IperSoap magazine 6 2016

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n°6 GIU 2016

TORNA IL MAGO DI WONDERLAND IN QUESTO NUMERO: ESTATE IN ROCK

Gli appuntamenti musicali imperdibili dell’Estate 2016.

SHARING ECONOMY

Il fenomeno dell’economia di condivisione.

ON STAGE: LODOVICA COMELLO La nuova stella Italiana della soap “Violetta”.

THE WINNER: CLAUDIO RANIERI Il nuovo “Re d’Inghilterra”.

SALUTE & BENESSERE

ZONA BEAUTY

ZONA FITNESS

GARDEN PLACE

LA TUA CASA

I GIOCHI DI IPERSOAP

PRONTO A TAVOLA!

e tanto altro ancora!!!

I consigli per vivere meglio.

Curve a prova d’estate con lo skating. I tessuti nell’arredamento.

7 ricette per una settimana tutta da gustare.

I segreti per un make up a tutta luce. La cura dell’Orto a Giugno. Risolvi il PUZZLE e il SUDOKU.




La moneta invisibile

PENSIONI, QUANDO LA RIFORMA DELLA RIFORMA È UN REBUS.

Quale concetto si avvicina di più a quello di pensione? Domanda facile dalla risposta ancora più agevole. Riposo. La pensione è, nelle aspettative di chiunque debba ancora arrivarci, uno stato di quiete, la liberazione dalle fatiche e dallo stress del lavoro. Riposo appunto. di Carlo Romano È così e sarà sempre così per qualunque lavoratore, a qualunque latitudine. Se dal concetto generico di pensione però, ci si concentra sull’istituto giuridico della pensione, è sufficiente dare uno sguardo a giornali e tv in Italia per accorgersi che non c’è niente di più irrequieto e in moto perpetuo in questo momento del dibattito sulle pensioni. Altro che riposo. Le certezze di ieri sono travolte dalle novità di oggi. E quelle di oggi nel breve volgere di qualche ora vacillano e si sgretolano fino a scomparire. E via così giorno dopo giorno, col rischio di impazzire sballottati in ogni direzione. La sensazione che se ne trae è quella della roulette al casinò: la pallina gira, ma nessuno, tranne forse il croupier, che in questo caso sarebbe il Governo, sa dove si fermerà. Forse. Perché anche per il Governo le variabili da tenere d’occhio sono molte: una è la disponibilità economica – ridotta naturalmente, visti i tempi e quindi difficilmente conciliabile con le speranze di chi vorrebbe stravolgere o travolgere l’ultima riforma complessiva della materia, la legge Fornero. Risorse ridotte dunque, su cui è facile prevedere peraltro che anche l’Unione Europea non mancherà di tenere aperto il suo occhio vigile. Poi l’andamento internazionale dell’economia, che incide naturalmente sui tassi di crescita dell’Italia: e senza crescita, si sa, lo Stato incassa poco e quindi avrà poco da dare. Altra variabile è il clima di perenne campagna elettorale che si vivrà in Italia nei prossimi due anni: prima con le elezioni amministrative del prossimo 5 giugno, e i relativi ballottaggi del 19, poi con il referendum costituzionale sulla riforma Boschi che vorrebbe archiviare il bicameralismo perfetto, e infine con la lunga volata verso le elezioni politiche della primavera 2018, sempre che non vengano anticipate a quella del 2017. Ecco allora che per chi è già in pensione ha fatto capolino e si è subito inabissata la promessa di estendere gli 80 euro dati in più in busta paga, anche alle pensioni minime. L’idea, lanciata su Facebook dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha subito suscitato grandi speranze nei 2 milioni e mezzo di pensionati che quest’anno percepiranno una pensione minima di 501 euro, ma è stata messa in soffitta dallo stesso premier, quando rispondendo ad una cittadina che gli chiedeva quando sarebbero arrivati gli 80 euro, ha risposto di non voler prendere impegni. 2

Mentre per chi deve ancora andare in pensione si discute di come consentire di andarci prima dell’età stabilità dalla legge Fornero, che ha spostato in avanti, e di molto, il momento del tanto atteso riposo. Da quest’anno infatti per andare in pensione di vecchiaia servono 66 anni e 7 mesi, un anno in meno per le donne dipendenti private, sei mesi in meno per le lavoratrici autonome. Mentre per la pensione anticipata occorre mettere in fila 42 anni e 10 mesi di lavoro per gli uomini e un anno in meno per le donne. Numeri destinati a crescere in automatico, con un nuovo incremento per tutti nel 2019 e da quel momento con ulteriori incrementi ogni due anni. Fintanto che nel 2049, per andare in pensione occorrerà avere compiuto 70 anni e se si vorrà andarsene in anticipo occorrerà comunque aver lavorato per 46 anni e 3 mesi. Di modifiche a queste cifre e quindi di possibilità di uscita dal lavoro anticipata, magari anche per garantire qualche possibilità di lavoro in più ai giovani che lavoro faticano a trovarne, si parla ogni giorno ormai, ma anche in questo caso le ipotesi si susseguono vorticosamente. Si sa che un giorno si è ragionato per consentire un’uscita dal lavoro anticipata di tre o quattro anni, ma con una penalizzazione tra il 2 e il 3% per ogni anno di anticipo. E si sa che un altro giorno si è ragionato su ipotesi più sofisticate come il prestito che il lavoratore che volesse andare in pensione in anticipo potrebbe chiedere all’Inps che si farebbe finanziare dalle banche, che a loro volta recupererebbero i soldi prestati al lavoratore in piccole rate trattenute sulla pensione finale che il cittadino percepirà quando avrà raggiunto l’età di pensionamento prevista dalla legge. Ma quando si vanno a fare i conti però di queste possibili novità, ci si accorge regolarmente che i costi sarebbero molto sostenuti se venissero estese a tutti. Per cui dalle ipotesi principali si passa alle sottoipotesi che prevedono il coinvolgimento soltanto dei lavori usuranti e dei lavoratori che si trovano disoccupati a pochi anni dalla pensione. E il gioco delle ipotesi ricomincia. Molto rumore per nulla, dunque? Forse. Al punto che alla fine l’unica certezza che potrebbe rimanere è che ad andare in pensione potrebbe essere la speranza di andare in pensione prima.


La vignetta

di Danilo Maramotti Â

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FUORILUOGO

ANCORA ENERGIA NUCLEARE?

Dopo trent’anni dall’incidente più grave in tutta la storia dello sfruttamento di energia da parte degli uomini, ancora si vorrebbe dotare gli uomini di una fonte energetica che evidentemente non sono in grado di governare in sicurezza. di Mario Tozzi Le tappe dell’incidente nucleare più grave della storia sono ben note e, in qualche misura, anche le cause: quelle che non sono state affatto chiarite sono le conseguenze, da sempre oggetto di discussione anche trent’anni dopo l’incidente. Ufficialmente si è parlato di sole 58 vittime dal 1986 al 2006 su mille persone complessivamente esposte a dosi spaventose di radiazioni ionizzanti. I tumori alla tiroide sviluppati dopo l’incidente sarebbero stati migliaia, ma la percentuale di guarigione sarebbe stata del 99%. Ma è andata davvero così? Dopo quattro anni dall’incidente si parlava di fusione del nocciolo e si raccoglievano ancora testimonianze oculari. A dieci anni si ipotizzava un incremento di cento volte dei tumori infantili alla tiroide e di 200 “liquidatori” morti. La

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temperatura del reattore era ancora di qualche centinaio di gradi e niente era stato ancora messo in sicurezza. Si ipotizzavano nove milioni di persone contaminate e anche in Italia si sarebbero contati 2.400 morti in più rispetto alle statistiche “normali”. Secondo l’OMS le vittime, nel 1996, erano 7.000. Nel 2000 è stato dimostrato che i prodotti agricoli ucraini presentavano un tasso di mutazione sei volte superiore alla norma, nonostante le piante avrebbero dovuto ricevere dosi talmente basse di radiazioni da non mostrare alcuna mutazione. Era la prima dimostrazione che esistono effetti sconosciuti dell’esposizione cronica alle radiazioni ionizzanti. Dopo 15 anni dall’incidente la centrale non era ancora in sicurezza e si registravano fughe radioattive


malamente riparate. Dopo 16 anni venivano dimostrati danni cromosomici a carico degli esseri umani e la loro trasmissione genetica, cosa che era, prima di allora, tassativamente esclusa. Nell’occasione del ventennale la cifra dei morti oscillò ancora fra 58 e 100.000: una discrepanza di cui non si è riusciti a venire a capo. Il Forum ONU su Chernobyl cita solo 58 vittime e sostiene che le radiazioni, in pratica, non raggiunsero la popolazione; la ricerca conferma i 5.000 tumori infantili alla tiroide e un aumento dei tumori solidi, mentre le leucemie sarebbero totalmente assenti. Insomma la contabilità dei morti dell’incidente non è mai stata chiusa e questa ambiguità è servita ai fautori del nucleare per dire che non si era trattato poi di un problema così grave.

La lezione di Chernobyl è, però, un’altra: che i sistemi normativi e di controllo devono essere messi in atto in un quadro amministrativo e politico maturo e poco disposto ai compromessi e all’improvvisazione. Parlare di sicurezza assoluta o intrinseca per l’energia nucleare non è semplicemente possibile, perché il rischio non può mai essere nullo e perché le macchine le tengono sotto controllo gli uomini. E noi uomini, per definizione, sbagliamo.

Vuoi scrivere a Mario Tozzi? Invia una mail a: redazione@ ipersoapmagazine.it

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EDITORIALE

CHI E’ SENZA SOGNI, SCAGLI IL PRIMO CASSETTO!

Quanti sogni da realizzare avete nel vostro cassetto? E cosa sarebbe il nostro “tram-tram” quotidiano senza quel sogno da rendere concreto? Ora, senza scomodare il Marzullo nazionale con la sua celeberrima domanda “la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?” per noi, inguaribili “utopisti”, tutto è piuttosto chiaro. Siamo innamorati delle utopie, adoriamo l’Isola che non c’è e i Don Chisciotte che combattono contro i mulini a vento perché siamo convinti che una utopia rimane tale solo fino a quando non si realizza. E da utopia diventa sogno e da sogno realtà. Basta crederci con ardore e determinazione e, se necessario, anche da soli contro tutto e tutti! di Maurizio Bonugli Che cos’è se non un sogno realizzato quello della “minuscola” squadra di calcio del Leicester, che guidata dal “vecchio” Claudio Ranieri e gol dopo gol, vittoria dopo vittoria, punti dopo punti ha stravinto la Premir League inglese? E sempre per rimanere da quelle parti, chi avrebbe mai immaginato e pensato possibile che un mussulmano figlio di immigrati pakistani, il laburista Sadiq Khan, venisse eletto -con una valanga di voti, Sindaco di Londra? E cosa sarebbe la nostra vita “sempre connessa” senza quel sogno da realizzare, la forza delle sue idee rivoluzionarie, la curiosità generatrice, l’ispirazione tecnologica e l’intuito imprenditoriale di una icona del nostro tempo come Steve Jobs? E prima di lui, avete presente Micheal Faraday l’inventore dell’elettricità? Quando William Gladstone, ministro della Finanze, cancelliere dello Scacchiere della regina Vittoria, un giorno del 1850 lo andò a trovare (con non poca diffidenza) nel suo

laboratorio, con tono austero e compassato gli chiese: “…interessante, ma qual è il suo uso pratico?”. Faraday che faceva esperimenti su esperimenti gli rispose: “… al momento non saprei, sir, ma è assai probabile che in futuro ci metterete una tassa sopra!”. Dopo qualche anno era nata l’elettricità che mandava in soffitta per sempre l’era delle candele. E prima ancora, a proposito di utopia che diventa realtà, costretto all’abiura dal Tribunale dell’Inquisizione nel 1633 Galileo Galilei avrebbe detto ai giudici: “…con cuor sincero e fede non finta, abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie”. Aggiungendo però, nell’atto di andarsene: “…eppur si muove”, riferendosi alla Terra attorno al Sole. Aveva ragione lui! Provate a pensare al mitico discorso “I have a dream” tenuto da Martin Luther King il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili: in

esso esprimeva la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. Ha avuto ragione lui! La storia dell’umanità è piena zeppa di sognatori visionari, nella scienza, nell’arte, nella cultura, nell’economia, in politica, nello sport e quella storia, una volta che quei sogni si sono realizzati, è cambiata per sempre garantendo progresso e sviluppo piuttosto che nuovi diritti, benessere e felicità. E noi, persone normali? Non dobbiamo mai smettere di sognare e stasera, quando tornate a casa, aprite quei cassetti e fate volare la fantasia. Tutti i vostri sogni si realizzeranno! Vuoi rispondere all’editoriale? Scrivi a: redazione@ ipersoapmagazine.it

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Cara Barbara, mi chiamo Luca e ho 34 anni. So che è insolito che un ragazzo ti scriva ma eccomi qui. Convivo da tre anni con una ragazza fantastica e il nostro amore va a gonfie vele. Paola, questo il suo nome, mi ha accolto nella sua vita 4 anni fa e da allora non siamo mai stati lontani, abbiamo vissuto il nostro amore intensamente, senza concederci un attimo di pausa l’uno dall’altra. Ora però le cose sono cambiate perché Paola ha ottenuto un importante lavoro a Ginevra, per lei rappresenta un’occasione unica, la classica proposta a cui non si può dire di no. E infatti Paola ha accettato senza esitare un attimo, senza nemmeno consultarsi con me ma mettendomi davanti al fatto compiuto e chiedendomi di mollare tutto e partire con lei. Io non sono pronto per lasciare la mia città, la mia famiglia, i miei amici e il mio lavoro per ripartire da zero in un altro luogo. Mi sento in colpa per questi pensieri, mi sento in colpa perché non mi sento all’altezza di starle accanto. Insomma, sto malissimo per il mio essere così egoista. Secondo te cosa dovrei fare? Hanno ragione quelli che dicono che basta che ci sia l’amore per superare tutte le difficoltà? Grazie mille per aver letto questo mio sfogo, LUCA

LA POSTA DEL CUORE DI

Barbara

Vuoi scrivere a Barbara Zorzoli? Invia una mail a: redazione@ ipersoapmagazine.it

La risposta di Barbara Ciao Luca, Per caso…ci conosciamo ed hai deciso di scrivermi sotto mentite spoglie? Per caso… sapendo che io, incapace di mentire ( che barba!), dico sempre e solo la verità, hai pensato di mettermi in imbarazzo scrivendomi una lettera che sembra la fotocopia (ma io non ti avrei mai messo davanti al fatto compiuto ma che mi sarei consultata con te) di quello che sto vivendo negli ultimi due anni? Questo non potremmo (forse) mai saperlo. La tua lettera giunge a me alla fine di un viaggio (non mentale) piuttosto importante, che in qualche modo ha confermato quanto già sapevo. L’epilogo? Eh, piuttosto shakespeariano. E qui mi fermo. Veniamo a te. Cosa posso dirti di utile, io, che in un certo senso mi trovo nei panni della tua ragazza? Posso difendere la mia posizione, dicendoti che, quando non si viene seguiti (seppur valgano a tuo discapito delle ottime giustificazioni), la realtà è solo una: non ne valiamo la pena. Senti, io sto davvero provando (per due righe) a non tirarmi in ballo. Ma proprio non ci riesco. Sai, più volte ho scritto di essere un’idiota che per amore farebbe di tutto, figurasi se non cambiare vita, città, lavoro, routine. Io sì, lo farei, eccome. In un certo senso è quello che ho fatto sino ad oggi. Ho vissuto, in parte, una vita non mia. Ma avevo scelto di farlo. Poi un giorno ti svegli (non necessariamente da un sogno o da un incubo) e ti rendi conto

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che persa nell’amare qualcun altro ti sei dimenticata di te. Allora , visto che ti sei ritrovata, e che ti piaci così tanto da esserti (ri)innamorata di te, senti (sì senti, non decidi) che è venuto il tuo turno, quello di vivere la tua vita, di giocarti le tue carte, di scendere in campo per la tua partita. Non prendi armi e bagagli e scappi. No. Chiedi a chi ti ama se desidera, almeno in parte, montare in barca con te. Bada bene, non per vivere la tua vita. Ma per viverne una insieme che sia anche tua. Ottime osservazioni ma la risposta, inesorabilmente, è un secco no. Ora chiedo a te, che sei in questa posizione, quella del: ‘no, grazie, non posso seguirti’. Cos’è questo se NON amore? Certo, tiriamo pure in ballo la ragionevolezza, un discreto e sano egoismo di entrambe le parti, ma se non segui chi (dici) di amare la verità è solo una: questa persona non ne vale la pena. La verità è che non la ami abbastanza. Perciò quello che posso consigliarti è di far chiarezza sui tuoi sentimenti. Forse ti renderai conto che il tuo è solo affetto. O, al contrario, riesci ad immaginare la tua vita senza di lei? E com’è? Se ti si contorcono le budella e anzi che un tuffo, il cuore si cala un cappuccio in testa perché si vergogna di quello che hai pensato …allora vale la pena che tu provi, almeno per un periodo, a seguire la tua ragazza. Puoi sempre tornare indietro. Dicono - ma non ci ho mai pensato a fondo - che nella vita c’è rimedio per tutto, tranne

che per la morte. Se fossi in te mi butterei. Vorrà dire che la prossima volta parleremo dei lividi, delle ferite e delle cicatrici. Io ne ho. E ne vado fiera. C’è gente che si tatua per avere ‘roba’ sulla pelle o per rendere indelebili dei ricordi. Io, i miei ricordi, li ho naturalmente ‘tatuati’. Quando decidi col cuore e non con la testa, sei fedele a te stesso. E se anche dovessi prendere una bella botta, ne sarà valsa la pena. Chi vorrebbe un domani ritrovarsi a pensare: ‘E se avessi deciso diversamente la mia vita come sarebbe stata’? Ecco perché io faccio sempre quello che voglio. Un domani non potrò rimpiangere proprio un bel niente. Perciò, Luca, scendi al centro di te stesso e ascoltati. Poi agisci di conseguenza. Ah, aspetta. Mi hai chiesto se l’amore basta. Boh. Per me, è più che abbastanza. Stammi bene amico, Ciao Barbie

La nostra rubrica di cucina è alla ricerca delle vostre ricette! Se vuoi condividere il tuo “piatto forte” scrivi a:

redazione@ ipersoapmagazine.it


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© Disney • Pixar

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n ale! u d P er te a ci e p s o prezz

®Marchio registrato di Kimberly-Clark Worldwide Inc. ©KCWW

tumino s o -c cqua! a o n n i i Il pannol si r i t r e v i per d


34 JOHNNY DEPP

Torna il mago di Wonderland

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N. 6 - 2016

ESTATE IN ROCK

I concerti dell’estate che non potete perdere.

