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LUGLIO 2012 Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano
COVER
Revolver 42 A BORDO DI
Custom Line 124 Azimut 60 Ranieri CLF30 Bénéteau Barracuda 9 Nuova Jolly Prince 28 Sport Cabin LA VELA DEL MESE
WORK IN PROGRESS
Jeanneau Sun Odyssey 379
PICCHIOTTI 73 M YAMAHA
Nel cuore delle moto d’acqua PROGETTI
Austin Parker 36 Vismara MY 43
Pershing 82’ Codecasa 42 Vintage INCONTRI RAVVICINATI
Roberto Colussi-Nautica e fisco NAVIGARE IN SCANDINAVIA
Il viaggio di Damrak II FOCUS
La certificazione C E
ANNO 19 • N° 7 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50
LUGLIO 2012
Only Italy EURO 6
SARNICO
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SARNICO
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PERSHING
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editoriale luglio 2012
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Un POPOLOmuore senza una VISIONE
Passioni AUTO
«La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie». John Maynard Keynes «Dobbiamo scavare il nostro futuro a mani nude nella roccia». pre a La Spezia. Grandi traversie per avere i permessi, ostilità Detto così fa un certo effetto. Come se la sofferenza delle nostre della popolazione locale, velocità nella realizzazione e trasforazioni debba materializzarsi con la lacerazione del corpo per mazione del tessuto socioeconomico della zona. Provate a chieottenere qualche risultato concreto. Non l’ho detto io ma il sindere agli abitanti di Varazze se sarebbero disposti a rinunciare daco di Salerno, Vincenzo De Luca, all’inaugurazione del marial porto: da destra e da sinistra si alzerebbero le barricate in sua na di Arechi. Parole dure che sottolineano la fatica in Italia di difesa. Salerno non ha fatto eccezione. Una intervistatrice di costruire qualunque cosa. Agostino Gallozzi è un imprenditore “tele qualcosa” ha domandato al presidente di marina d’Arechi: «Ma qual è il vantaggio per la città?». Un pregiuche con le sue mani nude ha scavato nella rocdizio, il suo, che è un luogo comune in tutta Itacia dell’immobilismo, della burocrazia, dei « lia e costringe le comunità locali a osteggiare veti incrociati e dell’indifferenza. «Abbiamo sempre delle opere che una volta realizzate sono colto l’occasione di questa grande stagione di il loro fiore all’occhiello. Ripetiamo come un sviluppo della portualità turistica e dell’ecoa coloro che disco rotto che un euro investito nel porto turinomia del mare. La nautica possiede una filiestico ne produce 9 di valore aggiunto e ogni ra trasversale, infrastrutturale, industriale e posto barca crea 7 posti di lavoro in tutta la commerciale, di enormi dimensioni e potenfiliera. Gallozzi ha fatto la sua parte, ora tocca ad zialità. Siamo certi che il Paese investirà sempre di più sul suo rilancio». Non avrei mai altri imprenditori mettersi in gioco. Pensate a immaginato di emozionarmi per l’inaugurauna bella flotta di charter che staziona a marina dei propri sogni». zione di un porto, eppure conoscere una reald’Arechi che fa rotta verso Procida e Ischia tutti i Eleanor Roosevelt tà differente da quella che siamo abituati a mesi dell’anno! I tedeschi di Angela Merkel se la vedere ogni giorno fa un certo effetto. Se un sognano una vacanza così. imprenditore investe 150 milioni di euro in Franco Michienzi una infrastruttura che non risolve i problemi dell’oggi, ma che guarda al futuro prossimo, gli si devono tributare tutti gli onori. Il suo non è un azzardo e nemmeno beneficenza, è un progetto di business lucido e ben ponderato. Il momento culminante dell’inaugurazione è coinciso con il tramonto, la suggestione di un’atmosfera che ha spiegato perfettamente a cosa serve un’infrastruttura come un porto turistico. L’orizzonte punteggiato dallo scenario meraviglioso di Capri e Amalfi nei colori della sera, sogno di ogni diportista. Le 1.500 persone presenti hanno tutte desiderato avere una barca ormeggiata proprio lì. Non c’è crisi economica, vessazioni della burocrazia, oppressione del fisco che tengano per frenare la voglia di andare in barca. Da Salerno è partito un messaggio di speranza e di fiducia per tutta l’Italia: con la buona politica e la forza di imprenditori illuminati e coraggiosi si possono realizzare opere moderne capaci di rimettere in moto lo sviluppo economico. Agostino Gallozzi non lo sa, o forse lo può solo intuire: il porto diverrà uno dei suoi business più coccolati, come si fa con un bimbo da far crescere. È una storia che si ripete con caratteristiche simili in tutti i casi che conosciamo: dalla famiglia Mentasti a Porto Rotondo e a Porto Cervo negli anni ’60, i Cozzi e Parodi, negli anni ’70 a Sanremo, i Lotti nei primi anni ’90 a La Spezia, i Vitelli a Varazze negli anni 2000 e più recentemente i Menozzi sem-
Il futuro appartiene
credono alla bellezza
Editoriale
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CITY LIFE
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CITY LIFE
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IMP. SOMMARIO
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SOMMARIO
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COVER 122
REVOLVER 42 di Niccolò Volpati
LE RUBRICHE
68
90
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82
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130
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CALENDARIO a cura della Redazione
14
PERSONAGGI LORENZO SELVA
16
LA POSTA DEI LETTORI
22
NEWS ECONOMIA di Diana Merlino
24
DALL’ITALIA E DAL MONDO di Laura Biazzi
38
NEWS DALLE AMERICHE di Elisabetta Pianta
40
INDAGANDO TIPI E MODI di Decio G. R. Carugati
60
AMBIENTE MARE di Marina Mancuso
62
METEO di Gianfranco Meggiorin e Daniele Vitri
64
CHARTER di Silvia Montagna
74
LA BOUTIQUE di Marina Mancuso
78
PASSIONI SIGARI di Mark Bosshard
80
LIBRI di Laura Biazzi
82
ARTISTI ELIO VARUNA di Marina Mancuso
86
NAUTICA E FISCO di Martino Vincenti e Silvia Croci
96
COMPONENTI E IMPIANTI di Laura Biazzi
98
ELETTRONICA di Laura Biazzi
100
AZIENDE SCIALLINO di Alberto Conti
EVENTI
142
146
18
SATEC di Clelia Pirazzini
162
REGATA DEI TRE GOLFI di Laura Biazzi
164
I MITI DEL MARE di Diana Merlino
PROGETTI
6
42
AUSTIN PARKER 36 NATANTE
44
VISMARA MY 43
46
PERSHING 82’
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CODECASA 42 VINTAGE
APREA
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SOMMARIO SPECIALI 50
WORK IN PROGRESS PICCHIOTTI 73 M di Franco Michienzi
90
FOCUS LA CERTIFICAZIONE EUROPEA di Niccolò Volpati
146
MOTO D’ACQUA YAMAHA di Silvia Montagna
INCONTRI RAVVICINATI 56
ROBERTO COLUSSI parole e pensieri raccolti da Franco Michienzi
ALTRI MONDI 68
IL VIAGGIO DI DAMRAK II di Laura Biazzi
BARCHE FLASH 102
SABRE 42 EXPRESS
104
ENERGY 18
VISTE PER VOI 106
CUSTOM LINE 124 di Marina Mancuso
PROVATE PER VOI 116
AZIMUT 60 di Niccolò Volpati
130
RANIERI CLF30 di Luciano Pau
136
BÉNÉTEAU BARRACUDA 9 di Luciano Pau
142
NUOVA JOLLY PRINCE 28 SPORT CABIN di Luciano Pau
154
JEANNEAU SUN ODYSSEY 379 di Niccolò Volpati
MERCATO 166
COMPRO VENDO
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BROKER
SESSA
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iMP. COLOPHON lug
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BARCHE
®
IL MENSILE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA
www.barchemagazine.com DIRETTORE RESPONSABILE Franco Michienzi (f.michienzi@barcheisp.it)
CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITÀ
Il Sole 24 ORE SpA System
ART DIRECTOR Francesca Villirillo (grafici@barcheisp.it) REDAZIONE Silvia Montagna (caposervizio, silvia.montagna@barcheisp.it) Laura Biazzi (laura.biazzi@barcheisp.it), Marina Mancuso (marina.mancuso@barcheisp.it), SEGRETERIA DI DIREZIONE Anna Tonelli (a.tonelli@barcheisp.it) FOTOGRAFO Andrea Muscatello (andrea.muscatello@barcheisp.it) CORRISPONDENTE DAGLI USA Elisabetta Pianta (elisabetta16@aol.com) EVENTI E SERVIZI SPECIALI Andrea Dini (andrea.dini@gmail.com) SEGRETERIA DI REDAZIONE redazione@barcheisp.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Alberto Ascenzi, Fabio Bertolacci, Mark Bosshard, Decio G. R. Carugati, Alberto Conti, Silvia Croci, Gianfranco Meggiorin, Diana Merlino, Luciano Pau, Clelia Pirazzini, Daniele Vitri, Martino Vincenti, Niccolò Volpati UFFICIO ABBONAMENTI Via Tartini, 13/C - 20158 Milano, tel. 02 39359121 Abbonamento annuo € 60,00; abbonamento estero € 110,00 Europa; € 150,00 resto del mondo; un numero € 6,00; arretrati € 10,00. Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano in data 05/04/2004 al n. 233/2004. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione se non autorizzata per iscritto. Printed in Italy. Distribuzione per C.D.M. Srl - V.le Don Pasquino Borghi 172 - 00144 Roma - Tel 065291419 - Fax 065291425 - www.cdmitalia.it . Gestione rete di vendita e logistica: PRESS-DI Via Cassanese, 224 - 20090 Segrate (MI).
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Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gli articoli firmati sono la libera espressione degli Autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale del giornale. Questo numero è stato chiuso in Redazione il 12 giugno 20012.
CONFINDUSTRIA
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PREDATOR 64
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IMP. CALENDARIO
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Gli eventi DEL MESE
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SPIRIT OF THE SEA
CABO MARINE SHOW
Rassegna dedicata al rapporto con il mare della regione di Weymouth e Portland, Inghilterra www.spiritofthesea.org.uk
Cabo San Lucas, Messico www.cabomarineshow.com
ANTIQUE & CLASSIC BOAT SHOW
CHAUTAUQUA LAKE ANTIQUE & CLASSIC BOAT SHOW
Bemus Point (New York), Usa www.cltt-acbs.org
Bemus Point (New York), Usa www.cltt-acbs.org
30 giugno
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19 22 -–
Riva Run & Fun Olympic ARCIPELAGO DI STOCCOLMA, SVEZIA Si svolge la 15a edizione del raduno Riva organizzato dal club svedese e sarà l’occasione per festeggiare il 50° anniversario dal lancio del primo Aquarama, il 90° compleanno di Carlo Riva e il centenario dell’Olympic summer games di Stoccolma. Il Run & Fun prevede due giorni di navigazione sulle imbarcazioni Riva per raggiungere Nynäshamn, la località dove nel 1912 si svolsero le regate olimpiche. Al porto ci sarà anche un festival del mare con numerosi velieri storici e yacht di tutte le dimensioni provenienti da ogni parte del mondo. Sono attesi oltre 200 scafi, alcuni dei quali hanno più di 100 anni. Non mancheranno parate, concorsi ed eventi di intrattenimento per tutti i visitatori. www.rivahistorical.org, www.rivaclubsweden.se
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Vero Beach (Florida), Usa www.flnauticalfleamarket.com
18 28 20 22 20 22 luglio
–
SEAFEST, CARNIVAL BY THE SEA Yarmouth (Nova Scozia), Canada www.seafest.ca
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VINTAGE BOAT SHOW IN ALEXANDRIA BAY Alexandria Bay (New York), Usa www.alexbay.org
20 22 22 luglio
–
SOUTHEAST TEXAS GREAT OUTDOORS EXPO Beaumont (Texas), Usa www.iemoutdoors.com
luglio
–
NANAIMO MARINE FESTIVAL & BATHTUB RACE Nanaimo (British Columbia), Canada www.bathtubbing.com
luglio
LAKESIDE WOODEN BOAT SHOW Lakeside (Ohio), Usa www.lakesidewoodenboatsociety.com
26 29 31 12
Canada www.nationalfishingweek.com
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Trofeo sul Tamigi, Londra, Inghilterra www.tradboatrally.com
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NATIONAL FISHING WEEK
TREASURE COAST MARINE FLEA MARKET AND SEAFOOD FESTIVAL
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SAIL HEBRIDES FESTIVAL THAMES TRADITIONAL Isole Ebridi, Scozia BOAT RALLY www.sailhebrides.info
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9 14 14 15 –
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GREAT FOGO ISLAND PUNT RACE Fogo Island (Newfoundland), Canada www.fogoislandregatta.com
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luglio
MUSKOKA IN-WATER BOAT & COTTAGE SHOW Gravenhurst (Ontario), Canada www.muskokashows.com
23 25 luglio
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NOVA SCOTIA IN-WATER BOAT SHOW Halifax (Nova Scotia), Canada www.nsboats.com
26 –
agosto
SYDNEY BOAT SHOW Sydney, Australia www.sydneyboatshow.com.au
PORTOFINO 48
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IMP. SELVA
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Personaggi LORENZO SELVA
Ci mancherà Amministratore delegato della Selva Spa e vice presidente di Ucina e di Ebi, già presidente di Icomia fino all’aprile di quest’anno, è mancato all’età di 52 anni. Ha lottato sino alla fine per resistere a un destino crudele. La sua forza e la sua umanità saranno di esempio per tutti di Franco Michienzi
Una perdita enorme per tutta la nautica internazionale. Chi lo ha conosciuto bene può affermare, senza timore di essere smentito, che Lorenzo Selva è stato un grande uomo, un imprenditore capace e lungimirante. Dietro i suoi modi diretti si nascondeva una persona di un’umanità infinita. Il suo contributo a rendere il nostro mondo più coerente con i valori etici è stato fondamentale e prezioso. Non temeva nulla e nessuno, un lavoratore infaticabile, conosceva tutti i mercati, amava il suo lavoro e la sua azienda come la sua famiglia. Nato a Monza nel 1960, sposato con cinque figli, Lorenzo Selva ha ricoperto la carica di Consigliere Ucina dal 1996 e ne è stato vice presidente dal 2002. L’azienda Selva, che da oltre 50 anni produce motori marini con un’attenzione costante verso la qualità e lo sviluppo tecnologico, è stata guidata da lui nelle vesti di presidente e amministratore delegato e, grazie al suo impegno e alla sua competenza, è diventata una realtà di riferimento nel mercato nautico europeo. Imprenditore con una passione unica e incessante, uomo schietto e autentico, ha contribuito alla crescita del settore e dell’Associazione con una voce autorevole e sincera. Sincerità e determinatezza che lo hanno sempre contraddistinto e che ne hanno fatto una figura imprescindibile della nautica da diporto. Caratteristiche riconosciutegli in Italia e all’estero e che gli hanno valso la nomina a presidente di Icomia e vice presidente di Ebi, rispettivamente l’associazione mondiale ed europea della nautica da diporto. «L’orgoglio e la dignità che hanno contraddistinto la sua vita lo hanno accompagnato in questi ultimi difficili anni e sono per tutti noi un esempio e un ricordo che ci accompagnerà sempre negli anni a venire», ha dichiarato il presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni. 14
PORTO DI LOANO
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IMP. POSTA
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La posta DEI LETTORI
Senza semina nonc’èfuturo Ridurre l’aliquota iva, premiare – e non tartassare – chi compra onestamente una barca, essere più giusti verso un settore serio che ha sempre creato indotto Pubblichiamo la lettera che Mirco Dellapasqua ha inviato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera Egregio signor Presidente, sono Mirco Dellapasqua, titolare di un cantiere nautico fondato nel 1959, agli albori del boom economico italiano, oggi conosciuto in tutto il mondo. Le scrivo questa lettera per metterla al corrente del fatto che il settore nautico italiano, fiore all’occhiello del made in Italy a livello internazionale, già agonizzante per via della prolungata crisi economica, sta morendo sotto i colpi della governance del nostro Paese. La crisi economica si sente ma non è il motivo principale di quello che sta avvenendo nel nostro settore, che le ricordo non ha e non ha mai avuto bisogno di sovvenzioni statali, si è sempre retto sulle proprie forze creando un notevole indotto e generando un enorme gettito per le casse dello Stato; la cause prime sono l’aumento della pressione fiscale e ancora di più il “terrorismo” mediati-
co scatenato sui possessori di imbarcazioni. Persone che, nonostante tutto, vorrebbero cambiare la barca esistono ancora, ma sono terrorizzate dal farlo. Le posso assicurare che la “vera” nautica è formata da gente seria, da amanti del mare, e quando una persona ha la possibilità di acquistare una barca senza aver nulla da nascondere ritengo che debba essere premiata e non penalizzata, soprattutto in questo momento drammatico.
Il leasing nautico italiano, che ha dato e tolto tanto a noi costruttori, oggi non è più proponibile visti gli alti tassi d’interesse, per cui a mio avviso l’unica soluzione potrebbe essere la seguente. - Ridurre l’aliquota iva al 10% per i prossimi 2 anni, tempo minimo previsto perché passi la crisi; noi riprenderemmo a vendere imbarcazioni e lo Stato avrebbe una entrata minore ma certa; meglio poco che niente! Le aziende storiche e serie come la nostra non chiuderanno, faranno lavorare i dipendenti e creerebbero l’indotto ormai perduto; questo genererà altro gettito per le casse statali e futuro per i giovani. - Premiare psicologicamente chi non ha nulla da nascondere e vuole acquistare una barca invece che tartassarlo con mille controlli non appena messo un piede a bordo (per esempio dopo il primo controllo si potrebbe esibire un semplice adesivo che indichi agli altri Corpi che è tutto in regola); non fare di tutta l’erba un fascio. - Essere meno pignoli e più equi nello stilare tabelle come redditometri/spesometri che non tengono conto di molti fattori e si dimostrano spesso inadeguati; non si può equiparare un armatore che ormeggia la barca in un pontile comunale a quello che ormeggia a Porto Cervo e neppure quello che svolge le manutenzioni personalmente e in economia al proprietario che, invece, si rivolge a centri specializzati, l’armatore che consuma migliaia di litri di gasolio e quello che consuma pochissimo rimanendo in rada. Nella mia vita professionale ho incontrato clienti che preferivano sacrificarsi per comprare la barca piuttosto che la casa, rimanendo in un piccolo appartamento in affitto e non cambiando mai l’auto. Esistono ancora persone oneste che lavorano duramente tutta la settimana per poi rilassarsi in mezzo al mare, e sono quelle persone che spesso hanno contribuito a creare l’immagine e l’economia del nostro Paese. Nemmeno per i più appassionati è possibile godersi la barca nel terrore! Nella speranza che questa lettera scritta in “sofferenza” possa servire a far sì che si cominci a pensare finalmente alla nautica come “risorsa” per il nostro sistema e a far invertire la rotta presa, voglia gradire il mio omaggio e i più cordiali saluti. Mirco Dellapasqua
Siate più tolleranti con chi lo merita e più duri con i disonesti perché per loro non possono pagare tutti. Solo facendo spendere denaro a chi ne ha possiamo fare in modo che l’economia ricominci a girare, cessando l’utilizzo della cassa integrazione per le nostre maestranze specializzate, a noi tanto care. Non si può pensare di aumentare le aliquote iva in un settore completamente fermo, il risultato matematico sarebbe comunque ZERO e comporterebbe la chiusura di altre aziende e la perdita di ulteriori posti di lavoro.
Scrivete alla Redazione di Barche Cari lettori, se vorrete esporci i vostri dubbi e problemi, o anche raccontarci le vostre gioie ed emozioni legate all’andar per mare, la passione che ci lega, saremo lieti di rispondervi e di confrontarci con voi. Consultate i nostri esperti scrivendo a: FRANCO MICHIENZI, direttore, f.michienzi@barcheisp.it REDAZIONE BARCHE, redazione@barcheisp.it ALBERTO AGNELLI, avvocato, agnelli@quagliarella.com EMANUELE PASTORI, xkpastori@virgilio.it FRANCESCO POPIA, ingegnere navale, francesco.popia@barcheisp.it DECIO CARUGATI, decioc@libero.it ROMANO LESS, r.less@alice.it GIANFRANCO MEGGIORIN, g.meggiorin@navimeteo.it
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ATLANTIS
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Eventi SATEC
Idee da attuare La Convention di Ucina svoltasi a Rimini si è presentata con una novità: le prime Assise Generali della nautica. Nove i tavoli di lavoro in cui sono state affrontate varie tematiche rivolte alla ricerca di soluzioni di Clelia Pirazzini per un rilancio della nautica
Le previsioni non sono al momento confortevoli. Guardando al fatturato globale risulta che i primi tre mesi del 2012 hanno dato segnali negativi per ciò che riguarda le attività del comparto, con dolorose perdite sul fronte occupazionale del 15%.
«Per le imprese, soprattutto quelle più piccole, è opportuno e non mettersi in competizione,
fare sistema unendosi in consorzi per
sopportare i costi di internazionalizzazione» Lamberto Tacoli
Ma mentre risulta sempre più debole il mercato interno, va a gonfie vele l’esportazione, salita all’80%. Il primo tavolo tecnico si è soffermato sul “Ruolo dell’associazione e rappresentanza” con Francesca Radice che ha chiesto a Ucina di essere più vicina agli associati, creando gruppi di lavoro omogenei, specifici e assidui, per programmare linee guida sull’evolversi della situazione, con un occhio particolare all’Europa per essere più incisivi a livello legislativo. Il secondo tavolo di lavoro si è occupato di “Strumenti finanziari a sostegno delle imprese”. Luigi Macchiola ha sottolineato che i soldi non sono il solo problema perché la nautica rispetta l’economia reale. Per uscire da questa crisi, ha detto, una valida soluzione potrebbe essere quella di accesso di credito ai fondi di garanzia, e quindi al leasing ma con una maggiore chiarezza. Ucina dovrebbe fare una sintesi dei problemi comuni e uno scambio di dati con Assilea. “Internazionalizzazione e competitività delle imprese” è stata un’altra tematica, affrontata da Lamberto Tacoli, che si è soffermato sulla opportunità delle nostre aziende di guardare lontano. È importante cercare mercati stranieri, studiando le diverse realtà. La Cina, per esempio, è “vergine” in questo settore, ma impreparata. In India c’è molta burocrazia, il Brasile impone al nostro export una forte tassazione. «Meglio il mercato statunitense che comincia a vivacizzar-
si, ma guardiamo soprattutto all’Europa e al grande bacino Mediterraneo dove la nautica è anche in grado di soddisfare dal punto di vista paesaggistico e culturale». Giovanna Vitelli ha affrontato il tema della “Comunicazione associativa e rappresentanza del comparto” ribadendo l’esigenza di dare un’immagine limpida della nautica e fare capire i risvolti positivi del settore, che è in grado di creare lavoro anche nell’indotto. Altro argomento dibattuto è stato quello su “Superyacht e competitività internazionale”: Giancarlo Ragnetti ha ribadito l’importanza di portare le grandi imbarcazioni a navigare in acque italiane, promuovendo un turismo nautico a tutto campo, in grado di offrire una vasta gamma di attrazioni, da quelle paesaggistiche a quelle culturali e gastronomiche. Lorenzo Selva ha invece presieduto il tavolo su “Cultura del mare e promozione della nautica”, puntualizzando come sia necessario avvicinare i giovani alla nautica iniziando dalle scuole. Paolo Formenti ha continuato il discorso sulla valorizzazione del settore approfondendo la tematica “Natanti e sviluppo della nautica sociale”: acquistare una piccola barca non necessita di grandi investimenti, ma è indispensabile offrire servizi a costi ridotti, con scivoli, posteggi per i carrelli, creazione di porti a secco, trasformazione delle aree marine dismesse in porticcioli. L’ottavo gruppo di lavoro ha affrontato con Antimo Di Martino la tematica “Sostenibilità ambientale e innovazione”, un programma già inserito a livello europeo e che vede l’Italia all’avanguardia per ciò che riguarda la gestione dei prodotti non più utilizzabili e a fine vita, nonché lo smaltimento dei rifiuti liquidi e solidi. È quindi intervenuto il presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni su una tematica molto importante – “Sviluppo del Salone nautico internazionale di Genova” –, che ha acceso vivaci discussioni: qualcuno ha lanciato l’idea di trasferirlo a Roma Fiumicino, altri di convertirlo in biennale, altri ancora di renderlo più appetibile rispetto a quello francese di Cannes. Secondo Albertoni per garantirne il successo è necessario fare squadra e lavorare uniti perché smembrare quello che è considerato “il nostro Salone”, apprezzato da anni a livello internazionale, sarebbe negativo. «Con la crisi economica ancora in atto – ha detto – non bisogna più pensare al gigantismo, ma puntare sulla qualità. Fare diventare il Salone un sogno, puntando sulla spettacolarità, con promozioni mirate non solo in Italia, ma anche all’estero, individuando i mercati più importanti».
XXIII Premio Pionieri della nautica Il riconoscimento è dedicato a manager, giornalisti, progettisti e maestranze che hanno contribuito in maniera determinante alla storia della nautica in Italia. È stato assegnato, per la categoria Manager, a Fernando Amerio che vanta oltre 50 anni nel settore nel corso dei quali ha fondato il Gruppo Permare. Muratori Cerri è stato invece premiato, nella categoria Maestranze, per la grande esperienza nell’arte della falegnameria acquisita nel Gruppo Ferretti dove ha iniziato come operaio 18
per poi ricoprire ruoli di maggiore responsabilità. Pioniere per la categoria Progettisti è Tommaso Spadolini, architetto di fama. Per i giornalisti è stato premiato Giulio Guazzini, che contribuisce con il suo impegno a diffondere l’attenzione della televisione pubblica per il mare, la vela e le regate in particolare. Il premio speciale è stato invece assegnato a Franco Marzaduri, da 40 anni patron della Trem, l’azienda castellana oggi tra i maggiori produttori al mondo di accessori per la nautica.
SUZUKI
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News ECONOMIA
a cura di Diana Merlino
Ucina con il Brasile
B Suzuki Il fatturato del mercato domestico giapponese ha registrato 986,8 miliardi di yen, il più alto livello mai raggiunto (+5,3% rispetto all’esercizio precedente), riducendo le perdite registrate nella prima metà dell’anno a causa del terremoto che ha colpito l’Est del Paese. Per quanto riguarda l’estero, il fatturato ha registrato una riduzione di 145,4 miliardi Yen (8,7%) rispetto all’esercizio precedente, consuntivando 1.525,4 miliardi di yen. Come risultato il fatturato consolidato dell’esercizio 2011 (aprile 2011-marzo 2012) è
diminuito di 96 miliardi di yen (3,7%) consuntivando 2.512,2 miliardi di yen. Le vendite del settore Marine (e delle attività minori) restano allineate ai livelli del precedente anno fiscale attestandosi a 48,4 miliardi di yen con un utile operativo consolidato pari a 7,2 miliardi di yen, con una crescita del 7% rispetto all’esercizio precedente, pari a 500 milioni di yen. 22
È stato siglato un accordo tra Acobar, l’associazione brasiliana dei costruttori di barche e affini, e Ucina per la realizzazione di un tavolo federale che sovrintenderà la promozione di poli della nautica in Brasile e la collaborazione tra le rispettive imprese nautiche. L’accordo è avvenuto sotto l’egida dei ministeri dello Sviluppo economico dei due Paesi. Il mercato brasiliano oggi rappresenta il quarto destinatario delle nostre esportazioni, con quasi il 15% del valore complessivo e l’incremento della ricchezza media registratasi in questo Paese ha contribuito ad accelerare l’interesse per il diportismo.
Numarine L’azienda turca ha annunciato che il fondatore Ömer Malaz torna ad essere l’unico proprietario di Numarine Performance Yachts. Dopo la joint venture con il Gruppo Abraaj, inizia-
ta nel 2008, il cantiere ha consolidato la propria immagine nel mercato internazionale e superato il periodo di recessione economica. Il ritorno come unico proprietario, ora, rinforzerà le politiche di sviluppo in tutto il mondo con un nuovo management e il lancio di prodotti innovativi. La situazione del 2012 vede 10 barche vendute, in aumento del 51% rispetto al 2011. Le previsioni vedono nel 2013 la vendita di 14 scafi e di 18 nel 2014. Continua la collaborazione con Tommaso Spadolini, Can Yalman e Umberto Tagliavini.
Volvo Penta Clint Moore si ritira (da settembre) dalla carica di presidente di Volvo Penta America dopo oltre 15 anni di servizio. 65 anni, ha lavorato nell’industria natica per 35 anni, approdando in Volvo nel 1996. Il processo di selezione per il suo successore è già iniziato e, inoltre, l’azienda ha deciso di unificare le operazioni di nord, sud e centro America in un’unica divisione per le vendite e il post-vendita.
Accordo tra porti È stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra il presidente dell’Associazione dei porti pugliesi, Hercules Haralambides, e il presidente dell’autorità portuale del Pireo, Jorgos Anomeritis, con l’obiettivo
di implementare traffici e rapporti commerciali tra la Grecia e la Puglia, attraverso la creazione di nuove sinergie e più solidi rapporti di cooperazione in materia di sviluppo e operatività dei porti, nell’ambito della politica dei trasporti europea.
Camper & Nicholsons Il nuovo presidente della società in Usa è Rusty Preston, che ha alle spalle una lunga carriera nel settore nautico. È stato tra i fondatori e ceo di Westport Yachts sales, Westship Yacht sales e direttore commerciale di Fraser Yachts.
Apreamare Il cantiere ha trovato in Xiamen Smart Hero Yacht CO Ltd – con cui ha firmato una accordo di dealership esclusiva in Cina, Hong Kong e Macao – una società ideale per presentare in maniera adeguata al mercato cinese un prodotto tradizionale quale il gozzo sorrentino e la linea Maestro. La sede della Smart Hero è a Xiamen e l’attività svolta copre la vendita di imbarcazioni e il servizio postvendita, il rimessaggio, la manutenzione e le attività di yacht club.
Vicem È stata venduta l’imbarcazione numero uno della serie Vulcan 46m a un cliente europeo. Il prezzo di listino è di 27 milioni di dollari. È una barca lunga 46 metri con cui il cantiere ha deciso di entrare nel segmento dei megayacht in composito. Studiato in collaborazione con Frank Mulder (esterni e architettura navale) e con Art Line (interni), la nave può raggiungere i 26 nodi di velocità massima, mentre a 12 nodi l’autonomia è di 4.000 miglia nautiche. Monta due Mtu di 3.650 cavalli.
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Dall’Italia e DAL MONDO
a cura di Laura Biazzi
Premio Pigafetta
B Uim e PlanetSolar Il presidente della Uim, Raffaele Chiulli, e Riccardo Ballesio, presidente della sezione “ambiente” dell’associazione, hanno accolto PlanetSolar durante la cerimonia di arrivo ufficiale a Montecarlo dopo aver circumnavigato il globo con la sola propulsione solare. All’evento ha partecipato anche il principe Alberto II di Monaco. La barca dispone di un motore elettrico alimentato dall’energia solare. Secondo la Uim questo progetto è importante per dimostrare il potenziale delle energie alternative.
Navigar m’è dolce All’Idroscalo di Milano, in occasione di Midro, si sono potute provare gratuitamente imbarcazioni a motore e gommoni grazie alla campagna Navigar m’è dolce di Ucina. C’erano oltre 20 barche in prova e a terra è stato allestito un Villaggio dove prenotare le uscite in acqua e informarsi
Internautica Alla 17a edizione di Internautica, presso il Marina di Portorose, hanno partecipato 16.000 visitatori. La rassegna è stata caratterizzata da un ricco programma di convegni, mostre, workshop, regate e dalla presenza di due anteprime di designer sloveni: Quadrofoil e wFoil, premiate con il “Nautical Project of the Year” Award. Grande spazio è stato riservato all’educazione ambientale, a cui è stata dedicato l’Ecology Day mentre tra gli italiani erano presenti Riva Iseo, Cranchi Endurance 30 e M40 Soft Top, Atlantis, Ferretti e Pershing.
Fano Yacht Festival Si è chiusa l’8a edizione del Fano Yacht Festival, il Salone nautico dell’Adriatico. Secondo Roberto Marchetti, Adriatic Festival, «è emersa con chiarezza l’esigenza di fare sistema, unendo risorse ed energie da parte di tutti i settori che riguardano la Blue Economy: un’esigenza che troverà risposta con Blu Marche 2013».
Il Presidente del Consorzio navale marchigiano, Gianluca Fenucci, dice che questo progetto è strategico: «L’obiettivo è quello di alzare al massimo il livello dell’offerta relativa all’economia regionale del mare, dalla nautica alla pesca fino a tutta la filiera, in un’ottica integrata che mantenga l’identità di ciascuna iniziativa, potenziandola grazie alla più ampia adesione di attori».
Liberi tutti
Voiles latines Si è chiusa a Saint-Tropez la 12a edizione della manifestazione dedicata alle vele latine, con imbarcazioni francesi, catalane, italiane e tunisine. L’evento ha celebrato l’incontro di culture e tradizioni di litorali diversi sim24
sulle altre iniziative. «Da otto anni l’associazione promuove la cultura della nautica attraverso eventi capaci di avvicinare il grande pubblico e, soprattutto, i giovani» sottolinea il presidente Anton Francesco Albertoni. L’edizione 2012 del progetto Navigar m’è dolce si chiuderà con un’ultima tappa in occasione del 52° Salone nautico di Genova.
