Putting people FIRST
INTERNATIONAL SEA PRESS, GRUPPO CHE EDITA QUESTA RIVISTA, HA ACQUISITO LA TESTATA GIORNALISTICA GENTE DI MARE 2.0 FONDATA DA ANTONIO RISOLO INTERNATIONAL SEA PRESS, THE GROUP THAT PUBLISHES THIS MAGAZINE, HAS BOUGHT GENTE DI MARE 2.0, THE TITLE FOUNDED BY ANTONIO RISOLO
by Francesco MichienziLe persone al di tutto centro G
Gaetano Salvemini ha detto: «Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere». Quella del giornalista è molto più di una semplice professione, è una missione vera e propria che ti condiziona la vita e che ti porta, tuo malgrado, ad assumere determinati comportamenti. Quando si pensa al giornalismo, al ruolo che ha nella società, a quali dovrebbero essere i suoi obiettivi, è bene ripensare i doveri di questa professione, rispondendo a questa semplice domanda: Che cosa si aspetta la società da noi giornalisti? L’etica del giornalismo presuppone correttezza, trasparenza, conoscenza del tema di cui si sta scrivendo, adesione alla verità fattuale. Il giornalismo non ha il compito di allarmare o infondere speranze. Deve solo raccontare i fatti nel modo più oggettivo possibile. E questa obiettività deve essere applicata a tutti gli elementi che compongono una notizia. Vi starete domandando la ragione di questa premessa. Anche se la nostra è una rivista specializzata, è pur sempre un mezzo
GENTE DI MARE 2.0 NON SARÀ UN CLONE DI BARCHE MAGAZINE, SARÀ SOPRATTUTTO IL LUOGO DELLE PERSONE, DELLA GENTE DI MARE, ANCHE QUELLA CHE RARAMENTE RAGGIUNGE LA RIBALTA.
GENTE DI MARE 2.0 WILL NOT BE A CLONE OF BARCHE MAGAZINE: IT WILL BE ABOVE ALL A PLACE DEDICATED TO PEOPLE – PEOPLE OF THE SEA – INCLUDING THOSE WHO ARE RARELY IN THE LIMELIGHT.
di comunicazione realizzato da giornalisti. Con le nostre forze e la nostra idea di giornalismo abbiamo sempre cercato di interpretare al meglio l’etica di questa professione. Di questo ne siamo sempre stati fieri. Per sottolineare il nostro modo di pensare e agire, abbiamo deciso di onorare la memoria di Antonio Risolo portando nella nostra casa editrice la testata Gente di Mare 2.0, fondata proprio da lui nel 2015. Antonio era il cronista per eccellenza, un giornalista che le notizie le andava a cercare e grande appassionato di nautica. Ci ha lasciato una eredità fatta di verità da raccontare e di valori che abbiamo il dovere di perpetrare oggi più che mai. n’eredit prontamente raccolta dalla figlia Chiara, che in questi anni ha saputo valorizzare Gente di Mare 2.0 con intelligenza e professionalità. «Entrare a far parte di questo gruppo editoriale è motivo di immenso orgoglio. L’esperienza e la professionalità del direttore Francesco Michienzi porteranno a Gente di Mare 2.0 nuova linfa e nuova forza. Sono certa che insieme faremo un ottimo lavoro». Nella presentazione di Gente di Mare
2.0 Antonio Risolo aveva scritto: «Da oggi vorrei raccontare la ripresa e, possibilmente, politiche più avvedute nei confronti di un settore che tanto ha dato all’economia del nostro Paese e che molto potrà ancora dare. Il sottotitolo Marineria Italiana non è una scelta casuale. La gloriosa Marineria Italiana, una risorsa immensa per il Paese che nessun governo, dal dopoguerra a oggi, ha saputo – o voluto – sfruttare al meglio considerandola e e r e re er r e e ere e re e r e e e e r er fi er r e er e r e rre r e fi del Mare – che oggi vale almeno 40 miliardi di euro e che, se governata con il buon senso, re e ere e e e e fi er e e er compreso l’anziano pescatore seduto in prossimità di un approdo a secco, intento a riparare e re e r er r ere fi er e r fi r e r refi e r r e r e r e e benessere». La necessità di Antonio di raccontare la nautica valorizzando il punto di vista delle persone sempre stata anche la nostra. Per questa ragione ci impegniamo a salvaguardare questi valori che abbiamo in comune e che sono sempre vivi. Gente di Mare 2.0 non sarà un clone di Barche Magazine, sarà soprattutto il luogo delle persone, della gente di mare, anche quella che raramente raggiunge la ribalta. Le ultime stime di Confindustria Nautica parlano di un fatturato diretto di oltre 7 miliardi di euro. Una crescita record del settore dovuta soprattutto al lavoro delle persone. Gente di Mare 2.0 potrà contare anche sulla struttura editoriale di Barche. Io sarò il direttore responsabile, mentre Olimpia De Casa e Chiara Risolo rimarranno nel loro ruolo di condirettore di Gente di Mare 2.0.
IL GIORNALISMO DEVE SOLO RACCONTARE I FATTI NEL MODO PIÙ OGGETTIVO POSSIBILE. E QUESTA OBIETTIVITÀ DEVE ESSERE APPLICATA A TUTTI GLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UNA NOTIZIA. JOURNALISM SHOULD SIMPLY DESCRIBE THE FACTS AS OBJECTIVELY AS POSSIBLE. THIS OBJECTIVITY SHOULD BE APPLIED TO ALL ELEMENTS OF A STORY.
Italian politician, historian and writer Gaetano Salvemini once said: «We cannot be impartial. We can only be intellectually honest: recognise our passions, remain watchful against them and warn our readers about the dangers of our bias. Impartiality is a dream; integrity is a duty». Journalism is much more than a profession: it is a true mission that shapes your life and makes you behave in certain ways, whether you like it or not. If we want to reflect on journalism, its role in society, its aims and reassess the duties that come with the profession, we can start with a simple question: What does society want from us journalists? Journalistic ethics demand honesty, transparency, a knowledge of the topic we are writing about and sticking to the facts. Journalism is not about spreading alarm or getting people’s hopes up; it should simply describe the facts as objectively as possible. This objectivity should be applied to all elements of a story. You will no doubt be wondering what the point of this preamble is. Although ours is a specialist magazine, it has always been a means of communication created by journalists. We have always sought whole-heartedly to follow the ethical rules of our profession as best as we can, based on our understanding of journalism, and have been proud to do so. In support of our philosophy and approach, we have decided to honour the memory of Antonio Risolo by bringing Gente di Mare 2.0, the title he founded back in 2015, to our publisher. Antonio was a consummate reporter, a journalist who went in search of stories and a great sailing enthusiast. He left behind him a legacy of truths worth telling and values that, more now than ever, we have to pursue. It is a legacy that his daughter, Chiara, has willingly taken on, building Gente di Mare 2.0 with intelligence and professionalism over the last few years. «We are very proud to join this publishing group», she said. «The experience and professionalism of editor Francesco Michienzi will strengthen and breathe new life into Gente di Mare 2.0. I'm sure we will work very well together». In his introduction to Gente di Mare 2.0, Antonio Risolo wrote: «I would like to begin by describing the recovery of a sector that has made an enormous contribution to the Italian economy and still has a lot to give and, if possible, outline the most sensible policies to be pursued. The subtitle Marineria Italiana (Italian seafaring) was not chosen at random. The illustrious world of Italian shipping is an incredible resource for the country that no government since the Second World War has been able or willing to fully exploit, considering it more of a nuisance than a source of wealth. A business for the tax-dodging rich who 'must be made to pay'. This is clearly not the case. Shipping means shipyards, hard work, engineers, skilled workers, architects and interior designers. Not to mention a great deal of technology. It means the 'maritime economy' - now worth at least €40 billion and which, if properly managed, could be worth at least twice that - and the vast and complex supply chain that goes with it, right down to e fi er e r re r e e e fi e e eke out a living. It means business and tourism, public and private marinas, refi re put: prosperity and wealth». We have always shared Antonio’s belief in the need to focus on the human element when describing the boating world. And we are committed to preserving these shared values, which are still very much alive. Gente di Mare 2.0 will not be a clone of Barche Magazine: it will be above all a place dedicated to people – people of the sea – including those who are rarely in the limelight. According to the Italian Association of the Marine Industry, the sector has a direct turnover of over €7 billion, and this record growth in the sector is due above all to the hard work of people. Gente di Mare 2.0 will also be supported by the Barche editorial team. I will be the editor-in-chief, while Olimpia De Casa and Chiara Risolo will continue in their roles as co-editors of Gente di Mare 2.0.
BARCHE
MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE
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Questo numero è stato chiuso in Redazione il 31 Agosto 2023. This issue ended on 31 st August 2023.
Barocco & Neobarocco, festival ideato e diretto da Roberto Semprini, ha l’obiettivo di porsi come osservatorio permanente, unico nel suo genere, sulle espressioni del neobarocco nell’arte e nell’estetica sociale. Il festival nasce a Ragusa, culla di quell’estetica barocca che ha segnato la rinascita del territorio.
Barocco & Neobarocco, a festival conceived and directed by Roberto Semprini, aims to serve as a unique permanent observatory of the expressions of the Neo-Baroque in art and social aesthetics. The festival was born in Ragusa, the cradle of the Baroque aesthetic that marked the rebirth of the territory.
TILLBERG DESIGN
Tillberg Design of Sweden, parte di Viken Group, lavora nella progettazione di navi da crociera e superyacht, attingendo all’esperienza di sessant’anni di storia dello studio svedese. I progetti di superyacht più recenti intrapresi riguardano Mimer di 60 metri e Lycka di 77 metri per il costruttore tedesco Nobiskrug.
TILLBERG DESIGN
Tillberg Design of Sweden, part of the Viken Group, works in cruise ship and superyacht design, drawing on the Swedish company’s 60 years of experience. Recent superyacht projects include the 60m Mimer and the 77m Lycka for German builder Nobiskrug.
ISA GT 50 METERS GRAN TURISMO
ISA YACHTS, BRAND DI PALUMBO SUPERYACHTS, PRESENTA IL GT 50 METRI. UN COUPÈ CON UNA STAZZA DI 499 GT DISEGNATO DA TEAM FOR DESIGN – ENRICO GOBBI.
ISA YACHTS, A BRAND OF PALUMBO SUPERYACHTS, HAS PRESENTED THE GT 50 METRE. A 499 GROSS TONNAGE COUPÉ DESIGNED BY TEAM FOR DESIGN - ENRICO GOBBI.
TANKOA YACHTS
Al Monaco Yacht Show, Tankoa Yachts presenta il superyacht Grey, la più recente unità della serie di 50 metri firmata da Francesco Paszkowski con interior design di Giorgio Maria Cassetta. uesta nave caratterizzata da numerose personalizzazioni richieste dai suoi armatori.
At the Monaco Yacht Show, Tankoa Yachts presents the superyacht Grey, the latest addition to the 50-metre series, designed by Francesco Paszkowski and fitted out by Giorgio Maria Cassetta. This boat features numerous customisations requested by her owners.
Prosegue, secondo il programma stabilito, la costruzione del Wider oon o e 72 metri nel Superyacht Hub di Wider a Porto Marghera, Venezia. Il progetto full-custom è stato ideato da Nauta Design.
Construction of the 72-metre Wider Moon ower continues on schedule at the Wider Superyacht Hub in Porto Marghera, Venice. The full custom project was designed by Nauta Design.
KANDO 80 BY AVA YACHTS
AvA Yachts presenta il progetto di Kando 80, yacht di 23,95 metri di lunghezza, che verrà costruito con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio. La stazza internazionale è di 160 Gross Tonnage, l’autonomia sarà di oltre 4.500 miglia nautiche ad una velocità di crociera di 9 nodi. In sala macchine ci saranno due motori Volvo Penta D8 MG di 360 cavalli ciascuno. Kando 80 avrà una velocità massima di progetto di 11 nodi.
KANDO 80 BY AVA YACHTS
AvA Yachts presents the design of the Kando 80, a 23.95-meter-long yacht to be built with a steel hull and aluminium superstructure. The international tonnage will be 160 GT and the range will be over 4,500 nautical miles at a cruising speed of 9 knots. The engine room will be powered by two Volvo Penta D8 MG engines of 360 hp each. Kando 80 have an estimated maximum speed of 11 knots.
MEDITER YACHTS
Mediter Yachts presenta
Velja 43, barca a vela innovativa progettata dallo studio milanese di Matteo Costa, docente di Yacht design al Politecnico di Milano, e allestita presso i cantieri Mostes di Varazze.
Il piano velico di 71 metri quadrati e lo scafo disegnato con attenzione alle performance consentono buone prestazioni.
Mediter Yachts presents the Velja 43, an innovative sailboat designed by the Milan studio of Matteo Costa, professor of Yacht design at the Politecnico di Milano, and built at the Mostes shipyard in Varazze. With a sail area of 71 square metres and a hull designed with performance in min this oat o e s e ce ent performance.
PORRO IN CHINA
Porro si espande in Cina con l’apertura del nuovo monobrand di Shenzen Geecasa in collaborazione con Fuyicasa che segue quella dello showroom aperto insieme a Shanghai nel 2017. Il nuovo spazio ripropone il concept distintivo dei negozi del brand ideato dall’art director Piero Lissoni.
PORRO IN CHINA
Porro has expanded in China with the opening of the new Shenzen Geecasa mono-brand in collaboration with Fuyicasa, following the joint showroom opened in Shanghai in 2017. The new space reiterates the distinctive concept of the brand’s stores, designed by Art Director Piero Lissoni.
WILL GREEN NEW CEO
PRINCESS YACHTS, AZIENDA DI KPS CAPITAL PARTNERS, HA NOMINATO WILL GREEN COME NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO. GREEN DA OLTRE 20 ANNI ERA GIÀ PARTE DEL TEAM DEL CANTIERE INGLESE. PRINCESS YACHTS, A KPS CAPITAL PARTNERS COMPANY, HAS APPOINTED WILL GREEN AS ITS NEW MANAGING DIRECTOR. GREEN HAS BEEN WITH THE BRITISH YARD FOR MORE THAN 20 YEARS.
Apreamare presenta Gozzo 35 Speedster, inedita versione fuoribordo, che, spinto da due motori Mercury di 400 cavalli ciascuno, è in grado di navigare ad una velocità di oltre 40 nodi. La lunghezza fuori tutto è di 9,95 metri, il baglio massimo è di 3,7.
Apreamare presents the Gozzo 35 Speedster, a brand new outboard version, powered by two Mercury engines of 400 hp each and capable of cruising at a speed of over 40 knots. The overall en th is . met es an the ma im m beam is 3.7 metres.
LÜRSSEN CARINTHIA VII AND FRASER
Carinthia VII è stata proposta al mercato per la prima volta nel 2021 e venduta da Fraser al suo nuovo proprietario nel 2022. L rssen ha eseguito un importante refit nel suo cantiere di Amburgo. Sono stati ridisegnati i ponti con nuove aree lounge, una nuova piscina da 12 metri e una sala fitness.
Carinthia VII was first offered to the market in 2021 and sold by Fraser to her new owner in 2022. Lürssen carried out an extensive refit at its amburg shipyard. The decks have been redesigned with new lounge areas, a new 12-metre swimming pool and a fitness room.
THE KEEP CLUB RETREAT
The Keep Club Retreat, nella regione di Abacos alle Bahamas, è una comunità in cui i membri possono isolarsi dal mondo che li circonda. Glenn Cavill Architecture ha realizzato il progetto che comprende un porto turistico di 30 acri. Gli ospiti potranno soggiornare in una delle 80 suite oppure in una delle 30 ville private. Sia le suite, sia le ville comprendono un’ampia varietà di servizi esclusivi.
THE KEEP CLUB RETREAT
The Keep Club Retreat, in the Abacos region of the Bahamas, is a community where members can isolate themselves from the world around them.
Glenn Cavill Architecture designed the project, which includes a 30-acre marina. Guests can stay in one of 80 suites or one of 30 private villas. Both suites and villas include a wide range of exclusive amenities.
sostenibile che fornisce energia pulita e a dabile durante le escursioni in mare. Grazie alla sua tecnologia consente di alimentare agevolmente dispositivi elettronici, elettrodomestici e attrezzature di bordo, garantendo una fonte di energia continua e autonoma.
The Jackery 3000 Pro solar generator is an innovative and sustainable solution that provides clean and reliable power during sea excursions. Its technology enables it to easily power electronic devices, appliances, and on-board equipment, providing a continuous and autonomous source of energy.
photo by ©Blue_iProd.Catana Group annuncia il lancio di YOT. Un nuovo marchio di catamarani a motore che si propone come un originale protagonista nel settore della nautica da diporto. L’ideazione e il design sono stati a dati a JnJ Design. Con quasi 40 anni di esperienza e una passione per la nautica, gli architetti navali hanno la chiara ambizione di migliorare l’esperienza dell’utente.
The Catana Group announces the launch of YOT. A new brand of motor catamarans that aims to be an original player in the yachting industry. The concept and design has been entrusted to JnJ Design. With almost 40 years of experience and a passion for boating, the naval architects have a clear ambition to improve the user experience.
FLEXPLORER 146
The 44.5 metre Flexplorer 146 is under construction at Cantiere delle Marche in Ancona and will be delivered next year. The exterior lines are by Hydro Tec, while the 528 square metres of interior and exterior space are by Nauta. Her contemporary yet classic interior conveys a sense of calm and confidence.
BENETTI B.NOW 60M WITH OASIS DECK
IL PRIMO BENETTI B.NOW 60M CON OASIS DECK, VENDUTO IN COLLABORAZIONE CON LA SOCIETÀ DI BROKERAGGIO SUPERYACHTS MONACO, HA UN MAIN DECK DI 202 METRI QUADRATI, 131 DEI QUALI SONO DEDICATI ALLA BEACH AREA. THE FIRST BENETTI B.NOW 60M WITH OASIS DECK, SOLD IN PARTNERSHIP WITH BROKERAGE SUPERYACHTS MONACO, HAS A MAIN DECK OF 202 SQUARE METRES, OF WHICH 131 ARE DEDICATED TO THE BEACH AREA.
BERING YACHTS B145
B145 costruito da Bering Yachts, con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, ha un dislocamento di 514 tonnellate. Questo superyacht è dotato di un sistema ibrido che combina i motori elettrici con una coppia di propulsori diesel Caterpillar raggiungendo una velocità massima di 15 nodi.
Built by Bering Yachts, the B145 has a steel hull and aluminium superstructure with a displacement of 514 tonnes. This superyacht is equipped with a hybrid system that combines electric motors with a pair of Caterpillar diesel engines to achieve a top speed of 15 knots.
CUSTOM LINE 140’
Varato il secondo scafo di Custom Line 140’. Francesco Paszkowski ha disegnato un superyacht dal profilo slanciato e potente. La lunghezza fuori tutto è di 42,61 metri, il baglio massimo è di 8,54 metri. L’interior design è stato realizzato da Custom Line Atelier che ha lavorato in costante rapporto con l’armatore. Per la costruzione sono stati utilizzati fibra di carbonio e materiali ibridi per garantire prestazioni elevate.
CUSTOM LINE 140’
The second hull of the Custom Line 140’ has been launched. Francesco Paszkowski has designed a superyacht with a sleek an o e f ofi e. he o e a en th is . met es ith a maximum beam of 8.54 metres. The interior has been designed by Custom Line Atelier in close collaboration with the owner. a on fi e an hy i mate ia s e e se in the const ction to ensure high performance.
a en a a o n ha una lunghezza fuori tutto di 11,2 metri e un baglio che va da 2,99 a 4,20 metri grazie alle sponde abbattibili. Con due motori Mercury V8 di 300 cavalli ciascuno naviga alla velocità massima di 39 nodi. Omologato categoria B e C, dispone di un serbatoio carburante di 640 litri.
o e a en th
.
es an a eam of . to . met es thanks to folding sideboards.
o e e y t in h e c y
en ines it has a to s ee of nots. o e in cate o ies an she has a it e fuel tank.
The Nuva M11 Open Walkaround has an of metIl Gruppo Boero ha nominato
Marcus Reynolds in qualità di Senior Brand & Product Manager della Divisione Yachting. «Con la sua profonda comprensione del mercato e il suo ampio network, o oe o fi cioso che Marcus svolgerà un ruolo importante nel far crescere il nostro business», ha dichiarato
Gemma Gonzalez Ferrer, direttore dell’Unità Business Yachting.
Boero Group has appointed Marcus Reynolds as Senior Brand & Product Manager for the Yachting Division. ith his ee n e stan in of the market and extensive network, oe o o is confi ent that Marcus will play an important role in growing our business», said Gemma Gonzalez Ferrer, Director of the Yachting Business Unit.
BREEZE 20 BY RAND BOATS
Il cantiere nautico danese Rand Boats presenta Breeze 20, barca elettrica che combina sostenibilità, autonomia estesa, tecnologia avanzata dello scafo e un layout progettato per offrire la migliore esperienza di navigazione a un prezzo accessibile.
BREEZE 20 BY RAND BOATS
Danish boat builder Rand Boats presents the Breeze 20, an electric boat that combines sustainability, extended range, advanced hull technology and a layout designed to offer the best sailing experience at an affordable price.
NET COLLECTION BY TURRI
LA COLLEZIONE NET, DISEGNATA PER TURRI DA MATTEO NUNZIATI È CARATTERIZZATA DAL LEGNO DI NOCE CANALETTO, DAGLI INSERTI IN METALLO E DALL’INTRECCIO IN CUOIO.
THE NET COLLECTION, DESIGNED FOR TURRI BY MATTEO NUNZIATI, FEATURES CANALETTO WALNUT WOOD, METAL INSERTS, AND LEATHER WEAVE.
B.YOND LIMITED EDITION
Benetti aggiunge alla gamma B.Yond un nuovo yacht in edizione limitata. Lo scafo Limited Edition è caratterizzato da un colore metallizzato denominato Vulcan Grey, impreziosito da un distintivo scudo nero a prua. I parapetti in vetro hanno il capo di banda in teak.
enetti a s a ne imite e ition yacht to the B.Yond an e. he Limited Edition h is ainte in a meta ic co o ca e Vulcan Grey ith a istincti e ac shie at the o . he ass ai in s ha e a tea an hea .
ROLEX FASTNET RACE
La cinquantesima edizione di una competizione leggendaria come la Rolex Fastnet Race è stata davvero speciale grazie alla flotta pi grande mai vista nella storia delle regate d’altura. SVR Lazartigue ha tagliato il traguardo alle 21:38:27 BST del 23 luglio battendo Banque Populaire di poco meno di un’ora.
The 50th edition of a legendary competition like the Rolex Fastnet Race was truly special thanks to the largest fleet ever seen in the history of offshore racing. SVR Lazartigue crossed the finish line at 21:38:27 BST on 23 July, just under an hour ahead of Banque Populaire.
RIVA PRIVATE DECK
Inaugurato il nuovo Riva Private Deck a Lezzeno, a pochi chilometri da Bellagio, all’interno dello storico Yacht Club Eriolario. Immerso nel meraviglioso contesto della sponda orientale del ramo comasco del Lago di Como, è il primo Private Deck inaugurato da Riva in Italia e il secondo nel mondo, che si va ad aggiungere a quello di Nammos Beach, sull’Isola di Mykonos.
RIVA PRIVATE DECK
The new Riva Private Deck has opened in Lezzeno, a few kilometres from Bellagio, inside the historic Eriolario Yacht Club. Located in the beautiful setting of the eastern shore of the Como branch of Lake Como, it is the first Private Deck inaugurated by Riva in Italy and the second in the world, after the one at Nammos Beach on the island of Mykonos.
Palazzo Reale di Milano ospita sino al 4 febbraio 2024 la mostra Morandi 1890-1964 per celebrare il rapporto elettivo tra la città e il pittore bolognese, a cura di Maria Cristina Bandera. Nella foto, Natura morta del 1918, olio su tela della collezione della Pinacoteca di Brera.
Until 4 February 2024, Milan’s Palazzo Reale is hosting the exhibition Morandi 1890-1964 , curated by Maria Cristina Bandera, to celebrate the city’s love a ai ith the o o nese ainte . n the ict e Natura morta , 1918, oil on canvas, from the collection of the inacoteca i e a. io io o an i y .
La seconda edizione del Trolling Trophy Roma - Trofeo traina d’altura della Capitale si svolgerà dal 13 al 15 ottobre con base di partenza dal porto di Roma, ad Ostia. La traina d’altura è una tipologia di disciplina molto apprezzata ed ambita da chi pesca dalla barca, in quanto particolarmente dinamica e per questo molto richiesta dagli angler. Le barche iscritte sono oltre trenta.
The second edition of the Trolling Trophy Roma will take place from the 13th to the 15th of October, starting from the port of Rome, in Ostia. Deep-sea trolling is a highly appreciated and coveted discipline among boat anglers, as it is particularly dynamic and therefore much sought after by anglers. More than thirty boats are registered.
GULF CRAFT
Gulf Craft, il più importante cantiere navale degli Emirati Arabi Uniti, sta operando a piena capacità produttiva. Negli ultimi cinque anni, Gulf Craft ha notevolmente ampliato la sua presenza sul mercato globale grazie a una vasta rete in Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Africa, Asia e Pacifico.
GULF CRAFT
Gulf Craft, the largest shipyard in the United Arab Emirates, is operating at full capacity. ver the past five years, Gulf Craft has greatly expanded its global market presence through an extensive network in Europe, the United States, the Middle East, Africa, Asia and the Pacific.
CAPOFORTE SX200
Capoforte presenta tre SX200 in edizione speciale Collezione. La livrea Grigio Gesso sarà estesa a carena e coperta. Saranno caratterizzate dalle sellerie Cognac e dai numeri 10 per il modello Côte d’Azur, 20 per il Cinque Terre e 30 per il Bodensee
Capoforte presents three SX200s in a special Collection edition. The Grigio Gesso livery will be extended to the hull and deck. They will be upholstered in Cognac and numbered 10 for the Côte d’Azur model, 20 for the Cinque Terre and 30 for the Bodensee model.
VERGA 1958 PRESENTA OYSTER LIFE E OYSTER VIEW. IL DESIGN DI MATTEO COSTA COMBINA TRADIZIONE NAUTICA ITALIANA E INNOVAZIONE ECOLOGICA. OYSTER LIFE È REALIZZATO CON PLASTICA RICICLATA, OYSTER VIEW OFFRE UN’ORIGINALE ESPERIENZA NAUTICA.
VERGA 1958 PRESENTS OYSTER LIFE AND OYSTER VIEW. MATTEO COSTA’S DESIGN COMBINES ITALIAN NAUTICAL TRADITION WITH ECOLOGICAL INNOVATION. OYSTER LIFE IS MADE FROM RECYCLED PLASTIC AND OYSTER VIEW OFFERS AN ORIGINAL NAUTICAL EXPERIENCE.
PA OL A
INTERNATIONAL YA CH T DESIG N CONTEST
Obiettivi del concorso
• Innovazione tipologica e morfologia dell’imbarcazione
• Originale aspetto estetico dell’imbarcazione
• Metodologia e tipologia della costruzione
• Aspetti di qualità energetica e ambientale
• Innovazione tecnologica nel ciclo di costruzione
Oggetto del concorso
Oggetto del concorso è la progettazione di un’imbarcazione da diporto, a vela, o a motore o motor sailer da 10 a 50 metri di lunghezza.
Saranno ritenuti giudicabili solo i progetti pervenuti entro il 30 aprile 2024.
È necessaria una pre-iscrizione contenente tutti i dati del candidato (Nome, Cognome, data di nascita, residenza, indirizzo email e numero di telefono) da inviare entro il 31 dicembre 2023 all’indirizzo redazione@barcheisp.it
Contest Objectives
• Typological innovation and morphology of the boat
• Original aesthetic appearance of the boat
• Methodology and typology of construction
• Energy and environmental quality aspects
Object of the competition
The purpose of the competition is to design a recreational boat, sail, motor boat or motor sailer from 10 to 50 meters length.
Only projects received by April 30, 2024, will be considered eligible for judging.
A pre-registration is required containing all the candidate’s data (Name, Surname, date of birth, residence, email address and telephone number) to be sent by 31 December 2023 to redazione@barcheisp.it
PREMI
• VERRÀ ASSEGNATA UNA BORSA DI STUDIO IN DENARO DEL VALORE DI 10 MILA EURO PER IL VINCITORE, 5 MILA EURO AL SECONDO CLASSIFICATO E 3 MILA AL TERZO CLASSIFICATO.
• AI VINCITORI VERRÀ OFFERTO UNO STAGE RETRIBUITO DI 6 MESI NELLO STUDIO TECNICO DI UN CANTIERE NAUTICO ITALIANO O IN UNO STUDIO DI PROGETTAZIONE DI ARCHITETTURA E DESIGN NAUTICO.
• I PROGETTI MENZIONATI VERRANNO INSERITI NEL LIBRO PUBBLICATO DALLA RIVISTA BARCHE.
AWARDS
• A CASH SCHOLARSHIP WORTH 10 THOUSAND EUROS WILL BE AWARDED TO THE WINNER, 5 THOUSAND EUROS TO THE RUNNER-UP AND 3 THOUSAND EUROS TO THE THIRD-PLACE WINNER.
• THE WINNERS WILL BE OFFERED A 6-MONTH PAID INTERNSHIP IN THE TECHNICAL OFFICE OF AN ITALIAN SHIPYARD OR A NAUTICAL ARCHITECTURE AND DESIGN FIRM.
• MENTIONED PROJECTS WILL BE INCLUDED IN THE BOOK PUBLISHED BY BARCHE MAGAZINE.
PRIMO PREMIO 10.000 EURO 10,000 EUROS TO THE WINNER
CONCORSO PER ASSEGNARE DELLE BORSE DI STUDIO A CHI PRESENTERÀ IL PROGETTO DI UNA BARCA CHE NON C’È, MA CHE SIA REALMENTE REALIZZABILE.
COMPETITION TO AWARD SCHOLARSHIPS TO THOSE WHO WILL SUBMIT A DESIGN FOR A BOAT THAT DOESN'T EXIST YET BUT IS BUILDABLE.
IL BRAND IBOAT NASCE DALL’ESIGENZA DI PORTARE NEL SETTORE NAUTICO NUOVI PRODOTTI AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO E LIFESTYLE.
LA DIVISIONE INNOVATION FOR BOAT PRENDE VITA NEL 2007 ALL’INTERNO DELL’AZIENDA GALLINEA CON PERSONALE SPECIALIZZATO NELLA RICERCA DI NUOVE SOLUZIONI E PRODOTTI PIÙ EVOLUTI A LIVELLO TECNOLOGICO, DI DESIGN E CON ATTENZIONE ALL’AMBIENTE.
PER QUESTO GALLINEA INVESTE NELL’INNOVAZIONE RICERCANDO SOLUZIONI CHE, SUPPORTATE DA UNA PRODUZIONE “TRADIZIONALE”, SIANO IN GRADO DI MIGLIORARSI E DI REINVENTARSI PER ESSERE PIÙ COMPETITIVE E SICURAMENTE AL PASSO CON LE ESIGENZE ATTUALI.
LE RICHIESTE DEGLI ARMATORI MODERNI SI STANNO ORIENTANDO VERSO LA RICERCA DI SISTEMI SEMPRE PIÙ ESCLUSIVI, CHE, OLTRE AD OFFRIRE UNA MAGGIORE QUALITÀ TECNICO-MECCANICA, SIANO ANCHE DI FORTE IMPATTO EMOZIONALE.
I PRODOTTI IBOAT VOGLIONO ESSERE UNA RISPOSTA A QUESTE RICHIESTE.
Events True passion
Marina di Teulada ha ospitato il 20° Raduno Marine Group.
L’evento, molto atteso dai suoi armatori, è organizzato dalla famiglia Cesana, distributore di Princess Yachts in Italia
by Angelo Colombo – Informazione publiredazionaleEvents
Giunto alla sua terza edizione, ma figlio di una lunga serie di eventi simili organizzati dalla famiglia Cesana sin dal 1 5, l’evento organizzato quest’anno ha visto la partecipazione di ben 26 equipaggi con altrettante barche in rappresentanza della quasi totalit della gamma Princess: 40, F50 e 50, 55 ed F55, 60, S62, F62, 65 ed S65, fino alla pi grande S7 . L’evento si svolto a Marina di Teulada, nel Sud della Sardegna nei giorni 10 e 11 agosto, ma il raduno ha avuto inizio in mare, durante il lungo trasferimento dalla iviera di Ponente, precisamente da Portosole a Sanremo da dove sono partite le imbarcazioni del team Marine Group, in rotta verso la destinazione finale, durante la quale in varie tappe il numero delle imbarcazioni che hanno navigato insieme cresciuto, congiungendosi a chi invece era partito dalla Liguria di Levante, Toscana, Lazio e Campania. Cos come cresce di volta in volta l’interesse degli armatori, che hanno l’opportunit di vivere un’esperienza di navigazione piacevole, in compagnia di altre barche, e sicura perch presente un equipaggio addetto alle assistenze tecniche. d proprio l’incontro tra armatori e famiglie il fulcro dell’evento come spiega Marina Cesana: “Quando ho organizzato il mio primo Raduno nel 1995 a Marina degli Aregai, il mio desiderio era quello di fare instaurare nuove amicizie alle e fi e r e e e
er r e e re r con amici della stessa età e di conseguenza lo fosse anche per i genitori. Da quel momento re e re di più, dalla Corsica alla Sardegna, alle e e fi r sicurezza dei nostri tecnici sempre insieme a noi e a supporto dei partecipanti. Sono passati quasi trent’anni, tanti armatori sono diventati amici tra di loro e oltre alle vacanze estive ora trascorrono insieme anche quelle invernali in montagna! Adesso c’è la nuova generazione che organizza e e e r r e r con i loro rispettivi mariti Carlo e Giuseppe, ma il desiderio degli amanti del mare è sempre il medesimo: conoscersi, vivere le stesse esperienze con le proprie famiglie, supportarsi e consultarsi, in poche parole divertirsi e navigare insieme in sicurezza. Ed è questo che è successo anche in r e e e
voluto assecondare la richiesta di alcuni nostri armatori di navigare di più seguendo r e e e r e r e e e e r e e e e er e r e e e re e e r re e r una volta però, i nostri armatori ci hanno stupito e tutti gli invitati hanno preso parte all’evento, nonostante la distanza e malgrado le condizioni meteo non proprio favorevoli nei giorni precedenti il raduno. Con le 26 r e r r e e e navigazione, perché nelle tappe intermedie il gruppo è andato sempre più completandosi.
L’evento si è chiuso con una serata di grande festa in una location molto suggestiva come il Faro di Capo Spartivento.La coppia di felici armatori che ha ricevuto un riconoscimento per l’acquisto della loro nuova barca da Giuseppe Arturi, Barbara Cesana, Carolina Cesana e Carlo Piatti.
con l’opportunità di supportarsi e consultarsi nel corso della crociera, ma soprattutto di proseguire le giornate di festa e allegria”. In effetti, la formula sviluppata dai coniugi Cesana e oggi realizzata con il prezioso supporto delle figlie e dei due generi coinvolti nelle attivit aziendali, trova ampio riscontro tra gli armatori. Le due giornate di eventi d’intrattenimento organizzate a Marina di Teulada il 10 e l’11 agosto, hanno beneficiato di un ambiente naturale di grande valore con il vantaggio di essere, seppur in pieno agosto, un luogo lontano dal caos tipico di altre destinazioni. Proprio l’ambiente naturale che ha ospitato questa edizione del aduno ha ispirato gli organizzatori nella scelta dei momenti che hanno caratterizzato le due giornate di festa. La sera del 10 agosto infatti, al tramonto, il benvenuto agli ospiti stato dato con un cocktail seguito da una cena presso il pontile dei pescatori all’interno del Marina, con piatti basati su ricette locali preparate sulle barche dei pescatori. Inoltre, il Mago en ha intrattenuto gli ospiti e poco dopo tra calici di champagne e musica dal vivo l’atmosfera si scaldata e la festa ha raggiunto il suo apice. Il secondo giorno ha visto gli armatori e le loro famiglie a bordo di otto barche dedite all’attivit di pescaturismo, impegnati tutti in battute di pesca tradizionali con le reti, per integrarsi al meglio con il tessuto locale e vivere un’esperienza originale e sicuramente stimolante. Prima di pranzo le barche si sono dirette verso Cala afferano, una delle baie pi belle dell’intera isola della Sardegna, dove oltre al bagno e alla degustazione di pietanze strettamente legate con la pesca in mare, gli ospiti hanno potuto ascoltare i racconti dei pescatori locali e delle tradizioni che si tramandano di
generazione in generazione. La chiusura dell’evento anche in questo 2023 stata una serata di grande festa, questa volta per la scelta andata su una location di forte impatto come il Faro di Capo Spartivento, uno dei pochi ancora in attivit e ubicato su un tratto di costa che si caratterizza per l’alta scogliera a strapiombo sul mare che lo ospita. Al loro arrivo gli ospiti sono stati catapultati nel fantastico mondo del cinema con un coinvolgente spettacolo, messo in scena dalla compagnia Mh vents e ispirato alla Dolce ita, capace di esaltare la bellezza del luogo e la sua magia. Atto dopo atto, le coreografie si sono susseguite ricordando Charlie Chaplin, Marilyn Monroe, Sophia Loren, fino all’aperitivo seguito dalla cena che, come da tradizione, si conclusa al ritmo incalzante della musica dance fino a tarda sera, quando d’improvviso tutto si fermato, lasciando alla luce del faro di Capo Spartivento il compito di continuare a illuminare con il suo fascio il mare in una notte piena di stelle. Anche l’edizione 2023 del aduno Marine Group – Princess Yachts Italia stata un successo e come avviene ormai ogni anno da quel lontano 1 5, tra gli armatori che vi prendono parte comincia a insinuarsi la curiosit della prossima destinazione di questo evento, ma come ogni anno, Marine Group tiene il segreto per creare aspettativa e curiosit .
«Quando ho organizzato il mio primo Raduno nel 1995 a Marina degli Aregai, il mio desiderio era quello di fare instaurare nuove amicizie alle e fi e r e che fosse per loro più coinvolgente re r e stessa età e di conseguenza lo fosse anche per i genitori».
Marina Cesana
Events
I momenti che hanno caratterizzato le due giornate di festa sono stati numerosi. Tra questi quello che ha visto gli armatori e le loro famiglie a bordo di otto barche impegnate in battute di pesca tradizionali. Molto apprezzato anche lo spettacolo serale ispirato alla Dolce ita.
YACHTING PROTAGONISTA
SAILING AS STAR
IL RENDEZ-V MARINE È STATA UNA VERA E PROPRIA FESTA
CHE V MARINE, OFFICIAL DEALER AZIMUT YACHTS, DEDICA
OGNI ANNO AI SUOI ARMATORI
EVERY YEAR, V MARINE, THE OFFICIAL DEALER OF AZIMUT YACHTS, GIVES ITS BOAT OWNERS A REAL PARTY
by Ma imo LongoniL
a 16esima edizione del Rendez-V Marine, tra Viareggio e Forte dei Marmi, è stata un grande successo che ha superato le aspettative dei suoi organizzatori ed entusiasmato gli invitati che ne hanno preso parte. La performance di Bob Sinclar e Albertino Dj è stata la ciliegina sulla torta della serata conclusiva di un evento che il team di V-Marine organizza sempre con grande professionalità e passione. Tutto è partito dallo storico cantiere Lusben di iareggio che a fine giornata ha visto la darsena popolarsi di numerosi yacht Azimut privati accorsi per l’evento. Esemplari di ogni collezione: Atlantis, , il nuovo S7, i crossover e un maestoso Benetti , consegnato al suo nuovo proprietario proprio in occasione del Rendez-V Marine. Il Magellano 60 è stato svelato in esclusiva agli invitati di V Marine durante una vera e propria sfilata in acqua, animata dalle note di un sassofono che provenivano dal
mare… Un’atmosfera magica e surreale. Gli armatori sono stati accolti, assieme agli altri invitati, sulla grande banchina allestita a festa. Lo spettacolo è stato messo in scena da Huma Show che ha proposto un mood tipico degli anni Sessanta. I due giorni sono stati caratterizzati da numerosi momenti che hanno regalato agli ospiti grandi emozioni. Nella serata conclusiva al Maitò la cena placée per 270 persone si è svolta in spiaggia pieds dans l’eau
he 16th edition of the Rendez-V Marine, between Viareggio and Forte dei Marmi, was a great success, exceeding the expectations of the organisers and delighting the guests. The performance of Bob Sinclar and DJ Albertino was the icing on the cake of the final evening of an event that the V-Marine team always organises with great professionalism and passion. It all began at the historic Lusben shipyard in Viareggio, where by the end of the day the dock was full of private Azimut yachts that had flocked to the event. Examples from every collection: Atlantis, , the new S7, the Magellano
balneare di Forte dei Marmi, stato il secondo hub di riferimento dell’evento.
The Mait Beach a efine each eso t in o te ei a mi as the secon h of the e ent.
crossovers and a majestic Benetti Oasis , which was handed over to its new owner at the Rendez-V Marine. The was unveiled exclusively to the guests of V Marine with a real parade on the water, accompanied by the sounds of a saxophone coming from the sea... a magical and surreal atmosphere. The shipowners were welcomed along with the other guests on the large, festively decorated quay. The show was staged by Huma Show, which created a typical 1960s atmosphere. The two days were marked by many moments of great emotion for the guests. On the last evening in Maitó, the placée dinner for 270 people took place on the beach Pieds dans l’eau
L’arrivo di Bob Sinclar e Albertino Dj è stata una sorpresa che V Marine non aveva rivelato e che ha suscitato la meraviglia e scatenato l’emozione di tutti i presenti, coinvolgendoli in un autentico beach party.
The arrival of Bob Sinclar and DJ Albertino was a surprise that V Marine hadn’t revealed and one that surprised and excited everyone in attendance, involving them in an authentic beach party.