RUBRICHE 12 Accadde domani 14 Mille news Italia 16 Mille news Mondo 18 Salute & Benessere 21 La foto REPORTAGE 22 ESTATE IN ROCK 28 SHARING ECONOMY STORIA DI COPERTINA 34 JOHNNY DEPP

80 LODOVICA COMELLO

È nata una stella!

IPERSOAP MAGAZINE è una rivista di GENERAL PROVIDER Srl registrata presso il Tribunale Ordinario di Lucca. Num. R.G.1009/2015 Numero Reg. Stampa: 9 in data 01/09/2015 EDITORE Pietro Paolo Tognetti DIRETTORE RESPONSABILE Luigi Grasso DIRETTORE EDITORIALE Maurizio Bonugli

RUBRICHE 42 Speciale Moda 44 La tua casa 46 Tutto intorno all’arte 48 Chi fa cosa 52 Zona Beauty 54 Zona Fitness 56 Itaca 60 Pronto a tavola! 64 Eco Good 66 Garden Place 68 Matrix e dintorni 70 The Winner - CLAUDIO RANIERI 74 La 25° ora 76 My book 78 My music 80 On stage - LODOVICA COMELLO 86 Home sweet home 88 The Iper Housewife 90 I giochi di IperSoap Magazine 92 I Care 94 Qua la zampa! 96 L’Oroscopo naturale

ART DIRECTOR Luca Baldi HANNO COLLABORATO: Danilo Maramotti - Mario Tozzi - Barbara Zorzoli - Alice Lancetti Antonio Provenzano - Irene Castelli - Giulia Landini - GIovanni Lorenzini Greta Rossi - Santo Pirrotta - Alta scuola di cucina di Roma Michela Chimenti - Ombretta Attanasi - Letizia Trallo - Matteo Montanaro - Valentina Vida - Daniele Masseglia - Carlo Romano Direzione, redazione e amministrazione: Via delle Ciocche, 1157/A - 55047 Querceta - Seravezza (LU) Tel. 0584/752891 - 0584/752892 - Fax 0584/752893 www.ipersoap.com redazione@ipersoap.com

70 CLAUDIO RANIERI

Il nuovo “Re di’Inghilterra”

Fotolito e stampa: Rotolito Lombarda Via Sondrio 3 (angolo Via Achille Grandi) 20096 Seggiano di Pioltello (MI) Italy - n° ROC 25471 Copyright 2015 GENERAL PROVIDER Srl Tutti i dirittti riservati. Testi, fotografie e disegni contenuti inquesto numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’Autorizzazione dell’Editore. Pubblicazione mensile in attesa di registrazione presso il tribunale di Lucca. Le immagini utilizzate, dove non diversamente indicato, sono di proprietà dell’archivio fotografico SHUTTERSTOCK. Per la pubblicità su questo magazine scrivere a: pubblicita@ipersoap.com

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Accadde domani

Al Rimini Wellness le novità del momento Tanta energia, ma anche grandi anticipazioni internazionali per l´undicesima edizione della kermesse per eccellenza del fitness e del benessere. Dal 2 al 5 giugno a Rimini Fiera e sulla Riviera romagnola con anteprime assolute e i nuovi trend di New York City. Anche per il 2016 la manifestazione si conferma dunque vetrina d´eccellenza per le maggiori novità internazionali, che proprio a RIMINIWELLNESS saranno presentate in

2-5

GIUGNO

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anteprima mondiale. Ci sarà infatti il REGGAETON FITNESS e l’ ONEKOR FITNESS, oppure l´NRG, l´allenamento ONEKOR con lo step, il MOVE che si fa ballando e lo SKULPT, per gli amanti dei bilancieri. E poi molte altre novità saranno lanciate a partire da quelle discipline che sfruttano la scienza della biomeccanica e le tecniche posturali d´eccellenza derivanti dal Pilates, dallo Yoga e dai protocolli di flessibilità.


13-17 GIUGNO

14-17 GIUGNO

Alla Fiera di Milano la Mostra benefica Convivio

A Firenze Pitti Immagine Uomo

Mostra Mercato benefica promossa da tutto il mondo della moda a sostegno di ANLAIDS (Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS), che ha lo scopo di raccogliere fondi affrontando in maniera concreta e positiva un problema come quello dell’AIDS. L’impegno di persone disponibili, determinate e convinte di fare la cosa giusta ha contribuito a fare di Convivio una manifestazione di livello internazionale, capace di coinvolgere i nomi più importanti della moda, di sensibilizzare le istituzioni, di mobilitare singoli volontari. Una mostra mercato dove avrete l’occasione di acquistare numerosi prodotti tra cui capi d’abbigliamento, accessori, mobili, oggetti per la casa, prodotti di profumeria, cosmetici e gioielli. La solidarietà del mondo della Moda, del Design, dell’Arte e della Cultura che sostiene da sempre Convivio dal 13 al 17 giugno.

Pitti Immagine Uomo è il grande evento dedicato alla moda maschile che apre, ogni anno, le settimane della moda europee ed internazionali dedicate al tessile e all’abbigliamento. È un appuntamento di riferimento a livello mondiale, capace di rappresentare a 360 gradi una realtà dinamica come quella della moda maschile contemporanea. Gli spazi sia nel Padiglione Centrale che dei nuovi Pop Up Stores sono continuamente reinventati dando nuove forme al gioco espositivo. Al Piano Inferiore si apre il mondo e delle collezioni classiche e dello sportswear deluxe. Il Piano Terra è un percorso nel Futuro Maschile e nel mondo delle collezioni fashion district. Al Piano Attico lo spazio è occupato dall’esclusività dei materiali e delle lavorazioni. collezioni abbigliamento e accessori maschili. A Firenze, Fortezza da Basso, dal 14 a 17 giugno.

24-25 GIUGNO

23-26 GIUGNO

Lo spettacolo del Rally della Lanterna a Genova

A Cesena la Festa di San Giovanni

Il capoluogo ligure sarà ancora la capitale del Rally italiano, grazie alla Coppa Italia Rally 2016 che si correrà su tre zone. Tanta l’attesa per gli appassionati che si ritroveranno al palazzetto dello sport di Genova nella quinta tappa della Coppa Italia. Come ogni anno il Rally della Lanterna vedrà la sua parte più spettacolare nella prova speciale indoor all’interno del quartiere fieristico. Sarà un’occasione irrinunciabile per il pubblico, che potrà godere di uno spettacolo unico per circa tre ore, comodamente seduto in tribuna e in tutta sicurezza. Il Rally della Lanterna è una manifestazione che si svolge nell’entroterra della Provincia di Genova facente parte del calendario del Campionato Italiano WRC (ex Trofeo Rally Asfalto), dove ad oggi possono partecipare tutti i tipi di categorie di auto, comprese le WRC. Il miglior modo per avvicinare i bambini a questo avvincente sport motoristico. Fiera di Genova 24 e 25 giugno.

Shopping, bancarelle, spettacoli, mostre, visite guidate, menù tipici di terra e di mare e cucina etnica, tutti gli ingredienti necessari per 5 giorni di divertimento nel centro di Cesena. Ritorna ogni anno ad inizio estate nelle vie del centro storico della città come uno degli appuntamenti più graditi dai cesenati e dai turisti, e contenitore per proposte di operatori economici e Associazioni del volontariato. Per Cesena è un momento di incontro, festa e l’occasione per fare qualche buon acquisto fra i tanti espositori che proporranno ogni genere di prodotto, nei giorni e nelle notti che ruotano dal 23 al 26 giugno, festa del Santo Patrono. Da tempo studi romagnoli parlano di San Giovanni come una fiera dalle origini lontane volta a festeggiare il solstizio d’estate, momento di gaudio per la rinascita della Natura dopo l’inverno che un tempo si deificava nelle divinità pagane e regolava con i suoi ritmi tutte le attività umane.

10-18 GIUGNO

17-26 GIUGNO

A Taormina il 62° Festival del Cinema

A Napoli la Fiera della Casa

Il Festival di Taormina è il principale evento cinematografico dell’estate italiana, all’interno della rassegna Taormina Arte. Quando ha assunto un’identità Mediterranea nel 2007, il Festival è diventato un punto focale per la cultura cinematografica di questa regione e grande “vetrina” di importanti anteprime di film provenienti da Hollywood e dal resto del mondo. Ogni anno presenta una selezione di film in prima visione internazionale o mondiale. Sul palco del Teatro Antico è passato qualsiasi grande attore, grande produttore e grande regista italiano, al pari di incredibili star internazionali che all’epoca facevano a gara per essere diretti o collaborare con qualche talento nostrano. Da Cary Grant a Marlon Brando, Charlton Heston e Gregory Peck per non dire Elizabeth Taylor e Richard Burton, tutti sono stati ospitati a Taormina nei medesimi anni di Monicelli, Gassman, Sordi e Monica Vitti. Dal 10 al 18 giugno.

La fiera della casa, Mostra d’Oltremare 17-26 giugno, è una fiera-evento rivolta al grande pubblico, che va ben oltre l’aspetto meramente espositivo poiché rappresenta un appuntamento di particolare aggregazione: è infatti da sempre la “festa di Napoli per le serate estive in città”. Un appuntamento entrato nella storia della città che mantiene la tradizione di grande evento spingendosi anche oltre i confini regionali. Giunta alla 59^ edizione, rappresenta la fiera più longeva d’Italia, nonché una delle più importanti manifestazioni del mezzogiorno, dedicata ad arredamento, complementi di arredo, arredo giardino, artigianato, moda mare, enogastronomia, prodotto tipici locali. Oggi si candida ad essere sempre più in linea con le tendenze del mercato ed i rapidi cambiamenti degli stili di vita ed abitudini di consumo. Il tutto in un parco urbano polifunzionale che offre aree e strutture per lo sport ed il tempo libero, luoghi di aggregazione.

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Mille news Italia Prete ruba i soldi delle offerte e scappa con una volontaria Ricordate uccelli di rovo? La storia si ripete oltre 30 anni dopo. Protagonista un prete palermitano ad Acireale, che ha abbandonato il suo ordine religioso, quello dei Camilliani, per fuggire con una donna. Vincenzo Duca, 44 anni, sarebbe scappato con una volontaria della struttura, appartenente a una delle famiglie più in vista della città. Non prima però di avere svuotato le casse del centro di prima accoglienza per poveri ed emarginati “Casa Sollievo di San Camillo” di Acireale. Quasi 28 mila euro il bottino, “prelevato” dall’ente di beneficenza. A presentare nei suoi confronti per conto dei religiosi Camilliani una denuncia, “per una condotta appropriativa”, alla Procura della Repubblica di Catania è stato il legale del Centro. L’intenzione dei confratelli sarebbe stata quella di mantenere “privata” la vicenda“, ma alla fine, come sempre, le “fuitine” vengono alla luce.

Referendum in bianco: si sposa e va a votare

Non ha i soldi per il viaggio, proposta hot al tassista: “Ti va di fare sesso?”

Di solito quando ci si sposa, ci si preoccupa della chiesa, dei fiori e dell’allestimento, della cena o del pranzo, delle foto di rito, degli ospiti, se sono stati tutti inviati oppure, come spesso accade, di qualcuno ci si dimentica sempre. E, soprattutto, che nulla sia stato tralasciato al caso per il giorno più bello della nostra vita. Ma c’è anche chi si sposa e, subito dopo, va a votare. Ester e Luca si sono sposati una domenica mattina a Pedemonte, piccolo paese in provincia di Verona, ma dopo il “sì”, al posto delle foto di rito, la sposa è andata a votare al referedum sulle trivellazioni in mare. Alle 11 le nozze, poi alle 12:50, l’insolita richiesta al marito: “Voglio andare a votare”. Così Luca, originario di Pesaro, l’ha accompagnata al seggio elettorale di Pedemonte, con grande sorpresa dei presenti. Un gesto di grande senso civico il suo, ma che non è bastato per raggiungere il quorum.

Dopo una notte trascorsa con un cliente a Conegliano, aveva chiamato un taxi per farsi riaccompagnare a casa: al momento di pagare il dovuto, 55 euro, ha offerto una prestazione sessuale al tassista visto che in tasca aveva solo 20 euro. A finire nei guai una escort di 34 anni, di Preganziol, che se l’è cavata comunque con una denuncia per ubriachezza molesta. Il tassista, un 66enne, dopo aver chiamato la polizia, ha infatti rinunciato a sporgere querela nei suoi confronti. L’episodio è avvenuto alle 8 di mattina. Al momento di scendere dal taxi e pagare, nei pressi dell’aeroporto ‘Canova’, la prostituta ha offerto le proprie grazie all’uomo per non pagare il trasporto. Il 66enne si è però subito rifiutato e ha contattato il 113.

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Mille news Mondo Città tedesca installa semafori nell’asfalto, per i pedoni distratti dai cellulari. In Germania hanno anche inventato una nuova parola: “smombie”, che mette insieme “smartphone” e “zombie”, per descrivere i pedoni che camminano per strada senza badare ad altro che al loro cellulare, con grossi rischi per la propria (ed altrui) incolumità. La città di Augusta, in Baviera, ha deciso di dover fare qualcosa, dopo numerosi incidenti accaduti nel paese, e vista l’inutilità di tentare di fare educazione per insegnare alle persone di stare attente a dove camminano. E se in altri paesi (un po’ per provocazione) sono nate corsie apposite per chi guarda il telefono, ad Augusta hanno deciso di intervenire installando dei semafori sull’asfalto, che si aggiungono ai normali semafori pedonali, in modo che i pedoni che guardano verso il basso, verso lo smartphone, possano vederli più facilmente e si riduca il rischio di investimenti.

Bidello riceve 185.000$ come regalo di pensionamento dagli ex-studenti.

Ristorante per nudisti ha una lista d’attesa di 25.000 persone

Kifleab Tekle si è sempre molto impegnato nel suo lavoro di bidello in una scuola privata di Dallas, e bisogna dire che alla fine la sua dedizione è stata ripagata. Letteralmente. Tekle è sempre stato molto amato da studenti e professori, e così come regalo di pensionamento alcuni studenti hanno pensato di fare una raccolta per permettergli di vivere più serenamente la vita da pensionato. Il successo dell’iniziativa ha superato (a dir poco) le attese: la campagna, lanciata tramite il sito GoFunMe ad inizio aprile, puntava a raccogliere 10.000 dollari. In poco più di una settimana, ne sono stati raccolti ben 185.000. Il gesto ha lasciato Tekle senza parole: “Non mi aspettavo un addio del genere. Significa molto per la stabilità della mia famiglia”.

Un ristorante di Londra sta facendo parlare di sé anche prima della sua apertura, grazie alla sua politica di “vestiti opzionali”. Il Bunyadi, questo il nome del locale, apre in questi giorni e lo troveremo fino ad agosto, ma ha già ricevuto oltre 25.000 prenotazioni. Il locale avrà due separate sale, una per gli avventori vestiti e una invece per quelli che vogliono provare l’esperienza di mangiare senza nulla addosso. Seb Lyall, fondatore dell’azienda che ha lanciato l’iniziativa, spiega che l’idea è quella di proporre un’esperienza di liberazione e di contatto con la natura. In ogni caso, chi vorrà rimanere vestito dovrà comunque cambiarsi in un apposito camerino, per indossare una apposita tunica, e lasciare all’esterno tutte le “interferenze”, come il cellulare. Un progetto dunque molto ambizioso, ammettono gli stessi ideatori, che però si dicono molto eccitati di vedere come si svilupperà la cosa. E a guardare le prenotazioni ricevute, si direbbe che Bunyadi sia destinato a diventare un successo.

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Salute & Benessere

Dimagrire con il sonno?

Se la sera si evitano carboidrati ad alto e medio Indice Glicemico (in commercio ci sono comodissime piccole guide che ci aiutano a capire l’IG degli alimenti) e si introducono solamente cibi a basso IG e proteici, durante il sonno si provoca

una caduta dell’insulina e si stimola la produzione dell’ormone della crescita: il bruciagrassi più efficace prodotto dal nostro organismo, in atto durante il sonno profondo. Attenzione quindi agli alimenti serali, da consumare entro le 21.

Scrub anticellulite al caffè

A tavola con i fiori

Un modo intelligente e utile per riutilizzare fondi del caffè? Preparare in casa uno scrub anticellulite! La preparazione è semplice: si mescolano fondi di caffè con sale marino fino integrale, emulsionando con olio. Si ottiene così un thalassoscrub al caffè che, grazie alla caffeina e al potere drenante e mineralizzante del sale, ha un’azione efficace sulla cellulite e sulla circolazione linfatica. Si applica su pelle umida massaggiando delicatamente dal basso verso l’alto, partendo dalle caviglie, risciacquando con acqua tiepida.

È il momento di viole e primule! Da consumare se abbiamo la fortuna di poterle coltivare o trovare non trattate. Se le foglie giovani delle primule sono depurative, i fiori in tisana calmano la tosse. Stesse proprietà vanta anche la viola, aiuto anche per l’apparato digestivo. Salute a parte, aggiunti a un’insalata e usati per decorare i piatti, questi semplici fiori ci regalano momenti di bellezza pura. Edibili poi anche le pratoline, le piccole margheritine che troviamo in ogni prato.

