferici. La gran parte della struttura, sia quella residenziale, sia quella commerciale e degli uffici, è ricoperta di legno di Iroko. Ma come tutti i legni esposti al salino e ai raggi del sole, il tempo lo fa invecchiare. Per questo la ristrutturazione era prevista già nel progetto iniziale. Era stato deciso che i 15 anni sarebbero stati un momento di svolta, proprio per evitare degrado e lavori più onerosi in futuro. E così il porto si presenta oggi nuovo come se fosse stato da poco inaugurato.
Marina di Varazze is an infrastructure open all year round. The tourist port is part of the Azimut Benetti Group, which is also a partner of the Valletta marina in Malta and the owner of the Moscow port. New projects involve Livorno with the construction of a tourist walk on the docks of the commercial port and Sanremo with the current study for a remodeling of the city’s old port.
Like in the past, more than in the past
Last year, Marina di Varazze turned 15, and as a gift, it obtained a renovation of all the parts of the marina that were most exposed to atmospheric agents. Most of the structure - both residential, commercial, and offices - is covered with Iroko wood. But like all wood exposed to salt and sunlight, time will make it age. For this reason, the remodeling had already been planned in the initial project. It was decided that 15 years would be a turning point, precisely to avoid degradation and more expensive interventions in the future. Today the port looks brand new - as if it had just been inaugurated.
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Chi poteva immaginare alcuni anni fa il successo dei catamarani? Cinquant’anni fa la taglia media di una barca su cui ragionava un architetto che doveva fare un progetto per un porto turistico era probabilmente una dozzina di metri. Oggi le dimensioni sono cresciute, in lunghezza, ma anche in larghezza. Per adeguarsi si deve investire. Per offrire sempre un servizio al passo con i tempi, si deve investire. Ed è quello che fa il Marina di Varazze, anche se non potrà chiedere tra trent’anni un prolungamento della concessione in virtù di questi lavori.
MARINAS
«I HAVE BEEN HERE FOR TEN YEARS, EXACTLY SINCE JULY 1ST, 2011, – and I have held different positions at the Azimut group, ranging from commercial to production». Casareto has not 160 always and only been a harbourmaster, and exactly this experience has been decisive for him in managing the marina. Furthermore, this is not merely a tourist port. Recently the shipbuilding site was expanded. In the area historically occupied by the Baglietto shipyards, you can now find Lusben Varazze, specialising in refitting operations. I posti barca, da 5 a 50 metri di lunghezza, sono circa 800, i posti auto sono 900, 11 i bar e ristoranti e 4 i negozi, di cui due di abbigliamento tecnico. Recentemente il marina si è dotato di otto stazioni di ricarica per le auto elettriche.
This is a well-studied strategy followed by the Azimut group, in fact, the Lusben shipyard is also present in Livorno and Viareggio. «Many shipyards have chosen Varazze as their fitting center before delivery». Since its earliest stages, Marina di Varazze has represented a modern model of a tourist port. It features a large residential part, very well integrated with the actual port. Like the space divided by sliding doors between the dinette and the cockpit on yachts. Once you reach Varazze, there are no barriers. Access is easy and the port The marina offers approximately 800 berths for boats, from 5 to 50 meters in length, 900 parking spaces, 11 bars, and restaurants, and 4 shops, two of which sell technical apparel. Furthermore, it has recently acquired eight charging stations for electric cars.
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is not a separate entity, far from everything else. You can move around easily, without any obstacles. Like when you have wide side decks and a high side rail. The only difference is that instead of going from stern to bow, here you walk along the coast from west to east. It has almost natural planning. When viewed from above, the breakwater appears as a sort of continuous line with the coast that encloses and protects the moorings. In recent years, Marina di Varazze has also tried to innovate its management. Many cultural initiatives take place here intending to build a community. And although today many initiatives cannot take place for health and safety reasons, the sense of community remains. Marina di Varazze is a sort of big family, a “buen retiro” where you come to seek peace and relaxation. This is what shipowners who frequent the docks are looking for. And it is also the secret of the success of this facility. Living proof of this success is the as many as 11 bars and restaurants working non-stop. The offer is very wide and varied and, despite this, businesses are not suffering, on the contrary. This is clear proof of the fact that the community of shipowners and patrons of the port exists, but it also shows that the architecture of the marina has reaped the desired results, no separation between the town of Varazze and its tourist port. We asked Giorgio Casareto how he sees the future of the marina, and he replied: «Since 2015 we have seen a trend inversion, the demand for berths has started to rise again. Today there is a saturation of berths for yachts from 15 meters in length and up. It is a sign that reflects the trend in the yachting market itself. Soon, I expect steady growth because there is a great desire for boats and, in addition to those who have never stopped being owners, many others are becoming owners now. As usual, we are getting ready to respond to this demand. The port is constantly evolving to meet the needs of the yachtsman». The Marina di Varazze is coming of age, but there are still many years before the concession expires. Despite this, the maintenance and modernization works have already been completed. This was a wise decision made by the management. Unfortunately, among the many troubles affecting state-owned concessions today, there is also a clear break between the before and after 1994. From that date on, the European Union came into play, and with it the famous Bolkestein directive imposing that any concession must be called on a tender. This means that the marinas established before 1994 can contract with the municipality for an extension of the concession, while all the others can’t. The extension is usually requested in exchange for extraordinary maintenance and modernization works. Concessions often last 50 years, but it is not easy for a designer to imagine so far in advance what the boats of the future will be like. Who could have predicted the success of catamarans a few years ago? Fifty years ago, the average size of a boat, which an architect would be working within his designs for a marina was probably a dozen meters. Today, sizes have grown, in length, but also width. If you want to adapt, you have to invest. To always offer a service in line with the times, you have to invest. And that is what Marina di Varazze is doing, even if, thirty years from now, it won’t be able to ask for an extension of the concession because of what it is doing now.
SUPERYACHT
Contemporary
CHARM 162
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Sanlorenzo 62Steel Cloud 9
Con una lunghezza fuori tutto di 61,50 metri, un baglio massimo di 11,90 metri, una stazza di 1.300 tonnellate lorde e cinque ponti, il 62Steel Cloud 9 unisce a una linea decisa, elegante e bilanciata, ampi volumi, avanzate tecnologie ed eccellenti capacità di navigazione che permettono di garantire tanto comfort e una grande vivibilità a bordo With an overall length of 61.50 metres, a maximum beam of 11.90 metres, a gross tonnage of 1,300 tonnes and five decks, the 62Steel Cloud 9 combines a strong, elegant, and balanced line with ample volumes, advanced technologies and excellent navigation capabilities that guarantee high comfort and liveability on board by Francesco Michienzi - photo by Guillaume Plisson for Sanlorenzo
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SUPERYACHT LA FILOSOFIA DEL PROGETTO DI CLOUD 9 È LA SINTESI DI MOLTI ANNI DI IDEE e ricerche del cantiere Sanlorenzo sul modo migliore per aumentare il contatto con la natura quando si è a bordo. Il beach club e le aperture laterali sono nati con l’intento di essere a stretto contatto con il mare per andare in ogni luogo del mondo ed essere totalmente immersi nella natura, in totale sicurezza, accompagnati dai propri familiari e amici avendo tutto sotto controllo. Le linee esterne esprimono un grande equilibrio formale e un’eleganza senza eccessi, elementi che conferiscono al 62Steel l’armonia di uno yacht con uno stile contemporaneo che promette di restare attuale anche negli anni a venire. Il progetto degli esterni è di Sanlorenzo, così come l’architettura navale, mentre gli interni sono stati sviluppati da Francesco Paszkowski e Margherita Casprini. Gli esterni propongono tutti gli stilemi che rendono gli yacht Sanlorenzo riconoscibili a prima vista.
Il salone principale sul main deck condivide i 90 metri quadrati dell’area con la sala da pranzo, che accoglie fino a 16 commensali, quest’ultima separata dalla zona living da una vetrata con un sottile metal mesh che permette di catturare 164 tutta la luce dall’ambiente attiguo mantenendo la privacy.
The main saloon on the main deck shares 90 square meters of the area with the dining room, which seats up to 16 diners. The latter is separated from the living area by a glass window with a thin metal mesh that allows you to capture all the light from the adjoining environment while maintaining privacy.
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Sanlorenzo 62Steel Cloud 9
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SUPERYACHT
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Sanlorenzo 62Steel Cloud 9 Gli ambienti interni sono caratterizzati da una grande luminosità e da un’atmosfera rilassante a cui fanno da contrappunto le calde e ricche venature dell’ebano, con una finitura lucida, utilizzato per rivestire alcuni elementi d’arredo. In questa immagine, alcuni pezzi di Minotti tra cui il sistema di sedute Alexander, il tavolino Jacob e la poltrona Reeves Large disegnati da Rodolfo Dordoni. Mentre la poltroncina dining Fil Noir è di Christophe Delcourt. The interiors are flooded with light and offer a relaxing atmosphere counterbalanced by the warm, rich grain of glossy-finish ebony used to cover some furniture elements. In this picture, some pieces by Minotti, among which the Alexander seating system, the Jacob small table, and the Reeves Large armchair, all designed by Rodolfo Dordoni. Whilst the Fil Noir dining small armchair is by Christophe Delcourt.
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Sanlorenzo 62Steel Cloud 9 Linee composite che si sovrappongono e raccordano tra loro dando un senso di dinamismo, alleggerendo il profilo anche grazie alla presenza di grandi finestrature. La nave ha una forma coerente nei tratti filanti e dinamici creati da Sanlorenzo che ha lavorato molto per soddisfare le richieste dell’armatore nel layout degli spazi a bordo affinché offrisse massimo comfort, sicurezza e vivibilità anche quando lo yacht naviga a velocità massima. L’esperienza acquisita del proprietario ha portato alla consapevolezza di quali fossero le priorità per la distribuzione degli ambienti, il rapporto tra spazi esterni e interni, lo stile degli arredi e i materiali più adatti. Le varie aree sono collegate fra loro in modo che gli ospiti possano trascorrere gran parte del tempo all’aperto con gli stessi comfort che trovano all’interno dello yacht. Sia in porto, all’ancora in una baia, o in navigazione alla massima velocità, gli ospiti hanno una vasta scelta di spazi perfettamente attrezzati. Il contatto con il mare è tra gli ele-
menti chiave del progetto. Aprendo i due portelloni laterali si crea infatti un’ampia beach club a livello del mare, illuminata dal fondo trasparente della piscina a poppa del main deck, dove l’armatore e gli ospiti possono godere di una spiaggia privata che si estende al coperto per 92 metri quadrati, con aree relax, area bar, area palestra e hammam, cui si aggiungono altri 40 metri quadrati di terrazze abbattibili a poppa e ai due lati offrendo una fruizione del mare “au fil de l’eau” per bagni, tuffi, abbronzature esaltate dallo scintillio dell’acqua. Per liberare completamente lo spazio della beach area, il 62Steel è stato disegnato con due garage con accesso da aperture laterali, a mezza nave, che contengono a dritta il tender principale di 9 metri e a sinistra il tender di servizio e la moto d’acqua. All’estremità opposta dello scafo, sul ponte principale, c’è un’altra imponente area esterna dominata da una piscina. Gli interni sono stati progettati su indicazione dell’armatore che ha chiesto
A poppa del main deck lo spazio living esterno confina con una seconda piscina dedicata agli ospiti dal fondo trasparente, progettata con una copertura scorrevole che la trasforma in una estesa area prendisole. At the stern of the main deck, the outdoor living area adjoins a second pool for guests with a transparent bottom, designed with a sliding cover that transforms it into an extensive sunbathing area.
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SUPERYACHT un’atmosfera accogliente e rilassante. Francesco Paszkowski, Margherita Casprini e il loro team hanno fatto ricorso a tonalità neutre e materiali preziosi ma sobri che donano una grande luminosità agli ambienti e creano un’atmosfera rilassante a cui fanno da contrappunto le calde e ricche venature dell’ebano, con una finitura lucida, utilizzato per rivestire alcuni elementi d’arredo. Materiale principe, insieme al rovere, la pietra di Gerusalemme che riveste pareti, bagni e nicchie, come nelle cabine degli ospiti. Gli arredi combinano una selezione di prodotti di Minotti con pezzi realizzati su disegno di Paszkowski e Casprini e con elementi realizzati su misura da artigiani locali. «Realizzare il progetto di interni di questo 62 metri è stato un percorso coinvolgente. L’affiatamento con il cantiere, con il quale collaboriamo da tempo, la conoscenza con l’armatore per il quale avevamo già realizzato in passato un 46 metri, ci hanno permesso di muoverci in territori inesplorati per creare interni di spiccata impronta contemporanea, realizzati in collaborazione con Margherita Casprini. Materiali principali come marmo, pietra e rovere sono abbinati a vetro e pelle, arredi di brand made-in-Italy convivono con elementi di arredo custom progettati dal nostro studio. Lavorare con professionisti di alto livello, con un cantiere importante ed un armatore esperto è sempre un’esperienza molto gratificante».
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L’armatore dispone di un intero ponte ad uso esclusivo, raggiungibile con un ascensore, che comprende oltre alla suite con due bagni e walk-in dressing room, anche uno studio, un ambiente living e, a poppa, la sky lounge di 67 mq, uno spazio riservato all’intrattenimento e al gioco completato all’esterno da una sala da pranzo all’aperto che assicura una vista panoramica mentre si pranza.
The owner has an entire deck for exclusive use at his disposal, which can be reached by a lift and, in addition to the suite with two bathrooms and a walk-in dressing room, also includes a study and living area. At the aft, it features the 67 sqm sky lounge and a space reserved for entertainment and games, which is completed on the outside by an open-air dining room that ensures a beautiful panoramic view during lunch.
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Il salone principale sul main deck condivide i 90 metri quadrati dell’area con la sala da pranzo, che accoglie fino a 16 commensali, quest’ultima separata dalla zona living da una vetrata con un sottile metal mesh che permette di catturare tutta la luce dall’ambiente attiguo mantenendo la privacy. A poppa di questo ponte, lo spazio living esterno confina con una seconda piscina dedicata agli ospiti dal fondo trasparente, progettata con una copertura scorrevole che la trasforma in una estesa area prendisole. I dodici ospiti quando non si crogiolano al sole o si intrattengono nelle aree comuni, possono ritirarsi in sei comode cabine sul main deck, di cui 5 ospiti e una sala massaggi, due con letto king size e tre cabine doppie con letti singoli. Mentre l’armatore dispone di una vastissima area privata a prua del ponte principale. La suite armatoriale, di ben 215 mq, nella zona upper deck, che oltre a godere di una impareggiabile vista panoramica a 180°, è connessa in maniera funzionale all’area esterna di prua di oltre 140 metri quadrati, dotata di ampie aree prendisole e relax e piscina. L’intero ponte, ad uso esclusivo dell’armatore, raggiungibile con un ascensore, comprende, oltre alla suite con due bagni e walk-in dressing room, anche uno studio, un ambiente living e, a poppa, la sky lounge di 67 metri quadrati, uno spazio riservato all’intrattenimento e al gioco completato all’esterno da una sala da pranzo all’aperto che assicura una vista panoramica mentre si pranza al fresco. La geometria della carena consente a questo yacht dislocante, con scafo costruito in acciaio e sovrastruttura in lega speciale di alluminio, lunghe navigazioni. I due motori Cat 3512 C lo spingono ad una velocità di punta di circa 16,5 nodi con una velocità di crociera che si attesta attorno ai 12,5. Per le traversate o le navigazioni più lunghe, un’andatura di poco superiore ai 10 nodi assicura un’autonomia transatlantica di oltre 5.000 miglia nautiche.
Sanlorenzo 62Steel Cloud 9
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The 62Steel Cloud 9 was designed by the Sanlorenzo technical and design departments, who have developed a superyacht with low, taut lines, characterised by long, continuous banded windows extending across all three decks which, by perceptively lengthening the lines, imbue the with profile elegance and slenderness.
Il 62Steel Cloud 9 è stato progettato dall’ufficio tecnico e dall’ufficio stile di Sanlorenzo che hanno sviluppato un superyacht dalle linee ribassate e tese, caratterizzato da lunghe vetrate continue a fascia estese in tutti i tre ponti che, allungando percettivamente le linee, regalano al profilo eleganza e slancio.
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THE DESIGN CONCEPT BEHIND THE CLOUD 9 PROJECT SYNTHESIZES MANY YEARS OF BRAINSTORMING and research conducted by the Sanlorenzo shipyard in search of a solution to increase contact with nature when on board. The beach club and side openings were created with the intent to provide close contact with the sea. You can travel around the world and be fully immersed in nature, in total safety, accompanied by your family and friends, having everything under control. The external lines express a great formal balance and elegance without excess, elements that give the 62Steel the harmony of a yacht with a contemporary style that promises to remain modern for many years to come. The exterior design and naval architecture are by Sanlorenzo, while the interiors were developed by Francesco Paszkowski and Margherita Casprini. The exteriors offer all the stylistic traits that make Sanlorenzo yachts recognisable at first sight. Composite lines overlap and connect, conveying a sense of dynamism and lightening the profile thanks also to the large windows. The ship has a consistent shape with streamlined and dynamic lines created by Sanlorenzo, which worked hard to meet the owner’s requests in the layout of onboard spaces, conceived to offer maximum comfort, safety, and liveability, even when the yacht is sailing at top speed. The experience acquired by the owner has been crucial in identifying the preferences and priorities in the distribution of rooms, the connection between external and
Sanlorenzo 62Steel Cloud 9
Velocità max nodi Top speed knots
17 Range nm
5000 Rapporto peso kg kw
Rapporto lung./larg.
5.3
PROJECT: Sanlorenzo (naval architecture and engineering) • Francesco Paszkowski Design and Margherita Casprini (interior design) HULL: Length 61.50m • LWL 60m • Beam 11.90m • Draft @full load 3.20m • Building material: steel for the hull and aluminium for the superstructure • Gross Tonnage 1,300 GT • Guest cabins 6 • Private Owner’s Deck 215 m2 • Guest accommodation 12 • Crew accommodation 14 • Fuel tank volume 130,000 l • Freshwater capacity 63,000 l • Maximum speed 16.5 knots • Cruising speed 12.5 knots • Economical speed 11 knots • Max range @economical speed (approx.) 5,000 nm MAIN PROPULSION: 2 Cat 3512 C 1,765 kW GENERATORS: 2 x 200 kW, 1x 150 kW Cummins CLASSIFICATION: ABS Giri/min
Gross Tonnage GT
1300
Località//Place La Spezia Mare//Sea State Calmo//Calm Vento//Wind Speed 0 Persone a bordo//People on board 10 Carburante imbarcato Fuel volume on board 120,000 l Acqua imbarcata//Water volume on board 63,000 l
Velocità in nodi Speed in knots
Consumi l/h
Fuel consumption l/h Rpm
kn
17
894 707
16 15 14
Engine rotational speed 1/min
1530 1403
458
13
1277
355
1166
275
11
1044
220
10
1000
172 0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
I motori sono conformi all’EPA Marine Tier 3 e IMO II. The two engines comply with EPA Marine Tier 3 and IMO II specifications.
Litro miglio
(velocità di crociera)
l/ na mi (Cruising speed)
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Velocità kn
Consumi totali l/h
Consumi litro miglio
Autonomia mn
Boat
Total Fuel consumption
Total Fuel consumption
Range
speed in knots
(as volume flow) l/h
(as volume hanging) l/ na mi
na mi
1000
10
172
17.2
6395
1044
11
220
20.0
5687
1166
12
275
22.9
4970
1277
13
355
27.3
4170
1403
14
458
32.7
3480
1530
15
576
38.4
2969
1651
16
707
44.2
2577
1782
17
894
52.5
2167
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1782 1651
576
12
58 L/W
Conditions on test
PROGETTO: Sanlorenzo (architettura navale e ingegnerizzazione) • Francesco Paszkowski Design e Margherita Casprini (design interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 61,50m • Lunghezza al galleggiamento 60m • Larghezza 11,90m • Immersione a pieno carico 3,20m • Materiale di costruzione acciaio (scafo) e alluminio (sovrastruttura) • Stazza internazionale 1.300 GT • Cabine ospiti 6 • Ponte privato armatore 215 m2 • Posti letto ospiti 12 • Posti letto equipaggio 14 • Riserva combustibile 130.000 l • Riserva acqua 63.000 l • Velocità massima 16,5 nodi • Velocità di crociera 12,5 nodi • Velocità economica 11 nodi • Autonomia massima alla velocità economica circa 5.000 miglia nautiche MOTORI: 2 Cat 3512 C 1.765 kW GENERATORI: 2 x 200 kW, 1x 150 kW Cummins CLASSIFICAZIONE: ABS
Autonomia mn
potenza Mass outlet power
Condizioni della prova
SANLORENZO SPA Viale San Bartolomeo, 362 I-19126 La Spezia T +39 0187545700 welcome@sanlorenzoyacht.com superyacht@sanlorenzoyacht.com
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SUPERYACHT
La beach club a livello del mare è illuminata dal fondo trasparente della piscina a poppa del main deck, in cui l’armatore e gli ospiti possono godere di una vasta area, e si estende al coperto per 92 m2, con aree relax, area bar, area palestra e hammam, cui si aggiungono altri 40 m2 di terrazze abbattibili a poppa e ai due lati che offrono agli ospiti una fruizione del mare “au fil de l’eau”.