Per sottolineare il profondo legame di Vicenza con il mare e per ricordare uno dei suoi più gloriosi cittadini, i circoli nautici vicentini hanno istituito nel 2008 il Premio Pigafetta, riconoscimento che viene assegnato ogni anno a un navigatore ed esploratore che si distingue per il suo essere innovativo e avventuroso. La serata è stata condotta da Patrizio Roversi e Syusy Blady e il vincitore del 2012 è Gianfranco Meggiorin, collaboratore di Barche e uno dei maggiori esperti italiani di meteorologia applicata alla navigazione e alle attività marittime. Dal 2001 è il coordinatore del servizio di assistenza e di formazione Navimeteo, centro con sede in Liguria nella Torre del Marina Chiavari.
boleggiate da una flotta di quasi 80 scafi tradizionali. Una flotta qualificata, composta da 11 imbarcazioni provenienti da Sardegna, Campania e Liguria ha rappresentato l’Italia con netta prevalenza numerica in categoria regata.
Dal 2009 il progetto Liberi tutti avvicina alla navigazione a vela giovani pazienti psichiatrici attraverso una costante formazione sul territorio e ha dato il via alla stagione estiva con un nuovo progetto formativo: nel mese di giugno, il team del UF Salute Mentale Adulti della Ausl n.12 Versilia ha potuto trascorrere cinque giorni a bordo di Indomabile Pensiero, barca a vela di 65 piedi preso in charter dalla Fondazione Tender to Nave Italia. La crociera formativa si svolgerà nelle acque liguri e consentirà ai naviganti di approfondire l’esperienza velica già acquisita nel corso degli anni.
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Dall’Italia e DAL MONDO
Salone di Genova
Hainan Rendez-vous La 3a edizione del Salone cinese, svoltasi a Sanya, ha contato oltre 21 mila visitatori. Durante la manifestazione sono stati venduti 25 yacht e numerosi sono stati i contatti con potenziali clienti da parte degli espositori. Questi erano 208 e le imbarcazioni presenti erano 130, il 30% in più della scorsa edizione. Tra i superyacht c’erano il 49 metri Lohengrin di Trinity, il 44 metri Helix di Feadship e, tra gli italiani, il 38,5 metri Onyx di Sanlorenzo.
European maritime day Sviluppo e sostenibilità nel comparto del mare sono stati i temi al centro dell’European Maritime Day 2012, iniziativa internazionale ospitata per il terzo anno consecutivo in Area Science Park a Trieste. La giornata è
stata un’occasione di scambio di esperienze e confronto tra stakeholder europei, nazionali e locali per affrontare il tema della sostenibilità al servizio della crescita economica nel comparto del mare, con grande attenzione al contesto produttivo e sociale.
Salone di Barcellona
Advances in yacht design
Il Salone si svolgerà dal 26 al 30 settembre esclusivamente a Port Vell, secondo il nuovo layout previsto. La scelta è il risultato di un accordo firmato da Fira de Barcelona (organizzatore) e Asociación Nacional de empresas náuticas (Anen). La formula prevede esposizione a terra e in acqua.
Il workshop diretto da Carlo Bertorello alla Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli si svolge tra fine giugno e metà luglio. Il tema è l’analisi delle tendenze nel layout delle imbarcazioni a vela e si analizzeranno gli aspetti compositivi, tecnologici ed ergonomici, mettendo l’uomo al centro del rapporto con barca e mare.
Vismara Nikka È stata varata la V47Rc di Vismara, nata dalla sinergia tra il cantiere e Baltic Yachts. Mentre gli interni danno quel senso di comfort e allo stesso tempo leggerezza di una barca da regata, scafo e coperta in sandwich di carbonio garantiscono la massima efficienza e funzionalità. Le manovre intubate e i boccaporti flush deck permettono la massima vivibilità della coperta in crociera senza sacrificare le prestazioni. È lunga 14 metri e larga 4 e per i più esigenti sono previsti optional aggiuntivi, come il “pacchetto racing” con chiglia ad alto raddrizzamento e interni alleggeriti, l’“easy sailing” con regolazione elettrica delle vele, o il sistema di ormeggio con joystick “Vismooring”.
Marine Leather
Ena In occasione della tavola rotonda “Ena: Ecodesign per la nautica. Un prototipo per varcare il futuro” è stato presentato il progetto della prima imbarcazione realizzata secondo gli indirizzi di Eco design (direttiva 2005/32/CE) della Comunità Europea. L’eco-imbarcazione di seconda
Gruppo Perini Navi È stata varata l’imbarcazione di 30,65 metri a vela, Sloop Xnoi, con scafo, sovrastruttura e piano velico in fibra di carbonio. Lo sloop è stato progettato da Nauta Yacht Design di Mario Pedol e Massimo Gino e completa la gamma dei prodotti del Gruppo. Xnoi è disponibile per il charter quest’estate nel Mediterraneo e dispone di quattro cabine per un massimo di 10 persone. 26
Fiera di Genova e Ucina comunicano di aver dato mandato ai propri legali di tutelare la manifestazione per l’ipotesi di concorrenza sleale in relazione alle iniziative avviate da Marina di Genova Aeroporto. Nel comunicato si dice che «La proposizione di un Salone alternativo dedicato alla vela, nelle stessa date, a pochi chilometri dal quartiere fieristico, è un attacco alla città, a una delle sue identità più spiccate e a un evento rappresentativo del migliore “made in Italy”». Gli organizzatori del Salone nautico informano che nessun collegamento diretto tra quartiere fieristico e Marina Aeroporto sarà consentito e confermano la proposta di riposizionare il settore vela al centro della manifestazione con un layout e un percorso di visita dedicato.
generazione è ideata nel totale rispetto dello sviluppo sostenibile, ambientale ed etico e mostra particolare attenzione a un’utenza diversamente abile.
Shooting Star, l’imbarcazione di 38 metri realizzata da Danish Yacht con interni rivestiti Marine Leather, ha vinto al World Superyacht Awards nella categoria “Two-deck and open semi displacement or planing m o t o r yacht”. Le pelli Marine Leather usate a bordo sono state il modello Panarea e la collezione Space con gli intrecci. La prima è di pelle bovina di alta qualità. Nella collezione Space, invece, gli intrecci di cuoio con differenti materiali come rame, cotone e rafia compongono creazioni inedite e innovative.
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Vari Sanlorenzo
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Si chiama 111 il settimo 40 Alloy varato a Viareggio da Sanlorenzo. Lungo 40 metri per 7,90 di larghezza, ha scafo planante e sovrastruttura in alluminio. Si distingue per elementi innovativi, come i portelloni della zona comando sull’upper deck che si aprono ad ali di gabbiano richiamando il design di alcune auto sportive, o le terrazze sul mare nell’area del salone principale o, più a prua, dove si trovano la cabina dell’armatore e la palestra. Ha varato, inoltre, due motoryacht in vetroresina con scafo planante. Silvie VI è lungo 28,60 metri e largo 6,75 ed è un SL94; è stato realizzato con materiali pregiati come i legni rovere fiammato per le pareti e bamboo per le finiture dei bagni o, per le pietre, Marmo Travertino grigio e Marmo Damasco. Regine, invece, è il 15° esemplare di SL108 (33 metri di lunghezza e i 7,40 metri di larghezza); raggiunge una velocità massima di 30 nodi e una di crociera di 26 nodi.
Workshop Opus Automazione Si è concluso il seminario organizzato in collaborazione con Navicelli Spa di Pisa, dal titolo “Gestire la commessa e le attività di refit and repair con sistemi innovativi”. La giornata si è aperta con la presentazione dei dati attuali del mercato da parte di Lorenzo Pollicardo e a seguire è intervenuto Franco Martorana, presidente del master Nautical Management all’università di Pisa. Dopo la parte “teorica” del workshop è stato il momento della parte pratica con la Opus Automazione e la 3j Yachting per la presentazione della suite PROGship (il sistema per la gestione della commessa) e il cantiere Benetti. 28
Wider 42’ Cote d’Azur Edition Dopo la partecipazione al Festival del Cinema di Cannes, il Wider Summer Tour 2012 è proseguito con la presenza di Wider 42’ Cote D’Azur Edition a Montecarlo, in occasione del 70° Gran Premio di Formula 1. Grazie alla collaborazione con Monaco Boat Service, gli appassionati hanno potuto ammirare il day cruiser nella sua nuova configurazione, caratterizzata da un rinnovato allestimento del pozzetto e presentata proprio a Montecarlo.
Saver all’estero Nadir Marine Eolo continua la presentazione del modello Girasole, creato in onore del 40° anno di attività del cantiere. È un open compatto con motorizzazione massima di 70 cavalli, ideale per giova-
Raymarine La società lancia alcune applicazioni che consentono di controllare via wireless i display multifunzione e-Series e c-Series da smartphone o tablet. Queste due applicazioni, RayRemote e RayControl, sono disponibili per dispositivi iOS Apple, Android e Kindle Fire. RayControl trasforma il tablet in un display multifunzione Rayma-
ni e famiglie. Sulla scia di questa novità, Eolo presenta anche un re-styling del proprio sito con filmati sotto forma di videopresentazione e descrizioni di tutta la flotta (www.nadirmarine.it).
rine completo di tutte le funzioni; dopo la sincronizzazione è sufficiente toccare lo schermo del tablet per controllare l’Mfd: gestione di carte elettroniche, uso di radar e termocamera, creazione di waypoint ecc. RayRemote è destinato agli smartphone che possono essere trasformati in una tastiera remota per controllare il display.
Alla rete di dealer del cantiere siciliano si aggiungono ora altri due Paesi: Hong Kong e la Libia. Nel primo l’importazione e la distribuzione delle imbarcazioni è stata affidata alla Sunmarine Ltd, mentre a occuparsi della Libia e dell’e-
Perini Navi “Captains & Crew Area” e “Lavora con noi” sono le due nuove sezioni del sito internet www.perininavi.it. La prima, in lingua inglese, si rivolge sia ai capitani delle imbarcazioni del Gruppo sia a coloro che desiderano candidarsi per un lavoro
sportazione in Africa è la Tecno Marine, la stessa società che già si occupa di commercializzare i prodotti a Malta. La gamma d’imbarcazioni conta oltre 22 modelli, con altri due pronti a essere lanciati sul mercato già a luglio di quest’anno, tutti sotto i 10 metri.
a bordo delle navi Perini. La seconda, in italiano e inglese, è invece dedicata a chi vuole candidarsi come personale di terra. Inoltre, è attiva la versione del sito completa in lingua russa che si aggiunge a quelle in italiano e inglese.
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Ranieri International
Nautor’s Swan Nasce lo Swan 105 dalle matite dell’ufficio tecnico del cantiere e di German Frers. È uno scafo oceanico che punta sulla velocità a vela e sulla comodità di navigazione. La coperta è pulita ed essenziale, mentre gli interni
prevedono la possibilità di scegliere la cabina armatoriale a prua o a poppa. Sulle fiancate sono presenti sei finestre che rendono molto luminoso il salone. Tra quest’ultimo e il pozzetto c’è una zona living ideale per pranzare all’aperto in rada.
Riva Aquariva è stato protagonista della puntata di “Megafabbriche Italiane” su National Geographic Channel, la serie che porta lo spettatore in grandi e avveniristiche fabbriche del nostro Paese dove nascono prodotti conosciuti in tutto il mondo. Protagonista della puntata era, appunto, il motoscafo di 33 piedi che, più di ogni altro, testimonia la naturale evoluzione stilistica dalla Riva del passato a quella moderna.
Icon Maidelle
Frauscher Con Azimut Wealth Management Il Cantiere Feltrinelli, importatore Frauscher in Italia e organizzatore del Frauscher Tour, ha siglato un accordo con la società operante nel settore del risparmio gestito per tutte le tappe del tour cominciato all’inizio della primavera 2012. Azimut Wealth Management offre servizi per la gestione del patrimonio personale, familiare e aziendale dei clienti Private. Il tour avrà il suo culmine nel week end del 14-15 luglio in occasione del secondo Frauscher Challenge, il cui vincitore sarà scelto come rappresentante dell’Italia all’European Frauscher Challenge in programma in Austria a settembre. 686 Lido È uscito dal cantiere il 100° 686 Lido, in rosso Ferrari per celebrare questo traguardo. In produzione da poco più di sei anni, questa barca è il modello Frauscher che ha avuto più versioni alternative, come il Lido Tender, o il Lido Edizione Speciale Dino Feltrinelli, a tiratura limitata (9 esemplari) creato in onore del pilota di motonautica.
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L’imbarcazione di Icon Yachts di 63 metri, con esterni progettati da Redman Whiteley Dixon design e interni di Cristiano Gatto, ha effettuato le
Gruppo Ferretti Al Salone di Beirut Il Gruppo ha presenziato all’ottava edizione dell’International boat & superyacht show di Beirut. Nel marina Joseph Khoury, in uno stand di oltre 800 mq a terra e più di 3.000 mq in acqua, ha presentato, attraverso il dealer Sea Pros, 11 imbarcazioni della propria flotta, in rappresentanza dei marchi Ferretti Yachts, Pershing, Bertram, Riva, Mochi Craft e Ferretti Custom Line. In esposizione quattro modelli Riva e
prime prove a mare con a bordo il direttore generale Jen Wartena: «Il test tecnico è stato eseguito senza alcun problema e siamo soddisfatti delle performance».
tre maxiyacht Ferretti Custom Line. A completare la flotta il Ferretti 881, il Pershing 72’, il Bertram 360 e il Mochi Craft Dolphin 44’. A Hong Kong Dopo il Phuket international boat show, l’Hainan rendez-
Il cantiere guarda ai nuovi mercati. Un gruppo di imprenditori cinesi del settore nautico ha incontrato i fratelli Ranieri per avviare un rapporto di confronto e consulenza con il preciso scopo di sviluppare nuovi progetti, dedicati alla Cina. L’avvio di un rapporto con il mondo nautico della seconda economia mondiale costituisce una notevole sfida, che la Ranieri International ha deciso di cogliere.
ExcellMarine La società dealer per Monaco, Italia e Francia (Isa Yachts, Viking, Spencer, Edge Water e ora anche Sabre) ha annunciato l’accordo stretto con Yachts (Milano) e Given for Yachting (Sardegna) come distributori per l’Italia e con Cng Yachting (Mentone) per la Francia. Inoltre è stato sottoscritto un accordo con Emerald Yachts che entra a fare parte del network di Excellmarine Yacht Service, un programma che offre al cliente la manutenzione preventiva.
vous e il China international boat show di Shanghai, iI Gruppo ha partecipato al Gold Coast Boat Show di Hong Kong. Attraverso i propri dealer Noble Brand e Jebsen Marine, ha esposto il Pershing 92’ e lo Sport Riva 56’.
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Azimut Grande 105
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L’imbarcazione era presente al Salone nautico di Beirut, rappresentato dal dealer BluePoint Yachting Ltd. Modello di successo già presente nella gamma del cantiere, oggi, all’interno della nuova Collezione Azimut Grande, si presenta rinnovato sia sotto l’aspetto stilistico che progettuale. Una nuova livrea dello scafo, ora verniciato bianco, e il restyling delle finestrature disegnano linee esterne più incisive e filanti. La motorizzazione è stata ripensata e aumentata fino a 2.400 cavalli.
Heesen Yachts
Yamaha L’F350 è ora 14 kg più leggero ed è il risultato delle più recenti innovazioni tecnologiche dei modelli della gamma V6. Un’interessante novità coinvolge il sistema di scarico: l’integrazione del collettore di scarico nella testa del cilindro oltre a una combustione più efficiente, ha prodotto un’importante riduzione di peso. Inoltre alcuni materiali di costruzione sono stati modificati: l’alluminio usato per il coperchio punterie è stato sostituito da una resina, mentre un polimero ad alta densità ha soppiantato l’acciaio inossidabile del common rail utilizzato per gli iniettori carburante.
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Il cantiere ha venduto lo scafo Project California di 47 metri della serie dislocante. Il contratto è stato siglato grazie alla collaborazione con Antoine Larricq di Fraser Yachts. Il Project California è stato disegnato dall’ufficio tecnico di Heesen, per quanto riguarda la carena, le linee esterne sono a cura di Frank Laup-
man di Omega Architects e gli interni sono di Bannenberg and Rowell. Venduto anche uno scafo di 42 metri della serie Fast Displacement che sarà consegnato nel 2014. È stato studiato da Piet van Oossanen e la carena Hull Vane è in grado di ridurre la resistenza dell’acqua del 24% alla massima velocità.
Promenade du Port Si trova nel cuore di Porto Cervo e si estende su una passeggiata di 350 metri. Realizzata nel 2008, si snoda fra il Porto Vecchio e la piazzetta di Porto Cervo. L’architettura della Promenade è un borgo che richiama i colori e le atmosfere della Gallura e si armonizza con il contesto urbanistico e naturalistico circostante. Qui si trovano boutique, caffè e lounge bar, ristoranti, gallerie d’arte e design.
Sunreef Yachts Il cantiere sta lavorando al 120% della sua capacità produttiva con tre modelli in costruzione (Sunreef 80, 82 e 60 Sunreef Power) e altri quattro in assem-
blaggio (due 70 Sunreef Power, un 70 Sailing e un 58 Sailing) per un totale di sette imbarcazioni dai 19 ai 24 metri. A Cannes saranno esposti il Sunreef 82 Double Deck e il 60 Power.
Cap Camarat
Formazione in barca Randstad, che opera nei servizi per le risorse umane, ha portato in Italia il clipper Stad Amsterdam, il veliero di 76 metri a tre alberi costruito nel 1997 per offrire a studenti e lavoratori opportunità di formazione e
riqualificazione professionale. Da più di dieci anni il clipper in Olanda è la sede di progetti di training rivolti a persone volenterose di intraprendere carriere “in via d’estinzione”, come il maestro d’ascia, e mestieri più comuni come marinaio, assistente chef e cameriere.
Quest’anno la linea di Jeanneau compie 30 anni e per festeggiare l’evento il cantiere ha organizzato un rally speciale di 300 miglia nel Mediterraneo, tra le coste sarde e corse. I tre giorni hanno alternato navigazione, crociera e “gare” in uno spirito conviviale a bordo di due CC 8.5. La gamma comprende scafi da 5 a 9 metri e dal lancio sono stati venduti oltre 20 mila modelli in Francia e in tutta Europa.
Fipa Group Fipa ha inaugurato il suo ufficio a Porto Adriano (Palma di Maiorca). Il Porto, creato nel 1992 e ridisegnato da Philippe Starck design, è uno dei più grandi marina delle Baleari.
L’ufficio di rappresentanza commerciale è anche punto di coordinamento del service, post-vendita e refit. Il Maiora 27 ha fatto da apripista per tutta la durata dei suoi “open days” tra i superyacht ormeggiati.
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Absolute 40 Stl A Cannes il cantiere torna con una novità: l’Absolute 40 Sport Line, concepito per la vita all’aperto e dal carattere sportivo, lungo 11,85 metri per 4 di larghezza. Si sale a bordo da una piattaforma, per poi accedere al pozzetto dal sicuro passaggio laterale, protetto con un’avvolgente falchetta. Il divano a U e
il tavolo da pranzo accolgono sei persone. Qui c’è anche la cucina con piano cottura, lavello e frigorifero. Tra il pozzetto e la piattaforma si trova un prendisole. Sottocoperta ci sono la dinette e una seconda postazione di cucina; verso prua il tavolo da pranzo con il divano (che all’occorrenza possono convertirsi in doppio letto).
Suzuki
Vripack In Olanda c’è un evento considerato il più importante per il settore ecologico: è il Frisian solar challenge, incentrato sul design e la costruzione di barche solari ultra leggere e veloci, in grado di affrontare una regata di 220 km attraverso le 11 città della regione di Friesland. L’evento ha luogo dall’8 all’11 luglio e partecipa anche Vripack solar team, capitanato da Joost Mertens. La barca con cui gareggiano ha un innovativo sistema propulsivo con un motore a magneti permanenti, la cui energia è fornita da una batteria alimentata da pannelli solari.
Codecasa I Cantieri Navali Codecasa stanno costruendo il primo esemplare della serie Codecasa 50s e il secondo della serie Codecasa 42 Vintage, entrambi pronti per l’estate 2013. Nel frattempo, l’ufficio tecnico del cantiere sta elaborando alcune novità da 72 metri di lunghezza, per il momento ancora allo stadio progettuale.
Mulder Il cantiere sta collaborando con Omega Architects per la costruzione del 30 metri Mulder 98 Flybridge. Frank Laupman (dello studio di architetti) ha disegnato gli interni dell’imbarcazione, basati su arredamenti in noce e sul contrasto di colori e materiali (pannelli in pelle e dettagli in acciaio). Lo scafo è in alluminio e una volta completato passerà all’installazione dei vari sistemi di bordo.
Peschiera Boat Rent Si rinnova la flotta della Peschiera Boat Rent nel porto di Peschiera del Garda. Nautica Bellandi ha infatti completato l’allestimento e la consegna delle Voyager 19S dei Cantieri Ranieri-International, motorizzate Honda BF40D.
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A partire da giugno è entrato in vigore il nuovo listino prezzi dei motori fuoribordo di Suzuki Italia. Le novità sono i fuoribordo DF15A e DF20A, motori a iniezione elettronica che non necessitano di batteria e dotati della tecnologia Lean Burn, un sistema intelligente che calcola il fabbisogno di carburante in base alle condizioni di guida. Entrambi pesano solo 44 kg, sono bicilindrici a quattro tempi e in grado di erogare rispettivamente 15 e 20 cavalli di potenza. Nel caso del DF20A il consumo risulta circa il 30% in meno se confrontato al DF15 attualmente sul mercato.
Besenzoni L’azienda bergamasca si espande in Estremo Oriente. Lo Shanghai boat show è stata l’occasione per consolidare la propria presenza in Asia con la definizione di due nuovi centri assistenza a Hong Kong, che si aggiungono a quelli già attivi in Giappone e Taiwan. Altri sviluppi si registrano anche in India, con l’apertura di due service ufficiali grazie agli accordi con la West Coast Marine Yacht Service, uno nella metropoli di Mumbai e un altro a Goa.
Corte Lotti Marine
Roma Offshore Speed Race
È stato siglato l’accordo con la società Admiral Yachting per la commercializzazione e l’assistenza delle imbarcazioni Tiara nella zona del centro-sud Adriatico. Con sede nel Porto turistico Marina di Pescara, Admiral Yachting è stata fondata nel 2007 da Andrea Rapini e Paolo Verratti ed è concessionaria di Sunseeker, Fairline, Itama, Sanlorenzo, Atlantis, Dominator; svolge, inoltre, un’intensa attività di brokerage in Italia e all’estero, principalmente con Emirati, Australia, Algeria, Libia, Nord Europa, Francia, Israele.
Si svolge dal 18 al 22 luglio presso il porto turistico ed è la gara di motonautica d’altura che nasce sulle orme della CowesTorquay-Cowes, riprendendone il regolamento. La rotta è portoPonza-Circeo e ritorno, lunga 135 miglia. Tra gli iscritti ci sono gli equipaggi ita/Zanardo-Montanari-Battista su Jolly Drive e ita/Cangiano. La sfida è aperta a tutti i monocarena.
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Dall’Italia e DAL MONDO
Ferretti
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Foto Rastrelli.
Marina d’Arechi
Baglietto Il designer Francesco Paszkowski ha siglato un accordo per le linee interne ed esterne delle imbarcazioni Baglietto plananti e dislocanti. La partnership prevede la collaborazione, oltre che per il completamento delle tre unità che il cantiere di La Spezia ha rilevato dalla passata gestione, anche per il design di tre progetti: una linea di 58 metri dislocante in acciaio e alluminio, una di 37 metri planante in alluminio e un 46 metri planante in alluminio. «Siamo felici di questo accordo che rappresenta al tempo stesso la continuità ma anche il futuro del marchio del Gabbiano», commenta Diego Deprati, amministratore delegato di Baglietto.
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Si è svolta a Salerno la cerimonia di inaugurazione dei primi 480 posti barca di Marina d’Arechi, con circa 1.500 partecipanti. Il porto turistico è nato grazie a 120 milioni di euro di investimento privato e a un pool di banche che ha deciso di credere nel progetto. Con i suoi 1.000 posti barca, per un totale 340.000 metri quadri di superficie acquea, il progetto è stato pensato staccato da terra per non incidere sull’equilibrio idrogeologico della costa. Il presidente Agostino Gallozzi ha dichiarato: «Abbiamo portato a termine la realizzazione dell’hardware, straordinario per dimensione, visione e caratteristiche; ora vi mostreremo la bellezza del software, dei servizi e delle attività che renderanno il nostro un port village tutto da vivere. La nautica possiede una filiera trasversale, infrastrutturale, industriale e commerciale di enormi dimensioni e potenzialità. Siamo certi che il Paese investirà sempre di più sul suo rilancio».
Admiral Il Gruppo Admiral Tecnomar ha presentato due linee che comprendono 7 modelli progettati dallo studio Uniellè. X Lence è l’imbarcazione ideale per chi cerca spazio, comfort, luce naturale e sicurezza; il modello si caratterizza per le ampe vetrate, le grandi terrazze laterali e le aree esterne conviviali con piscina extralarge. È proposto in tre dimensioni: 45, 57 e 65 metri.
C Force, invece, è la nuova linea ammiraglia con un 45, un 57, un 65 e un 75 metri. Pensata per lunghe navigazioni, ha un’eccellente tenuta in ogni condizione di mare e presenta un’imponente vetrata che collega il ponte principale a quello superiore. Massima la luminosità degli ambienti e notevole è l’ampia beach area con doppia spiaggetta ribaltabile a poppa e a lato nave.
Varato a Cattolica il modello 870 della flotta Ferretti Yachts che, in seguito, è stato sottoposto a varie operazioni tecniche (collaudi Rina, prove prestazionali del prototipo in mare, verifiche di impianti e apparati) e al completamento del decoro di bordo. Misura oltre 26 metri e mezzo di lunghezza fuoritutto e oltre 6 di larghezza, per un peso complessivo a pieno carico di 80 tonnellate. Conserva alcune caratteristiche del suo predecessore Ferretti 830, ma in più dispone del cupolino color bronzo sopra la plancia di comando, di grandi superfici vetrate sul ponte principale, di finestre con oblò apribili per le cabine ospiti e della doppia finestratura nella vip a prua.
Marina Sant’Andrea Errata corrige Nello speciale porti del mese di giugno abbiamo erroneamente abbinato la foto del Marina di Sant’Andrea alla descrizione di un altro porto, la redazione di Barche si scusa con gli interessati. Shipyard & Marina Sant’Andrea è il nuovo porto turistico del nord Adriatico situato nella laguna di Marano, fra i centri balneari di Grado e Lignano Sabbiadoro in posizione privilegiata, facilmente raggiungibile dal mare trovandosi su un canale navigabile con 7 metri di fondale e in prossimità dall’autostrada Trieste-Venezia e dall’aeroporto di Trieste. Esteso su un’area di 200.000 mq con oltre 800 posti barca tra terra e mare per imbarcazioni fino a 30 m, è dotato di ampi pontili, aree verdi e di servizio, parcheggi, piscina, campo giochi, bar, ristoranti, un negozio di attrezzatura nautica, scuola di vela, uffici di broker e charter e uno yacht club per manifestazioni veliche, motoristiche e conferenze. La struttura è dotata anche di un cantiere di oltre 130.000 mq adibiti a rimessaggio scoperto, 15.000 mq di capannoni con altezza di 11 m per il rimessaggio coperto, 1.000 mq di cabine di verniciatura riscaldate (44 x 20 m), 800 mq di falegnameria e 1.500 mq tra officine e laboratori.
SCIALLINO
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IMP. NEWS USA
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News dalle AMERICHE
B Volvo ocean race a Miami Storica tappa della Vor, la Volvo ocean race, a Miami: nel centro della città è stato allestito il villaggio sportivo, il Down-
a cura di Elisabetta Pianta
Mercato in risalita
Bertram chiude Miami
Numeri positivi arrivano dalla pubblicazione dell’ultimo rapporto (Recreational boating statistical abstract) della Nmma (National marine manufacturer association) circa la vendita di barche da diporto e l’utilizzo delle stesse negli Usa. L’indagine annuale ha rivelato un aumento del +6%, circa 32,3 miliardi di dollari, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; l’incremento include la vendita diretta di barche, accessori e servizi in generale. +0.8% anche nel nuovo, sia a motore che a vela. È il primo aumento annuale dal 2006.
Bertram Yacht, parte del Gruppo Ferretti, ha annunciato la chiusura della sede di Miami e il trasferimento della produzione nell’ex stabilimento di Sea Ray a Merritt Island in Brevard County, Florida. L’annuncio non è arrivato completamente inaspettato dal momento che il brand aveva già affermato anni fa la volontà di vendere le proprietà in Miami e trasferirsi. La decisione, secondo Bertram, aumenterà del 50% la produzione nei prossimi 2 anni.
Luhrs Marine Group La società ha firmato il Chapter 11 (bankruptcy protection) nella corte federale del New Jersey. Il gruppo comprende anche Mainship, Hunter, Silverton e altri 5 marchi sussidiari. Il numero di creditori è tra i 5 e i 49 con un debito tra uno e dieci milioni di dollari. La
Compagnia, con sedi in Florida e New Jersey, ha beni stimati per circa 50 milioni; secondo le carte depositate in corte, i tre maggiori creditori sono Textron, Ven Yachts in Venezuela e GE in Europa. Secondo il Soundings Trade Only, Hunter Marine, con sedi a St Augustine, Florida e New Jersey, si è assicurata finanziamenti dalla Bank of America.
Una delle più importanti compagnie di brokeraggio al mondo, Fraser Yachts, ha riportato un record di vendite nella west coast degli Stati Uniti: 7 yacht tra i 36 e i 115 piedi in un solo mese. La società ha appena festeggiato il suo 65° anno di attività, con un omaggio particolare a David Fraser che aprì il
town Miami Race Village, con una ricca agenda di eventi e concerti nei suoi pavillion e stand. Il villaggio offriva anche after-party, cinema 3D, simulatori e giochi per bambini. L’evento ha dato la possibilità a esperti del settore e semplici appassionati di vela di vedere da vicino le barche partecipanti alla sfida, le classiche Volvo open 70’s, a partire da Puma, vincitore della tappa, a Telefonica.
Fraser Yachts
primo ufficio nel sud della California nel 1947. Parte di Yachtique, Gruppo Azimut-Benetti, attualmente la Compagnia ha più di 130 impiegati in 10 uffici in tutto il mondo e offre una vasta gamma di servizi, dal reclutamento di equipaggi alla manutenzione, dall’amministrazione alla costruzione di yacht sopra i 30 metri.
Doral International
Fort Lauderdale per il design
Il cantiere canadese (Quebec) ha firmato il programma di “bankruptcy protection” per la seconda volta in 2 anni, con una lista di 150 creditori e un debito di 3,5 milioni di dollari. Nel 2010 il proprietario Denis Poliseno aveva acquistato la compagnia e gli stampi da Doral Boats. Nel maggio del 2011, Poliseno aveva annunciato nuovi finanziamenti ma dopo poco aveva licenziato 50 operai. Secondo La presse, Doral ha ancora ordini per nuove barche.
Iss (International superyacht society) organizza anche per il 2012 il premio dedicato al design e ai progetti delle imbarcazioni più innovative. La cerimonia si svolgerà nel giorno di apertura del Salone di Fort Lauderdale (25 ottobre 2012) e il tema del gala saranno le “avventure nel mondo”.
Northern Lights Usa con Tognum Le due società hanno siglato un accordo per produrre generatori marini a marchio Mtu nel range di potenza dai 5 ai 280 kilowatt. Tognum li offrirà a imbarcazioni da diporto e commerciali in abbinamento ai motori Mtu. In questo modo l’azienda tedesca potrà offrire ai propri clienti una gamma completa dai 5 ai 3.000 kilowatt e aumentare il portfolio nella fascia più bassa della gamma. 38
DELLA PASQUA
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IMP. DECIO
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Indagando TIPI e MODI
L’essenza della forma Creatore di Hydra per Poltrona Frau, Luca Scacchetti evidenzia nel suo lavoro un approccio finemente ironico, dove i mobili rendono gioco il luogo dell’abitare, cercando la complicità del potenziale utente di Decio G. R. Carugati
«Il mio design – spiega Luca Scacchetti – può apparire per alcuni versi eclettico, nel senso che a volte sposo forme più ridondanti, altre più asciutte, a volte più legate alla tradizione, altre a una modernità o ad atteggiamenti persino radicali. In realtà, ricerco forme, il più possibile durature, assumendo magari, di volta in volta, differenti vesti, togliendo però tutto ciò che a mio giudizio non è strettamente necessario, agendo quindi per sottrazione. Questa capacità di arrivare all’essenza
della forma, nel tempo mi è stata riconosciuta qual segno di identità progettuale: riduzione scacchettiana». Annota Vilem Flusser: «Design indica grossomodo il luogo in cui arte e tecnica vengono di comune accordo a coincidere (e insieme a esse le loro rispettive modalità scientifiche e critiche) spianando la strada a una nuova forma di cultura». E qui occorre intendere “cultura” dell’intenzione, che prelude e permea l’ideazione vera e propria. Nel 1992, su invito di Poltrona Frau, Scacchetti studia un sistema di sedute: «Come mia abitudine, cerco di dar
Luca Scacchetti Archietto/Designer, nel 1987 insegna Progettazione Architettonica presso il Dipartimento di Architettura dello IED di Milano. Ne sarà direttore dal 1990 al 1995. Collabora con Tecno, Flos, Roncoroni, Acerbis, Poltrona Frau, Oak, Murano.com, Leomar, Domodinamica by Modular, Ergon. Vive e lavora a Milano.
