INVISIBILE n. 10 Luglio 10 - Mensile Autorizzazione Segreteria di Stato per gli Affari Interni Prot. n.1603/75/2009 Copia depositata presso il Tribunale della Repubblica di San Marino FREE PRESS
Vai col liscio! I buskers a Pennabilli. Inserto: Santarcangelo 40
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DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Lisi EDITORE Opificio Visivo di Andrea Lisi, via Consiglio dei 60, 153 Dogana - RSM UFFICIO CENTRALE Andrea Lisi (andrea.lisi@invisibilemag.com) REDAZIONE Carlotta Frenquellucci (redazione@invisibilemag.com) VICEREDATTORE Francesca Fabbri Hanno collaborato in questo numero: MICHELA FABBRI, MATTIA FERRONI, JACOPO FRENQUELLUCCI, PUNTO EINAUDI, STEFANO LANCI, DAVIDE MONTECCHI, GIANMARCO PARI, LUCIA RUGHI, ANDREA VALENTINI
CREDITI FOTOGRAFICI Per le immagini senza crediti l’editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti fotografici senza riuscire a reperirli. È ovviamente a piena disposizione per l’assolvimento di quanto occorre nei loro confronti.
Foto in copertina: Andrea Lisi
l ’editoriale
Sento la nostalgia di un passato ove la mamma mia ho lasciato, non ti potrò scordar casetta mia... Romagna mia, Romagna in fiore, anche se di fiori ne sono rimasti ben pochi. Tu sei la stella, tu sei l’amore, dalla mia bella al casolare vorrei tornare, ma la “galeina” è scappata e non vuole farsi acchiappare. Lauretta mia in questa notte stellata la mia serenata io canto per te, le campane suonano in festa in ricordo dell’estate, perchè dell’estate giusto il ricordo ci rimane... Non ci sono più le mezze stagioni, fino a due giorni fa c’erano 12 gradi e siamo nel mese di luglio. Non c’è più la vela bianca, con l’inverno c’è il gabbiano, il ricordo del mio amore è ormai lontano. Che dire, il ricordo di un’estate, quando ancora c’erano le tedesche, quando sulle note di un valzer ballavamo tutta la notte. Dov’è finito il folklore romagnolo che la vecchia generazione cerca di trasmettere invano ai propri figli? Noi, nell’attesa di una risposta, vi proponiamo di dare un’occhiata al retro di copertina, In-visibile reagisce alla crisi con la festa dell’anno. Chiudete gli occhi e immaginate: il luccichio rosato del tramonto che si specchia nelle acque della darsena, il possente caicco, Rollo, l’uomo copertina dell’In-visibile n.7 che cuoce il pesce sul fuocone, Raffo che sforna spaghetti con le sarde, Botte che mesce vino, tutti i protagonisti di In-visibile ospiti della serata, la redazione al bar e alla consolle e tanti tanti CAVALLLONI (chiedete a Lori dei sementi di via Garibaldi)... Don Ponzi
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Vai col liscio!
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I buskers a Pennabilli.
il Traslucido
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15-22 - LE INSIBI VI
Agenda
Arte, cinema, musica, libri, teatro & danza, food & drink
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Oroscopo
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IN-PUT la playlist del mese (dj Giamma)
Secondo Casadei - Romagna Mia Raoul Casadei - Ciao Mare Orchestra Castellina Pasi - Lupin III Ivano Nicolucci - La Vera Romagna Carlo Brighi - Manfrina N.42 Enrico Musiani - Lauretta Mia Carlo Baiardi - La Polchetta Franco Bergamini - La Bigia Solista Mario Battaini - Valzer Di Mezzanotte Elio E Le Storie Tese - Valzer Transgenico
INDICE / Numero 10 / Luglio 10
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Dimmi che bici hai e ti dirò chi sei.
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INVISIBILI personaggi di nicchia
Di balere, valzer mattutini e faide fra danzatori
Vai col liscio! di Carlotta Frenquellucci Foto: Andrea Valentini
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ltimamente ho notato che una buona parte di noi romagnoli è estremamente dicotomica. Stanchi di essere associati all’orrenda parola “divertimentificio”, alla piada e al sangiovese, abbiamo, in parte, acquisito una boriosa tendenza aristo-radical-chic/freak: ascoltiamo musica d’avanguardia, partiamo per New York o viviamo per un po’ a Milano e torniamo disanimati, facciamo feste in spiaggia o in barca, pimpiamo la bici (vd. l’articolo della Lucia Rughi), ci dà noia la
sì, negli ultimi vent’anni abbiamo contribuito a cancellare una parte importante della nostra identità. Eppure durante l’inverno il giovedì sera arrivano da tutt’Italia all’Odeon di Santarcangelo e d’estate da
quarant’anni, tutti i giorni, al Bagno Corrado a Gatteo Mare dalle 6 alle 8 di mattina si radunano per ballare il liscio (“mi faccio un valzerino prima del lavoro” sentenzia Mario). Se poi si gira per la città si ritrovano, nel
La gente ballava e si divertiva, tutto andava liscio insomma e mi venne da gridarlo: “vai col liscio!”. Notte Rosa che precetta i rampolli di X-Factor e della De Filippi. Ma niente potrebbe sostituire le tagliatelle della mamma o la piada della Ilde, niente potrebbe farci cambiare bar, niente è meglio che starsene a casa propria. Ebbene la preponderanza dell’anima aristo- radical ecc.ecc. ha fatto sì che snobbassimo il promotore di sempre per eccellenza della Romagna: il liscio. Pensateci, ogni popolo ha il suo ballo. La Spagna ha il flamenco, la Grecia il sirtaki, la Francia la bourrée, l’Argentina il tango, il Brasile la samba, Cuba la salsa…e l’Italia? Se chiedete a uno straniero (io ci ho provato) vi risponderà con sicurezza: il liscio! Ebbene
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Raul Casadei
parcheggio della Coop come nei parchi e nel retro dei bar, orchestre e feste che celebrano il liscio più frequentate di un concerto dei Deep Purple. Alla Casina del Bosco, dove ogni sera si balla il liscio con l’orche-
1928
1971
Secondo Casadei fonda la sua orchestra, che diverrà la prima nel suo genere, originando un numero incredibile di imitazioni. Casadei è portavoce del fenomeno “liscio”, tanto da venir chiamato “Lo Strauss della Romagna”.
Raul Casadei dopo la morte dello zio, prende in mano la conduzione dell’orchestra. La sua prerogativa è quella di far conoscere al mondo intero il genere musicale del liscio, attraverso i valori della propria terra.
stra, non mi fanno entrare, ma riesco a catturare Walter, 58 anni, maestro di ballo liscio. Mi dice che “in Romagna il liscio è moribondo”, l’avvento dei balli sudamericani e la disgregazione delle migliori orchestre hanno
contribuito al suo disfacimento. E poi “il liscio, soprattutto per l’uomo, è molto impegnativo a livello di tecnica e così si preferiscono i balli di gruppo, la morte del liscio”. Ma com’è successo tutto ciò? Decido di andare diretta alla fonte, da colui che viene definito, sulla scia dello zio Secondo, lo Strauss della Romagna: Raoul Casadei. Walter, in realtà, non aveva avuto buone parole per lui. Sosteneva che la sua musica popolare avesse contribuito a far morire il liscio e molti danzatori intorno a lui avevano annuito. Prendo accordi Carolina Casadei, la solare figlia di Raoul, e sono già al quartier Casadei a Villamarina di Cesenatico. Non potevo aspettarmi un’accoglienza migliore: c’è tutta la famiglia seduta in giardino. Non faccio in tempo a sedermi che ho già fra le mani una ciotola di crema fatta in casa e un bicchiere di Sangiovese. Alla prima domanda, qual è lo stato di salute del liscio oggi, la risposta da parte di Raoul e il figlio Mirko è categorica: “il liscio in Romagna è morto”. Poi però si rifanno raccontandomi tutta la storia del liscio. Si comincia nel 1928 quando Secondo Casadei, zio di Raoul, fonda una delle prime orchestre folkloristiche della Romagna. Raoul faceva il maestro elementare e suonava solo nei weekend poi, nei primi anni 70, quando, alla morte di Secondo, è stato chiamato a sostituirlo, a solo
Mirko Casadei
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un anno dalla pensione minima di maestro, ha dato le dimissioni e ha preso in mano l’orchestra rinnovandola. Il suo è diventato un genere popolare, solare e soprattutto ballabile, alla portata di tutti (ed è proprio questo aspetto che i puristi del liscio oggi non vedono di buon grado). È in quegli anni che, per caso, viene coniato il termine “Liscio”. «Facevo una serata a Garlasco, – spiega Raoul – la gente ballava e si divertiva, tutto andava liscio
insomma e mi venne da gridarlo: “vai col liscio!”. Il giorno dopo Tv Sorrisi e Canzoni aveva titolato così il suo articolo e da lì è nata questa definizione». Negli anni 80 il liscio vive un boom incredibile, la musica “solare” dei Casadei si balla in ogni dove, ne sono simboli la Ca’ del liscio a Ravenna, il tempio del ballo, e la Nave del Sole, una discoteca/balera galleggiante dove si balla tutti i giorni dalla mattina fino a notte. Poi Raoul si congeda dalle scene:
Vincenzo Lisi e Marisa Fabbri
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«ora coltivo il mio orto biologico, vado a pescare e a caccia, giro in bicicletta». E l’eredità passa al figlio Mirko: «per me il vero valore sta nel sapersi rinnovare, i “fondamentalisti” vogliono la musica degli anni 40 ed è per questa chiusura che le nuove generazioni si sono allontanate dal liscio. Con la Mirko Casadei beach band ho scelto un liscio evoluto, una nuova linea pop-folk che promuova il ballo globale. Ogni nostro concerto è una festa vera e propria,
abbiamo suonato con Gloria Gaynor, Elio e le storie tese, Kid Creole and the Coconuts, i Gipsy Kings e tanti altri, l’importante è far ballare e divertire. Oggi ogni giorno porto un po’ di Romagna in ogni parte del mondo. Il mio pop-folk attinge e si lascia contaminare dai folklori di tutto il mondo coinvolgendo tutte le generazioni». «Per rinvigorire il liscio – aggiunge Raoul - basterebbe pensare alle proprie origini e alla tipicità come a
un valore, non come a qualcosa di cui vergognarsi. E invece a volte ho l’impressione che la politica la veda proprio così, la sinistra ha la puzza sotto il naso, non la sinistra della gente, quella dei palazzi. Tante volte ho proposto all’assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna iniziative interessanti, ma niente… Quest’anno siamo anche stati esclusi dalla Notte Rosa. Prendi la Puglia, là si spendono milioni per sostenere tarantella e pizzica e il
risultato si vede: i giovani la ballano, arriva gente da tutta Italia per ascoltare quei ritmi. Il nostro liscio non sarebbe da meno». Ma delle polemiche e delle faide c’è anche chi se ne frega “perchè l’importante è ballare e divertirsi”. Vincenzo Lisi ha 79 anni, Marisa Fabbri 72, ballano da quando erano burdelli. Hanno imparato da soli e spaziano dal valzer ai balli di gruppo, dal tango alla polka. E che così stanno allegri è inutile dirlo, si vede dalle foto.