The beach club at sea level is lit by the transparent bottom of the swimming pool aft of the main deck, where the owner and guests can enjoy a large area, and extends indoors for 92 m2, with relaxation areas, bar area, gym, and hammam, plus another 40 m2 of folding terraces aft and to either side which offers guests a chance to enjoy the sea “au fil de l’eau”.
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internal spaces, the furnishing style, and the most appropriate materials. The various areas are connected so that guests can spend much of their time outdoors with the same comfort they find inside the yacht. Whether in port, at anchor in a bay, or at maximum speed, guests have a wide choice of perfectly equipped spaces. The contact with the sea is one of the key elements of the project: by opening the two side doors, space is transformed into a large beach club at sea level, lit by the transparent bottom of the swimming pool aft of the main deck, where the owner and guests can enjoy a vast area, which is a private beach extending indoors for 92 sqm, complete with relaxation area, bar area, gym, and hammam, plus another 40 sqm of folding terraces aft and to
Sanlorenzo 62Steel Cloud 9
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The lower deck of 155 m2 accommodates the twelve crew members in the bow (except the captain who has his cabin behind the bridge), with a crew mess for lunch and relaxation and a 26 m2 galley.
Il lower deck accoglie a prua in 155 metri quadrati l’alloggio per i dodici membri d’equipaggio, escluso il comandante che ha una sua cabina alle spalle della plancia, che dispongono di una crew mess per il pranzo e per il relax e la cucina di 26 metri quadrati.
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SUPERYACHT
La plancia
La plancia I-Bridge di Team Italia consente che le informazioni per la navigazione siano riportate dagli strumenti al display trasparente, rendendo così più facile per il comandante consultare i dati necessari senza spostare la sua attenzione dalla conduzione dello yacht. L’head-up permette infatti di sovrapporre alla scena reale di navigazione le informazioni principali come rotta, waypoint, bersagli AIS e ARPA, oltre a visualizzare gli altri dati utili. Il sistema I-Bridge include due alette, anch’esse integrate, in grado di fornire tutte le informazioni utili durante le operazioni di manovra e soprattutto durante le fasi di ormeggio ed inoltre un sistema di Remote Diagnostic per tutte le operazioni di troubleshooting support.
The bridge
In the I-Bridge dashboard by Team Italia, navigation data is sent by the instruments to the transparent display, which makes it easier for the captain to check the necessary data and still keep fully focused on steering the yacht. The head-up allows overlaying the main data (such as course, waypoint, AIS, and ARPA targets) onto the actual navigation view, in addition to providing all the other useful information. The I-Bridge system includes two integrated panels at the sides capable of providing all useful information during maneuvering operations and especially during mooring in addition to a Remote Diagnostic system for all troubleshooting support operations.
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Sanlorenzo 62Steel Cloud 9 either side which offer guests the chance to enjoy the sea “au fil de l’eau” for swimming, diving and sunbathing enhanced by the glistening water. To completely free up space in the beach area, the 62Steel has been designed with two garages with access through side openings, amidship, which contain the main 9-meter tender to starboard and the service tender and jet ski to port. At the opposite end of the hull, on the main deck, there is another impressive outdoor area dominated by a swimming pool. The interiors were designed according to the owner’s request for a welcoming and relaxing atmosphere. Francesco Paszkowski and Margherita Casprini and their team have opted for neutral shades and precious but sober materials that flood the rooms with light and create a relaxing atmosphere counterbalanced by the warm, rich grain of ebony, with a glossy finish, used to cover some of the furnishings. The main material, together with oak, is Jerusalem stone, which is used to cover walls, bathrooms, and niches, as in the guest cabins. The furnishings combine a selection of Minotti products with pieces designed by Paszkowski and Casprini and custom-made
La nave è dotata di un impianto di cottura Zanussi Professional composto dalla linea di cottura modulare EVO700, induzione, griglia e friggitrice, e dalla colonna cook&chill, la cui tecnologia e innovazione è tutta concentrata in un solo metro quadrato, con forno Magistar con 6 teglie GN 1/1 su abbattitore rapido da 30 kg.
The ship is equipped with a Zanussi Professional cooking system consisting of the EVO700 modular cooking line, inductions, grill and fryer, and the cook & chill column, whose technology and innovation are all concentrated in one single square meter, with Magistar oven, with six GN 1/1 baking trays, on 30 kg blast chiller.
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SUPERYACHT elements from local craftsmen. «Creating the interior design for this 62-meter was an exciting process. Our long-standing collaboration with the shipyard and our knowledge of the owner, for whom we had already designed a 46-meter in the past, allowed us to move into uncharted territory and create interiors with a distinctly contemporary feel, in collaboration with Margherita Casprini. Principle materials such as marble, stone, and oak are combined with glass and leather, and made-in-Italy brand furniture coexists with custom furnishings designed by our studio. Working with high-level professionals, an important shipyard and an experienced owner is always a very rewarding experience». The main saloon on the main deck shares the 90 sqm area with the dining room, which seats up to 16 diners. The latter is separated from the living area by a glass window with a thin metal mesh that allows all the light from the adjacent area to be captured while still maintaining privacy. At the stern of this deck, the outdoor living space borders on a second swimming pool for guests with a transparent bottom, designed with a sliding cover that transforms it into an extended sunbathing area. When not sunbathing or entertaining in the common areas, the twelve guests can retreat to six comfortable cabins on the main deck, including 5 guest cabins and a massage room, two with king-size beds, and three double cabins with single beds, while the owner enjoys a very large private area in the bow of the main deck. The 215 sqm owner’s suite on the upper deck, which in addition to enjoying an incomparable 180° panoramic view, is functionally connected to the external bow area of over 140 sqm, is equipped with large sunbathing and relaxation areas and a swimming pool. The entire deck is for the exclusive use of the owner and can be reached using a lift and, in addition to the suite with two bathrooms and walk-in dressing room, a study, also includes a living area and, aft, the 67 sqm Sky Lounge, a space reserved for entertainment and games completed on the outside by an outdoor dining room ensuring a panoramic view while dining ‘al fresco’. The geometry of the hull allows this displacement yacht, whose hull is built in steel and superstructure in special aluminium alloy, to venture out on long cruises. The two Cat 3512 C engines propel it to a top speed of around 16.5 knots with a cruising speed of around 12.5. For longer crossings or navigations, a speed of just over 10 knots ensures a transatlantic range of over 5,000 nautical miles.
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The Interior Design department of Sanlorenzo follows the whole building process of every yacht, from the beginning to the delivery. barchemagazine – Luglio-July 2021
L’ufficio di Interior Design di Sanlorenzo segue l’intero iter di costruzione di ogni yacht, dalla nascita alla consegna.
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ARTE da diporto 180
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Yachting ART
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AZIMUT YACHTS MAGELLANO 25
Il Magellano 25 è un motoryacht elegante, efficiente e con interni disegnati da Vincenzo De Cotiis che ha saputo imprimere al modello un fascino fuori dal comune. Le linee esterne sono state progettate da Ken Freivokh, lo stesso che aveva firmato il primo modello della gamma, il Magellano 74, una decina di anni fa The Magellano 25 is an elegant and efficient motoryacht, with interiors designed by Vincenzo De Cotiis, who has managed to instil unusual charm in the model. The exterior lines have been designed by Ken Freivokh, the same man who created the first model in the range, the Magellano 74, a decade ago by Maria Roberta Morso
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TEST LA COLLEZIONE MAGELLANO INCONTRA IL FAVORE DI UN BUON NUMERO DI ARMATORI e il cantiere ha deciso di ampliare ulteriormente l’offerta. Nel 2009, con la serie Magellano, Azimut intercettò una nicchia di mercato, quella degli yacht pensati per navigare a lungo e nella massima tranquillità. Il nome stesso della gamma fu scelto per evocare navigazioni lunghe e verso destinazioni non proprio dietro l’angolo. Ken Freivokh, interpretando lo spirito del progetto diede al primo Magellano 74 linee forti, avvolgenti che, nella loro compattezza, comunicassero la solidità e affidabilità dello yacht. Quello che un armatore desidera quando si spinge fuori dalle rotte più battute. Nel corso degli anni la collezione si è evoluta mantenendo però lo spirito originario grazie all’opera di un altro designer di spessore, l’olandese Cor D. Rover. Oggi la collezione Magellano comprende quattro modelli: dal più piccolo, il Magellano 43, un concentrato delle caratteristiche della gamma cui appartiene, al 53 e al 66, al Magellano 25 che, al momento, rappresenta l’ammiraglia di gamma. È stato di recente comunicato il progetto di un modello maggiore, il Magellano 30. Ad oggi sono state prodotte quattro unità del Magellano 25, di cui tre già naviganti e una in via di completamento negli stabilimenti Azimut di Avigliana. Lo yacht viene proposto con una grintosa livrea grigio/bronzo per lo scafo, sovrastruttura bianca arricchita da flabelli in teak e sormontata da un
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De Cotiis has worked to grow the perception of the depth of space in the lounge so that you can see the sea from almost any point while surrounded by natural light.
imponente hard top in carbonio ma, a richiesta, lo scafo può sfoggiare altre colorazioni. Come abbiamo detto, Azimut ha richiamato Freivokh per procedere a un’operazione di rinnovamento della gamma e anche la denominazione del modello introduce una novità: dalla indicazione della dimensione in piedi si è passati a quella in metri. Forse è un segnale di una nuova strategia commerciale che privilegia i mercati europei. Ma questa è una supposizione. Invece, quello che possiamo affermare con certezza è che il nuovo Magellano è un confortevole e accogliente yacht di 25 metri. La decisione di affidare lo sviluppo del progetto degli interni a Vincenzo De Cotiis è un’ulteriore indicazione della volontà di costante rinnovamento che caratterizza il marchio. Esterni «Le linee del Magellano 25 sono imponenti, ma molto fluide con curve che ne ingentiliscono il profilo», ci fa notare Federico Lantero, Product Marketing and Communication Director, che, una volta a bordo, ci spiega il progetto e fornisce tutte le informazioni durante la prova in mare. Con la prua quasi verticale, le linee arrotondate e le grandi finestre, gli esterni del Magellano 25 fanno presagire interni spaziosi e luminosi. La timoneria realizzata su un mezzo ponte lascia spazio agli ambienti del sottostante ponte principale e offre una postazione di guida con ottima visibilità.
De Cotiis ha lavorato per accrescere la percezione della profondità dello spazio del salone facendo in modo che si potesse vedere il mare da qualsiasi punto avvolti dalla luce naturale.
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AZIMUT YACHTS MAGELLANO 25
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TEST La luce artificiale è stata pensata come un elemento chiave grazie ad un sistema di illuminazione in grado di creare un’atmosfera morbida e calda. Oltre alle lampade e ai classici faretti a cielino, l’artista ha realizzato un attento lavoro di light design che coinvolge anche la parte inferiore dei divani, per enfatizzare il particolare effetto “sospeso” degli arredi. Artificial light has been designed as a key aspect thanks to a lighting system that can create a soft and warm atmosphere. As well as the lamps and classic ceiling spotlights, the artist has carried out a careful light design job which also involves the lower part of the sofas, to stress the “suspended” effect of the furnishings.
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AZIMUT YACHTS MAGELLANO 25
The elegant spiral staircase leads to the flybridge, where the hardtop is supported by a central mast with a minimal form. Grandi finestrature e l’impavesata bassa consentono agli ospiti di godere del panorama anche stando comodamente seduti sui divani del salone. Da circa mezza nave in avanti, le impavesate, coronate da un bel corrimano in teak, si alzano e rendono gli spostamenti prua poppa più sicuri. Arrivati a prua, una comoda area conversazione o prendisole può essere ombreggiata da un tendalino nelle ore più calde, mentre di sera graziose luci pop-up creano un’atmosfera suggestiva. Oltre che all’ancora, anche durante le navigazioni lente questo è un magnifico posto per godere del panorama. All’estremità opposta dello scafo, il pozzetto è ampio e panoramico, con due divanetti contrapposti perpendicolari allo specchio di poppa serviti da un tavolo pieghevole che, una volta alzato e aperto in tutta la sua estensione, diventa un ottimo tavolo da pranzo. L’impavesata poppiera trasparente offre una bella vista aperta sul mare. La privacy è invece garantita da una tendina scorrevole che scende dall’aggetto del ponte superiore e protegge dagli sguardi indiscreti quando lo yacht è ormeggiato di poppa in un marina affollato. Sulla sinistra, una scaletta a chiocciola con gradini a sbalzo porta al flying bridge. Una coppia di poltrone con tavolini e un grande bancone bar con sgabelli accolgono gli ospiti sul ponte più alto. Protetta e ombreggiata dall’hard top, la zona pranzo ha un bel tavolo per otto commensali. La postazione di guida esterna, dotata di un paio di schermi Raymarine, è sulla sinistra, mentre al centro c’è l’accesso alla timone-
L’elegante scala a spirale conduce al fly, dove l’hard top è sorretto da un albero centrale dalle forme minimal.
ria principale. Sulla sinistra della timoneria c’è una delle cose più divertenti dello yacht: un divanetto a murata che può scorrere verso il centro della timoneria, andando a chiudere il pozzo delle scale che collegano con il ponte principale, offrendo una postazione privilegiata a chi vuole fare compagnia al timoniere. Il garage sul ponte inferiore accoglie un tender di circa 4 metri. Quando lo yacht è fermo, la piattaforma poppiera scende sotto il livello dell’acqua e il tender scivola in mare. La piattaforma è accessibile tramite due scalette simmetriche. Sotto quella di dritta c’è l’accesso alla sala macchine, compatta ma funzionale. Nel piccolo lazzaretto all’ingresso della sala macchine possono essere conservati dei water toy o, a richiesta, può essere installato un banco di batterie al litio che erogano 75kW/h, sufficienti per alimentare gli impianti di bordo per 4/5 ore durante il giorno e fino a 8 ore durante la notte. Interni Per De Cotiis, rinomato architetto, artista e designer, gli interni del Magellano 25 hanno rappresentato un debutto nel mondo dello yachting. Il suo approccio fresco e la sua visione artistica sono chiaramente rintracciabili nell’atmosfera generale che ha saputo imprimere al progetto. La scelta pressoché bicromatica data dal bianco candido e azzurro/verde tendente al grigio, crea ambienti gradevolmente sofisticati arricchiti da dettagli in ottone scintillante. Opere d’arte firmate da
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De Cotiis, tra cui vassoi e pannelli decorativi, arricchiscono l’arredamento, mentre specchi che coprono intere pareti moltiplicano lo spazio e la 185 luminosità degli ambienti. Vincenzo De Cotiis ha disegnato tutti i mobili, molti dei quali, come i tavolini del salone, sono realizzati in quella che l’artista definisce ‘vetroresina artistica’. Si tratta di vetroresina stratificata contenente polvere di bronzo che crea sfumature preziose sulle superfici. Lo stesso materiale è stato usato per i ripiani dei mobili e le cornici delle finestre sottocoperta. La distribuzione degli spazi è ben congegnata e sia gli ospiti, sia l’equipaggio hanno a disposizione ambienti comodi e funzionali. Dal salone, sulla sinistra, si passa in una dinette che si apre sulla cucina situata a prua. È una cucina ben attrezzata con tutti gli elettrodomestici, frigoriferi e freezer necessari per una lunga navigazione senza troppe soste intermedie. Dalla cucina si scende agli alloggi equipaggio composti da una cabina per il comandante e una a letti sovrapposti per due membri dell’equipaggio. Le due cabine condividono il bagno con doccia. Dalla parte opposta del salone, a dritta, c’è la scala che porta alle cabine ospiti. Sottocoperta ci sono quattro cabine, due ampie Vip, una doppia e una grande armatoriale. Poiché quest’ultima è adiacente alla sala macchine, sono state predisposte delle ‘misure’ di contenimento di rumori e vibrazioni. Il soffitto e il pavimento sono flottanti, cioè non solidali alla struttura, e sono stati utilizzati strati di materiale fonoassorbente per ridurre ulteriormente la propagazione delle vibrazioni e del rumore prodotto in sala macchine. Possiamo testimoniare che in navigazione, a velocità sostenuta, il livello di rumorosità in cabina era molto basso. Tutte le cabine hanno bagni rifiniti con marmo naturale il cui colore e venature sono ripresi dal marmo artificiale, leggero e resistente alle macchie, utilizzato sul ponte principale, per esempio nel piano del tavolo da pranzo custom.
TEST Performance e dati tecnici Lo yacht, grazie alla carena Dual Mode disegnata da Pierluigi Ausonio, offre i vantaggi di uno scafo dislocante abbinati a quelli di uno planante. La geometria dello scafo consente infatti di passare da andature dislocanti a plananti all’aumentare della velocità. La planata avviene attorno ai 16 nodi. La stabilità è potenziata da pinne stabilizzatrici Humphree, mentre l’assetto - a tutte le velocità – è controllato da interceptor, sempre di Humphree. Tra i dispositivi tecnologicamente avanzati è sicuramente notevole il sistema di purificazione dell’aria che si basa su un principio studiato dalla NASA. Il sistema, sviluppato da BCool e identificato con la sigla MMVS (Marine Mechanical Ventilation System), si avvale del principio di ossidazione fotocatalitica. L’aria viene cambiata ogni ora e purificata da germi, muffe e ogni agente inquinante. L’impianto di aria condizionata lavora indipendentemente dall’MMVS che viene offerto come optional.
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La vetroresina è stata accostata al marmo Verde Alpi spazzolato, al legno in noce scuro, alla moquette, all’ottone lucido, al legno laccato e al legno cannettato creando un gioco di contrasti di indiscusso fascino. Gli arredi sono caratterizzati da forme fluide capaci di trasmettere un senso di continuità grazie a una serie di linee curve prive di interruzioni.
The fibreglass has been brought together with brushed Verde Alpi marble, dark walnut, parquet, shiny bronze, lacquered wood and grosgrain wood, creating an undeniably fascinating play of contrasts. The furniture features fluid shapes that bring a feeling of continuity, thanks to a series of uninterrupted curved lines.
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THE MAGELLANO COLLECTION HAS FOUND FAVOUR WITH A LARGE NUMBER OF OWNERS, and the yard has decided to extend it further still. With the Magellano series, Azimut spotted a niche in the market in 2009 for yachts designed to stay at sea a long time in complete calm. The name of the range was itself chosen to suggest long voyages, to destinations which aren’t exactly around the corner. Ken Freivokh, who interpreted the spirit of the project, gave the first Magellano 74 strong, enveloping lines which, by being compact, echoed the yacht’s solidity and dependability. Just what an owner wants when they push on beyond
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Nel lower deck ci sono quattro cabine per la notte, di cui due Vip, una matrimoniale e una con letti doppi scorrevoli. Nella suite armatoriale si ha l’impressione che lo spazio si dilati grazie alla posizione inclinata della cabina armadio, mentre il rivestimento in specchio ne fa scomparire il volume e riflette la luce e il panorama di tribordo, creando mutevoli effetti ottici di grande suggestione. Tutti i tessuti di bordo sono firmati Loro Piana Interiors. On the lower deck, there are four accommodation cabins, including two VIP rooms, one double and one with sliding beds. In the master suite, you get the feeling that the area extends because of the sloping position of the walk-in cupboard, while the mirrored surfaces make volumes disappear and reflects the light and the starboard view, creating very evocative, changing optical effects. All of the textiles on board are by Loro Piana Interiors.
