ipcm® 2010 n. 1

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The first international magazine for surface treatments

ipcm INTERNATIONAL PAINT&COATING MAGAZINE

2010 Bimonthly N째1-January www.eosmarketing.eu





JANUARY/GENNAIO2010 EDITORIAL

ANALYSIS

EDITORIALE

APPROFONDIMENTI 04 Crisis and opportunity - Crisi e opportunità

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RUMOURS VOCI

BUSINESS CARDS BUSINESS CARDS

HIGHLIGHT OF THE MONTH 30

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IN EVIDENZA An original sales and marketing alliance between the Alcea and Pulverit companies 12 Un’inedita sinergia commerciale e marketing fra le aziende Alcea e Pulverit Innovative and technologically advanced pumping systems 14 Sistemi di pompaggio innovativi e tecnologicamente avanzati

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FOCUS ON TECHNOLOGY TECNOLOGIA IN PRIMO PIANO Brembo: Italian excellence in braking systems 18 Brembo: l’eccellenza italiana nei sistemi frenanti

CONTENTS SOMMARIO

Oxidal System – new technology in the anodic oxidation processes for a huge range of finishes 28 Oxidal System - innovazione tecnologica nei processi di ossidazione anodica per una vastissima gamma di finiture



JANUARY/GENNAIO2010 80

INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE INNOVAZIONI: PRESENTE E FUTURO Highly abrasion resistant powder coatings 36 Vernici in polvere altamente resistenti all‘abrasione 42 “Pulversan” anti-bacterial powders Polveri antibatteriche “Pulversan” Thermosetting powder coatings, based on TGIC-free polyester chemistry: their formulations and their technical and toxicological profiles 48 Vernici in polvere termoindurenti, basate su poliesteri privi di TGIC: formulazione e profili tecnico e tossicologico. Sputtering on polymers - industrial applications 58 Sputtering sui polimeri - applicazioni industriali Smart coatings for high-quality powder coatings 64 Smart coatings per rivestimenti in polvere di alta qualità

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PREVIEW ANTICIPAZIONI TRADE FAIRS&CONFERENCES FIERE e CONVEGNI ZOOM ON EVENTS ZOOM SUGLI EVENTI BUSINESS TRAINING CORSO D’IMPRESA The marketing concept 80 Il concetto di marketing STANDARDS, ENVIRONMENT & SAFETY

CONTENTS SOMMARIO

NORME, AMBIENTE E SICUREZZA Environmental and quality certifications: what role? 86 Certificazioni ambientale e di qualità: quale ruolo? OUR CONTRIBUTION TO A GLASS HALF FULL IL NOSTRO CONTRIBUTO PER UN BICCHIERE MEZZO PIENO



EDITORIAL Editoriale

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his magazine is a milestone on a long journey. If I had to identify a starting point, I’d say it was the moment when I and the other people with whom I embarked on this publishing adventure became aware of the enormous, unexpressed potential that existed in the technical publishing sector for the surface treatment industry. Or maybe it was when we grasped the renewed need for information and promotion in a key sector of the manufacturing industry, one that is competing in a fierce global market that is slowly recovering after one of the most insidious – and at times incomprehensible – economic crises of the last 15 years. They are two sides of the same coin; the same need seen from two different viewpoints, and only by coming together can they produce content and added value. In this editorial, the first (if I may be so bold) of a long series, I don’t want to talk about the crisis. I want to talk about opportunity. I want to get across the enthusiasm and solidity that are behind this new publication, which is based on a totally innovative and original concept of technical information. What you’re holding in your hands is a magazine that aims to meet some of the most pressing needs of the surface treatment industry. ipcm is an international magazine for international companies. It thinks globally, because it reaches the most important manufacturing industries in the world with high-level content and in-depth reports, but it acts locally, with a particular focus on the Italian and European industrial scene. Lastly, it is a magazine that breaks new ground, with a graphic layout that is a long way from the traditional technical and scientific press, and it defies the conventional market logic whereby information is a bargaining chip for obtaining advertising revenue. The industry that produces technologies and products for surface finishing is once again seeking quality content and to establish a direct relationship with the buyer community, with trend-setters like architects and designers, and with company decision-makers. It is an industry that is seeking innovation and high-quality vehicles on which to concentrate its promotional efforts, so reaching a target audience that is the broadest, best-targeted and most interesting possible. The current crisis has also hit the publishing industry: advertising is on the wane, paper and printing costs are rising, and there is stiff competition from other media that are more immediate, more accessible, and more economic. So, why bring out a new magazine? Because ipcm is a “physical” magazine. It’s nice to leaf through and interesting to read. It’s an object that offers a meaningful reading experience, it elicits an emotional response, and it satisfies the need for information with its quality articles, in-depth reports on economic issues and corporate culture, and “special content” to surprise the reader. And we have done all this without underrating the potential of the internet. On the contrary, we’re working closely with it: ipcm will also be available in an online version on www.networkon.it, a portal created by the industry for the industry and which will maximise the magazine’s visibility and accessibility. To conclude, before wishing you an enjoyable read of this first issue and of the issues to come, I’d like to tell you about ipcm’s printer, the newly-established eos Mktg&Communication. Eos was the goddess of dawn in ancient Greek mythology: we chose this name because it encapsulates the concept of a new day, that is to say, the fresh perspective and outlook that we want to project on the world of surface treatments from the pages of this magazine, which are forged from many years of experience and an expert knowledge of this multifaceted industrial sector. Managing Director Direttore Responsabile

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l progetto di questa rivista viene da lontano. Se dovessi individuare un punto di partenza, direi il momento in cui io e le persone con cui ho intrapreso questa iniziativa editoriale abbiamo preso coscienza delle enormi potenzialità inespresse che detiene il settore dell’editoria tecnica per l’industria del trattamento delle superfici. O, ancora, quando abbiamo captato le rinnovate esigenze in materia di informazione e promozione di un settore chiave per l’industria manifatturiera, che si trova a competere in un mercato globale agguerrito e in lenta risalita dopo una delle crisi economiche più subdole, e a tratti incomprensibile, degli ultimi 15 anni. Sono due facce della stessa medaglia, la stessa esigenza osservata da due punti di vista diversi che solo incontrandosi possono produrre contenuti e valore aggiunto. In questo editoriale, il primo – permettetemi di dirlo – di una lunga serie, non voglio parlare di crisi, ma di opportunità. Voglio trasmettere l’entusiasmo e la solidità che sostengono questo nuovo prodotto editoriale, basato su un concetto completamente innovativo e originale di informazione tecnica. Quella che vi trovate fra le mani è una rivista che si propone di soddisfare alcuni bisogni profondi dell’industria del trattamento delle superfici. ipcm è una rivista internazionale per aziende internazionali; pensa globale perché raggiunge le più importanti industrie manifatturiere nel mondo con contenuti e approfondimenti di alto livello, ma agisce localmente, con una particolare attenzione allo scenario industriale italiano ed europeo; è, infine, una rivista fuori dagli schemi, con una grafica lontana dalla tradizionale stampa tecnica e scientifica, e fuori dalle logiche di mercato per cui l’informazione è la merce di scambio per ottenere inserzioni pubblicitarie. L’industria che produce tecnologie e prodotti per la finitura superficiale torna ad avere voglia di contenuti, di una rapporto diretto con la committenza, con i trend-setter, come architetti e designer, e i decision-maker delle aziende. È un’industria che ha voglia di novità e di mezzi validi su cui concentrare gli sforzi promozionali, raggiungendo così un target che sia il più ampio, mirato e interessante possibile. La crisi, di questi tempi, ha afflitto anche la stampa: calo della pubblicità, aumento dei costi di carta e stampa, concorrenza di altri media più immediati, accessibili, economici. Perché dunque una nuova rivista? Perché ipcm è una rivista “fisica”, bella da sfogliare e interessante da leggere, un oggetto che vuole regalare un’esperienza di lettura, sollecitare una risposta emotiva, e soddisfare il bisogno di informazione con testi di qualità, approfondimenti economici e di cultura d’impresa, sorprendendo il lettore con “contenuti speciali”. Tutto questo senza sottovalutare le potenzialità di Internet ma, al contrario, in sinergia con quest’ultimo: ecco perché ipcm avrà anche una versione on-line sul portale www.networkon.it, un portale per l’industria fatto dall’industria che massimizzerà la visibilità e l’accessibilità della rivista. In conclusione, prima di augurarvi una buona lettura di questo primo numero e di quelli che verranno, voglio spendere due parole sull’editore di ipcm, la neonata eos Mktg&Communication. “Eos” era, per i Greci antichi, la dea dell’alba: abbiamo scelto questo nome perché porta in sé il concetto di un giorno nuovo, ossia la prospettiva e lo sguardo fresco che vogliamo proiettare sul mondo del trattamento delle superfici dalle pagine di questa rivista, forti di un pesante bagaglio di esperienza e di una profonda conoscenza di questo settore industriale multiforme. international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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CRISIS AND OPPORTUNITY Crisi e opportunità Francesco Stucchi - Editorial Director/ Direttore Editoriale

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n a now-famous speech made fifty years ago, John F. Kennedy had this to say about crises: “When written in Chinese,” said the US President who was assassinated in Dallas, “the word crisis is composed of two characters. One stands for danger, and one stands for opportunity. In a crisis, be aware of the danger – but recognise the opportunity.” That is exactly what the editors of this magazine believe. In the last two years, the world economic system has undergone a crisis that, according to experts, is the worst since the 1929 crash. But the errors that were made then have not been repeated today. Governments have worked together, instead of taking cover in the myopic refuge of protectionism. Central banks have provided the economies with the means to overcome the exceptional lack of confidence that had been created in the system. Despite its evident limits and shortcomings, the international community has displayed the will for accord and cooperation. And there is no doubt that a few lessons from the recent past will be extremely useful for the near future. The financial world had become a monster and was no longer under the control of governments and international organisations. Today finance must return to being a tool for those who work and produce, for those who actually do business and provide real economic growth, the kind that lasts. The kind that creates jobs. The banks had become a mere offshoot of the financial world, and had completely lost sight of their public function: that of financing enterprise, of being the lung that supplies resources to the real economy with the maximum of efficiency. It is from here that we must begin again. And now is the perfect time to do it: by leveraging, once again, on the fact that the market economy has shown its capacity to regenerate and to react, even under conditions of extreme stress. The path will not always be easy, and jolts and turbulence surely still await. The economic model of the recent past, which was based on US private and public borrowing supporting the global demand for goods and services, is now consigned to the scrapheap. But the international economy will find a new equilibrium. And according to figures

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inquant’anni fa, in un discorso poi diventato famoso, John Fitzgerald Kennedy affrontò il tema della crisi: “Per scrivere questa parola”, disse il presidente americano ucciso a Dallas, “i cinesi usano due segni insieme. Il primo significa pericolo, il secondo opportunità. Perché durante una crisi bisogna essere consapevoli del pericolo ma anche riconoscere le opportunità che si presentano”. Gli editori di questa rivista la pensano esattamente così. Negli ultimi due anni il sistema economico mondiale ha attraversato una crisi che, secondo gli esperti, è stata la più dura da quella del 1929. Ma oggi gli errori di allora non sono stati ripetuti. I governi hanno collaborato tra di loro e non si sono rifugiati nella poco lungimirante scorciatoia del protezionismo. Le banche centrali hanno immesso nelle economie i mezzi per superare la gravissima mancanza di fiducia che si era creata nel sistema. Pur tra evidenti limiti e manchevolezze la comunità internazionale ha mostrato volontà di accordo e cooperazione. E anzi, qualche lezione dal recente passato sarà utilissima per il prossimo futuro. Il mondo della finanza era diventato un mostro ormai incontrollabile da governi e organizzazioni internazionali. Oggi la finanza deve tornare ad essere uno strumento per chi lavora e produce, per chi fa impresa e garantisce la crescita economica vera, che dura e crea lavoro. Le banche erano diventate una semplice propaggine del mondo finanziario mentre si era completamente persa di vista la loro funzione pubblica, quella di finanziamento alle imprese, di polmone che deve garantire con il massimo dell’efficienza risorse all’economia reale. Da qui bisogna ripartire. E oggi è il momento giusto per farlo. Facendo leva, ancora una volta, sul fatto che l’economia di mercato ha mostrato, anche in condizioni di stress estremo, la capacità di rigenerarsi e di reagire. Il percorso non sarà sempre facile e anzi ci aspettano ancora scossoni e turbolenze. Il modello economico del recente passato basato sull’indebitamento privato e pubblico degli Stati Uniti, che sostenevano la domanda globale di beni e servizi, è ormai tramontato. Ma l’economia internazionale troverà nuovi equilibri. E secondo i dati del Fondo monetario internazionale e della Banca Centrale


ANALYSIS Approfondimenti published by the International Monetary Fund and the Central European Bank, 2010 will be the year of the turnaround. It will be a little tentative at first, but gradually it will assume more robust proportions. This time around, the driving force of the international economy could well be China. The International Monetary Fund forecasts growth of around 9% for the Chinese economy. The biggest unknown factor remains unemployment, which for the moment is the most negative legacy of the crisis. But we must not forget that this crisis began as a financial crisis, and it will be essentially remembered as a financial crisis. It was created by the big banks, but – despite the severe repercussions it has had on the real economy – as yet it has not succeeded in derailing the “last industrial revolution”: the progressive and increasingly rapid passage from national markets to the globalised market. This phenomenon reflects the European situation – the creation of a single, great zone for commercial trade – but it will find its ultimate expression in the emergence of a genuine, authentic global market with five billion consumers. This is the opportunity that is now facing businesses, and which will impel us, once again, towards growth. Of course, much now depends on us,” the Governor of the European Central Bank, Jean Claude Trichet, said recently. “Much depends on our capacity to reintroduce confidence in the decision-making processes of the real economy, in families, in businesses and in the financial institutions.” Confidence, therefore, is the key. And the magazine that you’re now reading aims to simultaneously be a symbol and an instrument of that confidence.

Europea il 2010 sarà l’anno della ripresa. Prima un po’ incerta e poi via via più robusta. Questa volta a fare da locomotiva per l’economia internazionale potrebbe essere la Cina per cui il Fondo monetario prevede una crescita intorno al 9%. L’incognita maggiore resta la disoccupazione, che per il momento è il lascito più negativo della crisi. Quest’ultima, però, non bisogna dimenticarlo, è nata come crisi finanziaria e come crisi essenzialmente finanziaria sarà ricordata. E’ nata tra le grandi banche e da lì, nonostante le pesanti ripercussioni sull’economia reale, non è per ora riuscita a far deragliare “l’ultima rivoluzione industriale”, il progressivo e sempre più veloce passaggio dai mercati nazionali al mercato globalizzato. Un fenomeno che si riflette in campo europeo nella nascita di un unico grande spazio per l’interscambio commerciale, ma che ha la sua massima espressione nell’emergere di un vero e proprio mercato globale con cinque miliardi di consumatori. E’ questa l’opportunità che resta aperta di fronte alle imprese e spingerà di nuovo verso la crescita. “Naturalmente ora molto dipende da noi”, ha detto di recente il Governatore della Banca Centrale Europea Jean Claude Trichet, “Dalla nostra capacità di reintrodurre la fiducia nei processi decisionali dell’economia reale, nelle famiglie, nelle aziende e negli istituti finanziari”. La fiducia, dunque. E di questa fiducia la rivista che avete in mano vuole essere allo stesso tempo simbolo e strumento.

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1 - The Chinese characters which stand for “danger” and “opportunity” 1 - Gli ideogrammi cinesi che significano “pericolo” e “opportunità

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RUMOURS VOCI F&O (Finitura&Oltre) – TECHNICAL EXHIBITION ON FINISHING AT BI-MU 2010 F&O (Finitura&Oltre) – Salone Tecnico dedicato alla Finitura all’interno di Bi-Mu 2010

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also clearly needs to do so. Together with the organisers of BIMU, the association has sought the best solution to the challenge of advocating the finishings sector. This solution is the incorporation of the new F&O in BI-MU, a solution that has great business potential and which contains important B2B development opportunities that will satisfy even the most demanding business owners. Within BI-MU, F&O is to have its own space, in a single pavilion, and can expect visitors to attend from the most representative companies in the sector. And the history of BI-MU has shown that it is an unmissable event for companies in the manufacturing industry, which flock to Milan from all over the world for the fair. The figures for last year’s fair are clear evidence of this (96,411 visitors, 1,767 participating companies from 77 countries, and 5,841 foreign companies). And this decision by UCIF is also perfectly in line with the tendency, seen in many industrial sectors towards the concentration of trade fairs into a limited number of landmark international events, to avoid a damaging dispersion of resources allocated for promotion.

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l’associazione ha cercato la miglior soluzione per la valorizzazione del settore della finitura. Questa soluzione è stata l’incorporamento della nuova F&O all’interno di BI-MU, una soluzione che ha grandi potenzialità commerciali e riserva importanti opportunità di sviluppo business to business in grado di soddisfare anche gli imprenditori più esigenti. All’interno di BI-MU F&O avrà uno spazio dedicato, in un unico padiglione, e conta già sulla presenza delle più rappresentative aziende del settore. La storia di BI-MU inoltre insegna che si tratta di un appuntamento irrinunciabile per gli operatori dell’industria manifatturiera, richiamati a Milano da ogni parte del mondo. I dati dell’ultima edizione parlano chiaro (96.411 visitatori; 1767 imprese partecipanti provenienti da 77 paesi, 5841 operatori stranieri). La scelta di Ucif, fra l’altro, è perfettamente in linea con la tendenza, registrata in molti settori industriali verso la concentrazione degli eventi espositivi in poche manifestazioni internazionali di riferimento, per evitare una dannosa dispersione delle risorse destinate alla promozione.

he big event for members of the Italian Surface Treatment Equipment Manufacturers’ Association (UCIF), F&O (Finitura & Oltre), is to be presented in 2010 in a novel guise: a Technical Exhibition on Finishings held as part of BI-MU 2010 (Milan/Rho Fairgrounds, October 5-9, 2010) the historic Milanese international mechanics fair. In recent years, UCIF has embarked on a programme of review and transformation that coincided with its election, two years ago, of a new executive body: 35 years after it was founded, the association now has the opportunity to look anew at what might be the best way to give constant support to its member companies. Institutional representation, promotion of the sector, and dissemination of the culture of the finishing industry all continue to be the cornerstones of this new direction for UCIF, supported by new tools and ambitious objectives, like the internationalisation of companies. For these reasons UCIF has decided to rethink the make-up of a trade fair that is capable of representing a sector which, especially in the current, difficult international economic situation, not only has the opportunity to rethink itself but a manifestazione di riferimento degli associati Ucif F&O, Finitura e Oltre, si presenta nel 2010 in una nuova veste: un Salone Tecnico dedicato alla Finitura organizzato all’interno di BI-MU 2010 (Fiera di Milano/Rho 5-9 ottobre 2010) la storica manifestazione internazionale milanese della meccanica. In questi ultimi anni, UCIF ha intrapreso un cammino di riflessione e trasformazione che è coinciso con l’elezione, due anni fa, di un nuovo Consiglio Direttivo: dopo 35 anni dalla costituzione, l’associazione ha la possibilità di rivalutare quale possa essere il modo migliore per dare costante supporto alle aziende associate. Rappresentanza istituzionale, promozione del settore, diffusione della cultura della finitura continuano ad essere i capisaldi di questo nuovo corso associativo, affiancati però da strumenti nuovi e obiettivi ambiziosi come l’internazionalizzazione delle imprese. Per questi motivi Ucif ha deciso di ripensare la fisionomia di una fiera in grado di rappresentare un settore che, in particolare in questa difficile situazione di congiuntura economica internazionale, ha la possibilità e la necessità di ripensare se stesso. Insieme agli organizzatori di BI-MU,

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Editorial Staff Redazione

THE EXCESSIVE PROLIFERATION OF TRADE FAIRS A DETERRENT TO GROWTH IN THE SECTOR L’eccessiva proliferazione degli eventi fieristici – un deterrente alla crescita del settore

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Automation Systems and Ancillary Products (UCIMU), concerning the need to have a few, big events that can catalyse the attention of all companies. According to the proposal, there would be one big international trade fair for each sector, centralised coordination to decide calendars and avoid damaging overlaps, and a generous period of time between one key fair and the next for a specific sector, so as to allow companies to properly follow up the contacts gathered during the event. Of equal importance is a directive, which UCIMU hopes will be issued by the Ministry for Economic Development, specifying the requirements a trade fair needs to actually have before it can plaster the word “international” all over its advertising. This is another reason why it is vitally important to favour trade fairgrounds that have international-level infrastructures, and which are able to provide companies quality services to enable them to get the most out of trade fair events.

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Risale allo scorso ottobre la proposta di Ucimu – Unione costruttori italiani macchine utensili – riguardo la necessità di avere pochi grandi eventi in grado di catalizzare l’attenzione di tutti gli operatori con una manifestazione internazionale di riferimento per ogni settore, con una regia centralizzata che regoli i calendari per evitare dannose sovrapposizioni, con un lasso di tempo ampio fra una manifestazione chiave e le altre relative a uno specifico settore, in modo da consentire alle aziende un corretto follow up dei contatti raccolti durante l’evento. Di pari importanza è poi una direttiva, che Ucimu auspica provenga dal Ministero per lo Sviluppo, per un regolamento che stabilisca i requisiti necessari a una fiera per fregiarsi della qualifica di internazionale. In quest’ottica diventa di vitale importanza anche puntare su quartieri espositivi dotati di vocazione internazionale e in grado di garantire agli operatori servizi di qualità per una fruizione ottimale delle manifestazioni.

he word “crisis” is still creeping through industries and businesses, but just lately it’s been accompanied—at first timidly and then more decisively— by the word “recovery”. The fall in orders that blighted the first half of 2009 is a phenomenon that is now on the wane, and there are positive signs in both the national and international economies, especially from markets experiencing pushed development, such as in the Far East. The difficult economic situation, together with the dryingup of credit to businesses and uncertainty over whether the recovery trend will hold up, has heavily influenced one sector—marketing and promotion—that lives and breathes the trade-fair mantra. In recent years we have seen an excessive proliferation of trade fairs in Italy and Europe, which forces companies to sustain additional costs, to obtain benefits that are not always clear. A proposal was put forward in October by the Association of Italian Manufacturers of Machine Tools, Robots,

a parola crisi serpeggia ancora fra gli operatori industriali e gli imprenditori ma in questi ultimi tempi è stata affiancata, dapprima timidamente poi con decisione, dalla parola ripresa. La caduta di ordinativi che ha caratterizzato il primo semestre del 2009 è un fenomeno in via di superamento e segnali positivi si avvertono sia a livello di economia nazionale che internazionale, soprattutto da quei mercati in fase di sviluppo spinto, come quelli del Far East. La congiuntura difficile, unita all’azzeramento del credito alle imprese, fino all’incertezza sulla tenuta del trend di ripresa hanno influenzato pesantemente un settore, quello del marketing e della promozione, che vede nella manifestazione fieristica la sua massima espressione. In questi ultimi anni si è assistito ad una proliferazione eccessiva delle manifestazioni sul territorio italiano ed europeo che obbliga gli operatori a sostenere costi aggiuntivi a fronte di benefici non sempre verificabili.

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RUMOURS VOCI 15TH RESPONSIBLE CARE ANNUAL REPORT 15° Rapporto Annuale Responsible Care

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esponsible Care is the voluntary programme mounted by the worldwide chemical industry in which participating companies, through their national federations, undertake to continually improve their products, processes and behaviour in the areas of health, safety and the environment. Now in its fifteenth year, the Responsible Care Annual Report has become a tool for chronicling the history of the chemical industry in Italy and its ongoing progress towards achieving objectives of excellence in employee health, safety, and protection of the environment. The efforts made by the companies participating in the programme have been extremely significant, because they were achieved at a time of major economic crisis while also conforming to particularly stringent EU, national and regional laws for the chemical industry, one of the sectors driving the entire Italian economic system. The 2008 Annual Report presents the results achieved by 175 companies, with 442 local units, 48,698 employees and an aggregate turnover of 29.3 billion euro, or 51.8% of the overall turnover generated by the chemical industry. 81.7% of companies participating in the programme have obtained ISO 9001 certification, and 65.1% ISO 14001 certification, for at least one local unit. The chemical industry boasts high levels of safety in the workplace: the accident frequency rate, calculated as the number of accidents per million hours worked and tracked by INAIL (the Italian workers’ compensation authority) for the 2006 - 2008 three-year period, shows how the chemical industry’s

esponsible Care è il programma volontario dell’Industria Chimica mondiale con il quale le imprese, attraverso le loro Federazioni nazionali, si impegnano a migliorare continuamente prodotti, processi e comportamenti nelle aree sicurezza, salute e ambiente. Il Rapporto Annuale Responsible Care, giunto quest’anno alla sua 15esima edizione, è uno strumento per ripercorrere la storia dell’Industria Chimica in Italia e la sua continua evoluzione verso gli obiettivi di eccellenza nella sicurezza, nella salute dei dipendenti e nella protezione dell’ambiente. Lo sforzo sostenuto dalle imprese aderenti al programma è stato oltremodo significativo perché compiuto nell’ambito di una notevole crisi economica e all’interno di norme comunitarie, nazionali e regionali particolarmente stringenti nei confronti dell’industria chimica, un settore trainante per l’intero sistema economico italiano. Il Rapporto annuale 2008 presenta i risultati ottenuti da 175 imprese, con 442 unità locali, 48.698 dipendenti e un fatturato aggregato di 29,3 miliardi di euro, pari al 51,8% di quello complessivamente generato dall’industria chimica. Le imprese aderenti al programma hanno ottenuto per l’81,7% la certificazione ISO 9001 e per il 65,1% la certificazione ISO 14001 di almeno una Unità Locale. L’industria Chimica risulta essere caratterizzata da un’elevata sicurezza nei luoghi di lavoro: l’indice di frequenza degli infortuni (IF), calcolato come n° di infortuni per milioni di ore lavorate ed elaborato dall’INAIL per il

1 - Trend and breakdown of the greenhouse gas emissions of the chemical industry in Italy: comparison with the Kyoto and EU objectives 1 - Andamento e struttura delle Emissioni di “Gas Serra” dell’industria Chimica in Italia: confronti con gli obiettivi di Kyoto e dell’UE

2 - CO2 emissions: trend and comparison between the total and the chemical industry in Italy 2 - Emissioni di CO2: andamento e confronto fra il totale e l’industria chimica in Italia

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Editorial Staff Redazione

accident frequency rate, at 9.7, is second best with only the oil industry’s rate ahead of it. Energy efficiency has improved overall, with an overall reduction of specific consumption of 5.2%. Turning to atmospheric emissions, both the chemical industry in general (-50.3%) and the companies participating in Responsible Care in particular (-61.0%) have achieved better results than the objectives specified by the Kyoto Protocol, and are already in line with the standards required by the European Community for the post-Kyoto protocol for 2020 (fig. 1 and 2). These are just some of the figures contained in the annual report, but it is already clear that the companies participating in the programme have continued investing and dedicating economic resources to health, safety and the environment, proof of just how much sustainable development is seen as a strategic element of a company’s industrial policy. For more information about Responsible Care contact: Silvia Colombo, Communication & Image DirectorateGeneral – s.colombo@federchimica.it

triennio 2006-2008, dimostra come essa sia, con una performance di 9,7, la migliore dopo l’industria del petrolio. È complessivamente migliorata l’efficienza energetica con una riduzione complessiva dei consumi specifici del 5,2%. A livello di emissioni in atmosfera, sia l’industria chimica in generale (-50,3%) sia le imprese aderenti a Responsible Care (-61,0%) hanno ottenuto risultati migliori degli obiettivi indicati dal Protocollo di Kyoto e sono già in linea con gli standard richiesti dalla Comunità Europea per il post-Kyoto del 2020 (figg. 1 e 2). Questi sono solo alcuni dati contenuti nel rapporto annuale, ma già si evince come le imprese aderenti al programma hanno continuato ad investire e dedicare risorse economiche per sicurezza, salute e ambiente, a testimonianza di quanto lo sviluppo sostenibile sia considerato un elemento strategico della propria politica industriale. Per maggiori informazioni su Responsible Care contattare: Silvia Colombo, direzione centrale comunicazione e immagine - s.colombo@federchimica.it


RUMOURS VOCI BASF COATINGS ANNOUNCES ITS STRATEGIC PLAN FOR ITALY BASF Coatings annuncia il piano strategico per l’Italia

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n a press release of the last 13th November 2009 BASF Coatings Spa informs that the extensive analysis of the actual Italian market conditions and its future opportunities has been completed and confirms the strategic position of the Italian market within the BASF Group strategy. BASF Coatings will continue to fully supply the Italian market, offering the whole BASF Coatings’ products range and improving the current levels of efficiency and competitiveness. Despite the extensive efforts of employees and management and the initiatives taken by BASF Coatings during the last years to recover the site efficiency, the current production levels of the Burago Molgora site, result of an enduring market downturn, are not anymore economically sustainable. Unfortunately, the medium-long term market expectations do not predict an improvement able to change the situation significantly. As a consequence, the following decisions have been taken: - Sale or closing of the Burago Molgora site. Selling of the site is the preferred solution and will be pursued with maximum commitment from the company. Specific actions for the achievement of this objective have been already put in place. - Transfer, during 2010, of the majority of the functions related to BASF Coatings sales activities to the BASF Cesano Maderno (MB) site. - Transfer of the remaining production activities to other European sites and consequent dismissal of all residual BASF Coatings activities in Burago Molgora. BASF Coatings, the Coatings Division of the BASF Group, develops, produces and markets a high-quality range of innovative automotive OEM coatings, automotive refinishes and industrial coatings as well as decorative paints. BASF has significant market positions in the Coatings sector in Europe, North America, South America and the Asia/Pacific region. In 2008 BASF Coatings achieved global sales of almost 2.5 billion euros. BASF is the world’s leading chemical company: The Chemical Company. Its portfolio ranges from chemicals, plastics and performance products to agricultural products, fine chemicals as well as oil and gas. As a reliable partner BASF helps its customers in virtually all industries to be more successful. With its high-value products and intelligent solutions, BASF plays an important role in finding answers to global challenges such as climate protection, energy efficiency, nutrition and mobility. BASF posted sales of more than €62 billion in 2008 and had approximately 97,000 employees as of the end of the year. BASF shares are traded on the stock exchanges in Frankfurt (BAS), London (BFA) and Zurich (AN). For further information www.basf.it / www.basf.com

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n un comunicato diramato lo scorso 13 novembre BASF Coatings Spa afferma che l’approfondito processo di analisi riguardante le condizioni e le opportunità di mercato in Italia è terminato e che l’azienda ha confermato la strategicità del mercato italiano all’interno delle politiche di Gruppo. Si conferma la volontà di proseguire a servire pienamente il mercato italiano offrendo la gamma completa di prodotti BASF Coatings migliorando gli attuali livelli di efficienza e la competitività della propria offerta. Nonostante gli sforzi di collaboratori e management e le iniziative di recupero dell’efficienza messe in campo da BASF Coatings negli ultimi anni, gli attuali livelli produttivi del sito di Burago Molgora, frutto di una decisa e duratura contrazione di mercato, non sono più economicamente sostenibili. Purtroppo le previsioni sull’andamento di mercato di medio-lungo periodo, non fanno presagire una ripresa tale da modificare sostanzialmente la situazione. In conseguenza di ciò sono state prese le seguenti decisioni: - Vendita o chiusura del sito di Burago. La vendita è la soluzione preferita e verrà perseguita con il massimo impegno da parte dell’azienda. Azioni concrete in questo senso sono già state avviate. - Trasferimento della maggior parte delle funzioni legate alla commercializzazione dei prodotti BASF Coatings presso il sito BASF di Cesano Maderno (MB)nel corso del 2010. - Trasferimento delle attività produttive rimanenti ad altri siti europei con la conseguente cessazione di tutte le attività BASF Coatings in Burago. BASF Coatings, divisione Coatings del Gruppo BASF, sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di prodotti vernicianti innovativi di elevata qualità, destinati all’industria automobilistica, al refinish auto, al rivestimento industriale e alle vernici decorative. Nell’ambito Coatings BASF ha un’importante presenza globale, con significative posizioni di mercato in Europa, Nord America, Sud America e nella regione Asia-Pacifico. Questa divisione ha raggiunto nel 2008 un volume di vendite mondiali pari a circa 2.5 miliardi di euro. BASF è la società chimica leader nel mondo: “The Chemical Company”. La sua gamma comprende prodotti chimici, materie plastiche, prodotti di nobilitazione, agrofarmaci, prodotti della chimica fine, nonché petrolio e gas. BASF ha raggiunto nel 2008 un fatturato di circa 62 miliardi di € con un organico, a fine anno, di 97.000 collaboratrici e collaboratori. BASF è quotata alle Borse di Francoforte (BAS), Londra (BFA) e Zurigo (AN). Per ulteriori informazioni www.basf.it / www.basf.com


ipcm

BUSINESS CARD

INTERNATIONAL PAINT&COATING MAGAZINE

N°1-January

... On the road to IPCM n. 01... ...Verso IPCM n. 01...