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INVISIBILI personaggi di nicchia
Tra marionette catodiche e fachiri
I buskers a Pennabilli di Jacopo Frenquellucci Foto: Andrea Valentini
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C
’è l’involuzione darwiniana dell’uomo che soccombe davanti alla televisione; c’è l’acrobata francese che con l’hula hoop fa quello che vuole e il gruppo di clown capitanati da un comico inglese “pericoloso come un criminale”; c’è il fachiro che sembra un pirata e l’argentino e il pennese doc che suonano musica cubana. Potrebbe sembrare il ritorno di Philip Barnum, l’uomo che inventò lo showbiz e il circo mettendo insieme spettacolo e fenomeni da baraccone. Invece è solo l’ultima edizione di Artisti in Piazza, il festival che trasforma Pennabili nella capitale del teatro di strada. Come ogni anno tantissimi buskers hanno invaso e colorato le strade del centro e, come ogni anno, passeggiando tra
le vie del borgo di Tonino Guerra si poteva incontrare di tutto di più: ad esempio l’Homocatodicus della compagnia L’Excuse, duo francese che porta in scena un novello Don Chisciotte multimediale che insieme al fido Sancho cerca la sua Isabella per tutta la città, ma più che la testa tra le nuvole ha la testa intrappolata – letteralmente – nello schermo televisivo. E inseguendo queste marionette catodiche capitava magari di trovare Julot, mister hula hoop più del protagonista del film dei fratelli Cohen o della first lady Michelle Obama, che ha girato il mondo facendo girare cerchi e, innamorato dell’Italia, ci trascorre le vacanze esibendosi dove e quando gli va. Poco più in là Chris Lynam
guidava il suo gruppo di clown, i Los Carambas, con una comicità folle fatta di giocoleria e lancio di oggetti sul pubblico, cover di Tom Waits e fuochi d’artificio, vestiti da ballerina e una decina di strumenti musicali diversi. Intanto Thomas Blackthorne, fachiro inglese dalla vena dark, camminava sugli aghi e ingoiava spade e si lamentava dei rischi del mestiere come del governo sfoggiando le cinque o sei lingue a sua disposizione. Tra i musicisti non poteva mancare il gruppo figlio del festival, i Ruben Rojo y Pennabilli Social Club, nato più di dieci anni fa dall’incontro proprio a Pennabilli tra l’autoctonicissimo Gildo Montanari, alla fisarmonica, e il chitarrista argentino Ruben Rojo.
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il Traslucido Fondatore Stefano Lanci
Direttore Stefano Lanci
Numero 4 - Luglio 2010
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A seguito di un litigio col fidanzato ragazza viene trovata annegata per congestione
Una perfetta messa in scena Il testimone sembra conoscere troppi dettagli Ultima notizia “Ricostruisca dal principio ciò che ha visto e sentito” ripeté il giudice, come non avesse udito la versione dei fatti appena snocciolata. Ci fu un brusio in aula. C’erano molte più persone del solito ad assistere al processo e c’era da aspettarselo, data l’inestricabilità del fatto. “Vostro onore!” esclamò costernato il testimone, sfiancato dal lungo interrogatorio subito, “ho appena finito di ripeterlo una seconda volta!”. “C’è di mezzo una morte. Ricostruisca dal principio ciò che ha visto e sentito, e non dimentichi che si trova sotto giuramento.” “Chiedo scusa,vostro onore. Mi trovavo a riva, al di là dell’ultima fila di ombrelloni, che erano tutti per lo più chiusi. La spiaggia non era affollata, e all’ora di pranzo buona parte dei bagnanti erano andati a mangiare…” “Sia più preciso: quante persone ci saranno state?” “Non saprei dire. Venti, forse trenta persone. Non ne ho idea, cerco solo di ricordare la disposizione degli sdrai sulla sabbia, non posso fare di più. Forse erano di meno!” “E con così pochi sdrai lei si trovava proprio accanto al qui presente imputato e alla presunta vittima sufficientemente vicino da poter sentire ogni parola.
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Conosceva la ragazza?” “Vostro onore, le ho già detto…” “Si attenga al protocollo e risponda alle domande. Conosceva la ragazza?” “No, vostro onore, non la conoscevo.” “E conosce il qui presente imputato?” “Solo di vista.” “Di vista…” “Si. Al mare, frequentando la stessa spiaggia, di vista ci si conosce un po’ tutti.” “La ragazza no e l’imputato si?” “Non so cosa dire, vostro onore, è così.” “Eppure, secondo la versione dell’imputato le cose stanno diversamente.” “Le ripeto, non ho mai parlato con quest’uomo e non
conoscevo la ragazza.” “Allora perché, se la spiaggia era deserta e lei non li conosceva, si trovava accanto ai loro sdrai?” “L’ho detto, è stato casuale.” “Casuale…” Il giudice sollevò lo sguardo e gli occhiali sul naso, ripetendo a voce bassa e scrivendo sul registro quella parola. Casuale. Quei due occhietti grigi avevano un che di scaltro e riformulò la domanda che già nel precedente interrogatorio gli aveva rivolta: “E chi è arrivato prima alla spiaggia, lei o l’imputato e la presunta vittima?” “Ero già lì quando i due sono arrivati, li ho potuti sentire.” “L’imputato sostiene l’esatto contrario. E per di più il
gestore della zona dice di non esserne certo, ma ha l’impressione di averla vista arrivare al mare che la coppia già si trovava a riva.” “Ero andato al bar per pranzare - ripeté in tono quasi seccato il testimone - e dopo sono tornato al lettino che già avevo pagato in mattinata…” “Che il ragazzo in servizio a quell’ora non ricorda di averle dato…” “E’ evidente, come non lo ha dato a nessun altro stando alle ricevute!” “Certo, certo. E lei non si era avveduto della coppia che si trovava proprio lì dove ha fatto sistemare lo sdraio?” “Non c’era nessuno dove avevo sistemato lo sdraio al mattino, ho visti e sentiti arrivare i soggetti in questione
assistito a tutta la scena. Solo, mi era impossibile non udire.” “Udire cosa? Per cosa stavano litigando?” “Per il pranzo, direi.” “Per il pranzo, in che senso?” aguzzò la voce, prima ancora che lo sguardo, verso il volto apparentemente tranquillo del ragazzo. “Se non ho capito male al bar la ragazza doveva aver visto il suo ex fidanzato e l’uomo insisteva sul fatto che lei lo avesse guardato troppo a lungo o in un modo che non gli era piaciuto.” “Vedo che le vostre versioni almeno su questo concordano, non fosse che l’imputato sostiene essere lei l’uomo che la ragazza avrebbe guardato nonché l’ex fidanzato della povera defunta.” “L’imputato mente, vostro onore, l’ho già detto. Io sto solo riportando ciò che ho visto e sentito.” “E che cosa è accaduto dopo?” “L’uomo, forse disturbato dalla mia presenza, dal fatto che altre persone, evidentemente, dovevano essersi voltate a guardarli, l’ha presa per un braccio trascinandola fino in acqua… dove l’ha annegata.” “Dunque lei ha assistito a un omicidio? Nella precedente ricostruzione aveva detto di
non avere visto…” “Lo suppongo!” proruppe il ragazzo stringendo le mani con forza alla sbarra “intendevo dire questo, dato che la ragazza è stata ripescata cadavere.” “Ah!, lei suppone? Eppure, nessuno dice di avere assistito a un omicidio né tanto meno alla violenza con cui il qui presente imputato avrebbe trascinato in mare la ragazza. E’ sicuro di dire il vero? Quale interesse ha nel voler ad ogni costo… Si?” si interruppe il magistrato, sollevando il volto al giovane appuntato di guardia alla porta dell’aula. “Si, lo faccia entrare. Portatemi qui il referto.” Il referto medico dell’autopsia, imbustato, cautamente sigillato, venne posato sulla cattedra del giudice che provvide ad aprirlo e leggerlo. Il silenzio si era fatto irreale, si potevano udire i passi dell’appuntato di ritorno alla porta dell’aula, il cigolio del legno, il fruscio della carta nelle mani del giudice e la sua voce che si levò grave e perentoria: “Annegamento da arresto cardiaco, causato da congestione post-pranzo. Nessun segno di violenza o colluttazione sul corpo.”