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forma all’intenzione, producendo una sorta di diario iconografico, di raccolta di appunti. Ho già in mente un nome che risuona tutto il fantastico della mitologia classica: Hydra, serpente dalle molte teste, capaci di rispuntare se recise dalla spada dell’eroe chiamato alla fatica. Quel diario evidenzia, nei colori pittati, la dinamica del sistema. Sedute in pelle quadrettata. Sostanzialmente quelle dei modelli Le Corbusier o Mies Wan der Rohe,
sostenute da gambe metalliche, tipiche del razionalismo, anche se rivisitate, molto simili alle spade dei samurai. La zona soprastante, lo schienale, distaccata assume, di volta in volta, forme diverse, sempre più barocche. A dimostrazione che oggi, liberati dalle sedute d’epoca o d’imitazione, poggiando i lombi su impianti rigorosamente attuali, possiamo finalmente prenderci la libertà di indulgere
alla decorazione. A differenza dei minimalisti che considerano la decorazione peccato veniale se non addirittura mortale, io penso che essa sia, dell’uomo, peculiare insostituibile attività». Herman Melville racconta, da par suo, in Moby Dick, di uomini che a bordo nei lunghi periodi di calma di vento e di mare incidono bastoni e ossi di balena, operando pazienti decorazioni.
GAMMA
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IMP. AUSTIN PARKER 36
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Progetti
Austin Parker 36natante Firmato da Fulvio De Simoni, si caratterizza per un accogliente pozzetto di poppa e prevede una motorizzazione Volvo Penta, con la possibilità di scegliere ppootteennzzeeddiivveerrssee
Caratteristiche principali sono la zona ormeggio di
Si può scegliere di
poppa separata dal pozzetto, il portello di accesso
installare un tetto
alla sala macchine, gli ampi vani tecnici che
apribile in tela o una
separano i locali motori dalla zona abitabile per
chiusura in cristallo.
migliorare il comfort acustico e la possibilità di installare il sistema Ips di Volvo Penta , oltre
La velocità massima
all’assenza di giunzioni a vista tra scafo e poppa e il
prevista si aggira intorno ai 35 nodi, a
All’interno è possibile disporre di una chiusura per la
cuscino del prendisole di prora incassato.
seconda della
zona di prora per garantire maggior privacy agli
motorizzazione scelta.
ospiti. Il bagno ha la doccia separata. LA SCHEDA COSTRUTTORE Cantieri navali Austin Parker, tel. 0586 792412, info@austinparker.it, www.austinparker.it PROGETTO Fulvio De Simoni SCAFO Lunghezza ft m 11 • lunghezza m 9,98 • lunghezza al galleggiamento m 9,21 • larghezza m 3,75 • peso a pieno carico ton 8 • motorizzazione standard 2 Volvo Penta D4 350 Ips • autonomia prevista alla velocità di crociera 320 mn • riserva carburante lt 780 • riserva acqua lt 220 • portata max 10 persone • cabine 1 • bagni 1 • certificazione Ce categoria B
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TWIN
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IMP. VISMARA 43
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Progetti
Vismara MY 43
Motoscafo dalle linee pulite e aggressive, pensato per una crociera giornaliera ma che consente a una coppia di pernottare comodamente sottocoperta. È ottimizzato per una velocità di 25 nodi di crociera
Dietro alla postazione di
A prua sottocoperta
L’intera costruzione è
comando con poltrone
è stato creato un grande open space con letto matrimoniale,
realizzata in sandwich
divano a C e un tavolo abbattibile. La zona si
divano e armadio. Il
tessuti unidirezionali e
bagno, separato, è
biassali di vetro.
può trasformare in
dotato
prendisole allineando il
di wc,
LA SCHEDA
tutto.
lavello a murata e
COSTRUTTORE Vismara Marine, Viareggio (Lucca), 0584 371194, info@vismaramarine.it, www.vismaramarine.it PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere SCAFO Lunghezza ft m 11,90 • larghezza m 3,60 • peso a pieno carico kg 7.800 • immersione cm 70 • velocità max stimata 32 nodi • velocità di crociera stimata 25 nodi • autonomia stimata 240 mn CERTIFICAZIONE CE Categoria B
per pilota e copilota sono disposti un
doccia.
La cucina si trova dietro la seduta della timoneria ed è composta da piano di lavoro, frigorifero, zona cottura e lavello.
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in materiali compositi avanzati utilizzando
FORESTI
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IMP. PERSHING 82
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Progetti
Pershing 82’
L’imbarcazione, che entrerà in acqua questa estate, ribadisce la volontà del brand di Mondolfo di
sviluppare barche di dimensioni importanti senza rinunciare alla sportività e alla velocità 46
È sempre la matita di Fulvio De Simoni, in collaborazione con l’Ayt del Gruppo Ferretti e del Centro stile Ferrettigroup, a dare vita a questo 24 metri che si caratterizza per un profilo più aggressivo del suo predecessore 80’, a partire dal taglio delle finestrature laterali più ampie e corredate da un oblò apribile e dalla sovrastruttura più allungata. Ha una lunghezza di 24,97 metri e una larghezza massima di 5,5, con quattro cabine ospiti per il layout standard o tre cabine per la versione optional con lounge-cinemaroom a dritta. In entrambe ci sono due cabine equipaggio per un totale di tre posti letto. Il sundeck è raggiungibile da un tambuccio automatizzato e tramite una scala interamente di carbonio realizzata in collaborazione dall’Ayt e Besenzoni. La scala è decentrata e scende automaticamente sul pozzetto attraverso un comando elettroidraulico, scomparendo verso l’alto nel momento in cui viene riposta, lasciando spazio libero nel pozzetto stesso. Sul ponte sole si trovano due chaise-longue laterali vicino alla
seduta per il pilota, dove si trova anche un frigo bar. Sulla poppa c’è un’area prendisole con schienali separati e abbattibili elettricamente. In pozzetto, oltre all’ingresso alla zona marinai, ci sono un divano e una seduta che si trasformano in un’area per stendersi con movimentazione elettrica, un mobile bar con barbecue, un tavolo in vetroresina con lo stesso colore dello scafo. Il prendisole di poppa è del tutto indipendente dall’apertura dell’ampio garage, dotato di porzione inferiore abbattibile per rendere facile la movimentazione di una moto d’acqua o di un tender. A questo si aggiunge una passerella a scomparsa realizzata da Besenzoni. Sottocoperta la galley è divisa dal salone e in comunicazione con la zona equipaggio. La cucina è disposta a L e dotata di dinette e tavolo a ribalta. La propulsione è affidata a due Mtu di 2.435 cavalli ciascuno accoppiati a eliche di superficie Searex SR140S di Zf con i quali si prevede una velocità massima di 45 nodi e una andatura di crociera di 40 nodi, oltre a un’autonomia di 300 miglia nautiche.
IMP. PERSHING 82
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12:43
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LA SCHEDA COSTRUTTORE Pershing Spa, Mondolfo (PU), tel. 0721 956211, info@pershing-yacht.com, www.pershing-yacht.com PROGETTO Fulvio De Simoni • Ayt Gruppo Ferretti • Centro stile e ricerche Ferrettigroup SCAFO Lunghezza ft m 24,97 • lunghezza di costruzione m 23,98 • larghezza m 5,5 • immersione sotto le eliche a pieno carico m 1,4 • peso a
pieno carico ton 63,65 • portata max 16 persone • cabine 4 (3) • posti letto 8 (6) • riserva carburante lt 5.950 • riserva acqua lt 1.300 • 2 motori Mtu 16 V M93 cv 2.435 • eliche di superficie Searex SR140S • velocità max stimata 45 nodi • velocità di crociera stimata 40 nodi • autonomia alla velocità max 300 mn • autonomia alla velocità di crociera 320 mn • certificazione CE categoria A
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Nell’immagine a fianco e nel tondo, due vedute dell’armatoriale, posta a centro barca, dotata di maxi finestratura open-view. Molti dettagli in pelle sono firmati Poltrona Frau.
IMP. CODECASA
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Progetti
Codecasa 42Vintage
La nave vuole unire un’atmosfera d’altri tempi – linee e stile dal sapore rétro – a tecnologie di ultima generazione e si rivolge a chi desidera percorrere lunghe distanze, in comfort e sicurezza
Gli esterni prevedono ampie aree per gli ospiti, come il living del pozzetto, il ponte timoneria con la zona pranzo dalla vetrata apribile e le sedute esterne parzialmente protette da un tetto sporgente.
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Il progetto è stato studiato da ingegneri e architetti
arredati con semplicità e con un’alternanza tra
navali interni al cantiere, con la collaborazione di
bianco (mobili) e nero (pavimento, tavolini, alcuni
Anna Maria e Franco Della Role, in modo particolare per gli interni. Gli ambienti sottocoperta, molto vivibili, saranno
particolari delle sedute del salone principale), e diverse sfumature del beige.
IMP. CODECASA
12-06-2012
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LA SCHEDA COSTRUTTORE Cantieri navali Codecasa, Viareggio, tel. 0584 383221, info@codecasayachts.com, www.codecasayachts.com PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere • Anna Maria e Franco Della Role SCAFO Lunghezza ft m 42,50 • larghezza m 9 • immersione m 2,40 • peso a pieno carico ton 400 • materiale di costruzione acciaio elevata resistenza AH36 (scafo) e alluminio 5083 H321 (sovrastruttura) • riserva combustibile lt 77.000 • riserva acqua lt 14.000 • eliche Schaffan a 5 pale • velocità max prevista a dislocamento leggero (ton 340) 17 nodi • autonomia prevista a 11 nodi 4.000 mn CERTIFICAZIONE Lloyd’s Register of Shipping 100 A1 Ssc “Yacht” Mono G6 Lmc Full Mca Compliant Il salone più importante
Il layout per la notte prevede una suite armatoriale,
è composto da una
due cabine matrimoniali e due a letti doppi con un
zona relax e un’area pranzo, divise da un mobile
terzo letto a scomparsa. All’equipaggio,
libreria, e sarà
invece, sono riservate
illuminato da
quattro cabine
ampie finestrature
doppie, di cui una
quadrangolari.
per il comandante.
lunghe permanenze a bordo ed è La nave è pensata per
prevista un’autonomia oceanica: a 11 nodi di andatura percorrerà circa
4.000 miglia marine.
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IMP. PERINI 73 M
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Il megayacht dalle linee filanti che ricordano le barche a vela è un cinque ponti a
propulsione diesel-elettrica. Costruito a Istanbul, ha navigato fino a La Spezia, dove ci si occuperĂ degli allestimenti finali
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di Franco Michienzi
IMP. PERINI 73 M
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Dopo Exuma e Galileo (rispettivamente di 50 e 55 metri), ecco che Picchiotti (serie Vitruvius) sta lavorando alla terza unità a motore, che vedremo in acqua nel 2013. Si tratta di una nave in acciaio e alluminio, progettata come le precedenti da Philippe Briand e Vitruvius Ldt. Provvista di una doppia motorizzazione diesel-elettrica Azipod, appositamente creata per il 73 metri, ha un’andatura massima di 16,5 nodi e una notevole autonomia (oltre le 7.000 miglia nautiche a 12 nodi di media). Questa, assieme all’ampia dotazione di equipaggiamenti per l’esplorazione dell’ambiente circostante, rende l’imbarcazione adatta a una lunga crociera, in grande comfort e privacy, vista anche la disposi-
zione degli spazi che prevede camminamenti separati per ospiti ed equipaggio. Oggi la nave è a La Spezia, dopo aver attraversato il Mediterraneo partendo da Istanbul – dove è stata costruita – e risalendo tutto il Tirreno. Qui proseguiranno i lavori di allestimento: avrà interni sobri ed essenziali, secondo la volontà dei due armatori americani e secondo lo stile dell’interior designer Remi Tessier. Sei sono le cabine dedicate agli ospiti, oltre alla suite armatoriale, mentre per l’equipaggio sono previsti 26 posti letto. Il ponte superiore – wellness deck – ospita un’area interamente dedicata al benessere e attrezzata con palestra, sauna e idroterapia.
Il viaggio tra Istanbul e La Spezia secondo Ragnetti «è stata un’esperienza particolare e molto utile per capire le caratteristiche della barca».
Mega-innovazione
IMP. PERINI 73 M
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Work in progress PICCHIOTTI 73 M
La propulsione diesel-elettrica, che certamente inciderà sul costo finale del 73 metri (per ora ancora sconosciuto), garantirà una notevole diminuzione dei consumi e una navigazione molto silenziosa. A La Spezia abbiamo incontrato Giancarlo Ragnetti, amministratore delegato di Perini Navi, che ci ha raccontato con entusiasmo di questo lungo progetto dai tratti innovativi, che sta coinvolgendo centinaia di persone e che prevede altri 15 mesi di lavorazione. Questo 73 metri rappresenta la sintesi di cosa vuol dire fare industria nautica ed esprime la complessità di costruire una nave da diporto. Certo, non si fa tutti i giorni uno yacht di queste dimensioni. E ciò vale soprattutto per Perini che è entrata nel mondo dei motoryacht da pochi anni. Philippe Briand ha usato la linea e i volumi delle barche a vela per un mezzo a motore e ci ha permesso di portare sul mercato qualcosa di diverso dagli altri cantieri. È ancora presto per dire se avrà successo o meno, ma siamo fiduciosi. Negli ultimi anni abbiamo già varato due barche di questa serie e il 73 M dovrebbe essere il prodotto che in un certo senso completa la gamma. Credo sia stato interessante per voi giornalisti vedere la nave in questa fase della
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costruzione: normalmente si mostrano gli arredi e le finiture senza far vedere cosa c’è dietro, esteticamente meno affascinante ma molto complesso e importante, come l’impiantisca. A questo proposito, la scelta di proporre prodotti solo di un alto livello tecnologico è del cantiere o è legata alle esigenze degli armatori? Volevamo creare uno yacht all’avanguardia e spesso non è facile convincere gli armatori a nuove sperimentazioni, anche perché i costi generalmente sono alti, ma siamo stati fortunati perché abbiamo lavorato con grande facilità assieme alla coppia dei proprietari, con cui per altro abbiamo stretto un rapporto di amicizia, con l’intenzione di fare qualcosa di unico. La barca è nata subito con il diesel-elettrico? No. Il progetto iniziale prevedeva due motori diesel con linea d’asse tradizionale a passo variabile ma gli armatori ci hanno chiesto una quotazione per un diesel-elettrico perché ne avevano sentito parlare. Abbiamo presentato loro uno studio e li ha convinti che, nonostante l’aumento dei costi, i vantaggi erano molti. In passato solo Benetti aveva usato una propulsione simile mentre altri cantieri sono stati scoraggiati da costi (continua a p. 54)
«VVogliamo continuare a produrre su questa tipologia di linee: sono barche molto più slanciate e performanti,
destinate a durare nel tempo». Giancarlo Ragnetti
IMP. PERINI 73 M
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Boero YachtCoatings e Picchiotti Il ciclo di pitturazione usato sul 73 metri è stato eseguito dalla Boero YachtCoatings ed è costituito dagli stessi prodotti già impiegati sui due precedenti modelli di Vitruvius. La versatilità dei prodotti che compongono il sistema di pitturazione, come fondi e stucchi, consente l’uso in situazioni estreme di stress meccanici e termici (per esempio la navigazione in aree con notevoli sbalzi di temperatura). Caratteristica importante, poi, è il peso dello stucco Epolight Win che è stato applicato per modellare la costruzione – 0,5 kg/lt – che permette di non appesantire la struttura dello yacht.
Curiosità: i cavi elettrici usati su questa nave ammontano a Nei prossimi mesi lavoreranno costantemente a bordo per gli allestimenti finali.
150 chilometri. 150 persone
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IMP. PERINI 73 M
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Work in progress PICCHIOTTI 73 M
Sugli interni c’è ancora molto riserbo da parte di cantiere e interior designer. Si tratterà, comunque, di
ambienti essenziali e affascinanti, senza troppi orpelli, dalle
tonalità che invitano al relax.
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(segue da p. 52) e varie problematiche. Ci siamo rivolti a un gruppo di tecnici esterni alla nostra organizzazione, in modo che l’immane lavoro di Perini Navi possa proseguire parallelo e non venire intralciato in alcun modo. In questa nave avete dovuto rispondere a delle esigenze specifiche legate a rumore, autonomia e velocità. Tra questi elementi quali sono stati i più importanti? Sicuramente non la velocità, perché la coppia di armatori non desiderava prestazioni molto alte. Autonomia e rumore, invece, hanno avuto un ruolo di primo piano nel progetto: il sistema di propulsione permette di avere in moto l’esatto numero di gruppi elettrogeni necessari a soddisfare le esigenze di navigazione e servizi necessari alla barca, senza eccessivi sprechi e queste due caratteristiche riducono di molto la rumorosità e le vibrazioni.
IMP. PERINI 73 M
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La nave è complessa dal punto di vista tecnologico ma sobria negli allestimenti… Sì, è uno yacht dalle linee pulite, anche per lo stile dell’interior designer Remi Tessier. Gli armatori avevano delle esigenze ben precise, tanto è vero che sullo yacht ci sono gli stessi colori e stili della loro casa. Le caratteristiche principali degli interni sono la plancia, così particolare da sembrare quella di un’astronave, e la divisione degli spazi, che trovo particolarmente indovinata. Si può dire che questa barca rappresenta la maturità dell’industria nautica italiana? Con un po’ di presunzione si può dire che questo 73 metri ci farà fare un salto avanti rispetto alle barche del Nord Europa. Oggi noi italiani non abbiamo nulla da temere rispetto a quelle zone, per altro. Da cosa è data la qualità di una barca?
Dall’uso dei materiali e dall’accuratezza con cui viene eseguito il lavoro a bordo, ma anche dalla sala macchine, che è il cuore della barca: se è fatta bene vuol dire che il resto è fatto ancora meglio. Qui, per altro, ci sono sei motori… Sì. Ci sono quattro gruppi per la propulsione e sei per la parte alberghiera. La sala macchina è divisa in due piani, che hanno un diverso sistema per lo scarico dei fumi. C’è una stanza dedicata alla trasformazione dell’energia elettrica per la gestione della propulsione. Quante persone hanno lavorato a questo progetto? A parte il team di progettazione, composto da 12 persone, in Turchia a bordo c’erano 150 persone ogni giorno. Ora, per completare la nave, ci vorranno ancora 15 mesi con un centinaio di operai impiegati costantemente.
La plancia (foto sotto), paragonata da Ragnetti a quella di un’astronave, ha un design unico e contemporaneo e potrà regalare viste panoramiche mozzafiato.
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La scheda COSTRUTTORE Picchiotti Srl, Perini Navi Group, La Spezia, tel. 0187 28371, info@cantierepicchiotti.it, www.perininavigroup.it PROGETTO Vitruvius Ltd (design) • Philippe Briand (architetto navale) • Remi Tessier (interior design) SCAFO Lunghezza m 73 • lunghezza alla linea di galleggiamento m 71,6 • larghezza m 13,20 • immersione m 4 • peso ton 1.700 • gross tonnage 1.590 grt • riserva carburante lt 185.000 • riserva acqua lt 30.000 • cabine 7 + 11 • posti letto ospiti 16 • posti letto equipaggio 26 • velocità max 16,5 nodi • autonomia a 12 nodi 7.500 mn • materiale di costruzione acciaio (scafo) e alluminio (sovrastruttura) MOTORI diesel elettrici Azipod CERTIFICAZIONE LR: 100 A1 Ssc, Yacht, Mono, G6, Lmc, Ums, Dp (Am), Ep, Mca
IMP. COLUSSI 3p
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Incontri ravvicinati ROBERTO COLUSSI
trovano
Quando le barche vanno all’estero «Q dove fare anche . Prima che tornino in Italia ci vuole molto tempo e nel frattempo, dato che non si vende il nuovo,
un altro habitat manutenzione e refitting
la cantieristica perde ulteriori lavori». Roberto Colussi 56
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Vedere oltre Uno sguardo sul settore nautico con occhi in grado di penetrare le problematiche più scottanti, quelle fiscali. Una panoramica realista che mostra un orizzonte quasi sereno solo sul sentiero dell’associazionismo per rispondere adeguatamente a misure governative troppo miopi parole e pensieri raccolti da Franco Michienzi foto di Andrea Muscatello
Crisi. Stallo. Immobilismo. Questo è lo scenario che caratterizza da qualche anno la nautica italiana e i problemi sono di difficile soluzione. Ma il made in Italy ha sempre goduto di eccellente reputazione in tutto il mondo, si dovrebbe ripartire da qui per il rilancio di tutta un’industria che, purtroppo, pare “dimenticata” dal governo. Secondo Roberto Colussi, socio dello studio tributario Deiure dal 1989, e Martino Vincenti, che lavora nello stesso studio, è tempo di adeguare la normativa a una realtà difficile ma che ha le basi per proseguire la strada del successo. Da parte degli operatori, però, è necessario agire e farsi sentire a livello associativo, unendo le forze per far valere i propri diritti e per esigere normative più eque per tutti: armatori, aziende e fisco. Colussi, dopo una laurea in Economia e commercio alla Bocconi, ha iniziato la sua carriera presso Arthur Andersen (attuale Accenture). Nel 1980 ha iniziato a collaborare con lo studio milanese (di cui è socio dall’89 insieme ad altri quattro professionisti). Oggi, dopo oltre 25 anni di professione, ha maturato significative esperienze in ambito tributario, in particolare nel settore societario, di fusioni e acquisizioni, e in quello dei prodotti finanziari innovativi. Ha ricoperto cariche in vari consigli di amministrazione e collegi sindacali di società operanti in vari settori, tra cui quello nautico, che conosce molto bene. «È bella ma il mio fiscalista non vuole. Portatelo a fare un giro con questa auto e vedrete che cambierà idea», recita la pubblicità di un noto marchio automobilistico. Voi che siete tramite tra lo Stato esattore e il cliente appassionato, cosa consigliate ai clienti quando vogliano comprare la barca? Colussi. Io ho la barca e consiglio di acquistarla. In questo specifico ambito lo Stato non è tanto esattore quanto lo spettro dell’autorità: la gente non ha paura di pagare la tassa – che è una cosa ragionevole – ma di mostrarsi a bordo di un oggetto che è forte indice di capacità di spesa e, quindi, di candidarsi per un accertamento, per una verifica fiscale, un evento che terrorizza chiunque, anche per le modalità con cui viene effettuato. Oggi deve comperare la barca solo chi se la può permettere ed è perfettamente in regola con il fisco? Colussi. Sì, sono molti quelli che se la possono permettere, ma credo che oggi non ci sia un solo italiano che si possa definire perfettamente in regola con il fisco, perché in ipotesi di verifica qualcosa – e a volte anche di rilevante – emerge. Inoltre il nostro meccanismo di accertamento e riscossione è “diabolico”, perché il fisco non ha responsabilità, può scrivere qualunque cosa, e questo si tramuta automaticamente in debito esecutivo. Dopo un contenzioso lungo e costoso, un cittadino può anche avere ragione ma non può chiedere nulla al fisco (salvo, a volte, le spese di giudizio). La norma è fortemente sbilanciata a favore del fisco. Se fosse a capo dell’Associazione costruttori nautici che tipo di battaglia farebbe? Colussi. Proporrei una verifica preventiva per cui chi decide di comprare una barca si fa prima i conti (attraverso il consulente), capisce se può permettersela, lo dice al fisco che vidima la sua richiesta e include questo documento in quelli da tenere a bordo. In caso di controllo non ci sarebbero problemi perché qualcuno ha già verificato prima. Oggi la gente non compra le barche perché ha paura, ma noi sappiamo che c’è un’Italia sana, che ha la capacità di spesa e potrebbe acquistare come accade in tutti gli altri Paesi del mondo, dove non c’è stato un crollo equiparabile al nostro. Colussi. Perché c’è un sistema fiscale più evoluto. La paura deriva da questo fortissimo squilibrio degli strumenti giuridici a favore del fisco e indubbiamente a sfavore del contribuente. È forse il caso di fare una battaglia per cambiare le modalità di accertamento del fisco o siamo impotenti rispetto a questo modo di fare? Colussi. Credo che, in generale, siamo impotenti. Anzi, la norma è appena cambiata (ottobre 2010): se in base al possesso di una barca il fisco ritiene che un certo contribuente abbia dichiarato mezzo milione in meno, emette un avviso di accertamento che vale più o meno altrettanto (tra imposte, sanzioni e interessi). I coefficienti che determinano il redditometro del possesso di una barca sono esagerati? Colussi. Il problema è che si devono combinare insieme ad altri 100 (gli indici sono circa 160). Ma poniamo il caso che io possegga una barca e un cavallo da corsa: quest’ultimo viene trattato in un modo, lo yacht in un altro. Si potrebbe incentivare l’acquisto della barca con coefficienti meno penalizzanti. Abbiamo avuto per molto tempo la manovra sul leasing che era un incentivo fiscale sulle imposte indirette e abbiamo un regime sulle imposte dirette che è “delegittimante”, per non dire terroristico, tant’è che la gente scappa. Nel settore delle automobili hanno trovato questo escamotage: comprare le auto con dei leasing tedeschi o austriaci, così che il bene risulta intestato a una società straniera. Colussi. Serve per evitare il pagamento del superbollo, ma non è utile in caso di verifica a bordo di queste
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Incontri ravvicinati ROBERTO COLUSSI vetture: se si scopre che lui è il locatario (cioè ne ha la disponibilità) non evita l’applicazione del redditometro, quindi è un rimedio parziale. Inoltre se una modalità simile si diffonde in modo plateale, è inevitabile che intervenga il fisco e l’arma di cui dispone è quella di eccepire la fittizietà dell’“interposizione” di una società estera. Non abbiamo nessuno strumento per interloquire con il fisco e suggerire di fare degli accertamenti prima, ossia quando le barche sono in banchina? Colussi. L’Agenzia delle entrate è aperta a dialoghi, se sono trasparenti e puliti, se qualcuno (penso a Ucina) ha delle istanze da portare avanti. Non c’è nulla di male nel rappresentare un particolare disagio che una norma ha creato. L’importante, per me, è muoversi a livello associativo. Ci aspetta probabilmente un’estate piena di controlli lungo le nostre coste e la gente, per evitarli, andrà su altri lidi (in Corsica o alle Baleari). Che senso ha? Colussi. Quando ci sono i precedenti e non si fa tesoro degli errori allora bisogna fare il mea culpa. Penso alla “legge Soru” e alla tassa di stazionamento. Hanno fatto terrorismo psicologico, hanno fatto scappare le barche e non hanno incassato un euro, provocando danni di difficile quantificazione all’indotto. Ora subiamo l’effetto di normative fatte di urgenza senza ragionarci e senza consultare le parti interessate. Il blitz a Cortina è stato il capostipite di questa tipologia di azioni, perché il governo doveva introdurre molti sacrifici (le pensioni, l’Imu ecc.) e ha quindi voluto dare un segnale forte per cui anche i ricchi sarebbero stati colpiti e tassati.
I vostri clienti che posseggono una barca come si pongono in questo momento? «Chi ha delle auto vistose
preferisce lasciarle in garage per non perdere tempo con i controlli a ogni posto di blocco.
Nella nautica cosa accadrà? Chi vuole andare in barca andrà all’estero: Adriatico (costa balcanica), Grecia, Malta, nord Africa, Baleari, Costa Azzurra ecc.» Roberto Colussi In alto, Martino Vincenti; sotto, alcuni collaboratori dello studio.
Colussi. Chi ha uno yacht con equipaggio ha preferito trasferire l’imbarcazione all’estero già ai tempi della tassa di stazionamento, infatti non si trova un posto in Costa Azzurra. Stiamo distruggendo un settore industriale che era la quinta voce dell’export... La tassa sul possesso ha qualche utilità? Vincenti. Il diporto è stato completamente devastato perché a seguito del “credit crunch” del 2008 i cantieri nautici hanno fortemente sofferto. Lo stato italiano avrebbe dovuto intervenire e cercare di sostenere il settore o quanto meno evitare di introdurre la tassa (che è diventata quasi anacronistica) o di diffondere notizie allarmanti sui controlli per mare ecc. Altra questione cruciale è l’inasprimento delle norme per le intestazioni societarie delle imbarcazioni, in cui si può arrivare a un fenomeno di doppia imposizione. Il made in Italy ha sempre suscitato un certo fascino e il governo italiano non ha mai cercato di intervenire con delle misure che incentivassero i cantieri nella continuità di questo tipo di attività, per esempio concedendo degli sgravi fiscali anche a fronte dell’attività di ricerca, dello sviluppo di nuovi modelli. L’Italia non è più un Paese in cui trascorrere tranquillamente le vacanze in barca e il settore nautico è stato lasciato solo da parte del governo. Il problema andrebbe affrontato a 360°. Ha vinto la demagogia e non si sono volute approfondire le problematiche concrete del nostro settore industriale? Vincenti. Aldilà di quelle che sono le reali esigenze di gettito, credo che ci siano delle motivazioni di carattere politico: fare in modo che la popolazione accettasse delle misure impopolari dimostrando che anche i ricchi sarebbero stati toccati dalle tasse. Con questo effettivamente hanno sottovalutato il problema della diminuzione della domanda di imbarcazioni, sia a causa della crisi sia perché non si è fatto nulla per cercare di spronare le attività delle imprese italiane. Colussi. Anche il charter è stato colpito perché non è esente dai controlli e la gente preferisce prendere in affitto le barche all’estero.
Il vostro studio negli anni ha lavorato molto anche con industrie nautiche. Come è cambiato il settore? Colussi. Purtroppo drammaticamente. Abbiamo assistito clienti del mondo nautico per più di 20 anni nel settore delle importazioni, del service, della costruzione, seguendoli in operazioni di acquisizione e di dismissione. Erano piccoli cantieri, network di service o grandi Gruppi. Li abbiamo seguiti durante il boom in cui tutti pensavano che fosse il settore migliore dove investire e durante la “caduta”, vedendo le imprese fallire una dietro l’altra. Chi non andava in fallimento presentava il concordato preventivo. Adesso assistiamo alla triste situazione in cui i superstiti sono in una fase di attesa, di assoluto immobilismo. Qual è il punto di forza del vostro studio? Colussi. Abbiamo un’esperienza a 360° in tutti i settori dell’economia: industria, finanza, commercio, import-export. Offriamo consulenza, pianificazione fiscale, assistenza operazioni straordinarie, contenzioso, fusione e acquisizione. Ci siamo fatti un’ottima esperienza anche nel contenzioso nautico per persone che sono state colpite da questo genere di accertamenti a volte fondati, parzialmente fondati o del tutto infondati. 58
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IMP. AMBIENTE
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Ambiente MARE
Campi estivi Necton Marine Research Society e Delphis Aeolian Dolphin Center hanno organizzato dei campi estivi di ricerca sull’isola di Salina (che si distingue per le innumerevoli specie di flora e fauna, in alcuni casi endemiche). Il progetto di ricerca si svolge tra Capo Milazzo e le acque dell’intero arcipelago eoliano,
a cura di Marina Mancuso
formato da sette isole, tutte di origine vulcanica, dove vivono molte tartarughe e dove i capodogli si riuniscono per riprodursi. I corsi sono articolati in lezioni teoriche, uscite in mare, snorkeling, immersioni e osservazioni da terra. Per informazioni e adesioni: www.delphisadc.it, www.necton.it
Rischio Posidonia Anche se sono tra i più antichi abitanti del Mediterraneo, sopravvissuti persino all’ultima glaciazione, le praterie di Posidonia rischiano di sparire entro poche decine di anni, vittime del riscaldamento globale. Questo è quanto risulta da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, secondo cui l’estinzione delle piante potrebbe avvenire entro il 2050. I ricercatori dell’Institut Mediterrani d’Estudis Avançats delle isole Baleari hanno esaminato i dati sull’aumento della mortalità della Posidonia in funzione della temperatura dell’acqua già verificati sul campo da altri studi, cercando di stimare gli effetti di uno scenario relativamente ottimista, in cui si ha una stabilizzazione della produzione di gas serra dopo il 2050. Nel peggiore dei casi elaborati, in cui oltre al riscaldamento dell’acqua si ha anche la persistenza della pressione antropogenica (causata dall’attività umana), il 90% delle Posidonie sparirebbe entro il 2049.
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Squalo vegetariano Florance, squalo che vive al National Sea Life Centre di Birmingham, da quando nella vasca era stata lanciata della verdura destinata a una tartaruga, ha iniziato a rifiutarsi di mangiare pesci e polpi che nuotano nel suo acquario e a cibarsi esclusivamente di lattuga e cetrioli. Il personale del centro, preoccupato per la salute dello squalo, ha iniziato a nascondere del pesce tritato in involtini di sedano per tentare di raggirare il suo spirito vegetariano, per ora senza alcun successo.
Mante “satellitari” Uno studio pubblicato su PlosOne fornisce nuove informazioni su uno dei più misteriosi e affascinanti abitanti dell’oceano: la manta, un pesce cartilagineo molto particolare per forma e dimensioni. Il gruppo di ricerca, costituito da membri della Wildlife Conservation Society, della University of Exeter e del governo messicano, ha dotato di ricevitori satellitari sei individui (quattro femmine e due maschi) catturati al largo della penisola dello Yucatan per seguirne i movimenti. La pesca intensiva e la cattura accidentale hanno reso la manta (Manta birostris) una specie in pericolo, per cui è importante avere più informazioni possibili per lavorare alla sua salvaguardia.
Esca in rosa
Un mare di rifiuti Dimezzare i rifiuti gettati in mare è uno degli obiettivi proposti dalla presidenza dell’Ue, in occasione della conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile di Rio+20. L’Unione europea sta lavorando per migliorare la situazione di cinque settori: energia, acqua, oceani, rifiuti e risorse, biodiversità.