Fiori di Bach per ossessionati dalla dieta

Le proprietà del colore viola

Siete tra i fanatici di mode alimentari, soprattutto estreme, col risultato di maltrattare il vostro fisico e rischiare di cadere poi nella trappola di eccessi bulimici? Un fiore potrebbe esservi di grande aiuto: il Rock Water, unico tra i 38 rimedi di Bach non ricavato da un vegetale ma da acqua purissima di sorgente che, scorrendo su roccia viva, si carica di potenti vibrazioni curative: in grado di ammorbidire rigidità psicofisica e fanatismi, tipici di chi si impone regimi alimentari mortificanti.

Il viola è il colore della spiritualità e della saggezza. Collegato al Chakra del Vertice (del capo) e all’ipofisi (ghiandola che alla base del cranio, che regola la funzione ormonale delle altre ghiandole come tiroide, ovaie etc.). Il viola, colore spesso rifiutato e ma collegato a eventi negativi, rappresenta in realtà il valore medio tra terra e cielo, passione e intelligenza, amore e saggezza. Colore dei maghi, dei mistici, del trascendente. Chi preferisce il viola è una persona sensibile, che si sente diversa dalla massa: per comunicare agli altri la propria diversità.

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La foto

IL BOMBER OPERAIO!

Con i suoi gol, Jamie Vardy ha portato al trionfo il Leicester (guidato da Claudio Ranieri) in Premier League. Ma Jamie Vardy non è nato con le stimmate del campione. Solo quattro anni fa, nel 2012, Jamie giocava in “Conference”, la quinta lega d’Inghilterra (l’Eccellenza italiana), alternando la sua passione per il pallone con il lavoro in fabbrica! Cinque anni fa il 28enne di Sheffield militava addirittura nell’ottavo livello del calcio inglese, con la maglietta del Stocksbridge Park Steels di Sheffield. A 23 anni soltanto un illuso poteva prevedere un futuro da calciatore di successo per Vardy …il bomber operaio!

mooinblack / Shutterstock.com

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REPORTAGE

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ESTA RO


ATE OCK in

“…Ma quando poi la vide ridere, sola a quel concerto che ballava, capì che l’importante è vivere e nel petto il cuore gli scoppiava…” di Letizia Trallo

Questa frase, tratta da L’ultima bomba in città degli Articolo 31, ci regala una romantica fotografia di una delle esperienze più magiche ed emozionanti che una persona può vivere: il concerto. La musica è in crisi, economica e di idee. Gli album non si vendono più. I talent sono l’unico modo per emergere nel panorama musicale italiano e internazionale. Quante volte abbiamo sentito queste frasi? Quante volte, quando si parla dell’industria musicale, leggiamo notizie negative e previsioni pessimiste? Sempre.

Ma un aspetto di questa industria sembra non esserne toccata, anzi di anno in anno si conferma come traino del settore: la musica dal vivo, i concerti. Sì, perché gli anni passano, le generazioni cambiano, i metodi di fruire la musica si evolvono ma una cosa rimane sempre uguale a se stessa: la magia del concerto, il più grande aggregatore di persone nel mondo. E ora che l’estate è alle porte è tempo di iniziare una nuova stagione di concerti e di grandi festival in tutta Italia. Partiamo dal primo importante appuntamento previsto proprio a maggio nella splendida cornice dell’Arena di Verona. Sabato 28 e domenica 29 Adele, la ragazza inglese che con la sua voce e la sua sensibilità ha fatto innamorare milioni di persone in tutto il mondo, è pronta a regalare due serate indimenticabili a tutti i suoi fan italiani.

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ESTATE ROCK

in

GIUGNO Giungo sarà il mese della grande musica italiana dal vivo. Protagonista indiscussa sarà Laura Pausini con il suo Simili Tour che toccherà i più importanti stadi d’Italia. Si parte il 4 e 5 giugno dallo stadio San Siro di Milano, passando per l’Olimpico di Roma (11 giugno) per arrivare allo Stadio della Vittoria di Bari il 18. Dopo Laura è tempo per i Pooh di regalare al loro pubblico due imperdibili serate a San Siro venerdì 10 e sabato 11 giugno. Chiudono il mese i Modà che saranno protagonisti sempre nel tempio dei grandi concerti milanesi sabato 18 e domenica 19 giugno per poi volare al Sant’Elia di Cagliari il 25. Roma potrà godere di ben quattro date del Komandante della musica italiana Vasco Rossi. I suoi fan potranno scatenarsi sulle note dei suoi più grandi successi le sere del 22, 23 26 e 27 giugno allo Stadio Olimpico, ormai una seconda casa del rocker di Zocca.

LUGLIO Sarà il Boss della musica rock mondiale a inaugurare il mese di luglio. Bruce Springsteen e la sua E street Band calcheranno il palco dello stadio San Siro il 3 e il 5 luglio con il The River Tour 2016. Archiviate le due date milanesi Springsteen infiammerà la notte romana del 16 luglio al Circo Massimo. Per i nostalgici degli anni ’70 e i cultori della musica dal vivo in location atipiche e suggestive ci sono i sei concerti di David Gilmour, l’ex chitarrista dei Pink Floyd. Gilmour, vera e propria leggenda vivente della musica mondiale, si esibirà il 2 e il 3 luglio al Circo Massimo di Roma per poi tornare, a 45 anni di distanza dallo storico concerto dei Pink Floyd, all’anfiteatro romano di Pompei. Il chitarrista inglese concluderà il suo tour italiano tra le mura dell’Arena di Verona il 10 e l’11 luglio. Dopo il grande rock è la volta del pop internazionale a fare da padrone delle notti estive italiane: Rihanna, con due date che si preannunciano spettacolari (11 luglio – Stadio Olimpico di Torino e 13 luglio – Stadio San Siro), e Beyoncè con un’unica data in programma a San Siro il 18 luglio. Le due popstar porteranno in scena non solo un concerto ma un vero e proprio show caratterizzato da giochi di luce, costumi e scenografie che raramente possiamo ammirare in Italia. Per tutti i fan de Il Volo, il trio italiano che ha conquistato gli Stati Uniti, appuntamento per una emozionante notte all’Arena di Verona il 4 luglio. 24


F E S T I V A L

Capitolo a parte quello dedicato ai Festival. Da quelli storici come il Lucca Summer Festival ai nuovi nati come lo Street Music Art di Milano.

di X Factor Italia, per proseguire con l’Italian Blues Night (9 luglio), i Bastille (11 luglio – unica data italiana), The National + Father John Misty (12 luglio – unica data italiana), gli Skunk Anansie capitanati dalla vulcanica Skin (14 luglio) per concludere sabato 16 luglio con il cantautore irlandese Damien Rice, anche per lui questa è l’unica dat in programma nel Bel Paese. Info: info@pistoiablues.com

LUCCA SUMMER FESTIVAL Il Lucca Summer Festival, che nel corso degli anni ha portato i principali artisti italiani e internazionali ad esibirsi sul palco di Piazza Napoleone della provincia toscana, rinnova l’appuntamento con la 19esima edizione in programma dal 2 giugno al 23 luglio. L’arduo compito di rompere il ghiaccio è stato affidato alla sapiente chitarra di Graham Nash, che porterà in scena “This path tonight”, la sua ultima fatica discografica. Dopo di lui si avvicenderanno grandi nomi del panorama musicale come Van Morrison e Tom Jones (9 luglio), Lionel Richie (12 luglio), Negramaro (21 luglio), Marco Mengoni (23 luglio) e Anastacia e i Simply Red chiuderanno il 20 luglio. Info e biglietti: info@dalessandroegalli.com +39 0584 46477

PISTOIA BLUES & SERAVEZZA BLUES FESTIVAL Il fascino del blues trova la sua massima espressione nello storico festival pistoiese organizzato per la prima volta nel 1980. Tutti gli artisti che sono passati dal palco di Piazza Duomo hanno fatto si che Pistoia si trasformasse da piccola città di provincia in una delle capitali europee della musica internazionale. Questa edizione è caratterizzata dalla grande musica internazionale “in esclusiva”: saranno infatti ben tre gli artisti stranieri che hanno scelto il Pistoia Blues festival come unica data italiana. Si parte martedì 5 luglio con il concerto di Mika, cantautore inglese e giudice da ormai quattro anni

Per gli amanti del Blues e dintorni torna anche, dopo l’exploit della prima edizione lo scorso anno, il Festival Internazionale del Blues di Seravezza che si svolgerà il 14 luglio nell’incantevole cornice del Palazzo Mediceo nel cuore dell’antico Borgo versiliese ai piedi della Apuane, a 2km da Forte dei Marmi e 3km da Pietrasanta. Tra i nomi della serata alcuni fra i più interessanti musicisti del Blues di ieri e di oggi, fra cui Marcos Coll, Jamie Dolce, Dan Nash, Tom Blacksmith. Info: Fb Seravezza Blues Festival

UMBRIA JAZZ Dal 1973 l’Umbria Jazz catalizza attorno a se i principali interpreti di questo genere musicale, senza disdegnare le contaminazioni da pop, rock e musica leggera. Negli anni si sono avvicendati sul palco vere e proprie leggende del jazz come Miles Davis e Sam Rivers, alternate a popstar del calibro di Lady Gaga, accompagnata da Tony Bennett. Anche quest’anno la tradizione verrà rispettata: accanto a jazzisti e compositori come Diana Krall (9 luglio), Enzo Bosso (10 luglio) e Stefano Bollani (17 luglio) troviamo Massimo Ranieri – che aprirà il festival venerdì 8 luglio - e Mika (10 luglio). Info: info@umbriajazz.com +39 075 5732432 25


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STREET MUSIC ART FESTIVAL Una commistione di musica e arte. Street Music Art, è la nuova rassegna estiva di musica dal vivo che avrà luogo presso l’Assago Summer Arena, l’area esterna del Mediolanum Forum di Assago, a pochi passi da Milano, nei mesi di giugno e luglio. Street Music Art è l’ultimo festival nato ma, il suo cartellone non ha nulla da invidiare alle maggiori rassegne europee: dai Duran Duran (12 giugno) a Max Pezzali (14 luglio), passando per i Munford & Sons (4 luglio) e il duo composto da Battiato e Alice (15 luglio), per concludere con tre veri numeri uno della musica mondiale: l’ex leader degli Who Robert Plant (20 luglio), Carlos Santana (231 luglio) e Sting il 29 luglio. Street Music Art ospiterà anche uno Street Art Festival unico nel suo genere. Street Artist di fama internazionale, realizzeranno opere, installazioni e performance che hanno guadagnato un posto d’onore nell’arte più classica e che ora popolano le più grandi capitali europee e straniere. Info: info@streetmusicart.com

A oggi molte delle date che vi abbiamo descritto sono sold out, ma non temete non tutto è perduto! In molti non sanno che spesso non vengono messi in vendita tutti i biglietti a disposizione e che una piccola parte viene tenuta nel cassetto dagli organizzatori. Capita spesso infatti che a poco più di un mese dal concerto vengano messi a disposizione dei nuovi tagliandi per soddisfare la “fame” del pubblico. Vi consigliamo quindi di tenere monitorati i siti di vendita e dei vari organizzatori che trovate nel box in queste pagine.

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L’estate è la stagione più bella dell’anno ma, ammettiamolo un concerto a luglio, sotto il sole cocente e con altre centinaia di persone accanto può comportare molti disagi. Ecco un’idea per un piccolo kit da portare con voi! -Spray antizanzare -Salviettine rinfrescanti -Salviettine disinfettanti -Fazzolettini di carta -Cerotti -Sali minerali

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REPORTAGE

SHA ECON l’economia del Case, passaggi in macchina, cene, piccoli lavoretti: ormai la sharing economy tocca ogni aspetto immaginabile del vivere quotidiano. Ma mentre all’estero l’economia della condivisione ha vita più semplice, in Italia decisamente meno, basti pensare alle polemiche della categoria tassisti italiani di inizio maggio, legate all’avanzamento di Uber, applicazione che consente a qualsiasi privato di offrire passaggi in auto ad altri cittadini. La crisi, si sa, aguzza l’ingegno e la Commissione Europea pubblicherà a breve delle linee guida che regolamentino la sharing economy anche in Italia, perché, nonostante qualche diffidenza, è un fenomeno che è destinato ad espandersi senza arresto. Ormai si condivide tutto, un passaggio in macchina (con l’applicazione di Blablacar, per esempio), si presta la propria stanza a qualcuno

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RING NOMY lla condivisione

di Alice Lancetti

mentre si è fuori città (Airbnb) o si condivide una cena a casa propria a pagamento, anche con sconosciuti. Il fenomeno per eccellenza di questo nuovo clima sociale è proprio questo, quello degli Home Restaurant ovvero ristoranti dentro case private, una tendenza che è nata e si è sviluppata in America, per poi approdare in Gran Bretagna e infine anche da noi. Si tratta di una concreta possibilità di arrotondare a fine mese, e di trasformare la propria passione in un vero business. Per gli utenti, poi, è un’originalissima occasione di socializzazione. Pensate che esiste persino un programma tv che racconta il fenomeno ‘A cena da mÈ, su La7, un format presente in 36 paesi nel mondo, che andrà in onda fino al 15 luglio.

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“portatelo da casa”, riferito per esempio al vino. La chiarezza è uno degli elementi che la deve fare da padrone, per non incappare in problemi. Ma concretamente come funziona un home restaurant? Attraverso l’utilizzo del web e di applicazioni specifiche che sfruttano il networking e i social network si possono organizzare serate o cene specifiche, in cui si apre casa propria ad amici, vicini, conoscenti e, perché no, anche a perfetti sconosciuti. E questo, chiaramente, a un prezzo ottimale. Il successo di questo sistema fiorente è dovuto al fatto che si possono fare nuove conoscenze e sperimentare cucine tipiche regionali o personalizzate. Ci si mette in gioco, insomma, si conosce nuova gente, chi cucina guadagna e gli utenti risparmiano parecchio rispetto a una cena in un vero ristorante. Del resto, in Italia, la cultura del cibo domina e di “cuochi mancati”, in giro, ce ne sono tanti. Basta pensare al successo di un format come Masterchef e a quante migliaia di candidati si presentino per ogni nuova edizione.

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Il nostro è il paese giusto per far fiorire questi ristoranti casalinghi. Ma ovviamente darsi all’attività degli Home Restaurant non è solo rosee fiori. Non basta la passione, per buttarsi. Bisogna sapersi mettere in gioco e avere un’attitudine all’esercizio pubblico, perché scatteranno le dinamiche standard tipicamente social dei feedback e delle condivisioni di immagini dei piatti e della sala da pranzo. Arriveranno punteggi e commenti dai quali dipenderà il futuro del ristorante homemade in questione. Serve attenzione ai dettagli, al numero di persone che puoi invitare e realmente servire. Per esempio alcuni propongono la versione “bring your own” ovvero

Insomma, la sharing economy in Italia è un fenomeno che va alla grande e procede verso grandi numeri. Secondo il CST per Fiepet Confesercenti, nel 2014, il mercato degli Home restaurant ha fatturato ben 7,2 milioni di euro solo nel nostro paese, registrando ben 7 mila cuochi attivi (numeri ovviamente indicativi e certamente in crescita). Nel 2014, sono stati registrati online 37 mila eventi “social eating” a cui hanno partecipato ben 300 mila persone con un incasso medio per serata di circa 199 euro. La situazione italiana quindi, con la nostra proverbiale passione per il food, è costantemente in crescita. Ci sono tantissime App e nuove startup nel settore. Tra le più famose Gnammo, Ceneromane (attiva soprattutto a livello locale) New Gusto e PeopleCooks (per pranzi low cost, per esempio intorno ai sei euro). Ma tutto ciò rischia di diventare un far west, che può infastidire chi possiede


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una regolare attività ristorativa, carica per altro di norme e burocrazie. Ha fatto molto discutere l’istanza parlamentare presentata a fine aprile dal Movimento 5 Stelle. Proponeva un massimo di 10 coperti per casa, 8 eventi annuali, 80 nell’arco dell’anno e fino a 5mila euro di incassi annui; uso della casa di residenza o domicilio, l’attestato Haccp per la somministrazione di alimenti e il regime fiscale per attività saltuaria. Queste, in sintesi, le caratteristiche dell’attività di home restaurant individuate dalla prima proposta di legge.

L’intenzione del nostro Paese, con un testo di legge arrivato in Parlamento il 3 maggio scorso, era fissare un’unica regola. Certo, tra giganti come Uber e AirBnb (a proposito, a Berlino dal primo maggio si possono solo affittare stanze e non intere case, se privi di licenza come B&B regolari), si sono fatte strada ben 110 piattaforme censite, solo in Italia. Ma l’obiettivo italiano sarebbe quello di proporre una normativa unica per l’intero settore di sharing economy, ipotizzato finora solo in Belgio. Una cornice generale che preveda un nuovo Registro degli operatori, sotto la sorveglianza del Garante della concorrenza e dei

consumatori. Un’unica legge e pochi paletti, insomma, come l’obbligo di pagamenti elettronici e quello di garantire agli utilizzatori l’accesso ai propri dati personali.

E all’estero come se la cavano?

deve esprimersi in modo molto chiaro in proposito. Nel frattempo la strategia del Consumo Collaborativo ha innovato il nostro modo di vivere. E voi, che ne dite di provare queste cene al buio? Si risparmia e, magari, si guadagna qualche amico in più..