“Si, ma l’ho visto io trascinarla a forza fin dentro l’acqua!” “Sembra deciso di voler affermare la colpevolezza dell’imputato ad ogni costo! Eppure, dal referto, risulta chiaro” e sollevò i piccoli occhi grigi, illuminatisi al centro di una impercettibile scintilla azzurrata “che il decesso è avvenuto per una malaugurata congestione dovuta al breve intervallo di tempo intercorso tra…un abbondante pranzo di pesce e il seguente bagno in mare. Che cosa la spinge ad affermare…” “Impossibile!” irruppe il ragazzo nella verosimile, lucida ricostruzione dei fatti inscenata dal giudice. “Era intollerante al pesce!” Il magistrato fece scivolare il foglio di carta bianco che reggeva in mano sulla cattedra e batté i tre colpi che sancivano la fine dell’udienza. Di colpo, le luci si spensero sulla sala e sugli occhi vittoriosi del giudice che osservava il capo del ragazzo piegarsi desolato. Al riaccendersi dei riflettori, gli attori erano tutti allineati sul ciglio del palcoscenico ricevendo l’applauso del pubblico in platea.
Photo: Enea Pieraccini
solo dopo.” “Visti e sentiti…” “Si, stavano litigando!” “Ma il barista, nella sua dichiarazione, sostiene di non ricordare di averla servita quel giorno, pur conoscendola… di vista, come dite voi qui. Ha conservato la ricevuta?” “No, devo averla gettata in un qualche cestino prima di tornare a riva. Ma sa, in costume…” “Naturalmente. Dalle ricerche della scientifica non risultano però recuperate ricevute fiscali – in quella data, all’ora presunta – che riportino il tipo di consumazione da lei indicata.” “Si, ma potrà ben immaginare la quantità di rifiuti, e dopo tutti questi giorni poi!” “Si attenga alle cose che sa, per cortesia, non faccia supposizioni non di sua competenza. Ricostruisca piuttosto la lite cui dice di avere assistito.” “Stavo leggendo, vostro onore, e tutto era tranquillo. E’ così all’ora di pranzo nei giorni feriali. All’improvviso, ho sentito bisticciare e ho visto l’uomo e la ragazza venire a sedersi sugli sdrai accanto al mio, seguitando a litigare.” “Li ha visti colluttare?” “Non mi pare. Non volevo essere indiscreto e non ho
GLUE CINDERELLA ON THE BEACH!
Ti senti anche tu una cenerentola moderna, pronta a calzare la celebre scarpetta? Allora sei pronta per indossare le Glue Cinderella, le ballerine in plastica più fashion dell’estate! Ti aspettiamo a piedi nudi venerdi’ 23 luglio 2010 Malindi zona Parco le Navi a Cattolica, dalle ore 20.00 Kartell Flagship Store Pesaro corso XI settembre, 198 • 61121 Pesaro t. 0721 638176 • pesaro@kartellflag.com www.kartell.it
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TAG: MODA E TENDENZE
Dimmi che bici hai e ti dirò chi sei di Lucia Rughi
de significa un ritorno all’essenziale. Un “less in more” nazionalpopolare per svariate ragioni, dalla benzina che costa troppo alle cose inutili con le quali masochisticamente ci autoopprimiamo. Per esempio, la spesa con la bici è razionale: mai e poi mai compreremo più di quello che ci Ecologica, sostenibile, veloce, serve rischiando di caracollare alla antistress. Gli aggettivi dell’amata prima curva. E consumeremo meno bici possono comporre un elenco e meglio. La bici è trasversale, la usainfinito. Ricordo nostalgico della nostra infanzia, dopo anni di disuso no a destra e sinistra, nobili e operai, a favore di scooter e motorini, la due anziani e ragazzini. Sulla scelta del modello si potrebbe scrivere un ruote è tornata ad essere preponderante parte attiva nel quotidiano. manuale di sociologia. Partiamo dalla mitica Graziella, intramontabile Attorno alla bici si intreccia tutta appannaggio di signore e signori un’iconologia moderna. Oltre le mode e le canzonette, chi sceglie di agée e oggi invece oggetto prediletpedalare per andare al mare anziché to dai guru della creatività con una mettersi comodo alla guida del Suv certa nota d’élite. Una fetta ampia è costituita dai reazionari del cambio: stracarico di borse, è pur sempre un coraggioso. Uno che magari pur basta lo shimano a 5, 10, 100 marce. Loro pedalano senza, solo con la avendo i mezzi pensa che sia più forza centripeta del polpaccio. Nella chic sudare quei dieci minuti per raggiungere l’ombrellone. Ma prima selva dei biciclettomani, ci sono due di tutto e un po’ per tutti, il velocipe- sottogruppi ma della stessa specie
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ovvero quella dei genitori. Ci sono i “family friendly” che siccome hanno da aggiungere alla bici un quantitativo di campanelli, seggiolini, parabrezza e via dicendo, preferiscono un modello basic quindi via il cambio e altri vezzi da sportivoni. Dall’altra parte invece ci sono “gli irriducibili”, un tempo fenomeni della discesa selvaggia in mountain bike, oggi padri di famiglia che però non possono rinunciare a un certo livello di sofisticazione così anche il carrello “porta bambino” non sarà quello dell’iper ma sarà ordinato online in Germania o in Danimarca con un budget comprensivo di interprete per leggere le istruzioni di montaggio. Un’altra categoria degna di menzione è quella dei “cestini fioriti”. La bici di solito appartiene a signorine dai 25 ai 50 anni. Il cestino è in paglia o vimini, ha misure da pic-nic, sfoggia fodere e nastrini in lino ma anche fili d’edera, rose e ranuncoli. Un balcone primaverile su due ruote dove al semaforo si possono lasciar scivolare dentro poesie e bigliettini d’amore.
ROSSO 186 c
Il cuore è un piccolo muscolo rispetto alla massa di un corpo: voglio scrivere di Santarcangelo 40 provando a mettere a nudo il cardine rosso che lo alimenta. Lo immagino come centro propulsore di flussi, esplosioni e innesti. Un’esplosione crea varchi, fessure, polvere e macerie… distrugge, ma prepara i territori alla nuova semina, a coltivazioni alternative e prodigiosi “orti urbani”. Vedo Santarcangelo 40 come un’esplosione di rosso. Un colore dimenticato dalla politica e dalla moda. Forse perché troppo appariscente? O troppo scomodo? È banalmente il colore della passione, il colore del sangue, il colore della rivolta: lo scrivo con uno sfrontato senso nostalgico con cui convivo senza vergogna. Vedo i giovani greci affrontare un armatissimo corpo di polizia con delle semplici bandiere rosse e mi commuovo. Allora immagino l’insieme degli artisti come detonatori potenti, che, con pochi mezzi e affilate parole, fronteggiano un apparato istituzionale barricato in se stesso, accecato dalla propria bramosia di potere. Creano varchi e, a volte, trovano anche qualche alleato sapiente… Questo festival, che non è solo un festival, si snoda nell’imprevedibile, accoglie come pagina “rossa” in attesa, proposte che dialogano con le estremità, i margini, le zone di scambio. Cortili, strade, piazze e abitazioni del paese ospitano interventi artistici che interrogano il quotidiano, sobillano il quieto vivere, “sporcano” il teatro con pezzi di mondo scomodi o fuori misura: rilanciano e amplificano la domanda Chi è il mio prossimo? Questo festival, che non è solo un festival, è raduno, branco, assembramento di persone vogliose di dialogo tra loro e con tutti quelli disposti a fermarsi, anche solo per un momento. Essere indifferenti o
partigiani? Chiede al pubblico la performer Valentina Vetturi. In questa domanda risiede l’urgenza di Santarcangelo quarantenne: l’attuale governo del paese lucra sull’indifferenza, relega la cultura e la ricerca alla categoria dell’inutile, decreta la nostra scomparsa. Non sarà così semplice. Pensiamo all’immenso valore propulsivo, “singolare e plurale”, che ogni atto artistico detiene in potenza…Siamo pochi ma tanti. Abbiamo invitato molti artisti che agiscono con lo spettatore, abbattono le barriere che nella convenzione teatrale separano chi “si esibisce” e chi guarda. Un altro limite esplode e il pubblico tutto diventa attore, parte fondante dell’opera: i manifesti rossi attendono proposte, così come i progetti Sguscio e Strike!, e tutti gli artisti presenti che interrogano il qui e ora da poli diversi del pianeta, dal Giappone, al Libano, all’Argentina… Questo festival ha un centro rosso infuocato, rosso pantone 186 c, che deborda dal teatro, espandendosi in più direzioni. È un festival fatto di artisti che aprono nuove finestre, anziché chiuderle. E, nonostante il clima cupo e intollerante, ESCono a cielo aperto, si sdraiano e respirano. Senza paure. Gesti semplici e meditati, necessari, che gettano le fondamenta di una comune epifania. Un’esplosione immaginata nel nero del teatro crea legami profondi con l’esterno, con la luce naturale, con i rumori della città. Ombre lunghe escono dalle fessure e si arrampicano sui muri a dismisura, fino a farsi verticali, enormi. Sono di breve durata, evanescenti come ogni spettacolo, ma possono lasciare solchi indelebili nella memoria. E invitare all’azione.
Enrico Casagrande
FAGARAZZI & ZUFFELLATO, ENIMIRC L’aspetto paradossale del criminale pop (9/10/17/18 luglio, Corderia di Santarcangelo)
Fagarazzi & Zuffellato sono tra i protagonisti di Santarcangelo 40. Andrea Fagarazzi è nato in Italia, I-Chen Zuffellato a Taiwan. Sono due giovani artisti con base a Vicenza che dal 2005 collaborano insieme. Entrambi provengono dal mondo delle arti performative e hanno deciso di incrociare le loro strade per cercarne una comune dove poter decostruire e ricostruire la realtà a cui siamo abituati, smontandone gli schemi e svelandone i meccanismi. Presentano al festival Enimirc, spettacolo che affronta il rapporto tra performer/spettatore e il cui titolo, letto al contrario, svela il tema della riflessione su cui si impernia. Enimirc è il risultato di una gestazione che ha visto una sua importante fase nelle prove aperte svoltesi a Santarcangelo, a novembre, con i volontari-spettatori radunatisi in seguito al bando React!. Li incontriamo proprio a Santarcangelo, luogo che hanno visitato quest’anno per la prima volta, intenti nelle prove. Qual è stata la risposta al bando React! e a cosa ha portato la prova aperta di novembre? «La risposta è stata assolutamente al di sopra delle nostre aspettative e quella di novembre è stata una tappa fondamentale per approfondire il progetto con nuove scene e soluzioni. C’è stata una vera svolta rispetto al lavoro iniziale che abbiamo testato a Prato – Fabbrica Europa Festival 09, e che era pensato solo per una decina di spettatori». Il presupposto dell’interazione col pubblico porta ad improvvisare?