Da un anno i pescatori del Rio delle Amazzoni stanno attuando una strage di delfini rosa: hanno scoperto che la sua carne in putrefazione è un’ottima esca per la piracatinga, una grossa carpa molto apprezzata a Manaus e Bogotà da quando, di recente, viene commercializzata come douradinha (oratina), un nome che aggira la diffidenza del pubblico su questa specie ittica. Questa specie di delfino, il boto cor de rosa, aveva vissuto finora indisturbato sia perché la carne non era ritenuta buona sia per la sua indole gioviale. La maniera in cui vengono uccisi, per altro, oltre che illegale, è davvero crudele perché prima di morire vengono legati a un albero per giorni.
Balene islandesi salvate… dalla crisi Sta diminuendo il numero delle balene islandesi vittime degli arpioni dei cacciatori: la più grande azienda del settore del Paese ha deciso di dare un freno alla cattura delle balenottere comuni per il mancato accordo con i dipendenti sul compenso dovuto per i lunghi periodi trascorsi in mare. La speranza di varie organizzazioni europee è che questo sia il primo passo verso la fine della caccia, a favore di una più redditizia pratica di “whale watching” a scopo turistico. Norvegia e Islanda sono da tempo criticate dalla comunità internazionale per la loro attività di pesca.
CHIAVARI
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IMP. METEO
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Meteo
Consultare le fontinel marenostrum Nel Mediterraneo, per una stessa zona marittima, è possibile acquisire varie informazioni da centri diversi. Conoscere i limiti di un’indicazione meteo significa poter usare in modo più critico e tecnico le previsioni di Gianfranco Meggiorin e Daniele Vitri*
Tra le principali fonti di riferimento ci sono il bollettino Meteomar, elaborato dal
Rispetto al grado di affidabilità dei bollettini a breve, medio e lungo termine, bisogna dire che questa varia a seconda che il tempo sia in evoluzione o dichiaratamente buono o cattivo.
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Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare, l’informazione Météo France che copre tutto il versante occidentale del Mediterraneo, quella prodotta dal Marine Weather Service di Amburgo che riguarda, zona per zona, tutta l’area e soprattutto i bollettini MetArea del sistema di sicurezza Gmdss. Tutte queste informazioni sono facilmente consultabili via internet. In condizioni di tempo anticiclonico e non perturbato o in situazioni meteomarine avverse per forti flussi di venti generalizzati, tutte le fonti meteo appaiono abbastanza allineate e concordi sia nelle previsioni che nell’emissione di eventuali avvisi. Le cose si complicano, e di molto, quando il tempo è in costante evoluzione poiché i sistemi si spostano velocemente. In questi casi le previsioni, anche quelle storicamente più affidabili, entrano in discordanza sia sull’entità dei fenomeni che sulla tempistica degli eventi. Capita piuttosto di frequente e la capacità del navigante di posizionarsi a livello meteo e di osservare e interpretare l’evoluzione del tempo sulla propria zona e rotta risulta decisiva e fa la differenza.
All’interno di un anticiclone perdurante o durante un flusso di vento di gradiente persistente le previsioni mostrano un buon indice di affidabilità e sono per lo più concordi. Nel caso invece che i sistemi viaggino veloci ed evolvano rapidamente le previsioni denotano un indice di affidabilità assai minore. Altri fattori decisivi risultano le turbolenze orografiche e le condizioni di instabilità. Proprio a proposito di quest’ultima, ricollegandoci ai fenomeni temporaleschi, va sottolineato che quando le carte sinottiche o i bollettini ne evidenziano la presenza, i modelli meteomarini, che oggi tutti i naviganti consultano sul web, risultano spesso falsati. Conoscere questo limite vuol dire consultare con più metodo anche le rappresentazioni grafiche dei modelli che mostrano la forza e la direzione del vento attraverso il “campo dei venti”. In pratica i modelli, nonostante gli straordinari progressi, non sono ancora così “intelligenti” da poter interpretare correttamente le condizioni meteomarine, ad esempio al passaggio di un fronte o di una linea temporalesca. Tutto ciò è apparso evidente nel corso del periodo primaverile quando, rispetto a condizioni meteomarine indicate maneggevoli su vaste zone, si sono avuti frequenti groppi, raffiche e tempo perturbato proprio in coincidenza delle linee di instabilità. Queste linee, ben identificate tramite le carte, il Meteosat e i radar meteorologici, risultano poco evidenti attraverso la sola consultazione dei modelli meteomarini. Questa è un’altra buona ragione per consultare non solo i modelli relativi alla propria zona ma anche quelli delle zone limitrofe che, inevitabilmente andranno a interferire sul tempo meteo locale poiché le previsioni si basano sullo studio dello spostamento delle masse d’aria. A titolo di esempio, se si dovesse intraprendere la traversata dello Ionio, da Crotone e Corfù, sarebbe una leggerezza affidarsi alla sola previsione relativa a quell’area marittima senza dare un’occhiata anche alla previsione dell’Adriatico meridionale. Se, in effetti, sullo Ionio fossero previsti venti deboli di direzione variabile e mare poco mosso – condizioni ideali per una barca planante – la presenza di un moderato flusso da NNW sul basso Adriatico potrebbe, per effetto dell’accelerazione dei venti sul canale d’Otranto, determinare venti più sostenuti del previsto anche sulla nostra rotta. Questi ragionamenti, se fatti a bordo, aiutano a utilizzare meglio il bollettino e ad adattarlo alla propria navigazione. * www.navimeteo.it
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Luglio col beneche ti voglio Per chi ama la velocità e vuole spostarsi in fretta da un porto all’altro, per chi non rinuncia al lusso di un megayacht con tutti i comfort o per chi vuole veleggiare con la famiglia a Capri, Ischia e nelle isole pontine. Questo e tanto altro nelle proposte del mese d dii SSiillvviia aM Moon ntta aggn na a
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LA SCHEDA
Camper & Nicholsons
Hana è un superyacht di 43 metri lanciato nel luglio 2008 dai cantieri Crn. Progettato con interni moderni e luminosi, offre un design gradevole associato a un layout ben concepito. Può ospitare 11 persone durante la notte e ha nove membri di equipaggio. La luce è protagonista dell’architettura navale, caratterizzata non solo dalle ampie finestrature, ma anche da un’unica essenza in legno per tutti i ponti. A bordo si trova un’ampia dotazione di giochi d’acqua, come sci, seabob, due jetsky e l’attrezzatura per lo snorkeling. Naviga nel Mediterraneo per tutta l’estate.
Itama charter
Fino a fine ottobre lo scafo numero 12 dell’Itama 75’, H’Boat, l’ammiraglia della flotta, sarà ormeggiato a Beaulieu-sur-mer, vicino a Nizza, pronto per navigare in tutte le località del Mediterraneo occidentale. Lo yacht ospita sei persone durante la notte e fino a otto durante la navigazione e comprende, oltre all’ambiente a due letti con servizi per l’equipaggio, tre cabine (armatoriale, vip a tutto baglio e una con due letti affiancati). È inoltre dotato di diversi water toy, tra i quali un wakeboard per lo sci d’acqua e un tender William 325.
LA SCHEDA HANA Costruttore Crn • anno 2008 • lunghezza m 43 • larghezza m 8,65 • immersione m 2,35 • posti letto 11 • equipaggio 9 • velocità 13 nodi • prezzo € 135.000 a settimana INFO CAMPER & NICHOLSON, Londra, tel. +44 (0)2070091950, info@lon.cnyachts.com, www.camperandnicholsons.com
ITAMA 75’ Lunghezza m 23,5 • larghezza m 5,9 • immersione m 1,44 • peso kg 44.000 • posti letto 6 • riserva acqua lt 1.000 • riserva carburante lt 5.500 • 2 motori Mtu cv 1.823 • velocità di crociera 37 nodi • velocità max 42,5 nodi • prezzo € 33.000 a settimana o € 5.500 al giorno INFO AURÉLIEN JOURDAN, Beaulieu-sur-mer (Francia), tel. 0033 680869666, aureljour@gmail.com, www.itama-yacht.com
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E poi ancora…
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VALDETTARO CALIPSIA è una navetta di 25 metri con scafo in vetroresina e sovrastruttura in alluminio. Può ospitare otto persone in quattro cabine e fino a quattro membri di equipaggio in due cabine separate a poppa. È certificata per la navigazione senza alcun limite con portata massima di 16 persone, equipaggio compreso. Imbarco a Portorosa (PA) per le Eolie. Costa € 16.000 a settimana. AM CHARTER, Civitavecchia (RM), tel. 0766 501217, info@am-charter.com, www.am-charter.com SEA LYON 64 naviga in Tirreno, compresa la Corsica, è lungo 20 metri e offre tre cabine doppie, di cui una matrimoniale, tutte con bagno. Costa € 21.000 a settimana. SEA LYON, cell. 338 6065392/348 5715854, sealyon@libero.it
Motoryacht veloce grazie alla propulsione composta da tre Mtu. Gli interni offrono quattro cabine tutte con bagno privato: armatoriale e vip con letto queen size, una ospiti con due letti gemelli e una seconda con pullman e un letto singolo. La barca è dotata di sistemi di intrattenimento audiovisivi e hi-fi, sia nelle cabine che nel salone. Tra le altre attrezzature a disposizione degli ospiti ci sono un tender Zodiac di 4,5 metri con sistema jet, una moto Seadoo di 215 cv, abbigliamento per lo snorkeling, banana e sci d’acqua. Naviga in Costa Azzurra e Corsica.
LA SCHEDA ANITA Costruttore Leopard • anno 2006 • lunghezza m 34,11 • larghezza m 7,35 • immersione m 1,2 • cabine 4 • posti letto 9 • 3 motori Mtu 16V 2.000 M93 • velocità di crociera 38 nodi • consumo 1.350 litri/mn • equipaggio 6 • prezzo € 90.000-95.000 a settimana INFO INTERCHARTER, Londra, tel. 040 943633, +44 (0)20 81335980, charter@intercharter.com, www.intercharter.com
Maratticus
Il modo migliore per scoprire la Corsica e la bellezza dei suoi paesaggi, unici nel Mediterraneo, è dal mare. Con i suoi 1.047 chilometri di costa, offre un territorio dalla varietà straordinaria: piccole baie per la pesca, cale deserte, porti turistici vivaci, scogliere, calanche e spiagge di sabbia immense si succedono lungo tutto il litorale. È possibile anche affittare una barca sul posto e navigare nei vari bacini nautici. Per fare il giro dell’isola in barca a vela occorre avere a disposizione quasi due settimane. Con le sue coste molto frastagliate, i golfi rassicuranti, un buon regime di venti e un clima molto soleggiato, la Corsica si presta decisamente alla pratica degli sport nautici con il catamarano, windsurf e kayak. In particolare a Bonifacio, nel sud dell’isola, potrete godere di una stupefacente veduta sulle bianche scogliere di pietra calcarea, oltre alle spiagge La Catena, Pianterella, Sperone, Santa Manza, Maora, Balistra, La Rondinara. Se siete invece a Porto Vecchio non dimenticate di navigare davanti a Punta Chiappa, La Palombaggia e Santa Giulia e ancorare di fronte la vostra barca. Altri siti da non perdere sono il piccolo villaggio di pescatori di Centuri (Cap Corse), la baia di Calvi, l’arcipelago dei Sanguinaires, le Calanche di Piana e la Riserva naturale di Standola (inserite nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco).
Intercharter
Corsica
IMBARCO A CABINA doppia con bagno per crociere di una o due settimane in Corsica e Bocche di Bonifacio; Costa Azzurra, Isole di Porquerolles; arcipelago toscano; Sardegna; Baleari. Costa 100 euro al giorno a persona. ARUNDEL YACHTING, Genova, tel. 010 2462990, info@arundelyachting.com www.arundelyachting.com
Con base a Procida si possono raggiungere facilmente Capri, Ischia, Ponza, Ventotene e Palmarola. Hanse 400, lunga 12 metri, è concepita per una tranquilla crociera familiare e si può maneggiare facilmente e in tutta sicurezza anche con equipaggio ridotto o addirittura da soli. Internamente ci sono un salone ampio e luminoso, completato da superfici in stile minerale e con un’alta resistenza agli urti. Le cabine sono tre per sei/otto posti letto.
LA SCHEDA HANSE 400 Anno 2009 • lunghezza m 12,10 • larghezza m 4,04 • immersione m 1,65 /1,98 • peso kg 8.500 • cabine 3 • bagni 1 • superficie velica 105,60 mq • motore Yanmar 3JH4 cv 40 • prezzo € 3.350 a settimana MARATTICUS, Milano, tel. 02 4818446, info@maratticus.it, www.maratticus.it
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Un viaggio in Scandinavia per ammirare paesaggi mozzafiato e per scoprire l’ospitalità di città coloratissime e vivaci. Il piacere di navigare su un catamarano sicuro e ricco di comfort, con la famiglia e gli amici più stretti di Laura Biazzi
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Altri mondi IL VIAGGIO DI DAMRAK II
Quando si pensa a una bella crociera in barca è facile che la mente ci porti verso paesaggi caraibici, spiagge bianche riscaldate da un sole deciso in un cielo cristallino. Eppure esiste anche un altro tipo di “mare”, con altri paesaggi, altri colori, altre avventure. Un viaggio altrettanto bello, dove la magnificenza sorprendente della natura si accompagna al
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fascino di terre ricche di storia e cultura. È il caso della crociera intrapresa da Olivier e Katia, gli armatori di Damrak II, con la figlia di due anni, Anna, e una coppia di amici, Mia e Marcus. Un itinerario tra le coste di Danimarca, Svezia e Norvegia, un tuffo nel nord prima della stagione di charter nel Mediterraneo. Si parte da Copenaghen alla volta della Svezia e fin da subito l’equipaggio è entusiasta: a partire dalla sirenetta («Ma è così piccola!» è l’esclamazione di sorpresa di Olivier quando passa a 30 metri dalla celebre statua) fino al grande ponte di Öresund che unisce le coste dei due Paesi, lungo quasi 16 chilometri, tutto nel mare del nord fa presagire una vacanza da sogno. Restano nelle acque danesi per circa un’ora, per testare al meglio i motori (due Man di 800 cavalli) e stabilire l’andatura migliore.
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hanno apprezzato soliditĂ
Durante il viaggio Katia e Anna la e la di Damrak II, ideale per esplorare questi mari in qualsiasi condizione di tempo.
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Altri mondi IL VIAGGIO DI DAMRAK II
Damrak II È la versione aggiornata del predecessore Damrak (degli stessi armatori) e la sesta unità del modello 70 Power. Disegnata dall’ufficio tecnico del cantiere Sunreef in collaborazione con Laurent Bourgnon (armatore di Jambo, precursore della linea e con cui Bourgnon ha affrontato il giro del mondo con la famiglia), si caratterizza per prestazioni elevate, linee filanti e scafo leggero, ed è ideale per il charter. Tra i comfort ci sono una Jacuzzi sul ponte sole, tutti
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i giochi d’acqua (seabob, water scooter, attrezzature per il diving ecc.), sistema audio/video, arredi accoglienti in noce canaletto e Alcantara. Gli interni prevedono il grande salone accessibile dal pozzetto e che comprende anche la sala da pranzo e la cucina. Le cabine degli ospiti sono tre, ognuna con bagno privato, mentre una è dedicata all’equipaggio; sono tutte accessibili dalla living room. A circa metà scafo c’è la postazione di guida con tutta la strumen-
tazione necessaria e un divano per chiunque voglia far compagnia al capitano durante la navigazione; da qui si accede alla cabina del comandante. L’armatoriale è dotata di letto king size, scrivania, divano, guardaroba e sala da bagno; si caratterizza per una spettacolare vista panoramica. Il ponte sole, oltre al fly, dispone di angolo bar con sedie, barbecue, tavolo da pranzo, poltrone, divano, Jacuzzi e prendisole.
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Il modello 70 Sunreef Power è stato introdotto nel mercato nel 2008 ed è il primo catamarano a motore del cantiere, pensato per percorrere lunghe distanze e offrire soluzioni pratiche, interni accoglienti e molto spazio per lo stivaggio, combinando stabilità, sicurezza, grande autonomia e basso consumo del carburante. Il pozzetto è il luogo ideale per riposarsi lontano dal sole o per pranzare in compagnia degli amici.
Raggiungono gli 11 nodi a 1.350 giri/m con consumi di circa 44 lt/h. In questo modo, grazie a una riserva carburante di 16 mila litri, hanno un’autonomia di 4.000 miglia nautiche. Se si riduce l’andatura a 8 nodi, i consumi calano a 6 lt/h per un range di 10.500 miglia, abbastanza per attraversare tutto il Pacifico. La prima tappa è prevista a Maarstrand, in Svezia, e pensano di arrivarci per cena, coprendo 150 miglia in sette ore: a 2.100 giri, il catamarano raggiunge i 21 nodi. Approdano in un villaggio medievale sulle coste svedesi con case in legno dai mille colori e in stile Belle Époque. «È stato divertente arrivare in questi posti dove raramente si vedono barche oltre i 40 piedi, anche perché ci sono canali navigabili che sono poco più larghi dello stesso Damrak II», dice Olivier. Le tappe successive sono Fiskebäckskil e Kärringön, due piccole isole di pescatori con una storia secolare. Il giorno dopo è la volta di Smögen, situata sulla costa occidentale della Svezia e ricca di attività turistiche, come il molo lungo 600 metri pieno di negozietti e bar. Il tutto immerso in un paesaggio ameno e pacifico. Ma è tempo di prepararsi per la traversata che li porterà sulle coste norvegesi: 150 miglia per uscire dal mare di Svezia e poi qualche centinaio di miglia ancora per approdare a Stavanger. Salpano alle 18 e arrivano alle 6 del giorno dopo, quando i moli sono ancora immersi nella nebbia. Sin dai tempi dei vichinghi, qui si trova un porto commerciale molto attivo e la città è stata scelta come capitale europea della cultura nel 2008. È posta proprio in uno dei più affascinati fiordi norvegesi. Olivier e la sua famiglia decidono di esplorarlo a bordo di Damrak II per poi andare alla scoperta di Lysefjord, lungo ben 42 chilometri. Qui i nostri “naviganti” si sono avventurati in escursioni a terra, camminando tra cascate e montagne, foreste incantate e torrenti cristallini.
Appena arrivati in Norvegia, Damrak II ha percorso Lysefjord, un fiordo lungo 42 chilometri circondato da rocce verticali .È uno dei luoghi più celebri di tutto il Paese e raccomandato da National Geographic come uno dei più bei posti al mondo.
alte un chilometro
LA SCHEDA COSTRUTTORE Sunreef Yachts, Polonia, info@sunreef-yachts.com, www.sunreef-yachts.com PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere e Laurent Bourgnon SCAFO Lunghezza m 21,34 • lunghezza al galleggiamento m 19,7 • larghezza m 9,3 • peso ton 47 • immersione m 1,53 • ospiti 8 • equipaggio 2 • materiale di costruzione composito • riserva carburante lt 16.000 • motori 2 Man di cv 800 • generatori 2 x 24 kVa • velocità massima 25 nodi • autonomia superiore alle 3.000 mn CERTIFICAZIONE CE Categoria A
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IMP. SHOPPING
12-06-2012
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Partire con
stile
La boutique
Il viaggio – non solo in barca – è il tema di fondo che lega i prodotti della vetrina del mese. Dai costumi alle borse, passando per una
bicicletta in edizione limitata, ecco qualche spunto originale per le
vostre vacanze di Marina Mancuso
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Club des Sports Waterski Swimsuit
Della collezione dedicata all’uomo per questa estate abbiamo scelto un costume in nylon ad asciugatura rapida, che può essere abbinato al telo mare Volley Beach Towel in morbido cotone. I boxer sono disponibili in diversi modelli: bianco, blu e rosso, oppure Windsurfing e Sailing, sempre realizzati in tessuto tecnico. Completano la collezione i due modelli di bermuda (Wakeboarding in gabardine e Sandboarding in felpa). Il prezzo del costume nella foto è di 89 euro. www.clubdessports.eu
2
Moreschi
Il marchio storico di calzature di Vigevano ha creato una bicicletta in edizione limitata, Mambo Bike, di ispirazione rétro, interamente realizzata a mano e creata in collaborazione con Taurus Cicli. Il telaio è bianco brillante, i freni sono a bacchetta, mentre manopole e sellino sono ricoperti in pelle di struzzo nera. Le sacche posteriori sono in morbido vitello bianco con cuciture a contrasto, la canna è ricoperta in pelle come i dettagli del campanello. Il carter è personalizzato con il logo Moreschi (disegnato dal grafico milanese Angelo Gabriele Fronzoni nel 1963) e il disco centrale è in pelle bianca, come la pompa. È disponibile su ordinazione (sul sito) e il prezzo è su richiesta. www.moreschi.it
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IMP. SHOPPING
12-06-2012
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Parah mare
La collezione estiva di costumi da donna è caratterizzata da stampe originali, tinte accese e dettagli preziosi, con costruzioni geometriche, fiori stilizzati e macchie di colore. Il tema d’ispirazione è l’arte con i suoi importanti movimenti. Tra questi l’eleganza decorativa dello stile Liberty accentua la flessuosità delle forme su bikini e costumi interi in microfibra light, con stampe rubate alla natura e piazzate con ricami sartoriali in rilievo, mentre geometrie all’avanguardia sono riservate alle costruzioni dei costumi in tessuto “sensitive”, con un gioco di sovrapposizioni che crea un contrasto cromatico “color block” tra blu notte, verde lime, antracite e bianco. I capi si caratterizzano per alcuni dettagli innovativi, come il dainetto stampato effetto pelle per spalline, laccetti e passanti, cascate di borchie in gel colorato, giochi grafici a effetto tridimensionale, ricami in ecopelle e cordoncino, o coloratissimi fossili di conchiglia stampati per effetti ottici unici. Il costume della foto costa 229 euro. www.parah.com
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IMP. SHOPPING
12-06-2012
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5
La boutique
Gaastra
La linea Newport-Bermuda è ispirata alla regata oceanica da Newport (Rhode Island, Usa), fino a Bermuda, l’isola principale di un arcipelago nell’Atlantico composto da circa 300 isolotti a 640 miglia dalla costa meridionale degli Stati Uniti. I colori della collezione richiamano la Newport degli anni ’50, con una serie di motivi vintage colorati ripresi da eleganti imbarcazioni a vela oceaniche. Polo, magliette di cotone, giubbotti, short (foto) e tanti accessori compongono la linea del marchio che fa parte di McGregor Fashion Group BV, costituito nel 1993. www.gaastra.eu
4
Missoni Home
La linea estiva comprende dei teli mare e plaid molto leggeri, ideali per il mare o la barca. Nigg è light weight, a righe multicolour, 100% in cotone; misura 130 x 190 cm e costa 104 euro, come Nemo che, a righe multicolour, misura 100 x 180 cm. Nagapur, invece, è un plaid motivo foglie, con Modal. Misura 145 x 185 cm e costa 276 euro. www.missonihome.com
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6
Ideali per i viaggi in barca, i borsoni firmati Tavecchi sono di diverse dimensioni e colori. Quello della foto è in canvas cerato nero con dettagli in pelle, con tracolla e trolley a scomparsa. Dispone di un’ampia tasca esterna e spazi dedicati. Le dimensioni sono 61 x 39 x 38 cm, mentre il prezzo è di 215 euro. Di questa linea c’è anche una versione in canvas marrone con dettagli in pelle, provvista di tasca posteriore per aggancio trolley (costa 159 euro ed è più piccola). www.tavecchi.it
Perfetta
991 Sport è l’ultima creazione firmata dall’azienda ferrarese di scarpe e accessori, pensata per il tempo libero, unisex, flessibile, leggera (pesa solo 337 grammi), curata in ogni dettaglio, con la suola marcata Vibram. Le varianti di colore sono quattro. Due modelli sono in pelle scamosciata, uno interamente in pelle e uno in pelle e camoscio. Il prezzo base è di 120 euro, che aumenta a seconda del livello di personalizzazione richiesto. www.perfetta.it
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Tavecchi
SYSTEM
13-03-2012
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IMP. SIGARO
12-06-2012
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Passioni SIGARI
Cuba nell’humidor - II. La tradizione Proseguendo nell’excursus sul
sigaro cubano che intendo proporre ai lettori, questa volta mi dedicherò ai puros, che rappresentano la
tradizione più vera e consolidata dell’isola caraibica di Mark Bosshard
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Se si parla di puros, tre sono i nomi d’obbligo: Montecristo, Partagas e Hoyo de Monterrey. Quanto alla prima marca, in assoluto la più celebre (e celebrata) nel mondo, suggerirei il n. 2 (forte e gustoso) e l’elegante e raffinato Especial. Per Partagas, invece, il deciso Serie D n. 5 e il monumentale ma morbido Lusitania e – per Hoyo de Monterrey – gli Epicure n. 1 e 2, senza scordare qui il grande formato del double corona. Quanto a Cohiba (marca che, è bene ricordarlo, è stata creata molto più tardi e dunque appartiene a una tradizione “minore”) proporrei invece l’esplendido e il massiccio Siglo VI. Non possono infine mancare nell’“humidor della tradizione” il Churchill di Romeo & Julieta e il n. 2 di Hupmann. Ci si rivede alla prossima (terza e ultima) puntata di questa “miniserie”, in cui elencherò quelli che – senza vincolo di reperibilità e di budget – ritengo essere i migliori sigari cubani prodotti nelle ultime due decadi. Il sigaro del mese fotografato su un’opera di Paul Cezanne, 1875, Afternoon in Naples, National Gallery of Australia, Canberra.
Hoyo de Monterrey “Short piramide” Ed. lim. 2011 Otto anni dopo lo strepitoso Piramide edizione limitata del 2003, Hoyo ritorna sulla vitola con questa versione “accorciata”. L’aspetto è quello tipico: capa chiara, setosa e regolare che emana aromi di cuoio. La fumata si apre leggera, con sapori di terra ed erba che, nella seconda parte, evolvono verso gusti più morbidi e cremois, accompagnando alla terra un sentore di nocciola e punte di vaniglia. Tiraggio e combustione sono regolari. Sigaro di sicuro ben confezionato e piacevole, ma nulla più che corretto: davvero niente a che vedere con il grandioso piramide del 2003.
MASE
15-06-2012
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IMP. LIBRI
12-06-2012
11:58
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LIBRI
di Laura Biazzi
Una “poesia” tormentata Ispirato alla storia vera del maggiore poeta siculo-americano del ’900, è un romanzo a due voci che racconta una bella storia d’amore, un amore assoluto. Sullo sfondo, l’America degli anni ’60 e l’infinito dopoguerra siciliano, in
Le radici nella laguna In una Venezia strangolata da un’acqua alta eccezionale per durata e altezza, Thomas, americano trapiantato in Italia da più di 30 anni, ricorda la propria vita: l’arrivo nella città, l’amore per la moglie Ivonne, morta prematuramente, l’infanzia del figlio e la rivalità con lui. Poi, le altre
Un mistero negli abissi Durante un’eclissi totale di sole, un violentissimo terremoto scuote la città di San Francisco, che viene ridotta a un cumulo di macerie. Nello stesso momento l’intera costa occidentale, dall’Alaska alla Terra del Fuoco, è colpita da una serie di calamità naturali. Karen Grace, un’antropologa di fama
Il perdono e la memoria Siamo in Spagna, di notte, e Julia ha perso la strada di casa: è circondata dal silenzio e sente solo la voce del vento che soffia dal mare. Non ricorda cosa sia successo: era uscita a prendere del latte per suo figlio, ma sulla via del ritorno all’improvviso si è ritrovata in 80
un incrocio di destini che si inseriscono in un conflitto culturale acceso dai primi vagiti della Beat Generation. George, poeta inquieto, appassionato e maledetto, e Laura, innamorata, devota e rassegnata. La loro storia attraversa dieci anni tormentati, in cui i protagonisti si prendono,
si lasciano e quando sono lontani vanno alla deriva, fino alla follia. Come un geco aspetta immobile su un muro la sua preda e solo col vento freddo di tramontana se ne va, così George resta sospeso fra due continenti, due donne, due vite. Aspettando il suo vento freddo: Laura.
Giacomo Pilati, Sulla punta del mare, 2012, Mursia Editore, Milano, € 15,00
donne che ha amato e perduto: una mangiatrice di fuoco sola al mondo e una giovane vedova, Marina, che lo ha abbandonato e per la quale il sentimento non si è mai sopito. Un evento improvviso però sconvolge la vita di Thomas che, ormai alle soglie della pensione, sembra dominata solo dai ricordi: suo figlio, che ha adottato un bambino afri-
cano, stanco dei disagi che comporta l’abitare in una città sempre più affogata dal mare, vuole vendere la casa di famiglia e portare tutti, padre compreso, a vivere sulla terraferma. Per Thomas sarebbe la fine: la sue radici sono lì. Insieme al nipotino, con cui comunica con pochissime parole e con i gesti, escogita così una rocambolesca protesta.
Anna Pavignano, Venezia, un sogno, 2012, Edizioni e/o, Roma, € 17,00
mondiale che vive a Okinawa, vede al largo del Giappone due enormi piramidi di metallo emerse dalle acque, coperte d’iscrizioni in una lingua sconosciuta. E, all’interno di una di esse, trova un manufatto a forma di stella che possiede proprietà sconcertanti. Intanto, in oceano Pacifico, Jack Kirkland, ex ufficiale della US Navy, è costretto a rientrare in servi-
zio, perché l’Air Force One è precipitato in mare, trascinando verso una morte orribile il presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, quando giunge sul luogo dell’incidente, Jack si trova di fronte a un gigantesco pilastro rivestito di scritte indecifrabili. Risolvere quel mistero è il primo passo per fermare la catena di catastrofi che si è abbattuta sulla Terra.
James Rollins, L’ultima eclissi, 2012, Editrice Nord, Milano, € 19,60
macchina senza soldi, documenti e cellulare. In pochi minuti quella che doveva essere una vacanza da sogno si è trasformata in un incubo. Per le strade non c’è nessuno e Julia non riesce a ritrovare l’appartamento nel quale l’attendono il marito Félix e il figlio di pochi mesi. Tra le vie oscure e labirintiche c’è solo la luce di
un locale notturno. A Julia non resta che raggiungerlo, nella speranza di trovare qualcuno che l’aiuti. Qui, quasi ad aspettarla, c’è un uomo, un tipo affascinante che sembra sapere tante, troppe cose su di lei. Si chiama Marcus e fidarsi di lui è facile. Eppure lui non è quello che sembra, nasconde qualcosa…
Clara Sánchez, La voce invisibile del vento, 2012, Garzanti Libri, Milano, € 17,60
BARCHE ONLINE
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IMP. ARTISTA VARUNA
12-06-2012
Artisti ELIO VARUNA
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IMP. ARTISTA VARUNA
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Misticismo pop Un “viaggiatore spirituale”, affascinato dalle antiche culture e innamorato di Atlantide, è riuscito a unire, su tela, colori “ultra pop” occidentali e atmosfere orientali. Con qualche strano personaggio che popola i dipinti di Marina Mancuso
Disegna da sempre, «praticamente da quando so tenere la matita in mano», racconta Elio Varuna, pittore romano che ama il simbolismo, le incisioni medievali e le immagini religiose. Hieronymus Bosch e il surrealista Yves Tanguy sono gli artisti del passato che predilige. Tra le date importanti della sua biografia (1975, la nascita, 1997, prima collezione di dipinti a olio, 1999 prima mostra personale a Roma) è quella del 2000, a cavallo tra i due millenni, a segnare una svolta. Quell’anno, infatti, Varuna trascorre diverso tempo in India, dove dipinge nel tempio del guru Satyananda Giri nella città sacra di Varanasi, sulle rive del Gange.
Varuna ha esposto in prestigiosi musei pubblici, tra cui – con una mostra personale nel 2007 – al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo (Roma), al Pan di Napoli, più volte al Macro di Roma e ai Musei Capitolini. In apertura, l’Ingenuo della Lampada.
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IMP. ARTISTA VARUNA
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Artisti ELIO VARUNA «Del movimento Pop m’interessano soprattutto la rapidità e la capacità di veicolare messaggi attraverso le immagini, di pronta presa e d’effetto immediato; del Surrealismo reputo fondamentale l’assoluta libertà di sintesi espressiva con cui si possono condensare certe esperienze visionarie». In questa pagina, in basso, Illusione. Nella pagina a destra in alto, Kosmoto; al centro, Rapsodia Cosmica e, in basso, Tokyo flora.
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Da quel momento nei suoi lavori compaiono immagini bizzarre e ambienti stravaganti: paesaggi liquidi e cosmici, umidi e rarefatti, popolati da alcuni esserini rossi che l’artista chiama “Tuty”, ma la cui essenza, misteriosa, è definita di volta in volta dallo spettatore. Il 2007 è un altro anno importante per Varuna, che si trasferisce a Berlino e vi rimane per tre anni. In questa vivace capitale, molto amata e frequentata dagli artisti contemporanei di tutto il mondo, studia nuove tecniche pittoriche e incomincia a usare sistematicamente la vernice spray per creare i suoi sfondi “cosmici”. Qui, inoltre, allestisce mostre personali e concepisce alcuni originali cicli pittorici, come le opere popolate da alcuni “salami volanti”. Oggi Varuna vive a Roma ma continua a viaggiare, instancabile e
curioso. Anche le sue opere, “viaggiano” molto: ha esposto in varie gallerie private in Germania, Cina, India e Usa. Tra i suoi estimatori ci sono personaggi dello spettacolo, sportivi famosi e tanti professionisti, soprattutto giovani e avvocati. Nel 2008 è stato scelto dal ministero per i Beni e le attività culturali per rappresentare la giovane arte italiana in occasione della “X Settimana della cultura”. È stato l’unico artista italiano invitato al Museo d’Arte contemporanea di Shanghai nell’ambito della Biennale 2009-2010 “Animamix - The new aesthetics of the 21st century” e ha fatto scalpore la censura da parte del governo cinese di un suo dipinto che a f f r o n t a v a i l t e m a d e l l a l i b e r t à d i culto, anche perché Varuna è da sempre vicino alla causa dei diritti civili del popolo tibetano.
