BARCHE September 2021

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In edicola dal 26 Agosto - SEPTEMBER

Azimut Grande Trideck Superyachts Abeking & Rasmussen Excellence 80M People

The Idea Factory Sanlorenzo X-Space Shipyards • CMM Yacht Service • Overmarine

Hybrid propulsions Mase Generators Companies • Adriatic Wave • Coelmo • GPY Marine • Molteni Group • Nonino 1993-2021

th

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Years

Components • Cortex by Vesper Marine • Harken CLR • Quick

BARCHE

®

Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI

Festa • Raffaello Fusaro • Amalia

Boats • 100 Sunreef Power • Princess S78 • Tiara 48 LS • Cranchi A46 Luxury Tender • Rio Yachts Daytona 34 • Joker Boat Coaster 650 Plus • Sciallino 19’

2021 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento

Cover

SEE YOU IN GENOA st

16 - 21 September 2021

salonenautico.com

ANNO//year 28 • N° 9 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf Settembre//September 2021

Italy only

6€










EDITORIAL

Un patto per lo sviluppo SOSTENIBILE A sustainable DEVELOPMENT agreement 8

Numerous companies are set to stop making diesel and petrol engines in 2035. The nautical industry needs to push for innovation and research, perhaps working in partnership with Italy’s top universities

Il 61° Salone Nautico si svilupperà su una superficie di oltre 200.000 m2, con l’85% delle aree completamente all’aperto, ospitando oltre 1.000 imbarcazioni.

Nel 2035 molte aziende abbandoneranno la produzione di motori a gasolio e a benzina. L’industria nautica deve spingere sull’innovazione e sulla ricerca anche con accordi con le principali università italiane by Francesco Michienzi

The 61st Boat Show will occupy a space of over 200,000 m2, with 85% of the areas completely outdoors, hosing more than 1,000 vessels.

barchemagazine – Settembre-September 2021

DESIGN, CONDIVISIONE, SOSTENIBILITÀ, SONO LE PAROLE CHIAVE SCELTE DAL SALONE DEL MOBILE DI MILANO per sottolineare il ruolo che la manifestazione ricopre nella società moderna dove i valori vengono prima degli oggetti. Gli organizzatori, con impegno, coraggio e senso di responsabilità hanno creato le condizioni ideali per il successo dell’evento milanese. Non è la prima volta che per parlare del nostro settore nautico volgiamo lo sguardo su altri mondi paralleli. Ci piace raccogliere gli spunti migliori in una visione moderna e propositiva delle cose da fare e, da questo punto di vista, Confindustria Nautica sta mettendo tutta la sua energia, forza e passione per riportare Genova e il suo salone ai vertici delle classifiche mondiali. Il Salone Nautico è lo specchio di un mercato per il quale i dati di previsione dell’anno in corso, diffusi dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, confermano un trend di crescita molto sostenuto. Il tutto esaurito, in termini di adesione da parte degli espositori nazionali e internazionali, è anche il risultato dell’autorevolezza e della credibilità acquisite con il successo dell’organizzazione della 60ª edizione lo scorso anno. Genova e Milano rappresentano due settori di successo in continua riflessione sulla loro evoluzione.



EDITORIAL

Il Salone del Mobile, curato da Stefano Boeri, ritiene che il “supersalone” possa diventare simbolo di un nuovo Rinascimento dove il protagonista sarà un prodotto sempre più innovativo, capace di rispondere adeguatamente alle trasformazioni della struttura sociale contemporanea, al conseguente rapido cambiamento del mercato dell’arredo e alle singole esigenze di ogni cliente. Una visione che in linea di principio potrebbe essere adottata senza riserve dall’industria nautica italiana. Ma nel mondo delle barche c’è un problema in più. L’Agenda 2050 già nel breve termine produrrà degli effetti significativi. La Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure ambientali incredibilmente complesso. L’obiettivo è di agire su vari fronti, regolamentari ed industriali, pur di ridurre i gas nocivi del 55% entro il 2030. Tra le misure spicca quella relativa alle automobili: dal 2035 in poi non potranno più essere venduti veicoli che emettono CO2. La rivoluzione ecologica non sarà priva di costi sociali e di rischi economici. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è molto determinata su questo fronte: «Oggi presentiamo una strategia con la quale raggiungere i nostri obiettivi climatici, che non sono solo un impegno politico, sono ormai un obbligo giuridico. Cambiamenti di questo tipo non sono mai facili. Molti diranno che dobbiamo fare meno e più lentamente. Ma nella situazione in cui versa il nostro pianeta fare meno significa non fare nulla, e non possiamo permetter-

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L’evento speciale 2021 del Salone del Mobile di Milano sarà animato da 423 brand e 50 designer indipendenti, 170 progetti provenienti da 48 scuole di design, 20 tra le personalità più influenti del panorama creativo odierno, 110 sedute premiate dal Compasso d’Oro, 6 grandi chef, 5 opere cinematografiche selezionate dal MDFF e da 200 alberi di Forestami.

celo». Nel lungo periodo, l’obiettivo è la neutralità climatica da qui al 2050, ma nel medio periodo il tema della propulsione diventa fondamentale per le barche da diporto. Ci sono case di motori diesel e benzina per il settore automotive che già pensano di abbandonare la produzione ancora prima del 2035. Essendo il nostro un settore di nicchia, sarà complesso affrontare il tema della propulsione se non ci si muove per tempo. Si pensa all’idrogeno e a tutta la sua filiera, ma per il momento i costi sono proibitivi. Quando si parla di condivisione e di futuro, si dovrebbe mettere da parte la legittima competizione commerciale per riempire di contenuto parole che diversamente suonerebbero solo di retorica e propaganda. Io immagino che tutti i principali cantieri nautici italiani stringano degli accordi con le nostre migliori università, mettendo a disposizione tante borse di studio, per avviare delle ricerche utili a trovare le migliori soluzioni in tema di propulsione, sostenibilità e vera innovazione per le navi e barche da diporto. Si dovrebbe fare un accordo quadro con l’intenzione di ottenere risultati concreti. I nostri migliori cantieri nautici stanno già collaborando singolarmente con varie Università italiane, ma si tratta di casi isolati. È necessario un piano strategico che possa consentire di guardare al futuro con fiducia. Oggi siamo leader mondiali nella produzione di barche sopra i 24 metri di lunghezza, ma uno scenario in veloce mutazione dovrebbe spingere tutti verso un’azione comune.

The special 2021 Salone del Mobile in Milan will feature 423 brands and 50 independent designers, 170 projects from 48 design schools, 20 of the most influential figures on today’s creative scene, 110 seats that have won the Compasso d’Oro, 6 great chefs, 5 films selected by the MDFF and 200 Forestami trees.

barchemagazine – Settembre-September 2021

Non parlo di Recovery Fund, a cui si vorrebbe attingere per finanziare anche la sagra del peperone crusco. Per fare un serio piano di sviluppo industriale non aspetterei gli interventi dei politici, così presi dalle loro battaglie ideologiche e strumentali, combattute solo per avere il consenso necessario per perpetuare il loro potere. La pena dei dibattiti che ogni sera tutte le televisioni ci propongono, ci spinge a dover fare da soli. Pensiamo al pasticcio sul sistema SCR per le imbarcazioni sopra i 24 metri, del quale i nostri politici non hanno capito proprio nulla. Hanno lasciato che il regolamento entrasse in vigore senza battere ciglio. Si tratta di una norma che non produce alcun beneficio ambientale, ma che è molto penalizzante per i cantieri nautici costretti a rinunciare a spazi abitativi, oltre a dover ridisegnare le sale macchine per ospitare i serbatoi supplementari previsti dal sistema. Una classe politica così distante dalla concretezza del nostro quotidiano non è di alcun aiuto. Non ci resta che cercare direttamente le soluzioni ai temi dello sviluppo e dell’evoluzione che ci riguardano. Non come singoli, ma come comunità che ama le barche e tutto quello che serve per costruirle. DESIGN, SHARING, AND SUSTAINABILITY ARE THE KEYWORDS CHOSEN BY MILAN’S SALONE DEL MOBILE to underscore this event’s role in modern society, where values come before objects. Thanks to their commitment, courage, and sense of responsibility, the organisers have created the ideal conditions for the success of the Milanese event. It’s not the first time that we’ve turned our attention to other parallel worlds when talking about our sector. We like to pick up on the best ideas in a modern and proactive vision of what to do. Indeed, in this sense, Confindustria Nautica is putting all its energy, strength, and passion into taking Genoa and its boat show right back to the very top of the world rankings. The Boat Show mirrors a market for which this year’s forecast, as



EDITORIAL

shared by Confindustria Nautica’s Studies Office, confirms a very sustained upward trend. It’s a sell-out in terms of attendance by national and international exhibitors and this is partly the result of its authority and credibility achieved following the success of the 60th show last year. Genoa and Milan are two successful sectors that are reflecting continuously on their development. The Salone del Mobile, organised by Stefano Boeri, maintains that the “supershow” can become the symbol of a new Renaissance starring an increasingly innovative product, able to offer an adequate response to transformations in the structure of contemporary society, the consequent rapid changes in the furniture market and the individual requirements of each client. Generally speaking, this vision ought to be unreservedly adopted by the Italian yachting industry too. But there’s another problem when it comes to the world of boats. The 2050 Agenda will have some significant effects even in the short term. The European Commission has presented an incredibly complex package of environmental measures. The objective is to operate on several regulatory and industrial fronts to reduce harmful gas emissions by 55% by 2030. The measure regarding cars stands out: from 2035 sales of

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It is fundamental to carry out research that can help find the best solutions in terms of propulsion, sustainability, and real innovation for ships and pleasure boats.

CO2-emitting vehicles will no longer be permitted. The ecological revolution will not be free from social costs and economic risks. The president of the European Commission, Ursula von der Leyen, is very determined on this front: «Today we’re presenting a strategy for reaching our climate objectives, which are no longer just a political commitment, but a legal obligation. Changes of this type are never easy. Many will say we should do less and more slowly. But in the situation towards which our planet is heading, doing less means doing nothing, and we can’t allow this». In the long term, the objective is to achieve climate neutrality between now and 2050, but in the medium term, the issue of propulsion will be fundamental for pleasure boats. Some manufacturers of diesel and petrol engines for the automotive sector are already thinking of stopping production before 2035. As ours is a niche sector, it will prove difficult to tackle the issue of propulsion if we do not act in time. Hydrogen and its associated industry have been mentioned, but the costs are currently prohibitive. When it comes to sharing and the future, legitimate commercial competition should be put aside to add content to words that would otherwise only be full of rhetoric and propaganda.

È fondamentale avviare delle ricerche utili a trovare le migliori soluzioni in tema di propulsione, sostenibilità e vera innovazione per le navi e barche da diporto.

barchemagazine – Settembre-September 2021

I imagine that all the main Italian shipyards will be establishing agreements with our top universities, offering study grants to further research that will help find the best solutions in terms of propulsion, sustainability, and real innovation for ships and pleasure boats. A framework agreement should be drawn up to achieve tangible results. Our best yards are already working individually with various Italian universities, but these are isolated cases. A strategic plan is needed that will make it possible to look to the future with trust. We’re currently world leaders in the production of boats over 24 meters long, but a rapidly changing scenario should drive us all towards common action. I’m not talking about the Recovery Fund, which people even want to draw upon to fund the peperone crusco (crispy pepper) festival. To have a serious industrial development plan, I wouldn’t count on interventions from politicians, who are too taken up with their ideological and instrumental battles, fought purely to have the consent necessary to perpetuate their power. The painful debates shown on our TV screens every evening tell us that we have to go it alone. Just remember the mess surrounding the SCR system for vessels over 24 meters long, where our politicians didn’t understand matters at all. They allowed the regulation to come into effect without batting an eyelid. This is a regulation that does not produce any environmental benefit but is extremely damaging for yards forced to reduce the living areas, as well as to redesign the engine room to host the supplementary tanks envisaged by the system. A political class so far removed from tangible everyday issues is of no help to us. All we can do is look directly for solutions to the development and evolution issues regarding us. Not as individuals, but as a community that loves boats and everything that goes into building them.




7-12 SEPT 2021












VI ASPETTIAMO A GENOVA 16- 21 settembre 2021

salonenautico.com



CONTENTS

COVER 070 Azimut Grande Trideck

152

160

Maserati Levante Hybrid

Hélène Darroze

RUBRICHE//COLUMNS 044 News 082 The 100 Sunreef Power 086 Schaefer Yachts 096 SAF 146 Avvocato a bordo//Lawyer on Board 152 Supercar Maserati Levante Hybrid 160 Boat Gourmet Hélène Darroze HYBRID PROPULSION 106 Mase Generators COMPONENTI//COMPONENTS 114 Quick 118 Harken CLR 122 Cortex by Vesper Marine

28

192

218

Molteni Group

Overmarine

AZIENDE//COMPANIES 138 Adriatic Wave 168 Nonino 192 Molteni Group 312 Coelmo 322 GPY Marine PEOPLE 182 Raffaello Fusaro 302 Amalia Festa LA FABBRICA DELLE IDEE//THE IDEA FACTORY 210 Sanlorenzo X-Space

230

250

Excellence 80M

Princess S78

CANTIERI//SHIPYARDS 218 Overmarine 334 CMM Yacht Service SUPERYACHT 230 Abeking & Rasmussen Excellence 80M

290 Sciallino 19’

296 Joker Boat Coaster 650 Plus

TEST 250 264 272 282 290 296

Princess S78 Tiara 48 LS Cranchi A46 Luxury Tender Rio Yachts Daytona 34 Sciallino 19’ Joker Boat Coaster 650 Plus

MERCATO//TRADE 348 Brokerage Section barchemagazine – Settembre-September 2021









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NEWS

NEWS

A dizzying dance

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Passi di danza eleganti e leggeri sull’ampia prua di un motoryacht. È il mare a fare da contorno al progetto “Palcoscenico – A dizzying dance on Itama 75”: un video emozionale, creato da Itama, brand del Gruppo Ferretti, con la direzione creativa di Craq Design Studio, le musiche di Valerio Pellegri e Alessandra Ferrari e in collaborazione con Massimo Carosi, direttore artistico del Festival Internazionale di Danza Urbana di Bologna. L’ampia prua in teak di Itama 75 è diventata l’emozionante scenario di un video di 4 minuti ambientato alle prime luci del giorno. Un progetto “pioniere” nel campo della danza e della nautica, che ha saputo sfruttare le singolari inclinazioni della prua per creare passi proiettati verso il mare, trasmettendo così un’autentica sensazione di vertigine. Light and elegant dance steps on the large foredeck of a motor yacht. The sea provides the background for “Palcoscenico – A dizzying dance on Itama 75”: an emotional video, created by Itama, a brand of the Ferretti Group, with the creative direction of Craq Design Studio, music by Valerio Pellegri and Alessandra Ferrari and in partnership with Massimo Carosi, artistic director of Danza Urbana, the International Festival of Dance in Bologna. The large teak foredeck of the Itama 75 turned into an exciting set for a 4-minute video shot in the early morning light. A pioneering project in the field of dance and yachting, which has been able to use the unusual gradients of the foredeck to create dance steps that reach out over the water, communicating a genuine sense of vertigo.

FLASH ESSENZE BY BESENZONI

SLIDE DESIGN

Besenzoni presents Essenze, a hygienic diffuser with different finishings and fragrances. Specifically designed for the nautical field, yet perfect in every environment. Essenze is available in two models: Sub Diffuser, the built-in version, and Tower Diffuser, the tabletop one.

Giò Colonna Romano founded Slide in 2002 proceeding with a generational change in 2015. Marco Colonna Romano transformed Slide in a true brand of design, combining the typical pop and colorful production with an increasingly well-structured and refined line.

Besenzoni presenta Essenze, diffusore igienizzante con differenti finiture e profumi. Pensato appositamente per la nautica, è perfetto in ogni ambiente. Essenze è disponibile in due modelli: Sub Diffuser da incasso e Tower Diffuser da appoggio.

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Giò Colonna Romano fonda Slide nel 2002 e avvia il cambio generazionale nel 2015. Marco Colonna Romano trasforma Slide in un brand di design a tutti gli effetti, affiancando alla tipica produzione pop e colorata una linea sempre più articolata e raffinata.



NEWS

AZIMUT LOUNGE

In occasione dell’11° Rendez-V Marine Isola di Ponza, è stata inaugurata la prima Lounge Azimut Yachts in una posizione splendida a picco sul mare nel ristorante stellato Acqua Pazza di Gino Pesce. Per Vincenzo Soria, founder e Managing Director di V Marine Group, è il contesto ideale per celebrare la recente 46 dealership per il centro Italia per il brand Azimut Yachts. During the 11th Rendez-V Marine Isola di Ponza, the first Azimut Yachts Lounge was inaugurated in a splendid position overlooking the sea in the starred restaurant Acqua Pazza of Gino Pesce. For Vincenzo Soria, founder and Managing Director of V Marine Group, it is the ideal context to celebrate the recent dealership for central Italy for the Azimut Yachts brand.

Ocean Independence ha venduto il Custom Line 120’ numero 7. Grazie alla consulenza di Edouard Vignal, la trattativa si è conclusa con successo. La consegna è prevista per luglio 2022.

KM AND YACHTFULL

KM Yachtbuilders, costruttore di yacht in alluminio, e YachtFull International hanno deciso di unire le forze e avviare una collaborazione esclusiva. YachtFull International, con sede a Elburg, è anche rivenditore di Malö Yachts, Sweden Yachts, CR Yachts, Vindö Yachts e Day.M8.

Ocean Independence has sold the Custom Line 120’ No. 7. Thanks to the advice of Edouard Vignal, the deal has been successfully concluded. The delivery is scheduled for July 2022. BRUNSWICK AND NAVICO

Brunswick Corporation ha stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione di Navico, leader globale specializzato nel settore dell’elettronica nautica e dei sensori, per una cifra pari a 1,05 miliardi di dollari. Con questa acquisizione, Brunswick aggiungerà i marchi Lowrance, Simrad, B&G, e C-MAP al suo Advanced Systems Group. Brunswick Corporation has signed a conclusive agreement for the purchase of Navico, the global leader specialized in the boating electronic and sensors sector, for the amount of 1.05 billion Dollars. Thanks to this takeover, Brunswick will add the Lowrance, Simrad, B&G, and C-MAP brands to its Advanced Systems Group.

barchemagazine – Settembre-September 2021

KM AND YACHTFULL

KM Yachtbuilders, a builder of aluminium yachts, and YachtFull International have decided to join forces and start an exclusive cooperation. YachtFull International, based in Elburg, is also a dealer of Malö Yachts, Sweden Yachts, CR Yachts, Vindö Yachts, and the Day.M8.



NEWS

LASVIT BY PETER OLAH

Lasvit ha realizzato il trofeo per il Tour de France. Ancora una volta, Peter Olah, direttore del design degli interni di Škoda Auto, ha progettato questo iconico trofeo. Natura, ecologia ed energia pulita sono i temi che incarnano il trofeo per il 108esimo Tour de France, realizzato da un unico pezzo di cristallo soffiato e lavorato a mano. Lasvit has crafted the trophy for the Tour de France. Once again Peter Olah, interior design director for Škoda Auto, has designed this iconic trophy. Nature, ecology, and clean energy are the central motifs, which the trophy for the 108th year of Tour de France embodies. It is made from one single piece of hand-blown and hand-crafted crystal glass.

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Consegnato il primo Tecnomar for Lamborghini 63, ispirato alla Siàn FKP 37, la supersportiva ibrida dal design inconfondibile, completamente custom nei colori e nei dettagli. «Questo progetto è un esempio eccellente di come The Italian Sea Group collabori e cresca costantemente insieme ai propri clienti, ma soprattutto insieme ai propri partner», ha commentato Giovanni Costantino, Ceo & Founder di The Italian Sea Group. La barca con due motori Man V12-2.000 cavalli ciascuno naviga a 63 nodi di velocità.

OLYMPIC YACHT SHOW 2021

Il conto alla rovescia per l’Olympic Yacht Show 2021 è già iniziato. L’evento si svolgerà dall’1 al 5 ottobre 2021 nelle strutture dell’Olympic Marine a Sounio, uno dei porti turistici più importanti dell’Attica, a soli 30 minuti dall’aeroporto internazionale di Atene El. Venizelos e a 45 minuti dal centro della capitale greca.

The first Tecnomar for Lamborghini 63, inspired by the Siàn FKP 37, the hybrid super sports car with unmistakable design, completely custom in colors and details, has been delivered. «This project is an excellent example of how The Italian Sea Group collaborates and steadily grows with its clients, but especially with its partners», said Giovanni Costantino, CEO & Founder of The Italian Sea Group. Thanks to two MAN V12 engines of 2,000 hp each, the boat reaches a speed of 63 knots. barchemagazine – Settembre-September 2021

OLYMPIC YACHT SHOW 2021

The final countdown for the Olympic Yacht Show 2021 has already started. The event will take place from 1st to 5th of October 2021, in the facilities of the Olympic Marine in Sounio, one of the most important marinas in Attica, just 30 minutes away from Athens International airport El. Venizelos and 45 minutes from downtown Athens.



NEWS

MIA BY BORZALINO

Borzalino presenta la poltrona Mia per un angolo lettura all’insegna del comfort e dell’eleganza. Una poltrona ergonomica, morbida e accogliente in grado di donare un momento di assoluto comfort durante le nostre letture. Mia è un modello 50 Bergère con schienale alto e avvolgente che può essere dotato di un soffice cuscino poggiatesta. Borzalino presents the Mia armchair for a reading corner in the name of comfort and elegance. An ergonomic, soft and welcoming armchair able to give a moment of absolute comfort while readings. Mia is a Bergère model with a high and enveloping backrest that can be equipped with a soft headrest cushion.

Il restyling del Ferretti Yachts 780 è il frutto della collaborazione tra il Comitato Strategico di Prodotto, il Dipartimento Engineering Ferretti Group, e lo studio ideaeITALIA per il design degli interni. The restyling of the Ferretti Yachts 780 is the result of the cooperation between the Product Strategy Committee, the Ferretti Group Engineering Department, and the ideaeITALIA Studio, responsible for the interior design.

LEVRIERO 19 JET BY PHIEQUIPE

Phiequipe propone Levriero 19 jet, una barca con propulsione ad idrogetto lunga 6 metri e larga 245 centimetri. Il dislocamento è di circa 2.000 chilogrammi. Frutto della collaborazione tra il cantiere e lo stilista Hugo Cohen, può trasportare 5 persone. Levriero 19 jet nasce come tender, su cui sono state adottate soluzioni tecniche che ne diminuiscono l’ingombro prima dello storage nel garage. Phiequipe presents the Levriero 19 jet, a 6-meter long and 245-centimeter wide boat with waterjet propulsion. The displacement is about 2,000 kilograms. It’s the result of the collaboration between the shipyard and the designer Hugo Cohen. It can carry 5 people. Levriero 19 jet was born as a tender, on which technical solutions have been adopted to reduce its size before its storage in the garage.

MONTE CARLO YACHTS MCY105 SKYLOUNGE

Monte Carlo Yachts amplia la sua collezione con l’arrivo del nuovo MCY 105 Skylounge. Uno yacht di 32 metri che esprime l’interpretazione di un’azienda italiana del concetto di flybridge chiuso. Come per tutte le barche del cantiere ci sono molte opzioni di personalizzazione. Monte Carlo Yachts is expanding its collection with the arrival of the new MCY 105 Skylounge. A 32-meter yacht, which expresses an Italian company’s interpretation of the enclosed flybridge concept. Like all the boats in the yard, many customization options are available.

barchemagazine – Settembre-September 2021



NEWS

GOZZO 35 BY APREAMARE

Apreamare parteciperà ai prossimi Saloni Nautici di Cannes e Genova con il Gozzo 35 disegnato da Marco Casali con architettura navale di Marine Design. È progettato per consentire di installare motorizzazioni in linea d’asse o con piedi poppieri con potenze fino a 320 cavalli. Sono previste anche due versioni con motori fuoribordo o con propulsione ibrida. Apreamare will attend the next Cannes and Genoa Boat Shows displaying the Gozzo 35, designed by Marco Casale with the naval architecture by Marine Design. The project allows the installation of in line or sterndrive propulsion systems with a rated power of 320 hp. Two versions with outboard engines or hybrid propulsion are expected.

43WALLYTENDER X

Il 43wallytender X è costruito in composito avanzato e fibra di carbonio. Lo scafo ha una carena a V profonda con un angolo di 21° che garantisce un’eccezionale tenuta di mare. Il sistema di propulsione standard prevede tre Mercury Verado da 300 cavalli che consentono una velocità di 40 nodi. È possibile anche scegliere la versione con tre 450R per navigare a 50 nodi di velocità. 52

The 43wallytender X is made of advanced composite material and carbon fiber. Thanks to a deep V-shaped hull and a 21 deadrise, the seakeeping is outstanding. The propulsion system features three Mercury Verado engines of 300 hp each as standard, which allow a speed of 40 knots. You can even opt for the version with three 450Rs to sail at a speed of 50 knots.

MAHON 54 BY AUSTIN PARKER

New Playone 90, della collezione di Fir Italia, brand specializzato nelle rubinetterie di design, affonda le sue radici negli schizzi di Francesco Lucchese, in cui figuravano delle linee tese che si incrociavano tra loro, per un design minimalista e moderno. New Playone 90, from the collection of Fir Italia, a brand specialized in design taps, has its roots in the sketches of Francesco Lucchese, in which there were taut lines that crossed each other, for a minimalist and modern design.

Austin Parker Yachts presenta il 54 piedi Mahòn disegnato da Fulvio De Simoni. Questo motor yacht è lungo circa 17 metri e ha un baglio di oltre 5. Sottocoperta il layout prevede la cabina armatoriale e 2 camere ospiti. L’unità venduta monta 2 Cummins di 715 cavalli ciascuno in linea d’asse. Prevista la possibilità di montare anche due IPS 950 di Volvo Penta.

MAHON 54 BY AUSTIN PARKER

Austin Parker Yachts presents the 54-foot Mahòn designed by Fulvio De Simoni. This motor yacht is about 17 meters long and has a beam of over 5 m. Below deck the layout includes the owner cabin and 2 guest bedrooms. The unit sold has 2 Cummins in line engines of 715 hp each. It is also possible to mount two IPS 950 by Volvo Penta.

PROTOTYPE THE FUTURE

Siemens Elettrodomestici ha presentato la seconda fase di “Prototype the Future”, il progetto che ha coinvolto Francesco Librizzi e gli studenti della Nuova Accademia di Belle Arti nello sviluppo di soluzioni abitative in grado di rappresentare il cambiamento nelle abitudini evidenziato dalla pandemia e di innovare il panorama del vivere domestico. Siemens Appliances has presented the second phase of “Prototype the Future”, the project that involved Francesco Librizzi and the students of the New Academy of Fine Arts in the development of housing solutions able to represent the change in habits highlighted by the pandemic and to innovate the panorama of domestic living.

barchemagazine – Settembre-September 2021



NEWS

RIVA 56’ RIVALE HARD TOP

Il Riva 56’ Rivale Hard Top segue il Dolceriva Hard Top e si inserisce nell’evoluzione della gamma Open. L’hard top, frutto di un design funzionale, è particolarmente adatto nelle aree del mondo dove la temperatura media è molto alta. Il 56’ ha due motori Man di 1.200 cavalli ciascuno che consentono una velocità massima di 38 nodi. The Riva 56’ Rivale Hard Top follows the Delceriva Hard Top, entering the evolution of the Open range. The hardtop, as a result of a functional design, is particularly suitable for those areas in the world where the average temperature is very high. The 56’ features two MAN engines of 1,200 hp each, which allow the boat a maximum speed of 38 knots.

54

Al Cannes Yachting Festival, YYachts mostra per la prima volta al grande pubblico il Tripp 90. Il Tripp 90 della Custom Division è stato costruito per conto di un cliente americano che desidera utilizzare lo yacht sia per la regata sia per la crociera in tutto il mondo. Bill Tripp, designer degli esterni è stato entusiasta durante i primi test: «Lo yacht naviga eccezionalmente bene. Abbiamo stabilito un ottimo standard insieme a Michael Schmidt Yachtbau». Il design degli interni è di Winch Design.

BAVARIA AG

Bavaria AG, broker specializzato in assicurazioni per yacht e aeromobili, apre la sua terza sede a Cala Nova a Maiorca. Migliaia di proprietari di barche e yacht in Europa si affidano all’esperienza del team Bavaria di Grünwald/ Monaco, che sta lavorando intensamente per sviluppare ulteriormente la sua rete.

At the Cannes Yachting Festival, YYachts shows the Tripp 90 to the general public for the first time. The Tripp 90 as a part of the Custom Division was built on behalf of an American customer who wants to use the yacht for both regatta sailing and worldwide cruising. Bill Tripp, the exterior designer, was enthusiastic during the first test runs: «The yacht sails exceptionally well. We have set a great standard here together with Michael Schmidt Yachtbau». The interior design is by Winch Design. barchemagazine – Settembre-September 2021

BAVARIA AG

Bavaria AG, the specialized broker for yacht and aircraft insurances, opens its third office in Cala Nova, Mallorca. Thousands of boat and yacht owners in Europe trust the expertise of the Bavaria team from Grünwald/Munich, which is strongly working to further expand its network.



NEWS

MASQUENADA BY LUSBEN

Dopo un refit durato 9 mesi, Lusben ha varato Masquenada, expedition yacht di 51 metri, di proprietà di Pier Luigi Loro Piana. Le trasformazioni, a cura di Nauta Design, hanno interessato il profilo esterno della barca, trasformandolo radicalmente. Il volume di poppa è aumentato, oltre al completo rinnovo del decor degli interni e alla riverniciatura dell’intera sovrastruttura e di parte dello scafo. After a 9-month refit, Lusben has launched Masquenada, a 51-meter expedition yacht, owned by Pier Luigi Loro Piana. The transformations, by Nauta Design, have affected the external profile of the boat, radically transforming it. The stern volume has increased, in addition to the complete renovation of the interior decor and the repainting of the entire superstructure and part of the hull.

SPORTIVA 55 BY TANKOA

Tankoa ha presentato la sua Linea Sportiva firmata Luca Dini. Il primo modello è lo Sportiva 55, sotto i 500GT di stazza. «In Tankoa cerchiamo sempre di pensare a nuovi prodotti in grado di soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti nel nostro segmento di mercato», afferma Vincenzo Poerio, Ceo di Tankoa. Tankoa has presented its new Linea Sportiva by Luca Dini. The 56 first model is the Sportiva 55, rated at under 500GT. «At Tankoa we always try to think of new products that can meet the everchanging needs of customers in our market segment», says Tankoa CEO, Vincenzo Poerio.

Cantiere del Pardo presenta il nuovo VD 32, l’entry level della gamma VanDutch. Stesse linee minimaliste, ma con proporzioni e funzioni differenti, che caratterizzano gli scafi del brand fondato in Olanda nel 2008 e acquisito lo scorso anno dal cantiere forlivese.

Cantiere del Pardo presents the new VD 32, the entry-level model of the VanDutch range. The minimalist lines are the same as the one of the brand founded in the Netherlands in 2008, acquired last year by the Forlì-based shipyard. Instead, the proportions and functionality are different.

650 ALASSIO BY FRAUSCHER

Undici anni fa, Frauscher 650 Alassio celebrava la sua prima assoluta. Oggi, il cantiere austriaco, rappresentato in Italia dal Cantiere Nautico Feltrinelli di Gargnano sul Garda, lancia la seconda generazione del suo yacht elettrico. Mauro Feltrinelli dichiara: «Restiamo ancora una volta colpiti dalla cura e dalla perizia con cui il cantiere austriaco affronta ogni nuovo progetto». Eleven years ago, Frauscher 650 Alassio, celebrated its debut. Today, the Austrian shipyard, represented in Italy by the Feltrinelli Shipyard in Gargnano sul Garda, launches the second generation of its electric yacht. Mauro Feltrinelli states: «We are once again struck by the care and skill with which the Austrian shipyard approaches each new project».

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NEWS

58

Turquoise ha varato NB66, superyacht di 74 metri di lunghezza, 14,20 di baglio e 1.558 GT. Il design esterno è di A.Vallicelli & C. Yacht Design, quello degli interni è di Ken Freivokh. La gestione del progetto è di ACP Surveyors. IVA LULASHI

Fino al 30 settembre, il comune di Vernazza ospita “Libere e desideranti”, mostra personale di Iva Lulashi da un’idea e a cura di Giuseppe Iannaccone, presso l’Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina di Corniglia. Until 30 September, the municipality of Vernazza hosts “Libere e Desideranti”, a personal exhibition by Iva Lulashi from an idea and curated by Giuseppe Iannaccone, at the Oratory of the Disciplinati of Santa Caterina di Corniglia.

ARCADIA A115

ARCADIA A115

Arcadia Yachts ha varato la quinta unità della sua ammiraglia A115. Questo yacht supergreen ha un layout con superfici vivibili di oltre 500 metri quadrati distribuiti su tre ponti. Gli interni sono completamente custom e su richiesta dell’armatore sono state realizzate tre cabine per gli ospiti al posto delle quattro solitamente previste.

Arcadia Yachts has launched the fifth unit of its flagship A115. This supergreen yacht has a layout with livable surfaces of over 500 square meters spread over three decks. The interiors are completely custom and at the request of the owner, three guest cabins were built instead of the four usually provided.

SOLARIS POWER 44 OPEN

SOLARIS POWER 44 OPEN

Turquoise has launched NB66, a 74-meter long superyacht with a beam of 14.20 meters and 1,558GT. The exterior design is by A.Vallicelli & C. Yacht Design, while the interior one is by Ken Freivokh. The client has entrusted the project management to ACP Surveyors.

Solaris Power amplia ulteriormente la gamma Open con un modello di 13,47 metri. L’architettura navale e il design sono stati curati da Brunello Acampora fondatore di Victory Design. Solaris Power 44 Open è in grado di offrire comfort, stabilità e ottime prestazioni sia in dislocamento sia in andature plananti. Grazie a due motori Volvo Penta D6 di 480 cavalli ciascuno, con Ips 650, ha superato i 38 nodi di velocità massima.

barchemagazine – Settembre-September 2021

Solaris Power is further expanding the Open range with a 13.47-meter long model. The naval architecture and the design are by Brunello Acampora, founder of Victory Design. Solaris Power 44 Open can offer comfort, stability, and good performances both in displacement and in planning mode. Thanks to two Volvo Penta D6 engines of 480 hp each, and IPS 650, the hull has exceeded 38 knots of maximum speed.



NEWS

TRIUMPH 65 METERS BY BENETTI

Benetti ha consegnato al suo armatore lo yacht full custom di 65,40 metri Triumph. Le linee esterne sono state disegnate da Giorgio M. Cassetta. Lo studio Green & Mingarelli Design ha allestito gli eleganti ambienti interni e molti dettagli di arredo, lavorando a stretto contatto con l’Interior Style Department di Benetti. Manuele Thiella, Ceo di Royal Yacht International, ha rappresentato l’armatore. Benetti has delivered Triumph, the 65.40-meter long full custom yacht to its owner. The exterior lines are by Giorgio M.Cassetta. The Green & Mingarelli Design studio has set up the refined interiors and many furnishing details, working hand in hand with the Benetti Interior Style Department. Manuele Thiella, CEO of Royal Yacht International, has been the owner’s representative.

GLASS DESIGN

Vincenzo Missanelli interpreta ancora una volta il Vetro Freddo e disegna per Glass Design una nuova generazione di lavabi freestanding. Tre forme e tre stili completamente diversi per una tipologia di lavabo dalla forte valenza arredativa. Grazie alla scelta del Vetro Freddo nascono Kalice, Khorus e Aquarama, nella foto. Quest’ultimo è caratterizzato da costole verticali con effetto di 60 chiaro/scuro. Once again, Vincenzo Missanelli interprets the Vetro Freddo (a material composed of glass pigments and resin), designing a new generation of freestanding washbasins for Glass Design. Three completely different shapes and styles for a type of washbasin with a strong decorating furnishing significance. Vetro Freddo has been used to make Kalice, Khorus, and Aquarama, in the picture. The latter is characterized by vertical lines with a light/dark effect.

POLBOAT YACHTING FESTIVAL

La Capitana – 3. Non c’è mai l’ultima onda, Mursia, 414 pagine, € 18,00. È l’ultimo romanzo della trilogia marinaresca di Mario Dentone dedicata ad Elisa, la Capitana, donna bellissima e fiera che sfida tutto e tutti con determinazione. La Capitana – 3. There is never the last wave, Mursia, 414 pages, € 18.00. It is the latest novel in Mario Dentone’s seafaring trilogy dedicated to Elisa, the Captain, a beautiful and proud woman who challenges everything and everyone with determination.

Nel Marina Yacht Park a Gdynia si è svolta la seconda edizione della più grande esposizione di imbarcazioni sull’acqua in Polonia. L’evento è stato un enorme successo. È stata una grande celebrazione dell’industria nautica polacca, che ha aspettato un anno per incontrarsi di nuovo.

POLBOAT YACHTING FESTIVAL

The second edition of the largest exhibition of boats on water in Poland took place in the Marina Yacht Park in Gdynia. The event was a huge success. It was a great celebration of the Polish nautical industry, which had waited a year to meet again.

BOAT 40’ BY MARLIN

Il Marlin Boat 40’ è lungo fuori tutto 12,05 metri e largo 388 centimetri. Il layout è walkaround, con un’ampia cabina centrale dotata di un letto king size e di un bagno separato molto spazioso con doccia. La carena ha una V molto profonda per garantire comfort e tenuta di mare, ed è in grado di ospitare motorizzazioni triple con potenze fino a 1.200 cavalli complessivi. The Marlin Boat 40’ is 12.05 long overall with a beam of 388 centimeters. It features a walkaround layout, with a large cabin amidships equipped with a king-size bed and a separate bathroom and shower. The deep V-shaped hull ensures comfort and seakeeping, and can be powered with triple motorizations up to 1,200 hp overall.

barchemagazine – Settembre-September 2021


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NEWS

CALA DEL FORTE BY MONACO PORTS

Cala del Forte è stato inaugurato ufficialmente a Ventimiglia. La cerimonia ha visto la presenza di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria. Ad accoglierli Aleco Keusseoglou, Presidente di Monaco Ports, Gian Battista Borea d’Olmo, A.D. di Cala del Forte, Daniel Realini, coordinatore della costruzione e Marco Cornacchia, Direttore del porto. Cala del Forte was officially inaugurated in Ventimiglia. The ceremony saw the presence of S.A.S. Prince Albert II of Monaco and Giovanni Toti, President of the Liguria Region. They were welcomed by Aleco Keusseoglou, President of Monaco Ports, Gian Battista Borea d’Olmo, A.D. of Cala del Forte, Daniel Realini, construction coordinator and Marco Cornacchia, Port Director.

PROJECT 13800 BY LÜRSSEN

Lürssen esporrà il superyacht di 56 metri di lunghezza, con un baglio massimo di 10,20 metri, progetto 13800, al Monaco Yacht Show in anteprima mondiale. Il design è di Bannenberg & Rowell che hanno avuto un’enorme attenzione ai dettagli, non solo negli spazi interni, ma anche nelle aree tecniche. At the Monaco Yacht Show, Lürssen will display the project 62 13800, a 56-meter long superyacht with a maximum beam of 10.20 meters as a worldwide preview. The design is by Bannenberg & Rowell, who paid great attention to details, both for the interior space and technical areas.

Il Rebel 55, disegnato da Christian Grande, è stato concepito secondo un gusto spiccatamente contemporaneo, che bilancia elementi classici e moderni attraverso riferimenti materici di grande eleganza. Lungo fuori tutto 17 metri e largo 5,28, ha due Volvo Penta Ips 950.

The Rebel 55, designed by Christian Grande, comes from a strong contemporary style, which balances classic elements through very refined material details. With a length of 17 meters and a beam of 5.28 meters, it features two Volvo Penta IPS 950 engines. RIVA PRIVÉE AT DANÍ MAISON

Nell’isola di Ischia, tra le bellezze del golfo di Napoli, è nato un nuovo Riva Privée, presso il Ristorante Daní Maison dello Chef stellato Nino Di Costanzo. In linea con la filosofia ispiratrice “Riva inside, inside Riva”, si rinnova la formula di successo delle Riva Destination già presenti a Venezia, Opatija, Monaco, Formentera e Porto Cervo. On the island of Ischia, among the beauties of the Gulf of Naples, a new Riva Privée has opened at the Daní Maison Restaurant of the starred Chef Nino Di Costanzo. In line with the inspiring philosophy “Riva inside, inside Riva”, the successful formula of the Riva Destinations already present in Venice, Opatija, Monaco, Formentera and Porto Cervo is renewed.

barchemagazine – Settembre-September 2021



NEWS

AMICO & CO

Amico & Co, società leader in Europa e tra le prime tre al mondo nel settore delle riparazioni e ristrutturazioni dei mega yacht, presenta la conclusione dei lavori del nuovo Waterfront Marina, il polo dedicato all’accoglienza dei grandi yacht, ai loro equipaggi, agli armatori, yacht e charter manager, nel cuore di Genova. Amico & Co, a leading company in Europe and among the top three in the world in the sector of repairs and renovations of mega yachts, presents the conclusion of the works on the new Waterfront Marina, the center dedicated to welcoming large yachts, their crews, owners, yachts and charter managers, in the heart of Genoa.

SEASTEMA FOR BENETTI

La consolle realizzata da Seastema prevede due configurazioni, “Light Bridge Console”, installata sulla Classe Diamond, e “Light Bridge Captain Chair”, installata sulla Classe Oasis sempre di Benetti. The dashboard made by Seastema, envisages two set ups, “Light Bridge Console”, fitted on the Diamond Class, and “Light Bridge Captain Chair”, placed on the Oasis Class, still by Benetti.

INVICTUS CAPOFORTE

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CURVE OUTDOOR IN HI-MACS

La Curve Bench di Nina Moeller Designs diventa una splendida seduta sinuosa e organica per spazi pubblici e all’aperto. Grazie a Hi-Macs è in grado di resistere a tutte le condizioni atmosferiche. The Curve Bench by Nina Moeller Designs becomes a splendid sinuous and organic seat for public and outdoor spaces. Thanks to Hi-Macs it is able to withstand all weather conditions.

Somma1867, brand specializzato in biancheria di alta qualità, arricchisce la collezione Oscar con nuovi disegni. Il completo letto è caratterizzato da preziosi dettagli come la balza applicata sul lenzuolo rifinito con piping e le federe double-face. Somma1867, a brand specialized in high quality linen, enriches the Oscar collection with new designs. The bed set is characterized by precious details like the flounce applied on the sheet finished with piping and the doublesided pillowcases.

Invictus Yacht sbarca a Santa Margherita Ligure inaugurando il nuovo store Invictus Capoforte di Nautica Bertelli. «Questo store nasce dall’esigenza di creare un luogo dove il cliente possa entrare nel mondo Invictus Yacht», ha dichiarato Christian Grande.

INVICTUS CAPOFORTE

Invictus Yacht goes ashore in Santa Margherita Ligure with the new Invictus Capoforte store by Nautica Bertelli. «This store opens from the need to create a place where the customer could enter the Invictus Yacht world», said Christian Grande.

TALENTI FOR GRAND HOTEL VICTORIA

Talenti, brand specializzato nel settore dell’arredo da esterno d’alta gamma, è stata scelta per arredare gli spazi lussuosi del Grand Hotel Victoria Concept & SPA di Menaggio, affacciato sul Lago di Como, recentemente sottoposto a un ambizioso progetto di ristrutturazione e ampliamento firmato dall’architetto Franco Pè. Talenti, a brand specialized in the high-end outdoor furniture sector, has been chosen to furnish the luxurious spaces of the Grand Hotel Victoria Concept & SPA in Menaggio, overlooking Lake Como, which has recently undergone an ambitious renovation and expansion project, signed by the architect Franco Pè.

barchemagazine – Settembre-September 2021



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COVER STORY

COVER STORY

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AZIMUT GRANDE TRIDECK

Tre ponti nel

FUTURO Three decks in the future

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La nuova ammiraglia di Azimut Yachts si caratterizza per innovazioni stilistiche, tecnologiche e progettuali. + One perché ha un ponte extra, in aggiunta ai tre tradizionali, che completa un effetto ottico di terrazze a cascata che dall’alto del Sundeck scendono fino a toccare il mare The new Azimut Yachts flagship is characterized by stylistic, technological, and planning innovations. + One, because of the extra deck, in addition to the three traditional ones, which accomplishes the visual effect of cascading terraces from the top of the Sundeck down onto the sea by Massimo Longoni barchemagazine – Settembre-September 2021


COVER STORY

«Una nervatura che parte da poppa e continua fino a prua movimenta e dà tensione alla murata, mentre scarichi e passacavi diventano elementi di design». «A rib that starts from the stern and continues up to the bow moves and gives tension to the profile, while drains and fairleads become design elements».

LA NUOVA AMMIRAGLIA DI AZIMUT YACHTS, PRIMO YACHT A TRE PONTI e barca più grande mai costruita, Azimut Grande Trideck è il simbolo della capacità d’innovazione progettuale, stilistica e costruttiva del cantiere. Forma e funzione trovano con questo progetto la loro sintesi migliore. Le linee esterne sono di Alberto Mancini, gli interni di Achille Salvagni e l’architettura navale di Pierluigi Ausonio. Lungo 38,2 metri e largo 7,9 metri, Azimut Grande Trideck è uno yacht dal layout altamente innovativo, pensato per un armatore contemporaneo che cerca un contatto costante con l’ambiente esterno e pensa alla barca come a un luogo di convivialità. Informalità, dinamismo e flessibilità degli spazi sono dunque i concetti fondamentali di questa nuova creazione. Sempre garantendo linee esterne leggere e dinamiche, Alberto Mancini ha impostato il design della barca partendo dall’inserimento di un ponte intermedio sfalsato a poppa che permette

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all’imbarcazione nuovi e più ampi spazi all’aperto, che si differenziano dagli standard usuali per la loro funzione peculiare. Sul Trideck il tratto sportivo, tipico di altri progetti che Mancini ha realizzato per Azimut, è più vicino alle linee dinamiche di un’ammiraglia, moderne ma eleganti. È evidente la pulizia dei tratti, dalle grandi vetrate che creano una superficie continua, ininterrotta fino a poppa, al parabrezza inclinato che si conclude con un frangivento verticale a testa nuda sul Sundeck. Un abile gioco di carrozzeria alleggerisce le linee esterne, restituendo una sensazione di dinamismo. Trideck accoglie gli ospiti da una scalinata centrale, che dalla Sea View Terrace semialzata raggiunge la banchina. Grazie a questo ponte intermedio si crea una sequenza di quattro terrazze a cascata, che scendono dall’alto fino al livello del mare, ognuna con una propria specifica funzione: il Sundeck, la Dining Terrace, la Sea View Terrace e la Beach Area.


AZIMUT GRANDE TRIDECK

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COVER STOR

«Alberto Mancini ha disegnato le linee esterne con una serie di innovazioni nel layout, dove ogni soluzione è strettamente conseguenza e madre di un’altra. Dall’idea di inserire un Aft Raised Cockpit nascono ad esempio nuove aree all’aperto, inedite per concezione, funzione e caratterizzazione». «Alberto Mancini has designed the external lines with a series of layout innovations, where every solution is a close consequence and mother of another one. For example, from the idea of including an Aft Raised Cockpit, new outdoor areas, original in project, function, and characterisation have been added».

barchemagazine – Settembre-


COVER STORY

«Pierluigi Ausonio, together with the engineering department of the yard, worked on the naval architecture. The Trideck is a powerhouse of technology and innovations».

gazine – Settembre-September 2021

«Pierluigi Ausonio, in collaborazione con l’engineering del cantiere, ha firmato l’architettura navale. Il Trideck è un vero concentrato di tecnologia e innovazioni».


AZIMUT GRANDE TRIDE HOTEL MODE

HOME APPLIANCES

STORAGE BATTERY 130kW/h - ZERO EMISSION

AIR CONDITIONING

ZERO SPEED FIN STABILIZERS AZIMUT YACHTS www.azimutyachts.com Exterior designer & concept: Alberto Mancini Interior designer: Achille Salvagni Architetti Hull designer: P.L. Ausonio Naval Architecture & Azimut Yachts R&D Department Overall length: 38.2m Maximum beam: 7.9m Draft at full load: 1.8-1.85m Displacement (at full load): approx 190 t Main propulsion: 2 x 2,600 mHP MTU

Maximum speed: up to 24 knots Cruise speed: up to 20 knots Fuel tank capacity: 22,500 l Water tank capacity: 4,000 l Cabins: 6 + 4 crew Head compartments: 7 + 4 crew Building material: Carbon fibre + GRP Certification: Rina Pleasure

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SUN DECK

DINING TERRACE

SEA VIEW TERRACE

PRIVATE PATIO BEACH CLUB

barchemagazine – Settembre-Septe


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T GRANDE TRIDECK

«Achille Salvagni per il disegno degli interni ha realizzato una proposta che ridefinisce il ruolo dello spazio, dando nuove ragioni funzionali alle varie aree della barca, trasformandola in un luogo in cui l’armatore realmente si rilassa in uno spazio più liquido e mutevole». «For the interior design, Achille Salvagni has realised a new concept redefining the role of space, giving new functionality to the onboard environments, and transforming the yacht into a place where the owner can relax in a more fluid and accommodating space».

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AZIMUT GRANDE TRIDECK AZIMUT GRANDE TRIDECK, THE NEW FLAGSHIP BY AZIMUT YACHTS, the first triple–decker and the largest boat ever built is also the symbol of the yard’s ability in planning, stylistic, and building innovations. With this project, form and function find their best synthesis. The external lines are by Alberto Mancini, the interiors by Achille Salvagni and the naval architecture by Pierluigi Ausonio. With a length of 38.2 meters and a width of 7.9 meters, Azimut Grande Trideck features an innovative layout, designed for a contemporary owner, who is looking for constant contact with the outdoor environment and thinks of the boat as a context for conviviality. Casualness, dynamism, and flexibility of spaces are the main items of this new project. Le alternanze dei materiali usati, la ricercatezza dei loro accostamenti e le scelte dei colori e delle finiture creano una qualità di grande livello.

The succession of the materials used, the refinement of their combinations and the choices of colours and finishes create a high level quality.

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AZIMUT GRANDE TRIDECK Always guaranteeing light and dynamic external lines, Alberto Mancini has set up the design of the yacht starting from the insertion of a mezzanine deck at the stern, ensuring the boat has new and larger open spaces, which differ from the standard ones by their particular function. Trideck welcomes guests through a central staircase, which reaches the quay from the half-raised Sea View Terrace. Thanks to this intermediate bridge, a sequence of four cascading terraces are created, which descend from the top down to sea level, each with its own specific function: the Sundeck, the Dining Terrace, the Sea View Terrace, and the Beach Area. On the Trideck, Mancini’s sporty touch, typical of his projects for Azimut, is closer to the sleek, modern yet elegant lines of a true flagship. The clean lines stand out, from the large windows, which create a continuous, uninterrupted surface up to the stern, to the sloping windshield, which ends with a vertical bare-headed windbreak on the Sundeck. A skilled touch seen in car design lightens the external lines, restoring a feeling of dynamism. L’Aft Raised Deck permette di avere un enorme Beach Club a tutta altezza, che sul Trideck è una vera lounge a livello del mare.

The Aft Raised Deck allows you to have a huge full-height Beach Club, which on the Trideck is a real lounge close to the sea.

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61st Genova Boat Show 16-21 September 2021 The point of reference for the yachting world. Once again in 2021.

Tickets are available for purchase exclusively on salonenautico.com

salonenautico.com Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation





NEWS

THE 100 SUNREEF POWER

The flagship Il 100 Sunreef Power, ammiraglia del brand, è attualmente in fase di completamento presso il nuovo cantiere Sunreef Yachts a Danzica, in Polonia 82

The 100 Sunreef Power, the brand’s flagship, is currently nearing completion at the new Sunreef Yachts shipyard in Gdańsk, Poland

by Marco Mariani GRAZIE A UN BAGLIO MASSIMO DI 13,5 METRI, IL 100 POWER è un superyacht con scafo catamarano che vanta immense aree relax per navigare nel massimo comfort in tutto il mondo. Dotato di due motori di 1.300 cavalli ciascuno, ha un’autonomia transatlantica. Studiato per rendere la vita a bordo particolarmente divertente e comoda, ha una piattaforma di poppa idraulica e un garage con stazione di rifornimento, dove trovano posto 2 grandi moto d’acqua e numerosi water toys. Gli interni sono stati realizzati su misura in base alle specifiche esigenze e ai gusti dell’armatore. Il superyacht può ospitare un massimo di 10 persone in 5 cabine. Un’area fitness e un drink bar, progettato su misura, completano gli spazi interni. Le aree relax all’aperto sono caratterizzate da un immenso flybridge con piscina termale. Il pozzetto di poppa, a tutto baglio, comprende un’ampia zona pranzo e una terrazza di prua con uno spazio relax con prendisole di grandi dimensioni. L’interior design è frutto di una ricerca equilibrata che punta al lusso e all’eleganza senza mai rinunciare a comfort e godibilità. I dettagli e le finiture sono curati in ogni sfumatura e scelta.

barchemagazine – Settembre-September 2021

The interior design is the result of balanced research, which aims at luxury and elegance without ever compromising on comfort and enjoyment. The details and finishes are maintained in every nuance and choice.



