BARCHE October 2012

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COP. ottobre 2012

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OTTOBRE 2012 Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano

BARCHE

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IL MENSILE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA

COVER

Monte Carlo Yachts 70 Le novità di GENOVA CANTIERI

Numarine

A BORDO DI

Sunseeker 28 Metre Yacht Vismara MY 56’ Jeanneau Prestige 550 Colombo 39 Alldays Giorgetti Marine 535 Corsa Black Edition Bwa HP Reef 60 Mercury Ocean Runner 420 LA FABBRICA DELLE IDEE

IL MEGAYACHT

Benetti Diamonds Are Forever

G – Force 9 Picchio Boat Seashare 23 M/Y 54 Discovery Rossinavi 75m Columbus Sport 130’ Hybrid

ANNO 19 • N° 10 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50

OTTOBRE 2012

Only Italy EURO 6


DI SARNICO

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DI SARNICO

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PICCHIOTTI

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IMP. EDITORIALE ottobre 2012

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Editoriale

L’Agenzia non ci spaventa «Se vogliamo che la nostra espansione verso le stelle abbia un esito felice, dobbiamo comportarci onestamente, umilmente, a cuore aperto». Robert A. Heinlein Il nostro settore industriale si caratterizza per una peculiarità tutta sua che non trova riscontro in altri ambiti. Le parole e i fatti possono

Non credo che le barche non si vendono più a causa della tassa di possesso come affermano in molti. Il Governo prevedeva di incassare 160 milioni di euro dalla tassa di possesso, ma ne sono stati versati solo 26. Un dato essere dilatati e adattati secondo le convenienze e le necesspiegabile solo con il fatto che è stata concepita come sità di ciascuno di noi. Mi è capitato di parlare con molti opestrumento di equità sociale a fronte dei tagli delle pensioratori durante il Salone nautico di Cannes, ognuno aveva ni. In realtà, secondo la prima versione, era tenuto al pagala sua personale spiegazione del perché non si vendono più mento solo chi sostava nelle acque nazionali e quella forbarche in Italia: «Mi offrono il 40% in nero, non posso accetmula ha provocato la massiccia fuga all’estero delle bartare e mi sfuma la vendita», «i leasing applicano 4 o 5 punti che italiane, oltre al mancato arrivo di molte unità straniedi spread sui tassi di interesse», «le banche vendono il re. Il fatto che poi sia stata opportunamente corretta in seminuovo a prezzi ridicoli», «tenere la barca in Francia tassa di possesso (si paga e in Spagna costa il 30% in per la proprietà a prescinmeno». Tutto vero, ma a dere dalla localizzazione) è mio parere c’è un altro fattoNon si può vivere felici certamente positivo, ma re determinante che mina il , onestà, , né vivere ormai il danno era stato nostro sistema. Perché saggiamente, onestamente e con giustizia fatto. spesso siamo indifferenti Va aggiunto che la tassa verso chi non rispetta le senza vivere felici; chi non possiede tutto ciò rappresenta l’ultimo colpo regole? Se c’è un venditore . di una generale politica onesto che rifiuta una parte fiscale piuttosto aggressiva di pagamento in nero, ce ne nei confronti della nautica è subito un altro disposto che ha portato alla messa in vendita di migliaia di barche. ad accettarlo. È come se nella patria del diritto avesse preso Basta andare in un qualunque porto per rendersene conto. corpo una singolare forma di giustizia fai da te, in virtù della Fra l’altro queste barche, come avviene per le auto rese al quale molti decidono che una certa norma può essere ignoconcessionario, non pagano la tassa. rata. Del resto, non c’è forse un’idea del genere dietro comLa revisione del redditometro è un provvedimento che portamenti diffusi come l’elevata evasione fiscale, la mancata osservanza dei vincoli edilizi che ha provocato la distrupotrebbe favorire il rilancio della nautica. È un giusto struzione del paesaggio italiano o lo smaltimento abusivo di rifiumento di equità fiscale ma non dovrebbe orientare le scelti speciali perché costa troppo farlo? La battaglia, uso un terte del contribuente, penalizzando o favorendo alcuni beni, dovrebbe semplicemente fotografarne la capacità di spesa. mine improprio perché proprio di questo si tratta, che l’ADunque se, a parità di reddito, spendo la stessa cifra per genzia delle entrate fa contro tutti i presunti evasori ha trola barca, o per un bilocale in campagna, o per l’auto di vato nel diportista il suo simbolo negativo. Noi che viviamo classe superiore, per un gioiello, un cavallo da corsa, un della vendita delle barche che strumenti abbiamo per evitaquadro o un aeroplano dal punto di vista dello Stato re di dover cambiare lavoro? Possiamo dire basta lotta all’edovrebbe essere uguale. vasione? No, non possiamo e non dobbiamo. Possiamo Siamo alla vigilia del Salone nautico internazionale di Genosolo dire che condanniamo i comportamenti sul filo va, non azzardo previsioni ma sono certo che gli appasdella legalità. Il nostro obiettivo deve essere quello di ridasionati che amano il mare e le barche non si faranno re al diportista la sua dignità di persona onesta. Perché in spaventare dalla Agenzia delle entrate. Francia, in Germania e nel Regno Unito le barche si vendono lo stesso? Meno, ma si vendono come ha dimostrato il Franco Michienzi Festival de la Plaisance di Cannes.

> saggezza

senza

giustizia

non può vivere felice

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AUDI

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AUDI

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IMP. SOMMARIO

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sommario Lecco Ottobre 2012

Cover 188

84

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AMBIENTE MARE di Marina Mancuso

LA FABBRICA DELLE IDEE

EVENTI

DALL’ITALIA E DAL MONDO a cura di Laura Biazzi

Picchio Boat e Pierfrancesco Favino

Sacca Racer Meeting 2012

154

174

CANTIERI

VISTE PER VOI

Numarine e la barca del momento:

Benetti Diamonds Are Forever

MONTE CARLO YACHTS 70 di Niccolò Volpati

LE RUBRICHE 20 22 26 28 38 42 76 92 102

GLI EVENTI DEL MESE a cura della Redazione LA POSTA DEI LETTORI a cura della Redazione

NEWS ECONOMIA a cura della Redazione AVVOCATO A BORDO di Alberto Agnelli INDAGANDO TIPI E MODI di Decio G. R. Carugati TEORIA NAVI VELOCI di Alberto Ascenzi ESPERTI METEO

di Gianfranco Meggiorin e Daniele Vitri

112 114 118

LA PAROLA ALL’ARMATORE di Laura Biazzi VIAGGI CHARTER di Silvia Montagna I VIAGGI DI CLELIA BRUNEI DARUSSALAM

di Clelia Pirazzini

120 122 128 130 138

PASSIONI RISTORANTI di Emanuela Ferro LA BOUTIQUE di Marina Mancuso PASSIONI SIGARI di Mark Bosshard PASSIONI LIBRI di Laura Biazzi

Numarine 78’ Fly

182

164

LA FABBRICA DELLE IDEE

VISTE PER VOI

PROVATE PER VOI

78 80 82

Sunseeker 28 Metre Yacht

Jeanneau Prestige 550

210

216

PROVATE PER VOI

PROVATE PER VOI

Colombo 39 Alldays

Giorgetti Marine 535 Corsa Black Edition

COMPONENTI ED ELETTRONICA di Laura Biazzi

FORUM 40 90

LA MOTONAUTICA MONO O BIMOTORE?

ROSSINAVI 75 M M/Y 54 DISCOVERY GAMMA ALUBRID E COLUMBUS SPORT 130 HYBRID

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PICCHIO BOAT SEASHARE 23 G – FORCE 9

EVENTI 104

SACCA RACER MEETING 2012

di Marina Mancuso 6

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SANLORENZO

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IMP. SOMMARIO

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sommario Lecco Ottobre 2012

VITA D’ARTISTA 132

BRUNO CECCOBELLI pensieri e parole raccolti da Franco Michienzi

INCONTRI RAVVICINATI 148 160

GIANGI E ANDREA RAZETO di Laura Biazzi SALVATORE RANIERI di Chiara Freni

CANTIERI 154

NUMARINE di Silvia Montagna

LE STELLE DI GENOVA 164 166

MAGELLANO 76 - AZIMUT 84 E AZIMUT 54 BWA 22’ SPORT GT - ATLANTIS 34 FRAUSCHER 1017 LIDO

168

DELLAPASQUA DC14 SL - SACS STRIDER 15 NUOVA JOLLY MARINE

170

VALIANT 550 COMFORT, 685 CLASSIC, 500 SPORT RIO YACHTS ESPERA 34 E 36 ART

172

AUSTIN PARKER 64 FLY E 36’ SAVER 590 E 22 CABIN FISHER

VISTE PER VOI 174

BENETTI Diamonds Are Forever

di Marina Mancuso

182

SUNSEEKER 28 METRE YACHT

di Silvia Montagna

PROVATE PER VOI 196 202 210 216 222 226

VISMARA MY 56’ di Niccolò Volpati PRESTIGE 550 di Niccolò Volpati COLOMBO 39 ALLDAYS di Maurizio Bulleri 535 CORSA BLACK EDITION di Niccolò Volpati BWA HP REEF 60 di Luciano Pau MERCURY OCEAN RUNNER 420 di Luciano Pau

MERCATO 232 236

COMPRO VENDO BROKER


BENETTI

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AZIMUT

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AZIMUT

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FIERA GENOVA

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FIERA GENOVA

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VINTAGE RIVA

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VINTAGE RIVA

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PROVE IN ACQUA VINTAGERIVA RAPALLO PORTO CARLO RIVA DURANTE IL SALONE NAUTICO DI GENOVA DAL 6 AL 14 OTTOBRE 2012


IMP. COLOPHON

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Come trovarci Editore International Sea Press Srl, via Tartini, 13/C - 20158 Milano Tel. 02 39359111 - Fax 02 39359122 redazione@barcheisp.it

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Segreteria di direzione Anna Tonelli (a.tonelli@barcheisp.it) Fotografo Andrea Muscatello (andrea.muscatello@barcheisp.it) Corrispondente dagli USA Elisabetta Pianta (elisabetta16@aol.com) Eventi e servizi speciali Andrea Dini (andrea.dini@gmail.com) Segreteria di redazione redazione@barcheisp.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Alberto Agnelli, Alberto Ascenzi, Mark Bosshard, Maurizio Bulleri, Alberto Conti, Decio G.R. Carugati, Giorgio De Santis, Emanuela Ferro, Franco Harrauer, Gianfranco Meggiorin, Diana Merlino, Luciano Pau, Paolo Picciotto, Clelia Pirazzini, Niccolò Volpati

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Agente Liguria Isabella Corti Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gli articoli firmati sono la libera espressione degli Autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale del giornale. Questo numero è stato chiuso in Redazione il 13 settembre 2012.

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Direzione Estero Tel. +39 (02) 3022.3003 internationaladvertisingdivision@ilsole24ore.com


SESSA

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Novità 2013


IMP. EVENTI DEL MESE

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gli eventi del mese

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La foto del mese

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Salone nautico di Genova Torna l’appuntamento imperdibile per gli operatori del settore e il layout della manifestazione si è evoluto in favore di una suddivisione merceologica che ottimizza il percorso di visita ed esalta la spettacolarità della parte floating. È organizzato su quattro padiglioni, due marina e ampi spazi all’aperto fronte mare. Nella nuova Marina una particolare disposizione dei pontili consente a tutte le barche dell’area di effettuare le prove in mare e agli espositori di avere una corrispondenza esatta tra esposizione a terra e in acqua e di allestire aree di accoglienza.

settembre 2 ottobre Istanbul boat show Istanbul, Turchia www.boatshow.com.tr

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Nuovo concept anche per l’area dedicata ad accessori e componentistica al Padiglione C, dove è presente anche il settore dell’abbigliamento tecnico per il quale è stato realizzato un format interattivo. Novità anche nella prima galleria del padiglione S che segna l’ingresso della subacquea e dello shopping accanto ai settori dedicati a turismo, servizi e strumentazione elettronica. Orari: dalle 10:00 alle 18:30 Prezzi: omaggio per i ragazzi nati dopo il 01.01.1998; intero € 15,00; ridotto € 12,00 www.genoaboatshow.com

ottobre

Ibex Louisville (Kentucky), Usa www.ibexshow.com

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ottobre

ottobre

Cape Town boat show Cape Town, Sud Africa www.capetownboatshow.com

Mandurah boat show Mandurah, Australia www.mandurahboatshow.com

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Un'immagine dei team durante l’ultima America's Cup World Series, a San Francisco. Prossimo appuntamento,sempre a San Francisco, dal 2 al 7 ottobre.

ottobre

Annapolis sailboat show Annapolis (Maryland), Usa www.usboat.com

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ottobre

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ottobre

Brisbane Rivergate boat show Brisbane, Australia www.rivergateboatshow.com.au

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ottobre Annapolis powerboat show Annapolis (Maryland), Usa www.usboat.com

ottobre

Florida sportsman fishing & boat Athens boat show show Atene, Grecia West Palm Beach (Florida), Usa www.athensboatshow.gr www.floridasportsman.com

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ottobre

ottobre

ottobre

ottobre 4 novembre

Sibex - China boat show Shenzhen, Cina www.sibex.net.cn

Import and Export Fair Macau International Yacht Macao, Cina www.chinaexhibition.com

Fort Lauderdale boat show Fort Lauderdale (Florida), Usa www.showmanagement.com

Hamburg boat show Amburgo, Germania www.hanseboot.de

ottobre Darsene in blu Mostra e vendita di barche usate, Chioggia (Ve), www.expovenice.it

ottobre 4 novembre Nautilia Mostra nautica delle imbarcazioni usate Aprilia Marittima (UD) www.nautilia.com

> Manifestazioni sportive e regate

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5-7 ottobre

6-14 ottobre

18-21 ottobre

20-27 ottobre

Coppa dell’Adriatico Pescara www.clubnauticopescara.it

Barcolana Trieste www.barcolana.it

Extreme Sailing Series Nizza, Francia www.extremesailingseries.com

Rolex middle sea race Malta/Sicilia www.rolexmiddlesearace.com

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APREAMARE

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IMP. POSTA

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la posta dei lettori

Salone sì, Salone no

In un periodo di grave instabilità dei mercati economici, le aziende si trovano spesso di fronte a un bivio e la preferenza di un sentiero rispetto a un altro può determinare la loro stessa sopravvivenza. Con una lettera Sessa Marine spiega cosa sta alla base della sua scelta

Cari amici, desideriamo informarvi che dopo lunghe riflessioni Sessa Marine ha deciso di non prendere parte al prossimo Salone nautico di Genova. I costi necessari ad assicurare all’azienda una presenza adeguata e in linea con le aspettative dei nostri clienti risultano oggi troppo elevati e di ardua giustificazione rispetto alla realtà di un mercato italiano in grande sofferenza. Si è quindi trattato di una decisione sofferta ma inevitabile alla quale siamo giunti dopo un’attenta analisi del rapporto costi/benefici del Salone rispetto alle molteplici alternative di investimento. Una parte consistente di budget originariamente 22

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destinato al Salone di Genova troverà infatti logica allocazione nello sviluppo di nuovi mercati che oggi costituiscono un ritorno sicuro sull’investimento: l’Oriente e più specificatamente il mercato cinese, con almeno otto fiere nautiche di importanza riconosciuta; la Florida con i Saloni di Fort Lauderdale e Miami, epicentro del business di tutte le Americhe; il Brasile con la sua crescita continua e consolidata. Contestualmente Sessa Marine parteciperà direttamente o indirettamente ai principali Saloni europei a cominciare dalla fiera di Cannes, alla quale dedicheremo uno sforzo particolare in virtù dell’importanza che

di anno in anno ha acquisito questa manifestazione grazie a una location prestigiosa e appetibile alla clientela internazionale e a un timing particolarmente felice per l’evento. Al di là delle suddette argomentazioni è però doveroso evidenziare che le ragioni della nostra defezione vanno oltre a una mera strategia commerciale. In questo momento storico di grande incertezza e complessità le aziende come Sessa Marine, grazie a una distribuzione più internazionale, possono sperare di sopravvivere con grande fatica e sacrificio mentre altre, meno fortunate e troppo dipendenti dal mercato nazionale, rischiano purtroppo di soccombere.

Non partecipando al Salone di Genova intendiamo quindi mandare un messaggio alle istituzioni che con atteggiamenti criminalizzanti e vessatori hanno messo in ginocchio un settore produttivo di eccellenze, una rete di distribuzione capillare e professionale, un ricco indotto di opere e servizi e, ultimo, ma non meno importante, il nostro amato “Nautico”, un evento che per dimensione ed eccellenza dei prodotti esposti avrebbe dovuto rimanere il più importante Salone del mondo. Francesca Radice, amministratore unico Andrea Loro, direttore commerciale

Scrivete alla Redazione di Barche Cari lettori, se vorrete esporci i vostri dubbi e problemi, o anche raccontarci le vostre gioie ed emozioni legate all’andar per mare, la passione che ci lega, saremo lieti di rispondervi e di confrontarci con voi. Consultate i nostri esperti scrivendo a: Franco michienzi, direttore, f.michienzi@barcheisp.it redazione Barche, redazione@barcheisp.it Alberto Agnelli, avvocato, agnelli@quagliarella.com Emanuele Pastori, xkpastori@virgilio.it Francesco Popia, ingegnere navale, francesco.popia@barcheisp.it Decio Carugati, decioc@libero.it Romano Less, r.less@alice.it Gianfranco Meggiorin, g.meggiorin@navimeteo.it


BAGLIETTO

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la posta dei lettori

Una barca che non è una barca

Un lettore ci racconta il suo lungo percorso per acquistare un’imbarcazione, pieno di ostacoli e insidie. Una vicenda che vede protagonisti cantieri, società di leasing, avvocati e un armatore deluso Il sottoscritto, appassionato di nautica, nel settembre 2007 decideva di cambiare la vecchia barca. Per far questo si recava a Fiumicino, al cantiere della Med One Sales Srl, in via Monte Cengio 102, dove poteva visionare l’imbarcazione Klase A 40 Fly decidendone l’acquisto. Per questo sottoscriveva in data 20.10.2007 un regolare contratto di acquisto, che veniva perfezionato con la stipula, il 24 dicembre 2007, di un regolare contratto di leasing con la Mercantile Leasing Spa (per un importo di 282.904 euro al netto di oneri e spese di legge da restituire in 84 canoni mensili di cui il primo d’importo pari a 26.356 euro versato in anticipo). Il 27 dicembre 2012 veniva convocato a Genova negli Uffici della Mercantile per firmare un verbale di consegna

che affermava: «Il sottoscritto dichiara di aver ritirato i beni nuovi di fabbrica, di averli esaminati, controllati e collaudati sia per quanto riguarda la loro composizione che il loro funzionamento trovandoli in ottimo stato di efficienza e manutenzione». E veniva firmato solo dopo aver ricevuto assicurazioni, sia dai rappresentanti della Med One Sales che della società di Leasing, che si trattava di mera formalità. Il 13 febbraio 2008 la barca arrivava finalmente nel porto di Varazze unitamente a un nuovo verbale di consegna datato 4 febbraio 2008, che questa volta veniva firmato “con riserva” dal momento che subito risultava evidente che la barca appena consegnata non era quella visionata a secco nel cantiere della società venditrice, bensì un natante usato che presentava evidenti segni

Al direttore Egregio direttore, ho appena letto l’editoriale del nuovo numero di Barche (settembre) e ho scoperto di aver avuto l’onore di “aprire” il suo scritto. La ringrazio molto per questo e anche se non c’è proprio nulla di cui rallegrarsi. Da una lato, però, son contento perché almeno c’è ancora qualcuno a cui fanno effetto le mie dimesse e pessimistiche (ma realistiche) parole, così come potrebbero esser quelle di qualsiasi altro operatore della nautica italiana oggigiorno… Sono pienamente d’accordo con lei nel suo sermone,

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BARCHE ottobre 2012

di logoramento connessi con un utilizzo prolungato, come indicato dallo strumento di bordo che indicava un funzionamento di 227 ore di moto contro un valore medio in Italia di 80/100 ore (sul contratto di leasing il bene è classificato come «NUOVO»). Tanto veniva constatato sia dallo stesso skipper che dal responsabile del cantiere di Varazze, il signor Graziano. Di tanto veniva immediatamente informato il general manager della società venditrice, il signor Marani, che mi rassicurava promettendo che avrebbe mandato un proprio tecnico per visionare il natante e confermare quanto da me lamentato. Il 14 febbraio 2008 aveva luogo il sopralluogo con la conferma delle problematiche da noi evidenziate sia pure minimizzate per ovvie ragioni. Non essendo un esperto del

settore conferivo incarico al dottor Schiappacasse, con studio in Genova, per un accertamento del reale stato dell’imbarcazione, accertamento che confermava quanto già evidenziatosi con la barca in acqua. Dopo lunghe trattative il 5 maggio 2008 si giungeva a un accordo transattivo che comprendeva, oltre a un indennizzo economico, l’eliminazione di ogni difetto presente. Il lavoro veniva affidato alla Alfa Yacht Service che restituiva la barca sempre in acqua nel giugno 2008. Prima di prendere il mare veniva conferito incarico al signor Graziano di rifare il fondo della barca, operazione che consiste nel tirare la barca a secco per pulire da alghe e altro la chiglia e apporre l’antivegetativa. In seguito a tale operazione si evidenziavano ulteriori difet-

ma bisogna che Ucina, oltre che rispondere per le rime a i vari attacchi e a difendere il Salone nautico, cerchi soprattutto in questo momento di fare quel passetto in più a ogni costo, tentando in tutti i modi di interloquire non solo come di consueto con i vari pseudo-politicanti o professori di turno che siano (che di promesse negli anni passati ne hanno fatte tante, ma tante), ma anche con i rappresentanti delle varie forze di polizia e autorità nazionali per intavolare un piano tecnico programmatico insieme e di evitare, quindi, le figuracce e gli assilli estivi a chi a Ferragosto vuole andare a fare un semplice bagno con la famiglia con la propria barca.

ti quali presenza di crepe sullo scafo che, oltre a compromettere il buon funzionamento della barca, ne rendevano estremamente pericoloso l’uso, mettendo a rischio la incolumità degli occupanti. Veniva allora dato nuovamente mandato al dottor Schioppacasse per un accertamento del reale stato dell’imbarcazione, ricevendo nuova conferma con documentazione fotografica delle lesioni presenti sullo scafo. A questo punto veniva abbandonata la via extragiudiziale e veniva dato mandato al mio avvocato di adire le vie legali a tutela dei miei legittimi interessi. Infine cito solo sommariamente una frase presente nella conclusione della perizia del Ctu: «Barca con gravi vizi di progettazione e costruzione […] non adatta alla navigazione». Michele Esposito

Il registro tipo Pra sarebbe ideale per tutti, ma, perdoni la ripetizione, credo che Ucina debba convocare, magari proprio in occasione del Salone di Genova, un tavolo con Ae, Gf, Polizia di Stato ecc. (oltre che, ovviamente, con qualche ministro competente): guardarsi una volta per tutte in faccia cercando di evitare la desertificazione dei nostri mari ormai vicina. Continui così nel sensibilizzare i lettori e gli appassionati, magari prima o poi avviene anche per i nostri governanti.

Marco Foti


GRUPPO FERRETTI

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IMP. NEWS AMBIENTE

ambiente

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mare

di Marina Mancuso

Foche contro pinguini

Oceani e Co2

Un gruppo di ricercatori australiani ha scoperto come la Terra riesce a “sequestrare” autonomamente parte dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera e a stoccarla per millenni nelle profondità degli oceani. Sembra che i principali attori di questo processo siano i venti che, generando grandi vortici del diametro di oltre 100 km sulla superficie del mare, favoriscono l’asportazione della Co2 verso il fondo. È stato calcolato che circa un quarto dell’anidride presente sul pianeta viene sequestrata dai mari e quasi il 40% di questa va a finire nelle acque antartiche dove sono stati identificati cinque vortici di aspirazione. Questo sistema, però, è minacciato dal continuo surriscaldamento del pianeta che potrebbe far cambiare le correnti oceaniche meridionali e ridurre l’efficienza dei grandi vortici nell’aspirare l’anidride. 26

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La popolazione di pinguini che vive nell’Isola dei Canguri, una terra rocciosa che si trova a breve distanza da Adelaide (Australia meridionale), si sta decimando a causa delle foche che, invece, si stanno riproducendo a una velocità mai registrata finora. I pinguini vengono attaccati e inseguiti dalle foche, in mare e perfino sulla spiaggia. Hanno la particolarità di essere i più piccoli di questa specie e sono una grande attrazione turistica. A causa degli attacchi delle foche la colonia

si è ridotta del 50%. Per difenderli si è pensato a misure drastiche, come la sterilizzazione in massa, la rilocalizzazione o l’abbattimento delle foche, metodi che la popolazione locale aveva già usato in passato per difendere l’attività della pesca, ma gli animalisti non sono d’accordo. Il dipartimento nazionale per la protezione dell’ambiente ha comunque chiarito che «l’interazione tra pinguini e foche è un fenomeno naturale su cui gli uomini hanno poco controllo», precisando che le foche in questione sono protette.

Calotta polare “ristretta” L’estensione della calotta polare artica ha raggiunto il nuovo minimo. Il National Snow and Ice Data Center (Nsidc) degli Stati Uniti riporta una superficie di 4,092 milioni di chilometri quadri: è stato superato il precedente minimo di 4,17 milioni di kmq stabilito nel 2007. L’analisi è basata sui dati raccolti dai satelliti a partire dal 1979. Secondo Ted Scambos, capo degli scienziati dell’Nsidc, lo scioglimento è dovuto in gran parte al riscaldamento globale causato dalle emissioni di gas serra prodotti dalle attività umane.

Gange in pericolo Coralli a dieta Con una “dieta” equilibrata è possibile proteggere i coralli dal rischio di scolorire: si tratta di controllare la composizione delle acque costiere, modificata dall’aumento della temperatura media degli oceani, per ridurre le sostanze dannose per i coralli e bilanciare quelle che li mantengono in vita. La ricerca, coordinata da Jörg Wiedenmann dell’Università di Southampton, è stata pubblicata da Nature Climate Change. La decolorazione dei coralli, per altro, è la minaccia più grave per le barriere coralline.

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Il più esteso delta del mondo, quello del Gange (57 mila kmq), sta lentamente sparendo, inghiottito dal mare. Questo è quanto emerge da uno studio svolto per conto del governo indiano e delle autorità dello Stato del Bengala occidentale, presentato a Calcutta dal ministro dello sviluppo urbano indiano Sougata Roy e intitolato “Atlante del cambiamento del corso dei fiumi nel Bengala occidentale”. Da una parte il mare si insinua verso l’interno e sommerge numerose isole, specialmente nel Sunderbans, dove si trovano le più grandi foreste di mangrovie del mondo, mentre all’apice del delta si registrano profondi cambiamenti nelle confluenze dei fiumi che vanno a formarlo.


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di Laura Biazzi

Suzuki Sono stati pubblicati risultati economici consolidati del primo trimestre del corrente esercizio sociale, che si chiuderà il 31 marzo 2013. Il fatturato consolidato è cresciuto di 37,5 miliardi di Yen (379 milioni di euro) attestandosi a 644,8 miliardi di Yen (6.513 milioni di euro) con un incremento pari al 6,2% sul pari periodo precedente. Il fatturato del settore marino (e di altre minori attività del Gruppo) è

diminuito dell’8,3% (-1,2 miliardi di Yen/12 milioni di euro) assestandosi a 13,4 miliardi di Yen (135 milioni di euro), principalmente a causa della diminuzione delle esportazioni verso l’Europa. L’utile operativo consolidato è diminuito del 22,7% (-400 milioni di Yen/4 milioni di euro), assestandosi a 1,6 miliardi (16 milioni di euro).

Nautilia La mostra nautica dell’usato si svolge dal 22 ottobre al 1° novembre ad Aprilia Marittima (Ud), alle porte di Lignano Sabbiadoro, e ospita una molteplicità di imbarcazioni di concessionari, rivenditori e broker, che rappresentano i marchi più prestigiosi e significativi tra i quali Azimut, Ferretti, Bénéteau, Absolute, Fairline, Hanse, Cranchi, Camuffo, Gobbi, Rio e tanti altri. Su una superficie espositiva di 50.000 mq, i visitatori potranno usufruire di 1.000 metri di banchine a terra.

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Ocean Alexander Ottime notizie per il dealer Ocean Alexander, in Florida, che ha annunciato la vendita del suo nuovo 78’ motoryacht by Louis Dvorak; il modello sarà presentato al Fort Lauderdale boat show e vede una serie di innovazioni tecnologiche integrate al suo stile classico, come il sistema ZF/Jms con iAnchor. La

società ha annunciato anche la collaborazione con alcuni “top-designer” nella realizzazione del suo nuovo 112’ in Taiwan: progettato da Evan K. Marshall con la collaborazione di Gregory C. Marshall e la realizzazione degli interni dalla italiana Genesis Yachtlines di Roberto Lottini, il 112’ è già stato nominato per l’International Design Awards da Showboats. E.P.

Zodiac venduta a una società Usa Il cantiere francese Zodiac Recreational, produttore di rib, è stato venduto a una compagnia di investimenti privata americana, OpenGate Capital, con sede a Los Angeles, California. Si tratta di un investimento nell’intento di rivitalizzare l’azienda e incrementare i profitti nel settore commerciale (non militare). I termini dell’acquisizione non sono stati rivelati. Zodiac Recreational produce rib a marchio Zodiac, Bombard e Avon. L’azienda ha 430 impiegati e manterrà la sua sede in Francia così come quelle industriali in America e in Tunisia. E.P.

Volvo Penta

Vicem Yachts

Ron Huibers è stato nominato presidente di Volvo Penta per le Americhe al posto di Clint Moore, che ha annunciato la sua volontà di andare in pensione; Huibers lavora con Volvo Penta da più di 20 anni, ricoprendo diverse posizioni. E.P.

Il cantiere turco ha nominato Sarasota Yacht and Ship come distributore officiale per le Americhe; fondata nel 1986 e con tre uffici in Florida, la compagnia si occuperà di tutti i modelli Vicem negli Stati Uniti, in Canada, ai Caraibi, in America Centrale e Sud America. E.P.

MarineMax Il Gruppo americano più grande per la vendita di barche con sede a Clearwater, Florida, ha annunciato l’estensione del suo accordo con la finanziaria GE Capital, Commercial Distribution Finance (CDF); GE fornisce già una copertura finanziaria di 150 milioni di dollari con un contratto fino al giugno 2015.

MarineMax ha inoltre aperto uno showroom temporaneo all’International Plaza in Tampa, Florida: «Lo scopo è quello di far avvicinare una clientela che normalmente non va ai Saloni nautici», ha detto David Witty, vicepresidente marketing. La compagnia è anche dealer esclusivo per Azimut-Benetti e SeaRay.

Elisabetta Pianta

> I convegni del Salone di Genova

- Sabato 6 ottobre: “La nautica e il governo”, dopo la cerimonia di apertura, un talk show incentrato sul confronto con il Governo nazionale e regionale. - Domenica 7 ottobre: “International boating forum”, tavola rotonda internazionale con le associazioni europee più rappresentative e moderata da Victor Mallet. Segue il Forum del diportista, microfoni aperti per il pubblico. - Lunedì 8 ottobre: “La nautica e l’economia” con la successiva consegna del premio “Territori di mare” del Nautical Quality Index. Buy Buy Italy (L’Italia conviene), dedicato a comandanti, raccomandatari marittimi e società di noleggio. - Mercoledì 10 ottobre: “La nautica e i media”, la nautica al centro del confronto con la comunicazione, i media, le nuove realtà dei social network. “La nautica in cifre”, analisi del mercato per l’anno 2011. - Venerdì 12 ottobre: “Nautica e fisco: le novità tributarie”.


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Volvo Ocean Race

Sessa Marine Il Gruppo conferma il successo del processo di internazionalizzazione iniziato in Brasile e sviluppatosi ora in Oriente. Nel 2009 il 50% del fatturato proveniva dal mercato interno, ma oggi le esportazioni registrano un’incidenza dell’87%. L’espansione ha portato anche ad avere un nuovo concessionario in Giappone e nel prossimo triennio si prevede l’uscita di otto nuovi modelli. Nel biennio 2012-2013, secondo le analisi dei trand, ci sarà una crescita del turnover del fatturato fino al 22% nel Far East, seguito dalle Americhe (+19%), dall’Est Europa (+16%), Middle East e Turchia (+15%).

Danish Yacht È stato nominato un nuovo ceo del cantiere. Si chiama Patrik von Sydow, è svedese e ha una lunga esperienza in campo nautico presso aziende top del mercato. È stato anche ampliato il consiglio di amministrazione con l’introduzione di Niels Bergh-Hansen, prima vicepresidente esecutivo di Dong Energy. Il cantiere, specializzato nella costruzione di superyacht, è di recente entrato in un nuovo mercato, quello delle imbarcazioni di supporto alle turbine eoliche galleggianti posizionate in mare aperto e il primo scafo è SeaStrider

Swath. 30

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La prossima edizione della regata vedrà il ritorno di un team completamente femminile dal 2001/02. La società Sca, con sede in Svezia ma che opera a livello globale nel settore dell’igiene personale, ha infatti annunciato a Stoccolma la partecipazione alla prossima edizione del giro del mondo a vela in equipaggio

Quattroelle È stato varato lo scafo di Lürssen disegnato da Nuvolari & Lenard. Si tratta di un 86 metri, una vera e propria nave che coniuga lo stile italiano con la tradizione del cantiere tedesco, mentre scafo e sovrastruttura si integrano con linee armoniche. Il ponte superiore è caratterizzato da un ambiente versatile circondato da pannelli scorrevoli che possono, all’occorrenza, essere chiusi per le navigazioni al di fuori del Mediterraneo in climi più rigidi. Quello dell’armatore dispone di una esclusiva terrazza sul mare con piscina. Gli interni vedono una prevalenza di legno ma hanno linee moderne e originali.

Pershing A Cannes Il cantiere ha presentato in anteprima mondiale i suoi ultimi yacht: il Pershing 108’ New Edition e il Pershing 82’, ideati da Fulvio De Simoni con l’Ayt e il Centro Stile Ferretti Group. Il 108’ New Edition è un megayacht di 32,90 metri con un layout con quattro cabine ospiti e tre per l’equipaggio. Utilizza dell’Alcantara in versione speciale per gli esterni per i prendisole e i divani del pozzetto e del sun-deck. Il Pershing 82’ è lungo 23,99 metri e largo 5,50; grazie alla spin-

ta di due Mtu 16 V 2000 M93 da 2.435 cavalli è in grado di raggiungere una velocità massima di oltre 45 nodi con un’autonomia di 300 miglia nautiche. Coppa d’Oro delle Dolomiti La storica gara d’auto d’epoca le cui tappe, partendo da Cortina D’Ampezzo, si snodano lungo lo scenario delle Dolomiti ha visto il marchio presente alla manifestazione insieme allo sponsor storico Parmigiani Fleurier. Madrina dell’evento, nonché testimonial Pershing insieme al pilota Gian Maria Gabbiani, è stata l’attrice Giorgia Surina.

che prenderà il via nell’autunno del 2014. Il team, che sarà composto da veliste internazionali, è il primo a confermare la partecipazione. «L’assenza di veliste nelle ultime edizioni della regata ha significato non rappresentare la metà della popolazione del pianeta», ha dichiarato il ceo della Volvo Ocean Race, Knut Frostad.

Nautor’s Swan È stato varato lo Swan 90S Freya, in Finlandia. È il numero 2.000 del cantiere, che ha 46 anni di storia e che nel tempo ha dato vita a 95 diversi modelli di Swan. Il primo, Tarantella, disegnato da Sparkman e Stephens, fu lanciato nel 1967 e tuttora naviga in perfette condizioni.

Salone di Venezia La società fieristica Expo Venice ha confermato Lorenzo Pollicardo alla guida del Salone nautico di Venezia per il triennio 20132015, dando così continuità a un rapporto professionale nato nel 2009. Afferma Giuseppe Mattiazzo, amministratore delegato di Expo Venice: «Con il coordinamento di tutti gli eventi dedicati alla nautica, Pollicardo ci consentirà di sviluppare una strategia a lungo termine che avrà il suo culmine nel 2015, anno dell’Expo». Prima manifestazione, in ordine cronologico, è Darsene in Blu, in programma a Chioggia (VE) dal 19 al 21 ottobre per la promozione del mercato della barca usata e dei marina.


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Sciallino

Fipa Group

Il cantiere ha partecipato a due importanti eventi – Vele d’Epoca, Porto di Imperia, e Festival de la Plaisance di Cannes – con le imbarcazioni S25 venticinque, S34 trentaquattro, Gemy e ha presentato le linee Family, Classic, Elegance, che da oggi contraddistinguono tutte le nuove produzioni per i modelli S23 ventitre, S25 venticinque, S30 trenta, S34 trentaquattro, con differenti livelli di costo e allestimento. Per quanto riguarda gli allestimenti esterni, è possibile scegliere tra cabinato, fly o con tettuccio apribile.

Il Maiora 29 “Efficient propulsion” rinnova radicalmente la propulsione: grazie al montaggio di due pod, che si sostituiscono alla linea d’asse tradizionale, permette di aumentare la velocità della barca, riducendone i consumi. Su entrambi i pod sono montate due eliche controrotanti, per aumentarne l’efficienza propulsiva, con un beneficio in termini di velocità e riduzione dei consumi nell’ordine del 30%. L’utilizzo di tecnologie innovative anche nei materiali ha prodotto un notevole alleggerimento della barca, a vantaggio della sua efficienza propulsiva.

ExcellMarine Lo Yacht service program dell’azienda offre al cliente soluzioni per la manutenzione preventiva e per la sicurezza in mare. In pratica, si sottoscrive un contratto di manutenzione composto da ore/uomo prepagate a un prezzo fisso di 50 euro durante l’anno. L’utilizzo del servizio avviene chiamando il numero internazionale sempre attivo (+377 99994959), la barca viene inviata al centro più vicino ed entro 24 ore si iniziano i lavori; tutte le manutenzioni son trascritte sullo Yacht Passport. Alla sottoscrizione del programma al cliente viene offerta una perizia dello scafo gratuita. 32

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Whyko A un anno dalla sua costituzione, Whyko, che opera nell’intermediazione nautica nel settore dei top yacht, annuncia i primi risultati e ufficializza l’apertura delle sedi di La Spezia, Miami e Istanbul. I soci fondatori, Marco Fiorani e Nico Laude, contano un’esperienza ventennale nell’industria nautica, soprattutto sui mercati globali, e questo ha permesso loro di analizzare attentamente la domanda e creare una struttura flessibile, che garantisse ai clienti know-how in ogni mercato di riferimento e la presenza sul territorio.

C.Boat Fpt Industrial Lo stabilimento torinese di motori di Fpt Industrial ha prodotto il milionesimo motore Nef. I motori di questa serie si caratterizzano per il lean design, la modularità, l’efficienza e l’affidabili-

tà. Con architettura a 4 e 6 cilindri e sistemi di iniezione sia meccanici che elettronici, sono disponibili in circa 1.800 versioni con cilindrate da 3,9 a 6,7 litri e potenze da 45 a 412 kW (61-560 cavalli).

In qualità di produttore e di controllo qualità delle proprie imbarcazioni la C.Boat Yacht Builder è in grado di vendere le barche con quattro anni di garanzia totale. Inoltre, per mantenere una perfetta efficienza dei propri yacht e trasmettere serenità ad armatori ed equipaggi, il cantiere siciliano, di Mauro Corvisieri e con sede operativa a Monfalcone, prevede ogni inizio e fine stagione un check completo delle imbarcazioni.

Couach

Overmarine Group Overmarine Group/Mangusta e Gruppo Meregalli, forti della loro nuova partnership, hanno organizzato una serie di eventi durante il Salone nautico di Cannes. Hanno intrattenuto gli ospiti con un aperitivo tutto italiano: sapori, vini di qualità e accoglienza sono stati gli ingredienti per The italian aperitif in Mangusta style, con tre etichette e stuzzichini artigianali di provenienza delle terre d’origine.

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Il cantiere ha presentato lo yacht La Pellegrina, lungo 50 metri con scafo e sovrastrutture costruite con un materiale ispirato alle qualità del kevlar e con rinforzi in carbonio. Lo scafo è stato costruito a infusione con un unico stampo ed è molto resistente agli urti. Monta due motori di 5.300 cavalli ciascuno e può raggiungere i 30 nodi. A 12 nodi consuma 180 litri all’ora per un’autonomia transatlantica. 12 metri di altezza e quattro livelli per 500 mq abitabili, accoglie 12 ospiti in sei cabine.


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Azimut Yachts

Itama 45’ in Libano

Dopo aver lanciato App dedicate alle novità 2012, Azimut Yachts lancia su App store una applicazione dedicata al cantiere, alle tecnologie produttive e ai suoi modelli. Dalle anteprime alle foto, ai video e alle schede tecniche degli yacht passando per Innovation & technology highlight, per scoprire le fasi di produzione e le soluzioni tecnologiche. Non mancano la ricerca dei contatti della rete vendita e assistenza e una sezione istituzionale dove ripercorrere la storia del cantiere.