IMP. ARTISTA VARUNA
12-06-2012
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«Li hanno definiti , fantasmini, polipetti, . Io li chiamo Tuty e la mia più grande soddisfazione è notare che chi li incontra per la prima volta,
globuli
diavoletti
dopo è un po’ più felice».
«
Amo le terre misteriose, quelle delle antiche civiltà, dove non
basta percorrere gli spazi ma anche il tempo; il mio mito è sempre stato Atlantide, che credo sia inabissata nell’oceano celtico ed è per questo che ho girato per lungo e per largo i mari del Nord Europa. Frequento la penisola della Bretagna francese, per esempio, da 15 anni, è una terra straordinaria fatta di è il posto miti e leggende e ideale per saltare su un chasse-marée e affrontare i flutti atlantici
per chi ama il mare come me
»
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IMP. FISCO
12-06-2012
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Nautica e FISCO
Il regime del margine si amplia Il regime del margine trova applicazione anche per le rivendite di contratti di leasing acquisiti da privati aventi a oggetto
imbarcazioni “usate� d dii M Ma arrttiin noo V Viin ncceen nttii ee SSiillvviia a CCrrooccii ((**))
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IMP. FISCO
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Con la conversione in legge del Decreto semplificazioni è stata introdotta un’importante novità per il rilancio del mercato del1 Trattasi della Legge n. 44/2012
l’usato nautico1: è stata prevista la possibilità di applicare il
che ha introdotto all’art. 2 del D.L. n. 16/2012 il comma 6-bis. 2 L’analisi dei diversi metodi di applicazione del regime del margine esula dalle finalità del presente lavoro. 3 Le cessioni di beni “usati” rientrano nel regime del margine non solo se sono effettuate da soggetti che svolgono abitualmente tale attività, ma anche se sono effettuate da soggetti che non esercitano in modo abituale attività di commercio degli stessi beni. 4 A tal proposito si evidenzia che ai fini della classificazione nella categoria prevista dal regime speciale dei beni usati assume rilevanza soltanto l’ipotesi della indetraibilità dell’Iva prevista negli articoli 19, comma secondo, e 19-bis1 del D.P.R. n. 633/1972 e non anche le altre ipotesi previste dal decreto presidenziale in commento (ad es. quelle derivanti dall’esercizio di un’attività esente). Si vedano in tal senso la C.M. del 22 giugno 1995, n. 177/E, e Paolo Centore, in Iva Comunitaria, aspetti interpretativi e applicativi, Ipsoa Editore. 5 Ad esempio soggetto che beneficia in altro Stato membro dell’esonero disposto per le piccole imprese.
cosiddetto «regime del margine iva» anche alle rivendite di contratti di leasing acquisiti da clienti privati. Ma vediamo innanzitutto in cosa consiste il regime del margine iva. A seguito del recepimento della Direttiva comunitaria n. 94/5/CE, dal 1° aprile 1995 è stato introdotto nel nostro ordinamento tributario il regime iva sui beni mobili “usati”, cosiddetto regime del margine, in base al quale, in caso di commercio, la base imponibile ai fini iva è determinata quale differenza tra il corrispettivo della vendita e il prezzo di acquisto, incrementato delle eventuali spese di riparazione e accessorie. Il regime del margine ha l’obiettivo di evitare fenomeni di doppia imposizione connessi al commercio di beni “usati” ceduti a un soggetto passivo d’imposta (titolare di partita iva) per la successiva rivendita da parte di questo ultimo, con conseguente ulteriore imposizione ai fini iva. In altre parole, si vuole evitare che un bene che è stato acquistato da un privato e che abbia già scontato l’iva in misura piena, senza possibilità da parte di quest’ultimo di recuperarla, possa scontare in fase di successiva rivendita da parte di un soggetto titolare di partita iva nuovamente la medesima imposta sull’intero corrispettivo pattuito per la rivendita stessa. Ai sensi del comma primo dell’art. 36 del Decreto legge 23 febbraio 1995, n. 41, e successive modificazioni e integrazioni (di seguito per brevità D.L. n. 41/1995), «per il commercio di beni mobili usati, suscettibili di reimpiego nello stato originario o previa riparazione, nonché degli oggetti d’arte, d’antiquario e da collezione, indicati nella tabella allegata al presente decreto, acquistati presso privati nel territorio dello Stato o in quello di altro Stato membro dell’Unione europea, l’imposta relativa alla rivendita è commisurata alla differenza tra il prezzo dovuto dal cessionario del bene e quello relativo all’acquisto, aumentato delle spese di riparazione e di quelle accessorie. Si considerano acquistati da privati anche i beni per i quali il cedente non ha potuto detrarre l’imposta afferente l’acquisto o l’importazione, nonché i beni ceduti da soggetto passivo d’imposta comunitario in regime di franchigia nel proprio Stato membro e i beni ceduti da soggetto passivo d’imposta che abbia assoggettato l’operazione al regime del presente comma». Tale regime iva interessa, dunque, alcune tipologie di beni, tra le
quali certamente le imbarcazioni “usate” (come chiarito, tra l’altro, nella C.M. 22 giugno 1995, n. 177/E, punto 4.3.3) e si rende applicabile con tre differenti metodi: analitico, forfetario e globale2. La stessa Amministrazione finanziaria ha tenuto a precisare nella C.M. del 18 luglio 2003, n. 40/E, che « le cessioni di mezzi di trasporto non sono necessariamente assoggettati a iva sul margine di profitto per il solo motivo che sono qualificabili come “usati”, ma occorre verificare caso per caso se sussistono i requisiti richiesti dalla normativa speciale». Infatti, ai sensi dell’articolo 36, comma primo, secondo periodo, del D.L. n. 41/1995, la successiva commercializzazione dei beni “usati” è effettuata con l’applicazione dell’iva sul margine a condizione che il rivenditore3, soggetto di imposta in Italia ai fini iva, acquisiti i beni da: 1. un privato consumatore; 2. un operatore economico che non ha potuto esercitare il diritto alla detrazione4; 3. un soggetto passivo comunitario in regime di franchigia nel proprio Stato membro5; 4. un soggetto passivo (nazionale o comunitario) che ha applicato, a sua volta, il regime del margine. In sostanza, l’applicazione del regime del margine è subordinata al verificarsi della duplice condizione che si tratti di un bene “usato” e che si rientri in una delle ipotesi previste nei numeri da 1 a 4 del periodo precedente. Ciò detto occorre precisare che prima dell’introduzione della nuova previsione legislativa nel Decreto semplificazioni il regime del margine non trovava applicazione con riferimento alle cessioni di contratti di leasing ancorché aventi a oggetto barche “usate”.
E perché? Le cessioni di contratti sono assimilate da un punto di vista iva alle prestazioni di servizi per effetto dell’articolo 3, comma secondo, numero 2), D.p.R. n. 633/1972, secondo il cui disposto costituiscono, inoltre, prestazioni di servizi le cessioni di contratti di ogni tipo e specie. Di conseguenza, la successiva cessione del contratto di leasing da parte di un cantiere navale, il cui acquisto sia stato effettuato da un soggetto privato, ancorché abbia come oggetto un bene “usato”, era da assoggettare a iva secondo le regole ordinarie (continua a p. 88) In apertura, il superyacht Isa Liberty. In alto, il Dafne 24.
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IMP. FISCO
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Nautica e FISCO 6
Sentenza della Corte di Giustizia CE, 6 Febbraio 2003, causa n. C-185/01. 7 Ai sensi dell’articolo 5, c.1, «Si considera “cessione di un bene” il trasferimento del potere di disporre di un bene materiale come proprietario».
Sopra, un Sarnico 50 in navigazione.
(segue da p. 87) e non in base al particolare meccanismo del regime del margine di cui al sopra citato D.L. n. 41/1995. Detto regime, infatti, prevede la possibilità di applicare l’imposta sulla base del differenziale fra corrispettivo di vendita e costo di acquisto, relativamente alle cessioni di beni “usati” e non anche alle prestazioni di servizi aventi a oggetto il trasferimento dei beni medesimi. Per effetto di tale disposizione, dunque, in ambito nazionale non risultava applicabile il particolare regime del margine alla cessione di un contratto di leasing, ancorché comportasse il trasferimento della disponibilità del bene sottostante (barche “usate”) da un soggetto all’altro. Occorre, tuttavia, precisare che in passato la Corte di giustizia europea6 in commento all’articolo 57, comma primo, della VI Direttiva Cee (la numerazione dell’articolo si riferisce alla versione precedente della Direttiva), aveva avuto modo di chiarire che «dal testo di tale norma risulta che la nozione di cessione di un bene non si riferisce al trasferimento di proprietà nelle forme previste dal diritto nazionale vigente, bensì comprende qualsiasi operazione di tra-
In breve • In base al regime del margine iva in caso di commercio di beni “usati”, la base imponibile ai fini iva è determinata quale differenza tra il corrispettivo della vendita e il prezzo di acquisto, incrementato delle eventuali spese di riparazione e accessorie. • Il regime iva interessa anche le imbarcazioni “usate” e si rende applicabile con tre differenti metodi: analitico, forfetario e globale • Prima dell’introduzione della nuova previsione legislativa nel Decreto semplificazioni il regime del margine non trovava applicazione con riferimento alle cessioni di contratti di leasing
ancorché aventi a oggetto barche “usate”, anche se a livello comunitario già in passato sembrava ammessa la possibilità di applicarlo. • Con il Decreto semplificazioni nel momento in cui un cantiere subentra in un contratto di leasing ritirando un’imbarcazione usata, l’iva sul successivo passaggio, consistente nel trasferimento dell’imbarcazione a un soggetto terzo, dovrà essere calcolata solo sul margine di realizzo di vendita (dato dalla differenza tra il prezzo pagato dal cantiere al locatario privato e quello a cui il cantiere lo rivenderà) e non più, come in passato, sull’intero valore.
sferimento di un bene materiale effettuata da una parte che autorizza l’altra a disporre di fatto di tale bene come se ne fosse il proprietario». I giudici comunitari proseguono precisando nella stessa sentenza che «la finalità della sesta direttiva potrebbe essere compromessa qualora la constatazione della sussistenza di una cessione di beni, che è una delle tre operazioni imponibili, fosse soggetta alla realizzazione di condizioni che variano da uno stato membro all’altro, come avviene per quelle relative al trasferimento della proprietà in diritto civile». Dallo spirito della sentenza comunitaria di cui sopra sembrava emergere che, a prescindere dallo strumento giuridico adottato nelle transazioni commerciali per fare “veicolare” i beni da un soggetto all’altro, gli stessi beni erano da considerare ceduti ai sensi dell’articolo 5 della VI Direttiva Cee tutte le volte in cui si verificavano le seguenti condizioni: 1. esistenza di un accordo in base al quale un soggetto cedente attribuisca al cessionario la disponibilità “piena” del bene; 2. disponibilità per il cessionario del bene come se ne fosse il legittimo proprietario; 3. mantenimento da parte del cedente sul bene trasferito al cessionario di un diritto di proprietà che si esaurisca nella mera detenzione del titolo giuridico della proprietà. In altre parole, a livello comunitario già in passato sembrava ammessa la possibilità di applicare il regime del margine anche alla cessione di contratti di leasing aventi a oggetto beni usati. Per porre chiarezza sul tema è finalmente intervenuto il legislatore nazionale ammettendo esplicitamente la possibilità di applicare tale particolare regime anche alle cessioni di contratti di leasing aventi a oggetto beni usati. La questione è di notevole interesse per il settore della nautica da diporto: con tale nuova previsione normativa nel momento in cui un cantiere subentra in un contratto di leasing ritirando un’imbarcazione usata, l’iva sul successivo passaggio, consistente nel trasferimento dell’imbarcazione a un soggetto terzo (ad esempio un privato), dovrà essere calcolata solo sul margine di realizzo di vendita (dato dalla differenza tra il prezzo pagato dal cantiere al locatario privato e quello a cui il cantiere lo rivenderà) e non più, come in passato, sull’intero valore. * Dottori commercialisti studio Tributario Deiure Milano-Roma
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PRIORITY
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Focus LA CERTIFICAZIONE EUROPEA
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Che cosa è il marchio Ce? Per le imbarcazioni è garanzia di qualità? Quanto è facile “taroccarlo”? Per difendersi dalle contraffazioni è bene conoscere quello che ci deve essere scritto sulla targhetta e prendere l’abitudine di leggerla bene, sia quando si ACQUISTA sia quando si NOLEGGIA d dii N Niiccccoollòò V Voollp pa attii
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Focus LA CERTIFICAZIONE EUROPEA
Era una voce insistente che correva Che cos’è il marchio Ce? tra le banchine dei porti turistici e tra La marcatura Ce non esiste solo nella nautica. Qualsiasi prodotto
I cantieri, più che arrovellarsi sul made in Italy, dovrebbero pretendere la
severità delle visite per l’omologazione del Rina e l’aumento dei controlli per evitare la diffusione di “tarocchi”.
i padiglioni dei Saloni nautici. In mare circolano diverse imbarcazioni con un marchio Ce falsificato. Ora è un po’ più di una voce perché è stato appurato in varie occasioni: durante le ultime manifestazioni fieristiche e sul lago di Garda, dove l’estate scorsa sono stati sequestrati tre battelli pneumatici adibiti al noleggio con una targhetta non regolare. Segno che il fenomeno esiste e probabilmente è piuttosto diffuso. Come è possibile? Al nautico di Genova può succedere che un’imbarcazione esposta sia priva di targhetta e la cosa non è di per sé indice di non regolarità. È probabile, infatti, che il cantiere abbia ultimato lo scafo a ridosso del Salone e quindi la barca si trovi in fase di omologazione. La procedura è stata avviata, ma non è ancora stata rilasciata la certificazione. Tra le pieghe di questa opportunità si possono però inserire anche produttori poco seri, quelli cioè che non hanno avviato nessuna procedura e cercano di vendere in fiera, magari offrendo prezzi molto vantaggiosi.
per essere commercializzato all’interno dello spazio economico europeo deve possederla. Nella nautica la direttiva che la riguarda è la 94/25/CE, introdotta già nel lontano 1998. Da allora, qualsiasi imbarcazione da diporto di nuova costruzione per poter essere commercializzata all’interno dell’Unione Europea deve averla. Ne sono esentati solo gli scafi al di sotto dei 2,5 metri di lunghezza. Questo marchio deve essere applicato dai produttori europei, ma anche da quelli di qualsiasi altro Paese che intendano vendere i loro prodotti in Europa.
A cosa serve? Si tratta di un marchio di qualità. Il prodotto sul quale viene applicato deve rispettare tutte le normative vigenti all’interno della Ue. Significa che il prodotto non è stato realizzato con l’impiego di materiali nocivi o dannosi, che si rispetta l’ambiente e la salute dei lavoratori. Nel caso della produzione di imbarcazioni, il marchio Ce si ottiene dopo aver sottoposto il
CATEGORIE DI OMOLOGAZIOE CE Categoria A B C D
Forza del vento Senza alcun limite Forza 8, burrasca, vento tra 34 e 40 nodi Forza 6, fresco, vento tra 22 e 27 nodi Forza 4, moderato, vento tra 11 e 16 nodi
Altezza delle onde Senza alcun limite Fino a 4 metri, mare agitato Fino a 2 metri, mare molto mosso Fino a 0,3 metri, mare increspato
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prodotto a un ente di controllo e certificazione, come il Rina. Che cosa c’è scritto sulla targhetta? Oltre al marchio Ce, la targhetta deve contenere il nome del produttore, il modello d’imbarcazione, la motorizzazione consigliata, la portata massima, il peso imbarcabile e, soprattutto, la categoria di omologazione. Nella tabella della pagina a sinistra le categorie previste dall’Ue. Il principio adottato dalla Ue è quello della forza del mare e del vento. Un’imbarcazione di categoria A deve essere in grado di affrontare qualsiasi condizione meteo e così a scendere. Ma la direttiva europea 94/25/CE non prevede solo questo. A bordo ci deve essere anche una seconda targhetta con la matricola della barca, nota anche come Cin (Codice identificativo dell’imbarcazione). Questa sigla è suddivisa in cinque diverse colonne. Nella prima c’è un codice alfabetico che serve a identificare il cantiere e nella seconda una sigla per il Paese costruttore, nel nostro caso IT. Nelle rimanenti tre caselle ci sono il numero di serie che identifica la barca, poi l’anno di costruzione e, infine, l’anno del modello. Ecco come si presenta: MATRICOLA XXX IT 021 2009 2005
Ce= Comunità europea o China export? C’è un marchio molto simile, ma con un significato decisamente diverso. I prodotti di fabbricazione cinese destinati all’esportazione sono targati anch’essi Ce, solo che questo marchio significa, appunto, China export. C’è una piccola differenza e, cioè, che nel simbolo europeo le due lettere sono leggermente distanti una dall’altra, mentre in quello cinese si trovano attaccate.
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A sinistra, il Maestro 66, categoria Ce A, è in grado di affrontare qualsiasi tipo di mare. Qui sopra, il Rio Espera 34, categoria B, può navigare in altura con un vento fino a forza 8 e mare agitato.
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Focus LA CERTIFICAZIONE EUROPEA
Entrambe le targhette, quella con la categoria e il marchio Ce e quella con la matricola, devono essere collocate in un posto ben visibile e le informazioni devono essere leggibili.
Il Voyager 18 S è adatto a una navigazione litoranea ed è certificato categoria CE C. Sotto, una barca in alluminio, categoria D, è invece adatta a una navigazione in acque protette. In basso a destra, i due marchi, molto simili visivamente, ma differenti per significato, Comunità europea e China export.
Per il resto, la grafica delle lettere “C” ed “e” è molto simile. Ma il rischio di “taroccamento” non è questo. Il pericolo è che, dato che la targhetta Ce viene apposta dal costruttore, lo possa fare senza titolo. Le imbarcazioni più soggette a questo rischio sono i natanti e, soprattutto, i gommoni. E si tratta, spesso, di scafi destinati al noleggio. Il problema, infatti, non è solo di concorrenza e regole di mercato, ma anche e soprattutto di sicurezza. I gommoni sequestrati dalla Polizia del lago di Garda riportavano un valore non corretto di persone imbarcabili e anche la qualità costruttiva lasciava molto a desiderare. In pratica, in uno dei tre modelli posti sotto sequestro il tubolare si stava staccando dal piano di coperta in vetroresina. Insomma, la dicitura Ce è un marchio di qualità, un tarocco o un falso è sinonimo di un’imbarcazione non sicura. Per difendersi
serve conoscere quello che ci deve essere scritto sulle targhette e leggerle bene, sia quando si acquista sia quando si noleggia. La stessa preparazione è auspicabile che sia estesa alle forze adibite al controllo. Non è facile riscontrare anomalie e per questo si deve essere preparati in proposito. Non serve demonizzare tutti i prodotti che arrivano dell’Estremo Oriente, anche perché molte aziende italiane nel nostro Paese assemblano e basta, mentre la produzione dei componenti avviene in Cina. Lo stesso vale per l’alta moda “made in Italy” e il pomodoro di Pachino. Certe borsette che campeggiano nelle boutique del triangolo della moda sono interamente realizzate in Cina: in Italia non si fa altro che cucire il manico alla borsa. Così come i pomodori, che sono coltivati in Marocco, e vedono la Sicilia solo quando vengono inscatolati nelle confezioni, su cui troveremo scritto «pomodoro di Pachino». Per le barche, vale forse la pena pretendere che gli enti certificatori come il Rina siano seri, rigorosi e incorruttibili, perché solo così l’omologazione di uno scafo sarà garanzia di qualità.
Comunità Europea
China Export
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MURZI
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IMP. COMPONENTI
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Componenti e IMPIANTI
Siamo pronti? È arrivata l’estate e vogliamo preparare al meglio la nostra barca per affrontare questi mesi di navigazione. Ecco qualche interessante novità per abbellire, migliorare, distinguere la “casa” delle vacanze di Laura Biazzi
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Flow, piatto doccia in Corian BluBleu, specializzata nel settore dell’idromassaggio, lancia Flow, costruito in Corian, un materiale solido, non poroso, omogeneo, facile da pulire, durevole e rinnovabile. Ideale anche a bordo di yacht, è resistente alla luce del sole e il suo colore si mantiene immutato con il passare del tempo. Flow è realizzabile su misura e installabile sia a filo pavimento che da appoggio; la larghezza e la profondità sono personalizzabili in base alle richieste, così come la forma che può adeguarsi alle necessità progettuali più diverse. Per esempio, può essere realizzato trapezoidale o creato intorno a una colonna. Infine lo scarico viene nascosto da un coperchio dello stesso materiale, dando così una sensazione di perfetta uniformità. www.blubleu.it
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Nautilus La serie di accessori bagno di Foresti & Suardi si arricchisce di un lavello, due dispenser e due bicchieri, rispettivamente da appoggio e per fissaggio a parete. La ricerca di nuove forme è stata affidata alla matita di Christian Grande e si è ricorso all’applicazione di un materiale innovativo, prodotto e brevettato da Vetro Freddo, consistente in una miscela di resina poliestere e pigmenti vitrei ad alte performance. Ci sono quattro varianti cromatiche: bianco, moka,
Genetyk Hydrosailing Rudy Project ha concepito un occhiale per avere sempre visibilità perfetta, protezione totale dai riflessi e massima aderenza al volto. Genetyk Hydrosailing monta le lenti idrofobiche e polarizzate Polar3fx Hydroteck, dotate di trattamento antiriflesso interno e resistenza ai graffi, ma la vera novità è il trattamento idrofobico Hydroteck su entrambi i lati: questo impedisce alle gocce d’acqua di aderire alla lente, garantendo una superficie sempre pulita e, quindi, una visione nitida e ottimale anche in situazioni critiche, come in regata o con la pioggia.
YPlate Yachtica, ispirandosi alle ultime tendenze di design, ha realizzato una serie di pulsantiere che reinterpretano l’impianto elettrico e di illuminazione. Le caratteristiche principali sono: design dalle geometrie curate e profili ultra sottili, costruzione in alluminio e ingombri ridotti, semplicità
Nelle lenti è incorporato un film polarizzante di ultima generazione che permette di eliminare i riverberi delle superfici riflettenti e di aumentare il comfort visivo; inoltre è ottimizzato nell’angolazione per consentire una visione sempre perfetta della strumentazione. L’occhiale, infine, è fatto per durare nel tempo, grazie alla sua viteria inossidabile. www.rudyproject.it
di installazione con predisposizione per telai commerciali, sono posizionabili sia in orizzontale sia in verticale, serie da 1 a 6 tasti con retroilluminazione a led selezionabile e feedback di stato, elettronica marina Yachtica con sistema di cablaggio plug and play verso sistemi EasyBus, completa compatibilità con impianti elettrici tradizionali e domotici. YPlate, inoltre, offre la massima affidabilità garantita dell’elettronica appositamente studiata per l’applicazione nautica. È disponibile in diverse finiture come satinato chiaro, scuro, cromato ed etichette in colori completamente personalizzabili. www.yachtica.com
nero e cognac. Il materiale ha indotto a ideare forme moderne e attuali, ma dai connotati vellutati e romantici. La figura geometrica di partenza, il quadrato, è stata curvata e ammorbidita sino a generare oggetti che rendono omaggio alla ricchezza formale dell’art nouveau minimizzandone i decori e le complicazioni. Si caratterizzano per facilità di montaggio e installazione, compatibilità con qualsiasi tipo di ambientazione, robustezza, affidabilità e durabilità. www.forestiesuardi.it
Texture Marine Leather mette a disposizione dell’armatore una nuova possibilità per rendere unico il proprio yacht. La lavorazione di questo materiale si basa sulla tecnica della floccatura (che utilizza un campo elettrostatico per l’ottenimento dell’effetto velluto). Colori vibranti e intensi che decorano la pelle con i disegni più svariati, anche su richiesta del cliente, per un design personalizzato. Mobili, complementi d’arredo, maniglie, dettagli esterni: tutto può essere customizzato con Texture, che garantisce massima resistenza all’abrasione e all’umidità, requisiti essenziali per la vita in mare. Vasta è la gamma di colori utilizzabili per la floccatura, che può essere applicata a tutta la Classic collection di Marine Leather. Come tutte le creazioni dell’azienda, anche Texture è realizzata artigianalmente in modo da garantire alta qualità. www.marineleather.it
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IMP. elettronica
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ELETTRONICA
gi8 gps, cartografia ed enetertaiment Il sistema integrato di gestione e monitoraggio gi8 di Cclg si presenta al mercato con alcune innovazioni tecnologiche che consentono la sua installazione sui tradizionali monitor touchscreen e su Apple, Android e Smart tv. La prima novità riguarda l’integrazione di chartplotter all’interno di gi8 con gps e cartografie di tipo Navionics. La seconda arricchisce gi8 di funzionalità inerenti l’entertaiment: da oggi è possibile inserire nel sistema la gestione di playlist con file audio e video e riprodurli su tutti i sistemi tv presenti a bordo. La versione gi8 Lite, invece, nata per le piccole imbarcazioni, con l’ampliamento della gamma di schede elettroniche con bus di comunicazione, omologate Rina Type Approval, rende le sue funzionalità di gestione e monitoraggio di bordo (12-24 V e 230 V) e dimmer luci ottimali anche per barche di medie dimensioni. www.cclg.it
di Laura Biazzi
TracPhone V3 Kvh ha introdotto sul mercato l’antenna ultra compatta che, grazie al network mini-Vsat Broadband, permette di avere una soluzione globale per internet, e-mail e voce a bordo di qualsiasi imbarcazione. È in grado di offrire costi del traffico ragionevoli (0,49 dollari al minuto per le chiamate voce e circa un dollaro per mb),
velocità di trasmissione dei dati più che accettabile (fino a 2 Mbps in download); costi di installazione ridotti (le dimensioni – 39 cm di diametro – e il peso – 11 kg – sono contenuti e i cavi di collegamento sono stati ridotti al minimo). Queste caratteristiche rendono possibile l’installazione di un’antenna per le comunicazioni via satellite anche su imbarcazioni di medio/piccole dimensioni, migliorando il comfort e la sicurezza a bordo. www.kditaly.com
Termocamera giro-stabilizzata T470SC
Radio Ocean vhf Ro 4800 Arimar presenta il vhf di Radio Ocean, che unisce in un unico apparato le principali funzioni di cui si necessita durante la navigazione: vhf, dsc e ricevitore Ais. La novità assoluta è che è in grado di ricevere i bersagli Ais senza bisogno di un’antenna supplementare. L’uscita standard Nmea 0183 permette di collegare il vhf a un chartplotter o personal computer consentendo di visualizzare i bersagli direttamente sulla cartografia. In questo modo risulterà facile tenere sotto controllo il traffico navale, specialmente in zone ad “alta densità”. Altra novità è l’affiancamento del microfono wireless P4800, per comunicare con la stazione fissa, che può essere utilizzato sia come interfonico sia come stazione remota vhf. www.arimargroup.com 98
Raymarine lancia questa novità che arricchisce la gamma dei prodotti per la visione notturna destinati al mercato nautico. Progettata con la tecnologia a immagini termiche di Flir, la T470SC combina una termocamera a lungo raggio ad alta risoluzione con una telecamera a colori per riprese video in condizione di scarsa luminosità con zoom ottico di 10:1 e stabilizzazione attiva giroscopica. Grazie a un giroscopio interno che compensa automaticamente il movimento dell’imbarcazione, la girostabilizzazione della T470SC fornisce immagini chiare e ben definite anche in condizioni di mare formato. Dispone di una telecamera a colori con zoom continuo che allinea automaticamente il campo visivo con quello della termocamera in modo da non creare disorientamento quando si passa dalla visione a infrarossi a quella standard e viceversa. La T470SC è compatibile con i display multifunzione Raymarine, compresa la eSeries Hybridtouch. Alloggiata in un corpo robusto e impermeabile, con panoramica orizzontale di 360° e inclinazione verticale di +/-90°, fornisce immagini termiche da orizzonte a orizzonte e riprese video a colori in condizioni di scarsa luminosità. www.raymarine.it
GIORGIETTI
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IMP. SCIALLINO
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Aziende SCIALLINO
Voglia di rialzarsi
Il desiderio di trasformare le difficoltà in un’occasione per mostrare i propri punti di forza è alla base della filosofia di Carlo Bassi che, differenziando le linee di imbarcazioni, vuole allargare il pubblico
e fidelizzare i clienti
d dii A Allb beerrttoo CCoon nttii
«Noi vogliamo interpretare la situazione che stiamo vivendo con tutte le sue criticità ma anche con tutte le opportu-
Come queste parole influenzeranno i vostri prodotti? In questi primi due mesi abbiamo già orientato la “nuova” offerta, differenziando i nostri modelli di punta – 23, 25, 30 e 34 – nità che ogni crisi, anche la più dura, può offrire», con tre standard diversi: Family, Classic ed Elegance, necessari a interpretare esigenze differenti. Il 25 Family, per esempio, avrà dice Carlo Bassi, manager e azionista di Sciallino, che ci ha racun prezzo inferiore ai 100 mila euro, un contato i nuovi obiettivi del cantiere. investimento nettamente più basso rispetto Come sono cambiati gli armatori in que«Oggi ripartiamo unendo la all’acquisto di una casa al mare e che consti ultimi anni? per sente di avere una elegante, sicura e comoÈ finita l’epoca della barca esibita a tutti da “casa navigante”. costi e legata alle mode e tutti noi abbiamo la e lo stile alla C’è, poi, l’iniziativa “Sciallino amico”, che la possibilità d’impegnarci per diffondere scelta di portare Sciallino nel permette il ritiro dell’usato in conto vendita una cultura diversa: andar per mare deve essere un modo di godere il piacere di stare mondo confrontandoci con il e l’attività di vendita “garantita” dal Cantiere e dai suoi dealer; un posto barca a con la famiglia, scoprire le bellezze della mercato». secco a costi decisamente contenuti e il natura e del nostro Paese. rimessaggio per qualsiasi tipologia di imbarcazione, con il costo Quali sono, invece, i principali cambiamenti per chi produce del trasporto dal porto di Andora a carico di Sciallino. le barche? Infine abbiamo organizzato e strutturato una rete di dealer in ItaSiamo davanti alla grande occasione di far emergere, oggi più che lia e all’estero che assicura a tutti gli armatori Sciallino assistenza mai, il valore della tecnica e dello stile della marineria italiana che per 365 giorni all’anno. ci invidiano in tutto il mondo. Bisogna garantire ai clienti sostanza, ingegno, tecnica, qualità e servizi. Solo in questo modo potremo recuperare non solo i numeri persi ma anche molto del tempo perduto. Sciallino sarà presente alle principali fiere straniere dei prossiSiamo convinti che qualità, stile, servizio, cliente e internazionalizmi mesi. In alto, uno Sciallino 23 in navigazione. A sinistra, Carlo zazione devono essere le cinque parole chiave del futuro di Sciallino. Bassi.
grande tradizione qualità
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RANIERI
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IMP. SABRE 42
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Barche FLASH
Sabre 42Express Uno dei modelli più richiesti di Sabre è questo12 metri con due cabine doppie e motorizzazione Yanmar (due da 440 cavalli)
La Sabre Yachts Corporation, con sede nel Maine, Usa, fabbrica artigianalmente barche a vela e yacht a motore dal 1971. La gamma è un’evoluzione dello stile e del comfort del tradizionale yacht “downeast style” combinato con la prestazione di una barca a motore contemporanea. Si tratta di scafi a V profonda con velocità massime comprese tra i 25 e i 30 nodi a seconda del modello. Il 42 è uno dei più richiesti del cantiere e si distingue per una plancia di comando ergonomica, a due posti, circondata da una grande finestratura. I passaggi laterali sono ampi e i corrimano in acciaio. La dinette è arredata con tavolino, poltrone e divani, mentre il sottocoperta, con molto legno, prevede un salottino con cucina. Per la notte ci sono due cabine doppie. La motorizzazione base è affidata a una coppia di Yanmar da 440 cavalli ciascuno ma è possibile installare potenze più alte.
LA SCHEDA
Sopra, la luminosa dinette. Il salottino (foto in alto) è arredato con divano a L e tavolo, mentre la cucina dispone di fornelli elettrici e forno a microonde. 102
COSTRUTTORE Sabre Yachts, Usa IMPORTATORE ESCLUSIVO PER ITALIA, MONACO E FRANCIA ExcellMarine, Monaco, tel. +377 99994949, info@excellemarine.net, www.excellmarine.co.uk PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere SCAFO Lunghezza ft m 12,88 • larghezza m 4,34 • immersione m 1,15 • riserva carburante lt 1.688 • riserva acqua lt 592 • peso kg 13.608 • deadrise 16° • 2 motori Yanmar cv 440 CERTIFICAZIONE CE Categoria B
MANO
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IMP. ENERGY 18
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Barche FLASH
Energy 18 Barca elettrica, silenziosa ed ecologica, è stata costruita dal cantiere sloveno Alfastreet Marine e progettata dallo studio Venetian Design. Grazie alla sua propulsione assicura prestazioni di tutto rispetto con assenza di fumi, gas serra e inquinamento dell’acqua
Energy 18 è il mezzo ideale per le navigazioni in laghi, baie, fiumi, lagune, canali e acque tranquille. Può trasportare fino a otto persone e dispone di una vasta gamma di accessori. La velocità di crociera è di 4 nodi mentre l’autonomia, con batterie a pieno carico, è di 10 ore. L’hardtop può essere sollevato o abbassato con un meccanismo idraulico attraverso un telecomando, fino a chiudersi del tutto, ed è disponibile anche la versione con soft top. Sul tettuccio sono collocati dei moduli fotovoltaici che contribuiscono a ridurre i costi operativi. Realizzata in vetroresina e isolata con un rivestimento in gel di elevata qualità, Energy 18 è resistente ai raggi Uv. Per chi lo desidera è disponibile anche nella versione benzina.