THE 100 SUNREEF POWER

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Tra le peculiarità del 100 Power c’è la generosa offerta nella scelta dei layout. Ogni armatore potrà avere uno yacht unico e personalizzato nei minimi particolari decidendo tipologia e disposizione di cabine, definendo nei dettagli gli spazi conviviali nonché la posizione e l’ampiezza delle zone di servizio o relax sia per lui, sia per l’equipaggio.

Among the peculiarities of the 100 Power, is a large offer in the choice of layouts. Each owner can have a unique and personalized yacht in detail, deciding on the type and layout of the cabins, defining every aspect of the convivial spaces as well as the location and size of the service or relaxation areas for himself as well as for the crew.

SUNREEF VENTURE S.A. ul. Doki 1, 80-863 Gdańsk - Poland, www.sunreef-yachts.com, www.sunreef-yachts.com/en/contact PROGETTO: Sunreef Yachts (architettura navale e design) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 28,63m • Baglio massimo 13,5m • Spazio living 484 m2 Pescaggio 1,9m • Scafo e sovrastruttura in composito • Capacità serbatoio carburante 20.000 l • Capacità serbatoio acqua 2.400 l • 5 cabine • Cabine equipaggio da 1 a 3 secondo il layout MOTORI PRINCIPALI: 2x1.300 cv CLASSIFICAZIONE: CAT A

PROJECT: Sunreef Yachts (naval architecture and design) HULL: LOA 28.63m • Maximum beam 13.5m • Draft 1.9m • Living space 484 m2 • Hull and superstructure made of composite • Fuel tank volume 20,000 l • Water tank volume 2,400 l • Owner and guest cabins 5 • Crew cabins from 1 up to 3 according to the layout MAIN PROPULSION: 2x1,300 hp CERTIFICATION: CAT A

barchemagazine – Settembre-September 2021

THANKS TO A 13.5 METERS BEAM, THE 100 POWER IS A CATAMARAN-SUPERYACHT, which boasts immense relaxation areas and provide a perfect environment for cruising worldwide in extreme comfort. Equipped with twin 1300 hp engines, the transatlantic craft is fitted with a hydraulic aft platform and a garage with a refueling station, where 2 large jet skis and numerous water toys are set. The motoryacht’s bespoke interiors include vast accommodation for up to 10 guests across 5 cabins, a fitness area and a customdesigned drinks bar. The yacht’s alfresco lounging spaces feature an immense flybridge with SPApool, a full-beam stern cockpit with a large dining area and a bow terrace with a sunken lounging space and oversized sunpads. Questo catamarano è un superyacht pensato per crociere d’ampio respiro da vivere in totale relax. Il design ricercato e accattivante e la privacy nella disposizione degli spazi a bordo rendono il Sunreef 100 Power un’oasi perfetta dove trascorrere il proprio tempo libero.

This catamaran is a superyacht designed for wide-ranging cruises to be enjoyed in total relaxation. The sophisticated and attractive design and the privacy in the layout of the spaces on board, make the Sunreef 100 Power a perfect oasis where you can spend your free time.



NEWS

SCHAEFER YACHTS

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Sbarco in Europa

Grazie a Exclusive Yachts, il cantiere brasiliano verrà distribuito in Europa. Schaefer Yachts, con oltre 30 anni di attività e di esperienza, ha consegnato oltre 3.500 yacht in tutto il mondo

Disembarking in Europe

Thanks to Exclusive Yachts, the Brazilian shipyard will now be distributed in Europe. Schaefer Yachts, with more than 30 years of operations and experience, has delivered more than 3,500 yachts worldwide

by Angelo Colombo

Il V33 è il primo modello disponibile sul territorio europeo ed entro la fine dell’anno sarà in Italia a disposizione dei clienti che vorranno provarlo e soprattutto verificare di persona le qualità costruttive espresse dal cantiere.

The V33 is the first model available on European territory and by the end of the year, it will land in Italy and be available to clients who wish to try it and, above all, personally assess the manufacturing qualities expressed by the shipyard.

barchemagazine – Settembre-September 2021

SCHAEFER YACHTS È IL PIÙ GRANDE CANTIERE NAVALE BRASILIANO. Grazie a strutture moderne e tecnologie d’avanguardia, unitamente a 700 dipendenti, costruisce imbarcazioni da 30 a 85 piedi. L’azienda realizza tutti i componenti dei suoi yacht nel suo sito produttivo, ottenendo un importante contenimento dei costi e parallelamente un controllo di qualità totale. La gamma Schaefer è molto articolata, spazia dai classici open ai coupé più sportivi, arrivando ai grandi yacht con flybridge. La prima unità importata in Europa è il V33, si tratta di un open di concezione moderna dotato di motorizzazione fuoribordo e scafo studiato per assicurare elevate performance a fronte di consumi contenuti. Alle caratteristiche tecniche, frutto di un progetto di ultima generazione, si aggiungono quelle dedicate alla vita a bordo, con ampi spazi per il comfort durante la navigazione e in occasione delle soste alla fonda o in porto, per i quali sono previsti allestimenti di qualità e molto accurati dal punto di vista ergonomico.



SCHAEFER YACHTS Gli interni del V33 di Schaefer Yachts sono rifiniti con materiali di qualità lavorati in modo artigianale. Sottocoperta ci sono un bagno, una cucina con lavello e una dinette a V trasformabile in letto matrimoniale. Gli allestimenti esterni prevedono una seconda cucina completa di lavello, un grande prendisole prodiero con chaise longue ergonomiche e un’ampia plancia poppiera che accoglie anche i due motori fuoribordo V8 di Mercury. L’azienda inglese Exclusive Yachts, con basi a Monaco, Francia, Italia e Spagna e una vasta rete commerciale, punta alla diffusione capillare dei prodotti di Schaefer offrendo un’adeguata assistenza. www.exclusive-yachts.com info@exclusive-yachts.com

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I reparti di falegnameria, carpenteria, tappezzeria, officine elettriche e meccaniche di Schaefer lavorano tutti di concerto seguendo un processo organizzato in modo molto accurato, assicurando qualità e tempi di produzione adeguati. Schaefer’s joinery, carpentry, upholstery, electrical and mechanical workshops all work in unison following an accurately organized process to ensure top quality and appropriate manufacturing times.

barchemagazine – Settembre-September 2021

SCHAEFER YACHTS IS THE LARGEST BRAZILIAN SHIPYARD. Thanks to the modern facilities and cutting-edge technology in addition to its 700 employees, it builds yachts from 30 to 85 feet. The company produces all the components of its yachts on the production site, thus significantly reducing costs and, at the same time, ensuring complete quality control. The Schaefer range is highly articulated, and goes from classic opens to more sporty coupés, all the way to large yachts with flybridges. The first unit imported to Europe was the V33, a highly modern open equipped with outboard engines and a hull specifically designed to ensure high performances with contained consumption. In addition to the technical specifications, which are the result of a latest-generation design, there are also those dedicated to life on board, with large space for higher comfort during navigation and during stops at anchor or in port, for which the vessel is equipped with quality fittings and very accurate ergonomics. The interiors of the V33 by Schaefer Yachts are finished with hand-crafted quality materials. Below deck, the yacht features a bathroom, a galley with a sink, and a V-shaped dinette that can be transformed into a double bed. The external fittings include a second galley complete with sink, a large bow sundeck with ergonomic chaise longues, and a wide stern bridge which also hosts the two V8 outboard engines by Mercury. The English company Exclusive Yachts, with bases in Monaco, France, Italy, and Spain, and an extensive sales network, aims to distribute Schaefer’s products across the country and provide appropriate support.





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SEE YOU IN GENOA st

16 - 21 September 2021

salonenautico.com





NEWS

SAF

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Assicurare la storia

Nasce la polizza studiata per gli armatori di barche d’epoca. Una copertura assicurativa pensata per gli appassionati di scafi di grande valore, ma particolarmente datati

Insuring history

A new policy tailored to the needs of owners of vintage boats. An insurance coverage conceived for fans of highly valuable boats with a long history

by Paolo Farina

In alto, Paolo Farina, Filippo e Ruggero Spairani di Saf, prima società di servizi assicurativi e finanziari in Italia ad aver proposto una polizza specifica per le barche d’epoca.

At the top, Paolo Farina, Filippo, and Ruggero Spairani of Saf, the first company offering insurance and financial services in Italy to propose a specific policy for vintage boats.

SAF, SERVIZI ASSICURATIVI E FINANZIARI, HA PENSATO AD UN PRODOTTO ASSICURATIVO PER LA COPERTURA “CORPI NAUTICI” dedicato alle imbarcazioni prodotte da prestigiosi cantieri italiani e stranieri che hanno fatto la storia della nautica, e che, grazie a meticolosi restauri, hanno ritrovato il loro originario splendore. Per questo ha formalizzato un accordo con Aviva Italia per offrire una copertura assicurativa completa a premi competitivi. Per usufruire di questa polizza, gli scafi devono essere costruiti in materiali classici quali legno, acciaio, alluminio o materiali sintetici che abbiano compiuto venticinque anni di età; questo consente di includere barche in vetroresina tipo Riva Corsaro, Riva Bahamas, Riva Turborosso, Magnum Marine, Bertram, Cigarette o Chris Craft. L’idea di Saf è stata quella di includere il “valore equivalente a stima” purché in presenza di perizia preventiva dell’imbarcazione, redatta da tecnico

barchemagazine – Settembre-September 2021

fiduciario della Compagnia di Assicurazioni, con esito “sufficiente/discreto/buono o ottimo”. Il punto di forza di questo importante accordo raggiunto con Aviva Italia è rappresentato anche da parametri di degrado predeterminati, da applicare in caso di sinistro. A titolo di esempio, per un’imbarcazione Riva Aquarama restaurata a regola d’arte con esito perizia “ottimo” verrà applicato un degrado su ricambi, fasciame, eliche e trasmissioni, impianto elettrico ed elettronico pari al 10%. Tale percentuale aumenta al 20%, 35%, 45% rispettivamente per esito perizia “buono”, “discreto” o “sufficiente”. Le stesse percentuali e gli stessi criteri saranno altresì applicati alle imbarcazioni a vela d’epoca. Altra importante estensione applicata alla polizza “corpi” per le barche d’epoca, è l’operatività della garanzia anche per danni consequenziali all’esplosione del motore.



SAF

Saf has formalized an agreement with Aviva Italia to offer comprehensive insurance coverage at competitive premiums for vintage pleasure boats.

Saf ha formalizzato un accordo con Aviva Italia per offrire una copertura assicurativa completa a premi competitivi per imbarcazioni da diporto d’epoca.

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Con questa polizza si tende a eliminare ogni contestazione che potrebbe nascere dall’applicazione delle condizioni standard delle polizze corpi nautici della maggior parte delle Compagnie. In molti casi, infatti, esse sono fonte di delusione, se non disappunto, per armatori che si trovano fortemente penalizzati nei risarcimenti danni. Nella maggior parte delle polizze viene considerata solo l’età di costruzione delle imbarcazioni e non l’importante lavoro di restauro eseguito.

This policy aims to do away with any complaints that may arise from the application of the standard terms and conditions of most companies’ marine hull policies. In many cases, they are a source of disappointment, if not discord, to owners who find themselves heavily penalized in the reimbursement damages. Most policies only take into account the age of the vessels and not the major restoration performed on them.

barchemagazine – Settembre-September 2021

SAF, SERVIZI ASSICURATIVI E FINANZIARI (INSURANCE AND FINANCIAL SERVICES), has conceived a new insurance product for ‘marine hulls’ dedicated to boats produced by prestigious Italian and foreign shipyards that have made nautical history and which, thanks to meticulous restoration, have regained their original splendour. This is why it has signed an agreement with Aviva Italia to offer complete insurance coverage at competitive premiums. To make use of this policy, the hulls need to be made in classic materials such as wood, steel, aluminium, or synthetic materials that are at least twenty-five years old. This also includes boats in fiberglass such as the Riva Corsaro, Riva Bahamas, Riva Turborosso, Magnum Marine, Bertram, Cigarette, or the Chris Craft. Saf’s idea is to include the ‘equivalent estimated value’, provided the vessel has been previously appraised by the insurance company’s trusted technician and assessed as being either ‘sufficient/fair/good or excellent. The advantage of this important agreement signed with Aviva Italia is also constituted by the pre-established parameters of decay, which can be applied in the event of an accident. By way of example, a Riva Aquarama vessel, which has been perfectly restored and receives an assessment during the appraisal of ‘excellent’, will receive a decay of 10% on spare parts, planking, propellers, and transmission, electrical and electronic system. This percentage will increase to 20%, 35%, 45% respectively if the result of the appraisal is ‘good’, ‘fair’, or ‘sufficient’. The same percentages and the same criteria are also applied to vintage sailboats. Another important extension offered by the ‘hull’ policy for vintage boats is that it also covers damages deriving from a motor explosion.







Teulada è un vero gioiello del Mar Mediterraneo. Quaranta chilometri di costa caratterizzati da oasi naturalistiche e piccole baie contornate dalla macchia mediterranea. Panorami incomparabili e vegetazione incontaminata. È qui che si affaccia il Marina di Teulada che ha fatto dell’alta qualità dei servizi offerti la sua cifra stilistica. Protetto a nord-est da una diga di sottoflutto interamente banchinata e a sud-est da una diga di sopraflutto a due bracci, il Marina ha 200 posti barca e vanta banchine per oltre 800 metri di lunghezza e tre pontili galleggianti. Il Gruppo Marinedi è leader nel mercato italiano ed europeo per lo sviluppo e la gestione di Marina. Nato alla fine del 2012, è oggi il primo network di Marina nel Mediterraneo, con 6.000 posti barca in 14 porti operativi. Gestendo direttamente, o in partecipazione con Enti locali e privati, strutture portuali dedicate al turismo nautico, Marinedi amplia servizi e potenzialità di strutture portuali già presenti sul territorio e sviluppa, inoltre, progetti per la creazione di nuove strutture, favorendo l’incremento del turismo nautico. La filosofia “un marchio, uno standard”. Tutti i Marina del Gruppo sono garantiti dall’eccellenza del marchio Marinedi: con servizi dedicati, tariffe d’ormeggio certe, management e personale altamente qualificato. In ogni Marina del Gruppo viene soddisfatta ogni esigenza del diportista, onde garantire un soggiorno confortevole ed un’indimenticabile esperienza.

Marina di Teulada. Approdo ideale per navigare nella natura incontaminata.

MARINA DI TEULADA s.r.l. Strada Provinciale 71 km 2,175 (bivio) - 09019 Teulada (CA) info@marinaditeulada.com Tel. (+39) 070 9283705 – Fax (+39) 070 9283705

informazione publiredazionale



HYBRID PROPULSION

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All For

ONE

L’obiettivo è la propulsione ibrida e per realizzarla servono molte componenti. I generatori Mase a giri variabili sono sempre più potenti e vengono impiegati anche sulle navi da diporto The goal is hybrid propulsion, and many components are needed in order to produce it. Mase variable speed generators are increasingly powerful and are also deployed on pleasure yachts by Niccolò Volpati barchemagazine – Settembre-September 2021


MASE GENERATORS

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barchemagazine – Settembre-September 2021


HYBRID PROPULSION

I vantaggi dei giri variabili

Dimensioni più contenute e potenza modulabile, queste sono le due principali caratteristiche dei generatori a giri variabili che piacciono tanto ai cantieri. Il sistema di controllo della velocità motore permette di generare solo la quantità di energia richiesta in un determinato momento. Per questo sono perfetti nei sistemi ibridi. Inoltre, i modelli di Mase hanno un sistema di raffreddamento con intercooler che permette di isolare il gruppo elettrogeno dall’ambiente esterno. In questo modo, l’alternatore a magneti permanenti e il motore lavorano sempre in condizioni ottimali.

The advantages of variable speed

Smaller sizes and variable power are the two main characteristics of the variable speed generators that the yards like so much. The motor speed control system means you only generate the amount of energy required at a given moment. That means they are perfect for hybrid systems. Additionally, the Mase models have a refrigeration system with intercoolers that allow the generator set to be isolated from the exterior. That way the permanent magnet alternator and the engine always work in optimal conditions.

COME I QUATTRO MOSCHETTIERI QUANDO D’ARTAGNAN GRIDAVA: tutti per uno, uno per tutti! Per l’ibrido serve il concorso di tanti elementi, tutti fondamentali e, soprattutto, tutti devono andare d’amore e d’accordo con gli altri. Per Mase l’ibrido non è una novità anche perché i suoi generatori a giri variabili sono ideali per entrare a far parte di questi sistemi. Due anni fa aveva stretto una partnership con Huracan, un fuoribordo elettrico progettato da un’azienda italiana e, più recentemente, ha collaborato con Fincantieri per la nave Zeus dotata di un impianto di fuel cell di 144 kW alimentato a idrogeno e batterie. Per Zeus, Mase ha fornito generatori a giri variabili da 180 kW di potenza, ma la crescita non si ferma perché l’ultima che è arrivata è un’importante commessa di un cantiere italiano che ha in programma di realizzare una serie di navi da diporto che saranno consegnate agli armatori nel corso del 2022. Ognuna avrà 4 o 5 gruppi elettrogeni Mase a giri variabili da 500 kW ciascuno. In sala macchine ci sarà una vera e propria centrale che garantirà propulsione ed energia per le utenze cosiddette da “hotel”, cioè tutti i servizi di bordo. «Noi ci occupiamo di progettare e assemblare i gruppi elettrogeni, che poi accoppiamo con i motori Volvo e con gli alternatori», afferma Stefano Campanelli, direttore commerciale di Mase. Anche gli alternatori sono una componente molto importante del sistema. «Stiamo valutando diverse opzioni. Si tratta di quelli prodotti da Elettromeccanica Lucchi, un’azienda romagnola. La Luc-

chi ha realizzato degli alternatori molto interessanti perché sono estremamente compatti. Sono modelli da 250 kW con ingombri spesso sotto i 20 cm di profondità. La gamma copre un range da 50 a 500 kW». Lo spazio in sala macchine è prezioso, anche se si tratta dei volumi di una nave da diporto. La forte richiesta di sistemi ibridi e propulsioni alternative a quelle tradizionali ha quasi costretto i cantieri ad adattarsi. Sono sempre più numerosi gli armatori che li richiedono e i cantieri, se non vogliono perdersi questa fetta di mercato, devono rapidamente adeguarsi. È difficile, come dicono i detrattori, che si tratti di un’operazione di marketing. Le richieste sono tante, la tendenza è reale. Non nasce su impulso del cantiere per rifarsi l’immagine, ma è una richiesta che arriva proprio dagli armatori. Si sta facendo strada anche una nuova figura professionale, una sorta di “progettista di sala macchine” che è responsabile di tutti gli apparati che concorrono al sistema: propulsione e generazione di corrente per i servizi. Al momento ci si affida a realtà esterne che sono in grado di fornire ampie garanzie. Non è detto però, soprattutto se la richiesta continuerà a crescere, che i cantieri non decidano di sviluppare al proprio interno queste competenze. Il “sistemista” o “direttore d’orchestra” del sistema ibrido potrebbe essere una figura alle dirette dipendenze del cantiere. «Il ruolo più delicato in questa commessa è certamente quello dell’ingegnerizzazione del sistema, ma tutti dobbiamo fare al meglio la nostra parte. Se un violino stecca, anche il

«Mase ha un catalogo prodotti molto vasto destinato ai più svariati contesti di applicazione e le innovazioni recentemente introdotte rappresentano una piattaforma tecnologica di grande interesse per tutti i cantieri nautici. Sono in continuo sviluppo nuovi modelli a completamento della gamma».

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«Mase has a very extensive catalogue of products that can be used in a huge range of roles, and the innovations that have recently been introduced represent a technological platform that is extremely interesting to all boatyards. To further complete the range, new models are still in development». Luigi Foresti barchemagazine – Settembre-September 2021



HYBRID PROPULSION migliore direttore d’orchestra non riuscirà a metterci una toppa. In questi ultimi anni noi abbiamo acquisito molta esperienza. Oltre a Fincantieri, a cui abbiamo fornito gruppi da 180 kW, abbiamo consegnato anche generatori da 250 kW a Tankoa e adesso siamo pronti per i 500 kW per la nuova commessa», afferma soddisfatto Campanelli.

Tankoa Binta d’Or.

Zeus, la nave a idrogeno

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È un progetto di Fincantieri che ha commissionato a Mase la fornitura di generatori a giri variabili da 180 kW. I partner sono numerosi e si va dal CNR alle università di Genova, Palermo e Napoli, fino a Isotta Fraschini per i motori e numerosi stabilimenti di Fincantieri. Zeus avrà per la propulsione un apparato ibrido con due generatori diesel e due motori elettrici a magneti permanenti. Ma soprattutto, Zeus di Fincantieri sarà dotato di Fuel Cell ovvero dei dispositivi di conversione elettrochimica che generano energia elettrica combinando idrogeno e ossigeno in assenza di combustione. L’idrogeno non verrà stoccato in forma gassosa, ma sotto forma di idruri. Questa soluzione permette di ottimizzare il rapporto tra volume e densità di energia e, inoltre, riduce i problemi di sicurezza che l’idrogeno in forma gassosa presenta.

Zeus, the hydrogenpowered boat

A project by Fincantieri for which Mase has been commissioned to supply the 180 kW variable speed generators. There are a number of partners, ranging from CNR to the universities of Genoa, Palermo and Naples, and to Isotta Fraschini for the engines and a large number of Fincantieri establishments. Zeus will have a hybrid apparatus propulsion system with two diesel generators and two permanent magnet electric motors. But above all, Zeus from Fincantieri will be fitted with fuel cells, or electro-chemical conversion devices which generate electrical energy by combining hydrogen and oxygen without combustion. The hydrogen is not stored in a gaseous state, but hydride depleted. That means that the volume to energy density can be optimised, and at the same time they reduce the safety problems that hydrogen in a gaseous state presents.

barchemagazine – Settembre-September 2021

JUST LIKE THE FOUR MUSKETEERS WHEN D’ARTAGNAN CRIED: “all for one, and one for all!” A lot of elements have got to come together for a hybrid engine. All of them are fundamental and, above all, each one has to really click with the others. For Mase a hybrid engine isn’t a new development, not least because their variable speed generators are just right to fit into hybrid systems. Two years ago, the firm formed a partnership with Huracan, an electric outboard designed by an Italian company and, more recently, it has worked with Fincantieri on the ship Zeus, which is fitted with a 144 kW fuel cell powered by hydrogen and batteries. For Zeus, Mase has provided 180 kW variable speed generators, but its growth hasn’t stopped yet, because the latest contract to arrive is an important one from an Italian yard, which has scheduled the production of a series of yachts which will be delivered to owners in 2022. Each of them will have four or five Mase 500 kW variable speed electronic generating sets. In the engine room there will be a real energy generating plant which will ensure propulsion and power to the socalled “hotel” facilities, meaning all of the on-board services. «We handle the design and assembly of the generating sets, which we then fit to the Volvo engines and the alternators», states Stefano Campanelli, the Sales Director at Mase. Even the alternators are a very important component of the system. «We are assessing a number of options. There are the products made by Elettromeccanica Lucchi, a company from the Emilia Romagna region. Lucchi has made some very interesting alternators because they are extremely compact. They are 250 kW models with a depth of less than 20 cm. The range goes from 50 to 500 kW». Space in the engine room is precious, even though we are talking about volumes in a pleasure ship. The strong demand for hybrid systems and alternative propulsion has practically has more or less forced yards to adapt. There are an increasing number of owners who request them and yards, if they don’t want to miss out on this sector of the market, will have to measure up quickly. It is unlikely to just be a marketing gimmick, as detractors say it is. There is a lot of demand and the trend is real.



HYBRID PROPULSION

I nuovi modelli Mase

Non solo super potenze per navi da diporto, ma anche modelli per imbarcazioni di media grandezza. Mase Generators realizza gruppi elettrogeni per qualsiasi tipo di imbarcazione, grazie a prodotti e gamme differenziate come i modelli della serie VS, i generatori a giri variabili che consentono di trasformare il modo di progettare gli impianti elettrici di bordo grazie alle loro caratteristiche di efficienza, leggerezza e silenziosità. Mase progetta e costruisce anche generatori custom di qualsiasi potenza. Ai saloni autunnali, saranno presentati due nuovi modelli: uno da 25/30 kW e un altro da 50 kW, sempre a giri variabili.

The new Mase models

They are not just super powers in the sports yachting world, but also have models for mediumsized boats. Mase Generators makes generating sets for any kind of boat, thanks to differentiated products and ranges, such as the models in the VS series, variable speed generators which mean that the way of designing electrical systems can be transformed thanks to how efficient, light and quiet they are. Mase also designs and constructs custom-made generators of any power. Two new models will be presented at the boat shows in the autumn: one of 25 to 30 kW and the other 50 kW.

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Il generatore VS 180 J-4P a magneti permanenti ha un motore John Deere, 4 cilindri, 315 cavalli, 234,8 kWm e 4.500 centimetri cubici di cilindrata. The VS 180 J-4P permanent magnet generator has a 4 cylinders, 315 hp, 234.8 kWm, and 4,500 cubic centimeters of displacement John Deere engine.

It hasn’t stemmed from yards simply wanting to reinvent their image, but is rather a request that comes from the owners. A new professional profile is making headway, a kind of “engine room designer” who is in charge of all of the devices that contribute to the system: propulsion and generating current for services. Currently, this is entrusted to third parties who are able to provide extensive guarantees. But it is by no means a given, especially if the demand continues to grow, that the yards won’t decide to develop these skills in house. The “project manager” or “conductor” of the hybrid system could be somebody who is under the direct control of the yard. «The most delicate role in this bet is definitely the one played by the system engineering, but all of us have to do our part as best we can. If a violin breaks, even the best conductor won’t be able to patch it up. Over recent years we have acquired a lot of experience. In addition to Fincantieri, to whom we have supplied 180 kW sets, we have also delivered 250 kW generators to Tankoa and now we are ready for the 500 kW ones for the new order», asserts Campanelli with satisfaction.

«There are a growing number of owners who want hybrid systems for the propulsion on their boats. The yards, if they aren’t to lose this slice of the market, will have to measure up to this quickly». barchemagazine – Settembre-September 2021

«Sono sempre più numerosi gli armatori che richiedono sistemi ibridi a bordo delle loro barche per gli apparati propulsivi. I cantieri, se non vogliono perdersi questa fetta di mercato, devono rapidamente adeguarsi». Stefano Campanelli



COMPONENTS

QUICK

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Più comfort a bordo

Quick, specializzata nella produzione di accessori nautici, presenta l’MC² Quick Gyro X75 e una nuova gamma di eliche di manovra alimentate dai motori elettrici Q-SY Quick Synchronous Motors

More comfort on board

Quick, which specialises in the production of nautical accessories, presents the MC² Quick Gyro X75 and a new range of thrusters powered by Q-SY Quick Synchronous Motors electric motors

by Massimo Longoni

Lo stabilizzatore giroscopico MC² Quick Gyro X75 è il più grande della gamma di stabilizzatori MC² Quick Gyro AC.

The MC² Quick Gyro X75 gyroscopic stabiliser is the largest in the range of MC² Quick Gyro AC stabilisers.

IL NUOVO STABILIZZATORE GIROSCOPICO MC² QUICK GYRO X75 completa la gamma di stabilizzatori MC² Quick Gyro AC: è il modello più grande mai entrato a far parte dell’intero range e, grazie alla sua potenza, ora si è in grado di stabilizzare imbarcazioni fino a 400 tonnellate, a differenza delle 250 tonnellate coperte dal preesistente range. Progettato e prodotto per rispondere alle esigenze di barche dai 75 ai 90 piedi, la caratteristica principale della new entry in casa Quick è la sua dimensione estremamente ridotta. Misura 1.005 millimetri di altezza, 950 di larghezza e 950 di profondità. La seconda novità è una nuova gamma di eliche di manovra di prua e di poppa alimentate dai motori elettrici QSY – Quick Synchronous Motors. I motori sincroni a riluttanza a magneti permanenti costituiscono un’importante evoluzione tecnologica nel mercato nautico e han-

barchemagazine – Settembre-September 2021

no caratteristiche straordinarie che si traducono in migliore efficienza energetica complessiva, totale assenza delle attività di manutenzione, facilità d’uso, affidabilità, leggerezza, flessibilità, silenziosità e sono caratterizzati da un grado IP68 e da un inverter di potenza integrato. La gamma, ideata per l’utilizzo quotidiano su tutti i tipi di imbarcazione, comprende 8 eliche di manovra per imbarcazioni fino a 100 piedi che si differenziano per le diverse dimensioni del tunnel (dalla più piccola con diametro 140 12V, alla più grande con diametro 300 48V) e raggiungono prestazioni di spinta fino a 300kgf. Tutte le eliche di manovra della gamma QSY – Quick Synchronous Motors sono caratterizzate da un Extended rate in condizioni ambientali standard di 10 minuti di funzionamento continuo e sono compatibili con i nuovi comandi Quick QNC-T e QNC-PCS.



QUICK

«The need to stabilise increasingly large vessels and to have higher energy efficiency and less maintenance are some of the basic reasons behind this new challenge which we have faced with great enthusiasm, as always».

«Le esigenze di stabilizzare imbarcazioni sempre più grandi e di avere maggior efficienza energetica e minore manutenzione sono alcuni dei motivi alla base di questa nostra nuova sfida che, come sempre, abbiamo accolto con grande entusiasmo». Michele Marzucco

THE NEW MC² QUICK GYRO X75 GYROSCOPIC STABILISER COMPLETES THE RANGE of MC² Quick Gyro AC stabilisers: it is the largest model ever to enter the range and, thanks to its power, it can now stabilise vessels of up to 400 tonnes, as opposed to the 250 tonnes covered by the previous range. Designed and produced to meet the needs of yachts from 75 to 90 feet, the main characteristic of this new entry at Quick’s is its extremely reduced size. It measures 1,005 millimeters in height, 950 in width, and 950 in depth. The second novelty is a new range of bow and stern thrusters powered by QSY – Quick Synchronous Motors electric motors. Permanent magnet synchronous reluctance motors represent an important technological evolution in the nautical market and have extraordinary characteristics that translate into better overall energy efficiency, total lack of maintenance, ease of use, reliability, lightness, flexibility, silence, and are characterized by an IP68 rating and an integrated power inverter. The range, which has been conceived for daily use on all types of vessels, includes 8 thrusters for vessels of up to 100 feet, which differ due to the various sizes of the tunnel (from the smallest with diameter 140 12V to the largest with diameter 300 48V) and reach boost performances of up to 300kgf. All thrusters in the QSY – Quick Synchronous Motors range have an Extended rate of 10 minutes of continuous operation in standard environmental conditions and are compatible with the new Quick QNC-T e QNC-PCS commands.

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Le eliche di manovra della gamma QSY, che comprende 8 modelli per imbarcazioni fino a 100 piedi, raggiungono prestazioni di spinta fino a 300kgf.

barchemagazine – Settembre-September 2021

The thrusters in the QSY range, which includes 8 models for vessels of up to 100 feet, reach boost performances of up to 300kgf.



COMPONENTS

HARKENHARKEN CLR CLR COMPONENTS

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Cresce la gamma

l winch da ormeggio a scomparsa della casa americana salgono ora a bordo anche di yacht a vela e a motore fino a 110 metri di lunghezza

The range grows

The American manufacturer’s retractable mooring winches can now also be installed onboard sailing and motor yachts up to 110 meters long

by Massimo Longoni

“COMPATTO, LEGGERO E RETRATTILE”, in sintesi CLR. La gamma dei winch da ormeggio a scomparsa di Harken cresce velocemente. Partendo dal CLR 600, modello per imbarcazioni di 13/17 metri di lunghezza, nel giro di solo tre stagioni la gamma si è evoluta, arrivando fino al CLR 12000, una delle novità di quest’anno di Harken, che può essere installato a bordo di megayacht, a vela e a motore, lunghi fino a 110 metri. Qui Harken ha aperto la strada in un territorio ancora inesplorato, mai nessuno aveva proposto winch da ormeggio a scomparsa di questa taglia e cantieri e progettisti ne apprezzano la pulizia estetica a fronte di MWL (Max Working Load) decisamente importanti. I CLR, realizzati negli stabilimenti italiani della casa di Pewaukee, consentono quindi di ripensare completamente “gli angoli” dei piani di coperta: le isole dedicate all’ormeggio viste fino ad ora come zone a sé stanti, separate e poco vivibili, ora possono diventare più fruibili. Tra le caratteristiche dell’intera

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COMPONENTS HARKEN CLR gamma c’è anche una notevole compattezza che ne semplifica molto l’installazione, anche quando lo spazio a disposizione non è molto. Il top a filo con il ponte può essere in alluminio, cromato o in acciaio, ma sono disponibili anche soluzioni customizzate per poterlo mimetizzare nella coperta. Per l’utilizzo di notte una serie di Led a scomparsa illuminano il verricello. Il CLR 12000, la nuova ammiraglia della gamma, sarà visibile allo stand di Harken Italy al Salone Nautico di Genova. Pensato per barche fino a 300’ di lunghezza lavora con cime da 22 fino a 40 mm di diametro. La velocità massima di trazione è di 22 metri al minuto. A fronte di 12 tonnellate di carico massimo lavoro, ha una capacità di trazione di 6.000 kg. “COMPACT, LIGHTWEIGHT AND RETRACTABLE”, in short CLR. Harken’s range of retractable mooring winches is growing fast. Starting with the CLR 600, a model for boats of 13/17 meters in length, in just three seasons the range has evolved to the CLR 12000, one of Harken’s new additions this year, which can be installed onboard megayachts, both sail, and motor, up to 110 meters long. Here Harken has paved the way in the still unexplored territory since nobody had ever proposed retractable mooring winches of this size and shipyards and designers appreciate their clean aesthetics in the face of decidedly important MWL (Max Working Load). The CLRs, manufactured in the Italian facilities of the Pewaukee-based company, make it possible to completely rethink the ‘corners’ of the deck: the islands dedicated to the mooring, which until now were seen as separate and not very liveable areas, can now become more usable. One of the characteristics of the entire range is its remarkable compactness, which makes it very easy to install, even when there is not much space available. The top flush with the deck can be in aluminium, chrome, or steel, but customised solutions are also available so it can be camouflaged in the deck. For use at night, a series of retractable LEDs illuminate the winch. The CLR 12000, the new flagship of the range, will be on display at the Harken Italy stand at the Genoa Boat Show. Designed for boats up to 300’ in length it works with lines from 22 to 40 mm in diameter. The maximum pulling speed is 22 meters per minute. With a maximum working load of 12 tonnes, it has a traction capacity of 6,000 kg.

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Il CLR Harken è disponibile in sei taglie nella versione elettrica e idraulica. Particolare è la sua geometria, con una serie di colonne svasate che sostituiscono la tradizionale campana del barbotin da ormeggio.

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The Harken CLR is available in both electric and hydraulic versions, in six sizes. Its geometry is unique, with a series of flared columns that replace the traditional warping end of the mooring chain lifter.



COMPONENTS 122

COMPONENTS

Friendly TECH

Abbiamo provato lo strumento che racchiude in un solo apparato tutta l’elettronica e la sicurezza che siamo abituati ad avere a bordo. E abbiamo scoperto che è anche facile da usare We tried out a tool that brings together all of the electronics and safety features that we are used to having on board. And we discovered that it is easy to use by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello

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CORTEX VESPER MARINE

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COMPONENTS Ancor Watch si può controllare anche dallo smartphone grazie alla App gratuita. In questo modo se si scende in rada alla sera, si è sicuri che l’ancora non spedi e la barca non scarrocci. Ancor Watch can also be controlled from your smartphone thanks to the free APP. In this way, if you go down to the harbor in the evening, you are sure that the anchor does not drag and the boat does not drift.

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Tra le funzioni più innovative c’è Ancor Watch che opera grazie all’integrazione tra un algoritmo e i dati del Gps. In questo modo sono minimizzati i rischi di falsi allarmi. Among the most innovative functions, there’s Ancor Watch, which works thanks to the integration between an algorithm and the data given by the GPS. In this way, the risks of false alerts are minimized.

Appena la barca scarroccia e supera il limite che gli si era stato assegnato, il display registra l’anomalia. As soon as the boat drifts exceeding the assigned limit, an anomaly appears on the display.

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ALL’INIZIO AVEVO PENSATO CHE SI TRATTASSE DI UN TRE IN UNO, poi, iniziando a smanettare, mi sono accorto che avevo in mano un dieci in uno. Sinergie, integrazione, multifunzione, sono parole che abbiamo sentito moltissime volte, ma mai sono state più appropriate per questo strumento che si chiama Cortex ed è prodotto dalla Vesper Marine con sede in Nuova Zelanda. Di cosa si tratta? Tre in uno perché racchiude tre strumenti fondamentali per la sicurezza in navigazione: AIS, VHF e DSC. Andiamo con ordine. AIS è l’acronimo di Automatic Identification System, cioè quel sistema che consente di monitorare tutte le imbarcazioni che ci circondano. Chi ha l’AIS sa bene che quando è in funzione, sul plotter appaiono le altre imbarcazioni con indicato perfino il nome, il porto di partenza e quello di arrivo. In pratica, anche se gli appassionati del radar storceranno il naso, l’AIS è quello strumento che permette quasi di mandare in pensione un radar. Il VHF è chiaro a tutti cosa sia ed è il primo e più antico strumento di sicurezza per la navigazione. E poi c’è il DSC, cioè il tasto distress che permette di comunicare a una stazione costiera i nostri codici identificativi e le coordinate. Anche questo strumento è assolutamente fondamentale per la sicurezza e da moltissimo tempo è anche integrato nella maggior parte di apparati VHF fissi. Consente di chiamare e di inoltrare i nostri dati premendo un semplice tasto (solitamente rosso) senza usare la voce. Serve perché la comunicazione audio non è sempre facile e poi non è così automatica soprattutto se si deve usare una lingua che non è la nostra. Premendo il tasto DSC chi è preposto a un soccorso apprende subito chi siamo e dove siamo e un’eventuale successiva comunicazione via radio per un’emergenza può evitare di perdere tempo nel comunicare questa informazione. Fin qui tutto bene, ma non benissimo, nel senso che non sarebbe stato nulla di eccezionale. E, invece, Cortex è molto di più perché a queste tre fondamentali funzioni ha aggiunto WiFi, 4G, GPS, NMEA Gateway, splitter, bussola elettronica e barometro. Per raccontarle tutte partirò da ciò che compone questo sistema. In primis la black box M1, un vero e proprio Hub di comunicazione che si può installare facilmente perché è poco ingombrante. Serve da computer di bordo, ma soprattutto assolve alla funzionalità AIS Transponder Classe B e grazie allo splitter permette al VHF e all’AIS di


CORTEX VESPER MARINE funzionare con un’unica antenna. Non sarà quindi più necessario averne una per ciascun apparato. Inoltre, la NMEA Gateway è una tecnologia sviluppata da Vesper Marine che consente di ottimizzare la comunicazione NMEA. Come tutti sappiamo, il protocollo NMEA permette agli strumenti elettronici di bordo di dialogare tra di loro. NMEA 2000, come è facile capire, ha già vent’anni di età, e chi a bordo ha ancora strumenti che usano l’NMEA 0183, usa una comunicazione perfino più antica. Come può la moderna tecnologia passare da un “cavo” vecchio di vent’anni fa? È un po’ come pretendere di avere la tecnologia del televisore ultra HD in un vecchio tubo catodico. È un bene avere un unico protocollo come l’NMEA che permette di dialogare anche a strumenti di marche differenti, ma è ormai un po’ datato. Proprio per questo c’è l’NMEA Gateway che ha il compito di ottimizzare il flusso dei dati da uno strumento elettronico all’altro. La funzionalità del GPS, della bussola elettronica e del barometro sono comprensibili a tutti, ma il WiFi e il 4G a cosa servono? Per il controllo remoto. Il WiFi permette di usare a bordo diverse cornette senza fili. Se l’imbarcazione è un gigayacht, tutte le funzioni si possono tenere sotto controllo da qualsiasi punto dell’imbarcazione. E, infine, il 4G, che si ottiene con una scheda SIM fornita da Vesper, permette di monitorare tutte queste informazioni anche a molti chilometri di distanza. In sostanza, tutto quello che vediamo in plancia con la cornetta H1, lo possiamo vedere anche a prua, a poppa o sul fly grazie alle cornette

Monitoraggio da remoto e sicurezza in navigazione. Cortex V1 è tutte queste cose insieme perché racchiude tutti gli apparati di bordo e il WiFi e il 4G per il controllo da qualsiasi parte del mondo ci si trovi. Remote monitoring and safety when sailing. The Cortex V1 does all of these things together because it groups all of the onboard equipment and WiFi and 4G to keep a check on things in any part of the world you find yourself in.

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Quando impostate 125 l’allarme, potete scegliere, oltre a quello visivo sul display, anche quello sonoro tipo cicalino, oppure vocale tipo messaggio che si riceve sul telefono. Il vocale permette di capire subito di quale allarme si tratta, senza rischiare di fare confusione. When you set the alert up, in addition to the visual one on the display, you can also opt for the voiced one, like a buzzer, or the vocal one, like a message you usually get on your smartphone. The vocal one allows you to understand immediately which alarm is on, without the risk of getting confused.


COMPONENTS H1P che sono invece senza fili. E poi, con il 4G e una App gratuita il tutto si tiene monitorato anche da qualsiasi tablet o smartphone. Tutte queste funzioni integrate permettono un livello di monitoraggio elevatissimo. Si possono impostare numerosissimi allarmi che si attivano addirittura con un messaggio vocale. Quante volte siamo impazziti perché suona un allarme, ma non capiamo quale sia il motivo? Con Cortex non si corre questo rischio. Tra gli allarmi, quello che mi ha sorpreso di più è la funzione denominata Ancor Watch. Come funzionavano gli allarmi sull’ancora prima che fosse inventato Cortex da Vesper Marine? Integrati con il GPS, quando la barca si muoveva troppo, iniziavano a suonare. Chi li ha provati sa che il 99% dei casi erano falsi allarmi o, peggio, l’unica volta che l’ancora stava arando, il GPS non aveva registrato spostamenti significativi e quindi non aveva attivato nessuna sveglia.

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Cortex is made up of a black box, a type of communication Hub, a receiver with the display, and, if you want, a wireless receiver for the functions control from every part of the boat and, lastly, the free APP, from which you can use a smartphone for the remote control.

Ancor Watch, invece, lavora su un algoritmo elaborato da Vesper e usa il GPS come una sorta di verifica. Solo quando l’algoritmo e il GPS rilevano che l’ancora sta arando e la barca rischia di andare a scogli, allora attivano l’allarme sonoro o vocale. È l’integrazione tra queste due tecnologie, ovvero algoritmo e localizzazione, che ti fa dormire sonni tranquilli quando passi la notte in rada. Tutto questo ha solitamente due controindicazioni: la difficoltà di utilizzo e il prezzo. Ma anche in questo Cortex è sorprendente. Dal display della cornetta è tutto facile e intuitivo. I pulsanti rappresentano un mix tra quelli soliti degli strumenti di bordo e quelli ormai diffusi su uno smartphone. Insomma, non hai mai la sensazione di dover prendere una laurea in ingegneria per attivare le tante funzioni e nemmeno quella di dover studiare centinaia di pagine di manuali. I prezzi sono piuttosto modulari. Il Cortex V1 che

Cortex è composto dalla black box, una sorta di vero e proprio Hub di comunicazione, dalla cornetta con display e, volendo, dalla cornetta senza fili per il controllo delle funzioni da ogni punto della barca e, infine, dalla App gratuita dalla quale si può usare lo smartphone per il controllo da remoto.

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comprende la black box M1 e la cornetta H1 costa 2.318 €, Iva inclusa. Se si vuole aggiungere una cornetta WiFi H1P il prezzo aumenta di 732 €. Ma si può spendere anche meno di 2.318 € perché se si ha a bordo già un VHF e non si intende cambiarlo, basta acquistare la black box M1 e poi scaricare la App gratuita in modo da usare lo smartphone come cornetta. Infine, chi vuole il controllo da remoto h24 può ottenerlo con un abbonamento annuale da 160 € all’anno chiamato Cortex Premium. Chi invece si accontenta di un controllo da remoto meno ansiogeno e due aggiornamenti giornalieri, non deve acquistare alcun abbonamento aggiuntivo. INITIALLY, I THOUGHT THAT IT WAS A THREE-INONE, THEN AS I BEGAN PLAYING WITH IT A BIT, I realised that what I was handling was a ten-in-one. Synergy, integration, multi-functional – they are all words that we have heard a lot, but they have never been as appropriate as for this tool that is called Cortex and is produced by Vesper Marine, a firm based in New Zealand. Three-in-one because it brings together three tools that are vital for safety when sailing: AIS, VHF, and DSC. Taken in order, AIS stands for Automatic Identification System, which allows us to keep an eye on all of the boats around us. Anybody who has one knows that when it is switched on, other boats and ships appear and the information even includes their names, the port they left from, and the one they are heading to. So effectively, even though radar fans may not like it, AIS is a tool that nearly means you can do without radar. Everybody knows what VHF is, and



COMPONENTS it is the first and the oldest safety tool for sailing. And then there is DSC, the distress button, which means you can report your identification codes and coordinates to a coastguard station. That is another tool that is fundamental for safety and has for some time also been integrated into the majority of fixed VHF devices. It means you can call and send on your details just by pressing a button (which is usually red) without using your voice. It is required because audio communication isn’t always easy and then it isn’t straightforward, especially in a foreign language. But by pressing the DSC button whoever is handling the rescue immediately learns who and where we are, saving time in subsequent radio communications. So far so good, but not brilliant, in that all this is nothing exceptional. But Cortex has a lot more because in addition to these three fundamental functions it has included WiFi, 4G, GPS, NMEA Gateway, a splitter, an electronic compass, and a barometer. To describe them all, I will start with what makes up the system. Principally the M1 black box, which is a communications hub that can easily be installed because it doesn’t take up much room. It works as an on-board computer, but above all, it plays the role of a Class B AIS Transponder and thanks to the splitter allows the

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The synergy of the communications apparatus doesn’t just make it easy to use but is a way of increasing safety levels on board. VHF, DSC, AIS, WiFi, 4G, the electronic compass, and the barometer. All of them are controlled by a handset that is very similar to a smartphone.

VHF and AIS to work with a single antenna. That means you will no longer need one for each piece of equipment. Furthermore, the NMEA Gateway is a technology that has been developed by Vesper Marine, which means you can optimise NMEA communication. As we all know, the NMEA protocol means items of onboard electronic equipment can communicate with each other. The NMEA 2000, as the name suggests, is already twenty years old and anybody who has NMEA 0183-linked devices onboard is using a still older system. So how can modern technology move on from an old cable from twenty years back? It is a bit like trying to have ultra-high-definition television on an old cathode ray tube. It is good to have a single protocol like NMEA, which means equipment from different manufacturers can communicate with one another, but it is a bit dated at this stage. That is precisely why the NMEA Gateway exists to optimise the flow of data from one piece of electronics to another. It is immediately clear how the GPS device, the electronic compass, and the barometer can help, but what are WiFi and 4G there for? For remote control. The WiFi means you can use many different wireless handsets. If we are talking about a Giga yacht then all of the functions can be kept track of

La sinergia degli apparati di comunicazione non è solo confortevole, ma è un modo per accrescere il livello di sicurezza a bordo. VHF, DSC, AIS, WiFi, 4G, bussola elettronica e barometro. Tutto è controllato da una cornetta molto simile a uno smartphone.

from any part of the boat. And finally, you get 4G from a SIM card provided by Vesper and which means all of this information can be monitored even from many miles distant. So essentially, everything that you see on the dashboard with the H1 handset you can also see in the bow, the stern, or on the flybridge thanks to the H1P handsets, which are wireless. And then with the 4G and a free APP, all of it can be tracked by any tablet or smartphone. All of these integrated functions mean you can have a very high degree of monitoring. You can set several alarms that can be activated with a voice message. How many times have you gone crazy because an alarm sounds and you don’t know why exactly? There is no danger of that happening with Cortex. Of the alarms, the one that most surprised me was the function called Anchor Watch. How did anchor alarms work before Vesper marine invented Cortex? They were integrated with the GPS, so when the boat moved too much they started to ring. Anyone who has experienced that knows that 99% of the cases were false alarms, or worse still the only time that the anchor was dragging, the GPS didn’t detect significant movement and so didn’t sound the alarm. But the Anchor Watch system uses an algorithm developed by Vesper and uses the GPS as a way of verifying that. Only when the algorithm and the GPS detect that the anchor is dragging and the boat is in danger of ending up on the rocks does the sound or voice alarm sound. So, it is the combination of these two technologies, the algorithm, and geo-location, that allows you to sleep calmly when you spend the night at anchor. All of this normally has two drawbacks: ease of use (or lack of) and price. But even there, Cortex is surprising. From the handset display, everything is easy and intuitive. The buttons are a combination of the standard onboard tools and the ones that are now common on smartphones. So essentially you never get the feeling of needing a degree in engineering to activate all the various functions, and you don’t even have to go through hundreds of pages of instructions. The pricing is done on a fairly modular basis. The Cortex V1, which includes the M1 black box and the H1 handset costs 2,318 euros, including sales tax. If you want to add an H1P WiFi handset the price increases by €732. But you can also spend less than 2,318 euros because if you already have VHF equipment on board and don’t want to change it, you just have to buy the M1 black box and then download the free APP to use your smartphone as a handset. And finally, anybody who wants to control the system remotely 24 hours a day can pay 160 euros a year for the Cortex Premium subscription. And people who don’t need such an obsessive level of control and can make do with just two updates a day don’t have to buy any additional package. Vesper Marine Ltd 45 Sale Street, Freemans Bay Auckland, New Zealand T. +64 9 9504848 info@vespermarine.com - www.vespermarine.com Dealer Marine Pan Service Srl Via Cesare Battisti, 25 - I-00053 Civitavecchia (RM) T. +39 0766 30361 sales@marinepanservice.com - www.marinepanservice.com

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COMPANIES

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ADRIATIC WAVE

Aiming

HIGH Adriatic Wave, dealer ufficiale di Absolute Yachts, sta puntando sempre più in alto per soddisfare le esigenze dei diportisti che si stanno spostando verso la Croazia Adriatic Wave, the official dealer of Absolute Yachts, is aiming higher and higher to meet the demands of pleasure boaters who are moving towards Croatia by Carla Pagani

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«People navigating around the Balearic Islands or in the Côte d’Azur are gradually moving towards Croatia because they can live onboard while changing location every day with incredible ease of navigation».