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TEST
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AZIMUT YACHTS MAGELLANO 25
The Magellano 25 Metri is a yacht born from the partnership with Vincenzo De Cotiis, an internationally renowned artist and architect who has designed the interiors of the boat in line with his unmistakable visual language, and Ken Freivokh, who has created some external lines that have a chic taste and timeless elegance. the most-travelled routes. Over the years, the collection has evolved, while keeping the original spirit thanks to the work of another heavyweight designer, Dutchman Cor D. Rover. The Magellano collection currently covers four models: from the smallest, the Magellano 43, a distillation of the characteristics of the range, to the 53 and the 66, and up to the Magellano 25 which, for the moment holds the role of the flagship to the range. Work on creating a larger model, the Magellano 30, has recently been announced. Up till now, four units of the Magellano 25 have been produced, of which three are seaworthy, and the other is being finished in the Azimut facilities at Avigliana. The yacht comes with an eye-catching grey/bronze livery on the hull, a white superstructure enriched with teak flabellums and finished off with an imposing carbon-fibre hardtop. However, if required the hull can flaunt other colours. As we said, Azimut has asked Freivokh to renew the range, and even the name of the model has a new touch: from indicating the size in feet, they have moved on to doing so in metres. Perhaps that is a sign of a new commercial strategy that focuses on European markets. But that is an assumption. Whereas we can say with certainty that the new Magellano is a comfortable and
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Il Magellano 25 Metri è uno yacht nato dalla collaborazione con Vincenzo De Cotiis, artista e architetto di fama internazionale, che ha disegnato gli interni della barca in linea con il suo inconfondibile linguaggio, e Ken Freivokh, che ha firmato le linee esterne, dal gusto chic e dall’eleganza senza tempo.
welcoming 25-metre yacht. The decision to entrust the development of the interiors to Vincenzo De Cotiis is a further indication of a desire to constantly update which is a feature of the brand. Exteriors «The Magellano 25 has imposing but very fluid, lines with curves which make the profile softer», Federico Lantero, Product Marketing and Communication Director, says. Once we were on board, he explained the project and provided all of the information while we tried it out on the water. With a nearly vertical bow, rounded lines and large windows, the exteriors of the Magellano 25 are an advanced indication of the space and light in the interior. The bridge is on a half deck and leaves room to the main deck below it, providing excellent visibility at the helm. Large windows and the low sides mean guests can enjoy a panoramic view even when comfortably sitting on the sofas in the lounge. Going forward from around midships, the sides, which are topped by a nice teak handrail, rise up and make getting from stern to bow safer. Reaching the bow, a comfortable conversation or sunbathing area can be shaded by an awning during the hottest part of the day, while in the evening beautiful popup lights create a very evocative atmosphere.
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AZIMUT YACHTS MAGELLANO 25 As well as housing the anchor, during slow voyages, this is a magnificent place from which to enjoy the view. Right at the other end of the boat, the cockpit is wide and panoramic, with two sofas facing each other, which are at right angles to the transom. They have a folding table, which raises and folds out to become an excellent dining table. The transparent sides in the stern give a beautiful, unimpeded view across the sea. Privacy is ensured by a sliding curtain, which comes down from the overhang of the upper deck and stops people looking in when the yacht is moored to stern in a crowded marina. To port, a spiral staircase with cantilevered steps leads to the flybridge. A pair of armchairs with tables and a large bar top with stools welcome the guests on this top deck. Protected and shaded by the hardtop, the lunch area has a beautiful table for eight. The outdoor steering position, which is fitted with a pair of Raymarine screens, is to port, while you can get down to the main bridge from the middle. On the left of the bridge is one of the most fun things in the yacht: a small sofa on the side
that can slide across to the middle of the bridge, and thus closing the stairwell that connects to the main deck, and providing a privileged position to anybody who wants to give the helmsman some company. The garage on the lower deck houses a tender of around four metres. When the yacht is stationary, the stern platform goes below water level and the tender slips into the sea. The platform is accessible from two symmetrical ladders. Below the starboard one is the entrance to the engine room, which is compact but functional. Water toys can be kept in the small storage space at the door, or, upon request, a bank of lithium batteries, which generate 75kW/h, enough to power the onboard devices during the day, and up to eight hours at night. Interiors De Cotiis is a renowned architect, artist and designer, and the interiors of the Magellano 25 were his debut in the world of yachting. His fresh approach and artistic vision can be seen in a general
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De Cotiis ha lavorato su uno speciale tipo di resina attraverso un elaborato processo artigianale, frutto di più stratificazioni e impreziosito da una polvere di bronzo, dando vita a superfici del colore della pergamena, contraddistinte da un piacevole effetto nuvolato e da inclusioni che ricordano, per certi aspetti, quelle tipiche di alcune pietre preziose.
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De Cotiis has worked on a special kind of resin using an elaborate artisanal process that is the product of various stratifications and which is embellished by bronze dust, giving rise to parchment-coloured surfaces, featuring a pleasant cloudy effect and embedded parts that in some ways recall those of some precious gems.
TEST atmosphere that he has been able to impose on the project. The two-tone colour scheme – pure white and blue/green tending to grey – creates pleasantly sophisticated environments that have been enriched with details in shiny copper. Works of art by De Cotiis, including trays and decorated panels, embellish the furnishings while mirrors that cover entire walls give the feeling of a much larger space, and increase luminosity in the rooms. Vincenzo De Cotiis has designed all of the furniture, a lot of which – such as the tables in the lounge – are made in what the artist calls ‘artistic glass fibre’. It is a stratified glass fibre containing powdered bronze, which creates beautiful shades on the surfaces. The same material has been used for the shelves of the furniture and the window frames below decks. The way the spaces have been distributed has been well done, as both guests and crew have comfortable and functional areas. From the port side in the lounge, you move through to a dinette, which opens on the kitchen in the bow. It is well equipped, with a full range of appliances, fridges and freezers needed for a long voyage without too many intermediate stops. From the galley, you go down to the crew quarters, which are made up of a cabin for the captain and another with bunk beds for two crew members. The two cabins share a bathroom with a shower. On the opposite side of the lounge, to starboard, there is the staircase that leads to the guest cabins.
Lo yacht si caratterizza anche per l’uso diffuso del carbonio e si avvale delle più recenti tecnologie, come il sistema di sanificazione attiva dell’aria basato su un brevetto della NASA e la funzionalità Hotel Mode che garantisce prolungate soste in rada a zero emissioni.
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The boat also features extensive use of carbon fibre and can boast the very latest technology, such as the active air purification system based on a NAS patent and the hotel mode function, which delivers extended stops at anchor with no emissions.
AZIMUT YACHTS MAGELLANO 25
Velocità max nodi Top speed knots
Autonomia mn Range nm
392
PROJECT: Ken Freivokh (exterior), Vincenzo De Cotiis (interior), Azimut Yachts Technical Department and Pierluigi Ausonio’s Studio Piana (naval architecture) HULL: LOA 25.22m • Beam 6.35m • Draft, max (incl. skeg) 1.90 m • Full mass displacement 85,000 kg • Fuel tank volume 8,000 l • Water tank volume 1,500 l • Building material Carbon Fiber + GRP • Cabins 4 + 2 crew • Berths 8 + 3 crew MAIN PROPULSION: 2 MAN • Outlet mechanical power 1,029 kW (1,400 hp) • 12 cylinders V EC CERTIFICATION: CAT A
Rapporto peso kg kw
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La motorizzazione è affidata a una coppia di motori Man da 1.400 cavalli, o, in alternativa, 1.550 cavalli, con trasmissione in linea d’asse V-Drive. La stabilizzazione è affidata a un sistema di pinne elettriche Humphree. La velocità massima è di circa 25 nodi, quella di crociera ottimale è di 21 nodi.
Rapporto lung./larg. L/W
3.9 Giri/min
Conditions on test
PROGETTO: Ken Freivokh (esterni), Vincenzo De Cotiis (interni), ufficio tecnico Azimut Yachts e Pierluigi Ausonio Studio Piana (architettura navale) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 25,22m • Larghezza 6,35m • Immersione 1,90 m • Dislocamento a pieno carico 85.000 kg • Serbatoi carburante 8.000 l • Serbatoi acqua 1.500 l • Materiale di costruzione vetroresina e fibra di carbonio • Cabine 4 + 2 equipaggio • Posti letto 8 + 3 equipaggio • MOTORE: 2 Man • Potenza 1.029 kW (1.400 cv) • 12 cilindri a V CERTIFICAZIONE CE: CAT A
24.1
potenza Mass outlet power
Condizioni della prova
AZIMUT YACHTS Via Martin Luther King, 9/11 I-10051 Avigliana (TO) T. +39 011 93161 www.azimutyachts.com
Power comes from a pair of MAN engines developing 1400 horsepower, or 1550, with V-Drive straightshaft transmission. Stabilisation comes from the Humphree electric fin system. The top speed is around 25 knots, with optimum cruising at 21 knots.
Località//Place Fano Mare//Sea State Calmo//Calm Vento//Wind Speed 0 Persone a bordo//People on board 8 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 4000 l Acqua imbarcata//Water volume on board 1100 l
Velocità in nodi Speed in knots
Consumi l/h
Fuel consumption l/h Rpm
kn
24.1
536 496
22.8 20.7
2100
391
16.8
2000
342
14.1
1800
262
12.5
1600
178
11.3
1400
122 0
100
200
300
400
500
Da 0 a planata in 14 secondi Gliding time of 14s from 0 to glide Da 0 a velocità massima in 54 secondi Gliding time of 54s for a speed change from 0 to 24.1 knots (maximum speed)
Litro miglio
(velocità di crociera)
l/ na mi (Cruising speed)
20.3
Velocità kn
Consumi totali l/h
Consumi litro miglio
Autonomia mn
Rumore su scala A (in plancia) dB
Boat
Total Fuel consumption
Total Fuel consumption
Range
Sound level on scale A
speed in knots
(as volume flow) l/h
(as volume hanging) l/ na mi
na mi
(at the dashboard) dB
1400
11.3
122
10.8
740
53.8
1600
12.5
178
14.2
561
56.2
1800
14.1
262
18.5
430
59.3
2000
16.8
342
20.3
392
60.5
2100
18.4
391
21.2
376
60.7
2200
20.7
448
21.6
369
60.9
2300
22.8
496
21.8
367
62.9
2380
24.1
536
22.2
359
63.1
Engine rotational speed 1/min
barchemagazine – Luglio-July 2021
2300 2200
448
18.4
2380
193
TEST Below decks, there are four cabins, two large VIP ones, a double and a large master bedroom. Since this cabin is next to the engine room, various measures were deployed to contain sound and vibration. The floor and ceiling are floating, meaning that they are not strongly fixed to the main structure, and sound-absorbing material has been used to further reduce the spread of vibrations and sound produced from the engine room. We were witness to the fact that when underway at high speed, there was very little noise in the cabin. All of the cabins have bathrooms finished with natural marble, whose colour and veining are reflected in the artificial marble, which is light and stain resistant, that is used on the main deck – for example on the custom-made tabletop.
194
«The cooperation between Azimut Yachts and Vincenzo De Cotiis Architects marks an important step in the onboard design evolution. It has created a very original expressive language, refined and with a strong character». Giovanna Vitelli
«La collaborazione tra Azimut Yachts e Vincenzo De Cotiis Architects segna un importante capitolo nell’evoluzione del design a bordo, dando vita a un linguaggio espressivo decisamente originale, raffinato e di grande carattere».
barchemagazine – Luglio-July 2021
Performance and technical data The yacht, thanks to the dual-mode hull designed by Pierluigi Ausonio, provides the advantages of a displacement hull combined with those of a planing hull. Its shape means that you can move from displacement to planning upon increasing the speed at around sixteen knots. Stability is enhanced by Humphree stabiliser fins, while the trim – at all speeds – is controlled by interceptors, again from Humphree. Worth noting amongst the technologically advanced devices is the air purification system that is based on a principle that has been studied by NASA. The system, which has been developed by BCool and is known by the acronym MMVS (Marine Mechanical Ventilation System) uses the principle of photocatalytic oxidation. The air is changed every hour and has germs, mould and any polluting agent removed. The air conditioning system works independently of the MMVS, which is offered as an optional.
TEST
TEST
Coraggio da VENDERE 196
Courage in spades
barchemagazine – Luglio-July 2021
43WALLYTENDER
Quando un cantiere navale propone di eseguire le prove a favore dei giornalisti sulla prima barca della serie in una giornata con mare formato, lasciando agli stessi giornalisti massima libertà di manovra, significa che alla base c’è un’ottima confidenza sia a livello progettuale sia produttivo di altissimo livello When a shipyard is happy to carry out sea trials for journalists on the first boat of the series on a day with a rough sea potentially reaching degree 5, and gives the journalists complete freedom to do whatever maneuvers they like, they are very confident about both the boat’s design and its build quality by Francesco Popia - photo by Alberto Cocchi and Maurizio Paradisi
197
13.2m barchemagazine – Luglio-July 2021
TEST LA MATTINA DEL 7 OTTOBRE, AFFACCIANDOMI ALLA FINESTRA SUL GOLFO DEI POETI, LA SPEZIA, E NOTANDO IL MARE MOLTO FORMATO e le onde che si infrangono contro la diga foranea, mi dico: «Oggi la prova in mare non la faremo». Non vedo messaggi sul cellulare, per cui mi reco ugualmente verso i cantieri Riva del gruppo Ferretti. Ora, per esperienza, immagino che l’addetto alla stampa si scuserà, affermando che le condizioni del mare non sono buone e riprogrammando l’uscita, e mi organizzo anticipando l’attività che avrei dovuto svolgere nel pomeriggio. Invece, la gentile signorina mi accompagna a bordo confermandomi il test: in porto tutto sembra tranquillo, i frangiflutti svolgono il loro lavoro. Provo a far notare al comandante che il mare fuori dalla diga è molto formato, ma lui non batte ciglio. Bene, la situazione si fa interessante, è sintomo di sicurezza nei propri mezzi, e questo si chiama 43wallytender, il primo nato completamente all’interno del team Ferretti. Comportamento in mare L’uscita di prova con uno stato del mare prevalentemente 4 e con vento scala Beaufort 5-6 porta ad onde alte fino a 2 metri e vento intorno ai 20 nodi. L’ampiezza media delle onde era pari circa alla lunghezza nave creando così un ottimo banco di prova per il primo 43wallytender che ha risposto egregiamente infondendo al sottoscritto una sensazione di sicurezza e solidità. Come dicevo, sono condizioni meteomarine in cui è inusuale trovarsi nel corso di una prova: i cantieri navali sono sempre un po’ reticenti nel mettere sotto stress l’imbarcazione con a 198 bordo i giornalisti. Il 43 ha affrontato il mare mosso senza indugio, dimostrandosi molto stabile anche senza l’aiuto del girostabilizzatore, fendendo l’onda con sicurezza e appoggiandosi sulla superficie marina con delicatezza nella fase di uscita dall’onda. Siamo riusciti a spingerci alla velocità di 37 nodi an-
Per migliorare la visibilità, la sezione anteriore del parabrezza è un unico vetro con una raggiatura centrale, senza montanti.
che in queste condizioni senza avere impatti violenti sull’acqua: partendo da velocità zero, abbiamo raggiunto i 36 nodi in 26,5, planando in soli 6,7 secondi. A 25 nodi la navigazione è più che confortevole. In condizioni di mare piatto e con la barca standard, la prova eseguita dal cantiere porta ad una velocità massima di 40 nodi. Si dovrebbe perdere, cautelativamente, circa 1/2 nodo ogni 0,5 tonnellate di dislocamento in più. Il modello da noi provato pesa 2,5 tonnellate in più della versione standard per via degli optional aggiunti per cui, in teoria, avrebbe dovuto passare da 40 a 35 nodi, invece è riuscito a raggiungere i 37 nodi anche con mare agitato. La velocità è rimasta costante anche in virata con raggi di curvatura di 50 metri alla velocità di 30 nodi: questo dato, più di altri, fa della sinergia fra propulsione Volvo Penta con piedi poppieri e scafo del 43 qualcosa di veramente equilibrato ed efficiente. Le ripetute virate a zig zag eseguite hanno messo in luce una lodevole manovrabilità senza ripercussioni sul comfort di bordo: si manovra velocemente senza sbandate o rollate repentine. Questo risultato rappresenta una eccellente performance della carena e del sistema propulsivo. Esterni/interni La linea filante e piatta del pozzetto fa sì che l’acqua, nella fase immediatamente successiva all’uscita di planata, rientri per qualche decimetro sul piano in teak, probabilmente per via del mare formato. Il design è un connubio tra aggressività e delicatezza che non fa passare inosservati, è uno scafo che suscita ammirazione anche per il colore “gator green”. La linea pulita non è intaccata da appendici o dall’attrezzatura marinaresca che si integra nelle linee della coperta grazie anche al sistema a scomparsa del verricello dell’ancora. Appena si sale a bordo, colpisce l’ampio pozzetto che diventa enorme grazie alle murate abbattibili,
The cockpit windshield’s front section has an angular bend of the single pane of glass, achieved without use of a central strut.
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43WALLYTENDER
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TEST
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43WALLYTENDER previste standard su ogni modello. Nonostante la giornata un po’ uggiosa e la coperta in teak bagnata dalle piogge dei precedenti giorni, non si fa fatica ad immaginarsi in una giornata estiva, in costume, in compagnia di amici tutti comodamente stesi sui divanetti esterni nel pozzetto o nell’ampio prendisole prodiero: una bella sensazione. Ci si muove da prora a poppa agevolmente per mezzo di comodi camminamenti laterali protetti da una impavesata non troppo alta, ma sufficiente a rendere il passaggio sicuro anche con mare formato. La plancia aperta è protetta da una struttura in carbonio dal design ricercato che funge da base ad un inedito tendalino ricavato da un tessuto in carbonio usato per la realizzazione delle vele. Una soluzione originale che protegge dal sole ma fa passare la luce. La plancia è tutta realizzata con laminati in carbonio, a partire dal timone per finire alle sedute caratterizzate da un design sportivo e al contempo confortevole e protettivo. Tutti i comandi sono a portata di mano disposti simmetricamente al di sotto dei due ampi schermi della Garmin da 16’ su cui si possono controllare i parametri relativi alla navigazione e alla piattaforma dell’imbarcazione. Tutto è avvolto da un parabrezza senza montanti grazie ad una piegatura a caldo nella zona centrale che agevola la continuità visiva senza interruzioni. È un bell’insieme di eleganza, ricercatezza, sportività e funzionalità. Sala macchine La sala macchine, accessibile dal pozzetto tramite due attuatori oleodinamici, è ben organizzata e motori, apparecchiature e impianti sono disposti ergonomicamente. Ogni componente è facilmen- 201 te accessibile nonostante la presenza di 2 motori Volvo Penta D6 440 installati sulla barca numero 1, opzionali rispetto ai D6 380 standard. Volvo offre sempre più pacchetti completi per tutto ciò che è connesso al mondo della motorizzazione, dai motori ai piedi, ai sistemi di scarico e alla navigazione assistita. Anche gli interceptor Humphree dialogano con l’impianto propulsivo secondo una curva ben calibrata per un assetto longitudinale ottimale al variare della velocità. Il risultato è un pacchetto integrato che esce dalla produzione tutto ben testato. L’ampia zona di coperta libera a poppa, unita alle murate abbattibili in dotazione standard, è ideale per accogliere gli ospiti.
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The flush, open deck space behind the cockpit coupled with the standard wings provides the ideal platform to accommodate many guests.
TEST Le centraline oleodinamiche Opacmare si trovano a murata, con spazio sufficiente per un’agevole installazione e successiva manutenzione. Nonostante sia definita una barca da vivere all’esterno, anche gli spazi interni sono ben congegnati e ogni volume è ben sfruttato. La cabina sita a prua ospita il letto matrimoniale sotto il quale si trovano due ampi gavoni e il bagno è estremamente generoso, con finestrino sul passaggio esterno, ampissima doccia e lavabo. La costruzione Il nuovo stabilimento Wally si trova a Forlì, ed ha la capacità di produzione di 14 scafi in 12 mesi. Lo standard produttivo è alto e gli scafi sono realizzati per infusione con resina vinilestere e struttura ibrida carbonio vetro, con oltre il 60% circa di carbonio; il T-Top è invece full carbon epoxy. La carena ha una geometria variabile con pattini di sostentamento e deadrise poppiero di 21°. Il passaggio dalla precedente carena da 18° a 21° è indice della ricerca di performance marinaresche in mare agitato.
Il 43wallytender offre confortevoli spazi per accogliere fino a 12 passeggeri per gite giornaliere o un paio di persone per un weekend o una breve crociera.
