BARCHE SEPTEMBER 2019

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In edicola dal 26 Agosto - September

Boats • Pershing 8X • Nomad 95 Suv • Palm Beach GT50 • Ocean Alexander 45 • Sunseeker Hawk 38 • Sealine C390 • Zar 59SL Limited • Sirena Marine Euphoria 68

Years

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BARCHE

Superyachts Benetti Elaldrea+

®

Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI

1993-2019

2019 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento

Cover AZIMUT YACHTS S6 in NEW YORK CITY

Shipyards • Arcadia Yachts • Ferretti Group Super Yacht Yard • Perini Navi • Sanlorenzo

ANNO//year 26 • N° 9 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf

Settembre//September 2019

Euro 6 Italy only












EDITORIAL

Basta solo il SUBLIME When only sublime is good enough 10

The form of a boat is more than just a line, area or volume; it only takes on meaning when it provides the function of the boat with the value it deserves

CI SONO BARCHE DA ABITARE E BARCHE PER NAVIGARE. Ci sono anche barche da abitare e navigare allo stesso tempo. Non vi deve stupire questa affermazione, ma quando vedo la forma di alcune imbarcazioni e navi da diporto, penso che gli armatori di questi scafi non abbiano mai navigato con il mare formato. Probabilmente non gli interessa provare l’emozione di un contatto diretto con la forza della natura. Si accontentano di vivere la barca come una seconda casa da spostare là dove la natura dà il meglio di sé: una baia isolata con il mare incontaminato dove godersi la pace e il silenzio. Tutto legittimo, ma a volte capita di dovere improvvisamente affrontare il mare arrabbiato e allora sono dolori. Questo vale per tutte le tipologie di barche. Quando vedo certe navi con la prua rovescia solo per motivi estetici mi viene da sorridere. Allora mi chiedo: viene prima la funzione o la forma? La funzione è la conseguenza meccanica della forma o, al contrario, è la forma una mera conseguenza della funzione? In altre parole, quale è l’essenza di un progetto: l’archi-

La forma di una barca è più di una semplice linea, superficie o volume; essa acquisisce significato solo quando dà alla funzione il valore che merita by Francesco Michienzi

tettura o la funzione? Risposta difficile se pensiamo al Cenotafio di Newton, progettato dall’architetto francese Etienne-Louis Boullée nel 1783 in onore di Isaac Newton, il padre della teoria della gravità. Il design di questa struttura, una sfera poggiata su basi di forma cilindrica a gradoni, costituisce un’idea utopica che sfida la legge di gravità. Tuttavia, in questo design non è celebrato solo il genio di Newton, ma l’ambizione del progetto costituisce uno stimolo per gli architetti a non accontentarsi delle cose terrene e di tutti i giorni: solo il sublime è sufficiente. Questo spiega perché alcuni miliardari non si accontentano di una prua normale che consenta di navigare in tutte le condizioni, ma vogliono dimostrare di avere tanto potere da sovvertire anche le leggi della natura. Mi sono venuti questi pensieri guardando attentamente una nave con la prua rovescia poco prima della consegna al suo armatore. Non è l’unico caso di questo tipo di prua, pensiamo ad A che ha anche una gemella a vela. L’armatore è così potente da dimostrare al mondo che non importa se la sua nave

barchemagazine – Settembre-September 2019

è un pugno allo stomaco del buon gusto. Chiaro che il giudizio estetico è opinabile, ma la prua rovescia, scimmiottata da quella della Marina Statunitense per le sue navi da guerra, non è la soluzione ottimale per navigare nelle migliori condizioni. Pensiamo alla moltitudine di barche progettate per andare a basse velocità con carene quasi piatte, senza slancio di prua e squadrate come dei container. Vanno bene per contenere i mobili di casa, per farci vivere comodamente anche quando siamo all’àncora, ma non sono fatte per lunghe navigazioni che prendano in considerazione la possibilità di incrociare un mare formato. Probabilmente siamo in un periodo storico che ci spinge a cercare la pace e la tranquillità, almeno quando siamo in vacanza. Io penso alla barca come strumento in grado di regalare emozioni vere, navigando lentamente, assaporando la bellezza della natura circostante e i tramonti sul mare, oppure navigando a cinquanta nodi, come sul Pershing 8X, che ti fa sentire un brivido di immensa potenza mentre tieni tra le mani un mezzo di 67 tonnellate.



EDITORIAL

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L’interazione letterale e metaforica delle forze in gioco è più complessa di quello che appare. Il progettista dispone costantemente di un numero sempre maggiore di forme nuove e diverse e, con l’aumentare della potenza di elaborazione dei computer e con il progredire dell’innovazione della progettazione in 3D, le forme non rispondono più all’austera filosofia del ‘less is more’ del modernismo. Il postmodernismo predica il ‘less is a bore’, vale a dire ‘il meno è noioso’. La noiosità delle forme minimalistiche è combattuta quindi con la ricchezza delle forme che possono creare l’impressione di opulenza e originalità. A me piace pensare che la forma sia chiaramente correlata alla funzione e al contesto in cui si esprime, anche se con un ampio grado di libertà. THERE ARE BOATS DESIGNED FOR LIVING ON, AND BOATS DESIGNED FOR SAILING. And there are boats designed for both living on and sailing at the same time. Nothing will shock you about this statement, but when I see the shape

of some boats and yachts, I can only assume the owners of these vessels have never sailed in rough seas. They probably have no interest in experiencing the excitement of direct contact with the power of nature, and are happy to use the boat as a second home, to move wherever nature is currently at its finest – an isolated bay somewhere with uncontaminated sea, where they can enjoy the peace and quiet. This is all very well, but sometimes they will suddenly have to face a stormy sea, and that’s when the problems start. This is true for all types of boat, but I can’t help but smile when I see certain ships with a reverse bow for purely aesthetic reasons. And it makes me wonder which comes first: form or function? Is function the mechanical result of the form, or, on the contrary, is the form merely a consequence of the function? In other words, what is the essence of a design: the architecture or the function? There is no easy answer. Consider, for example, the Cenotaph for Newton, designed by French architect Etienne-Louis Boullée in 1783 in honour of Isaac Newton, the creator of the theory of gravity. The design of this structure, a sphere resting on stepped, cylindrical bases, is a utopian concept that challenges the law of gravity. However, as well as celebrating Newton’s genius, the ambition of this project also pushes architects not to be content with earthly, everyday things – to think that only the sublime is good enough. This explains why some billionaires are not happy with a normal bow that allows them to sail in all conditions, and instead want to prove they have enough power to subvert even the laws of nature. These thoughts came to me, looking closely at a ship with its bow upside down, just before it was delivered to its owner. It is not the only example of

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a reverse bow – A is another, which also comes in a sailing version. The owner is so powerful, he can show the world it doesn’t matter whether his boat is an insult to good taste. Of course, aesthetics are a matter of personal opinion, but the reverse bow, aping those used by the US Marines in their warships, is not the best solution for sailing, even in the best of conditions. Consider the numerous boats designed to travel at slow speeds with almost flat hulls, with no overhang at the bow and with corners as square as container ships. They’re fine for holding furniture, and living in comfort when at anchor, but they are not made for long voyages where one could run in to stormy seas. I guess we are living through a period in history that pushes us to seek peace and tranquillity, at least when we are on holiday. I see a boat as something that can offer true excitement, whether sailing slowly and savouring the beauty of the nature around you and sunsets over the sea, or travelling at 50 knots, like on the Pershing 8X, which gives you goose bumps from the immense power you hold while steering a 67-tonne vessel. The interaction, both literal and metaphorical, of the forces in play is more complex than it first appears. Designers have an ever-growing number of new and diverse forms available to them and, with increasing computer processing power and growing innovation in 3D design, forms no longer follow the austere ‘less is more’ philosophy of modernism – instead, postmodernism dictates that ‘less is a bore’. The ‘boring’ nature of minimalist designs has therefore been replaced by a wealth of shapes that can give the impression of opulence and originality. I like to think that form is clearly connected to the function and context in which appears, albeit with a high degree of freedom.













CONTENTS

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104

156

MCY 76

Perini Navi

178 Ferretti Group

196 Luca Dini

RUBRICHE//COLUMNS 038 News 072 Motori//Engines Nanni and Dehler 074 News Swan 48 076 Motoryacht Canados 120 092 Economia//Economy Credem Leasing 096 Avvocato a bordo//Lawyer on Board 122 Boutique 130 Galley Gourmet Valter Mancini 134 Cars Porsche Taycan Mission E 232 Elettronica//Electronics Navico 250 Brokerage Grace AZIENDE//COMPANIES 080 Nautica Fusaro 224 Gammalta Group 322 Cmm Yacht Service EVENTI//EVENTS 084 Satec 100 Baglietto Severin°s 104 MCY 76 110 Sunreef Rendez-Vous 116 Jumping International di Monte-Carlo 118 The record of Anvera 138 Top Marques Monaco 142 Biennale D’arte Venezia CANTIERI//SHIPYARDS 156 Perini Navi 168 Sanlorenzo 178 Ferretti Group 186 Arcadia Yachts LA FABBRICA DELLE IDEE//THE IDEA FACTORY 196 Luca Dini 204 Italian Vessels 93.9’ 212 Solaris Power 48 Open 216 Fabiani Yacht 222 Kraken 35

224

264

Gammalta Group

Pershing 8X

SUPERYACHTS 238 Benetti Elaldrea+ MEGAYACHT 256 Nomad 95 Suv TEST 264 280 290 300 308 316 328

290

308

Sunseeker Hawk 38

Nerea Yacht NY24

Pershing 8X Ocean Alexander 45 Divergence Sunseeker Hawk 38 Sealine C390 Nerea Yacht NY24 Zar 59Sl Limited Euphoria 68

ANTEPRIMA//PREVIEW 276 Palm Beach GT50 open MERCATO//TRADE 340 Brokerage Section barchemagazine – Settembre-September 2019











BARCHE

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MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

Francesco Michienzi f.michienzi@barcheisp.it

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Concessionaria per il Principato di Monaco e la Costa Azzurra //Advertising for Principality of Monaco and Côte d’Azur

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INVESTOR MEDIA MONACO Sarl Andrea Dini a.dini@barcheisp.it

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Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. Via Cassanese 224, 20090 Segrate (MI).

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UFFICIO ABBONAMENTI

Andrea Muscatello redazione@barcheisp.it

CORRISPONDENTE DAGLI STATI UNITI D’AMERICA//US correspondent Fabio Massimo Bonini fabio@fabiobonini.net

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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO //Contributing editors/writers Paola Bertelli, Fabio Massimo Bonini, Valeria Caldelli, Mariateresa Campolongo, Angelo Colombo, Rebecca Gentilini, Massimo Longoni, Sophia Negri, Marco Mariani, Maria Roberta Morso, Carla Pagani, Clelia Pirazzini, Federico Santini, Luca Sordelli, Niccolò Volpati

SEGRETERIA DI REDAZIONE//Editorial assistant redazione@barcheisp.it

Viale Brianza, 17/A - 20821 Meda, tel. +39 0362 344140 Abbonamento annuo € 60; abbonamento estero € 130 Europa; € 180 resto del mondo; un numero € 6,00; arretrati € 10. Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano in data 05/04/2004 al n. 233/2004. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione se non autorizzata per iscritto. Printed in Italy. Iscrizione ROC 12059 del 26 novembre 2005. How to subscribe Subscription: International Sea Press Srl Viale Brianza, 17 - 20821 Meda, tel. +39 0362 344140. Subscription rates (one year): Italy € 60,00 - Europe € 130,00 - all over the world € 180,00. Published monthly. All rights reserved: reproduction in whole or in a part of any article without prior written permission from the publisher is strictly prohibited. Printed in Italy.

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STAMPA//Printing REGGIANI ARTI GRAFICHE S.r.l. Via Dante Alighieri, 50 - 21010 Brezzo di Bedero (VA) Questo numero è stato chiuso in Redazione il 2 agosto 2019. This issue ended on 2nd August 2019.

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NEWS 38

NEWS

Benetti FB270

Il 65 metri Custom FB270 sarà il primo megayacht Benetti costruito secondo le linee guida della China Classification Society e del registro inglese Lloyds Registry. Peter Mahony, General Manager di Benetti Yachts Asia, ha così commentato: «La vendita di FB270 mostra una vera evoluzione del mercato che si sta adattando ai cambiamenti grazie ad una nuova apertura mentale, all’impegno e ad un’attitudine positiva che si stanno diffondendo rapidamente con un’eco generalizzata. La cooperazione tra la China Classification Society, il Lloyds Register e il Cantiere Benetti è la conferma di questa nuova prospettiva».

The 65-meter Custom FB270 will be the first megayacht by Benetti to be built under the China Classification Society and Lloyds Registry rules. Peter Mahony, General Manager of Benetti Yachts Asia, commented: «The sale of FB270 shows a true evolution of the market which is adapting to changes thanks to a new mental openness, commitment and a positive attitude which are spreading rapidly with a generalized echo. The cooperation between the China Classification Society, the Lloyds Register and the Benetti Shipyard is the confirmation of this new perspective».

FLASH BALTIC YACHTS

GLENAS BY MURSIA

Baltic Yachts has appointed a new chief executive officer, Anders Kurten. Kurten will manage the strategy of the business together with Henry Hawkins, who becomes Executive Vice President concentrating on sales, marketing and after sales.

The new Glénans manual is about all types of sailing: from dinghies, to off shore cruises aboard cabin cruisers, not forgetting the multihulls. A book to consult or study, which every sailor should always have at hand.

Baltic Yachts ha nominato un nuovo amministratore delegato, Anders Kurten. Kurten guiderà la strategia dell’azienda insieme a Henry Hawkins, che diventa vice presidente esecutivo concentrandosi su vendite, marketing e post vendita.

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Il nuovo manuale dei Glénans prende in esame tutte le tipologie di navigazione a vela: dalle derive, alle crociere d’altura su cabinati, senza dimenticare i multiscafi. Un libro da consultare o da studiare, che ogni velista dovrebbe sempre avere a portata di mano.



NEWS

MIA 6.3 BY CANTIERE NAVALE FRANCHINI

Il Cantiere Navale Franchini presenta il progetto completo di MIA 6.3, motoryacht di 19,20 metri fuori tutto. Il concept elaborato da Massimo Franchini è definito da linee tese e volumi generosi che garantiscono una elevata abitabilità. I layout interni sono di Marco Veglia, mentre la carena è stata sviluppata da Roberto Prever. La propulsione è affidata a due Volvo Penta IPS 950 di 725 cv ciascuno. The Franchini yard presents the full project of MIA 6,3, a 19,20 meter long overall motoryacht. The concept, developed by Massimo Franchini, is defined by sleek lines and generous volumes, which guarantee a high habitability. The interior layouts are by Marco Veglia, whilst the hull has been developed by Roberto Prever. The propulsion is entrusted to two Volvo Penta IPS 950 of 725 hp each.

Varata l’ammiraglia del cantiere navale Alia Yachts che debutterà ufficialmente al prossimo Monaco Yacht Show. L’architettura navale del superyacht Samurai di 60 metri è dello studio di ingegneria olandese Van Oossanen, il disegno degli esterni è di Omega Architects e l’interior design è di Redman Whiteley Dixon, RWD. L’autonomia è di 4250 miglia nautiche. 40 The Flagship of the Alia Yachts

yard, which will officially debut at the forthcoming Monaco Yacht Show, has been launched. The naval architecture of the 60-meter long Samurai superyacht is by the Dutch engineering studio Van Oossanen, the exterior design is by Omega Architects, while the interior design is by Redman Whiteley Dixon, RWD. The range is of 4,250 nautical miles.

Venduto ad un armatore europeo il primo motoryacht Isa Super Sportivo 100ft GTO disegnato da Marco Casali. Sarà costruito con resine vinilestere e fibre di kevlar e carbonio. Grazie a 3 motori di 2000 cavalli ciascuno avrà una velocità di oltre cinquanta nodi. The first Isa Super Sportivo 100ft GTO motoryacht designed by Marco Casali has been sold to a European owner. It will be built with vinylester resins and kevlar and carbon fibers. Thanks to 3 engines of 2000 hp each the hull will reach a speed of over fifty knots.

LA PATENTE NAUTICA

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disposto una nuova proroga, al primo gennaio 2020, dell’attuale normativa in materia di conduzione di unità nautiche con motore di cilindrata superiore ai 750cc a iniezione a due tempi e sulla formazione degli assistenti ai bagnanti.

THE NAUTICAL LICENSE

The Ministry of Infrastructure and Transport has ordered a new extension, to 1st January 2020, of the current legislation on the management of nautical units with two-stroke injection engines and a displacement greater than 750cc alongside the training of lifeguards.

OTAM 85 GTS

L’Otam 85 GTS sarà presentato al Cannes Yachting Festival. Motorizzato con 2 MTU da 2600 cavalli ciascuno e trasmissioni Arneson con eliche a sei pale Rolla, ha una velocità massima di oltre 45 nodi. Il consumo alla velocità di 37 nodi è di 16 litri per miglio. Umberto Tagliavini di Marine Design & Services ha curato l’ingegnerizzazione e l’architettura navale. The Otam 85 GTS will be presented at the Cannes Yachting Festival. Powered with 2 MTU engines of 2600 HP each, Arneson transmissions and six blade propellers by Rolla, the 85 GTS exceeds the maximum speed of 45 knots. The consumption at a speed of 37 knots is of about 16 liters per mile. Umberto Tagliavini of Marine Design & Services, was responsible for both the engineering and nautical architecture.

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NEWS

GREENLINE YACHTS AND M3 SERVIZI NAUTICI

Greenline Yachts e il suo dealer M3 Servizi Nautici saranno presenti al Salone Nautico di Genova con il Neo, il 39 Hybrid e il 45 Fly. Si tratta di 3 modelli che rappresentano al meglio le novità e l’anima del cantiere. L’architettura navale del 45 è dello studio J&J Design. La barca sarà disponibile con motorizzazione H-Drive con tecnologia ibrida oppure con motori diesel in linea d’asse o, ancora, con motori Volvo Penta e trasmissioni Ips 500 o 600 che permettono una velocità massima di oltre 30 nodi. Greenline Yachts together with its dealer M3 Servizi Nautici will exhibit at the Genoa boat show displaying the Neo, the 39 Hybrid and the 45 Fly. These three models represent the novelties and the soul of the yard at best. The naval architecture of the 45 is by the J&J design studio. The boat will be available with H-Drive power and hybrid technology or with in-line Diesel engines or even with Volvo Penta engines and IPS 500 or 600 transmissions, which allow the boat a top speed of more than 30 knots.

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I.C.YACHT ONE OFF 9.4M

I.C.Yacht presenta il tender limousine One Off di 9,4 metri, disegnato da Zuccon International Project, costruito per Solandge, un Lürssen di 85,1 metri. Il T/T Solandge non è solo un comodo tender limousine per trasferire gli ospiti in tutte le condizioni atmosferiche, ma un vero ambasciatore dello stile della nave madre. I.C.Yacht presents the 9.4m One Off limousine tender designed by Zuccon International Project and built for the 85,1 meter long Solandge by Lürssen. The T/T Solandge is not just a comfortable limousine tender for transferring guests in all weather conditions, but a true ambassador of the style of the mother ship.

Sono stati resi noti alcuni dettagli tecnici del Sunseeker 161 realizzato in alluminio in collaborazione con Icon yacht. La nave sarà in grado di raggiungere velocità superiori a 22 nodi grazie alla sofisticata forma dello scafo a dislocamento veloce, FDHF, progettata dallo studio di ingegneria olandese Van Oossanen Naval Architects.

Some of the technical details of the Sunseeker 161 made of aluminium in partnership with Icon yacht have been released. The pleasure ship will be capable of speeds in excess of 22 knots thanks to the sophisticated shape of its Fast Displacement Hull, FDHF, designed by the Dutch engineering studio Van Oossanen Naval Architects.

BEHNEMAR

BehneMar, azienda specializzata nel settore degli yacht di lusso, festeggia quest’anno il suo 15° compleanno con la nomina di un nuovo CEO, Tim Trenker. Christopher Behne, riprenderà il suo ruolo di Managing Partner. BehneMar, a company specialized in the luxury yacht field, is celebrating its 15th anniversary this year with the appointment of a new CEO, Tim Trenker. Christopher Behne, will resume his role as Managing Partner.

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NEWS

AZIMUT 78 FLY

L’Azimut 78 Fly fa parte della generazione Carbon-Tech ed è il primo Flybridge con propulsione trimotorica Volvo Penta Ips. Marco Valle, amministratore delegato di Azimut Yachts, ha dichiarato: «Il 78 Fly è una barca ultra innovativa che si posiziona strategicamente nel segmento a metà fra Azimut 72 e Azimut Grande 25 Metri, rispondendo efficacemente alle aspettative di crescita della nostra clientela». The Azimut 78 Fly is part of the Carbon-Tech generation and it’s the first Flybridge to be fitted with three Volvo Penta IPS propulsion. Marco Valle, CEO at Azimut Yachts, said: «The 78 Fly is an ultra innovative boat with a strategic position in the segment midway between Azimut 72 and Azimut Grande 25 METRI, providing an effective response to our customers’ growing expectations».

FRAUSCHER 1414 DEMON AIR

ACR Electronics presenta una nuova generazione di localizzatori di sicurezza ResQLink. Grazie al feedback dei sopravvissuti che hanno attivato lo strumento nelle emergenze della vita reale, i nuovi PLB ResQLink 400 e ResQLink View introducono innovazioni di design user-friendly e aggiungono funzionalità avanzate per fornire a tutti i navigatori un collegamento affidabile e conveniente per il 44 salvataggio della vita in mare. ACR Electronics presents a new generation of ResQLink security locators. Thanks to the feedback from survivors who have activated the tool in real-life emergencies, the new ResQLink 400 and ResQLink View introduce userfriendly design innovations and add enhanced functionality to provide a range of adventurers with a reliable and affordable link to rescue in a life-threatening situation.

Il cantiere austriaco presenterà il modello 1017 GT Air e il 1414 Demon Air al Cannes Boat Show. In Italia il brand è distribuito in esclusiva da Cantiere Nautico Feltrinelli.

FRAUSCHER 1414 DEMON AIR

The Austrian shipyard will present the 1017 GT Air model and the 1414 Demon Air at the Cannes Boat Show. In Italy the brand is exclusively distributed by Cantiere Nautico Feltrinelli. 1414 Demon Air.

Saim Marine introduce il nuovo modello di eliche di manovra prodotte dalla norvegese Side Power. Il modello SHSAC 700/412 è proposto sia in versione idraulica sia in quella elettrica a corrente alternata 230 V o 400 V. La spinta è di 700 chilogrammi effettivi. Saim Marine introduces the new model of thrusters produced by the Norwegian Side Power. The SH-SAC 700/412 model is offered in both hydraulic and electric versions with alternating current of 230 V or 400 V.The actual thrust is 700 kilograms effective.

ALINGHI GC32 WORLD CHAMPIONSHIP

Alinghi, il team di Ernesto Bertarelli, già vincitore di due edizioni dell’America’s Cup, 2003 a Auckland in Nuova Zelanda e 2007 a Valencia in Spagna, si è laureato a Lagos in Portogallo Campione del Mondo della classe GC32, i catamarani volanti che prendono parte al circuito internazionale del GC32 Racing Tour. All’evento hanno partecipato 10 team di levatura mondiale provenienti da sette nazioni. Alinghi, Ernesto Bertarelli’s team, already winner of two editions of the America’s Cup, in 2003 in Auckland - New Zealand and in 2007 in Valencia - Spain, has proven itself to be the world champion in the GC 32 class, the flying catamarans that take part in the international circuit of the GC32 Racing Tour, in Lagos – Portugal. The event was attended by 10 world-class teams from seven nations.

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NEWS

NEWS

Wallytender 48 Il nuovo 48 Wallytender debutterà al prossimo Cannes Yachting Festival. Verrà presentata la numero tre, color “Gunmetal Grey”, che sarà disponibile per le prove in mare, mentre la numero quattro, con una livrea custom Sahara Sand, verrà esposta a terra. «Questo successo commerciale conferma l’intuito di Ferretti Group nell’acquisire uno dei marchi più iconici del panorama nautico», spiega Stefano de Vivo, CCO di Ferretti Group e Managing Director di Wally. «In termini di ricerca, sviluppo, ingegneria e produzione Ferretti Group è in grado di dare ulteriore impulso al potenziale unico di Wally».

46

The new 48 Wallytender will debut at the forthcoming Cannes Yachting Festival, where the hull number three in Gunmetal Grey will be presented and it will be available even for sea trials, whilst the number 4, with custom Sahara Sand livery, will be on land. «This commercial success confirms the vision of Ferretti Group in acquiring one of the world’s most renowned and innovative brands», says Stefano de Vivo, CCO of Ferretti Group and Managing Director of Wally. «In terms of research and development, engineering and production, Ferretti Group is able to give further impetus to Wally’s unique potential».

FLASH FAIRLINE YACHTS

INMARSAT FLEET ONE

Fairline Yachts, has appointed Ben Sangster as its new International Sales Manager. Ben will be responsible for the European sales operations and managing the extensive dealer network.

Inmarsat’s Fleet One solution has been installed on over 5,000 vessels thanks to important partnerships with key boatbuilders like Groupe Bénéteau.

Fairline Yachts ha nominato Ben Sangster come direttore delle vendite internazionali. Ben sarà responsabile delle operazioni di vendita europee e della gestione della vasta rete di dealer.

barchemagazine – Settembre-September 2019

La soluzione Fleet One di Inmarsat è stata installata su oltre 5.000 imbarcazioni grazie anche a importanti partnership con i principali costruttori mondiali come Groupe Bénéteau.


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NEWS

FERRETTI YACHTS 720

Il Ferretti Yachts 720 disegnato da Filippo Salvetti è caratterizzato da grandi spazi vivibili e intercambiabili. L’ampio flybridge di 30m², realizzato in fibra di carbonio e materiali compositi, è sormontato da un hard top. Il ponte inferiore prevede la suite armatoriale a centro barca di 20m², due cabine doppie con letti separati e la cabina vip. The Ferretti Yachts 720 designed by Filippo Salvetti is characterized by large living and interchangeable spaces. The large 30m² flybridge, made of carbon fiber and composite materials, is surmounted by a hard top. The lower deck includes a 20m² master suite, two double cabins with separate beds and a VIP cabin.

GULF CRAFT

Mohammed Hussein Alshaali è il nuovo Ceo di Gulf Craft. Gregory Yeakle, che è stato nominato Ceo di Gulf Craft nel giugno 2018, si è dimesso dalla sua posizione come parte del piano di sviluppo e ristrutturazione del cantiere. Yeakle è entrato a far parte del cantiere dopo la partenza del precedente amministratore delegato Erwin Bamps, che aveva ricoperto la carica per quattro 48 anni. Il cantiere rilascerà presto nuove dichiarazioni riguardanti il suo piano di riorganizzazione. Mohammed Hussein Alshaali is the new CEO of Gulf Craft. Gregory Yeakle, who was appointed CEO of Gulf Craft in June 2018, has resigned from his position as part of the shipyard’s development plan and re-structuring. Yeakle joined the shipyard after the departure of the previous chief executive Erwin Bamps, who had held the position for four years. The yard will release new announcements about its restructuring plan soon. Mohammed Hussein Alshaali.

Vismara Marine presenta l’Ocean 70 progettato con la collaborazione di Maurizio Cossutti per l’architettura navale. Pensata per essere una imbarcazione semplice, marina e facile da manovrare, anche da parte di un equipaggio formato da due sole persone.

PEARL YACHTS

Pearl Yachts parteciperà al Cannes Yachting Festival con i due modelli più grandi della sua flotta, l’80 e il 95. Iain Smallridge, Managing Director di Pearl Yachts, ha dichiarato: «È bello essere a Cannes con i due modelli più venduti, siamo immensamente orgogliosi dei risultati del nostro duro lavoro e delle collaborazioni di successo con i nostri progettisti. Siamo entusiasti di dare nuovamente il benvenuto agli ospiti a bordo dei nostri yacht e non vediamo l’ora di vedere molti volti nuovi e familiari». Pearl Yachts will attend the Cannes Yachting Festival displaying the two largest models of its fleet, the 80 and the 95. Pearl Yachts Managing Director, Iain Smallridge, said: «It’s great to be at Cannes with two best-selling models, we’re immensely proud of the results of our hard work and successful collaborations with our designers. We’re excited to once again welcome guests on board our yachts and we can’t wait to see plenty of new and familiar faces».

Vismara Marine presents the Ocean 70 developed in partnership with Maurizio Cossutti for the naval architecture. It has been designed to be a simple, marine and easy to maneuver boat, even by a crew of just two people. barchemagazine – Settembre-September 2019

Pearl Yachts 80.



NEWS

VRIPACK AND NOBISKRUG

Vripack e Nobiskrug hanno lavorato insieme per rompere gli schemi del design tradizionale degli yacht. Il risultato è un nuovo concetto di nave da diporto di 56 metri di lunghezza con propulsione ibrida. «Questa nave rappresenta l’ingresso in un nuovo segmento di mercato per Nobiskrug», afferma Fadi Pataq, direttore creativo di Nobiskrug. «Grazie alla combinazione dei nostri punti di forza con Vripack, abbiamo progettato uno yacht ibrido ecologico con un design moderno che non lascerà l’armatore a desiderare qualcosa di differente». Vripack and Nobiskrug have worked together to break the mould of conventional yacht design. The result is a new concept of a 56 meter long pleasure ship with hybrid propulsion. «Thanks to this pleasure ship, Nobiskrug has entered a new market segment», said Fadi Pataq, creative director at Nobiskrug. «Having combined our strengths with Vripack, we have been able to design an ecological hybrid yacht with a modern design which will not leave the ship-owner to desiring anything different».

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Nautical Hybrid Tech, gruppo monegasco guidato da Marcello Maggi, Zepter Group e Hopafi Holding Srl hanno acquisito il cantiere nautico Wider, segnando così l’inizio di una nuova era per l’azienda e l’arrivo di molte interessanti novità per i prossimi mesi. Il nuovo gruppo di investitori contribuirà ad incrementare la crescita aziendale con l’obiettivo di entrare in borsa entro tre anni. Nautical Hybrid Tech, a Monegasque group led by Marcello Maggi, Zepter Group and Hopafi Holding Srl have acquired the Wider shipyard, marking the start of a new era for the company and the arrival of many interesting innovations for the coming months. The new group of investors will contribute to increasing company growth with the aim of entering the Stock Exchange within three years.

Il cantiere tedesco Michael Schmidt presenterà a Cannes e a Genova “Bella”. Lunga fuori tutto 21,68 metri e larga 5,75, ha un dislocamento di circa 29 tonnellate e una superficie velica di 300 metri quadrati. Il progetto è di Tripp Design per l’architettura navale e di Norm Architects per l’interior design.

The German yard Michael Schmidt will display “Bella” in Cannes and Genoa. Being 21.68 meters long overall and 5.75 meters wide, it has a displacement of about 29 tons, and a sailing surface of 300 square meters. Tripp Design was responsible for both the design and naval architecture, while Norm Architects has looked after the interior design.

HELLY HANSEN

Helly Hansen presenta la Shorehike One.2 con una tomaia slip-on dove la calza incorporata offre comfort, traspirabilità e materiali ad asciugatura rapida, mentre il secondo strato culla e sostiene il piede. La suola è progettata con un sistema di presa multidirezionale. Helly Hansen presents the Shorehike One.2 featuring a slipon upper where the ‘sock’ offers comfort, breathability, and quick drying materials, whilst the second layer cradles and supports the foot. The outsole is designed with a multi-directional grip system.

barchemagazine – Settembre-September 2019



NEWS

ISA 65 CLASSIC

Procede come da programma la costruzione dell’Isa 65 Classic presso il cantiere Palumbo Superyachts di Ancona. Il superyacht di oltre 1.300 Gross Tons è stato spostato nel capannone di allestimento e la sua consegna è prevista nella primavera 2021. Gli interni e gli esterni sono firmati da Enrico Gobbi di ‘Team For Design’. The construction of the Isa 65 Classic at the Palumbo Superyachts yard in Ancona is on going as scheduled. The superyacht of more than 1300 GT has been moved to the staging warehouse and the delivery is scheduled in spring 2021. Both the interiors and exteriors are by Enrico Gobbi of Team For Design.

QUICK NAUTICA NETWORK

Quick Spa, specialista nella produzione di accessori nautici, presenterà in occasione del Cannes Boat Show, QNN, Quick Nautica Network, gateway che permette di integrare i sistemi Quick a tutti i chart plotter di nuova generazione presenti sul mercato. During the Cannes Boat Show, Quick Spa, a company specialized in nautical equipment, will present QNN, Quick Nautica Network, a gateway that allows all the Quick 52 systems to be integrated with all the new generation chart plotters on the market.

SAILSQUARE

Sono sempre di più le donne che scelgono una vacanza in barca secondo i dati di Sailsquare: il 52% nel 2018 e il 53,7% per l’estate 2019, dati di luglio, mentre sono in continua crescita le viaggiatrici in solitario. According to the Sailsquare data, more and more women are choosing a boat holiday: 52% in 2018 and 53.7% for summer 2019, data for July, whilst the number of solo travellers is constantly growing.

L’Artefact di 80 metri è un superyacht di 2990 GT con sistema di propulsione diesel elettrico. Costruito da Nobiskrug sta per essere consegnato al suo armatore dopo gli ultimi collaudi. Il design è di Gregory C. Marshall, gli interni sono di Reymond Langton. The 80 meter long Artefact is a superyacht of 2990 GT with a Diesel electric propulsion system. Built by Nobiskrug, it is going to be delivered to its owner, after the last tests. The design is by Gregory C.Marshall, the interiors are by Reymond Langton.

AZIMUT ATLANTIS 45

L’Azimut Atlantis 45 ha un disegno caratterizzato dalla ruota di prua verticale e dalle finestrature a scafo. Lungo fuori tutto 14,6 metri e largo 4,25, ha due motori Volvo Penta di 435 cavalli ciascuno con trasmissioni Ips 600 che consentono una velocità di circa 33 nodi. La cucina e la dinette sono in posizione contrapposta. Ci sono due cabine dotate di bagno separato, l’armatoriale ha un letto king size. Il progetto delle linee esterne, il concept e gli interni sono di Neo Design. The Azimut Atlantis 45 features a design characterized by the upper part of the stem which rises vertically and by the hull windows. It’s 14.6 meters long overall and 4.25 meters wide. It is powered with two Volvo Penta engines of 435 hp each and IPS 600 transmissions, which allow the yacht a maximum speed of about 33 knots. The galley is opposite the dinette. There are two cabins with separate bathroom, the master cabin has a king size bed. The project of the exterior lines, the concept and the interiors are by Neo Design.

barchemagazine – Settembre-September 2019



NEWS

DREAMBOAT

DreAMBoat, il gigayacht a motore di 90 metri di lunghezza, costruito dal cantiere Oceanco, è stato consegnato al suo proprietario. Terence Disdale Design ha firmato gli interni, Espen Øino International le linee esterne. Ci sono grandi saloni, diverse sale da pranzo, ambienti intimi, zone dedicate al relax e all’intrattenimento, come il cinema all’aperto o la piscina sul ponte principale. DreAMBoat, the 90-meter giga yacht by Oceanco, has been delivered to its owner. Terence Disdale Design took care of the interiors, while Espen Øino International was responsible for the exteriors. On board there are large lounges, several dining rooms, intimate environments, areas dedicated to relaxation and entertainment, like the open-air cinema or the swimming pool on the main deck.

SAILADV

EVO T2

SailADV è il punto di riferimento a livello internazionale per analisi di oli, combustibili e coolant. L’azienda offre due possibilità operative: inviare al cliente il kit completo di flaconi per raccogliere il materiale da analizzare ed effettuare i campionamenti in autonomia, oppure supportare direttamente il cliente sul posto. SailADV è in grado di analizzare qualsiasi dato elaborando poi una 54 relazione oggettiva dei risultati. SailADV is the international reference point for the analysis of oils, fuels and coolants. The company offers two operational possibilities: send the customer the complete bottle kit to collect the material to be analysed and carry out the samplings independently, or directly support the customer on the spot. SailADV is able to analyze any data and then elaborate an objective report of the results.

Firmato da Valerio Rivellini, Evo T2 è un sette metri dal design accattivante, nato come tender per superyacht, è perfetto anche come day boat. Grazie a due entrobordo di 300 cv ciascuno, con trasmissione idrogetto, la velocità massima è di 36 nodi.

Marco Segato è il nuovo Ceo e socio di Sanlorenzo Americas, la storica ambasciata del brand che, nel corso degli ultimi 10 anni, ha permesso il consolidamento della presenza di Sanlorenzo nel Nord, Centro e Sud America. Marco Segato is the new CEO and partner of Sanlorenzo Americas, the historic embassy of the brand that, over the last 10 years, has allowed the consolidation of the presence of Sanlorenzo in the North, Central and South America.

EVO T2

Evo T2, designed by Valerio Rivellini, is a seven-meter long boat, created as a superyacht tender but also perfect as a day boat. Thanks to two sterndrive engines of 300 hp each and hydro jet transmission, the maximum speed is of 36 knots.

DYNAMIQ GTT 135 CARAT EDITION

Questo superyacht di 41 metri di lunghezza, costruito in alluminio, ha una stazza internazionale di 299 Gross Tonnage. L’architettura navale è di Van Oossanen. Gli interni sono di Giuseppina Arena. Con 2 motori di 1140 kW ha una velocità massima di 21 nodi. L’autonomia a 12 nodi è di 3000 miglia. Il prezzo di partenza è di 16,5 milioni di euro. This 41-meter long superyacht, made of alluminium, has a GT of 299 Gross Tonnage. The naval architecture is by Van Oossanen. The interiors are by Giuseppina Arena. Thanks to two engines of 1140 kW, it has a amaximum speed of 21 knots. The range at 12 knots is of 3000 miles. The price starts from 16.5 million Euros.

barchemagazine – Settembre-September 2019


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the power of german engineering


NEWS

LÜRSSEN MADSUMMER

Lürssen Madsummer, lungo 95 metri, è stato consegnato con tre mesi di anticipo. Peter Lürssen ha commentato: «Le direttive dell’Armatore erano impegnative, ma crediamo che la nostra esperienza ingegneristica abbia superato i suoi desideri di possedere uno yacht che anche tra molti anni sarà in anticipo sui tempi. I nostri ringraziamenti vanno, naturalmente, ai progettisti degli esterni, Harrison Eidsgaard e degli interni, lo studio Laura Sessa, nonché a Moran Yacht & Ship e al capitano dell’armatore che ha supervisionato la costruzione». The 95-meter long Madsummer by Lürssen has been delivered three months ahead of schedule. Peter Lürssen commented: «The Owner’s brief was demanding, however, we believe our engineering expertise has surpassed his wishes to own a yacht that many years from now will still be ahead of its time. Our thanks go, of course, to the designers of the exterior, Harrison Eidsgaard and of the interiors, the Laura Sessa Studio, as well as to Moran Yacht & Ship and to the owner’s captain who supervised the build».

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MULDER THIRTYSIX

Mana, il 36 metri costruito dal cantiere nautico Mulder, è stato progettato dallo studio londinese Vickers. Lo yacht può essere personalizzato per uso privato o per attività di charter. Gli interni realizzati in legno di noce hanno una disposizione generale con quattro cabine. La consegna è prevista per la prossima stagione 2020.

Lo storico marchio di Santa Margherita Ligure, fondato nel 1960 da Mario Spertini, rinasce con il BULLDOG 88, un progetto “full custom” disegnato da Roberto Curtò. Il rilancio del marchio Cantiere Navale Santa Margherita si deve a Ettore Cicchelero, un giovane armatore con una grande passione per il mare e le imbarcazioni.

The historic Santa Margherita Ligure brand, founded in 1960 by Mario Spertini, is back with the BULLDOG 88, a “full custom” project designed by Roberto Curtò. The relaunch of the Cantiere Navale Santa Margherita brand is due to Ettore Cicchelero, a young owner with a great passion for the sea and boats.

Mana, the 36 meter long boat built by the Mulder yard, was designed by the London based Vickers Studio. The yacht can be customized both for private use and charter activities. The interiors made of walnut wood, have a general layout with four cabins. The delivery is scheduled for next season 2020.

JOKER BOAT BARRACUDA

Il gommone è proposto in package con il motore fuoribordo Yamaha, fino a 225 cavalli, e la strumentazione Raymarine. Lungo 6,70 metri, ha una coperta progettata per la pesca sportiva, ma anche per il semplice uso diportistico con la famiglia. This rib in offered in package with an outboard Yamaha engine, up to 225 hp, and Raymarine instruments. It’s 6.70 meters long, with a superstructure designed for sport fishing or simply to be used as a pleasure vessel for the family. www.jokerboat.it

barchemagazine – Settembre-September 2019










AZIMUT YACHTS e NYCxDesign

in NEW YORK CITY

N ew Yo r k Cit y è l a c it t à p iù im p o r t ant e del m o ndo , sia p er il r u o l o st r at egic o al l ’ int er no del l ’ ec o no m ia int er naz io nal e sia p er l a su a am p ia o f f er t a c u l t u r al e e t u r ist ic a. In q u est o l u o go do v e tutte le culture si intrecciano, fulcro finanziario ed economico del p ianet a, A z im u t Yac h t s h a c el eb r at o il su o c inq u ant esim o anno di v it a. Tim es S q u ar e è st at a l ’ ec c ez io nal e l o c at io n c h e h a o sp it at o u n’ esc l u siv a ed em o z io nant e inst al l az io ne c o n p r o t ago nist a l ’ A z im u t S 6 , u no dei m o del l i di y ac h t p iù p r est igio si del l a gam m a di A z im u t Yac h t s. Q u est a st r ao r dinar ia iniz iat iv a c o m p l et a l e c el eb r az io ni new y o r k esi o r ganiz z at e da A z im u t | B enet t i G r o u p p er f est eggiar e i su o i 5 0 anni e si è sv o l t a in c o l l ab o r az io ne c o n Design P av il io n e N YCxDesign, a c o nf er m a del l ’ im p egno del G r u p p o p er u n sem p r e m aggio r e int er sc am b io t r a ar t e, nau t ic a e design.




AZIMUT YACHTS and NYCxDesign in NEW YORK CITY

N ew Yo r k Cit y is t h e m o st im p o r t ant c it y in t h e w o r l d, b o t h f o r it s st r at egic r o l e w it h in t h e int er nat io nal ec o no m y and f o r it s b r o ad c u l t u r al and t o u r ist at t r ac t io ns. H er e, w h er e al l c u l t u r es are intertwined, the financial and economic fulcrum of the planet, Azimut Yachts celebrated its fiftieth anniversary. Times S q u ar e w as t h e exc ep t io nal l o c at io n t h at h o st ed an exc l u siv e and exc it ing inst al l at io n f eat u r ing t h e A z im u t S 6 , o ne o f t h e m o st p r est igio u s y ac h t m o del s in t h e A z im u t Yac h t s r ange. Th is ext r ao r dinar y init iat iv e c o m p l et es t h e ev ent s o r ganiz ed in N ew Yo r k b y A z im u t | B enet t i G r o u p t o c el eb r at e it s 5 0 t h anniv er sar y and w as h el d in c o l l ab o r at io n w it h Design P av il io n and NYCxDesign, confirming the Group’s commitment to an ev er gr eat er int er c h ange b et w een ar t , b o at ing and design.











ENGINES

MARINAS

Nanni and Dehler

Nanni ha siglato due nuovi accordi di collaborazione con il cantiere tedesco Hanse Yachts per la fornitura dei suoi motori a due modelli di barche a vela

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Nanni has signed two new collaboration agreements with the German yard Hanse Yachts, for suppling its engines to two sailing boats

by Massimo Longoni

NANNI FORNIRÀ IN ESCLUSIVA I MOTORI PER IL DEHLER 29, barca a vela da crociera e regata di 8,75 metri, che sarà equipaggiata con il motore N3.21 con Sail Drive SP 60. L’N3.21 è stato riprogettato dal dipartimento R&D per soddisfare i requisiti specifici di dimensioni compatte. Il motore Nanni è ora l’unica scelta del cantiere per il modello di 29 piedi. Il nuovo Dehler 30 One Design, ultima barca a vela da regata del cantiere tedesco, sarà equipaggiato esclusivamente con il motore Nanni N2.10. Progettata appositamente per le regate, questa barca a vela di 10,30 metri ha una linea d’asse retrattile per ottimizzare l’efficienza dello scafo durante la navigazione.

NANNI WILL SUPPLY EXCLUSIVELY THE ENGINES FOR THE DEHLER 29, a cruiser and racer sailing boat of 8.75 meters, which will be powered with the N3.21 engine with Sail Drive SP 60.The N3.21 has been redesigned by the R&D department to meet the specific requirements for a compact size. The Nanni engine is now the only choice of the shipyard for the 29-footer. The new Dehler 30 One Design, the latest racer sailing boat of the German yard, will be exclusively powered with the Nanni N2.10 engine. Specifically designed for racing, this 10.30 meter long sailing boat has a retractable shaft line to optimize the efficiency of the hull when underway. Il motore Nanni N3.21 è realizzato su base Kubota, è un 3 cilindri di 719 centimetri cubici con 19,6 cavalli di potenza.

Il motore Nanni N2.10 è realizzato su base Kubota, è un 2 cilindri in linea di 479 centimetri cubici con 10 cavalli di potenza.

The Nanni N3.21 engine is made on a Kubota base. It features three cylinders with a swept volume of 719 cc and a power of 19.6 hp.

The Nanni N2.10 engine is made on a Kubota base. It features two in line cylinders with a swept volume of 479 cc and a power of 10 hp.

barchemagazine – Settembre-September 2019



NEWS

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Data Room

Lunghezza fuori tutto 14,78 m • LWL 13,88 m • baglio massimo 4,59 m • pescaggio 2,4 m • dislocamento a vuoto 15.000 kg • zavorra 5.200 kg • serbatoio carburante 360 litri • serbatoio acqua 500 litri • randa 77,1 m2 • genoa 62,5 m2 • gennaker 216,7 m2 LOA 14.78m • LWL 13.88m • Maximum beam 4.59m • Draft 2.4m • Light displacement 1 5,000 kg • Ballast 5,200 kg • Fuel tank volume 360 liters • Water tank volume 500 liters • Main sail 77.1 m2 • Genoa 62.5 m2 • Gennaker 216.7 m2

SWAN 48 Il 48 fa parte della linea classica Swan. È la più piccola di questa gamma che arriva fino a 78 piedi. È stato disegnato da German Frers proprio come lo vogliono gli armatori Swan: pensato per la crociera e realizzato con cura maniacale per garantire comfort e sicurezza in navigazione, ma anche performance. Il dislocamento è di 15 tonnellate. La superficie velica conta su una randa semi square top di 77 m2 e la possibilità di armare ben quattro vele di prua, tutte, per chi lo desidera, sul proprio avvolgitore. The 48 is part of the Swan Classic range. It’s the smallest in this range which goes up to 78 feet. Designed by German Frers just as Swan owners want it to be: designed for cruising and made with meticulous care to ensure comfort and safety while sailing, but also performance. The displacement is of 15 tonnes. The sail area features a semi-square top main sail of 77 m2 and the possibility to be fitted out with four fore sails, all of which, for those who wish, on their own furler.

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MOTORYACHT

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Canados 120

Varato il Canados 120, ammiraglia della linea flybridge, destinato a un armatore olandese. Lo studio Francesco Paszkowski Design ha firmato il progetto degli interni e del décor The Canados 120 has been launched. The flagship of the flybridge line, intended for a Dutch shipowner. Francesco Paszkowski Design was responsible for the interiors and décor

by Angelo Colombo

MICHEL KARSENTI, TITOLARE DEL CANTIERE, ha dichiarato: «Sono molto orgoglioso di questo yacht, il lavoro artigianale con cui siamo arrivati al varo con la totale soddisfazione del cliente è qualcosa di straordinario. Tutto il personale Canados partecipa all’evoluzione di un nuovo progetto con slancio, vivendolo in prima persona e dando il massimo per arrivare a quello che considero un risultato di altissimo livello. Storicamente le maestranze di Canados sono sempre state un fiore all’occhiello dell’azienda, anzi, devo dire che questa caratteristica unitamente al mio amore per l’Italia e per Roma in particolare, ha fatto sì che scegliessi proprio questo cantiere. Lavorare qui è ogni giorno una grande soddisfazione, le persone a tutti i livelli sono appassionate e questo fa la differenza. Arrivare al varo di questo 120, nel rispetto dei tempi e con un livello qualitativo straordinario, mi conferma di aver fatto la scelta giusta». Abbiamo avuto anche il piacere di uscire in mare in occasione del varo, scoprendo uno yacht che, nonostante i suoi oltre 36 metri di lunghezza, è docile e facile da condurre, ma soprattutto particolarmente silenzioso. Il 120 è un vero cruiser dove lusso, confort e tanto spazio sono gli elementi che, unitamente a una particolare cura artigianale, si traducono in grande qualità molto apprezzata da armatori di tutto il mondo.

barchemagazine – Settembre-September 2019

The 120 is a real cruiser where luxury, comfort and plenty of space are the elements which, together with a particular handcrafted care for detail, translate into the outstanding quality that is appreciated by ship owners worldwide.



MOTORYACHT

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Canados 120

Lunghezza f.t. 36,62m • larghezza massima 7,25m • immersione 2,25m • riserva carburante 7.000 l • riserva acqua 2.500 l • autonomia 500 miglia • velocità massima 27 nodi • velocità di crociera 23 nodi • motorizzazione 2xMTU 16V 2000 M96 da 2.600 HP l’uno. LOA 36.62m • Maximum beam 7.25m • Draft 2.25m • Fuel tank volume 7,000 l • Water tank volume 2,500 l • Range 500 nautical miles • Maximum speed 27 knots • Cruising speed 23 knots • Main Propulsion 2XMTU 16V 2000 M96 of 2600 HP each.

barchemagazine – Settembre-September 2019

Oggi il cantiere di Roma propone tre linee di yacht, interamente realizzati all’interno delle aree produttive storiche sulle rive del fiume Tevere in prossimità della foce: Gladiator, per sport yacht da 13 a 27 metri, Oceanic Fast Expedition Yachts linea di yacht caratterizzati dallo scafo “Displaning” per le sue ottime performance sia in dislocamento sia in planata e, infine, la linea Canados di motor yacht fly da 24 a 36 metri di cui il 120 appena varato è l’ammiraglia. MICHEL KARSENTI, OWNER OF THE SHIPYARD, SAID: «I am very proud of this yacht, the craftsmanship thanks to which we arrived at the launch with total customer satisfaction is something extraordinary. The entire Canados staff always participates in the evolution of a new project with momentum, experiencing it first-hand and giving their utmost to achieve what I consider to be a result of the highest level. Historically, Canados’ workforce has always been the company’s spearhead; in fact, I must admit that this feature together with my love for Italy and Rome in particular, drove me to choose this particular shipyard. Working here is a great satisfaction every single day. People at all levels are truly passionate and this makes the difference. Achieving the launch of this 120, within the deadline and with an extraordinary level of quality, confirms that I have made the right choice». We also had the pleasure of going out to sea at the time of the launch, which made us discover a yacht which, despite its more than 36 metres in length, is docile and easy to sail, but above all particularly quiet. Today, the Rome-based shipyard offers three lines of yachts, entirely built within the historical production areas on the banks of the Tiber river near its mouth: Gladiator, for sports yachts from 13 to 27 metres, Oceanic Fast Expedition Yachts, a line of yachts characterised by the ‘Displaning’ hull for its excellent performance in both displacement and glide and, finally, the Canados line of fly motor yachts from 24 to 36 metres, of which the newly launched 120 is the flagship.



COMPANIES NAUTICA FUSARO

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La forza del DEALER The STRENGTH of the DEALER In occasione del dealer day a Salerno abbiamo incontrato Giovanni Jacobstal e Antonio Vertechi, colonne portanti di Nautica Fusaro, dealer Absolute per la Campania During the “dealer day” in Salerno we met Giovanni Jacobstal and Antonio Vertechi, two of the main figures at Nautica Fusaro, the Absolute dealer for the Campania region

by Carla Pagani SUL MOLO DEL MARINA D’ARECHI C’È UN GRAN VIA VAI. Alle prime ore del mattino fervono i preparativi di quella che si annuncia come una giornata di festa dedicata a tutti i clienti Absolute e a quelli che vogliono diventarlo. Incontriamo Giovanni Jacobsthal mentre sistema le ultime cose allo stand. Un uomo tuttofare, una grande energia, sempre in prima linea, pronto a rimboccarsi le maniche per offrire ai propri clienti il massimo dell’ospitalità e dell’assistenza quando si è in mare. Giovanni e Antonio Vertechi sono le colonne portanti di Nautica Fusaro, dealer ufficiale della grande azienda di Podenzano per la Campania. Lavorano per Angelo Gobbi dal lontano 1984. «Abbiamo visto crescere l’azienda e abbiamo costruito un rapporto di fiducia reciproca che ci auguriamo possa andare

avanti ancora per molti anni», dice Giovanni mentre lo convinciamo a sedersi per cinque minuti e a riprendere fiato. Fosse per lui, non ci sarebbe mai una pausa. Intanto iniziano ad arrivare alla spicciolata curiosi, clienti di lungo corso e anche clienti nuovi. Sono qui per l’Absolute 62 Fly e per il 72 Fly. Il cielo è limpido, l’acqua cristallina. Intorno un gran silenzio e una calma assoluta. L’atmosfera ideale per godersi la giornata organizzata da Nautica Fusaro all’insegna, come sempre, dell’ospitalità partenopea. La cornice non potrebbe essere più bella. Proprio dietro l’ultima punta che si scorge dal molo c’è Positano, e poi Amalfi. I promontori si ergono sull’acqua come tante guglie mentre le barche escono placide sul mare calmo. Come sta andando il mercato? «Beh, sta crescendo, anche

barchemagazine – Settembre-September 2019

se molto lentamente. Al Nord va un po’ meglio perché sono di più i clienti del nord Europa. Ma anche qui al Sud stanno arrivando armatori stranieri che preferiscono le nostre coste, anche per ormeggiare la barca durante l’anno», dice Antonio quando finalmente riusciamo a riacciuffarlo per una chiacchierata. È difficile farlo staccare dal suo lavoro. «Ma io in realtà sono timido», dice ridendo. Ma la capacità di vendere e di saper affiancare un cliente in qualunque momento ce l’ha nel sangue, come pure Giovanni. «Noi siamo reperibili sempre, tutto il giorno. Estate e inverno. Il cliente può avere bisogno di noi in qualunque momento». Giovanni e Antonio lavorano insieme da trentacinque anni. Un matrimonio, di quelli che funzionano. Il segreto? «La tolleranza reciproca», dicono scherzando.



COMPANIES NAUTICA FUSARO «Confronto, ascolto, dialogo. Sicuramente la pazienza è un ingrediente fondamentale. Ma lo è ancor di più la passione che si mette nel proprio lavoro. E una delle cose che mi rende più felice è il rapporto con le persone», dice Antonio. Qual è invece l’ingrediente per essere solidi sul mercato? «Sicuramente puntare sul post-vendita. Assistenza, affidabilità, non mettere mai limiti alle necessità dei clienti». Essere un buon dealer vuol dire saper costruire e coltivare rapporti, anche d’amicizia e fiducia, in primis. «E poi la vendita è un’alchimia. Non si sa mai come va a finire, ed è questo il bello», aggiunge divertito Antonio mentre sorride con gli occhi vivaci. Quando gli chiediamo quali sono i progetti per il futuro, ci fanno capire che vorrebbero poter fare affidamento su infrastrutture migliori. «Abbiamo bisogno di marina come questo, attrezzati, di buon livello», dice deciso Giovanni. «La nostra presenza in posti come questi è fondamentale», dice Antonio. «Agli armatori bisogna offrire servizi e comodità». E poi bisogna innovare continuamente. «In questo momento storico è fondamentale investire anche nella comunicazione ed essere al passo con i tempi», dice Giovanni indicando Federica, sua figlia, un’altra colonna portante di Nautica Fusaro. Giovanissima ed energica. Anche lei con un gran sorriso che mette di buon umore. Un sogno nel cassetto? «Avere un cantiere sul mare», dice Antonio. «Potremmo seguire

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Nautica Fusaro is the owner of a state-controlled mooring concession with floating docks, set in the charming harbour at Baia, in Naples, that takes boats of up to 24 metres in length, with all the comfort that a boat owner could ask for. Giovanni Jacobsthal.

ancor meglio i nostri clienti e offrire un’assistenza a trecentosessanta gradi». E allora, avanti tutta! Con energia, ottimismo e tanta voglia di lavorare. THERE IS A LOT OF COMING AND GOING ON THE QUAY AT THE MARINA D’ARECHI. In the early morning there is a lot of preparation going on for what is set to be a day of celebration for all Absolute clients, both existing ones and potential buyers. We met Giovanni Jacobsthal while he was sorting out the final details on his stand. He is a hands-on guy, full of energy, always out there in the front line, ready to roll up his sleeves to give his clients the best hospitality and assistance when they are at sea. Giovanni and Antonio Vertechi are the central figures at Nautica Fusaro, the official dealer in the Campania region for the large, Podenzano-based firm. They have been working for Angelo Gobbi since 1984. «We have seen the company grow and we have built a relationship of mutual trust that we hope can continue for many more years», says Giovanni while we convince him to sit down for five minutes and catch his breath. If it were up to him, he would never stop. Meanwhile a trickle of clients, both long standing and new ones, begin to arrive, together with the merely curious. We were there to see the Absolute 62 Fly and the 72 Fly. The sky is blue, and the water is crystal clear. Round about us it is completely silent and completely calm.