Questo esemplare di Itama 45’ è stato interamente realizzato negli stabilimenti del Gruppo Ferretti a Forlì e consegnata a La Spezia, da dove è stato trasportato in Libano, sua destinazione finale. Questo risultato commer-

Mastervolt Nello stand dell’azienda al Salone di Genova sarà predisposto un apposito “Owner Corner”, che fornirà a tutti gli armatori interessati la possibilità di studiare in tempo reale un upgrade del proprio impianto di bordo o la realizzazione di uno nuovo. Verrà così offerta a coloro che la richiederanno una consulenza preliminare sui sistemi Mastervolt Digital Switching, in base alle specifiche esigenze. Chi sottoscriverà un impegno formale potrà usufruire di vantaggi e agevolazioni. È stata inoltre introdotta la possibilità di stipulare un contratto annuale per l’assistenza programmata. 34

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ciale è stato ottenuto grazie alla collaborazione con il locale dealer di Itama Sea Pros e conferma la crescita del brand in mercati extra-europei. Lungo più di 13 metri, ha linee filanti ed essenziali, caratterizzate dalla carena a V profonda di 22 gradi.

Moonen È stato consegnato all’armatore il nuovo Moonen 82 Alu My Way. Il proprietario, proveniente dalla Russia, è stato direttamente coinvolto nella progettazione. Lo scafo, lungo 25,2 metri, può raggiungere i 25 nodi di velocità in tutta sicurezza e ha un’atonomia di 2.000 miglia con una riserva di carburante di 10.000 litri.

Oceanco Il superyacht Nirvana ha debuttato al Monaco yacht show. Lungo 88,50 metri, ha linee moderne e uno stile contemporaneo, è stato disegnato da Sam Sorgiovanni e ha un baglio di 14,20 metri che garantisce ampie volumetrie. Ha sei ponti e la suite armatoriale ha una superficie di 150 mq; dispone di altre cinque cabine, una sala cinema 3D, una palestra e una piscina.

Rodriguez Group

Lerici legge il mare Conoscere e proteggere il mare: questo il tema della quarta edizione di Lerici Legge il mare, rassegna di letteratura e cultura marinaresca tenutasi nel Golfo dei Poeti. Ospiti d’onore dell’edizione 2012 sono stati Donatella Bianchi, scrittrice e giornalista (nella foto), e Sea Shepherd, l’organizzazione internazionale di salvaguardia del mare fondata dal Capitano Paul Watson. Ambiente e storia erano i due punti della rotta letteraria della manifestazione.

Il Gruppo ha di recente venduto due superyacht lunghi oltre 40 metri: Sanlorenzo 40 Alloy e Italyachts di 43 metri. Grazie a queste transazioni, che il Rodriguez condivide con i cantieri italiani, si supera un periodo difficile a livello economico globale e l’evento conferma l’importanza del segmento dei superyacht in tutto il comparto nautico. Il 40 Alloy “111” è il settimo scafo della gamma in alluminio di Sanlorenzo con linee disegnate da Francesco Paszkowski, mentre l’Italyachts 43 m è stato disegnato da Cristiano Gatto (interni) e Andrea Bacigalupo (esterni).

Garmin e Jeppesen Le due società annunciano un’alleanza strategica nel campo della cartografia marina. Jeppesen fornirà mappe dettagliate per la cartografia BlueChart g2 e g2 Vision dei chartplotter Garmin, mentre in questa fase iniziale Garmin fornirà ai propri clienti le ultime mappe Jeppesen per il Mediterraneo e l’oceano Indiano, oltre alla copertura aggiornata delle Bahamas. Queste carte includono 440 porti aggiornati e informazioni cartografiche relative a varie aree del nostro Paese, tra cui molti nuovi porti turistici nelle aree di Ravenna, Venezia, Sardegna e Sicilia.


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Sunreef Yachts È stato varato e presentato a Cannes lo yacht 82 Houbara. È il primo scafo in composito della linea “double deck” (gli altri due erano in alluminio) e il terzo superyacht disegnato e costruito su specifiche di Sunreef Yachts. Può ospitare sette persone e due-tre membri dell’equipaggio. La suite armatoriale dispone di una superficie di 32 m, su due piani, e occupa tutta la zona prodiera, con cabina armadio, Jacuzzi e due bagni.

Cantiere delle Marche È stato varato ad Ancona l’Explorer vessel di 82 piedi in acciaio e alluminio, un progetto one-off, lo scafo blu marine, la prua alta che ricorda i Tug nordici e che trasmette sicurezza, robustezza e affidabilità. Lo yacht presenta una motorizzazione singola con “take-me-home system”, tipicamente adottata da barche da pesca e da lavoro e il layout degli interni ha subito svariate modifiche: la sala da pranzo è separata dalla zona conversazio-

ne/salotto e una cabina ospiti è stata trasformata in lavanderia/coldstorage/dry storage. Percheron Dopo il varo avvenuto ad Ancona, il secondo esemplare di Darwin Class 86’, explorer vessel di 26 metri in acciaio e alluminio costruito su progetto di Sergio Cutolo, responsabile dello studio Hydro Tec, ha fatto il suo debutto a Cannes e sarà presentato anche negli Stati Uniti, ai Saloni di Fort Lauderdale, Miami e Palm Beach.

Vele d’epoca Per cinque giorni, 83 barche d’epoca si sono sfidate in regate nelle acque della baia di Imperia per la 17a edizione delle “Vele d’epoca di Imperia”, tappa storica del Circuito Panerai Classic Yachts Challenge 2012. La vincitrice è stata Mariska, nella categoria 15 metri stazza internazionale. 36

BARCHE ottobre 2012

Partito da Palermo, lo skipper Sergio Davì ha raggiunto in meno di due mesi il Circolo Polare Artico ed è approdato a Capo Nord, concludendo trionfalmente il proprio avventuroso raid gommonautico. In mezzo, 216 ore di navigazione in 52 giorni, 4.183 miglia percorse a una velocità media di 19,4 nodi e 13 Paesi attraversati. Nell’affrontare questo viaggio, lo skipper è stato supportato da alcuni compagni di viaggio “speciali”: il gommone Bwa Hp Reef 80 e due motori Suzuki DF150 da quattro cilindri a iniezione.

Austin Parker acquisisce Abati Yacht

Pearl Motor Yachts Il cantiere inglese ha lanciato il Pearl 75 al Southampton boat show, frutto della collaborazione con Bill Dixon e Kelly Hoppen. È l’ammiraglia della gamma Pearl e offre all’armatore un ampio salone e una sala pranzo illuminati dalla luce naturale proveniente dalle ampie finestrature. È dotato di un garage per jet ski e di piattaforma di poppa idraulica.

Suzuki e Bwa

Il Gruppo imprenditoriale a cui fanno capo i Cantieri Navali Austin Parker conferma l'interesse per il mercato delle lobster con l’acquisizione del marchio Abati Yachts. Un’operazione commerciale condotta dai vertici e dal management del Gruppo, volta a costituire una vera leadership di mercato in questo settore: oggi infatti, ai ben 7 modelli Austin Parker si affiancano 5 modelli Abati Yachts.

Presentato il “Nautico”a Dubai Mtu La società ha presentato le novità alla fiera Smm di Amburgo, dedicata alle tecnologie nautiche per il diporto e per le navi militari e commerciali. Sono stati presentati i motori fino a 9.920 cavalli, i generatori da 5 a 3.000 kW e i sistemi di propulsione combinata con motori diesel e turbine a gas con una potenza erogata fino a 35 MW. Non mancava anche il sistema di automazione integrata per megayacht.

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Il 52° Salone di Genova è stato presentato a Dubai nella sede del Dubai World Trade Center. A latere della presentazione sono state poste le basi per un accordo di co-promozione tra i Saloni di Genova e Dubai e per una collaborazione tra Fiera di Genova e Dubai World Trade Center che interesserà alcuni dei settori di attività sulle quali le due strutture vantano competenze specifiche. «È un tassello in un programma che vede Liguria International al nostro fianco per supportare le aziende espositrici nel trovare nuovi sbocchi per le loro produzioni», ha sottolineato Sara Armella.


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IMP. NEWS ECONOMIA

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ecomonia

Lo sviluppo della Cina

«Bisogna sempre scavare il pozzo prima di avere sete» e mai proverbio fu preso più alla lettera nel territorio cinese. La costruzione di collegamenti per persone e merci è uno dei punti fondamentali del governo, con risvolti positivi per tutta l’economia e i mercati nella realizzazione di tali opere, tanto che tra il 2011 e il 2015 saranno devoluti 950 miliardi di dollari alla costru-

Per quanto riguarda i porti, ce ne sono circa 2.000 e molti sono di grandi dimensioni; il traffico delle merci supera i 50

> 18 km

Il tunnel autostradale di Qiling è lungo oltre e la centrale idroelettrica di Tianhuangping è la più grande in Asia.

Meluccio Piricone, partner di Ktc, ha descritto la filosofia su cui si basa l’ammodernamento delle strutture, residenziali e commerciali, in atto nel Paese, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture legate ai trasporti, vista anche l’estensione del territorio e la crescita della popolazione urbana. Il governo investe il 40-50% del Prodotto interno lordo 38

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zione di strade, ponti e porti. A questi si aggiungono gli investimenti per gli aeroporti e la rete ferroviaria. Proprio quest’ultima, la seconda al mondo dopo gli Usa, copre 91 mila km e in tre anni l’alta velocità è passata da 649 km a 8.400 km; nel 2014 raggiungerà i 19 mila km. Nei prossimi anni, poi, saranno costruiti 96 aeroporti, raggiungendo nel 2020 il numero di 250 in tutto il territorio.

milioni di tonnellate all’anno. Di contro, molte strutture rimangono poco utilizzate e non generano entrate sufficienti a ripagare l’investimento, ma le aspettative sull’urbanizzazione e sulla crescita economica fanno pensare che saranno presto indispensabili e che i fruitori aumenteranno parecchio. Gli investimenti sono effettuati da società possedute (in parte o completamente) da

enti governativi con i fondi messi a disposizione da banche a partecipazione statale. Nel frattempo i cinesi hanno sviluppato un consistente know how, tanto da essere richiesti anche negli Usa per costruire una sezione del Bay Bridge di San Francisco. Gli investitori internazionali vedono la possibilità di realizzare

profitti collaborando con le realtà cinesi, esportando in fase progettuale le conoscenze relative all’uso dei materiali innovativi o ecosostenibili, particolarmente utili visti gli alti livelli di inquinamento della Cina. Inoltre, la movimentazione delle merci è facile e veloce, soprattutto dove c’è sviluppo urbano.

> I numeri della Cina

950 miliardi di dollari: soldi destinati alla realizzazione di infrastrutture dal 2011 al 2015. 19.000 km: alta velocità ferroviaria che sarà raggiunta nel 2014. 250: aeroporti previsti nel 2020. 2.000 porti presenti, 16 dei quali tra i più grandi al mondo. 50 milioni di tonnellate: traffico annuo di merci transitanti nei porti.


EXCELL MARINE

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IMP. FORUM MOTONAUTICA

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il forum La motonautica

Diritto di replica Il lavoro fatto per migliorare il livello della sicurezza in motonautica è stato importante ma, come dimostrano gli incidenti mortali più recenti, bisogna fare qualcosa di più.Tutte le iniziative messe in campo in questo senso sono benvenute, il nostro Forum continuerà anche nei prossimi mesi per raccogliere le voci, le opinioni e le idee più utili a rendere questo sport più sicuro

>approfondire

Aspettiamo altri contributi per

un tema molto importante e delicato come la sicurezza nella motonautica. In questo numero la

parola al promoter di Classe 1 e F1

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BARCHE ottobre 2012

C

aro Direttore, anzitutto grazie per avere sottolineato l’importanza di un “rinnovamento” sia di regolamenti sia della “flotta” della Classe 1. Da

un anno siamo ormai diventati i “Promoter” anche di questa Classe. Uso il plurale unicamente perché con me lavora full time un team di una trentina di professionisti che dedicano il loro tempo, ma soprattutto il loro “cuore” a far crescere e meglio conoscere la motonautica in giro per il mondo. Da più di trentanni, mi considero “partner commerciale” della Uim, ho iniziato nell’84 con la F1 e oggi ci occupiamo anche dell’Aquabike, in società con Fabio Ravenna (figlio del mitico Mauro), della Nations Cup e della Classe1. “Occuparsi” spesso vuol dire lasciare ad altri gli “onori” e assumersi gli oneri con tutti i rischi di impresa che questa attività comporta ma, sempre, fin dal primo momento in cui siamo entrati in motonautica siamo stati sensibilissimi ai problemi della sicurezza e quanto è stato fatto in F1 ne è la riprova. Poco importa se la paternità dei corni deformabili, degli airbag, dei crashbox, delle cellule di sicurezza, delle aperture dei cupolini da dentro e da fuori ecc. fossero state proposte da Guido o da Vincenzo, da Tizio o da Caio con i quali in quel momento potevi anche essere su posizioni “ideologiche” opposte, tutti i partecipanti alle riunioni che hanno portato a quei miglioramenti avevano uno scopo comune: perfezionare la sicurezza. Molto è stato ottenuto,

ma ancora molto resta da fare e con il Daily management della F1 e il Comitato F1 dell’Uim, con l’apporto di chiunque abbia idee valide per il miglioramento della sicurezza attiva o passiva, continueremo a lavorare con lo stesso spirito. Per quanto riguarda la Classe 1 posso solo confermare quanto detto a Libreville in una riunione con i piloti e riportato (quasi) correttamente da Luca Nicolini. Noi abbiamo costituito già prima del Gabon non una commissione, ma un gruppo di lavoro, che – consapevole di quanto importante fosse la necessità di migliorare – ha iniziato con un audit di tutte le cellule delle barche presenti a Doha con l’intento di confrontarle con gli attuali regolamenti e con l’obiettivo finale di formulare regolamenti più stringenti ai fini della protezione totale dei piloti. Il gruppo è capitanato dal nostro direttore tecnico, l’ingegner Gianfranco Venturelli. Prima di Cernobbio ci sarà una riunione con tutti i team e i costruttori interessati per stabilire una road map e arrivare in tempi determinati a dare l’incarico a un team di professionisti per proporre una cellula di sicurezza (vogliamo chiamarlo “uovo”?) intorno a cui dovranno essere costruiti gli offshore del futuro e idealmente inserirlo anche nelle imbarcazioni attuali (cosa certamente non facile). Questo lavoro è iniziato con la prima gara della stagione, ma ovviamente il tragico incidente di Libreville ci ha ancora più determinati ad andare avanti. Il gruppo è aperto a tutti i suggerimenti, le idee, i consigli di chiunque sia in grado e voglia darne. Mi creda, andremo avanti con tutte le componenti sane della motonautica, senza entrare in polemiche e con la consapevolezza che il “cantiere sicurezza” è comunque destinato a non poter mai essere chiuso per aver terminato il suo lavoro. Sportivamente, Nicolò di San Germano


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IMP. AVVOCATO

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a bordo

Chi vuol esser mediatore Con un recente provvedimento legislativo è stato soppresso il ruolo dei mediatori del diporto, semplificando l’accesso alla professione: il punto della situazione normativa e l’efficacia della misura di Alberto Agnelli

Il legislatore è recentemente intervenuto in materia di mediazione marittima o, meglio, di mediazione relativa al diporto nautico, sopprimendo il ruolo dei mediatori. L’intervento di semplificazione è avvenuto con il Decreto legislativo del 6 agosto 2012, n. 147 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, recante attuazione della direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 agosto 2012 e in vigore dal 14 settembre. In particolare, con l’art. 18 sono stati introdotti alcuni articoli aggiuntivi dopo l'articolo 80 del decreto legislativo n. 59 del 2010, recanti semplificazioni e altre soppressioni di ruoli. La specifica norma che interessa il ruolo dei mediatori è l’art. 80-ter, intitolato “Attività di mediatori per le unità di diporto”, il quale prevede che «a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente articolo è soppresso lo specifico ruolo per il mediatore delle unità da diporto, sono abrogati il capo III del titolo III e gli articoli 50 e 51 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, e sono soppresse, nella rubrica del citato Titolo III, le parole: “e sulla mediazione”». Con la soppressione citata, oltre a soddisfare esigenze di semplificazione nello svolgimento delle attività economiche, il legislatore ha preso atto della scarsa adesione alla tipologia professionale che si era intesa creare con l’introduzione del Codice del diporto nautico. È, infatti, con il Codice del 2005 che venne introdotto il ruolo ora soppresso. Le norme di riferimento erano gli articoli 50 e 51, che recitavano rispettivamente: «Art. 50 (Ruoli dei mediatori per le unità da (continua a p. 44) 42

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PERMARE

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IMP. AVVOCATO

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a bordo

Sopra, un tuffo dall’Isa Mary Jean II (lungo 61,70 metri e largo 12). Nel 2010 veniva soppresso il ruolo dei mediatori marittimi, lasciando comunque invariata la normativa di riferimento e il possesso dei requisiti previsti.

(segue da p. 42) diporto) Le Regioni disciplinano i requisiti e le modalità di iscrizione nel ruolo dei mediatori per le unità da diporto, la formazione e conservazione del ruolo, le cause di cancellazione e le norme disciplinari»; «Art. 51 (Abilitazione all’esercizio della professione di mediatore) L’iscrizione nel ruolo dei mediatori per le unità da diporto abilita all’esercizio della professione in tutto il territorio della Repubblica; non è ammessa l’iscrizione in più di un ruolo. L’iscritto non può delegare le funzioni relative all’esercizio della professione, se non ad altro mediatore iscritto».

In breve la soppressione della figura del mediatore marittimo, oltre a soddisfare esigenze di > Con semplificazione nello svolgimento delle attività economiche, il legislatore ha preso atto della scarsa adesione alla tipologia professionale che si era intesa creare con l’introduzione del Codice del diporto nautico. di mediatore marittimo, categoria più ampia rispetto a quella relativa al solo ambito del > L’attività diporto, era già stata oggetto di interventi semplificativi da parte del legislatore. del Governo si inserisce in un filone ormai consolidato volto a semplificare e ridurre > L’intervento adempimenti e ostacoli allo svolgimento di attività economiche e imprenditoriali, ma pensiamo che l’incentivo all’iniziativa in questo settore debba passare da altro tipo di interventi, che non siano la mera soppressione di un ruolo, per quanto inutile.

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Questi articoli oggi non ci sono più. L’attività di mediatore marittimo, categoria più ampia rispetto a quella relativa al solo ambito del diporto, era già stata oggetto di interventi semplificativi da parte del legislatore. Va ricordato che la figura del mediatore marittimo risale ancora alla legge del 12 marzo 1968, n. 478 (Ordinamento della professione di mediatore marittimo) che definiva mediatori i soggetti, persone fisiche o giuridiche, che esercitano professionalmente la mediazione nei contratti di costruzione, compravendita, locazione e noleggio di navi e nei contratti di trasporto marittimo di cose. Già la legge del 1968 prevedeva l’istituzione di un ruolo, per l’iscrizione al quale era necessario dimostrare di possedere specifici requisiti. Nel 2010, con il decreto legislativo n. 59, ora oggetto delle ultime integrazioni citate, veniva soppresso il ruolo dei mediatori marittimi, lasciando comunque invariata la normativa di riferimento e il possesso dei requisiti previsti. Inoltre, il decreto in questione si occupava soltanto della sezione ordinaria del ruolo, nulla innovando per la sezione speciale, riservata ai mediatori marittimi abilitati a esercitare pubblici uffici (incarico di presiedere alle pubbliche gare o ogni altro incarico previsto dal codice civile o da altre leggi, legge n. 478/1968). A seguito di questo intervento, l’attività di mediatore marittimo era già soggetta a mera dichiarazione di inizio di attività (Dia), ora segnalazione certificata di inizio attività (Scia), da presentare alla Camera di commercio competente per territorio, corredata delle autocertificazioni e delle certificazioni attestanti il possesso dei requisiti prescritti. A questo punto, l’ufficio del Registro delle imprese, verificato il possesso dei requisiti, provvede all’iscrizione dei relativi dati nel Registro stesso se l’attività è svolta in forma di impresa oppure nel Repertorio economico amministrativo (Rea) assegnando la qualifica di intermediario; nel termine di 60 giorni, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti richiesti dalla legge di riferimento o da atti amministrativi a contenuto generale, l’ufficio del Registro imprese adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, salvo che il soggetto interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un termine fissato pari a 30 giorni. L’intervento del Governo si inserisce in un filone ormai consolidato volto a semplificare e ridurre adempimenti e ostacoli allo svolgimento di attività economiche e imprenditoriali. In questo caso, tuttavia, come già riferito, si tratta più che altro della presa d’atto di un fallimento della figura professionale del mediatore nel diporto, così come era stata immaginata. Per questo motivo, al di là del parere positivo che può essere espresso per l’intervento in termini generali, crediamo che l’incentivo all’iniziativa in questo settore debba passare da altro tipo di interventi, che non siano la mera soppressione di un ruolo, per quanto inutile.


SNO 28 MY

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Shanghai

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SNO 64

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CAMERA COMMERCIO DI COMO

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BENETAEU

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TWIN

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dalla pieta

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IMP. ROLLA

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Approved Manufacturer 150 YEARS


SHADOW LINE/Seashare

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ORGANIZZAZIONE

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GRANAI 1

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VOLVO

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GRANAI 2

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CCLG

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UNIESSE

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NUOVA JOLLY

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VULKAN

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VETUS

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GAMMA YACHT

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MARTINI

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MOT.F.LLI RANIERI

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MICRO DEVICE/Yacht Controller

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TECNORIB/PIRELLI

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MASE

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BAVARIA YACHTBAU

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DELLA PASQUA

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OSG_MAGNUM

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RIO YACHTS

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RIO YACHTS

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C BOAT

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IMP. DECIO

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indagando o tipi e modi

Luce SOSPESA Architetto, scultore, urbanista,Angelo Mangiarotti si è altresì distinto nel campo del design. I ganci in vetro componibili V+V per Vistosi costituiscono un sistema esemplare di sospensione di Decio G. R. Carugati

Con parole che affabulano l’azione, Angelo Mangiarotti, architetto, designer, recentemente scomparso, spiegava i modi peculiari del suo fare ideativo: «C’è un fatto fisico e un fatto emotivo: io ho sempre avuto la presunzione attraverso due forme che – diciamo – vanno d’accordo, di trasmettere un po’ di connessione anche umana, ecco è una presunzione». Fondamentale nell’approccio l’attenta considerazione della materia agita, per l’impiego

più consono delle tecnologie disponibili: «Quello che mi ha aiutato soprattutto non è solo il conoscere e l’amare una materia, ma sapere come va trattata. Occorre pensare a come gestire la materia con i mezzi del tuo tempo. Io non ho niente in contrario che ci sia uno che dà delle martellate a un marmo, però quando ho uno strumento più efficace del martello, adopero quello strumento. Una volta ho incontrato per caso giù a Carrara Henry Moore con in mano un martello e gli ho

detto: «Scusi ma lei cosa fa con in mano un martello?». E lui mi ha detto «Guardi, vogliono una fotografia e la faccio, me la facciano pure, ma io non ho mai dato una martellata al marmo. Io oggi ho la possibilità, conoscendo gli strumenti attuali, di fare delle cose che prima era impensabile fare. D’altra parte dico che l’artigiano etrusco quando torniva il suo vaso, adoperava il tornio migliore che aveva, non andava a prendere quello delle civiltà precedenti». Ecco allora che

conseguente al rispetto, alla giusta interpretazione dei caratteri precipui dei materiali: «Il design deve sempre stare un po’ dietro all’oggetto, dietro il suo risultato, per assicurarsi una vita molto più lunga e questa mi pare una conferma di qualità». Straordinaria indicazione che si fa base di comportamento. Esemplare lo studio dei ganci in vetro componibili V+V per Vistosi del 1967. Scrive Francois Burkhardt: «L’idea di questo sistema di sospensione deriva dall’osservazione degli assemblaggi di un lampadario prismatico che Carlo Scarpa aveva realizzato per il padiglione della città di Vene-

zia all’esposizione Italia 61 a Torino, e che necessitava di una grande struttura metallica di sostegno. Volendo ottenere un risultato simile senza bisogno di alcuna struttura, Mangiarotti fa realizzare degli elementi a gancio a partire da un nastro di vetro tagliato e stirato manualmente a caldo. Il gancio può essere unito ad altri ganci per ottenere conformazioni variabili. In seguito lo stesso principio viene adattato ai sistemi di illuminazione, reinterpretando la tradizione dei lampadari barocchi veneziani. Ciascun gancio può sostenere oltre cinquanta volte il proprio peso».

> Angelo Mangiarotti

Nasce nel 1921 a Milano dove si laurea al Politecnico in Architettura. Dal 1953 al 1954 è Visiting Professor all’Institute of Technology di Chicago. Frequenta Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van den Rohe, Konrad Wachsmann. Nel 1955 apre uno studio a Milano con Bruno Morassuti. Il sodalizio cessa nel 1960. Nel 1967 disegna Cub8 per Poltronova. Collabora con Cassina, Knoll, Artemide, Colle. Nel 1989 fonda la Mangiarotti Associati con sede a Tokyo. Attivo nel campo dell’urbanistica e dell’architettura, sperimenta le tecniche della prefabbricazione e della produzione industriale. Compasso d’Oro alla carriera nel 1994, la Technishe Universitat di Monaco gli conferisce la laurea honoris causa in Ingegneria nel 1998. Muore a Milano nel 2012.

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ABSOLUTE

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IMP. PROGETTI - ROSSINAVI

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la fabbrica delle idee

Rossinavi 75 m

Megayacht dal profilo filante, in acciaio e alluminio, disporrà di 12 posti letto e 20 per l’equipaggio. Il layout interno ed esterno è stato affidato a T4 design by Enrico Gobbi, mentre lo studio Arrabito si è occupato dell’architettura navale Il progetto di questo yacht è stato preliminarmente studiato dal dipartimento ingegneristico del cantiere. Probabilmente il 75 metri entrerà in acqua nel 2015. Gli aspetti innovativi su cui ha puntato sono: il profilo filante e la sovrastruttura dalle linee pulite, con l’intenzione di non compromettere gli spazi interni, dotati di lunghe e ampie finestrature che garantiscono una grande quantità di luce naturale all’interno. Tra le caratteristiche ci sono il salone del main deck configurato come una “glass house”, vetrato su tre lati da pavimento a cielino e, infine, l’imponente poppa apribile che, una volta ribaltata, crea lo spazio per una beach area con piscina. Una seconda piscina, per altro, è riservata alla coppia di armatori.

La zona notte prevede, oltre al classico appartamento armatoriale, una suite dedicata a ospiti “vip” e quattro cabine doppie, mentre i 20 membri di equipaggio potranno dormire in due cabine singole e nove doppie.

L’autonomia stimata varia a seconda della velocità scelta e si va da 3.500 miglia nautiche, navigando a 15 nodi, fino a 7.500 a un’andatura di 12 nodi circa. La massima prevista, invece, si attesta intorno ai 15,5 nodi.

>

La scheda Progetto T4 design by Enrico Gobbi (exterior e interior design) • Arrabito naval architects (architettura navale)

Scafo Lunghezza ft m 75 • larghezza m 13,70 • immersione m 6,30 • riserva carburante lt 220.000 • riserva acqua lt 53.000 • 2 motori da cv 3.150

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KTC

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Consulenza globale per l’imprenditore che desidera operare sul mercato asiatico. KTC International, il ponte di connessione dall’Europa all’Asia. KTC SA Stabile Violino Via Cantonale 34a 6928 Manno - Switzerland Tel: +41 91 600 20 10 Fax: +4191 600 20 14 www.ktconsulting.ch


IMP. PROGETTI - ZUCCON 54 m

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la fabbrica delle idee

M/Y 54 Discovery

Dislocante disegnato da Bernardo Zuccon con l’intento di porre

l’armatore al centro della relazione tra interno ed esterno, è pensato per lunghe crociere e prevede un’autonomia intorno alle 4.000 miglia a velocità di crociera

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IMP. PROGETTI - ZUCCON 54 m

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Questo 54 metri con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio riprende alcuni concetti dei precedenti progetti (di 40 e 46 metri): uso della trave e del pilastro come motivo dominante nello stile, compartimentazione e modularità degli spazi che permette un continuum tra interni ed esterni e preferenza per materiali naturali. Il progetto di questo megayacht – con tre ponti e un grande fly – si basa su linee che richiamano linguaggi tipici dell’architettura terrestre e alcune soluzioni abitative originali, come la veranda a prua del ponte inferiore, la cabina armatoriale sull’upper deck (a tutto baglio) e il ponte principale interamente dedicato agli spazi comuni per gli ospiti. Il ponte inferiore, oltre alle cabine ospiti e agli alloggi equipaggio separati, si caratterizza per il beach club di poppa che, grazie a un lucernario che circonda il perimetro della piscina posta sul ponte principale, permette di ricevere luce naturale anche dall’alto. Il pozzetto è stato disegnato come elemento chiave del main deck e offre diverse soluzioni di convivialità, mentre il salone interno, collegato con questo spazio, dispone di grandi vetrate laterali a tutta altezza che permettono di ridurre al minimo le barriere visive. La zona di prua prevede un’area pranzo che si trasforma in una veranda, con aperture laterali e una semicopertura centrale da cui filtra luce naturale. Il ponte superiore è riservato interamente ai proprietari (fatta eccezione per la zona di prua con la cabina del comandante vicino al ponte di comando). Da questo ambiente si accede all’esterno con un’area lounge e il bar. Una particolarità sta nell’aver inserito tra la suite armatoriale e la lounge due vere e proprie serre, che funzionano come filtro “verde”.

> un’area ll fly offre

relax con mobili bar, divani e un grande tavolo da pranzo, chiudendosi a poppa con un

prendisole che può diventare anche un helipad.

Bernardo Zuccon 81

Classe 1982, è architetto e lavora a Roma dal 2007 nello studio di architettura Zuccon International Project fondato dai genitori negli anni ’70. Parallelamente all’attività di architetto dal 2006 è assistente ai corsi di progettazione architettonica presso la facoltà di architettura “Valle Giulia” in Roma. Tra i progetti più recenti a cui ha collaborato ci sono il megayacht di 74 metri in costruzione presso il cantiere Crn di Ancona, il Crn 52 m Classic e la gamma dei Dislopen (46m, 52m e 62m) pre-

sentata nel 2011. Per il Gruppo Ferretti segue la linea dei Custom Line e i nuovi progetti commissionati dal cantiere Apreamare. Oltre all’attività come architetto si dedica con grande interesse alla fotografia.

> La scheda

Progetto Bernardo Zuccon (Zuccon International Project)

Scafo Lunghezza m 54 • larghezza m 10,20 • velocità massima prevista 16-18 nodi • velocità di crociera prevista 12 nodi • autonomia a 12 nodi mn 4.000


IMP. PROGETTI - COLUMBUS

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la fabbrica delle idee

Serie Alubrid e Columbus Sport 130’ Hybrid La gamma firmata da Sergio Cutolo è composta da alcuni scafi in alluminio semidislocanti, realizzati con tecnologie avanzate e dotati di sistema di propulsione ibrida ideali per un un armatore attento ai consumi e alla salvaguardia ambientale, senza rinunciare a sicurezza e prestazioni Le barche della flotta Alubrid, dalle linee filanti e fluide, sono di diverse misure (25, 30, 35, 40 in costruzione, 46 e 65 metri), tutte in alluminio, con carena semidislocante e prua verticale. Punti chiave del progetto sono stati la volontà di creare imbarcazioni sicure, dai pesi contenuti (per ottimizzare consumi e prestazioni), capaci di spostamenti veloci ma con un buon livello di comfort grazie a volumetrie interne e larghezze ampie, con la possibilità di navigare in modalità totalmente diesel-elettrica. A questo proposito le barche avranno motori diesel e motori elettrici, alimentati dai gruppi ausiliari, a loro volta dotati di filtro antiparticolato, che, con emissioni limitate al minimo, consentono una navigazione silenziosa e bassi consumi.

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Il primo esemplare in costruzione nei cantieri Palumbo è il Columbus Sport 130’ Hybrid, barca a tre ponti di cui Cutolo ha curato l’architettura navale e le linee esterne, che potrà raggiungere 22 nodi di massima mentre, una volta azionati i propulsori elettrici da 60 kW per asse, si otterrà una velocità di circa 7,5 nodi, per la quale si può stimare un consumo di circa 30 litri all’ora.

Sergio Cutolo, con la sua società Hydro Tec, si occupa di tutto il progetto navale, dalle linee esterne e compartimentazioni dello scafo all’ingegneria di bordo, dagli allestimenti esterni alla progettazione degli impianti, fino al nesting delle lamiere.

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Scheda Columbus Sport 130’ Hybrid Costruttore Cantieri Palumbo, Messina, tel. 090 712069, cantieremessina@palumbo.it, www.palumbo.it Progetto Sergio Cutolo (architettura navale ed exterior design) Scafo Lunghezza m 40 • lunghezza alla linea di galleggiamento m 36,4 • larghezza m 8,20 • peso ton 190 • riserva carburante lt 37.200 • riserva acqua lt 5.390 • due motori Caterpillar C32 Acert cv 1.900 • velocità max prevista 22 nodi • velocità di crociera prevista 15 nodi • autonomia a 9 nodi mn 2.000


JUPITER

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IMP. PROGETTI - FAVINO

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la fabbrica delle idee

Picchio Boat Un designer e un attore di grande talento si sono incontrati per un progetto ambizioso: creare un’imbarcazione – un catamarano di 21 metri – a immagine e somiglianza di Pierfrancesco Favino. Christian Grande ne interpreta gusti, inclinazioni e valori Un catamarano dislocante di 21 metri, caratterizzato da tonalità moka, champagne metallizzato e bronzo (i colori di baie e calette mediterranee) è la “barca dei sogni” di Pierfranceso Favino, la cui zona prodiera è caratterizzata da una forma zoomorfa sagomata attorno al tunnel centrale. Gli arredi sono studiati per essere fruibili in modo diverso a seconda delle esigenze, come il terrazzino a mare posizionato centralmente a poppa e allestito con arredi morbidi e riposizionabili. I cuscini prendisole di prua, poi, si aprono “a libro” per moltiplicare la superficie disponibile. Al salone si accede attraverso una porta vetrata continua, priva di telai visibili, che può fungere da specchio all’ambiente circostante o da mega-schermo multimediale. La dinette all’aperto, posizionata tra il terrazzino poppiero e la porta scorrevole, è protetta dall’estensione del fly e accoglie un’originale amaca, ombreggiata da due pareti divisorie avvolte in verde rampicante. Il salone centrale con bar, sofà e tavolo pranzo, è caratterizzato da un pavimento vetrato che funge da “osservatorio marino”, sfruttando l’affaccio sul tunnel centrale che, specialmente di notte, quando illuminato, permette di osservare il fondale e i suoi abitanti. Dal salone si accede al sottocoperta, che dispo-

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ne di due cabine ospiti con bagno, cucina e camera bimbi dotata di cuccette ribaltabili e divano. L’area pilotaggio, arredata con un divano, dà accesso alla cabina dell’armatore sottocoperta, che dispone di un altro pavimento “osservatorio” in vetro, in corrispondenza del letto centrale, postazioni vanity e bagno con doppio lavabo, doccia, vasca idromassaggio e locali igienici separati. La propulsione è dieselelettrico.

La barca, larga e con murate alte, è dotata di tensostrutture installabili all’occorrenza per proteggere gli ospiti sul pozzetto o sul fly.


IMP. PROGETTI - FAVINO

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Pierfrancesco Favino

Tra gli attori italiani più noti del momento, Pierfrancesco Favino, romano classe 1969, nell’ultimo decennio è apparso in molti film di grande successo, tra cui L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, Dazeroadieci di Luciano Ligabue, Emma sono io di Francesco Falaschi, El Alamein di Enzo Monteleone, Passato Prossimo di Maria Sole Tognazzi, Le

> Il flybridge accoglie una zona bar

– con bancone, sgabelli e divano –, la postazione di guida e un tender a propulsione elettrica.

chiavi di casa di Gianni Amelio, Romanzo Criminale di Duilio Antonio Vaccari, La Sconosciuta di Giuseppe Tornatore, Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, Baciami ancora di Gabriele Muccino, Cosa voglio di più di Silvio Soldini, Figli delle stelle di Lucio Pellegrini e La vita facile, L'industriale e A.C.A.B. di Stefano Sollima.

> La scheda

Progetto Christian Grande • Pierfrancesco Favino Scafo Lunghezza m 21 • larghezza m 9 • cabine 3 • posti letto 6

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IMP. PROGETTI - SEASHARE 23

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la fabbrica delle idee

Seashare 23 Shadow Line, la società proprietaria del marchio Seashare, vuole creare un motoryacht “polivalente”, destinato a lunghe crociere e al tempo stesso pratico anche per le uscite giornaliere, con o senza equipaggio. Il progetto è stato studiato da Raoul Zunino e Fulvio De Simoni

Si tratta di un explorer dislocante, interamente in alluminio, con ampia autonomia, bassi consumi e spazi esterni grandi e polivalenti. All’aperto ci sono aree per il relax, prendisole e zona pranzo. La superficie prodiera può essere attrezzata come solarium o come ricovero per un tender (o, in alternativa, una piccola barca a vela, tre motociclette o, addirittura, un’auto).

All’interno il salone principale è un luminoso open space con divani e varie poltrone.

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IMP. PROGETTI - SEASHARE 23

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La cabina armatoriale è a tutto baglio a centro nave e dispone di armadi, uno studio e due bagni. Sono molto ampi anche la cucina, il pozzetto e il fly. La sala macchine, insonorizzata, ospita i motori e i generatori, mentre tutti gli altri apparati sono stati sistemati in una seconda sala impianti per eliminare tubi, cavi elettrici o qualsiasi via di dispersione di rumore. Oltre all’enorme capacità della cambusa, anche i serbatoi dell’acqua e del gasolio sono dimensionati per lunghe navigazioni.

La velocità economica prevista si attesterà intorno agli 8 nodi, mentre tra gli e la massima tra i 12 e 17, a seconda dei motori installati.

11 e i 13 sarà quella di crociera

> La scheda

Costruttore Shadow Line Srl, Prato, uffici a Porto Lotti

(La Spezia), tel. 0187 532284, www.seashare.it Progetto Fulvio De Simoni • Raoul Zunino • ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 23,90 • lunghezza m 23,05 • larghezza m 6,40 • peso ton 61 • altezza m 6,48 • altezza con hardtop m 7,80 • immersione m 1,60 • riserva carburante da lt 15.000 a 21.000 • portata max 18 persone • 2 motori Caterpillar o Man cv 500 oppure 2 motori Caterpillar o Man cv 1.100

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IMP. PROGETTI - G FORCE 9

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la fabbrica delle idee

G – Force 9 Parte dall’idea di creare un oggetto tecnologicamente avanzato dalla linea innovativa e si rivolge sia al cliente evoluto che al neofita proveniente, per esempio, da un Paese emergente. Grazie alla tuga trasparente offre protezione dall’esterno ma mantiene una stretta

connessione visiva con l’ambiente marino

L’hardtop sarà costituito in massima parte da una tamponatura fatta da un doppio strato di cristalli di sicurezza con

Gli spazi all’aperto (di 180 mq) prevedono aree

all’interno celle fotovoltaiche, che da una parte contribuiranno al fabbisogno energetico sfruttando l’energia del sole, dall’altra proteggeranno gli ospiti da raggi uva e infrarossi. La maglia strutturale sarà, quindi, a vista, concepita come una architettura gotica sospesa sull’acqua. A richiesta è possibile installare un flybridge con altre zone prendisole più riservate.

protette, ombreggiate e attrezzate con sedute e tavoli trasformabili, piani prendisole a scomparsa e piscina a prua, porzioni di murate abbattibili grazie ai semitubolari sezionati e a un’ampia spiaggia di poppa.

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BARCHE ottobre 2012


IMP. PROGETTI - G FORCE 9

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Il ponte inferiore è largamente personalizzabile. In questa proposta una prima scala a dritta conduce sottocoperta agli ambienti dedicati all’equipaggio (cucina con quadrato e due cabine doppie con servizi). La scala ospiti, invece, conduce al lowerdeck: una sala tv/mediacenter funziona anche da disimpegno e distribuisce gli accessi alle due cabine (vip e master).

«Oggi viviamo il tempo delle ibridazioni fra generi diversi; specie appartenenti a generi un tempo distanti convergono dando vita a nuove tipologie, sintesi che assumono in sé i pregi e aumentano le possibilità che avevano separatamente. In questo scenario dove il design in continua evoluzione dà vita a un orizzonte pieno di futuri possibili, abbiamo accarezzato un sogno. L’incrocio fra qualcosa che ha l’inconfondibile sapore sportivo del tender ma che già non lo è più, offrendo una grande tenuta al mare e tutta l’abitabilità e il comfort di uno yacht di oltre 100’, pensato in funzione della

reale godibilità del tempo di navigazione, un grande spazio-lounge che corresse ininterrotto da poppa a prua e che avesse il mare come unica, vera grande scenografia in movimento». Gianluca Caputi

> La scheda

Progetto Gianluca Caputi Scafo Lunghezza ft m 31 • larghezza m 8,60 • immer-

Il salottino sul ponte principale si collega con gli spazi esterni grazie a porte scorrevoli e in parte abbattibili in cristallo. Si tratta di un’area climatizzata dedicata al relax e arredata con divani e tavolo con base telescopica ampliabile, mobili bassi e bar.

