Numero 11

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INVISIBILE n. 11 Agosto 10 - Mensile Autorizzazione Segreteria di Stato per gli Affari Interni Prot. n.1603/75/2009 Copia depositata presso il Tribunale della Repubblica di San Marino FREE PRESS

Complotto Grafico anni ‘80.

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INVISIBILE



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DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Lisi EDITORE Opificio Visivo di Andrea Lisi, via Consiglio dei 60, 153 Dogana - RSM UFFICIO CENTRALE Andrea Lisi (andrea.lisi@invisibilemag.com) REDAZIONE Carlotta Frenquellucci (redazione@invisibilemag.com) VICEREDATTORE Francesca Fabbri Hanno collaborato in questo numero: MICHELA FABBRI, MATTIA FERRONI, PUNTO EINAUDI, STEFANO LANCI, GAIA MARTIGNONI ROMANINI, DAVIDE MONTECCHI, GIANMARCO PARI, LUCIA RUGHI.

CREDITI FOTOGRAFICI Per le immagini senza crediti l’editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti fotografici senza riuscire a reperirli. È ovviamente a piena disposizione per l’assolvimento di quanto occorre nei loro confronti.

Foto in copertina: Andrea Lisi

l ’editoriale - Fin che la barca va, lasciala andare.

E’ mia abitudine esprimere con disdegno quello che penso sulla grafica locale, un pugno in un occhio, anzi, un’incudine in testa. In effetti non c’è più niente di decente in circolazione, quello che conta è saper vendere e spendere poco. Marketing Management, Naming, Marketing Territoriale, Guerrilla Marketing…in realtà noi NON seguiamo nessuna di queste tecniche di vendita. Infatti, abbiamo un paio di pubblicità per mese, non ci paghiamo nemmeno la stampa ma siamo comunque giovani e motivati (e forse un po’ masochisti). Lasciando perdere la parte sentimentale vorrei spezzare una lancia a favore di questo magazine. “Ci piace” o “Non ci piace”, sicuramente non soddisfa completamente il gusto di ognuno di noi ma fortunatamente abbiamo la possibilità di scegliere se sfogliarlo o gettarlo nel bidone anche se la sola copertina non è di nostro gradimento. Per quanto mi riguarda “il sasso nello stagno ha smosso l’acqua”, le pagine di questa rivista hanno suscitato reazioni, inviperimenti, fusioni di cervelli (da parte del grafico/redazione). Obiettivo raggiunto. Ho voluto solo portare un po’ di quella poesia che mancava da anni in questa città. Forse il funerale dell’INVISIBILE sarà rimandato ancora per qualche mese (speriamo per anni) ma non per sempre. Comunque sia porteremo avanti la nostra causa fino alla fine. Tralascio la pappardella introduttiva che mi obbligano a scrivere ogni mese per “vendervi” i contenuti, vi dico solo che questo numero parla di Creativi Motivati. Saluti dal grafico, comprate una pagina pubblicitaria così possiamo comprarci un Caicco. Andrea Lisi



06-07 IN-VISIBILI

Complotto Grafico anni ‘80.

08-09

BWV, omaggio a Bach.

10-11 12

IN-TERRAZZA.

Traslucido

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Agenda

Arte, cinema, musica, libri, teatro & danza, food & drink

17-25

Oroscopo

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IN-PUT la playlist del mese (dj Giamma)

Diaframma - Libra Violet Eves - Listen Over The Ocean Gaznevada - Nevada Gaz Frigidaire Tango - Vanity Fair Neon - Information Of Death Dirty Actions - Bandana Boys Diana Est - Tenax Scortilla - Fahrenheit 451 Tampax - Ufo Dictator Wind Open - Sei In Banana Dura

INDICE / Numero 11 / Agosto 10

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Quelli del Complotto oggi.


INVISIBILI personaggi di nicchia

Quando a Rimini esplodeva la new wave

Complotto Grafico anni ‘80 di Gaia Martignoni Romanini Foto: Archivio Complotto Grafico

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ipercorrere la vita artistica di Complotto Grafico è come calarsi nella New York della Factory di Andy Warhol. Se si cerca tra i ricordi di un passato recente per restituire le testimonianze dei protagonisti che hanno condiviso le esperienze della Rimini underground anni ottanta, evocandone l’atmosfera postmoderna, l’approdo è l’arte visiva di Complotto Grafico. Il nome deriva da “Great Complot of Pordenone”, un gruppo musicale di Pordenone citato su un numero del 1981 della rivista

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bolognese Frigidaire. Il marchio rappresenta un’idea di dinamismo: la vitalità della spirale e l’incisività della freccia, la presenza Riflettiamo ironia e mitico disincanto. Sosteniamo: cosmopolitismo come somma informatica di più regionalità. Esprimiamo la realtà in modo documentaristico, retorico e deformante. del mare richiamata dalla pinna. Ciò che Complotto Grafico si proponeva di fare a Rimini era abbastanza

simile a ciò che stava succedendo in altre capitali del mondo, dove al punk si stava sostituendo la cultura new wave. La differenza sostanziale però è che i creativi di Complotto Grafico agivano da “romagnoli”, consapevoli della loro specificità di abitanti della riviera. Stefano Campana, Maurizio Castelvetro, Giovanni Tommaso Garattoni e Massimiliano Sirotti, Stefano Ferroni e Sauro Fiori hanno lavorato insieme dal 1982 al 1986. Si occupavano fondamentalmente di grafica, arredo, design e realiz-


Eventi, mostre, happening organizzati da Complotto Grafico: 1982 - Grafica e fotografia romagnola tra wave e media 1982 - Tra media nel medium 1983 - Was Riviera Atmosfera 1982 - Wild Surf 1984 - L’unico momento nella tua vita

zavano operazioni culturali come mostre, performance e happening. Progettavano utilizzando consapevolmente e ironicamente pratiche come la simulazione, l’appropriazione, il riciclaggio, la reinterpretazione. Questi creativi poco più che ventenni erano i figli di una cultura che appartiene alla Romagna: se Complotto aveva visioni extraterritoriali e connessioni internazionali perché viaggiava o per un proprio bagaglio culturale, il background è sicuramente il contesto locale. Complotto Grafico aveva un’enorme urgenza di comunicare e la sua voglia di esagerare nasceva da un lato dall’esigenza di esprimersi, dall’altro dalla volontà di far conoscere l’interesse per alcuni riferimenti formali specifici: gli anni trenta, l’Art deco, il futurismo e il costruttivismo.

I lavori di Complotto erano attraversati da tante contaminazioni temporali e culturali e, del resto, in locali come lo Slego, che era sotto la loro egida creativa, si mescolavano altrettante subculture giovanili: punk, rockabilly, mods, dark, hip hop. La parola chiave di Complotto Grafico è apertura culturale, che significa giocare con la comunicazione. Con un atteggiamento bohémien, i sei sostenevano di non poter attribuire uno stile preciso ai propri lavori. Unico filo conduttore: l’energia creativa. Complotto Grafico si occupava di arte visiva e musica, recuperando i generi passati, risemantizzandoli, con un atteggiamento creativo, ironico e libero. Il più delle volte mischiava generi completamente diversi, senza applicare alcuna espli-

cita logica semantica, accostando mondi tra loro incongruenti. La creatività di Complotto Grafico si distingueva dalla massa, perché si proponeva come sfida e sperimentazione. È stato il primo caso di creativi che hanno creato un’immagine coordinata per le discoteche: grafica, design, look, musica dello Slego, del Vidia, dell’Aleph, dell’Insomnia erano firmati Complotto Grafico. Il concetto d’ironia è interpretato come uno stile di vita: l’arte nasce dal divertimento. Complotto Grafico giocava con la cultura balneare e la propria tradizione d’appartenenza, utilizzava i propri idoli senza volerli imitare o mitizzare, scherzava con i riferimenti storici frantumandoli e ricomponendoli in modo inedito, con disincanto, senza la pretesa di raggiungere nuovi canoni.