Per ora sarebbero alla ricerca del solito miraggio, cioè una legge unificata. Il 12 febbraio scorso 47 aziende della sharing economy hanno scritto una lettera aperta al primo ministro olandese, Mark Rutte, che detiene la presidenza dell’Unione europea. Uber e Airbnb, in testa, hanno chiesto che fosse elaborata una strategia unica per tutto il continente. Motivo? Le norme di settore, dicono, sono troppo frammentate, lo sforzo di gestione è eccessivo. Quello della sharing economy è un dossier su cui la commissione lavora da mesi, l’elaborazione delle linee guida dovrebbe concludersi a giugno. La proposta di legge riguarda anche coperture assicurative. Ad esempio, se si utilizza una camera con Airbnb, si è coperti da assicurazione? Al momento, non è detto. Con la legge sarà obbligatorio e anche l’Antitrust 33


Copertina

TORNA IL MAGO DI WONDERLAND di Lorenza Sebastiani

È lui il divo del momento, misteriosissimo e legato a un’immagine fiabesca, forse per le sue origini indiane cherokee: Johnny Depp. L’abbiamo appena visto al cinema in uno dei ruoli che gli hanno portato più popolarità nel corso della sua carriera, Il Cappellaio Matto, nel sequel di Alice in Wonderland intitolato Alice attraverso lo specchio, uscito nelle sale a fine maggio, per la regia di James Bobin e prodotto da Tim Burton. È il secondo visionario capitolo ispirato agli indimenticabili libri di Lewis Carroll, che hanno attirato pubblico da tutto il mondo. Eppure solo un mese fa, l’attore è stato nel mirino dei media per un episodio davvero

particolare,

accaduto mentre si trovava con

la

moglie,

l’attrice

Amber Heard, in Australia. 34


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La coppia ha dovuto versare una

Senza dubbio una vita all’insegna

cauzione di mille dollari legata a

degli eccessi, quella di Johnny

un mese di buona condotta.

Depp, che non ha mai nascosto di

Ha evitato il carcere dichiarandosi

aver fatto uso di cocaina e spesso

colpevole

di alcol, pur senza sviluppare mai

di

falsificazione

di

documenti per trasporto illegale

una vera e propria dipendenza.

di cani. La vicenda risale allo scorso anno, quando la modella

Già

arrivò a bordo di un jet privato in

Novanta, si fa largo nella sua

Queensland, con i suoi due cani, per raggiungere Johnny Depp, impegnato a girare l’ultimo episodio della saga I pirati dei Caraibi. Non ha tenuto conto della normativa australiana e, per rimediare, i due attori hanno poi consegnato alle autorità un video contenente pubbliche scuse, che ha poi fatto il giro del web. A molti di noi, questo episodio può sembrare curioso, o per certi versi, eccessivo dal punto di vista legale. Ma per quanto particolare, è un po’ specchio della particolarità dell’intera esistenza di Johnny Depp.

l’eccentricità dell’attore. Ha avuto l’occhio lungo, quando lo ha fortemente voluto come protagonista per la sua pellicola Edward Mani di Forbice (1990), favola postmoderna che attirò il favore della critica e anche quello della collega Winona Ryder, che diventò la compagna di Depp per quattro anni, dal 1989 al 1993. Pochi sanno che per lei si fece addirittura tatuare “Winona forever” sul braccio, che poi farà trasformare con un’operazione chirurgica in “Wino forever”, cioè “ubriaco per sempre”.

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carriera

Il suo pigmalione artistico, il regista Tim Burton, lo sa e ben conosce il carisma e

a

partire

dagli

anni

quell’anticonformismo

che lo differenzierà dagli altri attori made in Hollywood. Anziché ruoli commerciali, sceglierà sempre interpretazioni sperimentali, che ben si sposano con la sua reale, non facilissima personalità. Il suo carattere non proprio docile gli procurerà

diverse

disavventure,

come

l’arresto avvenuto nella notte fra il 12 e il 13 settembre del 1994. In seguito a una furibonda lite con la compagna dell’epoca, Kate Moss, Depp mise a soqquadro la suite, da 2200 dollari a notte, dell’albergo newyorkese che li ospitava.


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TUTTI I VOLTI DI DEEP AL CINEMA

Curiosamente, a denunciare il baccano, è

vivere veramente solo dopo la sua nascita.

stato il suo vicino di stanza: Roger Daltrey,

Sembra che la paternità abbia trasformato

ex cantante dei Who, famosi all’epoca

il ribelle in un tranquillo padre di famiglia

proprio per i loro atti di vandalismo negli

che ha scelto di vivere in campagna in

alberghi. Eccessivo, Johnny Depp, ma

Francia. «Non crescerei mai i miei figli a

anche straordinariamente talentuoso.

Hollywood. Nessuno bambino dovrebbe crescere lì».

È stato definito il migliore attore della sua generazione per il ruolo di sbandato in

Ma anche se Hollywood non gli piace

Donnie Brasco, che lo vede protagonista

neanche un po’, più avanti dovrà saperci

accanto ad Al Pacino. Ruoli insoliti,

fare i conti. Tornando alla carriera, infatti, la

affiancati da relazioni personali sempre

consacrazione di Depp come star mondiale

sulle copertine dei rotocalchi. Flirt di

arriva forte e chiara nel 2003 col film di

tendenza, storie d’amore con icone del

grande distribuzione La maledizione della

cinema, della musica e della moda.

prima luna della Walt Disney Pictures, nel quale ha interpretato il capitano Jack

Dopo la relazione tormentata con la

Sparrow. L’attore ha dichiarato di aver

modella Kate Moss e le colleghe Sherilyn

modellato il personaggio ispirandosi a

Fenn, Juliette Lewis e Jennifer Grey, sembra

Keith Richars, chitarrista dei Rolling Stones.

trovare l’amore della vita, l’attrice Vanessa

Nel 2005 torna a lavorare con l’amico e

Paradis. I media ne parlano come di una

regista Tim Burton in una doppia veste: nel

storia fatta di poetiche stravaganze: nel

ruolo di Willy Wonka nel film La Fabbrica

1998 va a convivere con lei. Il 27 maggio

di cioccolato e come doppiatore di un

del ‘99 nasce la loro prima bambina, Lily-

personaggio modellato sulle sue fattezze

Rose Melody. Depp è talmente legato alla

ne La sposa cadavere, due successi di

figlia da aver dichiarato di aver iniziato a

pubblico e critica.

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È il suo momento d’oro.

nelle sale americane il 24 maggio 2007 e

Adesso è convinta che io sia un pirata sul

Nel 2006 torna a interpretare il ruolo di

gli è valso un MTV Movie Awards.

serio. È entusiasta di avere un papà pirata.

Jack Sparrow nel film Pirati dei Caraibi- La

Depp rivelò il suo attaccamento al capitano

L’altra sera, a una cena, una signora le ha

maledizione del forziere fantasma, che negli

Jack Sparrow, quasi come un alter ego,

rivolto un po’ di quelle domande stupide che

Usa ha incassato 135,5 milioni di dollari

dichiarando “è una parte di me, la più

si fanno ai bambini e a quella, classica,

nei primi tre giorni di proiezione, diventando

profonda,

«L’immagine

sul mestiere dei genitori ha risposto: La mia

così il film col maggior incasso nella prima

romantica dei pirati è in me fin da quando

mamma è una cantante, il mio papà fa il

settimana di uscita. Il terzo episodio Pirati

ero piccolo. E mia figlia, che ha nove anni,

pirata».

dei Caraibi- Ai confini del mondo, è uscito

quando ha visto il trailer è impazzita.

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la

più

vera”.


I CONSIGLI DELL’ESPERTA Per imparare insieme a conoscere il sole

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Protezione solare: come agisce?

FP= Fattore di Protezione Solare. Indica quanto tempo una persona può stare al sole prima di iniziare a scottarsi.

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FP20 = 4 ORE

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La destinazione conta: quale FP?

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PELLE RESISTENTE AL SOLE

TIPI DI PELLE

Carnagione scura, capelli scuri

PELLE NORMALE

Carnagione normale, capelli castani

PELLE MODERATAMENTE SENSIBILE AL SOLE Carnagione chiara, capelli biondi

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Carnagione molto chiara, capelli biondi o rossi, pelle dei bambini

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tutte le nuove tendenze del momento di Irene Castelli

Tutte in riga. Fantasie di stagione a portata di mano

Bicolore o policrome, rigorose o multiformi… la fantasia delle righe si associa sempre all’estate. E non solo nelle sue più classiche declinazioni navy ma, come in questo caso, ad associazioni inedite di sfumature a contrasto. Da portare su capi per interazioni originali o in un solo monodress (come quello proposto da Salvatore Ferragamo). E con il suo accessorio pronto al fianco…

Mille colori per un solo accessorio Borse di punta a prova di charme Non lasciano spazio al dubbio. Soprattutto se in cerca di varietà e un pizzico di stravaganza, una fantasia classica come la riga sa come rendersi subito indispensabile per non passare mai inosservate. Ed ecco che, complice le molteplici proposte dell’Estate, un accessorio sempre amato come la borsa si associa alla riga in tutte le sue declinazioni: su modelli effetto rettile o tracolline liscissime, texture speciali come plexi o pochette femminili in tutte le sfumature del rosa, fino a maxibag black&white perfette per la città, dall’ufficio a un cocktail serale.

Lungo abito con balza decorativa, Salvatore Ferragamo

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Pochette a mano in pelle con righe in nuance, Longchamp (400 €).

Clutch rigida in plexi con maxi righe estive, DVF (263 €).

Maxi bag in bianco&nero con manici e tracolla, Elisabetta Franchi.

Zainetto crochet multicolor con bordi in pelle, Tommy Hilfiger.


Culture a confronto

Una giacca passe-partout Un progetto speciale, in equilibrio fra tradizione e innovazione: è quello del nuovo Woolrich Prescott Reversible Kimono Parka. Una giacca reversibile che unisce Woolrich a Okajima, fra le più antiche aziende del Giappone nella tintura e decorazione della seta: capi da un lato tinta unita e resistenti all’acqua, dall’altro in seta decorata da stampe provenienti dall’archivio dell’Atelier Okajima dipinte con il procedimento tradizionale Yuzenzome. Tre sono i modelli: uno sfondo blu con fiori corallo, gru in volo tra camelie e, infine, grafici rami di Matsu. Disponibili in tutti i negozi Woolrich e su Woolrich.eu.

Bagliori e colori

Piccoli bijoux a prova di leggerezza Un marchio di piccoli preziosi nati per l’essenziale, con uno scopo originale: creare monili adatti alla pratica yogica, così lievi da non sentirli indosso. Nasce da quest’obiettivo Nianì: leggeri amuleti personali da caricare con tutta la forza della pratica yoga e delle proprie esperienze, ideati unendo piccole pietre naturali a sottili catene dorate. Collane, minuti anelli e sottili bracciali con punte di colore, disponibili alla personalizzazione con richieste da effettuare attraverso la pagina Facebook del marchio.

Sport & Style

Al passo con il made in Italy Torna una collaborazione pronta a unire due heritage differenti: Adidas Originals e Italia Independent, insieme per sneakers divise fra minimalismo o originalità. La ZX FLUX, con pattern tribale bianco e nero all over e bande laterali in silicone trasparente, o con motivo caratterizzato da linee colorate, geometriche e floreali. La Los Angeles, ispirata alla storica LA Trainer, in blu denim o verde militare con punta in pellame e tessuto intrecciato. E la Court Vantage, in total black o total white, interpretata per la prima volta da Italia Independent con il mondo delle automobili da un intreccio di tessuto e pelle e fondo in gomma bianca. (Disponibili a partire da 75 € nelle boutique Italia Independent o Adidas Originals, in selezionati rivenditori e negli e-commerce dei brand). 43


La tua casa

I TESSUTI NELL’ARREDAMENTO. Nel numero precedente abbiamo parlato dei pavimenti in Cemento e in Graniglia, mentre questo mese approfondiremo la conoscenza dei pavimenti in marmo. di Ombretta Attanasi I tessuti sono una componente essenziale di ogni arredamento. Il tessuto da’ colore da’ corposità da’ equilibrio ed infine benessere. Fin dall’antichità l’arte del tessere ha avuto un enorme importanza non solo per la necessità di coprirsi ma anche per una distinzione culturale e sociale. I primi tessuti apparvero nel neolitico, si trattava di semplici trame e orditi realizzati con fili di lino fino a che circa diecimila anni prima di Cristo con l’introduzione dell’allevamento di ovini cominciarono ad essere usate le lane di pecora allevate nelle zone dell’Afghanistan e dell’Iraq. Anche i pigmenti per colorarle provenivano dal medio oriente e dall’India. Il tessuto usato prevalentemente dagli egiziani invece era il lino che era considerato un materiale puro sia dal punto di vista dell’igiene sia da quello spirituale. In Mesopotamia c’erano i grandi allevamenti ovini e da lì il filato di lana partiva per tutto il mondo conosciuto. La pianta di cotone veniva coltivata più di 5000 anni fa in Pakistan, in Messico e in Egitto. Ad Alessandria vi era il più

importante centro di smistamento verso l’Europa del cotone indiano di pregiatissima qualità. Con la conquista della Spagna da parte degli Arabi vennero introdotte anche in Europa le tecniche di filatura e tessitura, oltre alla coltivazione del cotone. Ma la vera rivoluzione nell’arte del tessuto che permise di portare agli splendori rinascimentali fu l’uso del baco da seta. La seta nacque in Cina più di 4000 anni prima di Cristo, si sviluppò in India e successivamente venne portata dagli arabi nel bacino mediterraneo. Da qui partì la grande via della seta che permise non solo intensi commerci con l’oriente ma fu portatrice di enormi sviluppi culturali fra oriente e occidente. Da qui partiremo nel prossimo articolo con l’inizio della diffusione e dell’arte del tessuto, da Marco Polo e dalla via della seta in un viaggio meraviglioso attraverso paesaggi, città, civiltà e culture fino a quel momento sconosciute.

Ombretta Attanasi Arredatrice Interior Designer

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Tutto intorno all’Arte

Un colore, un collettivo e tanta innovazione. A Milano, in scena a Palazzo Reale la carriera di Studio Azzurro: non certo la solita arte classica fra video, immagini e installazioni. di Irene Castelli L’essenza di Milano, terreno fertile per lo sviluppo del talento creativo. Forse non tutti sanno quanto il talento del collettivo Studio Azzurro, a 35 anni dall’inizio della sua attività, abbia portato all’arte contemporanea, manifestandosi fra performance e tecnologia. Ed è proprio con la retrospettiva Studio Azzurro – Immagini Sensibili (fino al 4 settembre a Palazzo Reale) che le sue “opere” si scoprono fra diverse manifestazioni: videoinstallazioni, spettacoli teatrali, di danza e musicali, sperimentando i nuovi formati che già negli anni ‘80 si andavano presentando. Il percorso della mostra espone così la varietà dei formati, attraverso opere dirette e video

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di eventi performativi ideati dal 1982 da Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi, ai quali si aggiunse nel 1995 Stefano Roveda. Una moltitudine di proiettori e monitor, touchscreen e sensori nascosti in ambienti sensibili che rendono il visitatore protagonista della mostra stessa. Una ricerca artistica iniziale diretta proprio alla realizzazione di videoambientazioni, per sperimentare l’integrazione fra immagine elettronica e ambiente fisico, rendendo centrale lo spettatore fra i differenti percorsi percettivi. Nasce nel 1995 questo nuovo interesse: l’interattività, con lavori

definiti “ambienti sensibili”, per l’intrinseca capacità di reagire alle sollecitazioni di chi li pratica attraverso modalità comunicative come il toccare, calpestare o emettere suoni. Un iter concluso con la magnifica opera Miracolo a Milano, appositamente progettata come omaggio alla città per rendere la splendida Sala delle Cariatidi luogo di narrazione: un affresco virtuale ispirato al celebre film di Vittorio De Sica, per rappresentare fra specchi e video proiettati sugli imponenti soffitti vecchie e nuove emarginazioni e povertà, in chiave magicamente onirica.


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Questione di stile...

Chi fa cosa

Se parliamo di stile, loro sono i numeri 1. La favola di William e Kate è iniziata cinque anni fa, quando il principe e la sua promessa sposa si giurarono amore eterno nell’Abbazia di Westminster a Londra: il matrimonio fu seguito in mondovisione da 2 milioni di persone. Poi arrivarono George nel 2013 e la piccola Charlotte nel 2015. E il duca e la duchessa di Cambridge, futuri re e regina del Regno Unito, sono sempre più innamorati.

Julia Roberts non è solo una delle attrici più ricercate di Hollywood, ma anche una venditrice con i fiocchi. Ospite in tv la diva si è infatti cimentata in una televendita ‘alla cieca’ senza sapere quale fosse l’oggetto da promuovere, elencando tutte le incredibili qualità di un kit per il sadomaso utilizzando solo frasi generiche: “È ipoallergenico e versatile, un regalo perfetto per la festa della mamma”. Il tutto tra le risate del pubblico.

VIPS in private... Dei nostri vip siamo pronti a scoprire ogni cosa, anche i loro piatti preferiti. E così la splendida Cristina Chiabotto ha svelato per la gioia dei suoi fan che il famoso ragù della nonna Maria è la sua pietanza prediletta. Un piatto di tradizione a base di carne, tipico campano, del sud, quindi un ragù bello intenso, consistente, che cucina con una cottura molto lunga. Avete fame?

Kirsten Stewart, attrice statunitense nota per aver interpretato la protagonista Bella Swan negli adattamenti cinematografici della saga di Twilight, ha rivelato di essere stata più volte scambiata per un maschietto nel difficile passaggio dalla pubertà all’adolescenza. Ma la simpatica attrice 26enne ha ricordato quel periodo con non troppa nostalgia.

Solitamente da piccoli si vuole diventare calciatori, attori famosi, cantanti, star tv, ma Michele Placido, 4 donne, 3 matrimoni e 5 figli, da piccolo voleva diventare prete, tanto che a 9 anni entrò in un collegio e vi rimase per ben 4 anni, periodo in cui si sentiva…dice lui… totalmente…mistico..

STAR da piccoli...

CHI È?