The 43wallytender features plenty of room, both inside and out, and can host twelve guests on day trips, or two people for weekends or short cruises.
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ON 7 OCTOBER, LOOKING OUT OF MY WINDOW OVER THE GULF OF POETS, LA SPEZIA, AND SEEING THE VERY CHOPPY SEA and the waves crashing against the breakwater, I said to myself: «We won’t be doing the sea trial today». I didn’t have any messages on my mobile, so I headed to the Ferretti-owned Riva shipyard regardless. Experience had taught me that the press officer would apologise and reschedule the trip due to the poor conditions at sea. I was already rearranging
43WALLYTENDER
Developed by Wally and Ferretti Group’s technical engineering department, the 43wallytender is constructed in advanced composites with carbon fiber at Wally’s new production site in Forlì, Italy.
Sviluppato da Wally e Ferretti Group Engineering, il 43wallytender è costruito in compositi avanzati con fibra di carbonio nel nuovo cantiere Wally di Forlì.
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TEST
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43WALLYTENDER my day in my head, thinking about the activities I had planned for the afternoon. However, the lovely young lady took me on to the boat and confirmed the trip would go ahead: everything seemed calm in the marina, with the breakwaters doing their job. I tried pointing out to the captain that the sea beyond was very rough, but he didn’t bat an eyelid, a sign of Riva’s confidence in their boats. Things had just got more interesting! The model we were testing was 43wallytender, the first boat created entirely as part of Ferretti. Handling at sea The sea trial, with a predominantly degree 4 sea and winds of 5-6 on the Beaufort scale, saw us facing waves up to 2 meters high and a wind speed of around 20 knots. The average amplitude of the waves was roughly equivalent to the length of the boat, creating an excellent testing ground for the first 43wallytender, and it responded admirably, instilling yours truly with a feeling of safety and stability. As I mentioned above, these were not standard weather conditions for a trial: shipyards are always rather hesitant to put their boat under stress with journalists on board. The 43 tackled the turbulent sea without hesitation and proved to be very stable even without the aid of a gyroscopic stabilizer, fending off the waves securely and resting delicately on the sea surface when coming out of a wave. Even in these conditions, we managed to reach 37 knots without any violent impacts on the water: starting from zero, we reached 36 knots in 26.5 seconds and were planing in just 6.7 seconds. Sailing at 25 knots was extremely comfortable. In still sea conditions with the standard boat, the shipyard’s tests recorded a maximum speed of 40 knots. Being pessimistic, one would expect to lose around 1-2 knots for every additional 0.5 tonnes of displacement. The model we tested weighs 2.5 tonnes more than the standard version as a result of the optional extras, which should, in theory, have
Further storage in an optional aft sunbed creates the ultimate platform for watersports activities, with space to stow Seabob, wakeboards, scuba diving tanks and other small watertoys.
barchemagazine – Luglio-July 2021
Gli appassionati di sport acquatici possono stivare l’attrezzatura nel prendisole di poppa proposto in opzione, il cui interno è adibito a garage per Seabob, wakeboard, bombole per immersioni subacquee e altri watertoy.
205
TEST taken us from 40 to 35 knots, but we managed to achieve 37 knots even in a choppy sea. The speed remained constant even when turning, with a 50-meter radius of curvature at 30 knots: this, more than anything, shows just how balanced and efficient the synergy between the Volvo Penta engine with sterndrives and the hull of the 43 is. The repeated zig-zags we performed highlighted impressive maneuverability without affecting the comfort onboard: the boat moved quickly, without heeling or rolling suddenly, confirming excellent performance from the hull and propulsion system. Exterior and interior The flat, streamlined design of the cockpit means that water invaded around a foot of the teak surface, probably due to the rough sea. The design is both aggressive and gentle and demands attention, particularly the hull, thanks in part to its ‘gator green’ colour. Its clean lines are not undermined by appendages or seafaring equipment, which are all integrated into the design of the deck, including the retractable anchor system. As soon as you climb on board, you are struck by the expansive cockpit, which can be made enormous thanks to the folddown bulwarks, which come as standard on all models. Despite the rather dreary weather, with the teak deck wet from the previous days’ rain, it was not hard to imagine being on it on a summer’s day, in swimming gear, with all your friends stretched out comfortably on the outside sofas in the cockpit or the large foredeck sun pad: a very pleasant idea indeed. You can move from bow to stern with ease thanks to convenient side walkways, protected by bulwarks that are not too tall, but high enough to keep you safe even with a choppy sea. The open deck is protected by a carbon-fiber structure with a sophisticated design that forms the basis for a highly original awning, made from a carbon-fiber fabric used for making sails. This original solution offers protection from the sun while allowing light through. The dashboard is entirely made from carbon-fiber laminate, from the helm to the seats, which are comfortable and protective but with a sporty design. All controls are within reach, laid out symmetrically below the two large screens of the 16’ Garmin, which you can use to control both the navigation settings and the boat’s swim platform. This is all surrounded by a windshield with no uprights with a curve in the center created
206
The 43wallytender comes with a wide range of premium equipment as standard, including the carbon T-Top and the LED deck lighting.
Il 43wallytender è dotato di un’ampia gamma di attrezzature premium di serie, come il T-Top in carbonio e l’illuminazione del ponte a LED. barchemagazine – Luglio-July 2021
43WALLYTENDER
Velocità max nodi Top speed knots
37 Range nm
336
Rapporto peso kg kw
Rapporto lung./larg.
3
DESIGNER: Luca Bassani ENGINEERING AND NAVAL ARCHITECTURE: Ferretti Engineering HULL: LOA 13.2m • Length 13.0m • Waterline length 12.0m • Maximum beam 4.3m • Draft (under propellers) 1.2m • Maximum height 4.7m • Full mass displacement 14.7 t • Unladen and dry displacement 11.7 t • Outlet mechanical power 880 hp • Fuel tank volume 1,180 l • Water tank volume 200 l • Stabilizer SK3 GE • Mase 8.5 kW variable speed generator • Veco Compact 12 chiller MAIN PROPULSION: 2 x Volvo Penta • D6-440 AQ DPI outlet mechanical power 440 mhp / 324 kW at 3700/min CE CERTIFICATION: CAT B PRICE: 649,000€, Excl.VAT, with 2x380 Volvo Penta engines Giri/min
Peso
Weight
14.7
Località//Place La Spezia Stato del mare//Sea state 4 Vento Scala Beaufort 5-6 Wind speed Beaufort scale 5-6 Combustibile//Fuel volume on board 55% Acqua//Water volume on board 100% Persone a bordo//People on board 6
Velocità in nodi Speed in knots
Consumi l/h
Fuel consumption l/h Rpm
kn
168 3650
37 114
30
3000 2500
75
20
22 L/W
Conditions on test
DESIGNER: Luca Bassani INGEGNERIA E ARCHITETTURA NAVALE: Ferretti Engineering SCAFO: Lunghezza fuori tutto 13,2m • Lunghezza di costruzione 13,0m • Lunghezza al galleggiamento 12,0m • Larghezza massima 4,3m • Pescaggio sotto le eliche 1,2m • Altezza massima 4,7m • Dislocamento a pieno carico 14,7 t • Dislocamento scarica e asciutta 11,7 t • Potenza motori 880 cv • Capacità serbatoio gasolio 1.180 l • Capacità serbatoio acqua 200 l • Stabilizzatore SK3 GE • Generatore Mase 8.5 kW giri variabili • Chiller Veco Compact 12 PROPULSIONE: 2 x Volvo Penta • D6-440 AQ DPI potenza 440 mhp / 324 kW a 3700 giri/min CERTIFICAZIONE: CAT B PREZZO: 649.000€ con 2x380 Volvo Penta, Iva esclusa
Autonomia mn
potenza Mass outlet power
Condizioni della prova
WALLY A brand of Ferretti Group 6 av Albert II MC-98000 Monaco T.+37793100093 www.wally.com
14
2000
50
11.3
1800
36
9.5
1500
24
8.2
1200
16
7.3
1000
10 0
20
40
60
80
100
Litro miglio
120
140
160
(velocità di crociera)
l/ na mi (Cruising speed)
3.6
Velocità kn
Consumi totali l/h
Consumi litro miglio
Autonomia mn
Boat
Total Fuel consumption
Total Fuel consumption
Range
speed in knots
(as volume flow) l/h
(as volume hanging) l/ na mi
na mi
1000
7.3
10
1.4
876 563
Engine rotational speed 1/min 1200
8.2
16
1.9
1500
9.5
24
2.5
475
1800
11.3
36
3.2
345
2000
14
50
3.6
336 320
2500
20
75
3.8
3000
30
114
3.8
315
3650
37
168
4.5
264
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207
TEST
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Engine room
I due motori Volvo Penta diesel di 380 cavalli con piedi poppieri sono funzionali per alare e mettere in rimessa la barca in una casa sul mare, oltre a consentire di esplorare calette remote grazie al pescaggio ridotto.
Twin Volvo Penta diesel 380 hp stern drive engines are an advantage for storage on a lift at a waterside home and give the added benefit of a shallower draft for exploration in remote areas.
barchemagazine – Luglio-July 2021
using heat bending, providing an unbroken view of the horizon. Overall, the boat offers a winning combination of stylish, sophisticated, sporty, and functional designs. Engine room The engine room, accessible from the cockpit via two hydraulic actuators, is well organised, with the engines, equipment, and systems all ergonomically laid out. Each component is easy to access, despite the two Volvo Penta D6 440 engines installed on the boat no. 1, rather than the D6 380 engines from the standard spec. Volvo is churning out more complete packages for everything propulsionrelated all the time, from engines and drives to exhaust and navigation systems. Here even the Humphree interceptors are in dialogue with the propulsion system, with a carefully calibrated curve designed for optimal trim whatever the speed. The result is an integrated package that is well tried and tested, even straight out of production. The Opacmare hydraulic unit is located on the bulwark, with sufficient space for easy installation and subsequent maintenance. Although it calls itself a boat for enjoying the outdoors, the inside spaces are well put together too, with every spare inch put to good use. The cabin, located at the bow, houses a double bed with two large lockers below it, and the head is extremely spacious, with a small window onto the passageway outside, ample shower space, and a sink. Construction Wally’s new shipyard is located in Forlì and can build fourteen boats a year. The production standards are high, and the hulls are infused with vinyl ester resin and a hybrid carbon and glass fiber structure, with over 60% carbon; the T-Top, meanwhile, is full carbon epoxy. The boat has a variable-geometry hull, with spray rails and a deadrise of 21° at the stern. The move from 18° on the previous hull to 21° on this model shows how the shipyard is striving for improved performance in rough seas.
SHIPYARD
SHIPYARD
Evoluzione
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SEALINE
della
SPECIE
The UPGRADE
Importante operazione di restyling sul 330, il dieci metri del cantiere tedesco, ora sostituito in gamma dal nuovo 335. Rivisitati gli interni sia del 211 Coupé sia dell’allestimento Sport. Per il 390 disponibili ora anche le versioni V ed S An important restyling operation on the 330, the ten-meter vessel by the German shipyard, is now replaced in the range by the new 335. The interiors of both the Coupé and the Sport versions have been renewed. The V and S versions are now also available for the 390 by Luca Sordelli
barchemagazine – Luglio-July 2021
SHIPYARD UNA GAMMA IN COSTANTE EVOLUZIONE: IL MERCATO CHIAMA, SEALINE RISPONDE. Il marchio tedesco ci ha ormai abituato al suo regolare rilascio di novità con modelli che tempestivamente vanno a soddisfare le richieste dei suoi armatori. Per questa stagione sono ben sei le new entry, quattro diverse versioni del piccolo di famiglia, il 335, e due del 390, per una gamma che nel complesso arriva ora a quattordici modelli, con il 530, e suoi 16,33 metri di lunghezza, nel ruolo di ammiraglia. Il 335 è lungo fuori tutto 10,31 metri e arriva subito nelle due declinazioni con motori entrofuoribordo (omologato come natante, 9,99 metri) C335, e fuoribordo, C335V. A cambiare è sostanzialmente la zona di poppa, dove il C335V al posto di una sola e ininterrotta plancia mette in mostra due spiaggette ai lati dei propulsori. Inoltre, la versione V sotto al calpestio del pozzetto ha a disposizione un grande gavone che può ospitare ogni tipo di water toy. Per il resto entrambi gli allestimenti possono contare sugli stessi punti di forza, a cominciare dalla capacità di “moltiplicare” gli spazi, sia sopra sia sottocoperta. Infatti, questo 33 piedi, per volumi e facilità di movimento a bordo, sembra una barca quasi due metri più lunga.
Altra sua caratteristica è la capacità di eliminare ogni confine tra il dentro e il fuori in quella che è la zona regina della barca, il salone sul main deck. Come? Grazie al tettuccio in vetro azionabile elettricamente, alle grandi finestrature che avvolgono tutta la sovrastruttura, al portellone che si apre lateralmente sul passavanti a fianco della postazione di guida, e infine al portellone di poppa (anche lui vetrato) che si apre quasi completamente, ad esclusione della superficie occupata in basso dal mobile bar che affaccia in pozzetto. Molto raffinate le nuove palette di colori a disposizione, ben quattro, che spaziano da un castagno chiarissimo (quasi grigio) fino ad un intenso noce scuro. Bello anche il nuovo design della plancia, con tutti gli strumenti a filo e il sedile con la doppia posizione di pilotaggio sia appoggiati sia seduti. Sottocoperta le cabine sono due, con l’armatoriale di prua molto ben illuminata dal classico passauomo a cielino e dalle finestrature sia laterali sia verso prua. Altra vera rarità, su uno scafo di dieci metri di lunghezza, è il bagno con box doccia separato. Per il C335 ci sono tre motorizzazioni a disposizione: quella base con un singolo efb Volvo Penta D6 da 340 cavalli, con un singolo D6, ma da
Sealine C335 Lunghezza fuori tutto 10,31m • Lunghezza scafo 9,99m • Larghezza massima 3,50m • Pescaggio 1,03m • Dislocamento a secco 6.670 kg • Serbatoio carburante 570 l • Serbatoio acqua 220 l • Categoria CE B per 8 persone • Motorizzazione standard 1 x Volvo Penta D6 340, velocità max 26 nodi • Motorizzazioni optional 1 x Volvo Penta D6 400, velocità max 31 nodi, 2 x Volvo Penta D3 220, velocità max 31 nodi. LOA 10.31m • Length 9.99m • Maximum beam 3.50m • Draft 1.03m • Light mass displacement 6,670 kg • Fuel tank volume 570 l • Water tank volume 220 l • EC Category B for 8 people • Propulsion as standard 1 x Volvo Penta D6 340 maximum speed 26 knots • Propulsion as optional 1 x Volvo Penta D6 400, maximum speed 31 knots, 2 x Volvo Penta D3 220, maximum speed 31 knots.
Sealine C335V Lunghezza fuori tutto 10,31m • Lunghezza scafo 10,07m • Larghezza massima 3,50m • Pescaggio 0,89m • Dislocamento a secco 7.270 kg • Serbatoio carburante 570 l • Serbatoio acqua 220 l • Categoria CE B per 8 persone • Motorizzazione massima 2 x 350 FB.
212
LOA 10.31m • Length 10.07m • Maximum beam 3.50m • Draft 0.89m • Light mass displacement 7,270 kg • Fuel tank volume 570 l • Water tank volume 220 l • EC Category B for 8 people • Maximum power rated 2 x 350 outboard engines.
Sul 335 oltre al tradizionale prendisole di prua se ne aggiunge un secondo a poppa, ricavabile abbassando il tavolo in pozzetto.
Sealine C335V.
barchemagazine – Luglio-July 2021
In addition to the bow sundeck, the 335 also offers a second sundeck aft, which unfolds when lowering the table in the cockpit.
SEALINE
Sealine C430.
213
Su tutta la gamma Sealine, la solidità dell’imbarcazione è garantita dalla griglia del controstampo interno laminata direttamente allo scafo. Throughout the Sealine range, the solidity of the boat is guaranteed by the internal counter-mold grid which is laminated directly to the hull.
barchemagazine – Luglio-July 2021
SHIPYARD La motorizzazione massima installabile sul C390V è una coppia di FB da 350 cavalli con i quali raggiunge i 32 nodi di velocità massima.
Sealine C390V
Lunghezza fuori tutto 12,42m • Lunghezza scafo 11,96m • Pescaggio max 0,96m • Riserva carburante 2 x 570 l • Baglio massimo 3,85m • Riserva acqua 400 l • Dislocamento 10,36 t • Categoria CE B-10 / C-14 • Motorizzazione massima 2 x 350 FB, velocità max 32 nodi. 214
LOA 12.42m • Length 11.96m • Maximum draft 0.96m • Fuel tank volume 2 x 570 l • Maximum beam 3.85m • Water tank volume 400 l • Displacement 10.36 t • EC Category B-10 / C-14 • Maximum power rated 2 x 350 outboard engines, maximum speed 32 knots.
400 cavalli, oppure con una coppia di D3 da 220 cavalli ciascuno. Velocità massime 26 nodi per la versione standard, 31 per le altre due. In arrivo dal cantiere tedesco anche le versioni Sport del nuovo 335, con il salone aperto verso poppa, il soft top al posto dell’hard top e la cucina sottocoperta disponibile con propulsione fuoribordo o entrobordo. Da segnalare che sottocoperta, rispetto al precedente S330, è stato aumentato lo spazio per la cabina di prua e leggermente ridotto lo spazio ai piedi della scaletta. Anche qui il bagno ha a diposizione un box doccia separato. Per il Sealine C390 la novità è invece la versione V, quindi con motori fuoribordo. È un dodici metri, un tipico family cruiser con tanti volumi a disposizione
barchemagazine – Luglio-July 2021
The most performing motorization that can be installed on the C390V is a pair of 350 hp outboard engines, with which the boat reaches a top speed of 32 knots.
e con un ponte principale dove i flussi di bordo sono ben studiati e dove i protagonisti sono sempre luce ed aria, grazie alle tante superfici vetrate e apribili. Anche sul ponte notte lo spazio non manca e ci sono ben quattro layout disponibili, a tre o due cabine. La prima soluzione, oltre ad avere l’armatoriale a prua, può contare su altri due locali notte a centro barca, e uno dei due può essere matrimoniale o a letti separati. La configurazione a due cabine sacrifica uno di questi ambienti a favore di un grande locale tecnico, in tutti i casi un secondo bagno è accessibile ai piedi della scaletta. In arrivo a breve, come per il 335, anche la versione Sport. A CONSTANTLY EVOLVING RANGE: THE MARKET CALLS, AND SEALINE RESPONDS. The German brand has gotten us used to its regular release of novelties with models that promptly satisfy the demands of their owners. This season offers as many as six new entries, four different versions of the smallest in the family, the 335, and two of the 390, for a range that now counts a total of fourteen models, with the 530 as a flagship reaching 16.33 meters in length. The 335 measures 10.31 meters in overall length and is available immediately in two versions with sterndrive engines (type-approved as a watercraft, 9.99 meters) C335, and outboard, C335V. The aft area was largely modified, with the
SHIPYARD
Sealine C390.
216
The 335 and 390 are available in both Coupé or Sport versions. In the former, the entire central area of the deck can be closed. The Sport version, which is open and with a soft top, has a distinctive Mediterranean spirit.
Il 335 e il 390 sono disponibili in versione Coupé o Sport. Nella prima tutta la zona centrale della coperta può essere chiusa. La versione Sport, aperta e con un soft top, ha uno spirito decisamente più mediterraneo.