«Chi naviga nelle Baleari o in Costa Azzurra si sta pian piano spostando in Croazia perché può vivere a bordo cambiando ogni giorno posto con una facilità di navigazione incredibile». Gimmy Valente

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LA CROAZIA SI STA APPRESTANDO A DIVENTARE UNA NUOVA COSTA AZZURRA. La bellezza non le manca di certo. Né la capacità di accogliere i tanti appassionati di nautica che da tutta Europa si riversano sempre più numerosi sulla lunga e azzurrissima costa che si affaccia proprio di fronte alla nostra penisola su quel mar Adriatico di cui con i croati condividiamo le acque. Lokrum, Pag, Krk, Murter, Cres, Brijuni, Brač, Korcula, Galesnjak, Pasman. L’elenco è molto più lungo. Sono solo alcune delle tante isole dell’arcipelago croato. Fino a non poco tempo fa i nomi slavi suscitavano in qualcuno un po’ di diffidenza. Oggi la Croazia si sta attrezzando per essere la meta turistica più ambita del mar Mediterraneo, all’avanguardia per porti turistici, servizi e strutture alberghiere. Ne sanno qualcosa Mario Cakar e Gimmy Valente, dal 2004 alla guida di Adriatic Wave, dealer ufficiale di Absolute Yachts. La sede di Adriatic Wave di Rovigno, sulla penisola istriana, è stata inaugurata appena due anni fa nel nuovo scintillante marina, uno dei tanti porti turistici nati negli ultimi anni per offrire il massimo del comfort e dei servizi ai diportisti di tutta Europa e non solo. «La Croazia è un mercato davvero internazionale e in espansione. Noi serviamo molti paesi oltre all’Italia: Slovenia, Croazia, Serbia e Montenegro, in primis, ma anche Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria. Ma in Croazia sono sempre di più anche le persone che arrivano dal Nord Europa come pure dall’Inghilterra e anche dall’America», spiega uno dei due soci di Adriatic Wave, Gimmy Valente. Ma come mai questa espansione così importante? «La Croazia è dal punto di vista naturalistico un unicum al mondo con le sue isole. Un diportista può godere appieno della barca e del mare cambiando panorama anche più volte al giorno». Sì, perché le baie sono tantissime, le calette anche: «Le isole sono 1244 in soli 500 chilometri di mare, e tutte molto diverse tra loro. Alcune sono abitate altre non lo sono, alcune sono pianeggianti, altre montuose». Sì, lo spettacolo della natura Croata è davvero strabiliante. «Chi naviga nelle Baleari o in Costa Azzurra si sta pian piano spostando in Croazia perché può vivere a bordo cambiando ogni giorno posto con una facilità di navigazione incredibile». Tanto più che le distanze da percorrere sono davvero brevi. Adriatic Wave con la sua lunga esperienza alle spalle è in grado di soddisfare le esigenze di questo mercato in espansione, complice anche l’aumento di diportisti dell’Est Europa. E ad aumentare sono anche i maxi yacht. «Se finora abbiamo lavorato su yacht tra i 15 e i 20 metri, il prossimo passo che ci



COMPANIES accingiamo a fare è quello dai 15 ai 24 metri. Il mercato è pronto e anche i nostri clienti storici lo sono, hanno voglia di cambiare e passare a yacht di dimensioni più generose». Se Adriatic Wave può fare questo salto di qualità è anche perché è finanziariamente molto solida. «Non molte altre aziende riescono a fare stock come facciamo noi». Adriatic Wave infatti compra le barche ancor prima che vengano costruite e può in questo modo offrire ai clienti una gamma davvero vasta di imbarcazioni. «Abbiamo praticamente tutte le barche di Absolute e questo è sicuramente uno dei nostri fattori vincenti», dice con convinzione Valente. E poi conta l’esperienza e la professionalità. «Noi facciamo questo lavoro da più di venti anni. I clienti sanno che possono contare sulla nostra affidabilità, sia al momento dell’acquisto sia dopo, nel post vendita». La rete di assistenza di Adriatic Wave infatti è capillare, con varie sedi tra Italia e Croazia. E presto verrà inaugurata una nuova sede commerciale nello splendido Marina Mandalina, un altro gioiello nel mare turchese della Croazia. Ma se i clienti di Adriatic Wave sono affezionati è anche merito di eventi come quello organizzato solo pochi mesi fa al Portopiccolo di Sistiana, a Trieste, dove sono state esposte la Navetta 48, la 58 e la 73 e l’Absolute 50 Fly. Uno di quei memorabili Absolute weekend in cui i clienti non solo possono salire a bordo delle ultime novità del cantiere di Podenzano, ma possono condividere momenti di convivialità, confrontarsi sulle proprie esperienze in mare e scambiarsi consigli. «Molti dei nostri clienti hanno stretto veri rapporti di amicizia e per noi questa è una cosa davvero importante, perché si crea un forte senso di comunità che si riconosce in primis negli yacht Absolute ma anche nel marchio Adriatic Wave e ne siamo molto orgogliosi», racconta Valente.

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«We would like to expand our offer upwards, which means proposing larger yachts, beyond 24 metres. The market is ready».

«Vogliamo ampliare l’offerta verso l’alto, quindi proporre imbarcazioni più grandi, oltre i 24 metri. Il mercato è pronto». Mario Cakar

CROATIA IS GETTING READY TO BECOME THE NEW CÔTE D’AZUR. It certainly does not lack beauty. Nor in the capacity to host the increasing number of yachting enthusiasts who are coming to the long and extremely blue coast facing our peninsula on that Adriatic Sea whose waters we share with the Croatians. Lokrum, Pag, Krk, Murter, Cres, Brijuni, Brač, Korcula, Galesnjak, Pasman. The list is much longer still. These are some of the many islands in the Croatian archipelago. Until not so recently, these Slavic names tended to generate some diffidence. Today, Croatia is getting equipped to be the hottest tourist destination in the Mediterranean Sea, with cutting-edge facilities, tourist ports, services, and hotels. Mario Cakar and Gimmy Valente know this well. Since 2004 they have been heading Adriatic Wave, the official dealer of Absolute Yachts. The headquarters of Adriatic Wave is located in Rovigno, on the Istrian peninsula, and was inaugurated just two years ago in the sparkling new marina, one of the many tourist ports built in the past years to offer maximum comfort and services to pleasure boaters from all over Europe and beyond. «Croatia is an expanding and truly international market. We serve many countries apart from Italy: first of all Slovenia, Croatia, Serbia, and Montenegro, but also the Czech Republic, Slovakia, Poland, and Hungary. But Croatia is also witnessing an increasing amount of people coming from northern Europe as well as England and America», as Gimmy Valente, one of the two partners at Adriatic Wave, explains. But what is the reason behind this strong expansion? «From the point of view of nature, Croatia is a unique location in the world with its beautiful islands. A pleasure boater can fully enjoy the boat and the sea and even change scenery several times a day». Yes, because there are countless bays and coves: «There are 1244 islands in just 500 kilometres of sea, and they are all Oggi la Croazia si sta attrezzando per essere la meta turistica più ambita del mar Mediterraneo, all’avanguardia per porti turistici, servizi e strutture alberghiere.

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Today, Croatia is getting equipped to be the hottest tourist destination in the Mediterranean Sea, with cuttingedge facilities, tourist ports, services, and hotels.



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«Clients know that they can count on our reliability, both at the moment of purchase and later, in after-sales».

«I clienti sanno che possono contare sulla nostra affidabilità, sia al momento dell’acquisto sia dopo, nel post vendita». Gimmy Valente

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very different from each other. Some are inhabited and others are not, some are flat, others mountainous». Yes, the spectacle of Croatian nature is truly amazing. «People navigating around the Balearic Islands or in the Côte d’Azur are gradually moving towards Croatia because they can live onboard while changing location every day with incredible ease of navigation». All the more so because the distances to cover are truly short. With its long experience, Adriatic Wave can satisfy the needs of this expanding market, thanks also to the increase of pleasure boaters in eastern Europe. Also, maxi yachts are experiencing clear growth. «Up to now we have worked with yachts between 15 and 20 metres in length, and the next step will be yachts from 15 to 24 metres. The market is ready and so are our historical clients, they need a change and would like to move towards yachts of more generous sizes». If Adriatic Wave can make this leap in quality, it is also because the company is very solid financially. «Not many companies can stock as much as we do». In fact, Adriatic Wave buys the yachts even before they are built and can thus offer a truly vast range of vessels to its clientele. «We practically have all the Absolute yachts and this is certainly one of our winning factors», as Valente explains confidently. And then what counts is experience and professionalism. «We have been in this business for more than twenty years. Clients know that they can count on our reliability, both at the moment of purchase and later, in after-sales». Adriatic Wave’s assistance network is capillary with various offices in Italy and Croatia. And soon a new commercial office will be inaugurated in the splendid Marina Mandalina, another jewel in Croatia’s turquoise sea. But if Adriatic Wave’s clients are fond of the company this is also thanks to events like the one organised only a few months ago at Portopiccolo di Sistiana in Trieste where they exhibited the Navetta 48, the 58 and the 73 and the Absolute 50 Fly. One of those memorable Absolute weekends during which clients can not only board the latest novelties of the shipyard from Podenzano but also share moments of conviviality, talking about their experiences at sea and exchanging advice. «Many of our clients have established authentic friendships during our events and this is very important to us because it generates a strong sense of community which can be recognised first of all in Absolute’s yachts, but also in the Adriatic Wave brand, and that makes us very proud», Valente tells us.



LAWYER ON BOARD

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LAWYER ON BOARD

L’IPOTECA sullo yacht

Yacht mortgages Con questo numero completiamo il tema delle garanzie nei contratti di costruzione di yacht esaminando un terzo strumento che può essere utilizzato per garantire l’armatore acquirente in caso di inadempimento del cantiere costruttore In this issue, we will close the series on guarantees in yacht construction agreements by taking a look at the third form of guarantee to secure the owner against the risk of builder’s default by Federico Santini*

DOPO AVER ESAMINATO LE GARANZIE BANCARIE DI RIMBORSO ed il trasferimento di proprietà sullo yacht in costruzione, prendiamo in considerazione l’ipoteca sullo yacht in costruzione. Ai sensi dell’Articolo 566 del codice della navigazione italiano, una volta che l’unità in costruzione sia iscritta nel Registro delle Navi in Costruzione (RNC) presso la Capitaneria di Porto nel cui circondario si trova l’unità in costruzione, può essere concessa ipoteca sulla stessa mediante atto pubblico da trascrivere nel RNC. L’ipoteca in questione graverà sul manufatto in costruzione e su tutti i materiali strumentalmente destinati alla realizzazione dello yacht, ivi incluse attrezzature, equipaggiamenti e componenti nel momento in cui gli stessi arrivano presso il cantiere del costruttore. L’ipoteca può essere concessa da colui che risulta proprietario dello yacht in costruzione, come tale registrato nel RNC a garanzia di qualsiasi somma dovuta dal proprieta-

rio ed a favore di qualsiasi soggetto creditore della stessa. L’atto pubblico di concessione di ipoteca e la relativa nota di trascrizione dovranno identificare in maniera chiara e precisa i dati del soggetto debitore e del soggetto creditore, il domicilio eletto in Italia dal creditore straniero, l’obbligazione garantita e la somma garantita in linea capitale nonché per interessi, la descrizione dello yacht in costruzione. Allorché la costruzione avvenga a nome del cantiere costruttore, quindi, quest’ultimo potrà validamente concedere a favore dell’armatore acquirente un’ipoteca di primo grado sullo yacht in costruzione e su tutte le sue pertinenze a garanzia dell’eventuale obbligo del cantiere costruttore, in caso di suo inadempimento contrattuale, di rimborsare gli acconti che saranno versati dall’armatore sino al momento dell’inadempimento. L‘iscrizione di ipoteca consentirà all’acquirente, in caso di inadempimento del cantiere costruttore ossia nel caso in cui

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LAWYER ON BOARD per qualsiasi ragione il cantiere non sia in grado di completare la costruzione, e quindi anche in caso di fallimento, di pignorare il bene e di chiederne la vendita all’asta pubblica o privata e di essere soddisfatto del proprio credito sul ricavato della vendita con preferenza rispetto agli altri creditori, siano essi privi di garanzia ovvero muniti di ipoteca di grado successivo. L’ordine delle ipoteche è determinato in funzione della priorità della trascrizione delle ipoteche nel RNC. Una volta completata la costruzione dello yacht e pagato il saldo del prezzo, l’acquirente sottoscriverà l’atto notarile di consenso alla cancellazione dell’ipoteca iscritta e questo sarà soggetto a trascrizione nel Registro, immediatamente prima del trasferimento di proprietà dello yacht a favore dell’acquirente medesimo. È utile notare che, oltre che come garanzia a favore dell’acquirente, l’ipoteca è spesso utilizzata come garanzia a favore del cantiere costruttore quando quest’ultimo abbia, per accordo contrattuale tra le parti, trasferito all’armatore acquirente la proprietà dello yacht in costruzione. In questo caso l’iscrizione di ipoteca

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The mortgage can be granted by the registered owner of the yacht in construction as resulting from the RNC, to secure any amount and in favour of any creditor.

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garantisce il costruttore in relazione al pagamento da parte dell’acquirente delle residue rate del prezzo di vendita fino alla consegna ed accettazione dello yacht completo. In tal caso l’ipoteca segue necessariamente il trasferimento della proprietà dello yacht a favore dell’acquirente, per cui di regola sarà stipulato un doppio atto pubblico notarile, il primo di trasferimento della proprietà soggetto a trascrizione del RNC a favore dell’acquirente ed il secondo di concessione di ipoteca anch’esso soggetto a trascrizione nel RNC a favore del costruttore. L’ipoteca potrà essere progressivamente ridotta in termini di importo garantito a mano a mano che l’acquirente verserà al cantiere le successive rate del prezzo, mediante stipula di un atto ricognitivo di ciascun pagamento e riduzione parziale dell’ipoteca sino alla sua definitiva cancellazione da trascrivere nel RNC, una volta che l’intero prezzo sarà stato versato dall’acquirente, ovvero più semplicemente l’ipoteca resterà iscritta per l’intero importo del debito iniziale e sarà definitivamente cancellata al momento della consegna ed accettazione.

L’ipoteca può essere concessa da colui che risulta proprietario dello yacht in costruzione, come tale registrato nel RNC a garanzia di qualsiasi somma dovuta dal proprietario ed a favore di qualsiasi soggetto creditore della stessa.



LAWYER ON BOARD

Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 97886606

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L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it

After considering bank refund guarantees and the transfer of ownership of the yacht in construction, let’s take a look at the option of a yacht mortgage. Article 566 of the Italian Navigation Code provides that once the yacht in construction is registered in the Registry of the Ships under Construction (RNC) held by the Harbour Master Office where the yacht is being built, it is possible to register a mortgage over the yacht in construction by means of a notarial deed of mortgage filed in the RNC. The mortgage will cover the yacht together with all the materials used in its construction, including all machinery, components and equipment to be installed on board from the moment they arrive at the builder’s shipyard. The mortgage can be granted by the registered owner of the yacht in construction as resulting from the RNC to secure any amount and in favour of any creditor. The notarial deed of mortgage as well as the application to register it with the RNC must clearly specify the details of the debtor and the creditor including, in the case of foreign entities, their elected domicile in Italy, the obligation and amount guaranteed for capital and interest, as well as the description of the yacht in question. Therefore, if the yacht is being built in the name and ownership of the builder, they will be able to register a first priority mortgage in favour of the buyer on the yacht in construction and its equipment to guarantee the repayment of any amount paid by the buyer during construction up to the builder’s default. Consequently, if the builder is not able for any reason whatsoever, including bankruptcy, to complete and deliver the yacht to the buyer, the mortgage registration will permit the buyer to seize the yacht and to sell it at public or private auction

The mortgage can be progressively reduced in terms of the guaranteed amount by execution and registration of a deed of acknowledgement of payment of each instalment.

The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations. For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it

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and to receive repayment through the proceeds of the sale with priority over any other creditor, either unprivileged creditors or creditors with a lower priority mortgage. The mortgage rank is determined according to the priority of registration in the RNC. Once the yacht construction is completed and the balance of the price has been paid, the buyer must extinguish the mortgage registered in the RNC by notarial deed, after which the ownership of the completed yacht will immediately pass from the builder to the buyer. It is worth mentioning that the mortgage can be used not only as a guarantee for the buyer, but is often in practice, depending on the parties’ agreement, used as a guarantee for the builder when transferring ownership to the buyer while still in construction. This solution protects the builder in relation to the buyer’s obligation to pay the remaining instalments of the price up to the delivery and acceptance of the yacht. In this case, the mortgage necessarily follows the transfer of ownership, and the parties will therefore need to execute a double notarial deed; the first to transfer the ownership from the builder to the buyer, and the second to register a first priority mortgage in favour of the builder; both will need to be registered in the RNC. This kind of mortgage can be progressively reduced in terms of the guaranteed amount by execution and registration of a deed of acknowledgement of payment of each subsequent instalment and partial extinction, to be registered in the RNC until the mortgage is completely extinguished upon payment of the balance of the price; alternatively, and more simply, the mortgage can be kept for the full guaranteed amount and discharged in full upon delivery and acceptance of the yacht.

L’ipoteca potrà essere progressivamente ridotta in termini di importo garantito a mano a mano che l’acquirente verserà al cantiere le successive rate del prezzo.



SUPERCAR

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MASERATI LEVANTE HYBRID

GREENER Il primo SUV elettrificato della casa del Tridente aggiunge un nuovo tassello nella strategia di elettrificazione di Maserati cominciata lo scorso anno con la Ghibli Hybrid The first electric SUV from Maserati adds a new component to the trident marque’s electrification strategy, which began last year with the Ghibli Hybrid by Francesco Michienzi

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SUPERCAR LA MASERATI LEVANTE HYBRID È IL PRIMO SUV ELETTRIFICATO DEL BRAND. Si tratta di una vettura più veloce della versione a gasolio e più sostenibile del diesel e del benzina. Levante Hybrid abbina al motore termico due litri a 4 cilindri, un sistema ibrido da 48 Volt che permette di recuperare l’energia in decelerazione e in frenata. La vettura pesa meno della versione dotata di motore a 6 cilindri, benzina e diesel, ha una migliore distribuzione dei pesi, grazie al fatto che la batteria è collocata nella zona posteriore, senza compromettere la capacità di carico, bilanciando il peso del veicolo in maniera ottimale. Il tutto rende Levante Hybrid ancora più maneggevole e divertente da guidare. Grazie a 330 cv di potenza massima e a 450 Nm di coppia disponibile già a 2250 giri, le prestazioni del nuovo Levante Hybrid, a trazione integrale, sono di assoluto rilievo: 240 km/h la velocità massima, da 0 a 100 km/h in soli 6 secondi. Un altro aspetto molto importante è legato al sound della vettura, come conferma Francesco Tonon di Maserati che ha dichiarato: «Anche nel caso di un’auto ibrida, per noi il suono che produce resta fondamentale. Per questo motivo posso dire con orgoglio che Levante Hybrid ha una voce inconfondibile, su cui abbiamo lavorato molto perché fosse aggressiva Gli interni sono caratterizzati dalle tonalità blu che ritroviamo anche nelle cuciture a contrasto dei sedili.

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The interiors also feature blue shades, which is additionally found in the contrasting stitching on the seats.



SUPERCAR e distintiva senza fare ricorso ad amplificatori o altri espedienti». Dal punto di vista estetico la versione di lancio di Levante Hybrid è caratterizzata da un nuovo colore tri-strato metallizzato denominato Azzurro Astro, disponibile all’interno del programma di personalizzazione Maserati Fuoriserie. Alcuni particolari sono colorati di blu cobalto, tonalità utilizzata per connotare le vetture ibride e che Maserati ha già utilizzato su Ghibli Hybrid. Esternamente il colore blu personalizza le tre prese d’aria laterali, le pinze dei freni e il logo sul montante C posteriore. La stessa tonalità blu la si ritrova anche negli interni, in particolare nelle cuciture che ricamano i sedili. Dettagli che, insieme a materiali e assemblaggi di indiscutibile qualità, regalano un’aura lussuosa e ricercata agli interni di questo Suv ibrido dotato, per l’occasione, di un nuovo display multi-touch senza cornice da oltre 10 pollici al centro della plancia, strumento che diviene vero e proprio centro di comunicazione dell’auto. Levante Hybrid è connesso grazie al nuovo programma Maserati Connect che consente di tenere sotto controllo lo stato di salute della vettura e di informare il conducente quando è il momento per fare la manutenzione ordinaria.

La Levante Hybrid si caratterizza per il nuovo colore tri-strato metallizzato denominato Azzurro Astro. Non mancano dettagli blu cobalto sulla carrozzeria che ne connotano la natura ibrida, presenti sulle tre prese d’aria laterali, sul logo sul montante posteriore e sulle pinze freni.

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The Levante Hybrid features the new metallic tri-coat colour called Azzurro Astro. There are also cobalt blue details on the bodywork which suggest its hybrid nature, and which is also on the three side air intakes, on the logo on the rear support and the brake callipers.

Levante Hybrid abbina al motore termico due litri a 4 cilindri un sistema Hybrid da 48 Volt che permette di recuperare l’energia in decelerazione e in frenata. The Levante Hybrid combines a four-cylinder, two-litre combustion engine with a 48-Volt hybrid system to recover energy during deceleration and braking.

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THE MASERATI LEVANTE HYBRID IS THE FIRST ELECTRIFIED SUV FROM THE BRAND. It is a car that is quicker than the petrol version, and more sustainable than the diesel and the petrol versions. The Levante Hybrid combines the four-cylinder, two-litre combustion engine with a 48-Volt hybrid system that means energy can be recovered when decelerating and braking. The car weighs less than the version with a six-cylinder engine, whether petrol or diesel, and its weight is better distributed, thanks to the fact that the battery has been put in the rear, without having an impact on the carrying capacity and this means the weight is perfectly balanced. All of which makes the Levante Hybrid even easier to handle and fun to drive. Thanks to 330 horsepower and 450 Nm of torque available even at 2250 rpm, the performance of the new 4x4 Levante Hybrid, really does stand out: with a 240 km/h top



SUPERCAR speed, it goes from 0 to 100 km/h in just six seconds. Another very important aspect is linked to the sound the car produces, as Francesco Tonon of Maserati explained to us: «Even with a hybrid car, for us the sound produced is still fundamental. That is why I can say with pride that the Levante Hybrid has an unmistakeable voice, on which we have worked a lot so that it is aggressive and distinctive, without resorting to amplifiers or other such means». In terms of looks, the launch version of the Levante Hybrid features a new tri-coat metallic colour called Azzurro Astro, which is available as part of the personalisation programme called Maserati Fuoriserie. Some of the details are cobalt blue, a tone used to invoke hybrid cars that Maserati had already used on the Ghibli Hybrid. Externally the blue colour personalises the three side air intakes, the brake calipers and the logo on the rear C pillar. The same blue colour can also be found in the interiors, especially in the stitching that embroiders the seats. Those are details that, together with the unquestionably high quality assembly and materials used, give a luxurious and refined feel to the interior of this hybrid SUV that is fitted with a new frameless multi-touch display of over ten inches that is in the centre of the console: it is a tool that really becomes the car’s communications centre. Levante Hybrid is connected by the new Maserati Connect programme that allows you to check the state of the vehicle and informs the driver when it is time for routine maintenance. Motore 4 cilindri, 2.000 cc • Motore elettrico 48 Volt • Potenza massima 330 cv • Velocità max 240 km/h • Accelerazione da 0 a 100 km/h 6s

Complessivamente il motore della Levante eroga 330 cv di potenza massima e ha 450 Nm di coppia disponibile a 2250 giri, in grado di 158 spingerla da 0 a 100 km/h in 6 secondi e di farle raggiungere la velocità massima di 240 km/h. The motor in the Levante develops 330 horsepower at full output and has 450 Nm of torque available at 2250 rpm, which can get it from 0 to 100 km/h in six seconds and up to a top speed of 240 km/h.

Engine 4 cylinders, 2,000 cc • Electric motor 48 Volt • Maximum power 330 hp • Maximum speed 240 km/h • Speed change from 0 to 100 km/h 6s

La Maserati Levante Hybrid utilizza lo stesso sistema mild hybrid impiegato dalla Ghibli, composto da un motore generatore, collegato al motore tramite cinghia. The Maserati Levante Hybrid uses the same mild hybrid system deployed by the Ghibli, composing a generator engine, linked to the motor by a belt.

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BOAT GOURMET

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HÉLÈNE DARROZE

Hélène Darroze La Guida Michelin, croce e delizia universale degli chef, ha incoronato con ben 5 stelle Michelin la chef Hélène Darroze. Due per il suo ristorante Marsan a Parigi e poi tre a Mayfair a Londra per Hélène Darroze at The Connaught all’Hotel Connaught The Michelin Guide loved and hated in equal measures by all chefs, has awarded an incredible five Michelin stars to chef Hélène Darroze. Two for Marsan in Paris and three for Hélène Darroze at The Connaught, her restaurant at the Connaught Hotel in Mayfair, London by Sophia Negri - photo by Jérôme Galland

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HÉLÈNE DARROZE, È PROPRIETARIA DI 3 RISTORANTI, due parigini, il bistellato Marsan sulla Rive Gauche e il bistrot Joia, e il tristellato londinese all’interno del celebre hotel Connaught, che sono il baricentro del suo sistema solare. Nata a Mont-deMarsan, nel sud est della Francia, da una famiglia di ristoratori da tre generazioni, a 23 anni comincia a lavorare da Alain Ducasse, al ristorante Le Louis XV di Montecarlo. Da laureata in Economia a Bordeaux, all’inizio si occupa dell’amministrazione. La posizione gliela segnala il papà, Francis, che gestisce Chez Darroze e si immagina un futuro in cucina solo per il figlio maschio Màrc. Lei diventa l’assistente di Ducasse, poi però lo chef si convince a farla entrare in cucina, unica donna della brigata. Qui la mettono a lavare l’insalata per molti mesi, ma lei osserva tutto, impara la base del mestiere. Così, quattro anni dopo torna a casa a gestire il ristorante di famiglia di Villeneuve-de-Marsan. Hélène Darroze nel 1999, a 32 anni, apre il suo primo locale a Parigi e conquista la prima stella Michelin già nel 2001 e la seconda nel 2021. I sapori che ha in testa arrivano tutti dalla sua terra. La pancetta di maiale del Périgord, il Ttoro (una zuppa di pesce di origine basca), il foie gras delle Landes della maison Dupérier. Gli ingredienti sono i veri protagonisti dei suoi due ristoranti di Londra e Parigi: capesante giganti

Nata nel sud est della Francia, rappresenta la quarta generazione di una famiglia di chef. Con i suoi tre ristoranti ha già collezionato 5 stelle della guida Michelin.

Hélène Darroze was born in south-east France, the fourth generation in a family of chefs. Her three restaurants have already collected five Michelin stars between them.

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BOAT GOURMET

After finishing her studies, Hélène Darroze went to work at Alain Ducasse’s restaurant Le Louis XV in Monaco: he was the first person to notice her great potential.

Hélène Darroze, dopo gli studi va a lavorare al Le Louis XV di Alain Ducasse a Monaco: è lui il primo ad accorgersi del suo grande potenziale.

dalla costa scozzese, prosciutto Noir de Bigorre dalla Guascogna e nasello dai Paesi Baschi. Tra i suoi piatti più apprezzati c’è il risotto allo champagne servito proprio con le capesante giganti scozzesi. Anche il risotto al nero di seppia con seppioline e chorizo saltati, pomodori confit e spuma di parmigiano, è uno dei suoi piatti tipici e un esempio del suo stile di cucina, al tempo stesso complesso e semplice, ma anche impeccabilmente equilibrato. «Non ho frequentato una scuola professionale perciò in cucina mi muovo in modo molto istintivo. Dico sempre che non si può mai essere un bravo chef se non si usano i prodotti migliori». Forte del successo parigino, nel frattempo la chef nel 2010 apre il suo primo ristorante fuori dalla Francia, all’interno del prestigioso Connaught Hotel di Londra. In soli sei mesi dall’apertura, l’Hélène Darroze at The Connaught prende la prima stella Michelin, a cui ne segue una seconda nel 2011. Il 2015 è un momento di svolta per Hélène Darroze: inizia quell’anno

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HÉLÈNE DARROZE

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In vent’anni l’evoluzione è stata continua e ha assorbito l’influenza dei suoi viaggi: dai tandoori indiani ai dashi giapponesi, alle complesse fragranze vietnamite, di tutto si trova una traccia di espressione elegante nei suoi piatti.

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Her cuisine has constantly evolved over the past 20 years, drawing influence from her travels, from Indian tandooris and Japanese dashi to complex Vietnamese fragrances. Each of her dishes contains a hint of expression and style.


BOAT GOURMET la sua carriera televisiva come giudice dell’edizione francese di Top Chef, e nello stesso anno riceve il premio come Best Female Chef da parte del The World’s 50 Best Restaurants. Ma è il 2021 a rivelarsi un’annata eccezionale per Hélène Darroze che, dopo aver ricevuto una seconda stella nella Guida Michelin Francia per il suo ristorante Marsan a Parigi, è stata premiata con le ultime 3 stelle nella Guida Michelin Gran Bretagna e Irlanda per il suo ristorante londinese Hélène Darroze at The Connaught, all’interno del Connaught Hotel. HÉLÈNE DARROZE’S LIFE REVOLVES AROUND THE THREE RESTAURANTS she owns: two in Paris – the two Michelin-starred Marsan on the Rive Gauche and the bistro Joia – and the three-Michelinstarred eatery within the renowned Connaught Hotel in London. Born into a family of restauranteurs going back three generations in Mont-de-Marsan in south-eastern France, she began working aged 23 with Alain Ducasse at the Le Louis XV restaurant in Monte Carlo. Having

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Hélène Darroze remains true to her philosophy both in Paris and in London, creating cuisine that prioritizes the ingredients and producers from the regions where she grew up and from her adopted homeland of Great Britain.

graduated in economics in Bordeaux, to begin with she worked on the administrative side of the business, in a position flagged up by her father, Francis, who managed Chez Darroze and only ever envisaged his son, Màrc, following his footsteps into the culinary world. Hélène became Ducasse’s assistant, but the chef soon decided to bring her into the kitchen, making her the only woman in the team. She washed salad for months on end but observing everything that went on taught her the basics of the profession, and four years later she returned home to run the family restaurant in Villeneuve-de-Marsan. In 1999, at the age of 32, Darroze opened her first venue in Paris and won her first Michelin star in 2001, with the second arriving in 2021. The flavours she dreams up all stem from her homeland: bacon from Périgord pigs, Ttoro (a fish soup with origins in the Basque Country), and Dupérier foie gras from Landes. The ingredients are the true stars of her restaurants, including Noir de Bigorre ham from Gascony and Basque hake. One of her most renowned dishes is champagne risotto served with giant Scottish scallops, another key ingredient. Black cuttlefish risotto with sautéed squid and chorizo, confit tomatoes, and parmesan foam, another of her trademark dishes, exemplifies her cooking style, which is simultaneously simple and complex and always impeccably balanced.

Fedele alla sua filosofia sia a Parigi sia a Londra, Hélène Darroze crea una cucina che dà il posto d’onore alle materie prime e ai produttori, sia quelli delle regioni in cui è cresciuta, sia quelle della sua patria d’adozione, la Gran Bretagna.

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BOAT GOURMET «I never went to cooking school, so my work in the kitchen is based on instinct. I always say that you can’t be a good chef without using the finest ingredients». On the back of her success in Paris, the chef opened her first restaurant outside France in 2010, within the prestigious Connaught Hotel in London. Just six months after it opened, Hélène Darroze at The Connaught received its first Michelin star, followed by a second in 2011. 2015 was a turning point for Hélène Darroze: she began her TV career as a judge on the French edition of Top Chef and was named Best Female Chef in The World’s 50 Best Restaurants. But 2021 has turned out to be a truly exceptional year for her: after receiving a second star in the French Michelin Guide for Marsan, she received three stars in the Michelin Guide for the UK and Ireland for her restaurant at the Connaught Hotel.

She aims to create dishes that both she and her guests will enjoy, based on instinct and creativity while always allowing the ingredients to shine.

La sua cucina è mirata a realizzare piatti che possano essere cari tanto a lei quanto ai suoi ospiti e partono da un’emozione istintiva, con una creatività che non abbandona mai l’espressione essenziale dell’ingrediente.

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NONINO

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Un alambicco itinerante fu l’inizio di tutto. Quello che potrebbe sembrare il titolo di una fiaba per bambini in cui l’elemento magico è un carretto a due ruote, che trasporta vapori e profumi di un antico distillato, è solo il principio dell’appassionato viaggio di un’intera famiglia It all began with a portable alembic. This may sound like the beginning of a fairy tale, featuring a magical two-wheeled cart bearing the vapours and aromas of an ancient distilled drink, but actually, it was the start of a journey taken by an entire family, fuelled by passion by Francesca Portoghese - photo by Elio e Stefano Ciol ©, Giulia Iacolutti, Andrea di Lorenzo and TassottoeMax barchemagazine – Settembre-September 2021


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A DIRE IL VERO, IN QUESTA STORIA L’ELEMENTO FIABESCO C’È E LA REALTÀ SI INCARICA DI SUPERARE LA FANTASIA raccontandoci una storia modernissima che si snoda attraverso la forza straripante dell’amore per una vita fatta di sfide, avventure, scommesse con il destino e traguardi illuminati. È la storia dei Nonino che ha inizio nel 1897 in Friuli Venezia Giulia, a Ronchi di Percoto, e che alterna sulla scena protagonisti dalle poliedriche personalità che conquistano l’eccellenza, alla ricerca di un’innovazione che si sposa con il rispetto della 170 cultura del territorio e della sua tradizione identitaria. Fortemente legati ai cicli naturali dettati dalla terra, è solo con la loro lungimiranza che i Nonino hanno reso possibile la trasformazione della grappa da distillato grezzo, evocativo delle abitudini contadine del Friuli, a bevanda di culto, vero nettare per palati raffinati e seducente elisir per neofiti. I Nonino hanno

scritto una storia che ha pochi eguali nel Paese e se la loro grappa è conosciuta in tutto il mondo è grazie alla vorticosa ricerca di affermazione, alimentata dall’impetuoso orgoglio della coppia vincente di Giannola e Benito, fautori di un’ascesa inarrestabile, che ha coinvolto non solo azienda e famiglia ma tutto un indotto che ruota attorno ad un distillato, oggi eco di ciò che era in origine: “L’acqua di fuoco che ti bruciava anche la fame e ti dava coraggio per affrontare ogni fatica”. Queste parole del teologo David Maria Turoldo le pronuncia Giannola che mi accoglie con un poetico anticonformismo nel suo racconto. Insieme a lei, le figlie Antonella, responsabile dei mercati di Germania e Austria e Responsabile Comunicazione Istituzionale, del Premio Nonino e del Borgo Nonino; Cristina, Mastro Distillatore e Responsabile Commerciale e Marketing per il mercato italiano, ed Elisabetta, Responsabile del-

«We all carry with us memories of car journeys to visit vine growers with our mum, the autumnal colours of the vines, and the aromas and sounds of distilling. We fed on our parents’ love for grappa: we were born to distill». Cristina, Antonella ed Elisabetta Nonino

l’Amministrazione, del Personale e dei Mercati nordamericano e russo. In questa squadra che, a parte il Mastro Distillatore e Mastro di Cantina Benito, è un coro tutto al femminile, c’è anche Francesca, figlia di Cristina e sesta generazione, Responsabile Social e Web. Gestendo la comunicazione dell’azienda, questa bellissima giovane donna punta ad alimentare uno spazio di condivisione in cui ci sia posto anche per il mondo antico del vero sapere, quello di suo nonno e della sua famiglia. “Dobbiamo aiutare il consumatore a riconoscere l’eccellenza e la qualità che derivano solo ed esclusivamente da una distillazione 100% con metodo artigianale”, mi dice. Francesca parla a tutte le generazioni attraverso un’immediatezza di linguaggio di cui Giannola è antesignana. Fu proprio lei, Giannola, innamorata di suo marito prima e poi anche del suo mestiere, ad intuire il potenziale della grappa e, con grande audacia sperimentale, a reclamare a gran voce il riscatto da tributare al lavoro di Benito, “il più grande conoscitore dell’arte della distillazione”. Amavano profondamente quel distillato, era parte della loro storia, e volevano farlo amare agli altri. “Devi mirare lontano per arrivare almeno vicino, diceva mio padre”, ed è ciò che Giannola ha fatto. Quella grappa, nata dalla certosina attenzione artigianale che Benito le dedica tuttora, con il suo carattere, la sua forza e sua personalità doveva essere nobilitata e mai più confinata a bevanda di seconda scelta. La svolta arriva nel 1973 con la distillazione delle vinacce di un unico vitigno, raro e prezioso, il Picolit. Mera illusione o visionaria genialità? I fatti parlano da soli, una vera rivoluzione, ma gli inizi non furono facili. In tempo di vendemmia le vinacce, la materia prima alla base della produzione della grappa, venivano sempre mescolate, e separarle, come chiedevano i Nonino, era impresa non da poco. Le alleate di questo irrinunciabile progetto divennero le mogli dei viticoltori che con un compenso proposto da

«Ognuna di noi si porta dentro il ricordo dei viaggi in macchina con la mamma per raggiungere i viticoltori, dei colori delle vigne in autunno, dei profumi e dei rumori della distillazione. Siamo state nutrite dall’amore che i nostri genitori avevano per la grappa. Siamo nate per distillare».

Borgo Nonino a Persereano - www.borgononino.it

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NONINO

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Nel 1998 Giannola Bulfoni Nonino è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Nel 2003 il Presidente Carlo Azeglio Ciampi consegnerà a Benito e Giannola il Premio Leonardo Qualità Italia: “Qualità assoluta, ricerca e innovazione caratterizzano un marchio che porta nel mondo innanzitutto il valore della famiglia e l’impegno nel lavoro. I Nonino sono riconosciuti i veri ambasciatori della grappa italiana nel mondo”. Nel 2006 Giannola sarà proclamata dall’Università di Udine Dottore Honoris Causa in Economia Aziendale. Nel 2019 riceverà anche il premio “Arte: Sostantivo Femminile”, riconosciuto a otto donne che rappresentano l’eccellenza all’interno della categoria in cui hanno dato il loro importante contributo.

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In 1998, Giannola Bulfoni Nonino received the honor of Knight of the Order of Merit for Labour from Italian president Oscar Luigi Scalfaro. In 2003, president Carlo Azeglio Ciampi awarded Benito and Giannola the Leonardo Italian Quality Prize, giving the following reasoning: “The brand demonstrates absolute quality, research and innovation, and above all shows the world the value of family and commitment to one’s work. The Noninos are known as true ambassadors for Italian grappa throughout the world”. Giannola received an honorary degree in business economics from the University of Udine in 2006, and in 2019 she received the Arte: Sostantivo Femminile award, given to eight women who epitomize excellence and have made a significant contribution to a specific sector.


COMPANIES Nel 2000 Cristina, Antonella ed Elisabetta creano Gioiello, un’acquavite ottenuta dalla distillazione del miele nelle tante varietà di gusti. In 2000, Cristina, Antonella, and Elisabetta created Gioiello, a brandy obtained by distilling numerous flavours of honey.

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Data Room

• Fatturato 2020: €12.900.000 • Azienda famigliare • Export 50% in 80 Paesi - Maggiori mercati esteri: Germania, Svizzera, Austria, Nord America (USA e Canada), Russia, Olanda, Spagna, Lussemburgo Belgio, UK. Ultimo Paese in cui hanno iniziato ad esportare, Cuba. • 37 Collaboratori di cui 21 donne e 18 stagionali, in periodo di distillazione sono impegnati nella vendemmia d’annata.

• 2020 turnover: €12,900,000 • Family business • 50% exports to 80 countries, most notably Germany, Switzerland, Austria, North America (USA and Canada), Russia, The Netherlands, Spain, Luxembourg, Belgium, and the UK. The latest country to begin importing it is Cuba. • 37 employees, of whom 21 are women, and 18 additional seasonal workers, are employed during the distillation period, which coincides with the grape harvest.

barchemagazine – Settembre-September 2021

Giannola, di gran lunga superiore a quello pattuito, le consegnarono le vinacce del singolo vitigno. Fu così che nacque la grappa Monovitigno®, un distillato che riusciva ad appagare lo spirito prima ancora che il gusto. Era la prima vera grande vittoria. Lo spiccato senso estetico di Giannola suggeriva di presentare la grappa in modo da rendere omaggio ad una vera opera d’arte della distillazione e attrarre il cliente, e Benito scelse un’ampolla da alchimista in vetro soffiato da 250 ml. Il tappo era argentato e le etichette, che riportavano fedelmente la tracciabilità del prodotto, erano numerate una per una e scritte a mano da Giannola. Una tradizione, questa, durata ben quindici anni. Il prezzo di una grappa così esclusiva, nata dalla distillazione con alambicchi in rame discontinui a vapore, non riuscì immediatamente a farsi largo nel mercato, ma con un’abilissima seppur ancora inconsapevole operazione di marketing, Giannola decise di regalare le ampolle ad eccellenti destinatari che “avrebbero saputo apprezzarla e comunicarla”. Ancora una volta, “la regina della grappa”, come la chiamava Gino Veronelli, maestro dell’enogastronomia italiana, ebbe ragione. Dopo un mese, l’Avvocato Gianni Agnelli ordinava quarantotto bottiglie e, su richiesta di Silvana Mangano, la grappa Nonino sbarcava a New York. Stava cominciando l’ascesa. Dopo la prima distillazione Monovitigno, a Ronchi di Percoto successe di tutto. Nel lavoro dei Nonino la sperimentazione, sempre foriera di grandi successi, fu la chiave di volta. Quando pensarono di distillare le vinacce di altri vitigni autoctoni friulani, scoprirono che nell’ultimo censimento della Comunità Europea lo Schioppettino, insieme ad altri vitigni come il Ribolla Gialla o il Pignolo non erano stati inseriti nelle liste ufficiali. Fu in quel momento che Lady Dynamite, così il New York Times definì Giannola nel 2003, decise di istituire il Premio Nonino Risit D’Aur – Barbatella d’Oro. La prestigiosa carriera di questo premio internazionale è nota a tutti ma, agli inizi, quello fu lo stratagemma per preservare i vitigni friulani, vero e proprio laboratorio di biodiversità legato alla forte determinazione di conservare un’identità culturale e restare fedeli “all’attaccamento al territorio e a tutto ciò che esso offriva e che andava salvato, pena la perdita della nostra identità”, come Giannola sentiva sempre dire da suo padre. Chi avesse messo a dimora uno o più impianti di questi vitigni si sarebbe aggiudicato il premio, che all’epoca era di un milione di lire. Accanto a questo, anche un premio per la ricerca ampelografica e storiografica sui vitigni. Gli ostacoli non mancarono ma alla fine arrivarono le vittorie, sia per i candidati sia per Giannola e Benito: nel ’78, quei vitigni divennero tutti coltivabili in via sperimentale, due anni dopo autorizzati e nell’83 raccomandati. Adonis, poeta siriano e Premio Internazionale Nonino 1999, spiega bene il vero significato del Premio: “Il Premio Nonino è uno dei rari premi al mondo che celebra la poesia scritta dalla terra e, in particolare, la poesia scritta dalla linfa, dal sangue della vite”. Dalla data della rivoluzione della grappa ad oggi, l’innovazione, vero punto di forza dei Nonino, non ha mai smesso di condurre a mete ardite e indovinate. Il 1984 è l’anno dell’Acquavite d’Uva ÙE®, elegantissimo distillato di uva intera, dedicato alla nuova generazione, tre splendide donne che, con la forza e la tenacia guadagnate dal rispetto della terra, si uniscono presto in questa impresa epocale. “La grappa – mi dice Antonella – è un membro della famiglia a tutti gli effetti”.



COMPANIES

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In 2003, the Milan Triennale dedicated an exhibition to the family’s history, entitled ‘Story of a Passion: Thirty Years of Monovitigno Nonino’.

Nel 2003 la Triennale di Milano dedica alla famiglia la mostra antologica “Storia di una Passione: Trent’anni di Monovitigno Nonino”.

Un messaggio che arriva forte anche dal ritratto di Oliviero Toscani in cui i cinque Nonino, con l’iconica ampolla, riescono a raccontare tutta la storia della grappa attraverso i loro sguardi. Perché questa è una famiglia che ci ha sempre messo la faccia, un valore aggiunto in un’epoca in cui un presuntuoso anonimato si arrampica sulla Torre di Babele di una comunicazione che scarseggia di empatia. Cristina, Antonella ed Elisabetta sono cresciute respirando il vapore che passa attraverso gli alambicchi. Ognuna ha la propria distilleria e la propria quota di alambicchi, e sono tutte tre abili nel riconoscere ogni fase del processo solo mettendo il naso in distilleria. L’eccellenza della grappa Nonino deriva dalla distillazione “di una materia prima che deve essere assecondata perché contiene la quintessenza dei sapori e dei profumi dell’uva che vogliamo portare nella grappa”, mi dice Cristina. Ed è un imperativo per i Nonino che le vinacce arrivino in distilleria ap-

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pena svinate, con tutta la freschezza grondante del loro succo. Non devono essere torchiate troppo e, divise per vitigni, aspettano la distillazione fermentando per circa tre giorni nei tini in acciaio. Negli anni, i Nonino hanno osato tanto e i risultati sono sempre stati sorprendenti. Fino al loro avvento, la letteratura suggeriva di mettere all’invecchiamento solo distillati neutri, ma questo non ha fermato l’intelligenza creativa di Benito e Giannola. È così che sono nate, solo per citarne alcune, la fragolino e la moscato, in cui resta persistente il profumo del singolo vitigno d’origine, arricchito dall’invecchiamento naturale in barrique sotto sigillo e controllo dell’agenzia delle dogane e dei Monopoli. E con l’arrivo in azienda delle tre sorelle, il cammino verso l’innovazione non poteva che proseguire. Fortemente attratte dal fascino creativo della mixologia, tra le tante cose, hanno avviato prestigiose collaborazioni con bartender come Salvatore Calabrese, Simone Caporale e Alex Kratena. Accanto a questi, anche un altro nome, quello di Monica Berg, Premio Nonino Risit D’Aur Barbatella d’Oro nel 2018 e prima donna ad essere eletta miglior bartender del mondo. Con un prodotto come la grappa Nonino si riescono a sperimentare cocktail che conquistano con il loro perfetto equilibrio di eleganza e armonia, come con l’Amaro che fa parte della storia Nonino, un’antica ricetta del nonno Antonio, il padre di Benito, rivisitata dalla prima donna grappaiola, nonna Silvia. Un amaro a base di erbe e di frutti che ha dentro di sé i profumi e i sapori di diverse culture e tradizioni che unisce la Mitteleuropa e il Mediterraneo. In un momento storico come questo, mantenersi fedeli ad una distillazione artigianale può davvero definirsi un’impresa epica. La grappa Nonino se ne va in giro per il mondo a raccontare un raro esempio di forza e determinazione che ci regala l’indiscussa certezza che, come dice Gino Veronelli, le grappe hanno l’anima dell’uomo che dà loro la vita. In questo caso, l’anima è quella di grandi persone davanti alle quali bisognerebbe inchinarsi, come fece Marcello Mastroianni nel foyer di un teatro a Parigi con Giannola, perché è grazie a loro che il nome del nostro Paese resta sinonimo di indiscutibile eccellenza.



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Il premio Nonino

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Nato per salvare i vitigni in via di estinzione e potente testimonianza dell’immenso rispetto che Giannola e Benito Nonino hanno per la terra, il Premio oggi aspetta di poter celebrare la sua quarantacinquesima edizione. “La vita del nostro esausto pianeta ci induce a meditare sui nostri doveri e sulle nostre responsabilità, ma soprattutto sui diritti delle generazioni che in futuro abiteranno la terra”: sono le parole di Ermanno Olmi che Giannola riporta in un video sul web a cui la famiglia affida l’annuncio della prossima edizione che, per via delle restrizioni legate alla pandemia, è slittata a sabato 29 gennaio 2022. La condivisione dei valori fondanti del Premio, che si identificano anche nella lotta per restituire ai giovani ciò che a loro manca “da anni e anni di dimenticanza dei doveri verso la terra”, non può prescindere da una vicinanza fisica che amplifica quella dello spirito perché il Premio è anche un momento di grande convivialità e condivisione che i Nonino hanno sempre organizzato in distilleria. Nella prestigiosa giuria, presieduta dal neuroscienziato portoghese Antonio Damasio, oltre ad Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin, per la nuova edizione si aggiungeranno anche l’architetto e scrittrice palestinese Suad Amiry e lo scrittore e filosofo Giorgio Agamben. Al Premio Nonino Risit d’Aur istituito nel 1975 si aggiunse il Premio Nonino di Letteratura, per valorizzare la permanente attualità della civiltà contadina che è rispetto per la terra, per le radici e per le persone. Nel 1984 arrivò il Premio Internazionale Nonino dedicato ad uno scrittore straniero pubblicato in Italia, e nel 1990 il Premio dedicato ad un Maestro del Nostro Tempo. Per ben cinque volte, il Premio ha anticipato il Nobel. È successo con Rigoberta Menchú (Premio Speciale Nonino 1988 - Premio Nobel per la Pace 1992); V.S. Naipaul (Premio Internazionale Nonino 1993 Nobel per la Letteratura 2001); Tomas Tranströmer (Premio Internazionale Nonino 2004 - Nobel per la Letteratura 2011); Mo Yan (Premio Internazionale Nonino 2005 - Nobel per la Letteratura 2012); Peter Higgs (Premio Nonino Maestro del Nostro Tempo 2013 - Nobel per la Fisica 2013).

The Nonino Prize

Originally founded to save endangered grape varieties, and strong evidence of the enormous respect Giannola and Benito Nonino have for the land, the prize is now approaching its 45th outing. “The life of our exhausted planet causes us to consider our duties and responsibilities, but above all the rights of the generations that will inhabit the land in the future”. These words, written by Italian director Ermanno Olmi, were spoken by Giannola in a video announcement posted online unveiling the date of the next prize ceremony: the pandemic has caused it to be pushed back to Saturday 29 January 2022. As well as the struggle to give back young people what they are missing “after years and years of forgetting our duties towards the land” and spiritual togetherness, meeting in person is also a crucial founding value of the prize: a party organized every year in the distillery provides an opportunity for celebration and community spirit. The prestigious jury, chaired by Portuguese neuroscientist Antonio Damasio and comprising Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, and Edgar Morin, will next year also include the Palestinian architect and author Suad Amiry and the writer and philosopher Giorgio Agamben. The Nonino Risit D’Aur Prize, founded in 1975, was later joined by the Nonino Literary Prize, which sought to enhance the continued relevance of farming civilization in terms of respect for the land, roots, and people. In 1984, the International Nonino Prize was launched, dedicated to a foreign writer who has been published in Italy, followed in 1990 by a prize awarded to a ‘Master of Our Time’. The prize has pre-empted a Nobel laureate an impressive five times: Rigoberta Menchú (Special Nonino Prize 1988 – Nobel Peace Prize 1992); V.S. Naipaul (International Nonino Prize 1993 – Nobel Prize in Literature 2001); Tomas Tranströmer (International Nonino Prize 2004 – Nobel Prize in Literature 2011); Mo Yan (International Nonino Prize 2005 – Nobel Prize in Literature 2012); Peter Higgs (Nonino Master of Our Time Prize 2013 – Nobel Prize in Physics 2013).

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HAVING SAID THAT, THERE IS SOMETHING MAGICAL ABOUT THIS PIONEERING STORY, where the truth is sometimes stranger than fiction, displaying the incredible power of a life full of challenges, adventures, gambles, and successes. It is the story of Nonino, which began in 1897 in Ronchi di Percoto in Friuli Venezia Giulia, and stars a series of multitalented figures who achieved excellence in their pursuit of innovation and their respect for the region’s culture, tradition, and identity. It took a great deal of foresight to turn grappa – with its strong links to natural cycles and the landscape – from a spirit evoking the farming tradition of Friuli into a cult drink, a seductive elixir for beginners and true nectar for more refined palates. The Nonino family’s story is more or less unique in Italy, and their grappa’s international renown stems from their unremitting striving for success and the pride of the winning couple Giannola and Benito, the supporters of the brand’s unstoppable rise. Beyond the family business, there is a whole micro-industry revolving around the drink, which still draws on its origins as a “fiery water that quelled your hunger and gave you the courage to face any endeavour”. These words, written by theologian David Maria Turoldo and spoken by Giannola, seem to suggest a degree of non-conformism. She is flanked by her three daughters: Antonella, responsible for the German and Austrian markets, head of institutional communication, in charge of the Nonino Prize and of the Borgo Nonino; Cristina, master distiller and sales and marketing manager for the Italian market; and Elisabetta, head of administration, HR and the North American and Russian markets. The team – all-female except for master distiller and proprietor Benito – also includes Francesca, Cristina’s daughter, and the sixth generation to be involved at the company, who is in charge of social media and the website. This young woman strives to create a Le Cantine invecchiamento Nonino oggi custodiscono 2488 barriques e piccole botti per l’invecchiamento della Grappa.

The Nonino aging Cellars now house 2488 barriques and small casks for the aging of Grappa.