Attore di fama internazionale, ci ha deliziato con interpretazioni che ancora oggi sono nella nostra memoria, dalla Febbre del sabato sera a Grease, fino allo straordinario Pulp Fiction diretto da Quentin Tarantino, che gli hanno regalato due candidature al Premio Oscar e una Palma d’oro al Festival di Cannes. Nato nello Stato del New Jersey, ha origini italiane in quanto il nonno era della provincia di Palermo. Sposato due volte con l’attrice Kelly Preston perché la prima cerimonia non fu riconosciuta legalmente, è anche uno straordinario appassionato di aviazione tanto che oggi possiede ben 3 jet che pilota personalmente e una pista di atterraggio accanto alla sua villa. Di chi si tratta?

SCOPRI LA RISPOSTA A PAGINA 96. 48


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COPERTURA

CAPELLI BIANCHI

Colori naturali per capelli sani e luminosi Colorazione permanente a base di Burro di Karitè

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Zona beauty

UN MAKE-UP A TUTTA LUCE.

Un trucco non trucco, che c’è ma non si vede, perfetto per l’estate. Ma non pensate sia così facile, in realtà apparire naturali richiede maestria e piccoli trucchi di Chiara Zaccarelli Glow. Ovvero luminosità. E questa la parola d’ordine per il makeup della primavera estate. Un trucco naturale ma luminoso, minimale ma di grande effetto, se ben applicato, gioca con luci e ombre ed esalta i lineamenti. Come tutti gli anni i primi raggi di sole ci regalano un colorito naturalmente sano, facendo venire voglia di archiviare i pesanti fondotinta invernali, all’insegna di un look più minimalista. Ma la vera sfida, in un’epoca di selfie photoshoppati ad arte, è riuscire ad ottenere un make-up nude poco elaborato e molto fruibile, che fa della naturalezza la sua forza, pur nascondendo le piccole imperfezioni ed esaltando i punti di forza di ogni donna. Per potersi permettere un trucco nude bisogna innanzitutto porre la massima attenzione alla cura e alla preparazione della pelle, che costituisce la tela bianca su cui andremmo a 52

dipingere il nostro (naturalissimo) quadro. Se primer, BB cream e CC cream si sono guadagnati già da tempo un posto di riguardo nei nostri beauty case, negli ultimi tempi spopolano tra le make-up blogger oli per il viso arricchiti di principi attivi, vitamine e pagliuzze dorate che, mixati al normale fondotinta con l’aiuto di un pennello o di una spugnetta, rendono la pelle particolarmente luminosa. L’obbiettivo? Creare leggeri punti luce sulle zone in rilievo, per un ‘effetto bagnato, che punta a riprodurre una pelle giovane, in grado di riflettere naturalmente la luce in maniera diffusa. Per esaltare al massimo il risultato, dopo aver steso la base, oltre ad un po’ di mascara sulle ciglia, potete applicare un velo di terra iridescente sugli zigomi per scaldare l’incarnato e un pizzico di fard rosa sulle

guance per un effetto bonne mine. Aggiungete un tocco di illuminante in crema (non glitterato) sugli zigomi, sul naso e sotto l’arcata sopraccigliare. Infine, applicate sulle labbra un gloss trasparente o vagamente rosato, anche in questo caso avendo cura di evitare prodotti effetto specchio o glitterati, per mantenere l’effetto naturale.


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Zona fitness

CURVE A PROVA D’ESTATE CON LO SKATING.

Glutei scolpiti e silhouette ridefinita, grazie ad un sport evergreen che nasconde anche un inaspettato lato social. di Chiara Zaccarelli In line-skating, rollerblading o più semplicemente pattinaggio. Vi sembra insolito e fuori moda? Vi ricorda le pubblicità degli anni ottanta in cui bellissime ragazze sfrecciavano sul lungomare di Miami in hotpants masticando l’immancabile bubblegum? Niente di più sbagliato, perché il pattinaggio, oltre ad essere uno sport completo e alla portata di tutti, conta anche oggi schiere di appassionati che si ritrovano in veri e propri skatetour e circa una volta a settimana invadono pacificamente le vie del centro di grandi città come Roma e Milano. Ma, aldilà del risvolto social, il pattinaggio è un’ottima alternativa alla palestra, soprattutto quando

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arriva la bella stagione e il desiderio di allenarsi all’aria aperta si fa più forte. Permette di rassodare i muscoli, primi tra tutti quelli di gambe e glutei, ma anche addominali e braccia, migliora equilibrio e coordinazione e, se praticato con costanza, consente di perdere peso velocemente. Si calcola che in un’ora di pattinaggio si brucino circa 500 calorie. L’ideale per dimagrire quindi è puntare tutto sulla resistenza e sul lavoro aerobico, allenandosi per almeno 40 minuti per 2/3 volte a settimana. Se invece il vostro obbiettivo è più che altro quello di tonificarvi in vista dell’estate, con lo skating potete addirittura scegliere quale parte del vostro corpo far lavorare

maggiormente. Per modellare i glutei dovete tenere costantemente le gambe leggermente piegate, come se foste sul punto di sedervi, se invece volete modellare le cosce dovete concentrarvi sulla pattinata, che deve essere lunga e scivolata. È sempre buona regola, sopratutto se ancora non siete pattinatori provetti, indossare gli appositi parapolsi, gomitiere e ginocchiere, per arginare i danni di eventuali cadute e, come per qualsiasi altro sport, iniziare l’allenamento con qualche minuto di riscaldamento, come una pattinata di circa 5 minuti a velocità moderata o qualche esercizio di stretching.


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IL PARADISO DEI BORROMEO. Chi l’ha detto che d’estate si va al mare? di Valentina Vida

Nella varietà incredibile di paesaggi che offre la nostra penisola è possibile optare anche per una soluzione più “terrestre”, magari non per l’intera vacanza, ma solo un weekend potrete apprezzare le meraviglie offerte dal Lago Maggiore, il secondo lago d’Italia che segna il confine tra Lombardia e Piemonte e quello tra Italia e Svizzera. Lungo i suoi 170 km di coste protette dai freddi venti nordici da imponenti rilievi montuosi, troverete numerosi centri abitati dove pernottare come Arona, Locarno, Luino, Laveno fino a Verbania e Stresa che chiudono il Golfo Borromeo. Da Stresa potrete prendere la funivia che porta sia al giardino Botanico di Alpinia, che con i suoi oltre 40.000 mq di estensione ospita più di 1000 specie floreali, sia alla vetta Mottarone, frequentata stazione sciistica delle Alpi Pennine. Sia Stersa che Verbania sono un’ottima base di partenza

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per l’imperdibile tour alle isole Borromee. L’Isola Madre, l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori rappresentano una delle peculiarità più apprezzate del Lago Maggiore perché uniscono il fascino dell’isola con lo sfarzo delle residenze principesche. Sull’Isola Bella, ad esempio, potrete visitare Palazzo Borromeo, inaugurato nel 1671 e frutto dell’ingegno dei maggiori architetti lombardi dell’epoca. Ma la visita al palazzo è solo il prologo di uno spettacolo ancora più sorprendente: le dieci terrazze che compongono il giardino in stile italiano del ‘600 sono un autentico capolavoro stilistico dell’arte paesaggistica in un tripudio di rose, conifere, prunus e tantissime piante di agrumi. Anche l’Isola Madre, la più grande del lago Maggiore, vi rapirà per i colori sgargianti delle centinaia di fiori quali


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azalee, rododendri, camelie, magnolie, glicini, che segneranno il vostro cammino, così come le varietà di uccelli che faranno timidamente capolino incuriositi dal vostro arrivo. Capiterà così di vedere pavoni bianchi e colorati, fagiani dorati, argentati, anatre e gallinelle. L’Isola dei Pescatori è stata ed è tutt’ora un piccolo borgo con cinquanta abitanti che fino a circa 50 anni fa erano davvero dediti alla pesca. Attualmente è meta turistica presa d’assalto nei mesi estivi pur mantenendo intatto il suo fascino un po’ retrò. Le isole Borromee non sono però l’unica attrazione offerta dal Lago Maggiore. Caratteristici sono anche i tre scogli detti Castelli di Cannero così come l’isolotto di La Malghera e l’Isolino Partegora, il bellissimo Isolino di San Giovanni di fronte a Verbania, dove, nel seicentesco Palazzo Borromeo, visse a lungo il direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Percorrendo il lungo lago vi renderete conto di essere in un luogo magico che unisce i colori e i profumi del mare con i panorami dell’arco alpino. Una location naturale dove, nel corso dei secoli, sono state costruite splendide ville e imponenti castelli come dimore estive delle nobili famiglie lombarde. Ed è così che adesso è possibile apprezzare l’imponenza del Castello Visconteo di Locarno, la Rocca di Arona e la rocca Borromea di Angera (che oggi ospita il Museo della bambola), la settecentesca Villa Ponti di Arona e la famosa Villa Treves che vide tra i suoi ospiti Gabriele D’Annunzio e Giovanni Verga. Avrete capito che ogni angolo di questa zona è ricco di riferimenti storici di prestigio. Nell’imbarazzo della scelta vi consigliamo una visita al Colosso di S.Carlo Borromeo una delle più grandi statue del mondo (più di 35 metri), seconda solo alla Statua della Libertà. La statua, situata ad Arona, ed è aperta al pubblico che può salirvi tramite una scala arrivando all’interno della testa di San Carlo. Per gli amanti dello sport il Lago Maggiore rappresenta un paradiso naturale perché offre la possibilità di svolgere attività terrestri come trekking, mountain bike, golf, ed equitazione, e marine come vela, canoa, yachting, sci nautico e attività subacquee. Sulle sponde del lago, soprattutto nella zona lombarda, si trovano strutture che offrono possibilità di noleggio imbarcazioni e altro materiale tecnico. Per chi intende cimentarsi con la vela attenzione al Mergozzo, vento forte e pericoloso tipico del centro lago.

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Pronto a tavola!

Ingredienti : •300 grammi spaghetti di soia •2 spicchi aglio •200 grammi zucchine •200 grammi carote •200 grammi funghi •2 cipollotti •3 fettine zenzero (facoltativo) •olio di semi oppure olio extravergine di oliva •salsa di soia in collaborazione con:

Spaghetti di soia alle verdure PREPARAZIONE: Per prima cosa, puliamo e tagliamo le verdure a listarelle. In un wok, intanto, facciamo soffriggere l’aglio (o lo zenzero a cubetti) in un filo di olio. Versiamo nel wok cipollotti e carote e cuociamo per qualche minuto, poi aggiungiamo zucchine e funghi. Sfumiamo con la salsa di soia e facciamo cuocere col coperchio fino a doratura, aggiungendo eventualmente un po’ di acqua alla volta. Intanto in acqua bollente salata facciamo bollire gli spaghetti di soia per 2-3 minuti, poi scoliamoli. Passiamoli sotto l’acqua fredda e scoliamoli ancora, sgranandoli con una forchetta perché non si attacchino. Versiamo gli spaghetti nel wok, mescoliamo, condiamo eventualmente con un filo di salsa di soia e serviamo.

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La nostra rubrica di cucina è alla ricerca delle vostre ricette! Se vuoi condividere il tuo “piatto forte” scrivi a:

redazione@ ipersoapmagazine.it


PREPARAZIONE DELLE VERDURE: In un wok scalda l’olio e aggiungi il porro a rondelle, fai stufare versando la salsa di soia e il timo; aggiungi le zucchine grattugiate e cuoci per 10 minuti.

Plumcake sala to con farina di ceci e zucc hine

Barbabietole

rosse marinate

PREPARAZIONE DELL’IMPASTO: Scalda il forno a 180 gradi. In una ciotola unisci la farina e il sale; quindi addiziona il latte e l’olio, lavora bene l’impasto e aggiungi il cremortartaro. Unisci le zucchine e i porri all’impasto, lavora cercando di unire tutti gli ingredienti, ma non esagerare con il tempo, un minuto è più che sufficiente! Trasferisci l’impasto in una forma da plumcake foderata di cartaforno; inforna per 45 minuti, fino a doratura esterna. Puoi servire con senape e verdura fresca in insalata.

PREPARAZIONE: Tagliare a fettine piuttosto fini la barbabietola rossa e riporla in un contenitore capiente. In un altro contenitore preparate la marinatura: fate un fine battuto di aglio, carota, basilico, timo, origano e spruzzatelo di aceto e olio. Spolverate sul composto il pepe nero, la curcuma e la noce moscata e versatelo sulle barbabietole rosse mescolando bene il tutto. Lasciate riposare per almeno un’ora (più a lungo durerà la marinatura, più le vostre barbabietole saranno saporite). In una casseruola versate le barbabietole marinate e lasciate cuocere per circa tre quarti d’ora, fino a quando non saranno diventate morbide e croccanti. Aggiungete, di tanto in tanto, acqua calda se le vostre verdure si attaccano al fondo e regolate di sale.

PREPARAZIONE: Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una padella con l’olio. Pulite i filetti di rana pescatrice eliminando la pelle e facendo attenzione a eliminare le lische, quindi ricavatene dei bocconcini e rosolateli per qualche minuto insieme alla cipolla, a fuoco basso. Nel frattempo tagliate a cubetti i pomodori e dividete a metà le olive. Quando i bocconcini di pesce saranno coloriti unite il vino bianco, alzate la fiamma e fate evaporare, quindi unite i pomodori e le olive e cuocete per 10 minuti, abbassando il fuoco. A fine cottura aggiustate di sale, unite una generosa macinata di pepe e servite.

Coda di Rosp o (Rana Pesca trice) con Pomodor i e Olive

Ingredienti: Le verdure 1 Porro tagliato a rondelle sottili o 1 cipolla bianca media 250 gr di zucchine grattugiate 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva 1 cucchiaio di salsa di soia o tamari 1 cucchiaino di timo essiccato L’impasto 150 gr di farina 0 150 gr di farina di ceci ½ cucchiaino di sale 200-220 ml di latte di avena (o soia) 60 ml di olio extravergine di oliva 3 cucchiaini di cremortartaro o lievito per dolci

Ingredienti per 4 persone : 4 barbabietole rosse 2 carote 3 spicchi d’aglio Basilico Timo Origano Pepe Nero Curcuma in polvere (1 cucchiaino da caffè) Noce moscata 50 ml di aceto 1 cucchiaio abbondante di olio extra vergine d’oliva

Ingredienti:

•1 cipolla bionda •400 gr. di filetti di coda di rospo (300 gr. al netto degli scarti) •300 gr. di pomodori rossi maturi (un paio medio-grandi) •30 olive taggiasche denocciolate •1/2 bicchiere di vino bianco •olio extravergine di oliva •sale •pepe

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PREPARAZIONE: Lavare i pomodorini e tagliarli a spicchietti. Lavare il friggitello, eliminare il picciolo e i semi che si trovano all’interno, quindi affettarlo nello spessore di 3-4 millimetri circa. Snocciolare le olive e tagliarle a spicchi. Mettere tutte le verdure in una ciotola e condirle con l’aglio spellato ma intero, l’olio, un pizzico di sale e una generosa manciata di origano. Coprire bene e lascar marinare in frigorifero per almeno mezz’ora. Eliminare l’aglio e distribuire le verdure in 4 bicchieri da porzione abbastanza larghi. Unire al centro di ogni bicchiere una mozzarellina di bufala, un’altra spolverizzata di origano e servire.

Bicchierini di bufala e pomodorini a romatizzati

Spaghetti all’or tica e pancetta al profumo di limone

Crocchette di miglio alle erbe arom atiche

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PREPARAZIONE: Mentre attendete che l’acqua raggiunga l’ebollizione, prendete la pancetta e tagliatela a cubetti e la buccia del limone a striscioline sottilissime. In una padella mettete a sciogliere il burro con la salvia ed il rosmarino. Quando il burro sarà sciolto aggiungete le striscioline di limone e fate cuocere per un paio di minuti. A parte fate soffriggere la pancetta e, quando si è rosolata scolatela e mettetela nella padella con il burro e il limone. In un pentolino fate lessare le ortiche per circa una decina di minuti, scolatele e unitele al resto. Fate cuocere la pasta e, dopo averla scolata mettetela nella padella con tutto il resto. Fatela saltare il tutto per un paio di minuti e servite.

PREPARAZIONE: Per prima cosa sciacquate bene il miglio e poi lasciatelo asciugare su uno strofinaccio pulito o su una griglia sottile. Affettate la cipolla molto sottilmente, mettetela in una padella con il fondo coperto di un velo di olio e lasciatela stufare lentamente con il coperchio (in modo che si crei un po’ di vapore nella padella e la cipolla non bruci). Mettete il brodo a scaldare, perché vi servirà bollente, e tritate finemente le erbette con il coltello. Aggiungete il miglio e fatelo tostare nella cipolla; dopo qualche minuto unite un po’ di brodo fino a coprire il tutto e cuocete a fiamma bassa, regolando di sale, fino a quando il brodo è assorbito. Se il miglio non è ancora cotto aggiungete ancora un po’ di brodo, tipo risotto, fino a portare a cottura. Fuori dal fuoco aggiungete le erbette tritate, le molliche di pane e il parmigiano e l’uovo. Preriscaldate il forno a 180°C in modalità ventilata. Stendete il composto in uno strato alto circa un centimetro sulla carta forno, lasciatelo raffreddare e poi ritagliate le crocchette con un coppapasta oliato. Cuocete le crocchette per una mezz’oretta, e servitele belle calde.