L Lawyer on Board The ITALIAN International Registry
VEDIAMO QUALI SONO I BENEFICI DERIVANTI DALL’ISCRIZIONE AL REGISTRO INTERNAZIONALE ITALIANO E YACHT COMMERCIALI – PARTE DUE LET’S LOOK AT THE BENEFITS OF REGISTERING IN THE ITALIAN INTERNATIONAL AND COMMERCIAL YACHTS REGISTRY - PART TWO by Federico Santini*
photo by Je Brown/Br d Media
Riprendiamo
in questo numero il tema del Registro Internazionale italiano con riferimento agli yacht commerciali, analizzando i rilevanti incentivi e benefici fiscali e previdenziali che tale iscrizione comporta sulla base della normativa di cui alla Legge 8 luglio 2003 n. 172. Il legislatore ha riservato un regime fiscale di favore ai fini I S ed IRAP in relazione al reddito derivante dall’utilizzazione di yacht iscritti nel egistro Internazionale. Ai fini I S, il reddito derivante dall’utilizzazione di yacht iscritti nel Registro Internazionale, tra cui rientra l’attivit di noleggio commerciale, deve essere determinato in base alle regole ordinarie contenute nel Titolo II, Capo II, del Testo Unico delle Imposte sul Reddito, ma concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini I S nella limitata misura del 20 per cento. uale corollario di tale regime di parziale detassazione dei redditi, eventuali perdite fiscali realizzate nell’esercizio dell’attivit in esame assumono rilevanza nella limitata misura del 20 per cento. L’esenzione in esame trova, inoltre,
applicazione all’eventuale plusvalenza realizzata mediante la successiva vendita dello yacht, a condizione che lo stesso sia rimasto iscritto nel Registro internazionale, anteriormente alla cessione, per un periodo ininterrotto di almeno tre anni. Ai fini I AP, la quota di valore della produzione netta riferibile all’utilizzazione degli yacht iscritti nel Registro Internazionale è scomputata dalla relativa base imponibile e, dunque, esclusa da imposizione. La quota di valore della produzione netta scomputabile è determinata facendo riferimento ai componenti positivi e negativi rilevanti ai fini I AP e specificamente riferibili all’attivit esercitata mediante l’utilizzazione degli yacht iscritti nel Registro Internazionale. Ne deriva che, laddove il valore della produzione della societ armatrice sia composto esclusivamente dall’attivit di utilizzazione dello yacht, la societ risulter interamente esclusa da imposizione I AP. Le societ armatrici che esercitano attivit di noleggio di yacht iscritti nel Registro Internazionale, hanno inoltre diritto ad un credito
AI FINI IRAP, LA QUOTA DI VALORE DELLA PRODUZIONE NETTA RIFERIBILE ALL’UTILIZZAZIONE DEGLI YACHT ISCRITTI NEL REGISTRO INTERNAZIONALE È SCOMPUTATA DALLA RELATIVA BASE IMPONIBILE E, DUNQUE, ESCLUSA DA IMPOSIZIONE. FOR IRAP PURPOSES, THE PORTION OF THE NET PRODUCTION VALUE ATTRIBUTABLE TO THE USE OF YACHTS LISTED IN THE INTERNATIONAL REGISTRY IS DEDUCTED FROM THE RELEVANT TAX BASE AND, THUS, EXCLUDED FROM TAXATION.
d’imposta in misura corrispondente all’IRPEF dovuta sui redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo corrisposti al personale di bordo imbarcato su tali yacht, da utilizzare in compensazione ai fini del versamento delle ritenute alla fonte relative a tali redditi. Detto credito d’imposta, per espressa previsione della stessa norma, non concorre alla formazione del reddito d’impresa del datore di lavoro. Ricordiamo, inoltre, che gli yacht iscritti nel Registro Internazionale sono per definizione navi adibite ad una attivit commerciale e, pertanto, a condizione che siano effettivamente impiegati per la navigazione in alto mare, si applica in virtù dell’articolo 8-bis del D.P.R. 633 1 72 il regime di non imponibilit IVA con riferimento alle operazioni di cessione, locazione e noleggio (ma solo se l’utilizzatore è un soggetto passivo I A che utilizza lo yacht per finalit commerciale), la cessione di apparati, motori, componenti e parti di ricambio, la cessione di beni destinati a dotazione di bordo, le forniture destinate al rifornimento, compresi i bunkeraggi e le somministrazioni di alimenti e bevande a bordo, l’acquisto di servizi relativi a tali yacht, incluso l’uso di bacini di carenaggio nonché relativi alla costruzione, manutenzione, riparazione modificazione, trasformazione, allestimento e arredamento, nonché infine la demolizione. A nch , per , come detto sopra, sia applicabile il regime di non imponibilit I A, dovr essere valutato l’effettivo utilizzo dello yacht in alto mare, ossia se lo stesso effettui, in misura superiore al 70 per cento, viaggi (esclusi quelli per motivi tecnici) le cui rotte abbiano comportato il superamento del limite delle 12 miglia misurate a partire dalle linee di base previste dal diritto internazionale marittimo. In aggiunta ai suddetti benefici di carattere fiscale la normativa italiana prevede, come accennato, sgravi contributivi specifici per le imprese armatrici di yacht iscritti nel Registro Internazionale italiano, in relazione al personale italiano e comunitario avente i requisiti per l’iscrizione nelle matricole della gente di mare. Tali sgravi riguardano sia gli oneri previdenziali ed assistenziali direttamente a carico dell’impresa, sia la parte che le stesse imprese versano per conto del lavoratore dipendente. Occorre, peraltro, segnalare che, mentre inizialmente lo sgravio era previsto in
misura integrale, e quindi si trattava di un vero e proprio esonero, a decorrere dall’anno 2020 i benefici suddetti sono concessi nel limite del 44,32 per cento. Come evidente, i benefici fiscali e contributivi riconosciuti alle società armatrici di yacht commerciali iscritti nel Registro Internazionale italiano sono estremamente rilevanti e dovrebbero essere tali da rendere il registro molto appetibile. Ciononostante, nel corso di questi 20 anni, solo pochi yacht sono stati iscritti nel Registro Internazionale e la maggior parte di questi lo ha poi abbandonato. Nel prossimo numero cercheremo di individuare le possibili cause di questa scarsa competitività ed i possibili rimedi volti a rendere il egistro effettivamente appetibile a livello nazionale ed internazionale.
Inthis issue we take up the subject of the Italian International Register with reference to commercial yachts, analysing the relevant tax and social security incentives and benefits that such registration entails according to the rules provided for in Law No. 172 of 8 July 2003. The legislator has reserved a favourable tax regime for IRES (Corporate Income Tax) and IRAP (Regional Income Tax) purposes in relation to income from the use of yachts entered in the International Registry. For IRES purposes, income deriving from the use of yachts entered in the International Registry, which includes commercial chartering, must be determined on the basis of the ordinary rules contained in Title II, Chapter II, of the Income Tax Consolidation Act, but contributes to
the formation of taxable income for IRES purposes to the limited extent of 20 per cent. As a corollary of this partial income tax relief regime, any tax losses realised in the exercise of the activity in question are relevant to the limited extent of 20 per cent.
Le società armatrici che esercitano attività di noleggio di yacht iscritti nel Registro Internazionale, hanno diritto ad un credito d’imposta in misura corrispondente all’IRPEF dovuta sui redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo corrisposti al personale di bordo imbarcato su tali yacht.
Shipowning companies chartering yachts registered in the International Registry are entitled to a tax credit equal to the IRPEF due on income from employment and self-employment paid to crew members on board such yachts, to be used as compensation for the payment of withholding taxes on such income.
The exemption in question also applies to any capital gain realised through the future sale of the yacht, provided that the same has remained registered in the International Registry, prior to the sale, for an uninterrupted period of at least three years. For IRAP purposes, the portion of the net production value attributable to the use of yachts registered in the International Registry is deducted from the relevant tax base and, thus, excluded from taxation. The portion of net production value that can be deducted is determined by making reference to the positive and negative components relevant for I AP purposes and specifically referable to the activity carried out through the use of yachts registered in the International Registry. So, if the production value of the shipowning company is made up exclusively of the chartering of the yacht, the company will be entirely excluded from IRAP taxation. Shipowning companies chartering yachts entered in the International Registry are also entitled to a tax credit equal to the IRPEF due on income from employment and selfemployment paid to crew members
Santini & Partners Studio Legale
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L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it
The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns a o ce in ome. e is s ecia i e in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachtin fie es ecia y in te ms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, ins ance iss es an e ate ta . e is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most im o tant a o ces an of the inte nationa yachtin associations. For any requirement or information, please write to:
f.santini@santini a tne s.it
on board these yachts, to be used as set-off when paying withholding taxes on such income. This tax credit, by express provision of the same law, does not contribute to the formation of the employer’s business income. We also wish to mention that yachts registered in the International egistry are by definition vessels used for a commercial activity and, therefore, provided they are actually used for navigation on the high seas, the AT non-taxable regime pursuant to Article -bis of Presidential Decree 633 1 72 applies for the transfer, lease and charter operations but only if the charterer is a AT taxable person who uses the yacht for commercial purposes , the purchase of equipment, engines, components and spare parts, the purchase of goods intended for onboard equipment, supplies intended for refuelling, including bunkering and the serving of food and drinks on board, the purchase of services relating to such yachts, including the use of dry docks as well as relating to construction, maintenance, repair, modification, transformation, setting up and furnishing, and finally demolition. owever, as mentioned above, in order for the non-taxable AT regime to be applicable, the actual use of the yacht on the high seas must be assessed, i.e. whether the yacht makes more than 70 per cent of voyages excluding those for technical reasons with routes that
exceed the 12-mile limit measured from the baselines established by international maritime law. In addition to the above-mentioned tax benefits, Italian legislation provides, as mentioned above, for specific tax relief for companies owning yachts entered into the Italian International egistry, in relation to Italian and personnel meeting the requirements for being listed in the Italian seafarers’ registry. These reliefs concern both the social security and welfare charges directly borne by the company and the part that the same companies pay on behalf of the employee. owever, it should be noted that, while initially the relief was provided in full, and was, therefore, a real exemption, starting in 2020 the aforementioned benefits are granted within the limit of 44.32 per cent. As is evident, that tax and social security benefits granted to companies owning commercial yachts listed in the Italian International egistry are extremely significant and should be such as to make this registry extremely attractive. Nevertheless, during these 20 years, only a few yachts have been entered in the International egistry and most of these have since abandoned it. In the next issue, we will try to identify the possible causes of this lack of competitiveness and the possible remedies to make the egistry effectively attractive at national and international level.
Il monitoraggio Tax monitoring
IL 30 NOVEMBRE È IL TERMINE MASSIMO PER IL MONITORAGGIO FISCALE PREVISTO PER LE IMBARCAZIONI E LE NAVI DA DIPORTO TENUTE ALL’ESTERO
THE 30TH OF NOVEMBER IS THE DEADLINE FOR THE TAX MONITORING OF PLEASURE BOATS AND SHIPS THAT ARE KEPT ABROAD
by Berardo Lanci* photo by Gui aume Pli onon l’approssimarsi del termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche, fissato al 30 novembre, si torna a discutere di una questione di grande interesse per gli armatori ovvero dell’obbligo di monitoraggio fiscale previsto per le imbarcazioni e le navi da diporto tenute all’estero. Tale adempimento rientra nell’obbligo, di più ampia portata, introdotto dal Decreto Legge n. 167/1990, di monitoraggio degli investimenti all’estero e delle attività estere di natura finanziaria detenuti a titolo di propriet o di altro diritto reale da persone fisiche, società semplici ed enti equiparati ed enti non commerciali fiscalmente residenti nel territorio dello Stato. Sono peraltro tenuti alla dichiarazione delle attività detenute all’estero, non solo i possessori formali delle stesse, ma anche coloro che, pur non essendo i possessori diretti, sono considerati i titolari effettivi dell’investimento. Inoltre, qualora sull’investimento estero sussistano più diritti reali, ad esempio, nuda proprietà e usufrutto, sono
LE PERSONE FISICHE, LE SOCIETÀ SEMPLICI ED ENTI EQUIPARATI E GLI ENTI NON COMMERCIALI FISCALMENTE RESIDENTI NEL TERRITORIO DELLO STATO SONO ASSOGGETTATI AGLI OBBLIGHI DI MONITORAGGIO FISCALE CHE INCLUDONO, TRA L’ALTRO, LA DETENZIONE DI IMBARCAZIONI E NAVI ESTERE. INDIVIDUALS, SIMPLE COMPANIES, SIMILAR ENTITIES AND NON-COMMERCIAL ENTITIES WITH TAX DOMICILE IN ITALY ARE SUBJECT TO TAX MONITORING OBLIGATIONS, INCLUDING THE OWNERSHIP OF FOREIGN YACHTS.
assoggettati al monitoraggio sia il titolare del diritto di usufrutto, sia il titolare della nuda propriet . Al fine di adempiere agli obblighi in commento, i soggetti innanzi menzionati devono compilare il quadro RW della dichiarazione dei redditi. La compilazione del quadro RW non comporta un automatico assoggettamento a tassazione in Italia dell’investimento estero, bens finalizzata a rendere noto all’amministrazione finanziaria il possesso di investimenti all’estero, potenzialmente suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia. Sul tema, è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 172/E del 3 luglio 2009, chiarendo che sono considerate attività estere di natura patrimoniale da indicare nel quadro RW le imbarcazioni e le navi da diporto estere, ovvero iscritte in un registro marittimo estero. Infatti, il possesso di una imbarcazione o nave estera da parte di una persona fisica residente costituisce un elemento potenzialmente suscettibile di produrre redditi imponibili in Italia, come avviene, per esempio, nelle ipotesi di locazione occasionale. Sulla base di quanto precisato nelle istruzioni alla compilazione della dichiarazione dei redditi da presentare nel 2023 e relativa al 2022, le imbarcazioni e le navi da diporto estere sono identificate nel quadro RW con il codice “16 – Beni Mobiliari Registrati (es. yacht e auto di lusso)”. In relazione al valore da indicare nel medesimo quadro RW, il contribuente deve fare riferimento al costo d’acquisto, risultante dalla relativa documentazione probatoria, ovvero al valore di mercato all’inizio di ciascun periodo d’imposta (o al primo giorno di detenzione) e al termine dello stesso (o al termine del periodo di detenzione nello stesso). È peraltro opinione comune ritenere – sulla base dei principi di riferimento – che i soggetti fiscalmente residenti in Italia, tenuti all’obbligo di monitoraggio, siano tenuti a compilare il quadro RW della dichiarazione dei redditi anche con riferimento alle unità da diporto tenute in forza di un contratto di leasing, in cui la titolarità del bene risulta in capo, appunto, alla società di leasing. L’importanza di rispettare l’obbligo di monitoraggio è evidenziata in maniera particolare anche dallo specifico regime sanzionatorio che prevede l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria che pu arrivare fino al 30 del valore dell’investimento non dichiarato.
Galleria Passarella 1
20122 Milano, Italia
Via Agostino Depretis 86 00184 Roma, Italia
cms.law
Mobile: +39 347 3441141
E-mail: berardo.lanci@cms-aacs.com
L’Avvocato Berardo Lanci è partner del dipartimento fiscale della fi m internazionale CMS, presente in 44 Paesi con 79 u ci e pi di 5.000 professionisti. In Italia CMS è presente con lo Studio CMS Adonnino Ascoli Cavasola Scamoni che ha u ci a Milano e a Roma. L’Avvocato Berardo Lanci vanta tra le proprie aree di specializzazione un’esperienza pluriennale nell’ambito della tassazione dello yachting, maturata sia prestando assistenza consulenziale sia rappresentando e difendendo i propri clienti davanti agli organi dell’Agenzia delle Entrate e della giustizia tributaria.
e a o anci is a tne in the ta e a tment of the inte nationa fi m esent in co nt ies ith o ces an mo e than ofessiona s. n ta y is esent ith onnino sco i a aso a camoni hich has o ces in i an an ome. e a o anci s a eas of s ecia i ation inc e many yea s of e e ience in yachtin ta ation aine oth y o i in cons tancy assistance an y e esentin an efen in his c ients efo e the ta ian e en e ency an ta co ts.
As the deadline for filing personal income tax returns approaches, set for 30th November, we would like to address an issue of great interest to yacht owners, namely the tax monitoring obligation for yachts kept abroad. This obligation is part of the broader obligation introduced by Legislative Decree No. 167 1 0 to monitor foreign investments and foreign financial assets held by way of ownership or other rights in rem by individuals, simple companies or similar entities and non-commercial entities resident in Italy for tax purposes. In addition, not only the formal owners of the assets held abroad are required to declare them, but also those who, although not the direct owners, are considered to be the beneficial owners of the investment. In addition, if there is more than one right in rem in the foreign investment, e.g. bare ownership and usufruct, both the holder of the usufruct and the holder of the bare ownership are subject to supervision. In order to comply with the aforementioned obligations, the aforementioned persons must complete the W table of the income tax return. Filling in the W form does not automatically lead to the taxation of foreign investments in Italy, but is intended to inform the Italian tax authorities of the possession of foreign investments that may generate taxable income in Italy. In this regard, the Italian evenue Agency issued uling
La violazione degli obblighi di monitoraggio comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che pu arrivare fino al 30% del valore dell’investimento non dichiarato.
ai e to com y ith the monito in o i ations entai s the is of the a ication of an a minist ati e fine of to of the a e of the n ec a e in estment.
No. 172 of 3 uly 200 , clarifying that yachts owned abroad i.e. registered in a foreign naval register must be declared in the W card. The ownership of a foreign yacht by a resident individual constitutes an element potentially liable to generate taxable income in Italy, as is the case, for example, with occasional rentals. According to the instructions for the preparation of the income tax return to be filed in 2023 and relating to 2022, foreign yachts are identified in the W table with code 16 - GIST D M ABL P P TY e.g. yachts and luxury cars . With regard to the value to be indicated in the same W table, the taxpayer must refer to the acquisition cost, as shown by the relevant documents, or to the market value at the beginning of each tax period or on the first day of ownership and at the end of the same or at the end of the period of ownership in the same . It is, moreover, common opinion - based on the related and applicable principles - that individuals tax resident in Italy, liable to the monitoring obligation, are required to fill in the W chart of the income tax return also concerning pleasure craft held under a leasing agreement, where the ownership of the asset is, indeed, in the hands of the leasing company. The importance of complying with the monitoring obligation is also underlined by the specific penalty regime, which provides for the application of an administrative penalty of up to 30 of the value of the undeclared investment
Supercar
Pura Pure beauty
LA FERRARI ROMA SPIDER, ULTIMA NATA DELLA CASA DI MARANELLO, REINTERPRETA IN CHIAVE CONTEMPORANEA LO STILE ITALIANO DEGLI ANNI ’50 E ’60 THE FERRARI ROMA SPIDER, THE LATEST RELEASE FROM MARANELLO, REINTERPRETS THE ITALIAN STYLE OF THE 1950S AND 1960S IN A CONTEMPORARY KEY
by Francesco Michienzibellezza
SUPERCAR Ferrari Roma Spider
La Ferrari Roma Spider è l’ultima creatura della casa di Maranello, supercar di bellezza pura che riporta il tetto in tela su una Ferrari 54 anni dopo la 365 GTS4. La meccanica deriva da quella della Roma, è motorizzata con il V8 biturbo di 3.9 litri di 620 cavalli e 760 Nm con cambio doppia frizione a otto marce. L’assetto è basato sul sistema Side Slip Control 6.0 con un algoritmo ottimizzato per la Spider, mentre il telaio d’alluminio presenta sezioni specifiche posteriori. Il peso totale è di 1.556 kg a secco. La velocità massima è di oltre 320 km/h, occorrono 3,4 secondi per toccare i 100 km/h da fermo e 9,7 secondi per raggiungere
i 200 km/h. La capote morbida dona alla vettura un forte carattere grazie alle molteplici opportunità di personalizzazione fornite dai tessuti sartoriali e dalla possibilità di selezionare cuciture a contrasto. I tecnici Ferrari hanno raggiunto un livello di comfort paragonabile a quello del tetto ripiegabile metallico precedente, riuscendo allo stesso tempo a contenere in 220 mm l’ingombro quando la capote è chiusa nel vano posteriore, cos da poter offrire 255 litri di capienza del bagagliaio, ulteriormente ampliabile grazie all’apertura sul divano posteriore. Per offrire il massimo comfort a bordo,
la Ferrari ha brevettato un nuovo wind deflector integrato nella zona posteriore che si solleva fino a 170 km h con un pulsante dedicato e riduce fino al 30 per cento le turbolenze rispetto ai modelli 2+ precedenti. Fino a 100 km/h l’ala rimane chiusa, mentre sopra i 300 km/h si alza aumentando del 30 per cento il carico con meno dell’1% di resistenza. In base alla posizione del manettino e in frenata la vettura può inoltre passare autonomamente alla posizione High Downforce, arrivando a sviluppare 95 kg di carico a 250 km/h.
The Ferrari Roma Spider is the latest creation from the carmaker from Maranello, a supercar of pure beauty that brings the canvas rooftop back on a Ferrari - 54 years after the 365 GTS4. The mechanics are derived from the Roma; powered by the twin-turbo 3.9-litre V8 with 620 hp and 760 Nm with an eight-speed dualclutch gearbox. The setup is based on the Side Slip Control 6.0 system with an algorithm optimised for the Spider, while the aluminium chassis features specific rear sections. Its total dry weight is 1,556 kg. Maximum speed is over 320 km/h, it takes 3.4 seconds to hit 100 km/h from a standstill and 9.7 seconds to reach 200 km/h. The soft top gives the car a strong personality thanks to the multiple customisation options provided by the tailored fabrics and the possibility of selecting contrasting stitching. Ferrari’s engineers have achieved a comfort level similar to that of the previous metal folding
The Ferrari Roma Spider is c assifie as a 2+, which means a two-person car with two additional rear seats, even if the space is more limited than in the coupé from which it derives.
MOTORE
V8 – 90 – Biturbo
POTENZA MASSIMA
620 cv a 7500 giri/minuto
COPPIA
760 Nm a 5750 giri/minuto
CAMBIO
F1 a doppia frizione e 8 rapporti
VELOCITÀ MASSIMA 320 km/h
MAIN PROPULSION
V8 - 90 - Twin-turbo
MAXIMUM POWER
620 hp at 7500/min
ENGINE TORQUE
760 Nm at 5750/min
roof while managing to keep the space occupied when the soft top is closed in the rear compartment to 220 mm so that the luggage compartment can offer 255 litres of capacity, which can be further expanded thanks to the opening on the rear compartment. To provide maximum comfort on board, Ferrari has patented a new wind deflector integrated into the rear area that rises to 170 km/h with a dedicated button reducing turbulence by up to 30% compared to previous 2+ models. Up to 100 km/h the wing remains closed, while above 300 km/h it rises to increase the load by 30% with under 1% resistance. Depending on the position throttle and when braking, the car can also automatically switch to the High Downforce position, developing 95 kg of load at 250 km/h.
Un wind de ector mobile, integrato nello schienale della panchetta posteriore, si apre quando necessario al semplice tocco di un pulsante sul tunnel centrale.
mo a e in e ecto hich is integrated into the backrest of the rear seat, opens when needed at the touch of a button on the centre tunnel.
GOYA. LA RIBELLIONE DELLA RAGIONE GOYA. THE REBELLION OF REASON
PALAZZO REALE DI MILANO, DAL 31 OTTOBRE, OSPITA LA MOSTRA DEL GRANDE MAESTRO SPAGNOLO ON 31ST OCTOBER, THE PALAZZO REALE IN MILAN WILL HOST AN EXHIBITION OF WORKS BY THE GREAT SPANISH MASTER
by Sophia NegriLa mostra Goya. La ribellione della ragione è curata dal Professor Víctor Nieto Alcaide, Delegato Accademico del Museo, Calcografia e Mostre della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Madrid. Lungo tutto il percorso della esposizione emerge un fil rouge che corre trasversale alla generale visione cronologica delle sezioni. il fil rouge dell’Uomo Goya e della profondità del suo animo di illuminato, della sua ‘ragione’. Goya è uno degli artisti che apre alla modernità, pur rimanendo profondamente integrato nel suo tempo. Primo pittore di corte e direttore della
una cerchia di amici intellettuali fidati, con cui scambia vedute, sensibilit , posizioni politiche, sociali e culturali su quella che fu una lunga e tormentata epoca storica, satura di cambiamenti, trasformazioni e avvenimenti politici, sociali e ideologici. Sperimenta egli stesso una rivoluzione della pittura in sintonia con la complessit storica che si trova a vivere; un cambiamento che espresse sia attraverso le immagini sia trasformando la pittura in un linguaggio rivoluzionario, in grado di rompere con le regole e l’imitazione dei modelli. In conseguenza di ci , Goya il primo artista le cui opere sono frutto di esperienze, di sentimenti personali, di passioni e sofferenze, nonch della sua visione del mondo che lo circonda. uno dei primi artisti a identificarsi con la vita. Da qui, la sua ossessione di spogliarsi dei vincoli della committenza per poter dipingere liberamente.
comprendere la sua pittura senza conoscere la sua vita, n la sua vita se
he Goya exhibition, The ebellion of eason is curated by Professor ictor Nieto Alcaide, who is in charge of the museum, engravings and exhibitions at the eal Academia de Bellas Artes de San Fernando in Madrid. There is a common theme that emerges from, and cuts across, the general chronological view of the parts of the show. And that theme is the idea of Goya as a man, and the degree to which he really was a creature of the nlightenment, a man who was committed to reason’. Goya was an artist who opened up to modernity, while at the same time remaining deeply integrated in his own time. As Prime Court Painter and director of the eal Academia de San Fernando, Goya came into contact with intellectual circles, finding trusted friends with whom he could exchange viewpoints, discussing opinions and interpretations on political, social and cultural issues. This was a long and Il progetto, promosso dal Comune di Milano-Cultura e prodotto da Palazzo Reale e 24 ORE Cultura, racconta attraverso dipinti, incisioni e matrici in rame il mondo di Goya.
troubled period in history, bursting with change, transformation and political, social and ideological events. He himself underwent a revolution in painting that was in accordance with the complicated period in which he found himself; a change that he expressed both in pictures and also by turning painting into a revolutionary language, one that was able to break the rules of simply imitating models. As a result of that, Goya was the first artist whose work was the product of experience, of personal feelings, of passion and suffering, in addition to a vision of the surrounding world. e was one of the first artists to identify himself with life itself, which led to his obsession to rid himself of the constraints of patronage so as to be able to paint freely.
That is why it is not possible to understand his painting without also understanding his life, or to understand his life except through his paintings.
La mostra narra la sua attitudine di artista, il suo pensiero e la sua ideologia, e propone al visitatore le opere che meglio descrivono l’evoluzione artistica e i temi da lui trattati, raccontando però anche l’uomo e contemporaneamente l’instabile quanto cruento contesto storico e sociale che plasmò in maniera così unica il suo animo artistico e il suo pensiero intellettuale.
he e hi ition e ects oya s a oach to ein an a tist his ay of thin in an his i eo o y sho in isito s the o s that est esc i e his a tistic e o tion an the themes he ea t ith. t a so sho s the in of e son he as an the nsta e an c e histo ica ci c mstances that sha e not on y his a t t a so his ay of thin in .
Move collections, refined audac y
by Elisab ta KrugerIldeserto di Palm Spring contrasta perfettamente la brillantezza del lattice, dell’oro e dei diamanti. La mitica Pontiac porta un tocco retrò con i suoi colori lucidi e gli interni in pelle e velluto. Questo gioco di materiali contrastanti crea un ambiente insolito e rock che fa da sfondo alle collezioni Messika. Le sezioni piatte dorate sono abbinate a set e pavé di diamanti taglio brillante. Un fusion androgino declinato in bracciali, collane, anelli e orecchini, giallo, bianco e oro rosa, questi pezzi ispirano un insolito atteggiamento, perfetto per tutte le età e generi. Valérie Messika e il fotografo Chris Colls hanno immaginato una trilogia cromatica in cui Kendall Jenner e Alton Mason danno vita ai diamanti in un’ode al cinema americano che si traduce in tre atti cromatici: Rosso, Blu e Viola. Come un dipinto realizzato da numerose sfumature di viola, questa tonalità crea un’atmosfera retròfuturistica, al confine con la realt e la fantasia. Il gioco di colori, materiali e l’ipnotico latex viola portano Kendall in una distopia d’avanguardia. Un’eroina abbagliante, Kendall Jenner indossa con eleganza i pezzi della collezione Move Iconica High Jewelery mentre Alton Mason indossa la nuova collezione Move Link che riprende il motivo Move della Maison, con forme e dimensioni mai viste prima.
Con questa collezione, il direttore artistico Val rie Messika a ronta l’audace sfida creando un look completamente nuovo basato sul classico design Move della Maison.
With this collection, artistic director Valérie Messika has taken on the bold challenge of creating a completely new look based on the Maison’s classic Move design.
he desert of Palm Springs is the perfect contrast to the gleaming latex, gold and diamonds. The mythical Pontiac adds a vintage touch with its bright colours and leather and velvet interior. This interplay of contrasting materials creates an unusual and rocky environment, the perfect stage for Messika’s collections. The flat golden sections are combined with brilliant-cut diamonds and pavé. The androgynous fusion of bracelets, necklaces, rings and earrings in yellow, white and pink gold inspires an unusual attitude, perfect for all ages and genders. Valérie Messika and photographer Chris Colls conceived a trilogy of colours in which Kendall Jenner and Alton Mason bring diamonds to life in an ode to American cinema, translated into three chromatic acts: Red, Blue and Purple. Like a painting made up of innumerable shades of purple, this colour creates a vintage-futuristic atmosphere, somewhere between reality and fantasy. The interplay of colours, materials and hypnotic purple latex projects Kendall into an avant-garde dystopia. A dazzling heroine, Kendall Jenner wears the Move High Jewellery collection with extreme elegance, while Alton Mason presents the new Move Link collection, which echoes the Maison’s Move design and presents it in never-before-seen shapes and sizes.
Un fuoriclasse in cucina In a class of HIS OWN
IL RISTORANTE BALZI ROSSI È DA OLTRE 40 ANNI SINONIMO DELL’ALTA CUCINA IN LIGURIA. LO CHEF È ENRICO MARMO CHE AL SUO ARRIVO SI È AGGIUDICATO SUBITO UNA STELLA MICHELIN BALZI ROSSI RESTAURANT HAS BEEN SYNONYMOUS WITH HAUTE CUISINE IN LIGURIA FOR OVER 40 YEARS. THE CHEF IS ENRICO MARMO, WHO WAS AWARDED A MICHELIN STAR AS SOON AS HE ARRIVED
photo by Elisab ta Krugerby Paolo Piccio
oTra i suoi piatti cult possiamo citare la Gola di ricciola, Insalata aromatica e per finire l’Unexpected Chocolate condito con olio del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia.
Among his more iconic dishes, we must mention the Gola di ricciola (amberjack), the Aromatic salad an to finish the Unexpected Chocolate a o e ith oi f om the antoio i ant ata ne ia.
Balzi Rossi, a due passi dal confine francese e a lato dell’omonimo sito archeologico, ha goduto per oltre 40 anni di grande fama sotto la guida di Giuseppina Breglia. Oggi a riportare in alto il nome del ristorante è lo chef Enrico Marmo e lo fa aggiudicandosi subito una stella Michelin. Viene premiata la sua cucina fatta di sapori netti e decisi basata su pochi e selezionati ingredienti e cotture alla fiamma con preparazioni artigianali, dalla pasta alla focaccia. Viene data precedenza alle materie prime della regione, verdure e olio
principalmente. In un’ottica di cucina sostenibile, particolare cura si pone nella lavorazione del pesce che è valorizzato in tutte le sue parti. Riguardo per la regione anche nella cantina dove circa il 40% dei vini è di produzione ligure. Vermentino, Pigato, Rossese e Moscatello sono attentamente selezionati dal sommelier. Il menu offre due percorsi di degustazione, Riviera e Liguria, oltre alla carta composta dagli stessi piatti. Inoltre, il menu Momento è creato secondo la disponibilità del mercato e l’estro dello chef.
Balzi Rossi, a few steps from the French border and next to the archaeological site of the same name, has been famous for over 40 years under the management of Giuseppina Breglia. Today it is the chef, Enrico Marmo, who is bringing the name of the restaurant back to the top, and he is doing so with the immediate acquisition of a Michelin star. The award is in recognition of his cuisine, which is characterised by clear and decisive flavours, based on a small number of carefully selected ingredients and flame-cooked dishes made entirely by hand, from pasta to focaccia. The chef gives priority to local ingredients, especially vegetables and oil. With a view to increasing sustainability, particular attention is paid to the preparation of fish, which is appreciated in all its parts. The restaurant’s focus on regional resources is also reflected in the wine cellar, where about 40% of the labels are of Ligurian origin. Vermentino, Pigato, Rossese and Moscatello are carefully selected by the sommelier. The menu offers two tasting options, Riviera and Liguria, as well as an à la carte menu with the same dishes. The Momento menu is also based on market
Tra i piatti storici segnaliamo i Plin ripieni di buridda di seppie, patate so ci e timo; lo Scampo d’Oneglia; i Ravioli della Pina o la Fantasia di pesce crudo e crostacei
Historical dishes include Plin st e ith c tt efish i a soft otatoes and thyme; Oneglia shrimps; Ravioli della Pina or Raw fish and crustaceans fantasy.
L’arcipelago del
The archipelago of SWEET IDLENESS
LE ISOLE VERGINI BRITANNICHE SONO UNO DEI PAESI PIÙ
PICCOLI DEL CONTINENTE AMERICANO, TRA IL MAR DEI CARAIBI
ORIENTALI E L’OCEANO ATLANTICO, ALL’ESTREMITÀ
NORD-ORIENTALE DELLE GRANDI ANTILLE
THE BRITISH VIRGIN ISLANDS ARE ONE OF THE SMALLEST COUNTRIES IN THE AMERICAS, LOCATED BETWEEN THE EASTERN CARIBBEAN SEA AND THE ATLANTIC OCEAN, AT THE NORTH-EASTERN END OF THE GREATER ANTILLES
by Orne a D’Ale ioAlle isole Vergini Britanniche si va per mare tutto l’anno, gli alisei sono costanti, le acque calde (25°/29°) e tranquille, ci sono centinaia di baie e approdi sicuri e tanti beach bar dove indulgere al tramonto davanti a un drink, luoghi cool per rilassarsi. Se il momento migliore è tra metà ottobre e aprile, è piacevole anche la stagione umida, da maggio a luglio, quando magari è più nuvoloso, con qualche scroscio d’acqua di poche decine di minuti, ma poi torna il sole e il cielo si apre in immensi squarci blu. È la meta perfetta per velisti che trovano sempre vento e, per chi preferisce le barche a motore, l’acqua è quasi sempre piatta, grazie alla protezione di un arcipelago vulcanico dal carattere unico, formato da circa sessanta, tra isole e isolotti, tutti vicini. I paesaggi sono molto diversi, dalle lunghe spiagge sabbiose di Anegada, l’unico atollo corallino piatto e bellissimo, noto per l’abbondanza delle sue aragoste, ai mitici blocchi di granito arrotondati e lisci di The Baths, a Virgin Gorda, che ricordano le Seychelles e la Gallura, in Sardegna. Una meraviglia geologica creata dall’attività vulcanica e dall’erosione. Con la marea e l’azione delle onde, l’acqua del mare s’infiltra tra le rocce, creando grotte, archi, gallerie e delle piscine naturali e intime, bellissime da esplorare. Si va a piedi tra questi massi accucciandosi e piegandosi per passare tra le poderose rocce. In alcuni tratti sono stati messi degli aiuti: una corda per aggrapparsi e dei gradini di legno, anche per indicare la direzione da seguire. Si entra e si esce dalle pozze d’acqua, si cammina su tratti di sabbia tra qualche palma, un percorso incredibile che viene voglia di fare e rifare tante volte per riprovare le stesse forti sensazioni. Alla fine si esce su un arenile idilliaco con l’immancabile chiringuito, dove riposarsi all’ombra sorseggiando un drink, prima di nuotare fino al tender per tornare a bordo. È una delle tappe immancabili dell’island hopping, il navigare da un’isola a un’altra, consigliato per cogliere il meglio di BVI (acronimo di British Virgin Islands), un microstato che occupa
Il momento migliore per visitare le British Virgin Islands è tra metà ottobre e aprile, ma è piacevole anche la stagione umida, da maggio a luglio.
The best time to visit the British Virgin Islands is between mid-October and April, but they are equally enjoyable during the rainy season from May to July.
una superficie totale di 153 chilometri quadrati, una massa terrestre grande una volta e mezza la dimensione di Parigi. Arrivati a Tortola merita passare qualche ora nella capitale Road Town. Nel centro rimangono le colorate case in legno e pietra che lungo Main Street ospitano le botteghe di artigianato locale. Il simbolo della presenza imperialista in città, Government House, rimane a testimonianza delle architetture coloniali britanniche. Stessa atmosfera si respira nella Her Majesty’s Prison Museum, che nei secoli ha funzionato come penitenziario, sede dei vigili del fuoco, poi u cio immigrazione e dogana. Oggi la struttura fa parte dell’itinerario turistico che si snoda lungo il waterfront a ferro di cavallo tra Fish Bay e Road Reef Marina. Accanto alla chiesa Battista, vale una visita l’antica Callwood distillery (callwood-cane-rum. myshopify.com), che da duecento anni continuativamente produce rum dalla canna da zucchero. E poi c’è la serie di murales realizzati da artisti locali per il progetto Fahie Hill, tra i quali Reuben Vanterpool, che ha realizzato varie scene quali le danze tradizionali o le cavalcate degli asini. Sempre Vanterpool, nella zona in collina di Great Mountain, ha aperto il museo/galleria Jenesis Studio “per far luce su chi siamo e sulla storia della nostra vita”, spiega l’ideatore del museo-galleria. «È importante per noi del posto sapere chi siamo e da dove veniamo . L’edificio raccoglie strumenti del passato e, nel giardino c’è un forno a legna dove preparano il pane di cassava per i visitatori e una ricca selezione delle piante utilizzate dalla medicina locale, che lui spiega una per una con grande passione. Un’esperienza autentica da provare.
Per lasciarsi andare ai dolci ritmi raibici merita passare due giorni nel Resort & Marina Nanny Cay (nannycay. com) oppure a Scrub Island, a un braccio di mare dalla capitale, la prima a rifarsi il look dopo il devastante uragano Irma del 2017. un’isola privata con il lussuoso omonimo Scrub Island Resort, Spa & Marina (scrubisland. com), centro benessere, diving e canoa, una bella marina, e un unico residente, lo chef italiano Davide Pugliese, che prepara cene golose nella lunga tavola in ironwood (cryptocarya), nella veranda della sua casa conica con un bel tetto in paglia, quelle che in Messico si chiamano Palapa (prenotazioni: walinikiti@gmail.com).
ISOLE PERFETTE PER UNA VACANZA DI TOTAL RELAX TRA IL VERDE DELLA VEGETAZIONE LUSSUREGGIANTE E IL TURCHESE DELL’OCEANO, IDEALI PER FARE SNORKELING. WITH LUSH GREEN VEGETATION AND TURQUOISE WATERS IDEAL FOR SNORKELLING, THESE ARE THE PERFECT ISLANDS FOR A RELAXING HOLIDAY.
È la meta perfetta per velisti che trovano sempre vento e, per chi preferisce le barche a motore, l’acqua è quasi sempre piatta, grazie alla protezione di un arcipelago vulcanico dal carattere unico, formato da circa sessanta, tra isole e isolotti, tutti vicini.
It is the perfect destination for sailors, ho a e a ays s e to fin in and for those who prefer motorboats, the ate is a most a ays at thanks to the protection of a volcanic archipelago of unique nature, made up of around sixty islands and islets, all close together.
Da Scrub Island ci s’imbarca, magari a bordo di uno dei catamarani dell’importante flotta Dream Caribbean Blue (dreamcaribbeanblue.com) con skipper e chef, una formula perfetta per allontanarsi dai luoghi pi tra cati e scoprirne di nascosti, per dimenticare i ritmi frenetici a favore di quelli più lenti e per veleggiare verso le isole dell’arcipelago lasciandosi coccolare dalla prima colazione alla cena con le deliziose ricette caraibiche. Da sperimentare quelle della preparatissima
chef Sarai Ben Ari, che insieme alla perizia e al rispetto del mare del capitano Bastian Tromp, rendono le crociere davvero speciali e memorabili. Giovani e capaci sorprendono in continuazione, lei con i suoi manicaretti accontenta i palati più esigenti, e lui, con la sua bravura nella navigazione, convince anche i marinai più esperti. Si lasciano gli ormeggi per attraversare il Sir Francis Drake Channel, una sorta di mare interno con acque protette e venti costanti, considerato dai diportisti un vero e proprio paradiso per la navigazione, dedicato al corsaro più famoso realmente esistito, tanto temuto dall’armata spagnola quanto amato invece dagli inglesi, che lo consideravano un vero e proprio eroe. Si naviga verso Norman Island, con le sue cavità naturali che hanno ispirato L’Isola del Tesoro dello scrittore scozzese Louis Stevenson. Il profilo delle formazioni rocciose The Indians, ricordano la sagoma di un capo indiano, poco oltre, a Treasure Point, si fa snorkeling alle Caves, grotte scavate dal mare e dal vento, habitat di pesci coloratissimi. Poi l’ancora si getta a Peter Island, un isolotto con una bella insenatura riparata, dove scendere a terra e fare una bella passeggiata fino alla cima della collina, meglio se al tramonto, per vedere la palla di fuoco che cala velocemente fino a scomparire all’orizzonte, dopo aver assicurato l’imbarcazione a prua e a poppa. Da qui in poche miglia, il giorno seguente, si raggiunge Salt Island, uno dei migliori spot per le immersioni, nel Rhone
film Abissi The Deep , con acqueline Bisset. L’isola deve il nome a un enorme lago salato che in certe stagioni diventa una lastra rosa. Durante il regno della regina Vittoria ogni anno, nel giorno del suo compleanno, le veniva inviata una libbra di sale proveniente da questa salina, una tradizione ripresa dal 2015. Tante le ragioni per una sosta a Cooper Island, oltre agli incredibili arenili di sabbia candida e finissima, c’ uno dei più famosi rum bar del Caribe con oltre 400 etichette, il Cooper Island Beach Club (cooperislandbeachclub. com), aperto solo il pomeriggio. Buono anche il ristorante, accanto al bazar per souvenir. Con una bella navigata nel Drake Channel si costeggia irgin
Gorda, la terza isola per dimensione dopo Tortola e Anegada, facendo almeno una tappa a The Bath e al gruppo di cinque isolotti a 2,5 miglia al largo della costa nord occidentale di Virgin Gorda, oggi santuari protetti di uccelli e animali marini, chiamati The Dogs, per gli strani rumori che sentivano i primi marinai, in realtà non erano cani ma foche. Si fa rotta verso una delle tappe imperdibili di Saint Thomas Bay, vicino al irgin Gorda Yacht arbour tra Spanish Town e The Baths, è il Coco Maya (cocomayavg.com), tra i più reputati ristoranti di BVI per l’ampia scelta di sapori esotici. Si trova in una location invidiabile alla fine della spiaggia, con due altalene a bordo oceano che fluttuano davanti al tramonto, per
Da Scrub Island ci s’imbarca, magari a bordo di uno dei catamarani dell’importante otta Dream Caribbean Blue (dreamcaribbeanblue. com) con skipper e chef.