LA SCHEDA COSTRUTTORE Alfastreet Marine, Sezana, Slovenia, tel. +3865 7072100, info@alfastreet.si, www.alfastreet-marine.si PROGETTO Studio Venetian Design SCAFO Lunghezza ft m 5,4 • larghezza m 2,2 • altezza con tettuccio aperto m 2,2 • altezza con tettuccio chiuso m 1,4 • immersione m 0,4 • peso kg 1.980 • portata max 8 persone • motorizzazione max 15 kW • motore elettrico 2, 4 o 7 kW CERTIFICAZIONE CE Categoria C e D
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Yacht Controller
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A filod’acqua L’ottimo lavoro dell’architetto Gianni Zuccon ha conferito un aspetto slanciato a questa nave da diporto. L’ammiraglia di Custom Line è un due ponti planante caratterizzato da trasparenze, terrazze sul mare e materiali preziosi. I motori sono Mtu di 3.510 cavalli ciscuno di Marina Mancuso
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Nel salone principale la luce entra dalle ampie finestrature e dalle vetrate laterali, che possono trasformarsi in porte apribili a scorrimento e si affacciano sul camminamento del main deck, dove si trovano, su entrambi i lati, piattaforme abbattibili con apertura elettroidraulica che realizzano vere e proprie terrazze. L’area living (a destra) prevede due divani a L dalla struttura in laccato e rivestimenti in tessuto e due tavolini fumo con base in vetro extrachiaro sabbiato. Sulla destra c’è un mobile in massello laccato e pelle che contiene una tv 52’’ con sistema pop-up. Il tappeto marrone scuro è firmato Paola Lenti.
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È ovvio che chi compra una barca ami il mare e il contatto con l’acqua. A volte, però, su scafi di queste dimensioni – quasi 38 metri di lunghezza per 194 tonnellate di peso – ci sono salotti e ambienti, sempre bellissimi e curatissimi, in cui è facile dimenticarsi di essere in mare. Non è il caso dell’ammiraglia di Custom Line, dove tra gli obiettivi del progetto c’era quello di mantenere un legame molto forte con l’esterno. Per questo sul ponte principale, all’altezza del salone, è stata applicata un’innovazione estetico-funzionale di grande effetto: un sistema di vetrate – che possono trasformarsi in porte scorrevoli – e falchetta abbattibile, che permette di creare delle vere terrazze sul mare. Le fondamenta di questa linea – di cui vi presentiamo in queste pagine il primo esemplare – sono frutto dell’ormai consolidata collaborazione tra lo Studio Zuccon International Project, l’Ayt Advanced yacht technology (centro di ricerca e progettazione navale del Gruppo Ferretti) e il team di architetti e designer del Centro stile del Gruppo. Le linee esterne sono filanti e leggere, grazie anche all’applicazione dell’estesa superficie vetrata, di cui abbiamo detto prima. Il ponte superiore è caratterizzato da un’area interamente dedicata al relax, un salotto panoramico, con pavimento di parquet in rovere sbiancato e vetri sferici. La zona conversazione e intrattenimento dispone di divano a U, tavolino al centro e mobile con
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Viste per voi CUSTOM LINE 124 sistema tv pop-up. Dalla porta a vetri si accede all’esterno: il pozzetto ha un tavolo da pranzo custom made per 10-12 persone in teak naturale con inserti in Corian bianco e sedute con cuscini in tessuto, zona grill completamente attrezzata e protetta dal sole dalla struttura del fly, mentre più a poppa una vasca Jacuzzi è circondata da sedute perimetrali e prendisole. A estrema poppa è possibile alloggiare un tender tramite la gru completa di carter di copertura. Verso prua, invece, troviamo la cabina di pilotaggio, con divano e zona carteggio. Un’altra postazione di guida si trova sul sun deck. Il ponte principale ha un pozzetto piuttosto ampio e accoglie un tavolo in teak per 12 persone, ma è possibile trasformarlo in un’area lounge, con divani e poltroncine freestanding. (continua a p. 113) L’ambiente degli armatori è suddiviso tra working zone (foto a sinistra) e camera per la notte (sotto), arricchita da poltrona e poggiapiedi Archibald di Poltrona Frau, in pelle color seppia e struttura color canna di fucile. Il bagno (a destra) accoglie un’ampia doccia, un blocco unico in marmo grigio per il lavello, impreziosito da rubinetterie Fir e accessori di Dornbracht.
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interni sono
I materiali principali degli , laccati lucidi dai toni écru e pelli color avorio per pareti e mobili, pavimentazione in , alternata a moquette Floor to Heaven
noce canaletto sbiancato
parquet rovere
Il commento di Gianni Zuccon Le scelte stilistiche e volumetriche conferiscono al 124 un’immagine dinamica e aggressiva, più affine a un target di barca sportiva piuttosto che a un due ponti tradizionale. Nonostante queste caratteristiche l’imbarcazione è contraddistinta da soluzioni distributive tali da garantire una grande spazialità, riducendo al minimo le barriere che separano l’uomo dal mare; utilizzando soluzioni consolidate, come le superfici vetrate laterali a tutt’altezza e i portelli abbattibili lungo lo scafo, si favorisce una grande permeabilità tra spazialità esterne e interne. Con gli stessi principi che regolano le scelte progettuali delle volumetrie esterne, gli interni sono contraddistinti da un linguaggio contemporaneo, pur mantenendo sempre vivo il legame con gli stilemi della tradizione. Le possibilità offerte dalla soluzione a due ponti, si riflettono anche nella gestione degli spazi esterni dove si è resa possibile la realizzazione di un prendisole e di una timoneria esterna al di sopra del secondo ponte, pur non alterando le volumetrie contenute che caratterizzano la barca.
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La cucina (foto a destra) è firmata ed è in vetro satinato color camoscio, con piani di lavoro in quarzo ed elettrodomestici professionali Bosch. Negli spazi esterni (foto sotto) non manca nulla: tavoli da pranzo, sedute, zone relax e prendisole e vasca Jacuzzi.
Ernestomeda
«La soluzione a due ponti offre
grandi possibilità nell’organizzazione a bordo, garantendo ampi spazi per i diversi ambiti funzionali; la zona living dell’upper deck comprende un che, sfruttando l’intera larghezza della barca, permette di vivere il mare da una posizione privilegiata». G. Zuccon
salone panoramico
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vero
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(segue da p. 110) A estrema prua un’area relax è arredata con divano e pensata per garantire un po’ di privacy quando la barca è in porto. Al di sotto di questa zona si trova un garage, capace di contenere un piccolo tender di servizio. All’interno il grande salone è composto da living e pranzo. Passando al ponte inferiore, questo è diviso tra spazio per gli ospiti, al quale si accede dal disimpegno a fianco della cucina, e per l’equipaggio, completamente separato dagli altri ambienti privati e al quale si accede scendendo le scale dalla cucina del ponte principale. Le cabine ospiti sono quattro, illuminate dalle vetrate a scafo realizzate senza montanti: a poppa le due vip con letto matrimoniale e verso prua le due con letti gemelli. Tutte hanno bagno privato con doccia separata.
è per me motivo di straordinaria soddisfazione, perché permette al nostro «Il varo della nuova ammiraglia
Gruppo, e in particolare a Ferretti Custom Line, di
allargare ulteriormente i propri orizzonti», Norberto Ferretti, presidente e fondatore del Gruppo.
Il varo “gemello” Di recente ad Ancona è stato varato il terzo esemplare del 124, con una cerimonia privata e il tradizionale battesimo della bottiglia di champagne infranta sulla chiglia. Per Custom Line è il terzo varo nel 2012 (dopo un Custom Line 112’ Next e una Navetta 26 Crescendo). Lamberto Tacoli, chief sales & marketing officer del Gruppo Ferretti, ha detto: «Assistere al varo della ammiraglia di Custom Line è sempre molto emozionante, il 124’ rappresenta il top di gamma: un prodot-
to dove innovazione, personalizzazione e tecnologia sono gli elementi cardine». Su richiesta dell’armatore, la barca è supportata da un innovativo sistema integrato audio-video e domotica, denominato myOlos e sviluppato da Crn con Videoworks in collaborazione con Intel. Consente di gestire attraverso gli iPad tutte le funzioni di intrattenimento (compreso audio e video on demand) climatizzazione, controllo luci, tende , movimentazione tv upanddown, videosorveglianza di bordo, cartografia di bordo e crewcall.
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L’autonomia all’andatura di crociera economica (12 nodi) è di , con entrambe le tipologie di motori, mentre alla velocità massima le miglia (430 con la motorizzazione più bassa).
1.250 mn
400
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diventano
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L’equipaggio dispone di cucina con dinette e una storage-lavanderia, mentre il comandante ha una cabina con scrivania, a cui si aggiunge la cabina hostess, mentre a estrema prua ci sono due doppie con letti sovrapposti. Due sono le motorizzazioni offerte, entrambe composte da una coppia di Mtu ma con potenza diversa (3.184 o 3.510 cavalli ciascun motore). Con la motorizzazione più elevata la velocità di crociera è di 23,5 nodi mentre la massima si attesta intorno ai 27 nodi. Per quanto riguarda la sicurezza e il comfort di bordo sono state studiate soluzioni di ultima generazione, come il sistema di monitoraggio e controllo dell’imbarcazione Furla.Net e quattro stabilizzatori Mitsubishi Arg (Anti rolling gyro), in grado di ridurre di oltre il 50% il rollio di una imbarcazione.
LA SCHEDA COSTRUTTORE Custom Line Yacht – Gruppo Ferretti, Forlì (FC), tel. 0543 787511, info@customline-yacht.com, www.customline-yacht.com PROGETTO Zuccon International Project • Ayt – Advanced yacht technology • Centro stile Gruppo Ferretti SCAFO Lunghezza ft m 37,82 • lunghezza di costruzione m 37,66 • lunghezza al galleggiamento (a pieno carico) m 31,71 • larghezza m 7,35 • immersione m 2,37 • peso a imbarcazione scarica e asciutta ton 168 • peso a pieno carico ton 194 • portata max 20 persone • riserva carburante lt 21.640 • riserva acqua lt 3.040 • con gli Mtu da 3.184: velocità max 25 nodi – velocità di crociera 22 nodi – velocità di crociera economica 12 nodi • con gli Mtu da 3.510 cavalli: velocità max 27 nodi – velocità di crociera 23,5 nodi – velocità di crociera economica 12 nodi MOTORI Due Mtu 4000 M93 • 12 cilindri a V • potenza cv 3.510 (2.580 kW) a 2.170 giri/m • alesaggio x corsa mm 170 x 190 – in alternativa due Mtu da cv 3.184 (2.340 kW) a 2.100 giri/m CERTIFICAZIONE RINA Croce di malta Hull, • Mach, Y, Unrestricted Navigation
La carena è a geometria variabile con deadrise di 12° e pattini di sostentamento. L’altezza massima dalla chiglia alla controplancia è di 8,53 metri. È stata installata anche l’Opt delle pinne stabilizzatrici con funzione sia
underway che zero speed. Foto in alto: il 124 in navigazione, ci sono installate 17 luci sub opzionali da 150watt della Seavision che offrono un bellissimo effetto di illuminazione subacquea.
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Libertà di “volare”
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Il fly secondo Azimut: tanto spazio a disposizione, dentro e fuori, sopra e sotto, per il comfort e per la privacy. Monta due Man di 800 cavalli per una velocità massima di oltre 32 nodi di Niccolò Volpati
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Nel salone due gradini separano l’area conversazione e relax dalla postazione di guida e dalla zona cucina e pranzo, con dinette a C per 6 persone. Verso poppa può essere inserito un secondo divano, in alternativa a una sezione del mobile adibito a storage. Ovunque, l’arredamento in rovere e crema viene enfatizzato dall’abbondante luce naturale.
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C’era un tempo in cui sembravano destinati a sparire. Fine, come i dinosauri. Erano in via di estinzione. Hardtop, open, soft top, l’imperativo era: un ponte solo! Oggi, per fortuna, non è più così. La moda hardtop è passata e i fly hanno ricominciato ad affacciarsi sul mercato. Non che ci sia niente di male in un hardtop – e nemmeno gli auguriamo di finire su un invaso dimenticato da tutti –, semplicemente si continuano a disegnare open con hard o soft top e, contemporaneamente, barche con il fly. La moda è passata nel senso che forse si è più liberi di progettare imbarcazioni diverse. Probabilmente fino a poco tempo fa, negli anni del boom della nautica, i produttori-cantieri dettavano legge ai consumatori-armatori. Oggi le cose sono cambiate. I costruttori hanno cominciato a rispondere meglio alle esigenze dei diportisti moderni. Non impongono più i gusti e le scelte, ma provano a interpretarli. Ecco, quindi, che si scopre possibile la convivenza tra chi ama fly e chi gli hardtop. Il mare è grande e c’è spazio per tutti. A che serve un fly? A guadagnare spazio, ovvio. È facile immaginare cosa abbia chiesto Azimut alle sue due storiche “matite”, Stefano
Righini e Carlo Galeazzi. «Vogliamo rifare il 60 e lo vogliamo con spazi e soluzioni tipiche di una barca più grande». Sembra facile. Il problema non è solo aumentare i volumi a disposizione, ma creare delle linee che non facciano sembrare la barca come un grattacielo che si muove sul mare. Non si deve appesantire la struttura, sia da un punto di vista estetico sia da quello fisico, altrimenti le prestazioni e le qualità di navigazione vengono irrimediabilmente compromesse. Per verificare se la sfida dei progettisti è stata vinta, siamo saliti a bordo. Dalla piattaforma di poppa si fa notare una soluzione particolare. L’accesso alla cabina marinaio avviene proprio da qui, oltre che dal pozzetto. Questo consente di avere una maggior privacy e una netta separazione tra equipaggio e ospiti. È quello che, appunto, si nota solitamente sui gigayacht, dove non solo i locali sono separati e distinti, ma anche i camminamenti e i percorsi a bordo s’incrociano raramente. La cabina marinaio, oltre all’accesso dalla spiaggetta, ha a disposizione anche molto spazio e due cuccette. Anche il fly ha una superficie calpestabile decisamente ampia. I prendisole lì sopra sono due, per un totale di cinque posti. Si estende molto verso
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La cabina armatoriale, a centro barca e a tutto baglio, vanta una vista panoramica sul mare grazie alle tre grandi finestre rettangolari, con sezione apribile nel segmento centrale. I pannelli in pelle posti sopra la testata del letto sono retro-illuminati. Quello centrale, inoltre, si apre su un gavone cassaforte. Sotto le finestre di destra, una dinette con tavolo e vanity ospita due vani storage nascosti nelle sedute. Il bagno è a tutto baglio con pavimenti in rovere decapÊ, luci nelle mensole retro-illuminate con inserti in cristallo, lavello in vetrofreddo.
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La struttura non è pesante alla vista. Anche all’ormeggio, osservandola dalla fiancata, non sembra di vedere un “grattacielo sul mare”. Appare poco più alta di una barca con hardtop. La spiaggetta può essere calata a pelo d’acqua o immersa e qui può trovare posto il tender (che può essere collocato anche nella zona poppiera del flybridge). Da qui si può accedere al locale equipaggio garantendo la massima privacy agli ospiti.
fly è completamente
La zona pranzo sul (con frigorifero, lavello e barbecue) e servita da un tavolo per 8 commensali; separa la sun pad di prua e l’area con .
attrezzata
chaise-longue di poppa
poppa e funge così da protezione dell’area del pozzetto. Inoltre, mette a disposizione altri volumi che possono essere sfruttati per un secondo tender o una moto d’acqua. Come optional, infatti, è possibile installare una gruetta elettroidraulica per alaggio e varo. Sottocoperta, la cabina armatore è a centro barca e sfrutta per intero il baglio. Fin qui niente di nuovo. La soluzione particolare però è che anche il bagno della cabina armatoriale occupa la barca per tutta la larghezza.
La prova Fuori dal porto di Savona non soffia un gran vento. Probabilmente c’è stato fino alla notte prima e ha sollevato un po’ di onda lunga che ancora si sente. Dando gas, l’Azimut 60 plana in poco più di 10 secondi. La scia è pulita, lo scafo non solleva molta acqua. Non ci sono onda corta e vento rafficato che possono infastidire la navigazione con colpi e sobbalzi. Il passaggio sull’onda lunga da Scirocco, è sempre leggero e non si avverte nemmeno la presenza di un mare un po’ formato. La timoneria è abbastanza morbida e per chiudere una virata di 360° sono necessari circa 80 metri. La manovrabilità in navigazione è tranquilla e sicura e in porto ci pensano le eliche di manovra ad assistere chi sta al timone. Le prestazioni sono valide soprattutto per la crociera. I due Man in linea d’asse spingono l’Azimut fino a una velocità massima di poco superiore ai 32 nodi. Il consumo per entrambi i motori è di 300 litri. Riducendo il gas si ottiene una velocità di crociera intorno ai 25 nodi con un consumo di 200 litri/ora. Un valido compromesso sia per non spendere cifre astronomiche di carburante, sia per avere un’autonomia di oltre 350 miglia. 120
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LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località Savona • mare calmo con un po’ di onda lunga • vento assente • 5 persone a bordo • carburante lt 1.500 • acqua lt 400 Note: da 0 a planata in 11 sec • da 0 a velocità max in 33 sec
max
2.350 2.250
32,2
2.000
30,7
1.750
25,4
1.500
20,4
1.250
15,6
1.000 600
velocità di crociera
11,9 9,9
GIRI/M
6,6 0
5
10
15
20
25
30
35
VELOCITÀ IN NODI
2.350
COSTRUTTORE Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. 011 93161, customercare@azimutbenettigroup.com, www.azimutyachts.com PROGETTO Stefano Righini (esterni e concept) • Carlo Galeazzi (interni) SCAFO Lunghezza ft m 18,36 • lunghezza scafo m 17,81 • lunghezza al galleggiamento m 14,3 • larghezza m 5,02 • immersione alla chiglia m 1,04 • immersione a pieno carico m 1,3 • altezza alla linea di galleggiamento m 5,24 • dislocamento a pieno carico ton 28,8 • dislocamento a secco ton 23,5 • riserva carburante lt 2.800 • riserva acqua lt 630 • serbatoi acque nere lt 376 • serbatoi acque grigie lt 103 • deadrise 15,5° a poppa • cabine 3 + 1 • posti letto 6 + 2 • bagni 2 + 1 • rapporto lunghezza larghezza 3,54 • rapporto peso/potenza 18 kg/cv MOTORI Due Man da 800 cv (588 kW) ciascuno - V12 common rail • modello R6 • cilindrata complessiva cc 12820 • alesaggio x corsa mm 128 x 166 • regime di rotazione massimo 2.300 giri/m • peso a secco kg 1.305 MISURE IN CM Altezza in dinette 204 •
larghezza accesso in dinette 106 • altezza sopra la seduta del timoniere 193 • larghezza accesso sottocoperta 61 • altezza cabina armatore 192 • altezza bagno armatore 192 • cuccetta armatore 160 x 195 • altezza cabina ospiti a dritta 199 • altezza cabina di prua 192 • cuccetta di prua 170 x 195 • altezza bagno di prua 198 • larghezza passavanti 25 • prendisole di prua 237 x 223 • larghezza accesso al fly 62 • tavolo del fly 140 x 70 ALCUNE DOTAZIONI STANDARD Strumentazione controllo motori seconda stazione • comandi dei flap • telecomandi monoleva elettronici Cruise Comand • vhf • passerella elettroidraulica a vista • verricello • àncora con catena • tergi lavavetri • generatore • caricabatterie • plotter cartografico • autopilota ALCUNI OPTIONAL Tendalino rigido o hardtop bimini • roll-bar in vetroresina a supporto di antenne radar • teak per il fly • ice maker • gruetta elettroidraulica per il fly • comando stern-truster • joystick di manovra fly e plancia • dissalatore da 60 litri/ora CERTIFICAZIONE CE Categoria B
GIRI/M
LA SCHEDA
2.250
300
2.000
270
1.750
202
1.500
156
1.250
112
1.000
74
600
40
121
14 0
50
100
150
200
250
300
CONSUMO TOTALE LT/H
Commento tecnico sullo scafo La carena è planante in gpr a V profondo. Il deadrise varia da 23,5° a centro scafo fino a 15,5° a poppa. Due spray rail e i pattini di sostentamento laterali completano le linee d’acqua della carena. Il procedimento di stratificazione della vetroresina è a infusione. Le strutture sono in fibra di vetro con impiego di tessuti multi assiali a legante in polvere. Scafo, coperta e sovrastruttura sono realizzate in sandwich con anima in pvc espanso. Il gelcoat a spruzzo è di tipo neopentilico-isoftalico. Le paratie anticollisione della sala motori e della zona di prua sono state fatte con sandwich strutturale di legno. Gli strati interni dello scafo e le sovrastrutture impiegano resine dcpd, mentre resine vinilestere sono stati utilizzati per gli strati esterni.
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Adrenalina
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nelle vene Comfort e velocità. Chi ha detto che non possono andare d’accordo? Uno scafo che cerca di soddisfare le esigenze di chi ama la business class: decisamente prestante, disegnato da Michael Peters, misura oltre 12 metri di lunghezza fuoritutto, con due Mercury Racing 662 Sci ha una velocità di progetto di oltre 60 nodi testo di Niccolò Volpati foto di Andrea Muscatello
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Si può volare low cost oppure in business. Ultimamente, per ovvie ragioni, va di moda il primo, anche nella nautica da diporto. Navette dislocanti, semiplananti, ibrido e bassi consumi. E a chi piace volare sull’acqua? Si dice che la barca si scelga per passione. E la passione non è razionale, è un fatto di “pancia”, di sensazioni. Il mare è bello perché è vario e quindi c’è ancora qualcuno che ama l’adrenalina, che vuole spiccare il volo e navigare a oltre 60 nodi di velocità, senza rinunciare al comfort. Le compagnie low cost offriranno anche prezzi stracciati, ma poi ti siedi sull’aereo e ti chiedi dove mettere le gambe. Sgomiti e corri sulla scaletta per accaparrarti un posto. Speri che nella cappelliera sia rimasto qualche centimetro per infilare il tuo micro-bagaglio a mano. Di solito, sui voli low cost, ti auguri che la tratta finisca il prima possibile. Navigare in business significa non preoccuparsi di quanto si spende al distributore e godere di tutto quello che si può desiderare durante un’uscita in mare. 124
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L’interno è un grande open space, a eccezione del bagno (foto in basso), posto davanti alla timoneria in modo da poter accedere, scendendo tre gradini, alla dinette trasformabile sia a destra che a sinistra. In queste due pagine, varie visuali dello spazio abitabile.
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Il revolver 42, oltre alle prestazioni corsaiole, punta al benessere di bordo a partire dall’uso di materiali tecnologici e da un allestimento full optional: cucina, frigoriferi, impianto stereo e illuminazione a led con controllo domotico.
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Revolver 42 è una barca che cerca di soddisfare proprio queste esigenze. Misura oltre 12 metri di lunghezza fuori tutto, ma è un day cruiser. È stato pensato per una gita giornaliera, non per una crociera a lungo raggio. Già di primo acchito, l’aspetto è decisamente “corsaiolo”. La tuga e la prua sono completamente prive di tientibene e battagliola. In navigazione si sta in pozzetto. Questo ambiente è sovrastato da una struttura in carbonio con un hardtop, due finestroni laterali e uno a poppa, tutti con comando elettroidraulico. Le linee assomigliano a quelle dell’automotive (l’hardtop e i finestroni ricordano un coupé). La zona regina, all’interno, è appunto il pozzetto che accoglie la plancia e le due sedute “a cavallino” per pilota e copilota. A pruavia della timoneria si trova il bagno, che dispone di un’altezza adeguata – 193 cm – grazie al fatto che è leggermente ribassato rispetto al piano di calpestio. È collocato al centro, così per raggiungere la dinette trasformabile si può passare a dritta come a sinistra. Il comfort è dato da un allestimento full optional: cucina, frigoriferi, impianto stereo, illuminazione a led con controllo domotico. 126
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rende la navigazione molto protetta e riparata: non
Il coupé
si ha la sensazione di andare così forte e ci si sente sempre sicuri. È merito anche di
un’eccezionale timoneria e di una carena sempre ben piantata sull’acqua.
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Il rumore dei propulsori è “corsaiolo” e progettato per non essere mai eccessivo. Gli scarichi, infatti, sono sommersi e contribuiscono a ridurre i decibel in navigazione. Il pozzetto si chiude ermeticamente grazie a un telecomando e il locale è reso confortevole dall’impianto d’aria condizionata. Con i due Mercury Racing il Revolver 42, secondo i dati di progetto, dovrebbe superare i 60 nodi di velocità massima. La tuga si caratterizza per degli oblò flush deck in carbonio. Le caratteristiche di questo scafo sono leggerezza, rigidità e robustezza: Micheal Peters cercava questo dal Revolver 42. Per Carmelo Zocco (qui a fianco), imprenditore e appassionato di barche veloci, è il fondatore del cantiere Revolver.
ottenerlo ha utilizzato vetroresina, kevlar e carbonio. Lo scafo, ma anche il controstampo, sono realizzati in infusione. Si ha così maggiore certezza sul peso complessivo, non si spreca inutilmente vetroresina e si ottiene un’imbarcazione che offre molta rigidità. La carena ha un angolo di deadrise variabile, due redan trasversali, due pattini di sostentamento e spigolo laterale. Le due facce dello scafo sono piane, senza stellatura. I serbatoi sono strutturali e hanno, tra l’altro, il compito di concentrare il peso a centro barca. Il carbonio è stato usato per garantire maggior robustezza nei punti in cui lo scafo è sottoposto a stress e per alleggerire il peso della sovrastruttura. L’hardtop, infatti, anch’esso realizzato in infusione, è in laminato pieno di carbonio.
È uno scafo
LA SCHEDA COSTRUTTORE Revolver Boats, Gerenzano (VA), info@revolverboats.com, www.revolverboats.com PROGETTO Michael Peters Yacht Design SCAFO Lunghezza ft m 12,63 • lunghezza al galleggiamento m 9,80 • larghezza massima 3,41 • larghezza al galleggiamento m 2,99 • immersione con eliche m 1,10 • immersione senza eliche m 0,78 • peso a secco kg 8.400 • peso a pieno carico kg 10.000 • riserva carburante lt 2.000 • riserva acqua lt 190 • portata max 12 persone • 1 cabina • 1 bagno • materiale di costruzione vetroresina, kevlar e carbonio MOTORI Due Mercury Racing 662 Sci • sovralimentato con compressore volumetrico e iniezione sequenziale • potenza cv 662 (494 kW) • regime di rotazione 4.800-5.200 giri/m • 8 cilindri 8 a V • cilindrata cc 8.200 • rapporto di compressione 7,5 : 1 • peso kg 702 128
ALCUNE MISURE IN CM Larghezza passavanti 23 • larghezza accesso in pozzetto 47 • prendisole di poppa 227 x 220 • altezza in pozzetto 205 • altezza sopra i seggiolini 116 • altezza in bagno 193 • cuccetta 227 x 180 • altezza sopra la cuccetta 110 • tavolo dinette 110 x 178 DOTAZIONI STANDARD Vhf • plotter cartografico • doppio frigo per area living • piattaforma bagno elettroidraulica • luci a led subacquee • area condizionata • caricabatterie • stereo in pozzeto con 4 casse da 120 W ALCUNI OPTIONAL Elica di prua • doppio frigo per pozzetto • cuscineria in Alcantara del prendisole di poppa • coperta in teak • microonde • inverter • tv a led da 22’’ • impianto stereo con lettore cd, dvd, iPod e iPhone, controllo remoto, amplificatore e casse • dotazioni di sicurezza CERTIFICAZIONE CE Categoria B
decisamente veloce, disegnato da Michael Peters, un progettista che può annoverare nel curriculum carene che hanno ottenuto
oltre 200 vittorie in Offshore Classe 1 e 13 titoli mondiali.
IMP. ABBONAMENTO
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A B B O N AT I S U B I T O ! Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/ B legge 662/96 - Milano APRILE 2012 Sped.
GIUGNO 2012
Rio boat show Yacht Med Festival
COVER
Sanlorenzo SL 94
Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/ B legge 662/96 - Milano
EVENTI
America’s Cup
COVER
Itama 45 PROGETTI
MY 90 Fast Explorer Vismara
Vicem 61 Bahama Bay
Barracuda 27’ Iwana 87 m
PROVATE PER VOI
Fiart Epica 58 Cranchi Fifty 6 soft top Rio Espera TA
Tempest 850 WA
Salpa 24 Granturismo A BORDO DI
Sarnico Spider 46 Gts Primatist B41’ Absolute 40’ Fly Tempest 700 Sun
INCONTRI RAVVICINATI
IL MEGAYACHT
Vincenzo Zottola
Isa 50 Liberty
Marco Abbate ECONOMIA
Il valore aggiunto delle imprese artigiane
INCONTRI RAVVICINATI
PROGETTI
Azimut 55S • Vismara 42 De Cesari 62 Classic Boat
Beniamino Gavio
EVENTI
NAVIGARE NEL PACIFICO
La nautica al BORN DESIGNERS
Il viaggio di Exuma SPECIALE
LA GRANDE VELA
Il record atlantico di Giovanni Soldini
Porti italiani
ANNO 19 • N° 6 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50
GIUGNO 2012
ANNO 19 • N° 4 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50
Only Italy EURO 6
APRILE 2012
Only Italy EURO 6
GENNAIO 2012
MARZO 2012 PROVATE PER VOI
Pershing 108 SEALINE SC 42 Lobster 38 ROSE ISLAND Manò Marine M37 GS
Cranchi Zaffiro 29
Class action per Monti
Flysport 60
Cap 25 Open
Burger 97 C Boat One Tooface
MOTORI
Honda BF 250 V-Tec
COVER
Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/ B legge 662/96 - Milano
AVVOCATO PROGETTI
esclusiva mondiale Arcadia 115’
20/ B legge 662/96 - Milano Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B
Il rumore in barca
COVER
FEBBRAIO 2012
SPECIALI
Sicurezza a bordo
Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/ B legge 662/96 - Milano
COVER
Azimut 62S Italia
FIART SeaWalker 33
QUESTO MESE A BORDO
Fidelis 56 m
M angusta 9922 Mangusta Sessa C68 Ips3 Frauscher 1017 GT Nuova Jolly Prince 35 sc
Ranieri Atlantis 20 MOTORI
Mercury 150 four stroke
TASSA DI STAZIONAMENTO
Quanto si paga
COMPONENTISTICA
AL METS vince il MADE IN ITALY
DENTRO IL DESIGN
SANLORENZO SL 104 PROVATE PER VOI
NORMATIVA
Cnm 50 by Twin Disc
La nuova tassa sulle imbarcazioni
Ranieri Atlantis 24 Saver 560 wa Sacs S620 young
FOCUS
Il mercato dell’usato PROGETTI
Ketos 48m Sport Open Darwin class 95’ Astondoa A 86 GLX Ferretti 870 Itaca 50’
Quicksilver Activ 605 Comet 35 S
PASSAGGIO A NORD-OVEST
LA GRANDE REGATA INTORNO AL MONDO
3.000 miglia tra i ghiacci dell’Artico
Volvo Ocean Race ANNO 19 • N° 3 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50
MARZO 2012
Only Italy EURO 6
ANNO 19 • N° 2 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50
INCONTRI RAVVICINATI FEBBRAIO 2012
Only Italy EURO 6
ANNO 19 • N° 1 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50
Valerio Staffelli
GENNAIO 2012
Only Italy EURO 6
pagherai 60 Euro per 12 numeri anzichè 72
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Provate per voi RANIERI CLF30
Buonala prima!
Ăˆ il modello che Motonautica F.lli Ranieri dedica ai pescatori e il primo di una famiglia destinata ad ampliarsi. Ottimizzazione degli spazi, con posti letto per sei persone, e delle prestazioni, grazie alla carena His d dii LLu ucciia an noo P Pa au u
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Il catalogo del cantiere di Soverato è sempre stato ricco di soluzioni per esigenze diver-
se ma non aveva ancora preso in considerazione la fascia dei pescasportivi. Ed è proprio per andare a colmare questa “lacuna” che lo staff di Ranieri ha realizzato una gamma di prodotti battezzata Clf; il capostipite misura 9,30 metri di lunghezza fuoritutto ed è un cabin, disponendo di una zona chiusa con area di pilotaggio e varie soluzioni per dormire destinate a un massimo di sei persone. Alla cabina si accede dal pozzetto facendo scorrere le porte a vetri che forniscono molta luce naturale diurna, intensificata dalla presenza sul tettuccio di un passo d’uomo rettangolare e di uno circolare, entrambi apribili. La dinette prevede un divano fisso a L, integrabile con un tavolino per sfruttarlo come zona pranzo o come piano integrativo per ottenere un letto per due persone, anche se un po’ strette. Alla base del divano c’è un gavone porta-cassettini per gli accessori da pesca, mentre sul piano superiore è possibile posizionare un piano di cottura monofuoco in vetroceramica. Il lato opposto è occupato dalla poltroncina per il pilota che nella parte sottostante ospita il frigorifero. L’area di guida è a destra e l’altezza di due metri favorisce la conduzione in piedi dell’unità. Scendendo dal lato sinistro della consolle si entra nella zona notte, un’area contraddistinta da un matrimoniale prodiero trasformabile in letto a due posti togliendo il piano di completamento anteriore.