COMPANIES shared space in the company’s communications, leaving room for the old, authentic world of flavour created by her grandfather and his family. “We have to help consumers recognize the excellence and quality that can only be achieved with 100% traditional distilling methods”, Francesca says, speaking to all generations in a direct language inherited from Giannola. It was Giannola – who fell in love first with her husband and then with his profession – who understood the grappa’s potential and with a great deal of courage and experimentation, dedicated herself to making sure the hard work of Benito, “someone who knows more than anyone else about the art of distillation”, received the recognition it deserved. They loved the drink, which was embedded in their history, and they wanted to encourage others to love it too. “My father used to say you have to aim high if you want to achieve anything at all”, Giannola notes,

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The Nonino legend has spread beyond the Italian borders and has made it into newspapers like the New York Times and the International Herald Tribune, which dedicated its Saturday Profile to the Nonino family in 2003.

and that is exactly what they did, trying to ensure the grappa, with its character, strength, and personality, still handcrafted painstakingly by Benito today, was celebrated, and never again relegated to a second-choice drink. The turning point came in 1973 when they distilled pomace from a single rare and precious variety, Picolit. Was this a stab in the dark or visionary genius? Although later events speak for themselves, it was a major trasformation, which was challenging at the beginning. At grape harvest, the pomace – the raw material used to produce the grappa – was always mixed up, and separating it, as the Noninos requested, was no simple matter. They were assisted in this essential task by the wives of the grape growers, who provided them with the pomace from the single vine, encouraged by a much higher pay offer than usual from Giannola. The result was Monovitigno® grappa, a drink that succeeded in satisfying

L’eco della leggenda Nonino varca i confini e arriva oltreoceano ad occupare le pagine di giornali come il New York Times e l’International Herald Tribune, che nel 2003 dedicano alla famiglia Nonino il Saturday Profile.

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people’s spirits even more than their taste buds and the brand’s first major victory. Drawing on her strong aesthetic sensibility, Giannola wanted to present the grappa as a true work of art to attract customers, and so Benito chose a 250 ml blownglass alchemist’s bottle, with a silver-plated stopper and labels with full traceability information and individually hand-numbered by Giannola, a tradition that lasted an impressive fifteen years. The price of this exclusive grappa, produced by distillation in discontinuous steam-operated copper alembic stills, meant it did not immediately make an impression on the market, but in an unwittingly brilliant marketing move, Giannola decided to gift the bottles to important recipients who “would appreciate it and pass the word on”. Once again, ‘the queen of grappa’, as Italian food and wine connoisseur Gino Veronelli once called her, was right. A month later, Fiat owner Gianni Agnelli ordered 48 bottles, while actress Silvana Mangano requested a shipment of Nonino grappa be sent to New York. Its rise to stardom had begun. After the first single-variety distillation, at Ronchi di Percoto they gave everything a try. Experimentation underpinned the Noninos’ work, and it reaped huge rewards. When they were considering distilling using the pomace of other native Friulian vines, they discovered that the Schioppettino, along with other varieties like Ribolla Gialla and Pignolo, had not been added to the official lists in the most recent European Community census. It was then that ‘Lady Dynamite’, as the New York Times called Giannola in 2003, decided to found the Nonino Risit D’Aur Barbatella d’Oro Prize.



COMPANIES Today it is a prestigious, internationally recognized cultural and literary award dedicated to celebrating agricultural life, but initially, it was intended as a way to preserve the biodiversity of Friulian vine variety, born from a fierce determination to preserve the region’s cultural identity. The aim was to prioritise “our attachment to the local region and everything it offered, which had to be saved if we didn’t want to lose our identity”, as Giannola had often heard her father say. The prize, initially worth 1 million lire, was awarded to people who created one or more plantations of these threatened varieties, and there was also a prize for research into the identification, classification, and historiography of grapevines. Despite numerous setbacks, both the entrants and Giannola and Benito were eventually successful: in 1978 these varieties of grape could be cultivated under test conditions, two years later they were authorised, and in 1983 they were given official recognition. Adonis, a Syrian poet and winner of the 1999 International Nonino Prize, sums up the true meaning of the award perfectly: “The Nonino Prize is one of the few awards in the world that celebrates poetry written by the land and, in particular, poetry written with sap, the blood of grapevines”. Ever since the start of the grappa revolution, innovation, the Noninos’ main strong point, has consistently taken them to bold and inspiring places. 1984 was the year of the Acquavite d’Uva ÙE®, a highly sophisticated drink made by distilling whole grapes, dedicated to the new generation, three wonderful women who worked together on this momentous

undertaking, drawing on the strength and tenacity they had gained from their respect for the land. “Grappa”, Antonella tells me, “is a fully-fledged member of the family”. This message also emerges in a portrait by Oliviero Toscani, in which the five members of the Nonino family, along with the iconic bottle, manage to narrate the entire history of their grappa in their looks alone. This is a family that has never been afraid to show its face, something which is even more important in an era of artificiality, anonymity, communication overload, and a shortage of empathy. Cristina, Antonella, and Elisabetta grew up breathing in the steam that passes through the alembics. They now each have their distillery and their quota of stills, and can all recognize each phase of the process just by sticking their noses in the distillery. The excellence of Nonino grappa derives from the distillation “of an ingredient that must be treated with respect because it contains the quintessence of the flavours and aromas of the grape we want to put into the grappa”, Cristina tells me. It is crucial for the Noninos that the pomace arrives in the distillery straight after racking, overflowing with fresh juice. Without being squeezed too much, it is left to ferment, divided up by variety, for around three days in steel tuns before distillation. Over the years, the Noninos have been extremely daring, and the results have been consistently amazing. Before Nonino, the accepted wisdom was that you should only age distillates with a neutral flavour, but this did not stop the creative intelligence of Benito and

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«In quello che facciamo, percepisco istintivamente le forti radici dei friulani. Le sofferenze del passato hanno condizionato il nostro Dna ad un fortissimo senso di appartenenza. Nostro padre ci insegna che la distillazione artigianale estrae l’anima della materia prima che deve essere perfetta per raggiungere una qualità d’eccellenza. I nostri fornitori di vinacce sono per il 95% del Friuli Venezia Giulia». Cristina Nonino

«I instinctively feel the strong roots of the Friulian people in everything we do. The suffering of the past has conditioned our DNA, giving us an extremely strong sense of belonging. Our father has taught us that artisan distilling is about extracting the soul of the ingredient, which must be perfect if you are to achieve the highest level of quality. 95% of our pomace suppliers are from Friuli Venezia Giulia».

Giannola. This is how the Fragolino and the Moscato were created, to name but two: in these drinks, the aroma of the single-vine-variety grapes persists, enhanced by the natural aging in barriques under seal and control of the Custom and Monopoly agencies. And with the arrival of the three sisters at the company, the innovation was bound to continue. Attracted by the creative appeal of mixology, one thing they have done is launched prestigious partnerships with bartenders like Salvatore Calabrese, Simone Caporale, and Alex Kratena. Not to mention Monica Berg, winner of the Nonino Risit D’Aur Barbatella d’Oro Prize in 2018 and the first woman to be named the best bartender in the world. A product like Nonino grappa lends itself to use in exquisite cocktails with a perfect balance of elegance and harmony, just like the Amaro, which is a part of Nonino’s history, an ancient recipe created by grandfather Antonio, Benito’s father, and tweaked by the first female grappa producer, grandmother Silvia. This bitter based on herbs and fruit contains the flavours and aromas of different cultures and traditions, combining Central Europe and the Mediterranean. At a moment in history like the one we are currently experiencing, remaining true to a traditional distilled drink can undoubtedly be seen as an enormous enterprise. Nonino grappa travels the world, a rare example of strength and determination that proves without doubt, as Italian food critic Gino Veronelli once said, that a grappa contains the soul of its creator. In this case, it’s the soul of great people who deserve our respect, because it is thanks to them that Italy remains synonymous with unquestionable excellence. Actor Marcello Mastroianni certainly thinks so: on meeting Giannola in the foyer of a theatre in Paris, he gave her an impromptu bow.

Il 27 gennaio 2020 i Nonino vincono il Wine Enthusiast Wine Star Awards, il più prestigioso premio internazionale di Wine&Spirit al mondo nel settore del vino e degli spiriti. La distilleria Nonino è la prima distilleria italiana e primo brand di grappa ad essere premiato nella sezione “Spirit Brand / Distiller of the Year 2019” – Distilleria dell’Anno. On 27 January 2020, Nonino won the Wine Enthusiast Wine Star Awards, the most prestigious international wine and spirits award in the world. The Nonino distillery became the first Italian distillery and the first grappa brand to receive a prize in the Spirit Brand / Distiller of the Year section.

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th

SEE YOU IN GENOA st

16 - 21 September 2021

salonenautico.com


PEOPLE

PEOPLE

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RAFFAELLO FUSARO

PONTE

Un del nostro tempo (A bridge of our times) Raffaello Fusaro ha realizzato un docufilm dedicato ad una delle più grandi tragedie del nostro Paese e alla ricostruzione del ponte San Giorgio di Genova Raffaello Fusaro has made a documentary film dedicated to one of Italy’s greatest tragedies and the rebuilding of the San Giorgio bridge in Genoa by Francesca Portoghese - photo by Francesca Zaccaria

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PEOPLE GLI OCCHI DIETRO ALLA MACCHINA DA PRESA OSSERVANO, VEDONO E TROVANO, sentono e ascoltano, immaginano e anticipano, la pellicola si imprime di vita e il racconto, qualunque esso sia, gestisce le emozioni e le introduce in un mondo parallelo che spalanca un accesso comune, senza divieti né restrizioni. Succede con Raffaello Fusaro, giovane autore e regista pugliese che, necessitate cogente, mette al servizio del suo pubblico un sentire che corrisponde a ciò che vuole o può descrivere, vedendosi autorizzato ed incitato a dire del mondo, a portarlo sotto una lente di ingrandimento che non tralascia nessun particolare e focalizza l’attenzione anche su piccoli dettagli. Lo intervisto in una giornata di sole che forse stride con ciò di cui parliamo: UN PONTE DEL NOSTRO TEMPO, pellicola su una delle più grandi tragedie del nostro Paese. Tuttavia, il racconto che Fusaro fa della scelta di narrare ciò che accadde a Genova quel 14 agosto 2018 non lascia smarriti in una sensazione dal sapore del fiele, seppur imprescindibile involucro di una realtà infausta e monito in un’anacronistica vicenda a cui non è concessa giustificazione alcuna, che non concede spazio ad interrogativi che abbiano qualcosa di pur lontanamente plausibile. Orgoglio e cordoglio, le parole accostate da Renzo Piano, l’architetto di

fama mondiale che ha voluto prestare il suo ingegno ad una delle ricostruzioni più significative di tutti i tempi nella storia dell’Italia moderna, riescono a fondersi insieme nel film e si rendono interpreti della visione di un regista e autore, animando la sceneggiatura e tutta l’opera che ha coinvolto nomi come Fincantieri e Salini Impregilo e più di mille lavoratori che si sono sentiti genovesi ancor prima che italiani. Un po’ come tutti noi, inermi spettatori dell’inaccettabile crollo non solo di un ponte, che non ha il diritto di cadere, come Renzo Piano dice, ma anche della vacillante certezza di una protezione che dovremmo sempre essere sicuri di avere. Fusaro parla con il sorriso gentile di uno sguardo che diventa custode consapevole di un’enorme responsabilità, quella di raccontare la verità, senza pretesa di denuncia, nel pieno rispetto di un dolore collettivo, ma anche strettamente privato e che, come tale, va protetto. Ascoltando nel film la sua voce narrante, insieme alle note del musicista Danilo Rea, ci si accorge di quanto Un Ponte del Nostro Tempo sia il rispettoso tributo alle quarantatré vittime e insieme la forte testimonianza di come le loro storie non possano finire nel polveroso baule del dimenticatoio comune e che le luci del tricolore, che la sera illuminano gli ellittici basamenti del ponte, siano il simbolo di un’Italia

Sinossi 184

Sotto il sole e la pioggia, di notte e durante la pandemia, il cantiere del Ponte di Genova non si ferma per edificare un’opera che resterà nella storia. Tra cordoglio ed orgoglio, in 12 mesi, le mani e le menti di oltre 1.000 uomini lavorano, da nord a sud. Il racconto cinematografico di un sorprendente cantiere umano, i sentimenti e l’arco della costruzione di un’idea più che di un’opera. Il Ponte unisce, sfida la gravità che riporta in basso. Un “bianco vascello’’ prende forma dalla visionarietà di Renzo Piano all’acciaio forgiato negli stabilimenti Fincantieri. Un progetto realizzato dall’uomo. Non uno, ma tanti, che hanno contribuito a sostenere il Ponte ed il sogno di vararlo tra vento e cielo.

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che ha capito di non potersi mai più spezzare. Autore, sceneggiatore e attore giovanissimo. Come trova il suo posto davanti e dietro la macchina da presa? Tento di interpretare il mondo che vedo: è la cosa che mi affascina di più e ogni volta, a seconda delle fasi della mia vita, riesco a declinare il mio sentire in forme sempre diverse. Spostarmi dietro la macchina da presa è stata l’evoluzione di un ragionamento razionale, affacciatasi nella mia vita dopo prove e sperimentazioni. L’autore è qualcuno che tenta di regalare al mondo una crescita, il mandante di qualcosa che vuole arrivare nel mondo. Interpretare, capire e trasferire le mie emozioni agli altri, voglio fare questo. La voce narrante è quasi sempre la sua. Perché questa scelta? Lo fanno molti autori e documentaristi, in particolare stranieri, e la filmografia italiana ci regala da sempre l’ineguagliabile voce fuori campo dei film di Nanni Moretti che, col suo timbro spezzato, si caratterizza della sua tipica raucedine, molto lontana dal risultare sgradevole. Credo sia stato questo ad influenzarmi. Perché quando la voce è aderente a ciò che racconti e a ciò che senti non mente mai. Come dice il poeta argentino Ernesto Sabato, la vita è qualcosa che noi scriviamo in brutta copia. È una verità che mi piace molto.

Synopsis

Come rain or shine, at night and throughout the pandemic, work didn’t stop to produce a bridge in Genoa that will take its place in history. With a mixture of grief and pride, in twelve months over a thousand people, from north and south, worked with their hands and minds. A cinematographic story of a surprising human building site, the feelings and the span of construction are more of an idea than a building. The bridge brings you together and challenges the gravity that brings you down. A great white ship takes shape from the vision of Renzo Piano in the steel forged in the Fincantieri facilities. It was a project done by people. Not one person, but many, have contributed to putting up the bridge and the dream of launching it between the wind and the sky.


RAFFAELLO FUSARO

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PEOPLE

Guardiamo al futuro

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In tutto il mondo ha rappresentato una sorpresa, una meraviglia, che in Italia si facesse in così poco tempo un’opera per cui normalmente si richiedono anni e anni. Nei nostri cantieri lavorano operai, maestranze da tutto il mondo, pacificamente, fanno un lavoro importante, talvolta rischioso. Ecco questo avvicina ancora il ponte alla nave, per cui per tutti gli impalcati d’acciaio (realizzati e trasportati nei e dai nostri cantieri di Valeggio sul Mincio, Castellammare di Stabia e Sestri Ponente) che venivano sollevati sul cantiere del Ponte si parlava di varo. E poi la capacità di mobilitare tante risorse, sia interne sia esterne: Renzo Piano, che è un architetto di fama mondiale, Fincantieri che è conosciuta in tutto il mondo, poi naturalmente Salini Impregilo… ma per ogni attività da svolgere abbiamo coinvolto le aziende italiane più eccellenti. Quanto abbiamo sofferto in passato quando da soli abbiamo ritenuto di dover ristrutturare l’azienda perché non c’era lavoro, però abbiamo mantenuto tutti i cantieri in piedi e tutte le competenze e oggi non solo abbiamo recuperato quelle persone, ma le abbiamo quasi duplicate! Tutto questo ha portato a un senso di appartenenza, che io piano piano avvertivo. Ho fatto anche degli interventi con tutti in azienda dicendo che volevo sentire ribollire come una pentola l’azienda, ognuno doveva dare il suo e doveva protestare se vedeva che le cose andavano male. Una specie, anche qui, di rivoluzione culturale. Giuseppe Bono

Looking to the future

The whole world was surprised and marveled at the fact that in Italy something which normally takes years and years was achieved in such a short time. At our sites, we have workers and technicians from all over the world who do important, and sometimes risky work, together and in peace. That brings the bridge still closer to the idea of a ship, and that is why when each of the pieces of the steel deck (made and transported to and from our facilities at Valeggio sul Mincio, Castellammare di Stabia and Sestri Ponente) were lifted into the bridge site we talked about a “launch”. And then comes the ability to mobilise so many resources, both in house and externally: Renzo Piano, who is an internationallyrenowned architect, and then we added Fincantieri, who is known around the world, and then naturally Salini Impregilo… we got the very best Italian companies to work on every part that needed doing. How we suffered when, alone, we felt we had to restructure the company in the past because there wasn’t enough work but we kept all of the worksites going and all of the skill sets and today we haven’t just brought those people back, but we have almost doubled the numbers! All that has led to this sense of belonging that I have gradually become aware of. I have also taken action with everybody in the firm to explain that I want to hear the company bubbling over like a saucepan, with everybody having to do their part, and that they should complain if they see that things weren’t going right. So here too we are having a kind of cultural revolution.

Perché si è voluto incaricare di raccontare una delle più grandi tragedie del nostro Paese? Vi sono due strade nel mio lavoro: la strada della denuncia e quella percorsa da coloro che provano ad annunciare qualcosa. Io ho scelto di annunciare e stavolta l’ho fatto con un film che non si basa totalmente sulla tragedia, ma che da essa parte e rivela la concreta possibilità di rialzarsi. È una storia che gli italiani meritano di conoscere. Tra le lacrime e l’energia della ripartenza, tra il disincanto e l’incanto di veder crescere qualcosa, ho voluto raccontare ciò che può definirsi un miracolo. Il miracolo di una ricostruzione rapidissima e senza incidenti, che ha sfidato una pandemia, che ha affrontato un’alluvione. Si sono messi in moto i sentimenti di coraggio, forza, riscatto. E mi viene subito da pensare a L’Aquila o ad Amatrice e spero che il Ponte Genova San Giorgio diventi l’esempio concreto per la doverosa ricostruzione anche del Centro Italia perché non esiste un Paese di serie A e uno di serie B. Per Renzo Piano costruire un ponte è un atto di pace. Lei perché ha voluto questo documentario? Sono rimasto colpito dalla costruzione di un ponte di quella grandezza. Nei miei occhi c’era l’entusiasmo di un bambino che vede tanti Lego giganti che si mettono insieme. Ho assistito a quasi tutte le fasi della costruzione dell’opera: i pezzi sono stati forgiati in diversi stabilimenti italiani e poi hanno attraversato per terra e per mare il nostro Paese. Mentre noi eravamo sfiancati dalla debolezza di un inaspettato lockdown, un cantiere di mille uomini lavorava per superare quell’immane tragedia. Qual è stato il sentimento che più degli altri l’ha accompagnata durante le riprese? Il grande privilegio. La valenza simbolica di un ponte rappresenta la possibilità di arrivare dall’altra parte della riva, che in questo caso è quella dell’immane dolore che merita tutto il nostro rispetto. Il ponte è una metafora molto complessa: oggi è sicuramente più facile alzare muri che unire i mari. Io mi sono sentito uno strumento per raccontare, con il mio stupore, ciò che ho visto. Il suo racconto si accompagna di uno struggente romanticismo. Come è stato possibile? La componente musicale è stata fondamentale e Danilo Rea, a cui sono enormemente grato, ha accettato la sfida con grande coraggio. Nella Radura della Memoria, il posto progettato da Stefano Boeri Architetti, Inside Outside di Petra Blaisse e Luca Vitone, con la partecipazione di Studio Laura Gatti, dedicato alle vittime del crollo, Rea ha suonato il pianoforte registrando sempre dal vivo e, infatti, ogni tanto si inserivano i rumori del cantiere e degli operai che vi lavoravano. Tramite le suggestioni che riuscivamo a raccontarci, ha ripercorso in musica tutte le fasi di questa storia: dalla tragedia al dolore, dai giorni di pioggia incessante alla fatica degli operai, dalla solitudine alla tristezza di una Genova deserta e al cantiere che non si fermava. Lui è sicuramente stato la chiave per interpretare ciò che si muoveva dentro tutti noi. Il nuovo ponte ha un impatto ambientale contenuto grazie a pannelli fotovoltaici che ne riducono in maniera consistente l’impegno energivoro.

barchemagazine – Settembre-September 2021

The new bridge has been built with great attention to environmental issues. Its impact is reduced by the photovoltaic panels that considerably reduce its energy consumption.



PEOPLE

Il ponte in numeri

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1.067 metri di lunghezza 19 campate: 3 da 100 metri, 1 da 40,9 metri, 1 da 26,27 metri, 14 da 50 metri 9.000 tonnellate di acciaio per l’armatura 17.000 tonnellate di acciaio utilizzate per la carpenteria metallica 88 conci di acciaio 50 trasporti eccezionali 3 stabilimenti Fincantieri impegnati nella realizzazione degli elementi in acciaio: Castellammare di Stabia, Sestri Ponente e Valeggio sul Mincio.

The bridge in numbers

1,067 meters long 19 spans: three of 100 meters, one of 40.9 meters, one of 26.27 meters, and fourteen of 50 meters 9,000 tonnes of steel for reinforcement 17,000 tonnes of steel used for structural steelwork 88 steel segments 50 outsized special deliveries 3 Fincantieri facilities involved in creating the steel parts: Castellammare di Stabia, Sestri Ponente, and Valeggio sul Mincio.

Per Renzo Piano quello di Genova è stato il cantiere più bello della sua vita. Che set è stato per lei? Su questo set ho avuto la conferma che l’ingegno italiano, con una coralità tutta sua, è unico al mondo. Hanno lavorato tutti alla ricostruzione del ponte, partendo dalla grande industria navale italiana, in grado di forgiare pezzi che prendevano spunto dalle navi ma dovevano diventare un ponte. Renzo Piano, grande architetto di stampo rinascimentale con la testa nel futuro, ha realizzato il progetto con enorme rispetto per la sua Città: è un’opera che resterà per sempre. Ho visto nei canteri navali di Castellammare di Stabia, in quelli di Sestri e di Valeggio sul Mincio lavoratori che arrivavano da ogni parte del Paese e che lavoravano per una tragedia lontana da casa loro. Questo spirito collettivo mi ha molto commosso. Il suo incontro con Renzo Piano. Torna il sentimento del privilegio. Quello con Renzo Piano è stato l’incontro con un grande spirito, dalla generosità per niente scontata. Cerco ogni giorno, sudandomela molto, la fortuna dei grandi incontri. Ho trovato in lui la naturalissima capacità di raccontare e farsi capire, soprattutto dai giovani. Nel film intervisto anche Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri, e Marcello Sorrentino, Amministratore Delegato di Fincantieri Infrastructure, e tantissimi lavoratori. Tutte queste persone hanno consentito la realizzazione di un “bianco vascello che attraversa la valle”. Per lei la bellezza è la costante che si riesce a trovare in forme completamente diverse. Come la cerca e come la trova? La cerco nell’entusiasmo verso quello che faccio. Il mio è un lavoro creativo ma è anche un’impresa titanica, soprattutto quando mi scontro con una sciatteria che, seppur inconsapevolmente, molti riservano alla cultura. Ma non bisogna farsi abbattere dal rischio di precipitare in una situazione desertica. È importante distaccarsi dalla logorrea dei social media che oggi abbatte i contenuti in una rapidità estemporanea che si allontana, in un Paese come il nostro, da un pensiero che ha saputo e sa volare alto. La convinzione dilagante di potersi esprimere a dismisura su tutto deve costringere l’entusiasmo a diventare l’elmetto e lo scudo con cui proteggersi per avvicinarsi alla bellezza, prendendo le distanze da un mondo cha ha perso il gusto e riconquistando la capacità di assaporare l’esistenza, in un discernimento che consente di capire che non tutto è lecito.

barchemagazine – Settembre-September 2021

THE EYES BEHIND THE CINEMA CAMERA WATCH, SEE AND FIND, LISTEN AND HEAR, imagine and anticipate: the film is imbued with life and the story, whichever it is, manages the emotions and introduces them in a parallel world that opens up a common access point, without vetoes or restrictions. This is what happens with Raffaello Fusaro, a young author and film director from Puglia who, compelled by necessity, offers his audience a sensibility that corresponds with what he wants or can describe, seeing himself authorised and driven to talk about the world and to subject it to a magnifying glass that doesn’t miss any aspects and focuses its attention even on the smallest details. I interviewed him on a sunny day that was perhaps at odds with our subject matter: UN PONTE DEL NOSTRO TEMPO (A Bridge of Our Time), a film about one of the greatest tragedies in Italian history. Nevertheless what Fusaro has to say of the choice to tell the story of what happened in Genoa that 14th August of 2018 doesn’t leave you lost in a feeling of the bitterness, albeit unavoidable, that surrounds an unfortunate reality and a warning about an anachronistic occurrence for which there can be no justification, and which leaves no space for questions that could be even vaguely plausible. Both words pride and grief, in the phrase coined by Renzo Piano, the world-famous architect who decided to lend his talent to one of the most significant reconstruction projects ever undertaken in modern Italy, are combined in the film and express the vision of a director and author, and imbue the screenplay and the entire work that has involved names like Fincantieri and Salini Impregilo, as well as over a thousand workers who felt themselves to be Genovese even before being Italian. A bit like all of us, helpless onlookers of the unacceptable collapse not just of a bridge, which – as Renzo Piano said – doesn’t have the right to fall, but also of the uneasy certainty of protection which we should always be confident in having. Fusaro talks with the friendly smile of someone with a vision that becomes the knowing guardian of enormous responsibility, that of telling the truth, without pretending it to be an official call for justice, with the full respect for grief that is collective but also extremely private and that, as such, should be protected. Listening to him narrating the film, together with the score from the musician Danilo Rea, we realise the extent to which Un Ponte del Nostro Tempo is a respectful tribute to the forty-three victims and together with that the strong statement of how their stories cannot dustily end up in a crate of common amnesia and that the lights of the Italian flag, which in the evening light up the elliptical supports of the new bridge, should be the symbol of an Italy which has understood that it can no longer tear itself apart. You are a very young writer, screenwriter, and actor. How do you feel being behind a film camera? I try to interpret the world that I see: it is the thing that most fascinates me and each time, according to the stage of life I am at, I manage to state my feelings in ways that are always different. Getting behind a film camera was the evolution of rational reasoning, which appeared in my life after trials and experimentation. An author is somebody who tries to give the world something that grows, the sender of something that seeks to arrive in the world. Interpret, understand and transfer my emotions to others, that’s what I want to do.



PEOPLE

You did nearly all of the narration. What are the reasons behind your decision? A lot of authors and documentary producers do that, especially foreigners, and Italian film-making has always given us the unequaled off-camera voice of the films of Nanni Moretti who, with his broken timbre, is characterized by his typical hoarseness, and is far from unpleasant. I believe that was what influenced me. Because when the voice feels an attachment 190 to what you are describing and what you feel, it can never deceive. As the Argentine poet Ernesto Sabato says, life is something that we write in a draft copy. That is a truth that I like. Why did you choose to tell the story of one of Italy’s greatest tragedies? There are two strands to my work: one that is an official denunciation and the other is one followed by people who are trying to promote something. I have decided to follow the latter one and to announce something, and this time I have done it with a film that is not based on tragedy, but which starts from that and which shows a real chance of rising up from it. It is a story that Italians deserve to hear about. Between the tears and the energy for starting again, between disenchantment

and the joy of seeing something growing, I have sought to tell the story of what could be considered a miracle. The miracle of a reconstruction that was very quick and didn’t have any accidents, which was challenged by a pandemic, and had to deal with a flood. Courage, strength, and redemption are the feelings that have been put into motion. And I immediately think of the earthquakes at L’Aquila or Amatrice and I hope that the San Giorgio Bridge in Genoa becomes a concrete example for the reconstruction that is also needed in central Italy so that we don’t find ourselves with a first division country and a second division one. Renzo Piano says that building a bridge is an act of peace. Why did you want to make this documentary? I was struck by the building of such a large bridge. What I had in my eyes was the enthusiasm of a child who sees a lot of giant pieces of Lego that are put together. I have seen nearly all of the stages of the construction process: the pieces were put together in various Italian facilities and were then taken by land and sea across Italy. While we were exhausted by the weakness of an unexpected lockdown, a construction site with a thousand people was working to overcome that gigantic tragedy. Which feeling, more than any other, has accompanied you during the shooting? A feeling of great privilege. The symbolism of a bridge reflects the possibility of getting to the other part of the shore, which in this case is that of the immense pain, something that deserves all of our respect. The bridge is a very complex metaphor: nowadays it is easier to put up walls than join together seas. I felt as if I was an instrument to tell the story, with my amazement, of what I had seen. Your story is accompanied by a consuming romanticism. How is that possible? The music was fundamental, and Danilo Rea – to whom I am enormously grateful – accepted the challenge with great courage. Rea played the piano in the Radura della Memoria (memorial area), the place which is dedicated to the victims of the collapse which was designed by Stefano Boeri Architetti, Petra Blaisse, and Luca Vitone’s Inside Outside, and with the participation of Studio Laura Gatti. He recorded live, and indeed every so often there are interruptions

from the sound of the construction and site workers. Through the impressions we managed to share, he went through every stage of this story in music: from the tragedy to the pain, from the days of non-stop rain to the effort of the workers, from the solitude of deserted Genoa and the site work that never stopped. He is definitely the key to understand what moves inside all of us. Renzo Piano says that the one in Genoa was the most beautiful construction site he has ever worked on. What was the set like for you? On this site, I had the confirmation that Italian ingenuity, with a unanimity that is all its own, is unique in the world. Everybody worked on rebuilding the bridge, starting from the great Italian shipbuilding industry, which can forge pieces that took their inspiration from ships but which had to become a bridge. Renzo Piano, a great architect with a renaissance feel but with his eyes on the future, created the project with enormous respect for his city: it is a work that will last forever. I have seen people who arrived from every part of the country to work in the shipyards at Castellammare di Stabia, Sestri, and Valeggio sul Mincio, and who worked because of a tragedy that was far distant from their own homes. This collective spirit made me really emotional. And what about your meeting with Renzo Piano? Once again, a feeling of privilege. Renzo Piano is a man with a huge spirit and immense generosity. Every day I work hard to be fortunate enough to meet great people. In him, I found a very natural ability to communicate and to make himself understood, especially by young people. In the film, I also interviewed Giuseppe Bono, the CEO of Fincantieri, and Marcello Sorrentino, the CEO of Fincantieri Infrastructure, as well as a lot of workers. All of them have played a role in creating the “white ship that crosses the valley’. You believe that beauty is a constant that can be found in completely different forms. How do you look for it, and how do you find it? I look for it with enthusiasm for what I do. Mine is a creative job, but it is also a titanic enterprise, especially when I come up against a sloppiness that a lot of people, often without meaning to, reserve for culture. But you shouldn’t let yourself get too down because of the risk of falling into a desert-like situation. It is important to detach yourself from the constant chatter of social media that nowadays bashes out content at a timeless speed that distances itself, in a country like Italy, from a thought that could have flown high. The widespread conviction of being able to express yourself without restriction upon everything has to restrict enthusiasm to become the sword and shield with which to protect oneself to get close to beauty, distancing oneself from a world that has lost a feeling of taste and reconquering the capacity to savour existence, with the discernment that means you understand that not everything is allowed. Il piano stradale del ponte è a 45 metri d’altezza. Il ponte è sorretto da 18 pile con un passo costante di 50 metri, a eccezione delle tre campate centrali che, attraversando il torrente Polcevera e le aree ferroviarie, hanno un passo di 100 metri.

barchemagazine – Settembre-September 2021

The roadway is 45 meters high. The bridge is supported by eighteen piers at a constant gap of fifty meters, except for the three central piers which, since they cross the Polcevera stream and the railway, are 100 meters apart.



COMPANIES

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MOLTENI GROUP

From generation to generation Giulia Molteni ci parla di un’azienda che ha saputo interpretare magistralmente i cambiamenti e i gusti della società moderna per quanto riguarda l’abitare Giulia Molteni talks to us about a company that has succeeded perfectly in interpreting the changes and tastes of modern society when it comes to living by Carla Pagani and Francesco Michienzi

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COMPANIES

Tradizione, ricerca e innovazione, qualità, affidabilità, durata e sostenibilità sono i nostri valori fondamentali, combinati per fornire prodotti che durano nel tempo.

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Tradition, research, and innovation, quality, reliability, duration, and sustainability are our key values, combined to offer products that last over time.

barchemagazine – Settembre-September 2021

LA LUCE CHE ENTRA DALLE VETRATE DEL 55 HUDSON YARDS, il grattacielo dello studio legale Milbank a Manhattan, è di quelle che lasciano senza fiato. I nuovi uffici, da poco inaugurati, sono stati pensati da UniFor, azienda di Molteni Group, su disegno dello studio di architettura LSM. Gli specchi e l’acciaio riflettono la vista grandiosa del fiume Hudson creando un continuum tra dentro e fuori. Benessere, collaborazione, senso di comunità, anche con la città di New York, che si apre ai piedi del grattacielo a perdita d’occhio. È forse per questo senso armonico che gli è connaturato, che l’azienda continua a fare la storia del design, da quasi novant’anni. Fondata nel 1934 da Angelo e Giuseppina Molteni a Giussano, in Brianza, poco dopo la sua nascita Molteni & C inaugura la fortunata stagione dell’industrial design. Oggi è una delle eccellenze del Made in Italy conosciuta in tutto il mondo. Ha rivoluzionato il design italiano caratterizzando epoche, stili, mode, anche grazie alla collaborazione di artisti e architetti straordinari, come Aldo Rossi, Angelo Mangiarotti, Luca Meda, per citarne solo alcuni. Ma quali sono le ragioni del successo? Molteni Group ha saputo adattarsi alla contemporaneità, ascoltare i bisogni mutevoli dei consumatori, comprendere i cambiamenti in atto, anticipare tendenze, trovare soluzioni. Ha interpretato in maniera magistrale l’insegnamento di uno dei più grandi designer di tutti i tempi, Gio Ponti: la casa deve adattarsi alla vita moderna e a chi ci vive dentro nel modo più consono possibile. E non è un caso se è proprio a Gio Ponti che Molteni & C dedica una collezione. «La collezione Gio Ponti nasce nel 2012 in collaborazione con Gio Ponti Archives e con la direzione artistica dello Studio Cerri & Associati», racconta Giulia Molteni, direttore marketing e comunicazione di Molteni Group, classe 1979, in azienda dal 2007.


MOLTENI GROUP

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COMPANIES

Dopo oltre 60 anni dall’idea originale, Round D.154.5 rinasce grazie al progetto di riedizioni Heritage Collection di Molteni&C, in collaborazione con i Ponti Archives. Come per tutti i progetti della collezione, lo studio attento di disegni, foto e materiali d’epoca ha permesso di riprodurre fedelmente la poltrona in tutti i dettagli, riportando alla luce un capolavoro dimenticato.

More than sixty years since the original idea, Round D.154.5 has been reborn thanks to the re-editions project of Molteni&C’s Heritage Collection, in collaboration with the Ponti Archives. As is the case for all the projects in the collection, the careful study of period designs, photos, and materials has made it possible to faithfully reproduce the armchair in all its details, bringing a forgotten masterpiece back to life.

1934

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Turate, Sirone, Verano 5 Production sites: Giussano, Mesero, Turate, Sirone, Verano

Dipendenti diretti Direct employees

Anno di fondazione Foundation year

5 Strutture produttive: Giussano, Mesero,

164.000

m 2 complessivi total area in sqm

973

«Abbiamo potuto recuperare e riportare in vita progetti che, senza il nostro intervento, sarebbero andati perduti, privandoci per sempre di un’eredità che appartiene al patrimonio culturale italiano». Nascono così riedizioni di pezzi storici firmati dal grande maestro per abitazioni private, ma con l’impiego di tecnologie più moderne. E non è un caso nemmeno se Molteni Group promuove iniziative culturali come la recente mostra al MAXXI di Roma dedicata ad Aldo Rossi. «A Rossi piaceva il nostro modo schietto e informale di discutere e realizzare i suoi progetti, interpretandone magistralmente le idee, ma soprattutto i disegni, con perizia e inventiva, al fine di creare un prodotto che rispondesse pienamente alle sue aspettative», spiega Giulia Molteni. Sono innumerevoli i progetti di Aldo Rossi targati Molteni & C e UniFor ad aver fatto la storia del design italiano, come la sedia Milano, il mobile Carteggio, la poltrona Parigi, la libreria Piroscafo. Ma ovviamente c’è molto altro dietro questo successo. «Condividiamo tutti gli stessi valori e lo stesso obiettivo: una conoscenza tramandata di generazione in generazione, un’ossessione per la bellezza». E poi c’è il vantaggio di essere un’azienda familiare: «Per noi è una marcia in più, perché si possono prendere decisioni in modo rapido, cambiare programma e adeguare produzioni e strategie alle nuove domande del mercato». Non manca poi l’attenzione alla qualità e all’innovazione, di prodotto e di processo.

10 Filiali nel mondo, Australia, Francia, Hong

Kong, Cina, India, Quatar, Singapore, UAE, UK e USA 10 Subsidiaries in the world: Australia, France, Hong Kong, China, India, Quatar, Singapore, UAE, UK and USA

365

805 dealers presenti nelle principali

Turnover consolidato in milioni di euro nel 2019 Consolidated turnover in millions of Euro in 2019

città del mondo 805 dealers situated in the main cities of the world

4%del fatturato investito ogni anno

Mercati principali Main markets

in ricerca e sviluppo 4% of the turnover is invested in R&D every year

55% Europe

BRAND MOLTENI GROUP Molteni Mobili per la casa Molteni Home furniture Dada Cucine Dada Kitchens UniFor SpA Mobili d’ufficio UniFor SpA Office furniture Citterio SpA Pareti divisorie e mobili per ufficio Citterio SpA Partitions anf office furniture

055 Flagship Store 194 Shop in Shop 006 Boutiques

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MOLTENI GROUP

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«Marteen è ben più che l’insieme delle sue parti; è modularità che va incontro al dinamismo. Composta da moduli di seduta imbottiti, questa nuova gamma si può proporre in infinite disposizioni, dalle sedute singole, come i pouf, al classico 2 posti o alle isole con sedute a 360° che diventano il fulcro della zona soggiorno». Vincent Van Duysen

barchemagazine – Settembre-September 2021

«Marteen is much more than the whole of its parts: modular design meets dynamism. Made up of upholstered seat modules, this new range can be put together in countless combinations, from individual seats such as poufs to the classic twoseater or islands with 360° seats that become the central feature of the living area».


COMPANIES

The Molteni Group aims to make its contribution to environmental sustainability by producing new designs that contribute to the health of our planet.

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505 Up è un sistema aperto e configurabile, che esprime un modo libero di occupare lo spazio. Una nuova griglia modulare, sviluppata su una proporzione di 32 mm, ne riorganizza gli spazi e le funzioni, offrendo la massima libertà di progettazione.

505 Up is an open, configurable system, which occupies space freely. A new modular grid based on 32 mm proportions, reorganizes spaces and functions, offering the highest level of design freedom.

barchemagazine – Settembre-September 2021

Il Gruppo Molteni è intenzionato a dare il proprio contributo alla sostenibilità ambientale dando vita a nuovi progetti che contribuiscano alla salute del nostro pianeta.

«Un prodotto ben realizzato deve durare per molti anni. Ma parlare di qualità vuol dire anche puntare alla sostenibilità ambientale». Concetto che sta molto a cuore al Gruppo Molteni che già da qualche anno ha rivoluzionato i propri processi produttivi per essere sempre più ecosostenibile. E anche gli arredi Molteni & C sono progettati per essere riciclati una volta arrivati alla fine del proprio ciclo di vita. Come la nuova cuscinatura, lanciata quest’anno sul mercato, cento per cento poliestere riciclato e biodegradabile. Derivato dal riciclo è anche Reflect, il nuovo tessuto progettato da Patricia Urquiola, un pet che proviene da bottigliette usate raccolte in Thailandia. Ma come sta cambiando il modo di abitare? «Il Gruppo Molteni è stato sempre capace di leggere l’evoluzione degli scenari e di adeguarsi ai cambiamenti in atto. Le nuove collezioni riflettono in pieno questa capacità di rispondere all’abitare contemporaneo dove gli spazi domestici sono versatili e multifunzionali», ci dice Giulia Molteni. Sempre più adibiti anche a spazio di lavoro. «La contaminazione casa e ufficio è da anni al centro del nostro pensiero. Nell’era post Covid 19 cambierà sicuramente l’esperienza di vivere la casa vista sino ad ora solo come luogo di riposo e relax. La sfida sarà trovare il giusto equilibrio tra i vari ambienti domestici in modo da coniugare il gusto estetico a quello funzionale. Fondamentale sarà l’organizzazione di ambienti sempre più dinamici e smart». E a proposito di contaminazione, Molteni Group opera con coraggio e soluzioni innovative anche nel mercato nautico. Tanto più che sempre più cantieri propongono pezzi di design ai loro armatori. «Su uno yacht la contaminazione di stili e dimensioni diverse è fondamentale», proprio perché si è in mare, ma allo stesso tempo si è anche dentro uno spazio privato.


MOLTENI GROUP Intersection, il nuovo progetto di Vincent Van Duysen per Dada, è una cucina dal forte carattere espressivo e dai dettagli ricercati che evidenziano l’eccellenza del brand nella lavorazione della materia.

Intersection, the new design by Vincent Van Duysen for Dada, is a kitchen with a strong expressive character and sophisticated details that highlight the brand’s excellence in processing materials.

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COMPANIES

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MOLTENI GROUP

Molteni Group vanta la collaborazione con designer e architetti di fama internazionale del calibro di Renzo Piano, Jean Nouvel, Rodolfo Dordoni, Patricia Urquiola, Ron Gilad, per citarne solo alcuni, e Vincent Van Duysen, attuale direttore creativo. Molteni vaunts its collaboration with internationally renowned designers and architects of the caliber of Renzo Piano, Jean Nouvel, Rodolfo Dordoni, Patricia Urquiola, and Ron Gilad, to mention but a few, and Vincent Van Duysen, its current creative director.

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COMPANIES Molteni Group allora può rispondere alla sfida con un ampio ventaglio di possibilità e con il massimo della flessibilità, continuando a creare le condizioni ottimali per vivere, in qualunque posto del mondo, sulla terra ferma come in mare. THE LIGHT THAT ENTERS THROUGH THE WINDOWS OF 55 HUDSON YARDS, the skyscraper occupied by Milbank, a legal firm based in Manhattan, is truly breathtaking. The new offices, which opened very recently, were thought up by UniFor, a company in the Molteni Group, based on a design by the architecture firm LSM. The mirrors and steel reflect the impressive view of the Hudson River, creating a continuum between inside and outside. The impression is one of wellbeing, collaboration, and a sense of community incorporating the city of New York, which unfolds at the foot of the skyscraper and extends as far as the eye can see.

La sedia Tea è un omaggio alla leggerezza. La struttura, completamente in massello, delinea e lascia percepire il profilo della sedia nella sua totalità. Con Tea, il designer londinese Jasper Morrison ridefinisce il concetto di seduta in modo contemporaneo, adattandola a tutte le tipologie di arredo, dove la robustezza e la praticità d’uso sono di primaria importanza.

202 Hector Night è un sistema a parete firmato da Vincent Van Duysen che si contraddistingue per la sua versatilità arricchita da nuove integrazioni e soluzioni contemporanee.

Hector Night is a wall-mounted system designed by Vincent Van Duysen, which stands out for its versatility enriched by new additions and contemporary solutions.

barchemagazine – Settembre-September 2021

The Tea chair pays tribute to lightness. The structure, made completely from solid wood, delineates and allows us to see the profile of the chair in its totality. With Tea, the London-based designer Jasper Morrison redefines the concept of the chair in a contemporary fashion, adapting it to all types of furniture, where strength and practicality are of primary importance.


MOLTENI GROUP

Vincent Van Duysen has been holding the role of art director of Molteni&C since 2016.

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COMPANIES It is perhaps because of this sense of harmony inherent to Molteni & C that it has continued to write the history of design for almost ninety years. Founded in 1934 by Angelo and Giuseppina Molteni in Giussano, Brianza, the company inaugurated the successful era of industrial design shortly after its establishment. Today the Molteni Group is an Italian flagship company, which has made a name for itself all over the world. It revolutionised Italian design, characterizing periods, styles, and fashions, thanks also to the collaboration of extraordinary artists and architects, such as Aldo Rossi, Angelo Mangiarotti, and Luca Meda, to mention but a few. What are the reasons for its success? The firm has succeeded in adapting to the times, listening to the evolving needs of consumers, understanding the changes taking place, anticipating trends, and finding solutions. It has skilfully interpreted the teachings of one of the greatest designers of all time, Gio Ponti: the home has to adapt to modern life and its inhabitants in the most suitable way possible. It is no coincidence that Molteni & C dedicated a collection to Gio Ponti. «The Gio Ponti collection was born in 2012 in partnership with Gio Ponti Archives and under the artistic direction of Studio Cerri & Associates», states Giulia Molteni, marketing and communications director for the Molteni Group, who was born in 1979 and has been with the company since 2007. «We’ve been able to revive and restore life to designs, which would have been lost without our intervention, depriving us forever of a legacy that belongs to Italy’s cultural heritage». This is what has led to re-editions of historic pieces designed by the great master for private homes, but with the use of more modern technology. And it is no coincidence that the Molteni Group promotes cultural initiatives such as the recent exhibition at the MAXXI in Rome dedicated to Aldo Rossi. «Rossi liked our frank and informal way of discussing and developing his designs, skilfully interpreting his ideas, but above all his designs, with expertise and inventiveness, ultimately creating a product that met his expectations in full», explains Giulia Molteni. Countless designs by Aldo

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Dopo oltre 70 anni dal progetto originale, la Consolle D.847.1 rinasce grazie al progetto di riedizioni Heritage Collection di Molteni&C. Questo scrittoio, disegnato da Ponti nel 1947, aveva inaugurato una nuova stagione nel disegno di arredi di Ponti. More than seventy years since the original design, the Consolle D.847.1 has been reborn thanks to the re-editions project of Molteni&C’s Heritage Collection. This desk, designed by Ponti in 1947, marked the start of a new era in Ponti’s furniture design.

The Molteni Group has always emphasized the quality and durability of its products, including how this contributes to environmental sustainability. barchemagazine – Settembre-September 2021

Il Gruppo Molteni ha sempre posto grande enfasi sui concetti di qualità e durabilità dei propri prodotti anche come contributo alla sostenibilità ambientale.



COMPANIES Rossi branded Molteni & C and UniFor have gone down in the history of Italian design, such as the Milano chair, the Carteggio unit, the Parigi armchair, and the Piroscafo bookcase. However, there’s much more behind the group’s success. «We share all the same values and the same objective: an awareness handed down from generation to generation, an obsession with beauty». And then there’s the advantage of being a family-run firm: «It’s a plus for us because we can make decisions very quickly, change course and adapt productions and strategies to new market demands». There’s also no lack of attention to quality and innovation in both products and processes. «A well-made product has to last for many years. But talking about quality also means focusing on environmental sustainability». This concept is very dear to the Molteni Group, which has been revolutionising its production processes over the last few years to become more and more eco-sustainable.

Pass-Word è il sistema living, progettato da Dante Bonuccelli, per la casa contemporanea. Le sue molteplici capacità compositive e funzionali, oltre agli accostamenti di volumi pieni e vuoti, conferiscono estrema libertà di progettazione insieme ad un originale carattere espressivo. Half a Square è un progetto fortemente minimalista firmato Michael Anastassiades. Il tavolo vede l’introduzione della versione allungabile, la quale estende 206 la versatilità del progetto ad adattarsi ad ambienti in continuo cambiamento, rimanendo in perfetto equilibrio tra dinamismo e leggerezza assoluta.

Half a Square is a strongly minimalist design from Michael Anastassiades. The table sees the introduction of the extending version, which makes the design more versatile, meaning that it can be adapted to constantly changing environments, while always offering a perfect balance of dynamism and total lightness.

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Pass-Word is the living system for the contemporary home designed by Dante Bonuccelli. Its multiple compositional and functional capacities and its combinations of solids and voids reveal its great freedom of design, together with an original expressive character.



COMPANIES

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Concerning Aldo Rossi, the Molteni Group loved the possibility of developing innovative designs and his “art of making”.

In Aldo Rossi il Gruppo Molteni amava la possibilità di sviluppare progetti innovativi e la sua “arte del fare”.

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Molteni & C furniture has also been designed to be recycled once it reaches the end of its life. This is the case of the new cushions, launched on the market this year, which are made from 100% recycled and biodegradable polyester. Reflect, the new recycled fabric designed by Patricia Urquiola is a PET made from used bottles collected in Thailand. But how is our way of living changing? «The Molteni Group has always been capable of reading evolving scenarios and adapting to changes taking place. Its new collections fully reflect this capacity of responding to contemporary living where domestic spaces are versatile and multifunctional», says Giulia Molteni. Domestic spaces are also being used increasingly for work. «The fusion of home and office has been at the center of our minds for years. In the postCovid 19 eras, our home experience will certainly change, as, until now, it had been purely a place for resting and relaxing. The challenge will be finding the right balance between the various domestic environments to combine aesthetic tastes with functional tastes. The organisation of increasingly dynamic and smart environments will be fundamental». As regards fusion, Molteni Group has also been developing brave and innovative solutions for the nautical market. So much so that yards are increasingly proposing designer pieces to their owners. «A fusion of different styles and dimensions is fundamental on a yacht», precisely because you’re at sea, but at the same time you’re also in a private space. Molteni Group can therefore respond to the challenge with a wide range of options and the highest level of flexibility, continuing to create optimal living conditions anywhere in the world, on either land or sea.



THE IDEA FACTORY

Oltre lo

SPAZIO

Beyond space 210

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SANLORENZO X-SPACE

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Sanlorenzo propone X-Space, un nuovo concept di superyacht. Al suo sviluppo hanno collaborato lo Studio Zuccon International Project, per il design degli esterni, e Piero Lissoni, per l’interior design Sanlorenzo presents X-Space, a new superyacht concept. The yard developed it with Zuccon International Project, responsible for the exterior design, and with Piero Lissoni, the man behind the interior design by Claudia Giulia Ferrauto barchemagazine – Settembre-September 2021


THE IDEA FACTORY X-SPACE, LA CUI PRIMA UNITÀ VERRÀ CONSEGNATA NEL 2023, ESPRIME VOGLIA DI EVASIONE, potenza e contaminazione rispettando sempre quel family feeling, le linee e i dettagli che rispecchiano il Dna e la storia di Sanlorenzo. L’essenza di questo lavoro è sintetizzata nelle parole di Bernardo Zuccon: «Credo che mai come in questo progetto sia stato fondamentale provare ad immedesimarsi nella figura dell’armatore, che sarà il grande comandante di questa barca, e da qui è nata la volontà di creare un intero ponte dedicato a lui. Una soluzione che normalmente si trova su imbarcazioni di dimensioni maggiori ed è la testimonianza che questa è una barca dove l’armatore avrà il grande lusso di poter passare molto tempo a bordo. Ho sempre pensato che l’architettura sia lo strumento primario per permettere all’uomo di vivere meglio, e in questo caso il progetto dell’X-Space è nato con la volontà non di creare una meravigliosa struttura galleggiante, ma di creare un meraviglioso contenitore di vita». Lo scafo è costruito in acciaio e la sovrastruttura in alluminio. L’X-Space ha una lunghezza pari a 44 metri per un baglio massimo di 8,80, si sviluppa su cinque ponti, può accogliere fino a un massimo di 10 ospiti e 8 membri di equipaggio. Ha una stazza

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X-Space is a new concept among boats in the Long Range segment and will occupy a slice of the market midway between an Explorer and a Navetta. It is the perfect boat for reaching the most remote destinations without renouncing comfort and elegance.

di 495 GT e, grazie ad un accorto studio dell’architettura navale e alla scelta di due Man 12V di 1.066 kW, si può spingere fino a una velocità massima di 15 nodi. Lo yacht è caratterizzato dalla trasparenza data dalla presenza di grandi aree vetrate, in sostituzione delle più tradizionali finestrature e oblò. A confermare questa caratteristica è lo stesso architetto Piero Lissoni: «Su X-Space è stata forzata la mano ed è diventata una barca quasi completamente di vetro. A bordo ci sono grandi vetrate e alcune delle cabine non hanno più gli oblò, ma delle pareti in vetro. L’interno ha generato l’esterno e l’esterno è stato così elastico e così ben disegnato da permettere all’interno quasi di adattarsi in maniera totalmente naturale». Un altro elemento che caratterizza lo yacht, e su cui fin da subito cade l’attenzione, è la generosa area all’aperto nella zona di poppavia del main deck che si articola in continuità visiva e spaziale sia con il living principale, all’interno, sia con l’area beach club, a poppa del lower deck. Lo snodo tra interni ed esterni lungo il ponte principale avviene con una soluzione originale ed elegante grazie alla divaneria posta ortogonalmente alla linea di centro barca, che offre due passaggi laterali di collegamento e, volgendo le spalle al living, crea

X- Space è un nuovo concept tra le barche che appartengono al segmento dei Long Range e va a occupare una fetta di mercato a metà strada tra gli Explorer e le Navette. Una barca perfetta per raggiungere le destinazioni più remote senza rinunciare al comfort e all’eleganza.

