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DICEMBRE 2014 Sped. in ap. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Milano
COVER Riva Mythos 122’ A BORDO DI
• Cantiere delle Marche Nauta Air 86 Yolo • Arcadia 115 • Frauscher 747 Mirage • Ranieri Interceptor 222 • Magazzù MX11Coupè
VELA
Le novità per il prossimo anno TEORIA
L’integrazione tra design e tecnologia MOTORI
Honda BF 80 e BF 100 1993-2014
anni
21 B
ARCHE
ARTISTA
Fiamma Zagara
®
LA GRANDE SFIDA
La 12a Volvo Ocean Race ANNO 21 • N° 12 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50
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Only Italy EURO 6
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editoriale dicembre2014
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Editoriale
Avidi e moralisti “Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo”. William Shakespeare “Un puritano è una persona che ha una tremenda paura che qualcuno, da qualche parte, possa essere felice.” Questa affermazione
dità che è malvagia; in altre parole è la bramosia per esso che determina i comportamenti scorretti. Non la pensava così Gordon Gekko, nel film Wall Street: “L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avididello scrittore americano Henry Louis Menken, vissuto nel tà funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza secolo scorso, mi è sembrata perfetta per introdurre il tema dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avididi questo mese dedicato ai moralisti e gli avidi. La domanda tà di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo delle domande è: perchè una persona ricca dovrebbe avere slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bisogno di rubare per possedere sempre di più come nel bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'alcaso di uno sportivo a cui sono stati sequestrati conti correntra disfunzionante società che ha nome America”. Nonoti per 900mila euro? L’accusa è di frode fiscale per non aver stante il film abbia avuto uno straordinario successo io concorrisposto Ires, Irap e Iva per oltre un milione di euro. La tinuo a pensarla diversamente. Allo frode è stata scoperta nel 2011 dalstesso modo possedere una barca l’Agenzia delle Entrate che aveva bisogna Per vivere con non è negativo come molti quotioperato il controllo di una società diani nazionali non perdono occache gestiva tre imbarcazioni da sione di sottolineare. La barca è diporto. In realtà, la Guardia di uno strumento di felicità che deve Finanza ha accertato che le tre ricominciare da capo e buttar via essere vissuta per quella che è, imbarcazioni, anziché venire tutto, e di senza diventare il simbolo dei comnoleggiate, erano gestite dai portamenti truffaldini insiti nella cultuparenti del campione per fini pera lottare e perdere eternamente. ra di molti cittadini che premia semsonali senza però pagare le tasse e La pre i furbi e sbeffeggia gli onesti. Non le accise sul carburante. Si tratta di dell'anima. deve nemmeno essere simbolo una vicenda come ne abbiamo sentite tante, per cui non sono sorpreLev Tolstoj negativo dei costumi. La barca è so più di tanto. La cosa che invece gioia di vivere, non è uno strumento mi sorprende sempre e che non rie“sessista alla mercè di esseri sco a spiegarmi è questa: per quale ragione una persona maschilisti” come invece ha accusato qualche critico un po’ ricca e benestante ha bisogno di sotterfugi per non troppo puritano che ha contestato la nostra copertina di pagare le tasse? La sua vita dorata di campione gli permetnovembre. Secondo costoro mettere una bella ragazza in terebbe di vivere bene senza bisogno di infrangere la legge. costume sulla plancetta di una barca è disdicevole. Loro, Ho cercato di raccogliere un po’ di opinioni sul tema. Tratto forse, il bagno in mare lo fanno vestiti e nel pozzetto ci comune è che spesso il campione non si occupa di amministanno con il cappotto per proteggersi dal sole come fanno strare i suoi beni, ci sono altri che lo fanno per lui. Un'altra i Tuareg sui cammelli nel deserto. Vero che una rivista tecrisposta, che non mi ha sorpreso, riguarda la corte dei miranica e autorevole come ambisce a essere la nostra non coli che spesso circonda le star e che ha un costo molto alto dovrebbe “utilizzare un’immagine ammiccante che usa il per essere mantenuta. Ora non voglio dire che quelli che corpo delle donne per vendere di più”, ma vi assicuro cari sono in difficoltà ed evadono le tasse sono migliori di quelli amici lettori e critici che non era nostra intenzione farlo. che pur non avendo bisogno le evadono lo stesso. Questo è Volevamo semplicemente usare un’immagine solare che un chiaro esempio di “avidità del denaro che è la radice di durante il plumbeo autunno ci facesse rimpiangere le nostre tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno barche e i bei bagni fatti durante le uscite in mare. Facendeviato dalla fede e si son trafitti di molti dolori.” (1Ti 6:10 ). domi aiutare da Bertrand Russell direi, anche io, che i Tante persone citano il passaggio così: "Il denaro è la radimoralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere ce di tutti i mali", ma quello che la Scrittura dice è che eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui, in ogni l'avidità per il denaro è la radice di tutti i mali, non il denacaso, se ho offeso la sensibilità di qualcuno, chiedo scusa. ro. Il denaro non è né cattivo, né buono, è neutrale, è l'aviFrancesco Michienzi
onore
turbarsi, > struggersi, battersi, sbagliare,
nuovo ricominciare
calma è una vigliaccheria
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AZIMUT
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AZIMUT
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Dicembre 2014
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Cover 86
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Riva Mythos 122’
di Francesco Michienzi
Le rubriche
ARTISTI
VELA
16
Fiamma Zagara
Anteprima
News dall’Italia e dal mondo
a cura della Redazione
30
Economia
di Camilla Bianchi
34
Avvocato
74
96
di Federico Santini
38
Nautica e fisco
di Martino Vincenti e Michele Tardini
40
Lo psicologo in barca
di Mario Marazzi
42
VISTE PER VOI
Volvo Ocean Race 2014-2015
Cantiere delle Marche Nauta Air 86 Yolo
Ambiente mare
di Nicoletta Ghilino
44
LA GRANDE VELA
104
110
Teoria L’ingegnere a bordo
VISTE PER VOI
PROVATE PER VOI
di Laura Lazzerini
Arcadia 115
Frauscher 747 Mirage
Libri
a cura della Redazione
46
Artisti Fiamma Zagara
di Pasquale Alfieri
50
56
Guardia Costiera
di Clelia Pirazzini
58
134
116
Eventi 53° Interboot
di Massimo Longoni
60
Le barche d’epoca
di Marco Giudici
134
8
Resort Fairmont Monte Carlo
PROVATE PER VOI
RESORT
di Alessia Cherubini
Ranieri Interceptor 222
Fairmont Monte Carlo
BARCHE dicembre 2014
IMP. SUZUKI
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sommario
Dicembre 2014
Vela 64
Anteprima
di Niccolò Volpati
La grande vela 74
Volvo Ocean Race 2014-2015
di Francesco Michienzi
Viste per voi 96
Cantiere delle Marche Nauta Air 86 Yolo
di Maria Roberta Morso
104
Arcadia 115
di Angelo Colombo
Provate per voi 110
Frauscher 747 Mirage
di Niccolò Volpati
116
Ranieri Interceptor 222
di Luciano Pau
122
Magazzù MX11Coupè
di Angelo Colombo
Motori 128
Honda BF 80 e BF 100
di Luciano Pau
Mercato
BARCHE
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Compro Vendo
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Broker
OFFICINA ITA
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IMP. GIGLIO
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IMP. GIGLIO
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Colophon
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BARCHE
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IL MENSILE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA
Direttore responsabile Francesco Michienzi (f.michienzi@barcheisp.it) Art director Francesca Villirillo (grafici@barcheisp.it) Segreteria di direzione Anna Tonelli (a.tonelli@barcheisp.it) Fotografo Andrea Muscatello (andrea.muscatello@barcheisp.it) Segreteria di redazione redazione@barcheisp.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Pasquale Alfieri, Camilla Bianchi, Alessia Cherubini, Angelo Colombo, Nicoletta Ghilino, Marco Giudici, Laura Lazzerini, Massimo Longoni, Mario Marazzi, Maria Roberta Morso, Luciano Pau, Virginie Pelagalli, Clelia Pirazzini, Federico Santini, Fabio Taccola, Michele Tardini, Martino Vincenti, Niccolò Volpati
Editore International Sea Press Srl, via Tartini, 13/C - 20158 Milano, tel. + 39 02 39359111, fax + 39 02 39359122 redazione@barcheisp.it
On line www.barchemagazine.com www.abbonamenti.it/barche2012
Concessionaria pubblicità
Solo settore nautico International Sea Press Srl, via Tartini, 13/C - 20158 Milano, tel. + 39 02 39359111 b.borgonovo@barcheisp.it a.tonelli@barcheisp.it Concessionaria esclusiva extrasettore:
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BARCHE
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Stampa REGGIANI S.p.A. (Gavirate,Varese) Questo numero è stato chiuso in Redazione il 12 novembre 2014.
CONFINDUSTRIA
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Dall’Italia e dal mondo
a cura della redazione
Europa investimenti e Vismara Marine Europa Investimenti ha acquisito le quote di maggioranza di Vismara Marine con la sua sub-holding “Cose belle d’Italia” che ha lo scopo di investire in aziende considerate eccellenti, riconosciute per capacità tecnologica e di design, tali da essere esportabili come modello in tutto il mondo. Stefano Bennati, amministratore delegato di Europa Investimenti, ha dichiarato: «È nostra intenzione rafforzare l’azienda per rilanciarla e portarla a una crescita importante anche a livello internazionale».
Arte e yachting Fino all’11 Gennaio 2015 sarà possibile vedere “The Finest Art on Water” esposta alla mostra Rich Pickings Displaying Wealth presso il Museum Für Kunst Und Gewerbe di Amburgo. L’installazione è stata creata da Christian Jankowski in collaborazione con Crn e Riva. La mostra si sviluppa attraverso 20 diverse forme di espressione contemporanea basate su una varietà di metodologie artistiche provenienti da numerosi paesi.
Abitare il mare Dal 2006 Abitare il Mare, contenitore di eventi e convegni legati ai temi del design, a cura di Decio G. R. Carugati, promosso da CarraraFiere all’interno di Seatec-Compo-
L’installazione proposta da Jankowski si pone l’obiettivo di trasformare un’imbarcazione di 68 metri in un’opera di arte contemporanea. Luca Boldrini di Crn ha dichiarato: « Arte e design hanno sempre svolto un ruolo chiave in tutto ciò che Crn e Riva rappresentano e siamo immensamente orgogliosi del progetto ‘The Finest Art On Water’ e della capacità che esso ha di trasformare uno yacht da semplice oggetto a desiderabile opera d’arte».
tec, ha come fondamento l’attenta analisi del mutare dei costumi e degli stili di vita. Design, tecnologia, nuovi materiali, ergonomia e sostenibilità, rappresentano i punti cardine della tre giorni di lavo-
L’Art de Vivre la Mer Grande successo per YA !2014 la kermesse culturale con esposizioni d’arte che combina Yachting e Arte organizzata dallo Yacht Club de Monaco. Dodici megayacht hanno aperto i loro ponti a collezionisti e ad armatori per ospitare opere di arte moderna di Alighiero Boetti e Fausto Melotti, di artisti contemporanei come Giorgio Vigna, Mimmo Paladino e del francese Ghass, dell’americana Laurel
ro. Con il patrocinio di Magis, azienda attiva a livello internazionale nel settore del design, sarà realizzato un auditorium dedicato ai convegni che si terranno nei giorni 4-5-6-febbraio 2015.
Holloman e della celebre Katharina Fritsch. Questa artista tedesca è autrice di opere riconosciute a livello internazionale per la capacità di intersezione fra il mondo degli antichi racconti popolari e della ricerca propriamente contemporanea dal forte impatto visivo. «Molte delle mie sculture, – ha detto –, esistono principalmente come immagine immateriale che emerge all'improvviso nella mia mente. È come una visione».
Gulf Craft investirà 100 milioni di dollari Gulf Craft aprirà una nuova struttura a Dubai Maritime City investendo 100 milioni di dollari nei prossimi 5 anni nello sviluppo dei circa 84 mila metri quadri di terreno situati nel distretto di DMC. Nel nuovo sito sorgerà un cantiere per la costruzione di mega e super yachts. Commentando questo annuncio, Mohammed Hussein Al Shaali, Presidente di Gulf Craft ha detto: «Una presenza a Dubai Maritime City è una mossa molto attesa dalla nostra società e aprirà un nuovo orizzonte a livello strategico per i futuri piani di Gulf Craft. Ci permetterà di operare nel cuore della regione e nel mercato internazionale». Erwin Bamps, Ceo di Gulf Craft, ha aggiunto: «Come società, Gulf Craft è stata premiata per il suo approccio creativo nella costruzione di barche e yacht e questo nuovo cantiere ci permetterà di allinearci ulteriormente alla strategia di innovazione nazionale di Dubai, che mira a rendere gli Emirati Arabi Uniti una delle nazioni più innovative a livello mondiale entro i prossimi sette anni. Intendiamo investire in una struttura all’avanguardia con particolare riguardo alla tecnologia, al design e all’efficienza operativa».
Azimut Atlantis 43
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Fra le novità in anteprima mondiale al prossimo Salone di Düsseldorf, che si svolgerà dal 17 al 25 gennaio 2015, ci sarà l’Atlantis 43 che è spinto da una coppia di Volvo Penta D6 con piede poppiero da 400 cavalli ciascuno, per una velocità massima di circa 33 nodi. Due cabine e due bagni possono accogliere fino a sette persone. Lunga fuori tutto 13,86 metri ha un baglio massimo di 425 centimetri, un dislocamento di 10,7 tonnellate, un’immersione di 90 centimetri, è costruita in vetroresina, ha una portata massima di 12 persone ed è omologata in categoria Ce B.
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Dall’Italia e dal mondo
Idea vincente Opac ha progettato e realizzato un tavolo estendibile che si solleva dal piano della cuscineria prendisole del flying-bridge per essere trasformata in area conviviale per pranzare comodamente dall’alto di una terrazza sul mare. Il tavolo, realizzato per il cantiere Monte Carlo Yachts, con un lato di 130 centimetri, ha un meccanismo completamente inserito nello spessore del legno che permette agilmente di ruotare il piano d’appoggio e di aprire gli spicchi raddoppiando la sua superficie.
Consegnate le due navi Saramour di 61 metri e Yalla di 73 metri sono state consegnate ai rispettivi armatori coronando un periodo di grande dinamismo del cantiere Crn di Ancona del Gruppo Ferretti, che ha chiuso con un bilancio positivo i recenti boat show di Monaco e di Fort Lauderdale. Entrambe
Qualitec technology award Il premio Qualitec Technology Award offre una occasione di competizione tra i promotori di idee e progetti innovativi che siano stati concretamente realizzati e proposti sul mercato, offrendo sia alle industrie della nautica che ai consumatori soluzioni”smart”, migliorative, innovative, in grado di rappresentare un concreto passo in avanti nei campi della tecnologia, della sicurezza, della semplificazione, della soluzione di problematiche non ancora risolte, della salvaguardia dell’ambiente, del miglioramento oggettivo delle condizioni di fruizione del diporto nautico. Tutti gli operatori professionali che propongono sul mercato della nautica i loro prodotti e servizi possono competere, iscrivendo alla 12°edizione del premio le loro idee più innovative. studiocarugati@libero.it 18
BARCHE dicembre 2014
varate e consegnate nel corso dell’anno, le navi da diporto, completamente realizzate su misura in acciaio e alluminio, hanno navigato nel Mar Mediterraneo durante l’estate, rappresentando al meglio la progettualità, l’artigianalità, il design e l’eccellenza che contraddistinguono il cantiere italiano.
Cigarette 42 Huntress
Ferruccio Rossi direttore generale di Sanlorenzo
Seahorse International, società del Gruppo Sarnico, ha importato un Cigarette 42 Huntress. Equipaggiato con la massima motorizzazione fuoribordo, è stato modificato nell’unità produttiva dei Cantieri di Sarnico. In particolare è stato completato l’allestimento tecnico e trasformati gli interni per dare spazio a ben cinque cuccette. Il Gruppo Sarnico vanta una lunga esperienza sulle imbarcazioni Cigarette, con una delle quali ha partecipato per più stagioni al Campionato del Mondo Powerboat P1. La messa a punto di tutto il sistema di propulsione, compresa la scelta della posizione dei fuoribordo, del rapporto di riduzione, del gambale e delle eliche, è stata curata da Lino Di Biase, ex campione del mondo Class 1 Offshore, da alcuni anni collaudatore e capo tecnico della Yacht Service Rapallo, cui è affidato il servizio di assistenza di tutte le imbarcazioni del Gruppo Sarnico. Il Cigarette 42 Huntress con cinque Verado di 350 cavalli ciascuno può navigare con andature di crociera fino a 50 nodi e raggiungere una velocità massima di 62,5 nodi.
Ferruccio Rossi è il nuovo direttore generale di Sanlorenzo Spa e risponderà direttamente al presidente e amministratore delegato Massimo Perotti. «Sono molto lieto di entrare a far parte del cantiere Sanlorenzo – ha dichiarato Ferruccio Rossi –, una società in forte crescita, con una prestigiosa tradizione ed un potenziale molto importante. Ho grande rispetto per i risultati raggiunti dal team di Perotti negli ultimi dieci anni, in totale controtendenza con la difficile situazione economica che ha coinvolto l’intera industria nautica. Entrambi condividiamo la stessa visione in termini di innovazione e tradizione; sono felice di portare il mio contributo professionale al consolidamento e al progetto di crescita di Sanlorenzo».
Composites Europe Il mercato europeo dei Materiali Compositi continua la sua crescita nel 2014 ed in particolare nel segmento dei materiali rinforzati in fibra di vetro (GFK). L'incremento del 2% supera le aspettative del settore secondo l'Associazione AVK che ha presentato il suo rapporto sull'attuale situazione di mercato, all'inaugurazione di Composites Europe 2014. Incoraggianti sono anche le prospettive nel comparto della plastica rinforzata a fibra di carbonio (CFK) dove il volume mondiale di produzione dei prodotti in CFK crescerà annualmente del 10%. «Questa importante e particolare situazione dimostra che il Salone si è sviluppato a livello internazionale quale irrinunciabile borsa dell'High-Tech», commenta Hans Joachim Erbel, Amministratore Delegato di Reed Exhibitions Deutschland GmbH.
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Dall’Italia e dal mondo
Selezionato il tavolo di Roda Il tavolo outdoor Brick di Roda, disegnato da Gordon Guillaumier, entra nella selezione Adi Design Index 2014, all’interno della sezione Design per l’Abitare, tra più di 130 progetti su quasi 660 proposte valutate. Disegnato da Gordon Guillaumier, il tavolo Brick (dall’inglese “brick”: mattoncino) vede il teak scomporsi in tasselli che, in un ritmato gioco di incastri geometricamente perfetti, caratterizzano il disegno del piano. I prodotti selezionati all’interno dell’Adi Design Index concorrono inoltre all’assegnazione del Premio Compasso d’Oro, che nato nel 1954 è tutt’oggi il più prestigioso premio di design al mondo.
Venduto un nuovo Mangusta 110 Overmarine Group annuncia la vendita della seconda unità della serie Mangusta 110. Decisamente soddisfatto Francesco Frediani che ha commentato: «Questo è il secondo 110 che vendiamo nel 2014 dopo che nei primi mesi dell’anno abbiamo venduto e consegnato il primo esemplare. Siamo lieti di vedere
che il mercato è in movimento e che questo modello è in linea con le attuali richieste». Il nuovo Mangusta 110 è lo yacht che più chiaramente mette in luce la recente evoluzione tecnica e stilistica dei Mangusta. Grazie ai due motori MTU 16V 2000M94 e agli idrogetti KameWa Roll Royce, raggiunge la velocità massima di 33 nodi.
Incetta di premi al Nmea Show
Venice Hospitality Challege
Per il nono anno consecutivo, Furuno è stata insignita dell’ambito premio Produttore dell’anno in occasione del Nmea Show 2014 di Sanibel in Florida. L’azienda, negli ultimi 43 anni, ha avuto l'onore di essere la più riconosciuta nel campo dell'elettronica marina dalla National Marine Electronics Association (NMEA) raggiungendo la quota record di ben 212 vittorie. A questo riconoscimento si aggiungono tre ulteriori premi: per il miglior radar con il sistema NAVnet TZtouch TZTBB con antenna DRS6A; per il miglior display multifunzione con il TZT14; per il miglior ecoscandaglio con l’FCV587.
La vittoria della prima edizione del Venice Hospitality Challenge è andata a Pendragon, il maxi timonato dal campione chioggiotto Enrico Zennaro, con un equipaggio veneziano. Secondo Idrusa di Paolo Montefusco, che dopo un’ottima partenza e una bolina al comando ha perso la prima posizione a favore dei veneziani. Terzo è arrivato Mauro Pelaschier al timone di Ancilla Domini dopo un’avvincente prima bolina di lotta con Pendragon. Per questa edizione gli equipaggi e gli hotel sorteggiati
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sono stati: il maxi Pendragon per i colori dell’Hilton Molino Stucky Venice, Idrusa per il JW Marriott Venice Resort & Spa, Kiwi per il The St. Regis Venice San Clemente Palace, Ancilla Domini per Ca’ Sagredo Hotel, Team Sistiana per il Belmond Hotel Cipriani, mentre i due Hotel Luxury Collection The Gritti Palace e Hotel Danieli sono stai rappresentati rispettivamente da Il Moro di Venezia e Chica Magnum. Le barche sono state ospitate nella nuova e bella realtà dello yachting veneziano al Marina Santelena di Stefano Costantini.
Foto Matteo Bertolin
Veloce 140’
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Il Benetti Veloce 140’ della gamma Class Fast Displacement che è stato presentato al salone di Fort Lauderdale si caratterizza per la nuova carena D2P studiata dallo Studio Pierluigi Ausonio Naval Architecture e dal centro di Ricerca e Sviluppo del gruppo Azimut Benetti. Questa carena consente bassi consumi di gasolio alla velocità di crociera di 12 nodi, ma anche la possibilità di navigare a oltre 20 nodi. Lo stile e il concept sono a cura di Stefano Righini mentre il design interno è stato sviluppato dallo studio inglese Redman Whiteley Dixon in collaborazione con il designer dell’armatore. I motori utilizzati sono gli Mtu 12V serie 4000 M93L da 3.500 cavalli ciascuno. Il sistema di pinne stabilizzatrici elettriche è della Cmc Marine.
AM MANCINI
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Dall’Italia e dal mondo
La nautica dà lavoro a 80.000 persone «L’industria nautica in Italia dà lavoro a oltre 18.000 persone. Più della Fiat nel nostro paese. Con l'indotto, il settore arriva a creare ben 80 mila posti. Un Marina turistico genera complessivamente 90 posti di lavoro. Sono numeri che parlano da soli: la nautica italiana non è solo un patrimonio della cultura nazionale, un vanto dell’industria manifatturiera, un emblema del Made in Italy. Non è più un mondo lussuoso di cui fanno parte piccole elite, dato che appassiona oltre un milione di italiani. È una risorsa economica e occupazionale per il nostro Paese. È uno di quei pochi settori che ci vedono leader nel mondo e sui quali dobbiamo puntare». Lo afferma il senatore del Pd Raffaele Ranucci, relatore della Ddl delega al governo per la riforma del codice della nautica (A.S. 1167). «La crisi ha colpito duramente la nautica in tutto il mondo. Però, mentre le aziende americane mostravano segni di ripresa già a fine 2010 e quelle nord europee nel 2011, le italiane ancora nel 2012 erano ben lontane dal riprendersi anche a causa dell'imposizione della tassa di soggiorno sulle acque marittime nazionali che ha fatto precipitare rovinosamente il comparto della nautica italiana. Finalmente, nel 2013 il governo Letta capisce che la visione della nautica come un fenomeno di lusso è profondamente errata. Ne coglie, invece, le opportunità occupazionali e dà un segnale concreto al mercato: abroga la tassa di possesso per le unità più piccole, lasciando immutata quella per le più grandi e gli yacht». «La delega al governo per la riforma del settore – spiega Ranucci – interviene sullo snellimento burocratico e amministrativo, piano fondamentale per ridare slancio al settore. Ma l’obiettivo deve essere ancora più ambizioso. Dovremmo puntare a fare del nostro Paese la base della nautica mondiale, facendo concorrenza agli inglesi, ai francesi e persino ai belgi. Il nostro bacino è particolarmente appetibile per i diportisti non comunitari. Navigano nelle nostre acque più di 44 giorni all’anno: non devono più andare in Costa Azzurra, Croazia, in Montenegro. Rilanciamo il leasing nautico, risolviamo l'annoso contenzioso sull'aumento dei canoni demaniali anche alle concessioni marittime del diporto già in essere, che ha fatto saltare i business plan delle aziende e si è scaricato sulla clientela. Queste sono le priorità. Il gruppo del Partito democratico le persegue, nella consapevolezza che il mondo della nautica non è più un bene elitario. È un'opportunità immensa per creare occupazione e sviluppo economico nel nostro Paese», conclude Ranucci.
Master in Yacht Design La 14esima edizione, promossa dal Politecnico di Milano e gestita dal consorzio POLI.design, si rivolge a studenti, italiani e stranieri, che intendano acquisire le migliori competenze per operare nel settore della nautica. La didattica del Master spazia in ambiti disciplinari differenti, dall’ingegneria all’architettura e design, integrando lezioni in aula, esercitazioni progettuali e visite guidate presso cantieri e aziende del settore, oltre a istituti di ricerca applicata. A completamento del percorso didattico è previsto uno stage di tre mesi in alcune delle più interessanti realtà professionali, fra cui studi di progettazione e cantieri nautici di primaria importanza. Il Master, in lingua inglese, ha la durata di un anno. L’avvio è previsto per marzo 2015. I posti disponibili sono 30. La quota di iscrizione è di 10.000 €. www.polidesign.net/myd
BARCHE
IMP. Boot
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RANIERI
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RANIERI
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C’era una volta il Maine …
ROSE ISLAND Via Bedeschi, 21 24040 Chignolo d’Isola (BG) www.roseisland.it
“The house of Lobsteryachts”
Rose island A
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…Welcome back Lobster Il tuo nome ora è Rose Island
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Economia
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Beni ex leasing
Dati positivi Le società di leasing nel 2013 hanno recuperato il 44,7% del valore del credito residuo nel comparto strumentale, il 56,3% nell’auto e il 72,9% nell’immobiliare di Camilla Bianchi
Lo stipulato leasing in Italia torna a crescere è quanto emerge dal forum organizzato da Markagain sul tema “La crisi che offre opportunità: il remarketing del leasing.” In particolare la dinamica tendenziale del mercato leasing italiano in termini di numero di nuovi contratti ha invertito il trend di decrescita a partire dagli ultimi mesi del 2013. La crescita è stata favorita dalla ripresa degli investimenti sui quali hanno inciso le recenti modifiche alla disciplina del leasing che hanno garantito maggiori risparmi fiscali alle imprese investitrici. La ripresa si è rinforzata nei com-
parti mobiliari «core» (auto e strumentale) e si è estesa al real estate. Prosegue il ridimensionamento dei finanziamenti al settore aeronavale e delle energie rinnovabili. L’incontro tra due realtà come Markagain, che capitalizza gli oltre 10 miliardi di euro di crediti e beni problematici gestiti da Cerved Credit Management, e Assilea, l’associazione che raggruppa la quasi totalità degli operatori del leasing in Italia, nasce dalla necessità di delineare un quadro puntuale della situazione dei beni “ex-leasing” in Italia, che ha una sempre maggiore incidenza sul mercato italiano. In particolare, durante il convegno sono stati presentati i risultati della rilevazione annuale di Assilea sul remarketing dei beni provenienti dai contratti leasing risolti, giunta alla decima edizione. L’analisi si è focalizzata sulle aree presidiate da Markagain - nautico, (segue)
Gianluca De Candia,Direttore Generale di Assilea ha dichiarato: «Questa indagine analizza la capacità delle società di leasing di ricollocare il proprio portafoglio beni. Se confrontiamo i risultati delle ultime tre indagini svolte, si osserva un aumento del numero dei beni venduti e una ripresa dei tassi di recupero sull’esposizione per il comparto auto e strumentale. Relativamente alle dinamiche contrattuali, anche per i beni venduti nell’anno si registra un aumento dei tempi di recupero e vendita».
Tabella 1.Sintesi delle ultime tre indagini sui beni ex - leasing (contratti chiusi).Anni 2011 – 2013 Immobiliare
Auto
Strumentale
Aeronavale e ferroviario
Anno
Beni Venduti
2013 2012 2011 2013 2012 2011 2013 2012 2011 2013 2012 2011
201 192 188 3.599 4.027 6.404 1.992 2.736 2.791 86 172 56
Fonte: BDCR Assilea
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BARCHE dicembre 2014
Beni Passati a Perdita 0 0 0 937 1.220 1.892 1.798 2.357 3.032 43 22 28
Probabilità di Recupero 100,00% 100,00% 100,00% 79,30% 76,70% 77,20% 52,60% 53,70% 47,90% 66,67% 88,66% 66,67%
Tasso di Recupero Tasso di Recupero sul Costo Bene sull'esposizione 60,00% 72,90% 64,20% 92,00% 71,20% 98,50% 25,90% 56,30% 23,70% 55,70% 26,50% 73,00% 21,30% 44,70% 20,80% 42,00% 21,90% 61,90% 31,20% 56,30% 32,20% 66,20% 33,00% 63,20%
Tempo di recupero e vendita (mesi) 83 80 67 13 10 9 16 14 11 20 12 11
CHRISTIAN GRANDE
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IMP. ECONOMIA
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Economia Beni ex leasing targato, immobiliare e strumentale – ed ha evidenziato un miglioramento della capacità delle società di leasing di gestire il proprio portafoglio di beni ex-leasing, con un aumento delle percentuali di recupero sui contratti chiusi nei settori auto e strumentale. Come illustrato durante il convegno, si riscontra, in particolare nei tassi di recupero rispetto all’esposizione sui contratti (risolti e chiusi contabilmente), un leggero aumento del valore medio nel comparto auto (si è passati dal 55,7% nel 2012 al 56,3% nel 2013) ed una decisa variazione positiva nel comparto strumentale in cui si è passati dal 42,0% al 44,7%. Anche i tassi di recupero sul costo bene sono aumentati in tali comparti attestandosi al 25,9% nel comparto auto e al 21,3% nel comparto strumentale (cfr. Tabella 1).
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Michele Cermele, Amministratore Delegato di Cerved Credit Management Spa, ha dichiarato: «I dati
presentati da Assilea durante il nostro convegno sono per noi una conferma della strategicità del mercato del remarketing del leasing. Attraverso Markagain siamo in grado di rispondere quindi ad una concreta esigenza del mercato, offrendo ai nostri clienti servizi distintivi quali la gestione diretta dei beni, una rete di broker specializzati e di strumenti di vendita all’avanguardia e una completa assistenza durante ogni fase del processo: tutti fattori chiave per aumentare la recuperabilità dei beni, garantendo minori costi di gestione e massima efficienza nei tempi di vendita».
Nel comparto immobiliare, i tassi di recupero, sia sul costo bene che sull’esposizione, pur se in diminuzione rispetto al 2012, si attestano su livelli elevati (rispettivamente pari al 60,0% e al 72,9%). Negativa invece la performance nel comparto aeronavale e ferroviario, con tassi medi di recupero rispetto al costo bene e all’esposizione al momento della risoluzione del contratto del 31,2% e 56,3% rispettivamente. Nel caso del segmento aeronavale, a fronte, secondo i dati dell’indagine Assilea, di un tasso di recupero sul costo bene medio del 32% per i beni aeronavali venduti tra il 2011 e il 2013, Markagain ha fatto invece registrare un tasso medio del 38%, con un miglioramento del 18,38% rispetto alla media del settore ed un tempo medio di vendita di soli 11 mesi. La probabilità di recupero, a fronte di un calo nel settore strumentale inferiore ad un punto percentuale, e ad una forte contrazione nel comparto aeronavale e ferroviario (la probabilità di recupero è passata dall’88,7% nel 2012 al 66,7% nel 2013) ha registrato una crescita nel comparto auto in cui la recuperabilità è passata dal 76,7% al 79,3%. Nell’immobiliare, come nelle precedenti indagini, non sono stati segnalati contratti passati a perdita, per cui la recuperabilità si conferma al 100%. Il numero delle posizioni chiuse è diminuito, nel 2013, nei comparti auto e strumentale, mentre è lievemente aumentato - seppur di poche unità - nel comparto immobiliare. Le dinamiche contrattuali evidenziano un aumento dei tempi necessari al recupero e alla vendita del bene. In particolare, nel comparto immobiliare, il recupero e la vendita del bene richiedono - in media - 83 mesi; nel comparto auto e strumentale, la tempistica si attesta a 13 e 16 mesi rispettivamente. I dati dell’analisi dei beni ex leasing venduti nel 2013, indipendentemente dalla chiusura contabile della relativa posizione in bilancio, mostrano dinamiche simili. Proprio al fine di assicurare ottime percentuali di recuperabilità e diminuire i tempi di vendita, Markagain offre ai propri clienti servizi ad alto valore aggiunto per il remarketing di beni mobili e immobili e procedure di vendita che garantiscono sicurezza ed affidabilità totale, sia al venditore che al compratore, oltre a migliorare le performance a livello globale.
Tabella 2.Sintesi delle ultime tre indagini sui beni ex - leasing venduti.Anni 2011-2013 Immobiliare
Auto
Strumentale
Anno
Beni Venduti
2013 2012 2011 2013 2012 2011 2013 2012 2011
259 213 210 6.649 5.974 7.118 3.623 3.436 3.096
Fonte: BDCR Assilea
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BARCHE dicembre 2014
Tasso di Recupero sul Costo Bene 55,6% 61,2% 69,7% 23,8% 23,8% 27,5% 19,8% 21,3% 22,5%
Tasso di Recupero sull'esposizione 66,1% 73,4% 100,1% 45,6% 42,8% 69,8% 34,6% 31,8% 51,0%
Tempo di recupero e vendita (mesi) 37 32 25 13 11 10 17 15 14
Le immagini proposte si riferiscono a beni nel portafoglio di Markagain.