Seminar “Intelligenza ecologica e competitività d’impresa” organized by NoxorSokem Group

The organizers of the seminar held on October 16th 2009 in Pordenone

PARTS2CLEAN

The seminar on Pigments and quality control held jointly by Byk and Eckart last 23rd October in Parma

In Monreale (Pa), great regional cuisine at a good price in a nice place.

In Sicily the real taste of the regional cuisine

The party for the launch of the new Mercedes E coupè held in Milan last September

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AN ORIGINAL SALES AND MARKETING ALLIANCE BETWEEN THE ALCEA AND PULVERIT COMPANIES Editorial Staff Un’inedita sinergia commerciale e marketing fra le aziende Alcea e Pulverit Redazione

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lcea and Pulverit are two Italian companies that are among the market leaders in their respective sectors: the former makes liquid paints for metals, and the latter makes powder paints. Although they both belong to the same industrial group controlled by the Parodi family, these two companies have always operated independently of each other on the market. 2010 will be the year that sees a turning point in their sales and marketing policies: the two companies will seek to join forces to act together and take on the market as it recovers, with a more determined and complete approach. The framework for this change of direction, which comes in no small part from the excellent cooperation between the sales departments of the two companies, was decided over two days of meetings held on the 18th and 25th of September, at which the sales agents of both companies compared notes on the needs of the various different sectors, on existing market spaces and on guidelines for future cooperation. “What we’re not going to do is merge the two companies,” explains Giuseppe Tarquini marketing manager - We’re going to continue to be independent, but we want to help each other on the market by giving ourselves a compact yet complete presence on a market that’s becoming increasingly competitive and which is demanding increasingly high levels of quality.” The planned economies of scope and scale will be deployed first and foremost in the field: in real terms, the Pulverit sales agents will have users of liquid paints among their customers and vice-versa. In this way they will be able to supply a complete package to the customer — a technological solution, not a simple product. The management of the two companies have estimated that only by capturing these fringes of the market will they be able to achieve good commercial results, increased sales, optimisation of the sales force and, especially, a global approach to the customer. It is

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lcea e Pulverit sono due realtà industriali italiane fra i leader di mercato nei rispettivi settori di riferimento, ossia produzione di vernici liquide per metallo la prima, e produzione di vernici in polvere la seconda. Pur appartenendo allo stesso gruppo industriale che fa capo alla famiglia Parodi, le due aziende hanno sempre agito sul mercato in maniera indipendente. Il 2010 sarà l’anno della svolta dal punto di vista delle politiche commerciali e marketing, poiché le due aziende cercheranno di unire le forze per agire in modo sinergico e affrontare il mercato in ripresa in modo più determinante e completo. Le basi per questo cambiamento di direzione, che deriva anche da un ottimo coordinamento commerciale, sono state poste durante due giorni di meeting, rispettivamente il 18 e il 25 settembre, in cui gli agenti di vendita di entrambe le aziende si sono confrontati sulle esigenze dei rispettivi settori, sugli spazi di mercato esistenti e sulle linee guida della futura collaborazione. “Non è nostra intenzione fondere le due realtà – spiega Giuseppe Tarquini, direttore marketing e responsabile del coordinamento – che continueranno ad essere indipendenti, ma vogliamo rafforzarci vicendevolmente sul mercato, presentandoci in maniera compatta e articolata su un mercato che diventa sempre più competitivo e che esprime richieste qualitative sempre maggiori”. Una sinergia, quindi, che si esplicherà innanzitutto sul campo: concretamente gli agenti Pulverit avranno fra i propri clienti utilizzatori di vernici liquide e viceversa. In questo modo potranno fornire un pacchetto completo al cliente, una soluzione tecnologica e non un semplice prodotto. I vertici aziendali hanno stimato che solo recuperando queste frange di mercato si potranno ottenere buoni risultati commerciali, un incremento di fatturato, un’ottimizzazione della forza vendita e soprattutto un approccio globale


HIGHLIGHT OF THE MONTH In Evidenza common knowledge, after all, that many companies use both liquid and powder paints on the same components when finishing their products, for example applying a powder finish on top of a liquid undercoat. There are also companies that use both painting systems but on different products. The facility of having one company as their sole supplier would bring the advantage of eliminating colour tint errors. But the economies of scope and scale between Alcea and Pulverit are not limited only to the commercial end of operations: advertising, brand and marketing are progressing in step with each other. For the first time, the two companies are mounting a common advertising campaign, and they’ve chosen to do it from the pages of a new and international magazine, the ideal tool for showcasing the content of their renewed commercial strategy and gaining visibility for the strong international outlook of a solid (and very Italian) company. The group has sales agents throughout Europe, a powder production factory in Poland, a liquid paint factory in France and a start-up factory in Russia. Synergy is the watchword, and synergy is what Alcea and Pulverit are gaining. From the research point of view, as well: they’ve set up a laboratory which will develop both liquid and powder products, to provide real answers to the changing needs of the market.

al cliente. È risaputo, infatti, che numerose sono le aziende che per la finitura dei propri prodotti utilizzano sia vernici liquide che in polvere sullo stesso pezzo, applicando, ad esempio, una finitura a polvere su un fondo liquido, oppure che utilizzano entrambi i sistemi vernicianti ma su manufatti diversi. La possibilità di rifornirsi dalla stessa azienda porterebbe con sé il vantaggio di eliminare gli errori di tinta. La sinergia fra Alcea e Pulverit non si limita alla sola operatività commerciale: comunicazione, immagine e marketing stanno procedendo di pari passo. Per la prima volta le due aziende lanciano un messaggio pubblicitario comune e lo fanno dalle pagine di una rivista nuova e internazionale, lo strumento ideale per veicolare i contenuti di questa rinnovata strategia commerciale e dare visibilità alla volontà di internazionalizzazione di questa solida realtà italiana. Il gruppo, infatti, possiede filiali commerciali in tutta Europa, uno stabilimento produzione polveri in Polonia, uno stabilimento produzione vernici liquide in Francia e un nascente stabilimento produttivo in Russia. Sinergia, infine, anche dal punto di vista della ricerca: è nato un laboratorio che si occuperà di sviluppo sia di prodotti liquidi che in polvere, destinato a fornire risposte concrete alle rinnovate esigenze del mercato.


INNOVATIVE AND TECHNOLOGICALLY ADVANCED PUMPING SYSTEMS Sistemi di pompaggio innovativi e tecnologicamente avanzati Editorial Staff Redazione

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pumping system consists of a pump installed on a pipe circuit, which may be open or closed. In the former case the pipe carrying the fluid connects two tanks placed at different heights, while in the latter case the pipe doubles back on itself. The goal of the system is to transfer liquid from one place to another, or to keep liquid moving in a closed circuit. The range of applications is vast and the variety of liquids moved covers practically all liquids in existence. In the surface treatment sector, pumping systems play an essential role in the galvanic, pre-treatment, and anodic oxidation sectors. Creating innovative, technologically advanced and highly efficient pumps, using materials and components that can stand up to aggressive and inhospitable conditions and which can operate reliably for long periods: this is the philosophy of the Debem company in Busto Arsizio, Lombardy, which has been active in the fluid transfer sector for almost 30 years. A leading company in its sector, it specialises in making industrial pumps for use in highly corrosive and aggressive environments, in particular horizontal centrifuge pumps and magnetic drive pumps. Horizontal centrifugal pumps (Fig.1 and 2), made of resin, are operated by a directly-coupled electric motor for rapid transfer and/or emptying of the fluid, with flow rates ranging from 6 to 75 m3/hour. Their particular, open-impeller design enables them to pump fluids (including very dirty fluids) with an apparent viscosity of up to 500 cP (at 20°C), 1 1 - Layout of the horizontal centrifugal pumps mod. MB 130 1 - Layout della pompa centrifuga orizzontale mod. MB 130 2 - Performance of MB 130 pump - (test with water at 20°C) 2 - Prestazioni della pompa MB 130 (test effettuati con acqua a 20°C)

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n sistema di pompaggio é costituito da una pompa inserita in un circuito che può essere aperto o chiuso. Nel primo caso i conduttori del fluido collegano due serbatoi posti ad altezze diverse, nel secondo caso la tubazione si richiude su se stessa. Lo scopo del sistema é di trasferire del liquido da un luogo ad un altro o di intrattenere il movimento di un liquido in un circuito. I campi di applicazione sono vastissimi e i liquidi movimentati sono praticamente tutti quelli esistenti. Nel settore dei trattamenti di superficie i sistemi di pompaggio svolgono un ruolo fondamentale nei settori della galvanica, del pretrattamento, dell’ossidazione anodica Creare pompe innovative e tecnologicamente avanzate, altamente efficienti, utilizzando materiali e componenti resistenti anche in condizioni aggressive e non favorevoli, per un’operatività lunga e affidabile è la mission di Debem, di Busto Arsizio, che da quasi 30 anni opera nel settore del trasferimento dei fluidi. Azienda leader del settore, è specializzata nella produzione di pompe industriali per ambienti altamente corrosivi e aggressivi, in particolare pompe pneumatiche a doppia membrana, pompe centrifughe orizzontali e verticali, pompe centrifughe orizzontali a trascinamento magnetico (figg.1 e 2). Le pompe centrifughe orizzontali in resina sono azionate da un motore elettrico in presa diretta per il trasferimento e/o lo svuotamento veloce del fluido con portate da 6 a 75 m3/ora. La loro particolare forma costruttiva a girante aperta consente il pompaggio di fluidi anche molto sporchi con viscosità apparente fino a 500 cps (a 20°C), 2


HIGHLIGHT OF THE MONTH In Evidenza and even with suspended solid fractions of small dimensions. They are available in two versions, with different internal mechanical seals for different uses: TL (polymer lip seal, for lighter uses) and TS (PTFE bellows seal with rings made of silicon carbide and ceramic, for use with heavier workloads and with very dirty fluids) (fig.3). Magnetic drive pumps work by using a pair of magnets which control the pump. The external magnet, located on the drive shaft, transmits the motion to the internal magnet, which is integral with the hermetically-isolated impeller. The pump’s impeller is not physically connected to the drive shaft, so gasket seals are eliminated and, consequently, there are no leaks of pumped liquid caused by wear. The pump is made using a small number of components, making maintenance extremely easy. The standard materials used are polypropylene and polyvinylidene fluoride. These pumps successfully lend themselves to a huge range of applications, including laboratory work, X-ray processes, precious metal recovery systems, water treatment, filtration plants, the chemical industry and the galvanic industry. In the field of diaphragm pumps, two are Debem main products: Cubic mini diaphragm pumps and Boxer diaphragm pumps (fig.4), which are characterized by exceptional performance, power and

con eventuali parti solide in sospensione di piccole dimensioni. Sono disponibili in due versioni con differente tenuta meccanica interna in funzione del loro impiego, TL (tenuta a labbro in polimero per impieghi di lavoro più leggeri) e TS (tenuta a soffietto in PTFE con anelli in carburo di silicio e ceramica: per impieghi di lavoro più gravosi e con fluidi molto sporchi) (fig.3). Le pompe a trascinamento magnetico funzionano con una coppia di magneti che la comandano. Il magnete esterno posto sull’albero motore trasmette il moto al magnete interno solidale alla girante isolata ermeticamente. La girante della pompa non è legata fisicamente all’albero motore, quindi vengono eliminate guarnizioni di tenuta e di conseguenza le perdite del liquido pompato causate dal logorio. Il gruppo pompante è costruito con un basso numero di componenti, rendendone estremamente facile la manutenzione. I materiali impiegati di serie sono il polipropilene ed il polifluoruro di vinilidene (PVDF). Queste pompe si prestano con successo ad un vasto campo di applicazioni dalla tecnica di laboratorio a processi a raggi X, da sistemi di recupero di metalli preziosi fino al trattamento delle acque, impianti di filtrazione, industria chimica, industria galvanica. Nel campo delle pompe a membrana due sono i prodotti di punta dell’azienda: le minipompe a membrana Cubic e le pompe a membrana Boxer, (fig.4) entrambe caratterizzate da alte prestazioni, elevata potenza ed estrema robustezza che le rende idonee al pompaggio di fluidi con viscosità apparenti molto

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3 - Layout and performance of the magnetic drive pumps mod. DM0305L/XL 3 - Layout e prestazioni delle pompe a trascinamento magnetico mod. DM0305L/XL

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INNOVATIVE AND TECHNOLOGICALLY ADVANCED PUMPING SYSTEMS Sistemi di pompaggio innovativi e tecnologicamente avanzati strength, making them ideal for pumping liquids with very high apparent viscosity up to 50000 cps (at 20°C), even if containing suspended solids. The stall-prevention pneumatic system assures a safe pump running and it does not need lubricated air. Self-priming dry capacity even with considerable suction head, fine tuning of speed without pressure loss and the possibility of dry operation without suffering damage mean that these pumps offer unrivalled versatility. In addition, the huge choice of construction materials allows selection of optimum chemical compatibility with the fluid and/or environment without neglecting the temperature range. They are specifically designed for demanding applications with high humidity or in potentially explosive Atmospheres. Debem pumps have obtained ATEX certification to the 94/9/EC directive from TÜV Hannover, and can therefore be used in environments at low or high risk of explosion, depending on the construction materials. For more information: www.debem.it

4 - Focus on a diaphragm Boxer pump 4 - Particolare di una pompa a membrana Boxer

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elevate, fino a 50.000 cps (a 20°C) anche in presenza di parti solide in sospensione. Queste pompe sono dotate di un circuito pneumatico antistallo che garantisce un funzionamento sicuro e non necessita di aria lubrificata. La capacità di autoadescamento a secco da rilevanti altezze di pescaggio, unita alla possibilità di eseguire una regolazione fine della velocità senza perdite di pressione, nonché la possibilità di funzionare a vuoto senza subire danni, hanno conferito a queste pompe una notevole versatilità di impiego. La vasta scelta dei materiali di composizione consente di determinare, inoltre, la migliore compatibilità chimica con il fluido e/o con l’ambiente senza trascurarne il campo di temperature. Il loro principio costruttivo le rende particolarmente indicate per applicazioni gravose con elevata umidità o in ambiente potenzialmente esplosivo. Le pompe pneumatiche a membrana Debem hanno ottenuto dall’ente TÜV di Hannover la certificazione ATEX secondo la direttiva CEE 94/9 e possono quindi essere utilizzate in ambienti a rischio di esplosione, a seconda dei materiali di costruzione. Per maggiori informazioni: www.debem.it



Opening Photo: Brembo’s Research & Development Centre located in the Kilometro Rosso Science and Technology Park

Foto d’Apertura: Centro Ricerche e Sviluppo Brembo, all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso

BREMBO: ITALIAN EXCELLENCE IN BRAKING SYSTEMS Brembo: l’eccellenza italiana nei sistemi frenanti Alessia Venturi - Managing Director/Direttore Responsabile


FOCUS ON TECHNOLOGY Tecnologia in primo piano

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rembo: a name known worldwide, and one that conjures up images of powerful cars, roaring engines, adventures on the back of a motorcycle, and of course the alluring world of motor racing. Brembo is the proof that Italy isn’t just the home of fashion, design and furniture, but also of technological excellence in the mechanical engineering industry, of which the Bergamo-based company is an excellent representative. Brembo is the Italian “designer brand” of braking systems. The company is the world leader in the design, development and production of braking systems and components for cars, motorcycles, and industrial vehicles, for the OEM, spare parts and racing markets. Located in Bergamo in the Lombardy region, the company has always appreciated and respected its roots while also favouring a strong international outlook. Brembo ensures the highest levels of safety and comfort and improves product performance levels, thanks to its policies of process integration and production cycle optimisation from start to finish. Everything is optimised, beginning with design and moving on to casting in iron or aluminium, through product assembly, and continuing right up to testing and simulations on test benches and test tracks and on the road. The drive to innovate leads to investing in new technologies, new materials, new forms and new markets. Product performance is accompanied by the search for a unique style, to keep pace with the aesthetic design of the vehicles fitted with Brembo’s products. Since 2002 research at Brembo, which is conducted at its Research & Development Centre, has focused principally on mechatronics, a frontier science that combines mechanical engineering, electronics engineering and computer engineering. Against this background of qualitative excellence and technological advancement, the finishings of the braking systems represent a crucial advantage by enhancing the technical characteristics of the product, making them last longer and, in particular, bringing them into line with the aesthetic design of the vehicle on which the brakes are mounted. Lastly, the growing use of eco-friendly technologies, the recycling of all materials used in production, and the careful prevention of any form of pollution

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rembo: un nome conosciuto in tutto il mondo che evoca auto potenti, motori rombanti, avventure su due ruote, persino l’affascinante mondo delle corse automobilistiche. Brembo è la testimonianza che “made in Italy” non significa solo moda, design e arredamento, ma include anche l’eccellenza tecnologica dell’industria meccanica, di cui l’azienda bergamasca ne è un esponente eccellente. Brembo è la sartoria italiana dei sistemi frenanti, leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi frenanti e componentistica per auto, moto, veicoli industriali, per il mercato del primo equipaggiamento, il ricambio e il racing. L’azienda bergamasca, fortemente radicata sul territorio ma anche fortemente internazionalizzata, riesce a garantire il massimo livello di sicurezza e comfort e a migliorare le performance di prodotto grazie all’integrazione dei processi e all’ottimizzazione dell’intero ciclo produttivo, dal progetto, al getto di ghisa, o alluminio, fino al montaggio, attraverso test e simulazioni su banchi prova, in pista e su strada. La spinta all’innovazione investe nuove tecnologie, nuovi materiali, nuove forme e nuovi mercati; alle performance di prodotto si accompagna la ricerca di uno stile unico, in linea con il design dei veicoli equipaggiati. La ricerca in Brembo, concentrata all’interno del Centro Ricerche & Sviluppo, dal 2002 è impegnata anche sul fronte della meccatronica, scienza di confine che coniuga meccanica, elettronica e informatica. In questo contesto di eccellenza qualitativa e avanguardia tecnologica la finitura dei sistemi frenanti rappresenta un plus irrinunciabile per esaltare le caratteristiche tecniche del prodotto, prolungarne la durata nel tempo e soprattutto per allinearsi all’estetica del veicolo su cui i freni vengono montati. La crescente applicazione di tecnologie ecocompatibili, il riciclo di tutti i materiali impiegati nelle fasi di lavorazione e l’attenta prevenzione di ogni forma di inquinamento, sono, infine, la

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BREMBO: ITALIAN EXCELLENCE IN BRAKING SYSTEMS Brembo: l’eccellenza italiana nei sistemi frenanti are all proof of Brembo’s commitment to the environment. The Group currently employs over 5,800 people, of which 8% are engineers and product specialists who work in research and development. In 2008 the Group’s turnover was 1,061 million euro.

dimostrazione dell’impegno di Brembo verso l’ambiente. Il Gruppo attualmente conta sulla collaborazione di oltre 5.800 collaboratori, di cui l’8% è composto da ingegneri e specialisti di prodotto che lavorano nella ricerca e sviluppo. Nel 2008 il Gruppo ha fatturato 1.061 milioni di euro.

A success story: from the first italian brake discs to conquest of the world market

Storia di un successo: dai primi dischi freno italiani alla conquista del mercato mondiale

Brembo was founded in 1961, when rising prosperity allowed increasing segments of the population to own motor cars. The founder of what was then a small mechanical workshop was Emilio Bombassei, father of the company’s current chairman. Indeed, right from the start the company, located just a few kilometres from Bergamo city in the village of Curno, was very much a family concern. The experience gained by Brembo’s founder in the mechanical and metallurgic sectors were put to good use in work commissioned by clients like Alfa Romeo. In 1964 the company began making the first Italian brake discs for the spare parts market. Until that time, brake discs had been imported from the UK. The Curno company’s ability and specialisation combined with the quality its products and services began to achieve international recognition, and Brembo became the leading company in the disc brake parts sector in Europe. From 1972 onwards, the Brembo brand also appeared on motorcycles made in Europe, and it was not long before it became the leading company in motorcycle braking systems as well. But the definitive sanctification of Brembo technology and quality came in 1975, when Enzo Ferrari himself entrusted the most prestigious car in Formula 1 to Brembo’s care. Brembo quickly became the leader in braking system applications for motor racing. Today, numerous racing teams using Brembo brakes have won hundreds of world championships in several automobile and motorcycle categories. Innovation and strategy are what drive all of the Italian company’s decisions. In 1980 the product range was expanded

Brembo nasce nel 1961, quando il benessere diffuso consente a fasce sempre più ampie della popolazione l’uso dell’automobile. A fondare quella che allora era una piccola officina meccanica, a Curno, una località a pochi chilometri da Bergamo, è Emilio Bombassei, padre dell’attuale Presidente, che dà subito all’azienda un forte carattere familiare. Le esperienze maturate dal fondatore nei settori meccanico e metallurgico vengono messe a frutto in lavorazioni per conto di clienti come Alfa Romeo. Nel 1964 l’azienda inizia a produrre i primi dischi freno italiani diretti al mercato del ricambio, fino ad allora importati dalla Gran Bretagna. La competenza, la specializzazione e la qualità di prodotti e servizi dell’azienda di Curno cominciano ad essere riconosciuti in campo internazionale, raggiungendo la leadership nel settore dei ricambi di dischi freno in Europa. A partire dal 1972, il marchio Brembo compare sulle motociclette prodotte in Europa e in breve raggiunge la leadership nel segmento dei sistemi frenanti per le due ruote. La consacrazione a livello tecnologico e della qualità Brembo avviene nel 1975, quando il patron di Maranello, Enzo Ferrari, affida alle cure dell’Azienda bergamasca la vettura più prestigiosa della Formula 1. In breve Brembo diventa leader nelle applicazioni di sistemi frenanti per competizioni motoristiche. Ad oggi, numerose squadre equipaggiate con freni Brembo hanno vinto centinaia di campionati mondiali in diverse categorie dell’auto e della moto. Innovazione e strategia muovono tutte le decisioni dell’azienda italiana.

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FOCUS ON TECHNOLOGY Tecnologia in primo piano

to include a brake caliper for cars, which was innovative both in its design and in the material used: aluminium. The new aluminium calipers were subsequently adopted by one high-performance car maker after another, including Porsche (today still 100% supplied by Brembo), Mercedes, Lancia, BMW, Nissan and Chrysler. From the mid-1980s onwards, Brembo also competed in the market segment of disc brakes for industrial vehicles, and within a short time it became a strategic supplier for Iveco, Renault Industrial Vehicles and Mercedes. After a brief period of participation in the share capital of US company Kelsey-Hayes, in early 1993 Brembo returned to being fully Italian-owned. The shareholders had decided to bet on the future of the company and on the competitiveness of “Sistema Italia”, of Italy itself—the country where Brembo was founded and had always operated. This strategy culminated in 1995 when the company was listed on the Italian stock exchange in Milan. In the first months of 2000 Brembo began widening its horizons: acquisitions in Brazil, England and Sweden, and joint ventures in China, transformed the Italian company into a true multinational. In November 2003, Brembo and DaimlerChrysler AG (now Daimler AG) signed an agreement to set up a joint venture to develop and make ceramic composite brake discs. Brembo Ceramic Brake Systems SpA (BCBS), is located in the new Kilometro Rosso Science and Technology Park in Stezzano (Bergamo), and in January 2004 it began production of the first brake discs made from ceramic composite. In 2004 Brembo presented its new braking system for high-performance mountain bikes, for use in downhill and freeride extreme biking sports. In 2005 it became a supplier of HarleyDavidson, consolidating its position in the American market, and it signed an agreement with the Indian subsidiary of Bosch, Kalyani Brakes Ltd. in Pune (India), to set up an equal (50%-50%) joint venture for the production and sale of braking systems for motorcycles.

Nel 1980 alla gamma di prodotti si aggiunge una pinza freno per autovetture, innovativa nel disegno e nel materiale: l’alluminio. Le nuove pinze in alluminio vengono adottate in fasi successive dai produttori di automobili ad alte prestazioni quali Porsche (ancora oggi fornita al 100% da Brembo), Mercedes, Lancia, BMW, Nissan e Chrysler. A partire dalla metà degli anni Ottanta Brembo sceglie di competere anche nel segmento dei freni a disco per veicoli industrial e in breve tempo diventa fornitore strategico per Iveco, Renault Veicoli Industriali e Mercedes. Dopo una breve fase di partecipazione nel capitale sociale della statunitense Kelsey-Hayes, all’inizio del 1993 Brembo torna ad essere pienamente italiana. Gli azionisti puntano sul futuro dell’azienda e sulla competitività del sistema Italia, nel quale l’azienda è profondamente inserita, una strategia che culmina nel 1995 quando l’azienda viene quotata alla Borsa Valori di Milano. Nei primi mesi del 2000 Brembo inizia ad allargare i suoi confini: acquisizioni in Brasile, Inghilterra, Svezia, e Joint Venture in Cina trasformano l’azienda italiana in un colosso mondiale. Nel novembre 2003, Brembo e DaimlerChrysler AG (oggi Daimler AG) sottoscrivono un accordo per la costituzione di una Joint Venture per lo sviluppo e la produzione di dischi freno in ceramica composita. Brembo Ceramic Brake Systems SpA (BCBS), con sede nel nuovo Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, a Stezzano (Bergamo), che nel gennaio 2004 ha iniziato la produzione dei primi dischi freno in ceramica composita. Nel 2004 Brembo presenta il nuovo impianto frenante per mountain bike di alta gamma, destinato ad applicazioni Down-hill e Free-ride. Nel 2005 diventa fornitore di Harley Davidson rafforzando così la propria posizione sul mercato americano, e sigla un accordo con la controllata indiana di Bosch, Kalyani Brakes Ltd di Pune (India) per la realizzazione di una joint-venture paritetica (50%-50%) per la produzione e la vendita di sistemi frenanti per motocicli.