From Scrub Island you can set sail with a skipper and chef, perhaps on board a catamaran from the stunning Deream Carribean Blue Fleet (dreamcaribbeanblue.com).
sorseggiare romanticamente un aperitivo, prima di passare a tavola e degustare i piatti fusion che racchiudono il meglio del Sud Est asiatico, dell’America latina e del Caraibe, o i piatti contemporanei, tutti estremamente fotogenici e per quanto possibile, a base di prodotti locali. È un’altra sosta da non perdere. Superata Moskito Island, a lungo la preferita dai diver, oggi di proprietà di Sir Richard Branson che l’ha acquistata nel 2007 per 10 milioni di sterline, si entra in Eustatia Sound, ideale per snorkeling nell’acqua turchese, e poi prua verso Gorda Sound, un altro “lago oceanico” creato dalle isole che lo circondano, tra queste anche quella di Larry Page, di Google. Sulla microscopica e iconica isola-resort Saba Rock (sabarock.com) ci si ferma per l’ottima aragosta di Anegada accompagnata da una seria lista di vini, molti dei quali italiani. Hanno anche 8 suite dal ricercato design made in Italy. Questo piccolo paradiso è diventato famoso negli anni Sessanta, quando il pioniere Herbert (Bert) Kilbride aveva aperto qui un resort course per scuba diving lanciando il leggendario Pirates Pub, ai tempi uno dei migliori dei caraibi. Si lascia Gorda Sound con
Particolarmente emozionante allontanarsi, a bordo di un catamarano, dai luoghi pi tra cati e scoprirne di nascosti, e veleggiare verso le isole dell’arcipelago lasciandosi coccolare dalla prima colazione alla cena con le deliziose ricette caraibiche.
Island (virginlimitededition.com), sempre di Sir Richard Branson. Una manciata di miglia verso Scrub Island, per raggiungere Lee Bay, dove spesso s’incontrano i pescatori locali e poi via verso la lunga baia di sabbia bianca di Guana Island, un’isola privata con un solo hotel (guana.com), perfetta per una vacanza di total relax tra il verde della vegetazione lussureggiante e il turchese dell’oceano, e poi si procede verso sud per fare snorkeling a Monkey Point. Si fa rotta per l’isola Jost Van Dyke, cominciando con due soste per qualche bracciata nel turchese a Green Cay e a Little Van Dyck Island, passando per la minuscola Sandy Cay, forse uno dei più piccoli parchi naturali al mondo (5 ettari), per 40 anni di proprietà di Laurence S. Rockefeller che l’ha mantenuta e protetta a beneficio della comunità locale. Inoltre hanno piantato a 200 palme e creato un sentiero che dalla incantevole spiaggia di sabbia fine e abbacinante, attraversa i boschi costieri asciutti, lo stagno salato, le zone umide delle mangrovie e arriva alle scogliere rocciose. Ricorda l’isola di Robinson Crusoe. i nidificano varie specie di tartarughe: embricata (Eretmochelys imbricata), verde (Chelonia mydas) e liuto (Dermochelys coriacea), oltre al gabbiano ridente (Larus atricilla), alla sterna imbrigliata (Sterna anaethetus) e all’uccello tropicale dal becco rosso (Phaethon aethereus). Nella bella stagione arrivare a riva a nuoto è semplicissimo, anche se la sua dimensione dipende dal gioco delle maree. Per la protezione dei fondali, qui come in tanti altri posti, si può ancorare solo usando le boe di ormeggio e con il permesso del National Park Trust. La crociera si conclude con due tappe iconiche a Jost Van Dyke: il Soggy Dollar Bar di White Bay, eletto da Usa Today il miglior beach bar del Caribe nel 2023. Qui negli anni Settanta è nato il Painkiller, un morbido drink a base di rum, le cui proporzioni di crema di cocco, ananas, succo d’arancia con una grattugiata di noce moscata fresca sono ancora un segreto. Soggy dollar significa, dollaro zuppo, perché si arrivava qui a nuoto con qualche banconota nella tasca del costume giusto per acquistare un drink. L’altra tappa è a Great Harbour, per il Foxy’s Tamarind Bar, punto d’incontro di naviganti e poeti dal 1968, celeberrimo per le feste di capodanno, ma non solo. È un’altra delle tante buone ragioni per una vacanza d’ozio a British Virgin Islands.
TRAVEL British Virgin Islands
The British irgin Islands offer year-round sailing, constant trade winds, warm (25°/29°) and calm waters, hundreds of coves and safe anchorages, and plenty of beach bars to enjoy the sunset with a drink or cool places to chill out. Although the best time to visit is between mid-October and April, the islands can also be enjoyed during the rainy season, from May to July, when it can be cloudy with occasional downpours lasting a few minutes, but the sun returns and the sky opens up in huge patches of blue. It is the perfect destination for sailors, who are sure to find some wind, and for those who prefer motorboats, the water is almost always flat, thanks to the protection of a volcanic archipelago of unique nature, made up of around sixty islands and islets, all close together. The landscapes are very varied, from the long sandy beaches of Anegada, the only flat and extremely beautiful coral atoll, known for its abundance of lobsters, to the mythical rounded and smooth granite blocks of The Baths in Virgin Gorda, reminiscent of the Seychelles and Gallura in Sardinia. A geological wonder created by volcanic activity and erosion. With the tides and the action of the waves, the sea water penetrates the rocks, creating caves, archways, tunnels and natural, intimate pools that are delightful to explore.
People walk along these boulders, crouching and leaning down to pass between the massive rocks. In some places, there are supports: a rope to hold on to and wooden steps to indicate the direction to follow. You step in and out of pools of water, and walk along sandy stretches between palm trees, an amazing route that you will want to repeat again and again to experience the same intense sensations. Finally, you arrive at an idyllic sandy beach with a not-to-be-missed beach bar where you can relax in the shade with a cool drink before swimming back to the tender to get back on board. This is one of the obligatory stops on your island-hopping itinerary and is highly recommended if you want to take in the best of the BVI (an acronym for the British Virgin Islands), a microstate with a total area of 153 square kilometres, a land mass one and a half times the size of Paris. Once in Tortola, it is worth spending a few hours in the capital, Road Town. A few colourful wooden and stone houses with local craft workshops remain along Main Street. The symbol of the imperialist presence in the town, Government House, stands tall as a reminder of British colonial architecture. A similar atmosphere can be found at Her Majesty’s Prison Museum, which has served as a prison, fire station and later immigration and customs o ce over the
centuries. Today, the building is part of the tourist trail that winds along the U-shaped waterfront between Fish Bay and Road Reef Marina. Next to the Baptist church is the old Callwood Distillery (callwood-cane-rum.myshopify. com), which has been making rum from sugar cane for two hundred years. Then there is the series of murals created by local artists for the Fahie Hill project, including Reuben Vanterpool, who has created various scenes such as traditional dances and donkey rides. In the highland area of the Great Mountain Vanterpool opened the Jenesis Studio Museum/ Gallery “to shed light on who we are and the history of our lives”, as the creator of the museum gallery explains. «It is important for us as locals to know who we are and where we come from». The building houses tools and equipment from the past, and in the garden, there is a woodfired oven where the locals bake manioc bread for visitors, as well as a rich
Con la marea e l’azione delle onde, l’acqua del mare s’infiltra tra le rocce, creando grotte, archi, gallerie e delle piscine naturali e intime, bellissime da esplorare.
With the tides and the action of the a es sea ate infi t ates the oc s c eatin ca es a ch ays t nne s an nat a intimate oo s that a e e i htf to e o e.
selection of plants used in local medicine, which he explains one by one with great passion. An authentic experience not to be missed. If you want to be seduced by the gentle rhythms of the Caribbean, spend two days at the Nanny Cay Resort & Marina (nannycay. com) or on Scrub Island, just a strait from the capital, the first to be revamped after the devastation of urricane Irma in 2017. It is a private island, home to the luxurious Scrub Island Resort, Spa & Marina scrubisland.com , which offers a wellness centre, diving and canoeing, a beautiful marina and only one resident, Italian chef Davide Pugliese, who prepares delicious dinners on the long iron table cryptocracy on the veranda of
his cone-shaped thatched house, of the type called a palapa in Mexico (bookings: walinikiti@gmail.com). From Scrub Island you can set sail, perhaps on board one of the catamarans with a skipper and chef from the extensive fleet of Dream Caribbean Blue (dreamcaribbeanblue. com). This is the perfect formula for getting away from crowded places and discovering hidden ones, forgetting the frenetic rhythms of the city in favour of a slower pace as you sail towards the islands of the archipelago, being pampered from breakfast to dinner with delicious Caribbean recipes. Not to be missed are the recipes of the highly skilled chef Sarai Ben Ari, who, together with Captain Bastian Tromp’s expertise
I
The landscapes are very varied, from the long sandy beaches of Anegada to the mythical rounded and smooth granite blocks of The Baths in Virgin Gorda.
and respect for the sea, make the cruises truly special and unforgettable. Young and talented, this pair never ceases to amaze guests - the former’s delicacies will satisfy the most discerning palate, while the latter’s sailing skills will impress even the most experienced sailor. You will leave the moorings to cross the Sir Francis Drake Channel, a kind of inland sea with sheltered waters and constant winds that sailors consider a true sailing paradise, dedicated to the most famous corsair of all time - feared by the Spanish Armada and loved by the nglish, who considered him a true hero. From there, sail to Norman Island, whose natural caves inspired Scottish writer Louis Stevenson’s Treasure Island. The outline of the rock formation ‘The Indians’ resembles the silhouette of an Indian chief. A little further on, at Treasure Point, we snorkel in the caves, which have been naturally carved by the sea and wind and are home to colourful fish. We then drop anchor at Peter Island, a small island with a beautiful sheltered bay, where you can go ashore and take a nice walk to the top of the hill, ideally at sunset, to watch the fireball fall rapidly until it disappears into the horizon, after securing the boat to the bow and stern. From here, the next day, it is only a few miles to Salt Island - one of the best dive sites in the hone National Marine Park. While snorkelling you can get a good view of the shipwreck of the oyal Mail steamship RMS Rhone, which sank in a hurricane between Salt Island and Dead Chest on 29 October 1867. Some scenes from the film The Deep, starring acqueline Bisset, were filmed in and around the wreck of the Rhone. The island is named after a huge salt lake. At certain times of the year, it turns into a pink sheet of water. During Queen Victoria’s reign, a pound of salt was sent to her every year on her birthday from this salt pan, a tradition that was restored in 2015. There are many reasons to plan a stop on Cooper Island. As well as incredible coastlines covered in the whitest and finest sand, the island is home to one of the most famous rum
TRAVEL British Virgin Islands
bars in the Caribbean, with over 400 different labels, the Cooper Island Beach Club cooperislandbeachclub.com , which is only open in the afternoon. The restaurant next to the souvenir bazaar is also worth a visit. After a pleasant cruise through the Drake Channel, you will pass irgin Gorda, the third largest island after Tortola and Anegada, where you must make at least one stop at The Bath and the group of five islets 2.5 miles off the northwest coast of irgin Gorda, now a protected sanctuary for birds and marine life. These islets are called The Dogs, due to the strange noises the first sailors heard when they approached them actually, they turned out to be seals and not dogs . From here, head to one of St Thomas Bay’s unmissable destinations, near the irgin Gorda marina between Spanish Town and The Bath, at Coco Maya cocomayavg.com , one of the B I’s most renowned restaurants for its wide selection of exotic flavours. Situated in an enviable spot at the end of the beach, with two swings floating on the ocean, you can sip a romantic drink before heading to the table for fusion dishes that combine the best of Southeast Asia, Latin America
Come arrivare
Dall’Europa si può volare su Miami con Ita (ita-airways.com) e poi proseguire con il nuovo volo diretto (stagionale) su Tortola (americanairlines.it), o fare scalo a Saint Martin, nella parte olandese dell’isola, con Air France o KLM e ripartire per le Isole Vergini a bordo di un 19 posti a turboelica della Winair (winair.sx).
Info: bvitourism.com
and the Caribbean, or contemporary dishes - all extremely photogenic and made with local ingredients wherever possible. This is another stop you cannot skip. Leaving behind Moskito Island, long a favourite of divers and now owned by Sir ichard Branson, who bought it in 2007 for 10 million, you enter ustatia Sound, perfect for snorkelling in the turquoise waters, and then head for Gorda Sound, another ocean lake’ created by the surrounding islands, including the one owned by Google’s Larry Page. n the microscopic and iconic resort island of Saba ock sabarock.com , you can stop for the excellent Anegada lobster, served with a solid wine list, many of which are Italian. There are also suites decorated in sophisticated made-in-Italy designs. This small paradise became famous in the sixties, when pioneer erbert Bert ilbride opened a resort course for scuba diving here, launching the legendary Pirates Pub, one of the best in the Caribbean at the time. You then leave Gorda Sound with the bow set towards the highly exclusive Necker Island virginlimitededition.com , also owned by Sir ichard Branson. ust a few miles
How to get there
om
o e yo can y to iami ith ta ita ai ays.com an then contin e ith the ne seasona i ect i ht to o to a me ican i ines.it o yo can sto in aint a tin on the tch si e of the is an ith i ance o an y to the i in s an s a oa a seat t o et inai inai .s . nfo ito ism.com
towards Scrub Island and you reach Lee Bay, where you can often meet local fishermen, and then on to the long, white-sanded bay of Guana Island, a private island with just one hotel guana. com , the perfect destination for a holiday of pure relaxation among the lush green vegetation and turquoise ocean, to then proceed towards the south to snorkel in Monkey Point. From here, you set off for ost an Dyke Island, starting with two stops for a few strokes in the turquoise waters of Green Cay and Little an Dyck Island, and then through the tiny Sandy Cay, maybe one of the world’s smallest natural parks 5 hectares , property of Laurence S. ockefeller for 40 years, who maintained and protected it for the benefit of the local community. 200 palm trees were planted here and a path leads you from the enchanting beach covered in dazzling fine sand, through the dry coastal forests, the salt pond, the humid areas of the mangrove, and to the rocky cliffs. It looks just like obinson Crusoe’s island. Several species of turtles nest there: the hawksbill sea turtle retmochelys imbricate , the green turtle Chelonia mydas and the leatherback Dermochelys coriacea , as well as bird species like the laughing gull Larus atricilla , the bridled tern Sterna anaethetus and the red-billed tropicbird Phaethon aethereus . During the summer season, it is very easy to swim to shore, although the size of the islet depends on the tides. To protect the seabed, this as well as many other locations, only allows for anchoring with mooring buoys and with the permission of the National Park Trust. The cruise culminates with two iconic visits to ost an Dyke: firstly, the Soggy Dollar Bar in White Bay, chosen by SA Today as the best beach bar in the Caribbean in 2023. Back in the 1 70s, this bar launched Painkiller, a soft rum-based drink whose exact proportions of coconut cream, pineapple, and orange juice with a sprinkle of fresh nutmeg remain a secret even today. Its name, Soggy Dollar, is because people used to reach the bar swimming, with a few dollar bills in the pocket of their swimsuit to buy a drink. The other destination is in Great arbour, for Foxy’s Tamarind Bar, a gathering place for sailors and poets since 1 6 , famous for New Year’s ve parties, but not only. It is another of the many good reasons for a leisure holiday in the British irgin Islands.
Architettura ed
Architecture and aesthetics
PARLIAMO DI BELLEZZA, DI FASCINO, DI COMFORT, MA ANCHE DI GODIBILITÀ DELLO SPAZIO PUBBLICO DI UN PORTO TURISTICO IN THIS COLUMN WE WILL DISCUSS THE BEAUTY, CHARM AND COMFORT AS WELL AS THE USABILITY AND ENJOYMENT OF PUBLIC AREAS IN A MARINA
by Paolo Viola*Dopo aver trattato, nelle puntate precedenti di questa rubrica, gli aspetti tecnici, amministrativi, funzionali, quantitativi dei Marina, è giunto il momento di trattarne l’aspetto più sottile, impalpabile, quello della qualità del costruito, della forma e dei caratteri che rendono attraente l’ambiente fisico e quello sociale di un Marina. Parliamo dunque di “bellezza”, di “fascino”, di “comfort”, ma anche di “godibilità” dello spazio pubblico. E partiamo proprio da quest’ultimo concetto: lo spazio del Marina va pensato e vissuto come spazio privato o come spazio pubblico? Sappiamo che gli armatori delle imbarcazioni importanti spesso non gradiscono di ormeggiare “in piazza” e ambiscono a un ambiente più riservato dove intrattenersi a bordo delle proprie barche. Sappiamo anche, però, che il passeggiare fra le barche, in banchina o sui pontili, è un passatempo molto gradito, non solo a chi pratica il diporto nautico, sicché il Marina dovrebbe anche essere una sorta di “piazza d’acqua” che possa accogliere non solo gli abitanti del borgo o del quartiere, ma addirittura una moderata movida per i più giovani. Ecco, dunque, che un primo tema è progettare il Marina che sia sì uno spazio pubblico, ma organizzato (e poi anche gestito) con la qualità di uno spazio privato, che indirizzi il comportamento dei frequentatori verso il rispetto della privacy. Ma se la bellezza e il fascino di un luogo è il risultato di una felice scelta progettuale, è anche frutto di una serie di accorgimenti e di attenzioni che non tutti i progettisti (e i gestori) hanno ben presenti. Per approfondire questo tema, tanto centrale nel progetto dei porti turistici, ne parlo con Federico Barbero, architetto, Managing Director e uno deI fondatori di WiP Architetti che ha una consolidata esperienza nel settore specifico della portualit .
Dice l’architetto Barbero: «I Marina sono luoghi di aggregazione sociale dotati di un particolare appeal non solo per il diportismo e er e e e fi e e e e e er e e funzione di luogo non congestionato di e r r e r e e questo compito. Come già rievocato in e r r e r di Marguerite Yourcenar (Memorie di r e r e er re vecchio imperatore che…costruire, significa collaborare con la terra, imprimere il
segno dell’uomo su un paesaggio che ne rester modificato per sempre … Costruire un porto, significa fecondare la bellezza d’un golfo. Ritengo che questa immagine della costruzione di un r re e e ere r e e e e poetiche di sempre per chi fa il nostro e ere e e noi progettisti dovremmo adottare quando ci accingiamo ad imprimere il nostro segno err r r r r r fi e r e r e e e r e e r e r r err e er e nel momento in cui pensiamo al progetto di r r r e re e e e e r e e di far percepire quel porto come se ci fosse e re r re re er fatto un bel progetto».
Un accorgimento particolare che rende fascinosa l’atmosfera del Marina è un’illuminazione notturna di grande suggestione, che oserei definire da “giardino giapponese”, orientata cioè all’intimità e opposta alla tradizionale illuminazione da “piazza urbana”. D’altronde il concetto di “giardino” non dovrebbe essere estraneo al porto turistico che, soprattutto in estate e specialmente al sud, ha bisogno di ampi spazi verdi che offrano refrigerio, (così come è molto gradito l’uso di porticati o di spazi coperti che proteggano dal sole: chi ne ha avuto tanto durante la navigazione cerca di difendersene quando fa una sosta a terra!). Altro tema è il parcheggio delle automobili. In molte regioni esistono norme che impongono un numero
«I MARINA SONO LUOGHI DI AGGREGAZIONE SOCIALE DOTATI DI UN PARTICOLARE APPEAL NON SOLO PER IL DIPORTISMO NAUTICO E PER LE SUE SPECIFICHE ESIGENZE, MA ANCHE PER LA CITTÀ, ASSOLVENDO LA VITALE FUNZIONE DI LUOGO NON CONGESTIONATO DI CENTRALITÀ URBANA; PIÙ SONO BELLI, ATTRATTIVI, FUNZIONALI E VIVI, MEGLIO ASSOLVONO A QUESTO COMPITO».
«MARINAS ARE SOCIAL MEETING PLACES WITH A SPECIAL APPEAL, NOT ONLY FOR RECREATIONAL BOATING AND ITS SPECIFIC NEEDS BUT ALSO FOR THE CITY, AS THEY FULFIL THE VITAL FUNCTION OF A CENTRAL URBAN LOCATION THAT IS NOT OVERCROWDED. THE MORE BEAUTIFUL, ATTRACTIVE, FUNCTIONAL AND VIBRANT THEY ARE, THE BETTER THEY FULFIL THIS ROLE».
FEDERICO BARBERO
minimo di posti auto in relazione al numero degli ormeggi. In ogni caso in un Marina – specie se dedicato più agli ormeggi stanziali che a quelli di transito – i parcheggi delle automobili sono sempre tanti e non sono un bello spettacolo. Si vorrebbe che fossero prossimi agli ormeggi (per ridurre la distanza fra automobile e barca), possibilmente ombreggiati (magari da pergolati), ed eventualmente su prato armato ed “inverdito”! L’optimum, in ogni caso, è che l’area del parcheggio sia prossima alle radici dei pontili ma ciononostante in posizione appartata e poco visibile. Architetto Barbero, ha qualche suggerimento in proposito? «La realizzazione di Porti e Marina ben re e r fi r re e e er e re ere r re er e e r e e er e r r r r e re e r per accogliere un nuovo turismo.
I parcheggi per automobili fanno parte di questi servizi essenziali; riuscire a realizzarli senza andare ad impattare sulla bellezza e r e e manifesto cui facevo cenno r e r re e modo da incorporarli al suo er e er er di fruizione da parte degli utenti e e re r r e e r
HARBOURS
in posizione ottimale per il carico/scarico ma “invisibili”, riducendo al minimo l’impatto paesaggistico».
Vorrei dire due parole anche a proposito dell’arredo urbano e di quello specifico delle banchine. Sull’arredo degli spazi pubblici in generale (sedute, aree picnic, pavimentazioni, il verde di cui abbiamo già detto possibilmente anche alto ed ombreggiante, cestini porta rifiuti, ecc. non c’ da raccomandare l’uso di elementi di alta qualità e la loro organizzazione in un piano organico.
Il porto turistico un luogo artificiale ricavato nel pi naturale ed ancestrale dei luoghi: il litorale, il punto d’incontro tra la terra e l’acqua. Per questo, nel momento in cui si pensa al progetto di un Marina, la prima cosa da rispettare la bellezza del luogo .
«The marina is a man-made space created in the most natural and ancient of places: the coastline, where land and sea meet. For this reason, when we start planning the design of a ma ina the fi st thin e sho es ect is the beauty of the place».
Sull’arredo delle banchine ritengo che i pavimenti, il bordo delle banchine e dei pontili, le bitte, le colonnine erogatrici di energia elettrica ed acqua potabile, le colonnine antincendio, se questi elementi sono scelti bene, se sono armoniosamente assorbiti e ben posizionati, possono “arredare” gli spazi con grande eleganza e, come si dice, fare la differenza! Non si può trascurare una scelta strategica: la tipologia dei sistemi di ormeggio. Abbiamo visto lo scorso mese, insieme all’ingegner Prinzivalli, le caratteristiche dei diversi sistemi per ormeggiare le barche alle banchine o ai pontili, fissi o galleggianti. fuori di dubbio che gli ormeggi su fi er o fi er offrano maggior comfort ed alzino molto il tono dei Marina. Ma anche le briccole, specialmente se siamo in un’atmosfera lagunare o simile, creano un paesaggio gradevole e ra nato. Anche questa scelta, dunque, contribuisce all’architettura ed all’estetica del Marina e contribuisce, conseguentemente, a fissare il valore degli ormeggi e dei servizi.
Chiedo infine a Federico Barbero di concludere questa nota con una sua personale considerazione: «Abbiamo visto, all’interno di questa rubrica, quali molteplici e complessi aspetti concorrono alla progettazione, realizzazione e successiva gestione di un porto turistico: da quelli funzionali e normativi a quelli tecnologici, da quelli prettamente tecnici per l’utilizzo prevalente dei diportisti, a quelli più appartenenti all’integrazione dell’infrastruttura portuale con il territorio, la città che lo accoglie nel suo tessuto sociale; dall’estetica e idoneità dei materiali scelti per l’arredo urbano all’illuminazione notturna delle aree dell’intero Marina. Certo è che il comune denominatore deve sempre rimanere la qualità del costruito, la bellezza del Porto, e la sua capacità di trasmettere emozioni; questa rimane la prima vera percezione che gli utenti ed i visitatori hanno, e che conserveranno nella loro memoria. Il meraviglioso compito di noi progettisti è quello di contribuire a questa sensazione, attraverso le scelte più adeguate e corrette per “fecondare” quella bellezza e fi e e re er indubbiamente bisogno»
Having dealt with the technical, administrative, functional and quantitative aspects of marinas in the previous editions of this series, it is now time to deal with their more subtle, intangible aspect, i.e. the quality of construction, the shape and characteristics that make the physical and social environment of a marina attractive. This means the “beauty”, “charm” and “comfort”, but also the “enjoyment” of the public areas of the marina. So let us start with the latter concept: should the marina space be conceived and experienced as a private or a public space? It is well known that owners of important yachts are often reluctant to moor their boats “in public” and seek more private settings where they can entertain themselves on board their boats. But we also know that strolling among the boats on the quay or jetty is a much appreciated pastime, and not just for recreational boaters. For this reason, the marina should also be a kind of “public square on the water”, which not only accommodates the residents of the town or neighbourhood, but also offers a moderate nightlife for the younger generation. The first challenge, therefore, is to design the marina so that it is both a public space and a space that is organised (and then managed) with the quality of a private establishment. This encourages visitors to behave in a way that respects their privacy. But
«IL COMUNE DENOMINATORE NEL PROGETTARE UNA MARINA DEVE SEMPRE RIMANERE LA QUALITÀ DEL COSTRUITO, LA BELLEZZA DEL PORTO, E LA SUA CAPACITÀ DI TRASMETTERE EMOZIONI». «THE COMMON DENOMINATOR IN THE DESIGN OF A MARINA MUST ALWAYS BE THE QUALITY OF THE ARCHITECTURE, THE BEAUTY OF THE HARBOUR AND ITS POWER TO EVOKE EMOTION».
while the beauty and charm of a place are the result of a successful design choice, they are also the result of a series of details and attentions that not all designers (and managers) are aware of. To explore this issue, which is crucial to the design of tourist ports, I spoke to Federico Barbero, architect, managing director and one of the founders of WiP Architetti, who has a consolidated experience in the specific field of port design.
As architect Barbero said: «Marinas are social meeting places with a special appeal, not only for recreational boating
r e re r e e e r er e r e r
(Memoirs of Hadrian, 1951), in which the r e e er r To build is to collaborate with the earth, to put a human mark on a landscape, to change it forever [...] The beauty of a bay bore fruit with the opening of the ports. e e r
r r r r e e e evocative and poetic images ever created r e r r e
r e e e
e er e e e e e r r
e err r e r r r r is a man-made place created in the most r e e e e e ere e ee r reason, when we start planning the design r e fir e re e e r e e e e e e r ee always been there, then we can say we have e
A particular feature that makes Marina’s atmosphere so fascinating is the highly suggestive night lighting, which I would venture to define as a apanese garden type of lighting. In other words, a type of lighting that focuses on intimacy, as opposed to the traditional “urban square” type of lighting. After all, the concept of the “garden” is not entirely unknown to marinas, which - especially in the summer, and especially in the south of Italy - need large green areas to provide relief from the heat (porticos or covered areas are also highly appreciated: anyone who has been exposed to the sun for a long time while sailing will try to protect themselves from it when they go ashore!) Another key issue is car parking. Many regions have standards that require a minimum number of parking spaces in relation to the number of berths. In any case, in a marina - especially if it is dedicated to permanent berths rather than transit berths - car parking is always quite abundant and not a very pleasant sight. The ideal location for parking would be close to the berths (to reduce the distance between the car and the boat), preferably in the shade (perhaps provided by pergolas) and possibly on a reinforced green field! In any case, the best solution would be for the car park to be close to the mooring roots of the jetties, but in a relatively secluded and not too visible position. Architect Barbero, do you have any suggestions?
fra i primi 100 studi di architettura e design d’Italia. Ha fondato il Master sulla ianifica ione e o etta ione sosteni i e e e a ee o t a i dell’Università Federico II° di Napoli ed è autore del volume o ti t istici a occio m ti isci ina e e na st ate ia o ett a e inte ata (Flaccovio, 2010).
ao o io a a es is an en inee an an anne s ecia isin in ha o esi n hea of the Marina Waterfront area at WiP chitetti s. . . an e amon the to a chitect e an esi n fi ms in ta y. e fo n e the aste s o amme on “Sustainable planning and design of harbour areas at the Università Federico II° in a es an is the a tho of the oo “Porti turistici, approccio multidisciplinare per una strategia progettuale integrata (Marinas, a multidisciplinary approach for an integrated design strategyacco io .
“The construction of well-equipped ports and marinas, whether it be the renovation of existing facilities or the construction of new ones, must go hand in hand with the provision of services dedicated to boats, but also to people: restaurants, bars, markets, retail outlets and much more to accommodate a new type of tourism. Car parking is one of these essential services, and building it without compromising the beauty of the place is part of the manifesto I mentioned earlier. The idea of working on several levels within the quay and integrating them to create different levels of user experience is exciting from both a design and a functional point of view. The aim is to build them close to the boats, in an ideal position for loading/unloading, but still “invisible” to minimise the impact on the landscape”. I would also like to say a few words about urban design and the specific design of the quays. As far as the design of public spaces in general is concerned (with seating, picnic areas, pavements, greenery - as I said, preferably high and with plenty of shade - litter bins, etc.), there is no need to recommend the use of high-quality elements and their organisation in a systematic scheme. With regard to the elements that make up the design of the quays, I believe that the pavements, the edge of the quays and the jetties, the bollards, the electricity and drinking water supply stations and the fire extinguishers - if well chosen, harmoniously integrated into the environment and correctly positioned - can really “furnish” the spaces with great elegance and, as they say, make the difference! One important strategic choice cannot be neglected: the type of mooring
systems. Last month together with engineer Prinzivalli, we analysed the characteristics of the different systems for mooring boats to quays or jetties, whether fixed or floating. It is beyond doubt that finger or minifinger moorings offer higher comfort and significantly elevate the style of the Marina. But also mooring posts, especially if we are in a lagoon or a similar setting, provide a delightful and sophisticated landscape. Therefore, also this decision contributes to the architecture and aesthetics of the Marina and consequently helps to set the value of moorings and services. Finally, I asked Federico Barbero to conclude this column with a personal observation: «In this column, we have seen the many and complex aspects that contribute to the design, construction and consequent management of a tourist port: from the functional and regulatory to the technological, from the purely technical, used mainly by recreational boaters, to those more related to the integration of the port infrastructure with the territory, the city that welcomes it into its social fabric; this includes everything from the appearance and suitability of the materials chosen for the urban furnishings to the night lighting of the areas around the entire marina. Of course, the common denominator must always be the quality of the architecture, the beauty of the harbour, and its power to convey emotions; this e fir re er e er and visitors experience, and which they will keep in their memory. The wonderful role played by us as designers is to help contribute to this feeling, through the most appropriate and correct choices to “fertilise” the beauty of the many bays that would undoubtedly need it».
C Companies
Leader in Europe
IL TASSO DI SODDISFAZIONE DEI CONCESSIONARI INTERVISTATI È DELL’85% E CONFERMA LA POSIZIONE DI LEADER FINANZIARIO IN EUROPA PER CGI FINANCE: È QUANTO EMERSO DALLA PRIMA INDAGINE SULLA SODDISFAZIONE DEL MERCATO NAUTICO CONDOTTA DALL’ISTITUTO DI SONDAGGI INDIPENDENTE BECOMING PER CONTO DELLA STESSA CGI FINANCE WITH AN 85% SATISFACTION RATE AMONG SURVEYED DEALERS, CGI FINANCE CONFIRMS ITS POSITION AS EUROPE’S LEADING FINANCIAL SERVICES PROVIDER, ACCORDING TO THE FIRST MARINE MARKET SATISFACTION SURVEY CONDUCTED FOR CGI FINANCE BY BECOMING, AN INDEPENDENT RESEARCH COMPANY by
Annar a Mariani“Loscopo di questo studio qualitativo è stato quello di raccogliere il feedback dei nostri partner con l’obiettivo di migliorare i servizi per aumentare la soddisfazione dei nostri partner e clienti”, questo quanto si legge nel comunicato del provider europeo di finanziamenti e leasing nautici. Il sondaggio, i cui risultati sono stati pubblicati lo scorso luglio, ha coinvolto 500 professionisti dell’industria nautica francese dal 30 novembre 2022 al 19 febbraio 2023 ed è stato esteso a Spagna, Italia, Regno Unito e Germania, con 500 rivenditori intervistati tra il 5 aprile 2023 e il 19 maggio 2023. Un raggio così ampio di ricerca stato giustificato dal fatto che la società è presente in 7 paesi europei e coinvolge ben 1.000 attori tra partner e concessionari nautici.
La capillare presenza in uropa per solo uno dei punti di forza emersi dallo studio che posiziona la CGI Finance tra gli attori finanziari pi a dabili in termini di prossimità dei team e
e cienza del back o ce: “La nostra rete di vendita è distribuita in Francia e a livello internazionale, con team dedicati nei Paesi in cui siamo presenti. Essere vicini ai nostri partner è essenziale per noi, e funziona!”. Ma anche la qualità e la tempestività dei servizi telefonici la competenza del servizio di vendita sia sul campo, sia negli u ci commerciali la qualit dei servizi finanziari e del marketing hanno indirizzato l’ago della bilancia dalla parte di una soddisfazione piena da parte degli intervistati. I dati, inoltre, sottolineano come nella presenza costante ai saloni nautici, nella disponibilità del team e nella responsività ai prodotti concorrenti siano insite le carte vincenti della società di finanziamenti.
Tra gli obiettivi dello studio c’era anche individuare aree di criticità e miglioramento identificate, seppure con una soddisfazione del 60 , nelle offerte di finanziamento e nella presenza digitale. “In quest’ultima area, i concessionari hanno menzionato la
«LA NOSTRA RETE DI VENDITA È DISTRIBUITA IN FRANCIA E A LIVELLO INTERNAZIONALE, CON TEAM DEDICATI NEI PAESI IN CUI SIAMO PRESENTI. ESSERE VICINI AI NOSTRI PARTNER È ESSENZIALE PER NOI, E FUNZIONA».
«OUR SALES NETWORK IS SPREAD ACROSS FRANCE AND INTERNATIONALLY, WITH DEDICATED TEAMS IN THE COUNTRIES WHERE WE OPERATE. BEING CLOSE TO OUR PARTNERS IS ESSENTIAL FOR US, AND IT WORKS».
SYLVAIN BARD
formazione digitale, la presenza sui social network e la lead generation, ossia il processo di coinvolgimento di potenziali clienti per aumentare le vendite future”. Campi, per , in cui si gi iniziato ad investire e nei quali il processo di miglioramento è già in atto attraverso azioni di sviluppo della politica creditizia, il potenziamento nel digitale e nella comunicazione social, e –nella fattispecie in Francia – con l’offerta di nuovi prodotti assicurativi. Abbiamo rivolto qualche domanda a Sylvain Bard, AD di General Yachting Leisure Finance Italia, distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti CGI Finance e SGB Finance, che ci offre uno spaccato sulla nautica attuale e uno sguardo sul futuro commerciale del
Quali sono stati i punti di forza e criticità espresse dai partner italiani? Sono in linea con quelli europei, la priorità è quella di migliorare il digitale nella parte contrattuale per snellire i processi burocratici, ma dobbiamo far fronte a queste esigenze tenendo conto del fatto che siamo in un gruppo internazionale, che è Groupe Société Générale, e che operiamo in tutta Europa facendo fronte con i mezzi del Gruppo che devono essere unitari, e contemporaneamente conformi alle esigenze di ciascun Paese. Ci stiamo lavorando molto. L’altro punto è la credit policy. Sa, in tanti anni non ho mai visto un innalzamento dei tassi così repentino. Come gruppo per fronteggiare questo aspetto scoraggiante per e e fi e e il riscatto, che può arrivare al 30%, e aumentato l’anzianità della barca che arriva fi r fi re r fi re r er r e fi
In uno stralcio de La Nautica in Cifre Monitor n. 5 Trend di mercato 2022/2023 di marzo 2023 pubblicato da onfindustria autica si legge “Quanto all’Europa, sebbene vi sia l’evidenza di una serie di elementi positivi, tra cui l’inattesa resilienza della domanda interna nonostante i picc i raggiunti dall in a ione un mercato del lavoro robusto, e un’attenuazione – anche se temporanea – delle tensioni sul mercato del gas si registra un peggioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese c e suggerisce una situazione di debolezza prospettica”. È così, si prospetta una situazione di debolezza? Non penso, è cambiata la tipologia di clientela: parlando del privato, fi e r r soprattutto chi poteva pagarla anche cash fi r r complesso perché l’economia è cambiata. Parlando del settore charter, invece, osserviamo un ulteriore mutamento: il costo e r e di un tempo e questo cambia il business plan delle barche in charter. Ciononostante non r fi e e e di insoluti e contenziosi. Sempre da uno stralcio dello studio di onfindustria autica leggiamo ra l incognita riguarda il uando l elevata in a ione unitamente alle restrizioni delle condizioni di finan iamento portate avanti dalla Bce (che il 2 febbraio 2023 ha portato i tassi al 3%, operando un aumento di 50 punti base), porterà ad una contrazione dei consumi”. Cosa ne pensa? Noi fi re e r e cantieri e – le dico – non abbiamo mai
«UNA BARCA SUL MERCATO SI SVALUTA DEL 20%, MA ORA, PER ESEMPIO I CATAMARANI, SI VENDONO A DUE ANNI DI DISTANZA DAL PRIMO ACQUISTO AD UNA CIFRA ADDIRITTURA SUPERIORE DI QUELLO ORIGINARIO DA NUOVO».
«A BOAT ON THE MARKET DEPRECIATES BY 20%, BUT NOW CATAMARANS, FOR EXAMPLE, ARE SELLING TWO YEARS AFTER THE FIRST PURCHASE FOR EVEN MORE THAN THE ORIGINAL PRICE WHEN NEW».
avuto un’esposizione così importante ad oggi. Questo si traduce nel fatto, ad esempio, che anche a metà luglio – a stagione mezza fi r e r r e e fi e r e e e r e r re e e r r e r re er e r er svaluta del 20%, ma ora, per esempio può che un catamarano si venda a due anni di distanza dal primo acquisto ad una cifra addirittura superiore di quello
Quello che mi dice stride però con la lamentela generale sulle imbarcazioni introvabili, con ordini al 2025, che non si riescono a consegnare per la penuria Da ciò che io percepisco le r e e ere uesto cosa significa? l tema molto delicato, ma una domanda viene da porsela lla luce di tutto uesto c il rischio di una bolla speculativa sul mercato nautico da ui a ualc e anno? E quanto questo vi spaventa come agen ia di finan iamento e leasing? Non siamo spaventati, anche durante la crisi del 2012 siamo stati l’unica società fi r e e re r e e re e fi r e re e cliente non temiamo il mercato. Siamo una r r fi r e re e e e e e e r er er
“Theobjective of this qualitative study was to gather feedback from our partners to improve our services to boost satisfaction among our partners and customers”, reads the statement from the uropean marine finance and leasing provider. The survey, the results of which were published in uly, involved 500 French marine industry professionals from 30 November 2022 to 1 February 2023 and was extended to Spain, Italy, the UK and Germany, with 500 dealers interviewed between 5 April 2023 and 1 May 2023. This broad range was justified by the fact that the
countries and involves at least 1,000 players including partners and boat dealers.
owever, its widespread presence in Europe is only one of the strengths that emerged from the study, which ranks CGI Finance among the most reliable financial players in terms of team proximity and back-o ce e ciency:
“Our sales network is spread across France and internationally, with dedicated teams in the countries where we operate. Being close to our partners is essential for us, and it works!” But the quality and promptness of the telephone services, the competence of the sales service
both in the field and in the sales o ces, and the quality of the financial and marketing services also tipped the balance in favour of total satisfaction among respondents. Furthermore, the data underscores how the constant presence at boat shows, the team’s helpfulness and the responsiveness to competing products are winning cards for this finance company.