«No, tutto è definito, lo spettacolo ha una struttura molto matematica, tutti i sessanta minuti sono stati pensati e previsti con rigore. La soglia di interpretazione pertiene solo allo spettatore». Dunque cosa ci dobbiamo aspettare da Enimirc, qual è la sua cifra peculiare? «Come suggerisce in maniera criptica il titolo, ci siamo focalizzati sul crimine, sulla popolarita’ della cronaca nera, cercando poi di individuare gli aspetti meno evidenti, quelli che noi chiamiamo “delitti invisibili”. Ci interessa anche l’aspetto paradossale del “criminale pop”, quando la sua spettacolarizzazione mediatica e il voyeurismo popolare lo mitizzano. È un processo di decostruzione del crimine analizzato nel suo rapporto con l’arte. Enimirc e’ un meccanismo dentro il quale avviene la messa in crisi dei ruoli prestabiliti di performer e spettatore.». La vostra ricerca appare caratterizzata dal distacco dalle consuetudini e dalle aspettative ma anche dalla denuncia di tematiche sociali importanti. Si può parlare di teatro civile? «Ci interessa sicuramente porre questioni attorno ai ruoli prestabiliti dalla società, ma non ci rispecchiamo nel teatro civile, e in generale cerchiamo di non cadere sotto un’etichettatura. Anche per questo non seguiamo una linea stilistica immediatamente riconoscibile, ma tentiamo di trovare il linguaggio artistico piu’ congeniale a seconda della tematica che vogliamo trattare». Può essere considerato questo quindi il fil rouge del
vostro fare teatro? «Il fil rouge è la ricerca sull’identità dell’essere umano e le sue possibili alterazioni. Nel nostro personale processo di ricerca Enimirc è fino ad oggi lo spettacolo che meglio contiene i punti cardine su cui si focalizza il nostro lavoro». Molti dei vostri progetti sono stati presentati all’estero, che bilancio fareste della scena internazionale rapportata a quella italiana? «Entrambi abbiamo studiato e lavorato all’estero e con i nostri lavori siamo spesso in residenza al di fuori dell’Italia. Per noi la relazione con realtà esterne al contesto italiano e’ necessaria e vitale perché ci offre degli stimoli molto diversi dall’ambito culturale da cui proveniamo. Nonostante questo non vogliamo cedere alla tendenza di essere esterofili, anche se bisogna riconoscere che alcune dinamiche e l’approccio al lavoro sono a volte molto diverse. In parte perchè
BABILONIA TEATRI, THIS IS THE END... Per un teatro che fotografi il mondo con onestà (9/10/11 luglio, Corderia di Santarcangelo)
ci sono maggiori fondi a disposizione della cultura e spazi alternativi per la ricerca, e in parte si riscontra una mentalità più aperta, pronta a rischiare nuove sperimentazioni e una minor necessità stringente che il working progress venga presentato come prodotto finito o di facile fruizione commerciale. Va riconosciuto però che negli ultimi anni in Italia le cose stanno lentamente cambiando, e il festival di Santarcangelo ne è un esempio, anche se la situazione politica attuale sta agendo esattamente contro questo tentativo di aprirsi a un livello perlomeno europeo e la situazione economica in cui versa il teatro italiano non ci permette di confrontarci parimenti con altre strutture internazionali. Per noi lavorare in Italia è come essere sempre in uno stato di emergenza».
Carlotta frenquellucci
Babilonia Teatri, ovvero Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, è una compagnia veronese che irride le convenzioni, i luoghi comuni, i cliché della vita moderna e del teatro contemporaneo, mettendo insieme le contraddizioni della realtà in cui è nata. A Santarcangelo 40 presenta This Is the End My Only Friend the End che è il titolo di una canzone dei Doors ma è, prima di tutto, il frutto dell’incontro con dieci persone che si sono interrogate sulla morte scelte con un bando lanciato su youtube. Ne scaturisce un’immersione senza sconti dentro i silenzi, le censure, le ansie che si manifestano oggi intorno alla morte. A soddisfare le curiosità sullo spettacolo che verrà presentato in anteprima assoluta a Santarcangelo. Interroghiamo Enrico sulla loro realtà e sullo spettacolo. A che cosa rimanda il nome che avete scelto per la vostra compagnia? «Dovevamo rappresentare uno spettacolo intitolato “Cabaret Babilonia” sulla guerra in Iraq ma vari problemi hanno fatto sì che il progetto naufragasse. Siamo legati a quel primo spettacolo, tutto l’immaginario di Babilonia entra in questa suggestione». In pochi anni vi siete imposti sulla scena nazionale vincendo diversi premi. Cosa credete colpisca maggiormente l’attenzione nel vostro modo di fare teatro? «Io credo la forza del lavoro stia nel modo di fare un teatro che sia in grado di parlare dell’oggi al pubblico e che cerchi di essere molto onesto nel farlo, nel fotografare il mondo senza ipocrisia. Un teatro che sia specchio della realtà e che sia in grado di creare dei corto circuiti che inducano lo spettatore a pensare». La situazione attuale vi permette di vivere di solo teatro? «Di sicuro è difficile far diventare il teatro una professione ma per lavorare con l’intensità e l’impegno che noi ci mettiamo è impossibile fare altrimenti perché il tempo necessario è quello di sempre, di tutte le giornate».
Vi proclamate a favore di un teatro pop/rock/punk. Il vostro teatro risponde a questi aggettivi? «Noi cerchiamo di fare un teatro che abbia la forma che ogni volta sia meglio in grado di restituire il nostro pensiero, le nostre emozioni e quindi non c’è mai una preoccupazione a priori di scegliere una struttura data ma ci lasciamo sempre la possibilità di attingere a tutte le tipologie possibili di espressione e di attraversare codici diversi. Ci piace ogni tipo di teatro che abbia in sé questa libertà e che parli in modo stratificato ma sempre diretto alle persone». Quali attori e compagnie della scena contemporanea definireste pop/rock/punk? «È sempre molto difficile fare dei nomi perché ciò che ci piace spesso è estremamente distante da ciò che facciamo. Potrei fare il nome di Marco Baliani da una parte e quello di Pippo Delbono dall’altra e poi Rodrigo Garcia, artisti con percorsi ed espressività molto diverse». Qual è stata la risposta al bando che avete lanciato su you tube? «È stata una risposta che non ci aspettavamo sia a livello di numeri che di dispendio di energie da parte delle persone che, per la maggior parte, hanno creato un video ad hoc per il nostro bando. Noi non abbiamo richiesto dei curricula cartacei perché pensavamo che così non avremmo avuto degli elementi concreti coi quali scegliere e ci siamo stupiti della generosità e della disponibilità di mettersi in gioco di chi ha risposto alla nostra richiesta». Portate a Santarcangelo una prima assoluta, qualche anticipazione su ciò che dobbiamo attenderci? «Il lavoro vuole indagare la rimozione della morte nella nostra società e per farlo abbiamo scelto di lavorare con dieci persone per dieci giorni e quindi lo spettacolo nasce proprio a Santarcangelo da questo incontro. È l’esito delle nostre riflessioni sul tema della morte e dell’interazione di Babilonia teatri con queste persone». Carlotta frenquellucci
PUBLIC MOVEMENT, ALSO THUS! Sincronie performative del gruppo israeliano (15/16/17 luglio, piazza Marconi)
Public Movement è un gruppo israeliano fondato da Dana Yahalomi e Omer Krieger che esplora le possibilità politiche ed estetiche di interventi performativi nello spazio pubblico. Dana e Omer creano coreografie e riti collettivi che fanno riferimento a modelli di ordine sociale e li sovvertono. A Santarcangelo 40 ripropongono Also thus!, un evento creato in origine per il cortile di una scuola ad Acco: un’assemblea che allude alle cerimonie del potere, cui i giovani artisti israeliani, in divisa bianca, danno corpo congelando azioni e oggetti annidati nell’immaginario collettivo. Chiediamo ai due fondatori com’è nato Public Movement. «Tutto è cominciato nel 2006 con un evento di Omer, che io chiamo azione o “incidente” a seguito del quale abbiamo deciso di mettere insieme un gruppo che seguisse movimenti che sincronicamente avvenivano in diverse parti della città. Dopo aver chiesto ad amici e conoscenti di partecipare alle nostre iniziative abbiamo deciso di muoverci in senso pubblico dal momento che venivano fuori questioni di carattere etico e artistico ad ampio respiro. Ci siamo affidati a un gruppo di ricerca che ha preparato domande per noi e lavorato con noi per un anno, per poi diventare
parte integrante del nostro processo artistico. In un certo senso possiamo dire che il nostro “movimento” ha dieci membri e due leader e per questo non si presenta come una democrazia». Come avete scelto gli artisti che vi partecipano? «Non si tratta di artisti veri e propri. Sono persone che lavorano in ufficio, studenti o commercianti». Cosa accomuna queste persone? «Tutti hanno in comune una conoscenza fisica del proprio corpo che si origina, si manifesta in diversi modi, per esempio nella danza o nella partecipazione a un corteo, nell’atto di marciare o nella lotta per strada. Il bello è che nessuno sa quale sia il problema da porsi o da risolvere, paradossalmente. Anche questa è una forma di coscienza pubblica». Qual è il messaggio che volete comunicare? «I nostri movimenti e le nostre azioni si commentano da soli, senza bisogno di un rigido supporto concettuale: non vogliamo assolutamente fare propaganda. Il messaggio è di creare situazioni in cui le persone possano essere coinvolte in spazi pubblici. Il pubblico non possiede di per sé un messaggio politico o dei dogmi o un programma politico, dunque neanche noi».