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In February 2006 the Group’s third foundry was officially inaugurated in Dabrowa Gornicza, in Poland. This foundry is one of the most advanced disc technological centres in Europe, and it specialises in making discs for cars and for commercial and industrial vehicles. In May 2007 Brembo opened its new Research & Development Centre for developing mechatronics and sensor systems, located in the Kilometro Rosso Science and Technology Park in Stezzano (BG). 2008 was a very intense year for Brembo, and was studded with commercial and production agreements with a variety of companies, including Sabelt, Magneti Marelli and Daimler. And through Brembo China, the company came to own, directly and indirectly, a 70% stake in the Chinese NYABS company headquartered in Nanking. This will become Brembo’s main industrial centre in China, and will make braking systems for light commercial vehicles. In 2009, Brembo expanded its activities in Brazil to include the production and marketing of engine flywheels for the car industry, it officially opened its new factory in India for making braking systems for motorcycles and scooters, and it launched the new Breco brand (an acronym of “Brembo Company”) which specialises in braking systems for scooters and motorcycles of small and medium engine size (up to 250 cc) for the BRIC countries (Brazil, Russia, India and China) and other countries in southeast Asia (ASEAN). In May 2009, Brembo and SGL Group announced the setting up of an equal joint venture for brake discs made of carbon ceramic, creating a new company named Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes. The company develops carbon ceramic braking systems and produces and sells carbon ceramic brake discs, exclusively for the OEM car and commercial vehicle markets. Finishing as an aesthetic complement to a high-technology product As we mentioned at the start of the article, painting the braking systems is important for two reasons:

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Nel febbraio 2006 viene ufficialmente inaugurata la terza fonderia del Gruppo, a Dabrowa Gornicza, in Polonia. La fonderia è uno dei più avanzati poli tecnologici del disco in Europa ed è dedicata alla produzione di dischi per autoveicoli e veicoli commerciali e industriali. Nel maggio 2007 Brembo inaugura il suo nuovo Centro Ricerche e Sviluppo dedicato anche alla meccatronica e alla sensoristica all’interno del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano (Bg). Il 2008 è un anno molto intenso per Brembo, ricco di accordi commerciali e produttivi con una varietà di aziende, fra cui Sabelt, Magneti Marelli, Daimler. Inoltre, attraverso Brembo China, arriva a detenere, direttamente e indirettamente, il 70% della partecipata cinese NYABS con sede a Nanchino, che diventerà il principale polo industriale di Brembo in Cina, destinato alla produzione di sistemi frenanti per autoveicoli commerciali. Nel 2009 Brembo espande le proprie attività in Brasile per la produzione e la commercializzazione di volani motore per l’industria automobilistica, inaugura ufficialmente il suo nuovo stabilimento in India per la produzione di sistemi frenanti per motocicli e scooter e lancia il nuovo marchio Breco, acronimo di “Brembo Company”, marchio specificatamente dedicato ai sistemi frenanti per scooter e motociclette di piccola e media cilindrata (fino 250 cc) dei paesi denominati BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) e di altre nazioni del sud-est asiatico (ASEAN). Nel maggio 2009 Brembo e SGL Group annunciano la costituzione di una Joint-Venture paritetica nell’area dei dischi freno in materiale carbonio ceramico, dando vita alla nuova società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes, con lo scopo di sviluppare sistemi frenanti in carbonio ceramico e la produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico, esclusivamente per il mercato del primo equipaggiamento per auto e veicoli commerciali. La finitura quale complemento estetico di un prodotto altamente tecnologico Come accennato in apertura, la verniciatura dei sistemi frenanti ha una duplice valenza:


BREMBO: ITALIAN EXCELLENCE IN BRAKING SYSTEMS Brembo: l’eccellenza italiana nei sistemi frenanti

1 - The loading of Brembo discs on the coating line. 1 - Carico dischi Brembo per verniciatura 2 - Examples of coated discs 2 - Dischi Verniciati

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it’s necessary to give protection from corrosion to all parts of the disc that are visible when it’s fitted to the car, and the paint also preserves the car’s aesthetic appearance from the potential sight of a rusted disc through the spokes of alloy wheels. These days, cars are using bigger alloy wheels with thinner spokes, and the brake disc is often highly visible. Normally discs are not painted on cars fitted with steel wheels, which cover the components installed behind them. The painting process varies depending on the type of paint used, but it can generally be broken down into three phases:

è necessaria per fornire una protezione dalla corrosione a tutte quelle parti del disco che rimangono visibili quando questo è montato in vettura; in seconda battuta la vernice serve a preservare l’estetica della vettura dalla vista di un disco arrugginito attraverso le razze dei cerchi in lega. Oggi, infatti, le vetture adottano cerchi in lega sempre più grandi, con razze sempre più sottili, ed il disco rimane spesso molto visibile. Non viene di norma adottata la verniciatura del disco in tutte le vetture dotate di cerchio in lamiera, che copre la meccanica retrostante. Il processo di verniciatura varia a seconda del tipo di vernice utilizzato, ma si può generalmente descrivere in tre fasi:

• The disc goes through a plant (fig. 1) where it is thoroughly washed, subjected to a “passivation” treatment that increases its resistance to corrosion, and is completely dried. This phase can be eliminated if the disc is painted “in-line”, i.e. immediately after the mechanical production process, since it does not have the chance to be contaminated by external agents. • The second phase is the painting itself. The paint is applied with high precision by digitally-controlled spray nozzles or is applied by robots, to avoid the presence of paint in areas that are important for fitting the disc. • The third phase is drying the paint, which is done by passing the disc through a tunnel kiln, or by heating the disc through the application of high-intensity induced currents. Several types of paint are used depending on the

• il disco transita in un impianto (fig. 1) che effettua un accurato lavaggio, un trattamento di “passivazione”, che serve ad aumentare la resistenza alla corrosione, ed un’asciugatura accurata. Questa fase si può evitare se il disco viene verniciato “in linea”, cioè subito dopo la lavorazione meccanica, poiché non ha il tempo di essere contaminato da agenti esterni. • La seconda fase è la verniciatura, durante la quale l’applicazione è effettuata con elevata precisione da pistole guidate a controllo numerico o applicate su dei robot, per evitare presenza di vernice in zone funzionali al montaggio del disco. • La terza fase è l’essiccazione della vernice, che avviene tramite passaggio in un forno a tunnel, oppure mediante il riscaldamento del disco ottenuto con l’applicazione di correnti indotte ad elevata intensità. Vengono utilizzate diverse tipologie di vernice a

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FOCUS ON TECHNOLOGY Tecnologia in primo piano

specific requirements of the customer, in terms of resistance to corrosion or the aesthetic effect desired. The principal types of paint used are grey or black epoxy paints (the company’s main supplier is Alcea, based in Senago-MI), grey zinc paint and “geomet” paint with metal pigments that give a “satin-finish aluminium” effect (fig. 2). The principal requirement is the paint’s resistance over time, i.e. its resistance to corrosion and heat. To test and monitor this characteristic, Brembo uses a saline mist chamber that simulates acute environmental conditions, in which the disc is held in a very humid atmosphere with a high salt content. Other requirements, common to all paints, are scratch-resistance and application that is free from drips, sagging or lumps. For most of its production Brembo uses low-solvent or totally solvent-free paints. In recent years these paints have evolved to fill the “gap” (in terms of resistance and difficulty of application) that had existed between them and traditional paints. The advantages for the environment are especially measurable in terms of solvent emissions, which are drastically reduced, and there are also economic gains, with greater manageability and a lower overall complexity of production plants, which no longer need to be designed to operate in inflammable atmospheres and hence do not need to be housed in special chambers. Counting just the Brembo factories in Europe, production in 2009 will total around 12 million discs, of which about half will go through the painting process.

a seconda delle specifiche richieste dal cliente in termini di resistenza alla corrosione, o di effetto estetico che si vuole ottenere. Principalmente si utilizzano vernici epossidiche grigie o nere (fornitore principale di vernici è Alcea di Senago (MI), vernice a base di zinco grigia e vernice “geomet”con pigmenti metallici ad effetto “alluminio satinato” (fig. 2). Il requisito principale è la resistenza della vernice nel tempo, quindi alla corrosione ed al calore. Per verificare e tenere monitorata questa caratteristica si utilizza una camera di nebbia salina, che simula le peggiori condizioni ambientali, dove il disco viene tenuto in un’atmosfera caratterizzata da elevata umidità ed alto contenuto di sale. Altri requisiti, comuni a tutte le verniciature, sono la resistenza ai graffi, l’applicazione priva di gocce, colature o grumi. Utilizziamo per una buona parte della produzione vernici a basso contenuto, o totalmente prive di solventi; queste vernici negli ultimi anni stanno evolvendo, colmando i “gap” di resistenza e difficoltà d’applicazione rispetto alle vernici tradizionali. I vantaggi per l’ambiente sono soprattutto riscontrabili nelle emissioni di solventi, che subiscono drastiche riduzioni; mentre da un punto di vista economico, si ottiene certamente una maggiore gestibilità e una minore complicazione degli impianti, che non devono essere progettati per lavorare in atmosfere infiammabili e non richiedono così una localizzazione in appositi locali. Prendendo come base i soli stabilimenti Brembo in Europa, la produzione nel 2009 si chiuderà a circa 12 milioni di dischi, dei quali circa la metà sottoposta a processo di verniciatura.

Kilometro rosso: the science and technology park Kilometro rosso: il parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso is an industrial park that hosts companies, research centres, laboratories and high-tech production facilities. Built in Stezzano, Lombardy on a site 392,000 square metres in area, of which 90,000 square metres are covered, Kilometro Rosso is a very distinctive landmark on the A4 autostrada heading towards Bergamo, with its bright red, 1,000-metre long façade (from which the park gets its name) leaping

Kilometro Rosso è un parco che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori e attività di produzione high-tech. Costituito a Stezzano su un’area di 392mila metri quadri, di cui 90mila coperti, il Kilometro Rosso si presenterà a regime come uno dei principali campus europei nel campo della ricerca e dell’innovazione, che occuperà circa 3mila tra tecnici e ricercatori di Brembo, Italcementi,

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BREMBO: ITALIAN EXCELLENCE IN BRAKING SYSTEMS Brembo: l’eccellenza italiana nei sistemi frenanti immediately into view. When fully operational, it will be one of the principal European campuses for research and innovation, and will employ 3,000 people including technicians and researchers from Brembo, Italcementi, Istituto Mario Negri, the University of Bergamo, Daimler Chrysler and many other companies, small and large, with cooperation from Boston’s prestigious MIT. Designed by the famous French architect, Jean Nouvel, Kilometro Rosso’s 10-metre-high red wall is made of lamellar aluminium and is currently nearing completion. The wall is punctuated by large openings, the shapes of which are intentionally reminiscent of the air intakes of a car body shell: these openings allow cars to enter and proceed to the car park, and they also allow pedestrian access to the various buildings on the campus which are located behind the wall. In May 2007 Brembo opened its new Research & Development Centre in the Kilometro Rosso Science and Technology Park. Brembo has allocated nearly 5% of its turnover to the new research centre, as well as around 10% of its employees (mostly engineers), drawn from no fewer than 15 different countries. Research into mechatronics is a key focus point of Brembo’s Research Centre, and Brembo’s arrival means that Kilometro Rosso Park is at the forefront of Italian research in this area. Mechatronics is a frontier science that combines mechanical engineering, electronics engineering and computer engineering, and it will lead to the development of the new breed of electromechanical braking systems (brake-by-wire) that will gradually supplant the hydraulic systems currently in use and which will herald a major leap forward in braking system quality, with an electric control unit managing the braking instead of the pressure placed by the driver’s foot on the brake pedal. The ‘Intellimech’ Consortium, of which 18 companies including Brembo are already members, and which is also headquartered at the Kilometro Rosso Park, aims to experiment with and integrate mechatronics expertise and technologies, for subsequent development for various different proprietary applications.

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Istituto Mario Negri, Università di Bergamo, Daimler Chrysler e di numerose altre aziende, piccole e grandi, con la collaborazione del prestigioso Mit di Boston. Ideato dal grande architetto francese Jean Nouvel, il Kilometro rosso si caratterizza per un muro rosso di alluminio lamellare alto 10 metri che affianca l’autostrada A4 e che a lavori ultimati raggiungerà la lunghezza di un chilometro: la sua continuità è interrotta da grandi aperture sagomate in modo da ricordare le prese d’aria di una scocca d’auto: da qui il passaggio delle auto dirette al parcheggio e l’accesso pedonale ai vari edifici del campus che sorgono dietro il muro. Brembo ha inaugurato nel maggio 2007 il suo nuovo Centro di Ricerche e Sviluppo all’interno del Parco Kilometro Rosso. Alla nuova struttura di ricerca Brembo destina quasi il 5% del fatturato e l’impegno di circa il 10% del personale, in gran parte ingegneri, proveniente da ben 15 Paesi diversi. La ricerca sulla meccatronica è un punto focale del Centro Ricerche Brembo e troverà proprio nel parco Scientifico Kilometro Rosso la sua massima espressione italiana. La meccatronica è una scienza di confine che mette insieme meccanica, elettronica e informatica, e porterà a sviluppare i nuovi sistemi frenanti elettromeccanici (brake by wire) che gradualmente costituiranno quelli idraulici attualmente in uso e garantiranno un grande salto di qualità nei sistemi frenanti, con una centralina elettrica che gestirà la frenata al posto della pressione esercitata dal piede del guidatore sul pedale del freno. Il Consorzio ‘Intellimech’, a cui partecipano già 18 aziende, tra cui Brembo, e che ha sede sempre presso Kilometro Rosso, ha l’obiettivo di sperimentare e integrare conoscenze e tecnologie legate alla meccatronica che possono poi essere sviluppate per applicazioni proprietarie diverse.



OXIDAL SYSTEM – NEW TECHNOLOGY IN THE ANODIC OXIDATION PROCESSES FOR A HUGE RANGE OF FINISHES Oxidal System - Innovazione tecnologica nei processi di ossidazione anodica per una vastissima gamma di finiture Francesco Stucchi - Editorial Director/Direttore Editoriale

Opening Photo - The anodic bars go into the fixing tanks, the last stage of the treatment before drying Foto d’Apertura - Le barre anodiche in entrata nelle vasche di fissaggio, ultima fase del trattamento prima dell’asciugatura

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xidal System (fig.1) is located in Inverigo, in the heart of the dynamic area of Brianza: starting business last September, the company can count on the decades of experience of its founders, including Ivana Colciago who opened the doors of this brand new company to us (fig.2). “Oxidal System – explained Ivana Colciago – was established in order to increase the production capacity of the old company, which went under another name. Recently demand has been continually growing and, independently of the crisis, more and more companies have been asking for the polishing and satin finishing of aluminium products. We realised that our machinery was obsolete and the space very limited, and we realised that this could have compromised the growth we had planned. So we decided to make a serious


FOCUS ON TECHNOLOGY Tecnologia in primo piano

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commitment. The possibility of providing the polishing and satin finishing service as part of our anodic oxidation process had been an “extra” that allowed us to avoid the worst effects of the economic crisis that has been underway for a few years now”. In the brand new 3,000m 2 premises, there are 19 people working together with the three partners. The company has installed advanced systems and the latest generation machines: from machines for mechanical polishing to large semi-automated lines for anodic oxidation, up to systems for treating the process water. The company operates in various sectors: profiles for frame manufacturers, furnishing, shower cubicles, mobile partitions, handles and other furnishing accessories (fig. 3).

Inverigo, nel cuore dell’operosa Brianza, ha sede la Oxidal System (fig.1). Partita lo scorso settembre, l’azienda conta sull’esperienza ultraventennale dei soci fondatori, fra cui Ivana Colciago che ci ha aperto le porta di questa nuovissima azienda (fig.2) “Oxidal System – racconta Ivana Colciago – è stata fondata per incrementare la capacità produttiva della vecchia azienda, presente sul mercato con un’altra ragione sociale. Negli ultimi tempi la richiesta era in continua crescita e, indipendentemente dalla crisi, sempre più aziende ci richiedevano il servizio di brillantatura e satinatura di manufatti in alluminio. Ci rendemmo conto che i nostri impianti erano obsoleti e gli spazi limitati e questo avrebbe potuto compromettere lo sviluppo che ci eravamo imposti. Decidemmo allora di fare il grande passo. La possibilità di fornire sia il servizio di brillantatura che quello di satinatura, all’interno del processo di ossidazione anodica, è stato il “plus” che ci ha consentito di non risentire degli effetti negativi della crisi economica, in atto ormai da un paio d’anni”. All’interno del nuovissimo stabilimento di 3.000m2 coperti, operano in totale 19 persone, cui si aggiungono i tre soci. L’azienda ha installato impianti all’avanguardia e macchinari di ultima generazione: dalle macchine per la lucidatura meccanica, alla grande linea semiautomatica per l’ossidazione anodica, fino agli impianti per il trattamento delle acque di processo. L’azienda opera nei più svariati settori: profilati per la serramentistica, arredamento, box doccia, pareti mobili, maniglie e altri complementi d’arredo (fig. 3)”. La finitura meccanica I profili o i manufatti grezzi in alluminio sono sottoposti ad a una prima fase di lucidatura meccanica con l’ausilio di macchine automatiche e manuali della GMB di Montellabbate (PU), in grado di ottenere diversi tipi di finitura. Questa operazione è necessaria sia per rimuovere eventuali difetti d’estrusione, sia per ottenere la finitura spazzolata, lucida, semilucida o scotch brite (fig. 4). Il reparto dispone di: - due pulitrici a bancale per la pulitura meccanica di profilati in alluminio, composte da due gruppi

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OXIDAL SYSTEM – NEW TECHNOLOGY IN THE ANODIC OXIDATION PROCESSES FOR A HUGE RANGE OF FINISHES Oxidal System - Innovazione tecnologica nei processi di ossidazione anodica per una vastissima gamma di finiture The mechanical finishing The profiles and the unworked aluminium products are subjected to an initial mechanical polishing stage using manual and automated machinery from GMB in Montelabbate (PU), which can provide various types of surface finishes. This operation is necessary for removing any defects arising from the extrusion, as well as for obtaining the brushed, gloss, semi-gloss or scotch brite finish (fig. 4). The division has: - Two cleaning machines for mechanically cleaning the aluminium profiles, composed of two brush units. The first unit is used for preparing the profile using brushes and pastes suitable for roughing (removing the extrusion lines and softening of the aluminium); the second unit, on the other hand, uses brushes and pastes suited to polishing the profile. - A brushing machine for the satin finishing of aluminium profiles using scotch brite brushes. - A machine for the wet satin finishing of profiles using steel or tinex brushes. - Three machines for the manual cleaning or frosting of small items or shaped profiles, with variable speed motors and the possibility of working with various types of utensils. The process line The anodic oxidation system (Monti Engineering) is composed of a total of 43 tanks (fig. 5 -6). After polishing, the profiles and items are sent to the part of the system where they are hooked onto anodic bars with special frames or jigs made of aluminium or titanium depending on the dimensions of the pieces to be treated and the final finish you want to give. The loading zone, located on the side of the oxidation line, has been designed to fully exploit the potential of the system and is composed of various stations and two storage areas at the ends so as not to create idle time at the start and end of the process (fig.7). After being loaded, the anodic bar is transferred

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spazzole. Il primo gruppo viene utilizzato per la preparazione del profilato con l’utilizzo di spazzole e paste adatte alla sgrossatura (rimozione delle righe di estrusione e ammorbimento dell’alluminio); il secondo gruppo invece con spazzole e paste dedicate alla lucidatura del profilato. - Una spazzolatrice per la satinatura di profilati di alluminio tramite spazzole in scotch brite. - Una macchina per la satinatura ad umido di profilati con l’utilizzo di spazzole in acciaio o tinex. - Tre macchine per la pulitura o smerigliatura in manuale di minuteria o profilati sagomati, con motori a velocità variabile e possibilità di lavorare con diverse tipologie di utensili. La linea di processo L’impianto d’ossidazione anodica (Monti Engineering) è costituito da un totale di 43 vasche (figg.5 - 6). Dopo la lucidatura, i profili e i manufatti sono trasferiti nella zona di aggancio dell’impianto dove sono fissati sulle barre anodiche con appositi telai o pendini realizzati in alluminio o titanio a seconda delle dimensioni dei pezzi da trattare e della finitura finale che si vuole conferire al pezzo. La zona di carico, posizionata a lato della linea d’ossidazione, è stata studiata per ottimizzare al massimo le potenzialità dell’impianto


FOCUS ON TECHNOLOGY Tecnologia in primo piano

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to the oxidation line where three semiautomated operator-controlled bridge cranes take them and then send them, in sequence, to the tanks for the process. Depending on whether the pieces have to be polished or satin finished, the frames in the first stage take different routes. The brightening process This brightening process allows you to obtain an effect that is much in demand, especially in the furnishing sector. To get this mirror-like effect, in silver or other colours, the products are initially subjected to a mechanical polishing. The chemical polishing process is composed of seven stainless steel tanks, the first of which is for degreasing, and later, after various rinsing, the frames are immersed in the brightening process tank containing an acidic solution. The brightening zone was designed and constructed to be extremely safe: both the tank containing the tri-acid solution as well as the successive washing, are closed inside an insulated cabin. After a pre-established immersion time, the frame is taken to the next stations (fig.8).

ed è costituita da diverse stazioni e da due polmoni d’accumulo alle estremità per non creare tempi morti all’inizio e alla fine del processo (fig.7). Dopo il carico la barra anodica è trasferita da una navetta sulla linea d’ossidazione dove tre carri ponte semiautomatici, manovrati da operatori, la prelevano per poi indirizzarla, in sequenza, nelle vasche per il processo. A seconda che i pezzi debbano essere sottoposti a brillantatura o satinatura, i telai nella prima fase seguono percorsi diversi. La brillantatura La brillantatura permette d’ottenere un effetto molto richiesto soprattutto nel settore dell’arredamento. Per ottenere questo effetto “a specchio” argento o in vari colori, i manufatti sono inizialmente sottoposti a una lucidatura meccanica. Il ciclo di brillantatura chimica è composto da sette vasche in acciaio inossidabile: la prima vasca è dedicata allo sgrassaggio, successivamente, dopo vari risciacqui, i telai sono immersi nella vasca di brillantatura contenente una soluzione acida. La zona dedicata alla brillantatura è stata progettata e costruita per operare nella massima sicurezza: sia la vasca contenente la soluzione tri-acida che il successivo lavaggio, sono chiuse all’interno di una cabina isolata.

1 - The Oxidal System premises in Inverigo (Co) 1 - La sede della Oxidal System a Inverigo (Co) 2 - Two of the partners: Ivana Colciago with her husband 2 - Due dei soci: Ivana Colciago con il marito

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OXIDAL SYSTEM – NEW TECHNOLOGY IN THE ANODIC OXIDATION PROCESSES FOR A HUGE RANGE OF FINISHES Oxidal System - Innovazione tecnologica nei processi di ossidazione anodica per una vastissima gamma di finiture

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3 - Some items waiting to be treated 3 - Alcuni manufatti in attesa del trattamento

4 - One of the machines for the mechanical finishing of the profiles before the anodic oxidation processes 4 - Una delle macchine per la finitura meccanica dei profili prima dei processi d’ossidazione anodica

5 - The anodic oxidation plant 5 - L’impianto d’ossidazione anodica

6 - The layout of the anodic oxidation line 6 - Il lay-out della linea d’ossidazione anodica

After rinsing, the pieces go into the tank containing the gloss solution. Chemical satin finish Unlike brightening, the satin finish stage takes place after mechanical treatment, through the immersion of the profiles and products in tanks (fig.9) containing sodium-based solutions, dissolved aluminium and additive. Anodic oxidation After the brightening or satin finish processes, the pieces undergo the anodic oxidation process for forming the protective oxide layer that renders the surface stable and weather resistant.

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Dopo un tempo d’immersione predeterminato il carro preleva il telaio e lo trasla alle stazioni successive (fig.8). Dopo il risciacquo i pezzi entrano nella vasca contenente il de-patinante. La satinatura chimica A differenza della brillantatura, la fase di satinatura avviene, dopo un eventuale trattamento meccanico, attraverso l’immersione dei profili o manufatti in vasche contenenti soluzioni a base di soda, alluminio disciolto e additivo (fig.9). L’ossidazione anodica Dopo i processi di brillantatura o di satinatura i manufatti subiscono il processo di ossidazione anodica


FOCUS ON TECHNOLOGY Tecnologia in primo piano

Coloration If required, the product is coloured. The system has 6 tanks for 6 different colours. Fixing The last stage of the cycle, the fixing, is crucial. Oxidal System has a low temperature fixing tank with a successive hot fixing tank as required by the Qualanod specifications. After the final rinse in demineralised water, the bars go into the hot air drying oven. A loop car positioned after the oven finally takes the anodic bars to the unloading zone equipped with a storage area. Included with the system are current rectifiers, cooling systems for the oxidation process with units outside the tanks, the refrigeration unit for the cooling water, the steam generator for heating the process tanks that need fixed and automatically controlled temperatures. The system also has pumps for dosing products, which allow the tank to be reinstated by keeping the baths within optimal values (fig.10). Water treatment The waste water coming from the various washing processes are treated by a chemicalphysical plant: after accumulating in special tanks, the waste water is sent to a neutralisation tank (ph correction). Later, all the water flows into the flocculation tank containing a polyelectrolyte. The flocculated product then passes into the decanter where the sludge deposits

per la formazione dello strato protettivo di ossido che rende la superficie stabile e resistente agli agenti atmosferici. La colorazione Se richiesto, il manufatto viene colorato. L’impianto dispone di 6 vasche per altrettanti colori diversi. Il fissaggio L’ultima fase del ciclo, il fissaggio, è fondamentale. Oxidal System dispone di una vasca di fissaggio a bassa temperatura con successivo passaggio in una vasca di fissaggio a caldo come richiesto dalla normativa specifica Qualanod. Dopo il risciacquo finale in acqua demineralizzata, le barre entrano nei forni d’asciugatura ad aria calda. Una navetta, posizionata dopo il forno trasla infine le barre anodiche nella zona di scarico dotata di un “buffer” di accumulo. A corredo dell’impianto, ci sono i raddrizzatori di corrente, i sistemi di raffreddamento del processo d’ossidazione con gruppi esterni alle vasche, il gruppo frigorifero per l’acqua di raffreddamento, il generatore di vapore per il riscaldamento delle vasche di processo che necessitano di temperature prestabilite e controllate automaticamente. L’impianto dispone inoltre di pompe di dosaggio dei prodotti che permettono di reintegrare la vasche mantenendo i bagni nei valori ottimali (fig.10). Il trattamento delle acque Gli effluenti provenienti dai vari processi di lavaggio, sono trattati da un impianto chimico – fisico: dopo l’accumulo in appositi serbatoi, gli effluenti sono inviati in una vasca di neutralizzazione (correzione del ph). Il prodotto flocculato passa poi nel decantatore dove i fanghi si depositano sul fondo per poi essere trattati

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7 - The line’s loading and unloading zone 7 - La zona di carico e scarico della linea 8 - In the background: the brightening zone is equipped with a closed cabin that completely isolates the area when pieces are immersed in the brightening tanks and then later rinsed 8 - Sul fondo: la zona di brillantatura è dotata di una cabina che chiudendosi, isola completamente la zona durante il processo d’immersione nelle vasche di brillantatura e del successivo risciacquo

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OXIDAL SYSTEM – NEW TECHNOLOGY IN THE ANODIC OXIDATION PROCESSES FOR A HUGE RANGE OF FINISHES Oxidal System - Innovazione tecnologica nei processi di ossidazione anodica per una vastissima gamma di finiture The waste water coming from the postbrightening washing tanks is treated separately and it flows into an evaporator where the distilled water is then recuperated using the technological cycle. Fumes A centralised suction system captures the fumes coming from the process line, which pass through two wet scrubbers.

9 - The chemical satin finish tank 9 - La vasca di satinatura chimica 10 - The dosing pumps 10 - Le pompe di dosaggio

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nella filtropressa. L’acqua chiarificata passa poi in un filtro-sabbia prima di essere scaricata nella rete consortile. I reflui provenienti dalle vasche di lavaggio post-brillantatura sono trattate separatamente e confluiscono in un evaporatore dove l’acqua distillata viene poi recuperata per il ciclo tecnologico. I fumi Un impianto di aspirazione centralizzato capta i fumi provenienti dalla linea di processo che passano attraverso due torri d’abbattimento ad umido.


FOCUS ON TECHNOLOGY Tecnologia in primo piano

THE PRODUCTS USED BY OXIDAL SYSTEM from the engineering department of Alufinish Italia To Oxidal System we supply the degreaser, the deoxidiser, the additives for satin finishing, the products for fixing and many others. The most innovative products are the following: DEGREASING AGENT – ALFICLEAN 160 – is a liquid degreaser formulated to remove polishing pastes without harming the metal base. DEOXIDISER AFTER BRIGHTENING – ANALIN DX 70 – is a liquid deoxidiser / film remover additive designed to effectively replace nitric acid solutions in the film removal or neutralisation processes in anodic oxidation processes. CHEMICAL SATIN FINISHING – ALFISATIN 339/1 – is a satin finish additive capable of increasing the draining power of the solution. NEUTRALISATION – ALFIDEOX 75 – is an oxygenated water-based neutralising product. The product stands out for the fact that it needs no successive washing and for the fact that to maintain the concentration of sulphuric acid, the solutions of sulphuric acid depleted by the oxidation are recuperated.. COLD FIXING – ALFISEAL 982 – is a modern cold fixing bath for anodised aluminium. It is produced as a liquid and is therefore easy to use. The product satisfies all the tests of quality required these days. The requirements of Qualanod (ISO 3210 with metric acid immersion) can be fully satisfied using a successive passage in hot water or by using hot fixing. HOT RINSE/HOT FIXING – ALFISEAL 973 – is a liquid fixing additive that contains no heavy metals and which has been formulated to prevent deposits in the fixing. The product stands out because of it is extremely stable with regard to overdosing and the ISO 3210 loss of weight test. The product fully satisfies the following tests with water without phosphates and silicates: ISO 3210 DIN EN 12373-7 (chromic acid-phosphoric acid) - ISO 2143 DIN EN 12373-4 (dye spot test) - ISO 2931 DIN EN 12373-5 (admittance). The product is particularly interesting because of the long solution life and its good stability. Items that have been fixed have a flawless and clean surface even after a long period of time if the solutions are continuously filtered using a suitable filtration system.

I PRODOTTI UTILIZZATI DALLA OXIDAL SYSTEM a cura dell’ufficio tecnico di Alufinish Italia A Oxidal System forniamo lo sgrassante, i decapanti, gli additivi per la satinatura, i prodotti per il fissaggio e molti altri ancora. I prodotti più innovativi fra quelli forniti sono i seguenti. SGRASSANTE - ALFICLEAN 160 – è uno sgrassante liquido formulato per la rimozione delle paste di lucidatura senza creare alcun attacco sul metallo base. DEPATINANTE DOPO BRILLANTATURA - ANALIN DX 70 - è un additivo liquido disossidante / depatinante studiato per sostituire efficacemente soluzioni di acido nitrico nei processi di depatinatura o neutralizzazione in processi di ossidazione anodica. SATINATURA CHIMICA - ALFISATIN 339/1 - è un additivo satinante in grado di aumentare il potere drenante della soluzione. NEUTRALIZZAZIONE - ALFIDEOX 75 - è un prodotto neutralizzante a base di acqua ossigenata. Il prodotto si distingue per il fatto che non necessita di risciacquo successivo e per il fatto che per il mantenimento della concentrazione di acido solforico si recuperano le soluzioni di acido solforico esauste dell’ossidazione FISSAGGIO A FREDDO - ALFISEAL 982 – è un moderno bagno di fissaggio a freddo per alluminio anodizzato. Viene prodotto in forma liquida offrendo quindi una facilità nell’uso. Il prodotto soddisfa tutti i test di qualità richiesti oggigiorno. I requisiti del Qualanod (ISO 3210 con immersione di acido nitrico) possono essere completamente soddisfatti mediante un passaggio successivo in acqua calda o mediante passaggio in fissaggio a caldo. RISCIACQUO CALDO/FISSAGGIO A CALDO - ALFISEAL 973 - è un additivo liquido di fissaggio esente da metalli pesanti formulato per evitare i depositi del fissaggio. Il prodotto si distingue per la sua alta stabilità nei riguardi del sovradosaggio e nei riguardi del test della perdita di peso ISO 3210. Il prodotto soddisfa pienamente i seguenti test previsti con acqua senza fosfati e silicati: ISO 3210 DIN EN 12373-7 (chromic acid-phosphoric acid) - ISO 2143 DIN EN 12373-4 (dye spot test) - ISO 2931 DIN EN 12373-5 (admittance). Questo prodotto si distingue specialmente per lunghi periodi di durata delle soluzioni e per la buona stabilità. I particolari fissati mostrano una superficie perfetta e pulita anche dopo un lungo periodo di tempo se le soluzioni sono continuamente filtrate da un idoneo sistema di filtrazione.

