BARCHE November 2012

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COP. novembre 2012

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NOVEMBRE 2012

Maxi Dolphin A BORDO DI

Far Away Canados 120 WallyAce Salpa 40 Ranieri Atlantis 26 Flyer Sportage 660

Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano

WORK IN PROGRESS

INCONTRI RAVVICINATI

Brunello Acampora Ferruccio Rossi

COVER

Primatist B 62’ Pininfarina LA FABBRICA DELLE IDEE

Silver Arrows Marine Concept Ned Ship linea Strand-Craft Cbi 675 Rossomare 115 Artus 33 Sanlorenzo 42 Explorer Azimut Grande 140 Trideck EVENTI

Rolex Swan Cup

ANNO 19 • N° 11 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50

NOVEMBRE 2012 Only Italy EURO 6


MCY

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MCY

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YAMAHA

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EDITORIALE novembre 2012

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Editoriale

Non bruciamo la nostra casa “Accendi il cervello. Le nuove idee nascono guardando le cose, parlando alla gente, sperimentando, facendo domande e andando fuori dall’ufficio!”. Steve Jobs Fino a qualche anno fa quando entravo al Salone nautico di Genova nel giorno dell’inaugurazione la mia mente era attraversata da un pensiero decisamente singolare, in silenzio dicevo tra me e me “sono a casa”. Una condizione da malato di mente potrebbe pensare qualcuno. Nel 2012, al mio trentesimo boat show nella cittadina ligure, non ho avuto lo stesso pensiero. Per anni Genova ha rappresentato il centro del nostro mondo, ogni edizione era caratterizzata da qualcosa di nuovo, sempre in crescita, sempre più grande, sempre più ricca, sempre più bella fino a diventare la più importante del mondo. Oggi Genova si è trasformata in un luogo dove si concentrano tutte le sofferenze del settore. Un lamento infinito che riguarda tutti senza alcuna esclusione. A rendere plastica questa situazione ci hanno pensato alcuni espositori con i loro cartelli di protesta al momento dell’inaugurazione. Che fosse un’edizione differente lo si è capito anche dalla cancellazione dei noiosi e inutili discorsi ufficiali, al loro posto una serie di interventi a braccio in un dibattito serrato tra il presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni e i vertici istituzionali tra cui il vice ministro Mario Ciaccia, il presidente della regione Liguria e quello della fiera Sara Armella. Il sindaco Doria è stato l’unico che ha fatto un saluto introduttivo riuscendo a dire: «La nautica è un punto di eccellenza che incontra identità sconosciute, siamo di fronte a sfide complesse per chi amministra e lavora. Come possiamo affrontarle? Con un lavoro di ascolto e uno sforzo di elaborazione collettiva». Belle parole signor sindaco, ma un po’ eteree, non pensa che ci vogliano risposte più concrete per quei lavoratori del settore seduti in prima fila che rischiano di perdere il loro posto? Dietro di loro, alti funzionari, colonnelli e generali. Per un istante, solo uno lo giuro, ho pensato: forse cambia qualcosa, ma poi ho visto un Cavaliere della Repubblica italiana con tanto di bottoncino sul bavero del colletto della sua preziosa giacca, che ossequioso porgeva una bottiglietta d’acqua a un assetato generale della Guardia di Finanza. Nulla di male, intendiamoci, ma le centi-

naia di uomini di tutti i corpi dello Stato con tutta la filiera di capi di stato maggiore, colonnelli, capitani e truppa varia cosa ci facevano lì? Perché avevano uno stand con una motovedetta all’ingresso del Salone con quello che costa movimentare una barca? Tutte queste spese e persone le pagherà qualcuno? Provate a immaginare chi? Perché dobbiamo fargli caratterizzare il nostro Salone dopo che ci hanno inseguito per tutta l’estate in una lotta senza quartiere al diportista evasore? Determinato il presidente della regione Liguria Claudio Burlando che ha detto:«L’evasione si combatte quando si crea e non quando si spende», concordiamo pienamente. Dello stesso avviso il vice ministro che ha ammesso i danni provocati a tutto il settore a causa dell’introduzione della tassa di stazionamento giustificandosi con il fatto che “quando si opera in emergenza si fanno degli errori, la tassa di stazionamento non andava fatta”. Dopo l’ammissione degli errori ha detto che: «Entro dieci giorni chiederò la delega per rivedere il codice della navigazione». Sono già passati e non ne ho notizia. Il vice ministro si è anche impegnato a emanare prima di Natale dei provvedimenti a favore del settore: la revisione del redditometro che oggi discrimina l’acquisto di una barca rispetto un altro bene come la casa o l’automobile e l’istituzione del pubblico registro telematico per evitare la persecuzione in mare dei diportisti. Condividiamo il suo “basta terrorismo in mare”. Ha promesso molto altro, ma se facesse almeno questo lo ringrazieremmo tanto. Tra il pubblico si è alzata forte la voce dell’imprenditore Oscar Farinetti: «Smettiamo di dire che le cose sono complicate, il Governo può fare molto e in fretta per mettete a posto le cose, se lo fa compro subito una barca». Non c’è da stare allegri se Burlando ha subito messo le mani avanti affermando che “la forza della burocrazia è inversamente proporzionale alla capacità dei politici di dare risposte”. Sulla strana mattina genovese volava il celebre fotografo dei vip Pillola che come un falco catturava gli sguardi sconsolati dei marescialli e dei generali e di noi povere vittime di un ingranaggio infernale. Franco Michienzi

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DI SARNICO

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DI SARNICO

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IMP. SOMMARIO

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sommario Lecco Novembre 2012

Cover 128

PRIMATIST B 62’ PININFARINA di Niccolò Volpati

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Rubriche 18

GLI EVENTI DEL MESE a cura della Redazione

LA FABBRICA DELLE IDEE

INCONTRI RAVVICINATI

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AMBIENTE MARE di Marina Mancuso

Azimut Grande 140 Trideck

Brunello Acampora

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NEWS ECONOMIA L’ANALISI

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92

VIAGGI CHARTER

INCONTRI RAVVICINATI

Fughe autunnali

Ferruccio Rossi

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112

EVENTI

PROVATE PER VOI

Rolex Swan Cup

Far Away Canados 120

118

136

PROVATE PER VOI

PROVATE PER VOI

WallyAce

Salpa 40

SUI PORTI TURISTICI di Diana Merlino

24

DALL’ITALIA E DAL MONDO di Laura Biazzi

36

INDAGANDO TIPI E MODI di Decio G. R. Carugati

64

VIAGGI CHARTER di Marina Mancuso

70

PASSIONI LIBRI di Laura Biazzi

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COMPONENTI E IMPIANTI OPAC E LA “MEGACAPOTE”

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COMPONENTI ED ELETTRONICA

84

ESPERTI METEO di Gianfranco Meggiorin

88

NAUTICA E FISCO

di Martino Vincenti e Federico De Rosa

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EVENTI ROLEX SWAN CUP di Laura Biazzi

La fabbrica delle idee 38

SILVER ARROWS MARINE CONCEPT MOTOR YACHT

40

NED SHIP LINEA STRAND-CRAFT

42

CBI 675

44

ROSSOMARE 115

46

ARTUS 33

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SANLORENZO 42 EXPLORER

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AZIMUT GRANDE 140 TRIDECK di Silvia Montagna

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FERRETTI CRN

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IMP. SOMMARIO

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sommario Lecco Novembre 2012

Incontri ravvicinati 56

BRUNELLO ACAMPORA

pensieri e parole raccolti da Franco Michienzi

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FERRUCCIO ROSSI

pensieri e parole raccolti da Franco Michienzi

Speciale vini 72

LA BOUTIQUE DI BARCHE di Marina Mancuso

76

COMPONENTI VINI IN BARCA di Laura Biazzi

Work in progress 100

BLACK BOAT, MAXI DOLPHIN di Niccolò Volpati

Viste per voi 114

FAR AWAY CANADOS 120 di Laura Biazzi

Provate per voi 118

WALLYACE di Niccolò Volpati

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SALPA 40 di Romano Less

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RANIERI ATLANTIS 26 di Luciano Pau

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FLYER SPORTAGE 660 di Luciano Pau

Mercato 152

COMPRO VENDO

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BROKER


FERRETTI CL

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CITY LIFE

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CITY LIFE

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IMP. COLOPHON

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Come trovarci Editore International Sea Press Srl, via Tartini, 13/C - 20158 Milano Tel. 02 39359111 - Fax 02 39359122 redazione@barcheisp.it

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Direzione Estero Tel. +39 (02) 3022.3003 internationaladvertisingdivision@ilsole24ore.com


CANTIERE DELLE MARCHE

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ABACUS

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ABACUS

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Novità 2013


RIO YACHTS

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RIO YACHTS

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IMP. EVENTI DEL MESE

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gli eventi del mese

La foto del mese

novembre Mets,Amsterdam,Olanda È una delle fiere più importanti nel settore internazionale della nautica da diporto e nel 2012 compie il suo 25° anniversario. Ha esordito nel 1988 con soli 100 espositori e nel 2011 hanno partecipato 1.331

ottobre 4 novembre

-

novembre

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novembre

Le mille sabords, dedicata alle barche di occasione Arzon, Francia www.lemillesabords.com

Martin county nautical flea market & seafood fest Stuart (Florida), Usa www.flnauticalfleamarket.com

Veterans Day ceremonies Muster XXVII North Hutchinson Island - Fort Pierce (Florida), Usa www.navysealmuseum.com

novembre

novembre

St Thomas fall charter yacht show St. Thomas, Virgin Islands www.vicl.org

novembre Économie de la mer Congresso annuale di economia marittima, Tolone, Francia www.economiedelamer.com

Hanseboot, Hamburg boat show Amburgo, Germania www.hanseboot.de

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novembre

novembre

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novembre

Fort Myers boat show Fort Myers (Florida), Usa www.fortmyersboatshow.com

novembre

novembre

Hiswa Symposium on yacht design and yacht construction Amsterdam, Olanda www.hiswasymposium.com

Global superyacht forum Amsterdam, Olanda www.superyachtevents.com

Mare di Sanya yachting expo Serenity coast, Sanya, Cina www.hnboatshow.com

novembre

novembre

novembre 2 dicembre

novembre 2 dicembre

Mondo Pesca Marina di Carrara (MS) www.mondopescaexpo.it

Port&Shipping Tech Porto Antico di Genova www.shippingtech.it

St. Petersburg Power & sail boat show Ft. Lauderdale (Florida), Usa www.showmanagement.com

St. Paul Ice fishing and winter sports show St. Paul (Minnesota), Usa www.gsevents.com

Rally da Newport a St. Maarten, Newport (Rhode Island), Usa www.sailopo.com

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China (Xiamen) boat show Xiamen, Cina www.xmboatshow.com

sportivi > 1Eventi novembre

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Uno scatto della protesta che gli operatori del settore nautico hanno sollevato in apertura dello scorso Salone nautico di Genova.

espositori. Grande importanza, oltre ai prodotti, è il concorso Dame-Design Award Mets il premio per il design e l’innovazione dei prodotti nautici ed è intensamente concorrenziale, attraendo ogni anno un numero elevato di nuovi arrivi. Ospita inoltre le conferenze più importanti del settore, come l’Hiswa International Yacht Design & Construction Symposium, Icomia Marine/Technology Conference e la Hybrid Conference introdotta nel 2011, oltre a The Superyacht Report’s Global SuperYacht Forum. www.metstrade.com

1-4 novembre

8 novembre

9-13 novembre

J/80 French Nationals Douarnenez, Francia www.sr-douarnenez.com

Nassau Cup Ocean Race Miami (Florida), Usa www.nassaucuprace.org

Caribbean Nood championship Caraibi www.sailingworld.com


EXCELL MARINE

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IMP. NEWS AMBIENTE

ambiente

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mare

Applicazione “salva-mare” Chi nei prossimi mesi solcherà il mare, per lavoro o per passione, potrà segnalare la presenza di sversamenti inquinanti grazie ad Argo Sentinel, un’applicazione mobile scaricabile gratuitamente da Google Play, sviluppata dal Laboratorio segnali e immagini (Si-Lab) dell’Istituto di Scienza e tecnologie dell’informazione del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Isti-Cnr). «Grazie a questa tecnologia chi dovesse avvistare chiazze oleose potrà segnalarlo in modo semplice e immediato con il proprio smartphone al Cnr che contatterà le capitanerie di porto interessate», spiega Massimo Martinelli dell’IstiCnr. L’applicazione nasce nel contesto del progetto Argomarine, finanziato dall’Unione Europea per la salvaguardia dell’ecosistema marino di aree protette, in particolare il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, coordinatore del progetto, e il Parco Nazionale Marittimo di Zakhyntos, in Grecia.

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BARCHE novembre 2012

di Marina Mancuso

Turbine danesi L’utility statale nel Dong Energy Danese ha messo in esercizio la prima turbina eolica di Anholt, che dovrebbe diventare il più grande parco eolico offshore della Danimarca (ben 400 megawatt). Si trova al largo dell’isola di Anholt, nel Kattegat tra la Danimarca e la Svezia, è formato da 111 turbine Siemens, da 3,6 MW ciascuna. La Dong Energy non ha rivelato il costo del progetto, ma le stime sono circa 10 miliardi di corone danesi (1,74 miliardi di dollari). Entro un anno il gigantesco parco

eolico verrà terminato e fornirà energia sufficiente per 400.000 famiglie, pari al 4% del consumo energetico della Danimarca. Il Paese è già leader mondiale dell’energia eolica con circa un quarto della sua energia elettrica prodotta da impianti eolici, ma punta a coprire entro il 2020 la metà dei suoi fabbisogni di energia con impianti eolici, inoltre il governo vuole ottenere il 30% del suo consumo totale di energia da fonti rinnovabili e Dog Energy sottolinea che «Anholt darà un contributo significativo per questi obiettivi».

Barriere brasiliane In mezzo secolo il Brasile ha perso l’80% delle barriere coralline che possedeva lungo gli oltre 3 mila chilometri della sua costa, al nordest del Paese, a causa dell’inquinamento e del riscaldamento globale, secondo i risultati di uno studio dell’Università di Pernambuco. Beatrice Padovani, coordinatrice dell’inchiesta, ha spiegato che la distruzione di questi ecosistemi sottomarini è stata causata «da fattori di origine terrestre, come l’inquinamento domestico, industriale e agricolo, così come l’aumento della sedimentazione scatenato dalla deforestazione della flora atlantica». A questo si aggiunge, poi, la massiccia estrazione di coralli sulle coste del Paese con piccone o esplosivi avvenuta negli scorsi anni e l’aumento della temperatura delle acque oceaniche, dovuto al riscaldamento globale.

Paradiso d’acqua

Vongole e clima Uno studio dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) e del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste ha dimostrato che con i cambiamenti climatici la produzione di vongole potrebbe scendere notevolmente. L’analisi è stata fatta su un’area test della laguna di Venezia e sono stati esaminati diversi scenari sulle temperature sia attuali che previste nel periodo tra il 2071 e il 2100: «La simulazione relativa alla fine del secolo – spiega Cosimo Solidoro dell’Ogs, uno degli autori – descrive una laguna più calda di 4 gradi, con una minore quantità di nutrienti. Le nostre simulazioni indicano che la produttività sarà inferiore (meno vongole e più piccole) così come inferiore sarà la finestra temporale ottimale per seminare i molluschi, mentre per quanto riguarda la stagione, sarà meglio seminarli in tarda estate o tardo inverno, anziché in primavera e inizio estate». A causare l’effetto è una “reazione a catena”, in cui a seguito del cambiamento del clima muta anche il regime delle piogge, che influisce sulle dinamiche connesse al nutrimento e sulla capacità del sistema stesso di sostenere la produzione di vongole veraci.

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Si chiama mare di Ross e si trova vicino all’Antartide. Con un’estensione pari a quella dello stato dell’Alaska, è la zona di mare più isolata della Terra, dove foche e pinguini la fanno da padroni. Purtroppo, però, il progetto di salvaguardia ambientale lanciato dagli Stati Uniti (che prevede la creazione di un parco marino con il divieto di pesca) rischia di saltare per il mancato accordo con la Nuova Zelanda, che ha degli interessi legati alla pesca in questo tratto. A essere preoccupati in vista di una chiusura della pesca nel mare di Ross ci sarebbero anche i pescatori di Corea del Sud, Russia e altre nazioni. Vista la straordinarietà della zona si spera che la comunità internazionale risolva presto questo “incidente diplomatico”.


DE SIMONI

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IMP. NEWS ASSOMARINAS

news

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economia

L’analisi sui porti turistici

L’annuale indagine sulle imprese nautico-turistiche associate ad Assomarinas registra segni negativi. In un clima di totale incertezza si studiano programmi di sviluppo a livello fiscale, di territorio e di impresa di Diana Merlino L’Associazione Italiana dei Porti Turistici ha presentato nel corso dell’assemblea generale le previsioni e le tendenze per il prossimo futuro. Secondo il presidente Roberto Perocchio «la crisi della nautica da diporto ha assunto carattere strutturale e non occasionale con la tendenza di protrarsi almeno per un quinquennio». È necessario coinvolgere comuni ed enti locali nel sostenere ogni iniziativa imprenditoriale legata alla valorizzazione della costa e per questo Perocchio trasmetterà agli enti locali della costa una lettera, già approvata nel corso dell’Assemblea, nella quale evidenzierà il fatto che «rispetto a una dotazione nazionale di 150.000 posti barca siano attualmente in costruzione

ulteriori 18.000 ormeggi, mentre altri 30.000 sono in corso di valutazione progettuale e che solo il 30% delle unità nautiche di nuova costruzione e immissione nel mercato internazionale necessita effettivamente, in

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Negli ultimi 5 anni sono stati creati

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posti barca 40.442 posti barca

posti barca

59.036

37.451 posti barca

Posti barca totali 157.147 22

contributiva (Redditometro). Lo ha comunicato all’assemblea Franco Vernassa, consulente tributario di Federturismo: «Nel nuovo Redditometro oltre al possesso dell’imbarcazione verranno conteggiati altri 57 beni e servizi in uso al contribuente spalmando così la determinazione

quanto costruito da unità non carrellabili, di un posto barca ricavato su specchio acqueo». Il direttore generale di Federturismo, Antonio Barreca, ha annunciato una prossima audizione al Senato per presentare un documento contenente temi e proposte del-

+

lungo le coste italiane attraverso la realizzazione di nuovi porti turistici.

BARCHE novembre 2012

della capacità contributiva su una più ampia disponibilità di beni e servizi rispetto ai soli 9 indici della precedente versione». Stefano Zunarelli, invece, ha presentato la normativa in materia di project financing:

«Invito i sindaci e i presidenti delle Regioni marittime italiane a non pregiudicare il precario equilibrio delle attività esistenti e garantire la sostenibilità economica delle iniziative imprenditoriali turistiche in corso di completamento o di imminente apertura, di valutare con estrema cautela le nuove proposte progettuali» Massimo Perocchio

Alcuni dati

14.338 posti barca

l’industria turistica italiana tra le quali quelle riguardanti la portualità turistica. Sul fronte del Fisco, in particolare per gli armatori, buone notizie arrivano dall’Agenzia delle entrate grazie a una prossima revisione degli indici di capacità

20.218

«È uno strumento che da un lato per l’investitore privato conferma la possibilità di assumere l’iniziativa imprenditoriale per la realizzazione delle strutture, dall’altro dà maggiore certezza ponendo finalmente fine ai dubbi sulle procedure amministrative da seguirsi».

La domanda di ormeggi staziali è in forte discesa: dal -15 al -25% con punte del -50% e oltre.

-

Vittorio Impallomeni ha parlato di “Assomarinas Pass”, una card elettronica distribuita dalle marine e che integra la prassi per cui armatori che avevano un contratto d’ormeggio valido con una delle marina del network Assomarinas potevano usufruire di uno sconto del 10% presso i porti aderenti all’iniziativa.

Voci del sondaggio riguardante l’anno in corso e rivolto a 103 operatori: 15 positive 19 tra il +5% e il -5% 23 negative fino al -19% 46 superano il -20% (15 delle quali oltre il -40%)

Le vendite di carburante

diminuiscono del 40% e la previsione per il 2013 è altrettanto negativa. -40%


SHADOW LINE/Seashare

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IMP. NEWS VARIE

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dall’Italia e dal mondo

Camper & Nicholson Il Gruppo Mirabella SG ha affidato a Camper & Nicholson le operazioni del proprio Marina di Pinetamare, situato a 45 km a nord di Napoli. I lavori cominceranno nei primi mesi del 2013 e proseguiranno per circa tre anni; il marina, con i suoi 756.500 mq, accoglierà 1.200 posti barca, 36 per superyacht, un cantiere coperto, un helipad, bar, ristoranti, campi da golf, negozi, residenze private ecc. Camper & Nicholson ha uffici ad Antibes, Fort Lauderdale, Londra, Miami, New York, Monaco, Ginevra, Newport, Palma e Palm Beach in Florida.

Elisabetta Pianta

Ucina Il Consiglio direttivo ha votato l’ingresso del consigliere Pietro Vassena nella Giunta esecutiva di Ucina, l’organismo deliberativo ristretto della Confindustria nautica. Vassena, famiglia che opera da tre generazioni nella nautica, amministratore delegato della Lepanto Spa, è consigliere dal 2006 e ha già ricoperto la carica di vicepresidente tra il 2009 e il 2010. Un’importante conferma del lavoro svolto dall’Associazione negli organismi di rappresentanza istituzionale arriva poi dall’ingresso dei Consiglieri Ucina Andrea Razeto e Piero Formenti come delegati italiani rispettivamente in Icomia e Ebi. 24

BARCHE novembre 2012

di Laura Biazzi

Newport boat show Più di 750 tra produttori, costruttori e dealer hanno animato dal 13 al 16 settembre, il 42° Salone nautico di Newport, Rhode Island; più di 600 le barche in esposizione in acqua e numerose le novità presentate a un pubblico di amanti e cultori della nauti-

ca. Complici condizioni di tempo perfette, le vendite nella sola giornata di sabato hanno superato il totale di quelle dei quattro giorni della manifestazione dello scorso anno, confermando Newport come uno dei migliori boat show del nord-est in assoluto. E.P.

Perini Navi Il Gruppo annuncia che Dirk Johnson ha accettato di far parte di Perini Navi Usa; nei nuovi uffici alla Goat Island, Newport, Rhode Island, capitale delle barche a vela in America. Dirk Johnson si occuperà della vendita di Picchiotti Motor Yachts. E.P.

Garmin Lido Yacht Expo in California Si è tenuto al Lido Marina Village di Newport Beach in California il 34° Lido Yacht Expo, la più grande rassegna di barche di lusso di tutta la West Coast degli Stati Uniti; più di 200 gli yacht in acqua presentati dai più importanti dealer e numerose le novità offerte, come il Cranchi 54’ Flybridge esibito da Newport Boats o il Viking 56’ Convertible. E.P.

Custom Line Al Salone di Cannes il cantiere ha esposto il Custom Line 100’, la Navetta 33 Crescendo e la Navetta 26 Crescendo e ha ospitato a bordo una selezione di opere di arte contempora-

nea della galleria milanese Cardi Black Box. Karin Paggi, brand manager di Custom Line, ha detto: «Sono opere che rendono speciale quest’edizione della Soirée Nautique di Cannes».

Garmin Ltd ha annunciato l’acquisizione di Nexus Marine AB, una società di progettazione e produzione di strumentazione per il mercato della vela. «Nexus Marine è un brand molto conosciuto e

Master in Yacht design Giunge alla sua 12a edizione il Master in Yacht Design promosso dal Politecnico di Milano con l’Università di Genova e gestito da POLI.design. Si rivolge a studenti, italiani e stranieri desiderosi di acquisire le migliori competenze per operare nella nautica. Il corso fornisce gli strumenti per gestire il percorso progettuale e costruttivo di una barca, anche grazie a collaborazioni alcune associazioni come Ucina, Aspronadi, AssoCompositi, Atena e Fiv.

siamo felici che si sia unito a Garmin», ha detto Andrea D’Amato, sales & marketing manager marine. Nexus opererà come Garmin Stockholm AB, una consociata interamente controllata da Garmin Ltd.

YachtBrasil e Sacs Marine

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YachtBrasil, una delle più famose compagnie di vendita e brokeraggio di barche in Brasile, ha stretto un accordo commerciale con il cantiere italiano Sacs Marine; la compagnia sarà rappresentante esclusiva per Brasile, Argentina e Uruguay come spiegato da Giovanni Luigi, amministratore delegato di YachtBrasil Group. Fondata nel 1990 a Milano, Sacs Marine produce tender per yacht con cinque modelli nel suo portfolio. E.P.


ROSE ISLAND

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dall’Italia e dal mondo

Interboot

Banca dati dei furti Ucina lancia la banca dati on line per i motori fuoribordo e le unità da diporto rubati per impedirne o, quantomeno meno, ostacolarne la ricettazione. Al tempo stesso l’utente che ha dubbi sulla provenienza di un motore o unità da diporto offerto in vendita può verificare se è stato segnalato come merce rubata. Basta collegarsi alla pagina web http://www.ucina.net/motor irubati/inserimentodenunci a.aspx e compilare il modulo con i propri dati personali e per ciascun motore rubato la marca, il modello, il numero di matricola, l’eventuale colore, la data e il luogo del furto.

Port&Shipping Tech Il 29 e 30 novembre si terrà il Port&ShippingTech. I temi principali saranno Green Shipping, Green Ports, Porti Smart e Modelli di gestione dei waterfront. Nel riproporre la formula consolidata, fatta di workshop, dibattiti e convegni tematici, si propone come punto d’osservazione privilegiato sulle ultime innovazioni e gli sviluppi del settore. Sarà l’occasione per fare il punto su progetti e tecnologie Ict per lo sviluppo della logistica; innovazione tecnologica per la riduzione dell’impatto ambientale del trasporto marino e nuove energie e sostenibilità per porti e città marine. 26

BARCHE novembre 2012

Il Salone che si è svolto a Friedrichshafen ha visto la partecipazione di 92.200 visitatori che hanno potuto approfondire ogni aspetto

degli sport di acqua, dei trend e delle innovazioni in questo settore. Erano presenti oltre 100 barche prova e 489 espositori con 70 anteprime mondiali.

Barca Lariana Il concorso di idee rivolto a designer, architetti, ingegneri e imprese, lanciato dalle Camere di commercio di Como e di Lecco e promosso dai firmatari del Patto per lo sviluppo della nautica lariana, è finalizzato alla progettazione di un moderno taxi boat che reinterpreta la tradizione artigiana della nautica del territorio coniugando qualità, design, innovazione e sostenibilità ambientale. Dopo aver selezionato il vincitore (Misultin di Simona Strazzullo di Napoli) si apre ora la successiva fase di produzione di un prototipo, che prevede la collaborazione di una rete d’imprese lariane, identificate attraverso una preliminare manifestazione di interesse e una valutazione seguente. Il sostegno finanziario degli Enti camerali di Como e Lecco è quantificato in 50.000 euro per ciascuna Camera di Commercio, per un totale di 100.000 euro. Sono beneficiari le Micro e Piccole medie imprese non soggette a procedure concorsuali, con almeno tre aziende, di cui il cantiere nautico che realizzerà la barca, con sede operativa nella provincia di Como o di Lecco, iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale camerale, che siano aggregate in un numero minimo di tre e con una delle seguenti modalità: raggruppamenti con forma giuridica di contratto di rete, Associazioni temporanee di imprese (Ati), contratti di consorzio e Gruppi cooperativi paritetici (Gcp). L’aggregazione si impegna a realizzare il prototipo entro il 15 settembre 2013. Le manifestazioni di interesse ritenute ammissibili potranno accedere alla fase per la realizzazione del prototipo. L’aggregazione verrà selezionata valutando vari elementi. Le domande dovranno essere consegnate entro e non oltre il 30 novembre 2012. Tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito www.co.camcom.gov.it.

La barca lariana, secondo la scheda tecnica indicativa iniziale, ha una lunghezza compresa tra 9 e 11 metri, è larga 3,303,70 metri, ha carena planante, in composito, motori diesel o ibridi o comunque rispettosi dell’ecosostenibilità.

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L’equipe di progettazione (a cui poter porre eventuali domande) è composta da Brunello Acampora, Massimo Bruni, Pasquale Passalacqua, Simona Strazzullo, Biagio Nasti e si trova a Napoli (victory@victory.it).

Hiswa per le barche in legno Le nuove scoperte e sviluppi nel campo della costruzione degli yacht in legno vengono presentati all’Hiswa Symposium on Yacht Design and Yacht Construction, in programma per il 12 e 13 novembre. Al convegno viene mostrato anche un metodo per la progettazione di una grande struttura in legno laminata, basata sul progetto della Dream Symphony, una nave a vela di 141 metri di lunghezza in costruzione. Oltre al legno, viene data attenzione anche all’impiego del vetro: l’uso costruttivo sulle navi richiede criteri speciali sia per quanto riguarda il materiale stesso che per la normativa.

Sessa Marine Sessa Marine Brasil annuncia, dopo un anno dall’entrata nel mercato brasiliano, risultati positivi di vendita e produzione 2011-2012. I risultati finanziari sono incoraggianti: «Dal luglio 2011 abbiamo prodotto e venduto ben 30 unità in Brasile, generando un fatturato di 7 milioni di euro», dice Massimo Radice, presidente di Sessa Marine Brasil. Il secondo anno del cantiere in Brasile (2012-2013) sarà caratterizzato da una crescita del potenziale produttivo e da investimenti nel miglioramento del servizio al cliente, soprattutto il post-vendita e il training tecnico della rete di vendita locale.


AZIMUT

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dall’Italia e dal mondo

Tognum

Admiral

Skl Motor La società di Magdeburgo (Germania) entra a far parte del colosso Tognum e cambierà il nome in Mtu Reman Technologies. Lo stabilimento è specializzato in lavorazioni meccaniche e metalmeccaniche e consentirà a tutti i motori prodotti da Tognum, come gli Mtu, di essere “messi a nuovo” letteralmente, aumentando così la durata media della loro vita. Mtu Ha presentato il sistema di automazione Blue Vision New Generation durante il Salone di Genova. Lo strumento di Mtu è in grado di monitorare i sistemi propulsivi da remoto, sia le serie 2000 che 4000. Ci sono due versioni, la Basic e la Advances. Attualmente una terza versione Premium è testata su una imbarcazione di 34 metri Sanlorenzo.