The study also sought to identify critical issues and areas for improvement, which were found in the financing offers and digital presence, although satisfaction levels were still at 60 . “In this latter area, dealers mentioned digital training, social network presence and lead generation, or rather the process of engaging potential customers to increase future sales”. owever, these are fields in which investment has already begun and in which the improvement process is already underway through actions to develop the credit policy, to enhance digital and social communication, and – in France in particular – to offer new insurance products.
We put a few questions to Sylvain Bard, C of General Yachting Leisure Finance Italia, the exclusive distributor for Italy of CGI Finance and SGB Finance products, who gives us an insight into the current marine industry and a glimpse into its commercial future.
What were the strengths and critical areas pointed out by Italian partners?
such a sudden rise in rates.
As a group, to deal with this discouraging aspect for customers, we have changed the redemption, which can reach 30%, and r e e e r fi e e r e fi e r refi e e e r r er fi ee e r e e re fi e
An excerpt from Yachting in Figures Monitor no. 5 Market Trends 2022/2023 of March 2023 published by onfindustria autica reads s for Europe, although there is evidence of several positive elements, including the unexpected resilience of domestic demand despite spikes in in ation a robust labour market, and an easing – albeit temporary – of tensions in the gas market, there is a deterioration in ouse old and business confidence that suggests a weak outlook”. Is that the case? Is a weak period looming? I don’t think so. The type of clientele has changed. As regards private individuals, until a few years ago they mainly bought e r r fi e through their bank. It is more complex today because the economy has changed. Speaking of the charter sector, on the other hand, we can observe a further change: the cost of a week on a boat is no longer what it used to be and this changes the business plan for charter boats. Nevertheless, we have not made any changes in the management of outstanding debts and disputes. Once again in an extract from the onfindustria autica study we read ow t e unknown factor regards w en ig in ation toget er wit the tightening of lending conditions brought about by the ECB (which raised rates to 3% on 2 February 2023, an
55 MILA MIGLIA IN QUASI 4 ANNI. TRA BELLEZZE NATURALI, PERICOLI METEOROLOGICI E TENSIONI GEOPOLITICHE, IL CAPITANO PAOLO BOZZO COSTA CI RACCONTA IL SUO GIRO DEL MONDO
SULL’OVERMARINE MANGUSTA GRANSPORT 54 EL LEON
55 THOUSAND MILES IN ALMOST 4 YEARS. AMONG NATURAL BEAUTIES, METEOROLOGICAL HAZARDS AND GEOPOLITICAL TENSIONS, CAPTAIN PAOLO BOZZO COSTA TELLS US ABOUT HIS TRIP AROUND THE WORLD ON THE OVERMARINE MANGUSTA GRANSPORT 54 EL LEON
by Annar a MarianiP People
Luxury
Globe-Trotter
“Voi amate il mare, capitano? Sì! L’amo! Il mare è tutto. (…). Il suo respiro è puro e sano. È l’immenso deserto dove l’uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa; e e e re fi vivente”. Così il capitano Nemo del fantascientifico libro entimila leghe sotto i mari di ules erne descrive in modo poetico e accorato quello che il mare rappresenta per s . cos io mi immagino il pensiero di ogni Capitano, che sceglie una vita a spasso per oceani
«NELL’ESTATE DEL 2019, DOPO AVER PERCORSO 1.200 MIGLIA DI NAVIGAZIONE INLET, OSSIA NEL MARE CHIUSO TRA LA TERRAFERMA DELL’ALASKA E LE ISOLE DI FRONTE, ABBIAMO PASSATO DUE MESI TRA LO STATO PIÙ A NORD DEGLI USA E LA BRITISH COLUMBIA, PASSANDO DA SEATTLE A VANCOUVER E RISALENDO FINO A JUNEAU».
«IN THE SUMMER OF 2019, AFTER 1,200 MILES OF INLET SAILING, THAT IS, IN THE SEA ENCLOSED BETWEEN THE MAINLAND OF ALASKA AND THE ISLANDS OFF THE COAST, WE SPENT TWO MONTHS BETWEEN THE NORTHERNMOST STATE OF THE USA AND BRITISH COLUMBIA, GOING FROM SEATTLE TO VANCOUVER AND SAILING BACK UP UNTIL JUNEAU».
consegna nel 2018: era varato l Leon. Si tratta di una barca molto versatile con cui abbiamo traversato gli oceani con prestazioni importanti e consumi molto ridotti. Abbiamo avuto la possibilità di raggiungere i 32 nodi in navigazione, è molto prestazionale, ma e e r fi fi e e e meno impatto ambientale possibile». Capitano, ma è nato prima l’uovo o la gallina, ossia: avete pensato a quell’imbarcazione per realizzare questo viaggio, o il viaggio è stato una conseguenza delle prestazioni della barca? Le cose arrivarono un po’ per caso. ravamo in Florida e da l saremmo partiti alla volta dei Caraibi, ma poi ci confrontammo su alcune fotografie inviatemi da un mio collega che era in Alaska. All’armatore piacque l’idea di un viaggio pi inconsueto. Con le dovute attenzioni ce la possiamo fare. Attraverseremo Panama e poi inizieremo a costeggiare la California, poi arriveremo in Alaska», gli dissi. Cos fu: nell’estate del 201 , dopo aver percorso 1.200 miglia di navigazione inlet, ossia nel mare chiuso tra la terraferma dell’Alaska e le isole di fronte, abbiamo passato due mesi tra lo stato pi a nord degli SA e la British Columbia, passando da Seattle a ancouver e risalendo fino a uneau. E come è stato? Cosa avete trovato e visto lungo il viaggio, e poi durante la permanenza? stato molto particolare, quasi come navigare in fiume perch una navigazione stretta, con forti correnti, a volte arriva la nebbia di colpo. Ma i panorami sono indescrivibili, abbiamo dato fondo in baie dove c’eravamo solo noi. Ci capitato di osservare al binocolo degli orsi che passavano con i cuccioli sulle spiagge di
fronte, abbiamo visto le orche. Insomma, paesaggi ed esperienze inusuali per lo yachting.
Ci racconti un aneddoto… ravamo in una baia, siamo scesi con il tender e l’Armatore prese del ghiaccio da un iceberg, cos abbiamo pensato bene di fargli un cocktail. Penso che sia un’esperienza che l’armatore di cilmente potr dimenticare.
L’Alaska è stata la tappa più coinvolgente? L’Alaska e l’Asia sono stati i momenti e i paesaggi pi interessanti durante questo giro del mondo, l’Alaska perch proprio qualcosa di diverso, lo ad esempio nel vivere il paese che ti ospita in quel momento. Abbiamo viaggiato con un pilota alascano a bordo 24 con cui si condivide la navigazione, che conosce i luoghi molto bene, che si interfaccia con altri piloti. stato tutto molto pi sicuro e ben organizzato, tra l’altro obbligatorio avere un pilota locale a bordo per tutto il periodo di permanenza.
Sull’Asia ci torniamo tra un po’. Dall’Alaska… poi? Siamo riscesi in California per la manutenzione ordinaria e nell’inverno tra 201 e il 2020 abbiamo fatto la traversata della prima parte del Pacifico fermandoci alle Isole Marchesi, che fanno parte della Polinesia Francese, e abbiamo fatto crociera in tutta la Polinesia.
Era il periodo del Covid iniziale e pi severo come avete a rontato le restrizioni e i divieti? L’armatore riuscito a raggiungere in aereo El Leon poco prima che chiudessero le frontiere, ma non stato facile perch arrivato qualche caso di Covid a Papeete, nella capitale, e le autorit francesi hanno deciso di fermare i voli isolando gli
arcipelaghi. anno poi dato ordine agli yacht di non muoversi e noi ci siamo trovati ad un bivio: restare in French Polinesia o andare via Andare via comportava un rischio: avevamo i Monsoni in arrivo verso Panama andare avanti significava, invece, probabilmente non poter entrare. uindi siamo rimasti fermi 40 giorni all’ancora aspettando istruzioni. Poi la situazione migliorata e siamo arrivati a Bora Bora tre giorni dopo la revoca del lockdown.
Possiamo immaginare una Bora Bora inconsueta… S , praticamente non c’era nessuno, non c’erano turisti, non c’era nulla di aperto. na situazione diversa, ma privilegiata, se vogliamo…
Ci vuole sangue freddo per gestire una situazione così delicata… Devo dire che abbiamo tenuto alto il morale del gruppo, nonostante il pensiero volasse sempre all’ uropa e alle nostre famiglie. Ecco, famiglie. Come si gestisce da Capitano di una nave da diporto la vita privata, è mai rientrato durante questi quasi 4 anni? S , rientravo per due mesi e poi riprendevo il viaggio, in quei periodi di mia assenza c’era il Primo
«IN FRENCH POLINESIA, VICINO ALLE FIJI ABBIAMO AVUTO 48
ORE DI MARE MOLTO GROSSO
E INASPETTATO, MA LA
DIREZIONE ERA AL TRAVERSO E NON DI PRUA, QUINDI IL MARE, SEPPUR GROSSO, ACCOMPAGNAVA LA BARCA». «IN FRENCH POLYNESIA, CLOSE TO THE FIJI ISLANDS, WE HAD 48 HOURS OF VERY ROUGH SEAS THAT NOBODY WAS EXPECTING, BUT THE DIRECTION WAS ACROSS AND NOT TOWARDS THE BOW, SO THE SEA –THOUGH VERY ROUGH – WAS ACCOMPANYING THE BOAT».
ciale a sostituirmi, o una persona da me designata, stato un giro molto lungo, ma onestamente ben strutturato per tempistiche e location. Abbiamo avuto modo di farlo, ma anche di gestire al meglio la nostra vita privata. Ci sono stati dei momenti di criticità per le condizioni meteomarine o per questioni geopolitiche? Situazioni impegnative ce ne sono state alcune. In pericolo non lo siamo mai stati, ma ovviamente in 55 mila miglia in 4 anni si possono presentare delle criticit . In French Polinesia, vicino alle Fiji abbiamo avuto 4 ore di mare molto grosso e non previsto, ma la direzione era al traverso e non di prua, quindi il mare – seppur grosso – accompagnava la barca. El Leon ha un’eccellente tenuta di mare e degli stabilizzatori molto potenti che ci hanno permesso di affrontarlo. n’altra volta capitato in Mar osso inaspettatamente: si tratta di un mare chiuso, ma che sa essere molto aggressivo. Inoltre proprio in Mar osso, soprattutto nella parte iniziale, c’ pericolo di pirateria. uindi bisognava avere a bordo le guardie armate, che sono salite alle Maldive e ci hanno scortato fino in gitto. In quei giorni abbiamo preso un mare che non ci permetteva di andare avanti, ma il
neanche di stare fermi. Da una parte il pericolo dei pirati di nazioni ostili, dall’altro l’Arabia Saudita che non consentiva l’ingresso nelle loro acque, e quindi per 2 giorni ho temporeggiato facendo in sostanza avanti e indietro lungo lo stesso tratto di mare, nell’attesa che si placasse verso nord fino a permetterci di attraversarlo. L’armatore era a bordo? No, eravamo solo noi dell’equipaggio e le guardie armate. Aspettavamo che l’armatore arrivasse per la crociera in gitto. Il problema della pirateria poteva esserci anche in Asia? Ci sono delle societ di sicurezza che si occupano di monitorare e aggiornare la situazione da questo punto di vista. Poteva esserci questo rischio, soprattutto nello Stretto di Malacca, tra la penisola Malese e l’isola indonesiana di Sumatra, ma negli ultimi anni i pirati sono stati scoraggiati dalle autorit , il consiglio era quello di farlo velocemente senza fermarsi, ed quello che abbiamo fatto. Quindi vi siete spostati in Asia… come ci siamo arrivati? Dopo le Fiji siamo andati in Australia per la manutenzione e da l siamo saliti in asia, dove siamo rimasti per un anno e mezzo, facendo base a Bali, e abbiamo
molto approfonditamente, che meravigliosa soprattutto dal punto di vista naturalistico, sopra e sott’acqua, dove c’ ancora una fauna incontaminata e ricchissima di biodiversit . Abbiamo visitato moltissime delle oltre 17.000 isole che la compongono, siamo arrivati a nord sotto alle Filippine, abbiamo visto Sulawesi e altre isole conosciute come le isole di urassic Park, proprio a significare quanto questi luoghi siano selvaggi e incontaminati. Dove vorrebbe portare ancora El Leon? na crociera sui mari del Nord... una bella estate tra i fiordi norvegesi… per per ora c’ il Mediterraneo, che resta uno dei mari pi belli del mondo.
“Do you love the sea, captain? Yes! I love it! The sea is everything (…) Its breath is pure and healthy. It is the immense desert where man is never alone, for he feels life quivering beside him. The sea is nothing but the vehicle of a supernatural and prodigious existence; it is nothing but movement and love, it is the living fi e These are the words with which Captain Nemo in the science-fiction novel Twenty-thousand Leagues nder the Sea by ules erne poetically and accurately describes what the sea means
thought of every Captain who chooses a life travelling calm and stormy oceans, overwhelmed by a passion so strong he feels the need to dedicate his very existence to discovery. This is the same passion I find in the words of Captain Paolo Bozzo Costa, famous for having sailed all the oceans on the planet, not with the Nautilus, but with an equally sophisticated vermarine Mangusta GranSport 54, a journey completed over a period of almost 4 years and 55 nautical miles covered on the Atlantic, Pacific, and Indian ceans. «Before the 54-metre l Leon, the owner possessed a 40-metre Overmarine Mangusta, which he used year-round», as Captain Bozzo Costa tells us. «We covered a lot of miles with that boat, it was fast - with 4 water jets - winter in the Caribbean and summer in the Mediterranean. Then, at the Miami boat show, we came across the project for this 54-metre boat. After a meeting with Overmarine’s top management, this e re e e er fir example. The Owner signed the project and then, after some amendments, production was launched, which I followed step by step. 3 years of construction, delivery in 2018: l Leon had been launched. It is a highly versatile boat with which we crossed the e fi er r e highly reduced consumption. We had the chance to reach 32 sailing knots - as it is a high-performing boat - but we rarely hit that peak. My sailing philosophy is slower and with as low an environmental impact as possible».
aptain w at came first t e en or the egg? I mean: did you conceive that boat to make this journey or was the journey a consequence of the boat’s performance? Things happen a bit by chance. We were in Florida, and from there we were going to sail through the Caribbean, but then we started talking about some photographs that a colleague of mine in Alaska had sent me. The owner liked the idea of a more unusual journey.
«ABBIAMO VISITATO MOLTISSIME DELLE OLTRE 17.000 ISOLE DELL’INDONESIA, SIAMO ARRIVATI A NORD SOTTO ALLE FILIPPINE, ABBIAMO VISTO SULAWESI E ALTRE ISOLE CONOSCIUTE COME LE ISOLE DI JURASSIC PARK, PROPRIO A SIGNIFICARE QUANTO QUESTI LUOGHI SIANO SELVAGGI E INCONTAMINATI.»
«WE VISITED MANY OF INDONESIA’S MORE THAN 17,000 ISLANDS, WE WENT UP NORTH BELOW THE PHILIPPINES, AND WE SAW SULAWESI AND OTHER ISLANDS KNOWN AS THE JURASSIC PARK ISLANDS, JUST TO TELL YOU HOW UNCONTAMINATED AND WILD THESE PLACES ARE».
«ERAVAMO IN UNA BAIA, SIAMO SCESI CON IL TENDER E L’ARMATORE PRESE DEL GHIACCIO DA UN ICEBERG, COSÌ ABBIAMO PENSATO BENE DI FARGLI UN COCKTAIL. PENSO CHE SIA UN’ESPERIENZA CHE L’ARMATORE DIFFICILMENTE POTRÀ DIMENTICARE».
«WE WERE IN THIS BAY, WE HAD GONE DOWN WITH THE TENDER AND THE OWNER TOOK SOME ICE FROM AN ICEBERG SO WE USED IT TO MIX HIM A COCKTAIL. I THINK THAT IS AN EXPERIENCE THE OWNER WILL NOT SOON FORGET».
«IN MAR ROSSO, SOPRATTUTTO NELLA PARTE INIZIALE, C’È PERICOLO DI PIRATERIA. QUINDI BISOGNAVA AVERE A BORDO LE GUARDIE ARMATE, CHE SONO SALITE ALLE MALDIVE E CI HANNO SCORTATO FINO IN EGITTO».
«IN THE RED SEA, ESPECIALLY IN THE INITIAL PART, THERE IS A PIRACY HAZARD. SO, WE NEEDED TO HAVE ARMED GUARDS ON BOARD, WHO JOINED US IN THE MALDIVES AND ESCORTED US UNTIL EGYPT».
«With the necessary precautions, we should be able to make it. We will cross Panama and then we will sail along the coast of California to reach Alaska», I told him. And that’s what we did: in the summer of 201 , after 1,200 miles of inlet sailing, that is, in the sea enclosed between Alaska’s mainland and the islands off the coast, we spent two months between the northernmost state of the SA and British Columbia, going from Seattle to ancouver and sailing back up until uneau.
at was it like? at did you find and see along the journey, and then during your stay? It was very peculiar –it is almost like sailing on a river because it is a narrow navigation, with strong currents, and at times the fog shows up out of nowhere. But the scenery is indescribable, we dropped the anchor in bays where no one else but us was anywhere to be seen. We even spotted some bears in our binoculars who were walking by on the beaches in front of us with their cubs, we saw orcas. In short, unusual scenery and experiences for yachting.
Tell us one anecdote… We were in this bay, we had gone down with the tender and the owner took some ice from an iceberg so we used it to mix him a cocktail. I think that is an experience the owner will not soon forget.
Was Alaska the most exciting stage of the trip? Alaska and Asia were the most interesting moments and landscapes
during this trip around the world. Alaska because it is truly something else, it is different for instance when you get to experience the town that hosts you. We travelled with an Alaskan driver on board 24h a day who participated in the navigation as he knew the places very well and could interact with the other drivers. verything was very safe and well organised. It is mandatory to have a local driver on board during the entire Alaskan waters.
We will get back to Asia in a moment. Alaska and then, where…? We went back down to California for ordinary maintenance and in the winter between 201 and 2020 we crossed the first part of the Pacific stopping on the Marquesas Islands which are part of French Polynesia, and we cruised throughout Polynesia.
That was the initial Covid period, the most acute stage of the pandemic… how did you deal with the restrictions and prohibitions? The owner was able to reach El Leon by plane just before they closed the borders, but it was not easy because some cases of Covid also reached Papeete, the capital, and the French authorities decided to cancel all flights to isolate the archipelagos. Then they ordered yachts to stay where they were and we found ourselves at a crossroads: should we stay in French Polynesia or move on Leaving implied a risk: we had Monsoons coming in towards Panama. But if we continued
our journey, we risked being denied access. So we stayed put for 40 days anchored and awaiting instructions. Then the situation improved and we reached Bora Bora 3 days after the lockdown was revoked.
A highly unusual Bora Bora, I imagine… Yes, there was practically no one there – no tourists, nothing was open. A different situation, but also a privilege, if you think about it… You certainly need cold blood to manage such a delicate situation… I must say that we kept morale high within the group, even though our thoughts were always in Europe with our families.
Right, the families. How do you manage your private life as Captain of a pleasure boat? Did you ever go back home during these almost 4 years? Sure, I would go back for two months and then I would resume the journey. When I was absent, the First cial, or another person appointed by me, would replace me. It was a very long trip, but honestly very well structured in terms of timings and locations. We were able to go through with it but also keep
having at least some private life. Were there any critical moments due to weather or sea conditions or geopolitical issues? There were some di cult situations. We were never really in danger, but 55 thousand miles in 4 years will almost certainly present some issues. In French Polynesia, close to the Fiji Islands, we had 48 hours of very rough seas that nobody was expecting, but the direction was across and not towards the bow, so the sea – though very rough – was accompanying the boat. El Leon has excellent seakeeping and very powerful stabilisers that allowed us to face it. Another time, we were caught off guard in the ed Sea: this is a closed sea, but it can be very aggressive. Also, in the ed Sea, especially in the initial part, there is a piracy hazard. So we needed to have armed guards on board, who joined us in the Maldives and escorted us to Egypt. During those days we got into a sea that didn’t allow us to proceed, but the piracy hazard didn’t allow us to stop either. On the one hand, we had the threat of pirates from hostile nations, on the other, Saudi Arabia didn’t allow
access into their waters, so for 2 days I was treading waters going back and forth on the same stretch of sea, in the hope that it would calm down in the north and let us cross it. Was the owner on board? No, we were just the crew and the armed guards. We were waiting for the owner to arrive to do the cruise through Egypt. Was piracy a risk in Asia too? Some security companies specialise in monitoring and updating the situation from this point of view. The risk does exist, especially in the Strait of Malacca, between the Malay peninsula and the Indonesian island of Sumatra, but in recent years pirates have been discouraged by the authorities. The suggestion was to cross it quickly and without stopping, and that is what we did.
Il Mangusta GranSport 54 El Leon ha una stazza internazionale di 498 Gross Tonnage, 358 tonnellate di dislocamento a mezzo carico, 54 metri di lunghezza e 9 di larghezza, 10.400 cavalli di potenza complessiva dei 4 motori Mtu di 1.939 kW ciascuno, circa 30 nodi di velocità massima, oltre 4.200 miglia nautiche di autonomia a 12 nodi.
The Mangusta GranSport 54 El Leon has 498 Gross Tonnage, 358 tonnes displacement at half load, 54 metres in length and 9 in width, 10,400 hp overall power in the 4 MTU engines with 1,939 kW each, about 30 knots maximum speed, and a range of more than 4,200 nautical miles at 12 knots.
And then you moved on to Asia… how did you get there? After Fiji we went to Australia for maintenance and from there we went up towards Asia, where we stayed for a year and a half, using Bali as our base. We had a chance to visit Indonesia and explore it in depth – a marvellous island especially from the point of view of nature, above and below water, where there is still an uncontaminated and highly biodiverse fauna. We visited many of the more than 17,000 islands that make up the country, we went up north below the Philippines, and we saw Sulawesi and other islands known as the Jurassic Park islands, just to tell you how uncontaminated and wild these places are.
Where would you still like to take El Leon? A cruise of the northern seas… a nice summer in the Norwegian fjords… but for now there is the Mediterranean, which is still one of the most beautiful seas in the world.
The idea factory
LUCA DINI, UN NOME CHE RACCONTA STORIE, ACCENDE IDEE E RENDE POSSIBILE SOGNARE IN GRANDE. LO ABBIAMO INCONTRATO A FORTE DEI MARMI, IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DI PROJECT VENUS, L’ULTIMA CREAZIONE DELLO STUDIO PER IL CANTIERE NAVALE OLANDESE HEESEN
LUCA DINI IS A NAME THAT TELLS STORIES, INSPIRES IDEAS AND MAKES IT POSSIBLE TO DREAM BIG. WE MET THE MAN HIMSELF IN FORTE DEI MARMI DURING THE PRESENTATION OF PROJECT VENUS, THE LATEST CREATION OF THE STUDIO FOR THE DUTCH SHIPYARD HEESEN
by Francesca PortogheseLuca Dini Design & Architecture e il cantiere nautico olandese Heesen hanno presentato Project Venus, il motoryacht della serie Steel Fast Displacement. Con i suoi 55 metri di lunghezza, scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio l’imbarcazione ha una stazza di 760 GT e riceverà il battesimo dell’acqua nel 2025. Luca Dini e Heesen hanno scelto come cornice di questa presentazione un posto in cui immergersi in uno spazio che stimola tutti i sensi. Ed effettivamente, le immagini di questo innovativo yacht hanno stimolato un’idea di eleganza, bellezza, classe e comfort che ha parlato con un forte accento italiano. A raccontare di Project Venus si sono alternati Luca Dini, Mark Cavendish, Chief Commercial cer di Heesen e Silvia Margutti, responsabile del progetto le cui linee esterne sono firmate da Frank Laupman dello studio Omega Architects. Davanti agli ospiti, una parata di materiali ed essenze a mostrare l’alternanza di colori e sensazioni tattili, protagonisti degli spazi
sarto per
Tailor-made for the owner
THE IDEA FACTORY
Luca Dini Design & Architecture
interni che ricercano una luminosità senza compromessi. Sono infatti le vetrate a tutt’altezza, in ambienti come il salone del main deck a tutto baglio, a carpire la luce e a riportarla dentro lo yacht in quanto elemento decorativo che incoraggia la bellezza dei materiali scelti. Il blu dei tessuti utilizzati per i comodi sofà dei divani nella sky lounge sono un chiaro rimando al contatto con l’esterno e si alternano, in un piacevole e delicato gioco di sfumature, con l’avorio
e con un colore acquamarina che rapisce lo sguardo. A contrasto, tante essenze che dal rovere tono mandorla al teak, dall’eucalipto al palissandro sanno dare uno stacco deciso, ma non invasivo e molto armonioso.
Luca, ci racconta il suo modo di progettare e la sua filosofia? Per scelta, visto il grande piacere nel progettare soprattutto nella nautica, abbiamo sempre cercato di fare barche vestite con le esigenze del cliente. È vero, lo dicono un po’ tutti, ma
nel nostro caso è la storia che lo dimostra. Abbiamo progettato più di cento barche, tutte già in acqua, e non ce n’è una uguale all’altra. Mi diverto a mettermi alla prova, perché e ere fi e e ere e Mi annoia che mi riconoscano per uno e r er re e fi e blocca la mia creatività, non mi permette di essere innovativo. Mi sono sempre mosso spaziando dallo stile impero al minimalismo e le nostre barche raccontano bene di questo mio peregrinare tra i tanti stili. E so che
posso permettermi di farlo perché prima di prendere una matita in mano parlo con il cliente, imparo a conoscerlo, cerco di capire come vive a terra e come vorrà vivere a bordo. Quindi nel suo lavoro non è possibile parlare di cifra distintiva?
Io spero proprio di non averla, una cifra distintiva. Quando guardo le mie barche, mi sembra sempre che siano state create da mani diverse. Punto solo alla soddisfazione del cliente, devo essere al suo servizio e mai provare ad imporre uno stile mio.
Nulla è lasciato al caso su Project Venus e se alcune delle maniglie sono il frutto di un lavoro artigianale di ra nata fattura, il nuovo vetro acidato utilizzato nei bagni, tutti firmati Gessi, regala luminosit agli ambienti senza privarli della giusta privacy, bilanciandosi perfettamente con legni e metalli. Anche la scelta dei mobili e dei dettagli in pelle ricade su firme italiane di altissimo livello come Poltrona Frau, Giorgetti, Promemoria, Foglizzo, Exteta.
Nothing is left to chance in Project Venus, and while some of the handles are the es t of fine c aftsmanshi the ne acid-etched glass used in the bathrooms, all by Gessi, gives the rooms brightness hi e maintainin thei i acy c eatin a e fect a ance ith the oo s an meta s. Furniture and leather details have also een chosen f om to ta ian an s s ch as Poltrona Frau, Giorgetti, Promemoria, o i o an teta.
THE IDEA FACTORY Luca Dini Design & Architecture
Come è cambiato il design negli ultimi anni? Se penso a quando ho iniziato nel 1987, o a quando ho aperto il mio studio nel 1996, mi sembra siano passate ere giurassiche. In molte cose, il mondo del design è cambiato in meglio: tra vetrate, balconi e aperture lo yacht è alla costante ricerca di un contatto visivo e tangibile con l’esterno che nasce da un approccio che, soprattutto negli ultimi dieci anni, dimostra un incoraggiante quanto mai audace avvicinamento degli yacht a motore al mondo della vela. Ciò che invece mi vede lontano oggi è l’idea di una barca come showroom galleggiante. Quando si punta all’arredo brandizzato, tutto diventa impersonale. Disegno le barche mettendo al centro del progetto l’armatore, mentre questa recente deviazione non concede al cliente la stessa centralità. Scegliere pezzi di design per uno yacht è giusto, ma trasformare le barche in hotel di lusso galleggianti non è il mio obiettivo. Come si struttura il suo rapporto con i cantieri? Capita che sia l’armatore a chiamarci perché ci conosce, ma altre volte è il cantiere che ha in mente di progettare una nuova linea e ci espone la sua idea.
Project Venus può ospitare 12 persone e dispone di quattro suite per gli ospiti sul ponte inferiore e una suite armatoriale a prua del ponte principale. La cabina armatoriale a tutto baglio si sviluppa per 82 metri quadrati con un meraviglioso balcone. Sette invece sono le cabine per l’equipaggio, composto da 13 persone. Con una velocit massima di 15,5 nodi, Project Venus si distingue per il suo profilo filante e slanciato con una sovrastruttura completamente priva di montanti.
er er r fi fi dare un tocco diverso ad ogni barca. E tra pazienza, impegno ed accese ma produttive discussioni, il risultato è in ogni caso una barca unica. Il cantiere deve essere pronto a recepire il nostro approccio, deve voler lasciare il segno, puntando alla soddisfazione del cliente che deve subito riconoscere una barca cucita addosso alla sua personalità. Come vede l’evoluzione del mercato nautico? Ormai il mercato nautico è sommerso dagli ordini, e penso sia una reazione al periodo appena trascorso. Siamo stati colpiti da un cambiamento epocale che ci ha portati a desiderare di godere di un po’ di sana speranza, dopo un lungo momento buio. Chi ha potuto, si è volentieri lanciato in investimenti importanti per garantirsi una qualità della vita migliore. Non penso si tratti di una bolla, quanto piuttosto di una drastica trasformazione del modo di pensare e ragionare dell’umanità intera. Io, ad esempio, ho realizzato il mio e e e e giardino in cui incontrare i clienti, in cui e er e r r re e fi e e sono riuscito, a Firenze. Anche a Forte dei
Project Venus s ee s t e e and has four guest suites on the lower deck and a master suite at the front of the main ec . he f eam o ne s stateroom is 82 square metres with a ea tif a cony. he e a e a so seven crew cabins that can accommo ate thi teen eo e. ith a to s ee of . nots Project Venus has a sleek, st eam ine ofi e an a s e st ct e ith no osts.
Luca Dini Design & Architecture and the Dutch shipyard Heesen have recently presented Project Venus, the motor yacht from the Steel Fast Displacement series. At 55 metres long, with its steel hull and aluminium superstructure, the vessel has a tonnage of 760 GT and will be launched o cially in 2025. As the location for this presentation, Luca Dini and Heesen have chosen a place that stimulates all the senses. ffectively speaking, the images of this innovative yacht trigger an idea of elegance, beauty, class and comfort, all with a strong Italian accent.
Luca Dini, Mark Cavendish, Chief Commercial cer at eesen, and Silvia Margutti, responsible for the
design with its exterior lines by Frank Laupman of Omega Architects, took were shown a series of materials and woods to illustrate the alternation of colours and tactile sensations that will dominate the interior spaces, which seek uncompromising brightness. The full-height windows, in areas such as the main deck saloon, capture the light and draw it back into the yacht as a decorative element that enhances the beauty of the chosen materials. The blue of the fabrics used for the comfortable sofas in the sky lounge is a clear reference to contact with the outdoors and alternate, in a pleasant and delicate interplay of shades, with ivory and an eye-catching aquamarine hue. In contrast, a variety of woods ranging from almond-tone oak to teak, eucalyptus and rosewood, succeed in creating a decisive detachment, which is very harmonious and not at all invasive. Luca, tell us about your design method and philosophy. Given the great pleasure
A raccontare di Project Venus si sono alternati Luca Dini, Mark Cavendish, Chief Commercial O cer di Heesen, e Silvia Margutti, responsabile del progetto le cui linee esterne sono firmate da Frank Laupman dello studio Omega Architects.
Luca Dini, Mark Cavendish, Chief omme cia ce at eesen an i ia a tti es onsi e fo the design with its exterior lines by Frank a man of me a chitects too turns talking about Project Venus
we derive from designing, especially in yachting, we have deliberately always sought to tailor the boats to the client’s requirements. It’s true that pretty much everyone says this, but in our case, we can back it up with our history. We’ve designed over 100 boats, all of which are already on the water, and not one is the same. I enjoy putting myself to the test because e e e e e e It bores me to be recognised by my style. e r e e fi e hampers my creativity and prevents me from being innovative. I’ve always sought to range from Empire style to minimalism, and our boats paint a good picture of my peregrinations between various styles. I know that I can allow myself to do so, because before picking up a pencil I talk to our clients, get to know them, and learn how they live on land and how they want to live on board. So we can’t talk about a distinctive style in your work? I hope I don’t have a distinctive style. When I look at my boats, it always seems like they’ve ee re e ere e e seek to satisfy my clients, I’m here to serve them and not to impose my style on them. What has changed in design over recent years? If I look back to when
Project Venus fa parte della serie Steel di 55 metri di Heesen. La nave su cientemente grande da o rire numerosi spazi esterni ed interni per rilassarsi, socializzare e godersi la vita a bordo, la sua dimensione la rende adatta per accedere alla maggior parte dei marina del Mediterraneo.
Project Venus is a t of eesen s met e tee se ies. he yacht is a e eno h to o e enty of in oo an o t oo s ace fo e a in socia isin and enjoying life on board, while its size means it can access most e ite anean ma inas.
design has improved in many ways: with its windows, balconies and openings, the yacht is constantly seeking visual and tangible contact with the outside world,
you go for branded furniture, everything becomes impersonal. I design boats by putting the owner at the centre of the project, whereas this recent deviation does not give the customer the same centrality.
hotels is not what I set out to do. How is your relationship with shipyards structured? Sometimes the boatowners themselves call us because they
know us, but at other times the shipyard comes up with the idea of designing a new line and tells us about it. The linchpin of it all, however, is our philosophy: giving ere e er r a combination of patience, commitment and heated but productive discussions, the result is always a unique vessel. The yard has to be ready to accept our approach, it must want to leave its mark, focusing on satisfying customers, who have to be able to immediately recognise a boat tailored to their personality.
How do you see the nautical market evolving? The nautical market is currently swamped with orders. I think this is a reaction to the period we have recently lived through. We have been hit by an epochal change that has led us to long for some healthy hope, after a lengthy period
have willingly made major investments to secure a better quality of life. I don’t think it’s a bubble, but rather a drastic transformation in the way people think
Florence. In Forte dei Marmi too, working with many designers who live in Versilia, I wanted a meeting point where they could feel close to home, in a slower atmosphere. Because it’s important for everyone today to enjoy their life, family and nature, even and especially while working.
LAUPMANP
People
Rea for big yachts
NICOLA POMI CI PARLA DELLA SECONDA RIVOLUZIONE IPS. I POD DI VOLVO SARANNO DISPONIBILI PER BARCHE FINO A 55 METRI DI LUNGHEZZA. EFFICIENZA, BASSI CONSUMI E MANOVRABILITÀ AL SERVIZIO DEI MEGA YACHT NICOLA POMI TOLD US ABOUT THE SECOND IPS REVOLUTION. PODS BY VOLVO WILL BE AVAILABLE FOR BOATS UP TO 55 METRES. EFFICIENCY, LOW FUEL CONSUMPTION AND MANOEUVRABILITY FOR MEGA YACHTS
by Niccolò Volp iNell’headquarter di Volvo Penta a Göteborg, il clima è sereno: grandi spazi, pochissimo rumore, tanta luce che filtra dall’esterno. Sembra un luogo ideale per lavorare. Tutti sono sereni, sorridenti. Ti salutano cordialmente, anche se non ti conoscono. Mi accompagna Nicola Pomi e mentre mi mostra la sede, mi racconta lo spirito di collaborazione tipico di Volvo e di molte altre aziende svedesi. L’attenzione alla qualit del lavoro e della vita totale. C’ collaborazione, a tutti i livelli. L’idea è che bisogna raggiungere un risultato e lo si deve fare assieme. Non si percepisce invidia, ma spirito di squadra. «È così anche per i dirigenti. Se hai ricevuto una promozione vuol dire che te la sei meritata e anche che hai una grande responsabilità», mi spiega Nicola. iene quasi voglia di lavorare davvero, gli dico scherzando. In fondo vale la pena lavorare in una città che ha i boschi anche in centro, le ciclabili dappertutto e l’ultimo
ingorgo stradale risale probabilmente al millennio scorso. vale la pena lavorare per Volvo, un’azienda che ha grandi progetti, che non si siede mai sugli allori, ma lo fa senza stress. In un posto dove trovi i colleghi che si alzano dalla postazione con la propria tazza di ceramica in mano per andare a prendersi un caff e che hanno voglia di condividere tutte le scelte che fanno. Il progetto ambizioso che coordina Nicola Pomi si chiama Ips 40 e vedrà la luce con le prime consegne nel 2025. Io mi immagino che l’idea sia nata proprio in uno di questi spazi comuni all’interno dell’headquarter, uno degli spazi che l’azienda dedica appunto allo sviluppo delle idee e nei quali è ben visibile un cartello che invita a silenziare il cellulare proprio per evitare di interrompere il flusso creativo. La domanda di partenza è stata: Come sviluppare il sistema Ips per le barche più grandi? Fino a oggi si è arrivati a Ips 1350
QUATTRO MOTORI PIÙ
PICCOLI AL POSTO DI DUE PIÙ GRANDI PERMETTONO ANCHE UNA MIGLIORE
DISTRIBUZIONE DEI PESI IN SALA MACCHINE.
FOUR SMALLER MOTORS
INSTEAD OF TWO LARGE ONES MEANS YOU ALSO GET BETTER WEIGHT DISTRIBUTION IN THE ENGINE ROOM.
composto, oltre a Nicola Pomi che lo dirige, da una decina di persone. «Ci siamo distaccati dalla logica classica e un po’ gerarchica del team di lavoro perché per inventare qualcosa di nuovo devi avere anche una nuova struttura. Lavoriamo per progetto, nel senso che ogni applicazione viene studiata appositamente. Una sorta r e r er e e non sia solo dichiarata, ma reale. È un lavoro in continua e costante sinergia con il cantiere, il progettista e l’armatore. Che tipo di utilizzo si farà della barca? Dove, quanto? Che cosa ci si aspetta, sia per la propulsione,
sia per l’energia a bordo? Il dialogo tecnico è importante, non solo per fornire la soluzione migliore, ma anche perché ci consente di acquisire esperienza, di imparare, e quindi di proporre soluzioni sempre più e Un sistema con due propulsori agganciati a uno stesso piede, non ha il solo vantaggio di avere più potenza e quindi di essere indicato per barche più grandi, ma anche di allungare la vita dei motori, di risparmiare carburante e ridurre la manutenzione periodica. Per far planare uno yacht servono tutti e quattro i motori, ma quando la
carena è uscita dall’acqua, se si naviga a velocità contenute, è possibile che ne bastino due. Ovviamente la quantità di potenza erogata e perciò il numero di propulsori in funzione, è regolata automaticamente. Lo stesso vantaggio lo si potrà avere in fase di dislocamento. Volvo calcola che il risparmio di carburante potr arrivare fino al 30 in meno rispetto a una propulsione tradizionale. Inoltre, utilizzare meno un motore significa allungare i tempi tra una manutenzione e l’altra. «Abbiamo valutato che il mercato interessato a Ips 40 è molto ampio e in costante crescita anche perché si tratta di una piattaforma studiata per il diporto, ma anche per il settore commerciale e mercantile. Ci aspettiamo che nel prossimo futuro possa rappresentare il 30% del fatturato di Volvo Penta».
even if they don’t know you. I was accompanied by Nicola Pomi, who showed me around the plant and told me about the spirit of cooperation that is a tradition at Volvo and many other Swedish companies. There is a total commitment to quality of work and quality of life. There is cooperation at all levels. The idea is that you are working
As well as the traditional endothermic engines, the D13 can be linked up to an electric motor, giving hybrid propulsion.
cycle paths everywhere and the last tra c jam was probably in the last millennium. And it is worth it to work for Volvo, a company that has big plans and never rests on its laurels - but does so without stress. A place where people get up from their desks with their mugs to go and get coffee and where they want to share all decisions with their colleagues. The ambitious project coordinated by Nicola Pomi is called IPS 40 and will be unveiled with the first deliveries in 2025. I imagine that the idea was probably conceived in one of the communal areas of the headquarters, one of the rooms that the company has specifically designated for the development of ideas, where there is a very clear sign asking people to put their phones on silent mode so as not to interrupt the creative flow. The first question was: How can the IPS system be developed for large boats? So far we have achieved IPS 1350 with Volvo D13s developing a thousand horsepower. And yachts as long as thirty metres have had multiple units installed. I imagine that at some point they asked themselves: «Why should there only be one propeller per drive? If we added another one, we could double the power», and that was the start of the project. It wasn’t easy and it took time, but the result was the IPS 40 platform. What is it all about? The possibility of attaching two engines to each pod. And the engines can be traditional endothermic or electric.
Oltre agli endotermici tradizionali, l’accoppiata può essere fatta con un D13 e un motore elettrico ottenendo in questo modo una propulsione ibrida.L’Ips 40 è stato progettato per imbarcazioni professionali e superyacht da 25 a oltre 55 metri con velocità massime da 12 a 40 nodi. A partire dalla produzione in serie nel 2025, l’Ips 40 sarà alimentato da due motori Volvo Penta D13, abbinati a un sistema di post-trattamento compatto per soddisfare le più recenti norme IMO Tier III. Inoltre, la piattaforma è già predisposta per un mix di fonti di alimentazione, dai motori a combustione alimentati con combustibili rinnovabili alle soluzioni completamente elettriche o ibride. Il design a doppia alimentazione o re essibilit e modularit nel percorso verso una maggiore sostenibilità. La piattaforma viene installata come doppia, tripla o quadrupla, il che significa che ogni imbarcazione potr avere da 4 a 8 fonti di alimentazione.