Nautica Fusaro è titolare di una concessione demaniale per ormeggio con pontili galleggianti, situati nell’incantevole Porto di Baia in Napoli, per ospitare imbarcazioni fino a 24 metri di lunghezza, con tutti i confort che un diportista può richiedere.

Antonio Vertechi.

It is the perfect atmosphere to enjoy the day organised by Nautica Fusaro with typical Neapolitan hospitality, as usual with them. The setting could not be more beautiful. Positano rises just behind the last point one can glimpse from the quay, and then Amalfi. The promontories emerge from the sea like spires, while the boats gently ease out of harbour on a calm sea. So, what is the market looking like? «Well, it’s growing, but very slowly. In northern Italy it is a bit better, because there are more clients from northern Europe. But a lot of foreign owners are also coming to the south, because they prefer our coastline, including those who want to moor their boats down here year-round», Antonio told us, when we finally managed to get him back again for a chat. It is difficult to tear him away from his work. «Actually, I am rather shy», he laughs. But he is a natural when it comes to sales and knowing how to accompany a client at any time: it’s in his blood, just like Giovanni. «We are always available, at any time of day. Both summer and winter. A client could need us at any time». Giovanni and Antonio have been working together for thirty-five years. It is one of those relationships that really works. What is the secret? «Mutual tolerance», they joke. «Talking to one another, listening to each other, dialogue. Patience is unquestionably one of the essential elements. But even more so, there is being passionate about our work. And one of the things that I particularly enjoy is our relationship with people», says Antonio. And what is the key to a solid market presence? «You definitely have to focus on after-sales service. Assistance, being dependable, never imposing limits on what clients might need». Being a good dealer means knowing how to build and grow relationships, starting with friendship and trust. «And then there is an element of alchemy in sales. You never know how it is going to end up, and that’s a nice thing», laughs Antonio, as he smiles with his twinkling eyes. When we ask them about their projects for the future, they tell us that they would like to be able to use better infrastructure. «We need marinas like this, that are well fitted out, at a high level», says Giovanni, decidedly. «Our presence in places like this is fundamental», says Antonio. «You have to provide service and convenience to owners». And then you have to continually innovate. «At this point in time, you have to also invest in communications and keeping up with the times», says Giovanni, pointing to his daughter Federica, who is another key figure at Nautica Fusaro. She is very young and energetic. And she too has a big smile, one that puts you at ease. What is your dream? «Having a boatyard on the sea», says Antonio. «We could help our clients better and offer comprehensive assistance». And so full speed ahead! With energy, optimism and a lot of desire to get down to work.

Nautica Fusaro di Giovanni Jacobsthal e Antonio Vertechi è un chiaro punto di riferimento per gli utenti nautici della Campania e del sud Italia.

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Nautica Fusaro, which is owned by Giovanni Jacobsthal and Antonio Vertechi, is a clear point of reference for the boating community in Campania and in southern Italy.



EVENTS SATEC

Numeri POSITIVI Positive FIGURES

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Santa Margherita Ligure hosted the nomination of the new President of Ucina, Saverio Cecchi, elected by the General Assembly with 99 per cent of votes IL SUO PRIMO MESSAGGIO È STATO CHIARO: «Dedicherò molto tempo all’Associazione, alla sua struttura, ma soprattutto alle aziende socie, andrò a trovarle per cercare di capire le loro problematiche e spiegare che cosa può offrire UCINA con la sua struttura» ha detto Saverio Cecchi. Un obiettivo quindi che prevede un grande sostegno alle aziende del comparto per indurle a perseverare nel cammino vincente già intrapreso, puntando sulla ricerca di nuove tecnologie atte a proporre sul mercato nazionale ed estero quell’eccellenza che fino ad ora ha contraddistinto la cantieristica italiana rendendo vincenti i nostri prodotti. Tra le varie priorità da affrontare Saverio Cecchi ha affermato di volere accelerare e concludere al più presto alcuni dossier già presi in esame, come il registro telematico che si augura entri ufficialmente in funzione al prossimo Salone Nautico di Genova, la messa a punto del Codice della Nautica, l’approfondimento delle regole sul noleggio e la soluzione sull’aumento retroattivo dei canoni demaniali. Alla domanda della Rivista Barche sulle sue intenzioni di un riavvicinamento di UCINA con Nautica Italiana, il neo Presidente non ha esitato: «Il mio obiettivo è quello che Nautica Italiana e UCINA diventino una sola realtà». E sempre alla

A Santa Margherita Ligure ha debuttato il neo Presidente di Ucina Saverio Cecchi eletto dall’Assemblea con il 99 per cento dei voti by Clelia Pirazzini

nostra domanda sul Salone Nautico di Genova e sul suo sviluppo, Saverio Cecchi ha risposto che è nelle sue intenzioni il potenziamento di questa grande esposizione che è diventata un punto di riferimento in campo mondiale e che deve essere sostenuta e migliorata ove possibile, anche per ciò che riguarda la parte a mare. Il comparto della Nautica, a differenza di altri settori dell’industria italiana che in questi ultimi anni di recessione hanno sofferto, sta andando molto bene. Domenico Sturabotti, Direttore della Fondazione Symbola, alla quale UCINA ha commissionato una ricerca, è stato chiaro: «Se negli ultimi tre anni l’economia nostrana in genere è cresciuta del 3%, l’industria nautica da diporto ha fatto registrare un +9%. Il valore delle vendite all’estero nel 2018 ha raggiunto i 2 miliardi di euro». E a questo proposito uno dei relatori della Convention, Marco Campomenosi, Onorevole al Parlamento europeo, ha ribadito come dopo l’esito delle nuove nomine a Bruxelles, sarà doveroso fare sentire la voce italiana, perché in un momento delicato come questo per l’economia diventerà importante chiedere un ruolo prestigioso ai Commissari italiani per tutelare quel Made in Italy di eccellenza che contraddistingue il nostro Paese. E per tutelare la cantieristica in Italia,

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ha continuato il Presidente UCINA Saverio Cecchi, c’è bisogno di più rispetto; la nautica è considerata ancor oggi solo per i ricchi. Bisogna fare capire cosa c’è dietro un cantiere: una filiera di aziende che producono lavoro a tutto campo, anche nei porticcioli, spesso presi di mira erroneamente dagli ambientalisti quali strutture deturpatrici dei panorami naturali. Una tematica ripresa da Antonio Macaluso editorialista del Corriere della Sera che ha ricordato come alcuni anni or sono la politica abbia infierito contro la nautica da diporto considerandola come un bene di pochi privilegiati. Senza tenere conto, ha continuato Domenico Sturabotti di Symbola, che la produzione cantieristica, che rappresenta il nucleo della filiera, riesce ad attivare nel resto del comparto 10 volte il numero di addetti e 10 volte in numero di valore aggiunto. Il convegno è quindi proseguito soffermandosi sulla tematica “Le capitali della Nautica” dalla quale è emerso che la regione Lombardia è al primo posto come valore aggiunto, con 2 miliardi e 208 milioni di euro. Salito alla seconda posizione il Veneto, mentre è retrocesso il Piemonte, stabilendosi al quinto posto. La quota percentuale rispetto al totale del valore aggiunto di ciascuna regione, vede primeggiare



EVENTS SATEC

I Pionieri della Nautica

Nella splendida cornice dell’Abazia della Cervara a Santa Margherita Ligure si è svolta la XXX Edizione del premio Pionieri della Nautica istituito da Ucina Confindustria Nautica. Per i manager sono stati premiati Giorgio Ettore Donà della Saim per le sue idee innovative della distribuzione organizzata sul mercato della nautica; e poi a una grande imprenditrice, Anna Ziliani Scarani della Rio Yachts, una donna che ha dedicato con passione molti anni della sua vita al mondo della nautica da diporto. Per la categoria maestranze il riconoscimento è andato ad Achille Pennellatore, stimato meteorologo per 38 anni a Porto Sole di Sanremo, mentre per i Progettisti e Designer è stato dichiarato Pioniere Fulvio De Simoni che ha disegnato oltre 3000 imbarcazioni. Il riconoscimento ai giornalisti stranieri è andato a Torsten Moench scrittore e direttore della rivista tedesca Boote. Per la categoria giornalisti italiani è stato premiato Fabio Pozzo della Stampa. The gorgeous framework of the Abazia della Cervara in Santa Margherita Ligure provided the stage for the 86 XXX Edition of the Boating Pioneers Award, constituted by UCINA Confindustria Nautica. For the manager category, the awards were delivered ex-aequo to two leading figures in the industry: Giorgio Ettore Donà from SAIM spa for his innovative ideas in coordinated distribution in the nautical market offering intelligent engineering services for pleasure boaters and suppliers alike. And then a great businesswoman, Anna Ziliani Scarani from Rio Yachts, a woman who has passionately dedicated many years of her life to the world of boating. In the craftsmen category, the award went to Achille Pennellatore, a highly esteemed weather forecaster for 38 years at Porto Sole in Sanremo, while in the Designer category, Fulvio De Simoni, who has designed more than 3000 vessels, was declared Boating Pioneer for 2019. The acknowledgement for foreign journalists went to Torsten Moench, writer and chief editor of Boote. In the Italian journalist category, Fabio Pozzo, journalist for La Stampa, received the award.

il Friuli Venezia Giulia con il 2,13%, seguito a ruota dalla Liguria e dalle Marche. Per ciò che riguarda la parte cantieristica, La Spezia ha sorpassato Lucca e il suo distretto di Viareggio, con Torino che si aggiudica la terza posizione. Anche nel ramo riparazioni navali si attesta sempre La Spezia al primo posto seguita da Lucca, mentre la provincia toscana di Grosseto precede Genova.

«Il mio obiettivo è quello che Nautica Italiana e UCINA diventino una sola realtà». «My goal is to make Nautica Italiana and UCINA into one single entity». Saverio Cecchi HIS FIRST MESSAGE WAS CLEAR: «I will dedicate much time to the Association internally, but above all to the companies who are its members. I will go visit them to try to grasp their issues and explain what UCINA con offer them», said Saverio Cecchi. A goal, therefore, which implies providing great support to companies in this industry so they can persevere on this winning road they have already started to go down and aim at searching for new technologies to propose – both on the national and international market – that excellence, which has distinguished Italian shipbuilding until today and made Italian products into winning products worldwide. Among the many priorities to address, Saverio Cecchi asserted his will to accelerate and finalise some outstanding issues, which had already been examined, such as the digital register, which will hopefully be officially launched at the next Genoa Boat Show, the finalisation of the Boating Code, the further exploration of the charter rules, and a solution to the retroactive increase of State fees. Upon Barche’s question concerning the intentions of reconciling UCINA with the other Boating soul, the newly elect President had no hesitation: «My goal is to make Nautica Italiana and UCINA into one single entity». And to our question about the Genoa Boat Show and its development, Saverio Cecchi answered that it was his intention to further boost this great show; a show that has become a point of reference worldwide and which needs to be

Il valore aggiunto del Pil dell’industria nautica italiana dal 2015 al 2018 è cresciuto dell’8,9%, pari a 11,8 miliardi di euro, con un risvolto positivo sull’occupazione, facendo registrare un aumento negli ultimi tre anni degli addetti al lavoro del +1,9% che oggi toccano la cifra di 183.624 individui tra le diverse filiere. Nella costruzione risultano 17.245 lavoratori, mentre sono105.549 nella subfornitura ai cantieri e componentistica, 39.870 nelle riparazioni e servizi vari e 20.961 nel turismo e commercio. A gonfie vele le esportazioni che hanno contribuito in modo massiccio alla crescita del comparto.

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supported and improved wherever possible, also as far as the part at sea is concerned. The boating industry, as opposed to other sectors in Italian industry, which have suffered during these years of recession, is doing very well. Domenico Sturabotti, Director of the Symbola Foundation, who has been commissioned with a research on behalf of Ucina, was very clear on this point: «While in the past three years, the Italian economy in general has grown by 3%, the pleasure boating industry recorded +9%. The value of sales abroad in 2018 reached 2 billion euro». Concerning this point, in fact, one of the speakers at the Convention, Marco Campomenosi, Honourable Member of the European Parliament, stressed that after the result of the new nominations in Brussels, it will be tantamount to make the Italian voice heard, because in a delicate moment for the economy like the one we are experiencing, it will be key to demand a prestigious role for Italian Commissioners to safeguard the Made in Italy of excellence which characterises this country. And to protect Italian shipbuilding, President of UCINA Saverio Cecchi continued, we need more respect: boating is still considered something for rich people today. We need people to understand what lies behind a shipyard: a chain of companies that produce work all round, even in small harbours. Companies who are often targeted unfairly by environmentalists as facilities that spoil the beauty of Nature. This topic was also addressed by Antonio Macaluso, editorialist of the Corriere della Sera, who reminded the readership that some years ago politics had attacked pleasure boating considering it as a good for the privileged few. Without taking into consideration, however, continued Domenico Sturabotti from Symbola, that the shipbuilding production, which represents the core of the supply chain, can activate 10 times the number of people in the remaining part of the sector, generating 10 times the added value. The conference continued with a focus on the topic of ‘The capitals of Boating’, which showed that the region of Lombardy holds first place in terms of added value, with 2 billion and 208 million euro. Veneto rose to second place, while Piedmont has fallen in the ranking and has now settled in fifth place. In terms of percentages over the total of added value in every Italian region, Friuli Venezia Giulia comes first with 2.13%, followed closely by Liguria and Le Marche. As far as shipbuilding is concerned, La Spezia has surpassed Lucca and its district in Viareggio, with Turin gaining third place. In the branch of ship repair, La Spezia comes first again, followed by Lucca, while the Tuscan province of Grosseto precedes Genoa.

The added value of the GDP of the Italian nautical industry grew by 8.9% from 2015 to 2018, equal to 11.8 billion euro, with a positive effect on employment. In fact, in the last three years, records show an increase of +1.9% in employees in this industry, reaching an overall number of 183,624 people today between the different supply chains. In building, workers are 17,245, while subcontracting to shipyards and the components industry record 105,549 workers. Export is in full sail and has contributed massively to the growth of the sector.







ECONOMY

ECONOMY

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CREDEM LEASING

Crescita ed evoluzione Growth and evolution Il mondo del leasing nautico è in continua crescita ed evoluzione. Ne parliamo con Maurizio Giglioli, Amministratore Delegato di Credemleasing e membro del Consiglio di Assilea - Associazione Italiana Leasing The world of nautical leasing is continually growing and evolving. We talked about it with Maurizio Giglioli, CEO of Credemleasing and a board member at Assilea – the Italian Leasing Association by Massimo Longoni

NEL 2008 I CONTRATTI STIPULATI DI LEASING NAUTICO VALEVANO PIÙ DI 3 MILIARDI DI EURO, nel 2018 siamo intorno al 20 per cento di quella cifra. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di Credemleasing Maurizio Giglioli. Il settore nautico è in crescita. Si tratta di una tendenza consolidata o di un’eccezione rispetto al panorama economico generale? L’andamento mondiale del mercato nautico è sicuramente in forte crescita. Secondo i dati del Boating Market Monitor 2019 elaborato dagli analisti di Deloitte nel 2018, il mercato della nautica da diporto vale, in tutto il mondo, 22 miliardi di Euro con un tasso di crescita pari a circa il 7% rispetto all’anno precedente. Anche in Italia, si registra un 2018 positivo con una produzione di nuove unità pari a 2,5 miliardi di Euro (+11% rispetto al 2017). Il settore industriale della nautica da diporto in Italia si caratterizza per una significativa specializzazione nel segmento dei grandi yacht. In tale segmento l’Italia è leader mondiale registrando nel 2018 una quota pari al 46% del portafoglio ordini di superyacht. I dati dimostrano una fiducia verso il futuro della nautica che registra il quarto anno consecutivo di crescita. Possiamo quindi conferma-

re che si tratta di una tendenza che si sta consolidando sempre di più. In Italia il leasing nautico come si sta muovendo? Il 2018 è stato un altro anno favorevole per il leasing sulla nautica da diporto, nei primi cinque mesi del 2019 si sta invece registrando una contrazione del 4% sia sul numero di contratti che sul valore finanziato. In questo contesto Credemleasing è in controtendenza con uno stipulato del +9% sul numero di contratti e del +40% sull’importo, consolidando così la nostra leadership di mercato. Oggi siete degli specialisti nei contratti di leasing nautico, c’è una vostra peculiarità che possiamo mettere in evidenza? La nostra filosofia è quella di intendere il leasing come un servizio e non come un prodotto finanziario. Seguiamo il cliente dalla scelta della barca, alla progettazione, sino all’acquisto finale. Siamo fortemente convinti che soltanto dialogando a fondo con il cliente ed i professionisti che lo assistono sia possibile comprendere al meglio obiettivi ed esigenze, per rendere l’acquisto della barca un momento davvero unico e memorabile. Credemleasing non ha mai smesso di stipulare leasing, anche nei momenti più

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difficili di mercato, con un approccio a tratti controcorrente. Il Gruppo Credem vanta una ampia clientela nel private ed affluent banking. È da questi segmenti, in genere meno toccati dalla crisi, che è giunta una consistente richiesta di assistenza finanziaria, oltre che per progetti legati all’attività d’impresa, anche per acquisti di tipo privato come quelli attinenti al real estate ed alla nautica. Come è organizzata la vostra struttura nel Leasing Nautico? Abbiamo un team di professionisti pronto a dare consulenza a 360 gradi. Siamo in grado di guidare e accompagnare il cliente in ogni sua scelta, dall’ambito legale fino alle questioni più amministrative. La nostra vera forza sono proprio le persone che guidano il cliente verso la rotta giusta. Per la realizzazione di un progetto nautico sono importanti competenze variegate, tecniche, fiscali, amministrative, legali e finanziarie: in Credemleasing un team di professionisti è pronto ad affiancare il cliente in ogni sua scelta. Persone in grado di assistere e gestire il rapporto con gli armatori, con i cantieri italiani ed esteri e anche con i progettisti. Un team che sa essere vicino alle necessità del cliente durante tutta la durata del leasing.

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ECONOMY

Gruppo Credito Emiliano

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Il Credito Emiliano, Credem, fonda le sue radici a Reggio Emilia ed è la banca privata che fa riferimento alla famiglia Maramotti, nota anche per il luxury brand Max Mara. Una banca radicata nel territorio con più di 600 filiali suddivise in tutta Italia. Ed è all’interno di questo gruppo che opera Credemleasing, società specializzata nella locazione finanziaria di beni immobili, beni strumentali, veicoli e imbarcazioni. Credito Emiliano – Credem – has its roots in Reggio Emilia. It is the private bank of the Maramotti family, also known for the luxury brand Max Mara. The bank is deeply rooted in its territory, with more than 600 branches spread all over Italy. Credemleasing operates within this group as a company specialized in the financial lease of real estate, capital goods, vehicles, and boats.

Credemleasing will be present with a dedicated stand at the 59th edition of the Genoa Boat Show, where visitors will be able to enjoy any kind of consultancy concerning nautical leasing.

Credemleasing sarà presente con un suo stand al 59° Salone Nautico di Genova dove i visitatori interessati potranno avere ogni tipo di consulenza relativa al leasing nautico.

Tutti questi aspetti ci hanno permesso di accrescere le nostre competenze anno dopo anno. I nostri valori sono passione e responsabilità, principi che si sposano molto bene con chi vive il mare. Può darci un quadro generale del leasing in Italia degli ultimi mesi di tutti i settori? Dai dati di Assilea – Associazione Italiana Leasing – prosegue nel mercato la crescita importante del leasing operativo, ma si osserva, dopo cinque anni di crescita, una flessione dello stipulato leasing finanziario a maggio che porta ad un rallentamento del 10% rispetto ai primi cinque mesi dell’anno precedente. Anche sul totale stipulato i nostri risultati sono in contro tendenza: Credemleasing chiude il mese di maggio con un +14% sul numero dei contratti ed un +18 sul valore dello stipulato. Possiamo sentirci molto soddisfatti di questo risultato, frutto del lavoro di squadra dei team dedicati alle singole aree di business. THREE BILLION EUROS WORTH OF YACHT LEASING CONTRACTS WERE SIGNED IN 2008, but that figure had fallen to around twenty per cent in 2018. We talked about it with the CEO of Credemleasing Maurizio Giglioli. The yachting sector is growing. Is that a consolidated trend, or an exception to the general economic outlook? Internationally, the yachting sector is definitely growing strongly. According to data from the Boating Market Monitor 2019 put together by researchers at Deloitte in 2018, the worldwide yachting market grew around seven per cent in the year to 22 billion euros. In Italy too, 2018 produced positive results with production of new vessels worth 2.5 billion euros (an 11% increase on 2017). The yachting sector in Italy is characterised by significant specialisation in the large yacht sector. Italy is the world leader in that sector, and in 2018 registered 46% of superyacht orders. The figures show that there is faith in the future of yachting, with the fourth consecutive year of growth. We can thus confirm that it is a trend that is increasingly consolidating.

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How is yacht leasing faring in Italy? 2018 was another favourable year for leasing in the yachting sector, in the first five months of 2019, however, there has been a 4% decrease both in the number of contracts and in their total financial value. Credemleasing is bucking the trend, with a nine per cent increase in the number of contracts, and a forty per cent increase in financial value, which consolidates our leadership in the market. Since you are specialists in yachting leasing, is there anything unusual about you that we should stress? Our approach is to see leasing as a service rather than a financial product. We follow clients from their choice of their boat, through planning to the final purchase. We are absolutely convinced that only by having in-depth discussions with clients and the professionals that work with them is it possible to fully understand goals and requirements, to make the purchase of a boat a really unique and memorable occasion. Credemleasing hasn’t ever stopped signing leasing contracts, even when the market was going through its most difficult times, with an approach that sometimes goes against the general trend. The Credem Group can boast a broad client base amongst affluent individuals and in the private banking world. That segment, which has generally been less affected by the economic crisis, has been the source of a consistent level of requests for financial assistance, which as well as being for projects linked to company business, is also for private purchases, such as those involving both real estate and yachting. How do you organise your yachting leasing group? We have a team of professionals who are ready to provide all-round consultancy. We are able to lead and accompany the client in every choice they make, from the legal area right up to purely administrative issues. Our real strength lies in our people, who help clients find the right path. Various different technical, fiscal, administrative, legal and financial skills are required to execute a yachting project: at Credemleasing we have a team of professionals who are ready to help clients in whatever they decide to do. They are people who are able to provide assistance and manage relationships with owners, boatyards – both in Italy and abroad – and with designers. They are a team that understands how to keep abreast of client needs throughout the leasing contract. All of these things have meant that we have been able to grow our skill base year after year. We hold passion and responsibility to be our key values, and these are principles that really fit in with people who live and experience the sea. Can you give a general picture of leasing in Italy in all sectors over the past few months? Figures provided by Assilea – the Italian Leasing Association – show that the significant growth in the market of operating leasing has continued, but after five years of growth, in May there was a fall in financial leasing contracts signed, which meant that volumes were ten per cent down on the first five months of last year. And our results are bucking the trend in this too: Credemleasing ended May with a 14% increase in deal numbers, and an 18% increase in total contracted volume. We can consider ourselves very satisfied with this outcome, which has come from team work from the groups that we have working in each individual business area.



LAWYER ON BOARD

Regole e consigli Rules and practical suggestions

Quali sono le regole principali da seguire in caso di incidenti in mare? Ecco alcuni consigli pratici What are the main rules to follow in the event of accidents at sea? Here are some practical suggestions

by Federico Santini*

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NONOSTANTE LA STAGIONE ESTIVA STIA VOLGENDO AL TERMINE L’ATTIVITÀ DIPORTISTICA è ancora molto intensa in questo periodo nei nostri mari. Ciascun diportista sa o dovrebbe sapere che gli incidenti in mare possono verificarsi e che le conseguenze di essi possono essere anche molto gravi sia per le persone a bordo sia per l’imbarcazione stessa. La prudenza è quindi sempre necessaria: il mare è amico, ma il pericolo è sempre in agguato. Ecco perché esistono numerose regole in tema di sicurezza in mare dettate dal Codice della nautica da diporto, ma anche suggerimenti pratici da seguire nel caso in cui si verifichino incidenti durante la navigazione. In sintesi la sicurezza in mare è: 1) avere la massima cura dell’incolumità delle persone a bordo; 2) conoscere la propria barca ed i limiti di idoneità alla navigazione; 3) avere sempre a bordo le dotazioni di sicurezza ed i mezzi di salvataggio; 4) controllare sempre la situazione metereologica; 5) vigilanza, controllo, attenzione, prevenzione e responsabilità prima della partenza ed in navigazione. In caso di incidente in mare è obbligo del comandante prestare soccorso alle persone ferite, sia di quelle che si trovino a bordo della propria unità sia di quelle che si trovino in mare o su altre unità in difficoltà. Se ciò non è possibile, deve essere subito richiesto soccorso all’autorità marittima via radio (tramite il canale 16 ovvero telefonando al numero blu 1530, sempre attivo) o con l’impiego dei razzi o altri mezzi di segnalazione previsti per richiedere il soccorso. L’attuale normativa Italiana in tema di nautica da diporto prevede che nei casi di sinistri riguardanti in modo esclusivo unità da diporto non impegnate in attività commerciali (locazione e noleggio, insegnamento e attività sportiva) e che non comportino l’apertura di un procedimento penale (incidenti particolarmente gravi come il naufragio, la perdita di vite umane o feriti gravi), l’inchiesta formale per stabilire le cause, le circostanze e le responsabilità del sinistro non viene disposta d’ufficio ma solo a richiesta delle parti interessate. L’autorità marittima locale, laddove intervenuta, raccoglierà gli atti relativi al sinistro e le testimonianze rese (inchiesta somma-

ria), ma senza l’iniziativa di parte l’inchiesta dell’autorità marittima non avrà seguito. L’art. 60 del Codice della Nautica da Diporto (D.Lgs. 18 luglio 2005, n. 171) prevede che se nel corso della navigazione o durante la sosta in porto si sono verificati “eventi straordinari” relativi all’unità (collisione, salvataggio, ecc.) o alle persone a bordo, il comandante ha l’obbligo di farne denuncia all’autorità marittima o consolare (se l’unità si trova all’estero) entro 3 giorni dall’arrivo ovvero entro 24 ore ove il sinistro abbia coinvolto l’incolumità fisica delle persone, con le modalità di cui all’art. 38 del DPR n. 445/2000, ossia anche per fax e via telematica. In ogni caso, a prescindere dalla gravità del sinistro, laddove vi siano danni a persone o cose, tra cui ovviamente l’imbarcazione propria, l’armatore dovrà farne denuncia immediata ai propri assicuratori al fine di richiedere l’indennizzo a termini di polizza. Nel caso in cui il sinistro abbia coinvolto altre unità, come ad esempio in caso di urto o collisione, l’armatore dovrà prendere tutti i dati dell’altra imbarcazione (nominativo e dati di immatricolazione, dati armatore e comandante e dati delle polizze assicurative corpi e responsabilità civile) e dovrà a sua volta fornire i medesimi dati all’armatore dell’altra unità coinvolta, oltre ovviamente a presentare tempestiva denuncia del sinistro ai propri assicuratori corpi e responsabilità civile. È importante, una volta messa in sicurezza l’imbarcazione a seguito del sinistro, procedere ad una immediata verifica ed elencazione dei danni subiti, alla preparazione di un report fotografico degli stessi e di una relazione dettagliata del comandante in merito alle circostanze, modalità, cause e responsabilità del sinistro, da fornire agli assicuratori. È altresì consigliabile mettere immediatamente l’imbarcazione a disposizione degli assicuratori chiedendo l’intervento tempestivo di un perito per la identificazione e quantificazione dei danni, e nel frattempo richiedere comunque la preparazione di un preventivo di riparazione analitico con indicazione del costo unitario dei materiali e le relative quantità e della manodopera) che sarà poi fornito agli assicuratori ai fini della liquidazione del danno.

barchemagazine – Settembre-September 2019

È consigliabile mettere immediatamente l’imbarcazione a disposizione degli assicuratori chiedendo l’intervento tempestivo di un perito per la identificazione e quantificazione dei danni



LAWYER ON BOARD ALTHOUGH THIS SUMMER SEASON IS COMING TO AN END THE NUMBER OF YACHTS ENJOYING OUR SEAS IS STILL HIGH. Owners are or should be aware that accidents at sea may occur and that the consequences of such accidents can be very serious, affecting either the personal safety of those on board and/or the yacht itself. Prudence is therefore necessary at any time: the sea is a friend but danger is always lurking. That is why there are rules concerning safety at sea set out by the Code of Yachting but also practical suggestions to follow should an accident at sea occur. In brief safety at sea means: 1) taking the utmost care for

Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 9788606

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L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations. For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it

It is advisable to immediately make the vessel available to the insurers, requesting a timely visit from the insurers’ surveyor to verify and assess any damage.

the safety of people on board; 2) knowing one’s yacht and its limits; 3) always having safety and rescue equipment on board; 4) constantly checking the weather forecast at sea; 5) vigilance, checks, attention, prevention and responsibility prior to departure and during navigation. In the case of an accident at sea it is the captain’s duty to provide assistance to any injured people, both those who are on board their own vessel and those who are in the sea or on board other vessels in difficulty. If this is not possible, the captain must immediately request assistance from the maritime authority by radio (using channel 16 or calling the blue number 1530, available 24h/day) or using rockets or other means to signal a request for assistance. The current Italian yachting law provides that in the case of accidents at sea that only involve pleasure yachts (yachts that are not engaged in any form of trade, charter, teaching or sporting activity) and which do not lead to criminal proceedings (following serious accidents such as shipwreck, loss of human life or

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significant personal injuries), a formal investigation of the maritime authority to assess the causes, circumstances and responsibilities of the casualty is not automatic but only takes place upon request of the interested party. The local maritime authority, where requested, will collect all information relating to the casualty and witnesses declarations (summary investigation), however if there is no specific request from the parties involved, the maritime authority’s investigation will not be continued further. Article 60 of the Italian Yachting Code (Codice della Nautica da Diporto) (D.Lgs 18 July 2005, no. 171) provides that should an “extraordinary event” concerning the vessel (collision, salvage, etc.) or causing injury to any person on board occur during navigation or while moored at port, the captain has the duty to file a report with the maritime authority or consulate (if the vessel is abroad) within 3 days from the arrival at port or within 24 hours from arrival at port in case an accident involving the physical safety of people, following the modalities set forth in art. 38 of DPR no. 445/2000 (i.e. the complaint can also be filed by fax or using telematic instruments). For any accident causing damage to persons or to the vessel, regardless of the degree of damage, the owner must promptly notify their insurers in order to request payment of compensation according to the terms of the insurance policy. Where the casualty involves other vessels, such as in the case of a collision, the owner shall request all information regarding the other vessel involved (name and flag registration details, information regarding the owner and details of property and third party liability insurance policies) and shall himself provide that information to the owner of the other vessel; the owner must also promptly notify their property and third party liability insurers of the accident. After an accident, once the vessel is secured, it is important to immediately check for any damage and record it, documenting it with photographs, as well as preparing a detailed captain’s report describing the circumstances, events and causes of the damage to be provided to the insurers. It is also advisable to immediately make the vessel available to the insurers, requesting a timely visit from the insurers’ surveyor to verify and assess any damage. Also, a quote should be requested from suppliers for any necessary repair work, including an itemised description of the cost of materials and labour, to be provided to the insurers for the payment of compensation.



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Il VARO di

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SEVERIN°S

The launch of SEVERIN°S I cantieri Baglietto hanno varato la nave da diporto Severin°s, lunga 55 metri, disegnata da Francesco Paszkowski con interni di Margherita Casprini The Baglietto shipyard has launched Severin°s, a 55-metre yacht designed by Francesco Paszkowski, with interiors by Margherita Casprini

by Valeria Caldelli UNA NASCITA È SEMPRE MAGICA. Porta con sé il mistero dei cicloni improvvisi che lasciano alle spalle soavi primavere. Un po’ come quando il mare si aprì inaspettato, per fare posto a una conchiglia dalla quale venne alla luce Venere. Severin°s è nata alle 19,57 del 6 luglio 2019, al termine di una afosa giornata di sole che lasciava spazio a un tramonto color rosso fuoco, mentre le teatrali note di Hans Zimmer per la colonna sonora del film Il codice da Vinci coprivano il cigolare del grande sollevatore che piano piano la accompagnava alla sua vita sull’acqua. Sullo sfondo le colline del Golfo dei Poeti dominate da una pomposa nube estiva. Forse non c’era coreografia più spettacolare per dare il benvenuto all’ultimo yacht dei cantieri Baglietto, la storica azienda ligure fondata nel 1854 e dal 2012

di proprietà della famiglia Gavio. Ultimo yacht e anche il più grande: 55 metri dall’elegante impronta Made in Italy e dalle linee morbide e sinuose firmate Francesco Paszkowski. Ad accoglierla dopo il battesimo e le cerimonie di rito, i numerosi invitati alla cena di gala, i lavoratori dell’azienda con le loro famiglie, insieme ad alcune delle sue “sorelle” più famose nate, come Severin°s, negli stessi capannoni del cantiere stretto tra il mare e il viale San Bartolomeo, una lunga strada che da La Spezia attraversa l’area marittima- industriale e conduce verso Lerici. «Sono molto orgoglioso di questa giornata, non solo perché il momento del varo è una tappa importante nella vita di un cantiere, ma anche perché questo è il motor yacht più grande che l’azienda abbia mai costruito: abbiamo raggiunto un traguardo che è

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anche una spinta a fare sempre di più». Queste le parole dell’amministratore delegato Michele Gavino, seguito da un esultante hip hip hurrà dell’armatrice, presente alla cerimonia con il marito, imprenditore tedesco, la famiglia e gli amici. Severin°s ha lo scafo blu mare e una linea filante, raggiunge la velocità massima di 17 nodi ed ha una luxury area di 465 metri quadrati, con una grande cabina a prua sul ponte principale, destinata all’armatore, e altre 5 dedicate agli ospiti nelle varie aree dell’imbarcazione. Appartiene alla T-Line di Baglietto, la più classica, in acciaio e alluminio, protagonista agli ultimi saloni di Cannes e Monaco grazie a Silver Fox, un 48 metri varato lo scorso anno. Design e artigianalità italiani si sono dunque uniti alla tecnologia d’avanguardia e dopo tre anni di ‘gestazione’ hanno dato vita al nuo-



EVENTS vo gioiello, che ‘sposa’ la tradizione con una serie di cambiamenti per una diversa, più funzionale e moderna utilizzazione degli spazi. Così la zona di poppa è stata liberata dai tender, spostati a prua sul ponte superiore, offrendo un grande spazio al beach club di 55 metri quadrati a contatto col mare, dove sono ricavati una SPA con gym, bagno turco e zona relax. Sempre a poppa, ma sul ponte sole, troviamo altri 150 metri quadrati per la vita all’aria aperta, mentre una grande piscina e una zona bar occupano la prua. Gli interni sono chiari, dai gusti caldi e insieme raffinati. Nei pavimenti prevale il legno e nella lobby centrale un ascensore panoramico in cristallo e marmo collega i tre ponti interni. Il salone principale è separato dall’esterno con una vetrata completamente apribile per creare un’estensione del paesaggio fino agli ambienti interni. Se questo è il sogno realizzato, altri sono in corso, con risveglio previsto nel prossimo futuro. Tre yacht di 54, 48 e 40 metri saranno consegnati nel 2020. In costruzione anche un 43 metri della linea Fast. A BIRTH IS ALWAYS MAGICAL, bringing with it the mystery of a sudden storm that leaves a pleasant spring in its wake, a little like when the sea unexpectedly opened up to make room for the shell from which Venus emerged. Severin°s was born at 7.57 PM on 6 July 2019, at the end of a swelteringly sunny day that gave way to a blazing red sunset, with Hans Zimmer’s theatrical notes from the soundtrack of The Da Vinci Code masking the creak of the large hoist that gradually accompanied the boat to the start of her life on the water. In the background, the hills of the Gulf of Poets were shrouded in sumptuous

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«We ‘studied’ Severin°s in every detail together with the owner and his family and with the collaboration of the whole team of the yard and those who worked to make a dream possible».

«Abbiamo ‘studiato’ Severin°s in ogni minimo dettaglio insieme all’armatore e alla sua famiglia e con la collaborazione di tutto il team del cantiere e di coloro che hanno lavorato per rendere possibile un sogno». Michele Gavino

summer cloud. More spectacular choreography could hardly be imagined to welcome the latest yacht from the Baglietto shipyard, the historic Ligurian firm founded in 1854 and owned by the Gavio family since 2012. The latest yacht is also the company’s biggest: 55 metres long, with a stylish, Italian-made look and a flowing, rounded design by Francesco Paszkowski. Following her baptism and various rituals, she was welcomed into the world with a gala dinner attended by numerous guests – workers from the company and their families – and some of the boat’s most famous ‘sisters’, born, like Severin°s, in the shipyard’s sheds, squeezed between the sea and Viale San Bartolomeo, the long road that runs from La Spezia to Lerici through the maritime and industrial area. «I’m very proud today, not just because launches are an important occasion in the life of a shipyard, but also because this is the largest motor yacht that the company has ever built – we have reached a milestone, one that will also inspire us to keep doing more». These words, spoken by CEO Michele Gavino, were followed by a jubilant hip, hip, hooray from the owner, who attended the ceremony with her husband, a German businessman, her family and friends. Severin°s has a sea-blue hull and a sleek design. It has a maximum speed of 17 knots and a luxury area of 465 m2, with a large owner suite at the bow on the main deck and another five for guests dotted around the craft. She forms part of Baglietto’s classic T-Line range, made of steel and aluminium, and the star of the most recent Cannes and Monaco boat shows thanks to Silver Fox, a 48-metre boat launched last year. Italian design and craftsmanship therefore sit alongside cutting-edge technology, and three years of ‘gestation’ have given rise to a new gem that pairs tradition with a series of changes to provide a different, more functional and modern use of space. The stern area has been freed of the tenders, which are now located at the bow on the main deck, leaving a large 55 m2 beach club space right next to the sea, featuring a spa with a gym, Turkish baths and relaxation zone. Also at the stern, but this time on the sundeck, there is a 150 m2 outdoor space, while a large pool and bar area can be found at the bow. The interiors are bright with a warm feel, creating an overall feeling of sophistication. The floors are predominantly wooden, while in the central lobby a panoramic glass and marble lift connects the three inside decks. The main saloon is separated from the outdoors by a fully opening glass door, which allows those onboard to bring the sea landscape indoors. And if this is a dream come true, there are several more to come, with the awakening planned for the not-too-distant future. Three yachts, 54, 48 and 40 metres long respectively, will be delivered in 2020, while a 43-metre boat in the Fast range is also under construction. Severin°s è stata costruita sulla piattaforma T-Line del cantiere. Le linee sono quelle ben riconoscibili di Baglietto, firmate da Francesco Paszkowski Design. Margherita Casprini ha curato il progetto degli interni.

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Severin°s was built on the yard’s T-Line platform. The lines are the well recognizable ones by Baglietto, by Francesco Paszkowski Design. Margherita Casprini oversaw the interior design.



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MCY 76

Innovazione e continuità INNOVATION

and continuity

Presentato in uno scenario suggestivo a Porto Piccolo l’MCY 76, il nuovo 23 metri di Monte Carlo Yachts. Insieme a lui anche le altre due novità della stagione del cantiere di Monfalcone, MCY 66 e MCY 70. Tutti rigorosamente firmati Nuvolari e Lenard The MCY 76, the new 23-metre yacht by Monte Carlo Yachts, was presented in an evocative setting in Porto Piccolo. Alonsite it, there were the other two novelties of the season from the Monfalcone based shipyard, the MCY 66 and the MCY 70. All rigorously designed by Nuvolari and Lenard by Sophia Negri

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La presentazione si è svolta nel corso di un’incantevole serata nella località di Porto Piccolo, nel Golfo di Trieste davanti a 300 spettatori fra ospiti d’onore, armatori, partner e media internazionali che hanno assistito anche ad un emozionante spettacolo di luci, il tutto presentato secondo l’inconfondibile stile classico italiano del cantiere.

Innovazione e continuità sono i principi fondamentali su cui si fonda la seconda generazione della collezione MCY. La profonda dedizione, gli investimenti intelligenti e l’atteggiamento positivo sono i principali motori che continueranno a guidare l’azienda verso il futuro.

Innovation and continuity are the fundamentals of the second generation of the MCY collection. The strong dedication, the smart investments and the positive attitude are the key driving forces, which will continue to lead the company towards the future.

The presentation took place during an enchanting evening in the small town of Porto Piccolo, in the Gulf of Trieste, in front of 300 spectators, including guests of honour, ship owners, partners and international media, who also attended an exciting light show, everything presented according to the unmistakable classic Italian style of the yard.

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IL PRIMO MODELLO LANCIATO DA MCY, NEL 2008, FU PROPRIO IL 76. Ora la sua nuova versione è la punta di diamante della seconda generazione di yacht del brand italiano. «La presentazione del nuovo MCY 76 è stata davvero un momento magico», dichiara Fabrizio Iarrera, Amministratore delegato di Monte Carlo Yachts. «Siamo orgogliosi di averlo condiviso con il management del Gruppo Bénéteau, la stampa internazionale, i nostri partner, gli amici e, soprattutto, tutti gli armatori che ci hanno raggiunto in occasione di quest’evento speciale. L’innovazione nel rispetto della continuità è il principio fondamentale su cui si fonda la seconda generazione della collezione MCY. Il nuovo MCY 76 rappresenta quindi il diretto successore del primo modello realizzato da Monte Carlo Yachts. Insieme agli altri nuovi modelli, è il simbolo della continua ricerca di innovazione dell’azienda che, pur mantenendo il suo fascino e i suoi inconfondibili tratti distintivi, si impegna costantemente a migliorare». Con una lunghezza di 23,06 metri e una larghezza di 5,75, il 76 offre una possibilità di personalizzazione per accogliere i desideri degli armatori di tutto il mondo. L’ampiezza dei nuovi oblò permette una maggiore esposizione alla luce naturale consentendo un’esperienza ancora più ravvicinata e personale con il mare. «Il nuovo MCY 76 rappresenta il naturale successore del primo yacht che abbiamo progettato insieme a Monte Carlo Yachts più di dieci anni fa», raccontano Carlo Nuvolari e Dan Lenard. «Da allora abbiamo portato a termine numerosi progetti: ciascuno di essi condivide chiaramente i tratti distintivi della collezione MCY, pur mantenendo un fascino e una personalità unici. Progettare di nuovo l’MCY 76 è stato in un certo senso come tornare alle proprie origini, riscoprendo i tratti di una bellezza che ha saputo vivere nel tempo».


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MCY 76

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Lunghezza f.t. 23,06m • Baglio massimo 5,75m • Dislocamento a vuoto 48 ton • Riserva carburante 5.000 l • Riserva acqua 900 l • Motori 2 x MAN V12 1400 hp o 2 x MAN V12 1.550 hp (opt.) • Velocità massima 30 nodi • Velocità di crociera 24 nodi LOA 23.06m • Maximum beam 5.75m • Light mass displacement 48 ton • Fuel tank volume 5.000 l • Water tank volume 900 l • Main Propulsion 2 x MAN V12 1400 hp or 2 x MAN V12 1.550 hp (opt.) • Maximum speed 30 knots • Cruising speed 24 knots

Gli interni sono valorizzati dalla presenza di elementi decorativi tridimensionali e da ricchi tessuti abbinati in maniera sofisticata alle superfici in legno. Fra l’ampia gamma di tessuti pregiati scelti dall’armatore spiccano marchi del calibro di Pierre Frey, Hermès e Rubelli.

The interiors are enriched by the presence of threedimensional decorative elements and rich fabrics combined in a sophisticated manner with wooden surfaces. Among the wide range of fine fabrics chosen by the owner, brands like Pierre Frey, Hermès and Rubelli stand out.

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THE FIRST MODEL LAUNCHED BY MCY IN 2008 WAS PRECISELY THE 76. Now, its new version is the spearhead of the second generation of yachts proposed by the Italian brand. «The presentation of the new MCY 76 was truly a magical moment», declares Fabrizio Iarrera, CEO of Monte Carlo Yachts. «We are proud of having been able to share it with the management of the Bénéteau Group, the international press, our partners, friends, and, above all, the shipowners who joined us on the occasion of this very special event. Innovation in respect of continuity is the founding principle on which the second generation of the MCY collection is based. The new MCY 76 is thus the next embodiment of the first ever yacht built by Monte Carlo Yachts. Together with the other new models, it is the symbol of the shipyard’s continuous research for innovation and commitment to constant improvement while maintaining its allure and unmistakable distinctive traits». Being 23.6 metres long and 5.75 metres wide, the 76 offers increased unique customization opportunities to satisfy the desires of shipowners all over the world. The increased width of the windows grants even more exposure to natural light and ensures a closer and more personal relationship with the sea. «The new MCY 76 is the natural successor of the first yacht we designed with Monte Carlo Yachts more than ten years ago», as Carlo Nuvolari and Dan Lenard tell us. «Since then, we have worked on many projects: each one of them clearly shares the distinctive traits of the MCY collection, while having its own distinct personality and allure. Designing the new MCY 76 was in a sense like going back to our origins, rediscovering the traits of a beauty that have been able to last in time».



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Il lusso NAVIGA sui catamarani Luxury means

catamarans

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SUNREEF RENDEZ-VOUS

Belle barche, luoghi da scoprire, ma anche eleganza ed esclusività. Si è svolto a Marina di Porto Montenegro l’annuale Sunreef Rendez-Vous. Il cantiere polacco sta crescendo rapidamente così come i suoi catamarani di alta gamma, a vela e a motore Beautiful boats, places to be discovered, but elegance and exclusivity too. The marina at Porto Montenegro held the annual Sunreef Rendez-Vous event. The Polish yard is growing fast, as is its range of highend sailing and motor catamarans by Luca Sordelli

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Tra i momenti più significatici del Sunreef Rendez-Vous Among the most significant moments of the Sunreef Rendezci sono stati il grande party a bordo piscina, una serata Vous, were the large poolside party, an elegant 1920s-style elegante in stile anni ’20, e anche una bella crociera a evening, and also a nice cruise aboard Sunreef catamarans, bordo dei catamarani Sunreef, alla scoperta dell’affascinante discovering the fascinating and “invisible” Kotor, which is e “invisibile” Kotor, distante poche miglia. a few miles away.

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Francis Lapp.

IL COMANDANTE È ITALIANO, GIOVANE, DI TARANTO. Il marinaio è una bella ragazza ucraina. C’è poi lo chef, bulgaro, che è anche un enologo e proprietario di una grande vigna in Bulgaria da dove esporta i suoi vini in tutto il mondo. Siamo immersi in uno dei paesaggi più affascinanti e più sorprendenti del Mediterraneo: la baia di Kotor, in Montenegro a noi nota come le Bocche di Cattaro. Kotor è un piccolo e affascinante paese affacciato su un mare interno, acque profonde circondate da una costa alta, imponente, selvaggia. Fiordi invisibili dalla costa e, non a caso, da sempre rifugio prediletto di pirati 112 di tutte le bandiere. Io siedo vicino al capotavola, nel pozzetto di poppa (una sconfinata terrazza sull’acqua). Insieme a me un drappello di altri fortunati giornalisti che arrivano da angoli lontani del mondo, dal Libano alla Germania, passando da Dubai per arrivare fino al Regno Unito, Francia o Croazia. Lo chef ci serve un sofisticato pranzo a base di pesce, il suo vino bulgaro è buono e tutto da scoprire, il paesaggio passa silenzioso intorno a noi, in una bella giornata di primavera. Navighiamo in un grande silenzio. In altre parole, tutto è perfetto.

Sunreef Yachts ha scelto, per il suo annuale rendezvous, il Marina di Porto Montenegro, scenario perfetto per raccontare le sue novità a giornalisti, amici e clienti. For its annual rendezvous, Sunreef Yachts chose the Marina of Porto Montenegro, a perfect setting to share its news with journalists, friends and customers.

L’obiettivo è scoprire, provare, toccare con mano la gamma Sunreef. Ecco allora che il cantiere polacco per quest’anno ha deciso di organizzare il suo annuale Rendez-Vous a Porto Montenegro, due giorni in mare e poi grande party finale in uno dei marina più esclusivi dei nostri mari. Siamo a bordo di un Sunreef 60. Il brand di Gdansk nasce nel 2012 per mano di Francis Lapp, che aveva intuito, pur arrivando dal mondo dell’energia elettrica e costruzioni, che la strada da percorrere era quella dei catamarani, di grandi dimensioni e altamente customizzabili. Ora Sunreef è diventato uno dei punti di riferimento dello yachting di lusso, a vela e a motore, con una gamma che va dai 50 ai 120 piedi di lunghezza, con progetti in corso orientati a dimensioni ben maggiori, e numeri in grande crescita, a partire da quelli degli stabilimenti produttivi, che si stanno proprio ora espandendo su altri 20.000 m2 di terreno. Il Sunreef 60 è una delle novità dell’anno scorso. Protagonisti di questa stagione sono invece il Sunreef 70 e, per la gamma Power, l’80 e il 40 Open. Nel corso della navigazione ne approfitto per scambiare un po’ di impressioni sulla barca con il comandante, che i Sunreef li conosce bene. Li trasferisce dal Nord Europa qui da noi, e anche oltreoceano. «Sono barche fatte bene, ho incontrato condizioni anche molto dure, ma ce la siamo sempre cavata senza problemi. Sono scafi che in questi anni sono diventati sempre migliori. Un cantiere giovane, ma che impara, sempre pronto a raccogliere quanto di nuovo il mercato e la tecnologia propongono». Non a caso, proprio del 60 e del 50, Sunreef ha da poco lanciato anche la versione a propulsione ibrida. A bordo del Sunreef 60 ho avuto modo di apprezzare questa perfetta macchina per la crociera e per il charter, il suo infinito fly, la grande cura nella lavorazione e nella distribuzione degli spazi che fa sì che, nonostante a bordo ci siano ben quindici persone, si riesca a muoversi, pranzare e vivere la barca senza nessun problema. E per finire, una volta rientrati, grande festa nel Marina di Porto Montenegro. Protagonista è sempre il “nostro” Sunreef 60, all’àncora davanti a noi. Il tema è il Grande Gatsby, Long Island anni 20. L’ottimo vino bulgaro scorre a fiumi, tutti sono vestiti in stile charleston. Belle donne in abiti corti e frangiati, lunghe collane di perle. Uomini in bianco e nero. Farfallini, smoking. E un gran ballare. Insomma, tutto perfetto.

The Sunreef Rendez-Vous was above all an opportunity to go on board some of the shipyard’s most interesting boats, the Sunreef 80 7X Split, the Sunreef Supreme 68 Dreamliner 2 and the Sunreef 60 Gyrfalcon. barchemagazine – Settembre-September 2019

Il Sunreef RendezVous è stata anche l’occasione per salire a bordo di alcune delle barche più interessanti della produzione del cantiere, il Sunreef 80 7X Split, il Sunreef Supreme 68 Dreamliner 2 e il Sunreef 60 Gyrfalcon.



EVENTS 80 Sunreef Power.

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Al prossimo Salone di Cannes, per quanto riguarda la vela, debutterà il Sunreef 70 che sarà esposto insieme ai Sunreef 50, 60 e 80. Nel mondo delle power boat invece importante debutto al boatshow francese anche per il grande 80 Sunreef Power e per il più piccolo 40 Open Sunreef Power. At the next Cannes Boat Show, with regards to sailboats, the Sunreef 70 will make its debut. It will be exhibited together with the Sunreef 50, 60 and 80. For the powerboat world, the big 80 Sunreef Power and the smaller 40 Open Sunreef Power will also make an important debut at the French boatshow.

THE CAPTAIN WAS A YOUNG ITALIAN, FROM TARANTO. The sailor was a good-looking Ukrainian girl. Then there is the chef, who is also a wine expert and the owner of a large vineyard back home in Bulgaria, from where he exports all over the globe. We are in the middle of one of the most fascinating and surprising landscapes in the Mediterranean: the Bay of Kotor in Montenegro. Kotor is a small but charming village on an inland sea, where a high, imposing and wild coast surrounds deep water. I sit down next to the head of the table, in the stern cockpit (a huge terrace on the water). I am together with a group of other lucky journalists from distant parts of the world, from Lebanon to Germany, Dubai or even the UK, France and Croatia. The chef served us a sophisticated lunch of fish, and his Bulgarian wine was good and worth discovering, while the countryside slipped by silently on a beautiful spring day. We sail along very quietly.

Sunreef 80 Gaya.

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In other words, everything was perfect. The aim was to discover, try out and see for ourselves the Sunreef range. That is why the Polish boat yard decided that this year its annual Rendez-Vous would be held at Porto Montenegro, with two days at sea and then the big final party in one of the most exclusive marinas. We were on board a Sunreef 60. The Gdansk-based brand was created by Francis Lapp in 2012. Although he had come from the world of electric energy and construction, he sensed that the way to go was catamarans, built on a large scale with lots of customisation options. Sunreef has now become one of the points of reference for the luxury yachting sector, with boats that range from 50 to 120 feet. The yard’s projects now aim at much larger sizes, and with growing volumes, starting from that of the production facilities, which are currently being extended to cover a further 20,000 square metres. The Sunreef 60 was one of the new arrivals last year, while taking centre stage this year will be the Sunreef 70 and – in the Power range – the 80 and the 40 Open. During the trip I took the chance to discuss some impressions of the boat with the captain, who knows the Sunreef range well. He moves the boats from Northern Europe to down here, as well as taking doing trans-oceanic deliveries. «They are well-made boats, I have come across some very tough conditions, but we always dealt with them very well. They are boats that have got better, year after year. It is a young yard, but one that is learning fast and is always ready to take on board any market or technological innovation». Therefore, it is no surprise that Sunreef has just launched a hybrid-propulsion version of both the 60 and the 50. On board the Sunreef 60 I had the chance to fully appreciate this perfect machine for cruising and for chartering, with its infinity fly bridge, impeccable finish and carefully designed distribution of space, that means that although we were fifteen people on board, we found that we could move around, have lunch and enjoy the boat without any problems. And, to round it off, there was a big party in the marina at Porto Montenegro. The star of the show was still our Sunreef 60, which was at anchor in front of us. The theme of the event was the Great Gatsby, Long Island in the 1920s. The excellent Bulgarian wine flowed with everybody dressed in Charleston style. Beautiful women in short, fringed dresses and long strings of pearls. Men in black and white. There were bow ties and dinner jackets. And great dancing. All in all, everything was perfect.



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A SHOW like no other in the world Da 14 anni i cavalieri e le amazzoni ai vertici della classifica mondiale si ritrovano al Jumping International di Monte-Carlo For 14 years, riders at the top of the global ranking have been meeting at the Jumping International of Monte-Carlo

by Rebecca Gentilini C’È STATA UN’AFFASCINANTE ATMOSFERA DURANTE IL 14° LONGINES GLOBAL CHAMPIONS TOUR DI MONACO. Le migliaia di spettatori sono stati affascinati dalle battaglie tattiche delle squadre in pista e dalle esibizioni di Maikel van der Vleuten e Beauville Z che hanno vinto il Gran Premio LGCT del Principe di Monaco con una borsa di 300.000 euro di cui 100.000 vanno al primo classificato. Unico al mondo, questo evento ha visto la presenza di molte star internazionali, dei migliori cavalieri e dei migliori cavalli del mondo. 15 le nazioni partecipanti, 100 cavalieri divisi tra professionisti e amatori, 215 cavalli presenti, 19 ostacoli, 2025 metri quadrati di pista, 1100 tonnellate di sabbia utilizzate per preparare il terreno e 10000 spettatori nei tre giorni di gare, solo per citare i numeri più significativi dell’evento. Il campo che ospita il Jumping International di Monte-Carlo, è situato ai piedi del palazzo del Principe nella splendida cornice di Port Hercule, è una delle più impegnative dell’intero circuito mondiale, e si contraddistingue principalmente per il fatto di essere corta, stretta, sinuosa e disseminata di ostacoli. L’esiguità degli spazi richiede ai binomi in gara grande maestria ed eccellenti capacità tecniche, ingredienti essenziali di uno spettacolo eccezionale. Il Jumping è un concorso di salto a ostacoli e anche una corsa contro il cronometro. Sono state 15 le prove

proposte ai concorrenti e al pubblico: le categorie dilettanti si sono affrontate nel pomeriggio, mentre gli atleti di alto livello sono scesi in gara la sera. I campioni gareggiano nel Prix du Prince de Monaco che è una delle più belle tappe del Longines Global Champions Tour. THERE WAS A FASCINATING ATMOSPHERE DURING THE 14TH LONGINES GLOBAL CHAMPIONS TOUR IN MONACO. The thousands of spectators were enthralled by the tactical battles of the teams on the track and by the performances of Maikel van der Vleuten and Beauville Z who won the Prince of Monaco LGCT Grand Prix with a 300,000 euro scholarship, 100,000 of which will go to the winner. Truly one of a kind, this event has involved many international stars, and the very best riders and horses in the world. 15 different nations participated, 100 riders between professionals and amateurs, 215 horses present, 19 obstacles, 2025 square metres of courses, 1100 tonnes of sand used to prepare the terrain and 1000 spectators present during the three days of the competition, to quote but the most significant figures of the event. The field that hosts the Jumping International of Monte-Carlo is located at the foot of the Palais Princier in the grandiose setting of the Port Hercule.