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HIGHLY ABRASION RESISTANT POWDER COATINGS Vernici in polvere altamente resistenti all‘abrasione Thomas Schmidt, TIGER Coatings Austria

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ard Particles in soft shell Newly developed highly abrasion resistant powder coatings will allow significant improvements of coated products and will open up new markets for powder coatings. On the base of innovative hard ceramic material particles it is now feasible improving the abrasion resistance of powder coatings more that 100 %. Liquid nano-coatings in the last few years have shown the way that abrasion and scratch resistance can be brought to a new level of performance. However, so far these improvements could not be materialized in powder coatings. A totally new generation of highly abrasion resistant powder coatings from TIGER Coatings now shows extraordinary improvements. Nearly all types of powder coatings from TIGER Coatings could be modified with this newly developed technology improving the abrasion resistance of the standard powder coatings up to more than 100 % while maintaining all


Opening Photo: Powder coated office chairs

Foto d’Apertura: Sedie da ufficio verniciate a polveri

INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

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articelle dure in un involucro morbido Le vernici in polvere altamente resistenti all’abrasione sviluppate recentemente permetteranno significativi miglioramenti dei manufatti verniciati e apriranno nuovi mercati per le polveri. Sulla base delle nuove particelle ceramiche dure è ora possibile elevare la resistenza all’abrasione delle vernici in polvere di oltre il 100 %. Le nano-vernici liquide, negli ultimi anni, hanno mostrato il modo in cui la resistenza all’abrasione e al graffio possono essere portate a un nuovo livello di prestazione. Fino ad ora, comunque, questi miglioramenti non potevano essere introdotti nelle vernici in polvere. Attualmente una generazione totalmente nuova di vernici in polvere altamente resistenti all’abrasione della Tiger Coatings mostrano miglioramenti straordinari. Quasi tutti i tipi di vernici in polvere prodotte da Tiger Coatings possono essere modificate con questa tecnologia appena sviluppata, migliorando la resistenza all’abrasione delle polveri standard fino a oltre il 100 % e conservandone contemporaneamente tutte le proprietà, ad esempio quelle meccaniche, in uno spettro simile.

other properties like mechanical performance in a similar range. Scratch resistance is not abrasion resistance The abrasion resistance of a coating film is defined as the strength and robustness of the coating against friction while maintaining the original coating thickness. One has to distinguish clearly between scratch resistance and abrasions resistance. Both properties are basically different. For example, a scratch resistant coating is not necessarily abrasion resistant and vice versa. While an abrasion resistant coating shows a high durability against larger area laminar friction, a scratch resistant coatings shows robustness against sharp corners and spot loadings. Modern developments at TIGER Coatings try to integrate both properties in one powder coating. Abrasion resistance is typically tested with the TABER Abrasor, see fig. 1. Beside of this test a whole lot of other standard test methods or company

La resistenza al graffio non è la resistenza all’abrasione La resistenza all’abrasione di un film di vernice è definita come la forza e la robustezza della vernice contro l’attrito con la conservazione allo stesso tempo dello spessore di rivestimento originario. Si deve distinguere chiaramente fra resistenza al graffio e resistenza alle abrasioni. Le due proprietà sono fondamentalmente diverse. Ad esempio, una vernice resistente al graffio non è necessariamente resistente all’abrasione e viceversa. Mentre una vernice resistente all’abrasione mostra un’elevata resistenza all’attrito laminare prodotto da superfici grandi, una vernice resistente al graffio mostra resistenza contro l’attrito prodotto da spigoli acuti. Gli sviluppi recenti alla TIGER Coatings provano a integrare entrambe le proprietà in un’unica vernice in polvere. La resistenza all’abrasione è tipicamente testata con il TABER Abrasor (fig. 1). Accanto a questo test, esiste un’intera serie di metodi standard o procedure di controllo aziendali interne per testare le caratteristiche di deterioramento di prodotti specifici. Metodi di controllo ulteriori sono, ad esempio, il test

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HIGHLY ABRASION RESISTANT POWDER COATINGS Vernici in polvere altamente resistenti all‘abrasione

1 - Typically the TABER Abrasor will be used for testing abrasion resistance 1 - Per testare la resistenza all’abrasione verrà utilizzato tipicamente il TABER Abrasor 2 - Wear test of standard and modified products according to Einlehner wear test 2 - Test d’usura di prodotti standard e modificati secondo il test di usura Einlehner

internal test procedures are in place for testing wear properties of specific product. Further test methods are for example the linear abrasion test, the fastness to crocking test, the falling sand test or the car wash test. No wear via hard particles Achieving superior abrasion resistance was possible by adding hard ceramic particles to powder coatings. Usually this can not be done as such types of hard ceramic particles will cause extreme wear on the powder coating manufacturing machines and also at the applicators equipment such as powder pumps and powder guns. Fig. 2 shows the results of a wear test comparing the wear of equipment using standard powder coatings in comparison with abrasion resistant modified powders with soft coated and uncoated ceramic particles. It can clearly be noticed that the soft coated particles will not cause any excessive wear like the uncoated particles. Newly developed hard ceramic particles with soft shell allow now the use of these hard ceramic particles in powder coatings without any disadvantage of excessive wear of equipment. Therefore totally new levels of abrasion resistance can now be achieved with TIGER powder coatings. A new manufacturing process made it possible to coat hard ceramic particles with a soft shell covering all tips and hard edges and corners of these particles. These encapsulated hard particles appear soft on their surface and will not cause any excessive wear.

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di abrasione lineare, di velocità alla criccatura, il test della sabbia in caduta e il test dell’autolavaggio. Nessuna usura anche con particelle dure Il raggiungimento di una superiore resistenza all’abrasione è reso possibile aggiungendo particelle ceramiche dure alle vernici in polvere. Solitamente questo non può essere fatto, dal momento che tali tipi di particelle causerebbero un’usura estrema alle macchine di produzione polveri e ugualmente alle apparecchiature degli applicatori, come pompe e pistole per vernici in polvere. La fig. 2 mostra i risultati di un test di usura che compara l’usura di apparecchiature che utilizzano vernici in polvere standard rispetto a vernici in polvere modificate resistenti all’abrasione con particelle ceramiche con rivestimento morbido o prive di rivestimento. Si può facilmente notare che le particelle con involucro morbido non causeranno alcuna usura eccessiva, così come le particelle non rivestite. Le particelle ceramiche dure con rivestimento morbido recentemente messe a punto consentono oggi l’utilizzo di tali particelle ceramiche nelle vernici in polvere senza lo svantaggio di un’usura eccessiva delle apparecchiature. Quindi con le vernici in polvere Tiger possono essere oggi raggiunti livelli di resistenza all’abrasione totalmente nuovi. Un nuovo processo produttivo ha reso possibile rivestire le particelle ceramiche dure con un involucro morbido che copre tutte le sporgenze, i bordi rigidi e gli spigoli di queste particelle. Queste particelle dure incapsulate appaiono morbide sulla superficie e non causeranno alcuna usura eccessiva.


The soft shell of the particles will remain in place during the whole powder coating manufacturing process and also during application of the powder coatings at the coating company. Only during the curing process in the oven the soft shell will melt and will set free the hard particles. The hard particles will then be distributed homogeneously within the powder coating film and will provide protection against abrasive wear, see fig.3 and 4. At the same time the molten soft shell will move to the surface of the powder coatings and will improve the performance of the coating as a surface additive. This material will improve the slip on the surface and therefore will improve the scratch resistance slightly. 100 % more abrasion resistance Fig.5showstheabrasionresistanceofastandardpowder coating (TIGER Drylac® Series 089) in comparison with a modified highly abrasion resistant coating. A TABER Abrasor test resulted in only 130 mg weight loss compared to 290 mg weight loss for the standard Series. It has to be well noted that already standard

L’involucro morbido resterà al suo posto per tutta la durata del processo produttivo delle vernici in polvere e anche durante la loro applicazione presso il verniciatore. Solo durante il processo di polimerizzazione nel forno l’involucro si fonderà liberando le particelle dure che si distribuiranno omogeneamente all’interno del film di vernice in polvere e forniranno protezione contro l’abrasione, vedere le figg. 3 e 4. Allo stesso tempo l’involucro morbido fuso si muoverà verso la superficie delle vernici in polvere e migliorerà la prestazione della vernice come un additivo superficiale. Questo materiale migliorerà lo scivolamento sulla superficie e quindi migliorerà lievemente la resistenza al graffio del film. 100 % in più di resistenza all’abrasione La fig. 5 mostra la resistenza all’abrasione di una vernice in polvere standard (TIGER Drylac® Series 089) comparata con una vernice modificata altamente resistente all’abrasione. Il test con l’abrasore TABER ha dato come risultato una perdita di peso di soli 130 mg rispetto ai 290 mg della polvere standard. È da notarsi che le vernici in polvere sono già ben


HIGHLY ABRASION RESISTANT POWDER COATINGS Vernici in polvere altamente resistenti all‘abrasione

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3 - The hard ceramic particles are coated with a soft shell 3 - Le particelle ceramiche dure sono rivestite con un guscio morbido 4 - Schematical drawing of a highly abrasion resistant powder coating film after curing 4 - Disegno schematico di un film di vernice in polvere altamente resistente all’abrasione dopo la polimerizzazione 5 - TABER Abrasor test results with a standard and a highly abrasion resistant powder coating according to ASTM D4060-07 5 - I risultati di un test TABER Abrasor con una vernice in polvere standard e una altamente resistente all’abrasione secondo ASTM D4060-07

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powder coatings are well received in the market for the robust surface properties and the new abrasion resistant modification is dramatically improving the already excellent powder coated surfaces. Overall the performance of the modified powder coatings could be improved by more than 100 % in abrasion resistance. The highly abrasion resistant powder coatings already found their way into the market and several products in stores&fixtures markets such as clothing hangers (fig. 6), shelving systems, and shopping carts or hand and foot rails, office chairs, sun umbrella posts (fig. 7), industrial machine parts etc. are already successfully implemented.

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introdotte nel mercato grazie alle loro robuste proprietà superficiali e l’implementazione della resistenza all’abrasione sta migliorando notevolmente le già eccellenti superfici verniciate a polvere. Complessivamente le prestazioni delle polveri modificate possono essere migliorate di oltre il 100 % relativamente alla resistenza all’abrasione. Le polveri altamente resistenti all’abrasione hanno già trovato la loro strada nel mercato e sono già impiegate con successo per alcuni prodotti del settore negozi e attrezzature come appendiabiti (fig. 6), sistemi di mensole, carrelli per la spesa, corrimani, sedie da ufficio, montanti degli ombrelloni (fig. 7), parti di macchine industriali e così via.


INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

6 6 - A series of clothing hangers coated with highly abrasion resistant powder coatings

6 - Una serie di appendiabiti verniciati con polveri resistenti all’abrasione

7 7 - Examples of garden furniture, a sector where these enhanced powder coatings can find wide application

7 - Un’esempio di arredo da giardino dove le polveri resistenti all’abrasione possono trovare vasta applicazione

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“PULVERSAN” ANTI-BACTERIAL POWDERS Polveri antibatteriche “Pulversan” Francesco Bellucco, Cesare Montesano, Alessandro Genova - Pulverit (Mi)

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he increasing market demand for products that limit the transmission and spread of bacteria that cause many illnesses – and increasingly of an epidemic nature – has led us to invest heavily in the “Pulversan” project, namely the creation of a powder coating with properties that can inhibit the spread of bacteria that comes into contact with the surface of the product that has been treated. As everyone knows, the antibacterial agent with the widest spectrum is the Ag+ ion, indeed its unique character, its age-old use and the absence of contraindications related to its use pushed Pulverit technicians to use it as an active ingredient in its “Pulversan” product line. The use of the Ag+ ion has been known for thousands of years in fact, for example: • 4000 BC The Egyptians, in order to prevent illnesses caused by contaminated water, used to put silver in the cisterns used for storing water. • 1200 BC The Phoenicians commonly used its container ships lined with silver for storing water. • 1000 The Vatican decrees that chalices for the mass have to be made of silver in order to reduce the spread of illness among the faithful. • 1881 Carl Crede, a German doctor, uses drops of silver nitrate for the first time in order to prevent serious infections • 1900 Numerous products come out that are based on silver, including Argyrol, a silver-based antibiotic. • 1960 NASA uses Ag for purifying the water obtained from the fuel cells on board the space shuttles. • 1970 Silver becomes a product that is commonly used for treating wounds and burns. Numerous studies carried out on the Ag+ ion have shown how this can attack almost any type of micro-organism and destroy it. The mechanism with which the Ag+ ion attacks micro-organisms is a trimodal process that inhibits three functions that are indispensable for the life of the micro-organism itself, namely (fig. 1): - the transportation functions in the cell wall (Respiration)

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a sempre crescente richiesta da parte del mercato di realizzare manufatti che limitino la trasmissione e la proliferazione di cariche batteriche responsabili di numerose malattie -di natura sempre più di tipo epidemico- ci ha portato ad investire numerose risorse nella realizzazione del progetto “Pulversan”, e cioè la realizzazione di una vernice in polvere con proprietà tali da inibire la prolificazione dei batteri che vengono a trovarsi a contatto con la superficie del manufatto trattato. Come ben noto l’agente antibatterico a più ampio spettro e lo ione Ag+, la sua origine naturale, il suo uso ormai millenario e l’assenza di controindicazioni nel suo utilizzo ha spinto i tecnici Pulverit ad impiegarlo come principio attivo nella linea di prodotti “Pulversan”. L’utilizzo dello Ione Ag+ e infatti conosciuto da millenni, basti pensare che: • 4000 AC Gli Egiziani per prevenire malattie causate da acqua contaminata inserivano dell’argento all’interno delle cisterne utilizzate per il suo stoccaggio • 1200 AC Il popolo Fenicio aveva come regola di utilizzare sulle navi contenitori rivestiti in argento per lo stoccaggio di acqua • 1000 Il Vaticano decreta che i calici per le celebrazioni devono essere in argento per ridurre la diffusione di malattie tra i fedeli • 1881 Carl Crede, medico tedesco, utilizza per la prima volta gocce di nitrato di argento per prevenire pericolose infezioni • 1900 Nascono numerosi prodotti a base di argento, compreso Argyrol, un antibiotico a base di argento • 1960 La NASA utilizza l’Ag per purificare l’acqua ottenuta dalle celle a combustione a bordo delle navicelle spaziali • 1970 L’argento diventa un prodotto di comune utilizzo per il trattamento di ferite ed ustioni. Numerosi studi effettuati sullo ione Ag+ hanno dimostrato come questo sia in grado di attaccare pressoché qualsiasi tipo di microrganismo, eliminandolo. Il meccanismo con il quale lo ione Ag+ attacca i microorganismi é un processo trimodale che va ad inibire tre funzioni indispensabili alla vita del microorganismo stesso e precisamente (fig.1): – le funzioni di trasporto nella parete cellulare (Respirazione)


INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

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- the duplication of the DNA (Reproduction) - the process of generating energy (Metabolism). These actions depend on the Ag+ cations that are capable of connecting in a stable manner to donor electron groups in biological molecules containing functional groups like thiol, carboxyls, phosphates, hydroxyls, imidazoles, indole, amine, proteins and nucleic acids. The Ag+ ions that fasten onto the DNA or the surface of the cell walls interrupt the “respiration” of the bacteria and the synthesis of adenosine triphosphate (ATP), which is crucial for cellular metabolism. The structural changes caused to the walls, membranes and nucleic acids does not allow the cells of the bacteria to survive, and so they die. It is important to point out that an Ag+ concentration of 0.1 ppb is sufficient to get antibacterial action (0.1ppb = 0.1mg/1ton!!). When the Ag+ ion attacks the micro-organisms on the film, the film itself is consumed and as a result the amount of active ingredient lessens during use. Precisely for this reason, the amount of active ingredient to be put into the product has been carefully calculated so as to ensure the film has a long-lasting effective and efficient antibacterial, definitely lasting longer than that of the average life of the product on which it is applied. The technicians who have been working on this, have ensured that you can create a powder coating with an anti-bacterial power that practically never changes for the entire duration of the product’s natural life. To be able to do this, it was not enough to carry out complex simulations on various types of surroundings in which the products

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– la replicazione del DNA (Riproduzione) – il processo di generazione dell’energia (Metabolismo). Queste azioni dipendono dai cationi Ag+ che sono in grado di legarsi stabilmente a gruppi elettroni donatori in molecole biologiche contenenti gruppi funzionali quali tioli, carbossili, fosfati, ossidrili, imidazoli, indoli, ammine, proteine ed acidi nucleici. Gli ioni Ag+ che si fissano al DNA o alla superficie delle pareti cellulari interrompono la “respirazione” dei batteri e la sintesi di adenosintrifosfato (ATP), fondamentale per il metabolismo cellulare. Le modifiche strutturali indotte nelle pareti, membrane e acidi nucleici non permette la sopravvivenza delle cellule dei batteri che quindi muoiono. E’ importante sottolineare come sia sufficiente una concentrazione di Ag+ di 0.1 ppb per avere attività antibatterica (0.1ppb = 0,1mg/1ton!!). Durante l’attacco da parte dello ione Ag+ ai microrganismi presenti sul film lo stesso viene consumato e conseguentemente il quantitativo di principio attivo va scemando durante l’utilizzo. Proprio per tale motivo la quantità di principio attivo da inserire nel manufatto é stata studiata per garantire una efficiente e duratura efficacia antibatterica del film, durata che è stimata in un tempo sicuramente maggiore di quello di vita media del manufatto sul quale questa viene applicata. I tecnici, lavorando in questa direzione, hanno fatto si che si potesse realizzare una vernice in polvere dal potere antibatterico praticamente immutabile per tutta la durata di vita del manufatto. Per poter realizzare questo non é stato sufficiente fare complesse simulazioni su varie tipologie di ambiente nei quali verranno posti i manufatti ma è stato necessario lavorare anche sull’aspetto riguardante il rilascio superficiale del

1 - Reproduction of cellular mechanisms 1 - Riproduzione di meccanismi cellulari 2 - Representation of the geometry and electronic microscope image of a Zeolite containing Ag+ ions 2 - Rappresentazione della geometria e immagine al microscopio elettronico di una Zeolite contenente ioni Ag+

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“PULVERSAN” ANTI-BACTERIAL POWDERS Polveri antibatteriche Pulversan would be placed, but rather it was necessary to work also on the aspect concerning the surface release of the active ingredient by the film. Numerous tests have demonstrated how the conservation of the anti-bacterial power is not just tied to the amount of active ingredient present, but also to its constant presence on the surface of the coating. In order to obtain a constant and homogeneous release of the Ag+ ion, a substance capable of homogeneously and releasing the active ingredient at 360°, regardless of how this was applied inside the polymeric film of the coating, was chosen as a carrier. The carrier containing the Ag+ ion is a zeolite (sodium aluminosilicate), a naturally occurring mineral that has nano pores on its interior. The Ag+ ions are inserted into these cavities that, following an ionic exchange mechanism, for example Na+ ions in the moisture in contact with the product, will be released and therefore in a condition to attack the bacteria (fig. 2). So it is the ionic exchange mechanism (fig. 3) that is responsible for the presence of free Ag+ ions on the surface of the product. This chemical-physical process is a process of equilibrium, and so stops only when the free energy of the G is minimum

principio attivo da parte del film. Numerosi test hanno dimostrato come la conservazione del potere antibatterico non sia legata solamente alla quantità di principio attivo presente ma anche alla sua costante presenza sulla superficie del film di vernice. Per poter ottenere un costante ed omogeneo rilascio dello Ione Ag+ e stato scelto come carryer una sostanza in grado di rilasciare omogeneamente ed a 360° il principio attivo indipendentemente da come questo sia orientato all’interno del film polimerico della vernice. Il carryer contenente lo ione Ag+ è una zeolite (Alluminosilicato di sodio), un minerale di origine naturale che presenta al suo interno dei nano pori. In queste cavità vengono inseriti gli ioni Ag+ che in seguito a meccanismo di scambio ionico, ad esempio da parte di ioni Na+ presenti nell’umidità a contatto con il manufatto, verranno rilasciati e saranno quindi in condizioni di attaccare i batteri (fig. 2). È quindi il meccanismo di scambio ionico (fig. 3) il responsabile della presenza di Ioni Ag+ liberi sulla superficie del manufatto. Questo processo chimico-fisico é un processo di equilibrio, si arresta cioè solo quando l’energia libera del sistema G é minima dG = 0 → Sistema in equilibrio dG α d(|Ag | ΠiConci) → per avere il sistema in equilibrio la concentrazione delle specie chimiche deve essere costante e soddisfare la Keq del sistema. +

dG System = 0 → System in equilibrium dG α d(|Ag+ |/ΠiConci) → and to get the system in balance the concentration of the chemicals has to be constant and satisfy the Keq of the system. This means that the Ag+ ions are released only when their concentration on the surface diminishes, in this case other ions are released to the detriment of cations in the surroundings in contact with the product, in this way the active ingredient is not released through a continual process that could result in its rapid depletion. Thanks to this process of “automatic activation”, the surface of the product only activates when it comes into contact with micro-organisms that by consuming part of the surface silver change its concentration, which is immediately restored by means of the ionic exchange mechanism.

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Questo significa che gli ioni Ag+ vengono rilasciati solamente quando la loro concentrazione sulla superficie diminuisce, in questo caso altri ioni vengono rilasciati a scapito di cationi presenti nell’ambiente a contatto con il manufatto, in questo modo si evita che il principio attivo sia rilasciato mediante un processo continuo che porterebbe come unico risultato al rapido esaurimento dello stesso. Grazie a questo processo di “attivazione automatica” la superficie del manufatto si attiva quando viene in contatto con dei microorganismi che consumando parte dell’argento superficiale ne variano la sua concentrazione che viene subito ripristinata grazie al meccanismo di scambio ionico.


INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

Moreover, the zeolite, containing small amounts of Zinc, has a more controlled mechanism for ionic release since the presence of this cation ensures that the concentration for the equilibrium of the Ag+ ions is less than it would be if it were not there, and this leads to a surface treated with Pulversan products having less “active” ions (with an equal concentration of anti-bacterial additive) guaranteeing a greater durability. Tests carried out on products coated with “Pulversan” powder coatings, according to the norms:

La zeolite inoltre, contenendo piccole quantità di zinco, risulta avere un meccanismo di rilascio ionico ancor più controllato in quanto la presenza di tale catione fa si che la concentrazione all’equilibrio degli ioni 3 Ag+ sia minore di quella che sarebbe in sua assenza, questo porta ad avere sulla superficie trattata con i prodotti Pulversan meno ioni “attivi” (a parità di concentrazione di additivo antibatterico) garantendo una maggior durata dello stesso. Test effettuati su manufatti rivestiti con vernici in polvere “Pulversan”, secondo le normative:

AATCC 100-1998 - ASTM E2149/01 - JISZ 2801 – ASTM E2180:2001

AATCC 100-1998 - ASTM E2149/01 - JISZ 2801 – ASTM E2180:2001

have demonstrated the capacity to reduce by 99.9% the concentration of bacteria on the product after 24 hours from when they are dposited (figg. 4 - 5). Many kinds of bacteria that can be overcome with silver, and below is a brief list of the most common: Bacteria • Aureobasidium pullulans, • Bacillus cereus, • Bacillus thuringiensis, • Chaetomium globosum, • Enterobacter aerogenes, • Escherichia coli, • Gliocladium virens, • Klebsiella pneumoniae, • Legionella, • Legionella pneumophila, • Listeria monocytogenes, • Mycobacterium tuberculosis, • Porphyromonas gingivalis, • Proteus mirabilis, • Proteus vulgaris, • Pseudomonas aeruginosa, • Saccharomyces cerevisiae,

hanno dimostrato la capacita di ridurre del 99.9% la concentrazione di batteri presenti sul manufatto dopo 24h dalla loro deposizione (figg. 4 e 5). I batteri che vengono debellati dalla presenza di argento sono molti, riportiamo una breve lista con i più comuni: Batteri • Aureobasidium pullulans, • Bacillus cereus • Bacillus thuringiensis, • Chaetomium globosum • Enterobacter aerogenes, • Escherichia coli • Gliocladium virens, • Klebsiella pneumoniae • Legionella, • Legionella pneumophila • Listeria monocytogenes, • Mycobacterium tuberculosis, • Porphyromonas gingivalis • Proteus mirabilis, • Proteus vulgaris • Pseudomonas aeruginosa, • Saccharomyces cerevisiae,

3 - The ionic exchange mechanism 3 - Meccanismo di scambio ionico

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“PULVERSAN” ANTI-BACTERIAL POWDERS Polveri antibatteriche Pulversan

4 - Result of the anti-fungus test carried out by Ishizuka Glass Co., Ltd 4 - Risultato del test anti fungus effettuato dalla Ishizuka Glass co., ltd 5 - Result of the anti-microbic test carried out by Ishizuka Glass Co., Ltd 5 - Risultato del test antimicrobico effettuato dalla Ishizuka Glass co., ltd

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• Salmonella gallinarum • Salomonella typhimurium, • Staphylococcus aureus, • Staphylococcus epidermidis • Staphylococcus agalactiae, • Staphylococcus faecalis, • Staphylococcus mutans • Vibrio parahemolyticus Mildew and Fungus • Stachybotrys, • Aspergillus niger • Candida albicans, • Penicillium funiculosum • Trycophyton mentagrophytes To conclude, “Pulversan” coatings, produced according to extremely high standards of quality, are formulated so as to ensure a lasting anti-microbic action on the coated parts, in line with the average life of the product, in other words the antibacterial treatment has been engineered in such a way as to last for the entire average lifespan of the product itself.

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• Salmonella gallinarum • Salomonella typhimurium, • Staphylococcus aureus, • Staphylococcus epidermidis • Staphylococcus agalactiae, • Staphylococcus faecalis, • Staphylococcus mutans • Vibrio parahemolyticus Muffe e Funghi • Stachybotrys, • Aspergillus niger • Candida albicans, • Penicillium funiculosum • Trycophyton mentagrophytes In conclusione le vernici “Pulversan”, prodotte secondo standard qualitativi estremamente elevati, sono formulate in modo da garantire una durata antimicrobica delle parti rivestite in linea con la vita media del prodotto, in altre parole il trattamento antibatterico e stato ingegnerizzato in modo da durare per tutta la vita media del manufatto stesso.


LAST MINUTE Ultimo minuto

BECKERS INDUSTRIAL COATINGS ITALIA SpA IS BORN The Swedish Beckers Group, through its subsidiary Tego Becker Srl in San Martino in Strada (Lo) finalized the merger through incorporation of the company Siquam Spa in Caleppio di Settala (Mi) and, starting from January 1st January 2010, the two companies have merged into a new company named Beckers Industrial Coatings Italia Spa, whose CEO is dr. Mauro Lozza.Siquam has been working in the sector of coating products since 1906 and with its know-how and range of products it will enrich Becker Group’s current offer. The new company will manage to satisfy better its customers’ needs and in the meantime it will keep supplying products and services renowned and appreciated over the years. This merger represents an important step in Beckers Group’s strategy of growth and an important opportunity of reinforcement, thanks to a wide products portfolio. The operation aims at creating a higher value-added for customers, which will benefit of synergies, experiences, and expertise brought about by the two companies. All the accounting, business and technical activities will be centralized in Caleppio di Settala (Milan), while the production and manufacturing activities will continue in both the plants of San Martino in Strada (Lodi) and of Caleppio di Settala (Milan). For further information: www.beckers-bic.com — info-it@beckers-bic.com NASCE BECKERS INDUSTRIAL COATINGS ITALIA SpA Il Gruppo svedese Beckers, attraverso la propria consociata Tego Becker Srl di San Martino in Strada (Lo) ha finalizzato l’acquisizione per incorporazione della società Siquam Spa di Caleppio di Settala (Mi) e, a partire dal 1 Gennaio 2010, le due entità sono confluite in una nuova società denominata Beckers Industrial Coatings Italia Spa, il cui Amministratore Delegato è il dr. Mauro Lozza. Siquam opera nel settore dei prodotti vernicianti dal 1906 e con il suo know how e la sua gamma arricchirà l’attuale offerta del Gruppo Becker. La nuova veste societaria sarà in grado di soddisfare sempre meglio le esigenze dei clienti e nel contempo continuerà a fornire i prodotti e i servizi conosciuti ed apprezzati nel corso degli anni. Questa fusione rappresenta un passo importante nella strategia di crescita del Gruppo Beckers ed una straordinaria opportunità di rafforzamento, da conseguire grazie anche ad un ampio portafoglio di prodotti. L’operazione ha come fine quello di creare un maggior valore aggiunto per i clienti, che potranno quindi beneficiare delle sinergie, esperienze e competenze rispettivamente apportate alla nuova società. Operatività, sede amministrativa, commerciale, degli acquisti e del coordinamento tecnico saranno accentrate a Caleppio di Settala, mentre rimarranno operativi entrambi gli stabilimenti produttivi siti a San Martino in Strada e a Caleppio di Settala. per informazioni: www.beckers-bic.com — info-it@beckers-bic.com


THERMOSETTING POWDER COATINGS, BASED ON TGIC-FREE POLYESTER CHEMISTRY: THEIR FORMULATIONS AND THEIR TECHNICAL AND TOXICOLOGICAL PROFILES

Vernici in polvere termoindurenti, basate su poliesteri privi di TGIC: formulazione e profilo tecnico e tossicologico.

Opening Photo - Windows coated with Super Durable powder coatings Foto d’apertura - Finestre verniciate a polveri con prodotti Super Durabili Tullio Rossini - European Technical Manager, Akzo Nobel Coatings S.p.A.

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he formulation of thermosetting powder coatings, having enhanced outdoor performances, is mainly linked to a chemistry based on saturated Polyester resins, cross-linked with a variety of different hardeners. We will shortly examine and go through the most diffused cross-linkers, also considering that TGIC (triglycidylisocyanurate) is, among them, less and less utilized, due to its potential risk for human health. In a parallel way, we also consider here the Polyester-urethane chemistry, which is contributing also to create, in the finished product formulations, very high chemical resistance performances. We compare the characteristics and the technical performances of the most relevant formulation categories, indicating and listing their strong and weak points, even considering their impact on the human health and on the environment.