>

Tra i materiali saranno privilegiati fibre di ,

carbonio kevlar, alluminio, honeycomb e altri di diffusa utilizzazione aeronautica come compositi alleggeriti alveolari per gli allestimenti interni.

sione m 1,05 • peso ton 75 • riserva combustibile lt 10.000 • riserva acqua lt 1.500 • 2 motori Mtu 16 V2000 M94 da cv 2.600 con trasmissioni Asd 16 Navy o idrogetti • velocità max prevista a partire da 44 nodi

Dimensione e forma dei semitubolari rigidi sono a geometria variabile da poppa a prua, sezionati in modo da

consentire l’eventuale apertura di terrazze a murata. Il sistema del doppio semi-tubolare, consente di massimizzare i vantaggi legati alla tenuta idrodinamica in virata su mare formato e alla resistenza agli urti accidentali anche in manovra.

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IMP. FORUM MONO O BIMOTORE

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il forum Mono o bimotore?

Proposta indecente E se si pensasse seriamente di utilizzare un solo grosso motore invece di due? Franco Harrauer è convinto che si guadagnerebbe in peso, ingombro e potenza. Vogliamo aprire un dibattito sulle pagine del nostro giornale e tutti i progettisti sono invitati a parteciparvi per esporre la loro opinione

>aerodinamici idrodinamici, I condizionamenti

e strutturali portano ad avere una architettura

strettamente funzionale, “pragmatica”.

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BARCHE ottobre 2012

U

na scelta o, meglio, una componente implicita e non tecnicamente giu-

stificata nell’oggetto “barca” è la presenza di due motori e quindi di due sistemi di propulsione e di governo, oltre a un doppio impianto di scarico di comando e di monitoraggio. In una mia recente proposta, analizzo un cruiser nel quale il valore prevalente assunto è la velocità di crociera non inferiore ai 60 nodi in crociera. In questo studio, pubblicato su queste pagine e da me intitolato “Squid Bone; una proposta indecente”, per la sua collocazione “fuori dalle righe”, la differenziazione piu evidente è la scelta ragionata di un solo motore (1.200 kW, 1.608 cv). Molti fattori inducono a questa inusuale analisi e li possiamo individuare in molti elementi. Il peso, l’ingombro e la potenza unitaria di un solo propulsore (ivi compresi i sistemi già elencati) sono nettamente inferiori alla somma del peso, dell’in-

gombro e della potenza dei due propulsori necessari per il raggiungimento desiderato dell’obiettivo: velocità 60 nodi. Questa analisi vale, nella stessa proporzione, anche per i costi e contribuisce sensibilmente alla riduzione di quello finale dell’imbarcazione. Nel caso della mia “proposta indecente”, l’orientamento verso il monomotore è stato condizionato anche e soprattutto dalla configurazione a triciclo rovescio già sperimentata da Levi e da me per il racer Arcidiavolo e dai Gpb (General purpose boats), pattugliatori per l’esercito brasiliano. Architettura idrodinamica che, oltre alla stabilità e al potenziale sviluppo di piattaforma e dei volumi di carena, offre per le alte velocità di crociera lo sfruttamento e l’apporto aerodinamico di portanza e di controllo dell’assetto. Nello “Squid Bone” la relativa larghezza dello scafo AD e il diedro di circa 30° non avrebbero consentito l'installazione di una coppia di motori con una buona immersione dei doppi complessi di propulsione e governo. Certo è che questi condizionamenti idrodinamici, aerodinamici e strutturali con un continuo controllo dell’esponente di carico hanno dato come risultato una “inusuale” architettura strettamente funzionale e, mi sia concesso un aggettivo a me caro, “pragmatica”, dove ogni linea è strettamente ragionata e non, come troppo spesso capita, risultante da un mal inteso design. «Ma se mi si ferma il mio unico motore, come faccio a ritornare a casa?». Il tema dell’affidabilita del motore va considerato nell’ottica del progresso tecnologico e del suo corretto uso e manutenzione. Una delle prime traversate atlantiche di un aereo fu effettuata dal famoso Dornier DO X con 12 motori, negli anni ’40 dopo i trimotori fu l’era dei quadrimotori a elica e poi a getto; oggi 300 passeggeri volano, per più di dieci ore con dei bimotori e probabilmente negli anni a venire potremo volare sull’Atlantico con un monomotore come fece Lindberg nel 1927 con il suo unico motore da 220 cavalli. «Ma se devo andare in banchina a marcia indietro? Chi mi aiuta»? ...il tuo bow thruster! Franco Harrauer


BWA

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IMP. TEORIA ASCENZI

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teoria Navi veloci

Spediti sull’acqua,ma con stabilità Forme di scafo wave piercing a forte allungamento, contenimento del flusso sotto carena con pareti laterali immerse, gradini e ventilazione del fondo per ridurre l’attrito:queste sono le possibili strade per realizzare mezzi navali ad alta velocità di Alberto Ascenzi, a.ascenzi@serimnet.com, www.serimnet.com

Esiste una imbarcazione per certi aspetti rivoluzionaria, ideale per missioni di volo e anfibie in condizioni meteomarine forza 4-5. Può superare i 40 nodi, ma nel progetto colpiscono soprattutto la stabilità, la manovrabilità e il seakeeping.

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Si tratta di Independence, qualcosa di assolutamente innovativo da cui prendere spunto per lo studio di altri progetti. È stata costruita dalla General Dynamics Corporation nel cantiere dell’Austal Usa di Mobile (in Alabama) in base a

un programma di nuove costruzioni della U.S. Navy che prevede l’acquisizione di oltre 50 unità di cui 24 già commissionate, 12 alla stessa General Dynamics e 12 caratterizzate da un monoscafo a spigolo alla Lockeed Martin associata a Fincantieri Usa.

Independence ha un deadweight di 608 ton, un volume utile di 11.000 m3 e un ponte volo di 1.030 m2. Il progetto si basa su un’applicazione militare dei trimarani da trasporto car-pax dell’Austal, i cui maggiori esempi sono quelli della Fred Olsen Company tipo Benchijigua Express in servizio alle Canarie, che a loro volta sono una evoluzione dei catamarani tipo Bocayna.

Nel campo dello yachting le stesse forme di scafo a trimarano sono state utilizzate dal cantiere Austal di Hendersson in West Australia per la costruzione del White Rabbit, uno yacht di 61,40 metri, largo 15,4 che sviluppa una velocità di 19 nodi con una potenza installata di 3.085 kW. Esaminando le foto rese pubbliche dell’Independence si possono rilevare caratteristiche speci- (continua a p. 94)


FPT IVECO

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IMP. TEORIA ASCENZI

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teoria Navi veloci

Independence.

(segue da p. 92) fiche di questo progetto che ne fanno qualcosa di assolutamente nuovo rispetto a quanto siamo abituati a vedere. Innanzitutto colpiscono l’assenza di onde divergenti, la manovrabilità e la stabilità ad alta velocità, prestazioni da attribuire alla configurazione tipo wave piercing dello scafo centrale, il cui rapporto lwl/bwl è superiore a 17/1, alla presenza di un bulbo di prora e a due coppie di pinne attive posizionate a prora e a poppa. I due scafi laterali assicurano un forte incremento della stabilità laterale e portano il rapporto di figura fuoritutto a circa 4,5/1, a beneficio dei volumi utili e della superficie del ponte volo. Per come sono posizionate le due coppie di pinne attive s’intuisce che esse contribuiscano significativamente a ridurre i moti di beccheggio e a consentire brusche virate in velocità senza sbandate laterali. La velocità di 40 nodi, a cui corrisponde un quoziente di Taylor di 2, è ottenuta con un rapporto potenza/peso di 22,34 kW/ton, valore non basso se confrontato con quello di uno scafo tradizionale con eliche immerse. Viene spontaneo un confronto con gli incrociatori leggeri classe Capitani Romani costruiti nel 1940 che avevano prestazioni 94

BARCHE ottobre 2012

analoghe di velocità con un rapporto potenza/peso di 17 kW/ton. Tuttavia non è la velocità l’elemento più appariscente, ma sono la stabilità, la manovrabilità e il seakeeping. Qualche perplessità è data dal tipo di costruzione in lega leggera che potrebbe con il tempo creare problemi di robustezza di scafo, soprattutto locale, per le sollecitazioni dovute sia alla configurazione a trimarano sia a un gravoso impiego militare.

sostentamento dello scafo va ricercato con altri mezzi, il più efficiente dei quali è sicuramente rappresentato da un cosiddetto cuscino d’aria contenuto da una cortina flessibile perimetrale o da due pareti laterali rigide e cortine di prora e poppa. Mezzi di questo tipo non hanno limiti dimensionali, dipendendo solo al binomio superficie e pressione interna al cuscino. Se non possiamo disporre del sostentamento dinamico dobbiamo puntare su forme di scafo lunghe e strette in grado di intersecare la

superficie liquida rimanendo stabilmente ancorati a essa. È la forma wave piercing tipica dei catamarani e dei trimarani veloci come, nel nostro caso, è l’Independence. Un interessante esempio di scafo wave piercing è stato adottato per il progetto dei nuovi Ddg della U.S. Navy classe Zumwalt (curioso come il

nome dell’ammiraglio Zumwalt, a suo tempo convinto sostenitore di grandi navi veloci a cuscino d’aria, sia stato oggi assegnato a que(continua a p. 96)

U.S. Navy dd(X) Zumwalt.

Scafo “tumblehome”

Cosa si deve intendere per alta velocità? Il concetto è strettamente legato alla dimensione del mezzo e al suo peso. Per piccole unità è possibile realizzare un sostentamento dinamico dello scafo in condizioni di planata, ma aumentando le dimensioni – e quindi il peso – viene a mancare questo presupposto per il semplice motivo che il peso aumenta con il cubo della dimensione mentre la portanza dinamica, legata alla superficie, può crescere solo con il quadrato della medesima. Esiste un limite fisico che non consente di realizzare scafi plananti con un dislocamento superiore alle 200 tonnellate circa, anche se del tipo aliscafo ad ali profondamente immerse. Per dimensioni maggiori il

Independence Scafo Lunghezza ft m 127,80 • larghezza m 28,40 • immersione massima m 3,96 • dislocamento a p.c. ton 2.784 • velocità di progetto 40 nodi • costruzione leghe di alluminio • motori 2 Mtu 20V 8000 di 9.100 kW (cv 12.364,716) a 1.150 giri/m, 2 Tag GE LM 2500 da 22 MW, 4 idrogetti Wartsila Lips (Usa)

Scafo “tumblehome”migliorato


REVOLVER

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teoria Navi veloci

Qui sopra, il Ses 100 B in navigazione.

In alto, lo Stiletto, mezzo planante da 50 nodi. Sotto, il Ses 100 A.

due tunnel sottocarena per trasformare la sua energia dinamica in pressione di sostentamento del mezzo. Per realizzare mezzi navali ad alta velocità è necessario quindi seguire queste strade: forme di carena wave piercing a forte allungamento, contenimento del flusso sotto carena con pareti laterali immerse, gradini, cuscino d’aria o comunque ventilazione del fondo per ridurre l’attrito, multiscafi. Gli obiettivi sono ridurre o eliminare la formazione delle onde divergenti di prora, diminuire l’attrito, creare una componente di sostentamento dinamico, migliorare la tenuta al mare. Ho ritenuto si dovesse operare in questa direzione e nel 2000 elaborai, per conto di un noto armatore argentino, il progetto di un trasporto passeggeri da 75 nodi con uno scafo a gradino avente la parte poppiera delimitata da pareti laterali e ventilata con

insufflazione d’aria. Per la propulsione avevo previsto l’impiego di eliche di superficie, ritenendo che solo così avrei potuto contenere il peso e superare il muro di 60 nodi cui sono soggetti gli idrogetti disponibili in commercio. Infatti per consentire velocità maggiori di 60-65 nodi, a mio avviso, l’unico propulsore possibile è l’elica supercavitante di superficie: non esistono esempi di unità con propulsione a idrogetto che abbiano superato questo limite a eccezione di un mezzo a cuscino d’aria da 100 ton, il Ses 100 A, progettato per una velocità massima di 80 nodi e provato alla metà degli anni ’70 del secolo scorso dalla U.S. Navy. La nave ebbe un lungo periodo di messa a punto che richiese l’adozione di idrogetti a più stadi a flusso misto e sezioni d’ingresso alla bocca a geometria variabile. Per contro, il Ses 100 B, con propulsione a elica di superfi-

Percentuale dell’efficienza propulsiva

(segue da p. 94) sto tipo di scafo molto diverso). I Ddg di questa classe sono caratterizzati da un sottile scafo tipo “tumblehome”, forma utilizzata nel passato dai galeoni, che consente con le sue murate inclinate all’interno una ridotta maschera radar (Stealth). Il progetto ha subìto forti critiche da parte degli architetti navali che attribuivano a queste forme scarse doti di stabilità in falla, per cui è stato successivamente modificato con l’aggiunta di due pareti laterali costituenti due pinne immerse. Un altro progetto di riferimento che merita attenzione è lo Stiletto, un mezzo planante da 50 nodi della U.S. Navy le cui forme di scafo a 5 punte sono studiate in modo da incanalare l’onda di prora in

cie superò i 90 nodi, oltre 10 in più della versione A, con un rendimento propulsivo totale maggiore di 8 punti percentuali. Occorre dire che si trattava in questo caso di eliche di superficie a pale orientabili molto speciali appartenenti alla Serie 4281 del Nsrdc. L’elica è un propulsore che si adatta perfettamente alle diverse condizioni operative di un mezzo militare che deve sì poter sviluppare una velocità elevata, ma che opera per la maggior parte del tempo a basse andature. La corrispondenza velocità/numero di giri consente coefficienti di avan-

zo pressoché costanti anche a regimi molto differenti con un elevato rendimento energetico. Al contrario il rendimento dell’idrogetto, essenzialmente una pompa, è legato alla portata d’acqua, come differenza di quantità di moto tra la bocca d’ingresso e quella di uscita, è massimo solo in un campo molto ristretto di variazione di velocità all’imbocco, al di fuori del quale crolla. L’idrogetto si presta molto bene per la propulsione di navi commerciali che operano a velocità costante, ma non è l ’ i d e a l e (continua a p. 98)

eliche supercavitanti completamente sommerse eliche convenzionali

eliche parzialmente sommerse water jet

Velocità nodi Curve di efficienza approssimative per diverse propulsioni

>

alta velocità

L’ non significa nulla se non è associata alle altre fondamentali qualità marine per affrontare in condizioni operative anche molto gravose.

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sicurezza


BRUNSWICK/Quicksilver

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teoria Navi veloci

Accorgimenti per la realizzazione di idrogetti per alta velocità

Dal “Report delle prove presso la Sspa”

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(segue da p. 96) per un mezzo militare. Per migliorare le prestazioni in diverse condizioni di funzionamento sono stati studiati accorgimenti quali sistemi a più stadi e bocche d’ingresso a geometria variabile. Attualmente sto sperimentando forme di carena semiplananti che introducono, sulla base delle mie precedenti esperienze nel campo dell’alta velocità, i concetti presenti nei trimarani veloci dell’Austal, nei nuovi Ddg e nello Stiletto (Usa). Il progetto è finalizzato alla costruzione di unità commerciali o da diporto nella taglia da 26 a 36 metri di lunghezza per un campo di velocità che va da 15 a 25 nodi e fa parte di una mia collaborazione con Cantieri di Baia per la creazione di un nuovo brand. Gli obiettivi sono gli stessi che hanno originato i progetti di riferimento, ossia grande superficie di piattaforma, bassa resistenza in regime semiplanante, sostanziale incremento delle qualità marine di tenuta al mare e di manovrabilità.

Le forme e i parametri di carena sono quelli di base di uno scafo ottimizzato per un V/L di 2,5 (o se vogliamo per un Fv=2, cioè al limite inferiore del regime di planata) modificato in modo da avere un centro di carena molto arretrato, piccoli angoli d’ingresso di prora, estesa superficie portante di poppa e un chine sagomato per formare due pinne verticali. L’analisi fluidodinamica computerizzata (Cfd) ha dato risultati molto incoraggianti, convalidati da esperienze su modello in scala 1/15 provato in vasca navale. Il beneficio che si ottiene è spiegabile con una più uniforme distribuzione della pressione dinamica sul fondo, una riduzione dei suoi valori di picco e un deciso effetto smorzante sui moti di sussulto con mare in prora. Particolarmente significativa è la riduzione del 50% circa del valore delle componenti verticali di accelerazione sul baricentro, che passano da 0,631 g a 0,297 g con uno stato del mare forza 4. Si dimo- (continua a p. 100)


FORESTI E SUARDI

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IMP. TEORIA ASCENZI

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teoria Navi veloci

Confronto nuova carena con uno scafo semidislocante tradizionale

Diversa distribuzione delle pressioni sul fondo nei due casi

Riferimenti: 1. Janes, Surface Skimmer, 1978 2. Rosenblatt & Son. Inc, The Surface Effect Ship (PM-17) 3. Modern Ships and Craft, Naval Engineer Journal, febbraio 1985 4. Sspa, Report 2000, 0420 del 12.12.2000 5. Profjord, Report NO1011 del 12.12.2000 6. Rolla Sp Propellers Sa, Report 10_01 Le immagini di Independence e le notizie inerenti, riportate nella relazione, sono rese pubbliche su internet.

Modello di 29 m, scala 1/15 in prova, 90 ton, 22 nodi.

59 m Ocean Fast Cruiser 100

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Confronto dei diversi angoli di assetto in corsa Hw = 2 m, Pw = 6 s, V = 15 nodi Monohull R media [N] 26552 R_f media [N] 5460 R_p media [N] 21092

Sidehull 24099 5834 18266

Delta -2453 373 -2826

Immersione max (m) Immersione min (m)

1.326 -1.697

0.272 -1.095

-1.054 -0.603

Accelerazione Lcg max (g) Accelerazione Lcg min (g)

0.631 -0.888

0.297 -0.505

0.334 -0.383

Assetto max (deg) 4.644 3.776 Assetto min (deg) -7.756 -3.687 Confronto del comportamento con mare forza 4.

-0.868 -4.069

(segue da p. 98) stra inoltre che la resistenza totale all’avanzamento nel campo di velocità d’interesse è inferiore a quella dello scafo tradizionale migliore possibile avente stessa lwl e stesso dislocamento, quindi direttamente confrontabile. Queste esperienze sono il banco di prova per lo sviluppo futuro di navi di dimensioni maggiori capaci di velocità superiori ai 60 nodi, con forme di scafo simili a un trimarano anche se più compatte e tali da consentire migliori prestazioni di tenuta al mare, stabilità e manovrabilità. Ad alta velocità non è sufficiente studiare una buona

carena, anche le forme dell’opera morta assumono una importanza rilevante sia per garantire un basso coefficiente Cx di resistenza aerodinamica, sia per tagliare le onde senza opporre resistenza. In particolare la prora deve avere forme tondeggianti senza slanci in modo da smorzare le pressioni d’impatto con le onde assicurando nel contempo una grande riserva di galleggiabilità per evitare di immergersi. Un esempio di quanto detto è la proposta che abbiamo elaborato per uno yacht di 59 metri progettato per una velocità di oltre 60 nodi, di cui mostriamo la seguente immagine.


CANT.NAV. SESTRI

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IMP. METEO

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esperti

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meteo

Le trombe marine Si tratta di fenomeni di breve durata e di piccola estensione ma con venti molto violenti che sfuggono anche al monitoraggio Meteosat.Tuttavia si sa che sono legate a situazioni temporalesche e attraverso l’attenta osservazione del cielo è possibile prendere le dovute precauzioni di Gianfranco Meggiorin e Daniele Vitri*

Dal punto di vista previsionistico è molto difficile indicare la possibilità di formazione di trombe marine. Le carte sinottiche di previsione (Surface Pressure Forecast) non le indicano e inoltre si sono osservate trombe marine in condizioni depressionarie o anticicloniche, in calma di vento o in condizioni di venti irregolari ecc. Nonostante ciò le statistiche indicano che nel Mediterraneo le trombe marine sono sempre possibili ma si formano più spesso tra giugno e novembre, quando la superficie del mare è più elevata e maggiori sono i contrasti termici nel caso vi sia il passaggio di un fronte freddo (nubi generate dall’arrivo di aria più fredda) o il transito di una linea di instabilità (zona non frontale ma con instabilità temporalesca). Queste considerazioni sono importanti perché ci permettono di affermare che le trombe marine sono comunque associate a situazioni temporalesche. Poiché sappiamo bene che le nubi portatrici di temporali sono i cumulonembi, dovremo osservare con attenzione se la base di queste nubi anziché essere 102

BARCHE ottobre 2012

appiattita, appare sfrangiata e presenta delle protuberanze verso il basso, come se si trattasse di coni rovesciati (cumuli mammati). Proprio da uno di quei coni potrebbe trarre origine la coda della tromba. In genere, ancor prima che la tromba diventi visibile, il vento disegna sulla superficie del mare dei vortici circolari che l’increspano e ciò si produce in condizioni di forte instabilità, con il cielo che si colora di intensi arancioni, gialli e la visibilità diventa eccezionale tra squarci di cielo dai colori vivi e insoliti. Le scarse registrazioni barometriche relative al passaggio di una tromba marina indicano che nel suo interno la pressione può crollare di numerosi hectoPascal (1020 o più) e comunque è stato osservato, specie attraverso i barografi digitali, che la forte instabilità, ancor prima dei temporali o delle trombe, determina delle variazioni irregolari della pressione, dei “saltelli” dell’ordine di un paio di hectoPascal. Un altro fatto importante che può interferire soprattutto sullo spostamento delle trombe marine è l’influenza orografica dell’aria.


IMP. METEO

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Alcune caratteristiche Le trombe marine possono viaggiare abbastanza velocemente, a 10-15 nodi, secondo una certa traiettoria, oppure apparire quasi stazionarie; ciò consente al comandante di un’imbarcazione di poterle evitare con facilità impostando una rotta divergente. Il rischio di trovarsi proprio sulla traiettoria del vortice è piuttosto basso e ancora una volta il mare aperto offre ampio spazio di manovra. Molto più preoccupanti potrebbero rivelarsi altri fattori. Se per esempio ci troviamo in un ancoraggio o in un porticciolo, l’arrivo di una tromba marina con i suoi venti violenti potrebbe causare seri danni all’interno dell’approdo e alle imbarcazioni. Non sono rare anche le testimonianze di barche di una certa grandezza sbattute giù dal proprio

>

se invece la tromba assume forme molto inclinate è probabile che il vento al suolo sia

Quando una tromba entra in una baia

“ingabbiata” sul posto

spesso rimane generando danni ingenti.

invaso durante il periodo dei lavori a terra. L’altro problema riguarda il fatto che se in navigazione osserviamo delle trombe (il più delle volte sono più di una) è segno che l’instabilità e i contrasti termici nei bassi strati sono molto forti e quindi ci dovremo aspettare raffiche e groppi di vento. Non è detto che la direzione della tromba sia quella del vento dominante. Se la sua forma è quella di un cilindro verticale è segno che il vento tra il suolo e la base del cumulonembo soffia in una determinata direzione e forza;

diverso da quello che soffia alla base della nube che genera il fenomeno. L’altezza della tromba può variare da alcune decine di metri fino a oltre un migliaio: sono state osservate trombe di 1.500-1.800 metri e i venti del vortice ruotano nel nostro emisfero in senso antiorario (anche se certe osservazioni indicherebbero in alcuni rari casi dei comportamenti anomali e turbolenti).

Le osservazioni e i bollettini Abbiamo detto che il bollettino del mare non annuncia in

genere la formazione di trombe, accade spesso, invece, che esso indichi l’arrivo di sistemi frontali temporaleschi o la presenza di linee di instabilità. Più frequente è il lancio di un “sécurité, sécurité, sécurité” sul canale 16 vhf da parte delle Stazioni costiere per la segnalazione di trombe marine in una certa zona. Il più delle volte quell’avviso, vista la brevità della durata del

>

fenomeno, riguarderà una tromba dissoltasi da tempo ma il fatto che in una zona non lontanissima vi sia un’instabilità marcata deve indurci a pensare che, effettivamente, fenomeni analoghi si possano verificare anche ad una certa distanza dalla tromba indicata dall’avviso. I groppi di vento saranno comunque probabili in quella giornata. *www.navimeteo.it

In breve Le carte sinottiche di previsione non segnalano le trombe d’aria ma le statistiche indicano che nel Mediterraneo sono sempre possibili e si formano più frequentemente tra giugno e novembre, quando i contrasti termici sono maggiori.

associate a situazioni temporalesche e > Sono bisogna osservare con attenzione i cumulonembi, soprattutto se la base appare sfrangiata e presenta delle protuberanze

Nella pagina a fianco, una tromba marina a largo di Genova fotografata nel giugno 2008 (archivio Navimeteo). Sopra, sciame di trombe marine alle isole Bahamas. In questo caso la corrente trasversale alle quote superiori conferisce al vortice un prolungamento inclinato rispetto alla superficie marina. ©NOAA

verso il basso, come se si trattasse di coni rovesciati, perché da uno di questi potrebbe trarre origine la coda della tromba. viaggiare a 10-15 nodi oppure >esserePossono stazionarie e se la forma è quella di un cilindro verticale è segno che il vento tra il suolo e la base del cumulonembo soffia in una determinata direzione e forza; se invece la tromba assume forme molto inclinate è probabile che il vento al suolo sia diverso da alla base della nube che genera il fenomeno.


IMP. SACCA RACER

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Leggende da record TrentatrĂŠ imbarcazioni storiche, provenienti da mezza Europa, hanno partecipato a un raduno multicolore ed entusiasmante. Una due giorni di esibizioni senza retorica e nostalgia che ha attratto tanti appassionati e qualche curioso testo di Marina Mancuso foto di Carlo Borlenghi


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rofumo di storia e di tecnologia avanzata, motori rombanti e voglia di corre-

re veloci sull’acqua, con la stessa energia di un tempo. Piloti di lingue e culture diverse, uniti da una stessa passione, che hanno scritto pagine indelebili della motonautica – uno per tutti è il grande Fabio Buzzi – si sono trovati a Sacca di Colorno, in provincia di Parma, per un raduno che ha, addirittura, battuto un record europeo. La seconda edizione del Sacca Racer Meeting, organizzata dalla Motonautica Parmense, infatti, ha attratto 35 racer storici, di cui 25 costruiti prima del 1983, superando tutti i raduni di questo genere, da quando è stato istituito il settore delle barche storiche della Federazione Motonautica Italiana, nel 1998. I nomi più importanti tra i costruttori c’erano tutti, per una due

In queste pagine, alcuni momenti della manifestazione, che ha visto nove emozionanti sessioniesibizioni nelle acque del Po, a cui hanno partecipato personaggi “storici” di questa disciplina, come Fabio Buzzi, Benito Casinghini, Antonio Petrobelli e Leopoldo Casanova.

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giorni che ha visto alternarsi nove sessioni-esibizioni in acqua, davanti a un pubblico di appassionati e curiosi provenienti da ogni parte del Vecchio Continente. Restaurati da poco ed entrati in acqua per la prima volta, nonché attrazione principale della manifestazione, erano i tre racer Classe R4, motorizzati con i rarissimi Autodelta-Montreal V82500 versione marina, che sono stati campioni del mondo nella loro classe negli anni ’70, pilotati da leggende come Benito Casinghini, Antonio Petrobelli e Leopoldo Casanova. Era la prima volta che entravano in acqua assieme e sono stati l’orgoglio degli organizzatori. A questo proposito, Everardo Padovani, presidente di Motonautica Parmense, ci ha raccontato che il lavoro organizzativo è durato 12 mesi ma ne è valsa la pena: attirare nomi così importanti e battere un record sono state soddisfazioni superiori alle sue aspettative. La partecipazione si


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La storica passione per la motonautica degli abitanti della zona ha contribuito al successo con una grande partecipazione di spettatori.


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I partecipanti Nome 1. Mamo Crespi 2. Gianluca Canetti 3 Bernard Audiat 4 Guido Ermanno Romani 4 Bruno Huber 5 David Roland 6 Pietro Petrobelli 7 Paolo Ferrari 8 Bernard Pottier 9 Valfredo Pellicciari 10 Mauro Prospero 11 Stefano Mueller 12 Eric Fisseux 13 Stefano Mundula 14 Pietro Silva 15 Giovanni Ferrari 16 Jean Van Praet 17 Rolf Gersch 18 Marc Fouaux 19 Henry-Jacques Pechdimaldjian 20 Valfredo Pellicciari 21 Roberto Romani 22 Roberto Rizzo 23 Giorgio Brozzi 24 Umberto Ruffini 25 Fabio Buzzi 26 Romanello Balocchi 27 Giuseppe Casanova 28 Paolo Ferrari 29 Stefano Battaglini 30 Aldo Berinzaghi 31 Marcello Grossi

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Barca Anno A. Molinari, Alfa Romeo 2000 L4 1966 Celli, Alfa Romeo Montreal Autodelta 2500 8v 1971 Popoli, Alfa Romeo 2000 L4 1972 Lucini, Alfa Romeo Montreal Autodelta 3000 V8 1973 Eugenio Molinari, Alfa Romeo 2500 L6 1967 Predator Nankervis, Rolls Royce 27000 V12 1972 Celli, Alfa Romeo Montreal Autodelta 2500 V8 1971 Lucini E Frigerio, Alfa Romeo 2000 L4 1974 San Marco Alfa Romeo 2000 L4 1964 Lucini E Frigerio, Alfa Romeo 2000 L4 1970 Lucini E Frigerio, Alfa Romeo 2000 L4 1972 Lucini Alfa Romeo 2000 L4 1974 Chapron, Alfa Romeo 2000 L4 1974 Timossi Bmw 2500 L6 1969 Molivio Lancia Flaminia 2500 L6 1969 Popoli, Alfa Romeo 2000 L4 1966 Timossi, Bpm 2600 Ss 1954 Celli, Bpm 2500 Ionic Racer 1959 Molivio, Alfa Romeo 2000 L4 1963 Celli Alfa Romeo 1300 L4 1963 A. Molinari, Alfa Romeo 1300 L4 1964 Cf-77 Payne - Longtin Design Chevrolet 5000 1973 Fb Design Bmw 2500 L6 1973 Lucini, Alfa Romeo 2000 L4 1993 Lucini Alfa Romeo 2000 L4 1994 Fb Design, Turbina A Gas Diesel 1986 Clerici, Bmw 2000 1994 Clerici, Alfa Romeo 2000 L4 1990 Lucini, Alfa Romeo 2000 L4 1992 Barca Ron Jones, Alfa Romeo 2000 L4 1982 Restaurato 1998 Lucini Alfa Romeo 2000 /4 1989 Barca Popoli, Alfa Romeo 2000/4 2009

basa molto sul “passa-parola” e fino all’ultimo non si sapeva con precisione il numero di partecipanti, ma il successo è tale che già si pensa all’edizione 2013, per la quale «abbiamo pensato a nomi importanti». Tra le curiosità da segnalare, c’era il racer più vecchio, che arrivava dal Belgio ed è apparso conservato molto meglio di tanti altri, con la sua “datata” carrozzeria in alluminio rivettato: era il Timossi-Bpm 2600 SS, del 1954, con cui Giorgio Guidotti è stato più volte campione KD negli anni ’50. Dall’Austria è arrivato un gigantesco Unlimi- (continua a p. 111)

Gli entrobordo presenti al raduno arrivavano da Svizzera, Francia, Germania, Belgio e Austria – oltre, naturalmente, all’Italia – e tra tante barche “storiche” c’era anche qualche scafo più recente, come quello con motore a turbina, con cui Fabio Buzzi ha vinto due raid Pavia-Venezia.


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La Motonautica Parmense esiste dal 1951 e ha sede a Sacca Di Colorno. Il presidente è Everardo Padovani. Dispone di un’ampia area verde, attrezzata con giochi per i bimbi, campo da calcetto, area picnic, bar, diversi pontili di ormeggio con servizio di alaggio. La prima edizione del meeting (2011) era stata organizzata proprio per festeggiare il 50° anniversario dell’associazione.

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(segue da p. 108) ted del 1973, con un motore Rolls Royce V12, di 27.000 cc di cilindrata e 800 cavalli di potenza, mentre il campione di tante Pavia-Venezia, un tempo condotto da Sterza-Beltrami, E.Molinari “Annabella”, è stato restaurato per l’occasione. Ovviamente non mancavano anche barche più recenti, costruite negli anni ’90. È stato occasione di incontro tra restauratori, piloti, costruttori di barche e appassionati. L’obiettivo di questo evento, così come di molti altri che si stanno diffondendo su scala europea e nazionale, è quello di assecondare e fomentare una passione e una curiosità che sembrano in crescita verso un mondo diventato troppo elitario e che oggi ha voglia di coinvolgere sempre più persone.

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Tra le curiosità da segnalare, c’era il racer più vecchio, che arrivava dal Belgio, con una carrozzeria in alluminio rivettato: era il , del 1954, con cui Giorgio Guidotti è stato più volte campione KD negli anni ’50

Timossi-Bpm 2600 SS

Curiosità:un lungo restauro Nell’estate del 2007 a Sarnico (BG), durante un raduno di racer d’epoca, Gianluca Canetti conosce Olga, la figlia di Benito Casinghini, che gli confida di avere una delle barche del papà ricoverata in un capannone. Nel 2010, nella fase di preparazione del primo Sacca Racer Meeting, nasce l’idea di recuperare l’imbarcazione del campione del mondo e la famiglia Casinghini si dimostra entusiasta. Il restauro viene affidato a Canetti, che nella sua carriera ha ripristinato e reso competitivi diversi racer, assistito in passato dal suocero, il pluridecorato Ercole Aliani. Al momento del ritiro dell’imbarcazione ci si rende conto che l’impresa non sarà semplice: lo scafo è deteriorato in diversi punti e il motore, Alfa Romeo, montato nel 1971/72, presenta diversi problemi. La barca con tutti gli accessori viene trasportata a Colorno dove inizia la fase di smontaggio. Lo scafo denudato prende la strada di Lipomo, per essere ripristinato dalle abili mani di Gianpiero Lucini (la maggior parte delle imbarcazioni presenti al 2° Sacca Racer Meeting sono state costruite da lui), mentre il motore viene portato a Parma nell’officina TecnoRally di Emilio Pinetti, esperto preparatore di motori da competizione. Lo scafo di Casinghini restaurato da Lucini torna a Colorno nell’autunno del 2011, dove Canetti provvede a rimontare supporti, timoneria, passaggio d’asse e tutti gli altri accessori. Il motore si farà attendere fino al maggio del 2012, quando la barca è pronta per fare mostra di sé al meeting.


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Sensibile all’eccellenza Che cosa può unire lo sci e il settore immobiliare al diporto? Solo un nome, Paul Goldstein. È un imprenditore e un immobiliarista inglese, armatore di un Pershing 88 e di un 115 dello stesso cantiere, che ha affidato le sue barche alle “cure” di Cmm Yacht Service di Laura Biazzi

Ha trascorso gli ultimi 30 anni a disegnare e produrre abbigliamento sportivo da sci ed è diventato una delle figure più influenti di questo settore. A lui si deve la nascita dei brand Nevica e Killy, capi di abbigliamento indossati anche dai “reali” come i principi William e Harry. Un successo senza pari e totalizzante, si direbbe, se non fosse che Paul Goldstein è anche un personaggio di spicco nel campo immobiliare. Da circa 15 anni, infatti, opera nel settore dal punto di vista finanziario e dal 2004 anche come imprenditore: il Gruppo che fa capo a lui (EandO) progetta e costruisce abitazioni di lusso. Pare, quindi, che tutto ciò che è bello, esclusivo e allo stesso tempo anche funzionale attragga Goldstein come una calamita in campo lavorativo. Ma non solo a livello professionale. Le stesse caratteristiche delle sue creazioni, infatti, si ritrovano anche nelle sue barche: due Pershing, un 88 del 2004 e un 115 del 2010. Affida questi yacht per i lavori all’interno, nel periodo invernale e per le piccole riparazioni a Cmm Yacht Service. «Ho conosciuto Matteo Cervasi (titolare di Cmm) subito dopo il varo del mio primo yacht. La sua azienda era responsabile di tutti i servizi post vendita del marchio Pershing. Il mio 88 piedi ha avuto bisogno di pochi interventi, ma in questi casi Cmm è stata sempre in grado di risolvere i problemi in modo tempestivo ed efficace, dalle piccole graffiature sullo scafo fino ai malfunzionamenti delle pompe. Ogni anno, poi, in ottobre lascio la barca nelle mani di Matteo che si prende cura di tutte le riparazioni e del mantenimento fino a maggio dell’anno successivo, quando Cmm rimette la barca in mare, pronta per affrontare l’estate. Nel 2010 ho comprato un 115 che in questi due anni ha potuto godere dello stesso trattamento a Senigallia, nel quartier generale di Cmm».

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Da Nevica a E+O Fondata nel 1978, negli anni Nevica si è evoluta producendo oltre 400 mila capi di abbigliamento tecnico da sci all’anno distribuiti in 32 Paesi del mondo. A metà degli anni ’90 si è aggiunto il marchio Killy e nel 2007 Goldstein lancia un nuovo brand, E+O (EandO), che ridona slancio vitale alla produzione di capi tecnici da sci.

Property Il progetto che ha spinto Goldstein a passare dagli investimenti finanziari alla progettazione immobiliare è stato Horizons, ad Hampstead. Oltre a questo, poi, ha personalmente seguito il design del proprio chalet in Val d’Isere e si è occupato di abitazioni in Sud Africa, a Londra e in Francia, tutte in contesti esclusivi e con i più alti standard di costruzione.

Cmm Yacht Service si prende cura dell’imbarcazione a 360°. È attrezzata per le più ed è in grado di adattarsi a qualsiasi logistica con l’utilizzo di attrezzature e a ogni specifica lavorazione.

ampie opportunità di interventi

mezzi idonei

«La nuova filiale di Cmm a Spalato, in Croazia, fornisce soluzioni immediate a tutti i problemi grazie alla preparazione dei tecnici italiani: la soluzione ideale per un’estate spensierata in barca», Paul Goldstein. Cmm yacht Service dispone di 12.000 mq, di cui 11.500 destinati a rimessaggio, refitting e service. Oltre a questo si occupa anche di brokeraggio e charter. A fianco, il Pershing 88.

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Le emozioni non finiscono mai Partire per i Caraibi, tuffarsi nelle acque assolate delle Bahamas o godersi il tiepido autunno in Costa Azzurra o in sud Italia su imbarcazioni dotate di ogni comfort. Noleggiare una barca ti consente di navigare in qualsiasi posto del mondo di Silvia Montagna

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Camper & Nicholsons Naviga nel mar dei Caraibi questo 45 metri di Perini Navi, una riuscita combinazione tra una comoda nave da crociera e un performante sailing yacht. Il layout è organizzato in modo razionale e interessante è la postazione di comando, disposta in un punto panoramico, dietro alla quale si trova anche uno spazioso solarium. Il disegno degli interni è moderno e la compartimentazione, ben insonorizzata, consente di ospitare per la notte 12 persone. Lo scafo è in acciaio, con sovrastrutture in alluminio e ponti in teak. I sistemi anti-intrusione controllano tutti i portelli e l’ingresso della sala. A sostegno delle vele un motore Caterpillar C32 di 720 chilowatt. Camper & Nicholsons, Londra, tel. +44 (0)207009195, info@lon.cnyachts.com, www.camperandnicholsons.com

Helios Costruttore Perini Navi • anno 2007 • lunghezza ft m 45 • larghezza m 9,73 • scafo e sovrastruttura acciaio e alluminio • motore un Cat C32 720 kW • riserva carburante lt

31.300 • riserva acqua lt 8.200 • altezza albero maestro dalla Dwl m 52 • superficie velica totale 1.127 mq • posti letto 12 • equipaggio 6 • prezzo $ 135.000 a settimana

Credit photo: Camper & Nicholsons International

teristiche principali dell’imbarcazione ci sono un’elegante e attrezzata sala entertainment insieme a una zona dinette esterna, ideale per cene all’aperto, con vasca idromassaggio e spa. Sei sono le cabine per 12 ospiti, mentre l’equipaggio a disposizione è composto da 8 persone. Per tutto l’inverno naviga alle Bahamas.

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Intercharter Pure One è un Leopard 46 realizzato dai Cantieri Navali Arno di Pisa. Con una tripla motorizzazione è capace di raggiungere una velocità massima di 35 nodi, ma nello stesso tempo garantisce comfort assoluto per i suoi 12 ospiti. Sottocoperta il tema dominante nasce da un contrasto tra i colori ebano e avorio che creano un’atmosfera accogliente. Il camminamento del salone principale è rivestito da moquette color avorio e tra le carat-

Pure one

Costruttore Leopard • anno 2008 • lunghezza m 46 • larghezza m 8,2 • cabine 6 • posti letto 12 • equipaggio 8 • 3 motori Mtu cv 2.400 • velocità di crociera 27 nodi • prezzo $ 180.000-195.000 a settimana Intercharter Londra, tel. 040 943633, + 44(0)20 81335980, charter@intercharter.com, www.intercharter.com

Tease ha base a San Remo, all’inizio della Costa Azzurra e vicino a Montecarlo, ed è un Dominator 62. Creato dal team di Nuvolari & Lenard e dalla divisione meccanica del cantiere Dominator, questo motoryacht offre molti spazi sia nella zona giorno che in quella notte. Dispone, in particolare, di tre cabine che possono ospitare sei persone; due matrimoniali e una doppia, tutte con servizio privato. La suite armatoriale offre una eccellente vista mare, grazie alle sue caratteristiche vetrate, e dispone di un bagno con doccia e Jacuzzi separate. L’equipaggio è di due persone, il cuoco è italiano. L’imbarcazione è equipaggiata anche di un tender Williams 325 Jet e tutto l’occorrente per lo snorkelling.

