Appuntamento con DESIGNATION 2011 SESTA EDZIONE DEL TALK SHOW PER “MEET DESIGN” Incontro sulla cultura di progetto in collaborazione con ADI Piemonte e VdA
MERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE ORE 17,30 – 19.30 Sede: MUSEO DEL DESIGN GALLIANO HABITAT, via Micca 12, Torino IN COLLABORAZIONE CON
“LA RETE DEGUCRE’ CONNUBIO TRA DESIGN – GUSTO – CREATIVITA” Intervengono Gian Antonio Pancot (CEO Sisvel) Livio Costamagna (Presidente Streglio) Enrico Dacasto (Direttore generale Galup) Stefano Giubertoni (AD Domori) Roberto Talaia (designer) Giorgio Fontana (Social Media Developer) Matteo Filippin (architetto) Ippolito Ostellino (Direttore Parco Regionale Fluviale del Po) Sandra Freguglia (Resp. Comunicazione NH Lingotto di Torino) Salvatore Avantaggio (progettista) Paolo Ranzani (fotografo) Alesssandra Maritano (Museo dell’Emigrazione di Frossasco) Giovanna Giolitti (Ass. Cultura Città di Cavour) Conduce il dibattito: Monica Mantelli Vice-Presidente ADI Del. Piemonte e Valle d’Aosta A conclusione dell’intensa produzione culturale con la rassegna “GREEN MOOD” dal 2008 ad oggi, il Museo del Design GH termina il suo percorso come museo d’impresa impegnato sul territorio e propone in collaborazione con ADI Delegazione Piemonte e Valle d’Aosta il talkshow DESIGNATION presso gli Infernotti Galliano Habitat di via Micca 12 a Torino, nell’ambito del palinsesto di ContemporaryArt Torino Piemonte per MEET DESIGN. Mercoledì 30 novembre dalle ore 17,30 alle 19,30 il pubblico potrà partecipare attivamente all’incontro tra imprenditori, creativi, designer, architetti e progettisti sui temi del design, 1
creatività, impresa e cultura della formazione come strumenti in grado di rinnovare le sinergie del territorio e di stimolare processi di sviluppo in ambito sociale ed economico, ripensando ad alcuni principi della cultura di progetto e delle politiche socio-industriali. L’ingresso è libero sino ad esaurimento posti. Ideato e condotto dalla giornalista e ADI Member Monica Nucera Mantelli il format, ormai alla sua sesta edizione, offre a studenti, formatori e addetti ai lavori un momento di osservazione per vagliare opportunità di sviluppo progettuale tra filiere di competenze diverse, reti territoriali, talenti locali e scambio di know how di livello. Tra gli ospiti: imprenditori dell’asse Torino – Pinerolo firmatari del protocollo d’intesa DEGUCRE: Streglio, Domori, Sisvel, Galliano, Galup; alcuni rappresentanti dei Comuni e Città di Torino, Nichelino, Stupinigi, None, Frossasco, Cavour, Pinerolo e designer, architetti e progettisti ADI Members e non. MERCOLEDI 30 NOVEMBRE ore 17,30 – 19,30 il tema del dibattito è “LA RETE DEGUCRE’: CONNUBIO TRA DESIGN – GUSTO – CREATIVITA”. Tra gli Ospiti invitati: Gian Antonio Pancot (CEO Sisvel), Livio Costamagna (Presidente Streglio); Enrico Dacasto (Direttore generale Galup), Stefano Giubertoni (AD Domori) Roberto Talaia (designer) Giorgio Fontana (Social Media Developer) Matteo Filippin (architetto) Ippolito Ostellino (Parco Fluviale del Po) Sandra Freguglia (Comunicazione NH Lingotto di Torino) Salvatore Avantaggio (progettista) Paolo Ranzani (fotografo) Alesssandra Maritano (Museo dell’Emigrazione di Frossasco) Giovanna Giolitti (Ass. Cultura Città di Cavour). Conduce il dibattito: Monica Mantelli. Rif. DESIGNATION Monica Mantelli PRESS +39 335 6616255 Contatti: : mantelli.monica@virgilio.it Infernotti Museo del Design GH, via Pietro Micca 12, Torino / Galliano Habitat - Show Room via Sestriere 33, None (TO) Italy Info www.museodeldesign.it – www.galliano.it . Tel: (+39) 011 9864922
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………….Strumenti in grado di rinnovare le sinergie del territorio? Due casi torinesi: CollinaPo.it e Corona Verde . Dr. Ippolito Ostellino La necessità di costruire programmi di collegamento fra le risorse, che consentano di dare nuove chance possono passare per una serie di tappe quali:
1. formulare una immagine di progetto di un territorio laddove non vi siano programmi di sistema,
2. farne subito, se possibile e sulla base di un panel base di offerta, una occasione di fruizione,
3. darne una visibilità di comunicazione sia a scala generale (visione comunicativa web e promozionale) che individuale (scala del blog),