C335V featuring two beach platforms on the sides of the engines instead of a single uninterrupted bridge. In addition, the V version has a large locker under the cockpit floor that can accommodate any type of water toy. In all other respects, both versions have the same advantages, starting with the fact of “multiplying” spaces, both above and below deck. In fact, in terms of volumes and ease of movement onboard, this 33-footer feels more like a boat with almost two meters more in length. Another distinctive feature is its ability to break down all divisions between inside and outside in the main area of the boat, which is the saloon on the main deck. How? Thanks to the electrically operated glass roof, the large windows that surround the entire superstructure, the tailgate that opens laterally on the gangway next to the driving position, and, finally, the aft hatch (also glazed) that opens almost completely, except in the area occupied by the bar cabinet overlooking the cockpit. As many as four new colour palettes are highly refined, ranging from a very light chestnut (almost grey) to an intense dark walnut. The new bridge design is also exquisitely sophisticated, with all the equipment mounted flush and the seat featuring a double driving position, both supported and seated. Below deck there are two cabins, forward the owner’s cabin is very well lit by the classic roof hatch and with windows both on the side and towards the bow. Another exception on a ten-meter-long hull is the bathroom with separate shower cabin. The C335 offers three different motorization options: basic, with a single 340 horsepower Volvo Penta D6 efb, with one single D6, which however has 400 horsepower, or with a pair of D3s featuring 220 horsepower each. The maximum speed is 26 knots for the standard version, 31 for the other two. The Sport versions of the new 335 are also about to be launched by the German shipyard, with the saloon open towards the stern, soft top instead of the hardtop, and the galley below deck, available with either outboard or inboard propulsion. An interesting novelty compared to the previous S330 is that the space below deck for the forward cabin has been increased and the space at the foot of the ladder has been slightly reduced. Here, too, the bathroom has a separate shower cabin. New to the Sealine C390, on the other hand, is the V version with outboard engines. It is a twelvemeter, typical family cruiser, with a lot of free space and the main deck with well-studied onboard flows, where light and air are always the main priority, thanks to the abundant use of glass and open surfaces. There is also plenty of space on the night deck with four available layouts, with either three or two cabins. The first solution, in addition to having the owner’s cabin in the bow, offers two more sleeping rooms amidships, and one of the two can be double or twin. The two-cabin configuration sacrifices one of these two rooms in favor of a large technical room. Both configurations offer a second bathroom at the foot of the ladder. As for the 335, the Sport version will also be arriving soon. BLU SERVICE SRL Portosole Sanremo I Porto di Lavagna T. +39 0184 990770 www.sealine-italia.it, www.bluserviceitalia.com
barchemagazine – Luglio-July 2021
TEST 218
TEST
ONE MORE STEP barchemagazine – Luglio-July 2021
PIRELLI 35
Dopo il Pirelli 42, Mannerfelt disegna una carena con doppio step che riesce a combinare stabilità e prestazioni anche su uno scafo di 35 piedi
After the Pirelli 42, Mannerfelt has designed a hull with a double step that manages to combine stability and performance even on a 35-foot boat by Niccolò Volpati
219
barchemagazine – Luglio-July 2021
TEST
220
The windscreen and T-Top ensure excellent protection both at the console and for passengers sitting in the cockpit.
Parabrezza e T-Top garantiscono un’ottima protezione sia in consolle, sia per i passeggeri seduti in pozzetto.
STABILITÀ E PRESTAZIONI, QUANTE VOLTE AVETE GIÀ SENTITO QUESTA DEFINIZIONE? Anche io l’ho letta milioni di volte sui comunicati stampa dei cantieri, ma per il Pirelli 35 non riesco a trovare altri sinonimi. Provo a spiegarmi prima con i numeri e dopo con le sensazioni. Il progetto della carena deriva dal Pirelli 42, che ha dimostrato ottime doti. Quando l’ho provato a Genova, il mare era decisamente impegnativo, ma il gommone non ha sofferto. Questa è più piccola e, a rigor di logica, dovrebbe essere perfino più difficile ottenere un buon risultato. I motori non sono eccessivi: due MerCruiser 6.7 da 300 cavalli con piede Bravo Three, ovvero quello con doppia elica controrotante. Chi vuole può optare per una coppia da 350 cavalli e, passando al diesel, le potenze variano da 600 a 640 cavalli. Infine, c’è anche una versione con una coppia di fuoribordo da 300. Insomma, i propulsori di cui disponiamo, non sono i più potenti, ma nonostante questo, a 9,9 nodi la carena è già fuori dall’acqua. Merito dei due step, non c’è dubbio. Aumentano la
barchemagazine – Luglio-July 2021
portanza e consentono di planare anche con poco sforzo. In ogni caso, farlo a meno di dieci nodi è un risultato davvero sorprendente. E lo stesso vale per le altre andature, dalla crociera economica a quella veloce, fino alla massima. Con le manette tutte abbassate, nonostante un po’ di onda, siamo arrivati a 43 nodi. Il consumo è piuttosto contenuto, sia quello istantaneo, sia quello dei litri per miglio che passa dai tre a poco più di quattro litri. Ma la carena non ha solo gli step. Mannerfelt ha disegnato anche numerosi pattini che vanno da prua a poppa. Il risultato è una stabilità sorprendente, senza perdere in maneggevolezza. Pirelli 35 è facilissimo da timonare. Sembra di stare in un videogame, ma uno di quelli in cui non vai mai a sbattere. Vira facilmente, anche a tutta barra e a velocità sostenuta e, soprattutto, non soffre l’onda. Non ce n’è moltissima, ma sarebbe sufficiente per impensierire tanti battelli da dieci metri di lunghezza o poco più. Quando la si affronta di prua, è sufficiente dosare il gas per evitare di saltare troppo. Non ci sono mai “buchi”: o la fende o la cavalca, ma, in ogni caso, non prende mai colpi. La navigazione è sempre confortevole. Facile dare direzione al gommone, facile regolare la velocità. La buona sensazione che si prova al timone deriva anche da altri fattori. Per prima cosa, la protezione. La soluzione è quella di un parabrezza che si trasforma in tettuccio del T-Top. È un pezzo unico, senza montanti che ostacolerebbero la visuale. L’assetto del battello è sempre orizzontale. A prua, la linea dell’orizzonte rimane sempre ben visibile, perfino prima della planata che, comunque, come già detto, si ottiene quasi subito. E non solo perché bastano meno di dieci nodi, ma anche perché la si raggiunge in tre secondi. E in tre secondi è praticamente impossibile andare a sbattere contro qualcosa o qualcuno. Oltre alla protezione, la plancia si apprezza per l’ergonomia. Tutto è a portata di mano. Dalle manette al grande display, con dati di navigazione, cartografia, domotica e monitoraggio degli impianti di bordo. Il T-Top appare robusto. È tutto in vetroresina e verso poppa il montante è uno solo, ma poggia sul mobiletto bar del pozzetto. Senza bisogno di sostegni e sovrastrutture ingombranti, la solidità è comunque garantita. Il parabrezza T-Top dà benefici anche al pozzetto perché l’effetto di protezione si estende verso poppa. La parte centrale del battello, quella che ospita consolle di guida e pozzetto, è leggermente ribassata rispetto alla zona di prua e a quella di poppa. Oltre ad aggiungere la sensazione di protezione, contribuisce a dare l’idea di linee sportive, soprattutto se si osserva il Pirelli 35 dall’esterno. A bordo ci si muove bene. I passavanti non sono enormi, ma del resto, ci troviamo su un 35 piedi. In ogni caso, la larghezza dei camminamenti è sempre sufficiente per muoversi agevolmente. Inoltre, non mancano i tientibene. Si trovano sia ai lati del prendisole di prua collocato sulla tuga, sia all’interno delle fiancate. All’estrema prua, il gavone ospita il verricello ad asse orizzontale, mentre l’ancora esce dall’occhio di cubìa. In questo modo, il portello del gavone, ricoperto dal grip tipico da mescola di pneumatico, serve per scendere a terra quando si ormeggia di prua in banchina. Dalla parte opposta, a poppa, la spiaggetta è ampia e facilmente accessibile. Merito della motorizzazione. I due propulsori con piedi poppieri occupano meno spazio in coperta, anche in altezza, rispetto ai fuoribordo, hanno perciò il pregio di non alterare il design sportivo del battello e garantire più vivibilità.
PIRELLI 35
Velocità max nodi Top speed knots
43 Range nm
277
Località//Place Varazze Onda//Wave height 30 cm Vento//Wind speed 14 nodi//kn Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 300 l
Velocità in nodi Speed in knots
Consumi l/h
Fuel consumption l/h Rpm
kn
43.0
184 180
42.4
PROJECT: Mannerfelt Design Team HULL: LOA 11.10m • Maximum beam 3.80m • Displacement (with the engines) 8,500 kg • Fuel tank volume 750 l • Water tank volume 150 l MAIN PROPULSION: 2xMerCruiser 6.2L • Outlet mechanical power 224 kW (300 hp) • 8 V-shaped cylinders • Swept volume 6.2 l • Bore&Stroke 101.6mm x 95.25mm • Maximal rotational speed 5000-5400/min • Weight 391 kg • Sterndrive transmission EC CERTIFICATION: CAT B PRICE: 252,500€ as standard, Excl.VAT
kg kw
18
I due step e i tanti pattini laterali contribuiscono ad avere una carena stabile, maneggevole e sportiva. I consumi sono contenuti a tutte le andature e l’accelerazione è notevole. Tre secondi per planare e 23 per arrivare alla massima di 43 nodi.
Rapporto lung./larg. L/W
2.9
The two steps and a large number of lateral support pads play their part in creating a stable hull that is easy to handle and sporty. It doesn’t use a lot of fuel at any speed, and there is a significant amount of acceleration. Three seconds to start planing, and 23 to get to the 43 knot top speed.
31.6
3500
72
21
3000
60
13
2500
43
9.9
2100
32 0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
Da 0 a planata in 3 secondi Gliding time of 3s from 0 to glide Da 0 a velocità massima in 23 secondi Gliding time of 23s for a speed change from 0 to 43 knots (maximum speed) La velocità minima di planata è 9,9 nodi a 2100 giri The minimum gliding speed is 9.9 knots at 2100 rpm
Litro miglio
(velocità di crociera)
l/ na mi (Cruising speed)
2.7
Velocità kn
Consumi totali l/h
Consumi litro miglio
Autonomia mn
Rumore su scala A (in plancia) dB
Boat
Total Fuel consumption
Total Fuel consumption
Range
Sound level on scale A
speed in knots
(as volume flow) l/h
(as volume hanging) l/ na mi
na mi
(at the dashboard) dB
2100
9.9
32
3.2
234
70
2500
13.0
43
3.3
227
72
3000
21.0
60
2.8
268
76
3500
26.4
72
2.7
277
78
4000
31.6
90
2.8
268
79
Engine rotational speed 1/min
4500
37.2
126
3.4
220
81
5000
42.4
180
4.2
178
84
5200
43.0
184
4.3
174
85
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5000
4000
90
26.4
5200
4500
126
37.2
Rapporto peso
Giri/min
Conditions on test
PROGETTO: Mannerfelt Design Team SCAFO: Lunghezza fuori tutto 11,10m • Larghezza massima 3,80m • Dislocamento con motori 8.500 kg • Serbatoio carburante 750 l • Serbatoio acqua 150 l MOTORI: 2xMerCruiser 6.2L • Potenza 224 kW (300 cv) • 8 cilindri a V • Cilindrata 6,2 l • Alesaggio per corsa 101,6mm x 95,25mm • Regime di rotazione 5000-5400 giri/minuto • Peso 391 kg • Trasmissione entrofuoribordo CERTIFICAZIONE CE: CAT B PREZZO: 252.500€ versione base, Iva esclusa
Autonomia mn
potenza Mass outlet power
Condizioni della prova
TECNORIB Via Resegone, 18 I-20027 Rescaldina (MI) T. +39 02 72080357 info@tecnorib.it www.tecnorib.it
221
TEST
Le opzioni per gli interni prevedono un open space con i sanitari del bagno nascosti nei mobiletti, oppure bagno separato e cuccetta da due posti.
STABILITY AND PERFORMANCE – HOW MANY TIMES HAVE YOU HEARD THAT DESCRIPTION? I too have heard it millions of times in press releases, but for the Pirelli 35, I can’t find any other way to say it. I first tried to explain it with figures and then with feelings. The hull project comes from the Pirelli 42, which has shown some excellent qualities. When I tried it out at Genoa the sea was distinctly demanding, but the boat didn’t suffer from that. This one is smaller and logic would suggest it should be even more difficult to get a good result. The engines aren’t excessive: two MerCruiser 6.7s each turning out 300 horsepower with a Bravo Three sterndrive, so the one with the double counter-rotating propeller. You can instead opt for a pair of 350 hp engines, and if you move on to diesel, the outputs available range from 600 to 640 horsepower. And finally, there is also a version with a pair of 300 hp outboards. So basically, the engines we were using weren’t the strongest, but despite that, the hull rose out of the water at 9.9 knots. This is unquestionably thanks to the two steps. They increase the loadbearing capacity and also mean that it can plane without much effort. Regardless, getting out of the water at less than ten knots is a really surprising result. And the same is true for the other speeds, from economy cruising to fast cruising, and right up to top speed. With the throttles opened right up, despite some waves, we got to 43 knots. Fuel consumption is fairly contained, both for a snap reading and in terms of litres per nautical mile, which ranges from three to just over four litres. But the hull doesn’t just have steps. Mannerfelt has also designed many support pads, which run from stern to bow. The outcome is a surprising amount of stability, without a loss of handling. The Pirelli 35 is very easy to steer. It feels like playing a video game, but one of those in which you never end up crashing. It turns easily, even at full lock and high speed and above all isn’t affected by waves. There wasn’t a lot of them, but there were enough to trouble many ten metres or a bit longer boats. When it takes them on the bow you just have to adjust
The options for the interiors include open space with the bathroom fixtures hidden in the furniture, or a separate bathroom and a double bed.
222
barchemagazine – Luglio-July 2021
TEST
Engine data
Entrofuoribordo benzina da 600 a 700 cavalli oppure diesel da 600 a 640 cavalli. E, come se non bastasse, anche in versione fuoribordo con una coppia di 300 cavalli. Le opzioni non mancano. 224
A petrol-powered inboard-outboard producing 600 to 700 horsepower, or a diesel engine producing 600 to 640. And, as if that weren’t enough, also available in an outboard version with a pair of 300 hp motors. There is no lack of options.
the throttle to avoid jumping too much. You don’t ever find yourself in a “hole” – either you fend off the wave, or you ride it, but you never get hit by it. It is always comfortable underway. The RIB is easy to steer, and it is also easy to control the speed. The good feeling that you get at the helm also comes from other factors. To start with, the protection. The solution comes from a windscreen that transforms into the roof of the T-Top. It is a single piece without mounts, which would otherwise block the view. The boat always keeps a horizontal trim. The horizon is always visible over the bow, even before starting to plane, which as mentioned, happens almost immediately. And that is not just because you only
barchemagazine – Luglio-July 2021
need ten knots to rise out of the water, but also because you reach that speed in three seconds. And in three seconds it is nearly impossible to crash against something or someone. As well as the protection it offers, the ergonomic design of the bridge is to be appreciated. Everything is there to hand. From the throttles to the large display with navigational data, maps, domestic appliances and monitoring of the onboard equipment. The T-Top looks tough. It is entirely in fibreglass and going aft, there is just one column, but it rests on the bar cabinet in the cockpit. Despite the lack of frame and bulky superstructure, its solidity is nevertheless guaranteed. The T-Top windscreen also helps the cockpit because the effect of the protection extends back to the stern. The midships section, where the steering panel and cockpit are located, is slightly lower than the bow and stern areas. As well as adding a feeling of protection, this helps to give a feeling of sporty lines, especially if the Pirelli 35 is viewed from outside. You can get around easily onboard. The gangways aren’t huge, but after all, you are on board a 35-footer. The breadth of the passages is always enough to get around without any problem. And there is also no lack of grab handles. They are located both alongside the bow sun pad, which is over the deckhouse and inside the bulwarks. Deep in the bow, the locker houses the horizontal axis windlass, while the anchor comes out of the hawsehole. That way the door of the locker, which is covered in the typical tyre grip, can be used to get down to land when moored bow-first at the quay. At the other end, the large beach area at the stern is easily accessed. That is thanks to how the boat is powered. The two engines with stern drives take up less room on deck, including vertical space, compared to outboards, and thus have the advantage of not altering the boat’s sporty design and ensuring that there is more living space.
TEST
TEST
EXTRA DRY 226
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RANIERI NEXT 285 LX
Le performance di una carena di un natante, a volte, si scontrano con l’esigenza di un pozzetto sempre asciutto. Non è il caso dell’ultima novità di Ranieri International
Good performance from the hull of a small natante boat often comes at the expense of having a completely dry cockpit. But that is not the case with the latest offering from Ranieri International by Niccolò Volpati
227
8.80m barchemagazine – Luglio-July 2021
TEST
228
The console and sofa for the helm and assistant are located centrally, meaning that there is a lot of flexibility in terms of getting from one end of the boat to the other.
Consolle e divanetto per pilota e copilota posti centralmente consentono di avere una buona agilità per muoversi da poppa a prua.
SALVATORE, ANTONIO E IL LORO PADRE PIETRO RANIERI HANNO IL DNA SPORTIVO NEL SANGUE. Sia che si tratti di barche, sia di gommoni, hanno sempre sviluppato modelli performanti. E l’ultima arrivata, la Next 285 LX rimane nel solco della tradizione famigliare. È certamente un cruiser per la famiglia, ma per una famiglia sportiva. È pensata per chi intende navigare planando sull’acqua e vuole spostarsi con una certa velocità. Come spiegano gli architetti navali, le barche più difficili da fare sono quelle piccole, ma Ranieri International ha molta esperienza alle spalle. Questo nuovo modello colpisce per il baglio che arriva addirittura a 2,85 metri. La lunghezza dello scafo, invece, rimane poco sotto gli otto metri e quella fuori tutto arriva a 8,80 metri. A poppa ci sono due Verado V8 di Mercury da 250 cavalli ciascuno. Salvatore Ranieri mi spiega che si tratta di una motorizzazione media, nel senso che la massima prevede una coppia di 300, mentre la minima contempla due fuoribordo da 200 cavalli.
barchemagazine – Luglio-July 2021
Appena ci allontaniamo dalla costa, affondiamo la manetta e la sensazione è subito positiva. La carena risponde bene e plana in pochissimi secondi. A poppa ci sono due pattini incassati che sono stati studiati apposta per aumentare la portanza. Il risultato è quello sperato. Non solo per la rapidità con la quale raggiungiamo la planata, ma anche per la massima velocità. A 5900 giri, il Gps indica 48,4 nodi. Un valore decisamente sportivo per un natante da crociera. La buona sensazione non è data solo dai numeri. Il mare è calmo e non c’è onda, però siamo salpati poco prima del tramonto e il mare è affollato di barche che stanno facendo rapidamente rientro in porto. Approfitto per incrociare la loro scia e vedere come si comporta Next 285. Lo scafo si comporta bene qualsiasi sia la direzione con la quale la si affronta. Non è così scontato, perché è facile mettere in crisi un otto metri che naviga a quasi 50 nodi. Ma non è quello che capita a noi. La barca è maneggevole e appare sempre sicura. E tutto questo nonostante le volumetrie interne siano abbondanti. La prua, infatti, si allarga appena sopra la linea di galleggiamento proprio per garantire più spazio nella cabina trasformabile. Con il tramonto arriva da nord anche un vento piuttosto teso. Rimane piatto, ma le raffiche si fanno sentire. La caratteristica che si apprezza con queste condizioni è che la coperta è asciutta. Anzi, più che asciutta, perché non arriva una goccia d’acqua né direttamente, né nebulizzata. Le linee d’acqua contribuiscono a stendere la scia lateralmente. E anche se provo a virare bruscamente, mostrando la fiancata alla direzione del vento, non riesco a imbarcare nemmeno uno spruzzo. Perfino il divanetto lineare di poppa è perfettamente asciutto. La doppia motorizzazione con le manette Mercury consente di avere sempre il controllo assoluto, sia in navigazione, sia durante le fasi di ormeggio. Altra lieta novella arriva dai consumi. Nonostante a poppa ci siano ben 500 cavalli, i litri/ora per entrambi i motori passano da meno di 40 per planare a poco più di 150 per sfrecciare a quasi 50 nodi. E conseguentemente, anche i litri per miglio sono molto contenuti: si passa dai due ai tre. Il successo di una barca però non è determinato solo dalle prestazioni in mare, seppur si tratti della caratteristica fondamentale. Conta anche la vita a bordo e quindi allestimenti, layout e finiture di coperta e interni. Il livello raggiunto dal cantiere di Soverato è molto alto. Del resto la sigla LX del nome indica la categoria “lusso”, ed è quello che si percepisce a bordo. Allestimenti e design sono ben riusciti e racchiudono sia la praticità che si richiede a un natante, sia l’ottimizzazione degli spazi. In coperta gli arredi sono versatili per passare da un’area prendisole a una zona living in pochi istanti, mentre sottocoperta i volumi garantiscono fino a quattro posti letto. Due nella dinette trasformabile di prua e due sotto il pozzetto e un bagno in un locale separato. Un risultato più che soddisfacente visto che siamo a bordo di una barca di otto metri. Si tratta di volumi che consentono anche una crociera a corto o medio raggio. Ideale per due persone oppure per una famiglia con due figli. Quando il sole è ormai tramontato, Salvatore affonda le manette per rientrare a terra. Lì ci aspettano il fratello Antonio e Pietro, loro padre. Appena sbarcati ci chiede quale velocità abbiamo raggiunto e poi si mette a disquisire con i figli perché, secondo lui, alzando di un foro l’installazione dei fuoribordo è possibile guadagnare ancora mezzo nodo. Il Dna non si smentisce.