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INVISIBILI personaggi di nicchia

L’importante è avere sempre un atteggiamento poco serio

Quelli del Complotto oggi di Carlotta Frenquellucci e Gaia Martignoni Romanini Foto: Andrea Lisi

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el nucleo originario di sei, gli ex Complotto Grafico che ci accolgono sono quattro: Maurizio Castelvetro, Stefano Ferroni, Giovanni Tommaso Garattoni e Massimiliano Sirotti. Castelvetro si occupa di architettura e storia; Sirotti di edilizia e pittura; Garattoni spazia fra architettura, design e grafica; Ferroni è fotografo. I volti sono cambiati, le barbe sono più lunghe, i capelli più imbiancati ma lo spirito e la sinergia creativa sono intatte. Complici lo scenario (lo studio fotografico di Ferroni) che conserva numerosi cimeli degli anni ’80, la sigaretta libera, l’atmosfera di estro e leggerezza, sembra

davvero di essere tornati indietro di trent’anni. È strana poi la sensazione di alchimia che nasce nel doppio schieramento ai lati del tavolo: noi “invisibili” che ci specchiamo nell’ex Ci caratterizza questo approccio di mescolanza che unisce diverse forme di comunicazione, questo sguardo trasversale che ci permette di uscire dagli schemi. Complotto Grafico e loro che si riflettono in noi. L’affinità nasce dalla stessa spinta inventiva. Da una parte del tavolo c’è la voglia di immedesimarsi, di fare qualcosa che, sebbene estemporaneo,

rimanga appiccicato alla pelle, alle ossa. Dall’altra c’è il fluire del tempo: il rivedersi come tanti anni prima, con lo stesso imbarazzo, la stessa voglia di riscattarsi e di scardinare qualche regola. Nel colloquio a più voci si alternano momenti di silenzio ad altri di sovrapposizione/approvazione. In primis ci è sorto spontaneo chiedere quanto abbia influito l’esperienza del Complotto Grafico nelle loro vite e le risposte sono in sintonia. Per Garattoni è questione di “un approccio, un modo di vedere le cose che ho maturato negli anni del complotto grafico: aperto, disincantato, che rispondeva poi al

Da sinistra: Stefano Ferroni, Massimiliano Sirotti, Giovanni Tommaso Garattoni, Maurizio Castelvetro

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clima che stava nascendo in quegli anni, la new wave, un gran bulirone creativo che ho mantenuto nei miei lavori attuali”. “Non potevamo essere definiti tecnici di qualche materia – aggiunge Sirotti – nessuno di noi aveva fatto studi specifici di grafica. Ci caratterizzava questo approccio di mescolanza che univa diverse forme di comunicazione, questo sguardo trasversale che ci permetteva di uscire dagli schemi e che permane tutt’ora”. “L’intenzione – osserva Ferroni - era che il nostro lavoro corrispondesse a un modo di vivere di tutti i giorni. Quella del Complotto Grafico era ed è una filosofia di vita che consiste nell’avere sempre un atteggiamento poco serio. È chiaro che, occupandomi di moda, sono costretto a seguire determinate tendenze, ma la voglia di sperimentare, il gusto del provare sono ancora vivi”. Garattoni asserisce. “E’ proprio questo lo spirito che ci portiamo dietro. Da quando avevo vent’anni fino a oggi ho sempre accettato di fare solo ciò che mi divertiva in ambito lavorativo. Anche a scapito del versante economico. I grandi oggetti per la spiaggia che sono stati esposti l’anno scorso in riva al mare e che ora sono sviliti nelle rotonde (nda: brandina, ombrellone, moscone,

secchiello, biglie e paperella di maxi dimensioni persentati lo scorso Ferragosto sulla spiaggia di Rimini) ne sono un esempio: è un approccio iconoclasta che fa molto Complotto Grafico”. Maurizio Castelvetro appare il più riflessivo e introverso del gruppo: “come architetto non ho realizzato molto proprio per il mio atteggiamento di ricerca troppo spinto. Ho sempre messo in primo piano l’aspetto comunicativo, ovvero la necessità di stabilire un contatto profondo, non solo Quella del Complotto Grafico era ed è una filosofia di vita che consiste nell’avere sempre un atteggiamento poco serio. epidermico, con lo spettatore. Oggi, con la stessa curiosità di un tempo, mi interesso alla storia dell’architettura. Mi affascinano i paesaggi e gli architetti border line, come Borromini. Ma ho anche sperimentato da subito i nuovi media, nel ‘90 ho comprato il mio primo Mac. Ho cominciato a fare siti. Ai tempi del Complotto non avevamo mezzi, usavamo la tecnica del brainstorming, ci sedevamo intorno al tavolo come ora e venivano fuori un sacco di idee, anche follie, ma che portavano a progetti forti, validi. Il motore era sempre Sauro Fiori (nda: che ora è in

comunità di recupero e per questo assente)”. Sirotti trova sfogo all’edilizia precettata (“nel mio lavoro ci sono regole ferree da cui chiaramente non è possibile transigere ma quando c’è la possibilità mi piace divertirmi per fare cose che altri riterrebbero senz’altro irriverenti”) nella pittura: “nella mia pittura permane lo spirito del Complotto, non catturo mai dei bei soggetti, sarebbe banale, sarebbe come se Stefano dovesse limitarsi a immortalare Naomi Campbell. Cerco di far emergere la forza della pittura calcando l’attenzione su atmosfere metafisiche, surreali, non belle di per sé”. E quando chiediamo che ne pensano dei creativi di oggi la risposta è unanime: “la mancanza di mezzi degli anni ‘80 costringeva a riflettere, facevamo di necessità virtù. Oggi il progetto coincide per lo più col prodotto, non c’è più la sorpresa, si vede già il risultato sul computer che spesso è meglio di quello stampato”. E poi che dire, impossibile riportare su carta i “Ma ti ricordi quando Castelvetro è rimasto fuori dalla mostra organizzata anche da lui perchè aveva dimenticato l’invito? E quando ha parcheggiato e la macchina a fianco è andata in fiamme e poi è scoppiata anche la sua? E Fiori?”…

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INVISIBILI personaggi di nicchia

La rivincita dei parrucconi

BWV, omaggio a Bach di Mattia Ferroni

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uest’anno gli appuntamenti della Sagra Musicale Malatestiana si aprono con una rubrica dedicata al grande compositore di Lipsia. Il primo concerto il 4 agosto al Teatro degli Atti (ore 21.30) ospita i musicisti dell’Ensemble Pian e Forte. Fa strano pensare che a suo tempo, cioè nel mille e settecento, il nome Bach fosse associato non allo sconosciuto Johann Sebastian, ma al più celebre figlio, Carl Philip Emanuel (per gli amici “C.P.E”) un compositore che Beethoven ossequiava con l’appellativo di Romantico(!). E forse sarebbe bene ricordare che nel

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Settecento la musica strumentale era in fondo un sottogenere a basso costo della opulenta e sboccacciata Opera Italiana, quella che la cultura nord Europea, e anche Bach stesso, ci invidiava e ci copiava. Ne è passata di acqua sotto i ponti e anche di musica nelle ugole dei migliori canterini nostrani da quei tempi così estranei al e anche, se vogliamo, un po’ parrucconi. Ma è dagli anni ‘80 che il rinnovo della cosiddetta ‘prassi esecutiva’ o della ‘esecuzione autentica’ promette di aver riallacciato le corde di un sipario che da tempo era stato calato sull’espressività, sul modo di vivere il tempo e di

concepire i suoni che signoreggiava nella musica del Seicento e del Settecento. C’è quindi da sperare che anche a Rimini sia tornato a vivere lo spirito della musica barocca e di non doversi mettere ad ascoltare la solita monotona riesecuzione di grandi brani del Maestro, atta a pacificare l’avvizzito spirito critico dei discofili più severi. Antonio Frigè, direttore di Pian e Forte ci parla della sua esperienza come esecutore di musica antica su strumenti dell’epoca e ci dà un assaggio della musica in programma per concerto di apertura.