4. individuare i progetti che ne costruiscano l’architettura, 5. definire un modello gestionale. Questo è il percorso che abbiamo seguito nell’esperienza del Parco del Po torinese lungo una serie di momenti che hanno visto l’avvio nel marchio Po Confluenze Nord Ovest (progettato e gestito con ATL Turismo Torino e Provincia.) : 1. costruire una immagine di territorio da promuovere e quindi una proposta di paesaggio. (IL MARCHIO TERRITORIALE); 2. individuare i soggetti, il percorso e i momenti per la costruzione della sua governance. (I PARTNER E IL PROTOCOLLO D'INTESA DEL MARCHIO); 3. inserire il progetto in un piano di valorizzazione che allea al suo interno beni materiali culturali e naturali e beni immateriali. (IL PIANO POCOLLINA CANDIDATO NEI PIANI V.T. DELLA REGIONE PIEMONTE); 4. dare a questo piano una visione esterna, comunicata e una modalità di promozione della fruizione del territorio alleandosi con i territori della collina torinese per ampie porzioni legati al Po. (IL CANALE DI COMUNICAZIONE COLLINAPO.IT); 5. dotarsi di un piano strategico di progettualità per mettere a valore l'esistente e individuare le nuove opere utili alla valorizzazione del territorio. (LO STRUMENTO DEL MASTERPLAN); 6. individuare i soggetti, i tipi di accordi e le forme di gestione dei beni individuati grazie alle analisi ed al dibattito costruito intorno al masterplan. (I MODELLI GESTIONALI). Ora, per dare maggiore ricaduta abbiamo varato collinapo.it un web che è anche un progetto di alleanze fra diversi soggetti e che è illustrato di seguito. COLLINAPO racchiude paesaggi, cultura e parchi naturali tutti da scoprire, un calendario di iniziative per valorizzare il Po e la Collina torinese con un web dedicato alle Colline e al Po nel torinese con un calendario, anzi una guida per aiutare a orientarsi nelle tante iniziative e per conoscere un territorio ricco di opportunità e di bellezza. Qui si trovano le notizie su quanto accade nel territorio che interesse 100 comuni e che circonda la metropoli del torinese a oriente, fra fiume e città. La missione del piano fra Po e colline torinesi si ispira a quanto affermava l’architetto francese Le Courbusier disse che il paesaggio intorno a Torino non ha eguali fra le città in Europa, osservando il panorama dalla Collina di Superga.
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Il Po da Carignano, attraverso Torino e fino alla imponente Rocca di Verrua Savoia è ricco di bellezze, di angoli di natura di importanza europea, di parchi regionali, come di monumenti e tracce della storia minore e di quella più aulica come le Residenza Sabaude. La Collina torinese è una collezione di sentieri, di boschi, di ville antiche e di produzioni locali, o di boschi rari di Faggio lasciati qui dagli antichi periodi glaciali, divenuti Riserve naturali del Piemonte. In entrambi tante tradizioni e produzioni della terra, che raccontano di un territorio e di una enogastronomia unica e da rivalutare. Certo due territori affascinanti: ma anche spazi dove ancora tanto lavoro ci attende, per curarli meglio, migliorarli ed a volte bonificarli. Ambienti della collina e del Po che attendono una nostra attenzione più forte e una comunità di cittadini che se ne prendano cura, come oggi fanno i tanti ciclisti, pescatori, canottieri, canoisti e cittadini amanti della serenità degli spazi aperti, spazi di respiro. Sono ambienti che hanno anche dato ispirazione alla cultura dei nostri territori, divenuti scenari delle fantastiche avventure di Salgari e delle sue tigri di Monpracen, o luoghi di riflessione poetica come per Cesare Pavese. Da queste ricchezze il Parco del Po torinese e l’Azienda del Turismo di Torino e Provincia sono partiti nel 2006 per far nascere il marchio di turismo Po Confluenze Nord Ovest, con l’obiettivo di raccogliere in un unico grande catalogo tutte le ricchezze del fiume e favorirne la conoscenza e la fruizione, anche turistica. Un progetto che oggi raccoglie decine di comuni e che ha iniziato a lanciare proposte turistiche e guide sui percorsi anche ciclabili. Stessa attenzione che la Provincia di Torino con i comuni e il Parco della Collina torinese, hanno riservato alle colline del Torinese, dando vita al progetto della Strada dei Colori e dei Sapori. 4
Due programmi che nel 2011 hanno deciso di allearsi. Perché? Perché ognuno di questi, distinto da due paesaggi diversi, il fiume e la collina, sono spesso sovrapposti nei territori comunali, che come Moncalieri o San Mauro o ancora Monteu da Po, sono nello stesso tempo territori di fiume e di collina e quindi vicini e vocati ad una stretta collaborazione. Ma anche perché insieme si è più forti, per competere nella ricerca di visibilità e nella giusta gara a candidare un territorio come luogo di eccellenza. Questa alleanza ha dato vita ora al progetto multimediale e di comunicazione collinapo.it: uno strumento che è un sito web, ma anche una rivista di comunicazione, che vive di momenti di incontro sul territorio, di reportage, di interviste, di programmi di fiere o di eventi sportivi, e di tanto altro ancora. Una alleanza che con questo strumento vuole sensibilizzare alla conservazione di questi spazi naturali ma nel contempo favorire al fruizione di cittadini e il turismo. Non è da dimenticare anche che questo progetto di alleanza è divenuto un piano riconosciuto dalla Regione Piemonte nell’ambito dei propri progetti regionali di supporto alla valorizzazione dei beni culturali e turistici. Conoscere e vivere i territori è una delle