The IPS 40 is designed for professional boats and superyachts from 25 to over 25 metres with top speeds from 12 to 40 knots. When it goes into series production in 2025, the IPS 40 will be powered by two Volvo Penta D13 engines, combined with a compact after-treatment system that meets the latest IMO Tier III regulations. In addition, the platform is already prepared for a mix of power sources, from internal combustion engines running on renewable fuels to all-electric or hybrid so tions. he a f e esi n o e s e i i ity an mo a ity on the ay to greater sustainability. The platform will be installed in dual, triple or quad confi ations meanin that each esse will have 4 to 8 power sources.
will be able to power yachts from 25 to 55 metres and all types of boats: planing, displacement and semi-planing. It will also be able to propel boats over 40 knots and even allow the shipyard or owner to choose between diesel and electric propulsion. Potentially, the two engines could even both be electric, making it a fully electric system rather than just a hybrid. «It depends on how the technology develops. We re e r e e er e e system that can adapt to everything that e e er e er e e e re , says Nicola Pomi. Volvo Penta has dedicated a whole department to this project with a dozen people led by Nicola Pomi. «We e e r e r rather hierarchical approach to teamwork e e e e e you also have to have a new structure. Our work is centred around projects in that every application is specially researched. It is a r e e e e e continuing and ongoing synergy with the r e e er e er e r ere r e er er r e e r r e er r The technical dialogue is important, not r r e e e e e er e e e re r e r r e re e e e . A system with two propulsion systems attached to a single drive doesn’t just have the advantage of being more powerful, and so is appropriate for larger boats, but it also increases engine life, saves fuel and reduces regular maintenance. To get a yacht planning you need all four motors, but when the hull gets out of the water you can make do with two at low speeds. Of course, the amount of power delivered, and so the number of engines working is automatically regulated. The same advantage is available in displacement mode. Volvo has worked out that the fuel savings compared with traditional propulsion could amount to 30%. Using an engine less also means increasing the amount of time between one maintenance session and another: e r e ere market which was interested in the IPS 40, e r e e r ee e e e
Components
Driven
by innovation, respectful of nature
IL FLEXI SYSTEM DI MASE GENERATORS HA TUTTI GLI ELEMENTI INTEGRATI IN UN UNICO SISTEMA, GRUPPO ELETTROGENO, MOTORE ELETTRICO E PACCO BATTERIE AL LITIO MODULARE THE FLEXI SYSTEM BY MASE GENERATORS HAS ALL OF THE ELEMENTS INTEGRATED INTO A SINGLE SYSTEM – GENERATOR SET, ELECTRIC MOTOR AND MODULAR LITHIUM BATTERY PACK
by Annar a MarianiCOMPLETA INDIPENDENZA NELLA NAVIGAZIONE IN MODO SOSTENIBILE, ATTRAVERSO UN SISTEMA IBRIDO ALTAMENTE PERFORMANTE DESTINATO AD IMBARCAZIONI A VELA E COMUNQUE DISLOCANTI».
«OUR FUNCTIONAL AND INNOVATIVE SYSTEM ENSURES COMPLETE INDEPENDENCE WHEN AT SEA IN A SUSTAINABLE WAY, THROUGH A HYBRID SYSTEM THAT IS VERY HIGH-PERFORMANCE AND IS AIMED AT SAILING AND DISPLACEMENT BOATS».
STEFANO CAMPANELLI
eso e potenza. No, non parliamo solo del rapporto utile per calcolare quanta potenza serve alla nostra barca in base alla sua intera mole, ma di due elementi che, in maniera - ancora - direttamente proporzionale, sono necessari al movimento degli yacht: ovvero più grande è il motore e più potente sarà, ma con le ripercussioni che tutti conosciamo sul carico complessivo dell’imbarcazione, sull’aumento di consumi e sugli spazi ridotti. quid che investe soprattutto le propulsioni elettriche e ibride che si stanno sviluppando in funzione della sostenibilit . La sfida pi grande oggi, a nch l’elettrico possa davvero essere competitivo, è rendere forza ed energia nel tempo inversamente proporzionali, in pratica propulsioni sempre più leggere e meno ingombranti, ma con più performance. Un comparto propulsivo full electric e ibrido insieme, più compatto, sicuro e autonomo, congiuntamente ad alta potenza, nella fattispecie per imbarcazioni dislocanti e a vela con propulsioni fino a 50 kW per linea d’asse è ciò che Mase Generators propone con Zero Emission-Mild Hybrid System: un package pensato per le imbarcazioni dislocanti e a vela che è nato dalla partnership tra Mase Generators e Lanatec (azienda operante nella progettazione e produzione di batterie al litio). Per quel che concerne l’autonomia la barca verrà infatti alimentata da un sistema ibrido, assicurando totale libertà e
fruibilità in qualsiasi condizione: «Io credo – dice Luigi Foresti, presidente di Mase Generators – che il passo vero sia quello di realizzare un generatore ibrido da cui poi dopo si genera anche la propulsione elettrica, questa operazione di fatto è l’operazione che stiamo facendo». Questo consentirà di avere zero emissioni, massima sicurezza delle batterie e di tutto l’insieme del sistema, duttilità, silenziosità e accessibilità alle aree marine protette, fanno sapere da Mase Generators. Il “range extender” garantisce indipendenza nella navigazione che permette un’autonomia paragonabile a quella di una imbarcazione tradizionale. Si tratta quindi di un apparato pronto e innovativo per assicurare completa indipendenza nella navigazione in modo sostenibile. Zero Emission-Mild Hybrid System è una modalità piuttosto pionieristica destinata a determinare lo stato dell’arte della propulsione ibrida e full electric per imbarcazioni dislocanti, poich convoglia in un unico sistema tutti gli elementi: batterie, motore e generatore. Il gruppo elettrogeno è abbinato a un pacco batterie al litio di potenza modulabile che consente di utilizzare il sistema sia in modalità endotermica, ovvero a motore acceso che alimenta l’inverter, il quale a sua volta alimenta i servizi di hôtellerie, sia in modalità zero emission, dove è la batteria al litio ad alimentare l’inverter, anzich il motore, all’interno del gruppo elettrogeno, che a sua volta alimenta l’hotel. «Sarà la chiave nuova rispetto alle varie er e e er er ci sono diversi produttori di batterie, di motori, però questa nostra
Zero Emission-Mild Hybrid System è un package pensato per le imbarcazioni dislocanti e a vela.
The Zero EmissionMild Hybrid System is a package designed for displacement and sailing boats.
«IL NOSTRO È UN SISTEMA FUNZIONALE E INNOVATIVO PENSATO PER ASSICURARE
clienti e delle imbarcazioni dunque la vera innovazione, e sarà in commercio a partire dal 2024. Aggiunge Stefano Campanelli, direttore commerciale:
that means propulsion systems that are increasingly light and less bulky, but with better performance. What Mase Generators is offering with the ero mission-Mild ybrid System is a fullelectric and hybrid product that is more compact, safe and independent, and is combined with significant power, in this case for displacement and sailing boats with up to 50 kW per shaft: it is a package designed for displacement and sailing boats which has arisen from the partnership agreement between Mase Generators and Lanatec a company that works in the design and manufacture of lithium batteries . As far as range is concerned, boats will be fed by a hybrid system, ensuring complete freedom and making them usable in any conditions: e e e , says Luigi Foresti, President of Mase Generators e re e r e er r e e e r
Il sistema è progettato per imbarcazioni dislocanti e a vela con una potenza di propulsione fino a 50 kW per linea d’asse.
PROPULSION, AND THAT IS WHAT WE ARE DOING».
COMPONENTS Mase Generators
electric propulsion, and that is what we are doing». At Mase Generators they say this makes it possible to have zero emissions, maximum safety for the battery and that of the entire system, flexibility, and silence and it will also give access to protected marine areas. The range extender ensures independence at sea which allows a range similar to that of a traditional boat. It is thus a piece of machinery that is ready and innovative to ensure complete – and sustainable – independence while underway. The Zero Emission-Mild Hybrid System is fairly pioneering and is set to become the state of the art in hybrid and fully electric propulsion for displacement hull boats because it puts together in a single system all of the elements: batteries, motor and generator. The generator set is combined with a variable-power lithium battery pack which means you can use the system either in endothermic mode, or with the engine turned on to charge the inverter, which in turn powers the onboard services; or in zero-emission mode, in which it is the lithium battery which powers the inverter, or rather the engine inside the generator set, which
in turn drives the onboard services.
«It will be key about the various products that are on the market because there are various battery and engine producers, but this initiative of ours provides a package er fi e
that it should not be the client that has to be playing with a chemistry set or plant engineer and is in danger of getting an electric shock, because we are nevertheless talking about high voltages and it is vital to be safe, so using the right connections and putting in the right prevention systems will be the important part of the project. Putting together a motor, a generator and a battery is simple, but making it safe is the most important issue that we have to deal with». It is especially competitive with the traditional propulsion systems, including in terms of performance. So, the 50 kW electric engines are around 75 horsepower, with all of the differences linked to having a flat torque curve and the different size of the propeller, «We are talking about a system for sailing boats, hypothetically 60-footers, which with one 75-hp engine starts to have a nice amount of power for a displacement boat, and one that could be equated to a 100 hp endothermic one. Performance levels are always linked
to the weight/power ratio and we have worked on it to be as light as possible».
Luigi Foresti explained further. It is a flexible system, one that is competitive and adaptable to the individual needs of clients and boats.
It is truly innovative and will be on sale from 2024. Stefano Campanelli, the sales director, adds: «Mase’s proposal started from the development of an idea that is linked to the desire to put together a product from the various technologies available, putting ourselves forward as a single point of contact with yards and buyers and making us guarantors of the correct functioning of a hybrid system provided in a plug-and-play mode composed of an inverter, batteries, generator, electric motors, with a closed system that has been tried out, e e ere others available on the market».
Il Flexi System consente all’imbarcazione di essere alimentata da un sistema ibrido, garantendo totale libertà e fruibilità in qualsiasi condizione.
The Flexi System means the boat can be powered by a hybrid facility, delivering complete freedom and operability in any condition.
Shipyards
Nel
Segno
della sostenibilità
In the name of sustainability
FIM HA PRESENTATO 440 REGINA, FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE NEL SEGNO DELL’ECOSOSTENIBILITÀ CON CBS E RECARBON
FIM HAS LAUNCHED THE 440 REGINA, THE RESULT OF ITS PARTNERSHIP WITH CBS AND RECARBON FOR SUSTAINABILITY
by Ma imo Longoni photo by Giovanni MalgariniFIM è un marchio animato dalla passione tipica di chi deve conquistare il mondo, guidato da persone con un’esperienza ventennale nel mondo della nautica, maturata collaborando nella produzione con grandi cantieri, ma anche nell’ambito del refit e del service. annis Marchi, uno dei due co-fondatori della Liu Jo e azionista di FIM, oltre che armatore di un FIM, ha dichiarato: entusiasta di essere entrato in questo progetto molto, molto interessante. Sono sempre stato appassionato di nautica e da dieci anni Corrado Piccinelli segue le mie barche con ottimi risultati, con correttezza e disponibilità. E sottolineo che io sono uno che naviga molto e che la barca la porta da solo. So cosa voglio quando navigo». Gli altri soci sono Corrado Piccinelli, direttore commerciale, e Manuela Barcella, direttrice dell’azienda, che si occupa dei rapporti con i clienti e i dealer, dell’amministrazione e partecipa allo sviluppo dei nuovi progetti. Tra questi c’ il presentato al salone nautico di Cannes. La barca completa la gamma di open walk-around declinata nei modelli e 340. Forte di un’anima sportiva, ma confortevole, punta a rafforzare i segni distintivi che caratterizzano il Dna del cantiere. Progettata per una vita di bordo dinamica e una navigazione sicura e piacevole, contraddistingue per gli spazi esterni trasformabili protetti da un ard Top integrato e completamente apribile nella parte superiore grazie ad un sistema in carbonio a lamelle rotanti. L’ ard Top, in perfetta armonia con gli stilemi dello scafo, è stato studiato con riferimenti all’automotive, per conferire un senso di dinamismo e leggerezza, valorizzato con particolari in acciaio e inserti laterali in vetro retroilluminato. Il nuovo modello è stato costruito nel Cantiere di Cividate al Piano con la tecnologia sviluppata da Recarbon, in partnership con CBS, che utilizza la fibra di carbonio riciclata proveniente dal settore aeronautico. La fibra, mediante processi di rigenerazione, viene recuperata con caratteristiche prossime al prodotto originario e utilizzata per le sovrastrutture delle imbarcazioni e, in particolare sul Regina, per i pannelli di rivestimento, garantendo maggior robustezza e leggerezza.
Lo stabilimento F Piano, in provincia di Bergamo, è un
Il Cantiere di Cividate al piano è parte di un complesso produttivo più grande che si sviluppa su un’area totale di 20.000 m2, spogliatoi fino a 300 addetti, 1.300 m2 di aree u ci e 4.000 m2 di aree di possibile nuova edificazione.
The shipyard in Cividate al Piano is part of a larger production facility covering 20,000 square metres, including 1,300 m2 of o ces fo to 300 employees and 4,000 m2 for new buildings.
moderno sito produttivo con circa 70 persone tra dipendenti e appaltatori esterni. Lo stabilimento comprende le aree di progettazione, di costruzione, di collaudo in vasca fino a 50 piedi e di consegna ai clienti, oltre agli u ci relativi. annis Marchi, in occasione dell’inaugurazione del sito produttivo di FIM, ha dichiarato: «È come rivivere il momento degli inizi in Liu Jo, quando ti accingi a realizzare un progetto tutto in divenire, e provi la sensazione di star costruendo qualcosa di grande. E la prova che Corrado e Manuela stanno costruendo qualcosa di grande è la presenza di tutti voi riuniti per celebrare un momento così importante». Fra le peculiarità del cantiere spicca una cabina di verniciatura, che, oltre ad aumentare il livello qualitativo di finitura delle superfici verniciate, consente anche di eseguire trattamenti di post-curing, ossia la cottura per 7-8 ore delle vetroresine e delle vernici per stabilizzarle e renderle più tenaci all’aggressione del sole. Corrado Piccinelli ha dichiarato: «Un progetto di successo è il risultato di una squadra costruita con cura, in cui ogni membro è un tassello prezioso che contribuisce con competenza e passione. Per il FIM 440 Regina ho scelto di collaborare con
FIM 440 Regina si contraddistingue per gli spazi esterni trasformabili protetti da un Hard Top integrato e completamente apribile nella parte superiore grazie ad un sistema in carbonio a lamelle rotanti.
The FIM 440 Regina is characterised by its adaptable external areas, which are protected by an integrated hardtop that can be opened thanks to a system of otatin ca on fi e s ats.
FIM
Via Cortenuova, 23
I-24050 Cividate al Piano (BG)
T. +39 035 19964739
www.fimotoscafi.com info fimotoscafi.com
PROGETTO
FIM Design aLOT LDI Design (interior design)
SCAFO
Lunghezza 13,60m Larghezza max
4,00m Peso 12.000 kg Serbatoio
carburante 2 600 l Serbatoio acqua
dolce 300 l Serbatoio acque nere 110 l Velocit di progetto 35 kn
Portata persone 14 Posti letto 2 22
CERTIFICAZIONE CE CAT B
PROJECT
FIM Design aLOT LDI Design (interior design)
HULL
Length 13.60m Maximum beam
4.00m Weight 12,000 kg Fuel tank
volume 2 600 l Water tank volume 300 l Waste water tank volume 110 l
Estimated speed 35 kn People on board 14 Berth 2 2
EC CERTIFICATION CAT B
FIM is a brand driven by the kind of passion that often comes from a desire to conquer the world. It is led by people with twenty years of experience in the yachting industry, building boats alongside major shipyards, as well as refitting and servicing. annis Marchi, one of the two co-founders of Liu o and an FIM boat owner and shareholder, said: I am delighted to be involved in this extremely interesting project. I have always loved sailing and for the last ten years Corrado Piccinelli has managed my boats with excellent results, great professionalism and availability. I should stress that I use my boat a lot and I sail it alone. So I know what I want on the water». The other partners are Corrado Piccinelli, who is in charge of sales, and Manuela Barcella, a director who is in charge of customer and dealer relations and administration. She also oversees the development of new projects, including the 440 Regina, which made its debut at the Cannes Yachting Festival. The boat completes the range of open walk-around models that began with the 470 and 340. It has a strong, sporty but comfortable feel and is designed to reinforce the distinctive features in the yard’s DNA. The 440 Regina is designed for on-board living and to be safe and pleasant when under way. The possibility of covering the external areas with an integrated hard top is a distinctive feature. The upper half of the top can open right up, using a system with rolling carbon-fibre strips. It fits in well stylistically with the rest of the boat, and was developed with references to the automobile sector, to provide a sense of dynamism and lightness, qualities that are also created by the steel details and side inserts in back-lit glass. This new model was built in the yard at Cividate al Piano with technology
developed by Recarbon, and in partnership con CBS, which uses carbon fibre recycled from the aeronautical industry. egeneration processes mean it can be reused, with characteristics not far off those of the original product, for boat superstructures. While the 440 Regina uses it particularly for covering panels, which makes it stronger and lighter. The FIM yard at Cividate al Piano, in the province of Bergamo, is a modern production facility with around 70 people, both employees and suppliers. In addition to the o ces, it includes spaces for design, construction, testing in a tank for boats of up to 50foot and even an area for the final client handover. Vannis Marchi, at the opening of the FIM production site, said: «It is like reliving the early days of Liu Jo, when you are preparing a project that is still evolving and you have the feeling that you are putting together something that is really important. And the proof that Corrado and Manuela are doing this is the fact that you have all come here to celebrate this very important moment». Something that stands out at the yard is the spray booth, which in addition to increasing the quality of the paint finish, also means post-curing work can be done. It involves cooking fibreglass and paint for seven to eight hours to stabilise it and made it tougher at resisting the sun. Corrado Piccinelli said: «A successful project is the result of a carefully assembled team, with each member playing an important role and contributing their skills and passion. For the FIM 440 Regina, I worked with professionals in the sector to efi e e e re r er e the new generation of FIM yachts. Alessandro Lottici of the aLOT studio created the exteriors, while Arianna Bianchi
S Superyacht
SUPERYACHT Baglietto Enterprise
Audace, compatto ed elegante: Enterprise è una barca unica che coniuga lo spirito di un explorer con la spaziosità di una villa sul mare. Fin da subito il desiderio dell’armatore è stato quello di avere uno yacht completamente custom. «La nostra visione condivisa era di rompere gli schemi. Non volevamo costruire un’imbarcazione riconoscibile, ma creare qualcosa di unico e innovativo. Abbiamo iniziato da un semplice schizzo su di un foglio di carta… una villa sul mare, che oggi è realtà. e r ere e andrà», afferma l’armatore. Enterprise è lungo trentotto metri, si sviluppa su tre ponti, è dotato di autonomia transatlantica e prua diritta. L’anima da explorer è sottolineata anche dal nome, chiaro riferimento alla nave stellare in cui sono ambientate le vicende della serie televisiva di fantascienza Star Trek: Enterprise, di cui è fan l’armatore. Fabio Ermetto, Cco di Baglietto ha dichiarato: «Costruire Enterprise è stata un’esperienza stimolante per molte ragioni. Abbiamo dovuto imparare a ottimizzare lo spazio oltre i limiti. L’armatore, infatti, era innamorato di un progetto più grande visto in cantiere, ma aveva un limite di ormeggio e non voleva superare i 38 metri di lunghezza. fi e ere tutte le caratteristiche che si possono trovare su un 50 metri in una barca di 38 metri mantenendo l’armonia delle linee». Lo yacht Enterprise porta la firma di Francesco Paszkowski Design per gli esterni e la gestione del progetto di Roni Meshoulam in rappresentanza dell’armatore. Gli interni, invece, vedono la partecipazione attiva dell’armatrice in collaborazione con il team di interior designer del cantiere. «Enterprise presenta un baglio considerevole», afferma Francesco Paszkowski. «L’esterno è caratterizzato dall’alternanza fra le linee morbide a poppa e le sezioni potenti della prua verticale. In linea con i desiderata dell’armatore Enterprise assicura uno stretto contatto con il mare e l’ambiente circostante, obiettivo che abbiamo realizzato con un uso copioso del vetro – ampie vetrate, parapetti
I divani Etude di Dakota Jackson e le poltroncine Rachele di Promemoria formano una rilassante zona conviviale nel main deck.
the main deck,
SUPERYACHT Baglietto Enterprise
trasparenti lungo l’intero perimetro del sun deck – e una grande spiaggetta a poppa. Oltre al grande volume interno e alle ampie aree all’aperto, il vetro è l’elemento
tubolari orizzontali per alleggerire visivamente la falchetta.
Il contrasto tra il cielino bianco riflettente e le tonalit chiare degli arredi con il pagliolo scuro in quercia europea permette di dilatare ancora di più lo spazio e la sensazione a bordo è davvero piacevole.
A prua del main deck è collocata la suite armatoriale anticipata dallo studio dell’armatore. Così come nel living, anche nella cabina armatoriale la protagonista indiscussa del progetto è la luce naturale che filtra dalle finestrature a tutta altezza.
«Per il nostro studio è stato un privilegio realizzare le linee esterne di Enterprise Collaboriamo con Baglietto dall’inizio dell’attività e continuare a realizzare progetti nuovi per il cantiere è una grande soddisfazione per me e per tutta la squadra. Spero che Enterprise possa essere il primo esemplare di una lunga serie di successo. Siamo molto orgogliosi di contribuire a realizzare nuovi yacht Baglietto, destinati ad essere apprezzati dal mercato come è stato fino a o i .
«It was a privilege for our company to design the exterior lines of Enterprise We have been working with Baglietto since the beginning and it is a great satisfaction for me and the whole team to be able to continue working on new projects for the shipyard. I hope that Enterprise i e the fi st in a on ine of successes. We are very proud to have contributed to the creation of the new Baglietto yachts, and our experience tells us that they will be popular esi ns .
Sul lato di dritta le due poltroncine
Maras di Jiun Ho e il tavolino Pera di Lorin Marsh danno vita a uno spazio intimo da dove ammirare il paesaggio. A sinistra, invece, è posizionata la scrivania pensata per ostruire il meno possibile la vista esterna. La suite è una combinazione ben riuscita di diversi materiali come l’onice, la pelle e il legno. Il bagno armatoriale in marmo Calacatta ha l’accesso da entrambi i lati; al centro è posizionata la doccia separata da superfici verticali trasparenti. La cucina è molto spaziosa ed è connotata da un’isola centrale e da un utilizzo originale dell’illuminazione led. Sull’upper deck si trova una bella zona living con un grande monitor TV. A poppa è stato collocato il tavolo per pranzi all’aperto e una zona conviviale. Tutti i tavoli e i tavolini outdoor hanno forma rettangolare con terminali semicircolari e sono realizzati in legno con inserti metallici. La timoneria dell’upper deck è caratterizzata da quattro monitor, head-up display configurabili e divanetto da dove l’armatore e i propri ospiti possono osservare la navigazione. Su richiesta dell’armatore, sul sun deck si trova un’altra stazione di pilotaggio. Su questo ponte sono state pensate diverse zone per prendere il sole e un’infinity pool trasparente con interni in mosaico e doppio bordo per non far fuoriuscire l’acqua a seguito dei movimenti della barca.
Nel lower deck si trovano quattro cabine, due Vip e due doppie. La palestra è posizionata molto vicino all’acqua e, una volta aperta la spiaggetta di poppa, si può godere della
vista sul mare. Poiché non è sempre possibile aprire la spiaggetta, sono stati realizzati due skylight in vetro in modo da allenarsi sempre in un ambiente luminoso.
Il fil rouge della trasparenza prosegue anche nei locali tecnici: il pagliolo cristallino in corrispondenza della sentina permette di vedere sempre bene cosa accade.
Grazie a due motori Caterpillar Acert C32, Enterprise può raggiungere una velocità massima di 18 nodi.
Bold, compact and elegant: Enterprise is a unique boat that combines the spirit of an explorer with the spaciousness of a seaside villa. From the outset, the client was clear that he wanted a completely bespoke yacht. «Our shared vision was to break the mould. We didn’t want to create a recognisable boat, we wanted to create something unique and innovative.
We started with a simple sketch on a piece of paper... a seaside villa that has now become a reality. It is a yacht that will make a statement wherever she goes», said
Nelle zone all’aperto dell’upper deck è possibile pranzare rimanendo riparati dal sole grazie alla sovrastruttura. Tutti i tavoli e i tavolini outdoor hanno forma rettangolare con terminali semicircolari e sono realizzati in legno con inserti metallici.
The superstructure on the upper deck means that you can dine al fresco and still be protected from the sun.
All tables, including the outdoor co ee ta es a e ectan a ith semi-circular ends and are made of wood with metal inserts.
is 38 metres long
It has a transatlantic range and a straight bow. Her explorer’s spirit is reinforced by her name, a clear reference to the starship in the Star television series, of which the owner is a fan. Fabio Ermetto, CCO at «Building Enterprise has been a stimulating experience for several reasons. We had to learn how to optimise space beyond what is normal. The owner was attracted to a larger design he had seen in the shipyard, but he had mooring restrictions and didn’t want to go beyond
Enterprise è uno yacht full custom con infinity pool trasparente sul sun deck e doppia timoneria. The Enterprise is a fully customi t yacht ith a t ans a ent infinity pool on the sun deck and a double steering position.«Abbiamo studiato il layout degli interni per utilizzare il più possibile tutto il baglio e, di conseguenza, i volumi di Enterprise sono sorprendenti: camminando all’interno della barca sembra davvero di essere su uno yacht mo to i an e .
«We looked carefully at the layout of the interiors to make the best use of the beam, and as a result the volumes on board Enterprise are surprising: when you walk around inside, it feels like you a e on oa a m ch a e yacht .
Fabio Ermetto«ENTERPRISE È UNO YACHT CHE FARÀ LA DIFFERENZA. UNO YACHT DI 38 METRI CON QUESTI VOLUMI NON È MAI STATO COSTRUITO. SONO SICURO CHE CREERÀ ECCITAZIONE OVUNQUE ANDRÀ E TUTTI SI DOMANDERANNO COS’È, E SAPRANNO CHE È UN MODELLO UNICO, SAPRANNO CHE È UN BAGLIETTO!». L’ARMATORE DI ENTERPRISE
«ENTERPRISE IS A YACHT THAT WILL MAKE A STATEMENT. A 38-METRE YACHT OF THIS VOLUME HAS NEVER BEEN BUILT BEFORE. I AM SURE SHE WILL CREATE EXCITEMENT WHEREVER SHE GOES, AND EVERYONE WILL WONDER WHAT SHE IS, AND THEY WILL REALISE THAT SHE IS A UNIQUE BOAT, THEY WILL KNOW THAT SHE IS A BAGLIETTO!». THE OWNER OF ENTERPRISE
38 metres. So the challenge was to get all the features of a 50 metre yacht into a 38 metre boat while keeping the lines harmonious». The exterior of the Enterprise was designed by Francesco Paszkowski Design, while Roni Meshoulam managed the project on behalf of the buyer. The owner’s wife was actively involved in the development of the interiors alongside the shipyard’s specialists. «Enterprise has a considerable bea», said Francesco Paszkowski. «The exterior is characterised by the alternation between the soft lines of the stern and the powerful sections of the vertical bow. In line with the owner’s wishes, Enterprise ensures close contact with the sea and the environment, a goal we have achieved through the extensive use of glass - large windows, transparent bulwarks around the entire perimeter of the sun deck - and a large aft deck. In addition to the large interior volume and open spaces, glass is the dominant element on board and also characterises the swimming pool, which has side walls made of this material», continues Paszkowski. Inside there is a warm and welcoming atmosphere. The main deck bathes in
BAGLIETTO SPA
Via San Bartolomeo, 414 I-19126 La Spezia T. +39 0187 59831 www.baglietto.com
PROGETTO
Architettura navale ed engineering: Baglietto S.p.A.
• Exterior design: Francesco Paszkowski Design
• Interior design: WLW Designs e Baglietto Interior Design
SCAFO
Lunghezza f.t. 38,07m • Baglio massimo 8,80m
• Immersione 2,00m • Dislocamento a mezzo carico
305 t • Stazza internazionale 447 GRT • Serbatoi gasolio 55.170 l • Serbatoi acqua 10.860 l • Ospiti 12
• Equipaggio 7 • Materiale scafo alluminio
• Materiale sovrastruttura alluminio
MOTORE
2 x Cat C32 Acert 1.417 kW a 2300 giri/min
• Generatori 2 x 99 kW, 400 V 50 Hz 3 phase • Stabilizzatori 2 x electro fin stabilizer system
CERTIFICAZIONE
RINA C HULL; MACH; Ych; Unrestricted
Navigation REG/YC Jan 2019, Part A
PROJECT
• Exterior design Francesco Paszkowski Design
Hull and engineering Baglietto S.p.A.
• Interior design WLW Designs e Baglietto Interior Design
HULL
Length over all 38.07m • Moulded beam 8.80m
• Draft at half load 2.00m • Half load displacement 305 t • International gross tonnage 447 GRT • Fuel tank volume 55,170 l • Fresh water tank volume
10,860 l • Guest 12 • Crew 7 • Hull made of aluminium
• Superstructure made of aluminium
MAIN PROPULSION
2 x CAT C32 ACERT • Maximum power 2 x 1,417 kW at 2300 rpm • Generators 2 x 99 kW, 400 V 50 Hz 3 phase Active fin stabilizers 2 x electro fin stabilizer system
CERTIFICATION
RINA C HULL; MACH; Ych; Unrestricted
Sul sun deck ci sono molte aree conviviali, riccamente arredate, e diverse zone per prendere il sole.
On the sun deck there are many convivial areas, richly furnished, and various areas for sunbathing.
natural light thanks to the full-height windows that allow you to feel in close contact with the surrounding nature: this is also possible because of the use of horizontal tubes to lighten the visual impact of the gunwale. The contrast between the white glossy ceiling and the light colours of the furniture with the dark uropean oak flooring adds to the sense of space and makes it very pleasant to be on board. Forward of the main deck, the owner’s study is a prelude to the master suite. As in the saloon, the undisputed star of the master stateroom design is the natural light that floods in from the fullheight windows. To starboard, there are two Maras armchairs by Jiun Ho, and the Pera coffee table by Lorin Marsh, which enliven an intimate area from which to admire the view. On the port side, the desk is designed to block the external view as little as possible. The suite is an attractive combination of different materials such as onyx, leather and wood. The master bathroom in Calacatta marble can be accessed from both sides; the shower is in the middle and is surrounded by vertical transparent surfaces. The galley is very spacious and features a central island and an original usage of LED lighting. On the upper deck, there is a beautiful living area with a large television monitor.
Engine room
La propulsione a data a due motori Cat C32 Acert di 1.417 kW ciascuno. A 12 nodi ha un’autonomia di circa 3.500 miglia e come velocit massima tocca i 17,3 nodi. Ci sono anche due generatori 99 kW, 400 V 50 Hz 3 phase.
Propulsion comes from two CAT C32 ACERT, each developing 1,417 kW At twelve knots, it has a range of around 3,500 nautical miles and can hit seventeen point three knots at top speed. There are also two 99 kW, 400 V 50 Hz 3 phase generators.
In the stern, there is a table for al fresco lunches and a conversation area. All of the outdoor tables and coffee tables are rectangular, with semi-circular ends, and are made of wood with metal inserts. The upper deck helm station features four monitors, configurable head-up displays and a sofa from which the owner and guests can watch the skipper at work. Buyers can opt to have a further steering station on the sun deck, which has been designed to accommodate various sunbathing areas. There is also a transparent infinity pool, inlaid with mosaics and a double edge so that the water doesn’t spill out when the boat moves.
On the lower deck, there are four cabins, two of them VIP staterooms and two twin rooms. The gym is set very close to the water and, when the stern platform is opened up, it enjoys a view of the sea. Since the platform cannot always be opened, there are two glass skylights so you can always work out in a luminous environment.
The presiding theme of transparency also continues through into the technical areas: the see-through decking above the bilge means you always have a good view of what is going on. Two Caterpillar
ACERTS Superyacht
In symbiosis with n ure
CONCEPITO PER UNA CROCIERA DI MEDIO RAGGIO, L’OASIS 34 HA SPAZI ABITABILI INTERNI PIUTTOSTO GENEROSI E BEN ARTICOLATI CHE SI SVILUPPANO SU TRE PONTI PIÙ UN AMPIO SUN DECK
DESIGNED FOR MEDIUM-RANGE CRUISING, THE OASIS 34 HAS LIVEABLE INTERIORS, WHICH ARE FAIRLY SUBSTANTIAL AND LINK WELL TOGETHER ACROSS THREE DECKS AND A LARGE SUN DECK
by Maria Roberta Morsophoto Br d Media - Josh Czachur, Giovanni Malgarini, Stranhero
Di cile dire se Benetti influenza le tendenze nel mercato della nautica di lusso o se un perfetto interprete dei desideri di armatori esistenti e potenziali. Sta di fatto che sono ormai decenni che il marchio, fermamente attestato al primo posto tra i costruttori di grandi yacht a livello mondiale, propone modelli che fanno da apripista. Dopo il debutto dell’Oasis 40, lo scorso anno Benetti ha presentato l’Oasis 34. I due modelli condividono il concept Oasis Deck sviluppato da Benetti con WD, edman Whiteley Dixon, che concentra l’attenzione della vita a bordo in un’area aperta sul mare all’estrema poppa del ponte principale. Sembra che il brief per edman Whiteley Dixon sia stato proprio quello di ricercare la simbiosi con la natura. La tendenza di collegare gli spazi di bordo all’ambiente marino ormai consolidata tuttavia, l’Oasis riesce a offrire uno spazio decisamente inedito per dimensioni e layout che consiste in un’amplissima terrazza interamente proiettata sul mare senza che alcun elemento strutturale o d’arredo crei un ostacolo o occluda la vista. Abbiamo visitato l’Oasis 34 accompagnati da uno dei progettisti degli interni, l’architetto nrico Bonetti, che con Dominic ozerski ha fondato nel 2000, a New York, lo studio Bonetti ozerski Architecture. L’interno dell’Oasis 34 riflette l’eleganza e la sobriet dell’architetto Bonetti che ci spiega la ragione di molte scelte di distribuzione e stilistiche. Non vi nulla fuori posto cos come non vi alcun elemento che ne sopraff un altro. Colori, forme, texture contribuiscono a creare ambienti
dal design fresco e rilassante. nrico Bonetti e Dominic ozerski si accostano ai progetti cercando sempre di trovare soluzioni funzionali ed esteticamente gradevoli che migliorino la vivibilit e la fruizione degli ambienti, qualunque sia la loro destinazione d’uso, museo, albergo, negozio, residenza privata. Alla domanda su come abbiano affrontato il progetto degli interni di yacht di lusso, risponde che l’approccio stato il medesimo. Come sempre si impegnano sul fronte della semplificazione del tratto architettonico che, ripulito da ogni segno o elemento superfluo, riesce a mascherare la complessit progettuale e costruttiva. Il risultato quello di un’eleganza nonchalante, naturale. L’Oasis 34 una barca che parla di vacanze in luoghi caldi, di lunghe giornate e serate passate all’aria aperta. Anche le aree interne destinate alla socialit , cio il salone sul ponte principale e il saloncino, beneficiano di amplissime vetrate che consentono di godere del panorama e della luce naturale. sservando il profilo dello yacht, cui lo studio WD ha impresso forme composte e armoniose, ci si rende conto che tra esterni e interni c’ una coerenza ammirevole. Le aree destinate alla vita all’aria aperta sono il fulcro del progetto e l’Oasis Deck caratterizza l’intero disegno cui le altre aree dello yacht fanno da corollario, sia quelle interne, sia quelle esterne. L’Oasis Deck si sviluppa su due livelli collegati idealmente dalla piscina centrale la cui parete poppiera completamente trasparente. Grandi materassi prendisole a forma di C abbracciano la piscina e creano un trait d’union con la zona
L’armatore e i suoi ospiti possono godere di una vista senza limitazioni a 270° verso la poppa anche dal salone del main deck. Il ponte inferiore è tutto dedicato agli ospiti, il layout prevede due cabine Vip e due doppie, a cui segue la zona equipaggio.
Owners and their guests can enjoy an uninterrupted 270-degree view looking aft, also from the main deck saloon. The lower deck is entirely set aside for guests, the layout includes two VIP cabins and two twin rooms, after which comes the crew area.
«L’Oasis 34 è uno yacht di lusso di media dimensione, in vetroresina, con un appeal notevole dovuto a un design sofisticato e n o e ta i ente tainment alta. È l’ideale per l’ingresso nel mondo dello yachting di una classe di nuovi armatori, per lo più giovani e dinamici/ sportivi (attorno ai 45 anni) che cercano l’esclusività ma non indulgono nell’ostentazione».
«The Oasis 34 is a medium-sized luxury yacht in fi e ass hich is e t eme y appealing thanks to its sophisticated design and the excellent recreational ossi i ities it o e s. t is st i ht to introduce a new class of owners into yachting, people who are mainly young and active (around 45) and who are looking for exclusivity without ostentation».
Giovanna Vitelliconversazione parzialmente protetta dall’aggetto del ponte superiore. Due larghe scalinate fiancheggiano la piscina e collegano la terrazza a un’ampia piattaforma che sfiora la superficie del mare. na passerella trasformer consente di scendere in acqua e risalire a bordo agevolmente. Per ampliare ulteriormente lo spazio utile e, soprattutto per aprire completamente la visuale sul mare, su entrambi i lati della terrazza una porzione di impavesata abbattibile. na volta all’ancora, armatori e ospiti possono godere in pieno di tutti gli spazi generosi
e gradevolissimi offerti dall’Oasis Deck. Iniziamo dal main deck, il ponte che accoglie gli ospiti e rappresenta il biglietto da visita dell’interior design nel suo complesso. Nel salone, la zona pranzo a poppa e la zona conversazione verso prua sono collocate in un unico gradevolissimo locale che, grazie a grandi porte scorrevoli curve, diventa tutt’uno con l’Oasis Deck. Ampie vetrate laterali contribuiscono a garantire il contatto visivo con l’ambiente esterno. L’uso estensivo del legno, teak per il pavimento e noce sbiancato lavorato a listarelle verticali, e i pannelli dei
cielini in pelle color bianco latte creano un ambiente elegante ma non formale nel quale spiccano alcuni grandi classici del design quali le sedie Tulip disegnate negli anni Cinquanta da ero Saarinen che circondano il tavolo da pranzo e i divani B B Camaleonda, un iconico modello modulare disegnato da Bellini nel 1 70 e rivisitato in versione contemporanea. Il divano nel suo insieme, composto da moduli di dimensioni generose, 0x 0, i voluminosi elementi che costituiscono le spalliere, il vistoso capitonn fermato da anelli metallici, di per s un elemento
A bordo dell’Oasis 34M Enrico Bonetti, dello studio newyorkese Bonetti/ Kozerski, ha armonizzato gli spazi dando un equilibrio fra interno ed esterno. Colori, forme, texture contribuiscono a creare ambienti dal design fresco e rilassante.
Enrico Bonetti (from the New York Bonetti/Kozerski design studio) has harmonised the areas on the Oasis 34M to create a balance between inside and out. Colours, shapes and textures all help to make rooms with a fresh and relaxing design.
Il progetto, firmato per le linee esterne da RWD, Redman Whiteley Dixon, si sviluppa su tre ponti oltre a un ampio sun deck. Il profilo caratterizzato da una prua verticale dalla quale partono linee che scendono dolcemente verso il mare.
The external lines were created by RWD, Redman Whiteley Dixon, and have three decks in addition to a large sun deck. he ofi e feat es a m o hich is the starting point for lines that slope o a a y to the ate .
d’arredo molto caratterizzante. Il layout del ponte comprende la cucina sulla sinistra servita da una pantry e sulla destra la lobby dalla quale partono le scale per i ponti superiore e inferiore e che d accesso a una suite armatoriale a tutto baglio.
Gli ospiti hanno a disposizione quattro cabine, due matrimoniali e due doppie, collocate sul ponte inferiore a centro nave. Le due matrimoniali hanno il letto posizionato per baglio. L’atmosfera anche nella zona notte rilassante ed elegante nella sua voluta semplicit . Sullo stesso ponte, a prua, ci sono gli alloggi per 6 dei 7 membri d’equipaggio e una dinette. Il Comandante ha la cabina accanto alla timoneria. Per agevolare il servizio e garantire massima
privacy agli ospiti, la zona equipaggio raggiungibile da una scala accessibile dalla cucina. La sala macchine, non grande ma ben organizzata, ospita due motori Mtu 2000 M 6 10 che spingono lo yacht alla velocit di punta di 16 nodi. A 10 nodi lo yacht, che ha una carena semi-dislocante, ha un’autonomia di circa 2. 00 miglia nautiche. ltre la sala macchine, verso poppa, c’ un garage ad apertura laterale che pu ospitare un piccolo tender e vari water toys. Saliamo di due livelli e arriviamo sul ponte superiore dove c’ un saloncino T che si apre su una grande terrazza poppiera parzialmente ombreggiata dall’aggetto del sun deck. uest’ultimo , insieme all’Oasis Deck, il luogo nel quale trascorrere piacevoli ore all’aria aperta
anche durante la navigazione. Protetta dall’hard top, la zona pranzo occupa la parte centrale dell’ampio ponte sole attrezzato con bar e barbecue. Grandi divani che guardano verso poppa offrono un’ulteriore area conviviale. Se l’Oasis 34 uno yacht che piace a prima vista, dopo un’analisi attenta delle sue caratteristiche il giudizio rimane invariato grazie alla combinazione tra le eleganti linee esterne - che sono anche volumetricamente molto equilibrate - gli spazi esterni studiati per esaltare le attivit all’aria aperta, e un interior design di ra nata semplicit .
It is di cult to say whether Benetti influences luxury yacht market trends, or if it simply manages to interpret exactly what owners, or potential buyers, actually want. ne thing is clear: for decades the brand, firmly positioned in the first place among international builders of large yachts, has created pioneering models. After the debut of Oasis 40, Benetti presented the Oasis 34 last year. The two yachts share the Oasis Deck concept that was developed by Benetti with WD, edman Whiteley Dixon, which concentrates life on board in an area that is open to the sea right in the stern of the main deck. It seems that edman Whiteley Dixon’s brief was to create a symbiosis with nature.