Jeanneau
12-11-2014
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IMP Avvocato
13-11-2014
avvocato
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a bordo
Il contratto di costruzione Tutto quello che è meglio sapere per non avere sorprese quando si fa un accordo per la realizzazione
della propria barca di Federico Santini
L’avvocato Federico Santini è partner dello Studio Legale Internazionale d’Ippolito di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell'Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting.
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La costruzione di uno yacht può essere un'avventura meravigliosa, secondo alcuni armatori addirittura più stimolante dell'utilizzo dello yacht. Eppure, la stessa esperienza può trasformarsi in un percorso ad ostacoli laddove la si affronti senza le opportune cautele. Ciò non vale tanto per imbarcazioni prodotte in serie quanto per yacht "custom" di dimensioni superiori ai 24 m la cui costruzione è caratterizzata da più o meno elevata artigianalità, dal frequente ricorso ai subappalti e da una tempistica non perfettamente stimabile. La nostra attenzione sarà rivolta all'analisi delle diverse fasi della costruzione, a partire dal contratto di costruzione. L'intervento in questa fase di un legale esperto è essenziale, in quanto il contratto (inclusi piani generali e specifica tecnica) disciplina in maniera vincolante e, salvo modifiche concordate, definitiva il percorso costruttivo e le reciproche obbligazioni.
La descrizione dello Yacht Il contratto deve in primo luogo ben descrivere l'oggetto che il costruttore si obbliga a costruire ed a consegna-
re, dunque il tipo o modello di yacht, mediante riferimento ai piani generali ed alle specifiche tecniche che devono costituire allegati contrattuali. Il contratto deve indicare le specifiche dimensionali principali (lunghezza fuori tutto ed al galleggiamento, larghezza massima, pescaggio, capacità serbatoi gasolio ed acqua dolce, autonomia, stazza lorda), il materiale di costruzione, le performance di navigazione in termini di velocità di crociera e di velocità massima (per yacht di dimensioni importanti è opportuno aggiungere la previsione di performance garantite anche in termini di vibrazioni, rumore e privacy acustica) la Categoria CE (ove si tratti di unità inferiori ai 24 m sulla linea di galleggiamento) o la classe e l'ente di classificazione deputato al rilascio della stessa (ove si tratti di unità superiori ai 24 m sulla linea di galleggiamento), il regolamento dello Stato di Bandiera prescelto dall'armatore e l'eventuale compliance con un codice di sicurezza commerciale. La previsione di tale compliance commerciale è essenziale per unità destinate ad attività di noleggio e, anche per unità pleasure, importante in termini di valore commerciale in sede di rivendita. (segue)
GARRONI
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IMP Avvocato
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avvocato
a bordo
Il prezzo e le modalità di pagamento Il contratto deve indicare in maniera precisa il prezzo pattuito per la costruzione, la vendita e la consegna dello yacht completo ed ultimato in ogni sua parte in conformità al contratto ed idoneo alla navigazione ("seaworthy and safely afloat"). Il prezzo deve essere previsto come fisso ed invariabile, ossia non suscettibile di variazioni in fase di costruzione se non concordate per iscritto tra le parti. Il contratto deve altresì disciplinare le modalità di pagamento del prezzo. È buona regola e prassi ormai consolidata quella di prevedere specifici stati di avanzamento lavori (es. completamento scafo, accoppiamento scafo-coperta e sovrastruttura, arrivo motori in cantiere, ecc.) al raggiungimento dei quali legare il pagamento al Costruttore di altrettanti acconti sul prezzo, lasciando alla consegna il pagamento del saldo finale. Al Surveyor spetterà la verifica e la conferma del raggiungimento di ciascuno degli stati di avanzamento lavori che farà scattare il pagamento del corrispondente acconto. Si tratta di un aspetto di fondamentale importanza per il committente cui è strettamente complementare la disciplina delle garanzie contro il rischio di inaPer dempimento o default del costruttore. Al riguardo è è necessario segnalare che il sempre bene farsi contratto di costruzione di nave assistere da un non è disciplinato in maniera autonoma nel diritto Italiano, ma ad esso si applicano le norme prima di del codice civile sul contratto di firmare il contratto di appalto (artt. 1655 e ss.) cui costruzione del vostro espressamente rinvia l'art. 241 del Codice della Navigazione. yacht. L'applicazione delle norme sull'appalto comporta, per quanto qui interessa, che la proprietà dello yacht nel corso della costruzione - salva diversa pattuizione contrattuale - rimane a favore del costruttore fino alla consegna e che tutti i pagamenti del committente in corso di costruzione hanno natura di acconti sul prezzo.
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evitare brutte sorprese
consulente legale
Le garanzie contro il rischio di inadempimento del Costruttore Da quanto sopra esposto consegue l'opportunità per il committente di cautelarsi contro il rischio di inadempimento o di default del costruttore in relazione agli acconti versati. I principali strumenti di cautela sono la garanzia bancaria ed il trasferimento della proprietà ante-consegna (in deroga alla regola generale sopra citata). La garanzia bancaria, seppure preferibile per il committente, è però la più onerosa per il costruttore in quanto normalmente comporta il blocco da parte della banca garante di un importo pari alla somma garantita oltre al costo della garanzia. È possibile il ricorso ad un sistema di garanzia misto caratterizzato dall' iniziale rilascio di garanzia bancaria per il primo o per i primi acconti per poi passare al trasferimento della proprietà del manufatto in costruzione a favore del committente. Il trasferimento della proprietà in costruzione si attua mediante la stipula di un atto pubblico ovvero di una scrittura privata autenticata e la sua trascrizione nel Registro delle Navi in Costruzione tenuto dalla Capitaneria di Porto competente. Tale trascrizione rende il trasferimento della proprietà del bene opponibile rispetto ai terzi, ivi inclusi eventuali creditori del costruttore, quali subappaltatori e fornitori. (Fine prima parte).
BARCHE
ICY
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IMP. fisco
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Nautica
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e fisco
I contenuti induttivi Due esempi di acquisto di imbarcazioni da parte di due differenti nuclei familiari alla prova del redditest per dimostrare che si può comprare senza timore dell’Agenzia delle Entrate di Martino Vincenti* e Michele Tardini*
Come già abbiamo avuto modo di vedere in un precedente articolo di questa rubrica, dal 20 novembre 2012 è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate il software per l'auto-diagnosi della coerenza fiscale, ai più noto con il nome di “redditest”. In sintesi, il redditest è un prodotto informatico di
Non si giungerebbe, infatti, per entrambi i casi analizzati, alla congruità decretata dal redditest, se il reddito dichiarato fosse sensibilmente inferiore o le spese sostenute fossero decisamente superiori. Ricordiamo che con il nuovo redditometro è stato superato il precedente approccio secondo cui talune tipologie di beni (tra cui le imbarcazioni) costituivano ex se “indice di ricchezza”: il “nuovo” redditometro, infatti, non prevede più coefficienti differenziati in funzione del bene posseduto dal contribuente.
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ausilio ai contribuenti per l’auto-diagnosi (in forma anonima) finalizzato ad orientarli circa la coerenza del proprio reddito familiare rispetto alle spese sostenute. In altri termini, collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate e aprendo il programma del redditest ed inserendo i dati richiesti (la composizione, il reddito e il comune di residenza della famiglia e, successivamente, le spese sostenute nell'anno, suddivise in sette categorie: 1- abitazione, 2- mezzi di trasporto, 3- assicurazioni e contributi, 4- istruzione, 5- tempo libero e cura della persona, 6- altre spese significative, 7- investimenti immobiliari e mobiliari) si ha modo di vedere se il proprio reddito familiare è coerente con le spese sostenute al fine di evitare eventuali accertamenti sintetici futuri nell’eventuale caso di non coerenza. Il presente articolo è incentrato sull’analisi di due casi di nuclei familiari che acquistano un’imbarcazione, rispettivamente da euro 300.000 ed euro 1.000.000, sottoposti al redditest: scopo di tale analisi è quello di cercare di far capire come contribuenti in regola e corretti non abbiano nulla da temere da parte del fisco qualora decidano di acquistare un’imbarcazione. Gli esempi di fantasia sono stati scelti cercando di attenersi il più possibile alla realtà, ma con alcune ovvie semplificazioni. Caso 1: nucleo familiare composto da una coppia, entrambi dipendenti, con meno di 35 anni, senza figli e/o altri familiari che nel 2011 ha acquistato un’imbarcazione da euro 300.000. Il reddito per il 2011 è stato pari ad euro 330.000. La coppia, residente a Brescia, ha un’abitazione di proprietà di 150 mq. (categoria A/7) e due macchine da 88kw ognuna. Le spese in euro per abitazione sono state: 1.003 per utenze (importo preso da sito web di nota azienda fornitrice di utenze); 745 per telefonia fissa e mobile (importo preso da pacchetto di
telefonia fissa + Adsl a cui è stato sommato l’importo per la telefonia mobile di due cellulari: entrambi i pacchetti presi da sito web di noto gestore telefonico); 500 per acquisto di elettrodomestici; 500 per acquisto di arredi. Le spese in euro per i mezzi di trasporto sono state: 1.600 per assicurazione Rca. Le spese in euro per il tempo libero e la cura della persona sono state: 800 per le attività sportive; 228 per l’abbonamento alla pay-tv; 1.000 per soggiorni in albergo; 1.000 per altre spese relative a vacanze; 500 per centri benessere; 500 per altri servizi per la cura della persona. Le spese in euro varie sono state: 1.000 per spese mediche; 800 per apparecchiature elettroniche; 500 per gioielli e preziosi. Nel contesto appena descritto, l’acquisto dell’imbarcazione da Euro 300.000 non pone alcun problema di coerenza con il reddito dichiarato. Caso 2: nucleo familiare composto da una coppia, lui libero professionista, lei dipendente, con due figli (non ancora maggiorenni) che nel 2011 ha acquistato un’imbarcazione da Euro 1.000.000. Il reddito per il 2011 è stato pari ad Euro 1.000.000. La coppia, residente a Reggio Calabria, ha un’abitazione di proprietà di 300 mq. (categoria A/1) e due macchine da 180kw (il marito) e 88kw (la moglie). Le spese in euro per abitazione sono state: 14.400 per collaboratori domestici; 1.003 per utenze (importo preso da sito web di nota azienda fornitrice di utenze); 745 per telefonia fissa e mobile (importo preso da pacchetto di telefonia fissa + Adsl a cui è stato sommato l’importo per la telefonia mobile di due cellulari: entrambi i pacchetti presi da sito web di noto gestore telefonico); 2.000 per acquisto di elettrodomestici; 2.000 per acquisto di arredi; 2.000 per oggetti d’arte o antiquariato. Le spese per i mezzi di trasporto sono state: 2.100 per assicurazione Rca. Le spese per assicurazioni e contributi sono state: 8.000 per assicurazione professionale del marito; 1.000 per assicurazione contro gli infortuni; 170.000 per contributi del marito su base obbligatoria. Spese in euro per istruzione: 4.000. Le spese in euro per il tempo libero e la cura della persona sono state: 1.000 per gli abbonamenti ad eventi sportivi e culturali; 2.000 per le attività sportive; 348 per l’abbonamento alla pay-tv; 3.000 per soggiorni in albergo; 2.000 per altre spese relative a vacanze; 1.500 per centri benessere; 1.500 per altri servizi per la cura della persona. Le varie sono state: 3.000 per spese mediche; 2.000 per apparecchiature elettroniche; 2.000 per gioielli e preziosi. Nel contesto appena descritto, l’acquisto dell’imbarcazione da Euro 1.000.000 non pone alcun problema di coerenza con il reddito dichiarato. Dunque, si è avuto modo di dimostrare con due esempi pratici, certo, di fantasia, ma non così lontani dalla realtà, come l’acquisto di un’imbarcazione – a fronte di redditi congrui con il valore della stessa e di spese sostenute nell’anno in linea con i redditi stessi - non sia più un elemento che di per sé possa accendere i fari del fisco sui redditi dichiarati. * Dottori Commercialisti presso lo Studio Tributario Deiure Milano – Roma.
ALFANI
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12-11-2014
Lo psicologo
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in barca
Il mal di mare Perché alcuni di noi soffrono di questo malessere quando sono in barca? Cerchiamo di comprenderne l’origine per preservare il nostro equilibrio psicofisico di Mario Marazzi*
In un precedente articolo di questa rubrica ho indicato nel bisogno di mantenere in equilibrio i parametri fisiologici uno tra i più importanti fattori motivazionali, cioè quei fattori che spingono gli individui all’azione.
Mario Marazzi, nato a Roma nel 1947, ha due lauree, la prima in Economia e Commercio conseguita presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, la seconda in Psicologia conseguita sempre presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza.
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In mare rischia di essere compromesso un parametro importante per l’esistenza della nostra specie: il mantenimento della postura adeguata anche in movimento, cioè il senso dell’equilibrio. Per mantenere l’equilibrio è necessario che arrivino continuamente informazioni sulla posizione e sul movimento di tutte le parti del corpo. In particolare quelle provenienti dal capo e dagli occhi devono essere indipendenti le une rispetto alle altre ed è il cervelletto che modula il riflesso vestibolo-oculare. Quando si parla di equilibrio si devono considerare gli aggiustamenti posturali. Essi permettono il sostegno del capo e del corpo contro la forza di gravità ed altre forze esterne che possono intervenire, mantengono l’allineamento del corpo all’interno della base di appoggio al suolo e stabilizzano le parti che hanno funzione di supporto mentre altre sono in movimento. Le informazioni sensoriali che attivano le risposte motorie sono i propriocettori muscolari, i recettori vestibolari e le afferenze visive. Nell’ambiente marino, in cui operano più forze contrapposte e sufficientemente imprevedibili quali il rollio, il beccheggio, le oscillazioni di rotta e le oscillazioni sulla verticale, si può determinare un conflitto fra gli stimoli provenienti dagli occhi e quelli provenienti dal sistema vestibolare. Questo conflitto fa insorgere il temutissimo mal di mare o, più correttamente, la chinetosi, cioè “mal da movimento”. Chiariamo subito che nonostante la spiacevolezza dei sintomi nessun marinaio deve sentirsi mortificato nella propria “nauticità” dall’averlo sperimentato almeno qualche volta. È confortante ricordare che l’ammiraglio Nelson soffriva di mal di mare con una frequenza che noi valuteremmo imbarazzante e questo non è stato certo di impedimento alla sua carriera! Inoltre il mal di mare, in un’ottica evoluzionistica, ha avuto nella storia dell’umanità la funzione protettiva di far avvicinare con cautela ambienti infidi e pericolosi, come appunto doveva apparire ai nostri progenitori la vasta distesa marina. Ciò dà conto del fatto che il mal di mare è frequentissimo, praticamente tutti coloro che vanno per mare prima o poi ne vengono colpiti, anche se varia da individuo ad individuo la soglia di stimolazione necessaria ad innescarlo ed i tempi di reazione: alcuni ne soffrono già lasciando la banchina, altri solo dopo molti giorni di burrasca. I sintomi sono tristemente noti e compaiono in una sequenza che ha una certa regolarità: pallore, sudori freddi, debolezza, nausea
e vomito; ad essi si associano vissuti emotivi di tipo negativo: voglia di solitudine, apatia, ansia e crollo motivazionale. Ho detto in precedenza che la causa scatenante è il conflitto di informazioni sul movimento ma, dal punto di vista della psicologia, bisogna sottolineare il ruolo secondario ma non irrilevante, del condizionamento derivante dalle esperienze precedenti. Questo fenomeno è stato studiato dagli psicologi comportamentisti. Chi non conosce i riflessi condizionati studiati da Pavlov? Tale riflesso induceva i cani a salivare anche di fronte ad uno stimolo come il suono di un campanello: nella fase di condizionamento il campanello suonava mentre veniva offerto un gustoso boccone di cibo; questa esperienza, ripetuta più volte, era sufficiente a causare successivamente una abbondante salivazione al solo suono del campanello. Da questo punto di vista anche noi umani funzioniamo nello stesso modo: avendo associato l’insorgenza del disturbo a certi stimoli che in realtà di per sé non producono necessariamente il mal di mare, ad esempio il mare mosso ma anche la semplice vista della barca ormeggiata, al loro verificarsi il soggetto diventerà estremamente vulnerabile. Un altro meccanismo che interviene è quello che viene chiamato “la profezia che si auto-avvera”: se siamo convinti che accadrà una cosa, probabilmente quella cosa accadrà realmente. La “profezia” funziona sia in positivo che in negativo. È una esperienza che, ad esempio, studenti e sportivi conoscono bene: probabilmente sono coinvolti il grado di autostima, il senso di efficacia personale, la capacità di concentrazione ed il livello dell’ ansia, tutti fattori che si influenzano a vicenda e che finiscono per determinare la qualità della performance. Nel nostro caso la convinzione che saremo comunque preda del mal di mare crea una ansia “anticipatoria” ed una immedesimazione nella ineluttabile situazione che finirà per favorire grandemente, se non proprio a determinare, quello che si temeva e che si voleva evitare: una mesta “agonia” riversi sulla battagliola! È di sicuro conforto sapere che vari studi hanno evidenziato che di fronte a ripetuti stimoli che perturbano la postura si attivano sia meccanismi anticipatori o feed-forward (quando la muscolatura si attiva prima dello stimolo) sia rapide correzioni compensatorie o feed-back (quando l’attivazione avviene dopo). Con l’esperienza questi aggiustamenti posturali si integrano con i movimenti volontari e consentono di mantenere senza sforzo e con naturalezza l’equilibrio e la postura più adeguata, anche in condizioni particolarmente difficili. In altre parole, abbiamo acquisito il premio agognato, il “piede marino”. Nel prossimo numero della rubrica parleremo di come si può prevenire o reagire al mal di mare.
BENETEAU-MC
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IMP Ambiente
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mare
di Nicoletta Ghilino
L'orto di Nemo
Pesce Foglia
Alle cinque terre i robot sottomarini della NATO
Nel piccolo paese di Noli, nel ponente ligure, è stato attuato un progetto di coltivazione idroponica: gli ortaggi sono stati coltivati in soluzioni acquose nutritizie anziché nel terreno, all'interno di biosfere trasparenti in fondo al mare. Gli ideatori del progetto sperimentale 'Orto di Nemo', hanno da poco concluso la raccolta di basilico e insalata coltivata con questa tecnica. L'esperimento è stato effettuato da Mestel Safety, una società del gruppo Ocean Reef che opera nel settore della subacquea. Sergio Gamberini, amministratore unico della Mestel Safety e ideatore del progetto, spiega che a Noli sono riusciti a provare che il sistema è autosufficiente: è stato infatti solo necessario aggiungere dei minerali di sostegno su substrato di fibra di cocco. L'innovativa tecnica apre nuove possibilità per produrre cibo in zone con climi estremi e in coste dove ci sono lagune protette.
A fine settembre è stato pescato, da un peschereccio della flotta di Sciacca, un esemplare di “Lobotes Surinamensis”, detto anche Pesce Foglia, del peso di oltre 6 chili e lungo 67 centimetri. L'esemplare è rarissimo e infatti i pescatori hanno segnalato immediatamente il ritrovamento alla Guardia Costiera, che si è poi rivolta all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale di Palermo per gli studi e gli accertamenti di rito.
Si chiama “Manex 14” la campagna scientifica internazionale che ha visto come protagonista la nave oceanografica della Nato “Alliance” nel tratto di Mar Ligure tra Framura e Bonassola. L'obiettivo della Nato era quello di dimostrare l'efficacia dei veicoli autonomi sottomarini nella mappatura dei fondali: i robot del Centro Nato per la ricerca marittima e la sperimentazione (Cmre) di La Spezia sono stati immersi sott'acqua per la cattura di immagini acustiche che descrivono il fondale e tutto ciò che contiene, in modo da migliorare le attuali conoscenze del settore, soprattutto per quanto riguarda le possibili applicazioni delle nuove tecnologie nelle operazioni per evitare il contatto dell'essere umano con ordigni esplosivi presenti sul fondale.
Una nuova colla...di cozza
Greenpeace e la classifica “Rompiscatole” Quest'anno Greenpeace ha lanciato un'indagine sulla sostenibilità delle scatolette di tonno vendute nel nostro Paese (http://www.greenpeace.it/tonnointrappola/), esaminando 14 aziende che coprono più dell'80% del mercato nazionale. L'obiettivo è quello di spingere le aziende a una maggiore sostenibilità e orientare i consumatori ad acquisti più responsabili. Ma l'Italia non è stata l'unico bersaglio: Austria, Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, e ora Francia, in cui in alcuni casi il tonno non sarebbe 'sostenibile', cioè non pescato con metodi a basso impatto ambientale.
Una colla ultraresistente che arriva dalle cozze: questo il progetto - pubblicato sulla rivista Nature Nanotechnology- dei ricercatori del Massachussets Institute of Technology (Mit), guidati da Chao Zhong. La sostanza che consente alle cozze di attaccarsi alle superfici sott'acqua è composta da varie proteine; il team di studiosi ha progettato un batterio dell'Escherichia coli, in grado di produrre un materiale ibrido che incorpora sia le proteine appiccicose delle cozze sia quelle batteriche presenti nelle biopellicole. La combinazione dei due tipi di proteine ha formato una colla idroresistente ancora più forte di quella secreta naturalmente dalle cozze, che si attacca a superfici sia umide che asciutte. Messa alla prova con il microscopio a forza atomica, la sostanza è risultata idonea ad aderire ai bordi di silicone, oro e polistirolo.
Il caldo fa aumentare le specie velenose Un'invasione di plastica Dal 9 al 13 ottobre il veliero Tara Mediterranée ha percorso una tratta di sedicimila chilometri per studiare la proliferazione delle microplastiche nel Mediterraneo e i conseguenti effetti sull'ambiente, sulla biodiversità e sulla salute dell'uomo. Albania, Grecia, Libano, Malta, Tunisia, Algeria, Francia, Italia, Spagna, Marocco, Portogallo sono i paesi coinvolti nel progetto. Il fenomeno dell'invasione delle microplastiche sta silenziosamente e irreversibilmente danneggiando il Mediterraneo: si stima che i frammenti, da 0,3 a 50 mm e invisibili all'occhio umano, siano almeno 250 miliardi. La microplastica si introduce in tutte le forme di vita che abitano il mare, microplancton incluso. La plastica impiega dai due ai trecento anni per degradarsi e si insinua anche nella rete alimentare, alterando la chimica e la biologia marina.
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Uno studio pubblicato sulla rivista Marine Ecology Progress Series, coordinato da Paula Whitfield, del Centro di scienze degli oceani costieri del NOAA, ha dimostrato che il riscaldamento globale sta portando nell'Atlantico un numero sempre maggiore di specie tropicali, alcune delle quali velenose. Lo studio ha monitorato le barriere coralline della North Carolina, che si trovano in una zona di transizione temperata-tropicale: con l'innalzamento delle temperature l'area in oggetto è diventata un vero e proprio laboratorio per lo studio dell'impatto dei cambiamenti climatici sulla fauna marina. La specie che potrebbe espandersi notevolmente è il pesce scorpione: una specie velenosa, che porta alla riduzione della biomassa e del cibo per i pesci.
BRAMA
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BRAMA è un marchio di MCS s.r.l.Via G. Galilei, 6/14 36040 Brendola (VI) Tel. +39,0444,401133 Fax. +39,0444,401305 www.bramaitalia.com - info@bramaitalia.com
IMP. Libri
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libri
Ricordando Josep Conrad Italo Calvino nel 1954 scriveva che a Conrad l’avventura serviva a dire cose nuove agli uomini e le vicende e i paesi straordinari raccontati servivano a segnare con piu’ evidenza il rapporto con il mondo. Conrad aveva la capacità di legare l’esplorazione di mondi sconosciuti con la forza della metafora, che sa trasfigurare le esperienze esistenziali e renderle universali. Aveva vissuto e goduto i mari del sud sulla sua pelle ricavandone un campionario di casi umani che nemmeno la più esagitata fantasia di romanziere avrebbe saputo inventare. Oggi, a 90 anni della sua scomparsa, viene riproposta una delle sue piu’ avvincenti avventure letterarie, Il Selvaggio, con una nuova traduzione d’autore di Fabrizio Pasanisi, un saggio critico di Dario Pontuale e la prefazione di Ernesto Ferrero. Il testo, pubblicato nel 1920 completa la trilogia aperta da La follia di Almayer e Un reietto delle isole. Eroe indiscusso e tragico della vicenda è il capitano Tom Lingard, al comando del brigantino Lightning e impegnato tra gli insidiosi stretti che separano il Borneo dalle isole vicine, che si trova invischiato fra l’obbligo morale di tenere fede al suo giuramento e il nuovo scompiglio che gli strazia il cuore…. Joseph Conrad , Il selvaggio –, 2014 collana Nautilus, Nutrimenti Mare, Roma, € 22.00
Il perfetto Capitano La quinta edizione della pubblicazione edita da Il Frangente per il conseguimento della patente nautica entro le 12 miglia dalla costa è un testo che è stato aggiornato in base alle esigenze del nuovo sistema d’esame ministeriale a quiz. Rispetto alle precedenti è stata migliorata e ampliata la parte grafica con molte tabelle riassuntive, disegni e immagini a colori che saranno di concreto aiuto per il superamento dell’esame. Anche se il test per il conseguimento della patente nautica entro le 12 miglia presenta difficoltà ridotte rispetto a quello della navigazione senza limiti, è bene ricordare che navigare sottocosta è più impegnativo che navigare in alto mare. Infatti intensità di traffico, segnalamenti marittimi, ordinanze e regolamenti aumentano il rischio di violazioni, incagli e collisioni. Ecco perché consigliamo questo testo anche ai comandanti esperti che potranno mantenersi costantemente aggiornati e informati, non sottovalutando la responsabilità di sui si fanno carico al comando delle unità da diporto. Miriam Lettori, Patente Nautica entro 12 miglia dalla costa a vela e a motore 2014, Edizioni il Frangente S.a.s., Verona, € 21,00
Uomini e storia Solo, attraverso l’Atlantico è il secondo volume edito da Edizioni Mare Verticale delle opere di Alain Gerbault. Nel 1923 il navigatore francese a bordo della barca a vela Firecrest compie in solitario la traversata dell’oceano Atlantico da Cannes a New York. In questo libro racconta tutte le drammatiche burrasche e tempeste incontrate alle isole Bermude e nella Corrente del Golfo e tutte le difficoltà affrontate da solo in mezzo all’oceano… Ero stato, di volta in volta,gabbiere, velaio, carpentiere e navigatore e, soddisfatto di aver portato a termine il mio rude lavoro di marinaio, mi addormentai, sorridendo al pensiero che la mia barca, con un mare agitato, si avvicinasse ora a una meta lontana che avevo disperato di poter raggiungere... Alain Gerbault, Solo, attraverso l’Atlantico, 2014, Edizioni Mare Verticale, Grancona, € 16.00
1850 – 1950 Cent’anni di vela Lariana Pescare in barca a vela Sono tanti i velisti che tentano di pescare durante le molte ore di navigazione, spesso però senza successo. A loro è dedicato questo manuale, interamente illustrato, con tutte le notizie indispensabili per praticare la pesca da una barca a vela. Sono svelate tecniche e attrezzature che possono fare la differenza, sempre però con l’attenzione a un approccio sostenibile e rispettoso del mare e delle sue risorse come ad esempio le dimensioni minime delle prede. Nel testo viene illustrata la pesca alla traina, che è la tecnica più diffusa, ma anche la possibilità di pescare all’ancora o da derive. Sono indicate le schede sui pesci insidiabili, sulle esche naturali ed artificiali, sulle velocità di traina e non mancano alcuni pratici consigli su come cucinare il pescato. Stefano Spilla, La pesca a vela 2014, Nutrimenti Mare, Roma, € 12.00 44
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Eugenio Mellera, 1850 -1950 Cent’anni di Vela Lariana, 2014, Associazione Culturale “Luigi Scanagatta”, Varenna (Lc) edizione limitata € 25.00. Eugenio Mellera è un noto velista con al suo attivo numerose affermazioni internazionali. Vive vicino alle sorgenti del Fiumelatte, nei pressi di Varenna e negli anni è riuscito a mettere insieme un archivio fornitissimo che gli ha permesso di realizzare il sogno di scrivere questo libro. La vela sul Lago di Como è un fenomeno nato ufficialmente molto prima che nelle grandi città marinare quali Genova, Trieste o Napoli. Nel 1850 proprio sul Lago di Como si tenne la prima e piu’ antica competizione velica di cui si abbia notizia in Italia, su un percorso che si snodava tra Dongo e Bellagio. Fu vinta dal marchese Trotti, milanese con villa a Bellagio, che precedette altri nobiluomini dotati di barche prestigiose. Nel 1901 prese poi vita la Coppa Bellano che si tiene ancora oggi. La cosa più curiosa è che l’anima dell’organizzazione fu un sacerdote, don Luigi Adamoli, che partecipò a diverse edizioni della gara. Inoltre scovando tra i documenti del Lloyd Register of Yacht, l’annuario britannico della vela, Mellera ha scoperto che la Società Regate Club sul lago di Como, nata nel 1872 risulta essere il più antico dei club italiani, fondato ancora prima del prestigioso Yacht Club di Genova. Un motivo d’orgoglio, un’avventura intrisa di aneddoti, leggende, cronache, personaggi che Eugenio Mellera ha raccolto in 110 pagine con centinaia di illustrazioni e tantissimi documenti inediti.
Magazzu
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Fiamma Zagara
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Potente come un vulcano Un’artista dalla forza interiore dirompente, capace di emozionare e di incidere profondamente nell’animo umano con opere di grande complessità stilistica di Pasquale Alfieri
Ci sono due tratti in particolare che potrebbero definire la figura di Fiamma Zagara senza dover fare ricorso ad improbabili analisi. Il suo nome Fiamma come sosterrebbero gli antichi latini è già un presagio di quell’inquietudine d’artista che contamina la materia di cui fa uso nelle sue opere e che si dilata ed amplifica con quel germe di napoletanità che esprime un’incontenibile energia. Non ci vuole molto a capire che la sua “prima vita” da docente in Lettere classiche e Filosofia è solo un passaggio. Troppo stretta per non lanciare il cuore oltre l’ostaco-
A sinistra, un ritratto di Fiamma Zagara realizzato da Roberto Fallani. Sopra, Travaglio, opera di 110 centimetri di diametro. A destra, Trame d’inquieto, pala di 100 per 200 centimetri.
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Fiamma Zagara
L’artista Fiamma Zagara è nata a Napoli dove ha insegnato Lettere classiche e Filosofia. Dopo aver vissuto tra La Spezia, Venezia, Catanzaro, Firenze e Messina si è stabilita a Roma nella casaatelier di Prati. L'artista, impegnata in una continua e innovativa ricerca su materiali e tecniche, pur sempre nel solco della più grande tradizione italiana ed internazionale, si distingue per il suo originale, coinvolgente linguaggio. Nel 2008 molti suoi lavori degli anni precedenti sono stati esposti per la prima volta a Roma presso le "Gallerie Benucci" in via del Babuino e presso la "Galleria la Nuvola" in via Margutta. Tra i numerosi premi ricevuti c’è il "Premio Personalità Europee 2008 per l'Arte" in Campidoglio a Roma; la Medaglia della Presidenza della Repubblica per l’Arte e il "Premio delle Arti e della Cultura" di Milano.
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lo delle regole e delle convenzioni. È così che la sua pittura prima e le sue installazioni poi, non seguono correnti, non si ispirano a modelli del passato “ma appaiono – così come è stato annotato dal critico d’arte Claudio Strinati in una sua recensione – come un fluire di pulsioni senza mediazioni nella spontaneità assoluta delle emozioni”. Dalla exhibition della Biennale di Venezia a quella di Palazzo Barbo in Piazza Venezia a Roma, meritando gli apprezzamenti di critici come Moioli, Sgarbi e De Montemayor, la produzione artistica di Fiamma Zagara si muove da alcuni anni in un gigantismo delle opere dove l’uso di colate di materiali plastici mescolate ad altri elementi come spago, sabbia, stoffe e alluminio, non viene interrotto per essere contenuto in uno spazio limitato, ma scorre come lava guidata dall’artista non già in un modello preconcetto di forma ma di istintiva natura spazio-creatività. L’effetto è una sovrapposizione materica che assume tridimensionalità nel gioco dei colori che vengono assegnati ai diversi materiali impiegati. È questa particolarità che ha fatto delle opere di Zagara non solo un pezzo d’arte da collezione ma un elemento di interior per spazi che vogliono giocare su dimensioni prospettiche dilatandone gli ambienti o caratterizzandoli con elementi iconici. Le sue opere escono dalle gallerie d’arte per occupare spazi da esaltare in un minimalismo di componenti come Palazzo Coveri in Lungarno Guicciardini e alla Deutsche Bank di Piazza Frescobaldi a Firenze fino al complesso capitolino dei Dioscuri al Quirinale. Applicazioni che stanno affascinando anche il mondo degli interiors per grandi yacht reinterpretato dalla nouvelle vague di designer che guarda alle opere d’arte come quinte ispiratrici di un layout non rigido che interpreta il personale concetto di vivibilità degli armatori.
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Sopra, Ecographia Alchemica opera di centimetri 100 per 150. A fianco l’artista Fiamma Zagara nel suo studio. Nella pagina a lato, la mostra di Palazzo dei Normanni a Palermo e Magmatica opera di centimetri 215 per 220.
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L’ingegnere a bordo
Timoneria realizzata da Team Italia per il megayacht Chopi Chopi di Crn Gruppo Ferretti.
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Il bello dell’
integrazione Sulle barche moderne gli impianti tecnologici piĂš evoluti sono realizzati tenendo conto anche della funzione estetica e di design di Laura Lazzerini
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L’ingegnere a bordo
Diffusori integrati nel cielino I diffusori completamente integrabili nel cielino sono valutabili, in quanto a prestazioni, dai diagrammi di dispersione polare che riportano le performance dello speaker all’interno dell’ambiente e dal grafico di risposta in frequenza. Il diffusore richiede alcune accortezze in fase d’installazione che riguardano gli spessori minimi da rispettare tra il cielino e la superficie del diffusore.
Il salone di Chopi Chopi di Crn Gruppo Ferretti. L’impianto di domotica è stato realizzato in collaborazione con Videoworks.