Ingredienti: •pomodori tipo Pachino •1 friggitiello •Olive verdi •2 spicchi di aglio • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva •Organo •4 bocconcini di mozzarella di bufala

Ingredienti: •400 grammi di spaghetti •150 grammi di pancetta affumicata •Burro •Salvia •Rosmarino •1 buccia di limone •Un mazzetto di ortiche

Ingredienti:

•200 grammi di miglio •una cipolla •un mazzetto di rosmarino •un mazzetto di prezzemolo •qualche rametto di timo •brodo di verdure (o di carne) •un uovo (facoltativo) •due cucchiai di molliche di pane raffermo •qualche cucchiaio di parmigiano o pecorino (facoltativo) •sale marino integrale •olio extravergine d’oliva


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Eco Good

RICICLO DEGLI SCARTI IN CUCINA: COME RIUTILIZZARE LE FOGLIE DEL CARCIOFO. Cosa fare delle enormi quantità di foglie di scarto dei carciofi? La buona notizia è che si possono riciclare: in cucina tante ricette per recuperarle. di Giulia Landini È un vero peccato produrre assurde quantità di rifiuti vegetali: il carciofo è il Re dello scarto. Ma le foglie del carciofo si possono riciclare! Vediamo quattro ricette che ci insegnano a riutilizzare questo prezioso ortaggio che, tra l’altro, aiuta il nostro corpo a purificarsi. Tisana purificante Sono ormai conosciute le proprietà diuretiche, depurative del carciofo, questo meraviglioso ortaggio ricco di ferro, potassio, fosforo e calcio. Del carciofo non si butta via niente, neppure le foglie che sono perfette da utilizzare ad uso interno. Il decotto di foglie è indicato contro l’arteriosclerosi, l’artrite e la gotta; potrete anche lavare il volto con questo decotto purificante e tonificante. Bevete l’infuso di foglie di carciofo, invece, per abbassare il colesterolo nel sangue. L’infuso è anche un ottimo digestivo: aggiungete mezzo limone spremuto e bevete. 64

Consommé alle foglie di carciofo Lessare, per circa dieci minuti, in pentola a pressione le foglie di carciofo con due/tre dita d’acqua e mezzo spicchio d’aglio. Passarle, quindi, frullatore a immersione per estrarre tutta la polpa che trasferirete in una pentola: allungare la polpa con brodo vegetale e una patata lessa passata, fate sobbollire per circa 15 minuti e servite con una spolverata di prezzemolo e crostini di pane. Pasta con crema di foglie di carciofo Lavate le foglie esterne del carciofo e fatele stufare in padella con olio extravergine di oliva, aglio e acqua per non farle attaccare. Quando sono cotte, frullatele aggiungendo brodo vegetale, fino ad ottenere una crema densa. Aggiustate di pepe e sale. In questa cremina fate quindi saltare la pasta, ben si prestano i fusilli di farro.

Flan di foglie esterne e gambi di carciofo Ingredienti per 4 persone •Foglie esterne e i gambi di 5 carciofi •1 uovo •formaggio grattugiato •mollica di pane secco, 1 pugno, bagnata nel latte •burro •sale e pepe Preparazione Lavare bene le foglie esterne e i gambi. Cuocerli in pentola a pressione con poca acqua per circa 20 minuti dal fischio. Scolare le foglie e i gambi. Tritare grossolanamente le foglie e i gambi, quindi passarli col passaverdura. Ottenere una crema a cui unire l’uovo, il formaggio, il pane bagnato nel latte e strizzato, il sale e il pepe. Versare il composto in un’unica terrina, che disporrete in una pirofila riempita d’acqua e infornare a 180° per 30 minuti. In alternativa cuocere nel cestello della cottura a vapore in pentola a pressione per circa 20 minuti. Lasciare intiepidire e sformare sui piatti da portata.


Detersivi con il cuore prodotti ipoallergenici POSSONO DURARE ANCHE IL TRIPLO DI UN DETERSIVO NORMALE

I detersivi USE sono la risposta ottimale a tutte le esigenze di cura domestica. Unici, concentrati, formulati secondo regole di eccellenza, garantiscono il massimo della qualità nel rispetto della salute e dell’ambiente.

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BELLI PULITI

RISPARMIO E QUALITA’ USE ha scelto di lavorare con materie prime di altissimo livello e di inserire nelle formulazioni elementi che possano fare la differenza sia nell’efficacia della pulizia che nell’ottimizzazione dei tempi e dei consumi, certamente queste caratteristiche sono confrontabili tra detersivi appartenenti alla stessa categoria di prodotti, per questo consigliamo di confrontare oltre al prezzo, anche l’etichetta dei prodotti che intendiamo acquistare perché spesso dietro a un prezzo più alto si nasconde non solo un prodotto qualitativamente superiore, ma anche un buon affare. Sappiamo infatti che chi consuma detersivi con elevata concentrazione risparmia rotazioni d’acquisto, trasporto di pesi inutili e spazzatura. Un detersivo concentrato a marchio USE, rispettato nei dosaggi consigliati in etichetta, può durare dal doppio fino al triplo di un detersivo comune. Ciò significa minor spesa economica, meno plastica consumata, minor impatto sull’ambiente, senza dover rinunciare a qualità ed efficacia.

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Garden place

LA CURA DEL GIARDINO E ORTO A GIUGNO

Entro fine maggio/inizio giugno tutto inizia a fiorire e i giorni sempre più assolati e caldi ci invitano a uscire. Ma ovviamente c’è anche molto più lavoro da fare in giardino, per esempio tenere a bada erbacce e piante nocive. Verso metà maggio e inizio giugno possono esserci nottate nelle quali la temperatura arriva sottozero. Per questo motivo, molti fiori estivi e verdure sensibili al calore come i pomodori vengono messi a dimora solo verso la fine di maggio o inizio di giugno. Per preparare il terreno per i pomodori, mescolate alla terra della farina animale. Inoltre, piantate nel terreno i bastoni di supporto. Quando le piante giovani hanno messo radici, pianta i pomodori in profondità e leggermente inclinati verso la nuova foglia più bassa. In questo modo l’arbusto non forma altre radici. Fogli di plastica speciali, con fori o feritoie, oppure teli da giardinaggio sono adatti per proteggere le piante dal

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freddo; permettono loro di respirare. La protezione dal freddo viene fissata ai bordi delle aiuole con pietre o assi di legno e viene rimossa durante il giorno e l’annaffiatura. Le aree esposte del terreno non devono essere coperte di pacciamatura. Il suolo scoperto può riscaldarsi meglio durante il giorno e rilasciare il suo calore nell’aria durante la notte proteggendo così le gemme da eventuali danni dovuti alle basse temperature. Fine maggio/inizio giugno è il momento ideale per sfoltire le piantine troppo fitte. Per fare questo, rimuovete le piante deboli in eccesso tirando la parte superiore delle radici. Circondate le altre piantine di terra e premetele delicatamente.

Se le piante giovani sono molto fitte, consigliamo di eseguire lo sfoltimento per gradi, togliendo sempre per prime le piante più deboli. Quando non è più previsto gelo, potete mettere a dimora le piante in vaso e sui balconi assieme alle piantine giovani annuali. Non dimenticate di annaffiare regolarmente le piante e nutrirle se necessario. Ora potete piantare i girasoli annuali dove c’è ancora spazio: tra le siepi, ai bordi delle aree boschive o persino negli orti. Attenzione però: le piante giovani sono una delizia per le lumache. Perciò eliminate tutte le lumache di notte finché i fiori non hanno attecchito.


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Matrix

IL CROWDFUNDING: RELAZZARE PROGETTI CON L’AIUTO DEL WEB.

Internet ha da poco spento trenta candeline, ma la rivoluzione digitale non è ancora finita. Tra le tante innovazioni nate dal web, ce n’è una che sta rivoluzionando tempi e modalità di raccolta fondi. di Matteo Montanaro Che si tratti di una nuova piccola attività, di un’impresa commerciale su larga scala, di una raccolta di beneficienza o di un’opera socialmente utile, attraverso il web è possibile raccogliere finanziamenti, anche di grossa entità, attraverso il crowdfunding, letteralmente finanziamento (funding) dalla folla (crowd). L’idea che sta alla base del crowdfunding è quella di sostenere un’idea fin dalla fase di realizzazione, di decidere liberamente di cedere una somma di denaro a supporto di un progetto nel quale si crede o che ci piacerebbe veder realizzato. La somma investita non è mai a fondo perduto a meno che non si tratti di progetti che circoscrivono la ricompensa nel perimetro del vostro cuore. Esistono tre diverse modalità di crowdfunding. La formula chiamata reward è quella più utilizzata per la realizzazione di progetti concreti legati al mondo hi-tech, ma anche all’arte, alla cultura e al tempo libero. I sostenitori ricevono una ricompensa in relazione all’importo donato che ha per lo più valore simbolico permettendo al finanziatore di sentirsi parte integrante del progetto. Spesso capita anche che la donazione abbia carattere di prevendita: un determinato oggetto, solitamente di natura hi-tech, può essere acquistato con un forte sconto a patto che si sia disposti ad aspettare la sua effettiva realizzazione. Esiste poi l’equity crowdfunding, modalità di finanziamento che consente a società non quotate di raccogliere risorse finanziarie a fronte di quote azionarie. In tal caso, la ricompensa è rappresentata dal complesso di diritti 68

patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell’impresa. Nella diffusione della formula dell’equity l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano anche a livello internazionale, essendo stato il primo Paese in Europa a regolamentarne il modello, con il Decreto Crescita 2.0 del 2012. Il successo del crowdfunding passa anche attraverso la formula chiamata donation dedicata a iniziative legate al cosiddetto terzo settore (organizzazioni no-profit, enti a scopo sociale ed associazioni) o alle iniziative di privati che chiedono fondi per sostenere, ad esempio, i costi di operazioni chirurgiche molto dispendiose. Con la donation non si ottiene nessun vantaggio materiale, ma si fa leva sul superamento della separazione concettuale tra le sfere del privato e del pubblico, o, nel caso di donazione a privati, sul senso civico, filantropico o collaborativo del sostenitore. Recentemente sta prendendo piede anche una nuova formula denominata lending, un modello attraverso il quale si realizza il prestito tra privati, eliminando la presenza di intermediari. L’incontro diretto tra chi necessita di denaro e coloro che intendono investire i propri risparmi facilita il raggiungimento di tassi di prestito e di impiego favorevoli per entrambi. Per darvi un’idea della forza del crowdfunding sappiate che il valore complessivo dei progetti finanziati attraverso le piattaforme supera i 56 milioni di euro raccolti dalle ben 69 piattaforme italiane. La percentuale di

progetti finanziati e realizzati è del 30%, non altissima, ma se messa in relazione gli oltre 21mila progetti pubblicati, risulta evidente come almeno 7mila iniziative abbiano trovato fondi sufficienti per la loro realizzazione. Se vi siete incuriositi e volete capire meglio cdi cosa si tratta fatevi un giro tra le piattaforme italiane più attive. Eppela (www.eppela.com) è una piattaforma reward-based fondata nel 2011 da Nicola Lencioni. Permette di finanziarie progetti innovativi e creativi in diversi campi: arte, tecnologia, cinema, design, musica, fumetto, innovazione sociale, scrittura, moda, no profit. Starteed (www.starteed.com) è stata fondata a fine 2011 da Claudio Bedino. Per chi vuole trovare fondi per finanziare un progetto è la piattaforma migliore. Vi aiuterà a ideare la vostra campagna di crowdfunding e vi seguirà in tutte le fasi di sviluppo e vendita del prodotto, offrendovi la possibilità di vendere il prodotto sulla piattaforma stessa. Produzioni dal Basso (www.produzionidalbasso.com) PdB è ritenuta la prima piattaforma fondata in Italia nel 2005 da Angelo Rindone. Lo scopo della piattaforma è quello di “offrire uno spazio a tutti coloro che vogliono proporre il proprio progetto attraverso il sistema delle produzioni dal basso.”


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The winner

CLAUDIO RANIERI IL NUOVO “ RE D’INGHILTERRA”. di Giovanni Lorenzini

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Doveva salvarsi senza affanno visto che la stagione precedente le ‘volpi’ c’erano riuscite solo grazie ad un miracoloso finale infarcito da sette vittorie negli ultimi nove incontri: Claudio Ranieri, arrivato... quasi per caso sulla panchina del Leicester dopo che la società aveva risolto il contratto con l’allenatore della salvezza per uno scandalo extrasportivo (‘a fine giugno ero in vacanza in Calabria, sono stato convocato a Londra di fretta e furia, due giorni dopo ero sulla panchina del Leicester’ ha ricordato), ha poi scritto una delle più belle imprese sportive del pallone pilotando il suo gruppo di giocatori al successo nella Premier League. E pensare che nella primavera dello scorso anno, Ranieri era stato liquiidato senza troppi complimenti dalla guida della nazionale greca, dopo una serie di risultati insoddisfacenti. Insomma, in poco tempo, Claudio Ranieri ha fatto i conti con la storia, riscrivendo quello della Premier League inglese. Il Leicester campione per la prima volta. Con tanti saluti alle storiche grandi d’Inghilterra, dal Manchestet United al Liverpool, dal Manchester City all’Arsenal, dal Chelsea al Tottenham, che alla fine hanno applaudito il successo dei rivali, giunto al termine di un campionato per il quale è stato saccheggiato l’archivio degli aggettivi. Di tutto e di più per il ‘brutto anatroccolo’ che si è riscoperto cigno reale con Claudio Ranieri, saggezza e personalità, unito alla capacità di sapere leggere nell’animo dei giocatori, che ha disegnato la parabola del successo.

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Inatteso. Inaspettato. Ma sacrosanto. Un miracolo sportivo? Una favola a lieto fine? No, semplicemente il calcio che può regalare come tutti gli sport momenti di gloria come quello che ha vissuto non solo la squadra ma tutta la città di Leicester. PER GIORNI e giorni, il nome e il volto di Claudio Ranieri sono finiti su tutti i media mondiali per la storia, o meglio le storie singolari, che si trovano dietro e dentro le maglie dei suoi giocatori, che all’inizio della stagione qualcuno aveva etichettato come una mezza Armata Brancaleone destinata a lottare solo ed esclusivamente per la salvezza. Una squadra - anche questo è un aspetto sottolineato a più riprese - che gli allibratori inglesi, maestri di scommesse e di quote, davano vincente nel campionato 5000 a 1. Un’enormità. Ranieri è stato onesto: ‘Nessuno di noi pensava di vincere lo scudetto: dovevamo salvarci senza soffrire. Però...’. Però cammin facendo, il gruppo forgiato dal tecnico italiano (alcuni giocatori non li aveva scelti lui) è diventato squadra: Ranieri ha rimodellato l’atteggiamento tattico trovando la quadratura del cerchio. E i brutti anatroccoli si sono trasformati in splendidi cigni. Reali. Reali come King Claudio Ranieri che sicuramente ha esportato a Leicester l’esperienza di una carriera esemplare cominciata sui campi di provincia alla quale mancava l’acuto di uno scudetto. ‘Vincere da ‘vecchi’- ha detto il tecnico nato nel quartiere romano del Testaccio – dà un’emozione diversa’. LEICESTER, una favola che supera la realltà. In una delle città più multiculturali e multietniche del Regno Unito, Claudio Ranieri è riuscito in una di quelle imprese alle quali può essere abbinato l’aggettivo ‘irripetibilÈ. La ricetta del successo

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è molto semplice. Claudio Ranieri l’ha sintetizzata in tre parole: ‘Lavoro, umiltà, concentrazionÈ. Al resto ci hanno pensato i suoi giocatori… arcolabeno (abbinati ovviamente ad un solido gruppo britannico), senza dimenticare un presidente thailandese: un portiere danese, un difensore centrale giamaicano, il suo collega di reparto tedesco, l’esterno di sinistra austriaco. E ancora un centrocampista tuttofare francese, un fantasista algerino, un attaccante di scorta ghanese e davanti accanto al simbolo Vardy (dal quasi anonimato delle serie minori alla serie A e alla Nazionale in quattro anno), un giapponese e un argentino della Patagonia. Nessuno italiano in squadra (basta il tecnico e il suo staff in panchina e sul campo di allenamento) ma due giocatori, Inler e Benalhuane, provenienti dal nostro campionato che però hanno avuto poche opportunità per mettersi in mostra. Una squadra che Ranieri ha modellato in base alle qualità tecniche dei suoi giocatori: in pochi mesi in valore di mercato della rosa è stato quantuplicato, sulla scia dei risultati ottenuti e per la conquista del primo storico scudetto. In 132 anni di storia, al Leicester erano arrivate solo briciole di gloria: qualche personaggio di spicco (a Leicester ha chiuso la carriera da giocatore Roberto Mancini; la squadra è stata allenata per un certo periodo Sven Goran Eriksson) e poche soddisfazioni. Una squadra di seconda e terza fascia che aveva galleggiato anche nelle serie minori. LAVORO, umiltà e concentrazione: il mantra di Claudio Ranieri ha ‘stregato’ il suo gruppo di giocatori dando la carica giusta per sovvertire tutti i pronostici della vigilia della stagione che ancoravano il Leicester ad un ruolo di comprimario. Con un solo obiettivo praticabile: la salvezza.


Invece è andata come è andata e King Ranieri è diventato non solo l’allenatore più famoso d’Inghilterra ma anche cittadino onorario di Leicester. La città – che aveva più feeling con il rugby che non con il calcio – ringrazia sentitamente. ‘Il difficile comincia ora – ha detto il saggio Ranieri -: ripetersi è impossibile. L’importante è non dimenticare il lavoro, l’umiltà e la concentrazione. Sono state le nostre armi vincenti’. Armi vincenti che il Leicester vuole riproporre nel futuro: l’effetto sorpresa non potrà più funzionare… ma la società è convinta che il punto di svolta sia stato rappresentato da questo successo CLAUDIO RANIERI ha compiuto il suo capolavoro. Il ricordo della sua gavetta sui campi dell’Interregionale e della serie C l’ha accompagnato anche nei giorni del trionfo. Una gavetta nel segno di una persona di calcio che ha nel rispetto per gli altri uno dei suoi capisaldi di vita quotidiana: inseguito dall’etichetta ‘bravo ma non vincentÈ, Ranieri ha risposto con i fatti. Vincenti. Fatti e non parole. La pensione (calcistica) può attendere. Il futuro in Champions League è dietro l’angolo. E King Claudio Ranieri vorrà togliersi altre soddisfazioni.King Claudio Ranieri vorrà togliersi altre soddisfazioni. 73


La 25° ora The Nice Guys

Regia di Shane Black Con Russel Crowe e Ryan Gosling Genere: Commedia USA Dal 1 giugno al cinema

Miami Beach

C’è tanta curiosità intorno a The Nice Guys. Non solo perché il film di Shane Black porta per la prima volta sullo schermo la coppia Russell Crowe/Ryan Gosling, ma anche per le atmosfere della storia. Nella Los Angeles degli anni ‘70, libertina, stravagante e decisamente trendy, un investigatore privato, Holland March (Ryan Gosling), e un detective senza scrupoli, Jackson Healy (Russell Crowe), si alleano per risolvere il caso di una ragazza scomparsa e la morte di una porno star che apparentemente non sembrerebbero correlate: scopriranno che un semplice omicidio nasconde il caso del secolo!