Come è nato il vostro gruppo? «Io e Gabriele Cassone suonavamo in duo già dal lontano 1982, io l’organo e lui la tromba: come si può immaginare un repertorio davvero ridotto! Volevamo riuscire ad eseguire musica per tromba e organo in tutte le sue configurazioni e composizioni più svariate e così, dopo i primi anni, abbiamo sentito l’esigenza di allargarci e di fondare Pian e Forte, includendo nel nostro organico anche un quintetto d’archi e la voce quando ce n’era bisogno. Come accadeva nel periodo barocco, il numero degli strumentisti è variabile e viene adattato molto spontaneamente a seconda dei repetori». Come avete messo insieme il programma che suonerete per la Sagra? «Quando ci hanno chiesto di fare solo Bach siamo rimasti un po’ disorientati: con un organico così ridotto non è stato semplice. Abbiamo puntato subito sui cosiddetti cavalli di battaglia come la cantata BWV 51, ma anche su pezzi più insospettabili come un’aria per soprano e la tromba da caccia. Siamo riusciti a includere gli unici due brani del repertorio bachiano che prevedessero la sola tromba e il soprano - vale a dire senza il supporto del coro o di altri strumenti». Che tipo di approccio usate nel suonare con tecnologie e su strumenti così antichi, rispetto, per esempio, agli standard usati nella musica classica tradizionale? «L’uso degli strumenti antichi (che molto spesso vengono riprodotti esattamente da esemplari unici) e la lettura dei manuali dell’epoca ci

portano non tanto a cercare il modo in cui si suonavano e si ascoltavano realmente queste musiche, ma ad attualizzarlo e a ricrearlo in base alle esigenze contemporanee. La concezione del tempo che abbiamo noi è indelebilmente diversa da quella che avevano trecento anni fa: la creatività e lo studio aiutano non poco a ricostruire la prassi esecutiva antica, con l’intento di rendere udibile e di fare arrivare lo spirito che queste musiche un tempo avevano. La tromba ‘naturale’ è sicuramente lo strumento più diverso rispetto alla controparte odierna, ha una sonorità molto ridotta e quindi tutto il modo di suonare dell’orchestra va ricalibrato». Si può dire che Bach osservasse moltissimo e amasse la musica Italiana dell’epoca. Nel recuperare i fili di questa interculturalità archeologica, tra Italia e Germania del Settecento, che ruolo gioca il senso estetico nostrano? «Ci sono diverse scuole di esecuzione. Gli Olandesi per esempio sono molto severi e non lasciano trapelare niente di eccessivamente emozionale. Noi Italiani, al contrario, tendiamo a dare la nostra impronta mediterranea, recuperando abbellimenti e modi di improvvisare che sono da sempre tipici del nostro atteggiamento musicale. Se pensiamo alle esecuzioni di vent’anni fa dei gruppi olandesi, ma anche di quelli inglesi, che da un lato ci hanno aperto gli occhi, le troviamo in un certo senso molto algide e distaccate. Sicuramente Bach era affascinato dalla musica nostra, soprattutto sotto il punto di vista compositi-

vo. La Triosonata del programma fu pensata da Bach sulla formula del concerto italiano. L’Adagio del Concerto in Fa minore, per esempio, si apre con una dolcezza e una cantabilità interamente italiana. E tuttavia anche osservando la musica nella sua complessità si scorge una severità che non lascia molto spazio al libero arbitrio». Al di là delle considerazioni sullo stile, come pensa che il pubblico non esperto, di giovani o magari semplicemente di curiosi, possa relazionarsi a una musica pensata per un’audience così temporalmente diversa? «Io penso che sia assolutamente possibile ascoltare la musica storica e relazionarcisi. Diciamo che la riscoperta della prassi esecutiva antica ha reso più piacevole l’ascolto. Anche un compositore come Bach, in versioni seppur pregiatissime come quelle orchestrali di Herbert von Karajan, era fino a poco tempo fa ascoltato solo da super appassionati. Oggi si riescono ad apprezzare invece musiche anche a un livello più viscerale, proprio perchè sono suonate in maniera molto più udibile e fruibile. Vivaldi, per esempio - che a suo tempo era famoso soprattutto come operista e non come compositore strumentale - è al centro di un grosso revival e si stanno cominciando a ricopiare e a suonare anche quelle opere che erano state dimenticate, proprio perchè questo modo di suonare le ha rese più accessibili e piacevoli».

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TAG: MODA E TENDENZE

Come vestire la vostra terrazza a festa per le cene estive

IN-TERRAZZA di Lucia Rughi

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este, festini, cocktail e brunch. Quando il portafoglio comincia ad assottigliarsi è ora di tirare i remi in barca. O meglio, in casa. Sì perché l’estate è ancora lunga e stare con gli amici davanti a due piatti di carta e due bicchieri di plastica, sudaticci e un po’ alticci, non è proprio un gran bel piano. Ma ricevere, del resto donna Letizia docet, può rivelare abilità insospettabili. Così con fantasia e piccole nozioni di bricolage possiamo trasformare il nostro cortile o terrazzo vestendolo a festa. Con l’aiuto dell’interior designer e architetto riminese Alessia Gattei, abbiamo passato in rassegna alcune astuzie. Unico leitmotiv il basso costo e possibilmente recuperando ciò che già è presente in casa. “Partiamo dalle sedute: di solito basta cambiare il tessuto. Tripoline, regista, sdraio, possono trasformarsi

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sostituendo la stoffa macchiata e ingiallita con colori fluo o sgargianti, rigati o pois. Una verniciata per lucidare il legno ed è fatta”. Una festa che si rispetti deve avere un tavolo centro di convivialità. E come fare per spendere poco? “Si possono prendere due cavalletti – spiega Alessia – appoggiare sopra due assi in legno da cantiere, fissarli, e ricoprirli con una tovaglia cerata allegra, ne esistono un’infinità e sono vendute al metro”. Finita l’estate si leva e si mette in cantina. Se si hanno molti ospiti e le sedie non sono abbastanza, si può tentare la fortuna e cercare una panchina nei mercatini dell’usato. Qui si trova di tutto, perfino vecchi arredi dei giardini pubblici. E chi si trova uno spazio aperto sguarnito di tutto e deve arrangiare un pergolato in poco tempo? “La soluzione più veloce ed economica è montare un telaio

della grandezza desiderata e ricoprirlo con delle pagliarelle che fanno molto chiringuito”. Se si ha la fortuna di aver da poco terminato di rifare il parquet, si possono riutilizzare le assi rimaste per creare una griglia su cui far crescere selvaggiamente i rampicanti, molto più chic del solito reticolato. Per l’illuminazione, via libera. “Ci sono sul mercato lanternine, segnapasso, a dieci euro, ma anche le candele sono sempre un’ottima soluzione”. Il giardino o la terrazza, come del resto la casa, dovrà rispecchiare il padrone, “quindi – sottolinea l’interior designer – dovrà mostrare una certa personalità, anche ponendovi oggetti da interno, come lampade vintage o quant’altro di spiritoso, l’importante è che si eviti di ricalcare l’international style, asettico e omologato, dai bar ai negozi di parrucchiera”.