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evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha favorito sempre di più la realizzazione di soluzioni a bordo funzionali e, al contempo, con impatto estetico minimo se non addirittura inesistente. Il mancato com-
no ideale di confronto tra gli interior designer e i progettisti elettronici. La fusione tra tecnologia e design non è apprezzabile soltanto nei cosiddetti spazi “nobili”, ma anche in aree che fino a pochi anni fa erano considerate esclusivo appannaggio dei tecnici, come nel caso della timoneria. In questa zona, infatti, la strumentazione elettronica dedicata alla promesso, fino a qualche tempo fa dato per navigazione e alla comunicazione è ormai integrata negli scontato, di soluzioni gradevoli dal punto di vista elementi di arredo che costituiscono la plancia di comanestetico ma prive di funzionalità oppure soluziodo. Il concetto di derivazione mercantile di “Integrated Bridni in grado di funzionare ma non integrate in ge System”, indicato con l’acronimo IBS, che comporta la modo armonico nell’arredo, ha lasciato spazio realizzazione di timonerie nelle quali i dispositivi elettronici alla ricerca di un maggiore equilibrio tra il design e la tecnologia. sono tutti interfacciati tra loro e dialogano tramite un bus L’integrazione con il design assume una certa importanza di comunicazione comune, ha favorito il passaggio da negli ambienti dedicati agli ospiti, come nel caso dei “home cinema”, i piccoli cinema timonerie progettate e che frequentemente si troinstallate in modo artigiavano a bordo delle imbarcanale verso sistemi di planIntegrazione non significa soltanto zioni a elevata metratura. cia di tipo modulare, monma Questa tipologia d’ambientati a bordo in base alla anche te, molto particolare e decitecnica di suddivisione samente suggestiva, predella struttura d’arredo in se non addirittura senta numerose peculiarità moduli predefiniti e precoche richiedono una certa struiti. accortezza sia dal punto di vista del design che della progetMa quali sono gli strumenti che la tecnologia mette a dispositazione elettronica. La necessità, infatti, di prevedere un tratzione e i progressi che sono stati compiuti negli ultimi anni per tamento ad hoc in grado di garantire il completo isolamenfavorire l’integrazione dell’elettronica a bordo? to del suono della sala cinema rispetto a tutti gli ambienti Se fino a qualche anno fa i sistemi wireless erano ritenuti non esterni, di progettare un trattamento acustico capace di sufficientemente robusti da garantire la trasmissione del gestire e regolare in modo prevedibile i fenomeni legati alla segnale a causa della presenza di strutture metalliche sull’imdiffusione del suono all’interno della sala cinema, di creare barcazione, la standardizzazione dei protocolli di comunicaun’illuminazione funzionale per esaltare, con giochi di luci e zione senza fili ha contribuito a incrementarne l’affidabilità e colori, gli elementi decorativi e architettonici, la rende il terrele prestazioni anche in ambienti problematici dal (segue)
L’
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avere protocolli di comunicazione condivisi,
soluzioni a impatto estetico ridotto inesistente.
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L’ingegnere a bordo
La sala di home cinema del megayacht Quattroelle di Lürssen Yachts, progettata da Nuvolari Lenard per il design esterno, l’interior design & decor.
Protocolli di comunicazione senza batterie Enocean, uno dei protocolli di comunicazione aperti, fa riferimento allo standard ISO/IEC 14543-3-10 per le applicazioni wireless a consumi energetici ultraridotti. Le sue principali caratteristiche sono l’architettura senza fili e l’assenza di batterie. L’energia elettrica per alimentare i dispositivi è infatti ricavata dal rilevamento di vibrazioni, di piccoli movimenti, dalle variazioni di pressione, dei livelli di luce, dei livelli di temperatura.
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punto di vista della copertura del segnale, in alcuni casi senza il supporto di una fonte d’alimentazione elettrica esterna al dispositivo (il componente elettronico preleva energia da alcuni fenomeni che hanno luogo all’interno dell’ambiente, come le variazioni del movimento, della pressione, della temperatura). Le soluzioni nel campo dell’illuminazione, inoltre, stanno migrando verso il “punto luce intelligente”, ovvero un punto luce che, tramite un’intelligenza al proprio interno, dialoga con il tablet o il dispositivo smart senza la necessità di stendere cablaggi fisici. Per i sistemi d’illuminazione ancora cablati, invece, la tecnologia mette a disposizione un’ampia gamma di placche a scomparsa perfettamente integrabili
negli elementi di arredo, con impatto estetico notevolmente ridotto. A queste si aggiungono le soluzioni che riguardano alcuni componenti per la distribuzione audio, come nel caso dei diffusori che possono essere completamente integrati nel cielino, rendendo invisibili le griglie della diffusione sonora. Le performance di questi altoparlanti sono state sperimentate e migliorate nell’arco degli ultimi anni in modo tale da rendere i dati prestazionali, indicati nelle schede tecniche dei dispositivi, paragonabili a quelli dei diffusori che richiedono l’installazione di aperture ben visibili. Gli apparecchi telefonici riescono ormai a comunicare con lo stesso protocollo utilizzato dalla rete internet, facendo uso della tecnologia Power over Ethernet (PoE), ovvero prelevando l’alimentazione necessaria al loro funzionamento direttamente dalla rete Ethernet. Questa funzionalità comporta notevoli benefici in termini d’integrazione in quanto i telefoni non devono essere corredati del carica batterie e sono capaci di autoalimentarsi dalla rete, con conseguente riduzione di un elemento che non deve essere inserito, insieme al cablaggio, all’interno dell’arredo. Se da una parte, quindi, la tecnologia ha diretto il proprio percorso verso soluzioni di tipo wireless, basate su protocolli di comunicazione consolidati nel tempo, dall’altra, la maggiore consapevolezza della necessità d’integrare la tecnologia nel design, ha favorito lo sviluppo di applicazioni costituite da un minore numero di componenti elettrici ed elettronici, dalle dimensioni notevolmente ridotte rispetto al passato, e che dialogano in rete con gli altri dispositivi intelligenti presenti all’interno dell’imbarcazione.
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La pagina della Guardia Costiera
I numeri dell'estate Sono sempre preziosi gli interventi che ogni estate la nostra Guardia Costiera effettua per prevenire e soccorrere quanti si trovano in difficoltà di Clelia Pirazzini
La Guardia Costiera-Capitanerie di Porto ha presentato i dati nazionali sull’attività svolta nel corso del 2014 e ai soccorsi effettuati su tutto il territorio nazionale compresi Lago Maggiore e di Garda. Da quest'anno il numero di telefono delle emergenze in mare, il 1530, ha messo in contatto diretto l'utente con la Capitaneria più vicina. 3000 gli uomini coinvolti nelle varie operazioni con l'impiego di 300 gommoni dislocati lungo le coste italiane. Sono state soccorse 828 unità di cui 601 a motore e 227 a vela. Per ciò che riguarda le persone in difficoltà sono stati salvati 2375 diportisti, 46 subacquei, 47 windsurfisti, 6 acquascooteristi oltre a circa un migliaio di bagnanti. Purtroppo hanno perso la vita 64 persone. Questo per ciò che riguarda il mare. Nei laghi l'operatività della Guardia Costiera è stata costante, avendo prestato soccorso a 26 unità nel Garda, con 90 persone tratte in salvo, e 21 nel lago Maggiore con 53 persone soccorse. Per ciò che riguarda la vigilanza in mare, i controlli sul diporto nel 2014 sono stati 44.228, con riscontro di 1515 violazioni in materia di diporto per illeciti amministrativi. 56
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GUARDIA COSTIERA Come entrare in contatto con la Guardia Costiera: 1530, numero unico per le emergenze in mare, gratuito e attivo 24/24
Dove siamo: RTL 102.5 Radio Guardia Costiera sul web www.guardiacostiera.it/radio o www.rtl.it/Guardia, sul satellite Hot Bird e in DAB canale 12°. Siamo presenti anche su Facebook, Twitter, Google+, YouTube.
Come trovarci: Sul sito ufficiale www.guardiacostiera.it
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53° Interboot
Una festa sull’acqua La 53 esima edizione di Interboot ha offerto ancora una volta un quadro molto positivo del mercato nautico tedesco che mostra una leggera ripresa negli affari economici, nonostante il numero dei visitatori sia quasi come quello dello scorso anno. Segno che la passione per gli sport acquatici è sempre forte di Massimo Longoni
Grande soddisfazione per Dirk K re i d e n w e i ß project manager di Interboot per i risultati di quest’anno. I visitatori della 53 esima edizione sono stati 86.200 durante i nove giorni
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di salone. 491 operatori provenienti da 15 nazioni differenti hanno offerto un’ampia gamma di imbarcazioni, novità e accessori. Sulle acque del Lago di Costanza gli sportivi hanno potuto provare direttamente tutti i tipi di barche e attrezzature per i diversi sport. Le barche a disposizione del
pubblico per i test in acqua erano 130. Il salone internazionale degli sport acquatici ha mostrato agli appassionati tutto ciò che galleggia e diverte in acqua: yacht a vela e a motore, imbarcazioni elettriche, gommoni, yawl, canoe, kayak, kites, wakeboards, tavole da surf, motori, elettronica, abbiglia-
mento e accessori. Molte le esibizioni spettacolari: dalle moto d’acqua acrobatiche agli scafi d’epoca, dalle regate veliche allo sci d’acqua. La maggior parte dei visitatori provengono dalla Germania del sud, dalla Svizzera, dall’Austria e dall’Italia del nord. Erano presenti anche 4 Marine Italiane: Marinas Marina Stella, Moniga Porto Nautica, Aprilia Marittima e Lepanto Yachting Service. «Con il Marina Forum, presente in Fiera per la prima volta, l’Interboot rafforza ulteriormente il suo legame al Mediterraneo. Siamo contenti di avere a bordo le Marine Italiane» ha dichiarato Dirk Kreidenweiß. L’appuntamento per l’Interboot 2015 è già stato fissato dal 19 al 27 settembre del prossimo anno.
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La nuova vita di Tara Un restauro fatto a regola d’arte dal Cantiere Ernesto Riva del lago di Como ha riportato agli antichi splendori questa barca a vela di Marco Giudici - foto di © 2013 Gianni Armiraglio
Il Tara è un 5.5 Stazza Internazionale che nasce nel 1968 per le mani del cantiere Oy Vator Boatyard di Helsinky, fu anche l’ultimo 5.5
Prima di essere restaurata la barca aveva uno scafo verniciato con una pittura che si usa in edilizia. Grazie al suo armatore è tornata al suo splendore originario.
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costruito in legno da questo cantiere e dalla matita del famoso designer Britton Chance Jr, la cui fama come progettista è legata anche alla partecipazione al team progettuale di “Star & Stripes 87” con cui Dennis Conner riconquistò la Coppa America ed alla progettazione del catamarano “Star & Stripes (US 1)” con cui sempre Conner difese la Coppa contro il 90 piedi neozelandese “KZ 1”. Il nome originale era Complex VI con il numero velico USA-078 e venne costruita per il padre del progettista, il Dr Britton Chance, già vincitore dell’oro olimpico nel 1952 nella classe 5.5. Negli anni divenne SUI-104 Joker III di T. Sprecher, poi FRA-041
Tara Fai di R. Brannellec e quindi Tara sempre con lo stesso numero velico ma di T. Calage quando infine nel 2013 venne acquistata dall’armatrice italiana Mariacristina Rapisardi per essere restaurata e riportata a vincere sui campi di regata. Il primo passo fu la ricerca di un cantiere in grado di realizzare un restauro a regola d’arte su uno scafo tutto in legno, mantenendo inalterate le caratteristiche sportive di leggerezza e rigidità strutturale e valorizzando l’eccellente costruzione in legno, segno distintivo del cantiere finlandese. La scelta cadde sul Cantiere Ernesto Riva, di Daniele Riva, con sede legale a Laglio, sul ramo comasco del lago di Como e sede operativa a Maslianico. La storia del cantiere inizia, come risulta da documenti dell’epoca, nel 1771 ed è oggi una delle poche realtà operanti (segue)
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d’epoca esclusivamente su imbarcazioni di legno e con una connotazione più dedicata al restauro che alla costruzione, dove per altro eccelle sia per le barche a vela, i dinghy in legno di Riva sono i più desiderati, che per piccoli e prestigiosi motoscafi le cui linee e rifiniture tolgono il fiato. Ciliegina sulla torta il fatto che il cantiere fa parte del ristretto e selezionato gruppo dei Restauratori raccomandati dall’Asdec, l’Associazione Scafi D’Epoca e Classici. Quando Tara è arrivata in cantiere si è cominciato a valutare l’intervento da fare, la barca, come spesso si usa fare in Francia, era verniciata con pittura da edilizia, e quindi per prima cosa si è dovuto portare tutto a legno. Lo scafo, in cedro brasiliano, era fondamentalmente sano, se si escludono un paio di colpetti, ferite da regata, a prua e poppa, La barca è stata mentre la coperta, in compensato, era da rifare completamente. Quando tutto era a legno si è cominciato con lo smontaggio completo della coperta, sono stati sostituiti alcuni bagli, rifatta la mastra e rinforzata la scassa, un pozzetto tutto nuovo, leggermente rialzato e con un nuovo pagliolo in teak che ha permesso di spostare la pompa di sentina sotto il pagliolo. La torretta dove sono riportate tutte le manovre è stata completamente rifatta seguendo le istruzioni di un attrezzista esperto della classe e tutte le manovre sono sotto pagliolo e riportate appunto alla torretta semplificando e rendendo più agevoli le regolazioni. La coperta, rifatta completamente, è stata dotata di un bottazzo, sia interno che esterno, in cedro brasiliano, come lo scafo, e dotata di opportuni rinforzi per il montaggio della nuova attrezzatura. È a questo punto, terminati i lavori di falegnameria, che è iniziata la lunga e laboriosa fase di trattamento e verniciatura. Tutto il legno è stato impregnato
con resina epossidica, lavoro lunghissimo che alterna l’impregnazione, a pennello o rullo, alla successiva carteggiatura e così avanti per numerosi passaggi, quindi segue la preparazione alla verniciatura, con le superfici in legno tirate alla perfezione per evitare che la vernice evidenzi qualsiasi difetto. La barca è stata laccata con vernice poliuretanica, sia esternamente che internamente, opera viva nera, un filetto bianco al galleggiamento e poi il legno a vista, legno la cui vista, dopo tanti anni di letargo sotto strati di vernice bianca, rende ancora più bella questa principessa dell’acqua. Terminata la verniciatura si è messa mano all’attrezzatura; un professionista ha riarmato completamente la barca secondo il progetto che ne prevedeva una dal cantiere completa rivisitazione. Supportasul lago di to dal personale del cantiere ha trasformato uno splendido manufatto in legno in una barca a vela da regata, un po’ come montare le corde di un pianoforte e poi accordarlo, la barca prende vita, come il pianoforte inizia a suonare, quando tutte le sue “corde” sono a posto e accordate. A questo punto un moderno gioco di vele North Sails, una nuova stazza della barca che garantisse l’osservanza alle regole di classe, un buon equipaggio, allenamento quanto serve e Tara è tornata sui campi di regata da protagonista indiscussa iniziando a raccogliere risultati di soddisfazione. La storia di Tara è la dimostrazione che la vita di una barca di legno è davvero senza fine se nella sua storia si trovano un grande progettista, un ottimo cantiere costruttore, un armatore appassionato ed un cantiere in grado di portare a termine un restauro che letteralmente resuscita e rende immortale la barca. Buon vento Tara!
restaurata
> Ernesto Riva di Laglio Como.
Tara è stata varata nel 1968 ed è stata restaurata a regola d’arte con un attento e rispettoso lavoro dai maestri artigiani di Laglio.
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spiegate Tante novità per il prossimo anno: per tutti i gusti e per tutte le tasche. Segno che il comparto è vivo e reagisce bene alle difficoltà degli scorsi anni di Niccolò Volpati
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È
come la riabilitazione di un malato, per fortuna non terminale, ma con una seria malattia.
La vela non è l’unico degente dell’ospedale. Molti settori industriali sono stati colpiti dai crolli delle borse del 2008 e dalle conseguenti crisi economiche sparse un po’ dappertutto nel mondo occidentale. Anche la nautica ha pesantemente patito le conseguenze del “mondo che ha fatto crack”, come titolavano i giornali di sei anni fa. La differenza tra motore e vela, forse, è che quest’ultima si è ammalata prima e anche cure e riabilitazioni sono in corso da più tempo. Probabilmente per questo motivo gli effetti benefici iniziano già a manifestarsi. La caduta degli ordini è stata piuttosto
improvvisa e verticale, ma fino a poco prima, complici leasing, agevolazioni fiscali e charter, le barche si vendevano come noccioline. I cantieri, soprattutto quelli che producevano barche a motore, hanno così goduto di un paio di anni di bonus, cioè di ordini da evadere. Non sempre è andato tutto liscio, visto che molti armatori si sono tirati indietro e hanno preferito pagare la penale anziché finire di pagare la barca. I numeri della vela erano decisamente più contenuti, quindi, niente bonus. Erano poche le barche già vendute e ancora da consegnare. Quelli subito dopo il 2008 sono stati i mesi più difficili. I dati Ucina ci rivelavano che le barche a vela immatricolate, quindi più lunghe di dieci metri, vendute in un anno in tutta Italia, erano solo sessanta. Numeri impietosi, soprattutto se confrontati con quelli precedenti al 2008. Era lecito pensare che il malato fosse terminale. E invece…
IMP. VELA
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Vela
Vismara Marine V80 Easy Sailing
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Le nuove tendenze sono orientate verso
allestimenti modulari che consentono di
riconvertire rapidamente il layout degli interni e passare da una versione della stessa barca a 4
cabine a una versione a due cabine, lo spazio diventa modulare.
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BARCHE dicembre 2014
Per fare il check up e verificare le condizioni di salute del paziente abbiamo percorso le banchine dei saloni autunnali, in particolare Cannes e Genova. Diciamo subito che, senza sottovalutare la serietà della malattia, la riabilitazione ci sembra stia dando buoni risultati. Il nostro ottimismo è dovuto al fatto che i cantieri della vela hanno ricominciato a “sfornare” novità in quantità significative con modelli che si rivolgono a diverse tipologie di armatori. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche, dai luxury yacht con scafi dalle misure importanti, ai fast cruiser, alle barche per la crociera in famiglia o con gli amici. In questo scenario, oltre ai grandi cantieri francesi e a quelli del centro Europa, anche i produttori italiani si sono ritagliati una fetta importante di mercato.
Mylius Yacht 76 DS La novità di Mylius Yacht misura 23,25 metri, ha una superficie velica complessiva di 280 mq e un dislocamento di 31.500 kg. Il progetto è sempre firmato da Alberto Simeone e rappresenta una sorta di rivisitazione del deck saloon. Sulla tuga c’è più vetro che a Burano per garantire tanta luce naturale nel salone centrale. Sempre all’insegna dell’easy sailing, l’attrezzatura di coperta contempla un fiocco auto virante. www.mylius.it
Lo dice anche il nome, l’ultimo modello di Alessandro Vismara fa della facilità di conduzione un imperativo. Del resto, questa era la richiesta precisa dell’armatore che è stata soddisfatta anche grazie ai sistemi di controllo e monitoraggio, alla domotica e agli strumenti di navigazione in prossimità delle ruote con tutti i dati di navigazione necessari. Il carbonio, così come vuole la tradizione Vismara Marine, la fa da padrone. Il dislocamento complessivo, infatti, è di 36.000 Kg con 318 mq di vele per 24 metri di lunghezza dello scafo. Molto personalizzati pure gli interni dove si fa notare un quadrato con area living tutto spostato verso poppa. www.vismaramarine.it
Jeanneau 64 Tanto spazio e nessuno spreco. Questo è il modo di interpretare il comfort in crociera del cantiere francese. Poco più di venti metri di lunghezza fuori tutto, sfruttati sempre razionalmente. La coperta ne è un esempio. Panche e quadrato molto confortevoli per i passeggeri anche perché non c’è trasto di randa e nemmeno paranco in pozzetto: tutto si trova sopra il rollbar. A poppavia del quadrato tanto spazio per le manovre, non solo per il timoniere, ma anche per l’equipaggio. All’estrema poppa è stata installata la piattaforma basculante che garantisce un facile accesso al mare durante le soste in rada e nasconde anche un garage per il tender. Le versioni degli interni, curati da Andrew Winch si sprecano. Ce ne sono ben quattro, da tre fino a sei cabine. www.jeanneau.it
IMP. VELA
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Italia Yachts 15.98 Vada per il cruiser, ma senza scordare il fast. Il design e lo styling sono di Tommaso Spadolini, mentre Maurizio Cossutti ha curato le strutture. L’obiettivo di questo nuovo modello, che dispone di due metri in più di quello precedente, è accontentare un po’ tutti. Prestazioni da fast cruiser, ma costruzione solida di tipo oceanico; linee classiche, ma al tempo stesso originali e versioni standard con possibilità di customizzare. Persino le appendici si possono scegliere tra una chiglia a T con il siluro e un pescaggio di 2,90 metri e uno scarpone a L che si ferma a 2,60 metri. In coperta la zona a poppavia del tambucio è dedicata ai passeggeri ed è quindi libera da manovre, rinvii, winch e scotte. In prossimità dei timoni invece si concentra tutta l’attrezzatura e all’estrema poppa, grazie anche alla piattaforma basculante, si ha un’area relax con facile accesso al mare. A prua ci sono due gavoni distinti: uno per l’ancora e un calavele. Ottima razionalizzazione degli spazi sottocoperta. A poppa ci sono due cabine matrimoniali, verso prua ci sono l’armatoriale e un altro piccolo locale con due letti sovrapposti. All’estrema prua, si trova la cabina per l’equipaggio. www.italiayachts.it
Euphoria 54 Il cantiere che la realizza è Sirena Marine con sede in Turchia, lo stesso degli Azuree. La caratteristica di questo modello è quella di rivolgersi a un armatore esigente che oltre alle performance pretende comfort e lusso, anche se il 54 è il più piccolo della gamma Euphoria.
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Il design attuale nel diporto vede
un processo di
osmosi tra la barca a vela e la barca a motore con molte
soluzioni utilizzate su una tipologia che passano all’altra e viceversa.
Il progetto è di German Frers, la coperta è pulita, senza cime e drizze, la tuga è poco pronunciata e la sezione di prua è piuttosto magra. È realizzata in infusione con resine vinilestere per garantire robustezza e leggerezza allo stesso tempo. Per l’albero si può scegliere tra l’alluminio e il carbonio con randa avvolgibile su albero o boma. La delfiniera consente di armare un gennaker o un Code 0, sempre all’insegna della semplicità di conduzione anche con equipaggio ridotto. www.euphoriayacht.com.tr
Oceanis 60 Il nome è ormai sinonimo di crociera. Oceanis è da sempre la gamma cruiser di Bénéteau. Il nuovo 60 ha una coperta molto originale, frutto del lavoro di Nauta Design che firma anche gli interni, mentre la coperta è stata affidata anche questa volta a Berret Racoupeau. L’originalità si trova nel quadrato del pozzetto che è stato spostato verso prua. Si potrebbe quasi definire una sorta di pozzetto centrale. In questo modo a poppavia delle due ruote del timone si libera un nuovo spazio che è stato allestito come area prendisole. Per una coperta sgombra, visto che Oceanis non ha ambizioni da regata, è stato collocato il rollbar con il paranco della scotta di randa. Il paterazzo è sdoppiato così il pozzetto è pulito e l’accesso a poppa è privo di ostacoli. La piattaforma basculante, oltre all’accesso all’acqua, chiude anche il garage per il tender. Per gli interni esistono due layout a tre o a quattro cabine, entrambi con la cabina per l’equipaggio all’estrema prua. www.beneteau.it (segue)
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IMP. VELA
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Vela
> funzionalità La pulizia e la
di interni e coperta sono tratti distintivi molto comuni nelle barche di oggi.
Dehler 46 Modificare alcuni dettagli senza stravolgere. La base di partenza è buona ed è sempre la stessa: fast cruiser. Per questo motivo non ci si può permettere cose molto bizzarre. Il pozzetto serve come area living, ma anche per le manovre, così le due ruote si trovano tutte spostate verso poppa in modo da avere più spazio al centro del quadrato. La doppia pala garantisce sempre a uno dei due timoni di essere ben immerso e quindi la barca è sempre maneggevole anche quando è ben sbandata di bolina. Gli interni sono sempre razionali con l’ottima soluzione, già adottata per altri modelli, di risparmiare il numero di porte dei locali. Quella del bagno, per esempio è una sola e serve, di fatto, due locali. La si può chiudere e quindi tutto il bagno è isolato dal quadrato della dinette oppure la si può tenere aperta verso l’interno e in questo caso la stessa porta serve per chiudere il locale wc. www.dehler.it
Azuree 46 Navigare in crociera non significa per forza essere un “chiodo”. Azuree ha nel suo DNA la realizzazione di barche performanti, perché il comfort in navigazione si ha anche con spostamenti rapidi sottovela. Gli spigoli su questo nuovo 46 ci sono sempre, anche se appaiono un po’ meno pronunciati rispetto ad altri
BARCHE
modelli del cantiere. In generale le linee appaiono meno estreme e più docili. Il progetto è curato da Rob Humphreys, noto per il disegno di carene di barche molto veloci, sia in campo regata pura, sia in quello dei crociera/regata. Le performance sottovela quindi non possono deludere e si hanno sia con andature portanti, sia con il vento in faccia. Le linee, infatti, sono state studiate per rendere questo nuovo 46 un po’ più “boliniero”. www.azuree.com.tr
Aureus XV Absolute Interpreta il concetto di lusso all’ennesima potenza. Non è enorme, perché misura 15 metri di lunghezza fuori tutto. C’è carbonio e fibra di vetro e una costruzione in infusione sottovuoto tra scafo e coperta. La coperta è davvero particolare perché molto pulita. Tutte le manovre sono comandate da pulsanti e piccole leve. Tutto a bordo è elettroidraulico, perfino la fuoriuscita dell’ancora, con musone annesso, dal gavone di prua. Il fiocco è auto virante e le prestazioni davvero notevoli, sia di bolina, sia con andature portanti. A cose serve? A permettere a una persona sola di poter navigare in tutta tranquillità. Basta prendere in mano la ruota del timone e, al massimo, premere qualche pulsante o azionare qualche piccola leva, per cazzare, lascare e regolare. www.aureus-yachts.fr (segue)
IMP. ADRAGNA
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IMP. VELA
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Vela per chiglia e bulbo sono addirittura tre: A T, a L e a L con pescaggio ridotto. www.hanseyacht.com
Advanced A44
Hanse 455 La proprietà è la stessa di Dehler e forse questa caratteristica ha prodotto una sorta di contaminazione tra i due marchi. Hanse 455 è stato varato la scorsa estate e poi ha fatto bella mostra di sé nei saloni di Cannes e Genova. È senza dubbio una barca da crociera con doppia ruota, ma una sola pala del timone, manovre rinviate in pozzetto vicino alle due timonerie e fiocco auto virante. Tutto all’insegna della crociera e della facilità di conduzione. Non disdegna comunque le performance sottovela e la dimostrazione è una superficie velica non troppo risicata. Nonostante il fiocco auto virante, infatti, l’albero è piuttosto ampio e la superficie della randa compensa la tela in meno della vela di prua. Anche sotto la linea di galleggiamento il cantiere tiene conto di diverse esigenze. Le opzioni
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Sono sempre di più le barche con
linee di carena estreme, tughe
poppe aperte e scafi basse,
super tecnologici in materiale composito, perchè il numero di
armatori che amano fare regate è in
aumento.
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BARCHE dicembre 2014
Difficile non notarlo già dalla banchina. Sarà perché è ormeggiato di poppa e quindi si mostra per quella che è una caratteristica che lo distingue dal resto del coro. Il baglio è proprio tanto. A 44 è una barca larga ben 4,25 metri per uno scafo che ne misura poco più di tredici. Praticamente è largo un terzo della sua lunghezza. Non solo, ma è particolare anche perché ha più o meno lo stesso baglio da centro barca fino a poppa. La logica conseguenza è una sorta di “piazza d’armi” in pozzetto, ma anche delle performance molto particolari. Trovato il suo angolo e poggiatisi sullo spigolo, la barca ha delle accelerazioni sorprendenti. Queste sono merito del progettista Biscontini che vanta una lunga esperienza nel mondo delle regate, dalla Coppa America alla Volvo Ocean Race. Interni e coperta, comunque, sono stati influenzati anche dalle esigenze dell’armatore che, a differenza di quello che si potrebbe pensare per una modello del genere, è alla sua prima barca a vela e non è necessariamente appassionato di regate. Ha voluto quindi uno scafo semplice da condurre. In pozzetto, infatti, non c’è il trasto per la randa, ma un paranco fisso. Anche il boma è piuttosto corto e, di conseguenza, la randa ha meno tela a disposizione, perché l’armatore voleva un pozzetto facilmente vivibile e non complicato. Nonostante queste scelte, le performance sono davvero esaltanti, sia di bolina, sia con le portanti. Preso il passo giusto, la barca accelera e mantiene l’andatura anche una volta corretta la rotta. www.advancedyachts.it (segue)
Simrad
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IMP. VELA
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Vela Impression 35 Il cantiere è stracollaudato. Altri non è che Elan che quest’anno punta decisamente a promuovere la gamma Impression e si lancia nella sfida delle entry level con il 35 piedi. La concorrenza è agguerrita, ma il cantiere sloveno sa il fatto suo. Con uno scafo di meno di 9,99 metri di lunghezza, quindi un natante, si possono ottenere buone prestazioni sottovela a tutte le andature. Per quanto riguarda l’ottimizzazione degli spazi, sia in coperta, sia negli interni, i progettisti sembrano aver fatto miracoli. In pozzetto le due ruote in carbonio sono standard e non si tratta sono di un particolare prezioso, perché la doppia timoneria consente di avere una accesso verso poppa davvero sgombro. Sottocoperta si possono avere fino a nove cuccette: due cabine matrimoniali a poppa, una a prua e altri tre posti letto in dinette, sfruttando divanetti e tavolo da pranzo ad altezza regolabile. www.adriaship.it
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Le barche sono
sempre ben bilanciate per essere
più veloci e sicure.
I piani velici e di deriva appaiono equilibrati.
Oceanis 35 Il primo fu il 38, presentato solo un anno fa. Il cantiere, del resto, è un colosso. Uno di quelli che può permettersi di sviluppare ben più di un progetto all’anno. Questo nuovo 35 è un natante che riassume le caratteristiche della sorella maggiore. L’allestimento degli interni e della coperta è quanto mai versatile: day sailer, senza paratia a prua e con una sorta di open space sottocoperta, weekender, con le cabine per una crociera a corto e medio raggio e cruiser con tutti gli optional per le navigazioni più impegnative. La particolarità è che tutte queste versioni non si devono scegliere una volta per sempre. L’Oceanis 35 è come la famosa banca online: costruita intorno a te. L’allestimento studiato da Bénéteau, infatti, prevede la possibilità di iniziare con una versione day cruiser a cui, per esempio, si può aggiungere l’occorrente per passare al weekender e qualche anno dopo al cruiser, magari perché si è cresciuti, si tiene famiglia e le esigenze sono mutate. www.beneteau.it
Shipman 59 Shipman Carbon Yacht è il nome per esteso del cantiere. E in effetti il carbonio è stato studiato, maneggiato e lavorato in tutti i modi. Il risultato è un know-how difficilmente eguagliabile nell’uso di questo materiale, che svolge sempre lo stesso “sporco” lavoro. Gli armatori vogliono barche facili da gestire e confortevoli, ma non hanno intenzione di rinunciare alle performance. Per questo le manovre devono essere semplificate in modo da evitare equipaggi numerosi. Ecco allora che la riduzione del peso risulta un elemento non negoziabile per garantire ottime velocità sottovela. L’altra caratteristica di questa barca è un sistema ibrido/solare che fornisce 14 kW per la propulsione e 7 per i servizi grazie ai pannelli collocati in coperta. Sul ponte, a pruavia dell’albero, è stato ricavato un prendisole. I carrelli del genoa corrono a lato della cuscineria così i passavanti laterali rimangono assolutamente sgombri. www.shipman.dk 72
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Vulkan
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IMP Volvo Ocean Race 2014
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La grande vela Volvo Ocean Race 2014-2015
Adrenalina
pura
La Volvo Ocean Race, nata nel 1973 come Whitbread Round The World, è l'evento velico che si contende il prestigio della Coppa America. Dopo Città del Capo, da dove sono ripartiti il 19 novembre, i bolidi della Vor faranno tappa ad Abu Dhabi di Francesco Michienzi
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IMP Volvo Ocean Race 2014
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Yann Riou/Dongfeng Race Team.
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La grande vela Volvo Ocean Race 2014-2015
T
David Ramos/Volvo Ocean Race. Sopra, Abu Dhabi Ocean Racing che ha concluso la prima tappa in 25 giorni, 3 ore, 10 minuti e 44 secondi. Sotto, Dongfeng Race Team secondo al traguardo in ritardo di soli 12 minuti nonostante la rottura di un timone.
utto ciò che il cuore desidera può sempre essere ricondotto a un’immagine acquatica (Paul Claudel). L’ac-
qua, considerata sorgente di vita e da ogni tradizione cantata come elemento primario della creazione, mito fondante dell’esistenza, forza purificatrice e rigeneratrice spirituale, è una componente irrinunciabile dei sogni e di ogni desiderio di avventura. Alla 12esima edizione della Volvo Ocean Race le emozioni dell’avventura non sono mancate e non mancheranno di certo. La regata Oceanica, partita da Alicante il 4 ottobre scorso con sette equipaggi, è innanzitutto un’avventura umana che si svolge intorno al mondo con dieci scali e arrivo previsto alla fine di giugno 2015 a Göteborg in Svezia. In questa regata si percorrono 39.000 miglia nautiche, quasi un quarto di più di quelle della prima edizione di 41 anni fa. Abu Dhabi Ocean Racing è stata la prima barca giunta al traguardo di tappa, in appena 25 giorni, 3 ore, 10 minuti e 44 secondi. MAPFRE è stata l’ultima ad arrivare a Città del Capo con un ritardo di quasi 2 giorni. Mentre l'equipaggio di Team Alvimedica con il nostro alfiere italiano Alberto Bolzan ha conquistato il quinto posto. Era da poco passata l'una del mattino UTC, le due in Italia, quando la barca nera e arancio di Team Alvimedica ha tagliato la linea del traguardo di Città del Capo in quinta posizione, a detta dei presenti uno degli arrivi più belli di questa prima tappa con una buona brezza e le luci della città a
Victor Fraile/PSI/Volvo Ocean Ra. 76
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Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race.