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It is also one of the most difficult fields in the world circuit, whose main features are its shortness, narrowness, and sinuosity, and it is strewn with obstacles. The cramped spaces on the field require great mastery and outstanding technical skills from riders and horses alike, the essential ingredients for an exceptional show. The Jumping International is a show-jumping competition as well as a race against the clock. No less than 15 different events were on offer to riders and the audience: the amateur categories challenged each other in the afternoon, while top riders competed during the evening. The champions compete for the Prix du Prince de Monaco, which is one of the finest stages of the Longines Global Champions Tour.

Ogni anno i migliori binomi del mondo si danno appuntamento nel Principato per dare vita a un momento di sport straordinario, che fa assurgere il salto a ostacoli al rango di opera d’arte.

Every year, the best riders in the world and their horses meet in the Principality to give life to a unique sporting spectacle, which takes show-jumping to the level of a work of art.



EVENTS

EVENTS Sixth Editions Of The Monaco Solar & Energy Boat Challenge

Il record di Anvera

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La barca a propulsione elettrica più veloce della Solar & Energy Boat Challenge, organizzata dallo Yacht Club de Monaco, è l’Anvera E lab. Condotta da Luca Ferrari e Johnny Ceccotto Junior ha raggiunto i 74,49 km/h (41 nodi). L’evento ha visto la partecipazione di 22 università riunite per immaginare e costruire il futuro dello yachting

The record of Anvera

The fastest electric propulsion boat of the Solar & Energy Boat Challenge, organized by the Yacht Club de Monaco, is the Anvera E lab. Driven by Luca Ferrari and Johnny Ceccotto Junior, it reached 74.49 km / h (41 knots). The event was attended by 22 universities gathered to imagine and build the future of yachting

by Marco Mariani PER IL TEAM ROMAGNOLO È UNA GRANDE SODDISFAZIONE CHE PREMIA UN IMPEGNO DI MESI per essere pronti sulla linea di partenza. «Siamo soddisfatti del record – ha raccontato Luca Ferrari – e siamo convinti di poter migliorare la misura con la messa a punto delle prossime settimane». Anvera E lab nasce dall’incontro di LG Srl – Anvera e TecnoElettra, avvenuto grazie all’ingegner Dario Calzavara con lo scopo di capitalizzare le rispettive esperienze. Quella del Principato non è solo una gara sportiva, ma un momento significativo, promosso dallo Yacht Club di Monaco, in collaborazione con la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, per lavorare concretamente alla riduzione dell’uso

di combustibili fossili. Sono stati messi in connessione tra loro giovani ingegneri e costruttori esperti al fine di progettare e sviluppare sistemi di propulsione che utilizzino esclusivamente fonti di energia rinnovabile. Sono state 33 le squadre che hanno partecipato quest’anno, provenienti da 14 paesi, da tutta Europa e per la prima volta dall’Indonesia. La competizione era divisa in tre classi: diciotto imbarcazioni nella Classe Solare, otto nella Classe Energetica e sette nella Classe Offshore, con la partecipazione di oltre 211 studenti provenienti da rinomate università e college come l’Università Art et Métiers d’Aix in Provenza (Francia) e il Politecnico di Milano (Italia).

L’Anvera E lab iscritto alla Solar & Enery Boat Challenge ha stabilito il record di velocità pura, conquistato con la misura di 74,49 chilometri all’ora.

The Anvera E lab, which took part in the Solar & Energy Boat Challenge has set the pure speed record, achieved with a measurement of 74.49 kilometers per hour.

barchemagazine – Settembre-September 2019



EVENTS Sixth Editions Of The Monaco Solar & Energy Boat Challenge rittimo e l’efficienza energetica nella nautica da diporto. Un’iniziativa accolta con favore dal progettista e vicepresidente di Cluster Yachting Monaco Espen Oeino: «Sono stati incontri importanti, perché è solo lavorando insieme che l’industria può andare avanti. Oggigiorno è solo una questione di tempo prima che la capacità di stoccaggio di una batteria venga migliorata».

«Quest’anno abbiamo deciso di includere una seconda, più impegnativa, gara di endurance, dato che queste barche stanno diventando sempre più competitive e abbiamo voluto incoraggiarle a migliorare le loro prestazioni. Con questo evento, vogliamo dimostrare che è già possibile navigare via mare tra questi due porti senza combustibili fossili su imbarcazioni costruite per essere vendute in serie», ha spiegato Marco Casiraghi, l’uomo che sta dietro questo progetto. Nella nuova Classe Energy, introdotta nel 2018 dall’YCM – che fornisce ad ogni team lo stesso design dello scafo – la sfida è quella 120 di progettare il sistema di propulsione più potente e duraturo utilizzando una fonte di energia pulita

It was an opportunity to delve deeper into topics like clean energy, alternative propulsion systems, and newbuild efficiency, discussing the latest research findings in the sector.

di propria scelta, impiegando una data quantità di energia. Numerose e varie possibilità sono state esplorate per questa edizione 2019, dalle celle a combustibile al recupero del calore per migliorare l’efficienza, fino all’impiego di intelligenze artificiali. «È molto incoraggiante notare che il futuro del nostro pianeta sta mobilitando tutte le generazioni, in tutti i paesi e in tutti i settori. Dimostra che gli atteggiamenti stanno cambiando e che condividono un interesse comune per le questioni ambientali», ha affermato il segretario generale di YCM Bernard d’Alessandri. Ci sono state anche alcune conferenze rivolte principalmente ai professionisti, riguardanti la gestione e lo sviluppo sostenibile nel settore ma-

È stata un’occasione per approfondire tematiche come quelle dell’energia rinnovabile, dei sistemi di propulsione alternativi e di nuove e più efficaci soluzioni per la costruzione, discutendo i più recenti risultati della ricerca nel settore.

barchemagazine – Settembre-September 2019

FOR THE ROMAGNA BASED TEAM THIS IS ONE OF GREAT SATISFACTION, which rewards a commitment of months of being ready on the starting line. «We are satisfied with the record – said Luca Ferrari – and we are convinced that we can improve the measurement with the development of the coming weeks». Anvera E lab is the result of the partnership between LG Srl-Anvera and TecnoEletta, which took place thanks to Engineer Dario Calzavara with the aim of taking advantage of their respective experiences. The Monaco Solar & Energy Boat Challenge is not just a sports competition, but a significant moment, promoted by the Yacht Club de Monaco in collaboration with the Prince Albert II of Monaco Foundation, to work concretely to reduce the use of fossil fuels. Young engineers and experienced manufacturers have been brought together in order to design and develop propulsion systems able to employ only renewable energy sources. This year 33 teams came from 14 countries, all over Europe and for the first time a team from Indonesia attended the event. The competition was divided into three classes: there were eighteen boats in the Solar Class, eight in the Energy Class and seven in the Offshore Class, with over 211students from renowned universities and colleges like the Art et Métiers d’Aix University in Provence (France) and the Politecnico di Milano (Italy) taking part. «This year we decided to include a second, more demanding endurance race, as these boats are becoming increasingly competitive and we wanted to encourage them to improve their performance. With this event, we want to demonstrate that it is already possible to go by sea between these two harbors without fossil fuel on boats built to be sold as a series», explained Marco Casiraghi, the man behind this project. In the new Energy Class, introduced in 2018 by the YCM — which supplies each team with the same hull design — the challenge is to design the most powerful and durable propulsion system using a clean energy source of one’s choice, employing a given quantity of energy. Many and varied possibilities have been pursued during this 2019 edition, from fuel cells to recovering heat to improve efficiency, to the use of artificial intelligence. «It’s very encouraging to note that the future of our planet is mobilising all generations, in all countries and all sectors. It proves attitudes are changing and that they share a common interest in environmental issues», said YCM General Secretary Bernard d’Alessandri. There were also some conferences primarily intended for professionals, regarding sustainable management and development within the maritime sector and energy efficiency in yachting. An initiative welcomed by yacht designer and Cluster Yachting Monaco Vice-President Espen Oeino: «It was a great meeting, as it is only by working together that the industry can move forward. Today, it’s only a question of time before they improve the storage capacity of a battery».



BOUTIQUE

BOUTIQUE

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On the RED carpet by Barbara Borgonovo barchemagazine – Settembre-September 2019


BOUTIQUE

MY HOME COLLECTION

L’ambiente living vibra di colore con il design generoso e fuori dagli schemi della collezione Chemise. L’imbottitura in gomma poliuretanica si riveste di un velluto abbondante che delinea alla perfezione la silhouette dei tre arredi, accentuata ancora di più dalla cintura-anello in acciaio che abbraccia le strutture. The living area vibrates with colour thanks to the generous outside-the-box design of the Chemise collection. The polyurethane foam padding features a velvet upholstery, which perfectly outlines the silhouette of the three furnishing elements, accentuated furthermore by the steel belt-ring, which envelops the frames.

RUBIN RED & BRUSHED NICKEL BY OFFICINE GULLO

Un antico edificio agricolo, sapientemente ristrutturato in chiave moderna, accoglie un ambiente cucina realizzato da Officine Gullo. Il progetto regala la piacevole sensazione di vivere il lusso, la bellezza e soprattutto l’efficienza delle più moderne e sofisticate tecnologie riconducibili a quelle di una cucina professionale dell’alta ristorazione. An old farmhouse, restored in a contemporary style, hosts the project of a kitchen by Officine Gullo. This project provides the pleasant feeling of experiencing the luxury, the beauty and above all the efficiency of one of the 123 most advanced and sophisticated technologies linked to those of a professional kitchen for top quality catering.

ACANTHUS LEAVES AND PLUME DE PAON BY BOUCHERON

In occasione della 72esima edizione del Festival del Cinema di Cannes, Camila Coelho ha scelto di indossare le creazioni della Maison francese Boucheron. Camila ha indossato il bracciale Acanthus Leaves della nuova collezione di Alta Gioielleria Paris e l’anello Plume de Paon realizzato con un morganite di 19.42 carati, oro bianco e pavé diamanti. During the 72nd edition of the Cannes Film Festival, Camila Coelho chose to wear the creations of the French Boucheron Maison. Camila wore the Acanthus Leaves bracelet from the new High Jewelry Paris Collection and the Plume de Paon ring made with a 19.42 carat Morganite, white gold and pavé diamonds.

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BOUTIQUE

CONVIVIUM & ARTE BY BRUNELLO CUCINELLI

Sulla tavola risuonano le corrispondenze tra texture materiche, nuance naturali e la preziosa irregolarità delle lavorazioni artigianali. La nuova serie in ceramica si arricchisce di manufatti che fondono il sapere antico dei maestri ceramisti umbri con la ricerca di un design contemporaneo ed essenziale. A resonance of connections between tactile textures, nature-inspired nuances, and the precious irregularity of artisan work can be found on the table. The new ceramics series embodies a mix between the ancient knowhow of Umbria’s master ceramists and the search for contemporary and essential design.

CĀLM COLLECTED

L’abito Snapdragon regala un tocco di stile tipico di St.Tropez. Raffinato, elegante e aderente è realizzato con un tessuto tecnologico elasticizzato per proteggere dal caldo. I pantaloni Chase Performance hanno il tessuto airtech traspirante, sono idrorepellenti e antimacchia. La polo Solomon da uomo è disponibile in blu navy, nero e grigio fumo. 124 The Snapdragon dress achieves a touch of St.Tropez style.

Refined, elegant and streamlined it is made of a technological stretch fabric to protect you in the heat. The Chase Performance trousers benefit from a breathable airtech fabric. They are water and stain repellent. The men’s Soloman Polo is available in navy, black and smoke grey. www.calmcollected.com

LG SIGNATURE OLED TV W9

Non un semplice televisore, ma un vero e proprio oggetto del desiderio. Una vera icona di stile, grazie a un design leggero e sottilissimo, con un pannello di 3,57 mm di spessore, che gli conferisce un aspetto “picture on wall”. Integra funzioni di Intelligenza Artificiale che garantiscono qualità di immagine e del suono uniche. Not just a TV, but a real object of desire. A true style icon, thanks to a light and very thin design, with a 3.57 mm thick panel, which gives it a “picture on wall” look. It integrates Artificial Intelligence functions able to guarantee unique image quality and sound.

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BOUTIQUE

MARU BY DAVID TRUBRIDGE

La natura è vita e fonte d’ispirazione per David Trubridge che realizza lampade in bambù in svariate forme, dimensioni e colori naturali. Le sue creazioni portano la bellezza in spazi abitativi e, come delicate impronte, lasciano il segno. Le perfette geometrie poliedriche si ispirano a microscopici organismi, oppure ai coralli dell’Oceano Pacifico o ancora a varietà di piante che crescono nella spettacolare foresta della Nuova Zelanda. www.davidtrubridge.com Nature is life and a source of inspiration for David Trubridge who makes bamboo lamps in various shapes, sizes and natural colours. His creations bring beauty into living spaces and, like delicate prints, leave their mark. The perfect polyhedral geometries are inspired by microscopic organisms, or by the corals of the Pacific Ocean or even by varieties of plants which grow in the spectacular forest of New Zealand.

SUZUKI KATANA JINDACHI VERSION

La gamma Suzuki Katana si amplia grazie alla versione Jindachi. Il suo nome identifica una particolare categoria di spade a lama lunga, caratterizzate da ornamenti magnifici e finiture di pregio assoluto. La stessa attenzione ai dettagli si ritrova in questo allestimento, che riunisce il meglio di quanto presente nel catalogo degli accessori originali Suzuki. La Katana Jindachi è una proposta imperdibile per chi cerca una moto capace di distinguersi con un look ricercato, prestazioni entusiasmanti e un sound coinvolgente. Thanks to the Jindachi version, the Suzuki Katana range is expanding. Its name identifies a particular category of long blade swords, characterized by magnificent 126 ornaments and extremely fine finishes. The same attention to detail is found in this set-up, which brings together the best of what there is in the Suzuki original accessories catalog. The Katana Jindachi is a must-have for those looking for a bike which stands out with a sophisticated look, exciting performance and an engaging sound.

ARMIN STROM MASTERPIECE 2

Armin Strom Masterpiece 2 è il primo e unico orologio da polso al mondo a risonanza. Ha due movimenti indipendenti allineati verticalmente; due forme di risonanza (oscillatori e propagazione del suono), e due molle indipendenti. È stato realizzato da due team di eccellenza, Armin Strom per la risonanza e Le Cercle des Horlogers per i ripetitori. ll Minute Repeater Resonance è prodotto in un’edizione limitata di 10 pezzi. Armin Strom Masterpiece 2 is the world’s first and only resonance chiming wristwatch. It features two vertically-stacked independent movements; two forms of resonance (oscillators and sound propagation); two independent mainsprings. It was developed by two outstanding teams: the Armin Strom for the resonance and the Le Cercle des Horlogers for the repeaters. The Minute Repeater Resonance is a limited edition of 10 pieces.

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GALLEY GOURMET

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GALLEY GOURMET

Valter Mancini L’executive chef del Gianni’s, il ristorante di Miami aperto nella Villa Casa Casuarina, ex Villa Versace, propone una cucina della tradizione mediterranea che esalta il sapore di una materia prima eccellente Executive chef at Gianni’s, the restaurant in Miami opened in Villa Casa Casuarina, the former Villa Versace, proposes a traditionally Mediterranean cuisine that enhances the taste of outstanding raw materials by Rebecca Gentilini - photo by Ken Hayden

131 CON OLTRE 25 ANNI DI ESPERIENZA IN RISTORANTI INTERNAZIONALI, Chef Valter ha reinventato il menù del leggendario locale dando vita a un’autentica esperienza culinaria in stile italiano. Chef Valter supervisiona tutte le preparazioni culinarie dell’esclusivo boutique hotel, tra cui la creazione di ogni ricetta, la preparazione dei piatti del ristorante e del bar. La passione per il cibo e l’interesse per l’arte culinaria di chef Valter sono stati coltivati durante gli anni di formazione a Roma, passati nella cucina di sua madre e di sua nonna, dove ha imparato da zero a preparare la pasta e ha sviluppato un vero e proprio amore per la creazione di piatti con pesce fresco. Ora, nel magico scenario della famosa ex Villa Versace, lo Chef ha aggiunto il suo tocco personale all’acclamato menù mediterraneo di Gianni’s; la sua cucina è fortemente influenzata dalla semplicità della cucina genuina italiana. Tra le specialità che hanno fatto il loro debutto a menù ci sono dei classici come il vitello tonnato, gli gnocchi al tartufo e un sontuoso piatto di pesce con gamberi, scampi di Mazara del Vallo e ostriche appena sgusciate, il tutto servito su ghiaccio.

Gianni’s è un ristorante mediterraneo che offre agli ospiti una stimolante esperienza in un ambiente estremamente sontuoso. Con rimandi all’ultima casa di Gianni Versace, il ristorante vanta diverse originali sale da pranzo come la Garden Dining Room, la Roman Room decorata con romantiche statue e l’iconico cortile con giardino, affacciato sulla piscina decorata da mosaici. Gianni’s is a Mediterranean restaurant offering its guests a stimulating experience in an extremely sumptuous setting. With references to Gianni Versace’s last home, the restaurant boasts various original dining rooms like the Garden Dining Room, the Roman Room decorated with romantic statues and the iconic courtyard with garden, facing the mosaic-covered pool.

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GALLEY GOURMET

La Villa Casa Casuarina presso l’ex Villa Versace è una delle località più storiche di South Beach. Progettata e realizzata nel 1930 sulla base della proprietà a Santo Domingo costruita nel 1510 dal figlio di Cristoforo Colombo, la villa era ormai fatiscente quando attirò l’attenzione del designer Gianni Versace nel 1992, che l’acquistò come sua residenza, ridisegnandola interamente ed espandendola.

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Villa Casa Casuarina at the former Villa Versace is one of the most historical locations in South Beach. Designed and built in 1930 according to the plan of the house in Santo Domingo built in 1510 by Cristopher Columbus’ son, the villa was rather run down when it attracted the attention of fashion designer Gianni Versace in 1992. He bought it as his residence and decided to entirely redesign and expand it.

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WITH HIS MORE THAN 25 YEARS OF EXPERIENCE IN INTERNATIONAL RESTAURANTS, Chef Valter has entirely reinvented the menu of the legendary establishment, giving life to an authentic Italian-style culinary experience. Chef Valter supervises all the exquisite preparations of the exclusive boutique hotel, including the creation of each recipe, the preparation of the dishes served at the restaurant and at the bar. Chef Valter’s passion for food as well as his interest in culinary art were cultivated throughout his years of training in Rome, which he spent in his mother’s and grandmother’s kitchens. Here, he learned the ABC of preparing pasta and developed an authentic love for creating dishes with fresh fish. Now, in the magical setting of the famous former Villa Versace, the Chef has added his personal touch to the acclaimed Mediterranean menu at Gianni’s. His cuisine is strongly influenced by the simplicity of genuine Italian cooking. Among the specialties that debuted in the menu are classics like vitello tonnato, truffle gnocchi, and a sumptuous fish-based dish with shrimp, scampi from Mazara del Vallo, and freshly shucked oysters, all served on ice.

Abbinando perfettamente l’eleganza del ristorante alle ricche e genuine proposte gastronomiche, Valter cerca di deliziare gli ospiti con la sua cucina piena di sentimento; la sua passione per l’arte culinaria e il suo immenso talento emergono all’interno della location italiana, offrendo agli ospiti un’esperienza unica. Perfectly combining the elegance of the restaurant with the rich and genuine gastronomical proposals, Valter tries to delight his guests with his cuisine filled with sentiment. His passion for culinary art and his immense talent truly stand out within this Italian location, offering guests an absolutely unique experience.



CARS

Porsche Taycan Mission E

Il FUTURO si The is coming

avvicina FUTURE

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Porsche Taycan Mission E

Taycan la prima Porsche della storia a trazione interamente elettrica entrerà in produzione di serie l’anno prossimo Taycan, the first Porsche in history with entirely electric traction, will go into series production next year by Francesco Michienzi

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Porsche Taycan Mission E

Motore Elettrico • Potenza massima 600 cv • Batteria 120 kW • Velocità max Oltre 200 km/h • Accelerazione zero 100 km/h 3,5 sec. • Accelerazione zero 200 km/h 12 sec.

136 L’autonomia massima è di oltre 500 chilometri secondo il ciclo Nedc. La vettura a trazione integrale dispone di un’architettura a 800 volt ed è predisposta per la ricarica sulla rete di carica rapida. In appena quattro minuti è possibile ricaricare energia per un’autonomia di 100 chilometri. The maximum range is more than 500 kilometres according to the NEDC cycle. The four-wheel drive vehicle has an 800-volt architecture and is designed to be charged on the fast charge network. In less than four minutes, it can charge enough energy for a range of 100 kilometres.

Engine Type Electric • Max power 600 hp • Battery 120 kW • Max speed Over 200 km/h • Acceleration 0/100 km/h 3.5 s • Acceleration 0/200 km/h 12 s

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TAYCAN SARÀ LA PRIMA PORSCHE A TRAZIONE ESCLUSIVAMENTE ELETTRICA ed entrerà in produzione il prossimo anno. Il nome può essere tradotto approssimativamente con “puledro vivace”, richiamando l’immagine al centro dello stemma di Porsche che dal 1952 raffigura un destriero pronto a saltare. «La nostra nuova sportiva a trazione elettrica è resistente e affidabile; è una vettura in grado di percorrere lunghe distanze con prestazioni costanti e che si propone come un simbolo di libertà», spiega Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG. Il nome di origine orientale trasmette anche un altro significato, poiché segna l’introduzione della prima auto sportiva elettrica con il cuore di una Porsche. Porsche ha annunciato il nome della sua prima serie puramente elettrica nell’ambito della cerimonia di celebrazione dei «70 anni di auto sportive Porsche». Due motori sincroni a magneti permanenti (PSM) con potenza erogata complessiva di oltre 600 CV (440 kW) portano la sportiva elettrica ad accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi e da 0 a 200 km/h in meno di dodici secondi. Queste prestazioni vanno a sommarsi a un livello di potenza continua che non ha eguali fra i veicoli elettrici: sono possibili più accelerazioni in successione senza perdita di prestazioni e l’autonomia di percorrenza massima della vettura è di oltre 500 km secondo il ciclo di omologazione NEDC. TAYCAN WILL BE THE FIRST PORSCHE WITH EXCLUSIVELY ELECTRIC TRACTION. It will be launched into production next year. Its name translates into something like ‘lively foal’, in reference to the image at the centre of Porsche’s emblem, which, since 1952, has displayed a steed ready to jump. «Our new electric traction sports car is resistant and reliable; it is a vehicle capable of covering long distances at constant performances, which stands as a symbol of freedom», explains Oliver Blume, President of Porsche AG’s Board of Directors. The name is of Asian origin and also conveys another meaning, since it marks the launch of the first electric sports car with a Porsche heart. Porsche announced the name of its first purely electric series during the ceremony honouring the «70 years of Porsche sports cars». Two permanent magnet synchronous motors (PSM) supply an overall power of more than 600 HP (440 kW) and allow the electric sports car to shoot from 0 to 100 km/h in less than 3.5 seconds and from 0 to 200 km/h in less than twelve seconds. This performance is added to a level of continuous power that has no equal among electric vehicles: it can master a succession of several accelerations without losing performance and the vehicle’s maximum range is more than 500 km according to the NEDC homologation cycle.



EVENTS 138

MARINAS

Top Marques Monaco

La sedicesima edizione di Top Marques Monaco al Grimaldi Forum è la prima ad essere organizzata da Monaco Check-in sotto l’Alto Patronato di H.S.H Prince Albert II di Monaco The sixteenth edition of Top Marques Monaco at the Grimaldi Forum is the first to be organised by Monaco Check-in under the High Patronage of H.S.H. Prince Albert II of Monaco

by Marco Mariani - photo by @Gaétan Luc//Palais Princier and @Yohan Almonte

AL GRIMALDI FORUM, SOTTO L’ALTO PATRONATO DI SUA ALTEZZA REALE IL PRINCIPE ALBERTO DI MONACO, secondogenito ed unico figlio maschio di Ranieri III e Grace Kelly, c’è stato un evento di grande valenza nel panorama del lusso e delle auto da sogno. Per il sedicesimo appuntamento, l’evento monegasco non è venuto meno alle aspettative. Tutto questo grazie alle numerose supercar, di marchi iconici come Ferrari, Lamborghini, Porsche, Bugatti, Pagani, Aston Martin, McLaren, Bentley e non solo. Questa edizione è stata caratSono stati quattro giorni di gran successo per la sedicesima edizione di Top Marques, l’evento che ogni anno mette in mostra a Monaco il meglio delle supercar di lusso, oltre a un raffinato spazio dedicato a orologi e gioielli.

barchemagazine – Settembre-September 2019

Four days of great success for the sixteenth edition of Top Marques, the yearly event in Monaco that showcases the very best of luxury supercars, with a refined space dedicated to watches and jewellery.



MARINAS sario del costruttore britannico. I prossimi anni, Top Marques Monaco includerà un’area dedicata alla presentazione di auto d’epoca in edizione limitata, in questa occasione c’erano l’auto elettrica Devinci, di un produttore francese con un look retrò, e la Bilenkin Classic Cars, ispirata al Volga degli anni ‘50 con interni personalizzati. Rebellion Timepieces era presente con due pezzi eccezionali, una macchina da corsa e un orologio in vendita per € 4.000.000.

terizzata dall’anteprima mondiale di tre auto davvero speciali, la McLaren Grand Tourer, la Ferox’s Azaris e la Zacaria, la prima supercar di Formula 1 con 700 cavalli omologata per la strada proposta a un milione di euro. L’obiettivo del nuovo Ceo Salim Zeghdar, quando ha acquistato Top Marques, è stato quello di tornare al Dna delle origini dove i produttori e i consumatori potessero incontrarsi per condividere il fascino di oggetti esclusivi. L’innovazione era presente con una grande esposi-

zione di veicoli elettrici come la Pininfarina con la sua Battista da 1.900 cavalli e la Quantino 48Volt. Tra gli altri veicoli eccezionali in mostra c’erano la Bugatti Chiron Sport, una delle supercar più costose al mondo, circa 3 milioni di euro il prezzo di vendita; l’Aston Martin 003, un modello ibrido immesso sul mercato nel 2021; un’edizione speciale Rolls-Royce Wraith limitata a 55 unità e chiamata “Collezione Luminaria” e la Bentley’s Continental GT n. 9 Edition realizzata per celebrare il 100 ° anniver-

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Among the supercars that caused a sensation and thrilled visitors were the McLaren Grand Tourer, Ferox’s Azaris, and the Zacaria.

Tra le supercar che hanno destato sensazione e che hanno entusiasmato i visitatori si segnalano la McLaren Grand Tourer, la Ferox’s Azaris e la Zacaria.

barchemagazine – Settembre-September 2019

THE GRIMALDI FORUM, UNDER THE HIGH PATRONAGE OF HIS ROYAL HIGHNESS PRINCE ALBERT OF MONACO, second born and only male son of Ranieri III and Grace Kelly, hosted a highly significant event in the field of luxury and dream cars. In its sixteenth edition, the event in Monaco entirely fulfilled all expectations thanks to the many supercars present, from iconic brands like Ferrari, Lamborghini, Porsche, Bugatti, Pagani, Aston Martin, McLaren, Bentley, and more. This edition was characterised by the world preview of three truly special vehicles, the McLaren Grand Tourer, the Ferox Azaris, and the Zacaria, the first Formula 1 supercar with 700 hp homologated for street use and launched at a price of one million euro. When he acquired Top Marques, CEO Salim Zeghdar’s goal was that of returning to the DNA of the event’s origins, when manufacturers and consumers could meet to share the charm of these exclusive objects. Innovation was likewise represented with a large show of electric vehicles like the Pininfarina with its 1900 hp Battista and the 48Volt Quantino. Among the other exceptional vehicles on show was the Bugatti Chiron Sport, one of the most expensive supercars in the world, with a sales price of about 3 million euro; the Aston Martin 003, a hybrid model that will be introduced on the market in 2021; a special edition Rolls-Royce Wraith limited to 55 units and called the “Luminary Collection” and the Bentley Continental GT n. 9 Edition created on the occasion of the British manufacturer’s 100th anniversary. In the next editions, Top Marques will also feature a dedicated area for presentations of limited-edition vintage cars. On this occasion, visitors could admire the electric car Devinci, made by a French manufacturer with a retro look, and the Bilenkin Classic Cars, inspired on the Volga of the ‘50s with bespoke interiors. Rebellion Timepieces was present with two exceptional pieces, one race car and a watch on sale for €4,000,000.


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EVENTS

EVENTS

You Live Times

May In Interesting

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Grande successo per la 58esima Esposizione Internazionale d’Arte, a cura di Ralph Rugoff, organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta Great success for the 58th International Art Exhibition, curated by Ralph Rugoff and staged at the Biennale di Venezia presided by Paolo Baratta by Francesco Michienzi photo by Nick Ash, Andrea Avezzù, Maris Mezulis, Francesco Galli Viterbo, Italo Rondinella barchemagazine – Settembre-September 2019


BIENNALE D’ARTE VENEZIA

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EVENTS

The exhibition was supported by 89 collateral events held in the historic Pavilions at the Gardens, at the Arsenal, and in Venice’s historic town centre.

La Mostra era affiancata da 89 eventi collaterali tenutisi negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia.

LA 58ESIMA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE non ha avuto un tema specifico, ma ha messo in evidenza un approccio generale al fare arte e una visione della funzione sociale dell’arte capace di unire sia il piacere che il pensiero critico. La mostra si è concentrata sul lavoro di artisti che hanno messo in discussione le categorie di pensiero esistenti e ci hanno aperto a una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni. Un’arte simile nasce dalla propensione a osservare la realtà da più punti di vista, ovvero dal tenere in considerazione nozioni apparentemente contraddittorie e incompatibili, e di destreggiarsi fra modi diversi di interpretare il mondo che ci circonda. La mostra della Biennale di Venezia si è articolata tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, con i 79 partecipanti provenienti da tutto il mondo. «Il titolo di questa mostra, May You Live In Interesting Times, può essere letto come una sorta di maledizione - ha dichiarato il presidente Paolo Baratta - nella quale l’espressione “interesting times” evoca l’idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione». Molto nette le parole del curatore della mostra Ralph Rugoff che ha dichiarato: «May You Live in Interesting Times ha incluso opere d’arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell’ordine postbellico. Riconosciamo però fin da subito che l’arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l’arte non può fermare l’avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei profughi in tutto il pianeta.

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BIENNALE D’ARTE VENEZIA Sono stati 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. La Repubblica Dominicana ha partecipato per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione. There were 4 countries present at the Biennale Arte for the first time: Ghana, Madagascar, Malaysia, and Pakistan. The Dominican Republic participated in the Biennale Arte for the first time with its own pavilion.

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EVENTS

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BIENNALE D’ARTE VENEZIA

Vivere la complessità significa non ridurre in schemi e formule ciò che per sua natura è molteplice e non è riconducibile a un unicum se non al prezzo di gravi rinunce. Experiencing complexity means not reducing into schemes and formulas what by nature is multifaceted and cannot be reduced to a unicum if not at the price of very serious compromises.

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EVENTS

Curated by Ralph Rugoff, it is entitled May You Live In Interesting Times, a wish that sounds almost like a threat and stimulates a deep and varied discussion on the issues that envelop our times, from the environmental crisis to the political, ethical, and existential crises of our day.

Curata da Ralph Rugoff, ha come titolo May You Live In Interesting Times (Che tu possa vivere in tempi interessanti, ndr), un augurio che suona come una minaccia, stimolando una riflessione profonda e sfaccettata sulle problematiche che avvolgono i nostri tempi, dalla crisi ambientale a quella politica fino a quella etica ed esistenziale.

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La Biennale di Venezia ha dato crescente importanza all’attività formativa, sviluppando un forte impegno nelle attività cosiddette “Educational” verso il pubblico delle Mostre, le università, i giovani e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. The Biennale di Venezia this year gave even more importance to training activities making a great effort in so-called ‘Educational’ initiatives involving the audience at the exhibitions, universities, young people and kids from schools of every level.

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In modo indiretto, tuttavia, forse l’arte ha offerto una guida che ci ha aiutato a vivere e pensare in questi tempi interessanti». Gli artisti il cui pensiero parte da questi presupposti, sanno dare significati alternativi a ciò che prendiamo come dati di fatto, proponendo modi diversi di metterli in relazione tra loro e di contestualizzarli. Il loro lavoro, animato da curiosità sconfinata e intelligenza di spirito, ci spinge a guardare con sospetto a tutte le categorie, i concetti e le soggettività che sono dati per indiscutibili. Ci invita a considerare alternative e punti di vista sconosciuti, e a capire che l’ordine è ormai diventato presenza simultanea di diversi ordini. «Ai visitatori abbiamo offerto una palestra dove si potessero sentire ingaggiati in incontri con le opere e gli artisti, nello scoprire direttamente “l’altro da sé” che l’opera d’arte offre. Ci teniamo alla sequenza secondo la quale, entrando nella mostra, “il pubblico” diventa “visitatori”, che poi diventano “osservatori” dell’opera; segue il necessario spaesamento prima, l’impegno e la scoperta poi, quasi un esercizio di scherma. La condivisione di questi indirizzi è anche una delle ragioni per cui abbiamo



EVENTS sere anche un contributo al suo miglioramento». May You Live in Interesting Times ha preso sul serio il potenziale dell’arte di indagare cose di cui non siamo già a conoscenza, che potrebbero essere off-limits, sottotraccia o inaccessibili per varie ragioni. Ha messo in risalto opere d’arte che esplorano l’interconnessione fra fenomeni diversi, opere affini all’idea affermata da Leonardo da Vinci e da Vladimir Il’ič Lenin che ogni cosa è connessa con tutte le altre». In conclusione Ralph Rugoff afferma: «Ciò che più conta in una mostra non è quello che viene esposto, ma come il pubblico possa poi servirsi dell’esperienza della mostra per guardare alla realtà quotidiana da punti di vista più ampi e con nuove energie».

Sono state 21 le installazioni artistiche che hanno proposto un’ampia offerta di contributi e partecipazioni aumentando il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra.

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21 artistic installations proposed a wide offer of contributions and participations, enhancing the pluralism of voices that characterised the Show.

chiesto in questo ventesimo anniversario la collaborazione di Ralph Rugoff». Dichiara Baratta che aggiunge: «Nel nostro lavoro occorre dare il senso dell’evoluzione storica senza necessariamente seguire lo schema parabolico-fisiologico secondo il quale tutto nasce, cresce, decade. Occorre essere favorevoli alla rivoluzione permanente che ci è portata dalle opere e dagli artisti ma evitando schemi che fanno dell’artista un soggetto monodimensionale, agente diretto di storia ed evoluzione politica. Occorre non cadere nella trappola di farsi orientare dal mercato, ma operare libere scelte e certamente evitare di compiacere il diktat delle tendenze prevalenti e, se necessario, agire in direzione opposta ai main stream del momento, ben sapendo che il mercato esiste e l’informazione che una Biennale offre finisce con l’es-

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THE 58TH INTERNATIONAL ART EXHIBITION had no specific theme but shed light on a general approach of doing art and a vision of art’s social function that succeeds in combining both pleasure and critical thought. The exhibition focused on the work of artists who questioned the existing categories of thought and paved the way for a new interpretation of objects and images, gestures and situations. A similar kind of art is born from the inclination to observe reality from several points of view, that is, considering apparently contradictory and incompatible notions and juggling between different ways of interpreting the world that surrounds us. The exhibition of the Biennale in Venice unwound between the Central Pavilion at the Gardens and the Arsenal, with 79 participants from across the globe. Paolo Baratta, President of La Biennale di Venezia, said: «The title of this Exhibition, “May You Live In Interesting Times”, could be interpreted as a sort of curse where the expression “interesting” evokes the idea of challenging or even “menacing” times.



EVENTS

I belive that an exhibition of art is worth our attention, first and foremost, if it intends to present us with art and artists as a decisive challenge to all oversimplifying attitudes. Paolo Baratta

Io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione. Paolo Baratta

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It could also simply be an invitation to always see and consider the course of human events in their complexity, an invitation, thus, that appears to be particularly important in times when, too often, oversimplification seems to prevail, generated by conformins or fear. And I belive that an exhibition of art is worth our attention, first and foremost, if it intends to present us with art and artists as a decisive challenge to all oversimplifying attitudes». Ralph Rugoff, curator of the exhibition, stated: «May You Live in Interesting Times included works of art that reflect upon the precarious aspects of our contemporary existence, among which are the many threats to the founding traditions, institutions, and relations of the post-war order. However, we immediately realise that art does not exert its power in the field of politics. For instance, art cannot arrest the advancement of nationalist movements and authoritarian governments, nor can it alleviate the tragic destiny of refugees all over the planet. Indirectly, however, maybe art has offered a guide that has helped us to live and think in these interesting times». The artists whose thought starts from these premises know how to assign alternative meanings to things we take for granted and propose new ways of putting them into relation and context. Their work, animated by a boundless curiosity and spiritual intelligence, pushes us to be suspicious of all categories, concepts and subjectivities that we consider unquestionable. It invites us to consider unknown alternatives and points of view, and to realise that order has turned into a simultaneous presence of various orders. «We offered visitors a training ground where they could feel engaged



EVENTS in encounters with the works and the artists, and directly discover ‘the other-than-self’ which the work of art can offer. The sequence of the exhibition transforms ‘the audience’, as they enter the exhibition, into ‘visitors’, who then become ‘observers’ of the work. This is followed by the necessary estrangement first, then the effort and discovery, almost as in a fencing exercise. Sharing these directions is also one of the reasons why we requested Ralph Rugoff’s collaboration for this twentieth anniversary». states Baratta, and adds: «In our work we need to convey a sense of the historical evolution without necessary following the parabolic-physiologic scheme according to which everything is born, grows, and decays. We should be favourable to the permanent revolution that is brought to us by works of art and by artists but avoid schemes that turn the artist into a onedimensional subject, a direct agent of history and political evolution. We should not fall into the trap of being led by the market, and make free choices

The exhibition is an imperfect yet vital tool of knowledge, ideal to experience complexity, aware of the ambivalence that each phenomenon brings with it, without negating them with ambiguous recipes.

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«Molte delle opere esposte hanno affrontato le tematiche contemporanee più preoccupanti, dall’accelerazione dei cambiamenti climatici alla rinascita dei programmi nazionalisti in tutto il mondo, dall’impatto pervasivo dei social media alla crescente disuguaglianza economica. Tuttavia, dobbiamo partire dal presupposto per cui l’arte è più di una mera documentazione del periodo storico in cui viene realizzata». Ralph Rugoff. «Many of the exhibited works dealt with the most unsettling contemporary themes, from the acceleration of climate change to the rebirth of nationalist programmes all around the world, from the pervasive impact of social media to growing financial inequality. However, we need to start from the premise that art is more than mere documentation of the historical period in which it is made». Ralph Rugoff.

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and certainly avoid pleasing the diktats of prevalent trends, and, if necessary, act in the opposite direction of the main stream of the moment, well aware that the market exists and that the information a Biennale can offer is ultimately also a contribution to its improvement». May You Live in Interesting Times set out to take the potential of art very seriously; the potential to investigate things that we are not aware of yet, things that could be off-limits, hidden, or inaccessible for various reasons. The exhibition has highlighted works of art that explore the connection between different phenomena, works that are in tune with the idea proposed by Leonardo da Vinci and Vladimir Il’ič Lenin, according to which every object is connected with the next». In conclusion, Ralph Rugoff asserts: «The most important thing in an exhibition is not what is exhibited, but that the audience can take home and use the experience of the exhibition to contemplate everyday reality from a wider perspective and with new energy».

La Mostra è uno strumento di conoscenza, imperfetto ma vitale, adeguato per vivere la complessità, consapevole delle ambivalenze che ogni fenomeno porta con sé, senza volerle negare con ricette ambigue.



SHIPYARDS

SHIPYARDS

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PERINI NAVI

Navi che il mondo ammira SHIPS admired

WORLDWIDE Valorizzazione del brand e rinnovo del “prodotto” superyacht. Lamberto Tacoli, presidente e amministratore delegato di Perini Navi, ci racconta la sua ricetta usata per rilanciare il cantiere

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Promoting the brand and reinventing the superyacht “product”. Lamberto Tacoli, chairman and CEO of Perini Navi, tells us about what he has done to relaunch the shipyard by Paola Bertelli

SY 42m E-volution.

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SHIPYARDS

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MY 63m Argonaut.

NEL 2017 LAMBERTO TACOLI ACCETTA UNA SFIDA di quelle particolarmente impegnative ed entra in Perini Navi. Un cantiere, allora, in difficoltà, con poche commesse e un futuro incerto. Certo, il marchio era uno di quelli blasonati, da sempre sinonimo di navi a vela in tutto il mondo, ma con tanto lavoro da fare. A distanza di quasi due anni il cantiere ha 7 navi in costruzione, un fatturato 2019 che dovrebbe attestarsi a 80 milioni di euro e progetti futuri importanti, come l’ambiziosa rivisitazione, 20 anni dopo, del Maltese Falcon il 3 alberi lungo 88 metri, una pietra miliare della storia dello yachting di lusso. Il rilancio di Perini è partito da un piano industriale messo a punto da Tacoli, che, come lui stesso spiega, «Non è da fondo di investimento. La mia fortuna in Perini è stata di aver trovato dei compagni di viaggio (la famiglia Tabacchi che è subentrata come socio di maggioranza a Fabio Perini, ndr) che non giudicano i risultati trimestralmente, come accade per chi è quotato in borsa, o a distanza di due o tre anni

nell’ottica di un’uscita veloce. Il nostro è un progetto industriale italiano che ha l’obiettivo di riportare questa azienda dove merita». Ben conscio della forza del marchio Perini Navi, pochi mesi dopo il suo arrivo, ha deciso di “congelare” il brand Picchiotti, usato sino ad allora per gli yacht a motore, e utilizzare solo Perini Navi sia per le navi a vela sia per quelle a motore e far lavorare tutti per la stessa azienda, lo stesso brand, e quindi coinvolgere tutti nella stessa sfida, «Non mi piaceva una azienda con due anime», ha dichiarato. Vela e motore oggi parlano la stessa lingua. E da qui sono ripartite. Strategica è stata la decisione di ampliare il mercato proponendo imbarcazioni di dimensioni più contenute: «Se dico Perini tutti pensano a una nave a vela di almeno 50 metri, ma offrire un entry level sopra queste dimensioni significava offrire uno yacht di oltre 40 milioni di euro. Il mondo diventa sempre più piccolo e noi proponiamo le nostre barche a una ristretta nicchia del settore che predilige grandi

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barche a vela supertecnologiche. Per questo, al fine di allargare il nostro mercato potenziale, dovevamo introdurre nuovi progetti». Nasce in quest’ottica SY 42 E-volution, la più piccola di una gamma che prevede anche un 47 e un 56 metri, pensato per andare a stuzzicare chi oggi gravita nel mondo delle regate dei maxi, abituato a navigare su 25-35 metri: «SY 42 E-volution sarà un Perini Navi a tutti gli effetti. Per la prima volta abbiamo affidato il disegno della carena a Reichel-Pugh, famoso per i suoi scafi performanti. Io ho sempre sostenuto che Perini non deve essere la più performante, ma deve essere performante. Deve però essere la più confortevole, la più voluminosa, la più bella». E il progetto sembra essere piaciuto, con due barche vendute in sei mesi. Sul fronte motore, Tacoli ha affidato a 3 designer la progettazione di 3 modelli che si sviluppano su 3 piattaforme uguali, «Investire sulle piattaforme navali dove è possibile modificare l’estetica mantenendo ferma, il più possibile, la base tecnologica fa parte di una mia filosofia».


PERINI NAVI

MY 63m Argonaut.

The 25- metre Eco-tender is a motor yacht to be used as a tender for a 50-meter sail yacht. It has the typical Perini Navi features, with more flexible spaces for guests and children.

L’Eco-tender di 25 metri è un motoryacht da utilizzare come barca d’appoggio di uno yacht a vela di 50 metri. È un’imbarcazione con le tipiche caratteristiche Perini Navi, con spazi più flessibili per gli ospiti e per i bambini.

MY 25m Eco-tender.

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SHIPYARDS

The 42-meter S/Y E-volution is a project designed by the Perini Navi designers together with Reichel Pugh. Equipped like a sloop with a carbon fibre mast, it will be made entirely of aluminium and it will have a hybrid propulsion system. SY 42m E-volution 160

SY 47m E-volution.

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Il S/Y E-volution di 42 metri è un progetto ideato dai designer di Perini Navi in collaborazione con Reichel Pugh. Armato a sloop con albero in carbonio, sarà realizzato in alluminio e avrà un sistema di propulsione ibrida.


PERINI NAVI Sono nate così le linee Argonaut, disegnata internamente, Heritage, disegnata dallo studio Zuccon International Project, e Voyager firmata da Philippe Briand. Novità importanti, che hanno in parte stravolto il marchio Perini e il suo modo di pensare e progettare gli yacht, ma che il mercato ha apprezzato: «Non si vendono 7 navi in poco meno di due anni – puntualizza Lamberto Tacoli – se il mercato non dà fiducia. Certo, Perini è un marchio che genera fiducia, però poi servono i risultati. La famiglia Tabacchi ha garantito solidità finanziaria, serietà imprenditoriale, ha sempre fatto impresa nella sua vita. E noi nei prossimi anni puntiamo a un fatturato tra i 120 e i 150 milioni di euro, che significa avere in produzione fra le 7 e le 9 imbarcazioni in contemporanea tra vela e motore. Spero che saranno un 60% a vela e un 40% a motore». Una sfida quella di Perini che si affronta anche sul piano dell’innovazione tecnologica: «Innovazione è una parola che si usa spesso in modo improprio”. - afferma Tacoli - “La nautica, in tutta onestà, ha ancora molta strada da fare per quanto riguarda l’ecosostenibilità. Però sono convinto che lo sviluppo dei sistemi propulsivi sia qualcosa su cui ci si debba interrogare. Un po’ come l’automotive, che ormai non chiede al cliente se vuole l’auto elettrica o ibrida… a breve, le costruiranno solo elettriche. Dunque è l’imprenditore nautico che deve prendere delle decisioni. Perini, che è vicina al progetto One Ocean, si pone il problema dell’essere più eco sostenibile possibile. Siamo noi come industria che

Il cantiere ha 7 navi in costruzione, un fatturato 2019 che dovrebbe attestarsi a 80 milioni di euro e progetti futuri importanti, come l’ambiziosa rivisitazione, 20 anni dopo, del Maltese Falcon. The yard has seven ships under construction, an expected 2019 turnover of around 80 million euros and a number of major projects in the pipeline, including the ambitious reworking of the Maltese Falcon twenty years on.

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SY 56m E-volution.

SY 47m E-volution.

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SHIPYARDS

MY 73m Nautilus.

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Lamberto Tacoli ha deciso di ‘parcheggiare’ il brand Picchiotti, usato sino ad allora per gli yacht a motore, e utilizzare solo Perini Navi sia per le navi a vela sia per quelle a motore. Lamberto Tacoli decided to shelve the Picchiotti brand, used for motor yachts until that point, and to just use the Perini Navi name for sailing ships and motor yachts.

dobbiamo sostenere sia la fase ibrida sia la Zero Emission Mode». E il primo passo lo ha fatto sulla vela con i modelli E-volution che possono essere equipaggiati con una motorizzazione ibrida. «Poi c’è il tema del design nella nautica, penso si debba tornare alla semplicità. Si possono fare barche eccezionali con volumi più razionali, più semplici, più puliti e con più rispetto del mare. Perini mi sta aiutando in questo, perché la vela è già impostata in questo modo e il motore spero lo faccia presto». Perini è uno dei marchi prestigiosi del Made in Italy, cosa che in questo settore conta moltissimo «Noi italiani siamo i più bravi, i più creativi, siamo geniali, siamo affascinanti, trasferiamo nei nostri prodotti la cultura del Made in Italy. La gente viene volentieri in Italia, qui si sta bene, siamo la patria di Leonardo e di Michelangelo, siamo ‘un’azienda’ meravigliosa fatta di imprenditori eccezionali e di designer eccezionali, di creativi eccezionali. Questa è la ‘fase calda’ come la definisco io. Poi c’è la ‘fase fredda’, ossia noi italiani dobbiamo diventare più affidabili, più anglosassoni sul metodo, sul processo, perché spesso la creatività è antagonista della precisione, della puntualità, spesso la flessibilità è antagonista della ripetizione». LAMBERTO TACOLI TOOK ON A PARTICULARLY DEMANDING CHALLENGE when he joined Perini back in 2017. The yard was in trouble at the time, with just a handful of orders and an uncertain future. Despite undoubtedly being a high-end name, one that had always been synonymous with sailing ships worldwide, Perini had a great deal to do. Almost two years later, the yard has seven vessels under construction, with an expected 2019 turnover of 80 million euros and a number of important projects in the pipeline.

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PERINI NAVI

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SY 60m Perseus III.

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SHIPYARDS SY 60m Seven.

«Investire sulle piattaforme navali dove è possibile modificare l’estetica mantenendo ferma, il più possibile, la base tecnologica fa parte di una mia filosofia».

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«Investing in naval platforms where the look can be adjusted while keeping the basic technology as similar as possible is part of my philosophy».

SY 60m Seven.

These include the ambitious reworking – twenty years on – of the 88-metre Maltese Falcon, a three-mast yacht that represents a real milestone in the history of luxury yachting. Its relaunch by Perini began with an industrial plan developed by Tacoli. As he himself explains, «It’s not one for an investment fund. Here at Perini I’ve had the good luck to find some travel companions (the Tabacchi family who took over as the majority shareholder from Fabio Perini, ed.) who do not judge the results on a quarterly basis, as is the case for those operating on the stock market, or within the space of two or three years with a view to a fast exit. Ours is an Italian industrial project that aims to take this company back to where it ought to be». Well aware of the strength of the Perini brand, a few months after his arrival he decided to shelve the Picchiotti brand, used for motor yachts until that point, and to just use the Perini name for sailing ships and motor yachts. This ensured that everyone was working for the same company, the same brand, involving them in the same challenge.

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«I didn’t like having a company with two hearts», he stated. Sails and motoryachts speak the same language today, marking a new starting point for the firm. A strategic decision was made to expand the market by producing some smaller vessels: «If I mention Perini, everyone automatically thinks of a sailing ship measuring at least 50 metres long, but an entry-level vessel of these dimensions would cost more than 40 million euros. The world is getting smaller and our yachts are targeted at a restricted niche within a sector that favours large, high-tech sailing boats. We had to introduce new projects in order to expand our potential market». This led to the development of the SY 42 E-volution, the smallest in the new range that will also include a 47 metre and a 56 metre vessel, designed to attract those who gravitate around the world of maxi regattas, accustomed to 25-35 metre vessels. «The SY 42 E-volution will be a Perini Navi in every sense. For the first time, we entrusted the hull design to Reichel Pugh, famous for its high-performance hulls. I have always maintained that Perini doesn’t have to be the highest performing, although it must be high performing. Nevertheless, it has to be the most comfortable, the most spacious and the most attractive». The new design seems to have proved a success, with two boats sold in six months. As regards motor yachts, Tacoli assigned three designers with the task of developing three models based on three identical platforms. «Investing in naval platforms where the look can be adjusted while keeping the basic technology as similar as possible is part of my philosophy». This led to the development of the following lines: Argonaut, a in-house design, Heritage, designed by Zuccon International Project, and Voyager, designed by Philippe Briand. These important innovations have shaken up the Perini Navi brand and its way of conceiving and designing yachts, and the market has shown its appreciation. «You don’t sell seven ships in just under two years if the market doesn’t trust you», specifies Lamberto Tacoli. «Of course, Perini is a brand that generates trust, but then you have to build the ship.



SHIPYARDS

«Perini Navi non deve essere la più performante, ma deve essere performante. Deve però essere la più grande, la più voluminosa, la più bella».

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SY 60m Seahwak.

SY 70m Badis (formerly Sybaris).

«Perini Navi doesn’t have to be the highest performing, but it must be high performing. Nevertheless, it has to be the biggest, the most spacious and the most attractive».

The Tabacchi family has guaranteed financial stability and entrepreneurial professionalism, having always been involved in enterprise. Over the next few years, we’re aiming to make a turnover of between 120 and 150 million euros, which means having between seven and nine sailing and motor vessels in production at the same time. I hope that sail yachts will account for 60% and power yachts for 40%». This is a challenge that is also being tackled in terms of technological innovation: «Innovation is a word that is often used inappropriately.” Tacoli says. “The yachting industry still has much to do in terms of innovation, especially as far as environmental sustainability is concerned. Nevertheless, I’m convinced that the development of propulsion systems is something that has to be explored. It’s a bit like cars, with customers no longer being asked whether they want an electric or a hybrid car… soon they’ll only be electric. As a result, the nautical entrepreneur has to make the decisions. The One Ocean project is very close to Perini’s heart and so the brand strives to be as eco-friendly as possible. We, as an industry, have to support both the hybrid phase and the Zero Emission Mode». The brand took the first step in sailing with the E-volution

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models that can be equipped with a hybrid engine. «Then there’s the subject of nautical design. I think we need to go back to simpler things. I’ve never been a fan of giga-yachts. It’s possible to create truly exceptional vessels with more rational, simpler and cleaner volumes, as well as more respect for the sea. Perini is helping me with this, because sailing already works along these lines and I hope motor boats will do so too». Perini is one of Italy’s most prestigious brands, something that is very important in this sector. «Italians are the best, the most creative. We’re ingenious, we’re captivating, we transfer the culture of Italian production to our products. People come to Italy willingly. It’s a good country, the birthplace of Leonardo and Michelangelo. We’re a wonderful ‘business’ made up of exceptional entrepreneurs, exceptional designers and exceptional creatives. This is the ‘hot phase’, as I call it. Then there’s the ‘cold phase’, namely that we Italians have to become more reliable, more like the northern Europeans when it comes to method and process, because creativity often works against precision and punctuality, while flexibility often hinders repetition».



SHIPYARDS

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SANLORENZO

Pensando allo sviluppo Thinking of DEVELOPMENT Massimo Perotti ha presentato i numeri ufficiali di Sanlorenzo, in vista della imminente quotazione in Borsa, e i nuovi modelli per la prossima stagione, firmati da Zuccon International Project con interni di Patricia Urquiola e Laura Sessa Massimo Perotti has presented Sanlorenzo’s official figures, ahead of the forthcoming stock market listing, together the new models for next season, designed by Zuccon International Project with interiors by Patricia Urquiola and Laura Sessa by Mariateresa Campolongo - photo by Silvano Pupella

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SHIPYARDS UN CANTIERE IN CONTINUA CRESCITA, che innova senza perdere di vista la tradizione e che ogni volta stupisce, affascina e sorprende. Sanlorenzo negli anni ci ha abituati a questo e molto altro, puntando tutto sull’esclusività, l’eccellenza e sull’alto di gamma. Oggi l’azienda fa un ulteriore passo per crescere: «La decisione dell’Ipo» afferma il Chairman Massimo Perotti - «non è stata facile, in un certo senso sofferta, ma giusta. Non è un punto di arrivo ma di partenza; si deve pensare ad un’azienda più grande che si svilupperà». Sanlorenzo ha chiuso il 2018 con un fatturato importante di 380 milioni di Euro, in aumento del 27% rispetto al 2017 e una previsione per il 2019 di crescita di oltre il 20%. Questo il commento del CEO Ferruccio Rossi: «Il bilancio ci ha dato modo di iniziare già alla fine del 2015 un piano di investimenti superiori a 100 milioni di Euro sia sui nostri cantieri sia sul prodotto per poter, da una parte, puntare sempre di più sull’eccellenza del nostro territorio e, dall’altra, di avere delle gamme sempre più ampie per poter rispondere alle esigenze dei diversi clienti. I 70 milioni di Euro investiti nell’infrastruttura sono stati distribuiti nel lembo di terra tra le Apuane e il mare nelle sedi di La Spezia, Viareggio, Ameglia e Massa. Per quanto riguarda il prodotto la divisione yacht del composito recen-

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Patricia Urquiola

Designer e architetto, Patricia Urquiola nasce a Oviedo in Spagna e studia architettura alla Universidad Politécnica de Madrid. Si trasferisce in Italia per terminare il percorso formativo al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1989 con Achille Castiglioni. Lavora con Vico Magistretti e, più tardi, come Head of Design per Lissoni Associati. Ha progettato per i brand italiani e internazionali più rinomati. Durante la sua carriera ha ricevuto svariati premi e riconoscimenti, come ‘La Medaglia d’Oro al Merito nelle Belle Arti’ del Governo Spagnolo e la ‘Croce di Isabella la Cattolica’. The designer and architect Patricia Urquiola was born in Oviedo in Spain and studied architecture at the Polytechnic University in Madrid. She came to Italy to finish her studies at the Milan Polytechnic, where she studied under Achille Castiglioni and graduated in 1989. She worked with Vico Magistretti and then for Lissoni Associati as Head of Design. She has produced designs for the bestknown Italian and international brands. During her career she has received numerous prizes and awards, such as the Gold Medal of Merit in Fine Arts from the Spanish government and the Cross of Isabel the Catholic.