Tease Costruttore Dominator • anno 2007 • lunghezza ft m 19,7 • larghezza m 5,1 • immersione m 1,6 • cabine 3 • posti letto 6 • equipaggio 2 • 2 motori Man V10 Crm cv 1.100 • velocità di crociera 25 nodi • prezzo € 20.000 a settimana AqvaLuxe Yacht Charter, Monaco, tel. +377 97703136, charter@aqvaluxe.com, www.aqvaluxe.com


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E poi ancora… L’Abacus 62 è un flybridge di 18 metri disegnato da Fulvio De Simoni e in 18 metri offre tre cabine per sei ospiti più una per l’equipaggio. L’armatoriale, grazie alla finestratura allungata sulla fiancata offre anche una vista mare “full immersion”. Naviga per tutto il mese di ottobre in Sardegna con base a Porto Cervo con due membri di equipaggio. Costa € 20.000 a settimana. Sea-Project, Messina, tel. 348 3350837, charter@sea-project.it, www.sea-project.it

Am Charter

Su un Sun Odyssey 42 Ds con tre cabine per sei posti letto del 2011, ai Caraibi, per un’esperienza di navigazione con amici senza equipaggio, ma con la possibilità di skipper. Costa 2.200 euro a settimana. Maratticus, Milano, tel. 02 4818446, info@maratticus.it, www.maratticus.it

L’imbarcazione è composta da quattro cabine, due armatoriali entrambe con televisore 42’’ e due ospiti di cui una matrimoniale e una a letti gemelli. In una zona separata si trovano le cabine per l’equipaggio con i rispettivi servizi, per garantire una maggior privacy per gli ospiti. Tra le caratteristiche di questo Ferretti Custom Line 97 ci sono i dettagli, che sono molto curati, e gli optional: gli impianti audio-video Bang&Olufsen sono praticamente ovunque. A bordo ci sono due tender e una moto d’acqua. Naviga nel Mediterraneo con imbarco a Napoli.

Custom Line 97 Costruttore Ferretti Yachts • anno 2008 • lunghezza m 29,7 • larghezza m 7,08 • immersione m 1,8 • riserva carburante lt 13.000 • riserva acqua lt 3.000 • cabine 4 • bagni 5 • equipaggio 1 • 2 motori Mtu 2.400 cavalli • prezzo € 52.000 a settimana AM Charter, Civitavecchia (RM), tel. 076 6501217, info@am-charter.com, www.am-charter.com

Bahamas Il nome Bahamas deriva dal termine spagnolo “baja mar”,che significa “mare poco profondo”,e si riferisce a un arcipelago di oltre 700 isole che si estende su un’area di 259.000 km quadrati nell’oceano Atlantico

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occidentale. Il punto più alto dell’arcipelago, costituito principalmente da coralli piatti, con pochi morbidi rilievi, raggiunge appena i 62 metri. Nonostante questa topografia comune, ogni isola ha un carattere a sé, proprio come i soli 300.000 abitanti che vi vivono. Distano poco più di un’ora dalla Florida e sono immerse in un trasparente mare tropicale da scoprire in barca. La maggior parte delle isole è costituita dalle spiagge disabitate e intatte. La capitale Nassau e Grand Bahama Island da molto tempo attraggono i visitatori da tutto il mondo che le scelgono per godere della famosa ospitalità bahamiana, della cultura unica e delle numerose attività che è possibile praticare, nonché delle ottime

condizioni meteo in ogni momento dell’anno. Gli abitanti delle Isole Bahamas condividono le loro ricchezze con orgoglio e leggero senso dell’humour. Eleuthera e Harbour Island sono i migliori centri per le attività acquatiche e famose per gli splendidi siti di pesca e immersione. Devil’s Backbone, una lunga striscia di barriera corallina che si snoda in acque popolate da una grande varietà di pesci attratti dai tanti relitti, è una destinazione molto visitata situata a nord di Spanish Wells. L’emozionante Current Cut, che separa Eleuthera dall’isolotto di Current, regala grandi brividi ai sub, che vengono trasportati da correnti fortissime formate dall’alternarsi delle maree lungo un canale largo 90 metri.


BRACKET BOAT

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i viaggi di Clelia Brunei Darussalam

Tra JUNGLA e ricchezze

Non è un miraggio. Nel Borneo, ai bordi di una fitta jungla intricata, si stagliano verso il cielo i minareti dalle cupole d’oro di alcune tra le più straordinarie moschee del mondo testo e foto di Clelia Pirazzini Brunei Darussalam è un piccolo ma ricchissimo sultanato che occupa 5.765 chilometri quadrati, situato sulla costa nord-occidentale della vasta isola asiatica. Grazie alle sue ingenti risorse petrolifere la popolazione dispone di un reddito pro capite tra i più alti del mondo, ma molti abitanti, soprattutto quelli appartenenti ad antiche etnie locali, preferiscono vivere in semplici case ai bordi della foresta o su palafitte lungo i tanti fiumi. Come a

Kampong Ayer, un intero villaggio, antico di 600 anni, composto da un agglomerato di case sull’acqua collegate fra loro attraverso pontili di legno e abitato da 30.000 persone. Situato sul fiume Brunei, proprio davanti alla moderna capitale Bandar Seri Begawan, è stato parzialmente ristrutturato e oggi ospita una scuola, qualche sala da tè e persino una piccola stazione dei vigili del fuoco. Per raggiungerlo è d’obbligo spostarsi in barca.

E, così, a ogni ora del giorno e della sera, lo specchio d’acqua antistante brulica di natanti, tutti dotati di potenti motori marini giapponesi, che sfrecciano a velocità elevate tra alberi di mangrovia e improvvise secche. Le imbarcazioni e i modesti traghetti sono indispensabili se ci si vuole inoltrare nella jungla che occupa il 70% del territorio. Grazie ai fiumi è possibile osservare la flora e la fauna che vive in quest’area selvaggia dove i verdi si alternano

con mille tonalità in un incanto stregato, mentre le sponde sono frequentate da uccelli trampolieri e grossi coccodrilli. Il mondo animale è molto vario, ma difficile da avvicinare a causa della fitta flora. Persino visitando il vasto parco naturale di Ulu Temburong, che ospita una delle rainforest più selvagge del mondo e una grande biodiversità, si ha l’impressione che non esistano forme isolabili, sagome ben individuate, bensì uno spazio indefinito e

misterioso. Per trovare il colore, non resta che girare per la magnifica capitale con i suoi edifici moderni, le moschee luccicanti come quella di Sultan Omar Alì Safudden o il grandioso palazzo del Sultano Haji Hassanal Bolkiah. Brunei è il terzo produttore di petrolio del Sud Est asiatico e il nono esportatore di gpl al mondo. Con la vendita di questi preziosi prodotti ci si può permettere anche questo: di creare un Eden dorato tra la foresta.

Appunti di viaggio

Attività nautiche e spiagge

La jungla

La spiaggia più attrezzata non lontano dalla capitale è quella privata dell’Empire Hotel. A meno di 30 chilometri da Bandar Seri Begawan ci sono quelle di Muara e di Meragang, chiamata anche Crocodile beach. Per praticare sport acquatici è consigliato il Serasa Watersport Complex, dove affittare moto d’acqua, kayak o barche a vela. È molto bella Seri Kenangan, nel distretto di Tutong, lambita dal mar Cinese meridionale e dal fiume Tutong.

Per gli amanti della natura selvaggia è d’obbligo visitare il parco di Ulu Temburong, dove l’ecosistema è tra i più incontaminati del Borneo. Magnifica la flora, con orchidee giganti e le straordinarie “kantan” o rose di porcellana. Tra la fauna avicola ci sono trampolieri, aquile pescatrici e uccelli tropicali che coabitano tra i rami con le scimmie. I fiumi ospitano grossi pesci e molti granchi commestibili, mentre sulle sponde ci sono coccodrilli, lucertoloni, serpenti e piccoli mammiferi.

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Come arrivare Con Singapore Airline da Milano. Cambio di aereo all’aeroporto di Changi, quindi proseguimento con volo diretto per Brunei. Documenti Passaporto. Fino a 14 giorni di soggiorno non è richiesto alcun visto. Lingue malese e inglese. Clima equatoriale (umido durante tutto l’anno con piogge più insistenti da novembre a marzo). Abbigliamento trattandosi di un Paese islamico si richiede un abbigliamento adeguato soprattutto alle donne. Moneta il dollaro di Brunei equiparato a quello di Singapore. Curiosità Da non perdere una visita alle longhouses della popolazione autoctona dei Labi, nel cuore del distretto di Belait. Si tratta di un intero villaggio sotto un solo tetto dove vivono diverse famiglie in locali separati, ma con aree comuni destinate a varie attività.


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Piatti tradizionali con connubi originali

All’Osteria da Pietro a Castiglione delle Stiviere la coppia di chef-patron Pietro e Fabiana propone un interessante menu legato alle tipicità delle due tradizioni culinarie che qui s’incontrano: quella di Mantova da una parte, la gardesana dall’altra testo di Emanuela Ferro foto di Paolo Picciotto

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Osteria di nome, ma di fatto ristorante insignito di una stella Michelin, ha saputo conservare un ambiente intimo e accogliente con due piccole ma curatissime sale dalle caratteristiche volte all’interno di un edificio seicentesco: mise en place raffinata e pochi coperti per garantire la comodità dei clienti. Nelle serate invernali un grande camino riscalda gli ospiti durante l’aperitivo, mentre d’estate si cena all’aperto sulla terrazza. Infine il menu. Sapide preparazioni tipiche esaltate da connubi fuori dagli schemi, come gli Agnolotti di piccione condito con fegato grasso d’oca. Piatti indissolubilmente legati alla tradizione e al territorio, eppure ingentiliti da un tocco leggero di creatività, dall’Insalata di gallina con pinoli e uvetta al Luccio in salsa di olive nere taggiasche, capperi di Pantelleria su patate all’olio, dalle Lumache e fave rosolate in padella servite con polenta di Storo al Risotto mantecato con porcini e robiola di Roccaverano e al Tenero di fesa di vitellone arrostito. In estate, Sardine di lago con prezzemolo, aglio e ratatouille di zucchine e melanzane. Si chiude con Torta di rose servita con zabaione al moscato e Crema di castagne. Ricca la carta dei vini dove a una selezione accurata delle migliori etichette regionali si affiancano proposte che vanno oltre i confini nazionali, con un’attenzione particolare a Borgogna e Champagne. Osteria da Pietro, Castiglione delle Stiviere (MN), www.osteriadapietro.eu

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In apertura, un’insalata di gallina con pinoli, uvetta e Ghoa Cress. In questa pagina, dall’alto in senso orario, risotto mantecato con porcini, robiola di Roccaverano e Shiso Purple, uno scorcio del ristorante, Fabiana e Giampietro Ferri (nel tondo), e, qui a sinistra, crema di castagne con gelato al fior di latte e Atsina Cress.


IMP. SHOPPING GIOIELLI

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la boutique di Barche

Stelle preziose Stupiscono, colpiscono, talvolta commuovono e, da sempre, piacciono. I gioielli sono “il regalo” per eccellenza, non solo legati a un evento speciale. Ecco le ultime collezioni delle maison più celebri, tra omaggi a un celebre passato, a fiori o ad animali, nuovi materiali e forme originali di Marina Mancuso

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IMP. SHOPPING GIOIELLI

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Cielo gioielli Tra le linee di questa maison nata dalla passione di Angelo Cielo nel 1914 abbiamo scelto la collezione Brown, composta da anello in oro bianco 18 carati, con diamanti tagliati a brillante di colore brown e bianco. La caratura complessiva è di 1,92 carati e il prezzo è di 3.750 euro. www.cielogioielli.com

Cartier La collezione Juste un clou nasce dall’idea di trasformare un chiodo in un gioiello, scorgendo il bello nella semplicità e nella precisione. Si tratta di bracciali composti da un ovale d’oro massiccio per uomini e donne. È stato Aldo Cipullo che, negli anni ’70, ha immaginato per Cartier New York il primo bracciale a chiodo, riflesso di un’epoca festosa e libera incarnata dal mitico studio 54. Oggi questa idea viene riproposta con una collezione in oro giallo, bianco, rosa, essenziale o tempestato di diamanti, modello piccolo o grande. www.cartier.it

Pineider I gemelli Pineider, dal design sobrio e vezzoso, sono realizzati in materiali pregiati, come la pelle e l’argento. In questa foto, una coppia di gemelli tondi e bombati, con placchetta argento personalizzata Pineider e una coppia di gemelli tondi a forma di bottone ispirato a quelli cuciti a mano dove l’effetto dei punti è dato da due fili d’argento. www.pineider.com

Chanel Una collezione che nasce per festeggiare gli 80 anni dalla nascita. Nel 1932, infatti, Coco Chanel espone la sua prima collezione di alta gioielleria Bijoux de Diamants, nel suo hotel particulier di Faubourg Saint-Honoré, a Parigi. Tra le varie linee della collezione, Nuit de Diamants (foto) è formata in oro bianco 18 carati in cui troviamo sia i diamanti bianchi che quelli neri tagliati a diamante e comprende anello, orecchini, collier e bracciale. www.chanel.com

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IMP. SHOPPING GIOIELLI

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la boutique di Barche

Bulgari La linea di gioielli e orologi Serpenti, gioca con le forme e le sinuosità di questi animali. Realizzati in oro giallo o in rosa, nascono in parure complete di bracciali, anelli, orecchini e, per la prima volta in una collezione Serpenti, collane. I bracciali e gli anelli, caratterizzati dalla forma stilizzata a spirale, sono a uno o due giri. Una serie di elementi dalla fattura elaborata simula le scaglie del rettile, che vengono poi unite le une alle altre attraverso l’incastro di sottilissimi perni in oro, invisibili e armonizzati a formare flessuose spire. L’anima di ciascun gioiello è costituita da una molla interna in oro che ne garantisce la flessibilità. Ogni singola scaglia vanta una superficie interamente in pavé di diamanti di sontuosa preziosità. Nella foto un bracciale Serpenti in oro giallo a un giro con testina in peridoto e pavé di diamanti (4,20 cts) e un anello della stessa linea. www.bulgari.com

Vhernier La maison di gioielli festeggia i 170 anni delle barche Riva con una edizione speciale: la collana e il ciondolo Calla in oro e pasta di turchese e gli orecchini Vague (foto) nelle varianti in oro bianco, pasta di turchese e legno di pernambuco, una combinazione cromatica che evoca i materiali delle storiche imbarcazioni. Si tratta di gioielli unici, lavorati a mano e influenzati, nelle forme, dalle correnti artistiche moderne e contemporanee che rappresentano il patrimonio intellettuale dell’azienda. www.vhernier.it

Paola Grande Da sempre utilizzato per la creazione di gioielli e monili d’arte, il corallo rosso viene interpretato in forme e abbinamenti inediti nella collezione della giovane designer Giulia di Pace, che propone combinazioni tailor made: rami, fili di diverse misure e lunghezze in abbinamento all’oro, all’argento brunito o al bronzo danno forma a oggetti scultorei da indossare al collo o al polso. www.paolagrandegioielli.com

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FIART

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IMP. SHOPPING GIOIELLI

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la boutique di Barche

Van Cleef & Arpels Il collier Sept Étoiles della collezione Palais de la chance rende omaggio alla più celebre delle costellazioni, l’Orsa Maggiore. Secondo la mitologia greca, la sua origine risale alla bella ninfa Callisto che, amata da Zeus, suscita la collera di Era che la trasforma in orsa insieme a suo figlio Arcade (che forma l’Orsa Minore). Per rappresentare le sette stelle più brillanti della costellazione, la Maison ha selezionato un insieme di zaffiri taglio coussin del Kashmir che totalizzano 33,73 carati. Ci sono voluti diversi anni di ricerca per riunire tutte queste pierres de caractère, perfettamente assortite per dimensione e colore. I diamanti baguette sono stati tagliati ad hoc per adattarsi perfettamente alle curve di queste linee voluttuose. www.vancleefarpels.com

Tiffany & Co In occasione del suo 175° anniversario, Tiffany & Co. inaugura la lega Rubedo metal per la collezione 1837. I maestri gioiellieri hanno sperimentato a lungo numerose leghe prima di raggiungere il colore desiderato: il rosa aurora. La nuova lega è leggera ma resistente al tempo stesso, lucida e brillante, si abbina con ogni carnagione ed esalta al massimo la lucentezza del metallo. Una selezione di gioielli della collezione riporta incisa la firma del fondatore Charles Lewis Tiffany, creando così una limited edition. www.tiffany.it

Pasquale Bruni La collezione Bon Ton in oro bianco e diamanti bianchi si ispira alle forme dei fiori ed è composta da anelli, orecchini al lobo e pendenti che sembrano fiori sbocciati dall’orecchio stesso. Questi ultimi si caratterizzano per il duplice utilizzo: possono essere indossati sia con il tema del fiore sia come piccoli punti luce. Gli orecchini costano 8.900 euro. www.pasqualebruni.com

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VICEM

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IMP. SIGARI

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passioni

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sigari

Punch – petit coronation

Gli estremi che si toccano Cambiano i tempi e, con essi, anche i gusti dei fumatori neofiti. Si cerca sempre più

Questo piccolo e agile sigaro, disponibile in caratteristici tubi metallici di colore verde, ha una capa chiara e regolare che sprigiona da spenta un deciso aroma di cuoio. La dimensione contenuta non consente una particolare evoluzione gustativa, che si limita dunque a un aroma di nocciola tostata e mandorla, con frequenti puntate sul piccante e speziato. Si tratta di un piccolo sigaro, ma dal carattere molto deciso e a tratti quasi spigoloso, che si smussa solo un poco nel finale. Davvero sorprendente la persistenza del gusto, anche a distanza di diverso tempo dalla fine della fumata. Tiraggio e combustione sono ottimi e fanno di questo sigaro una piccola “bomba” adatta a chi, in una fumata rapida, cerca più forza che complessità.

una fumata veloce o forte, sinonimo di “tutto e subito”, tralasciando il piacere che deriva da una scelta più calibrata verso sigari più tradizionali ed equilibrati di Mark Bosshard

Parlando con un importante tabaccaio di Milano, ci siamo trovati d’accordo sul fatto che ultimamente vanno di moda i formati a calibro esagerato oppure quelli “mini”, mentre gli intermedi non paiono riscuotere il successo di un tempo. La cosa a mio modo di vedere non è affatto casuale, ma rappresenta un segno di un preciso mutamento dei costumi dei “nuovi” fumatori di sigaro. Una volta il sigaro piccolo era considerato una sorta di iniziazione al mondo dei fumatori, come la piccola utilitaria che tutti quelli della mia generazione hanno avuto come prima macchina da guidare. Poi, presa confidenza con il sigaro, c’era la voglia di strafare e dunque si puntava subito al calibro grueso, ossia al “mac128

BARCHE ottobre 2012

chinone” con il motore pompato che dava delle soddisfazioni rapide e facili. Infine, stufi di gusti troppo “diretti” e molto simili tra loro, ci si rivolgeva ai formati e ai sigari più tradizionali, alla ricerca dell’equilibrio e del gusto tipico delle cose che durano nel tempo, un po’ come certe berline. Oggi pare che accada diversamente: il sigaro è diventato oggetto di un consumo meno meditato e più rapido, dunque vanno i calibri grossi o i formati piccoli: formati che, entrambi, consentono una fumata “veloce” e, nel secondo caso, anche “forte”. E il tempo per gustare e scegliere, direte voi? Temo che si sia perso nei meandri della fretta e dell’ansia che il mondo di oggi impone a tutti quelli che nella vita non vogliono mai scendere.

Nell’immagine in alto, il sigaro del mese fotografato su un’opera del 2011 del misterioso artista Mind.


RAYMARINE

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IMP. LIBRI

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passioni

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libri

di Laura Biazzi

I misteri nell’oceano Luke Perrington non ha dubbi: gli enormi denti ritrovati alle Galapagos nella carcassa spiaggiata di un calamaro gigante appartengono a un Carcharocles megalodon, uno dei più grandi squali mai esistiti. Come potevano esserci tracce di uno squalo che si credeva estinto da centinaia di migliaia di anni? Consultatosi con l’amico e collega Lee J. Vaughan, entrambi si mettono subito al lavoro per risolvere l’inquietante caso del megalodon. Il sottomarino d’attacco nucleare Uss Cheyenne effettua un rilevamento mille miglia al largo della costa peruviana con un nuovo sistema sonar e le immagini mostrano un organismo squaliforme enorme, che vive a profondità proibitive. Non c’è tempo da perdere, la Marina militare americana organizza una spedizione a bordo della nave da ricerca Sea Dragon. Ma molte cose non andranno secondo i piani... Aaronne Colagrossi, Megalodon, il predatore perfetto, 2012, Il Frangente, Verona, € 18,00

Un folle progetto Lo spettacolo che si presenta a Kurt Austin al largo delle Azzorre ha dell’incredibile. La Kinjara Maru, un cargo giapponese, ha subìto un attacco di pirati, che invece di depredarla e prenderne possesso le hanno dato fuoco e l’hanno affondata, lasciando solo una sopravvissuta, la moglie del capitano, che non ricorda nulla del terribile assalto. L’anomalo attacco è solo il primo tassello di un complicato puzzle che Kurt Austin, Dirk Pitt e i loro compagni dovranno completare se vogliono scongiurare una terribile minaccia che incombe sul mondo intero. Una minaccia che ha le sue origini in Africa, dove un feroce dittatore intende tenere in scacco le maggiori nazioni del mondo attraverso la creazione di una potentissima arma di distruzione di massa. Clive Cussler, I cancelli dell’inferno, 2012, Longanesi, Milano, € 18,60

Un giallo in “blu” Renato Reis, dopo l’avventura con Silvia, militante ambientalista, decide di lasciare Milano, il lavoro e la carriera, per coronare il suo sogno: navigare per il Mediterraneo. Ma la libertà si rivela assai più dura: solitudine, fatica e pochi soldi. Mentre naviga all’alba per rientrare a La Spezia, vede una luce inabissarsi tra le onde. Poco dopo, il mare restituisce un cadavere senza nome. In pochi giorni, tra la Lunigiana e il Levante ligure si moltiplicano gli eventi inquietanti: il ritrovamento di alcune statue-stele, una setta che compie riti misteriosi, un traffico di clandestini dal Nordafrica... Renato non potrà rimanere estraneo agli avvenimenti, un gorgo pericoloso di navi dei veleni e barche pirata, antichi castelli e ville di artisti, cattivi maestri e donne affascinanti. Per salvarsi l’anima, dovrà aggrapparsi alla ragione e all’ironia, anche se per tirarlo fuori dai guai dovranno arrivare gli amici di sempre. Simone Perotti, L’equilibrio della farfalla, 2012, Garzanti Libri, Milano, € 16,60

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Sognando il Nord Nella seconda metà del XIX secolo furono numerose le spedizioni che andarono miseramente alla deriva, animate dall’obiettivo di raggiungere il mare polare aperto, un ampio bacino navigabile che avrebbe dovuto aprirsi alla vista degli esploratori una volta superate le terre artiche. A supportare questi fallimentari tentativi, spesso drammatici, fu per decenni la teoria di un cartografo tedesco, August Petermann, ossessionato dall’idea di una conquista per mare del polo Nord, e in questo romanzo si narra la sua storia controversa. Benché all’epoca appartenesse all’aristocrazia internazionale delle esplorazioni polari, infatti, dopo la morte Petermann fu presto dimenticato. Il perché è evidente: non era uno di quegli eroi che finivano congelati sul pack. Era un armchair explorer, un esploratore da salotto che dirigeva l’impresa dell’osservazione polare da una cittadina della provincia tedesca. Philipp Felsch, L’uomo che inventò il polo Nord, 2012, Nutrimenti, Roma, € 18,00

Giovani talenti È un manuale dedicato ai più piccoli per scoprire tutti i segreti della fotografia, da come usare correttamente la fotocamera (diaframma, otturatore, tempi di scatto, flash ecc.) alle regole per una buona composizione dell’immagine. Non mancano i suggerimenti per giocare con prospettiva e punto di vista, creare un’atmosfera particolare grazie a luci e ombre o impostare un ritratto. Con un po’ di allenamento sarà possibile realizzare il reportage di una gita e creare un racconto con immagini scattate dai piccoli fotografi in erba. L’importante è ricordarsi che qualsiasi regola vale la capacità di osservare e di cogliere la bellezza del nostro mondo, visibile e invisibile: con le foto si può raccontare un’emozione, conservare un ricordo, condividere un’esperienza o inventare una storia. Allegati al libro ci sono anche tre filtri colorati per giocare con gli effetti della luce. E. Bussolati, S. Morara, Fotografi pronti allo scatto, 2012, Editoriale Scienza, Trieste, € 9,90


M2B MEDIA/RODMAN

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Scopri l’esperienza di navigare con Rodman MUSE, il perfetto equilibrio tra design e tecnologia. Presente al Salone Nautico di Genova dal 6 al 14 ottobre. Se desiderate partecipare contattateci a marketing@rodman.es


IMP. CECCOBELLI

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vita d’artista Bruno Ceccobelli

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IMP. CECCOBELLI

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Tra arte e filosofia Nelle sue opere riscopre il linguaggio della poetica su tela e cerca di trasmettere un messaggio al di là di ogni movimento artistico. Una profonda ricerca di equilibrio interiore che si concretizza nell’armonia dei suoi quadri e... viceversa, in un continuo dialogo spirituale tra il pittore e le sue creazioni

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pensieri, parole e immagini raccolti da Franco Michienzi

I

n uno dei suoi scritti del 1990, Cari giovani, scri-

ve che «tutto parte dalla grandezza del vostro interiore». Per Ceccobelli un quadro è come un fotogramma statico di un film che contiene una storia e ci parla, comunica con noi e attraverso di noi, attraverso il nostro io interiore. «Il quadro diventa l’ispiratore, il regista l’attore delle nostre associazioni astratte o particolari. Una vera opera d’arte allunga il film della nostra vita». Oltre il confine tra materia e spirito, Ceccobelli viene definito da Giuseppe Billi come l’angelo di periferia: «Carte, cartoni, tessuti, foglie, legni, latte, plastiche: è il campionario dello scarto, la limatura del brutto? No, è solo ciò che si era incollato all’effimero, al perituro, cioè all’inutile e poi rifiutato. Ed ecco Bruno Ceccobelli, l’angelo, il “missus” divino […]. Per lui sono sempre frammenti scivolati dalla mano di Dio, lui vi soffia sopra con un bacio d’amore, ed essi rivivono. È un innamorato, un ostinato, inguaribile cercatore di palpiti di bellezza negli angoli più sperduti del mondo». Nato a Todi nel 1952, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma con Toti Scialoja e studia artisti come Malevich, Kandinskij, Klee, De Chirico, Brancusi, Beuys, Miró, Dalí, Tàpies, Magritte. Completa la sua eclettica formazione giovanile con lo studio delle filosofie orientali Zen e Taoismo. Dalla seconda metà degli anni ’70 fa parte degli artisti che si insediano nell’ex-pasti-

Per Ceccobelli la forma esterna è secondaria al contenuto che la richiama. In apertura, l’artista presso la sede dello yacht club Dellapasqua, dove a luglio ha esposto le sue opere.


IMP. CECCOBELLI

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vita d’artista Bruno Ceccobelli

> proprio mondo interiore

«Ceccobelli è sempre stato fedele solo ed esclusivamente al – scansando risolutamente ogni adesione alle effimere mode del momento. Ha saputo, e sa, esprimere questo suo modello interiore in modo , incurante della disputa astrazione-figurazione che riesce anzi a conciliare». Arturo Schwarz

inedito e personale

Sopra, Ceccobelli tra Mirko e Giancarlo Dellapasqua.

«L’arte come messaggio purificato e purificatorio è giovane perché eterna; è una forma di energia viva e risuona dal cuore del cosmo alla nostra psiche. È una forma di amore. Serve alla vita pratica perché illumina l’intuizione di ognuno con idee super logiche, che fanno la felicità delle nostre emozioni». Bruno Ceccobelli

si evolve con la > Laciviltàbellezza dell’uomo.

Ora noi abbiamo un tipo di bellezza caotico e disgregato, ma se l’artista è preveggente

riesce ad andare oltre il proprio tempo.

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BARCHE ottobre 2012

ficio Cerere, a Roma, nel quartiere San Lorenzo, un gruppo di creativi poi noti come “Nuova scuola romana” o “Scuola di San Lorenzo” o “Officina San Lorenzo”. La sua ricerca è inizialmente di tipo concettuale, per poi giungere a un’astrazione pittorica che approda a un vero e proprio simbolismo spirituale. Durante la sua lunga carriera ha esposto al Caffè Florian e alla Biennale di Venezia, a Roma, a Parigi, a Londra, a Barcellona, a New York, a Madrid e in moltissime altre gallerie in Italia e nel mondo. Attualmente vive in un’antica torre di vedetta a Montemolino di Todi. Si considera un vero artista? Bisogna vedere che accezione dare al termine. Per me essere artista significa essere uomo di coscienza, una persona che fa una ricerca interiore per avere un’autocoscienza. Io cerco una verità che necessariamente è unica e peculiare di questo essere che ha un canale di ricezione particolare. Cerca la verità su che cosa? Sulla globalità dell’esistenza. Questo mi serve per avere prospettive di lavoro e di movimento. È una verità escatologica, un’indagine sull’uomo. Tutte le opere degli artisti sono tavole illustrate della loro visione del mondo e per questo sono stati scritti anche libri e saggi. Quello che si vede è il risultato di formule filosofiche illustrate. Qual è l’elemento conduttore? Vedo che nei suoi quadri ci sono tante figure femminili, per esempio. È l’uomo, il suo corpo e il suo interno. È la visione intima e filosofica dell’uomo, nel senso letterale del termine, legato ad amore per la saggezza. Lavoro con canoni di rimando estetici antichi, dove canone significa equilibrio e coincide proprio con il mio equilibrio psichico. L’opera con le figure centrali e simmetriche fa sì che io, osservandola, mi trasformi in quello che guardo e raggiunga la tranquillità e la pace dell’opera stessa in rapporto al cosmo intero. La tonalità maggiormente usata è quella dei bruni, come mai? Perché l’interiorità è legata alla terra e dallo scuro nasce l’indagine che sarà poi intelligenza, legata alla luce nel mio modo di vedere. Dal chiaroscuro io riesco a creare dei soggetti che mi indicano la via della mia ricerca. Alcune forme sono più definite, altre sembrano invece lasciate scorrere sulla tela. Spazio dall’informale al figurativo, dal geometrico alle altre forme di arte contemporanea, senza riconoscermi in una forma particolare. Ciò che voglio cogliere è l’aspetto contenutistico e poetico dell’opera, il messaggio da trasmettere, mentre la forma è secondaria. Il messaggio è ben definito oppure si lascia interpretare? Si lascia sempre interpretare dallo spettatore e per me è un arricchimento. Il punto di partenza è sempre l’equilibrio, perché l’estetica è una forma di armonia che io ricerco attraverso dei segni. Ciò che poi si vede è tutto simbolico. La ricerca è un controaltare a una disarmonia? Sì, credo che questa sia una società disarmonica per eccellenza e impedisce una vera ricerca personale, perché disorienta e fa sì che l’uomo sia alienato, stanco, “istupidito” e incapace di un’analisi profonda. Fare arte è una risposta a un bisogno interiore? È come scrivere una canzone, danzare o fare un film. È un’indagine o (in caso di artisti “geni”) una preveggenza sulla realtà. Per quanto mi riguarda sto cercando una ragione storica della mia vita.


IMP. CECCOBELLI

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vita d’artista Bruno Ceccobelli

«Non c’è differenza tra materia e spirito, tutto ha una spiritualità. Il poeta e l’artista aiutano a svelare questo aspetto di armonia allo spettatore che viene così portato alla riflessione».

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Tra i primi quadri e quelli più recenti c’è stata una perdita di segni e complessità. L’idea si è raffinata ed evoluta? Cerco di essere sempre molto sintetico e di ottenere il massimo dell’espressività con pochi segni. Un quadro (e la poesia che porta con sé) è una finestra sul mondo. Qual è il suo rapporto con il mare? L’acqua come elemento rappresenta la fertilità e la creatività, il sale a sua volta è l’intelligenza. Personalmente, poi, sono umbro e non sto molto a contatto con il mare, sono un “isolano della montagna”. Che cosa è il viaggio secondo lei? Può essere fisico o spirituale. Ci sono dei momenti in cui si preferisce il primo, in altri il secondo. In questo momento ammiro molto gli eremiti, con cui passo parte del mio tempo, perché sono figure incredibili: non hanno bisogno di viaggiare. Sono come un naufrago che arriva su una piccola isola e riesce, nonostante l’isolamento, a vivere tutta la globalità dell’esistenza. Così come può esserlo il navigatore solitario. Come avviene l’atto creativo? L’opera è come una messa in scena di un rituale; ho bisogno di concentrazione, con musiche e incensi speciali, in solitudine. Questo fa sì che ogni lavoro sia il risultato di una sorta di preghiera sulla materia. Ci sono poi pratiche di lavoro precise ma un quadro non è un “lavoro” e possono anche volerci anni per finirlo. Non è mai solo istintivo, deve parlare e predisporre un discorso e solo quando sa intrattenere lo spettatore è compiuto (anche se per me è un lavoro che non termina mai perché l’opera segue l’evolversi dell’artista stesso). L’istinto è all’inizio del quadro, la formazione culturale arriva dopo per ingentilire l’atto creativo iniziale. Una mia preoccupazione, per esempio, è di rendere sempre leggibile il quadro. Quali sono le influenze esterne? La vita quotidiana, fatta di cose che trovo per strada, frammenti di carta, oggetti usati. In questo senso riprendo ciò che si faceva con il dada e i new dada, attraverso l’uso di elementi eterogenei. Spesso la mia pittura (pittuscultura) ha elementi che rianimano oggetti usati nell’era industriale, dando loro una poesia che scaturisce dalla loro stessa usura.


NAUSIKA

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IMP. COMPONENTI

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componenti ed elettronica

Dettagli che fanno la differenza

Nel mese dedicato al Salone di Genova, vi proponiamo una selezione di prodotti che spaziano dall’entertainment alle batterie, dalle antivegetative alle luci, dai sistemi di controllo alle maniglie, dalle passerelle agli accessori di coperta.Tutte all’insegna dell’avanguardia e dell’efficienza di Laura Biazzi

Sealux 138

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Aqualuma Gen III Svama nautica presenta la terza generazione di luci subacquee Aqualuma Marine Lighting, che vanta una produzione di luce del 60% in più rispetto alla seconda generazione, utilizzando la più recente tecnologia led di alto rendimento, dotata di nuovi driver che garantiscono maggiori risultati. Inoltre, la Gen III dispone di una maggiore protezione contro la corrosione e di un rivestimento esterno per la dissipazione del calore prodotta dai led. Le luci possono essere inserite negli alloggiamenti dei precedenti modelli ed essere adattate a ogni tipo di scafo; funzionano a 12V 24V. Sono disponibili in bianco brillante, blu e verde ultra. Poiché funzionano a trasmissione interna tramite driver plug-in e l’istallazione avviene per mezzo di due cavi, non presentano alcun componente esterno da istallare. www.svama-nautica.com

Sealux Il sistema consente di gestire scenari visivi e sonori in modo estremamente semplice. Ora il modulo SeaLux Entertainment di Nextworks si arricchisce di funzioni, grazie allo sviluppo del caricatore automatico di contenuti e del lettore HD/3D streaming. Il Media Loader è un caricatore dvd/Blu-ray completamente automatico, che permette di trasferire la propria mediateca digitale e musicale direttamente sul server SeaLux, rendendola disponibile sui diversi lettori. Il Media Player garantisce accesso completo alla mediateca audio/video centralizzata di bordo e l’utente avrà a disposizione tutte le funzioni di un lettore dvd convenzionale. È silenzioso, grazie al sistema di raffreddamento senza ventole (0 dBA), sobrio e compatto, disponibile in due configurazioni, con o senza lettore cd/dvd, grazie alla funzionalità HD/3D streaming e assicura un’esperienza 3D, definizione dettagliata e qualità (1.080p a 30 frame al secondo). Realizzato in un monoblocco di alluminio, robusto e privo di parti in movimento, il sistema è pensato per resistere in condizioni estreme. Tutto il sistema viene controllato da iPad, con interfacce rinnovate nella grafica e nelle funzioni. www.nextworks.it

a-Series,a65 e a67 La a-Series di Raymarine, che porta le prestazioni dei display di navigazione in un display touchscreen completo di tutte le funzioni. Destinati a imbarcazioni fino a 30’, i display aSeries (5,7’’) sono compatti e progettati per spazi ristretti. La serie dispone di display retroilluminato a led con tecnologia Optical Bonding per colori brillanti e ottimo contrasto alla luce diretta del sole. Consentono l’accesso immediato alle applicazioni di navigazione come gps, fishfinder, radar e molto altro. Si avvalgono dell’interfaccia utente LightHouse che mette a disposizione, in modo intuitivo, le funzioni più usate. La nuova a-Series consiste di due modelli ready-to-navigate, che comprendono un’antenna gps interna, 50 canali e cartografia Navionics Silver su scheda microSD. Il modello a65 è adatto per la navigazione gps e il collegamento in rete, mentre la versione a67, con fishfinder digitale ClearPulse integrato, soddisferà anche i pescatori più esigenti. www.raymarine.it

Pro Fish Xhd Lorenz Electronics lancia il fish finder digitale specifico per la pesca sportiva. Il software con comandi intuitivi consente un uso semplificato anche a neofiti, permettendo di avvicinare alla pesca professionale qualsiasi utente nautico. Dispone di tecnologia digitale Dsp con Cpu da 1 Ghz, di Auto Stc (per impostare il filtro Stc in modo automatico), elevata potenza di uscita di 1.200 Watt, Dual Gain Mode (per operare nella modalità doppia frequenza), Slot SD card (per salvare le schermate, le tracce e i punti di pesca preferiti su memorie SD), schermo lcd led ad alta definizione (sette pollici, perfettamente visibile al sole e in formato 16:9 ad alta definizione a risoluzione Wsvga), Gps-Ais advance Link (per collegare un ricevitore gps e salvare i punti più pescosi); pulsanti Gain-Stc push-trigger (per tarare al meglio e in maniera immediata i parametri del segnale sonar. www.lorenz-electronics.com

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componenti ed elettronica

Aqua 200 Il pc di bordo di Digital Yacht (distribuito da Arimar) ha un assorbimento elettrico inferiore a un A a 12 v DC. Inoltre, non ha parti mobili al suo interno, né invertitori o corrente alternata, collegandosi direttamente alla batteria di bordo. All’interno del case troviamo il processore Intel N2800 dual core e la scheda grafica Intel hd integrata con una risoluzione di 1.920 X 1.080 pixel. È munito di 4 GB di ram e di un hard disk a stato solido da 64 GB. Inoltre è composto da quattro porte usb e grazie a un’uscita video Vga e Hdmi per due monitor è possibile avere un display in cabina e una mappa sul tavolo. Installa il sistema operativo Windows 7 Home Premium 64 bit, con due ingressi Nmea 0183 per collegamento a sistemi gps, Aia e quadro strumenti di bordo. È integrabile con Nmea 2000, bluetooth e wi-fi ad alta potenza. www.arimargroup.com

Minn Kota L’azienda, distribuita da Europesca sport, presenta al Salone di Genova due novità. i-Pilot Link è una tecnologia che permette di memorizzare i dati dei luoghi sul fishfinder Humminbird consentendo al motore Minn Kota di utilizzarli per navigare in modo automatico. Ha tre caratteristiche oltre alle funzioni classiche dell’i-Pilot: Go To che guida l’imbarcazione verso luoghi specifici, Spot-Lock, che memorizza i luoghi e lavora come un’ancora elettronica mantenendo la barca entro un raggio di 5 piedi dal punto selezionato; i-Track, tracce del motore memorizzati in modo da essere utilizzati su richiesta. Endura Max è invece la versione del motore per specchio di poppa e presenta la tecnologia Digital Maximizer che prolunga la durata delle batterie permettendo di rimanere in acqua fino a 5 volte di più con un’unica carica. www.europesca.it, www.minnkotamotors.com

Yacht Router KD Srl ha raggiunto l’accordo con la società Locomarine per la distribuzione dei prodotti Yacht Router, una gamma completa di sistemi per la realizzazione della rete dati a bordo di imbarcazioni di qualsiasi dimensione. Con questi dispositivi è possibile usufruire del collegamento internet gestendo tutti i possibili ingressi dati (wi-fi del porto, 3G, Vsat, Inmarsat ecc.) e ridistribuirlo, via Ethernet o wi-fi, a bordo. Tutti i sistemi dispongono di un modem 3G e operano in modalità bridge wi-fi ritrasmettendo a bordo il segnale proveniente da wi-fi esterni. Il software di controllo riceve l’alimentazione del bordo in continua, ha un case in alluminio con messa a terra e dispone di connettori per installazione di antenne esterne. www.kditaly.com 140