Metamorfosi (Traslucido) il buio della galleria il Come una fitta nebbia, intorno, anche se il cielo è nuvolo. I monti, alle spalle, dietrovampa d’agosto, seguendo la nella sinuoso scivola gancio dal quale il pensiero si stacca sul nastro d’asfalto che riga – dettando un su riga spazio, dopo spazio ro, chilomet dopo ro linea di mezzeria – intermittente, chilomet di un’ansietà cresce ritmo che trasfigura l’attesa. Il suo alito breve soffia avanti la corsa, supera la stanchezza e che spazza via il ricordo di Trento, mentre il cielo si pulisce di nubi. Un altro spazio, un’altra riga. utostrada confida in un’anima Una giovane coppia – zaino in spalla e i sorrisi sereni – in piedi sul ciglio dell’aancora troppo, non li posso buona. Il cane sdraiato sull’asfalto grigio sotto un cielo che si fa liquido. Manca aiutare. Via un’altra riga. ringhianti una sull’altra Automobili in coda sulla carreggiata opposta: le prime schiacciate, poi via viale ferme, di quella sottile per chilometri. Alzo il piede dall’acceleratore e la mia auto, docile, asseconda paure. Mi libero tensione, un senso di nausea la ricopre. Un’altra riga. da comprendere in E’ già pianura, ora, vasta e interminabile. La noia scivola su una solitudine difficile il mare, vengono si le Viene à. giunger non mai: e giunger non sembra o, miraggi quest’auto stipata. Rimini è un odore già fuggito via un – ro piccole spiagge affollate e gli scogli grigi, imbarcazioni al largo e quell’odore salmast o nel medesimo senso, scivolan righe le Ma o. contrari – che cerco di recuperare nello specchio retrovisore in senso sapore amaro e ddio, a dell’ ca domeni la petto in restava che le due carreggiate nella stessa direzione. Era l’odore dolciastro. no con i paesaggi Ecco che il parabrezza inghiotte altre righe, consuma il tempo e le regioni che si susseguo del mare e sfondo sullo galleggia na diversi: le Marche, il porto di Ancona come una Repubblica Venezia aperte sul ercato navi-m le e ciera navi-cro sue le con lontano lentamente viene, si lascia guardare e scivola affannato rra l’entrote : concreta più realtà una su olo spostand sguardo quello mediterraneo. Il Conero chiude stiamo Si, . andando sto che lì E’ di un fine estate di respiri di terra e sole, poi l’Abruzzo, Francavilla a mare. . pensiero il arrivando finalmente seppur disti ancora chilometri perfino o. Nel baule i bagagli e pochi L’aria è serena fuori e nell’auto. Le righe scorrono più lente ora, i bambini dormon mento ampio e mi volto apparta un attende ci tempo, un come è Non cura. con i giochi, un seggiolone, sistemat sprofondata nel sedile pur a guardarli orgoglioso, i miei figli. Ma Claudia alza appena le palpebre e si sveglia, accanto, stanca. “Stai attento, guarda davanti.” notte: ha stirato, preparato i Ha il fiato greve del sonno ma in fondo ha ragione lei. Tenera. Ha lavorato tutta i bambini. letto a bagagli, controllato e ricontrollato che non mancasse niente una volta messi a. Il cielo è terso e anche lo spirito continu linea a Scorrono svelte le righe, una via l’altra formando come un’unic alle spalle neppure un na montag La svolta. la chiama a L’insegn si risolleva della velocità costante del tempo. si schiudono alla lontano ricordo. Vedo il mio sorriso riflettersi sul volto sereno di Claudia e nei suoi occhi che voce di Michele entusiasta: “Il mare!” esclama. a un tratto, entro in una Si è svegliato, Matteo ancora dorme. Esco dall’autostrada e anch’io, come i miei figli, e del mare, e sento che cielo del blu dal avvolto centro al righe senza sfalto a zona sospesa, un breve nastro d’ tata dell’auto, batticuori acclima la vita è adesso: si, non ho nubi. Non c’è musica insistente o sudore, nell’aria za complet a, voci di amici che stanchez una sopra improvvisi, sussulti, la freddezza dell’alba che scende solida non riesco a udire più. Deve essere questa la… figli, entrambi svegli ora: “Staremo bene vedrete!” La voce di Claudia irrompe tra i pensieri rivolta ai miei salvi fin qui guidando attento e calda e premurosa. Il bacio amico sulla mia guancia, all’uomo che li ha portati scomparse. nte finalme sono che e via, seguendo senza imprudenze le righe che indicavano la giusta avanti nei giorni – e – scorrere a no riprendo e testa mia nella Eppure, inattese, come d’incanto esse riappaiono esattamente le stesse, tracciare un viaggio di ritorno in cui, tra una settimana appena, le sensazioni saranno il mare che cede il velerà, si identiche, con l’autostrada trafficata che va diradandosi, il cielo che lentamentecontrario, eccetto le righe. senso in cosa posto alla montagna e quella nebbia addosso, intorno…solo ogni Stefano Lanci

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cinema

20-21

Clamidia (4 agosto, ore 21.30 Piazzale darsena – Cattolica)

musica

22-23

libri

24-25

L’egemonia sotto culturale

(Massimiliano Panarari, Einaudi, Passaggi 2010)

La notte dei desideri

(10 agosto, Rivabella di Rimini)

Valmarecchia Festival (dal 30 luglio al 7 agosto)

Lago del Marano

(Via Vecciano, 24 - Rimini)

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Agenda / Agosto 10

arte

(di Paolo Rosa)

teatro & danza

Il Mnemonista

eventi

18-19

food & drink

60 e dintorni. Nuovi miti e nuove figure dell’arte (Villa Franceschi, Riccione)


I n s a late Frullati

coltiviamo il tuo benessere Fr u t t a Tr o p ic a le

T i s a ne C e nt

Colazioni a B uffet

Fr u t t a Fr e sc a

r i fu g a

ti

The

- 0 0 in poi... dalle 7. via Lucio Lando, centro la Prua San G iuliano, Rimini


arte

© Mario Schifano, Al Mare

60 e dintorni. Nuovi miti e nuove figure dell’arte (Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi, Riccione) La mostra, con circa cinquanta opere di 35 esponenti di primo piano della vicenda artistica nazionale (tra i quali Valerio Adami, Getulio Alviani, Enrico Baj, Mario Ceroli, Gianni Colombo, Leonardo Cremonini, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mattia Moreni, Concetto Pozzati, Mimmo Rotella, Germano Sartelli,

Mario Schifano), offre uno spaccato del periodo che va dalla fine degli anni ‘50 ai primi anni ‘60, uno dei momenti più vivaci ed intensi per fermenti ed esperienze del Novecento oggi al centro di significative rivisitazioni e riletture sul piano storico e critico. Gli anni del boom economico e della felliniana

“dolce vita” corrispondono ai tempi delle trasformazioni, anche radicali, che dall’Europa all’America segnano in modo decisivo le linee dell’arte. Se la fine degli anni ‘50 è frastornata da una nuova generazione, quella Pop, sensibile a miti e riti del consumismo di massa, nella dimensione più generale dell’arte,

italiana e internazionale, entro la quale sono trascorsi i mitici anni ‘60, c’è spazio anche per un capitolo riguardante la nostra realtà territoriale, che non può certo dirsi d’interesse esclusivamente locale, se si considera la già chiara fama e il ruolo internazionale della riviera romagnola del tempo.

3, 17, 24, 31 agosto LA CITTÀ MALATESTIANA Percorsi guidati tra i simboli della signoria malatestiana 21 Ritrovo c/o Museo della Città – via Tonini, 1 (Rimini) Giovedì 5 La visione di un collezionista, FABRIZIO CORSI 18 Museo degli Sguardi – via delle Grazie, 12 (Rimini) 6, 13, 20, 27 agosto LA CITTÀ ROMANA Percorsi guidati nell’Ariminum imperiale 21 Ritrovo c/o Museo della Città – via Tonini, 1 (Rimini) Fino all’8 CONFRONTO A DIECI 18 – 23 (lunedì chiuso) Castel Sismondo - Piazza

Malatesta (Rimini) Martedì 10 COSTELLAZIONI E PIANETI NEL TEMPIO MALATESTIANO A cura di Michela Cesarini Ritrovo c/o il Museo - via Tonini 1 (Rimini) Sabato 28 Un giovane e la passione per l’arte africana, VINCENZO TARANTO 18 Museo degli Sguardi – via delle Grazie, 12 (Rimini) Fino al 30 JÜRGEN CZASCHKA, BIFFANDO L’ASSOLUTO Rocca Malatestiana (Montefiore Conca) BAGNINI Mostra fotografica info: 0541 966603 Ven/lun 20 - 23 Galleria Comunale S. Croce -

via Pascoli, 21 (Cattolica) Fino al 15 Agosto B/W, PER UNA MOSTRA SUL LUOGO a cura di Alessandra Casadei Sala 5X10 - via Forzieri, 6 (Rimini) Fino AL 21 AGOSTO VIVIAMO, PENSIAMO E CREIAMO CIò CHE IMMAGINIAMO Installazioni video di Davide Montecchi e Federico Rossi Studio Zero - via Giordano Bruno, 31 (Rimini) Fino al 22 FARFALLE: INSOSTENIBILE LEGGEREZZA Collettiva di Marco Garofalo, Tina Simonelli e Vincenzo del Regno Palazzo del Turismo (Riccione) Fino al 12 settembre 60 E DINTORNI. NUOVI MITI E NUOVE FIGURE DELL’ARTE

info: 0541 608285 mart e giov 8.30 -12.30; mart/sab 20 - 23 Villa Franceschi – via Gorizia, 2 (Riccione) fino al 15 settembre NUOVE ALI PER UN CUORE ANTICO Visita guidata alla nuova sezione archeologica del museo e della domus. Prenotazioni: 0541 21482 Mart/ven 21.30; sab 11 e 18. Fino al 19 settembre c-Arte Archivio di Gino Montesanto info: casamoretti@cesenatico.it Casa Moretti e Museo della Marineria (Cesenatico) Fino al 30 settembre AMANDO CATTOLICA Mostra fotografica di Antonio Barbieri Giardini di Piazza 1° Maggio (Cattolica)