Admiral Tecnomar Group annuncia la vendita di un superyacht di 37 metri denominato Impero 37 Rph. Si tratta del quarto superyacht venduto dal cantiere negli ultimi sei mesi. Progettato da Luca Dini e classificato Rina, sarà consegnato nell’estate 2014.

Festival de la Plaisance de Cannes Sono venuti da Russia, Cina, Sud America e da tutta Europa gli oltre 45.600 visitatori del Festival di Cannes, giunto alla 35a edizione. Ad accoglierli c’erano 450 espositori di 34 Paesi, di cui una grande percentuale era rappresentata da Europa occidentale, Turchia, Usa e Asia. «La manifestazione è un’importante vetrina per i cantieri e le aziende del settore, anche perché funge da barometro per gli sviluppi del mercato e per le tendenze relative alle imbarcazioni», ha detto Renaud Jourdon, il manager dello show. I broker, che erano posizionati a Port Pierre Canto, erano 23, con 55 imbarcazioni. Attrattiva principale, oltre alle consuete prove a mare, sono state le anteprime mondiali, tra cui il Couach 5000 fly, il Monte Carlo Yachts 70, l’Azimut 55S, WallyAce, Moonen 82 Alu, Princess 40, Pershing 82, Canados 120, Bénéteau Swift Trawler 50 e molti altri. Grande successo anche per i multiscafi, che mai come quest’anno erano numerosi, con misure comprese tra i 10 e i 25 metri. Per quanto riguarda le imbarcazioni presenti, l’84% proveniva dall’estero: Italia, Germania, Spagna, Nord Europa (Olanda e Svezia), Turchia e Usa.

Azimut e Atlantis

I numeri del Salone

Azimut 55S e Atlantis 34 sono le due barche del Gruppo Azimut-Benetti che hanno fatto il loro esordio sul mercato spagnolo: durante il Salone di Barcellona sono state presentate dal concessionario Marina Estrella con cui Azimut Yachts ha avviato un accordo di dealership esclusiva per la Spagna nel marzo di quest’anno. A settembre 2012 la dealership esclusiva per la Spagna è estesa anche al marchio Atlantis. Azimut sarà distribuito da Marina Estrella anche in Portogallo.

580 imbarcazioni in acqua e a terra 150 nuovi modelli 200 imbarcazioni oltre 20 metri 22 imbarcazioni oltre 40 metri 97 barche a vela di cui 29 multiscafi 49 barche comprese tra i 22 e i 46 metri 450 espositori da 34 Paesi esteri 250 mila mq di superficie espositiva 45.600 visitatori

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BARCHE novembre 2012

Str Europe È stato siglato un accordo tra Str Europe e Jollyfine di Hong Kong per la fornitura di sistemi di energia e di propulsione elettrica a zero emissioni. In primo luogo, questo prodotto verrà installato su una

house-boat di 18 metri e tre ponti che è attualmente in costruzione. L’obiettivo è minimizzare l’impatto ambientale dello scafo, sia dal punto di vista propulsivo che per i materiali e gli impianti utilizzati a bordo.

Yachtica L’azienda ha firmato un accordo con Elfi mirato alla commercializzazione della linea di prodotti Yachtica: alimentatori, trasformatori elettronici e toroidali marinizzati. L’oggetto della partnership riguarda la distribuzione dei prodotti non domotici e vendibili direttamente da banco come quelli della gamma completa di alimentatori per led e trasformatori elettronici marini. Le aziende, quindi, propongono al mercato un servizio “congiunto e competitivo” semplificando processi di acquisto e assistenza, grazie a una presenza di agenti su tutto il territorio toscano.

Perini Navi

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È arrivato a Viareggio lo scafo della C.2218, seconda unità della nuova generazione di imbarcazioni a vela di 60 metri vendute da Perini Navi. Scafo e sovrastruttura in alluminio – realizzati presso i cantieri Perini Istanbul -Yildiz in Turchia – consentono all’imbarcazione una stazza inferiore alle 500 tonnellate e un dislocamento ottimizzato di circa 570 tonnellate. Lo sloop, progettato in collaborazione con il neozelandese Ron Holland, sarà dotato del sistema di controllo velico di produzione Perini Navi e monterà una chiglia mobile in grado di variare la propria immersione da 4,30 a 12,30 metri. I posti letto sono 12 (cinque cabine). La consegna è in programma per la prima metà del 2014.


BENETAEU

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dall’Italia e dal mondo

Aquariva a Singapore Riva amplia i propri orizzonti nel mercato Asia Pacific con uno dei modelli più recenti di maggior successo, frutto della collaborazione con uno dei marchi più noti della moda. Aquariva by Gucci approda infatti per la prima volta a Singapore, un risultato reso possibile grazie all’impegno del dealer locale Hong Seh Trading. L’imbarcazione, consegnata a inizio settembre, scenderà in passerella dal 19 al 21 aprile prossimi durante l’edizione 2013 del Singapore yacht show.

Atlantis Yachts Rivoluzionata la veste grafica del sito www.atlantisyachts.it per raccontare sin dal primo colpo d’occhio tutto il dinamismo legato al brand. Ridisegnata l’architettura per consentire accesso da pc & tablet, aggiornati e implementati i contenuti con più informazioni, dettagli, curiosità e materiali. 30

BARCHE novembre 2012

Yamaha

Monaco yacht show La partecipazione di 73 superyacht con lunghezza superiore ai 40 metri è senza dubbio un elemento significativo dell’edizione 2012 di questa manifestazione. Inoltre è stato stabilito il record di presenza di megayacht con sei unità superiori ai 70 metri, tra cui le novità Nirvana (di Oceanco, 88,5 metri), Hampshire II (Feadship Van Lent, 78,5 metri), Smeralda (Hanseatic marine, 77 metri, esposto da Burgess), e Mogambo (Nobiskrug, 7,3,51 metri). Le aziende presenti, con oltre 500 stand, provenivano da 37 Paesi e tra questi i più significativi erano Gran Bretagna (84 espositori), Italia (73), Francia (66), Olanda (55), Germania (44) e Usa (33). Per quanto riguarda i cantieri, nello specifico, l’Italia e l’Olanda erano in testa con, rispettivamente, 37 e 28 imbarcazioni, seguite, al terzo posto, da Usa e Turchia con 6. Un’area speciale era riservata ai progettisti, tra cui alcuni dei maggiori nomi mondiali come Philippe Briand, Claydon Reeves e Dubois Naval Architects, mentre il 37%

> Alcuni numeri

degli espositori rientrava nella divisione “equipaggiamento” per superyacht e marina e il 13% in quella dei servizi. Grande successo anche per gli eventi (circa 80) tra cui il “Captains’ Party” e il premio “Green star class” che l’ente di certificazione Rina assegna alla barca più ecologica secondo gli standard internazionali. Tra gli yacht c’era l’ammiraglia Athena (Royal Huisman), veliero di 90 metri; Vertigo (Alloy Yachts), di 67,2 metri, un esemplare di design all’avanguardia firmato da Philippe Briand e Christian Liagre; Better Place (Wally), di 50,5 metri, lo sloop in carbonio più grande del mondo e vincitore del Green Star class; Aslec 4 (Rossinavi), 45 metri e vincitore del Green Star del Rina. Altri nomi importanti erano quelli di La Pellegrina (Couach, di 50 metri), Satori (Heesen, di 49,8 metri), Diamonds are Forever (Benetti, di 61 metri).

85 barche a motore 73 superyacht oltre i 40 18 barche a vela metri 38 novità 40 tra 40 e 50 metri 65 superyacht con meno di due anni di età 500 espositori

Al Salone di Genova sono state presentate le novità della gamma di motori: F 60F, F50H, F 40 H, F 9.9J e FT 9,9L. I primi tre fanno parte della famiglia 4 tempi, 4 cilindri, 996 cc e si rinnovano nel layout della calandra e nella veste grafica. L’F 9,9 J e l’FT 9,9L fuoribordo a 4 tempi, con due cilindri in linea e una cilindrata di 212cc, hanno calandra e stile grafico nuovi. La barra di guida è stata riprogettata nella lunghezza, con vantaggio per la manovrabilità, e nel posizionamento del comando di inserimento marcia, integrato e più ergonomico.

Comitti con Archimede Le due società hanno presentato all’Interboot una barca che coniuga la classicità del motoscafo tradizionale realizzato in legno di mogano con una propulsione elettrica con gruppo poppiero. La propulsione è costituita dal gruppo poppiero per conferire sia manovrabilità che elevata efficienza, il motore elettrico eroga 70 kW di potenza per consentire una velocità emozionante e di praticare lo sci nautico; Archimede Energia ha sviluppato un sistema di gestione dell’energia che consente di ottimizzare l’autonomia con tre diversi profili operativi per consentire un facile utilizzo della potenza.

Salón Náutico de Barcelona La manifestazione spagnola ha messo in scena 700 imbarcazioni, a terra e in mare, con una attenzione particolare alle innovazioni tecnologiche di bordo e per la navigazione, oltre alle offerte di charter e servizi. Si è svolta presso Port Vell, con un format più idoneo agli espositori e ai visitatori, e ha contato 50 mila presenze. Secondo il presidente della manifestazione, Luis Conde, «il Salone di Barcellona è il posto ideale per chiunque cerchi una barca a un buon prezzo e con condizioni vantaggiose». Numerose sono state le novità per affrontare la crisi nel migliore dei modi, come la promozione di servizi di charter a un prezzo accessibile tutto l’anno e formule che consentono ai singoli armatori di dare in affitto la propria barca in certi periodi dell’anno per sostenere i costi di manutenzione.


Suzuki DF40

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dall’Italia e dal mondo

Absolute

Suzuki

Il cantiere ha presentato a Cannes in anteprima mondiale la sua ammiraglia per il 2013: Absolute 72 Fly, caratterizzata da volumi generosi degli spazi interni e da prestazioni brillanti, consumi ridotti, facilità di manovra. Raggiunge 32 nodi di velocità massima e 26 di crociera, con un consumo di 9 lt/mn; monta due propulsori Volvo Penta D13 Ips 1200. Dispone del joystick di manovra di ultima generazione per la conduzione con il massimo controllo a tutte le andature. Absolute inoltre ha festeggiato i suoi primi 10

La filiale italiana della multinazionale nipponica era presente al Salone di Genova con l’intera gamma dei propri motori: principale protagonista era il DF300AP, il primo fuoribordo dotato del sistema Suzuki Selective Rotation capace di offrire sul medesimo piede sia la rotazione sia la controrotazione, caratteristica adottata anche dall’ultimo nato, il DF250AP. Leggerezza, qualità e bassi consu-

mi sono invece i plus principali dei DF140-115-100A. Elevate prestazioni in termini di affidabilità e performance sono assicurate anche dai DF20Ae DF15A, i primi motori a iniezione elettronica senza l’ausilio della batteria. Inoltre presso lo stand della casa di Hamamatsu il pubblico ha apprezzato anche i due battelli pneumatici Suzuki Makò 58 e 68, prodotti in collaborazione con il cantiere lombardo Zar-Formenti.

È partito da Olbia il percorso tecnologico del Garmin Marine Lab, un catamarano sperimentale di 18 metri in carbonio, equipaggiato dalla divisione Marine di Garmin. La barca navigherà per tutto il Mediterraneo raccogliendo informazioni cartografiche, ma, soprattutto, sarà un laboratorio di ricerca e sviluppo in grado di acquisire le reali esigenze di navigazione per poi concretizzarle in progetti di prossima realizzazione.

(settembre 2002): in questo periodo relativamente breve sono state costruite oltre 400 unità (26 modelli), che navigano in più di 20 Paesi in tutti i continenti.

Crn Una quarantina di personalità del mondo economico e istituzionale italo-francesi ha partecipato alla presentazione dei tre fascicoli (economia ambiente, formazione) del progetto Ports Riviera Cooperation, attraverso un Piano integrato transfrontaliero (Pit) nell’ambito del Programma europeo di cooperazione territoriale Alcotra 20072013. Nel seminario incentrato sull’avvenire della nautica italiana in cui Lorenzo Pollicardo ha redatto un inventario dei porti liguri. 32

BARCHE novembre 2012

La prima stagione estiva di Marina d’Arechi è volta al termine e nonostante gli ultimi dati diramati dalle Associazioni nazionali di settore siano poco confortanti, «il bilancio che ci sentiamo di fare è sostanzialmente positivo», dice il presidente Agostino Gallozzi. «Nei mesi che seguiranno prevederemo particolari condizioni per chi voglia acquistare o affittare un posto barca, offrendo anche servizi di rimessaggio e cantieristica». Nel frattempo sono ripartiti i lavori che porteranno al totale completamento dell’opera portuale entro l’estate 2013, con oltre 1.000 posti barca.

Garmin Marine Lab

anni dalla fondazione

Ports Riviera Cooperation

Marina d’Arechi

Il nuovo Crn 130 di 60 metri Darlings Danama è primo yacht in acciaio e alluminio a ospitare nella suite armatoriale un esclusivo sistema che consente di attenuare attivamente il rumore agendo nella zona dei cuscini del letto. Il sistema di abbattimento acustico attivo si chiama Active Noise Cancelling-Anc e agisce emettendo un’onda acustica identica a quella del rumore, ma con frequenza esattamente opposta e quest’operazione è resa possibile grazie a un microfono che legge le frequenze acustiche, a un software che le elabora rapidamente ed emette onde identiche in contro-fase e a un altoparlante.

PZero

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Esposto al Salone di Genova il nuovo gommone Pirelli PZero 1100 Sport è un mix di design e tecnologia omologato per ospitare fino a 14 persone. Ha rivestimenti in teak e postazione di guida con hardtop. Il comfort a bordo è assicurato dagli spazi ampi e vivibili come il prendisole posteriore, il divano a prua con tavolo trasformabile anch’esso in prendisole, dal pozzetto con divano e mobile bar con due frigo e dai servizi nella consolle. È disponibile in due modelli, con un motore entrofuoribordo o con due motori fuoribordo (due max da 350 cv).


Suzuki sukuzino

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IMP. NEWS VARIE

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dall’Italia e dal mondo

Vilanova Gran Marina Il porto turistico di Barcellona allarga l’offerta di servizi per i propri clienti grazie all’introduzione di uffici tecnici e di ingegneria, oltre all’aumento di capacità dei travel lift e di una cabina per la pitturazione (con un accordo con Adp Yacht Paintings), di forniture nautiche e di altre società specializzate nella manutenzione. «Abbiamo iniziato tre anni fa e la nostra attività è cresciuta molto, anno dopo anno. La nostra forza è nell’alta specializzazione», ha detto Ignazio Erroz, general manager di Vilanova Grand Marina.

Nanoprom La società presenta sul mercato Polysil Top Coat F1, un rivestimento protettivo dell’opera viva di ogni imbarcazione, vela o motore, dislocante o planante, che riduce drasticamente l’attrito con l’acqua fornendo migliori prestazioni a parità di spinta applicata. Alla base ci sono le nano molecole: grazie a questa particolare tecnologia, il prodotto applicato sulla carena si livella da solo e aderisce in maniera perfetta alla superficie trattata, seguendo ogni intercapedine fra le molecole stesse e quindi impedendo all’acqua di penetrarvi e formare attrito, attraverso la modificazione della tensione superficiale.

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BARCHE novembre 2012

Moonen Il cantiere ha varato lo yacht di 42 metri Sofia, che dispone di tre sottomarini a tre posti. È completamente custom, l’architettura è stata

studiata da Stolk Marimecs e il design è di Rene van der Velden che hanno collaborato a stretto contatto con l’ufficio tecnico del cantiere.

Fifth Ocean Yachts La società ucraina specializzata nella costruzione di barche con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio da 20 a 50 metri ha sviluppato un nuovo progetto con Guido de Groot Design. Si tratta di un Fifth Ocean di 28 metri con tre ponti e uno stile moderno, pensato per crociere intorno al mondo. Gli interni sono stati studiati dal cantiere in collaborazione con Riina Ltd. Monta due Caterpillar C12 per una massima di 14 nodi.

Everglades Azimut-Benetti La stabilità economica e la solidità patrimoniale, unite alla volontà di esplorare con la ricerca nuove tecnologie, sono stati i punti di forza che hanno consentito al Gruppo di superare questo periodo difficile, assicurando al mercato continuità produttiva e un rapporto solido con la sua clientela. Azimut-Benetti ha mantenuto stabilità di risultati, con conseguente aumento di quota di mercato, grazie a un valore della produzione che si attesta intorno ai 600 milioni di euro. Riconfermato il 50% del proprio turnover sul continente americano, con il Brasile stabile e gli Stati Uniti che vedono un ulteriore aumento di fatturato. Qui, infatti, Azimut Yachts ha registrato importanti performance di vendite. Anche il brand Atlantis, affacciatosi da pochi mesi sul mercato statunitense, raccoglie buoni riscontri sui modelli proposti. Dall’altra parte del mondo, il Gruppo continua a guardare con interesse ai mercati emergenti, esplorandone di nuovi, come per

esempio quello africano. Inoltre il Gruppo sta progettando la realizzazione di un Polo Integrato della nautica a Varazze. L’obiettivo è quello di aggregare in un unico insediamento la cantieristica di produzione, l’assistenza, la manutenzione e il refitting e l’offerta degli ormeggi e dei servizi per il diporto. Questa nuova realtà per la nautica è in progetto a Varazze dove la società sta trattando per acquisire le aree dell’ex cantiere Baglietto, immediatamente adiacenti al Porto turistico Marina di Varazze, di fronte a un’ampia e attrezzata darsena all’interno della marina realizzata e gestita dal Gruppo. Se si chiuderà l’operazione di acquisto, è prevista la costruzione di un capannone per l’allestimento di imbarcazioni, la disponibilità di ampi piazzali per il rimessaggio e il refitting e, naturalmente, l’offerta dei posti barca all’interno di un accogliente e attrezzato marina. L’investimento iniziale complessivo si attesterà intorno ai 10 milioni di euro.

Il cantiere ha nominato Yacht Works come partner per la sua espansione all’estero. La società diventa inoltre dealer autorizzato per la Florida e sul lago Michigan, coprendo tutta l’area di Miami e delle Keys. La strategia di internazionalizzazione di Everglades è guidata da Dirk Boehmer, il direttore vendite di Yacht Works, che in precedenza ha lavorato con Bertram, Sea Ray e Vicem Yachts.

Vicem Yachts Il cantiere partecipa al Fort Lauderdale boat show con la barca 80 Flybridge, per la prima volta in mostra nel territorio americano. Fa parte della Vintage Line e ha uno stile classico; è ideale per le lunghe crociere in famiglia. Ha tutto l’occorrente per trascorrere piacevolmente le giornate all’aria aperta sul fly e nel pozzetto. Gli interni si caratterizzano per grandi volumi e luminosità.


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IMP. DECIO

16-10-2012

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indagando o tipi e modi

Emozioni e FUNZIONI Richard Sapper, designer per vocazione, dopo la breve esperienza in Mercedes si trasferisce a Milano e lavora con Gio Ponti e Alberto Rosselli. Collabora con Marco Zanuso all’ideazione per Brionvega, Sit Siemes, Kartell e Gavina di autentici capisaldi del design di Decio G. R. Carugati

«Mi sono sempre preoccupato e mi preoccupo», dichiara Richard Sapper, «ogni volta che definisco il progetto di un oggetto d’uso, del suo significato emozionale, quando la funzione è insita nella definizione, ecco, l’oggetto deve destare emozione, desiderio, deve essere appetibile, perché soltanto la sua appetibilità ne risolve l’impiego. Non si può fare tutto ciò che le tecnologie permettono di

realizzare, se mai il progetto è scelta dell’opportunità tecnologica. Occorre fare per appagare l’attesa, il desiderio, l’impatto tattile e visivo. Questo è il mio modo ancora oggi di intendere il design». Espressioni di comprovata eccellenza, figurano nell’arco temporale, oggetti che concretizzano, interpretano e spesso anticipano il mutare dei comportamenti. Tizio, del 1972 per Artemide, best seller incontrastato, nasce

archetipo della definizione formale dell’apparecchio per illuminazione a fonte alogena. La serie Dalle nove alle cinque, per Castelli, del 1987, realizza il superamento, secondo la motivazione di assegnazione del Compasso d’Oro: «Dei tradizionali elementi strutturali della scrivania, adeguati all’uso dei terminali elettronici, in un perfetto equilibrio formale». «Ho pensato» precisa Sapper, «a una soluzione fondata

su tre elementi in combinazione: la barra di sostegno a una dimensione, il piano bidimensionale, la cassettiera tridimensionale. Dopo un certo numero di prototipi in fusione di ghisa, il produttore decide l’investimento in stampi per la serialità più ampia in lamiera di acciaio. Detto impiego mi riportava indietro nel tempo, agli inizi della mia carriera di progettista, quando lavoravo negli anni cinquanta presso la Mercedes Benz di Stoccarda al reparto stile». Il progetto per Castelli offre a Sapper l’occasione di sfruttare, al meglio della configurazione, i limiti delle tecnologie concordate. Annota Andrea D’Alessandro: «Deus ex machina dei por-

> Richard Sapper

tatili IBM, Richard Sapper ha firmato la maggior parte dei modelli a partire dall’originale pc Convertible del 1985, la prima versione lap top del pc IBM fino all’ultima serie Think Pad inaugurata con il 700C del 1991. Nel caso del 701C che venne poi a ragione soprannominato The Butterfly, la farfalla, Sapper ha adottato una brillante soluzione al problema delle ridotte dimensioni della tastiera dei lap top moderni, l’ha separata in due pezzi, che si incastonavano fra loro e che, quando il computer veniva aperto, si aprivano proprio come le ali di una farfalla e si ricomponevano formando una tastiera più larga della base che la conteneva».

Nasce a Monaco di Baviera nel 1932. Studia filosofia, anatomia, grafica, ingegneria e si laurea in Economia nel 1955. Designer per vocazione, dopo la breve esperienza in Mercedes si trasferisce a Milano e lavora con Gio Ponti e Alberto Rosselli. Collabora con Marco Zanuso all’ideazione per Brionvega, Sit Siemes, Kartell e Gavina di autentici capisaldi del design. Nella sua lunga carriera riceve più volte il Compasso d’Oro. Musei internazionali fra i quali il MoMa di New York hanno organizzato sue personali. Vive e lavora a Milano.

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BARCHE novembre 2012


M2B MEDIA/RODMAN

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Scopri l’esperienza di navigare con Rodman MUSE, il perfetto equilibrio tra design e tecnologia.


IMP. PROGETTI - SILVER

16-10-2012

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la fabbrica delle idee

Silver Arrows Marine Concept Motor Yacht La costruzione della prima “freccia d’argento” di 14 metri è prevista a inizio 2013 e le consegne nel 2014. La barca nasce dalla collaborazione dei progettisti navali Martin Francis e Tommaso Spadolini con Mercedes-Benz Style Ha evidenti influenze dall’automotive, a partire dal profilo dominato dal lungo “cofano”, dal parabrezza inclinato, dal tettuccio ad arco e dalla poppa corta. Lateralmente la finestratura curva ricorda le linee della più recente generazione di Mercedes-Benz coupé.

A poppa, quando la barca non è in navigazione, si estende una plancetta bagno di circa a livello dell’acqua.

15 mq

A bordo l’open offre un unico grande spazio e la cabina è trasformabile in zona pranzo per sei persone o alloggio per la notte per due.

Il lavoro di ricerca e progettazione si è concentrato molto sull’ergonomia della barca, come per il layout della consolle doppia, che offre abbondanti sedute e spazi per pilota e co-pilota o per i lettini prendisole che possono essere reclinati a seconda della posizione che si vuole assumere.

«Dare forma a un barca era una sfida emozionante per noi progettisti automobilistici. Il nostro compito è stato quello di applicare il linguaggio del design di Mercedes-Benz alle particolari e specifiche esigenze di una barca» Gorden Wagener, responsabile del design Mercedes-Benz.

La velocità di crociera si attesterà intorno ai 30 nodi con una motorizzazione totale di 700 cavalli. Da sinistra, Tommaso Spadolini, Ron W. Gibbs e Martin Francis.

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La scheda Costruttore Silver Arrows Marine Ltd, Londra, www.silverarrowsmarine.com

Scafo Lunghezza ft m 14 • larghezza m 3,7 • immersione m 0,8 • riserva carburante lt 1.000 • riserva acqua lt 300 • numero max 12 persone • 2 motori cv 350 • certificazione Ce categoria B

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OSG_MAGNUM

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IMP. PROGETTI - NED SHIP

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la fabbrica delle idee

Ned Ship linea Strand-Craft È una gamma che comprende tre modelli da 40, 50 e 60 metri.Tutti si caratterizzano per peso ridotto grazie all’uso del carbonio, prestazioni elevate e consumi contenuti

L’SC 166 al suo interno ospita due saloni. Il primo è sul ponte inferiore e comprende una sala cinema e una per il pranzo; il secondo è sul ponte principale accanto alla timoneria e include divani, bar area lounge ecc.

Mtu

>

I motori saranno abbinati a Kamewa jet che consentono di superare i 48 nodi di velocità massima.

A sinistra, salone dell’Sc 166. In questa foto, la suite dell’armatore.

tra i 24 e i 30

Il tempo di costruzione è , secondo le misure. Gli interni si caratterizzano per uno stile ricercato e contemporaneo, con molta privacy e ampi

mesi

spazi per l’equipaggio. 40

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IMP. PROGETTI - NED SHIP

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Il garage, dotato di uno

speciale sistema di sbarco, sarà il luogo dove poter ospitare le “supercar”, in linea con la filosofia Strand-Craft di Gray design, come il Porsche 918 Hybrid, la Ferrari F12 o qualsiasi altra automobile l’armatore possegga. È possibile in ogni caso customizzare la propria “supercar” in modo che il design ricordi quello dello yacht.

La scheda Costruttore Ned Ship Group, Turchia, info@nedshipgroup.com, www.nedshipgroup.com

> > > uso sportivo

> tecnologiche di ultima generazione

Sono stati pensati per un e allo stesso tempo di alto livello, con vari ambienti dedicati all’entertainment e alle soluzioni .

Sull’SC 199 la zona poppiera può essere aperta e ospitare un prendisole per 10 persone. Inoltre è possibile fare spazio a una piscina (o Jacuzzi) di 6 x 4 metri. Sugli altri due modelli, sempre a poppa, c’è

un’area solarium “nascosta” che si rivela semplicemente schiacciando un bottone. Sull’SC 199 sono presenti anche due piscine (una interna e una esterna) e due terrazzini che si affacciano sul mare.

Progetto Gray Design SC 133 Lunghezza m 40 • larghezza m 8,50 • cabine 3-4 • motori 2 x cv 2.600 (28 nodi di massima) o 2 x cv 4.615 (48 nodi di massima) • autonomia prevista 1.000 mn a 17 nodi SC 166 Lunghezza m 50 • larghezza m 11 • cabine 3-4 • motori 2 x cv 4.615 (35 nodi di massima) o 2 x cv 5.766 (40 nodi di massima) • autonomi prevista 1.000 mn a 17 nodi SC 199 Lunghezza m 60 • larghezza m 11,50 • cabine 3-5 • motori 2 x cv 5.766 (36 nodi di massima) o 3 x cv 5.766 (oltre 42 nodi di massima) • autonomia prevista 1.000 mn a 17 nodi o 2.200 mn a 17 nodi con un pacchetto opzionale

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IMP. PROGETTI - CBI 675

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la fabbrica delle idee

Cbi 675

Progettato da Giorgio Vafiadis, dedica un intero ponte al benessere: una spa con zona massaggi, gym, sauna, bagno turco, Jacuzzi e docce vista mare

Scafo dislocante in acciaio, si divide in quattro ponti per mantenere un elevato comfort anche in condizioni di mare formato e significative performance. Sono stimati 16 nodi di velocità massima, con due Caterpillar da 2.480 cavalli.

La zona notte per 12 persone è disposta in un’area separata nel ponte inferiore divisa in

quattro cabine vip e due nel ponte superiore, tutte dotate di sedute, cabine armadio, bagni con doccia e vasca.

Uno dei ponti è una vera e propria spa con area massaggi, beauty salon, palestra, sauna, hammam, Jacuzzi extra size, docce, oltre a un solarium con divani e chaise-longue. Le vetrate antiappannanti consentono una da qualsiasi punto.

vista panoramica

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IMP. PROGETTI - CBI 675

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Giorgio Vafiadis «È un’imbarcazione armoniosa che ha come principio ispiratore la continuità di rapporto tra l’uomo e il mare: non è mero contenitore, ma vuole essere tramite fra l’elemento e la persona, in un continuum che diventa anche cifra stilistica a livello di scelte di design. Abbiamo puntato quindi a creare spazi più ampi della media, pieni di luce, per nulla soffocanti, lasciando grandissima mobilità agli ospiti nella privaci più completa».

> La scheda L’appartamento dell’armatore ha un ponte dedicato e, oltre alla stanza da letto, dispone di studio privato, bagno con doppi servizi e zona con , doccia e bagno turco.

idromassaggio

vasca

il salone principale con bar,

Sul main deck si trova pianoforte e sala cinema. A poppa c’è anche una piscina.

Costruttore Cbi Navi, Fipa Group Progetto Cbi Navi n Giorgio Vafiadis Scafo Lunghezza ft m 67,5 n larghezza m 11,8 n immersione m 3,2 n scafo e sovrastruttura acciaio n riserva acqua lt 35.000 n riserva combustibile lt 150.000 n posti letto 14 n 2 motori Cat 3516B cv 2.480 (1825 kW) a 1.600 giri/m

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IMP. ROSSOMARE

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la fabbrica delle idee

Rossomare 115

Progettato dal celebre studio olandese Vripack, questo 115 è un superyacht in acciaio e alluminio con un design ispirato agli anni ’30. Gli interni ampi e di gusto classico prevedono quattro cabine. Pensato per lunghe crociere di grande comfort, avrà un’autonomia oceanica

Il main deck accoglie un grande salone con zona relax – divani, poltrone, tavoli, librerie e angolo bar – e area pranzo. A prua una cabina matrimoniale a tutto baglio è

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riservata agli ospiti vip. Altre due cabine doppie, poi, sono sul ponte inferiore. In quest’ultimo alloggia anche l’equipaggio, che dispone di una cucina e di una dispensa.


IMP. ROSSOMARE

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Un intero ponte è stato dedicato quasi esclusivamente agli armatori, la cui zona notte è una suite, circondata da finestrature e letteralmente inondata di luce, con terrazzo privato e angolo studio. Sempre sullo stesso ponte una sala da pranzo è arredata con un tavolo per otto commensali e vede un’alternanza di legno chiaro e bianco.