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un’area quadrato con le sedute/prendisole poste all’esterno del ponte principale. Questa parte del ponte è molto godibile grazie anche alla piscina che si affaccia sul mare dotata di un sistema di termoregolazione che permette di rinfrescarsi nuotando nelle ore calde del giorno, o di farsi coccolare dal tepore mentre ci si rilassa sotto le stelle. La particolarità tecnica della piscina è che può essere svuotata quando si è in navigazione, ma senza sprechi. L’acqua viene infatti raccolta in un tank, filtrata, e quando è il momento torna a riempire la piscina. Un altro elemento distintivo in questa zona privilegiata per la convivialità è la possibilità di estendere lo spazio della terrazza open air di ulteriori 18 m2 grazie alle due alette abbattibili previste lungo le due fiancate. Pochi i dettagli svelati finora, ma da questi, e dai primi render, è possibile intuire un altro paio di informazioni interessanti. Osservando con attenzione, è infatti facile immaginare che la zona del tender garage sarà allocata lungo il fianco di dritta dell’area poppiera, soluzione tipica dei grandi yacht, che consente agli ospiti di godere di un sistema di salita e discesa a bordo comodo e veloce, e permette di lasciare i ponti completamente liberi. Ad ulteriore conferma, seppur indiretta, arriva una precisazione dall’architetto Bernardo Zuccon che nel commentare l’X-Space dichiara: «Come tutti gli Explorer, la poppa diventa un po’ il cuore pulsante della barca e quindi questo grande slancio, questa importanza, chiede la possibilità di avere una configurazione dove i tender lasciano libera tutta la zona di poppa permettendoci di vivere quello spazio come una terrazza conviviale con la massima qualità della vita a bordo». A completare le curiosità, un’altra ipotesi attendibile è che il livello di customizzazione consentirà agli armatori di scegliere almeno una configurazione opzionale che possa prevedere, ad esempio, una cabina aggiuntiva. Il grande equilibrio e la fluidità di movimento tra spazi all’aperto e spazi interni, trovano sull’X-Space soluzioni che rendono ogni area


SANLORENZO X-SPACE

«Ci piace definire il progetto degli esterni dell’X-Space come un progetto di contaminazione stilistica poiché convivono due anime diverse ma compatibili. Da un lato, prendendo ispirazione dal mondo degli Explorer, forti e robusti; dall’altro, ritrovando l’animo più romantico riferito alle navette classiche dove lo stile e l’eleganza spingono verso un linguaggio che possa durare nel tempo. Provare a far convivere due anime e due Dna diversi e fonderli in un unico prodotto, è stato un gioco di proporzioni e di equilibri».

«We like to describe the exterior design of the X-Space as a stylistic fusion design because it combines two different but compatible styles. On the one hand, it draws inspiration from the world of strong and robust Explorers; on the other, it embraces the more romantic look of the classic Navetta, where style and elegance speak a timeless language. Trying to bring these two styles and different DNAs together and merging them in a single product was a game of proportions and balance». Bernardo and Martina Zuccon

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THE IDEA FACTORY pensata fino ai minimi dettagli, e la capacità di non trascurare l’importanza della discrezione e della tranquillità che a bordo si traducono nella configurazione di percorsi dedicati solo al personale di bordo e percorsi progettati esclusivamente per la famiglia dell’armatore, o per l’armatore e i suoi ospiti. La suite armatoriale è un concetto superato sull’X-Space, poiché, come dichiarato dall’architetto Zuccon, qui l’armatore ha un intero livello di privacy e di spazio e il ponte si presta come luogo di ritiro anche quando a bordo sono presenti molti ospiti e i diversi momenti della giornata, vissuti nello spazio condiviso, hanno bisogno di essere alternati a momenti di raccoglimento e di totale riservatezza. Questo spazio, indipendente dagli altri ponti, è dotato di studio, un’area living e una vista mozzafiato dalla cabina armatoriale grazie a delle intere pareti di vetro da cui si può traguardare il tra-

monto sull’acqua. A coronare la tranquillità dell’armatore c’è poi l’accesso esclusivo dell’intera area di prua del ponte, dove grazie a una zona prendisole di 30 m2 posta accanto alla piscina privata, ci si può sentire in un’oasi protetta con vista a picco sul mare. La scelta di questo layout porta con sé una ulteriore particolarità: a bordo dell’X-Space la timoneria è posta sul bridge deck per lasciare tutto il ponte superiore nelle mani dell’armatore. Destinato a prendere un posto significativo nella classe dei Long Range, l’X-Space si colloca a metà strada tra un Explorer e una Navetta, ed è infatti pensato per crociere di lungo raggio. «La bellezza di questo progetto è stata mantenere tutte le funzioni dell’Explorer e tutte le sue qualità, ma con una certa rispondenza e compattezza tra quello che succede fuori e quello che succede dentro», aggiunge l’architetto Piero Lissoni.

The main deck is the area devoted to open-air socialising with friends and family. Thanks to its drop-down flaps, it can be extended by another 18 m2, offering extra space to sunbathe in between plunging into the sea from the beach club or going for a swim in the pool.

Il main deck è l’area dedicata alla socialità open air con amici e famiglia e, grazie alle ali abbattibili, può ampliarsi fino a offrire ulteriori 18 m2 dove prendere il sole tra un tuffo in mare dal beach club o una nuotata in piscina.

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«È una barca molto elegante e molto comoda, che scopre ed esplora e si sposta da un continente all’altro, dagli oceani alle baie più belle di tutti i mari del mondo. Un Explorer, ma un pochino più compatto. È una barca in metallo, che alla fine ci ha permesso di progettare con una libertà e una bellezza quasi assoluta. Io credo che questo sia il linguaggio più innovativo che ho visto ad oggi su un superyacht, con delle proporzioni straordinarie e con la qualità unica di Sanlorenzo». «This is a very elegant yet comfortable boat, designed for discovering and exploring. X-Space travels from one continent to another, from oceans to the most beautiful bays in seas all over the world. It’s an Explorer, but slightly more compact than usual. It’s a metal boat, which has ultimately made it possible to design with almost total freedom and beauty. I believe this is the most innovative language I have seen to date in a superyacht, with the extraordinary proportions and unique qualities of Sanlorenzo». Piero Lissoni


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Piero Lissoni – photo Enrico De Conti

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THE IDEA FACTORY X-SPACE, WHOSE FIRST UNIT WILL BE DELIVERED IN 2023, CONVEYS A DESIRE TO GET AWAY, power and fusion, while always maintaining the family feeling, lines and details that reflect Sanlorenzo’s DNA and history. The essence of this work is summed up in the words of Bernardo Zuccon: «I believe that in this project, more than in any other, it was truly fundamental to try to put ourselves into the shoes of the owner, who will be the great commander of this yacht. This is why we wanted to create an entire deck dedicated solely to this person. A solution like this is normally only found on larger vessels and it testifies to the fact that this is a yacht where the owner will have the great luxury of spending a lot of time onboard. I’ve always thought that architecture is the primary tool for enabling people to live better. In this case, the X-Space design was developed with the desire not to create a wonderful floating structure, but to create a wonderful container for living». The hull is made of steel and the superstructure is in aluminium. The X-Space is 44 metres long with a maximum beam of 8.8 metres. It has five decks and can host up to ten guests and eight crew members. The vessel has a gross tonnage of 495 GT and, thanks to the meticulous naval design and the installation of two MAN 12V engines of 1,066 kW, it can reach a top speed of 15 knots. The yacht stands out for the transparency created by the presence of three large glazed areas, which replace the more traditional windows and portholes. This characteristic is confirmed by the architect himself, 216 Piero Lissoni: «I went further on X-Space and it

became a boat made almost entirely of glass. There are large windows on board and some of the cabins have glass walls instead of portholes. The interior generated the exterior and the exterior was so elastic and so well designed that it allowed the interior to adapt to it in an almost entirely natural fashion». Another characterising element of the yacht, which is immediately noticeable, is the generous outdoor space in the abaft area of the main deck that forms visual and spatial continuity with the main indoor living area and with the beach club area in the aft zone of the lower deck. The interiors and exteriors on the main deck are linked by an original and elegant solution, thanks to the sofas fitted orthogonally to the central line of the boat, which offers two interlinking side passages and, with its back to the living area, creates a square space with the seats and parasols in the outdoor area of the main deck. Another aspect that makes this part of the deck very enjoyable is the swimming pool that overlooks the sea and benefits from a heat regulation system, meaning that you can cool down when swimming during the heat of the day or enjoy the warmth of the water when relaxing beneath the stars. The pool stands out for a special technical detail: it can be emptied when sailing, but without wasting any of the water. In fact, the water is collected in a tank, filtered and then returned to the pool when required. Another distinctive feature of this communal area is the possibility of extending the open-air terrace by other 18m2 thanks to the two drop-down flaps envisaged along the two sides. Only a few details have been

With this new model, the yard is offering its owners a top-ofthe-range maritime product that embraces new requirements while keeping faith with the style and solidity of Sanlorenzo superyachts.

Con questo nuovo modello il cantiere offre ai suoi armatori un prodotto navale d’alta gamma che permette di sposare le nuove esigenze restando fedeli allo stile e alla solidità dei superyacht Sanlorenzo.

SCHEDA TECNICA TECHNICAL DETAILS SANLORENZO SPA Viale san Bartolomeo, 362 I-19126 La Spezia welcome@sanlorenzoyacht.com superyacht@sanlorenzoyacht.com www.sanlorenzoyacht.com PROGETTO: Zuccon International Project (design degli esterni) • Lissoni & Partners (design degli interni) SCAFO: Lunghezza f.t. 43,70m • Baglio massimo 8,80m • Immersione a pieno carico 2,80m • Scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio • Stazza 495 GT • Dislocante • Cabine armatore e ospiti fino a un massimo di 10 persone

• Cabine equipaggio fino a un massimo di 8 persone MOTORI PRINCIPALI: 2 x Man 12V 1.066 kW • Velocità massima 15 nodi • Capacità serbatoio carburante 50.000 l PROJECT: Zuccon International Project (exterior design) • Lissoni & Partners (interior design) HULL: LOA 43.70m • Maximum beam 8.80m • Draft @ full load 2.80m • Steel hull and aluminium superstructure • Gross Tonnage 495 GT • Displacing hull • Owner and guest cabins up to 10 people • Crew cabins up to 8 people MAIN PROPULSION: 2 x MAN 12V 1,066 kW • Maximum speed 15 knots • Fuel tank volume 50,000 l

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revealed to date, but from what we know and from the first renderings we can grasp a couple more bits of interesting information. Upon looking closely, it is easy to imagine that the tender garage area will be located along the starboard side of the abaft area, a solution typical of large yachts, which allows guests to enjoy a convenient and quick system of getting on and off-board while leaving the decks completely free. Additional confirmation, albeit indirect, comes from the architect Bernardo Zuccon who, when talking about the X-Space, said: «Like all Explorers, the stern becomes something of the beating heart of the vessel and therefore this great thrust, this importance, demands a configuration where the tenders leave the entire stern area free, allowing us to use that space as a social terrace for the best possible quality of life on board». In addition to this, another likely theory is that the level of customisation will allow owners to choose at least one optional configuration that can include, for example, an additional cabin. The great balance and fluidity of movement between the outdoor and indoor spaces find solutions on X-Space that show how every area is designed down to the very last detail. What is more, the importance of privacy and tranquillity have not been overlooked, as illustrated on board by the configuration of routes dedicated purely to the crew and others designed exclusively for the owner’s family or the owner and their guests. The master suite is a concept that has been surpassed on the X-Space. Indeed, as stated by the architect Zuccon, here the owner has an entire level of privacy and space and the deck can be seen as a place of retreat even when there are lots of guests onboard. Moments of socialising need to alternate with moments of intimacy and total seclusion. This space, which is independent of the other decks, has a study, a living area and a breathtaking view from the master cabin thanks to floor-to-ceiling glass walls offering a view of the sunset over the water. The owner’s peace is further guaranteed by exclusive access to the entire bow area of the deck where, thanks to a 30 m2 sunbathing area next to the private pool, it feels like a protected oasis with a sheer view over the sea. This choice of layout also includes another unique feature: on the X-Space, the steering gear is on the bridge deck, leaving the entire top deck in the hands of the owner. Destined to occupy a significant position in the Long Range class, the X-Space is midway between an Explorer and a Navetta and has been designed for long-range cruises. «The beauty of this design lies in maintaining all the functions of the Explorer and all its qualities, but with a certain correspondence and compactness between what is happening outside and what is happening inside», adds the architect Piero Lissoni. Il ponte superiore è riservato esclusivamente all’armatore. Qui, dallo studio privato dove poter lavorare alla piscina di prua dove rilassarsi, alla zona living, non manca niente affinché la navigazione possa godere del massimo comfort.

The top deck is reserved exclusively for the owner. Nothing is missing, from the private study for working to the pool in the bow for relaxing, and the living area, making life at sea as comfortable as possible.



SHIPYARDS

SHIPYARDS

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OVERMARINE

Rikki-Tikki-Tavi Era il lontano 1894 quando Rudyard Kipling raccontava per la prima volta la storia di Rikki-Tikki-Tavi, la piccola mangusta de ll libro della giungla che duella e sconfigge il cobra. Da allora l’immaginario legato al piccolo animale coraggioso si è nutrito di storie, avventure, rielaborazioni. Anche in mare. Ne abbiamo parlato con Maurizio Balducci, Ceo di Overmarine It was way back in 1894 that Rudyard Kipling first told the story of Rikki-Tikki-Tavi, the small mongoose from The Jungle Book who duels with – and defeats – a cobra. Since then, the legend of the small, audacious animal has grown, with countless new stories, adventures, and reworkings, including at sea. We talked about this with Maurizio Balducci, CEO of Overmarine by Carla Pagani and Francesco Michienzi – photo by Francesco Michienzi

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SHIPYARDS È IL 1985 QUANDO LA FAMIGLIA BALDUCCI FONDA IL MARCHIO MANGUSTA. Sceglie un nome simbolico e profetico. Lo fa per un motivo ben preciso: entrare sul mercato per competere con le imbarcazioni veloci open Cobra di Tecnomarine. Il nome gli porta fortuna. La maestria e la competenza fanno il resto. Oggi Mangusta, marchio del gruppo Overmarine, è leader mondiale sulle linee open. A raccontare l’appassionante storia di Mangusta è Maurizio Balducci, Ceo di Overmarine e vice presidente di Confindustria Nautica. Tutto comincia con il padre Giuseppe che negli anni Cinquanta lavora nel cantiere Picchiotti di Viareggio. «Quando negli anni Settanta il cantiere chiude, mio padre apre una ditta di impianti elettrici e inizia a collaborare con i principali cantieri italiani. Gira l’Italia e va all’estero. Nel 1981 decide di aprire un’azienda di stampaggio portando la vetroresina a Viareggio». Da lì a poco inizia la collaborazione con Tecnomarine, che però nel 1985 viene venduta e subisce una forte trasformazione. «A quel punto mio padre decide di provare a produrre autonomamente barche. È così che nascono i primi Mangusta, dei 65’ nelle versioni open e cruiser. Lo chiama così perché vuole

sfidare l’imbarcazione più famosa di Tecnomarine, il Cobra, appunto». Già, le grandi storie imprenditoriali sono fatte anche di illuminazioni, idee rapide e vincenti, intuizioni. E tanto coraggio. Quel coraggio che ha animato da sempre il gruppo Overmarine, oggi alla seconda generazione con i figli Maurizio e Katia. Dalla metà degli anni Ottanta Mangusta ha di fatto rivoluzionato il mondo dello yachting, anche grazie alla collaborazione con il grande designer Stefano Righini. Suo è il Mangusta 80 che viene lanciato negli anni Novanta: uno yacht sportivo per chi ama la velocità ma allo stesso tempo confortevole e vivibile. È la prima volta che un open raggiunge una lunghezza del genere. Nasce il concetto di Maxi Open. Nel 2016 è la volta della nuova linea Mangusta Oceano: imbarcazioni dislocanti con grandi autonomie. E poi, in anni più recenti, arriva la linea Mangusta GranSport che coniuga performance eccellenti e autonomia transoceanica. Oggi gli yacht Mangusta sono un must. E se quella linea di barche è rimasta a lungo sul mercato c’è una ragione. «Righini è stato bravissimo a fare una linea pulita senza tempo. Le nostre imbarcazioni di vent’anni fa sono ancora attuali e piacciono tutto-

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ra ai clienti», spiega Balducci. Nel frattempo, però, molto è cambiato: «Le barche di nuova generazione sono state completamente riviste dal punto di vista tecnico. A parità di velocità offrono consumi ridotti rispetto a quanto accadeva dieci anni fa. Poi, dal 2011 abbiamo installato gli stabilizzatori giroscopici che danno una flessibilità d’uso incredibile». Per questo un open si può usare come si preferisce: a dieci nodi in comfort, o a velocità superiori a trenta nodi. Mangusta è diventato un vero modello di business basato sulla pacatezza, sulla solidità e la serietà. «Il nostro è un settore difficile. Puoi lavorarci solo se hai passione», dice il Ceo di Overmarine. Ma qual è il fattore vincente? «Di sicuro l’esperienza, la conoscenza, la capacità di stabilire un rapporto stretto e di fiducia con gli armatori. A noi piace costruire barche tutte diverse l’una dall’altra. Per noi vuol dire lavorare su pezzi unici». Gli yacht Mangusta infatti sono fully custom. Ma su tecnologia e innovazione il cantiere guida il processo con lungimiranza e grande competenza. Lo dimostra la scelta dei motori a trasmissione IPS di Volvo Penta sul nuovo GranSport 33 e dei motori MTU abbinati a idrogetti KaMeWa sulla linea Open, che hanno consentito di


OVERMARINE

«Clients increasingly want a direct relationship with the shipyard, which is why we now sell all our boats directly».

«I clienti vogliono sempre più un rapporto diretto con il cantiere. Per questo oggi vendiamo noi direttamente tutte le imbarcazioni».

Katia, Giuseppe, and Maurizio Balducci.

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SHIPYARDS che abbassare il prezzo di ciò che offriamo. Perché è giusto valorizzare al meglio ciò che si fa». Anche perché i risultati sono già semplicemente straordinari. Basta guardare alle novità di quest’anno come l’ammiraglia della linea Maxi Open, la quattordicesima unità dell’iconico Mangusta 165. Ma c’è anche il primo 104 Rev, innovativo modello della nuova era Mangusta Maxi Open inaugurato a maggio: un’imbarcazione veloce a idrogetti disegnata da Igor Lobanov. E poi c’è l’ammiraglia della linea dislocante Mangusta Oceano 50, firmata da Alberto Mancini, con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio. Beh, non è poco per la coraggiosa mangusta Rikki-Tikki-Tavi.

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«Innovation is a vital part of what we do. We assess the best solutions each time, ensuring we offer the very best to our customers».

«Per noi l’innovazione è importantissima. Di volta in volta valutiamo le soluzioni ottimali per offrire ai nostri clienti il meglio».

ridurre i consumi e diminuire gli spazi in sala macchine per lasciare più spazio alle zone armatoriali ed ai garage. «Ma poi c’è tutta la parte degli interni su cui l’armatore ha davvero carta bianca». Ma chi sono gli armatori di Mangusta? «Ne abbiamo di tutti i tipi. Tutti però sono esperti, conoscono il cantiere e ci scelgono». E cosa scelgono? Di sicuro l’expertise del Made in Italy. «Siamo dei grandi artigiani. Anche per questo la nostra filosofia non è fare grandi numeri, ma limitarci tra le sei e le dieci barche l’anno. Non vogliamo crescere o espanderci». Già, la famiglia Balducci ha le idee chiare: continuare a fare bene ciò che fa già. Al meglio. Senza mai rinunciare alla qualità. «La qualità produttiva che si può ottenere in Italia non ha nulla da invidiare a quella dei cantieri del nord Europa». In questo un gruppo come Overmarine si distingue da tante altre realtà imprenditoriali della nautica italiana che spesso, per competere con le più costose aziende del Nord Europa, abbassano i costi e anche la qualità dei prodotti offerti. «Noi preferiamo perdere delle vendite

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THE BALDUCCI FAMILY FOUNDED THE MANGUSTA BRAND IN 1985. The name, which means ‘mongoose’ in Italian, was symbolic and prophetic, and chosen for a precise reason: they had entered the market to compete with Tecnomarine’s fast open Cobra boats. The name brought them luck, and their technical mastery and skill did the rest. Today Mangusta, part of the Overmarine Group, is a world leader for open boats. We spoke to Maurizio Balducci, CEO of Overmarine and vice-president of the Italian marine industry association Confindustria Nautica, who told us Mangusta’s inspirational story. It all began with his father Giuseppe, who worked at the Picchiotti shipyard in Viareggio in the 1950s. «When the shipyard closed in the 1970s, my father opened an electrical appliances company and began working with the leading Italian boat producers. He toured Italy and even went abroad. In 1981, he decided to bring fibreglass to Viareggio, and opened a moulding company in the city». Soon afterwards he entered into a partnership with Tecnomarine, but in 1985 the company was sold and completely restructured. «It was then that my father decided to try producing boats himself. That’s how the first Mangusta models came to be made: 65-meter long boats in the open and cruiser versions. He called it Mangusta because he wanted to challenge Tecnomarine’s most famous boat, the Cobra». Everyone knows that successful businesses stem from flashes of inspiration, winning ideas, and intuition, as well as plenty of courage. And courage has never been in short supply at the Overmarine Group, which is now onto its second


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SHIPYARDS generation, run by Giuseppe’s children Maurizio and Katia. Since the mid-1980s, Mangusta has completely revolutionized the world of yachting, in part thanks to its partnership with leading designer Stefano Righini, the person responsible for the Mangusta 80 launched in the 1990s: a sporty yacht for speed enthusiasts that is also comfortable and spacious. It was the longest open boat ever built at the time and gave rise to the concept of the Maxi Open. 2016 saw the launch of the new Mangusta Oceano range: displacement yachts with a large range. Then, more recently, the Mangusta GranSport boats arrived on the scene, combining excellent performance with a transoceanic range. Today, Mangusta yachts are highly prized items. And there’s a reason this collection of boats has remained on the market for so long. «Righini did a brilliant job of creating a sleek, timeless design. The boats we produced twenty years ago still feel modern and are still loved by customers», Balducci explains. However, a lot has changed in the meantime: «Our new-generation boats have been completely overhauled from a technical perspective. The fuel consumption needed to achieve the same speed is lower than it was ten years ago. And since 2011 we have installed gyroscopic stabilizers, which offer incredible flexibility in how you use the boat». The result is you can now travel however you like in an open boat: in comfort at 10 knots or quickly, exceeding 30 knots. Mangusta has built a business model based on steady work, robust design, and professionalism. «Ours is a challenging sector. You can only work in it if yacht-building is in your blood», Overmarine’s CEO says. But what is the secret of their success?

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Overmarine Group è conosciuto nel mondo per i suoi Maxi Open a marchio Mangusta. Un leader di gamma nel segmento delle imbarcazioni veloci dai trenta ai cinquanta metri.

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The Overmarine Group is known globally for its Maxi Open boats, sold under the Mangusta brand. It is a leading producer of fast boats between 30 and 50 meters long.


OVERMARINE

1985 10 283 3

190.964 Superfici complessive in m2 Total area in sqm 67.735 Superfici coperte in m 2 Covered area in sqm

Numero siti produttivi No. of production sites

150

Anno di fondazione Foundation year

600

Dipendenti diretti Direct employees

Circa dipendenti indiretti About 600 indirect employees

32 67

Navi varate nella storia del Cantiere di cui: 218 sopra i 24 metri Range da a metri 123 con propulsione a idrogetto The range goes from 32 to 67 meters 11 consegnate della divisione metallo in 5 anni 283 Pleasure ships launched during the yard’s history, of which: 218 longer than 24 meters 123 with jet propulsion 11 delivered in 5 years in the metal division

Linee - Lines Mangusta Yacht veloci e sportivi, icona del brand. Range dai 104 ai 220 piedi Maxi Open REV Fast and sporty yachts, the icon of the brand. Range from 104 to 220 feet

Yacht in acciaio e alluminio a lunga percorrenza con scafo dislocante. Range dai 39 ai 60 metri Long cruising yachts made of steel and aluminium with a displacement hull. Range from 39 to 60 meters

Mangusta Oceano

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Yacht in alluminio fast displacement dalle prestazioni elevate e range transoceanico. Range dai 33 ai 67 metri Fast displacement aluminium yachts with high performances and transoceanic range. Range from 33 to 67 meters

Mangusta GranSport

Modelli più venduti Best seller models

Valore della produzione Production value

73 Unità Mangusta 80 Open//Units of the Mangusta 80 Open 13 Unità del Mangusta 165 Open//Units of the Mangusta 165 Open

120

100

80

Mercato Market

Americas: 30%

60

120

67

68

68

EMEA: 10%

81

40

Asia Pacific: 0% Europe: 60%

20

0

Circa About

2021/20

2020/19

2019/18

2018/17

60

Chilometri di cavi elettrici presenti in una barca Overmarine di 50 metri Kilometers of cables aboard a 50-meter long Overmarine yacht

2017/16

Milioni di Euro//Millions Euro Investimenti solo per prodotti – escluso cantieri Investments for the products, not for the yards 2017/16

€ 859.667

2018/17

2019/18

2020/19

2021/20

€ 1.284.113 € 3.835.936 € 3.496.326 € 2.778.174 barchemagazine – Settembre-September 2021


SHIPYARDS

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«Per ogni progetto partiamo dal foglio di carta bianca e facciamo l’imbarcazione secondo i desiderata dei nostri clienti». «For each design, we start with a piece of blank paper and create a boat that matches what our clients want».

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OVERMARINE

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SHIPYARDS

Francesca Ragnetti, Maurizio Balducci, and Nicolò Strocco.

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Il gruppo Overmarine vanta oltre 190 mila metri quadrati di cantieri in Toscana tra Massa, Viareggio e Pisa. The Overmarine Group has a total surface area of more than 190,000 m2 in Tuscany, divided up between sites in Massa, Viareggio, and Pisa.

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«Undoubtedly our experience, knowledge, and ability to forge a close relationship of trust with boat owners. We like building boats that are different every time, which means working on unique projects». While all Mangusta yachts are fully custom, when it comes to technology and innovation, the shipyard leads the process with great foresight and skill. This is shown by its choice of Volvo Penta IPS engines for the new GranSport 33, and of the MTU engines paired with KaMeWa jets for the Open line, which allowed the yard to reduce fuel consumption and reduce space in the engine room, making room for owner’r area and the garages. «But that leaves all of the interiors, where the owner has carte blanche». So who tends to own Mangusta boats? «We have all types of owners. But they are all experts, they know the shipyard and choose us». And they undoubtedly do so to benefit from the Italian manufacturing expertise. «We are great craftsmen, which is another reason for our philosophy of not producing huge numbers of boats but instead limiting ourselves to between six and ten a year. We don’t want to grow or expand». The Balducci family has it all figured out: they’re going to continue doing what they’re doing now, as well as possible, and without ever compromising on quality. «The quality of the Italian production is just as good as the one of the northern European shipyards». On this point the Overmarine Group sets itself apart from many other Italian boatmaking companies, which often reduce their costs, and therefore the quality of their products, to compete with the more costly businesses from northern Europe. «We would rather lose sales than lower the price of our boats. Because it’s important to give everything you do its true value». The results they have achieved are already quite extraordinary. Just look at the new boats released this year, such as the flagship Maxi Open yacht, the fourteenth version of the iconic Mangusta 165, and the first 104 Rev, an innovative model from the new Mangusta Maxi Open era unveiled in May, a quick boat with water jet propulsion designed by Igor Lobanov. Not to mention the landmark boat in the Mangusta Oceano 50 line of displacement yachts, created by Alberto Mancini, with a steel hull and aluminium superstructure. Not bad for a bold little Rikki-TkkiTavi mongoose.



SUPERYACHT

SUPERYACHT

A heart of

LIGHT

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EXCELLENCE 80M

Evoluzione di un concept di Andrew Winch Design presentato da Abeking & Rasmussen, Excellence è un fantastico megayacht in cui high-tech ed eleganti atmosfere si combinano alla perfezione Excellence, the latest evolution of a concept by Andrew Winch Design built by Abeking & Rasmussen, is a fantastic megayacht that perfectly combines cutting-edge technology with stylish interiors by Maria Roberta Morso photo by Guillaume Plisson – interior photo courtesy Winch Media 231

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SUPERYACHT

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EXCELLENCE 80M L’EXCELLENCE DI CUI CI OCCUPIAMO OGGI È L’ULTIMO DI UNA SERIE DI ‘ECCELLENZE’ di proprietà del medesimo armatore. Dalle foto ci si rende subito conto che siamo al cospetto di uno yacht eccezionale per design e fattura, sia degli esterni sia degli interni. Un’eccellenza, appunto. Questo 80 metri commissionato al cantiere tedesco Abeking & Rasmussen da quello che può essere definito a pieno titolo un armatore di lungo corso, porta la prestigiosa firma di Winch Design, altra eccellenza nel mondo dello yacht design. Il proprietario, Herb Chambers, parla orgogliosamente dei suoi yacht e della sua passione per le auto che rappresentano il core business della sua attività. Riguardo alla nautica, al momento la sua flotta è composta dal gigante Excellence, da un Mangusta 94 e un Feadship di 47 metri. Il precedente Excellence (il quinto) era un 60 metri costruito da Abeking & Rasmussen su progetto di Raymond Langton e varato nel 2012. Durante il Fort Lauderdale Yacht Show del 2015, Abeking & Rasmussen aveva presentato un progetto sviluppato in collaborazione con Winch Design, che entusiasmò Chambers per le sue linee audaci e l’enorme quantità di superfici vetrate. Nei mesi successivi il concept originario venne in parte modificato, i primi sketch e piani generali vennero delineati e il contratto firmato durante il Monaco Yacht Show dell’anno successivo. «Il mio 60 metri Excellence V era uno yacht fantastico», dice Chambers. «Difficile immaginarne uno della medesima dimensione migliore di quello. Decisi quindi di salire di taglia e di passare da un design classico a qualcosa di molto contemporaneo». 233 Una scalinata conduce alla grande beach area con terrazza e ampi gradini per scendere in acqua e per accedere facilmente ai numerosi water toys custoditi nel garage.

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A staircase leads down to the expansive beach area, which boasts a terrace and wide steps that take guests down to the water and provide easy access to the numerous water toys kept in the garage.


SUPERYACHT Le lastre di vetro, alte cinque metri, formano la pelle specchiata esterna dello yacht. Dall’interno si può vedere il taglio tra i due ponti, in modo che lo sguardo cada a 10 metri sul ponte principale sottostante quando si osserva oltre la balaustra. Five-metre-high sheets of glass give the yacht a mirrored outer skin. From the inside, you can see how it cuts between the two decks, so when you look over the balustrade you can see ten metres down to the main deck below.

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EXCELLENCE 80M

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SUPERYACHT Molto contemporaneo è dire poco nel caso di questo progetto dalle linee audacissime caratterizzate da una prua rovescia decisamente pronunciata che si protende in avanti al galleggiamento come una lama per poi raccordarsi con la sovrastruttura a livello del bridge deck. Altri elementi distintivi degli esterni sono le enormi superfici vetrate che corrono lungo la sovrastruttura e a mezza nave collegano verticalmente il bridge e l’owner deck e le grandi terrazze circolari, sia a poppa sia a prua dei ponti. Le enormi superfici vetrate, che pesano in totale circa 1,3 tonnellate, hanno un effetto straordinario, ma il lavoro di ingegneria che hanno richiesto lascia stupefatti, anche perché la struttura di sostegno dei pannelli di vetro è costituita da sottili intelaiature di acciaio. Le problematiche affrontate sono state di vario ordine, ma la sfida è stata superata applicando tecnologia tedesca e ingegneria italiana. Inoltre dall’esterno i 25 metri di superficie vetrata riflettono a specchio il panorama circostante… Gli esterni non vengono interrotti da alcun elemento di disturbo, le zattere sono celate in compartimenti a filo murata e le prese d’aria sono nascoste alla perfezione dietro griglie in acciaio a specchio che si confondono con le vetrate. La linea aggressiva della prua è stemperata dalla dolcezza del design delle terrazze di forma circolare. Ma le raffinatezze stilistiche non si fermano agli esterni. Gli interni, lussuosissimi come ci si può aspettare su uno yacht di questo livello, presentano degli ambienti che per la loro complessità strutturale e di design lasciano a bocca aperta. L’atrio, ad esempio, ha un’altezza che svetta su tre 236 ponti, dal main deck all’owner deck, ed è delimitato da altissime vetrate. Sia dal basso sia sporgendosi dalla balaustra in alto, la vista è davvero suggestiva. Gli interni sono inondati dalla luce naturale che fluisce attraverso l’atrio e le finestre a tutta altezza.

The interior spaces are flooded with natural light from the atrium and the ceiling-to-floor windows.

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EXCELLENCE 80M

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SUPERYACHT

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EXCELLENCE 80M «La passione dell’armatore per la sua collezione di auto e per l’industria automobilistica in generale ha ispirato gli interni», dice Andrew Winch. «Tessuti con fili d’argento e pannelli curvi rivestiti in pelle richiamano la plancia delle più lussuose auto della collezione dell’armatore e i vanity nel bagno armatoriale si ispirano alle curve dei sedili della Ferrari Daytona. Excellence è una nuova icona nel mondo dei superyacht. Le vetrate a doppia altezza sono state una sfida sia sotto il profilo del design sia della costruzione, ma una volta realizzate offrono panorami mozzafiato e rendono unici gli esterni. Questo yacht è una navicella spaziale del mare!». Per quanto riguarda gli interni, Winch ha impresso a tutti gli ambienti uno stile che combina alla perfezione hi-tech e un lusso dagli accenti classici. Le linee di mobili e divani sono morbide, i colori rilassanti tutti nella tavolozza dei neutri caldi, dal panna al beige e al marrone, scuro o bruciato del cuoio naturale. La pelle è molto usata. Ovunque ci sono legni pregiati come il sicomoro a venatura ondulata (rippled sycamore), l’Amboyna Burr, l’Ebano Macassar, radiche e tanto marmo. Ci sono circa

30 varietà di marmo a bordo di Excellence, delle quali circa il 30% è costituito da onice dorato la cui tonalità calda, un color miele dorato, arricchisce sia gli ambienti comuni, sia i bagni armatoriali. Sebbene lo yacht sia stato costruito pensando al charter, la definizione degli interni è quanto mai personale e l’armatore ha voluto che rispecchiasse il suo gusto. Chi noleggia uno yacht come questo vuole il massimo comfort e la massima ricercatezza che solo standard così alti di personalizzazione possono assicurare. L’alternanza di legni pregiati, per lo più glossy, marmi, soffici tessuti, moquette personalizzate viene esaltata da dettagli raffinati, inserti in specchio che moltiplicano la luce e lo spazio e da un sistema di illuminazione che sottolinea le curve dei cielini creando suggestivi giochi di luci e ombre in ogni ambiente. Oltre allo stile sofisticato, gli ospiti hanno a disposizione spazi estremamente generosi che si estendono per oltre 600 metri quadrati, mentre le aree di servizio e destinate all’equipaggio hanno una superficie di circa 460 metri quadrati. Excellence si sviluppa su 5 ponti che accolgono spazi per ospiti e aree di servizio più un tank deck.

Una varietà di legni tra cui acero, sicomoro, radica, rovere sbiancato, si combina con pregiate pelli italiane e una selezione di tonalità di marmo per i mobili fissi, accentuati da arredi e tappezzerie di colore chiaro. Various species of wood, including maple, sycamore, root wood and white oak, are paired with exquisite Italian leather and a selection of colours of marble for the permanent furniture, brought out by lightcoloured furnishings and upholstery.

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SUPERYACHT

L’intero ponte superiore è dedicato all’armatore e comprende una suite, una lounge, un ponte privato con vasca idromassaggio e area prendisole a poppa e una terrazza a prua.

The entire upper deck is dedicated to the owner and includes a suite, a lounge, a private deck with a hydromassage pool, a sunbathing area at the stern and a terrace at the bow.

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Dal basso verso l’alto abbiamo quindi il tank deck, il lower deck destinato ad aree tecniche, compresa la sala macchine e due garage per i tender che si aprono con due portelloni a dritta e a sinistra. Il garage di dritta che accoglie anche le moto d’acqua e le attrezzature per le immersioni, una volta che il tender è in acqua, diventa un’area beach club. Sempre su questo ponte ci sono la cucina e, nella sezione prodiera, gli alloggi per l’equipaggio. Il main deck, oltre al soggiorno e alla sala da pranzo, accoglie tutte le cabine per gli ospiti. Si tratta di sei Vip di dimensioni identiche. Sul medesimo ponte, a prua, c’è anche una sala cinema. A poppa, il grande pozzetto rappresenta il cuore della vita sociale di bordo. La piscina è sicuramente il punto focale di questo magnifico spazio all’aperto. Tra gli alloggi degli ospiti e quelli dell’armatore c’è il bridge deck che accoglie un altro soggiorno, lo studio dell’armatore e la timoneria con annessi alloggi del Comandante e del primo ufficiale. Il Comandante Ray Shore lavora per Chambers da oltre trent’anni e ha seguito nei dettagli la costruzione di Excellence. A un livello superiore c’è il ponte privato dell’armatore che, oltre a una fantastica cabina panoramica a prua, ha un bel soggiorno a poppa che si apre sulla terrazza attrezzata con comode sedute e una piccola piscina. Ancora più in alto c’è un piccolo sun deck con bar e piscina. Costruito per uso personale ma disponibile per il noleggio, Excellence ha spostato ancora più in alto l’asticella dell’eccellenza nel settore dei grandissimi yacht.


EXCELLENCE 80M

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EXCELLENCE 80M

L’armatore ha lavorato a stretto contatto con Winch Design e il cantiere Abeking & Rasmussen nella progettazione e definizione di ogni singolo dettaglio della nave. The owner worked closely with Winch Design and the shipyard Abeking & Rasmussen on the design, ensuring every last detail on board was perfect.

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SUPERYACHT THE EXCELLENCE WE ARE LOOKING AT TODAY IS THE LATEST IN A SERIES OF ‘EXCELLENCES’, all made for the same owner. From the photos, it is immediately obvious that this is an exceptional yacht in terms of both its design and build, both internally and externally. A piece of excellence, in other words. This 80-metre boat, commissioned by someone who can undoubtedly be described as a long-standing boat owner and built by Abeking & Rasmussen, bears the prestigious name of Winch Design, another example of excellence in the world of yacht design. The owner, Herb Chambers, speaks proudly about his yachts and his passion for the cars that are the main focus of his business. His seafaring fleet currently comprises the enormous Excellence, a Mangusta 94 and a 47-metre Feadship. The previous Excellence (his fifth) was a 60-metre boat built by Abeking & Rasmussen to a design by Raymond Langton and launched in 2012. At the 2015 Fort Lauderdale Yacht Show, Abeking & Rasmussen unveiled a design developed in collaboration with Winch Design. Chambers loved its bold style and the huge expanse of glass surfaces, and over the months that followed, the original design was tweaked and the first sketches

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EXCELLENCE 80M and general plans were drawn up. The contract was signed at the following year’s Monaco Yacht Show. «My 60-metre Excellence V was a great yacht», Chambers says. «I couldn’t imagine anything of the same size being any better. So I decided to go up a size, and moved from a classic design to something very modern». ‘Very modern’ is putting it mildly. The extremely eye-catching design has a pronounced inverted bow that juts forward at the waterline like a blade, before meeting the superstructure at bridge deck level. Two other distinctive exterior features are the enormous expanses of glass that run along the superstructure and connect the bridge and the owner’s deck at amidships, and the large, circular terraces, both forward and astern of the decks. The large sheets of glass, which in total weigh approximately 1.3 tonnes, create an extraordinary effect, but it is the engineering underpinning them that is truly astounding, especially as their supporting structure is made of thin steel. Various issues had to be overcome, but the combination of German technology and Italian engineering rose to the challenge. From the outside, the 25 metres of glass reflect the surrounding landscape like a mirror. Nothing breaks up the exterior design, with

The main deck features a large pool with a waterside bar.

Sul ponte principale c’è una grande piscina con un bar sull’acqua.

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ABEKING & RASMUSSEN www.abeking.com Charter info: www.burgessyachts.com - Rate from USD 1,100,000 (per week) PROGETTO: Abeking & Rasmussen • Andrew Winch Design (architettura navale e design esterni) • Andrew Winch Design (design interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 79,95m • Lunghezza al gall. 79,45m • Baglio massimo 14,45m • Pescaggio 3,45m • Scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio • Stazza lorda 2.115 GT • 7 cabine (1 suite armatore + 6 suite ospiti) • Equipaggio 19 persone MOTORI: 2 MTU 12V 4000 M65R • Velocità massima 17 nodi • Velocità crociera 14 nodi • Autonomia a 13 nodi 4.500 NM GENERATORI: 3 MTU 575 kW + 1 Caterpillar 164 kW

PROJECT: Abeking & Rasmussen • Andrew Winch Design (naval architecture and exterior design) • Andrew Winch Design (interior design) HULL: LOA 79.95m • LWL 79.45m • Maximum beam 14.45m • Draft 3.45m • Steel hull and aluminium superstructure • Gross Tonnage 2,115 GT • 7 cabins (1 owner suite + 6 guest suites) • Crew 19 members MAIN PROULSION: 2 x MTU 12V 4000 M65R • Maximum speed 17 knots • Cruising speed 14 knots • Range at 13 knots, 4,500 NM GENERATORS: 3 MTU 575 kW + 1 Caterpillar 164 kW

the life rafts hidden in compartments flush with the topside and the air inlets perfectly concealed behind mirrored steel grills that blend into the glass. The aggressive bow is countered by the soft design of the circular terraces. Nor is the sophistication limited to the exterior. The interior, which, as one would expect on a yacht of this level, offers the ultimate in luxury, includes spaces that take your breath away both for their structural complexity and their design. The atrium, for example, cuts through three decks, from the main deck to the owner’s deck, and is surrounded by extremely tall glass windows. The view this affords is tremendous, both from below and looking out over the balustrade above. «The owner’s passion for his car collection and the automotive industry played a key part in the inspiration for the iconic interior», Andrew Winch says. «Silver weave fabric and curved leather panels nod towards the dashboards of the most luxurious sports cars in his

Il disegno della prua rovesciata, combinato con la grande quantità di superfici vetrate, rende Excellence uno degli yacht più avveniristici costruiti negli ultimi anni. 246

The inverted bow combined with the large expanses of glass makes Excellence one of the most futuristic yachts built in recent years.

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Excellence è il sesto yacht a portare questo nome ed è la sintesi di tutta la precedente esperienza dell’armatore nella costruzione di yacht. Excellence is the sixth yacht to bear this name and brings together all the owner’s previous experience in assembling yachts.

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collection, and the inspiration for the vanity units in the statement dayheads come from the curves of the seats in the outstanding Ferrari Daytona. Excellence is a new icon in the world of superyachts. The double-height windows were a challenge both to design and build, but once in place, they offer breathtaking panoramas and a unique exterior look. This yacht is a spaceship of the sea!». Inside, Winch has imbued all the rooms with a style that perfectly combines high-tech and luxury, with a classic touch. The furniture and sofas have a soft design, with a relaxing colour palette ranging from cream and beige to dark or burnt brown natural leather. Indeed, leather is used extensively throughout. There is luxury timber everywhere, including ripple sycamore, amboyna burr, Macassar ebony and root wood, and plenty of marble – there are around thirty varieties of marble on board Excellence, of which around 30% is gold onyx, with a warm, golden honey hue that brightens up both the communal areas and the owner’s bathrooms. Although the yacht has been built with chartering in mind, the interior has a very personal feel, and the owner wanted it to reflect his taste. People renting a yacht like this want the utmost in comfort and sophistication, which only the highest levels of personalisation, like those on display here, can provide. The mix of prized, mostly glossy timber, marble, soft fabrics and bespoke carpets is further enhanced by refined details, mirrored inserts that increase the light and feeling of space and a lighting system that brings out the curves of the ceiling, creating an evocative play of light and shadow in each room. As well as the sophisticated style, guests have access to extremely generously proportioned spaces covering over 600 m², while the service areas and crew’s quarters account for approximately 460 m². Excellence has five decks, providing room for guests and service areas as well as a tank deck. Working from the bottom upwards, you have the tank deck, then the lower deck, which is given over to technical systems, including the engine room and two garages for tenders, with two large doors that open to port and starboard. The starboard garage, which also contains the jetskis and diving equipment, becomes a beach club area once the tender is in the water. This deck also includes the galley and – at the bow – the crew’s quarters. As well as a sitting room and dining room, the main deck houses all the guest cabins: six VIP rooms, all the same size. There is also a cinema room on this deck, at the bow. At the stern, meanwhile, the large cockpit represents the heart of social life on board the boat, a magnificent open-air space with a pool as its focal point. Between the guest accommodation and the owner’s suite is the bridge deck, with another sitting room, the owner’s office and the steering gear, with adjoining bedrooms for the captain and first officer. Captain Ray Shore has been working for Chambers for more than thirty years and followed the construction of Excellence down to the last detail. One level up is the owner’s private deck which, as well as a fantastic panoramic cabin at the bow, also has a nice sitting room at the stern, which opens onto a terrace with comfortable chairs and a small pool. Higher up again is a small sundeck with a bar and swimming pool. Built for personal use but available for rent, Excellence has raised the bar for, yes, that’s right, excellence in the world of megayachts even higher.



TEST

TEST

Essere o non ESSERE

To be or not to be 250

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PRINCESS S78

Niente dubbio amletico, Princess S78 è uno yacht senza 251 compromessi. Sintesi di tante caratteristiche, spesso considerate in antitesi, ma, in questo caso, racchiuse armoniosamente in un unico modello There is no Hamlet-style doubt. The Princess S78 is a yacht that doesn’t compromise on anything. It brings together a lot of features that people consider to be contradictory, but which in this case are brought together in harmony in a single model by Niccolò Volpati photo by Andrea Muscatello barchemagazine – Settembre-September 2021


TEST ESSERE NAVE O IMBARCAZIONE DA DIPORTO? SPORTIVA O ELEGANTE? VELOCE O CONFORTEVOLE? S78 è tutte queste cose insieme. È lo yacht di chi dice “voglio tutto”. Partiamo dalle dimensioni. Senza pulpito rimane all’interno dei fatidici 24 metri e quindi è omologata come imbarcazione da diporto. La sensazione salendo a bordo è però quella di essere su una nave e non solo per il tanto spazio a disposizione, ma anche per l’allestimento che l’ufficio tecnico del cantiere ha realizzato in collaborazione con Pininfarina. Il salone, per esempio, ha moltissime sedute, tre aree living, tavolo, cucina, plancia di comando con due poltrone per pilota e copilota, e regala la stessa sensazione che si prova quando si entra in un appartamento open space. A questo contribuiscono anche le vetrate. Sono così tante e così ampie che la vetroresina sembra essere presente solo come montante tra un vetro e l’altro. E poi ci sono quelle “apri e chiudi” per consentire allo sguardo di andare oltre. Il portello di vetro che si apre verso il pozzetto si alza e anche il vetro che serve per separare la cucina dal resto del salone si può aprire e chiudere con un comando elettrico. Insomma, la definizione “a perdita d’occhio” è sicuramente appropriata. La vista non ha ostacoli, né con i vetri abbassati, né, tantomeno, con i vetri alzati. Tanto spazio si trova anche nel ponte inferiore. La zona notte per gli ospiti è stata collocata a prua. Qui ci sono ben tre cabine, una Vip, una con letti paralleli e una matrimoniale. Tutte e tre hanno il bagno privato con il box doccia separato. L’armatoriale si trova a centro barca e vi si accede con una 252 scala distinta che parte sempre dal salone. Occupa per intero il baglio quindi ha una larghezza di ben cinque metri. Ottima anche la soluzione di dividere le due discese tra ospiti e armatore, soprattutto perché sono una in prossimità dell’altra. Privacy, ma senza rinunciare alla funzionalità. Scendendo nella cabina armatoriale, si colgono quei dettagli che ti fanno capire che Princess è un cantiere inglese, nel senso buono del termine. Costruisce barche L’eleganza si percepisce dal design e da tanti dettagli. Ottimo l’equilibrio tra allestimenti e spazi a disposizione. C’è tutto, ma non si ha mai la sensazione di saturazione degli spazi.

per navigare e non solo per fare bella impressione in un salone. A cosa mi riferisco? Lungo la scala filtra della luce naturale che proviene da un’apposita finestratura. Sarà perciò possibile scendere in sicurezza anche senza accendere quella artificiale. Infine, l’ultima cosa che mi ha colpito favorevolmente di questi spazi sono le luci a Led. Nel salone, lungo tutto il cielino, ci sono diverse strisce di Led in grado di fornire un’illuminazione dolce e preziosa di questo spazio. Il secondo dubbio amletico riguardava lo stile. Sportiva o elegante? E anche in questo caso la risposta è: entrambe. La linea, anche quella esterna, è fedele alla definizione Sport Bridge. Il fly c’è, ma la sovrastruttura e il design non sono certo appesantiti. Le linee sono sportive e affusolate. La barca è elegante ovunque. All’interno, in pozzetto, a prua e sul fly. Gli spazi sono equilibrati. Le aree living si trovano a prua, in pozzetto e sul fly. Ci si muove sempre in assoluta sicurezza, sia perché le superfici calpestabili sono generose, sia perché la scaletta di accesso al fly non è troppo ripida e, infine, perché ovunque c’è un tientibene robusto a portata di mano. Anche il fly è una dimostrazione di stile British. Non è eccessivo, non arriva fino a coprire tutto il pozzetto. Offre tanto spazio, senza debordare. Un fly troppo grande, rischia di essere un punto debole. Vibrazioni e sollecitazioni quando si naviga con mare formato non mancano e poi c’è il peso che sicuramente incide sulle linee d’acqua e le performance. Princess, invece, ha scelto l’equilibrio che non scontenta nessuno. Non ci sono T-Top rigidi che fanno assomigliare le barche a dei grattacieli. Se si vuole l’ombra c’è un tendalino a movimentazione, ma quando si naviga il fly è aperto. L’esperienza “marina” del cantiere si evince anche all’estrema prua. Ottima la zona dell’ormeggio perché è molto funzionale. L’ancora sfrutta una sorta di feritoia che le consente di essere calata in acqua. In questo modo non ci sono pulpiti troppo sporgenti che possono rivelarsi dei punti deboli. Questa soluzione è all’insegna della massima robustezza. The elegance can be seen in the design and from a lot of details. The balance between the areas available is excellent. It’s got everything, but you never get the feeling of getting overburdened by the spaces.

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PRINCESS S78

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TEST

Il lower deck accoglie tre cabine ospiti, di cui due Vip e una a letti gemelli, tutte con bagno ensuite. L’armatoriale, a centro barca, è a tutto baglio.

The lower deck has three guest cabins – two VIP and one twin – all with en-suite bathrooms. The full-beam master suite is at the centre of the boat.

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Inoltre, il salpancora è esterno al gavone, così è sempre a vista e facile da raggiungere per fare manutenzione. Solo la catena cade all’interno del pozzo catena. Semplice, funzionale, ma anche elegante. E, infine, c’è l’ultimo dubbio amletico, ovvero se una barca deve essere veloce o confortevole. E anche in questo caso la risposta è: “voglio tutto senza rinunciare a nulla”. In sala macchine ci sono due Man V12 da 1.900 cv ciascuno. La spinta è eccezionale. L’accelerazione è talmente forte che appena entrano le turbine, la schiena s’incolla allo schienale delle poltrone. E la velocità massima è conseguente. Quanti yacht da 24 metri di lunghezza conoscete che arrivano a 37 nodi? Le linee d’acqua disegnate da Olesinski si comportano egregiamente anche ai bassi regimi. S78 tiene la planata fino a 12,7 nodi di velocità a 1050 giri/minuto. Per far “sedere” la barca sull’acqua si deve togliere davvero tanto gas. Dosando la manetta con un po’ di accortezza, invece, sembra non perdere mai la planata. E il comfort? Facile come timonare un gommone. La timoneria è incredibilmente docile e la virata è così morbida che non si ha mai la sensazione di essere a bordo di un 78 piedi. È semplice da condurre come se fosse una barca molto più piccola. Il comfort è dato anche da un range davvero ampio di andature di crociera. Tra i 12 e i 37 nodi, ce ne sono 25. Significa che si può optare sempre per l’andatura preferita. Durante il test abbiamo avuto un’onda tra mezzo metro e settanta centimetri e un vento di circa 12 nodi.