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La divisione di questa camera dagli altri ambienti avviene attraverso delle tendine. Il secondo locale è una camera ospiti disposta longitudinalmente sul lato di barra, tra il letto di prua e la poppa dello scafo. Si tratta di un letto singolo che misura 86 cm di larghezza per oltre due metri di lunghezza. Ultimo locale è la toilette separata. All’esterno, a prua, la delfiniera include una scaletta pieghevole a incasso. Da questo punto inizia la tuga, che supporta il doppio cuscino prendisole. Si prosegue sui passavanti e si entra in pozzetto, che è modulabile: il divano di poppa è smontabile e trasferibile a terra quando si va solo a pesca, o installabile quando l’impiego è crocieristico. Qui sono presenti le vasche ubicate a poppa.
La prova Il cielo è coperto da grandi nuvole minacciose e c’è un forte vento. L’unità di prova è motorizzata con due Suzuki da 250 cavalli ognuno che non rappresentano però la potenza massima, in quanto da omologazione è possibile installare sino a due motori da 300 cavalli. Le eliche adottate sono delle tre pale di diametro 143/4 e passo 23. Saliamo a bordo in due persone, Salvatore Ranieri e io, e lentamente ci muoviamo verso la foce del Tevere. Ne approfitto per capire che la velocità minima ottenibile è di 2,7 nodi. Arriviamo all’imboccatura che divide il fiume dal mare e cominciamo a vedere le creste bianche rinforzate dal vento. Cerco di mettermi nel cavo dell’onda e inizio ad accelerare per trovare i giusti accoppiamenti giri/nodi. Dislochiamo sino ai 2.500 giri, a cui corrispondono quasi 10 nodi di velocità, poi lo scafo esce dall’acqua e comincia a planare sulla superficie. Mantengo i trim in negativo e tocchiamo prima i 14,7 nodi a 3.000 giri, poi superiamo i 20 nodi a 3.500 giri e così a salire, fino a 4.500 giri, cui corrispondono 31,2 nodi. Da qui in poi sollevo il trim al 30% in positivo e premo sui comandi dei motori. Con soli 500 giri in più (5.000) superiamo i 35 nodi per salire poi a 40 e infine a 42,6 a pieno regime (6.000). (continua a p. 134) In alto, l’area di guida prevede un grande cruscotto serigrafato su cui posizionare gli strumenti di bordo a cornice, lasciando ai lati lo spazio per interruttori vari e al centro per un multifunzione. Il volante a tre razze è mosso da timoneria idraulica.
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A fianco, nella zona notte di prua sono presenti tasche laterali, luci di cortesia, un mobiletto con appenderia e c’è la possibilità d’installare una tv con dvd. L’altezza interna è di quasi 1,65 metri e sotto il letto c’è un grande gavone per i bagagli.
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Commento tecnico sullo scafo La costruzione dello scafo si affida alle collaudate metodologie di Motonautica F.lli Ranieri, come la
stratificazione di resine ortodicicle penta dieniche a bassa emissione stratificate a mano, o l’impiego della resina liquida vinilestere per i primi strati e isoftalica per quelli successivi della carena, i rinforzi delle pareti in termanto, o ancora l’impiego di gelcoat ad alta resistenza alla luce. Longheroni e madieri costruiscono l’ossatura “non a vista” dello scafo, mentre per i cuscini s’impiega cellula chiusa all’interno e sky per i rivestimenti esterni. Ancora una volta protagonista è la carena His, una carena veloce con redan a tre quarti di poppa che garantisce un miglior sostentamento e una maggior velocità anche a bassi regimi di giri, grazie ai flussi d’aria che attraversano questo canale disposto trasversalmente la carena. I tre pattini disposti per ogni lato dell’opera viva rendono più rapidi i tempi d’ingresso in planata e la stabilità dello scafo anche in virata.
Gli ambienti sono personalizzabili scegliendo tra tre diverse colorazioni delle tappezzerie Luxury e si possono abbinare i colori delle cuscinerie.
LA SCHEDA COSTRUTTORE Ranieri International DISTRIBUTORE Motonautica F.lli Ranieri Srl, Soverato (CZ), tel. cantiere 0967 25839, tel. centro prove 0967 21920, info@ranieri-international.com, www.ranieri-international.com PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere SCAFO Lunghezza ft m 9,30 • larghezza m 2,90 • portata max 10 persone • posti letto 6 • potenza massima applicabile cv 600 (1 o 2 motori) • riserva combustibile lt 500 • riserva acqua lt 150 • dislocamento ton 2,8 • rapporto lunghezza/larghezza 3,20 • rapporto peso a vuoto/potenza installata 5,6 kg/cv • elica 3 pale 143/4 x 23 MOTORI Due Suzuki DF250 • sistema di alimentazione elettronica multipoint sequenziale • 6 cilindri a V 55°, 24 valvole 4 Tempi Dohc
Vvt System • cilindrata cc 3.614 • alesaggio x corsa mm 95 x 85 • potenza max cv 250 (183 kW) a 5.500-6.100 giri/m • alternatore 54 A • peso a secco kg 263 ALCUNE DOTAZIONI STANDARD Allestimento cabina Luxury • bussola • cabina di prua con letto matrimoniale e separazione attraverso tenda divisoria • delfiniera di prua con scaletta integrata • dinette cabina con tavolo • frigorifero in cabina • impianto doccia • impianto stereo • 2 tergivetro elettrici • 2 prese a 12V • 2 plancette di poppa in acciaio inox con pagliolato in teak massello • pompa di sentina automatica • presa banchina 220 V • redan carena His • tasche laterali • timoneria idraulica • vasca pescato coibentata • vasca vivo coibentata
ALCUNI OPTIONAL (iva esclusa) Àncora e catena (€ 325) • aria condizionata (€ 4.500) • batteria addizionale (€ 315) • boiler da 25 litri (€ 1.260) • elica di prua (€ 3.500) • fornello in vetroceramica (€ 845) • kit divanetto pozzetto a L con tappezzeria (€ 1.500) • pozzetto in teak (€ 5.250) • radar (€ 2.500) • tappezzeria luxury (€ 945) • tetto panoramico (€ 1.000) • pre rig per motore Suzuki 1 x 250 (€ 1.050) • pre rig per motori Suzuki 2 x 150-175-200-225-250 cv (€ 2.040) • pre rig per motore Suzuki 1 x 300 cv (€ 1.950) • pre rig per motore Suzuki 2 da 300 cv (€ 3.300) • pre rig per un motore Honda da 250 cv (€ 1.050) • pre rig per due motori Honda da 150-200-225-250 cv (€ 1.600) CERTIFICAZIONE CE Categoria B PREZZO € 74.800 (+ iva) solo scafo
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LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località Fiumicino (RM) • cielo nuvoloso • mare 3 scala Douglas; vento forte forza 5 scala Beaufort • persone a bordo 2 • combustibile imbarcato lt 125 Note: tempo di planata 3,8 sec • tempo per raggiungere la velocità massima dal minimo di planata (3.000 giri/m) 21 secondi
42,6
5.000
40,2
4.500
35,5
4.000
31,2
3.500
25,9
3.000
20,6
2.500
14,7
2.000
9,5
1.500
7
1.200
4,9
GIRI/M
max
6.000 5.500
3,9 0
crociera
min planata
10
20
30
40
VELOCITÀ IN NODI
GIRI 1.200 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500
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TRIM IN % 0 0 0 0 0 0
GIRI 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000
TRIM IN % 0 0 30 30 30
50
Nel pozzetto il piano di calpestio in teak è opzionale, come lo sono tanti accessori presenti sul modello in prova, tra cui il divano amovibile, la cuscineria di prua, quella di poppa, il tavolo in legno massello che integra il divano, le rastrelliere con portacanne in acciaio, le tende cabina e il tetto panoramico.
(segue da p. 132) Sicuramente avremmo potuto ottenere anche qualche nodo in più sollevando ancora un po’ il trim, ma con queste condizioni è inutile rischiare. Affronto le onde in tutte le possibili condizioni, di chiglia piena, di mascone, al traverso e con il mare al giardinetto, e metto sotto sforzo la carena con continue accelerazioni e decelerazioni che mi consentono di superare le creste delle onde per poi ributtarmi dentro senza ingavonare. Lo scafo risponde bene, anche se il vento forte al traverso gioca sulla cabina per spostarci a volte bruscamente e soprattutto portandoci sul parabrezza delle vere e proprie secchiate d’acqua. Per testare le virate mi porto un po’ più sottocosta e qui, dove il mare spiana un po’ di più, comincio ad accostare, prima da un lato e poi dall’altro. La stabilità del Clf 30 è buona e il raggio complessivo si chiude in una ventina di metri.
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Il predatore del mare Il modello creato da Bénéteau coniuga il concetto di fishing boat con quello di cruiser, miscelando aree e ambienti in un tutt’uno dal look originale di Luciano Pau
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Il nome di uno dei più famosi predatori del mare offre ispirazione a Bénéteau per dar vita a una nuova famiglia di scafi. La serie Barracuda nasce dagli Antares ma lo fa strizzando l’occhio al mondo della pesca, pur offrendo ambienti tipici della crociera. La linea ha uno stile nordico inequivocabile, vuoi per la colorazione blu intenso (è però un optional), vuoi per la presenza a poppa dei due Verado da 200 cavalli. Si sale a bordo sfruttando le due plancette poppiere che si estendono a fianco dei motori e poi su due gradini/vasche si accede al pozzetto. Quest’ultimo è modulabile in parte, nel senso che il divano estremo di poppa è inamovibile per quanto concerne la parte centrale (anche se ribaltabile in avanti per consentire l’alzata dei motori), mentre i due pianetti con cuscini esterni si possono togliere, ampliando la possibilità di muover-
si a bordo. Un altro divanetto è alloggiato sulla parete esterna della cabina, ma è abbattibile quando non lo si usa. Con quest’ultimo chiuso a parete il pozzetto misura 2,45 metri di larghezza per 1,15 di profondità. I gavoni presenti in quest’area sono tre, di cui due laterali e uno centrale. Le murate ospitano quattro portacanne a incasso sui bordi in legno ed è disponibile di serie la doccia con acqua fredda. Da qui si estende verso prua e verso l’alto la cabina, avvolta da due corridoi che accompagnano sino a prua. All’area cabinata si accede da due porte scorrevoli poste una per lato dei rispettivi corridoi. L’ambiente propone un’altezza complessiva di quasi due metri, con un grande osteriggio apribile utile per creare una
La motorizzazione è esclusivamente fuoribordo, mono o bi-motore, fino a 400 cavalli complessivi e sono già disponibili a listino dei pre rig per Yamaha, Suzuki, Mercury o Honda, per abbreviare i tempi di allestimento.
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Lo scafo dallo stile molto nordico ha comfort tali da risultare interessante anche per le famiglie o per chi ama la pesca.
corrente d’aria nelle ore più calde. Si apprezza la luminosità all’interno, data dalla presenza perimetrale di finestre che di sera possono essere oscurate con tendine scorrevoli. Il parabrezza anteriore è munito di due tergivetro. La consolle sulla destra, grigio scuro, consente l’installazione della bussola, di un generoso display da 10 pollici, di due orologi multifunzionali, del volante sportivo a tre razze con timoneria idraulica e interruttori stagni, di blocchetti di avviamento dei motori e dei comandi elettronici SmartCraft. Il poggiapiedi in basso coadiuva la guida da seduti, mentre la cornice in legno in alto è predisposta a ricevere vhf e altri apparati elettronici. Pilota e co-pilota dispongono di uguali poltroncine in pvc grigio, regolabili e girevoli, mentre il pagliolato è in parquet laminato. Dietro i sedili è stata ricavata una piccola dinette, con un divano a baglio con
Lo scafo
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La costruzione avviene con una composizione di sandwich di resina poliestere, con il piano di coperta lavorato con disegno diamantato antiscivolo, e con diverse laminazioni previste a rinforzo tra il guscio della carena e il piano di coperta. Finisce e rende lucido il tutto l’impiego di gelcoat bianco (lo scafo nasce di questa colorazione) o blu. La carena monoe-
scafo con ogni condizione meteomarina, sfruttando un particolare disegno “a imbuto” che fa convergere l’aria in ingresso da due bocche laterali poste a tre quarti di prua in un tunnel centrale che la comprime per farla poi scaricare in una grande area poppiera in modo da ottenere la massima stabilità, quasi come se navigasse su un cuscino d’aria. La carena propone, inoltre, tre ordini di
drica ad angolo variabile impiega invece la tecnologia Air Step che con-
pattini per ogni piano di scivolamento, presenti praticamente solo a prua,
traddistingue già numerosi modelli dalla casa francese, una soluzione che amplifica le prestazioni velocistiche, riduce i consumi di carburante e rende stabile lo
interrompendo la loro corsa in prossimità della parte centrale dell’Air Step. Opzionalmente è possibile installare l’elica di prua.
sottostante gavone e spazio per sistemare un frigorifero da 42 litri (opzionale), mobiletti e due tavolini pieghevoli in Mogano Alpi. Scendendo sul lato sinistro della postazione di guida c’è la zona notte e il locale toilette. Il letto di prua è doppio e dispone di gavoni sottostanti i cuscini. A sinistra dell’ingresso un mobiletto in legno può ricevere un monofuoco a cartuccia. Il flybridge è raggiungibile attraverso una scala disposta sul lato sinistro della cabina. Lo spazio in vetta non è molto, sufficiente per un divanetto doppio e per la seconda postazione di guida, che prevede un cruscotto completo di tutto, inclusi i controlli elettronici, l’area per l’installazione di un display da 7”, un maniglione tientibene e un roll-bar alle spalle per luci e antenna radar.
La prova Lo scenario che La Ciotat ci riserva in acqua è molto bello, peccato unicamente che il tempo sia un po’ instabile e un vento proveniente da SE si faccia sentire a momenti in modo deciso, sollevando qua e là ondine poco prevedibili. L’imbarcazione è motorizzata con una coppia di Verado da 200 cavalli ognuno e in consolle disponiamo delle manette SmartCraft che ci permetteranno di regolare alla perfezione la sincronia dei due motori. Sugli alberini dei piedi Verado invece sono state montate eliche Enertia di passo 17”. Cominciamo il nostro test partendo con la guida nell’area cabinata, una soluzione che ci consente anche di verificare la rumorosità ai vari regimi di giri. Ci muoviamo a lento moto allontanandoci dalle banchine e possiamo rilevare che al minimo, con i due motori attivi, la velocità non scende sotto 1,7 nodi. A 650 giri i nodi diventano 2 e in questa situazione la rumorosità in cabina con le porte scorrevoli chiuse è di 50 dBA (con le porte aperte è meno gradevole). Motori con eliche tutte sotto, cronometro alla mano e via, pigiamo con decisione sul comando SmartCraft. Entro 7 secondi e una manciata di centesimi lo scafo plana, senza denotare cabrate, garantendoci in questo modo un continuo controllo di ciò che sta davanti a noi e il tutto avviene intorno ai 10 nodi. Lasciamo che lo scafo prenda velocità e quando siamo a 4.000 giri modifichiamo l’assetto dei motori, sollevando i trim del 10 per cento. (continua a p. 140)
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In pozzetto i due gavoni laterali possono essere impiegati come stive o come contenitori del pescato, anche se non sono scafandrati internamente e
non sono dotati di scarichi fuoribordo; quello centrale, invece, sormonta il serbatoio del carburante.
LA SCHEDA COSTRUTTORE Bénéteau Spbi, Francia FILIALE ITALIANA Bénéteau Italia Srl, Parma, 0521 243200, info@beneteauitalia.it, www.beneteau.com PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere • P. Tableau e Sarrazin Design Air Step • R.M. Jeantet • P. Tableau • M. Tronquez SCAFO Lunghezza ft m 8,78 • lunghezza di omologazione m 7,98 • larghezza m 2,98 • riserva combustibile lt 400 • riserva acqua lt 100 • serbatoio acque nere lt 80 • peso a vuoto kg 3.200 • rapporto lunghezza/larghezza 2,94 • rapporto peso/potenza installata 8 kg/cv • eliche 17” • cabine 1 • posti letto 2 • servizi 1 • portata max persone 10 (cat. C - D) o 6 (cat. B) • potenza max applicabile 2 x 200 cv MOTORE Mercury Verado 200 • 4 tempi con turbocompressore • 4 cilindri in linea • sistema di alimentazione SmartCraft Dts • alesaggio x corsa mm 82 x 82 • cilindrata cc 1.732 • potenza max cv 200 (147,10 kW) a 5.800 - 6.400 giri/m • peso a secco kg 231 • alternatore 882 W ALCUNE DOTAZIONI STANDARD Luci di navigazione • salpancora di prua • strozzascotte • pulpito aperto • tientibene inox • pozzetto autodrenante • 3 gavoni in pozzetto con pistoni a gas • divanetto in pozzetto ribaltabile con pistoni a gas, due parti amovibili e cuscini in pvc Silver • 4 portacanne • doccia con acqua
fredda in pozzetto • 2 plancette di poppa con piano in legno • scaletta bagno in acciaio installata su plancetta poppa • tettuccio • passavanti • sediletto pozzetto rivolto verso poppa • rivestimenti cabina in pvc Silver • mobiletti in legno mogano Alpi • parquet di tipo laminato • area di pilotaggio con parabrezza trasparente • finestre laterali Pmma • 2 porte di accesso all’area guida scorrevoli • divano dietro tavolini con gavone sottostante • gavone a pagliolo • cucina a gas portatile • area per installazione frigorifero da 42 litri • luci • pannello strumentazione per elettronica di colore grigio • timoneria idraulica • pannello elettrico a 6 interruttori • strumentazione motori • presa 12V • sedili per pilota e co-pilota in pvc Silver, regolabili • wc marino • serbatoio acque nere lt 80 • flybridge con: controlli elettronici, area per installazione display da 7”, seconda postazione guida, sedile co-pilota, scaletta, cuscini, tientibene, roll-bar con luci e supporto radar, controllo trim • 3 pompe di sentina • staccabatteria • autoclave ALCUNI OPTIONAL Allestimento Avantage: verricello elettrico da 700W con comando a distanza + scorrisagola, frigorifero da 42 litri, cuscineria pozzetto con colorazione pvc Silver e tendine cabina (€ 3.630) • Allestimento Elegance: verricello elettrico da 700W con coman-
do a distanza + scorrisagola, frigorifero da 42 litri, cuscineria pozzetto con colorazione pvc Silver, tendine cabina, pompa per lavaggio ponte, elica di prua con batteria addizionale, scaldabagno da 25 litri (€ 7.500) • Allestimento Nordic: frigorifero da 42 litri, cuscineria pozzetto con colorazione pvc Silver, sistema di lavaggio del ponte, elica di prua + batteria addizionale, boiler da 25 litri e tendine cabina (€ 5.980,00) • Electronic Package: Lowrance Hds 10” con display multifunzione, sensore e Sonic hub (€ 2.980) • kit ancoraggio (€ 804) • tendalino pieghevole Silver per pozzetto (€ 1.150) • parasole di prua Silver (€ 955) • blocco cucina in pozzetto (€ 2.270) • tavolo in legno per pozzetto (€ 628) • kit prendisole prua Silver (€ 810) • flap elettrici (€ 1.285) • carena Blue metallizzato (€ 1.860) • radar Lowrance (€ 1.610) • strumento multifunzione Lowrance Hds 7 con display sul fly (€ 1.875) • autopilota Lowrance (€ 2.445) • vhf Lowrance (€ 340) • rivestimento piano di calpestio in legno (€ 1.860) ALCUNE MISURE IN CM Altezza dinette 197 • altezza zona letto di prua 94, dimensioni letto 220 x 190 • altezza bagno 165 • pozzetto con divanetto abbattuto 115 x 245 CERTIFICAZIONE CE Categoria B - C PREZZO € 50.300 + iva solo scafo senza fly o € 53.300 + iva con fly
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LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località La Ciotat (Francia) • sole • mare poco mosso 2 scala Douglas; vento forza 2/3 da SE Beaufort • persone a bordo 5 • combustibile imbarcato lt 240 ca • acqua 100 Note: tempo di planata 7,2 sec
max
5.000
37,8
4.500
30
4.000
26
3.500
20
3.000
11
2.500
9,5
2.000
8,5
1.500
7
1.000
5,8
GIRI/M
6.000
4 0
crociera
A tutte le andature il test mette in luce
i pregi della carena e del sistema Air Step garantendo una buona controllabilità e mantenendo un assetto parallelo alla superficie acquea.
min di planata
5
10
15
20
25
30
35
40
VELOCITÀ IN NODI
6.000 150
4.500
96
4.000
83
3.500
60
3.000
58
2.500
36,4
2.000
23
1.500
13,6
1.000
9
GIRI/M
5.000
La barca è disponibile in due soluzioni: con e senza fly. Nel tondo, la consolle di guida interna.
5 0
30
60
90
120
150
CONSUMO TOTALE LT/H RUMOROSITÀ POSTO GUIDA DBA
100 75
80 60
51
54 52 53
63
77
80
88
67
40 GIRI 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 6.000
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Giri Autonomia teorica mn 1.000 224 1.500 184 2.000 160 2.500 107 3.000 80 3.500 70 4.000 110 4.500 100 5.000 102 6.000 80
Flap in % ------10% 15% 20% 20%
(segue da p. 138) Navighiamo a 20 nodi, consumando 60 litri di carburante ogni ora e la rumorosità è di circa 75 dBA. A quest’andatura la comodità è elevata: pur passando sulle onde di prua piena l’impatto viene ben ammortizzato dalla carena e a bordo il tutto arriva molto attutito. Continuiamo la nostra escalation di giri e a 5.000 rpm navighiamo a 30 nodi, con i consumi che salgono intorno ai 100 litri ogni ora, il che riduce drasticamente la nostra autonomia a un centinaio di miglia, tenendo in considerazione una riserva di carburante del 20%. Il massimo però lo otteniamo portando a fine corsa il comando elettronico dopo aver sollevato ancora di un 10% i trim. A 6.000 giri leggiamo sul gps la velocità raggiunta di 37,8 nodi, con consumi di 150 litri/ora e 88 dBA di rumorosità. Proviamo ora alcuni passaggi sulle onde a 5.000 giri (30 nodi), affrontando le crestine bianche prima al mascone e poi di prua piena. In entrambi i casi il test mette in luce i pregi della carena e del sistema Air Step garantendo una buona controllabilità e mantenendo un assetto parallelo alla superficie acquea. Ci mettiamo infine al giardinetto e poi al traverso. Nella prima condizione lo scafo mantiene la sua agilità e conducibilità, nella seconda la struttura risente un po’ del vento, ma resta in ogni caso ben gestibile. Portiamo a termine una virata a cerchio in un raggio di una ventina di metri per poi riprendere con correttezza la direzione lineare. Chiudiamo la prova salendo anche sul fly: la posizione è discretamente confortevole e il grande cruscotto ci consente di mantenere sotto controllo i vari orologi e apparati. Buona la profondità di campo, ma ovviamente siamo parecchio soggetti al vento.
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Provate per voi NUOVA JOLLY PRINCE 28 SPORT CABIN
Un “principe” d’aMARE
Le produzioni 2012 in casa Nuova Jolly vedono l’arrivo in gamma anche di un 28 piedi cabinato. Il Prince 28 Sport Cabin miscela sportività a praticità d’uso, per escursioni a medio e largo raggio testo di Luciano Pau foto in navigazione di Fabio Bertolacci
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Nuova Jolly, nel settore dei battelli pneumatici, rappresenta un’icona di serietà e professionalità e anche in questo momento investe su prodotti, proponendo tre importanti rib dagli 8 ai quasi 13 metri. Fanno parte della famiglia Prince, che si fregia tra l’altro delle carene Hi Power studiate per grosse motorizzazioni. Il Prince 28 Cabin Sport è il modello più piccolo e il design affusolato con la forma a punta di freccia, unito a una carena idrodinamica e veloce, fanno di questo battello un divertente strumento per correre sull’acqua, sportivo e sicuro, con il quale affrontare traversate più o meno impegnative e con la duplice sfruttabilità: diurna e notturna. Quest’ultima è garantita dalla presenza di una cabina a prua, con all’interno un ambiente principale che funge da dinette e da area notte, grazie a un letto componibile (1,77 metri di lunghezza per 1,40 di larghezza massima) ideale per due o tre persone. Oltre a questo living c’è il locale toilette separato, uno spazio unicamente dedicato al wc marino e nel quale non c’è posto per un lavello o per la doccia, elementi che comunque troviamo in coperta. Se la cabina propone un buon riparo per la notte, la coperta ci ricorda che in ogni caso il gommone nasce per impieghi diurni, e lo fa mettendo in mostra le sue aree principali. Iniziamo quindi dalla tuga, che viene sfruttata per intero dal prendisole che si estende sino al vertice di prua, dove c’è il musone salpancora. Si apprezza la presenza di un corrimano
in acciaio che avvolge il solarium e che infonde protezione e sicurezza a chi è sdraiato. Sotto ai cuscini si rende disponibile un gavone profondo, ideale per la sistemazione di oggetti ingombranti, come i parabordi. Per andare alla postazione di guida o a poppa occorre passare a lato della consolle, attraverso un piccolo corridoio, tenendosi ai maniglioni previsti, soprattutto quando si è in presenza di mare mosso. La plancia è a destra di questa struttura a semicupola, completata in alto da un parabrezza che sporge dalla sagoma per pochi centimetri, quel tanto che basta a deflettere l’aria oltre la testa del pilota. Il cruscotto ha dimensioni importanti, è serigrafato e in grado di accogliere un buon numero di strumenti, mentre la parte inferiore presenta una carrellata d’interruttori stagni per controllare tutte le funzioni elettriche di bordo. Il monoleva trova posto a destra, su una penisola, mentre il volante a tre razze sportivo è più a sinistra, mosso da una timoneria idraulica Sea Star fornita di serie. L’area di poppa è la più ricca di elementi, con tre gavoni disposti a C ricavati da una struttura monoblocco di vetroresina che lateralmente abbraccia i tubolari e sulla quale trovano posto dei portabicchieri in legno, maniglioni in acciaio e l’eventuale roll-bar opzionale. Corposi schienali imbottiti rivestono l’intero perimetro a C, mentre al centro, posizionando il tavolo sulle apposite sporgenze, si ottiene un piano ampio e sfruttabile come secondo solarium. A sinistra del divano c’è un passaggio volutamente lasciato libero per accedere meglio e più rapidamente alle plancette di poppa e al motore.
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Provate per voi NUOVA JOLLY PRINCE 28 SPORT CABIN
LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località Golfo di Baia (NA) • sole • mare forza 1 scala Douglas, onde 0,5-10 cm; lieve brezza • persone a bordo 4 • combustibile imbarcato lt 160 • acqua lt 50 Note: tempo di planata 3,3 sec • tempo per raggiungere la velocità massima dal minimo di planata (3.000 giri/m) 23 secondi
6.000 5.500 5.000 4.500
2.000 1.000
17,8 15 10,6 7,8 4,6 0 5
2.500
crociera
34,3 31 27,3 23,3
facilità prontezza di risposta e la
rumorosità del motore è a livelli accettabili, consentendoci di parlare senza urlare.
39,7
GIRI/M
4.000 3.500 3.000
max
A 27 nodi circa la navigazione è morbida, i cambi di rotta si effettuano con una certa e
La prova A Baia le condizioni meteo sono favorevoli, con mare forza 1, sole e una lieve brezza. Il Prince 28 Sport Cabin del test monta un Evinrude 300 E-Tec. Molliamo le cime e lentamente usciamo dal porto, una condizione che mette subito in evidenza un po’ di rollio dovuto all’altezza dei tubolari a poppa e alla profondità della carena. Non è comunque fastidioso e in velocità tale fenomeno tenderà poi a sparire del tutto. Effettuiamo il test partendo da 4,6 nodi a 1.000 giri, per poi passare ai 7,8 nodi a 2.000 giri. Il battello disloca sino intorno ai 15 nodi (3.000 giri/m), poi comincia a uscire dall’acqua e a posizionarsi parallelo alla superficie, riducendo gli attriti. 500 giri dopo viaggiamo a quasi 18 nodi e il motore consuma quasi 33 litri ogni ora. A 4.000 giri regoliamo il trim in positivo al 30% della sua corsa e superiamo i 23 nodi. Acceleriamo ulteriormente e a 4.500 giri superiamo i 27 nodi, mentre i consumi
min planata
10
15
20
25
30
35
40
VELOCITÀ IN NODI
6.000 5.500 5.000 4.500
80 62,5
4.000 3.500
47,7 40
3.000
32,6
2.500
GIRI/M
97
2.000 1.000
28 24 10,9 2,3 0
20
40
60
80
100
CONSUMO TOTALE LT/H
Giri 1.000 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000
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Autonomia teorica mn 805 290 178 215 215 236 234 201 173 166
Trim in % 0 0 0 10 10 30 60 60 80 80
Nelle immagini in alto e a fianco, le sedute di poppa trasformabili in prendisole. In particolare, nella foto a destra si vede il gavone sottostante. Sotto, in cabina l’altezza interna è contenuta in 1,65 metri per non elevare troppo la tuga, ma di notte si sta abbastanza comodi, avvolti dalle imbottiture sulle pareti, illuminati dai faretti di cortesia presenti sul cielino insieme all’osteriggio e con in aggiunta uno specchio.
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Commento tecnico sullo scafo I tubolari sono realizzati con tessuto gommato fornito dalla Pennel et Flipo in grammatura da 1.670 dtex Orca, il cui colore base è bianco con finiture grigie, beige biscotto o bordeaux, ma sono disponibili anche altre soluzioni. Sono lavorati con taglio longitudinale e le sei camere di separazione interna sono regolate nel gonfiaggio da altrettante valvole a basso profilo. Il diametro dei tubolari non è costante, in quanto a poppa è di circa 60 centimetri, mentre a prua si riduce a
40 centimetri, il che contribuisce a fornire un’ulteriore sportività al battello. Il bottaccio incollato esternamente è doppio e intervallato al centro da una fettuccia di tessuto gommato con colore a contrasto. La lavorazione viene svolta a mano. Oltre al tessuto gommato, si usano resine vinilestere per impregnare i primi strati di multiassiali, poi si passa alle resine isoftaliche fino a completamento del capitolato. Tra carena e coperta viene inserita, prima della chiusura dei due componenti, una struttura di poliuretano espanso a cellule chiuse, mentre il piano centrale
viene rinforzato con compensato marino rivestito di vetroresine e resina. In altri punti meno sollecitati invece viene inserito a rinforzo del coremat. La carena è a stellatura variabile con un raggio di prora avanzato e piani di scivolamento attraversati longitudinalmente da pattini idrosostentatori che li percorrono per quasi tutta la loro estensione.
salgono a quasi 48 litri ogni ora. Prima di iniziare a virare aumentiamo ancora i giri e variamo ancora l’assetto sollevando il trim al 60% della corsa in positivo. La prua si solleva senza però delfinare e la velocità a 5.000 giri va oltre i 31 nodi. È a questo punto che cominciamo ad accostare, prima in un senso e poi nell’altro, ottenendo la tracciatura di un cerchio completo in un raggio di poco inferiore ai 30 metri. La stabilità trasversale è ottima e quando usciamo dal cerchio occorre giocare poco sul timone per riportare il battello in una traiettoria diritta. Decidiamo a questo punto di chiedere il massimo al motore e di colpo pigiamo sul monoleva dando anche un ulteriore tocco al trim portandolo all’80%. Con il contagiri sul valore 6.000 giri raggiungiamo i 39,7 nodi, una velocità comunque governabile anche se viene un po’ a pesare la mancanza di una maniglia in consolle a cui tenersi. A questo punto iniziamo i rilevamenti in scaduta e a 3.000 giri attestiamo l’inizio della perdita di planata. Il tempo d’ingresso di quest’ultima è di 3,3 secondi, mentre quello di raggiungimento della velocità di punta partendo da fermi è di 23 secondi.