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La grande vela Volvo Ocean Race 2014-2015
Sopra e sotto, Alvimedica quinto dopo la prima tappa in 26 giorni, 13 ore, 7 minuti e 38 secondi. Nella pagina a lato, MAPFRE, arrivato per ultimo a Città del Capo.
illuminare l'acqua. Un ottimo risultato per il giovane equipaggio guidato dallo skipper statunitense Charlie Enright, che è alla sua prima esperienza nel giro del mondo, ma sta mostrando di saper imparare molto velocemente.«Non male eh?» ha detto Enright, non riferendosi al pur buon risultato ma alla sua barba lunga, cresciuta nei 26 giorni passati in mare. «La lezione che abbiamo imparato? Che non si è mai fuori dai giochi, abbiamo visto diminuire lo svantaggio, poi aumentare, poi diminuire di nuovo velocemente. Ci sono sempre delle decisioni da prendere», – ha continuato con voce ferma ma tinta di un poco di delusione, visti i buoni momenti nella prima fase della tappa. «Dopo 26 giorni in mare, stiamo tutti bene, questo è importante. Abbiamo imparato molto, e si tratta di andare avanti così. Siamo un bel gruppo». Della stessa opinione anche Alberto Bolzan, il velista friulano, unico italiano imbarcato in questo giro del mondo: «È stata una bellissima esperienza, sia dal punto di vista della regata, perché siamo stati sempre in contatto con le altre barche e anche dal punto di vista umano. Siamo contenti, soprattutto per le potenzialità che abbiamo dimostrato di avere. Abbiamo lottato anche per le primissime posizioni e poi siamo stati un po' sfortunati nelle calme equatoriali. Per me è stato il momento più significativo il passaggio dell'equatore», ha raccontato Bolzan stanco ma sorridente sulla banchina di Città del Capo. L'equipaggio femminile di Team SCA, che per gran parte della
Gilles Martin-Raget/Team Alvimedica. 78
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Francisco Vignale/MAPFRE/Volvo Ocean Race.
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Il Team SCA della Svezia è l’unico composto solo da donne con la skipper inglese Samantha Davies. Sono seste in classifica dopo la prima tappa.
Rick Tomlinson/Team SCA. 80
BARCHE dicembre 2014
regata era stato fanalino di coda della flotta e costretto a rincorrere gli avversari, è invece riuscito in un colpo strategico proprio a pochissime miglia dalla linea del traguardo di Città del Capo a “soffiare” il sesto posto agli spagnoli di MAPFRE. Una grande soddisfazione e un'incredibile iniezione di fiducia per la skipper Samantha Davies e le altre undici veliste sulla barca magenta che sono riuscite a lasciarsi alle spalle alcuni dei nomi più celebri della vela oceanica mondiale, fra cui lo skipper Iker Martínez e il due volte vincitore del Vendée Globe e mito della vela francese Michel Desjoyeaux. Per tanta parte del percorso, infatti, Team SCA sembrava destinato a chiudere a grande distanza dai sei avversari. Ma all'alba dell'ultimo giorno di navigazione Team SCA aveva ridotto il suo svantaggio a sole 8 miglia e grazie a un'intelligente mossa strategica di tenersi più al largo evitando il grande ridosso causato dalla Table Mountain di Città del Capo, è riuscito a sopravanzare gli spagnoli. Pur con un vento debolissimo, Team SCA è riuscito a tagliare la linea del traguardo con un'ora e dieci minuti di vantaggio su MAPFRE, dopo quasi ventisette giorni di mare. La navigatrice britannica, Libby Greenhalgh appena tagliata la linea del traguardo ha dichiarato: «È bellissimo. In questi ultimi giorni abbiamo tenuto duro, sapevamo di avere quest'opportunità di passare MAPFRE nell'ultima ora e mezza. Abbiamo fatto un bel finale». E la sua compagna Annie Lush ha aggiunto: «Siamo passate dalle mute di sopravvivenza con i 33 nodi di ieri sera alla bonaccia di oggi, Ma va bene, è così bello finire con un buon risultato». La skipper Sam Davies, che appena arrivata in banchina è stata accolta dall'abbraccio del suo bimbo, ha voluto anche ricordare l'allenatore Magnus Olsson, scomparso recentemente: «Non abbiamo mai smesso di lottare, è una cosa che ci ha insegnato Magnus e che non abbiamo mai dimenticato». Per Iker Martínez il risultato di oggi è in forte contrasto con la importante vittoria nella prima tappa della scorsa edizione della regata a bordo di Telefónica. Ora l'equipaggio di MAPFRE dovrà sicuramente prendere delle contromisure per recuperare, anche se il giro del mondo è ancora molto lungo. «È stata una tappa
Corinna Halloran/Team SCA.
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IMP Volvo Ocean Race 2014
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La grande vela Volvo Ocean Race 2014-2015 Brian Carlin/Team Vestas Wind.
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molto lunga, non abbiamo avuto molto vento, l'Atlantico non è stato molto benevolo con noi. Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo ottenere. Credo che per noi i prossimi giorni saranno molto importanti, dovremo sederci e vedere cosa è andato storto. Abbiamo una lunga lista di cose da migliorare, non credo avremo molto tempo per riposare e goderci la città. Ma restiamo positivi per il futuro». Ha dichiarato lo skipper spagnolo. Stesso sentimento anche per i franco/cinesi di Dongfeng Race Team, che avevano mantenuto la testa della flotta fin dal mattino di giovedì 16 ottobre, nella notte hanno urtato un oggetto non identificato e rotto un timone, cedendo la leadership ad Abu Dhabi Ocean Racing. «Erano le 2.10 UTC (le quattro ora italiana), al timone c'era Thomas (Rouxel) e abbiamo urtato qualcosa». Così comincia il racconto dell'Onboard reporter di Dongfeng Race Team Yann Riou dell'incidente occorso alla barca franco/cinese. «L'impatto è stato violento. Non sappiamo cosa fosse. Abbiamo controllato il timone sopravento, abbiamo controllato la chiglia. Poi ci siamo resi conto di non avere più il timone sottovento, abbiamo verificato che non ci fossero vie d'acqua. Dieci minuti dopo, abbiamo strambato. Avevamo due opzioni: installare il timone di rispetto, oppure rimuovere quello che era rimasto del vecchio e sostituirlo con uno nuovo. Abbiamo deciso di fare così. Abbiamo preparato il timone, abbiamo arrotolato la vela di prua, l'abbiamo ammainata e abbiamo ammainato anche la randa. Proprio in quel momento abbiamo visto Abu Dhabi Ocean Racing che ci passava vicino... Thomas ha indossato la muta e si è tuffato in acqua. Kevin (Escoffier) era nel compartimento di poppa e il resto dell'equipaggio in coperta. Abbiamo rimosso ciò (segue)
Brian Carlin/Team Vestas Wind.
Classifica provvisoria prima tappa Volvo Ocean Race: 1. Abu Dhabi Ocean Racing (EAU) Skipper Ian Walker (GBR) 2. Dongfeng Race Team (Francia/Cina) Skipper Charles Caudrelier (Francia) 3. Team Brunel (Olanda) Skipper Bouwe Bekking (Olanda) 4. Team Vestas Wind (Danimarca) Skipper Chris Nicholson (Australia) 5. Team Alvimedica (USA/Turchia) Skipper Charlie Enright (USA) 6. Team SCA (Svezia) Skipper Samantha Davies (GBR) 7. MAPFRE (Spagna) Skipper Iker Martinez (Spagna)
Sopra, Team Vestas Wind, Danimarca, quarto dopo la prima tappa, skipper Chris Nicholson, Australia. Sotto,Team Brunel, Olanda, skipper Bouwe Bekking, Olanda, terzi in classifica provvisoria.
Sander van der Borch/Team Brunel.
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che era rimasto del vecchio timone e posizionato quello nuovo. Poi abbiamo issato di nuovo le vele, e ora facciamo venti nodi di velocità». Lo skipper Charles Caudrelier ha detto: «Non è facile accettare queste cose quando succedono. Siamo tutti dispiaciuti. Non abbiamo ancora ricevuto il report delle posizioni ma ovviamente sappiamo che Abu Dhabi adesso è davanti. Pensiamo che anche gli spagnoli ci abbiano passato, degli altri non sappiamo. Non sembra giusto, ma non ci possiamo fare niente...». Conclusa la prima tappa della Volvo Ocean Race, gli equipaggi hanno goduto di qualche meritata giornata di riposo e le barche sono state sottoposte ai controlli e alla manutenzione del caso prima della partenza della seconda tappa, verso Abu Dhabi, avvenuta domenica 19 novembre. Le altre tappe saranno: Sanya (Cina), Auckland (Nuova Zelanda), Itajai (Brasile), Newport (USA), Lisbona e Lorient, per poi raggiungere Göteborg, in Svezia. Dopo circa 39 mila miglia di rincorse, pericoli e planate sulle onde oceaniche.
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La scorsa edizione della Volvo Ocean Race è stata vinta dai francesi di Groupama con skipper Franck Cammas.
Corinna Halloran/Team SCA/Volvo Ocean Race. Gli atleti si sono sottoposti a una lunga preparazione per trovare la giusta condizione psicofisica e la concentrazione necessaria in vista di un evento destinato ad assorbire tutta la loro energia e carica emotiva.
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provate per voi Riva Mythos 122’
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Mi illumino
d’immenso
È un capolavoro di design ad opera di Mauro Micheli di Officina Italiana Design e di ingegneria navale curato da Advanced Yacht Technology del gruppo Ferretti. Costruito in alluminio nei cantieri Crn di Ancona, motorizzato con due Mtu di 3.510 cavalli ciascuno, raggiunge una velocità massima di 29,1 nodi Testo di Francesco Michienzi - Foto di Alberto Cocchi
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L
a bellezza è la più ammirabile, la più preziosa e la più divina delle cose. Ed è facile giungere a comprendere
la sua potenza: infatti risulterà evidente che le realtà che pure non hanno in sé una parte di virtù o di sapienza o di giustizia sono apprezzate più di ciascuno di questi valori, mentre riscontreremo che delle realtà che sono rimaste prive di bellezza nessuna è amata, ma tutte sono disprezzate, eccetto quante siano entrate in contatto con questa forma ideale e riscontreremo anche che la virtù è così rinomata soprattutto per il fatto che è la più bella fra tutti gli oggetti di dedizione. È facile comprendere quanto la bellezza si distingua dagli altri beni di cui ci troviamo ad aver bisogno, noi vogliamo soltanto entrarne in possesso, ma non ne restiamo più a lungo toccati nell'animo. Invece delle cose belle sorge in noi un amore, che è dotato di forza di desiderio tanto più grande, quanto più pregevole è l'oggetto d'amore.
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provate per voi Riva Mythos 122’ Sono le parole del filosofo greco Isocrate tratte dall’Encomio di e sviluppo prodotto di Ferretti Group. La prima unità è stata Elena. Mi sono sembrate le più adatte per parlare del Mythos presentata nella colorazione “Regal Silver”, una nuova 122, di Riva. Forse Mauro Micheli non è perfettamente d’accortonalità grigio chiara studiata appositamente per questo do con me. Secondo il famoso designer il fascino è la caratmodello allo scopo di esaltarne il profilo dinamico e sportivo, ulteriormente arricchito dall’efficace contrasto portato dai teristica di Mythos più che la bellezza. Due valori che non sono numerosi dettagli in “Bright Black” presenti nella sovrastruttura. sinonimi e non sempre significano la stessa cosa, ma quando Un nero metallizzato che contribuisce a renderla ancora più sono complementari in un oggetto, come una nave da diporto, filante e a darle un carattere unico. Costruita con una lega di sicuramente lasceranno tracce di se negli occhi e nel cuore di alluminio 5083 della migliore qualità ha uno spessore minimo chi lo guarda. La bellezza è una qualità oggettivamente valutadel fasciame di 8 millimetri. Come ci racconta l’ingegner Andrea bile che si misura su canoni che vengono da lontano. Il fascino Frabetti: «Tutto il progetto è teso alla massimizzazione del connon è una qualità percepibile solo con gli occhi; l’origine greca fort a bordo. La stessa struttura è stata infittita secondo calcoli della parola stessa ci porta nell’ambito semantico della magia, diretti di modi di vibrare del trave - nave in modo da stoppare dell’irrazionale che sconvolge e annulla certezze, canoni e criogni possibile propagazione di teri di valutazione oggettiva. Il vibrazione. I pavimenti delle fascino, se si accompagna Le che percorrono cabine sono di tipo "flottante" alla bellezza la esalta; è una qualità che attiene di più proprio per isolare il mobilio, tutto il ponte principale consentono una tutti montati su giunto viscoelaall’intelligenza più che alla e stico. I fianchi sono ricoperti forma e in questa barca d’intutta la zona giorno. di materiale antirombo al telligenza ve n’è molta. È il quale è stato sovrapposto primo Riva realizzato compleun sandwich continuo di materiale fonoisolante. Molta tamente in lega leggera di alluminio e il più grande yacht mai attenzione è stata posta anche alla leggerezza dello yacht, conprogettato e costruito dal marchio italiano: oltre 40 tonnellate di sentendo l'ottenimento di elevate prestazioni insieme ad un metallo, 4 di stucco, 130 chili di vernice top coat, 30 chilomeaccurato studio idrodinamico portato avanti da Ayt con la tectri di cavi elettrici per una nave da diporto di 37 metri di lungheznologia Computational Fluid Dinamics. Ad elevate velocità si è za fuori tutto per 7,60 di larghezza. Circa 100.000 il numero di posta molta attenzione alla rigidezza torsionale complessiva ore di manodopera spese per una costruzione che ha richiesto dello yacht per evitare anche pur piccole fessurazioni degli straoltre 18 mesi d’impegno di circa 50 persone. 122’ Mythos, che ti di finitura superficiale e di verniciatura. Sul Riva Mythos il ciclo trae origine da 86’ Domino da cui eredita alcuni dei principali tratti stilistici, è il frutto della cooperazione tra lo yacht designer Boero di fairing è stato eseguito a basso spessore e basso Mauro Micheli, fondatore insieme a Sergio Beretta di Officina peso. Per ottenere questi conseguenti ovvi vantaggi è stata Italiana Design, lo studio che progetta l’intera flotta Riva, e necessaria una particolare cura nel processo produttivo e nella Advanced Yacht Technology & Design, il centro di ricerca, stile sequenza della saldatura tesa a stabilizzare e ridurre la defor-
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grandi finestrature
bella vista panoramica
naturalmente
BARCHE
il uminano
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Gli ambienti esterni sono molto razionali a cominciare dal pozzetto, allestito verso poppa con due grandi divani prendisole simmetrici ad “L� con tavolini bassi e dotato di da un tavolo da pranzo in teak e acciaio che ospita fino a 10 persone completato da altrettante sedute. Sempre nel pozzetto, sul lato sinistro, si trova anche un ampio mobile attrezzato per rendere questa zona esterna indipendente.
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mazione dei blocchi stessi. La propulsione si completa di un giunto elastico Vulkan interposto tra motore e riduttore, ancora una volta, nessun compromesso costruttivo è stato preso verso l'ottimizzazione del confort. La sfida sin dall'inizio è stata quella di permettere a Mauro Micheli di esprimere anche con l'alluminio la propria arte in termini di design il più liberamente possibile. A progetto completo possiamo dire che le linee fluenti della matita di Mauro sono proprio perfette per
modellare questo materiale. Noi tecnici con orgoglio non abbiamo limitato l'estensione delle finestrature o le aperture di poppa, perché uno yacht Riva merita il massimo dell'apporto progettuale possibile sia tecnico che di design». Sempre a proposito di design, mi piace ricordare una bella massima di Oscar Wilde molto amata da Micheli: “Nulla è più necessario del superfluo”. In queste parole c’è la sintesi del pensiero che è stato il filo conduttore nel disegnare questa barca per un armatore che ha fatto della gioia di vivere il suo elemento principale. Non sorprendono le parole del progettista di Officina Italiana Design che ha dichiarato: «Parlare di una barca per me è sempre più difficile che disegnarla. L’idea e la linea del 122’ sono nate in 10 minuti, ma è il tempo dedicato alla definizione dei particolari e dei dettagli a fare la differenza e a rendere questo un modello unico. Il 122’ Mythos è una barca che nasce dall’istinto e proprio per questo motivo sarà premiata. Sono convinto che questo yacht durerà nel tempo, come Aquariva, Rivarama, Rivale, ancora in produzione a tanti anni dalla loro nascita». Il primo esemplare di 122’ Mythos è presentato nella versione optional a tre cabine ospiti: una scelta voluta espressamente dall’armatore, perché lo spazio e la privacy rappresentano un lusso insostituibile. Il cantiere propone, come versione tradizionale, un layout a quattro cabine, ma ha previsto anche un ulteriore versione opzionale a cinque cabine. I materiali dominanti a bordo sono il noce canaletto, addolcito in una tonalità più chiara, il cuoio e l’acciaio inox lucido. Rigore ed essenzialità hanno guidato ogni scelta di decoro,
L’armatore ha voluto una grande suite personale per sé e solo due vip. Tutte e tre le cabine sono collocate a centro barca per garantire il massimo confort anche in navigazione.
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Le prestazioni e la scheda Velocità max
Autonomia vel. crociera mn
Rapporto peso potenza kg/cv
Rapporto lung./larg.
Portata persone max
29,1
440
23
4,8
20
Condizioni della prova Località
Principato di Monaco
Vento
assente
Mare
quasi calmo
Persone a bordo
15
Gasolio
9000 litri
Acqua
2000 litri
Plana in 22 secondi a 16 nodi. Da zero allla velocità massima in 58 secondi 38 secondi dal minimo di planata al massimo. Un minuto 15 secondi per un giro di 360 gradi a 2000 giri al minuto
Velocità in nodi Nodi
17,5
1.250 15 1.300
22,5
27,5
minimo di planata
16,4
91
19
1.500
20,7
1.600
22,8
1.700
24,7
1.800
28,1
2.000 2.050 Giri/m
Consumo per motore lt/h 1.250 1.300 1.500 1.600 1.700 1.800 2.000 2.050 Giri/m
Costruttore Riva Yacht, Gruppo Ferretti, info@riva-yacht.com, www.riva-yacht.com Progetto Mauro Micheli Officina Italiana Design • Ayt (Advanced yacht technology • Centro stile Ferrettigroup Scafo Lunghezza fuori tutto 37,50 m • Lunghezza di costruzione 37,16 m • Lunghezza al galleggiamento (a pieno carico) 32,37 m • Larghezza massima 7,60 m • Immersione sotto le eliche (a pieno carico) 2,30 m • Dislocamento ad imbarcazione scarica e asciutta 140 ton • Dislocamento a pieno carico 163,00 ton • Numero massimo di persone imbarcabili 20 • Tipo di carena: a geometria variabile con deadrise di 12° e pattini di sostentamento • Altezza massima dalla chiglia al rollbar 7,81 m • Altezza minima per il trasporto dalla chiglia 7,81 m • Capacità serbatoi carburante 18500 lt • Capacità serbatoi acqua 3000 lt Motore MTU 2 x 12 V 4000 M 93L potenza 3510 cavalli a 2100 giri/min Certificazione moduli RINA HULL • MACH, Y, Unrestricted Navigation
150
250
350
450
550
650
175 210
Giri 1250 29,1 max 1300 1500 1600 1700 1800 750 2000 2050
Nodi 15 16,4 19 20,7 22,8 24,7 28,1 29,1
Litri per motore 175 210 308 377 425 480 635 670
Litri per miglio 23,3 25,6 32,4 36,4 37,2 39.8 45 46
AUTONOMIA in miglia nautiche Alla velocità massima 360, di crociera 440, di trasferimento 510, alla velocità di long range di 11 nodi 1.100.
308 377
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425 480 635 670
Lo scafo planante in alluminio di Riva 122’ Mythos è in grado di raggiungere una velocità massima rilevata di 29,1 nodi grazie a due motori MTU 12 V 4000 M 93L da 3510 mhp. La propulsione è stata realizzata con una linea d’asse Aquamet 17 diametro 135 mm ad alta tecnologia, mirata all’assoluta confortevolezza e alla riduzione di rumore e vibrazioni con interposizione del giunto elastico Free Standing (elastic Free Standing gearbox) e con eliche Rolla in Nibral diametro 1480 mm. L’impianto di stabilizzazione attiva è di American Boat Thruster ABT Trac 370 Zero Speed.
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Il ponte superiore è allestito con una grande vasca idromassaggio affiancata da un ampio prendisole, da un mobile bar e da un ulteriore grande divano a C. A estrema prua si trova invece la controplancia, da cui si può pilotare l’imbarcazione e assistere alle operazioni di comando grazie a tre sedute affiancate.
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restituendo ambienti di grande eleganza. Il salone e la zona pranzo occupano un ambiente unico; il salotto è composto da tre divani in pelle bianca e da due poltrone a contrasto in tonalità marrone, tutti a firma Cappellini, mentre il televisore da 55 pollici, completamente a scomparsa, è alloggiato nel soffitto ed inserito in uno dei due pannelli in laccato e acciaio - uno a dritta, uno a sinistra - che caratterizzano l’ingresso del salotto appena varcata la porta vetrata dal pozzetto. L’arredo del living si completa con un grande tavolo fumo rivestito in cuoio color testa di moro realizzato su disegno di OID, un tappeto di Bottega Conticelli e una coppia di lampade “Atollo” fornite da Oluce, presenti anche nella suite armatoriale. La zona pranzo è arredata con un grande tavolo in cristallo e acciaio completato da sedute Minotti in pelle marrone scuro, che ben contrastano con i dettagli in acciaio e i laccati bianchi. A chiusura dell’open space, una nicchia bianca, perfetta quinta con il cielino, ospita un mobile di servizio realizzato in noce e laccato. A dritta e a sinistra, si trovano due porte. La prima conduce alla lobby dove si trovano il bagno a giorno e le scale per scendere al ponte inferiore, mentre la porta di sinistra dà accesso alla cucina a tutto baglio. Ampia ed estremamente vivibile è interamente arredata con mobili laccati bianchi e lascia intendere, per l’importante allestimento di elettrodomestici presente e la cura che le è stata riservata, una particolare passione da parte dell’armatore e della sua famiglia per le arti culinarie e la praticità. Proseguendo ancora e scendendo verso la zona equipaggio si arriva, a sinistra, ad una cold room dove sono installati gli elettrodomestici aggiuntivi ed un ulteriore spazio tecnico, che precede gli alloggi per l’equipaggio. La suite armatoriale a tutto baglio è arredata con mobili in essenza dalle linee squadrate e sobrie, rifiniti con inserti in cuoio color marrone scuro - “Africa” - ed acciaio inox lucido. Di fronte al letto matrimoniale al centro della cabina è stato collocato un grande
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Il Rina, Registro Italiano Navale Italiano, ha assegnato al Mythos la notazione volontaria di classe che si basa su una serie di performance che includono tutti gli aspetti dell’impatto ambientale di un’imbarcazione, commerciale o da diporto, incluse le emissioni di Co2.
“Green Plus”
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mobile basso rettangolare che ospita la tv da 46 pollici, dotata di meccanismo a scomparsa, oltre ad alcuni vani porta oggetti. Sotto le finestrature laterali si trovano a dritta un salottino arredato da una coppia di poltrone in pelle marrone, separate da un tavolino in essenza, mentre sulla murata opposta è stata allestita un’ampia zona studio con vanity/scrivania centrale rivestita in cuoio e mobili ai lati. Le armadiature, che creano un particolare gioco cromatico, sono disposte sui due lati della cabina nelle pareti antistanti il letto e risultano particolarmente spaziose e funzionali. Il bagno armatoriale ha una configurazione davvero originale, realizzata su richiesta dell’armatore, ed è suddiviso in quattro ambienti distinti: sulla murata di sinistra si trova la zona servizi “alla francese”, mentre procedendo verso il lato opposto si trova la zona centrale, con doppio lavabo in marmo bianco “Thassos”, utilizzato anche per i pavimenti, sormontato da un contenitore in acciaio e corian e da uno specchio illuminato da un pannello a led e da due appliques in acciaio di Flos. Sulla murata a dritta, organizzati in due ambienti separati, si trovano la doccia e il bagno turco. Particolarmente interessante è il gioco di contrasti nel decoro del bagno, che crea un affascinante gioco cromatico nella sequenza stessa degli ambienti, grazie ai rivestimenti in laminam scuro a contrasto con i dettagli in tonalità chiara, quali ad esempio la panca completamente bianca del bagno turco. Ogni particolare di questa nave da diporto è stato curato nei minimi dettagli, con la consueta abilità e cura artigianale, dalle maestranze Riva che si rifanno a un patrimonio culturale che viene da una lunga storia di successo.
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Le cabine vip, specularmente disposte a dritta e a sinistra e arredate seguendo lo stesso stile della suite padronale, hanno un bagno molto ampio e cabina doccia separata. Le ampie finestrature laterali garantiscono grande luminosità anche a tutti gli ambienti sottocoperta.
>tender
Il garage ospita, a sinistra, un
superiore a 5 metri e, a dritta, un jet ski. È inoltre stata
installata una pedana che, grazie a un sistema elettroidraulico,
permette di entrare in acqua in sicurezza dalla plancetta di poppa ed effettuare le
operazioni di varo e alaggio dei “water toys”.
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L’eleganza della
semplicità Nauta Air è la nuova gamma proposta da Cantiere delle Marche e disegnata da Mario Pedol e Massimo Gino di Nauta Design di Maria Roberta Morso Foto di Maurizio Paradisi
Yolo appartiene ad un giovane armatore che ha deciso di sintetizzare nel nome del suo yacht la filosofia di vita cui si ispira: Yolo, in inglese, è l'acronimo di You Only Live Once, si vive solo una volta, non bisogna sprecare il proprio tempo in faccende di poca importanza. Matt Telling, australiano che risiede gran parte dell'anno in Tailandia, ha deciso di passare da uno yacht planante in vetroresina e con prestazioni brillanti ad un
semi-dislocante interamente costruito in alluminio, con spazi interni ed esterni molto generosi e un'autonomia tale da poter navigare in totale libertà nei mari più belli del mondo senza l'assillo del rifornimento di carburante. La ricerca dello yacht giusto si è protratta per parecchio tempo fino a quando una telefonata da parte di Lee Marine, società che rappresenta il cantiere anconetano a Pukhet, ha aperto nuove prospettive.
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viste per voi Cantiere delle Marche Nauta Air 86 Yolo La gamma Nauta Air disegnata da Mario Pedol e Massimo Gino di Nauta Design concentra in sé tutte le caratteristiche perseguite dal giovane australiano: linee sobrie, pulitissime, volumi importanti che garantiscono spazi interni molto ampi e, soprattutto, un flybridge di dimensioni inusitate per uno yacht di pari dimensione. «La linea Nauta Air rappresenta un'alternativa allettante per quegli armatori che apprezzano le caratteristiche costruttive dei nostri yacht ma non amano o non sono pronti per imbarcazioni dalle caratteristiche stilistiche fortemente connotate quali quelle degli explorer della Darwin Class. Dopo Yolo abbiamo varato Noga, un 90 piedi della stessa serie che presenta un layout più tradizionale e, pur condividendo con l'86 piedi la medesima piattaforma navale, è stato allungato a poppa ed ha, conseguentemente, una silhouette più snella», mi spiega Vasco Buonpensiere, Direttore Vendite e Marketing di Cantiere delle Marche, che conferma che la linea Nauta Air, in gene-
rale, e il Nauta Air 86, in particolare, si collocano in una nicchia di mercato nella quale non hanno concorrenti rispetto agli spazi disponibili a parità di lunghezza, al materiale di costruzione, l'alluminio, all’impiantistica e all’altissimo livello di personalizzazione offerto dal cantiere. Quest'ultimo aspetto ha giocato un ruolo determinante nella decisione di Telling a favore del Nauta Air 86. Il layout iniziale dello yacht è stato modificato sostanzialmente. La cucina è stata spostata a poppa in prossimità del pozzetto sul quale si apre grazie ad una vetrata a scomparsa; la cabina armatoriale, a mezza nave, ha una scala d'accesso indipendente e il bagno è stato diviso in due con doccia e lavandino da una parte e servizi da un'altra. Altra modifica importante è la creazione di una palestra che accoglie gli ospiti all'arrivo sul ponte inferiore dove si trovano anche le due cabine a loro dedicate. La palestra è dotata di bagno e hammam ed è stata pre-
L'ampio soggiorno accoglie angoli diversi improntati alla massima informalità. Il grande tavolo con piano in vetro è stato disegnato da Laura Pomponi di Luxury Projects.
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viste per voi Cantiere delle Marche Nauta Air 86 Yolo disposta per diventare la terza cabina ospiti. Una configurazione più tradizionale in caso di vendita. A Laura Pomponi di Luxury Projects, incaricata di sviluppare il progetto degli interni, Telling ha dato alcune direttive precise: comfort e informalità. Dal punto di vista strettamente stilistico, l'asimmetria scelta dall'interior designer ha evitato la “trappola” della rigidità formale insita nelle composizioni in cui la simmetria mette ordine anche a livello funzionale. Matt Telling vuole essere libero di usare la barca a modo suo e il grande salone sul ponte principale è un manifesto delle sue abitudini. Un divano, largo, profondo e morbidissimo è il posto giusto dove stendersi a guardare la TV che compare da un mobile alle spalle di un divanetto sul lato opposto del salone. Il divano si presta a diventare un comodo lettone nel caso in cui un paio di ospiti extra decidano di trattenersi per la notte. Nel salone è stato collocato anche un tavolo con piano in vetro e piedi asimmetrici in legno, realizzato su disegno di Laura Pomponi. Seduti al tavolo, servito da una panca angolare e comode poltroncine in pelle, si può stare per leggere un giornale, guardare le notizie sull'ipad, chiacchierare. Per l'armatore rappresenta più un elemento di aggregazione che un tavolo da pranzo canonico. I pasti vengono infatti serviti, salvo intemperie, sul flybridge all'ombra dell'ampio arco dei radar al quale, all'occorrenza, si può aggiungere un tendalino a parziale protezione della zona poppiera. Il grande fly si estende per oltre 60 metri quadrati attrezzati ad area relax con jacuzzi, lettini e zona conversazione/pranzo servita da un attrezzatissimo bar e un gigantesco barbecue. Non manca un grande schermo TV che scende dal cielino. Il flybridge è il luogo deputato alla vita all'aria aperta, alla convivialità e le sue dimensioni super-generose per la dimensione dello yacht sono tra gli elementi che hanno giocato a favore della decisione di acquistare questo modello «...insieme all'ec-
cellente approccio da parte del cantiere con il quale ho realizzato la barca che volevo!» mi conferma Matt Telling in occasione del party che ha seguito il varo di Yolo.
Esterni La linea esterna del Nauta Air 86 è pulita, compatta. Si presenta come una navetta con bordo libero alto, un modesto slancio di prua e una sovrastruttura su cui si aprono grandi superfici vetrate. L'aggetto del ponte superiore copre per intero il pozzetto. A poppa una passerella transformer di Opacmare assolve anche alle funzioni di scaletta bagno e tenderlift. L'ampio pozzetto è attrezzato come area soggiorno esterna e il bancone bar, in comunicazione diretta con la cucina, rappresenta la postazione ideale per fare colazione all'aperto. A prua un grande prendisole, eventualmente protetto da un tendalino, offre un ulteriore area relax all'aria aperta sul ponte principale. Dell'enorme flybridge abbiamo già parlato. È l'asso nella manica di questo riuscito progetto.
Interni Cucina, salone, timoneria più un bagnetto ospiti occupano la parte coperta del ponte principale. La cucina è ben attrezzata con ampi piani di lavoro, elettrodomestici, frigo e freezer. Il salone ha un'atmosfera “giovane”, fresca con tanto legno, teak o rovere termotrattato per ottenere un effetto vissuto e gradevole al tatto. La scelta dei tessuti e dei materiali è frutto di uno studio accurato condotto personalmente da Laura Pomponi. La ricerca di materiali nuovi o trattati in maniera inedita fa parte della metodologia che caratterizza l'attività di questa giovane designer e del suo team. Macchie di colore nelle nuance del verde e del blu rallegrano i colori guida della decorazione interna che vanno dal bianco al
Uno dei punti di forza del progetto è il flybridge che si estende per oltre 60 metri quadrati. Su uno yacht di 86 piedi rappresenta un'eccezione. Zona prendisole, vasca jacuzzi, zona conversazione, area pranzo, un bar superattrezzato e un barbecue “professionale” fanno di questo ponte il luogo dove trascorrere le giornate in totale relax. Non manca lo schermo TV che scende dal cielino.
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> prendisole
ampia zona
La parte prodiera del ponte principale accoglie un' che all'occorrenza può essere ombreggiata da un
tendalino.
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>l'inconfondibile firma di Mario Pedol Le linee semplici e compatte calibrate con grande armonia portano
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Massimo Gino di Nauta Design.
marrone, passando per le sfumature intermedie del beige, del nocciola e del ruggine. La cabina dell'armatore cui si accede da una scala privata a poppa del salone, non è enorme ma molto accogliente e razionalmente suddivisa. Due aree separate accolgono la doccia, la zona lavandino e il WC. Le cabine per gli ospiti sono solo due, poste sul ponte inferiore dove si trova anche una super-attrezzata palestra. Sia la Vip a prua che la doppia sono arredate con gusto contemporaneo, giovane e decorate con legni e tessuti pregiati. Quadri astratti, eseguiti appositamente per Yolo, ripropongono il tema cromatico dominante di ciascun ambiente. L'equipaggio è sistemato a poppa in alloggi accessibili dalla spiaggetta poppiera, due cabine per tre persone che condividono un bagno e la dinette. Dall'area equipaggio si passa direttamente in sala macchine che è uno dei punti di forza del Cantiere delle Marche: grande, ordinatissima, con tutti i macchinari e gli impianti accessibilissimi per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Yolo è spinto da due motori Caterpillar C18 Acert da 870cv ciascuno. La velocità di punta supera i 16 nodi e quella di crociera si attesta attorno ai 13,5 nodi. All'andatura economica di 9 nodi lo yacht ha un'autonomia di oltre 4.000 miglia nautiche con un consumo orario di soli 46 litri. La geometria della carena, unitamente agli stabilizzatori elettrici CMC veloci e silenziosi, assicurano la stabilità e il comfort sia all'ancora che in navigazione.