>

Particolarità del megayacht è la

scala interna che unisce tutti i ponti, disegnata in modo da preservare una certa privacy agli

armatori.

>

La scheda Costruttore Rossomare Superyacht B.V., cell. +377 680 861739, martin@rossomaresuperyacht.com, www.rossomaresuperyacht.com Progetto Vripack • ufficio tecnico del cantiere (architettura navale ed engineering) Scafo Lunghezza ft m 35 • larghezza m 8,50 • immersioni m 2,40 • peso ton 286,4 • gross tonnage 351 • riserva carburante lt 43.400 • riserva acqua lt 10.400 • posti letto 8 • equipaggio 6 • 2 motori Man cv 750 • velocità max prevista 13 nodi • velocità di crociera prevista 10 nodi • autonomia prevista a 10 nodi di andatura 4.000 mn

Il design si rifà allo stile diffuso negli anni ’30 e ad alcune caratteristiche dell’Art Déco. Gli ambienti sono caldi, lo stile è sobrio e classico, basato su un’alternanza tra diversi toni e sfumature di beige, bianco e legno. La motorizzazione è affidata a una coppia di Mtu da 750 cavalli ciascuno che, secondo le previsioni del cantiere, dovrebbero garantire un’andatura di crociera di 10 nodi. Con questa velocità la nave dovrebbe percorrere ben 4.000 miglia nautiche con un pieno, sufficienti per una traversata dall’Italia verso ai Caraibi.

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IMP. ARTUS 33

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la fabbrica delle idee

Artus 33

Un’imbarcazione dislocante dall’architettura fatta di linee rigorose pensata per la famiglia e per le battute di pesca d’altura, con consumi ridotti grazie alla propulsione ibrida

La murata alta e protettiva s’ispira agli scafi di altura di più grandi dimensioni mentre le ampie vetrate consentono una totale visibilità, soprattutto dal salone principale. Il main deck dispone di un divano trasformabile in letto, una cucina (4 fuochi) e una seduta ergonomica sulla sinistra. Scendendo attraverso la scaletta centrale prodiera si accede alla cabina di prua, dotata di due letti separati con ampie vetrate perimetrali, mentre sulla sinistra si accede alla cuccetta di poppa che può ospitare altre due persone.

Tutti gli interni possono essere realizzati in materiali ecosostenibili; legni provenienti da coltivazioni certificate, tessuti naturali, verniciature e finiture prive di sostanze tossiche, corpi illuminanti a basso consumo energetico, ponte esterno in greentek (pacchetto “green”).

L’apparato propulsivo Hyundai Seasall D170P, con trasmissioni in linea d’asse, può essere dotato di sistema ibrido Bhs per navigare in modalità “zero emissioni”, in silenzio e assenza di vibrazioni. La barca sarà disponibile in versione mono o bi-motore con potenze variabili. Quella del motore termico può essere di 170 cv con il modello base D170P oppure di 250 cv con il modello S250P; la potenza del sistema elettrico può essere di 13 kW con tensione a 48 V DC con il modello Bhs-13, oppure di 25 kW con tensione a 96 V DC con il modello BHS 25.

>

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BARCHE novembre 2012

La scheda Costruttore Artus Yachts, Cagliari, tel. 070 4510557, artusyachts@gmail.com Progetto GreenYachts Scafo Lunghezza ft m 9,90 • larghezza m 3,60 • immersione m 0,85 • peso a medio carico ton 4,7 • riserva carburante lt 600 • riserva acqua lt 150 • posti letto 4 + 2 • portata max 8 persone • un motore D170P cv 170 - sistema ibrido Bhs oppure un motore D250P con potenza di cv 250 hp - sistema ibrido Bhs 13 • certificazione Ce categoria C


MURZI

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IMP. PROGETTI - SL 42

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la fabbrica delle idee

Sanlorenzo 42 Explorer Spazi ampi, meno consumi e grande autonomia sono le caratteristiche di questo yacht con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio dal design accattivante, che avrà a disposizione un’ampia varietà di water toy

Lo yacht è classificato Green Plus e può stare in rada senza utilizzare i generatori per 48 ore, eliminando emissioni, vibrazioni e rumori. L’area poppiera del ponte di coperta è dotata di sedute ombreggiate, mentre la parte più posteriore offre grandi visibilità, quando i toy sono varati. Il salone del ponte superiore si apre verso l’esterno.

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IMP. PROGETTI - SL 42

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due Caterpillar C32 Acert di 1.319 cavalli o due La sala macchine ospita

Mtu 8V 4000 M63 di 1.360 cavalli che consentono all’unità di navigare a 15 nodi di velocità massima e di percorrere, grazie ai 50.000 litri di combustibile,

oltre 4.000 miglia a 11 nodi di velocità.

Il layout standard offre quattro cabine doppie sul ponte inferiore e una suite armatoriale a tutta larghezza su quello di coperta. La zona poppiera del ponte inferiore dispone di un “beach club” con bar, sauna e area dedicata alla subacquea. Sempre su questo ponte è stata ricavata

>

una zona fitness illuminata da finestroni verticali a scafo con una vasca per il nuoto controcorrente e una palestra. L’arredo interno si basa su un grande impiego di legno in essenze classiche come il mogano e il teak, abbinato a pellami in colori intensi.

provato in vasca

Lo yacht è stato già e il progetto è stato completamente sviluppato e ingegnerizzato per iniziare la costruzione.

> La scheda

Costruttore Sanlorenzo Spa, Cantieri Navali di Ameglia (SP), tel. 0187 6181 - Cantieri navali di Viareggio, tel. 0584 38071, welcome@sanlorenzoyacht.com, www.sanlorenzoyacht.com Progetto Ufficio tecnico del cantiere • Francesco Paszkowski Scafo Lunghezza ft m 42,20 • larghezza m 8,70 • immersione m 2,40 • peso a pieno carico ton 400 • cabine 5 + 4 • 2 motori Caterpillar C32 Acert o 2 Mtu 8V 4000 M63 • riserva combustibile lt 50.000 • riserva acqua lt 8.000 • autonomia prevista 4.000 mn a 11 nodi

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IMP. AZIMUT 140

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la fabbrica delle idee Azimut Grande 140 Trideck

La rivoluzione La carena D2P-Displacement to Planning dei nuovi motoryacht della gamma Azimut Grande garantisce una significativa riduzione della resistenza al moto ondoso, con una conseguente diminuzione dei consumi e un aumento dell’autonomia. Potrà montare l’Azipull 65C della Rolls-Royce di Silvia Montagna

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IMP. AZIMUT 140

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IMP. AZIMUT 140

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la fabbrica delle idee Azimut Grande 140 Trideck Confronto della resistenza

La carena D2PDisplacement to planning insieme al wave-piecer consente di ridurre notevolmente la componente di resistenza direttamente legata al numero di Froude* (vedi p. 54) dell’imbarcazione (cioè alla sua velocità di

La geometria della carena è fondamentale per avere una nave dalle importanti prestazioni. Ne sanno qualcosa gli ingegneri e i tecnici del Gruppo AzimutBenetti che sembra abbiano trovato la soluzione giusta per garantire un incremento dell’efficienza e un miglioramento del comfort in navigazione sia a regime dislocante che planante. La prima imbarcazione a beneficiarne sarà L’Azimut Grande 140 Trideck, ma questa innovativa carena dotata di wave piecer sarà montata su tutte le future imbarcazioni della serie. Lunga è stata la procedura di progettazione che si è basata su un’ampia sequenza di simulazioni Cfd (Computational fluid dynamic) necessarie per definire le migliori geometrie possibili e, successivamente, una serie di prove in vasca per verificare i risultati delle simulazioni computazionali e validare le geometrie di carena e le relative appendici. Per questo progetto, in particolare, dopo una prima fase “teorica” di sviluppo delle forme, basata sui dati di progetto e layout iniziali (dimensioni, piani generali e specifiche di progetto), è seguita una lunga fase di ottimizzazione dell’opera viva tramite simulazioni Cfd. (continua a p. 54)

esercizio), che si chiama resistenza d’onda (o resistenza residua), e di conseguenza di ridurre sensibilmente la resistenza al moto totale della carena rispetto a una carena hard-chine convenzionale, come si può notare nel grafico.

Azimut 123 F:Rt Risultati dei tank test

Si nota la sensibile riduzione di resistenza al moto ottenuta grazie all’ottimizzazione delle forme del wave-piecer prodiero. Il confronto è tra il modello con la prima configurazione di prua e quello con la seconda

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BARCHE novembre 2012

(wave piecer finale); in particolare alla velocità di crociera di 20 nodi con l’inserimento del wavepiecer si ottiene una resistenza al moto del 14% inferiore e ben 10% inferiore alla velocità max di 25 nodi.


IMP. AZIMUT 140

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Azimut Grande 140 Trideck

> La scheda

Costruttore Azimut-Benetti Group, Viareggio (LU), tel. 0584 3821, customercare@azimutbenettigroup.com, www.azimutbenetti.it Progetto Stefano Righini (esterni) • Redman-WhitleyDixon (interni) Scafo Lunghezza ft m 42 • larghezza m 8,50 • immersione m 2,23 • peso a pieno carico ton 270 • riserva carburante lt 35.000 • riserva acqua lt 4.000 • cabine 5/6 + 4/5 (equipaggio) • posti letto 12/10 + 7/9 • 2 motori Mtu 16V4000 M93L cv 4.600 (2.580 kW) • Classificazione Rina Hull • Machy (opzione) • Ly2 Motoryacht di 42 metri disegnato da Stefano Righini completa dall’alto la gamma degli Azimut Grande e unisce ampi volumi interni alla sportività delle linee e alla velocità di una carena planante. Il concept degli interni è stato affidato allo studio britannico Redman-Whitley-Dixon, che già in passato ha collaborato con Benetti. Questo modello è proposto con 15 varianti di layout e offre più personalizzazioni che tengono in particolare conto delle esigenze di armatori di Paesi emergenti. Da tre differenti tipologie di concept – Sea, Land e Air – si può scegliere un mix di stili, layout e soluzioni. In particolare il modulo Sea prevede cinque varianti in stile classico-marino, Land, dai toni più caldi, ne offre altre cinque più contemporanee e Air invece ha un taglio più minimal. Tra le caratteristiche principali sui tre ponti ci sono due Jacuzzi di cui quella posizionata sul main-deck dotata di area lunch, lounge e prendisole, mentre la seconda si trova sul sundeck. Una beach area di poppa, attrezzata con bar, sdraio, materassi, doccia e spogliatoio, è stata ottenuta grazie alla soluzione del garage con uscita laterale del tender e dei water toy.

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Una beach area di poppa (con bar, sdraio, materassi, doccia e spogliatoio), oltre a due Jacuzzi e a interni arredati con semplicità e abbondanza di luce naturale (opera studio britannico RedmanWhitley-Dixon) sono tra le caratteristiche del 42 metri disegnato da Stefano Righini.


IMP. AZIMUT 140

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la fabbrica delle idee Azimut Grande 140 Trideck

Dispone di una trasmissione con eliche traenti azipodali (che possono girare a 360°), manovrabili con un joystick, che permette un’ottimizzazione degli spazi interni grazie al baricentro spostato verso poppa. In aggiunta è stata studiata un’elica appositamente prodotta a 5-6 pale.

*Numero di Froude

è proporzionale al numero di Froude:

Il numero di Froude Fr, è un gruppo adimensionale che mette in relazione la forza d'inerzia e la forza peso. Deve il suo nome a quello dell’ingegnere idrodinamico ed architetto navale inglese William Froude (1810 - 1879). La forza d’inerzia F può essere scritta, in base al secondo principio della dinamica, come prodotto tra la massa e l’accelerazione:

dove:

Il peso risulta essere il prodotto tra massa e l’accelerazione di gravità.

Il rapporto tra le due forze:

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BARCHE novembre 2012

ρ è la densità;

(segue da p. 52) Lo sviluppo delle forme di carena è quindi proseguito in vasca (presso il Brodarski Institut di Zagabria) in cui sono stati ottimizzati e validati componenti dell’opera viva quali il wave-piecer a prua e l’avviamento dei tunnel poppieri. In vasca sono state svolte anche prove di propulsione della carena con tutte le appendici, per verificare l’efficienza propulsiva finale e relative prestazioni di velocità. La carena in oggetto è stata studiata e ottimizzata per un vasto range di velocità che comprende sia le andature dislocanti a 10-12 nodi con elevata autonomia sia quelle di crociera veloce e velocità massima dai 22 ai 25 nodi, in regime semidislocante. Questa carena è stata progettata specificatamente per la propulsione pod carbon Azipull 65c, di 2.000 kW di potenza l’uno, della Rolls-Royce con la quale il Gruppo AzimutBenetti ha stretto una partnership in esclusiva. Si tratta di una trasmissione innovativa con eliche traenti azipodali (che girano a 360°), manovrabili con un joystick, che ha il baricentro spostato verso poppa di modo da consentire maggiori volumi a bordo. In aggiunta è stata studiata un’elica specifica a 5-6 pale. L’Azipull 65c della RollsRoyce è in carbonio, con profilo “twistato” (per una maggior efficienza dei flussi) con scarichi integrati e con una pinna che nei differenti regimi permette una maggior tenuta di rotta. In questo modo si ottiene eccellente manovrabilità ad alte velocità e soprattutto a basse andature e in fase di manovra.

L0 è una lunghezza di riferimento; V0 è una velocità di riferimento; g è l’accelerazione di gravità di riferimento. Il numero di Froude può essere anche espresso in funzione del numero di Richardson che è infatti il reciproco della sua radice quadrata.


VULKAN

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IMP. BRUNELLO

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incontri ravvicinati Brunello Acampora

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IMP. BRUNELLO

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L’evoluzione è poliedrica Da sempre affascinato da tutto ciò che è innovativo, con il suo studio Victory Design esplora le frontiere della progettazione navale, con un’accurata ricerca tecnologica e un approccio multidisciplinare in grado di aprire le menti a nuove soluzioni e di condurre oltre la crisi pensieri, parole e immagini raccolti da Franco Michienzi

N

asce a Napoli nel 1966 e cresce tra la città e l’isola di Capri. L’amore per la nautica esplode nel 1975, quando suo padre acquista il Drago, un day cruiser tra i più veloci presenti sul mercato all’epoca. Era stato progettato da Renato Sonny Levi, una figura importante che ispirerà Acampora in tutta la sua vita profes-

sionale. Nel 1985 si trasferisce a Southampton (Inghilterra) per studiare Yacht and Boat Design e lavora nell’ufficio tecnico della Cougar Marine. In questo periodo frequenta anche la casa e lo studio del maestro Sonny Levi, il suo idolo, che vive sull’isola di Wight. Nel 1989 fonda a Torino lo studio Victory Design che, all’inizio, si occupa quasi esclusivamente di imbarcazioni da competizione, catamarani classe 1 offshore, e veloci monocarena per gare come la Venezia-Montecarlo. Victory Design cresce negli anni e diventa una struttura con un approccio multidisciplinare: progetta barche da competizione, imbarcazioni da diporto, mono e multiscafi, in vetroresina, legno, alluminio e

composito, eliche, timoni, carene, sistemi propulsivi, componenti e accessori. Collabora con i protagonisti della nautica da diporto tra cui i Gruppi Rodriguez, Azimut e Ferretti: quest’ultimo gli affida incarichi per Pershing, Bertram, Riva, Custom Line, Ferretti Yacht, Crn, Apreamare. Progetta “Italian Lobster Style” delle ormai famose Mochi Dolphin, un successo su scala mondiale che ha completamente riposizionato il marchio Mochi Craft. Nel 1999 Acampora fonda, come costola di Victory Design, la Flexitab con l’obiettivo di progettare, produrre e commercializzare componenti per la propulsione e il controllo navale ad alta tecnologia. Nel 2000 Acampora si trasferisce e sposta l’attività di Victory Design nella sua città natale, Napoli. Chi è Brunello Acampora? Sono ancora alla ricerca di questa risposta: un uomo molto curioso e molto fortunato, che nella vita ha incontrato una serie di personaggi e collaboratori speciali. È successo un po’ per caso e un po’ perché me li sono andati a cercare, sia professionalmente sia a livello familiare.

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IMP. BRUNELLO

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incontri ravvicinati Brunello Acampora

«Non dico che uno yacht debba durare una vita, ma le barche devono

mantenere più a lungo il loro valore iniziale e questo è possibile solo tornando alla barca che sa navigare».

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Da dove nasce il suo bisogno di fare tante cose differenti tra di loro? So che corro il rischio di essere dispersivo, disordinato, a volte inconcludente però sono fatto così: sono curioso e mi piace imparare. Sono anche un perfezionista, mi perdo nei dettagli perché è quasi un bisogno fisiologico e da un punto di vista ingegneristico distribuire il rischio è un aspetto positivo. Sono un piccolo imprenditore in tante aree diverse e cerco un collegamento trasversale tra argomenti che apparentemente non hanno un nesso logico: mi piace conoscere in una cava di marmo qualcosa che poi posso utilizzare nel disegnare un packaging di un profumo e seguendo il mercato del profumo imparo qualcosa sulla percezione del lusso che cerco di trasferire al progetto di una barca. Lei è un uomo di ricerca e la ricerca è forse l’unica chiave che oggi ci può consentire di guardare al domani con un po’ di fiducia dopo la crisi. Che cosa ha fatto lei per affrontare questa situazione? La rete di sicurezza è stata appunto la frammentazione di interessi; se avessimo deciso di cedere alle lusinghe dei risultati strabilianti di uno o due anni di bilancio di qualcuna delle mie società legate alla nautica e avessimo tralasciato altre attività, magari più difficili da gestire, ora ci troveremmo in seria difficoltà. Invece cerchiamo di creare un sistema, una sorta di gigantesco “back office” in termini di conoscenze, dove gli architetti fanno il lavoro degli ingegneri, e viceversa: questa poliedricità, seppur con sacrifici e privazioni, ci ha consentito di credere e di andare avanti con tutti i nostri progetti. Abbiamo fatto molta ricerca anche nel senso più classico del termine, attraverso dei programmi finanziati da fondi europei. Circa l’80-90% riguarda il settore della produzione navale e abbiamo avuto la forza di continuare dei discorsi

iniziati 10-12 anni fa insieme a Renato Sonny Levi. Com’è il rapporto con Sonny Levi? Nei suoi confronti provo una enorme stima professionale e umana. È stato il mio eroe quando ero un adolescente ma oggi si è creato un rapporto maturo, perché nel frattempo sono riuscito a coronare il sogno di bambino di diventare progettista di barche. Possiamo dire che lui è il padre della nautica moderna? Lui ha dato un contributo enorme anche nel definire quello che deve essere il ruolo del progettista come figura professionale. È un poliedrico: ha fatto aeroplani, barche a vela, in legno, in alluminio, monocarena, trimarani, catamarani e adesso è un uomo che dipinge, ama la musica, parla molte lingue e non so quanti dialetti indiani. È un uomo che ogni mattina mette in discussione tutto ciò che ha fatto fino al giorno prima: è un’evoluzione continua, sempre proiettato verso il futuro. Un altro mito e un altro punto di riferimento è sicuramente suo padre, un uomo molto particolare. Che cosa le ha trasmesso? Bruno Acampora (celebre nome nell’industria dei profumi, ndr) mi ha dato il senso della vita, della bellezza, della gioia, del buon vivere, il self-control. Ricevo continue testimonianze di affetto per lui: a Capri ancora oggi rispondo a 10-15 telefonate di marinai locali che mi raccontano quanto manca loro mio padre. È stato condizionato anche negativamente da questa figura così importante? Io sono fuggito da Napoli perché queste figure avevano un carattere pesante e ingombrante. Parlo anche del mio padre putativo Luciano Ferretti, che si è sposato con mia madre quando io avevo 4 anni, e mi ha insegnato molto a livello umano e dal punto di vista imprenditoriale. A 18 anni, poi, sono andato a Southampton a studiare progettazione navale.


IMP. BRUNELLO

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«È il sistema su cui bisogna lavorare per

rendere l’esperienza nautica piacevole. Non basta concentrarsi sul prodotto

,è necessario occuparsi anche dei servizi e

dell’efficienza nautica per dare valore allo yacht».

Nella pagina a sinistra, studio per sezioni longitudinali e radiali di un’elica semisommersa. Questa fase è propedeutica alla generazione del modello matematico. Qui sopra, modello tridimensionale del sistema propulsivo Flexitab a eliche semisommerse integrate nello scafo. A fianco, simulazione in vasca di un’elica semisommersa, analizzata con il metodo Cfd (Computational fluid dynamics) che consente di ottenere un’analisi numerica delle modalità di funzionamento in base alle sue caratteristiche geometriche. Sotto, Brunello Acampora nel reparto misura e collaudo.

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IMP. BRUNELLO

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incontri ravvicinati Brunello Acampora «Mi piace trovare

collegamenti trasversali nel mio lavoro: quando disegno un flap per una imbarcazione, per esempio, imparo qualcosa di meccanica che a un componente di un aereo».

trasferisco

In alto, interno di un jet privato in cui spicca il delicato contrasto tra il bianco optical della pelle e la preziosità discreta del glossy mahogany. In basso, Acampora nella sede dislocata della Flexitab mentre mostra un body in composito per le trasmissioni Flexidrive.

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Se dovesse fare una classifica delle cose che le piacciono di più, in assoluto, che cosa metterebbe al primo posto? Mi piace sperimentare in qualunque settore e nello stesso tempo mi piace scoprire il mondo. Adoro la conoscenza approfondita di alcuni luoghi perché bisogna avere una cultura globale ma nello stesso tempo delle sacche di conoscenza specifiche sotto vari punti di vista. La barca, in un certo senso, è un mondo tutto da analizzare, scoprire, inventare; quando pensa a uno yacht su che cosa si focalizza all’inizio? Nel diporto l’oggetto ludico non si può permettere il lusso di non essere bello, ma contemporaneamente deve essere anche funzionale. Una barca che naviga male è sempre brutta mentre una nave che naviga molto bene difficilmente lo è. La bellezza è come la musica, è qualcosa che genera un piacere reale nel-

l’osservarla e nel toccarla. Non ci sono standard assoluti (non ho mai pensato di imporre uno stile Acampora o Victory) ma bisogna cercare una chiave estetica armoniosa. Secondo lei in questi anni i cantieri italiani hanno capito l’importanza di avere un mezzo efficiente che faccia della buona navigazione uno dei suoi must? Assolutamente no. Chi ha fatto una bandiera dell’efficienza delle proprie barche in genere si è completamente dimenticato delle esigenze reali del mercato; poi sono arrivati i manager delle ricerche di mercato e gli imprenditori della nautica li hanno seguiti al 100%, basandosi sulle loro indicazioni e dimenticando il resto. Hanno assecondato il cliente in modo assoluto, ma il compito del progettista dovrebbe essere, invece, anche quello di educare garbatamente la clientela, senza nessun tipo di arroganza. Forse però, in questo modo, è stata fatta una selezione degli armatori che ha portato a una richiesta di maggiore efficienza nautica… Mi auguro che sia così, però in questo momento storico non mi sembra così evidente il nesso tra la distribuzione della ricchezza e la competenza in generale. Anzi, c’è il rischio che a volte accada l’esatto contrario. Quale potrebbe essere una barca “anticrisi”? Credo che in questo momento sia importante non prestare particolare attenzione al prodotto. La barca è solo un anello dell’esperienza del mare. È un oggetto che richiede un investimento altissimo e che sottopone l’armatore a una serie di stress, dal rimessaggio all’ormeggio, alla manutenzione, al marinaio, alle norme di navigazione, all’assistenza quan- (continua a p. 63)


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In questa pagina: 1) sezione di un’imbarcazione in composito attraverso l’analisi a elementi finiti (Fea) che è l’applicazione pratica del metodo a elementi finiti (Fem): consiste nella modellazione di prodotti e sistemi in un ambiente virtuale allo scopo di individare e risolvere potenziali o effettivi problemi strutturali di prestazioni; 2) analisi Fea di un dettaglio meccanico; 3) simulazione Cdf del comportamento dinamico di una carena; 4) Studio dello stato di sollecitazione di un’intera imbarcazione con il metodo Fem;

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5) Simulazione Cfd dell’andamento dei flussi dell’acqua sottocarena e analisi della distribuzione delle pressioni sul fondo di una carena planante; 6) studio Cfd dell’andamento dei flussi d’aria sulla coperta di un’imbarcazione da competizione al fine di ottimizzare l’efficienza aerodinamica; 7) analisi Cfd dell’andamento dei flussi d’acqua intorno allo specchio di poppa di un’imbarcazione con propulsione a eliche semisommerse Flexitab.

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incontri ravvicinati Brunello Acampora Dall’alto e da sinistra a destra, Grande di Cantieri di Sarnico, per cui Victory Design ha sviluppato il progetto della carena e che adotta le trasmissioni Flexidrive. Il plurititolato catamarano Bilba Classe 1 Offshore. Prove in vasca navale del K-Drive, sistema propulsivo che consente riduzioni di emissioni e consumi fino al 20%. Tre immagini del processo di fresatura a controllo numerico. La neonata Mochi Craft Dolphin 64 Cruiser e lo studio Cfd del comportamento dinamico della carena e dei flap.

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In alto, simulazione numerica di un’elica semisommersa elaborata con parametri di riferimento di imbarcazioni di grandi dimensioni. Nel rendering, il progetto del Triple 3, imbarcazioni di 333 piedi con sistema propulsivo ibrido.

A fianco, Brunello Acampora con il suo gruppo di ingegneri, architetti e designer. A sinistra, Simona Strazullo, vincitrice, insieme al team Victory Design, del concorso per progettare una barca per il lago di Como.

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(segue da p. 60) do hai un’avaria. Bisogna offrire al cliente più servizio e meno “prodotto”, bisogna tutelare l’esperienza del mare, fare in modo che torni a essere piacevole e non fonte di problemi o di spese. Chi deve intervenire? L’industria e l’imprenditoria, che devono cogliere le reali esigenze e offrire qualcosa per cui valga davvero la pena spende-

re la somma di denaro ingente necessaria per comprare uno yacht. Tra i bisogni di un armatore c’era anche quello di dimostrare il proprio stato sociale e il raggiungimento della propria posizione. Questo aspetto esiste ancora? Sì e non morirà mai. I gioielli esistono per questo, tutto il mondo del lusso ha sempre una valenza di status symbol, in parte. Io non lo critico, ma se parliamo sempre e solo di questo aspetto è una bolla che nasce e muore. Per esempio, non esiste una barca che non è stata ancora fatta, ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti, ma il prodotto vero e proprio rischia di diventare inutile e vuoto se non si parla anche di nautica e di navigazione vera e propria.

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Fughe autunnali

La temperatura del Mediterraneo è scesa di parecchi gradi. Ecco qualche suggerimento per navigare in acque più calde in un mese ricco di vantaggi – prezzi più bassi e meno turisti – che invita ad allontanarsi dalla quotidianità di Marina Mancuso

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Ocean Independence Berzinc è un motoryacht dislocante in acciaio di quasi 45 metri di lunghezza, costruito da Astilleros de Mallorca, che nei prossimi mesi navigherà tra le acque dei Caraibi, facendo base a Saint Martin, ma è possibile concordare altri itinerari. La nave dispone di dieci posti letto e ha una grande varietà di water toy sia per adulti che per bambini, il capitano è specializzato in immersioni e c’è l’equipaggiamento da diving per sei persone. È motorizzato con due Mtu da 4.000 cv e la velocità di crociera è di 12 nodi.

Berzinc Lunghezza m 44,68 • larghezza m 7,15 • immersione m 2,68 • posti letto 10 • cabine 5 (di cui 3 matrimoniali) • equipaggio 8 persone • prezzo tra $ 95.000 e 110.000 alla settimana Ocean Independence, charter@ocyachts.com, +44 1273 831010, www.oceanindependence.com

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Select Charter Services Rapture è una barca a vela progettata dallo studio Farr Yacht Design e realizzata in materiale composito. È stata costruita nel 2007 e fino ad aprile sarà a disposizione per crociere nei Caraibi, con base ad Antigua. Delle quattro cabine due sono matrimoniali e due a letti doppi. L’armatoriale dispone di mobile beauty e divano. Lo spazioso salone panoramico è diviso in zona relax e area da pranzo. Molti i water toy a disposizione.

Rapture Anno 2007 • lunghezza m 30

Nicholsons Yacht Charter & Services

• larghezza m 6,7 • immersione m 3,6 • posti letto 8 • cabine 4 • equipaggio 4 persone • prezzo tra $ 63.000 e

69.000 alla settimana a seconda della stagione Select Charter Services, Francia, tel. +33(0)493018671, cell. +33(0)624547676, carly@selectcharterservices.com, www.selectcharterservices.com

Navigherà tra le splendide acque delle Virgin Island questa barca a vela di 22 metri chiamata Pacific Wave, costruita nel 1986 e restaurata di recente. Ha tre cabine doppie, di cui una matrimoniale. A disposizione degli ospiti ci sono gli equipaggiamenti per il diving. I pacchetti organizzati da Nicholsons (di sette notti) includono le bevande al bar e le lezioni di sub e non prevedono tasse aggiuntive. Pacific Wave Anno 1986 • lunghezza m 22 • larghezza m 5,80 • immersione m 4,30 • posti letto 6 • cabine 3 • prezzo per due persone $ 16.000 alla settimana; per 4 persone $ 17.000 alla settimana e per 6 persone $ 18.000 Nicholson Yacht Charters & Services, tel. 1 2684601530 - 1 3054335533, www.nicholson-charters.com


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charter

E poi ancora… Azzurro Charter offre uno sconto del 15% a tutti i lettori di Barche (che si presentino in agenzia con una copia della rivista o che lo contattino via mail facendo riferimento a questo annuncio) su tutte le barche presenti nel listino, con base in Calabria (Tropea) e Sicilia (Cefalù). La riduzione è applicabile per tutta la stagione 2013. Azzurro Charter Gioiosa Jonica (RC), tel. 0964 413180, cell. 339 8617295, info@azzurrocharter.com, www.azzurrocharter.com

Intercharter

Acqualibera propone un corso, a Portovenere, destinato quasi esclusivamente alle barche a motore che insegna a manovrare la barca in porto (o comunque in acque ristrette), dare fonda all’àncora o accostare al distributore di carburante, destinato ha chi ha già la patente nautica, o comunque ha già una certa esperienza di barca. Acqualibera, Portovenere (SP), tel 328 0059351/328 2120510, info@acqualibera.it, www.acqualibera.it

Sioux Empress è il nome di un Ferretti di 23 metri con quattro cabine grandi per otto ospiti che nei prossimi mesi navigherà alle Bahamas. Gli interni sono in ciliegio lucido, ci sono la moquette in tutte le camere e un ampio salone con divano circolare in pelle. La zona pranzo ha un tavolo per otto persone e la cucina separata. Esternamente molti sono i prendisole a prua e sul flybridge con cuscini, bar, frigorifero e cucina elettrica; a poppa sono a disposizione un pozzetto con tavolo da pranzo, ice maker e plancetta di poppa con facile accesso al mare. La velocità di crociera è intorno ai 23 nodi mentre 32 è la massima.