Quali sono le reazioni dei diversi pubblici internazionali che assistono alle vostre performances? «Il nostro lavoro è molto legato al contesto in cui si svolge. Venire in Italia sarà molto stimolante visto che è la nostra prima volta e la politica segue una linea molto simile a quella che c’è stata in Israele. Stiamo appunto pensando a come la gente reagirà nel vederci muoverci nel contesto della piazza di Santarcangelo, dove c’è una storia legata al Modernismo e al Fascismo, dove le speranze di una generazione sono divenute fantasie fallite di un’altra. Cerchiamo anche di capire che nesso c’è tra questa realtà e la situazione politica presente. È parte della nostra pratica artistica riflettere sul cerimoniale pubblico, sulle marce dei tempi di Mussolini, con la macchina del presidente e quelle della polizia tutt’attorno e l’ordine che veniva istigato». Vi è mai capitato di scontrarvi con la polizia? «Abbiamo lavorato spesso con le polizie locali che talvolta ci hanno aiutato e altre volte dato dei problemi. È una contraddizione continua perché ci è capitato di usare i costumi della polizia ad Augusta – ovviamente non in modo provocatorio ma rispettando il ruolo che essa ha nella società –senza problemi, mentre in altri
luoghi, e senza i costumi da agenti, i poliziotti si sono lasciati prendere la mano e ci hanno procurato grandi difficoltà». Avete ricevuto sostegno politico dalle istituzioni? «Si, ma siamo stati anche criticati. Sostenuti e criticati dagli Stati Uniti». Il pubblico di Santarcangelo sarà in grado di capire il vostro messaggio? «Il linguaggio che usiamo va di pari passo con la presenza di tradizioni e istituzioni che spesso sono di matrice locale, ma molto più spesso derivano dalla cultura occidentale intesa come tutto. È un linguaggio che esisteva nella società moderna e che esiste in quella contemporanea e penso che non si caratterizzi come estraneo. Per esempio, per tornare alla piazza di Santarcangelo, questo è un posto dove la gente interagisce in un certo modo, in armonia con un’architettura che condiziona i movimenti. Il nostro intervento/movimento si inserisce naturalmente all’interno di questo protocollo conosciuto, a livello pubblico e viscerale».
Francesca Fabbri e Mattia Ferroni
(31 luglio, porto di Riccione)
XV edizione Rocca di Luna (24 e 25 luglio, Montefiore Conca)
Da Wally
(via Toscanelli, 38 - Rivabella di Rimini)
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Agenda / Luglio 10
arte
Il mare e la notte, la Saviolina racconta
cinema
(Roberto Bolano, Sellerio Editore, Palermo 2003)
musica
Detective selvaggi
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libri
(22-31 luglio, Verucchio Festival)
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teatro & danza
Intervista a Ludovico Einaudi
(Peter Greenaway, 1989)
eventi
Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante
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food & drink
FU.MO, Futurismo Morcianese (dal 30 luglio al 1 agosto, Morciano di Romagna)
arte FU.MO, Futurismo Morcianese (dal 30 luglio al 1 agosto, Morciano di Romagna) Morciano si trasforma per tre sere in una città futurista con FU.MO., Futurismo Morcianese, la kermesse che rende omaggio a un suo illustre cittadino, il pittore Umberto Boccioni. Tra i protagonisti indiscussi dell’avanguardia di inizio ‘900, Boccioni era nato a Reggio Calabria da due
morcianesi doc e spesso vantava le sue origini romagnole. I grandi temi del futurismo invaderanno il centro della città: negli spettacoli, nelle proiezioni, nelle installazioni prenderanno forma l’esplosione dei rumori e dei suoni, il mito dell’automobile e dell’aeroplano, lo sprezzo
per il pericolo degli acrobati, dei giocolieri o dei danzatori che sfideranno la gravità esibendosi nello spazio vuoto. Tutta la città parteciperà all’iniziativa. Verrà ricreata in memoria di Boccioni “la città degli artisti”, dove si esibiranno dal vivo ed esporranno pittori, scultori, writers e
visual designers, e le attività commerciali, dai bar alle parrucchiere, apriranno al pubblico con un nuovo look e nuove proposte in chiave futurista.
dal 1 luglio al 1 agosto Cracking Art Group Installazione di grandi chiocciole colore fucsia per Rimini dal 2 al 10 MIMMO ROTELLA: LA FELICITÀ DELLO STRAPPO Galleria Franceschini - Corso D’Augusto, 208 (Rimini) dal 9 al 30 AMOR SACRO L. Freschi, A. Guastavino, F. Guerri, S. Pellegrini, F. Pozzi dal lun al sabato 17 – 19.30 Galleria Percorsi/Arte contemporanea - via A. Serpieri, 17 (Rimini) dal 9 luglio all’8 agosto CONFRONTO A DIECI 18 – 23 (lunedì chiuso) Castel Sismondo (Rimini) gratis fino al 15 luglio mostra collettiva
info: www.galleriascarpellini.com 10-12.30/16-19.30 Galleria Scarpellini - vicolo Pescheria, 6 (Rimini) gratis Dal 18 luglio al 30 agosto JÜRGEN CZASCHKA, BIFFANDO L’ASSOLUTO Rocca Malatestiana (Montefiore Conca) Fino al 19 SOPRA IL LIVELLO DEL MARE mostra collettiva di arte contemporanea info: 0549 885594 11-13/15-19 (chiuso il lunedì) ogni giovedì Galleria delle Logge dei Balestrieri – Giardino dei Liburni (San Marino) venerdì 23 Eros e Agape Spirito e carne nella pittura antica. Con Alessandro Giovanardi
21 Galleria Percorsi/Arte contemporanea - via A. Serpieri, 17 (Rimini) Fino al 25 luglio Fellini a Castel Sismondo info: www.federicofellini.it 18 - 24 Castel Sismondo (Rimini) gratis Venerdì 30 Battiti lettura di Sabrina Foschini e installazione di Franco Pozzi 21 Galleria Percorsi/Arte contemporanea - via A. Serpieri, 17 (Rimini) Fino AL 30 URBANISM _ art in progress Mostra fotografica di Silvio Canini e Matteo Astolfi info: www.antaoprogetti.com 09-13/14.30-19
chiuso ven pom, sab e dom Antao (Domagnano) gratis Fino al 12 settembre 60 E DINTORNI. NUOVI MITI E NUOVE FIGURE DELL’ARTE info: 0541 608285 mart e giov 8.30 -12.30; da mart a sab 20 - 23 Chiuso domenica e lunedì Villa Franceschi – via Gorizia, 2 (Riccione) 5/3 € Fino al 19 settembre c-Arte, l’archivio e la collezione di Gino Montesanto Casa Moretti e Museo della Marineria (Cesenatico) info: 0547 79279 Fino al 30 settembre Antonio Barbieri Mostra fotografica Giardini di Piazza 1° Maggio (Cattolica)
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Centro storico (Morciano) Ingresso libero . Programma completo su: www.morciano.it
cinema Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (Peter Greenaway, 1989) Siamo in un lussuosissimo ristorante francese, alla periferia di Londra. Entra una coppia. Lei è delicata e elegante, a differenza dell’uomo, caricatura di un quadro di Franz Hals, violento e volgare gangster proprietario del ristorante, dove i due cenano tutte le sere. Lui passa il tempo a tormentarla e si comporta da padrone con tutti. Lei è diversa, e lo si vede da come si veste. Per lei gli abiti sono accessori fastosissimi ed eccessivi, elemento di seduzione portato all’estremo, viaggi nella femminilità più iperbolica, grido simbolico di desiderio inespresso, mappa esibita della sua intima essenza. Stanno mangiando. Lei si estranea dalla conversazione detestabile del marito e lo guarda. Guarda un uomo, solo, lontano, a un altro tavolo. È elegante e sembra preferire la com-
pagnia delle cose a quella delle persone. Perchè mai dovrebbe essere attratta da quell’uomo? Forse perchè le è bastata una sola occhiata per capire che lui potrebbe toccarla con la stessa delicatezza con cui sfoglia il suo libro, con la stessa cura e passione. Lui nota la sua occhiata. Lei lo divora con gli occhi. Lui ricambia l’occhiata, lasciandosi travolgere da questo gioco erotico. È un intellettuale e sa che le regole del gioco sono cambiate: la donna non è più selvaggina, è il soggetto attivo, “oscuro oggetto del desiderio” direbbe Buñuel, miracolo crudele di questa fine secolo. Tuttavia, anche se ora la donna governa il processo della seduzione spesso è colta dalla paura di perdersi, di perdere potere: è una conseguenza naturale dell’immersione