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temente si è allargata di una terza gamma, ovvero l’SX, ma stiamo già lavorando su una quarta». SD96 e SL96Asymmetric, le due ultime novità in fatto di yacht, sono state presentate nella Sala Agorà della Triennale di Milano: entrambe portano per gli esterni la firma di Zuccon International Project mentre gli interni sono, rispettivamente, di Patricia Urquiola e Laura Sessa. Il nuovo SD96 sostituirà l’SD92: «Una barca particolare» - continua Perotti - «perché è stata la prima dopo l’acquisizione. Non era solo una nuova Sanlorenzo, ma era una nuova gamma poiché il cantiere aveva costruito fino ad allora barche plananti. SD92 era un semidislocante, io ero un po’ preoccupato di uscire con il primo Sanlorenzo di Perotti sbagliato. Abbiamo deciso di farlo ed è stato un grande successo rimasto sul mercato per ben 12 anni». SD96 è un 28 metri strutturato su tre ponti che interpreta la tradizione dell’SD92 spingendosi oltre: «Confrontarsi con questa verità storica» - dichiara Bernardo Zuccon - «così consolidata e forte di uno yacht che ha rappresentato tanto per il cantiere è stata una sfida incredibile. Il mercato, inoltre, ci dice che la domanda sta cambiando e su certi tipi di prodotto ha delle necessità che sono maggiori rispetto ad anni fa: c’è bisogno di più


SANLORENZO

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SANLORENZO SD96

SD96 è l’entry level della gamma di yacht semidislocanti SD di Sanlorenzo, modelli in materiale composito da 28 a 38 metri che consentono grandi autonomie per raggiungere anche le destinazioni più lontane. SD96 ripropone la forma delle finestrature prodiere e laterali di tutta la gamma, ma nelle aperture a scafo, grazie alla scelta di Patricia Urquiola, sono state utilizzate le pellicole “One Way” per farle risultare cromaticamente simili all’opera morta e smaterializzare la percezione dei vuoti. Il ritmo degli spazi interni è dettato dalla flessibilità e dalla trasformabilità; il tutto è sofisticato, elegante e contemporaneo con grande attenzione ai materiali e ai colori che richiamano sempre la tematica del mare. Nel main deck il living è un esempio del concetto di trasformabilità; può infatti ampliare la propria funzionalità allestendo, all’occorrenza, un tavolo da pranzo per 10 persone, altrimenti celato all’interno di una panca di fronte al divano. Il focus point di questo ambiente è la scala che

collega i tre livelli di vita, nella parte anteriore divide gli spazi grazie a uno screen in metal mesh che ricorda le nasse. Nell’upper deck lo spazio interno può essere utilizzato come salotto, zona dining o cinema in stretta relazione con l’ambiente esterno, anche grazie alla continuità di finiture. La cabina armatoriale posta sul main deck presenta ampie finestrature che, insieme alla parete in vetro con motivo Liquefy che richiama il mare, creano una sensazione di continuità con l’ambiente circostante. SD 96 sarà presentato in occasione del Cannes Yachting Festival.

SANLORENZO SD96

SD96 is the entry level boat in Sanlorenzo’s semidisplacement SD range, which has versions ranging from 28 to 38 metres in composite material with large ranges that mean even the most distant locations are accessible. SD96 again uses the shape of the bow and side windows, but Patricia Urquiola has chosen to use “One Way” film in the openings in the hull has been used to give them the same colour as the rest of the hull structure, and to stop them looking like gaps.

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It is the need for flexibility and adaptability that sets the tone for the interior areas; everything is sophisticated, elegant and contemporary with a lot of attention paid to materials and to colours that all echo the theme of the sea. On the main deck, the living room is an example of the concept of adaptability; it can be used further by setting up, when needed, a lunch table for ten people, which is normally concealed by a bench in front of the sofa. The focal point of this room is the staircase that links the three living levels, and in the front area divides up the spaces thanks to a metal mesh screen that brings to mind a lobster pot. On the upper deck the interior area can be used as a living room, dining area or cinema that is in close contact with the exterior, in part because there is continuity in the fittings inside and out. The owner’s cabin on the main deck has large windows that, together with the glass wall with the “liquefy” motif suggesting the sea, create a feeling of continuity with the surrounding environment. The SD 96 will be presented at the Cannes Yachting Festival.


SHIPYARDS spazio e di più funzioni, il tutto nel rispetto di questa identità storica. La barca si comporta in modo da ottimizzare la permanenza a bordo a seconda delle diverse condizioni in cui si trova; per questo abbiamo lavorato su dei principi di trasformabilità e di flessibilità in grado di farci cambiare gli scenari. Gli spazi esterni entrano in gioco in una relazione estremamente viscerale con l’interno». La grande novità di questo yacht è però la prima collaborazione con il mondo dello yachting di Patricia Urquiola, la progettista oggi più corteggiata dall’industria del design mondiale. Ogni volta rimango esterrefatta dalla grande capacità che ha Sergio Buttiglieri, Style Director di Sanlorenzo, di migrare designer da un campo all’altro e introdurli nel mondo della nautica, dove il progettista si deve confrontare con una miriade di vincoli e problematicità, legati al movimento e al contesto dell’oggetto, che non sussistono in altri settori. Dopo la collaborazione con Dordoni Architetti, Antonio Citterio & Patricia Viel, Parisotto+Formenton Architetti e Piero Lissoni è la volta della designer spagnola che segna un altro importante passo di avvicinamento di due mondi, ovvero quello dell’interior design e dell’interior yacht design. «Patricia la conosco da tanti anni» - mi racconta Buttiglieri - «con lei avevo sviluppato alcuni suoi iconici progetti outdoor per Driade, azienda dove ho diretto l’Ufficio Sviluppo e Ricerca per oltre 20 anni. Ho ritenuto che il suo linguaggio arricchisse ulteriormente l’importante varietà di stilemi di Sanlorenzo. Patricia col suo gioioso e inimitabile stile densa172

Turnover, which was 40 million euros in 2005 reached 380 million in 2018, which was a 27% increase on 2017 and the forecast for 2019 is for growth in excess of 20%. Laura Sessa

Milanese (ma di stanza a Roma), laureata in architettura al Politecnico di Milano, è specializzata da quasi quarant’anni nel campo dell’interior yacht design. Ha maturato la sua esperienza nelle diverse tipologie di imbarcazioni: piccoli e grandi, a vela e a motore. È appassionata di colori, delle loro combinazioni e della ricerca del dettaglio; lo Studio di Laura Sessa disegna tutto, compresi i pomelli delle porte, le tappezzerie, i ricami dei cuscini. From Milan, but based in Rome, she has a degree in architecture from the Milan Polytechnic and has specialised for nearly forty years in interior yacht design. She has developed her experience through work on various different kinds of boat: big and small, both powered and sailing. She is passionate about colour, combinations of colour and attention to detail; Laura Sessa’s studio designs everything, including door knobs, upholstery and cushion stitching.

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mente colorato e attento alle cromie marine, con un retrogusto molto informale e al contempo raffinato, ha affrontato per noi il suo primo progetto nautico. Ha ulteriormente reso interessante il progetto facendoci adottare, su suo suggerimento, la speciale pellicola ‘One Way’ su alcune vetrate dello scafo che le rendono magicamente invisibili, creando una presenza più armonica degli esterni». «Sanlorenzo voleva una mano gentile, femminile» afferma l’Urquiola - «questo è stato il brief. L’acqua e il mare per me sono delle tematiche fantastiche». Ed è proprio il mare il protagonista assoluto di questo progetto di interior. I materiali usati riportano sempre attraverso il colore o la forma al tema del movimento e dell’acqua. Vengono inoltre ripresi concetti fondamentali della cultura nautica, come le boiserie declinate secondo il gusto contemporaneo e il concetto di trasformabilità derivato dal progetto di piccole barche. Gli spazi dell’SD96 sono così concepiti per poter assolvere varie funzioni e seguire i momenti della giornata. Il salotto dell’upper deck, ad esempio, può essere convertito in sala pranzo, lounge o zona cinema. L’altro progetto presentato alla Triennale è l’SL96Asymmetric: «Il secondo planante asimmetrico» - dice Perotti - «dopo aver introdotto lo scorso anno a Cannes il 102’. L’enorme successo ci ha convinto a lavorare sul 96’ che presenta spazi ottimizzati pur tenendo una linea piacevole». Il concetto di asimmetria in uno yacht permette di ottenere maggior fruibilità degli spazi e una migliore comunicazione con l’esterno; l’idea non convenzio-

Il fatturato dai 40 milioni di euro del 2005 è arrivato ai 380 milioni del 2018, in crescita del 27% rispetto al 2017 ed una previsione per il 2019 di crescita di oltre il 20%.


SANLORENZO

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SL96Asymmetric

SL96Asymmetric continua il percorso intrapreso lo scorso anno con SL102Asymmetric. L’inconsueta asimmetria nel mondo dello yachting ha il vantaggio di offrire maggiori volumi a bordo e nuovi scenari di vita in stretta relazione con l’ambiente circostante grazie allo spostamento del passavanti di sinistra nave sul livello superiore. Nel progetto degli interni i legni sono il denominatore comune in tutta la barca; ogni cosa è disegnata, anche la tappezzeria, i cuscini, le lampade, ecc. In tutti gli ambienti si evince un grande senso di unione e coerenza; le linee sono nette e decise, le cromie giocano sui contrasti. Nel salone del main deck si trova a sinistra nave la dining room con vetrata a tutt’altezza che affaccia direttamente sul mare mentre, a dritta, un salotto che si apre su un balcone. La grande visibilità può essere ulteriormente accentuata tenendo il tavolo abbassato quando non si pranza. Tutti gli spazi sono stati utilizzati e ottimizzati; ad esempio le sedute del salone sotto le finestrature sono dei piccoli gavoncini e dietro l’opera d’arte principale si nasconde tutto il sistema tv. Un altro elemento

distintivo del progetto è l’utilizzo di specchi nella lobby per aumentare la percezione e la prospettiva degli interni. SL96Asymmetryc offre ospitalità in quattro cabine con bagno privato: due ospiti e la cabina VIP poste nel lower deck mentre la cabina armatoriale si sviluppa su due livelli, ovvero al main deck troviamo il bagno e la zona notte mentre il dressing è stato collocato nella parte ribassata della cabina, sfruttando così tutta la luce che arriva dallo skylight. SL96 Asymmetryc debutterà al Boot 2020 di Düsseldorf.

SL96Asymmetric

The SL96Asymmetric continues the approach taken last year with the SL102Asymmetric. The asymmetry, which is unusual in the yachting world, has the advantage of providing large volumes on board, and new living areas which are closely related to the surroundings, thanks to the port gangway being moved to the deck above. Wood is the common denominator in the interiors throughout the boat; everything has been designed, even the upholstery, cushions, lamps and so on. In all of the rooms you get a great sense of unity and coherence; the lines are clear and decisive;

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the colour schemes play on contrasts. In the saloon on the main deck the dining room is on the port side and has a full-height window that looks straight onto the sea while, to starboard there is a lounge that opens onto a balcony. This great view outwards can be improved further by lowering the table when not in use for meals. All the areas have been used and optimised; for example, the seats in the living room under the windows are small lockers, and the entire television system is hidden behind the main work of art. A further distinctive element in the design is the use of mirrors in the lobby area to increase the views of the interiors. The SL96Asymmetric has four cabins with private bathrooms for its passengers: the VIP and two guest cabins are located on the lower deck, while the owner’s cabin is laid out across two levels, so the bathroom and sleeping area is on the main deck, while the dressing area has been positioned in the lower part of the cabin, so as to take advantage of all the light that comes in through the skylight. The SL96Asymmetric will make its debut at the Boot show in Düsseldorf, in 2020.


SHIPYARDS

Sixty million euros will be invested in the 2018-2020 three-year period, of which 24 million will be spent on the production facility in La Spezia, 20 million on the Ameglia site, 16 million to buy the Fipa yards in Massa (of around 20,000 square metres) and Viareggio (7,000 square metres). 30 million euros will be used to create new products and to research and development.

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Zuccon International Project

Bernardo Zuccon, architetto, romano, classe 1982, insieme alla sorella Martina rappresenta oggi la linea di continuità dello Studio fondato nel 1972 dai genitori Gianni Zuccon e Paola Galeazzi. In oltre 40 anni di storia, dai progetti dello Studio Zuccon International Project sono nate più di 200 imbarcazioni da diporto dai 10 agli 80 metri realizzate in una o più unità. Nel 2018 Bernardo Zuccon è entrato a far parte dei World’s Leading Design Names. Attualmente collabora con diversi cantieri; tre anni fa ha incontrato Massimo Perotti ed è iniziato il percorso con Sanlorenzo. Bernardo Zuccon, architect from Rome, born in 1982, together with his sister Martina he is now the line of continuity at the design studio that was founded in 1972 by their parents Gianni Zuccon and Paola Galeazzi. In over 40 years of work, more than 200 yachts ranging from ten to eighty metres in length, built as one-offs or in larger numbers, have materialised from the projects designed by Studio Zuccon International Project. In 2018 Bernardo Zuccon joined the list of the World’s Leading Design Names. He is currently working with various boatyards; three years ago he met Massimo Perotti and started working with Sanlorenzo.

nale partita da Chris Bangle è stata concretizzata da Bernardo Zuccon nell’SL102Asymmetric e riportata sul 96’. «Le due barche si parlano in maniera sinergica» - afferma Zuccon - «e sono a tutti gli effetti delle sorelle. Con l’impianto asimmetrico abbiamo spostato il passaggio di sinistra nave nella parte più alta ottenendo maggiori volumi interni senza però perdere l’aspetto marino della barca». Il progetto di interior è curato da Laura Sessa e a questo proposito Buttiglieri afferma: «Questo yacht è una ‘residenza’ galleggiante carica di memorie della grande tradizione nautica che Laura ha saputo rileggere col suo inimitabile gusto, attento ai materiali marini e ai piccoli dettagli». Il salone del main deck è il punto di forza dello yacht, poiché grazie all’impianto asimmetrico gode di un maggiore spazio interno dove sono state collocate anche opere d’arte. Molto interressante è la soluzione progettuale adottata nella cabina armatoriale: «Qui la peculiarità» - afferma la Sessa - «è di avere uno spazio continuo con la zona del dressing che è retrostante il letto e collocato nella parte ribassata della cabina. Per non creare due ambienti diversi è stata ideata una testata del letto di doghe in legno dove si affrancano delle lampade disegnate su misura». IT IS A YARD THAT IS CONTINUALLY GROWING, which innovates without losing sight of tradition and which surprises, fascinates and surprises every time. Over the years, Sanlorenzo has got us used to this and a lot more besides, as it focuses on exclusivity, excellence and top of the range products. The company is now taking another step towards growth. According to company chairman, Massimo Perotti: «It was not an easy decision to launch an IPO (initial public offering), but it was the right one. It isn’t a finishing point, but the start of something; you just have to think of a larger company that will develop». Sanlorenzo ended 2018 with a considerable turnover of 380 million euros, an increase of 27% from 2017 and with growth forecast at over 20% for 2019. This is what CEO Ferruccio Rossi had to say: «Our balance sheet meant that we were able to start, back at the end of 2015, an investment programme of over 100

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Sessanta milioni di euro saranno investiti nel triennio 2018-2020, di cui 24 per il sito produttivo di La Spezia, 20 per il sito di Ameglia, 16 per l’acquisizione dei cantieri “Fipa” a Massa (circa 20.000 mq) e a Viareggio (7.000 mq). 30 milioni di euro saranno destinati alla realizzazione di nuovi prodotti e alla ricerca e sviluppo.

million euros both in our yards and in the product so that we can focus more and more on the excellence of our region, and to have increasingly wide ranges so as to be able to meet the needs of a varied client base. The seventy million euros invested in infrastructure have been distributed in the strip of land between Apuan Alps and the sea, in our facilities at La Spezia, Viareggio, Ameglia and Massa. As far as our products are concerned, the yacht division has recently grown to include a third range, the SX, but we are already working on a fourth one». SD96 and SL96Asymmetric, the two latest developments in the yachting area, were presented in the Agorà Room at Milan’s Triennale complex: the exteriors of both boats are designed by Zuccon International Project, while the interiors are by Patricia Urquiola and Laura Sessa respectively. The new SD96 will replace the SD92: «That was a different kind of boat», continues Perotti «because it was the first one after the yard was bought. It wasn’t just a new Sanlorenzo, but it was a new range because up to that point the boat had only built displacement boats. SD92 was a semidisplacement boat, I was a bit worried about my first Sanlorenzo coming out wrong. We decided to do it, and it was a great success that stayed on the market for a full twelve years». SD96 is a 28-metre boat that is put together across three decks that interprets the tradition of the SD92 but looks to go on further: «Coming up against this historic truth», says Bernardo Zuccon «one that was so consolidated and strong in a yacht that meant so much to the yard was an incredible challenge. The market is also telling us that demand is changing and in relation to a certain kind of product the market has needs that are greater than they were a year ago: they are asking for more room and more functions, all of it done while respecting this historical identity. The boat behaves in a way so as to optimise being on board, according to the different conditions in which it can find itself; that is why we have worked on the principles of adaptability and flexibility that enables us to change the outlook. The external areas come into play in an extremely visceral relationship with the interior».



SHIPYARDS The big new development in this yacht, however, is that it marks the highly sought-after designer Patricia Urquiola’s first collaboration with the yachting world. I am astonished every time by the great ability that Sergio Buttiglieri, Style Director at Sanlorenzo, has in moving designers from one field to another and to bring them into the world of yachting, where designers have to face a huge number of unique restrictions and problems caused by movement and the very nature of boats. After working together with Dordoni Architects, Antonio Citterio & Patricia Viel, Parisotto+Formenton Architects and Piero Lissoni it is now the turn of the Spanish designer who has taken another important step to bring together the two worlds, that of interior design and that of interior yacht design. «I’ve known Patricia for a number of years», Buttiglieri told me. «I worked with her on some of the outdoor projects for Driade, the company where I headed the Development and

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Sanlorenzo’s output is divided into four lines: planing motoryachts in fibreglass from 19 to 37 metres, the SL line; semi-displacement navettes from 27 to 38 metres, the SD line; fast displacement boats, the SX line; superyachts in metal from 40 to 80 metres, the Superyacht Division.

Research Department for over twenty years. I felt that her language further enriches the important variety of style at Sanlorenzo. With her joyful and inimitable, densely coloured style that uses a lot of marine colours, that is both informal yet also elegant, Patricia has handled her first nautical project for us. She has made the project additionally interesting by convincing us to use special ‘One Way’ film on some of the windows of the hull, that make them invisible as if by magic, making the exteriors more harmonious». «Sanlorenzo wanted a soft touch, a feminine one», said Urquiola. «That was the brief. I find water and the sea fantastic subjects». And it is the sea that takes centre stage in this interior project. The materials used always reflect the movement of water, through their colour or shape. Fundamental concepts in nautical culture are revisited, such as panelling done to modern taste, and the concept of adaptability

La produzione di Sanlorenzo è articolata in 4 linee: motoryacht plananti in vetroresina da 19 a 37 metri, linea SL; navette semidislocanti da 27 a 38 metri, linea SD; fast displacement, linea SX; superyacht in metallo da 40 a 80 metri, Superyacht Division.

Sanlorenzo 64 Steel.

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derived projects for smaller boats. The areas on the SD96 have been designed so as to have a number of functions according to the time of day. The upper deck saloon, for example, can be converted into a lunch room, lounge or cinema area. The other project presented at the Triennale is the SL96Asymmetric: «It was the second asymmetric planing boat», said Perotti «after the introduction of the 102’ at Cannes last year. Its huge success convinced us to work on the 96’ which has optimised areas, while maintaining its pleasing lines». The concept of asymmetry in a yacht means you can get the most out of the areas, and communicate better with the exterior; the unconventional idea started by Chris Bangle was made real by Bernardo Zuccon with the S102Asymmetric and has been brought back again on the 96’. «The two boats have a synergetic dialogue between one another», says Zuccon «and are essentially sister ships. With the asymmetric set-up we moved the portside gangway to the highest part, meaning we could get larger interior volumes but without losing the boat’s marine look». The interior design has been done by Laura Sessa and in relation to this Buttiglieri says: «This yacht is a floating residence, full of memories of the great nautical tradition that Laura has been able to reinterpret with her inimitable taste, with attention paid to marine materials and small details». The lounge on the main deck is the yacht’s strong point, since the asymmetric set-up means that it has more internal space, in which works of art have been housed. The design solution used in the owner’s cabin is very interesting: «The different thing here», says Sessa «is having a continuous space that goes into the dressing area, which is behind the bed and is located in the lower part of the cabin. So as not to create two different rooms, a headboard in wooden slats was designed, with custom-made lamps».



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FERRETTI GROUP

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Super YACHT YARD Siamo stati invitati a visitare il Super Yacht Yard di Ancona, il cantiere dove vengono realizzati gli yacht piÚ grandi di alcuni dei marchi del Gruppo Ferretti We were invited to visit the Super Yacht Yard in Ancona, which makes the biggest yachts for some of the brands in the Ferretti Group by Maria Roberta Morso barchemagazine – Settembre-September 2019


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FERRETTI GROUP COSTRUISCE AD ANCONA TUTTI I CRN E I CUSTOM LINE oltre ai modelli più grandi, in metallo, di Pershing e Riva. La scelta di concentrare in un unico luogo la costruzione di yacht di grandi dimensioni è stata senza dubbio un’operazione strategicamente vincente e le sinergie tra i marchi sembrano funzionare. Durante la nostra visita abbiamo raccolto informazioni sull’andamento del Gruppo, sulle strategie, sugli yacht in costruzione e sui nuovi progetti. Nel 2018 Ferretti Group ha realizzato un utile netto pari a 31 milioni di euro cioè +29% rispetto all’esercizio precedente e il valore consolidato della produzione è salito a 669 milioni di euro (+7,5%). Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2018 era di 708 milioni di euro. «I primi a essere convinti della necessità di non fermarsi mai sono i nostri azionisti, che nel quadriennio 2015-2018 ci hanno permesso di impiegare oltre 154 milioni in Ricerca e Sviluppo, reinvestendo in azienda tutti gli utili maturati», ha dichiarato recentemente Alberto Galassi, Amministratore Delegato di Ferretti Group. Tra il 2019 e il 2021,

il Gruppo lancerà 27 nuovi modelli seriali con una lunghezza media di 97,3 piedi. Grazie ai 64 milioni di euro investiti dal 2015 al 2018 in capacità produttiva, sono stati realizzati importanti lavori di potenziamento produttivo e rinnovamento dei cantieri del Gruppo, in particolare nel Super Yacht Yard di Ancona al centro di un ambizioso progetto di ristrutturazione volto alla creazione di un hub industriale di altissimo livello. La superficie del sito si estende per oltre 80.000 m2 e entro il 2020 lo stabilimento avrà 10 capannoni produttivi, un travel lift da 670 tonnellate e un marina con 14 ormeggi. Nei primi mesi del 2019, il gruppo ha varato due yacht molto importanti, un 79 metri Crn con esterni di Zuccon International Project e interni di Laura Sessa, e l’attesissimo 50 metri a marchio Riva, Race, disegnato da Officina Italiana Design. Per Riva, Race rappresenta da un lato un passo nel futuro, dall’altro uno sguardo al passato. Riva aveva infatti realizzato degli yacht in metallo negli anni ‘60 e ‘70. Race, per quello che abbiamo potuto apprezzare, visti i rigorosi limiti imposti

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dall’armatore, è un Riva al 100%. Gli esterni presentano tutti gli stilemi del marchio, modulati sapientemente da Officina Italiana Design su grande dimensione. Il tratto è pulito, lineare e la silhouette sprizza dinamismo ed eleganza. Lo yacht è di proprietà di Piero Ferrari, azionista di minoranza del Gruppo la cui maggioranza, lo ricordiamo, è in mano cinese. Il colosso Weichai detiene infatti l’86,8% del Gruppo dal 2012. Abbiamo poi potuto vedere tre modelli a marchio CRN nelle loro diverse fasi di costruzione: un Crn 137, 62 metri a firma Nuvolari Lenard, un Crn 138, sempre 62 metri di lunghezza progettato da Frank Laupmann/Omega Architects e un Crn 139, 70 metri di Andrea Vallicelli. C’è anche un quarto megayacht in costruzione, un Crn 141 disegnato da Nuvolari Lenard che però era ancora presso la struttura che realizza lo scafo in acciaio. Tra i grandi yacht in acciaio e alluminio in via di realizzazione ad Ancona c’è anche un secondo 50 metri Riva in costruzione on spec. Il cantiere, che prosegue nella realizzazione di yacht interamente custom, propone


FERRETTI GROUP

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As well as the 62-metre CRN, the yard is currently working on a further three yachts measuring 62, 70 and 60 metres long, as well as a 50-metre Riva, a Pershing 140 and eighteen Custom Line models. barchemagazine – Settembre-September 2019

Oltre al Crn 62 metri, il cantiere ha attualmente in costruzione altri 3 yacht fully custom di 62, 70 e 60 metri, insieme a un Riva 50 metri, un Pershing 140 e 18 modelli Custom Line.


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«CRN’s clients can start with a blank sheet and develop the design in partnership with us. They can work alongside our designers and our construction team at the yard. This is a rare opportunity to create their own work of art». Stefano de Vivo ai propri potenziali clienti anche dei nuovi concept che rappresenteranno molto probabilmente i futuri yacht Crn. Tra questi spiccano senza dubbio Begallta, un 75 metri ideato da Lobanov Design, She, 70 metri di Vallicelli e una gamma di explorer yacht da 45, 50 e 55 metri denominata AlfaRosso, disegnata da Francesco Paszkowski. Il tour si è focalizzato anche sull’ampia e variegata produzione di Custom Line che, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo di grande rilievo all’interno del Gruppo.

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Proseguono, con la movimentazione, le attività di costruzione del nuovo yacht Crn di 62 metri, frutto della collaborazione con lo studio di design olandese Omega Architects, che si occupa degli esterni, e con lo studio italiano di design e architettura Pulina Exclusive Interiors, che cura gli interni.

Construction work continues on the new 62-metre CRN yacht, produced in partnership with the Dutch design firm Omega Architects, responsible for the exteriors, and the Italian design and architecture firm Pulina Exclusive Interiors, which has dealt with the interiors.

«Il cliente di Crn può partire dal foglio bianco e sviluppare con noi il progetto stesso, lui in prima persona lavora a quattro mani con i designer e gli uomini del cantiere. È uno dei pochi momenti per lui di creare la sua opera d’arte». Stefano de Vivo

Karin Paggi, Direttore Vendite di Custom Line, ci ha accompagnato a visitare alcuni degli yacht in costruzione e devo dire che le procedure costruttive e il controllo qualità sembrano impeccabili. Al momento, in totale, ci sono 18 unità in costruzione delle diverse linee. L’approccio del marchio è molto flessibile, ci ha spiegato Karin, e questi modelli semi-custom offrono al cliente uno spazio di manovra molto ampio. Ogni unità, rispettando i vincoli strutturali e tecnici, può essere largamente personalizzata per rispecchiare gusti e stile di vita degli armatori. Alla serie Navetta, proposta nelle versioni 42, 37, 33 e 28 e progettata da Zuccon International Project, si affiancano il Custom Line 120’, primo progetto sviluppato da Francesco Paszkowski per Custom Line e il nuovo 106’, disegnato anche questo da Paszkowski, che abbiamo visitato in anteprima. Il 106’ è uno yacht fresco, dinamico, molto elegante con ampissimi spazi abitabili e enormi vetrate che assicurano la continuità, almeno visiva, tra esterno e interno. Infine Pershing. Ad Ancona è stato realizzato il primo Pershing in alluminio, il Pershing 140, Chorusline, partito subito dopo la consegna per Hong Kong, e il secondo è in avanzato stadio di realizzazione in uno dei mega capannoni del Super Yacht Yard. Siamo stati a bordo e devo ammettere che le dimensioni di questo enorme ‘open’ lasciano a bocca aperta. La seconda unità, che, come tutti i Pershing, porta l’inconfondibile firma di Fulvio De Simoni, è stata acquistata da un armatore nord-europeo che ha chiesto un layout assai diverso rispetto alla prima. È inoltre dotata di motori Mtu 12V4000M94 da 2.600hp ciascuno abbinati a idrogetti per una velocità di punta di 38 nodi. Il cantiere offre anche altre configurazioni: due Mtu 4000M93L in versione 12V o 16V. THE FERRETTI GROUP BUILDS ALL ITS CRN AND CUSTOM LINE yachts in Ancona, as well as Pershing and Riva’s bigger metal models. Centralising the construction of large yachts in a single place has proved to be a very strategic decision and the synergies in place between the various brands seem to be working. During our visit, we learned more about how things are going for the group, its strategies, the yachts it is currently working on and its latest projects. In 2018, the Ferretti Group made a net profit of 31 million euros, up 29% on the previous financial year, while its consolidated production value rose to 669 million euros (+7.5%). At 31 December 2018, its order portfolio amounted to 708 million euros. «Our shareholders are the first to be convinced by the need to never stop.

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Because of its size and usability, the marina is one of the yard’s key features. It’s a real private tourist harbour, occupying a total of 250 square metres and equipped with three large piers measuring 100, 100 and 40 metres long, dedicated to fitting out and completing boats and mega yachts.

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Uno dei principali punti di forza del cantiere, per le sue caratteristiche uniche di ampiezza e flessibilità di utilizzo, è la marina antistante. Si tratta di un vero e proprio porticciolo turistico privato, con un’estensione complessiva di 250 metri, attrezzato con tre banchine grandi da 100, 100 e 40 metri, dedicate all’allestimento e al completamento di navi e megayacht.

During the four-year period from 2015 to 2018, they enabled us to invest over 154 million in research and development, and we then went on to plough all the proceeds back into the company», Alberto Galassi, Managing Director of Ferretti Group, stated recently. Between 2019 and 2021, the group will launch twenty-seven new serial models with an average length of 97.3 feet. Thanks to the 64-million-euro investment in production between 2015 and 2018, the group has really boosted its production capacity and updated its yards, particularly the Super Yacht Yard in Ancona, which is at the heart of an ambitious redevelopment project designed to create a topquality industrial hub. The site occupies an area of more than 80,000 m2 and, by 2020, the plant will have ten production units, a 670-tonne travel lift and a marina with fourteen moorings. During the first few months of 2019, the group launched two very important yachts: a 79-metre CRN with exterior design by Zuccon International Project and interiors by Laura Sessa, and Riva’s eagerly awaited 50-metre Race, designed by Officina Italiana Design. On the one hand, Race represents a step into the future for Riva, while on the other it looks to the past. In fact, Riva built a number of metal yachts in the 1960s and 1970s. On the basis of what we saw and in consideration of the strict limits imposed by the owner, Race is a 100% Riva yacht. The exteriors showcase the brand’s stylistic features, skilfully adapted on a large scale by Officina Italiana Design. The clean-cut, linear design has a dynamic and extremely elegant silhouette. The yacht belongs to Piero Ferrari, a minority holder in the group, with the majority holding now in Chinese hands. In fact, the colossal Weichai has owned 86.8% of the group since 2012. We also saw three CRN models in different phases of construction: a 62-metre CRN 137 designed by Nuvolari Lenard, a 62-metre CRN 138 designed by Frank Laupmann/Omega Architects and a 70-metre CRN 139 by Andrea Vallicelli. There is also a fourth mega yacht under construction, a CRN 141 designed by Nuvolari Lenard, although still at the facility responsible for making the steel hull. The various large steel and aluminium yachts being built in Ancona also include a second 50-metre Riva being developed on spec. As well as building entirely custom-made yachts, the

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yard also offers its potential clients new concepts that will very probably represent the CRN yachts of the future. The highlights among them are undoubtedly Begallta, a 75-metre yacht conceived by Lobanov Design, the 70-metre She by Vallicelli and a range of explorer yachts measuring 45, 50 and 55 metres, named AlfaRosso and designed by Francesco Paszkowski. The tour also focused on the broad and varied production of Custom Line, which has taken on a very important role within the group over recent years. Karin Paggi, Sales Director for the brand, took us to see some of the yachts under construction. I have to say that the building procedures and quality control appear to be impeccable. There are currently eighteen units from the different lines being built. Karin told us that the brand adopts a highly flexible approach and that these semi-custom models offer clients plenty of room for manoeuvre. While respecting the structural and technical restrictions, each unit can be extensively customised to reflect the owner’s tastes and lifestyle. The Navetta series, available in 42, 37, 33 and 28 versions and designed by Zuccon International Project, is accompanied by the Custom Line 120’, the first project developed by Francesco Paszkowski for Custom Line, and the new 106’, also designed by Paszkowski, which we were able to preview. The 106’ is a fresh, dynamic and very elegant yacht with plenty of habitable spaces and huge windows that ensure visual continuity between indoors and outdoors. Last but not least, we come to Pershing. The brand’s first aluminium yacht, the Pershing 140 Chorusline, was made here in Ancona and set out for Hong Kong immediately after delivery. The second is at an advanced stage in one of the mega units in the Super Yacht Yard. We went on board and I have to admit that the dimensions of this enormous ‘open’ yacht left me open-mouthed. The second unit, which, like all Pershings, features the unmistakable style of Fulvio De Simoni, has been purchased by a northern European owner, who requested a very different layout from the first one. It is fitted with 2,600-HP Mtu 12V4000M94 engines, combined with water jets for a top speed of 38 knots. The yard also offers other configurations: two Mtu 4000M93L in a 12V or 16V version.



SHIPYARDS

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ARCADIA YACHTS

Generosità

e CORAGGIO Generosity and courage Ugo Pellegrino, Ceo di Arcadia Yachts, è un imprenditore che ha applicato una cultura tipicamente industriale a una realtà come quella della nautica che realizza pezzi su misura per gli armatori di tutto il mondo. A Cannes debutterà lo Sherpa XL di 24 metri di lunghezza

Ugo Pellegrino, the CEO of Arcadia Yachts, is a businessman who has applied a typically industrial approach to the nautical sector, making customised items for owners throughout the world. The 24-metre Sherpa XL will make its debut in Cannes by Francesco Michienzi - photo by Alberto Cocchi barchemagazine – Settembre-September 2019

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SHIPYARDS

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Sherpa XL.

LA GENEROSITÀ NON È UNA QUALITÀ CHE SE NON LA POSSIEDI PUOI COMPRARLA O FARTELA REGALARE. La storia di Ugo Pellegrino è anzitutto e soprattutto una storia di coraggio: la prova che senza il coraggio non fai nulla, che se non hai coraggio nemmeno l’intelligenza ti serve. E il coraggio ha molti volti: il volto della generosità, della curiosità, della necessità, dell’orgoglio e dell’incoscienza. Quando Pellegrino racconta come è nato il cantiere nautico Arcadia fa trasparire la profondità d’animo tipica di certi uomini di grande sensibilità. «Nel 2006 siamo stati chiamati da una persona che aveva fatto un investimento nel settore della costruzione di modelli e stampi in vetroresina. Non essendo un imprenditore ci chiese dei consigli su come portare avanti questa impresa. Capì che per lui, da solo, la cosa era troppo difficoltosa, così ci chiese di entrare in società al 33%. In seguito alla prematura scomparsa del terzo socio, Benny, caro amico di famiglia, comprammo un altro 33% trovandoci così con il 66% di una società in un settore che non co-

noscevamo, ma che stavamo iniziando a capire. In seguito acquistammo anche la restante parte della società trovandoci così proprietari al cento per cento di una bella e complessa realtà». Dal 2008 ad oggi Pellegrino ha fatto un investimento complessivo di circa 40 milioni di cui 31 tutti nei primi dieci mesi di vita dell’azienda. Gli ultimi investimenti sono stati i capannoni nella ex area Apreamare, una quota del marina che ha permesso di assicurarsi l’autonomia per alaggi, vari, service e post vendita. Dopo una attenta analisi sul fatto che il settore modelli e stampi non sarebbe stato remunerativo, Pellegrino si imbatte nel progetto di una barca strana, una tipologia mai vista prima. Si innamora e decide di partire con un 85 piedi. Racconta ancora Pellegrino. «La vendita della prima barca è stata una storia bellissima e irripetibile. Nel 2010 portammo a Düsseldorf il nostro primo modello e il 23 gennaio, primo giorno di salone, lo vendemmo. La rivista tedesca Boote Exclusiv aveva pubblicato un rendering e questo armatore si era innamorato subito di quel

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Il particolare gioco di incastri dei ponti di Sherpa XL, oltre a permettere grandi spazi a fronte di un’altezza totale contenuta, consente di giocare con i volumi. La suite dell’armatore è di 22 metri quadrati. Motorizzato con una coppia di Volvo Penta IPS 1050, è in grado di raggiungere una velocità massima di circa 22 nodi. L’autonomia è di 1500 miglia.

This particular ‘jigsaw’ layout of Sherpa XL, in addition to providing considerable space in what is actually not a great height, has allowed us to play with volumes. The owner suite is over 22 square metres in size. Equipped with twin Volvo Penta IPS 1050 engines, the hull can reach a maximum speed of about 22knots. The range is of 1500 miles.


ARCADIA YACHTS

«Sherpa XL has within it all the fundamental values of our brand: comfort, performance, ease of handling, eco-friendly technology and customisation options in terms of layout and fittings». Ugo Pellegrino

«Sherpa XL mantiene in sé tutti i valori fondamentali del nostro brand: comfort, prestazioni, facilità di conduzione, tecnologia eco-friendly e possibilità di personalizzazione in termini di layout e di allestimenti». Ugo Pellegrino

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Arcadia 105.

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SHIPYARDS I pannelli solari di ultima generazione, utilizzati su tutte le barche di Arcadia, forniscono energia sufficiente ad alimentare molte attrezzature e sistemi di bordo, assicurando al contempo un impareggiabile comfort acustico in rada. The latest-generation solar panels, used on all Arcadia boats, provide enough energy to supply a lot of onboard equipment and systems, while at the same time ensuring unrivalled noise reduction when at anchor.

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ARCADIA YACHTS

disegno al punto di venire in fiera e comprare la barca senza averla mai vista». L’armatore in questione è una persona particolarmente attenta all’ambiente che ha interiorizzato il concetto della barca lenta con bassi consumi. Sta investendo parte del suo patrimonio personale, che ammonta a circa 5 miliardi di dollari, nei paesi del terzo mondo comprando territori interi, vergini, vincolandoli alla deforestazione e restituendoli al paese di origine. Evidentemente emozionato, Pellegrino lo definisce così: «Un uomo speciale di un fascino e di una bellezza interiore, da cui io ho imparato moltissimo. L’ho rincontrato molti anni dopo a Hong Kong. Posso affermare che questa è un pochino la tipologia del nostro cliente, un uomo raccolto di cultura nautica che non è avvezzo allo show». Da allora ad oggi, su trenta barche prodotte, sono stati venduti 11 modelli di Arcadia 85. Pellegrino è fiero della sua cultura d’impresa. «Grazie alla nostra visione industriale abbiamo consentito a un nuovissimo cantiere come Arcadia di crescere. La nautica è un settore molto pericoloso dove molti operatori vivono al di sopra delle loro possibilità. Secondo me è importante restare con i piedi per terra. La logica aziendale è quella di avere un’organizzazione e una gestione di tipo industriale per realizzare un prodotto assolutamente artigianale come si fa con una Ferrari o una Aston Martin. Da Arcadia si fa tutto in casa compreso lo stampaggio della vetroresina, in questo modo si ha un controllo totale sulla qualità del processo produttivo». Al salone di Cannes arriverà lo Sherpa XL e per Pellegrino è un’emozione forte come quella del varo del primo 85 piedi. «È una barca incredibile, non ha nessun tipo di legame con quella che è la sua taglia. Le aree esterne e gli spazi interni sono enormi, è un prodotto bellissimo». Il concept dello Sherpa XL, sviluppato in collaborazione con lo studio milanese Hot Lab, che ha già collaborato con Arcadia Yachts per gli interni dell’A105, si sviluppa intorno alla disposizione dei ponti. Quelli di prua sono sfalsati, così da sviluppare un blocco scale centrale caratterizzato da dislivelli ridotti. Un gioco di incastri par-

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ticolare che, oltre a ottenere grandi spazi pur con un’altezza totale contenuta, ha permesso di giocare con i volumi. Il cantiere di Ugo Pellegrino ha avuto il merito di introdurre nuovi concetti di come si vive la barca, in passato i pozzetti erano piccoli e invivibi- 191 li, Arcadia ha unito linee esterne di rottura, rispetto alla tradizione, con una funzionalità degli interni che prima non era pensabile su imbarcazioni di queste dimensioni. GENEROSITY IS NOT A QUALITY THAT YOU CAN BUY OR GET GIVEN IF YOU DON’T HAVE IT TO START OUT WITH. The story of Ugo Pellegrino is first and foremost one of courage: the proof that without bravery you won’t do anything, and that if you don’t have it not even intelligence can help you. And courage has a lot of different faces: that of generosity, curiosity, necessity, pride and recklessness. When Pellegrino recounts how the Arcadia shipyard started out, he lets the depth of spirit that typifies certain very sensitive men shine through. «In 2006 we were called by somebody who had made an investment in the model-building and fibreglass moulding sector. Since he wasn’t a businessman, he asked for advice on how to progress. He realised that it was too difficult for him on his own, and so he asked us to buy into 33% of the share capital. After the premature death of the third shareholder Benny, who was a close family friend, we bought a further 33% and thus found ourselves with 66% of a company in a sector that we didn’t know, but one which we were starting to understand. We then also bought out the rest of the firm, and became hundred per cent owners of a very nice, but complicated, company». Since 2008 Pellegrino has made investments totalling around 40 million euros, of which 31 million were made in the first ten months of the company’s existence. The most recent investments were in warehouses in the former Apreamare areas, a part of the marina that has meant that the firm is autonomous in terms of moorings, launches, service and after sales.


SHIPYARDS After careful analysis of the fact that the models and moulding sector wasn’t going to pay, Pellegrino came across a design for a strange boat, of a type never seen before. He fell in love with it, and decided to start off with a 85-footer. Pellegrino continues, «Selling the first boat was a really nice, and unrepeatable, story. In 2010 we took our first model to Düsseldorf, and on 23rd January, the first day of the show, we sold it. The German magazine Boote Exclusiv had published a rendering and this owner immediately fell in love with the design, to such an extent that he came to the show to buy the boat without ever having seen it». The owner in question is a person who is very much aware of the environment, and who has internalised the concept of a slow boat with reduced levels of fuel consumption. He is investing part of his personal fortune, which amounts to around five billion dollars, in third-world countries, by buying entire, untouched territories, restricting deforestation and returning them to the country of origin. A clearly emotional Pellegrino described him thus: «A special man who is fascinating and who has interior beauty, someone from whom

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Sherpa.

The Arcadia Yachts fleet has five models in the A range – the A85, A85s, A100, A105 and the A115 – as well as the Sherpa range with the 12.28 metre and the new 24-metre XL.

Arcadia 85S.

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I have learnt a great deal. I met him again many years later in Hong Kong. I can say that this is a bit our typical client, a man who has plenty of nautical culture who is not used to showing off». Since then, of the thirty boats produced, eleven have been Arcadia 85s. Pellegrino is proud of the culture of his company. «With our business vision, we have enabled a very new yard like Arcadia to grow. The yacht sector is very dangerous, and it is one in which a lot of operators live beyond their means. I think it is important to keep your feet on the ground. Business logic is to have an industrial-type organisation and management to create a product that is completely handmade by craftsmen, like a Ferrari or an Aston Martin. At Arcadia, everything is done in house including moulding the fibreglass, so we have complete control over the quality of the production process». The Sherpa XL will appear at the Cannes Yachting Festival, and for Pellegrino that is just as emotional as the launch of the first 85-footer. «It is an incredible boat, it has nothing to do with its size. The interiors and the external areas are huge, it is a very beautiful product».

La flotta Arcadia Yachts si declina con i 5 modelli della gamma A, A85, A85s, A100, A105 e A115 e la gamma Sherpa con il 12,28 metri e il nuovo XL di 24.



SHIPYARDS Quelle di Arcadia sono barche con una forte personalità, che colpiscono, non solo per il look, ma anche per l’ottimizzazione dello spazio, concepito per essere vissuto e goduto a 360 gradi 24 ore al giorno, per l’eccellente tenuta di mare e per il fatto di essere rispettose dell’ambiente circostante.

Arcadia’s boats have a strong character, one that hits you not just because of the way they look, but also because of the optimal use of space, which is designed to be lived in and enjoyed to its utmost 24 hours a day, because of excellent seakeeping and because they are environmentally friendly.

The concept of the Sherpa XL, which was developed in partnership with Hot Lab design studio in Milan, which had already worked with Arcadia Yachts on the interiors for the A105, turns on the layout of the three decks. The decks are staggered in the bow, allowing the central stair block to feature reduced differences in level. A special system of fitting things together that, as well as providing a lot of space despite limited overall height, has meant that the designers could play around with the volumes. Ugo Pellegrino’s shipyard has, to its credit, introduced new concepts in how a boat can be experienced: in the past, cockpits were small and difficult to use, whereas Arcadia has joined together external lines, in a break from tradition, with a functionality in the interiors that previously was unthinkable in a boat of this size.

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Francesco Ansalone.

Maurizio Baldoni.

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Salvatore D’Ambrosi.



THE IDEA FACTORY

THE IDEA FACTORY

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LUCA DINI

Luca

DINI

Lo Studio Luca Dini Architecture & Design è uno dei grandi protagonisti della progettazione di barche e superyacht del panorama nautico internazionale The Luca Dini Architecture & Design Studio is one of the top companies in the world when it comes to designing boats and superyachts by Rebecca Gentilini

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THE IDEA FACTORY

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NELLE CREAZIONI DI LUCA DINI, IN UN GIOCO DI CONNESSIONE, I MATERIALI, diversi per forma e funzione, si ricompongono e si affiancano, dando vita a forme nuove, sorprendendo e ammaliando. È attivo da venticinque anni nel mondo della nautica e si è specializzato nell’interior ed exterior design di imbarcazioni da diporto. Protagonista dal 1987 di un prestigioso studio fiorentino, nel 1996 fonda Luca Dini Design a Firenze lasciando un segno inconfondibile nel mondo della nautica internazionale. Lo studio cresce con più sedi distaccate e si occupa anche di architettura in genere, interior design, oggettistica e numerosi progetti che vanno dal settore residenziale a quello automobilistico, fino agli interni di jet privati. Come è cambiato dal suo punto di vista il design nautico negli ultimi dieci anni? Si è tutto massificato, non vedo in giro grandi idee e sono pochi quelli che cercano di fare un prodotto un po’

diverso, accattivante magari con una storia alle spalle. C’è la voglia di seguire il mercato, inseguire i numeri e fatturati. Anni fa i Designer seguivano di più la fantasia. Parlando di interni, si sta esagerando nel volerli rendere sempre più casa. Si è persa la riconoscibilità di un interno di una barca, i layout, le soluzioni stilistiche sono troppo ispirate alle abitazioni domestiche. Come è cambiato il suo modo di disegnare le barche negli ultimi dieci anni? Il mio lavoro è cambiato molto, e molto prima di 10 anni fa. Agli inizi ero io in prima persona a disegnare, adesso ho un team di più di 20 designer che lo fa con me ed il valore aggiunto è di potersi confrontare con più persone, con background professionali diversi, culture diverse permettendomi, grazie al confronto ed alla condivisione, di avere idee nuove, fresche, innovative e soprattutto derivanti da un team dedicato.

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Ci sono degli elementi stilistici specifici che definiscono come suoi i progetti delle barche che progetta? Onestamente non lo so, mi dicono spesso che le barche disegnate da noi si riconoscono. Quello in cui ho sempre creduto è di non avere uno stile dello Studio, ma di proporre sempre progetti diversi, esclusivi e sartoriali, disegnati per il cliente interpretando le sue esigenze evitando di far uscire barche simili tra loro che non soddisfano nemmeno gli armatori e i cantieri navali. Quali sono le barche più complesse di cui si è occupato? Sicuramente il Sea Force One per la tecnologia a bordo, per il progetto, oramai pensato 12 anni fa. È stata una sfida per quei tempi. Più recentemente il Benetti 58M M/Y Vector perché l’armatore è molto esigente e richiedeva di essere sorpreso in tutte le fasi della costruzione. In ultimo direi il total refit di un 80 metri in corso nel cantiere olandese Amels, un progetto molto complesso


LUCA DINI

In 1965 it was a Gentleman’s Yacht named Kitalpha. In 2015 the Luca Dini Design & Architecture studio was hired by the company that then owned Cantieri di Pisa to begin a project to reinterpret the stylistic features of this glorious vessel of the past, harmoniously pairing the vintage 1960s style and flavour with exclusive, high-tech solutions.

Nel 1965 era un Gentleman’s Yacht di nome Kitalpha. Nel 2015 lo studio Luca Dini Design & Architecture, incaricato dalla società allora proprietaria di Cantieri di Pisa, inizia un progetto in grado di reinterpretare gli stilemi di questa gloriosa imbarcazione del passato, coniugando armoniosamente le linee e il sapore vintage tipici degli anni 60 con soluzioni esclusive e tecnologicamente avanzate.

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THE IDEA FACTORY che abbiamo intrapreso tre anni fa per un cliente che ha richiesto la massima riservatezza. Si è trovato di fronte a scelte da parte dell’armatore che non la trovavano perfettamente d’accordo e sulle quali ha dovuto assecondare la richiesta? Mi sono trovato molte volte in questa situazione, gli armatori sono persone molto esigenti, spesso con caratteri molto forti e determinati perché nella propria vita hanno alle spalle importanti successi professionali che li portano ad essere talvolta molto sicuri sulle scelte o sulle soluzioni stilistiche. Credo sia importante cercare il confronto con il cliente e portarlo ad affidarsi a noi perché siamo dei professionisti con un’esperienza che ci permette di trovare e proporre i migliori progetti derivanti da uno scambio di idee con l’armatore. Quale è la parte che l’affascina maggiormente del suo lavoro? Riuscire a stupire armatori che hanno visto di tutto, vissuto con una qualità di vita elevatissima, hanno girato il mondo, questa è la mia più grande soddisfazione. Non è facile, richiede un lavoro molto intenso perché non puoi cercare di attirare l’interesse dell’armatore con cose semplicemente mai viste. Essere innovativi nel design per me non vuol dire trovare soluzioni originali ai bisogni e alle esigenze del cliente, con un’attenzione all’estetica ed al bello. Questa filosofia alla lunga paga, mi ha permesso oggi di seguire anche importantissimi progetti non solo di superyacht ma anche di urban design e architettura trovandomi a competere, così come accade nella nautica, con i 200 più prestigiosi studi internazionali. Quali sono le barche alle quali è più legato? Il M/Y Sea Force One perché ci ha permesso di ottenere una visibilità internazionale grazie all’innovazione a bordo in termini di tecnologia e design e il M/Y Tribù perché l’armatore (ndr allora Luciano Benetton) ci permise di disegnare il primo Explorer Vessel e di ottenere la prima certificazione RINA Green Star per una barca da diporto. Vorrei citarne una terza sulla quale stiamo lavorando, ma il mio

lavoro molto spesso non mi permette, per questioni di riservatezza, di raccontare tutto quello che facciamo. Ci sono cose che non disegnerebbe più in quel modo? Beh, tornando indietro su un progetto si potrebbe sempre cambiare qualcosa, poiché ci sono idee nuove, la tecnologia si evolve, ma non mi pento di nessun progetto perché se è uscito dal mio studio è in linea con la mia visione del momento. Quale è la parte del suo lavoro che le pesa di più? Amo viaggiare, ma per piacere, negli ultimi anni invece sono stato quasi più in volo che a terra e dopo un po’ pesa essere lontano dai propri cari e amici ed al tempo stesso seguire in remoto gli stati di avanzamento dei progetti spesso con fusi orari molto diversi. Ha avuto armatori che le hanno dato carta bianca? Sì, li ho avuti e anche molto spesso, forse perché si fidano del nostro Studio, ma mi creda, è bellissimo anche se si corre anche un grosso rischio, l’aspettativa dell’armatore è alta e non può essere disattesa. LUCA DINI’S CREATIONS REASSEMBLE AND PAIR MATERIALS with various forms and functions, giving rise to surprising and bewitching new shapes by forging new connections between them. He has worked in the world of boating for 25 years, and specialises in interior and exterior design for yachts. Following a stint at a prestigious studio in Florence that began in 1987, in 1996 he founded Luca Dini Design in the city, and has since left an unmistakable mark on the world of international yachting. The studio has grown, and now has multiple offices and also takes on general architecture, interior design and object design work, as well as numerous projects ranging from homes and cars to the interior of private jets. How do you think nautical design has changed over the last ten years? As I see it, everything has become standardised – There aren’t any great ideas around, and very few people are trying to make

Mondomarine Classic 50 meters.

barchemagazine barchemagazine – Settembre-September – Luglio-July 2019 2019

products that are a bit different, or that grab you, maybe with a story behind them. People want to follow the market, chasing sales and turnover, when years ago designers were more concerned about creativity. When it comes to yacht interiors, one area where things are going too far is the desire to make them more and more homely. Boat interiors are no longer recognisable; the layouts and stylistic solutions draw too much inspiration from the home. How has your way of designing boats changed over the last ten years? My work has changed a lot, and it started a lot more than ten years ago – at the beginning I was the one who did the drawing, whereas now I have a team of over 20 designers working with me, and the value this adds is the ability to discuss ideas with multiple people with different professional backgrounds and different cultures and so, by comparing and sharing ideas, come up with new, fresh and innovative concepts, all, most importantly, from a dedicated team. Are there any specific stylistic aspects that mark out the designs of the boats you create as yours? I honestly don’t know, but people often say they can recognise the boats we design. I have always believed that it is best not to have a fixed studio style; instead one should always offer diverse, exclusive and tailor-made designs, created especially for the client based on their needs, to avoid producing a raft of similar boats that do not satisfy either the owners or the shipyards. Which are the most complex boats you have worked on? Definitely Sea Force One for the on-board technology, and for the design, which we came up with twelve years ago. It was a real challenge in those days. More recently, the Benetti 58M M/Y Vector, because the owner was very demanding and wanted to be surprised in every phase of construction. And, finally, I would say the total refit of an 80-metre boat currently taking place in the Dutch Amels shipyard – this is a very complex project that we took on three years ago for a client who demanded the utmost privacy.


LUCA DINI Sarastar.

Sarastar è una nave da diporto varata nel 2016 dal cantiere Mondomarine di cui lo studio Luca Dini Design & Architecture ha curato il design delle linee esterne e il layout. Oggi è protagonista di Murder Mystery, uno dei film più visti su Netflix con Adam Sandler e Jennifer Aniston.

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Sarastar is a yacht launched in 2016 by the Mondomarine shipyard, with the Luca Dini Design & Architecture studio responsible for the exterior design and layout. It now stars in Murder Mystery, one of the most viewed films on Netflix featuring Adam Sandler and Jennifer Aniston.

Progetti di architettura di residenze private. Architectural projects of private real estate.

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THE IDEA FACTORY

Il Mondomarine Discovery di 57 metri di lunghezza ha scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio. In questo progetto lo yacht segue le linee di Tribù, uno dei primi Explorer al mondo, disegnato dallo studio, varato nel 2007 e voluto da Luciano Benetton alla ricerca di un concept design innovativo.