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cinema Il Mnemonista (di Paolo Rosa) Il mnemonista è un uomo che ricorda troppo. Troppi ricordi sono come troppe vite sovrapposte, come un’infinita serie di dissolvenze incrociate, di sovrimpressioni di immagini, livelli di pensiero che si intersecano. Ricordare troppo può essere bellissimo, ma anche terrificante. Ogni momento bello vissuto o da vivere accade con la stessa intensità in questo preciso momento, così come ogni ansia, paura, tristezza, proprio perchè qualsiasi frase sentita, profumo annusato o colore visto richiama alla mente moltitudini di pensieri ed emozioni, che

ritornano non come ricordi imperfetti e offuscati, ma come visioni nitide e feroci. Ricordare e vivere diventa la stessa cosa. Vivere non una, ma molte vite contemporaneamente dove ogni momento è collegato ad un altro, nel passato e nel futuro, come un enorme rizoma. Non esiste il presente, il tempo non è una linea che procede da sinistra verso destra, ma un insieme di piani geometrici bidimensionali ed infiniti, sovrapposti l’uno sull’altro. Ricordare troppo alla fine equivale a non ricordare nulla, vivere in sovrimpressione troppe storie e troppi tempi diversi dove

pensieri, sogni e ricordi sono la stessa cosa. Piangere mentre si vede da vecchi lo stesso scarabeo visto da bambini un giorno che la mamma ci aveva sgridato, sorridere perchè tra tre giorni vedremo una ragazza carina, commuoversi e stupirsi di ritrovarsi vivi, adesso o tra mille anni, sfiorare questa verità profonda e tristissima che non si comprende, ma si intuisce: tutta l’umanità nuda e sola di fronte al tempo e alla materia, con l’unico strumento che realmente possiede: il pensiero. E allora finalmente trovarsi non a compiacersi, ma a lottare contro la propria

memoria per non avere da ricordare alla fine più nulla, per abbandonare i ricordi, per arrivare, come dice Ghezzi, ad essere questo nulla, come se fosse un processo enciclopedico alla rovescia, e quindi tornare e risalire alla A e ancora oltre, dopo gli anelli di Saturno, oltre i quasar del linguaggio, sapendo che il nostro pensiero è, è stato e sarà una radiazione sempre più debole e lontana che forse si dissolverà non sapendo più cosa ama(va).

domenica 1 Iron Man 2 21.15 Piazza dei Centomila - Piazza Admiral Center (Dogana-RSM) IL PADRE DEI MIEI FIGLI 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) DOMENICA 1 E MARTEDì 3 IL CONCERTO

21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) lunedì 2 L’uomo nell’ombra 21.15 Piazza dei Centomila - Piazza Admiral Center (Dogana-RSM) IL NASTRO BIANCO 21.30 Corte degli Agostiniani – via

Cairoli, 42 (Rimini) MEDUSE Spiaggia libera antistante Piazza Primo Maggio (Cattolica) Martedì 3 GLI AMORI FOLLI 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) Matrimoni e altri disastri

21.15 Piazza dei Centomila - Piazza Admiral Center (Dogana-RSM) IO, LORO E LARA 21.30 Spiaggia libera - bagni 71/72 (Torre Pedrera) mercoledì 4 Donne senza uomini 21.15 Piazza dei Centomila - Piazza

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Davide Montecchi


Spiaggia libera antistante Piazza Primo Maggio (Cattolica) MARTEDì 10 IL RICCIO 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) L’ERA GLACIALE 3 - L’ALBA DEI DINOSAURI 21.30 Spiaggia libera tra i bagni 71 e 72 (Torre Pedrera) Mercoledì 11 SEGRETI DI FAMIGLIA 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) GIOVEDì 12 HAPPY FAMILY 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) VENERDì 13 BASILICATA COAST TO COAST 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) VENERDì 13 E SABATO 14 BRIGHT STAR 21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) DOMENICA 15 E MARTEDì 17 BASILICATA COAST TO COAST

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cinema

21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) sabato 7 Il profeta 21.15 Piazza dei Centomila - Piazza Admiral Center (Dogana-RSM) PRANZO DI FERRAGOSTO Bagno 42 (Misano) domenica 8 I gatti persiani 21.15 Piazza dei Centomila - Piazza Admiral Center (Dogana-RSM) MATRIMONI E ALTRI DISASTRI 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) DOMENICA 8 E MARTEDì 10 MATRIMONI E ALTRI DISASTRI 21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) LUNEDì 9 SOUL KITCHEN 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) Lunedì 9 SUL MARE 21.30

21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) Lunedì 16 IL VIAGGIO DI JEANNE Spiaggia libera antistante Piazza Primo Maggio (Cattolica) VENERDì 20 E SABATO 21 IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI 21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) DOMENICA 22 E LUNEDì 23 MINE VAGANTI 21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) VENERDì 27 E SABATO 28 IL CONCERTO 21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica) DOMENICA 29 E LUNEDì 30 HAPPY FAMILY 21.30 Salone Snaporaz - piazza Mercato, 15 (Cattolica)

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Admiral Center (Dogana-RSM) LA PRIMA COSA BELLA 21.30 Piazza della Balena (San Giuliano mare) giovedì 5 Departures 21.15 Piazza dei Centomila - Piazza Admiral Center (Dogana-RSM) SHUTTER ISLAND 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) SCONTRO TRA TITANI 21.30 Spiaggia Marinagrande zone 25-26 (Viserba) venerdì 6 G – FORCE: SUPERSPIE IN MISSIONE 21.30 Spiaggia Rimini Terme Bluebeach (Miramare) Gli amori folli 21.15 Piazza dei Centomila - Piazza Admiral Center (Dogana-RSM) IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI 21.30 Corte degli Agostiniani – via Cairoli, 42 (Rimini) VENERDì 6 E SABATO 7 LA NOSTRA VITA

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musica

Clamidia

(4 agosto, ore 21.30 Piazzale darsena – Cattolica) Esiste un sistema infallibile per rimanere eternamente giovani in Italia: è sufficiente cimentarsi con la scrittura, la musica o la cinematografia ed è garantito che fino a quarant’anni e oltre si verrà additati quali giovani scrittori, giovani cantautori, giovani registi. I Clamidia sono un gruppo rock giovane, uno di quelli che sgomita per trovare spazio nel mercato musicale di oggi. Insieme a Morris Celli ed Antonio Morritti, rispettivamente voce e chitarra del gruppo riccionese, cerchiamo di capire quali siano le difficoltà per chi rincorre il sogno della musica e non si accontenta di suonare cover di Ligabue o dei Police davanti al pubblico indifferente delle birrerie. “A dodici anni scrivevamo già le prime poesie ed