nel mare della passione. La provocazione femminile può arrivare solo fino a una certa profondità, non di più, e lui lo sa. Ora, che fare? Rimanere arroccati e soli nella dimora dell’orgoglio, alto e solitario scoglio a picco sul mare? Ma Michael, questo il nome dell’uomo, ha forse paura dell’acqua? Perché mai finire nel lago dell’indifferenza, quando c’è la passione? Forse, si chiede lei, quest’uomo sa nuotare bene. Forse mi seguirà, lontano, in un altro universo. Con lui non morirò. E Michael si alza e la segue, lasciando il suo libro e il suo cibo. Lei ha voglia di Michael, e Michael ha voglia di lei. La segue in un altro universo, fisico e cromatico. Passano dalle tinte rosse del ristorante, al bianco candido e abbacinante della stanza da bagno. Ancora uno sguardo, un pensiero voluttuoso
di lui: lei deve sapere di buono. Sì, deve avere un gusto davvero buono. Sesso e cibo, Ferreri come Greenaway, e viceversa. Michael sa che occorre penetrare la mente, prima del corpo. Non è lì per esaurire o consumare la donna, non è lì semplicemente per scoparla. E’ lì per assorbirla. Lui si prenderà cura della sua anima, e lei lo sa. Si baciano ora, si toccano, eccitati. Forse qualcuno entrerà nel bagno e li scoprirà. Forse finirà male tra loro, non lo sappiamo ancora, il film è iniziato da poco. Non sappiamo se “il marito”, il gangster, scoprirà la loro relazione. Forse sì. E forse si vendicherà in maniera terribile, su di loro. Ma a Michael questo ora non interessa. La sta baciando e toccando, ora. E lei adesso è il cibo del suo pensiero. Davide Montecchi
VENERDÌ 2 E SABATO 3 LA NOSTRA VITA 21.30 Salone cinema Snaporaz piazza Mercato, 15 (Cattolica) LA DOLCE VITA 21.30 Bagno 71 (Riccione) DOMENICA 4 E LUNEDÌ 5
IL CONCERTO 21.30 Salone cinema Snaporaz piazza Mercato, 15 (Cattolica) LUNEDÌ 5 LA RAGAZZA CON LA VALIGIA 21.30 Bagno 71 (Riccione)
LA PRIMA COSA BELLA 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) MARTEDÌ 6 A SINGLE MAN 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini)
MERCOLEDÌ 7 LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) IL MIO AMICO ERIC 21.30 Lungomare altezza Via Lito-
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cinema ranea Sud, 10 (Misano) GIOVEDÌ 8 TRA LE NUVOLE 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) L’OMBRELLONE 21.30 Bagno 71 (Riccione) LA PARMIGIANA 21.30 Bagno 71 (Riccione) BASTA CHE FUNZIONI 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) VENERDÌ 9 E SABATO 10 L’UOMO NELL’OMBRA 21.30 Salone cinema Snaporaz piazza Mercato, 15 (Cattolica) SABATO 10 DONNE SENZA UOMINI 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) DOMENICA 11 COPIA CONFORME 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) DOMENICA 11/MARTEDÌ 13 COPIA CONFORME 21.30 Salone cinema Snaporaz piazza Mercato, 15 (Cattolica) LUNEDÌ 12 WELCOME 21.30 Spiaggia libera antistante Piazza Primo Maggio
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(Cattolica) BRIGHT STAR 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) MERCOLEDÌ 14 LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE 21.00 Piazza Pascoli (Rimini) IL CONCERTO 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) GIOVEDÌ 15 DEPARTURES 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) VENERDÌ 16 LA NOSTRA VITA 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) SABATO 17 IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) VENERDÌ 17 E SABATO 18 SOUL KITCHEN Salone cinema Snaporaz piazza Mercato, 15 (Cattolica) DOMENICA 18 L’UOMO CHE VERRÀ 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) LUNEDÌ 19 MINE VAGANTI 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) PONYO SULLA SCOGLIERA 21.30 Spiaggia libera (Cattolica) MARTEDÌ 20
WELCOME 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) DOMENICA 19/MARTEDÌ 21 IL PROFETA 21.30 Salone cinema Snaporaz piazza Mercato, 15 (Cattolica) MERCOLEDÌ 21 HUMPDAY - UN MERCOLEDÌ DA SBALLO 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) IL GRANDE PAESE 21.15 Piazza Pascoli (Rimini) IL VIAGGIO DI JEANNE 21.30 Lungomare altezza Via Litoranea Sud, 10 (Misano) GIOVEDÌ 22 BASILICATA COAST TO COAST 21.30 Spiaggia libera (Gabicce) VENERDÌ 23 IL COSMONAUTA 21.30 Spiaggia libera (Gabicce) SABATO 24 IL TEMPO CHE CI RIMANE 21.30 Spiaggia libera (Gabicce) BASTARDI SENZA GLORIA 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) DOMENICA 25 L’UOMO NELL’OMBRA 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) LUNEDÌ 26 LA RAGAZZA DELLE BALENE
21.30 Spiaggia libera (Cattolica) HACHIKO – IL TUO MIGLIOR AMICO 21.15 Piazza dei centomila – Dogana (RSM) MARTEDÌ 27 GENITORI & FIGLI: AGITARE BENE PRIMA DELL’USO 21.15 Piazza dei Centomila – Dogana (RSM) DRAQUILA L’ITALIA CHE TREMA 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) MERCOLEDÌ 28 IL PROFETA 21.30 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) IO, LORO & LARA 21.15 Piazza dei centomila – Dogana (RSM) GIOVEDÌ 29 INVICTUS 21.15 Piazza dei Centomila – Dogana (RSM) VENERDÌ 30 BACIAMI ANCORA 21.15 Piazza dei Centomila – Dogana (RSM) VENERDÌ 30 E SABATO 31 AMARCORT Festival per cortometraggi Spiaggia antistante Rimini Terme (Miramare) SABATO 31 MINE VAGANTI 21.15 Piazza dei Centomila – Dogana (RSM)
musica
Ludovico Einaudi, direttore artistico del Verucchio Festival (22-31 Luglio, Verucchio Festival) Ludovico Einaudi, compositore di fama internazionale, da qualche anno lega il suo nome alla Romagna grazie al ruolo di direttore artistico del Verucchio Festival. Lo abbiamo incontrato per approfondire l’edizione 2010, meno sperimentale e più legata alla musica popolare rispetto agli anni passati. «Abbiamo mantenuto alcune peculiarità che contraddistinguono il festival, mi riferisco soprattutto alla formula del doppio spettacolo, in prima serata in Piazza della Collegiata e intorno alla mezzanotte nella Rocca. Tra gli elementi consueti del festival ho inoltre voluto la conferma di una presenza in ambito rock: quest’anno ho scelto i Mercury Rev, hanno un connotato psichedelico molto trasci-
nante dal vivo e so che la loro partecipazione ha già suscitato molto interesse, è l’appuntamento per ora più gettonato». Le novità di questa edizione? «Il festival quest’anno inizia e si chiude all’insegna della musica popolare: l’apertura sarà affidata al gruppo rumeno Taraf De Haidouks, sono 13 musicisti straordinari, li ho conosciuti a Parigi e li ho voluti subito portare a Verucchio. La chiusura, a differenza degli anni passati in cui protagonista era la musica elettronica, sarà un viaggio alle radici della musica da ballo e in particolare della pizzica e della taranta eseguite dal Canzoniere Grecanico Salentino. Altra novità sarà l’installazione di un’opera di William Close chiamata Earth Harp: una gigan-
tesca arpa costruita con corde di metallo che verranno tirate dal campanile della torre fino a terra. Potrà essere suonata anche dal pubblico e sarà molto emozionante da ascoltare e da vedere. Rispetto agli anni passati inoltre c’è più presenza di musica italiana, oltre al mio concerto ci saranno Magoni & Spinetti e Giovanni Sollima». Come sceglie gli artisti? «Sono mie curiosità, miei amori musicali che ogni anno variano, si modificano e si rinnovano. L’intento è di far conoscere band che ammiro e stimo. Ovviamente per gli artisti che ho già invitato deve passare un po’ di tempo prima di poterli richiamare a Verucchio ma quasi tutti si innamorano di questa terra e mi chiedono di tornare». Qualcuno che avrebbe
voluto ma che non è riuscito ad inserire in programma? «Mi vengono in mente Hot Chip, Kruder & Dorfmeister, Four Tet. Ma ci sono limiti di budget e di spazio. È chiaro che se potessi portare i Sigur Ros lo farei molto volentieri, ma richiamerebbero una quantità di persone ingestibile per Verucchio». L’anno prossimo sarà ancora alla direzione del festival? «È un rapporto amichevole che non ha nulla di scritto, tantomeno contratti, e si rinnova ogni anno. Se ci sono le condizioni lo faccio volentieri, e direi che ci sono buone possibilità anche per l’anno prossimo». Programma completo su: www.verucchiofestival.it
GIOVEDÌ 1 Nell’ambito di “Opera live”: LA DAMA DI PICHE DI CAIKOVSKIJ info: 328 2571483 Cinema Teatro Tiberio - via San Giuliano, 16 (Rimini) VENERDÌ 2
Nell’ambito di “Percuotere la mente”: AFTERHOURS interpretano ennio flaiano 21.15 info: 0541 704294 Corte degli Agostiniani - via