PRINCESS S78

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At cruising speed, there are only 64 decibels in the master cabin.

Nella cabina armatoriale a velocità di crociera i decibel sono solo 64.

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TEST

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PRINCESS S78

La coperta è pratica, funzionale e confortevole. Bitte, winch da tonneggio e salpancora sono tutti sovradimensionati. La sensazione è quella di essere a bordo di uno yacht robusto, capace di affrontare anche condizioni impegnative. Uno yacht “made in England”. The deck is practical, functional and comfortable. Bollards, warping winch and windlass are all larger than they need to be. You get the feeling that you are on board a strong yacht, one that can handle tough conditions. A yacht that is Made in England.

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257


TEST Una condizione che non ha impensierito per niente, anzi non ha nemmeno infastidito. La carena fende bene l’onda e, almeno in queste condizioni, non soffre minimamente, nemmeno quando si naviga ben oltre i 30 nodi di velocità. Ma nella logica del voglio tutto senza compromessi, non ci si deve far impressionare dal consumo. Tremila e ottocento cavalli danno una spinta eccezionale, ma il consumo sia nei litri/ora sia nei litri/miglio, non è certo contenuto. Niente dubbi amletici, nemmeno al distributore.

258

The design by Pininfarina and the yard contributes to a feeling of large spaces, but without neglecting anything in the set-up.

Il design di Pininfarina e del cantiere contribuisce a una sensazione di grandi spazi senza però rinunciare a nulla negli allestimenti.

barchemagazine – Settembre-September 2021

WHETHER TO BE A SHIP OR A BOAT FOR LEISURE? SPORTY OR ELEGANT? FAST OR COMFORTABLE? The S78 is all of these things together. It is the yacht for somebody who says they want it all. Let’s start with the size. Without the pulpit, it stays within the crucial 24-metre mark, and can thus be classed as a sports yacht. But the feeling you get as you go onboard is of being on a ship, and that is not just because of a large amount of room available, but also because of the fittings done by the yard’s technical department in partnership with Pininfarina. The lounge, for example, has a lot of seats, three living areas, a table, kitchen, the helm position with two seats for the helm and an assistant, and delivers the same feeling that you get when you enter an open space apartment. The windows also add to this feeling. There are so many of them and they are so large that it seems that the fibreglass is only there as support between one piece of glass and another. And then there are the openand-close ones so that you can see even further. The glass door that opens towards the cockpit raises, as does the glass that separates the kitchen from the rest of the lounge (which is electronically controlled). So, talking about “as far as the eye can see” is appropriate. The view is unobstructed with the windows lowered, and even less so with them up. There is also a lot of space on the lower bridge. The guest area is located in the bow, with three cabins – a stateroom, a twin and a double room.


PRINCESS S78

Condizioni della prova

PRINCESS YACHTS INTERNATIONAL Newport Street, Plymouth Devon, UK PL1 3QG www.princessyachts.com Dealer Princess Yachts Italia – Marine Group Srl Portosole, Via del Castillo, 17 I-18038 Sanremo (IM) T. +39 0184 990770 info@princessitalia.it www.princessitalia.it

Velocità max nodi Top speed knots

37

Conditions on test

Località//Place Sanremo Onda//Wave height 0.5 m Vento Tra 12 e 15 nodi Wind speed Between 12 and 15 knots Persone a bordo//People on board 4 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 1.900 l Acqua imbarcata//Water volume on board 600 l

PROGETTO: Studio Olesinski (carena) • Pininfarina e Princess Design Studio (interni e coperta) SCAFO: Lunghezza f.t. 24,66m • Lunghezza f.t. escluso il pulpito 24,03m • Larghezza massima 5,76m • Pescaggio 1,77m • Dislocamento 53.726 kg • Serbatoi carburante 6.000 l • Serbatoi acqua 1.350 l MOTORI: 2xMan V12-1900 • Potenza 1.397 kW (1.900 cv) • Alesaggio per corsa 128mm x 157mm • Cilindrata 24,2 l • 12 cilindri a V • Regime di rotazione 2300 giri/minuto • Peso a secco 2.365 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT B

Autonomia mn Range nm

379

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h Rpm

kn

37

732 624

34

Rapporto peso potenza Mass outlet power

PROJECT: Olesinski Studio (hull) • Pininfarina and Princess Design Studio (interiors and superstructure) HULL: LOA 24.66m • LOA without the pulpit 24.03m • Maximum beam 5.76m • Draft 1.77m • Displacement 53,726 kg • Fuel tanks volume 6,000 l • Water tanks volume 1,350 l MAIN PROPULSION: 2xMAN V12-1900 • Outlet mechanical power 1,397 kW (1,900 hp) • Bore&Stroke 128mm x 157mm • Swept volume 24.2 l • 12 V-shaped cylinders • Maximal rotational speed 2300/min • Dry weight 2,365 kg EC CERTIFICATION: CAT B

kg kw

18.8

Rapporto lung./larg. L/W

Facilissima la conduzione, tanto che un armatore può davvero pensare di portarla da solo. Morbida la virata, ma pronta e reattiva e, infine, buona la sensazione sull’onda.

4.3 Giri/min

2200 2000

531

29.9 24.2

1750

383

18.9

1500

252

14.7

1250

170

12.7

1050

103

11.4

1000

88 0

100

200

300

400

500

600

700

Da 0 a planata in 11 secondi Gliding time of 11s from 0 to glide

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

It is really easy to use, to such an extent that owners genuinely can think about handling it themselves. It is smooth in turning, but agile and reactive, and feels good in waves.

15.8

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

1000

11.4

88

7.7

779

61

1050

12.7

103

8.1

740

61

1250

14.7

170

11.5

521

61

Engine rotational speed 1/min

1500

18.9

252

13.3

526

62

1750

24.2

383

15.8

379

66

2000

29.9

531

17.7

338

67

2200

34.0

624

18.3

327

72

2370

37.0

732

19.8

303

72

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2370

259


TEST

260

At medium and high revs, fuel consumption picks up, but if you are happy not doing more than twenty knots, it is kept in an acceptable range.

I consumi sono “spinti” ai medi ed alti regimi, ma se ci si accontenta di navigare fino a un massimo di 20 nodi, rimangono in un range accettabile.

All three have a private bathroom with a separate shower cubicle. The master cabin is midships, and you get to it with a separate staircase that also starts in the lounge. It is full beam, and so is a full five metres wide. The division between the guest and owner areas has also been done excellently, especially since they are close to one another. So, there is privacy, but without ignoring functionality. If we go down to the master cabin, you notice some of those details that make you realise that Princess is an English yard, in the good sense of the word. They build boats to be sailed, and not just to look good at a show. What am I referring to? Natural light filters through to the staircase from a special window. That means

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you can safely walk down it without having to turn the light on. And finally, the LED lights are the last thing that struck me favourably about this area. Several LED strips run along with the lounge ceiling and provide soft, pleasant lighting. A second Hamletian doubt involves the style. Sporty or elegant? And once again the answer is both! The lines, including the external ones, are faithful to the sport bridge classification. There is a flybridge, but the superstructure and the design are certainly not weighed down by it. The lines are sporty and tapered. The boat is elegant throughout. Inside, in the cockpit, in the bows and on the flybridge. The areas are well balanced. There are living areas in the bows, in the cockpit and on the flybridge. You always get around completely safely, both because the floor area is substantial, and also because the ladder giving access to the flybridge isn’t too steep, and finally because there are strong grab handles easily within reach throughout. The flybridge is also a demonstration of British style. It is not excessive and doesn’t cover the whole cockpit. It has a lot of room entire, without being over the top. When a flybridge gets too large, there is a danger that it becomes a weak spot. There is vibration and stress when sailing in rough seas, and then there is the weight which has an impact on the water lines and performance. But Princess has found a balance that won’t disappoint anybody. There aren’t any hard T-Tops that make boats look like skyscrapers. And if you want some shade there is a mechanical awning, although when underway the flybridge is left uncovered. The seafaring experience of the yard can also be seen right in the bows. The mooring area is excellent because it is so functional. The anchor benefits from a kind of embrasure that means it can be dipped into the water. That means that there aren’t pulpits that stick out too much, and which could become weak points. That is a solution that looks for maximum strength.


VI ASPETTIAMO A GENOVA 16- 21 settembre 2021

salonenautico.com


TEST

Engine room

262

Con due motori entrobordo Man di 1.900 cavalli ciascuno, la barca ha una velocità massima di 37 nodi. Alla velocità di crociera economica di 24 nodi il consumo per miglio è di 15,8 litri e l’autonomia di 379 miglia nautiche. La versione meno potente prevede una coppia di motori da 1.800 cv ciascuno. With two inboard MANs each developing 1,900 horsepower, the boat has a top speed of 37 knots. At the economy cruising speed of 24 knots, it burns 15.8 litres of fuel per nautical mile and the range is 379 miles. The less powerful version has a pair of 1,800 hp engines.

The engine room has been really well soundproofed. At the helm the noise rises from sixty to seventy decibels at higher speeds.

Ottima l’insonorizzazione della sala macchine. In plancia si passa da 60 a 70 dbA per le andature più elevate.

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Additionally, the windlass is outside the locker and that means it is always visible and easy to reach for maintenance. Only the chain falls within the chain locker. It is simple and functional, but also elegant. And finally, there is the last Hamletian doubt, as to whether a boat should be fast or comfortable. And once again the answer is: “I want everything without missing out on anything”. The engine room houses two 1,900 horsepower MAN V12s. The thrust they produce is exceptional. It has got such powerful acceleration that as soon as the turbines kick in, they glue your back to the chair. And the top speed is in line with that. How many 24-metre yachts do you know of that can do 37 knots? The waterlines designed by Olesinski behave extremely well, even at low revs. At 12.7 knots at 1050 rpm the S78 will keep planning. And to get the boat back down on the water, you have to cut out a lot of gas. But if you handle the throttle with a little bit of skill, it feels as if you will never stop planing. And how easy does it feel? Just like steering a dinghy. The helm is incredibly docile and turning is so soft that you never get the feeling of being onboard a 78-footer. It is simple to handle like a much smaller boat. The comfort also comes from a really wide range of cruising speeds. There are 25 speeds between 12 and 37 knots. This means that you can always opt for having the speed you want. During our test, we had waves of between fifty and sixty centimetres and wind of around twelve knots. Conditions that didn’t concern or trouble us in the least. The hull cuts through the waves well and, at least in those types of conditions, doesn’t suffer in the least, not even when you do well over thirty knots. But if you follow the logic of I want everything without compromise you shouldn’t be too startled by the fuel consumption figures. Three thousand eight hundred horsepower get the boat moving, but fuel consumption is certainly not restrained, both in terms of litres per hour and litres per mile. There is no Hamletian doubt, not even when it comes to filling up.



TEST

TEST

264

barchemagazine – Settembre-September 2021


TIARA 48 LS

Given For Yachting ha sede a Porto Rotondo e uffici a Marina dell’Orso, Poltu Quatu. Distribuisce vari marchi di prestigio tra cui le barche americane di Tiara Yachts, compreso il nuovo modello 48 LS con tre fuoribordo Mercury Verado di 600 cavalli ciascuno Given For Yachting is based in Porto Rotondo and has offices in Marina dell’Orso, Poltu Quatu. It distributes several prestige brands, including the American boats by Tiara Yachts, such as the new model 48 LS with three outboard Mercury Verado engines of 600 hp each 265 by Angelo Colombo photo by Marc Montocchio and BillDoster.com

di

Il ritorno

TIARA Tiara is back barchemagazine – Settembre-September 2021


TEST È CONCESSIONARIO TIARA PER TUTTA ITALIA, TOY MARINE PER LA SARDEGNA, FRANCHINI PER SARDEGNA e alto Tirreno, Montecarlo Yachts per tutta Italia, ad eccezione dell’Adriatico e Sea Force IX. Inoltre svolge attività di brokeraggio fino al noleggio di yacht di qualsiasi tipo e dimensione. L’azienda, capitanata da Consuelo Valerio, si distingue per la qualità dei servizi offerti e l’assistenza che assicura ai clienti oltre alla grande esperienza maturata dallo staff. Le attività di noleggio sono sempre state un fiore all’occhiello per l’azienda e anche per la stagione in corso ci confermano il tutto esaurito, dimostrando da un lato che il settore riprende a muoversi sulla giusta rotta, dall’altro che Given For Yachting beneficia di quanto ha seminato fino a questo momento. Tra i marchi rappresentati sul territorio italiano spicca il recente ritorno di Tiara Yachts, cantiere statunitense già molto diffuso nei nostri mari grazie all’elevata qualità delle sue imbarcazioni, con modelli delle serie Open, Coupè, LS, LX e LE, da 39 a 53 piedi. I modelli Tiara Yachts sono disponibili nelle versioni con motore entrobordo e fuoribordo, in particolare per quest’ultima soluzione spicca il Tiara Yachts 48 LS dotato di tre motori Mercury Verado V12 da 7,6 litri di cilindrata e 600 cavalli l’uno, capaci di spingere questo elegante yacht a oltre 50 nodi di velocità massima e di assicurare 320 miglia di autonomia a oltre 33 nodi. Un mezzo molto interessante per dotazioni, allestimenti e prestazioni, e manovrabilità elevata a tutte le andature grazie al sistema elettronico di governo dei motori, che permette anche a un neofita 266 di ormeggiare sempre in sicurezza.

The common areas are one of the strengths of every LS model and allow guests to choose their favourite relaxation area.

Given For Yachting è impegnata quotidianamente anche in un’importante e consolidata attività d’intermediazione nel settore del noleggio, con yacht da oltre 80m fino a barche per il day cruise, tutte selezionate con cura dal personale dell’azienda che svolge anche il disbrigo delle pratiche, assicurandosi che i clienti possano godere senza complicazioni della loro vacanza in barca. Vela o motore, classico o moderno, le offerte disponibili presso Given For Yachting sono molto varie, ma il punto di forza è il servizio offerto dall’azienda per agevolare il cliente verso la soluzione a lui più consona per una vacanza in pieno relax. In aggiunta a queste attività troviamo anche il brokeraggio per la compravendita di yacht e imbarcazioni usate, anche in questo caso affidato a collaboratori di lungo corso e gestito con l’obiettivo di fidelizzare i clienti con la soddisfazione ottenuta dal lavoro di mediazione. Yachting a tutto tondo potremmo dire, nuovo, usato, noleggio e servizi collegati all’esercizio della propria barca, il tutto gestito da una squadra attiva 365 giorni l’anno. GFY IS A TIARA DEALER FOR ALL OF ITALY, TOY MARINE FOR SARDINIA, FRANCHINI FOR SARDINIA and the Tyrrhenian High, Montecarlo Yachts for all of Italy, except for the Adriatic Sea and Sea Force IX. Furthermore, it offers brokerage and yacht charters for any boat type and size. The company, which is headed by Consuelo Valerio, distinguishes itself for the quality of services it offers, the assistance it guarantees its clients and

Le aree conviviali sono uno dei punti di forza di ogni modello LS e consentono agli ospiti di scegliere la loro zona di relax preferita.

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TIARA 48 LS

267

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TEST

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the high expertise of its staff. The charter activities have always been the spearhead of the company, and also for the current season they once again confirm they are sold-out. This proves, on the one hand, that the industry is starting to get back on the right track, and on the other, it shows that Given For Yachting is now reaping what it had sown in the past. Among the brands it represents on the Italian territory, one highlight is the recent return of Tiara Yachts, the American shipyard that has already gained a stronghold in our seas thanks to the high quality of its vessels, with models in the Open, Coupè, LS, LX, and LE series, from 39 to 53 feet. The Tiara Yachts models are available in versions with inboard and outboard engines, particularly remarkable in the latter version is the Tiara Yachts 48 LS equipped with three 7.6 litre Mercury Verado V12 engines of 600 hp each which can push this elegant yacht beyond a top speed of 50 knots and guarantee a range of 320 miles at more than 33 knots. A highly interesting vessel due to its equipment, fittings and performance, as well as excellent manoeuvrability at all speeds thanks to

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TIARA 48 LS

269

Sottocoperta ci sono posti letto per quattro persone e un bagno privato. Below deck, there are sleeping accommodations for four people and a private bathroom.

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TEST

Velocità max nodi Top speed knots

50.3 Range nm

320

Rapporto peso potenza Mass outlet power

kg kw

Rapporto lung./larg. L/W

3.4 Giri/min speed 1/min

Dealer Given For Yachting Passeggiata del Porto I-07026 Porto Rotondo (OT) T. 0789 34721 www.givenfor.it info@givenfor.it

Località//Place Lake X, St.Cloud, FL Lago//Lake state Poco mosso//Little moved Vento Tra 10 e 15 nodi Wind speed Between 10 and 15 knots Persone a bordo//People on board 3 Combustibile imbarcato//Fuel volume onboard 2.300 l Acqua imbarcata//Water volume on board 378 l

Conditions on test

PROJECT: Tiara Yachts HULL: LOA 14.73m • Maximum beam 4.32m • Draft 1m • Displacement 11,340 kg • Fuel tank volume 2,498 l • Water tank volume 378 l • Berths 4 • Bathroom 1 • Building material Fiberglass • V-shaped hull with a 21° deadrise MAIN PROPULSION: 3 Mercury Verado 12 V 600 hp 441 kW • Swept volume: 461 cc • Displacement 7.6 l • Cylinder configuration V12 • Full throttle RPM 5600-6400 • Alternator Amp/Watt 150 Amp. • Gearcase ratio 2.50:1 • Dry weight lightest model available 572 kg • Trim system: Power trim and tilt EC CERTIFICATION: CAT B - Offshore

8.5

Engine rotational

Condizioni della prova

PROGETTO: Tiara Yachts SCAFO: Lunghezza fuori tutto 14,73m • Larghezza massima 4,32m • Pescaggio 1m • Dislocamento 11.340 kg • Serbatoi carburante 2.498 l • Serbatoi acqua 378 l • Posti letto 4 • Bagni 1 • Materiale di costruzione Vetroresina • Carena a V profonda con angolo di 21° MOTORI: 3 Mercury Verado 12 V 600 cv 441 kW • Cilindrata per cilindro 461 cc • Cilindrata 7.6 l • Configurazione cilindro V12 • Regime massimo RPM 5600-6400 • Alternatore Ampere Watt 150 Amp. • Rapporto di riduzione 2,50:1 • Peso a secco modello più leggero 572 kg • Sistema di assetto: Power trim and tilt CERTIFICAZIONE CE: CAT B - D’altura

Autonomia mn

270

TIARA YACHTS www.tiarayachts.com

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h Rpm

kn

50.3

594 526

47.8

6000 5500

397

43.4 37.4

5000

299

33.2

4500

233

27

193

4000

20.1

184

3500

10.9

3000

133 0

100

200

300

400

500

600

Da 0 a 30 nodi in 9,6 secondi Gliding time of 9.6s from 0 to 30 knots

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

7

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

3000

10.9

133

12

184

67/73

3500

20.1

184

9.1

246

74/82

4000

27.0

193

7.1

314

77/83

4500

33.2

233

7.0

320

77/83

5000

37.4

299

7.9

281

79/86

5500

43.4

397

9.1

246

81/88

6000

47.8

526

11

204

82/88

6373

50.3

594

11.8

190

82/88

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6373


TIARA 48 LS the electronic engine handling system which allows even a novice to berth in full safety. Given For Yachting is also engaged daily in an important and consolidated activity of intermediation in the charter industry, with yachts of more than 80m up to boats for day cruises, all carefully selected by the company’s staff which also takes care of the paperwork and makes sure that clients can enjoy their boating holiday without complications. Sailboats or motor one, classic or modern, the offers available at Given For Yachting are highly diverse, but the company’s strong point is no doubt the service it offers to direct the client towards the most appropriate solution for him to enjoy a holiday in full relaxation. In addition to these activities, the company also does brokerage for the purchase and sale of second-hand yachts and boats. This is another activity entrusted to long-term collaborators and managed to increase customer loyalty thanks to their satisfaction with the mediation service. All-round yachting one might say, new, secondhand, charter and all services related to yachting, managed by a team operating 365 days a year.

Engine data

Il 48 LS monta 3 motori fuoribordo Mercury Verado V12 di 600 cavalli ciascuno e sono combinati con il pacchetto elettronico integrato Tiara Yachts che include il sistema di navigazione Garmin Marine. The 48 LS is equipped with 3 Mercury Verado V12 outboard engines of 600 hp each, and are combined with the Tiara Yachts integrated electronic package including the Garmin Marine navigation system.

The 48 Luxury Sport is the largest outboard engine model that Tiara Yachts has ever built.

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Il 48 Luxury Sport è il modello più grande con motore fuoribordo che Tiara Yachts abbia mai costruito.

271


TEST

TEST

Contemporary

DESIGN

Una barca elegante e contemporanea che va a competere nella fascia più “modaiola” del mercato, quella dei 272 grandi tender walkaround. Lo fa senza dimenticare il Dna del marchio, che fonda il suo successo su efficienza, funzionalità e sicurezza dei suoi progetti

An elegant and contemporary boat, which is going to compete in the most fashionable sector of the market, is the one for large walkaround tenders. It does so without forgetting the DNA of a brand that has based its success on the efficiency, functionality and safety of its products by Luca Sordelli - photo by Ivan Fois

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CRANCHI A46 LUXURY TENDER

273

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TEST INIZIAMO DA UN PARTICOLARE, PICCOLO, MA PER NIENTE INSIGNIFICANTE. Parte esterna della murata, in alto, sulla falchetta, all’altezza dei montanti per l’hard top. C’è una sorta di gancio arrotondato, in inox. Mai visto prima. Non è una galloccia, né serve per i parabordi. Cos’è, allora? “È un ausilio a chi in manovra deve portare da poppa verso prua la trappa, o una cima”, mi spiegano. Il montante è infatti piuttosto largo, nessuno può avere le braccia tanto lunghe per poterlo aggirare; arrivando dalla plancia meglio poggiare la trappa sullo “sconosciuto oggetto” e poi riprenderlo dopo aver fatto due passi verso prua. Tutto molto facile, e non si deve essere in due per compiere l’operazione. Perché partire a raccontare tutta una barca proprio da questo piccolo dettaglio? Perché ero un po’ sorpreso. Il bello delle barche di Cranchi è sempre stata la loro maniacalità: tutto è progettato e realizzato nell’ottica della funzionalità, dell’efficienza e della sicurezza. Belle carene, coperte dove nulla è superfluo, ma nulla manca. Il brand ha fondato la sua fama e il suo successo sulla “marinità”. Per questo, negli ultimi venti anni, prova dopo prova, si è anche conquistato la mia ammirazione. La preoccupazione era che il nuovo corso estetico del cantiere avesse potuto scalfire questa solidità. Dal piccolo E26, primo passo all’interno della gamma, fino all’ammiraglia, Cranchi Settantotto, ufficio tecnico e progettisti lavorano in collaborazione con Christian Grande. Le forme, i colori, lo stile sono cambiati profondamente, più moderni, intriganti, più eleganti. Ma la funzionalità 274 e l’efficienza sono sempre le stesse. Lo raccontano un’infinità di caratteristiche di questo progetto. Un po’ di esempi? I montanti stessi, di cui accennavo prima, sono trasparenti. Per essere più belli? Interessante e originale l’esplicita scelta del designer Christian Grande di creare due ambienti molto diversi sopra e sottocoperta. Qui ci sono un grande bagno, una cabina doppia a poppa e una zona living a prua con il divano che può essere trasformato in un letto matrimoniale.

The very deliberate decision by the designer Christian Grande to make the feel below decks very different from that above is both interesting and original. Below there is a large bathroom, a double cabin in the stern and a living area in the bow with a sofa that folds down into a double bed.

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CRANCHI A46 LUXURY TENDER

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TEST

In linea con la filosofia di una barca da vivere prima di tutto all’aria aperta, l’A46 Luxury Tender ha la cucina solo in coperta. Questa è però di dimensioni “domestiche”, all’ombra (o alla luce) delle lamelle orientabili di Besenzoni sull’hard-top 276 in carbonio, è destinata a diventare la zona regina, la più vissuta, della barca.

In keeping with the approach that sees a boat as something that should be experienced above all outdoors, the A46 Luxury Tender only has a kitchen on deck. But it is of household size, shaded to a larger or lesser degree by the adjustable slats by created Besenzoni on the carbon fibre hardtop, and is set to become the focal point and the most livedin area of the boat.

Anche, ma prima di tutto per garantire visibilità a chi è al timone; i carichi dell’acqua e del gasolio sono poi su entrambe le murate, soluzione molto comoda quando bisogna fare il pieno, ma molto rara su barche di questa taglia; i passavanti sono larghi e ben protetti; i tientibene sono ovunque e robusti; i volumi in gavoni e stipi sono sconfinati; lo spazio per prendere il sole, come è necessario che sia su un tender dallo spirito mediterraneo, è tantissimo, in più, però, c’è anche la possibilità di renderlo rapidamente e facilmente ombreggiato, a prua come a poppa. Mi è piaciuta anche la scelta di un parabrezza in tre parti con i montanti praticamente invisibili, poiché insistere su quelli in un pezzo solo, su barche di questa taglia, porta facil-

barchemagazine – Settembre-September 2021

mente ad avere distorsioni sugli spigoli che fanno venire il mal di mare anche da fermi. Nel complesso, il Cranchi A46 Luxury Tender è una barca estremamente elegante e contemporanea, ma allo stesso tempo impeccabile dal punto di vista funzionale. La maniacalità del designer ha felicemente incontrato quella del cantiere. L’esempio è il sistema che è stato studiato per le murate abbattibili, soluzione adottata da molti, ma che qui trova un’interpretazione perfetta: la superficie calpestabile aumenta in maniera sensibile, non ci sono gradini in direzione del pozzetto, il meccanismo di apertura è rapido e robusto e tutta la struttura si inserisce in modo invisibile nel design della barca. Fedele al Dna del brand, e alla fama delle sue carene, l’A46 Luxury Tender in navigazione ha messo in mostra bei numeri e belle sensazioni. La postazione di guida a tre sedili è estremamente confortevole, il parabrezza offre il giusto riparo, la visibilità è ottima a 360°, il glass screen di Garmin consente di avere facilmente sott’occhio carte e strumenti. Insomma, ci si siede e ci si sente subito a proprio agio. La potenza a disposizione, grazie ai due IPS 650 di Volvo Penta, è parecchia, ma le reazioni sono sempre equilibrate, mai nervose. In una giornata di acqua piatta, davanti al Test Center Cranchi di San Giorgio di Nogaro, abbiamo toccato una punta di 36,6 nodi di velocità massima, anche di più rispetto ai dati ufficiali forniti dal cantiere. Da sottolineare però le prestazioni rilevate a 3000 giri/minuto, il punto di massima efficienza del sistema carena/propulsioni: qui a 26,5 nodi il consumo è di 115 litri/ora, per un valore di 4,3 litri miglio e un’autonomia di 369 miglia. Numeri decisamente interessanti, soprattutto considerando che la barca era a pieno carico di liquidi, con sei persone a bordo e in versione full-optional.


CRANCHI A46 LUXURY TENDER

Velocità max nodi Top speed knots

36.6 Range nm

369

Rapporto peso kg kw

Rapporto lung./larg.

3.2

PROJECT: Shipyard technical department • Christian Grande (art direction) • Cranchi R&S department (naval architecture) • Aldo Cranchi (hull) HULL: LOA 14.25m • Length 11.99m • Maximum beam 4.33m • Draft 1.7m • Light mass displacement 13.4 t • Fuel tank volume 1,500 l • Water tank volume 300 l MAIN PROPULSION: 2 x Volvo Penta D6 - IPS 650 • Outlet mechanical power 353 kW (480 hp) • Bore&Stroke 103mm x 110mm • Swept volume 5.5 l • Compression ratio 1.853:1 • Maximum rotational speed 3700/min • Weight 920 kg EC CERTIFICATION: CAT A No. of people allowed onboard 14 PRICE: Starting from € 578,000, Excl.VAT - EXW Powered with 2 Volvo Penta IPS D6/650

Giri/min

Peso

Weight

13.4

Località//Place San Giorgio di Nogaro Mare//Sea State Calmo//Calm Vento forza//Wind speed 5 nodi//5 kn Direzione vento//Wind direction NE Altezza onda//Wave height 0 Persone a bordo//People on board 6 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 70% Acqua imbarcata//Water volume on board 100% Eliche//Propellers T4 Motore//Main propulsion 2 x Volvo Penta D6

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h Rpm

kn

36.6

192 155

31

Engine rotational speed 1/min

3000 2800

102

18.5

2500

85

9,5

2000

60

8.5

1500

26

6.2

1000

9 0

50

100

150

200

Velocità minima di planata: 14 nodi a 2200 giri Minimum gliding speed: 14 knots at 2200/min

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

4.3

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

1000

6.2

9

1.45

1.102

1500

8.5

26

3.06

523

2000

9.5

60

6.32

253

2500

18.5

85

4.59

348

2800

21.6

102

4.72

339

3000

26.5

115

4.34

369

3500

31

155

5.00

320

3800

36.6

192

5.25

305

barchemagazine – Settembre-September 2021

3800 3500

115

26.5 21.6

18.9 L/W

Conditions on test

PROGETTO: Ufficio Tecnico Cantiere • Christian Grande (art direction) • Centro Studi Ricerche Cranchi (architettura navale) • Aldo Cranchi (carena) SCAFO: Lunghezza f.t. 14,25m • Lunghezza scafo 11,99m • Larghezza massima 4,33m • Immersione 1,7m • Dislocamento a vuoto 13.4 t • Capacità serbatoio carburante 1.500 l • Capacità serbatoio acqua 300 l MOTORE: 2 x Volvo Penta D6 - IPS 650 • Potenza 353 kW (480 cv) • Alesaggio per corsa 103mm x 110mm • Cilindrata 5,5 l • Rapporto di riduzione 1,853:1 • Regime di rotazione massimo 3700 giri/min • Peso 920 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT A Numero max persone imbarcabili 14 PREZZO: A partire da € 578.000 Iva Esclusa - Franco fabbrica - Motorizzato con 2 Volvo Penta IPS D6/650

Autonomia mn

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

CANTIERE NAUTICO CRANCHI S.P.A. Via Nazionale, 1319 I-23010 Piantedo (SO) T. +39 0342 683359 sales@cranchi.it www.cranchi.com

277


TEST LET’S START WITH A DETAIL THAT IS SMALL BUT BY NO MEANS INSIGNIFICANT. On the outside of the wides, high up on the gunwale, at the height of the brackets for the hardtop. There’s a kind of stainless steel rounded hook. I had never seen anything of the sort before. It isn’t a cleat, and it isn’t anything to do with the fenders. So, what is it? “It is there to help when one has to take a line or a cable towards the stern during manoeuvres”, they explain to me. The support is indeed fairly wide and nobody’s got arms long enough to reach around it, so when you get there from the bridge, it is easier to place the cable on this unknown object, and then pick it up again after walking a couple of steps further aft. All very straightforward and it can be done by one person alone. But why should the whole story of a boat start from this small detail? Because it came as a bit of a surprise. The nice thing about Cranchi boats has always been their obsessive attention to detail: everything is designed and made to be functional, efficient and safe. Beautiful hulls, decks without anything superfluous, but anything missing. The brand has based its reputation and success on how truly seagoing their boats are. That is why, over the past twenty years, in test after test, they have also won my admiration. The concern was that the brand’s new approach to looks might affect this solidity. From the entry-level, small E26 up to the Cranchi Settantotto, the design department and technicians are now working together with Christian Grande. The shapes, colours and style have changed a great deal – they are more modern, intriguing and more elegant. But they are still just as functional and efficient. They tell a huge amount about this project. To give some examples: the supports that I mentioned earlier are transparent. And it is not just

278

Tra i punti di forza di questo 14 metri c’è sicuramente lo studio dei flussi di bordo: i passavanti sono larghi e ben protetti, in coperta ci sono solo due gradini (bassi), la beach area offre un accesso semplice e sicuro all’acqua, molto comoda è infine anche la discesa alla zona notte. Amongst the strong points of this fourteen-metre boat is the way that on-board passenger flows have been designed: the gangways are wide and well protected, on the deck there are just two, low, steps while the beach area provides a straightforward and safe way to the water, and finally, the way down to the cabin area is also very comfortable. barchemagazine – Settembre-September 2021



TEST

Engine data 280

In sala macchine la scelta per la motorizzazione è una sola: una coppia di D6 Volvo Penta con propulsioni IPS 650. Alla luce della prova la scelta si è rivelata decisamente centrata: ottime prestazioni fanno eco a consumi ridotti. No choice is offered when it comes to the engine room: a pair of Volvo Penta D6s with IPS 650 propulsion. But the test we did showed that to be a good option: excellent performance levels along with reduced fuel consumption.

to look good, but it is also to ensure a good view from the helm; the necks for the water and diesel tanks are on the bulwarks, which makes it very easy when it comes to filling up, and is very unusual in boats of this size; the gangways are wide and well protected; there are numerous, strong grab handles; the lockers and cupboards are huge; the area for sunbathing is very large, as one would expect from a tender with a Mediterranean spirit, but it can also be very quickly and easily covered, both in the bow and the stern. I also liked the decision to have a windscreen made of three parts

with practically invisible supports, because insisting on having one in a single piece on a boat this size can easily distort the edges which can make you feel sea-sick even when stationary. Overall, the Cranchi A46 Luxury Tender is an extremely elegant and contemporary boat, but at the same time, it is impeccable in terms of functionality. The obsessiveness of both the designer and the yard have come together fortuitously. A very good example is the system that has been developed for the foldable bulwarks: it’s a solution a lot of people use, but in this case, it has been done perfectly – the usable deck surface increases significantly, no steps are going to the cockpit and the opening mechanism is quick and strong, and the entire structure has been fitted seamlessly into the design of the boat. Staying true to the brand DNA, and the reputation of its hulls A46 Luxury Tender put up some good figures and felt good when underway. The helm area has three seats and is extremely comfortable: the windscreen provides the right amount of protection and there is excellent, 360-degree, visibility, while the Garmin glass screen means you can easily keep on top of maps and instrumentation. So basically if you sit down you immediately feel at home. There is a lot of power available, thanks to two Volvo Penta IPS 650s. But the power is always delivered evenly and never jerkily. On a day with flat sea off the Cranchi Test Centre at San Giorgio di Nogaro, we touched 36.6 knots, which is more than the official figures provided by the yard. But it is worth emphasising the performance at 3000 rpm, which is where the hull/propulsion pairing is at its most efficient: at 26.5 knots we used 115 litres an hour, or 4.3 litres per nautical mile which gives a 369-mile range. Those are really interesting figures, especially considering that the boat being tested was a full-optional version, that it had six people on board and the fuel and water tanks were full. La coperta è suddivisa in tre aree funzionali ben distinte: la beach area di poppa che si amplia grazie alle murate abbattibili; la zona living/ pranzo a centro barca; un secondo e riservato pozzetto con prendisole, divanetto e tavolino a prua. The deck is divided up into three functional, but very distinct, areas: the beach area in the bow, which grows with the fold-down walls; the living/dining area amidships; a second, reserved cockpit with a sun pad, sofa and table in the bow.

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TEST

TEST

Spirito SPORTIVO Sporty spirit 282

Rio Yachts festeggia il suo sessantesimo anno di vita con un modello fedele allo spirito sportivo del cantiere. Il Daytona 34 con due Mercury Verado di 300 cavalli ciascuno supera i 40 nodi di velocità massima Rio Yachts is celebrating its sixtieth year with a model that is faithful to the yard’s sporty spirit. The Daytona 34 with two 300 hp Mercury Verados does over forty knots top speed by Francesco Michienzi - photo by Andrea Muscatello

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RIO YACHTS DAYTONA 34

283

10.50m barchemagazine – Settembre-September 2021


TEST

Sottocoperta c’è una luminosa cabina con un letto matrimoniale centrale, una seconda cuccetta doppia a poppavia delle scale sotto il pozzetto, e un bagno di dimensioni generose.

Under deck there is a luminous cabin with a central double bed, a second double berth aft of the stairs under the cockpit, and a generously sized bathroom.

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barchemagazine – Settembre-September 2021

IL DAYTONA DI RIO YACHTS È UN OPEN SPORTIVO SENZA RISERVE. Le linee sono essenziali e pulite, così come ti aspetti da una barca in grado di assicurare ottime prestazioni. La motorizzazione prevede due fuoribordo. La massima installabile può arrivare a due Mercury di 400 cavalli ciascuno, ma quella che viene proposta dal cantiere è costituita da due Verado di 300 cavalli. L’ingresso in planata, oltre ad essere rapidissimo, non risente di alcun appoppamento, l’assetto rimane sempre costantemente bilanciato per cui ogni velocità può essere mantenuta senza avere la necessità di usare il trim dei motori. Per andare in assetto bastano 4,5 secondi. L’uso del trim può essere utile per guadagnare 1-2 nodi verso le andature più elevate dove l’elica ha bisogno di respirare. La ragione di un assetto così funzionale è dovuta, oltre a dei pesi ben distribuiti, soprattutto alle forme di carena dell’opera viva. Merito del lavoro di Piergiorgio Scarani, che ha saputo mantenere viva la tradizione di famiglia curando in modo particolare gli aspetti nautici di ogni suo modello. L’accoppiamento con i due fuoribordo Mercury Verado di 300 cavalli ciascuno conferisce al 34’ doti di agilità e di reattività che rendono questa barca divertente da pilotare anche nelle virate più strette. I motori sono sempre pronti a portare in planata lo scafo in meno di 5 secondi dando parvenza di una reattività immediata. In virata si riesce a mantenere un assetto inclinato tale da consentire elevate velocità durante tutta la fase senza risentire degli effetti negativi della forza centrifuga che tenderebbe a sbalzare


RIO YACHTS DAYTONA 34

285

barchemagazine – Settembre-September 2021


TEST La plancia è dotata di un monitor Garmin da 12” che controlla tutta la domotica di bordo e garantisce tutte le informazioni necessarie sulla navigazione. The dashboard is equipped with a twelveinch Garmin monitor that controls all of the onboard equipment and provides all the information needed during navigation.

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The central block, which is protected by the T-Top, contains seats for the helm and assistant, grill plate, and fridge.

Il blocco centrale, protetto dal T-Top, contiene le sedute per pilota e copilota, il lavello, la piastra grill e il frigorifero.

fuori i naviganti qualora lo scafo rimanesse parallelo alla superficie del mare. Grazie a ciò si mantengono raggi di curvatura nell’ordine della quindicina di metri con velocità sostenute. Gli spazi a bordo sono ampi e la configurazione walkaround consente di muoversi agevolmente e protetti dai passavanti dotati di un solido tientibene. Il divanetto del pozzetto ha uno schienale ribaltabile al centro della seduta. Una volta abbattuto si trasforma in una seconda area prendisole, ma quando lo schienale è alzato ha una doppia funzione: serve per il divanetto fronte marcia del pozzetto e anche per il divanetto lineare che si affaccia verso poppa. I due fuoribordo, infatti, sono circondati dal divanetto e da due plancette laterali. È come se i due motori

fossero avvolti dalla poppa del Daytona. Ed è per questo che avere un divanetto che si affaccia anche verso poppa e quindi verso il mare, è un valore aggiunto. Semplice e funzionale. Così come lo è la consolle centrale. È centrale per davvero, lo è in modo simmetrico, con due ampi passavanti laterali che proseguono fino all’estrema prua. Anche se dovessero esserci a bordo molti passeggeri, la barca è omologata fino a un massimo di dodici, non sarà un problema per loro spostarsi da poppa a prua e viceversa. La plancia e il divanetto per pilota e copilota sono protetti da un T-Top in tessuto e da un parabrezza dal look molto sportivo. Poco meno di undici metri è la lunghezza fuori tutto, ma l’omologazione rimane entro il limite dei dieci e, oltre agli spazi in coperta, ci sono anche gli interni che comprendono quattro posti letto e un bagno in un locale separato. Anche se si tratta di un natante è in grado di garantire una crociera nel fine settimana per una famiglia. THE DAYTONA BY RIO YACHTS IS AN UNINHIBITED OPEN SPORTS BOAT. Its lines are clean and essential, just what you would expect from a boat that delivers excellent performance. It is set up to fit two outboards, up to two 400 hp Mercurys, but the yard normally installs two 300 Verados. It isn’t just extremely quick to start planning but does so without dropping its stern down at all, and it is always nicely balanced so that every speed can be kept without needing to use the engine trim. You just need 4.5 seconds to find the right balance. The trim can be useful to gain one to two knots in achieving the highest speeds when the propeller needs to breathe. The reason why this all works so well is that the weight has been well distributed and – above all – because of the shape of the hull. That is thanks to the work done by Piergiorgio Scarani, who has been able to keep the family tradition alive by focussing on the nautical qualities

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RIO YACHTS DAYTONA 34

Velocità max nodi Top speed knots

Autonomia mn Range nm

306

HULL: LOA 10.50m • Length 9.73m • Beam 3.50m • Draft 0.87m • Light mass displacement 5,700 kg • Fuel tank volume 920 l • Water tank volume 80 l • Berths 2+2 • Bathroom 1 • Max No. of people on board 12 MAIN PROPULSION: 2xMercury Verado 300 • Outlet mechanical power 224 kW (300 hp) • 8 V-shaped cylinders • Swept volume 4.6 l • Bore&Stroke 92mm x 86mm • Maximal rotational speed 6000/min • Weight 272 kg EC CERTIFICATION: CAT B PRICE: Starting from 200,000 €, Excl.VAT

Rapporto peso kg kw

12.7

I fuoribordo offrono garanzie per quanto riguarda le prestazioni sportive. Il cantiere propone una coppia di Mercury Verado di 300 cavalli, ma si può arrivare a 2 fuoribordo di 400 cavalli ciascuno.

Rapporto lung./larg. L/W

3

Giri/min

Conditions on test

SCAFO: Lunghezza f.t. 10,50m • Lunghezza di omologazione 9,73m • Larghezza 3,50m • Pescaggio 0,87m • Dislocamento a vuoto 5.700 kg • Serbatoio carburante 920 l • Serbatoio acqua 80 l • Posti letto 2+2 • Bagni 1 • Portata persone 12 MOTORE: 2xMercury Verado 300 • Potenza 224 kW (300 cv) • 8 cilindri a V • Cilindrata 4,6 l • Alesaggio per corsa 92mm x 86mm • Regime di rotazione massimo 6000 giri/minuto • Peso 272 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT B PREZZO: A partire da 200.000 €, Iva esclusa

41

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Rio Yachts Via Passerera, 6/D I-24060 Chiuduno (BG) T. +39 035 927301 www.rioyachts.com

Località//Place Pilzone Lago d’Iseo//Lake Iseo Lago//Lake state Poco mosso//Little rough Vento//Wind speed assente//0 Persone a bordo//People on board 4 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 400 l Acqua imbarcata//Water volume on board 170 l

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h Rpm

kn

41

186 176

39.5 166

38.5 34.8

4000

82

24.4

3800

76

17.9

3400

68 0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

Da zero ad assetto planato in 4,5 secondi Gliding time of 4.5s from 0 to glide Da 0 a 41 nodi in 47 secondi Gliding time of 47s for a speed change from 0 to 41 knots

The outboard engines ensure a sporty performance. The yard offers a pair of 300 hp Mercury Verados, but you can fit as much as two 400 hp engines.

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

3

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

3400

17.9

68

3.8

242

68

3800

24.4

76

3.1

295

76

4000

27.3

82

3.0

306

79

Engine rotational speed 1/min

4600

33.6

116

3.4

266

81

4800

34.8

130

3.7

246

82

5100

38.5

166

4.3

213

83

5300

39.5

176

4.4

206

85

5500

41.0

186

4.5

202

85

barchemagazine – Settembre-September 2021

5100

4600

116

27.3

5300

4800

130

33.6

5500

287


TEST

Engine data 288

Con due motori fuoribordo Mercury Verado 300 di 224 kW/300 cv ciascuno, 8 cilindri a V, di 4.600 cc, il Daytona 34, naviga a 41 nodi di velocità massima. Il consumo alla velocità di crociera è di 3 litri per ogni miglio di navigazione. With two outboard V8, 4,600 cc Mercury Verados each developing 224 kW/300 hp the Daytona 34 has a top speed of 41 knots. At cruising speed, it uses three liters every nautical mile traveled.

Il prendisole è accogliente, con la spalliera basculante per ampliarne la superficie, o per diventare lo schienale del divanetto che accoglierà i commensali attorno al tavolo che scompare automaticamente nel pagliolo. Le altre sedute sono a murata ed entrambe nascondono due grandi gavoni.

The sun pad is welcoming, with the tilting backrest available to increase the surface or to become the back of the sofa that will seat diners around the table, which can disappear automatically into the deck. The other seats are on the sides and both hide large lockers.

barchemagazine – Settembre-September 2021

of every model produced. The combination with the two 300 hp Mercury Verado outboards gives the 34-footer agility and reactivity that make it fun to helm, even when doing the tightest of turns. The engines are always ready to get the hull up and planning in less than five seconds and feel as if they react immediately. The boat tilts enough to allow high speed throughout turns without feeling the negative centrifugal effects that tend to throw people out of boats that stay parallel to the water. This means you can have a turning radius of around fifteen meters at high speed. There is a lot of room aboard and the walkaround configuration means you can move easily while protected by the gangways, which are equipped with solid handrails. The sofa in the cockpit has a back that folds down in the middle so that it becomes a second sun pad. But when the seat is up, it has a dual role: as the forward-facing sofa in the cockpit and also for the linear sofa that looks aft. The two outboards are surrounded by the sofa and by two lateral swimming platforms. It is as if the engines were wrapped by the stern of the Daytona. And that is why having a sofa that also looks to the stern, and thus to the sea, is an added value. It is simple and functional. Just like the central console. And it is central, in a symmetrical way, with two wide gangways on either side that extend deep into the bows. Even if a lot of passengers came on board – and the boat is certified to carry a maximum of twelve – it wouldn’t be a problem for them to get around from stern to bow and viceversa. The dashboard and the sofa for the helm and assistant are protected by a fabric T-Top and a very sporty-looking windscreen. The length overall is just under eleven meters, but it’s certified under the ten-meter limit, and as well as having room on deck, there are also the interiors, which include four berths and a bathroom in a separate room. Even though it is a ten-meter natante it can deliver a family weekend cruise.



TEST

TEST

Le radici e le ALI

290

6.25m barchemagazine – Settembre-September 2021


SCIALLINO 19’

Roots and wings Modernità e tradizione. Il gozzo classico pontato rappresenta un perfetto equilibrio tra queste due tendenze: stabile, robusto, marino, ma anche facile da condurre e da gestire Modernity and tradition. The traditional Italian gozzo decked fishing boat represents a perfect balance between these two tendencies: stable and robust, it is a good seafaring boat that is also easy to steer and handle by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello

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TEST

Engine Room

Il D1 di Volvo Penta di 30 cavalli è un motore collaudato che garantisce la giusta affidabilità. L’abbinamento con lo Sciallino 19’ è una ottima combinazione.

292

The D1 of 30 hp by Volvo Penta is a tried and tested engine, which guarantees the correct reliability. The pairing with the Sciallino 19’ is a good combination.

«SE CHIUDI GLI OCCHI E PENSI A UNA BARCA, È PROBABILE CHE TI VENGA IN MENTE UN GOZZO». All’ingegner Moreno piace citare questa frase di Luigi Scotti. L’ingegnere è titolare dello storico Cantiere Patrone Moreno, fondato esattamente 100 anni fa da Giuseppe Patrone. Dal 2016 ha rilevato anche Sciallino, che in fondo è come un figlio che torna all’ovile, dato che questo brand fu fondato da Mario Sciallino che aveva iniziato come apprendista proprio al cantiere Patrone. Insomma a Ceriale, in provincia di Savona, è stata scritta una buona fetta della storia della nautica e del gozzo ligure. Ma non si tratta di qualcosa di superato che appartiene ai libri di storia o alle foto in bianco e nero di qualche museo navale perché Patrone Moreno continua a produrre gozzi e a farlo senza sosta. E il perché è facilmente comprensibile. «Non c’è luogo del Mediterraneo dove non ci sia un gozzo è la barca perfetta per solcare questo mare», afferma l’ingegner Moreno. Quali sono le caratteristiche peculiari di una day boat? Stabilità, sicurezza, affidabilità. Chi usa la barca per un’uscita giornaliera vuole farlo senza troppi problemi e vuole essere sicuro di tornare in porto anche se il mare si agita. Poca manutenzione, se non quella periodica, tanta efficienza e, possibilmente, costi di gestione contenuti. E un gozzo risponde proprio a tutto ciò. Abbiamo provato lo Sciallino 19’, in versione entrobordo e tutto pontato. Il materiale di costruzione è gelcoat neopentilico per la carena e isoftalico per le sovrastrutture. I neopentilici sono principalmente tissotropici, cioè hanno la capacità di aumentare la fluidità. È per questo che sono i preferiti da stendere sugli stampi della carena. E in cantiere a Cisano sul Neva, vicino ad Albenga,

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questo lavoro lo si fa ancora a mano. Il gelcoat isoftalico, invece, è ideale per le sovrastrutture che nel nostro caso sono realizzate in sandwich, perché è il migliore per resistere ai raggi UV del sole e in generale agli agenti atmosferici. La costruzione in sandwich della coperta serve anche per isolare il piano di calpestio e far sì che si scaldi il meno possibile sotto i raggi del sole. Sciallino 19’ è infatti tutto pontato, ma lo si può percorrere a piedi nudi senza dover camminare come se ci si trovasse sui carboni ardenti. Sotto il piano di coperta, i gavoni non mancano e sono facilmente accessibili. Il vano più capiente ospita il motore. È un Volvo Penta D1 da 30 cavalli in linea d’asse. Anche questa è una scelta che dimostra che si tratta di una barca fatta per non avere problemi. Il diesel è garanzia di affidabilità, il D1 di Volvo Penta motorizza la maggior parte delle barche a vela e in generale della nautica da diporto. L’elica è protetta e non corre rischi di danneggiamenti in caso di urti con corpi semi galleggianti. Inoltre, il D1 di Volvo ha uno scambiatore di calore doppio con acqua dolce e acqua di mare. È stato pensato proprio per evitare qualsiasi problema al motore. È la garanzia della durata nel tempo, seguendo solo l’ordinaria manutenzione dopo molte ore di moto. E quanto spinge? Quanto basta. Al massimo raggiungiamo i dieci nodi, ma se si vuole limitare ulteriormente i consumi, si può tranquillamente navigare tra 6 e 8. Alla massima velocità il motore arriva a consumare 6,5 litri/ora, ma se si rimane intorno ai 2200 giri il consumo è di soli 2,5 litri/ora. Ecco svelato un altro segreto del successo dei gozzi Mediterranei: consumano pochissimo! E se 6 o 8 nodi di velocità vi sembrano pochi, ricordatevi che si tratta della velocità


SCIALLINO 19’ che normalmente fanno le barche a vela più performanti. Infine, e non guasta, i decibel sono sempre contenuti. Il rumore è il tipico borbottio del diesel che oltre a non essere molto fastidioso, non supera mai i 70 dbA. In pratica si può navigare chiacchierando e non si è costretti al linguaggio dei gesti per farsi capire. Come la nautica moderna desidera, c’è anche la customizzazione. Il cantiere consente di scegliere la colorazione dello scafo, il materiale della coperta, che può essere anche in teak, e numerosissimi accessori. Si va dal verricello elettrico per l’ancora al supporto per il fuoribordo, al frigo, fino a tre tipologie di tendalino: semifisso con due stanghe, a compasso o a baldacchino. Quello del modello che abbiamo provato era doppio perché l’armatore desiderava una protezione verso poppa sopra al timone da usare in navigazione e una più a prua da montare durante le soste in rada. In conclusione, lo Sciallino 19’ che è il più piccolo della gamma, rappresenta alla perfezione la congiunzione tra tradizione e modernità. È una barca solida, robusta e marina. Affidabile e con poca manutenzione, così come desidera chiunque usi la barca per uscite giornaliere, ma anche customizzabile. E proprio le possibilità di personalizzazioni e il fatto di essere una barca che non dà problemi, sono le caratteristiche che gli armatori ricercano in modo spasmodico. E come diceva Bertolt Brecht “è la semplicità che è difficile a farsi”, ma Patrone Moreno sembra aver capito come riuscirci. «IF YOU CLOSE YOUR EYES AND THINK OF A BOAT, IT IS PROBABLE THAT A GOZZO COMES TO MIND». Signor Moreno likes to quote this line from Luigi Scotti. An engineer, he is the owner of the historic Patrone Moreno yard, which was founded exactly a hundred years ago by Giuseppe Patrone. In 2016 it also took on Sciallino, which is basically like a child coming home, giving that the brand was founded by Mario Sciallino, who had begun his career as an apprentice at the Patrone yard. So essentially a good slice of nautical history and that of the Ligurian gozzo has been written at Ceriale, in the province of Savona. But it is not something from the past that belongs to the history books or black and white photos in some naval museum. Because Patrone Moreno continues to produce gozzi and do so ceaselessly. And the reason for that is easy to grasp.