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a formulazione di vernici in polvere termoindurenti, che presentano un ottimo grado di resistenza in esterno, è principalmente collegata a una chimica che si basa su resine poliesteri sature, reticolate con una serie di indurenti di varia natura. Qui di seguito esamineremo brevemente e passeremo in rassegna i più diffusi reticolanti, considerando altresì che, fra di essi, il TGIC (triglicidilisocianurato) è sempre meno utilizzato, a causa del suo potenziale rischio per la salute umana. Parallelamente, considereremo qui di seguito anche il chimismo poliestere-uretano, che sta contribuendo a creare, nelle formulazioni del prodotto finito, performance di resistenza chimica molto alte. Compareremo le caratteristiche e le prestazioni tecniche delle più rilevanti categorie formulative, indicando ed elencando i loro punti forti e deboli, considerando il loro impatto sull’ambiente e sulla


INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

Thermosetting powder coatings were born in the early sixties of the last century, contemporarily in the UK and in the Netherlands laboratories of Shell Company: they were originally based on a pure epoxy chemistry, and intended only for functional purposes, mainly for the protection of pipes in the oil industry. This particular coating technology, totally based on solid raw materials, has consecutively grown and spread out in many market segments, becoming one of the most popular and diffused industrial coating technologies, also due to its benefits in energy saving and ecological/environmental issues (total absence of solvents). Among the industrial markets, powder coatings are nowadays particularly utilized and diffused in specific segments such as : domestic appliances, metal furniture, window frames and architectural panels/fittings , automotive components, heating elements (radiators and boilers), trade coaters’ lines. Thermosetting powders are clearly different from the thermoplastic materials, because they are subject to a chemical reaction of curing / hardening, whilst thermoplastics are just deposited and melted; finally, their application or spraying technology is linked to electrostatic deposition on the object to be coated, normally metallic (Steel, Iron, Aluminium). Today, the worldwide yearly production and consumption of thermosetting powders is estimated to be around one million four hundred thousand tons, mostly concentrated in Western Europe, Far East and North America. In the years, the original chemistry of the powder coatings has been developed and modified, through exploring and utilizing different chemical “families” of formulations, based on diversified resin + hardener backbones : the most relevant chemical categories are nowadays identified as : Epoxies, Hybrid epoxy-polyesters, Polyesters, Polyurethanes, and Acrylics. Particularly, two of these chemistries are today representing the majority of production and

salute umana. Le vernici in polvere termoindurenti nacquero nei primi anni ’60 del secolo scorso, contemporaneamente nei laboratori Shell nel Regno Unito e in Olanda: in origine, esse erano basate su una chimica puramente epossidica, e pensate per scopi funzionali, più che altro la protezione di tubazioni nell’industria petrolchimica. Questa particolare tecnologia di verniciatura, completamente basata su materie prime solide, è in seguito cresciuta e si è diffusa in molto segmenti di mercato, diventando una delle più famose e diffuse tecnologie di verniciatura industriale, anche grazie ai suoi vantaggi nel risparmio di energia e in materia ambientale/ ecologica (completa assenza di solventi). Fra i mercati industriali, le vernici in polvere sono attualmente diffuse e utilizzate in modo particolare in segmenti specifici quali: elettrodomestico, mobili metallici, serramenti e pannelli architettonici/ accessori, componenti auto, elementi di riscaldamento (radiatori e caldaie), impianti di verniciatura conto terzi. Le polveri termoindurenti sono chiaramente diverse dai materiali termoplastici, poiché esse sono soggette a reazioni chimiche di polimerizzazione/indurimento, mentre i termoplastici sono solamente depositati e fusi; infine, la loro applicazione o tecnologia di spruzzatura è legata alla deposizione elettrostatica sull’oggetto da verniciare, normalmente metallico (acciaio, ferro, alluminio). Oggi, la produzione annua mondiale e il consumo di polveri termoindurenti è stimato intorno a 1,4 milioni di tonnellate, con una maggior concentrazione nell’Europa Occidentale, l’Estremo Oriente e il Nord America. Negli anni, la chimica originale delle vernici in polvere è stata sviluppata e modificata attraverso l’esplorazione e l’utilizzo di diverse “famiglie” chimiche di formulazioni, basate su schemi formulativi: resine+indurenti; le più importanti categorie chimiche sono oggigiorno identificate nelle: epossidiche, ibride epossipoliestere, poliestere, poliuretaniche e acriliche. In particolare, due di queste chimiche rappresentano oggi la quota maggiore di produzione e

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THERMOSETTING POWDER COATINGS, BASED ON TGIC-FREE POLYESTER CHEMISTRY: THEIR FORMULATIONS AND THEIR TECHNICAL AND TOXICOLOGICAL PROFILES

Vernici in polvere termoindurenti, basate su poliesteri privi di TGIC: formulazione e profilo tecnico e tossicologico. utilization among the thermosetting powder coatings, and namely the hybrid Epoxy-Polyester, and the Polyester families. Epoxy – Polyesters are by far the most relevant category of powder products intended for coating of objects for interior usage (e.g. domestic appliances, furniture , etc.); they show a very wide flexibility in aspects, colours, type of finishes, combined with high mechanical performances (such as bending and impact resistance) and excellent resistance to chemicals. In the meantime, Polyester – based powders, cross-linked with various types of hardeners, are surely the most important and diffused category of powder coatings for outdoor usage, very wellknown and utilized for coating of frames, windows, panels and all kinds of architectural components. In this specific segment of the market, powders are competing with different, and sometimes

utilizzo fra le vernici in polvere termoindurenti, ossia le famiglie ibride epossi-poliesteri e poliesteri. Le vernici in polvere epossi-poliesteri sono di gran lunga la categoria più importante destinate alla verniciatura di manufatti per uso interno (ad esempio elettrodomestici, arredamento, ecc.); esse mostrano una flessibilità molto ampia in aspetto, colore, tipologia di finiture, abbinata a performance meccaniche elevate (come resistenza all’impatto e alla piegatura) ed eccellente resistenza agli agenti chimici. Nello stesso tempo, le polveri a base di poliesteri, reticolate con vari tipi di indurenti, sono sicuramente la categoria più diffusa e importante di vernici in polvere per esterni, molto ben conosciute ed utilizzate per la verniciatura di serramenti, finestre, pannelli e tutti i tipi di componenti architettonici. In questo specifico segmento di mercato, le vernici in polvere sono in concorrenza con tecnologie

1 - Global powder coatings market 1 - Il mercato globale delle vernici in polvere 2 - Global architectural market 2 - Il mercato globale dell’architettura 3 - TGIC 3 - TGIC 4 - Beta-Hydroxy-alkylamide 4 - Beta-idrossi-alchilammide

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older, coating technologies, such as anodizing, liquid painting (particularly based on Polyvinylidene – Fluoride (PVDF), electro-painting and others. Poly – Urethanic (polyester-urethanic) backbone, where an hydroxyl-terminated saturated polyester resin is cross-linked by a –NCO (Isocyanate) terminated crosslinker, (normally Toluene di-Isocyanate or IPDI, see also reaction scheme on the Figure). The technical and applicative limitation of such formulas, very much diffused until 1980-1985, were due to • Use of blocking agent (normally ε-caprolactam) , which is released during the polymerization • High polymerization (“curing”) Temperatures • High raw material cost So, in the nineteen eighties, a new formulation technology found place and interest : the Polyester / TGIC formula, where a carboxyterminated Polyester is cross-linked by Triglycydil-isocyanurate (TGIC) molecule (see scheme on the Figure). The three-functionality of TGIC, combined with a -COOH polyester having proper carboxyl value, provides to this formulation a number of strong points and characteristics, namely : • Excellent outdoor / weathering stability • Aspect, gloss and colour • Standard curing conditions • No release of by-products / fumes during curing For a period of about ten years or even more, the Polyester / TGIC based powders have been the most diffused and successful solution for the coating of objects of any kind, designated for an outdoor usage. But, in the second half of the nineties, toxicological studies have led to the conclusion that TGIC had to be regarded as a Mutagenic Category 2 substance, bearing labeling as a Toxic material (skull and bones), and very severe risk phrases , (such as R 46, R23/25, R48/22, R41, R43, R52/53); the reported indications are valid for the raw material itself, but also the TGIC-containing powder products must be classified as Toxic materials, bearing the indication of risk of “heritable genetic damage”.

di verniciatura diverse, talvolta più vecchie, come l’anodizzazione, la verniciatura liquida (in particolar modo basata su Fluoruro di Polivinilidene (PVDF), l’elettroforesi e altre. La formulazione Poliuretanica (poliestere-uretanica) in cui una resina poliestere satura con terminazione idrossilica è reticolata da un reticolante con terminazione –NCO (Isocianato), (normalmente toluene di- Isocianato o IPDI, vedere anche lo schema reattivo in figura). I limiti tecnicoapplicativi di tali formule, molto diffuse fino al 19801985, erano dovute a: • uso di agenti blocking (normalmente ε-caprolattame), che sono rilasciati durante la polimerizzazione • alta temperature di polimerizzazione (“cottura”) • elevato costo delle materie prime. Così,negli anni 80 una nuova tecnologia di formulazione ha trovato posto ed interesse: la formula Poliestere/TGIC, dove un poliestere con terminazione carbossilica è reticolato da una molecola di triglicidil isocianurato (TGIC) (vedere lo schema in figura). La tripla funzionalità del TGIC, combinata con un -COOH poliestere avente un valore carbossilico appropriato, fornisce a questa formulazione un numero di punti di forza e caratteristiche, vale a dire: • eccellente stabilità in esterno / all’invecchiamento atmosferico • aspetto, brillantezza e colore • condizioni standard di polimerizzazione • nessun rilascio di sottoprodotti / fumi durante la cottura. Per un periodo di circa 10 anni o anche di più, le polveri basate su poliesteri / TGIC sono state le soluzioni più diffuse e di successo per la finitura di manufatti di ogni tipo, destinati ad un utilizzo in esterno. Ma, nella seconda metà degli anni 90, studi tossicologici hanno portato alla conclusione che il TGIC doveva essere considerato come sostanza mutagena di categoria 2, il che ha portato all’etichettatura come materiale tossico (teschio e ossa), e a classi di rischio molto severe (quali R 46, R23/25, R48/22, R41, R43, R52/53); le indicazioni riportate sono valide per la stessa materia prima, ma anche le polveri contenenti TGIC devono essere classificate come materiali tossici, il che ha portato all’indicazione di rischio “alterazioni genetiche ereditarie”.

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Vernici in polvere termoindurenti, basate su poliesteri privi di TGIC: formulazione e profilo tecnico e tossicologico. The impact of such a restriction was very strong on the market: starting from Central and Northern European Countries, and spreading rapidly all over the remaining regions, polyester-TGIC powders were progressively asked for substitution by the main users, first of all the big Companies. The possible solutions to overcome this situation, according to the proposals of the main hardeners molecule/system producers, were intended in the direction of finding an alternative system, showing no or low toxicological risks, and able to react with polyesters in order to guarantee final product performances similar to those typical of TGIC-based formulations. Among all the potential systems, even driven by the economical aspects (cost of the hardener / final raw material cost of the formula), two main technologies came to the coating industry: 1. Carboxy-terminated polyester crosslinked through a two-component complex glycydil-ester hardener 2. Carboxy-terminated polyester crosslinked through an hydroxyl-alkyl amide ardener (HAA) Chemically wise, the first reaction is classified as a “polyaddition”, so it brings to apolymeric net without generating any by-product of reaction, whilst the second one is classified as a “polycondensation”, bringing to generation of water as a side reaction product. That amount of water, very limited, is however released from the film pores during the curing process, in the final oven. The first category or family of thermosetting powders of the “post-TGIC” scenario, as shortly mentioned above, have been the Polyester – glycydil ester. These kind of hardeners have a functionality between two and three, since they are a blend of difunctional and three-functional components. The benefit of this formula, versus the previous TGIC – based one, is first of all the toxicological profile: the cross-linker, as well as the final product, are in facts “only” labelled as Irritant, that is by far a minor hazard , when compared to Toxic materials

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L’impatto sul mercato di tali restrizioni fu molto forte: iniziando dai Paesi del Centro e Nord Europa, e diffondendosi rapidamente nelle restanti regioni, i principali utilizzatori, prima di tutte le grosse aziende, chiesero progressivamente la sostituzione delle polveri poliesteri con TGIC. Le possibili soluzioni per superare questa situazione, secondo le proposte dei principali produttori delle molecole o dei sistemi indurenti, erano dirette a trovare un sistema alternativo, che mostrasse un basso o nessun rischio tossicologico, e in grado di reagire con i poliesteri al fine di garantire performance del prodotto finale simili a quelle tipiche delle formulazioni basate sui TGIC. Fra tutti i potenziali sistemi, spinti anche da aspetti economici (costo dell’indurente / costo finale della materia prima della formula), all’industria delle vernici giunsero due principali tecnologie: 1.poliesteri con terminazioni carbossiliche reticolati attraverso un indurente glicidil-estere complesso bicomponente 2. poliesteri con terminazioni carbossiliche reticolate attraverso un indurente idrossi alchilammide (HAA) Chimicamente, la prima reazione è classificata come “poli-addizione”, conduce a un reticolo polimerico senza generare alcun sottoprodotto di reazione, mentre la seconda è classificata come “policondensazione”, cioè porta alla generazione di acqua come prodotto di reazione laterale. Quella quantità d’acqua, molto limitata, è comunque rilasciata dai pori del film durante il processo di cottura, nel forno finale. La prima famiglia o categoria di vernici in polvere dello scenario “post-TGIC”, come brevemente menzionato sopra, è stata quella delle poliesteri glicidil-esteri. Questi tipi di indurenti hanno una funzionalità fra due e tre, dal momento che sono una miscela di componenti bi-funzionali e trifunzionali. I benefici di questa formula, rispetto alla precedente basta sui TGIC, è innanzitutto il profilo tossicologico: il reticolante, così come il prodotto finale, sono infatti etichettati “solo” come irritanti, che è un pericolo di gran lunga minore se comparato ai materiali tossici.


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Anyway, these powders show, from a technical point of view, as strong points : • Similarity and compatibility with previous PE-TGIC formulations • Very high outdoor resistance (comparable to TGIC powders) • Poly-addition reaction (no side products during curing) • Good flexibility and mechanical performances. They have, however, some important weak points, namely: • Difficulty in manufacturing (“restricted window” in extrusion phase) • Tendency to become brittle with ageing (both film and powders as such), → relaxation in mechanical properties • Low Glass transition Temperature (Tg) of the powder, bringing to lowstorage stability The above listed issues have made rapidly these formulations less and less diffused on the market, leading to the introduction of other technologies. The most successful and simple solution has been, at this stage, the formulation backbone based on Polyester / beta-Hydroxyalkyl-amide, whose properties can be summarized as follows: • No toxicological indications / risks, both for the raw materials, and for the final powder • Very high outdoor resistances • Very good general properties of the film (flexibility, mechanical and chemical properties) • Wide and flexible curing schedule (from 160°C up to 200°C) It must be, by the way, mentioned also that, as above already reported, theinvolved reaction is a polycondensation, bringing to the generation of water as a side product : such small amount of water tends to migrate from the bulk to the outside during the curing phase, generating some pores and, sometimes, some small surface defects (defined as “pin-holes”) visible also on the cured film. This tendency is normally linked with the high film thickness, and mostly visible when the applied thickness exceeds 120-140 micrometers. In any case, this formulation backbone and related technology has become nowadays by far the

Comunque, da un punto di vista tecnico queste polveri mostrano come punti di forza: • similarità e compatibilità con le precedenti formulazioni PE-TGIC • resistenza in esterno molto alta (paragonabile alle polveri TGIC) • reazione di poli-addizione (nessun sottoprodotto durante la cottura) • buona flessibilità e performance meccaniche. Essi hanno però alcuni punti deboli, quali: • difficoltà di produzione (“finestra ristretta” nella fase di estrusione) • tendenza a diventare fragili con l’invecchiamento (sia il film che la polvere in quanto tale), → rilassamento nelle proprietà meccaniche. • bassa temperatura di transizione vetrosa (Tg) della polvere, il che comporta una bassa stabilità nell’immagazzinamento. I punti sopra elencati hanno reso rapidamente queste formulazioni sempre meno diffuse sul mercato, portando all’introduzione di nuove tecnologie. La soluzione più semplice e di maggior successo è stata, in questa fase, la formulazione basata su poliestere / beta-idrossi-alchilammide, le cui proprietà possono essere riassunte come segue: • nessuna indicazione / rischio tossicologico, sia per la materia prima che per la polvere finale • resistenze in esterno molto alte • proprietà generali del film molto buone (flessibilità, proprietà meccaniche e chimiche) • ampia e flessibile programmazione di cottura (da 160°C fino 200°C). Deve essere menzionato anche che, come già riportato sopra, la reazione coinvolta è una policondensazione, il che porta alla generazione di acqua come sottoprodotto: questa piccola quantità d’acqua tende a migrare dalla massa verso l’esterno durante la fase di cottura, creando dei pori e, talvolta, piccoli difetti superficiali (definiti come “pin-holes”) visibili anche sul film indurito. Questa tendenza è normalmente collegata con l’elevato spessore del film, ed è più visibile quando lo spessore applicato eccede i 120-140 micrometri. In ogni caso, questa formulazione e la relativa tecnologia sono diventate attualmente il

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Vernici in polvere termoindurenti, basate su poliesteri privi di TGIC: formulazione e profilo tecnico e tossicologico. most relevant system to formulate powder products for outdoor, and the most diffused in the worldwide markets, practically substituting the previous TGIC-based technology in its main field of application. There is still a place, in the market (especially in some regions, and for niche applications) for the historically-wise first powders formulated for outdoor : the so-called Polyurethanic (or polyester-urethane) powders, that we have shortly examined before. Even if their “weak points” , that have been briefly listed, represent obviously a limitation to their usage, there are some fields of application where they are strongly diffused (the main one is probably the base coats for further decoration, by means of heattransfer technique, widely used for wood and other decorative effects on Aluminium frames). Finally, it may be worthwhile to mention a very specific formulation technology, proprietary of Akzo Nobel Coatings, having strongly enhanced outdoor resistance performances : it is the series denominated “Interpon D3000 FLUOROMAX”, “Hyper – Durable” powder coatings, able to grant more than 20 years guarantee of the coated surfaces, and to meet the very severe American standards AAMA2604 and AAMA2605, intended for the specification of the products for architectural coating. They are based on the Fluorine – Carbon chemistry of the binder, that means that the resins employed (expressly developed for this application and purpose, protected by specific secrecy agreement) are highly-fluorinated on their backbone: this, considering that the chemical bond between Carbon and Fluorine is one of the strongest molecular bonds, is able to give to the end product an outstanding weather stability combined with high chemical resistance and low soiling.

sistema di gran lunga più rilevante per formulare polveri per esterno, e il più diffuso nei mercato mondiali, praticamente in sostituzione della tecnologia precedente basata sui TGIC nei suoi principali campi applicativi. C’è ancora posto nel mercato (specialmente in alcune regioni, e per nicchie applicative) per le prime polveri formulate per esterno: le cosiddette polveri poliuretaniche (o poliesteri-uretaniche), che abbiamo esaminato brevemente poco fa. Anche se i loro “punti deboli”, che sono stati elencati brevemente, rappresentano ovviamente una limitazione al loro utilizzo, ci sono alcuni campi applicativi dove sono fortemente diffuse (il principale è probabilmente il prodotto di fondo per ulteriori decorazioni attraverso la tecnica del trasferimento a caldo, ampiamente utilizzato per l’effetto legno e altri effetti decorativi su serramenti d’alluminio). Infine può valere la pena di menzionare una tecnologia formulativa molto specifica, di proprietà di Akzo Nobel Coatings, che possiede prestazioni di resistenza in esterno molto accresciute: si tratta della serie di vernici in polvere denominate “Interpon D3000 FLUOROMAX”, “Super– Durabili”, in grado di garantire la superficie verniciata per più di 20 anni, e di soddisfare gli standard americani molto severi AAMA2604 e AAMA2605, destinati alla specifica di prodotti per la verniciatura nel settore dell’architettura. Sono basate sulla chimica fluorocarbonio del legante, il che significa che la resina impiegata (espressamente sviluppata per questo scopo e per questa applicazione, protetta da uno specifico accordo di riservatezza) sono altamente fluorurate sul polimero: ciò, considerando che il legame chimico tra il carbonio e il fluoro è uno dei legami molecolari più forti, è in grado di conferire al prodotto finale una eccezionale stabilità agli agenti atmosferici combinata con elevata resistenza chimica e bassa tendenza a trattenere lo sporco.

So, in addition to the higher outdoor resistance, these powders show, versus the mentioned categories of polyester powder coatings, some other benefits, such as : • Easier cleaning of the coated surface

Quindi, oltre alla maggiore resistenza in esterno, queste polveri mostrano, rispetto alle menzionate categorie di vernici in polvere poliesteri, alcuni altri vantaggi, quali: • più semplice pulizia della superficie verniciata

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• Lower dirt pickup of the surface itself • Higher chemical resistances They can be sprayed electrostatically in the same coating plants , and cured in the same ovens as the conventional powders, showing only limited issues about compatibility and cross-contamination with them. It must be mentioned, for the completion of information, that the raw material cost, and consequently the price, of such powder products is by far higher than the other mentioned chemical families : these are obviously “specialty” coatings, that must be employed when there is a necessity for a very high outdoor performance, like it is the case for important buildings with Aluminium facades / frames, especially if located in regions having “extreme” climates. Typical examples of buildings that have been coated by means of D 3000 powders are Hotels, public Buildings, Towers, Stadiums, located worldwide and in different latitudes and climatic conditions. The high performances of this particular formulations, in terms of outdoor durability, can be immediately detected by looking at the reported graphs, related to the Florida Test exposure (according to Norm ISO 2810-1974), that is the most well known natural Weathering test, and to the QUV exposure (UV-B lamp, accelerated Weathering test according to ASTM G 53-84). As a conclusion, we can shortly summarize by commenting that, in the field of thermosetting powder coatings, the growing sensibility to issues linked with human health, safely handling and environment is so much relevant, that it can widely influence the tendencies

• minore attrazione dello sporco della superficie stessa • maggiore resistenza chimica. Esse possono essere spruzzate elettrostaticamente negli stessi impianti di verniciatura e polimerizzate negli stessi forni delle polveri convenzionali, mostrando solo limitati problemi di compatibilità e contaminazione con esse. Deve essere menzionato, per completezza di informazione, che il costo della materia prima, e di conseguenza il costo di tali vernici in polvere è di gran lunga più alto rispetto alle altre famiglie chimiche menzionate: queste sono ovviamente vernici “speciali”, che devono essere utilizzate quando vi è la necessità di prestazioni in esterno molto elevate, come nel caso di edifici importanti con facciate/serramenti in alluminio soprattutto se localizzate in regioni con condizioni climatiche “estreme”. Esempi tipici di edifici che sono stati verniciati con le polveri D 3000 sono hotels, edifici pubblici, torri, stadi localizzati in tutto il mondo a latitudini diverse e condizioni climatiche diverse. Le elevate prestazioni di queste formulazioni, in termini di resistenza in esterno, possono essere immediatamente individuati guardando i grafici riportati, relative all’esposizione in Florida Test (secondo la norma ISO 2810-1974), ossia il più conosciuto test di invecchiamento naturale, e all’esposizione in QUV (lampade UV-B, test di invecchiamento accelerato secondo norma ASTM G 53-84). In conclusione, possiamo brevemente riassumere che, nel settore delle vernici termoindurenti, la crescente sensibilità alle problematiche connesse alla salute, all’ambiente e alla sicurezza è talmente rilevante da influenzare notevolmente le tendenze del mercato.

5 - D3000 - durability QUV 5 - D3000 – durata QUV

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6 - D3000 - durability Florida 6 - D3000 – durata Florida

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7 - Windows of a villa finished with a Super Durable powder coating 7 - Le finestre di una villa verniciate con vernici in polvere super durabili

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of the market. This is the scenario where, limiting our very short survey to the powders designated to application for outdoor, we have reviewed the reasons that have pushed the powder producers, and their raw materials suppliers, to move from the consolidated TGIC containing formulations, towards new and progressively different products, able to provide the high technical performances required by their final destination, but having a profile more and more compatible with the growing requests, in all the global markets, in terms of health and safety for the manufacturers and the final users.

Questo è lo scenario dove, limitando la nostra rassegna molto breve delle vernici in polvere per applicazioni in esterno, abbiamo rivisto le ragioni che hanno spinto i produttori di polveri, e i loro fornitori di materie prime, a spostarsi dalle formulazioni consolidate contenenti TGIC, verso prodotti nuovi e diversi, in grado di fornire le elevate performance tecniche richieste dalla loro destinazione finale, ma con un profilo sempre piÚ compatibile con le crescenti richieste, in tutti i mercato globali, in termini di igiene e sicurezza per i produttori e gli utilizzatori finali.

References T.A.Misev (1991). Powder coatings Chemistry and Technology. D.A. Bate (1990). The science of powder coatings. A. Goldschmidt. H.J. Streitberger (2003). Basics of coating technology. M. Riva. (1990). Le vernici in polvere.

Riferimenti T.A.Misev (1991). Powder coatings Chemistry and Technology. D.A. Bate (1990). The science of powder coatings. A. Goldschmidt. H.J. Streitberger (2003). Basics of coating technology M. Riva. (1990). Le vernici in polvere.

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SPUTTERING ON POLYMERS – INDUSTRIAL APPLICATIONS Sputtering sui polimeri-applicazioni industriali Antonio D’Esposito – Kolzer Srl Taken from his speech held at Institute of Physics ‐ London 16th June 2009 | Tratto da una sua relazione tenuta all’Istituto di Fisica Londra 16 giugno 2009

Opening Photo - The aurora borealis. The source of the auroras is the sun. The sun gives off ions and a “cloud” of such ions and electrons is called a plasma The stream of plasma comes from the sun (the solar wind). As the solar wind interacts with the fringes of the earth’s magnetic field, the particles are “shocked” into flowing around the earth. Some of the particles are trapped by the earth’s magnetic field. They follow the magnetic lines of force down to the ionosphere. The particles strike the gases in the ionosphere, causing them to glow. The colors correspond to the different gases in the ionosphere.

Foto d’Apertura L’aurora boreale. La sorgente delle aurore è il sole. Il sole emette ioni; una “nuvola” di tali ioni ed elettroni è chiamata plasma. Il flusso di plasma arriva dal sole (vento solare). Appena il vento solare interagisce con le frange del campo magnetico terrestre, le particelle sono “scosse” nel loro fluire intorno alla terra. Alcune di queste particelle sono intrappolate dal campo magnetico terrestre. Seguono le linee di forza magnetiche giù fino alla ionosfera. Le particelle colpiscono i gas nella ionosfera, facendoli brillare. I colori corrispondono ai diversi gas nella ionosfera.

S

puttering is a process whereby atoms are ejected from a solid target material due to bombardment of the target by energetic ions. It is commonly used for thin-film, etching and analytical techniques. Physical sputtering is driven by momentum exchange between the ions and atoms in the material, due to collisions. The incident ions set off collision cascades in the target. When such cascades recoil and reach the target surface with an energy above the surface binding energy, an atom can be ejected. If the target is thin on an atomic scale the collision cascade can reach the back side of the target and atoms can escape the surface binding energy “in transmission”. The average number of atoms ejected from the target per incident ion is called the sputtering yield and depends on the ion incident angle, the energy of the ion, the masses of the ion and target atoms, and the surface binding energy of atoms in the target.

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o sputtering è un processo per il quale si ha emissione di atomi da un materiale solido detto bersaglio (target) bombardato da particelle cariche di energia, solitamente ioni. E’ comunemente usato per film sottili, per tecniche analitiche e di pulizia. Lo sputtering fisico è provocato da un momento di scambio tra ioni e atomi all’interno del materiale, dovuto alle collisioni. Gli ioni incidenti provocano una cascata di collisioni sul bersaglio. Quando queste cascate si ritirano e raggiungono la superficie del bersaglio con un’energia superiore all’energia di legame superficiale, un atomo può essere espulso. Se il target è sottile su scala atomica la cascata di collisioni può raggiungere la parte posteriore del target e gli atomi possono eludere l’energia di legame superficiale “in trasmissione”. Il numero medio di atomi emessi dal pezzo per ione incidente è chiamato “resa di sputtering” e dipende dall’angolo di incidenza dello ione, dall’energia dello ione, dalla massa dello ione, dalla massa degli atomi del bersaglio e dall’energia di legame interatomico del bersaglio.


INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

For a crystalline target the orientation of the crystal axes with respect to the target surface is relevant. The primary particles for the sputtering process can be supplied in a number of ways, for example by a plasma, an ion source, an accelerator or by a radioactive material emitting alpha particles. Here we take into consideration the sputtering process through plasma. What is plasma Plasma refers to the forth condition of the matter. Plasma is a partially or totally ionized gas (fig. 1), thus, that particular gas condition in which neutral molecules, positive ions and free electrons are all present at the same time. In this case, plasma means low energy content: higher or lower energy content defines a “cold” plasma compared to a “hot” one. Cold plasma used for pre-treatment, cleaning and washing of any kind of substrate is obtained at low pressure (vacuum). This condition allows reactions to take place in a temperature range of 20 to 30°C, while in conditions of atmospheric pressure these are possible only at temperatures of hundreds of degrees. In fact, despite the low temperature of the gas, the temperature of the electrons is very high (from 20 to 50.000 K) due to the length of the free run of the particles. This makes possible the treatment of organic materials (like plastics), which do not tolerate high thermic loads. Plasma cleaning is used to remove organic pollutants, while plasma pre‐treatment is used to modify the surface characteristics in order to increase the adhesion of the metal onto the substrate, or to prepare the surface for other treatments, like varnishing, gluing and so on. PECVD (plasma enhanced chemical vapour deposition) is a polymer based process that consists of a transparent coating layer, which can be applied also in the same cycle after the sputter metal deposition and has the following properties: - anti‐corrosion - hydrophobic / hydrophilic

Per un bersaglio cristallino l’orientamento dell’asse del cristallo rispetto alla superficie del bersaglio è rilevante. Le particelle primarie per il processo di sputtering possono essere fornite in vari modi, per esempio da un plasma, da una sorgente ionica, da un acceleratore o da un materiale radioattivo che emette particelle alfa. Qui di seguito prendiamo in considerazione il processo di sputtering mediante plasma. Cos’è il plasma Il termine plasma si riferisce al quarto stato della materia. È un gas parzialmente o totalmente ionizzato (fig. 1), quindi è quella particolare condizione del gas in cui le molecole neutre, gli ioni positivi e gli elettroni liberi sono tutti presenti contemporaneamente. In questo caso, plasma significa basso contenuto di energia: un più alto o più basso contenuto di energia definisce un plasma freddo rispetto a uno caldo. Il plasma freddo usato per il pretrattamento, la pulizia e il lavaggio di qualsiasi tipo di substrato si ottiene a bassa pressione (vacuum). Questa condizione permette alle reazioni di avvenire in un range di temperatura compresa tra i 20 e i 30°C, mentre in condizioni di pressione atmosferica, le reazioni sono possibili solo a temperature di centinaia di gradi. Infatti, nonostante la bassa temperatura del gas, la temperatura degli elettroni è molto alta (da 20 a 50.000 K) a causa della lunghezza della corsa libera delle particelle. Questo rende possibile il trattamento dei materiali organici (come la plastica) che non sopportano alti carichi termici. Il lavaggio al plasma è usato per rimuovere gli inquinanti organici, mentre il pretrattamento a mezzo plasma è utilizzato per modificare le caratteristiche superficiali al fine di aumentare l’adesione del metallo sul substrato, o di preparare la superficie per altri trattamenti come la verniciatura , l’incollaggio e così via. Il PECVD (deposizione chimica da vapore potenziata dal plasma) è un processo a base polimerica che consiste in un strato di rivestimento trasparente che può essere applicato anche nello stesso ciclo dopo la deposizione sputtering del metallo ed ha le seguenti proprietà: - anticorrosione - idrofobico/idrofilo

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SPUTTERING ON POLYMERS – INDUSTRIAL APPLICATIONS Sputtering sui polimeri-applicazioni industriali

2 - Sputtering process 2 - Il processo di sputtering 3 - Temperatures of polymers 3 - Temperatura dei polimeri

2

- fireproof - scratch proof

3

- protezione dal fuoco - resistente al graffio

What is Sputtering The sputtering (fig. 2) is the deposition of any metals or alloys on any substrates (metal, glass, plastic, fabric, wood…). It has the following characteristics: • coating with the required thickness • multilayers • uniform deposition • dry process • low temperature • clean process • repeatable Its main applications are in the following industries: household appliances, handles, furniture components, wheels, helmet visors and also to deposit precious metals like silver to enhance the optic reflectance of surfaces. Sputtering targets are any metals or alloys, such as aluminum, brass, calcium, carbon, chromium, cobalt, gold, magnesium, nickel, palladium, platinum, rhodium, titanium, zinc, and many others.

Cos’è lo sputtering Lo sputtering (fig. 2) è la deposizione di qualsiasi metallo o lega su qualsiasi substrato (metallo, vetro, plastica, stoffa, legno). Ha le seguenti caratteristiche: • è un rivestimento con lo spessore richiesto • è multistrato • è una deposizione uniforme • è un processo a secco • è a bassa temperatura • è un processo pulito • è ripetibile Le sue principali applicazioni sono nei seguenti settori industriali: elettrodomestici, maniglie, componenti d’arredamento, ruote, visiere di caschi ed anche per la deposizione di metalli preziosi come l’argento per migliorare il riflesso ottico delle superfici. I bersagli dello sputtering sono qualsiasi metallo o lega come alluminio, ottone, calcio, carbonio, cromo, cobalto, oro, magnesio, nickel, palladio, platino, rodio, titanio, zinco e molti altri.