Cairoli, 42 (Rimini) EDOARDO BENNATO 00.30 BekyBay – viale Pinzon, (Bellaria Igea Marina) gratis MArco mengoni 22
info:www.notterosa.it MArio biondi Piazzale Fellini 00.30 info:www.notterosa.it Piazzale Fellini SABATO 3 nicola piovani
Gianmarco Pari
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Parco Papa Giovanni Paolo II (Riccione) PUNKREAS BekyBay – viale Pinzon, 227 (Bellaria Igea Marina) / In caso di maltempo Velvet Club gratis DOMENICA 18 Nell’ambito di “San Marino Jazz Festival”: Kurt Elling info: info@sanmarinojazzfestival.com Piazzale Cava Antica (RSM) / In caso di maltempo Teatro Turismo LUNEDÌ 19 Nell’ambito di “San Marino Jazz Festival”: ORNETTE COLEMAN info: info@sanmarinojazzfestival.com Piazzale Cava Antica (RSM) / In caso di maltempo Teatro Turismo MARTEDÌ 20 Nell’ambito di “San Marino Jazz Festival”: YELLOW JACKETS info: info@sanmarinojazzfestival.com Piazzale Cava Antica (RSM) /In caso di maltempo Teatro Turismo GIOVEDÌ 22 Nell’ambito di “Percuotere la mente”: AVION TRAVEL
INSERT COIN Per la tua pubblicità investi su IN-VISIBILE, conviene Mob. (+39) 335 222181 redazione@invisibilemag.com
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21.15 info: 0541 704294 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) SABATO 24 GIOVANNI ALLEVI 2010 info: 0541 395698 Arena 105 Stadium - piazzale Pasolini (Rimini) DOMENICA 25 DEEP PURPLE 21 Piazza Matteotti (Sogliano) LUNEDÌ 26 Nell’ambito di “Percuotere la mente”: NOA info: 0541 704294 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) MARTEDÌ 27 SIMPLY RED info: 0541 395698 Arena 105 Stadium - piazzale Pasolini (Rimini) VENERDÌ 30 MODENA CITY RAMBLERS BekyBay In caso di maltempo la serata si sposta al Velvet Club ing. € 10 SABATO 31 ROBERTO VECCHIONI 21 Piazza Matteotti (Sogliano)
www.invisibilemag.com
musica 05.30 info:www.notterosa.it Riminiterme (Riccione) MALIKA AYANE, GIULIANO PALMA & THE BLUEBEATERS, NINA ZILLI, LA PINA 21 info:www.notterosa.it Piazzale Roma (Riccione) saMuele bersani 22 info:www.notterosa.it Piazza della Repubblica (Misano Adriatico) DOMENICA 4 Nell’ambito di “Percuotere la mente”: MARKUS STOCKHAUSEN & TARA BOUMAN 21.15 info: 0541 704294 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) Horrible porno stuntmen 21.30 info:www.notterosa.it Piazza del Tramonto (Cattolica)
VENERDÌ 9 ROCK BEACH FESTIVAL BekyBay – viale Pinzon (Bellaria Igea Marina) LUNEDÌ 12 MAJAKOVSKIJ reading-concerto con Pierpaolo Capovilla, Dany Greggio e Paolo Sereno info: 329 0909716 21 Museo della Città - via dei Cavalieri, 16 (Rimini) MARTEDÌ 13 Nell’ambito di “Percuotere la mente”: DANIELE MAGGIOLI & GLI ORSI 21.15 info: 0541 704294 Corte degli Agostiniani - via Cairoli, 42 (Rimini) MERCOLEDI’ 14 BACK DOOR HONEY cover rock e brani originali info: 0541 600858 Pier Caffe’ - via Ruffini, 15 (Riccione) VENERDÌ 16 GIGI D’ALESSIO info: 0541 395698 Arena 105 Stadium - piazzale Pasolini (Rimini) NOBRAINO info: 339 1866795 21.15
Corte degli Agostiani - via Cairoli, 42 (Rimini) info: www.assaltialcuore.it Domenica 4 Libri in libertà BookCrossing: lasciare libri e trovarne altri. info: 0541 625212 16.30 - 19.30 MUSAS, Museo Storico Archeologico - via della Costa, 26 (Santarcangelo) sabato 10 Nicola Lagioia: Riportando tutto a casa (Einaudi, 2009) info: www.santarcangelofestival.com
19 Ristorante Zaghini - Piazza Gramsci, 14 (Santarcangelo) domenica 11 Gaia Manzini: Nudo di famiglia (Fandango) info: www.santarcangelofestival.com 19 Ristorante Zaghini - Piazza Gramsci, 14 (Santarcangelo) venerdì 16 Giorgio Vasta: Spaesamento (Laterza, 2010) info: www.santarcangelofestival.com 19
una biografia, ma come un vampiro ne succhia la sostanza e la reinventa sotto forma di letteratura, dando forma ad un romanzo che ricostruisce la parabola artistica dei Pink Floyd facendo coincidere i dati biografici con quelli fantastici, un impasto unico modellato intorno a una delle band più celebrate del ventesimo secolo. A sovraintendere a questa febbrile requisitoria sono «i siamesi»: due cervelli per un solo corpo, un legame
conflittuale come quello che unì Roger Waters e David Gilmour. L’estro catalogatore ed enciclopedico di Michele Mari si fa in questo libro vertiginoso: l’autore sembra schiudere le porte del suo laboratorio per interrogare in profondità la genesi del processo creativo e il potere della letteratura si allea in queste pagine a quello della musica.
sesso, romanticismo e piacere di raccontare: avrete solo una pallida idea di questo labirintico romanzo di 843 pagine che si vorrebbe fossero tante e tante di più. Grande affresco di una generazione – gli anni ’60 e ’70 - nel Sud America degli spiriti liberi, delle illusioni rivoluzionarie e delle dittature spietate. I detective selvaggi sono giovani poeti in cerca di Cesàrea Tinajero, fondatrice del movimento poetico d’avanguardia realvisceralista, vissuta nel mistero e scomparsa senza aver lasciato quasi nessuna
traccia di sè, se non un’unica ma introvabile opera poetica. Attraverso i loro occhi e le loro voci, e ancor di più attraverso le voci dei tanti narratori-testimoni, la rocambolesca quanto improbabile ricerca di Cesàrea diventa un metaforico mosaico dei pensieri, delle esperienze, delle fughe, delle illusioni, delle disillusioni e dei dolori, insomma dell’intera parabola di quella generazione per cui “alternativo” equivaleva a “normale”.
libri
sabato 3 Quella prima terza pagina La nascita della prima “Terza” della storia del giornalismo, dedicata da Alberto Bergamini nel 1901 a “Francesca da Rimini” di Gabriele D’Annunzio. Relatore Giorgio Tonelli 10.30 Biblioteca Gambalunga (Rimini) gratis Nell’ambito di “Notte rosa - Assalti al cuore”: Il Piccolo Principe con Catherine Spaak
Ristorante Zaghini - Piazza Gramsci, 14 (Santarcangelo) sabato 17 Simona Vinci: Nel bianco (Rizzoli, 2008) info: www.santarcangelofestival.com 19 Ristorante Zaghini - Piazza Gramsci, 14 (Santarcangelo)
Recensioni Michele Mari Rosso Floyd Einaudi, Supercoralli (2010) € 20,00 Grazie alla sua solita verve affabulatoria, Mari ripercorre la storia di uno dei più geniali musicisti contemporanei, Roger Keith “Syd” Barrett, autoesilatosi dalla sua creatura, i Pink Floyd, dopo un’esperienza psichedelica dalla quale non si riprenderà mai più. Mari non cerca di ricostruire Roberto Bolano Detective Selvaggi Sellerio Editore Palermo (2003) € 20,00 Prendete le misteriose geometrie di Borges e le carnali complessità di Cortazar, aggiungete la tragicomica incoscienza di un io narrante come il diciassettenne poeta realvisceralista Juan Garcia Madero, metteteci la malinconia degli esuli e la disperata allegria del tango, unite la furia della politica che sta dalla parte degli ultimi, impastate con umorismo,
a cura di Libreria Punto Einaudi
a cura di Libreria Punto Einaudi
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teatro e danza Saluti e baci, scene da una vacanza (dal 29 giugno al 19 agosto, Riccione) Debutta a Riccione, nell’ambito di “Incontri di Mare 2010”, una novità assoluta dell’ensemble artistico di Città Teatro: Saluti e baci. Scene da una vacanza. Si tratta del nuovo progetto teatrale diretto da Davide Schinaia su drammaturgia di Loris Pellegrini e coreografie di Barbara
Martinini, danzatrice formata alla scuola di Pina Bausch e solista di Susanne Linke. In uno dei luoghi simbolo della città, Piazzale Dante Tosi, le atmosfere degli anni 60 rivivono a partire dallo scatenato “musicarello”, commedia di genere in voga in quegli anni che lanciava i nuovi
idoli della musica giovanile. Il flusso di immagini, azioni e colonna sonora raccontano quell’epoca intrecciando slogan di caroselli, voci di star del cinema e della televisione, pensieri di poeti come Pasolini, Ungaretti, Neruda con una rosa di canzoni memorabili in una location
carica di suggestioni mondane e romantiche, dove tra il lusso e la frivolezza, sullo sfondo dell’Italia del boom, si costruiva il mito di Riccione e si raccoglievano promesse e speranze. Appuntamento il 31 luglio con Il mare e la notte, la Saviolina racconta al molo nord del porto di Riccione.