RANIERI NEXT 285 LX
Velocità max nodi Top speed knots
48.4 Range nm
248
Località//Place Soverato (CZ) Mare//Sea state Calmo//Calm Persone a bordo//People on board 2 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 200 l
Velocità in nodi Speed in knots
Consumi l/h
Fuel consumption l/h Rpm
kn
48.4
153 134
44.7
PROJECT: Ranieri International technical department HULL: LOA 8.80m • Length 7,98m • Maximum beam 2,85m • Displacement 3,000 kg • Fuel tank volume 520 l • Water tank volume 130 l • Maximum power rated 2x300 hp MAIN PROPULSION: 2 x Mercury Verado 250 V8 • Outlet mechanical power 183.9 kW (250 hp) • 8 V-shaped cylinders 64° • Swept volume 4.6 l • Bore&Stroke 92mm x 86mm • Compression ratio 1.85:1 • Weight 272 kg • Maximal rotational speed 5200-6000/min EC CERTIFICATION: CAT B or C
kg kw
8.1
Rapporto lung./larg.
5000 4500
82.8
32.0
4000
73.8
27.8
3500
56.6
23.2
3000
44.8
15.4
2750
39.4 0
20
40
60
80
100
120
140
160
da 0 a planata in 4 secondi Gliding time of 4s from 0 to glide da 0 a velocità massima in 29 secondi Gliding time of 29s for a speed change from 0 to 48.4 knots (maximum speed)
Litro miglio
(velocità di crociera)
l/ na mi (Cruising speed)
Ottimo il comportamento in mare, non solo perché la navigazione è sempre sicura e le prestazioni elevate, ma anche perché la coperta rimane asciutta anche quando c’è un vento a raffiche.
L/W
2.9
It handled excellently at sea, not just because it always runs safely and has high-performance levels, but also because the deck stays dray even when the wind gusts.
2.1
Velocità kn
Consumi totali l/h
Consumi litro miglio
Autonomia mn
Rumore su scala A (in plancia) dB
Boat
Total Fuel consumption
Total Fuel consumption
Range
Sound level on scale A
speed in knots
(as volume flow) l/h
(as volume hanging) l/ na mi
na mi
(at the dashboard) dB
2750
15.4
39.4
2.5
208
67
3000
23.2
44.8
1.9
274
69
3500
27.8
56.6
2.0
260
73
4000
32.0
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2.3
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4500
37.9
82.8
2.1
248
76 78
Engine rotational speed 1/min
5000
41.9
103
2.4
217
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173
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5900 5500
103
41.9 37.9
Rapporto peso
Giri/min
Conditions on test
PROGETTO: Ufficio tecnico Ranieri International SCAFO: Lunghezza f.t. 8,80m • Lunghezza di omologazione 7,98m • Larghezza massima 2,85m • Dislocamento 3.000 kg • Serbatoio carburante 520 l • Serbatoio acqua 130 l • Potenza massima installabile 2x300 cv MOTORE: 2 x Mercury Verado 250 V8 • Potenza 183,9 kW (250 cv) • 8 cilindri a V 64° • Cilindrata 4,6 l • Alesaggio per corsa 92mm x 86mm • Rapporto di riduzione 1,85:1 • Peso 272 kg • Regime di rotazione massimo 5200-6000 giri/minuto CERTIFICAZIONE CE: CAT B o C
Autonomia mn
potenza Mass outlet power
Condizioni della prova
MOTONAUTICA F.LLI RANIERI Loc. Caldarello I-88068 Soverato (CZ) T. +39 0967 25839 info@ranieri-international.com www.ranieri-international.com
229
TEST
Sotto coperta troviamo quattro posti letto, due nella dinette trasformabile di prua e due a poppa sotto il pozzetto. La luce naturale è tanta, anche grazie alle due finestrature che corrono lungo le fiancate.
Below decks, we found four berths, two of them in the convertible dinette in the bow, and two in the stern below the cockpit. There is a lot of natural light, not least because of the two windows that run along the sides.
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SALVATORE, ANTONIO AND THEIR FATHER PIETRO RANIERI HAVE SPORTY DNA IN THEIR BLOOD. Whether boats or inflatables, they have always produced high-performing models. And the latest arrival, the Next 285 LX still runs in the family tradition. It is definitely a cruiser aimed at families, but sporty families. It has been designed for people who want to plane across the water and get around at a certain speed. As naval architects like to say, the most difficult boats to design are the small ones, but Ranieri International has plenty of experience behind it. This new model is striking because of its beam, which is as much as 2.85 metres. The length of the hull, however, is still a little bit under eight metres, and the length overall reaches 8.80 metres. On the transom, there are two Verado V8s by Mercury, which each develop 250 horsepower. Salvatore Ranieri explained to me that this is an average power rating, in that the top amount would be a pair of 300s, while the minimum calls for two 200 hp outboards. We opened up the throttle just as soon as we got away from the coast, and it immediately felt good. The hull responded well and started planing in just a few seconds. In the stern, there are two fixed foils, which have been specially designed to increase load-bearing. The result is what was hoped for. Not just in terms of the speed with which we started planing, but also because of the top speed. At 5900 rpm, the GPS showed 48.4 knots. That is a very sporty number for a cruiser natante boat. But the good feeling doesn’t just come from the figures. The sea was calm and there weren’t any waves, but we set out just before sunset and the sea was crowded with boats that were hurrying back in to harbour. I took advantage of the opportunity to cross their wakes and see how the Next 285 handled it. The hull behaved well whatever direction it was faced with. That shouldn’t be taken for granted, because it is easy to put an eight-metre boat doing nearly fifty knots into difficulty. But that wasn’t what happened to us. The boat is easy to manage and always seems secure. And that is all although space below is substantial.
TEST
Engine data
232
Fuoribordo senza ombra di dubbio, ma con una vasta scelta che permette di passare da un minimo di 400 cavalli fino a un massimo di 600. Noi ne avevamo 500 e ci sono sembrati più che sufficienti. It is definitely an outboard, but there is a huge range to choose from which means you can go from a minimum of 400 horsepower to a maximum of 600. We had a 500 hp and that seemed more than enough.
The bow spreads out just above the water line precisely to give more room to the convertible cabin. With the sunset, a fairly stiff wind also came in from the north. The water stayed calm, but you could feel the gusts. The feature that you appreciate with these conditions is that the deck is dry. In fact, it is better than dry, because not a drop of water reaches it, whether directly or in water vapour. The water lines help to spread out the wake laterally. And even though I tried to turn sharply, presenting the side of the boat to the wind. I didn’t even succeed in getting a drop of spray on board. Even the linear sofa in the stern was perfectly dry. The double engine set-up with Mercury throttles means
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you can have everything perfectly under control, both when underway and during mooring. Another nice development comes from fuel consumption. Even though there is a full five hundred horsepower on the transom, the litres-per-hour figures for both engines went from under 40 for planing to just over 150 when speeding at nearly 50 knots. And as a consequence, the figures for usage in litres per nautical mile were also very restrained: they went from two to three. The success of a boat, however, is not just a function of its performance at sea, even though that is the most fundamental feature. The quality of life on-board also plays a role and with it the set-up, layout and finishing of the deck and interiors. The Soverato-based yard has reached a very high level. The LX letters in the name indicate the “luxury” category, and you can feel that when you are on board. The fittings and design have been very well designed, and incorporate both the practicality that is needed from a small boat and the optimisation of space. On the deck, the furniture is versatile, so that you can get from a sun pad to a living area in just a few moments, while below deck the volumes ensure there are as many as four berths. Two in the convertible bow dinette, and two below the cockpit and a bathroom in a separate room. That is an outcome that is more than satisfactory, given that we were in a boat of only eight metres. There is enough space to allow you to do a short or medium range cruise. That is ideal for two people or a family with two children. When the sun had already gone down, Salvatore opened up the throttle to go back to port. His brother Antonio and their father Pietro were waiting for us there. No sooner had we come ashore than they asked us how fast we had gone, and then Pietro started quibbling with his sons because he thought that by raising the amount of the outboard a notch you could still get another half-knot out of it. DNA always shines out.
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VECO
Nautica sostenibile significa anche impianti più efficienti che consumano meno energia. Siamo stati alla Veco per scoprire quali sono le tecnologie più innovative per frigoriferi e aria condizionata Sustainable yachting also means having efficient onboard systems that use less energy. We were at Veco to discover the most innovative technologies for fridges and air conditioning by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello
Global
IL RISPARMIO ENERGETICO A BORDO È UN’ESIGENZA DIFFUSA GIÀ DA DIVERSI ANNI. Negli ultimi tempi, tutta la nautica è interessata da una sensibilità accentuata sul tema del green e, di conseguenza, l’energia necessaria per far funzionare gli impianti è ancor più sotto osservazione. L’aria condizionata è nemica della nautica sostenibile? «No, anzi, può perfino essere il contrario. La tecnologia di ultima generazione ci offre opportunità che fino a un po’ di tempo fa non esistevano, quindi è possibile avere aria fresca anche se non 235 si è acceso il generatore e non si è attaccati alla 220 V in banchina», afferma Giulia Formenti della Veco Spa. Ovviamente l’autonomia non è assoluta, ma gli impianti che progettano e realizzano, anche custom, a Giussano, dove ha sede l’azienda da molti anni, hanno raddoppiato il coefficiente di efficienza. Come per i generatori, il segreto sono i giri variabili. Gli impianti frigoriferi di un tempo avevano un compressore molto grosso, il “motore” dell’impianto, collegato alla piastra di raffreddamento. Il compito dell’impianto era quello di portare alla temperatura più bassa possibile la piastra e poi questa funzionava tipo una ghiacciaia, nel senso che “cedeva” il freddo un po’ per volta. Vale per un ambiente chiuso e coibentato di un frigorifero così come l’aria di una cabina sottocoperta. «Ma questa è preistoria. Oggi esistono compressori a velocità variabile e, negli ultimissimi anni, c’è una sempre maggiore richiesta di gestire anche le pompe dell’acqua a velocità variabile», spiega Stefano Gallazzi, direttore dell’ufficio tecnico e produzione. Qual è il vantaggio? A differenza di prima, il “motore” non deve andare al massimo della potenza con conseguente super consumo energetico.
COOLING barchemagazine – Luglio-July 2021
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I giri variabili consentono di adattarsi alle necessità. Quando c’è molta richiesta, lavorano al massimo, altrimenti si tarano per un consumo contenuto. La differenza si percepisce subito. Una volta, su una barca a vela per esempio, appena si staccava il cavo della 220 V dalla banchina o si spegneva il motore, si staccava il frigorifero. Al posto dell’aria condizionata c’erano le maniche a vento per cercare di aumentare l’aerazione dagli oblò. Oggi, invece, il frigo si lascia sempre attaccato e anche l’aria condizionata ha una sua autonomia. Insomma, sia per le barche a vela, sia per quelle a motore, non è necessario sempre avere il generatore in funzione. Ovviamente l’autonomia non è eterna, ma gli impianti sono molto più efficienti di una volta. Inoltre, più la barca è grande, maggiore è l’efficienza dell’impianto a bordo con ingenti benefici in termini di consumi energetici. In pratica è un sistema che semplicemente “sposta” acqua fresca dal mare all’interno degli impianti, con l’obiettivo di “rinfrescare” l’aria interna all’imbarcazione. «Alla Veco sono sei anni che realizziamo impianti con chiller a velocità variabile e da tre anni installiamo pompe a velocità variabile», afferma Stefano Gallazzi. E poi ci sono due fattori determinanti per migliorare l’efficienza: l’elettronica e la realizzazione dell’impianto a bordo. Anche per frigo e aria condizionata i software di gestione e controllo non sono solo una
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VECO
Storia
Gli attuali amministratori sono tre: Carlo Formenti, padre di Giulia, presidente e fondatore; Giulia Formenti, ingegnere e sales director, e Stefano Gallazzi, direttore tecnico e produzione. Rappresentano la seconda e la terza generazione. Veco è una tradizione famigliare. Fu fondata nel 1971 dal padre e dal nonno di Giulia Formenti. «Mio nonno si occupava già di impianti frigoriferi, era un ingegnere termotecnico e, quasi per gioco, insieme a mio padre, nel garage della villa di famiglia a Verano Brianza, costruirono il loro primo frigorifero per una barca. Glielo aveva chiesto un amico. Dal garage, in poco tempo, ci fu la necessità di un’area più grande e quindi ci siamo spostati a Giussano dove siamo ancora adesso». I brand sono sempre due: Climma e Frigoboat. Oltre a queste produzioni, Veco Spa è anche dealer per l’Italia dei generatori Fischer Panda.
Company history
Three people currently run the company: Carlo Formenti, the president and founder; Carlo’s daughter Giulia Formenti, who is the engineer and sales director and Stefano Gallazzi, the technical and production director. They represent the second and third generations. Veco is a family tradition. It was founded in 1971 by Giulia Formenti’s father and grandfather. «My grandfather worked with refrigeration systems; he was a thermo-technical engineer. Almost as a game, he built his first fridge for a boat together with my father in the family villa in Verano Brianza because a friend had asked them to. Not long afterward we outgrew the garage and so we moved to Giussano, which is where we still are». There are still two brands: Climma and Frigoboat. As well as making those, Veco S.p.a. is also the Italian dealer for Fischer Panda generators.
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COMPANIES moda, ma contribuiscono a fornire un funzionamento più corretto e più efficiente, anche in base al raffreddamento dell’elettronica effettuato ad acqua. Servono anche per l’assistenza da remoto e il servizio post vendita. A questo proposito interviene Giulia Formenti: «Stiamo investendo molto su questo aspetto perché il controllo remoto degli impianti, soprattutto sui mega yacht, è fondamentale». Altrettanto importante, durante la progettazione della barca, è l’isolamento e per questo serve lavorare di concerto con progettisti e cantiere. Se si vuole migliorare l’efficienza di un impianto di aria condizionata non si possono lasciare 5 millimetri di passaggio dell’aria sotto la porta di una cabina e nemmeno assottigliare troppo le pareti di un frigorifero. «La sensibilità di designer e cantieri sta aumentando, si tratta di trovare un compromesso. La parte estetica ha ovviamente un peso rilevante, non è possibile immaginare che si tenga conto solo delle esigenze di chi costruisce impianti di aria condizionata. Capisco che una griglia per la ventilazione non sia bella da vedere e quindi è necessario un lavoro a quattro mani per trovare un giusto equilibrio tra estetica e funzionalità. Ma sono fiduciosa perché molti progettisti cominciano a ragionare a 360°. La nautica sostenibile sta prendendo sempre più piede. La vogliono i cantieri
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Everything is done in-house to ensure the quality of the products and the ability to customise air conditioning and refrigeration systems.
e gli armatori, e i progettisti stanno capendo che non basta avere solo dei fornitori che offrano componenti all’avanguardia. Progettare un impianto significa farsi carico anche di adeguare gli spazi a bordo per permettere una corretta installazione e prevedere le idonee necessità di coibentazione». I materiali che vengono utilizzati sono sempre gli stessi. La differenza è data dalla qualità dell’acciaio e dalla lavorazione. Ci spiega meglio Stefano Gallazzi: «Quando un pezzo d’acciaio entra da noi passa al taglio laser per diventare della forma che l’ufficio tecnico ha deciso di dargli. Poi ci occupiamo dell’assemblaggio, piegatura, saldature e infine, dei test di funzionamento e collaudo. Le uniche operazioni che facciamo esternamente riguardano la verniciatura o particolari trattamenti estetici delle lamiere. Tutte le componenti sono assemblate da noi. Tutto è fatto all’interno perché così abbiamo il controllo assoluto del prodotto». Non manca poi una lavorazione custom che viene richiesta soprattutto dai cantieri che realizzano barche grandi. «Le personalizzazioni sono di due tipi. C’è una sorta di semi-custom che attiene alla parte estetica per i frigoriferi, dove il mobile si compone in stile dei configuratori delle automobili. E poi c’è il full custom destinato per alcuni mega yacht quando i proget-
Lavorazione tutta interna per garantire la qualità dei prodotti e la possibilità di customizzare gli impianti di aria condizionata e i frigoriferi.
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tisti ci fanno richieste di soluzioni completamente personalizzate, sia per frigoriferi sia per aria condizionata. In entrambi i casi, la progettazione tiene conto di una vasta expertise tecnica, per cui la realizzazione è molto più semplice e veloce», racconta Giulia Formenti. THE NEED TO REDUCE ENERGY CONSUMPTION ON BOATS HAS BEEN A TOPICAL ISSUE FOR SEVERAL YEARS. The entire yachting industry has become more sensitive to environmental issues and, as a result, the energy requirements of onboard systems are being scrutinised more closely than ever. Is air conditioning the enemy of sustainable yachting? «No, in fact, it may even be the opposite. The latest technology provides opportunities that didn’t exist until very recently, so it is now possible to enjoy the cool air without using the generator or being connected to a 220volt supply on the quay», says Giulia Formenti of Veco S.p.a. It can’t run endlessly in that mode of course, but the efficiency coefficient of the devices that are being designed and implemented, including made-to-measure systems, in Giussano, where the company has been based for many years, has doubled. As for generators, the secret lies in varying the RPM level. In the past, the refrigeration systems featured a very big compressor, which was the “engine” of the system, attached to a cooling plate. The role of the machinery was to reduce the plate to the lowest possible temperature, and this then functioned rather like an icebox, gradually releasing its coldness. It works both with fridges, which are sealed and insulated and also for the air in a cabin below decks. «But all that is prehistoric. We now have variable speed compressors and, over the past few years, there’s an increasing demand to manage even variable speed water pumps», explained Stefano Gallazzi, director of the technical and production department. What are the advantages of this? In contrast with what went before, the “engine” doesn’t have to run at full capacity and thus uses a huge amount of energy. Varying the revs mean that it can adapt to requirements. When there is a lot required of them, they work flat out, but otherwise, they regulate themselves to ensure limited energy consumption. The difference is immediately obvious. For example, on sailing boats, one used to have to turn off the fridge the moment one unhooked the electricity cable from the quay or killed the engine. Instead of air conditioning, there were wind scoops so you could try to increase the amount of air coming through the portholes. But now you keep the fridge on at all times, and even the air conditioning can last for a while. So essentially, you don’t need to have the generator on the whole time, either for sailing boats or motor-powered ones. Of course, they can’t keep going forever, but the systems are much more efficient than they once were. And also, the bigger a boat is, the greater the efficiency of the machinery is, with huge benefits in terms of energy consumption. It is essentially a system, which simply moves cool water from the sea to the system, with the aim of cooling down the air inside the boat. «At Veco, we have been making devices with variable speed chillers for six years, and for three years we have been installing pumps with variable speed», says Stefano Gallazzi. And then two factors are essential in improving efficiency: electronics and the fulfilment of the onboard system.
VECO
1971
Anno di nascita Foundation year
1978
Nasce il marchio Frigoboat The Frigoboat brand is launched
1984
Nasce il marchio Climma The Climma brand is launched
Area complessiva di produzione Total production area
Milioni di euro fatturato 2020 Million euros turnover in 2020
40 140
Apre la sede Usa di Veco Veco’s US branch opens
Dipendenti nella sede di Giussano No. of employees at the Giussano facility Dipendenti nella sede americana No. of employees at the US location
Output which is sold in Italy
30% Fatturato derivato da progetti e soluzioni custom
Of the turnover comes from custom designs and solutions
14
Dealer nel mondo No. of dealers around the world
Oltre 140 centri assistenza autorizzati in Italia More than 140 authorized service centers in Italy
2000
45% Produzione venduta in Italia
55% Produzione che viene esportata Output which is exported
L’azienda diventa una società per azioni, Veco SpA The company turns into a joint stock company, Veco SpA
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5.000 m
2
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1999
400
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Tipologie di prodotti Types of product
Oltre 400 centri autorizzati nel mondo More than 400 authorized centers in the world
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VECO
Chiller e pompe di calore a giri variabili consentono di avere impianti a basso consumo energetico. L’esperienza di Veco è preziosa per cantieri e progettisti che vogliono ottimizzare l’efficienza lavorando anche sull’installazione e la coibentazione degli ambienti. Variable speed chillers and heat pumps mean that you can have systems that don’t use a lot of energy. Veco’s experience is vital for yards and designers who want to optimise efficiency by also working on the installation and insulating rooms.