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The 57-metre Mondomarine Discovery has a steel hull and an aluminium superstructure. The yacht has a similar style to Tribù, one of the first Explorers in the world, designed by the studio for Luciano Benetton, who was looking for an innovative design concept, and launched in 2007.

Passions Design object

Car

Song

Movie

Lounge chair of Charles & Ray Eames

Range Rover Classic

Let the music play by Barry White

Once Upon a Time in America

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LUCA DINI Have you ever faced choices from owners that you didn’t agree with, but that you had to comply with? Many times – boat owners are very demanding people, often with very strong and determined personalities, since they have achieved major successes in their professional lives, and that sometimes gives them a lot of confidence in their choices or stylistic solutions. I believe one way of dealing with this is to try to discuss things with the client, and get them to trust us, because we are professionals with the experience required to exchange ideas with the owner and then find and offer the best solutions. Which part of your work engages you the most? Managing to amaze owners that have seen everything, enjoyed an extremely high quality of life and travelled the world is what gives me most satisfaction. It’s not easy; it demands extremely intense work, because you can’t simply aim to astound them with things they haven’t seen before. For me, this is not what innovative design is about; it implies finding innovative solutions to the client’s needs, while also focusing on aesthetics and beauty. In the long term, this is a winning philosophy, and it has allowed me to work on some hugely important projects, not only in the world of superyachts, but also in the urban architecture world, competing, as also happens in the world of boating, with the most prestigious international design studios. Which boats do you feel most attached to? The M/Y Sea Force One, because it gave us international visibility thanks to the technology and design innovation on board, and M/Y Tribù, because the owner [ed.: Luciano Benetton] allowed us to design the first Explorer Vessel and to obtain the first RINA Green Star certification for a pleasure craft. I’d like to mention a third boat that we are working on at the moment, but often in my job, for reasons of confidentiality, I can’t talk about everything we are doing.

Are there any things you would no longer design in the same way? Well, if I were to go back to a design I would always change something – new ideas are always coming in, and the technology is evolving – but I never regret a design, because if it has come out of my studio, it is in line with the vision I had at the time. Which part of your work do you find most tiresome? I love travelling, but only for pleasure, and in recent years I have almost been flying more than I’ve been on the ground. After a while it gets hard being away from my friends and family, while at the same time keeping track of how projects are going, often in very different time zones. Have you ever had owners give you carte blanche? Yes, this happens very frequently, perhaps because they trust our studio, and although it’s wonderful, believe me, it is also extremely risky, as the owner’s expectations are high and you can’t let them down.

L’Isa Yachts Alloy di 43 metri di lunghezza Agora III è stata progettata per un armatore giapponese per il quale lo studio Luca Dini Design & Architecture aveva già disegnato gli interni dello yacht precedente. Agora III è attualmente l’imbarcazione privata più grande del Giappone. Il progetto unisce lo stile di Luca Dini con quello del family style ISA caratterizzato dalla potenza arcuata del laterale.

The 43-metre Isa Yachts Alloy Agora III was designed for a Japanese owner for whom Luca Dini Design & Architecture had designed the interior of their previous yacht. Agora III is currently the largest private vessel in Japan. The design combines Luca Dini’s approach with the ISA family style, with powerful side arches. 203

Book

City

Artist

Pet

Wilbur Smith

Florence

Paolo Scheggi

My cat Barry

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THE IDEA FACTORY

ENJOY the space Scafo in acciaio, sovrastruttura in alluminio e due versioni per soddisfare le diverse esigenze degli armatori. Per navigare sempre, comunque e dovunque Steel hull and aluminium superstructure, available 204 in two separate versions designed to meet different requirements. For sailing anywhere, at any time, in any conditions by Niccolò Volpati

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Italian Italian Vessels Vessels 93.9’ 93.9’

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THE IDEA FACTORY

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Enjoy Yacht 93.9. TOMMASO SPADOLINI E UMBERTO TAGLIAVINI SI SONO CONOSCIUTI NEL LONTANO 1992 e, da allora, la collaborazione tra l’ingegnere di Santa Margherita e l’architetto fiorentino ha prodotto tante imbarcazioni da diporto, un po’ di tutti i tipi. Quando la famiglia Parigi ha rilevato il cantiere di Termoli, aveva in mente di continuare il lavoro nel settore commerciale e nel refitting, ma anche di proporre navi e imbarcazioni per il diporto, così si è rivolta a loro. Il momento è finalmente arrivato. La prima imbarcazione della divisione Luxury Yachts è in avanzata fase di costruzione. «Quando il Comandante Parigi mi ha contattato - ricorda Spadolini ho capito subito che oltre al rapporto professionale, c’era anche una forte stima. E la stima è reciproca, perché lavorare con chi ha navigato, fatto il perito e il surveyor è molto stimolante». La prima barca in costruzione ha tante particolarità, ma, per evitare di dimenticarne qualcuna, è bene andare con ordine. La prima è che, pur essendo poco più corta

di 30 metri, in realtà ha una lunghezza di omologazione che le permette di rimanere sotto i 24 metri, in modo da essere classificata come imbarcazione e non come nave da diporto. La seconda è che è disponibile in due versioni: Wide Space ed Enjoy Yacht. Si tratta sempre di una navetta dislocante costruita tutta in acciaio e alluminio. L’acciaio per lo scafo e le leghe leggere per la sovrastruttura. Ma la cosa particolare è che hanno seguito una modalità costruttiva diffusa per le barche in vetroresina, ma molto più rara per quelle in acciaio. L’intuizione l’ha avuta Tagliavini e la traduzione in un progetto vero e proprio l’ha fatta Spadolini. L’idea è quella di ingegnerizzare la produzione il più possibile, anche se non ci sono stampi, visto che i materiali di costruzione sono i metalli. Lo scafo è identico, per entrambe le versioni, una più tradizionale e disponibile anche a cinque cabine per il charter, e una che possiamo tranquillamente definire un Supply. La particolarità è che la sovrastruttura è la stessa al 70% e questo è

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solitamente diffuso tra quei cantieri che producono in serie le barche in vetroresina, ma molto difficile perfino da immaginare per un one off in acciaio. Questa ingegnerizzazione ha permesso una riduzione nei tempi di realizzazione e anche una riduzione dei costi. Il progetto di Spadolini, infatti, è stato realizzato in modo da ottimizzare il più possibile la sovrastruttura. È possibile quindi iniziare a costruire quasi tutta la barca e poi terminarla con l’armatore. E costui sarà ben felice sia di scegliere la versione che più gli aggrada, sia di personalizzarla, oltre a non dover attendere anni prima di prendere il largo. Questa caratteristica costruttiva ci permette di parlare di un’altra particolarità di questo progetto e cioè che non si tratta di una navetta commissionata da un armatore. È il cantiere e la sua proprietà che ha deciso di investire, realizzando questo primo modello nelle due versioni. Wide Space ed Enjoy Yacht, infatti, sono il biglietto da visita che sancisce il nuovo corso per i cantieri di Termoli.


Italian Vessels 93.9’

The twofold design of the two different versions was developed in parallel. Wide Space and Enjoy Yacht were designed at the same time: neither one is an adaptation of the other.

La doppia progettazione delle due versioni è andata in parallelo. Wide Space ed Enjoy Yacht sono state disegnate contemporaneamente: una non è l’adattamento dell’altra.

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Lo scafo è in acciaio e leghe leggere per garantire robustezza e affidabilità. I materiali sono certificati e di prima qualità. Si tratta di una navetta fatta per navigare ovunque e in qualsiasi condizione. The steel and light-alloy hull means strength and reliability are guaranteed. The materials are certified and of top quality. This is a vessel made for sailing anywhere, in any conditions.

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THE IDEA FACTORY Wide Space 93.9.

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La sinergia di progettisti e cantiere, tutti esperti navigatori, ha permesso di offrire un allestimento che non trascuri gli elementi fondamentali per garantire la sicurezza. Un esempio? La doppia ancora a prua. The great synergy between the designers and the yard, all of whom are expert sailors, has made it possible to offer an arrangement that doesn’t overlook the fundamental elements for ensuring safety. An example? The double anchor in the bow.

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E il nuovo corso, non significa che si riparte da zero, perché, comunque, fa tesoro non solo dell’esperienza della famiglia Parigi e dei progettisti che sono stati chiamati alla realizzazione di questa prima navetta, ma anche delle maestranze che da molti anni lavorano nel cantiere di Termoli. Si tratta di personale altamente specializzato. Per rendersene conto basta osservare lo scafo e soprattutto il bulbo. «Noi lo abbiamo disegnato, ma il merito è soprattutto dei carpentieri che lo hanno realizzato», spiega Umberto Tagliavini. «È difficile piegare le lastre di acciaio e più il bulbo è piccolo, più è complesso da realizzare». Serve una grande esperienza e un’elevata professionalità. Serve una cura maniacale, fin nei dettagli e anche un contesto favorevole come quello che si vive da Italian Vessels in grado di creare questa sinergia tra chi disegna e chi realizza. Maestranze, progettisti e ingegneri sono sempre in contatto e hanno seguito passo dopo passo la produzione di questa navetta dislocante. Questo ha permesso di sommare le competenze per arrivare al risultato migliore possibile. I ponti sono tre, sia nella versione Wide Space, sia per quella Enjoy Yacht. Quest’ultima, ovviamente, ha un pozzetto e degli spazi all’aperto maggiori. Le due versioni consentono di soddisfare esigenze di clienti differenti. La prima si rivolge a un armatore tradizionale a cui piace navigare in famiglia o per il charter visto che esiste la versione con cinque cabine pressoché identiche, mentre il Supply si rivolge a chi ha piacere ad avere tanti ospiti a bordo, agli amanti degli sport e delle attività sull’acqua. È una navetta fatta per affrontare qualsiasi condizione meteo marina senza troppi problemi.



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I motori standard sono una coppia di Man da 560 cv ciascuno che spingeranno il 93.9 fino a una velocità massima di 12,5 nodi. In crociera, intorno ai 10 nodi di velocità, i 30.000 litri di capacità dei serbatoi del carburante, consentiranno una grande autonomia, tanto da poter attraversare l’Atlantico lungo qualsiasi rotta. E anche questa è una delle caratteristiche studiate apposta dal Comandante Parigi. TOMMASO SPADOLINI AND UMBERTO TAGLIAVINI MET WAY BACK IN 1992. Since then, the partnership between the engineer from Santa 210 Margherita and the Florentine architect has produced a wide variety of different yachts. Upon taking over the shipyard in Termoli, the Parigi family planned to continue working in the commercial and refitting sector, but also to offer boats and yachts, and so they turned to this duo. And now the moment has finally come. The first vessel from the Luxury Yachts division is on an advance stage of construction. «When Captain Parigi contacted me», Spadolini recalls, «I noticed his great esteem for me, over and above our professional relationship. I have to say that this esteem is mutual, because it’s very inspiring to work with someone who has sailed, acted as a consultant and been a surveyor». The first boat to be built has lots of special features. It will therefore be best to list them in order so as not to miss any of them out. First of all, despite being just

under 30 metres long, the yacht actually has an EC certifying length that allows it to remain just under 24 metres, meaning that it can be classed as medium vessel (imbarcazione) and not a large vessel (nave da diporto). Secondly, it is available in two different versions: Wide Space and Enjoy Yacht. Both versions are displacement vessels made entirely from steel and aluminium – steel for the hull and light alloys for the superstructure. However, what is unusual is that they used a construction method commonplace for fibreglass boats, but much rarer for steel boats. Tagliavini came up with this concept and Spadolini transformed it into an actual design. The idea is to engineer the production as much as possible, even if there are no moulds, given that it is made of metal. The hull is identical for both versions, one of which is more traditional and also available with five cabins for charter use, while the other can be described as a Supply. It stands out for the fact that the superstructure is 70% identical. This is often commonplace in yards that manufacture fibreglass boats on a serial basis, but very difficult even to imagine for a one-off steel boat. This engineering has made it possible to reduce the construction times and also cut costs. In fact, Spadolini’s design was developed to optimise the superstructure as far as possible. This means that construction work can get underway on the boat as a whole and it can be completed later upon consulting the new owner.

It’s an ideal situation, as potential buyers can choose their favourite version and customise it to their taste, without having to wait years before they can use it. This brings us to another aspect, and that is the fact that the boats have not been commissioned by a buyer. The yard and its owners are the ones who decided to make this investment, developing this first model in two versions. In fact, Wide Space and Enjoy Yacht represent the visiting card that sets out the new path being followed by the yard in Termoli. This new course does not involve starting again from scratch, because it not only makes the most of the experience of the Parigi family and the designers called upon to develop this first yacht, but also the expertise of those who have worked in the Termoli yard for many years. Indeed, the yard’s employees are highly specialised, as becomes apparent upon looking at the hull, particularly the bulb. «We designed it, but the carpenters who made it deserve most of the credit», explains Umberto Tagliavini. «It’s difficult to bend the steel sheets and the smaller the bulb the more complex it is to make». Extensive experience and a high degree of professionalism are essential. Obsessive attention to detail is key, as is a favourable atmosphere like the one found at Italian Vessels, able to create such a great synergy between the design and construction teams. Craftsmen, designers and engineers are in constant contact and have monitored the production of this displacement vessel step by step. All the various skills have been pooled to achieve the best possible result. Both versions, Wide Space and Enjoy Yacht, have three decks, while the latter obviously has a cockpit and larger open spaces. The two versions cater to the requirements of different clients. The former is targeted at traditional owners who like sailing with their family or for charter use given that it is also available with five almost identical cabins, while the Supply is designed for those who love having lots of guests on board and for water sports enthusiasts. The yacht can take on almost any sea and weather conditions. It is fitted with two Man 560-HP engines that take the 93.9’ vessel up to a top speed of 12.5 knots. When cruising at around 10 knots, the 30,000-litre fuel tank capacity allows for great autonomy, making it possible to cross the Atlantic via any route. This is one of the characteristics developed specifically by Captain Parigi.

TECHNICAL DATA ITALIAN VESSELS Porto di Termoli, Via Molo Sud Est 2 I-86039 Termoli (CB) info@italianvessels.com www.italianvessels.com PROGETTO: Tommaso Spadolini (interni e coperta), Umberto Tagliavini (architettura navale) e Francesco Samarelli (shipyard advisor) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 28,50m • lunghezza di omologazione 23,95m • larghezza massima 7,21m • pescaggio 2,45/2,65m • dislocamento

145.000/165.000 kg • serbatoi carburante 30.000 l • scafo in Acciaio Navale Fe510 (AH-36) • sovrastrutture in Lega Leggera AA5083 (Al-Mg4.4) OMOLOGAZIONE: CE Cat. A MOTORI: 2xMan 412 kW • 6 cilindri in linea • potenza 412 kW (560 cv) • alesaggio per corsa 126mm x166mm • cilindrata 12,42 l • rapporto di compressione 17:1 • regime di rotazione massimo 2.100 giri/minuto • peso a secco 1.215 kg PROJECT: Tommaso Spadolini (interiors and superstructure), Umberto Tagliavini (naval architecture)

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and Francesco Samarelli (shipyard advisor) HULL: LOA 28.50m • Length 23.95m • Maximum beam 7.21m • Draft 2.45/2.65m • Displacement 145,000/165,000 kg • Fuel tank volume 30.000 l • Hull made of Naval Steel Fe510 (AH-36) • Superstructure made of Light alloy AA5083 (Al-Mg4.4) EC CERTIFICATION: CAT A MAIN PROPULSION: 2xMan 412 kW • 6 Cylinders in-line • Outlet mechanical power 412 kW (560 hp) • Bore & Stroke 126mm x166mm • Swept volume 12.42 l • Compression ratio 17:1 • Maximal rotational speed 2.100/min • Dry weight 1,215 kg



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Solaris POWER 48’ OPEN 212

Solaris Power presenta al Cannes Boat Show il 48’ Open, il secondo modello della gamma, che sarà disponibile anche nelle versioni Hard-Top e Flybridge At the Cannes Yachting Festival Solaris Power presents the 48’ Open, the second model of the range, which will also be available in hard top and fly bridge versions by Massimo Longoni barchemagazine – Settembre-September 2019


SOLARIS POWER 48 OPEN

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THE IDEA FACTORY IL SOLARIS POWER 48’ OPEN È STATO CONCEPITO DALLO STESSO TEAM CHE HA SVILUPPATO IL 55’ con Norberto Ferretti, Brunello Acampora e Giuseppe Giuliani. «Ho sempre fatto barche pratiche, comode e sicure, concepite perché tutti potessero godere del mare nella maniera più semplice possibile. Per il Solaris Power 48’, ho voluto quindi che si studiasse una coperta con un grande pozzetto aperto e camminamenti incassati e protetti sino a prua, dove chiunque potesse muoversi liberamente anche in navigazione, con le due lunghe terrazze abbattibili quando alla fonda, per un contatto totale con il mare. L’originalità del Solaris sta però nell’avere conservato anche grandi volumi abitabili sottocoperta: due vere cabine, ognuna con il proprio bagno dotato di cabina doccia; oppure una sola grande cabina per l’armatore ed un comodo salotto. In ogni caso, una cabina separata per il marinaio, adatta anche per un altro ospite più giovane e sportivo. Ne è venuta fuori una barca marina ed elegante, adatta sia per vivere indimenticabili giornate di mare che a più lunghe crociere estive». Ha dichiarato Norberto Ferretti. Come il 55’, anche il 48’ Open è una barca molto tecnica che dà priorità alla tenuta di mare, alla funzionalità ed alla sicurezza. È dotata di tecnologia propulsiva di ultima generazione, perfettamente integrata con le forme della carena, una soluzione progettuale che rappresenta un unicum nella nautica da diporto in questo segmento. Può navigare sia a bassa velocità in dislocamento sia con velocità di punta superiori ai 30 nodi al contrario delle normali carene plananti. Questa caratteristica consente di

affrontare anche lunghi trasferimenti in condizioni meteorologiche avverse, in totale sicurezza e grande autonomia. Racconta Brunello Acampora: «Delle Lobster abbiamo tenuto la grande tenuta di mare e le prestazioni, ma anche la bellezza delle forme, fondendo i tanti contenuti in una barca sportiva e moderna, ma estremamente elegante. Nelle murate sono stati scolpiti i volumi che consentono agli interni tanta abitabilità, ma che allo stesso tempo renderanno la navigazione asciutta; nella carena, le forme studiate per esaltare le prestazioni dei propulsori Volvo Penta Ips, senza rinunciare a stabilità e buona visibilità a tutte le andature. Per il piacere di navigare in maniera efficiente sia in dislocamento che in piena planata, ma anche a quelle utili e confortevoli velocità intermedie, senza mai rinunciare a doti di tenuta di mare superiori, che sono la più importante garanzia di sicurezza di una barca. Nello stile della barca e negli arredamenti degli interni, quell’attenzione al Design che ha fatto del Made in Italy un valore riconosciuto nel mondo». THE SOLARIS POWER 48’ OPEN WAS DEVELOPED BY THE SAME TEAM THAT DESIGNED THE 55’, with Norberto Ferretti, Brunello Acampora and Giuseppe Giuliani. «I have always made practical boats, ones that are safe and comfortable, designed so that everybody can enjoy the sea in the simplest way possible. So for the Solaris Power 48’, I wanted to create a deck with a big open cockpit and walkways that were covered and protected except in the bows. Walkways where anybody could move

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Norberto Ferretti and Brunello Acampora.

around freely even when under way, with two long terraces that can be opened up when at anchor, to have complete contact with the sea. But the new thing that Solaris has come up with is in also maintaining large, usable spaces below deck: there are two real cabins, each of them with their own bathroom equipped with a shower; or just one large cabin for the owner, plus a comfortable lounge. In both cases there is a separate cabin for the sailor, which could also be used by a younger, sporty guest. What has emerged is a good seafaring boat that is elegant and well suited both for experiencing unforgettable days on the sea and for longer summer cruises», said Norberto Ferretti. Just like the 55’, the 48’ Open is a very technical boat that prioritises seafaring capabilities, functionality and safety. It is equipped with the latest in propulsion technology, which is perfectly integrated with the shape of the hull, with a design that is unique for yachts in this market segment. As opposed to normal planing hulls, it can both go slowly in displacement mode, and also quickly with peaks exceeding thirty knots. That is a feature that means it can tackle even long trips in bad weather conditions, with complete safety and excellent range. Brunello Acampora says: «We kept the good seafaring capabilities and the performance from the Lobster boat, and also the beauty of the shape, bringing together the many different contents into a boat that was sporty and modern, but also extremely elegant. We have used spaces on the sides of the boat, which means there is a lot of room in the interior but at the same time this keeps people dry when under way; in the hull we have developed a shape to bring out the best from the Volvo Penta IPS engines, without cutting corners when it comes to stability and good visibility at all speeds. That makes it a pleasure to sail efficiently, whether in displacement mode or fully planing, but also at those useful and comfortable intermediate speeds, without ever neglecting superior seafaring qualities, which are the most important safety features that a boat can have. With the style of the boat and the interior décor we have paid attention to the kind of design that has made Italian-made products desirable throughout the world».

The Solaris Power 48’ Open is available with two different power options, the Volvo Penta IPS 600 and the 650. Top speed is over 35 knots, and at the 20-knot cruising speed, range is around 300 nautical miles. barchemagazine – Settembre-September 2019

Il Solaris Power 48’ Open viene proposto in due motorizzazioni Volvo Penta Ips 600 o 650. La velocità di progetto è di oltre 35 nodi di massima. L’autonomia è di circa 300 miglia navigando alla velocità di crociera di 20 nodi.


SOLARIS POWER 48 OPEN

SOLARIS YACHTS SRL Via Curiel 49 I-33051 Aquileia (UD) Tel +39 0431 91304/919301 Fax +39 0431 919484 info@solarisyachts.com www.solarisyachts.com PROGETTO: Victory Design di Brunello Acampora (architettura navale, coperta e interni) e Norberto Ferretti (concept e sviluppo prodotto) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 14,35 m • Lunghezza scafo 14,03 m • Lunghezza al galleggiamento 13,40 m • Baglio 4,87 m • Pescaggio 0,75 m • Dislocamento a pieno carico 16,8 t (Open) – 17,55 t (Lobster) • Dislocamento a vuoto 14 t (Open) – 14,75 t (Lobster) • Serbatoio carburante 1500 l • Serbatoio acqua 430 l MOTORI: 2xVolvo Penta D6 IPS 600/650 • Velocità massima 30/35 Kn • Velocità di crociera 23/26 Kn • Cabine 1-2 • Bagni 2 • Portata 12 CLASSIFICAZIONE: A PROJECT: Victory Design Brunello Acampora (Naval architecture, deck and interiors) and Norberto Ferretti (concept and product development) HULL: Length overall 14,35 m • Lh 14,03 m • Lwl 13,40 m • Max beam 4,87 m • Draft 0,75 m • Displacement at full loading 16,8 t (Open) – 17,55 t (Lobster) • Displacement unloaded 14 t (Open) – 14,75 t (Lobster) • Fuel tank capacity 1500 l • Water tank capacity 430 l MAIN PROPULSION: 2xVolvo Penta D6 IPS 600/650 • Max speed 30/35 Kn • Cruising speed 23/26 Kn • Cabins 1-2 • Bathroom 2 • Maximum capacity 12 EC CERTIFICATION: Cat A

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THE IDEA FACTORY

Innovazione

ecologica e accessibile

Ecological and accessible INNOVATION Classica 100 è uno yacht di 30 metri dotato di una piattaforma poppiera brevettata che permette l’accesso ai vari ponti anche a persone disabili. Disponibile in versione diesel o ibrida con tante soluzioni innovative The Classic 100’ is a 30-metre yacht fitted with a stern platform that allows disabled people access to all the bridges. It is available in a diesel or hybrid version, with many innovative solutions

by Angelo Colombo

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FABIANI YACHT È IL NUOVO MARCHIO REALIZZATO DA MAURIZIO FABIANI, il quale è partito da un progetto navale realizzato sulla base di alcuni principi base molto concreti: ecologia, dunque basso impatto ambientale, e accessibilità anche per chi ha mobilità ridotta. Il risultato dei suoi studi e della sua creatività associati a competenza ingegneristica hanno prodotto uno yacht originale, sebbene denominato “Classica 100’”, nelle versioni diesel e ibrida. La versione ibrida da sola sarebbe già in grado di soddisfare il requisito legato alla riduzione dell’impatto ambientale, ma l’ing. Fabiani, non pago di questo, ha sviluppato il suo progetto per rendere questo yacht il più possibile autonomo dal punto

di vista energetico, e si è spinto oltre. Tra i numerosi brevetti di cui si compone il progetto “Classica 100” troviamo uno speciale hard top sul fly, che al suo interno ospita un pannello solare di circa 90 m2 di superficie, facilmente movimentabile per mezzo di meccanismi elettrici fino a posizioni tali da rendere la sua superficie una vera vela rigida. In pratica la superficie di questo elemento fornisce energia elettrica e contribuisce a ricavare una spinta utile per il moto a impatto zero.

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Quando è utilizzato come vela, il grande pannello è dotato di sistemi automatici di gestione della portanza.

When the large panel is used as a sail it is fitted with automatic load handling systems.



THE IDEA FACTORY Le imbarcazioni di Fabiani Yacht, sono accessibili in ogni parte ed in autonomia per persone portatrici di handicap. Il sistema è incentrato sulla piattaforma brevettata.

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The stern platform can be used as a beach area, a walkway, an extension to the cockpit or a stern balcony to the fly bridge.

La piattaforma poppiera può essere utilizzata come spiaggetta, passerella, prolungamento del pozzetto o balcone poppiero per il fly.

Questo elemento è installabile sulla sola versione ibrida, in quanto il suo peso è in questo caso bilanciato da quello degli impianti posizionati nella parte più bassa dello scafo. Quando è utilizzato come vela, il grande pannello è dotato di sistemi automatici di gestione della portanza in modo da evitare sbandamenti eccessivi anche a seguito di forti colpi di vento o comunque situazioni di pericolo. Indubbiamente una soluzione inedita, soprattutto su barche di 30 metri, che ha richiesto l’adozione di una carena studiata appositamente, così come un’attenta gestione delle masse in gioco. L’obiettivo era anche quello di realizzare uno yacht in grado di ospitare in sicurezza e nel massimo confort anche chi è affetto da mobilità ridotta. Così, oltre alle soluzioni di interni che agevolano il passaggio con ausili alla mobilità, l’ing. Fabiani ha sviluppato un nuovo elemento. Si tratta di una piattaforma poppiera realizzata con brevetto depositato, che, grazie a uno speciale sistema di

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The yachts of Fabiani Yacht, are accessible in every part and independently for wheelchair users. The system focuses on the patented platform.

movimentazione, può essere utilizzata come una spiaggetta, una passerella, il prolungamento del pozzetto e un balcone poppiero per il fly. La novità è che, passando da una modalità all’altra, si permette a chi è portatore di handicap di transitare senza difficoltà da un ponte all’altro. Classica 100’ di Fabiani Yacht è equipaggiata con tender e toys di ogni tipo. Il progetto è stato pensato anche per poter alloggiare veicoli a due o quattro ruote, con l’obiettivo di moltiplicare le occasioni di mobilità terrestre quando si è in porto. FABIANI YACHT IS THE NEW BRAND BY MAURIZIO FABIANI. He started with a naval project based on very specific fundamental principles: ecology, and so low environmental impact, and accessibility, including for people with reduced mobility. The outcome of Fabiani’s research, together with his creativity and skill in engineering, has produced a yacht that is deeply original, despite it’s being called the Classic 100’, available in both diesel and hybrid versions. The hybrid version is on its own able to satisfy legal requirements on environmental impact, but that wasn’t enough for Fabiani, who has gone further and developed his project to make the yacht as autonomous as possible from an energy point of view. Amongst the numerous patents used in the Classic 100’ programme you can find one for a special hard top on the fly bridge, which houses a solar panel of around 90 square metres, which can



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L’hard top ospita un pannello solare di circa 90 m2 che fornisce energia elettrica all’imbarcazione e che, nella versione ibrida, può essere trasformato anche in una vera vela. CLASSICA 100’ Lunghezza massima con piattaforma estesa 29,80m • larghezza massima 6,73m • pescaggio massimo1,65m • dislocamento leggero diesel/ ibrida 78/88 t • capacità serbatoio carburante 10.700 l • riserva acqua 1.800 l • motorizzazione diesel da 2x1.550 HP a 2x2.000 HP/ibrida + 2x180 kW • velocità massima diesel 27 nodi, ibrida 25 • velocità di crociera diesel 25 nodi, ibrida 22 • velocità di crociera in “electric mode” 7 nodi • materiale di costruzione VTR • Classificazione CE A. Maximum length with extended platform 29.80m • Maximum beam 6.73m • Maximum draft 1.65m • Light mass displacement diesel/hibrid 78/88 t • Fuel tank volume 10.700 l • Water tank volume

1.800 l • Main diesel propulsion from 2x1.550 HP to 2x2.000 HP/Hybrid+ 2x180 kW • Maximum speed 27 knots (diesel mode), 25 knots (Hybrid mode) • Cruising speed 25 knots (diesel mode), 22 knots (Hybrid mode) • Cruising speed in “electric mode” 7 knots • Building material VTR • EC Certification CAT A.

The hard top houses a solar panel of approximately 90 m2 which supplies electricity to the boat and which, in the hybrid version, can also be turned into a real sail.

be easily moved using an electrical mechanism so as to make its surface a truly rigid canopy. It provides electrical energy and helps generate useful thrust with no environmental impact. The panel can only be installed on the hybrid version, since its weight is balanced by that of the devices located on the lower part of the hull. When the large panel is used as a canopy it is fitted with automatic load handling systems, to prevent excessive heeling after strong gusts of wind, or any kind of dangerous situation. It is undoubtedly a new way of doing things, especially on a 30-metre boat, which needed the use of a hull that was specially designed, as well as careful management of the weights involved. The goal was to create a yacht that could safely host disabled guests in great comfort. And so, as well as interiors designed to make it easier to get around when using mobility equipment, Fabiani has developed another feature. It is a stern platform for which a patent is pending: a special movement system means it can be used

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as a beach area, a walkway, an extension to the cockpit or a stern balcony to the fly bridge. The new development is that, by changing from one usage mode to another, handicapped passengers can move from one deck to another. The Classic 100’ by Fabiani Yacht is fitted with a tender and all kinds of toys. The project was also designed to be able to house two or four-wheeled vehicles, so as to increase mobility options on land while in harbour.

L’azione di spinta della vela viene sfruttata con vento da direzioni favorevoli. Il sistema di controllo gestito da anemometri e servomeccanismi garantisce piena sicurezza di gestione.

The thrust action of the sail is exploited with wind from favorable directions. The control system managed by anemometers and servomechanisms guarantees full management security.



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Kraken 35

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H3O Yacht Design firma il primo modello del nuovo brand Usa, Seacreatures Boat Manufacturing di Miami, dal cuore made in Italy H3O Yacht Design signs the first model of the new US brand, Seacreatures Boat Manufacturing, based in Miami with a made in Italy heart

by Massimo Longoni IL KRAKEN 35, PROGETTATO E SVILUPPATO DALLO STUDIO MILANESE H3O YACHT DESIGN, ha nella versatilità il suo punto di forza, sottolineata dal design di coperta con un lay-out di tipo walkaround, grazie alla tuga dallo sviluppo contenuto, che favorisce gli spostamenti a bordo e la piena vivibilità sia della prua sia a poppa. Proprio nelle sezioni poppiere il Kraken 35 è in grado di offrire molto più spazio rispetto a un express cruiser convenzionale: grazie al sistema user friendly di abbattimento delle murate, il pozzetto in pochi istanti può quasi raddoppiare la sua superficie passando da 11,5 mq a 17,5 mq. Il progetto si basa su una carena ben stellata, con la porzione verticale della prua sopra il galleggiamento, ruota molto marcata, e V che mantiene un angolo significativo per l’intera lunghezza dell’opera viva, terminando a poppa con un deadrise di 20,5°. La caratterizzazione quasi corsaiola delle sue linee d’acqua viene sottolineata dalla presenza di redan, che hanno il compito di ventilare la carena favorendone lo scivolamento sull’acqua, che ben si sposano con la generosa riserva di potenza garantita dalla motorizzazione, ben tre fuoribordo

fino a un massimo di 400 HP ciascuno. Attualmente in costruzione in Italia, il Kraken 35 verrà esposto in anteprima mondiale al prossimo Miami Boat Show nel febbraio 2020. THE KRAKEN 35, DESIGNED AND DEVELOPED BY THE MILANESE STUDIO H30 YACHT DESIGN, has made versatility into its strongest feature. A versatility which becomes visible already in the deck design: a typically walkaround layout obtained thanks to the more contained deckhouse, which makes it easier to move around on board and ensures full liveability both fore and aft. Precisely on its aft sections, the Kraken 35 can offer much more space compared to a conventional express cruiser: thanks to the user-friendly system of the openable topsides, the cockpit can double its surface area in just a few moments, going from 11.5 square metres to 17.5 square metres. The project is based on a star-shaped hull, with the vertical part of the bow above the waterline, a strongly marked wheel, and a V that maintains a significant angle for the entire length of the quickwork, ending aft with

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a 20.5o deadrise. The almost race-like features of its waterlines are further enhanced by the presence of redan steps, which ventilate the hull and favour the vessel’s glide on the water. These features in fact perfectly match the generous power reserve ensured by the motorisation, which offers as many as three outboard engines with up to 400HP each. Currently under construction in Italy, the Kraken 35 will be exhibited on world preview during the next Miami Boat Show in February 2020. Il Kraken 35, il cui posto di pilotaggio è protetto da un hard top in continuità col parabrezza, sotto coperta offre anche una spaziosa cabina allestita nella sua parte centrale con altezza di due metri, comprensiva di dinette, di un locale bagno separato e di un letto matrimoniale che sfrutta la V di prua.

The steering position on the Kraken 35 is protected by a hard top, which runs into the windshield, while below deck the boat offers a spacious cabin in the centre with two metres to the ceiling, equipped with dinette, separate bathroom, and double bed built into the V at bow.



COMPANIES

COMPANIES

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Giacomo Degl’Innocenti.

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GAMMALTA GROUP

Gli

speaker per il MARE

Speakers made for the SEA Il pozzetto di una barca in movimento è il luogo peggiore dal punto di vista acustico. Per garantire una riproduzione audio di qualità servono prodotti appositamente progettati per l’ambiente marino The cockpit of a boat in motion is the worst place in terms of acoustics. To ensure quality audio reproduction you need specially-designed projects for the marine environment by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello

SI NARRA CHE KEITH RICHARDS PRIMA DI OGNI CONCERTO DEI ROLLING STONES in uno stadio, vaghi con il suo famoso bastone a testa ricurva tra il palco e il parterre. Il motivo non è solo quello di compiere un gesto rituale con fine scaramantico. Keith Richards è un perfezionista ed è alla ricerca del miglior suono possibile. All’aperto non è facile perché sono tante le variabili che possono influenzare l’ascolto della musica. In casa, al chiuso, è sicuramente più facile. Chi è appassionato e vuole garantirsi la miglior riproduzione possibile, deve procurarsi diffusori di qualità e poi trovare la corretta collocazione di questi all’interno della stanza. All’aperto tutto questo non basta e a bordo di una barca è perfino più difficile perché, oltre alle difficoltà ambientali, si deve mettere in conto che ci si muove, spesso anche molto velocemente.

Giacomo Degl’Innocenti, prima ancora di fondare Gammalta Group, si è sempre dedicato alla ricerca di prodotti di qualità per la nautica. Seleziona i migliori impianti che vengono realizzati nel mondo e li propone ai suoi clienti, armatori e cantieri. Negli anni la richiesta è aumentata. L’entertainment di bordo ha assunto un’importanza sempre maggiore e, sia che si tratti di megayacht, di motoscafi veloci o di tender, la qualità della riproduzione musicale non è più lasciata al caso. Per questo, ha fondato Gammalta Group e ha iniziato a collaborare con Gianni Duranti. Nel mondo ci sono tante aziende che fabbricano ottimi diffusori per ambienti esterni, ma una sola che realizza degli speaker top di gamma progettati apposta per l’ambiente marino. È la JL Audio di Miramar in Florida a pochi chilometri da Miami. È un’azienda nata nel 1975 che conta più di 500 addetti.

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COMPANIES

Un impianto audio di bordo è fatto da una sorgente, dagli amplificatori e dagli speaker. La sorgente si chiama oggi media master ed è, in fondo, quello che una volta era 226 l’autoradio che veniva montata in plancia o al carteggio. La differenza è che si tratta di un sistema che consente la riproduzione via bluetooth dei file ad alta risoluzione contenuti nel device, smartphone o tablet.

An on-board audio system consists of a source, amplifiers and speakers. The source is now known as a media master and is essentially what was once a car radio that was mounted on the control panel, or the chart table. The difference is that it allows bluetooth transmisison of the high-resolution contents stored on the devices, smartphones or tablets.

Tutti specializzati e tutti impegnati a produrre diffusori per i pozzetti delle barche. Sembra quasi impossibile, in un settore che ha visto lo spostamento della produzione verso oriente, che tutto sia ancora realizzato negli Usa, eppure è proprio così. Dal progetto, al prototipo, alla produzione, tutto è realizzato internamente e vagliato personalmente dal fondatore dell’azienda. La differenza si sente e ormai la si apprezza. «Quando ho iniziato, racconta Giacomo Degl’Innocenti, molti cantieri pensavano che bastassero dei buoni diffusori per ambienti esterni. Solo con il tempo hanno iniziato ad apprezzare un prodotto progettato appositamente per l’ambiente marino». La prima caratteristica assolutamente indispensabile è quella della durata nel tempo. «Spesso, anche a bordo di yacht importanti, dopo una sola stagione, gli speaker si rovinano e sono da sostituire». Come è possibile? Esiste la classificazione IP che indica il grado di resistenza all’acqua, ma ciò che viene definito “waterproof” non è detto che sia sufficiente. La prova, infatti, viene fatta tirando una secchiata d’acqua contro l’apparato. Se funziona ancora è waterproof. Se resiste solo agli spruzzi, avrà una classificazione inferiore. La qualità dei materiali e della costruzione è pertanto fondamentale. Ma non basta nemmeno questo. Dove si trovano di solito gli speaker? Nel punto più infelice. In basso, più o meno allo stesso livello del piano di calpestio del pozzetto e all’interno di un gavone che non è certo stato studiato apposta. Per una perfetta qualità, invece, i diffusori dovrebbero trovarsi all’altezza dell’orecchio, ma in barca non ci sono gli scaffali di una libreria o degli stativi su cui montarli come a casa. È per questo che gli speaker di JL Audio hanno una dispersione angolare molto elevata. In questo modo, anche se l’orecchio dell’ascoltatore si trova distante dal diffusore, la qualità del suono è comunque ottimale. E poi c’è

Sacs Strider 20.

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il problema del movimento. Qualcosa di simile esiste anche nel settore car audio. Perché la velocità rappresenta un problema? Non si tratta solo dell’eventuale rumore provocato dal motore o, nel nostro caso, anche dallo scafo che salta sulle onde. Quello che si sente male, quando ci si sposta in fretta come su un’auto sportiva o su un motoscafo, sono le basse frequenze. Per ovviare a questo problema, nel settore car audio sono stati realizzati dei subwoofer sempre più efficienti. E lo stesso fa JL Audio con i suoi prodotti per il marino. Le basse frequenze, infatti, hanno una curva e dei picchi. Se ci si sposta in fretta è possibile che non si incontrino questi picchi. Per questo serve un subwoofer molto efficiente, in grado cioè di far ascoltare anche le basse frequenze. Non sarà forse un caso che a poche miglia da dove si realizzano gli speaker e i subwoofer di JL Audio, vengano anche realizzati i Cigarette. E oggi i prodotti top di gamma come quelli di JL Audio sono in grado di far ascoltare la musica con una riproduzione di assoluta qualità anche navigando a 100 nodi di velocità. «Fino a pochi anni fa, spiega l’ingegner Gianni Duranti, ci si accontentava di un buon impianto con amplificatori e speaker di qualità per esterni. Oggi le richieste dei cantieri si sono affinate poiché hanno iniziato a dedicare più attenzione alla progettazione del sistema audio e anche alla sua collocazione». Gli armatori, infatti, chiedono di riprodurre via bluetooth file musicali ad alta risoluzione oppure avere in diversi ambienti a bordo la stessa musica attivando la funzione “party mode” o condividere file con altri ospiti o con i membri dell’equipaggio. L’attenzione è aumentata, le richieste e la qualità anche. È così che si spiega la crescita di prodotti come quelli di JL Audio importati in Italia, ormai da sette anni, da Gammalta Group. Si tratta di prodotti fatti per durare nel tempo. La filosofia dell’azienda americana è tutta il contrario della logica dell’obsolescenza programmata tanto diffusa tra smartphone, tablet o computer. «In sette anni non ci è mai tornato indietro uno speaker», affermano Duranti e Degl’Innocenti.



COMPANIES Indice della qualità del prodotto e anche del fatto che ogni volta che viene immessa sul mercato una nuova gamma, questa non risponde alla logica di sostituire per forza quella di pochi anni prima. L’ultima gamma appena presentata si chiama M6 e quella prima era stata fatta ben dieci anni fa. E ancora oggi quegli speaker rappresentano il miglior prodotto per la nautica in circolazione. IT IS SAID THAT BEFORE EVERY ROLLING STONES stadium concert Keith Richards wanders around the stage and the audience with his famous stick with a curved end. There isn’t just superstition behind this ritual. Keith Richards is a perfectionist who looks to create the best possible sound. That’s not easy outdoors because there are a lot of variables that can affect how the music is heard. It is definitely easier at home, and inside. Anyone who is passionate about it and wants to ensure the best possible sound reproduction has to buy quality speakers and then find the right place to put them inside the room. But all that isn’t enough outdoors, and is even more difficult on board a boat because, as well as the environmental difficulties, you have to take into account the fact that you also often move fast. Even before founding Gammalta Group,

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Il Cigarette Racing di 59 piedi Tirranna è dotato di un sistema con 24 speaker JL. Si tratta di una superboat con sei motori Mercury Racing di 450 cavalli ciascuno. Nella nostra prova negli Stati Uniti abbiamo navigato a circa 90 miglia orarie ascoltando perfettamente il suono dell’impianto audio. The 59-foot Tirranna Cigarette Racing boat is fitted with a system with 24 JL speakers. It is a superboat with six 450 hp Mercury Racing engines. In our test in the US, we did around 90 mph and could still hear the audio system perfectly.

JL Audio was created in 1975 and today has over 500 employees. It is based in Miramar in Florida and everything, from design, to prototypes, to quality control is done in house. Gammalta Group is the company that distributes JL Audio products in Italy.

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Giacomo Degl’Innocenti was always involved in looking for quality yachting products. He picks the best equipment made in the world and offers it to his clients, both owners and yards. Demand has grown over the years. On board entertainment has acquired even greater importance, and – whether we are talking about megayachts, fast motorboats or tenders – sound quality cannot be left to chance. That is why he founded Gammalta Group and started to work together with Gianni Duranti. There are a lot of companies that make excellent speakers for outdoor use around the world, but only one that makes top-of-the-range speakers that are specially designed for marine enviornments. It is called JL Audio, and is from Miramar in Florida, not far from Miami. The company, which was founded in 1975, has over 500 employees. They are all specialists involved in producing speakers for boat cockpits. It would seem practically impossible, in a sector that has seen production shift to the East, that everything should still be made in the US, but that is exactly how it is. From the design to the prototype, and on to production, everything is done in house and checked personally by the company founder. You can hear the difference, and nowadays people appreciate it.

JL Audio è nata nel 1975 e conta oggi più di 500 addetti. Ha sede a Miramar in Florida e tutto, dalla progettazione, ai prototipi, alle verifiche di qualità, viene realizzato internamente. Gammalta Group è la società che distribuisce in Italia i prodotti JL Audio.



COMPANIES Gianni Duranti.

«When I started», says Giacomo Degl’Innocenti, «a lot of boatbuilders thought that just having good outdoor speakers would be enough. Only over time have they started to appreciate a product that is specially designed for the marine environment». The first absolutely essential characteristic is that it should be long lasting. “Often, and even on board some major yachts, after just a season, speakers become ruined and have to be replaced”. How can that be? The IP classification exists to show the level of resistance to water, but what is defined as “waterproof” isn’t necessarily sufficient. The test is actually done by throwing a bucketful of water against the device. If it still works, it is considered waterproof. If it just resists spray, it will have a lower classification. Material and construction quality is thus fundamental. But not even that is enough. Where are speakers normally located? In the least fortunate location. Low down, more or less at the same level of the ground floor of the cockpit, and inside a locker that hasn’t been specially designed for them. For perfect quality, the speakers have to be positioned at the same height as your ears, but

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Si fa presto a dire waterproof

IPX7 o IP68? Che cosa significa? IP è l’acronimo di International Protection Marking e serve a indicare il grado di protezione dalla polvere o dall’acqua di un prodotto. Se dopo le lettere IP segue una X, significa che non vi è alcun grado di protezione dalla polvere. IPX7, per esempio, significa protezione 7 per l’acqua, ma zero per la polvere. Invece, IP67 o IP68, indicano un grado 6 per la polvere e 7 o 8 per l’acqua. Per la protezione dall’acqua, il livello 5 garantisce la resistenza ai getti d’acqua, il 6 alle secchiate, il 7 significa che sopporta l’immersione fino a un metro di profondità e l’8 fino a due metri. Il problema, soprattutto per i diffusori che vengono montati in pozzetto, è che questa classificazione non tiene conto della durata nel tempo. Gli agenti atmosferici e il salino continuano costantemente ad aggredire i materiali con cui sono fatti. Non basta perciò che siano resistenti alle secchiate d’acqua o all’immersione, ma serve un’elevata qualità di materiali e assemblaggio.

It’s easy to say waterproof

IPX7 or IP68? What do they mean? IP stands for International Protection Marking and shows a product’s level of dust or water protection. If IP is followed by an X, then that means that it doesn’t have any protection from dust. IPX7, for example, means a level 7 water protection, but nothing in relation to dust. While IP67 or IP68 grade 6 for dust, and 7 or 8 for water. For water protection, level 5 ensures resistance to sprayed water, 6 to bucketfuls of water, 7 means that it can handle immersion of up to a depth of one metre, and 8 up to two metres. The problem, especially for speakers that are mounted in the cockpit, is that this classification doesn’t take into account how things wear over time. The elements and salt constantly continue to attack the materials that they are made from. So, it is not enough for them to be resistant to bucketfuls of water or immersion, but rather you need a high level of quality of materials and assembly.

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on a boat, you don’t have bookshelves or stands on which you can mount them, like you would at home. That is why JL Audio’s speakers have very large angular dispersion. In that way, even though the listener’s ear is a long way away from the speaker, sound quality nevertheless remains optimal. And then there is the problem with movement. Something similar also exists in the car audio sector. Why does speed cause a problem? It isn’t just a matter of the noise that may be caused by the engine, or in our case, also by the hull beating on the waves. What sounds bad, when you move around quickly whether in a sportscar or on a motorboat, are the low frequencies. To get round this problem, subwoofers that are ever more efficient have been created for the car audio sector. And JL Audio have done the same with their products for the nautical world. The low frequences have a curve and peaks. If you move very quickly it is possible that you miss the peaks. That is why you need a subwoofer that is very efficient, that is able to make even the very low frequencies be heard. It perhaps is no coincidence that a few miles from where JL Audio’s speakers and subwoofers are made, so are Cigarette boats. And nowadays top-of-the-range products like those made by JL Audio are in a position to play music with perfect quality reproduction even when you are doing 100 knots «Until a few years ago», explains the Gianni Duranti, «we were happy with a good system with amplifiers and speakers with the right quality for outside use. But now the requests from constructors have been refined since they have started to dedicate more attention to designing audio systems and to their placement». Owners ask to have high-definition musical files via bluetooth or to have the same music in different rooms on board by using the party mode function or sharing files with other guests or with members of the crew. The attention paid has increased, as have the quality demanded. That is the explanation for the growth in products like those made by JL Audio which have been imported into Italy, for seven years now, by Gammalta Group. They are products that are made to last over time. The approach that the American company takes is completely the opposite of the programmed obsolescence which is so widespread in smartphones, tablets and computers. «In seven years, we have never had a speaker returned to us», say Duranti and Degl’Innocenti. It is a reflection of the level of the quality of our products and also of the fact that every time that a new range is released on the market, it doesn’t necessarily replace the previous one. The latest range that has just been presented is called M6 and the first one had been made a full ten years ago. And still today the speakers are the best product available for yachting.

I prodotti JL Audio distribuiti in esclusiva da Gammalta Group sono molto richiesti anche per il refitting. Sempre più armatori scelgono di migliorare le prestazioni audio quando la dotazione di base non è sufficientemente performante.

The JL Audio products, exclusively distributed by Gammalta Group, are in great demand also for refitting. More and more yacht owners are choosing to improve the audio performance when the basic equipment is not performing sufficiently.



ELECTRONICS

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NAVICO

L’elettronica a BORDO dalla A alla Z On-board

electronics,

from A to Z

Molte le novità della stagione per il colosso dell’elettronica di bordo Navico con i suoi brand Lowrance, Simrad Yachting, B&G e C-MAP: si spazia dai chartplotter ai VHF, passando da radar e fishfinder. E non manca anche un cantiere... There are many new products this season from the on-board electronics giant, with its Lowrance, Simrad Yachting, B&G and C-MAP brands: they range from chartplotters to VHF radios, and from radar to fishfinders. And there is even a boatyard... by Luca Sordelli barchemagazine – Settembre-September 2019

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ELECTRONICS COME OGNI ANNO NAVICO RINNOVA LA SUA OFFERTA DI STRUMENTI ELETTRONICI per i diportisti con un catalogo sconfinato che va dai grandi plotter cartografici per megayacht, fino ai più piccoli fishfinder stand-alone pensati per i pescatori incalliti. Navico è infatti un colosso internazionale proprietario dei marchi Lowrance, Simrad Yachting, B&G e C-MAP, con 1.500 dipendenti nel mondo e una rete di distribuzione che si estende in oltre 100 Paesi. La crescita del gruppo li ha visti protagonisti di una potente campagna di acquisizioni tra cui l’italiana Naviop e la svedese Yacht Defined per arrivare fino ad HOC Yachts, un giovane cantiere svedese, che si è distinto per la sua attenzione alla gestione intelligente degli apparati di bordo e alla ricerca

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Nel mondo dei fishfinder il marchio di riferimento all’interno del Gruppo Navico è Lowrance dove le novità sono due: HDS LIVE e Elite Ti2. I primi sono sofisticati escoscandagli/fishfinder dal design raffinato a profilo ribassato e vetro edge-to-edge. Sono disponibili con display da 7, 9, 12 e 16’’ e sono un concentrato di tecnologia per la pesca, con nuove funzionalità sonar, cartografiche e connettività realtime, tra cui Active Imaging, LiveSight, Genesis Live e LiveCast smartphone integration. I dispositivi Elite Ti2, realizzati nei formati da 7, 9 e 12’’ sono anche loro dei fishfinder/chartplotter che mettono in mostra funzionalità sonar avanzate, la connettività WiFi e la visualizzazione di SMS/chiamate tramite Bluetooth.

La gamma di radio VHFLowrance Link-9 VHF, Simrad RS40 VHF e B&G V60 VHF sono apparati che dispongono di un GPS integrato e sono quindi ideali per installazioni in coperta, ma dispongono anche di un connettore SMA da abbinare ad un’antenna GPS-500. Sono inoltre dotati della funzione Track Buddy, che permette di condividere le proprie rotte fino a cinque contatti. Questa funzione rileva la posizione di un’altra radio VHF che utilizza la richiesta di posizione DSC (Digital Selective Calling). Alle tre radio sono state aggiunte una serie di funzionalità tipiche dei chartplotter tra cui la modalità di navigazione che visualizza velocità e la rotta, e la funzione Uomo a Mare (MOB). Ai modelli Simrad e B&G V60 si possono associare fino a due handset wireless che duplicano i display e i comandi della radio. Questi apparati hanno poi il ricevitore AIS integrato a doppio canale che controlla invece la posizione delle imbarcazioni nelle vicinanze (se dotate di tecnologia AIS) che possono essere visualizzate sullo schermo dei VHF

Lowrance is the brand of reference in the Navico Group when it comes to fishfinders, and there are two new developments in this area: HDS LIVE and Elite Ti2. The HDS LIVE devices are elegantly designed sophisticated echo-sounders/fishfinders with reduced bevels and edge-to-edge glass. They are available with 7, 9, 12 and 16-inch displays and are a concentration of technology for fishing, with new sonar, mapping and realtime connectivity functions, including Active Imaging, LiveSight, Genesis Live and LiveCast smartphone integration. The Elite Ti2 devices, which are available in 7, 9 and 12-inch formats, are also fishfinders/chartplotters that offer advanced sonar functions, WiFi connectivity and visualisation of SMS messages and calls via Bluetooth.

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tecnologica. L’HOC 33, l’11 metri che era a disposizione durante le prove per la stampa per il tradizionale incontro che Navico organizza annualmente a Palma di Maiorca, sfoggiava una sconfinata plancia formata da un unico e ininterrotto touch-screen, installato a filo e da cui si monitorano e controllano gli impianti e la cartografia di bordo. «L’arrivo di HOC Yachts – ci ha raccontato Carlo Marongiu, Technical Country Manager per l’Italia di Navico – ci ha consentito non solo di avere a disposizione delle sofisticate barche laboratorio per le nostre installazioni, ma soprattutto di usufruire del loro notevole lavoro nel campo della domotica di bordo, dove sono all’avanguardia». Tra i tanti nuovi prodotti di Navico per il 2019, un approfondimento lo merita prima di tutto Simrad Cruise. «Abbiamo creato un prodotto per quei clienti che usavano gli strumenti sfruttandone il 10% delle potenzialità poiché avevano un menu e un’interfaccia troppo complicata per le loro esigenze. E anche un prezzo troppo alto».

oppure rappresentate graficamente su uno schermo multifunzione, in sovrimpressione sulla carta nautica o all’immagine radar. The Lowrance Link-9 VHF, Simrad RS40 VHF and B&G V60 VHF radios are devices that have integrated GPS systems and are thus perfect to be installed on deck, while also having an SMA connector to fit a GPS-500 antenna. They are also fitted with Track Buddy, a function that means you can share your routes with up to five contacts by finding the position of other VHF radios that use a DSC (Digital Selective Calling) position request. Functions used in chartplotters have been added to the three radios, including navigation mode, which shows speed and course, and the MOB (Man Overboard) function. The Simrad and B&G V60 models can be linked to up to two wireless handsets, that duplicate the display and the command functions of the radio. These devices also have an integrated dual channel AIS receiver, that checks the position of boats nearby (if they are fitted with AIS technology), and these can then be seen on the VHF device’s screen, or shown graphically on a multi-function screen, superimposed on a chart or radar image.



ELECTRONICS Simrad Cruise invece è un plotter compatto che fornisce tutte le informazioni base che servono per navigare in sicurezza: velocità, profondità del fondale, posizione GPS, rotta, livello della batteria. È proposto nelle versioni da 5’, 7’ e 9, tutte con schermo antiriflesso, ed è dotato di antenna GPS integrata. Può essere montato a incasso o su staffa e ha classificazione di impermeabilità IPX7, è lo strumento ideale per l’installazione su imbarcazioni di piccole dimensioni. «La scelta di non avere un schermo touch – prosegue Marongiu – è una scelta di progetto, coerente con la filosofia del prodotto. Utilizzare il touch screen su gommoni e barche di piccole dimensioni è spesso disagevole, poco preciso e può anche essere poco sicuro». L’interfaccia utente è estremamente intuitiva e controllata sia da una manopola che da un tastierino e offre in un’unica schermata tutte le informazioni fondamentali. È privo di collegamenti verso l’esterno (ethernet, NMEA2000, ma anche wireless o bluetooth) ed è decisamente semplice anche l’installazione che richiede solo il collegamento del cavo di alimentazione e di quello del sonar. Può utilizzare sia cartografia C-MAP che Navionics.

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HALO24 needs a radar control unit or a Lowrance, Simrad or B&G multi-function display with an Ethernet connection, while the MARPA target tracking device requires a compass sensor and a GPS receiver.