dall’1 al 4 IN BIANCO (Pre-Cariato) Laboratorio per attori condotto da Isadora Angelini (attrice, regista), Mia Fabbri (attrice, danzatrice), Luca Serrani (attore, autore) info: www.arboreto.org Teatro Dimora – L’arboreto di Mondaino (Rimini) SABATO 3 NOTTE ROSA RIDENS Una serata all’insegna dell’allegria con i comici Giacobazzi, Cevoli, Vasumi, Vernia, Fontana e Labati. info: www.rivieraonair.it 21.30 Arena 105 Stadium (Rimini) Domenica 4 Alessandro Bergonzoni 21.30 Piazza Matteotti (Sogliano)
Venerdì 9 ZONA CESARINI Un’opera teatrale che narra la storia di Renato Cesarini, “la biblia del futbol” nel rispetto assoluto della lealtà sportiva. Con Giorgio Santi (voce), Gabriele Zoffoli (violoncello), Stefano Marzi (clarinetto), Stefano Bartolucci (pianoforte), Alessandra Giardina (voce recitante), Paola Lorenzi (voce e percussioni), Francesco Corlianò (attore). info: 339 1866795 21.15 Parco Papa Giovanni Paolo II (Riccione) Dall’11 al 24 Danz Fest International Summer School Dance Festival 2010 Teatro della Regina (Cattolica) Domenica 11
Eleonora et ses Amis Eleonora Abbagnato 18 Teatro della Regina (Cattolica) dal 16 al 18 800 N.N.T. – NeroNotteTeatro Un piccolo ma significativo festival dedicato alle atmosfere notturne e alla letteratura del secolo XIX; una vetrina stabile del teatro “noir” nelle sue varie sfaccettature ed espressioni artistiche: dal teatro d’attore al nouveau cirque, dal teatro itinerante al teatro di figura, dalle narrazioni alle sonorità d’ambiente. info: www.ottocentofestivalsaludecio.it 21-24 Castello di Meleto Venerdì 23 TEO TEOCOLI 21
Piazza Matteotti (Sogliano) domenica 25 C_A_P 01. AZIONI DI DANZA SU STRADA info: 340 5632687 Teatro dei cinquequattrini Teatro Massari - via Serpieri, 6 (San Giovanni in Marignano) Venerdì 30 COMPAGNIA ALEX ATZEWI danza contemporanea info: 339 1866795 - 339 1224476 21.15 Parco Papa Giovanni Paolo II (Riccione) sabato 31 Il mare e la notte, la Saviolina racconta Produzione Citta Teatro (compagnie Maan, Serraglio e Attimatti associate) 21.30 Porto di Riccione, molo nord
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propongono inconsuete ed incantevoli visioni del Ponte di Tiberio navigando sotto e attorno alle sue possenti arcate. 20.30-23.30 info: 334 7805113; www.marinando.org Ponte di Tiberio (Rimini) DOMENICA 4 MOD’ART I PROTAGONISTI DEL BELLESSERE Sfilata di moda, estetica e fitness domenica info: 0541 760976 Piazza Tre Martiri (Rimini) SABATO 24 E DOMENICA 25 XIV EDIZIONE ROCCA DI LUNA Manifestazione che prende vita dalla potenza e dall’energia
del magico satellite e che si svolge con successo nella settimana di luna piena di luglio. Il Borgo antico si trasforma per offrire, dal tramonto fino a notte fonda, i suoni, le luci, i ritmi, le visioni, le parole, i sapori, gli odori e tutte le suggestioni suscitati dalla luna nel suo transito. info: www.comune.montefioreconca.rn.it Centro Storico (Montefiore Conca) DOMENICA 25 RIMINI ANTIQUA Mostra mercato dell’antiquariato, modernariato e vintage. Nella deliziosa cornice del centro storico riminese nasce “Rimini Antiqua”, la prima Mostra-Mercato dell’Antiquariato, Modernariato e Vintage
eventi
TUTTI I MERCOLEDÌ I RICORDI IN SOFFITTA Mostra Mercato riservata ai ragazzi fino a 13 anni 17-23.30 info: 0541 781108 Piazza Cavour (Rimini) TUTTI I VENERDÌ MERCATO DI ANTIQUARIATO Modernariato, vintage, artigianato artistico. 18 - 24 info: 0541 781108 Piazza Cavour (Rimini) TUTTI I VENERDÌ E SABATO REMANDO SOTTO IL PONTE Piccole barche a remi a 3 posti
della città a cadenza mensile. 16.30-24 info: 0541 791048 Centro Storico (Rimini) FINO AL 21 AGOSTO LE SPIAGGE DEL BENESSERE Per vivere il mare in salute, natura, armonia info: 0541 787643 Vari punti Spiaggia (Rimini)
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pesce azzurro rigorosamente fresco e preparato secondo i preziosi consigli culinari tramandati di generazione in generazione. 21.30 Piazza Primo Maggio (Cattolica) VENERDì 16 FUOCO AL MITO La cottura in spiaggia del Parmigiano Reggiano Bagno 60 - Piazzale Benedetto Croce (Rimini) P.ASSAGGI DI VINO Serata dedicata i vini DOC di Rimini
Piazza Tre Martiri (Rimini) MARTEDì 20 DOLCE FESTA Manifestazione popolare di panettieri che offrono dolci tipici accompagnati dal vino delle dolci colline romagnole. 21.15 Piazza Primo Maggio (Cattolica) SABATO 24 LA NOTTE MAGICA DELLE VONGOLE Si ripropongono le tradizioni romagnole con degustazioni di vongole associate a vini locali.
Laviamo le pesche. Da una tagliamo 4 fettine che utilizzeremo per la decorazione. Quindi le sbucciamo e le tagliamo in pezzi. Le uniamo nel mixer insieme allo yogurt, al vino e allo zucchero e frulliamo il tutto. Versiamo il composto ottenuto nei
bicchieri, spolveriamo con un po’ di cannella e decoriamo con le fettine di pesca e una fogliolina di menta.
mano, l’antipastino della casa è composto da assaggi di sardoncini marinati, saraghina in savor, frittellina di gamberetto, cozze e vongole, il tutto servito nel pentolame di coccio. La scelta di accompagnare la saraghina alla cipolla di tropea e di condire il tutto con pinoli e uvette rende il piatto davvero stuzzicante. Per continuare ho assaggiato una forchettata di tagliolini piccantini con sardoncini spinati; la pasta fatta in casa era tosta
e rugosa, perfetta per accogliere il sugo. Avrei voluto provare anche le caramelle di patate ripiene di pesce ma ho preferito lasciare il posto agli spiedini misti di gamberi e calamari con radicchio da taglio. La panatura leggera lasciava gustare la freschezza e la dolcezza del pesce. Greco di tufo dei Feudi di San Gregorio ad impreziosire il tutto.
food & drink
VENERDì 2 IL MARE SPOSA LA COLLINA Serata dedicata alla musica e ai balli romagnoli e alla degustazione del prelibato pesce del Mare Adriatico. 20 Piazza Matteotti (Sogliano) GIOVEDì 15 PERCORSO GASTRONOMICO: I TESORI DEL NOSTRO MARE GRANDE DEGUSTAZIONE DI PESCE AZZURRO Assaggi del prelibatissimo
info: 0541 966621 19 Zona porto (Cattolica) SABATO 24 E DOMENICA 25 BORGO SAN GIOVANNI SOTTO LE STELLE Festa folkloristica al Borgo info: 0541 781480 Via XX Settembre (Rimini)
Ricette Frullato di pesche al profumo di cannella Ingredienti (per 4 persone): 4 pesche mature e sode 250g di yogurt bianco intero 2 cucchiai di zucchero 2 cucchiai di vino bianco secco 4 pizzichi di cannella 4 foglioline di menta
Recensioni DA WALLY (Piada Terra Mare) via Toscanelli, 38 Rivabella di Rimini tel. 0541 57248 Questo ristorantino sul lungomare di Rivabella è stato sinceramente una piacevolissima sorpresa. A metà tra atmosfere provenzali e tunisine, il locale propone una cucina di pesce che prevede solo il fresco dell’Adriatico trovato al mercato. Sui menù, scritti rigorosamente a
Francesca Fabbri
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SONO FATTI COSì
La tua passione è montare mobili IKEA? Ripari guasti immaginari smontando oggetti funzionanti? Questa è la rubrica fatte apposta per te. Scopri da cosa sono composti gli oggetti che usi quotidianamente.
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Gli astri secondo Cassandra
Oroscopo Illustrazioni: Michela Fabbri
Ariete Spillatrici, colla, scotch, graffette, trova al più presto un modo per tenere insieme la tua anima. Ho come l’impressione che si senta molto confusa e non abbia nessuna voglia di prendere solo una direzione. Un pugno di farina e un bicchiere d’acqua frizzante potrebbero aiutare. Toro Stai cercando di lasciarti il passato alle spalle facendo pulizia e buttando via vecchi vestiti, libri di scuola e scarpe rotte. Mi raccomando però, non gettare la spugna. Gemelli Sei colpevole e non sei più sicuro di riuscire a nasconderlo. Stai valutando tutte le possibili soluzioni a questa situazione ormai insostenibile. Ti consiglio di guardare Match Point o di farti una bella partita a tennis per scaricare le tensioni. Tutto si risolverà a tuo favore. Cancro Hai un amico che non capisce le battute e in più quando prova a farne, non fa ridere nessuno. Chiaro esempio di spirito di patata. Per non rischiare di fare un puré della vostra amicizia, ti consiglio di costruire un cartello con scritto IRONIA e di alzarlo ogni volta che ce ne sarà bisogno. Leone Sei vittima di una macchinazione messa in atto da un amico che non vedi spesso ma che sceglie te per i “lavori sporchi” sapendo che non dirai mai no. Se non vuoi ritrovarti ai lavori forzati, cerca in fretta una buona scusa. Non devi per caso portare il gatto dal veterinario? Vergine Continui ad apportare modifiche ai tuoi progetti senza mai riuscire a concluderli. Il supporto di una persona fidata sarebbe davvero utile. Se sei a corto di clessidre ti suggerisco di impostare il timer del forno.
Bilancia Smetti di vivere nell’ombra di una persona a te molto vicina. Hai sempre dovuto subire rimproveri per colpe non tue. Impara ad alzare la voce e a far valere i tuoi diritti. Non è troppo tardi. Scorpione La voglia di procreare diminuisce in maniera inversamente proporzionale al tasso del tuo mutuo. Non credo che cercare sport estremi sia la cosa migliore. Continua a scaricarti nel modo più antico del mondo ricordando però di usare sempre il paracadute. Sagittario Sei distratto. In che paese del mondo stai viaggiando con la fantasia? Ho la netta sensazione che tu ti possa perdere. Porta con te un inseparabile, fai attenzione ai pali della luce e controlla che non siano previsti scioperi. Capricorno Caro capricorno cerca di capire che non esisti solo tu. Devi iniziare a considerare il fatto che gli altri contano almeno quanto te. Elimina tutte le superfici riflettenti che trovi sul tuo cammino in modo da placare il tuo egocentrismo. Specchietti retrovisori esclusi. Acquario Tutti ti accusano di aver fallito. Tu però hai bisogno di comprensione e di nuovi stimoli che in questo momento non riesci nemmeno a cercare. Prova a darti un piccolo obiettivo per iniziare la risalita. Parti da un rebus facilitato. Pesci Palloncini colorati per festeggiare la tua nuova vita. Hai tagliato il cordone ombelicale e sei pronto per volare da solo. Respira profondamente, tingiti i capelli di rosa e mostra il tuo lato meno conosciuto. Saranno tutti pazzi di te.
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