BARCHE ottobre 2012

Nais 400 Ais I marchi Lowrance, Simrad e B&G hanno annunciato l’arrivo di Nais-400 Ais e del separatore d’antenna Nspl-400. Nais-400 è un trasponder Ais di Classe B completamente integrato, che consente ai naviganti di condividere automaticamente e dinamicamente la propria posizione aggiornandola con regolarità. Riceve anche le trasmissioni Ais, beneficia inoltre di un ricevitore gps a 50 canali ed è impermeabile secondo lo standard IPX7. Utilizza una tecnologia digitale automatica di condivisione temporale, che consente lo scambio di informazioni statiche come il numero Mmsi (Maritime mobile service identifier), il nome dell’imbarcazione, il segnale e il tipo di chiamata. Il ripartitore d’antenna Nspl-400 si integra con Nais400, consentendo l’utilizzo di un’unica antenna per radio vhf/ais/fm, qualora l’installazione di una ulteriore antenna risultasse difficile o troppo costosa. www.lowrance.com/it, www.simrad-yachting.it, www.bandg.com/it


BRUNSWICK MARINE

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componenti ed elettronica

Cat Three60 Precision Control È il sistema introdotto da Caterpillar per manovrare le imbarcazioni a bassa velocità, con facilità e precisione. Permette di indirizzare l’imbarcazione ovunque si desideri, invertendo anche la marcia, perché aziona e controlla simultaneamente motori, trasmissione ed eliche. Infatti include gli invertitori Twin Disc QuickShift, i comandi tradizionali (manette), le eliche di prua e di poppa e i componenti del sistema idraulico. Quando la stazione joystick viene attivata i motori raggiungono i 900 rpm e il sistema agisce solo sulle doppie frizioni degli invertitori Mgx, garantendo un’estrema modulazione dei giri elica. In questo modo si arriva sino ai 50 giri elica, che permettono movimenti precisi e morbidi. Può essere installato su ogni imbarcazione purché sia dotata di invertitori Twin Disc della serie QuickShift. Su un solo yacht è possibile collocare fino a tre stazioni di comandi principali (leve) e fino a otto Cat Three60 PC. www.cgt.it

Maniglia Icebox La sinergia tra Foresti & Suardi e Christian Grande DesignWorks prosegue con questa maniglia, ispirata alle maniglione di acciaio dei grossi frigoriferi americani negli anni d’oro del design e attualizzata grazie a una lavorazione delle superfici e alla cromatura. Disponibile in due versioni, con serratura o senza, Icebox è versatile e flessibile non solo dal punto di vista estetico ma anche in termini di montaggio e utilizzo. È installabile sia come chiusura di frigoriferi o congelatori verticali, sia su porte interne, ante, portoncini. Dispone di squadrette di riscontro a montaggio orizzontale e verticale e sistema antivibrazione composto da un inserto di plastica ad alta resistenza che, oltre a fungere da blocco, mantiene in pressione il corpo della serratura. L’apertura a rotazione consente un utilizzo “personale” e diverso a seconda della posizione o dell’utilizzatore. www.forestiesuardi.it

Gruppo Boero • Boero Yachtcoatings presenta due prodotti: Admiral 933 e Corsaire 611. Il primo è un’antivegetativa autopulente formulata con una tecnologia che utilizza copolimeri e biocidi specifici che consentono di ottenere una solubilità del film con conseguente rilascio dei veleni. Può essere applicata su scafi in legno, acciaio e vetroresina. Corsaire 611, invece, è un’antivegetativa idrofila extra ad altissime prestazioni, esente da ossidulo di rame e composti dello stagno, idonea per qualsiasi imbarcazione sia a vela sia a motore e per ogni tipo di supporto, compresi quelli in alluminio. • Veneziani Yachting propone

Commander, smalto poliacrilico alto solido, non ingiallente, elastico, resistente agli agenti chimici e atmosferici in ambiente marino. Indicato per l’applicazione a spruzzo, lucidabile, ha elevate qualità di riempimento, notevole potere coprente e alto spessore senza rischio di colature. Prodotto conforme alla normativa Voc; e Even Excel, antivegetativa monocomponente a lunga durata con formula rinnovata esente da stagno e da veleni organostannici con elevato contenuto di sali di rame, protegge gli scafi in legno, acciaio e vetroresina per più stagioni, rispettando gli spessori di applicazione consigliati. www.boeroyachtcoatings.com www.venezianiyacht.it

F&B Yachting Accanto ai prodotti storici distribuiti da F&B Yachting come le vele Parasailor e Parasail, la tormentina Storm-Bag, l’àncora Ultra, saranno presentate alcune novità. Hook & Moor, il mezzomarinaio passacime che si distingue da altri sistemi simili per la sua robustezza, versatilità e completezza d’uso; Robship, borse, sacche e protezioni in tela da pozzetto, di elevata qualità e fattura, ricche di particolari innovativi; Cromox, la gamma di catene in inox con la presentazione della Aisi 318 LN con carichi di rottura, di lavoro e resistenza alla corrosione superiori alle normali Aisi 316 L. www.fbyachting.it

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Quick Lock Osculati presenta i tappi di imbarco che utilizzano una innovativa tecnologia di chiusura a scatto con rotazione di 90°, mai stata utilizzata nel campo della nautica, con disegno depositato. Costruiti in acciaio Aisi 316 lucidato a specchio si caratterizzano per chiusura a scatto con rotazione 90°, sporgenza di solo 7,7 mm, viti a scomparsa, cavetto inox di ritegno telescopico, versioni fuel e diesel con attacco per cavo di massa, simbologia a norme Din. www.osculati.com

Passerelle Teak Il camminamento delle passerelle in teak realizzate da Exit Engineering è ora completamente personalizzabile. La superficie antisdrucciolo in legno segue le linee arrotondate dell’intera gamma: vengono utilizzati fogli di teak di alta qualità di larghezza 4,5 cm e con uno spessore massimo di 3 mm. La scelta si rifà al costante impegno della società nella riduzione del peso. Le personalizzazioni sulla superficie di camminamento sono le seguenti: le fughe sul teak possono essere scure in essenza di wengé o chiare in essenza di acero; il nome della barca intagliato a getto d’acqua può inserirsi nel

Liuni

camminamento e può essere sia in versione chiara (acero) che scura (wengé) o entrambe le soluzioni in contrasto chiaro scuro (quindi teak, wengé, acero sulla stessa superficie). Nella foto, la passerella di Indio di Wally Yachts (teak, fughe in acero, nome in wengé). www.exitengineering.com

L’azienda lavora da oltre 50 anni nel mercato dei pavimenti e rivestimenti per utilizzo in ambito navale. Le caratteristiche dei materiali usati sono la facilità di manutenzione, la resistenza all’usura e la fonoassorbenza. È disponibile una variegata scelta di combinazioni, per quanto riguarda colori, decorazioni e motivi delle superfici. La collezione di pavimenti vinilici presenta originali legni, disegni in pietra e metallo che possono essere combinati insieme per creare sensazionali soluzioni stilistiche. La collezione in teli Studio Hotel (moquette per impiego navale) è articolata in tre diversi pesi, idonea a tutti i tipi di ambienti e vanta un’infinità di varianti con bordi, profili, sfondi, logo e qualsiasi personalizzazione possa essere richiesta, grazie al sistema di stampa a iniezione Chromojet ad alta definizione (un milione di pixel). Non mancano tessuti leggeri e pesanti per tendaggi, mobili imbottiti, complementi d’arredo e rivestimenti murali. Tutta la gamma è protetta da trattamenti speciali che favoriscono una facilità di manutenzione e un reale contenimento dei costi di gestione, come i trattamenti poliuretanici per i pavimenti vinilici e le nanotecnologie per i tessuti e i rivestimenti. www.liuni.com

Batterie Exide Exide Technologies propone la gamma di accumulatori Exide Marine specificamente sviluppata per il settore nautico. L’offerta si compone delle tre diverse linee “Start”, “Equipment” e “Dual”, rispettivamente studiate per coprire il fabbisogno energetico dell’avviamento, dell’alimentazione dei servizi elettrici, elettronici e di emergenza, e per soddisfare entrambe le esigenze. Ogni linea prevede due tipologie di batteria: una standard con accumulatori ad acido libero; l’altra più evoluta, con tecnologia Agm o Gel a seconda delle applicazioni, e rigorosamente certificata Dnv. www.exide.it

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Batterie Mastervolt La gamma comprende batterie Agm, gel, Ioni di litio, Slim line. Si passa dal conveniente e semplice banco di batterie come le Agm a quelle innovative Ioni di Litio. Comprende 28 modelli e cinque serie con quattro diverse tecnologie. Ogni serie differisce per caratteristiche, vantaggi, budget, capacità, dimensioni, vita media e parametri tecnici. Tutte le batterie sono senza manutenzione, senza emissioni di gas, progettate per uso ciclico (carica/scarica), con 2 anni di garanzia sul prodotto. Inoltre Mastervolt ha scelto con decisione di praticare una politica verde su produzione e riciclo. Non sono utilizzati né cadmio, né mercurio e un servizio di riciclo viene offerto ai clienti, a titolo totalmente gratuito, eccetto il trasporto alla fabbrica. www.mastervolt.it

Urban Life Jacket Veleria San Giorgio lancia il primo giubbotto di salvataggio pensato anche per affrontare gli imprevisti e le intemperie cittadine. Dispone di una imbottitura termica galleggiante, completamente impermeabile, di un sistema traspirante e anticondensa che protegge anche in caso di caduta, equipaggiamento di attacco esterno per accessori come il fischietto di segnalazione. Il tutto è realizzato in tessuto high performance ripstop, con polsini regolabili. Comodo e leggero, Urban Life Jacket è un giubbotto tecnico, molto resistente, da indossare in moto come in barca, in città come in montagna. www.veleriasangiorgio.com


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Joystick Jcs Yacht Controller lancia il Joystick Jcs che permette, con il semplice movimento della mano, l’azionamento simultaneo dei motori, dell’elica di prua o di poppa, consentendo di ormeggiare, manovrare e indirizzare l’imbarcazione in qualsiasi direzione, in modalità automatica o manuale. È facile da installare e non sono necessari interventi invasivi in sala macchine, così come non è necessario cablare cavi lungo tutta la barca, ma semplicemente, una

volta riconosciuto il tipo di manetta elettronica installata a bordo, eseguire una installazione locale nel sottoplancia fly o nel salone o nelle vicinanze della stazione di comando. Nel caso un’imbarcazione fosse già dotata di un sistema Dual Band e/o Yacht Controller Smart, è sufficiente allacciare semplicemente un connettore. Il joystick è inoltre dotato di uno schermo lcd che indica che tipo di controllo (manuale o automatico) si è scelto e con manette dotate di protocollo digitale che consente di gestire l’accelerazione con setting differenti. Sempre dal pannello Jcs è possibile comandare la funzione di salpata/calata àncora con contametri e una serie di opzioni come lingua, unità di misura, diagnostica del sistema, versione e s/n del sistema. www.yachtcontroller.it

Frigorifero e microonde Miele Marine lancia due modelli di elettrodomestici dedicati al settore nautico: il frigorifero da sottopiano K9123 e il forno a microonde M8260. Il primo, a cassetti, è dotato di sistema di chiusura SelfClose, di nicchia d’incasso 820-870 mm, altezza e rientranza zoccolo adattabili, aerazione e sfiato frontali. Classe A++ e consumo stimato in 0,25 kWh in 24 ore. Il forno a microonde da incasso con grill M 8260-1 è di classe 26 l, ha frontale in acciaio CleanSteel e può essere inserito in un mobile a colonna largo 60 cm con nicchia alta 45 cm. La potenza massima è di 900 W, dispone di comando elettronico con logica auto esplicativa, selettore tempo e potenza, pulsanti per funzioni supplementari, vano cottura in acciaio inox; è adatto per piatti con diametro max 32 cm. www.mielemarine.it


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incontri ravvicinati Giangi e Andrea Razeto

Evoluzione L’azienda progetta e produce dal 1920 complementi e accessori per le costruzioni navali e articoli specializzati per le imbarcazioni da diporto. Un mondo di ferramenta nautica dove i valori tradizionali si sposano con l’innovazione, la ricerca e l’internazionalizzazione, trovando risposte adeguate a un mercato sempre

più esigente pensieri e parole di Laura Biazzi foto di Andrea Muscatello

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e continuità C

i troviamo a Sori, cittadina ligure abbarbicata tra il mare e i monti,

dove le piccole viuzze del paese si scontrano con l’imponenza dell’autostrada che sfreccia proprio sopra i tetti delle case. Non disturba la quiete, ma c’è e si nota, come per ricordare che esiste un mondo intero al di là delle montagne. Tradizione e innovazione, insomma. Esattamente lo stesso connubio che ritroviamo all’interno dell’azienda F.lli Razeto e Casareto, nata in questi luoghi nel 1920 per opera di Giovanni Razeto e Carlo Casareto. Oggi, dopo quasi un secolo, i fratelli Andrea e Giangi Razeto (nipoti del fondatore), rispettivamente amministratore delegato e responsabile innovation & design, ci accolgono nello stesso edificio di allora. Visitiamo l’azienda, che si sviluppa lungo la riva del fiume su quattro piani, l’ultimo dei quali, ora magazzino, è stato una fonderia fino agli anni ’70. All’interno dei siti produttivi sembra quasi di tornare indietro negli anni, in ogni locale si respira un’atmosfera d’altri tempi, come se i muri stessi raccontassero la storia dell’azienda; ma a uno sguardo più attento, tuttavia, si fanno notare macchinari ultramoderni a controllo numerico. È un mix ben equilibrato di strumentazione d’avanguardia e attrezzature antiche (la macchina più vecchia risale al 1927!). F.lli Razeto e Casareto conta circa 37 persone tra impiegati, operai e dirigenti e la gestione è familiare.

L’azienda ha una storia quasi secolare e ha superato numerosi cambiamenti epocali. L’ultimo è la crisi che attraversa il settore da qualche anno. Quali sono le strategie che avete adottato per restare sul mercato? Andrea. Sicuramente il nostro punto di forza è la flessibilità, che si declina nel rapporto con il cliente e nell’innovazione del prodotto. Abbiamo acquistato una macchina a controllo numerico che ci consente di fare delle saldature a proiezione e grazie a questo abbiamo allargato la nostra offerta e il mercato di riferimento. Inoltre abbiamo puntato sull’esportazione. Prima il 40% della produzione era destinato ai Paesi esteri (per lo più europei), oggi la percentuale si è alzata e ci siamo dovuti muovere in altri territori, soprattutto Cina e Brasile.

Un’altra componente importante è lo studio del design (curato da Giangi) che rappresenta la vera innovazione su cui abbiamo puntato per il rilancio del marchio nel mercato. Come si compone la produzione? Andrea. Abbiamo molti articoli sia per navi da crociera sia per superyacht: il 50% è destinato al settore navale (per lo più italiano) e l’altro 50% al diporto (Italia ed estero). Per quanto riguarda la gamma, le serrature e le cerniere per le porte sono il nostro core business e siamo specializzati in tutto ciò che è ferramenta di bordo per gli interni (accessori per porte e mobili, serrature per le porte tagliafuoco, guide e carrucole per porte scorrevoli, ganci, chiavistelli, chiusure a leva, compassi, fermasedie, maniglie, alzapaglioli, areatori ecc.). Oltre alle produzioni in serie a catalogo, eseguiamo anche lavorazioni custom. E la distribuzione? Andrea. Abbiamo una rete di vendita articolata in tutto il mondo e strutturata in agenti, distributori e, a volte, clienti diretti.

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incontri ravvicinati Giangi e Andrea Razeto Che cosa vi distingue dai concorrenti? dualista a livello imprenditoriale, sto notando molta più partecipaAndrea. Possiamo ascoltare il singolo cliente e fornirgli esattamente zione e questo è positivo. L’Associazione consente di manteneciò di cui necessita, con il massimo della personalizzazione e il conre una propria identità e, allo stesso tempo, di usufruire di alcuni trollo diretto in ogni fase di realizzazione. Altro elemento fondastrumenti comuni per proporsi all’estero. L’importante è rimbocmentale è la qualità costruttiva: l’artigianalità unita alle ultime teccarsi le maniche e non pensare che per agire in concreto ci sia nologie e la nostra lunga esperienza ci permettono di avere un bisogno necessariamente di denaro pubblico. Dagli anni ’80 facknow-how approfondito per quanto riguarda la progettazione dei ciamo parte del Consorzio Liguria Produce che è stato molto utile prodotti destinati alla nautica. Non tralasciamo nulla e i risultati si nel processo di internazionalizzazione grazie a vari progetti e iniziative che ha messo in campo. traducono in maggiore robustezza. Spesso abbiamo parlato del rapporto tra “forma e funzione” Che idea si è fatto sulle cause che hanno portato il settore come di due principi contrapposti nella progettazione. Che nautico a navigare in queste acque difficili? cosa ne pensa? Andrea. La crisi è legata a quella globale finanziaria e il diporto è Giangi. Cerco sempre la funzione. La forma spesso cambia e legato al lusso: era inevitabile che ne risentisse. Tuttavia la passiosegue le mode del momento, è ne per il mare c’è e c’è sempre secondaria. Certo, anche l’estestata e non credo che non ci Le novità che sono presentate a Genova tica deve essere vincente e derisiano più soldi in circolazione, comprendono una va da una ricerca di materiali semplicemente girano meno. innovativi, da figure originali (che Per il futuro è difficile fare previun prodotto ecologico e uno sioni ma probabilmente chi ha la dedicato al navale e alla sicurezza sulle navi da possono riprendere in certi casi anche quelle più antiche) e dalla capacità di spesa per comprarpossibilità di personalizzazione. si uno yacht di 30 piedi tornerà a crociera durante eventuali black out. Di che cosa si occupa nello comprarsela. Ci sarà un assespecifico? stamento, quindi, ma il probleGiangi. Il mio lavoro riguarda il design delle maniglie e riprendenma sono i danni collaterali perché non ci saranno più gli stessi do il discorso di prima, Zento e Free Go sono un esempio di come numeri di prima e non ci sarà più posto per tutti gli operatori. coniugare le due esigenze: hanno un design ricercato e, allo stesÈ importante per i piccoli imprenditori creare una rete associativa forte anche per sostenere i costi dell’internazionalizso tempo, si adattano perfettamente all’ambiente marino. Ci sono zazione. Che cosa ne pensa di questo e del ruolo di Ucina? poi maniglie custom e altre scolpite singolarmente. È importante Andrea. Credo che tutti noi operatori ci stiamo muovendo abbonanche la ricerca di materiali non convenzionali, dalla madreperla al dantemente in questa direzione. L’Associazione ha un ruolo molto Corian, oppure con immagini digitali riprese sul prodotto stesso importante ed è stata determinante per la trasformazione della (in questo caso ho utilizzato foto dei manti degli animali). Molto tassa di stazionamento in quella sul possesso: se non fosse stato successo poi hanno riscontrato le maniglie luminose (Free Go Leo) che possono avere funzione di sicurezza (per indicare le vie di fuga) per Ucina il Governo non avrebbe ascoltato i bisogni del nostro o di codici cromatici. settore. Nonostante la mentalità italiana sia sempre stata indivi(continua a p. 153)

> mobili,

Il fatturato è stato poco più di 3 milioni nel 2011, mantenendosi al livello dell’anno precedente. Il calo maggiore si è registrato nel 2009 rispetto al 2008 (35% in meno), poi è risalito e per ora è stabile.

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chiusura per


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Nel 1930 F.lli Razeto & Casareto inizia a fornire accessori direttamente ai cantieri navali: tra questi c’è Ansaldo di Genova che sta costruendo il celebre transatlantico Rex.


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incontri ravvicinati Giangi e Andrea Razeto

L’innovazione è legata a un solido bagaglio di esperienza e competenza: materiali tradizionali e si combinano per trovare forme nuove a funzioni usuali.

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Prodotti Top Free-Go È composta da due parti, la maniglia universale e l’impugnatura, disponibile in materiali, forme e finiture diverse per varie funzioni (fermaporta magnetico, paracolpi antishock, aromaterapia o segnale per le uscite di sicurezza). La versione “Leo” è luminosa, disponibile in 10 colori e 3 intensità.

Custom

(segue da p. 150) Quali sono le difficoltà maggiori nel progettare oggetti specifici per la nautica? Giangi. È importante che chi lavora in questo settore sia stato almeno una volta in barca, e non è così scontato come sembra. Le serrature, le maniglie e in generale tutti gli accessori e i componenti che vanno a bordo devono avere caratteristiche precise. Non basta prendere una serratura domestica e montarla a bordo: bisogna considerare le sollecitazioni del motore, le vibrazioni, il moto ondoso, la struttura mobile della barca ecc. Ci vogliono, quindi, spessori maggiori, molle più forti, materiali diversi e vari accorgimenti studiati ad hoc. Sono cambiate le esigenze di armatori e cantieri? Giangi. Negli ultimi anni quasi tutti hanno richiesto prodotti realizzati apposta per loro. La customizzazione, quindi, è la tendenza più importante oggi e siamo in grado di rispondere adeguatamente proprio grazie alla struttura flessibile che ci caratterizza.

La ricerca e l’uso delle

tecnologie innovative hanno

un ruolo primario per l’azienda che è certificata Iso 9001:2000 e garantisce una gestione della qualità produttiva in linea con i più elevati standard internazionali.

Le maniglie Free Go sono personalizzabili e realizzabili, su specifica richiesta, con ogni tipo di materiale: carbonio, pietra, legno, rivestite in pelli o tessuti speciali, madreperla (nella foto), alluminio verniciato, Corian ecc.

Shower Lock È un’innovativa serratura che può essere installata anche su porte sottilissime, fino a spessori potenzialmente inferiori al millimetro. Dotata di scrocco antivibrante e di una guarnizione impermeabile, ha molle interne molto resistenti.

Cult Questa particolare maniglia a forma di pesce è stata realizzata in modello unico ed è stata scolpita a mano. L’ufficio di design gestito da Giangi Razeto è a disposizione di progettisti, costruttori e particolari armatori che vogliono qualcosa di unico e originale sulla propria imbarcazione.

Time È la maniglia di sicurezza a bordo, in caso di impatto si piega e permette il passaggio senza danneggiare persone o cose. Ideale per spazi ristretti e durante le manovre.

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Il futuro riparte da qui Un nuovo corso per il cantiere della mezza luna che, ritornato sotto la guida dell’unico proprietario Ömer Malaz, si impone con successo nell’area mediorientale e sudamericana, non dimenticando il mercato europeo al momento solo “addormentato”… di Silvia Montagna

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Focus Turchia Secondo l’Ocse la Turchia è l’unico Paese dell’Europa ad avere avuto una crescita superiore al 6,5% per il 2011; è un’economia giovane e in continua trasformazione. Un mercato interno di circa 73 milioni di abitanti con un’età media di 29 anni. Gli ultimi anni si sono caratterizzati per un grande proliferare di progetti infrastrutturali di ammodernamento e adeguamento alle normative europee. La politica strategica adottata dal governo è quella delle privatizzazioni e degli investimenti esteri. L’Italia è il quarto Paese investitore in Turchia dove è presente con circa 800 imprese.

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Ö

mer Malaz è un uomo sicuro di sé, che non lascia nulla al caso. Nato in

una famiglia di importanti imprenditori turchi (la Malazlar Match Co è la seconda produttrice di fiammiferi del Paese), ha nel suo dna l’arte di un mestiere che richiede intelligenza, lungimiranza e soprattutto capacità di affrontare sempre qualsiasi problema e di cambiare in meglio. Numarine, il cantiere con sede a Istanbul, che nasce nel 2002 dalla sua passione per le barche (conosce tutto delle sue imbarcazioni e segue personalmente ogni passaggio produttivo), dal 2008 aveva come partner il gruppo con il 70% della proprietà del marchio Abraaj Capital Group, importante fondo privato di investimento. Grazie a quest’ultimo – come spiega lo stesso Malaz – Numarine ha acquisito un’identità molto positiva nel mercato nautico internazionale e, soprattutto, è riuscito a superare la recessione economica di quegli anni con pochi impatti negativi. Il 2012 è diventato un anno importante perché il cantiere ha intrapreso un nuovo corso tornando, in primo luogo, a essere di proprietà unicamente del suo fondatore. Questo contribuirà a rinforzare l’espansione di un Gruppo che si ripresenta completamente rinnovato anche a livello di organico, con un team giovane ma nello stesso tempo competente, di politiche di marketing e con strategie commerciali che puntano al mercato interno e alle nuove realtà emergenti quali Sud America – con Brasile, Messico, Venezuela – e Medio Oriente, in particolare Libano e Jeddah, oltre all’estremo Oriente con la principale attenzione a Hong Kong. Ingenti e importanti investimenti sono stati fatti nell’innovazione

e nei processi produttivi. Per quanto riguarda i numeri, quest’anno sono state vendute dieci barche e la crescita del fatturato rispetto all’anno precedente è stata del 51%. Nel 2013 si prevede che le imbarcazioni vendute saranno 14 e 18 quelle del 2014.

Il cantiere Lo stabilimento di Numarine si trova nella zona orientale di Istanbul e si estende per 35.000 metri quadri con capannoni a climatizzazione controllata in cui si possono produrre dai 16 ai 18 yacht in contemporanea dai 55’ ai 102’. I dipendenti diretti sono 140, mentre una quarantina di persone lavorano per il cantiere indirettamente. Il processo di produzione si basa sull’utilizzo di materiali e fresatrici automatiche che consentono di standardizzare e accelerare i tempi di costruzione. Tutti gli yacht sono in pvc espanso, vetro E unidirezionale e multiassiale con rinforzo in aramide, resina vinilestere. La costruzione è in sandwich e si ottiene impiegando il sistema Gss (Irrigidimento grid system). La realizzazione avviene attraverso il metodo dell’infusione sottovuoto assistito con il post-trattamento per l’intera struttura. Questo metodo di costruzione e i materiali high-tech garantiscono scafi più robusti e nello stesso tempo più leggeri e veloci. La realizzazione dello scafo e della coperta è in sandwich con traverse longitudinali che corrono tra le perpendicolari e le paratie trasversali per formare una struttura unificata. Le paratie, a loro volta, sono costruite con pvc espanso a cellule chiuse, che sono state progettate come parte della struttura dello yacht.


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Le interviste Ömer Malaz

«L’attenzione per il peso nasce dall’obiettivo di produrre soprattutto yacht resistenti e veloci, ma con potenze inferiori che aiutano a rispettare l’ambiente».

«La crisi attuale non è globale, ma riguarda solo Europa e America, perché ci sono molti Paesi nel mondo che vanno bene. La Turchia è uno di questi. Abbiamo avuto il nostro periodo di difficoltà nel 2009 e abbiamo subito cercato di guardare ai mercati emergenti. Ci siamo impegnati ad aprire a dealer cinesi, di Hong Kong, al Venezuela (tre barche in costruzione sono destinate a questo Paese) e al Libano e ci siamo staccati dalla dipendenza europea che prima di allora era l’unico mercato di riferimento. Bisogna rendersi conto che quest’ultimo non è al momento il più importante, anzi, anche se credo che un tornerà ad esserlo: è come se stesse dormendo in attesa di “risvegliarsi”».

Ali Tanir,marketing & communication manager

Numarine, inoltre, con il suo metodo produttivo, assicura una bassa emissione di stirene rendendo il luogo di stampaggio sicuro e rispettoso dell’ambiente di lavoro. Non solo velocità nella produzione ma anche attenzione alle norme, per competere a livello qualitativo con i migliori cantieri europei.

«Fare parte di un così giovane e qualificato team è un sogno per un professionista. Numarine è uno dei più importanti costruttori di yacht performanti in Turchia, un Paese che in questi anni si trova in cima ai trend di tendenza. Istanbul è un punto di riferimento per gli europei e il Medio Oriente e le persone vengono qui da tutto il mondo per scoprire una città ricca di storia ma allo stesso tempo moderna, che unisce la tradizione alla tecnologia. Il team di professionisti di Numarine non dimentica le proprie radici, ma è pronto ad andare avanti per cercare la “perfezione”.»

Malcom Hutchison, direttore tecnico «Il cantiere Numarine, come fondatore del sistema a infusione a vuoto in Turchia, ha dieci anni di esperienza in questa tecnica e si serve dei più alti livelli di tecnologia per la produzione di scafi e modanature per i suoi yacht per un peso inferiore della struttura senza interferire sulla rigidezza e la resistenza all’acqua e che beneficia anche della massima resistenza all’osmosi. La leggerezza accomuna anche il mobilio presente sulle imbarcazioni, in quanto si utilizza una combinazione di materiali leggeri, ma prevalentemente in legno massello».

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La barca del momento:Numarine 78’ Fly Imbarcazione di quasi 24 metri (21,8 di scafo) orientata per un uso familiare, il 78 Fly è anche potente e offre molti spazi aperti dove otto persone possono passare la giornata a bordo. È costruito in sandwich con pelli unidirezionali e multiassiali e con la tecnica del sottovuoto, con tutti gli arredi realizzati in sandwich per ottenere la massima leggerezza: è stato disegnato per dare ai propri ospiti soprattutto tanto spazio, a partire dal flybridge dove si trovano un’ampia zona prendisole, accanto alla postazione di guida, l’area pranzo con tavolo e sedute, bar con icemaker e barbecue. Sul ponte principale, accanto al classico pozzetto, riparato dal sole dall’unghia del fly con tavolo e divanetti, c’è un secondo spazio all’aperto a prua, con tavolino e prendisole. Sul main deck dal pozzetto si entra nel salone con divano e mobile con televisione sulla destra. Proseguendo a pruavia si trovano, sempre una di fronte all’altra, la cucina e il tavolo da pranzo sulla sinistra e, infine, si raggiunge la postazione di comando interna. Sottocoperta le cabine sono quattro, di cui l’armatoriale a centro barca che beneficia delle finestrature laterali sullo scafo e la vip a prua. Tra queste due cabine ospiti a letti gemelli di cui una può essere trasformata in matrimoniale. L’imbarcazione è, infatti, semicustom, nel senso che a seconda delle richieste del cliente può essere modificata in alcune parti e arredata come si vuole.

La scheda Costruttore Numarine, Istanbul, Turchia, www.numarine.com Progetto Tommaso Spadolini (concept esterni e layout compartimentazione) • Can Yalman (stile interno) • Umberto Tagliavini (carena) Scafo Lunghezza ft m 23,98 • lunghezza scafo m 21,8 • larghezza m 5,75 • immersione m 1,78 • peso a pieno carico ton 47 • riserva carburante lt 5.000 • riserva acqua lt 900 • cabine 4 + 1• posti letto 8 + 2 • velocità di crociera 28 nodi • velocità max 28 nodi • autonomia 400 miglia nautiche a velocità di crociera • 2 motori Cat C18 Acert 1.150 cavalli oppure 2 Man V12 1.500 cv • certificazione Ce categoria A

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> Ft.Lauderdale e Miami Hong Kong

Cannes

Il cantiere, dopo aver partecipato a , sarà a , oltre a Saloni locali, ma importanti, a Rio, Beirut, e Jeddah.

Lo staff Da sinistra a destra: Ali Tanir, Patrik von Sydow (ex ceo) , Pinar Coskuner Genç, sales and marketing director, Ömer Malaz e Malcom Hutchinson.


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incontri ravvicinati Salvatore Ranieri

Orgoglio italiano

Nessuna delocalizzazione in vista per un cantiere che guarda ai Paesi emergenti solo come nuovi clienti. Perché la qualità del “made in Italy” è un bene inestimabile, da salvaguardare a ogni costo a cura di Chiara Freni

I

I marchio Ranieri nasce a Soverato, in provincia di Catanzaro, alla fine degli anni ’60 per iniziativa di Pietro Ranieri e dei suoi fratelli. Oggi

il cantiere si occupa della produzione di imbarcazioni da diporto in vetroresina di lunghezze comprese tra 4,55 e 10 metri. Quali sono i problemi più evidenti della nautica e della cantieristica italiana? Risiedono sia nella situazione economica e finanziaria globale nell’evidente timore, non immotivato, che l’acquisto di un bene classificato come “di lusso” – nonostante la spesa sia in certi casi inferiore a quella di una roulotte o di un camper – possa avviare una serie di controlli, sulla provenienza delle risorse, sullo stile di vita ecc. Quali sono le prospettive per la produzione di imbarcazioni? Con la concorrenza spesso dequalificata della globalizzazione, molte aziende hanno trasferito le loro produzioni, in tutto o in parte, dove la mano d’opera non specializzata e i costi minori hanno attirato investimenti e produzioni. Alla cantieristica italiana rimane lo stile, la qualità progettuale e produttiva e l’immagine dei marchi. In Italia ci sono alcuni cantieri che hanno nella loro storia e nel loro dna tutti gli ele-

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menti per riconquistare credibilità e risultati commerciali. Bisomente dai colleghi più anziani ed esperti e, poi, supervisionati gna trasmettere il messaggio che andare per mare comporcostantemente da noi. ta soprattutto la scelta di un’imbarcazione ben progettata, Quanto ritenete importante che la produzione si svilupben costruita, con una pi in un ambiente protetto e carena professionale, una allineato alle normative previ«Le imbarcazioni giusta ripartizione dei pesi ste nel nostro Paese (decreto e una motorizzazione adeche vogliono legislativo 626/1994)? guata ad affrontare i È fondamentale: è una questioun progetto realizzato fisicamente nel nostro mutamenti delle condizione di cultura e civiltà. I costi lievini meteorologiche. Su Paese, da esperta mano d’opera italiana». tano, ma c’è una responsabilità queste basi, le prospettive oggettiva per la salute e la sicuper produrre adeguati rezza sul posto di lavoro che quantitativi ci sono e le quantità prodotte in Italia possono trol’imprenditore deve considerare dal punto di vista etico e vare spazi anche all’estero. morale. Perché la Ranieri International non ha delocalizzato come hanno fatto molti altri cantieri europei? Perché abbiamo voluto investire sulla qualità. Non solo dei prodotti ma anche dei progetti, realizzati da maestranze qualificate e distribuite da una rete di concessionari selezionati che rappresentano il nostro cantiere in Italia, in Francia e, un po’ per volta, in quasi tutti i Paesi europei come Germania, Olanda, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Norvegia, Croazia e molti altri. Come vengono garantite la qualità e l’affidabilità del prodotto? Il controllo continuo su ogni singolo particolare e una verifica costante del comportamento dell’imbarcazione attraverso i ripetuti test in mare ci permettono di verificare quotidianamente il risultato di ogni progetto in prima persona. L’addestramento e la formazione delle vostre maestranze viene curata direttamente dai voi? Tutti i nostri dipendenti vengono inizialmente formati diretta-

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prodotte in Italia

sono apprezzate dagli stranieri

Sopra, l’Atlantis 28, che fa parte della linea Cabin e dispone di un pozzetto di poppa con lavello e fornello a gas. Sotto, la sede del cantiere.


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incontri ravvicinati Salvatore Ranieri Su quali aspetti tecnici e stilistici punterete per le vostre già delle barche a prezzi competitivi, noi dobbiamo esporprossime realizzazioni? tare tecnologia e qualità. Stiamo applicando, così come abbiamo fatto sull’ultima Com’è percepita la qualità della nautica da diporto itagenerazione di modelli, una serie di soluzioni tecniche che liana, per imbarcazioni sotto i dieci metri negli Usa? Le misure alle quali sono abituati negli States sono tradizionalconsentano una miglior navigabilità e offrano un significativo mente più ampie delle nostre, risparmio di carburante. Il anche per le problematiche imponostro sistema di carena «Non vogliamo rinunciare al ste da mari oceanici o dai grandi His (Hull innovative system) sta riscuotendo importanti di ogni singola imbarcazione e non laghi, e sono molto diffuse le imbarcazioni da pesca. Grazie alla risultati anche oltre oceano. pensiamo di spostare anche solo una parte Clf 30, però, abbiamo iniziato a Accanto alla sicurezza, le ricevere alcune richieste anche da sfide devono tendere a della produzione all’estero. quel mercato, che sta interessansignificativi risparmi di care come dosi, in modo direttamente proburante che certamente i tale vogliamo rimanga». porzionale alla crescita qualitativa clienti apprezzeranno. delle imbarcazioni della Ranieri State ottenendo dei sucInternational, a misure più contenute e per certi versi più pratiche, cessi importanti in Paesi del Nord Europa dove le esipoliedriche e molto meno costose. genze della clientela sono ancora più marcate che in Italia. Come mai? All’estero, e soprattutto nei Paesi nordici, c’è una tendenza a un uso molto più frequente delle barche rigide, considerate, in molti casi a ragione, alla stessa stregua delle automobili in termini di durata e affidabilità. Si va ben oltre l’aspetto puramente estetico o stilistico. La richiesta è per prodotti ben costruiti che durino e non presentino problematiche costruttive provocate da bassi livelli qualitativi. In quali Paesi extra europei ritenete di poter conseguire in tempi brevi dei risultati interessanti? Stiamo esplorando alcune importanti possibilità asiatiche, specialmente in Cina, a Shanghai, dove le imbarcazioni italiane hanno molte possibilità di affermarsi. I cinesi hanno

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controllo

Il nostro è orgogliosamente un cantiere italiano

I Voyager 21 S (a fianco) e Voyager 23 S (nella foto grande) sono stati progettati come modelli molto versatili per consentire alla famiglia media di affrontare il mare e i laghi, in piena sicurezza, nel massimo comfort e con un’abitabilità notevole.

Clf 25

Questo nuovo progetto, derivato dalla Clf 30, nasce dall’idea di offrire a un prezzo accessibile un’imbarcazione che risponda a tutte le esigenze degli appassionati di pesca sportiva che amano trascorrere e condividere le vacanze con la famiglia. Lunga 7,60 m e larga 2,70, è dotata di vasche per il vivo e per il pescato coibentate e ossigenate, porta canne, grande pozzetto a poppa. Potenza massima 300 cv, minima 150.

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Le novità Ranieri International ha avviato investimenti impegnativi, per proporre progetti e imbarcazioni a una clientela che, pur essendosi quantitativamente ridimensionata, si contraddistingue per passione e competenza. In questo contesto si inseriscono le quattro realizzazioni che Ranieri presenta al Salone di Genova per la stagione 2013. Caratteristiche comuni sono l’utilizzo di vetroresine e gelcoats di altissima qualità, componenti in acciaio inox 316 con sistema di fissaggio attraverso basi in microfusione, carene con sistema His progettate dallo studio tecnico del cantiere che migliorano le prestazioni, i tempi di planata e il comfort e riducono sensibilmente i consumi di carburante.

Atlantis 28

Voyager 23 S

Voyager 21 S

Lunghezza m 8,30 • larghezza m 2,70 • portata max 10 persone • peso kg 2.400 • riserva carburante lt 400 • riserva acqua lt 100 • cabine 2 • posti letto 4 • motori 1 o 2 fb con potenze da 300 a 600 cv • categoria B

Lunghezza m 6,70 • larghezza m 2,40 • portata max 9 persone • peso kg 1.300 • riserva carburante lt 240 • riserva acqua lt 80 • motore fuoribordo con potenza da 115 a 250 cavalli • categoria C

Lunghezza m 6,20 • larghezza m 2,40 • portata max 8 persone • peso kg 1.100 • riserva carburante lt 250 • riserva acqua lt 80 • motore fuoribordo con potenza da 100 a 200 cv • categoria C


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AzimutYachts

Sono tre le novità su cui punta il cantiere di Avigliana. In anteprima mondiale il Magellano 76 a cui seguono

l’Azimut 54 e 84 Il Magellano 76 nasce da una evoluzione del 74, il primo modello della linea di long range yacht lanciata da Azimut nel 2009. Gli obiettivi progettuali della gamma sono un’ampia autonomia, comfort di navigazione anche a bassi regimi e libertà di navigare a velocità più elevate quando necessario: una reinterpretazione italiana delle più tradizionali imbarcazioni trawler. A bordo si mantiene l’atmosfera calda di una barca da famiglia e offre allo stesso tempo la possibilità di avere un’ampia zona di poppa con due cabine equipaggio, cambusa e angolo lavanderia. Il doppio accesso, dalla plancetta di poppa e dalla cucina posizionata sul ponte principale, consente di garantire la massima privacy per armatore, ospiti ed equipaggio. La zona notte ha quattro cabine e quattro bagni e c’è la possibilità di trasformare una cabina ospiti, quando non utilizzata, in un’area relax aggiuntiva accessibile direttamente dalla suite armatoriale. Esternamente il ponte del fly è stato esteso a poppa offrendo una maggiore superficie utilizzabile come prendisole. L’Azimut 54 è invece erede del 53, si presenta con connotazioni più sportive rispetto al suo predecessore, così come sono stati modificati tutti i dettagli di décor interni e il ponte principale nelle forme e nell’arredamento. Sottocoperta la cabina del proprietario a centro barca gode di grande vivibilità grazie all’altezza e alla larghezza a tutto baglio e della vista a pelo dell’acqua attraverso le finestrature sullo scafo.

