IL BISONTE PABLO Pablo il bisonte veniva giù dal monte e non si sentiva affatto un conte! Rude, grossolano, nei modi era sgraziato ma era molto innamorato! Impetuoso correva nella foresta senza guardare in faccia a nessuno. A molti faceva paura perché era grande a dismisura, aveva bisogno di una dieta urgente perché era troppo ghiotto di bacche zuccherine e poca verdura. Da un po’ di tempo si era innamorato, ma poverino si sentiva troppo bistrattato, non era ricambiato, il suo amore non era corrisposto anzi, tutta la gente del paese lo voleva cucinare con le patate arrosto! Pablo nelle tristi notti solitarie ronfava rumorosamente disturbando il sonno della gente, le case tremavano, i suoi sibili i bimbi spaventavano, era in subbuglio tutto il vicino villaggio. Allora tutti lo volevano cacciare ma nessuno aveva il coraggio. Il bisonte Pablo in fondo al suo carattere burbero e scontroso aveva un animo buono e avventuroso. Una notte se ne stava pensoso, fissando il cielo tenebroso pien di stelle, e con la grande Luna, poi di stelle ne scelse una. Nel cielo notturno le disse : non voglio essere taciturno, dimmi tu cosa debbo fare per non disperare. La gente non mi sopporta, ho un carattere troppo duro e dell’aspetto non me ne curo. La stellina impietosita le soffiò sulla testa una strana polverina e poi disse: polvere di stelle per veder le cose sempre belle. Vedrai, te lo dice la Stellina che sari di buonumore ogni mattina. Se le cose le vedi nell’ottica migliore, ti torna il buonumore e la gente che lo sa ti sorriderà. LESTRODELVIANDANTE ENRICO
Illustrazione di Egle Pellegrini