Sioux Empress Anno 2005 • lunghezza m 23,75 • larghezza m 5,95 • cabine 4 • posti letto 8 • equipaggio 3 • 2 motori Mtu cv 1.530 • prezzo $ 25.000 alla settimana (+ le spese) - tra Natale e Capodanno $ 27.500 alla settimana (+ le spese); il prezzo non comprende cambusa, carburante, porti, comunicazioni ed extra personali, per le quali viene richiesto il 30% in più Intercharter, tel. 040 943633, cell. 393 5594257, www.intercharter.com

Sunreef Yachts Charter Ewhala è un catamarano a motore da poco aggiuntosi alla flotta di Sunreef che questo inverno navigherà ai Caraibi. Dispone di dieci posti letto e altri due sono destinati all’equipaggio. L’area living occupa uno spazio totale di 138 metri quadrati, di cui 71 di area interna e 67 esterna (32 di fly e 34 di pozzetto). La motorizzazione è affidata a due Man da 800 cavalli ciascuno. La sua autonomia è di 3.500 miglia nautiche a un’andatura di 8 nodi circa, mentre la velocità di crociera è di 20 nodi e quella massima di 25.

Ewhala Anno 2012 • lunghezza m 18,9 • lunghezza alla linea di galleggiamento m 17,9 larghezza m 8,5 • immersione m 1,50 • peso ton 40 • posti letto 10 • cabine 5 • riserva carburante 2 x lt 6.000 • equipaggio 2 persone • prezzo $ 34.000 alla settimana (+ tasse) Sunreef Yachts Charter, Polonia, cell. internazionale + 33 626473 502, charter@sunreef-charter.com, www.sunreef-charter.com

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TWIN

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Maratticus Atrevida è una barca a vela costruita da Ocean Yachts nel 2006, che nella stagione invernale navigherà alle isole Grenadine. Ha quattro cabine doppie, tutte con i servizi privati. Dispone di una spaziosa zona giorno con sala da pranzo e area relax con tutti i comfort per l’intrattenimento. È possibile pranzare anche all’area aperta e non mancano alcuni water toy. Atrevida Anno 2006 • lunghezza m 17 • larghezza m 5,10 • cabine 4 • posti letto 9 • immersione m 2,30 • equipaggio 2 persone • prezzo a partire da € 7.900 a settimana (spese di gestione escluse) Maratticus, Milano, tel. 02 4818446, www.maratticus.it

Sailor Company

Lagoon 440 Lunghezza ft

Antigua e Barbuda sono tra le mete proposte da Sailor Company per navigare, a partire da questo mese e per tutto l’inverno, su un catamarano a vela di 13 metri progettato dallo studio Van Peteghem-Prevost. Queste isole sono le più famose e incontaminate delle Piccole Antille, circondate da più di duecento miglia di litorale e incastonate in uno scenario unico come bellezza dei luoghi e limpidezza dei mari. Sarà possibile visitare tutte le 365 spiagge di Antigua per poi affondare l’àncora presso English Harbour dell’isola di Barbuda per poi tornare alla base di partenza ad Antigua con il vento in poppa.

m 13,61 • larghezza m 7,70 • immersione m 1,30 • peso ton 10,65 • cabine 3/4 • superficie velica mq 121 • prezzo individuale in cabina doppia a partire da € 1.350 a settimana Sailor Company, Milano, tel. 02 36503456, www.sailorcompany.com

Media Ship Charter Questo catamarano a vela è stato progettato da Joubert-Nivelt e costruito nel 2011 da Fountaine-Pajot. È un Orana 44 che navigherà alle Grenadine e dispone di quattro cabine doppie (matrimoniali) e due singole a prua. I bagni sono quattro. Ha due motori da 40 cavalli. Durante le vacanze di Natale viene proposta una crociera di nove giorni, mentre per il resto della stagione è possibile noleggiarlo settimanalmente. Media Ship Charter, Roma, tel 06 62205512 cell. 392 0731299, info@mediashipcharter.com, www.mediashipcharter.com

Orana 44 Anno 2011 • lunghezza 13,10 • larghezza 7,35 • immersione m 1,20 • cabine 6 • posti letto 10 • riserva carburante lt 350 • riserva acqua lt 550 • tariffa settimanale a partire da € 3.300 • prezzo con imbarco da Le Marin in Martinica il 27/12 e sbarco a Le Marin in Martinica il 05/01/2013 (9 giorni) € 6.300 + pulizia finale € 150

Boat&breakfast

Da tempo ha preso piede la tendenza a sostituire il soggiorno in albergo con un più “romantica” permanenza in barca. Si tratta del boat&breakfast e permette di dormire a bordo di imbarcazioni – a vela o a motore, di ogni tipologia e dimensioni – ormeggiate in un porticciolo turistico. Per chi vuole provare questa esperienza – per prendere confidenza con le barche, se non si è esperti, o semplicemente per l’emozione di svegliarsi osservando il sole che sorge sull’acqua – gli indirizzi e le soluzioni sono molti. Tra questi ne segnaliamo alcuni: www.ligurianautica.com, www.sullerottedelvento.it, www.salentoevela.it, www.forteknautica.com, www.ilovebandb.com, www.rougeyachtingsrl.com.

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IMP. ROLLA

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Approved Manufacturer 150 YEARS


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di Laura Biazzi

Alla ricerca di vento e onde Il kitesurf entrerà a far parte delle classi olimpiche della vela a partire da Rio de Janeiro 2016 e, ormai da alcuni anni, è diventato una vera passione tra i giovani che frequentano le coste di tutto il mondo. Come il surf, non è solo sport: alimenta sogni e una comunità di adepti che ne ha fatto quasi una filosofia di vita ispirata al profumo della libertà. È però anche pericoloso e richiede grande preparazione tecnica e fisica. Questo libro è un completo manuale, con tutte le nozioni necessarie su attrezzature, manovre, spot, sicurezza fino alle diverse specialità agonistiche e ai regolamenti di gara, e allo stesso tempo è anche il racconto dell’esperienza personale dell’autrice che, dopo un brutto incidente, è tornata sulla tavola diventando un’atleta e un’istruttrice internazionale. Lucilla Agliotti, Kitesurf. Volare sulle onde, 2012, Nutrimenti, Roma, €16,00

Un giallo tutto ligure Ardelia Spinola, genovese, è medico legale e in un freddo pomeriggio di Capodanno viene chiamata per un duplice omicidio: due algerini uccisi a fucilate in una casupola di campagna. Uno faceva il pediatra, l’altro era ancora un ragazzo. Poco lontano, mentre si avvicina al suo pick-up, Ardelia trova una chiavetta usb e prima di consegnarla al giudice decide di dare un’occhiata. Quando la apre trova un testo in arabo e inizia così un’indagine difficile e molto pericolosa. Aiutano la protagonista vari personaggi, come Gabriel, un ottantenne che dalla vita ha imparato molte cose. L’autrice ci fa scoprire una Liguria inedita, piena di ricchezze segrete come sono i piccoli borghi, un tempo chiusi su se stessi, ma anch’essi ormai aperti al mondo. Cristina Rava, Un mare di silenzio, 2012, Garzanti, Milano, € 16,60

Genuina irriverenza È un romanzo sardonico e divertente che ha come protagonista un’antieroina senza nome che butta all’aria ogni garbo e tira dritta per la sua strada con la levità di un bulldozer. Catturata dalla vita avventurosa e dalle gesta del giovane Jim Hawkins narrate da Stevenson nell’Isola del tesoro, la protagonista, alla ricerca di una vita più audace e genuina, getta lo scompiglio intorno a sé coinvolgendo i suoi cari, l’amica del cuore, un pappagallo e chiunque si trovi sul suo cammino. L’impeto con cui cerca di perseguire i propri obiettivi potrebbe portare il lettore ad arrendersi a sentimenti poco benevoli nei suoi confronti, ma l’umanità che trapela dalle sue imprese bislacche fa vibrare corde di empatia. Il romanzo si declina così tra situazioni di un umorismo travolgente e intuizioni rivelatrici. Sara Levine, L’isola del tesoro!!!, 2012, Edizioni e/o, Roma, € 18,00

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La Serenissima e il mare Per mantenere integro il rapporto con il mare, Venezia nel corso dei secoli ha continuamente adattato la forma della città e della laguna. All’inizio del XX secolo, inoltre, ha cominciato a collocare parte del proprio porto merci a Marghera e, a partire dal 2000, quello che era uno scalo commerciale – la Marittima – è diventato un moderno porto passeggeri. La bellezza unica della Serenissima e la sapiente gestione del comparto crociere hanno avuto un effetto immediato: anno dopo anno, Venezia scala le classifiche mondiali. Nel 2012 contende il 1° posto di “porto capolinea” del Mediterraneo a Barcellona ed è nona a livello mondiale. Inoltre, oggi, le dimensioni crescenti delle navi da crociera impongono ancora una volta la ridefinizione del rapporto fra Venezia e la sua portualità. Gabriella Chiellino, Francesco di Cesare, Caterina Frisone (a cura di), A Venezia dal mare. Le crociere, 2012, Marsilio Editori, Venezia, € 22,00

In prima linea Precursore dell’attivismo per la tutela dell’ambiente, Paul Watson è stato uno dei soci fondatori di Greenpeace, nel 1971, da cui si è presto allontanato per divergenze sulla sua strategia di azione diretta, pronta a mettersi in prima linea contro lo sterminio illegale di foche, balene, delfini e squali. Nel 1977 ha creato la Sea Shepherd Conservation Society, di cui è presidente, un’organizzazione di volontari per la tutela della fauna e delle risorse marine. Nel volume si narrano in prima persona i successi delle coraggiose missioni del capitano Paul Watson e del suo equipaggio in tutti i mari del mondo, dallo speronamento delle baleniere pirata, alla scoperta di un impianto clandestino per la lavorazione della carne di balena nei territori russi, fino alle collisioni contro le attrezzature dei pescherecci fuorilegge giapponesi. Paul Watson, Ocean warrior, 2012, Mursia, Milano, €18,00


NUOVA JOLLY

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IMP. SHOPPING VINI

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la boutique di Barche

Piaceri diVINI

«Il vino è la poesia della terra», diceva Mario Soldati, mentre per Hemingway era «uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo». Compagno ideale di tanti momenti, di solitudine e convivialità, è senz’altro uno dei più grandi piaceri della vita. Ecco una selezione di alcune bottiglie per

palati raffinati di Marina Mancuso

Ruinart, collezione Miroir (50 pezzi). 72

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IMP. SHOPPING VINI

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Marchese Adorno

Pommery

Il Pinot Grigio Dama d’Oro nasce da uve vinificate in purezza, sosta in vasche d’acciaio e viene affinato almeno tre mesi in bottiglia. Di colore giallo paglierino con tenui riflessi dorati, si distingue per il netto profumo di fiori bianchi. È di notevole struttura e freschezza. www.marcheseadorno-wines.it

Solo 240 bottiglie dello Champagne Les Clos Pompadour sono dedicate agli estimatori italiani. Lo champagne è stato creato dallo chef de Cave della Maison Pommery di Reims, Thierry Gasco, e nato per celebrare il 175° anno dalla fondazione. La sua unicità viene dalla singolarità dei vigneti da cui nasce e dalla cura e dall’attenzione con cui lo chef segue tutte le fasi della filiera. Questo champagne è un omaggio a un “clos” (ovvero una piccola parcella di vigna) esclusivo, “Les Clos Pompadour” appunto, considerato tra i più prestigiosi e posizionato all’interno dei 55 ettari di terreni che circondano il Domaine Pommery. www.pommery.fr

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Ruinart Dalla collaborazione tra Hervé Van der Straeten (artista, artigiano, designer, maestro della luce e dei volumi) e la maison Ruinart è nata la collezione Miroir, prodotta in 50 pezzi numerati e personalizzati con la firma dell’artista. La versione singola è un portabottiglie anch’esso personalizzato e studiato per esaltare al meglio la trasparenza del Blanc de Blancs, disponibile alla vendita in edizione limitata e sono tutti realizzati nei laboratori della manifattura Christofle. Il sapore del Blanc de Blancs all’inizio ricorda la freschezza della frutta, un tratto leggero di spezie esotiche e la scorza di agrumi maturi, prima di cedere il passo a un secondo naso sottile, che dispiega note vivaci e leggere che evocano il floreale e il frutto bianco. www.ruinart.com

Marchesi Antinori Il Poggio alle Nane nasce dalla selezione delle migliori uve di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc provenienti dalla fattoria Le Mortelle della Marchesi Antinori, a Castiglione della Pescaia. Questo vino (annata 2009) è composto da 60% di Cabernet Franc e 40% di Cabernet Sauvignon. Dopo un affinamento di 18 mesi in barrique, riposa quasi un anno in bottiglia ed è pronto per essere degustato. www.antinori.it


IMP. SHOPPING VINI

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la boutique di Barche

Villa

Berlucchi

Brut Franciacorta Docg Millesimato è il fiore all’occhiello della tenuta agricola Villa e si distingue per la sua grande struttura e la piacevole morbidezza. Prodotto da uve Chardonnay 85% e Pinot Nero 15% rappresenta il cru omonimo posto nella conca laterale del colle Madonne della Rosa. La parziale fermentazione e l’affinamento avvengono in legno francese per sei mesi per poi passare al contatto sui lieviti per 42 mesi. www.villafranciacorta.it

Franciacorta Palazzo Lana Brut Millesimato è composto da uve Chardonnay (70%) e Pinot Nero (30%). Il “cuore” del mosto fiore svolge la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio, poi alcune partite vengono trasferite in barrique di rovere, dove si affinano per sei mesi a contatto con i lieviti. La preparazione della cuvèe avviene nella primavera successiva alla vendemmia, esclusivamente con il 100% dei vini dell’annata. Messo in bottiglia con sciroppo di tiraggio a 20 g/lt di zuccheri e lieviti selezionati, viene poi affinato a contatto con i lieviti per almeno 48 mesi, seguito da altri sei mesi dopo la sboccatura. www.berlucchi.it

Argiolas Costera e Perdera della linea Tradizione di Argiolas hanno da poco cambiato etichetta: mantengono i loro simboli (la rosa dei venti per il primo e il sole per il secondo) ma sono ridefiniti nelle dimensioni e nei colori e valorizzati dalla stampa a rilievo su carta bianco ottico. Le nuove etichette mettono in primo piano il nome del vino e del vitigno che prevale nell’uvaggio (Cannonau di Sardegna per Costera e Monica di Sardegna per Perdera), mentre il peso delle bottiglie è stato ridotto a 500 grammi permettendo un sensibile risparmio energetico legato alla diminuzione

Gagliardo È stata creata una tiratura limitata per l’etichetta di Barolo Riserva della cantina Gianni Gagliardo, con le etichette firmate dall’artista Rocco Forgione: si tratta di 100 bottiglie di Barolo Riserva annata 2004. Questa edizione speciale unisce al Barolo Riserva Preve – il top di gamma della cantina piemontese – le etichette d’autore firmate dall’artista Rocco Forgione. Ogni bottiglia è numerata ed è decorata con uno dei tre soggetti disegnati in esclusiva dalla mano dell’artista. www.gagliardo.it

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delle emissioni di carbonio ottenuta grazie a un minor impiego di energia per la fabbricazione, il trasporto e il riciclo delle bottiglie. Il Cannonau viene dalle tenute Costera in agro di Siurgus Donigala, zona Sarais e Sisini, è rosso rubino intenso con sfumature granata; il gusto è caldo e rotondo. Il Perdera viene dalle tenute in agro di Guamaggiore, Selegas, è rubino intenso con sottofondo tipico del Monica. Il gusto è rotondo, sottogusto finale tendente quasi alla dolcezza gustativa tipica del Monica ad alberello. www.argiolas.it


FIART

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componenti vini in barca

Le cantine di bordo Poche cose sono pi첫 gradevoli di un buon bicchiere di vino davanti al tramonto, magari in mezzo al mare. Ma, si sa, il vino deve essere conservato correttamente e portato alla temperatura ideale di degustazione: ecco alcune soluzioni perfette per gli estimatori dei piaceri di Bacco di Laura Biazzi In questa foto la cantinetta firmata Candy. 76

BARCHE novembre 2012


IMP. COMPONENTI

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Electrolux e Aeg

Dunavox

L’armadio Side by Side di Electrolux (WI 332XVA) è una cantina vino con controllo elettronico della temperatura e capacità di 330 litri, di 83 bottiglie più 4 Magnum. Dispone di due zone indipendenti, una superiore fresca per vini pronti da servire (da 6 a 11 °C), e una inferiore per media e lunga conservazione (da 12 a 18 °C); è dotato di sistema di ventilazione (zona fresca), sbrinamento automatico, indicazione digitale della temperatura su display lcd, funzione Party (attivazione illuminazione per 10’). Per Aeg invece segnaliamo la SWS 98820 G0 con porta in vetro, capacità netta di 149 litri e di 36 bottiglie da 0,75 litri, controllo elettronico della temperatura, indicazione digitale della temperatura, due zone (servizio, conservazione) con temperatura gestibile separatamente, sistema di ventilazione interna e funzione coolmatic (raffreddamento rapido). www.electrolux.it

L’azienda dispone di una serie di prodotti di medie e piccole dimensioni adatte alla conservazione e al servizio dei vini a bordo, sia con funzionamento a compressore che termoelettrico. Dispone di cantinette per vini monotemperatura a incasso con mobile in metallo nero, porta vetrata con cornice e maniglia in acciaio inox, illuminazione interna a led e display digitale e alcune hanno due zone di temperatura. Tutte possono adattarsi facilmente ai vari stili di arredamento e la maggioranza dei modelli è dotata di display elettronico per regolare e controllare la temperatura, ripiani scorrevoli o inclinati. www.dunavox.com/it

Candy e Hoover Il Gruppo Candy propone quattro modelli di cantinette a libera installazione con misure e capacità diverse secondo le esigenze. A marchio Candy ci sono: CCV 160 GL, larga 50 cm e alta 84, di colore nero, in grado di accogliere 40 bottiglie e ideale per ogni tipo di vino; CCV 200 GL ha le stesse misure e caratteristiche esterne e dispone di display elettronico per il controllo, quattro ripiani in legno, range di temperatura da 7 a 18 °C. Per Hoover segnaliamo HWC 2336 DL, di 49 x 83 cm, che può ospitare 33 bottiglie ed è dotata di vetro doppio strato fumé con protezione uv, display lcd, ripiani in legno e controllo elettronico della temperatura; HWC 2536 DL, invece, è larga 49 cm e alta 1,42 metri e può contenere 53 bottiglie. www.candy-group.com

Samsung L’azienda propone la wine cellar RW33EB SS che ospita 33 bottiglie ed è in colore inox e nero. Misura cm 51 x 85 x 55 e pesa 37 kg. Ha un dispositivo di regolazione elettronica ad alta precisione della temperatura e porta reversibile con vetro anti-uv. www.samsung.com/it

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IMP. COMPONENTI

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componenti vini in barca

Indel Webasto Marine

Miele

Per la barca ci sono due cantine vino da 23 o 35 bottiglie: Divino Wine Cellar 23 e Divino Wine Cellar 35. Gli armatori possono servire a bordo del vino di alto livello e champagne a temperatura perfetta ed entrambi i prodotti possono essere incassati nel mobilio senza alterare il design degli arredi. Inoltre possiedono un sistema di chiusura doppio per impedire l’apertura accidentale della porta durante la navigazione e di griglie speciali pensate per ospitare al meglio le bottiglie di champagne. www.indelwebastomarine.com

La cantinetta KWT 4154 UG è alta 82-87 cm e larga 59,7. Può ospitare fino a 40 bottiglie e dispone di due zone di temperatura regolabili singolarmente; il display digitale regola e indica i gradi desiderati. Le griglie in acacia sono tre e sono estraibili. Per quanto riguarda i consumi energetici, per 100 litri in 24 ore si calcolano 0,55 kWh. La classe climatica è SN-ST. www.miele.it

Frigonautica L’azienda è in grado di fornire celle per la conservazione del vino costruite specificatamente per l’uso a bordo, sia con dimensioni standard che su misura, ossia con progetti sempre unici e diversi. Il modello standard è compatto e pulito nel design, realizzato in acciaio inox 304 ba ed è progettato per consentire il massimo risparmio energetico (classe A); la porta ha un vetro trasparente dotato di resistenze per

Hotpoint La cantina vino Luce da 36 bottiglie è ideale per il raffreddamento e la conservazione ed è dotata di alcune soluzioni che la rendono perfetta anche per l’invecchiamento del vino: la totale assenza di vibrazioni permette al vino di riposare in tranquillità. La temperatura interna, variabile da 4 a 18 gradi, è costante e omogenea. Il trattamento anti-uv del vetro della porta protegge le bottiglie dalla luce. Ha al suo interno sei ripiani in legno estraibili che offrono diverse opportunità di stoccaggio delle bottiglie. Può essere inserita direttamente sotto il top della cucina o a colonna. La cantina vino è proposta anche nella versione da 45 cm, in grado di ospitare fino a 24 bottiglie. www.hotpoint.it

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evitare la formazione di condensa e per la luce dispone di led funzionanti automaticamente a 12 e 24V per illuminare lo spazio interno anche quando il frigorifero ha la porta chiusa. Il termostato è meccanico o digitale, posto sulla parte frontale del mobile, il gruppo refrigeratore di tipo ermetico, remoto, con raffreddamento ad aria forzata, o ad acqua tramite pompa o condensatore fuori scafo. www.frigonautica.it


VOLVO

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IMP. OPAC

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componenti e impianti

Opac e la “megacapote”

La divisione nautica dell’azienda piemontese ha progettato per Saphir, del cantiere svizzero Shiptec, una delle più grandi capote per yacht mai realizzate, che sviluppa una superficie di copertura di quasi

47 metri quadrati L’azienda è specializzata in hardtop e soft top custom per la nautica e per la creazione di questa sovrastruttura si è avvalsa della collaborazione del cantiere e della società armatrice. Al

di là degli aspetti puramente tecnici volti a ottenere la necessaria robustezza e la rigidità per sopportare i carichi impegnati, il progetto ha riguardato soluzioni relative al trasporto e alla

semplicità di montaggio. Inoltre Opac ha costruito la struttura di appoggio in resina avvalendosi della collaborazione delle sue aziende fornitrici. Il meccanismo rispecchia gli standard aziendali: la movimentazione elettrica è comandata da un

motore potenziato con trasmissione a cinghia dentata gestito elettronicamente da una centralina (encoder) che riconosce, mediante programmazione, i punti di fine corsa rendendo di fatto superflua l’installazione di sensori. Il sistema permette quindi di programmare l’effettivo funzionamento della capote

sia in apertura che in chiusura. La megacopertura è suddivisa in tre sezioni più uno scomparto idoneo a raccogliere la tela quando la capote scopre completamente il ponte dello yacht. L’intera struttura è stata concepita per donare continuità al design dello yacht enfatizzando lo stile ricercato dell’imbarcazione realizzata con criteri ecologici e adibita al trasporto turistico lacustre.

La struttura presenta una superficie di ben 9,4 metri di lunghezza per quasi 5 di larghezza e copre l’upper deck della nuova nave tecnologica Saphir appena varata sul lago di Lucerna. La megacapote è composta da 15 archi in acciaio Aisi 316.

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GRANAI

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IMP. ELETTRONICA

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componenti ed elettronica

Nashira e Talitha Glomex presenta un restyling di Nashira (V9112/12) e Talitha (V9125/12) le due antenne omnidirezionali accomunate da un design innovativo: sul radome superiore, dalle linee areodinamiche, è installato uno stilo verticale per la ricezione dei segnali in polarizzazione verticale. Lo stilo è inserito in una appendice a “pinna di squalo” che ne completa la struttura. Inoltre la ricezione dei segnali in entrambe le polarizzazioni, orizzontale e verticale, è ideale per qualsiasi tipo di

imbarcazione, a vela o a motore. Nashira ha una nuova base rinforzata, abbinata al supporto in acciaio inox microfuso, elettrolucidato e lucidato a mano; Talitha presenta un design dall’appendice a pinna di squalo per la ricezione dei segnali in polarizzazione verticale, si integra perfettamente sul radome superiore grazie alle linee appositamente studiate. www.glomex.it

E165

YPlate Leather La pulsantiera per la vita di bordo di Yachtica si riveste di pelle Marine Leather: grazie alla possibilità di personalizzare pelli, colori, scenari e loghi, si armonizza con l’arredo interno dell’imbarcazione e lo stile che la contraddistingue (dalla classica pelle agli intrecci, dalle stampe alle serigrafie). YPlate Leather presenta un design dalle geometrie accurate e profili sottili; costruzione in alluminio e caratteristiche tecnologiche di ultima generazione (led di feedback, fissaggio magnetico; cablaggio plug & play e completa compatibilità con tutti gli impianti elettrici sia tradizionali che domotici).

Viene prodotta interamente su specifica richiesta con possibilità di scelta delle pelli, dei colori e delle personalizzazioni sia di materiali che simbologia per scenari e/o loghi. www.marineleather.it, www.yachtica.com

Raymarine lancia l’e165, ultimo arrivato della gamma eSeries, con un display 16:9 di 15,4” che occupa lo stesso spazio di un display classico di 14” ma con uno schermata più grande del 20%. È un multi-tasker con tre processori: uno principale dual core e uno grafico dedicato per immagini nitide, video brillanti e aggiornamento immediato della carta. Dispone dell’ultima versione dell’interfaccia utente LightHouse di Raymarine e utilizza la potenza della connettività wi-fi e Bluetooth. Permette il video streaming in tempo reale con tablet e smartphone. Carte di navigazione, termoimmagini, informazioni radar e fishfinder della eSeries possono essere controllate (con le applicazioni RayRemote e RayControl) da qualunque punto dell’imbarcazione. www.raymarine.it

Gplink Cgt presenta il sistema di rilevamento del funzionamento dell’imbarcazione tramite satellite, per il controllo dei motori e degli altri sistemi vitali di bordo per imbarcazioni equipaggiate con propulsori Cat. Lo strumento usa sia la tecnologia gsm dual band, sia il sistema satellitare Iridium, per assicurare a livello mondiale collegamenti affidabili. È in grado di monitorare i motori e ogni problematica che può sorgere a bordo: acqua in sentina, allarme in funzione, bassa tensione delle batterie, interruzione di corrente, anomalie ai codici diagnostici ecc. Riporta tutti i parametri in modo istantaneo o, in alternativa, tramite report, i trend di funzionamento e gli allarmi riscontrati su base mensile; può comunicare immediatamente via e-mail o sms ogni movimento non autorizzato, un allarme rilevato, il consumo durante la crociera e la velocità a cui l’imbarcazione sta navigando. www.cgt.it 82

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BWA

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IMP. METEO

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meteo

Tempo sotto pressione A bordo di tutte le unità, da diporto o professionali, c’è un oggetto molto discreto e semplice che, da sempre, i marinai considerano prezioso per la sicurezza della navigazione:

il barometro di Gianfranco Meggiorin È uno strumento d’epoca, che faceva bella mostra di sé anche sugli antichi velieri; basti pensare che il noto scrittore Guy de Maupassant, quando verso la metà dell’800 navigava a bordo del Bel Ami lungo le coste del Mediterraneo, riferendosi al proprio equipaggio che cercava di leggere i segni premonitori del tempo azzardando improbabili previsioni, lo descrisse come «quello silenzioso, il meglio informato». Il barometro, in effetti, è un apparecchio ancora oggi importantissimo per la previsione del tempo sul mare, purché si abbia la costanza di osservarlo periodicamente.