Development on polymers Performance of polymers are constantly improving and therefore fields of applications are quickly increasing. This means requests for new compatible process in order to obtain finishing “like” those that were previously achieved with metals and also brand‐new finishes. This is happening for example in the automotive industry and

Sviluppo sui polimeri Le prestazioni dei polimeri sono in costante miglioramento e perciò i settori di applicazione sono in veloce aumento. Questo significa richieste per nuovi processi compatibili allo scopo di ottenere finiture “simili” a quelle che si ottenevano in precedenza con i metalli ma anche nuovi tipi di finitura. È quello che accade ad esempio nel settore automotive e in

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INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

Rockwell

Polimer PEEK PEEK-GL30 PEEK-CA30 PEEK-FC30 PEK PPS-GL40 PEI PEI-GL30 PES PES-GL30 PEU PSU-GL30 LCP LCP-GL30 PPA-GL33 PI (Aurum) PI-GL30

M 99 103 107

Shore R 126 124 124

indention hardness [MPa] H358/30

108 D91 109 114

140 165 152 217 140

69 124

H961/30 169 227 246 175 178 {310}

4 - Hardness of polymers 4 - Durezza dei polimeri

221 202

60-100 80-100 95 104

125 129 128

4

5 - Plasma and sputtering reactor 5 - Reattore plasma e sputtering

5

also with components for household appliances. To achieve the higher performance from the deposition, and follow an economical industrial criteria, the coating and deposition rate need to be faster and this generate temperature in the coating process; the “plastic” substrate can suffer from a thermal shock (fig. 3). When plastic is not enough performing for sputtering deposition, it is possible to improve hardness (fig. 4) and brightness of the substrate applying a UV varnish base‐coat. The advantages of UV paint are: - improved quality (chemically resistant, scratch‐ resistant, higher gloss) - reduced process time - reduced space requirements for equipment. In order to eliminate the varnish base‐coat, a polymer with the following characteristics is required: - hardness - resistance to temperature - brilliancy - smooth surface.

quello dei componenti per elettrodomestici. Per ottenere le prestazioni migliori dalla deposizione, e seguire un criterio economico-industriale, la velocità di rivestimento e deposizione deve crescere e questo genera temperatura nei processi di rivestimento; in questo modo il substrato di plastica può risentire di uno shock termico (fig. 3). Quando il materiale plastico non è abbastanza performante per la deposizione sputtering è possibile migliorare la durezza (fig. 4) e la brillantezza del substrato applicando una vernice di fondo UV. I vantaggi della vernice UV sono: - miglior qualità (resistenza agli agenti chimici, resistenza al graffio, maggiore brillantezza) - tempi-ciclo ridotti - riduzione dello spazio necessario per l’impianto. Allo scopo di eliminare la vernice di fondo, si richiede un polimero con le seguenti caratteristiche: - durezza - resistenza alla temperatura - brillantezza - superficie omogenea.

Case Histories SUNAGEN The goal of this company was to create and make industrially available materials with innovative surfaces in order to add value to products. Sunagen is equipped with: - cleaning system - UV painting line - sputtering “DGK36” machine (fig. 5). Among their clients there are companies like Ferrari, Bang & Olufsen

Case-histories SUNAGEN L’obiettivo di questa società era di creare e industrializzare materiali con superfici innovative allo scopo di dare valore aggiunto ai prodotti. Sunagen possiede: - un sistema di lavaggio - una linea di verniciatura UV - una macchina sputtering “DGK36” (fig. 5). Tra i suoi clienti ci sono società come Ferrari, Bang & Olufsen.

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SPUTTERING ON POLYMERS – INDUSTRIAL APPLICATIONS Sputtering sui polimeri-applicazioni industriali 6 - Silver coatings for antibacterial applications 6 - Vernici all’argento per applicazioni antibatteriche.

THALES ALENIA SPACE THALES ALENIA SPACE Polyethylene net with metallic silver (Ag) Progetto: l’esperimento Project: the experiment riguardante gli effetti will address effects of dell’ambiente spaziale sul the space environment processo di sviluppo della on the developmental specie Nematode. process of Nematode Non woven wound pad C’era un problema di species. formazione di funghi There were problem of e muffa sui circuiti fungi and mold formation Backing material with adhesive mass spediti nello spazio. La on circuits sent into 6 soluzione fu trovata in space. The solution was un trattamento con ioni d’argento. Il trattamento found in a silver‐Ion treatment. The treatment is è basato su un’attivazione con plasma freddo based on an activation by cold plasma in vacuum sottovuoto e successiva deposizione di ioni Ag and then a ions deposition of Ag by sputtering Ag attraverso lo sputtering di ioni Ag che sono assorbiti ions are absorbed by bacteria, breaking their cell dai batteri, rompendo le loro pareti cellulari, walls, inhibiting reproduction and interrupting inibendo la riproduzione ed interrompendo il metabolism (fig. 6). metabolismo cellulare (fig.6). Future commitments Impegni futuri The first commitment is to promote the use of vacuum sputtering in industry; then to extend Il primo impegno è promuovere l’uso dello sputtering sottovuoto nell’industria; poi estendere l’uso the use of sputtering and nanocomposites on dello sputtering e dei nanocompositi su polimeri polymers and “techno polymers” as plastic injection e “tecnopolimeri” dal momento che l’iniezione di is the simplest manufacturing process to produce a plastica è il più semplice processo manifatturiero per 3D part. Not only sputtering can replace traditional produrre pezzi tridimensionali. Non solo lo sputtering può sostituire la tradizionale galvanica in molti electroplating in many fields, but even more campi, ma l’aspetto molto più importante è che può important is that it can give new finishing and fornire nuove finiture e conquistare nuovi settori. conquer new sectors. You can sputter any kind of Si può usare lo sputtering con ogni tipo di substrato thermo sensitive substrates because the process termo–sensibile poiché il processo è a bassa is at low temperature, it has no dangerous wastes temperatura, non ha nessuno scarto pericoloso e and reduced space requirements for installation. richiede uno spazio ridotto per l’installazione. Never as today have producers of consumer goods Mai come oggi i produttori di beni di consumo used coatings to add value to their product. PVD hanno usato le vernici per dare valore aggiunto ai processes enable almost unlimited production of loro prodotti. I processi PVD consentono produzioni coatings on any type of surface. praticamente illimitate di rivestimenti su qualsiasi As far as coatings with the “metallic effect” are tipo di substrato. Per quanto riguarda i rivestimenti concerned having high abrasion and chemical con “effetto metallico” aventi resistenza chimica resistance, mainly chrome and stainless steel e all’abrasione, sono prodotti principalmente con depositions, or carbides and nitrides of transition deposizioni di cromo e acciaio inox o carburi e metals (for example titanium and zirconium) are nitriti di metalli di transizione (per esempio titanio produced. e zirconio). Oltre ad avere caratteristiche di durezza In addition to having characteristics of hardness e resistenza all’abrasione i colori innovativi possono and resistance to abrasion, innovative colours essere ottenuti per motivi decorativi applicati a can be obtained for decorative motifs applied superfici di prodotti di consumo di alta qualità. to the surfaces of high quality consumer goods.

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INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

As well as being the cleanest technology among the coating techniques, sputtering gives a combination of advantages like no other: - it is a method of production which is economically efficient generating the thinnest and most uniform coating possible. - It is a dry process at low temperature - It forms an indestructible bond between film and substrate (since it binds them together at a molecular level) - It offers great versatility compared to other coatings, since being a cold transfer, it can be used for the deposition of conducting or non conducting material on any type of substrate, including metals, ceramics and plastic materials which are temperature sensitive. In addition, the process has a deposition control which can be repeated in the automatic mode. Therefore, this solution adopted to create new, more resistant, lighter, cleaner and more economical materials not only revolutionizes our industry but everyday life.

Oltre ad essere la tecnologia più pulita fra le tecnologie di rivestimento, lo sputtering dà una combinazione di vantaggi come nessun’altra tecnologia: - è un metodo produttivo economicamente efficiente che garantisce il rivestimento più sottile e più uniforme possibile - è un processo a secco a bassa temperatura - crea un legame indistruttibile tra il film e il substrato (dal momento che li lega insieme a livello molecolare) - offre una grande versatilità rispetto ad altri rivestimenti; essendo un trasferimento a freddo può essere usato per la deposizione di materiali conduttivi e non conduttivi su qualsiasi tipo di substrato, incluso metalli, ceramica e materiali plastici che sono sensibili alla temperatura. Inoltre il processo ha un controllo di deposizione che può essere ripetuto in modo automatico. Perciò questa soluzione utilizzata per creare materiali nuovi, più resistenti, più leggeri, più puliti e più economici non solo rivoluzionerà la nostra industria ma la vita di tutti i giorni.


SMART COATINGS FOR HIGH-QUALITY POWDER COATINGS Smart coatings per rivestimenti in polvere di alta qualita’ Alessia Venturi - Managing Director/Direttore Responsabile

S

mart coatings are structural coatings systems able to interact with the outside environment, to react to external stimuli like temperature, light, stress, strain adapting their own properties and characteristics to environmental conditions. They are functional coatings with an high value added, used in various industrial sectors where specific technical performance are needed. ZEROhms® y ZEROstatic® These coatings are designed for the coating of highly sensitive electronic devices for the purpose of reducing the generation of high EMI (electro-magnetic interference). Its use is especially recommended for those pieces of equipment in which the process is affected by the ATEX regulations and/or for those working environments related to semi-circular lipoatrophy or any other piece of equipment where the dissipation of static electricity is required. This consists of a semi-circular zone of atrophy of the subcutaneous fatty tissue located mostly on the front of the thighs. It is not yet clear what exactly causes this disease. Some hypotheses are that it is caused by electromagnetic fields and by an

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L

e smart coatings (“vernici intelligenti”) sono sistemi di verniciatura strutturali in grado di interagire in modo ottimale con l’esterno, di reagire a stimoli quali temperatura, luce solare, tensione, sforzi adattando le proprie proprietà e caratteristiche alle condizioni ambientali. Si tratta di vernici funzionali con un alto valore aggiunto, utilizzate in settori industriali diversi ma accomunati dalle medesime esigenze di specifiche prestazioni tecniche. ZEROhms® y ZEROstatic® Questa finitura a polveri è pensata per il rivestimento di dispositivi elettrici altamente sensibili al fine di ridurre la generazione di EMI (elettromagnetismointerferenze). Sono rivestimenti indicati per aziende che nel proprio processo produttivo sono particolarmente attente alla normativa ATEX e per ambienti lavorativi relazionati esposti all’insorgenza della lipoatrofia semicircolare nei lavoratori. Si tratta di una rara forma di lipoatrofia localizzata di origine incerta, caratterizzata da perdite di tessuto adiposo sulla superficie di una o entrambe le cosce. Ancora non si conosce la causa esatta di tale patologia ma la maggior parte degli esperti concordano


Adapta Color SL, on the market since 1997, is today one of the leading European powder coating manufacturer. It is one of the youngest and most dynamic players on the powder coating market, able to foresee future trends and to trace a new path in the coating sector, in particular in high quality coatings for architecture, both internal and external. Adapta has recently presented the new 2010 Smart Coatings Catalogue, which includes a lot of innovative, sophisticated, high value-added powder coatings, especially designed for the architectural industry. Here follows a list of these smart coatings, but several articles will be published during the year about each group of finishing, their advantages and innovations. You find the first one in the next pages. SMART COATINGS – CATALOGUE 2010 Architecture: Antigraffiti, Vivendi Coatinsulate®, Adapta SDS® Special effects: Alchemy, Fotocromico and Termocromico, Fotoluminescente, Bonding System® Micro-organisms resistant coating: Bioproof® Finishing for thermo-sensitive materials: Low Bake, Heat Resistant High performance coatings: ZEROhms® and ZEROStatic®, Abrasion Proof®, Slide Coat® and High Flex®, Quick Coats® and Back Up®, Primer For further information www.adaptacolor.com Adapta Color SL, sul mercato dal 1997, rappresenta oggi in Europa una delle realtà di produzione vernici in polvere più giovani e dinamiche del mercato, in grado di anticipare le tendenze e tracciare una nuova strada nel settore dei rivestimenti, in particolar modo quelli di alta qualità destinati al settore dell’architettura, sia d’interni che d’esterni. Adapta ha recentemente presentato il nuovo catalogo 2010 Smart Coating, che contiene numerose tipologie di finiture a polveri innovative, destinate ad applicazioni sofisticate, ad alto valore aggiunto. Le elenchiamo qui di seguito, ed entreremo nello specifico delle singole finiture, dei vantaggi e delle innovazioni nel corso di una serie di articoli tecnici, il primo dei quali è presentato nelle prossime pagine. SMART COATINGS – CATALOGO 2010 Settore architettura: Antigraffiti, Vivendi Coatinsulate®, Adapta SDS® Finiture ad effetto: Alchemy, Fotocromico e Termocromico, Fotoluminescente, Bonding System® Verniciatura resistente ai microorganism: Bioproof® Finitura per supporti termosensibili: Low Bake, Heat Resistant Rivestimenti ad alte prestazioni: ZEROhms® e ZEROStatic®, Abrasion Proof®, Slide Coat® e High Flex®, Quick Coats® e Back Up®, Primer Per maggiori informazioni www.adaptacolor.com

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SMART COATINGS FOR HIGH-QUALITY POWDER COATINGS Smart coatings per rivestimenti in polvere di alta qualita’ excess of static electricity. This coating represents an ideal solution to comply with health and safety regulations in regard to the exposure of workers to the risks arising from physical agents (electromagnetic fields) or where a reduction of static electricity is required. ZEROhms® line is a powder coating prepared with an epoxy and polyester resin system which provides a resistance between 1x106 and 2x1010 ohms or which would be the same with high conductivity, which makes it work as a static dissipater system. ZEROhms® is presented in dark colours and different finishes, including metallics. The ZEROstatic® quality, with a resistance of 108, and which is a static dissipater is available in a broader range of colours and finishes. ZEROstatic® allows a greater dissipation of electrostatic charge and therefore a lower participation in the creating of electro-magnetic fields, and therefore it limits the origin of electromagnetic fields. Electro-static charge accumulation propensity Danger - Pericoloso

sul fatto che i campi elettromagnetici e l’eccesso di elettricità statica nell’ambiente hanno molto a che fare con i sintomi di questa malattia. Questi rivestimenti, quindi, sono ideali per adempiere alle disposizioni di sicurezza relative all’esposizione di lavoratori ai rischi derivati da agenti fisici (campi elettromagnetici) o laddove si richieda una diminuzione dell’elettricità statica. La linea ZEROhms® è un rivestimento in polvere ottenuto con un sistema di resine epossidiche e poliesteri, che presenta una resistenza tra 1x106 e 2x1010 ohms, il che significa un’alta conducibilità. L’aspetto importante di questa vernice è che funziona come dissipatore della staticità; si presenta in colori scuri e con differenti finiture, inclusi i metallizzati. La linea ZEROstatic®, con una resistenza di 108, è un dissipatore di elettricità statica e presenta una più ampia gamma di colori. Permette una maggior diminuzione del carico elettrostatico e quindi limita la creazione di campi elettromagnetici. Propensione all’accumulo di carica elettrostatica

Recommended range usage - Range raccomandato

R≤1x106Ω

Nuisance - Fastidioso

1x106Ω < R ≤1x107Ω

1x107Ω < R ≤2x1010Ω

R>2x1010Ω

Conductor floors ZEROhms® Solo conduttore ZEROhms®

Conductor floors ZEROstatic® Solo conduttore ZEROstatic®

Insulating floors (non- anti-static) Solo Isolamento (no antistatico)

Powder accumulation propensity Type of sample - Tipo di campione

Propensione all’accumulo di polvere Position - Posizione Horizontal - Orizzontale Vertical - Verticale

MDF ZEROstatic Board Pannello MDF ZEROstatic

11%

17%

ZEROstatic sheet Lamiera ZEROstatic

12%

22%

ZEROstatic pipes Tubi ZEROstatic

10%

19%

For these reasons ZEROhms® y ZEROstatic® powder coatings are the ideal solution to coat office furniture, industrial floors, electronic devices and much more.

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Per questi motivi i rivestimenti ZEROhms® y ZEROstatic® sono ideali per verniciare arredo ufficio, pavimentazioni industriali, tubi contenenti cavi elettrici e molto altro.


INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE Innovazioni: presente e futuro

VIVENDI COATINSULATE® Energy saving has become a goal for humanity and a challenge for sustainable development. 50% of energy is consumed by buildings, with the air conditioning adding up to between 40% and 60% of the consumption, of which 25% is lost through doors and windows. Adapta Color had no intention of being left out of this social awareness that calls for intelligent consumption so as to prevent the global warming of the planet. VIVENDI COATINSULATE® was developed to modify the absorption of infra-red rays, thus having an influence on the thermal transfer of the coating to the support, in this way contributing to reducing or increasing the temperature from between 15% and 20% in line with the differing shades. The Technical Building Code responds to the new demands for sustainability in the building processes and by the builders, that manifests itself in it being compulsory to design more efficient buildings, carrying out an exhaustive analysis of the building to limit the energy demand. The new metalized colours allow to consolidate and increase the value of the innovative technical developments of this finishing with excellent resistance to the elements and maximum strength to light, always complying with the QUALICOAT international specifications.

VIVENDI COATINSULATE® Il risparmio energetico si è convertito in una sfida per l’umanità e per lo sviluppo sostenibile. Il 50% dell’energia totale è utilizzata per gli edifici: di questa il 40-60% è usato per la loro climatizzazione, il 25% viene perso in porte e finestre. Adapta Color non ha voluto rimanere ai margini di questa coscienza sociale che richiede un consumo intelligente di energia in modo da evitare un riscaldamento globale della terra. I rivestimenti VIVENDI COATINSULATE®, vernici funzionali per il settore dell’architettura, sono stati sviluppati per modificare l’assorbimento dei raggi infrarossi, influendo così nella trasmissione termica del rivestimento al supporto, e contribuendo in questo modo a diminuire o aumentare la temperatura da un 15% a un 20% a seconda delle differenti tonalità della vernice impiegata. Il codice termico di un edificio deve rispondere ad una nuova esigenza di sostenibilità dei processi di edificazione e urbanizzazione, che si traduce nell’obbligo di progettare edifici molto efficienti. I nuovi colori metallizzati consentono di aumentare il valore aggiunto degli sviluppi tecnici innovativi di queste finiture, che possiedono un’eccellente resistenza alle intemperie, massima resistenza alla luce e sono certificati Qualicoat.

BIOPROOF® SPECIAL COATING It is a micro-organism resistant – film protector. Micro-organisms are everywhere and very often they are a serious problem for the construction and maintenance of differing infrastructures, especially those intended for public and/or sanitary use. The effectiveness of the cleaning diminishes over time, making greater protection necessary. Laboratory Antimicrobial Tests

RIVESTIMENTO SPECIALE BIOPROOF® Si tratta di un rivestimento resistente ai microorganismi. I microorganismi sono presenti ovunque, e molte volte costituiscono un serio problema per la costruzione e il mantenimento di alcune infrastrutture, specialmente quelle destinate ad un utilizzo pubblico e/o sanitario. L’efficacia della pulizia diminuisce nel tempo, per questo è necessario una maggior protezione delle superfici. Test antimicrobico in laboratorio

international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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SMART COATINGS FOR HIGH-QUALITY POWDER COATINGS Smart coatings per rivestimenti in polvere di alta qualita’ Norm to test the efficiency of the Bio-Proof® coatings JIS Z 2801:2000 (Standard Japanese method to measure the efficiency of coatings). After 24 hours of exposition the suspension is separated. Several dissolutions are made, later, the microorganisms are count. The results are: • It maintains a low level of germs in the surface of the coating. • Optimal hygiene • It resists common cleaning procedures. Physic and mechanical properties: there are no significant differences if the physical-mechanical and chemical resistances respect regular coatings. Limitations and precautions • The use of micro-organisms resistant coatings BioProof ADAPTA does not replace common hygienic practices. • The results are based on tests made on supports properly applied and evaluated by a specialized laboratory Main Uses • Commercial equipment • Colectivity furniture • Hospital equipment • Air Conditioned systems • Supermarket carts • Overbath screens

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Norma per valutare l’efficacia del rivestimento Bioproof® JIS Z 2801:2000 (Metodo giapponese per valutare l’efficacia dei rivestimenti). Dopo un’ esposizione di 24 ore si effettua un nuovo conteggio dei microorganismi per valutare l’efficacia del rivestimento. I risultati sono i seguenti: • Mantiene molto basso il livello di germi presenti nella superficie della vernice. • Conserva un’ottima igiene. • Resiste al normale processo di pulizia. Proprietà fisico-meccaniche: non ci sono differenze sostanziali nella resistenza fisico-meccanica e chimica rispetto alla vernice normale. Limiti e precauzioni L’uso di questa vernice non sostituisce la pratica di igiene abituale. I risultati sono basati su prove realizzate con supporti debitamente verniciati e appoggiandosi ad un laboratorio specializzato. Gli utilizzi principali di questo rivestimento funzionale sono: • sistemi di aria condizionata • carrelli dei supermercati • box doccia per bagni • attrezzature commerciali • attrezzature ospedaliere • arredo per comunità


PREVIEW ANTICIPAZIONI

NIR CURING TECHNOLOGY FOR COIL-COATING La reticolazione delle vernici per coil-coating in forni NIR

C

oil coating is by now a mature technology. Beside curing systems by means of convection ovens, traditionally used on coil coating lines, in the recent past there came also other systems based on electromagnetic induction or infrared (IR) radiation. A new curing technology using NIR radiation has been introduced recently. The forthcoming article, on IPCM 02 March-April 2010, will focus on the main characteristics of this technology, highlighting its values, limits and consequences on coatings formulation.

L

’applicazione a rullo in continuo di vernici su nastri metallici piani (Coil-Coating), costituisce una tecnologia ormai matura. Ai sistemi di reticolazione in forni a convezione, tradizionalmente usati sulle linee coil, se ne sono aggiunti nel recente passato altri, basati sull’induzione elettromagnetica o sull’impiego di radiazioni IR. Più recentemente è stata introdotta una nuova tecnica di reticolazione che impiega le radiazioni NIR. L’articolo, in pubblicazione su IPCM 02 MarzoAprile 2010, illustrerà le caratteristiche peculiari di questa tecnologia, evidenziandone i pregi, i limiti e le conseguenze sulla formulazione delle vernici.

Written by Ezio Pedroni Salchi Metalcoat

Di Ezio Pedroni Salchi Metalcoat

MICROWAVE METHOD FOR DRYING WATER-PAINT LAYERS ON METALLIC SUPPORTS Tecnologia a microonde per l’essicazione di vernici base acqua su supporti metallici

T

raditional techniques in drying water-paint layers involve long drying time and risk of surface filming over. Furthermore, massive metallic means absorbs most of thermal energy, with consequent poor efficiency in process. Microwave energy is absorbed throughout the whole thickness of paint-layer, acting efficiently only on the aqueous component and providing a fast evaporation. The forthcoming article is on IPCM 02 March 2010.

L

e tecnologie tradizionali di essiccazione delle vernici all’acqua implicano lunghi tempi di processo e il rischio di velature. Inoltre, supporti metallici massicci assorbono la maggior parte dell’energia termica con una conseguente scarsa efficienza di processo. L’energia delle microonde, al contrario, è assorbita dall’intero spessore dello strato di vernice, e agisce in maniera efficiente solo sulla componente acquosa, fornendo una rapida evaporazione. L’articolo è in pubblicazione su IPCM 02 Marzo 2010.

Written by A. Sonego, Microcoat San Quirino (Pn)

Di A. Sonego, Microcoat San Quirino (Pn)

VERY LOW TEMPERATURE CURING COATING CYCLE Cicli di verniciatura a bassissima temperatura di reticolazione

T

he forthcoming article, on IPCM 02 March 2010, will focus on the peculiar characteristics of these highsolid coating cycles with a very low temperature of reticulation, even lower than 0°C, used by a leading Italian company for the finishing of its cranes, metallic structures and carpentry for the exterior.

L

’articolo, in pubblicazione su IPCM 02 MarzoAprile 2010, illustrerà le caratteristiche peculiari di questi cicli di verniciatura ad alto solido in grado di reticolare a temperature inferiori agli 0°C, impiegati da una importante azienda italiana per la finiture di carpenteria meccanica, gru e strutture metalliche per esterno. international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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TRADE FAIRS&CONFERENCES FIERE e CONVEGNI

ELENCO FIERE

SEDE MANIFESTAZIONE

DATA

NORIMBERGA

19-21 Gennaio 2010

Nurnberg

19-21 January 2010

MILANO

3-6 Febbraio 2010

Milan

3-6- February 2010

SALONICCO

3-7 Febbraio 2010

Salonicco

3-7 February 2010

VERONA

4-7 Febbraio 2010

Verona

4-7 February 2010

ISTANBUL

4-7 Febbraio 2010

Istanbul

4-7 February 2010

BAD SALZUFLEN

8-11 Febbraio 2010

Bad Salzuflen

8-11 February 2010

PORDENONE

10-13 Febbraio 2010

Pordenone

10-13 February 2010

BARI

18-21 Febbraio 2010

Bari

18-21 February 2010

ISTANBUL

25-28 Febbraio 2010

Istanbul

25-28 February 2010

MILANO

5-7 Marzo 2010

Milan

5-7 March 2010

MOSCA

9-12 Marzo 2010

Moscow

9-12 March 2010

SINGAPORE

9-12 Marzo 2010

Singapore

9-12 March 2010

BOLOGNA

11-13 Marzo 2010

Bologna

11-13 March 2010

ATENE

18-21 Marzo 2010

Athens

18-21 March 2010

SHENZHEN

19-22 Marzo 2010

Shenzhen

19-22 March 2010

SITO INTERNET

JANUARY - Gennaio 2010 EUROGUSS

www.euroguss.com

FEBRUARY - Febbraio 2010 MADEEXPO AGROTICA FIERAGRICOLA WIN - part 1 ZOW SAMUMETAL BIMU MEDITERRANEA WIN - part 2

www.madeexpo.it www.helexpo.gr www.fieragricola.it www.win-fair.com www.zow.de www.samumetal.it www.bimu-mediterranea.it www.win-fair.com

MARCH - Marzo 2010 MIDO INTERLAKOKRASKA IFFS SAIESPRING INTERWOOD ZOW

70 2010 JANUARY/gennaio - international PAINT&COATING magazine

www.mido.it www.maxima-expo.ru www.iffs.com.sg www.saie.bolognafiere.it www.kotsis.gr www.zow-shenzhen.cn


PLASTICA MIDDLE EAST COATING SHOW

ATENE

19-22 Marzo 2010

Athens

19-22 March 2010

DUBAI

29-31 Marzo 2010

Dubai

29-31 March 2010

KARLSRUHE

13-16 Aprile 2010

Karlsruhe

13-16 April 2010

CHARLOTTE

13-15 Aprile 2010

Charlotte

13-15 April 2010

MONTICHIARI

14-17 Aprile 2010

Montichiari

14-17 April 2010

MILANO

14-19 Aprile 2010

Milan

14-19 April 2010

HANNOVER

19-23 Aprile 2010

Hannover

19-23 April 2010

LOUISVILLE

4-6 Maggio 2010

Louisville

4-6- May 2010

LOUISVILLE

4-5 Maggio 2010

Louisville

4-5- May 2010

SANABIS

4-6 Maggio 2010

Sanabis

4-6 May 2010

MADRID

4-7 Maggio 2010

Madrid

4-7 May 2010

BOLOGNA

12-15 Maggio 2010

Bologna

12-15 May 2010

HARROGATE/UK

7-8 Giugno 2010

Harrogate/Uk

7-8- June 2010

HARROGATE/UK

8-9 Giugno 2010

Harrogate/Uk

8-9 June 2010

STOCCARDA

8-10 Giugno 2010

Stuttgart

8-10 June 2010

GIACARTA

23-24 Giugno 2010

Giacarta

23-24 June 2010

www.plastica-expo.gr www.middleeastcoatingsshow.com

APRIL - Aprile 2010 PAINTEXPO AMERICAN COATING SHOW METEF SALONE DEL MOBILE HANNOVER MESSE

www.paintexpo.de w w w. a m e r i c a n - c o a t i n g s show.com www.metef.com www.cosmit.it www.hannovermesse.de

MAY - Maggio 2010 PCX ELECTROCOAT GULFBID VETECO LAMIERA

www.processcleaningexpo. com

www.gulfbidexhibition.com www.ifema.es www.lamiera.net

JUNE - Giugno 2010 SURCON SURFEX O&S ASIA PACIFIC COATING SHOW

www.surfex2010.net www.messe-stuttgart.de www.coatings-group.com

international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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ZOOM on events ZOOM sugli eventi THE THIRD MADE EXPO: ALL THE NEWS ABOUT THE 2010 FAIR La terza edizione di MADE expo: tutte le novità per il 2010

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he third presentation of MADE expo, which will be held at the Milan Fairgrounds in Rho from 3 to 6 February, 2010, is to feature “Planning and Structural Engineering” as its central themes. In just two years MADE expo has raced ahead of the field to become the leading international event. It is the only trade fair in Europe in 2010 that will be held for the construction sector, and it is a privileged setting for planning, innovation, technological development and sustainability. In defiance of the difficult economic circumstances, the organisers are investing in enhancing the fair, offering new events and programmes. MADE expo has also won recognition from Federcostruzioni (a member of the Italian trade federation, Confindustria), the federation representing the common interests of the construction industry, which will play an active role within the trade fair. Promotion of innovation and of technological development, focus on the planning sector, and constant support for companies and their need to develop business opportunities: t h e s e are the strong points that next year’s MADE expo will build on. And in response to requests from exhibitors to move to a new date in the trade fair calendar, and so boost progress in the fair’s internationalisation process, MADE expo has announced the new dates for 2011: 5-8 October. Another way the fair is displaying attention to exhibitors is the financing agreement made with Banca Popolare di Milano, to help exhibiting companies take part in the fair. The centre of the 2010 MADE expo features many events, some of which specialise in the city and in urban fabric: the Construction Techniques Forum, which will focus on construction techniques and structural engineering; Civitas, the virtual city showcasing the building envelope, aimed at a highly-qualified target audience including architects, engineers and project managers; and the Borghi e Centri Storici project, devoted to the redevelopment and advancement of over 5,000 Italian historic villages (borghi) and city centres. Also at MADE in 2010 is the Decor&Color Show, the showcase for colour and the latest solutions for paints, enamels and decorative finishes. There has been intense promotion of MADE expo throughout Italy and internationally. Fifteen promotional roadshows are scheduled to be held worldwide: in Algeria, Bulgaria, France, Kazakhstan, Lebanon, Libya, Morocco, Poland, Qatar, Romania, Russia, Serbia, Turkey, the UAE and Ukraine, as well as major advertising campaigns on TV and radio, with a total of over 300 advertisements in 155 publications.

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a terza edizione di MADE expo, che si svolgerà presso Fiera Milano Rho dal 3 al 6 febbraio 2010, avrà come protagonisti il progetto e la tecnica delle costruzioni. MADE expo in soli due anni si è ritagliato il ruolo di evento leader a livello internazionale, unico appuntamento in Europa previsto durante il 2010 per il settore edilizio, e luogo privilegiato di progettualità, innovazione, sviluppo tecnologico e sostenibilità. Gli organizzatori, malgrado il difficile momento economico, stanno investendo per rinnovare la manifestazione proponendo nuovi eventi e iniziative. La manifestazione ha ottenuto anche il riconoscimento da parte di Federcostruzioni, la Federazione aderente a Confindustria che rappresenta gli interessi comuni della filiera delle costruzioni, che avrà un ruolo attivo all’interno dell’evento fieristico. Promozione dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, attenzione al mondo del progetto e costante vicinanza alle aziende e alla loro necessità di sviluppare occasioni di business: sono questi i punti di forza su cui fa leva la prossima edizione di MADE expo. Proprio in risposta alle richieste degli espositori di trovare una nuova collocazione nel calendario fieristico, così da rafforzare il processo di internazionalizzazione della fiera, MADE expo annuncia la nuova data per il 2011 dal 5 all’8 ottobre. Attenzione agli espositori anche attraverso la convenzione stipulata con Banca Popolare di Milano per il finanziamento alle aziende espositrici per la loro partecipazione alla fiera. Al centro dell’edizione 2010 di MADE expo molti eventi, alcuni dedicati alla città e al tessuto urbano: il Forum della Tecnica delle Costruzioni, l’appuntamento che vede protagonisti la Tecnica delle Costruzioni e l’Ingegneria Strutturale; Civitas, la città virtuale al servizio dell’involucro edilizio, rivolta a un target qualificato di visitatori, come architetti, ingegneri e responsabili di progetto; l’iniziativa Borghi e Centri Storici, dedicata alla riqualificazione e alla valorizzazione degli oltre 5000 borghi e dei centri storici italiani. Nell’edizione 2010 anche Decor&Color Show, l’appuntamento con il colore e le soluzioni più aggiornate in tema di pitture, smalti e finiture decorative. Intensa la promozione di MADE expo a livello nazionale e internazionale. In programma 15 road show di promozione in tutto il mondo: Algeria, Bulgaria, Francia, Kazakhistan, Libano, Libia, Marocco, Polonia, Qatar, Romania, Russia, Serbia, Turchia, UAE e Ucraina, oltre a importanti investimenti pubblicitari su tv e radio, con oltre 300 uscite totali su 155 testate.