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eravamo appassionati di Cesare Pavese. Da lì la musica è venuta per istinto: da subito abbiamo deciso di lavorare solo su pezzi nostri, abbiamo registrato alcune demo e partecipato a vari concorsi nazionali tra i quali Rock Targato Italia, nel tempo però abbiamo smesso di iscriverci ai concorsi perché ci siamo resi conto che non portano a niente.” E intanto avete già pubblicato un album “Si intitola La prima guerra cinese dell’oppio, è un tributo alle dipendenze umane, morali e immorali. Siamo andati a scavare tra le determinanti della quotidianità della persona, dalle più semplici alle più complesse. Le registrazioni sono durate un anno, abbiamo sperimentato davvero tanto in studio, ma siamo contenti del

risultato. “ Perché non avete scelto di essere una coverband? Fareste molti più concerti… “Preferiamo suonare poco ma cose nostre. Non ci interessa andare al pub a prendere 50 euro per suonare pezzi di Ligabue, la musica è la parte più bella della nostra vita e quindi preferiamo fare ciò che ci piace.” Per colpa di internet i dischi non si vendono più però è molto più facile produrre musica e farsi conoscere “È bello che tutti abbiamo la possibilità di incidere e farsi conoscere, però ciò crea un marasma di gente che suona a tutti i livelli. Anche le case discografiche sono colpevoli di quello che è successo, hanno pubblicato troppi dischi in cui sì e no si trova

un pezzo decente e il resto è da buttare. Un po’ come accade nelle trasmissioni televisive pseudo-musicali in cui vengono costruiti gruppi per essere carne da macello, spremerli e farli scomparire in pochi mesi.” Cosa serve allora per distinguersi? “Abbiamo bisogno di suonare, del passaparola. Il problema è che i locali sono pochi, le agenzie lavorano con nomi già affermati e gruppi come il nostro devono aspettare l’occasione giusta che non è detto ci sia. Noi continuiamo perché ci crediamo e abbiamo voglia di farlo e finché c’è la voglia, ci accontentiamo anche dei pochi concerti che facciamo.”

Gianmarco Pari


Chiesa del Convento (Misano Adriatico) Venerdì 6 Vanilla Sky Rock beach festival live BekyBay - viale Pinzon, 227 (Igea Marina) RACCONTANDO LA MIA MUSICA Alfredo Speranza – pianoforte, con la partecipazione del NeoKlassic Trio 21.15 Chiesa del Convento (Misano Adriatico) sabato 7 Nell’ambito di BWV Bach: Vittorio Ghielmi viola da gamba Lorenzo Ghielmi clavicembalo info: 0541 24152 Teatro degli Atti - via Cairoli, 42 (Rimini) Carmen Consoli 21 Piazzale Roma (Riccione) L’ETÀ ROMANTICA Andrea Cassano – pianoforte, Davide Cavalli – pianoforte, Ettore De Giorgi - pianoforte Con la partecipazione di Roberto Cappello - pianoforte 21.15 Chiesa del Convento (Misano Adriatico) domenica 8 SKA-P + Very Special Guest info: 0541 395698 Arena 105 Stadium - piazzale Pasolini (Rimini) Glam Fest 4 live: NEW YORK DOLLS + special guest 16.30 Velvet Club – via S. Aquilina, 21

(Rimini) Il ’900 storico Gesualdo Coggi – pianoforte, Giulia Grasso – pianoforte, Enrico Melle – pianoforte, con la partecipazione di Roberto Cappello - pianoforte 21.15 Chiesa del Convento (Misano Adriatico) MARTEDì 10 EMMA MARONE info: 0541 966697 Arena della Regina (Cattolica) LAG WAGON + NO USE FOR A NAME Velvet Club – via S. Aquilina, 21 (Rimini) MERCOLEDì 11 Irene Grandi 21 Piazzale Roma (Riccione) Venerdì 13 FREAK live: HORRIBLE PORNO STUNTMEN + CHARLESTON BekyBay - viale Pinzon, 227 (Igea Marina) sabato 14 Nell’ambito di BWV Bach: Luca Giardini violino Matteo Messori clavicembalo info: 0541 24152 Teatro degli Atti - via Cairoli 42 (Rimini) Duemiladieci Work in Progress Concerto di Lucio Dalla e Francesco De Gregori Stadio Comunale - via Sozzi, 2 (Cesenatico) Francesco Renga 21 Piazzale Roma (Riccione)

musica

lunedì 2 Quintorigo Play Mingu 21.15 Parco Papa Giovanni Paolo II (Riccione) SAX & FRIENDS Mario Marzi - saxofono tenore, Federico Mondelci - saxofono soprano, Stefano Pecci - saxofono contralto, Emiliano Rodriguez - saxofono baritono, Manila Santini pianoforte 21.15 Chiesa del Convento (Misano Adriatico) Martedì 3 TANGO & CHANSONS Norina Angelini – mezzosoprano, Stefano Bartolucci - pianoforte Cortile del Castello (Gradara) MERCOLEDì 4 CLAMIDIA 21.30 Piazzale darsena (Cattolica) Nell’ambito di BWV Bach: Gabriele Cassone tromba & Ensemble Pian e Forte Teatro degli Atti, via Cairoli, 42 (Rimini) IL VECCHIO DICIANNOVENNE ROSSINI E I SUOI PECCATI Quirino Principe e Alessandro Marangoni 21.15 Chiesa del Convento (Misano Adriatico) ROBERTO CAPPELLO PIANOFORTE Musiche di F. Chopin 21.15

domenica 15 Carmina Burana Concerto lirico di mezz’estate info: 0541 772578 - 339 3079278 Piazza Cavour (Rimini) Martedì 17 De Andrè canta De Andrè info: 0541 966697 Arena della Regina (Cattolica) Giovedì 19 MIKA Info: 0541 966697 Arena della Regina (Cattolica) ALBOROSIE Area Campana - viale Gaetano Marini (Santarcangelo di Romagna) venerdì 20 Nell’ambito di BWV Bach: Coro & Consort Costanzo Porta info: 0541 24152 Chiesa del Suffragio, piazza Ferrari (Rimini) martedì 31 agosto e mercoledì 1 settembre Nell’ambito della Sagra musicale malatestiana: Canto d’amore e morte dell’Alfiere Christoph Rilke Info: 0541 704294 -704293 Complesso Agostiniani via Cairoli, 42 (Rimini)

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libri Lunedì 2 Stefano Andreoli: Spinoza, un libro serissimo 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini) Pino Aprile: Terroni 21.15 Villa Mussolini (Riccione) Martedì 3 Shel Shapiro: Beatnix 21.15 Villa Torlonia (San Mauro) Mercoledì 4 I.M.D.: 100% sbirro Gianni Palagonia: Nelle mani di nessuno 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini)

Stefania Montagna: Il quinto sole 21.15 Villa Mussolini (Riccione) Giovedì 5 Emilio Marrese: Rosa di fuoco 21.15 Villa Mussolini (Riccione) Sabato 7 D. Riondino e P. Bessegato: Francesca da Rimini 21.15 Villa Torlonia (San Mauro) domenica 8 Claudio Cardelli: My diary of India 21.15 Villa Mussolini (Riccione) lunedì 9 Clara Nubile: Tabaccherie orientali 21.15 Villa Mussolini e piazzale Ceccarini (Riccione) Martedì 10

Marco Buticchi: Il respiro del deserto 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini) giovedì 12 Antonella Agnoli: Le piazze del sapere 21.15 Villa Mussolini (Riccione) Giovedì 19 Vera Slepoj: Le nuove ferite degli uomini 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini) Venerdì 20 N. Scappini e P. D’Alessio: Serata di poesia 21.15 Villa Mussolini (Riccione) Domenica 22 Alessandro Meluzzi: Ho visto e ho creduto 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini) MARTEDì 24 L’ASTRONOMICA

Recital di poesia 21.30 Museo della Città (Rimini) Oliviero Beha: Dopo di Lui il diluvio 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini) Mercoledì 25 Marco Travaglio: Ad personam 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini) giovedì 26 Mario Marzi: Il Saxofono 21.15 Villa Mussolini (Riccione) Venerdì 27 Giampaolo Pansa: I cari estinti 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini) Domenica 29 Sergio Rizzo: La cricca 21.30 Piazzale Boscovich (Rimini)

Recensioni Massimiliano Panarari L’egemonia sotto culturale Einaudi, Passaggi (2010) € 16,50 C’era una volta l’egemonia culturale della sinistra. Oggi ci sono veline, tronisti, iene, grandi fratelli, vip. Una volta il nazionalpopolare era una categoria gramsciana, i giornali e la televisione pubMassimiliano Parente La casta dei radicalchic Newton Compton Editori (2010) € 12,90 C’è una “casta” nella cultura italiana? Tra i cosiddetti intellettuali “liberi”, gli opinionisti televisivi, i critici per tutte le stagioni? Secondo Massimiliano Parente sì.