A bordo delle piccole imbarcazioni, come sulle grandi unità, resta per molti versi lo strumento meteorologico più utile e indicativo. A differenza del termometro e dell’igrometro che misurano rispettivamente le temperature dell’aria e l’umidità relativa (parametri meteo le cui variazioni si possono avvertire anche sulla nostra pelle), il barometro ha una sensibilità sconosciuta all’uomo: misura il peso dell’aria. In effetti, se in questo momento qualcuno ci chiedesse se la pressione sta salendo o scendendo, rapidamente o lentamente, o se è stazionaria, in mancanza d’altre indicazioni o, appunto, del barometro, non saremmo

in grado di dare una risposta corretta. L’uomo non ha la percezione fisica della variazione barometrica, serve lo strumento. Cerchiamo di capire come mai le variazioni del peso dell’aria siano così importanti per capire il tempo che farà. I raggi solari riscaldano la Terra in modo difforme a seconda delle stagioni, del loro angolo di incidenza e della natura del suolo. Colpiscono più direttamente la Terra alle latitudini equatoriali, dove si verifica un maggior assorbimento di calore. Quest’ultimo è alla base degli spostamenti delle masse d’aria: il calore accumulato dalla superficie terrestre riscalda

l’aria nei bassi strati. Poiché l’aria calda è più leggera, questa tende a salire. Salendo, a mano a mano, si raffredda nuovamente e, raffreddandosi, aumenta il peso tendendo a ridiscendere verso il basso e così via: si è instaurato un moto convettivo. Abbiamo detto, quindi, che l’aria calda è più leggera dell’aria fredda; ciò significa che l’aria ha un peso. Ne consegue che questa eserciterà una determinata pressione sulla superficie terrestre. La pressione atmosferica varia in funzione della temperatura dell’aria e dell’altitudine. Salendo la pressione diminuisce, poiché diminuisce quella colonna d’aria e il suo peso. Per esemplificare alcune elementari leggi della dinamica dei fluidi possiamo paragonare l’aria all’acqua e scopriamo un’altra regola fondamentale: come nei vasi comunicanti l’acqua scorre più in basso, così il vento soffia sempre dalle alte alla basse pressioni. Seguendo questo filo logico e senza addentrarci sulle successive regole di base della meteorologia marina, possiamo semplificare che i venti, oltre che dalle differenze ter-

miche (brezze costiere), sono generati dalle differenze di pressione tra zone a pressione maggiore (alte pressioni) e zone a pressione minore (basse pressioni). In pratica stiamo dicendo, in modo schematico, che il vento dipende dalle variazioni barometriche: il vento genera le onde e quindi la difficoltà delle condizioni meteomarine ha una stretta relazione con la pressione. Ecco perché un barometro non può mancare a bordo. L’unità di misura della pressione atmosferica ufficialmente utilizzata è l’hectoPascal, che in realtà non è altro che la più recente denominazione dell’equivalente millibar. Esiste poi, ma non lo utilizzeremo in questo contesto, la misurazione in millimetri di mercurio (760 mm di mercurio equivalgono a 1.013 hPa) che si rifà all’esperienza di Evangelista Torricelli, precursore nello studio della pressione atmosferica. Il valore medio di riferimento della pressione atmosferica al livello del mare, in condizioni standard, è pari a 1.013 hPa. In effetti osserverete che questo è il valore centrale di riferimento (continua a p. 86)

Il barografo facilita la visualizzazione delle variazioni barometriche in un dato intervallo di tempo. 84

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www.primatist.it primatist@primatist.it - tel. +39 034431581

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BRUNO ABBATE GROUP


IMP. METEO

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meteo

(segue da p. 84) del vostro barometro di bordo, ma non è scontato che i valori minori a 1.013 siano associati a delle basse pressioni e quelli maggiori alle alte pressioni. Il termine bassa o alta pressione è relativo ai sistemi del tempo “vicini” alla zona considerata. Se, ad esempio, ci troviamo sul mar Ligure dove la pressione è 1.018 hPa, ma sulla Francia la pressione si attesta sui 1.030 hPa, inevitabilmente ci troviamo in un

“minimo” depressionario seppure il valore misurato dal nostro barometro sia più alto di 1.013 hPa. Poiché le diverse stazioni meteorologiche, a eccezione delle boe, sono situate a varie latitudini, per poter raffrontare i diversi valori di pressione e determinare un campo barico come quello rappresentato dalle carte sinottiche è necessario che tutte le osservazioni vengano effettuate contemporaneamente, a orari concordati, rapportando i valori al livello del mare. Anche l’osservazione fatta a bordo di una nave deve tener conto del fattore di variazione rispetto al livello del mare, poiché il barometro è in plancia di comando, a diversi metri di altezza rispetto al livello del mare. Le ore (con riferimento di Greenwich) durante le quali vengono effettuate le osservazioni sono dette sinottiche principali (00, 06, 12, 18 Utc) e sinottiche

secondarie (03, 09, 15, 21). Dalle osservazioni barometriche alla determinazione di un campo barico, come rappresentato da una carta sinottica, il passo è davvero breve. Un tempo era la mano del meteorologo (o del navigante) che, congiungendo i punti che riportano valori uguali di pressione atmosferica con delle linee, determinava le isobare. Questa operazione viene oggi svolta in modo automatizzato dai computer che raccolgono moltissimi dati numerici (synop) visualizzandoli in forma grafica. La carta sinottica, quindi, non è altro che la visione d’insieme di una determinata situazione su una zona geografica più o meno estesa e il dato misurato dal barometro ci consente di “posizionarci” rispetto ai sistemi del tempo. Abbiamo sottolineato l’importan-

za dell’osservazione del valore istantaneo della pressione a bordo, ma ancor più indicativa è la sua la variazione osservata in un dato intervallo di tempo. All’esigenza di evidenziare la tendenza risponde il barografo, sia di tipo meccanico che digitale. Quello meccanico è in genere composto da una serie di capsule aneroidi sovrapposte che, rispetto a un normale barometro, permettono di amplificare le variazioni subite a causa del cambiamento del peso dell’aria. Il movimento viene trasmesso alla leva che, attraverso un pennino, traccia il grafico sul foglio posizionato sul tamburo rotante. In genere il tamburo compie un giro completo in una set-

Il barometro è lo strumento che misura la pressione atmosferica. Essa varia principalmente in funzione della temperatura (aria calda più leggera, aria fredda più pesante) e dell’altitudine. Paragoniamo l’aria all’acqua, al suolo: come mostra il disegno, la pressione è maggiore che in quota. Il barometro consente di conoscere il valore attuale della pressione rispetto alla precedente osservazione.

In breve

venti, oltre che dalle differenze > Itermiche (brezze costiere), sono

il termometro e l’igrometro > Mentre misurano rispettivamente le temperature dell’aria e l’umidità relativa, il barometro misura il peso dell’aria.

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L’aria calda è più leggera dell’aria fredda e ciò significa che l’aria ha un peso. Ne consegue che questa eserciterà una determinata pressione sulla superficie terrestre.

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generati dalle differenze di pressione tra zone a pressione maggiore (alte pressioni) e zone a pressione minore (basse pressioni).

>

L’unità di misura della pressione atmosferica è l’hectoPascal e il valore medio di riferimento della pressione atmosferica al livello del mare, in condizioni standard, è pari a 1.013 hPa.

termine bassa o alta pressione è > llrelativo ai sistemi del tempo “vicini” alla zona considerata. ore durante le quali vengono > Leeffettuate le osservazioni sono dette ore sinottiche principali (00, 06, 12, 18 Utc) e secondarie (03, 09, 15, 21). barografo, sia meccanico che digitale, > Ilserve a identificare la variazione osservata della pressione a bordo in un dato intervallo di tempo.

timana, ma esistono dei barografi che offrono la possibilità di compiere un giro anche nelle 24 ore. Il barografo elettronico è più indicato per l’utilizzo marino, poiché è meno delicato ed è anche in grado di registrare e visualizzare su un display i decimi di hectoPascal. Su alcuni modelli si può impostare un allarme sonoro, in modo che il comandante possa accorgersi di una brusca variazione di pressione. La tecnica della navigazione meteorologica, ovvero della scelta della rotta in relazione all’evoluzione del tempo sul mare, si basa sui ragionamenti fatti in relazione alle variazioni di pressione, alla direzione e all’intensità dei venti e allo stato del mare. Un’unità in navigazione si potrebbe considerare a questo proposito un osservatorio in movimento, dove la successione dei fenomeni osservati è condizionata proprio dalla velocità e dalla rotta. Se, infatti, si avvicina una depressione da Ovest, e l’imbarcazione si dirige proprio verso Ovest, è evidente che la pressione scenderà più velocemente rispetto a un punto fermo sulla costa e, di questo, il comandante dovrà tener conto. Il peggioramento potrà, in effetti, essere più rapido di quanto indicato dalle previsioni. In definitiva, anche se a bordo oggi esistono i moderni sistemi di radionavigazione, un buon comandante, specialmente quando le condizioni meteo sono in evoluzione, farà bene a dare ascolto a questo silenzioso strumento dalle origini antiche ma sempre, come diceva Guy de Maupassant, «il meglio informato». www.navimeteo.it


MANO

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IMP. FISCO

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nautica

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Possessodel posto barca tramite quote sociali: profili iva

L’assegnazione gratuita o a un

corrispettivo inferiore al valore normale del diritto d’uso ai soci di un posto barca può attribuire alla società lo status di “società di comodo” comportando l’indetraibilità dell’iva afferente gli acquisti di beni per lo svolgimento della propria attività dai propri fornitori di Martino Vincenti e Federico De Rosa*

Il socio della società che possiede il posto barca, o in generale la struttura dedicata alla custodia di imbarcazioni da diporto, può avere diritto all’uso del posto barca stesso non in virtù di un nuovo contratto di ormeggio o di uso ma direttamente a seguito del medesimo contratto di società. In altre parole, la società che possiede il posto barca può concedere ai propri soci il diritto di usare il posto barca di cui essa è utilizzatrice per un determinato periodo temporale1. Ne consegue che il diritto a usufruire del posto barca può essere trasferito tra soggetti mediante la cessione delle azioni o quote corrispondenti alla partecipazione nella società da parte dei soci. La possibilità che la società attribuisca ai propri soci il diritto d’uso del posto barca di cui essa è utilizzatrice comporta importanti conseguenze in capo alla società stessa, soprattutto sotto il profilo dell’imposta sul valore aggiunto (iva), che meritano un breve approfondimento. In taluni casi, infatti, il posto barca concesso in uso ai soci può attribuire alla società, a cui i posti barca stessi fanno capo, la qualifica di società di comodo ai fini dell’iva ai sensi dell’art. 4, quinto comma, terzo periodo, lettera a) del Dpr n. 633/1972 con conseguente indetraibilità dell’iva pagata sugli acquisti di beni e servizi dai propri fornitori. La norma in commento di fatto disconosce lo svolgimento di un’attività commerciale laddove vi sia la concessione in godimento di beni ai propri soci a titolo gratuito o dietro pagamento di un corrispettivo inferiore al valore di mercato. Il limite alla detraibilità dell’iva in capo a dette società opera in particolare qualora sia concesso ai soci il diritto di uso sul posto barca a condizioni di favore, per esempio a titolo gratuito o attraverso la corresponsione da parte dei soci di un canone d’importo inferiore al valore normale. La finalità di tale norma appare evidentemente antielusiva e consiste nell’impedire che l’iva pagata dalla società sull’acquisto di beni e servizi dai propri fornitori, la quale normalmente rappresenta un costo per il privato consumatore finale, possa diventare detraibile attraverso l’apposita costituzione da parte di una persona fisica di una (continua a p. 90) 88

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BWA Flyer

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In breve

che possiede il posto barca può concedere ai propri soci il diritto di usare il > Lapostosocietà barca di cui essa è utilizzatrice per un determinato periodo temporale, con importanti conseguenze in capo alla società stessa, soprattutto sotto il profilo dell’iva, laddove vi sia la concessione in godimento di beni ai propri soci a titolo gratuito o dietro pagamento di un corrispettivo inferiore al valore di mercato. limite alla detraibilità dell’iva in capo a queste società opera in particolare qualora sia > Ilconcesso ai soci il diritto di uso sul posto barca a condizioni di favore, per esempio a titolo gratuito o attraverso la corresponsione da parte dei soci di un canone d’importo inferiore al valore normale. che possiedono il posto barca e offrono ai propri soci il diritto di uso sul posto > Lebarcasocietà attraverso la previsione di un corrispettivo a carico del socio, determinato in linea con il valore normale del bene in oggetto, non vanno considerate di comodo, poiché ai propri soci è concesso il diritto d’uso sul posto barca alle stesse condizioni previste per terzi consumatori.

(segue da p. 88) società di comodo. Laddove, quindi, sia accertato che le società che possiedono il posto barca non svolgano in tutto o in parte attività commerciale, sussistono limiti alla detraibilità dell’iva pagata sull’acquisto di beni o servizi dai propri fornitori. È opportuno osservare, dunque, che le società che possiedono il posto barca possono offrire ai propri soci il diritto di uso sul posto barca attraverso la previsione di un corrispettivo a carico del socio, determinato in linea con il valore normale del bene in oggetto. In tal caso la società non deve essere considerata come società di comodo, poiché ai propri soci è concesso il diritto d’uso sul posto barca alle stesse condizioni previste per terzi consumatori2, escludendo quindi la componente elusiva del godimento a titolo personale o familiare di beni sociali da parte dei soci. In tale ultimo caso non sono pertanto previsti limiti alla detraibilità da parte della società dell’iva relativa all’acquisto di beni e servizi dai propri fornitori. * Studio Tributario Deiure Milano-Roma.

1 Cassazione n. 5494 del 4 giugno 1999 e n. 4088 del 10

maggio 1997. 2 Risoluzione Agenzia delle entrate n. 108 del 24 dicembre 2000. 90

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IMP. FERRUCCIO ROSSI

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incontri ravvicinati Ferruccio Rossi

La grande SFIDA “Fare sistema” è la soluzione per battere la crisi e competere in maniera adeguata con i mercati emergenti, in un mondo in cui gli equilibri sono cambiati per sempre pensieri e parole raccolti da Franco Michienzi

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IMP. FERRUCCIO ROSSI

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IMP. FERRUCCIO ROSSI

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incontri ravvicinati Ferruccio Rossi aureato in Bocconi e specializzatosi alla London School of Economics e alla Stockholm School of Economics, prima di entrare nel mondo nautico Ferruccio Rossi ha lavorato a lungo nel settore finanziario. Appassionato di barche da sempre, è arrivato al Gruppo Ferretti nel 2002 dove in un primo tempo si è occupato di piani strategici per poi diventare amministratore delegato di Riva Yachts, North America country manager del Gruppo e, infine, amministratore delegato. Lo abbiamo incontrato al Festival de la Plaisance di Cannes, dove Ferretti Group esponeva 24 imbarcazioni, di cui cinque anteprime mondiali (Ferretti 870, Ferretti 690, Pershing 82’, Riva 63’ Virtus e Mochi Craft Dolphin 64 Cruiser). Il Salone, inoltre, è stato anche l’occasione per celebrare il 10° Ferretti Group meeting, in cui il fondatore e presidente onorario, Norberto Ferretti, il neo presidente, Tan Xuguang, Ferruccio Rossi e Lamberto Tacoli hanno tracciato un primo bilancio dell’anno nautico e hanno presentato la rinnovata struttura societaria a seguito dell’ingresso nel capitale del Gruppo Ferretti di Weichai, di The Royal Bank of Scotland e di Strategic Value Partners. Uomo di finanza poi entrato nella nautica, si è appassionato del prodotto fino a diventare amministratore delegato. Come percepisce questa nuova posizione? Non è una condizione completamente nuova perché frequento il Gruppo Ferretti da 11 anni, anche se all’inizio rappresentavo l’investitore istituzionale, con la prima Opa lanciata sulla Borsa di Milano il 5 luglio del 2002. Per altro sono nato in un piccolo paese sul mare e ho imparato ad andare a vela prima ancora che in bicicletta, per cui faccio parte di questo mondo da tutta la vita. Fare l’amministratore delegato di un Gruppo così importante, però, lascia poco spazio alla passione e richiede grande lucidità. Quali sono state le sue prime scelte? Abbiamo iniziato una nuova era, perché abbiamo un investitore industriale forte, che viene dall’Asia e che potrà dare grandi soddisfazioni. Questo comporta per il Gruppo la necessità di strutturarsi in maniera diversa e di guardare ai mercati extra-europei con maggiore impegno rispetto alla situazione pre-crisi, anche perché credo che l’equilibrio tra i Paesi sia cambiato in maniera permanente. Abbiamo appena inaugurato un nuovo cantiere nautico negli Stati Uniti d’America di 14.000 mq dove costruiremo le barche con marchio Bertram. (continua a p. 96)

L Grazie >al nuovo

azionista di riferimento Weichai, il

Gruppo Ferretti punta nei prossimi mesi a

ottimizzare i costi e a potenziare il canale commerciale e dei servizi postvendita, oltre che su una strategia di ulteriore espansione sui

mercati internazionali ed , con particolare riferimento alla regione Asiapacific, dove le vendite hanno registrato un

emergenti

aumento del 30%. 94

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Sotto, il Dolphin 64 in navigazione. A destra in alto, il Ferretti 690; in basso, il Ferretti 870.


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Strategie “mondiali” Il Gruppo Ferretti comprende otto brand:

Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Bertram, Riva, Mochi Craft, Crn e Ferretti Custom Line. È stato fondato da Norberto Ferretti, attuale presidente onorario, e oggi è guidato dal presidente Tan Xuguang e dall’amministratore delegato Ferruccio Rossi, si avvale di centri di produzione in Italia e negli Usa, dove è presente attraverso la controllata Ferretti Group America, che gestisce un network di punti vendita specializzati nella commercializzazione e marketing dei brand in tutto il mercato nordamericano, e in Asia attraverso un ufficio di rappresentanza e promozione con sede a Shanghai. Un network di circa 60 dealer garantisce, poi, una presenza in oltre 80 Paesi. Nel corso dell’anno nautico il Gruppo si è focalizzato sull’area Asia-pacific, attraverso la partecipazione ai principali boat show e appuntamenti nautici del lusso in Tailandia, Cina (Hainan, Shanghai e Qingdao), Singapore, Corea del Sud e Giappone, oltre

che Australia e India. Nel frattempo continua il rafforzamento in Brasile, dove opera da oltre 20 anni e dove da più di un anno è stato inaugurato lo stabilimento di Ferrettigroup Brasil. Per quanto riguarda, invece, il resto dell’America Latina, il Gruppo sta attuando una serie di attività commerciali per crescere ulteriormente in Messico, Venezuela, Panama, Colombia e Repubblica Dominicana e per definire nuovi rapporti in Perù, Uruguay e Argentina, dove l’interesse verso gli yacht di lusso risulta in crescita. Nel Nord-America, infine, Ferretti ha continuato a rafforzare la propria presenza e a espandere il proprio network distributivo. Lo scorso maggio è stato avviato il processo di trasferimento delle strutture produttive di Bertram Yacht, dalla storica sede di Miami al marina di Merritt Island, in Florida. Le nuove strutture di produzione si svilupperanno su un’area di quasi 14.000 metri quadrati e saranno assolutamente all’avanguardia, con l’obiettivo di innovare ulteriormente la gamma di imbarcazioni Bertram.

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incontri ravvicinati Ferruccio Rossi (segue da p. 94) A proposito dei nuovi territori, non crede che la scarsa cultura nautica di alcune zone potrebbe rivelarsi un problema nel medio-lungo periodo? Non penso. La clientela è altamente internazionale, con proprietari che provengono da ogni parte del mondo; si tratta piuttosto di creare delle aree in cui questi armatori possano usare lo yacht. È necessario essere presenti nei luoghi che i clienti abitualmente frequentano. Restano alcune difficoltà oggettive di alcuni territori, tra cui anche ostacoli normativi, ma i nostri clienti sono mobili: fanno shopping a Parigi, passano del tempo in Costa Smeralda e viaggiano a Hong Kong per affari e le barche possono essere tenute ad Hainan come a Montecarlo, ma devono sapere che in tutti questi luoghi sono presenti i marchi del Gruppo. Oltre al lavoro di ampliamento verso il nuovo mercato si sta impegnando anche per modificare in qualche modo il prodotto? Il punto di riferimento del Gruppo, e mio in particolare, è una frase di Enzo Ferrari – «La più bella Ferrari è quella che deve essere ancora fatta» –, per cui ogni anno cerchiamo di inventare una nuova barca. Credo che Ferretti, con i suoi otto brand, sia un luogo straordinario per creare, proprio per questa grande diversificazione di prodotti. Quando c’è una grande crisi spesso si assiste ad accorpamenti, chiusure e fusioni. In questo momento crede che ci si sia un processo di aggregazione simile a quello del mondo automobilistico? Credo, come lei ha sempre sostenuto, che sia necessario fare sistema per competere con i mercati internazionali, oggi più che mai. Purtroppo questo in Italia non sta avvenendo, anche per la nostra cultura imprenditoriale, basata su molte aziende familiari. È necessario aumentare le dimensioni delle imprese e credo che il Gruppo Ferretti ne sia la dimostrazione. Stiamo lavorando a un processo di aggregazione che non si è ancora concluso: con la solidità patrimoniale e un azionista come il Gruppo Weichai, che ha 2 miliardi di dollari in cassa e 12 miliardi (continua a p. 98)

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>

Il Gruppo si avvale del lavoro dei

progettisti di fama internazionale,

Zuccon per Bertram, Ferretti, Custom line e Crn, De Simoni per Pershing, Micheli per Riva, Casali per Itama e Acampora per Mochi. Tutti si raccordano con il centro di ricerca e progettazione

Advanced Yacht Technology, diretto da Andrea Frabetti.


IMP. FERRUCCIO ROSSI

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Nella pagina di sinistra il Pershing 82’. In questa spagina in alto, la Navetta 43 di Crn e, qui a lato, il Virtus 63 (firmato Riva). In basso a destra, Ferruccio Rossi (ceo del Gruppo), Norberto Ferretti (fondatore e presidente onorario), Tan Xuguang (presidente di Ferretti Group) e Lamberto Tacoli (presidente di Crn). La foto è stata scattata durante il decimo meeting al Salone di Cannes.

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incontri ravvicinati Ferruccio Rossi

evoluzione

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«Stiamo lavorando a un’ che comporti il mantenimento di una posizione forte in Europa, ma con una focalizzazione verso America e Asia-pacific. Abbiamo creato Ferretti Group Asia Pacific ad Hong Kong». Ferruccio Rossi

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(segue da p. 96) di dollari di fatturato, quotato sia a Shanghai che a Hong Kong e controllato dal Governo centrale cinese, possiamo tranquillamente svolgere il ruolo da protagonisti. Tra gli altri Gruppi non esiste un’aggregazione come la vostra, con un target così definito ma orientato sul lusso e all’esclusività. Gli altri competitor sono più specializzati in ambiti precisi. Pensate di rivolgervi in altre direzioni? La partenership strategica ci impone di considerare ulteriori allargamenti dell’ambito di mercato coperto dal Gruppo. Resta la volontà da parte degli azionisti di confermare l’importanza del made in Italy e stiamo valutando l’ipotesi di entrare in settori più accessibili della nautica con marchi e prodotti nuovi, creando un centro di produzione in Cina che sfrutti le nostre capacità e competenze. Ci hanno chiesto di avere una leadership ancora più consolidata e trasversale alla nautica. In che cosa i cinesi sono diversi dagli europei? Hanno la stessa modalità di fare business, ma è diversa la maniera di rapportarsi alle persone, perché legata a una cultura differente. È molto importante, per altro, capire queste differenze perché altrimenti si rischiano grandi incomprensioni. Per quel che riguarda l’occupazione a quante persone avete dovuto rinunciare in Italia dalla crisi a oggi? Abbiamo dovuto attuare delle operazioni di snellimento per focalizzare maggiormente il nostro core business. Per esempio abbiamo dovuto rinunciare ad Apreamare e a Pinmar e abbiamo esternalizzato alcune nostre società che producono vetroresina, dandole in gestione a nostri partner. Al momento non pensiamo di incidere in alcun modo sui livelli occupazionali in Italia, come abbiamo già confermato ai rappresentanti dei sindacati, sia nazionali che interni ai vari cantieri dei nostri marchi. Credo che la competizione di alcuni anni fa tra i Gruppi Ferretti e Azimut abbia inciso in maniera favorevole sullo sviluppo della nautica italiana. Anche oggi si può creare una situazione simile? Come detto la dimensione a mio avviso è fondamentale, perché crea dei circoli virtuosi che crea campioni che possono rafforzarsi, integrando varie aziende. Qui sotto, il Crn 130 Darling’s Danama (60 metri di lunghezza per 12 posti letto, divisi in sei cabine).


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Black boat 100 piedi in carbonio per andare più veloce del vento. Maxi Dolphin sta costruendo uno yacht crociera/regata nato da un progetto “visionario” di Finot.Toccherà l’acqua a maggio del 2013. Noi siamo andati in cantiere per vedere lo “stato di

avanzamento” dei lavori testo di Niccolò Volpati foto di Andrea Muscatello

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C

i sono due francesi, un sudafricano e un italiano… Non è una barzellet-

ta, ma una bella storia e a raccontarcela sono Marco Ramundo e Luca Botter. L’italiano in questione è il cantiere Maxi Dolphin di Erbusco, in provincia di Brescia. Chi siano gli altri, due francesi e un sudafricano, non è dato saperlo, anche se qualche idea ce la siamo fatta. La storia ha inizio più di un anno fa quando un distinto signore, supportato dallo studio Finot-Conq, ha chiesto: «Vuoi partecipare alla costruzione della mia nuova barca?». Non si tratta di una passeggiata, ma di una vera e propria gara d’appalto impegnativa. Per aggiudicarsela la lotta è stata agguerrita. Maxi Dolphin ha sconfitto 12 pretendenti della cantieristica mondiale della vela custom. Dopo una prima selezione erano rimasti in quattro e alla fine solo il cantiere italiano. Di che barca si tratta? È un progetto dello studio Finot-Conq, anche lui vincitore di una gara d’appalto e si dice sia un disegno “visionario”, destinato a lasciare il segno nel mondo della vela. In cantiere abbiamo visto scafo e coperta che sono stati già ultimati, come i progetti degli impianti e degli interni. Perché “visionario”? Quello che colpisce a prima vista è il baglio. La larghezza sarà di ben 8,30 metri. Tantissimo per una barca a vela. Altri 100 piedi, anche di recente progettazione, non hanno mai superato i 7/7,50 metri di baglio massimo. E poi c’è uno spigolo lunghissimo sulle fiancate che parte da poppa e arriva fino a prua. L’idea del progettista è che lo spigolo servirà a dare una spinta incredibile, anche di bolina. La barca dovrebbe riuscire a raggiungere i 28 nodi di velocità con 22/25 d’aria. L’intenzione è quella di realizzare il cruiser/racer più veloce del mondo. Il punto di riferimento nel mondo delle regate è e resta Alfa Romeo. Ancora oggi è la barca più veloce del mondo e proprio per questo le performance che è in grado di realizzare sono di riferimento per tutti i progettisti. Anche Wally sta ultimando un 100 piedi e anche Luca Bassani ha preso a modello le perfomance di Alfa Romeo. Basterebbe avvicinarsi alle prestazioni che fa questa barca: nessuno, per quanto “visionario”, si sogna di superarla. Alfa Romeo è un racer puro, non un crociera/regata. Qualche anno fa ho partecipato a una Giraglia, la storica regata che parte da Saint Tropez, gira intorno allo scoglio della Giraglia sul “dito” della Corsica e arriva a Genova. C’era anche Alfa Romeo ed era la prima volta che partecipava a quella competizione perché era stata varata poco prima. Io ero a bordo di un First 40.7 senza alcuna velleità di vittoria, né tantomeno di piazzamento. Passeggiando in banchina prima della gara, riconosco un attrezzista del Lago di Como che conoscevo. Stava controllando le ultime cose in coperta, perché faceva parte dell’equipaggio di Alfa Romeo. C’era un bel vento teso, ottimo per navigare. Alle prime luci dell’alba doppiamo lo scoglio della Giraglia. Poco dopo ho preso il telefonino e ho chiamato l’attrezzista per sapere se per caso era già arrivato a Genova. Mi rispose che stava per entrare in

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in progress tangenziale a Milano. Alfa Romeo non solo aveva tagliato il traguardo, ma lui aveva già fatto a tempo a sbarcare, mettersi in macchina e arrivare quasi a casa. Questo è Alfa Romeo, un mito ancora difficilmente raggiungibile, basta sfogliare l’elenco dei trofei che ha vinto. E non si limita a questo. Nella maggior parte dei casi ha stabilito anche il record di velocità in tempo reale delle regate a cui ha partecipato. Per provare ad avvicinarsi a questi traguardi, lo Studio Finot ha realizzato questo progetto “visionario”. Al cantiere Maxi Dolphin è stata consegnata una sorta di “Summa teologica” piena di specifiche. L’armatore e il project manager vogliono che pesi 51 tonnellate e non un grammo di più. Per riuscirci non si può lesinare sulla qualità. Tanto è vero che gli ultimi quattro cantieri rimasti in gara per aggiudicarsi l’appalto della costruzione avevano previsto costi molto simili. Le differenze ballavano tra 0,5 e 4%. Le cifre in gioco sono certamente molto importanti e forse nella scelta dell’armatore ha influito anche la solidità del cantiere italiano. Alle spalle c’è la Holding Terra Moretti e quindi una situazione finanziaria che può far dormire sonni tranquilli a chi stacca gli assegni, anche in questo periodo di crisi. Nonostante una montagna di specifiche tecniche, il progetto era aperto a più soluzioni, a partire dai materiali e dalla

In questa pagina, i rendering del layout e della barca in navigazione, che dovrebbe riuscire a raggiungere i 28 nodi di velocità con 22/25 d’aria. L’intenzione è quella di realizzare il cruiser/racer più veloce del mondo. Nella foto di apertura, Marco Ramundo, amministratore delegato (a sinistra) e Luca Botter, technical sales manager (a destra).

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tecnologia costruttiva. Si potevano usare i compositi e il carbonio oppure si poteva ipotizzare di realizzare la barca in infusione. Maxi Dolphin ha studiato il progetto e ha scartato quest’ultima ipotesi, perché senza Nomex e senza l’impiego di certi materiali non è possibile ottenere un risultato super light. «Se avessimo detto che con l’infusione saremmo riusciti a fare una barca da 51 tonnellate, avremmo detto una fesseria», racconta Luca Botter. L’unica possibilità di non superare le 51 tonnellate era l’impiego di pre-preg. Non si tratta semplicemente di un foglio di carbonio, ma di un pre-impregnato. L’azienda che lo produce è giapponese e si tratta del pre-preg top di gamma sul mercato mondiale. La qualità del materiale non è determinata solo dalle fibre di carbonio, ma anche dalla quantità di resina che viene messa nelle celle. L’ossessione dell’armatore e del project manager è il peso e per contenerlo si deve stratificare il meno possibile. Più è sottile lo scafo di carbonio, minore sarà il peso complessivo. Ci sono però i coefficienti di sicurezza. Ovviamente questi sono da regata e non da crociera e quindi sono molto più bassi rispetto a un cruiser tradizionale. Lo scafo, specie in alcuni punti, è sottoposto a forti stress, ma non è davvero possibile dare una ulteriore mano per rinforzare. Altrimenti il conto alla fine non fa 51, ma molto di più. Il segreto per andare forte in regata è tutto lì. Stratificazione sottile, almeno fino a quanto umanamente possibile. Vi ricordate Young America ad Auckland durante la Coppa America del 2000? In una regata della Louis Vuitton si spezzò a metà. In quel caso i coefficienti di sicurezza non


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erano stati presi troppo in considerazione. L’armatore di questo 100 piedi in carbonio vorrà certamente una barca veloce e leggera, ma non credo che sarebbe felice se al primo refolo di vento lo scafo si spezzasse in due. Per questo Maxi Dolphin si è dotata, apposta per questo progetto, di un Carbon Manager e per questo ha stipulato una partnership con QI Composites, una società che controlla periodicamente la qualità del materiale composito. Per farlo, questa società si reca in cantiere a Erbusco e passa al setaccio il carbonio con gli ultrasuoni. È stata fatta una mappatura reticolare di tutto lo scafo metro per metro. Gli ultrasuoni consentono di verificare la compattezza dei materiali compositi. Se il carbonio è compatto, sarà in grado di reggere certi carichi di lavoro, diversamente, si corre il rischio di spezzare lo scafo. Più è elevata la qualità del pre-preg e di come viene impiegato, maggiore sarà la possibilità di ottenere una stratificazione sottile e quindi meno pesante. L’altra ossessione, oltre al peso, sono i tempi. Maxi Dolphin è vincolato a una severa tabella di marcia. A Erbusco non ci sono solo i tecnici con gli ultrasuoni, ma anche gli emissari del project manager che aggiornano settimanalmente il piano dell’avanzamento lavori. Per realizzare un 100 piedi in carbonio di questo tipo è una vera e servono circa due anni. Questa propria ossessione barca dovrebbe toccare l’acqua alla fine di maggio del 2013 per poi fare per l’armatore e il suo debutto in società alla fiera di per il project Montecarlo a settembre. Per ridurre i tempi, Maxi Dolphin ha propomanager. sto all’armatore di usare anche un Il cantiere ha altro materiale composito, lo spring addirittura un steel, e l’armatore ha accettato. premio produzione Questo fu impiegato da Maxi Dolphin quando, alcuni anni fa, realizzò il suo primo motoscafo. L’esigenza, allora, era di fare una barca a motore in carbonio, tecnologicaulteriormente, mente avanzata, ma con tempi di rispetto a quanto realizzazione piuttosto contenuti. previsto. Questo materiale, infatti, a differenza di un pre-preg tradizionale, è sempre carbonio, ma è più veloce da stendere, a tutto beneficio dei tempi di costruzione. Per la prima volta, Maxi Dolphin sta riuscendo a costruire in parallelo. Che cosa significa? Il progetto è così accurato e l’armatore così convinto delle sue scelte, che sono state già realizzate alcune soluzioni d’interno. Il cantiere dispone di falegnameria e proprio per questo progetto si è dotato di un forno più grande. Tutto viene realizzato all’interno, anche gli allestimenti delle cabine. È difficile costruire in parallelo perché sulle barche a vela ad alte prestazioni gli arredi fanno parte della struttura. È una regola che seguono in tanti perché consente di ridurre i pesi. Per poterla seguire, di solito, si realizza lo scafo e poi s’inizia a costruire gli interni. (continua a p. 105)

> Quella del peso

se riesce a ridurre

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in progress In queste pagine, alcuni momenti della lavorazione dello scafo all’interno del cantiere. Per la prima volta Maxi Dolphin sta riuscendo a costruire in parallelo e sono stati già realizzati alcune soluzioni d’interno. Dispone di falegnameria e proprio per questo progetto si è dotato di un forno più grande.