Editorial Staff Redazione

GIORNATA DELLA FINITURA 2009 Giornata della Finitura 2009

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a “Giornata della Finitura”, a technical-commercial event on environmental technologies, and innovative solutions for energetic efficiency applied to surface treatments, was held in Milan the last 26th November at Ucif headquarter. The event was addressed to professionals of the sector and was conceived and organized by UCIF in co-operation with the Italian magazine “Metal Cleaning&Finishing”. The aim of the event was to help extend the knowledge of applicative solutions manufactured by the firms of this sector. 15 technical papers were presented and the event was attended by a hundred of professionals, while 10 companies had also an informative box in the exhibition area (fig. 1). Furthermore the event was the occasion to present the 2010 edition of the trade fair “F&O - Finitura&Oltre”, Ucif’s reference show for surface finishing. The trade fair will be held from 5th through 9th October, 2010 inside the 27° edition of BI-MU, the leading continental exhibition for metal forming and metal cutting machines, robots, automation, and auxiliary technologies. For further information: info@ucif.net

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l 26 novembre 2009 si è tenuta presso la sede dell’UCIF (Unione Costruttori Impianti Finitura) a Milano, la “Giornata della Finitura”, una manifestazione tecnicocommerciale in cui sono state presentate tecnologie e soluzioni a basso impatto ambientale, innovative e ad alta efficienza energetica, applicate nel settore del trattamento delle superfici. La giornata, aperta ad operatori del settore pubblico e privato, è stata ideata da UCIF con la collaborazione di “Metal Cleaning&Finishing” per contribuire alla diffusione della conoscenza delle soluzioni applicative realizzate dalle aziende del settore. L’evento, che ha visto la partecipazione di un centinaio di operatori, la presentazione di 15 relazioni tecniche e la presenza di una decina di aziende con un box informativo (fig. 1), è stata l’occasione per lanciare l’edizione 2010 di “F&O - Finitura&Oltre”, la manifestazione di riferimento di Ucif per il settore del trattamento delle superfici che si terrà dal 5 al 9 ottobre 2010 nell’ambito della 27° BI-MU, biennale della macchina utensile, robotica e automazione. Per maggiori informazioni: info@ucif.net.

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ZOOM on events ZOOM sugli eventi PAINTEXPO 2010 FROM 13 TO 16 APRIL 2010 PAINTEXPO 2010 dal 13 al 16 aprile 2010 Whether the Ifo World Economic Climate Indicator (which rose for the second time in a row during the third quarter of 2009) or upwardly corrected growth forecasts are considered, there are many signs which suggest that the world economy is recovering. Manufacturers of industrial coating technology are feeling the effects of the upswing in the form of increasing numbers of project launches and orders. PaintExpo, leading international trade fair for industrial coating technology, is also experiencing great demand. The market and technology leaders will be represented at the show from 13 to 16 April 2010 at the exhibition centre in Karlsruhe, Germany. In particular during economically challenging times, a strong focus on the customers is especially important. Trade fairs with clearly delineated offerings are amongst the most effective instruments for maintaining existing business relations and gaining new customers. Its concentration on the process sequence for industrial painting technologies is one of the reasons that PaintExpo enjoys such great demand amongst suppliers and service providers from the painting industry. “As a result of its highly representative and comprehensive offerings, PaintExpo has great international appeal for the users. At the same time, as opposed to socalled surface finishing trade fairs, the exhibitors know that the expert visitors are interested exclusively in industrial coating technologies. And thus PaintExpo is highly efficient for both groups”, explains Jürgen Haussmann, managing director of show promoters FairFair GmbH. Other positive signs include constantly rising order receipts in sectors which are relevant for suppliers of industrial painting technology. “The automotive, steel and construction industries are amongst BASF Coatings’ most important customers.

Overview of the hall of PaintExpo 2008 edition Vista dall’alto del padiglione espositivo dell’edizione 2008 di PaintExpo

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In particular in these sectors, the economic crisis has affected our business with vehicle and industrial paints. We’ve nevertheless been able to maintain our position within this generally declining market. We haven’t lost any market shares during the crisis – on the contrary, we’ve even made gains in some areas. The low-point now lies in the past. Even though recovery is slow and unsteady at the moment, things are shaping up well for us on the whole”, says Raimar Jahn, CEO at BASF Coatings AG. The fact that business is picking up again all over the world is being noticed by manufacturers of systems and application technology as well, as Uwe A. Weidauer, Senior Vice President for Systems Sales at J. Wagner GmbH, elucidates: “Recently, the number of project RFQs has increased for us considerably and is currently approaching the levels experienced in the record breaking years of 2007 and 2008. Order receipts have also been continuously on the rise for several months now. And the orders aren’t just coming from Germany alone – more and more are being received from Eastern Europe, France, Greece and Turkey, as well as from Asia and North America.” RFQs as well as orders are targeted on the one hand at honing the customer’s competitive edge by exploiting potential savings, for example where energy and material consumption is concerned. On the other hand, increased flexibility is also a central issue, because painting or coating for small manufacturing lots and the great variety of colours which is demanded nowadays usually can’t be managed economically with existing systems. This is confirmed by Dr. José Gamero, Marketing Manager at LacTec GmbH: “Flexibility and savings are the crux of the matter in the RFQs we’re receiving to an ever greater extent. Enquiries are coming from Europe, but there’s movement in the North and South American markets again as well. We’re expecting business to pick up on the Asian continent too, especially in India and China. We assume that order receipts will continue to increase during the first quarter of 2010 as well. As a result of the mood within the markets which is brightening up to an ever greater extent, the manufacturers assume that longer lead times will have to be reckoned with in the foreseeable future”. Further information and a preliminary exhibitor list can be accessed at www.paintexpo.de


Doris Schulz Doris Schulz

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he si consideri l’indicatore del clima economico mondiale Ifo (che è cresciuto per la seconda volta di seguito durante il terzo trimestre del 2009) o che si considerino le previsioni di crescita corrette al rialzo, ci sono numerosi segnali che suggeriscono un recupero dell’economia a livello mondiale. I produttori di tecnologie di verniciatura industriale stanno percependo gli effetti di questa ripresa economica sottoforma di un aumento di ordini e di lancio di nuovi prodotti. PaintExpo, la più importante manifestazione fieristica internazionale per le tecnologie di verniciatura industriale, sta avendo molte richieste. I leader tecnologici e di mercato saranno presenti alla manifestazione che si svolgerà dal 13 al 16 Aprile 2010 presso l’ente fiera di Karlsruhe, Germania. Soprattutto nei periodi impegnativi a livello economico, diventa importante focalizzarsi in modo particolare sul cliente. Le fiere con un’offerta nettamente delineata sono fra gli strumenti più efficaci per mantenere vive le relazioni d’affari esistenti e per trovare nuovi clienti. La sua focalizzazione sulle varie fasi di processo delle tecnologie di verniciatura industriale è una delle ragioni per cui PaintExpo gode di una tale richiesta fra i fornitori di prodotti e servizi dell’industria della verniciatura. “Grazie alla sua offerta altamente vasta e rappresentativa, PaintExpo ha una grande attrattiva internazionale per gli utilizzatori. Allo stesso tempo, al contrario delle cosiddette fiere sul trattamento delle superfici, gli espositori sanno che i visitatori esperti sono interessati esclusivamente alle tecnologie industriali di verniciatura. E così PaintExpo è altamente efficace per entrambi”, spiega Jürgen Haussmann, direttore generale di FairFair GmbH, l’ente organizzatore. Altri segnali positivi includono l’aumento di ordinativi nei settori industriali di grande importanza per i fornitori di tecnologie di verniciatura industriale.

“L’industria dell’automotive, dell’acciaio e delle costruzioni sono fra i clienti più importanti di BASF Coatings. La crisi economica ha influenzato in modo particolare i nostri affari nel settore delle vernici industriali e per i veicoli. Nonostante tutto siamo stati in grado di mantenere la nostra posizione all’interno di questo mercato in generale declino. Non abbiamo perso quote di mercato durante la crisi– al contrario, abbiamo avuto degli utili in alcune aree. I livelli bassi ormai appartengono al passato. Anche se la ripresa è lenta e malferma al momento, le cose stanno prendendo una buona forma”, dice Raimar Jahn, CEO di BASF Coatings AG. Il fatto che gli affari stanno migliorando in tutto il mondo è un fatto noto anche per i produttori di sistemi di applicazione, come spiega Uwe A. Weidauer, Senior Vice President Systems Sales alla J. Wagner GmbH: “Recentemente, il numero di richieste d’offerta è notevolmente cresciuto per noi e al momento sta raggiungendo i livelli raggiunti negli anni record 2007 e 2008. Gli ordinativi stanno crescendo continuamente da alcuni mesi. E gli ordini non arrivano solo dalla Germania ma in misura crescente anche da Europa dell’Est, Francia, Grecia e Turchia, così come dall’Asia e dal Nord America”. La maggior flessibilità, così come il risparmio energetico, sono aspetti centrali a causa delle esigenze di verniciatura e rivestimento di piccoli lotti e di una grande varietà di colori e che non possono essere gestiti economicamente con i sistemi esistenti. Questo aspetto è confermato dal Dr. José Gamero, Marketing Manager di LacTec GmbH: “Flessibilità e risparmio sono i punti cruciali nelle richieste d’offerta che stiamo ricevendo in misura sempre maggiore. Le richieste giungono dall’ Europa, ma ci sono movimenti anche nei mercati del Nord e del Sud America. Ci aspettiamo che gli affari vadano meglio anche nel continente asiatico, specialmente in India e Cina. Presumiamo che gli ordinativi continueranno ad aumentare durante il primo trimestre del 2010. In virtù dell’umore sempre più vivace dei mercati, i produttori presumono che nell’immediato futuro si dovranno fare i conti con tempi di risposta più lunghi”. Maggiori informazioni e una lista espositori preliminare al sito www.paintexpo.de international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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ZOOM on events ZOOM sugli eventi PARTS2CLEAN AND COROSAVE FINAL REPORT Parts2clean e COROSAVE report finale

Doris Schulz Doris Schulz

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covered by the integrated COROSAVE trade fair. This indicates that in addition to efficient cleaning of parts and surfaces, more and more emphasis is being placed upon the issue of retaining cleanliness during storage and transport by manufacturing and maintenance companies. Users also view parts2clean as the international platform for locating efficient, environmentally sound solutions to cleaning tasks. And demand continues in this area even in economically difficult times. More than 80% of the visitors were satisfied to very satisfied with the event. The parts2clean expert forum was also in great demand this year. 1197 visitors took advantage of the opportunity to expand their know-how in the fields of parts cleaning, process engineering, ascertainment of residual contamination, bath maintenance and corrosion protection by attending presentations offered by renowned speakers. The next parts2clean and COROSAVE will take place at the Stuttgart Exhibition Centre from the 12th through the 14th of October, 2010. Additionally, the leading international trade fair for cleaning within the production process and maintenance will also demonstrate its presence at a parts2clean communal booth at Process Cleaning Expo. The first US trade fair for industrial parts cleaning technology will be held in Louisville, Kentucky, from the 5th through the 6th of May, 2010. For further information: ds@pressetextschulz.de

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lavate è stato trattato dall’evento COROSAVE. Un’enfasi sempre maggiore viene posta sui temi della conservazione della pulizia durante l’immagazzinamento e il trasporto. Gli utilizzatori vedono in parts2clean una piattaforma internazionale dove trovare soluzioni efficienti e ecocompatibili alle richieste di lavaggio. E le richieste continuano a crescere anche in questo momento economico difficile. Oltre l’80% dei visitatori si sono dichiarati soddisfatti o molto soddisfatti dell’evento. 1197 visitatori hanno colto l’opportunità di espandere il proprio know-how relativo al lavaggio industriale, all’ingegneria di processo, alla rilevazione del grado di pulizia, mantenimento dei bagni e protezione dalla corrosione assistendo alle presentazioni di noti relatori. La prossima edizione di parts2clean e COROSAVE si terrà al Centro Fiera di Stoccarda dal 12 al 14 Ottobre 2010. Inoltre, parts2clean sarà presente con uno stand alla Process Cleaning Expo, la prima manifestazione statunitense sulle tecnologie di lavaggio industriale che si terrà a Louisville, Kentucky, dal 5 al 6 maggio 2010. Per ulteriori informazioni ds@pressetextschulz.de

.350 visitors gathered information on offerings from 231 exhibitors at parts2clean and COROSAVE in Stuttgart from the 20th through the 22nd of October, 2009. The leading international trade fair for cleaning within the production process and maintenance was able to sustain the high levels of participation achieved last year with regard to both exhibitor and visitor numbers. Once again, the world’s most comprehensive offerings covering the entire process sequence for parts and surface cleaning awaited visitors from 26 countries. The visitors’ outstanding technical qualifications and decision making authority provided exhibitors with top quality leads, as well as concrete RFQs. Presentations held at the parts2clean expert forum, held in German, enjoyed lively interest again this year. 4350 visitors came to Stuttgart in order to gather information and a 18% of the visitors travelled to the event from outside of Germany. In addition to visitor numbers which were nearly equal to last year’s figure (4482 in 2008), the outstanding technical competence and decision making authority of the visitors (more than 89% are involved in investment decision) assured that things went well at the trade fair for nearly all of the exhibitors. As was also the case in 2008, the fields of temporary corrosion protection, preservation and packaging of cleaned components was

.350 visitatori e 231 espositori: questi sono i dati che emergono dal report finale delle manifestazioni parts2clean e COROSAVE. La più importante manifestazione internazionale per il lavaggio interoperazionale e di manutenzione si è tenuta a Stoccarda dal 20 al 22 ottobre 2009 ed ha mantenuto gli alti livelli di partecipazione raggiunti lo scorso anno sia per il numero degli espositori che dei visitatori. Ancora una volta, l’evento è stato atteso da visitatori di alto livello tecnico e decisionale provenienti da 25 Paesi diversi. Le presentazioni illustrate nell’ambito del “parts2clean expert forum”, in lingua tedesca, sono state vivamente apprezzate anche quest’anno. Dei 4.350 visitatori che sono arrivati a Stoccarda il 18% proveniva dall’estero. Oltre al numero di visitatori, che ha eguagliato i livelli della precedente edizione (4482 nel 2008), la grande competenza tecnica e l’alto potere decisionale dei visitatori intervenuti (oltre l’89% si è dichiarato coinvolto nei processi decisionali) ha contribuito al successo della manifestazione per gli espositori. Come già nel 2008, il tema della protezione anticorrosiva, conservazione e confezionamento delle parti

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SEMINAR ON “EFFECT PIGMENTS: APPLICATION-FUNCTIONING-CONTROL” Seminario “Pigmenti ad effetto: orientamento-funzionamento-controllo”

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ast October 31, the Hotel Parma & Congressi was the venue of a seminar organised by Byk Additives & Instruments and Eckart Effect Pigments on effect pigments, how they function and their control. The speakers were Pasquale Roberti from Byk Gardner, Mauro Giuriato of Eckart Italia, and Amedeo Navarretta, of Byk Chemie. The three companies are part of the German group Altana AG, which develops and produces high quality innovative products in the field of special chemicals for manufacturers of coatings, paint and plastic processors, the printing and cosmetic industries as well as the for electrical industry. Mauro Giurato opened the seminar with a talk on effect pigments, illustrating in detail their optical properties and explaining the importance of their application for the end effect. The seminar continued with the report by Amedeo Navarretta on the stabilisation and defloculation of effect pigments, the selection of additives, a guide to formulations containing effect pigments, the production of slurry paste containing effect pigments. After the lunch that was offered to all present, the seminar concluded with the afternoon session with Pasquale Roberti who took a close look at the characteristics of the BYK-mac instrument, quality control and trouble shooting. The event, now in its second edition, was extremely successful, with about a hundred attending, including technicians from coatings manufacturers , engineers from large manufacturing companies, as well as company consultants (fig. 1). In upcoming issues of IPCM we will be publishing the technical reports from that day.

o scorso 23 ottobre presso l’Hotel Parma&Congressi Byk Additive&Instruments ed Eckart Effect Pigments hanno organizzato un seminario sui pigmenti ad effetto, il loro funzionamento e il relativo controllo. Relatori della giornata sono stati Pasquale Roberti di Byk Gardner, Mauro Giuriato di Eckart Italia, e Amedeo Navarretta, di Byk Chemie. Le tre aziende fanno parte del gruppo tedesco Altana AG, che sviluppa e produce prodotti di alta qualità innovativi nel campo della chimica speciale per produttori di vernici, industrie di trasformazione delle vernici e delle materie plastiche, industrie tipografiche e cosmetiche e industrie elettrotecniche. Mauro Giuriato ha aperto il seminario con una relazione sui pigmenti ad effetto, illustrandone nel dettaglio le proprietà ottiche e l’importanza che riveste il loro orientamento per l’effetto finale. Il seminario è proseguito con la relazione di Amedeo Navarretta su stabilizzazione e deflocculazione dei pigmenti ad effetto, selezione degli additivi, formulazioni guida contenenti pigmenti ad effetto, produzione di paste slurry contenenti pigmenti ad effetto. Dopo il pranzo offerto a tutti i presenti, il seminario si è concluso con la sessione pomeridiana tenuta da Pasquale Roberti che ha approfondito le caratteristiche dello strumento BYK-mac, del controllo qualità e del trouble shooting. L’evento, giunto alla seconda edizione, ha avuto un grande successo, con circa un centinaio di presenti fra tecnici del settore della produzione vernici, tecnici provenienti da grandi aziende manifatturiere e consulenti aziendali (fig. 1). Nel corso dei prossimi numeri di IPCM pubblicheremo le relazioni tecniche della giornata.

Group photo during the seminar held jointly by Byk/Eckart last October 23

Foto di gruppo durante il seminario congiunto By/Eckart lo scorso 23 ottobre international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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ZOOM on events ZOOM sugli eventi SEMINAR ON “ECOLOGICAL INTELLIGENCE AND COMPETITIVENESS IN ENTERPRISE” Seminario “Intelligenza ecologica e competitività d’ impresa” Choosing the future by knowing the present: This is the claim of the seminar organised by the NoxorSokem Group on October 16 at the Polo Tecnologico (technology hub) in Pordenone, under the patronage of API Industria Pordenone and the Polo Tecnologico itself. The goal of the seminar was to present innovative, environmentally-friendly products to the market and at the same time investigate the link between marketing and ecological intelligence for greater corporate competitiveness. The opening address by the Chairman of the NoxorSokem Group, Gianluca Pinna, was followed by an extended speech by Rinaldo Fantin presenting the philosophy behind the seminar. The contribution by Sirio Fantin presented the new Sokem range which includes isocyanate-free and solvent-free glues, and new adhesive systems to replace traditional double-sided adhesive tape. The day’s events were concluded by Fulvio Truant’s presentation of the Noxor range of products with low environmental impact: non-chlorinated paint removers, products for treating painting-booth waste water, and new-generation solvents made from renewable sources to replace traditional petroleum-based solvents. These are maintenance solvents: they are distilled from maize and soya, they have a low VOC content, they’re highly eco-compatible and, for some solvents, they don’t even need hazard labelling. The seminar, organised in conjunction with Pordenone’s SICAM trade fair (the international exhibition of components, semi-finished products and accessories for the furniture industry), was aimed at the furniture makers in the area, and over 40 different companies attended. Building on the assumption that the majority of consumers are unaware of the links between their daily purchasing habits and the impact that these habits have on the economic, social and environmental system, the seminar expressed its hope for a more widespread “radical transparency”, i.e. a deeper awareness of the impact of the things we use. From the customers’ point of view, this transparent and responsible mechanism can give a marked boost to the collective desire to protect its purchasing power. But from the companies’ point of view, greater alignment

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The audience and the head table with the speakers at NoxorSokem seminar

between the consumers’ system of values and their purchasing choices means a new battlefield on which to gain a competitive advantage; an economic and marketing opportunity that is more solid and more promising than our current system, which is based more on “not saying” than on transparency per se. Clear, prompt and transparent information will offer us a new opportunity for radical, ethical and moral change, which will help meet the (manifestly clear) needs of our customer-system.


Editorial Staff Redazione

Il pubblico e il tavolo dei relatori al seminario NoxorSokem

Scegliere il futuro conoscendo il presente: Questo è il claim del seminario organizzato dal gruppo NoxorSokem lo scorso 16 ottobre presso il Polo Tecnologico di Pordenone con il patrocinio di Api Industria Pordenone e dello stesso Polo Tecnologico. Scopo del seminario, presentare al mercato prodotti innovativi vicini all’ambiente, investigando contemporaneamente il legame esistente fra il marketing e l’intelligenza ecologica per una maggior

competitività aziendale. Al saluto del Presidente del gruppo NoxorSokem,Gianluca Pinna, è seguito un lungo intervento di Rinaldo Fantin che ha presentato la filosofia dell’incontro; l’intervento di Sirio Fantin ha presentato la nuova gamma Sokem che comprende colle esenti da isocianati e solventi, e nuovi sistemi adesivi in sostituzione del vecchio biadesivo. Ha concluso la giornata l’intervento di Fulvio Truant che ha presentato la gamma di prodotti Noxor a basso impatto ambientale: svernicianti esenti da clorurati, prodotti per il trattamento delle acque reflue di cabina, solventi di nuova generazione ottenuti da fonti rinnovabili, in sostituzione dei vecchi solventi di natura petrolifera. Si tratta di solventi di manutenzione, distillati da mais e soia, con basso contenuto di VOC, alta eco compatibilità e, nel caso di alcune miscele, privi di etichettatura di rischio. Il seminario, organizzato in concomitanza con la manifestazione Sicam di Pordenone (salone dei componenti, semilavorati e accessori per l’industria del mobile), ha richiamato i mobilifici della zona, e ha ottenuto l’adesione di oltre 40 aziende diverse. Partendo dall’assunto che la maggioranza dei consumatori ignora i legami esistenti fra le abitudini d’acquisto quotidiane e l’impatto che tali abitudini hanno sul sistema economico, sociale ed ambientale, l’incontro ha auspicato l’avvento della “trasparenza radicale”, ossia di una più profonda conoscenza dell’impatto delle cose che utilizziamo. Dal punto di vista del cliente, questo meccanismo trasparente e responsabile, può dare una forte spinta al desiderio collettivo di proteggere il proprio potere d’acquisto. Dal punto di vista delle imprese, invece, il maggior allineamento tra il sistema di valori dei consumatori e le loro scelte d’acquisto significherà una nuova area di scontro per la conquista del vantaggio competitivo, un’opportunità economica e di marketing più solida e promettente del nostro attuale sistema, che è basato più sul non dire che sulla trasparenza. Un’informazione chiara, tempestiva e trasparente, ci offrirà una nuova possibilità di cambiamento radicale, etico e morale, che va incontro ai bisogni, ormai palesi, del nostro sistema-cliente. international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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THE CONCEPT OF MARKETING Il concetto di marketing Felice Ambrosino

Why study marketing and business management in a technical journal? Because market orientation is the key to the success of any business marketing but the word is seen still more like a nebula than as a science and an activity intended solely to large companies. The purpose of this section of the magazine is not lecturing, but offer some important insights, theoretical and practical reference, a conceptual frame to continue to do marketing, because marketing is the very essence of a business, large or small the task be. The author of the articles that we publish, from this first issue, is the Dr. Felice Ambrosino, a chemist who, after three years in the research university has worked for 27 years in the paint industry for the multinationals of the caliber of Max Meyer and held various positions from research to sales to marketing. Left the employees, in 1993 he founded Studio Sigma (General Management System), a consulting group that brings together 22 business leaders, all from the chemicals sector, each specialized in their functions, from finance to manufacturing, sales marketing to research. Studio Sigma has among its clients the most prestigious national and international companies and operates exclusively for charitable purposes, and donate to non-profit and charitable all of its revenues.


BUSINESS TRAINING Corso d’impresa

Perché un corso di marketing e gestione d’impresa su una rivista tecnica? Perché l’orientamento al mercato è la chiave per il successo di qualsiasi impresa ma la parola marketing è vista ancora oggi più come una nebulosa che come una scienza, e un’attività destinata alle sole grandi aziende. Lo scopo di questa sezione della rivista non è impartire lezioni ma offrire degli spunti interessanti, dei riferimenti teorici e pratici, un frame concettuale per continuare a fare marketing, perché il marketing è l’essenza stessa di un’attività imprenditoriale, grande o piccola essa sia. L’autore degli articoli che pubblicheremo, a partire da questo primo numero, è il dr. Felice Ambrosino, un chimico che dopo tre anni nell’ambito della ricerca universitaria ha lavorato per 27 anni nel settore delle vernici per multinazionali del calibro di Max Meyer, ricoprendo vari incarichi dalla ricerca alla vendita al marketing. Lasciato il lavoro dipendente, nel 1993 fonda Studio Sigma (Sistema di General Management), un gruppo di consulenza che raccoglie 22 dirigenti d’azienda, tutti provenienti dal settore chimico, ognuno dei quali specializzato nella propria funzione, dalla finanza alla produzione, dalle vendite al marketing fino alla ricerca. Studio Sigma annovera fra i propri clienti le aziende nazionali ed internazionali più prestigiose ed opera esclusivamente per scopi benefici, devolvendo ad associazioni no profit e caritatevoli tutti i propri ricavi.

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he origins of marketing are somewhat obscure, and it is not possible to pinpoint a date – or even a period – and identify it as the rise of marketing. What we can say with some certainty is that marketing came into being when producers and sellers of goods or services of public utility began to see their activity in terms of “interest” to the buyer, and so, when deciding their product lines and business directions, they began to model the company, its processes, and its resources around the needs and desires of the customer. At this point it’s useful to cite an example taken from the history of General Electric: faced with an important price decision, the managing director did not follow the usual price determination practice (price = sum of the various costs components + margin), but instead asked what was the highest price that the customer would be willing to pay. That director made a key “internal” decision that was based on the interests and possibilities of those who were “outside” the company, in the process revealing a significant orientation to the market. In other words, the director was acting from a marketing standpoint. According to historians, this event happened in 1930, but that doesn’t give us the authority to say that marketing was invented in that year. Other, similar, unknown episodes may have occurred earlier. We could cite, for example, the case of Cyrus Cormick, who in 1850 began

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a storia del marketing ha origini incerte e non è possibile individuare una data o un periodo di nascita. Possiamo però affermare con sicurezza che il marketing è nato quando i produttori e venditori di beni o servizi di pubblica utilità hanno cominciato ad interpretare la loro attività in termini di “interesse” del compratore, e, nella definizione delle loro linee e scelte imprenditoriali, hanno cominciato a modellare l’Azienda, i suoi processi, le sue risorse, intorno ai bisogni e desideri del Cliente. Sotto questo aspetto è degno di nota un esempio tratto dalla storia della General Electric: di fronte ad una importante decisione di prezzo, il dirigente responsabile non seguì la prassi solita (Prezzo = Sommatoria delle varie componenti di costo + margine), ma si chiese quale prezzo massimo il Cliente sarebbe stato disposto a pagare. Quel dirigente prese un’ importante decisione “interna” in funzione degli interessi e possibilità di chi era all’ “esterno” dell’impresa, denunciando così un grande orientamento al mercato. Quel dirigente agì in un’ottica di marketing. L’evento, secondo gli storici, si sarebbe verificato nel 1930, ma questo non ci autorizza a dire che il marketing sia nato in quell’anno. Altri episodi analoghi, ma sconosciuti, potrebbero essersi verificati in tempi più remoti. Potremmo ad esempio citare il caso della Cyrus Cormick, che nel 1850 iniziò a produrre

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THE CONCEPT OF MARKETING Il concetto di marketing making combine harvesters based on data and information obtained from market research. Or we could backdate the rise of marketing to the seventeenth century when, in Japan, the owner of the Mitsui department store in Tokyo, the forerunner of the modern mass retail trade, began organising the products on sale in his emporium according to the needs of the shoppers. But whatever the case, we can safely ignore the problem of dating the historical origin of marketing: it’s not our intention to establish a chronicle of marketing, and the episodes we’ve just seen are only of interest because they show – even if in different ways – that marketing is not an activity that is “bolted on” to the activity that normally characterises a business; rather, it emerges from that activity, from the moment the company, through an enormous cultural change, begins to adopt behavioural models that are tailored to the needs and desires of potential customers. In other words, marketing emerges from the moment the company makes the customer the focus of its attention and decisions. To better explain this concept, let’s consider the difference between these two models of behaviour. a - Company A makes consumer goods and sells them through a distribution network, which extends throughout the country. Faced with a slow but progressive and persistent fall in sales, Company A calls a meeting of its sales force and announces new advertising and promotion campaigns: primetime TV advertising, competitions, loyalty rewards, and, in particular, huge price discounting: prices are to be slashed on a discount/quantity scale that is unprecedented in history. And the conditions of payment and delivery are given a complete overhaul, making the product seem really very tempting indeed. The sales force are enthusiastic about this sudden lifeline that will help them recover their sales volumes. They applaud the initiative and get straight to work to tell customers the good news, obviously exhorting them to make new orders. The plan is a great success.

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mietitrebbie sulla base dei dati e delle informazioni derivanti da una ricerca di mercato. Oppure arretrare l’epoca della nascita al XVII secolo, quando, in Giappone, il proprietario dei Grandi Magazzini Mitsui di Tokio, anticipazione della moderna Grande Distribuzione, prese ad organizzare l’esposizione dei prodotti in vendita nel suo emporio in funzione delle esigenze degli acquirenti. Comunque sia andata, possiamo tranquillamente accantonare il problema della datazione storica delle origini del marketing: noi non intendiamo, infatti, scrivere la cronistoria del marketing, e gli episodi citati ci interessano solo perché testimoniano, sia pure in diversa misura, che il marketing non è una attività che si aggiunge a quella che solitamente caratterizza un’impresa, ma nasce proprio da quella attività nel momento in cui l’azienda, attraverso un grande cambiamento culturale, comincia ad adottare modelli di comportamento ritagliati sui bisogni e desideri dei potenziali clienti, cioè nel momento in cui l’Azienda pone il Cliente al centro delle sue attenzioni e decisioni. Per meglio chiarire questo concetto, consideriamo la differenza tra questi due modelli di comportamento. a - L’azienda A opera nella produzione di beni di consumo attraverso una rete di distributori, presente su tutto il territorio nazionale. Di fronte ad un lento ma progressivo e duraturo calo delle vendite, l’Azienda indice un convegno delle sue Forze di Vendita ed annuncia nuove iniziative di pubblicità e promozione: spot in TV, nelle fasce di maggior ascolto, concorsi, premi, e soprattutto una scontistica straordinaria: i prezzi saranno significativamente abbattuti da una scala sconti/quantità che non ha precedenti nella storia. Anche le condizioni di pagamento e di consegna vengono sensibilmente modificate, e così l’offerta diventa davvero molto allettante. I venditori, entusiasti per le improvvise prospettive di recupero dei volumi di vendita, plaudono all’iniziativa, e si mettono subito in moto per portare ai Clienti la lieta novella, spingendoli naturalmente a firmare nuovi ordini. L’iniziativa ha un buon successo.