Le schede Costruttore Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. 011 93161, customercare@azimutbenettigroup.com, www.azimutyachts.com

Magellano 76 Progetto Ken Freivokh (esterni e concept) • Style department Azimut Yachts (design interno) Scafo Lunghezza max 24,4 • larghezza m 6 • immersione m 1,81 • carena semidislocante Dual Mode • peso a pieno carico kg 64.000 • riserva carburante lt 7.500 • riserva acqua lt 1.400 • cabine 4 + 2 • posti letto 8 + 2 • 2 motori Man V8 cv 1.000 • velocità di crociera a mezzo carico 17,5 nodi • velocità max a mezzo carico 22 nodi

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Azimut 84 Progetto Stefano Righini (esterni e concept) • Carlo Galeazzi (design interno)

motori Cat C32 Acert V12 V-drive cv 1.723 • velocità max 29 nodi • velocità di crociera 24 nodi • autonomia 301 mn

Scafo Lunghezza ft m 25,69 • larghezza m 6,45 • immersione a pieno carico m 1,79 • peso a pieno carico ton 75 • cabine 4 + 2 • posti letto 8 + 3 • 2

Azimut 54 Progetto Stefano Righini (esterni e concept) • Carlo Galeazzi (design interno)

Scafo Lunghezza ft m 16,7 • larghezza m 4,95 • immersione a pieno carico m 1,35 • peso a pieno carico ton 27 • cabine 3 + 1 • posti letto 6 + 2 • 2 motori Man R6 V-drive cv 730 • velocità max 33 nodi • velocità di crociera 28 nodi • autonomia alla velocità di crociera 350 mn


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Bwa 22’ Sport GT

La scheda

Questo gommone ha un look ricercato e un allestimento completo. La sigla GT è acronimo di Gran Turismo e sottolinea l’arricchimento con tubolari bicolore sportivi, sedili, arredi più ergonomici e accessori curati nello stile. A poppa il divano a C offre due posti a sedere in più rispetto alle tradizionali panche rettangolari, lo schienale di coronamento si reclina e trasforma la seduta in prendisole, mentre i due cuscini cilindrici posti lungo i fianchi servono sia da schienali, sia da appoggiatesta quando ci si sdraia. Al centro del pozzetto, infine, si può installare un tavolino per gli aperitivi. Le sedute di pilotaggio e quella davanti alla consolle portano a otto il numero di posti a sedere complessivo. A prua si trova una seconda area prendisole estendibile sino alla consolle. Il fuoribordo più adatto è un motore da 115 cavalli, ma si può installare una massima potenza di 200 cavalli.

Costruttore Bwa, Dreno (MI), tel. 02 98278901, info@bwa.it, www.bwa.it Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 6,65 • larghezza m 2,75 • tubolari diametro cm 58 • compartimenti d’aria 5 • tessuto tubolari Hypalon-neoprene Orca da 1.670 dtex • portata max 13 persone • riserva

carburante lt 185 • riserva acqua lt 50 • potenza motore 115-200 cavalli • certificazione Ce categoria B/C

Frauscher 1017 Lido

Atlantis 34 È il nuovo entry level della rinnovata gamma degli open Atlantis ed è immatricolato come natante. Esternamente è completo di soft top apribile, pozzetto convertibile in prendisole o dinette attrezzata con angolo bar multifunzione e spiaggetta di poppa di oltre 2 mq. Internamente ci sono una dinette da 4/6 persone che all’occorrenza si trasforma in un letto matrimoniale (da 2,4 x 1,9 m), una cucina completa e una cabina matrimoniale posizionata a centro barca. L’altezza della dinette, della cucina e del bagno non scende mai sotto i 190 cm. La luminosità interna è garantita dalle finestrature laterali e dagli oblò.

La scheda Costruttore Azimut-Benetti Spa divisione Atlantis, Sariano di Gropparello (PC), tel. 0523 854711, customercare@azimutbenettigroup.com, www.atlantisyachts.it Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 10,25 • lunghezza scafo m 9,95 • larghezza m 3,49 • immersione m 0,99 • peso a pieno carico kg 8.500 • riserva carburante lt 650 • riserva acqua lt 180 • una cabina • posti letto 4 • 2 motori Volvo Penta D3 cv 220

Versione open del 1017 GT che mantiene lo stesso spirito sportivo ma che regala molto più spazio a bordo. L’area lounge che si apre a prua, infatti, consente di ospitare fino a 12 persone e i due tavoli possono essere abbassati consentendo la creazione di uno spazio prendisole. Sotto la consolle di guida c’è lo spazio per un day toilet. La motorizzazione standard prevede due MerCruiser 350 Mag da 300 cavalli l’uno e trasmissioni Z-drive.

Scheda Costruttore Frauscher Boats Importatore esclusivo Cantiere Nautico Feltrinelli, Gargnano (BS), tel. 0365 71240, info@nauticafeltrinelli.it, www.nauticafeltrinelli.it Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 10,17 • larghezza m 2,98 • immersione m 0,8 • riserva carburante lt 520 • riserva acqua lt 74 (optional) • peso a vuoto kg 3.300 • portata max 12 persone • 2 MerCruiser 350 Mag cv 300 oppure 2 Volvo Penta 4L Tdi cv 300 common rail • certificazione Ce categoria C

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Dellapasqua DC14 SL Nuova versione per il DC14 SL che presenta un diverso layout della finestratura laterale e dispone di un garage apribile sullo specchio di poppa per ospitare il tender mantenendo un ampio pozzetto. Da questo si può accedere alla piattaforma di poppa in teak, dotata di doccia esterna e scaletta bagno, al ponte di prua con un grande cuscino prendisole e al flybridge dove si trova la seconda postazione di comando. La zona notte, sottocoperta, prevede una cabina armatore con letto centrale, armadi e locale servizio privato con doccia. Per gli ospiti ci sono due cabine doppie con armadio allestite con letti separati nel primo caso, altrimenti una cabina a letti separati e una matrimoniale; in entrambe le versioni un locale servizi separato.

La scheda Costruttore Dellapasqua DC Srl Marina di Ravenna (RA), tel. 0544 530243, info@dellapasquadc.com, www.dellapasquadc.com Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 14,99 • larghezza m 4,3 • riserva carburante lt 1.700 • riserva acqua lt 400 • cabine 3 • posti letto 6 • portata max 16 persone • 2 motori eb turbodiesel cv 1.218 • certificazione CE categoria B

Sacs Strider 15 Questa barca rappresenta l’evoluzione della specie Strider che annovera sette modelli da 8 a 15 metri, accomunati dallo stesso design, ma diversi per lunghezza e abitabilità. Sebbene si tratti di un walkaround, sottocoperta l’altezza raggiunge i due metri, sia nel disimpegno d’ingresso sia nel bagno. La cuccetta matrimoniale è collocata a prua, mentre a poppa, sotto il pagliolo, c’è un letto per due bambini. Il pozzetto è arredato con divani, poltroncine e mobile cucina e a prua il living ospita alcuni divani che offrono, in ogni caso, la possibilità di sdraiarsi al sole. Tutta la coperta può essere ombreggiata. A poppa, un sistema servoassistito permette di allestire il tendalino parasole senza alcuna fatica, mentre a prua si usano dei sostegni di carbonio. Un t-top molto leggero, realizzato come

l’intera costruzione con la tecnologia dell’infusione della resina sottovuoto, protegge la postazione di pilotaggio, con un ampio e alto parabrezza. Ci sono quattro sedili di guida. La velocità di crociera è di 40 nodi e quella massima di 44, con due turbodiesel Cummins Qsc 8.3 da 600 cavalli.

La scheda Costruttore Sacs Srl, Zibido S. Giacomo (MI), tel. 02 90005100, info@sacsmarine.it, www.sacsmarine.it Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza m 15,30 • larghezza m 4,50 • immersione m 0,80 • posti letto 4 • peso a pieno carico ton 11,6 • 2 motori Cummins cv 600 • propulsione Arneson • riserva carburante lt 960 • riserva acqua lt 150 • portata max 10 persone • certificazione Ce categoria B

Nuova Jolly Marine Sono cinque le novità della stagione 2012/2013. Da menzionare la versione fuoribordo del Prince 35 Sport Cabin che si differenzia per la presenza di uno speciale bracket in alluminio a poppa (sul quale è possibile installare motori fuoribordo fino a 700 cavalli), un roll-

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bar in vetroresina (che integra il tendalino parasole per ombreggiare la dinette di poppa) e per la stiva poppiera che può essere allestita, all’occorrenza, come seconda cabina con due posti letto. Accanto a questo modello debutterà anche il Prince 30, open con consolle centrale di dimensioni importanti, locale toilette all’interno, due grandi superfici prendisole, musone di prua integrato in controstampata per agevolare la salita a bordo e per garantire resistenza al verricello elettrico durante l’ancoraggio. Il Prince 43’ Cabin Luxury è invece la nuova ammiraglia con le misure di m 12,90 x 4,90. Internamente si trovano anche due cabine, di cui una armatoriale, un locale toilette, un angolo cucina e un disimpegno

all’ingresso. È disponibile con motori entrofuoribordo benzina e diesel fino a 1.000 cavalli.

La scheda Costruttore Nuova Jolly Marine Srl, Bussero (MI), tel. 02 95334031, infojolly@nuovajolly.it, www.nuovajollymarine.com Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 10,65 • lunghezza omologazione m 9,98 • larghezza m 3,69 • diametro dei tubolari m 0,60/0,40 • numero compartimenti stagni 6 • portata max 16 persone • potenza massima applicabile cv 700 • carrellabile da sgonfio • riserva combustibile lt 660 • peso a vuoto ton 3,4 • certificazione Ce categoria B


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Rio Yachts L’Espera 34, natante, è un open di 10 metri entry level della gamma ma al tempo stesso icona del nuovo corso

Valiant Si arricchisce la gamma di battelli a chiglia rigida del marchio del gruppo Brunswick che si presenta nelle serie Comfort (quattro modelli), Classic (cinque modelli) e Sport (sette modelli). In particolare il 550

Comfort è un battello polivalente ben equipaggiato per i neofiti o per chi ha a disposizione un budget di acquisto contenuto. È dotato di un ponte classico con pancagavone posteriore, di un solido tientibene e di una seduta anteriore con tientibene in cui si nasconde un serbatoio carburante di acciaio inox da 70 litri di capacità. Può essere installata come optional un’asta traino per lo sci. Il 685 Classic ha un ponte dotato di una consolle centrale, un prendisole di prua e una dinette con poggiareni. La consolle offre una seduta

Le schede Costruttore Valiant Distributore Brunswick Marine in Italia

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Spa, Peschiera Borromeo (MI), tel. 800 013695, brunswickmarine.italia@brunswick.com, www.mercury-marine.eu

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550 Comfort Lunghezza esterna m 5,33 • lunghezza interna m 4,1/3 • larghezza esterna m 2,34 • larghezza interna m 1,2 • diametro tubolari cm 40-60 • peso senza motore kg 430 • riserva carburante lt 70 • portata max 9 persone • potenza max installabile cv 80 • numero compartimenti 5 • certificazione Ce C

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frontale abbattibile, grandi gavoni e un pannello strumenti ben equipaggiato di serie che può essere arricchito con un gps standard o con scandaglio radio vhf, radio mp3 completa di adattatori per i-Phone o altri lettori mutimediali. Sotto il prendisole di prua ci sono dei gavoni molto spaziosi che permettono di alloggiare la cuscineria ma anche l’asta da sci, il wakeboard o l’eventuale equipaggiamento sportivo. Il 685 sarà proposto in package con motori fuoribordo Mercury fino a 200 cavalli.

che racchiude il passato e il futuro del cantiere con un nome che è lo stesso della prima barca di legno costruita nel 1961. Da poppa verso prua si trovano un ampio pozzetto trasformabile da semplici sedute a prendisole-relax a zona pranzo; un monoblocco in vetroresina che racchiude al suo interno lavello, frigorifero, piastra cottura e piano di lavoro e divide la zona ospiti da quella di guida. Scendendo nel sottocoperta c’è un piccolo bagno, una dinette a C trasformabile all’occorrenza in letto e anche un piccolo letto matrimoniale nella zona sotto la plancia di comando. Accanto a questo il Rio 36 Art, con linea sportiva, spazi aperti, ampio pozzetto sgombro con tavolo a comando idraulico e chaiselongue, doppio posto guida. Nella sua versione Air si trova un hardtop a scorrimento elettrico che arriva fino a poppa per proteggere la zona pranzo.

685 Classic Lunghezza esterna m 6,75 •

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lunghezza interna m 5,6/5 • larghezza esterna m 2,73 • larghezza interna m 1,5 • diametro tubolari cm 50-60 • peso senza motore kg 880 • riserva carburante lt 200 • portata max 16 persone • potenza max installabile cv 200 • numero compartimenti 5 • certificazione Ce B

Costruttore Rio Yachts, Chiuduno (BG), tel. 035 927301, info@rioitalia.it, www.rioyachts.com Espera 34 Lunghezza m 9,99 • larghezza m 3,4 • immersione m 0,55 • peso a secco kg 5.000 • riserva carburante lt 700 • riserva acqua lt 115 • portata max 10 persone • 2 motori Mercury 350 Mag cv 300 • progetto Marino Alfani • certificazione Ce categoria B 36 Art Lunghezza ft m 11,14 • larghezza m 3,65 • immersione m 0,64 • peso a vuoto kg 6.700 • portata max 12 persone • riserva combustibile lt 780 • riserva acqua lt 300 • posti letto 4 + 2 • 2 motori Qsd 4.2Es 320 Axius cv 320 • certificazione Ce categoria B

500 Sport Lunghezza esterna m 5,01 • lunghezza interna m 3,8 • larghezza esterna m 2,32 • larghezza interna m 1,15 • diametro tubolari cm 40-55 • peso senza motore kg 330 • riserva carburante lt 38 • portata max 8 persone • potenza max installabile cv 60 • numero compartimenti 5 • certificazione Ce C


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Saver La prima novità è il 590 Cabin Fisher, uno scafo di

Austin Parker La novità del cantiere è il 64 Fly e porta la firma di Fulvio De Simoni. Le linee sono sobrie, lo stile classico. L’ampio pozzetto è servito da una grande piattaforma

bagno e dall’hangar per il tender. Il flyingbridge che ospita, oltre alla postazione di pilotaggio, divani, prendisole e mobile bar è curato nei dettagli. Il salone interno è arredato con divani in pelle, valorizzato dalla cucina che può essere integrata in più soluzioni a seconda delle esigenze dell’armatore. Accanto a questo modello presenta l’Austin Parker 36’, un natante che tra le principali caratteristiche vede la zona di ormeggio di poppa separata dal pozzet-

to, un grande portello di accesso alla sala macchine, vani tecnici che separano i locali motori dalla zona abitabile e la possibilità di installare il sistema Ips di Volvo Penta. Il layout offre a quattro ospiti la possibilità opzionale di disporre di una chiusura della zona di prora per fare alloggiare due coppie che avranno a disposizione anche un bagno con doccia separata. La barca si può, inoltre, dotare di tetto apribile in tela o da una chiusura in cristallo.

quasi sei metri di lunghezza, carrellabile, motorizzabile fuoribordo sino a 115 cavalli e studiato per offrire ottime performance anche solo con un 40 cavalli, grazie a una carena dalle linee morbide a poppa, adatta anche all’uso per una pesca lungocosta, sia a bolentino che a piccola traina. L’area di pilotaggio può prevedere la copertura totale. La cabina ospita un letto doppio o matrimoniale. La nuova versione del 22 Cabin Fisher propone un layout con la possibilità di scegliere una colorazione personalizzata per le murata e una rinnovata coperta a poppa, sempre più indirizzata all’impiego misto pesca leggera/crociera. L’area di pilotaggio in questo caso è chiusa su tutti e quattro i lati da finestrature e internamente è previsto un divanetto longitudinale contrapposto alla seduta del pilota e un lavello. La cabina sottostante, oltre al letto doppio o matrimoniale, propone anche un locale toilette separato. L’imbarcazione è motorizzabile con un unico fuoribordo sino alla potenza massima di 225 cavalli. Le altre due novità sono già state presentate al Big Blu di Roma a febbraio e sono il 300 WA Fisher e il 19 Open.

Le schede Costruttore Saver Srl, Piraino (ME), tel. 0941 302147, saverimbarcazioni@tiscalinet.it, www.saverimbarcazioni.com

590 Cabin Fisher Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 5,95 • larghezza m 2,34 • peso senza motore kg 900 • motorizzazione massima installabile cv 115 • portata max 6 persone • certificazione Ce categoria C

22 Cabin Fisher Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 7,05 m • larghezza m 2,48 • peso carburante lt 780 • riserva acqua lt 220 • portata max 10 persone • una cabina • 2 motori Volvo Penta D4 350 Ips • certificazione Ce categoria B

Le schede Costruttore Cantieri Navali Austin Parker, tel. 0586 792412, info@austinparker.it, www.austinparker.it Progetto Fulvio De Simoni

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Austin Parker 36’ Lunghezza ft m 11 •

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lunghezza scafo m 9,98 • larghezza m 3,75 • peso a pieno carico kg 8.000 • riserva

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Austin Parker 64 Fly • lunghezza ft m 19,4 • larghezza m 6,15 • peso kg 43.000 • cabine 3 + 1 • 2 motori Man V8 cv 1.200 • velocità max 32 nodi • certificazione Ce categoria A

senza motore kg 1.400 • portata max 7 persone • potenza massima installabile cv 225 • posti letto 2 • carburante lt 160 • certificazione Ce categoria B


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Richieste precise e dettagliate – sia tecniche che stilistiche – dettate da due armatori esigenti ed esperti, appassionati d’arte (e di James Bond) e coadiuvati da due architetti londinesi sono alla base di una nave sfarzosa e originale, “record” di grandezza a Cannes di Marina Mancuso

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sistono due tipi di bellezza, che poi al loro interno contengono mille sfumature e tipologie. La prima si basa sulla

semplicità e la purezza e cerca di mettere in luce l’essenziale (less is more), attraverso un processo di sfoltimento ed eliminazione. La seconda, al contrario, ricerca la ricchezza e l’abbondanza, di materiali e colori, di richiami e omaggi. Appartiene senz’altro alla seconda tipologia questa nave con il nome di un film, nel suo susseguirsi di ambienti traboccanti di arredi, opere d’arte, luci e lampade bizzarre, quadri e decorazioni in cristallo.

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In queste pagine, particolari dei sontuosi ambienti a bordo. Sopra, la lobby con l’ascensore; sotto, il tavolo da pranzo. A destra, il salone principale.


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viste per voi Benetti Diamonds Are Forever Uno yacht da record, tanto per cominciare: non solo era il più lungo all’ultima edizione del Salone di Cannes, ma il più lungo mai presentato alla fiera francese. Diamonds Are Forever, nome scelto dall’armatore Jonh Staluppi in omaggio a un film della saga di James Bond (con il più bello e celebre degli 007, Sean Connery) è un maestoso gigante in acciaio e alluminio di 60 metri di lunghezza per una larghezza di oltre dieci. Il progetto è stato lungo e articolato e, come ci hanno raccontato in cantiere, è stato vissuto da Benetti come una vera sfida, faticosa quanto stimolante, viste le numerose richieste di un armatore decisamente esigente e preparato. Ci sono voluti circa quattro mesi per la progettazione di base, relativa a ingegneria navale, strutture e impiantistica preliminare, mentre altri 18 mesi sono stati dedicati alla realizzazione di allestimenti e impianti elettrici e idraulici. Tra le richieste di Staluppi, accontentate dallo staff di architetti, ingegneri e designer, ci sono state la postazione della plancia di comando sul flybridge, la realizzazione della sala macchine interamente in acciaio inox e l’aggiunta del top deck sopra il fly, concepito come ponte privato panoramico, servito da un ascensore centrale in cristallo, a 12 metri sul mare. Non solo: i coniugi Staluppi hanno voluto modificare i trunk di ventilazione per aumentare la superficie vetrata e installare un sistema di stern thruster per aumentare la manovravbilità della nave e avere una propulsione ausiliaria in bassi fondali. L’immersione massima, inoltre, è stata ridotta per potere accedere a molte aree particolari, come alcune zone delle Bahamas. La superficie della spiaggetta di poppa è stata invece aumentata per massimizzare la funzionalità di quell’area e altre soluzioni tecniche e di allestimento sono state adottate per migliorare l’operatività da parte dell’equipaggio.

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Ai proprietari è riservato un intero ponte (upper deck, in alto la suite), composto da un ampio disimpegno, uno studio, la zona notte, una cabina armadio e una sala da bagno. Quest’ultima è totalmente rivestita in marmo e prevede una doccia a parete, la vasca centrale e una toilette separata. Nelle due immagini in basso a sinistra, la suite vip.

La scheda Progetto Ufficio tecnico del cantiere • Evan K. Marshall/Usonia V (design degli arredi) Costruttore Azimut-Benetti, Benetti Yacht, Viareggio (LU), tel. 0584 382399, info@benettiyachts.it, www.azimutbenetti.it Scafo Lunghezza ft m 60 • larghezza m 10,4 • immersione m 3 • gross tonnage 11.000 • riserva combustibile lt 120.000 • riserva acqua lt 20.000 • posti letto 12 + 15 • velocità max a mezzo carico 16 nodi • velocità di crociera 15 nodi • autonomia a 12 nodi di andatura 4.800 mn • materiale di costruzione acciaio (ponte) e alluminio (sovrastruttura) Motori Due Caterpillar 3512B • potenza cv 1.850 a 1.600 giri/m • alesaggio x corsa mm 170 x 190 • cilindrata cc 51.800 • peso kg 6.531-6.537 Certificazione Loyd’s Register of Shipping + 100 A1 SSC Yacht Mono G6 [+] LMC - LY2 - ICLL


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Il layout interno prevede 12 posti letto, distribuiti tra le quattro cabine ospiti situate sul ponte inferiore (di cui tre vip e una ospiti), una suite a prua del ponte principale, che a sua volta comprende area fitness e relax & beauty (accessibili a tutti gli ospiti di bordo o solo agli utenti della cabina, a seconda di come desidera l’armatore) e l’appartamento degli armatori, a prua del ponte superiore, che è completamente dedicato al proprietario. Sia la cabina vip che quella armatoriale hanno una vista a 180° sul mare.

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Interni Due architetti di Londra, Evan K Marshall e Usonia V, che si erano già occupati dei precedenti yacht della famiglia Staluppi, hanno studiato il design degli arredi (totalmente custom) e il décor degli interni. Come detto si tratta di ambienti decisamente sfarzosi e ricchi, ispirati a un gusto classico e lontani mille miglia dal minimalismo moderno. I materiali usati in prevalenza sono marmi italiani, onice, radiche di Madrona, lamine in foglia d’oro e cristalli di Marieux. Molti arredi sono stati forniti dalla ditta Marieux su design di Evan K Marshal e dell’armatrice. Gli interni sono stati disegnati per ospitare 12 persone. Il ponte inferiore è occupato da quattro cabine doppie, di cui una particolarmente ampia. Il main deck, invece, è dedicato a una ampia suite – per gli ospiti “vip” – a prua e un’area beauty e relax in legno scuro, riservata alla suite oppure accessibile da tutti gli ospiti, a seconda del tipo di crociera che si vuole fare. La coppia di armatori soggiornerà sul ponte superiore, interamente dedicato a loro e concepito come un appartamento con vista sul mare a 180°, ricco di ogni comfort: un ampio disimpegno precede uno studio e la grande zona notte con la classica cabina armadio. La sala da bagno è totalmente rivestita in marmo.

>

La costruzione di Diamonds Are Forever è durata circa e sono state impiegate 270

36 mesi

tonnellate di acciaio (per lo scafo)

50 tonnellate di alluminio per la sovrastruttura. 150

e

sono, invece, i km di cavi elettrici.

Motori e autonomia La sala motori ospita una coppia di Caterpillar di 1.850 cavalli ciascuno che consentono alla nave una massima di 16 nodi. L’autonomia, invece, calcolata a 12 nodi di andatura, è superiore alle 4.000 miglia nautiche: l’ideale per una crociera oceanica che parta dall’Italia e arrivi al mar dei Caraibi.

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Senza confini Un ambiente interno completamente vetrato, senza barriere visive e dalle tonalitĂ rilassanti, si accompagna al carattere sportivo di questo

flybridge dall’animo open di Silvia Montagna

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viste per voi Sunseeker 28 Metre Yacht

N

on sempre il connubio comoditàsportività convince. Spesso si pensa

che per andare veloci e desiderare uno scafo dalla linea più aggressiva si debba per forza rinunciare a qualche divanetto e area conviviale in più. Ma questo non è sempre vero. Sicuramente non per Sunseeker, il cantiere inglese che da sempre costruisce yacht dal piglio decisamente performante, ma che non ha mai rinunciato all’abitabilità interna. Ad avvalorare questo pensiero ci pensa questo nuovo 28 metri della linea Yacht che si dimostra un vero punto di incontro per l’armatore che ricerca la sportività, il design e allo stesso tempo spazio per vivere in pieno la barca. È, infatti, un anticipatore di quelle che saranno le nuove linee guida del cantiere inglese che rivoluziona la propria filosofia progettuale di vita a bordo accanto a una carena dall’aerodinamica avanzata che con una coppia di motori di soli 12 cilindri raggiunge la velocità massima di 29 nodi. Entrare nel salone del ponte principale è una sorpresa. Le vetrate, che già guardando il profilo esterno contornano tutta la tuga, diventano delle vere e proprie finestre e porte a tutta altezza che consentono una vista panoramica sorprendente, ma soprattutto che immergono in un ambiente “salottiero” a diretto contatto con il mare, sia lateralmente, dove la fiancata in due punti si apre per diventare un vero e proprio balcone, sia a poppa, dove gli interni proseguono naturalmente nel pozzetto esterno. A questo si aggiungono le aree conviviali sul ponte di prua e sul flybridge riparato dall’hardtop in carbonio con la possibilità di inserire la piscina, il bar piuttosto che un prendisole più grande, divani e una configurazione completamente diversa a prua dove

La zona pranzo (a fianco), si trova a metà del ponte principale spostata sulla dritta in prossimità di una porta finestra scorrevole che si affaccia su un terrazzino sul mare.

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zone conviviali sia all’aperto sia al chiuso. Il salone del ponte principale con finestrature a tutta altezza.

Molta attenzione è data alle regala una visuale completamente vista mare


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viste per voi Sunseeker 28 Metre Yacht

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tender può essere posizionato sul fly o sulla plancetta di poppa abbattibile a seconda che questa si voglia utilizzare

Il

come spiaggetta per il bagno. L’equipaggio di quattro persone alloggia a poppa e ha a sua disposizione .

cucina e servizi separati

si trova una vera e propria dinette e, a seguire, due letti matrimoniali prendisole con un passaggio centrale. Per quanto riguarda gli spazi del sottocoperta, seguendo le richieste dell’armatore, Sunseeker propone una gamma di layout basati su quattro cabine doppie, quattro bagni e due configurazioni della scala, con camera armatoriale insonorizzata a centro barca che gode di grandi finestrature laterali. I colori del décor scelti nel modello che vediamo in queste pagine sono sicuramente tenui, naturali, con tonalità marroni predominanti che, come riferisce Mark Tucker, alla guida dello studio Design Unlimited, vogliono riportare ad atmosfere senza riferimenti temporali, che aiutano a rilassarsi in qualsiasi condizione climatica esterna si possa trovare la barca. Al 28 Metre Yacht non manca neanche l’indole “green”: il progetto, la cui architettura navale e costruzione sono state curate direttamente da Sunseeker, cerca di rispettare il più possibile l’ambiente, utilizzando, tra le altre cose, teak sintetico a basso grado di manutenzione, un metodo di raccolta differenziata, sistema di gestione dell’alimentazione e illuminazione rigorosamente a led. Sono disponibili due tipi di motorizzazione con una coppia di Caterpillar C32 da 1.925 cavalli ciascuno oppure due Mtu 12V da 1.950 cavalli.

Il layout interno si può scegliere secondo le esigenze sulla base di quattro cabine doppie. Quella armatoriale è sempre a centro barca, nella zona più insonorizzata dell’imbarcazione (foto in alto a destra).

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La scheda Costruttore

Sunseeker,

Inghilterra

Distributore esclusivo Sno Yachts, Olbia (OT), tel. 0789 5502, info@snoyachts.com, www.snoyachts.it Progetto Design Unlimited (interni) • ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 28,5 • larghezza m 6,54 • immersione m 2,13 • peso a mezzo carico kg 73.500 • riserva carburante lt 9.000 • riserva acqua lt 1.500 • serbatoio acque nere lt 435 • velocità massima 29 nodi • velocità di crociera 23 nodi • autonomia a velocità di crociera 400 mn • 2 motori Cat C32 cv 1.925 ciascuno oppure 2 Mtu cv 1.950 ciascuno


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Sapore di mare Facilità di conduzione, comfort e niente stress. Quello che si chiede a una barca da crociera è tutto qui. Ma, come diceva Brecht, «è la semplicità che è difficile a farsi» di Niccolò Volpati

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viste per voi Mcy 70 l mondo è bello perché è vario e le richieste stravaganti ci sono sempre ma, in fondo, quello che chiede un armatore a una barca da crociera è sempre lo stesso: pochi problemi e tanto comfort. Serve abitabilità e per ottenerla, la cosa più naturale è quella di realizzare un fly. Una volta appollaiati lì sopra però, si scopre che 2 + 2 non fa sempre 4. Sembra facile, ma quel ponte in più, a volte, rende la navigazione poco piacevole. In cima a certi fly, se fai una virata stretta, sogni di avere le ventose al posto dei polpastrelli delle dita. Su altri modelli, all’opposto, pur girando tutta la barra, l’imbarcazione si sposta di tre gradi ogni 45 minuti. Verrebbe quasi voglia di dare un colpo con l’elica di prua, anche quando si naviga con la manetta del gas tutta abbassata. Insomma, in alcuni casi sembra di essere su una barca a vela che naviga di bolina, in altri si è così inchiodati che se si vuole virare di

I

Qui, sopra, il salottino all’aperto utilizzabile anche come area da pranzo. A destra e al centro, il salone, fotografato da due punti differenti. Nelle pagine di destra, in basso, la postazione di comando e la cucina, dove, su un pannello, si alternano vuoti e pieni, vetro sabbiato e legno.

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90° è meglio iniziare a girare il timone dieci miglia prima. Mcy 70 è il terzo modello di questa gamma. Prima ci sono stati un 76 e un 65. Anche questo ha il fly. La prova del nove è la navigazione. Dopo aver dato gas, viriamo. La barca cambia rotta, non è di quelle inchiodate. E non è nemmeno di quelle che vano di bolina. La virata è dolce, stretta, anche se non strettissima. Per completare un giro di 360° ci vogliono circa 80 metri. Anche l’erogazione della potenza è confortevole. Il motore parte e spinge, ma senza nervosismi e isterismi. L’erogazione è progressiva, dolce, controllata. Per planare servono circa 11 secondi e per raggiungere la massima ce ne vogliono almeno 50. La sensazione è quella della tranquillità. È tutto quello che si chiede a una barca da crociera. Facile da condurre, anche per chi non è un capitano di lungo corso. Il pod ZF e il joystick sono certamente d’aiuto, così come il


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essenze senza trattamenti artificiali

All’interno sono state privilegiate : teak graffiato per la pavimentazione, rovere graffiato e sicomoro grigio per gli arredi, oltre a pellami e marmi. Gli ambienti sono molto luminosi e caldi, con un alternarsi di e altre piÚ scure.

tonalitĂ chiare


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viste per voi Mcy 70

Commento sullo scafo Una delle cose che colpisce di Mcy 70 è la silenziosità. I decibel in plancia e nella cabina armatoriale sono davvero pochi. In navigazione si ha la sensazione di essere in un ambiente ovattato, dove tutti i rumori sono attutiti. Merito delle tecnologie costruttive che il cantiere ha adottato sin dall’inizio. Si lavora in parallelo, con due “isole” distinte, una per la carena e una per la sovrastruttura e gli impianti. Oltre a ridurre i tempi, questa organizzazione consente di operare fuori dalla carena a 360° intorno al modulo interno. Si ha così un risparmio del 50% sulla manodopera con un costo che non viene così “girato” all’armatore. Questo permette di ammortizzare i costi dei macchinari necessari per una lavorazione di questo tipo. Il beneficio è nella elevata qualità dell’allestimento. Tutti gli impianti idraulici ed elettrici, per esempio, scorrono in un’apposita canalina e tutte le utenze sono fissate sotto il piano di calpestio ogni 10/15 cm. Così facendo non ci sono cavi che scorrono ovunque, con spreco di materiale e aumento di pesi. Ma non si tratta solo di questo. Cavi idraulici ed elettrici sono molto più stabili e non soffrono il “mal di mare”, nel senso che non vibrano e, quindi, non producono rumore. I materiali usati sono la resina vinilestere con rinforzi in carbonio o kevlar nelle zone maggiormente esposte a sollecitazioni. La tecnica è, ovviamente, quella dell’infusione. I rinforzi strutturali dello scafo sono costituiti da quattro correnti longitudinali disposti da prua a poppa e da due madieri collocati nella sala macchine. L’assenza di rinforzi trasversali è compensata da sei paratie strutturali e da uno spessore dello scafo di circa 40 millimetri.

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La cabina armatoriale (foto in alto) si trova a centro barca e la cuccetta è stata collocata in diagonale in modo da garantire un ampio camminamento intorno al letto e molto altro spazio a disposizione. Questo locale sfrutta per intero il baglio dell’imbarcazione e dispone di un divanetto. All’interno, oltre al bagno con un enorme box doccia separato (foto qui sopra), c’è anche una cabina armadio.

sistema di monitoraggio e le schermate di navigazione che sono riportate in plancia. Tutto è sotto controllo, dalla rotta al livello dei liquidi, alle temperature. Anche sul fly si prova una piacevole sensazione. Quella dell’equilibrio. Non sembra di essere in cima a un grattacielo e, anche in navigazione, non si desidera ardentemente di scendere al più presto. Questa sensazione ce la conferma anche il comandante, Nunzio Romeo, che, dopo il varo a Monfalcone, ha circumnavigato l’Italia per portare MCY70 a Genova e ai Saloni autunnali. «Alle Eolie – racconta – abbiamo navigato con mare in burrasca e onde di quasi tre metri, per fortuna non troppo corte. Pensavo che una barca di 21 metri di lunghezza soffrisse quelle condizioni e, invece, la navigazione è stata tutto sommato confortevole». Oltre alle linee d’acqua, anche il layout degli interni e della coperta è particolarmente azzeccato. Nuvolari e Lenard sono riusciti a mantenere i tratti distintivi dei modelli (continua a p. 195)


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Il commento dei progettisti

Il layout può essere a tre o quattro cabine. Noi abbiamo provato quest’ultima.

Con questo progetto abbiamo avuto la possibilità di disegnare una barca bella e semplice, vicina a un mercato globale. Per questo i due obiettivi principali del progetto sono stati ottenere una “vera barca” e suscitare emozioni. A partire dagli anni ’70 nel nostro Paese – a differenza del mondo anglosassone, per esempio – abbiamo assistito a una direzione automobilistica del design nautico, forse perché le auto sono percepite dal pubblico come gli oggetti più sofisticati e al tempo stesso più vicini a noi, mentre le imbarcazioni vengono usate molto meno. Con l’Mcy 70 ci siamo voluti allontanare da questo processo. In questo momento siamo in un periodo critico, sia per

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quanto riguarda il mercato sia per le idee, nel senso che nel nostro settore assistiamo a migliaia di proposte, ma per la maggior parte fredde e irrealizzabili. Monte Carlo Yachts si differenzia da questo processo perché vuole tornare alle origini delle imbarcazioni. Quando si crea una gamma bisogna capire sin da subito quali possono essere gli sviluppi futuri della linea e trovare le innovazioni stilistiche per ogni modello, perché a seconda delle dimensioni vanno applicate delle evoluzioni differenti. Per questo abbiamo già in mente i modelli successivi a questa imbarcazione. Qual è il nostro progetto preferito? È sempre il prossimo, quello che verrà. Carlo Nuvolari e Dan Lenard

«Non ci era mai capitato di poter fare tanti modelli nuovi in tempi così brevi, come ci è successo con Monte Carlo Yachts»

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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Autonomia mn

31,9

Rapporto peso/potenza

280

Rapporto lung./larg.

20

3,9

Dislocamento ton

Lavagna (Ge)

48

Gasolio

35%

Carena

Acqua

70%

Eliche

Persone imbarcate

Mare

Vento

calmo abbastanza pulita con tre mesi di mare

Note Da 0 a planata 11 secondi • da 0 a velocità max 52 secondi

4 assente

Velocità in nodi Giri/m 640

7,5

12,5

17,5

22,5

27,5

32,5 Nodi

8,3 10,8

1.000

12,8

1.250

15,2

1.500

minimo planata

20,3

1.750

25,3

2.000

31,9

2.300

max

Consumo totale 50

Giri/m

283111, info@montecarloyachts.it, www.montecarloyachts.it

Progetto Nuvolari & Lenard (exterior styling & concept e inte-

Condizioni della prova Località

Costruttore Monte Carlo Yachts, Monfalcone (GO), tel. 0481 rior design) • ufficio tecnico del cantiere (architettura navale e ingegnerizzazione) Scafo Lunghezza ft m 21,30 • lunghezza scafo m 18,88 • larghezza m 5,42 • immersione m 1,80 • peso a secco ton 42 • peso a pieno carico ton 48 • rapporto peso/potenza 20 kg/cv rapporto lunghezza/larghezza 3,9 • riserva acqua lt 840 • riserva carburante lt 4.000 • serbatoio acque grigie lt 320 • serbatoio acque nere lt 320 Alcune misure in cm Altezza cabina di prua 201 • cuccetta di prua 194 x 150 • altezza sopra la cuccetta 114 • cabina ospiti con letti paralleli 196 x 70 ciascuno • cabina ospiti con letti sovrapposti 196 x 70 ciascuno • altezza cabina ospiti con letti sovrapposti 195 • altezza cabina armatore 200 • larghezza passavanti 40 Motori Due Man V8 da 1.200 cv ciascuno • potenza 882 kW 8 cilindri a V 90° • 4 valvole per cilindro • 128 x 142 mm • common rail con iniezione diretta • regime di rotazione massimo 2.300 giri/minuto • peso a secco kg 1.875 Certificazione Ce Categoria A Prezzo € 2.300.000 euro (+ iva) Prezzo barca della prova € 2.560.000 (+ iva)

Giri

Nodi

640 1.000 1.250 1.500 1.750 2.000 2.300

8,3 10,8 12,8 15,2 20,3 25,3 31,9

lt/h tot. plancia 16 58 112 174 262 360 480

dBA pozzetto 61 62 62 66 66 67 70

dBA armatore 73 76 78 81 82 83 90

dBA 61 63 65 68 69 72 78

Autonomia 150

250

350

450

16

lt/h

640

Minimo di planata 15 nodi, 1.500 giri, 23 ore, 350 miglia Velocità di crociera 25 nodi, 2.000 giri, 11 ore, 280 miglia Velocità massima, 32 nodi, 2.300 giri, 8,3 ore, 265 miglia

Rumore dBA in plancia

58

1.000 112

2.300

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uto tra nsi

atti

262

1.750 2.000

to a

ffic in u

174

vità

1.500

io

1.250

61

62

62

66

66

67

70

360 480

640 1.000 1.250 1.500 1.750 2.000 2.300 Giri/m


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(segue da p. 192) precedenti, senza limitarsi ad “allungare” il 65 o “accorciare” il 76. Non ci sono sprechi di spazi e soluzioni che non sembrano studiate nel minimo dettaglio. Salone e pozzetto rappresentano davvero un ambiente unico, grazie soprattutto a un piano di calpestio tutto sullo stesso livello, senza nemmeno un gradino e grazie anche a un portellone vetrata che si apre interamente per ben 245 cm di larghezza. Le zone living si sprecano. Oltre al salone, al fly e al pozzetto, l’allestimento della prua alla portoghese con due sedute semicircolari e rispettivi tavolini offre all’armatore un’ulteriore possibilità. I due tavolini, inoltre, si possono unire, per creare un grande tavolo da pranzo per otto o dieci persone a prua. La cucina si trova a poppavia della plancia di comando e quindi molto vicina al tavolo da pranzo del salone e al pozzetto. Per raggiungere la prua, inoltre, c’è una porta laterale e quindi non è necessario arrivare a poppa per poi dover percorrere tutto il passavanti laterale. Sul fly, oltre a chaise-longue, divanetti e tavolo, si trova anche un mobile bar con ice maker. La cabina armatoriale è a centro barca e sfrutta per intero il baglio dell’imbarcazione. All’interno, oltre al bagno, c’è anche una cabina armadio. Gli ospiti trovano posto in una matrimoniale di prua e due cabine per lato, una con letti paralleli e una con letti sovrapposti. Tutti i locali dispongono di bagno privato. La stessa filosofia è stata rispettata per la zona marinaio. Le cabine sono due con un bagno in comune al centro. Anche gli accessi sono due: uno dalla sala macchine e uno ricavato sotto la scaletta del fly. Volendo esiste una versione più armatoriale, dove “sparisce” la cabina ospiti con letti sovrapposti a tutto vantaggio della cabina proprietario che diventa ancora più grande. Tutto molto confortevole. Tutto molto facile.

Alcune dotazioni standard Aria condizionata (comprese le cabine equipaggio ciascuna con suo controllo dedicato) • generatore 20 kWA • bow thruster (elettrico) • joystick di manovra ZF Pod 4000 (ponte di comando principale e flybridge) • spiaggetta idraulica di poppa up/down • passerella idraulica • sistema di monitoraggio e controllo con schermi lcd sul ponte di comando principale • portellone di poppa per accesso alla sala macchine e alla zona equipaggio • portellone celato sotto la scala del fly per accedere alla zona equipaggio e alla sala macchine • barbecue, frigo e ice maker sul flybridge • Bose Home Theatre system (salone) • tv 40’’ led in salone (comprensivo di up/down lift system e Blue-Ray dv player)

Alcune dotazioni optional 2 generatori da 20 kW ciascuno • dissalatore 110 lt/h • porta elettrica laterale semi automatica • t-top in fibra di carbonio con soft sliding top • verniciatura metallizzata Du Pont • humphree Interceptors

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avviene per infusione

La costruzione delle resine e il cantiere ha adottato, per tutti i suoi modelli, un processo molto complesso, che azzera le operazioni di aggiustamento a bordo e alza gli standard qualitativi perché le tolleranze di assemblaggio sono contenute nell’ordine del millimetro.