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(segue da p. 103) Si lavora “in linea” e non “in parallelo”. Come dicevamo, questo 100 piedi in carbonio è un cruiser/racer. Gli interni sono fatti per usare la barca anche in crociera. L’armatore aveva promesso all’ufficio tecnico di Maxi Dolphin che avrebbe cambiato il meno possibile e così è stato. Una volta studiate un po’ di soluzioni ha preso la sua decisione e la coerenza di questa scelta ha permesso al cantiere di iniziare a realizzare una parte degli arredi. In questo modo, si riescono a ridurre i tempi di costruzione. L’armatore ha messo lo zampino anche sugli impianti: è un ingegnere e quindi mastica la materia. L’impegno continuo è quello di ricercare nuovi prodotti e riuscire a utilizzarli in modo nuovo, con l’obiettivo di contenere il peso. Si è detto che questo progetto sia “visionario”. E forse è vero. Ma visionario è anche l’armatore che l’ha commissionato. E tanto per sfatare un luogo comune, si tratta di una persona che in passato ha posseduto barche a motore e questa è la sua prima barca a vela. Qualcuno sostiene che i veri visionari vengono dal mondo del motore. Spesso i velisti sono troppo legati alla tradizione e sono portati a pensare che certe soluzioni e certi progetti siano impossibili da realizzare. La morale di questa storia è che per avere il coraggio di aprire le ali e spiccare il volo serve un “motoscafaro” laureato in ingegneria.

Per quanto riguarda il materiale di costruzione è stato utilizzato anche lo spring steel che, a differenza di un pre-preg tradizionale, è sempre carbonio ma è più veloce da stendere, a tutto beneficio dei tempi di costruzione.


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particolare Lo Yacht Club Costa Smeralda ha programmato una serie di percorsi lungo le coste della Sardegna nord orientale e intorno alle isole dell’arcipelago di La Maddalena in occasione della settimana di regate che celebra il passato, il presente e il futuro del cantiere, tra tendenze attuali e tradizioni testo di Laura Biazzi foto di Carlo Borlenghi

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a quasi 30 anni e non li dimostra.

L’evento che ogni due anni raduna a Porto Cervo le imbarcazioni Nautor’s Swan è nato nel 1980 (allora Maxi Yacht Rolex Cup) e da allora appassiona armatori, clienti e velisti di tutto il mondo. La flotta che partecipa alla regata spazia dagli 11 ai 35 metri, dagli scafi classici progettati da Sparkman & Stephens fino ai monotipo più tecnologici. In particolare, nell’edizione 2012 (la numero 17) erano presenti 65 imbarcazioni in rappresentanza di 12 nazioni e non mancavano gli ultimi modelli varati dal cantiere finlandese, come gli Swan 60 Bronenosec di Vladimir Liubomirov e Swing, con a bordo Leonardo Ferragamo, presidente del cantiere. Tra i classici c’erano Magia II di Enrico Scopesi varato nel 1971 e le imbarcazioni competitive one-design della Classe Swan 45.

Numerosi i velisti di fama mondiale presenti, tra cui, Tony Rey, tattico in diverse edizioni di Coppa America, Freddy Loof, oro olimpico a Londra 2012 nella Classe Star, Tiziano Nava, tattico di Azzurra in Coppa America, Jordi Calafat, oro olimpico nel 1992 a Barcellona, Paolo Cian, campione mondiale di Match Racing, Juan Meseguer, veterano di Coppa America e di Volvo Ocean Race, Bouwe Bekking e Dee Smith.

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La manifestazione, infatti, ha ospitato anche il campionato mondiale della classe Swan 45 e il resto della flotta è stata suddivisa in diverse categorie a seconda delle dimensioni e dell’anno di costruzione: Swan Maxi Class che comprende tutti gli Swan di lunghezza superiore ai 60 piedi (18,29 metri); Swan Grand-Prix Class che raduna gli Swan di lunghezza inferiore ai 60 piedi (18,29 metri); Swan Classic Class che include i modelli progettati da Sparkman & Stephens. Il programma sportivo prevedeva per tutte le divisioni cinque giorni di prove in mare e uno di riposo. Giorno per giorno il Comitato di regata ha valutato se far disputare regate costiere o a bastone alle classi Maxi e Grand-Prix; i Classic sono stati impegnati nelle costiere mentre gli Swan 45 hanno fatto regate a bastone con l’unica eccezione di una long race prevista per tutte le divisioni. Una settimana di dura battaglia, quindi, che ha visto salire sul


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A Virgin Gorda 109 La Rolex Swan Cup-Caribbean si terrà dall’11 al 15 marzo 2013 presso la sede dello Yccs di Virgin Gorda e prevede quattro giorni di regate, con sistema di rating Irc, e una serie di eventi sociali. La regata è dedicata a tutte le imbarcazioni del cantiere finlandese Nautor’s Swan e si basa sulla formula della Rolex Swan Cup. Le acque di quest’area, poi, sono ricche di isole e isolotti che fungono da boe naturali e offrono il contesto idea-

le per regatare. Il presidente di Nautor’s Swan, Leonardo Ferragamo, ha detto: «La Rolex Swan Cup riscontra un incredibile successo da molti anni e noi siamo entusiasti di riproporre la partnership con Rolex e con lo Yacht Club Costa Smeralda alle Isole Vergini. Gli armatori Swan hanno una consolidata tradizione di crociere e regate ai Caraibi e saremo lieti di dare il benvenuto a vecchi e nuovi amici a Virgin Gorda».

Nautor’s Swan in pillole • Il cantiere viene fondato nel 1966 da Pekka Koskenkyla a Pietarsaari, in Finlandia. Fin dall’inizio l’obiettivo era la costruzione di barche a vela di alta qualità e prestazioni. • Dalla fondazione sono stati prodotti 95 diversi modelli di Swan, dai primi esemplari di circa 11 metri (36 piedi) fino all’ambizioso 39,9 m (131 piedi). • Sparkman & Stephens di New York progettarono il primo yacht del cantiere finlandese: lo Swan 36-001 Tarantella, barca che è ancora in perfette condizioni per navigare a quasi mezzo secolo dal suo varo. Crearono 15 dei primi modelli Swan e firmarono 800 dei primi 1.000 Swan costruiti. • Germán Frers Sr è stato il progettista esclusivo di Nautor’s Swan per oltre trent’anni a partire dagli anni ’80: da allora sono stati costruiti quasi 1.000 Swan. È accompagnato dal figlio Germán (Mani) Frers Jr. • Ferragamo ha acquistato Nautor’s Swan nel 1998 e ha lasciato un segno distintivo: «Non sono entrato con aggressività, sono stato molto umile e ho voluto preservare i suoi valori, al contempo spingendo avanti in modo graduale».


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Rolex Swan Cup podio nella classe dei Maxi il team di Bronenosec di Vladimir Liubomirov, tra i Grand Prix l’equipaggio di Natalia, mentre Ondine di Marco Gerbaudo è il più forte dei Classic. Tra gli Swan 45 grande festa per Earlybird che vince il titolo di Rolex Swan 45 World Champion. Ferragamo ha voluto sottolineare il grande piacere che prova nel vedere la famiglia Nautor’s Swan unita da un autentico senso di appartenenza nel mondo della vela: «L’atmosfera è conviviale e sportiva; ai velisti piace stare qui e regatare con le proprie barche e a condividere le proprie esperienze». Riccardo Bonadeo, commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda, esprime la sua soddisfazione: «Ringrazio gli armatori, gli skipper e gli equipaggi che hanno partecipato a questo evento, che è uno dei gioielli del nostro calendario. Siamo fieri di poter ospitare la grande famiglia degli Swan e siete tutti invitati a regatare nelle nostre acque a Virgin Gorda per la nuova Rolex Swan Cup-Caribbean a marzo». Infatti la cerimonia di premiazione che si è tenuta in Piazza Azzurra al rientro dalle regate ha segnato la fine della stagione velica di Porto Cervo, ma il calendario sportivo proseguirà nella sede dello Yccs a Virgin Gorda, nelle Isole Vergini Britanniche. Il prossimo appuntamento è con la Transatlantic Superyacht Regatta che partirà da Tenerife il 26 novembre con destinazione Caraibi.

L’evento è il frutto della collaborazione di Rolex (title sponsor dal 1984), Yacht club Costa Smeralda (organizzatore) e Nautor’s Swan. «È ormai una tradizione dello yachting ed è gratificante vedere quanto è cresciuto nel tempo» dice Leonardo Ferragamo, presidente del cantiere dal 1998.

La classifica Risultati Finali – Primi tre nella classifica overall MAXI CLASS (18 barche)

Pos. Barca (Naz)

Armatore

1. 2.

Vladimir Liubomirov 1/3/4/5/(5)/3

16

James Madden Johann Killinger

2/4/6/(9)/1/4 4/6/5/(10,5)/3/1

17 19

Totale

3.

Bronenosec (Rus) Stark Raving Mad (Usa) Emma (Ger)

R1/R2/R3/R4/R5/R6

Totale (1 scarto)

GRAND-PRIX CLASS (15 barche)

Pos. Barca (Naz)

Armatore

R1/R2/R3/R4/R5

1. 2.

KDF Energy Srl

1/2/3/1/1

Edward Leask Amanda Hartley

2/1/2/3/2 5,5/3/5/2/6

10 21,5

R1/R2/R3/R4/R5

Totale

3.

Natalia (Rou) Magical Mystery Tour (Gbr) Clem (Esp)

8

CLASSIC CLASS (15 barche)

> yacht n. 2.000

lo

Nautor’s Swan ha da poco varato e la flotta, che spazia dai modelli classici agli Swan 80 e Swan 105, è rinomata per la combinazione di linee affusolate, interni di lusso, maneggevolezza e affidabilità. 110

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Pos. Barca (Naz)

Armatore

1. 2. 3.

Marco Gerbaudo 1/1/3/1/2 Giuseppe Puttini 6/2/1/2/6 Riccardo Pavoncelli 10/4/2/6/1

Ondine (Ita) Shirlaf (Ita) Gaetana (Gbr)

8 17 23

SWAN 45 (8 barche)

Pos. Barca (Naz)

Armatore

R1/R2/R3/R4/R5/R6/R7/R8/R9/R10 Totale (1 scarto)

1. 2. 3.

Nagel/Brandis Vittorio Ruggiero Stefano Piccolo

2/1/3/(6)/1,5/1/2/2/2/1 1/2/1/2/4,5/(4)/4/1/3/2 3/3/4/1/6/3/3/(5)/1/3

Earlybird (Ger) TalJ (Ita) Swanted (Ita)

15,5 20,5 27


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viste per voi Far Away Canados 120

L’argento VIVO L’ammiraglia della linea flybridge offre grandi spazi all’aperto e ha interni firmati da Francesco Paszkowski. Lungo 36 metri, monta due Mtu di 2.400 cavalli ciascuno con cui raggiunge la velocità massima di 27 nodi e ha un’autonomia di 500 miglia di Laura Biazzi

Il salottino di prua, per salvaguardare la privacy quando si è ormeggiati in porto, può essere protetto dal sole grazie a un tendalino studiato per essere montato e smontato in modo semplice. 112

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viste per voi Far Away Canados 120 er tagliare un abito su misura non basta saper usare il metro del sarto. Allo stesso modo, costruire una imbarcazione adatta a un preciso armatore richiede competenze tecniche, artistiche e… di ascolto. Con questa barca di 36 metri Canados si riconferma come “atelier della nautica” e crea all’interno dello yacht un vero e proprio “abito” adatto al proprietario, unendo gli elementi della tradizione alle richieste del mondo contemporaneo. Far Away si distingue per un décor moderno e un layout originale e può ospitare otto persone, oltre all’equipaggio. All’esterno si caratterizza per grandi finestrature a murata che permettono l’illuminazione delle cabine, mentre quattro terrazze a scomparsa, comandate da un meccanismo idraulico, consentono il contatto con il mare sul ponte principale nella sala pranzo e nell’ambiente multimediale di prua. La poppa presenta una delle innovazioni tecnologiche di bordo: il beach club, totalmente rivestito in teak, completo di bagno di cortesia e di doccia; il garage accoglie un tender di 4,30 metri, mentre due seabob e un jetski possono essere alloggiati sotto la piattaforma. Tra le novità c’è anche il salottino di prua sul ponte principale, creato per aumentare lo spazio da vivere all’aria aperta; la zona ancora più a pruavia è dedicata a un ulteriore spazio relax con un prendisole. Il fly prevede un solarium, un’area conversazione-pranzo e timoneria esterna. Per proteggere il ponte sole nelle ore più calde è previsto un hardtop con lamelle in carbonio motorizzate.

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Negli interni si impone il grigio come colore dominante, declinato in diverse tonalità, e l’illuminazione di bordo è costituita da luci perimetrali o faretti a cielino recessati nelle gole. Le dotazioni comprendono anche un impianto di domotica che consente la regolazione delle luci esterne e interne, dell’impianto audio e video, dell’aria condizionata, la movimentazione delle tende, la comunicazione fra una suite e l’altra e la chiamata dell’equipaggio. Tutto grazie a un iPad.

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viste per voi Far Away Canados 120 Nelle cabine situate sul ponte inferiore si ripropone lo stesso stile del ponte principale: rovere spazzolato grigio per le pareti e le doghe del pavimento, pietra Crema Caribe per la sede dei caminetti nelle cabine armatore, ebano per i top, pelle scamosciate per le testate dei letti, lampade Tolomeo di Artemide.

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L’interno è totalmente custom e Francesco Paszkowski Design ha seguito ogni minimo dettaglio. Il grigio è l’unico colore, declinato in diverse tonalità su tutti i materiali scelti (rovere, ebano, pietra, vetro) e richiama la colorazione del titanio. Altre peculiarità sono i giochi di intersezione di volumi con pareti in legno laccato o in tessuto e le soluzioni adottate per l’illuminazione di bordo. Salendo sul ponte principale ci accoglie un’unica zona open space con living e sala pranzo. La cucina, realizzata da Boffi, il bagno di cortesia e l’accesso alla timoneria si trovano all’interno di uno spazio definito a centro nave. L’elemento più originale di questo ponte è senza dubbio l’am-

biente multimediale che occupa l’estrema prua, completo di bagno e trasformabile all’occorrenza in un’ampia cabina ospiti, grazie ai divani realizzati custom. Il living, con divano a L, e la sala pranzo, con tavolo per dieci ospiti, sono separati dall’isola centrale da porte scorrevoli in vetro fumé; la cucina, quando non è in uso, viene nascosta alla vista da pannelli laccati a effetto titanio, che scorrono e si impacchettano ai lati della cucina a livello dei montanti in titanio. In quest’area, grazie all’effetto creato dall’illuminazione perimetrale, l’isola centrale del layout sembra sospesa nello spazio. Rovere spazzolato grigio è stato utilizzato per le pareti e le doghe del piano di calpestio, ebano grigio per tutti i top dei mobili e i piani dei tavoli, mentre le pareti trasversali del parallelepipedo centrale sono realizzate in pietra Grigio Tunisi. Una particolare lavorazione su honeycomb ha permesso di realizzare spessori tali da ottenere un effetto 3D. Il ponte inferiore prevede due grandi cabine armatoriali, con salottino e zona bagno con vasca e doccia, una cabina ospiti a letti gemelli e l’alloggio per l’equipaggio, situato all’estrema prua del ponte inferiore. Nell’armatoriale di poppa il progetto prevede una divisione flessibile degli spazi utilizzando “pareti” scorrevoli in tessuto o laccate per dividere gli ambienti senza separazioni fisse e nette. Inoltre la zona bagno è divisa in tre parti: una per la doccia e la vasca, una seconda per i lavabi e la terza per i servizi. La suite a prua dispone di una grande cabina armadio mentre il bagno è ricavato dietro la testata del letto. Per quanto riguarda la navigazione il cantiere romano dichiara una velocità massima di 27 nodi e un’andatura di crociera di poco inferiore (23 nodi), grazie a una coppia di Mtu 16V 2000 di 2.400 cavalli ciascuno. L’autonomia, invece, si attesta intorno alle 500 miglia nautiche.


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Da prua a poppa, dal fly al beach-club, il

Canados 120 offre grandi

spazi all’aperto, living,

sala pranzo, uno spazio multimediale,

due grandi suite armatoriali e due cabine ospiti.

La scheda Costruttore Canados International, Roma, tel 06 56339732, info@canados.com, www.canados.com Progetto Ufficio tecnico del cantiere (linee esterne) • Francesco Paszkowski Design (interni e décor) Scafo Lunghezza ft m 36,22 • larghezza m 7,25 • immersione (a pieno carico) m 2,25 • peso (a pieno carico) ton 145 • riserva carburante lt 17.000 • riserva acqua lt 2.500 • velocità di crociera 23 nodi • velocità massima 27 nodi • autonomia 500 miglia Motori Due Mtu 16V 2000 • cv 2.400 • alesaggio x corsa mm 135 x 156 • 2.450 giri/m • peso kg 4.010 • 2.230 cc

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Pietra miliare Luca Bassani Antivari stupisce il mondo nautico con una barca di grande fascino, stilisticamente rigorosa e con un’autonomia quasi infinita, pochissimi decibel e bassissimi consumi. Per navigare a motore, quasi come se si fosse in barca a vela testo di Niccolò Volpati foto di Toni Meneguzzo e Gilles Martin-Raget

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O

lo ami o lo odi, è difficile trovare una via di mezzo, ma sicuramente lo rispetti. Tutta la produzione del cantiere Wally,

prima nella vela e poi nel motore, suscita sentimenti contrastanti. Anche i detrattori, però, gli conferiscono il rispetto dovuto a chi ricerca soluzioni innovative. E la prima navetta dislocante non poteva fare eccezione. Si dice, e probabilmente è vero, che ci siano diversi armatori di barche a vela che stiano passando “all’altra sponda”, nel senso che s’innamorano di barche a motore. Si spiega anche così il successo, in questi ultimi anni, delle navette dislocanti. Il minimo comune denominatore è sempre quello dei bassi consumi, della ridotta rumorosità, del comfort e dell’abitabilità. Le soluzioni sono diverse, a partire dai

materiali. C’è chi non abbandona l’acciaio e chi continua a sperimentare nuovi materiali, carbonio in primis. Qual è l’innovazione di Wally? Una sorta di estremizzazione delle caratteristiche tipiche delle navette. WallyAce misura 26 metri di lunghezza. Non sono pochi, ma gli spazi a bordo sono davvero sorprendenti. Non è un caso che il cantiere li misuri in metri quadrati. Sul fly, o sun deck se preferite, ce ne sono 59, il pozzetto si sviluppa su 36, l’area living di prua su 33 e il salone dispone di 50 mq. Ma c’è una soluzione nell’allestimento che non può non sorprendere: è la collocazione della cabina armatoriale. La versione che abbiamo provato è quella da charter, con quattro cabine. Il prossimo modello in costruzione, invece, sarà in versione armatoriale con una cabina in meno. L’armatoriale (nella versione charter sono due) si trova a poppa. Così tanto a poppa che si affaccia diret-

A sinistra, la cucina. Il salone (a destra e qui sotto) è circondato da grandi vetrate come se ci si trovasse in un open space illuminato da luce naturale. L’armatoriale (nella versione charter sono due) si trova a poppa, tanto che si affaccia direttamente sulla piattaforma bagno (in basso, pagina a fianco).

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La cabina armatoriale è a poppa e l’effetto è sorprendente: sembra di essere in una suite di un albergo di lusso con un e i vantaggi di questa collocazione sono molteplici, a cominciare dalla silenziosità e dall’accesso diretto al mare.

enorme terrazzo vista mare


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provate per voi WallyAce In questa pagina in senso orario, l’area lounge del sun deck (qui sotto), la zona grill e bar e, infine, il pozzetto di poppa allestito come area pranzo (foto grande in basso).

BARCHE

tamente sulla piattaforma bagno. La sala macchine è spostata più a prua: tra la cuccetta dell’armatore e il ronzio dei motori ci sono in mezzo il bagno e ben due cabine ospiti, una per lato. Il risultato è una notevole riduzione dei decibel che si apprezza in particolare in navigazione. La suite vista mare prevede di poter accedere alla piattaforma grazie a due grandi portelloni scorrevoli. Per i più scettici diciamo subito che la struttura è in acciaio inox e che le vetrate sono spesse ben 18 mm. Durante la nostra prova non c’era mare formato, ma la robustezza di queste porte vetrate scorrevoli sembra all’altezza della situazione. Anche con onda di poppa non si corre il rischio di dover camminare nella cabina armatoriale con gli stivali di gomma. L’ubicazione all’estrema poppa, inoltre, consente di accedere con grande facilità al mare. Chi sceglie una navetta, di solito, ama stare in rada. E l’idea che, appena dopo aver alzato le palpebre ed essersi svegliati, si possa aprire la porta vetrata e tuffarsi in acqua dalla piattaforma di poppa non è affatto da scartare. In navigazione, soprattutto quando il mare è piatto, si può rimanere in cabina con il portellone aperto. Per maggiore sicu-

rezza, in plancia, c’è un allarme simile a quello delle portiere delle auto, in modo che il comandante sappia che le porte vetrate di poppa sono aperte. La piattaforma, inoltre, è profonda 237 cm e larga 7,5 metri. Le dimensioni sono simili a quelle di una terrazza a pelo d’acqua. Magari ci sbagliamo, ma siamo convinti che questa soluzione, in futuro, si vedrà anche su altre imbarcazioni. L’armatoriale a poppa regala sensazioni particolari, certo di più che all’estrema prua o a centro barca. Ovviamente si tratta di una soluzione praticabile per imbarcazioni di una certa dimensione. Gli scafi più piccoli, sotto il pozzetto, non hanno un’altezza sufficiente per garantire l’abitabilità che si conviene a una cabina armatoriale. C’è un’altra scelta di allestimento molto particolare a bordo di WallyAce, che in parte è la naturale conseguenza della scelta di aver ubicato la cabina armatoriale a poppa. Il garage per il tender si trova a centro barca, appena sopra la sala macchine. L’accesso avviene lateralmente, attraverso un apposito portellone sulla fiancata di dritta. Il vantaggio è che si sfrutta il baglio dell’imbarcazione. Nel garage, infatti, è (continua a p. 125)


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In navigazione, nonostante il mare fosse calmo,

si avvertiva di più il rumore dell’acqua, piuttosto che

quello dei motori.

Lo scafo Il materiale è la vetroresina, la costruzione in sandwich Grp. Si tratta, quindi, di resine epossidiche e poliestere rinforzate. Tra stampo e allestimento, il cantiere ha impiegato un anno a realizzare WallyAce. Sono già stati venduti tre modelli e, dal prossimo, i tempi dovrebbero scendere a 7 o 8 mesi. La costruzione, infatti, avviene in parallelo. Una volta realizzato lo stampo dello scafo, allestimenti d’interni, falegnameria e impianti vengono realizzati simultaneamente per ridurre i tempi di realizzazione. Altri materiali che abbondano a bordo sono il teak, presente un po’ ovunque, e l’acciaio. L’inox è stato impiegato in abbondanza per l’attrezzatura di coperta. I passacime di poppa, per esempio, sono stati realizzati in un unico blocco di acciaio.


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provate per voi WallyAce

Le prestazioni e la scheda Velocità max

Autonomia mn

Rapporto peso/potenza

Rapporto lung./larg.

Dislocamento ton

14

10.000

122

3,38

94

Condizioni della prova Località

Marina di Ravenna

Cielo

sereno

Vento

Mare

calmo

Gasolio

lt 6.000

a regime di brezza

Acqua

lt 1.800

inferiore ai tre nodi

Persone a bordo

18

Velocità in nodi Giri/m

4,5

7,5

10,5

13,5 Nodi

5,8

700

9,2

1.000

10,8

1.200

11,9

1.400

13

1.600

14

1.830

>

max

I consumi ridotti e i serbatoi da 15.000 litri di capienza

10.000

8 nodi

consentono di percorrere fino a miglia a di velocità. E 10.000 miglia significa attraversare tre volte l’Atlantico.

Consumo totale 15

Giri/m

45

75

105

135

9

lt/h

Costruttore

Wally, 6 av Albert II, Monaco, tel. +377 93100093, e.sales@wally.com, www.wally.com Progetto Wally, Allseas e Luca Bassani Design • Wally e Luca Bassani Design (design di interni ed esterni) Scafo Lunghezza ft m 26,23 • lunghezza scafo m 23,95 • lunghezza al galleggiamento m 25,85 • larghezza massima m 7,75 • pescaggio m 1,75 • peso a secco kg 84.000 • peso a mezzo carico kg 94.000 • riserva carburante lt 15.000 • riserva acqua lt 3.000 • generatori 2 x 32 kW • elica di prua 48,5 kW • stabilizzatore Seakeeper M21000 • dissalatori 2 x 180 lt/h • aria condizionata 120.000 Btu • rapporto lunghezza/larghezza 3,38 Motori Due Caterpillar C12 di cv 385 (kW 287) • 4 tempi • 6 cilindri • cc 12.000 • regime di rotazione massimo 2.300 giri/m • alesaggio x corsa mm 130 x 150 • peso kg 1.174 Alcune misure in cm Larghezza accesso area notte 70 • altezza cabine ospiti 220 • altezza bagno ospiti 220 • altezza cabine armatoriali di poppa 220 • cuccette cabine di poppa 195 x 196 • larghezza accesso sulla piattaforma di poppa dalla cabina 102 • cuccetta singola cabina ospiti 190 x 94 • piattaforma di poppa 775 x 237 • larghezza accesso pozzetto 97 • passavanti laterali 62 • divanetto a U di prua 270 x 410 x 270 • tavolino area living di prua 130 x 210 Certificazione Ce Categoria A

Giri

Nodi

l/h tot.

700 1.000 1.200 1.400 1.600 1.830

5,8 9,2 10,8 11,9 13,0 14,0

9 21 36 58 95 142

dBA plancia 59 59 62 62 66 67

dBA pozzetto 57 62 62 64 67 70

dBA armatore 61 62 65 68 73 78

Autonomia Velocità 8 nodi 9 nodi

miglia 10.000 6.000

10 nodi 11 nodi 12 nodi

4.200 3.750 2.500

Rumore dBA in plancia

700

irap

36

in u

olv

ffic

io

ere

21

1.000

atti

vità

asp

1.200 58

1.400 95

59

59

62

62

66

67

700

1.000

1.200

1.400

1.600

1.830 Giri/m

1.600 1.830

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(segue da p. 122) possibile far entrare un gommone di sei metri di lunghezza. L’unica cosa sacrificata in questo locale è l’altezza. L’importante è scegliere un gommone privo di roll-bar. Il tender di WallyAce è stato realizzato custom in Inghilterra; ha un motore diesel, in modo da disporre dello stesso carburante della navetta e rendere più semplice il rifornimento. È lungo 5,5 metri ed è in grado di trasportare tutti gli ospiti in una volta sola, senza la necessità di numerosi viaggi per scendere a terra. Il ponte inferiore si completa con la zona marinaio a prua. Qui si trovano due cabine doppie con letti sovrapposti. I locali sono sulle due fiancate e, al centro, si trovano due bagni. In mezzo, e in condivisione, c’è un grande box doccia per garantire un certo comfort anche al personale di bordo. Cucina, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e ice-maker si trovano tutti in questa zona. In questo modo, il salone da 50 mq può essere destinato per intero al tavolo da pranzo e all’area living con un grande divano a U, dove c’è anche l’unica postazione di comando. Il ponte di coperta si affaccia, ovviamente, verso il pozzetto, ma anche verso prua. Qui si trova un’altra area living all’aperto. L’unico difetto è che il portellone che consente l’accesso a prua dalla zona di comando si apre a sinistra e si va a sovrapporre alla e vetrata del timoniere. Non oscura silenziosità del tutto la visuale perché anche sono due questo portellone è vetrato, ma la caratteristiche che cornice in acciaio, comunque, può ci hanno colpito in limitare la visibilità. Il problema è facilmente risolvibile installando acqua, unite alla questo portellone al contrario, in modo da avere un’apertura verso dritta, lasciando così il “parabrezza” del comandante interamente sgombro. Il ponte superiore è un’area completamente libera che può essere allestita a piacere dall’armatore. C’è un bancone bar con un ttop e per il resto si può addobbare con divanetti, prendisole, poltrone e chaise-longue. L’unico problema di questo layout è rappresentato dalla posizione della cucina. Si trova nel ponte inferiore, nella zona marinaio, anche perché, verosimilmente, spetta a loro preparare pranzo e cena. Per servire in tavola devono però salire una ripida scala, piuttosto sprovvista di tientibene. Si potrebbe ovviare al problema ricavando lo spazio per un portavivande che dalla cucina consenta di trasportare piatti e vassoi al ponte superiore o addirittura fino al sun deck. Comfort e abitabilità, quindi, non mancano. Come dicevamo, le caratteristiche di una navetta dislocante sono anche la silenziosità e i bassi consumi.