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blica erano pieni di scrittori e intellettuali. Oggi nazionalpopolari sono i reality show pieni di volgarità, Striscia la notizia, Alfonso Signorini, Amici di Maria De Filippi. Trionfa un’egemonia sottoculturale prodotta dall’adattamento ai gusti nostrani del pensiero unico neoliberale, in quel frullato di cronaca nera e cronaca rosa, condito da vip assortiti

che sono diventati i nostri «mezzi di distrazione di massa». Una riflessione originale sulla costruzione del nostro immaginario contemporaneo, che getta luce sul lato nascosto della frivola cultura pop in cui siamo immersi.

Questo libro è uno spietato manuale di sopravvivenza per difendersi dalla mediocrità culturale, quella dei romanzi che invadono le librerie e le recensioni, quella che impoverisce il cinema, la musica, la televisione, la destra e la sinistra. L’autore accompagna il lettore in un viaggio attraverso Lobby mediati-

che che si danno battaglia, fingono rivalita’ inesistenti, e di nascosto si mettono d’accordo per non pestarsi mai i piedi. Un’ignoranza arrogante e contagiosa che lo scrittore attacca con lucidita’, cinismo e distaccata ironia.

a cura di Libreria Punto Einaudi

Frenq. su consiglio di Rin.


teatro e danza La Notte dei Desideri (10 agosto, Rivabella di Rimini) A Rivabella di Rimini il 10 agosto, San Lorenzo, è la notte dei desideri. Maurizio Argan e Giovanni Casadei firmano la direzione artistica di quest’evento che si snoda nei luoghi più singolari e suggestivi di Rivabella. “Quest’anno la notte dei desideri – ci informa Maurizio Argan - con sforzi economici enormi e con l’intenzione di dimostrare

che i comitati turistici non sono solo vino, ciambella e piadina, oltre ad avere numerosi artisti nuovi e validi (il gruppo Guanti di Marco ha vinto in questi giorni a Roma il premio della critica nella manifestazione Geometrie Sonore, festival per band emergenti) ha puntato su due ospiti d’onore: le dee della notte e resextensa”. Le dee della notte, ovvero

le quattro brave attrici riminesi Chiara Cicognani, Damiana Bertozzi Fraternali, Camilla Fabbrizioli e Stefania Tamburini, portano in scena un recital di poesie e testi sul desiderio, che spaziano da La tempesta di Shakespeare alle posie d’amore di Alda Merini, in un’atmosfera magica, creata dalla scena e dagli splendidi abiti stile ‘700 creati appositamente

dalla stilista Raffaella Riccio. La Riccio vestirà anche Elisa Barucchieri e Anna Moscatelli, ovvero la compagnia rextensa di Bari, che presenteranno Dos pezes, los dos, uno spettacolo sulle note sensuali del tango giudicato migliore performance dell’anno di danza in Norvegia.

Domenica 1 La sabbia nelle scarpe Con Giovanni Ferma e Marina Signorini. Regia di Daniele Dainelli e Patrizia Signorini. Musiche Klez Gang 21.15 Porto di Riccione, molo nord Nell’ambito di Valmarecchia Festival 2010: Lascia l’amore al lato Di J. Sanchis Sinisterra. Con Elena Galeotti e Andrea Ascolese 21.30 Teatro Sociale (Novafeltria) martedì 3 Nell’ambito di Valmarecchia Festival 2010: Note di Donne 21.30 Teatro Sociale (Novafeltria) Nell’ambito di Valmarec-

chia Festival 2010: La quinta giornata Novelle dal Decameron 21.30 (Sartiano) mercoledì 4 Nell’ambito di Valamrecchia Festival 2010: All Aluminium Can Compagnia Le Barnos 21.30 Piazza V. Emanuele (Novafeltria) venerdì 6 Nell’ambito di Valamrecchia Festival 2010: Le Piume di Niobe Con Elena Galeotti, Fabio Accurso, Erica Scherl, Annapia Capurso 21.30 Teatro Montefeltro (Novafeltria) sabato 7 Nell’ambito di Valmarec-

chia Festival 2010: N-IT/N-ES Progetto speciale Italia/Spagna di danza 21.30 Piazza Vittorio Emanuele (Novafeltria) Martedì 10 Nell’ambito de La notte dei desideri: LE DEE DELLA NOTTE Storie d’amore e desiderio Con Chiara Cicognani, Camilla Fabbrizioli, Stefania Tamburini, Damiana Bertozzi Fraternali Info: 333 402177 23 (Rivabella di Rimini) Nell’ambito de La notte dei desideri: DOS PEZES, los dos Compagnia RESEXTENSA Un gioco sul tema del tango.

Con Elisa Barrucchieri e Anna Moscatelli Info: 333 402177 24 (Rivabella di Rimini) DaLL’11 aL 13 Tempesta: acrobazie e visioni Liberamente tratto dall’opera di William Shakespeare. Regia Davide Schinaia 21.15 Giardino di Villa Mussolini (Riccione) Mercoledì 18 e giovedì 19 Saluti e baci, scene da una vacanza Regia Davide Schinaia; movimento scenico Barbara Martinini; drammaturgia Loris Pellegrini. 21.15 Piazzetta Dante Tosi, porto canale (Riccione)

C.F.

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eventi Valmarecchia Festival (dal 30 Luglio al 7 Agosto) Inizio agosto in Valmarecchia. Ci sono tutti gli elementi del vero happening: ospiti internazionali (soprattutto spagnoli) sponsor green economy, reading e prime assolute, performance danzanti, giovani alla riscoperta dei propri tratti idiomatici, D come donna, tetro per musica, arte in mostra e laboratori alla scoperta del futuro che si cela nelle rocce maestose di questo magnifico universo parallelo della provincia di Rimini. Per gli amanti del teatro: l’1 Agosto al Teatro Sociale di Novafeltria, la prima dello spettacolo Lascia l’amore di lato di José Sancis Sinisterra; il 3 Note di donne e il 6 Le piume di Niobe (Teatro Montefeltro),

entrambi incentrati sul tema della donna. Il 7 in piazza a Novafeltria N-It /N-Es, evento di particolare rilievo, uno spettacolo/ certame danzante che avvicina giovani interpreti di Novafeltria e ragazzi provenienti dal barrio Torre Barò di Barcellona, per parlare di creatività, classe sociale, comunicazione ed educazione. Per quanto riguarda la musica, segnaliamo L’Istrice (1 Agosto a Sartiano) gruppo musicale locale, non altolocato, che propone un’alternativa finalmente italiana e magari gradevole alla noiosa e bambocciona MTV (da notare anche lo spettacolo d’apertura, Note di Zolfo che appaia sasso e tecnologia, musica

elettronica e La Banda dei Minatori di Perticara, elemento centocinquantenario e quasi mitologico della cultura autoctona marecchiese). Con Fahrenheit 450, progetto speciale pomeridiano, si vanno a tracciare, scrivendoli, i meccanismi dell’alternanza generazionale tra nonni e nipoti. Con Mirandolinae, spettacolo pseudo-Goldoniano, si commenta con sorprendente interesse il problema della trasmissione della tradizione teatrale Italiana in ambito internazionale e della sua trasposizione ad opera di attori stranieri. Il Valmarecchia Festival promette molte belle cose, insomma, insieme a un’occasione per riflettere sulla vocazione

esterofila e rinnovatrice della cultura Italiana, che spesso pesa, e non solo metaforicamente, più degli inamovibili sassi di basalto marecchiese sul futuro delle nostre terre, dense di coscienze popolari e inscindibili dalla materia, onnipresente e odierna, dell’antichità. Da vedere i dintorni, magari anche prendendosela comoda, per godersi il verde e il giallo dei paesaggi, quasi “marziani”, e per sentire lo stridere dei grilli che cambia di frequenza al passaggio dall’assolato pomeriggio alla notte. C’e la luna appena calante. Fino al 7 Agosto.