condizioni per sentirli propri, e quindi anche per rispettarli. Con questa convinzione e per contribuire a mantenere un territorio sano e pieno di opportunità, vi invitiamo ad aprire e sfogliare insieme le mille pagine che compongono la nostra enciclopedia di occasioni per stare meglio con il nostro ambiente e fra di noi cittadini, anche per garantirci in futuro ed a partire da oggi una nuova dimensione economica e di sviluppo locale. Un secondo esempio è il caso del progetto di Corona Verde. L’idea parte dal pensiero della “corona di delitie”, proposta all’inizio del ‘600 dal Castellamonte con riferimento alla costellazione delle dimore sabaude attorno a Torino, con l’idea della “cintura verde”, largamente frequentata dall’urbanistica europea del XX secolo. Se la prima idea trova riscontro in un patrimonio storico-culturale di riconosciuta rilevanza internazionale, la seconda in un patrimonio naturale di grande pregio, che si struttura nel sistema dei parchi metropolitani, nel sistema delle fasce fluviali convergenti sul grande arco del Po ai piedi della collina e nella rilevanza qualitativa e quantitativa delle aree rurali ancora poco alterate nell’hinterland delle città della cintura torinese.
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Si propone una strategia integrata di riorganizzazione e riqualificazione dell’area torinese, che punta congiuntamente: • al riequilibrio ecologico, con la conservazione attiva degli spazi naturali e delle reti di connessione, la tutela del reticolo idrografico, la difesa dello spazio rurale; • alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e del paesaggio, sia nelle sue espressioni di eccezionale valore (come le grandi architetture del potere sabaudo), che nei sistemi diffusi dei paesaggi culturali rurali. La Corona, oltre a configurarsi come un grande sistema di spazi verdi capace di salvaguardare e connettere i grandi valori che ancora caratterizzano l’area torinese, deve costituire anche lo strumento per: • dare continuità alla rete ecologica regionale e provinciale tramite la connessione e la valorizzazione delle aree naturalistiche e fluviali, la tutela degli spazi aperti agricoli e periurbani • per creare un sistema di aree verdi connesse fra loro e con il sistema delle Regge sabaude • per garantirne una fruibilità integrata a tutti i cittadini. Un percorso per dare forma a una grande “infrastruttura” ecologica e ambientale, un parco territoriale che interessa trasversalmente tutta l’area metropolitana. Lo sviluppo del progetto Il disegno strategico della Corona Verde trova spunto a partire dagli studi e dalle proposte già elaborate dalla Regione Piemonte nel 2001 e dal Politecnico di Torino nel 2007, che da ultimo ha definito uno specifico Schema Direttore, riviste, arricchite ed aggiornate con riguardo per gli sviluppi recenti delle problematiche e delle progettualità locali già esistenti o avviate. L’attuazione dovrà avvenire attraverso un programma di azione permanente che richiede il concorso e l’impegno di tutti i Comuni e delle Aree Protette, oltre che della Provincia di Torino e della Regione Piemonte. Il percorso di attuazione della Corona Verde avverrà attraverso un processo di governance che sta mettendo a punto strumenti di coinvolgimento, di comunicazione e di collaborazione per la progettazione, la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura verde tra enti e comunità locali, utenti o operatori, secondo gli indirizzi della partecipazione e l’integrazione delle attività pubblico-private. La Regione Piemonte sostiene l’avvio del progetto con un finanziamento par a 10milioni di Euro del Programma Operativo Regionale FESR (Asse III: Riqualificazione territoriale - Attività III.1.1 Tutela dei beni ambientali e culturali). Il programma di attuazione prevede un governo partecipato del progetto: si è già costituita una Cabina di Regia supportata da una Segreteria tecnica in cui sono coinvolti, oltre alla Regione e alla Provincia di Torino, anche il Politecnico e le rappresentanze territoriali (comuni capofila). il territorio metropolitano è stato suddiviso in 6 Ambiti che rappresentano i 6 tavoli in cui si sta organizzando il lavoro di progettazione della Corona Verde. I tavoli di progettazione sono accompagnati da esperti per garantire la “qualità” dei prodotti e degli interventi tra cui verranno individuati quelli meritevoli di essere finanziati con queste prime risorse. Il programma si articola in diversi ambiti e tavoli di lavoro dedicati ai temi;: 1.
del rapporto con l’agricoltura
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con il turismo e la proposta fruitiva
3.
con le strategie di comunicazione
4.
con le modalità gestionali e di progettazione.
Un programma che sta già dando i primi frutti di proposta con il lancio del progetto Corona di Delizie in Bicicletta:
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