BUSINESS TRAINING Corso d’impresa Within a short time, the levels of stock in Company A’s warehouses are going down very healthily indeed. But, oh dear... stock levels are building up in the customers’ warehouses. The market is languishing. The end users aren’t buying. Maybe the product is in its declining phase. Maybe the needs of the market have changed. Maybe new stimuli, new incentives are needed. Company A did not perceive any signal of change. It did what it could: it invested in advertising and promotion and it acted on the price. It worked on the most effective levers to drive sales. But while this orientation to sales – strong and determined though it is – may have solved a few logistical problems in the immediate term, it was powerless against the diminishing interest that the market was displaying towards a product that has now definitively entered the final stages of its life. b – Company B, a competitor of Company A, in the same market and under the same general economic conditions, has been following a different strategy for some time. Company B has taken some trouble to establish good professional relations with its customers. Every year Company B talks to its customers, to find out the opinions and levels of satisfaction of the end users. It does this to collect signals of change, even weak ones. Based on the answers received, Company B has modified its products and revamped the entire range, including new features and new styles. And its sales have not shown slumps of any kind. Evidently, the orientation to marketing has yielded its fruit.

In breve tempo, nei magazzini dell’azienda A il livello delle scorte diminuisce più che fisiologicamente. Ma, ahimé, aumenta quello dei magazzini dei Clienti. Il mercato langue. Gli utenti finali non comprano. Forse il prodotto è entrato in fase di declino. Forse le esigenze del mercato sono cambiate. Forse c’era bisogno di nuovi stimoli. L’Azienda A non ha percepito alcun segnale di cambiamento. Ha fatto quel che poteva, ha investito in Pubblicità e Promozione ed ha agito sul Prezzo, cioè sulle leve più efficaci per spingere le vendite. Ma questo sia pur forte e determinato orientamento alla vendita, pur avendo risolto alcuni problemi logistici nell’immediato, nulla ha potuto contro il diminuito interesse che il mercato ha mostrato nei confronti di un prodotto ormai certamente giunto alle ultime stagioni della sua vita. b - L’ Azienda B, concorrente dell’Azienda A, stesso mercato, stessa congiuntura, ha invece da tempo adottato un’altra strategia. Ha instaurato con i Clienti un grande rapporto in termini di relazioni professionali. Ogni anno l’Azienda B interroga i suoi Clienti per sondare gli umori ed il livello di soddisfazione degli utenti finali. Per captare segnali di cambiamento anche se deboli. Sulla base delle risposte ricevute, l’Azienda B ha modificato i prodotti, rinnovato la gamma, includendo prestazioni nuove e nuovi restyling. E le sue vendite non hanno denunciato flessioni di alcun genere. Evidentemente l’orientamento al marketing ha dato i suoi frutti.

So, what is marketing, then? Many eminent scholars have attempted to produce an effective, all-encompassing definition of marketing, meaning that anyone today who wants to get a clear idea of the concept of marketing is faced with an embarrassment of choice: the literature on the discipline abounds with definitions, each with its own originality, its own wondrous value of encapsulation, and its own precious content.

Ma, cosa è, allora, il marketing? Molti insigni studiosi hanno ricercato ed elaborato una definizione onnicomprensiva ed efficace del marketing, cosicché chi volesse oggi chiarirsi le idee sul concetto di marketing avrebbe solo l’imbarazzo della scelta: la letteratura specifica abbonda di definizioni, ognuna con la sua originalità, il suo valore di mirabile sintesi, il suo pregevole contenuto.

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THE CONCEPT OF MARKETING Il concetto di marketing The term marketing, from the verb to market, literally means “to make a market”, “to introduce on the market”, “to launch on the market”, “the act of selling”, “to sell”, “to buy”, and “to commercialise”. In reality, the term marketing “is one of those typical expressions in the English language through which, for the sake of brevity and practicality, a fairly complex concept is identified.” In its conceptual evolution, marketing has from time to time been seen as a direct activity for promoting sales, as a mass-media activity between production and the market, as a form of study aimed at identifying the market objective, and as a tool for satisfying the needs and desires of the customer. And there is no shortage of people who see marketing as the Great Corrupter, the creator of new and false needs, or the boaster of miraculous solutions, all to the detriment of consumers. But here, in more detail, are some of the most well-known and authoritative definitions: “Marketing is the process of planning and executing the conception, pricing, promotion, and distribution of ideas, goods and services to create exchanges that satisfy individual and organizational objectives” (AMA, American Marketing Association, 1985) “Marketing is a social and managerial process by which individuals and groups obtain what they need and want through creating, offering and exchanging products and value with others” (Kottler, Armstrong, Saunders, Wong, Principles of Marketing, Prentice-Hall) “Marketing is the technical practice of choosing who to sell to, what to sell and how to sell it, as well as planning the consequent actions, following the preference of the consumer and not that of the competition, as a means of achieving corporate objectives” (Giorgio Corigliano, Marketing, ETAS Libri) “The aim of marketing is to make selling superfluous. The aim is to know and understand the customer so well the product or service fits him and sells itself.” (Peter Drucker, The Practice of Management, Butterworth-Heinemann)

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Il termine marketing, dal verbo to market, vuol dire letteralmente “fare mercato”, “ introdurre sul mercato”, “lanciare sul mercato”, “atto di vendita”, “vendere”, “comprare”, “commercializzare”. In realtà, il termine marketing “è una di quelle espressioni tipiche della lingua anglosassone, mediante le quali viene convenzionalmente identificato, per brevità e comodità, un concetto abbastanza complesso”. Nella sua evoluzione concettuale, il marketing è stato inteso di volta in volta come attività diretta a promuovere la vendita, come attività mediatica tra la produzione e il mercato, come attività di studio volta ad individuare i mercati obiettivo, come strumento per soddisfare bisogni e desideri del Cliente. E non manca il punto di vista di chi considera il marketing come il Grande Corruttore, creatore di nuovi e falsi bisogni, millantatore di soluzioni miracolose, a tutto danno degli acquirenti. Ma ecco, in maggiore dettaglio, alcune delle definizioni più note ed autorevoli: “Marketing è il processo consistente nel pianificare e realizzare la concezione, promozione e distribuzione di idee, beni e servizi, al fine di creare scambi che soddisfino obiettivi di individui ed organizzazioni” (AMA, American Marketing Association, 1985) “Marketing è un processo sociale e manageriale, mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri, creando, offrendo e scambiando prodotti e valore con altri” (Kottler, Armstrong, Saunders, Wong Principi di marketing, ISEDI) “Marketing è la funzione tecnica dello scegliere a chi vendere, cosa vendere e come vendere, nonché del programmare le azioni conseguenti, perseguendo la preferenza del consumatore rispetto alla concorrenza come mezzo di realizzazione degli obiettivi aziendali” (Giorgio Corigliano, Marketing, ETAS Libri) “L’obiettivo del marketing è quello di rendere superflua l’attività di vendita. L’obiettivo è di conoscere e comprendere il Cliente in maniera così efficace che il prodotto o servizio si venda da solo.” (P.F.Drucker, Manuale del management, ETAS Libri)


BUSINESS TRAINING Corso d’impresa Here are some other definitions, taken from: Kottler, Armstrong, Saunders, Wong, Principles of Marketing (Prentice-Hall). “Marketing is making sure that someone who has a need or a desire can find the right solution, at the right price, in the right place, giving the seller the right profit.” “Good marketing is done by any company that can say its customers are satisfied and at the same time declare a satisfactory earning margin”. “Marketing is the entrepreneurial activity that leads the customer to perceive, in a product or service purchased, a value that is higher than the cost paid.” Continued on IPCM 02 March 2010

Riportiamo alcune altre definizioni tratte da: Kottler, Armstrong, Saunders, Wong Princìpi di marketing, (ISEDI): “Il marketing consiste nel far sì che chi avverte un bisogno o un desiderio, possa trovarne la soluzione giusta, al prezzo giusto, nel luogo giusto, procurando al venditore il giusto profitto.” “Fa un buon marketing quell’impresa che può vantare Clienti soddisfatti e contemporaneamente dichiarare un soddisfacente margine di guadagno.” “Marketing è l’attività imprenditoriale che porta il Cliente a percepire, nel prodotto o servizio acquistato, un valore superiore al costo sostenuto.” Segue su Numero 02 di Marzo 2010


ENVIRONMENTAL AND QUALITY CERTIFICATIONS: WHAT ROLE? Certificazioni ambientale e di qualita’: quale ruolo? Fulvio Zocco – Zeta Due Quality

About Zeta Due Quality Zeta Due Quality is a company built on many years of professionalism and experience in the area of quality and the environment. We place great emphasis on managing quality and the environment, and in addition to our theoretical training, we have a solid foundation of experience going back over many years, gained with large, medium and small companies. Our relationship with our customers is built on clarity, honesty and trust. This allows us to help them achieve their objectives, beginning from a clear understanding of their needs and requirements. We provide solutions that are always in time, practicable, and effective. Our cooperation arises from the need to help companies overcome the wariness that has developed towards certification, and to better understand the structural and economic utility of certification for the company.

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Chi è Zeta Due Quality Zeta Due Quality è una società di persone, costruita sulla professionalità e l’esperienza pluriennale nel settore della qualità e dell’ambiente. Poniamo una grande enfasi alla gestione della qualità e dell’ambiente, ed oltre alla preparazione teorica, disponiamo di una solida base di esperienza pluriennale, maturata presso grandi, medie e piccole imprese. Il nostro rapporto con i clienti è costruito sulla chiarezza, onestà e fiducia. Questo ci permette di arrivare al raggiungimento dei loro obiettivi, partendo dalla chiara comprensione delle loro necessità e richieste. Forniamo soluzioni sempre in tempo, effettuabili ed efficaci. La nostra collaborazione nasce dalla necessità di fornire una aiuto alle aziende a superare quella diffidenza che s’è instaurata sulla certificazione, per comprenderne meglio la sua utilità strutturale ed economica per l’azienda.


STANDARDS, ENVIRONMENT & SAFETY Norme, ambiente e sicurezza

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here is a certain wariness that has developed towards environmental and quality certification. This article addresses the need to help companies overcome this wariness, and to better understand the structural and economic utility of certification for the company. Suspicion towards certification has grown in industry in recent years, and not without reason. In the past, a lot of consultancy companies took advantage of the applicative complexity of the old standards, swamping the market with offers to help with it, but in reality often only rapaciously whipping up business just to boost their profits, and leaving companies with complex management systems, high costs and – often – lower quality levels. By introducing the market to the new Vision 2000 for both quality and the environment, the ISO has greatly reduced the complexity of the standards. This is to give greater flexibility to companies that want to adopt the certification and use it for its original purpose, which was, and still is, to help companies do things well, to do things right away, and to do them simply. Certification can improve companies’ overall performance levels, remove areas of uncertainty, and increase market opportunities. And ISO 9001 for quality and ISO 14001 for the environment are designed to be compatible with other standards for various different management systems.

a motivazione che sta alla base di questo articolo è la necessità di fornire un aiuto alle aziende a superare quella diffidenza che s’è instaurata nei confronti della certificazione ambientale e di qualità, per comprenderne meglio la sua utilità strutturale ed economica per l’azienda. Questa diffidenza sulla certificazione è cresciuta nelle aziende, nel corso degli anni passati, e non a torto. In passato molte società di consulenza, hanno approfittato della complessità applicativa delle vecchie norme invadendo il mercato per offrire la loro collaborazione a tale scopo, ma facendo spesso solo una esasperata ed ossessionante rincorsa al business, per aumentare solo i loro profitti, lasciando alle aziende gestioni complesse, costi elevati e anche dei peggioramenti qualitativi. La stessa ISO, emettendo sul mercato la nuova Vision 2000, sia quella per la qualità che quella per l’ambiente, ha ridotto notevolmente la complessità normativa, proprio per dare maggiore flessibilità alle aziende che le vogliono adottare e riportare la certificazione al suo vero scopo che era, ed è, quello di aiutare le aziende a fare le cose bene, subito ed in modo semplice. La certificazione può migliorare le prestazioni complessive delle aziende, rimuovere le aree di incertezza e ampliare le opportunità di mercato. Inoltre, ISO 9001 per la qualità e la ISO 14001 per l’ambiente sono progettate per essere compatibili con altre norme per i vari sistemi di gestione.

The advantages of quality certification The number of small and medium companies obtaining certification is continually growing. Some firms have no choice but to do it, because they work for State bodies or big companies. But other companies, not constrained by contingent factors, do it because they have grasped the advantages. The ISO 9000 Quality Management System helps a company to: • Adopt rules of conduct and operating procedures • Optimise resources (by eliminating useless duties, confusion over responsibility, defectiveness and/or non-conformance of products and services offered to customers)

Vantaggi della certificazione qualità Il numero delle piccole e medie imprese che si certificano è in continuo aumento. Alcune sono obbligate perché lavorano per enti statali o per grandi aziende; altre invece, pur non essendo costrette da fattori contingenti, lo fanno perché ne hanno compreso la convenienza. Il sistema di Gestione di Qualità ISO 9000 aiuta l’azienda: • ad adottare regole comportamentali e delle procedure operative • a ottimizzare le risorse (eliminando mansioni inutili, confusione sulle responsabilità, difettosità e/o non conformità dei prodotti e dei servizi offerti alla clientela)

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ENVIRONMENTAL AND QUALITY CERTIFICATIONS: WHAT ROLE? Certificazioni ambientale e di qualita’: quale ruolo? • Reduce management costs • Ensure a high degree of qualitative continuity of the products and services offered. To finish off this list, when faced with a choice of identical products or services, a customer will tend to choose the ISO 9000-certified supplier: so the non-certified company loses market share. Lastly, remember that almost all public bodies and big national and international customers require their suppliers to be certified: there lies another slice of the market that a company could risk losing if it’s not certified. But can SMEs support the cost of the ISO 9000 system? Naturally, implementing and maintaining a quality management system comes at a cost: but, as we’ve already pointed out, disorganisation leads to even bigger costs. And it’s worth pointing out the not inconsiderable fact that the costs of disorganisation will continue until the end of time, whereas the cost of obtaining ISO 9000 certification has to be paid only once. The advantages of having a quality system certified to the ISO 9000 standard are divided into: a) internal advantages: • Application and use of process planning and control techniques at all levels of the company • Improvement of preventive measures and effective management of emergencies • Highlighting of areas requiring improvement • Improvement of cooperative spirit, and a lessening of individualist attitudes • Joint management of the company’s critical issues • Improvement of the personnel’s critical capacities • Reduction of costs of internal non-quality b) external advantages: • Increase in possibilities for breaking into national and international markets • Increase in ability to gain new customers • Improvement in the company’s image on the market • Increase in customer satisfaction • Defence of, and increase in, market share • Reduction of costs of external non-quality • Conformance with EC directives requiring quality

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• a ridurre i costi di gestione • ad assicurarsi un alto grado di continuità qualitativa dei prodotti e dei servizi offerti. Inoltre un cliente, a parità di offerte, sceglie tendenzialmente un fornitore certificato ISO 9000: ecco che l’azienda non certificata perde quote di mercato. Infine c’è da considerare che quasi tutti gli enti pubblici e i grandi clienti nazionali ed internazionali pretendono la certificazione da parte dei loro fornitori: ed ecco un’altra fetta di mercato che potenzialmente si rischia di perdere in assenza di certificazione. Ma le PMI possono sopportare il costo economico del Sistema ISO 9000? E’ evidente che l’attivazione ed il mantenimento nel tempo di un sistema di gestione della qualità comporta dei costi: d’altra parte, come abbiamo accennato poco sopra, la disorganizzazione ne provoca anche di maggiori: con la differenza, non di poco conto, che in quest’ultimo caso le perdite sono destinate a continuare all’infinito mentre il prezzo che si dovrà pagare per ottenere la certificazione ISO 9000 dovrà essere sostenuto una sola volta. I vantaggi del dotarsi di un Sistema Qualità certificato secondo la norma della serie ISO 9000, si dividono in: a) vantaggi interni: • diffusione ed utilizzo, a tutti i livelli aziendali, delle tecniche di pianificazione e controllo dei processi • miglioramento degli interventi di prevenzione ed efficace gestione delle emergenze • evidenziazione delle aree dei miglioramento • miglioramento dello spirito collaborativi a discapito di quello individualista • gestione collegiale delle criticità aziendali • miglioramento delle capacità critiche del personale • abbattimento dei costi di non qualità interni b) vantaggi esterni: • aumento delle possibilità d’inserimento nei mercati nazionali ed internazionali • aumento della possibilità di acquisire nuovi clienti • miglioramento dell’immagine aziendale sul mercato • aumento della soddisfazione del cliente • difesa ed incremento delle quote di mercato • abbattimento dei costi della non qualità esterni • rispondenza alle direttive CEE che richiedono


STANDARDS, ENVIRONMENT & SAFETY Norme, ambiente e sicurezza system certification as a requirement for putting products on the market • Listing of the company’s name in the list of certified companies (a guide used by national and international prospective customers). What happens after obtaining ISO 9000 certification? In the first place, obtaining ISO 9000 certification is not a finishing line. It’s more like a starting grid. The introduction of a quality system and its certification includes the concept of ongoing improvement. ISO 9001:2000 certification is an essential prerogative in a market that’s becoming more and more competitive. Very often it represents a predominant factor in the survival of small and medium companies, which have to demonstrate the quality of the product or service they offer with objective guarantees. The development and implementation of the quality system, the objective of which is to improve the organisation and company performance levels, requires constant commitment and real effort from the entire company environment. It’s a task that requires ongoing responsibility and dedicated attention. The development of the management system needs to be based on satisfying the needs of the organisation and of its customers, and not those of the certifying body. Adapting the organisation of a management system (quality, safety, environmental, or ethical), or obtaining a product certification, requires specific skills in the activities of system design, identification of critical issues and objectives and, depending on the system in question, check-up, risk analysis etc. Also necessary are the ability to interpret the standard for the particular characteristics of the sector, and for the dimensions of the company. Last but not least, these activities require up-todate knowledge (although not necessarily in-depth knowledge) of the specific regulatory and legislative area of the sector in which the company operates. The quality management system should be considered an exercise in company improvement, and the assistance of a consultant specialising in management for quality can be of enormous value. For these reasons, normally small and medium companies avail of specialist consultants.

la certificazione del Sistema Qualità come uno dei requisiti per l’immissione dei prodotti sul mercato • inserimento del nominativo dell’azienda nell’elenco delle ditte certificate (guida utilizzata dai committenti nazionali ed esteri). Cosa accade dopo l’ottenimento della certificazione ISO 9000? Innanzitutto, l’ottenimento della certificazione ISO 9000 non è un traguardo bensì un inizio. L’introduzione di un Sistema Qualità e la sua certificazione include il concetto di miglioramento continuo. La certificazione ISO 9001:2000 è una prerogativa fondamentale in un mercato che si fa sempre più competitivo; molto spesso essa rappresenta un fattore preponderante ai fini della sopravvivenza della piccola-media impresa, che deve dimostrare con garanzie oggettive la qualità del prodotto/servizio offerto. Lo sviluppo e la realizzazione del Sistema Qualità, aventi come obiettivi il miglioramento dell’organizzazione e delle performance aziendali, richiedono costante impegno e notevoli sforzi da parte dell’intero ambiente aziendale, è un compito che ha bisogno di un impegno continuo e di un’attenzione dedicata. Lo sviluppo del sistema di gestione deve puntare alla soddisfazione dei bisogni dell’organizzazione e dei suoi clienti, non dell’organismo di certificazione. L’adeguamento dell’organizzazione a un sistema di gestione (qualità, sicurezza, ambiente, etica) o l’ottenimento di una certificazione di prodotto, richiede competenze specifiche nelle attività di progettazione del sistema, individuazione delle criticità e degli obiettivi e, a seconda del sistema di riferimento, check-up, analisi dei rischi, ecc. Sono anche necessarie capacità di interpretazione della norma in relazione alle caratteristiche del settore e alle dimensioni dell’azienda. Non da ultimo, queste attività richiedono conoscenze aggiornate, anche se non necessariamente approfondite, nel campo normativo e legislativo specifico del settore in cui si opera. Si deve considerare il sistema di gestione per la qualità un esercizio per il miglioramento aziendale, l’aiuto esterno da parte di un consulente specializzato nella gestione per la qualità può essere di grande valore. Per questi motivi, normalmente le aziende mediopiccole si avvalgono della consulenza di specialisti.

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OUR CONTRIBUTION TO A GLASS HALF FULL IL NOSTRO CONTRIBUTO PER UN BICCHIERE MEZZO PIENO K-FLOW PROBE Sonda K-Flow

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he K-Flow probe is a patented dynamic pressure meter based on the Pitot tube principle. The probe is very useful in applications using a dry painting booth, where it can measure the dynamic pressure and help achieve energy savings, air flow optimisation and reduced paint consumption. Made of extruded aluminium, the section is divided into two chambers separated by an inclined wall. The lower chamber is subjected to the total pressure, and the upper chamber to the static pressure. A differential pressure gauge measures the difference between the two values, and gives the dynamic pressure. The K-flow probe is positioned at a suitable point on the conduit by means of two flanges. There is a ferrule with three eyelets and a shaped opening on each flange. The probe is inserted into the channel

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a sonda K Flow è un misuratore di pressione dinamica, brevettato, che funziona secondo il principio del tubo di Pitot. La sonda si rivela molto utile nell’applicazione su cabine di verniciatura a secco per controllare la pressione dinamica con conseguente risparmio di energia, ottimizzazione dei flussi d’aria e risparmio di vernice. Realizzata in alluminio estruso, la sezione è divisa in due camere separate da una parete inclinata. La camera inferiore è sottoposta alla pressione totale, quella superiore alla pressione statica. Un manometro differenziale misura la differenza fra i due valori e fornisce la pressione dinamica. La Sonda K-flow viene posizionata in un punto opportuno del condotto mediante due flange. Ad ogni flangia è avviata una ghiera dotata di tre asole e una feritoia sagomata. La sonda viene inserita nel canale attraverso le feritoie delle

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through the openings in the two ferrules, and the eyelets allow the probe to rotate from +7° to -7°. The inclination of the probe’s axis from the axis of the conduit is necessary in case there is turbulence in the flow, which makes the signal unstable. In a painting booth, the flow is measured at the suction wall during the calibration. It is possible, then, to automatically regulate the revs of the ventilation fan, or the degree of closure of a shutter, by means of a differential pressure transducer providing an analogue signal via current (4-20 mA) or voltage (0-10 V) which can be used as a retroaction for an Inverter PID. The value detected by the probe can be used to manually vary the revs of the fan, or the degree of aperture of a shutter, and to assess whether the filters should be replaced.

For more information: www.aerofiltri.it or www.networkon.it

due ghiere; le asole permettono di ruotare la Sonda da +7° a -7°. L’inclinazione dell’asse della sonda rispetto a quello del condotto si rende necessaria in caso di turbolenze del flusso che rendano instabile il segnale. Nel caso di una cabina di verniciatura, la portata viene misurata in fase di taratura alla parete aspirante. È poi possibile regolare automaticamente il numero di giri del ventilatore o il grado di chiusura di una serranda mediante un trasduttore di pressione differenziale che fornisce un segnale analogico in corrente (4-20 mA) o in tensione (0-10 V) utilizzabile come retroazione per un Inverter PID. Il valore di pressione rilevato dalla sonda può anche essere utilizzato per variare manualmente i giri del ventilatore o il grado di apertura di una serranda e per valutare l’opportunità di sostituire i filtri. Per maggiori informazioni: www.aerofiltri.it o www.networkon.it


Editorial Staff Redazione

WHO IS EOS MKTG&COMMUNICATION Chi è EOS Mktg&Communication

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os Mktg&Communication is the publisher of the magazine you’re now reading, but it is also a company that offers new kinds of marketing, communication and development services to businesses, with a strong orientation to solving problems, a flexible approach, and highly-specialist expertise in the surface treatment sector. In Greek mythology, eos is the goddess of dawn: the symbol of a new day, portent of new opportunities. This is the spirit that drives eos, which, with its three divisions (technical and multimedia publishing, organisation of events and trade fairs, and advanced services for businesses) aims to be the preferred partner for companies that need to manage: - Press office and PR activities - Market analyses, start-ups and company management - The organisation of events like workshops, open-house events, seminars, conferences, meetings, and inaugurations - Participation in national and international trade fairs For more information: www.eosmarketing.eu

The NeoN Portal If you’re looking for a way to contact the right company at the right time, you couldn’t do better than to point your browser at www.networkon.it (NeoN), the first portal for the surface treatment industry and the web showcase for the online version of IPCM. This portal, the result of a partnership between eos Mktg&Communication and Argon, has two important functions: to aggregate, organise and disseminate a huge amount of figures and information on surface treatments, and to present this information to users through an interface that’s simple, interactive and customisable. On NeoN (www.networkon.it) you can find news, articles, regulations and legislation for the finishings industry for metals, plastic and wood; get information on trade fairs and events; and obtain lists of suppliers, from makers of paints, systems and consumables right down to basic service companies and office supplies. And in the blog section, users can take part in technical discussions or submit questions about finishings to the pool of experts affiliated with the portal.

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os Mktg&Communication è l’editore della rivista che state leggendo, ma è anche un’azienda che offre alle imprese servizi di marketing, comunicazioni e sviluppo in un’ottica nuova, con un forte orientamento al problem solving, con un approccio flessibile, e forte di una altissima specializzazione nel settore del trattamento delle superfici. eos, nell’antica mitologia greca, era la dea dell’alba, ossia il simbolo di un giorno nuovo, foriero di nuove opportunità: questo è lo spirito che anima eos, che con le sue tre divisioni (editoria tecnica e multimediale, organizzazione di eventi e fiere, servizi di terziario avanzato per le imprese) mira a diventare un partner privilegiato per le imprese che devono gestire: - le attività di ufficio stampa e PR - le analisi di mercato, lo start-up e la gestione aziendale - l’organizzazioni di eventi quali workshop, open-house, seminari, convegni, meeting, inaugurazioni - la partecipazione a fiere nazionali e internazionali Per maggiori informazioni www.eosmarketing.eu

Il Portale Neon Se state cercando un modo per contattare l’azienda giusta nel momento giusto non c’è nulla di meglio che navigare sul portale www.networkon.it (NeoN), il primo portale per l’industria del trattamento delle superfici e contenitore web della versione online di IPCM. Questo portale, nato dalla collaborazione fra eos Mktg&Communication e Argon, ha due importanti funzioni: aggregare, organizzare e diffondere un’enorme quantità di dati e informazioni sul trattamento delle superfici, presentando tali informazioni agli utenti attraverso un’interfaccia semplice, interattiva e personalizzabile. Su NeoN (www.networkon.it) è possibile reperire news, articoli, normative relative al settore della finitura di metalli, plastica e legno; informazioni su fiere ed eventi; elenchi fornitori, dal produttore di vernici, impianti e prodotti di consumo fino all’azienda di servizi e al fornitore di cancelleria. Inoltre, nella sezione Blog gli utenti possono partecipare a dibattiti tecnici o sottoporre i propri quesiti sulla finitura al pool di esperti che collabora con il portale. international PAINT&COATING magazine - JANUARY/gennaio 2010

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ipcm

TECHNICAL ADVISORY BOARD

INTERNATIONAL PAINT&COATING MAGAZINE

MANAGING DIRECTOR DIRETTORE RESPONSABILE Alessia Venturi venturi@eosmarketing.eu

The first international magazine for surface treatments La prima rivista internazionale sui trattamenti superficiali

The first international magazine for surface treatments

EDITORIAL DIRECTOR DIRETTORE EDITORIALE Francesco Stucchi stucchi@eosmarketing.eu

ipcm INTERNATIONAL PAINT&COATING MAGAZINE

2010 Bimonthly N°1-January www.eosmarketing.eu

PUBLIC RELATIONS EDITORIAL OFFICE RELAZIONI ESTERNE REDAZIONE Paola Giraldo giraldo@eosmarketing.eu

Registrazione al Tribunale di Monza N° 1970 del 10 Dicembre 2009 Layout - Impaginazione: Gruppo Argon S.r.l - info@argonsrl.it Print - Stampa: L&S Servizi Grafici - info@ls-srl.com

EDITORIAL BOARD

eos Mktg&Communication srl www.eosmarketing.eu info@eosmarketing.eu Uffici: Via Mauro Macchi, 63 20124 - Milano

SERVICE SUBSCRIPTION - SERVIZIO ABBONAMENTI: Sale only on subscription - Vendita solo su abbonamento E.mail info@eosmarketing.eu Subscription Rates 2010 - Tariffe Abbonamento 2010: - Italy/Abroad 50,00 € - Italia/Estero 50,00 € Subscriptions can be made by bank transfer to the following account: Eos Mktg&Communication Srl IBAN IT08X0542832910000000000450. The VAT on subscriptions and sale of single copies is over according to art.74 comma 1 lett. C DPR 633/72, DM 29/12/1989.

Attilio Bernasconi: Paint stripping technologies and cryogenic processes Enzo Colapinto: UV systems and technologies Marco Dell’Oro: Handling and conveying systems Tony Gusman: High-Tech cleaning products Ivano Pastorelli: Measurement and quality control Dr. Ezio Pedroni: Coil coating Davide D’Esposito: Vacuum coatings Loris Rossi: Surface treatment on aluminium Loris Salviato: Electrostatic application of waterborne coatings Dr. Thomas Schmidt: Powder coatings and inks Giuseppe Tarquini: Liquid coatings Gianfranco Verona: Water treatment Dr. Felice Ambrosino: Marketing Prof. Massimiliano Bestetti: Department of Chemistry, Material and Chemical Engineering, Politecnico of Milan – Section of Applied Chemistry and Physics Prof. Paolo Gronchi: Department of Chemistry, Material and Chemical Engineering, Politecnico of Milan – Chemical Engineering Section Prof. Fabrizio Pirri: Department of Material Sciences and Chemical Engineering, Politecnico of Turin, Micro and Nanosystems, Nanomaterials and Surfaces Dr. Antonio Tolotto: Marine and industrial anticorrosive coating cycles Dr. Fulvio Zocco: Environmental and quality certifications

Gli abbonamenti possono essere sottoscritti versando il relativo importo a mezzo b/b IBAN IT08X0542832910000000000450 intestato a eos Mktg&Communication Srl. L’Iva sugli abbonamenti, nonchè sulla vendita di singole copie è assolta ai sensi dell’art.74 comma 1 lett. C DPR 633/72, DM 29/12/1989.

• It is forbidden to reproduce articles and illustrations of “ipcm” without authorization and without mentioning the source. The ideas expressed by the authors do not commit nor magazine nor eos Mktg&Communication Srl and responsibility for what is published is the authors themselves. • � vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni di “ipcm” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. Le idee espresse dagli autori non impegnano nè la rivista nè eos Mktg&Communication S.r.l e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi.




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