La scheda Costruttore Cantiere delle Marche, Via Enrico Mattei 36 – 60125 Ancona tel. 071 2073278; www.cantieredellemarche.it Progetto Nauta Design (design esterno) Laura Pomponi/Luxury Projects (design interni e decorazione). Scafo Lunghezza 27,15m • lunghezza al galleggiamento 24,70m • larghezza 6,50m • immersione 1,60m • materiale di costruzione alluminio • dislocamento a pieno carico 99,9t • posti letto ospiti 6 (3 cabine) • equipaggio 3 (2 cabine) • riserva combustibile 17.265 lt • velocità massima 16 nodi • velocità di crociera 13.5 nodi • Autonomia a 9 nodi 4.000nm Motori Due Caterpillar C18 Acert 780cv @ 2200giri/min Generatori due x 33kW Kohler EFODZ Trasmissioni 2 x gearbox i =3:1 Bow thruster 25kW Certificazione Rina
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Una nave da diporto di 35 metri con un’autonomia di oltre 1500 miglia nautiche progettata per sfruttare tutto il meglio della tecnologia disponibile per migliorare la sostenibilità ambientale di Angelo Colombo
L’Arcadia 115’ è il terzo esemplare di questo modello consegnato dal cantiere in soli tre anni. La filosofia Arcadia fa leva su un concetto di ecologia che non si limita alla riduzione dei consumi e delle emissioni, traguardo raggiunto con soluzioni inedite, ma anche sul principio di armonia tra l’uomo e il mare, sull’abbattimento dei costi di esercizio e su una nuova interpretazione degli spazi di bordo. Su “Jurata”, costruito in tempo record in MCA Class, abbiamo ritrovato tutte le unicità dei progetti Arcadia: la carena, grazie alla quale le potenze richieste e di conseguenza i consumi sono particolarmente bassi; i rivoluzio-
La luce naturale che filtra attraverso le grandi vetrate è uno degli elementi che caratterizzano meglio gli interni di questa barca.
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viste per voi Arcadia 115 nari cristalli isotermici che abbondano sui ponti superiori e pannelli fotovoltaici in grado di gestire molti impianti di bordo mentre la nave è alla fonda. Anche sul 115’ come sull’85’ il senso di spazialità è davvero straordinario, grazie alla totale continuità tra ambienti esterni e interni, come tra pozzetto e salone, ma anche ai due balconi laterali della zona pranzo. A contribuire a tale risultato anche la suite armatore e il salone sul ponte principale e i cristalli che sovrastano il generoso “lounge” sul terzo ponte superiore, in grado di produrre energia elettrica e di assorbire raggi UV e calore. Questi cristalli possono essere lasciati a vista, per far passare la luce anche dall’alto, oppure possono essere oscurati da tende elettriche in grado di riproporre un soffitto più convenzionale. Salendo a bordo di Arcadia 115 la percezione imme-
diata è quella di essere entrati in un ambiente “a misura d’uomo”, un concetto forse un po’ logoro, ma in questo caso non abusato. Tale sensazione è fornita dalle elevate altezze interne e dalla tanta luminosità naturale, che insieme non fanno mai percepire di essere in un ambiente chiuso, benché offrano allo stesso tempo quel senso di accoglienza proprio di ambienti ricchi di attenzioni al confort. Tutto questo rispecchia il concetto alla base del nuovo stile di vita a bordo come sottolinea il direttore commerciale di Arcadia Yachts, Maurizio Baldoni: «Gli innovativi concetti di Arcadia Yachts sono stati chiaramente espressi già con i primi esemplari Arcadia 85 varati nel 2010. Oggi, che ne abbiamo consegnati 8 di questo modello e 3 del 115, possiamo dire che si era imboccata la strada giusta, tanto che lo stesso “concept” continua
Gli arredi sono firmati da Poltrona Frau con molti pezzi classici del design Made in Italy. La pulizia formale e la cura nel dettaglio costruttivo sono elementi che conferiscono alla barca una personalità molto decisa.
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Quasi 1500 ore
di autonomia
garantite da quindicimila litri di gasolio e da due motori cavalli ciascuno.
Man di 1224
a caratterizzare l’intera produzione. Si tratta dell’applicazione del principio di spazialità ottenuta con grandi superfici calpestabili e senza apprezzabili variazioni di quote (molti gradini a bordo non sono certo un plus) e la possibilità di utilizzare aree chiuse e aperte come un unico grande spazio. Tutto questo è enfatizzato anche dalla grande quantità e trasparenza di superfici verticali laterali a tutta altezza, che oltre ad avere il compito di dare luminosità agli interni hanno quello di permettere un rapporto costante tra interno ed esterno, tra mare e osservatore. Gli armatori Arcadia in mare vogliono godere del piacere di navigare in relax e nel silenzio. Non è un caso se a bordo abbiamo alcuni elementi che provengono dal mondo della vela, con la quale condividiamo proprio questo concetto. Per esempio la plancia, con la grande ruota del timone in carbonio che richiama lo stile dei Maxi-Yacht da regata. Su questa versione di Arcardia 115’ abbiamo una particolarità
La scheda Costruttore Arcadia Yachts, Torre Annunziata, Napoli, tel. 081 8590701, info@arcadiayachts.it, www.arcadiayachts.com Scafo Lunghezza ft m 34,99 • lunghezza scafo m 32,55 • larghezza m 8,10 • immersione m 2,60 • dislocamento a pieno carico ton 180 • rapporto lunghezza/larghezza 4,01 • rapporto peso/potenza 61,27 kg/cv • cabine 8 • bagni 7 • riserva carburante lt 15.000 • riserva acqua lt 4.000 • serbatoio acque nere lt 1.250 • serbatoio acque grigie lt 1.400 • carena semiplanante Npl Materiale di costruzione Vetroresina Motori 2 Man V12 di 1.224 cv ciascuno con invertitori ZF • sistema di iniezione common rail • potenza cv 1.224 (kW 900) • cilindrata 21.930 cc • rapporto di compressione 15,5:1 • regime massimo di rotazione 2.300 giri/m
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opzionale: una sesta cabina matrimoniale dietro la timoneria e in posizione privilegiata. Questa si aggiunge alla suite armatore a tutto baglio sul ponte principale, che occupa quasi tutta la porzione prodiera e alle quattro cabine sul ponte inferiore, due vip matrimoniali e due con letti doppi in piano. Naturalmente questa configurazione può essere modificata a piacimento dell’acquirente. Un altro elemento che distingue tutti i modelli Arcadia è la zona equipaggio, dove gli spazi generosi sia riferiti alle 4 cabine con bagno dedicato sia quelli di vita a bordo, sono destinati ad assicurare all’equipaggio il giusto confort, il che si traduce in una crociera serena. Arcadia intende proseguire il suo cammino industriale con la stessa coerenza che l’ha caratterizzato sin dal primo 85’ prodotto e che ci sta accompagnando nello sviluppo dei modelli di dimensioni maggiori (da 135 a 180 piedi), già parte della nostra offerta. I nostri armatori apprezzano la “diversità” dei nostri yacht rispetto a una gran quantità di barche simili tra loro. La nostra rinuncia al fly nasce dalla volontà di offrire una migliore tenuta di mare grazie all’abbassamento del centro di gravità, quindi, una migliore stabilità, favorita anche dalla maggior larghezza e lunghezza al galleggiamento dei nostri scafi rispetto a quelli dei modelli con carena planante a “V”. Per ottenere prestazioni comunque significative abbiamo adottato una carena semi-planante con la quale navighiamo a 18 nodi di massima e 16 di crociera continuativa, a vantaggio dell’abbattimento dei consumi e oltre 1.500 miglia di autonomia. Inoltre, le carene espressamente progettate per questo tipo di prestazioni, offrono garanzie di grande stabilità alle velocità di dislocamento, tra i 10 e i 12 nodi, molto utili per navigazioni notturne. Grazie alla stabilità propria di questi scafi la maggior parte degli arredi si possono spostare, sbarcare e sostituire senza l’intervento del cantiere, come si farebbe in qualsiasi appartamento».
ROLLA
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provate per voi Frauscher 747 Mirage
Non è un
miraggio
Da Nautica Feltrinelli abbiamo provato il 747 Mirage con due diverse motorizzazioni benzina e diesel in condizioni ambientali identiche sulle acque del lago di Garda testo di Niccolò Volpati - foto di Andrea Muscatello
D
esign e performance. Frauscher si è sempre caratterizzato in questo modo. Per il design il cantiere si è affidato
a un team di lavoro consolidato, Harry Miesbauer per la parte tecnica e lo studio Kiska per quella stilistica, ovvero lo stesso che ha “sfornato” i modelli precedenti. Il 747 Mirage è un day cruiser di circa sette metri di lunghezza che, ne siamo certi, non deluderà gli amanti dello stile Frauscher. Linee aggressive e performanti, V di prua profonda con un dritto di prua molto verticale e tanta cura nel design della coperta in modo da renderlo subito riconoscibile. I progettisti hanno però anche osato e mutato in parte lo stile. Si è accentuata la vocazione “automobilistica” che sul 747 si nota soprattutto per le prese d’aria laterali che assomigliano a quelle delle auto sportive. Chi si appassiona a un Frauscher non lo fa solo per il design e l’estetica. Sono barche fatte per navigare che non trascurano le performance, la maneggevolezza e la sicurezza in navigazione. La scelta del motore, quindi, non è secondaria e abbiamo avuto l’opportunità di testare due modelli di 747 Mirage perfettamente identici, con lo stesso equipaggio, nello stesso luogo, ma con due propulsori differenti. Un “classico” MerCruiser a benzina, il 350 MAG, con 8 cilindri a V e 300 cv e il nuovo Mercury Diesel, il 4.2 TDI.
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provate per voi Frauscher 747 Mirage Grandissima attenzione è stata posta nel progettare questa barca da parte di Frauscher che si è avvalsa del contributo di Thomas Gerzer per il concept, di Harry Miesbauer per le linee d’acqua e la carena e dello studio Kiska per il design.
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Sempre con 8 cilindri a V, ma 370 cv di potenza e alimentato a gasolio. Il 4.2 TDI non é esattamente nuovo perché è un propulsore che abbiamo già conosciuto come Volkswagen Marine. Da quando il marchio è entrato a fare parte del gruppo Brunswich si chiama Mercury Diesel, ma non è questa l’unica novità. È stata completamente rivista la marinizzazione, quindi il sistema di raffreddamento, l’aspirazione dell’acqua, i collettori di scarico. Inoltre, Mercury ha ridisegnato la parte elettrica ed elettronica e ha integrato al motore il sistema SmartCraft e cioè i pannelli VesselView con tutti i dati digitali del propulsore visibili in plancia. E quindi? Meglio il diesel o il benzina? Difficile rispondere, non ce la sentiamo di dare un giudizio tranchant sulla questione. Ci sono pro e contro per entrambi. Non è una gara e nemmeno una prova comparativa perché nonostante le barche fossero identiche e identiche anche le condizioni, con lo stesso numero di litri di gasolio e le stesse due persone a bordo, i motori non sono identici. Il MerCruiser a benzina ha 300 cv di potenza, mentre il Mercury Diesel a gasolio 370. Settanta cavalli in più sono parecchi. Il test è stato comunque molto interessante perché queste sono due opzioni che un ipotetico neoarmatore del 747 Mirage ha di fronte. La barca, infatti, può essere
motorizzata con un minimo di 220 e un massimo di 430 cv. Quello che è praticamente identico tra i due, oltre alla trasmissione, è il peso: solo 4 kg di differenza, 480 per il benzina e 484 per il diesel. Molto simile anche l’accelerazione. Lo scarto è solo di un secondo, sia per planare, sia per raggiungere la massima velocità. Qui si fanno sentire i 70 cv in più del V8 Common rail turbodiesel che consentono al 4.2 TDI di avvicinarsi molto alle perfomance del benzina. Diverse sono le prestazioni per quanto riguarda la velocità e i consumi. Con la manetta del gas tutta abbassata ha raggiunto i 50 nodi di velocità massima, mentre il MerCruiser a benzina si è fermato a 44. Anche in questo caso conta una potenza maggiore del propulsore diesel. Per i consumi la spunta il 4.2 TDI che alla massima si beve 13 litri in meno del benzina: 79 anziché 92 litri/ora. Il regime di rotazione è differente e quindi per fare un paragone non si può prendere in considerazione solo i giri motore. MerCruiser arriva a un regime massimo di 5000 giri, mentre Mercury Diesel ne registra 4300. Per tentare una comparazione siamo partiti dalla velocità. Lasciate le banchine della Nautica Feltrinelli di Gargnano, l’importatore di Frauscher per l’Italia, abbiamo navigato a 20 e 30 nodi con tutti e due i 747 Mirage. A 20 nodi di velocità il motore diesel girava a 2190 giri e consumava 16,4 litri/ora. Alla stessa
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velocità il benzina ne consumava 24 a 2600 giri. Con il Gps fisso a 30 nodi, il confronto è sempre a favore del diesel: 30 litri/ora invece di 45. Sembrerebbe vincere a mani basse il motore diesel, ma tutte le rose hanno le spine. Per quanto riguarda i decibel, anche in questo caso si fanno sentire i 70 cv in più del 4.2 TDI perché il diesel è sempre più rumoroso del benzina. Supera gli 80 dbA già al minimo di planata e alla massima arriva addirittura a 92. MerCruiser invece è un po’ più basso e la differenza all’orecchio si nota. Poi si possono aprire infinite considerazioni sul fatto che sia più o meno gradevole il rumore di un diesel o un benzina, ma questo è assolutamente soggettivo. Quello che è oggettivo è che il propulsore benzina, meno potente, è anche meno rumoroso a tutti i regimi. I decibel non sono l’unica caratteristica vincente del 350 MAG MerCruiser. Va preso in considerazione anche il prezzo di listino. E qui la differenza è abissale. Mentre il benzina costa, Iva inclusa, poco più di 20.000 Euro, per acquistare il TDI 4.2 diesel ce ne vogliono più di 50.000. E 30.000 Euro in più non sono rapidissimi da ammortizzare. Immaginando di navigare sempre a 30 nodi, il benzina consuma 15 litri/ora in più del diesel. Dopo 100 ore di
navigazione, più o meno un utilizzo medio annuale, il benzina avrà consumato 1.500 litri di carburante in più, che a 2 Euro al litro, significa 3.000 Euro in più all’anno. Per ammortizzare i 30.000 Euro di costo iniziale ci vogliono quindi circa 10 anni o 1.000 ore di navigazione. In sintesi, è vero che il motore diesel è più veloce e consuma meno, ma è anche più rumoroso e decisamente più costoso. A voi la scelta. Anche dal punto di vista delle sensazioni in acqua, le differenze si sentono. Il mio personalissimo giudizio è che i 300 cv del benzina siano la potenza più equilibrata per il 747 Mirage. Il 4.2 turbodiesel Common rail è esaltante, ma forse esagerato. La carena è comunque ottima e quindi non si ha mai la sensazione di non navigare sicuri. Il dritto di prua è sempre verticale, ma pesca forse meno rispetto ad altri precedenti modelli Frauscher. La maneggevolezza è quindi ancor migliore. La V di prua è profonda e la carena è morbida, ma con un pescaggio all’estrema prua più contenuto, anche facendo
>lago di Garda
Il cantiere nautico Feltrinelli del è l’importatore ufficiale in Italia delle barche
Frauscher
costruite in un moderno ed efficiente cantiere austriaco.
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La scheda Costruttore Frauscher Bootswerft, Austria Importatore Cantiere Nautico Feltrinelli, Gargnano (BS), tel. 0365 71240, info@nauticafeltrinelli.it, www.nauticafeltrinelli.it
Progetto Thomas Gerzer (design), Harry Miesbauer (carena) e studio Kiska Scafo Lunghezza fuori tutto 7,47 m • larghezza massima 2,50 m • pescaggio 0,50/0,85 m • dislocamento a secco 1.800 kg • serbatoio carburante 240 litri Misure Prendisole di poppa 165x184 cm • larghezza accesso al pozzetto 31 cm • piattaforma di poppa 205x56 cm • divanetto a L in pozzetto 134x136 cm • chaise longue 120 cm • prendisole di prua 185x136 cm • cuccetta sotto la tuga 185x136 cm • altezza sopra la cuccetta 56 cm Motori MerCruiser 350 MAG • Alimentazione: benzina • N° cilindri: V8 • Cilindrata: 5.7 litri • Potenza: 300 cv (224 kW) • Regime di rotazione massimo: 4800/5200 giri/minuto • Peso: 480 kg • Prezzo: 20.250 Euro (Iva inclusa) Oppure Mercury Diesel TDI 4.2 • Alimentazione: gasolio • N° cilindri: V8 • Cilindrata: 4.2 litri • Potenza: 370 cv (272 kW) • Regime di rotazione massimo: 4200 giri/minuto • Peso: 484 kg • Prezzo: 52.210 Euro (Iva inclusa) Certificazione CE cat. C - 6 persone Prezzo 117.900 Euro Iva esclusa
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provate per voi Frauscher 747 Mirage
Le prestazioni Le condizioni della prova Località
Confronto a 20 e 30 nodi di velocità
Gargnano, Lago di Garda
Carburante
120 litri
Persone a bordo
2
Vento
assente
Onda
assente
Le prestazioni con MD TDI 4.2 (diesel) Giri nodi dbA lit/h 650 3,7 65 1,5 1000 6,0 69 4,2 1500 7,2 76 9,2 1900 13,2 81 14,1 minimo di planata 2000 17,0 82 16,3 2500 24,6 83 21,8 3000 31 86 33 3500 39 88 52 4000 47 90 71 4300 50 91 79 Da 0 a planata in 4 secondi Da 0 a velocità massima in 20 secondi Le prestazioni con MerCruiser 350 MAG (benzina) Giri nodi dbA lit/h 600 4,1 62 3 1000 5,2 66 5,8 1500 6,9 73 9,7 2000 9,9 75 19 2300 15,7 78 21 minimo di planata 2500 19,7 78 24,6 3000 24,3 80 36 3500 29,2 81 44,2 4000 35,1 84 60 4500 40 85 76 5000 44,2 88 92 Da 0 a planata in 3 secondi Da 0 a velocità massima in 19 secondi
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MD TDI 4.2 (diesel)
MerCruiser 350 MAG (benzina)
Giri
nodi
dbA
lit/h
giri
nodi
dbA
lit/h
2190 2920
20 30
82 86
16,4 30,1
2600 3600
20 30
79 82
24,0 45,1
Molto significativa la prova della stessa barca fatta con le due diverse motorizzazioni di casa Mercury.
serpentine e virate strette sull’onda, non c’è l’effetto “remo”. La barca si sposta davvero dove vuoi, risponde subito alle inversioni di rotta, perfino quelle più repentine e azzardate. Rispetto alla carena del 858 Fantom, la novità di Frauscher dello scorso anno, quella del 747 Mirage ha in più due piccoli scarponi a poppavia del redan. Questi spray accentuano ancor di più la tenuta sull’acqua. Lo scafo sembra incollato sulla superficie. Anche se alla massima velocità dai tutta barra e poi subito dopo fai lo stesso nella direzione opposta, la poppa è sempre lì, non scoda nemmeno di un centimetro. Insomma, turbodiesel o benzina, il 747 Mirage lo si può “guidare” come un’auto sportiva: non farai mai un testa coda e non uscirai mai di strada.
FORESTI
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provate per voi Ranieri Interceptor 222
Ăˆl’ora del
fishing
Una barca particolarmente adatta per i pescatori sportivi. Grazie alla buona distribuzione dei pesi, alla carena brevettata His e alla sua costruzione robusta ha ottime prestazioni anche con mare
formato di Luciano Pau
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provate per voi Ranieri Interceptor 222
C
lo della pesca era un settore su cui avrebbero puntato molto e che lo avrebbero fatto anche studiando nuove imbarcazioni, più tecniche rispetto alla serie CLF che abbiamo già avuto modo di presentarvi in più occasioni. I primi due modelli preannunciati, sono l’Interceptor ed il Predator 222, due nomi d’impatto, due scafi simili, ma non uguali tra loro. Uno è un cabin, l’altro un open, entrambi sono dotati dello stesso tipo di pozzetto attrezzato per pescare ed entrambi sfruttano l’opera viva del modello CLF 22 che adotta il collaudato nonché brevettato sistema della carena con redan centrale His per una navigazione confortevole e risparmiosa in termini di carburante con ogni tipo di mare. Il primo modello che vi proponiamo è l’open, ossia l’Interceptor 222; un fishing boat con ampi spazi liberi sia a prua che a poppa ove pescare liberamente. A prua di serie vi è un unico gavone a pagliolo che funge da vasca per il pescato supplementare, totalmente coibentata e dotata di scarico fuoribordo. Il divano del pozzetto di poppa può essere ribaltato a murata per ottenere un’area calpestabile di quasi due metri quadrati oppure ribaltato in avanti per accedere al gavone servizi. I “liquidi” di bordo (acqua e carburante), sono contenuti in un’apposita cala a pagliolo. Le due murate laterali offrono portacanne ad incasso e vasche montate direttamente sui bordi. Quella di sinistra proravia è unica e, se si
Molto ben studiate le dotazioni per le battute di pesca, dai portacanne alle vasche per le esche e per il vivo, al bel pozzetto libero da ingombri.
> 118
Con questa barca
he quanto nato tra Ranieri International e la pesca non fosse un fatto episodico fine a se stesso era già stato ampiamente chiarito da Salvatore Ranieri in un’intervista fatta quasi un anno fa. Allora ci disse che quel-
Ranieri International entra di diritto tra i
costruttori di fisherman di qualità.
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acquista l’apposito kit con ossigenatore, è indicata per il vivo. L’altra, contrapposta, offre una vasca più piccola con a fianco un lavello dotato di coperchio/tagliere per preparare le esche. Entrambe le vasche hanno coperchi in acrilato semi/trasparente. I bordi delle murate sono imbottiti da poppa a prua ed a fianco del divano c’è un’apertura che serve per accedere rapidamente al motore, alla scaletta bagno di serie o per imbarcare il pescato. La console di guida è centrale ed è sormontabile con un Hard Top o con un T-Top in tessuto. È dotata di superfici piane ed inclinate su cui posizionare accessori e strumentazione elettronica specifica, ha un parabrezza trasparente ed un volante a tre razze equipaggiato di timoneria meccanica. Il leaning post con struttura in acciaio è dotato, nella parte retrostante, di tre portacanne ed uno spazio inferiore per eventuale ghiacciaia amovibile e offre due posti a sedere. Frontalmente la consolle propone una seduta, mentre internamente, in classico stile americano, troviamo un ambiente che può fungere da spogliatoio o da locale toilette. Opzionalmente sono disponibili vari tipi di rastrelliere portacanne, il kit pompa di lavaggio pozzetto e le prese di corrente per i mulinelli elettrici. Se invece si vuole dar vita ad una barca bi-valente, si può contare su alcuni accessori comodi come il kit tavolo per la poppa, il kit dinette gavoni a prua con prendisole ed il rivestimento del pozzetto in teak.
Prova Abbiamo effettuato il test con sole, una lievissima brezza che rendeva sopportabile la temperatura di fine agosto ed una trentina di centimetri di onda che hanno permesso di valutare la carena. È inutile dire che, anche se il progetto dell’opera viva
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Le prestazioni e la scheda Velocità max
Autonomia vel. crociera mn
Rapporto peso potenza kg/cv
Rapporto lung./larg.
Dislocamento kg.
33,6
145
10,85
2,64
1.400
Condizioni della prova Località della prova Soverato (CZ)
Acqua imbarcata
Mare con ondine di 30 cm circa
Elica tre pale
Vento
Motore
lieve brezza
Persone a bordo
2
Combustibile imbarcato lt 100 ca
lt 50 15 x19
1 x 175 cv Suzuki
Carena His a geometria variabile, pattini longitudinali e redan centrale
Velocità in nodi Nodi 2.000
7,5
12,5
17,5
27,5
22,5
32,5
6,2 12
3.200
planata
Costruttore RANIERI INTERNATIONAL Distributore: Motonautica F.lli Ranieri S.r.l. – Loc. Caldarello – 88068 Soverato (CZ), tel. Cantiere +39 0967 25839 Tel. Centro Prove +39 0967 21920 www.ranieri-international.com info@ranieri-international.com Progetto Ufficio progettazione Ranieri International Scafo Materiale di costruzione: coperta in resina ortodiciclo penta dienica, carena resina vinilestere + isoftalica – rinforzi in termanto • lunghezza ft m 6,60 • larghezza m 2,50 • portata persone n. 8 • potenza massima applicabile 230 cv • carrellabile • riserva combustibile lt 240 • riserva acqua 50 litri Motore Suzuki DF175TG • sistema di alimentazione Elettronica Multipoint Sequenziale • 4 cilindri in linea, 16 valvole 4 Tempi DOHC • cilindrata cc 2.867 • Alesaggio per corsa 97 x 97 • potenza max cv 175 (129 kW) a 5.500 - 6.100 • Alternatore 44 A • Peso a secco Kg 223 Alcune misure Pozzetto esterno m 1,58 di larghezza x 1,12 lunghezza • Larghezza bordo murata m 0,39 (vasche) e 0,28 murata senza vasche • Altezza murata m 0,65 Certificazione CE Categoria C Prezzo € 28.900 Iva esclusa, solo scafo Giri
Nodi Consumi Autonomia lt/h totali teorica mn
Flap in %
Consumi Litro/mn
-20 30 30 30 30 40 50
1,12 1,58 1,34 1,18 1,50 1,40 1,84 1,78
15,6
3.500
2.000 6,2 7 160 3.200 12 19 110 3.500 15,6 21 125 4.000 20,3 24 145 4.500 24 36 112 5.000 26,4 37 120 5.500 29,8 55 90 6.000 33,6 60 95 Note tempo di planata 3,8 sec
20,3
4.000
24
4.500
26,4
5.000
29,8
5.500 6.000
max
33,6
45
55
Giri/m
Consumo totale lt/h 2.000 3.200 3.500 4.000 4.500 5.000 5.500 6.000 Giri/m
5
15
25
35
7 19 21
Principali dotazioni 24 36 37 55 60
Aspiratore gas • Cabina in console • Flaps idraulici • Impianto doccia • Indicatore livello carburante • Lavello esterno • Luci di navigazione • 1 presa 12V • 5 portacanne in acciaio inox • 3 vasche pescato coibentate • Parabrezza • Pompa di sentina automatica con impianto • Portaoggetti • Redan carena His • Scaletta bagno • Scafo bianco • Divano di poppa a ribalta • Seduta guida in acciaio inox • Serbatoio acqua da 50 litri • Serbatoio carburante da 240 litri • Serie completa tientibene inox • Timoneria meccanica • Tromba elettrica
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provate per voi Ranieri Interceptor 222
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Una carena performante e
sportiva, ideale per la pesca d’altura. Grazie al motore fuoribordo Suzuki di 175 cavalli la barca supera i
33 nodi di velocità massima.
Principali optional iva esclusa Ancora e catena € 325 • Bussola € 275 • Colore fiancata € 2.100 • Contacatena € 550 • Cuscino e pagliolo prua utilizzabile solo con dinette € 550 • Dinette ad “U” di prua in VTR con cuscini € 800 • Elica di prua € 3.500 • Frigorifero interno € 1.100 • Hard Top con portaoggetti € 4.800 • Impianto per batteria addizionale € 315 • Impianto stereo con lettore CD/mp3 € 945 • Impianto vasca vivo ossigenata € 600 • Indicatore livello acqua € 475 • Led di cortesia nel pozzetto € 500 • Luce subacquea € 1.300 • Musone di prua € 245 • 1 oblò laterale su console € 200 • 2 prese corrente per mulinelli elettrici € 250 • Pompa di lavaggio pozzetto € 250 • Pozzetto in teak € 4.500 • Presa banchina 220V €
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1.050 • Radar € 2.500 • Rastrelliera portacanne inox € 900 • Salpa ancora elettrico € 1.735 • Serbatoio raccolta acque nere € 1.970 • Soft Top € 3.150 • Supporto motore € 315 • Tappezzeria luxury colore perlato nero o rame € 945 • Tavolo a poppa e supporto € 1.100 • Teli chiusura Hard e Soft Top € 2.500 • Telo copriconsole € 500 • Telo copriconsole e seduta € 950 • Telo copriscafo se installato o Hard o Soft Top € 1.400 • Tendalino parasole € 1.365 • Timoneria idraulica € 1.365 • WC marino elettrico € 980 • Pack comfort: salpancora elettrico + frigorifero esterno + WC marino elettrico € 3.240 • Super Pack Comfort includente: tutto quanto incluso nel Pack Comfort + impianto vasca vivo ossigenata + rastrelliera portacanne inox € 4.510
deriva dalla CLF 22, cambiano tante cose come i pesi, i bilanciamenti, soprattutto per il fatto che sull’Interceptor non c’è cabina, ma solo la console. Ci si rende subito conto della corretta distribuzione dei pesi che rende, insieme al progetto H.I.S. della carena, la navigazione morbida anche durante i passaggi a pieno regime di giri sulle ondine, sia affrontate di mascone, che di prua piena o con l’onda al giardinetto senza che la parte prodiera della carena si ingavoni. Sullo specchio di poppa abbiamo un Suzuki DF175 di nuova generazione che garantisce un buon equilibrio tra scafo e potenza installata, anche se l’omologazione garantisce la possibilità di montare motori fuoribordo sino a 230 cavalli. Con due adulti a bordo, il pieno di acqua, 100 litri di carburante oltre alle dotazioni raggiungiamo il top velocistico con il trim regolato al 50% a 33,6 nodi, ottenuti a 6000 rpm. L’elica, una tre pale di diametro 15 x 19 pollici di passo, è quindi quella giusta. In circa 4 secondi riusciamo a planare. Il peso dello scafo di circa 1.400 kg più motore, si fa sentire intorno ai 3.000 giri, quando viene meno la planata a favore dell’assetto dislocante. In crociera si può tranquillamente navigare a 24 – 26 nodi consumando poco più di 35 litri/ora, mentre chi pesca riesce a sfruttare una velocità al minimo di 2 nodi. La stabilità in virata della carena è garantita dalla sua conformazione che mantiene l’appoggio interno accompagnando l’accostata. Il redan offre il meglio in velocità andando a sostituire l’acqua accumulata a basso regime di giri con aria ed ottenendo così un cuscino aerosostentatore nella parte centrale. È uno scafo divertente, maneggevole, intuitivo da controllare e gestire anche grazie ai comandi a portata di mano.
Nanni
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IMP. MAGAZZU
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provate per voi Magazzù MX11Coupè
Solo per palati
raffinati
Con due motori entrofuoribordo turbo diesel Volvo Penta di 300 cavalli ciascuno supera i 44 nodi di velocità massima. Ottimo sul mosso grazie alla carena performante dotata di redan di Angelo Colombo foto di Andrea Muscatello
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provate per voi Magazzù MX11Coupè
L’
La vocazione ingegneristica del cantiere Magazzù si percepisce dalla cura progettuale di questo maxi rib dove nulla è lasciato al caso.
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MX11 Coupè è un battello pneumatico realizzato con molta cura per un pubblico alla ricerca di un mezzo esclusivo che possa essere l’alternativa a barche più impegnative. È disponibile anche nella versione GT
Spider che mantiene inalterate le linee d’acqua e le dimensioni degli ingombri, ma al posto della cabina prodiera ha un ampio gavone e un po’ di spazio in più sul calpestio. Entrambe, sfoggiano un prendisole di dimensioni importanti che si aggiunge a quello poppiero situato sopra la sala macchine delle versioni EFB. Questi battelli sono proposti dal cantiere con una possibilità di personalizzazione davvero molto elevata, propria di mezzi di dimensioni e tipologia differenti. La scelta della propulsione può essere affidata a motori fuoribordo o entrofuoribordo con potenze massime di 900 cavalli complessivi; gli allestimenti, i rivestimenti e i dettagli che non interessano gli aspetti strutturali dello scafo sono customizzabili. Parlando di scafo è necessario soffermarsi su alcuni aspetti tecnici. Il più evidente è la presenza di due redan in carena, vale a dire due “gradini” che hanno il compito di interrompere i flussi in carena diminuendo la pressione e di conseguenza la superficie bagnata, con il risultato di enfatizzare le prestazioni e agevolare un assetto corretto alle diverse andature. Uno dei risultati immediati che si percepiscono pilotando un mezzo dotato di redan è la scarsa richiesta di interventi sul trim che richiede alle diverse andature, in quanto all’aumentare della velocità il suo comportamento tende a diminuire la superficie bagnata verso poppa in modo spontaneo. Indubbiamente le prestazioni che abbiamo registrato sono molto interessanti e il merito è della disposizione dei pesi corretta e della carena con doppio redan, frutto di uno studio che il cantiere ha portato avanti a lungo con sperimentazioni e analisi, partendo dai dati
disponibili di scafi ad alte prestazioni che già adottano questa soluzione con successo. La versione MX11 Coupè è dotata di cabina matrimoniale a prua con bagno separato. Quest’allestimento rende l’MX11 Coupè un mezzo adatto non solo al day cruiser, ma anche a crociere per le quali si può contare su un mezzo affidabile, stabile grazie alla presenza di tubolari a contatto con l’acqua in particolare nella zona poppiera e una
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Le prestazioni Velocità max
Autonomia vel. crociera mn
Rapporto peso potenza kg/cv
Rapporto lung./larg.
Dislocamento kg.