Eddie the Eagle Il coraggio della follia

Regia: Dexter Fletcher e Christopher Walken Con Hugh Jackman e Julia Roberts Genere: Biografico, produzione GB/USA Dal 2 giugno al cinema

Nuova commedia di Carlo Vanzina. C’è Lorenzo (Ricky Memphis), alla ricerca di sua figlia Giulia (Neva Leoni), scappata per assistere al concerto di un deejay. Ad aiutarlo c’è Bobo (Emanuele Propizio), uno studente fuoricorso. Giovanni (Max Tortora) e Paola (Paola Minaccioni) invece sono due genitori separati, che hanno accompagnato i loro figli al primo anno di università. Tra i due saranno scintille mentre i ragazzi si innamoreranno. E ad innamorarsi sarà anche Giulia quando conosce Filippo (Giampaolo Morelli), un aitante trentenne di Napoli che le farà perdere la testa.

Now You See Mee 2

I maghi del crimine

Regia: Vincent Garenq Con Daniel Auteuil e Sebastian Koch Genere: Drammatico, produzione FRA. Dal 9 giugno al cinema. Nel 1982, Kalinka, la figlia quattordicenne di André Bamberski, muore mentre è in vacanza in Germania con sua madre e con il patrigno. André è convinto che non si sia trattato di un incidente e inizia a indagare. Gli esiti di un’autopsia sommaria sembrano confermare i suoi sospetti e lo spingono ad accusare di omicidio il patrigno di Kalinka, il dottor Dieter Krombach. Non riuscendo però a farlo incriminare in Germania, André cerca di far aprire un procedimento giudiziario in Francia e dedicherà il resto della sua vita nella speranza di ottenere giustizia per sua figlia. Il film è tratto da una storia vera.

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Regia di Jon Chu Con Mark Ruffalo e Dave Franco Genere : Azione, produzione USA Dal 9 giugno al cinema Un anno dopo aver ingannato l’FBI e aver conquistato il favore del pubblico con i loro spettacoli di magia alla Robin Hood, gli illusionisti ritornano con una nuova performance, nella speranza di smascherare le pratiche immorali di un magnate della tecnologia. L’uomo dietro il loro ritorno è Walter Mabry (Daniel Radcliffe), un prodigio della tecnologia che minaccia la vita e la reputazione dei Cavalieri agli occhi del mondo. La loro unica speranza è di mettere in scena una spettacolare esibizione senza precedenti per riabilitare il loro nome e rivelare la mente dietro al complotto.

Ispirato a una storia vera, Edwards è stato il primo atleta britannico a partecipare ai giochi olimpici di Calgary nel 1988 nel salto con gli sci. Il suo divenne un vero e proprio caso internazionale perché non possedeva alcun reale talento nella disciplina ma aveva semplicemente sfruttato il regolamento del Comitato Internazionale Olimpico che permetteva di iscrivere almeno un rappresentante nazionale in ogni gara. I problemi di vista di Eddie lo rendevano quasi cieco durante i salti. l film racconta la sua straordinaria vicenda e del suo allenatore, l’ex campione Chuck Berghorn, che aiuterà Eddie a diventare un vero e proprio eroe popolare.

In nome di mia figlia

Regia: Carlo Vanzina Con Max Tortora, Ricky Memphis e Paola Minaccioni Genere: Commedia, produzione ITA Dal 1 giugno al cinema.

Angry Birds

Regia di Clay Kaytis Con Bill Hader e Josh Gad Genere: Animazione, produzione USA. Dal 15 giugno al cinema. La Rovio Entertainment realizza in completa autonomia, fuori dal sistema hollywoodiano, un lungometraggio in 3D e computer grafica basato sul popolarissimo gioco degli Angry Birds, scaricato più di un miliardo di volte dalla sua uscita avvenuta tre anni fa. I giocatori devono aiutare un gruppo di uccelli a distruggere dei maiali malvagi che hanno rubato le loro uova. Nel film, invece, quattro amici pennuti (Red, Chuck, Bomb, e Matilda) devono unire le proprie forze, facendo gruppo, per smascherare i malefici piani dei loro verdi acerrimi nemici, intenzionati a minacciare il piccolo paradiso in cui i nostri protagonisti vivono.


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My book Il ragazzo del libro accanto Autore: Olivia Dade Casa Editrice: New Compton Uscita: giugno 2016 I superiori di Angie non hanno mai approvato i suoi metodi non convenzionali, ma l’ultimo ammonimento che ha ricevuto sembra più serio che mai: un’altra lamentela da parte dell’amministrazione e verrà licenziata. Con la carriera in forse e mille pensieri in testa, l’ultima cosa di cui Angie avrebbe bisogno è un incidente mentre torna a casa. A meno che non sia provocato da uno sconosciuto alto e sexy, protagonista di un colpo di scena davvero piccante. Grant Peterson ha pochi grilli per la testa: l’unica cosa che gli importa è fare buona impressione come nuovo direttore delle biblioteche pubbliche.

Love, un incredibile incontro

Codice Nostradamus

Prova ad amarmi ancora

Autore: L. A. Casey Casa Editrice: Newton Compton Uscita: giugno 2016

Autrice: Martin Rua Casa Editrice: Newton Compton Uscita: giugno 2016

Autore: Silvia Kant Casa Editrice: Newton Compton Uscita: giugno 2016

Keela Daley è la pecora nera della famiglia. È sempre venuta dopo sua cugina, Micah. Anche sua madre aveva occhi solo per la splendida Micah, mentre Keela passava inosservata. Ora sono cresciute, Micah sta per sposarsi e ancora una volta i riflettori sono tutti puntati su di lei. Alec Slater è scapolo, nessuna donna resta nel suo letto per più di una notte. Lavora come freelance, fa quello che vuole e non deve rispondere a nessuno. Almeno finché non incontra un’irlandese dai capelli rossi come il fuoco. Che lo mette a dura prova. Keela odia ammetterlo, ma ha bisogno di un favore da quell’uomo arrogante. Ha bisogno che lui la accompagni al matrimonio di Micah e finga di essere...

In una Francia dilaniata da attacchi terroristici di apparente matrice islamica, dove i partiti di estrema destra lentamente prendono il potere, il commissario di polizia François Ozouf si trova a indagare sull’omicidio di un’agente letteraria di origine ebraica, ritrovata in un canale nella città di Avignone. L’ipotesi che dietro l’omicidio ci siano terroristi islamici non convince Ozouf. Il commissario ha infatti scoperto che qualcuno vuole impedire la pubblicazione del terzo libro di una trilogia di successo, che denuncia con precisione inquietante gli intrighi del sempre più potente partito neofascista. L’autore è Luc Ravel, uno scrittore misterioso che però nessuno ha mai visto.

Antony Barker è il più costoso, attraente e tenebroso gigolò del jet-set newyorkese. Sesso e perversione si incarnano in quest’uomo dall’anima di ghiaccio, lo sguardo magnetico e il fisico scultoreo. Un rapporto antico, morboso e crudele lo lega alla sua cliente numero uno, l’ambigua e potente Rachel Norton, presidente della più grande industria farmaceutica statunitense, la Norton & Faulk. Angela Palmieri viene da Roma, è timida e troppo lontana da quel mondo per poterne fare parte. L’incontro con Antony la segna sia nell’anima che nel corpo, perché lui non è un uomo.

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My music di Letizia Trallo

PRINCE Il 2016 è iniziato da pochi mesi ma si è già imposto come uno degli anni più sfortunati per la musica internazionale. Dopo la prematura scomparsa del Duca Bianco David Bowie a gennaio un altro genio della musica mondiale ci ha lasciato: si è spento ad aprile il folletto del rock Prince. La morte di Prince è arrivata come un fulmine a ciel sereno lasciando senza parole amici e fan. Fin dai primi minuti dopo che la notizia è stata battuta gli abitanti di Minneapolis hanno iniziato a dirigersi davanti alla sua tenuta per portare un fiore o trovare conforto stando in compagnia di altri. Non sono ancora chiare le cause della morte ma poco importa. Ciò che veramente conta è che non potremo più ascoltare nuove composizioni di una delle menti più brillanti e creative della musica mondiale. Pezzi come “Cream”, “Purple Rain” e “Kiss” sono diventati negli anni la colonna sonora di diverse generazioni, ma non tutti sanno che anche altre pietre miliari della musica sono frutto della genialità di Prince: “Nothing Compares 2 U” cantata dalla melanconica Sinead O’Connor o “How Come You Don’t Call Me” portata al successo da Alicia Keys. Tutti noi dobbiamo essere grati a Prince per le canzoni che ci ha donato. Tutti noi dobbiamo ringraziare Prince perché anche grazie a lui e alla sua musica la nostra vita è meno vuota. Tutti noi dobbiamo ringraziare Prince per le emozioni che in oltre trent’anni di carriera ci ha fatto provare. Grazie His Purple Majestic, wÈll miss you so much.

I dischi del mese:

PAUL McCARTNEY Pure McCartney

TOM ODELL Wrong Crowd

SHAKE YOUR BONES The Magic Bones

10 giugno 2016

10 giugno 2016

Segnate in rosso sul calendario il 10 giugno. Ritagliatevi dieci minuti per far visita al negozio di dischi più vicino a casa o per navigare su I Tunes. Il 10 giugno uscirà la raccolta definitiva dei più grandi successi del baronetto Paul McCartney “Pure McCartney”. Il cofanetto contiene ben 67 tracce, disponibili in varie versioni: un doppio CD, quattro CD o, per i puristi, quattro LP. I 67 brani segnano tutte le tappe della carriera solista dell’ex bassista dei Beatles, da “McCartney” (1970) passando per “My Valentine” (2012) fino ad arrivare al remix del 2015 di “Say Say Say”. “Io e il mio team abbiamo pensato di mettere insieme una raccolta dei miei brani non avendo altro in mente se non l’idea di avere qualcosa di divertente da ascoltare”, sono queste le parole che Paul McCartney ha usato per spiegare la sua nuova avventura discografica. Questo cofanetto è un pezzo da collezione che non può mancare, l’opera omnia solista dell’autore che, insieme ad altri tre ragazzi di Liverpool, ha rivoluzionato per sempre la musica mondiale.

Dopo tre anni di assenza, Tom Odell pubblica il suo secondo album di inediti “Wrong Crowd”. Il cantautore britannico spiega così la lunga attesa per questo nuovo lavoro: “Volevo che il suono di queste canzoni fosse ricco di passioni, maestoso, grandi archi e melodie che enfatizzassero le canzoni, ricche di musicalità senza trattenere nulla. L’album narra di un uomo che voleva riscattare la sua infanzia, si angosciava per questo, un desiderio di innocenza in questo mondo perverso nel quale ora vive. Volevo creare un mondo con un grande senso della realtà”. “Wrong crowd” è l’ideale seguito di “Long way down”, e Tom Odell cercherà di bissare il suo enorme successo: oltre un milione di copie vendute, primi posti nelle principali classifiche e il Critics’ Choice Award ai BRIT Award del 2013. “Wrong crowd” si presenta come l’album della consacrazione del cantautore che, ha nelle sue mani tutte le carte per imporsi come nuovo volto della musica britannica nel mondo.

Etichetta: The Hive Distribuzione: Egea Music

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Il Blues in Italia viene sempre vissuto con pregiudizi e preconcetti: “È una musica di nicchia, solo per intenditori e che il grande pubblico non può capire” o “I più grandi bluesman sono solo americani e noi non potremo mai competere con loro”. Con “Shake your bones” i The Magic Bones e la loro etichetta The Hive hanno messo a tacere tutti. Dodici tracce intense, dove la voce di Emiliano Degli Innocenti si sposa perfettamente con le calde note del basso di Giovanni Grasso. Ma per sfornare questo vero e proprio gioellino blues il duo si è avvalso di eccellenti collaborazioni: tre batteristi, due organisti, un armonicista del calibro di Marcos Coll e una leggenda vivente del blues come Sidney “Guitar Crusher” Selby. Con questo album i The Magic Bones fanno capire a pubblico e addetti ai lavori che il blues è una musica per tutti, che non bisogna essere necessariamente dei critici o degli appassionati per cogliere tutte le sfumature che la loro musica regala a chi li ascolta.


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On stage

LODOVICA

COMELLO È NATA UNA STELLA! di Lorenza Sebastian

C’è chi l’ha definita ‘Fiorello in gonnella’, ma a dire il vero, su Facebook ha il triplo dei suoi fans. Il conduttore ne ha ‘solo’ un milione, lei ben più di tre. Di chi stiamo parlando? Di Lodovica Comello, star Disney tutta italiana, rimpatriata dopo due anni dall’Argentina per guidare la settima edizione di Italia’s Got Talent chiusasi a metà maggio. Un fenomeno fatto di parlantina, gran bella voce e buone capacità di danza. Un personaggio adatto al musical, è evidente, ma che ben si presta anche ad altro. Ventisei anni, nata a San Daniele del Friuli, da sempre è appassionata di spettacolo e ha studiato danza sin da ragazzina. Una carriera (e una vita) che sembra una favola Disney, come quelle che ha interpretato. Per la sua prima esperienza da conduttrice, con Italia’s Got Talent, ha ricevuto buone critiche dagli addetti ai lavori «È un tipo di conduzione più facile, perché molto improvvisato», ha spiegato la Comello ai microfoni di TvTalk, noto contenitore televisivo di Rai Tre, «non ha una modalità classica e non aspira a tenere le redini di tutto. Inizialmente avevo molta paura a confrontarmi con quattro mostri sacri come Claudio Bisio, Frank Matano, Nina Zilli e Luciana Littizzetto. “Come faccio a reggere il confronto con loro?”, mi dicevo. Poi ho cominciato a prendere appunti mentalmente, a imparare dalla loro esperienza». E l’esercizio ha dato i suoi frutti. «Sono una novellina - aveva detto in conferenza - La persona che ho sempre seguito con piacere è Michelle Hunziker: sempre autoironica, spigliata, divertente. Se piaci alle donne, è fatta. E lei sta simpatica è tutti, è il mio modello», ha riportato il sito Tv Blog. 80


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LODOVICA

COMELLO Ma se la conduzione è stata un esperimento, sui social Lodovica è una realtà già rodata e va fortissimo: su Twitter ha più di un milione di fans, su Instagram un altro milione e su Facebook, come dicevamo, addirittura più di tre. Un successo interattivo e mondiale, dovuto soprattutto alla sua partecipazione nella serie Disney Violetta. Da sempre però, la Comello ha dichiarato di avere il sogno di una carriera da solista. Ha già pubblicato due album, Universo e Mariposa, come del resto gran parte dei talenti nati nella scuderia Disney. Pensiamo a Justin Timberlake, Britney Spears o Miley Cyrus, sulla quale Lodovica ha le idee piuttosto chiare. «Ha voluto togliersi l’etichetta Disney in maniera estremamente brusca e in un modo che io non condivido e non adotterei mai. Non punterei mai sullo scandalo, ma preferirei farmi notare per le mie qualità». E di qualità, la Comello ha dimostrato di averne eccome.

E pensare che fino al 2011 si trovava ancora in Italia e studiava al MAS, istituto che insegna arti dello spettacolo e si trova a Milano. Durante quegli anni viene scelta per essere una delle coriste e far parte del corpo di ballo dei musical Il mondo di Patty - il musical più bello, targato sempre Disney. Appare anche nel film concerto Il mondo di Patty - Festa al cinema. Ma è nel 2011 che fa il grande salto. In quell’anno le viene infatti offerta l’opportunità di partecipare ai casting per Violetta, con protagonista l’argentina Martina Stoessel. «Un vero e proprio esperimento di Disney Channel», spiega la Comello sempre a TV Talk, «il tentativo di creare una soap opera per ragazzini». Innovativo, insomma. Un’occasione che non ha nessuna intenzione di farsi scappare, anche se perseguirla comporterà negli anni, per lei, un importante sacrificio. Si trasferisce a Buenos Aires, dove frequenta un corso intensivo di spagnolo per recitare il ruolo di Francesca, la migliore amica della protagonista. Da subito, quindi, le è stato assegnato un ruolo di primo piano. La serie parte a maggio del 2012 in contemporanea su Disney Channel Italia e Disney Channel America Latina e ottiene un buon successo. In poco tempo Violetta, la protagonista, e di conseguenza anche la sua migliore amica, entrano nel cuore di milioni di ragazzine di tutto il mondo.