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viste per voi Vismara MY 56’

Una navetta light

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Materiali compositi, stratificazione sottile e motori poco potenti.A bordo di MY 56’ tutto è stato pensato per risparmiare peso e ridurre i consumi, perché (alcune) barche a motore piacciono anche ai velisti. Raggiunge i 28 nodi con solo 880 cavalli di Niccolò Volpati

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viste per voi Vismara MY 56’ Quando la barca è realizzata, scafo, coperta, arredamenti, strutture, paratie e casse sono un’unica cosa. Gli elementi devono intersecarsi e interagire e non semplicemente essere assemblati. Nel tondo, un primo piano di Alessandro Vismara. Nelle altre foto, ambienti interni della barca (la zona notte è composta da due cabine simmetriche con bagno). Sotto, la plancia di comando caratterizzata da un unico grande monitor touchscreen.

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uò Giuliano Ferrara correre i 3.000 siepi? Forse. E forse gli farebbe anche

bene. Se riuscisse ad arrivare al traguardo però farebbe certamente più fatica di un longilineo mezzofondista etiope. Perdere peso, alleggerirsi, dimagrire. Di questi tempi si sta più attenti a quanto si consuma, perché sta cambiando il modo di andare in barca. In particolare sugli scafi a motore e, ancora di più, per quegli armatori che arrivano dal mondo della vela. Navigare a vela significa fondamentalmente silenzio, zero consumi ed emissioni e velocità contenute. Queste stesse sensazioni vengono ricercate a bordo di una barca a motore. Non vale per tutti, ma è una tendenza sempre meno di nicchia e sempre più diffusa. Aumentano gli adepti della filosofia dell’eco-barca.

E per avere un rapporto più ecologico, si deve necessariamente contenere il consumo di carburante. Come fare? È la domanda da cui sono partiti Alessandro Vismara e il suo studio di progettazione. Il cantiere realizza barche custom e un armatore, ex velista, gli ha chiesto una navetta a motore che fosse in grado di raggiungere prestazioni adeguate, e quindi di planare, consumando comunque poco. La risposta a questa domanda si chiama MY 56’, una navetta di oltre 17 metri di lunghezza capace di raggiungere 28 nodi di velocità massima con 130 litri all’ora di consumo totale. Se ci si accontenta di navigare tra i 15 e i 20 nodi, i litri scendono a 70. Non si tratta di semidislocanti. Questa, come le altre realizzate da Vismara, sono navette in grado di far uscire la carena dall’acqua. Come ci riescono? Non con 100 cavalli di potenza, ma grazie a un peso molto contenuto.


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si trasforma in sala relax o da pranzo grazie al tavolo telescopico, si caratterizza per vista sull’acqua a 360 gradi.

Il salone, che l’abbondanza di vetro e una


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viste per voi Vismara MY 56’

Non siamo di fronte a una navetta classica, quanto, piuttosto, a una moderna concezione di questa tipologia d’imbarcazione.

> Letrasmissioni

Ips garantiscono una

spinta molto più orizzontale rispetto a una tradizionale linea d’assi.

Si può pertanto risparmiare potenza e

consumi.

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Il dislocamento a medio carico si aggira intorno ai 20.000 kg. Per ottenere un peso così “light” sono stati determinanti i materiali, la tecnologia costruttiva e, soprattutto, la progettazione. I primi sono compositi avanzati, cioè carbonio, per la costruzione si usa il sandwich e non c’è lo stampo. Vismara realizza modelli maschi, ovvero una sorta di “manichino” in legno a perdere, sul quale viene laminata sottovuoto la struttura. Esattamente come si fa per le barche a vela da regata. Spesso le barche a motore, in particolare quelle fatte in serie, vengono realizzate come scatole assemblate. C’è chi fa lo scafo, chi la coperta, chi gli interni e chi gli impianti. Questo sistema produttivo è ideale per un cantiere che deve produrre un elevato numero di esemplari, perché consente di ridurre i

tempi e costruire in parallelo. Quando tutti gli elementi sono stati realizzati, si assemblano. Una barca custom che fa della leggerezza il suo credo difficilmente può essere realizzata in questo modo. L’arredamento, per esempio, è un tutt’uno con la struttura perché questo consente di contenere il peso. Anche la progettazione è conseguente. Vismara non inizia a costruire nulla, se prima non è stato progettato tutto, inclusi gli impianti. Su una barca in carbonio non si può prendere il trapano con la punta a tazza per fare i buchi e far passare i cavi degli impianti. Tutto nasce prima al computer e tutto deve essere razionalizzato per evitare sprechi di funzioni e quindi aumento di peso a bordo. Oggi si è arrivati a un livello per cui le canalizzazioni per l’aria fanno parte della struttura stessa della barca. E poi progettare significa anche fluidodinamica e programmi di previsione delle prestazioni. L’armatore di MY 56’ voleva una barca in grado di navigare a 15/20 nodi, nel silenzio e consumando poco. Anche la dimensione dei serbatoi deve essere programmata in base all’autonomia che si vuole ottenere. Tutto nasce da un foglio bianco, ma poi si passa necessariamente al computer. Oggi si fanno molti più disegni di una volta, ma si riducono i tempi e quindi anche i costi di costruzione. Nulla è lasciato al caso o all’improvvisazione. Alessandro Vismara racconta che il suo studio non si relaziona all’armatore con l’idea di vendergli un prodotto a cui il cliente debba adeguarsi. Il compito dei progettisti è quello di mettere a disposizione il loro know-how all’armatore in modo che questo sia in grado di “creare la sua barca”. La progettazione è quindi “partecipata”. Parte anche e soprattutto dalle idee e dalle esigenze che ha il proprietario. E MY 56’ è una navetta molto armatoriale.


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La zona notte è composta da due grandi cabine simmetriche. Quella armatoriale è a prua, mentre quella ospiti si trova a centro barca. Entrambe sono dotate di bagno privato, molto spazio per stivare gli abiti e ampie finestrature che si affacciano sul mare. Verso poppa c’è una sala macchine davvero ispezionabile, tanto che si riesce a camminare intorno ai motori in posizione eretta. Oltre questa, procedendo verso poppa, si trova la cabina marinaio. Il salone, grazie al tavolo telescopico, si trasforma in zona relax o in sala da pranzo per dieci ospiti. Da qui è sempre possibile controllare la plancia di comando, caratterizzata da un unico grande monitor touchscreen che permette di avere sott’occhio i dati di navigazione e il funzionamento degli impianti di bordo. In plancia regna il joystick delle trasmissioni Ips di Volvo Penta. Questa è stata un’altra scelta importante per soddisfare le esigenze dell’armatore. MY 56’ plana già a 9 nodi di velocità e ci riesce grazie ai pesi molto contenuti, ma anche grazie all’efficienza nella spinta dei piedi Ips. In sala macchine ci sono solo 880 cavalli in tutto e siamo a bordo di uno scafo di quasi 18 metri di lunghezza che raggiunge i 28 nodi di velocità massima. I desideri e le richieste dell’armatore sono stati rispettati. È una navetta custom. Questo non significa che da qui si possa ripartire per vestire un nuovo “abito su misura” per un altro armatore. Questo è il compito di Alessandro Vismara che si identifica un po’ in un sarto che cuce addosso il vestito che desidera il cliente. Alessandro è fiorentino e prima di congedarci ci racconta l’aneddoto della bottega di via Santo Spirito. È lì da tre generazioni, in un negozio piccolissimo e praticamente impossibile da trovare, a meno che qualcuno non ti abbia spiegato bene come raggiungerlo. Da quel sarto ci vanno le più rinomate famiglie fiorentine e aspettano magari sei mesi prima di avere la giacca che chiedevano. Il segreto è tutto qui. Fare le cose che gli altri non sanno fare, farle custom e cucirle addosso al cliente.

La scheda Costruttore Vismara

Marine, Viareggio (LU), tel. 0584 371194, info@vismaramarine.it, www.vismaramarine.it Progetto Studio Vismara Scafo Lunghezza ft m 17,74 m • larghezza m 4,79 • immersione m 1,20 • peso kg 20.000 • riserva carburante lt 2.000 • riserva acqua lt 1.000 • serbatoio acque nere lt 176 • portata max 12 persone • velocità massima 28 nodi • velocità di crociera a medio carico 22 nodi • rapporto peso/potenza 22,98 kg/cv • rapporto lung./larg. 3,70 Motori Due Volvo Penta D6 435D • potenza cv 435 • cilindrata 5.500 cc • 6 cilindri • rapporto di compressione 17,51:1 • regime di rotazione massimo 3.500 giri/m • peso kg 336 • trasmissione Ips 600 • elica T2 Certificazione CE Categoria A

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Sorprendente Sopra, sotto, dentro e fuori. Gli spazi disponibili sul nuovo fly di Jeanneau sono molti, tutti a contatto con l’acqua di Niccolò Volpati

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provate per voi Prestige 550

È

l’ammiraglia del cantiere francese.

Misura poco meno di 18 metri di lunghezza fuoritutto ed esisteva già in versione hardtop. Jeanneau ha deciso di realizzare anche il fly per sfruttare al massimo gli spazi a disposizione. Il progetto e i layout di interni e coperta sono frutto della collaborazione di tante “teste”: Prestige Engineering, JP Concepts e Garroni Design. Tante “matite” hanno avuto il merito di moltiplicare i metri quadri calpestabili. Le soluzioni sono semplici, ma efficaci. Per avere molto spazio a disposizione, le aree devono essere divise: ciascuna ha il suo compito, ogni centimetro serve a qualcosa, senza sprechi, senza duplicazioni.

L’area notte dispone di tre cabine, ma non si trovano tutte ammassate in un unico posto. A prua ci sono la cabina ospiti con letti paralleli, e la cabina vip, con cuccetta matrimoniale. Il bagno è uno solo, grande, abitabile e con box doccia separato. L’armatore per andare a dormire non scende dalla scaletta di prua, ma da poppa, direttamente dal salone, appena superata la finestratura che lo separa dal pozzetto. La cabina sfrutta per intero il baglio, ovviamente, ma soprattutto sono stati impiegati in modo molto intelligente gli spazi a pruavia di questo locale. Sempre per tutta la larghezza si trovano il bagno armatoriale e la cabina armadio. In mezzo a questi due, il box doccia separato, accessibile sia dal bagno, sia dalla cabina armadio. Questa soluzione permette di avere uno spazio davvero molto ampio per riporre i vestiti e contemporaneamente di

L’armatoriale sfrutta per intero il baglio e sempre per tutta la larghezza si trovano il bagno e la cabina armadio. In mezzo a questi c’è il box doccia separato, accessibile direttamente. Oltre alla cuccetta c’è spazio per una piccola area living con due poltrone e un tavolino.

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intendere la crociera a motore. Uno dei piĂš tradizionali e, tanto spazio a chi sta a bordo.

Ci sono molti modi di certo, intramontabili è quello di garantire


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provate per voi Prestige 550

Sopra, la postazione di guida interna. Sotto, il pozzetto con tavolo, sedute, scaletta di accesso al fly; da qui è possibile raggiungere la cabina del marinaio, situata a estrema poppa, sollevando una delle panche.

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non “intasare” la cabina armatoriale con armadietti, stipetti e cassetti. Oltre alla cuccetta, infatti, c’è spazio anche per una piccola area living con due poltrone e un tavolino. Analoga filosofia di “divisione” è stata utilizzata per il salone e la dinette: l’area living è distinta dalla cucina che, a sua volta, è in prossimità del tavolo da pranzo. L’ultima separazione nel layout degli interni riguarda la cabina marinaio. Si trova all’estrema poppa, distante dall’armatore e dagli ospiti, ma con gli oblò che si affacciano sulla piattaforma bagno. Per accedervi si deve sol-

levare una delle panche del pozzetto. Tra questo locale e le altre cabine c’è in mezzo la sala macchine. Come abbiamo detto, la scelta di ottimizzare e razionalizzare gli spazi rappresenta un’interpretazione di sicuro successo per gli amanti della crociera. Così come la presenza di prendisole. Comfort e relax vanno di pari passo con la consuetudine di assumere una posizione supina. Per soddisfare questa esigenza ci sono un prendisole che occupa tutta la zona di prua e un altro sul fly che, di fatto, circonda la consolle di guida esterna. Entrambi sono corredati da tendalini che si aprono e chiudono con estrema facilità. La larghezza dei passavanti laterali non è eccessiva (misurano 33 cm), perché si è deciso di sfruttare la volumetria interna dedicata al salone e alla dinette. Fortunatamente la battagliola è alta (72 cm) e lungo la tuga è stato collocato un altro tientibene. Grazie all’abbondanza di acciaio inox, l’accesso a prua è comunque sicuro e agevole. La motorizzazione è coerente con la scelta crocieristica. Prestige 550 monta due Cummins di 600 cv ciascuno e soprattutto la trasmissione Zeus. Questo piede consente di avere una spinta più orizzontale rispetto a una trasmissione in linea d’assi. La conseguenza è quella di una motorizzazione non eccessiva che permette di risparmiare carburante. Queste sono anche le sensazioni che riceviamo al timone. È tutto facile, niente eccessi. L’accelerazione è discreta, ma non si rimane certo inchiodati al seggiolino del pilota anche se si abbassa di colpo la manetta del gas. Non stringe particolarmente la virata,


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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Autonomia mn

Rapporto peso/potenza

Rapporto lung./larg.

Dislocamento kg

30,8

265,2

20,08

3,35

24.100

Condizioni della prova Località

Cannes (Francia)

Mare

calmo

Vento

assente

Carena

pulita

Persone imbarcate

8

Carburante

lt 1.487

Acqua

lt 150

Note da 0 a planata in 9 secondi e 53 • da 0 a velocità massima in 48 secondi e 27

Velocità in nodi Giri/m

2,5

7,5

12,5

17,5

22,5

27,5

32,5 Nodi

4,9

600

7,5

1.000

10,2

1.500

12,4

2.000

14,9

2.050

minimo planata

21,3

2.500

crociera max

3.050

30,8

Consumo totale Giri/m

25

75

125

175

5

225 lt/h

600

Costruttore Jeanneau (Francia) Importatore Jeanneau Italia,

Roma, tel. 06 83087711, info@jeanneau.it, www.jeanneau.it Progetto J&J, Garroni Design • JP Concepts • Prestige Engineering Scafo Lunghezza ft m 17,92 • lunghezza scafo m 16,06 • larghezza m 4,79 • pescaggio m 1,17 • peso a secco kg 17.700 • peso a pieno carico kg 24.100 • angolo di deadrise 16° • riserva carburante lt 1.930 • riserva acqua lt 800 • serbatoi acque nere lt 120 • 3 cabine • 6 posti letto • 2 bagni • portata max 12 persone Motori Due Cummins Qsc 8.3 con trasmissione Zeus • potenza cv 600 (kW 442) • cilindrata 8.300 cc • 6 cilindri in linea • 4 tempi diesel • regime di rotazione massima 3.000 giri/m • alesaggio x corsa mm 114 x 135 • peso a secco kg 896 Alcune misure in cm Piattaforma di poppa 160 x il baglio • larghezza accesso pozzetto 63 • divanetto lineare in pozzetto 266 x 58 • passavanti laterali 33 • altezza battagliola 72 • prendisole di prua 290 x 217 • larghezza accesso sul fly 55 • divanetto sul fly 170 x 252 • tavolino trapezoidale del fly 126 x 120 x 64 • seduta pilota sul fly 110 x 44 • prendisole sul fly 315 x 246 • altezza in dinette 215 • cucina a L 158 x 152 • accesso area notte 58 • altezza cabina armatoriale 191 • cuccetta armatore 200 x 154, altezza sopra il letto 112 • altezza in bagno 256 • seduta pilota 97 x 49 • divanetto lineare dinette 172 x 66 • larghezza accesso cabine di prua 80 • altezza cabina vip 191 • cuccetta cabina vip 150 x 204 • altezza bagno di prua 202 • cuccetta cabina ospiti 157 x 194, altezza sopra il letto 115 • altezza cabina ospiti 196 Certificazione CE Categoria B Prezzo (iva esclusa) € 844.540 Nella versione della prova (full optional) • versione base € 679.000

Giri 600 1.000 1.500 2.000 2.050 2.500 3.050

Nodi 4,9 7,5 10,2 12,4 14,9 21,3 30,8

lt/h totali dbA plancia 5 56 13,7 57 44 63 105 72 109 72 155 72 248 76

dbA armatore 58 62 67 74 74 75 81

Rumore dBA in plancia

13,7

o aut ito tra ns

in u vità

105

63

72

atti

asp irap

2.000

olv

1.500

ffic

ere

44

io

1.000

109

2.050 2.500

56

248

3.050

57

72

72

76

155

600 1.000 1.500 2.000 2.050 2.500 3.050 Giri/m

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Alcuni optional Pacchetto “Trim Level Preference” con elica di prua, generatore da 11 kW, amplificatori Bose resistenti all’acqua per il pozzetto, tv da 32’’ in salone, lettore dvd, sistema audio Bose 2.1, finestrature elettriche (€ 53.850 iva esclusa) • kit ormeggio (€ 1.385) • kit ancoraggio (€ 1.595) • bimini per il fly (€ 5.950) • bimini per prendisole

di prua ( € 1.735) • piattaforma bagno idraulica (€ 19.530) • generatore da 17,5 kW (€ 5.640) • lavatrice e asciugatrice (€ 1.665) • aria condizionata 59.000 Btu (€ 32.500) • joystick Zeus in pozzetto (€ 6.140) • coperta in teak (€ 10.980) • piano di calpestio del fly in teak (€ 5.090) • pavimento in legno nel salone (€ 1.100)

servono quasi un centinaio di metri per chiudere un angolo di 360°. Il vantaggio è che è facile da guidare. Non ci si spaventa mai, nemmeno quando si timona in cima al fly. Anche la rotazione da fermi su se stessi non è immediata. Serve un “aiutino” con una marcia avanti e una indietro e la barra tutta a dritta. Per chi preferisce, comunque, il sistema Zeus prevede anche l’impiego del joystick che facilita enormemente le manovre ai bassi regimi. Alla massima velocità il gps ha fatto registrare 30 nodi e per planare ne servono circa 15. Il range è ampio, ma non enorme tra minimo di planata e velocità massima. Il comandante avrà comunque una discreta scelta di andature di crociera. Ciò che colpisce favorevolmente sono i consumi. A 2.500 giri e una velocità di 21,3 nodi, entrambi i motori “bevono” in tutto 155 litri all’ora, a beneficio dell’autonomia e del portafoglio dell’armatore.

Sotto, la piattaforma di poppa che misura 1,60 x 4,79 metri.

Sala macchine

La sala macchine è davvero grande e facile da ispezionare: occupa più o meno la stessa superficie della cabina armatoriale.

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Forte personalitĂ

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Progettato, costruito e allestito per essere il primo della classe, grazie anche alle “firme” di Victory Design e Nuvolari-Lenard. Molte le motorizzazioni possibili, tutte Volvo Penta, mentre il sistema propulsivo è l’Ips o il piede poppiero Duo Prop. Tecnologie moderne e joystick facilitano guida e ormeggio di Maurizio Bulleri

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provate per voi Colombo 39 Alldays

S

ono molti i cantieri che producono day cruiser di questa misura, ma il 39 All-

days di Colombo si pone in netta contrapposizione con i modelli realizzati su larga scala a costi più accessibili. Il disegno dell’opera viva è stato affidato alla Victory Design che ha creato una carena capace di coniugare le prestazioni di velocità con un alto livello di comfort. Lo studio di architettura navale NuvolariLenard ha invece tracciato il profilo di coperta e i dettagli che donano fascino al modello. Il cantiere fu fondato nel 1956 da Giacomo Colombo sul lago di Como, ma oggi le imbarcazioni vengono costruite nel sito produttivo della Cantieri di Sarnico Spa a Capriolo (BS), vicino al lago d’Iseo, avvalendosi sia della manodopera di abili falegnami, sia di impianti tecnologicamente avanzati. Insomma, alla tradizione dei maestri d’ascia si è aggiunta la capacità tecnica di un’azienda dotata di attrezzature che permettono di costruire yacht sino a 24 metri (Sarnico Grande). Questa nuova versione segue a due anni di distanza il 37 Alldays, uguale nella sostanza, ma diverso nel look (più classico) e nella lunghezza (2 piedi in meno). Il 39 dispone di un pozzetto più comodo che, a richiesta, può essere arredato con due divani, un tavolo da pranzo e un mobile bar attrezzato con lavello e frigo, ma sono ovviamente possibili altre customizzazioni. Lo stile costituisce una parte importante del suo valore. Il ponte di prua, dolcemente inclinato, è comodo e ampio per rilassarsi al sole. A poppa la plancetta bagno è abbastanza grande per goderla come spiaggia e la versione immergibile (optional) permette il varo e l’alaggio del tender con estrema facilità. La tuga

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slanciata e la “sciabola” che attraversa le finestrature laterali imprimono un’immagine sportiva. Scafo e coperta possono essere verniciati a piacere e la versione grigio metallizzato oggetto della prova è forse la più bella. Il tetto può essere configurato in tre modi: completamente chiuso, trasparente oppure apribile. Sui fianchi dello scafo spiccano gli originali oblò a forma di plettro che illuminano la cabina a centro barca. Questo è il locale più ampio dell’imbarcazione, largo quanto l’intero baglio; può essere arredato con un letto matrimoniale king size e una terza cuccetta, eventualmente sostituibile con un divano affacciato sul mare. L’altra cabina è collocata a prua e ha accesso diretto al bagno, l’unico dell’imbarcazione, ma molto grande e con vano doccia separato. Gli arredi sono personalizzabili, sia nel colore sia nei materiali. La scelta di un salone dai toni scuri, contrastati da tappezzerie vivaci e marmo sudafricano, non è certo banale. La plancia e il posto di pilotaggio sono raccolti e lasciano più spazio al living che ospita fino a sette persone intorno al tavolo da pranzo. Sul ponte principale trova posto anche la cucina, con frigo, lavello e fuochi leggermente incassati per trattenere le pentole. La superficie vetrata è molto estesa e sono presenti finestrini apribili laterali che facilitano la circolazione d’aria.

Paratie e mobilio sono stati realizzati con un particolare legno di quercia australiano, il lacewood, caratterizzato da una venatura che crea un curioso disegno detto “occhiolinatura”, perché simile a piccoli occhi. Rivestimenti di sky metallescente su porte e tappezzerie di morbidissima pelle completano il décor degli interni.


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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Autonomia mn

Rapporto peso/potenza

Rapporto lung./larg.

Dislocamento ton

36,5

367

16,2

3,2

12

Condizioni della prova Località

Rapallo (GE)

Carburante

lt 500 lt 200

Mare

calmo

Acqua

Vento

4 nodi

Note: tempo ingresso planata 5 secondi • minima velocità di planata a 2.000 giri/m 13,5 nodi

Persone a bordo

4

Velocità in nodi Giri/m 1.600 2.000

12,5

17,5

22,5

27,5

32,5

37,5 Nodi

10

16,5 20

2.400

25,5

2.800

28,6

3.000

32

3.200

36,5

3.500

Colombo, Capriolo (BS), tel. 030 7461165, info@cantieridisarnico.it, www.cantieridisarnico.it Progetto Victory Design (scafo) • ufficio tecnico del cantiere (compartimentazione e arredamento) • Nuvolari-Lenard (linee esterne) Scafo Lunghezza ft m 12,74 • lunghezza m 11,60 • lunghezza al galleggiamento m 9,50 • larghezza m 3,72 • immersione m 1,10 • immersione solo scafo m 0,75 • peso a pieno carico ton 12 • riserva carburante lt 1.080 • riserva acqua lt 350 • portata max 10 persone • posti letto 5 • rapporto peso/potenza 16,2 kg/cv • rapporto lunghezza/larghezza 3,42 • materiale di costruzione vetroresina Motori Due diesel Volvo Penta • 6 cilindri • alesaggio x corsa mm 103 x 110 • rapporto di compressione 17,5 : 1 • cilindrata cc 5.500 • potenza cv 370 a 3.500 giri/m Certificazione Ce Categoria B Prezzo A partire da € 378.000 (con Volvo Penta D4 da 260 cv) • modello in prova € 438.000 (con Volvo Penta D6 da 370 cv)

Giri/m 1.600 1.800 2.000 2.200 2.400 2.600 2.800 3.000 3.200 3.500

13,5

2.200

Costruttore

Nodi 10 10,6 13,5 16,5 20 22,4 25,5 28,6 32 36,5

lt tot. 20 26 34 44 54 66 78 94 112 146

Ore 54 42 32 25 20 16 14 11 10 7

autonomia 540 440 429 405 400 367 353 329 309 270

lt/mn 2 2,45 2,52 2,67 2,70 2,95 3,06 3,29 3,50 4

Alcune dotazioni standard

Consumo totale Giri/m 1.600 2.000

15

45

105

135 lt/h

20 34

2.200 2.400 2.800 3.000 3.200 3.500

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75

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Verricello elettrico • àncora di acciaio inox con m 50 di catena • doccetta a prua e poppa • prendisole prua • scaletta bagno a poppa • frigorifero • comandi elettronici • ecoscandaglio • caricabatteria automatico • presa di banchina a 220 V • radio stereo cd/dvd/mp3

44 54

Alcuni optional

78 94 112 146

Aria condizionata (€ 14.200) • joystick (€ 13.300) • generatore 3,5 kW (€ 11.400) • passerella elettroidraulica (€ 17.300) • tetto scorrevole elettrico (€ 9.900) • teak in coperta (€ 8.800) • verniciatura scafo (€ 15.900) • plancetta poppiera immergibile (€ 16.800)


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La prova Sono molte le motorizzazioni che possono essere installate su questo modello, tutte della Volvo Penta. Le potenze variano dai 260 cavalli del D4 ai 370 cavalli del D6, mentre come sistema propulsivo è previsto l’Ips o il piede poppiero Duo Prop. La barca usa moderne tecnologie e comandi comodi, come il joystick, molto utile per l’ormeggio considerata la notevole superficie laterale esposta al vento. La facilità di governo si manifesta anche attraverso un rapido ingresso in planata e un assetto corretto a tutte le velocità di crociera, tanto che è possibile spingersi ad andature di navigazione di 30 nodi contando sempre su un alto livello di comfort. La carena permette di attraversare le onde con ottima tenuta di rotta e ridotta forza d’impatto, mentre gli spruzzi vengono lanciati lontano dallo scafo per evitare di bagnare la coperta. I flap possono correggere l’angolo di corsa quando necessario, ad esempio in fase di planata, o trovare la migliore prestazione a ogni regime. Con la massima potenza installabile, vale a dire due turbodiesel da 370 cavalli, la barca raggiunge la velocità di 36 nodi a metà carico, dimostrando una notevole efficienza dinamica. La risposta al timone è immediata e accresce la sicurezza e la confidenza con il mezzo. L’angolo di sbandata è in funzione dell’andatura, della barra, della propulsione adottata (maggiore con l’Ips rispetto al piede poppiero) e delle forme di carena, disegnate per affrontare al meglio anche il mosso. Nonostante la compattezza dell’imbarcazione, la rumorosità è contenuta. Il 39 Alldays si distingue da ogni altro modello Colombo per la tipologia a cui appartiene, ma mostra la classe tipica di tutti i prodotti del brand e possiede doti dinamiche e di abitabilità.

Scafo e coperta possono essere verniciati a piacere e la versione grigio metallizzato che abbiamo provato noi è forse la più bella. Il tetto può essere configurato in tre modi (chiuso, trasparente o apribile), mentre sui fianchi dello scafo spiccano gli originali oblò a forma di plettro che illuminano la cabina a centro barca.

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provate per voi 535 Corsa Black Edition

Siamo piccoli, Due scafi, alcune finiture di pregio e un po’ di cavalli attaccati dietro la schiena. Chi ha detto che per navigare nel lusso la barca debba essere per forza grande? testo di Niccolò Volpati foto di Andrea Muscatello

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BARCHE ottobre 2012


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ma cresceremo 217


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provate per voi 535 Corsa Black Edition

C

ome impiega il tempo libero un giovane architetto navale? Disegnando barche. Magari molto diverse da quelle che deve fare per lavoro. L’architetto in questione si chiama Gregorio Giorgetti, si è laureato a Southampton e ha iniziato a lavorare nello studio di progettazione di un cantiere italiano di gigayacht. Nei ritagli di tempo, invece di posare la matita sul tavolo, fa bozzetti, schizzi e traccia le prime linee. È veneziano, ha solcato in lungo e in largo la laguna. Vuole progettare uno scafo veloce, facile da condurre, capace di coniugare comfort, piacere di guida e prestazioni. Una barca piccola, ma non per questo “povera”. Ideale per chi vuole iniziare a navigare, ma che si faccia apprezzare anche da armatori più esperti che non sempre hanno voglia di salpare ancore da 30 kg per fare una breve gita. Quattro anni fa i disegni prendono forma e nasce il prototipo del 535 Corsa. È un catamarano da diporto, lungo poco più di cinque metri, motorizzato con un fuoribordo. Il prototipo fa il suo “sporco” lavoro: dà alcune conferme a Gregorio e gli fa capire dove e come deve essere aggiustato. Torna al computer e rielabora il progetto in 3D. Gregorio ha un fratello che si chiama Andrea. Con lui si mette in testa di realizzarlo davvero, quel catamarano. Cercano gli artigiani giusti e alla fine li trovano a Palazzolo sull’Oglio, a diversi chilometri di distanza dal Veneto. Vogliono usare le più moderne tecnologie. Vogliono costruire lo scafo in infusione, per tenere sotto controllo i pesi e ottenere, al tempo stesso, leggerezza e rigidità. Cer-

>

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cano macchine per la fresatura a controllo numerico. Gambarini, ex fornitore di Dalla Pietà, è lo stampatore che fa per loro. Per la tappezzeria c’è la Tecnosystem e degli acciai si occupa Manenti, che lavora anche per Riva. La produzione è artigianale e su richiesta. Quella che ci aspetta ancora fuori dall’acqua è la versione Black Edition. Il gelcoat è nero e la vernice è metallizzata. Rispetto alla versione standard, il costo finale è di circa 5.000 euro in più. Ma la customizzazione non si limita al colore dello scafo. Sulla stessa carena, infatti, Giorgetti è in grado di offrire due diversi allestimenti. 535 Corsa prevede la presenza di un cofano e quindi di una prua chiusa e riparata, mentre la versione 535 Sport è un piccolo open con tutto il piano di coperta aperto. Prima che il travel lift la appoggi in mare, ci soffermiamo a guardare lo scafo. È un catamarano, ma in realtà gli scarponi sono tre. Lo scarponcino centrale serve solo come deviatore di flusso davanti al gambale del motore. Se non ci fosse, il flusso d’acqua in entrata interferirebbe con l’elica. Il tunnel al centro dei due scafi non è particolarmente stretto perché l’intenzione era quella di realizzare un catamarano che avesse prevalentemente un sostentamento idrodinamico e non aerodinamico. Questo conferisce stabilità e sicurezza all’imbarcazione.

La prova Mollate le cinghie della gru, non ci rimane che salire a bordo. Si tratta di un piccolo natante, ma la sensazione è quella di avere a disposizione buoni volumi. In poco più di cinque metri di lun-

In navigazione, le prime cose che colpiscono sono anche se si è spinti solo da .

40 cavalli

BARCHE ottobre 2012

l’accelerazione e le prestazioni

Il pozzetto dispone di un divanetto lineare a poppa per altri due passeggeri. Le sedute sono comode e facili da regolare perché scorrono su due binari. È anche possibile coprire il pozzetto con dei paglioli, in modo da ottenere un prendisole.


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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Portata max persone

Rapporto peso/potenza

Rapporto lung./larg.

Dislocamento kg

34

4

7

2,97

280

Condizioni della prova Località

Mestre (VE)

Persone a bordo

2

Carburante Mare

>

Il catamarano

Vento

assente

Carena

pulita

23 litri

Elica

calmo

Note Plana in 3 secondi e 33 Da 0 alla velocità max in 29 secondi

in alluminio

ha un’elevata stabilità e una buona

penetrazione sulle onde. In caso di mare formato, infatti, gli impatti sono assorbiti dal cuscino d’aria del tunnel delimitato dai due scarponi che, in particolare alle ammortizzatore.

elevate velocità, agisce come

Costruttore Giorgetti Marine, Mira (VE), tel. 041 698544, info@giorgettimarine.com, www.giorgettimarine.com Progetto Gregorio e Andrea Giorgetti Scafo Lunghezza ft m 5,35 • larghezza massima m 1,80 • altezza di costruzione m 0,82 • pescaggio m 0,21 • peso a vuoto kg 280 • serbatoio lt 67 • portata massima 4 persone Motore Mercury F40 Efi Orion • ciclo 4 tempi • potenza cv 40 (kW 29,4) • cilindrata 995 cc • 4 cilindri • peso kg 112 Alcune misure in cm Prendisole di prua 175 x 145 • divanetto di poppa 125 x 41 • prendisole pozzetto 132 x 125 Certificazione Ce Cat. C fino a 70 cv o Cat. D fino a 115 cv Prezzo € 20.100, motore escluso Giri 800 2.000 3.000 3.500 4.000 5.000 6.000 6.300

Nodi 2,4 6,4 10,4 14,4 17,2 25,6 32,7 34,0

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Velocità in nodi Giri/m 800 2.000

2,5

7,5

dbA 65 74 81 81 81 86 86 88

12,5

17,5

22,5

27,5

Alcune dotazioni standard

32,5 Nodi

2,4

Parabrezza • bottazzo • occhielli traino • serbatoio • sedili pilota e copilota • divanetto di poppa • vernice metallizzata • gelcoat nero

6,4 10,4

3.000 14,4

minimo di planata

Alcuni optional

17,2

Bitte fisse (€120) • bitte retrattili (€ 225) • cuscino prendisole di prua (€ 600) • cuscini pagliolo di poppa (€ 375) • telo copri pozzetto (€ 375) • telo copri barca (€ 525)

4.000

nta i pu

uto oo

74

re d

to a

65

ffic

nsi tra

Sandwich, infusione e fresatura numerica. Il 535 Corsa è piccolo, ma non per questo privo delle migliori tecnologie costruttive. L’infusione consente di ottenere l’ideale rapporto tra resine e fibre. La costruzione in infusione avviene sottovuoto così le stuoie di vetro vengono compresse sullo stampo assieme all’anima strutturale in pvc. Il risultato è una barca leggera e rigida allo stesso tempo. Il peso complessivo, infatti, è di circa 280 kg. In questo modo, lo scafo è in grado di reggere l’impatto sulle onde e regala ottime prestazioni anche con una motorizzazione poco potente.

Rumore dBa in plancia

tra

> Commento sullo scafo

max 34

ffic io

6.300

32,7

in u

6.000

25,6

vità

5.000

atti

3.500

81

81

81

86

86

88

dBA

800 2.000 3.000 3.500 4.000 5.000 6.000 6.300 Giri/m


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provate per voi 535 Corsa Black Edition

Nel tondo, i fratelli Gregorio e Andrea Giorgetti che hanno ideato e realizzato il 535 Corsa.

Ci si sente sempre sicuri, la timoneria idraulica è molto maneggevole e risponde prontamente anche alle minime inversioni di rotta. Il cofano di prua prevede una cuscineria che lo trasforma in un prendisole per due persone.

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BARCHE ottobre 2012

ghezza, ci stanno quattro persone, sedute o sdraiate. Per la nostra prova, il fuoribordo è un 40 cv Orion della Mercury. Si tratta di un 60 depotenziato. I cavalli da appendere al braket dello specchio di poppa possono arrivare fino a 70 o 115. Nel primo caso, il 535 Corsa è omologato in categoria C, con 115 cv invece, la categoria Ce è la D. In tre secondi si plana e in meno di 30 si arriva alla velocità massima che è 34 nodi. Il 535 è piantato sull’acqua. Con la seduta si è proprio a pelo d’acqua e quindi anche le virate più brusche e strette passano in scioltezza. La conduzione appare molto semplice, alla portata anche di chi non ha molte ore di navigazione alle spalle. L’unico aspetto da migliorare è nello schienale del divanetto di poppa, un po’ troppo basso e finisce per arrivare proprio a metà della schiena. In caso di onde e mare formato, potrebbe dare fastidio. Forse basterebbe rialzare leggermente la sovrastruttura su cui poggia. La postazione di pilota e copilota, invece, è comoda, anche perché i sedili scorrevoli consentono di trovare la posizione corretta. La visibilità è sempre buona, anche se ci si trova a pelo d’acqua. Il parabrezza protegge, senza oscurare la visuale al timoniere. Il 535 Corsa è un catamarano da gita giornaliera, quindi, si presume che chi lo utilizzi non abbia intenzione di effettuare crociere a lungo raggio. La plancia però è in grado di accogliere solo un paio di strumenti e non c’è posto nemmeno per un plotter o per un display come lo smartcraft della Mercury. Forse qualche centimetro quadrato in più avrebbe consentito di installare sulla consolle anche un altro strumento. In conclusione, il risultato è davvero apprezzabile. Buona la prima, ci viene da dire. Speriamo che ai fratelli Giorgetti rimanga un po’ di tempo libero, così, magari, si metteranno in testa di costruire una seconda barca.


CANTU

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IMP. BWA HP REEF 60

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provate per voi Bwa HP Reef 60

Semplicemente originale È uno dei modelli di punta della serie HP Reef by Bwa. Colori sobri o vivaci, allestimento completo e una grande vitalità in acqua. Eccolo in coppia con l’ultima novità Suzuki di Luciano Pau

Quando venne esposto il primo esemplare a Genova alcuni anni fa, fece scalpore la multicromia con cui erano stati allestiti i tubolari. Oggi è diventata una piacevole realtà del mercato gommonautico, prodotto da una delle aziende più importanti e serie sia a livello nazionale che internazionale, Bwa Nautica. La gamma HP Reef va dal modello 50 all’ammiraglia 80, i cui numeri stanno a indicare, più o meno, la loro lunghezza. Il HP Reef 60 è quindi un composito di 6 metri e 20 centimetri fuoritutto e, come già i due modelli 80 e 70, è disponibile in due allestimenti, base ed Exclusive, e la differenza sta nella colorazione di tubolari e carena e negli accessori che vengono forniti di serie. La razionalità degli spazi a bordo è importante e viene sfruttata al meglio la larghezza complessiva di 2,55 metri, una dimensione che ne permette il trasporto su strada da gonfio. La parte prodiera prende vita da una plancetta in vetroresina incollata direttamente sul tubolare trasversale anteriore e supportante due bitte “inglesi” ai lati e uno scorrisagola in acciaio sulla sommità. Il tubolare trasversale accoglie nella parte esterna due maniglioni di movimentazione, mentre in quella interna anche la prima delle cinque valvole a basso profilo che regolano il gonfiaggio dei tubolari. Un primo gavone con coperchio servito da cerniera e pistoncino è a disposizione per l’àncora all’estremità di prora, con a seguire un gavone più profondo e chiuso a bacinella per isolarlo dalla sentina e che accoglie delle dotazioni di sicurezza e il serbatoio per l’acqua dolce. Supe222

BARCHE ottobre 2012

riormente si dispone di un’area cuscini che misura 1,20 x 1,20 metri, estendibile fino a 1,60 metri verso la console di guida. Quest’ultima, centrale, funge da separatore dell’area di prua con quella di poppa, ma lo fa mantenendo la possibilità di passare sia da un lato che dall’altro, rendendo così comodi i trasferimenti a bordo. La consolle propone una griglia a copertura della tromba, mentre sulla parte superiore spicca il parabrezza sagomato, molto originale e abbastanza protettivo. Questo è presente sotto forma di due maniglioni fissati al parabrezza solo verso il lato del pilota. Nella parte bassa la consolle propone un’apertura comoda sia per le gambe che per una borsa da viaggio fornita di serie. A pagliolo una superficie antiscivolo permette di puntare i piedi quando si guida. Il leaning post è biposto, dotato di portello inferiore e di tre maniglioni in acciaio. Un secondo gavone stagno è disponibile proprio sotto la seduta, raggiungibile ribaltando in avanti il cuscino, mentre dietro con semplici movimenti si rende operativo un tavolino a ribalta. Il divano di poppa è a tre posti e nella parte sottostante c’è il locale stiva dove passano le tubazioni e parte dell’impianto elettrico. Il coperchio ha pistoni a gas e nella parte inferiore ospita a riposo la luce bianca a 360°. Facendo scorrere il divano in avanti si abbassa lo schienale sino al motore, ottenendo un secondo prendisole da 125 x 170 cm integrato da appositi cuscini da fissare sui tubolari e fermati con del velcro. La doccia è a poppa, a sinistra del motore, così come la scaletta rientrante nella plancetta a scomparsa.

Molto interessante il sistema di ribaltamento a poppa del divano al fine di trasformarlo in prendisole. Basta una maniglia tirata in avanti e il tutto si converte in area solarium da 125 x 170 cm.