44,2
320
6,3
3,3
3.850
Condizioni della prova Località della prova
Genova
Combustibile imbarcato
lt 120
Mare con ondine di 30 cm circa
Acqua imbarcata
Vento
Motore 2xVolvo Penta D4 300 cv
assente
Persone a bordo
4
lt 0
Tempo per planare da fermo 3,2”
Velocità in nodi Nodi 600
5
45
8
125
11,4
1.500
12,5
1.800
planata
20,6
2.000
crociera economica
Costruzione e Distribuzione Cantieri Magazzù, via Ugo Betti, 19 90147 Palermo (sede amministrativa), via Parrini, 17 – 90145 Palermo (sede operativa), tel. 091/223715, fax 091/6737463, www.magazzu.com, info@magazzu.com Progetto Centro studio e engeneering cantieri Magazzù Scafo Lunghezza max m 10,90 • lunghezza di omologazione m 9,90 • larghezza massima m 3,60 • riserva acqua litri 360 • riserva carburante litri 2x370 • persone trasportabili 18 • potenza massima applicabile 1.000 cv • propulsione della prova EFB • propulsioni alternative EB, FB • velocità massima di progetto nodi 60 • velocità massima rilevata con motorizzazione Volvo Penta D4 300 DPS Pack 4 (EFB con eliche duoprop) 2x300 cv, nodi 44,2 • peso con i due Volvo Penta D4 3.850 kg Costruzione materiali compositi con inserti e rinforzi in fibra di carbonio e fibra di kevlar, resina epoxy-vinilestere • posti letto 2 con bagno e doccia separata. Certificazione CE Categoria B Prezzo € 245.000 Iva esclusa RPM Speed l/h l/miglio Autonomia 600 5,1 3,5 0,68 1.078,2 1.000 8.0 8,0 1,0 740 1.500 11,4 22 1,92 383,45 1.800 12,5 24 1,92 385,41 2.000 20,6 32 1,55 476,37 2.500 28,6 51 1,78 414,98 3000 37,2 86 2,31 320,09 3600 44,2 115 2,60 284,41
35
5,1
1.000
La scheda
25
15
28,6
2.500
37,2
3.000
44,2
3.600
max
Giri/m
Consumo totale lt/h 600 1.000 1.500 1.800 2.000 2.500 3.000 3.600 Giri/m
10
30
50
70
90
110
3,5 8 22 24 32 51 86 115
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provate per voi Magazzù MX11Coupè
Con i due motori entrofuoribordo Volvo Penta turbodiesel D4 di 300 cavalli ciascuno si superano i 44 nodi di velocità massima.
Dotazioni di serie VERSIONE EXECUTIVE GPS GARMIN 7” • VHF con distress • Trasduttore eco collegato al GPS • Contametri ancora digitale • Frigo da 90 lt • Lettore CD – 4 altoparlanti • Impianto a 220 V • Salpancore elettrico 800W • Caricabatterie Quick 25 A • Prese interne 220V • Bussola • Ancora acciaio inox • Coperta in teak • Tavoli esterno • Ganci acciaio inox per parabordi • Asta bandiera con bandiera • Tientibene acciaio inox • Attuatore elettrico vano motori • Allestimento cabina in legno • Passo d’uomo in alluminio in cabina • Tendalino a scomparsa • Cuscineria interna • Toilette interna • Telo copri consolle • Cucina 1 fuoco + lavabo • Cuscineria completa in cellula chiusa • 3 Bitte ormeggio • 2 scalette a
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scomparsa • 4 pompe di sentina • 2 serbatoi carburante a norma CE 370 lt • Serbatoio acqua 360 lt • Autoclave • Doccia esterna • Quadro elettrico con magnetotermici • Luci navigazione e luci cortesia pozzetto •Video LCD • Boiler acqua calda • Gonfiatore elettrico da incasso • Kit teli copertura • 10 Giubbotti salvagente • 1 anulare con cima • 1 boetta galleggiante con cima •kit fuochi,razzi e boette fumogene • 1 mezzo marinaio • 1 cassetta pronto soccorso •1 autogonfiabile 10 PAX entro 12 nm • Asciugamani e lenzuola • 2 Cime ormeggio da 16 mm • 6 Parabordi con copri parabordi • 1 Cassetta attrezzi • 1 binocolo 7 x 50 marino • 1 ancora rispetto 7,5 Kg • Cavo 220 v di banchina 10 m • Antivegetativa • Toilette interna (spider)
larghezza totale di ben 3,60 m, un ricovero per la notte capace di assicurare il giusto comfort a una coppia anche per periodi prolungati. A tutto questo dobbiamo aggiungere le dotazioni di coperta e gli allestimenti che spaziano dai tavolini presenti tra prendisole poppiero e console di guida, al lavabo e altri accessori per colazioni all’aperto realizzati sotto la seduta di pilota e copilota, alla possibilità di installare tendalini appositamente studiati per questi modelli. L’MX11 Coupè è un battello di fascia alta, lussuoso negli allestimenti e ricco di contenuti tecnici di valore, a cominciare dai materiali impiegati per la costruzione. Inoltre, le elevate prestazioni e la possibilità di soggiornare al suo interno lo rendono un mezzo interessante per chi approccia al diporto nautico e lo vuole fare sì con un mezzo lussuoso, ma semplice da condurre e che non richiede equipaggio. Anche per quanto riguarda le scelte tecniche abbiamo osservato soluzioni e materiali di ottima qualità, per esempio, nei punti di maggiore sollecitazione dello scafo sono presenti rinforzi in carbonio e/o in kevlar, il tutto laminato manualmente con resine epoxy-vinilestere e componenti di prima qualità. Tutto questo ci trova d’accordo su un mezzo simile, perché pur riuscendo a contenere i pesi nei valori predeterminati dal progetto, grazie all’adozione di rinforzi e di una struttura adeguata, con la laminazione tradizionale qualsiasi intervento sullo scafo è facilitato e soprattutto meno costoso. Con questo non vogliamo dire che metodi di laminazione diversi come l’infusione non abbiano ragione d’essere, ma riteniamo che su questo tipo di imbarcazione la tradizionale rappresenti una scelta ragionevole se la variabile peso non è determinante in modo estremo come nel caso di battelli sportivi. Trovare qualcosa che non ci è piaciuto non è facile e, lo dobbiamo ammettere, questi battelli sono molto curati e allestiti con materiali di ottima qualità, così come sono appropriati lo studio dell’ergonomia e della sicurezza a bordo. Un battello che ci ha convinti per la semplicità di conduzione, il confort che è in grado di assicurare a una coppia che vuole fare crociera, ma anche per la vivibilità all’aperto, le prestazioni e la qualità della costruzione.
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IMP. HONDA
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Honda BF 80 e BF 100
Occhio ai consumi! Consumare meno si può. Honda Marine garantisce il divertimento ai propri clienti con un minor esborso di denaro per fare il pieno al distributore. Presentiamo gli ultimi due modelli arrivati in gamma: il BF80 ed il
BF100
di Luciano Pau
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IMP. HONDA
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a parola d’ordine è: risparmiare! Le tecnologie adottate da ogni casa motoristica possono essere lievemente differenti l’una dall’altra, ma il comun denominatore resta il minor consumo. Honda Mari-
ne da alcuni anni ha iniziato un’opera di attualizzazione dei propri modelli in gamma. Per due potenze medio/alte, come il 75 ed il 90 cavalli, in effetti era arrivato il momento di dire basta, di cambiare con qualcosa di più moderno ed ecco il BF 80 che ha sostituito il BF75 ed il BF100 che è subentrato al BF90, due motori che condividono lo stesso progetto e lo stesso corpo fatta eccezione per alcuni particolari che vedremo in seguito. ECOmo, BLAST, PGM-FI, V-TEC sono molto più di semplici sigle o acronimi, sono delle tecnologie che Honda Marine adotta sui suoi motori più moderni al fine di garantire l’ottimizzazione del rapporto prestazioni/consumi. BLAST (Boosted Low Speed Torque) permette di ottimizzare i tempi di accelerazione e planata attraverso l’impie-
L’abbinamento tra l’Honda 80 cavalli e il gommone Flyer è risultato particolarmente equilibrato.
Qui è visibile il sistema VTEC montato sul 100 cavalli. Ai lati (rosse) le due camme a basso profilo per i regimi di giri più bassi, mentre al centro la camme surdimensionata che entra in funzione oltre i 5.200 giri aumentando l’apporto di aria dalle valvole di aspirazione.
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IMP. HONDA
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Honda BF 80 e BF 100
La centralina ECU che gestisce tutte, o quasi, le funzioni vitali del motore, compreso il BLAST e l’iST.
La scalandratura del motore è semplice e si può tranquillamente fare anche in acqua. Le nuove sagome V-Wing, molto contenute, favoriscono la bimotorizzazione.
La scatola del piede ha forme idrodinamiche per minori attriti, è dotata di piastra anticavitazione ottimizzata per ridurre gli spruzzi, mentre la forma ad ogiva migliora le prestazioni.
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I cilindri sono quattro in linea, all’interno dei quali scorrono altrettanti pistoni. La cilindrata complessiva del motore sfiora i 1.500 cc.
Le valvole sono quattro per ogni cilindro, due di aspirazione e due di scarico. Quelle di aspirazione hanno diametro maggiorato.
In questo spaccato si vede lo statore ACG (3 fasi a 18 poli), con relativo rotore ACG di piccole dimensioni. L’alternatore è da 44 A, di cui 35 dedicati alla batteria per avere sempre gli strumenti di bordo ben alimentati.
IMP. HONDA
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go di una centralina ECU che gestisce l’apporto di carburante ed i tempi di accensione, adattandoli all’effettiva necessità del momento. L’alimentazione è quella già da tempo adottata sui motori da 40 a 250 cavalli, ossia l’iniezione elettronica programmata PGM-FI, molto equilibrata. Il V-TEC, Variable Valve Timing and Lift Electronic Control, che gestisce tempi di alzata e durata delle aperture delle valvole è invece una prerogativa del BF100. Il sistema sfrutta una particolare camme surdimensionata che entra in funzione oltre i 5.200 giri agendo sulle valvole di aspirazione. Al di sotto di tale regime di giri invece le valvole sono gestite da normali camme “a basso profilo”. ECOmo, forma contratta di Economy Controlled Motor, è un sistema gestionale della centralina che normalmente entra in
L’elettronica svolge un ruolo sempre più importante nell’ingegneria dei motori fuoribordo moderni.
In questo schema è rappresentato il sistema di alimentazione ad iniezione programmata PGM-FI, un sistema collaudato che interessa tutti i motori dai 40 ai 250 cavalli.
Produttore Honda Marine Importatore e distributore esclusivo per l’Italia: Honda Italia Industriale S.p.A., Via della Cecchignola, 13, 00143 Roma, tel. Numero Verde 848.846.632 www.marine.hondaitalia.com
Scheda Honda BF80: Potenza: 80 cv (58,8 Kw) • Regime massimo di giri: 5000/6000 • Tipo di motore: 4 Tempi SOHC 16 valvole • Cilindrata: 1.496 cc. • Alesaggio per corsa: 73x89,4 • Numero di cilindri: 4 in linea • Alimentazione: Iniezione elettronica PGM - FI • Rapporto di trasmissione: 2,33:1 • Alternatore: 44 A • Peso: Kg. 165 • Prezzo di listino: € 10.826 iva inclusa
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I nuovi strumenti in console sono multifunzione e beneficiano del protocollo NMEA 2000. Dispongono di led per l’ECOmo e di schermi a LCD che rispondono ai comandi dati ai pulsanti di interfaccia.
IMP. HONDA
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Honda BF 80 e BF 100
In primo piano ecco i condotti di aspirazione e, in basso e di colore blu, il filtro dell’olio a cartuccia, visibile anche nello spaccato.
La scatola dei fusibili è a vista sul lato destro del motore, con ben in chiaro la scritta riguardante gli Ampere.
Scheda Honda BF100 Potenza: 100 cv (73,6 Kw) • Regime massimo di giri: 5500/6300 • Tipo di motore: 4 Tempi SOHC 16 valvole e V-TEC • Cilindrata: 1.496 cc. • Alesaggio per corsa: 73x89,4 • Numero di cilindri: 4 in linea • Alimentazione: Iniezione elettronica PGM FI • Rapporto di trasmissione: 2,33:1 • Alternatore: 44 A • Peso: Kg. 166 • Prezzo di listino: € 12.229 iva inclusa
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Il rapporto di trasmissione al piede è di 2,33:1. Un valore che garantisce accelerazioni forti e rapidità d’ingresso in planata.
Ecco come si presenta l’iST che può gestire sino a 4 motori in contemporanea e due stazioni. Ha sistema di diagnosi incorporato, di sblocco gas e marcia, cruise control ed un solo cavo di comunicazione per motore.
IMP. HONDA
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Il Trolling Variable Speed Control è un optional utile per chi pesca. Dai 650 ai 1000 rpm è possibile gestire attraverso un pulsante i giri di 50 rpm per volta, adeguando la velocità alla effettiva necessità di traina.
funzione tra i 2.500 e i 3.000 giri garantendo il miglior rapporto prestazioni/consumi attraverso la regolazione della miscela in base a velocità e carichi. Basta tenere d’occhio l’Eco light presente sulla strumentazione di bordo Honda Marine per capire se si è in “fascia a combustione magra” oppure no. Entrambi i motori propongono una cilindrata complessiva di quasi 1.5 litri e sono studiati con architettura a quattro cilindri in linea dotati di quattro valvole controllate da un monoalbero a camme in testa (SOHC). Su entrambi i fuoribordo è montato un potente alternatore da 44 Ampere di cui 35 A dedicati a batteria e strumentazione di bordo. Quest’ultima può prevedere la nuova strumen-
tazione digitale multifunzione, l’IST (Intelligence Shift & Throttle) per gestire anche più motorizzazioni e ben due stazioni di guida attraverso un solo cavo di comunicazione per motore. Il sistema dispone di diverse funzioni quali blocco e sblocco marcia e gas, diagnosi integrata e Cruise Control e può essere acquistato in soluzione mono o bileva. È disponibile su entrambi i motori il Trolling Control, un sistema che consente di variare di 50 giri in 50 giri la velocità dell’imbarcazione a partire dai 650 sino ai 1.000 giri. Il piede infine ha un basso coefficiente di resistenza all’acqua ed è predisposto per un ampio range di eliche per ottenere l’accoppiata migliore.
Attraverso il protocollo NMEA è inoltre possibile collegare uno strumento multifunzione (come il Garmin in foto), che trasmette in modo digitale tutte le informazioni altrimenti visibili sugli strumenti dedicati.
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IMP. FAIRMONT
Resort
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Fairmont Monte Carlo
Soggiorni da
principe
L’hotel Fairmont Monte Carlo è una tappa d’obbligo per vivere un soggiorno nel Principato all’insegna del glamour e del piacere delle cose belle di Alessia Cherubini 134
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Fairmont Monte Carlo
A
rrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che
non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti. Così Italo Calvino parla del viaggiare. Chissà cosa avrebbe detto se nella sua vita avesse potuto vedere nel 1975, quando fu inaugurato, l’hotel Fairmont Monte Carlo. Nato con il nome di Loews, è uno dei progetti alberghieri più audaci dell’epoca, costruito dove una volta sorgeva la prima stazione monegasca e soprattutto il celebre “Tiro al Piccione”, molto apprezzato dagli aristocratici e dalle teste coronate alla fine del XIX secolo. Il 22 novembre 1975, il nuovo complesso è battezzato ufficialmente dalla Principessa Grace di Monaco. Questo edificio sorprendente, firmato dagli architetti Jean Ginsberg, Jean e José Notari e Herbert Weisskamp, segna la riuscita di una sfida tecnica. Costruito in parte su piloni di circa 15 metri di altezza, l’albergo è interamente riscaldato e climatizzato da un sistema molto sofisticato che attinge l’acqua dal Mediterraneo a 40 m di profondità, la cui temperatura oscilla tutto l’anno fra 12°C e 20°C. Grazie alla sua capacità di 602 camere e suite, i suoi spazi per ricevimenti, le sue sale per riunioni e conferenze, i suoi tre ristoranti e bar, dislocati in 7 piani e 60.000 metri quadrati in un paese che misura appena 195 ettari, l’albergo contribuisce a modellare il nuovo volto turistico del Principato aprendo in particolare la strada al turismo d’affari. Il Fairmont Monte Carlo è un’isola felice in uno dei luoghi più suggestivi al
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mondo. Monaco, sinonimo d’eleganza, attira da sempre l’elite internazionale, i panfili più belli attraccano nel suo porto ed il celebre Principato costituisce il luogo ideale per numerosi eventi di prestigio, fra i quali il famoso Gran Premio di Formula 1. Monaco è situato sulla Costa Azzurra, vicino al confine con l’Italia. La Riviera offre un clima splendido, con oltre 300 giorni di sole all’anno. Un clima così invitante costituisce certamente un’attrattiva notevole, ma i turisti sono coinvolti anche dai colori caldi di questa regione, dalla varietà di paesaggi e dalla cordialità degli abitanti. Dall’azzurro del Mediterraneo all’abbagliante candore delle vallate che solcano l’entroterra, questa regione non cessa mai di riservare sorprese a chi la esplora.
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Tra le grandi novità, l’apertura del ristorante NOBU: cucina asiatica d’eccezione abbinata ai sapori sud americani. A disposizione dei clienti, due spazi privatizzabili, un sushi bar, un lounge bar e una magnifica terrazza a strapiombo sul mare.
Dicembre con gusto Con l’arrivare delle feste di fine anno, il Fairmont Monte Carlo invita i suoi ospiti ad imbarcarsi virtualmente per una crociera fatta d’aromi e sapori del mondo. Il primo “imbarco” è previsto dall’1° al 28 dicembre con Scalo Goloso al Saphir 24 il bistro, lounge & bar con un menù festivo in onore dell’aragosta a pranzo o a cena (4 piatti a 85€, bevande escluse); a seguire lo Scalo Zuccherato, dal 10 dicembre al 7 gennaio, con le dolci prelibatezze create dagli Chef Pasticceri presentate all’Atelier di Natale. Per la gioia dei più giovani, all’Atelier dei Piccoli Cuochi, il 23 dicembre si potrà realizzare il dolce tipico francese di Natale ‘la bûche’. La rotta segue verso lo Scalo Natalizio per rendere indimenticabili la notte e il giorno più attesi dell’anno, optando per
una cena al ristorante Nobu lasciandosi trasportare dal suo ricco menù (24 e 25 dicembre: menu Omakase a 95€, bevande escluse). Ma la crociera non finisce qui… tre sono gli scali proposti per finire l’anno in bellezza e iniziarlo alla grande: lo Scalo del Sol Levante con un cenone di specialità “fuori dal comune” dello chef, Nobuyuki Matsuhisa, con il menù Omakase Deluxe al ristorante Nobu Fairmont Monte Carlo. DJ live, Champagne ed entrata al Saphir 24 per ballare tutta la notte (395€ a persona); lo Scalo Italiano alla Salle de la Mer con un cenone a buffet dai sapori italiani, Champagne a discrezione, animazione musicale e sala interamente dedicata ai più piccoli (295€ a persona – 95€ per i bambini dai 6 ai 12 anni); e lo Scalo Francese al Saphir 24, per coloro che desiderano celebrare l’an-
no nuovo “come a Parigi”, con cena “alla carta” e musica dal vivo per una notte senza fine… (entrata a 50€ a persona con 1 consumazione o 195 € per un tavolo di 4 persone con 1 bottiglia). Ultime tappe gli Scali Brunch per tutti coloro che sono alla ricerca di un luogo che sappia riunire il piacere della prima colazione, la gioia del pranzo, lo Champagne, la musica Jazz dal vivo e la sala giochi per i “reucci”. L’appuntamento è al Saphir 24 il 25 dicembre e il 1° gennaio dalle 12 alle 16! (Brunch di Natale 115€ - 1° gennaio 155€). Durante tutta la crociera virtuale e golosa, sarete accompagnati e indirizzati nella ‘buona direzione’ dal “Capitano delle Cucine”, lo Chef Esecutivo e Migliore artigiano francese, Philippe Joannès e le sue brigate. www.fairmont.com/montecarlo
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IMP. COMPRO dic
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Anno Nov. 2007, m.19,95, MAN 2x1360 hp, Ore moto 730, n.2 generatori, aria cond., bow&sternthruster, dissalatore, Sat TV, Unico proprietario.
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2011/da immatricolare, m 16,02, m 4,40 entrobordo linea d'asse 2 x 620 hp Iveco td plotter gps, ecoscandaglio, visibile a Loano (Sv)
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Anno 2010 2 x 330 Volvo Penta 2 cabine e 2 bagni visibile Liguria
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Giorgi Marine, Via dei Fontanili 28, 20141 (Mi) Tel 02 89511711, info@giorgimarine.it, www.giorgimarine.com
del 2006 usato pochissimo con 2x710 Cat molto bello in Alto Adriatico € 280.000
Anno 2003, mot. 2x250 cv Merc. gasolio, 2 cabine, dinette trasformabile, posti letto 4+2, Visibile a Taranto, 49.000,00 Cell 393 9817671
Colombo 32’
Atomix 7500 sc
Lario Boat Service Via dei Cipressi n. 8 22017 Menaggio (Co) Tel 0344/31811 www.larioboatservice.com
M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it
Anno 2004 – 2 motori “mercruiser” 239 Kw x 2, lungh. 9,71 m – largh. 3,03 m, buone condizioni
Prince 28 Sport
Rinker 280
M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it
M3 servizi nautici tel. 018280180 contatti@m3nautica.it www.m3nautica.it
2012, 8.30 mt, 1 Yamaha 250 cv, condizioni impeccabili. Garanzia 12 MESI, € 79.000, visibile Andora (SV)
Lunghezza 9,65 mt – Volvo Penta 300 GI - garanzia 12 mesi – Totalmente accessoriata. Ottime condizioni Visibile Andora (SV) - € 68.000
Colombo 27 Antibes
Lombardi 41
Yacht Service Rapallo cell. +39 3481505874, commerciale@yachtservicerapallo.it
Yacht Service Rapallo cell. +39 3481505874, commerciale@yachtservicerapallo.it
Anno 1983; mt.8.08; 2x240 hp Merc. B, ottime condizioni; n.1 cab. n.1 bagno; vhf; gps; eco; carena sabbiatura e verniciatura radicale 2008. Vis. Marina di Pisa.
1999, mt. 12,44, 2x370 hp Volvo, ore moto 812 ca, perfette condizioni con garanzia, 2 cabine; 2 bagni, aria condizionata c/f, gen. Mase 3.5 kw, gps. Vis. Buccino (SA).
Sarnico 45
Benetti 40 Cougar
Yacht Service Rapallo cell. +39 3481505874, commerciale@yachtservicerapallo.it
Yacht Service Rapallo cell. +39 3481505874, commerciale@yachtservicerapallo.it
Anno 2003, mt.14.85; 2x700 hp Man, ottime condizioni scafo colore blu, n. 2 cabine con bagno visibile Sud Sardegna.
Anno 2000; mt. 12,12; 2x300 hp Mercruiser D-Tronic EB Td; ore moto 380 ca; plancetta; vhf; gps; eco; impianto stereo; boiler; autoclave. Vis. Buccino (SA)
Sarnico 43 Yacht Service Rapallo cell. +39 3481505874, commerciale@yachtservicerapallo.it
2005, imm. 2006; mt. 13,37, 2x370 hp Volvo Penta IPS 500 D, ore moto 520 ca, perfetta, aria condizionata, battagliola alta, elica di prua, tender.
BARCHE
2009, 2x270 hp, lung. 8,25 mt, 60h moto. gps cart. colore, vhf, teak in cabina e pozzetto, garanzia 12 mesi, visibile Andora (Sv), € 35.000.
Cranchi Endurance 35 Yacht Service Rapallo cell. +39 3481505874, commerciale@yachtservicerapallo.it
Anno 1992, mt. 10,71, 2x231 hp Volvo Penta, ore moto 765 ca; ottime condizioni,Vis. Buccino (SA).
Riva Sebino n° 99
Princess 440
Asdec Tel. +39 3355211979 dponcia@marchesidirozzano.it
Yacht Service Rapallo cell. +39 3481505874, commerciale@yachtservicerapallo.it
1956, mt. 4,96 motore originale Chris Craft Mod.B. Perfettamente restaurato da meccanici e maestri d'ascia di eleva professionalità specifica. Euro 80.000.
Anno costr 1995, imm. 2006, mt. 14,44, 2x430 hp Volvo Penta, ottime condizioni, n. 3 cabine doppie, n.2 bagni, Vis. Ionio; tel +393481505874.
IMP. BORSA MOTORI ok
mercato
19-11-2014
11:07
Pagina 145
ABSOLUTE SPA Via Petrarca 4 – 29027 Podenzano (PI), tel. 0523 354011, marketing@absoluteyachts.com
MOTORE CV
3,2 3,45 3,45 4,53 4,7 5,6 5,6 4,46 4,8 5,25 5,25 6,51
2 2+2 2+2 4+1 6+2 6+2 6+2 5+1 6+1 6+1 6+2 8+4
VOLVO PENTA 2x225 VOLVO PENTA 2x330 VOLVO PENTA 2x330 CUMMINS 2x480 CUMMINS 2x600 MAN 2x1.100 MAN 2x1.100 VOLVO PENTA IPS 2x600 CUMMINS 2x715 VOLVO PENTA IPS 2x900 VOLVO PENTA IPS 2x1200 MTU 2x1823
PARTIRE DA €...
POSTI LETTO
9,9 11,29 11,29 13,5 14,64 19,4 19,4 13,9 5,6 17,22 17,22 24,15
PREZZO A
LARGHEZZA IN METRI
Apreamare 32 comfort Apreamare 38 open Apreamare 38 comfort Apreamare 44 Apreamare 48 Apreamare 64 Apreamare 64 fly Smeraldo 45 Maestro 51 Maestro 56 Maestro 66 Maestro 82 (Listino febbraio 2014)
LUNGHEZZA IN METRI
Borsa dei prezzi del nuovo di Barche comprende solo i modelli per i quali i cantieri hanno fornito i prezzi. Con la sola eccezzione di quelli non ancora presentati ufficialmente. I prezzi sono iva esclusa le misure sono fuoritutto. Questi prezzi non costituiscono valore contrattuale e sono da ritenersi puramente indicativi. La nostra selezione è parziale, i cantieri che volessero essere inseriti possono farne richiesta alla redazione 30 giorni dalla data di pubblicazione. Per aggiornamenti e correzioni inviare un fax al n. 02 39359122 o via e-mail a: redazione@barcheisp.it.
MODELLO
PARTIRE DA €...
PREZZO A
MOTORE CV
POSTI LETTO
LARGHEZZA IN METRI
LUNGHEZZA IN METRI
MODELLO
del nuovo
255.000 330.000 340.000 680.000 860.000 1.700.000 1.900.000 690.000 1.100.000 1.550.000 2.500.000 4.900.000
www.absoluteyachts.com, ARTURO STABILE CANTIERE NAVALE Via Avv. G. Palmeri 2/10, 91100 Trapani, Tel./ Fax 0923.28191, info@cantieristabile.it,
www.cantieristabile.it
64 Fly
56 Sty
52 Fly
56 STC
16,80
4,65
6
40 STL novità 2013
11,90
3,99
2+2
40 STY
12,05
4,05
4+2
43 STY
13,65
4,15
6+2
45 STY novità 2014 53 STY
14,13 16,55
4,15 4,65
4+1 6+1
55 STY novità 2013
16,65
4,65
6+1
56 STY novità 2014
16,65
4,65
6+1
64 STY
20,40
5,15
6+2
70 STY 40 FLY
22,00 12,05
5,45 4,05
6+2 4+2
43 FLY
13,65
4,15
6+2
45 FLY novità 2014 52 FLY novità 2014 53 FLY
14,13 16,00 16,55
4,15 4,46 4,65
4+1 6+1 6+1
55 FLY novità 2013
16,55
4,65
6+1
56 FLY novità 2014
16,65
4,65
6+1
64 FLY novità 2014
19,60
5,15
8+2
72 FLY novità 2013 (Listino febbraio 2014)
21,60
5,60
8+2
40 FLY
IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 3x435 Volvo Penta Entrofuoribordo 2x300 Volvo Penta 2x330 Volvo Penta IPS 400 2x300 Volvo Penta Entrofuoribordo 2x330 Volvo Penta IPS 500 2x370 Volvo Penta IPS 500 2x370 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 3x435 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 3x435 Volvo Penta IPS 800 2x600 Volvo Penta IPS 950 2x700 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 3x435 Volvo Penta IPS 800 2x625 Volvo Penta IPS 950 2x725 Volvo Penta IPS 1.200 2x900 Volvo Penta IPS 1.200 2x900 Volvo Penta IPS 400 2x300 Volvo Penta Entrofuoribordo 2x330 Volvo Penta IPS 500 2x370 Volvo Penta IPS 500 2x370 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 3x435 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 3x435 Volvo Penta IPS 800 2x600 Volvo Penta IPS 950 2x700 Volvo Penta IPS 600 2x435 Volvo Penta IPS 600 3x435 Volvo Penta IPS 800 2x625 Volvo Penta IPS 950 2x725 Volvo Penta IPS 1.200 2x900 VolvoPenta IPS 1.200 2x900 Volvo Penta
655.000 760.000 282.000 288.000 375.000 353.000 385.000 455.000 465.000 495.000 650.000 740.000 700.000 787.000 823.000 843.000 705.000 800.000 825.000 1.390.000 1.520.000 1.820.000 385.000 363.000 395.000 480.000 490.000 520.000 636.000 670.000 760.000 720.000 807.000 843.000 863.000 725.000 820.000 845.000 1.450.000 1.580.000 2.130.000
via Terragneta 72, 80058 Torre Annunziata (NA), tel. 39 081 5378411, fax. 39 081 5361212, info.apreamare@apreamare-yacht.com, www.apreamare.it
Maestro 82
Apreamare 48
8,62 8,62 8,62 9,9
Smeraldo 45
2,85 2,85 2,85 3,2
2 2 2 2
Apreamare 28 Open
VOLVO PENTA 2x170 VOLVO PENTA 2x170 VOLVO PENTA 2x170 VOLVO PENTA 2x225
STAMA 50 STAMA 37 HT STAMA 37 OPEN STAMA 33 HT STAMA 33 STAMA 28 (Listino gennaio 2014)
160.000 165.000 165.000 255.000
Stama 37
Stama 33
16,2 11,95 11,95 11,07 11,07 8,35
4,5 3,6 3,6 3,4 3,4 2,85
6 6 6 6 6 4
Stama 28
800 in linea d'asse Volvo Penta 2x300 TD Volvo Penta 2x260 TD Volvo Penta 2x260 TD Volvo Penta 2x260 TD Volvo Penta 2x170 TD Volvo Penta
800.000 284.000 258.230 215.000 195.000 110.000
AUSTIN PARKER CANTIERI NAVALI Via delle Pescine 196, 57017 Rosignano Marittimo (Li), tel. 0586.792412,
AUSTIN PARKER 36
www.austinparker.it
Austin Parker AP 42 Open AUSTIN PARKER 64 Fly
36 42 Open 42 Sport 42 Sedan 52 Open 54 Fly 64 Fly 72 Fly (Listino febbraio 2014)
11 12,5 12,5 12,5 16,1 16,5 20 21,7
3,75 3,96 3,96 3,96 5,1 5,1 6.15 6,25
1+1 1+1 1+1 1+1 3+1 3+1 6+1 4+1
Austin Parker 72
VOLVO 2x260 VOLVO 2x435 VOLVO 2x435 CUMMINS 2x480 MAN 2x800 MAN (8v) 2x900 MAN 2x1200 MAN 2x1400
395.000,00 525.000,00 525.000,00 620.000,00 1.230.000,00 1.390.000,00 2.150.000,00 2.680.000,00
AZIMUT YACHTS Avigliana (TO), tel. +39 01193161, customercare@azimutbenettigroup.com,
Atlantis 50
AZIMUT ATLANTIS Azimut Atlantis 34 Azimut Atlantis 38 Azimut Atlantis 44 Azimut Atlantis 48 Azimut Atlantis 50 Coupè Azimut Atlantis 58
APREAMARE
Apreamare 28 open Apreamare 28 semicabinato Apreamare 28 cabinato Apreamare 32 open
Stama 50
Azimut Atlantis Verve Azimut Atlantis Verve Outboard AZIMUT FLYBRIDGE Azimut 45 Azimut 48 Azimut 54 Azimut 60 Azimut 64
Azimut 80
Azimut 55S
10,25 11,62 13,43 15,94 16,3 18,9
3,5 3,6 4,25 4,35 4,42 4,95
2+2 4+2 4+2 4+2 4/6+2 6+2
12,12 12,68
3,89 3,89
2+2 2+2
13,78 14,9 16,7 18,36 20,15
4,38 4,75 4,95 5,02 5,23
4/6 +2 6+1 6+1 6+2 6+2
www.azimutyachts.com
Magellano 53
2x220 mHP Volvo Penta 190.000 2x300 mHP Volvo Penta 278.000 2x400 mHP Volvo Penta 450.000 2x600 mHP Cummins 535.000 2x600 mHP Cummins 590.000 2x1000 mHP / 995.000/1.095.000 2x1200 mHPMAN 2x330 mHP Volvo Penta 270.000 3x300 mHP Mercury Verado 290.000 2x480 mHP Cummins 2x600 mHP Cummins 2x725 mHP Volvo D11 2x800 mHP MAN 2x1150 mHP CAT
595.000 775.000 1.050.000 1.330.000 1.650.000
145
IMP. BORSA MOTORI ok
11:07
Pagina 146
4,1 4,75 5,61 6,08
4+1 6+1 6+2 8+2
2x480 mHP Cummins 3x435 mHP Volvo Penta 2x1800 mHP MAN 2x2000 mHP MTU
400.000 1.100.000 2.850.000 4.150.000
13,63 13,63 16,89 24,4
4,4 4,4 4,7 6,13
4/5 4/5 6/7+1 8+3
2x355 mHP Cummins 2x355 mHP Cummins 2x500 mHP Cummins 2x1000 mHP MAN
470.000 460.000 860.000 3.100.000
28,62 31,04 31,4 35,46 35,5
6,94 6,98 7,35 7,65 7,9
10+4 2X2.200 mHP MTU16V2000M84 8+crew 2x 2.200 mHP MTU 16V2000M84 8+crew 2x 2.200 mHP MTU 16V2000M84 10+crew 2x 2.400 mHP MTU 16V2000M93 8+crew 3x 2600 mHP MTU 16V2000M94
su richiesta su richiesta su richiesta su richiesta su richiesta
BÉNÉTEAU Costruttore Bénéteau, Saint Hilaire de Riez, Francia Importatore Bénéteau Italia, Via Puccini 15, Parma, tel. 0521.243200, info@beneteauitalia.com,
www.beneteau.com
Antares 7.80
Gran Turismo 44
Antares 5.80 Antares 6.80 Antares 7.80 Antares 8 Antares 8 Antares 8.80 Antares 30 fly Antares 30 fly stazione di guida su fly Antares 30 S Antares 30 S Antares 32 stazione di guida su fly Antares 36 Antares 36 Antares 42 Barracuda 7 Barracuda 9 Barracuda 9 versione flybridge FIRST Figaro Bénéteau 2 First 20 First 25 S First 30 First 35 First 40 First 45 FLYER Flyer 550 open S2 Flyer 550 open S2 Flyer 550 Sd Flyer 550 Sd Flyer 750 Sd Flyer 750 Sd Flyer 850 Sd Flyer 850 Sd Flyer 6 SPACEdeck Flyer 6 SPORTdeck Flyer 6 SUNdeck Gran Turismo 34 Gran Turismo34 Gran Turismo 38 Gran Turismo 38 Gran Turismo 38 Gran Turismo 44
146
Oceanis 55
Swift Trawler 50
5,70 6,48 7,23 7,74 7,74 8,91 10,22 10,22 10,22 10,22 10,22 10,32 10,32 13,50 7.39 8,91 8,91
2,40 2,55 2,84 2,95 2,95 2,98 3,35 3,35 3,35 3,35 3,35 3,80 3,80 4,07 2.64 2,93 2,93
– – – – – – – – – – – – – – – – –
– – – Nanni T4-200 147kw (200hp) Nanni t4-200 Trolling valve (200hp) – Volvo D6-370 272kw (370hp) Volvo D6-370 272kw (370hp) Volvo D4-260 191kw (260hp) diesel Volvo D6-370 272kw (370hp) diesel Nanni T4-200 2x147kw (200cv) diesel Volvo D4-260 2x191kw (260cv) diesel Volvo D4-300 2x220kw (300cv) diesel Volvo D6-370 2x272kw (370cv) diesel – – –
16.170 21.240 25.100 71.900 72.900 51.150 127.900 132.700 113.800 124.300 148.400 191.900 202.200 274.800 24.780 52.400 55.900
10,15 6,40 7,90 – 10,85 12,58 14,07
3,43 2,48 – – 3,64 3,89 4,20
Nanni 3,75HE 15kw (21cv) diesel – – – Yanmar 2ym15 10kw (14cv) diesel – Yanmar 3ym20 15kw (21cv) diesel sd – Yanmar 3ym30 21kw (29cv) diesel sd – Yanmar 3jh5ce 29kw (40cv) diesel – Yanmar 4jh5ce 39kw (54cv) diesel sd
127.700 20.060 42.000 78.220 106.360 148.350 224.400
5.32 5.32 5.45 5.32 7,20 7,20 8,25 8,25 6,43 6,43 5,45 10 10 12,10 12,10 12,10 13,45
2.34 2.34 2.34 2.34 2,51 2,51 2,94 2,94 2,50 2,50 2,34 3,35 3,35 3,77 3,77 3,77 3,96
– – – – – – – – – – – – –
9.795 10.430 10.800 11.440 25.560 27.720 42.900 45.310 16.500 17.990 18.200 144.600 167.600 185.700 215.200 225.900 325.200
BARCHE dicembre 2014
– fuori bordo serie up 2014 fuori bordo serie up 2014 – fuori bordo serie up 2014 – fuori bordo serie up 2014 Mercruiser 5,7 350mag dts 2x220kw (300cv) Volvo D3-200zd 2x147kw(200cv) diesel Mercruiser 6,2 377mag dts 2x235kw(320cv) Volvo D4-260zd 2x191kw(260cv) diesel Volvo D4-300zd 2x220kw(300cv) diesel Volvo D6-370 2x272kw(370cv) zd diesel
PARTIRE DA €...