Dal 5 al 10 800 FESTIVAL L’antico borgo di Saludecio ospita numerosi momenti d’intrattenimento, riportando il visitatore nell’affascinante passato del XIX° secolo. Info: www.ottocentofestivalsaludecio.it Borgo di Saludecio lunedì 9 Il Fashion Tour dell’estate 2010

info: 0541 780332 piazza Cavour (Rimini) Martedì 10 LA NOTTE DEI DESIDERI info: 333 402177 dalle 20 alle ore 1.00 rivabella (Rimini) Dal 19 al 22 PALIO DE LO DAINO Il Palio del Daino ricostruisce nei minimi dettagli la vita del primo rinascimento grazie alla collaborazione di cento

artisti che per le vie del borgo riproporrano menù, cantine, mestieri e tecniche artigianali dell’epoca. Info: www.paliodeldaino.it vie del centro storico (Mondaino) sabato 21 La Notte Bianca del Benessere Info: 335 5419107 Bagno 95 Florido (Rimini) dal 22 al 28

XXXI edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli Info: www.meetingrimini.org Nuovo quartiere Fieristico, via Emilia 155 (Rimini) fino al 26 il ponte sottosopra Percorsi culturali e romantici nell’invaso del Ponte di Tiberio info: www.marinando.org Ponte di Tiberio (Rimini)

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Mattia Ferroni


Sab dalle 19; Dom dalle 12 Vie del Centro (Montescudo) LUNEDI 9 E MARTEDI 10 Calici di Stelle Gli assaggi dei migliori vini delle case vinicole dell’entroterra per vie del borgo santarcangiolese. Vie del Centro (Santarcangelo di Romagna) GIOVEDI 12 Festa T’la Burgheda Non mancheranno spaghetti, vino e cocomero gratis per tutti. All’interno della festa mostra fotografica, di

Lessate in acqua bollente e salata la pasta, scolatela al dente passandola velocemente sotto il getto dell’acqua fredda e ungete con un po’ d’olio perchè non si attacchi. In una padella antiaderente con un cucchiaio scarso di olio cuocete la melan-

zana tagliata a dadini per 5 minuti. Procedete nello stesso modo con le zucchine. Tagliate a listarelle le fette di prosciutto cotto e a cubetti il formaggio. Unite il tutto, mescolate, aggiungete 2 cucchiai d’olio, regolare di sale e pepe e mettete in tavola.

dell’entroterra farciti con verdure di stagione. Tra le paste, tutte rigorosamente fatte in casa, ci lasciamo consigliare un bis compoImmerso nel verde, il risto- sto da strozzapreti speck, rante Lago del Marano è il radicchio rosso e pecorino luogo ideale dove gustare e da deliziosi ravioli alle piatti tipici romagnoli erbe profumate. sfuggendo il caldo oppriNonostante fossimo già mente e il turismo riviera- decisamente sazi, cediamo sco. Seduti su panche di alla grigliata mista di colegno godiamo della vista starelle, salsicce, castrato, e del refrigerio del lago pancetta e arrosticini. mentre ci vengono serviti Sangiovese Superiore gli antipasti. Notevoli i cro- Vignalmonte del Podere stini misti di pane toscano Vecciano ad accompa-

gnarci in questa piccola maratona culinaria che ha il suo culmine con l’assaggio del piccione ripieno, tra le specialità della casa. Non ci facciamo mancare il dessert, un mascarpone tradizionale da manuale. Da sottolineare la cortesia e il servizio, per non parlare del conto, a dir poco onesto. Una serata davvero piacevole che ripeteremo prestissimo.

food & drink

Info: 0541 656255 Vie del Centro (Coriano) Notti alla Rocca Spettacoli di rievocazione medievale al castello. Info: 0541 670222 Vie del Centro (Verucchio) DAL 2 AL 3 Sagra del Pomodoro Cucinato nelle più svariate maniere, non mancherà musica e giochi vari. Info: 0541 984460 Vie del Centro (Monte Colombo) SABATO 7 E DOMENICA 8 Sagra della patata

DOMENICA 1 Sagra degli Spaghetti Musica romagnola, stands gastronomici, ottimo vino e spaghetti a volontà. Info: 0541 851911 21 Vie del centro (Morciano di Romagna) Cene Medievali Info: 0541 670222 Vie del Centro (Verucchio) Calici di Stelle Nella corte del Castello Malatestiano gustosi stuzzichini e ghiotti dolci sorseggiando pregiati vini doc.

pittura ed attrezzi del mondo contadino. Info: 0541 656255 20-24 Vie del Centro (Coriano) DAL 12 AL 15 Sagra della pappardella al cinghiale Info: 0541 985645 Vie del Centro (Gemmano)

Ricette Pipe fredde alle melanzane, zucchine e prosciutto Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di pasta formato pipe 1 zucchina 1 melanzana 150 gr. di prosciutto cotto affettato 100 gr. di provola affumicata

Recensioni Lago del Marano Via Vecciano, 24 47852 - Rimini tel. 0541 656002

Francesca Fabbri

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SONO FATTI COSì

La tua passione è montare mobili IKEA? Ripari guasti immaginari smontando oggetti funzionanti? Questa è la rubrica fatte apposta per te. Scopri da cosa sono composti gli oggetti che usi quotidianamente.

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Gli astri secondo Cassandra

Oroscopo Illustrazioni: Michela Fabbri

Ariete Il messaggio che arriva dalla rete è: diffondete! Tu ariete hai qualcosa che vuoi far sapere al mondo? Perchè non ti procuri un megafono e provi a sturare i timpani di chi non ti ascolta?

Bilancia Nonostante ci siano ancora numerosi punti interrogativi disseminati sul tuo percorso, hai ancora voglia di creartene di nuovi. La soluzione migliore forse è semplicemente quella di aprire e chiudere delle parentesi.

Toro La tua ossessione del prossimo futuro sarà quella di controllare la mail almeno 25 volte al giorno. Se stai aspettando delle conferme ti consiglio di alzare la cornetta e di cominciare a martellare tutti quelli che fanno orecchie da mercante.

Scorpione Uno studio sui cebi dai cornetti, un gruppo di scimmie sudamericane, ha dimostrato la loro capacità di adottare strategie tese a evitare situazioni conflittuali. Prendile ad esempio e trova il tuo modo per stemperare la tensione sperando che per te non sia lo strigliamento del pelo.

Gemelli Ti sei da poco appassionato alle lettere. I numeri sono sempre stati al centro del tuo universo e invece ora riesci a vedere oltre le percentuali. Ora però promettimi di non parlare solo di fattore C, vitamina A o ... preparazione H.

Sagittario La vita artificiale è il tentativo di riprodurre tutti i fenomeni del mondo vivente in un sistema artificiale. Tu rischi di diventarne parte integrante se non interrompi al più presto la trasformazione che stai imponendo al tuo io. Lasciati andare.

Cancro L’eccezione è da qualche tempo la regola. Il tuo destino non smette di stupirti, nel bene o nel male. Non perdere l’ottimismo che ti contraddistingue e prova ad andare controcorrente. Piatto del giorno: tartine di salmone affumicato.

Capricorno Ultimamente parli nel sonno e non ti limiti ad ordinare pizze a domicilio. Fai appello a divinità e parenti in maniera non troppo consona rischiando addirittura di svegliare i vicini. Con queste temperature non ti consiglio tisane rilassanti ma una bella doccia gelata.

Leone Reagisci in modo aggressivo anche alle buone notizie. Forse a turbarti è qualcosa di profondo che ancora non hai superato. Le stelle appoggiano la risoluzione delle tue questioni irrisolte!

Acquario Multa più, multa meno ne avrai collezionate almeno una decina dall’inizio dell’anno. Fortunatamente a guai con la legge ti limiterai a questo, anche perchè vista la tua propensione alle gaffe non saresti un bravo fuggitivo.

Vergine Una mattina ti sei svegliato pensando a quando da piccolo ti arrampicavi sugli alberi e ti sentivi un pò barone rampante. In questo momento sei invece più simile ad un visconte dimezzato che cammina su un sentiero di nidi di ragno.

Pesci Non ti sei perso neanche una prima visione. Hai approfittato della canicola per rinchiuderti in casa munito di ghiaccioli e goderti il divano in relax. Preferisci lasciare agli altri le pazze notti estive.

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