>

Stabilità

grande

maneggevolezza.

La prova La carena, soprattutto a poppa, è molto piatta. L’onda di scia, fino a 9 nodi di velocità, praticamente non esiste. WallyAce è sempre stabile e ben piantato, anche quando incrociamo la rotta di qualche mercantile di passaggio. Il merito, oltre alle linee d’acqua, va allo stabilizzatore Seakeeper M21000. Si tratta di

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provate per voi WallyAce

Alla guida la visibilità è ottimale, non solo per le dimensioni delle vetrate, ma anche perché plotter, schermi, computer e display si trovano sulla plancia o sopra la “testa” del timoniere. Un pannello sotto il soffitto, infatti, consente di posizionare due grandi schermi per radar e cartografia.

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uno stabilizzatore con volano giroscopico. Per raggiungere la massima efficienza, il volano deve arrivare a 4.000 giri. Già a 3.200 può essere messo in funzione. Per ottenere questa rotazione del volano, però, ci vogliono dai 30 ai 45 minuti. È consigliabile, quindi, mantenerlo sempre in funzione così, quando si vuole inserire lo stabilizzatore è già pronto all’uso. Il Seakeeper serve in navigazione e, ancor di più, durante le soste in rada. Il problema è che consuma 4 kW, per farlo funzionare è

quindi necessario accendere i generatori. WallyAce ne ha due da 32 kW ciascuno. È immaginabile, quindi, che siano sempre in funzione, sia in navigazione, sia durante l’ormeggio, di giorno e di notte. Del resto le utenze di bordo prevedono anche un climatizzatore da 120.000 Btu e un sistema di circolazione forzata dell’aria che dispone di canalizzazione autonome rispetto al condizionatore. Questo sistema è indispensabile perché le due cabine ospiti del ponte inferiore sono totalmente prive di oblò. Oltre alla stabilità, quello che colpisce di WallyAce è la maneggevolezza. Per chiudere un giro di 360° è sufficiente un cerchio di circa 80 metri di diametro. Considerando che la navetta misura 26 metri di lunghezza significa che ruota praticamente su se stessa. E per quanto riguarda decibel e consumi? Sono molto contenuti. Il fonometro in plancia ha registrato al massimo 67 decibel e, a velocità minori, si attesta intorno ai 60 dBA. Anche in pozzetto il rumore è praticamente inesistente. Si sente maggiormente lo sciabordio dell’acqua, piuttosto che i motori. La cabina armatoriale di poppa non è un concerto hard rock, ma soffre delle vibrazioni del portellone vetrata per l’accesso alla piattaforma di poppa. Il risultato sono circa una decina di decibel in più rispetto alla plancia. I consumi sono stupefacenti. Sembra di essere a bordo di una barca a vela. Certo, è una navetta dislocante che naviga a 13/14 nodi al massimo, ma i due Caterpillar, “bevono” 140 litri in totale alla massima velocità e, se ci si accontenta di navigare a 10 nodi, il consumo scende a 120 lt/h. Un gommone con un fuoribordo da 300 cv consuma di più. Ovviamente fa anche 40 nodi di velocità, però non ha la stessa autonomia di WallyAce. Un pieno da noi costerebbe circa 30.000 euro, ma l’autonomia è tale che il comandante di questa navetta potrà ignorare le tariffe scontate nel weekend dei distributori italiani per andare a fare rifornimento direttamente nel Golfo Persico.


TECNORIB/PIRELLI

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provate per voi Primatist B 62’ Pininfarina

Adrenalina? Sì,grazie!

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Linee d’acqua ben studiate, velocità e comfort a bordo. B 62’ è stato progettato per garantire prestazioni esaltanti e il piacere di navigare

in tutta comodità

testo di Niccolò Volpati foto di Andrea Muscatello

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provate per voi Primatist B 62’ Pininfarina

C

ambiare senza stravolgere è, da sempre, la sfida più difficile. Cambiare

non per il gusto di dire che una cosa è nuova, ma perché si prova a farla meglio. Primatist, soprattutto in questi ultimi anni, ha dimostrato di saper innovare. Con criterio, con razionalità, scegliendo ciò che di buono offrono le nuove tecnologie. Cambia il modo di progettare e, infatti, il cantiere si avvale della collaborazione dello Studio Pininfarina. Non modifica più di tanto il processo produttivo, la stratificazione è tradizionale e in cantiere c’è sempre chi stende la vetroresina e sa come farlo. Computer, 3D, controllo numerico, galleria del vento si accompagnano alla sapienza di maestranze che si tramandano il lavoro da

generazioni. Lo stesso principio viene adottato per i nuovi modelli che arricchiscono la sua gamma. Primatist è un marchio di fabbrica, sempre molto riconoscibile. Si deve innovare senza stravolgere, per non deludere nessuno e per conquistare nuovi armatori. Il B 62’ Pininfarina promette di correre veloce, ma anche di rimanere ben piantato sull’acqua. Per verificarlo, di prima mattina, puntiamo la prua verso il largo. Il molo da cui salpiamo non è sul lago di Como. Ci troviamo a Olbia, nel Primatist Costa Smeralda Center, un moderno rimessaggio con 3.800 mq di capannone e un travel lift da 75 tonnellate. È stato realizzato per consentire agli armatori Primatist di affidare direttamente in Sardegna la propria barca per il ricovero invernale.

Sulla plancia di comando gli schermi dei plotter e i display degli strumenti sono ben visibili anche con luce solare diretta proprio perché sono stati installati in una posizione piuttosto verticale. La cabina armatoriale si trova a centro barca e sfrutta per intero il baglio. Il bagno è diviso in due locali, uno dei quali interamente dedicato al box doccia.

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numerose soluzioni innovative accurati

Con questo nuovo modello Pininfarina introduce , che vanno da un layout originale a una costruzione ecocompatibile, oltre che ad eseguiti nella galleria del vento nell’ottica di migliorare ulteriormente il comfort dei passeggeri.

test


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provate per voi Primatist B 62’ Pininfarina

Autonomia Minimo di planata 1.270 giri – 13,3 nodi – 92 litri/ora totali – 31 ore – 412 miglia Velocità di crociera 2.000 giri – 28,8 nodi – 248 litri/ora totali – 11,5 ore – 331 miglia Velocità massima 2.270 giri – 34,6 nodi – 333 litri/ora totali – 8,5 ore – 296 miglia

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Quello che ci impressiona favorevolmente è la capacità della barca di non scomporsi. Si può invertire la rotta di 180° in modo brusco e maldestro e . È come prendere a schiaffi un gigante di due metri, che confonde le manate in faccia con delle carezze.

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lo scafo non fa una piega

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Molliamo gli ormeggi e percorriamo alcune miglia a bassa velocità circondati da allevamenti di cozze. Una volta a debita distanza dalla costa, non ci resta che affondare la manetta del gas. La giornata è serena, il mare è calmo e il Mistral non sembra aver intenzione di salire. La trasmissione appare subito molto efficiente. Si tratta di due Ips 1200 con 1.800 cv complessivi. C’è un leggero ritardo nell’accelerazione perché la manetta elettronica Volvo è tarata per evitare sgasate troppo brusche. Il risultato è un’erogazione progressiva e ci vogliono poco più di 10 secondi per sollevare lo scafo dall’acqua. Compiamo le tradizionali evoluzioni e il risultato è più che soddisfacente. La barca ruota su se stessa con un raggio di 40 metri anche quando è lanciata alla massima velocità. Il volante è morbido e risponde prontamente. Onde non ce ne sono. Allunghiamo fino a incrociare un traghetto che collega Olbia al continente. Ci permettiamo di tagliare la scia a poppa. La carena è ben piantata e si comporta egregiamente. La postazione del pilota è comoda. Il seggiolino è piuttosto distante dalla consolle, tanto che ci si trova a proprio agio sia seduti sul seggiolino, sia in piedi, con il poggiareni abbassato. La plancia è ergonomica: tutto è a portata di mano.


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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Autonomia mn

34,6

Rapporto peso/potenza kg/cv

331

Rapporto lung./larg.

19,3

3,5

Dislocamento ton

Costruttore Primatist by Bruno Abbate, Grandola e Uniti (CO),

34.850

Progetto Ufficio tecnico del cantiere • Centro Studi Pininfarina Scafo Lunghezza ft m 18,90 • larghezza massima m 5,40 •

Condizioni della prova Località

Sardegna (tra Golfo

Persone a bordo

Aranci e Tavolara) Mare

calmo

Vento

assente

Velocità in nodi 7,5

Giri/m 600

12,5

5

Carburante

42%

Acqua

64%

Note: da 0 a planata in 11 secondi; da 0 alla massima velocità 46 secondi.

17,5

22,5

27,5

32,5 Nodi

6,6 10,3

1.000

12,4

1.250

13,3

1.270

minimo planata

16,7

1.500

22,3

1.750

crociera 28,8

2.000

max

2.270

34,6

Consumo totale 25

Giri/m

75

125

175

225

275

325

11

lt/h

600

tel. 0344 31581, primatist@primatist.it, www.primatist.it

altezza di costruzione m 1,98 • pescaggio m 0,86 • peso a vuoto kg 32.000 • peso a pieno carico kg 34.850 • riserva carburante lt 2.850 • riserva acqua lt 900 • serbatoio acque nere lt 270 • posti letto 6 + 1 • materiale vetroresina • rapporto peso/potenza 19,3 kg/cv • rapporto lunghezza/larghezza 3,5 Motore Due Volvo Penta Ips 1200 • ciclo operativo 4 tempi • 6 cilindri in linea • cv 900 (kW 662) ciascuno • cilindrata lt 12,78 • alesaggio x corsa mm 131 x 158 • rapporto di compressione 16,5 : 1 • regime massimo di rotazione 2.300 giri/m • peso kg 2.300 Alcune misure in cm Altezza cabina armatoriale 202 • cuccetta cabina armatore 202 x 151 • altezza sopra la cuccetta 141 • altezza bagno 196 • divanetto cabina armatoriale 223 x 45 • altezza cabina di prua 215 • cuccetta cabina di prua 196 x 150 • altezza sopra la cuccetta 144 • altezza cabina ospiti con letti paralleli 218 • cuccetta 196 x 67 • altezza sopra la cuccetta 165 • cucina lineare 215 • altezza in cucina 235 • larghezza accesso area notte 66 • altezza in dinette 197 • larghezza portellone di accesso in pozzetto 140 • tavolo dinette 76 x 80 • divanetto a U dinette 87 x 300 x 186 • piattaforma di poppa 192 x 530 • larghezza accesso in pozzetto dalla piattaforma 67 • larghezza passavanti 28 • divanetto di prua 125 x 164 x 125 • prendisole di prua 186 x 194 Certificazione CE Categoria B (14 persone) Prezzo € 1.590.000 (+ iva), franco cantiere Arbatax (OT) Giri

Nodi

lt/h tot

600 1.000 1.250 1.270 1.500 1.750 2.000 2.270

6,6 10,3 12,4 13,3 16,7 22,3 28,8 34,6

11 47 87 92 132 186 248 333

dBA plancia 66 71 73 73 73 76 78 80

dBA pozzetto 74 76 77 77 78 80 81 83

dBA armatore 63 69 69 70 71 76 83 84

47

1.000

Rumore dBA in plancia

87

2.000 2.270

ore

ffic io to a uto

71

ffic on

66

tra

tra

vità atti

186

elle

in u

132

1.500 1.750

di p

unt

92 nsi

1.270

a

1.250

248 333

73

73

73

76

78

80

dBA

600 1.000 1.250 1.270 1.500 1.7502.000 2.270 Giri/m

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provate per voi Primatist B 62’ Pininfarina

In queste immagini sono visibili alcuni dettagli: dalla spiaggetta di poppa alla prua, dalla cucina alla plancia di comando fino alla sala macchine. l Primatist B62’ Pininfarina è frutto di un lavoro iniziato da Bruno e portato avanti da Marco Abbate. La sigla B compare in onore di Bruno.

A completamento del comfort di guida c’è l’hardtop. Il tettuccio si chiude elettricamente e l’ambiente è molto protetto. Anche alla massima velocità, linee d’acqua e pozzetto protetto, danno la sensazione di una navigazione sempre confortevole e sicura. Le dotazioni prevedono anche i flap, ma non si sente la necessità di utilizzarli. Forse con un mare formato possono tornare utili, ma non certo in caso di acque calme. L’allestimento della coperta non fa sentire la voglia di avere un fly. La piattaforma di poppa è molto ampia e non manca nemmeno lo spazio a prua con un divanetto per una seconda area living e un prendisole. Sotto quest’ultimo, è stato ricavato un gavone di notevolissime dimensioni. Per accedervi ci sono addirittura tre gradini e i volumi a disposizione sono più che sufficienti per riporre parabordi, cime d’ormeggio, cuscini e altro ancora. Viste le dimensioni dell’imbarcazione, c’è perfino una cabina marinaio a cui si accede da un gavone del pozzetto. Sottocoperta l’altezza in tutti i locali arriva ai due metri o pochissimi centimetri in meno. La cucina si trova in un locale separato e il piano di calpestio è leggermente ribassato. La conseguenza è un’altezza che arriva addirittura a 235 centimetri. L’unico aspetto criticabile è rappresentato dalla larghezza dei passavanti laterali. Misurano, infatti, 28 centimetri. Non molto. A parziale discolpa, bisogna notare che il camminamento è coadiuvato da numerosi tientibene. Inoltre, è probabile che su una barca di questo genere non sia contemplata la possibilità di muoversi verso prua alla massima velocità, quindi le dimensioni dei passavanti risultano comunque adeguate per camminare da poppa a prua quando si è alla fonda o in dislocamento.

Alcune dotazioni Hardtop con comando elettroidraulico • cuscineria prendisole • divanetto di prua con tavolino • àncora • catena • salpancora - contacatena • 2 winch di tonneggio • piano di calpestio in teak • apertura idraulica per il garage del tender • passerella idraulica • mobile bar con frigo, lavabo e grill - trim tab • 2 plotter da 14’’ touch screen con radar, ecoscandaglio, cartografia • pilota automatico • vhf • display dati motore • joystick • manetta con cruise control e single lever • antenna radar • antenna satellitare • aria condizionata da 60.000 Btu • boiler acqua calda da lt 80 • generatore da 13 kW • decoder satellitare • dvd • ice-maker • frigo da lt 140 • tv lcd da 32’’ • lavastoviglie • lavatrice

Alcuni optional (iva inclusa) Volvo Penta Dynamic Position System (€ 21.900) • dissalatore da 60 lt/h (€ 12.800) • comando idraulico per piattaforma di poppa abbattibile (€ 8.000) • bimini top per il pozzetto (€ 2.800) • copertura finestrature (€ 2.500) • dotazioni di sicurezza per la navigazione oltre le 6 miglia (€ 8.000)

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MARTINI

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provate per voi Salpa 40

Agile e

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confortevole Una Granturismo mirata a navigazioni di raggio più ampio rispetto alle sorelle più piccole della gamma. Ottime l’abitabilità e le prestazioni, grazie a una carena efficiente e a due MerCruiser Volkswagen

di 265 cavalli

testo di Romano Less foto di Andrea Muscatello

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provate per voi Salpa 40

La continuità di livelli dalla plancetta di poppa alla plancia di comando rendono agevole ogni pratica degli sport marini, ma anche semplicemente comodo accedere a bordo.

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L

a prova di una nuova imbarcazione, si sa, prevede di verificarne, oltre alle

prestazioni secondo i nostri standard, le caratteristiche di navigabilità e manovrabilità. Cosa che comporta più di qualche manovra a dir poco brusca, andando magari a cercare le onde di scia quando il mare, come oggi, è quasi calmo. La risposta dei due MerCruiser Volkswagen 265 Hp Tdi è decisa, benchè la barca non sia leggera, vista la consistenza di struttura e arredi. Quando ai comandi c’è un giornalista che tende a usare una certa pru-

denza, il costruttore, ingegner Pane, sta al gioco, ma ci mette poi del suo al ritorno, mostrando la notevole agilità di questa carena con un po’ di virate a manetta e volte tonde a regime ben oltre quello di crociera. Niente da dire, la stabilità a bordo è totale, i passeggeri siedono tranquilli, io sono in piedi col solo appoggio di una mano e la morbidezza d’impatto conferma la validità dei profili dell’opera viva. Parliamo ovviamente di una V pronunciata con pattini, alla Levi, secondo l’ormai consolidato stato dell’arte per le barche da crociera e in linea con la filosofia produttiva del cantiere. Non cambia la linea del parabrezza col vetro a doppia curvatura e l’impostazione aperta e mediterranea del ponte, con ogni attenzione agli spazi del pozzetto, che occupa una buona metà della lunghezza totale. Qui infatti è il vero centro di vita, in mare come in banchina, e qui ci si intrattiene, si cucina sul blocco che comprende lavello, piastra e gas, inserito e chiuso alle spalle dei sedili di guida, e si pranza su un tavolo a scomparsa circondato su tre lati dai divani. Ci si ripara, in caso di guazza o troppo sole, con il tendalino rigido che allunga il tettuccio a coprire tutto. Un solo scalino porta a un’ampia plancia di poppa, anch’essa con piano in teak, organizzata con due gavoni per cime, parabordi e dotazioni varie, scaletta bagno ecc. Un altro vano “tecnico” sotto il centro del pozzetto può ospitare vario materiale e separa la cabina dalla sala macchine per una miglior silenziosità. Verso prua si passa comodamente su entrambi i lati, ben protetti da una murata alta e da una robusta battagliola in acciaio. Il calpestio in teak circonda tutta la bassa e piana tuga su cui è sistemato il classico prendisole. Si scende sottocoperta attraverso un portello a saracinesca e ci si trova in un raccolto e lineare ambiente dai tenui contrasti di


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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Portata persone max

Rapporto peso/potenza

Rapporto lung./larg.

Dislocamento kg

33

12

13,6

3,18

7.250

Condizioni della prova Luogo Baia, Golfo di Pozzuoli (NA)

Persone

4

Cielo sereno con leggere velature

Acqua

mezzo serbatoio

Mare calmo, onda lunga 1 da SE

Gasolio

3⁄4 di serbatoio

Vento bava, direzione variabile

Velocità in nodi Giri/m

2,5

7,5

12,5

17,5

22,5

32,5 Nodi

4,5

1.000

6,3

1.500

Giri 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.300

8,5

2.000

mantiene la planata

14,5

2.500

18

3.000

23

3.500

max

4.300

poppa, al posto guida e in cabina di 96 dBA. Volta tonda a 26 nodi in 40 m circa.

15

25

35

45

55

1,4

lt/h

1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.300

Consumi lt/h 1,4 4 11 22,0 27,5 38,5 48 57

La rumorosità alla velocità massima di 33 nodi è di 100 dBA a

33

Consumi 5

Nodi 4,5 6,3 8,5 14,5 18 23 28,1 33

Note: velocità minima di raggiungimento planata 13 nodi a 2.700 giri • tempo di planata da fermo: 8,4 sec.

28,1

4.000

Giri/m

27,5

Costruttore Nautica Salpa Srl, Vitulazio (CE), tel. 0823 622207, info@salpa.com, www.salpa.com Progetto Ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 12,25 • lunghezza scafo m 9,98 • larghezza massima m 3,85 • pescaggio m 0,90 • peso kg 7.250 kg • chiglia a V • zavorra assente • velocità di crociera dichiarata 27 nodi • riserva acqua lt 250 • riserva carburante lt 700 • portata max 12 persone • motori Due MerCruiser Volkswagen Tdi di cv 265 • trasmissione piedi poppieri bravo III • elica acciaio inox passo 21 • materiale costruzione scafo vtr infusion – primi due strati realizzati in resina vinilestere per una barriera impenetrabile all’osmosi materiale costruzione coperta vtr infusion – primi due strati in resina isoftalica Alcuni optional Scafo colorato, pozzetto in teak, aria condizionata, generatore, tenda da sole elettrica, quadro elettrico touchscreen Categoria di progettazione CE B Prezzo € 240.000 + iva

4 11 22 27,5 38,5 48 57

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provate per voi Salpa 40 Il posto di guida sul lato destro ha sedili che si possono chiudere per divenire due avvolgenti poggiareni. I comandi sono elettronici di tipo nuovo, per cui è bene avere la mano ferma e tener conto di quanto sono sensibili e pronti. Sotto, gli ambienti sottocoperta.

chiari e scuri. Un divano a L sulla sinistra e un’altra cucina sulla destra consentono permanenza riparata in caso di freddo e pioggia. Al centro si apre la porta della cabina matrimoniale, che occupa tutta la sezione prodiera con una geometria originale e buono sfruttamento degli spazi. Verso poppa una cabina ospiti a due letti gemelli è ricavata sotto il pozzetto. Tra questa e la cucina è collocato il bagno, di considerevoli dimensioni, completo di doccia separata. Considerate le misure dello scafo e la preminenza data allo sfruttamento degli spazi esterni e il disegno snello del suo profilo, l’abitabilità ottenuta è notevole. Questa progettazione, nata anche dalle esperienze pratiche di navigazione, si accompagna a una attenta cura nella scelta dei materiali e all’impiego delle più attuali tecniche costruttive per ottenere una imbarcazione di apprezzabile qualità, atta a soddisfare una utenza attenta ai particolari.

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SEATEC

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provate per voi Ranieri Atlantis 26

Provare per

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credere Oltre 43 nodi per questa barca di 7,55 metri di lunghezza fuoritutto motorizzata con un fuoribordo Suzuki di 300 cavalli. Grinta da vendere e spazi ben modulati sono il segreto del suo successo di Luciano Pau

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provate per voi Ranieri Atlantis 26

Q

uesta barca fa parte della “cabin line” del cantiere, una famiglia di walk

around che garantisce un’ottima vivibilità esterna diurna e una altrettanto comoda sistemazione notturna, dove la cabina può essere dotata di locale toilette separato, che qui ha un’altezza interna di 1,34 metri. Più alta è invece la dinette, con i suoi 1,56 metri al centro e un letto componibile. Esternamente la coperta dimostra la sua attitudine alla vita diurna alla stessa stregua di un open: a prua, oltre a gavone per l’àncora e relativo calumo, al corrimano interrotto nella parte centrale da un gradino in legno, troviamo un corridoio che corre intorno alla tuga, interamente dedicata al cuscino prendisole. Nella parte anteriore la consolle un cuscino avvolgente diventa un poggiatesta per gli amanti della tintarella. Il posto di guida è ampio dovendo accogliere sul lato sinistro la porta scorrevole per l’accesso in cabina. Il divano di poppa occupa solo l’area di destra, lasciandosi a sinistra un passaggio che porta ai motori, alle plancette, alla doccia e alla scaletta bagno, sistemata a filo del piano diamantato in modo da non infastidire quando non serve. Sotto al divano, dotato di schienale e di maniglioni, c’è il vano servizi, dove trova posto la batteria e gran parte dell’impiantistica di bordo. Sul trincarino di dritta, infine, c’è il supporto per l’asta luce di fonda con portabandiera incorporato.

La prova La motorizzazione prevista per l’Atlantis 26 include sia soluzioni mono che bimotore, l’importante è che la potenza cumulativa dei due fuoribordo non esuli da quella omologata, pari a 400 cavalli. L’imbarcazione che abbiamo provato “in casa” della Ranieri International, a Soverato, proponeva a poppa il top della motorizzazione singola, a marchio Suzuki, ossia un DF300 (non ancora in versione AP), equipaggiato con elica di diametro 16

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BARCHE novembre 2012

e un passo di 21”, tre pale in acciaio. La nostra condizione di prova prevede acque calme, assenza di vento, sole e due persone di equipaggio, con 80 litri di acqua e il doppio di carburante nei serbatoi. Il cantiere può provvedere a consegnare le barche con il pre-rig dedicato alla motorizzazione scelta tra Honda e Suzuki. In questo modo, oltre ad abbreviare notevolmente i tempi di completamento e messa in acqua, si ha una pre-regolazione eseguita direttamente da chi la barca l’ha costruita e provata. Il peso dello scafo a secco è di 1,6 tonnellate, a cui si aggiungono altri 300 chilogrammi circa tra motore, elica e batterie, più le dotazioni di bordo, il carburante, l’acqua e noi due, quindi la massa da mandare in planata è quasi di 2,5 tonnellate. Eppure con questa motorizzazione bastano 3,9 secondi con partenza da fermi per entrare in assetto senza manifestazione di cabrata. L’allineamento alla superficie dell’acqua avviene in modo molto naturale e rapido e in velocità il redan (una delle caratteristiche principali della tecnologia His) esprime tutte le sue potenzialità, staccando i fluidi acquei dalla carena e aumentando il sostentamento aerodinamico grazie all’aria che in quel punto si sostituisce all’acqua. Ciò crea un piccolo cuscino che riduce decisamente gli attriti consentendo prestazioni molto sostenute. L’elica che montiamo non è proprio quella giusta, in quanto non riusciamo a superare la soglia dei 5.700 giri contro i 6.000 dichiarati da Suzuki, ma comunque al massimo dei giri ottenibili e con il trim in positivo per l’80% della sua corsa sfioriamo i 44 nodi. Con un passo in meno, forte dei 200/250 giri ricavabili, si dovrebbe raggiungere il regime ottimale e incrementare in teoria di uno/due nodi la velocità di punta. Ciò che è importante però non è tanto la velocità, quanto la buona tenuta di mare che lo scafo mette in luce anche a pieno regime e non solo in navigazione lineare. Viriamo infatti in modo abbastanza improvviso e deciso quando il gps segnala una velocità di 40 nodi e l’atteggiamento che lo scafo mette in mostra è sicuro, stabile e preciso. Il motore garantisce una certa progressione costante nelle prestazioni, non possiamo

Caratteristica principale è la dinette con letto matrimoniale e locale toilette separato. L’ambiente è completato da tasche portaoggetti laterali, da faretti incassati sul cielino e da luci di lettura. Sotto al letto, oltre al piano tavolo, c’è un vano circolare dove sistemare oggetti personali. Un mobile in prossimità dell’ingresso è adibito a ricevere il frigorifero a incasso.


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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Minimo di planata

Rapporto peso/potenza

Rapporto lung./larg.

Dislocamento kg

43,8

14

5,33

2,96

1.600

Condizioni della prova Località

Catanzaro Lido

Cielo

con sole

Mare

calmo, lieve brezza

Persone a bordo

2

Combustibile imbarcato

lt 160

Acqua

lt 80

Note: tempo di planata 3,9 sec • tempo per raggiungere la velocità massima dal minimo di planata (2.500 giri/m) 22 secondi. Non è stato possibile rilevare i consumi in virtù del fatto che lo scafo non montava strumenti dedicati a tale funzione.

Velocità in nodi Giri/m 2.500 2.800 3.000 3.500

15

25

14

35

45 Nodi

minimo di planata

16 19

Costruttore Ranieri International Distributore Motonautica F.lli Ranieri Srl, Soverato (CZ), tel. cantiere 0967 25839, tel. centro prove 0967 21920, info@ranieri-international.com, www.ranieri-international.com Progetto Ufficio progettazione Ranieri International Scafo Lunghezza ft m 7,55 • larghezza m 2,55 • portata max 8/9 persone • potenza massima applicabile cv 400 • carrellabile • riserva combustibile lt 380 • riserva acqua lt 150 Motore Suzuki DF300 • sistema di alimentazione Elettronica Multipoint sequenziale • 6 cilindri a V 55°, 24 valvole 4 Tempi Dohc • cilindrata cc 4.028 • alesaggio x corsa mm 98 x 89 • potenza max cv 300 (220,7 kW) a 6.000 • alternatore 54 A • peso a secco kg 279 Alcune misure in cm Altezza in dinette 156 • dimensioni letto dinette 167 x 186 • locale toilette altezza interna 134 Certificazione CE Categoria C/B Prezzo € 38.600 (+ iva) solo scafo • motore a partire da € 24.790 Giri 2.500 2.800 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.700

Nodi 14 16 19 25 28,8 34,7 39 43,8

Trim in % 0 0 0 10 30 50 80 80

25

Alcune dotazioni standard

28,8

4.000 4.500 5.000 5.700

> Commento tecnico

34,7

crociera

39 43,8

max

Per la costruzione sono state impiegate resine ortodiciclo penta dieniche per quasi tutto lo scafo, eccetto per la carena dove vengono impiegate sia resine vinilestere che isoftaliche. Il gelcoat, di tipo ecologico, viene spruzzato direttamente negli stampi prima della stratificazione e successivamente viene rifinito con una protezione atlac e coat, per rendere le parti lucide e resistenti agli agenti atmosferici. Per ciò che riguarda i rinforzi adottati, viene impiegato del termanto e una struttura composta da longheroni e madieri. Sedili e schienali sono realizzati sotto al tessuto con legno e pvc, mentre per i cuscini si usa l’imbottitura interna a cellule chiuse. Il progetto della carena si basa sulla tecnologia His (Hull innovative system), che abbina un redan centrale ai pattini idrosostentatori con lo scopo di ottenere il maggior comfort possibile in navigazione.