12,24 17,29 22,32 26,49
Gran Turismo 49 Gran Turismo 49 fly MONTE CARLO Monte Carlo 4* Monte Carlo 4* Monte Carlo 4* Monte Carlo 5 * Monte Carlo 5 * OCEANIS Oceanis 31 Oceanis 34 Oceanis 38 Oceanis 38 Oceanis 41 Oceanis 41 Oceanis 45 Oceanis 45 Oceanis 48 Oceanis 48 Oceanis 55 Oceanis 55 Oceanis 58 SENSE Sense (43) Sense (43) Sense (46) Sense (46) Sense (50) Sense (50) Sense (55) Sense (55) SWIFT TRAWLER Swift Trawler 34 fly Swift Trawler 34 S Swift Trawler 34 S Swift Trawler 44 Swift Trawler 50 (Listino gennaio 2014)
15,60 15,73
4,30 4,27
– Volvo D6 ips600 2x307kw(435cv) diesel – Volvo D6 ips600 2x307kw(435cv) diesel
456.800 476.900
13.88 13.88 13.88 15,20 15,20
4.08 4.08 4.08 4,32 4,32
– Volvo IPS400 2x220kw (300cv) diesel – Volvo IPS400 2x220kw (300cv) diesel + joystick – Volvo IPS500 2x272kw (370cv) diesel + joystick – Volvo IPS500 2x272kw (370cv) diesel – Volvo IPS600 2x307kw (435cv) diesel
402.000 412.500 427.000 499.900 517.100
11,50 – – – 12,43 12,43 13,94 13,94 14,60 14,60 16,78 16,78 18,24
3,99 – – – 4,20 4,20 4,50 4,50 4,74 4,74 4,96 4,96 4,99
– Yanmar 3ym20 15kw (21cv) diesel – Yanmar 3ym30 21kw (29cv)diesel – Yanmar 3ym30 21kw (29cv) diesel sd – Yanmar 3jh5e pod 60 diesel dock & go – Yanmar 3jh5e 29kw (40cv) diesel sd – Yanmar 3jh5e pod 60 diesel dock & go – Yanmar 4jh5e 39kw (54cv) diesel sd – Yanmar 4jh5e pod 90 diesel dock and go – Yanmar 4jh4te 55kw (75cv) diesel sd – Yanmar 4jh4te pod 120 diesel dock&go – Yanmar 4jh4te 55kw (75cv) diesel sd – Yanmar 4jh4te pod 120 diesel dock & go – Volkswagen 140-5 103kw (140cv) diesel
69.970 83.180 96.600 121.900 152.650 176.550 187.460 211.360 230.210 254.110 332.590 356.490 426.720
16,20 16,20 14,12 14,12 15,27 15,27 17,20 17,20
4,28 4,28 4,43 4,43 4,86 4,86 4,97 4,97
– Yanmar 4jh5ce 39kw (54cv) diesel sd – Yanmar 4jh5ce pod 90 diesel dock & go – Yanmar 4jh4te 55kw (75cv) diesel sd – Yanmar 4jh5e pod 90 diesel dock & go – Yanmar 4jh4tce 55kw (75cv) diesel sd – Yanmar 4jh4tce pod 120 diesel dock & go – Yanmar 4jh4te 55kw (75hp) diesel sd – Yanmar 4jh4te pod 120 diesel dock & go
192.300 216.200 229.250 253.150 271.310 295.210 348.640 372.540
10,98 11,14 11,14 13,88 14.99
4,00 4,00 4,00 4,25 4,65
– Cummins qsb6_7 312kw(425cv) diesel – Cummins qsb6_7 243kw(330cv) – Cummins qsb6_7 312kw(425cv) diesel – Volvo d4-300 2x220kw(300cv) diesel – Volvo d6 ips600 2x340kw(435cv) diesel
202.500 182.500 190.300 334.600 573.800
PREZZO A
2.530.000 3.600.000 4.300.000 4.900.000 6.400.000 6.500.000
MOTORE CV
2x1360 mHP MAN 2x1550 mHP MAN/ 2x1723 mHP CAT 2x1825 mHP CAT 2x1925 mHP CAT 2x2216 mHP MTU
POSTI LETTO
8+2 8+2 8+3 8+3 8+3 8+3
LARGHEZZA IN METRI
MOTORE CV
5,61 6,18 6,45 6,57 7,2 7,15
LUNGHEZZA IN METRI
POSTI LETTO
21,62 25,2 25,69 26,8 29,87 30,75
MODELLO
LARGHEZZA IN METRI
Azimut 70 Azimut 80 Azimut 84 Azimut 88 Azimut 95 Azimut 100 Leonardo AZIMUT S Azimut 40 S Azimut 55 S Azimut 72 S Azimut 86 S AZIMUT MAGELLANO Azimut Magellano 43 Azimut Magellano 43 HT Azimut Magellano 53 Azimut Magellano 76 AZIMUT GRANDE Azimut Grande 95' RPH Azimut Grande 100' Azimut Grande 105' Azimut Grande 116' Azimut Grande 120' SL (Listino febbraio 2014)
PREZZO A
LUNGHEZZA IN METRI
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del nuovo MODELLO
mercato
19-11-2014
BRUNSWICK MARINE IN EMEA Responsible for: Europe, Middle-East and Africa, Parc Industriel de Petit-Rechain, Avenue Mercury 2, 4800 Verviers - Belgium, tel + 32 87.32.34.11 Fax+ 32 87.31.19.65 E-mail: fedra.generini@brunswick.com, www.quicksilver-boats.com
Quicksilver 280 ARVOR
Quicksilver ACTIVE 505 Open Quicksilver ACTIVE 595 Cabin Quicksilver ACTIVE 605 Open
Quicksilver CAPTUR 605 Pilothouse Quicksilver CAPTUR 675 Pilothouse Quicksilver CAPTUR 755 Pilothouse Quicksilver 215 ARVOR Quicksilver 215 AS ARVOR Quicksilver 230 ARVOR Quicksilver 250 ARVOR Quicksilver 280 ARVOR Quicksilver 360 FISH Quicksilver 410 FISH Quicksilver 440 FISH Quicksilver 500 FISH Quicksilver ACTIVE 505 OPEN Quicksilver ACTIVE 555 OPEN Quicksilver ACTIVE 605 OPEN Quicksilver ACTIVE 675 OPEN Quicksilver ACTIVE 605 SUNDECK Quicksilver ACTIVE 675 SUNDECK Quicksilver ACTIVE 430 CABIN Quicksilver ACTIVE 470 CABIN Quicksilver ACTIVE 510 CABIN Quicksilver ACTIVE 540 CABIN Quicksilver ACTIVE 595 CABIN Quicksilver ACTIVE 645 CABIN Quicksilver ACTIVE 705 CRUISER Quicksilver ACTIVE 855 CRUISER (Listino febbraio 2014)
5,75 6,55 7,39 6,88 6,88 7,3 8,3 9,5 3,78 4,12 4,4 5,15 5,07 5,55 6,12 6,74 6,12 6,74 4,4 4,83 5,25 5,55 5,73 6,33 7,05 8,91
2,54 2,54 2,79 2,54 2,54 2,78 2,93 2,99 1,71 1,85 1,78 2,05 2,12 2,29 2,4 2,55 2,4 2,55 2,11 2,37 2,33 2,47 2,29 2,39 2,55 2,98
2 2 2 2 2 2 2 4 no no no no no no no 1 2 2 2 2 2 2 2 2 4 6
F115 EXLPT EFI 4 STROKE F115 EXLPT EFI 4 STROKE F150 XL EFI 4 STROKE QSD 2,0L 115 HP QSD 2,0L 115 HP QSD 2,0L 150 HP QSD 2,8L 220 HP QSD 4,2L 320 HP F6M F6ML F 9.9 ML F25 ELPT EFI F40 ELPT EFI 4 STROKE ORION F40 PRO ELPT EFI 4 STROKE F115 EXLPT EFI 4 STROKE F150 XL EFI 4 STROKE F115 EXLPT EFI 4 STROKE F150 XL EFI 4 STROKE F40 ELPT EFI 4 STROKE F40 ELPT EFI 4 STROKE F40 ELPT EFI 4 STROKE ORION F80 ELPT EFI 4 STROKE F115 EXLPT EFI 4 STROKE F150 XL EFI 4 STROKE F150 XL EFI 4 STROKE 2XF150 E X/CX LPT EFI 4 STROKE
29.050 33.500 42.300 41.850 43.300 53.250 76.650 111.300 3.550 5.600 6.550 11.300 15.300 17.800 24.950 31.150 28.300 34.750 11.000 13.550 17.150 24.950 29.700 36.450 42.150 86.450
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PREZZO A
MOTORE CV
POSTI LETTO
LARGHEZZA IN METRI
LUNGHEZZA IN METRI
MODELLO
PREZZO A
MOTORE CV
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Pagina 147
POSTI LETTO
LUNGHEZZA IN METRI
11:07
LARGHEZZA IN METRI
19-11-2014
MODELLO
IMP. BORSA MOTORI ok
CANTIERI DI SARNICO - CNC SRL
COLOMBO GRUPPO SARNICO - CNC SRL
viale degli Abruzzi 25, 25031 Capriolo (BS), tel.030 7461165, fax.030 7461704, info@cantieridisarnico.it,
viale degli Abruzzi 25, 25031 Capriolo (BS), tel.030 7461165, fax.030 7461704, info@colomboboats.it
www.cantieridisarnico.it
www.colomboboats.it
Sarnico Spider 46 GTS
Sarnico 50
SPIDER SPIDER SPIDER 46 GTS SPIDER 46 GTS SPIDER 46 GTS SPIDER 46 GTS SPIDER 46 GTS SARNICO 45 SARNICO 45 SARNICO 50 SARNICO 50 SARNICO 60 SARNICO 60 SARNICO 60 GT SARNICO 60 GT SARNICO GRANDE SARNICO GRANDE Aggiornato a Febbraio 2014
Sarnico 60
13,43 13,43 14,65 14,65 14,65 14,65 14,65 14,85 14,85 15,67 15,67 18,57 18,57 18,57 18,57 24,85 24,85
4,16 4,16 4,28 4,28 4,28 4,28 4,28 4,3 4,3 4,38 4,38 4,8 4,8 4,8 4,8 6 6
Sarnico Grande
4 4 5 5 5 5 5 4 4 4+1 4+2 6+2 6+3 6+2 6+2 8+2 8+2
2x370 Volvo Penta 2x435 Volvo Penta 2x370 Volvo Penta 2x435 Volvo Penta 2x480 Cummins 2x600 Cummins 2x715 Cummins 2x600 Cummins 2x715 Cummins 2x715 Cummins 2X800 MAN 2X900 MAN 2X1100 MAN 2X900 MAN 2X1100 MAN 2X1550 MAN 2X1800 MAN
Colombo Aliante 32 S
552.805 585.200 619.690 652.080 661.400 713.440 743.600 690.000 720.000 1.060.000 1.090.000 1.590.000 1.705.000 1.645.000 1.760.000 3.800.000 4.050.000
CANTIERI MAGAZZÙ via Ugo Betti, 19 - 90147 - PALERMO,
MX-11 coupè
www.magazzu.com
MX-13 coupè
M-GT Spider M-GT MX-11 spider MX-11 coupè MX-13 coupè MX-14 coupè MX-18 coupè (Listino gennaio 2014)
9.00 9.00 11.00 11.00 13.00 14.00 17.50
MX-14 coupè
3.00 3.00 3.60 3.60 4.60 4.80 5.00
0 2 0 2 4 6 6
25 Super Indios 26 Bellagio 30 Noblesse 30 Noblesse 32 Aliante 32 Aliante 32 Aliante 32 Super Indios HT 32 Super Indios HT 32 Super Indios HT 32 Super Indios SF 32 Super Indios SF 32 Super Indios SF 32 Super Indios TENDER 32 Super Indios TENDER 32 Romance 32 Romance 36 Bellagio 36 Bellagio 36 Bellagio 36 Bellagio 39 Alldays 39 Alldays 39 Alldays 39 Alldays 39 Alldays Aggiornato a Febbraio 2014
95.000,00 110.000,00 150.000,00 170.000,00 295.000,00 370.000,00 -
CANTIERE NAUTICO MARINELLO
Open Gabbiano Open Super Happy Fishing Open Fisherman 16 New Fisherman 17 Eden 18 Evoluzione Fisherman 19 Eden 20.05 New Eden 20 Evoluzione Elena 6.50 Open Eden 22 Open New Eden 26 Open Semicabinati Timoniera 5,30 Marinello 21 Cabin Tano 6,45 6,45 Family Marinello 25 Cabin Marinello 26 Cabin (Listino gennaio 2014)
Eden 26 Open
Marinello 21 Cabin
4,30 1,85 4,70 1,90 5,00 2,30 5,40 2,35 5,30 2,30 5,65 2,35 6,10 2,35 5,90 2,50 6,45 2,50 6,10/6,80 2,35 2,50 7,65 2,50 5,30 5,90 6,45 6,45 7,45 7,65
2,28 2,50 2,45 2,45 2,50 2,55
2,43 2,47 2,76 2,76 2,77 2,77 2,77 3,02 3,02 3,02 3,02 3,02 3,02 3,09 3,09 3,09 3,09 3,72 3,72 3,72 3,72 3,72 3,72 3,72 3,72 3,72
– – – – 2 2 2 2 2 2 2 2 2 – – 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
39alldays
1X225 Volvo 4.3 Gxi DPS 1X270 Volvo 5.0 GXi DPS 2X270 Volvo 5.0 GXi DPS 2X320 Volvo 5.7 GXi DPS 2X270 Volvo 5.0 GXi DPS 2X320 Volvo 5.7 GXi DPS 2X225 Volvo D4 TD DP 2X225 Volvo D4 TD DP 2X260 Volvo D4 TD DP 2X300 Volvo D4 TD DP 2X225 Volvo D4 TD DP 2X260 Volvo D4 TD DP 2X300 Volvo D4 TD DP 2X270 Volvo 5.0 GXi DPS 2X260 Volvo D4 TD DP 2X260 Volvo D4 TD DP 2X320 Volvo 5.7 GXi DPS 2X260 Volvo D4 TD DP 2X300 Volvo D4 TD DP 2X300 Volvo D4 TD DP IPS 400 2X370 Volvo D6 TD DP IPS 500 2X260 Volvo D4 TD DP 2X330 Volvo D6 TD DP 2X300 Volvo D4 TD DP IPS 400 2X330 Volvo D6 TD DP ips 450 2X370 Volvo D6 TD DP IPS 500
97.700 143.200 201.950 212.050 219.200 229.300 263.801 298.700 307.200 318.600 318.000 326.500 337.900 252900 305940 379800 400000 392700 409600 440500 456400 395000 423000 441800 449100 457400
CRANCHI CANTIERE NAUTICO SPA Via Nazionale 1319 - Piantedo (SO) - tel. 0342 683359 -
ECO TRAWLER 53
Fisherman 19
7,39 7,47 10,04 10,04 10,21 10,21 10,21 10,1 10,1 10,1 10,1 10,1 10,1 9,71 9,71 9,71 9,71 11,96 11,96 11,96 11,96 12,74 12,74 12,74 12,74 12,74
Colombo 36 Bellagio
MX-18 coupè
da 300 hp a 540 hp da 300 hp a 540 hp da 600 hp a 860 hp da 600 hp a 860 hp da 740 hp a 1.200 hp da 740 hp a 1.200 hp 1.760 hp
Via Papa Giovanni XXIII, s.n., 98066 Patti Me info@cantieremarinello.com
Colombo Romance 32
www.cantieremarinello.com
Marinello 26 Cabin
– – – – – – – – – – –
max 60 hp max 60 hp max 80 hp max 85 hp max 115 hp max 115 hp max 150 hp max 150 hp max 150 hp versione normale max 225 hp max 275 hp
6.900 7.500 8.500 9.200 9.600 10.900 12.500 13.900 14.500 15.900 27.900
– – 2+1 2+1 2+2 2+2
max 80 Hp max 150 hp max 175 hp max 175 hp 1 da 350 hp o 2 da 150 hp 1 da 350 hp o 2 da 150 hp
13.900 21.900 22.900 24.900 28.900 33.900
27 ENDURANCE
www.cranchi.com - sales@cranchi.it
54 HT
ECO TRAWLER 53 Long Distance SIXTY 6 FLY Yacht Class FIFTY 8 FLY Yacht Class
17 20,85 18,52
4,95 5,1 4,85
FIFTY 8 FLY Yacht Class
18,52
4,85
54 FLY
17,2
4,85
43 FLY
13,8
4,15
40 FLY
13,13
3,87
SIXTY 4 HT Yacht Class
20,85
5,1
FIFTY 8 HT Yacht Class
18,52
4,85
FIFTY 8 HT Yacht Class
18,52
4,85
FIFTY 6 ST Yacht Class
18,52
4,85
FIFTY 6 ST Yacht Class
18,52
4,85
54 HT
17,2
4,85
M 44 HT
13,82
4,06
43 OPEN MEDITERRANEE
13,8
4,15
43 HT MEDITERRANEE
13,8
4,15
24 PANAMA OUTBOAD
*** Volvo Penta 2xIPS 600 (2x435 HP) 6 + 2 MAN 2xD2862 V12-1400 HP (2x1400HP) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2x625 HP) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2Xd11/950 (2X725 hp) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2x625 HP) 4 Volvo Penta 2xIPS 600 EVC/EC (2x435 HP) 4 Volvo Penta 2xD6 EVC/EC (2x370 HP) 6+2 MAN 2xD2862 V12 (2x1400 HP) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2x625 HP) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2xD11/950 (2x725 HP) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2x625 HP) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2xD11/950 (2X725 HP) 6 + 1 Volvo Penta IPS 2 2xD11/800 (2x625 HP) 5 Volvo Penta 2xD6 EVC/E/DPH (2x330 HP) 4 Volvo Penta IPS 2xIPS 600 EVC/EC (2x435 HP) 4 Volvo Penta IPS 2xIPS 600 EVC/EC (2x435 HP)
635.000 1.620.000 946.000 946.000 780.000 432.000 299.950 1.560.000 899.900 910.500 859.600 870.000 699.850 299.900 380.000 399.900
147
IMP. BORSA MOTORI ok
mercato
19-11-2014
11:07
Pagina 148
33 ENDURANCE
10,25
3,5
32 ZAFFIRO
10,41
3,64
32 ZAFFIRO
10,41
3,64
30 ENDURANCE
9,15
2,98
30 ENDURANCE
9,15
2,98
30 ENDURANCE
9,15
2,98
30 ENDURANCE
9,15
2,98
30 ENDURANCE
9,15
2,98
30 ENDURANCE
9,15
2,98
29 ZAFFIRO
9,18
3,24
29 ZAFFIRO
9,18
3,24
29 ZAFFIRO
9,18
3,24
29 ZAFFIRO
9,18
3,24
27 ENDURANCE
8,5
2,5
27 ENDURANCE
8,5
2,5
27 ENDURANCE 8,5 27 ENDURANCE 8,5 32 PANAMA OUTBOARD 10,73 29 PANAMA OUTBOAD 9,3 24 PANAMA OUTBOAD 8,32 ** Prezzo senza motori *** versione 3 cabine = 6 posti letto + 1 marinaio versione 2 cabine = 4 posti letto (Listino febbraio 2014)
2,5 2,5 3,64 3,24 2,5
163.700 195.650 136.800 165.000 73.800 78.000
PARTIRE DA €...
3,5
PREZZO A
10,25
5,15 5,15 5,5 5,5 5,75 5,75 6,05 6,05 6,76 6,76 6,76 6,76 7,7 7,7 7,7
MOTORE CV
33 ENDURANCE
253.300
19,75 19,75 21,3 21,3 22,17 22,17 24 24 29,10 29,10 29,10 29,10 40 40 40
POSTI LETTO
3,88
DOMINATOR 640 DOMINATOR 640 DOMINATOR 680 DOMINATOR 680 DOMINATOR 720 DOMINATOR 720 DOMINATOR 780 DOMINATOR 780 DOMINATOR 29M CLASSIC DOMINATOR 29M CLASSIC DOMINATOR 29M AVANTGARDE DOMINATOR 29M AVANTGARDE DOMINATOR 40M DOMINATOR 40M DOMINATOR 40M (Listino febbraio 2014)
LARGHEZZA IN METRI
11,61
243.500
LUNGHEZZA IN METRI
M 38 HT
Volvo Penta 2xD4 EVC/E/DPH (2x260 HP) 4 + 1 Volvo Penta 2xD4 EVC/E/DPH (2x300 HP) 2 + 2 Volvo Penta 2xV8-320 EVC/E DPS (2x320 HP) 2 + 2 Volvo Penta 2xD4 EVC/E/DPH (2x300 HP) 4 Volvo Penta 2xV6 - 225 EVC/E (2x225 HP) 4 Volvo Penta 2xD4 EVC/E/DPH (2x225 HP) 2+2 Volvo Penta V8-270 EVC/E (270 HP) 2+2 Volvo Penta V8-320 EVC/E (320 HP) 2+2 Volvo Penta V8-380 EVC/E (380 HP) 2+2 Volvo Penta 2xV6 EVC/E (2x225 HP) 2+2 Volvo Penta D4 EVC/E/DPH (300 HP) 2 + 2 Volvo Penta 2xV6 EVC/E/DPS (2x225 HP) 2+2 Volvo Penta V8-320 EVC/E (320 HP) 2+2 Volvo Penta 2xV6 EVC/E (2x225 HP) 2+2 Volvo Penta D4 EVC/E/DPH (300 HP) 2 + 2 Volvo Penta 2xD3 EVC/E/DPS (2x200 HP) 2+2 Volvo Penta V6-225 EVC/E (225 HP) 2+2 Volvo Penta V8-270 EVC/E (270 HP) 2 + 2 Volvo Penta V8-270 EVC/E (270 HP) 2 + 2 Volvo Penta D3 EVC/E/DPS (220 HP) 4 2+2 2+2
MODELLO
4+1
PARTIRE DA €...
3,88
PREZZO A
POSTI LETTO
11,61
MOTORE CV
LARGHEZZA IN METRI
M 38 HT
MODELLO
LUNGHEZZA IN METRI
del nuovo
6+1 2x1200 MAN Commonrail 6+1 2x1150 CAT Commonrail 6+2 2x1200 MAN Commonrail 7+2 2x1400 MAN Commonrail 8+ 2 2x1400 MAN Commonrail 8+ 2 2x1550 MAN Commonrail 8+2 2x1550 MAN Commonrail 8+2 2x1800 MAN Commonrail 8 + 3 MTU 12V 2000 M94 2x1920 hp 8+ 3 MTU 16V 2000 M94 2x2600 hp 8 + 3 MTU 12V 2000 M94 2x1920 hp 8+ 3 MTU 16V 2000 M94 2x2600 hp 8+ 5 MTU 16V 2000 M94- 2x2600 hp 8+ 5 MTU 12 V 4000 M93L- 2x3460 hp 8+ 5 MTU 16V 2000 M94 - x2600 hp
2.190.000 2.090.000 2.585.000 2.690.000 3.158.000 3.274.000 4.167.000 4.343.000 8.357.000 8.764.000 8.357.000 8.764.000 17.066.000 18.575.000 19.470.000
86.670 88.500
FERRETTI SPA – FERRETTI YACHTS via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì,
www.ferrettigroup.com
91.800 110.700 99.990 Ferretti Yachts 690
Ferretti Yachts 750
Ferretti Altura 840
Ferretti Yachts 960
110.500 120.000 136.000 66.640 67.100 68.600 79.400 **103.500 **88.500 **39.990
Ferretti Yachts 530 Ferretti Yachts 570 Ferretti Yachts 620 Ferretti Yachts 690 Ferretti Yachts 690 - Hard top Ferretti Yachts 750 Ferretti Yachts 750 - Roll bar Ferretti Yachts 750 - Hard top Ferretti Yachts 800 Ferretti Yachts 800 - Hard top Ferretti Altura 840 Ferretti Yachts 870 Ferretti Yachts 870 - Hard top Ferretti Yachts 960 (Listino febbraio 2014)
15,99 17,42 18,77 21,07 21,07 22,75 22,75 22,75 24,71 24,71 25,76 26,64 26,64 29,2
4,94 4,96 5,25 5,53 5,53 5,7 5,7 5,7 6,28 6,28 6,12 6,26 6,26 6,7
5 7 7 9 9 10 10 10 12 12 12 11 11 15
730 MAN CR 800 MAN CR 900 MAN CR 1268 MTU CR 1268 MTU CR 1381 MTU CR 1381 MTU CR 1381 MTU CR 1823 MTU CR 1823 MTU CR 1823 MTU CR 1823 MTU CR 1823 MTU CR 2218 MTU CR
1.190.000 1.390.000 1.800.000 2.470.000 2.540.000 3.140.000 3.165.000 3.210.000 4.030.000 4.120.000 4.330.000 4.600.000 4.690.000 7.000.000
FERRETTI SPA – FERRETTI CUSTOM LINE/FERRETTI NAVETTA via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì,
www.ferrettigroup.com
DELLAPASQUA DC Via del Marchesato, 11, 48023 Marina di Ravenna, tel. 0544 530243 - 531146, fax 0544 530490, info@dellapasquadc.com, www.dellapasquadc.com
DC 9 Elite
DC 16 Fly
DC 7 Elite DC 7 Sedan DC 8 Sedan DC 9 Fisherman DC 9 Elite DC 9 Fly SL DC 10 Fly SL DC 11 Fly SL DC 12 Fly SL DC 13 Elite DC 14 Fly SL DC 14 Elite DC 16 Fly SL DC 16 Elite SL DC 18 Fly SL/Elite (listino febbraio 2014)
DC 13 Elite
7,5 7,5 8,2 10,57 11 11 11,3 12,71 13,3 13,97 14,99 14,99 16,02 16,02 17,98
2,5 2,5 3 3,15 3,15 3,15 3,6 3,8 4,3 3,8 4,3 4,3 4,4 4,4 4,95
2 3 2+2 4 2+2 4+2 4+2 6+2 6+2 4/6+2 6+1+2 6+1+2 7+2+1 7+2+1 8+2+1
DC 18 Fly
1x170 efb td Volvo 1x170 efb td Volvo 2x170 eb td Volvo 2x280 eb td Fpt 2x280 eb td Fpt 2x280 eb td Fpt 2x280 eb td Fpt 2x435 eb td Volvo 2x620 eb td Volvo 2x620 eb td Volvo 2x620eb td Cummins 2x580 eb td FPT 2x715 eb td Cummins 2x620 eb td Volvo 2x800 eb td Man
88.000 88.000 150.000 240.000 260.000 271.000 305.000 455.000 585.000 580.000 790.000 775.000 970.000 970.000 1.480.000
DOMINATOR YACHTS SRL via Papiria 62 - 61032 - Fano (Pu) Italy,
Dominator 29 M
148
www.dominatoryachts.com
Dominator 640
BARCHE dicembre 2014
Dominator 780
Dominator 870 special edition
Ferretti Custom Line 100'
Ferretti Custom Line 124'
Ferretti Custom Line 97' Ferretti Custom Line 100' Ferretti Custom Line 124' Ferretti Navetta 26 Crescendo Ferretti Navetta 33 Crescendo (Listino febbraio 2014)
29,7 30,6 37,8 26,22 32,62
7,08 7,25 7,35 6,93 7
Ferretti Navetta 26 Crescendo Ferretti Navetta 33 Crescendo
13 15 16 14 15
2 MTU (2400 hp) 2 MTU (2639 hp) 2 MTU (3510 hp) 2 MAN CR (900 hp) 2 MAN CR (1400 hp)
7.950.000 8.960.000 14.700.000 5.950.000 9.100.000
FIART MARE SPA Via Lucullo 61 - 80070 Baia di Bacoli (Na) - tel. 081 8040023 -
4tFOUR GENIUS
FIART 27 28 Genius 33 Seawalker 34 GENIUS 38 GENIUS 42 GENIUS 4tFOUR GENIUS 4 SEVEN GENIUS 50 GENIUS
33 Seawalker
8,76 8,76 10,4 10,89 11,87 12,68 13,86 14,65 15,45
Epica 58
2,78 2,78 3,72 3,54 3,88 4,02 4,3 4,35 4,39
2 4 4 6 7 8 8 8 8
www.fiart.com - sales@fiart.com
38 GENIUS
285X1 VOLVO 285x1 VOLVO 2 x 240 VOLVO 2 x 225 VOLVO TD 2 x 260 VOLVO TD 2 x 330 VOLVO TD 2 x 370 VOLVO TD IPS 500 2 x 435 VOLVO TD IPS 600 3 x 435 VOLVO TD IPS 600
85.000 98.000 198.000 248.000 325.000 415.000 598.000 715.000 698.000
782.000 1.490.000
PARTIRE DA €...
PREZZO A
MOTORE CV
POSTI LETTO
4 x 435 VOLVO TD IPS 600 2 x 700 VOLVO TD IPS 900
LARGHEZZA IN METRI
8 6
LUNGHEZZA IN METRI
4,39 5,16
MODELLO
15,45 17,9
PARTIRE DA €...
