COSTANTINO NIPOTE DI QUIRINO E’già tardo mattino Quando il legionario Costantino dal colle Palatino si gode un riposino. Ma il suo fido cavallino l’infallibile Ercolino con uno strattone lo spinge nel burrone. Costantino si svegliò tutto indolenzito E con fare incuriosito fissò da lontano Il foro con il tempio di Apollo, l’arco di Tito Le terme di Severo e ad onor del vero pure uno straniero. “Non vedi Roma quanto è bella?” gli disse Costantino tutto fiero “quante cose che ce stanno! Dì a tanti che non sanno, non c’è frode, non c’è inganno. Roma è grande per davvero ma tu sei forestiero! Quante cose tu non conosci né comprendi! Te lo dico seriamente, io non ci rimetto niente, è un bel piacere, di Roma, le meraviglie farti vedere. Io t’accompagno a visitarla, oggi tanto non lavoro perché è giorno de ristoro…” Costantino, nipote del console Quirino, montò dunque su Ercolino e col bravo forestiero si misero in cammino… Testo di @ioviandante