Radar HALO24

Nel campo dei radar la novità è HALO24 per Lowrance, Simrad e B&G caratterizzato da una velocità di rotazione di 60rpm che gli consente (fino a due miglia di distanza) di offrire una visione quasi reale di quanto accade davanti all’imbarcazione. Lo contraddistinguono poi la

AS IT DOES EVERY YEAR, NAVICO IS RENEWING ITS SELECTION of electronic instruments for yachting, which range from large map plotters for megayachts to small standalone fishfinders designed for keen fishermen. Navico is an international giant that owns the Lowrance, Simrad Yachting, B&G and C-MAP brands, with 1,500 employees around the world and a distribution network that extends to over one hundred countries. The group’s growth has seen it taking centre stage in a major acquisition programme, including the purchase of Italy’s Naviop, Sweden’s Yacht Defined and even HOC Yachts, a recently-established Swedish yard that has stood out for the attention it pays to the intelligent management of on-board equipment and technological research. The HOC 33, an eleven-metre boat that was available for testing during the gathering with journalists that Navico traditionally organises every year in Palma de Mallorca, boasts a very sizeable control panel made of a single, uninterrupted flush-mounted touchscreen, that is incorporated in the control panel and from which you can monitor and control on-board equipment and mapping.

HALO24 richiede un’unità di controllo radar o un display multifunzione Lowrance, Simrad o B&G con connessione Ethernet mentre per il rilevamento dei bersagli MARPA è necessario un sensore bussola e un ricevitore GPS.

possibilità di elaborare contemporaneamente più distanze in modalità Dual Range e una capacità di rilevamento fino a 48 miglia nautiche. Inoltre la tecnologia VelocityTrac Doppler è in grado di fornire feedback visivi istantanei sul movimento dei bersagli, assegnando colorazioni differenti alle imbarcazioni che si avvicinano in modo da garantire un’elevata visibilità

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«The arrival of HOC Yachts», Carlo Marongiu, Navico’s Technical Country Manager for Italy, told us «has brought us the availability of sophisticated trial boats to use to test our equipment, and especially the benefit of their notable experience in the field of on-board automated appliances, where they are very much in the forefront». Of the new products launched by Navico in 2019, it is Simrad Cruise that most deserves a closer look. «We have created a product for clients that use instrumentation but only take advantage of ten per cent of their potential, because the menus and interfaces were too complicated for their requirements. And they also cost too much». But Simrad Cruise is a compact plotter that provides all the basic information that is needed to sail safely: speed, water depth, GPS position, direction and battery level. It is available in 5, 7- and 9-inch versions, all with anti-reflective screens, and fitted with integrated GPS antennas. It can be incorporated in a recess, or on a projected mount, and has an IPX7 water resistance classification, making it the perfect tool to be fitted on smaller boats. «The decision against having a touch screen», continued Marongiu «was a project design decision, which was in line with the approach to the product. Using a touch screen on dinghies and small boats is often not very pleasant, not very precise and can even be rather unsafe». The user interface is extremely intuitive and is controlled both by a knob and by a small keyboard, while a single screen offers all the basic information. It doesn’t have any connection with the exterior (ethernet, NMEA2000, or even wireless and bluetooth) and it is certainly easy to install, as you only need connection to an energy supply and a link to the sonar. It can work with both C-MAP and Navionics mapping systems.

e, al contempo, ridurre l’illuminazione dei bersagli che si allontanano. La funzionalità MARPA migliora, infine, la conoscenza dell’ambiente circostante, abbattendo i rischi di collisione.

HALO24 Radar

In the radar area, the new development is the HALO24 by Lowrance, Simrad and B&G, which features a 60rpm rotational speed that provides a nearly real vision of whatever happens in up to two miles in front of the boat. Other things that make it stand out are the option to put together various distances using the Dual Range mode, and a 48 nautical mile range capacity. The VelocityTrac Doppler technology is also able to provide instant visual feedback on a target’s movements, giving different colours to boats that come close so as to ensure a high degree of visibility and, at the same time, reducing lighting of targets that move away. Finally, the MARPA function improves awareness of the surrounding area, reducing the risk of collision.



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BENETTI ELALDREA+

La

di FAMIGLIA A FAMILY SHIP Elaldrea+, megayacht full custom di 49 metri di lunghezza, è stato disegnato da Horacio Bozzo. Gli interni sono firmati dal Benetti Style Department Elaldrea+, a 49-metre-long, full-custom megayacht, was designed by Horacio Bozzo. The interiors are the work of the Benetti Style Department by Fabio Massimo Bonini - photo by Jim Raycroft

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È UN VENEZUELANO CHE VIVE A MIAMI L’ARMATORE PER CUI È STATO COSTRUITO ELALDREA+, un Benetti di 49 metri. Il nome della barca come spesso accade è l’acronimo che racchiude i nomi delle 3 donne che rappresentano la famiglia dell’armatore che è al suo secondo Benetti e ha sentito il bisogno di “ingrandirsi” al passo con la crescita della famiglia o, meglio dire, delle famiglie, con figli e nipoti. Proprio sulla scorta di questa realtà, Horacio Bozzo e l’interior design team di Benetti hanno creato un qualcosa di davvero straordinario dove ogni famiglia ha il suo spazio. Ci sono infatti aree pensate per i bambini e gli adulti senza che gli uni interferiscano con gli altri e viceversa. Oltre allo scafo in acciaio, si evidenzia la sovrastruttura in alluminio dal colore bianco perla che, arricchita da contrasti in argento, regala un singolare effetto cangiante. A seconda dell’in-

cidenza della luce naturale, i dettagli delle forme vengono esaltati o, al contrario, nascosti completamente. Elaldrea+ è un concentrato di eleganza e tecnologia. Mark, il comandante, mi parla di qualche particolare tecnico e un dettaglio che mi colpisce molto, soprattutto ora che da qualche anno vivo in Florida: il pescaggio di solo 8 piedi praticamente solo 2,40 metri. Si può navigare anche alle Bahamas senza troppi problemi. I motori sono due Man da 1400 cavalli ciascuno che possono spingere Elaldrea+ a una velocità massima di 14,5 nodi con una velocità di crociera di 13,5 e un range decisamente transatlantico considerato che a 10 nodi può navigare per 4000 miglia. A garantire energia a bordo ci pensano due generatori da 125 e 80 kW. Oltre al comandante a bordo sono previsti 2 ingegneri di macchina, 2 marinai, 3/4 stewart/dess e lo Chef.

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Interni di pregio e ampi spazi sono il fil rouge anche del Main Deck. I mobili del pozzetto di poppa sono stati disegnati da Horacio Bozzo, mentre nel salone principale, diviso in zona lounge e zona dining, l’armatore ha scelto marchi come Poltrona Frau, Giorgetti, Softhouse e Arketipo.

The Main Deck is characterized by fine interiors and large spaces. In the stern cockpit, furnishings are designed by Horacio Bozzo, while for the main lounge, split into lounge and dining areas, the owner has chosen brands like Poltrona Frau, Giorgetti, Softhouse and Arketipo.


BENETTI ELALDREA+

The day area provides direct access to the galley area and the pantry, where there are two wine cellars.

Dalla zona giorno si accede direttamente all’area dedicata alla cucina e alla dispensa, dotata di ben due cantine per i vini.

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Meraviglioso il tender di Castoldi, un 21 piedi stivato su un invaso a lato della beach area di poppa che è dotata anche di sauna. Approfitto della presenza di Horacio Bozzo e gli chiedo come nasce il progetto. «Il progetto nasce da un armatore, storico cliente Benetti, che voleva rimanere col cantiere, ma desiderava qualcosa di diverso. Proprio negli Stati Uniti gli presentai tempo fa uno schizzo che gli era piaciuto e così è nato il progetto». Quali sono le caratteristiche che lo rendono diverso da altri Benetti? «Direi innanzitutto le linee, che sono molto pure, è un po’ più classico, ma la caratteristica funzionale che lo contraddistingue è che è pensato per la famiglia, e qua si può aprire un capitolo molto interessante. Come saprai la barca è al di sotto dei

500 GT e quindi la sfida più grande è stata avere il massimo dei volumi con tutte le restrizioni dettate dalle regole. Siamo riusciti a creare quasi 380 metri quadrati di esterni, il che permette la convivenza a bordo di tre generazioni in zone ben distinte con due piscine, una delle quali è a prua della timoneria con acqua bassa, dove i bimbi possono giocare in sicurezza e all’ombra. Poi abbiamo il Beach Club destinato più ai giovani, dove ci sono le attrezzature per gli sport acquatici ed è per questo che abbiamo creato una spiaggetta molto ampia. Infine le zone per gli adulti, come l’upperdeck e il fly che è anche protetto dal vento con delle finestrature scorrevoli». Che materiali sono stati utilizzati? «Benetti è al 100 per cento italiana quindi oltre ai materiali

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costruttivi come l’acciaio per lo scafo e l’alluminio per la sovrastruttura, tutti i fornitori sono italiani con prodotti di grande qualità». Questa barca nasce da una piattaforma già collaudata dal cantiere, per cui i tempi di costruzione sono stati più brevi, lo scafo è stato molto apprezzato dal comandante poiché performa in maniera egregia. Lasciato Horacio approfitto per un altro giretto a bordo. Straordinaria la cabina armatoriale con una grande vetrata a paratia che abbassandosi si può trasformare, a barca ferma, in una vera e propria terrazza sul mare con vetrate scorrevoli. L’idea di poter godere di una colazione sulla mia terrazza privata e senza aria condizionata, ma respirando il salso profumo mi fa venire un piccolo brivido di piacere.


BENETTI ELALDREA+

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A space set aside for use as an office precedes the owner’s apartments, which are decorated with fine marble and wood, two dedicated dressing tables, two bathrooms that share a big central shower, and a flying-out balcony.

Uno spazio destinato ad uso ufficio precede gli appartamenti dell’armatore arredati con marmi e legni di pregio e dotati di due dressing dedicati, due bagni che condividono un’ampia doccia nel mezzo e un balcone flying-out.

All’interno, un salone panoramico con zona tv e tavolini da bar con sgabelli compongono gli spazi dedicati ai momenti di divertimento e relax in compagnia. Inside, a panoramic lounge with TV area and bar tables with stools provide space for fun and relaxation in good company.

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SUPERYACHT

Forward the upper deck there’s a swimming pool, which can be filled with seawater. Instead, astern the atmosphere is convivial with custom-made tables, an American bar and Sutherland furniture. Il layout del lower deck è completato dalle cabine per gli ospiti, dagli ambienti dedicati all’equipaggio, dalla sala macchine e dal garage di poppa con portellone laterale in grado di ospitare un tender di 21 piedi. Quattro cabine ospiti, dotate di bagno e doccia privati, 2 vip molto grandi e 2 doppie singole con letto francese e singolo, regalano alla famiglia dell’armatore e ai suoi ospiti un ambiente di classe molto confortevole. Gli ampi spazi a disposizione hanno permesso di realizzare anche un locale dedicato alla lavanderia e 3 cabine doppie con bagno privato per l’equipaggio. La sala macchine ospita tre generatori in linea dotati di filtro antiparticolato

A prua dell’upper deck c’è una piscina che può essere riempita con acqua di mare. A poppa, invece, l’ambiente è conviviale con tavoli realizzati su misura, un american bar e mobili Sutherland.

HUG, una importante novità rispetto allo standard, che permette di ridurre l’inquinamento. Su richiesta dell’armatore, in prossimità della sala macchine, è stata realizzata la cabina con bagno privato per l’ingegnere capo. THE OWNER FOR WHOM THE 49-METRE BENETTI ELALDREA+ was built is a Venezuelan currently living in Miami. As often happens, the name of the boat is an acronym that combines the names of the three women in the owner’s family. He is now on his second Benetti, and felt the need to ‘upsize’ to keep up with his growing

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family, or, to be more precise, families, including both children and grandchildren. In light of this, Horacio Bozzo and Benetti’s interior design team have created something extraordinary, where each family has its own space, and with areas designed for both children and adults, without one interfering with the other. As well as the steel hull, a stand-out feature is the pearly white aluminium superstructure, with contrasting silver details that give it a unique iridescent effect. Depending on the amount of natural light, the details of the various forms are either brought out or completely hidden. Elaldrea+ is a concentrated blend of elegance and technology. Mark, the captain, takes me through a few technical aspects, and one detail that particularly strikes me, especially given that I have now been living in Florida for several years, is the draught of only 8 feet (roughly 2.4 metres). The yacht could even sail around the Bahamas without too many issues. The two 1,400 hp engines can push Elaldrea+ to a maximum speed of 14.5 knots; she has a cruising speed of 13.5 knots and an undoubtedly transatlantic range – she can sail for 4,000 miles at 10 knots. Electricity on board is provided by two generators of 125 and 80 kW respectively. As well as the captain, the crew includes two machine engineers, two sailors, three or four stewards/stewardesses and a chef.


BENETTI ELALDREA+

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SUPERYACHT

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Engine Room

Grazie a due motori MTU 12V 2000 M72 Elaldrea+ naviga alla velocità massima di 14 nodi. L’autonomia è pari a 4.000 miglia nautiche alla velocità di 10nodi. Thanks to two MTU 12V 2000 M72 engines, Elaldrea+ can reach a maximum speed of 14 knots. The range is of 4000 nautical miles at the speed of 10 knots.

Una seconda piscina panoramica di acqua dolce di 4x2 metri con casse di stivaggio si trova sul sun deck dove un american bar, una tv da 50 pollici, un barbecue e un tavolo quadrato da dieci posti completano gli ambienti esterni insieme ad una zona relax a poppa dotata di divani e poltrone. A second panoramic fresh water swimming pool, measuring 4x2 m and provided with storage compartments, is located on the sun deck, where the exteriors are completed by an American bar, a 50-inch TV, a barbecue and a square table seating up to ten, plus a forward area with sofas and armchairs.

The Castoldi tender is incredible, a 21-foot boat stowed on a cradle at the side of the stern beach area, which also features a sauna. I take advantage of my chat with Horacio Bozzo to ask him how the project began. «The design was inspired by the owner, a long-standing Benetti client who wanted to stick with the shipyard, but fancied something a bit different. I handed him a sketch in the United States, and he liked it – and so the design was born». Which features differentiate it from other Benettis? «I would say above all the style, which is very pure, a bit more classic in appearance, but the functional aspect that sets it apart is that it is designed with the family in mind. This was a very interesting process. As you know, the boat is below 500 gt, and so the biggest challenge was creating the largest volumes possible within the rules. We managed to come up with almost 380 m2 of outdoor space, which allows three generations to live together on board in clearly defined areas, with two pools, including one paddling pool forward of the steering gear, where the children can play in safety and in the shade. There’s the beach

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club, again aimed predominantly at youngsters, complete with equipment for water sports, and we made a very wide beach platform to accommodate this. Then finally there are the areas for adults, like the upper deck and flybridge, which also offers wind protection in the form of sliding windows». Which materials were used? «Benetti is 100% Italian, so not only are the building materials all from Italy, such as the steel for the hull and aluminium for the superstructure, all the suppliers are Italian too, with high-quality products». This boat was based on a platform that had already been tested by the shipyard, ensuring shorter build times, and the captain is very happy with the hull’s excellent performance. Once Horacio leaves, I have another brief look around the boat. The master suite is incredible, with a large window in the bulkhead that can be lowered when the boat is at anchor to create a balcony overlooking the sea, with sliding doors. The idea of being able to enjoy breakfast on a private terrace, breathing the salty aroma of the sea instead of air conditioning, gives me a little shiver of pleasure.


LIVING THE TECHNOLOGY TO DESIGN THE FUTURE

www.team-italia.it

info@team-italia.it

Fano | Forlì | Viareggio | Livorno | Livorno Show Room


SUPERYACHT SUPERYACHT

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AZIMUT BENETTI SPA Livorno - Italy info@benettiyachts.it www.benettiyachts.it PROGETTO Architettura Navale Benetti Technical Department • Concept + Designer esterni Horacio Bozzo Design • Design interni Benetti Style Department SCAFO: Lunghezza f.t. 48,77 m • Larghezza max 9,10 m • Immersione massima 2,45 m • Scafo e Sovrastruttura Acciaio / Alluminio • Dislocamento a pieno carico 485 t • Capacità casse combustibile 60.0000 l • Capacità cassa acqua 8.000 l • Cabine armatore e ospiti 6 cabine per 12 persone • Cabine equipaggio 5 cabine per 8/10 persone MOTORI PRINCIPALI MTU 12V 2000 M72 • Generatori 2 x Kohler 125kW + 1 x Kohler 80kW • Elica di prua Naiad Dynamics • Stabilizzatori Naiad Dynamics • Velocità massima 14 nodi • Autonomia a 10 nodi 4.000 Nm • Classificazione RINA, LY3 Certificate of Compliance

Di fronte alla zona timoniera e accanto all’alloggio del comandante, anch’esso dotato di bagno privato, un divano disegnato da Horacio Bozzo permette di godere appieno dei momenti di navigazione. Facing the helm station and next to the captain’s cabin, which also has a private bathroom, is a sofa designed by Horacio Bozzo which provides the ideal setting to enjoy cruising to the full.

Fabio Massimo Bonini.

PROJECT Naval Architecture Benetti Technical Department • Concept + Exterior designer Horacio Bozzo Design • Interior designer Benetti Style Department HULL Length overall 48,77 m • Beam max 9,10 m • Draft max 2,45 m • Hull and Superstructrure steel/alluminium • Full Load Displacement 485 t • Fuel tank capacity 60.0000 l • Fresh water capacity 8.000 l • Owner & Guest 12 people in 6 cabins • Crew: 10 people in 5 cabins MAIN ENGINES MTU 12V 2000 M72 • Generators 2 x Kohler 125kW + 1 x Kohler 80kW • Bow thruster Naiad Dynamics • Stabilizers Naiad Dynamics • Max speed 14 knotsi • Range @ 10 kn 4.000 Nm • Classification RINA, LY3 Certificate of Compliance

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The layout of the lower deck is rounded off by the guest cabins, areas for the crew, the engine room and the garage at the stern, with a side door that can house a 21-foot tender. Four guest cabins, each with an en-suite bathroom and shower, two extremely large VIP cabins and two twin cabins with a three-quarter-size and single bed give the owner’s family and guests a sophisticated and very comfortable living environment. The large amount of space available also allowed the addition of a dedicated laundry room and three double cabins with en-suite bathrooms for the crew. The engine room houses three generators equipped with a Hug particulate filter to reduce pollution; a major new addition not seen in the standard design. At the request of the owner, a cabin with private bathroom for the chief engineer has been installed near the engine room.


ROLLA

12-11-2014

11:04

Pagina 1


BROKERAGE

BROKERAGE

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GRACE

il

fascino

di GRACE CHARMING Grace

Imperial di Monaco è la central agency per la vendita di Grace, nave da diporto varata nel 2009, lunga 52,30 metri, costruita dal cantiere navale Amels e disegnata da Tim Heywood Imperial in Monaco is the central agency handling the sale of Grace, a superyacht launched in 2009, 52.30 metres in length, built by shipyard Amels and designed by Tim Heywood by Massimo Longoni barchemagazine – Settembre-September 2019

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BROKERAGE GRAZIE A 649 GROSS TONNAGE LA NAVE OFFRE UN ELEVATO COMFORT con prestazioni oceaniche in grado di consentire la navigazione in tutte le destinazioni del mondo. Grace non è mai stata disponibile per il noleggio ed è stata offerta in ottime condizioni per la prima volta sul mercato del charter. Gli ampi spazi esterni sono una delle caratteristiche principali di Grace. Il ponte principale è attrezzato con un salotto e una sala da pranzo per 10 ospiti. Il ponte panoramico ha una vasca idromassaggio, bar e uno spazio per cenare all’aperto con un altro tavolo per 10 persone. Gli interni di Grace, disegnati dallo studio Nuvolari Lenard, sono caratterizzati da legno wengé, pelle scura, legni di rovere sbiancato, tessuti Alcantara e pelli chiare. Sul main deck c’è un soggiorno con TV, tavolo per 8 ospiti e uno schermo cinematografico celato nel soffitto. Il layout prevede sei cabine, tra cui una master en-suite a tutta larghezza con ampio bagno, spogliatoio, ufficio completamente operativo; una cabina ospiti doppia en-suite sul ponte principale; più quattro cabine ospiti sui ponti inferiori: 2 cabine doppie a dritta, tutte con bagno privato e 2 cabine doppie sul lato sinistro. Le cabine di poppa sono interconnesse con la cabina matrimoniale, un compromesso ideale per gli ospiti con bambini. A disposizione degli ospiti c’è una grande dotazione di toys per gli sport acquatici. www.imperial-yachts.com

With a length of 52.30 meters overall and a beam of 9.50 meters, this ship was built by Amels following the external line design of Tim Heywood. The interiors are by Nuvolari and Lenard.

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Lunga fuori tutto 52,30 metri, larga 9,50, è stata costruita da Amels su progetto di Tim Heywood per le linee esterne. Gli interni sono di Nuvolari e Lenard.



BROKERAGE

Grazie a due motori Mtu serie 2000 Grace può navigare alla velocità massima di 15,5 nodi. L’autonomia è di 4500 miglia marine alla velocità di crociera di 12 nodi. Thanks to twin MTU series 2000 engines, Grace can sail at the maximum speed of 15.5 knots. The range is of 4500 nautical miles at the cruising speed of 12 knots.

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THANKS TO ITS 649 GROSS TONNAGE, THIS BOAT OFFERS HIGH COMFORT with ocean-going performance that allows you to navigate destinations all over the world. Grace was never available for charter and is now offered in pristine condition on the brokerage market for the first time ever. The wide outdoor spaces are one of Grace’s main features. The main deck is equipped with a lounge and dining area for 10 guests. The panoramic sun deck features a Jacuzzi, bar, and an area for open-air dinners with another table for 10 persons. Grace’s interior, which was designed by the firm Nuvolari Lenard, is characterised by wengé wood, dark leather, white oak, Alcantara fabric, and light leather. The main deck also has a living room with TV, table for 8 guests, and a cinema screen hidden in the ceiling. The layout has six cabins, among which is a full-width en-suite Master with spacious bathroom, dressing room, entirely operational office, a Double en-suite guest cabin on the main deck, and four guest cabins on the lower deck: 2 double cabins on the starboard side, all with private bathroom, and 2 twin cabins on the port side. The aft cabins are interconnecting with the port side double cabin, an ideal compromise for guests with children. Also available to the guests is a large set of toys for watersports. www.imperial-yachts.com



MEGAYACHT

MEGAYACHT

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NOMAD 95 SUV

il

cambio di gioco The game

changer

Il Nomad Suv 95 è stato progettato per lunghe navigazioni nel totale comfort grazie alla versatilità dei suoi spazi Thanks to the versatility of its spaces, the Nomad Suv 95 has been designed for long cruising in total comfort by Marco Mariani

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MEGAYACHT Il ponte fly può essere allestito con un salotto o come cabina aggiuntiva. Tutti gli spazi di bordo sono completamente climatizzati. Lo sky lounge si apre sul ponte superiore dove c’è spazio per sedie a sdraio, tavoli e poltrone. Wet bar e grill sono di serie.

The fly deck can be fitted out as a lounge or as an additional cabin. All the space on board is fully air-conditioned. The sky lounge opens to the upper deck where there is enough room for sun loungers, tables and easy chairs. Wet bar and grill are standard.

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IL MERCATO INTERNAZIONALE DEGLI YACHT È SEMPRE PIÙ ORIENTATO AL TURISMO NAUTICO, agli sport e alle attività acquatiche. Per questa ragione i vari brand stanno adattando la loro offerta aggiungendo una serie di elementi extra high-tech alle loro barche reinventando così il modo in cui i clienti utilizzano lo spazio a bordo. In questo filone, Gulf Craft, il più importante cantiere nautico del Medio Oriente, ha recentemente lanciato tre yacht caratterizzati da uno stile e un layout nuovi. La gamma Nomad Suv Range si caratterizza per sicu-

rezza, comfort e funzionalità in un design ideale per famiglie e navigatori avventurosi. In particolare, il 95 è stato progettato per sfruttare al massimo qualsiasi momento in acqua. Non si tratta solo di attraversare il mare in tutta comodità, ma di poter praticare uno stile di vita in totale simbiosi con esso. La suite dell’armatore sul ponte principale è circondata su tre lati da grandi finestre curve che permettono una vista a 180 gradi ininterrotta sul mare. Il grande bagno è arredato con gusto ed una porta di accesso laterale privata conduce al ponte esterno.

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NOMAD 95 SUV

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MEGAYACHT

A large garage hosts a tender and two jet skis. When the garage is open and emptied, it can be turned into an ultra-cool, spacious beach club area for relaxing close to the water.

Sul ponte inferiore ci sono tre cabine, ognuna dispone di servizi igienici e doccia privati. Si può scegliere un layout con quattro cabine ideale per le attività di charter. Il Nomad 95 Suv può essere costruito secondo le specifiche commerciali di Bureau Veritas per essere noleggiato in tutto il mondo. Questa è un’opzione che può essere selezionata al momento dell’acquisto, quindi il processo di classificazione avviene durante la costruzione con l’uso di componenti e materiali specifici per soddisfare lo 260 standard di classe, evitando così costosi refitting. La grande cucina è attrezzata con doppio freezer - frigorifero, lavastoviglie, forno e una notevole quantità di piani di lavoro. Se necessario, la cucina può essere chiusa dal salone principale, tuttavia tutte le aree della barca possono essere comunque servite discretamente dall’equipaggio mediante una porta laterale. Sul ponte superiore c’è la timoniera con le caratteristiche tecniche tipiche di una nave da diporto. Anche le cabine equipaggio sono molto grandi e confortevoli per una barca di queste dimensioni. Per i quattro membri dell’equipaggio ci

sono due cabine con letti a castello, più la cabina del comandante con il proprio bagno privato. La zona equipaggio si completa con una cucina con frigo congelatore a tutta altezza. Da qui, una porta conduce direttamente alla sala macchine. Il Nomad Suv 95 ha una carena ibrida semi-dislocante progettata dall’architetto navale Andrew Wolstenholme. Gli scafi semi-dislocanti sono generalmente più efficienti a medie velocità di crociera di circa 18-22 nodi, il range solitamente utilizzato dalla maggior parte dei diportisti. Il design dello scafo qui è più efficiente a basse velocità di crociera. Ciò significa che la barca può navigare più a lungo e stare al largo per più tempo, senza bisogno di rifornirsi di carburante. THE GLOBAL YACHT MARKET IS MORE AND MORE ORIENTATED TO THE MARINE TOURISM and water-based sports and activities. So, many brands are adapting their offers adding an array of high-tech details to their boats, thus reinventing the way clients use the space on board. In this vein, Gulf Craft, the most important boating yard

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Un grande garage ospita un tender e due moto d’acqua. Quando il garage è aperto e svuotato può essere trasformato in una zona beach club ultra-cool e spaziosa per rilassarsi vicino all’acqua.

of the Middle East, has recently launched three yachts characterized by new style and layouts. The Nomad SUV Range series stands out for safety, comfort and functionality in a design ideally suited to adventurous families and travellers. In particular, the 95 has been designed to make the most of any moment in the water. It is not just a matter of crossing the sea in comfort, but of being able to practice a lifestyle in total harmony with it. The master suite on the main deck is surrounded by large curved windows on three sides, which allow you an uninterrupted 180-degree view of the sea. The large bathroom is tastefully furnished and a private side access door leads to the outside deck. On the lower deck there are three cabins, all with private bathroom and shower. You can also opt for a 4 cabin version, ideal for charter use. The Nomad 95 SUV can be built to Bureau Veritas commercial specifications to be chartered anywhere in the world. This is an option to be selected at the point of purchase, so the classification process takes place during the building with the use of specific



MEGAYACHT

GULF CRAFT Sheikh Khalifa Bin Zayed Road PO Box 666 Ajman, UAE T. +971 6 7406060 F. +971 6 7406062 www.gulfcraftinc.com 262

SCAFO Lunghezza fuori tutto 30.55m • Lunghezza al galleggiamento 26.86m • Immersione 1.77m • Larghezza 7.40m • Altezza di costruzione 7.95m • Materiale di costruzione scafo Kevlar e Vtr • Materiale di costruzione sovrastruttura Fibre di carbonio e Vtr • Numero ospiti 10 • Numero equipaggio 7 • Dislocamento 100 t • Certificazione Bureau Veritas – Commercial • Categoria A • Serbatoio combustibile 14.570 l • Acqua potabile 1.700 l • Acque grigie 750 l • Acque Nere 750 l MOTORI 2 MAN V12-1900, 1874 HP, 1397kW, 2300

giri/minuto • Generatori 2 Kohler, 40kW, 230/400V, 50Hz, 3~phase • Sistema elettrico 230/400V AC, 50Hz, 3~phase, 24V DC HULL LOA 30.55m • Waterline length 26.86m • Draft 1.77m • Beam 7.40m • Air Draft 7.95m • Hull Material FRP and Kevlar • Superstructure Material Carbon Fiber and FRP • Number of Guests + Crew 10+7 • Displacement 100 tons • Certification Bureau Veritas – Commercial • Design Category A • Fuel Capacity 14,570 l • Fresh Water Capacity 1,700 l • Grey Water Capacity 750 l • Waste Water Capacity 750 l MAIN PROPULSION Twin MAN V12-1900, 1874 HP, 1397 kW, 2300 RPM • Generator Twin Kohler, 40 kW, 230/400V, 50Hz, 3~phase • Electrical Power System 230/400V AC, 50Hz, 3~phase, 24V DC

components and materials to meet the class standard, thus avoiding expensive refitting. The large galley is equipped with a double fridge freezer, a dishwasher, an oven, and an impressive amount of worktop space. If required, the galley can be closed off from the main saloon, however all areas of the boat can still be serviced discreetly by the crew by means of a side door. On the upper deck, there’s the wheelhouse featuring the typical characteristics of a pleasure ship. Even the crew cabins are very large and comfortable for a yacht of this size. The four crew-members have two cabins with bunk beds, in addition to the Captain’s cabin with its private bathroom. The crew quarters features a galley with a full height fridge freezer. From here, a door allows the crew direct access to the engine room. The Nomad Suv 95 features a semi-displacement hybrid hull designed by naval architect Andrew Wolstenholme. Semi-displacement hulls are generally more efficient at medium cruising speeds of about 18 to 22 knots, the range most boat users tend to travel at. The hull design here is more efficient at lower cruising speeds. This means that the boat can go further and stay out for longer, without needing to refuel. La barca è stata progettata per trascorrere lunghi periodi in mare aperto, lontano dallo stress della vita quotidiana, permettendo di viaggiare verso destinazioni lontane e crogiolarsi nella bellezza dell’ambiente naturale con tanto divertimento, grazie a una serie di giochi d’acqua, rilassandosi nel proprio beach club privato.

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The boat was designed to spend long periods offshore, away from the stress of everyday life, allowing you to travel to distant destinations and bask in the beauty of the natural environment having lots of fun, thanks to a series of water toys, relaxing in one’s own private beach club.



TEST

TEST

Potenza

ASSOLUTA

ABSOLUTE power 264

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PERSHING 8X

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Una barca strepitosa con cui abbiamo navigato a oltre 48 nodi di velocità. Disegnata da Fulvio De Simoni, ha un dislocamento a pieno carico di 67 tonnellate è lunga 25,55 metri e larga 5,86 We sailed this remarkable boat at a speed of over 48 knots. Designed by Fulvio De Simoni, it has a displacement of 67 tonnes when fully loaded. It is 25.55 metres long and 5.86 metres wide by Francesco Michienzi - photo by Alberto Cocchi

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TEST

Featuring the unmistakable, up-to-theminute style of all the Pershings designed by Fulvio De Simoni, who interprets the needs of today’s boat owners in truly impeccable fashion.

Lo stile è quello inconfondibile di tutti i Pershing che il designer Fulvio De Simoni ha sempre mantenuto attuale interpretando in modo impeccabile le necessità degli armatori di oggi.

266 IL PERSHING 8X È UN’IMBARCAZIONE DECISAMENTE UNICA NEL SUO GENERE. Concentrato di performance, tecnologia e design, durante la nostra prova non ha tradito le aspettative. L’ingegner Michelangelo Casadei che ci ha accompagnato ha detto: «Abbiamo svolto una lunga attività di ricerca per trovare il giusto equilibrio tra ogni elemento del progetto. 8X è la terza pietra miliare del rinnovo della gamma Pershing. Dopo l’entry level 5X con trasmissioni Ips di Volvo Penta e il 9X, con contenuti tecnici e stilistici innovativi, come l’uso del carbonio nella sovrastruttura, abbiamo lavorato al progetto dell’8X. La barca ha una nuova carena, rispetto al predecessore, e il baglio è aumentato di 40 centimetri per migliorare il comfort di bordo». Il lavoro dei progettisti e degli ingegneri del cantiere italiano è stato particolarmente attento e approfondito per ottenere il massimo di prestazioni con il minimo consumo di combustibile possibile. Una bella sfida che parte dalle linee d’acqua della carena opera del Ferretti Engineering Team guidato da Casadei. Non è la prima volta che mi trovo al timone di un Pershing, ma ogni volta che accade è per me una grande emozione. Nella mia storia di giornalista ho avuto la fortuna di provare tutti i modelli del cantiere di Mondolfo, compreso il mitico 115. Dopo i controlli di rito, ispezione sala macchine e livelli di gasolio, siamo pronti per la prova. Usciamo dal porto a 1000 giri al minuto, a 10,2 nodi, 9 persone a bordo, abbiamo imbarcato 2.700 litri di gasolio e 700 di acqua, le dotazioni sono complete e la carena è pulita. Le condizioni meteomarine sono di vento leggero e mare poco formato con un’onda lunga da sud ovest. La motorizzazione è affidata a una coppia di Mtu di 2638 cavalli ciascuno abbinati alle trasmissioni Top System.

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PERSHING 8X

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TEST

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Dopo aver scaldato i motori ci prepariamo alla planata, diamo manetta e i giri salgono, siamo in assetto in 16 secondi a 1.900 giri al minuto. Diamo fondo alle leve elettroniche di comando fino al regime massimo. La velocità più alta si ottiene con l’ottimizzazione della posizione delle trasmissioni grazie al sistema di “Easy set” che regola automaticamente l’assetto. Gli strumenti di bordo segnalano 48,3 nodi di velocità a 2.450 giri e stiamo consumando 499 litri all’ora per ogni motore. Indubbiamente l’emozione è enorme e non è paragonabile a null’altro, il senso di grandezza e di controllo della potenza, che offre la condizione di tenere tra le mani un mezzo di 67 tonnellate, a pieno carico, è decisamente unico. Queste

performance non sono frutto della casualità, ma il risultato di un grande lavoro degli uomini di Pershing e di Ferretti Group. La barca è costruita in modo impeccabile, non si avvertono scricchiolii di alcun tipo, affronta il mare con decisione senza alcuna incertezza, è come un treno sul suo binario. Facciamo una virata di 360 gradi, a 37 nodi, con i motori a 2000 giri, impieghiamo 48 secondi e abbiamo un diametro di circa 100 metri. Stiamo impattando le onde che abbiamo creato con le nostre evoluzioni e si percepiscono appena, non ci sono vibrazioni, segno che l’insieme scafo-coperta è ben riuscito. La carena è morbida sull’onda, le accelerazioni sono brucianti, la barca è asciutta e il parabrezza protegge molto bene.

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Anche in virata il sistema Easy Set regola tutto in automatico, la barca quando si appoggia sullo spigolo ha un’inclinazione che non supera mai i 16 gradi circa. Il dato di carico dei motori è estremamente indicativo dell’ottimo insieme di scafo, carena, motori e prestazioni delle eliche ottimamente studiate. A 1.750 giri si ha il miglior rapporto tra consumi e prestazioni; con questo regime l’autonomia è di quasi 310 miglia. Raggiungiamo il minimo di planata a 1.400 giri al minuto. Rimaniamo in questa posizione e misuriamo il tempo per raggiungere la velocità massima. Sono 32 i secondi che ci servono per raggiungere i 48,3 nodi a 2.450 giri. Fulvio De Simoni, che ha disegnato tutti i Pershing, ha introdotto alcuni elementi stilistici as-


PERSHING 8X

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The doubleside access allows a proper distribution of flows with separation of the areas, offering the owner and his guests maximum intimacy and privacy.

Il ponte principale, illuminato di luce naturale, è organizzato in 3 ambienti separati: salotto, zona pranzo e plancia di comando. The main deck, illuminated with natural light, is divided into 3 separate areas: living room, dining area and helm station.

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Il doppio accesso laterale permette una corretta distribuzione dei flussi con separazione delle aree, offrendo all’armatore e ai suoi ospiti massima intimità e privacy.


TEST

The owner cabin, which reaches 20 square meters in size, is fitted with a large central bed of 180 by 200 centimeters, behind which is the walk-in closet and bathroom.

solutamente innovativi, incrementando ulteriormente le superfici vetrate. Il parabrezza è infatti più largo e senza montante, l’ala diventa parte della struttura funzionale con una scala per accedere al fly che libera completamente il pozzetto dal suo ingombro. Questo è un bell’esempio di come la forma e la funzione si integrano perfettamente. Pershing 8X è anche dotato del dispositivo Music Hull, che permette l’ascolto di musica sott’acqua, durante le sessioni di immersione o mentre si fa il bagno. Quest’innovativa soluzione, sviluppata dal Diparti-

La cabina armatoriale, che raggiunge i 20 metri quadrati di ampiezza, è allestita con un grande letto centrale di 180 per 200 centimetri, alle cui spalle si trovano la cabina armadio e il bagno.

mento Engineering Ferretti Group in collaborazione con Videoworks, trasforma lo scafo stesso in uno speaker di diffusione del suono ad alta definizione. Music Hull è gestito con il sistema di infotainment Votis, che riunisce in un unico supporto i telecomandi dei dispositivi ed è espandibile al sistema di domotica in tutti gli ambienti, oltre a essere gestibile da smartphone e tablet di armatore e ospiti. L’integrazione del controllo e interfaccia fra motori e drives è supportato da una piattaforma realizzata in maniera congiunta da Top System con Onyx per il

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barchemagazine – Settembre-September 2019

sistema EasySet e Xenta Systems per la timoneria elettroidraulica steer by wire evoluta, affiancati da LOOP di Naviop-Simrad per i sistemi di navigazione e monitoraggio. Il tutto è integrato e a disposizione del pilota tramite ampi pannelli in carbonio naturale e monitor touch fino a 24”, incorniciati da pelle Poltrona Frau. THE PERSHING 8X IS UNDOUBTEDLY A UNIQUE BOAT IN ITS FIELD, and the blend of performance, technology and design did not disappoint during our test run. The engineer Michelangelo Casadei, who accompanied us, said: «We did a lot of research to find the perfect balance between each element of the design. 8X is the third milestone in the revamped Pershing range. After the entry-level 5X with Volvo Penta IPS transmission, and the 9X, featuring innovative technology and design, such as the use of carbon fibre for the superstructure, we got to work on the design for the 8X. The boat has a new hull – the beam is 40 cm longer to increase comfort on board». The Italian shipyard’s designers and engineers worked particularly hard and with particular attention to detail to achieve the maximum performance with the minimum possible fuel consumption. This considerable challenge began with the hull’s waterlines, designed by Ferretti Engineering Team with Casadei at the helm.


PERSHING 8X

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barchemagazine – Settembre-September 2019


TEST

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The integration of the control and interface between engines and drives is supported by a platform developed by Top System together with Onyx for the EasySet system and Xenta Systems for the electrohydraulic steer.

L’integrazione del controllo e interfaccia fra motori e drives è supportata da una piattaforma realizzata da Top System con Onyx per il sistema EasySet e Xenta Systems per la timoneria elettroidraulica.

This was not the first time I had steered a Pershing boat, but it is an extremely exciting experience whenever I get the chance. As a journalist, I’ve been lucky enough to test all the models from the Mondolfo-based shipyard, including the legendary 115. After the standard checks, engine room inspection and checking the fuel levels, we get started. We leave the port at 1,000 revs per minute at 10.2 knots, with nine people on board. We have 2,700 liters of petrol and 700 liters of water on board, with a full equipment list and a freshly cleaned hull. The weather conditions are light winds and a calm sea, with long south-westerly waves. We are powered by a pair of 2638 hp MTU engines, both paired with Top System transmissions. Once the engines have warmed up, we prepare to cruise – we increase the throttle and the revs go up, and we are trimmed in 16 seconds, at 1,900 revs per minute. Then we turn the electronic control levers up to the maximum. The highest speed is achieved by optimising the position of the transmissions using the EasySet system, which automatically adjusts the trim.

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The on-board instruments show a speed of 48.3 knots at 2,450 revs, with fuel consumption of 499 liters per hour for each engine. It is undoubtedly an exciting feeling, incomparable to anything else – the boat’s size and your control over something so powerful, offering the chance to steer a fully loaded, 67-tonne vessel, is completely unique. These performance levels have not been achieved by chance; they stem from serious work from the team at Pershing and the Ferretti Group. The boat is impeccably built, with no vibrations or creaks of any type, and it tackles the sea boldly, without any hesitancy, like a train on its tracks. We do a 360° turn at 37 knots, with the engines at 2,000 revs, and it takes us 48 seconds, with a diameter of roughly 100 metres. As we hit the waves we have created with our movements it is immediately clear that there is no vibration, a sign of a successful hull and deck combination. The keel is gentle on the waves, the acceleration is rapid, the boat remains dry and the windscreen offers excellent protection. Even when manoeuvring, the EasySet system adjusts everything automatically, and ensures a tilt of no more than around 16° whenever the boat corners. The engine capacity is an excellent indicator of the perfect combination of hull, keel, engines and wonderfully honed propellers. At 1,750 revs it offers the best ratio between consumption and performance; at this level it has a range of almost 310 miles. We reach the minimum cruise speed at 1,400 revs per minute then, remaining in this position, measure the time it takes to reach top speed. It takes 32 seconds to reach 48.3 knots at 2,450 revs. Fulvio De Simoni, the designer behind all the Pershings, has introduced some truly innovative stylistic elements. There are more glass surfaces, the windscreen is wider and pillarless, and one of the wings, as well as being a stylistic feature, is also a functional structure, with a staircase leading to the flybridge that completely frees the space previously taken up in the cockpit. This is a good example of the way form and function are perfectly combined in this boat. The Pershing 8X features Music Hull, a system that allows users to listen to music underwater, during diving sessions or while swimming.


PERSHING 8X

Velocità max nodi Top speed knots

48.3

Conditions on test

PROGETTO: Design Fulvio De Simoni • Architettura navale Dipartimento Engineering Ferretti Group SCAFO: Lunghezza ft 25,55m • Larghezza massima 5,86m • Immersione 1,40m • Dislocamento vuoto 57 t • Dislocamento pieno carico 67 t • Capacità serbatoio carburante 6200 l • Capacità serbatoio acqua 1300 l MOTORE: 2 Mtu 16V 2000 M96L • Potenza 1939 kW • Numero di cilindri 16 in linea • Alesaggio per corsa 135mm X 156mm • Cilindrata 35,7 cc • Regime di rotazione massimo 2450 giri/min • Peso 3160 kg CERTIFICAZIONE: CE Categoria A • RINa Classe B + F + Aa (sound emission)

Autonomia mn Range nm

311

PROJECT: Fulvio De Simoni (design) • Ferretti Group Engineering Department (Naval architecture) HULL: LOA 25.55 m • Maximum beam 5.86m • Draft 1.40m • Ligh mass displacement 57 t • Full mass displacement 67 t • Fuel tank volumes 6200 l • Water tank volume 1300 l MAIN PROPULSION: 2 Mtu 16V 2000 M96L • Outlet mechanical power 1939 kW • Number of cylinders 16 in line • Bore & Stroke 135mm x 156mm • Total swept volume 35.7 cc • Maximal rotational speed 2450/min • Weight 3160 kg CERTIFICATON: EC CATEGORY A RINa Class B + F + Aa (sound emission)

Rapporto peso potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Pershing - Ferretti Group Via J.J Pershing, 1/3 61037 Mondolfo (PU) - Italy Ph: (+39) 0721 956211 Fax: (+39) 0721 956290 www.pershing-yacht.com

kg kw

17.2

Rapporto lung./larg.

Località//Place Fano - Italy Mare//Sea state Calmo//Calm Vento//Wind speed 5 nodi//kn Direzione//Wind Direction SW Altezza onda//Wave hight 0.5 m Persone a bordo//Number of people on board 9 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 2700 l Acqua imbarcata//Water volume on board 700 l Motore//Main propulsion Mtu 16V 2000 M96L

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

11.7

236

13.2

328

14.3

340

21.4

438

28.6

570

37.0

754

44.5

910

48.3

998 1250

1500

1600

1750 2000

Litro miglio

2250

2450 Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

L/W

20

4.3 Giri/min

1400

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

1250

11.7

236

20.1

307

61.5

1400

13.2

328

24.6

249

62.1

1500

14.3

340

23.7

260

62.4

1600

21.4

438

20.4

303

64.1

1750

28.6

570

19.3

311

68.4 74.9

Engine rotational speed 1/min

2000

37.0

754

20.3

304

2250

44.5

910

20.4

303

77.1

2450

48.3

998

20.6

301

79.2

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TEST

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Engine Room

La motorizzazione standard è composta da 2 MTU 16V 2000 M96 di 2435 cavalli ciascuno, abbinati alla propulsione surface drive TopSystem con eliche di superficie. La barca della nostra prova era dotata di due motori di 2638 cavalli ciascuno con cui abbiamo superato i 48 nodi. The main propulsion features 2 MTU 16 V 2000 M96 engines of 2435 Hp each as standard, combined with the Top System surface drive propulsion with surface propellers. The boat we tested was powered with two engines of 2638 hp each, with which we exceeded 48 knots.

Con il Dynamic Positioning System si mantiene invariata la posizione della barca anche in condizioni di forte vento o corrente. The Dynamic Positioning System can maintain the vessel’s position unchanged, even in conditions of strong wind or sea current. This innovative solution, developed by the Ferretti Group Engineering Department in collaboration with Videoworks, transforms the hull itself into a loudspeaker that transmits high-definition sound. Music Hull is managed through the Votis infotainment system, which combines the remote controls for all devices into a single unit. It can be expanded to cover the automation systems for all spaces on board, and can be managed by the owner and guests via smartphone or tablet. The integration of the control and interface between the engines and drives is supported by a platform developed jointly by Top System with Onyx for the EasySet system and Xenta Systems for the advanced electro-hydraulic steer by wire system, supported by the Naviop-Simrad LOOP for the navigation and monitoring systems. All this is integrated and accessible to the pilot via large natural carbon-fibre panels and touchscreen monitors as large as 24”, framed in Poltrona Frau leather.

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PREVIEW

PREVIEW

Palm BEACH

GT50 open

Palm Beach Motor Yachts presenta il GT50 Open al prossimo Cannes Yachting Festival Palm Beach Motor Yachts presents the GT50 Open at the next Cannes Yachting Festival by Massimo Longoni

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barchemagazine – Settembre-September 2019


PALM BEACH GT50 OPEN

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PREVIEW La serie GT comprende eleganti yacht da crociera semplici da utilizzare e capaci di oltre 40 nodi di velocità massima e di un’andatura di crociera economica di 35 nodi.

The GT series includes elegant and easy-to-use cruising yachts capable of reaching 40-plus knots in maximum speed and an economic cruising speed of 35 knots.

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«IL GT50 È STATO CONCEPITO COME UNA BARCA che avrebbe permesso a Palm Beach Motor Yachts di offrire un prodotto con caratteristiche distintive fatte di alte prestazioni e grande efficienza». Ha affermato Mark Richards, fondatore e CEO del cantiere americano. «Il design è elegante e senza tempo, fuori dalle mode, in cui forma e funzione si completano a vicenda senza sovrastarsi». Grazie a una costruzione in fibra di vetro con resine vinilesteri per lo scafo e carbonio per la sovrastuttura, la barca ha un dislocamento leggero in grado di garantire ottime performance. Le paratie e il ponte sono saldamente incollate allo scafo per aumentare resistenza e rigidità. Sottocoperta c’è una forte attenzione ai dettagli con finiture contemporanee che si mescolano a scelte più classiche, in un mix di eleganza. La spaziosa cabina armatoriale di prua è dotata di

un’ampia doccia, una grande cucina e un letto matrimoniale a poppa. L’accesso al motore è sotto il ponte di comando. «Avere uno yacht di 50 piedi che utilizza solo 151 litri per i due motori a una velocità di crociera di 35 nodi è un dato inusuale per il settore nautico». Dichiara ancora Richards. La barca ha una velocità massima di oltre 40 nodi. «Il GT50 è progettato per essere gestito personalmente dal proprietario, con sistemi facili da usare e manutenzione minima», afferma Richards. «Vogliamo massimizzare il tempo e il divertimento del proprietario sull’acqua, riducendo al minimo il fastidio intorno al molo. Le barche vengono acquistate per essere godute, quindi ne abbiamo progettata una che sarà sicuramente apprezzata da tutti quelli che saliranno a bordo. Dietro al timone del GT50, non puoi fare a meno di sorridere e divertirti, è garantito».

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«The GT50 was conceived as a yacht that would allow Palm Beach Motor Yachts to offer a product whose hallmark traits were high performance and top efficiency» states Mark Richards, founder and CEO of the American shipyard. «Its design is elegant and timeless, outside any fashion, where form and function complete and never overpower each other». Thanks to its construction in glass fibre with vinylester resins for the hull and carbon superstructure, the yacht has a light displacement to ensure top performance. The bulkheads and deck are bonded to the hull structurally to increase resistance and rigidity. Below deck, there is a strong attention to detail with contemporary finishes blending into more classic choices, in an exquisite mix of elegance. The spacious forward


PALM BEACH GT50 OPEN

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master stateroom is equipped with a huge head with shower, full-service galley, and a queen-sized berth aft. Engine access is beneath the helm deck. «A 50-feet yacht that uses only 151 litres between both engines at a 35-knot cruising speed is unheard of in the industry», declares Richards. The boat’s maximum speed lies well over 40 knots. «The GT50 was designed to be managed personally by the owner, with easy-to-use systems and minimum maintenance», explains Richards. «We wanted to maximize the owner’s time and fun on the water by minimizing fussing around at the dock. Boats are bought to be enjoyed, so we designed one that is sure to be enjoyed by everyone who steps aboard. Behind the helm of the GT50 you can’t help but grin and enjoy yourself – it’s guaranteed».

Designer fabrics decorate a spacious forward master stateroom and queensized berth aft.

Tessuti pregiati arredano una spaziosa cabina armatoriale a prua e una con letto matrimoniale a poppa.

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TEST

TEST

Carattere

SPORTIVO A SPORTY character

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OCEAN OCEAN ALEXANDER ALEXANDER 45 45 DIVERGENCE DIVERGENCE

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Abbiamo provato l’Ocean Alexander 45 Divergence con 4 Mercury Verado di 350 cavalli ciascuno. Uno yacht di 14,5 metri di lunghezza dal carattere decisamente sportivo. È disponibile in tre diverse configurazioni: pesca, immersioni o coupé We tested the Ocean Alexander 45 Divergence with four Mercury Verado 350 hp engines. This decidedly sporty 14.5-metre-long yacht comes in three different configurations: fishing, diving or coupé by Fabio Massimo Bonini - photos Forest Johnson barchemagazine – Settembre-September 2019


TEST

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PERCORRO LA I-95 L’AUTOSTRADA CHE DA MIAMI MI PORTA SINO A FORT LAUDERDALE dove mi aspettano gli uomini di Ocean Alexander per la prova del nuovo 45 Divergence. Arrivo puntuale e vengo accolto da uno staff sorridente. A bordo, oltre al comandante, un marinaio e un rappresentante del cantiere, c’è una coppia di potenziali armatori a cui vanno tutte le attenzioni del caso. Ne approfitto per curiosare ovunque. Una barca certamente da vivere tutta all’aperto. Sottocoperta gli spazi, anche se minimi, sono studiati bene. Ci sono una dinette con svariati armadietti, un lavandino, un forno microonde e un tavolino che può diventare

un letto per due, un bagno piccolo arredato con gusto e con belle finiture. La barca è stata disegnata da Evan K. Marshall ed è stata costruita a Merritt Island, in Florida, nella moderna struttura di Ocean Alexander. Ma torniamo in coperta, a poppavia delle sedute della consolle centrale c’è una cucina vera e propria con due fuochi elettrici, un lavello, un grill e un piano di lavoro, il tutto scompare alla vista grazie ad un pannello sintetico che si chiude e si apre a compasso. Immancabili anche i frigoriferi. Tanti anche gli armadietti e i gavoni che a bordo non sono mai abbastanza. Dal tettuccio della consolle si estende elettricamente un lungo

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45 Divergence è un Center Consolle con quattro motori fuoribordo Mercury Verado 350. La barca ha anche un bello spazio interno con comodi divani che si trasformano in un letto matrimoniale e una grande TV pop-up da 49 pollici.

The 45 Divergence is a Centre Console yacht with four Mercury Verado 350 outboard engines. The boat also has an attractive interior with comfortable sofas that turn into a double bed and a large 49-inch pop-up TV.


OCEAN ALEXANDER 45 DIVERGENCE

«We have brought elegance, style and sporty performance together in perfect harmony, to create a truly fantastic yacht». Giampaolo Murzi of Ocean Alexander Europe, official dealer for Europe, Turkey and Russia.

«Abbiamo portato l’eleganza, lo stile e le prestazioni sportive insieme in perfetta armonia, questa è una fantastica barca da diporto». Giampaolo Murzi di Ocean Alexander Europe, distributore ufficiale per Europa, Turchia e Russia.

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TEST

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OCEAN ALEXANDER 45 DIVERGENCE tendalino che garantisce ombra al grandissimo salotto che arreda la coperta a poppavia della cucina. La comodità e gli spazi, una volta dato fondo all’ancora, diventano davvero ampi considerato che le murate ai lati del pozzetto si possono abbattere di 90 gradi sino a sfiorare l’acqua. La barca ha un baglio massimo di 4,19 metri con le murate chiuse, quando sono aperte la larghezza si estende fino a 5,82 metri. Il comandante intanto ha mollato gli ormeggi, è meraviglioso vedere come la tecnologia sta cambiando completamente l’approccio all’uso della barca. Il Divergence 45 è motorizzato da 4 Mercury Verado da 350 cavalli ciascuno e solo con la gestione di un joystick i motori si muovono indipendentemente e ci permettono di uscire dallo spazio in banchina senza neppure usare il timone. Lasciamo la banchina con 113 litri di acqua e 1420 litri di benzina. A bordo siamo in 6 persone. Il mare è decisamente mosso con onda incrociata. Arriva il mio turno al timone: la posizione di governo è elevata e garantisce una buona visibilità. A 1500 giri stiamo andando a 8.3 nodi. Affondo le manette e la prua si impenna un po’ troppo riducendo la visibilità per qualche secondo, ma lo scafo plana in fretta e tutto torna normale. I 1400 cavalli si sentono tutti e la barca in un attimo è a 36 nodi con i motori che girano a 5000 giri; le tre sedute al centro del cockpit sono comodissime e anche con onda formata assorbono molto bene i “colpi”. Il mare è molto mosso e l’impatto con l’onda è un po’ duro. Non posso spingere al massimo, ma arrivo fino a 44,7 nodi di velocità. Per raggiungere i 6450 giri avrò certamente un’altra opportunità. Il timone è morbidissimo e grazie ai fuoribordo la risposta al

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In the coupé version, the deckhouse can be closed by windows to protect it from the wind and bad weather, also making it ideal for colder climates. barchemagazine – Settembre-September 2019

Nella versione Coupé, la tuga può essere chiusa da vetrate per garantire che sia protetta dai venti e dalle intemperie, ideale anche per i climi più freddi.


TEST

400 different options are available to make the boat unique, in keeping with the owner’s requirements.

Ci sono oltre 400 possibili varianti per rendere la barca un oggetto unico secondo i desideri di ogni armatore.

richiamo alla virata è immediata, nessuna vibrazione a ogni andatura e velocità. Nonostante il mare formato con onda incrociata, la barca è sempre rimasta molto asciutta e grazie allo stabilizzatore giroscopico attivo siamo praticamente riusciti a rimanere immobili… mal di mare sconfitto. Ocean Alexander offre molte opzioni per personalizzare questa barca, diversi colori per la verniciatura dello scafo, stabilizzatori giroscopici, visore notturno, serbatoi supplementari oppure le attrezzature per la pesca. I MAKE MY WAY ALONG THE I-95 HIGHWAY FROM MIAMI TO FORT LAUDERDALE, where I’m meeting the Ocean Alexander team to try out the new 45 Divergence. I arrive on time and am welcomed by cheerful staff. In addition to the captain, a crew member and a yard representative on board, there are also a couple of potential buyers, who are receiving all the attention as you

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might expect. I take advantage of this to have a nose around. This is certainly a boat for outdoor living. Although there are very few indoor spaces, they are well designed. There’s a dinette with various cupboards, a sink, a microwave oven and a small table that can be turned into a double bed, as well as a small bathroom that’s tastefully furnished with attractive finishes. The boat was designed by Evan K. Marshall and was built at Merritt Island, Florida, in the modern Ocean Alexander facility. But let’s go back inside. Abaft of the centre console seats is an actual galley with two electric hobs, a sink, a grill and a worktop, which all folds away out of sight thanks to a cleverly designed panel that opens and closes. Fridges are also an essential feature. There are plenty of cupboards and lockers, which you can never have enough of on board. A long electronically operated awning unfurls from the console roof, providing shade for the large dining area on the deck abaft of the galley.