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LA SCHEDA COSTRUTTORE Nuova Jolly Marine Srl, Bussero (MI), tel. 02 95334031, infojolly@nuovajolly.it www.nuovajollymarine.com, PROGETTO Ufficio tecnico del cantiere SCAFO Lunghezza ft m 8,30 • larghezza m 3,08 • diametro dei tubolari m 0,60/0,40 • numero compartimenti stagni 6 • portata max 10 persone • potenza massima applicabile 450 cavalli fb • carrellabile da sgonfio • riserva combustibile lt 350 • peso a vuoto ton 1,8 • rapporto lunghezza/larghezza 2,69 • rapporto peso a vuoto/potenza installata 6 kg/cv • elica 21” MOTORE Evinrude E-Tec 300 • 2 tempi a iniezione diretta E-Tec Loop Charged • 6 cilindri a V 90° • alesaggio x corsa mm 98 x 76 • cilin-
drata cc 3.441 • potenza max cv 300 (224 kW) a 5.500 giri/m • peso a secco kg 240 • rapporto di trasmissione 1.85 : 1 ALCUNE DOTAZIONI STANDARD Anelli per sospendite • coppia di bitte di poppa inox • carena Hi Power • consolle di guida con parabrezza, tientibene e volante • piano di calpestio autovuotante • cuscineria in espanso a cellule chiuse • dinette • frigorifero da 42 litri • gavone per l’àncora e gavone di prua • golfari inox • gonfiatore elettrico • impianto doccia • mobile a gas per gavone di poppa • due pompe di sentina di cui una automatica • scaletta di risalita pieghevole • seduta pilota dedicata • serbatoio del carburante inox da 350
litri • tavolo completo • timoneria idraulica Sea Star Pro • verricello elettrico inox salpancora ALCUNI OPTIONAL Allestimento battello RS Carbon o in altri colori (€ 4.600) • asta per lo sci nautico (€ 830) • gonfiatore manuale (€ 45) • impianto recupero acque nere (€ 1.300) • locale bagno separato (€ 2.900) • piano cottura e lavello con impianti (€ 1.180) • predisposizione doppio motore (€ 180) • rivestimenti in teak (€ 4.900) • roll-bar in acciaio inox inclusivo di luci di via e tromba (€ 1.900) • roll-bar in vetroresina inclusivo di luci di via e tromba (€ 2.700) • t-top per consolle (€ 3.800) CERTIFICAZIONE CE Categoria B PREZZO € 61.300 (iva esclusa) solo scafo
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Moto d’acqua YAMAHA
Non chiamatemi giocattolo Nella bella stagione impazzano in tutti i mari perché sono il simbolo del divertimento estivo e della spensieratezza. Ma sono anche mezzi di molti appassionati che ogni anno riempiono circuiti in gare e competizioni agonistiche. Le moto d’acqua sono tante, per tutti i gusti, e noi le abbiamo “sezionate” per voi di Silvia Montagna
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Moto d’acqua YAMAHA
Guidarle è uno spasso. E anche facile. Con loro puoi saltare (senza esagerare) tra le onde e sfrecciare a tutto gas con gli spruzzi dell’acqua che ti rinfrescano sotto il sole, gareggiando in pista o con amici o per pura sfida personale, puoi praticare lo sci d’acqua e utilizzarle
Il nuovo motore Dohc 4 cilindri in linea e di 210 cv, sovralimentato è stato creato da Yamaha esclusivamente per gli ultimi modelli di moto d’acqua ed
16 valvole 1.812 cc,
è molto compatto.
come tender, per andare a scoprire le calette più nascoste una volta sbarcate dallo yacht. E le puoi tenere anche nel garage di casa e trasportare comodamente per una giornata al mare o al lago. Le moto d’acqua sono sicuramente un plus per gli amanti del mare e delle barche. La Yamaha, che ogni anno organizza tanti, utili e interessanti corsi tecnici e formativi, ha pensato bene di prepararne uno anche su questi “gioiellini” motorizzati, per spiegare che dietro a quello che per tutti noi è un giocattolo acquatico ci sono studi, tecnologia e continui sforzi per accontentare un pubblico sempre più vasto. Ma vediamo quali sono le caratteristiche tecniche e le novità più importanti che ci hanno mostrato. Prima di tutto la carena viene costruita attraverso un nuovo processo di lavorazione: i materiali compositi Smc classici sono sostituiti da una nuova generazione di Smc a bassa densità, denominata NanoXcel. Questa formula facilita lo scorrimento nello stam-
po, migliorando la finitura superficiale dei pezzi, riducendo i difetti di verniciatura e quindi le riprese in produzione. L’alleggerimento si traduce in migliori prestazioni del motore in termini di velocità, accelerazioni e consumo di carburante. Inoltre sullo scafo è stato introdotto un rivestimento di schiuma galleggiante che dona maggior stabilità alla moto, impedisce di farla andare a fondo e ripara il motore dalle infiltrazioni d’acqua consentendo al mezzo di ripartire anche in caso di ribaltamento. Per quanto riguarda i motori il propulsore 4 cilindri 1812 cc, 16 valvole Dohc è stato realizzato nelle due configurazioni aspirata e sovralimentata. La versione sovralimentata sfrutta una cascata di ingranaggi, collegata all’albero motore, che mette in rotazione una turbina destinata a realizzare la sovralimentazione. Il collegamento “diretto” tramite ingranaggi permette una risposta immediata all’accelerazione, eliminando quei ritardi tipici dei motori con turbocompressore azionato dai gas di scarico. Per migliorare ulteriormente il rendimento e le prestazioni è presente un intercooler, scambiatore di calore che sfrutta una linea dedicata del circuito di raffreddamento per abbassare le temperature dell’aria aspirata e incrementare così le performance del motore. A garanzia della massima sicurezza e affidabilità è inoltre presente un sensore di detonazione, “sen- (continua a p. 151)
Descrizione dello scafo Pvc
Sulla linea di carena è inserita una schiuma galleggiante per dare una maggiore stabilità alla moto e non farla affondare. Inoltre se si imbarca d’acqua può comunque ripartire.
Coperta
Rivestimento scafo
Scafo 148
Costruzione dello scafo Pvc
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Precedente processo di realizzazione carena La stuoia in fibra di vetro è preformata in modo che si adatti uno stampo indurito da composti chimici. Questa preforma è posta in uno stampo femmina rivestito con gelcoat spruzzato: quindi lo stampo maschio di accoppiamento è posto su di esso. Successivamente, la resina poliestere viene iniettata ad alta pressione nello spazio tra due stampi. Preforma
Stampo maschio
Sformatura
Stampo femmina
Gelcoat
Iniezione con resina
Processo Smc Un impasto di fiberglass e resina viene dapprima posizionato su uno stampo maschio, uno stampo femmina viene posto sull’impasto e un’alta pressione viene applicata allo stampo schiacciando il composto completamente in tutti i settori degli stampi, successivamente, la superficie del foglio è dipinto.
Impasto di fiberglass e resina
Pressato sullo stampo ad alta pressione Pittura Sformatura
Mold
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Le novità che facilitano la guida Off-throttle system (Ots): riconosce con un sensore la situazione di panico, quando per esempio si deve improvvisamente scansare un ostacolo (leva acceleratore rilasciato e sterzo a fondo corsa) e mantiene i giri motore superiori a una soglia definita controllando l’angolo di apertura della farfalla motorizzata. Cruise control: spingendo dei semplici pulsanti si possono impostare i giri motore per ottenere la velocità di navigazione ottimale. No-wake: è una modalità che serve a uscire dai porti e mantiene una velocità fissa a 2.100 giri. Retromarcia: i giri motore sono limitati a 3.000-3.200 rpm. Il valore è ottimale e evita il processo di cavitazione.
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Moto d’acqua YAMAHA
I vantaggi di NanoXcel
Caratteristiche
• Grande leggerezza • Velocità massima incrementata • Miglior accelerazione • Maggior prontezza di risposta • Affidabilità e durata incrementate • Risparmio di carburante • Miglior finitura superficiale e aspetto più brillante • Processo di produzione a basso impatto ambientale
Carena autosvuotante albero motore tubo di sentina
sentina
filtro di sentina
acqua che scorre dalla pompa
jet
pompa di aspirazione
Quando la moto è in movimento, il flusso di acqua spinto dall’idrogetto crea una depressione nel tubo collegato in sentina creando un effetto autosvuotante. Questa funzionalità non viene realizzata quando si procede a basso regime.
Jet tunnel
Viene creato un vuoto
La moto d’acqua si muove sfruttando l’effetto reazione-azione corrente incanalata portata aumentata vortice di getto corrente girante albero
sentina
Svuotamento forzato (pompa di sentina)
ugello jet restringimento
pompa elettrica di sentina sentina pompa meccanica di sentina
presa d’acqua
gocce di pressione acqua che tubo di sentina scorre dalla pompa a getto
Le moto sono dotate di una pompa di sentina elettrica che funziona ogni qualvolta la centralina motore viene alimentata
La gamma 2012 - Tempo libero
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VX Cruiser
VX Deluxe
VX Sport
Lunghezza m 3,27 • larghezza m 1,17 • altezza m 1,16 • peso a secco kg 340 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 5-valvole • cilindrata 1.052 cc • cv 110 • alesaggio x corsa mm 76 x 58 • rapporto di compressione 11.4 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 60 • sistema lubrificazione carter a secco • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 57 • portata persone 1-3 • PREZZO € 11.990 iva inclusa
Lunghezza m 3,22 • larghezza m 1,17 • altezza m 1,16 • peso a secco kg 337 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 5-valvole • cilindrata 1.052 cc • cv 110 • alesaggio x corsa mm 76 x 58 • rapporto di compressione 11.4 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 60 • sistema lubrificazione carter a secco • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 57 • portata persone 1-3 • PREZZO € 11.490 iva inclusa
Lunghezza m 3,22 • larghezza m 1,17 • altezza m 1,16 • peso a secco kg 334 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 5-valvole • cilindrata 1.052 cc • cv 110 • alesaggio x corsa mm 76 x 58 • rapporto di compressione 11.4 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 60 • sistema lubrificazione carter a secco • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 57 • portata persone 1-3 • PREZZO € 9.990 iva inclusa
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(segue da p. 148) tinella” che vigila sulle corrette combustioni all’interno del motore e che è in grado di segnalare eventuali anomalie in modo tempestivo al sistema elettronico. Un’ulteriore prova dell’affidabilità ottenuta dagli ingegneri Yamaha risiede nel fatto che tutto il sistema di sovralimentazione è da considerarsi “maintenance free”, infatti la turbina non necessita di alcun tipo di manutenzione e/o revisione programmata. Ma come si muove una moto d’acqua? Per il movimento ci si serve dell’idrogetto.
In queste pagine il blocco motore (sopra) è stato smontato in tutte le sue parti principali. Per farlo si devono seguire precisi passaggi obbligatori scritti su un manuale.
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La gamma 2012
- Alte prestazioni - Possono essere considerate delle Granturismo sportive, per cui hanno una propensione turistica ma sono molto performanti. Sono utilizzate anche come tender.
FX SHO
FX CRUISER SHO
FX HO
Lunghezza m 3,56 • larghezza m 1,23 • altezza m 1,23 • peso a secco kg 386 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • sovralimentazione con intercooler • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 8.6 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 70 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 125,5 • portata persone 1-3 • PREZZO € 17.990 iva inclusa
Lunghezza m 3,56 • larghezza m 1,23 • altezza m 1,23 • peso a secco kg 387 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • sovralimentazione con intercooler • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 8.6 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 70 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 125,5 • portata persone 1-3 • PREZZO € 18.990 iva inclusa
Lunghezza m 3,56 • larghezza m 1,23 • altezza m 1,23 • peso a secco kg 373 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 11 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 70 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 125,5 • portata persone 13 • PREZZO € 15.990 iva inclusa
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Moto d’acqua YAMAHA
Circuito di raffreddamento (opposto a un fuoribordo) PRESA LAVAGGIO CON ACQUA DOLCE Prima del lavaggio accendere il motore e SUCCESSIVAMENTE aprire il rubinetto Al termine del lavaggio chiudere il rubinetto e SUCCESSIVAMENTE spegnere il motore Attacco rapido per lavaggio con acqua dolce
Impianto di lubrificazione Modelli a carter secco
Serbatoio olio
F S F S
Pompa di mandata Pompa di estrazione
Olio in pressione Ritorno olio Gas di blow-by
Il suo sistema è abbastanza semplice: una pompa aspira l’acqua da una presa posizionata anteriormente, una girante a passo progressivo interna la mette in pressione così da generare per reazione una spinta propulsiva. Il getto d’acqua può essere orientabile pertanto è possibile esercitare la marcia avanti e indietro del mezzo, rendendolo governabile. Quando la moto è in movimento, il flusso d’acqua spinto dall’idrogetto crea una depressione nel tubo collegato in sentina creando un effetto autosvuotante. Questa funzionalità non viene realizzata quando si procede a basso regime. Per lo svuotamento forzato invece ci si serve di una pompa di sentina elettrica che funziona ogni qualvolta la centralina motore viene alimentata. Per la sua configurazione, l’idrogetto permette di sterzare meglio più si va veloci, ma questo può causare alcuni problemi in quanto nelle situazioni di pericolo tendiamo a lasciare l’acceleratore. Sulle moto d’acqua questo diventa un problema perché si perde la possibilità di girare e superare l’eventuale ostacolo. Anche per questo la Yamaha ha pensato di inserire un sistema di salvataggio, l’Off-throttle system (Ots) che consente al mezzo di continuare la sterzata anche con la leva dell’acceleratore rilasciata. Per il resto, come detto sopra, è tutto molto facile. I modelli sono tanti per ogni esigenza: gavoni, gavoncini, sedute ergonomiche, manubrio regolabile, il divertimento diventa sempre più comodo. Un altro aspetto non trascurabile è che le moto d’acqua Yamaha sono sempre più ecologiche. Tutti i modelli rispettano le norme sulle emissioni inquinanti e acustiche in base alle nuove direttive CE.
La gamma 2012 - Alte prestazioni La gamma 2012 - Sport - Garantiscono prestazioni superiori da un punto di vista sportivo
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FX CRUISER HO
VXR
VXS
Lunghezza m 3,56 • larghezza m 1,23 • altezza m 1,23 • peso a secco kg 374 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 11 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 70 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 125,5 • portata persone 13 • PREZZO € 16.790 iva inclusa
Lunghezza m 3,27 • larghezza m 1,17 • altezza m 1,16 • peso a secco kg 330 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 11.0 : 1 sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 60 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 57 • portata persone 1 -3 • PREZZO € 14.790 iva inclusa
Lunghezza m 3,22 • larghezza m 1,17 • altezza m 1,16 • peso a secco kg 327 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 11.0 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 60 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 57 • portata persone 1 -3 • PREZZO € 13.990 iva inclusa
IMP. YAMAHA MOTO D'ACQUA
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Impianto di lubrificazione Modelli a carter secco Controllo livello olio serbatoio esterno Prima di controllare il livello dell’olio, riscaldare il motore e successivamente lasciarlo al minimo per 2/3 minuti
Motore freddo
Controllare il livello ed eventualmente rabboccare
Motore caldo
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Motore caldo
La gamma 2012 - Sport FZR
FZS
Lunghezza m 3,37 • larghezza m 1,23 • altezza m 1,16 • peso a secco kg 367 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • sovralimentazione con intercooler • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 8.6 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 60 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 80,6 • portata persone 1 -2 • PREZZO €17.990 iva inclusa
Lunghezza m 3,37 • larghezza m 1,23 • altezza m 1,16 • peso a secco kg 369 • motore 4 tempi 4 cilindri Dohc 4 valvole • sovralimentazione con intercooler • cilindrata 1.812 cc • cv 210 • alesaggio x corsa mm 86 x 78 • rapporto di compressione 8.6:1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 155 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • iniezione elettronica • riserva carburante lt 60 • sistema di lubrificazione carter umido • capacità olio lt 4,3 • capacità vani lt 80,6 • portata persone 1 -3 • PREZZO €18.990 iva inclusa
Superjet – Modello da competizione Lunghezza m 2,24 • larghezza m 0,68 • altezza m 0,66 • peso a secco kg 139 • motore 2 tempi 2 cilindri • cilindrata 701 cc • alesaggio x corsa mm 81 x 68 • rapporto di compressione 7,2 : 1 • sistema di raffreddamento ad acqua • tipo di pompa 144 flusso assiale monostadio • carburante benzina verde • sistema di iniezione carburatori Mikuni BN38 x 2 • riserva carburante lt 18 • sistema di lubrificazione pre-miscelata rapporto 50 : 1 • portata persone 1 • PREZZO € 8.100 iva inclusa
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Provate per voi JEANNEAU SUN ODYSSEY 379
Meglio soli che… Comfort, volumi, sicurezza e prestazioni. La crociera moderna secondo Jeanneau, anche con equipaggio ridotto 154
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Le finestrature seguono la curvatura della tuga in prossimità del tambucio, in questo modo nelle cabine di poppa filtra molta luce perché non si dispone di un piccolo oblò, ma di una vera e propria finestra rivolta verso l’alto. Il comfort in crociera, infatti, si misura nei volumi a disposizione, ma anche nella luminosità. Esistono due opzioni: a due o tre cabine. Scegliendo la seconda si ha meno spazio per armadi e gavoni e il bagno è leggermente più piccolo.
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Da molti anni le barche a vela per il diporto si dividono in due categorie: crociera o regata. Si sono visti anche i crociera/regata, cioè scafi in grado di offrire prestazioni più che dignitose, con armatori che magari si dilettano tra i bastoni o nelle lunghe, senza per questo rinunciare a utilizzare la barca nel periodo estivo, per il puro piacere di navigare. Non sempre il compromesso è ben riuscito. È certo, però, che le imbarcazioni da regata e i cruiser racer hanno influenzato anche la crociera. Questa, fino a poco tempo fa, era sinonimo di “catramone” che non si muoveva nemmeno con 25 nodi di vento. Larga, pesante, piena di acqua come se ogni membro dell’equipaggio si dovesse fare tre docce al giorno. In una parola: confortevole. Al comfort si pagava pegno. In che modo? Con prestazioni da lumaca, barche che andavano più piano di un rimorchiatore quando entra in un porto affollato. Oggi non è più così. È cambiata la concezione della crociera a vela: non s’intende rinunciare al comfort, ma non si desiderano nemmeno prestazioni da pilotina con vela quadra. Il Sun Odyssey
379 di Jeanneau si inserisce in questo trend. È indubbiamente una barca da crociera, ma le prestazioni sono più che dignitose. L’abbiamo provata a Cannes, senza un vento particolarmente teso, perché, in reale, variava tra 6 e 8 nodi d’intensità. Stringendo al massimo la bolina abbiamo superato i 7 nodi, così come al lasco, con un gennaker, siamo arrivati quasi a 6. La barca della prova montava il “pack performance plus”, ovvero un genoa al 140% e una randa full-batten. È probabile che con le vele standard il gps avrebbe segnato un po’ meno, ma comunque la barca non sarebbe rimasta inchiodata. Questi numeri tradotti significano che sul 379 si può navigare, anche se non c’era un vento particolarmente forte. Si può issare la randa e srotolare un genoa senza pensare di impiegare giorni interi per percorrere poche decina di miglia. E a motore non poteva essere diversamente. Anche i trasferimenti con bonaccia richiedono delle prestazioni accettabili. Pur essendo spinto da soli 29 cavalli, il 379 ha toccato una velocità massima di 7,7 nodi. Significa che si può navigare a motore, senza sforzarlo, assicurandosi un’andatura superiore ai 7 nodi. Più che sufficiente.
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Commento tecnico sullo scafo È stratificato in vetroresina monolitica, gelcoat Iso e “barriere coat” per la protezione anti-osmosi. La struttura è a controstampo interno – integrale con stratificazione aggiuntiva dello scafo nei punti di attacco zavorra e sartiame – con accesso madiere anti-tallonamento. La coperta è a iniezione “prisma process” e gelcoat Iso. Il vano motore è completamente insonorizzato, con accesso dalla scaletta di discesa sottocoperta e dalla cabina di poppa. Il Sun Odyssey 379 è disponibile in due versioni per quanto riguarda l’opera viva: quella standard ha una chiglia in ghisa con bulbo e rivestimento esterno in resina epossidica. In alternativa c’è la versione con la scassa in epossidico con deriva mobile in ghisa interamente retrattile e doppio timone. I francesi, si sa, non possono rinunciare a spiaggiare. In questo sono aiutati dalle maree, soprattutto lungo le coste atlantiche.
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La filosofia del cantiere francese è quella di navigare tranquilli e con semplicità. L’allestimento della coperta risponde a questa necessità. È stato pensato per semplificare al massimo le manovre, anche con equipaggio ridotto. Ci sono due winch per le scotte, randa e genoa, ma invece di trovarsi, come solitamente succede, a metà pozzetto, arrivano fino ai due timoni. Il vantaggio è che chi si trova alla ruota può tranquillamente regolare le vele senza spostarsi o senza chiedere assistenza ad altre persone. Ci sono però anche degli svantaggi. I winch delle scotte in quella posizione sono comodi per il timoniere, ma poco agevoli per chiunque altro. Si deve cazzare e lascare dando le spalle alle vele e lo si fa a pochi centimetri dalla ruota e quindi si rischia di essere d’intralcio a chi timona. Le scotte, inoltre, sono molto lunghe, proprio perché devono arrivare fino alla fine del pozzetto. Quando si cazza, soprattutto di bolina, c’è molta cima che avanza e questa finisce sul piano di calpestio tra la seduta del timoniere e la ruota. È possibile che si formino dei groppi, in particolare se si deve lascare la scotta ed è quasi d’obbligo procurarsi delle sacche per raccogliere la cima in eccesso, in modo che le scotte rimangano in ordine e si riduca la possibilità che s’incattivi. La semplicità nella conduzione è data non solo dall’allestimento della coperta, ma anche dalle vele: genoa avvolgibile, randa fullbatten con lazy bag e gennaker anch’esso avvolgibile. Si usa senza tangone e la strambata è molto facile perché non si fa altro che arrotolarlo per poi riaprirlo sulle nuove mura. Una barca da crociera è fatta per navigare sul mare, ma anche per consentire ai naviganti di entrarci nel mare. Il layout della coperta, infatti, è stato progettato proprio per ridurre al minimo gli ostacoli che si frappongono tra la barca e l’acqua. La poppa è basculante e abbattibile. Questa soluzione consente di avere un pozzetto chiuso e protetto durante la navigazione e una piattaforma bagno per le soste in rada. La doppia timoneria con il camminamento centrale facilita l’accesso all’acqua dal pozzetto.
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LE PRESTAZIONI CONDIZIONI DELLA PROVA Località Cannes (Francia) • cielo sereno, onda assente, vento variabile tra 6 e 8 nodi • 4 persone a bordo, carena pulita, gasolio lt 45
Vento reale Andatura (in nodi) 7,2 bolina stretta 6,4 bolina larga 6,3 traverso 8,3 traverso 8,4 lasco
Gradi 40° 60° 90° 95° 110°
Velocità (in nodi) 5,2 5,3 4,7 5,6 con gennaker 6,3 con gennaker
Vento reale
90° 4,7 nodi
95° 5,6 nodi
60° 5,3 nodi
110° 6,3 nodi
40° 5,2 nodi
Sopra, le velocità a vela rilevate durante la prova. L’intensità del vento reale variava tra poco più di 6 e 8 nodi. Al traverso (95°) e al lasco, è stato utilizzato anche il gennaker. A destra, il diagramma polare che indica le velocità teoriche che il S.O. 379 può raggiungere alle diverse andature.
La filosofia del cantiere francese è quella di e con . i n c o p e r t a t u t t o è s t a t o p e n s a t o Per questo per
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semplificare al massimo le manovre, anche con equipaggio ridotto.
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Provate per voi JEANNEAU SUN ODYSSEY 379 Le volumetrie interne sono all’insegna dell’ ottimizzazio ne degli spazi. Si può scegliere tra due opzioni: due o tre cabine. Quest’ultima versione sacrifica lo spazio degli armadi, dei gavoni e anche il bagno è leggermente più piccolo. In cambio, ovviamente, si ottiene una cuccetta in più. Anche in dinette lo spazio è razionalizzato. Per la seduta del carteggio, per esempio, si sfrutta un lato del divanetto a U. In questo modo non è necessario dedicare una seduta apposta e chi pianifica la rotta avrà il solo inconveniente di dare le spalle alla prua. Sottocoperta e nelle cabine si apprezza anche la luminosità.
Prestazioni a motore Giri 1.800 2.000 2.200 2.400 2.600
Nodi 6,3 6,6 7,0 7,5 7,7
DBA (pozzetto) 71 72 74 76 81
La poppa basculante e abbattibile raccoglie anche un vano per la zattera autogonfiabile. In caso di necessità, sarà molto facile da varare. LA SCHEDA COSTRUTTORE Jeanneau, Les Herbiers, Francia IMPORTATORE Jeanneau Italia, Roma, tel. 06 83087711, info@jeanneau.it, www.jeanneau.it PROGETTO Marc Lombard e Jeanneau Design SCAFO Lunghezza ft m 11,34 • lunghezza scafo m 10,98 • lunghezza al galleggiamento m 10,40 • baglio m 3,76 • peso a vuoto kg 6.700 • pescaggio m 1,95 • riserva acqua lt 200 • riserva carburante lt 130 • serbatoio acque nere lt 80 litri • randa full-batten mq 35 • genoa avvolgibile 140% mq 35 • code 0 mq 55,2 MOTORE Yanmar 3YM30 da cv 29 (kW 21) e sail drive, elica a tre pale fisse o abbattibili ALCUNE MISURE IN CM Larghezza pozzetto (da una panca all’altra) 228 cm • lunghezza pozzetto (dalla draglia al tambucio) 160
325 • larghezza passavanti 40 • distanza dalla ruota alla seduta del timoniere 39 • sedute timoniere 70 x 33 ciascuna • tavolo pozzetto 116 x 95 • panche del pozzetto 143 x 36 • larghezza accesso sottocoperta 65 • quadrato della dinette 268 x 218 • altezza in dinette 196 • divanetto lineare della dinette 181 con 52 di spessore • divanetto a U della dinette 107 x 93 x 204 • tavolo della dinette 124 x 115 (aperto) • tavolo da carteggio 60 x 50 • altezza cabina di poppa 190 • cuccetta cabina di poppa 202 x 181 • altezza sopra la cuccetta 102 max e 64 min • altezza bagno di poppa 188 • cucina a L 150 x 133 • altezza cabina armatoriale di prua 180 • cuccetta armatore 207 x 173 e 56 (minimo), altezza sopra la cuccetta 112 ALCUNE DOTAZIONI STANDARD Attrezzatura di coperta con verricelli per scotte
randa e genoa • verricelli per le drizze • rotaie scotta genoa • maniglie dei winch • trasto di randa • doppio paterazzo • vele (randa e genoa) • rivestimento in legno massello del pozzetto • piattaforma bagno basculante con scaletta telescopica • due timoni a ruota • prese a 12 V in ogni cabina • boiler da lt 40 ALCUNI OPTIONAL (iva esclusa) Passavanti in legno massello (€ 7.750) • cuscineria pozzetto (€ 780) • bimini (€ 1.870) • pannelli solari (€ 2.305) • forno a microonde (€ 404) • elica a tre pale (€ 1.685) • pavimento del pozzetto in legno (€ 1.230) • pilota automatico Simrad Ap 24 (€ 3.940) • aria condizionata (solo per la versione a due cabine, € 5.125) CERTIFICAZIONE CE Categoria A PREZZO (iva esclusa e franco cantiere) € 107.600 • pack performance plus € 6.680
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Eventi REGATA DEI TRE GOLFI
Lo splendore partenopeo È una delle regate d’altura italiane più suggestive e antiche, che si svolge attraverso i golfi di Napoli, Salerno e Gaeta. Coinvolti oltre 700 velisti a bordo di barche battenti bandiera di 50 circoli velici
italiani e stranieri
di Laura Biazzi foto di foto Rastrelli/Della Noce
Organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia, la 58a edizione della cosiddetta “Tre Golfi” non ha lesinato emozioni. Al via erano presenti 80 barche a vela, uscite dal Borgo Marinari e seguite da supporter e amici saliti a bordo di gommoni. Allo scoccare della mezzanotte un razzo sparato in aria ha segnato l’inizio della vera e propria regata, partita nella Baia di Santa Lucia, ai piedi di Castel dell’Ovo, per poi proseguire per 170 miglia. Dopo oltre 26 ore di navigazione il primo yacht a tagliare la linea del traguardo è stato Aniene 1°Classe, il TP52 del circolo Canottieri Aniene di Roma, con al timone Matteo Aglietti: è arrivata alle 2:56 di notte aggiudicandosi il primo posto sia in tempo reale sia in compensato e, quindi, la Coppa Gustavo d’Andrea e la Vela d’Oro. Chestress 3, dell’armatore ligure Giancarlo Ghislanzoni, invece, si è aggiudicato la Coppa Mariano Verusio nel raggruppamento Irc. L’ultima imbarcazione a tagliare il traguardo è stata una delle più piccole della flotta: Nimar II (9,5 metri) dell’ar-
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Nata nel 1954, la regata Tre Golfi è l’evento di punta dello yachting napoletano. La partenza è a mezzanotte, alla luce delle fotoelettriche, nelle suggestive acque di Santa Lucia, mentre l’arrivo è a Napoli, dopo un percorso che tocca anche i golfi di Salerno e Gaeta.
Il premio messo in palio dalla delegazione partenopea del Fondo Ambiente Italiano, che si occupa della tutela e della riqualificazione della Baia di Ieranto, viene assegnato all’equipaggio vincitore assoluto della combinata realizzata sulla somma della Regata d’altura dei Tre Golfi e delle prove sulle boe, nella divisione Orc.
matore Francesco Forte, della Lni Napoli; ha concluso la prova dopo 46 ore e 4 minuti di navigazione, arrivando a Napoli con poco più di 20 ore di distacco dal primo yacht. Concludono la Settimana dei tre Golfi il Campionato Nazionale del Tirreno e il Campionato Italiano Open della classe X-41, che si sono svolti nella città di Napoli. «Le nostre regate sulle boe si sono sempre disputate nelle isole del golfo, ma quest’anno abbiamo scelto di regatare a Napoli per contribuire alla rivalutazione del nostro lungomare», ha detto il presidente Roberto Mottola di Amato. Durante le ultime tre giornate della settimana le regate si sono disputate su un percorso posizionato tra Castel dell’Ovo e Posillipo. A vincere il Campionato Nazionale Open della classe X-41, dopo sei prove, è stata Sideracordis dell’armatore Pier Vettor Grimani, della Compagnia della Vela, con un solo punto di vantaggio sul team russo-estone di Technonicol, dello YC Kalev di Tallinn. Terzo gradino del podio napoletano conquistato da Le Coq Hardì, di Maurizio Pavesi, del Circolo del Remo e della Vela Italia, con alla tattica il velista di Coppa America Paolo Cian. I titoli di Campioni Nazionali del Tirreno sono andati nelle varie classi a Selene di Massimo de Campo (YC Lignano), a Vahiné di
Francesco Rapon, (Circeo Yvc), che ha trionfato in tutte le regate disputate nelle giornate di venerdì e sabato, a Morgan di Nicola de Gemmis (CC Barion) e a Scugnizza (CC Napoli) di Vincenzo De Blasio che ha vinto anche il Trofeo Fai-Baia di Ieranto. Sono stati premiati anche gli altri vincitori della combinata della Settimana dei tre Golfi: in classe 2 Nientemale di Giuseppe Osci e Riccardo Calcagni (Lni Pozzuoli) e, nelle due divisioni Irc, Ars Una di Vittorio Biscarini (CV Acquarella) e Squalo Bianco (Concetto Costa (Nic Catania).
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Eventi I MITI DEL MARE
Intrattenimento, azione e ambiente È una manifestazione internazionale che ha come tema
Protagonista è il molo Ichnusa, nel porto antico, che ha fatto da cornice alle nume-
principale l’uomo e il mare e
guardia dell’ambiente marino attraverso i convegni e i seminari. Si inizia con l’esibizione dei cani da salvataggio inserita nell’incontro “X un mare + sicuro”. Sotto la guida dell’istruttore federale Maurizio Basciu della Scss (Scuola cani salvataggio Sardegna), nello spazio acqueo antistante il terminal crociere, sei unità cinofile di salvataggio si sono esibite in una dimostrazione di tecniche di recupero uomo in mare di fronte a un pubblico entusiasta. Vincenzo Di Marco, comandante della Capitaneria di porto, ha messo a disposizione una motovedetta dalla quale si sono tuffati gli amici a quattro zampe, pronti a recuperare i naufraghi. «Venire in bici è una buona idea» è stato lo slogan de “I miti del mare” e il convegno “In bici per una mobilità sostenibile”, svolto in collaborazione con la onlus Città ciclabile Cagliari, ha affrontato temi come la sistemazione ciclopedonale di via Roma e la riqualifi-
che si dipana tra sport e sicurezza. È un vero Festival internazionale della marineria che promuove la
riscoperta della cultura nautica come risorsa economica, turistica e di sviluppo di Diana Merlino
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rose iniziative organizzate nell’ambito de I miti del mare, un contenitore in cui parlare della sicurezza e della salva-
cazione ciclopedonale estesa da Sant’Elia al Poetto. Il navigatore sardo Gaetano Mura, invece, noto per le sue imprese sportive in importanti regate in solitario, ha presentato il suo prossimo giro nel mondo e le caratteristiche innovative della sua imbarcazione Bet 1128. Secondo il direttore generale dell’Assessorato allo sport, Antonio Conti, è stata «una manifestazione di altissimo livello, destinata a rilanciare l’immagine della città e della Sardegna anche sotto l’aspetto turistico». Nell’ultima giornata si è svolto il Cagliari Grand Prix, il campionato mondiale di Formula 2 al quale hanno partecipato 10 nazioni e circa 15 equipaggi. L’Uim (Unione international motonautique) e la Fim (Federazione italiana motonautica) hanno designato, rispettivamente, l’Italia e la città di Cagliari come sede dell’unica prova disputata in Mediterraneo del Campionato del mondo di motonautica F2. Pal Virik Nilsen è il vincitore del Cagliari Grand Prix 2012: il pilota norvegese si è imposto sullo svedese Erik Stark, campione del mondo in carica. Al terzo posto si posiziona l’italiano Paolo Zantelli. L’Associazione S2 Sport sicurezza è stata designata concessionaria dell’organizzazione dell’evento di motonautica e ha deciso di utilizzare l’esperienza dell’associazione no profit Sulla rotta della sicurezza – proprietaria del marchio “I miti del mare” – per conferire massima visibilità alla gara e richiamare il grande pubblico.
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IMP. COMPRO GIUGNO 2012
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