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LODOVICA

COMELLO Ma non di sola tv si vive. E per i ragazzi della serie è il momento di confrontarsi dal vivo con i tanti spettatori in giro per il mondo. Tra l’agosto del 2013 e il marzo successivo, inizia la tournée intitolata Violetta - Il concerto che toccherà le principali città dell’America Latina, la Spagna, Francia e l’Italia. In questo periodo la Comello riceve anche una candidatura ai Kids’ Choice Awards Argentina come Attrice televisiva Preferita. Nello stesso tempo si fa sempre più forte l’esigenza di sperimentarsi come solista. Alla fine di ottobre del 2013 viene pubblicato il primo singolo intitolato Universo, che anticipa l’omonimo album. Nel gennaio del 2015 viene pubblicato un altro singolo Todo el resto no cuenta, che precede l’uscita del suo secondo album Mariposa. Febbraio segna l’inizio del suo primo tour da solista, il Lodovica World Tour, che tocca varie città italiane e della Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Polonia e Russia. Ma non è tutto. A inizio aprile Lodovica debutta come scrittrice con una sorta di diario personale e autobiografico, dal titolo Tutto il resto non conta (Rizzoli). Strano ma vero, in tutta questa rivoluzione successa in pochi anni, Lodovica è riuscita a trovare spazio anche per pensare al privato. Il 1° aprile del 2015 ha sposato con rito civile, nel suo paese natale, il produttore tedesco Tomas Goldschmidt. Al settimanale Confidenze ha dichiarato «Ci siamo conosciuti in argentina, Tomas lavorava alla produzione di Violetta». L’amore, rivela, è però arrivato poco per volta: «All’inizio eravamo amici ». Poi frequentandosi, è nato qualcosa, «Di lui mi è piaciuto subito lo spirito pratico. Mi fa sentire protetta, sempre al sicuro. Mi fido totalmente del suo giudizio e, in più, cucina pure benissimo». Ma Lodovica non si fa mai del tutto da parte, nemmeno in cucina: «Vorrebbe l’esclusiva ai fornelli, ma ogni tanto gli chiedo di lasciare fare a me» . Insomma di sicuro, la carriera della Comello promette bene. Tutto ciò che dice e come si veste, fa tendenza. «A volte senti anche una certa responsabilità perché sei cosciente del fatto che hai un’orda di ragazzini che devono crescere e che si stanno educando e, magari, ti prendono pure come esempio. È bello vedere che sono sempre così reattivi ed entusiasti. È bello, poi, vedere che, qualsiasi cosa tu faccia, loro ti appoggiano» (da Tv Blog). Intanto, Ipersoap Magazine vi anticipa che in autunno uscirà il suo terzo album da solista e sarà preceduto da un singolo estivo. Curiosi?

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Home Sweet Home

IperSoap Tour: in “giro” per L’Italia da un negozio all’altro, alla scoperta di luoghi, città e persone.

BUSSETO! La Terra di Verdi.

Busseto e il territorio della Bassa Parmense... un mondo incantato da scoprire, con le sue terre, il suo Grande Fiume e il suo mistero... capirete lo spirito di Giuseppe Verdi, la sua tenacia, la sua grinta e la sua ispirazione. E, passeggiando per il suo centro-storico, incontrerete in Via Vincenzo Bellini, 1/3 il “vostro” IperSoap con il sorriso di Linda, Antonina e dalla capo area Sara Galli. Venite a trovarci! di Maurizio Bonugli Perchè visitarla: il territorio pianeggiante a nord della via Emilia offre diversi motivi di interesse e spunti di visita. Ma l’importanza di questa zona è soprattutto collegata alla figura di Giuseppe Verdi (1813-1901), nato nella vicina frazione di Roncole e vissuto gran parte della sua vita a Busseto. La figura del Maestro continua ancor oggi ad affascinare non solo gli appassionati di musica, ma anche tutti coloro che sono interessati alla vicenda umana del compositore, profondamente legata al nostro Risorgimento. Grazie poi alle caratteristiche ambientali della Pianura Padana lungo il fiume Po, una menzione merita sicuramente la fiorente produzione di insaccati prelibati, tra cui salami, coppe, fiocchetti fino ad arrivare al culatello. Quando andarci e cosa vedere: nella zona di Busseto, visitabile in qualsiasi periodo dell’anno, le testimonianze di Verdi sono ancora molto vive e rappresentano mete assai frequentate per un interessante itinerario verdiano che, partendo dalla casa natale del Maestro, a Roncole, giunge poi fino alla villa di Sant’Agata di Villanova sull’Arda. Tuttavia è proprio a Busseto che si possono scoprire i luoghi più significativi legati alla vita del compositore, a partire da Piazza Verdi, dove troneggia il monumento in bronzo dedicato al Maestro. Sulla piazza, oltre alla Rocca duecentesca un tempo dimora dei Pallavicino, e ora sede del municipio, si affacciano il Teatro Verdi, datato tra il 1856 e il 1868 e Casa Barezzi, dove il compositore visse con la moglie Margherita Barezzi. La casa racchiude al suo interno numerosi cimeli - testimonianze della formazione e della futura carriera di Verdi - lettere autografe, documenti iconografici, ritratti originari del Maestro e dei suoi esecutori durante il secolo scorso. Subito fuori dalle antiche mura della città,

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un’altra significativa tappa di questo percorso è rappresentata da Villa Pallavicino. La bella costruzione rinascimentale oggi ospita il Museo Nazionale Giuseppe Verdi e ne celebra il genio. I suoi ampi saloni ripropongono ventisette opere con la riproduzione delle scenografie originali di Casa Ricordi e dei quadri dell’epoca, i tessuti pregiati dell’800, le musiche immortali, in un allestimento di luci teatrali che accompagnano il visitatore in un percorso dalle intense atmosfere romantiche. Se lo spirito del Maestro anima ancora i luoghi di Busseto, altre testimonianze ne impreziosiscono il patrimonio come la quattrocentesca Collegiata di San Bartolomeo, costruita tra il 1437 al 1450 per volere di Orlando Pallavicino il Magnifico, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli con la famosa rappresentazione scultorea del Compianto, e naturalmente Villa Pallavicino, con pianta a scacchiera, ai tempi residenza estiva dei signori di Busseto. Inoltre, in omaggio al patrimonio del melodramma italiano, all’interno delle antiche Scuderie di Villa Pallavicino è ospitato il nuovo Museo “Renata Tebaldi”, sede di un affascinante percorso espositivo con oggetti, abiti, gioielli appartenuti a colei che Arturo Toscanini chiamò “Voce d’angelo” nonché documenti, immagini, testimonianze di celebri artisti e colleghi della Tebaldi. Da non perdere: a pochi passi da Piazza Verdi merita una sosta la Salsamenteria Storica Baratta, sorta nel 1873, luogo accogliente dove gustare i prodotti tipici, i vari salumi e formaggi, accompagnati dal buon vino locale. Il tutto con il sottofondo delle musiche verdiane. Tra i clienti più famosi del locale vi era proprio Giuseppe Verdi. Sulla tavola: Busseto è una delle tappe dell’itinerario della Strada del culatello che

si snoda interamente fra la via Emilia e il fiume Po. Partendo dalla città di Parma, si attraversano Fontanellato, San Secondo, Soragna, Busseto, Polesine Parmense, Zibello, Roccabianca, Sissa ed infine Colorno, tutti luoghi in cui si possono degustare il raffinato Culatello di Zibello, insieme al Parmigiano Reggiano a alla Spalla di San Secondo. Per tenersi in forma: un modo alternativo per visitare Busseto e il luoghi verdiani, soprattutto per chi ama la natura e lo sport, è quello di percorre in bicicletta il tratto da Polesine Parmense lungo l’argine del Po fino all’Ongina per poi raggiungere Busseto. Da qui, dopo aver visitato i luoghi più importanti, si riparte in direzione Soragna, facendo però prima una sosta a Roncole. Appuntamenti di rilievo: eventi di spicco ricorrenti ogni anno a Busseto sono il Carnevale bussetano, che risale al 1879, con sfilate di magnifici carri mascherati dai quali vengono lanciati fiori, dolci e arance, e il Festival Verdi, l’appuntamento d’ottobre più atteso dell’anno che si celebra in onore della nascita del Maestro. info: www.emiliaromagnaturismo.it


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I giochi di

Trovi tutte le soluzioni a pagina 96 della rivista.

Massima 3 Massima cifrata

A numero uguale lettera uguale. A gioco risolto leggendo di seguito risulterĂ una massima di Friedrich Nietzsche.

LA MASSIMA CIFRATA A numero uguale lettera uguale. A gioco risolto leggen massima di Friedrich Nietzsche.

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Abbiamo dimenticato gli animali feroci: vi sono stati millenni durante i quali gli uo 90 veglia e nel sonno.


Puzzle INDOVINELLO: Chi è che è difficile capire quando ha male da qualche parte? Trovate tutte le parole elencate, le lettere rimaste vi daranno la puzzle top 21 soluzione dell’indovinello. Chiave: (2,14)

E R A I C C I P O R T S

R I M A A O N I V L R O

B I B N T M A A I D A T

E V A S I B C M L L T I

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N N C I T T I R I D T I

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AIDA

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I Care

“DIVERSAMENTE” BELLA! L’ associazione Vivere è nata nel 1976 come gruppo spontaneo per volontà di alcuni genitori e volontari, per promuovere e sostenere nel territorio dei 25 Comuni del Chierese l’integrazione dei disabili e delle loro famiglie. Nel 1987 è diventata Associazione a tutti gli effetti, dal 1993 è iscritta all’Albo delle Associazioni di Volontariato della Regione Piemonte e attualmente conta più di 400 Soci di cui un oltre 150 come volontari a vari livelli. Vivere non ha scopi di lucro. Tutta la sua attività è finalizzata a promuovere iniziative socio-assistenziali e culturali a favore dell’integrazione dei disabili nel territorio chierese, nonché a sensibilizzare su questi temi sia la gente comune sia le istituzioni pubbliche e private. di Maurizio Bonugli Abbiamo parlato con Anna Maria Pertile, volontaria nella sede di Chieri, per scoprire come “opera” l’associazione Vivere e quali progetti ha in cantiere. DOMANDA: anche se l’Associazione Vivere “opera” localmente, si misura su problematiche che riguardano milioni di persone nel nostro Paese. E purtroppo contro (ancora!) troppi “pregiudizi” sulla disabilità. Oltre a quelle “architettoniche” quali sono le barriere più difficili da smantellare? RISPOSTA: la difficoltà di rapportarsi con il “diverso”, il pensare che non sia capace di produrre qualcosa, che tocchi sempre agli altri occuparsene, che non possa essere indipendente e che sia soltanto un peso per la società. DOMANDA: quali e quanti progetti avete realizzato in così tanti anni di attività e quali sono le soddisfazioni più grandi che sostengono il vostro lavoro quotidiano? RISPOSTA: i progetti sono stati tantissimi riferiti principalmente all’occupazione del tempo libero ad esempio come il ballo, il laboratorio di Fibert Art, le attività motorie, i laboratori teatrali e quelli creativi, i giochi, le gite, le vacanze al mare, la partecipazione al programma su Nave Italia e molto altro

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ancora. Al nostro interno il GAH, gruppo Amici dell’Handicap, è la costola giovanile dell’Associazione che opera autonomamente con il Coro Pentagahmma, il teatro, le uscite e le vacanze in montagna. Da segnalare il progetto di “TREGUA” a Pino, aperto al territorio, per dare sollievo temporaneo alle famiglie e lo Sport con Special Olympics: basket, bocce, nuoto e calcio a 5. Con il basket due nostri atleti hanno preso parte al giochi Europei ad Anversa e ai giochi Mondiali a Los Angeles ottenendo la medaglia di bronzo. DOMANDA: inclusione è più che integrazione, perché indica che la società si apre e si adegua alle esigenze delle persone con disabilità in modo da permettere loro di essere pienamente attive e partecipare alla vita delle comunità in cui vivono. Ma accade davvero questo nelle nostre città? RISPOSTA: in alcuni settori, come nei servizi, sta cominciando. Da noi, a Chieri, nel ristorante sociale ex Mattatoio, sono inseriti diversi ragazzi disabili e nella nostra Associazione stiamo lavorando in questa direzione con alcuni nuovi progetti. È un obiettivo per cui tutti dovremo lavorare ancora molto. IL PROGETTO: il Laboratorio “Tra silenzio e Baccano”. Con questo progetto,

raggruppiamo alcuni ragazzi affetti da gravi disabilità fisiche e cognitive mettendoli nella condizione di sviluppare dei suoni e di interagire “musicalmente” tra loro come una vera e propria ‘band’. La strumentazione è formata da chitarra, tastiera, tastiere, tamburi, campane tubolari, oltre a semplici congegni costruiti “ad hoc” per rispondere alle residue capacità dell’utilizzatore. Altri invece sono “avveniristici”, in via di sperimentazione con l’utilizzo di appositi software che consentono di ampliare e migliorare la loro espressività sonora. Sono stati realizzati dal Politecnico di Torino. Con l’aiuto di un bravo direttore artistico, si sono esibiti in diversi luoghi entusiasmando e commovendo il pubblico. Per saperne di più e scoprire tutti i modi con cui puoi contribuire a sostenere la nostra attività visita il sito: www.associazionevivere.org Contatti. Sede di Chieri : Via Conte Rossi di Montelera, 15 - 10023 Chieri (TO) tel. 3397874722 – Sede di Pino Torinese: Strada Martini, 16 - 10025 Pino Torinese (TO) tel. 011 811 8673 - Sede di Santena: Via Brignole 34 - 10026 Santena (TO) - Sede legale: Via Alcide De Gasperi, 14 - 10023 Chieri (TO). E-mail: info@associazionevivere.org


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Qua la zampa!

LA DERMATITE Uno dei problemi, sia nel cane che nel gatto, più frequente di questa stagione é sicuramente la dermatite, anche se sarebbe più corretto parlare di dermatiti. di MICHELA CHIMENTI Medico Veterinario - email auden83@libero.it Infatti benché i sintomi siano gli stessi, in particolare prurito, perdita eccessiva di pelo, escoriazioni, mantello opaco e ispido, cattivo odore, le cause sono molteplici.possono influire infatti sulla fisiologia della cute una alimentazione di qualità scadente, ectoparassiti, malattie infettive da batteri e/o lieviti, ipersensibilità ( atopia o allergie alimentari), difetti della cheratinizzazione, anomalie della pigmentazione, patologie ormonali. Capire la causa del problema può non essere una questione così semplice. Importante la collaborazione del 94

proprietario in tutte le fasi, dalla diagnosi alla terapia. Spesso la diagnosi si fa per esclusione, partendo dalle cause più semplici e facilmente individuabili alle più complesse che possono richiedere anche analisi particolari e abbastanza costose. Per questo il compito del proprietario è di essere paziente e collaborativo poiché i tempi sia per la diagnosi che per la conseguente terapia possono essere lunghi. Importante é fidarsi del proprio veterinario e chiedere sempre per chiarirsi ogni dubbio.


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dagli astri, piccoli consigli per migliorare la nostra vita

ARIETE Sei pronto a prendere quelle decisioni che attendevi da tempo? Non è certo il caso di rimandare, perché anche in famiglia si aspettano molto da te. Questo, è il momento giusto. “Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto”. (Oscar Wilde)

TORO Sull’attenti per fare tutto bene e in fretta: da un po’ di tempo non vedevi l’ora di poter realizzare tutti i tuoi sogni, e se un caro amico ti sta aiutando per farlo, agisci! “La vita è come un’eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii”. (James Joyce)

GEMELLI Stai titubando ormai da troppo tempo per comprendere quale sia il valore di ciò che fai. Se non vuoi rischiare inutili malinconie, chiarisciti le idee prima di passare all’attacco! “Si hanno due vite. La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una”. (Confucio)

CANCRO Spesso sei troppo indulgente verso te stesso. Ma non pensare che punendoti, essendo a volte troppo severo, tu possa ottenere qualcosa: il bene, sta nel mezzo. “Essere ciò che siamo e diventare ciò che siamo capaci di diventare è il solo fine della vita”. (Robert Louis Stevenson)

LEONE Focosi per temperamento, portate alta la vostra energia in tutto ciò che fate. Qualche fastidio di salute temporaneo ne gioverà: “Penso che essere in buona salute vi rende felici… ma è meno probabile che un uomo felice si ammali che non un uomo infelice. (Bertrand Russel)

VERGINE Hai un ottimo savoir-faire, sei d’indole responsabile e, per molti, con la testa sulle spalle. Continua così, apriti ancor di più alla generosità e sicuramente verrai premiato. “Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo”. (Pablo Picasso)

BILANCIA La bellezza è ciò che più vi appassiona. Da cercare in ogni angolo di giornata, vostra e di chi vi sta intorno. Avete ormai una buona consapevolezza, non fatevela sfuggire! “Se siete tanto fortunati da trovare il tipo di vita che vi piace, dovreste anche trovare il coraggio di viverla”. (John Irving)

SCORPIONE Hai avuto dei momenti difficili? Bene, adesso sono passati. Con il tuo impegno hai capito come far andare avanti tutto per il verso giusto. “Se c’è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne quanto sperare in un’altra, e sottrarsi all’implacabile grandezza di questa”. (Albert Camus)

SAGITTARIO Usa il tuo lato più focoso per aiutare qualcuno che ti è sempre stato vicino. Se sta vivendo momenti difficili, fagli capire che c’è un altro punto di vista. “La vita è una processione. Chi è lento la trova troppo veloce e si fa da parte; chi è veloce la trova lenta e si fa da parte”. (Kahlil Gibran)

CAPRICORNO Sì, tutto è realizzabile. Non è certo il caso di spiegarlo a voi, che il fuoco della conquista e della razionalità lo tenete sempre a portata di mano... e se lo avete perso, bè lo troverete proprio accanto a voi! “È la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante”. (Paulo Coelho)

ACQUARIO Prendi la palla al balzo per esaudire i tuoi sogni. Potrai dispiacerti solo delle tue paure, ma per ora non guardarle... E in questo modo cesseranno di esistere. “Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto”. (Mao Tse-tung)

PESCI Largo al mondo, senza farvi spaventare: se in vista c’era qualche bel premio, non sarà certo quello di consolazione ad aspettarvi! Se ben giocate, con la vostra sensibilità, certe partite non si perdono. “C’è un solo successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”. (Henry D.)

A gioco risolto leggendo di seguito risulterà una

Le soluzioni dei giochi di A T I V

B I M I M A N G L N S I A

B I A C A T A L I S O I L L T E I U A R O N E L E N

M O O G F E N O E N N I Q O M I N O L A E L

D L R S I U N A V S

I M E N I A N O C I T A T I D U R A L I I P E E S S E G L I O N N O

Abbiamo dimenticato gli animali feroci: vi

ni durante qualimillenni gli uomini pensarono nella sono i stati durante i qualia essi gli uomini pensarono a essi nella veglia e nel sonno.

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SOLUZIONE PUZZLE: IL CONTORSIONISTA

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STAR DA PICCOLI: JOHN TRAVOLTA


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