OCEAN ALEXANDER 45 DIVERGENCE

Velocità max nodi Top speed knots

44.7

PROGETTO: Evan K Marshall SCAFO Lunghezza fuori tutto 14.45 m • Lunghezza scafo 13.61 m • Lunghezza al galleggiamento 11.29 m • Larghezza massima 4.19 m • Immersione con trim abbassato 95 cm • Peso a secco solo scafo 11,8 tons • Peso a secco con motori 13,1 tons • Dislocamento a pieno carico 15,4 tons • Angolo di carena 18 gradi • Capacità serbatoio 2,298 l • Serbatoio acqua 379 l • Generatore - KOHLER 11 KW Diesel MOTORI STANDARD 4 Mercury Verado 350 HP CERTIFICAZIONE CE B

Autonomia mn Range nm

350

Condizioni della prova Conditions on test

Località//Place Ft. Lauderdale (FL) Usa Vento//Wind 20 m/sec Mare//Sea state mosso//rough Persone a bordo//People on board 6 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 1420 l Acqua imbarcata//Water volume on board 113 l Motori//Main propulsion Mercury Verado 350 HP (257kW)

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

Rapporto peso potenza Mass outlet power

OCEAN ALEXANDER EUROPE Official distributor for Europe, Turkey and Russia europe@oceanalexander.com CH mobile: 0041 79 5524951 ITA mobile: 0039 337 704059 Sales contact - Giampaolo Murzi info@giaroli.it - giamurzi@tin.it Switzerland - 21 Route de Lausanne 1180 ROLLE

kg kw

14.9

Rapporto lung./larg.

PROJECT: Evan K Marshall HULL: Max length 14.45 m • Length overall (hull only) 13.61 m • Waterline Length 11.29 m • Max beam (bulwarks closed) 4.19 m • Expanded Beam (bulwarks open) 5.82 m • Draft, Hull (engines trimmed up) 76 cm Draft, Hull (engines trimmed down) 95 cm • Air Draft 4.93 m • Dry Displacement (base) 11,8 tons • Dry Displacement (w/engines) 13,1 tons • Loaded Displacement (w/engines) 15,4 tons • Deadrise 18 degrees • Fuel Capacity (gasoline, engines) 2,298 l • Fuel Capacity (diesel, generator) 227 l • Water Capacity 379 l • Standard Generator KOHLER 11 KW Diesel STANDARD POWER Quad Mercury Verado 350 HP EC DESIGN CATEGORY B certification

12.1

108

18.3

138

25.2

166

27.3

202

36.1

368

40.5

415

42.3

446

44.7

478 2.500 3.000 3.500 4.000 5.000 5.500 6.000 6.200 Rpm

Litro miglio

l/ na mi (Cruising speed)

L/W

6.5

3.44 Giri/min Engine rotational

Peso

(velocità di crociera)

speed 1/min 2.500

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

12.1

108

8.9

257

Weight

3.000

18.3

138

7.5

305

3.500

25.2

166

6.5

349

15.4 t

4.000

27.3

202

7.3

229

5.000

36.1

368

10.1

225

5.500

40.5

415

10.2

224

6.000

42.3

446

10.5

218

6.200

44.7

478

10.7

215

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TEST

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Engine Data

Mercury Verado 350 • Potenza 261 kW (350 hp) • Numero di cilindri 6 • Alesaggio per corsa 82mm x 82mm • Cilindrata 2.6 l • Rapporto di riduzione 1.75:1 • Regime di rotazione massimo 6400 giri/min • Peso 303 kg Mercury Verado 350 • Outlet mechanical power 261 kW (350 hp) • Number of cylinders 6 • Bore & Stroke 82mm X 82mm • Total swept volume 2.6 l • Gearcase ratio 1.75:1 • Maximal rotational speed 6400/min • Weight 303 kg

Once the yacht is at anchor, it benefits from added comfort and space thanks to the topsides next to the cockpit, which can be lowered by 90 degrees until they skim the water. The boat has a maximum beam of 4.19 metres with the topsides closed, with its width extending to 5.82 metres with them open. The captain has cast off in the meantime and it is wonderful to see how technology is completely changing our approach to boat use. The Divergence 45 is powered by four Mercury Verado 350 HP engines. Controlled simply by a joystick, they move independently and make it possible to leave the pier without even using the helm. We set off with 113 litres of water and

L’Ocean Alexander 45 Divergence farà il suo debutto ufficiale in Europa al prossimo Cannes Yachting Festival. The Ocean Alexander 45 Divergence will make its official debut in Europe at the Cannes Yachting Festival.

1420 litres of petrol. There are six of us on board. The sea is quite rough, with cross waves. It’s my turn at the helm. The steering position is raised and ensures good visibility. At 1500 rpm. we’re travelling at 8.3 knots. I push the thrust levers right down and the bow rears up a little, reducing visibility for a few seconds, but the hull planes quickly and everything goes back to normal. You can feel all of the 1400 HP and the boat reaches 36 knots in an instant, with the engines at a revolution speed of 5000/min. The three seats at the centre of the cockpit are very comfortable and absorb “knocks” very well even in a swell. The sea is very rough and the impact with the waves is a

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bit harsh. I can’t push it to the limits, but I get up to a speed of 44.7 knots. I’ll certainly have another opportunity to reach 6450 rpm. The helm is very smooth and thanks to the outboard engines the turning response is immediate, with no vibrations at any pace or speed. Despite the swell and the cross waves, the boat always stayed very dry and the active gyroscopic stabiliser meant that we remained practically motionless… no seasickness here. Ocean Alexander offers lots of options for customising this boat, which is available with different colour paintwork for the hull, gyroscopic stabilisers, night vision technology, supplementary tanks and fishing equipment.



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Inglese dall’ANIMA italiana

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barchemagazine – Settembre-September 2019


SUNSEEKER SUNSEEKER HAWK HAWK 38 38

British with an italian HEART Abbiamo provato il nuovo Sunseeker HAWK 38, barca veloce, sportiva che stabilisce nuovi standard nella concezione di mezzo sportivo. Con due Mercury Racing di 400 cavalli ciascuno abbiamo sfiorato i 60 nodi We tried out the new Sunseeker HAWK 38, a fast and sporty vessel that sets new standards in the sport boat concept. We touched upon 60 knots thanks to two Mercury Racing 400-HP engines by Angelo Colombo 291

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HAWK 38 È UNA BARCA CHE PROIETTA IL CANTIERE INGLESE IN UNA DIMENSIONE MOLTO DIVERSA dall’immagine che ha fornito di sé negli ultimi anni. Sunseeker ha affrontato il segmento delle imbarcazioni veloci, sportive, di dimensioni medio-piccole già in passato. Il nuovo 38 è però uno yacht che stabilisce nuovi standard nella concezione di mezzo sportivo, restando allo stesso tempo elegante e confortevole per la famiglia. Per ottenere questo risultato è stato fatto un lungo lavoro di progettazione, modellazione, simulazioni di fluidodinamica sia sullo scafo, sia sulla coperta e tutte le strutture che ospita. È uno yacht che già a una

prima osservazione si presenta in tutta la sua originalità, la quale esprime senza compromessi quelle che poi sono le doti marine che promette. Qui si apre il capitolo dedicato allo scafo, dove l’anima italiana si esprime attraverso il lavoro di uno dei suoi più illuminati progettisti: Fabio Buzzi e il suo team di FB Design. Lo scafo è il frutto di un progetto idrodinamico ampiamente sperimentato da FB Design grazie alle forniture di imbarcazioni che la Guardia di Finanza utilizza per i suoi compiti istituzionali, ma sul quale, per la prima volta, si è scelta la propulsione fuoribordo, sicuramente più appropriata, a livello commerciale, a un mezzo da diporto. È uno scafo

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stretto, esteticamente ben proporzionato, dotato di tre step e volumi prodieri studiati per non agevolare mai l’inserimento della prua in acqua. Si tratta di uno yacht destinato a essere un day cruiser particolarmente veloce con i suoi quasi 60 nodi raggiunti con disinvoltura e nella massima sicurezza, grazie a due fuoribordo Mercury Racing da 400 cavalli, fermo restando che non è la potenza massima applicabile. Per quanto riguarda la coperta, i progettisti del cantiere hanno dovuto svolgere un lungo lavoro per riuscire a coniugare uno scafo particolarmente performante e nato per ragioni diverse dal diporto, alle esigenze tipiche dei diportisti.


SUNSEEKER HAWK 38

There is also plenty of space to be enjoyed when at anchor, offering the right amount of protection from the sun and all the comfort you would expect from a boat measuring almost 12 metres long.

Tanto spazio da godere durante le soste allestito per offrire il giusto riparo dal sole e il confort che ci si aspetta da quasi 12 metri di barca.

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Sunseeker è tornata alle sue radici, realizzando uno scafo in collaborazione con Fabio Buzzi Design. Sunseeker has returned to its performance roots to deliver a dynamic stepped hull in collaboration with Fabio Buzzi Design.

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As well as containing the anchor and the windlass, the bow deck also includes a space for storing toys and other accessories, and has been designed to house and recharge two SeaBobs.

La pontatura prodiera oltre ad ancora e salpancora include uno spazio per lo stivaggio di toys e altri accessori, ma è stato studiato anche per accogliere e ricaricare due SeaBob.

Un grande lavoro, a nostro avviso svolto in maniera molto efficace grazie alle numerose attenzioni al comfort, che spaziano dalle superfici calpestabili su un unico livello, agli spoiler presenti sulla struttura della consolle e sui vetri laterali, alle murate rialzate e dotate di inserti trasparenti, alle sedute ammortizzate di qualità, allo sfruttamento dello spazio a bordo trovando posto per sedute, dinette prodiera e grande prendisole, oltre tanto spazio per il rimessaggio di giochi d’acqua. LA NOSTRA PROVA Inutile dire che, conoscendo bene la storia dello scafo e avendo preso coscienza del lavoro svolto dal cantiere per mantenere pesi e la loro disposizione per assicurare alla carena la possibilità di esprimersi al meglio, eravamo impazienti di salire a bordo. Il primo giro di prova lo abbiamo fatto da copiloti su un mare 3 apprezzando subito le doti di una carena capace letteralmente di volare sull’acqua. Navigare in tali condizioni a 58 nodi con il totale controllo del mezzo che non ha mai esitazioni o effetti scomposti non è una cosa scontata. Preso il timone e messa mano alle manette la sensazione immediata è quella di avere grande padronanza della barca. La posizione di pilota e comandi è ergonomicamente appropriata, la seduta ammortiz-

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zata permette di stare sulle gambe e assecondare il moto dell’imbarcazione, sebbene lo scafo non batta mai in modo eccessivo. Naturalmente a tali velocità anche le inerzie verticali sull’onda si sentono ed ecco la ragione per la quale sedute simili si rivelano necessarie, ma il comportamento della carena dell’HAWK 38 è entusiasmante, spingere a fondo le manette dando e togliendo gas per gestire il passaggio sulle onde diventa un gioco emozionante. I due Mercury a poppa spingono forte. Si potrebbe erroneamente pensare che uno scafo così stretto sia poco manovriero, in realtà l’HAWK 38 si muove sempre agile e solo nelle virate molto strette tende a sedersi un po’, ma bisogna considerare che la nostra prova è stata eseguita con mare formato e questo ci ha costretti a gestire le manette in virata veloce in modo accorto. Il che non ci ha impedito di affrontare una virata a 52 nodi e uscirne a oltre 40. Indubbiamente è un mezzo da diporto con doti superiori a quelle che normalmente si chiedono a una barca per uscite giornaliere con la famiglia, ma se pensiamo agli amanti delle prestazioni elevate, che usano barche simili per andare e tornare rapidamente verso mete come isole, ristoranti sulla costa, spiagge e altro, possiamo affermare che l’HAWK 38 è il mezzo ideale per farlo in sicurezza utilizzando una carena dalle qualità indiscusse. Per stabilizzare la barca alle andature più spinte e nelle virate molto veloci il nuovo HAWK 38, come i mezzi militari prodotti da FB Design, è dotato di due tubolari pneumatici, che contribuiscono a dare personalità al profilo oltre a svolgere egregiamente la loro funzione. Quando ci hanno detto che la nostra prova era finita ci siamo sentiti come i bambini invitati a scendere dalla giostra, ma questo è un gioco per grandi, come grandi sono i suoi contenuti tecnologici, a cominciare dalla carena, passando per il processo costruttivo affidato a compositi con uso di resine vinilestere e fibra di vetro stratificati a mano per scelta di FB Design. L’accoppiamento di scafo e coperta è frutto di un processo esclusivo realizzato sempre dal team capitanato da Fabio Buzzi e si avvale anche dell’iniezione di materiale espanso per creare una struttura robusta e al contempo inaffondabile, capace di assorbire tutte le sonorità provenienti dal contatto dello scafo con l’acqua rendendo la navigazione molto confortevole.


SUNSEEKER HAWK 38

Velocità max nodi Top speed knots

PROGETTO Sunseeker - Design and Technology Centere • Fabio Buzzi FB DESIGN (naval architecture) SCAFO Lunghezza ft 11.85m • Larghezza massima 2.32m (con tubolari sgonfi) - 3.00m (con tubolari gonfi) • Immersione 0.80m • Dislocamento (mezzo carico) 5000 kg • Dislocamento (pieno carico) 6500 kg • Capacità serbatoio carburante 700 l • Capacità serbatoio acqua 100 l MOTORE 2 Mercury VERADO RACING 400 • Potenza 298 kW (400 CV) • Numero di cilindri 6 in linea • Alesaggio per corsa 82mm x82mm • Cilindrata 2600 cc • Regime di rotazione massimo 7000/min • Peso 303 kg PREZZO 535.000 £ Iva Esclusa

Autonomia mn Range nm

188

Rapporto peso kg kw

8.3

Rapporto lung./larg. L/W

3.9

PROJECT Sunseeker - Design and Technology Centere • Fabio Buzzi FB DESIGN (naval architecture) HULL LOA 11.85m • Maximum beam 2.32m (deflated tubes) - 3.00m (inflated tubes) • Draft 0.80m • Displacement (at half load) 5000 kg • Full mass displacement 6500 kg • Fuel tank volumes 700 l • Water tank volume 100 l MAIN PROPULSION 2 Mercury VERADO RACING 400 • Outlet mechanical power 298 kW (400 HP) • 6 cylinders in-line • Bore & Stroke 82mm X82mm • Total swept volume 2600 cc • Maximal rotational speed 7000/min • Weight 303 kg PRICE £ 535,000 (Excl.VAT)

Giri/min Engine rotational

Peso

Conditions on test

Sunseeker Italy Srl Porto Turistico 52 I - 16033 Lavagna (GE) T. +39 0185 305317 info@sunseeker-italy.com www.sunseeker-italy.com

60

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Sunseeker International Limited West Quay Road Poole Dorset - GB - BH15 1JD www.sunseeker.com

speed 1/min 600

Località//Place Isle of Wight Mare//Sea state mosso 3//rough 3 Vento forza//Wind speed 4 nodi//kn Direzione//Wind Direction SW Altezza onda//Wave hight 1,25 m Persone a bordo//Number of people on board 4 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 500 l Acqua imbarcata//Water volume on board 30 l Eliche//Propellers Mercury 25” Motore//Main propulsion Mercury Verado R400

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

2,00

5

4,20

10

7,50

27

12,80

67

22,00

108

43,00

160

54,00

200

60,00

295 600 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000

Litro miglio

Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

3.7

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

2

5

2.50

280

Weight

1.000

4.2

10

2.38

294

2.000

7.5

27

3.60

194

5

3.000

12.8

67

5.23

133

4.000

22

108

4.91

142

5.000

43

160

3.72

188

6.000

54

212

3.92

178

7.000

60

295

4.92

142

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Engine Room

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Grazie a due fuoribordo Mercury R400, accoppiati alle manette Mercury Racing Digital Zero Effort, il Sunseeker HAWK 38 raggiunge 60 nodi di velocità. L’R400 è dotato di un particolare sistema di induzione d’aria fredda che migliora il flusso d’aria e sviluppa la potenza, riducendo sensibilmente il rumore dell’aspirazione per una migliore qualità del suono. Thanks to twin Mercury 400R outboards mated to Mercury Racing Digital Zero Effort throttles, the Sunseeker HAWK 38 reaches speeds of 60 knots. The R400 engine has a special cold air induction system that improves the air flow and boosts the power, while also significantly reducing suction noise at the same time, for better sound quality.

Prestazioni racing in un mezzo pensato anche per uscite con la famiglia. Racing performances in a vessel designed for family trips too.

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THE HAWK 38 LAUNCHES THE BRITISH SHIPYARD INTO A VERY DIFFERENT DIMENSION from the image it has painted of itself over recent years. Sunseeker has already explored the segment of fast, sporty, medium-small boats in the past. However, the new 38 is a vessel that sets new standards in the sport boat concept, while remaining elegant and comfortable for the whole family. Extensive design, modelling and fluid dynamics simulation work was carried out on the hull, the deck and all the structures it hosts in order to achieve this result. Even at first glance, all the originality of this vessel is clear to see, providing an uncompromising illustration of all the seafaring qualities it has to offer. This marks the start of a chapter devoted to the hull, where its Italian heart is expressed through the work of one of its most enlightened designers: Fabio Buzzi and his team at FB Design. The hull is the result of a hydrodynamic design extensively tried and tested by FB Design thanks to the boats it has supplied to the Italian Finance Guard (GdF) for its institutional duties. However, this is the first time the design has been paired with an outboard engine, which is certainly more commercially appropriate for a leisure boat. The narrow hull is pleasing to the eye, with three steps and an anti-dive bow. This yacht is intended to be a particularly fast day cruiser, easily reaching speeds of almost 60 knots in great safety thanks to its two outboard Mercury Racing 400-HP engines. However, it is worth noting that it is also available with more powerful engines. As regards the deck, the designers at the yard had to spend a lot of time combining a high-performance hull developed for reasons other than leisure with the requirements typical of pleasure boat owners. In our opinion they did a great job, thanks to their strong focus on comfort – ranging from the single-level floor surface to the spoilers on the console structure and side windows, the raised topsides fitted with transparent inserts, the quality shock-absorbing seating, and the use of the on-board space to make room for seating, a small dining area in the bow and a spacious sunpad, as well as plenty of space for storing sea toys.



TEST È uno scafo stretto, esteticamente ben proporzionato, dotato di tre step e volumi prodieri studiati per non agevolare mai l’inserimento della prua in acqua.

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Allestimenti pregiati e molto curati anche nella fattura fanno dell’HAWK 38 una lussuosa GT del mare. Fine and carefully crafted fittings make the HAWK 38 a luxurious marine GT.

I primi dieci HAWK 38 faranno parte di una serie molto speciale in edizione limitata in memoria del fondatore di Sunseeker, Robert Braithwaite. Ciascuna delle dieci barche porterà una targa sulla plancia numerata da RB001 a RB010. The first ten HAWK 38s will be part of a very special limited-edition series, in memory of Sunseeker’s founder, Robert Braithwaite. Each of the ten boats will carry a plaque on the helm dashboard numbered from RB001 to RB010.

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The narrow hull is pleasing to the eye, with three steps and an antidive bow.

OUR TEST It goes without saying that, thanks to our knowledge of the hull’s history and having observed the work carried out by the yard to maintain the weights and their arrangement so as to ensure the hull could perform to the best of its ability, we were very impatient to get on board. We completed our first test circuit as co-skippers in a rough sea, immediately appreciating the qualities of a hull literally able to fly over the water. Sailing at 58 knots in those conditions, with total control over the boat, which showed no hesitation or agitation, is not something that can be taken for granted. After taking the helm and getting your hands on the levers, the immediate sensation is one of having great control over the yacht. The command position is ergonomically appropriate, with the shock-absorbing seating allowing you to stand and go with the movement of the vessel, although the hull is never excessively jumpy. You can naturally also feel the vertical inertia of the waves at this speed, and this is why seats like these are necessary. However, the HAWK 38’s hull produces an inspiring performance, so that pushing the throttles right down and taking your foot off the gas to handle the passage over the crests of the waves becomes an exciting game. The two Mercury engines in the bow drive the yacht hard. One could mistakenly think that such a narrow hull is not very easy to manoeuvre, but actually the HAWK 38 is always agile in its movements and only tends to hang back a little in very tight turns. Nevertheless, it is worth bearing in mind that our test was carried out in a rough sea and this forced us to take great care when doing fast turns. This did not prevent us from tackling a turn at 52 knots and emerging from it at a speed of over 40. There’s no doubt about the fact that this yacht has more to offer than you would usually expect from a boat for day trips with the family. However, if we think of high-performance lovers who use boats like this for quick visits to destinations like islands, coastal restaurants, beaches and more, we can safely say that the HAWK 38 is the ideal vessel for doing so safely, using a hull of undisputed quality. In order to stabilise the boat at faster speeds and in very quick turns, the new HAWK 38, like the military vessels produced by FB Design, has two inflatable tubes that add personality to its profile as well as playing an important role. When they told us our test was over, we felt like children called to get off a fairground ride. However, this is a toy for grownups, with great technological content, starting with its hull and continuing with the construction process entrusted to composites with the use of handlayered vinyl ester and fibreglass resins chosen by FB Design. The pairing of the hull and deck is the result of an exclusive process developed, as always, by the team headed by Fabio Buzzi. It uses foam injection to create a strong and yet unsinkable structure, able to absorb all the noise produced by contact between the hull and the water, making it very comfortable to travel in.


SAREMO PRESENTI SAIM Marine Tel. +39 02 48853.1 E-mail: marine@saim-group.com http://www.saim-group.com 10 - 15 SEPT 2019 STAND PAN 201

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MONACO 25 - 28 SEPT 2019 STAND DS54 Darse sud


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Agile in

CROCIERA

An AGILE

cruiser

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SEALINE C390

Scafo leggero, ma rinforzato. Progettato per navigare veloci, senza consumare troppo e senza potenze esagerate. In 11 metri di lunghezza ci sono ben tre cabine e due bagni A light hull, but with extra strengthening. It has been designed for speed, but without exaggerated power levels or using too much fuel. It fits three cabins and two bathrooms into just 11 metres by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello

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It is agile, it is easy to handle and doesn’t use a lot of fuel. That is an ideal set-up for cruising. The hull has a deep-V bow that means it can tackle the waves well, but it is also very stable when you turn as tight as possible at high speeds.

È agile, è facile da condurre e non consuma troppo. La condizione ideale per la crociera. La carena ha una V profonda a prua che le consente di affrontare bene le onde, ma è anche molto stabile quando si vira a tutta barra a velocità elevata.

IN SALA MACCHINE CI SONO DUE MOTORI VOLVO DI 370 CV CIASCUNO CON PIEDE POPPIERO. Appena affondo la manetta fuori dal porto di Sanremo, si sente una bella spinta. Sette secondi per planare e ventuno per arrivare alla massima velocità che si raggiunge a poco meno di 3500 giri a 32,8 nodi. Tutto è all’insegna dell’equilibrio. Non troppo, ma nemmeno troppo poco. Di poco c’è solo il consumo. Circa 150 litri/ora alla massima, ma se ci accontentiamo di navigare leggermente sotto i 30 nodi, i litri/ora scendono intorno ai 100 per entrambi i motori. Praticamente quello che consuma un fuoribordo con tanti cavalli. E colpisce ancor di più il valore dei litri/miglio perché, sempre escludendo la massima, a qualsiasi velocità di crociera si decida di navigare, i litri per un miglio si aggirano tra i tre e mezzo e i quattro. Per una giornata di mare, quindi, si potrebbero consumare solo 30 o 40 litri di carburante. Non solo i numeri sono confortanti, anche la sensazione che si prova al timone è piacevole. C390 è molto maneggevole, vira stretto senza mai piegarsi troppo. La visibilità dalla postazione di

guida è ottima anche perché la dinette ha molte vetrate. L’ideale, forse, sarebbe stato avere qualche centimetro in più quando si è seduti per avere ancor più visibilità quando la barca non è del tutto distesa. Appena si accelera però, la visibilità, anche quella verso prua, è ottimale. Buona la sensazione dell’ergonomia della plancia. Tutto è a portata di mano. Non si devono compiere evoluzioni strane per raggiungere manette, volanti o pulsanti. A conferma della bontà della carena, oltre a performance e consumi, c’è il comportamento sull’onda. Non è eccessiva perché si tratta di un’onda piuttosto piccola, però è corta e potrebbe essere fastidiosa. E invece, la prua del C390 non la soffre per niente. In plancia ci sono i flap, provo a premere i pulsanti per azionarli, ma non serve. L’assetto è già ottimale. Azionando i flap, l’assetto non cambia. Il dislocamento è piuttosto contenuto. A secco, la barca pesa poco più di dieci tonnellate. Sono riusciti a contenere i pesi, ma questo non significa che gli strati di vetroresina siano sottili come una pasta sfoglia. Ci sono i rinforzi longitudinali per tutto lo scafo e, in effetti, saltando sulle

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onde, non si sentono scricchiolii sinistri. La sensazione di una barca robusta. Il contenimento dei pesi e una struttura rigida, ha permesso di ottimizzare le prestazioni. I due motori da 370 cv sono optional. Quelli standard sono sempre Volvo, ma una coppia di D4 da 300 cv ciascuno. La velocità sarà, per forza di cose, leggermente inferiore, ma lo saranno perfino i consumi. Spendere poco per il carburante e muoversi rapidamente, sono esigenze apprezzate anche da chi naviga in crociera con la famiglia. E infatti, lo spazio a bordo non manca. Lo scafo vero e proprio è lungo undici metri. Diventano dodici e mezzo fuori tutto perché c’è una piattaforma di poppa decisamente ampia. Nonostante gli undici metri di lunghezza per 385 cm di larghezza, nel ponte inferiore ci sono ben tre cabine e due bagni. E posso garantirvi che sono tutti locali spaziosi. Il bagno armatoriale ha perfino il box doccia separato. I layout sono numerosi. Si può scegliere anche una versione a due cabine oppure in quella a tre si può decidere se la terza è con letti paralleli singoli o una matrimoniale. Ce n’è per tutti i gusti. Sul ponte principale, la


SEALINE C390

303 303

cosa che ho apprezzato di più è la luce e l’aria. Tutto scorre, come diceva Eraclito. Scorre il soffitto, il portellone che dà accesso al pozzetto, la porta laterale lato guida che consente di accedere al passavanti di dritta, ma scorre anche il soft top che permette di avere l’area del pozzetto aperta oppure riparata dal sole. Insomma, con il minimo sforzo, visto che tutte le movimentazioni sono elettriche, si può scegliere se avere una barca chiusa e protetta oppure molto aperta. È una soluzione ottimale anche perché ci si può riparare quando si naviga e si può aprire tutto durante le soste in rada. Molto valida anche la scelta dei passavanti asimmetrici. A dritta c’è tanto spazio per muoversi da prua a poppa con facilità. Sempre a dritta, c’è il portello laterale all’altezza della consolle di guida. Il passavanti di sinistra, invece, è molto più stretto e quindi è meglio percorrerlo solo quando si è fermi all’ormeggio. L’unica nota stonata riguarda la rumorosità. I decibel sono un po’ troppo elevati, soprattutto perché i motori non sono né troppo potenti, né troppo a prua, dato che si tratta di piedi poppieri.

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Three cabins and two bathrooms, all of them with a good amount of room is a fairly extraordinary result for a hull that is only eleven metres long. The interior layouts also allow for a version with just two cabins.

Tre cabine e due bagni, tutti con una buona abitabilità è un risultato quasi straordinario per uno scafo che misura 11 metri. I layout degli interni prevedono anche una versione con due sole cabine.

THERE ARE TWO 370HP VOLVOS IN THE ENGINE ROOM, EACH WITH A STERN DRIVE. I could feel a real push just as soon as I open up the throttle outside Sanremo harbour. It took seven seconds to start planing, and 21 seconds to get to the top speed of 32.8 knots. We got there using just less than 3500 rpm. Everything is done with balance in mind. Not too much of anything, but neither too little. On the little side there is only the fuel consumption. That is around 150 litres per hour at top speed, but if we drop the speed to just below thirty knots, consumption falls to around 100 litres per hour for both engines. So basically, the same as a very powerful outboard use. And, if we forget top speed, the litres per mile figures are even more striking, as whatever cruising speed you decide on, you always use between three and a half and four litres per nautical mile. So, you can spend a whole day at sea with just 30 or 40 litres of fuel. And it is not just the figures that are comforting, but also the feeling at the helm. The C390 is very easy to manoeuvre, it does tight turns without tipping too much. Visibility from the driving position is excellent, not least because the dinette has a lot of windows. Ideally, perhaps, there would have been a little bit more height to the seat, to get even more visibility when the boat isn’t lying completely flat on the water. But as soon as you start accelerating, the visibility, including looking forward, is first class. The control panel feels very ergonomic. Everything is close at hand. You don’t have to perform strange contortions to reach the throttles, wheels or buttons. The excellence of the keel is confirmed by the way it handles on the waves, in addition to the performance and fuel consumption figures. These were fairly small waves, and weren’t excessive, but they were short and could have been challenging. But the C390’s bow didn’t have any problems with them. Up on the dashboard there are buttons to activate flaps, and I tried to deploy them, but they weren’t needed. The trim is already excellent. With the flaps working, there was no change in the trim. The displacement is fairly restricted. The boat’s dry weight is just over ten tonnes. They have managed to keep the weight down, but that doesn’t mean that the fibreglass strips are as thin as puff pastry. There are longitudinal stiffener elements that run down the length of the hull, and indeed you don’t hear any unpleasant creaking as you bounce on the waves. The restricted weight and rigid structure mean that performance has been optimised. The two 370 hp engines are optional. The standard ones are still by Volvo, but are a pair of D4s producing 300 hp each. That inevitably means a slight reduction in speed, but also in fuel consumption. Not spending much on fuel and going fast are things that people who go cruising with their families appreciate. And indeed, there is no lack of space on board. The hull itself is eleven metres long.

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Il contenimento dei pesi e una struttura rigida, ha permesso di ottimizzare le prestazioni.

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The restricted weight and rigid structure mean that performance has been optimised.


SEALINE C390

Velocità max nodi Top speed knots

Località//Place Sanremo (IM) - Italy Mare//Sea state Poco mosso//Little moved Onda//Wave height 30 cm Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 470 l Acqua imbarcata//Water volume on board 0

Velocità in nodi Speed in knots

PROGETTO: Bill Dixon (scafo e coperta), Andrea Zambonini (interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 12,50m • Lunghezza scafo 11,00m • Larghezza massima 3,85m • Pescaggio 1,19m • Dislocamento a secco 10.520 kg • Serbatoio carburante 900 l • serbatoio acqua 400 l MOTORI: IPS 500 con 2xVolvo Penta D6-370 • Ciclo operativo 4 tempi • Potenza 272 kW (370 cv) • 6 cilindri • Alesaggio per corsa 103mm x110mm • Rapporto di compressione 17.5:1 • Cilindrata 5,5 litri • Regime di rotazione massimo 3500 giri/minuto • peso 770 kg CERTIFICAZIONE CE: Cat. B per 10 persone PREZZO: 309.950 €, Iva esclusa (versione standard)

Autonomia mn Range nm

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Rapporto peso kg kw

PROJECT: Bill Dixon (hull and superstructure), Andrea Zambonini (interiors) HULL: LOA 12.50m • Length 11.00m • Maximum beam 3.85m • Draft 1.19m • Light mass displacement 10,520 kg • Fuel tank volume 900 l • Water tank volume 400 l MAIN PROPULSION: IPS 500 with 2xVolvo Penta D6-370 • 4 stroke • Outlet mechanical power 272 kW (370 hp) • 6 cylinders • Bore&Stroke 103mm x110mm • Compression ratio 17.5:1 • Swept volume 5.5 l • Maximal rotational speed 3500/min • Weight 770 kg EC CERTIFICATION: CAT B - 10 people PRICE: 309,950 €, Excl.VAT (as standard)

22

Rapporto lung./larg. L/W

3.2 Giri/min

Conditions on test

Dealer Blu Service Italia Portosole, Via del Castillo 17 I-18038 Sanremo (IM) T. +39 0184 524288 info@bluserviceitalia.com www.bluserviceitalia.com

32.8

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Sealine Ladebower Chausee 11 D-17493 Greifswald www.sealine.com

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

4.2

2

6.2

8

8.6

22

11.8

49

14.7

54

20.7

72

27.4

107

32.8

156 600 1000 1500 2000 2150 2500 3000 3480

Rpm

Da zero a planata in 7 secondi Gliding time of 7s from 0 to glide

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

3.5

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

600

4.2

2

0.2

1890

58

1000

6.2

8

1.3

697

61

1500

8.6

22

2.5

351

64

Engine rotational speed 1/min

2000

11.8

49

4.1

216

72

2150

14.7

54

3.6

245

72

2500

20.7

72

3.5

258

75

3000

27.4

107

3.9

230

78

3480

32.8

156

4.7

189

82

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305


TEST

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Engine Room

Le motorizzazioni possibili sono due, entrambe Volvo. Si tratta di una coppia di D4 da 300 cv per quella standard, mentre la versione optional prevede due D6 da 370 cv ciascuno. La trasmissione è sempre con piedi poppieri, ideale perché regala buona maneggevolezza anche in manovra, dato che, volendo, si può montare il joystick Volvo. Con i due motori di 370 cavalli ciascuno abbiamo navigato a una velocità di oltre 32 nodi. Two options are available for the power unit, both of them using Volvo engines. The standard package has a pair of 300 hp D4s, while the optional version has two D6s each developing 370 horsepower. The transmission in both cases uses stern drives, which is perfect because it provides good control even when manoeuvring, given that you can fit the Volvo joystick. With the two 370 hp engines we did over 32 knots.

Pesi contenuti tanta velocità e pochi consumi. Non perché C390 sia una barca “corsaiola”, ma perché la crociera ideale si fa spostandosi in fretta, con poco carburante e tanta autonomia. Limited weight, lots of speed and not a lot of fuel used. Not because the C390 is a racing boat, but because an ideal cruise means getting around quickly, without using much fuel and with a lot of range.

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That becomes twelve and a half overall length, because there is a very large stern platform. Despite it only measuring 11 metres by 385 cm, there are as many as three cabins and two bathrooms on the lower deck. And I can assure you that they are all roomy. The owner’s bathroom even has a separate shower unit. There are a number of different layout options. You can also opt for a two-cabin set-up, or you can choose whether the third cabin has twin beds or a double one. There is something to suit everybody’s taste. On the main deck, the thing that I most appreciated was the light and airiness. Everything flows, as Heraclitus said. The ceiling flows and slides away, as does the door that gives onto the cockpit, the side door on the helmsman’s side that gives access to the starboard gangway. And the soft top which can protect the cockpit from the sun can also slide away to leave it open. So basically, with minimum effort, given that all the movement is done electrically, you can choose between having a boat that is closed and protected or one that is very open. That is a very good solution, not least because you can keep it closed up when under way, and open it up while at rest. The decision to go for asymmetric gangways is also a very good one. To starboard there is a lot of room, so you can get from the bows to the stern with ease. And, still on the starboard side, there is the side door close to the steering console. By contrast, the port gangway is very narrow and so it is best only to use it when at rest. The only off note comes from the noise levels. The decibel levels are a bit too high, above all because the engines are not especially powerful, not set very far forward, given that there are stern drives fitted.



TEST

TEST

Day o tender, ma sempre all’insegna dell’artigianalità e della customizzazione. Perché anche la barca con la quale si scende a terra da un superyacht non può essere lasciata al caso Whether used as a day cruiser or a tender, it always bears the marks of craftsmanship and customisation. 308 Because even the boat that you use to get to land from a superyacht can’t be left to chance by Niccolò Volpati - photo by Maurizio Paradisi

Pensato

nei DETTAGLI All the DETAILS have been THOUGHT out barchemagazine – Settembre-September 2019


NEREA NEREA YACHT YACHT NY24 NY24

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TEST TEST

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QUANDO SI PARLA CON I CANTIERI CHE FANNO IMBARCAZIONI SOTTO I DIECI METRI di lunghezza capita spesso che queste vengano proposte anche come tender di grosse imbarcazioni. NY24 non è tra questi. Chi l’ha concepita, Dario Messina, voleva proprio un tender. Ha studiato quel mercato e, benché affollato, ha deciso di realizzare qualcosa di diverso. L’esperienza non gli manca perché a Fano, da molti anni, fornisce il gruppo Ferretti e soprattutto Pershing. «Mi sembrava il momento di fare qualcosa di mio», racconta, così ha valutato l’offerta del mercato e ha cercato di capire cosa mancava. La domanda di partenza è stata: «con tanta attenzione che gli armatori dedicano alla scelta della barca, è possibile che poi si accontentino di un mezzo qualunque per sbarcare a terra?» È nata così NY24, particolare sin dai materiali, visto che per la costruzione viene usato un materiale ignifugo, traspirante, flessibile, riciclabile e privo di resine epossidiche. Anche la vernice è molto particolare perché è un perlato triplo strato con bianco e trasparente. A parte lo stampo, tutto il resto è realizzato internamente ed è questo che permette un livello molto elevato

di customizzazione. Lo si nota osservando gli acciai in coperta e il tanto teak che arriva perfino lungo le fiancate. Il progetto è stato curato da IdeaeITALIA di Alessio Battistini e Andrea Bernardi, designer spezzini che lavorano già da tempo per importanti cantieri italiani. Le linee sono molto pulite, caratterizzate dall’assenza di bottazzo e da un’ancora che esce direttamente dall’occhio di cubia anziché essere appoggiata sulla coperta. Insomma, materiali particolari, cura artigianale, design, customizzazione, parafrasando Humphrey Bogart si potrebbe dire: è il made in Italy, bellezza! Ma NY24 non è solo un tender. Ha una cabina con un’abitabilità più che accettabile e, volendo, anche un vano per il wc. Può perciò essere usato anche come day cruiser e ha un allestimento progettato apposta per diventarlo. Il tendalino, per esempio, è montato su quattro pali in carbonio che hanno il loro alloggiamento. È comodo, facile, elegante e l’ombra per tutto il pozzetto è assicurata. Tante sono le luci a bordo con alcune a scomparsa e le strip led lungo tutta la coperta. E poi c’è il baglio che è rimasto entro i due metri e mezzo semplificando il trasporto via terra. Così chi lo sce-

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glierà come day cruiser lo potrà spostare dal lago, al mare, a casa, senza dover affrontare onerosi e complessi trasporti eccezionali. Rimane da capire come si comporta in acqua e la giornata che ci riserva il Golfo del Tigullio è, in un certo senso, ideale. Il mare ha un’onda incrociata decisamente fastidiosa, prodotta da un giro di venti che, in pochi giorni, hanno cambiato direzione. Il motore è un D4 Volvo Penta di 300 cavalli con il piede poppiero Duoprop. Non è poca cosa e me ne accorgo appena affondo la manetta fuori dalla diga foranea di Lavagna. In sette secondi siamo già in planata, ma quello che sorprende più di ogni altro elemento sono i consumi. Sono decisamente contenuti dato che per coprire tutto il range delle andature di crociera si passa da 25 a 40 litri/ora circa. A 25 nodi di velocità, infatti, servono 32 litri e a 30 solo 39. E se si osservano i litri/miglio, il dato salta ancor di più all’occhio perché nella maggior parte dei casi si aggirano intorno al litro e mezzo. È un dato interessante, non tanto perché s’immagina che un armatore sia ossessionato dal costo del carburante, quanto per l’autonomia. I serbatoi contengono infatti ben 250 litri di carburante.


NEREA YACHT NY24

The dinette can be adapted. In this way it fulfils the needs of whoever wants to spend a night on board, but it is also comfortable when you use it as a tender to avoid the owner and guests having to stay out in the open.

La dinette è trasformabile. In questo modo soddisfa le esigenze di chi vuole trascorrere una notte a bordo, ma è comoda anche quando la si usa come tender per evitare che armatore e ospiti siano costretti a rimanere all’aperto.

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TEST

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312

The deck is elegant and functional, as befits a boat that can also be used for day breaks. There is an awning, sun bathing area, lunch table and fridges.

La coperta è elegante e funzionale come si addice a una barca che può essere utilizzata anche per le uscite giornaliere. Non mancano tendalino, prendisole, tavoli da pranzo e frigoriferi.

Questo propulsore è stato scelto diesel proprio per evitare, di dover gestire due tipi di carburante nel caso di utilizzo di NY24 come tender. Esiste comunque la possibilità di scegliere motori meno potenti e a benzina, soprattutto per chi lo predilige come day cruiser. Per arrivare alla massima velocità, dobbiamo navigare nell’incavo dell’onda. Il mare incrociato è fastidioso, ma la carena si comporta egregiamente. Non sono molte le imbarcazioni sotto i sette metri e mezzo che con queste onde riescono a cavarsela egregiamente. NY24 è una di queste, riesce a prendere tutti i giri e arriva, alla massima, a poco meno di 40 nodi. Forse l’unico neo è dato da un bordo libero piuttosto pronunciato accompagnato da un baglio contenuto per rimanere entro i due metri e mezzo per poter essere carrellato con la conseguenza che, quando si vira a t utta barra, la barca si inclina molto e poi impiega qualche secondo a recuperare l’assetto. Niente di complicato, anche perché fa tutto da sola. Basta attendere qualche istante e, terminata la virata, la barca è di nuovo piatta sulla superficie senza l’ausilio di flap o correttori d’assetto. WHEN YOU TALK TO YARDS THAT MAKE BOATS THAT ARE UNDER TEN METRES LONG, they often suggest that these are also used as tenders in much larger vessels. The NY24 isn’t one of those. The person that came up with it, Dario Messina, really wanted to design a tender. He looked carefully at the tender market, and – despite the fact that it was crowded – decided to create something different. He has no lack of experience because for many years he has been supplying the Ferretti group and especially Pershing, from his facility in Fano. «I felt it was the time to do something that was my own», he says, and so he looked at what

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NEREA YACHT NY24

Velocità max nodi Top speed knots

39 Range nm

206

kg kw

Rapporto lung./larg.

2.9

Da 0 a velocità massima in 24 secondi Gliding time of 24s for a speed change from 0 to 38.9 knots (maximum speed)

L/W

1000

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h 6.2

4.6

7.9

12

11.7

24

16.3

25

23.1

28

25.9

32

30.5

39

38.9

57 1000

Da 0 a planata in 7 secondi Gliding time of 7s from 0 to glide

speed 1/min

Lavagna (GE) 70 cm 3 95 l 50 l

kn

14.4

Giri/min

Località//Place Onda//Wave hight Persone a bordo//People on board Carburante imbarcato//Fuel on board Acqua imbarcata//Water on board

PROJECT: IdeaeITALIA Alessio Battistini, Andrea Bernardini and Dario Messina HULL: LOA 7.35m • Maximum beam 2.50m • Draft 0.50m • Light displacement 2,800 kg • Fuel tank volume 250 l • Water tank volume 60 l MAIN PROPULSION: Volvo Penta D4-300 • Outlet mechanical power 221 kW (300 hp) • 4 cylinders • Swept volume 3,7 l • Bore&Stroke 103mm x110 mm • Compression ratio 17.5:1 • Dry weight 559 kg EC CERTIFICATION: CAT B/C

Rapporto peso

Engine rotational

Conditions on test

PROGETTO: IdeaeITALIA Alessio Battistini, Andrea Bernardini e Dario Messina SCAFO: Lunghezza fuoritutto 7,35m • Larghezza massima 2,50m • Pescaggio 0,50m • Dislocamento a vuoto 2.800 kg • Serbatoio carburante 250 l • Serbatoio acqua 60 l MOTORE: Volvo Penta D4-300 • Potenza 221 kW (300 cv) • 4 cilindri • Cilindrata 3,7 l • Alesaggio per corsa 103mm x110 mm • Rapporto di compressione 17.5:1 • Peso a secco 559 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT B/C

Autonomia mn

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Nerea Yacht Via Mura Malatestiane 1/A I-61032 Fano (PU) T. +39 071 7950578 www.nereayacht.com info@nereayacht.com

1500

2000 2200 2500

Litro miglio

2700 3000

3550 Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

1.2

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

6.2

4.6

0.7

336

61 65

1500

7.9

12

1.5

164

2000

11.7

22

1.9

133

74

2200

16.3

25

1.5

163

75

2500

23.1

28

1.2

206

76

2700

25.9

32

1.2

202

76

3000

30.5

39

1.3

195

77

3550

38.9

57

1.4

170

78

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313


TEST was on the market and tried to work out what was missing. The question that he started out with was: «when owners pay so much attention to choosing a boat, is it really possible that they then make do with any old boat to get to land?» And that is how the NY24 was born, a boat that is different starting right from the materials used, given that a fireproof, breathable, flexible and recyclable material without epoxy resin was used in construction. Even the paint is very unusual, because it is triple-layer pearlised with white and transparent. Apart from the mould, everything else is made in house, and that means we can get a very high level of customisation. You can tell that from looking at the steel used on deck, and all the teak, which even reaches the sides of the boat. The project is by Alessio Battistini and Andrea Bernardi’s IdeaeITALIA company, the designers from La Spezia who have been working for major Italian yards for some time. The lines are very clean, and are characterised by the absence of

a rubbing strake and an anchor that comes straight out through the hawsehole, rather than being stored on deck. So, these are essentially speciallydesigned and customised materials, that are made with craftsmanship, paraphrasing Humphrey Bogart you could say: it’s Italian made, baby! But NY24 isn’t just a tender. It has a cabin which is a more than acceptable size and, if you want, even has a room for the toilet. So that means it can also be used as a day cruiser, and its equipment has been set-up specially so that it can become one. The awning, for example, is mounted on four carbon rods that also have their own housing. It is comfortable, easy to use and elegant, and ensures shade for the entire cockpit. There are a lot of on-board lights, some of which are embedded and LED strips that run the length of the deck. And then there is the boat’s beam, which has been restricted to below two and a half metres, which means that land transport is simplified. So those who buy it as a day cruiser will

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be able to move it from the lake, to the sea, to home, without having to deal with costly and complicated exceptional loads during transport. But we were yet to see how it handles in the water, and the day that the Tigullio Gulf off Genoa had in store for us was, in a way, ideal. There was a distinctly annoying cross sea, the consequence of a series of winds that had changed direction over the course of a few days. The engine is a D4 Volvo Penta producing 300 horsepower with a Duoprop stern drive. That is quite some equipment, which I realised as soon as I opened up the throttle once I had got outside the breakwater at Lavagna. It took us just seven seconds to start planing, but what surprised me more than anything else was how little fuel it used. Not very much at all, given that to cover the entire range of speeds we went from approximately 25 to 40 litres used an hour. At 25 knots we needed 32 litres an hour, and at thirty knots just 39. And if you take a look, the figures for litres used per mile really jump out at you, because in most cases it is around a litre and a half. That is an interesting figure, not so much because you might think that an owner would be obsessed by the cost of fuel, but because of the range it gives. And the tanks hold a full 250 litres of fuel. A diesel engine was chosen precisely to avoid having to manage using two kinds of fuel if the NY24 is used as a tender. There is, however, the option of choosing less powerful, petrol engines, especially for those who prefer to use it as a day cruiser. To get to top speed we have to use the hollow of the waves. The cross sea is frustrating, but the hull behaves extremely well. There are not a lot of boats of under seven and a half metres that could get by really well. But the NY24 is one of them, and it manages to use all of its rpm, reaching a top speed of just under 40 knots. Perhaps the only blemish comes from a freeboard that is fairly pronounced, together with a restricted beam, so as to stick to the two and a half metres that mean it can be put on a trailer. The consequence of which is that, when you turn as tightly as possible, the boat leans a lot and then takes a few seconds to get its trim back. There is nothing complicated about it, not least because it does everything itself. You just have to wait a little bit, and once the turn is over, the boat is again level on the surface, without the help of help of flaps or trim adjusters. Dario Messina, fondatore di Nerea Yachts e Alessio Battistini che ha disegnato la barca insieme a Andrea Bernardi di IdeaeITALIA.

Con un motore entrofurobordo Volvo Penta D4 di 300 cavalli, 4 cilindri, 3700 centimetri cubici, e un piede poppiero Duoprop, la barca naviga a circa 39 nodi di velocità massima consumando circa 1,4 litri di gasolio per ogni miglio percorso. With a sterndrive 300 hp, four-cylinder Volvo Penta D4 engine with a 3,700-cc capacity and a Duoprop stern drive, the boat has a top speed of around 39 knots, using around 1.4 litres of diesel per nautical mile.

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Dario Messina, the founder of Nerea Yachts, with Alessio Battistini who designed the boat together with Andrea Bernardi from IdeaeITALIA.



TEST 316

TEST

ogni LIMITE Beyond every LIMIT

Oltre

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ZAR 59SL LIMITED

Un rib di sei metri dalla grande abitabilità e ricco di accorgimenti funzionali. Ottima l’accoppiata con il Suzuki DF 150 che porta a buone velocità e consumi contenuti A six-metre RIB with plenty of room and with a lot of functional details. It works very well with the Suzuki DF 150 engine, which gives good speed with limited fuel consumption by Luca Sordelli - photo by Andrea Muscatello

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TEST

The Limited version of the Zar 59 Sport Luxury features a new design of the helm seat, which is comfortable for driving both standing and sitting.

Nella versione Limited, lo Zar 59 Sport Luxury ha un nuovo disegno della seduta del pilota, comoda sia per la guida in piedi che da seduti.

ACQUA PIATTA, ZERO VENTO. CALDO. Una di quelle tipiche mattine dove sul Lago Maggiore si forma una densa nebbiolina bassa sull’orizzonte, sopra spuntano le cime delle montagne. Nessun’altra barca in giro. Un panorama immobile. A infrangere tanta quiete ci sono solo io. Tutta questa immobilità è l’ideale situazione per spingere al limite lo Zar 59SL Limited che devo provare, e che a poppa ha anche il massimo della potenza consentita, 150 CV, forniti dal quattro cilindri DF 150 A di Suzuki. Si, certo, lo so, non è solo una questione di velocità per rispondere alla solita e scontata domanda: “quanto fa?”. Una barca non si giudica solo da quanto segna il log una volta che la manetta è tutta abbassata… Però avere davanti, tutta per me, quella che se fossi in auto sarebbe una pista di decollo per voli intercontinentali completamente sgombra, è una vera istigazione “all’ignoranza”. Ecco allora che non faccio in tempo ad uscire dal porto di Baveno e vai con tutto il gas giù, e con il trim al limite massimo su. Devo confessare anche un’altra cosa: questo battello, in realtà l’ho già provato un paio di anni fa. Stesso motore, stessa carena. Non era però ancora in versione Limited, ultimo aggiornamento che nasce per rispondere prima di tutto alle richieste dei mercati dei paesi del Nord Europa che volevano un nuovo disegno del sedile di pilotaggio, predi-

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sposto ora non solo per la guida da seduti, ma anche come poggiareni per chi vuole timonare in piedi. Diciamocelo sinceramente, non una grande differenza. Validissimo pretesto però, per me, per rimettere piedi e mani su un gommone che mi era piaciuto allora, e mi piace ancor di più adesso che posso godermelo in condizioni perfette, da solo in mezzo ad un lago immobile. In tre secondi ho raggiunto la planata, in 19 arrivo alla velocità massima: un filo sotto i 40 nodi. Un valore notevole per un battello che pesa 600 kg e che ha una delle coperte più ampie abitabili in questa, affollatissima, fascia di mercato. Ma a colpirmi, ancora una volta, delle carene Zar è la stabilità e la facilità con cui si porta. Lo Zar 59SL Limited viaggia sui binari, dritto come un treno. E se l’angolo di virata non è strettissimo (e non è necessario che lo sia su una barca che nasce per la crociera) va assolutamente sottolineato come, anche quando naviga ad alta velocita, lo Zar rimanga piatto e morbido sull’acqua. Molto bene anche i consumi, L’abbinamento carena/propulsore si dimostra ancora una volta perfetto: il rendimento migliore, per quella che è la velocità di crociera ideale, lo si ha a 24 nodi, dove si consumano 23,4 litri il che significa solo 0,9 al miglio, con una conseguente autonomia di poco meno di 180 miglia. E in condizioni così calme si può anche tranquillamente viaggiare al ritmo dei 35 nodi, prendendo il 90% dei giri a disposizione, con consumi che rimangono decisamente ragionevoli: 45 litri/ora, in un comfort sorprendente per uno scafo di sei metri di lunghezza. La coperta come dicevo, è cambiata ben poco, e rimane una “piattaforma” ideale per le vacanze, con i due divani, a prua e a poppa, entrambi trasformabili in prendisole e la consolle centrale intelligentemente asimmetrica, con il passavanti di sinistra più largo. La parte in vtr costituisce gran parte della barca e questo lo distingue, come tutti gli Zar, dalla concorrenza e consente, tra le altre cose, di avere tantissimo spazio “in murata” per gavoni grandi e piccoli. Il taglio quadrato della prua regala molto spazio calpestabile e una grande facilità a scendere in banchina quando si ormeggia di prua. Ben disegnato anche il lato opposto di questo Zar, con le due plancette ai lati del motore a cui si accede (o da cui si risale) facilmente grazie alle due alette/ gradino alle spalle del divano di poppa. FLAT WATER, NO WIND. HOT. One of those mornings typical of Lake Maggiore when a thick haze forms on the horizon, with the mountain tops peeking through. There are no other boats around. Nothing in sight is moving. The only thing to disturb all this calm is me. Everything is stationary and so it is the ideal situation to really push the Zar 59SL Limited that I have to try out. On the transom I have the maximum power allowed, 150 hp, provided by the four cylinders of the Suzuki DF 150 A. Yes, of course, I know it is not just a question of speed to answer the question everybody always asks: “how fast does it go?”. A boat shouldn’t be judged just by what the speedometer shows once the throttle is right open… But having what in car terms would be a runway for intercontinental flights completely clear and just for me, is a real incitement to behave like a lout. I am barely out of Baveno harbour that I push the gas fully open and the trim right up. I have another confession to make: I have already tried out this boat out a couple of years ago.

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ZAR 59SL LIMITED

Velocità max nodi Top speed knots

Autonomia mn Range nm

177

Rapporto peso kg kw

5,5

Rapporto lung./larg. L/W ratio

2,5

Giri/min Engine rotational speed 1/min 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000

Velocità kn Boat speed in knots 9 12 21 24 29 33 36 39

Conditions on test

PROGETTO Carlos Vidal Design, Piero e Luca Formenti SCAFO Lunghezza ft 6.09m • Larghezza massima 2.43m • Dislocamento vuoto 590 kg • Potenza massima installabile 150 hp • N camere tubolari 6 • Diametro tubolari 52 cm • Capacità serbatoio carburante 160 l • Capacità serbatoio acqua 60 l MOTORE 1 SUZUKI DF 150 A XL • Potenza 110 kW - 150 hp • Numero di cilindri 4 • Alesaggio per corsa 97mm X 97mm • Cilindrata 2,867 l • Regime di rotazione massimo 6100/min • Peso 235 kg • CE Categoria C PREZZO 34.900 euro (Iva esclusa) solo scafo

39

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

ZAR FORMENTI Vigna della Pace 2/2 I-20086 Motta Visconti (MI) – ITALY +39 02.90000788 www.zar-formenti.net

PROJECT Carlo Vidal Design and Luca Formenti HULL LOA 6.09m • Maximum beam 2.43m • Ligh mass displacement 590 kg • Maximum power rated 150 hp • No of tubes 6 • Tubes diameter 52cm • Fuel tank volumes 160 l • Water tank volume 60 l MAIN PROPULSION 1 SUZUKI DF 150 A XL • Outlet mechanical power 110 kW - 150 hp • Number of cylinders 4 • Bore & Stroke 97mm X 97mm • Total swept volume 2,867 l • Maximal rotational speed 6100/min • Weight 235 kg EC CLASSIFICATION CAT C PRICE 34,900€ Excl.VAT Bare Boat

Velocità minima di planata 11 nodi. Tempo per raggiungere la palanata 3’’, tempo per raggiungere la velocità massima 19’’

Località//Place Lago Maggiore//Lake Maggiore Mare//Sea state Calmo//Calm Vento forza//Wind speed 5 nodi//Kn Persone a bordo//Number of people on board 3 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 60% Acqua imbarcata//Water volume on board 10% Motore//Main propulsion 1 x Suzuki DF 150A

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi lt/h

Fuel consumption l/h kn

9

10,4

12

13,2

21

21

24

23,4

29

27,8

33

33,8

36

45,5 55,4

39

2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000 Rpm

Litro miglio

l/ na mi (Cruising speed)

0.9

Minimum speed to glide 11 knots Gliding time of 3s from 0 to glide Gliding time of 19s for a speed change from 0 to 39 knots (maximum speed)

Consumi totali l/h Total Fuel consumption (as volume flow) l/h 10,4 13,2 21 23,4 27,8 33,8 45,5 55,4

Consumi litro miglio Total Fuel consumption (as volume hanging) l/ na mi 1,1 1,1 1 0,9 0,95 1,02 1,26 1,42

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(velocità di crociera)

Autonomia mn Range na mi 145 145 160 177 168 156 126 112

Rumore su scala A (in plancia) dB Sound level on scale A (at the dashboard) dB 66 74 75 77 79 81 83 84

319


TEST

Engine Data

320

Il motore è il Suzuki DF150. Ha un sistema di alimentazione Elettronica Multipoint Sequenziale, 4 cilindri in linea, 16 valvole 4 Tempi DOHC e una cilindrata di 2.867 centimetri cubici. L’alesaggio per corsa è di 97mm x 97mm. La potenza massima è di 150 cavalli (110 kW). L’Alternatore ha 44 A e il peso a secco è di 215 chilogrammi. The engine is a Suzuki DF150. It features a Multi Point Sequential Electronic Fuel Injection system, 4 in-line cylinders, 16 Valves Four-Stroke DOHC and a swept volume of 2867 cm3. The Bore for Stroke is of 97mm X 97mm. The maximum power rated is of 150 hp (110 kW). The alternator is of 44 A and the dry weight is of 215 kilograms.