LE DUE ALETTE LATERALI CONSENTONO DI AMPLIARE LA DIMENSIONE DEL DECK CREANDO UN CONTATTO PIÙ
RAVVICINATO CON IL MARE MA AL SICURO DALLE ONDE.
THE TWO FOLDABLE WINGS ON THE SIDE MEAN THAT THE DECK CAN BE ENLARGED, BRINGING GUESTS CLOSER TO THE WATER WHILE STILL PROTECTED FROM THE WAVES.
SUPERYACHT Benetti Oasis 34
The trend of connecting onboard areas with the marine environment has now become established, and yet the Oasis has managed to provide a space that is most definitely untried in terms of size and layout. It boasts a very substantial terrace that projects entirely over the water, without any structural element or furnishing blocking the view. We took a tour of the Oasis 34 in the company of one of the designers of the interiors, the architect nrico Bonetti, who, in 2000, founded the Bonetti ozerski Architecture firm in New York alongside Dominic ozerski. The interior of the Oasis 34 reflects the elegance and sobriety of Bonetti’s architecture, which explains the reasoning behind a lot of the design choices in terms of distribution and style. Nothing is out of place, nor is there any element that suffocates any other. Colours, shapes and textures contribute to creating a fresh and relaxing design. nrico Bonetti and Dominic ozerski approach projects by always trying to find functional and aesthetically pleasing solutions that improve the liveability, and usability of the areas created, whatever their final use – whether they be museums, hotels, businesses and private residences. When asked how they addressed the project of designing the inside of a luxury yacht, they answered that their approach had been the same. As always, they worked on simplifying the architecture with every superfluous mark or element removed, this manages to mask the complexity of design and construction. The net result is a natural elegance. The Oasis 34 is a boat that speaks of holidays in hot places, of long days and evenings spent in the open air. ven the interior areas set aside for socialising – the saloon on the main deck and the smaller lounge – have enormous windows that mean the view and natural light can be enjoyed. If you look at the yacht’s profile, the WD studio has created tidy, harmonious shapes, and you realise that there is an admirable coherence between inside and out.
Sull’upper deck del Benetti Oasis 34M la terrazza a poppa è arredata con elementi freestanding mentre la lounge a prua ha ampi prendisole e divani rivolti verso il mare.
On the upper deck of the Benetti Oasis 34M, the ste n te ace is fitte out with freestanding elements, while the bow lounge has large sun pads looking out on the water.
The areas set aside for outdoor living are the keystone of the Oasis Deck project and characterise the entire design, with both the interior and the exteriors reflecting that. The Oasis Deck concept is developed across two floors that are perfectly linked by the centrally-located swimming pool, the stern wall of which is completely transparent. A large C-shaped sun pad wraps around the pool to connect it with the socialising area that is partially protected by the overhang of the deck above. The pool is flanked by two wide staircases which connect the terrace and a large platform right at the water’s edge. A transformer gangway means you can go down into the water and get back on board without any problem.
A portion of the handrail on either side of the terrace can be lowered to further increase the usable space, and above all to completely open up the view over the water. nce at anchor, the owner and guests can fully enjoy the generouslyproportioned and pleasant areas provided by the Oasis Deck. Moving on, we should talk about the main deck, the one which welcomes guests and is the calling card for the interior design as a whole. In the saloon you find the dining area to stern, and the social area further forward, in a single very appealing room that – with the large curved sliding doors – can become one with the Oasis Deck itself.
Ogni spazio esterno è pensato e sviluppato per favorire la convivialità e permette di godere ovunque di viste panoramiche esclusive. Every exterior area has been designed and developed to stimulate socialising and to allow exclusive panoramic views from wherever you may be.
Large side windows help to ensure that the outside is still easily seen. The extensive use of wood – teak for the flooring, and bleached walnut vertical slats and white ceiling panels – create an elegant, but not formal, room in which some of the great classics of design stand out: this includes the Tulip chairs ero Saarinen designed in the 1 50s that surround the dining table, and the B B
Camaleonda sofas, an iconic modular model created by Bellini 1 70 and which has been given a contemporary twist. The sofa is in itself a very distinctive feature: it is generously sized 0x 0cm , voluminous elements make up the backrest and the appealing capitonné quilting is fixed with metal rings. The layout of the deck also includes the galley to port, which comes with a
Gli elementi di arredo disegnati custom si ispirano alle onde del mare ma non mancano alcuni pezzi d’arredamento selezionati dai migliori brand del design italiano.
The customised design elements draw their inspiration from the waves on the sea, but there is no lack of specially-selected furniture from the best Italian design brands.
pantry, and to starboard lies the lobby, from which leads the stair to the upper and lower decks, and to the full-beam master suite.
There are four guest cabins, two of them double and two twin, which are located amidships on the lower deck. The two double rooms have their beds positioned along the beam. The accommodation area has the same relaxing, elegant and intentionally simple atmosphere. Going forward on this deck there are the quarters for six or seven crew and a dinette. The captain’s cabin is next to the helm station. To make serving easier, and to ensure guests have maximum privacy, the crew area can be reached from a staircase leading from the kitchen.
The engine room, which is not large but is well organised, houses two MT 2000M 6 10 engines which get the
PESO FULL MASS DISPLACEMENT
AZIMUT BENETTI SPA info@benettiyachts.it www.benettiyachts.it
COSTRUTTORE Benetti
PROGETTO
RWD (designer esterni) • Bonetti/Kozerski
Architecture (designer interni) • Bonetti/Kozerski
Architecture (architettura navale)
SCAFO
Lunghezza f.t. 34,36m • Larghezza max 7,7m
• Immersione massima 2,03m • Scafo e sovrastruttura in vetroresina • Dislocamento a pieno carico 200 t • Capacità casse combustibile 25.000 l
• Capacità cassa acqua 4.500 l • Cabine armatore e ospiti 5 cabine per 10 persone • Cabine equipaggio 4 cabine per 7 persone
MOTORI PRINCIPALI
2 Mtu 10V 2000 M86 di 1.015 kW/ 1.380 cv
CERTIFICAZIONE
RINA Rules for Classification of Pleasure
Yachts C HULL • MACH Y
SHIPYARD
Benetti
PROJECT
RWD (exterior design) • Bonetti/Kozerski
Architecture (interior design) • Bonetti/Kozerski
Architecture (naval architecture)
HULL
Realizzato in vetroresina, il progetto si sviluppa su tre ponti oltre a un ampio sun deck. Made of fibreglass, the yacht has three decks plus a
LOA 34.36m
• Maximum beam 7.7m • Maximum draft
2.03m • Hull and superstructure
Engine room
La propulsione a data a due motori Mtu 10V 2000 M86 di 1.015 kW ciascuno. A 10 nodi ha un’autonomia di circa
Propulsion comes from two MTU 10V 2000 M86s, each developing 1,015 kW At ten knots, it has a range of around
yacht to a top speed of 16 knots. At ten knots the yacht, which has a semidisplacement hull, has a range of around 2, 00 nautical miles. Going aft beyond the engine room there is a garage and side opening that can house a small tender and various water toys. Going up two floors you get to the top deck, where there is a T room which opens up onto a large stern terrace that is partially shaded from the overhang of the sun deck. This latter space is, together with the Oasis Deck, the place where you can while away some peaceful time in the open air, even while underway. Protected by a hard top, the dining area occupies the central part of the large sun deck, which is fitted with a bar and a barbecue. Large sofas facing aft provide an additional area for socialising. The Oasis 34 is a yacht that is pleasing when you first see it, and after carefully looking at its features my view remained unchanged, thanks to the combination between the elegant external lines –which are also very well balanced in terms of volumes – the outdoor spaces that have been developed to get the best out of outdoor activities, and the refined simplicity of the interior design.
T Test
Yacht
GRAZIE ALLA RICERCA DELL’EFFICIENZA DELLA CARENA E DELLE TRASMISSIONI, QUESTO PROGETTO DI BRUNELLO ACAMPORA PER VICTORY DESIGN, CHE HA ANCHE COSTRUITO LO YACHT, È UN ELOGIO ALLA VELOCITÀ SOSTENIBILE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE. IN PROVA ABBIAMO RAGGIUNTO 76 NODI DI VELOCITÀ MASSIMA
THANKS TO THE SEARCH FOR EFFICIENCY IN HULLS AND TRANSMISSIONS, THIS PROJECT BY BRUNELLO ACAMPORA FOR VICTORY DESIGN, RESPONSIBLE FOR THE YACHT’S CONSTRUCTION, IS A HYMN TO SUSTAINABLE SPEED WITH LOW ENVIRONMENTAL IMPACT. WE GOT TO A TOP SPEED OF 76 KNOTS
by Francesco Michienzi - photo by Giovanni MalgariniBolide non è esattamente un meteorite che attraversa l’atmosfera terrestre tracciando una scia luminosa. Nel nostro caso è una Hyperboat naviga alla velocità di oltre settanta nodi, attraversando le onde in totale sicurezza. L’idea progettuale di Brunello Acampora richiama il Manifesto del Futurismo di Tommaso Marinetti del 1909. Il desiderio di velocità, libertà dal passato ed esaltazione della forza si traducono ad inizio ’900 in tantissime attività. Un messaggio di grandissima attualità che contrasta con un pensiero politicamente corretto che esalta la lentezza con tutte le sue implicazioni sociali e culturali. Ci piace pensare che la velocità possa ancora oggi irrompere nella nostra vita spazzando via tutto ciò che non sia nuovo e moderno.
Gli interni sono studiati per esaltare i valori del Made in Italy, con carbonio a vista, ma anche pregiati pellami sellati a mano dai migliori artigiani, marmo alleggerito di Henraux nei bagni e domotica avanzata.
The interiors have been designed to showcase the best of Italian design and c aftsmanshi ith e ose ca on fi e fine han stitche eathe f om the to artisan workshops, lightweight marble by Henraux in the bathrooms and advanced home automation.
è quanto di più moderno e tecnologicamente avanzato nel settore. Stare al timone di una barca di questo tipo è un’emozione che capita di vivere raramente nella nautica contemporanea. Abbiamo avuto il piacere di provarla in compagnia di due autentici fuoriclasse delle barche super performanti. Il primo, Lino Di Biase, già campione del mondo della , i monocarena derivati di serie, e vicecampione del mondo con il catamarano di Classe 1 Qatar, ha un’esperienza di oltre trent’anni passati tra eliche, motori e barche per cercare di andare sempre più veloce, spesso coadiuvato da Brunello. Il secondo, Eugenio Voltolina, project manager e membro ispiratore del progetto insieme a Massimo Bruni, Victory Design Technical Manager, e a Brunello Acampora, fondatore e deus
Le tre eliche di superficie T-Drive assumono automaticamente l’angolo di trim ideale, azionate da speciali cilindri sviluppati dalla Flexitab nelle competizioni motonautiche più dure. Per gli interni di Bolide, Brunello ha voluto lavorare con l’architetto Stefano Faggioni, che ha a ancato il team di interior design di Victory. L’ispirazione è lo spirito dei grandi viaggiatori, con i loro bauli leggeri, robusti, sellati in pelle e rivestiti all’interno di profumato legno di Cedro. Il layout proposto è interamente custom e prevede ambienti interni ripartiti con grande razionalit ed arredati con uno stile di ra nata e moderna semplicità con una particolare attenzione per la privacy, ma senza rinunciare all’ampiezza degli spazi.
he th ee i e s face o e e s automatically set the ideal trim angle, controlled by special cylinders developed by Flexitab for the toughest types of boat racing. Brunello wanted to work with Stefano Faggioni alongside Victory’s in ho se inte io esi n team. he moo oa included the spirit of the great travellers, with thei eathe sea e t n s i ht ei ht an sturdy lined inside with natural fragrant cedar wood. The proposed layout is completely c stomise an o e s inte io s i i e ith eat ationa ity an f nishe in a sty e of efine an modern simplicity, with particular attention to privacy, but without renouncing the spaciousness of the spaces.
ex machina di Victory Design, che ha dichiarato: «Sono oggetti pensati per i veri collezionisti e per chi ama l’emozione, non derogabili della velocità, vivendola però con mezzi aggiornati, in totale sicurezza e riducendo l’impatto ambientale».
Timonare Bolide 80 regala emozioni allo stato puro. In navigazione, la carena multi-step di ultima generazione genera una resistenza d’attrito ridottissima perché scivola su un’emulsione di acqua ed aria, come nessun altro scafo con i waterjet potrebbe fare (i waterjet, al contrario delle eliche di erfi e er re er r e funzionerebbero). In solo 9 secondi la barca è perfettamente in assetto con i motori a 1400 giri minuto. Con i tre motori Man, di 2.000 cavalli ciascuno, abbiamo navigato a 76 nodi di velocità massima. La guida è resa ancora più esaltante grazie ai due timoni indipendenti che lavorano come nei sistemi con foiling e che consentono di gestire la barca in modo sicuro anche a velocità elevate. Bolide 80 trova l’assetto ideale grazie al sistema propulsivo T-Drive by Flexitab & TS, con flap in composito. Le tre eliche di superficie, abbinate al sistema, trovano automaticamente e costantemente l’angolo di trim ideale, grazie a speciali cilindri brevettati e sperimentati nelle competizioni motonautiche più dure. Per ottenere un rapporto peso potenza di soli 5,4 chilogrammi per ogni cavallo vapore disponibile è stato fatto un lavoro impressionante di contenimento dei pesi. La massa complessiva a pieno carico è di 32,5 tonnellate. Bolide 80 è un capolavoro full carbon-epoxy, cotto in uno speciale forno di postcura termica realizzato ad hoc con materiali altamente tecnologici, come i rinforzi custom di Microtex, e speciali
anime strutturali fornite in kit da Diab. Sono stati utilizzati solamente 79 chilogrammi di stucco per le finiture di carrozzeria. Besenzoni ha realizzato un’apposita passerella che dai 290 chilogrammi di peso iniziali è stata ridotta a 170 chilogrammi. Victory ha guidato tutti i fornitori, che sono diventati dei partner: l’accortezza con cui sono state progettate, realizzate e ingegnerizzate tutte le parti della barca descrive solo in parte la cura maniacale con cui si è lavorato per ottenere quella che è la barca da diporto più veloce al mondo. «La barca ha superato tutti i target di progetto in termini di velocità massima e di crociera, e anche alle andature intermedie. Le prove di evoluzione hanno confermato la perfetta manovrabilità ed il totale controllo dell’imbarcazione a tutte le andature, grazie all’innovativo sistema dei timoni con diedro e al sistema di steering attivo. Il primato, e e e e è stato conquistato immediatamente e senza sforzo!», commenta Massimo Bruni, Victory Design Technical Manager. Durante la nostra prova al largo del Marina di Pisa, abbiamo registrato consumi litri/miglio di un terzo rispetto a qualsiasi yacht di pari lunghezza a parità di velocità. Navigando a 40 nodi i litri necessari per percorrere un miglio di mare sono solo 12, a 76 nodi salgono a 16,6.
Brunello Acampora, con il suo team di Victory Design, non ha curato solo le performance. Bolide 80 è un omaggio alle forme sportive dei grandi carrozzieri italiani e al talento degli artisti che sono riusciti a fondere il design con la scienza, la tecnica con l’inventiva, mettendo al primo posto il divertimento dell’armatore che può vivere l’irrinunciabile ebbrezza della
LA FORMA DELL’HARD TOP, PROGETTATO PER RIDURRE LA RESISTENZA AERODINAMICA, PROTEGGE L’EQUIPAGGIO E GLI OSPITI DAL VENTO E DAL SOLE DURANTE LA NAVIGAZIONE VELOCE; MENTRE I DUE CAMMINAMENTI INCASSATI CONSENTONO UN PERCORSO COMODO E SICURO VERSO IL GRANDE PRENDISOLE DI PRUA.
THE SHAPE OF THE HARDTOP HAS BEEN DESIGNED TO REDUCE AERODYNAMIC DRAG AND PROTECT BOTH CREW AND GUESTS FROM THE WIND AND SUN WHILE SAILING AT HIGH SPEED, WHILE THE TWO RECESSED CATWALKS PROVIDE A COMFORTABLE AND SAFE PASSAGE TOWARDS THE HUGE BOW SUNDECK.
Bolide 80 è un omaggio alle forme sportive dei grandi carrozzieri italiani e al talento degli artisti che sono riusciti a fondere il design con la scienza, la tecnica con l’inventiva.
Bolide 80 is a tribute to the sporty designs by the great Italian coachbuilders and the talent of artists who have managed to combine design with science, technique with inventiveness.
velocità in totale comfort e sicurezza. La linea di Bolide 80 è particolarmente filante, sportiva e ra nata: un’opera d’arte frutto del coordinamento di tanti talenti del Centro stile interno a Victory Design. La sinuosa forma dell’hard top, progettato per ridurre la resistenza aerodinamica, protegge l’equipaggio e gli ospiti dal vento e dal sole durante la navigazione; mentre i due camminamenti incassati consentono un percorso comodo e sicuro verso il grande prendisole di prua. «Era impossibile approcciare a questo progetto con un metodo di pensiero tradizionale, moderato e prevedibile. Il grado e fi e
ispirarsi a qualcosa di noto era impossibile. Abbiamo scelto invece di correre un rischio e creare una soluzione autentica e unica, dando vita allo stile Bolide che apre efi e e r er yacht design», ha dichiarato Damian for Colman, Direttore dell’u cio stile di Victory ed allievo di Brunello.
VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 76
VICTORY DESIGN SRL
Via Nuova Marina, 20 I-80133 Napoli
T. +39 081 2528243
www.victory.it
PROJECT
Total Design and Construction Victory Design Concept, Style & Engineering Brunello Acampora
Naval Architecture Massimo Bruni and Brunello Acampora
Structural Design Olivari engineering
AUTONOMIA MN RANGE NM 526
Exterior Modeling Damian Ufor Colman Head of Style
Interior Design Stefano Faggioni
Project Manager Eugenio Voltolina
SCAFO
Lunghezza f.t. 24,90m • Lunghezza scafo 24m
• Linea di galleggiamento 18m • Baglio max 5,4m
• Immersione 0,9m • Dislocamento a secco 27,90 t
• Dislocamento a pieno carico 32,50 t • Serbatoio gasolio 6.500 l • Serbatoio acqua 1.500 l MOTORIZZAZIONE 3
RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER 7.3 kg kw
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W 4.6
CERTIFICAZIONE CE 94/25 B
Portata persone 12
32.5
LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)
12.3
Brunello Acampora, che ha ereditato la passione del profumo dal padre, ha creato questa essenza fuori commercio, in edizione limitata, per celebrare la nascita di Bolide di Victory.
Brunello Acampora, who inherited the passion for perfume from his father, created this o the she f imite e ition essence to
Bolide isn’t exactly a meteorite leaving a luminous path as it goes through the atmosphere. In this case, it is a hyper boat that does over seventy knots, crossing the waves in complete safety. The Brunello Acampora design recalls Tommaso Marinetti’s 1909 Manifesto of Futurism. The early twentieth century saw many expressions of a wish for speed, freedom from the past and exaltation of strength. It is a message of great current relevance, which contrasts
helm of a boat like this is an emotion you don’t often experience in modern sailing. We were delighted to be able to test it in the company of two real stars of the high-performance world. The first, Lino Di Biase, is the world champion in the P1 class for single hulls derived from production boats and runner-up in the Qatar Class 1 Catamaran World Championship. He has over thirty years experience of trying to go faster and faster, surrounded by propellers, engines and boats, often with the assistance of Brunello. The second is Eugenio Voltolina, project manager and the inspiration behind the project alongside Massimo Bruni (technical manager at Victory Design) and Brunello Acampora, the founder and driving spirit at the company. In his words, «These are objects that are designed for real collectors and for people who love the unquenchable emotion of speed, but who like to experience it with the latest hardware, in complete safety and with a reduced environmental impact». Helming the Bolide 80 is pure excitement. When underway, the latest generation multi-step hull creates very little frictional resistance because it glides on an emulsion of water and air, something no other waterjet hull could do (waterjets, unlike surface propellers, would suck in air and not work).
In just nine seconds the boat is in perfect trim with the engines running at 1400 rpm. With three MAN engines of 2,000 horsepower each, we reached a top speed of 76 knots. The boat is even more exciting to drive because the two independent rudders act as a foiling system, allowing the boat to be steered safely even at high speeds. The Bolide 80 is perfectly trimmed thanks to the Flexitab & TS T-Drive propulsion system with composite flaps. Special patented cylinders, developed in the toughest speedboat competitions, ensure that the three surface propellers connected to the system continuously and automatically find the ideal trim angle. An extraordinary job has been done in reducing displacement, delivering a weight-to-power ratio of just 5.4 kilos for every horsepower. The total laden mass is 32.5 tonnes. The Bolide 80 is an all-carbon epoxy masterpiece, baked in a special post-cure oven using hightech materials such as custom Microtex reinforcements and special structural cores supplied in kit form by Diab Only 79 kilos of plaster are used in the bodywork. Besenzoni has created a
La cabina armatoriale è composta da un letto centrale, che sembra sospeso, con una base formata da due cassetti e avvolto da una sorta di culla rivestita di pelle nabuk color avorio. La cucina è uno spazio tecnico al contempo elegante con contrasti tra il nero opaco, il teak al naturale e alcuni elementi laccati color cognac. In questo ambiente è evidente la presenza dello scafo in carbonio che si mostra libero sulla murata e nell’intradosso del camminamento esterno.
The master cabin consists of a central bed that appears to be suspended, with a base formed by two drawers and wrapped in a sort of cradle upholstered in ivory nubuck leather. The galley is a technical elegant space with contrasts between matte black, natural teak and some leather-lacquered elements. In this environment, the presence of the carbon hull is evident on the sides and on the underside of the external side passages.
special gangway which has been reduced in weight from 290 kg to 170 kg. Victory has overseen all its suppliers, who have become partners: the precision with which the entire boat has been designed, engineered and built is only part of the obsessive attention that has gone into creating the world’s fastest pleasure craft. «The boat beat all of the design targets in terms of top and cruising speed, and even er e e r e e e fir e how perfectly it manoeuvres and the total control the boat has at all speeds, thanks to the innovative dihedral and active steering e e e e r e fastest boat in the world, and we got it immediately and without having to try too hard!» commented Massimo Bruni, the technical manager at Victory Design. During our trial off Marina di Pisa, we found fuel consumption was a third better than any other boat of similar length at the same speed. At forty knots just 12 litres were needed per nautical mile, while at 76 knots that figure rose to 16.6. Brunello Acampora, with his Victory Design team, has not limited his attention to performance. Bolide 80 is a tribute to the sporty designs by the great Italian coachbuilders and the talent of artists who have managed to combine design with science, technique with inventiveness, and who prioritise owners’ enjoyment, allowing them to experience the intoxicating and
unmissable thrill of speed in total safety and comfort. The lines of the Bolide 80 are especially streamlined, sporty and refined: a work of art that is the product of the coordination of so much talent amongst the people at Victory Design’s in-house style team. The sleek shape of the hardtop has been designed to reduce aerodynamic drag and protect both crew and guests from the wind and sun while underway, while the two covered walkways provide a comfortable and safe route to the large sunbathing area at the «It was impossible to approach this design project in a traditional way, with a moderate and predictable thought process. There was so much innovation in the project that it was impossible to be inspired by something that was already known. Instead, we decided to take a risk and create an authentic, unique solution, bringing the style to life and opening up a new avenue for yacht design», explains Damian Ufor Colman, director of the Victory style studio and a student of Brunello.
Engine room
Bolide ha dimostrato di tenere il mare in modo eccelso e di poter viaggiare in totale comfort e sicurezza ad oltre 55 nodi di crociera, raggiungendo una sprint speed di circa 76 nodi grazie ai tre motori diesel della Man di 2.000 cavalli ciascuno e al sistema propulsivo T-Drive by Flexitab & TS, con ap in composito.
Bolide shows it can hold the water exceptionally and that you can travel in complete comfort and safety at over 55 knots cruising speed, reaching a sprint speed of around 76 knots, thanks to the three MAN diesels each developing 2,000 horsepower and the T-Drive propulsion system by Flexitab ith com osite a s.
Cover Story
BELLO, PULITO E TECNOLOGICO, IL NUOVO WALLYWHY150 PRENDE FORMA DA POCHE, SEMPLICI ED ELEGANTI LINEE CHE GARANTISCONO UNA PIACEVOLE SENSAZIONE VISIVA. CON TRE MOTORI VOLVO PENTA DI 1.000 CAVALLI CIASCUNO NAVIGA A OLTRE 22 NODI VELOCITÀ BEAUTIFUL, CLEAN AND TECHNOLOGICAL, THE OUTLINE OF THE NEW WALLYWHY150 IS DEFINED BY A FEW SIMPLE AND ELEGANT LINES THAT PROVIDE A PLEASANT VISUAL EXPERIENCE. POWERED BY THREE VOLVO PENTAS OF 1,000 HP EACH, IT REACHES SPEEDS OF OVER 22 KNOTS
by Mari eresa Campolongo and Angelo Colombo photo by Gi es Martin -RagetA tutto spazio
Plenty of room
Precorrere i tempi senza perdere la propria identità è una capacità del cantiere Wally, che presenta sempre barche che diventano punti di riferimento nel settore dello yachting. wallywhy150 è l’ultimo nato in casa Wally e, come la sorella maggiore why200, ha un exterior design molto compatto con prua decisamente alta che consente un’ottima abitabilità a bordo. La livrea è caratterizzata dal colore ‘power grey’, che muta in base all’incidenza dei raggi del sole e genera bellissimi riflessi con le onde del mare. La gradazione cromatica è un tributo all’indimenticabile 118wallypower, yacht che ha segnato il debutto di Wally nel mondo del motore. Il wallywhy150 è stato realizzato dal team di Wally-Ferretti Group Engineering, in collaborazione con lo Studio A. allicelli C, che ha firmato il progetto di interni. Le dimensioni degli spazi esterni e interni e il loro attento utilizzo è la caratteristica che più ci ha colpiti del wallywhy150. Il ponte di poppa si trasforma in una vera e propria terrazza sul mare con scala multiuso e piattaforma idraulica.
È possibile attrezzare quest’area con divertenti arredi outdoor; inoltre, gli spazi permettono di imbarcare vari tipi di water toy e un grande tender di 3, 0 metri. La poppa si differenzia dal why200: non ci sono più due garage chiusi e laterali ma c’è una plancia centrale che permette di varare e alare il tender. Una volta liberato lo spazio, la piattaforma si può fermare all’altezza desiderata: a livello dell’acqua, subito sopra oppure totalmente immersa. Il divano del pozzetto, semplice ed elegante, offre la possibilit di guardare verso poppa o verso prua in base alle esigenze.
Più piccolo e contenuto del why200, il wallywhy150 presenta diverse innovazioni come la zona giorno open space su due livelli: la dining in continuità con il pozzetto e, su un’altra altezza, l’area living con divano.
Smaller and more compact than the why200, the wallywhy150 features a number of innovations, including an open day area on two levels: a dining area that opens onto the cockpit, and a living area with a sofa on another level.
Il main deck presenta un’innovativa zona giorno open space su due livelli: la dining in continuità con il pozzetto e, su un’altra altezza, l’area living con divano. Grazie anche al cielino curvo, in alcuni punti della zona giorno si supera la notevole altezza di 2,5 metri con una conseguente prevalenza del vuoto sul pieno. La considerevole ampiezza delle finestrature da pagliolo a cielino permette un rapporto diretto con il mare: stando seduti sul divano Essential di Edra o sulle sedute Zefir di Baxter si ha la stessa visuale del sundeck, e in più si è in assoluto silenzio e ben riparati dal vento e dalle alte temperature. L’area living è impreziosita anche dalla presenza dei coffee table Innesti di Bonaldo, perfettamente coerenti con la filosofia progettuale degli interni. Con poche e semplici linee, l’interior yacht design del wallywhy150 raggiunge i livelli massimi di qualità ed eleganza. «L’innovazione alla base della sua architettura interna risiede, più che in vezzi stilistici, nelle soluzioni pensate per massimizzare le performance di fruizione e comfort interni», ci spiega Michelangelo Vallicelli, che prosegue: «Contrariamente a voler celare le caratteristiche della barca per farla assomigliare ad una villa contemporanea, gli interni del why150 sono stati pensati per integrare elegantemente nell’arredo tutti i suoi elementi, anche quelli più tecnici, come ad esempio la mooring di prua». Dietro il divano Essential ci sono tre accessi: a sinistra il passaggio per la crew, dalla porta centrale si accede al lower deck e da quella a dritta alla cabina armatoriale. Questa non ha nulla da invidiare alla cabina armatoriale del wallywhy200: gli spazi sono più contenuti ma si mantiene la stessa vista scenografica a 270 , grande innovazione della gamma why. Nel bagno armatoriale è stato realizzato un interessante contrasto tra la naturalità del legno utilizzato per il calpestio, il piano dei due lavabi e la seduta della doccia e il nero della ceramica opaca
Negli interni non si perde mai il contatto diretto con il mare che si percepisce molto vicino: sommando la vista della cabina di prua e quella del salone di poppa si ha una bellissima visuale completa di 360°.
Inside, you never lose direct contact with the sea, which feels very close: if you add the view from the bow cabin to that from the saloon in the stern, you get a beautiful 360-degree panoramic view.
«Con i suoi 24 metri di lunghezza e 150 GT, il wallywhy150 è un modello versatile, ideale per l’esperto armatore Wally, che sa capire e apprezzare appieno l’attento utilizzo degli spazi, a note o e s e ficie a ita i e e l’inconfondibile personalità».
«With a length of 24 metres and a displacement of 150 gross tonnes, the wallywhy150 is a versatile boat, perfect for experienced Wally owners who understand and appreciate the careful ayo t of the ooms the si nificant amount of usable space and the unmistakable character».
Stefano de Vivodei sanitari. Negli interni non si perde mai il contatto diretto con il mare che si percepisce molto vicino: sommando la vista della cabina di prua e quella del salone di poppa si ha una bellissima visuale completa di 360 . Il layout del lower deck si può configurare con una cabina ip, una cabina guest doppia e una twin oppure con due Vip: tutte inondate di luce grazie alle grandi aperture. Gli interni, in continuità stilistica, sono resi vividi grazie all’uso del giallo come colore di accento e al contrasto delle superfici scure con quelle neutre. L’utilizzo magistrale dello spazio ha permesso, sul sundeck, di creare una vera e propria zona dining completa di ogni accessorio, compresi bar/cucina con grill, frigoriferi e tutti i comfort che permettono di godere appieno la vita en plein air. Qui è possibile anche rilassarsi sul divano a C ombreggiato o nella grande zona prendisole a poppa. A pruavia del tavolo da pranzo si può vedere la timoneria super tecnologica posta sul mezzanino e racchiusa tra superfici vetrate nette che la rendono un volume prezioso, quasi come se fosse uno scrigno.
M.C.La prova Siamo stati a bordo del nuovo wallywhy150 per saggiarne le doti di navigazione e non solo, perché il nostro test è durato abbastanza a lungo da permetterci di vivere la barca anche oltre le sue prestazioni di navigazione. Un test reso piacevole da una giornata con mare calmo e poco vento tra Porto otondo e le isole di So o e Mortorio, con tanto di sosta per il pranzo a data al sistema di posizionamento dinamico, che permette di non dare fondo all’ancora pur rimanendo fermi in un punto, grazie all’azione combinata
dei motori e delle eliche di manovra che intervengono solo per correggere eventuali scarrocci.
Grazie all’adozione di tre motori Volvo Penta di 1.000 cavalli ciascuno e trasmissioni Ips, abbiamo navigato a 23 nodi di velocità massima. Lo scafo consente di planare come di navigare in dislocamento con un’elevata e cienza, grazie anche a un lavoro di struttura e selezione dei materiali utilizzati per contenere il peso. Lo yacht, nonostante i volumi e le ampie superfici vetrate, mantiene un baricentro equilibrato e un peso complessivo che gli permette di avere prestazioni molto interessanti. Pensando alla gestione dei pesi in navigazione c’è una cassa daily da 2.000 litri destinata a contenere il gasolio in posizione baricentrica, evitando che i due serbatoi laterali, con il naturale consumo, tendano a produrre variazioni di assetto. Su barche come queste l’emozione di stare al timone non è dettata da manovre rapide, accelerazioni brucianti e salti sulle onde, in questi casi quello che andiamo a valutare sono le doti dinamiche commisurate a dimensioni e peso complessivo dello yacht, ossia la capacità di manovrare a lento moto come in velocità in modo sicuro e sempre e cace. Con tre propulsioni Ips gestite anche dal joystick Volvo Penta il gioco in questo caso davvero semplice, l’e cienza di questo sistema nel permettere accosti, virate e traslazioni rende tutto facile e intuitivo e la sua calibrazione è secondo noi adeguata, agevolando anche a tutta velocità accostate sicure e mai troppo ampie, così come manovre a lento moto molto e caci.
L’unica cosa che ci è piaciuta un po’ meno è l’altezza della sala macchine, limitata per interventi comodi, sebbene molto ordinata, pulita nell’allestimento e con impianti comunque sempre raggiungibili e realizzati con cura da maxi yacht. Tra le cose che ci sono piaciute in modo particolare riscontriamo la ridondanza di impianti, scelta tipicamente navale. A .C.
Il ponte di poppa si trasforma in una vera e propria terrazza sul mare con scala multiuso e piattaforma idraulica.
The aft deck can be transformed into a real waterfront terrace with a multi-purpose ladder and hydraulic platform.
ll sundeck aperto è un punto di forza del progetto del wallywhy150
Qui si trova una zona dining completa di ogni accessorio, un divano a C ombreggiato grazie alla copertura sovrastante e una grande zona prendisole a poppa.
The open sundeck is one of the strengths of the wallywhy150 esi n. e e yo i fin a inin area complemented by all kinds of accessories - a C-shaped sofa shaded by the overhang and a large sunpad in the stern.
TheWally yard is good at being ahead of the times but without losing its identity, with boats that always become points of reference in the world of yachting. The wallywhy150 is the company’s latest creation, and like its big sister, the why200, it has a very compact exterior design with a decidedly high bow that provides plenty of headroom below. The power grey livery changes colour with the way the sun’s rays fall on it and produces very beautiful reflections from the waves. The tonal gradation is a tribute to the unforgettable 118wallypower, a yacht that marked Wally’s debut with powered craft. The wallywhy150 has been created by the Wally-Ferretti Group Engineering team in association with Studio A. Vallicelli & C, who designed the interiors. The size
large (3.90 metre) tender can be carried. The stern area differs from that on the why200 by not having two closed, lateral garages, but rather a central platform for launching and recovering the tender. Once the room has been freed up, the platform can be stopped at the desired height – whether at water level, just above it, or even completely submerged. The cockpit sofa, which is simple and elegant, means you can face aft or forward according to requirements. The main deck has an innovative openspace day area covering two levels: the dining room merges into the cockpit, and higher up there is the living area with the sofa. The curved ceiling exceeds 2.5 metres in places so there is more of a feeling of empty spaces than full ones. The considerable full-height windows mean there is direct contact with the sea, so that if you are sitting on the Essential sofa by Edra or the Zefir seats by Baxter you get the same view as on the sundeck, and what is more it is in complete silence and well protected from the wind and high temperatures. The living area is also enhanced by the Innesti coffee tables by Bonaldo, which fit in perfectly with the approach taken for the interiors. With just a few, simple lines, the interior design of the wallywhy150 reaches top levels of quality and elegance. «The innovation at the basis of the internal architecture lies, rather than in stylistic charm, in solutions that have been created to maximise comfort and the way that the interiors can be used», explains
Michelangelo Vallicelli, who continues:«Rather than covering up the boat’s features to make it look like a contemporary villa, the interiors of the why150 have been conceived to elegantly integrate all of its elements into the furnishing, including the most technical, such as the bow mooring device, for example».
a sfi a e a inco o a e a c ni elementi del 200 in una taglia più piccola, aprendo, al contempo, la porta a soluzioni innovative in questa dimensione. In particolare, abbiamo massimizzato gli spazi esterni, che risultano molto grandi e inediti in questo segmento di mercato».
«The challenge was to incorporate some of the elements of the 200 in a smaller space and at the same time open the door to innovative solutions for a boat of this size. In particular, we have maximised the exterior areas, which are very large and untried in this market segment».
Luca BassaniBehind the Essential sofa, there are three access points: to the left is the way through for the crew, from the middle door you get to the lower deck, while the right-hand one leads to the master cabin. This lacks nothing of the master cabin on the wallywhy200: the dimensions are slightly more contained but it has the same 270-degree panoramic view, a significant innovation in the why range. In the master bathroom, there is an interesting contrast between the natural wood used for the floor, the tops of the two washbasins, the seat in the shower and the black opaque ceramic of the bathroom fixtures.
When inside you never lose the feeling of being in direct contact with the sea, which feels very close: when you add the view from the bow cabin to that of the stern salon, you get a beautiful, complete 360-degree view.
The lower deck can be set up with a VIP stateroom, a double guest cabin and a twin one – or there is an alternative layout with two VIP rooms. All of it bathed in light, thanks to the large
The interiors, with great stylistic continuity, are bright with the use of yellow as an accent colour and the contrast of dark surfaces with neutral ones. The masterful use of space has enabled the creation of a real dining area on the sundeck, complete with every accessory, including a bar/galley with grill, fridge and all of the comfort items that allow you to fully appreciate life outdoors. And you can also relax on the shaded C-shape sofa, or the large sun pad area going aft. Forward the dining table, you can see the super technological helm station that is located on the mezzanine level and enclosed in clear windows that make it a beautiful space, almost as if it were a jewellery box.
Our test
We went on board the new wallywhy150 to see how well it performed on the water and, more importantly, because our test lasted long enough to get to know more of the boat than just its performance. The test was made pleasant by a day of calm sea and little wind between Porto
Mortorio, with even the lunch break entrusted to the dynamic positioning system, which means that you don’t have to drop the anchor but can still stay in one place thanks to the combination of motors and thrusters that only work to correct any drifting. Thanks to the use of three 1,000-horsepower Volvo Penta engines and IPS transmission, we have achieved a top speed of 23 knots. The hull is very e cient in both planing and displacement mode, thanks to the work done on the structure and the choice of materials to reduce weight. Despite its size and large window areas, the yacht’s centre of gravity and overall weight
Pinne stabilizzatrici e tab Humphree in gestione combinata con le pinne attive durante il moto, consentono una stabilità dinamica e statica molto e cace, al quale contribuisce anche un Seakeeper G26.
he sta i ise fins an Humphree tabs work in conjunction with the fins hen n e ay. his means that stability is excellent both in motion and when stationary, and a
PESO FULL MASS DISPLACEMENT
WALLY - FERRETTI GROUP
Via Ansaldo, 7 - I-47122 Forlì T. +39 0543 787511 www.wally.com
PROGETTO
Wally-Luca Bassani (esterni) • Wally-Vallicelli Design (interni) • Wally-Laurent Giles NA (architettura navale)
SCAFO
Lunghezza f.t. 24,05m • Larghezza massima 6,78m
• Immersione 2,00m • Dislocamento a vuoto 85.000 kg • Dislocamento a pieno carico 98.000 kg
• Capacità serbatoio carburante 9.000 l • Capacità serbatoio acqua 2.000 l
MOTORE
3 Volvo Penta D13 - Ips 1350 • Potenza 735 kW (1.000 cv) • Numero di cilindri 6 in linea • Alesaggio per corsa 131mm x 158mm • Cilindrata 12.800 cc
• Regime di rotazione massimo 245o giri/min
• Peso 2.458 kg
CERTIFICAZIONE CE
Categoria A oppure RINa Classe Lloyd
PREZZO
A partire da 6.150.000 Euro, Iva esclusa
PROJECT
Wally-Luca Bassani (exterior) • Wally-Vallicelli Design (interior) • Wally-Laurent Giles NA (naval architecture)
HULL
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
Località//Place Porto Rotondo (OT)
Mare Quasi calmo
Sea state Almost calm
Vento forza//Wind speed 5 nodi//knots
Direzione vento//Wind direction ENE
Altezza onda//Wave height 0,1
Persone a bordo//People on board 11
Combustibile imbarcato 9.000 l
Fuel volume on board
Acqua imbarcata
Water volume on board 1.270 l
Eliche//Propellers Volvo Penta IPS
Motore 3x Volvo Penta IPS 1350
Main propulsion
Stabilizzatori//Stabilisers
Seakeeper Humphree dynamic fins VELOCITÀ
LOA 24,05m
• Maximum beam 6,78m • Draft 2,00m
• Light mass displacement 85.000 kg • Full mass displacement 98.000 kg • Fuel tank volumes 9,000 l
• Water tank volume 2,000 l
MAIN PROPULSION
3 Volvo Penta D13 - IPS 1350 • 735 kW (1,000 hp)
• Number of cylinders 6 in line • Bore & Stroke 131mm x 158mm • Total swept volume 12.800 cc
• Compression ratio 245o rpm • Weight 2.458 kg
EC CERTIFICATION
EC Category A • RINa Classe Lloyd
PRICE
Starting price: 6,150,000 Euro (tax excluded)
mean that it can still deliver extremely interesting levels of performance. When it comes to management weight underway, there is a 2,000-litre day tank that is aimed at keeping the diesel in the middle so that the two side tanks don’t cause trim changes as fuel is used up. On a boat like this, the thrill of being at the wheel isn’t determined by quick moves, brutal acceleration or bouncing off waves – rather what we seek to assess are the dynamic qualities of the size and overall weight of the yacht, so safe and effective manoeuvrability at both high and low speeds. With three IPS propulsion systems (which are also managed by the Volvo Penta joystick) things are really easy, the e ciency of the
Engine room
In sala macchine ci sono tre motori Volvo Penta D13 di 735 kW ciascuno, 6 cilindri in linea e 12.800 centimetri cubici. Le trasmissioni sono Ips 1350. La velocità massima è di 22 nodi. L’autonomia alla velocità economica di 12 nodi è di circa 600 miglia nautiche.