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COMPANIES For both fridges and air conditioning systems the management and control software aren’t just a fashion but actually helps to make it work better and more efficiently, also due to the water-driven cooling system of the electronics. It also helps in terms of remote maintenance and after-sales servicing. Giulia Formenti said on this point: «We are investing a lot in this area, because the remote control of the plant, especially aboard mega yachts, is essential». In designing a boat, just as important is the insulation, and for that, you have to work in partnership with designers and shipyards. If you want to improve the efficiency of an air conditioning system you can’t leave even five millimeters gap for air to get under a cabin door, or make the walls of a fridge too thin. «The sensitivity from designers and yards is increasing, and they try to reach a compromise. The looks of the boat are also important of course: you can’t just take into account the needs of whoever is putting together the air conditioning system. I realize that ventilation
Un sito tutto nuovo
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Recentemente Veco Spa ha rinnovato il suo sito internet. L’obiettivo è quello di essere ancora più accessibile sia per l’acquisto, sia per l’assistenza post vendita di tutti i suoi brand. Dal sito si può facilmente consultare la rete di dealer sparsa in tutto il mondo e, attraverso questa, contattare i tecnici specializzati. L’assistenza è garantita sia da remoto, sia in presenza, ovunque ci si trovi. Oltre ai brand Climma e Frigoboat, il sito presenta anche la gamma di generatori Fischer Panda di cui Veco è l’importatore per l’Italia.
A completely new website
Veco S.p.a. recently updated its website. The aim was to make the firm and all of the brands more readily accessible both in terms of buying and also for after-sales service. On the site, you can easily browse the network of dealers around the world and contact specialist technicians. Assistance is guaranteed, whether remotely or in person, wherever you are. As well as the Climma and Frigoboat brands, the site also introduces the Fischer Panda generator range, for which Veco is the importer for Italy.
La sede statunitense della Veco è una garanzia anche per i cantieri italiani che vendono le proprie barche oltreoceano. The US branch of Veco is also a guarantee for Italian yards who sell their boats on the other side of the Atlantic. barchemagazine – Luglio-July 2021
grills aren’t pretty, and so you have to work together to get the right balance between aesthetics and functionality. But I am optimistic because many designers have started to take a holistic view of things. Sustainable yachting is becoming more and more popular. Boatyards want it, and owners and designers are beginning to understand that just having suppliers who offer cutting-edge components is not enough. Designing a system also means working on adjusting the spaces on board to allow a correct installation and provide the suitable needs of insulation». The materials which are used are still the same. The difference comes from the quality of the steel and the way it is worked. Stefano Gallazzi explained this better: «When a piece of steel arrives, we laser cut it to the shape that the technical department wants. Then we handle assembly, bending it, welding, and lastly, we test it to see how it works and try it out. The only things we do externally involve the painting or special treatments we add to change how the sheets look. We assemble all of the components. Everything is done in-house so we have complete control of how the product is made». But there is also customised working which is requested, above all, by yards who build large boats. «There are two kinds of customisation. There is a kind of semicustom one that applies to the aesthetic aspects for fridges, where the furniture is put together with something similar to a car configurator. And then there is the full custom service for some megayachts when designers ask us for custom made solutions for both the fridges and air conditioning. In both cases, the design takes into account a wide technical expertise, so the realisation is much easier and quick», says Giulia Formenti.
PREVIEW
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Y7 VOLANTE
Bella da vedere, bella da vivere. Il nuovo progetto del cantiere tedesco è un riuscito compromesso tra grandi volumi e ottime prestazioni Beautiful to behold and offering a wonderful on-board experience, the latest design from the 245 German shipyard is a successful compromise between large volumes and top-level performance by Luca Sordelli - photo by Francesco Ferri
Il piacere della
VELA
The pleasure of sailing barchemagazine – Luglio-July 2021
PREVIEW «QUANDO ABBIAMO COMINCIATO A IMMAGINARE QUESTA BARCA LE INDICAZIONI DI MICHAEL SONO STATE CHIARE: già al primo sguardo doveva far venire una gran voglia di andare a vela». A parlare è Bill Tripp, colui che ha “tirato le linee” dell’Y7. Il Michael a cui si riferisce è quello Schmidt che ha ideato e realizzato l’intera gamma YYachts. In effetti è evidente che questa barca è una vera “sailing machine” progettata per macinare tante miglia, dalla sofisticata costruzione in carbonio e dall’armo potente ed equilibrato. «Pensata – come racconta lo stesso Schmidt – per divertirsi anche quando il vento è poco, nelle brezze più leggere». Un progetto per armatori evoluti, per chi sa apprezzare il piacere di viaggiare a vela: «Quante barche moderne sanno fare una vera bolina?» ci chiede il costruttore tedesco. Due numeri raccontano in sintesi questa filosofia: un dislocamento contenuto a sole 29 tonnellate e una superficie velica di bolina da 300 metri quadrati che diventano 550 alle portanti grazie al gennaker da armare sul bompresso. Prestazioni “über alles”, quindi. Ma non solo. Volante mette in mostra anche grandi volumi con un baglio massimo di 5,75 metri, quattro ampie cabine più quella per l’equipaggio, raffinati interni e uno studio dei flussi che consente di muoversi a bordo, e di godere del mare, con un comfort quasi domestico. «Non è certo un caso – dice sempre Michael Schmidt –, che un armatore su quattro tra quelli che hanno scelto il nostro Y7 arrivi dal mondo del motore».
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Lo stile degli interni di Volante è molto rigoroso, gli ambienti sono accoglienti e i colori tenui. La versione standard è caratterizzata da essenze in rovere sbiancato e finiture in bianco.
Volante’s interiors have a very austere style, featuring welcoming rooms and pale colours. The standard version features bleached oak and white finishes.
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Y7 VOLANTE
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PREVIEW
Il layout degli interni prevede la possibilità di avere tre o quattro cabine, tutte con bagno dedicato, più il locale per 248 l’equipaggio, con due cuccette. La cucina può essere posizionata sia a centro barca, sia nella più classica posizione ai piedi della scala che porta in coperta.
The interior layout can have three or four cabins, all with their bathroom, plus the crew’s quarters with two bunks. The galley can be positioned either at the centre of the boat or in a more traditional position at the foot of the staircase leading up to the deck.
Se performance e abitabilità sono le prime due parole che raccontano Volante, semplicità è senza dubbio la terza. Ci sono infatti il jib autovirante, le crocette acquartierate che evitano la presenza del paterazzo, le drizze e le scotte che arrivano fino alla postazione del timoniere scorrendo sotto il filo della coperta. La barca è facile da gestire sotto vela anche da una sola persona, cosa non comune per uno scafo da ventuno metri di lunghezza. La semplicità nella gestione continua anche quando bisogna pensare all’ormeggio. Non solo c’è un bow-thruster a scomparsa a prua, ma a poppa i motori sono due,
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per la precisione due Nanni da 80 cavalli ciascuno, soluzione che permette una grande agilità in manovra in acque ristrette. La doppia motorizzazione comporta anche altri vantaggi, come racconta lo stesso Schmidt: «L’installazione a bordo è più semplice e il peso finale non è molto diverso dalla propulsione singola. Inoltre, utilizzando un solo motore a regime di crociera si può navigare a 7,2 nodi con un’autonomia sconfinata». Nell’ottica della massima semplicità, a fronte di una grande funzionalità, l’idraulica è stata scelta solo per il vang, mentre tutti i winch Harken sono a movimentazione elettrica. Lo stile degli interni di Volante è decisamente nordico, gli ambienti sono accoglienti, i colori tenui. La versione standard prevede un’alternanza di essenze in rovere sbiancato e affumicato e finiture in bianco, ma, come dice Michael Schmidt, «tutto è possibile». Il ventaglio di soluzioni personalizzate è quasi illimitato. Su Volante spiccano dettagli d’arredo intriganti come i tientibene del salone centrale realizzati con fasce in pelle che corrono lungo dei binari sui cielini; oppure le maniglie per armadi stipetti, anche loro eleganti e realizzate con semplici lacci in pelle; o l’illuminazione a strisce di LED che regalano un’atmosfera calda a tutti gli ambienti e fanno “fluttuare” gli arredi, conferendogli una bella sensazione di leggerezza. Segno distintivo della barca, infine, è la bassa ed elegante finestratura che avvolge a “ferro di cavallo” la tuga. All’interno riempie di luce naturale tutta la zona centrale dell’imbarcazione, mentre vista dall’esterno rappresenta il tratto, lo stilema, che rende Volante inconfondibilmente un YYachts. «WHEN WE FIRST STARTED TO DREAM UP THIS BOAT, MICHAEL’S INSTRUCTIONS WERE CLEAR: just one glance should be enough to give you a strong urge to go sailing». These are the words of Bill Tripp, the man who produced the sketches for the Y7. The Michael he refers to is Michael Schmidt, who conceived and created the entire YYachts range.
Y7 VOLANTE
«Una barca che incarna l’idea di bellezza contemporanea, di performance e facilità d’utilizzo. E che ti può portare ovunque, nella massima sicurezza». «A boat that embodies the idea of contemporary beauty, performance and ease of use. And that can take you anywhere, in complete safety». Bill Tripp
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PREVIEW And, indeed, it is immediately apparent that this boat is a true ‘sailing machine’, designed to travel a lot of miles, with a sophisticated carbon fibre construction and powerful and well-balanced rigging. «Designed», as Schmidt himself says, «for fun even when there is little wind, in the lightest of breezes». A design for experienced boat owners, who appreciate the pleasure of travelling under sail. «How many modern boats can truly sail closehauled?», the German yacht-builder asks us. Two statistics sum up this philosophy very well: the yacht’s displacement of just 29 tonnes, and the
300 m2 sail area when close-hauled, which becomes 550 m2 with a trading wind thanks to the gennaker rigged to the bowsprit. «Über alles» performance, in other words. But that’s not all. Volante is also spacious, with a beam of 5.75 metres, four large cabins plus the crew’s quarters, sophisticated interiors and a carefully honed design that allows you to move around onboard, and enjoy the sea, with almost homely comfort. «It’s no coincidence», Michael Schmidt continues, «that one in four owners who have chosen our Y7 come from the world of motor sailing». While performance
Y7 VOLANTE Cantiere: Michael Schmidt Yachtbau GmbH Progetto: Tripp Design Interior Design: Norm Architects Lunghezza f.t.: 21,86m Lunghezza al galleggiamento: 20,35m Baglio massimo: 5,75m Pescaggio con chiglia fissa: 3,50m Zavorra: 9,6 t Sup. velica randa: 174 m2 Sup. velica jib: 123 m2 Sup. velica Code 0: 350 m2 250 Sup. velica Gennaker: 550 m2 Motori: 2x Nanni N4.80 SD, da 52,9 kW 80 cv Riserva carburante: 800 l Riserva acqua: 800 l www.yyachts.de
Yard: Michael Schmidt Yachtbau GmbH Naval Architect: Tripp Design Interior design: Norm Architects LOA: 21.86m LWL: 20.35m Maximum beam: 5.75m Draft with a fixed keel: 3.50m Ballast: 9.6 t Mainsail area: 174 m² Self-tacking jib area: 123 m² Code 0 area: 350 m² Gennaker area: 550 m² Main propulsion: 2x Nanni N4.80 SD, each 52.9 kW 80 hp Fuel tank volume: 800 l Fresh water tank volume: 800 l www.yyachts.de
barchemagazine – Luglio-July 2021
and liveability are the first two words Volante brings to mind, simplicity is not far behind. It has a selftacking jib, spreaders that avoid the need for a backstay, and halyards and sheets that run below the deck all the way to the helmsman’s station. The boat is easy to handle even for a single person, something not often seen on a 21-metre-long craft. And mooring is fairly straightforward too. Not only is there a retractable bow thruster, but there are two engines at the stern – two 80 hp Nanni engines, to be precise – making the boat extremely agile when manoeuvring in small spaces. The double engine also brings other advantages, as Schmidt explains: «They are easier to fit onboard, and the overall weight is not much different. And by using just one engine at cruising speed you can travel at 7.2 knots with an almost infinite range». To keep everything as simple as possible, while remaining highly functional, only the vang is hydraulic, while all the Harken winches are electric. The interiors of Volante have a decidedly Nordic style, featuring welcoming rooms and pale colours. The standard version features alternating bleached and smoked oak and white finishes, but, as Michael Schmidt says, «everything is possible»: there is an almost unlimited range of custom solutions on offer. Certain intriguing furnishing details stand out on Volante as the grab handles in the central saloon made from strips of leather that run along two tracks on the ceilings; the stylish locker handles, again made from simple leather laces; and the strip LED lighting, which gives all the rooms a warm atmosphere and makes the furnishings ‘flutter’ slightly, giving them a pleasant lightweight sensation. A final distinctive feature of the boat is the low, elegant window that surrounds the deckhouse in a horseshoe shape. Inside it bathes the entire central part of the yacht in natural light, while viewed from the outside it is the stylistic trait that makes Volante unmistakeably a YYachts boat.
BROKERAGE SECTION
VARSOVIE
u
Year Built 2008, Length 30.48 M, Beam 7.01 M, Draft 3.96 M, Builder Nautor Swan, Designer German Frers, Construction Fiberglass, Cruising Speed 12knots, Asking Price € 3,950,000
Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
WATER MAIDEN
RIVA CORSARO 100
Year: 2008, LOA: 13.90 m Beam: 3.60 m, Draft: 2.80 m Flag: UK, Location: Spain, Asking Price: € 175,000
Year 2018, LOA 29.85 m, Guest Cabins 5, Beam 6.70 m, Engines 2xMTU 2638hp, Heads 6, Max Speed 28 kn. Asking Price € 8,200,000 VAT Paid
u
256
Bernard Gallay
Idea Yachting Limited
+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
u
VESPER
TRAWLER 20 M
Year 2014, LOA 29.65 m Beam 6.79 m, Cruising Speed 12 Knots, Main Engine 2 X 1900 hp Caterpillar C32, Asking price € 2,490,000
Year 2009, LOA 20.00 m, Beam 6.30 m, Draft 2.5 m Main Engine 2 X Scania 450 hp Max Speed 12 knots Asking price - € 1,350,000
u
+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com
YMB Yachting Ltd
u
+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com
YMB Yachting Ltd
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Vendita imbarcazioni: perché scegliere CMM
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AB YACHTS 100
LEVI RIBS PMP 8PUNTO5
Year 2016. Engines: MAN V-12 3 x 1900 HP– 730 hours. Boat in excellent conditions. LOA: 30.50 m (100.07 ft) BEAM: 6.80 m (22.31 ft). Price € 4.980.000 u Giorgio Dalla Pietà –
Built in 2017. Engine: Mercruiser V6 3.0 TDJ/Bravo 3 X - 1 x 260 HP– 75 hours. Bathing ladder Swimming platform in teak. LOA: 8.77 m, BEAM: 2.68 m Price € 135,000. u Giorgio Dalla Pietà –
Archipelago
DALLA PIETÀ DP 72’ HT Year 2008. 2 Caterpillar x 1675 HP– 750 hours. LOA: 23,02 mt (75,50 ft), BEAM: 5,81 mt (19,06 ft). Price € 950.000 u Giorgio Dalla Pietà –
Archipelago
Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
Archipelago
BENETTI 105 T
Colombo Alldays 39
YEAR: 2012 - Refitting 2019 Boat very well equipped and maintained. Powered 2 X CAT 1000 hp PRICE: € 4.900.000 Vat paid
COLOMBO CAMBRIDGE 44
2011, revisionato completamente. Motori: 2 volvo IPS 500 , ore moto 300 circa , Joystick di manovra, Aria Condizionata, Teak in coperta, Pilota automatico, Chart Plotter 7012, allestimento pozzetto cruiser. Richiesta € 275.000 + iva u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it
2001, showroom Como. Unico proprietario, ben tenuta. Due cabine e un bagno. 2x450 HP Cummins in linea d’asse con solo 450 ore. € 95.000
u
CMM Yacht Service
sales@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
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Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
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u
Valbroker
tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
BROKERAGE SECTION FERRETTI CUSTOM LINE 28
FERRETTI 780
Anno 2017, LOA 28,31m., 2 X V8-1200 MAN, 5 cabine ospiti + zona equipaggio. Stabilizzatori. Prezzo € 5.500.000 + Iva
u
Anno 2019, Lunghezza 23,76 m., 2 X 2000 Hp MTU, 4 cabine ospiti + zona equipaggio. Stabilizzatori. Prezzo di richiesta € 3.600.000 + Iva se dovuta.
FORWARDYACHTS S.r.l.
Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
u
NAVETTA ROSSATO 26
GUY COUACH 2200
Anno 1992 / refitting 2016. Lunghezza fuori tutto 26, 2 motori CAT 3208 233Hp. 4 cabine ospiti + 4 bagni + equipaggio. Prezzo di richiesta € 1.250.000.
Anno 2004, Lunghezza 20,70 m., 2 X 1350 Hp MTU, 4 cabine ospiti + zona equipaggio. Prezzo di richiesta € 469.000. Disponibilità dopo la stagione.
u
FORWARDYACHTS S.r.l.
u
Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
ABBATE TULLIO EXECUTIVE 46
LOMAC AIRONE
RIVA 88 DOMINO SUPER
2000, lago Maggiore. Numerosi lavori eseguiti, lucidatura scafo e antivegetativa. 2 Yanmar diesel da 420 Hp con solo 413 ore di moto. € 89.000
2000 Lago di Como. Pozzetto autosvuotante, pochissime ore di moto, solo acqua dolce. 2x320 hp Mercruiser V8 MX 6.2 mpi trasmissioni BRAVO I. € 87.000.
YEAR: 2016 Boat well equipped Refitting 2019 Possibility of trade-ins PRICE: € 4.300.000
u
Valbroker
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Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
u
CMM Yacht Service
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FORWARDYACHTS S.r.l.
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ALALUNGA 72
ABBATE BRUNO PRIMATIST G50
SEALINE F 46
Anno 2002, m.21.90, Man 2x1300 hp, bow thruster, aria cond., full optional, 4 cabine. € 470.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
anno 2005 visibile in Sardegna. Refit completo nel 2019. 2x850HP Seatek 850 Plus in linea d’asse con ore di moto 20, riportate a zero a seguito del refit. € 219.000
Costruito nel 2009 ed immatricolato nel 2010. 2 x 480 hp Cummins, turbo diesel a trasmissione poppiera Zeus. Unico proprietario, full optional. € 299.000.