The deep V-shaped bow means it can tackle the sea without difficulty. And even if it gets rough, getting back to port won’t ever be a problem.

Il 19’ è tutto pontato. La superficie calpestabile è totale. Ideale per le uscite giornaliere perché non manca lo spazio per sdraiarsi durante le soste in rada. I tanti tipi di tendalino che il cantiere offre, consentono di farlo riparati dal sole. The 19’ is decked throughout, and you can walk all over it. It is perfect for days out, because there is never any lack of room to stretch out during stops at anchor. The yard offers many kinds of awning for sun protection.

La V profonda a prua consente di affrontare il mare senza problemi. Anche in caso di onda formata il rientro in porto non sarà mai un patema.

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TEST

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Tra sei e otto nodi si naviga consumando circa 3 litri/ora e producendo poco rumore. La navigazione è piacevole perché un gozzo non è solo un mezzo di trasporto. Alla massima velocità si arriva a 10 nodi con un consumo di soli 6,5 litri/ora.

When you do between six and eight knots you use around three litres an hour and don’t make much noise. It is pleasant underway because it is a gozzo and not just a means of transportation. At top speed, you can do ten knots using just 6.5 litres an hour.

«There’s nowhere in the Mediterranean where there isn’t a gozzo, and it is the perfect boat for these seas», says Moreno. What are the special features of a day boat? Stability, safety, reliability. People who use the boat for a day trip want to do so without having too many problems and want to be sure of getting back to port if the sea gets rough. Not much maintenance apart from the pre-set ones, very efficient and, possibly, reduced running fees. And a gozzo meets all of those requirements. We tried out the Sciallino 19’, a version with an inboard engine and which is fully decked. The hull is made out of neopentyl Gelcoat and the superstructure out of isophthalic gel coat. Neopentyl substances are mainly thixotropic, meaning they can increase fluidity. That is why they are used for spreading on hull moulds. And in the yard at Cisano sul Neva, close to Albenga, that is a job that is still done by hand. By contrast, isophthalic Gelcoat is ideal for superstructures, which in our case are made using a sandwich technique, because that is the best way to resist the sun’s ultra-violet rays and the elements in general. The sandwich-type construction technique used on the deck also helps to isolate the floor of the deck and ensure that it heats up as little as possible under the sun’s rays. Sciallino 19’ is indeed entirely covered by a deck, but you can walk across it barefoot without having to walk as if you are on burning coals. Beneath deck level, there are numerous lockers and they are easily accessible. The largest compartment houses the engine. It is a straight-shaft Volvo Penta D1 that produces 30 horsepower. That too is a choice that shows that it is a boat that has been made so as not to have any problems. The diesel engine is a guarantee of reliability. The D1 by Volvo Penta powers the majority of sailing boats, and the sports yachting world in general. The propeller is protected and doesn’t run the risk of being damaged if it collides with semi-floating bodies. Additionally, the Volvo D1 has a double heat exchanger with fresh water and seawater. It has been developed precisely to avoid any kind of problems with the

CANTIERE NAVALE SCIALLINO Reg. Torre Pernice (Polo 90) – I-17035 Cisano sul Neva (SV) – T. +39 0182 586070 info@sciallino.net - www.sciallino.net PROGETTO: Ufficio tecnico del cantiere SCAFO: Lunghezza f.t. (con plancetta e delfiniera) 6,25m • Lunghezza scafo 5,87m • Larghezza massima 2,15m • Pescaggio 0,45m • Dislocamento 1.600 kg • Serbatoio carburante 80 l • Serbatoio acqua a richiesta • Potenza massima installabile 40 cv MOTORE: Volvo Penta D1-30 • Alimentazione diesel • Potenza 20,9 kW (28,4 cv) • 3 cilindri • Cilindrata 1,1 l • Alesaggio per corsa 78mm x 81mm • Rapporto di compressione 23,5:1 • Regime di rotazione massimo 2800-3200 giri/minuto • Peso a secco 140 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT B per 4 persone • CAT C per 5 persone

PROJECT: shipyard technical department HULL: LOA (with tansom and pulpit) 6.25m • Length 5.87m • Maximum beam 2.15m • Draft 0.45m • Displacement 1,600 kg • Fuel tank volume 80 l • Water tank as optional • Maximum rated power 40 hp MAIN PROPULSION: Volvo Penta D1-30 Diesel • Outlet mechanical power 20.9 kW (28.4 hp) • 3 cylinders • Swept volume 1.1 l • Bore&Stroke 78mm x 81mm • Compression ratio 23.5:1 • Maximal rotational speed 2800-3200/minuto • Dry weight 140 kg EC CERTIFICATION: CAT B 4 people • CAT C 5 people

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The handlayered fibreglass also includes structural strengtheners along the bulwarks, longitudinal beams and floors, to ensure greater strength in the structure.

La stratificazione a mano della vetroresina comprende anche i rinforzi strutturali lungo paratie, longheroni e madieri, per garantire una maggiore robustezza della struttura.

engine. It is a guarantee that it will last over time, with just ordinary maintenance after many hours of use. And how much power does it produce? Enough. At top speed, we did ten knots, but if you want to improve fuel consumption further, you can happily go at between six and eight. At top speed, the engine uses 6.5 litres per hour, but if you stay between 2200 rpm, it is just 2.5 litres per hour. And that unveils another secret behind the success of Mediterranean gozzi: they don’t use much fuel at all! And if six or eight knots doesn’t sound like a lot, remember that it is what the best-performing sailing boats normally do. Finally, and another good thing, the noise levels are always low. The noise is the typical murmur of a diesel which, as well as not being especially annoying, doesn’t ever exceed seventy decibels. In practice, you can chat as you sail, without having to resort to sign language to make yourself understood. Following the demands of modern yachting, it can also be customised. The yard allows you to choose the colour of the hull, the material the deck is made from (including teak), and numerous accessories. They range from the electric anchor winch to the support for the outboard and the fridge, and then onto the types of awning: semi-fixed with two poles, with a compass opening or a four-post canopy. The one on the boat that we tried out was double because the owner wanted protection going aft, over the helm so it could be used while underway, and a further one in the bow to be set up during stops at anchor. In conclusion, the Sciallino 19’ – which is the smallest in the range – is a perfect combination of tradition and modernity. It is a solid, strong, seafaring boat. It is dependable and doesn’t need much maintenance, which is exactly what is wanted by anybody who uses a boat for daily outings. And it can also be customised. It is precisely the possibility of personalising it, and the fact that it is a boat that doesn’t cause problems which are the features that potential buyers want. And as Bertolt Brecht said “it is simplicity that is difficult to make”, but Patrone Moreno seems to have worked out how to.



TEST

TEST

Integrazione

PERFETTA 296

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JOKER BOAT COASTER 650 PLUS

Perfectly integrated Si rinnova uno dei battelli più noti nel mercato dei gommoni. Cambia il look, ma rimangono funzionalità e prestazioni. Ottima l’abbinata con il quattro cilindri Yamaha da 200 cavalli One of the best-known boats on the dinghy market is being updated. The look has changed, but functionality and performance remain. It has been brilliantly combined with the 200 hp four-cylinder Yamaha by Luca Sordelli

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6.9m barchemagazine – Settembre-September 2021


TEST

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Numerous details have been perfected to improve the cruising experience, and the larger size of the sun pads in the bow and stern stand out.

Per migliorare la vita in crociera sono stati messi a punto numerosi dettagli, tra cui spiccano le maggiori dimensioni dei prendisole di prua e di poppa.

RINNOVARE QUELLA CHE È SENZA OMBRA DI DUBBIO UN’ICONA NEL MONDO DEI GOMMONI NON È IMPRESA FACILE, per farlo Joker Boat si è mossa da equilibrista, camminando sul filo tra innovazione e tradizione. Si è affidata ad un certosino lavoro di restyling da parte di Federico Gerna, ma è anche restata ben salda sulle fondamenta che negli anni hanno reso il Coaster 650 tanto gettonato nella comunità degli appassionati di rib. Alla base di tutto rimangono quindi la bella carena disegnata anni fa da Franco Donno, per l’occasione affinata per adattarsi alle richieste dei fuoribordo di ultima generazione, e la proverbiale robustezza costruttiva del cantiere di Cologno Monzese. A guidare questo processo è stata una sola parola d’ordine, funzionalità. Lavorando su una consolidata base di partenza l’obiettivo era rendere ancora più piacevole l’esperienza di navigazione intervenendo su una serie di elementi, alcuni minori, altri fondamentali. La lunghezza di omologazione rimane la stessa, 6,57 metri, ma nella versione Plus il

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Coaster 650 guadagna 30 cm in più fuori tutto. A prua aumenta la larghezza, 15 centimetri, il che ha portato ad avere un prendisole più grande rispetto al vecchio 650. Completamente ridisegnata la sezione centrale: il divano è a tutto baglio, può ospitare tre persone e si può trasformare in un secondo grande prendisole allungandosi fino alle pedane laterali in vetroresina sopra i tubolari. Nuovo anche il design della consolle centrale che può contare anche su più volumi per i gavoni, compreso lo spazio per un frigo, assente sulla versione precedente. Il processo di perfezionamento continua fino all’estrema poppa, dove anche il pozzetto motore e le plancette sono state rinnovate. Il primo è ora piano e più facilmente calpestabile, le seconde si allungano ben oltre le code dei tubolari. In termini di tecnica costruttiva si è poi lavorato sull’unione tra scafo e coperta per un migliore sfruttamento degli spazi e per ottimizzare i processi di assemblaggio. Del precedente modello rimane invece la possibilità di essere carrellato da gonfio, altro fattore che mostra la versatilità di questo battello. E in navigazione? Nessuna sorpresa. Il long seller di Joker conferma tutte le sue qualità anche nella versione Plus. Come dicevo il disegno della carena di Franco Donno è stato rivisto, ma le qualità marine restano immutate. Ho potuto verificarlo nel Golfo di Genova in una giornata di onda non particolarmente alta, ma incrociata e insidiosa, risultato dello scontrarsi degli ultimi sussulti di una potente mareggiata da Libeccio, e di un nuovo vento teso che entrava da Nord. Con a poppa la massima potenza installabile, 200 cavalli, nella fattispecie uno Yamaha D200F, mi sono divertito parecchio andando anche un po’ oltre ad una guida “giudiziosa”. La sensazione è sempre stata di sicurezza e assoluto controllo del battello, operazione non facile considerando le condizioni del mare. L’interazione tra carena e tubolari è perfetta. Ho avvertito una bella stabilità in accostata, e poi una piacevole leggerezza sul dritto, dove in acqua rimane solo l’ultima sezione della carena, elica e piede lavorano in maniera ideale. A manette tutte abbassate la velocità massima che ho toccato, per pochi istanti, ha di poco superato i 36 nodi, risultato a cui sinceramente non avrei mai ambito visto lo stato del mare. Ma, a parte questo exploit, ben più degna di nota è la tranquillità con cui riuscivo a viaggiare a ritmo di crociera veloce, 28 nodi, con consumi più che ragionevoli, 33 litri/ora,


JOKER BOAT COASTER 650 PLUS

Velocità max nodi Top speed knots

36 Range nm

179

kg kw

6.8

Rapporto lung./larg.

2.76

PROJECT: Federico Gerna (design) • Shipyard technical department (naval architecture) HULL: LOA 6.9m • Maximum beam 2.5m • Inside length 5.75m • Inside beam 1.43m • Draft 0.83m • Light mass displacement 780 kg • No. of tubes 6 • Tubes diameter 45/54 cm • Fuel tank volume 170 l • Water tank volume 50 l MAIN PROPULSION: 1 Yamaha D200F/G • Outlet mechanical power 147 kW (200 hp) • 4 cylinders inline • Bore&Stroke 96mm x 96.2mm • Swept volume 2.7 l • Maximal rotational speed 5000-6000/min • Weight 226 kg EC CERTIFICATION: CAT C10 Come il suo predecessore, anche il nuovo Coaster 650 ha confermato ottime doti di navigazione mettendo in mostra traiettorie precise e un impatto morbido sulle onde anche in una giornata dalle condizioni meteo complicate. Giri/min

Peso

Weight

0.78

Località//Place Genova Mare//Sea state Poco mosso//Little rough Vento forza//Wind speed 18 nodi//knots Direzione vento//Wind direction N Altezza onda//Wave height 50 cm Persone a bordo//People on board 2 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 40% Acqua imbarcata//Water volume on board 0% Motore//Main propulsion 1 x Yamaha 200

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h Rpm

kn

Rapporto peso

L/W

Conditions on test

PROGETTO: Federico Gerna (design) • Ufficio Tecnico del Cantiere (architettura navale) SCAFO: Lunghezza f.t. 6,9m • Larghezza massima 2,5m • Lunghezza interna 5,75m • Larghezza interna 1,43m • Immersione 0,83m • Dislocamento a vuoto 780 kg • N. camere tubolari 6 • Diametro tubolari 46/54 cm • Capacità serbatoio carburante 170 l Capacità serbatoio acqua 50 l MOTORE: 1 Yamaha D200F/G • Potenza 147 kW (200 cv) • 4 cilindri in linea • Alesaggio per corsa 96mm x 96,2mm • Cilindrata 2,7 l • Regime di rotazione massimo 5000-6000 giri/min • Peso 226 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT C10

Autonomia mn

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

JOKER BOAT SRL Via S. Maria, 98 I-20093 Cologno Monzese (MI) T. +39 02 2540681 info@jokerboat.it www.jokerboat.it

As had its predecessor, the new Coaster 650 has confirmed excellent qualities when underway and on a day with complicated weather conditions it showed that it keeps to a precise course and takes waves softly.

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Velocità minima di planata 2200 giri, 12 nodi Minimum gliding speed 12 knots at a rotational speed of 2200/min

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

0.9

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

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Engine rotational speed 1/min

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5000

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ben assettato su una postazione di pilotaggio asciutta e tracciando traiettorie sempre precise. Da segnalare infine anche l’andatura di crociera economica, quella che racconta il punto di mas300 sima efficienza, a 21 nodi. Qui il consumo che ho misurato è stato solo di 0,95 litri/miglio: valore notevole, considerando soprattutto mare e vento non certo benevoli. UPDATING WHAT WITHOUT ANY SHADOW OF A DOUBT IS AN ICON IN THE WORLD OF DINGHIES ISN’T AN EASY BUSINESS, but to do so Joker Boat has done a balancing act, treading a narrow path between innovation and tradition. They have put themselves in the hands of Federico Gerna, who has done painstaking restyling work, but the boat has also continued to be strongly

attached to the basics that made the Coaster 650 so popular amongst the community of RIB fans. Underlying everything is still the beautiful hull designed years ago by Franco Donno, which has been refined to adapt to the demands created by the latest generation of outboards as well as the well-known robust construction methods used by the yard based in Cologno Monzese. The driver in this process was a single watchword, functionality. Starting from a strong base, the aim was to make the boating experience even more pleasant by working on a series of aspects, some of them minor, others more fundamental. The officially certified length is still the same, at 6.57 metres, but in the Plus version, the Coaster 650 gains an additional 30cm. The bow has been made an extra 15 centimetres wider, which means it has a larger sun

pad than the old 650. The central section has been completely redesigned: the sofa is full beam, can seat three and can be transformed into a second large sun pad by stretching it out to the fibreglass side platforms above the tubes. The design of the central console is also new, and it also has space for lockers, including one for a fridge – something that was missing from the previous version. The process of perfecting the boat has continued deep in the stern, where the engine well and the swimming platforms have been updated. The engine well is now flat and easy to walk on, while the platforms now extend well beyond the end of the tubes. In terms of construction technique, they have also worked on the joint between the hull and the deck to get the best use out of the space and to optimise the assembly process. Something that has been passed down from the previous model is the possibility of putting it on a trailer while still inflated, another factor that shows the versatility of this boat. And what about when it is underway? There aren’t any surprises. Joker’s long-established product has confirmed all of its qualities in the Plus version. As I mentioned, the hull by Franco Donno has been looked at again, but the boat’s seafaring qualities are unchanged. I had the chance to try them out in the Gulf of Genoa on a day with a sea that was not especially high, but with tricky cross waves that had been caused by the final blows from the coming together of a powerful swell from the south-west Libeccio wind and a new stiff wind coming from the north. We had the most powerful engine you can fit on the boat, a 200 horsepower, the Yamaha D200F to be precise, and I had a lot of fun, including going slightly beyond what might be considered prudent. The feeling was always one of safety and complete control of the boat, which was not easy to do if we take into account the sea conditions. The interaction between the hull and the tubes was perfect. I noticed that it was very stable when turning and then felt pleasantly light when back on a straight course, when only the last part of the hull stays in the water and the propeller works perfectly. Opening the throttles right up, the top speed that I reached – just for a few moments – was just over 36 knots, which was an outcome that I frankly would never have expected given the state of the sea. But beyond this achievement, the most notable feature was the tranquillity with which I managed to travel at fast cruising speed, 28 knots while using a very reasonable amount of fuel, 33 litres per hour, and sitting comfortably at a dry control area as I carved out a consistently precise course. And finally, economy cruising speed should also be noted, the one that reflects the point of maximum efficiency and comes at 21 knots. I measured fuel consumption at that speed, and it was only 0.95 litres per mile: that is a notable figure, above all if we take into consideration the fact that the sea and the wind were by no means being kind. Ottima l’intesa del Coaster Plus con il 200 cavalli di Yamaha: da segnalare oltre ad una notevole brillantezza anche consumi decisamente contenuti.

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The Coaster Plus works excellently with the 200 horsepower Yamaha: a thrilling combination with notably low fuel consumption figures.



PEOPLE

PEOPLE

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AMALIA FESTA

CARPE DIEM 303

Figlia di un grande industriale, cresciuta a Torino, dopo gli studi in management eredita l’attività del padre, sterza verso la nautica e si specializza in motori marini. Abbiamo incontrato Amalia Festa, dal 1991 alla guida di Nanni Daughter of a major industrialist, she grew up in Turin where she studied management before inheriting her father’s business, leading to a change in tack towards yachting and her specialisation in marine engines. We met Amalia Festa, who has been at the helm of Nanni since 1991 by Carla Pagani - photo by Andrea Muscatello barchemagazine – Settembre-September 2021


PEOPLE DA SEMPRE APPASSIONATA DI MOTORI. Una mente matematica e una forte predisposizione per la tecnica. Pacata, decisa, ferma e determinata. Idee chiare, sguardo lungimirante, capacità di progettare e guardare al futuro. Amalia Festa, che presiede una delle aziende leader al mondo nella marinizzazione e commercializzazione di motori per la nautica, è una donna fuori dal comune. Innanzitutto, per la sua capacità straordinaria di aver creato un’azienda solida in grado di resistere anche alle tormente della crisi pandemica. «Quello nautico è un settore difficile. Richiede grande continuità e fiducia nei rapporti con i clienti e con i fornitori», spiega Amalia Festa. Alle sue spalle c’è la foto del padre, una figura per lei assolutamente esemplare. È stato lui a trasmetterle passione e determinazione: «Mio padre mi ha insegnato tutto. La matematica, in primis. Ma anche l’onestà, la costanza, la perseveranza. Come pure la capacità di fare affari e la forza di andare sempre avanti resistendo a tutti i colpi». Ma non solo. «Mi ha trasmesso una cosa importantissima: la capacità di essere sempre chiara, coerente e ben definita». In una parola: il rigore. Ma cosa vuol dire essere una donna e occuparsi di motori? «Di sicuro è stata una scelta sui generis. Per farmi accettare in questo ambiente ho dovuto trasformarmi in un uomo», dice scherzando, facendo capire quanto duro sia stato il terreno delle sfide che ha dovuto affrontare. «Per anni è prevalsa la mia parte razionale, decisionista, che ho bilanciato attentamente con il lato più morbido e conciliatorio del mio carattere. Ho dovuto combattere molto per tenere insieme lavoro e famiglia». Ma c’è anche l’intuizione, che nel percorso di Amalia Festa ha sempre giocato un ruolo di primo piano: «Senza intuizione non ci sarebbero occasioni da cogliere né rischi da prendere». La storia dell’azienda, di stanza ad Arcachon, nel Sud-Ovest della Francia, è fatta di crescita e progressi continui nella marinizzazione dei motori. Nel 2018 è arrivato l’accordo strategico con Scania, che ha ampliato ulteriormente la potenza dei motori, utilizzabili anche su barche superiori ai venti metri, in aggiunta a Kubota, Man, Toyota e John Deere. Ma cosa vuol dire marinizzare? Non si tratta semplicemente di adattare un propulsore

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«Sono andata avanti con determinazione per tutta la vita. Ora ho la fortuna di avere due figli che sono molto attivi e presenti in azienda. E questo ci consente di guardare al futuro con slancio ed energia». «I’ve moved forward with great determination all my life. I’m now lucky enough to have two children who are very active and involved in the company. And this allows us to look to the future with enthusiasm and energy». barchemagazine – Settembre-September 2021


AMALIA FESTA

1952 7.000 m22

12.000 m2

Strutture produttive in metri quadrati coperti e scoperti Covered and uncovered production sites in sqm

Strutture produttive in metri quadrati coperti Covered production sites in sqm

90

Anno di fondazione Foundation year

0.100 Filiali dirette nel mondo

Direct subsidiaries in the world

Dipendenti diretti Direct employees

2.000 Marine Dealer autorizzati nel mondo Authorized marine Dealers in the world

N2.10

N16.1200 CR3

Motore meno potente The less powerful engine

Motore più potente The most powerful engine

DEHLER 30 La barca più piccola motorizzata con N2.10 (10 cv) Dehler 30 is the smallest boat powered with N2.10 (10 hp)

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LAGOON 78 POWER La barca più grande motorizzata con N13.580 CR2 (580 cv) The Lagoon 78 Power is the biggest boat powered with N13.580 CR2 (580 hp)

5

Numero di motori a propulsione nel listino di vendita No. of propulsion engines available in the sales catalogue Numero di gruppi elettrogeni nel listino di vendita No. of power units available in the sales catalogue

Divisione del fatturato in percentuale The turnover in percentage

50%

Nautica da Diporto Pleasure boating

50%

Marino Commerciale Commercial boating

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Kubota since 1976

Partnership principali

Main Partnership

Scania since 2018

John Deere

Man

since 1988

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Toyota since 2000

since 2014


PEOPLE

I motori N16.1150 e N13.900 sono equipaggiati con il sistema joystick Aventics e Monitoring, customizzati da Raymarine, e con il DockSense compatible 306 per fornire anche la funzione di controllo con telecamere.

The N16.1150 and N13.900 engines are equipped with the Aventics and Monitoring joystick system, customised by Raymarine, and with the compatible DockSense to offer camera control function too.

Nanni Energy in Blue e la sfida dell’ibrido

Con il motto Energy in Blue Nanni intende sviluppare tecnologie all’avanguardia per rispondere alle esigenze dei clienti riducendo l’impatto ambientale. Ma la ricerca di Nanni sul fronte dell’ibrido parte da lontano. «Noi facciamo progetti elettrico-ibridi da vent’anni», dice la presidente di Nanni, Amalia Festa. «La tecnologia la conosciamo benissimo. Ma il vero problema è lo stoccaggio dell’energia elettrica a bordo». È tutta qui la sfida, che Nanni è pronta a raccogliere. E nel frattempo? «Si deve continuare a fare ricerca fino a quando non verrà messa in campo una soluzione efficace e intanto lavorare all’ibrido di idrogeno e gasolio».

However, the real problem is storing the electrical energy onboard». The challenge all lies here and Nanni is ready to take it on. And in the meantime? «We have to continue carrying out research until an effective solution becomes available and in the meantime work on hybrid hydrogen and diesel».

Nanni Energy in Blue and the hybrid challenge

With its Energy in Blue motto, Nanni intends to develop cutting-edge technology to cater to customer demands by reducing its environmental impact. However, Nanni’s research on the hybrid front began long ago. «We have been working on electrichybrid designs for twenty years», says the chair of Nanni, Amalia Festa. «We know the technology well.

barchemagazine – Settembre-September 2021

di un camion per farlo entrare in una sala macchine di una barca. Vuol dire invece aggiungere tutte quelle componenti e quegli accessori che fanno la differenza in mare. Quali sono i fattori vincenti di una crescita continua? Di sicuro la capacità di programmare e anticipare i tempi. «Prima che questa crisi colpisse duramente il nostro settore, ci siamo organizzati e abbiamo fatto grandi stock in anticipo perché la nostra produzione non rimanesse ferma. È stato molto dispendioso, ma ha funzionato». Ma c’è dell’altro. Sin dalla sua nascita Nanni ha deciso di valorizzare i brand dei propri fornitori. «Noi marinizziamo i motori, non li produciamo. Ciò vuol dire che quando usciamo con un nuovo prodotto, ci teniamo ad annunciare sempre la provenienza del nostro motore». E ancora, la grande rete capillare di assistenza, potenziata in questi ultimi anni con un efficiente sistema digitale, ha consentito all’azienda di costruirsi una credibilità massima e un legame diretto con i clienti finali. Infine, nel 2019 Nanni ha creato un dipartimento ad hoc per il settore difesa. «È stato un modo per strutturare in modo ancora più efficiente un ambito in cui lavoriamo da sempre», spiega Festa. «Non abbiamo mai smesso di sperimentare e trovare soluzioni ad hoc». Amalia Festa oggi si sente più che mai parte di una grande squadra. Immaginiamo Nanni come un grande motore che può funzionare solo se ogni pezzo è messo al suo posto. E qui, in azienda, come in un motore, ognuno fa la sua parte, condividendo la stessa filosofia di fondo: ascoltare l’altro, dare il massimo, essere tutti in comunicazione. «Prendo le decisioni e mi assumo i rischi ma non sono sola. Siamo una grande squadra dove la coesione degli addendi, per tornare alla matematica, la fa da padrone». Di sicuro la pandemia ha messo tutti di fronte a cambiamenti molto drastici. «È venuto il momento di badare meno alle chiacchiere e di più alla sostanza. Più all’affidabilità e alla qualità che non ai volumi. Stiamo assistendo a cambiamenti importanti. Per affrontarli servono spalle larghe e capacità di evolversi in continuazione. Ma, soprattutto, bisogna avere fiducia ed essere sempre proiettati in avanti», dice Amalia Festa con grande convinzione. «Dalle difficoltà si possono cogliere opportunità enormi». Nanni sta raccogliendo i frutti delle fatiche sostenute nei trent’anni appena passati. «Quindi è il momento di prepararci a nuove



PEOPLE sfide, perché il futuro sia costellato di altrettanti successi e soddisfazioni», afferma sicura Amalia Festa. E allora non c’è che da augurare a Nanni altri trent’anni così.

Per il mondo della vela e dei catamarani, viene presentato il motore di 140 cavalli su trasmissione sail drive ZF SD15. Il sistema è già stato installato da Lagoon, Vismara, Italia Yachts, Michael Schmidt Yachtbau. The 140 HP engine on ZF SD15 sail drive transmission is designed for the world of sailing and catamarans. The system has already been installed by Lagoon, Vismara, Italia Yachts and Michael Schmidt Yachtbau.

AMALIA FESTA HAS ALWAYS LOVED ENGINES. She has a mathematical mind and a strong aptitude for anything technical. Calm, decisive, firm and determined, with clear ideas, a farsighted gaze and an ability to plan and look to the future, Festa, who heads one of the world’s leading marinization and nautical engines marketing firms, is certainly an unusual woman. First and foremost because of the extraordinary ability she has shown in creating a solid company even capable of withstanding everything the Covid pandemic was able to throw at it. «The nautical sector is a difficult one. It demands great continuity and trust in relations with clients and suppliers», she explains. Behind her is a photo of her father, a man who set a truly great example in her eyes.

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He conveyed all his passion and determination to her: «My father taught me everything. Maths, first and foremost. But also honesty, consistency and perseverance. And also business skills and the strength to keep going whatever happens». And there is more. «He transmitted something very important to me: the ability to always be clear, consistent and well defined». In a word: strictness. But what is it like being a woman and working in the world of engines? «It was certainly a unique decision. To be accepted in this field I’ve had to turn myself into a man», she says jokingly, hinting at the many difficult challenges she has had to face. «For years my rational and decisive side prevailed, which I balanced carefully with the softer and more conciliatory side of my nature. I’ve had to fight hard to keep my work and family together». However, there’s also intuition, which has always played a primary role in Amalia Festa’s career: «Without intuition, there wouldn’t be opportunities to grasp or risks to take». The history of the firm based in Arcachon, in southwest France, is one of ongoing growth and progress in engine marinization. The strategic agreement with Scania came in 2018, further expanding the power of the engines, which can also be used on vessels over 20 metres long. There are also agreements in place with Kubota, Man, Toyota and John Deere. But what does marinization mean? It’s not simply a case of adapting a lorry engine to make it fit inside the engine room of a boat. Instead, it means adding all those components and accessories that make the difference at sea. What are the winning factors when it comes to constant growth? The ability to plan and anticipate the times are certainly key. «Before this crisis struck our sector so hard, we were organised and got in lots of stock in advance so that our production wouldn’t come to a standstill. It was very costly, but it worked». And there’s more. Since its foundation, Nanni has always sought to promote its suppliers’ brands. «We marinize engines, we don’t make them. This means that when we launch a new product, it’s very important to us to always announce the provenance of our engine». What’s more, the firm’s extensive assistance network, which has been boosted yet further over recent years with an efficient digital system, has enabled the company to establish the highest level of credibility and a direct link with end customers. Lastly, in 2019 Nanni created a specific department for the defence sector. «This was a way to organise a field we’ve always worked

«Nanni has great experience in marinization and also a great capacity to adapt its products to meet customer requirements». barchemagazine – Settembre-September 2021

«Nanni ha una grande esperienza nella marinizzazione e anche una grande capacità di adattare i prodotti alle richieste dei clienti».



PEOPLE Il motore N13.900 @ 2300 giri ha un rapporto peso potenza di 1,42 chilogrammi per ogni cavallo disponibile (1.280 kg / 900 cv), 6 cilindri a V in linea. The N13.900 engine @ 2300 rpm has a weight-to-power ratio of 1.42 kg per every unit of horsepower available (1,280 kg / 900 hp), V6.

Il motore N16.1150 @ 2300 giri ha un rapporto peso potenza di 1,4 chilogrammi per ogni cavallo disponibile (1.660 kg/ 1150 cv), 8 cilindri a V. Con questo modello, in tripla motorizzazione, si equipaggerà la Record boats di Canados. The N16.1150 engine @ 2300 rpm has a 310 weight-to-power ratio of 1.4 kg per every unit of horsepower available (1,660 kg / 1,150 hp), V8. Three units of this model will be fitted in the Record boats of Canados.

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in even more efficiently», explains Festa. «We’ve never stopped experimenting and finding ad hoc solutions». Today Amalia Festa feels part of a big team more than ever before. We imagine Nanni as a large engine that can only work if every piece is in the right place. And here, in the company, just like in an engine, everyone does their part, sharing the same underlying philosophy: listening to others, doing one’s best and all communicating with one another. «I make decisions and I take on the risks, but I’m not alone. We’re a big team where cohesion between the addends – to go back to maths – is key». The pandemic certainly led to some very drastic changes for everyone. «The moment came when we had to pay less attention to chatter and more to substance. More to reliability and quality than to volumes. We are witnessing some major changes. We need broad shoulders and an ability to evolve continuously to face them. But above all we need to have trust and to always look to the future», states Amalia Festa with great conviction. «Huge opportunities can always be grasped out of difficulties». Nanni is reaping the rewards of its hard work over the last thirty years. «The time has therefore come for us to get ready for new challenges so that the future will be dotted with just as many successes and satisfactions», says Amalia Festa with great confidence. And so there is nothing left for us to do but to wish Nanni another thirty years like that.


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SEE YOU IN GENOA st

16 - 21 September 2021

salonenautico.com


COMPANIES

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COELMO

Accompagnati da Marco e Jacopo Monsurrò, abbiamo visitato gli stabilimenti Coelmo ad Acerra, un polo industriale tecnologicamente avanzato Accompanied by Marco and Jacopo Monsurrò, we visited the Coelmo facilities at Acerra, which is a hub of advanced industrial technology by Carla Pagani - photo by Andrea Muscatello

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Il VALORE

della testimonianza The VALUE of example barchemagazine – Settembre-September 2021


COMPANIES LO STABILIMENTO DI COELMO SI TROVA NON LONTANO DALL’AVVENIRISTICA STAZIONE DI NAPOLI AFRAGOLA PROGETTATA DA ZAHA HADID, aerodinamica e luccicante, sotto il cielo livido squarciato dal sole dopo la pioggia scrosciante di una mattinata di inizio estate. E come all’ingresso dello spettacolare edificio della grande architetta iraniana, anche tra gli immensi impianti di Coelmo si respira una futuristica aria di innovazione. Nel piazzale ci sono grandi generatori capaci di alimentare ottocento appartamenti. Vicino l’entrata quelli marini, in fila, bianchi, pronti a salire a bordo: un piccolo esercito fatto di tecnologia avanzatissima. Poco più avanti l’impianto della verniciatura con le pannellature mobili bianche e arancioni, i colori di Coelmo. Le tagliatrici laser corrono veloci avanti e indietro, segando il metallo come fosse un foglio di carta. Se non sapessimo che siamo in un distretto industriale, non faremmo fatica a immaginarci alla Biennale di Venezia, nel bel mezzo di una grande installazione di arte contemporanea. Ma fuori il Vesuvio,

che svetta non lontano, illuminato dalla ginestra appena fiorita, ci ricorda che la modernità di Coelmo arriva da lontano, da una storia fatta di tradizioni, legami familiari, imprenditorialità e coraggio. Tutto inizia con Mario Monsurrò, classe 1906, ultimo figlio di una numerosa famiglia di pastai. Mario ebbe un’idea geniale: applicare un motore elettrico a una trafilatrice. Siamo a Torre Annunziata nel 1944, lo stabilimento verrà distrutto di lì a poco dai tedeschi. Dopo la fine della guerra inizia il business dei gruppi elettrogeni. Da allora ha inizio una storia di successi continui che hanno portato Coelmo a essere un’azienda leader in Italia, e non solo. Oggi Coelmo è guidata dal nipote di Mario, Marco Monsurrò, imprenditore illuminato, dinamico e intraprendente, capace di trasmettere entusiasmo a tutta la sua squadra. Qual è il fattore del successo? «La nostra filiera produttiva è tutta interna, dalla progettazione alla produzione. E questo fa la differenza, soprattutto nel mercato della nautica, dell’ibrido e delle solu-

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zioni custom», dice Monsurrò, mentre ci indica lo spettacolare murales che decora la grande parete di uno dei tre stabilimenti di Acerra che rappresenta sinteticamente le principali città del mondo in cui è presente l’azienda: da Mosca a Dubai, da Parigi a Sidney passando per Il Cairo. Ma c’è dell’altro. Coelmo, negli anni, si è specializzata in diversi settori, da quello industriale a quello dell’oil and gas, dalle infrastrutture alle telecomunicazioni. E ancora, residenziale e commerciale, cantieristica e noleggio. Infine, il settore militare e quello dei progetti umanitari. «Siamo fornitori principali di molte ong, come l’Onu e l’Unicef», ci dice l’amministratore delegato mentre ci guida nello stabilimento mostrandoci i generatori pronti per partire per la Siria o l’Iraq. Ma ci sono anche quelli diretti ai data center delle grandi Big Tech. «Il fatto di operare da tanti anni in settori così diversi ci consente di sviluppare best practice che possiamo travasare da un settore all’altro, migliorando costantemente i nostri prodotti». Un valore aggiunto particolarmente signi-


COELMO Coelmo aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite, che incoraggia le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale e ambientale in grado di promuovere un’economia mondiale sana e sostenibile. Coelmo has subscribed to the United Nations’ Global Compact, which encourages firms from all over the world to create an economic, social, and environmental situation, which can promote a world economy that is healthy and sustainable.

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«Our products are designed to reduce environmental impact as much as possible».

«I nostri prodotti sono pensati per abbattere il più possibile l’impatto ambientale». Marco Monsurrò

ficativo per il settore marino dove Coelmo arriva con un bagaglio di competenze e conoscenze che non ha eguali sul mercato. Non è un caso se i generatori marini di Coelmo sono piccoli, silenziosi e leggeri e si possono collegare alla domotica. Inoltre, Coelmo ha appena inaugurato una control room per la telemetria che consente di salire a bordo direttamente dallo stabilimento. E poi c’è il legame con il territorio, fondamentale, che Coelmo esprime significativamente non solo dialogando con l’Università e le scuole post laurea della Campania, ma anche con l’etichetta made in Acerra che ha deciso di apporre su ogni prodotto, insieme a tutte le altre numerose certificazioni, tra cui spiccano quelle per la sostenibilità sociale e ambientale e quella per la legalità. Coelmo sta investendo anche nei sistemi ibridi. «I nostri sistemi ibridi sono pensati per produrre e accumulare energia elettrica che può essere utilizzata sia a bordo sia per la propulsione. L’obiettivo è

aumentare sempre di più l’efficienza del sistema diminuendo i consumi», spiega Monsurrò. Ma poi c’è la sfida dell’idrogeno. «Stiamo lavorando a sistemi di accumulo distribuito a idrogeno». Con l’energia elettrica si produce e si accumula idrogeno, mentre quando non c’è energia, è l’idrogeno ad alimentare il sistema. «Il tutto a impatto ambientale zero». Quella di Coelmo è una squadra unita. Merito anche dei vertici aziendali. «Mio nonno ci ha insegnato soprattutto il valore della testimonianza, del dare l’esempio con i nostri comportamenti». E di sicuro Marco Monsurrò questo insegnamento lo porta nel cuore e nella sua pratica quotidiana. «C’è una parola che a mio avviso esprime al meglio il legame che unisce tutti noi, ed è consorte. Credo valga la pena scomodare il linguaggio dell’istituto matrimoniale per spiegare quanto noi e i nostri dipendenti condividiamo la stessa sorte perché lavoriamo insieme, uniti, verso un obiettivo comune». THE COELMO FACILITY IS LOCATED NOT FAR FROM THE FUTURISTIC RAILWAY STATION ZAHA HADID DESIGNED AT NAPOLI AFRAGOLA, aerodynamic and sparkling, under the dark sky ripped apart by rays of sunshine after the pounding rain of an early summer morning. And just as at the entrance of the spectacular building created by the great Iranian architect, here too amongst the enormous machines at Coelmo, the air is infused with futuristic innovation. There are large generators that could power eight hundred apartments in the forecourt. Close to the entrance, we find the sea-going ones, lined up, white, and ready to go onboard: a small army of very advanced technology. And just a bit further on is the painting machine with the movable white and orange panels, the colours of Coelmo. The laser cutters dart back and forth, cutting through the metal as if it were a piece of

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«Many of solutions that we apply to yachting come from sectors that are very complex, like telecommunications or energy infrastructure, and that makes the difference in terms of performance».

«Tante delle soluzioni che adottiamo per la nautica vengono da settori molto complessi come quello delle telecomunicazioni o delle infrastrutture energetiche, e questo fa la differenza dal punto di vista delle prestazioni». Marco Monsurrò

paper. If you didn’t know that you were in an industrial area, it wouldn’t be difficult to imagine that you were at the Venice Biennale, right in the middle of a big installation of contemporary art. But outside Vesuvius, standing proud not far off, brightened by freshly flowering broom, and reminds us that the modernity of Coelmo has deep roots, with a history made of tradition, family links, entrepreneurship, and bravery. Everything began with Mario Monsurrò, who was born in 1906, the last child of a large family of pasta makers. Mario had a brilliant idea: attaching an electric motor to an extruder. That was in Torre Annunziata in 1944, and the facility was just about to be destroyed by the Germans. After the end of the war, the power unit business began. That was the beginning of a story of continuous success, which has led Coelmo to be a leading company in Italy, and elsewhere too. Currently, Coelmo is led by Mario’s grandson, Marco Monsurrò, an enlightened, dynamic, and enterprising businessman who is able to transmit enthusiasm to his entire team. What lies behind your success? «We produce everything inhouse, from design to production. And that makes a difference, especially in the yachting sector, and with hybrids and custom solutions», says Monsurrò, while showing us the spectacular murals that decorate the large wall of one of the three facilities at Acerra and which represent a summary of the main cities of the world in which the company works: from Moscow to Dubai, from Paris to Sidney, and including Cairo. But there is more. Over the years, Coelmo has specialised in a range of sectors, from the industrial area to oil and gas, and from infrastructure work to telecoms. And further still, residential and commercial, for yards and rentals. And finally, the military sector, and that for humanitarian projects. «We are the main supplier of a lot of NGOs, such as the UN and UNICEF», said the managing director while showing us around the installation and pointing out the generators which are ready to go off to Syria or Iraq. But some are heading to the data centers of the larger Big Tech firms. «The fact that we have been working for so many years in sectors that are so different one from the other means we have been able to develop best practices that we can transmit from one sector to another, while constantly improving our products». That is an added value that is especially significant for the marine sector, where Coelmo has arrived with a baggage of skills and knowledge that is unequaled on the market. It is no coincidence that Coelmo’s generators are small, silent and that they can be linked to automated household appliances. Additionally, Coelmo has just opened a control room for telemetry which means you can go onboard straight from the plant. And then there are its close ties with the area, and which Coelmo significantly expresses not only through constant dialogue with the local university and post-graduate institutions in the Campania region, but also with the made in Acerra label that it has decided to put on every product, together with a I generatori marini Coelmo vanno da 3 a 40 kVA. Silenziosi e affidabili, sono raffreddati ad acqua di mare e sono gestiti da un innovativo sistema di controllo elettronico.

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Coelmo marine generators range from three to forty kVA. Silent and dependable, they are cooled by seawater and are managed using an innovative electronic control system.



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1946 46.000 3 160 36 35 3 kVA 4.000 kVA

Anno di fondazione Foundation year m2 di strutture2 Production sites in sqm

Sedi Acerra, Milano, Dubai Sites in Acerra, Milan, and Dubai Dipendenti Employees

No. di paesi con rete vendita e assistenza No. of countries with a sales and assistance network

Milioni di fatturato Millions euro of turnover

large number of other certifications, including one for social and environmental sustainability and one covering legitimate practices. Coelmo is also investing in hybrid systems «Our hybrid systems have been designed to produce and accumulate electric energy that can be used both onboard and for propulsion. The aim is always to increase the efficiency of the system by reducing consumption», explains Monsurrò. And then there is the challenge posed by hydrogen. «We are working on hydrogen accumulation distribution systems». With electrical energy, you produce and accumulate hydrogen, while when there isn’t any energy, it is the hydrogen that fuels the system. «Everything has zero environmental impact». The Coelmo team is a united one. That is in part thanks to the company management. «My grandfather above all taught us the value of leading by example, of showing the way with our behaviour». And Marco Monsurrò certainly carries that lesson in his heart and in what he does daily. «There is a word that I believe best expresses the link that unites all of us, and that is consort. I believe that it is worth borrowing the language of the institution of marriage to explain the extent to which we and our employees share the same fate because we work together, united, towards a common goal».

Gruppo elettrogeno più piccolo The smallest generating set

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Gruppo elettrogeno più grande The biggest generating set

Da 3 a 40 kVA gamma generatori marini From 3 to 40 kVA the marine generators range

I gruppi elettrogeni Coelmo coprono una gamma da 3 a 4.000 kVA, adatti ad applicazioni industriali, commerciali e nautiche. Coelmo power units cover a range from 3 to 4,000 kVA and are suitable for industrial, commercial, and nautical use.

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Barche, PROFUMI e bazar 322

Boats, scents, and BAZAARS

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GPY Marine

Abbiamo incontrato Maurizio e Giovanni Granai di GPY, in Turchia, Paese di mercati e di cantieri navali, tra cui Sirena Yachts, di cui è dealer esclusivo per l’Italia We met with Maurizio and Giovanni Granai from GPY in Turkey, a country of street markets and shipyards, including Sirena Yachts, which is the exclusive dealer for Italy text and photo by Bruno Cianci

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COMPANIES LE COSE PIÙ BELLE E DURATURE INIZIANO SPESSO IN MODO SPONTANEO. Proprio così, per caso, è cominciata la storia che lega Maurizio Granai al cantiere Sirena Marine e, più in particolare, al brand Sirena Yachts, il marchio con cui l’azienda turca - attiva anche nella produzione di barche a vela (linee Azuree ed Euphoria) e di componenti per l’automotive – costruisce e commercializza barche a motore che in un lustro hanno saputo ritagliarsi uno spazio significativo. Pistoiese di nascita, classe 1956, baffetti sottili alla Errol Flynn e amante dei sigari toscani, Maurizio è titolare di GPY (acronimo di “Granai Prestige Yachts”) Marine, distributore esclusivo per l’Italia del marchio Sirena Yachts. Lo abbiamo incontrato a Istanbul, metropoli nella quale si reca spesso e volentieri per

ragioni di affari, a volte in compagnia di un potenziale cliente cui mostrare una barca o il cantiere di Orhangazi, non lontano da Bursa. Dalla seconda metà degli anni ’70, da quando Granai ha iniziato il proprio percorso commerciale nella nautica, si è sempre occupato di barche a motore. «Avevo ventun anni e subito dopo avere svolto il servizio di leva ho iniziato la mia avventura lavorativa, creando insieme ad altri soci una piccola azienda che vendeva imbarcazioni dai tre metri in su. Erano gli anni dei Rio 310». Curiosamente Maurizio non ricorda quale sia stato il suo primo affare concluso, segno che, forse, di barche ne ha vendute davvero molte. «In tutta sincerità non ricordo su quale contratto sia stata apposta la mia prima firma; in compenso, ricordo bene una lunga trattativa, nel

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1980, per un’imbarcazione di undici metri, che per l’epoca erano molti: fu talmente complicato chiudere la vendita che ricordo ancora bene i dettagli della trattativa, fortunatamente terminata in maniera soddisfacente per me». Quella barca contribuì all’espansione dell’azienda. Molte altre trattative e firme seguirono e così si accrebbero le dimensioni e il numero delle basi nautiche dell’azienda di Granai. Oggi GPY Marine ha una sede storica a Marina Cala de’ Medici, a sud di Livorno; l’obiettivo, però, è quello di spostare in un prossimo futuro questo “quartier generale” nell’altro ufficio GPY nel Marina di Varazze, porto ben strutturato e con un bacino d’utenza più in linea con il prodotto. Completano l’organizzazione GPY l’ufficio di Portosole a Sanremo, fondamentale per seguire la clientela della


GPY Marine Costa Azzurra, e una partnership a San Giorgio di Nogaro (in provincia di Udine) che offre supporto agli armatori tedeschi e austriaci che posseggono un esemplare di yacht Sirena nell’alto Adriatico. In tutto l’azienda può contare su sette persone fisse, tra cui Stefano Stefani, after-sales manager, e Giovanni Granai, figlio di Maurizio, classe 1983, coinvolto nel business da quando aveva vent’anni. Su di lui, Maurizio spende alcune parole: «Giovanni, che recentemente mi ha reso nonno (sorride orgoglioso, nda), è riuscito nell’intento di darmi una nuova giovinezza, uno spirito più contemporaneo e ottimistico per fare cose che senza di lui non avrei perseguito con una motivazione così intensa. Riflettere sulle proposte delle giovani generazioni aiuta a mettere da parte quella sorta di retaggio-fardello

che inevitabilmente mi sarei portato dietro; grazie a lui sono più aperto alle nuove opportunità del mercato: lui mi trasmette le sue intuizioni e insieme analizziamo come muoverci. In una realtà come la nostra, ognuno di noi dev’essere al corrente di tutto e deve saper fare più o meno tutto: per questo, per alcune mansioni siamo intercambiabili. Abbiamo un confronto costante, continuo e salutare». A queste parole, interviene Giovanni: «Beninteso: il nostro confronto non avviene senza scontri (ride, nda). La possibilità di “essere al corrente di tutto”, come ha detto poco fa Maurizio, è sicuramente un valore aggiunto: in quest’ottica le differenze di vedute vengono trasformate in energia positiva, finalizzata alla soddisfazione dei nostri armatori e, di conseguenza, alla salute dell’azienda».

At the moment the Sirena Yachts range includes five models of motorboats between 58 and 88 feet in length.

Al momento la gamma Sirena Yachts comprende cinque modelli di barche a motore di lunghezza compresa tra i 58 e gli 88 piedi.

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Passione e dialogo Pur amando molto le barche che tratta, Maurizio Granai non possiede uno yacht, ma ne ha armati e utilizzati in passato. «Potrei scrivere un’enciclopedia delle barche su cui sono salito. Tra quelle che ho armato personalmente, una in particolare mi richiama alla mente ricordi indelebili, vale a dire un Atlantis 50 con cui ho visitato buona parte del Mediterraneo occidentale con grande soddisfazione: un hard top sportivo che offriva una confortevole vita a bordo, con ottime prestazioni marine». Da appassionato crocierista, Maurizio Granai non poteva non intuire fin dagli albori il potenziale di Sirena Yachts, un marchio che pur vantando concessionarie anche in America settentrionale, si identifica con il mar Mediterraneo sotto molti aspetti. L’incontro con il marchio, allora in divenire, avvenne con modalità che lui ricorda bene. «Talvolta le migliori opportunità si presentano per caso: è sufficiente essere attenti sempre, su tutto, e in ogni dove. Mi trovavo a una cena di lavoro, durante il salone nautico di Düsseldorf del 2015, quando uno dei commensali, mi ha sommariamente illustrato questo nuovo progetto Sirena. Confesso di non avere dubitato un attimo, così ho

seguito tutti i canali da me conosciuti per arrivare a dialogare con chi avesse il ruolo necessario per discutere della dealership». La serietà dell’imprenditrice e manager Ipek Kiraç e del gruppo Kiraça ha poi fatto il resto. «Ho avuto il piacere di incontrare Miss Ipek diverse volte sia nei saloni nautici, sia in altre occasioni. La mia impressione è che sia una donna più matura degli anni che ha; è sempre pertinente e opportuna, è esperta del mercato globale, oltre che meticolosa nel pianificare il futuro e caparbia nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Nonostante il suo percorso accademico, distante dal mio, non mi sono mai sentito a disagio: i nostri sono sempre stati incontri piacevoli, come inevitabilmente sono quelli in cui ci si misura con chi sa ascoltare», ci racconta Maurizio. Gli fa eco Giovanni, che si sente sistematicamente a proprio agio: «Il management di Sirena, i nostri referenti commerciali, i project manager, anche il personale post vendita, sono tutti accomunati dalla giovane età, il che è singolare nel settore. Forse è proprio questa caratteristica, unita alla volontà di confrontarsi e, dove possibile, migliorare, che ti fa sentire parte integrante del medesimo progetto».

Refitting, mooring, engine maintenance, carpentry, teak, bodywork, electrical, hydraulic installations, and glass-reinforced plastic are just some of the services that GPY Marine offers its shipowners.

Refitting, rimessaggio, manutenzione motori, falegnameria, teak, carrozzeria, impiantistica elettrica, idraulica e glass-reinforced plastic, sono solo alcuni dei servizi che GPY Marine offre ai propri armatori.

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Prospettive Al momento la gamma Sirena Yachts comprende cinque modelli di lunghezza compresa tra i 58 e gli 88 piedi. Chiedere ai Granai quale sia il modello più apprezzato, da loro stessi come dalla loro clientela, è la domanda più naturale che si possa loro rivolgere. «Operando nel mercato italiano ed europeo sicuramente non abbiamo particolari criticità sulla gamma; se analizziamo le richieste e le vendite, forse quello che non è stato ancora ben compreso a queste latitudini è il 58 Coupé. Per il resto i modelli di 58 e 64 piedi la fanno da padrone, mentre ritengo che il nuovo 68 rappresenti per dimensione, rapporto qualità/prezzo e layout il vero best seller dei prossimi anni. È un’imbarcazione fantastica, ricca di contenuti, generosa negli spazi e di parca gestione. È la barca ideale per la famiglia-tipo, che ama avere amici a bordo, che vuole vivere la vacanza in mare senza pensieri, potendo contare anche sulla disponibilità di alloggio per comandante e hostess». Inevitabilmente, arriva il momento di congedarci; non si tratta di un addio, però, perché il dovere e la Turchia chiamano spesso Maurizio Granai sulle rive del Bosforo, come lui stesso conferma: «Non è mai un sacrificio salire su un volo che mi porta in quel di Istanbul, perché significa che è in essere una trattativa in profumo di contratto... I nostri ospiti si sono sempre dimostrati felici di trascorrere un weekend nella metropoli turca, crocevia di culture e fonte di Storia con la S maiuscola». I profumi delle spezie dell’Oriente, dal canto loro, stanno sempre lì, pronti a inebriare la mente e a fare da cornice olfattiva alla prossima firma su un contratto.