The engine room has three Volvo Penta D13 engines each developing 735 kW with six cylinders in line and 12,800cc. The transmission is with IPS 1350 systems, and the top speed is 22 knots. Range at 12-knots economy cruising speed is around 600 nautical miles.
T Test
A myth in the modern age
GRAZIE AI TECNICI DI SNO YACHTS, DEALER UFFICIALE PER L’EUROPA, IL 47.5 È IL PRIMO MAGNUM DELLA STORIA A ESSERE DOTATO DI MOTORIZZAZIONE FUORIBORDO: CON TRE MERCURY DI 600 CAVALLI CIASCUNO ABBIAMO SUPERATO I 51 NODI DI VELOCITÀ
THANKS TO THE ENGINEERS AT SNO YACHTS, THE OFFICIAL MAGNUM DEALER FOR EUROPE, THE 47.5 IS THE FIRST MAGNUM BOAT TO BE FITTED WITH OUTBOARD ENGINES. WITH THREE 600HP MERCURYS, WE ACHIEVED OVER 51 KNOTS by Angelo
ColomboMagnum 47.5
La Sardegna, dove ha sede il cantiere
Sno Yachts nel quale il Magnum 47.5 è stato allestito partendo dalle sole stampate di scafo e coperta arrivate dagli Stati niti, offre sempre molteplici condizioni meteo nell’arco di una giornata. Infatti, per la nostra prova, siamo usciti al mattino con circa dieci nodi di vento da Nord Est e poco dopo ci siamo trovati con un Levante teso che ci ha permesso di saggiare a dovere le doti di questo scafo.
Sullo specchio di poppa i tre potenti 12 cilindri a V di Mercury, da 600 cavalli l’uno, suonano sempre in modo regolare e soprattutto permettono a chi è al timone di dialogare con voce naturale anche a 40 nodi. La plancia non è solo comoda, bella da vedere ed ergonomicamente sviluppata in modo
impeccabile, ma è anche protetta a dovere per assicurare comfort totale in qualsiasi condizione. Per capire il comportamento di questo scafo, nato da una storia intensa e ricca di risultati straordinari, durante il test abbiamo affrontato le onde di circa un metro a tutte le andature e con angoli di incidenza variabili. Naturalmente un ruolo fondamentale nel funzionamento dinamico di uno scafo lo gioca una corretta disposizione dei pesi. In questo il cantiere di Olbia ha eseguito un lavoro molto accurato con il risultato di navigare fino a 50 nodi sul mare formato percependo sempre un comportamento composto dal quale derivano sensazioni di sicurezza senza mai un’esitazione. Anche virando sopra i 40 nodi, affrontando le onde dalla prua
al giardinetto in virata, lo scafo reagisce sempre bene, non perde velocità in modo eccessivo, riprende la sua andatura con decisione fino a oltre 51 di massima. Un vero spasso, manovrabilità elevata e scafo che asseconda e assorbe il mare, mentre sei al timone di uno yacht che esprime lusso ovunque lo osservi. Ridare il timone al tecnico del cantiere che ci ha accompagnato ci ha fatto provare sentimenti infantili di attaccamento al “giocattolo”, di quelli che fanno dire ai più piccoli: “è mio!”. Fulmineo nel prendere i giri, nell’uscire in planata e nel raggiungere la sua velocità massima partendo da fermi, agile come un piccolo open ma comodo e asciutto come uno yacht di lusso di grandi dimensioni. Altra nota di merito è data al layout interno e dalla
Gli interni presentano un bagno con doccia annessa e separata, una zona dinette con divano a L, mobile bar e mobile appendiabiti; a prua la zona notte con letto a tutto baglio, divanetti armadio appendiabiti.
The interior has a bathroom with a separate shower, a dinette with an L-shaped sofa, a mobile bar and a wardrobe; in the forward cabin area, there is a full-beam bed, small sofas and a wardrobe.
coperta ridisegnata nell’allestimento dall’architetto Ivo Maria Redaelli, anch’egli appassionato di barche veloci e portatore di un gusto estetico rinnovato e molto e cace su questo yacht, che beneficia ora, anche di un design pi moderno.
Per chi pensa ancora che un Magnum possa essere solo motorizzato entrobordo e con eliche di superficie, forse dovrebbe chiedersi se la potenza
e la tecnologia straordinaria offerta oggi dai motori fuoribordo come i V12 di Mercury Marine non siano una soluzione più che valida per dare anche ai Magnum… una marcia in più. Manovrare in modo semplice, rapido, sicuro e intuitivo, con assetti impeccabili a tutte le andature, può sembrare scontato, ma non lo affatto. Tutto questo lo abbiamo trovato sul Magnum 47.5 che abbiamo provato. Durante la
nostra prova ci siamo sentiti prima di tutto a bordo di un mezzo straordinario dal punto di vista marino. Certo, il lusso non manca e si tocca con mano appena si sale a bordo, ma da fermi si apprezza di più, perché già a 10 nodi si percepisce di essere su uno scafo agile, veloce, capace di aprire il mare senza esitazione, di virare a oltre 40 nodi in meno di due lunghezze senza mai perdere la sua traiettoria o trasmettere colpi anomali. Il tutto mentre a bordo non si percepisce neanche il minimo scricchiolio, rumore inatteso o altro che faccia pensare a una costruzione migliorabile, parlando con tono normale con i compagni di navigazione e rientrando dopo tre ore abbondanti, rilassati, ma arricchiti da una bella esperienza.
La coperta è allestita in modo razionale nel rispetto della tradizione Magnum, ma con elementi progettuali che le danno ulteriore valore estetico e funzionale.
The deck layout is streamlined in the Magnum tradition, but with design elements that are both attractive and practical.
OGNI ELEMENTO TECNICO E DI ARREDO È STATO ACCURATAMENTE SELEZIONATO DAL CANTIERE PER ASSICURARE LIVELLI DI QUALITÀ GENERALE MOLTO ELEVATI. EVERY TECHNICAL AND FURNISHING ELEMENT HAS BEEN CAREFULLY SELECTED BY THE SHIPYARD. THIS ENSURES A VERY HIGH LEVEL OF OVERALL QUALITY.
Il mito Magnum Marine parte nel 1966 con Maltese Magnum, un 27’ con il quale Don Aronow vinse il campionato mondiale O -shore. Da l la decisione di dare avvio alla produzione di barche veloci. Dopo il 27’, Aronow realizzò il 35’ con cui vinse ancora una volta il campionato mondiale e a seguire svilupp altri scafi, che si distinsero sempre nel panorama sportivo per prestazioni velocistiche e tenuta di mare. Nel 1968 Aronow cedette il cantiere a un imprenditore che proprio con il 27’ e il 35’ ottenne degli ottimi risultati commerciali. In quegli anni il cantiere sviluppò il 28’ introducendo il concetto di maggiori spazi all’interno, pur con uno scafo capace di sorprendere sui campi di gara, allargando ulteriormente gli orizzonti commerciali di questo marchio ormai consolidato presso il pubblico degli appassionati statunitensi e non solo. Velocità e sicurezza saranno sempre gli ingredienti alla base di qualsiasi progetto Magnum, da allora fino al 47.5 di cui vogliamo parlarvi qui. Il marchese Filippo Theodoli decise di diventare in quegli anni il dealer Magnum per l’Europa, colpito dalle prestazioni, dall’abitabilit e dalla sicurezza o erta dal 35’ che continuava a suscitare interesse presso un pubblico sempre più ampio. Quando passione e capacità imprenditoriali si incontrano è inevitabile che nasca qualcosa di grande. Infatti, nel 1976 Filippo Theodoli e sua moglie Katrin acquistarono Magnum Marine e diedero vita alla di usione del mito anche presso un pubblico di diportisti meno inclini alle competizioni. Sarà proprio grazie alla loro intuizione che un mezzo nato per le gare diventerà un lussuoso yacht con caratteristiche marine di grande valore tecnico. Da allora la storia dei Magnum si è arricchita di modelli e armatori famosi, incluse forze di polizia e militari, dal 53’ al 45’ fino al 40’ come evoluzione del 38’, arrivando al 63’, che ottenne riconoscimenti internazionali per essere lo yacht più performante, e ciente e sicuro esistente in quel lontano 1983 in cui fu varato. Con la scomparsa di Filippo Theodoli, avvenuta nel 1990, la moglie Katrin prese in mano le redini del cantiere per proseguire il lavoro svolto con passione e i risultati straordinari ottenuti con il marito. Dopo tre anni Magnum presenta il nuovo 50’, poi nel 1999 il nuovo 44’, nel 2001 il 60’ e poi l’80’, fino ai giorni nostri con il progetto del nuovo 100’.
The Magnum Marine legend began in 1966 with the Maltese Magnum, a 27-footer in which Don Aronow won the sho e o ham ionshi . his e to the decision to start building fast boats. After the 27’, Aronow built a 35’, with which he won the world championship again. He went on to develop other boats, which have always stood out in the sport for their high speed and seaworthiness. In 1968, Aronow sold the shipyard to an entrepreneur who had achieved great success with the 27’ and 35’. It was then that the company e e o e the an e an to o e mo e space inside, albeit in a hull that was capable of causing a few surprises in competition. This would expand the potential territory for the brand, which was already well established among fans in the USA and elsewhere. Speed and safety have always been at the heart of every Magnum project, from the earliest designs to the 47.5 described in this article. It was at this time that Filippo Theodoli, a native of Le Marche, decided to become the Magnum dealer for Europe and was impressed by the level of performance, comfort an safety o e e y the foot mo e which attracted widespread interest.
hen assion an ent e ene ia a i ity come to ethe somethin si nificant is bound to happen. And indeed, in 1976 Filippo Theodoli and his wife Katrin bought Magnum Marine and helped to spread the legend among a group of boat users who were less interested in racing. It was their intuition that turned a boat designed for competition into a luxury yacht with nautical characteristics of great technical value. Since then, the history of the Magnum brand has been enriched by famous boats and owners, including the police and armed forces. From the 53’ to the 45’, to the 40’ as an evolution of the 38’, to the 63’, which in 1983, when it was launched, was internationally recognised as the most o e f e cient an safe oat in e istence. hen i i o heo o i disappeared from the scene in 1990, his wife Katrin took over to continue the work with the same passion and excellent results as her husband. Three years later Magnum presented the new 50’, then in 1999 the new 44’, in 2001 the 60’ and then the 80’, until we come to our time and the project to build the new 100’.
VELOCE E MANOVRIERO, INFONDE SICUREZZA A TUTTE LE ANDATURE. IN PLANCIA SI DIALOGA ANCHE OLTRE I 40 NODI CON VOCE NORMALE E COMFORT ASSOLUTO. FAST AND MANOEUVRABLE, SHE GIVES A SENSE OF SECURITY AT ANY SPEED. YOU CAN HOLD A CONVERSATION ON THE BRIDGE WITHOUT RAISING YOUR VOICE, IN COMPLETE COMFORT, EVEN AT OVER FORTY KNOTS.
VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 51.2
MAGNUM MARINE - SNO YACHTS sales@magnummarine.com www.magnummarine.com
PROGETTO
U cio tecnico del cantiere Arch. Ivo Maria Redaelli
SCAFO
Lunghezza f.t. 14,10m Larghezza massima 3,28m Immersione 0,75m Dislocamento a vuoto 13.000 kg Dislocamento a pieno carico 16.000 kg Capacità serbatoio carburante 2.700 l Capacità serbatoio acqua 170 l Serbatoio per generatore 135 l
AUTONOMIA MN RANGE NM 337
MOTORE
3 Mercury Verado V12 Potenza 441 (600 cv) Numero di cilindri 12 Cilindrata 7.600 cc Regime di rotazione massimo 6400 giri/min Peso 572 kg
CERTIFICAZIONE CE
Categoria CAT A
PREZZO
1.900.000 € Iva esclusa
PROJECT
Shipyard technical department Arch. Maria Redaelli
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
Località//Place Olbia
Mare//Sea state 3 mosso//3 rought
Vento forza//Wind speed 20 nodi//kn
Direzione del vento//Wind direction ENE
Altezza onda//Wave height 0,80-1,20 m
Persone a bordo//People on board 5
Combustibile imbarcato 2.700 l
Fuel volume on board
Acqua imbarcata 170 l
Water volume on board
Eliche Mercury Marine controrotanti Propellers
Motore//Engines 3 x Mercury Verado V12
Stabilizzatori//Stabilizers Humphree
VELOCITÀ IN NODI
RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER 9.8 kg kw
HULL
LOA 14.10m Maximum beam 3.28m Draft 0.75m Ligh mass displacement 13,000 kg Full mass displacement 16,000 kg Fuel tank volumes 2,700 l Water tank volume 170 l Generator’s tank volume 135 l
MAIN PROPULSION
3 Mercury Verado V12 Outlet mechanical power 441 (600 hp) Number of cylinders 12 Swept volume 7.600 cc Maximal rotational speed 6400/min Weight 572 kg
EC CERTIFICATION
EC Category CAT A PRICE
€ Excl. VAT
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W 4.3 LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED) 8
PESO FULL MASS DISPLACEMENT
Engine data
I tre Mercury con 12 cilindri a V di 600 cavalli ciascuno spingono sempre forte e permettono manovre agili a tutte le andature.
Three V12 Mercurys, each producing 600 horsepower, keep the boat
left us feeling like a child being asked to surrender a favourite toy, with the strong urge to stamp our feet saying: “Mine!”. It is lightning quick in getting the revs going, in getting on a plane and reaching top speed from a standing start, it is agile like a small walkaround but also comfortable and dry like a large-scale luxury yacht. Something else that deserves full marks is the layout of the interior and the deck set-up that has been redesigned by architect Ivo
Maria Redalli. He is another fan of fast boats and somebody who has brought a very effective, updated look to the yacht, which now also benefits from a more modern design. Anybody who still thinks that a Magnum can only have onboard engines and surface propellers should perhaps ask themselves if the power and extraordinary technology that is nowadays delivered by outboards like Mercury Marine’s V12s might not also be a very valid solution in giving Magnum boats… an extra gear. Manoeuvring simply, quickly, safely and intuitively, with impeccable trim at all speeds might seem a given, but that is by no means the case. We found all that on the Magnum 47.5 we tried. The first thing we felt during the test was that we were on board an extraordinary boat in terms of seakeeping. Of course, there is no lack of luxury, and you can feel it just as soon as you get on board. But you appreciate it more when stationary, since already at ten knots what you feel is that you are on a boat that is agile, fast and which can cut through the sea without any hesitation, turn at over 40 knots in less than two boat lengths without ever losing course, or taking any strange thumps. All of that while on board you can’t even hear the smallest creaking, unexpected noise or anything else that might make you think it could have been built any better. You can chat with your fellow guests without having to raise your voice and, after a good three hours, go back to land relaxed but enriched by a beautiful experience.
The dolce
V a
PER GODERSI IL MARE, LA CROCIERA, LA PERMANENZA A BORDO E LA NAVIGAZIONE. IL NUOVO GOZZO DI APREAMARE È SINONIMO DI DOLCE VITA TO ENJOY THE SEA, CRUISING, BEING AT SEA AND SPENDING TIME ON BOARD. APREAMARE’S NEW GOZZO-STYLE SKIFF IS A SYMBOL OF THE DOLCE VITA by Niccolò
Gozzovigliare.
Dal dizionario significa fare baldoria, mangiare e bere in abbondanza, divertirsi, fare festa. L’etimologia ci dice che il termine deriva dal latino tardo medievale che significa cose di cui godere . , in effetti, Gozzo 45 di Apreamare non si distanzia molto da questa definizione. I gozzi sono forse una delle pi tipiche barche italiane. Nascono dai navigatori arabi, a vela o a remi, ma la cosa sorprendente che rappresenta la tipologia pi fedele alla tradizione. cambiata poco, soprattutto nelle forme. Serviva ai pescatori perch era veloce, ma anche stabile. Ideale per riportare il pescato in fretta in porto, senza rinunciare allo spazio a bordo per pescare in comodit . Gli stessi concetti si prestano anche per soddisfare le esigenze del diporto. imanere fedeli alla tradizione, non significa non cambiare per nulla. Tutta la storia di Apreamare lo insegna, anche gli ultimi due modelli, varati a poca distanza uno dall’altro: prima Gozzo 35 e poi Gozzo 45. Le linee sono classiche. uello che ci si aspetta da un gozzo. Le performance sono moderne. I motori sono due Cummins -Drive da 600 cavalli. La prima caratteristica che apprezzo la maneggevolezza e la facilit di conduzione. Il -drive consente di risparmiare spazio in sala macchine, ma non una trasmissione che garantisce enorme maneggevolezza. Invece, Gozzo 45 vira piuttosto stretto. Non fatto per fare lo slalom tra le boe, ma offre una facilit di conduzione pi che su ciente. Il cantiere prevede anche la possibilit di installare gli
Ips di olvo, ma, francamente, non se ne sente la necessit . Alla massima sono arrivato a trenta nodi tondi tondi. na velocit ideale. ggi mi sembra che molte imbarcazioni abbiano come obiettivo il raggiungimento dei quaranta o cinquanta nodi. Ma ce n’ davvero bisogno Faccio un po’ fatica a immaginarmi una famiglia, magari con dei bambini, che salta sulle onde a 50 nodi. Trenta di massima pi che su ciente. Il minimo di planata l’ho raggiunto a 12 nodi e quindi ce ne sono ben 1 di range di crociera. n valore pi che su ciente per decidere se navigare veloce o in modo pi tranquillo e parco nei consumi. Consumi che comunque non sono eccessivi. Per planare bastano 55 litri ora totali e alla massima si arriva a 250. A conti fatti si naviga a 20 nodi di velocit con circa sei litri per miglio e a venticinque nodi con sette. L’assetto ideale, a mio avviso, proprio tra i venti e i venticinque nodi di velocit . La barca si stende bene, perfettamente in assetto e anche la visibilit verso prua ne guadagna. In ogni caso uno scafo sempre stabile, sicuro e facile da condurre. La carena, del resto, stata disegnata da mberto Tagliavini: un nome, una garanzia. Interni e coperta, invece, sono stati curati da Marco Casali che riuscito
Il mobile cucina è in coperta, diviso in due dal montante di poppa dell’hard top.
The galley unit is on the deck and is divided in two by the stern support for the hard top.
Volumi, abitabilità, luminosità e spazio per lo stivaggio indicano che si tratta di una barca pensata per la crociera e non solo per un fine settimana.
Volumes, headroom, luminosity and storage space show that this is a boat that has been designed for cruising, and not just for weekend use.
a coniugare lo stile classico con le esigenze pi attuali di un armatore. Le linee sono quelle tradizionali con i volumi e il layout perfetti per la crociera. Non solo un calcolo matematico. Non solo questione di centimetri, ma anche di scelte. , a volte, le scelte possono essere sbagliate. Non qui. In coperta c’ tutto quello che serve. La piattaforma bagno a poppa, il prendisole, il divanetto a con il tavolo a ribalta e poi una seconda area living a prua con divanetti contrapposti. Non manca niente, ma la cosa che mi piaciuta la sensazione di ampiezza. I passavanti sono molto larghi e offrono comodit e sicurezza, che non sono sempre scontate. azionalmente, lo spazio che si occupa per muoversi a bordo di circa 70 cm all’altezza delle spalle e 30 ai piedi. olendo basterebbero queste misure per garantire di muoversi a bordo in scioltezza. Se ci si limita a 70 e 30 centimetri per la sensazione quella di un ambiente angusto. Marco Casali, invece, ha scelto un’altra strada. Nonostante in coperta non manchi nulla, gli spazi sono comunque aperti e i camminamenti pi larghi del necessario. il risultato quello di avere la sensazione di essere a bordo di una barca di oltre 50 piedi. L’hard top ha una giusta dimensione. Protegge la zona della plancia, ma non eccessivo. Il parabrezza non chiude, nel senso che non arriva a fondersi con l’hard top e questo consente di avere una maggiore circolazione di aria. Anche questa scelta mi sembrata azzeccata, perch si tratta di una barca mediterranea che, presumibilmente, navigher in mari piuttosto caldi. La stessa filosofia degli
LA VERSIONE CON DUE CABINE PREVEDE CHE LO SPAZIO A SINISTRA SIA UTILIZZATO COME AMPIO GAVONE. A SCELTA PUÒ DIVENTARE UNA CABINA PER L’EQUIPAGGIO. THE TWO-CABIN VERSION HAS THE AREA TO THE PORT USED AS A LARGE LOCKER. YOU CAN OPT TO SET IT UP AS A CREW CABIN.
spazi ampi e aperti stata adottata sottocoperta. La cabina armatoriale a prua aperta, senza paratie. Prima di giungervi si incontra un divanetto sulla sinistra e il locale bagno a dritta. Se questo spazio e la zona di prua con la cuccetta matrimoniale fossero stati divisi da una paratia, temo che avrei avuto la percezione di due locali angusti. La cabina ospiti molto ampia, tanto da contenere un letto matrimoniale e uno singolo. Ideale per tre ragazzi o una coppia con un figlio. L’abitabilit buona perch non si trova sotto il pozzetto, bens in corrispondenza della consolle di guida.
n’altra versione degli interni prevede invece una terza cabina, sottraendo un po’ di spazio alla cabina ospiti che passa da tre a due posti letto. In definitiva, gli spazi sottocoperta offrono cinque o sei posti letto e due bagni. n allestimento adeguato per la crociera a medio raggio e per lunghe permanenze a bordo.
Gozzovigliare
is an Italian word that means living it up, with loads of food and drink, having fun and generally enjoying a great time. It has its roots in late medieval Latin, from a word meaning something to enjoy . And Apreamare’s Gozzo 45 doesn’t stray very far from that definition. The gozzo is perhaps one of Italy’s most traditional boats. They were created by Arabs, using both sails and oars, but the surprising thing is that it is perhaps the type of boat that follows tradition most closely. They have hardly changed, especially in shape. Fishermen used them because they were not only fast but also stable, which was perfect for bringing fish back to the harbour as soon as possible while also providing enough room to fish comfortably. The same qualities also lend themselves to meeting leisure requirements. But staying true to tradition doesn’t mean that you can’t change anything. Apreamare’s story
shows us that it’s possible with their last two models, launched in quick succession, first the Gozzo 35 and then the Gozzo 45. The lines are classic and represent what you would expect from a gozzo. But performance levels are modern, with two Cummins -Drive engines each producing 600 horsepower. The first feature that I appreciated was how easy it was to handle and steer. The -drive means you don’t waste space in the engine room, but it isn’t a motor that always delivers a lot of manoeuvrability. owever, the Gozzo 45 turns very tightly. It hasn’t been designed for slalom courses, but it is easy enough to steer. The shipyard also gives the option of fitting the olvo IPS system, but, frankly, there’s no need for it. The fastest I could get to was thirty knots and nothing more. It is a perfect speed. It seems to me that nowadays a lot of boats are in a frenzy to get to forty or fifty knots. But do they need to I struggle to imagine
Stabile e performante come è lecito aspettarsi da Apreamare. Ma anche facile da condurre e maneggevole, anche nella versione con V-Drive.
Stable and good performance, as can be expected from Apreamare. But also, easy to steer and handle, including in the V-Drive version.
VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 30
APREAMARE YACHTS
Via Terragneta, 72 I-80058 Torre Annunziata (NA) T. +39 081 5378411 www.apreamare.it
PROGETTO
Umberto Tagliavini (carena e architettura navale)
• Marco Casali (interni e coperta)
SCAFO
Lunghezza f.t. 14,70m • Lunghezza scafo 13,00m
ON TEST
AUTONOMIA MN RANGE NM 260
• Larghezza massima 4,70m • Pescaggio 1,20m • Dislocamento a secco 14.700 kg • Dislocamento a pieno carico 19.000 kg • Serbatoio carburante
1.600 l • Serbatoio acqua 400 l
MOTORE
2 Cummins QSC8.3 600 • Potenza 441 kW (600 cv) • 6 cilindri in linea • Cilindrata 8,3 l • Regime di rotazione massimo 3000 giri/min • Alesaggio per corsa 114mm x 135mm • Peso a secco 896 kg
CERTIFICAZIONE CE CAT B
RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER 21.5 kg kw
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W 3.1
PREZZO
A partire da 770.000 € Iva esclusa, con 2 x 600 cv Cummins. Trasporto escluso
PROJECT
Umberto Tagliavini (hull and naval architecture)
• Marco Casali (interiors and deck)
HULL
LOA 14.70m • Length 13.00m
• Maximum beam 4.70m
• Draft 1.20m • Light mass displacement 14,700 kg • Full mass displacement 19,000 kg • Fuel tank volume
1,600 l • Water tank volume 400 l
MAIN PROPULSION
2 Cummins QSC8.3 600 • Outlet mechanical power 441 kW (600 hp) • 6 in-line cylinders • Swept volume 8.3 l • Maximal rotational speed 3000/min
• Bore&Stroke 114mm x 135mm • Dry weight 896 kg
EC CERTIFICATION CAT B
PRICE
Starting from 770,000€ Excl.Vat, powered with 2 x 600 hp Cummins. Transport not included
VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS
Da 0 a planata in 7 secondi
Gliding time of 7s from 0 to glide
Da 0 a velocità massima in 27 secondi
Gliding time of 27s for a speed change from 0 to 30 knots (maximum speed)
LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)
6.1
a family, perhaps with small children, bouncing off the waves at fifty knots. A top speed of thirty is more than enough. The hull needs twelve knots to glide, and so I had my choice from an 1 -knot spread of cruising speeds. That is more than enough for you to choose between something quick, or slower with less fuel use. ven so, not a lot of fuel is used. 55 litres per hour across both engines at planning minimum, a figure that climbs to 250 litres at top speed. When you do the sums, you use around six litres per nautical mile at twenty knots, and seven litres per mile at 25 knots. I found the trim was just right between 20 and 25 knots. The boat holds the surface nicely, was perfectly balanced and even the sightlines looking forward benefitted from it. But in any case, it is a hull that is always stable, safe and easy to helm. Additionally, the hull was designed by mberto Tagliavini, a name that comes with a guarantee. While the interiors and deck were done by Marco Casali, who has also managed to combine the classic style with the requirements of a more modern owner, I would say. The lines have a traditional feel, and the volumes and layout are perfect for cruising. It’s not just a mathematical
equation, not just a matter of feet and inches, but also of the decisions that have been taken. And sometimes those choices can be wrong. But not in this case. You have everything you need on deck. The swimming platform in the stern, the sun pad, the -shaped sofa with the foldable table and then a second living area in the bow with facing sofas. They haven’t left anything out, and I liked how roomy it feels. The side decks are very wide and, as well as being comfortable and safe, give a feeling of space. That’s not something you can take for granted. If you look at it rationally, you need around 70 centimetres width at shoulder height and 30 at foot level to get around on board. So that would be enough to ensure smooth foot flow around the deck. But if you stop at 70 and 30 centimetres you feel cramped. Whereas Marco Casali has taken another approach. ven though the deck area has got everything you want, the areas are nevertheless open and the walkways are wider than required. The outcome is that you get the feeling of being on board a boat of over fifty feet. The hard top is the right size. It protects the bridge area but isn’t too large. The windscreen doesn’t close up, in the sense that it
doesn’t blend into the hard top, and that improves air circulation. That is another design feature that I think they got right because it is a Mediterranean boat which will probably be used for sailing in fairly warm seas. The same approach, with wide, open spaces, has been taken below decks. The master cabin in the bow is open and doesn’t have any bulkheads. Before getting there, you come across a sofa on your left, and the bathroom to your right. If that space and the area with the double bed were divided up by a bulkhead, I would be concerned about feeling there were two cramped rooms. The guest cabin is very spacious, enough to have both a double bed and a single one. Which is perfect for three kids, or a couple with a child. The headroom is good because rather than being beneath the cockpit, it is located at the same level as the bridge. Another version of the interiors includes a third cabin, which takes away a bit of room from the guest cabin, which has a sleeping capacity reduced from three to two. So basically, below decks, there is accommodation for five or six, with two bathrooms. That’s a set-up that works for medium-range cruising and for long stays on board.
Engine room
La trasmissione è a scelta tra una coppia di Cummins da 600 cv con il V-Drive oppure Ips 650 di Volvo con una coppia di 480 cavalli.
For transmission, buyers can choose between a pair of 600 hp Cummins fitte ith i es o the o o IPS 650s with 480 hp torque.
più Più potenza, More power and control
AUMENTANO LE POTENZE DELLA GAMMA XTO, CHE ORA PUÒ CONTARE SUI NUOVI V8 DA 450 E 400 CV. NELLA GAMMA QUATTRO CILINDRI IN LINEA CI SONO IMPORTANTI AGGIORNAMENTI SUL 150 E 200. SI RINNOVA ANCHE IL SISTEMA DI CONTROLLO HELM MASTER EX CHE ADESSO COMANDA ANCHE L’ELICA DI PRUA THE POWER OUTPUT OF THE XTO RANGE HAS BEEN INCREASED AND NOW INCLUDES NEW 400 AND 450 HP V8S. IN THE STRAIGHT FOUR RANGE, THERE ARE SIGNIFICANT UPDATES TO THE 150 AND 200. THE HELM MASTER EX CONTROL SYSTEM HAS ALSO BEEN UPGRADED AND NOW CONTROLS THE BOW THRUSTER by Luca Sorde
iENGINES Yamaha 2023
Unnumero che dice molto: + 130%. È la crescita registrata negli ultimi cinque anni (dati ICOMIA) nella vendita dei fuoribordo dai 225 cavalli di potenza in su. Nel 2018, in questa fascia si consegnavano 7.300 motori, l’anno scorso si è arrivati a 16.800. Non così esorbitante ma sempre in forte salita anche la vendita nel segmento 115-200 cv: da 17.800 unità si è passati a 23.300, cioè +31,1%. Il perché è noto: le barche che scelgono la propulsione fuoribordo diventano sempre più grandi, più pesanti, più accessoriate. Richiedono più potenza, più coppia, più energia per le utenze di bordo. Inoltre anche gli armatori sono cambiati: proprietari non molto esperti acquistano imbarcazioni con motorizzazioni importanti. Una volta la prima barca era piccola, si iniziava da un 40, o da un 60/70 cavalli, ora non è più così. Le case costruttrici devono quindi garantire tanta potenza, ma anche facilità di controllo. Il joystick, una volta optional per pochi, sta diventando un “must”.
Proprio in quest’ottica, Yamaha ha lanciato le sue ultime novità sia nella gamma V8 XTO con il 400 e il 450, nuova “ammiraglia” della casa dei tre diapason, sia in quella L4, dove il 150 e il 200 sono ora disponibili in una nuova versione. Importante upgrade anche per il sistema di controllo, l’Helm Master EX, a partire dall’integrazione della gestione dell’elica di prua. Ma procediamo con calma.
Partiamo con gli XTO che da 375 e 425 cv di potenza sono passati rispettivamente a 400 e 450. Il motore, di base rimane lo stesso, un sofisticato a 60 , da 5.600 cc, quattro tempi a iniezione diretta. Lo sterzo totalmente elettrico è integrato. Il peso del 450 è di 437 kg, nella versione col piede più corto. Come si è ottenuto l’incremento di potenza? Ovviamente lavorando sulla centralina elettronica, ma consistenti sono stati gli interventi anche sulla meccanica: sono state modificate testa, valvole e anche i collettori di scarico (prima il percorso era diretto da 4 a 1, ora c’è un passaggio intermedio con un 4-2-1). Nuovi anche gli alternatori, grazie al controllo dell’angolo di fase per regolare l’intensità del campo magnetico dello statore, il 450 cavalli produce fino a 96 Ampere netti per motore in folle (sul 425 erano 58). Con le triple installazioni significa avere a bordo pi di 3 kW, proprio come a casa. Sugli XTO 400 e 450 è poi nuova l’estetica con le grafiche in rilievo e la possibilità di avere integrate nella parte posteriore del motore le luci Stay Point che avvisano chi è in acqua, quando si usa l’ancora Gps, che le eliche stanno girando anche se la barca è ferma. Prima questo optional andava installato sull’imbarcazione. Interessanti le novità anche per quanto riguarda le integrazioni con il sistema di controllo Helm Master EX. Prima di tutto gli aggiornamenti sulla centralina hanno
Per quanto concerne i 150 e 200 cv a quattro cilindri e 2,8 litri di cubatura le novità riguardano l’allestimento e l’interazione con la timoneria. Se infatti le versioni elettriche sono decisamente più precise, piacevoli da gestire e leggere, hanno dall’altro lato dei costi di realizzazione decisamente maggiore.
The 2.8-litre, four-cylinder 150 and 200 hp engines have a new setup and new interaction with the controls. The electric versions are more precise, easier to handle and lighter, but also more
motore sono disponibili in tre versioni.
Versione A: è la più ricca. Ha le manette elettroniche e il comando della timoneria nel sottovolante è elettrico. Un semplice cavo a 16 Pin viaggia dalla consolle al motore.
Qui c’è una pompa che trasforma il segnale elettrico in idraulico.
Versione B: quella intermedia.
Ha sempre la manetta elettronica però non ha il volante elettrico, che è dotato di una classica pompa idraulica (con i relativi tubi che arrivano ai motori).
Versione C: la più semplice ed economica. È come la B ma con la tradizionale manetta meccanica con i cavi.
engine mount.
Version A: is the one with the most features. It has electronic throttles and the steering control under the wheel is electric. A simple 16-pin cable connects the console to the engine, where a pump converts the electric signal into a hydraulic one.
Version B: the intermediate version. It also has an electronic throttle, but the wheel is not electric and instead has a traditional hydraulic pump (and pipes to the engines).
Version C: the simplest and cheapest. It is similar to version B, but has a traditional mechanical throttle with cables.
Il Total Tilt, con un doppio clic sul selettore del trim, a motore spento, alza automaticamente al massimo il motore. The Total Tilt system is used with the en ine o an a double click on the trim selector will automatically raise the engine to its maximum height.
XTO 450hp V8
Motore 4 tempi, DOHC, V8
Cilindrata 5.559 cc
N. di cilindri configurazione V8
Alesaggio x corsa 96.0mm x 96.0mm
Potenza all’asse elica a regimi medi
450cv @ 6000 rpm
Range operativo a piena potenza
5000 – 6000 rpm
Lubrificazione arter umido
Sistema di accensione Electronic ignition (TCI)
Avviamento Electronic ignition (TCI)
Rapporto di trasmissione 25/14 1.79
Capacità coppa dell’olio 7.8 l
Peso senza elica 437 kg - 458 kg
4 stroke, DOHC, V8 engine
Swept volume 5,559 cc
V8 cylinder configuration
Bore&Stroke 96.0mm x 96.0mm
Prop shaft output atm id range 450hp @ 6000 RPM
Full throttle operating range 50006000 RPM
Lubrication system Wet sump
Fuel induction system Direct Injection
Starter system Electronic ignition (TCI)
Gear ratio 25/14 1.79
Oil pan capacity 7.8 l
Weight without propeller
437 kg - 458 kg
portato ad una sensibile riduzione del rumore di innesco quando si usa il joystick. Tra le novità ci sono poi: il Total Tilt (con un doppio clic sul selettore del trim, a motore spento, alza automaticamente al massimo il motore; la possibilità di avere l’indicazione luminosa “marcia o folle”, con colori personalizzabili, sia sul joystick, sia sulle leve; sono state introdotte le chiavi con controllo a radio frequenza come sulle auto, con due pulsanti alla base del leveraggio che rispettivamente innescano il contatto e poi avviano i motori. La più interessante delle novità è però l’integrazione, per le doppie e le triple installazioni, con l’elica di prua. Questo è un plus molto interessante, lavorando infatti sul joystick si interviene non solo sull’angolo di lavoro dei motori, ma anche sul bow-thruster. Abbiamo potuto provare il sistema a bordo di un Capelli Tempest 44 da 13 metri di lunghezza con una tripla 450 XTO e, anche con vento al traverso, il controllo che si ha sull’imbarcazione è totale e assolutamente intuitivo.
Here’s a figure that says a lot: 130 .
That’s the increase in sales of outboard engines developing 225 horsepower and over during the last five years according to IC MIA . In 2018 there were 7,300 engines delivered, while last year that figure reached 16,800. A strong increase, albeit not as vertiginous, came in the 115-200 hp
N. di cilindri 8 configurazione V8
Alesaggio x corsa 96.0mm x 96.0mm
Potenza all’asse elica a regimi medi 400cv 6000rpm
Range operativo a piena potenza
5000 - 6000 rpm
Lubrificazione Carter umido
Sistema di iniezione del carburante
Direct In ection
Sistema di accensione Electronic ignition (TCI)
Rapporto di trasmissione 25/14 1.79
Capacità coppa dell’olio 7.8 l
V8 cylinder configuration
Bore&Stroke 96.0mm x 96.0mm
Prop shaft output atm id range 400hp @ 6000 RPM
Full throttle operating range 50006000 RPM
Lubrication system Wet sump
Fuel induction system Direct In ection
Starter system Electronic ignition (TCI)
Gear ratio 25/14 1.79
Oil pan capacity 7.8 l
Weight without propeller
437 kg - 458 kg
carry more accessories. They need more power, more torque, and more energy for the on-board devices. And the kind of owners have also changed – so fairly inexperienced owners are buying boats with a significant amount of power. There was a time when entry-level boats were small. People started with a 40, or a 60-70 horsepower engine. But that’s no longer the case. So, boat builders now have to deliver not only a lot of power but also ease of control. Joysticks, which at one time were an unusual optional extra, are becoming a must-have.
Given this, Yamaha has launched its latest products, the 400 and 450, in the V8 XTO range which is the new flagship of the house with the three tuning fork emblem. There are also the 150 and 200 from the L4 range, which are now available in new versions. And then there is an important upgrade for the control system, the Helm Master EX, starting from the integration of the bow thruster.
But let’s take things slowly, starting with the XTOs. They have gone from 375 and 425 horsepower to 400 and 450 respectively. The underlying engine has stayed the same, a sophisticated four-stroke, direct injection, 5,600cc, 60-degree V8, with completely electric
ENGINES Yamaha 2023
integrated steering. The 450 weighs 437 kilos, in the version with the shortest gearcase.
How was the increase in power obtained? Clearly, by working on the electronic control panel, there has also been a series of modifications on the mechanics: the head, valve and even the exhaust manifolds (previously the route was straight from 4 to 1, but now there is an intermediate step, with a 4-2-1). There are also new alternators, and thanks to the phase angle control system that regulates the strength of the stator’s magnetic field, the 450 horsepower produces up to 96 Amps net per engine when idling on the old 425 hp that figure
was 5 . With three of them fitted that means having over 3 kW on board, just like at home.
The XTO 400 and 450 also have a new look, with embossed graphics and the option of having Stay Point lights integrated into the rear of the engine. When the GPS anchor is functioning, these lights tell people that the propellers are turning, even if the boat is not moving. That was an optional feature that previously had been installed on the boat itself. There are also interesting developments involving the integration with the Helm Master EX control system. Above all the updating of the electronic control panel has led to a noticeable
reduction in ignition noise when using the joystick. And then there are other new features: Total Tilt (when the engine is off, a double click on the trim selector automatically raises the motor to its maximum height); an optional luminous “in gear or idling” sign on either the joystick or the levers with colours that can be customised; they have also introduced radio-controlled keys like those used on cars, with two buttons at the base of the lever system that ignite and start the engines. The most interesting new development however is when two or three engines are fitted, as these can now be integrated with the bow thruster. That is a very interesting extra, and so the joystick can be used to adjust not just the angle of the main engines, but also that of the bow
NAVIGARE A UNO, MASSIMO DUE NODI MENO DELL’INTENSITÀ DEL VENTO E FARLO SENZA FATICA. L’AMMIRAGLIA DEL PARDO È ESALTANTE E FACILE ALLO STESSO TEMPO SAILING AT ONE OR TWO KNOTS BELOW WIND SPEED WITH EASE. THE PARDO FLAGSHIP IS BOTH THRILLING AND EASY
by Niccolò Volp i photo by Alberto CocchiDepending on where you stand
Molte volte mi sono chiesto cosa avessero da guardare i timonieri dei cruiser racer o, in generale, delle barche da regata. Avete presente quelli con lo sguardo fisso, dritto verso prua? Imperturbabili, calati nel loro ruolo, attenti e concentrati. Ognuno vive l’andare per mare come vuole, ci mancherebbe, sono libertario sulla terraferma, figuriamoci in acqua. Ma confesso che non li ho mai capiti. Perché non ti guardi intorno? Di solito ci si trova in un bellissimo paesaggio: mare, sole, vento. Ce ne sarebbero di buoni motivi per distogliere lo sguardo dalla prua. Ma niente, loro hanno lo sguardo fisso verso l’obiettivo: far correre la barca, alla ricerca della VMG perfetta. Mi sono spesso immaginato che tutt’intorno iniziassero a saltare balene e cetacei di ogni specie oppure che comparissero delle ammalianti sirene e mi chiedevo se anche in questo caso non si sarebbero lasciati distrarre. Probabilmente no. GS 72 Performance è la barca anche per questo genere di timonieri. Anche, e non solo, perché è fatta per il piacere di navigare a vela. È una barca nella quale, dalla ruota del timone, si vede la prua. Sembra banale, ma oggigiorno capita sempre meno spesso. Lo stile molto flush deck, nel senso che l’altezza della tuga oltre il piano di calpestio dei passavanti laterali è davvero inesistente. È uno di quei casi nei quali tenere lo sprayhood alzato è un vero e proprio delitto.
GS 72 è la prima di una serie di barche a vela più grandi di Cantiere del Pardo. A settembre, a Cannes, è stato
La scelta di Nauta di collocare la cucina più verso poppa, vicino alla cabina equipaggio, permette di avere un enorme spazio a centro barca per il pranzo e il living.