Aspiratore gas • allestimento cabina Luxury • cuscini prendisole di prua • frigorifero cabina • impianto doccia • indicatore livello di carburante • lavello • locale toilette separato • luci di navigazione • mobile per frigorifero in rovere • 2 oblò su consolle • panca guida con spalliera a ribalta (da richiedere al momento dell’ordine) • pompa di sentina • scafo di colore bianco • scaletta bagno • serbatoio acqua da lt 80 • serbatoio del carburante da lt 380 • serie completa corrimano acciaio inox • stand up (da richiedere al momento dell’ordine) • tappezzerie esterne in colore standard grigio e nero • tasche laterali • timoneria idraulica • tromba elettrica • wc marino elettrico

Alcuni optional (iva inclusa) Àncora e catena (€ 325) • batteria addizionale (€ 315) • bussola (€ 275) • capotte completa (€ 3.990) • colore fiancata (€ 1.575) • cuscino e pagliolo poppa (€ 780) • flap idraulici (€ 1.913) • mobile stand up in teak (€ 1.260) • musone di prua (€ 335) • pozzetto in teak (€ 4.725) • salpancora elettrico (€ 1.735) • serbatoio raccolta acque nere (€ tappezzeria luxury (€ 840)

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IMP. RANIERI 26

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provate per voi Ranieri Atlantis 26 invece verificare i consumi istantanei in quanto la strumentazione installata non ha collegato il debito rilevatore. A 5.700 giri si naviga con una sonorità accettabile e la guida, in piedi ben poggiati con i lombi sul leaning post, permette di avere profondità di campo continua, con il parabrezza che protegge dall’aria che ci viene contro. A bordo non sale neppure uno schizzo d’acqua. Morbido a qualsiasi andatura e altrettanto manovrabile grazie alla timoneria idraulica fornita di serie, l’Atlantis 26 è uno scafo abbastanza facile da gestire in acqua, anche se non si è dotati di una grande esperienza ma non bisogna mai sottovalutare il mare né tantomeno le potenzialità di scafo/motore. È importante, per il comandante dell’unità, allacciare lo stacco di sicurezza e far sistemare a bordo con una certa accuratezza l’equipaggio.

>

I colori adottati come “base” per le tappezzerie sono il nero e il grigio, ma è possibile con un extra prezzo acquistare , che propone cromie alternative.

Luxury

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l’allestimento

Il parabrezza avvolge per intero la consolle nella parte superiore, offrendo buona protezione dall’aria, mentre un corrimano in acciaio corre tutt’intorno per proteggerlo. Il cruscotto è serigrafato e ha due livelli inclinati (il primo, in alto, per gli strumenti dei motori, il secondo per gli apparati di navigazione). Più in basso ancora il piano verticale accoglie interruttori stagni, volante, blocchetto di avviamento e penisola per i comandi monoleva. La seduta è un leaning post a due posti studiato per la guida in piedi.


Adorno

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IMP. FLYER 660

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provate per voi Flyer Sportage 660

Pratico e sportivo È il modello centrale della famiglia Sportage. Cromie azzeccate e sportive, prestazioni brillanti. Navigare non è mai stato così divertente di Luciano Pau

I prendisole sono due: uno fisso a prua con un’ampiezza di 195 x 140 cm, l’altro (215 x 130 cm), a poppa, si ottiene ribaltando lo schienale del divano guida e facendo scivolare il divano di poppa.

La ricerca del particolare e un pizzico di vintage sono alla base della nuova filosofia progettuale che Flyer ha messo in piedi affidandosi ancora una volta alla fantasia e alla creatività di Christian Grande DesignWorks. Lo Sportage 660 è il modello centrale di questa famiglia: le 14 persone ospitabili riescono a trovare buona sistemazione a bordo, distribuendosi tra le sedute predisposte o, in alternativa, direttamente sui tubolari. La prua ha una sagoma arrotondata che amplia la vivibilità interna, arricchita dalla presenza della plancetta in vetroresina sul tubolare trasversale. Il piano rialzato vede la presenza di due gavoni, uno di fronte all’altro. Il primo ospita

àncora e relativo calumo e ha coperchio servito da pistone a gas centrale e da sistema di chiusura, mentre il secondo è di dimensioni maggiori e per questo il suo coperchio adotta due pistoni a gas invece che uno e serve per stivare dotazioni e attrezzature varie. Sotto al coperchio, a destra proravia, c’è il tappo d’imbarco per l’acqua dolce che comunica con il serbatoio da 70 litri sotto al piano di calpestio. Quest’area è totalmente copribile con i cuscini che formano il prendisole permanente. La consolle frontalmente non prevede sedute mentre sul lato di pilotaggio mette in risalto una particolare verniciatura blu. Le sedute sono composte da due divanetti con poggiaschiena sagomati. Sui tubolari maniglioni in acciaio si affiancano ai supporti dell’eventuale parasole opzionale, in grado di coprire tutto il pozzetto. Gli ombrinali a griglia provvedono a svuotare velocemente l’eventuale acqua portata a bordo post-bagno, mentre sotto il divano passeggeri c’è un gavone stiva dove passano i cablaggi ed è conservata la batteria. Dietro al divano, un piccolo gavone serve come ricovero per il tendalino parasole. La doccia è di serie e l’erogatore viene posizionato in prossimità di una delle due plancette di poppa. Qui c’è anche un maniglione a cui tenersi durante la risalita dall’acqua e, su ambo i tubolari, spiccano spallette di vetroresina che supportano bitte per l’ormeggio. Le manigliette tientibene prodiere in tessuto gommato offrono la presa a chi sta seduto sui gavoni o direttamente sui tubolari.

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BARCHE novembre 2012


IMP. FLYER 660

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Le prestazioni e la scheda Velocità max

Portata max Rapporto persone peso/potenza kg/cv

36

14

5,57

Rapporto lung./larg.

Dislocamento kg

2,59

780

Condizioni della prova Località Werder sul fiume Havel

Persone a bordo

(Germania) Vento

assente

Lago

calmo, onde 0,5-10 cm

4

Combustibile imbarcato

lt 150

Carena

pulita

Note: tempo di planata 3,8 sec

Velocità in nodi 2,5

Giri/m

7,5

12,5

17,5

22,5

27,5

32,5

37,5 Nodi Giri

4

1.000

1.000 2.500 3.000 3.500 4.300 4.900 5.500 6.000

8

2.500 10

minimo di planata

3.000 12

3.500

21,5

4.300

31

5.500

1.000 2.500 3.000 3.500 4.300 4.900 5.500 6.000

5

15

25

4 8 10 12 21,5 27 31 36

Consumi lt/h totale 0,5 2 5,8 13 24 29 39 48

Autonomia teorica mn 1.840 920 397 212 208 213 185 173

Trim in % 0 0 0 25 25 55 55 55

Alcune dotazioni standard 36

6.000

Consumo lt/h totale

Nodi

crociera

27

4.900

Giri/m

Costruttore Flyer, Dresano (MI), tel. 02 98278902, info@flyermarine.eu, www.flyerpowered.eu Progetto Studio Christian Grande DesignWorks • ufficio tecnico del cantiere Scafo Lunghezza ft m 6,58 • lunghezza interna m 6 • larghezza m 2,58 • larghezza interna m 1,40 • diametro dei tubolari m 0,56 • numero compartimenti stagni 5 • peso a vuoto kg 780 • riserva carburante lt 200 • portata max persone 14 • potenza massima applicabile cv 175 • carrellabile Motore Suzuki DF140A • potenza cv 140 (103 kw) • 4 cilindri in linea • cilindrata cc 2.044 • regime di rotazione massimo giri/m 5.600/6.200 • alesaggio x corsa mm 86 x 88 • rapporto di trasmissione al piede 2,59 : 1 Certificazione CE Categoria B Prezzo € 27.432 (+ iva) solo scafo Motore € 14.250 (a partire da)

35

max

45

0,5

lt/h

2 5,8

Consolle di guida completa • colorazione carena e livrea Sportage • cuscineria completa a cellule chiuse • divano di poppa e seduta pilota con prendisole • gavoni di prua sotto prendisole • musetto in vetroresina a prua • pannello elettrico • pompa di sentina • plancette sui tubolari • plancette integrate a poppa • serbatoio acqua da lt 70 e impianto doccia • serbatoio benzina da lt 200 • sedute pilota e passeggero • scaletta di risalita a scomparsa • luci di via a led

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Alcuni optional (prezzi iva esclusa)

24 29 39 48

Bussola con illuminazione (€ 371) • copriconsolle (€ 412) • coprigommone (€ 1.595) • timoneria idraulica (€ 2.014) • piantana con tavolino (€ 349) • piano di coperta interno in teak (€ 4.197) • frigo a pozzetto con impianto (€ 1.530) • salpancora elettrico, àncora inox (€ 2.968) • tendalino parasole con archi inox (€ 2.575)

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IMP. FLYER 660

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provate per voi Flyer Sportage 660

Lo scafo I materiali impiegati per la costruzione sono di ottima fattura, sia per ciò che concerne le resine vinilestere, che le parti gommate. Queste ultime impiegano del tessuto Orca della Pennel Industries da 1.670 dtex, mentre il diametro dei tubolari rimane costante intorno ai 56 centimetri. Gli stessi sono suddivisi in cinque compartimenti stagni separati tra loro e corredati di valvole a basso profilo per il loro gonfiaggio singolo. Le estremità posteriori dei tubi impiegano dei tappi in gomma “come una volta”, molto utili anche nelle manovre di ormeggio di poppa per preservare il tessuto gommato. Perimetralmente i tubolari sono percorsi da un doppio bottaccio in gomma di cui quello superiore è unghiato per consentire anche il fissaggio del telo di copertura.

La conduzione del battello può avvenire sia da seduti che in piedi con una buona visibilità frontale. La doccia è di serie e l’erogatore viene posizionato in prossimità di una delle due plancette di poppa, la stessa che ospita la scaletta bagno a scomparsa. Qui c’è anche un maniglione a cui tenersi durante la risalita dall’acqua e di vetroresina.

Flyer propone una gamma non molto ampia da un punto di vista numerico. e anche la più costosa, mentre la Sportage è più accattivante e sportiva.

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prova La Vintage è quella “d’elite” La Il Flyer Sportage 660 durante la nostra prova è abbinato al

La consolle frontalmente non prevede sedute e questa scelta migliora il movimento delle persone a bordo. Sul lato di pilotaggio, poi, mette in risalto una particolare verniciatura blu. Il parabrezza è avvolgente e presenta una cornice in acciaio lucido. Sul cruscotto stilizzato c’è posto per la bussola in alto, per gli strumenti raccolti sotto una palpebra e con il volante con sotto il volante in cromia con il resto della postazione guida, mentre a destra c’è il quadro di accensione, per il monoleva del motore e per gli interruttori che regolano le funzioni elettriche di bordo. L’impianto elettrico è del tipo digitale Blink di stampo automobilistico. 150

BARCHE novembre 2012

DF140A. Lo specchio acqueo è calmo, così come non si registra presenza di vento, né purtroppo di sole. La carena nasce per l’impiego sul mosso con onde di altezza contenuta nel metro ma nel contempo favorisce le prestazioni su acque ferme, traducendo il tutto in velocità, morbidezza d’impatto e comfort consequenziale. La sua sensibilità ai tocchi sul trim del motore lo rende adattabile in pochi clic alle condizioni acquee, garantendo una buona gestione del battello in ogni momento. Noi, che avevamo a disposizione uno specchio d’acqua calmo, ci siamo dedicati principalmente alla ricerca delle prestazioni “da adrenalina”, sollevando il trim fino al 55% della sua corsa globale, riuscendo a ottenere una velocità top di 36 nodi a 6.000 giri e consumi orari di 48 litri. Siamo passati dall’assetto dislocante a quello planato in soli 3,8 secondi, mentre con pochi secondi in più già si naviga a 20 nodi con il motore appena oltre i 4.000 giri. I valori velocistici rilevati hanno anche messo in evidenza la capacità di restare in planata con un filo di gas, a 3.000 giri e a 10 nodi, mentre la velocità di crociera da noi stimata è a 4.900/5.000 giri con il motore che consuma intorno ai 30 litri di carburante all’ora navigando a 27/28 nodi. Volendo risparmiare ancora di più a un regime ancora inferiore, segnaliamo l’accoppiamento della velocità di 19 nodi con i consumi di 20 lt/h, che garantiscono un’autonomia per oltre 220 miglia nautiche. Buono l’atteggiamento durante lo svolgimento delle manovre più critiche, quali le virate strette in velocità sino a tracciare un otto molto chiuso. Lo scafo mantiene lo sbandamento e non scivola via di poppa anche se l’altezza dei tubolari di poppa può evidenziare un po’ di rollio, seppur contenuto.


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Anno imm.2007perfetta, poche ore Volvo 2x d12 675 hp prontissima alla boa tutto revisionato 2012 possib. subentro leasing.

Sealine T 60

Solcio 21 cabin

C 180

Colombo 21

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Cantieri Nautici Solcio Tel. 0322 77881 cantierisolcio@solcio.it www.solcio.it

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

2006, 2x cat 812 hp 350 ore impeccabile manutenzioni settimanali da marinaio, molto bella piccolo residuo leasing euro 475.000 vis. Liguria

mt. 6,40, 1x170 volvo benzina, splendido cabinato vintage ideale x weekend, consegna pronta.

2009 18,40 mt, motori 2x1100hp Man, interni in noce canaletto, full optional, possibilità di subentro leasing visibile a marina di Ravenna. € 800.000.

Anno '91 perfetto Mercruiser 5.7, solo 400 ore lago Maggiore restauro totale euro 22.500 tratt.

Intermare 43

Platinum 40 Open

Boston Whaler 32

Rinker 300

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

M3 Servizi Nautici Tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Versione 3 cabine 2xYanmar diesel 440 asse elica visibile lago maggiore 12 mesi garanzia cantiere barca molto in ordine euro 160.000 oltre iva.

2006, 12,30 mt, 2 Volvo Penta D6 310 DPH 310cv, 2 cabine, condizioni impeccabili. Garanzia 12 mesi, € 188.000, visibile Andora (SV).

2x300 Mercury Verado, 2008, 9,80, e 155.000,00, lavello pozzetto-vasca per il pescato-pilota aut-verricello.

2xd4-260 Volvo P., 2005, 10,15, e 98.000,00, 2 cabine -aria cond.- generatore-verricello.

Pershing 80

Astondoa A 67

AS 40 open

A 53 OPEN HT

Futura Yacht T. +39 335 6454736 info@futurayacht.com www.futurayacht.com

Futura Yacht T. +39 335 6454736 info@futurayacht.com www.futurayacht.com

Futura Yacht T. +39 335 6454736 info@futurayacht.com www.futurayacht.com

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Richiesta € 3.490.000 full optional, 3 cabine, 2011, MTU 16V 2000 M93 2 X 2435 HP trasmissione ZF, ore motori +/- 130.

2011 - offerta stock € 985.000+iva allestimento full optional (prezzo di listino € 1.895.000+iva), MAN v-12 crm 2 x 1360 hp trasmissione sds – ore motori +/- 50

Barca nuova costruzione 2012 da immatricolare – Prezzo particolare € 245.000+iva, (prezzo di listino € 380.000+iva), motori VP 2x330 hp D6, mt. 12.20 x 3,60.

Richiesta € 590.000 Leasing, full optional, ottime condizioni, 2009, MAN RS-800 2 X 800 HP 2 x 800 HP trasmissione linea d’asse, ore motori +/- 230, 3 cabine doppie.


BROKER ott 2012.qxp

usato

16-10-2012

11:23

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broker

Antares 13.80

Cayman 38 w.a.

Cayman 43 w.a.

Maestrale 78

Flag Marine s.r.l. Rosignano (Li) tel. 0586 764210 – mobile 348 5649440 flagmarine.com

Flag Marine s.r.l. Rosignano (Li) tel. 0586 764210 – mobile 348 5649440 flagmarine.com

Flag Marine s.r.l. Rosignano (Li) tel. 0586 764210 – mobile 348 5649440 flagmarine.com

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2008 2x425 Cummins, h 365, cuscineria, pilota automatico, vhf, gps, 3 cabine 2 bagno, dotazioni sicurezza, barca come nuova. Prezzo € 285.000,00

Anno 2003, 2x370 Volvo Penta, h 250 circa, pilota automatico, dotazioni sicurezza, barca come nuova. Prezzo €190.000,00, possibilità finanziamento 50%.

2006, 2x450 Volvo Penta tamd75, h 600 circa, pilota automatico Simrad vhf, Gps. Come nuova. Possibilità leasing ex novo e permuta prezzo € 290.000,00.

Anno cost 2008, mt. 7,80, 1x350 hp Yamaha, ore moto 145 ca, ottime condizioni, roll bar inox, frigorifero, luci di servizio, timoneria idr. Vis. Manfredonia.

Queens 62 h.t.

Crownline 270 cr

Capelli 32 wa

Atomix 7500 sc

Flag Marine s.r.l. Rosignano (Li) tel. 0586 764210 – mobile 348 5649440 flagmarine.com

M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

2009, 2x1200 Mtu, h 200 circa, pilota automatico, vhf, gps, passerella idraulica, aria condizionata, barca nuova, prezzo € 980.000, subentro leasing fino al 2024.

2010, lung. 8,10 mt, Mercruiser 350 mag 300cv, garanzia 12 mesi, usata solo al lago visibile Andora (Sv) € 63.000.

2007, lung. 9,70 mt, Yamaha 2x 250hp, garanzia 12 mesi, visibile Andora (Sv), € 82.500.

2009, 2x270 hp, lung. 8,25 mt, 60h moto. gps cart. colore, vhf, teak in cabina e pozzetto, garanzia 12 mesi, visibile Andora (Sv), € 39.000.

Sessa C30

Altair 42 Zafir

Bavaria 27 S

C&b Quasar 37

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

2003, 2 x Volvo Penta 4.3 Gxi, cuscineria completa, tendalino parasole, GPS, vericello elettrico, faro orientabile, lavello pozzetto,radio stereo, € 56.000,00.

Anno 2008, 2 x Volvo Penta D6, antivegetativa scafo, verricello elettrico, cuscineria prendisole di prua. Ore di moto 410, € 145.000,00 + iva.

2007, 2 x Volvo Penta 4.3 Gxi, cuscineria completa, capotte camper, elica di prua, crigor, cucina completa, wc marino, vericello elettrico. € 56.000,00

1991, lungh.11,30 mt, cantiere Cicala & Bertinetti, anno 1991, 2x300 hp Aifo.Refitting motori completo nel 2007, Visibile a marina di Ravenna. € 50.000.

Mingolla 18

Patrone 27

Riviera 37

Austin Parker 42

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

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Anno 2007, 1 x Mercury F100 del 2010, cuscineria completa, teletta parasole, luci di via, carrello. Euro: 18.000,00

2011 2x150 FNM accessoriato. Ottima occasione.

Conv. 2006 2x470 cummins, unico proprietario, 2 cabine un bagno, ottime condizioni.

2010 2x480 Yanmar. Full optionals.

Princess V53

Ferretti 680

Mira 40

Absolute 45

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Cantieri Nautici Solcio Tel. 0322 77881 cantierisolcio@solcio.it www.solcio.it

Cantieri Nautici Solcio Tel. 0322 77881 cantierisolcio@solcio.it www.solcio.it

2007 2x800 Volvo Penta. Ottime condizioni. Seriamente interessato alla vendita.

2003, 2x1300 Man, ottima occasione, si valutano eventuali permute.

2011, mt. 12, 2x260 volvo diesel, 3 cabine sep. gps generatore vhf consegna pronta.

2007, m 14.00, 2x350 Volvo diesel , 75 ore di moto, “open” con due cabine e due bagni, ottimamente accessoriata, possibilità leasing con IVA agevolata.

Portofino 47

Gobbi 375 sc

Gozzo Viacava

Marino 650

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Santa Margherita Sales 0185.284019 info@santamargheritasales.com

Venice Boat Service tel. 335 5424835 www.veboat.com

2003 2x480 Cummins, 2 cabine 2 bagni, full optionals. pochissime ore. Unico proprietario. Affare € 210.000.

2001, 2x260 Volvo Penta diesel ottime condizioni, prezzo da affare.

7 mt vtr/teak Volvo Penta 18 cv. Scafo blu, completamente rinnovato 2011.

2010, 1x150 Suzuky 4t, piccola cabina per wc o ripostiglio, bussola, tromba, luci di via, strumenti motore, tendalino bimini, tendalino totale. € 22.500.

Fairline Targa 47

Sunseeker 47

S34 Cabin

S34 Fly

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Sciallino srl – Tel. +39 0182 9191 info.sciallino@gmail.com www.sciallino.it

Sciallino srl – Tel. +39 0182 9191 info.sciallino@gmail.com www.sciallino.it

2009, 2 x Volvo Penta D9-575HP, antivegetativa, cuscineria completa, tender, elica prua, passerella, tv, GPS, vericello elettrico, € 300.000,00 + iva.

2007, 2 x Volvo Penta D9-575HP, antivegetativa, elica prua, generatore, GPS, vericello elettrico, TV, cuscineria completa, VHF, autopilota. € 280.000,00 + iva.

2002 2x315HP Yanmar (350 ore di navigazione) ottime condizioni, cabina ospiti, ponte in teak, presa acqua dolce, eliche, € 180.000 trattabili.

2001 motori: 2 x 315 hp Yanmar otttime condizioni, interni in ottimo stato strumentazione completa Simrad. Unico proprietario. € 150.000.

Cigarette 38

Ilver Thesi 34

S30 Cabin

S25

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Sciallino srl – Tel. +39 0182 9191 info.sciallino@gmail.com www.sciallino.it

Sciallino srl – Tel. +39 0182 9191 info.sciallino@gmail.com www.sciallino.it

1987, lungh. 11,45 mt, motori Mercruiser 2x500hp, interni ricondizionati nel 2010, in buone condizioni. visibile in cantiere a marina di Ravenna. € 85.000.

2000, lungh.10,80 mt, motori 2x200hp volvo, elica di prua, 2 cabine, 4 posti letto + 2, visibile in cantiere a marina di Ravenna. € 100.000.

2006 motori: 2 x 250 Yanmar GPS/Plotter/Eco autopilota VHF; - Cabina amatoriale doppia. Bagno con doccia. Dinette trasformabile. € 140.000.

2000, 2x150 HP Volvo Penta, eco 1200 mt., pompa acqua di mare, autopilota, GPS plotter, tendalino, impianto 12V/220V con presa in banchina € 72.000.

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BARCHE novembre 2012


BROKER ott 2012.qxp

16-10-2012

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Tornado 38 fd

Scarab 35 Sport

Bavaria 33 sport

Rivarama 44

Acyachtbroker Tel. +39 0773/520047 www.acyachtbroker.it info@acyachtbroker.it

Acyachtbroker Tel. +39 0773/520047 www.acyachtbroker.it info@acyachtbroker.it

Valbroker tel. 3475006999 valbroker@gmail.com

Giacomo Gramatica di Bellagio – Tel. 0185 280695 – 333 3527248 giacomo.gramatica@ virgilio.ita

Anno 1999, 2 x 250 Mercruiser d-tronic, scafo bianco, imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni.

Anno 2008, 2 x 350 Yamaha 4T, scafo nero e argento, imbarcazione ben accessoriata. Perfetta. Leasing in corso.

2008, 140 ore di moto, 2x Volvo 220hp benzina, super tagliando e lavori nel 2012, vis. Magra (Sp) no permuta, poss subentro leasing, Valentino Frosio.

anno 2007, 2 x 800 MAN, 1 cabina, 1 bagno, cabina marinaio, visibile Liguria, leasing in corso.

Ranieri Shadow 23

Rancraft Rv 27

Formenti Zar 65

Ilver Nyuma 24

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

1x200 Suzuky 4t, 2003, 7,05, e 27.000,00, frigorifero-doccia di poppa-verricello-cuscineria completa.

1x5,0 gxi dp Volvo Penta, 2006, 8,22, e 50.000,00, cappottina-verricello elettrico-frigo pozzetto-doccia di poppa.

1x200 Suzuky, 2008, 6,50, e 48.000,00, gps-ecotendalino-telo-verricello-carrello stradale.

1x4,3l Efi Mercruiser, 1997, 7,50, e 25.500,00, telo copripozzetto-gps-ecoscandaglio-verricello elettrico.

Airon Marine 345

Marinello Marinello 16

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

2x230 Volvo Penta, 2001,11,00, e 95.700,00, 2 cabine separate-presa in banchina-piattaforma in teak.

1x Evinrude 5 E-tec, 2001,5,00, e 8.600,00, scaletta di poppa-cuscineria completa-tendalini.

Sessa Oyster 22

Cranchi Zaffiro 28

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

Motomar International srl – Tel.045 6400888 info@motomar.it

2x4,3 Mercruiser, 1996, 7,00, e 26.000,00, dcappottina sole-telo pozzetto-gps - tv lcd 7,2.

2x4,3 Volvo, 2007, 8,78, e 78.000,00, cappottinetelo pozzetto-verricello-gps.

Cigarette 46

Gobbi 315 sc

Bavaria 300

S30 Cabin

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

M3 Servizi Nautici Tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

M3 Servizi Nautici Tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it

Sciallino srl – Tel. +39 0182 9191 info.sciallino@gmail.com www.sciallino.it

1993, mt.13.82, 2x750 hp Satek, ore moto 0 ca, perfette condizioni, 4 posti letto, bagno separato, cucinino, gen. Mase IS 2,5 kW 2008, aria condiz.

2003, 9,85 mt, 2 Volvo Penta AQ 41 D DPE 200cv, 1 cabina, plancetta ampliata di poppa, Garanzia 12 mesi, € 89.000, visibile Andora (SV).

2002, 9,48mt, 2 Mercruiser 4.2 TD 220cv, 1 cabina, 4+2posti letto, Garanzia 12 mesi, € 75.000 Visibile Andora (SV).

2000, motori: 2 x 250 hp VM, € 115.000, riallestita nel 2011. Passerella idraulica GPS, ecoscandaglio a scansione laterale. Moquett in ogni ambiente.

Crowline 268 cr

Gagliotta 32

Cad 30

S40

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Marina di Verbella tel. 0331 921108 fax 0331 920642 www.verbella.it a.grandi@verbella.it

Sciallino srl – Tel. +39 0182 9191 info.sciallino@gmail.com www.sciallino.it

Anno 1998, 1 x Mecruiser 7.4 L, cuscineria completa, Capotte completa, ecoscandaglio, GPS,WC marino, Frigor, Vericello elettrico. € 24.000,00

Anno 2009 , 2 x Volvo Penta D4-225, Cuscineria completa, Capotte camper, Elica di prua, Frigor, Cucina completa, Wc marino, Vericello elettrico. € 95.000,00 + iva

Anno 2008, 2 x Mercruiser 5.0 MPI, Cuscineria completa, Copripozzetto, Frigor, Fornello a gas, Wc marino, Vericello elettrico. € 60.000,00 + iva

2006 motori Yanmar 2 x 440 hp 2 cabine 2 bagni strumentazione elettronica completa per plancia e fly passerelle elettroidraulica € 350.000.

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BROKER ott 2012.qxp

16-10-2012

11:23

Pagina 160

usato

BARCHE

broker

Falcon

Otam 45' Heritage

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Giacomo Gramatica di Bellagio – Tel. 0185 280695 – 333 3527248 giacomo.gramatica@ virgilio.ita

1988 lunghezza 19,60 mt, motori 2X835 gm, posti letto 6, cab 3, servizi 3, aria condizinata, pilota automat. radar, gps. Visibile a Lavagna. Prezzo € 210.000.

1996 - 2x600 CAT -2 cabine 2 bagni - scafo blue Bandiera italiana, IVA assolta - visibile Liguria.

Absolute 40 SL

Otam 65' HT

Venice Boat Service tel. 335 5424835 www.veboat.com

Giacomo Gramatica di Bellagio – Tel. 0185 280695 – 333 3527248 giacomo.gramatica@ virgilio.ita

Nuovo, 2x330 Volvo d6, lunghezza ft 12.05 omologata natante, 2 versioni di lay-out: 4 posti letto con cab. armatore a centro barca. Cannes 2012.

2009 - 2x1825 CAT -150 ore di moto - 3 cabine 2 bagni + cabina equipaggio - full opts - bandiera comunitaria IVA assolta.

Absolute 52 STY

Comar Clanship 39

Venice Boat Service tel. 335 5424835 www.veboat.com

Venice Boat Service tel. 335 5424835 www.veboat.com

2009, 2xips600 D6 Volvo, 3 cabine con bagno, dinette con cucina, gps a colori, autopil, joystick, telecamera sala macchine, generatore 9 kw. Come nuova € 495.000+iva.

1990, 2x325 Cat, 2 cabine, bagno, salone, cucina, gps, eco, vhf, flaps, passerella idraulica, boiler, ottime condizioni, visibile a Chioggia (Ve), si valutano permute € 45.000.

C30 open

Sarnico spider

Carnevali Cantieri Nautici srl tel +39 0544 538660 info@carnevaliyachts.com www.carnevaliyachts.com

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

1996, lunghezza 9,00 mt, cantiere Carnevali, motori Volvo 2x231, pilota automatico. Visibile in Cantiere a Marina di Ravenna. Prezzo € 65.000.

2009, mt. 13,07; 2x435 hp Volvo Penta, ore moto 260 ca; eccellenti condizioni, 2 cabina con bagno, salone, aria cond., joystick di manovra, vis. nord Sardegna.

Colombo 32S

Lombardi 41

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2000, mt. 10,21, 2X375 hp Mercruiser, ore moto 292 ca, refitting totale nel 2011 ottime condizioni, cabina con cuccetta a due piazze, gps, eco.

1999, mt. 12,44, 2x370 hp Volvo, ore moto 812 ca, perfette condizioni con garanzia, 2 cabine; 2 bagni, aria condizionata c/f, gen. Mase 3.5 kw, gps. Vis. Buccino (SA).

Pershing 45

Azimut 43 bali

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

1989, mt. 13,80, 2x375 hp Caterpillar, ore moto 1550 ca, perfette condizioni, cabina armatoriale, 2 cabine ospiti, 2 bagni, salone, vis. Sardegna.

1979, mt. 12.60, 2x370 hp Isotta Fraschini, ore moto ca, buone condizioni, 3 cabine, 3 bagni, aria condiz, cucina separata, bimini top.

Sarnico 43

Cigarette 39

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

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2005, imm. 2006; mt. 13,37, 2x370 hp Volvo Penta IPS 500 D, ore moto 520 ca, perfetta, aria condizionata, battagliola alta, elica di prua, tender.

2007, imm. 2009, mt. 13,78, 3x275 hp Mercury fb b Verado ore moto 150 ca, ottime condizioni, interni personalizzati “sport”, visibile Toscana.

Primatist G 46

Colombo 32

Primatist by Bruno Abbate S.r.l. Tel. +39034431581 www.primatist.it primatist@primatist.it

Yacht Service Rapallo tel. 0185 232024, cell. 335 8263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2009, 2 Volvo Penta IPS D6-435 cv 435, 2 cabine, posti letto 6+2, mobili rovere sbiancato, € 390.000,00, visibile Arbatax.

2000, mt. 10,21; 2x375 hp mercruiser, ore moto 292 ca,, refitting 2011 ottime condizioni, cabina con cuccetta a due piazze, vis. sud Francia.


BOERO

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C BOAT

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