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Sirena Marine is part of a group of more than one billion Euro. Ipek Kiraç is the CEO of the Turkish shipyard.

Sirena Marine fa parte di un gruppo da oltre un miliardo di euro. Ipek Kiraç è l’amministratore delegato del cantiere nautico turco.

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THE MOST BEAUTIFUL AND LONG-LASTING THINGS OFTEN START SPONTANEOUSLY. In fact, it was also a coincidence that triggered the story between Maurizio Granai and the Turkish shipyard Sirena Marine and, more specifically, the brand Sirena Yachts. With this brand, the Turkish company, which is also active in the production of sailboats (the Azuree and Euphoria lines) and components for the automotive industry, builds and markets motorboats, which have gained a significant position in the market in just five years. From Pistoia by birth, class of 1956, a thin Errol Flynn-style moustache and a lover of Tuscan cigars, Maurizio is the owner of GPY (acronym of “Granai Prestige Yachts”) Marine, exclusive distributor for Italy of the brand Sirena Yachts. We met with him in Istanbul, a metropolis where he often goes on business, at times accompanied by a potential client to show him a boat or the shipyard in Orhangazi, not far from Bursa. From the second half of the ’70s, when Granai embarked on his commercial path in the nautical industry, he has always dealt with motorboats. «I was twentyone years old and right after my military service, I started my professional adventure, founding a small company with some partners to sell boats from three meters and up. Those were the years of the Rio 310s». Funnily enough, Maurizio doesn’t remember the first deal he closed, which may be a sign of the fact that he has sold a truly high number of boats. «Honestly, I don’t remember which contract I put my first signature on, but, on the other hand, I clearly remember a long negotiation, in 1980, for an 11-meter boat, which was a very


GPY Marine

Sirena Yachts 88 RPH

Arriverà nel nostro paese il Sirena Yachts 88 RPH, prima ammiraglia del cantiere turco, venduto da GPY Marine ad un armatore italiano. Si tratta della barca numero nove, tra gli 88 costruiti in quasi due anni negli stabilimenti di Bursa e Pendik ad Istanbul. Questo modello, dotato di due Man di 1.800 cavalli ciascuno, per una velocità massima di oltre 26 nodi, beneficia di tutte le modifiche inserite nella produzione dal Technical Department di Bursa, rispetto alla prima unità presentata a Düsseldorf 2019. The Sirena Yachts 88 RPH will soon come to Italy, the first flagship by the Turkish shipyard, sold to an Italian owner by GPY Marine. It is boat number nine among the 88 built in almost two years in the facilities of Bursa and Pendik in Istanbul. This model, which is equipped with two Man engines of 1,800 hp each, for a top speed of more than 26 knots, enjoys all the modifications introduced in the production by the Technical Department in Bursa compared to the first unit presented in Düsseldorf in 2019.

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COMPANIES

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Sirena 68

Il Sirena 68, new entry della flotta, debutterà ufficialmente al prossimo Cannes Yachting Festival. Ali Onger, direttore commerciale di Sirena, ha dichiarato: «Sirena 68 riunisce tutte le qualità che un crocierista esperto cercherebbe in un nuovo yacht, essenzialmente un miglioramento del comfort e della sicurezza in tutte le aree».

The Sirena 68, the new entry of the fleet, will officially debut at the next Cannes Yachting Festival. Ali Onger, Chief Commercial Officer of Sirena, declared: «Sirena 68 unites all the qualities that a skilled yachtsman would look for in a new yacht, essentially improved comfort and safety in all areas».

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GPY Marine big size for the time. It was so complicated to close the sale that I still remember all the details of the negotiation, which luckily ended satisfyingly for me». That boat contributed to the expansion of the company. Many more negotiations and signatures followed, which increased the size and the number of Granai’s nautical bases. Today, GPY Marine has its historical headquarters in Marina Cala de’ Medici, south of Livorno, but the goal is to move this HQ to the other GPY office in Marina di Varazze soon since this is a very well-structured port whose user base is more in line with the product. GPY’s organization is completed by the office in Portosole in Sanremo, which is key to support the clientele in the Côte d’Azur, and a partnership in San Giorgio di Nogaro (province of Udine) offering support to German and Austrian shipowners who own a Sirena yacht in the upper Adriatic. Overall, the company can count on seven permanent employees, among which are Stefano Stefani, after-sales manager, and Giovanni Granai, Maurizio’s son, class of 1983, who has been involved in the business since he was twenty years old. Maurizio dedicates a few remarks to him: «Giovanni, who recently made me a grandfather (he smiles proudly, AN), succeeded in his intention of giving me a new youth, a more contemporary and optimistic spirit, to do things which I wouldn’t have pursued so intensely without him. When you think about the proposals made by the younger generations it is easier to set aside that kind of legacy burden I would have inevitably carried around with me. Thanks to him, I am more open to new market opportunities: he conveys his intuitions to me and together we analyse our next move. In a business like ours, each person needs to be up to speed about everything and know more or less how to do everything: this is why we are interchangeable in some functions. We have an ongoing, continuous, and healthy dialogue». After these words, Giovanni contributes: «To be clear: our dialogue is never frictionless (he laughs, AN). The possibility to ‘be up to speed about everything, as Maurizio just said, is certainly an added value: in this view, our different points of view are transformed into positive energy, aimed at satisfying our shipowners and, consequently, ensuring the health of the company».

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Passion and dialogue Although he loves the boats he deals with, Maurizio Granai does not own a yacht, but he has equipped and used several in the past. «I could write an encyclopaedia of the boats I have boarded. Among the ones I have equipped personally, one, in particular, brings back unforgettable memories, i.e. an Atlantis 50 with which I visited a large part of the Western Mediterranean with great satisfaction: a sporty hardtop offering a comfortable life on board with excellent marine performance». As a cruise enthusiast, Maurizio Granai inevitably sensed the potential of Sirena Yachts from the beginning, a brand which, although it could boast dealers even in North America, identifies with the Mediterranean Sea in many ways. The encounter with the brand, which was still coming to life at the time, happened in a way he remembers well: «Sometimes the best opportunities happen by chance: you just need to pay attention, to everything, and everywhere. I was at a business dinner during the boat show in Düsseldorf in 2015

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COMPANIES when one of the guests generally described this new Sirena project to me. I confess I didn’t hesitate for a moment and followed all the channels I knew to get to speak to the person who had the power to discuss the dealership». The seriousness of the businesswoman and manager Ipek Kiraç and the Kiraça group did the rest. «I have had the pleasure to meet Miss Ipek several times both in boat shows and on other occasions. My impression is that she is a woman who is more mature than her age. She is always pertinent and appropriate, she is an expert in the global market in addition to being meticulous in planning the future and persevering in reaching the goals she sets herself. Despite her academic background, which is distant from my own, I never felt uncomfortable with her: our meetings were always very pleasant, as any meeting in which you measure yourself with someone who knows how to listen», Maurizio tells us. And Giovanni chimes in saying that he also systematically feels comfortable: «Sirena’s management, our sales representatives, the project managers, even the after-sales staff, are all young people, which is rather unique in this

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GPY Marine assists the owner in all aspects that guarantee his purchase in full safety, including the choice of the insurance coverage through Lloyd’s Insurance.

GPY Marine segue l’armatore in tutti quegli aspetti che ne garantiscono l’acquisto in totale sicurezza, tra cui la scelta della copertura assicurativa, tramite Lloyd’s Assicurazioni.

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industry. Maybe it is precisely this characteristic, together with the will to measure up with others, and, wherever possible, improve, which makes you feel like an integral part of the same project». Perspectives At the moment the Sirena Yachts range includes five models between 58 and 88 feet in length. Asking Granai which one is the most appreciated model, by themselves and by their clientele, is the most natural question that comes to mind. «Since we operate in the Italian and European market, we certainly don’t have any particular critical issues with the range. If we analyze the demands and sales, maybe the model that has not been entirely understood yet in this region is the 58 Coupé. Other than that, the 58 and 64 are the unchallenged stars, while I think that the new 68, in terms of size, quality-price ratio, and layout will be the true best seller of the next years. It is a fantastic boat, rich in contents, generous in spaces, and requires very little maintenance. It is the ideal boat for the typical family who loves to have friends on board, wants to experience a carefree vacation at sea, and also be able to accommodate a skipper and hostess». Inevitably, it is soon time to say goodbye. However, this is not a farewell, since duty and Turkey often call Maurizio Granai to the shores of the Bosporus, as he confirms: «It is never a sacrifice to get on a plane that takes me to Istanbul because it means that we are in a negotiation which is starting to smell more like a contract… Our guests have always been happy to spend a weekend in the Turkish metropolis, which is a crossroads of cultures and source of History with a capital h». The scents of oriental spices, in their turn, are always there, ready to inebriate the mind and constitute the olfactory framework to the next signature on a contract.



SHIPYARDS

SHIPYARDS

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CMM YACHT SERVICE

Precisione e Conoscenza Precision and Know-how Matteo Cervasi, giovane imprenditore marchigiano, ci racconta di come dal 2004 sia entrato nella nautica passando attraverso il mondo del refit, dove l’artigianalità è la chiave di volta e il rispetto e l’amore per l’eccelsa qualità del Made in Italy sono imprescindibili tasselli per formare l’incastro perfetto Matteo Cervasi, a young entrepreneur from Marche, tells us about how he came to the nautical industry in 2004 from the world of refitting, where craftsmanship is key and the respect and love for outstanding Made in Italy quality are the indispensable pieces of a perfect puzzle by Francesca Portoghese - photo by Andrea Muscatello

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SHIPYARDS EREDE DI SÉ STESSO, MATTEO CERVASI, CON LA SUA CMM YACHT SERVICE assicura al cliente il know how e l’esperienza giusti di chi fa della propria passione un lavoro. Comincia da giovanissimo in Pershing, dedicandosi alle operazioni di refitting di bordo e costruendosi così un castello di esperienza che gli è valso la fiducia del Gruppo Ferretti che gli affiderà in futuro il refit per tutti i marchi, riconoscendo la sua azienda Master Service Point in esclusiva. Matteo, quanto è importante il refit nella nautica? La scelta del refit si traduce nella volontà di recuperare, da parte dell’armatore, un bene dal valore intrinseco che risiede nel design esclusivo fatto da architetti specializzati. Un’imbarcazione è un po’ come una casa: ha il suo layout e le sue strutture ed un valore di acquisto importante che non può non incidere sulla decisione di intervento di refitting. Quello del refit si aggira intorno al 30% del valore complessivo del bene. Va da sé, dunque, che già dal secondo anno la spesa sia completamente ammortizzata rispetto all’acquisto di un bene nuovo, appena uscito sul mercato. Nel refit vi è sicuramente anche un aspetto romantico che

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rientra nella sfera dell’affettività: spesso le barche sono battezzate con il nome di un componente della famiglia, sulla barca sono cresciute le famiglie, è la barca che custodisce i ricordi delle vacanze. Quali sono i vostri punti di forza? Uno dei nostri punti di forza è sicuramente la garanzia che diamo al cliente di contare su maestranze specializzate che vanno dal meccanico al carrozziere, dall’elettricista al verniciatore. Avere un unico interlocutore è un servizio fondamentale: il cliente si sente immediatamente tutelato nella soluzione del problema, in tutte le sue sfaccettature. Come si sta evolvendo la vostra azienda oggi? L’azienda non ha mai smesso di crescere, anche in un periodo di crisi. Da dodici anni, siamo presenti anche in Costa Azzurra, uno dei mercati più prestigiosi ed importanti del Mediterraneo, con la nostra sede di Antibes, e questo ci consente di gestire in loco, da Mentone a Marsiglia, tutti i refit delle imbarcazioni. Siamo in grado di intervenire in tutto il mondo e spostiamo le nostre squadre ovunque, sempre equipaggiandole della nostra attrezzatura per interventi specifici che richiedono una preparazione ad altissimo livello e l’utilizzo di CMM Yacht Service ha 27 dipendenti. In caso di intervento in loco, al di fuori della sede di Mondolfo, la squadra può raggiungere anche più di 50 persone. CMM Yacht Service has 27 employees. In the case of on-site interventions, outside the premises in Mondolfo, the team can reach more than 50 employees.

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materiali che sono sempre haut de gamme. Abbiamo lavorato in Indonesia per sei mesi per la verniciatura di un’imbarcazione, ma prima di procedere siamo dovuti intervenire con la costruzione di una cabina di verniciatura per evitare che i 44 °C fissi ed il tasso di umidità, sempre attorno al 90%, non inficiassero sul lavoro. Abbiamo abbassato la temperatura a 20 °C e portato l’umidità ad un tasso pari al 30% per restare conformi ai dati indicati dalle tabelle della vernice utilizzata. Abbiamo poi creato un sistema di climatizzazione e di deumidificazione, oltre a prevedere anche un complesso sistema di aspirazione per i fumi ed il risultato è stato efficacemente raggiunto. Come sempre avviene, tutti i materiali, stoccati in grandi quantità nei nostri magazzini, sono stati spediti via aerea prima dell’intervento e ancor prima che la nostra squadra partisse per procedere al lavoro. In Qatar, invece, siamo intervenuti su una barca di 37 metri per ben due anni. Il nostro refit assicura al cliente, oltre che un abbattimento dei costi rispetto all’acquisto del nuovo, una barca nuova in tutte le caratteristiche tecniche e la possibilità di una personalizzazione che incontra il gusto dell’armatore, dettaglio

Matteo Cervasi, classe 1979, è un appassionato di oggetti vintage. In realtà, non si tratta di passione ma, come dice lui, di una vera e propria attrazione che nasce da un subitaneo colpo d’occhio. Non c’è bisogno che ne conosca la storia o che sia di valore: se l’oggetto lo ispira, è quello giusto. Matteo Cervasi, class of 1979, is a lover of vintage objects. In reality, this is not a passion, as he says, but an actual attraction that is triggered by a sudden glance. There’s no need for him to know the object’s story or for it to be of value: if the object inspires him, it’s the right one.


CMM YACHT SERVICE

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SHIPYARDS importante per un acquirente che, in barche nuove in pronta consegna o in stock, è più difficile da trovare. Mi sento di dire quindi che anche la parte creativa è uno dei punti di forza del nostro lavoro e deriva dalla collaborazione tra il nostro ufficio di Project Manager e lo studio di architettura ITA31, che ci ha garantito sempre grandi successi. In che modo ha cambiato le vostre esigenze e quelle del settore lo scenario di una pandemia? La pandemia ha creato problemi a livello di gestione del tempo del nostro lavoro. Prima, salivamo a bordo in venti persone; durante i periodi di chiusura del Paese potevamo farlo solamente in due. È risultato molto complicato anche l’approvvigionamento dei dispositivi, sia in termini di tempo sia in termini di costo. Tuttavia, la dedizione al lavoro dell’intera squadra, che io considero una vera e propria famiglia, ha permesso di portare a termine

For more than 17 years it has been the Master Service Point for all models of the Ferretti Group, Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Riva, Mochi Craft, Custom Line.

tutti i lavori in programma rispettando le scadenze. Con coesione e affiatamento, che sono il motore del nostro lavoro, avevamo già affrontato e superato egregiamente anche la crisi che ha colpito il settore della nautica qualche anno fa. Quanto influisce il Made in Italy nel vostro lavoro? Il Made in Italy sta tutto nella nostra mentalità e anche se la gran parte dei nostri artigiani non sono italiani, siamo riusciti a trasferire loro un saper fare e una maestria che hanno tutto il sapore del nostro Paese. Oggi, ognuno ha sposato la causa di CMM Yacht Service e ne riconosce il valore. Abbiamo investito molto per la formazione, investimento che è sempre andato di pari passo con la decisione di prediligere l’eccellenza Made in Italy anche attraverso la scelta delle materie prime, sempre pregiate, e performanti tecniche di intervento. Faccio un esempio: quando si rende necessaria la verni-

Da oltre 17 anni è Master Service Point per tutti i modelli di imbarcazioni del Gruppo Ferretti, Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Riva, Mochi Craft, Custom Line.

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ciatura, noi non proponiamo mai al cliente il Wrap. La verniciatura, fatta con la sapienza di chi lavora da anni in questo settore, è l’unica possibilità non solo per recuperare un pezzo della barca ma soprattutto per attribuirgli il valore che merita. Col fine di assicurare il miglior risultato possibile, utilizziamo quasi sempre vernici ceramicate, un materiale molto duro che assicura longevità all’intervento. È per questa continua virata verso l’eccellenza che un armatore dovrebbe scegliere CMM Yacht Service? Un armatore dovrebbe scegliere CMM per tutelare il valore del suo bene, sicuro di trovare al suo servizio persone competenti che sanno lavorare allineandosi alla qualità e all’eccellenza della sua barca. Le nostre competenze si sono fatte valere nel settore della nautica tanto da far parlare di noi anche Oltreoceano e convincere un armatore di Boston ad affidarci il refit della sua imbarcazione. Sarà un intervento radicale che faremo nella nostra sede e che coinvolgerà il reparto dell’impiantistica, i motori, la propulsione, il layout interno ed esterno. Il prodotto finale sarà un’imbarcazione nuova, completamente personalizzata a cui dovremo dedicare circa un anno di lavoro. Quali sono i progetti futuri per lo sviluppo dell’azienda? Il core business della mia azienda è l’assistenza, fatta in loco, con furgoni officina e personale altamente specializzato. Poi c’è il refit, la parte sulla quale io intervengo maggiormente, che mi piace di più e che mi permette di esprimermi al meglio. Studio per entrare in contatto con l’armatore, imparo a conoscerne i desideri e quelle esigenze che nemmeno lui, molto spesso, sa di avere. Non è un lavoro facile ma è la cosa più importante che mi permette di fare bene il mio lavoro di consulenza, agevolando al massimo la vita a bordo del cliente. Da circa due anni, però, oltre al core business, si è aggiunta anche la parte dell’intermediazione e siamo diventati subagenti del dealer italiano, Italian Yacht Store. Sono sostenuto da una grande squadra amministrativa che mi aiuta in maniera molto solida in ogni progetto. Il prossimo passo sarà creare siti in prossimità del mare e ampliare le nostre attività attraverso l’apertura di nuovi cantieri, garantendo la nostra presenza su un più vasto raggio. Stiamo pensando alla Liguria e ad altre sedi dislocate in Europa. Matteo Cervasi, che si definisce il primo cliente di sé stesso, ha illustrato un lavoro fatto di meticolosa precisione, conoscenza e passione: un trittico importantissimo per chi deve assicurare l’eccellenza. AN HEIR OF HIMSELF, MATTEO CERVASI AND HIS CMM YACHT SERVICE can guarantee clients the right know-how and experience that distinguishes those who have made their passion into their profession. He started at a very young age at Pershing, where he dedicated himself to on-board refitting operations thus building up a castle of experience that earned him the trust of the Ferretti Group which decided to entrust him with refits for all brands in the future, acknowledging his company as an exclusive Master Service Point. Matteo, how important is refitting in the nautical industry? The choice of refitting translates into the owner’s will to recover a good with an intrinsic value that resides in its exclusive design made by specialised architects. A boat is a bit like a house: it has its layout and structures and an important purchasing value that necessarily impacts the

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CMM Yacht Service signed a collaboration agreement with the Italian Yacht Store, dealer of y Ferretti Yachts, Pershing, and Itama brands, thus becoming the official agent for the region of Marche.

CMM Yacht Service ha siglato un accordo di collaborazione con Italian Yacht Store, dealer delle imbarcazioni Ferretti Yachts, Pershing e Itama, diventando agente ufficiale per la regione Marche.

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decision about a refitting operation. Refitting revolves around 30% of the overall value of the good. Consequently, already from the second year, the expense is entirely amortized concerning the purchase of a new good that has just been launched on the market. And refit certainly also includes a romantic aspect that is part of our emotional sphere: often boats are baptised with the name of a family member, families grow up together on the boat, and the boat safeguards their holiday memories. What are your strengths? One of our strengths is no doubt the guarantee we give our clients since they can count on our skilled workers ranging from the mechanic to the coachbuilder, from the electrician to the painter. Having one single interlocutor is a fundamental service: the client immediately feels protected in the solution to the problem, in all its aspects. How is your company evolving today? The company never stopped growing, even during periods of crisis. We have been present in the Côte d’Azur for twelve years, which is one of the most prestigious and important markets of the Mediterranean. We are based in Antibes, which allows us to manage all refitting operations directly on-site, from Menton to Marseille. We can operate all over the world and move our teams anywhere as they are equipped with our technical devices for specific operations that require an extreme level of expertise and the use of materials that are always top of the range. We worked in Indonesia for six months to paint a boat, but before we could proceed, we had to build a paint booth to avoid that the constant temperature of 44 °C and high level of humidity, always around 90%, ruin the work. We lowered the temperature to 20 °C and took humidity down to 30% to comply with the specifications of the paint we were using. Then we created an air conditioning and de-humidification system and provided a complex fume extraction system and were finally able to reach our result effectively. As always, all the materials, which are stocked in large quantities in our warehouses, were shipped by air before the operation and even before our team left to proceed with the work. In Qatar, on the other hand, we operated on a 37-meter boat for as much as two years. Our refit not only guarantees the client lower prices compared to the purchase of a new boat but also gives him a boat that is completely new in all its technical characteristics with the possibility of customizing it to meet the owner’s tastes. This is an important detail for a buyer, which is more difficult to find in new boats in stock or for immediate delivery. So I would say that even the creative part is one of the strengths of our work, as it derives from a collaboration between our office of Project Managers and the architectural firm ITA31, which has always guaranteed great success. How has the scenario of a pandemic changed your needs and those of the industry? The pandemic has created problems in terms of time management in our work. In the past, twenty people would board the ship at the same time, while during the lockdown only two people could be present at once. Also, the supply of devices became very complicated, both in terms of time and cost. However, the dedication to work shown by the entire team, which I consider as an actual



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With locations in Italy and Côte d’Azur, CMM operates on the entire Italian and French territory. Furthermore, thanks to its organisational and logistic capacity, it can operate anywhere in the world.

Con sedi in Italia e in Costa Azzurra, CMM opera su tutto il territorio nazionale e su quello francese. Inoltre, grazie alla sua capacità organizzativa e logistica, esegue lavorazioni in ogni parte del mondo.

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family, allowed us to finish all the works we had scheduled and respect the deadlines. With cohesion, passion, and team spirit, which are the drivers of our work, we had already faced and overcome the crisis that had struck the nautical industry some years ago. How much does the Made in Italy element influence your work? The Made in Italy aspect is all in our mentality and even if the majority of our craftsmen are not Italian, we have succeeded in passing on know-how and mastery to them that have an entirely Italian taste. Today, each one of them has embraced CMM Yacht Service’s cause and recognises its value. We have invested a lot in training, which has always gone hand in hand with the decision to prioritise Made in Italy excellence even in the choice of raw materials and operation techniques. By way of example: when a paint job is needed, we never suggest the client choose a Wrap. A good paint job, executed knowingly by those who have worked in this industry for years, is the only possibility not only to recover a piece of the boat but also to give it the value it deserves. To ensure the best possible result, we almost always use ceramic paints, a very hard material that gives the job a longer life. Is this constant striving for excellence the reason why an owner should choose CMM Yacht Service? An owner should choose CMM to protect the value of his good, as he will be certain to find competent people at his service who know how to work in line with the quality and excellence of his boat. Our skills have proven themselves in the nautical industry to the point that word about us even spread overseas and convinced an owner from Boston to trust us with the refitting of his boat. This will be a radical intervention which we will perform on our premises and which will involve the installations, engines, propulsion, and internal and external layout. The final product will be a new and entirely personalised vessel, which will require about one year of work. What are your projects for the company’s future development? The core business of my company is assistance, performed on-site, with workshopvans and highly skilled personnel. Then there is refitting, which is the part I am mainly involved in and which I like most because it allows me to express myself fully. I study to connect with the owner, I learn to get to know his desires and those needs that even he often doesn’t know he has. It is not an easy task, but it is the most important thing that allows me to do my job as a consultant well to help make the client’s life on board as pleasant and easy as possible. However, for about two years now, in addition to our core business, we have also been doing intermediation and have become subagents of the Italian dealer, Italian Yacht Store. I am supported by a large administrative team, which assists me very solidly in every project. The next step will be to create sites close to the sea and expand our activity by opening new shipyards to guarantee our presence on a wider range. We are thinking about Liguria and other locations around Europe. Matteo Cervasi, who defines himself as his first client, told us about a line of work made of meticulous precision, know-how, and passion: an essential triad for anyone who needs to guarantee excellence.







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Anno 2017, LOA 28,31m., 2 X V8-1200 MAN, 5 cabine ospiti + zona equipaggio. Stabilizzatori. Prezzo € 5.500.000 + Iva

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Anno 2019, Lunghezza 23,76 m., 2 X 2000 Hp MTU, 4 cabine ospiti + zona equipaggio. Stabilizzatori. Prezzo di richiesta € 3.600.000 + Iva se dovuta.

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Anno 1992 / refitting 2016. Lunghezza fuori tutto 26, 2 motori CAT 3208 233Hp. 4 cabine ospiti + 4 bagni + equipaggio. Prezzo di richiesta € 1.250.000.

Anno 2004, Lunghezza 20,70 m., 2 X 1350 Hp MTU, 4 cabine ospiti + zona equipaggio. Prezzo di richiesta € 469.000. Disponibilità dopo la stagione.

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2016: leasing in corso, scafo carbonio, boma avvolgibile, 3 cabine più cabina equipaggio, garage tender e spiaggetta di poppa idraulica. € 1.100.000 Iva assolta. Toscana.

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Grabau International

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3337489281, michele@grabauinternational.com

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ISA 120’

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Year 2005, LOA 120’ 0”, Beam 27’ 0”, Engine MTU, City Miami, Price USD 4,250,000

Length O.A. 43,25m, Beam 8.60m, Draft (full load) 2,50m, Speed: cruising 13 kn - Max 16 kn, Asking Price € 9,900,000 – (excl. VAT)

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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BROKERAGE SECTION

Centro assistenza e ricambi Allestimenti personalizzati Riparazione gommoni (vetroresina, PVC, hipalon) Riparazioni e diagnostica di tutte le marche Princess 50 Fly - Anno 2009 2 x 670 hp Volvo Penta EB TD - € 479.000

Princess Riviera 36 - Anno 1990 2 x 306 hp Volvo Penta EB D - € 39.000

Faeton 1040 Moraga Fly - Anno 2004 2 x 315 hp Yanmar EB TD - € 72.000

Sea Best srl via Giacosa, 6 - 20093 Cologno Monzese MI T. 02 25 39 11 34 - F. 02 27 30 45 42 info@seabestsrl.it - www.seabestsrl.it

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VZ 16 - Anno 2005 2 x 730 hp Man EB TD - € 320.000

RIVA VENERE 75

AZIMUT 43’

YEAR: 2009. Elegant interiors, fine finishes, comfortable and convivial spaces, 4 cabins, 4 toilets. Powered 2 x MTU 1524 hp PRICE: € 1.590.000 Tax paid

Year 2015, LOA 43’ 0”, Beam 13’ 11”, Engine Volvo Penta D6. State Florida. Price USD 538,000

u Florida Yachts International

Anno 2010; mt. 18,57; 2x1100 hp Man; ore moto 1400 ca; ottime condizioni; n. 3 cabine, n. 1 cabina marinaio; Vis. Nord Sardegna. Prezzo: € 445.000 IVA assolta (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

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u

AZ 50 FLY

CUSTOM LINE 97

DALLA PIETÀ 59’

Year 2005. LOA m. 16,02 - Beam m. 4,72. 2x Cat C12 669HP Price € 290.000

Year 2009, LOA 29.5 m, Engines 2xMTU 2400hp, Max Speed 28kn, Asking Price € 3,000,000 ex VAT

Year 2007 - 2x900 Hp MAN LOA: m 18,30 - Beam: m 4,94 - Price: € 420.000

TE

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NA TA N

350

CMM Yacht Service

SARNICO 60’

Sciallino 25 - Anno 2000 2 x 140 hp Yanmar EB TD - € 68.000

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Inmar snc

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AMER 94 Anno 2015, lunghezza 29 m., larghezza 6,30 m., 2x Volvo Penta IPS D13. 4 cabine + 5 bagni + 2 cabine equipaggio. Prezzo € 3.200.000 + Iva se dovuta.

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IL GATTOPARDO

2008: Refit completo 3 o 4 cabine più equipaggio, boma avvolgibile. Pronta per uso privato o charter. Palma di Mallorca. € 750.000 Vat paid.

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Grabau International

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Amer 116 S Year: 2012, LOA: 35.20 m Beam: 7.20 m, Draft: 3.30 m, Asking Price: € 5 900 000

Bernard Gallay

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barchemagazine – Settembre-September 2021


BROKERAGE SECTION

PERSHING 108’ Year: 2015, LOA: 33m, Beam: 6.7m Draft: 1.83m. She offers accommodation for 8 guests in 4 cabins, including 1 master cabin, 1 VIP cabin, 1 convertible cabin (double or twin) and 1 twin cabin. € 7,100,000.

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SINBAD HATTERAS

TIGRA 37 M

Year Built 1995, Length 39.62 M Beam 7.62 M, Draft 1.83 M Gross Tonnage 272 Ton, Guests 10, Crew 6, Cruising Speed 14knots, Asking Price $ 3,950,000

Year 2008, LOA 35.24 M Beam 8.2 M, Cruising Speed 12 Knot, Main Engines 2 X MAN 440 hp, Asking price - € 2,290,000.

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u

YMB Yachting Ltd

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Northrop & Johnson

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BERTRAM 31

CAYMAN 43 HT

MAGNUM 44

OTAM 45 S

BLUEGAME 60

RIVIERA 37’

Year: 1977, Lenght: 9,30 mt, Beam: 3,30 mt, Engines 2x340 hp Mercruiser V8, Location: Italy, Asking Price: € 140.000

Year: 2004, Lenght: 13,24 mt, Beam: 4,24 mt, Engines 2x480 hp Volvo Penta, Location: Italy, Asking Price: € 160.000

Year: 2000, Lenght: 13,45 mt, Beam: 3,85 mt, Engines 2x660 hp Caterpillar, Location: Italy, Asking Price: € 495.000

Year: 1998, Lenght: 13,45 mt, Beam: 2,80 mt, Engines 2x800 hp Caterpillar, Location: Italy, Asking Price: € 345.000

Year: 2010, Length: 17,63 mt, Beam: 5,38 mt, Engines 2x1100 hp MAN, Location: Italy, Asking Price: € 690.000

Year 2008, LOA 37’ 0”, Beam 13’ 10”, City Miami. Price USD 349,000.

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SANTA MARINA YACHTS

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SANTA MARINA YACHTS

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SANTA MARINA YACHTS

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barchemagazine – Settembre-September 2021

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SANTA MARINA YACHTS

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u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

351


BROKERAGE SECTION

ASYA HEESEN Year 2015, Length 47m, Beam 8,85m, Draft 2,55m, No. of Guests 12, No. of Cabins 5, Maximum speed 15, Engines 2 MTU (8V 4000 M63), Fuel Capacity 60,000l New Asking Price: € 21,900,000 (VAT unpaid)

u

BLACK ORANGE

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SAF_Layout 1 30/01/20 09:10 Pagina 1

352

DALLA PIETÀ 58 HT

DALLA PIETÀ 72 HT

M/Y MINA - BENETTI

Del 2006, 18,67 mt. x 5,00, 2x1100 Man, ore moto 800, velocità 30 kt. crociera 35 di massima, gruppo da 13 KW, aria condizionata, perfetta in ogni sua parte meccanica, elettrica, idraulica. Prezzo € 380.000.

Del 2012, 23,02 mt. per 5,81, ore moto 450, 2x1650 Cat, velocità crociera 27Kt max 33Kt, versione 3 cabine, 4 bagni imbarcazione come nuova, tenuta al coperto di inverno e da due marinai in estate. Prezzo € 1.300.000.

Year: 2010, Refit in 2017 LOA: 36.58m (120ft), 12 guests in 5 cabins. Price: € 7,450,000 VAT paid.

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Fabio 338.4531398

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Fabio 338.4531398

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BLACK ORANGE

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RIVA DOMINO 88 SUPER

FIFTY FIFTY

TOFINOU 16 N°4

Year 2016, LOA 26.82 m, Beam 6.27 m, Engines 2xMTU 2638hp, Beam 6.27 m, Heads 4, Max Speed 38kn, Asking Price € 4,300,000 ex VAT

Architect: German Frers Model: CNB 76, Year: 1991, LOA: 23,16 m, Beam: 6,00 m, Draft: 3,20 m, Asking Price: € 750,000

Year: 2021, LOA: 15.9 m Beam: 4.3 m, Draft: 2.7 m, Asking Price : 750,000 EUR - Ex VAT

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Idea Yachting Limited

+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com

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Bernard Gallay

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Bernard Gallay

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CERRI 102

TANSU

Length 31.10m, Beam 7.25m, Draft 1.80m. Accommodation: 5 Cabins. Engines 2 x MTU 6V 2000 M93 4868hp – Cruising Speed: 28 Knots. € 2.190.000 EX VAT

Year 2009, Fully reffitted in 2018, LOA 20.00 m, Beam 6.30 m, Draft 2.5 m, Main Engine 2 X Scania 450 hp, Max Speed 12 knots, Asking price € 1,350,000

u

Infinite Yachts

u

YMB Yachting Ltd

+33 6 15 25 83 63 gt@infiniteyachts.com

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AFRICAN CAT

WONDERLAND

Builder Overmarine-Mangusta, Year Built 2007, Length 39.62 M, Beam 7.62 M, Guests 12, Crew 8 Construction Fiberglass Cruising Speed 25knots. Asking Price € 5,500,000

Year Built 1997, Length 37.21 M, Beam 7.92 M, Draft 1.83 M, Gross Tonnage 280 Ton, Guests 8, Crew 6, Cruising speed 11Knots. Asking Price $ 7,950,000

u

Northrop & Johnson

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Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com


BROKERAGE SECTION FERRETTI 881 RPH Year 2008, LOA 27 m, Beam 6.72 m, Main Engine 2 X 2000 hp MTU Asking price € 2,490,000 VAT PAID

u

YMB Yachting Ltd

+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

PRINCESS YACHTS 68’

AZIMUT 80’

CRUISER 390 SC

Year 2017, LOA 68’ 0”, Beam 17’ 8”, Engine MAN 12V, Location: Miami, Fl, Price USD 2,799,000

Year: 2003, Length: 80 ft Heads: 4, Location: Miami, Fl, Price USD 1,250,000

u Florida Yachts International

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2008 Liguria. 2 x IPS 500 Volto Penta. 1 cabina 1 bagno con doccia e divano trasformabile. € 145.000

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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®

Mostra Nautica delle imbarcazioni usate

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

HAKHANORYA Year 2010, LOA 27 m Beam 6.5 m, Cruising Speed 14 Knots. Asking price € 1,300,000 USD

u

YMB Yachting Ltd

+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

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SANLORENZO SL 100

HAKHANORYA

ODYSSEY 21 M

Year 2000, LOA 28.83 Beam 6.8 m, Draft 1.9 m Max Speed 24 Knots, € 1,490,000

Year 2010, LOA 27 m Beam 6.5 m, Draft 1.7 m, 4 cabins for 8 guests, $1,490,000

Year 2014, LOA 20,98 m Beam 5.65 m, Cruising Speed – 15 knots, € 920,000

u

u

YMB Yachting Ltd

+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

YMB Yachting Ltd

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YMB Yachting Ltd

+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

LAKOTA Year: 1990, LOA: 18.28 m Beam: 15.10 m, Draft: 1.70 – 3.50 m,Flag: Hong Kong, Asking Price: € 250,000.

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Bernard Gallay

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LATITUDE

PHATSARA

KIMBERLY

Year Built 1991, Length 40.01 M Beam 8 M, Draft 2 M Cruising Speed 10Knots, 13 Cabins. Asking Price € 1,950,000

Year Built 2012, Length 37 M, Beam 8.23 M, Draft 1.52 M, Gross Tonnage 265 Ton, Guests 26, Crew 10, Cruising Speed 21Knots, $ 3,950,000

Year Built 2000, Length 39.01 M Beam 7.62 M, Draft 2.13 M Gross Tonnage 321 Ton Guests 8, Cruising Speed 14, $ 3,950,000

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Northrop & Johnson

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Northrop & Johnson

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Northrop & Johnson

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16/17/18 e 22/23/24 OTTOBRE 2021 CANTIERI DI APRILIA

Organizzazione: Ente Fiera Cantieri di Aprilia

Cantieri di Aprilia - Latisana, Udine Seguici su

barchemagazine – Settembre-September 2021

Nautilia


BROKERAGE SECTION

STAMA 37 OPEN Del 2006 imm. 2008. 2X VOLVO D6-310/PPH ore moto 485 – 2 cabine – 2 bagni- dinette trasformabile – angolo cotturaGPS del 2020 -pilota automaticopasserella idraulica – pozzetto e plancetta in teak. € 120.000 Iva Assolta

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Yacht Service Rapallo

VAN DAM NORDIA PC 70 2017, usata con cura, scafo e strutture in alluminio, ponte in teak, aria condizionata, generatore 17kw, mogtore Volvo 265hp, elettronica raymarine, vele Doyle. € 1.700.000 + IVA.

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Grabau International

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COBALT 343 2004, showroom Como. Velocissima, scafo in Kevlar, usata solo lago. 2 x 425 Hp - Mercruiser MAG 496 V8 benzina. € 85.000.

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Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

Year 2005. Engines: Man V10 2 X 1100 HP - 1516 hours. Full optional. Bow Master cabin with private bathroom and shower box. HL: 19,10 mt, Beam: 4,70 mt, Price € 330.000. u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

Cantieri di Sarnico Spider Anno 2008; 13,40 mt; 2x435 hp Volvo Penta; ore moto 755 ca; ottime condizioni; Visibile Sud Tirreno; Prezzo di richiesta € 235.000 iva pagata (+ comm.). u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

GIANETTI STAR 64 2011, € 630.000 Tax not paid. Twin Yanmar 100hp engines with GORI folding propellers. 2.60m draft keel. 3-bladed folding prop. 4 cabins 3 heads layout. Electric winches. Electric furling jib.

u

Grabau International

3337489281 michele@grabauinternational.com

HIGH SPIRIT

MANGUSTA 108’

Length 37.30m, Beam 7.50m, Draft 2.30m, Gross Tonnage 245, Year/Refit 2007/2018, Staterooms 5, Guests 12, AskingPrice $7,537,808

Year 2002, LOA 108’ 0”, Beam 23’ 0”, Cruising Speed 25 Kn, Engine MTU 4000 M90, City Miami, Price 2,995,000 USD

u

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RIZZARDI CR 63 TOPLINE HT

FGI YACHT GROUP

u Florida Yachts International

M: 954 830 4867, fng@fgiyachtgroup.com www.fgiyachtgroup.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

BLACK PEPPER

BIG JOY

Length 24.34 M, Beam 5.18 M Draft 2.13 M, Gross Tonnage 104 Ton, Guests 9, Crew 3, Year Built 1975, Construction Steel Cruising Speed 10Knots. Asking Price € 850,000

Year Built 2018, Length 27.18 M, Beam 7.32 M, Draft 1.22 M, Gross Tonnage 140 Ton, Guests 8, Crew 2, Builder Custom Designer Karatas Yacht Design. Cruising Speed 12. Asking Price € 4,950,000

u

Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com

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Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com

barchemagazine – Settembre-September 2021


BROKERAGE SECTION

Imoca 60

FERRETTI 592

SUNSEEKER PREDATOR 64

FERRETTI 57’

SUNSEEKER 68’

AKHIR 25S - C. DI PISA

Year: 2007 | Refit: 2019 LOA: 18.28 m, Beam: 5.50 m Draft: 4.50 m, Flag: French Location: Saint-Brieuc, France Asking Price: € 895 000

Year 2009, LOA 18.33 m, Guest Cabins 3, Cruising Speed 28 kn, Location South of France, Beam 5.25 m, Engines 2xMAN 1100hp Heads 3, Max Speed 32 kn, Hull Material GRP, Asking Price € 580,000 ex VAT

Year 2009, LOA 20.10 m, Beam 4.85 m, Guest Cabins 3, Cruising Speed 24 kn, Location South of France, Engines 2xMAN 1200hp Heads 3, Max Speed 32 kn Hull Material GRP. Asking Price € 775,000 VAT Paid

Year 2011, LOA 57’ 0”, Beam 15’ 0”, Engine MAN 900 CV, City Miami, Price USD 899,000

Year 2015, LOA 71’ 2”, Beam 16’ 9”, Heads: 3, Cabins: 3, Engine MTU 1350, City Miami, Price 1,299,000 USD

Year-Refit 1989-2009, Beam 4.60 m, Guest Cabins 3, Location Tuscany, Italy, Cruising Speed 20 kn, LOA 24.00 m, Engines 2xMTU 1521hp, Crew Cabin 1, Hull Material Wood, Max Speed 23 kn, Asking Price € 450,000 VAT PAID

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Bernard Gallay

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Idea Yachting Limited

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Idea Yachting Limited

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Idea Yachting Limited

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HALKIN - MANGUSTA 72

BLACK LEGEND S - MYLIUS

Builder: Overmarine Year: 1999, LOA: 21.56 m, Beam: 5.56 m, Draft: 1.15 m Flag: Italy, Location: Alassio, Italy. New Asking Price: € 430 000.

Architect: Alberto Simione Year: 2013 | Refit: 2018 LOA: 18,23 m, Beam: 4,80 m, Draft: 3,57 m, Flag: Malta Asking Price: € 1,200,000

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Bernard Gallay

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Bernard Gallay

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GOLDEN HORN 42 M

MY TOY MANGUSTA

Year: 2007, L.O.A 41.4 m, Beam 8 Draft 2.65 m, Displacement 365 tons, Gross Tonnage 442 GT, Range 5,000 NM. Asking price: € 7,500,000

Year Built 2018, Length 25.1 M Beam 5.79 M, Draft 1.52 M Gross Tonnage 83 Ton Guests 7, Crew 3 Cruising Speed 40Knots, Asking Price € 2,800,000

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YMB Yachting Ltd

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barchemagazine – Settembre-September 2021

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Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com

355



BROKERAGE SECTION

MONTEFINO 78

ZELDA

M/Y MINA

40.4m, 2009 build, Maltese Commercial, Su Marine, Tanju Kalaycioglu design, 5 cabin 10 guest capacity. Asking Price € 3,000,000 u Sofi Yacht

Year: 2010, LOA: 36.6m, Beam: 8.18m, Min Draft: 2.11m, Range: 3,500Miles, Staterooms: 5. Asking price: € 7,450,000 VAT PAID u Black Orange Yachts

alev@sofiyacht.com, +90 216 3880887

+971505796099, greg@blackorange-yachts.com

HYLAS H60

OCEAN YACHTS 40’

2018 (2019 launched), from US$ 1,700,000 ex Vat, available for inspection East Coast USA. Designed by German Frers.

Year 1997, LOA 40’ 0”, Beam 14’ 2”, Engine Caterpillar, City Miami, Price USD 199,000

CIGARETTE BULLIT 31

SEA ENGINEERING BLUE ICE 380 2012, Liguria. Due cabine e un bagno, 2x300 HP Volvo Penta D4 diesel common rail con 200 ore di moto. € 139.000

3337489281 michele@grabauinternational.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

Anno 1990, Mercruiser 454 MAG MPI 7.4/8V Bravo , buonissime condizioni. Richiesta € 50.000 - Iva assolta. u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

CUSTOM LINE NAVETTA 33

MIG 38 Anno 2010, mt.12,50, 2 X D-4 300 hp diesel P.P., ore moto 510 ca, buone condizioni, 2 cabine, 1 bagno, elica di prua, passerella idraulica. € 110.000 iva assolta.

PERSHING 115

ITAMA FORTY

SILVERTON 51’

Year: 2013. Elegant and comfortable super yacht 5 cabins, 5 toilets Powered 2 x MAN 1400 hp PRICE: € 5.900.000

Boat in excellent condition Sole owner. Never used for rental. Hull painting and superstructure with metallic pearl finish in the year 2013. € 5.500.000

anno 2007 - 2×450 Man Scafo blu - Imbarcazione FullOptional. Perfetta - Pronto Boa € 250.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

u Florida Yachts International

2008: 2x Catepillar C32 1,550hp, due generatori, watermaker, gru per tender, pronta per charter o uso private. Palma de Mallorca.£850,000 tax not paid.

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Grabau International

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CMM Yacht Service

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Grabau International

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

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CMM Yacht Service

sales@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

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Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

Year 2004, LOA 51’ 5”, Beam 16’ 4”, Engine Caterpillar, City Miami, Price USD 424,900

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

AZIMUT 68’ Year 2008, LOA 68’ 0”, Beam 17’ 1”, Engine MAN V12CRM1360, Price 948,500 USD

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

SCARAB 35 SPORT Anno 2007 immatricolata 2008 3x300 Verado – Scafo blu Imbarcazione ben accessoriata e in Perfette condizioni. € 115.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

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La Marina del Lago Maggiore

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BROKERAGE SECTION

ISA 500 Length 49.99 m, Beam 9.07m, Draft 2.65m, Tonnage 498 Accommodation: 6 Cabins Engines 2 x CAT 3512 V12 1230hp Stabilizers: NAIAD Zero Speed Cruising Speed: 14 Knots - Max Speed: 16 Knots MCA: MCA Compliant. Asking Price € 17.500.000 EX VAT

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Infinite Yachts

+33 6 15 25 83 63 gt@infiniteyachts.com

WATER MAIDEN

RIVA CORSARO 100

Year: 2008, LOA: 13.90 m Beam: 3.60 m, Draft: 2.80 m Flag: UK, Location: Spain, Asking Price: € 175,000

Year 2018, LOA 29.85 m, Guest Cabins 5, Beam 6.70 m, Engines 2xMTU 2638hp, Heads 6, Max Speed 28 kn. Asking Price € 8,200,000 VAT Paid

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Bernard Gallay

Idea Yachting Limited

+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com

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VESPER

TRAWLER 20 M

Year 2014, LOA 29.65 m Beam 6.79 m, Cruising Speed 12 Knots, Main Engine 2 X 1900 hp Caterpillar C32, Asking price € 2,490,000

Year 2009, LOA 20.00 m, Beam 6.30 m, Draft 2.5 m Main Engine 2 X Scania 450 hp Max Speed 12 knots Asking price - € 1,350,000

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+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com

YMB Yachting Ltd

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+905439538678, eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine-brokerage.com

YMB Yachting Ltd

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Vendita imbarcazioni: perché scegliere CMM

Grande competenza tecnica, esperienza nel settore e consolidata rete di contatti internazionali nella compravendita di imbarcazioni nuove e usate, rendono CMM Yacht Service il partner ideale a cui affidarsi per la ricerca e l’acquisto di una nuova imbarcazione o la vendita della propria. Grazie alla sua attività di service infatti, CMM Yacht Service è in grado di fornire un’analisi dettagliata e razionale dello stato dell’imbarcazione e al tempo stesso un riscontro realista del valore del bene. Dalla fase di coaching alla promozione della barca, dalla gestione del contatto e della trattativa all’assistenza contrattuale, CMM mette a disposizione la sua professionalità per seguire e gestire ogni processo.

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AB YACHTS 100

DIANO 24

Year 2016. Engines: MAN V-12 3 x 1900 HP– 730 hours. Boat in excellent conditions. LOA: 30.50 m (100.07 ft) BEAM: 6.80 m (22.31 ft). Price € 4.980.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2007 2 MAN V12 1360HP Boat in good condition. LOA: 24,50 mt (80,38 ft) BEAM: 6,00 mt (19,68 ft) Price € 590.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago

Archipelago

Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

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BENETTI 105 T

Colombo Alldays 39

YEAR: 2012 - Refitting 2019 Boat very well equipped and maintained. Powered 2 X CAT 1000 hp PRICE: € 4.900.000 Vat paid

COLOMBO CAMBRIDGE 44

2011, revisionato completamente. Motori: 2 volvo IPS 500 , ore moto 300 circa , Joystick di manovra, Aria Condizionata, Teak in coperta, Pilota automatico, Chart Plotter 7012, allestimento pozzetto cruiser. Richiesta € 275.000 + iva u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2001, showroom Como. Unico proprietario, ben tenuta. Due cabine e un bagno. 2x450 HP Cummins in linea d’asse con solo 450 ore. € 95.000

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DALLA PIETÀ DP 72’ HT Year 2008. 2 Caterpillar x 1675 HP– 750 hours. LOA: 23,02 mt (75,50 ft), BEAM: 5,81 mt (19,06 ft). Price € 950.000 u Giorgio Dalla Pietà –

Archipelago

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Valbroker

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BROKERAGE SECTION

SARNICO SPIDER

Anno 2006 immatricolato 2007 – 2 x 1550 Man + ASD. FullOptional – Perfette condizioni. Possibile Permuta. € 595.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 2009 - 2x435 Volvo Penta IPS. Sscafo blu - Imbarcazione Full-Optional. Perfetta - Refitting 2019/20/21. € 245.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

2005 € 550.000, Custom built regardless of cost for her demanding owner, Keep Kool is one of a pair of German Frers designed. u Grabau International +39 333 74 89 281 michele@grabauinternational.com

CIGARETTE 30 VICE

PERSHING 74

PERSHING 90

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Year: 2013 - Luxury finishing for the interior, 3 elegant cabins, 3 toilets plus crew. PRICE: € 2.180.000 Vat paid

YEAR: 2006 - Refitting 2019 Powered 2x MTU 2435 hp. One owner from new Full service history PRICE: € 2.750.000

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HYLAS 66

PERSHING 62

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DIANO 24

SANLORENZO SL 62

DIANO 22 S

Anno 2007, m.23.95, Man 2x1360 hp, bow & sternthruster, aria cond., full optional, 4 cabine. € 650.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. € 600.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Anno 1998, m.23.95, Cat 2x1360 hp, ore 1600, stern+bowthruster, aria cond., dissalatore, tre cabine + crew. € 340.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

MIG 43’

BUDDY DAVIS 61’

CUSTOM LINE NAVETTA 30

Year 2009. Engines: Volvo Penta D6-370 2 x 370 HP – 687 hours. LH: 12,80 m, BEAM: 4,00 m. Price € 179.000 u Giorgio Dalla Pietà Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

Year 1989, LOA 61’ 0”, Beam 18’ 0”, Engine Detroit Diesel, Cruising Speed 23 Kn, Price USD 498,500

Year: 2003. Nice yacht subjected a refitting on 2016 with a full painting of all internal furniture in white lacquered PRICE: € 2.900.000 Vat paid

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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SOLARIS ONE 48

C&C 51.8

EVOMARINE DOUVILLE 76’

Year 1987. LOA: m 14,60 - Beam: m 4,19 - Max draft: m 2,50 Price: € 90.000

Year: 1984. LOA: m 15,75 - Beam: m 4,75 - Max draft: m 3,40 - Price € 120.000

Year 2006. 2x1675 Hp CAT C32 - LOA: m 17,71 - Beam: m 5,52 Price:€ 639.000.

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Inmar snc

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THE “B”

STANDS FOR BRAGGING RIGHTS INTRODUCING THE NEW 2025 MHP CAT® C32B ENGINE

Go ahead, boast a little (or a lot) about your new engine. After all, you just got more muscle in the same package, the power to run full throttle longer than any other 2025 mhp option out there and the luxury of not having to shout to hold a conversation. Oh, and the peace of mind that comes with the industry’s best reliability, warranty and CGT outstanding service certified “Platinum” by DNV. That’s all worth bragging about — if only the others could keep up. Cat C32B marine engine range is completed by the powerful 2433 mhp, V12 triple turbo version.

For more information, please visit www.cgt.it/CatC32B ©2021 Caterpillar. All Rights Reserved. CAT, CATERPILLAR, LET’S DO THE WORK, their respective logos, ”Caterpillar Yellow”, the ”Power Edge” and Cat “Modern Hex” trade dress as well as corporate and product identity used herein, are trademarks of Caterpillar and may not be used without permission.

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