Nauta's decision to locate the galley further aft, close to the crew cabin, means that there is a huge living area amidships for dining and living.
presentato il 65’ e la versione LC, acronimo di Long Cruise, di questo 72’. A differenza di tutti i modelli inferiori ai 60 piedi, la carena è la stessa sia per la versione Performance, sia per quella Long Cruise. Il 72’ nasce da un team molto a atato, composto da Matteo Polli, che ha disegnato carena e linee d’acqua, Marco Lostuzzi, che ha collaborato come strutturista, e Nauta Design che ha curato gli interni. A questo gruppo di professori va aggiunto il preside che risponde al nome di Franco Corazza, project manager del cantiere. Il GS 72 Performance che ho provato aveva un pescaggio standard di 3,70 metri con una chiglia a T e una zavorra di nove tonnellate, mentre il dislocamento a vuoto è di 31,5 tonnellate. Esistono altre versioni per la chiglia, con pescaggi fissi inferiori o superiori e anche una chiglia telescopica che passa da 2,70 metri fino a 4,40 metri. Inoltre, in prova, avevo un gioco di vele molto crocieristico, dato che oltre alla randa avvolgibile nel boma, c’era un fiocco autovirante e un Code 0. Rispetto alle vele da regata, qui ci sono circa 15 m2 di tela in meno. La giornata, come spesso succede nel golfo di La Spezia, è perfetta: mare calmo, vento intorno ai dieci nodi e anche un bel sole che non guasta. Una di quelle giornate che ti fanno venire voglia di navigare. A tutto questo va aggiunto il GS 72. La sensazione al timone è molto positiva. L’allestimento dell’attrezzatura di coperta è all’insegna della semplicità. In pozzetto ci sono quattro winch, tutti elettrici, altri due si trovano alla
Armatoriale a prua, due cabine ospiti e una per l’equipaggio a poppa, tutte con bagno privato. E in più, dinette, zona pranzo e garage per il tender. Sottocoperta non manca niente.
There is a master room in the bow, two guest cabins and a crew cabin in the stern, all with en-suite facilities. There is also a dinette, dining area and garage for the tender. Nothing is missing below deck.
base dell’albero per le drizze. La pala del timone è unica e risponde molto bene alle correzioni di rotta. È anche in posizione avanzata, si trova quasi all’altezza del bozzello della scotta di randa. L’armatore di questo modello ha scelto di non avere il trasto quindi c’è il paranco fisso per la scotta al centro del pozzetto. La velocità è tra uno e due nodi meno dell’intensità del vento. L’ideale per macinare molte miglia. Perfetta per il Mediterraneo perché si possono tenere issate le vele anche con soli sette nodi di vento. Il tutto in una situazione di grande relax. Al timone, infatti, non sembra di essere a bordo di uno scafo di 24 metri di lunghezza. Sembra di essere a bordo di un 35’, ma con le performance di un 72’. Quando issiamo il Code 0, la sensazione è addirittura esaltante. Mentre siamo al largo di Carrara e stiamo ritornando verso La Spezia, passiamo di fianco a una portacontainer. Il vento rinforza e con 100° di apparente si superano i dieci nodi di velocità. Non viene proprio voglia di cedere il timone per farla provare anche agli altri. Guardo fisso la prua e gli strumenti alla base
VELOCITÀ MAX DI BOLINA NODI HAULING MAX SPEED IN KNOTS
8.8
SUPERFICIE VELICA M2 SAILING SURFACE M2
310
RAPPORTO LUNG./LARG. L/W
3.8
DISLOCAMENTO DISPLACEMENT 31
CANTIERE DEL PARDO Via Fratelli Lumière, 34 I-47122 Forlì (FC) T. +39 0543 782404 www.grandsoleil.net
PROGETTO
Matteo Polli, Marco Lostuzzi e Nauta Design
SCAFO
Lunghezza f.t. standard 23,75m • Lunghezza scafo
22,00m
• Lunghezza al galleggiamento 19,84m
• Baglio massimo 6,20m • Pescaggio standard 3,70m
• Dislocamento a vuoto 31.500 kg
• Zavorra 9.000 kg
• Serbatoio carburante 1.000 l • Serbatoio acqua
1.000 l Superficie velica 310 m2
MOTORE
Yanmar 4LV195 • Potenza 143 kW (195 cv) • 4 cilindri
• Alesaggio per corsa 92mm x 103,6mm
• Cilindrata 2,75 l • Peso a secco 334 kg
CERTIFICAZIONE CE CAT A
PREZZO
A partire da 3.000.000 €
PROJECT
Matteo Polli, Marco Lostuzzi and Nauta Design
HULL
LOA (as standard) 23.75m
• Length 22.00m
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
Località//Place La Spezia
Mare//Sea state Calmo//Calm
Vento Tra 7 e 12 nodi
Wind speed Between 7 and 12 knots
Persone a bordo//People on board 8
Carburante imbarcato 600 l
Fuel volume on board
Acqua imbarcata 500 l
Water volume on board
• LWL 19.84m
31,500 kg
• Maximum beam 6.20m
• Light mass displacement
• Draft (as standard) 3.70m
• Ballast 9,000 kg
• Fuel tank volume 1,000 l
• Water tank volume 1,000 l
• Sailing surface 310 m2
MAIN PROPULSION
Yanmar 4LV195 • Outlet mechanical power
143 kW (195 hp)
• 4 cylinders
92mm x 103.6mm
• Bore&Stroke
• Swept volume 2.75 l
• Dry weight 334 kg
EC CERTIFICATION CAT A
PRICE
Starting from 3,000,000 € Giri/min Velocità kn Rumore su scala A
d’albero. Quando la richiesta diventa esplicita, della serie “La fai provare anche a me? Poi te la restituisco”, non posso esimermi dal lasciare il timone. Mi giro allora verso la portacontainer che ormai si trova a molte miglia da noi e mi accorgo di essere andato in fissa come quei timonieri da regata o da cruiser racer che non distolgono lo
sguardo dalla prua. Non credevo mi sarebbe mai successo. Non a me! Ma la sensazione che dà GS 72 rischia di creare dipendenza. È bello navigare a dieci nodi con una dozzina di reale e farlo senza fatica, senza essere in mezzo a una burrasca, senza dover stare attenti a quello che abbiamo intorno. Ci si può lasciare andare… e guardare fissi la prua.
Ihaveoften wondered what helmsmen on cruiser racers, or more generally on racing yachts, have to look at. You know what I mean, the ones with the fixed look, straight towards the bow Imperturbable, absorbed in the task, attentive and full of concentration. Each of us is free to experience our time at sea as we like, of course, we are – I’m a believer in freedom on land, let alone on the water. But I have to say, I have never understood them. Why don’t they ever look around Typically, their surroundings are beautiful: sea, sun, wind. There are plenty of very good reasons to look away from the bow. But no, they keep their eyes glued on the goal: optimising the boat’s speed and the quest for the optimal VMG. I have often imagined a scene with whales starting to breach all around them, all kinds of aquatic mammals leaping out of the water, or beguiling mermaids emerging, and I ask myself if even then they would refuse to allow themselves to be distracted. Probably. The GS 72 Performance is a boat that is perfect for that kind of helmsman. Because not only for them: it is designed for the pleasure of sailing. It is a boat on which you can see the bow from the wheel. That may not seem particularly exciting, but nowadays it is increasingly rare. The style
Facile come timonare un dieci metri, ma esaltante come un maxi. Linee d’acqua e allestimento della coperta sono in perfetto equilibrio per centrare questo risultato.
It is as easy to handle as a ten-metre boat, but as exciting as a maxi. The waterlines and deck are perfectly designed to achieve this result.
is very much flush deck, in the sense that the height of the deckhouse over the level of the side decks is genuinely nothing. It is one of those cases in which having the sprayhood raised is a crime. The GS 72 is the first of a series of larger sailing boats from the Cantiere del Pardo. The 65’ was presented in September in Cannes, as well as the LC version, which stands for Long Cruise, of this 72’. In contrast to all of the models below sixty feet, both the Performance and the Long Cruise versions share the same hull. The 72’ is the work of a very closeknit team: Matteo Polli, who designed the hull and water lines, structural engineer Marco Lostuzzi, and Nauta Design, who handled the interiors. This esteemed group was headed by Franco Corazza, Project Manager at the yard. The GS 72 Performance that I tried out had the standard 3.70-metre draught, with a T-keel and nine tonnes of ballast, while the dry load displacement was 31.5 tonnes. There are other types of
keel, with fixed draughts of more or less, and even a version that extends from 2.70 to 4.40 metres. For the test, I had a set of sails that was very much designed for cruising given that along with the in-boom furling mainsail, there was a self-tacking jib and a Code 0. It carries 15 square metres less sail than the racing version. Conditions on the day we tried it out were perfect, as they often are in the Gulf of La Spezia – with a calm sea, wind of around ten knots and beautiful sunshine, which is always welcome. It was one of those days that made you want to go sailing. And added to all of that was the GS 72. It felt very good at the wheel. The deck set-up is straightforward. The cockpit houses four winches, all of them electric, and there are another two at the bottom of the mast for the halyards. There is just one rudder blade, but it responds very well to changes in course. And it is set fairly far forward, nearly as far as the mainsheet block. The owner of this
boat had decided not to have a traveller, so there is a fixed tackle block for the sheet in the middle of the cockpit. It sails at one or two knots less than the wind speed, which is perfect for piling up the miles. And perfect for the Mediterranean, because you can have the sails up even with a wind of just seven knots. All of it is in a very relaxing environment. At the wheel, it doesn’t seem to feel as if you are on board a 24-metre boat. It seems like a 35-footer but with the performance delivered by a 72’. It was quite a thrill when we raised the Code 0. While we were off Carrara and heading back towards La Spezia, we went alongside a container carrier. The wind picked up and we were doing over ten knots at 100 degrees apparent. I didn't feel like handing over the helm to the others. I was staring at the bow and the instruments at the bottom of the mast. But then I was asked directly, along the lines of “ Can you let me have a go, I'll give it back afterwards”, and I had to hand over the helm. I turned to look at the container ship, which was now a long way off and realised that I had become fixated, like those helmsmen in competitions or cruiser racers who keep their eyes on the bow. I never thought that would have happened to me too. To me! But the feeling the GS 72 gives can get you hooked. It’s nice going at ten knots with around a dozen true wind speeds and doing so without any effort, without being in the middle of a gale, and without having to pay attention to what is around you. You can just let yourself go… with your eyes fixed on the bow.
Tanta attenzione alla sicurezza. Sotto il portastrumenti del pozzetto c’è un pulsante rosso che consente di bloccare istantaneamente i winch elettrici per evitare che ci si faccia male alle dita se rimangono incastrate nella scotta.
Great attention has been paid to safety. In the cockpit, under the instrument panel, there is a red button that immediately blocks the electric winches to prevent in y if yo fin e s et t a e in the sheet.
CONRAD C144S
Cruising Speed: 11 kn
Maximum Speed: 13 kn
Beam: 29’ 2’’
Hull Material: Steel
Max Draft: 8’
Gross Tonnage: 494
Fuel Tank: 13552
Fresh Water: 3093 gal
Holding: 2985 gal
Cabins: 5.
PRICE €27,700,000
u Denison Yachting
Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
BARON TRENCK
43.50m (142’ 8’’), Eurocraft, 2011 (2016), 6 cabins, 12 guests, 9 crew
Asking: €13,500,000
u Camper & Nicholsons +1 415 407 9915 alebuhn@ camperandnicholsons.com
Length: 24.63m
Beam: 5.55m
Draft: 1,75m
Cruising speed: 24 knots
Built: 2021
Asking: € 3.550.000
u Floating Life Charter & Brokerage Ltd
Via Gen Guisan, 1
P.zza S. Simone
CH 6833 Vacallo
T. +41 91 6823306
VITTORIA VELOCE 32 RPH
Length: 32,50m
Beam: 7,20m
Draft: 1,85m
Cruising speed: 12 knots
Built: Delivery in 2024
Asking: € 10.900.000
u Floating Life Charter & Brokerage Ltd
Via Gen Guisan, 1
P.zza S. Simone CH 6833 Vacallo
T. +41 91 6823306
AICON 85
2008/2010 - Refitting 2022
- Length 26,5 m - 2 CAT 1800HP - Prezzo
€ 1.450.000 IVA pagata
u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
KIRIBATI 38
Length: 38,70m, Beam: 8,50m, Draft: 2,40m
Cruising speed: 13 knots
Built: New construction
Asking: € 23.000.000 +vat if due.
u Floating Life Charter & Brokerage Ltd
Via Gen Guisan, 1
P.zza S. Simone
CH 6833 Vacallo
T. +41 91 6823306
MONTE CARLO YACHTS 96’
Cruising Speed: 21 kn
Maximum Speed: 27 kn
Beam: 22’ 9’’ Hull Material:
Carbon Fiber Max Draft: 11’
5’’ Gross Tonnage: 118 Fuel
Tank: 2905.89 Fresh Water:
436 gal Cabins: 5
Asking: €9,450,000
u Denison Yachting
Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
SIXTY SIX
Year 2003, LOA 26.52m, Gross Tonn. 109, Draft 2.03m, Beam 7.16m, Range 1,000 NM, BUILD
2003, Guests 8, Cabins 4, Crew 4. Top speed 36 knots, $1,975,000.
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
SANLORENZO 82
Anno 2010, LOA 23,95m, 2 x 1670 Hp CAT, 4 Cabine ospiti, cabina equipaggio, piattaforma tender lift e full optional. € 1.790.000
Forwardyachts S.r.l.
Porto Mirabello -
t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
ALPA 42 FLY
Anno 2003 – 2 x 450
Cummins - Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni – Possibile piccola permuta
€ 150.000
u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
MEAMINA - BENETTI
Year: 2009 (2016)
Length: 59.30m (193 6 )
Beam: 10.40m (34 1 )
Draft: 3.30m (10 9 )
Gross Tonnage: 996
Engines: 2 MTU 1770 HP
Max speed: 16 Knots (approx)
Cruising speed: 12 Knots (approx)
Range: 5000 NM
Cabins: 6
Guests: 14
Crew: Captain + 14
€ 27,900,000
u Camper & Nicholsons
+1 415 407 9915 alebuhn@camperandnicholsons.com
MENGI YAY
Year 2018, Maximum Speed: 18 kn, Beam: 24’ 8’’, Hull Material: Fiberglass, Max Draft: 7’ 2’’, Cabins: 5. $11,295,000 u YMB YACHTING eliad@yacht-marinebrokerage.com +905439538678
CHEOY LEE 108’ Cruising Speed: 11 kn Maximum Speed: 13 kn Beam: 23’ 7’’ Hull Material:
Max Draft: 8’ 7’’ Gross Tonnage: 224 Fuel Tank: 9246.03, Cabins: 4 Double Berths: 2. €3,690,000 – VAT PAID u Denison Yachting
Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
LAZZARA 92’
Beam: 21’ Hull Material: Fiberglass Max Draft: 3’ 10’’ Fuel Tank: 1700 Fresh Water: 350 gal Holding: 250
gal Cabins: 4 Single Berths: 10. $3,045,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
MENORQUIN 120
Year: 2005, Length: M 11.85, Beam: M 3.90, Engines: 2X 240 HP Yanmar, Cabins/ Bath.: 2/1, € 155,000 VAT paid
u Media Ship International info@mediaship.it +39 06 65 22 258 www.mediaship.it
TERZA SANTA MARIA Cantieri Navali Sangermani Anno di costruzione 1973 Lunghezza mt. 20,58 Ormeggio: BARI prezzo richiesto € 250,000 u Francesco Paolo Godono +39.335.46.06.61
PERSHING 92 FT
Year 2013, Cruising Speed 35 kn, LOA 92 ft, Beam 20.42 ft, Horse Power 5,200 hp, Engine Model 2: M96L, M96L ftp, Price: $4,499,000 u Florida Yachts International 305-239-4978 www.fyiyachts.com
VAN DER VALK 78’
Beam: 18’ 10’’ Hull Material:
Aluminum Max Draft: 5’ 10’’ Fuel Tank: 2640 Fresh
Water: 422 gal Holding: 211 gal Cabins: 4 Single Berths:
2. $4,100,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
D FIVE - AZIMUT Year 2021, LOA 28.72m, 4 cabins, 11 guests, 4 crew. Asking: €8,700,000 u Camper & Nicholsons +1 415 407 9915 alebuhn@ camperandnicholsons.com
SES YACHTS 111 FT
Brand FYI Yachts, Ses
Yachts, Year 2007, Cruising
Speed 11 kn, LOA 111 ft, Beam 25.5 ft, Horse Power 2,110 hp, Engine Model 2: 12V M70, 12V M70 ftp. Price:
$2,990,000
u Florida Yachts International 305-239-4978
www.fyiyachts.com
BENETTI 120’
Year 2010, LOA 36,6m, 5 / 6 cabins for 12 guests, 8 crew, LOA: 36,6 m, Beam: 7,9 m
Draft: 2,2 m. GT: 299 GRT
Construction: GRP
Asking Price: € 6,950,000 EUR VAT PAID u Blackorange
Superyacht Experts
Mobile (FR) +33699939099
www.blackorange-yachts.com
AZIMUT 50 FLY
Year 2021, LOA 16.08 m, Beam 4.65 m, Draft 1.52 m,
Engines 2 x 725 hp (533 KW)
Volvo D1, Maximum speed up to 32 knots, Cabins 3 + 1. Price € 1,250,000 ex VAT.
Location: Rhodes, Greece u NTK Marine
+972-50-7644438
niso@azimutyachts.co.il
www.azimutyachts.co.il
INVICTUS 123’
ear 2006, ear Refit 2021
Builder Palmer Johnson Length (LOA) 123’ (37.49m), Gross Tonn. 255, Draft 6’ 6” (1.98m), Beam 24’ (7.32m)
Location Fort Lauderdale, United States, Guests 8, Cabins 4, Crew 6, Asking Price $ 5,495,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
SANLORENZO SX88
Year 2022, LOA 29.97 m,
Guest Cabins 4, Cruising Speed 20 kn, Location Liguria, Italy, Beam 7.21 m
Engines 3x Volvo IPS 800hp
Heads 5, Max Speed 23 kn. New Asking Price: €6,600,000 Leasing u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
INVICTUS 123’
ear 2006, ear Refit 2021
Builder Palmer Johnson Length (LOA) 123’ (37.49m), Gross Tonn. 255, Draft 6’ 6” (1.98m), Beam 24’ (7.32m)
Location Fort Lauderdale, United States, Guests 8, Cabins 4, Crew 6, Asking
Price $ 5,495,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
MANGUSTA 165 FT Oceano 50 Meter Year 2022, Cruising Speed 11 kn, LOA 165 ft, Beam 29.92 ft, Horse Power 3,400 hp. Price: $39,900,000 u Florida Yachts International 305-239-4978 www.fyiyachts.com
POLITEIA - SANLORENZO
Year 2008, Length 33m
Beam 7.4m, Gross tonnage
194 GT, Maximum speed 28 knots, Cruise speed 24 knots, Guests 8, Cabins 4, Crew 5, €3,700,000 u International Yacht Company +44 7717 157 003 www.iyc.com
Ultima generazione del performance cruiser interamente costruito in carbonio, chiglia retrattile, garage tender, 4 cabine oltre a zona equipaggio, € 4.500.000 Iva assolta. u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
VAN DAM NORDIA PC 70
2017, usata con cura, scafo e strutture in alluminio, ponte in teak, aria condizionata, generatore 17kw, motore Volvo 265hp,. € 1.700.000 + IVA.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
EQUINOX 68’
Beam 4.98m, Range 37 Nm, Length 20.85m, Builder Uniesse, Build 2009, Guests
6, Cabins 3, Crew 2, Draft 1.42m, Max Speed 37 Knots, Engine MAN 1,350 hp, Displacement 73,300.
Price $ 895,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
Anno 2006. Engines: Caterpillar 2 x 710 HP LOA: 15,66 mt (51,38 ft) BEAM: 4,22 mt (13,85 ft) Price € 250.000 u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
FARR 72
Custom IMS Bruce Farr condizioni impeccabili e grande abitabilità di interni e coperta. Aria condizionata, generatore, winch elettrici. € 495.000 oltre Iva. Visibile in Italia. u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
Uno dei progetti più iconici dello studio Brenta, costruita con i migliori materiali dal cantiere CNB e sempre professionalmente curata. € 4.150.000 Iva assolta, 2009, carbonio e titanio. u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
SEALINE F37
2004, Costa Azzurra.
Imbarcazione venduta da noi all’attuale proprietario. Molti lavori eseguiti negli anni. GPS, aria condizionata, generatore. 2 Cabine doppie e 2 bagni. 2x285HP
Volvo Penta. € 145.000.
u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
COLOMBO 29 RACING
1982, Showroom Como. Prestigioso cantiere italiano, 2x 280 Hp Mercruiser 7,4 V8 Benzina. Cuscineria in ottime condizioni. Usata solo lago. Velocissima, oltre 44 nodi.
€ 28.000.
u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
RIVA OLYMPIC
1970, visibile a Verbania, sul Lago Maggiore. 1x220 HP Crusader V8 entrobordo benzina con solo 379 ore. Usata solo su lago Maggiore. Fondo rifatto nel 2008. Refit eseguito nel 2009 da cantiere nautico specializzato in Riva.
€ 93.000
u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
CONAM CHRONO 58 HT
Anno 2006, Sardegna. Completamente ristrutturato nel 2020. Revisione eseguita inverno 2022. 3 cabine e 2 bagni+ cabina marinaio a poppa.
€ 220.000
u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
COLOMBO CAMBRIDGE 44
2001 Liguria. 2x450 HP
Cummins Refit completo eseguito su Lago di Como da Yacht Service di Paolo Meroni in primavera 2022. Imbarcazione tagliandata pronta alla boa. € 175.000.
u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
MOON 60 MOTOR
Versione motore della fortunata serie Moon 60 catamaran. Barca demo, 4 cabine 4 bagni oltre equipaggio, ben accessoriata, disponibile per la stagione 2023.
€ 3.878.300 oltre IVA
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
MAGAZZÙ MX 11 SPIDER
Anno 2008 – 2 x 430
Mercruiser (Piedi Bravo
One). Gommone ben accessoriato e in perfette condizioni. Carena a zero nel 2023-03-27. € 85.000
u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
AZIMUT 55S
Year: 2015, Length 16,60m, Beam 4,70m, Draft 1,14m, Max Speed 35 Knots, Engines 3 X Volvo D6 Ips600. Price: € 850 000 (VAT excluded*) u Althaus Luxury Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
PERSHING 72
Anno 2007, 2 motori MTU 1823 hp, dimensioni 21,67 x 5,50 m., 3 cabine zona equipaggio x 2 persone. Visibile in Liguria. Prezzo di richiesta: € 1.600.000. u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello - La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com
SEALINE SC 39
2005 Liguria.. Full optional: aria condizionata, GPS, autopilota, generatore. 2x285 HP Volvo Penta KAD300 con poche ore di moto. € 149.000.
u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com
PERSHING 7X
Anno 2021 Layout 3 cabine + cabina equipaggio / solo 115 ore motore / ottime condizioni generali partire da € 3.300.000 u CMM Yacht Service
SARNICO 58’ OPEN Year 2004. Engines: 2 x 1050 CR HP MAN – 759 hours. LOA: 17,65 mt (59,71 ft)
BEAM: 4,53 mt (14,86 ft). Price € 300.000
u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
PERSHING 40 1995 Liguria. Alta qualità costruttiva e ottima tenuta di mare. Completamente refittata nel 2022. 2x435 hp CAT 3208 V8 turbodiesel. 2 cabine e 2 bagni. 2023: aria condizionata. € 117.000. u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com,
PRINCESS V65
anno 2007, 2 motori MTU 1360 Hp, dimensioni 20,12 x 5,03 m, 3 cabine ospiti, 1 cabina equipaggio. Prezzo di richiesta: € 790.000. u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello - La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com
GAIA - 19’ RACING RUNABOUT
Anno di costruzione: 1949 Materiale di costruzione: Legno Mogano • Lunghezza f.t. 5,70m • Larghezza 1.90m
Motore: Chris Craf 158HP • 6CIL • Modello BL • Anno 1949. Luogo Nord Italia. Prezzo richiesto: € 50.000 uInfo: +39 348 28 09 797
SUNSEEKER 90
Anno 2008, Materiale Scafo Fiberglass, Lunghezza 28m, Larghezza 6.26m, Bagni 4, Cabine 4. € 1.850.000 IVA pagata u CMM Yacht Service
Built/refit 2010/2020, Length 23.5m, Beam 6m
Gross tonnage 60 GT,
Maximum speed 11 knots
Cruise speed 9 knots, Guests 6, Cabins 3
Crew 3, Asking price
€1,000,000
u International Yacht Company
+44 7717 157 003 www.iyc.com
Year 2004, Beam 4.85 m Cabins 3 + 1 crew, Location Sardinia, Italy, ruising Speed 30 kn, LOA 19.74 m
Engines 2xMAN 1050hp Heads 3, Hull Material Fiberglass
Max Speed 37 kn. Asking
Price € 530,000 VAT PAID
u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
ROSETTI 38M EXP
Year 2021, Maximum Speed: 13 kn, Beam: 29’ Hull Material: Steel Max Draft: 8’ 11’’ Gross Tonnage: 430 Cabins: 5, €16,850,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
AZIMUT S55
Year 2016, LOA 55 55 ft, Beam: 15 ft 5 in, Cabins:
3, Heads: 2, Price: US$1,199,000
u Florida Yachts International 305-239-4978 www.fyiyachts.com
BENETEAU MONTE CARLO 47
Year2012, VOLVO 2 x D6 435 hp IPS. Only 625 hrs!
€ 280 000,00 Tax not payed
u NTK Marine
TEL : +33497041500
www.vanguard.yachts
AZIMUT GRANDE 36 M
Year 2023, LOA 35,29 m, Beam 7,5 m, Maximum speed up to 24 kn, Cabins
5 + 4 crew, Fuel Capacity 19000 l, Engines 2 x MTU 2200 hp 2 x MTU, 2400 hp, € 13,990,000 ex VAT.
Location: Viareggio, Italy
u NTK Marine +972-50-7644438
niso@azimutyachts.co.il www.azimutyachts.co.il
RMK 120 Length 36,86m, Beam
8,60m, Draft 2,60m, Max Speed 14 Knots Engines Cat C32 2x709 Kw Asking Price: € 16,000,000
u Althaus Luxury Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
INVICTUS 123’
ear 2006, ear Refit 2021
Builder Palmer Johnson
Length (LOA) 123’ (37.49m), Gross Tonn. 255, Draft 6’ 6” (1.98m), Beam 24’ (7.32m)
Location Fort Lauderdale, United States, Guests 8, Cabins 4, Crew 6, Asking
Price $ 5,495,000
u Northrop & Johnson
www.northropandjohnson.com
EURUS
Year: 2021, Builder: Benetti, Length: 35.30m, Beam: 7.70m, Draft: 2.15m, Gross
Tonnage: 280 Engines: 2
MAN 1400 HP, Max Speed: 15 Knots (approx), Range: 300nm @10knts, 5 cabins, 12 guests, 7 crew, Asking:
$16,995,000
u Camper & Nicholsons
+1 415 407 9915
alebuhn@ camperandnicholsons.com
BILLY BUDD
Builder Royal Huisman Length (LOA) 112’ 4” (34.25m), Year 1994
ear Refit 2022, Gross Tonn. 97, Location La Spezia, Italy. Asking Price € 1,995,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
TEMPO REALE
Cruising Speed: 25 kn
Maximum Speed: 34 kn Beam: 26’ 3’’ Hull Material:
Aluminum Max Draft: 4’
10’’ Fuel Tank: 6660 Fresh Water: 2200 gal Holding: 280 gal Cabins: 2
$3,985,000
u Denison Yachting
Cell 401.633.4320
sales@denisonyachting.com
www.denisonyachtsales.com
AMAZON CREEK - CNBPRINCESS S72
Year 2017, Beam: 17’ 8’’, Engines Caterpillar, Hull
Material: Fiberglass Max
Draft: 4’ 10’’ Fuel Tank:
1268 Fresh Water: 206 gal Cabins: 4, $2,890,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
LA PERLA Length 39.7m, Beam 7.6m
Gross tonnage, Built/refit 1975/2023, Maximum speed 14 knots, Guests 26, Cabins 13, Crew 9, Price €3,000,000
u International Yacht Company
+44 7717 157 003 www.iyc.com
SAF_Layout 1 30/01/20 09:10 Pagina 1
OCEAN 68 Year 2008, LOA 22.25 m, Beam 5.65 m, Draft 1.4 m, Displacement 64 Tons Cruising Speed – 10 knots
Max Speed – 16 Knots Price - €890,000.
u YMB Yachting +905439538678 www.yacht-marinebrokerage.com
AMER 94
Anno 2015, lunghezza 29 m., larghezza 6,30 m., 2x Volvo Penta IPS D13. 4 cabine + 5 bagni + 2 cabine equipaggio. Prezzo € 3.290.000 + IVA se dovuta
Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello - La Spezia. t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com
RIVA RIVALE 52
Year 2007, LOA 16.12 m, Guest Cabins 3, Cruising Speed 30 kn, Location La Spezia, Italy, Beam 4.61 m
Engines 2xMAN 900hp
Heads 2, Max Speed 38 kn, Price: €690,000 VAT Paid
u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
NUMARINE 37XP
Year 2023, Cruising Speed:
12 kn Maximum Speed:
14 kn Beam: 26’ 3’’ Hull
Material: Steel Max Draft: 8’ 11’’ Gross Tonnage: 345
Cabins: 6. Price: $17,850,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
GRAND BLEU VINTAGE
Year 2003, LOA 29.00m
(95’ 1’’), CNB, 4 cabins, 8 guests, 4 crew. Asking: €2,300,000
u Camper & Nicholsons +1 415 407 9915 alebuhn@ camperandnicholsons.com
FERRETTI YACHTS 1000
Year 2022, Hull Material
Fiberglass, Length 30.13m
Width 6.18m, Bathrooms 6 Cabins 5. € 10.250.000.
u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
SEVEN S
Year 2007 (2021), LOA 29.70m (97’ 5’’), Custom Line, 5 cabins, 12 guests, 5 crew. Asking: €3,500,000 excl. VAT u Camper & Nicholsons
+1 415 407 9915 alebuhn@ camperandnicholsons.com
JEANNEAU 64
2018 – Transom del popolare performance cruiser di Jeanneau. 4 cabine, 4 bagni oltre equipaggio, bandiera commerciale maltese.
Visibile Corfu, € 995.000 + Iva.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
DALLA PIETA’ DP 72’ HT Year 2012. CAT C32 Dita - 2 x 1625 HP – hours 860. LOA: 23,02 m, BEAM: 5,72 m Price € 1.250.000 plus VAT on ongoing lease.
u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago
Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
PERSHING 115
Anno 2010, Lunghezza 35.37m, Larghezza 7.2m, Bagni 4, Cabine 4. € 5.500.000 IVA pagata u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
ALBATOR TOO
Year: 2012, LOA: 18,86 m
Beam: 5,09 m, Draft: 3 m
Flag: French Location: Port Grimaud, South of France. Price € 1,680,000 - VAT paid u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com,
MOON 60 SAIL
Barca nuova, consegna stagione 2023, 5 cabine 5 bagni più equipaggio con possibilità di personalizzare il layout degli interni con 4 o 6 cabine. Prezzo su richiesta in base alla configurazione. u Grabau International +393337489281,
PERSHING 62
Anno 2005
Lunghezza 19.43 M Larghezza 5 M
Bagni 3
Cabine 3. € 685.000 IVA
pagata
u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
SANLORENZO SL 62
Modello: SL 62
Anno: 2007
Lunghezza (m): 18.9
€ 610.000 IVA pagata
u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
BROKERAGE section
ROCHADE
Builder Delta, ear 2011, ear Refit
2021, Length 47.55m, Beam 8.71m, Gross Tonn. 492, Draft 2.49m, Range
3,300 NM, Location George Town, Bahamas, Staterooms 5
Sleeps 12, King Beds 4
Crew Sleeps 10, Capt. Quarters No
Fuel Tank 49,210 L, Fresh Water 7,570
L, Gross Tonn. 492, Max Speed 21 Knots, Cruising Speed
13 Knots, Range 3,300 NM
Stabilizers Zero Speed. Price $ 23,950,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
WESTPORT 108’
C.N.
FISHERMAN 19
anno 1999. Engines: Cat
3406E 2 x 800 HP
LOA: 18,50 mt (60,70 ft)
BEAM: 5,20 mt (17,06 ft)
Price € 170.000
u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago
Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
SUNSEEKER PREDATOR 84
Year 2009, LOA 26.48 m,
Guest Cabins 4, Cruising
Speed 32 kn, Location
Antibes, France, Beam 6.34 m, Engines 2xMTU 2400hp
Heads 4, Max Speed 37 kn
Hull Material GRP, €1,745,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
Anno 2004 – 2 x 210 Volvo Penta D4 (sbarcati e revisionati esternamente nel 2021). Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni. € 75.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
SPIDER
Anno 2011; motori 2x435 hp Volvo IPS 600, ore moto 88 ca; visibile Sud Francia; richiesta € 385.000 Iva assolta.
u Yacht Service Rapallo Srl +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it
ALFAMARINE 47
Anno 2004 – 2 x 660 CAT (sbarcati e revisionati esternamente). Ben accessoriata e in perfette condizioni –Tappezzeria es. e tendalini 2018. € 150.000
u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
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Sea Best srl via Giacosa, 6 - 20093 Cologno Monzese MI
T. 02 25 39 11 34 - F. 02 27 30 45 42 info@seabestsrl.it - www.seabestsrl.it
COLOMBO 36’ BELLAGIO
Anno 2020; motori 2x3000 hp Volvo Penta, ore moto 157 ca; visibile Grecia; richiesta € 390.000 Iva assolta. uYacht Service Rapallo Srl +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it
M/Y MISS CANDY
LOA: 45 m, Beam: 9,2 m
Capacity: 10 Guests in 5 staterooms, Volume: 499
GT, Cruising speed: 14 Kn
Max speed: 16 Kn. € 18,000,000 VAT not paid u Blackorange
Superyacht Experts Mobile (FR) : +33699939099 www.blackorange-yachts.com
NM NAUTICA MARE srl
Via Pitagora 30, San Vincenzo (LI) Tel. (+39) 0565 704961 info@nauticamare.eu
ITAMA 38
Anno 1984 – 2 x 350 CAT revisionati nel 2015. Perfette condizioni – Refitting totale interno ed esterno.
€ 135.000
u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
PERSHING 76
Anno 2004 - Motori 2 x 2000 MTU - Prezzo € 890.000 u Santa Marina Yachts
OTAM 45 1999. 2 x 660 Caterpillar €275.000 u Santa Marina Yachts
OTAM 55’
Anno 2000 - Motori 2 x 1420 Caterpillar. €650.000. u Santa Marina Yachts +39 335 334 192 info@smy.it
AZIMUT MAGELLANO 53
Del 2015. Stabilizzatore
Seakeeper 9, generatore 20 kw. Full optional. Ottimo stato. Richiesta € 710.000 compresa iva, leasing in corso. Visibile ad Alassio. u bergui@libero.it 348 2287773
COMPRAVENDITA IMBARCAZIONI E POSTI BARCA Yachts & Moorings Broker
CRANCHI E52F
Year: 2018 - LOA: m 15,82Beam: m 4,67 - Max draft: m 1,25 - 2x600Hp Volvo D8 - Price: € 980.000 u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
Anno 2006 – 2 x 250
Yamaha - Gommone ben accessoriato e in perfette condizioni. € 70.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it
PRINCESS S65
Year: 2017, Loa: 20.03 m, Beam: 5.11 m, Draft: 1.45 m, Fuel Tank: 4100, Accommodation: 4 cabins, Max Speed: 38kn, Engines: 2x MAN 1400 HP, Engine
Hours: 640. Price: € 1.790.000 + EU VAT if due u Infinite Yachts info@infiniteyachts.com
O cial Dealer
RIMESSAGGIO COPERTO • Shipyard
ALESSANDRO FAVILLI
Agenzia di A ari in Mediazione
Immobiliare & Nautica
Licensed Real Estate & Yacht Broker
Mob. (+39) 335 7112251
NUMARINE 26XP
Year: 2023, Maximum Speed: 31 kn Beam: 21’ 8’’, Max Draft: 6’ Fuel Tank: 2905.89 gal, Cabins: 4. $6,450,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
LIBERTY 164’
Length 49.99m, Builder
Isa, Build 2011, Guests 13, Cabins 6, Crew 11, Draft
2.55m, Beam 9m, Range
4,400 NM. Asking Price
€ 16,900,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
PENDENNIS WALLY 106
1998:costruita con ABS Classification, carbonio e kevlar, refit 2019 – 2020, cabina armatoriale a tutto baglio. Visibile Grecia.
€ 3.500.000 Iva assolta.
u Grabau International
+393337489281, michele@ grabauinternational.com
DALLA PIETÀ 59’
Year 2007 - 2x900 Hp MAN
- LOA: m 18,30 - Beam: 4,94 m - Price: € 420.000.
u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
AMER YACHTS AMER F100
Anno 2019, Lunghezza
29,60 m, 4 x 1.200 HpVolvo Penta IPS, Velocità
(cro) 23 Kt, cabine 5, bagni 5
€ 5.990.000.
u Forwardyachts S.r.l. Porto MirabelloLa Spezia.
t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
Anno 2017; motori 2x1350 hp Mercury Racing, ore moto 100 ca; visibile Toscana; richiesta € 1.250.000 Iva assolta, Come nuovo. uYacht Service Rapallo Srl +393358263146, commerciale@
COLOMBO 31’ SUPER INDIOS HT
Anno 1985; motori 2x175 hp
Volvo Penta, ore moto 1780 ca; visibile Liguria; richiesta
€ 99.000 Iva assolta.
u Yacht Service Rapallo Srl +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it
HALLBERG RASSY 64
2012: due cabine più equipaggio, randa, fiocco, trinchetta avvolgibili, passerella e spiaggetta di poppa idrauliche, dissalatore, generatore.
€ 1.420.000 Excl. VAT.
u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
La Marina del Lago Maggiore
FIFTY FIFTY
Year: 1991, LOA: 23,16 m
Beam: 6,00 m, Draft: 3,20 m
Flag: UK, Location: Imperia, Italy. Price: € 550,000 - VAT paid
u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com
SANLORENZO SL96
Anno 2021, Lunghezza 29,06 m, 2 x 2.216 Hp - MTU 16V2000M86, Velocità (max) 28 Kt, cabine 5, bagni 5 € 8.300.000
u Forwardyachts S.r.l. Porto MirabelloLa Spezia.
t. 0187934692 - 392 4685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com
BROKERAGE section
BALISTA - CANTIERI DI PISA Build 2013/2022, Length 46.57m, Draft 2.59m, Guests 14, Cabins 7, Crew 10, Range 2,100 NM, Max Speed 26 Knots, Price $ 16,400,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
WALLY TENDER
Year 2007 - Good condition
- Engine room refit. Price: € 315.000 + IVA
u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
INDOMITA 30
Year 2008 – Good condition- Equipped with 2x164 Mercury. €60.000 u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com
DALLA PIETA’ DP 58’
Open anno 2003 – refit totale 2019, 2 Man 1050hp LOA: 18,67 mt (61,25 ft) BEAM: 5,00 mt (16,40 ft). Price € 330.000.
u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it
CRN 105 Navetta 34 CRM, scafo acciaio e sovrastrutture in alluminio, può ospitare otto ospiti e 6 membri dell’equipaggio, 2x MTU 1.000 hp. Visibile Spagna. € 2.250.000 Iva assolta. u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com
JEANNEAU 64 2015 – ben accessoriata + equipaggio professionista. 4 cabine oltre cabina equipaggio con armatoriale a tutto baglio sulla poppa. Bandiera maltese commerciale. Visibile Corfu. € 895.000 oltre Iva. u Grabau International +393337489281 michele@ grabauinternational.com
ALEGRIA 67 Fountaine Pajot, LOA 20,36 m, Beam over all: 9,84 m, Draft: 1,7 m, Sail area: 1400 ft2 - 130 m2, Engines: 2x Volvo D3 150 HP. € 3,490,000 ex VAT u Aqua Marina Yachts +972-50-7644436
PRINCESS 60 Length: 18.61 m, Beam: 4.83m, Draft: 1.27m, 2 x Twin
VOLVO D13-900 (2 x 900hp)
Main Engines 1705 Hours, € 1,090,000 ex VAT.
u Aqua Marina Yachts +972-50-7644436
1K - MANGUSTA Length 33.48m, Draft 1.35m, Beam 7.1m, Build 2013/2022, Guests 6, Cabins 3, Crew 5, Range 420 NM. Price € 6,950,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
AZIMUT 72’ Maximum Speed: 31 kn, Beam: 18’ 4’’, Max Draft: 6’, Fresh Water: 290 gal, Cabins: 4. $2,499,000
u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com
JONGERT 2800S
LOA 28.75 m, Beam 6.70 m, Engine MTU OM 423 / 300 Hp, Speed under power: 8 Knots. Price € 1.490,000. u YMB Yachting +905439538678 www.yacht-marinebrokerage.com
BENETTI DELFINO 95 Length overall: 28.95m, Beam: 7m, Draft: 1.89m, Engines: 2x MAN V8-1000 H, Cabins 3, Crew 5, € 8,400,000 ex VAT
u Aqua Marina Yachts +972-50-7644436
CETACEA - FEADSHIP Year 1970 (2022), LOA 40.51m, 4 cabins, 8 guests, 8 crew. Asking: $8,490,000
u Camper & Nicholsons +1 415 407 9915 alebuhn@ camperandnicholsons.com
C&C 51.8
Year: 1991. LOA: m 15,75Beam: m 4,75 - Max draft: m 3,40 - Price € 120.000. u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it
BARCODE Year 2019, LOA 13.11m, Draft 0.66m, Beam 3.66m, Range 350 NM, Max Speed 50 Knots, Guests 2, Cabins 1. PRICE $ 1,245,000
u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com