IMP. BWA HP REEF 60

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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Autonomia mn

Rapporto peso/potenza

Rapporto lung./larg.

Dislocamento kg

34,5

98

5,6

2,43

650

Condizioni della prova Località Werder sul fiume Havel

Persone a bordo

(Germania)

Combustibile imbarcato

lt 113

Carena

pulita

Vento

assente

Lago

calmo

Onde

0,5-10 cm

2

Motore 1 x 115 cv Suzuki New Note: tempo di planata 4 sec

Velocità in nodi Giri/m

2,5

7,5

12,5

17,5

22,5

27,5

Nodi

10

2.800

11,6

3.000

minimo di planata

19,4

4.000

24

4.500

26,3

5.000

crociera

max 34,5

6.000

Consumo lt/h totale 25

35

45

55

65

22

Giri

Nodi

2.800 3.000 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000

10 11,6 19,4 24 26,3 30 34,5

Cons. lt/h Autonomia trim in % totale teorica mn 22 78 0 24 83 0 32 104 20 45 92 20 46 98 20 52 99 20 63 94 20

Consumi lt/mn 2,2 2 1,6 1,8 1,7 1,7 1,8

Alcune dotazioni standard Avvisatore acustico • consolle completa • colorazione carena e livrea off white • cuscineria completa a cellule chiuse • divano di poppa con prendisole e area living • gavoni di prua e prendisole • musetto in vtr a prua • pannello elettrico con centralina Blink • plancette sui tubolari • plancette a poppa integrate • serbatoio acqua e impianto doccia • serbatoio carburante da lt 150 • salpancora elettrico con ancora inox • volante Hp reef grey neptune • luci di via a led

30

5.500

Giri/m

32,5

Costruttore Bwa Nautica Srl, 20070 Dresano (MI), tel. 02 98274838, info@bwa.it, www.bwa.it Progetto Ufficio tecnico del cantiere • Christian Grande DesignWork Scafo Lunghezza ft m 6,20 • lunghezza interna m 5,50 • larghezza m 2,55 • larghezza interna m 1,45 • diametro dei tubolari m 0,55 • numero compartimenti stagni 5 • peso a vuoto 650 kg • riserva carburante lt 150 • portata max 12 persone • potenza massima applicabile cv 175 • carrellabile • rapporto peso/potenza 5,65 kg/cv • rapporto lunghezza/larghezza 2,43 Motore Un Suzuki DF115A • potenza cv 115 (84,6 kw) • 4 cilindri in linea • cilindrata cc 2.044 • regime di rotazione massimo giri/m 5.000/6.000 • alesaggio x corsa mm 86 x 88 • rapporto di trasmissione al piede 2,59:1 Certificazione CE Categoria B Prezzo € 25.708,80 (iva esclusa) solo scafo

75 lt/h

2.800 24

3.000 4.000 4.500

Alcuni optional

32 45 46

5.000 5.500

52 63

6.000

(iva esclusa) Bull bar di protezione a prua (€ 720,80) • bussola a incasso con illuminazione HP reef (€ 413,40) • copriconsolle (€ 440) • coprigommone (€ 1.100) • frigo a pozzetto con impianto (€ 1.484) • luci swimming, ormeggio e pozzetto a Led (€ 2.332) • pompa di sentina automatica con sensore e impianto (€ 530) • salpancora elettrico, cubia e àncora inox T50 (€ 2.968) • prolunga prendisole di prua (€ 614,80) v roll bar vtr/Inox con parasole (€ 2.756) • timoneria idraulica (€ 2.014) • piano di coperta interno in teak (€ 3.710)

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IMP. BWA HP REEF 60

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provate per voi Bwa HP Reef 60

Prova

Commento tecnico sullo scafo La progettazione del modello, ancora una volta disegnato dallo Studio Christian Grande DesignWork in collaborazione con Bwa, avviene direttamente al computer attraverso software di elevata caratura e successivamente prende forma impiegando una fresa robotizzata. Per quanto concerne la costruzione dello scafo, vengono impiegati materiali di elevata qualità, a cominciare dal tessuto gommato con il quale si realizzano i tubolari, un Pennel Orca da 1.670 dtex in tinta sabbia con inserti grigi o bianco e inserti arancio come il modello che abbiamo avuto a nostra disposizione. Il loro sistema di giunzione sulle selle tiene conto di una duplice necessità, ossia di garantire stabilità e assenza di rollio quando si staziona, ma nel contempo in velocità opporre il minimo della resistenza all’attrito, favorendo in questo modo le prestazioni. La resina liquida impiegata per impregnare i tessuti multiassiali e i mat è del tipo isoftalico, cui si antepone nello stampo gelcoat neopentilico. La cura estetica fa sì che il prodotto finito proponga lucentezza senza imperfezioni. Tra guscio e coperta madieri e longheroni in poliuretano espanso inglobati nella struttura e rivestiti di resina contribuiscono a rendere robusto e solidale l’insieme. Per mantenere una certa leggerezza del battello, molti componenti di coperta sono costruiti con una tecnologia Rtm light, che consente di risparmiare “in chili” pur mantenendo inalterato il livello di robustezza delle varie componenti. Per ciò che concerne l’impianto elettrico va detto che il tutto è regolato da una centralina Blink che prevede un allestimento professionale, tipico dell’automotive, per preservare da guai e da conseguenti avarie.

>

non innescano il rollio

I tubolari, se pur alti sulle selle, nemmeno durante lo stazionamento in acqua e spostarsi a bordo da un lato all’altro .

non influisce sulla stabilità

La consolle ha forme morbide a piramide tronca verso l’alto, con un pannello serigrafato per gli strumenti, la bussola in alto, il volante a sinistra, check panel con centralina Blink cablato in modo professionale, monoleva e quadro di accensione a destra. La timoneria di serie è meccanica, idraulica in forma opzionale. A finitura i tubolari prevedono un parabordo doppio unghiato che percorre il perimetro esterno, manigliette tientibene in tessuto incollate nella facciata superiore dei tubi, plancetta di prua con scorrisagola e bitte, oltre a due plancette a poppa (sui tubolari) calpestabili. 224

BARCHE ottobre 2012

L’occasione di effettuare questo test ci è stata offerta da Suzuki in occasione del meeting internazionale organizzato a 40 km da Berlino per la presentazione dei nuovi motori quadricilindrici. Uno dei mezzi a disposizione della stampa era proprio questo Bwa HP Reef 60, con uno spumeggiante Suzuki DF115A, mosso da elica tripale di passo 19”. Il motore ha un’ottima erogazione di potenza e un deciso contenimento dei consumi e mentre il primo dato verrà pienamente rispettato il secondo si dimostrerà un po’ superiore alle aspettative. Ricordiamo inoltre che il Bwa HP Reef 60 ha omologazione in categoria B sino a 175 cavalli di potenza massima, e che quindi il nostro test è stato svolto con 60 cavalli nominali in meno rispetto al possibile, lasciando ampi spazi di considerazioni per coloro che badano essenzialmente, o quasi, ai numeri. La giornata è nuvolosa, ma lo specchio d’acqua è calmo. Siamo in due persone a bordo e nel serbatoio ci sono circa 113 litri di benzina invece dei 150 che rappresentano la capacità massima del contenitore. Lasciamo la banchina a lento moto apprezzando la silenziosità del Suzuki e la stabilità del Bwa, condizione questa che si ripropone anche al limite di planata, fissato intorno ai 3.000 giri e 11,6 nodi di velocità. Da qui in poi s’inizia a fare sul serio, portandoci intorno ai 4.000 giri a un valore velocistico di quasi 20 nodi e superandolo decisamente appena 500 giri dopo, a cui corrisponde la velocità di 24 nodi e consumi di 45 litri all’ora. Raggiungiamo il top velocistico a 6.000 giri e 34,5 nodi, una prestazione interessante considerando i 60 cavalli in meno, ma i consumi salgono in modo abbastanza deciso portandosi a 63 litri/ora, il che riduce l’autonomia di bordo a una novantina di miglia complessive. Il motore è brillante soprattutto nella fascia che va dai 4.500 ai 6.000 giri, ed è in questo range che mettiamo in pratica i test di rito, quali il passaggio sulle onde delle altre barche in prova, le virate e il cambio di direzione. Sulle onde la carena mette in luce la sua naturale predisposizione al mosso, superandole con fermezza e precisione d’impatto, con il tagliamare che svolge il suo lavoro in modo sicuro facendo deflettere l’acqua tagliata verso i pattini, che provvedono a scaricare successivamente verso l’esterno i flussi lavorati. In questo modo a bordo si è sicuri di rimanere all’asciutto. I tubolari sono presenti in tutte le fasi di navigazione, e in particolare in virata si mettono in luce fornendo fianco alla manovra senza far sbandare il battello pneumatico. Reattivo al monoleva, l’abbinamento gommone/motore si dimostra altrettanto rapido quando si prova uno scodinzolo con conseguente consecutivo cambio di direzione. Noi manteniamo il trim intorno al 20% della sua corsa in positivo proprio per non esasperarne le prestazioni, e consideriamo che tale assetto possa risultare ottimale nella gran parte delle situazioni acquee in cui ci si può imbattere durante una vacanza. Guidiamo in piedi appoggiati al leaning post e ciò ci garantisce una perfetta visuale coadiuvata dal fatto che il battello mantiene comunque sempre la prua allineata alla superficie acquea, senza mai sollevarsi più del dovuto.


VILLA

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IMP. MERCURY 420

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provate per voi Mercury Ocean Runner 420

Navigare free

È la libertà di andare per mare con un mezzo pratico e di facile gestibilità, da usare con o senza consolle di guida e con motori poco dispendiosi di Luciano Pau

Il numero di persone trasportabili ammonta a sette, di cui due possono prendere posto direttamente sulla panchetta smontabile predisposta a 3/4 di prua, mentre gli altri, in assenza di casseri, si siedono sui tubolari, tenendosi alle manigliette incollate sulla facciata superiore dei tubi, sia a poppa che a prua. Di serie sono forniti quattro anelloni in acciaio, di cui due a poppa a fianco del motore e due in coperta vicino al gavone per l’àncora. Sono adatti al sollevamento del battello tramite gru e sono utili, per esempio, anche per fissare la borsa delle dotazioni di sicurezza in modo stabile. 226

BARCHE ottobre 2012

L

a serie di cui fa parte il 420 prevede tre soluzioni – da 2,90 sino a 4,20 metri –, che abbinano i vantaggi

del gommone tradizionale a una carena morbida sull’onda e robusta. Abbiamo provato il modello più grande dei tre, nella versione base “open” che non prevede nessun allestimento tranne la panchetta in poliestere che va da tubolare a tubolare, ma è bene sapere che se si opta per una guida da seduti e per la consolle di guida (a discapito di un po’ di spazio calpestabile), sono pronte a listino due varianti del battello, Sport (con doppia consolle “a sella” Jockey Sport), oppure Comfort (abbinando a una consolle centrale un doppio sedile con gavone sottostante). Il gommone può essere trasportato sia da gonfio che da sgonfio, e in questo caso basteranno pochi attimi per portare i tubolari alla giusta pressione e vararlo, un po’ di più ovviamente se si devono fissare anche la consolle di guida e la seduta. La soluzione più spartana che abbiamo avuto a disposizione è sicuramente quella che consente un impiego più “free” del mezzo nautico, che tra l’altro meglio si addice a piccole e medie escursioni lungocosta e alla subacquea. Le valvole di gonfiaggio sono complessivamente quattro, tutte posizionate verso la parte bassa dei tubolari, in pros-

simità del piano di calpestio. Quest’ultimo è lavorato con disegno antiscivolo per offrire maggiori garanzie di stabilità anche da scalzi e con la superficie bagnata. Le pagaie che forniscono propulsione manuale e alternativa al motore trovano posto a riposo nella parte inferiore dei tubolari, per arrecare meno disturbo possibile ai passeggeri ed evitare così contatti non voluti. I terminali dei tubi proseguono ben oltre lo specchio di poppa, aumentando così l’appoggio in acqua, e sono chiusi da calotte di gomma. Perimetralmente il doppio bottaccio (sempre in gomma) fornisce protezione esterna ai tubolari, il cui diametro unico è di 47 centimetri. Oltre al bottaccio, sempre esternamente, sono disponibili cinque maniglioni rigidi a forma di bitta, di cui uno a prua, con lo scopo di fornire presa sicura durante la movimentazione del battello in acqua o durante il trasporto a terra e di offrire un punto ove dar volta alle cime d’ormeggio o al calumo dell’àncora. A bordo è disponibile un unico gavone, ricavato da un lieve sopralzo della coperta a prua che consente di ricavare un posto dove sistemare l’àncora o piccoli accessori. Il suo coperchio è dotato di cerniere e di chiusura. Il serbatoio del carburante fornito con il motore rimane quindi a vista come nei più tradizionali “smontabili”, a meno che non si opti per l’allestimento Comfort, dove troverà allocazione dentro il cassero del sedile.


IMP. MERCURY 420

13-09-2012

9:54

Pagina 227

Commento tecnico sullo scafo

Le prestazioni e la scheda Costruttore Mercury Inflatable Boats Distributore esclusivo Brunswick Marine in

I nuovi battelli pneumatici Mercury Inflatable Boats, diretti successori di quelli a marchio Quicksilver, vengono costruiti impiegando un tessuto particolarmente resistente ai raggi uv, alle abrasioni e alla normale usura a cui il tessuto di un battello è soggetto. Tale sicurezza è anche “timbrata” da una garanzia rilasciata sulle parti in tessuto che ha validità per cinque anni. Il tessuto in questione è Mehler Haku, che viene termosaldato con processo Thermowelding combinando il processo di fusione con quello della calandratura a cui si aggiunge un sistema di giunzione interna/esterna in ogni singolo punto di unione delle varie sezioni che compongono la parte gommata. Particolare attenzione viene posta anche allo specchio di poppa, in questo caso studiato per sopportare motorizzazioni sino a 40 cavalli – e per questa ragione viene impermeabilizzato con l’impiego di fogli in Abs che sostituiscono il tradizionale compensato marino –, e dotato di piastre che servono per fissare in modo sicuro, facile e rapido il motore attraverso i classici galletti di cui il motore stesso dispone. Una coppia di golfari in acciaio ai lati del fazzoletto di poppa è utile sia in fase di varo che alaggio del gommoncino qualora si dovesse impiegare una gru. La carena è realizzata in vetroresina e per la sua costruzione vengono impiegate resine liquide del tipo isoftalico.

cv 20 (14,7 kW) • 2 cilindri in linea • cilindrata cc 351 • regime di rotazione massimo giri/m 5.400-6.100 • alesaggio x corsa mm 61 x 60 • rapporto di trasmissione al piede 2,15 : 1 Certificazione CE Categoria C Prezzo € 6.360 (iva compresa) motorizzato con Mercury F20 Four Stroke

Italia, Peschiera Borromeo (MI), tel. 800 013695, www.blackfin.it Progetto Mercury Inflatable Boats Scafo Lunghezza ft m 4,20 • lunghezza interna m 3,20 • larghezza m 1,80 • larghezza interna m 1,10 • diametro dei tubolari m 0,47 • numero compartimenti stagni 4 • peso a vuoto kg 113 • riserva carburante a seconda del motore • portata max 7 persone • potenza massima applicabile cv 40 • carrellabile • rapporto peso/potenza 5,65 kg/cv • rapporto lunghezza/larghezza 2,33 Motore Mercury F20 Four Stroke • potenza

Giri 3.000 3.500 4.500 6.100

Nodi 12 13 17 21,5

Trim in % 10 10 10 10

Velocità max

Portata max persone

Rapporto peso/potenza

Rapporto larg./lung.

Dislocamento kg

21,5

7

5,65

2,33

113

Condizioni della prova

227 Località

Combustibile imbarcato

Monfalcone (GO)

Vento

assente

Mare

calmo, onde 0,5-10 cm

Persone a bordo

Carena

lt 20 pulita

Note: tempo di planata 3,3 sec

2

Velocità in nodi Giri/m 3.000 3.500

12,5 12

17,5

22,5 Nodi

minimo planata

13

4.500 6.100

17 21,5

max

Alcune dotazioni standard

Alcuni optional (iva inclusa)

Anelli per sospendite • gavone di prua con chiusura • manigliette tientibene in tessuto • fermapagaie • gonfiatore manuale • maniglioni esterni battello • pagaie e kit di riparazione • parabordo doppio • panchetta amovibile

Consolle Double Jockey Sport con timoneria (€ 1.280) • pack comfort, con consolle centrale e doppio sedile (€ 1.810)


IMP. MERCURY 420

13-09-2012

9:54

Pagina 228

provate per voi Mercury Ocean Runner 420

Prova L’Ocean Runner 420 ha carena a V che dovrebbe sopportare bene il confronto con il mare mosso. Noi lo abbiamo provato in una giornata con uno specchio di mare calmo che ci ha permesso di osare (senza troppe remore) e “tirare” il collo al motore che prendeva posto sullo specchio di poppa, un Mercury F20 Four Stroke. Non è la potenza massima installabile, che è invece di 40 cavalli, ma è comunque superiore (seppur di poco) alla potenza di 15 cavalli che Mercury dichiara come “minima”. Conduciamo il battello attraverso il comando a barra del motore. La stabilità del battello è eccellente e, anche se siamo solo in due contro le sette persone trasportabili, ogni nostro spostamento a bordo è ben assecondato da carena e tubolari che poggiano in modo corretto sull’acqua, senza dar vita ad alcun rollio. Fuori dal canale che dal marina di Lepanto ci porta in mare cominciamo ad accelerare e a 13 nodi rilevati con il gps planiamo, con una lieve cabrata ben controllabile. D’altronde siamo scarichi e anche un po’ appesantiti a poppa, in quanto è qui che si concentra il peso del pilota, dei 20 litri di carburante che abbiamo nel serbatoio amovibile e del motore, mentre a 3/4 di prua fa da contrappeso unicamente un collega. La carena corre veloce sull’acqua e a 4.500 giri scivoliamo a 17 nodi. A pieno regime di giri, pari a 6.100, otteniamo un top di velocità di 21,5 nodi, interessante e anche ben sopportato dalla carena, sia in navigazione rettilinea che durante alcune virate che come regola tracciamo sino a formare un cerchio. A pieno regime di velocità “stoppiamo” la corsa del battello riducendo improvvisamente i giri, ma non rileviamo ingressi di acqua da poppa. Prima di rientrare, infine, arrestiamo totalmente il battello e acceleriamo improvvisamente, ottenendo l’assetto planato in 3,3 secondi.

>

divertirsi senza troppi impegni

Il battello è stato pensato come mezzo di supporto per , nel pieno rispetto della filosofia con cui il battello pneumatico tanti anni fa venne progettato. È indicato per piccoli nuclei famigliari, per subacquei o comunque per .

spostamenti giornalieri

La serie Ocean Runner prodotta a marchio Mercury Inflatable Boats è una linea dinamica e sportiva, adatta sia a chi si approccia per la prima volta alla nautica, ma anche generoso tender per imbarcazioni più importanti, o mezzo pratico da portare ovunque (per le vacanze in camper o da mettere direttamente sul tetto dell’autovettura). 228

BARCHE ottobre 2012

L’Ocean 420 non prevede l’impiego di remi ma di pagaie, che a riposo trovano posto nella parte inferiore e interna dei tubolari. Pochi gli optional disponibili, che interessano prettamente l’area di pilotaggio. In alternativa lo si può guidare a barra.


Adorno

15-09-2010

9:55

Pagina 1


IMP. VERBELLA

porti

12-09-2012

17:15

Pagina 230

Marina di Verbella

Fermarsi a Verbella Nella zona sud del lago Maggiore, a pochi chilometri dai caselli autostradali di Sesto Calende e Castelletto Sopra Ticino, c’è un marina moderno, che può ospitare 400 imbarcazioni, attrezzato per un’assistenza completa 24 h su 24 testo di Chiara Freni foto di Andrea Muscatello

230

BARCHE ottobre 2012


IMP. VERBELLA

12-09-2012

17:15

Pagina 231

Verbella si trova all’interno del parco naturale del Ticino e si estende su un’area di circa 100.000 mq, con 20.000 mq di strutture coperte e 11.000 mq di specchio d’acqua attrezzato con pontili galleggianti in doghe di teak massello illuminati. Ogni posto barca è servito da acqua, luce, impianto tv terrestre centralizzato e impianto wi-fi per il collegamento internet. Il marina dispone anche di distributore di carburante, carroponte da 20 tonnellate, parcheggi auto, club house con bar, ristorante e piscina con parco secolare, officina interna specializzata per qualsiasi problematica tecnica con assistenza anche i festivi e la domenica. Verbella offre anche la possibilità di acquistare imbarcazioni nuove e usate di molte marche e garantisce assistenza dopo l’acquisto. È, inoltre, concessionaria ufficiale di tutta la gamma Sessa Marine e importatrice dagli Stati Uniti di Crownline. Durante la stagione, per chi volesse vedere le imbarcazioni, è a disposizione uno showroom permanente sempre aperto. www.verbella.it

231

> La scheda

- 400 posti barca

- carroponte da 20 ton - 20.000 mq di strutture per il rimessaggio in secca al coperto - club house con ristorante/bar e piscina - parcheggi auto - officina autorizzata Volvo Penta -vendita di imbarcazioni nuove: concessionario Sessa Marine e importatore Crownline - installazione e manutenzione di apparati elettronici, elettrici, impianti condizionamento e riscaldamento - vendita di imbarcazioni usate con garanzia totale - disbrigo di tutte le pratiche nautiche - organizzazione trasporti eccezionali e non - servizio di sorveglianza notturna - aperto anche i festivi e la domenica (chiuso mercoledì)


IMP. COMPRO ott 2012

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12-09-2012

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Santa Marina Yachts. Tel. 0185 285592. Cell. 335 334192. www.smy.it. info@smy.it

Anno 2007, motori 2 x 1224 MAN, ore di moto 500, colore scafo verde, unico proprietario, ottima opportunità.

Anno 2007, 2 x 710 Caterpillar, ore di moto circa 350, 2 cabine, 2 bagni, colore scafo oro, bandiera italiana, leasing in corso, ottima opportunità.

Anno 2010, 2 x 1100 MAN, 120 ore di moto, Leasing in corso, opportunità unica.

Anno 2005, 2 x 2000 MTU, hard top, aria condizionata, vhf, pilota automatico, generatore, tender.

Riva Aquariva

Tiara 3200 Open

Sealine t 47 '03

Fairline Targa 43

Santa Marina Yachts. Tel. 0185 285592. Cell. 335 334192. www.smy.it. info@smy.it

Santa Marina Yachts. Tel. 0185 285592. Cell. 335 334192. www.smy.it. info@smy.it

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Anno 2001, 2 x 315 Yanmar, 100 ore di moto, perfette condizioni usata solo sul lago, nel 2009 portata a nuovo la coperta in mogano, scafo verde.

Anno 2007, 2 x 370 Volvo Penta ore di moto 225 scafo blu - pacchetto Raymarine generatore, n.4 portacanne leasing in corso.

2 x volvo 480 hp asse elica perfetta molti extra refitt totale 2011 vis. magra euro 180.000

2005 bellissima barca 2 x Volvo 370 linea d'asse visibile lago Maggiore garanzia 12 mesi cantiere super, prezzo euro 155.000.

Riva Ariston n° 352

Itama 50

Asdec Tel. +39 3489972469 +39 3392045099 mail: info@matteri.it

Acyachtbroker Tel. +39 0773/520047 www.acyachtbroker.it info@acyachtbroker.it

1961, mt. 6,45 motore originale Chrysler M80. Perfettamente restaurato da meccanici e maestri d'ascia di eleva professionalità specifica. Euro 75.000.

Anno 2005, 2 x 800 Man scafo blu, imbarcazione full, optional, perfetta, leasing in corso.

Sealine F 42/5

Linetti 27,5

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

2006, Volvo 2xtamd 75p 480 hp elettronici, super potenti, solo 300 ore richiesto solo subentro leasing residuo 190.000 oltre iva affare.

Anno 2002 solo lago- pochissime ore 1 x mag 496 sempre rimessata euro 43.000 natante.

Riva Sebino n° 99

Riva Florida n° 350

Sessa 35 oyster

Crownline 270

Asdec Tel. +39 3489972469 +39 3392045099 mail: info@matteri.it

Asdec Tel. +39 3489972469 +39 3392045099 mail: info@matteri.it

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

1956, mt. 4,96 motore originale Chris Craft Mod.B. Perfettamente restaurato da meccanici e maestri d'ascia di eleva professionalità specifica. Euro 80.000.

1959, mt. 5,29 motore originale Chris Craft. È stato usato poco e con competenza. Perfettamente restaurato. Euro 65.000.

2006, Volvo 260 d4 usata solo lago Maggiore no leasing full optional da vedere-fare offerta

Anno 2009, Mercruiser mpi mag 350 bravo III tenuta benissimo da vetrina richiesto solo natante, euro 55.000.

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BARCHE ottobre 2012


BROKER ott 2012.qxp

12-09-2012

17:06

Pagina 237

Absolute 45

Mira 37

Rinker 260

Sunseeker 68

Cantieri Nautici Solcio Tel. 0322 77881 cantierisolcio@solcio.it www.solcio.it

Cantieri Nautici Solcio Tel. 0322 77881 cantierisolcio@solcio.it www.solcio.it

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INMAR s.n.c. -

Anno 2007, con 2 Volvo D6-350 TD ben accessoriato, possibilità leasing con IVA agevolata

2002, m 11,63,, 2x260 Volvo diesel, open con ottima vivibilità sia esterna che interna. Ampia dinette trasformabile in ampio prendisole. Ben accessoriato.

2008, mt. 8,78, 1x270 volvo benzina, zona prendisole a prua, 4 posti letto gps aria cond.

2002, mt. 21,20, 2 x 1300 MAN, ore moto 710, generatore, Kohler 17 KW 2009, 3 cabine con bagno + equipaggio, full optional, ottime condizioni, € 690.000 (iva pagata).

tel. 041.8020034 cell. 329.0907407 info.inmar@gmail.com

Chris Craft

Primatist G 53

Primatist G 46

Sealine t52

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Primatist by Bruno Abbate S.r.l. Tel. +39034431581 www.primatist.it primatist@primatist.it

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Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Launch 21 anno 2008 usata solo lago maggiore bandiera americana bow ride elegante unica.

2010, 3 cabine 6 posti letto portata 14 persone visibile a Varazze molti optional € 800.000,00

2010, Cruise Edition, 14.10 mt, 2 Volvo Penta IPS D6-435 cv 435, 2 cabine, posti letto 6, mobili rovere sbiancato, € 450.000,00, visibile Olbia.

Anno imm.2007perfetta, poche ore Volvo 2x d12 675 hp prontissima alla boa tutto revisionato 2012 possib. subentro leasing.

Sealine T 60

Solcio 21 cabin

C 180

Colombo 21

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Cantieri Nautici Solcio Tel. 0322 77881 cantierisolcio@solcio.it www.solcio.it

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

2006, 2x cat 812 hp 350 ore impeccabile manutenzioni settimanali da marinaio, molto bella piccolo residuo leasing euro 475.000 vis. Liguria

mt. 6,40, 1x170 volvo benzina, splendido cabinato vintage ideale x weekend, consegna pronta.

2009 18,40 mt, motori 2x1100hp Man, interni in noce canaletto, full optional, possibilità di subentro leasing visibile a marina di Ravenna. € 800.000.

Anno '91 perfetto Mercruiser 5.7, solo 400 ore lago Maggiore restauro totale euro 22.500 tratt.

Intermare 43

Platinum 40 Open

Boston Whaler 32

Rinker 300

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

M3 Servizi Nautici Tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Versione 3 cabine 2xYanmar diesel 440 asse elica visibile lago maggiore 12 mesi garanzia cantiere barca molto in ordine euro 160.000 oltre iva.

2006, 12,30 mt, 2 Volvo Penta D6 310 DPH 310cv, 2 cabine, condizioni impeccabili. Garanzia 12 mesi, € 188.000, visibile Andora (SV).

2x300 Mercury Verado, 2008, 9,80, e 155.000,00, lavello pozzetto-vasca per il pescato-pilota aut-verricello.

2xd4-260 Volvo P., 2005, 10,15, e 98.000,00, 2 cabine -aria cond.- generatore-verricello.

STAMA 33

BAYLINER 2452

AS 464 FLY

A 53 OPEN HT

Futura Yacht T. +39 335 6454736 info@futurayacht.com www.futurayacht.com

Futura Yacht T. +39 335 6454736 info@futurayacht.com www.futurayacht.com

Futura Yacht T. +39 335 6454736 info@futurayacht.com www.futurayacht.com

Futura Yacht T. +39 335 6454736 info@futurayacht.com www.futurayacht.com

€ 128.000 trattabile, ottime condizioni, motori 2XVP 310 HP, 2005, solo 490 ore motori, mt .11,97 x 3,60, ben accessoriata. Perfetta vero affare.

€ 19.000 trattabile, ottime condizioni, Mercruiser 5.7, 260 HP, 1989, 600 ore motore, mt .7,22 x 2,57, completa di carrello stradale Ellebi doppio asse.

€ 290.000 Trattabile, Leasing in corso, Ottime condizioni, 2006, VP 2 x 500 HP D9 linea d’asse, solo 390 ore motori, full optional. Vero affare.

€ 590.000 Leasing in corso Trattabile, ottime condizioni, 2009, MAN 2 x 800 HP linea d’asse, solo 230 ore motori, full optional. Vero affare.


BROKER ott 2012.qxp

usato

18-09-2012

12:27

Pagina 238

broker

Antares 13.80

Cayman 38 w.a.

Cayman 43 w.a.

Stilmar 34 Cabin

Flag Marine s.r.l. Rosignano (Li) tel. 0586 764210 – mobile 348 5649440 flagmarine.com

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Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2008 2x425 Cummins, h 365, cuscineria, pilota automatico, vhf, gps, 3 cabine 2 bagno, dotazioni sicurezza, barca come nuova. Prezzo € 285.000,00

Anno 2003, 2x370 Volvo Penta, h 250 circa, pilota automatico, dotazioni sicurezza, barca come nuova. Prezzo €190.000,00, possibilità finanziamento 50%.

2006, 2x450 Volvo Penta tamd75, h 600 circa, pilota automatico Simrad vhf, Gps. Come nuova. Possibilità leasing ex novo e permuta prezzo € 290.000,00.

2007, mt. 9,95, 2x320 hp Mercury Mercruiser, ore moto 65 ca, ottime condizioni, motori 2010, bimini top, wc, radio stereo, gps/plotter, eco, vhf.

Queens 62 h.t.

Crownline 270 cr

Capelli 32 wa

Atomix 7500 sc

Flag Marine s.r.l. Rosignano (Li) tel. 0586 764210 – mobile 348 5649440 flagmarine.com

M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

2009, 2x1200 Mtu, h 200 circa, pilota automatico, vhf, gps, passerella idraulica, aria condizionata, barca nuova, prezzo € 980.000, subentro leasing fino al 2024.

2010, lung. 8,10 mt, Mercruiser 350 mag 300cv, garanzia 12 mesi, usata solo al lago visibile Andora (Sv) € 63.000.

2007, lung. 9,70 mt, Yamaha 2x 250hp, garanzia 12 mesi, visibile Andora (Sv), € 82.500.

2009, 2x270 hp, lung. 8,25 mt, 60h moto. gps cart. colore, vhf, teak in cabina e pozzetto, garanzia 12 mesi, visibile Andora (Sv), € 39.000.

Maxum 2100 sc

Altair 42 Zafir

Crownline 255

Princess V 70

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Italia Yacht Broker – cell. 328 7280249 – www.italiayachtbroker.com

Anno 2007, 1 x Mecruiser 4.3 L, cuscineria completa, tendalino parasole, copri pozzetto, vericello elettrico, lavello pozzetto, radio stereo. Euro: 28.000,00

Anno 2008, 2 x Volvo Penta D6, antivegetativa scafo, verricello elettrico, cuscineria prendisole di prua. Ore di moto 410, euro 145.000,00 + iva.

Anno 2008, 1 x Mecruiser 350 MAG, cuscineria completa, capotte completa, copri pozzetto, ecoscandaglio,WC marino, frigor, vericello elettrico. Euro: 49.000,00

Anno 2007. Richiesta 850.000,00Euro. Imbarcazione full optional pari al nuovo pronta alla boa. Visibile nel Lazio.

Mingolla 18

Patrone 27

Riviera 37

Austin Parker 42

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Anno 2007, 1 x Mercury F100 del 2010, cuscineria completa, teletta parasole, luci di via, carrello. Euro: 18.000,00

2011 2x150 FNM accessoriato. Ottima occasione.

Conv. 2006 2x470 cummins, unico proprietario, 2 cabine un bagno, ottime condizioni.

2010 2x480 Yanmar. Full optionals.


BROKER ott 2012.qxp

12-09-2012

17:06

Pagina 239

Tornado 38 fd

Scarab 35 Sport

Princess 34 fly

Rivarama 44

Acyachtbroker Tel. +39 0773/520047 www.acyachtbroker.it info@acyachtbroker.it

Acyachtbroker Tel. +39 0773/520047 www.acyachtbroker.it info@acyachtbroker.it

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Giacomo Gramatica di Bellagio – Tel. 0185 280695 – 333 3527248 giacomo.gramatica@ virgilio.ita

Anno 1999, 2 x 250 Mercruiser d-tronic, scafo bianco, imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni.

Anno 2008, 2 x 350 Yamaha 4T, scafo nero e argento, imbarcazione ben accessoriata. Perfetta. Leasing in corso.

Anno '96 imm. 2000 solo lago Maggiore 2x Volvo 200 hp diesel perfetta 460 ore euro 80.000 pronta tagliandata 347 5006999.

anno 2007, 2 x 800 MAN, 1 cabina, 1 bagno, cabina marinaio, visibile Liguria, leasing in corso.

Ranieri Shadow 23

Rancraft Rv 27

Formenti Zar 65

Ilver Nyuma 24

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

1x200 Suzuky 4t, 2003, 7,05, e 27.000,00, frigorifero-doccia di poppa-verricello-cuscineria completa.

1x5,0 gxi dp Volvo Penta, 2006, 8,22, e 50.000,00, cappottina-verricello elettrico-frigo pozzetto-doccia di poppa.

1x200 Suzuky, 2008, 6,50, e 48.000,00, gps-ecotendalino-telo-verricello-carrello stradale.

1x4,3l Efi Mercruiser, 1997, 7,50, e 25.500,00, telo copripozzetto-gps-ecoscandaglio-verricello elettrico.

Airon Marine 345

Marinello Marinello 16

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

2x230 Volvo Penta, 2001,11,00, e 95.700,00, 2 cabine separate-presa in banchina-piattaforma in teak.

1x Evinrude 5 E-tec, 2001,5,00, e 8.600,00, scaletta di poppa-cuscineria completa-tendalini.

Sessa Oyster 22

Cranchi Zaffiro 28

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

2x4,3 Mercruiser, 1996, 7,00, e 26.000,00, dcappottina sole-telo pozzetto-gps - tv lcd 7,2.

2x4,3 Volvo, 2007, 8,78, e 78.000,00, cappottinetelo pozzetto-verricello-gps.

Cigarette 46

Gobbi 315 sc

Bavaria 300

Conam 52 ht

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

M3 Servizi Nautici Tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

M3 Servizi Nautici Tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

Italia Yacht Broker – cell. 328 7280249 – www.italiayachtbroker.com

1993, mt.13.82, 2x750 hp Satek, ore moto 0 ca, perfette condizioni, 4 posti letto, bagno separato, cucinino, gen. Mase IS 2,5 kW 2008, aria condiz.

2003, 9,85 mt, 2 Volvo Penta AQ 41 D DPE 200cv, 1 cabina, plancetta ampliata di poppa, Garanzia 12 mesi, € 89.000, visibile Andora (SV).

2002, 9,48mt, 2 Mercruiser 4.2 TD 220cv, 1 cabina, 4+2posti letto, Garanzia 12 mesi, € 75.000 Visibile Andora (SV).

2000, ottimo stato, Man 2x800, vis. in Campania, tre cabine, due bagni, cucina, aria condizionata, cab.marinaio, super attrezzata, € 90.000,00.

Scarab 38

Premier 51

Gozzo Serapo 33

Cranchi Zaffiro 34

Italia Yacht Broker – cell. 328 7280249 – www.italiayachtbroker.com

Italia Yacht Broker – cell. 328 7280249 – www.italiayachtbroker.com

Italia Yacht Broker – cell. 328 7280249 – www.italiayachtbroker.com

Italia Yacht Broker – cell. 328 7280249 – www.italiayachtbroker.com

1980, refitting 2010. € 35.000,00, perfetto stato, rimessata al coperto, Volvo Penta 2x231 vis. in Campania, 1 cabina V di prua, bagno, cucinino, prendisole di poppa.

2005. €180.000,00, perfetto stato, rimessata al coperto, Volvo Penta 2x470, vis. in Campania, 3 cabine, 2 bagni, cabina marinaio con bagno, cucina, dinette, accessoriata.

Anno 2007, imm. 2010, richiesta € 90.000,00, visibile a Lavagna, Volvo Penta D4 2X260hp, 1 cabina, bagno, ampia dinette, strumentazione completa.

Natante motorizzato volvo d4 2x231efb richiesta 90.000,00

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BROKER ott 2012.qxp

17-09-2012

16:47

Pagina 240

usato

BARCHE

broker

Falcon

Otam 45' Heritage

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Giacomo Gramatica di Bellagio – Tel. 0185 280695 – 333 3527248 giacomo.gramatica@ virgilio.ita

1988 lunghezza 19,60 mt, motori 2X835 gm, posti letto 6, cab 3, servizi 3, aria condizinata, pilota automat. radar, gps. Visibile a Lavagna. Prezzo € 210.000.

1996 - 2x600 CAT -2 cabine 2 bagni - scafo blue Bandiera italiana, IVA assolta - visibile Liguria.

Absolute 40 SL

Otam 65' HT

Venice Boat Service tel. 335 5424835 www.veboat.com

Giacomo Gramatica di Bellagio – Tel. 0185 280695 – 333 3527248 giacomo.gramatica@ virgilio.ita

Nuovo, 2x330 Volvo d6, lunghezza ft 12.05 omologata natante, 2 versioni di lay-out: 4 posti letto con cab. armatore a centro barca. Cannes 2012.

2009 - 2x1825 CAT -150 ore di moto - 3 cabine 2 bagni + cabina equipaggio - full opts - bandiera comunitaria IVA assolta.

Absolute 52 STY

Comar Clanship 39

Venice Boat Service tel. 335 5424835 www.veboat.com

Venice Boat Service tel. 335 5424835 www.veboat.com

2009, 2xips600 D6 Volvo, 3 cabine con bagno, dinette con cucina, gps a colori, autopil, joystick, telecamera sala macchine, generatore 9 kw. Come nuova € 495.000+iva.

1990, 2x325 Cat, 2 cabine, bagno, salone, cucina, gps, eco, vhf, flaps, passerella idraulica, boiler, ottime condizioni, visibile a Chioggia (Ve), si valutano permute € 45.000.

C30 open

Sarnico spider

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

1996, lunghezza 9,00 mt, cantiere Carnevali, motori Volvo 2x231, pilota automatico. Visibile in Cantiere a Marina di Ravenna. Prezzo € 65.000.

2009, mt. 13,07; 2x435 hp Volvo Penta, ore moto 260 ca; eccellenti condizioni, 2 cabina con bagno, salone, aria cond., joystick di manovra, vis. nord Sardegna.

Colombo 32S

Lombardi 41

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2000, mt. 10,21, 2X375 hp Mercruiser, ore moto 292 ca, refitting totale nel 2011 ottime condizioni, cabina con cuccetta a due piazze, gps, eco.

1999, mt. 12,44, 2x370 hp Volvo, ore moto 812 ca, perfette condizioni con garanzia, 2 cabine; 2 bagni, aria condizionata c/f, gen. Mase 3.5 kw, gps. Vis. Buccino (SA).

Pershing 45

Azimut 43 bali

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

1989, mt. 13,80, 2x375 hp Caterpillar, ore moto 1550 ca, perfette condizioni, cabina armatoriale, 2 cabine ospiti, 2 bagni, salone, vis. Sardegna.

1979, mt. 12.60, 2x370 hp Isotta Fraschini, ore moto ca, buone condizioni, 3 cabine, 3 bagni, aria condiz, cucina separata, bimini top.

Sarnico 43

Cigarette 39

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

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2005, imm. 2006; mt. 13,37, 2x370 hp Volvo Penta IPS 500 D, ore moto 520 ca, perfetta, aria condizionata, battagliola alta, elica di prua, tender.

2007, imm. 2009, mt. 13,78, 3x275 hp Mercury fb b Verado ore moto 150 ca, ottime condizioni, interni personalizzati “sport”, visibile Toscana.

Primatist G 46

Colombo 32

Primatist by Bruno Abbate S.r.l. Tel. +39034431581 www.primatist.it primatist@primatist.it

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2009, 2 Volvo Penta IPS D6-435 cv 435, 2 cabine, posti letto 6+2, mobili rovere sbiancato, € 390.000,00, visibile Arbatax.

2000, mt. 10,21; 2x375 hp mercruiser, ore moto 292 ca,, refitting 2011 ottime condizioni, cabina con cuccetta a due piazze, vis. sud Francia.


BOERO

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AZIMUT_ATLANTIS

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