A regime di crociera economica di 24 nodi l’autonomia sfiora le 180 miglia, con un consumo orario di 23,4 litri di benzina. At the economic cruising speed of 24 knots, the range is of about 180 miles, with a consumption of 23.4 liters of fuel per hour.

The same hull with the same motor. But that wasn’t in the Limited version, which is the latest update that was mainly created to meet the needs of northern European markets that were looking for a new design for the helmsman’s seat, which is now fitted to be used not just for driving while seated, but also as a back support for anybody who wants to steer while standing. Let’s be honest: it’s not a major difference. But it is a jolly good excuse for me to get back on board, and to get my hands back on a dinghy that I liked a lot then, and which I like even more now that I can enjoy it in perfect conditions, on my own in the middle of a completely still lake. I started planing in three seconds, and in nineteen seconds I reached top speed, which was just below forty knots. That is a significant amount for a boat that weighs 600 kg and that has one of the largest usable deck surfaces in this, a very crowded part of the market. But once again strikes me about the Zar hull is the stability and ease of handling. The Zar 59SL Limited moves as if it were on rails, straight as a train. And if it doesn’t produce very tight turns (something not needed for a boat that is created for cruising) it should really be stressed that the Zar stays flat and calm on the water, even at high speed. Fuel consumption figures are also very good, and

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the hull/engine combination again proves itself to be perfect: you get the best performance, and the best cruising speed, at 24 knots, where it uses 23.4 litres, which means just 0.9 a mile, giving a range of just under 180 miles. And in conditions this calm, you can easily go at 35 knots, using 90% of the revs available, while still using a very reasonable amount of fuel: 45 litres per hour, in a level of comfort that is surprising for a hull that is six metres long. The deck, as I said, hasn’t changed much at all, and is still an ideal “platform” for holidays, with two sofas, one at either end, both of which can be changed into sun beds, and the central console that is intelligently asymmetric, with the port gangway the wider of the two. Much of the boat is made in fibreglass, and that sets it apart – as is the case with all Zar boats – from the competition and means, amongst other things, that you can have a lot of space incorporated in the sides for lockers, both large and small. The square bow provides a lot of usable area, and makes it very easy to get onto the quay when you moor at the bow. The other end of this Zar is also well designed, with two platforms on either side of the engine which you can get on to (or down from) easily, thanks to the two steps/wings at the back of the stern sofa.



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CMM YACHT SERVICE

Dal cuore dell’ITALIA ai confini del MONDO From the HEART of ITALY, to the edge of the WORLD È la passione per il proprio lavoro il motore che anima CMM Yacht Service e che quest’anno l’ha portata a festeggiare il 15esimo anno di attività The driving force behind CMM Yacht Service is the love of the job, and that approach means the firm is now celebrating its fifteenth year in business by Massimo Longoni

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La dedizione al proprio lavoro e la passione per la meccanica sono state 324 trasmesse a Matteo Cervasi fin da ragazzino dal padre Augusto (foto sopra). In basso un progetto di restyling realizzato da CMM per il refitting di un Pershing 90.

Matteo has inherited the dedication to work and the passion for engineering from his father Augusto Cervasi from his earliest years (picture above). Below, the project CMM made for the refitting of a Pershing 90.

DAL 2004, ANNO DELLA SUA FONDAZIONE A SENIGALLIA, CMM ne ha fatta di strada, nel vero senso della parola, raggiungendo ogni latitudine terrestre. Il cantiere, nato come centro di rimessaggio e principale service del marchio Pershing, negli ultimi anni si è affermato ben oltre i confini nazionali. Fin dai primi anni, l’azienda ha dato prova delle sue capacità organizzative e logistiche intervenendo con proprie officine mobili per prestare assistenza ove fosse richiesta, doti che le hanno permesso di evolversi specializzandosi nella realizzazione di veri e propri restyling ovunque si trovi l’imbarcazione. È questo il punto di forza di CMM che nella distanza e negli ostacoli di dover operare al di fuori del proprio territorio non vede un limite, ma, al contrario, un incentivo per soddisfare le esigenze di ogni armatore ovunque richiesto. Mentre state leggendo questo articolo un team di tecnici è impegnato in un refitting in Indonesia… Ripercorrendo la sua storia, CMM è stata più volte identificata come la beauty farm delle imbarcazioni, una yacht haute couture che, come una sartoria, ridisegna e crea una nuova «veste» a qualsiasi imbarcazione sottoposta a refit, dove la cura del dettaglio è la regola principale di ogni progetto. «La customizzazione e l’artigianalità sono le parole che più ci caratterizzano e sono alla base del nostro lavoro» ci racconta Matteo Cervasi, CEO di CMM. «Sono entrambi elementi che ci rappresentano e che fin dal principio abbiamo voluto comunicare ai nostri clienti», un’esperienza che oltre ad essere fondamentale nell’affrontare ogni intervento è anche stimolo di una continua ricerca ed evoluzione nel campo della personalizzazione e del miglioramento con particolare attenzione al design. «La nostra forza è proprio questa, la capacità di intervenire ovunque e per qualsiasi tipologia di lavorazione» continua il titolare «che si tratti di assistenza, manutenzione o interventi migliorativi, le nostre squadre sono formate da tecnici specializzati in grado di intervenire h24, 7 giorni su 7, ogni mese dell’anno». Una dedizione al proprio lavoro e una passione per la meccanica trasmessa fin da ragazzino dal padre Augusto Cervasi. Da anni CMM è Master Service Point nel servizio di post-vendita per tutte le imbarcazioni del Gruppo Ferretti (Pershing, Riva, Mochi Craft, Custom Line, Ferretti Yachts), e nell’ultimo decennio ha concentrato la sua attività sui progetti di refitting. Nel 2012 ha

iniziato il suo processo di internazionalizzazione con l’apertura di un ufficio a Spalato, nel porto di Marina Lav, situato nel centro della costa croata, ma è con l’inaugurazione della nuova sede di rappresentanza ad Antibes avvenuta nel 2014, ubicata di fronte a Port Vauban in Costa Azzurra (un sito che conta oltre 1.600 ormeggi), che ha consolidato la sua posizione a livello internazionale nell’offrire un servizio “worldwide” a 360 gradi. È proprio sul territorio francese che si sono concentrati i progetti di refitting più impegnativi delle ultime stagioni, con interventi di migliorie e riverniciature complete su imbarcazioni da 64 ad oltre 100 piedi (Pershing 115, Pershing 90, Pershing 80, Riva 76, Navetta 28 e Navetta 37, ecc…). Importanti lavorazioni sono state svolte anche in Turchia, dove CMM ha impiegato assiduamente le sue maestranze negli ultimi 4 anni, oltre che intervenire ad Atene, Miami, Dubai e in Qatar. Da oltre 5 anni CMM è anche dealer e certificato centro di installazione e service di Seakeeper, che si occupa di stabilizzatori, un optional sempre più richiesto da ogni armatore, sinonimo di comfort nel vivere la propria imbarcazione. A bordo del Pershing 90, ubicato al di fuori della sede principale di CMM, elemento che non ha influito sull’attività degli interventi, è stato realizzato un importante intervento di refitting. Le lavorazioni hanno interessato la parte esterna, attraverso la completa riverniciatura in white pearl, la sostituzione di tutta l’illuminazione da fibra ottica a led, la sostituzione del teak e l’installazione dello stesso sulla zona del sundeck, ma è nella zona operativa, in sala macchine, dove sono stati svolti gli interventi più importanti: entrambi i motori sono stati revisionati, i generatori sostituiti con modelli più potenti, le tubazioni di scarico smontate e realizzate da nuovo, le trasmissioni hanno subito un service straordinario; tutta la coibentazione è stata sostituita e rifatti tutti i paglioli in alluminio, ogni pompa è stata smontata e revisionata, tutte le tubazioni sono state sostituite così come l’illuminazione. Per la parte interna sono stati realizzati progetti, render e mock-up, uno studio di progettazione e di materiali volto al restyling che l’armatore ha interesse di realizzare in ogni ambiente. Grazie al suo ricco background e un continuo aggiornamento, sono sempre di più gli armatori che si affidano a CMM per eseguire importanti lavori di rinnovamento tecnologico e stilistico delle proprie imbarcazioni.

CMM is very strong in both its desire and ability to fully satisfy the needs of every owner. A team of technicians is currently busy working on a refitting project in Indonesia. barchemagazine – Settembre-September 2019

CMM ha la volontà e la capacità di raggiungere e soddisfare le esigenze di ogni armatore ovunque richiesto. In questo momento un team di tecnici è impegnato in un refitting in Indonesia.



COMPANIES 2011

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CMM è in grado di personalizzare un’imbarcazione “costruita in serie” e renderla un oggetto unico e rappresentativo del proprio armatore.

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CMM is able to customise a productionline boat and turn it into a unique vessel that reflects its owner. 326

FOUNDED IN SENIGALLIA IN 2004, CMM has come a long way in the real sense of the word, and has got to every part of the world. The yard started out as a storage centre and a main service facility for the Pershing brand, but has now become established well beyond Italy. From the very start, the company has shown that it has organisational and logistical capacity by providing assistance with its mobile workshops wherever required – which has meant it has been able to evolve and specialise in full restyling projects, wherever the boat may be located. That is the true strength of CMM, which doesn’t see the distances and

obstacles involved when it has to work outside its own area as a limitation, but rather as an incentive to meet the needs of every single owner, wherever they might be. And indeed, as you read this article, a team of technicians is busy on a refitting job in Indonesia. Going back through its story, CMM has often been seen as a beauty farm for boats, a haute couture house for yachts that, just like a tailor, redesigns and creates a new set of clothes for any boat being refitted, with attention to detail the guiding rule in every project. «Customisation and artisan standards of craftsmanship are the watchwords that best characterise us and are the

Gli interventi che hanno interessato un Mochi 74, ormeggiato in Costa Azzurra, sono stati la totale riverniciatura dello scafo, originariamente in gelcoat, realizzata in vernice PPG, la carteggiatura e lucidatura della sovrastruttura e l’installazione di due giroscopi Seakeeper 9.

The work on a Mochi 74 moored on the French Riviera involved totally repainting the hull, which had originally been done in gelcoat, with PPG, sanding and polishing of the superstructure and installing two Seakeeper 9 gyroscopes.

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basis of our work» says Matteo Cervasi, the CEO of CMM. «They are both qualities that reflect who we are and that we have sought to share with our clients from the start», an experience that as well as being fundamental in their approach to all their work, is also a stimulus to continually seek out new ideas and develop in the customisation area, and to improve with especial attention to design. «That really is our strength – the ability to operate anywhere and with any kind of job», the company owner continues, «whether it is a question of assistance, maintenance or improvements, our teams are made up of specialist technicians ready to help out 24 hours a day, seven days a week, every day of the year». The dedication to work and passion for engineering is something that his father Augusto Cervasi conveyed to him from his earliest years. For years, CMM has been a Master Service Point in after-sales service for all the brands in the Ferretti Group (Pershing, Riva, Mochi Craft, Custom Line, Ferretti Yachts), and over the past decade it has concentrated its work on refitting projects. In 2012 the company began to internationalise, and opened an office on the harbour at Marina Lav, in Split, in the middle of the Croatian coast. But the consolidation of the company’s standing abroad and its ability to offer a truly comprehensive, international service really came in 2014 with the opening of its facility in Antibes on the French Riviera (which has over 1,600 moorings). And it has been in France that the most difficult refitting projects have been concentrated over the past few years, with work to improve and completely repaint boats from 64 to over 100 feet (Pershing 115, Pershing 90, Pershing 80, Riva 76, Navetta 28 and Navetta 37, etc...). Important projects have also been carried out in Turkey, where CMM has continually deployed its craftsmen over the past four years, as well as doing jobs in Athens, Miami, Dubai and Qatar. For more than five years, CMM has also been a dealer and certified installation and service centre for Seakeeper, a firm producing stabilisers, an optional that is extremely popular with owners wanting comfort when they enjoy their boat. An important refitting project was executed on a Pershing 90 which was located away from CMM’s main facility, a factor that did not affect the work. The work involved the external parts of the boat, with complete repainting in white pearl, changing the entire lighting system from fibre optics to LED, replacing teak and installing it in the sundeck area. But it was the operational area, the engine room, that saw the most important work: both the motors were reconditioned, the generators were substituted with more powerful models, the exhaust pipes were dismantled and new ones fitted, and the transmission systems were given an extraordinary service; all of the insulation was replaced and all the dunnage was redone in aluminium, every pump was taken apart and reconditioned, and the tubes were changed, as was the lighting. Designs, renderings and mockups were made for the interiors, as well as a project plan and a study of materials for the restyling that the owner would like for each of the rooms. Thanks to its rich background and continuous updating, more and more ship-owners rely on CMM to carry out important works of technological and stylistic renovation of their boats.



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EUPHORIA 68

Balance is the KEY feature 329

La crociera senza limiti: spazi, comfort, sicurezza in navigazione e tanta autonomia. Un 21 metri disegnato da German Frers per navigare ovunque. Gli interni sono stati progettati da Design Unlimited Cruising without any restrictions: space, comfort, safety under way and a lot of range. A 21-metre boat designed by German Frers to sail anywhere. The interiors are by Design Unlimited by Niccolò Volpati - photo by Jeff Brown, Breed Media barchemagazine – Settembre-September 2019


TEST A vela senza sorprese e senza eccessi. Facile da condurre anche se si è solo in due.

There are no surprises, or excesses, when under sail. It is easy to sail, even if there are just two of you.

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COMFORT E SICUREZZA. MEDITERRANEO, MA ANCHE OCEANO. Il progetto di German Frers sembra avere questo come obiettivo. È una sensazione che ho riscontrato appena salito a bordo, quando la barca è ancora ormeggiata in banchina. La dimensione dei passavanti è notevole. Di media misurano 90 cm e solo nel punto più stretto, dove c’è il carrello del genoa, arrivano a 77. Facile muoversi e spostarsi da prua a poppa e viceversa. Anche il pozzetto è coerente con la parte centrale della coperta. Gli spazi ci sono, il comfort è assicurato, del resto siamo a bordo di un 68 piedi da crociera, ma non c’è solo questo. Il progettista ha tenuto conto anche della possibilità di muoversi a bordo e di poterlo fare in sicurezza. Essere crocieristi, d’altronde, non significa mica rimanere immobili in un punto determinato della barca.

Il pozzetto avrebbe potuto essere più grande. La mia non è una critica, anzi, è apprezzabile che non si sia disegnata una coperta con l’unica ossessione dei centimetri. Euphoria 68 sembra non voler partecipare alla gara ossessiva dei centimetri con altri modelli di pari dimensioni presenti sul mercato. Qui si è ragionato sulla crociera, nel senso degli spazi e del comfort, ma anche della sicurezza. Sicurezza in navigazione e sicurezza mentre si è a bordo. Il pozzetto, infatti, appare ben protetto e, immaginandosi di navigare con mare formato, si ha la sensazione che all’interno di esso, non si corra alcun pericolo. Non c’è niente da scavalcare per uscire dal quadrato, quindi spostarsi dal pozzetto ai passavanti laterali, è semplice e sicuro. Le condizioni che incontrerò oggi non mi permettono di verificare questa sensazione, perché il vento è poco

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e il mare è piatto. Molliamo gli ormeggi fiduciosi, sperando che la brezza ci consenta comunque di testare le prestazioni sottovela. L’attrezzatura di coperta è all’insegna della semplicità di conduzione. Scotte e drizze non sono d’intralcio perché nascoste sotto la tuga, ma, anche in questo caso, la filosofia dell’easy sailing non mi sembra esasperata. Oltre ai winch vicini alle ruote del timoniere, infatti, ce ne sono due alla base dell’albero. È una scelta più che comprensibile perché è assai improbabile che si conduca un 68 piedi da soli, quindi non c’è niente di male se una persona deve andare all’albero per le drizze. La randa è avvolgibile nel boma e sul musone di prua sono armate due vele: il genoa e il Code 0. I winch sono tutti elettrici, così come elettrica è la movimentazione della poppa basculante che si trasforma in piattaforma bagno.


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TEST

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The yard offers three layout options as a base, together with significant room for customisation. It could be called, without exaggeration, a semi-custom boat. The engine develops 160 hp, so you can get around quickly even when there isn’t any wind.

Il cantiere offre tre layout da cui partire e ampio margine di personalizzazione. Senza esagerare si può definire semi custom. Il motore ha 160 cv in modo da spostarsi velocemente anche quando non c’è vento.

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La randa non ha il trasto, ma un paranco al centro del pozzetto vicino al quale c’è un altro grande winch. Mentre issiamo e srotoliamo le vele noto il design particolare e al tempo stesso funzionale dei pod e delle sedute del timoniere. Sono “sospese” nel senso che spuntano dalle fiancate. A prima vista potrebbero lasciare perplessi per la loro tenuta, ma dopo aver appoggiato proprio sul bordo estremo e nemmeno troppo delicatamente tutti i miei 90 e oltre chili, i dubbi sono presto fugati. I pod portastrumenti, invece, mi risultano un po’ troppo orizzontali e con la luce diretta i display sono poco visibili. Iniziamo con il genoa anche se il vento è poco più di sei nodi. La buona notizia è che, nonostante le 32 tonnellate di dislocamento, Euphoria 68 si muove e nemmeno troppo lentamente. Navighiamo a quasi cinque nodi di velocità, ma non si deve pretendere di stringere troppo la bolina altrimenti la barca si inchioda. Con il Code 0 le prestazioni migliorano sensibilmente perché guadagniamo almeno un nodo di velocità con la stessa intensità di vento. Allontanandosi dal marina, il vento scende ancora, quindi decidiamo di avvicinarci nuovamente alla costa turca. La perseveranza viene premiata perché il vento sale oltre gli otto nodi e, sempre con il Code 0, navighiamo tra i sette e mezzo e gli otto e mezzo tra la bolina e il traverso. Con un angolo di 90° la barca dà decisamente il meglio di sé perché arriva più o meno alla stessa velocità del vento.


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Anche di bolina larga, comunque, si comporta bene, soprattutto se teniamo conto che siamo a bordo di uno scafo da crociera e non da crociera regata, progettato, inoltre, per essere sicuro e affidabile con qualsiasi condizione meteo. In virata non è un fulmine e anche durante i minimi rinforzi di vento che abbiamo incontrato la barca è un po’ sorda. Non reagisce nervosamente. È fatta per navigare tranquilli. Purtroppo il nostro test si è svolto con condizioni meteo decisamente sfavorevoli. Con così poco vento era perfino lecito aspettarsi che si muovesse al rallentatore. E invece no, Euphoria 68 naviga anche con poco vento e rimane solo il rammarico di non averla potuta testare con più aria. Ci consoliamo con il motore, uno Yanmar da 160 cv in linea d’asse e elica a 4 pale. Spinge tanto e infatti alla massima si superano i dieci nodi. Senza impiccare il motore si può navigare a 2.500 giri con una velocità di 9,6 nodi di crociera. Questo significa che la barca non teme le lunghe traversate a motore e non le teme anche perché la capacità complessiva dei serbatoi del carburante è di ben 900 litri. Buona anche l’insonorizzazione, nonostante un propulsore così potente. Dalla cabina armatoriale di poppa, il fonometro ha registrato valori bassi, compresi tra 60 e 70 decibel. Solo quando si affonda la manetta al massimo dei giri la rumorosità sale fino a 74 dbA. Gli interni, progettati da Design Unlimited sono semi custom. I layout disponibili sono tre, come tre

sono gli esemplari di Euphoria 68 varati fino a questo momento. Nessun armatore ha scelto quello “standard” che prevede l’armatoriale a prua. Anche per questo terzo esemplare, è stato privilegiato un layout d’interni con armatoriale a poppa che sfrutta per intero gli oltre cinque metri di baglio. Tanta luce naturale e tanta ventilazione tra oblò, passauomo e finestrature, ma, soprattutto, tanto spazio in dinette. Quest’ultima è davvero generosa, a prima vista direi perfino più grande e spaziosa del pozzetto. E tutto questo nonostante una tuga non eccessiva perché, come già detto, i passavanti laterali in coperta sono molto larghi. Merito anche di qualche accorgimento come, per esempio, i mobiletti che si trovano esternamente agli schienali dei divanetti. Questa soluzione consente di avere le sedute sotto la tuga e quindi con tanta aria sopra la testa, ma senza sacrificare volumi preziosi. Inoltre, disporre di altro spazio oltre lo schienale dei divanetti a dritta e a sinistra, dà, anche visivamente, l’idea di trovarsi in un’area perfino più grande di quello che è in realtà. E la realtà, comunque, non è certo sacrificata. COMFORT AND SAFETY. THE MEDITERRANEAN, BUT ALSO THE OCEAN. That seems to be the aim of the project by German Frers. That was my initial feeling as soon as I stepped on board, when the boat was still moored at the quay. The gangways are notably large. They average 90 cm wide,

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and only at the narrowest part, where the genoa traveller is located, do they go down to 77 cm. It is easy to get from bow to stern and vice versa. And the cockpit works together with the main part of the deck. There is plenty of room, the level of comfort is high, and we are on board a 68-foot cruiser, but not just that. The designer has also created the possibility of moving around on board safely. Moreover, doing cruises doesn’t actually mean staying put in just one part of the boat. The cockpit could have been bigger. And that’s not a criticism, in fact it is laudable that the deck hasn’t been designed just focussing on measurements. Euphoria 68 doesn’t seem to want to take part in some obsessive battle over measurements with other models of a similar size that are on the market. In this case they have based things on cruising, in terms of room and comfort, but also in relation to safety. Safety while sailing, and safety while on board. Indeed, the cockpit actually seems well protected and, if you imagine sailing in a rough sea, you get the feeling that while you are in it you aren’t in any danger at all. There is nothing to climb over to get out of it, so moving from the cockpit to the gangways is simple and safe. The conditions on the day of the test weren’t going to allow me to put that feeling to the test, because there wasn’t much wind and the sea was flat. We slipped moorings trusting and hoping that the breeze would at least


TEST

The deck is designed for ease of handling, even with a small crew, and also to be easy to get around on board.

La coperta è disegnata all’insegna della semplicità di conduzione anche con equipaggio ridotto, ma con un’attenzione particolare alla facilità di muoversi a bordo.

allow us to try out the performance under sail. The deck gear is aimed at ease of handling. Sheets and halyards are not a hindrance, because they are hidden under the deckhouse but, even with that I don’t find the easy sailing approach exasperating. As well as the winches close to the wheel, there are two at the foot of the mast. It is a logical decision, because it is very improbable that you would sail a 68-footer on your own, so there is nothing wrong with somebody having to go to the mast for the halyards. The mainsail furls in the boom, and two sails are housed in the sternhead: the genoa and the Code 0. The winches are all electric, and so is the movement of the raisable stern, which can transform into a bathing platform. The mainsail doesn’t have a traveller, but a hoist in the middle of the cockpit, close to another large winch. While we raised and unfurled the sails, I noticed the unusual, but at the same time functional, design of the pods and the helmsman’s seat. They are “hanging” in the sense that they stick out at the ends. It made me wonder how strong it was, but having put my ninety-plus kilos down right on the edge in none too delicate a fashion, these doubts were quickly dispelled. I felt the instrument pods were a bit too

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horizontal, however, and with direct light on them the displays weren’t easy to see. We started out with the genoa up, even though there wasn’t much more than six knots of wind. The good news is that, despite the 32-tonne displacement, the Euphoria 68 can move and certainly not too slowly. We travelled at nearly five knots, but you shouldn’t think you can sail too close to the wind, otherwise you will come to a stop. With the Code 0 raised, performance increased notably and we gained at least a knot with the same wind speed. The wind fell further as we moved away from the harbour, so we decided to go back into the Turkish coast. Our perseverance was rewarded, because the wind increased to over eight knots and, again with the Code 0, we sailed at 7.5 to 8.5 knots, between sailing close to the wind and with a beam wind. The boat definitely performs best at a 90-degree angle, because it travels at more or less the same speed as the wind. But it also behaves well sailing a close reach, especially if we bear in mind that we are on board a boat that is for cruising and not a racing cruiser, and one that has also been designed to be safe and dependable in any kind of weather conditions.


EUPHORIA 68 Sirena Marine Istanbul Turchia T. 0 212 2197474 info@sirenamarine.com.tr

Condizioni della prova

Official Agent Sirnew Via Ottavio Ravel 5 Torino, T. +39 011 7640192 www.sirnew.com, info@sirnew.com

Località//Place Pendik, Istanbul, Turkey Mare//Sea state Calmo//Calm Persone a bordo//People on board 6 Carburante imbarcato//Fuel on board 390 l Acqua imbarcata//Water on board 370 l

Velocità max di bolina nodi Hauling max speed in knots

7.5

PROGETTO: Frers Naval Architecture (hull design, naval architecture, exterior styling & concept), Design Unlimited (interior styling & design) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 21,04m • lunghezza al galleggiamento 19,53m • baglio massimo 5,84m • pescaggio standard 3,80m • dislocamento a vuoto 32.000 kg • zavorra 10.000 kg • serbatoio carburante 900 l • serbatoio acqua 950 l • superficie velica randa 150 m2 • superficie velica genoa 117 m2 MOTORE: Yanmar 6BY3 • potenza 117 kW (160 cv) • 6 cilindri in linea • cilindrata 2,99 l • alesaggio per corsa 84mm x90mm • regime di rotazione massimo 2.800 giri/minuto • peso 328 kg CERTIFICAZIONE CE: Cat. A per 12 persone

Superficie velica m

2

Sailing surface m2

267 Rapporto lung./larg.

PROJECT: Frers Naval Architecture (hull design, naval architecture, exterior styling & concept), Design Unlimited (interior styling & design) HULL: LOA 21.04m • Waterline length 19.53m • Maximum beam 5.84m • Draft (as stamdard) 3.80m • Light mass displacement 32,000 kg • Ballast 10,000 kg • Fuel tank volume 900 l • Water tank volume 950 l • Mainsail surface 150 m2 • Genoa surface 117 m2 MAIN PROPULSION: Yanmar 6BY3 • Outlet mechanical power 117 kW (160 hp) • 6 cylinders in line • swept volume 2.99 l • Bore&Stroke 84mm x90mm • Maximum rotational speed 2800/min • Weight 328 kg EC CERTIFICATION: CAT A -12 people

L/W

3.6 Dislocamento Displacement

32 Prestrazioni a motore//Under power performance Giri/min

Rumore su scala A (cabina di poppa) dB

Boat

Sound level on scale A

speed in knots

(aft cabin) dB

1000

4.3

55

1500

6.4

57

2000

7.9

64

2500

9.6

71

2750

10.7

74

speed 1/min

335

Prestazioni all’insegna dell’equilibrio. È una barca che non ama la bolina troppo stretta e dà il meglio di sé con venti dalla bolina larga al traverso. Ottima anche la capacità di “sopportare” il vento forte con prestazioni che si uniformano dai 16 nodi in su.

The performance is very balanced. It is not a boat that much likes sailing very close to the wind, and it performs best with points of sail between a close reach and a beam wind. It has an excellent ability to deal with strong wind with performance levelling out from 16 knots and up.

Prestazioni a vela//Under Sail Performance

Velocità kn

Engine rotational

Conditions on test

Andatura

Angolo

Velocità Nodi

Vento Reale Nodi

Note

Point of sail

Angle

Speed knots

Real Wind knots

Remarks

45° 55° 60° 90°

4,8 7,5 5,8 8,5

6,2 8,2 6,5 8,4

Code 0 Code 0 Code 0

Bolina//On the wind Bolina//On the wind Bolina larga//Close reach Traverso//Beam reach

Con un angolo di 90° la barca dà decisamente il meglio di sé perché arriva più o meno alla stessa velocità del vento. The boat definitely performs best at a 90-degree angle, because it travels at more or less the same speed as the wind.

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TEST

There is room for comfort, but also to move around on board safely. It is a boat for cruising in the Mediterranean, but elsewhere too.

Spazi per il comfort, ma anche per muoversi a bordo in sicurezza. È una barca da crociera per il Mediterraneo e non solo.

It isn’t super quick when turning, and was also a little bit unresponsive during the small increases in wind strength that we came across. But it doesn’t react nervously. It is made to sail calmly. Unfortunately, our test was carried out with some really unfavourable weather conditions. With so little wind you could be forgiven for thinking that we were going to be moving in slow motion. But that wasn’t the case, and the Euphoria 68 can sail without much wind and we were only left with the regret that we weren’t able to test it with any more. We consoled ourselves with the engine, a straightshaft 160 hp Yanmar, fitted with a four-bladed propeller. It really pushes the boat along, and top speed even exceeds ten knots. Without forcing the engine, you can do 9.6 knots cruising speed, at 2500 rpm. That means that the boat doesn’t fear long powered crossings, and the total fuel tank capacity is a full 900 litres. The acoustic insulation is also good, despite having such a powerful engine. In the owner’s cabin in the stern, noise readings were low, between 60 and 70 decibels. Only when you open the throttle right up does the noise rise to 74 decibels. The interiors, by Design Unlimited, are semi-custom with three layout options. There are also three Euphoria 68 boats that have thus far been launched. No owner has yet chosen the standard set-up, which has the owner’s cabin in the bow. And for this, the third of the boats in the series, the choice has been made to have the owner’s cabin in the stern, where it enjoys the entire five-metre beam. There is a lot of natural light and ventilation from the portholes, skylights and windows, and – above all – a lot of room in the dinette. The dinette really has a lot of space, I would even say it was bigger and more spacious than the cockpit from my first look at it. And you get all that despite the deckhouse not being excessively large, because – as I said – the gangways on deck are very wide. This is also because of some expedients like, for example, the cabinets that are located out on the back of the sofas. That is a solution that means you can have the seats under the deckhouse and thus get a lot of space above your head, but without sacrificing precious area. Also, having further room beyond the sofa backs both left and right gives the visual idea of finding yourself in an area that is actually bigger than it really is. And it actually definitely isn’t too small.

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barchemagazine – Settembre-September 2019





BROKERAGE SECTION

SANLORENZO 82’ Year 2005, LOA 82’ 0” Beam 20’ 3” Cabins: 4 Heads: 4 Crew Cabin: 1 Crew Head: 1 Fuel Type Diesel Cruising Speed 25 Kn State Florida City Fort Lauderdale Boat Show Country United States Price USD 1,649,000

u

Florida Yachts International

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

340

MYLIUS 14E55

EVOMARINE DOUVILLE 76’

JONGERT 20 DS

MAIORA 20

CRANCHI MEDITERRANEE 43

MYLIUS 19,95

2009, richiesta € 230.000 più iva. Chiglia retrattile, albero carbonio, tutti i comandi bottom touch.

Year 2006. 2x1675 Hp CAT C32 - LOA: m 17,71 - Beam: m 5,52 Price:€ 700.000

Year 1984. LOA: m 22,46 - Beam: m 5,28 - Max draft: m 2,70 Price: € 480.000

Year 2005. 2x1500 Hp MTU LOA: m 21,37 - Beam: m 5,60 Price: € 680.000

Year 2009. 2x429 Hp VOLVO D6 - LOA: m 11,95 - Beam: m 4,13 Price: € 198.000

2011, € 1.300.000 Vat paid (no commissions). TWIN SOUL 6 is arguably one of the highestspecified Mylius ever built.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

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Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

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Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Grabau International

3337489281, michele@grabauinternational.com


BROKERAGE SECTION

BLUE NIGHT LOA: 49.9m (163.8ft) BUILD: 2000 (refitted 2012), Benetti, Italy EXTERIOR: Stefano Natucci INTERIOR: Stefano Natucci GUESTS: 13 (3 double, 2 twin, 3 additional berths) CREW: 12 ASKING PRICE: EUR 10,950,000

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Burgess Yachts

www.burgessyachts.com

AVANT GARDE2

ODYSSEY

LOA: 42.6m (139.8ft). Build: 2010 (refitted 2016), CRN, Italy. Exterior: Zuccon International Project. Interior: Zuccon International Project/Laura Pomponi. Guests: 11 (4 double, 1 twin, 1 additional berth). Crew: 9 ASKING PRICE: EUR 10,950,000

LOA: 40.2m (131.8ft). Build: 2015, Princess Yachts International, UK. Exterior: Bernard Olesinski. Interior: Fendi Casa. GUESTS: 12 (3 double, 2 twin, 2 additional berths). Crew: 9. ASKING PRICE: GBP 13,900,000

u

Burgess Yachts

www.burgessyachts.com

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Burgess Yachts

www.burgessyachts.com

341


BROKERAGE SECTION

342 WALLYNANO MkII Pilgrim, 2016, € 295.000 + Iva. u Grabau International +39 333 74 89 281 michele@grabauinternational.com

ITAMA 38 Lenght: 11.62 meters, Beam: 3.67 meters, Year: 1984 Engines: 2x450 CAT 3126 B DITA Cabins: 1, Beds: 4, Baths: 1 Fuel tank: 1100 l, Water tank: 200 l. PRICE: 100.000

u

SNO Yachts

info@snoyachts.com www.snoyachts.com

HYLAS 54

LINEA ROSSA SPARROW 58

£ 445,000 Iva non assolta, 16.50m, stupendo blue water cruiser pozzetto centrale visibile a Chichester, United Kingdom.

2009, € 650.000 + IVA, 2x MAN V10 1,100hp, 3 cabine, 2 bagni, Spagna.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

COLLAUDI E CONSULENZE TEST & CONSULTATION Collaudiamo unità prodotte in serie e prototipi collaborando con il cantiere costruttore per l’ottimizzazione e la riduzione dei costi di assistenza post vendita. We test prototypes and production models together with the shipyard to find out the best solution to reduce and save after sales costs. Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it barchemagazine – Settembre-September 2019

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com


BROKERAGE SECTION CIGARETTE 42’ HUNTRESS Costr. 2013 imm. 2014; mt. 13,71; 5x350 hp Mercury ore moto 220 ca.; eccellenti condizioni. Visibile Liguria. Prezzo: euro 550.000 IVA assolta (+ comm.)

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

ROCQUETTE Year: 1964 | refit 2019 LOA: 12.88 m, Beam: 3.33 m Draft: 2.08 m, Flag: French Location: Brittany, France New Asking Price: € 115 000

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

SUNSEEKER PREDATOR 63

FORTE 50 SIMAN

1995, € 180.000 + IVA, 2x Detroit 8v92 750hp, 2 cabine, Spagna.

€ 800.000 + IVA, alluminio, 14,80m, 3x350hp FB.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

HYLAS M44 EURO USD 829.125 tax not paid, 13,50m, 2x370hp, 2 cabine, full optional, UK.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

343

SUNSEEKER PREDATOR 58

SACS MARINE STRATOS 12

ALEN 42

1997, € 250.000,00, 2x Detroit 8v92 750hp, 3 cabine, Spagna.

2005, richiesta € 87.500 + IVA, disponibile a Ibiza, 2x Mercruiser Mag 496 425hp V8.

12,91 m, 2008, € 170.000 + IVA, 2x Yanmar 6LY 440hp, generatore, 1 cabina 1 bagno, completamente refittato, Spagna.

u

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

u

Grabau International

Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

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COLOMBO 39’ ALLDAYS

ITAMA 45’

Anno 2011; mt. 12,74; 2x370 hp Volvo Penta; nuova con garanzia – consegna Aprile 2020; 2 cabine; bagno con doccia. Vis. Sarnico. Prezzo: € 275.000 + IVA (+ comm.)

Costr. 2013; mt. 13,82; 2x480 hp Cummins; ore moto 700 ca; eccellenti condizioni. Vis. Liguria; Prezzo: euro 400.000 IVA assolta (+ comm.)

AZIMUT 66 FLY

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

3337489281, michele@ grabauinternational.com

Year build: 2016, Lenght: 20,80 MT, Beam: 5,18 MT, 2 X 1150 HP CAT C18, Fuel: 3900 LT, PRICE: EUR 1.390.000,00 ex VAT u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

NOVAMARINE EUROPA 180 JET DC REFIT 2019 Lenght: 18.30 m, Beam: 3.93 m, Year: 2007, Flag: Italy, Engines: 3x700 Yanmar, Cabins: 1, Fuel tank: 2700 l, Water tank: 550 l. PRICE: € 600.000

u

SNO Yachts

info@snoyachts.com www.snoyachts.com


BROKERAGE SECTION

COLLAUDI E CONSULENZE TEST & CONSULTATION

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Collaudiamo unità prodotte in serie e prototipi collaborando con il cantiere costruttore per l’ottimizzazione e la riduzione dei costi di assistenza post vendita. We test prototypes and production models together with the shipyard to find out the best solution to reduce and save after sales costs. DALLA PIETÀ DP 48’ HT Year 2004. Engines: CAT C12 3196 DITA 2X 660 HP – 1000 hours. LOA: 15,35 mt (50,36 ft) BEAM: 4,15 mt (13,62 ft) Price Euro 225.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

Inmar 30 30175 Venezia | fax +39 041FERRETTI 8020034 322 Marghera -SARNICO BENETEAUsnc ST 44| Via Orsato,MONTEREY SPIDER 681 | Anno 2006. Natante Anno 2011 – 2 x 300 Volvo Penta Anno 2007 – 2 x 435 Volvo Penta Anno 2007, m.20.63, Man 2x1224 cell. +39.329.0907407 | cell. +39 in 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | ottime condizioni. Tagliando e D4. Imbarcazione Full-Optional IPS600. Scafo blu – Imbarcazione hp, 2 generatori, bowthruster, www.inmar.it antivegetativa eseguiti nel 2019. Ottime condizioni – Leasing in Full-Optional. Perfette Condizioni aria cond., 2 cabine matrimoniali, corso. € 290.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Motori Diesel Volvo D 4 con trasmissione duo prop. visibile in Liguria. € 65.000

u

Valbroker

€ 200.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

due cabine doppie + crew. Euro 670.000 + 5% u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

YACHT MANAGEMENT YACHT MANAGEMENT Ci occupiamo del rimessaggio invernale e manutenzione ordinaria/straordinaria e proponiamo posti barca in acqua e a terra a prezzi competitivi. We take care of the winter dry boat storage, including ordinary and extra maintenance. We propose berths at sea or ashore at the best market prices. Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it barchemagazine – Settembre-September 2019

CATAMARANO DALMAU Anno 2009, m.22.87, Scania 2x353 hp, ore 12000, bowthruster, 147 passeggeri. Euro 750.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it


BROKERAGE SECTION

345

SEA RAY 41’

B NICE

PERSHING 50’

AZIMUT 44’

SESSA 38’

PERFORMANCE MARINE 1107

Year 2015, LOA 41’ 0”, Beam 13’ 0”, City Miami, Price USD 449,000

Year 2011, L.O.A. 34.9 m, Displacement 210 tons, Cruising Speed 9 Knots, Main Engines 2 X MTU 740 hp, Range 3500 NM Asking price - 1,690,000 Euros u YACHT MARINE LTD +905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine.com

Year 2013, LOA 50’ 0”, Beam 14’ 4”, City Miami, Price USD 599,000

Year 2013, LOA 44’ 0”, Beam 13’ 11”, Engine Model Volvo Penta D6 400 EVC DP. Price USD 365,000

Year 2013, LOA 38’ 5”, Beam 12’ 4”, City Miami, Price USD 229,000

u Florida Yachts International

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

anno 2007 visibile in Toscana Imbarcazioni in eccellenti condizioni, top di gamma. 2x 430 hp Marine Power MCM 496 € 115.000.

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

u Florida Yachts International

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

GOLDEN HORN

OYSTER 62

L.O.A 41.4 m, Beam 8, Draft 2.65 m, Main Engines – 2 X 800 hp Lugger by Northern Lights / 2,400 hrs, Asking price 6,500,000 Euro

Length 19.28m, Beam 5.39m, Year 2005, Horse Power 187 (EX VAT) - 690,000 €

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YMB YACHTING

+905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

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Aqua Marina

Tel: +972-9-9513248 Cell: +972-50-7644436 Info@aquamarina.co.il www.aquamarina.co.il

AZIMUT 68S

CRANCHI ATLANTIQUE 50

Year 2008, LOA 68’ 0”, Beam 17’ 1”, City Fort Lauderdale, Cruising Speed 30 Kn, Price USD 899,000

Lenght: 15.52 meters, Beam: 4.33 meters, Year: 2008, Engines: 2x575 Volvo Penta, Cabins: 3, Fuel tank: 1520 l, Water tank: 560 l, Cruise speed: 28 knots Price: 200,000 Euro

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

u

SNO Yachts

info@snoyachts.com www.snoyachts.com

barchemagazine – Settembre-September 2019


BROKERAGE SECTION

Centro assistenza e ricambi Allestimenti personalizzati Riparazione gommoni (vetroresina, PVC, hipalon) Riparazioni e diagnostica di tutte le marche Sea Best srl via Giacosa, 6 - 20093 Cologno Monzese MI T. 02 25 39 11 34 - F. 02 27 30 45 42 info@seabestsrl.it - www.seabestsrl.it

KETCH ACCIAIO

TORNADO 50 CLASSIC

SUNSEEKER 68’

Year 1977. LOA m 13,40 - Beam: m 3,80 - 1xFord 90 Hp - Price: € 60.000 tratt.

Anno 2012 – 2 x 435 Volvo Penta IPS600. Scafo bianco – Imbarcazione Full-Optional Unico Proprietario – Possibile Permuta. € 230.000 + iva Tot. Fatturabile u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Year 2017, LOA 68’ 0”, Beam 16’ 9”, City Miami Beach, Price USD 2,499,000

u

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Inmar snc

329.0907407 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

UNIESSE 58’ Year 2006, LOA 58’ 0”, Beam 16’ 0”, Engine Caterpillar, City Miami, State Florida, Price USD 498,999

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

SOUTHERN STAR Year: 2004, Cabins: 3 LOA: 23.95 m, Beam: 5.91 m Draft: 3.80 m Flag: Italian, Asking price : 1,800,000 euros

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Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

SARNICO 43’

FERRETTI 430

AZIMUT 43 ATLANTIS

Anno 2005, m.12.73, Cummins 2x450 hp, 590 ore, generatore, bowthruster, aria cond., cabina matrimoniale, cabina doppia. Euro 165.000 + 5% u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Anno 1997.Dispone di tre cabine e due bagni, interni molto curati. Motori diesel Caterpillar. Visibile in Liguria. € 110.000

2016, Massive spec, sparingly used, yet well maintained 2016 example of the class-leading Azimut Atlantis 43. Unbeatable interior and exterior layout make this THE perfect warm-waters sports cruiser. € 440.000 + IVA. Leasing available

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Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

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Grabau International

michele@grabauinternational.com



BROKERAGE SECTION SUNSEEKER 84’

Navetta Raphael 65

LOA 84’ 0”, Beam 20’ 10”, Year 2012, Cruising Speed 30 Kn, City MIAMI, Price USD 3,395,000

Anno: 2018, Lunghezza: 20,26 MT Motore: 2 X MAN, Cabine: 3 Cabine Equipaggio: 1, Visibile: North Adriatic Sea EUR 990.000,00 ex VAT u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

M/Y Aga VI

RIVA RIVALE 52

Year 1985 / 2016, L.O.A 46 m, Beam 7.65, Draft 2.7 m, Engines: 2 X 650 hp Cummins, Cruising Speed: 12 knots. Asking price 3,500,000 Euro VAT not paid

Year 2006, Refitted 2018 2 X 1100 HP MAN - 2 CABIN + CREW - € 580.000,00 VAT PAID

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YACHTS & TRADE 2009

Mob. +39 340 4959032 marco.torre@yachtsandtrade. com www.yachtsandtrade.com

YMB YACHTING

+905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

PRINCESS 67’

DONA A

BUDDY DAVIS 68’

RIVIERA 51’

DEHLER 37 CR

HATTERAS 64’

Year 2008, LOA 67’ 0”, Beam 18’ 5”, Cruising Speed 25 Kn, City Miami, Price USD 995,000

Year: 2001, LOA: 16.60 m, Beam: 3.50 m, Draft: 0.90 m, Asking Price : 500 000 EUR

Year 2000, LOA 68’ 0”, Beam 17’ 6”, City Fort Pierce, State Florida, Price USD 795,000

Year 2005, LOA 51’ 0”, Beam 16’ 2”, Country Panama, Price USD 629,900

Year 1996. LOA m 11,00 - Beam m 3,40 - 1xYANMAR 3G30 Price: € 59.000 tratt.

LOA 64’ 0”, Beam 18’ 3”, Year 2011, City Miami, Price USD 1,350,000

u Florida Yachts International

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u Florida Yachts International

u Florida Yachts International

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sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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La Marina del Lago Maggiore

Marina di Verbella srl Via delle Ferriere, 15 - tel. +39 0331/92.11.08 21018 Sesto Calende (VA) Lago Maggiore www.verbella.it

APERTI ANCHE I FESTIVI E LA DOMENICA - GIORNO DI CHIUSURA MERCOLEDÌ barchemagazine – Settembre-September 2019 Unica MARINA dei Laghi, Certificata Ri.Na. “MARINA EXCELLENCE”


BROKERAGE SECTION PRINCESS 82 MY

ARCONA 430

Date Of Building 2016, Length 25.5 M, Beam 5.74 M, Draft 1.75 M, Engines Caterpillar C32a (2 X 1825 Hp), Fuel Capacity 6442 L, Water Capacity 1386 L. Asking price 2 890 000 € Ex. VAT

£ 270,000 unico proprietario, versione tre cabine, immacolata, visivile in Scozia.

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Grabau International

3337489281, michele@ grabauinternational.com

u Princess Yachts Monaco +377 97 70 84 84 info@princessyachtsmonaco.com

TENDER CAT

RIVA 92’ DUCHESSA

Year: 2018, LOA: 14.10 m, Beam: 4.52 m, Draft: 0.86 m, Flag: French, Location: St Malo, France, Price: € 230 000 EUR

Year 2010, LOA 92’ 7”, Beam 22’ 0’’, Engine MTU 16V2000 M93, City Miami, Price USD 3,499,000

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u Florida Yachts International

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

SUNSEEKER 68’ Year 2017, LOA 68’ 0”, Beam 16’ 9”, Engine MAN V 12, Cruising Speed 31 Kn, City Miami Beach, Price USD 2,499,000

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

SARNICO 50’

SEALINE SC 39

SEALINE S 34

SEALINE SC 47

Anno costr.2005, imm. 2006; mt. 15,67; 2x800 hp Man D; ore moto 195 ca; ottime condizioni. Vis. Adriatico Centrale. Prezzo: euro 350.000 IVA assolta (+ comm.)

Anno 2005 visibile in Friuli Venezia Giulia. In ottime condizioni, venduta nuova da noi. Tagliandi ufficiali Volvo. Motori: 2x Volvo penta D6 310. € 129.000

Anno 2004 ottime condizioni, rimessata al coperto per 8 mesi l’anno. Motori Volvo Penta KAD 43. visibile a Como. € 75.000

Anno 2009 model year 2010, visibile in Liguria. Perfette condizioni, l’unico esemplare con tre cabine e due servizi. 2x Cummins 480 hp. € 240.000

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Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

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Valbroker

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barchemagazine – Settembre-September 2019

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COLOMBO 29 RACING Anno 1980 - 2 x 175 Volvo Penta TD (sbarcati e revisionati 2017) Imbarcazione ben accessoriata e in ottimo stato € 30.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

349


BROKERAGE SECTION MAN OF STEEL

LADY JOY

Length: 36.88m, Year: 2005, Engines: 2 x (5440hp) MTU 16V 4000 M90, Accommodation: 10 guests in 4 staterooms, ASKING USD 7,250,000 u Ocean Independence tconboy@ocyachts.com +1 561-441-6131 www.oceanindependence.com

Year build: 2007, Lenght: 15,40 MT, Beam: 4,14 MT, Engines: 2 X 800 HP MAN VDRIVE 800 H Cabins: 3, Price: EUR 280.000 Vat Paid u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

T6

BAVARIA 43 HT SPORT

Year: 2007, Length: 48.53M / 159’, Engines: 2 x Wärtsilä 6L20 1,080 kW @ 1,000 rpm Builder: Flyghtship Asking Eur 19,950,000 u Ocean Independence tconboy@ocyachts.com +1 561-441-6131 www.oceanindependence.com

Year build: 2011/2012, Lenght: 14,30 MT, Beam: 4,41 MT, Engines: 2 X 435 HP Volvo Penta Ips 600, Price: Eur 230.000 Vat Paid u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

SAF_Layout 1 04/01/18 12:06 Pagina 1

SEA STAR

BAIA ONE 43 FORCE

AZIMUT 80’ CARAT

AZIMUT 50 ATLANTIS

INTREPID 47’

SEA LION

Year 1963 / 2007, Shipyard Lurssen Germany, L.O.A 44 m Beam 7.30, Draft 2.7 m, 5 cabins for 10 sleeping guests. Main Engines – 2 X 1500 hp MTU (2007 / 1800 hrs), Asking price 1,950,000 Euro VAT not paid

Year 2004, LOA 80’ 0”, Beam 21’ 6”, Engine MTU 12V 2000M91, City Miami, Price USD 899,000

Year build: 2017, Lenght: 16,30 MT, Beam: 4,42 MT, Engines: 2 X 600 HP CUMMINS QSB 8.3, Cabins: 3, Heads: 2, Water: 420 LT, Fuel: 1700 LT, Flag: Germany, Location: Germany, Baltic Sea, Price: EUR 595.000,00 ex VAT u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

LOA 80’ 0”, Beam 21’ 6”, City Miami, Engine MTU 12V 2000M91, Price USD 899,000

Year 2011, L.O.A 27 m, Beam 6.9 Draft 2.6 m, Main Engines – 2 X 1675 hp Caterpillar C32 / with Only 1,300 hrs, Max. Speed 22 Knots, Cruising Speed 15 Knots. Asking price - 875,000 Euro

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

u

+905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

Anno: 2006, Lunghezza: 13,33 MT, Motore: 2 X Yanmar. Potenza Motore: 480 HP. Ore Motore: 500, Tipo Motore: Diesel, Serbatoio Carburante: 1300 LT, Serbatoio Acqua: 320 LT. Cabine: 1, Prezzo: € 145.000,00 Iva Inclusa u Timone Yachts 0039 335 292129 rrossi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

PERSHING 45

SARNICO 45’

DALLA PIETÀ DP 58’ HT

UNIESSE 48’ OPEN HT

AZIMUT 86’S

COLOMBO SUPER INDIOS 31

Anno 1999 model year 2005, visibile in Liguria. motori revisionati a zero ore. 2x 610 hp MAN. € 155.000

Anno 2001; mt. 14,85; 2x610 hp MAN; Ore moto 440 ca; carena a zero; unico proprietario; tenuta in capannone mesi invernali; ottime condizioni. Vis. Sardegna. Prezzo: euro 155.000 IVA assolta (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Year 2006. Engines: MAN 2X 1100 HP – 680 hours. Full optional. LOA: 18,67 mt (61,25 ft) BEAM: 5,00 mt (16,40 ft) Price Euro 430.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Anno costr. 2008; mt. 15,81; 2x715 hp Cummins; ore moto 460 ca; buone condizioni. Vis. Basso Adriatico. Prezzo: euro 350.000 IVA assolta (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Anno 2006, m.23.96, MTU 2x1920 hp, 2 generatori, aria cond., 2 cabine matrimoniali, due cabine triple + crew. Euro 1.200.000 (leasing in corso) u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Anno 1987 visibile sul Lago di Como. Ottime condizioni, natante dal 2005, refit 2018. Motori: 2 200hp xVolvo Penta diesel con 266 ore di moto. Prezzo speciale € 80.000. NO commissioni da pagare.

350 u YMB YACHTING

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tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

u Florida Yachts International

s.r.l. Servizi Assicurativi e Finanziari s.r.l.

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YMB YACHTING

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Valbroker

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Po s

sib il Le ità s as ub ing en tro

BROKERAGE SECTION

Cantieri Estensi 480 Goldstar S - Anno 2009 2 x 550 Aifo Iveco EB TD - € 299.000

ATLANTIS 42 XL - Anno 2010 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 190.000

CRANCHI M40/M44 - Anno 2012 2 x 330 Volvo Penta EFB TD - € 259.000

Absolute 40 HT - Anno 2010 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 229.000

NA TA N

TE

IMBARCAZIONI NUOVE DA MOTORIZZARE Linssen GS 380 Sedan - Anno 2004 2 x 75 Volvo Penta EB - TD - € 159.000

Portofino 37 - Anno 2010 2 x 370 hp FPT EB TD - € 185.000

DC 7 Elite

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DC 9 Elite DC 14 SL Fly

NA TA N

TE

USATO GARANTITO Beneteau Montecarlo 37 - Anno 2007 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 119.000

BENETEAU GT 34 - Anno 2015 2 x 200 Volvo Penta EFB TD - € 190.000

DC 7 SEDAN

1978

1 x 130 hp d Volvo

DC 7 SEDAN

1980

1 x 160 hp Volvo td efb (1982)

DC 12

1997

2 x 400 hp Iveco td

Gozzo 30’

1992

1 x 304 hp Caterpillar td eb

Sciallino 33

1989

2 x 200 hp Volvo diesel

Cigala Bertinetti

1990

2 x 380 hp Caterpillar td

Sarca 13 Fly

1979

2x270 Cummins diesel

DC 11 FLY

2003

2 x 400 hp Iveco

DC 10 FLY

2006

2 X 370 HP IVECO FPT


BROKERAGE SECTION ZURBAGAN Year: 2006, LOA: 27.40 m, Beam:6.60 m, Draft: 3.85 to 5.20 m, Located: Cruising Italy Asking Price: € 1 400 000 EUR - VAT included

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Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

SERENITY C Year of Built 1990, L.O.A 29.35 m Beam 6.43 m, Draft 2.38 m Displacement 87 Tons, Crusing Speed 9 Knots, Max speed 12 Knots. Price - 790,000 Euros

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YMB YACHTING

+905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

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SCARAB 35 SPORT

GUY COUACH 2200

LEOPARD 32

Anno 2007 – 3 x 300 Mercury Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni € 115.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 2003, m.22.00, Mtu 2x1300 hp, ore 1450, 2 generatori, aria cond., bow e sternthruster, dissalatore, sat TV etc 4 cabine + crew. Euro 480.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

2006, m.32,16, Mtu 3x2400 hp, ore 280, 4 cabine + crew. € 2.300.000 +IVA u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

OMEGA - Oceanis 60

SES

SANLORENZO SL 62

Year: 2015, LOA: 18.24 m Beam: 4.99 m, Draft: 2.20 m Flag: French, Location: South of France, Asking Price: € 499 000 EUR

LOA 21 m, Cabins - Two for 4 guests + Large storage area at the lower deck, Range - 2,000 at 9 knots, Crew cabins - Two for 3 (Captain + 2), Main Engines Caterpillar C12 / 455 hp / 380 hrs Asking price - 690,000 Euros

Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. Euro 640.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

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Bernard Gallay

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YACHT MARINE LTD

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PRIMATIST 36’ by B. Abbate

DALLA PIETÀ DP 72’ HT

LEONARD 74’ Fly

Year 1996. Engines: Volvo Penta KAD 42P - 2 X 231 HP - 200 hours (rebuilt in 2013). LH: 10,82 mt (35,50 ft) BEAM: 3,03 mt (9,94 ft) Price Euro 43.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2006. Engines: Caterpillar C32 X 1675 HP – 1500 hours. Full optional. (High Adriatic sea) LOA: 23,02 mt (75,50 ft), BEAM: 5,81 mt (19,06 ft) Price Euro 880.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2009. Engines: MAN D2842LE423 V12 2X 1360 HP – 1250 hours. Full optional. 4 Guests cabins + 2 crew cabins. LOA: 23,00 mt (75,50 ft) BEAM: 5,66 mt (18,57 ft) Price Euro 1.100.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago

Archipelago

Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

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