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u
Valbroker
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Valbroker
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257
BROKERAGE SECTION
MARIOTTI YACHTS
Build 2012, Lying France Length 53.80 M, Beam 10.50 M Draft 2.98 M, Grt 928, Engines 2 X Cat 3516b Hd Scac, Cruising Speed 14 Knots, Max. Speed 17 Knots Cabins 6 / 12 Guests, Crew 14 ASKING PRICE: € 22.000.000 u SSH MARITIME
E: k.ladas@sshmaritime.com M: +30 698 2935048, www.sshmaritime.com
AZIMUT 95’
SEABISCUIT
LOA 28.96m, Year: 2010 / 2020 8 Guests, 4 Staterooms, 4 Crew, Asking Price $3,599,000
Length 25.88 M, Beam 6.1 M Draft 1.52 M, Gross Tonnage 45 Ton, Guests 10, Crew 2, Builder Delta Powerboats, Designer Lars Modin, Year Built 2014, Cruising Speed 30Knots, Asking Price $ 2,995,000
u
FGI YACHT GROUP
M: 954 830 4867, fng@fgiyachtgroup.com www.fgiyachtgroup.com
u
Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
NAMASTE 141’ OVERMARINE GROUP Year: 2017, LOA: 42.98m, Beam: 8.66m. Speed: 13 Knots. Engines: 2x, MTU, 12V2000, 1448 HP. Price: USD 19,900,000
258
u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com
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AQUARIUM LOA 62m, Benetti, Year: 2010 / 2020,1 4 Guests, 6 Staterooms, 14 Crew. Asking Price $30,000,000
u
FGI YACHT GROUP
M: 954 830 4867, fng@fgiyachtgroup.com www.fgiyachtgroup.com
BROKERAGE SECTION
Centro assistenza e ricambi Allestimenti personalizzati Riparazione gommoni (vetroresina, PVC, hipalon) Riparazioni e diagnostica di tutte le marche Sea Best srl via Giacosa, 6 - 20093 Cologno Monzese MI T. 02 25 39 11 34 - F. 02 27 30 45 42 info@seabestsrl.it - www.seabestsrl.it
VZ 16 - Anno 2005 2 x 730 hp Man EB TD - € 320.000
Princess 50 Fly - Anno 2009 2 x 670 hp Volvo Penta EB TD - € 479.000
TA NDU VE
A DUT
VEN
TA NDU VE
CMM Yacht Service
u
CMM Yacht Service
sales@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
SARNICO 60’ Anno 2010; mt. 18,57; 2x1100 hp Man; ore moto 1400 ca; ottime condizioni; n. 3 cabine, n. 1 cabina marinaio; Vis. Nord Sardegna. Prezzo: € 445.000 IVA assolta (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it
Linssen GS 380 Sedan - Anno 2004 2 x 75 hp Volvo Penta EB - TD - € 159.000
NA TA N
sales@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
YEAR: 2009. Elegant interiors, fine finishes, comfortable and convivial spaces, 4 cabins, 4 toilets. Powered 2 x MTU 1524 hp PRICE: € 1.590.000 Tax paid
Faeton 1040 Moraga Fly - Anno 2004 2 x 315 hp Yanmar EB TD - € 72.000
AZ 50 FLY Year 2005. LOA m. 16,02 - Beam m. 4,72. 2x Cat C12 669HP Price € 290.000
u
Inmar snc
329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
CUSTOM LINE 97
BUDDY DAVIS 61’
Year 2009, LOA 29.5 m, Engines 2xMTU 2400hp, Max Speed 28kn, Asking Price € 3,000,000 ex VAT
Year 1989, LOA 61’ 0”, Beam 18’ 0”, Cruising Speed 23 Kn, City Miami, Price USD 498,500
u
Idea Yachting Limited
+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com
u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com
AMER 94 Anno 2015, lunghezza 29 m., larghezza 6,30 m., 2x Volvo Penta IPS D13. 4 cabine + 5 bagni + 2 cabine equipaggio. Prezzo € 3.200.000 + Iva se dovuta.
u
FORWARDYACHTS S.r.l.,
Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com
ABACUS 52 FLY Anno 2008 immatricolata 2009 Imbarcazione Full-Optional e in perfette condizioni. Unico Proprietario. Prezzo € 300.000. u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
PERSHING 65 2003, € 375,000 tax paid. Twin Cat C30 Diesel inboard engines. Kohler 16kw generator. Kohler 13kw generator. Air conditioning. Heating. 3-cabins.
u
Grabau International
3337489281, michele@grabauinternational.com
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DALLA PIETÀ 59’ Year 2007 - 2x900 Hp MAN LOA: m 18,30 - Beam: m 4,94 - Price: € 420.000
u
Inmar snc
329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
Sweden Yachts 390 - Anno 2002 1 x 40 hp EB D - € 160.000
Raffaelli Typhoon Fly - Anno 1995 2 x 300 hp Caterpillar EB TD - € 89.000
259
TE
u
RIVA VENERE 75
NA TA N
Year: 2013. Boat very well equipped and maintained, sole owner. Full painting on 2019 Powered 2 x MTU 2638 HP PRICE: € 4.300.000
TE
PERSHING 92
Sciallino 25 - Anno 2000 2 x 140 hp Yanmar EB TD - € 68.000
Affidaci la vendita della tua imbarcazione usata. Chiama subito! +393357112251
BROKERAGE SECTION
ASYA HEESEN
u
BLACK ORANGE
Year 2015, Length 47m, Beam 8,85m, Draft 2,55m, No. of Guests 12, No. of Cabins 5, Maximum speed 15, Engines 2 MTU (8V 4000 M63), Fuel Capacity 60,000l New Asking Price: € 21,900,000 (VAT unpaid) +33699939099 greg@blackorange-yachts.com www.blackorange-yachts.com
SAF_Layout 1 30/01/20 09:10 Pagina 1
260
DALLA PIETÀ 58 HT
DALLA PIETÀ 72 HT
M/Y MINA - BENETTI
Del 2006, 18,67 mt. x 5,00, 2x1100 Man, ore moto 800, velocità 30 kt. crociera 35 di massima, gruppo da 13 KW, aria condizionata, perfetta in ogni sua parte meccanica, elettrica, idraulica. Prezzo € 380.000.
Del 2012, 23,02 mt. per 5,81, ore moto 450, 2x1650 Cat, velocità crociera 27Kt max 33Kt, versione 3 cabine, 4 bagni imbarcazione come nuova, tenuta al coperto di inverno e da due marinai in estate. Prezzo € 1.300.000.
Year: 2010, Refit in 2017 LOA: 36.58m (120ft), 12 guests in 5 cabins. Price: € 7,450,000 VAT paid.
u
Fabio 338.4531398
u
Fabio 338.4531398
u
BLACK ORANGE
+33699939099 greg@blackorange-yachts.com www.blackorange-yachts.com
RIVA DOMINO 88 SUPER
NOVAMARINE FOURTEEN HD
BLUE DIAMOND
Year 2016, LOA 26.82 m, Beam 6.27 m, Engines 2xMTU 2638hp, Beam 6.27 m, Heads 4, Max Speed 38kn, Asking Price € 4,300,000 ex VAT
Year 2004, LOA 14.95 m, Cruising Speed 28, Engines 3x FNM 311hp Beam 4.1 m, Heads 1, Max Speed 32kn, Asking Price€ 135,000 VAT Paid
Year: 2004 | Refit: 2021 LOA: 30.00 m, Beam: 6.99 m Draft: 3.50 /5.50 m, Flag: British Location: Palma de Mallorca New Asking Price: € 1,950,000
u
Idea Yachting Limited
+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com
u
Idea Yachting Limited
+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com
u
Bernard Gallay
+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
RIVA VENERE 75
TANSU
Length 22,70m, Beam 5,72m, Draft 1,80m, Accommodation: 4 Cabins. Engines are 2 X MTU10V 2000 M93 - 1522HP – Engine Hours: 1784. Asking Price € 1.000.000 Vat Eu Paid
Year 2009, Fully reffitted in 2018, LOA 20.00 m, Beam 6.30 m, Draft 2.5 m, Main Engine 2 X Scania 450 hp, Max Speed 12 knots, Asking price € 1,350,000
u
Infinite Yachts
u
YMB Yachting Ltd
+33 6 15 25 83 63 gt@infiniteyachts.com
+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com
SUNSHINE
HIGH SPIRITS
Year Built 1984, Length 37.8 M, Beam 7.62 M, Gross Tonnage 281 Ton, Guests 12, Crew 7, Builder Lloyds, Construction Aluminum, Cruising Speed 12 Knots. Asking Price $ 2,495,000
Year Built 1985, Length 20.42 M, Beam 5.18 M, Draft 2.13 M, Guests 4, Crew 2, Builder Belliure, Designer Ron Holland, Cruising Speed 9 Knots. Asking Price $ 829,000
u
Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
s.r.l. Servizi Assicurativi e Finanziari s.r.l.
Choose a specialist to insure your boat Via Balduzzi, 26 - 27036 Mortara (PV), Mobile +39 329 4790656 / +39 335 8182838 barchemagazine –-Luglio-July 2021 Office +39 0384 93295, Fax +39 0384 93297, E-mail: info@safsrl.org p.farina@safsrl.org
u
Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
BROKERAGE SECTION
Imoca 60
SUNSEEKER 74’
SUNSEEKER PREDATOR 64
Ferretti 57’
SUNSEEKER 68’
AKHIR 25S - C. DI PISA
Year: 2007 | Refit: 2019 LOA: 18.28 m, Beam: 5.50 m Draft: 4.50 m, Flag: French Location: Saint-Brieuc, France Asking Price: € 895 000
Year 2010, LOA 74’ 0”, Beam 17’ 9”, Engine MAN V12, City Cancun, Country Mexico, Price USD 1,650,000
Year 2009, LOA 20.10 m, Beam 4.85 m, Guest Cabins 3, Cruising Speed 24 kn, Location South of France, Engines 2xMAN 1200hp Heads 3, Max Speed 32 kn Hull Material GRP. Asking Price € 775,000 VAT Paid
Year 2011, LOA 57’ 0”, Beam 15’ 0”, Engine MAN 900 CV, City Miami, Price USD 999,999
Year 2015, LOA 71’ 2”, Beam 16’ 9”, Heads: 3, Cabins: 3, Engine MTU 1350, City Miami, Price USD 1,425,000
Year-Refit 1989-2009, Beam 4.60 m, Guest Cabins 3, Location Tuscany, Italy, Cruising Speed 20 kn, LOA 24.00 m, Engines 2xMTU 1521hp, Crew Cabin 1, Hull Material Wood, Max Speed 23 kn, Asking Price € 450,000 VAT PAID
u
Bernard Gallay
+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
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Idea Yachting Limited
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Idea Yachting Limited
+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com
+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com
HALKIN - MANGUSTA 72
BLACK LEGEND S - MYLIUS
Builder: Overmarine Year: 1999, LOA: 21.56 m, Beam: 5.56 m, Draft: 1.15 m Flag: Italy, Location: Alassio, Italy. New Asking Price: € 430 000.
Architect: Alberto Simione Year: 2013 | Refit: 2018 LOA: 18,23 m, Beam: 4,80 m, Draft: 3,57 m, Flag: Malta Asking Price: € 1,200,000
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Bernard Gallay
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Bernard Gallay
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GOLDEN HORN 42 M
MY TOY MANGUSTA
Year: 2007, L.O.A 41.4 m, Beam 8 Draft 2.65 m, Displacement 365 tons, Gross Tonnage 442 GT, Range 5,000 NM. Asking price: € 7,500,000
Year Built 2018, Length 25.1 M Beam 5.79 M, Draft 1.52 M Gross Tonnage 83 Ton Guests 7, Crew 3 Cruising Speed 40Knots, Asking Price € 2,800,000
u
YMB Yachting Ltd
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Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
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BROKERAGE SECTION
CANTIERI DI SARNICO Spider Special Edition 2x 480 Yanmar-ZF POD DRIVE con circa 500 ore moto, eccellenti condizioni. Richiesta € 279.000 - Iva assolta.
u
Yacht Service Rapallo
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VAN DAM NORDIA PC 70 2017, usata con cura, scafo e strutture in alluminio, ponte in teak, aria condizionata, generatore 17kw, mogtore Volvo 265hp, elettronica raymarine, vele Doyle. € 1.700.000 + IVA.
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Grabau International
3337489281, michele@grabauinternational.com
2004, showroom Como. Velocissima, scafo in Kevlar, usata solo lago. 2 x 425 Hp - Mercruiser MAG 496 V8 benzina. € 89.900
u
Valbroker
tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
Year 2005. Engines: Man V10 2 X 1100 HP - 1516 hours. Full optional. Bow Master cabin with private bathroom and shower box. HL: 19,10 mt, Beam: 4,70 mt, Price € 330.000. u Giorgio Dalla Pietà –
Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
Cantieri di Sarnico Spider Anno 2008; 13,40 mt; 2x435 hp Volvo Penta; ore moto 755 ca; ottime condizioni; Visibile Sud Tirreno; Prezzo di richiesta € 235.000 iva pagata (+ comm.). u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it
GIANETTI STAR 64 2011, € 630.000 Tax not paid. Twin Yanmar 100hp engines with GORI folding propellers. 2.60m draft keel. 3-bladed folding prop. 4 cabins 3 heads layout. Electric winches. Electric furling jib.
u
Grabau International
3337489281 michele@grabauinternational.com
HIGH SPIRIT
MANGUSTA 108’
Length 37.30m, Beam 7.50m, Draft 2.30m, Gross Tonnage 245, Year/Refit 2007/2018, Staterooms 5, Guests 12, AskingPrice $7,537,808
Year 2002, LOA 108’ 0”, Beam 23’ 0”, Cruising Speed 25 Kn, Engine MTU 4000 M90, City Miami, Price USD 2,995,000
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262
RIZZARDI CR 63 TOPLINE HT
COBALT 343
u Florida Yachts International
FGI YACHT GROUP
M: 954 830 4867, fng@fgiyachtgroup.com www.fgiyachtgroup.com
sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com
BLACK PEPPER
BIG JOY
Length 24.34 M, Beam 5.18 M Draft 2.13 M, Gross Tonnage 104 Ton, Guests 9, Crew 3, Year Built 1975, Construction Steel Cruising Speed 10Knots. Asking Price € 850,000
Year Built 2018, Length 27.18 M, Beam 7.32 M, Draft 1.22 M, Gross Tonnage 140 Ton, Guests 8, Crew 2, Builder Custom Designer Karatas Yacht Design. Cruising Speed 12. Asking Price € 4,950,000
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Northrop & Johnson
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www.northropandjohnson.com
Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
La Marina del Lago Maggiore
APERTI ANCHE I FESTIVI E LA DOMENICA - GIORNO DI CHIUSURA MERCOLEDÌ
Unica MARINA dei Laghi, Certificata Ri.Na. Dealer
barchemagazine – Luglio-July 2021
Via delle Ferriere, 15 - tel. +39 0331/92.11.08 21018 Sesto Calende (VA) Lago Maggiore www.verbella.it
BROKERAGE SECTION
BAGLIETTO 46 FAST
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Year 2016, LOA 46.30 m, Beam 9.20 m, Guest Cabins 6, Cruising Speed 20 kn, Location Liguria, Italy Engines 2xMTU 4615hp Heads 8, Max Speed 26 kn Hull Material Aluminium, Asking Price € 17,900,000 ex VAT
Idea Yachting Limited
+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com
CAMPAGNE DE FRANCE Year: 2006, LOA: 20,10 m Beam: 5,50 m, Draft: 4,50 m Asking Price: € 450 000
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Bernard Gallay
+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
AIFOS
IKIGAI
Year Built 2009, Length 22.38 M, Beam 6.4 M), Draft 0.91 M, Gross Tonnage 79 Ton, Guests 6, Crew 2, Cruising Speed 34Knots. Asking Price $ 3,500,000
Year: 2002 | Refit: 2018, LOA: 25.13 m, Beam: 6.00 m, Draft: 3.50 m, Asking Price: € 3,100,000.
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Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
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Bernard Gallay
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GHEO
ELEONORA
Year: 1999 | Refit: 2017, LOA: 17,50 m, Beam: 5,00 m, Draft: 2,50 m, Asking Price: € 295,000.
Year: 2000, LOA: 49.50 m Beam: 8.11 m, Draft: 5.34 m, Asking price: € 6,900,000
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Bernard Gallay
+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
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Bernard Gallay
+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
Build 2020, Length 47.00 M, Beam 9.00 M, Draft 2.47 M, Max. Speed 15 Knots, Cabins 6 / 12 Guests, Crew 9. Asking Price: € 19.500.000 u SSH MARITIME
Northrop & Johnson
E: k.ladas@sshmaritime.com M: +30 698 2935048, www.sshmaritime.com
HYLAS H60
VISMARA C57 CATAMARAN
2018 (2019 launched), from US$ 1,700,000 ex Vat, available for inspection East Coast USA. Designed by German Frers.
2009, € 695.000 Tax paid, performance cruising catamaran with evergreen characteristics and high technologies.
CIGARETTE BULLIT 31
RIVA SUPER FLORIDA 1959, visibile sul Lago Maggiore. Usata solo lago, n. scafo 377. 1x 175 HP Chris Craft. € 55.000
CANADOS 80S
3337489281 michele@grabauinternational.com
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CUSTOM LINE NAVETTA 33
MIG 38
Year: 2013. Elegant and comfortable super yacht 5 cabins, 5 toilets Powered 2 x MAN 1400 hp PRICE: € 5.900.000
Anno 2010, mt.12,50, 2 X D-4 300 hp diesel P.P., ore moto 510 ca, buone condizioni, 2 cabine, 1 bagno, elica di prua, passerella idraulica. € 110.000 iva assolta.
PERSHING 115
BENETEAU SWIFT TRAWLER 44
Boat in excellent condition Sole owner. Never used for rental. Hull painting and superstructure with metallic pearl finish in the year 2013. € 5.500.000
Anno 2011 - 2 x 300 Volvo D4 Imbarcazione Full-Optional Ottime condizioni. € 265.000 Pronto Boa u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
Grabau International
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CMM Yacht Service
sales@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
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Grabau International
Yacht Service Rapallo
+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it
YMB Yachting Ltd
CMB YACHTS
Anno 1990, Mercruiser 454 MAG MPI 7.4/8V Bravo , buonissime condizioni. Richiesta € 50.000 - Iva assolta. u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it
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+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com
Year Built 2020, Length 20 M, Beam 5.49 M, Draft 1.22 M, Guests 6, Crew 4, Builder Tansu Yachts, Designer Riza Tansu, Cruising Speed 11Knots, Asking Price € 1,600,000 www.northropandjohnson.com
2003, 2 barche disponibili, 1x 425 hp MerCruiser. € 89.000
L.O.A. 27m, Year 2010, Cabins 4, Cruising Speed 23 Knots, Asking price - 1,300,000 USD,
MUZO’S 20
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MAS 28
HAKHANORYA
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Grabau International
CMM Yacht Service
sales@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
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Valbroker
tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
2003, Professionally maintained 4-cabin plus 2-crew cabin in excellent condition with fantastic spec. € 700.000 VAT paid. Palma de Mallorca
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Grabau International
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AZIMUT 68’ Year 2008, LOA 68’ 0”, Beam 17’ 1”, Engine MAN V12CRM1360, Price USD 948,500
u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com
SCARAB 35 SPORT Anno 2007 immatricolata 2008 3x300 Verado – Scafo blu Imbarcazione ben accessoriata e in Perfette condizioni. € 115.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
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BROKERAGE SECTION
BENETEAU SWIFT TRAWLER 42
Anno 2006 immatricolato 2007 – 2 x 1550 Man + ASD. FullOptional – Perfette condizioni. Possibile Permuta. € 595.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
Anno 2006 - 2 x 370 Yanmar Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni – Unico Proprietario € 165.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
2005 € 550.000, Custom built regardless of cost for her demanding owner, Keep Kool is one of a pair of German Frers designed. u Grabau International +39 333 74 89 281 michele@grabauinternational.com
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PERSHING 74
PERSHING 90
imbarcazione nuova, garanzie ancora da attivare, documenti del 2021!Motore 1x300 Hp. Visibile sul Lago Maggiore. € 100.000
Year: 2013 - Luxury finishing for the interior, 3 elegant cabins, 3 toilets plus crew. PRICE: € 2.180.000 Vat paid
YEAR: 2006 - Refitting 2019 Powered 2x MTU 2435 hp. One owner from new Full service history PRICE: € 2.750.000
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HYLAS 66
PERSHING 62
Valbroker
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CMM Yacht Service
CMM Yacht Service
tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
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DIANO 24
SANLORENZO SL 62
DIANO 22 S
Anno 2007, m.23.95, Man 2x1360 hp, bow & sternthruster, aria cond., full optional, 4 cabine. € 650.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. € 600.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
Anno 1998, m.23.95, Cat 2x1360 hp, ore 1600, stern+bowthruster, aria cond., dissalatore, tre cabine + crew. € 340.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it
BENETTI 40’ COUGAR Offshore
PERSHING 76
CUSTOM LINE NAVETTA 30
Year 1990. Engines 2009: Caterpillar C7 DITA 2 x 471 HP Completely refitted in 2009. LOA: 12,12 mt (39,76 ft) BEAM: 2,89 mt (9,48 ft) Price € 85.000 u Giorgio Dalla Pietà Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
Year: 2003. Boat subjected to a full refit, currently in progress, for a total amount of € 400,000. Detailed list of works available PRICE: € 1.050.000 Vat paid Trade-ins are considered
Year: 2003. Nice yacht subjected a refitting on 2016 with a full painting of all internal furniture in white lacquered PRICE: € 2.900.000 Vat paid
SOLARIS ONE 48
C&C 51.8
EVOMARINE DOUVILLE 76’
Year 1987. LOA: m 14,60 - Beam: m 4,19 - Max draft: m 2,50 Price: € 90.000
Year: 1984. LOA: m 15,75 - Beam: m 4,75 - Max draft: m 3,40 - Price € 120.000
Year 2006. 2x1675 Hp CAT C32 - LOA: m 17,71 - Beam: m 5,52 Price:€ 639.000.
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Inmar snc
329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
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Inmar snc
329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
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