MOTORE CV
50 TOP STYLE GENIUS Epica 58 (Listino febbraio 2014)
PREZZO A
POSTI LETTO
Pagina 149
LARGHEZZA IN METRI
11:07
LUNGHEZZA IN METRI
19-11-2014
MODELLO
IMP. BORSA MOTORI ok
MOTONAUTICA F.LLI RANIERI SRL Loc. Caldarello - 88068 Soverato (CZ) - P.iva 00398880799 - Rea CZ79023, ranieri@pec.ranieri-international.com, info@ranieri-international.com, Tel. (0039) 0967 25839, Fax.(0039) 0967 528385, www.ranieri-international.com
FRAUSCHER BOOTSWERFT Importatore per l’Italia - Cantiere Nautico Feltrinelli - via Libertà, 59 - 25084 Gargnano (Bs), tel. 0365 71240 - info.nautica@nauticafeltrinelli.it – www.nauticafeltrinelli.it
686 Lido edizione speciale 717 GT
686 Lido 686 Lido - Edizione speciale Dino feltrinelli 717 GT 757 St. Tropez 858 Fantom 909 Benaco 1017 Lido 1017 GT (Listino febbraio 2014)
858 Fantom
6,86 7,15 7,17 7,57 8,67 9,09 10,17 10,17
2,25 2,25 2,25 2,25 2,5 2,98 2,99 2,99
– – – 2 2 2 – 2
909 Benaco
220 425 320 300 1 x 300 2 x 300 2 x 300 2 x 300
83.155 164.850 108.194 117.328 151.666 233.952 241.500 256.214
GAMMA YACHTS SRL Le Montecarlo Palace 7, Bd. Des Moulins 98000 MONACO, Tel 00377 97980600, info@gamma-yachts.com www.gamma-yachts.com
Gamma 16
Gamma 20
GAMMA 16 GAMMA 20 GAMMA 24 Mediteraneé GAMMA 24 Oceanic (Listino ottobre 2013)
18,2 22,5 25,45 25,45
GAMMA 24 Mediteraneé
5,5 5,9 6,85 7,05
6+1 6/8+2 8+3 8+3
GAMMA 24 Oceanic
2x575 2x715 2x918 2x370
1.543.500 2.385.000 3.950.000 4.500.000
Atlantis 19 hr
CLF 22
OPEN Revolution Voyager 17 Voyager 18 S Voyager 19 Voyager 19 S Voyager 20 Voyager 21 S Voyager 22 Voyager 23 S Voyager 24 Voyager 26 S Voyager 30 SUNDECK Shadow 19 Shadow 20 Shadow 22 Shadow 24 Shadow 26 Shadow 28 Shadow 30 CABIN Atlantis 19 Atlantis 20 Atlantis 22 Atlantis 24 Atlantis 26 Atlantis 28 CLF 19 CLF 22 CLF 25 CLF 30 SL 24 (Listino gennaio 2014)
Shadow 19 hr
Voyager 21
4,55 5,10 5,30 5,55 5,65 6,05 6,30 6,50 6,75 7,10 8,05 9,30
2,05 2,10 2,20 2,18 2,20 2,40 2,40 2,40 2,40 2,50 2,50 3,00
– – – – – – – – – – – –
– – – – – – – – – – – –
8.550 8.900 12.300 10.900 13.300 17.650 20.500 19.500 22.500 24.600 32.300 72.500
5,65 6,05 6,50 7,15 7,55 8,30 9,30
2,20 2,42 2,42 2,50 2,50 2,70 3,00
2 2 2 2 2 4 4
– – – – – – –
15.900 19.900 23.600 31.900 37.700 52.800 87.500
5,65 6,05 6,50 7,15 7,55 8,30 5,65 6,60 7,60 9,30 7,15
2,20 2,42 2,42 2,50 2,50 2,70 2,20 2,50 2,70 2,90 2,50
2 2 2 2 2 4 2 4 4 6 2
– – – – – – – – – – –
15.900 19.900 23.600 31.900 38.600 55.800 16.900 24.900 39.900 74.800 31.800
PEARL MOTOR YACHTS LIMITED Itama - Ferretti Spa
19 Goldicote Business Par, Banbury Road, Stratford-upon-Avon, Warwickshire CV37 7NB T: +44(0)1789 740088, F: +44(0)1789 748078, www.pearlmotoryachts.com
via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì,
http://www.itama-yacht.com
Pearl 50 Itama 45’
Itama 62’
Itama 45' Itama 62' Itama 75' (3 cabins) Itama 75' (4 cabins) (Listinogennaio 2014)
Itama 75’
13,82 19,03 23,54 23,54
3,95 4,75 5,92 5,92
4 2x480 mhp CUMMINS - shaft line 6 2x1.360 mhp MAN CR - shaft line 6 2x1.823 mhp MTU CR - surface drives 7 2x1.823 mhp MTU CR - surface drives
580.000 1.550.000 3.450.000 3.510.000
Pearl 60
Pearl 65
PEARL 50 PEARL 60 PEARL 65
15 17,78 20,1
4,42 4,98 5,16
PEARL 75
23
5,98
Pearl 75
4 or 6 8 or 10 8+2 crew
2xVolvo D9 575hp 2 x Volvo D13 800hp 3 x Cummins 600hp with Zeus Pod drivers 8+2 crew 2 x CAT C18 1150HP coupled to ZF series 4000 pod drives
£ 628.425 £ 988.575 £ 1.413.220 £ 2.488.500
(Listino dicembre 2013 prezzi in sterline) PERSHING - FERRETTI SPA Mochi Craft - Ferretti Spa
Via J.J. Pershing, 1/3, 61037 Mondolfo (PU) - Italy, tel. (+39) 0721 956211, fax (+39) 0721 956290,
www.pershing-yacht.com via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì,
http://www.mochicraft-yacht.com/
Pershing 62' DOLPHIN 44’
DOLPHIN 44’ DOLPHIN 54’ DOLPHIN 54’ FLY DOLPHIN 64’ CRUISER DOLPHIN 74’ CRUISER (Listinogennaio 2014)
DOLPHIN 54’
nd 16,65 16,65 19,63 22,58
DOLPHIN 64’ CRUISER
nd 4,9 4,9 6,13 6,85
5 7 7 7 11
DOLPHIN 74’ CRUISER
CUMMINS 600 800 MAN CR 800 MAN CR 1102 MTU CR 1381 MTU CR
760.000 1.340.000 1.490.000 2.484.000 3.480.000
Pershing 108'
Pershing 82'
Pershing 50'.1 - shaft drive Pershing 50'.1 - surface drives
15,83 15,83
4,38 4,38
7 7
Pershing 62'
18,94
4,8
7
Pershing 64'
20,04
5
7
Pershing 115'
2 x 800 mhp MAN 2 x 900 mhp MAN + Top System 75 2 x 1381 mhp MTU + ZF SeaRex SR 120 S 2 x 1623 mhp MTU + ZF SeaRex SR 120 S
895.000 1.035.000 1.990.000 2.280.000
149
IMP. BORSA MOTORI ok
mercato
19-11-2014
11:07
Pagina 150
6,23
11
Pershing 108' Pershing 115' (Listino gennaio 2014)
33,23 35,37
6,7 7,2
11 13
7.140.000 su richiesta su richiesta
PRINCESS YACHTS INTERNATIONAL PLC Newport Street, Plymouth, Devon, PL1 3QG, United Kingdom,
www.princess.co.uk
0 1xYanmar 260 HP diesel 2 2xYanmar 370 HP 3 2x800 HP MAN CR 6 2x900 HP MAN CR 7 2x 360 hp MAN CR 7 2x1360 HP MAN CR 7 2x1623 HP MTU CR 8 2x2435 HP MTU 7 2x900 HP MAN CR 10 2x 524 HP MTU 10 2x2218 HP MTU 13 2xMTU 12 V 4000 M 93L 3510 mhp
PARTIRE DA €...
27,96
PREZZO A
Pershing 92'
4.780.000
2,5 2,8 3,88 4,61 4,80 4,80 5,45 6,20 4,64 5,72 6,75 7,60
MOTORE CV
9
8,24 10,07 13,40 16,12 19,57 19,57 20,82 26,40 17,57 23,00 28,23 37,5
POSTI LETTO
5,5
Iseo Aquariva Super Rivarama Super Rivale 63’ Virtus 63’ Vertigo 68’ Ego Super 86’ Domino Sportriva 56’ 75’ Venere Super 92’ Duchessa 122' Mythos (Listino febbraio 2014)
LARGHEZZA IN METRI
24,98
3.350.000
LUNGHEZZA IN METRI
Pershing 82'
2 x 1948 mhp MTU +ZF SeaRex SR 140 S 2 x 2435 mhp MTU + ZF SeaRex SR 140 S 2 x 2638 mhp MTU + ZF SeaRex SR 160 S 3 x 2638 mhp MTU + ASD 16 L 2 x 3510 mhp MTU + WATERJETS
MODELLO
7
PARTIRE DA €...
5,5
PREZZO A
POSTI LETTO
22,66
MOTORE CV
LARGHEZZA IN METRI
Pershing 74'
MODELLO
LUNGHEZZA IN METRI
del nuovo
280.000 505.000 1.010.000 1.475.000 1.995.000 2.175.000 2.990.000 5.900.000 1.735.000 3.760.000 7.200.000 “su richiesta”
ROSE ISLAND S.R.L. Rose Island s.r.l. via Bedeschi, 21 it24040 Chigno0lo D'Isola (BG), tel. +39 035 4997391, fax. +39 035 994323, www.roseisland.it , roseisland@rosaec.com
Princess V48 Open
Princess S72
Princess V39 Princess V48 Princess V48 Open Princess V52 Princess V57 Princess V62-S Princess V72
12.98 15.49 15.8 16.61 17.88 19.35 22.55
Princess V78 Princess V85-S S CLASS Princess S72 FLYBRIDGE Princess 43 Princess 52 Princess 56 Princess 60 Princess 64 Princess 72 Motor Yacht Princess 82 Motor Yacht Princess 88 Motor Yacht Princess 98 Motor Yacht M CLASS Princess 32M Princess 35M Princess 40M
Princess 64
Princess 32M
3.81 4+2 4.11 4+2 4.11 4 4.45 4+2 4.65 6 + 1 crew 4.99 6 + 1 crew 5.38 6 + 2 crew
23.83 25.98
2 Volvo D6-330DP (2x330 mhp) 2 Volvo IPS 600 (2x435mhp) 2 Volvo IPS 600 (2x435mhp) 2 Volvo D11-670 (2x670mhp) 2 Volvo D13-800 (2x800mhp) 2 Volvo D13-900 (2x900mhp) 2 MTU 8V2000 M94 (2x1268mhp) 5.71 6/8 + 2 crew 2 Cat C32 A (2x1723mhp) 6.27 8 + 2-4 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp)
£258.500 £443.500 £438.500 £598.550 £808.350 £1.048.600 £1.785.000 £2.468.000 £3.285.000
22.57
5.38 6 + 2 crew
£1.855.000
14.5 16.66 18.11 18.61 19.7 22.35 25.5 26.82 30.12
4.25 4+2 2 Volvo D6-435 (2x435mhp) £403.600 4.75 6 + 1 crew 2 Volvo D11-625 (2x625mhp) £642.500 4.76 6 + 1 crew 2 Cat C12 A (2x715mhp) £812.600 4.83 6 + 2 crew 2 Volvo D13-800 (2x800mhp) £998.300 5.03 8 + 2 crew 2 Volvo D13-900 (2x900mhp) £1.346.000 5.49 8 + 2 crew 2 Cat C18A (2x1150mhp) £1.932.500 5.74 8 + 2/3 crew 2 Cat C32 A (2x1622mhp) £2.896.000 6.3 8/10 + 3 crew 2 Cat C32 A (2x1825mhp) £3.935.000 7.068/10 + 3-5 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp) Price on Application
32 35.15 40.16
7.11 8/10 + 5 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp) Price on Application 7.3 8/10 + 5 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp) Price on Application 8.02 10/12 + 7 crew 2 MTU 12V 4000 Price on Application M73L (2x2938mhp)
2 Cat C32 A (2x1622mhp)
LOBSTER 38
RIO YACHTS via Passerera, 6/D, 24060 Chiuduno (BG), Italy, tel . +39 - 035 - 927301, Fax. +39 - 035 - 926605, info@rioitalia.it, www.rioyachts.net
LOBSTER 65
PATHFINDER 58
360.000 550.000 650.000 n.d. n.d. 1.150.000
SCIALLINO Sciallino Srl, Ceriale (SV), tel +39 0182 9191, info@sciallino,it,
S23
(Listino novembre 2013 prezzi in sterline)
LOBSTER 43
LOBSTER 38 11,80 3,67 4+1 2 x 370 LOBSTER 43 13,98 4,28 4+1 2x450 LOBSTER 49 15,23 4,75 6+1+1eq. 2x500 LOBSTER 53 15,47 5,00 6+1+1eq. 2x650 LOBSTER 65 18,00 5,48 6+2eq. 2x800 PATHFINDER 58 16,25 4,76 6+1eq. 2x420 (Listino febbraio 2014, prezzi espressi in euro, iva esclusa e consegna franco cantiere)
S23 S25 S25 sport S30 S34 S34 Fisherman S40 Gemy (Listino febbraio 2014)
S34 Fisherman
7,93 8,85 8,85 10,61 11,96 11,96 13,73 15,94
www.sciallino.it
S25 sport
2,5 2,75 2,75 3,3 3,46 3,46 4 4,7
2 3-4 3-4 6 6 6 6 8
2 x 110 2 x 130 2 x 150 2 x 230 2 x 320 2 x 270 2 x 440 2 x 600
85.460 137.000 109.000 224.160 325.200 310.640 498.000 896.000
TECNORIB - PIRELLI PZERO SPEED BOATS Via Resegone, 18 20027, Rescaldina (Mi) Italia,
Colorado 54
Rio 46 Art
COLORADO 54 RIO 46 AIR RIO 42 AIR RIO 36 AIR RIO 46 ART RIO 42 ART RIO 36 ART ESPERA 34 RIO 40 BLU RIO 32 BLU RIO 28 BLU RIO 35 FLY (Listino febbraio 2014)
16,5 13,88 13,23 11,14 13,88 13,23 11,14 9,99 12 9,6 8,5 11
Rio 42 Air
4,65 4 4 3,65 4 4 3,65 3,4 3,52 3,05 7,49 3,3
6+1 4+2 4+1 4+2 4+2 4+1 4+2 2+2 4+2 4 4 4+2
Rio 28 Blu
600 Cummins IPS 500 Volvo Penta D6 330 Volvo Penta QSD 4.2 320 Mercruiser IPS 500 Volvo Penta D6 330 Volvo Penta 3.0 TDI 260 B3 MerCruiser 350 MAG QSD 4.2 320 Mercruiser 5.0 MPI 260 Mercruiser 4.3 L MPI 220 Mercruiser 4.2 320 MERCUISER
1.020.000,00 540.000,00 475.000,00 310.000,00 500.000,00 440.000,00 290.000,00 185.000,00 330.000,00 145.000,00 100.000,00 250.000,00
RIVA - FERRETTI SPA 24067 Sarnico (BG) – Italy, Via Predore 30, 19126 La Spezia - Italy, Viale San Bartolomeo 380,
www.riva-yacht.com
Rivarama Super
150
Rivale
BARCHE dicembre 2014
www.tecnorib.it
Sportriva 56’
86’ Domino
P1400 SPORT
T75 DIESEL P1400 CABIN GASOLINE P1400 CABIN DIESEL P1400 SPORT GASOLINE P1400 SPORT DIESEL P1100 CABIN GASOLINE P1100 CABIN DIESEL P1100 SPORT GASOLINE P1100 SPORT DIESEL P880 SPORT GASOLINE P880 SPORT DIESEL P770 GASOLINE P770 DIESEL P1400 SPORT FB P1100 CABIN FB P1100 SPORT FB P880 SPORT FB P770 FB P660 FB (Listino febbraio 2014)
P1400 CABIN
7,5 13,79 13,79 13,79 13,79 11,37 11,37 11,37 11,37 9,02 9,02 7,7 7,7 13,79 11,37 11,37 9,02 7,7 6,6
P1100 SPORT
2,5 3,64 3,64 3,64 3,64 3,54 3,54 3,54 3,54 3,12 3,12 3,12 3,12 3,64 3,54 3,54 3,12 3,12 2,5
0 2+1 2+1 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0
P880 SPORT FB
EFB 1X265 HP EFB 2X430 HP EFB 2X370 HP EFB 2X320 HP EFB 2X350 HP EFB 2X260 HP EFB 2X260 HP EFB 2X260 HP EFB 2X270 HP EFB 1X260HP EFB 1X320HP EFB 1X260HP EFB1X270HP FB N.I. FB N.I. FB N.I. FB N.I. FB N.I. FB N.I.
165.500 440.000 475.000 345.000 405.000 179.500 219.500 174.500 214.500 78.000 99.500 64.000 85.000 315.000 144.000 139.000 66.000 51.000 24.000
IMP. BORSA MOTORI
11:09
Pagina 151
17 17 25 25 25 25 38 38 38 40 38 40 40 52 52 52 52 52 52 71 71 71 78 98 98 112 112 112 112
950,00 1.040,00 1.290,00 1.530,00 1.630,00 1.760,00 2.240,00 2.600,00 2.450,00 2.530,00 2.880,00 2.970,00 3.100,00 3.000,00 3.290,00 3.590,00 3.200,00 3.540,00 3.850,00 3.970,00 4.150,00 4.550,00 4.650,00 4.850,00 4.800,00 5.000,00 5.700,00 6.200,00 6.100,00
4 4 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6
995 995 1732 1732 1732 3000 1732 1732 1732 2598 2598 2598
112 112 181 181 181 206 231 231 231 288 288 288
6.600,00 6.800,00 8.950,00 9.850,00 10.900,00 14.500,00 16.200,00 17.250,00 18.200,00 19.200,00 20.500,00 23.550,00
6 3 3 3 3 v6 v6 v6 v6 v6
2598 1526 1526 1526 1526 2507 3032 3032 3032 3032
300 170 170 170 170 195 225 225 225 229
28.500,00 8.400,00 8.900,00 9.800,00 10.200,00 12.500,00 14.800,00 15.100,00 15.800,00 17.400,00
55 55 118 118 118 118 118 118 135 135 135 135 135 135 135 135 135 135 135 165 165
15 15 23 23 23 23 23 23 27 27 30 30 30 30 30 30 32 32 32 27 27
759 779 949 999 1.089 1.129 1.179 1.209 1.219 1.249 1.399 1.449 1.749 1.789 2.019 2.079 1.529 1.859 2.149 1.319 1.349
Viale Carducci 221, Sesto San Giovanni (MI), w
Sea Horse SI.C. Sea Horse SI.L. Sea Bass SI.C - C. Sea Bass SI.L - L. Sea Bass SI.C - C. Sea Bass SI.L - L. Sea Bass New SI.C - C. Sea Bass New SI.L. - L. Oyster SI.C. - C. Oyster SI.L. - L. Oyster Big Foot C. Oyster Big Foot L. Oyster Big Foot E.B.C. Oyster Big Foot E.B.L. Oyster Big Foot E.ST.C. Oyster Big Foot E.ST.L. Oyster Big Foot Sail XL Oyster Big Foot Sail E.B.XL. Oyster Big Foot Sail E.ST.XL. Black Bass SI.C. - C. Black Bass SI.L. - L.
2,5 2,5 4 4 5 5 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 8 8
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
165 165 165 165 165 165 165 165 165 181 181 181 181 181 181 181 181 181 197 197 212 212 212 212 362 362 362 362 362 362 362 362 362 362 362 362 498 498 498 498 498 747 747 996 996 996 1596 1596 1596 1741 1741 1741 1741 2670 2670 2670 2670 3352 3352 3352 3352
30 30 30 30 30 30 32 32 32 30 30 30 30 30 30 32 32 32 37 37 40 40 40 40 51 51 51 51 51 51 51 51 51 51 51 51 77 77 77 77 77 99 99 111 111 119 170 170 170 189 189 189 189 216 216 216 216 278 278 278 278
PARTIRE DA €...
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 6aV 6aV 6aV 6aV
ESCLUSA A
8 8 8 8 8 8 8 8 8 9,9 9,9 9,9 9,9 9,9 9,9 9,9 9,9 9,9 8 8 9,9 9,9 9,9 9,9 15 15 15 15 15 20 20 20 20 20 20 20 25 25 25 25 25 40 40 40XS 40XSR 40XSR 80XS 100 100XSR 115 115 115XSR 115XSR 150 150 150XSR 150XSR 200 225 250 250
PREZZO IVA
PESO
85 85 123 123 123 123 209 209 209 209 209 209 209 351 351 351 351 351 351 526 526 526 526 747 747 747 995 995 995
CILINDRATA CC
1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4
CILINDRI N°
Mercury F2,5 M 2,5 F3,5 M - ML 3,5 F4 M - ML 4 F5 M - ML 5 F5 MLSP 5 F6 M - ML 6 F8 M - ML 8 F8 ELH 8 F9,9 M - ML 9,9 F9,9 ML - BF 9,9 F9,9 EL 9,9 F9,9 ELH - BF 9,9 F9,9 EL - TLT - BF 9,9 F15 M - ML 15 F15 E - EH - EL - ELH 15 F15 EL-TLT 15 F20 M - ML 20 F20 E - EH - EL - ELH 20 F20 E - TLT - EL-TLT 20 F25 EFI M - ML 25 F25 EFI E - EL 25 F25 EFI ELPT 25 F30 EFI ELPT 30 F30 EFI BF ELPT 30 F40 EFI E - EL 40 F40 EFI ELPT 40 F40 EFI ORION ELPT 40 F40 EFI ORION ELPT BIG TILLER 40 F40 EFI PRO ELICA ACCIAIO DI SERIE 40 F40 EFI PRO ELICA ACCIAIO DI SERIE ELPT BIG TILLER 40 F60 EFI ELPT 60 F80 EFI ELPT 80 F100 EFI ELPT - XLPT 100 F115 EFI ELPT - XLPT 115 F 150 EFI ELPT 150 F150 verado L - XL - CXL 150 F175 verado L - XL - CXL 175 F200 verado L - XL - CXL 200 F225 verado L - XL XXL - CXL 225 F250 verado L - XL - XXL - CXL - CXXL 250 F300 verado L - XL - XXL CL - CXL - CXXL300 F350 verado sci L - XL - XXL - CL - CXL - CXXL 350 OPTIMAX 75 L 75 OPTIMAX 90 L 90 OPTIMAX115 L - XL 3 115 OPTIMAX 125 L - XL 125 OPTIMAX 150 PRO XS L - XL 150 OPTIMAX 200 XL - CXL 200 OPTIMAX 200 PRO XS L 200 OPTIMAX 225 L - XL - CXL 225 OPTIMAX 250 XL - CXL - XXL - CXXL 250 ENTROFUORIBORDO (listino gennaio 2014)
Black Bass Big Foot - C. Black Bass Big Foot - L. Black Bass Big Foot - E.B.C. Black Bass Big Foot - E.B.L. Black Bass Big Foot - E.ST.C. Black Bass Big Foot - E.ST.L. Black Bass Big Foot Sail XL Black Bass Big Foot Sail E.B.XL Black Bass Big Foot - E.ST.XL. Piranha C. Piranha L. Piranha E.B.C. Piranha E.B.L. Piranha E.ST.C. Piranha E.ST.L. Piranha Sail XL Piranha Sail E.B.XL. Piranha Sail E.ST.XL. Ray C Ray L Pike C. Pike L. Pike E.ST.C. Pike E.ST.L. Wahoo C. Wahoo L. Wahoo E.B.L. Wahoo E.ST.C. Wahoo E.ST.L. Wahoo C. Wahoo L. Wahoo E.B.L. Wahoo E.B.L.T Wahoo E.ST.C. Wahoo E.ST.L. Wahoo E.ST.L.T. Kingfish C. Kingfish L. Kingfish E.ST.C. Kingfish E.ST.L. Kingfish E.ST.L.PT. Aruana E.F.I E.B.L.S. Aruana E.ST.L.PT. Dorado E.F.I E.ST.L.PT Dorado E.F.I E.ST.L.PT Murena E.F.I. E.ST.L.PT. Marlin E.F.I. E.ST.L.PT. Marlin E.F.I. E.ST.L.PT. Marlin E.F.I. E.ST.L.PT. Tarpon E.F.I E.ST.L.PT. Tarpon E.F.I E.ST.XL.PT. Tarpon E.F.I E.ST.L.PT. Tarpon E.F.I E.ST.XL.PT. Killer Whale E.F.I. E.ST.L.PT. Killer Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. Killer Whale E.F.I. E.ST.L.PT. Killer Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. Grey Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. Fin Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. Blue Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. Blue Whale E.F.I. E.ST.UL.PT. (listino febbraio 2014)
POTENZA CV
via Liguria, 20 Peschiera Borromeo, numero verde 800 - 013695
MODELLO
PARTIRE DA €...
ESCLUSA A
PREZZO IVA
PESO
CILINDRATA CC
CILINDRI N°
POTENZA CV
del nuovo MODELLO
mercato
19-11-2014
1.509 1.549 1.839 1.869 2.129 2.169 1.619 1.949 2.239 1.619 1.659 1.929 1.979 2.229 2.279 1.749 2.059 2.349 2.159 2.199 2.479 2.519 3.059 3.099 2.899 2.959 3.489 3.429 3.489 3.229 3.289 3.809 4.069 3.729 3.799 4.079 3.569 3.639 4.019 4.069 4.439 5.159 5.469 5.939 6.359 7.329 9.399 9.399 9.749 10.789 11.019 11.149 11.379 13.689 13.879 14.119 14.349 18.589 19.349 20.139 20.829
Ufficio commerciale Via Cav. del Lavoro Adelmo Lombardini, 2, 42124 Reggio Emilia - Italia Tel. +39 0522 934598, Fax +39 0522 935343, sales@lombardinimarine.com,
LDW 502 M LDW 702 M LDW 1003 M LDW 1404 M LDW 1904 M LDW 2204 M LDW 2204 MT LDW 502 M SAIL DRIVE LDW 702 M SAIL DRIVE LDW 1003 M SAIL DRIVE LDW 1404 M SAIL DRIVE LDW 1904 M SAIL DRIVE LDW 2204 M SAIL DRIVE LDW 2204 MT SAIL DRIVE (listino gennaio 2014)
13 20 30 40 50 60 87 13 20 30 40 50 60 87
2 2 3 4 4 4 4 2 2 3 4 4 4 4
505 686 1028 1372 1995 2199 2199 505 686 1028 1372 1995 2199 2199
82 99 115 133 230 232 253 108 125 141 160 257 257 278
5.400 6.000 7.000 7.800 9.200 9.500 12.200 7.500 8.100 8.800 9.600 11.400 11.550 14.300
151
IMP. BORSA MOTORI
11:09
Pagina 152
Via Divizia 1/F 17051 Andora (SV) - Tel. 0182 80180 Fax 0182 89188, info@tohatsu-italia.it
MFS2.5B S MFS2.5B L MFS3.5B S MFS3.5B L MFS4CD S MFS4CD L MFS5CD S MFS5CD L MFS5CS S MFS5CS L MFS6CD S MFS6CD L MFS6CS S MFS6CS L MFS6CS - SP UL MFS8A3 S MFS8A3 L MFS8A3 EFL MFS8A3 EPS MFS8A3 EPL MFS9.8A3 S MFS9.8A3 L MFS9.8A3 EFL MFS9.8A3 EPS MFS9.8A3 EPL MFS9.8A3 EPTS MFS9.8A3 EPTL MFS15C S MFS15C L MFS15C EFL MFS15C EPS MFS15C EPL MFS15C EPTS MFS15C EPTL MFS20C S MFS20C L MFS20C EFL MFS20C EPS MFS20C EPL MFS20C EPTS MFS20C EPTL MFS25B S MFS25B L MFS25B EFL MFS25B EPS MFS25B EPL MFS25B EPTS MFS25B EPTL MFS30B S MFS30B L MFS30B EFL MFS30B EPS MFS30B EPL MFS30B EPTS MFS30B EPTL MFS40A ETL MFS50A ETL BFT60AK1 LRTU BFPT60AK1 LRTU BFT75DK2 LRTU BFT75DK2 XRTU BFT90DK2 LRTU BFT90DK2 XRTU BFT115DK1 LU BFT115DK1 XU BFT150A4 LU BFT150A4 XU BFT200AK2 LU BFT200AK2 XU BFT225AK2 XU BFT250A XU MD40B2 EFTOL MD40B2 EPTOL MD50B2 EFTOL MD50B2 EPTOL MD75C2 EPTOL MD90C2 EPTOL MD115A2 EPTOL (listino dicembre 2013)
152
2.5 2.5 3.5 3.5 4 4 5 5 5 5 6 6 6 6 6 8 8 8 8 8 9.8 9.8 9.8 9.8 9.8 9.8 9.8 15 15 15 15 15 15 15 20 20 20 20 20 20 20 25 25 25 25 25 25 25 30 30 30 30 30 30 30 40 50 60 60 75 75 90 90 115 115 150 150 200 200 225 250 40 40 50 50 75 90 115
BARCHE dicembre 2014
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6 6 3 3 3 3 3 3 4
86 86 86 86 123 123 123 123 123 123 123 123 123 123 123 209 209 209 209 209 209 209 209 209 209 209 209 351 351 351 351 351 351 351 351 351 351 351 351 351 351 526 526 526 526 526 526 526 526 526 526 526 526 526 526 866 866 998 998 1496 1496 1496 1496 2354 2354 2354 2354 3471 3471 3471 3583 697 697 697 697 1267 1267 1768
18,4 18,4 18,4 18,4 26,1 26,1 25,6 25,6 25,6 25,6 25,6 25,6 25,6 25,6 25,6 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 51,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 71,5 97 97 110 119 165 171 166 172 217 220 217 220 265 270 272 293 93,5 93,5 93,5 93,5 153 153 178
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MODELLO
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del nuovo MODELLO
mercato
19-11-2014
Op: Optional S: corto L: lungo P: plastica A: alluminio UL: ultralungo EFL: accensione elettrica, barra di guida, lungo EFS: accensione elettrica, barra di guida, corto EPS: accensione elettrica, telecomando, corto EPL: accensione elettrica, telecomando, lungo EPTS: accensione elettrica, telecomando, corto, power trim EPTL: accensione elettrica, telecomando, lungo, power trim EPTOL: accensione elettrica, telecomando, power trim, miscelatore automatico, lungo LRTU: gambo lungo XRTU: gambo extra lungo LU: gambo lungo XU: gambo extra lungo
Via Tinelli 67/69, 20855 Gerno di Lesmo (MB), Servizio clienti 848 580569,
F 2.5 AMHS F 2.5 AMHL F 4 BMHS F 4 BMHL F 5 AMHS F 5 AMHL F 6 CMHS F 6 CMHL F 8 CMHS F 8 CMHL FT 8 DMHL FT 8 DMHX FT 8 DEL FT 8 DEX FT 8 DEPL F 9.9 JMHS F 9.9 JMHL F 9.9 JES F 9.9 JEL FT 9.9 LMHL FT 9.9 LMHX FT 9.9 LEL FT 9.9 LEX FT 9.9 LEPL F 15 CMHS F 15 CMHL F 15 CES F 15 CEL F 15 CEHL F 15 CEPL F 20 BMHS F 20 BMHL F 20 BES F 20 BEL F 20 BEHL F 20 BEPS F 20 BEPL F 25 DMHS F 25 DMHL F 25 DES F 25 DEL F 25 DETL FT 25 FETL F 30 BETS F 30 BETL F 40 FEHDS F 40 FEHDL F 40 FEDL F 40 FETS F 40 FETL F 40 HETL F 40 GETL F 50 HETL F 60 FETL F 70 AETL F 80 BETL F100DETL F 100 DETX F 115 AETL F 115 AETX FL 115 AETX
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ESCLUSA A
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PESO
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CILINDRATA CC
Direzione Commerciale Via della Cecchignola 13 00143 Roma Tel. 06 549281
BF 10DK2 - XR U BF 15DK2 - SH U BF 15DK2 - SR U BF 15DK2 - LH U BF 15DK2 - LH SU BF 20DK2 - SH U BF 20DK2 - SH SU BF 20DK2 - SR U BF 20DK2 - LH U BF 20DK2 - LH SU BF 20DK2 - LR U BF 20DK2 - LR TU BF 30 DK2 LH GU BF 30 DK2 LR TU BF 40DK2 SRTZ BF 40DK2 LRTZ BF 40E LRTT BF 50DK2 LRTZ BF 60AK1 LR TU BF 80A LR TU New BF 100A VTEC - LR TU New BF 115DK1 LU BF 135AK2 LU BF 135AK2 LCU BF 135AK2 XU BF 135AK2 XC U BF 150AK2 VTEC LU BF 150AK2 VTEC LCU BF 150AK2 VTEC XU BF 150AK2 VTEC XC U BF 200AK2 LU BF 200AK2 XU BF 200AK2 XC U BF 200AK2 XX U BF 200AK2 XX CU BF 225AK2 VTEC LU BF 225AK2 VTEC XU BF 225AK2 VTEC XC U BF 225AK2 VTEC XX U BF 225AK2 VTEC XX CU BF 250A VTEC LU BF 250A VTEC XU BF 250A VTEC XC U BF 250A VTEC XX U BF 250A VTEC XX CU
CILINDRI N°
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POTENZA CV
216 216 220 220 224 225 227 227 227 228 228 265 260 260 260 260 268 268 260 260 268 268 354 354 362 362
MODELLO
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PARTIRE DA €...
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 8 8 8 8
ESCLUSA A
PESO
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PREZZO IVA
CILINDRATA CC
Pagina 153
CILINDRI N°
F 150 AETL FL 150 AETL F 150 AETX FL 150 AETX F175AETL F175AETX F200FETL F200FETX FL200FETX F200GETX FL200GETX F225 CETL F 225 FETX FL 225 FETX F 250 DETX FL 250 DETX F 250 DETU FL 250 DETU F 300 BETX FL 300 BETX F 300 BETU FL 300 BETU F 350 AETX FL 350 AETX F 350 AETU FL 350 AETU (listino febbraio 2014)
11:09
POTENZA CV
19-11-2014
MODELLO
IMP. BORSA MOTORI
3.819,00 3.495,00 3.965,00 3.538,00 3.880,00 3.764,00 4.075,00 4.349,00 3.825,00 4.136,00 4.398,00 5.197,00 5.819,00 6.050,00 6.124,00 6.215,00 7.798,00 6.437,00 8.228,00 10.822,00 12.225,00 12.953,00 14.877,00 14.877,00 14.999,00 14.999,00 16.914,00 16.914,00 17.024,00 17.024,00 19.110,00 19.330,00 19.330,00 19.757,00 19.757,00 20.708,00 20.928,00 20.928,00 21.373,00 21.373,00 21.994,00 22.177,00 22.177,00 22.659,00 22.659,00
153
Adorno
16-09-2014
13:57
Pagina 1
Nuova Jolly 297
12-11-2014
10:49
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Wider
15-07-2014
12:43
Pagina 1